Mentre sale l’attesa per
Matrix
4, il quarto capitolo della celebre saga
fantascientifica che arriverà nelle sale nel 2022, arrivano nuove
indiscrezioni a proposito della lavorazione dei due sequel della
pellicola originale che vennero girati in contemporanea, ossia
Reloaded e Revolutions, direttamente dal
direttore della fotografia dell’intera trilogia, Bill
Pope.
In una recente intervista con
IndieWire, Pope ha raccontato che l’esperienza sul set del
primo episodi della saga non fu assolutamente paragonabile a quella
avuta sul set dei due sequel: “Tutto ciò che è stato bello
della prima esperienza non lo è stato per gli altri due”, ha
spiegato il direttore della fotografia. “Non eravamo più
liberi. C’erano troppi occhi puntati su di noi. C’era troppa
pressione. In fondo al mio cuore, sapevo che non mi piacevano.
Sentivo che dovevamo prendere un’altra direzione. C’era molta
frizione, c’erano molti problemi personali… e sullo schermo si
vedeva, se devo essere onesto. Non era uno dei miei momenti
migliori, e forse non lo era per nessuno. Le Wachowski avevano
letto questo dannato libro su Stanley Kubrick secondo cui: ‘Gli
attori non recitano in modo naturale fin quando non sono stremati’.
Allora facevamo 90 ciak! Volevo dissotterrare Stanley Kubrick e
ucciderlo.”
Bill Pope ha poi aggiunto: “C’è
qualcosa che si innesca quando giri per così tanto tempo, per 276
giorni, che intorpidisce la mente, l’anima… e il film. Pensiamo
alla trilogia de Lo Hobbit: hanno girato tutti e tre i film insieme
ed il risultato finale è stato semplicemente fiacco. Con i libri
non è la stessa cosa, perché li apri e li chiudi quando vuoi. Per
delle riprese cinematografiche parliamo di veramente troppo tempo.
C’è un limite.”
I sequel di Matrix: un’esperienza
estenuante secondo il direttore della fotografia
Nonostante l’esperienza dei due
sequel di Matrix sia stata estenuante, Pope nutre
comunque nei confronti dei due film un grande rispetto: “Ho
appena trasferito i film nel formato 4K per questioni di archivio
alla Warner, e ho scritto alle Wachowski, a Keanu Reeves e a
Carrie-Anne Moss che abbiamo fatto un ottimo lavoro e che dovremmo
andarne fieri.”
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno
di Keanu
Reeves, Carrie-Ann
Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil
Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica
Henwicke Toby
Onwumere. L’uscita nelle sale è fissata per il 1 aprile
2022. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana
Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a
sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.
La Universal Pictures
Italia ha diffuso il trailer ufficiale di Il Re di
Staten Island, la nuova commedia firmata Judd
Apatow che conferma il giovane talento del Saturday
Night LivePete Davidson. Il Re
di Staten Island – The King of Staten Island vede la
partecipazione di Steve Buscemi nei panni di Papa, un
pompiere veterano che ha preso Scott sotto la propria ala, e
Pamela Adlon (su FX per Better Things) nel ruolo
di Gina, l’ex moglie di Ray.
Nella sua celebrata carriera, Judd
Apatow ha portato una nutrita serie di giovani promesse della
commedia al loro debutto sul grande schermo, come nel caso di
Steve Carell,
Seth Rogen,
Jonah Hill,
Jason Segel,
Kristen Wiig, Amy Schumer e Kumail
Nanjiani. Questa estate, Apatow dirige l’ultimo
talento sfornato dal Saturday Night Live, Pete Davidson, in una
fresca commedia su amore, lutto e divertimento a Staten Island.
Il Re di Staten
Island – The King of Staten Island è diretto da Apatow (Un
Disastro di Ragazza, Molto Incinta, 40 Anni Vergine) da una
sceneggiatura dello stesso Apatow, Davidson e l’autore SNL Dave
Sirus. È prodotto da Apatow per la sua Apatow Productions al fianco
di Barry Mendel. Insieme i due hanno già curato la produzione delle
pellicole nominate per il Premio Oscar, The Big Sick – Il
Matrimonio Si Può Evitare… L’Amore No e Le Amiche della Sposa,
oltre a Questi Sono I 40, Un Disastro di Ragazza e Funny People. I
produttori esecutivi del film sono Pete Davidson, Michael Bederman
e Judah Miller.
Il Re di Staten Island: la trama
Scott (Davidson) è rimasto un
ragazzo immaturo, soprattutto a causa della morte del padre
pompiere quando aveva solo sette anni. Ora ne ha più di venti e
poche cose gli sono riuscite nella vita, sempre appeso
all’illusoria speranza di diventare un tatuatore di successo.
Mentre la sua ambiziosa sorella più piccola (Maude Apatow, su HBO
con Euphoria) parte per il college, Scott rimane a vivere con la
madre, un’esausta infermiera del Pronto Soccorso interpretata dal
Premio Oscar Marisa Tomei, passando le sue giornate a
fumare erba con gli amici – Oscar (Ricky Velez, Master of None),
Igor (Moises Arias, A Un Metro Da Te – Five Feet Apart) e Richie
(Lou Wilson, in TV con The Guest Book) – oltre a frequentarsi
segretamente con l’amica d’infanzia Kelsey (Bel Powley, su Apple
TV+ con The Morning Show).
Quando la madre inizia a portare in
casa un vigile del fuoco millantatore e fanfarone di nome Ray (Bill
Burr, su Netflix con F Is for Family), si mette in moto una catena
di eventi che spingerà Scott a fare i conti con il proprio dolore e
ad affrontare i primi passi per andare avanti nella vita.
Con una veste e un format
completamente nuovi si evolve il Social World Film
Festival, la Mostra Internazionale del Cinema
Sociale, che torna in una edizione speciale a Vico
Equense dal 6 al 11 ottobre, tra eventi in
presenza e iniziative online. «Sarà una versione unica del
nostro format, dove la tecnologia e l’innovazione saranno a
sostegno del cinema socialmente impegnato e per continuare a
garantire la nostra mission di avvicinare ed educare il pubblico
all’audiovisivo, perché il lungo lockdown ha snaturato il rapporto
tra cinema e fruitori, perdendo il contatto con la sala e gli
autori. Sarà un’edizione necessaria per tornare a quella
tradizionale appena l’emergenza pandemica sarà finita. Ci
adegueremo alle disposizioni di sicurezza da Covid-19 per incontri
e proiezioni in piazza. Il perno saranno come sempre i giovani che
parteciperanno alle giurie, ai workshop, ai dibattiti anche
attraverso una community online, un social network sicuro e
protetto esclusivamente dedicato all’evento dove potranno
discutere. Non mancheranno le dirette quotidiane, quest’anno in VR
360° 3D grazie alla collaborazione con “The Virtual Reality
Production”» così il regista e produttore Giuseppe
Alessio Nuzzo, direttore generale del festival.
«Realizzeremo questo evento come
volano di rilancio economico e psicologico per il territorio e le
economie di settore, garantendo come sempre una importante
copertura mediatica e un occhio attento all’attualità»
così Andrea Buonocore, sindaco di Vico
Equense.
Nella 10 edizione, che sarà
presentata a settembre in occasione del Festival del Cinema
di Venezia, ci saranno 400 opere tra lungometraggi,
documentari, cortometraggi e opere audiovisive, molte delle quali
in anteprima assoluta ed europea, in concorso e fuori concorso in
19 sezioni.
In dieci anni di storia il Festival,
che annovera come presidente onorario Claudia
Cardinale, ha ospitato grandi nomi della cinematografia
nostrana e internazionale come Giancarlo Giannini,
Ornella Muti, Luis Bacalov, Michele Placido, Stefania Sandrelli,
Katherine Kelly Lang, Valeria Golino, Leo Gullotta, Franco Nero,
Maria Grazia Cucinotta, e nel 2019 Stefano
Accorsi, Abel Ferrara e Itziar Ituno, l’ispettrice della “Casa di
Carta”.
Non solo una rassegna
cinematografica ma un momento
di aggregazione culturale e sociale per
giovani unico nel suo genere, un’esperienza di
cooperazione e integrazione, un format cinematografico
di denuncia e riflessione: il cinema sociale inteso
come mezzo di comunicazione internazionale, confronto oltre che
contenitore di critica, sviluppo e promozione. Il
Social ha organizzato più di 500 giornate di
attività cinematografica in Campania e nell’intera
nazione, 40 eventi internazionali che
hanno toccato 30 città dei cinque
continenti da New York a Sydney passando per Tokyo,
Los Angeles, Rio de Janeiro, Tunisi e Londra, coinvolgendo migliaia
di spettatori e centinaia di protagonisti e istituzioni della
cinematografia mondiale tra cui l’Academy degli
Oscar (Margaret Herrick Library), le Università di
Los Angeles UCLA e USC insieme a decine di Istituti Italiani di
Cultura nel mondo.
Todd Phillips ha
condiviso una nuova fotografia dal
backstage di Joker
e in particolare dal giorno in cui sono state effettuate le riprese
dell’ormai famosa scena di ballo sulla scalinata, che ha ispirato
tanti emulatori del povero Arthur Fleck.
Da sempre solo in mezzo alla folla,
Arthur Fleck (Joaquin
Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda
su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre
che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in
un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in
definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata
dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.
Il tre volte candidato all’Oscar
Joaquin Phoenix (The
Master, Quando l’amore brucia l’anima, Il Gladiatore) è il
protagonista del film al fianco del premio Oscar Robert De Niro (“Toro scatenato”, ” Il Padrino
– Parte II”). Fanno parte del cast anche
Zazie Beetz (la serie TV “Atlanta”, “Deadpool
2“), Frances Conroy (“American Horror
Story” in TV, “Castle Rock” in TV), Brett Cullen
(“42 – La vera storia di una leggenda americana”,
“Narcos” in TV), Glenn Fleshler (le serie TV
“Billions” e “Barry”), Bill Camp (“Red Saprrow”,
“Molly’s Game”), Shea Whigham (“First Man – Il
primo uomo”, “Kong: Skull Island”), Marc Maron (le serie TV “Maron”
e “GLOW”), Douglas Hodge (“Red Sparrow”, “Penny
Dreadful” in TV), Josh Pais (“Insospettabili
sospetti”) e Leigh Gill (la serie TV “Il trono di
spade”).
Phillips ha diretto Joker
da una sceneggiatura che ha scritto insieme all’autore candidato
all’Oscar Scott Silver (“The Fighter”), basata sui personaggi di
DC. Il film è prodotto da Phillips e dal candidato all’Oscar
Bradley Cooper con la loro Joint Effort, e dalla nominata all’Oscar
Emma Tillinger Koskoff. I produttori esecutivi sono Michael E.
Uslan, Walter Hamada, Aaron L. Gilbert, Joseph Garner, Richard
Baratta e Bruce Berman.
Dietro le quinte, Phillips è stato
affiancato dal direttore della fotografia Lawrence Sher (“Godzilla
II: King of the Monsters”, la trilogia di “Una notte da leoni”), lo
scenografo Mark Friedberg (“Se la strada potesse parlare”, “Selma –
La strada per la libertà”), il montatore Jeff Groth (“Trafficanti”,
“Una notte da leoni III”) e il costumista premio Oscar Mark Bridges
(“Il filo nascosto”, “The Artist”). Musiche di Hildur Guðnadóttir
(“Chernobyl” in TV, “Soldado”).
Di recente Ray Fisher è balzato all’attenzione della
stampa e dei fan per
alcune dichiarazioni certamente poco lusinghiere nei confronti
del regista Joss
Whedon e del suo presunto comportamento durante le
riprese aggiuntive di Justice
League. Adesso, alla voce dell’attore si è unita anche
quella della coppia formata da Jeff Pruitt e Sophia Crawford,
coordinatori degli stunt che hanno lavorato con Whedon durante gli
anni della popolare serie tv Buffy
l’ammazzavampiri.
Alle pagine di
Metro, Jeff Pruitt ha definito Whedon un “egomaniaco”,
mentre Sophia Crawford ha raccontato di un comportamento
inaccettabile assunto dal regista durante le riprese dello show:
“Una volta sono stata chiamata nel suo ufficio e mi ha dato un
ultimatum. Mi disse: ‘Puoi tornare nello show, ma devi lasciare
Jeff… altrimenti non ti scomodare a tornare.Ho
praticamente iniziato a piangere. E ho detto: ‘F*****o! Tutto ciò è
orribile, me ne vado’.”
Sembra, quindi, che la decisione di
Ray Fisher di denunciare pubblicamente i
comportamenti di Joss
Whedon abbia ispirato altre persone a fare lo
stesso. L’attore ha anche condiviso l’articolo del Metro
contenente le dichiarazioni di Pruitt e Crawford, scrivendo sul suo
profilo
Twitter: “Credo alle parole di Jeff Pruitt e Sophia
Crawford. Grazie ad entrambi per esservi esposti ed aver
parlato.”
Ray Fisher non ha ancora “chiuso”
con Joss Whedon: rivelerà presto altri dettagli sui comportamenti
del regista?
Dopo aver accusato Joss
Whedon di aver assunto un comportamento
“schifoso, offensivo, non professionale e completamente
inaccettabile” durante la post-produzione di Justice
League, Ray Fisher ha spiegato di non aver potuto
rivelare maggiori dettagli sulla sua esperienza con il regista
perché vincolato da un accordo di riservatezza. L’attore, però, ha
già anticipato che,
appena gli sarà possibile (presumibilmente quando non ci sarà più
alcun vincolo contrattuale), avrà intenzione di rivelare
ulteriori particolari. Ad oggi, è l’unico membro del cast ad aver
condannato pubblicamente il presunto atteggiamento del regista
durante le riprese aggiuntive.
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
Tutti associano il nome di James
Gunn al franchise di Guardiani
della Galassia, ma sono pochi quelli che
ricordano che, prima di dedicarsi alle avventure di Star Lord &
co., il regista aveva lavorato in qualità di sceneggiatore ai due
live action di Scooby-Doo usciti rispettivamente
nel 2002 e nel 2004, e diretti entrambi da Raja Gosnell.
Di recente, via Twitter,
è stato proprio Gunn a rivelare un aneddoto su quei film, relativo
in particolare al personaggio di Velma
interpretato da Linda Cardellini: nella versione iniziale del
primo film, il membro più intelligente, coscienzioso e maturo della
Mystery Inc. era apertamente gay.
“Avevo provato a farlo”, ha
dichiarato Gunn in risposta alla domanda di un fan. “Nella
versione iniziale della mia sceneggiatura risalente al 2001, Velma
era esplicitamente gay. Ma lo studio continuava ad annacquare il
mio lavoro, rendendo la versione girata molto più ambigua,
cancellando completamente la cosa nella versione uscita al cinema
e, alla fine, dandole addirittura un fidanzato nel
sequel.”
Un bacio tra Velma e Daphne
tagliato dal primo montaggio di Scooby-Doo
Molte delle scene tagliate dalla
versione cinematografica di Scooby-Doo sono
presenti nell’edizione home video e dimostrano proprio quale fosse
il reale orientamento sessuale di Velma. Non è la prima volta che
James
Gunn rivela nuove indiscrezioni a proposito della
lavorazione del film: già in passato, il regista e sceneggiatore
aveva spiegato che un primo montaggio del film aveva ottenuto un
divieto ai minori non accompagnati e che in quella versione
preliminare era anche presenti diverse scene che sono poi state
tagliate, tra cui anche un bacio tra Velma e Daphne (il personaggio
intepretato da Sarah Michelle Gellar).
Il corpo sarà snello, flessuoso e
maculato, come quello di un vero e proprio felino, i lineamenti
invece di donna, quelli di
Kristen Wiig. Parliamo naturalmente di Cheetah, quella
che dovrebbe essere la villain in Wonder
Woman 1984, nuova avventura Warner Bros con alla guida
Gal Gadot nei panni di Diana Prince e
Patty Jenkins dietro alla macchina da presa.
Il poster che vedete di seguito ci
mostra Wiig nei panni di Cheetah. Si tratta di una delle incognite
più interessanti di questo sequel, visto che il look del
personaggio determinerà o meno la sua credibilità a schermo, in una
certa misura. Sappiamo che nella storia, Barbara Minerva sarà
legata a Maxwell Lord (Pedro
Pascal) e che insieme i due dovrebbero essere i
cattivi contro cui si scontrerà Wonder Woman, che per l’occasione
indosserà anche la sua Golden Eagle,
l’armatura da battaglia.
Wonder
Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è stato
definito dal produttore Charles Roven un sequel
“inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio
grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli
eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero
aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la
prossima iterazione della supereroina”.
L’ordine cronologico del personaggio
di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn
of Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman. Il sequel vedrà
ancora Gal
Gadot nei panni di Diana Prince opposta
a Kristen
Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel
cast figureranno anche Chris
Pine (volto del redivivo Steve Trevor)
e Pedro
Pascal (nei panni di Maxwell Lord).
Attore particolarmente amato dal
pubblico, Paul Walker si è negli anni affermato
grazie al suo ruolo da protagonista nella celebre saga di Fast and Furious. Il suo successo non si limita però
solo a questa, e grazie alla partecipazione ad altri noti titoli
per il grande schermo ha potuto dar prova del proprio talento,
supportato da un grande carisma.
Ecco 10 cose che non sai di
Paul Walker.
Paul Walker: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Walker debutta al cinema nel 1986 con il
film dell’orrore Non aprite quell’armadio. Successivamente
acquista popolarità grazie a titoli come Pleasantville
(1998), con Tobey
Maguire, The Skulls – I teschi (2000) e
Fast and
Furious (2001), con Vin
Diesel. Negli anni seguenti si alterna tra i
successivi film della saga ed altri titoli, comparendo quindi in
film come 2 Fast 2 Furious (2003), con Tyrese
Gibson, Un amore sotto l’albero (2004),
Flags of Our Fathers (2006), di Clint
Eastwood, 8 amici da salvare (2006), Fast
& Furious – Solo parti originali (2009), Takers
(2010), Fast & Furious
5 (2011), con Dwayne
Johnson, Fast & Furious
6 (2013), con Luke
Evans, Pawn Shop Chronicles (2013), Brick
Mansions (2014) e Fast &
Furious 7 (2015).
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. All’inizio della sua carriera
Walker ha principalmente recitato per alcune popolari serie
televisive. La prima di queste è Autostop per il cielo
(1985-1986), per poi ottenere un ruolo di maggior rilievo in
Throb (1986-1987) e nella soap opera Febbre
d’amore (1992-1993). Con l’accresciuta popolarità, Walker
inizierà a dedicarsi prevalentemente al cinema, comparendo in
televisione soltanto per alcuni episodi di serie come Casalingo
superpiù (1991), L’amico di legno (1991) e Il
tocco di un angelo (1996), che si segnala come sua ultima
interpretazione televisiva.
8. È stato anche
produttore. Negli ultimi anni della sua carriera l’attore
aveva esordito anche nel ruolo di produttore, sostenendo
economicamente alcuni dei progetti a cui era legato anche come
interprete. Il primo di questi è Pawn Shop Chronicles,
commedia dove ha recitato accanto ad attori come Matt
Dillon ed Elijah
Wood. Nello stesso anno, il 2013, produce anche i film
Vehicle 19 e Hours, thriller d’azione di cui è
anche protagonista.
Paul Walker aveva una figlia
7. Ha avuto una figlia da
una vecchia relazione. Nel 1998 Walker diventa padre della
sua unica figlia, chiamata Meadow, ed avuta dall’ex fidanzata
Rebecca Soteros. Dopo essersi separati, i due si divisero la
custodia della bambina, che fino al 2011 visse con la madre per poi
trasferirsi in California per stare con suo padre. Walker era
particolarmente legato alla figlia, indicandola più volte come sua
fonte di gioia.
6. Non era
sposato. L’attore non si è mai sposato, ma ebbe diverse
importanti relazioni. La prima di queste, come anticipato, fu con
Rebecca Soteros. Dal 2005 sino alla sua scomparsa era però
sentimentalmente legato a Jasmine Gosnell, con la quale conduceva
una vita piuttosto riservata e lontana dai riflettori che una
celebrità come lui si porta dietro. Di loro infatti si sa molto
poco, ma è certo che non ebbero figli né che vi sia stato un
matrimonio tenuto privato.
Paul Walker in Fast & Furious
5. Accettò il ruolo per un
motivo specifico. Walker non fu la prima scelta per il
personaggio di Brian O’Connor, ma si dichiarò molto interessato a
poter recitare tale parte, a tal punto che finì con l’ottenerla. Ad
interessare l’attore, in particolare, era la possibilità di
interpretare un poliziotto sotto copertura infiltrato in una banda
criminale, con tutte le implicazioni psicologiche e caratteriali
che ciò comporta. Walker desiderò avere una parte del genere dopo
aver visto il film Donnie Brasco, con Johnny
Depp.
4. Ha sempre eseguito da sé
le acrobazie previste nei film. Elemento chiave della saga
sono le spericolate corse automobilistiche che da sempre
affascinano gli spettatori. Walker non si è mai tirato indietro
nell’eseguire personalmente tali sequenze. Egli era infatti non
solo un grande appassionato e collezionista di auto da corsa, ma
anche un ottimo pilota, a tal punto da dimostrare di poter dar vita
alle manovre richieste per il film senza riportare danni né a sé né
alle auto coinvolte.
3. Fu “sostituito” dai suoi
fratelli per il settimo film della saga. Scomparso
tragicamente nel periodo in cui erano in corso le riprese di
Fast & Furious 7, l’attore venne sostituito dai suoi due
fratelli, Caleb e Cody. Questi prestarono il proprio corpo per le
scene mancanti, e su di loro venne poi ricostruito in computer
grafica il volto dell’attore. Ciò permise alla produzione di
portare a termine il film e l’arco narrativo del personaggio di
Walker, realizzando così un ultimo tributo all’amato
interprete.
Paul Walker: il suo incidente
2. Ebbe un terribile
incidente d’auto. Nel novembre del 2013 l’attore perse la vita in
seguito ad un incidente automobilistico. Dopo essere stato ad
un evento di beneficenza, l’attore andò via insieme ad un suo
amico. L’auto dei due, tuttavia, forse per la troppa velocità, finì
fuori strada prendendo fuoco in seguito all’impatto, causando la
morte dei presenti. L’evento sconvolse tanto Hollywood quanto tutti
gli appassionati della saga e i fan dell’attore.
Paul Walker: età e altezza
1. Paul Walker è nato
Glendale, in California, Stati Uniti, il 12 settembre
1973, ed è deceduto a Santa Clarita, in California, il 30 novembre
del 2013. L’attore era alto complessivamente 188 centimetri.
Sappiamo ormai da diverso tempo che,
dopo il tentativo di riavviare il franchise nel 2017, ci sarà
un nuovo reboot cinematografico dei Power Rangers.
Adesso,
The Illuminerdi ha condiviso nuovi dettagli sul futuro
progetto, rivelando che il nuovo film sarà ambientato nella stessa
continuity del popolare show televisivo degli anni
’90.
Ciò significa che gli ultimi 28 anni
di storie saranno resi canonici e che il film presenterà un
nuovissimo team di Power Rangers composto da membri provenienti da
diversi background culturali e anche dalla comunità LGBTQ+. Si
vocifera, inoltre, che una protagonista femminile sia altamente
probabile per il riavvio del franchise.
Il sito aggiunge che Lord Zedd sarà
l’antagonista principale, mentre Zordon sarà coinvolto nei viaggi
nel tempo che dovrebbero sperimentare gli eroi protagonisti. Sempre
la fonte sottolinea che il progetto “presenterà molteplici look
e Zords diversi nella storia dei Rangers: ciò potrebbe includere
una varietà di costumi e di Zords a partire dalla serie tv
originale (Mighty Morphin Power Rangers) fino all’era
moderna”.
Tutto quello che sappiamo sul nuovo
reboot di Power Rangers
Le riprese del film dovrebbero
svolgersi in Nuova Zelanda. Sembra quindi che la Hasbro abbia
deciso di focalizzarsi principalmente sulla serie Mighty
Morphin Power Rangers, indubbiamente l’era più amata e
popolare di tutto il franchise. Ricordiamo che il reboot del
franchise di Power Rangers è stato affidato
a Jonathan Entwistle, creatore della serie
Netflix The End of the F***ing
World. Entwistle si occuperà della regia del nuovo film,
mentre la sceneggiatura porterà la firma di Patrick
Burleigh, autore dello script di Peter Rabbit 2 – Un
birbante in fuga.
Oltre a Hugh Jackman e Patrick Stewart, il cast di Logan –
The Wolverine di James Mangold vantana anche la presenza di
Dafne Keen, la giovanissima interprete del
personaggio di Laura Kinney. A lungo si è parlato della possibilità
di uno spin-off interamente dedicato a X-23, ma l’acquisto della
Fox da parte della Disney ha naturalmente stravolto qualsiasi
ipotetico piano di Mangold sul futuro cinematografico della
mutante.
La domanda adesso è: Keen sarebbe
disposta a riprendere il ruolo di Laura nell’Universo
Cinematografico Marvel se ne avesse l’opportunità?
Durante una recente intervista con
ComicBook in occasione della promozione della serie His Dark Materials targata HBO, all’attrice è stato
chiesto se le piacerebbe tornare nei panni di X-23. La sua risposta
è stata breve, ma assolutamente incisiva: “Sì, assolutamente.
Al 100%.”
Il fatto che i Marvel Studios
possano effettivamente riportare indietro il personaggio è
ovviamente un’altra storia. Ad ogni modo, nulla esclude che nel MCU
possa essere introdotta una versione ormai adulta di Laura, che
permetterebbe così alla Keen di tornare ad interpretare il
personaggio. Tutto dipenderà dai piani di Kevin
Feige e soci e dall’eventuale recasting degli attori
che andranno ad interpretare i mutanti che appariranno
nell’universo condiviso.
Il grande successo di Logan
Logan è stato
universalmente acclamato come il migliore adattamento dedicato al
singolo personaggio e in generale il miglior film
sugliX-Men mai
visto al cinema. Il film ha debuttato al Festival di Berlino ed è
stato nominato agli Oscar per la migliore sceneggiatura adattata,
primo cinecomic a raggiungere tale livello di riconoscimento
dall’industria.
Emily in
Paris è la nuova serie originale
Netflix creata, scritta e prodotta da Darren Star
per la piattaforma streaming. Prodotta da Jax
Media e MTV Studios, la serie è stata originariamente
sviluppata per Paramount Network, dove ha ricevuto un ordine per la
prima stagione nel 2018. Nel 2020, la serie è passata da Paramount
Network a Netflix. Le riprese si sono svolte in Francia,
principalmente nella città di Parigi e nei suoi sobborghi.
Darren Star ha
commentato presentando la serie: “MTV Studios e io non potevamo
sperare in una casa più perfetta per Emily A Parigi di
Netflix.Con la loro portata internazionale, siamo
entusiasti di condividere Emily con il pubblico di tutto il
mondo.“
Emily In Paris: quando esce e dove vederla in streaming
La prima stagione di Emily In Paris debutterà
nell’autunno del 2020 su Netflix
Emily In Paris: la trama e il cast
La serie racconta di Emily,
ambiziosa dirigente di marketing venticinquenne di Chicago, atterra
inaspettatamente il lavoro dei suoi sogni a Parigi quando la sua
società acquisisce una società francese di marketing di lusso – e
le viene affidato il compito di rinnovare la loro strategia sui
social media. La nuova vita di Emily a Parigi è piena di avventure
inebrianti e sfide sorprendenti mentre si destreggia conquistando i
suoi colleghi di lavoro, facendo amicizia e navigando in nuove
storie d’amore.
In Emily In Paris
protagonisti sono Lily Collins nel ruolo di Emily,
Ashley Park nel ruolo di Mindy Chen,
Filippino Leroy-Beaulieu, Lucas
Bravo, Samuel Arnold, Camille
Razat e Bruno Gouery. Nei ruoli
ricorrenti troviamo invece Kate Walsh, William Abadie e
Arnaud Viard.
Le curiosità della serie tv
Il 3 aprile 2019, Lily Collins è stata scelta per il ruolo
principale.
Il 13 agosto 2019, Ashley Park si era unito al cast
principale.
Il 19 settembre 2019, Philippine Leroy Beaulieu, Lucas Bravo,
Samuel Arnold, Camille Razat e Bruno Gouery si sono uniti al cast
in ruoli da protagonista mentre Kate Walsh , William Abadie e
Arnaud Viard sono stati scelti in ruoli ricorrenti.
Le riprese principali della serie avrebbero dovuto iniziare
all’inizio del 2019 in Francia nella città di Parigi e nei suoi
sobborghi, ma inizieranno ad agosto. Alcune scene sono anche girate
alla Cité du Cinéma , un complesso di studi cinematografici a
Saint-Denis.
Un episodio è stato anche girato nel castello di Sonnay nel
dipartimento dell’Indre-et-Loire.
Altre fotografie si sono svolte a Chicago nel novembre del
2019.
Prima che le produzioni
cinematografiche venissero ufficialmente bloccate in tutto il mondo
a causa della pandemia di Covid-19, avevamo avuto la possibilità di
dare uno sguardo a varie immagini dal set di The
Batman, con il regista Matt Reeves che aveva persino condiviso i
primi scatti ufficiali del costume di Robert Pattinson e della nuova Batmobile
che vedremo nel film.
Adesso Kris Tapley, ex giornalista
di Variety, ha riportato via
Twitter un nuovo piccolo aggiornamento in merito alla
produzione del film: secondo il giornalista, i piani della Warner
Bros. sarebbero quelli di far ripartire le riprese il prossimo
Settembre. Stando però a quanto appreso da Tapley, sembra che tutte
le location all’aperto siano state eliminate dai piani e che Gotham
City verrà ricostruita all’interno dei teatri di posa, in modo da
tutelare il cast e tutte le persone coinvolte nella produzione.
Tale notizia non
dovrebbe scoraggiare i fan in merito alla resa finale del film, dal
momento che anche Tim
Burton aveva ricreato la sua Gotham City a porte
chiuse. Parallelamente, l’estetica dei film di Christopher Nolan (che ha utilizzato Chicago)
e di Zack
Snyder (che ha utilizzato invece Detroit) era
decisamente migliorata grazie alle location all’aperto, ed è
innegabile quanto l’atmosfera gotica di città come Londra ed
Edimburgo avrebbe sicuramente avuto lo stesso impatto su
The
Batman.
Annunciata la serie ambientata
nell’universo di The Batman
In attesa di una conferma ufficiale,
ricordiamo che proprio ieri abbiamo appreso la notizia che HBO Max
ha ordinato
una serie incentrata sul dipartimento di polizia di Gotham che
sarà ambientata nello stesso universo dell’attesissimo cinecomic
diretto da Reeves. La serie potrebbe essere un prequel del film in
arrivo al cinema il prossimo anno.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Kit
Harington potrebbe interpretare non uno, ma ben due
personaggi nell’atteso film dedicato a Gli Eterni. La star di
Game of Thrones darà vita al personaggio di
Black Knight sul grande schermo. Nei fumetti Black Knight,
alter ego di Dane Whitman, è un membro degli Avengers che ha
iniziato a collaborare con il team verso la fine degli anni
’60.
Gli Eterni, secondo film
della Fase 4 del MCU ad arrivare in sala, sarà
diretto da Chloé Zhao e seguirà la storia di un
gruppo di supereroi immortali che, fin dall’antichità, hanno
condiviso in gran segreto la Terra con gli esseri umani. Adesso,
gli Eterni si troveranno costretti a difendere il pianeta da uno
dei suoi più grandi nemici: i Devianti. È stato già confermato che
Gli Eternicoprirà
un arco narrativo di migliaia di anni. Secondo una teoria portata
alla luce da
Screen Rant, Kit
Harington potrebbe apparire anche nelle varie sequenze
flashback che vedremo nel film, interpretando un secondo
personaggio.
In base alla storia di Black Knight raccontata nei fumetti, la cosa
sembra essere una possibilità concreta. Nei fumetti, Black Knight è
un personaggio la cui identità è stata tramandata di generazione in
generazione, fin dal tempi dell’era arturiana, quando il mantello
dell’ero era detenuto da un certo Sir Percy di Scandia. Nel corso
degli anni, i fumetti hanno introdotto varie incarnazioni del
personaggio: tra questi figura anche Eobar Garrington, uno
spadaccino del 12° secolo il cui copo venne brevemente abitato da
Dane Whitman; inoltre, Eobar aveva un aspetto identico al moderno
Black Knight.
Black Knight protagonista assoluto
de Gli Eterni?
In base ai tratti distintivi di
Eobar Garrington, è possibile che un lontano antenato di Dane
Whitman gli assomigli così tanto da poter essere interpretato dallo
stesso attore. La Marvel potrebbe quindi aver ingaggiato Kit
Harington anche per il ruolo di Sir Percy, o per
quello di Eobar o forse per un’altra versione – magari totalmente
inedita – del personaggio. Dal momento che Gli
Eterni abbraccerà epoche differenti, una scelta
del genere permetterebbe al personaggio di Harington di
configurarsi come protagonista assoluto di una storia che si
preannuncia estremamente coinvolgente.
Gli Eterni, diretto
da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina
Jolie (Thena), Richard
Madden (Ikaris), Kit
Harington (Black Knight), Kumail
Nanjiani (Kingo), Lauren
Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma
Hayek (Ajak), Lia
McHugh (Sprite), Gemma
Chan (Sersi) e Don
Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12
febbraio 2021.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.
Erano giorni, ormai, che le unità
di ricerca scandagliavano il lago Piru, in California, alla ricerca
di Naya Rivera, scomparsa durante una gita in
barca con il figlio di 4 anni. Adesso, via Hollywood Reporter,
apprendiamo che è stato ritrovato un corpo nel lago. Non ci sono
ancora le conferme ufficiali successive al riconoscimento del
corpo, che deve avvenire per mezzo di un parente, ma le autorità
sono certe che il corpo sia quello di Rivera, morta annegata.
Naya Rivera morta per annegamento
L’attrice e cantante era uscita in
barca con il figlio che era stato ritrovato da solo nel natante
affittato. Nelle prossime ore, l’ufficio del medico legale
rilascerà un comunicato ufficiale. Si fa sempre più avanzata l’idea
che si sia trattato di un incidente.
Nota per il ruolo di Santana Lopez
in Glee, Naya Rivera era apparsa in una serie di
show televisivi e qualche film, tra cui Willy, il principe
di Bel-Air, Otto sotto un tetto, Live Shot, Baywatch, Devious Maids
– Panni sporchi a Beverly Hills, At the
Devil’s Door e Mad
Families.
LASCIATELO DIRE!,
diretto dal regista e sceneggiatore Eric Lavaine(Benvenuti a bordo, Barbecue, Torno da mia madre), sarà
disponibile dal 13 luglio (distribuito da Cloud 9
Film) sulle maggiori piattaforme digitali: SKY
PRIMAFILA, CHILI, RAKUTEN, TIM VISION, APPLE TV, INFINITY TV,
GOOGLE PLAY, CG DIGITAL e THE FILM CLUB.
LASCIATELO DIRE! è
una commedia divertente e irriverente che affronta con leggerezza e
ironia un tema delicato come la disabilità (l’ipovisione, o
cecità).
Il cast è composto da
Alexandra Lamy(Ricky, Torno da mia madre,
Lucky Luke),Josè Garcia(Grandi bugie
tra amici, Asterix alle Olimpiadi, Bastille Day – Il colpo del
secolo) e Michaël Youn(Braccialetti
rossi serie TV; Chef).
SINOSSI
Il film ruota intorno alla
storia di una coppia di sposi, Béatrice e Frédéric. Quest’ultimo è
rimasto coinvolto in un incidente che disgraziatamente lo ha
privato della vista. Nonostante questo però Frédéric non ha perso
il suo spirito, anzi, questa esperienza ha dato una svolta inattesa
alla sua vita. E’ diventato ossessionato dal cibo e praticamente ha
perso ogni filtro sociale, dice tutto quello che gli passa per la
testa senza tenere conto di tatto, educazione o imbarazzo, creando
situazioni a dir poco deliranti.
Conosciuta al grande pubblico per
il ruolo di Caroline Channing nella sit-com 2 Broke
Girls, l’attrice Beth Behrs è un
personaggio relativamente nuovo nel mondo dello show business e in
molti ancora si interrogano sulla sua vita privata e professionale.
Attiva tra cinema e televisione fin dal 2009, la bella Beth non
sembra ancora aver avuto la sua grande occasione anche se la famosa
serie comedy, in cui a recitato al fianco di Kat
Dennings per anni, le ha dato molto visibilità.
Eppure ci sono ancora parecchie cose che non si conoscono
sull’attrice.
Se anche tu sei curioso si saperne
di più, scopri con noi 10 cose che non sai su Beth
Behrs.
Tutto quello che c’è da sapere su
Beth Behrs
Beth Behrs in “2 Broke Girls”
Beth Behrs: formazione e vita
privata
10. Nata a
Lancaster il 26 dicembre del 1985, Beth è sempre stata una ragazza
molto attiva e vitale. Incoraggiata dai genitori a seguire e
coltivare le sue passioni, ben presto Beth ha scoperto il suo
interesse per il mondo della recitazione e,
sorprendentemente, dello sport.
Pare infatti che la Behrs abbia
avuto sin da piccola una passione per il football
che ha praticato a livello agonistico per ben nove anni. Il suo
primo ‘ingaggio’ fu a quattro anni e, fino alla fine delle scuole
medie, viaggiò insieme alla sua squadra per tutta la costa est
degli Stati Uniti giocando nei tornei e campionati ufficiali. Fu
solo quando iniziò il liceo che Beth decise di concentrare tutte le
sue energie nella recitazione.
9. All’età di 15
anni, Beth fu costretta a trasferirsi insieme ai suoi genitori in
California ma il cambio di costa la portò un po’ più vicina alla
realizzazione del suo sogno. Beth fu infatti accettata al famoso
corso di teatro della Tamalpais High School, lo stesso liceo che
frequentò il celebre Tupac. Grazie a questo training, la Behrs fu
poi in grado di trasferirsi a San Francisco per studiare al
prestigioso American Conservatory Theatre dove
studiò e apprese le tecniche del canto classico e
mostrò un grande interesse per il mondo del musical.
8. Dopo il
diploma, Beth Behrs si trasferì a Los Angeles per School of
Theatre, Film and Television alla UCLA. Durante il suo percorso di
studi continuò a coltivare la sua passione per il palcoscenico e i
musical e partecipò a molte rappresentazioni studentesche. Tuttavia
lo spettacolo vero e proprio non fu il solo e unico ‘passatempo’ di
Beth. Nel 2006, infatti, Behrs partecipò al concorso per
Miss Marin County, vincendo l’ambita corona.
Beth Behrs film e serie tv
7. Il suo primo
ingaggio come attrice fu una parte nel film American Pie
Presents: The Book Of Love, spinoff della famosa saga. I
film di American Pie, nel tempo, sono diventati dei veri e propri
cult del cinema per adolescenti ma, purtroppo per la Behrs, quel
particolare film fu un vero e proprio flop. Ancora oggi su
IMDB, il film risulta come il peggiore della saga di
American Pie.
6. Negli anni
ottanta tutti gli attori emergenti sembravano dover passare almeno
una volta sul set de La Signora in Giallo; nei gloriosi
anni novanta, invece, nessuno poteva sottrarsi alla chiamata di
NCIS, neanche Beth Behrs. La sua primissima apparizione televisiva,
infatti, fu nel 2010, nell’undicesimo episodio della seconda
stagione di NCIS: Los Angeles.
Beth Behrs in The Big Bang Theory
Tra le sue tante apparizioni televisive, ricordiamo quella più
famosa e recente, nella celebre sit-com The Big Bang Theory.
Sorprendendo il suo affezionato pubblico, Beth è comparsa nel
quattordicesimo episodio dell’undicesima stagione della serie.
Nella puntata, dal titolo “La
triangolazione della separazione”, la Behrs interpreta
Nell, la nuova fiamma di Raj (Kunal Nayyar).
5. Alla sua prima
apparizione sul piccolo schermo ne seguirono tante altre. Il suo
duro lavoro e la visibilità acquisita grazie a questi piccoli
ruoli, portarono Beth alla serie 2 Broke Girls.
Tuttavia, ottenere la parte non fu così semplice. Pare infatti che
la Behrs abbia dovuto sostenere ben sette estenuanti
provini prima di convincere il direttore del casting.
4. Forse in pochi
sanno che, durante i lunghi e bellissimi anni di registrazione
della serie 2 Broke Girls, Beth Behrs ha preso
parte a un progetto davvero speciale e un po’ fuori dalle righe.
Nel 2013, la bella Beth ha prestato la sua voce a un personaggio
animato del film Disney Pixar, Monsters
University. L’attrice ha interpretato Carrie Williams, un
piccolo mostriciattolo dal temperamento ‘demoniaco’.
3. Oltre a
Monsters Univerisity, c’è un altro progetto poco conosciuto al
quale Beth Behrs ha partecipato durante il suo periodo sul set di
2 Broke Girls. Nel 2012 Beth ha recitato in un
divertente cortometraggio dal titolo The Argument
(Il Litigio) insieme al suo fidanzato e collega attore, Michael
Gladis.
Esattamente un anno dopo la cancellazione di 2 Broke Girls, Beth
Behrs si è unita al cast di The Neighborhood, una
nuova serie comedy targata CBS, dov’è protagonista
al fianco di Max Greenfield, conosciuto soprattutto per la
serie New Girl.
Beth Behrs oggi: curiosità
sull’attrice di 2 Broke Girls
2. Le celebrità a
volte fanno cose bizzarre e Beth non è da meno. Pare infatti che
l’attrice abbia una passione segreta per le scarpe ma di una
particolare tipologia: Beth adora collezionare stivali da
cowboy.
Nonostante l’attrice sia da sempre
amante dell’equitazione, questa passione per i cowboy boots pare
sia nata solo qualche anno fa. Nel 2013 Beth Behrs ha partecipato
al video Downtown dei Lady
Antebellum e sembra che sia stata proprio Hillary, voce
solista del gruppo, a regalarle il primo paio di stivali.
L’attrice, oltre ad apprezzarne lo stile country e talvolta
glamour, sembra ossessionata soprattutto dalla comodità dei cowboy
boots. Dal suo primo paio, Beth ha continuato a collezionare gli
stivali più strani e particolari cercando tra boutique vintage e
mercatini dell’usato.
Beth Behrs e Kat Dennings: molto più che colleghe
1. Collezioni di
scarpe folli a parte, l’ultimo posto della nostra classifica di
curiosità su Beth Behrs è riservato a una persona speciale. Capita
di rado a Hollywood che i colleghi sul lavoro diventino poi amici
nel mondo reale, eppure tra Beth e Kat pare sia nata una bellissima
e genuina amicizia.
Le due ragazze si sono incontrate
per la prima volta alla lettura del copione del pilot del primo
episodio della serie 2 Broke Girls e, a detta di
Beth, tra di loro c’è stata subito una grande sintonia. La loro
relazione non è rimasta rinchiusa tra le quattro mura di un set ma
ha continuato a vivere anche fuori. Le ragazze continuavano a
sentirsi e vedersi anche quanto la serie era in pausa; a
dimostrazione di questo ci sono tantissime foto e video
sull’account ufficiale Beth Behrs
Instagram che le ritraggono insieme.
YOUNG ONES – L’ ULTIMA
GENERAZIONE, scritto e diretto da Jake
Paltrow, sarà disponibile dal 13 luglio
(distribuito da Cloud 9 Film) sulle maggiori
piattaforme digitali: SKY PRIMAFILA, CHILI, RAKUTEN, TIM
VISION, APPLE TV, GOOGLE PLAY, CG DIGITAL e THE FILM
CLUB.
Ambientato in un’America del
prossimo futuro devastata da una lunga siccità, quando l’acqua è
diventata la risorsa più preziosa del pianeta, l’elemento che detta
legge su tutto, dalla macro – politica alle micro – relazioni
familiari e sentimentali. La terra è ridotta a qualcosa di
miserabile, la polvere si è depositata su un pianeta sterile e
solitario. I pochi sopravvissuti a questa devastazione lottano per
la vita. Ernest Holm (Michael Shannon) tenta di sopravvivere in
questo scenario apocalittico insieme ai suoi due figli, Jerome
(Kodi Smit-McPhee) e Mary (Elle Fanning). Difende la sua fattoria
dai predatori, e lavora sulle vie di rifornimento tentando di far
rinascere il suolo. Ma il fidanzato di sua figlia Mary, Flem Lever
(Nicholas Hoult), ha progetti più ambiziosi, vuole tutta la terra
di Ernest soltanto per se stesso e farà di tutto per
sottrargliela.
Marvel Must Have: il nome
di questa collana dice già tutto. Una raccolta di imperdibili
capolavori in edizione cartonata, pensati e creati per tutti i
lettori. Questa serie di volumi autoconclusivi editi da
Panini Comics è ideale per chi si avvicina per la
prima volta all’Universo a fumetti Marvel e rappresenta allo stesso
tempo la perfetta occasione per tutti i Marvel Fan per costruirsi
la propria libreria definitiva Marvel.
Si parte a luglio con
Civil War (che ha ispirato il film
Captain America: Civil War),
AvengersDivisi
e Spider-Man: Spider-Verse (nel quale
ritroverete molti personaggi comparsi nel lungometraggio animato
Spider-Man: un Nuovo Universo). Si proseguirà nei mesi
successivi con altri grandi successi della Casa delle Idee, come
Vecchio Logan, Deadpool
uccide l’Universo Marvel, L’ascesa di
Thanos, Daredevil: L’uomo senza
paura, Ultimate Comics: Miles
Morales, Ms. Marvel,
La morte di Wolverine, Planet
Hulk, Il guanto
dell’Infinito e tanti altri ancora.
Ogni volume della collana Marvel
Must Have include ricchi apparati redazionali che aiutano a
orientarsi nella continuity di questo grande universo a fumetti.
Iniziare a leggere Marvel non è mai stato così facile!
Nei mesi del lockdown milioni di
italiani (per non dire tutti) si sono rivolti, per resistere al
contenimento, al racconto del cinema. Hanno cercato ovunque film,
per intrattenersi, passare il tempo, divertirsi, commuoversi. E in
molti casi hanno riscoperto, se non scoperto, la grandezza del
cinema italiano, spesso automaticamente ricordato come ‘il secondo
del mondo’. E talvolta giustamente, come il primo.
Ora un film documentario arriva a
quel pubblico per raccontare una grande storia, se non la
più grande, su come sia nato e abbia raggiunto il tetto del mondo
il cinema italiano, attraverso il racconto dei suoi
registi, dei suoi divi, dei suoi capolavori. Tutti riuniti sotto un
mestiere, quello del produttore cinematografico, e un nome, che ha
reso possibile questa storia.
Cecchi Gori – Una
famiglia italiana è il film, scritto e
diretto da Simone Isola e Marco Spagnoli, presentato in
prima mondiale alla Festa del Cinema di Roma e in uscita
dal 14 luglio in PRIMA VISIONE ON DEMAND sulle principali
piattaforme, CG Digital, Apple Tv, Google Play, Chili e
Rakuten, che racconta l’irripetibile avventura di una
famiglia di produttori, Mario Cecchi Gori, e suo figlio Vittorio,
in grado per sei decenni di regalare al nostro cinema molti dei
suoi più grandi successi di pubblico e di critica, in Italia e
all’estero. Una factory capace di creare fenomeni di divismo
entrati nell’immaginario collettivo, e forse a incidere
positivamente nelle vite di un Paese. Una storia
ineguagliata nel nostro cinema, che si può sintetizzare
con un numero: 4 premi Oscar.
A raccontare questa storia è
Vittorio Cecchi Gori, protagonista a sua volta di
una storia-nella-storia, appassionata, drammatica e avventurosa
come un film. Dalle sue parole di uomo che ha conosciuto la gloria
e la polvere, e un presente di resistente dignità, gli spettatori
hanno in regalo non solo la visione di titoli che li hanno
accompagnati per mezzo secolo, e ancora oggi. Ma anche un’epica
privata che racconta molto dell’Italia, della sua storia, politica,
potere, e umanità.
1 di 11
In Cecchi Gori – Una
famiglia italiana, si trova il racconto di un grandissimo
sogno, una ineguagliabile lezione su cosa è il cinema, e un pezzo
delle vite di tutti, noi spettatori.
Prodotto da Giuseppe Lepore per
Bielle Re, e distribuito da Istituto Luce-Cinecittà,
Cecchi Gori – Una famiglia italiana vede le
preziose testimonianze di un cast stellare, amici rimasti vicini
nonostante tutto a Vittorio Cecchi Gori: dai vincitori
dell’OscarRoberto Benigni e
Giuseppe Tornatore, ai campioni di incassi
Leonardo Pieraccioni e Carlo
Verdone, agli amici Lino Banfi, Rocco
Papaleo e Marco Risi. Nonché ai grandi
allenatori e campioni della Fiorentina, passione
di famiglia, Giancarlo Antognoni,
Claudio Ranieri e Roberto
Mancini, attuale CT della Nazionale di Calcio
italiana.
Cecchi Gori – Una Famiglia
Italiana, la sinossi
È proprio il produttore
Vittorio Cecchi Gori in prima persona a
raccontarsi nel docufilm di Simone Isola e Marco Spagnoli,
ripercorrendo la nascita e l’ascesa del più grande gruppo di
produzione e distribuzione cinematografica italiano di tutti i
tempi, con oltre 300 successi prodotti e ben oltre 1.000
distribuiti in 50 anni di continua crescita con
“Silence”, il film di Martin Scorsese uscito nel
2016, ultimo film che ha visto Vittorio Cecchi Gori nella compagine
produttiva.
“CECCHI GORI – Una famiglia
italiana” è la storia di padri e figli, intellettuali
appassionati, uomini talora deboli dinanzi alle tante donne delle
loro vite, ma – nota il regista Marco Spagnoli – è
anche il racconto di una bottega rinascimentale diventata industria
con l’ambizione di trasformarsi in qualcos’altro ancora”.
FAMOSA è il
film evento nelle sale italiane
con Europictures il 13, 14
e 15 luglio, diretto da Alessandra
Mortelliti con Jacopo Piroli, Adamo
Dionisi, Gioia Spaziani e Matteo Paolillo.
Famosa, presentato
ad Alice nella città durante l’ultima Festa
del cinema di Roma, racconta la storia di Rocco, un ragazzo quasi
diciottenne, incompreso e solitario, che desidera trasferirsi da un
piccolo paese della Ciociaria nella Capitale, per poter realizzare
il suo più grande sogno: diventare un ballerino. Con tenacia e
grande forza di volontà, Rocco riuscirà ad intraprendere il tanto
agognato viaggio, ma la realtà che lo attende non sarà quella
sperata e il suo sogno verrà ancora una volta messo alla prova.
La storia di Rocco Fiorella nasce da
un monologo teatrale e arriva sul grande schermo come racconto di
formazione di un timido adolescente con la passione del ballo,
incompreso dalla sua famiglia, in particolar modo da suo padre, e
dai suoi compagni di classe che ne fanno oggetto di scherno e
derisione. Al suo fianco Maura, una zia speciale che lo sosterrà in
ogni scelta, Azzurra, un’amica saggia, e Luigi, il suo principe
bello e tenebroso.
Una favola moderna,
come la definisce la Mortelliti, che con Famosa firma il suo
esordio alla regia cinematografica. Prodotto
da Palomar con Rai
Cinema, Famosa sarà distribuito come evento nei cinema
italiani il 13, 14 e 15 luglio grazie
a Europictures.
Nel corso degli anni, la
Marvel ha collaborato con
altre compagnie e altri registi per far apparire i suoi iconici
personaggi in vari spot pubblicitari, cortometraggi e brevi
apparizioni televisive.
The Direct ha raccolto 10 volte in cui gli attori del MCU si
sono prestati a tornare nei panni dei loro amatissimi personaggi al
di fuori dei film dell’universo condiviso:
1Rocket porta i Guardiani a fare un
giro
Essere una proprietà della Disney ha
i suoi vantaggi. “Guardians of the Galaxy – Mission: Breakout!” è
un’attrazione del Disneyland California Adventure, aperta nel 2017,
poche settimane dopo l’uscita di
Guardiani della Galassia Vol. 2.
L’attrazione si svolge all’interno
della fortezza del Collezionista e segue Rocket Raccoon mentre
tenta di liberare il resto dei Guardiani dopo che sono stati
catturati.
Bradley Cooper,
Chris Pratt,
Zoe Saldana,
Dave Bautista,
Pom Klementieff e
Benicio del Toro riprendono tutti i loro ruoli e le scene degli
attori sono state dirette dallo stesso James Gunn.
La scorsa settimana è stata
diffusa la notizia che Paolo Sorrentino
avrebbe diretto un film biografico su Maradona, per conto di
Netflix, e soprattutto sarebbe tornato a girare a
Napoli. Arriva adesso la notizia che il calciatore argentino non
avrebbe dato il consenso al regista e alla sua produzione per
utilizzare il suo nome, nonostante non sia la prima volta che
Sorrentino mostra interesse nel raccontare la leggenda del Napoli
Calcio (si vedano alcune scene di Youth – La Giovinezza).
L’avvocato di Diego Armando
Maradona, Matias Morla, ha diffuso la
notizia su Twitter: dopo l’annuncio del progetto Netflix, l’ex
calciatore ci ha tenuto ad ammonire pubblico e addetti ai lavori
che da parte sua non è arrivata nessuna autorizzazione a portare
avanti il progetto. Morla ha comunicato: “Diego Maradona non ha
autorizzato l’uso della propria immagine per questo film. Stiamo
già studiando una strategia legale con i nostri colleghi italiani
per un esposto formale sull’uso indebito di un marchio
registrato”.
Sappiamo che
Sorrentino, come già accaduto in Youth, non ha mai fatto il nome diretto di
Maradona, ma il titolo del film, È stata la mano di
Dio, fa inequivocabilmente riferimento a quel famoso gol
che l’argentino segnò all’Inghilterra nel 1986, di mano.
Diego Maradona no autorizo el uso de su
imagen para esta película. Con nuestros colegas italianos ya
estamos diagramando la estrategia legal para hacer una presentación
formal ante la Justicia por el uso indebido de una marca
registrada. https://t.co/dKXi5H2g0O
I doppiatori italiani di
Robert Downey Jr.e Katherine Langford (rispettivamente
Angelo Maggi e Martina Felli)
hanno prestato le loro voci alla famosa scena eliminata da Avengers:
Endgame in cui Tony Stark, dopo il suo schiocco e
il suo sacrificio, incontra la figlia Morgan, adulta, nel Regno
dell’Anima.
La scena è molto toccante, perché
mostra un Tony Stark tanto speranzoso quanto
disilluso, e per lui, trovare la figlia adulta, conoscerla, e
sentirle dire che è felice, vale tutti i patrimoni del mondo. In
questa scena c’è la consacrazione di Tony ad eroe ma anche a uomo,
a padre, e non c’è niente di più lontano da quel playboy filantropo
che abbiamo conosciuto all’inizio dell’avventura del MCU.
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019. Nel cast del film Robert
Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Lo scorso Aprile vi abbiamo
riportato la notizia secondo cui un sequel di Atomica
Bionda, l’action thriller del 2017 diretto
da David
Leitch e interpretato da Charlize
Theron, sarebbe in sviluppo
per Netflix.
Adesso, durante una recente
intervista con
Total Film in occasione della promozione di
The Old Guard, è stata la stessa Charlize
Theron a confermare che il sequel è in sviluppo e che il
progetto è già stato presentato ai dirigenti
Netflix. “Abbiamo proposto Atomica Bionda 2 a loro e a
Scott Stuber, capo del reparto delle produzioni originali Netflix.
Era molto interessato.”, ha spiegato l’attrice. “Ne
abbiamo parlato a lungo con lui, e in questo preciso momento stiamo
lavorando alla sceneggiatura.”
Stando alle dichiarazioni di Theron,
dunque, la sceneggiatura del sequel di Atomica Bionda sarebbe già in fase di
lavorazione. A proposito del ritorno di Lorraine Broughton,
l’attrice ha aggiunto: “Quel personaggio è stato delineato in
modo che non rivelasse molto di se stessa. Perciò penso che la sua
storia abbia ancora molto potenziale. Le ambizioni sono piuttosto
alte e al momento siamo parecchio eccitati.”
Atomica Bionda, tratto dalla
graphic novel di Antony Johnston
Uscito nel 2017, il thriller di
spionaggio Atomica
Bionda, ambientato durante la Guerra Fredda, è
stato adattato dalla graphic novel di Antony
Johnston, “The Coldest City”, ed è interpretato
da Charlize
Theron nel ruolo di Lorraine Broughton, un
agente dell’MI6 in missione a Berlino per recuperare del materiale
top secret rubato.
Atomica Bionda è stato uno dei migliori
film del 2017 e vanta alcune delle sequenze di combattimento più
spettacolari della recente storia del cinema. Nel cast figurano
anche James
McAvoy,
John GoodmaneSofia
Boutella.
Kelly Preston è
morta. L’ex modella e attrice statunitense, nota al grande pubblico
per essere stata la moglie di John Travolta, è scomparsa all’età di 57 anni
dopo aver combattuto due anni contro un cancro al seno. A dare la
notizia è stato lo stesso Travolta attraverso il suo profilo
Instagram:
con la Preston erano sposati da 29 anni.
“È con il cuore pieno di dolore
che vi informo che la mia bellissima moglie Kelly ha perso la sua
battaglia di due anni con il cancro al seno”, ha scritto
John Travolta su IG. “Ha combattuto la
battaglia con coraggio e soprattutto con l’amore e il sostegno di
tante persone. Io e la mia famiglia saremo sempre grati ai dottori
e alle infermiere del MD Anderson Cancer Center, a tutti i centri
medici che ci hanno aiutato e ai suoi tantissimi amici e ai cari
che sono stati al suo fianco. L’amore e la vita di Kelly verranno
ricordati per sempre. Prenderò del tempo per stare con i miei figli
che hanno perso la madre, quindi perdonatemi in anticipo se non ci
faremo vivi per un po’. Ma per favore sappiate che sentirò il
vostro affetto nelle settimane e nei mesi a venire. Con tutto il
mio amore, JT.”
Kelly Preston e John Travolta: un
matrimonio durato 29 anni!
Kelly Preston e
John Travolta si sono spostati nel 1991. La
coppia ha avuto tre figli: Jett, Ella Bleu e Benjamin. Il
primogenito Jett, affetto dalla sindrome di Kawasaki, una malattia
che comporta gravi disturbi dovuti ad allergie e attacchi d’asma, è
scomparso nel 2009.
Kelly Preston è
nota per aver recitato in pellicole quali Christine – La
macchina infernale (1983), Donne amazzoni sulla luna
(1987), I gemelli (1989), Week-end senza il morto
(1992) e Jerry Maguire (1996). Nel 2018 aveva recitata al
fianco del marito in Gotti – Il primo padrino, film che racconta il
regno trentennale del boss mafioso italo-statunitense John Gotti.
In passato lei e Travolta avevano già recitato insieme in
Battaglia per la Terra (2000) e Gli esperti
mercenari (1989).
Giancarlo Esposito è noto soprattutto per il
ruolo di Gustavo Fring nella popolarissima serie tv Breaking
Bad. Più di recente, l’attore statunitense si è fatto
apprezzare anche per la parte di Moff Gideon nella serie
The
Mandalorian. Sono anni ormai che ci rincorrono voci
secondo cui, prima o poi, Esposito farà il suo ingresso
nell’Universo Cinematografico Marvel: tali voci alludono ad un
ruolo “importante” nel MCU.
Adesso, in una recente intervista
con Entertainment
Tonight, Giancarlo Esposito ha parlato proprio
di una possibile collaborazione con i Marvel Studios, senza
confermare – ovviamente – se ci sia già un accordo siglato o meno,
ma dichiarandosi assolutamente interessato alla possibilità.
“Ci sono molte voci di corridoio
che mi vedrebbero legato alla Marvel”, ha spiegato l’attore.
“Vorrei tanto lavorare con quelle persone: l’ho fatto capire al
mondo intero in tutti i modi possibili. Non sono stato io a dare il
via a queste voci, ma anni fa ho lavorato con Louis Esposito, il
co-presidente dei Marvel Studios, quando ancora lavorava come
secondo assistente alla regia.”
Esposito ha poi aggiunto:
“Quello che fanno i Marvel Studios è veramente straordinario.
Vorrei tanto partecipare a qualcosa. Magari ad un progetto
duraturo… Penso che l’Universo Marvel sarebbe il prossimo naturale
passo per la mia carriera. Così poi potrei tornare ad interpretare
personaggi che penso abbiano cambiato il mondo con le loro azioni,
a prescindere dal colore della pelle.”
Il possibile futuro di Giancarlo Esposito nel MCU, tra film e
serie tv
In effetti, è da molto tempo che
Giancarlo Esposito punta ad entrare a far parte
della grande famiglia Marvel. Già nel 2016, infatti,
l’attore aveva rivelato che la Casa delle Idee gli aveva
proposito un ruolo in una serie tv, ma lo stesso aveva rifiutato
perché probabilmente quella parte non gli avrebbe poi permesso di
prendere parte ad un film per il grande schermo. Oggi, con la
Marvel impegnata a pianificare diversi anni di contenuti tra film e
serie tv che – rispetto al passato – saranno direttamente collegati
tra loro, è molto probabile che Esposito abbia più opportunità,
rispetto al passato, di potersi fare strada nel MCU.
Secondo la fonte, l’obiettivo
sarebbe quello di dare vita ad un universo condiviso che, tanto
attraverso il grande schermo quanto attraverso la piattaforma di
streaming, possa raccontare attraverso una nuova luce le iconiche
storie di Batman. Matt Reeves sarà coinvolto nella serie in
qualità di produttore insieme a Terence Winter(I Soprano, Boardwalk Empire): quest’ultimo sarà coinvolto
anche come sceneggiatore. La serie, che non ha ancora un titolo
ufficiale, nasce in seguito all’accordo siglato tra il regista e la
Warner Bros. Television Group.
A proposito del progetto, Matt Reeves ha dichiarato in una nota
ufficiale: “Questa è un’opportunità straordinaria, non solo per
espandere la visione del mondo che sto creando nel film, ma per
esplorarlo secondo il tipo di profondità e dettaglio che solo un
formato di lunga durata può permettersi. E poter lavorare con
Terence Winter, che è una persona dotato di un talento incredibile
e che ha già scritto in modo molto profondo e potente sui mondi
della criminalità e della corruzione, è un sogno.”
La serie collegata all’universo di
The Batman sarà un prequel del film di Matt Reeves?
In seguito alla diffusione della
notizia, Justin Kroll di Variety ha fatto sapere via
Twitter che la serie potrebbe essere un prequel del film in
arrivo al cinema il prossimo anno. Sul suo profilo social, il
giornalista ha scritto: “Non so se Pattinson apparirà, ma da
quel che ho saputo lo show sarà ambientato prima degli eventi di
The Batman e racconterà come Gotham sia diventata corrotta e
infestata da criminali.”
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
È a partire più o meno dalla metà
dello scorso anno che Quentin
Tarantino ha iniziato a confermare nel corso di
numerose interviste di avere un’idea per un eventuale Kill Bill Vol. 3 e di averne anche già parlato
con Uma Thurman. Nelle intenzioni del regista di
The
Hateful Eight e
C’era una volta a… Hollywood ci sarebbe la volontà di
raccontare la storia della figlia ormai adulta di Vernita Green
(Vivica A. Fox) e della sua vendetta nei confronti
di Beatrix Kiddo (Thurman) per la morte della madre.
Già alcuni mesi fa Vivica A.
Fox aveva commentato le dichiarazioni di Tarantino,
rivelando di essere assolutamente interessata ad una parte nel
film. All’epoca l’attrice aveva dichiarato di non sapere molto sul
progetto, se non che – appunto – Tarantino e Thurman ne stavano
parlando. Adesso, in una nuova intervista con
NME, Fox è tornata a parlare del possibile terzo capitolo,
svelando che se la produzione dovesse scegliere una nuova attrice
per il ruolo di sua figlia (e non l’originale Ambrosia Kelley), c’è
una giovane attrice che dal suo punto di vista sarebbe perfetta per
la parte, ossia Zendaya, nota per Spider-Man:
Homecoming, The
Greatest Showman e per la serie Euphoria.
“Non so ancora niente di
ufficiale in merito a Kill Bill Vol. 3”, ha spiegato Fox.
“Forse Tarantino stava aspettando che l’attrice che interpreta
mia figlia crescesse. Nel corso di un’intervista mi hanno chiesto a
quale giovane attrice avrei fatto interpretare quel personaggio. Io
risposi facendo il nome di Ambrosia, ma loro volevano il nome di
un’attrice affermata, e così ho risposto Zendaya. Quanto sarebbe
fico? Probabilmente darebbe il via libera al progetto. Inoltre, lei
e Uma sono molto alte e insieme spaccherebbero. E poi adoro
Zendaya. Magari possiamo farci sentire: ‘Tarantino, scegli
Zendaya!’. Forse scateneremo l’interesse e il progetto diventerà
una sua priorità. Non sarebbe bellissimo?”
C’era una volta a… Hollywood,
l’ultimo film di Quentin Tarantino
In attesa che Tarantino ci delizi
con nuovi aggiornamenti sul possibile Kill Bill Vol. 3, ricordiamo che il suo
ultimo film, C’era una volta a
Hollywood, è uscito nelle sale lo scorso anno. Il
film, con protagonisti
Leonardo DiCaprio, Brad
Pitt e
Margot Robbie, ha vinto 3 Golden Globe su 5
candidature, tra cui il Golden Globe per il miglior film commedia o
musicale, e 2 Premi Oscar su un totale di 10 candidature.
A proposito di Zendaya – che vedremo prossimamente in
Dune,
il nuovo adattamento dell’omonimo romanzo di Frank Herbert ad opera
di Denis Villeneuve -, è di pochi giorni fa la notizia che la
giovane attrice ha completato le riprese di un nuovo film segreto
intitolato Malcolm
& Marie.
Qualche giorno fa vi abbiamo
riportato la notizia che Tom
Holland si è ufficialmente sottoposto al tampone per
il Coronavirus, a testimonianza del fatto che le riprese
dell’adattamento cinematografico di Uncharted,
la serie di videogiochi action-adventure
sviluppata da Naughty Dog, sarebbero finalmente pronte a
partire.
Nelle ultime ore, il giovane attore
ha condiviso attraverso le sue storie di Instagram
alcune immagini in cui non solo ha mostrato il taglio di capelli
che sfoggerà nel film, ma anche i risultati del duro allenamento al
quale si è sottoposto per meglio prepararsi al ruolo del
protagonista Nathan Drake. In particolare, nell’immagine in cui
Holland mostra orgoglioso il suo fisico scolpito, l’attore ha
scherzato sul fatto che la presenza nel cast di Mark
Wahlberg lo ha motivato durante il suo regime di
allenamento.
Tutto quello che sappiamo su
Uncharted con Tom Holland
In Uncharted, Tom
Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark
Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non
tutti sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare
l’eroe del titolo anni fa quando David O.
Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli
anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come
una origin story.
La sceneggiatura del film, che
arriverà al cinema il 16 luglio 2021, è stata firmata
da Art Marcum, Matt
Holloway e Rafe Judkins, e
racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni
giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti
conosciamo.
Vi ricordiamo che Uncharted sarà
la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation
Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da
Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation
Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.
All’interno dell’universo
supereroistico, uno dei personaggi femminili più noti e seducenti è
senza dubbio quello di Catwoman. Ideata
originariamente come avversaria di Batman, capace di metterlo in
crisi per il loro rapporto ambiguo, questa ha negli anni conosciuto
numerose versioni di sé, sfoggiando una complessità psicologica in
grado di attrarre sempre più appassionati del genere.
Negli anni il personaggio, passato
dal fumetto al cinema, è stato eletto come uno dei migliori villain
di tutti i tempi, ma anche come una delle più note icone
dell’universo della DC Comics. La sua influenza è tale che ogni
trasposizione cinematografica genere dibattiti sulla natura del
personaggio, in realtà sempre più malleabile e sfuggente.
Ecco 10 cose che non sai di
Catwoman.
2Parte delle cose che non sai sul
personaggio
Catwoman: le attrici che l’hanno
interpretata
5. Halle Berry ha dovuto fare molta
pratica con la frusta. Scelta per interpretare il ruolo
nel primo film interamente dedicato al personaggio, l’attrice Halle
Berry dovette esercitarsi molto nell’utilizzo della frusta, arma
classica di Catwoman. Addestrata da un esperto, l’attrice ha speso
diversi fine settimana in sessioni da circa novanta minuti per
poter apprendere i segreti dell’arma e il suo corretto utilizzo.
Ciò è risultato particolarmente centrale all’interno del film, dove
tale azione viene richiesta molteplici volte.
4. Anne Hathaway non sapeva che
avrebbe ricoperto questo ruolo. Chiamata a sostenere un
provino per il film Il cavaliere oscuro – Il ritorno,
l’attrice premio Oscar Anne Hathaway ha raccontato di non essere
stata informata riguardo a quale personaggio avrebbe potuto
interpretare nel film. Una volta vinta la parte e iniziate le
riprese, l’attrice ha descritto il ruolo come il più faticoso della
sua carriera. Era infatti costretta a continui allenamenti e
sessioni di danza per poter eseguire le complesse acrobazie
previste per il film.
Catwoman è Michelle Pfeiffer
3. Non era stata la prima scelta per
il ruolo. Oggi appare impensabile immaginare il ruolo di
Catwoman in Batman – Il ritorno con un volto diverso da
quello della Pfeiffer. Eppure, originariamente, per il ruolo era
stata scelta l’attrice Annette
Bening. Questa dovette però rinunciare alla parte nel
momento in cui rimase incinta, e al suo posto venne allora scelta
la Pfeiffer. Questa ha in seguito descritto il ruolo come uno dei
più impegnativi e soddisfacenti della sua carriera.
2. Rifiuto di ricoprire nuovamente il
personaggio. Nonostante l’attrice riconosca quello di
Catwoman con uno dei ruoli di maggior successo della sua carriera,
ha più volte rifiutato di riprendere il ruolo anche per altri film.
Le era infatti stato proposto di interpretare nuovamente il
personaggio per il film interamente dedicato a lei, ma per via dei
numerosi problemi e difficoltà avute nel gestire il complesso
costume, la Pfeiffer affermò di non voler rivivere nuovamente
quella scomodità, preferendo lasciare ad altri il ruolo.
Catwoman: i film in streaming
1. È possibile ritrovare in streaming
i film dedicati al personaggio. Per chi desidera vedere, o
rivedere, i film citati in cui è presente il personaggio di
Catwoman, sarà possibile ritrovarli in alcune delle principali
piattaforme streaming oggi presenti in rete. Batman – Il
ritorno, Catwoman e Il cavaliere oscuro – Il ritorno,
sono infatti presenti su Rakuten TV, Tim Vision, Apple iTunes,
Microsoft Store, e Infinity. In base a quale di queste piattaforme
si sceglierà, sarà possibile noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale, potendo così vedere il
titolo in totale comodità.