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Black Widow: dov’era Guardiano Rosso durante l’invasione di Thanos?

David Harbour, che interpreta Alexei Shostakov, alias Red Guardian, in Black Widow, si è espresso in merito a dove potesse trovarsi il suo personaggio durante l’invasione di Thanos, quindi durante gli eventi di Avengers: Infinity War e Endgame.

In una recente intervista con ComicBook, all’attore di Stranger Things è stato proprio chiesto se per caso sapeva cosa stesse facendo il suo personaggio durante gli eventi narrati nei due blockbuster campioni d’incassi diretti da Anthony e Joe Russo, in particolare perché Red Guardian non è stato d’aiuto durante la battaglia finale tra i Vendicatori e il Titano Pazzo.

“La cosa divertente di tutta questa storia è che alla fine noi siamo tornati indietro per costruire la base di qualcosa di nuovo”, ha spiegato l’attore. “Tutti questi contenuti con tutte queste informazioni sui film aiutano a portare avanti questi nuovi progetti, questa nuova fase. Aiutano ad introdurre questi nuovi personaggi.”

“Cate Shortland ed io abbiamo parlato a lungo di dove potesse trovarsi Guardiano Rosso durante gli eventi di Endgame, su cosa gli fosse accaduto”, ha aggiunto. “Abbiamo pensato ad un sacco di idee divertenti, anche se non ne ho mai parlato direttamente con Kevin Feige. Lo farò più tardi.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Thor: Love and Thunder, Taika Waititi spiega in cosa sarà diverso da Ragnarok

Thor: Love and Thunder è uno dei titoli più attesi della Fase 4 del MCU per tutta una serie di motivi, a partire dal fatto che dietro la macchina da presa ritroveremo Taika Waititi, già regista di Thor: Ragnarok, identificato da molti come l’artefice di una vera e propria rivoluzione dell’arco narrativo del personaggio del Dio del Tuono all’interno del franchise.

In una recente intervista con Empire (via Digital Spy), il regista ha parlato del nuovo film e ha rivelato che sarà molto più emozionante rispetto a Ragnarok. “È molto diverso da Ragnarok. È decisamente più folle. Ti dirò cosa c’è di diverso in questo film: ci saranno molte più emozioni”, ha spiegato il regista. “Molto più amore. E molti più tuoni, ovviamente. E se hai visto le foto, anche molto più Thor, in tutti i sensi. E poi nel film ci sono cinque premi Oscar: io, Matt Damon, Russell Crowe, Christian Bale e Natalie Portman.”

Waititi ha anche parlato di quanto sia stato assolutamente sconcertante, per lui, essere riuscito a realizzare il film. Ironizzando, il regista ha detto che se si prendono gli elementi di base che compongono il film, “non dovrebbe avere alcun senso”. Ha poi aggiunto che il senso del ridicolo è così grande che, una volta completati i lavori, potrebbe tranquillamente rendersi conto che la storia non funziona affatto.

“Ho fatto davvero tante cose folli nella mia vita, ma questo è senza dubbio il film più folle che abbia mai realizzato”, ha dichiarato Waititi. “Se metti insieme tutti gli elementi che compongono il film, potresti renderti conto che ha senso. È quasi come se, in realtà, non dovrebbe essere fatto. Se entri in una stanza e dici: ‘Voglio fare questo e voglio fare questo. Ci saranno questi attori. Il film si chiamerà Love and Thunder’… è probabile che dopo non lavorerai mai più. E forse è quello che accadrà a me dopo questo film.”

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

MCU: Kevin Feige rivela che non ci saranno più accordi multi-film con gli attori

Black Widow è finalmente disponibile nelle sale di tutto il mondo, in attesa dell’arrivo del film su Disney+ con Accesso Vip a partire da domani. Durante una recente intervista con The Hollywood Reporter, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha parlato degli accordi multi-film che, in passato, diversi attori legati al MCU hanno siglato.

Feige ha ricordato che in passato Samuel L. Jackson accettò di firmare per ben nove film, mentre Chris Evans e Chris Hemsworth arrivarono rispettivamente a quota sei. Tuttavia, sembra che le cose siano destinate a cambiare… “Quest’argomento ha attirato molta attenzione quando, se non ricordo male, era successo con Scarlett, Chris Hemsworth ed Evans, e anche con Samuel. Ora le cose sono cambiate”, ha spiegato Feige.

“Tutto varierà da progetto a progetto, e da cast a cast. La verità è che quello che vogliamo sono persone che entrano a far parte della nostra famiglia, sono entusiaste di essere parte di quest’universo e di avere l’opportunità di fare più cose senza essere vincolate da obblighi contrattuali”, ha aggiunto il boss della Casa delle Idee.

Sempre a proposito del futuro del franchise, in una speciale featurette dedicata a Black Widow, Feige sottolinea che il film getterà le basi per introdurre nuovi personaggi nel futuro del MCU, senza però scendere nei dettagli (ma possiamo immaginare che uno di questi sarà di certo Yelena Belova).

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

The Suicide Squad: il produttore spiega l’assenza di Will Smith

Quando Idris Elba venne annunciato nel cast di The Suicide Squad, in molti pensavano che l’attore avrebbe interpretato il ruolo di Deadshot, andando così a sostituire Will Smith, che aveva interpretato il personaggio nel film di David Ayer.

Tuttavia, in seguito è stato confermato che la star della serie Luther avrebbe interpretato un personaggio totalmente diverso, ma a quanto pare nei piani originali di James Gunn c’era comunque l’intenzione di includere Floyd Lawton. Ora è stato il produttore Peter Safran a confermare che Smith era davvero in trattative per tornare nei panni di Deadshot, ma che altri impegni lavorativi, alla fine, gli hanno impedito di prendere parte al film.

“Ne abbiamo parlato”, ha detto Safran a ComicBook. “Ma alla fine è saltato tutto a causa degli impegni di Will. Sapevamo che dovevamo iniziare a girare a settembre 2019, perché all’epoca, in tutta onestà, sapevamo già che quasi sicuramente James sarebbe tornato alla Disney e avrebbe dovuto lavorare di nuovo a Guardiani della Galassia.”

“Quindi era davvero importante, per noi, iniziare a girare in quel periodo e purtroppo Will non era disponibile”, ha aggiunto. “E forse questo ha reso tutto più facile. Cosa hai intenzione di fare? Nulla, perché non è disponibile. Quindi, in un certo senso, ci ha anche aiutato a separare il nostro film dal precedente in modo ancora più netto.”

Ci sono state molte speculazioni sul fatto che Elba sia stato originariamente scelto per interpretare Lawton prima che Gunn decidesse di introdurre ufficialmente Bloodsport. In effetti, tra i due personaggi ci sono molte somiglianze (Bloodsport ha anche una giovane figlia che Amanda Waller usa per manipolarlo e convincerlo ad entrare nella Task Force X). In ogni caso, nulla vieterebbe a Smith di tornare come Deadshot in futuro…

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

Boyhood: trama, cast e curiosità sul film

Il Tempo è da sempre uno dei grandi temi del cinema e numerosi sono i registi che hanno con le loro opere cercato di catturarne l’essenza. Il tempo che scorre inesorabilmente in avanti, non permettendo di rivivere quanto è ormai passato, rappresenta uno dei grandi traumi dell’essere umano. L’unico modo di combattere ciò è imparare quanto più possibile le lezioni che il tempo aspira ad insegnare. Uno dei film più importanti e rivoluzionari da questo punto di vista è certamente Boyhood (qui la recensione), il capolavoro artistico del regista Richard Linklater girato nell’arco di dodici anni dal 2002 al 2014.

Autore già di acclamati film come La vita è un sogno, Waking Life e la trilogia Before, egli dà vita con Boyhood al coming of age per eccellenza, riprendendo il naturale crescere di un ragazzo dai 6 ai 18 anni. L’intento del regista è inoltre quello di portare sul grande schermo lo scorrere della vita, comprese le sue parti meno spettacolari. Questa volontà si ritrova in molti dei suoi film più affascinanti dalla già citata trilogia Before allo sperimentale Slacker e fino al più recente Tutti vogliono qualcosa. Per far ciò, dunque, il regista ha riunito la stessa troupe ogni anno per brevi periodi di tempo.

Una volta completato, il film si è svelato come uno straordinario successo, che permette di vedere i personaggi naturalmente invecchiare sullo schermo, senza l’uso di trucco. Seguendoli nel loro percorso ci si scontra così con le tappe della vita che ognuno di noi ha affrontato, scoprendo che in fondo è l’attimo a cogliere noi. Indicato come uno dei film più importanti del nuovo millennio, Boyhood è un film assolutamente imperdibile, ma prima di intraprenderne una visione sarà certamente utile sapere un po’ di più sulla sua trama e sul cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Boyhood: la trama del film

Il film segue la vita del giovane Mason, dai sei anni, quando frequenta la scuola elementare, fino ai diciotto anni, quando entra al college. Nel corso di questo lungo periodo, si racconta del complesso rapporto con i genitori divorziati Mason Sr. e Olivia, dei traslochi, delle nuove scuole, dei matrimoni falliti della madre, del rapporto conflittuale con la sorella Samantha, della nuova relazione del padre e delle relazione che lo stesso Mason intraprende. Allo stesso modo, si segue anche l’evoluzione degli oggetti d’uso quotidiano, tecnologici e non, e i cambiamenti culturali, sociali e politici di quegli anni. Crescendo, Mason imparerà a trarre profondi insegnamenti da tutto ciò.

Boyhood cast

Boyhood: il cast del film

Per il ruolo di Mason, il protagonista del film, Linklater incontrò numerosi bambini, ma alla fine fu scelto Ellar Coltrane per il ruolo. All’epoca dell’inizio delle riprese questi aveva appena 7 anni, ma vantava già alcune piccole parti da attore. Quando le riprese di Boyhood terminarono, Coltrane era ormai diciannovenne e aveva nel frattempo recitato anche in altri film, tra cui Fast Food Nation, dello stesso Linklater. Per ruolo di sua sorella Samantha, il regista ha invece scelto sua figlia Lorelei Linklater, data la grande insistenza di questa per poter recitare nel nuovo progetto del padre. Intorno al quarto anno di riprese, però, questa perse di interesse e chiese di far morire il suo personaggio.

Per Linklater questo era però un risvolto troppo cupo e violento rispetto al film che voleva realizzare e riuscì ad evitarlo facendo ritrovare alla figlia l’entusiasmo per la parte. Nel ruolo di Mason Sr., il padre del protagonista, vi è invece Ethan Hawke, attore ricorrente nel cinema di Linklater. Proprio ad Hawke il regista chiese di completare il film nel caso lui fosse improvvisamente deceduto prima. L’attrice Patricia Arquette interpreta Olivia, la madre di Mason. Lei fu l’unica interprete considerata per la parte e proprio la Arquette finì con l’ottenere l’unico Oscar vinto dal film, quello per la migliore attrice non protagonista.

Boyhood: il trailer, alcune curiosità e dove vedere il film in streaming e in TV

Linklater ha rivelato che il progetto è iniziato senza una sceneggiatura completa, ma con solo i punti della trama di base e il finale scritto inizialmente. Il regista ha poi sviluppato la sceneggiatura di volta in volta durante la produzione, scrivendo la parte del film dell’anno successivo dopo aver riguardato il filmato dell’anno precedente. Ha così incorporato i cambiamenti che ha visto in ogni attore nella sceneggiatura, consentendo anche a tutti i principali attori di partecipare al processo di scrittura introducendo le loro esperienze di vita nelle storie dei loro personaggi. Ciò ha permesso anche di inserire nel film una serie di riferimenti sociali e culturali, che vanno dalla saga di Harry Potter all’elezione a presidente di Barack Obama.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Boyhood è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Tim Vision. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 7 luglio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Encanto, il primo poster del nuovo film Walt Disney Animation Studios

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Il film targato Walt Disney Animation Studios Encanto racconta la storia di una famiglia straordinaria, i Madrigal, che vive nascosta tra le montagne della Colombia, in una casa magica, in una città vivace, in un luogo meraviglioso e incantato chiamato Encanto.

La magia di Encanto ha donato a ogni bambino della famiglia un potere unico, dalla superforza al potere di guarire. Tutti tranne Mirabel. Ma quando scopre che la magia che circonda Encanto è in pericolo, Mirabel decide che lei, l’unica Madrigal ordinaria, può essere l’ultima speranza della sua straordinaria famiglia.

Iscriviti a Disney+ per guardare ENCANTO e le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic. Dove vuoi, quando vuoi.

Il film include le nuove canzoni del vincitore dell’Emmy®, del GRAMMY® e del Tony Award® Lin-Manuel Miranda (HamiltonOceania) ed è diretto da Byron Howard (ZootropolisRapunzel – L’intreccio della torre) e Jared Bush (co-regista di Zootropolis), co-diretto da Charise Castro Smith (sceneggiatrice di The Death of Eva Sofia Valdez) e prodotto da Clark Spencer e Yvett Merino.

Il primo poster di Encanto

Greenland: Migration sarà il titolo del sequel con Gerard Butler

Il sequel già confermato del film catastrofico dell’anno scorso Greenland con Gerard Butler, ora ha un titolo ufficiale Greenland: Migration. Il film vedrà la famiglia Garrity lasciare la sicurezza di un bunker per intraprendere un pericoloso viaggio attraverso una terra desolata e ghiacciata nel tentativo di trovare una nuova casa.

La produzione di Greenland: Migration dovrebbe iniziare, secondo alcune fonti, già nei primi mesi del 2022 dopo il grande successo ottenuto al botteghino che aveva fatto incassare $ 53,5 milioni contro ben $ 35 milioni di budget.

Questo nuovo film segna la terza collaborazione tra Butler e il regista Roman Waugh che pensano già a un quarto capitolo conclusivo. Non si ha ancora una data di uscita al cinema, ma si presupporre che iniziando le riprese a inizio prossimo anno non uscirà fino alla fine del 2022 o del 2023.

Greenland è arrivato al cinema il 01 ottobre 2020. Distribuito da Universal Pictures e Lucky Red.

Greenland: trama e cast del film

Nel film la minaccia di una cometa distruttrice si abbatte contro l’umanità e John (Gerard Butler), insieme all’ex moglie Allison (Morena Baccarin) e al giovane figlio Nathan,​compiranno un viaggio impossibile e pieno di insidie nel tentativo di mettersi in salvo. Mentre diverse città in tutto il mondo sono rase al suolo dai frammenti della

Baby Boss 2 – affari di famiglia: il secondo trailer

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Baby Boss 2 – Affari di Famiglia, nel sequel della commedia campione d’incassi di DreamWorks Animation nominata agli Oscar, i fratelli Templeton – Tim (James Marsden, noto per il franchise di X-Men) e il suo fratello minore Baby Boss Ted (Alec Baldwin) – sono diventati adulti e si sono allontanati. Tim è un papà e marito pantofolaio a tempo pieno. Ted è un CEO di fondi speculativi. Ma un nuovo baby boss dall’approccio innovativo e dall’atteggiamento positivo li riunirà e sarà d’ispirazione per un nuovo affare di famiglia.

In Baby Boss 2 – Affari di Famiglia Tim e sua moglie, Carol (Eva Longoria), la vera capofamiglia, vivono nella periferia con la loro super-intelligente figlia Tabitha (Ariana Greenblatt, Avengers: Infinity War) e l’adorabile nuova bambina Tina (Amy Sedaris, BoJack Horseman – Netflix). Tabhita, che è la migliore della sua classe al Centro Acorn per Bambini Dotati, idolatra suo zio Ted and vorrebbe diventare come lui, ma Tim, ancora in contatto con la sua iperattiva immaginazione giovanile, è preoccupato che lei si stia impegnando troppo a discapito di un’infanzia normale.

Baby Boss 2 – Affari di Famiglia – il film

Quando la piccola Tina rivela di essere (SORPRESA!) un agente segreto tra i migliori della BabyCorp in missione per scoprire gli oscuri segreti della scuola di Tabhita e del suo misterioso fondatore Dr. Edwin Armstrong (Jeff Goldblum), i fratelli Templeton si trovano riuniti nei modi più inaspettati e sono portati a rivalutare il significato di famiglia e a scoprire cosa conta veramente. Lisa Kudrow e Jimmy Kimmel riprenderanno i loro ruoli come genitori di Ted e Tim. Ereditando il successo del primo film, che ha guadagnato più di 500 milioni di dollari nel Mondo, Boss Baby 2 – Affari di Famiglia è diretto nuovamente da Tom McGrath e prodotto da Jeff Hermann (Kung Fu Panda 3).

The King’s Man – Le Origini: uno special look

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The King’s Man – Le Origini, il lungometraggio targato 20th Century Studios che rivela le origini della prima agenzia di intelligence indipendente, arriverà il 29 dicembre nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Quando i peggiori tiranni e menti criminali della storia si riuniscono per organizzare una guerra per spazzare via milioni di vite, un uomo dovrà correre contro il tempo per fermarli.

The King’s Man – Le Origini è diretto da Matthew Vaughn ed è interpretato da con Ralph FiennesGemma ArtertonRhys IfansMatthew Goode, Tom Hollander, Harris Dickinson, Daniel Brühl con Djimon Hounsou e Charles Dance

Il film è prodotto da Matthew Vaughn, David Reid e Adam Bohling, mentre Mark Millar, Dave Gibbons, Stephen Marks, Claudia Vaughn e Ralph Fiennes sono i produttori esecutivi. The King’s Man – Le Origini è basato sul fumetto “The Secret Service” di Mark Millar e Dave Gibbons, il soggetto è di Matthew Vaughn e la sceneggiatura è firmata dallo stesso Vaughn & Karl Gajdusek.

Ecco il nuovo set LEGO dedicato a Fat Thor e a What If

Lego torna a far parlare di sé dopo le prime immagine esclusive trapelate su internet del set dedicato alla serie animata Marvel What If…?. Questo nuovo diorama, soprannominato “Bro Thor’s New Asgard”, raffigurerà l’epica scena di Avengers Endgame mostrando Thor a New Asgard assieme a Korg e Miek seduti sul divano a guardare la televisione. I primi due film di Thor hanno visto il personaggio principale evolversi caratterialmente e, passare dall’essere un ragazzo arrogante a divenire un guerriero regale e degno. La nuova e rivoluzionare versione di Thor (Fat Thor) è stata presentata in Endgame quando Rocket e il Professor Hulk si recano a New Asgard in Norvegia, trovandolo a beve birra mentre Korg e Miek giocano a Fortnite.

LEGO Marvel Infinity Saga Bro Thor's New Asgard (76200) Revealed - The Brick Fan

Ma non è tutto, perché anche la serie Marvel What If…? accresce i suoi set LEGO con il nuovo diorama dedicato alla battaglia tra il capitano Carter, Steve Rogers e il villain Teschio Rosso. Vediamo nella foto infatti, Peggy Carter indossare un abito ispirato al Soldato d’Inverno mentre si lancia all’attacco di Teschio Rosso che cerca di fuggire con il Tesseract.

E se il set Lego?

Kevin Feige ha dichiarato che la serie proporrà tutti scenari che abbiamo già visto, ma che si tratterà di versioni alternative di quegli stessi scenari. Di seguito, la lista di attori che prenderanno parte alla serie: Michael B. Jordan /Killmonger, Sebastian Stan /Bucky Barnes, Josh Brolin /ThanosMark Ruffalo /Bruce Banner/The Hulk, Tom Hiddleston /Loki, Samuel L. Jackson /Nick Fury, Chris Hemsworth /Thor, Hayley Atwell /Agente Peggy Carter, Chadwick Boseman /Black Panther, Karen Gillan /Nebula, Jeremy Renner /Occhio di Falco, Paul Rudd /Ant-Man, Michael Douglas /Hank Pym, Neal McDonough /Dum Dum Dugan, Dominic Cooper /Howard Stark, Sean Gunn /Kraglin, Natalie Portman /Jane Foster, Taika Waititi /Korg, Toby Jones /Arnim Zola, Djimon Hounsou /Korath, Jeff Goldblum /Granmaestro e Michael Rooker /Yondu.

MCU: i 10 migliori flashback presenti nei film

Prima dell’arrivo di Black Widow, film che riempirà quel vuoto narrativo tra gli eventi di Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War, il MCU è sempre stato pieno di riferimenti al passato dei suoi personaggi. Ecco, quindi, che Screen Rant ha raccolto i 10 migliori flashback presenti nell’universo condiviso:

Bucky porta Steve al funerale di sua madre (Captain America: The Winter Soldier)

Mentre i sodali di Steve non riuscivano a capire perché continuasse a rischiare la pelle per un assassino che stava cercando di ucciderli in Captain America: The Winter Soldier, un flashback del funerale della madre di Steve rivelò quanto Bucky fosse già un grande amico di Rogers quando erano giovani.

Bucky porta Steve a casa dopo il funerale e si offre di dargli un posto dove stare, ma Steve dice: “Grazie, Buck, ma posso cavarmela da solo”. Bucky risponde calorosamente: “Il fatto è che non devi. Sarà con te fino alla fine, amico.”

Tony Stark festeggia Capodanno 1999 (Iron Man 3)

Prima che Iron Man 3 di Shane Black deludesse i fan con la rivelazione del Mandarino, il film inizia in modo assai interessante con un flashback ambientato a una festa di Capodanno nel 1999. Con Tony che ha saltato il suo incontro con Aldrich Killian, questa scena ha gettato le basi per un altro cattivo di Iron Man che aspira a diventare un nuovo Stark e che è in cerca di  vendetta professionale.

Ma c’è anche Happy Hogan che assomiglia a Vincent Vega, per non parlare di un momento straziante, ma comunque esilarante, in cui Tony snobba Yinsen, l’ingegnere che alla fine avrebbe dato la vita per sfuggire ai suoi rapitori terroristi.

Viene rivelata l’identità di Killmonger (Black Panther)

Durante il primo atto di Black Panther, Erik Killmonger viene presentato come un killer incallito determinato a conquistare Wakanda, ma il “perché” non viene spiegato fino a quando un flashback cruciale non riempie i dettagli del misterioso prologo di apertura.

Quando T’Chaka arrestò N’Jobu a Oakland, alla fine lo uccise per salvare Zuri. Quest’ultima spiega che N’Jobu aveva un giovane figlio americano che era stato lasciato indietro dopo l’omicidio di suo padre. Quel ragazzo è cresciuto fino a diventare Killmonger.

Gli originali Ant-Man e Wasp in azione (Ant-Man)

Durante l’addestramento di Scott Lang nel primo Ant-Man, Hank Pym lo avverte dei pericoli di rimanere intrappolati nel Regno Quantico, come fece sua moglie Janet anni fa (spiegando così il risentimento di Hope verso suo padre).

Un flashback mostra gli originali Ant-Man e Wasp in azione durante la Guerra Fredda, mentre lottano per disabilitare un missile nucleare sovietico. Janet è scomparsa dopo essersi ridotta tra gli atomi per entrare nel missile.

Bucky uccide i genitori di Tony (Captain America: Civil War)

La scena d’apertura di Captain America: Civil War vede Bucky inviato dall’Hydra negli anni ’90 per far sbandare un auto dalla strada e uccidere le persone all’interno. Nel terzo atto, quando Tony ha finalmente fatto pace con Bucky e Steve, Zemo riproduce un video che mostra che l’auto che Bucky ha intercettato quella notte apparteneva ai genitori di Tony.

Un flashback della notte in questione mostra quanto brutalmente Bucky, sotto l’influenza del lavaggio del cervello che lo ha di fatto reso il Soldato d’Inverno, abbia ucciso i genitori di Tony. Ha picchiato a morte suo padre fuori dall’auto, poi ha strangolato sua madre sul sedile posteriore. Non c’è da stupirsi che Tony sia deciso a uccidere Bucky.

Una piccola Wanda guarda lo show di Dick Van Dyke (WandaVision)

Quando Agatha si è finalmente rivelata la cattiva di WandaVision, ha portato Wanda in un viaggio a ritroso nella memoria nell’episodio intitolato “Negli episodi precedenti”. Un flashback mostra che a Sokovia, devastata ormai dalla guerra, Wanda e Pietro guardavano le sitcom di un tempo per imparare l’inglese e fuggire dagli orrori del mondo esterno.

Nello specifico, la famiglia guarda l’episodio del Dick Van Dyke Show “It May Look Like a Walnut”. Esplorare l’importanza delle sitcom nell’infanzia di Wanda ha contribuito notevolmente a spiegare lo stile così particolare della serie.

La Stanza Rossa (Avengers: Age Of Ultron)

Durante Avengers: Age of Ultron, Scarlet Witch usa la Gemma della Mente per costringere gli eroi più potenti della Terra ad affrontare i loro pensieri più oscuri. Per Natasha Romanoff, ciò ha significato rivivere il suo primo addestramento nel programma Vedova Nera della Stanza Rossa, dove le era stato insegnato a uccidere a sangue freddo.

Prima che le venisse dedicato finalmente il suo film, questa è stat la cosa più vicina che il pubblico ha avuto ad una origin story per Black Widow. Alludeva ad un passato decisamente più oscuro e tragico rispetto alle origini viste nei film della Fase 1. 

Le Valchirie affrontano Hela (Thor: Ragnarok)

Quando Thor si rende conto che è stata Valchiria ad averlo portato dal Gran Maestro in Thor: Ragnarok, un flashback spiega perché la guerriera è disperata e sta cerando di sfuggire alla sua eredità asgardiana (oltre al fatto che spesso affoga i suoi tormenti nell’alcol).

Anni prima, l’intero esercito delle Valchirie aveva affrontato Hela nella speranza di sfuggire al suo esilio. C’era stata sola una sopravvissuta: Valchiaria, appunto. La maggior parte del film è un’avventura spaziale alquanto bizzarra, goffa e coloratissima che trae ispirazione da film come Flash Gordon e Grosso Guaio a Chinatown. Ma è innegabile quanto quest’inquietante sequenza flashback sia decisamente sbalorditiva dal punto di vista visivo.

La madre di Quill muore (Guardiani della Galassia)

I fan ricordano molto bene la scena d’apertura di Guardiani della Galassia, quando Peter Quill danza nel tempio che ospita l’Orb sulle note di “Come and Get Your Love” di Redbone, ma c’è un flashback prima che spiega perché è cresciuto fino a essere così immaturo.

Quill si trova in un ospedale negli anni ’80 mentre sua madre è sul letto di morte. Si rifiuta di prenderle la mano perché non vuole lasciarla andare. Corre fuori dall’ospedale, dove viene rapito dagli alieni e congelato in uno stato di blocco dello sviluppo.

Gamora incontra Thanos (Avengers: Infinity War)

La difficile relazione padre-figlio di Gamora con Thanos è stata cruciale per Avengers: Infinity War. Quando Gamora è stata introdotta nel primo film dei Guardiani, si era già rivoltata contro il Titano Pazzo e non pensava più a lui come a un caregiver amorevole. Infinity War è tornato proprio al primo incontro del duo per mostrare perché Gamora si è preoccupata di Thanos all’inizio. 

Quando arrivò sul pianeta di Gamora e decimò la sua gente, Thanos decise di tenerla in vita per poterla crescere. Le porge inoltre il suo coltello a serramanico, a doppia lama, per dimostrarle lo stato ideale dell’universo: “Perfettamente equilibrato, come dovrebbero essere tutte le cose”.

Black Adam: il film introdurrà l’Intergang nel DCEU?

Lo scorso ottobre è arrivata la notizia che Sarah Shahi, protagonista di Sex/Life (serie che sta attualmente spopolando su Netflix), si era ufficialmente unita al cast di Black Adam nei panni di Adrianna Tomaz/Isis. Ora, l’attrice ha svelato alcuni dettagli in merito al suo personaggio, e forse potrebbe aver rivelato più di quanto in realtà le era concesso…

Finora pensavamo che Teth Adam (Dwayne Johnson) sarebbe stato presentato come un antagonista (almeno, inizialmente) della Justice Society, ma sembra che gli eroi avranno le mani impegnate ad affrontare un altro gruppo di individui malvagi. “Interpreto un personaggio di nome Adrianna. È una combattente per la libertà che sta guidando questa grande resistenza contro un perfido gruppo davvero malvagio chiamato Intergang”, ha dichiarato Shahi a THR.

Questa è una rivelazione al significativa! Nei fumetti, l’Intergang è un gruppo criminale organizzato, armato di tecnologia fornita da Darkseid e dai Nuovi Dei. La banda ha avuto a che fare sia con Tomaz che con Teth nelle pagine della serie “52”. Sembra quindi che l’Intergang sia destinata a fare il suo debutto proprio in Black Adam

Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Black Widow: la regista commenta i temi dell’oggettivazione e dell’infertilità

Di recente è emerso che in Black Widow è presente una battuta con cui Yelena Belova prende in giro la classica “posa” di Natasha Romanoff, entrata ormai nell’immaginario collettivo ma che, nel corso degli anni, è stata oggetto di numerosi dibattitti in materia di sessualizzazione.

Durante una recente intervista con il Time, è stata proprio la regista Cate Shortland a spiegare perché ha voluto inserire proprio questo riferimento nel film: “Ho deciso che dovesse essere un aspetto importante. Yelena dice a Natasha: ‘Sei una poser. Il modo in cui ti muovi non è reale. Per chi lo fai?’. Volevamo che la cosa emergesse, permettendo al pubblico di essere consapevole della differenza tra ciò che aveva visto in passato e ciò che sta vedendo adesso.”

Shortland ha poi aggiujnto che sia lei che il team che ha lavorato a Black Widow hanno compiuto “uno sforzo coscienzioso” per cercare di non oggettivare i membri del cast femminile, sottolineando che “Natasha era un personaggio creato per lo sguardo maschile. Inizialmente, anche il modo in cui si muoveva, il modo in cui si vestiva: è stato utile come trampolino di lancio. Ma non rappresentava chi era è davvero.”

Altrettanto controversa è stata, all’epoca, la sottotrama di Avengers: Age of Ultron che aveva rivelato che la Stanza Rossa aveva impedito a Natasha, tramite un intervento, di avere figli. La questione viene affrontata apertamente nello standalone e la regista era determinata a conferirle un significato e un’importanza totalmente diverse questa volta (dal momento l’interpretazione di Joss Whedon in merito era stata ampiamente criticata).

“La produttrice esecutiva di Black Widow, Victoria Alonso, ed io siamo entrambe madri adottive”, ha spiegato Shortland. “Volevamo sottolineare il fatto che se tu non hai figli non significa che sei inferiore ad un’altra persona. Volevamo comunque dare potere a Natasha.”

Black Widow avrà davvero un sequel?

È stato detto in più occasioni che Black Widow porterà a termine la storia di Natasha, ma in un’altra intervista con Deadline, sempre Shortland ha lasciato intendere che potrebbero esserci altre storie da raccontare. “Penso che queste ragazze abbiano ancora un sacco di sederi da prendere a calci”, ha ironizzato, lasciando una porta aperta ad un eventuale sequel (probabilmente incentrato su Yelena Belova).

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Shang-Chi: Simu Liu sull’importanza di più supereroi asiatici nel MCU

In una recente intervista con EW, Simu Liu, protagonista dell’attesissimo Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli, ha parlato del suo casting e dell’esperienza di essere stato scelto come interprete di uno dei prossimi grandi personaggi del MCU.

Definendo Shang-Chi “una celebrazione della cultura asiatica”, l’attore ha dichiarato: “Solo perché ora c’è un supereroe asioamericano nel MCU, questo non implica che la nostra battaglia sia finita. Quando non ci sarà più motivo per festeggiare ogni singola vittoria, allora saremo più vicini al raggiungimento del nostro obiettivo, ma fino ad allora ci sarà ancora molto da fare. Mi rendo conto di trovarmi in una posizione in cui posso davvero mettere in atto un cambiamento e dare voce a tutte quelle persone che si trovano in una posizione diversa dalla mia e che, normalmente, non avrebbero la possibilità di ritrovarsi in una storia raccontata sul grande schermo.”

Liu ha poi rivelato che si trovava in mutande nel suo appartamento quando ha ricevuto la chiamata in merito a Shang-Chi. L’attore era appena tornato a casa da una dura giornata sul set di Kim’s Convenience quando è stato chiamato da Kevin Feige, dal regista Destin Daniel Cretton e dalla casting director Sarah Finn. Quattro giorni dopo, Liu si è ritrovato sul palco della Sala H del Comic-Con di San Diego accanto a star quali Scarlett Johansson e Angelina Jolie, annunciando il suo casting come primo supereroe asiatico nel MCU. “Mi sono trovato sul palco con alcune delle persone più famose al mondo, indossando il mio maglione Zara da 20 dollari e jeans attillati”, ha ricordato Liu. “È stato folle.”

L’uscita nelle sale di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli è fissata al 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, è stato scelto per dirigere il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung Chiu-wai nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Superman: per il produttore de L’uomo d’acciaio possono coesistere più versioni

Nonostante tutti i segnali indichino che nuove iterazioni di Superman stanno per affacciarsi nel DCEU, Charles Roven, produttore de L’uomo d’acciaio, crede che sia spazio per l’esistenza di più versioni dell’iconico supereroe nell’universo condiviso.

Parlando con ComicBook, Roven ha spiegato che dal momento che più versione di Batman appariranno in The Flash, la stessa cosa potrebbe tranquillamente succedere con Superman. Dopotutto, come sottolineato dal produttore, gli stessi fumetti presentano spesso diverse iterazioni dello stesso personaggio, come succede ad esempio con la figura di Lanterna Verde.

“Se consentono la visione di un regista, allora devi consentire visioni multiple. È così che funziona”, ha dichiarato Roven. “Forse non tutti la penseranno come me, ma quando si arriva ad una visione coesa, anche se potrei sbagliarmi, visto che non ho letto la sceneggiatura, può succedere quello che accadrà in The Flash, dove ci saranno più versioni di Batman. Quel film incorporerà al suo interno una visione già coerente dell’universo, che è stata creata molto prima che Ezra Miller interpretasse Barry Allen. È importante non tirarsi mai indietro davanti alle possibilità. Questa cosa mi piace. Questo tipo di approccio deve necessariamente funzionare.”

“Dopotutto, gli stessi fumetti si basano su questo tipo di principio”, continua Roven. “Basta pensare a quello che Geoff Johns ha fatto con New 52, quando il canone stava iniziando a diventare un po’ stantio. Oppure a tutte le versioni di Lanterna Verde. Quindi, per quale motivo non dovrebbero essere in grado di fare la stessa cosa anche al cinema?”

Poi ha aggiunto: “Sono attaccato solo a tutto ciò che è arrivato dopo L’uomo d’acciaio. Quindi una volta che Henry Cavill non sarà più Superman, allora neanche io sarà più attaccato al personaggio. In questo momento penso di essere legato a titoli come Justice League, Wonder Woman e The Suicide Squad.”

Il futuro di Superman sul grande schermo

Ci sono molti fan che vorrebbero vedere Henry Cavill tornare nei panni dell’Uomo d’Acciaio, incluso il regista Zack Snyder, che ha definito l’attore il “suo” Superman. Tuttavia, non è ancora chiaro quali siano i piani ufficiali della DC in merito al personaggio. Per quanto lo studio sia concentrato sul futuro, sembra che il DCEU sia ancora in costruzione.

Tuttavia, i piani potrebbero diventare più chiari una volta che The Flash arriverà nelle sale, anche se manca ancora più di un anno alla sua uscita nelle sale. Parallelamente, anche il reboot dedicato all’eroe kryptoniano che sarà prodotto da J.J. Abrams è ancora in fase di sviluppo iniziale.

Venom: La furia di Carnage, Tom Hardy accreditato per il contributo alla storia

Venom: La furia di Carnage vedrà Andy Serkis prendere il posto di Ruben Fleischer in qualità di regista, ma ora è emerso che Tom Hardy, che nel franchise interpreta proprio il simbionte del titolo, verrà accreditato anche per il suo contributo alla storia del sequel.

Oltre a riprendere il ruolo di Eddie Brokc, infatti, Hardy riceverà anche il credito in qualità di autore del soggetto (il cosiddetto “Story by” che si legge nei titoli di testa). A rivelarlo è stata proprio la sceneggiatrice Kelly Marcel in una recente intervista con Empire: “Si tratta di una cosa nuova per lui, intendo ricevere un credito in via ufficiale”, ha spiegato. “Anche se non è la prima volta che viene coinvolto a questi livelli nel processo creativo. Tom si impegna al 100% in tutto ciò che fa. È come se fosse sposato con Venom. Ama questo personaggio. È sempre coinvolto in tutto ciò che pensa dovrebbe accadere.”

Sebbene Hardy non sarà accreditato come sceneggiatore, Marcel ha specificato di aver lavorato insieme a lui alla costruzione della storia e che molte delle idee finite nella sceneggiatura da lei scritta sono state elaborate da entrambi: “Abbiamo passato mesi a raccontarci la storia insieme su FaceTime, a tirare fuori idee, a vedere cosa funzionava e cosa no. Poi ho raccolto tutto quello di cui abbiamo parlato e mi sono rintanata da qualche parte per tre mesi, in silenzio, scrivendo la sceneggiatura.”

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham. Il film uscirà in autunno al cinema.

The Suicide Squad e la questione del rating: David Ayer risponde a James Gunn

David Ayer ha sempre sostenuto quanto la sua versione originale di Suicide Squad fosse molto diversa dal film che la Warner Bros., alla fine, avrebbe deciso di far uscire nelle sale. Di recente, il regista aveva dichiarato di aver realizzato “un film incredibile” che “aveva spaventato a morte i dirigenti”. 

Il regista non ha mai approfondito esattamente cosa li avesse resi così “nervosi” in merito al suo film, ma è chiaro che lo studio si è aperto solo col tempo alla prospettiva di un film dedicato alla Task Force X vietato ai minori, come ha dimostrato quando ha permesso a James Gunn di realizzare il suo The Suicide Squad apparentemente senza alcun tipo di vincolo o restrizione.

Nella giornata di ieri, in risposta ad un articolo pubblicato da Collider, Gunn ha voluto ribadire su Twitter che la Warner Bros. ha accettato la sua visione di un film dedicato alla Squadra Suicida vietato ai minori senza alcuna esitazione. “A proposito di The Suicide Squad, ho sempre detto che avrebbe dovuto essere un film di guerra classificato come R, senza alcuna esclusione di colpi”, ha scritto il regista. “Sono sempre sincero con che le persone con cui lavoro su ciò che voglio realmente fare. E loro erano d’accordo. Una volta stabilite le regole, siamo partiti. Amo questo film.”

Clicca qui per vedere il post originale

La cosa davvero interessante, tuttavia, è che Ayer ha risposto al tweet di Gunn, limitandosi però ad esprimere la sua delusione per le parole del collega con un semplice: “Cavolo!”, a dimostrazione di quanto sia rimasto colpito (probabilmente in negativo) da queste rivelazioni. Gunn ha poi risposto ad Ayer, specificando che alcune delle persone che svolgono un ruolo chiave all’interno dello studio e che prendono determinate decisioni, ora sono diverse.

“Sebbene molte delle principali figure della Warner fossero persone diverse all’epoca, non c’è dubbio che i loro problemi con te abbiano contribuito a spianare una strada più facile per me, David”, ha scritto il regista. “Quindi, sono molto grato per questo e per tutto il resto che hai fatto per aiutare il mio film lungo il suo percorso.”

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

Zack Snyder dirigerà Rebel Moon, omaggio a Kurosawa e Star Wars

Zack Snyder ha spesso dichiarato che se gli fosse stata data la possibilità di dirigere un film della saga di Star Wars, avrebbe reso omaggio al grande Akira Kurosawa con un’avventura spaziale ispirati a I sette samurai. 

A quanto pare, il regista di Justice League si sarebbe stancato di attendere un’eventuale chiamata da parte della Lucasfilm, dal momento che ha deciso di portare la sua idea direttamente a Netflix. Come ci informa The Hollywood Reporter, infatti, il prossimo progetto del regista per il colosso dello streaming (dopo Army of the Dead) sarà Rebel Moon, un epico fantasy sci-fi che scriverà insieme a Shay Hatten (già sceneggiatore di Army of the Dead) e Kurt Johnstad (co-sceneggiatore di 300).

La trama di Rebel Moon ruota attorno ad una una pacifica colonia ai margini della galassia che viene improvvisamente minacciata dagli eserciti di un tirannico reggente di nome Balisarius. Alcune persone, in preda alla disperazione, inviano una giovane donna con un misterioso passato a cercare guerrieri che popolano i pianeti vicini per aiutarla a sconfiggere il nemico.

“Questo sono io, che sono cresciuto come fan di Akira Kurosawa e come fan di Star Wars”, ha spiegato Snyder. “È il mio amore per la fantascienza. Sarà un’avventura gigantesca. La mia speranza è che anche questa diventi un’enorme proprietà e un universo che si possa costruire ed espandere di volta in volta.”

Snyder produrrà Rebel Moon insieme alla sua partner di produzione, nonché moglie, Deborah Snyder attraverso la loro Stone Quarry. Le riprese dovrebbe partire all’inizio del prossimo anno.

Vi ricordiamo che Rebel Moon è il prossimo film di fantascienza originale Netflix di Zack Snyder che si baserà su una sceneggiatura scritta dal regista insieme a Shay Hatten e Kurt Johnstad. Protagonista annunciata è Sofia Boutella, l’ex modella e sportiva Nike diventata attrice, Boutella ha raggiunto il successo con il suo ruolo nel franchise Kingsman. Ha poi recitato in La mummia con Tom Cruise per Universal, Atomica bionda al fianco di Charlize Theron, Fahrenheit 451 di Ramin Bahrini per HBO e Climax di Gaspar Noé per A24.

Nel film L’esercito del tiranno Regent Balisarius minaccia gli abitanti di una colonia pacifica al confine della galassia, che decidono di inviare una giovane donna dal passato misterioso a esplorare pianeti vicini alla ricerca di guerrieri disposti a combattere al loro fianco.

Black Widow: i fumetti da leggere per conoscerla

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È nata in Russia, dove è stata addestrata a diventare la più abile e letale delle spie. Poi le hanno dato un costume e l’hanno mandata negli USA con un nome in codice: Black Widow. Natasha Romanoff, questo il suo vero nome, approda il 7 luglio nelle sale cinematografiche italiane e dal 9 luglio su Disney+ con Accesso VIP* con Black Widow, il lungometraggio a lei dedicato. Per conoscere tutti i suoi segreti, Panini Comics propone tre titoli imperdibili da leggere prima e dopo la visione del film.

Black Widow: recensione del film con Scarlett Johansson

*Richiede un abbonamento attivo e un pagamento aggiuntivo per Accesso VIP.

Natasha Romanoff è una spia russa, inviata negli Stati Uniti per portare a termine anche la più dura delle missioni senza alcuna difficoltà. Che si tratti di dare la caccia alla Dinamo Cremisi quando questa attacca la base degli Avengers, o dare una mano a Reed Richards dei Fantastici Quattro, per lei non fa differenza, né si tira indietro se ci sono da aiutare amici come Nick Fury o Daredevil. Queste e altre avventure sono raccontate in Marvel-Verse: Black Widow, un’antologia unica nel suo genere, ideale per iniziare a conoscere il personaggio. 

Prezzo: € 9,90

Pagine: 112

Rilegatura: Brossurato

Formato: cm 15×23

Interni: A colori

Distribuzione: Libreria, Fumetteria, online

In America Natasha Romanoff ha presto disertato passando dalla parte dello Zio Sam e da allora combatte insieme agli Avengers contro le più grandi minacce che il super gruppo deve affrontare. Il suo passato però, fatto di piccoli e grandi segreti, di figure controverse ed esperimenti degni del peggior scienziato pazzo, non è facile da dimenticare e la tormenta come una macchia che non riesce a togliere… Per approfondire la sua storia, il titolo da annotare è Io sono Black Widow, un volume antologico, in grande formato, che propone sedicidelle più belle e importanti storie che la vedono protagonista, sia come spia che come super eroina, dagli inizi in Russia fino ai giorni nostri e un ricco apparato redazionale per contestualizzare al meglio il personaggio.

Prezzo: € 25

Pagine: 320

Rilegatura: Cartonato

Formato: cm 18×27

Interni: A colori

Distribuzione: Libreria, fumetteria, online

Dopo averla vista in azione in missioni in giro per il mondo, è il momento di seguire la vita quotidiana di Natasha.  Black Widow 1 – I legami che contano raccoglie il primo story arc della serie regolare dedicata a Vedova Nera, un nuovo capitolo della vita di Black Widow scritto da Kelly Thompson (Captain Marvel) e Elena Casagrande (Ultimate Spider-Man). Natasha è stata abituata sin da bambina ad affrontare momenti durissimi nella famigerata Stanza Rossa. Da adulta è stata agente del KGB, poi pedina dello S.H.I.E.L.D e infine parte della squadra degli Avengers. Ora la sua vecchia vita fatta di fughe, inseguimenti e adrenalina è solo un ricordo, o forse neanche quello. Natasha si è costruita una famiglia, un’esistenza ordinaria e non le manca nulla. Ma la realtà è che le cose non sono sempre come appaiono…

Prezzo: € 16

Pagine: 120

Rilegatura: Cartonato

Formato: cm 17×26

Interni: A colori

Distribuzione: Libreria, fumetteria, online

Paddington 3: l’orso amante della marmellata sta’ per tornare

StudioCanal ha annunciato durante il Festival di Cannes che Paddington 3 ha fissato una data di inizio riprese per i primi mesi del 2022. L’orsetto dal cappello rosso gentile ed educato preferito da tutti, sta tornando al cinema per l’attesissimo terzo capitolo con una nuova e avvincente storia di Paul King , Simon Farnaby e Mark Burton e la sceneggiatura di Burton, Jon Foster e James Lamont. Il franchise si è rivelato molto redditizio per StudioCanal che con i primi due film ha incassato oltre $ 280 milioni con il primo capitolo e $ 225 milioni con il secondo. Tale è stato il successo che dopo l’uscita del film, nel 2019 è stata prodotta anche una serie animata intitolata “Le avventure di Paddington” da 26 episodi di 22 minuti. Non vediamo l’ora di scoprire nuovi dettagli sulla trama e al cast di questo atteso sequel.

Paddington è il film del 2014 diretto da Paul King con Ben WhishawNicole Kidman, Sally Hawkins, Hugh Bonneville, Jim Broadbent, Julie Walters, George Newton, Tim Downie, Peter Capaldi

John Wick 4: Shamier Anderson promette una tempesta di proiettili!

Le riprese di John Wick 4 sono iniziate il mese scorso e il cast sta facendo crescere sempre più l’attesa sui social postando i loro video durante la preparazione. Shamier Anderson è l’ultima star a pubblicare un video del suo addestramento con le armi su instagram promettendo ai fan della saga un film ricco di azione e di sparatorie, come possiamo notare dalla didascalia del post intitolato “Sta arrivando una tempesta”. Ad oggi il ruolo di Anderson è ancora segreto, quindi non sappiamo ancora se sarà amico o nemico del John Wick di Keanu Reeves. L’attore, che ha recitato in alcune recenti pellicole  come Wynonna Earp e Stowaway, esordisce con un primo piano di centinaia di proiettili circondati da numerosissime armi da assalto. La seconda parte invece ci mostra Anderson alle prese con l’allenamento di boxe in un ring, fino alla conclusione dove si allena facendo cardio. Sembra veramente che stia arrivando una tempesta per il nostro John Wick!

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John Wick un successo inaspettato

L’universo “John Wick” è destinato a espandersi dopo il grande successo riscosso con la prima apparizione nel 2014, arriva così la conferma di un quinto film e uno spin-off intitolato Ballerina. Pensate che con il primo film ha totalizzato a livello mondiale 89 milioni di dollari, con il secondo capitolo è riuscito a raddoppiare le cifre al botteghino arrivando a 170 milioni e ha concluso con John Wick 3 Parabellum con 76 milioni di dollari in solo una settimana. Ora si pensa già a una serie televisiva di tre episodi incentrata sul The Continental ambientata negli anni ’70.

John Wick 4, il film

John Wick 4 uscirà al cinema giovedì  il 27 maggio 2022. Distribuito da Warner Bros. Pictures.

Val, il trailer ufficiale del documentario su Val Kilmer

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Amazon Prime Video ha diffuso in rete il primo trailer ufficiale di Val, documentario sulla vita dell’attore Val Kilmer. Chi è Val Kilmer? Lui è Batman, è Iceman, è Jim Morrison. Ed è un filmmaker da tutta la vita. Il film uscirà su Prime Video il prossimo 6 agosto.

Il trailer del documentario Val

Bong Joon Ho protagonista di un Rendez-vous a Cannes 74

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Il regista coreano Bong Joon Ho tornerà sulla Croisette, dopo il trionfo di Parasite nel 2019, l’ultima Palma d’oro fino ad oggi e la prima nella storia del cinema coreano. Il regista sarà uno degli ospiti speciali della Cerimonia di Apertura il 6 luglio e presenterà un eccezionale “Rendez-vous con…” il giorno successivo al Teatro Buñuel del Palais des Festivals.

Tra le altre sorprese in serbo alla cerimonia di apertura, il regista di Memories of Murder e Mother dichiarerà aperto il 74esimo Festival di Cannes. Due anni dopo la proiezione di Parasite in Concorso al Grand Théâtre Lumière, Bong Joon Ho torna a Cannes, luogo che con la Palma d’Oro ha inaugurato il successo del film, culminato durante la notte degli Oscar.

Figura di spicco del mondo del cinema asiatico e grande amico del Festival di Cannes, Bong Joon Ho parlerà con il pubblico di ciò che lo ha influenzato, della sua passione per il cinema e della sua pratica artistica.

Sex/Life: recensione della serie tv Netflix

Sex/Life, attualmente la serie tv più vista su Netflix, è disponibile sulla piattaforma dal 25 Giugno 2021. Ideata da Stacy Rukeyser, la serie è basata sul romanzo 44 Chapter About 4 Men di BB Easton.

Sex/Life: la trama

Billie (Sarah Shahi) è una giovane ragazza che decide di lasciare la Georgia per studiare e lavorare a New York. Nella Grande Mela Billie incontra Sasha (Margaret Odette), sua futura coinquilina e migliore amica, con cui trascorre le giornate e sogna di grandi progetti. Billie inoltre, dopo diverse frequentazioni, tra cui il bello e maledetto Brad (Adam Demos), decide di cambiare vita e sposare Cooper (Mike Vogel).

Billie diventa quindi una casalinga newyorchese dalla vita apparentemente perfetta. Nonostante ciò, Billie si scopre essere però particolarmente insoddisfatta: il marito infatti non riesce a regalarle una vita sessuale appagante come l’ex fidanzato, Brad appunto, un aitante produttore discografico, che la fece però soffrire in precedenza. La donna inizia quindi a scrivere un diario segreto, a cui confida tutto del bollente passato con Brad, che torna nel mentre a far parte della sua vita. Inaspettatamente però Cooper scova il diario e viene a conoscenza dei dettagli scabrosi concernenti le esperienze pregresse di Billie e Brad. Gli otto episodi della serie seguono quindi il viaggio di autoconsapevolezza di Billie e come si evolveranno le dinamiche familiari, in bilico tra il ricordo ingombrante ma seducente di un amore non più così lontano e le certezze di un matrimonio e di una famiglia costruita assieme al marito.

Il titolo della seria è da sé esplicativo: Sex/life, un racconto che ruota interamente attorno alla scelta, da parte della protagonista, tra vita sessuale appagante o matrimonio felice – dal momento che, secondo la logica interna alla narrazione, una di queste scelte esclude categoricamente l’altra. La serie, nel complesso, è architettata mischiando un po’ di Sex and the City e Desperate Housewives con una serie infinita di scene bollenti, che vorrebbero identificare al massimo la mentalità della protagonista, eppure risultano ben poco funzionali allo svolgimento dei fatti.

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Sex/Life consta di una trama debole e personaggi monodimensionali

Dato che la narrazione muove le fila dalla figura di una moglie e madre, sarebbe stato interessante proporre una riflessione sulla depressione a cui molte donne vanno incontro dopo il parto, o sulle difficoltà che incombono nella quotidianità di una coppia; riflessioni del genere non sono tuttavia previste da un prodotto seriale il cui scopo altro non è che aggiungere pepe alla narrazione, costellandola di scene osè. Le turbe psicologiche della protagonista così come i confronti tra personaggi sono esposte in modo poco accattivante e mai vanno al di là della confezione da romanzo rosa per adulti: la ripetitività di scene e avvenimenti è eccessiva e non riesce ad essere trainata da personaggi con i quali è davvero impossibile creare empatia.

Risulta difficile complessivamente riuscire a portare a termine la visione della serie, dato che non si riesce a creare nessuna connessione con gli spettatori, né vi è un minimo cenno di empatia. L’identificazione con la protagonista, che dovrebbe essere regola necessaria per la conduzione di una narrazione, risulta un compito piuttosto arduo, dato che le premesse da cui si diparte la confusione mentale di Billie sono piuttosto deboli. La rappresentazione della donna risulta essere in questa serie paradossale, giacchè i tratti che vorrebbero essere identificative delle protagoniste – donne emancipate, disinibite e professionali – descrivono in realtà personaggi assolutamente monodimensionali, per cui non è previsto alcun picco nell’arco di trasformazione. La caratterizzazione dei personaggi non è minimamente contemplata in un assetto narrativo che si occupa di fortificare l’atmosfera bollente della serie e poco altro.

In conclusione Sex/Life non consta né di una trama costruita diligentemente, né di personaggi forti, caratterizzati e incisivi; la serie si identifica come prodotto di intrattenimento per cui non è richiesta una visione attiva né interessata: unico obiettivo narrativo è portare avanti il filone seriale erotico di notevole successo negli ultimi tempi, senza ambire a una finzione filmica e strutturale ben architettata.

La ragazza del treno: libro, trama e cast del film con Emily Blunt

Negli ultimi anni si sono avvicendati sul grande schermo una serie di intriganti thriller psicologici con protagoniste figure femminili controverse e particolarmente carismatiche. Tra i titoli più noti si annoverano senza dubbio Gone Girl – L’amore bugiardo e Dark Places. Nel 2016 è invece uscito La ragazza del treno (qui la recensione), film diretto da Tate Taylor, il quale ha per protagonista una problematica donna alle prese con un mistero che la riguarda molto da vicino. Scritto da Erin Cressida Wilson, già autrice di Secretary e Chloe – Tra seduzione e inganno, il film è un puro giallo che coinvolge lo spettatore dall’inizio sino alla sua risoluzione.

Il lungometraggio è l’adattamento dell’omonimo romanzo best seller scritto da Paula Hawkins e pubblicato nel 2015. Fino a quel momento la Hawkins era nota come scrittrice di romanzi rosa, ma ha raggiunto il successo internazionale proprio grazie a La ragazza del treno, che ha segnato il suo passaggio al genere thriller. Caratterizzato da una narrazione che procede tra presente e flashback sul passato, il libro ha visto esaltata questa struttura nella sua trasposizione cinematografica. L’intento degli autori era quello di far provare anche allo spettatore il senso di spaesamento provato dalla protagonista.

Pur con i suoi difetti, il film non ha mancato di affermarsi come un grandissimo successo, guadagnando oltre 173 milioni di dollari a fronte di un budget di 45. La ragazza del treno ha così non solo ribadito la fortuna di cui gode il suo genere di riferimento, ma ha anche provato una volta di più la bravura della sua protagonista. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La ragazza del treno: la trama del film

Il film racconta di Rachel Watson, una donna alcolizzata che condivide l’appartamento con l’amica Cathy, a seguito del sofferto divorzio. L’ex marito Tom, infatti, l’ha lasciata per l’amante Anna, che l’ha reso padre della piccola Evie. La frustrazione di Rachel è amplificata dalla dipendenza e dalle accuse di Tom, che le attribuisce la colpa del licenziamento. Fingendo di recarsi al lavoro per non insospettire la coinquilina, Rachel prende ogni giorno il treno e fantastica sull’emblema della coppia perfetta, incarnata da Scott e Megan, la cui villa è osservabile proprio dal finestrino del treno che Rachel è solita prendere.

Un giorno, tuttavia, Megan scompare a poche ore dall’ultimo avvistamento di Rachel, che l’ha osservata in compagnia di un misterioso uomo. La donna è decisa ad indagare e contatta Scott, fingendosi amica di sua moglie. Rintraccia poi, l’amante di Megan, lo psicologo Abdic Kamal, il suo indiziato numero uno. Quando Rachel crede di essere giunta alla soluzione dell’enigma, un uomo la avvicina sul treno e le rivela che, nel giorno della scomparsa di Megan, l’ha trovata svenuta sotto ad un tunnel, dopo averla sentita inveire contro una donna. La posizione di Rachel sembra complicarsi, con i sospetti pronti a ricadere tutti su di lei.

La ragazza del treno cast

La ragazza del treno: il cast del film

Ad interpretare il ruolo della protagonista, Rachel Watson, vi è l’attrice Emily Blunt, anche nota per i film Il ritorno di Mary Poppins, Sicario e A Quiet Place. All’inizio delle riprese l’attrice si scoprì anche incinta, ma decise di mantenere il segreto per non mettere in dubbio le sue possibilità di partecipare al film. Al termine delle riprese, la Blunt era ormai al quinto mese e poté rivelare la notizia. Per il ruolo si preparò in particolare approfondendo la condizione psichica degli alcolizzati, cercando di poter essere il più realistica possibile a riguardo. Ha inoltre indossato lenti a contatto iniettate di sangue per le scene in cui è fortemente ubriaca.

Accanto a lei, nei panni dell’ex marito Tom vi è l’attore Justin Theroux, da sempre amico della Blunt. La nuova amante di lui, Anna, è interpretata dall’attrice Rebecca Ferguson, anche nota per The Greatest Showman e Mission: Impossible – Rogue NationLuke Evans, invece, è Scott Hipwell. Nel ruolo della moglie di questi, Megan, vi è Haley Bennett. Per questo ruolo erano state considerate anche le attrici Margot Robbie e Kate Mara. La premio Oscar Allison Janney interpreta il sergente Riley, mentre Edgar Ramirez è il dottor Kamal Abdic. Chiudono il cast Lisa Kudrow, la celebre Phoebe di Friends, nel ruolo di Martha, e Laura Prepon, celebre per la serie Orange is the New Black, in quello di Cathy.

La ragazza del treno: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La ragazza del treno è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision, Now, Rai Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 6 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Loki: le 10 migliori varianti del Dio dell’Inganno, tra fumetti e serie tv

La serie Loki ha introdotto una serie di varianti del Dio dell’Inganno nel corso dei primi quattro episodi. Ce ne sono ancora di più nei fumetti, alcune delle quali hanno fornito la base per quelle apparse nella serie disponibile su Disney+. Alcune varianti sono migliori di altre, e molte di queste potrebbero ancora apparire nello show prima del gran finale. Difficile dire quali siano le migliori in assoluto, ma Screen Rant ha comunque provato a classificare le migliori varianti di Loki in base ai fumetti e al MCU:

Loki alligatore (MCU)

Una delle migliori varianti di Loki finora è quella che ha avuto il minor tempo a disposizione sullo schermo. La variante alligatore presente nella scena post-credits del quarto episodio è la versione più assurda vista finora. Anche se l’alligatore non ha un corrispettivo diretto nei fumetti, da tradizione Loki si trasforma in molti animali diversi sia nella mitologia norrena che nella tradizione dei fumetti Marvel.

È possibile che questo sia un Loki travestito, ma è altrettanto possibile che sia un Loki appartenente ad un universo di alligatori che probabilmente si adatterebbe perfettamente alle dimensioni folli di una serie come Rick and Morty. 

Loki presidente (Fumetti)

I vari trailer della serie hanno mostrato che il Loki presidente apparirà nello show, ma finora ciò deve ancora succedere. Tale personaggio è basato su una delle migliori varianti di Loki nei fumetti.

È apparsa in “Vote Loki”, una miniserie di quattro numeri del 2016. La storia segue la corsa di Loki alla Casa Bianca, con il Dio dell’Inganno che mente apertamente al popolo americano. Nisa Contreras, giornalista del Daily Bugle, cerca di smascherarlo, ma la serie, ricca di satira, si tuffa in profondità nel complesso gioco della verità e della finzione nel mondo della politica. 

Re Loki (Fumetti)

Re Loki è sempre stato uno dei candidati per il ruolo di grande cattivo della serie, ma ora la cosa sembra essere fuori discussione. Re Loki è quella versione di Loki, molto rara nei fumetti, che alla fine arriva a vincere davvero. Si tratta di una versione futura del personaggio che sale al trono di Asgard e depone brutalmente suo fratello Thor.

Re Loki è una delle versioni più potenti e crudeli del personaggio. Conosciuto anche come Ikol, questa versione di Loki ha afflitto l’iterazione di Kid Loki per qualche tempo nei fumetti, prima di essere sconfitto definitivamente. 

Loki di Terra-TRN707 (Fumetti)

Una delle varianti più interessanti di Loki nei fumetti deve ancora apparire nel MCU. Il Loki di Terra-TRN707 è anche uno dei più potenti. In possesso di tutte le Gemme dell’Infinito, le indossa direttamente sul suo costume.

Era anche degno di brandire il Mjolnir, il mistico martello di Thor. Questa versione del personaggio è apparsa in una realtà alternativa nell’evento a fumetti di “Infinity Wars” del 2017. È stato ucciso dal personaggio di Requiem e le Gemme gli sono state tolte.

Kid Loki (Fumetti)

Kid Loki fa un breve cameo alla fine del quarto episodio della serie, nella scena post-credits, ma è una parte importante della storia dei fumetti Marvel degli anni 2010. Dopo la morte di Loki, il Dio dell’Inganno è risorto sotto forma di bambino. Anche se gli è stata data la possibilità di ricominciare, nessuno si fidava davvero di lui e si è ritrovato a combattere una battaglia persa contro i suoi amici e la sua famiglia.

Sarebbe poi diventato un membro chiave della squadra dei Giovani Vendicatori, che a quanto pari si stanno preparando a fare il loro ingresso ufficiale nel MCU…

Lady Loki (Fumetti)

Lady Loki è un personaggio importante nel MCU, dal momento che il personaggio di Sylvie sembra essere una fusione tra l’Incantatrice dei fumetti, Sylvie Lushton, e l’originale Lady Loki dei fumetti. Lady Loki è apparsa per la prima volta in “Thor n. 5” del 2008, dopo che il Loki originale era morto a seguito di Ragnarok.

Il suo spirito si è reincarnato nel corpo di Lady Sif, dandole un aspetto molto diverso da quello di Sylvie nel MCU. Anche se in seguito avrebbe restituito il corpo di Sif al guerriero, i fan dei fumetti sanno che Lady Loki continua a svolgere un ruolo nel Multiverso.

Boastful Loki (MCU)

Si tratta di una delle varianti di Loki più intriganti finora appare alla fine dell’episodio 4. Accreditato come “Boastful Loki“, questa versione del personaggio sembra brandire una sua versione del Mjolnir. Il martello è molto diverso, con una maniglia fatta da quella che sembra essere una chiave inglese e il martello stesso che sembra essere fatto da un pezzo di una linea ferroviaria.

Ciò suggerisce che Boastful Loki è degno del martello nel suo universo, rendendolo una delle migliori varianti di Loki finora e potenzialmente anche una delle più potenti. 

Comic Loki (MCU)

LokiL’incarnazione originale del fumetto di Loki è fantastica, ma Richard E. Grant nel classico costume giallo e verde di “Journey Into Mystery #85” nell’ottobre 1962 è decisamente un’altra cosa.

Finora si sa molto poco del personaggio del MCU, tranne per il fatto che è più vecchio delle sue controparti. È possibile che sia anche Re Loki, ma è sicuramente una delle migliori varianti finora, con il classico costume dei fumetti al pari di quanto fatto più o meno in WandaVision con Scarlet Witch e Visione nell’episodio di Halloween.

Variante Loki (MCU)

La variante Loki al centro della serie in molto modi è solo il Loki del MCU che i fan hanno imparato ad amare nel corso degli anni. Purtroppo, per molti versi non lo è, come la serie sta lentamente rivelando. Questo Loki è al centro di un viaggio emotivo diverso dal suo io originale, il cui arco narrativo è stato graduale e per certi versi impercettibile.

Questo Loki affronta la sua verità e le sue azioni in modo molto più diretto di quanto non abbia mai fatto la sua controparte, ed è possibile che sarà una persona completamente diversa entro la fine della serie.

Sylvie (MCU)

Finora, la migliore variante di Loki nei fumetti e nel MCU è senza dubbio Sylvie. Sebbene all’apparenza sembrasse Lady Loki, è in realtà un personaggio originale ibrido che incorpora anche alcuni aspetti dell’Incantatrice.

Con un’infanzia straziante e la determinazione di abbattere la Time Variance Authority per quello che le hanno fatto, è una Loki molto più pragmatica e molto più capace di quanto i fan abbiano visto finora. Il suo viaggio è di certo uno dei più affascinanti tra le tante storie avvincenti all’interno dell’universo raccontato nella serie. 

Suicide Squad: Viola Davis svela la reazione di Margot Robbie al topo di Jared Leto

Ci sono state diverse storie in merito al dietro le quinte di Suicide Squad, in gran parte incentrate su alcuni scherzi che Jared Leto, interprete del Joker, avrebbe fatto al resto del cast. Di recente Viola Davis, che nel film ha interpretato Amanda Waller, ha svelato i dettagli di un’altra storia su un scherzo fatto a Margot Robbie, interprete di Harley Quinn… una storia con un finale inaspettato.

In una recente intervista con Vogue, l’attrice premio Oscar ha ricordato uno scherzo che Leto aveva pianificato e che coinvolgeva una scatola e una brutta sorpresa all’interno. Robbie non era a conoscenza dello scherzo. “Le ho urlato ad alta voce: ‘Non aprire quella scatola!’. Ma ero a metà della porta quando l’ha aperta… e ci ha trovato dentro il topo nero più grande che si possa immaginare”. L’attrice ha poi descritto la reazione di Robbie dopo aver visto il roditore: “Allora… lei lo coccolava, gli parlava. Non aveva paura. Era aperta. Ricettiva. Piena di gioia.”

Sia Robbie che Davis torneranno rispettivamente nei panni di Harley Quinn e Amanda Waller in The Suicide Squad di James Gunn. Mettendo a paragone la Mattacchiona di The Suicide Squad con la sua rappresentazione nel film del 2016, Robbie ha precedentemente spiegato che il film di Gunn vedrà Harley ormai libera dall’influenza del Joker, sicura delle sue capacità e della sua identità sia come individuo sia come supercriminale anarchico.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

Patty Jenkins sulle uscite congiunte in sala e in streaming: “Non durerà”

Durante la riapertura ufficiale del Warner Bros. Studio Tour, la regista Patty Jenkins ha avuto modo di riflettere in merito ai piani della major relativi alle uscite “congiunte” in streaming e al cinema, che di fatto hanno interessato anche la sua ultima fatica cinematografica, Wonder Woman 1984.

Secondo la regista, quest’approccio non è stato pensato per essere longevo e duraturo, ma è soltanto qualcosa che è dipeso dalla pandemia di Covid-19, per far fronte alla chiusura delle sale cinematografiche. “Non credo che durerà”, ha detto a The Hollywood Reporter.

Poi ha aggiunto: “Lo streaming è fantastico, ma tutti lo inseguono per motivi finanziari e non credo che il supporto finanziario sia lì per sostenere l’industria così com’è. Una cosa è se fosse solo Netflix, ma ora ogni azienda ha lo streaming. Le persone non si abboneranno a così tante piattaforme. Gli studios rinunceranno davvero a film da miliardi di dollari solo per supportare il loro servizio di streaming? Finanziariamente, non credo che abbia senso.”

La regista è dunque convinta che le sole uscite in sala torneranno ad essere la normalità: “Stiamo tornando a cinema. Entrambe le realtà dovrebbero esistere. Sarà così”, ha detto. “Alla gente piace andare al cinema. E non perché non potevano vedere i film a casa. Siamo sempre stati in grado di vedere i film a casa nostra. Non è niente di nuovo. Penso che l’esperienza in sala stia tornando ad essere la normalità.”

Wonder Woman 1984 è uscito negli Stati Uniti lo scorso dicembre, in contemporanea nelle sale (quelle aperte, ovviamente) e su HBO Max. In Italia, invece, il film è arrivato direttamente in esclusiva su Sky e NOW. Ricordiamo che Patty Jenkins è stata confermata alla regista di Wonder Woman 3 (ancora senza un titolo ufficiale), che vedrà anche il ritorno di Gal Gadot nei panni di Diana Prince.

Madame: trama, cast e curiosità sul film con Rossy de Palma

La regista francese Amanda Sthers ha guadagnato negli anni grande popolarità come scrittrice di romanzi, autrice di testi teatrali e, più recentemente, come regista cinematografica. Attualmente impegnata nel dar vita al suo nuovo film, Promises, la Sthers è ancora oggi lodata in particolare per il suo secondo lungometraggio, Madameuscito nel 2017 e affermatosi come una brillante commedia e satira sulle divisioni di classe nella Parigi di oggi. Questo è stato anche il suo primo film in lingua inglese, che le ha permesso di lavorare con un cast internazionale e ottenere grande successo estero.

Dalla Sthers anche scritto, insieme a Matthew Robbins (sceneggiatore di Sugarland Express e Crimson Peak), Madame si è così da subito distinto per il suo trattare un tema molto ricorrente nel cinema, ma affrontato qui in modo originale, con una chiave di lettura dedicata in particolare al contesto francese. Attraverso una commedia ad equivoci, la regista si concentra sull’esaltare l’umorismo e il sentimento di un’involontaria scalata sociale. Costato circa 5 milioni di dollari, il film trova poi nei suoi attori protagonisti una delle sue punte di diamante. Le altre sono, come anticipato, la scrittura pungente della Sthers e le sue abilità da regista.

Per tutti gli appassionati di quei film che riflettono su questo tema, tra cui si può annoverare pur con le sue tante diversità anche il premio Oscar Parasite, Madame è un’irriverente titolo da non lasciarsi sfuggire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Madame: la trama del film

Protagonisti del film sono Bob Fredericks e la sua giovane moglie Anne. Particolarmente facoltosi, i due coniugi vivono in una stupenda ed enorme villa a Parigi. Nonostante la loro sembri una vita piena di agi e particolarmente felice, Bob ed Anne sono tutt’altro che una coppia serena. Il loro rapporto è infatti nel pieno di una profonda crisi, che la donna cerca di dimenticare dandosi allo shopping sfrenato. Questo senza sapere però che il conto in banca del marito è in realtà in rosso. Per cercare di rimediare a ciò e ripagare i suoi debiti, Bob è intanto impegnato nella vendita di un suo quadro.

Questo viene indicato come un Caravaggio originale di grandissimo valore. L’occasione perfetta per dar vita alla vendita si presenta con una cena in villa con altri dodici membri dell’alta società. Tra questi, inaspettatamente, si presenta anche Steven, il figlio del primo matrimonio di Bob. Per non essere tredici a tavola, però, Anne finisce con il chiedere alla sua domestica Maria di prendere parte alla cena con loro. La donna viene scambiata così per una principessa spagnola, attirando le attenzioni del commerciante d’arte David Morgan. Da quel momento, avranno inizio una serie imprevedibile di eventi che porteranno alla luce segreti e scheletri nell’armadio.

Madame cast

Madame: il cast del film

Ad interpretare la coppia di protagonisti, Bob ed Anne Fredericks, la regista ha chiamato due icone del cinema statunitense. Nei panni dell’uomo vi è il celebre Harvey Keitel, attore ricordato in particolare per i film di Scorsese Mean Streets e The Irishman, come anche Le Iene e Pulp Fiction di Tarantino. Anne ha invece il volto di Toni Collette, distintasi negli ultimi anni con i film Hereditary – Le radici del male e Cena con delitto – Knives Out. I due hanno in seguito di essere rimasti particolarmente colpiti dal tono della sceneggiatura e di aver accettato di recitare nel film anche in quanto fan delle altre opere della Sthers.

Nel ruolo di Maria, vera protagonista della vicenda, vi è la celebre attrice spagnola Rossy de Palma. Scoperta dal regista Pedro Almodovar, questa ha recitato in numerosissimi dei suoi film, distinguendosi poi anche grazie a ruoli internazionali e alcuni per film italiani. Nel ruolo del commerciante d’arte David Morgan si ritrova invece l’attore Michael Smiley, attore irlandese visto in particolare nei lungometraggi The Lobster e La ragazza dei tulipani. Tom Hughes è Steven Frederick, figlio di Ben, mentre Brendan Patricks interpreta Toby. Sono poi presenti anche gli attori Stanislas Merhar nel ruolo di Antoine Bernard e Joséphine de La Baume in quello di Fanny.

Madame: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Madame è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 6 luglio alle ore 21:30 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

Richard Donner: Hollywood ricorda “il più grande Goonie di tutti”

Nella serata di ieri è arrivata la triste notizia della tragica scomparsa di Richard Donner, autore di alcune pellicole di culto a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, come il primo Superman con Christopher Reeve, Lady Hawke e I Goonies, ma anche l’intera saga di Arma letale.

Hollywood è chiaramente scossa dalla notizia, e piano piano cominciano ad arrivare tutti i messaggi in ricordo del regista e produttore che ha indubbiamente contribuito, attraverso i suoi film, a ridefinire il concetto di blockbuster. A Deadline, Mel Gibson, uno degli attori feticcio di Donner (oltre alla saga di Arma letale, lo aveva diretto anche in Maverick e in Ipotesi di complotto), ha dichiarato: “Donner! Il mio amico, il mio mentore. Le cose che ho imparato da lui… Sminuiva sempre il suo talento e la sua grandezza con enorme umiltà, definendosi semplicemente ‘un vigile del traffico’. Metteva sempre il suo ego da parte e voleva che anche gli altri facessero così. Era magnanimo d’animo e di cuore, che ha donato generosamente a tutti coloro che lo conoscevano. Se accumulassimo tutte le buone azioni che ha fatto, la lista si estenderebbe in qualche luogo inesplorato nel firmamento. Mi mancherà moltissimo, soprattutto il suo umorismo malizioso e la sua saggezza.”

Anche Danny Glover, partner di Gibson nella saga di Arma letale, ha ricordato Donner attraverso le pagine di Deadline: “Il mio cuore si è spezzato. Lavorare con Dick Donner, Mel Gibson e tutta la squadra di Arma letale è stato uno dei momenti della mia carriera di cui vado più fiero. Gli sarò per sempre grato per essersi preso sinceramente cura di me, della mia vita e della mia famiglia. Eravamo amici e ci volevamo bene al di là della collaborazione sul grande schermo e del successo che il franchise di Arma letale ci ha portato. Mi mancherà tantissimo.”

Deadline ha contattato anche Steven Spielberg, autore del soggetto e produttore de I Goonies, il piccolo grande cult diretto da Donner nel 1985: “Dick aveva una padronanza davvero incredibile dei suoi film ed era a suo agio con qualsiasi tipo di genere. Essere nella sua cerchia era come uscire con il tuo allenatore preferito, il professore più intelligente, il motivatore più feroce, l’amico più tenero, l’alleato più fedele e, ovviamente, il più grande Goonie di tutti. Era un bambino in fondo. Lo è sempre stato. Non posso credere che se ne sia andato. La sua risata roca e cordiale rimarrà sempre con me.”

Sean Astin, interprete di Mikey Walsh ne I Goonies, ha invece scritto su Twitter: “Richard Donner aveva la voce più forte e rimbombante che si potesse immaginare. Era in grado di attirare l’attenzione e rideva come nessun uomo ha mai riso prima. Dick era davvero divertente. Quello che ho percepito in lui, da ragazzino di 12 anni, è che gli importava davvero. Adoro quanto gli importasse. – I Goonies non dicono mai la parola morte.”

Kevin Feige e Zack Snyder ricordano Richard Donner

Anche il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha ricordato Richard Donner attraverso i canali ufficiali della Marvel (“Richard Donner non solo mi ha fatto credere che un uomo possa volare, mi ha fatto credere che i personaggi dei fumetti potessero essere portati in vita sul grande schermo con cuore, umorismo, umanità e verosimiglianza”), così come Zack Snyder, regista de L’uomo d’acciaio, che su Twitter ha scritto: “Grazie, Richard Donner. Mi hai fatto credere.”