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Alexandra Daddario: 10 cose che non sai sull’attrice

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Alexandra Daddario: 10 cose che non sai sull’attrice

Alexandra Daddario è una di quelle attrici che tutto quello che una donna possa desiderare: talento, bellezza e occhi di ghiaccio ipnotici. Grazie al suo talento e al suo fascino, l’attrice ha saputo conquistare una larga fetta di pubblico che l’ha sempre ammirata.

La sua è stata una lunga gavetta, fatta di tanti di film e serie tv, prima di approdare al successo grazie alla saga di Percy Jackson e alla sua partecipazione in True Detective.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Alexandra Daddario.

Alexandra Daddario film

alexandra daddario

1. Alexandra Daddario: i film e la carriera. Dopo aver lavorato in alcuni spot televisivi e in qualche corto, debutta ufficialmente nel mondo della recitazione nel 2002, con la soap opera La valla dei pini, per poi debuttare al cinema nel 2005 con il film Il calamaro e la balena. La sua attività recitativa continua grazie a film come L’amore giovane (2006) e The Attic (2008), per raggiungere il successo con Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – Il ladro di fulmini (2010) e il sequel intitolato Il mare dei mostri (2013). Nel corso degli anni l’attrice ha recitato in Libera uscita (2011), Non aprite quella porta 3D (2013), Burying the Ex (2014) e San Andreas (2015). Tra i suoi ultimi film, vi sono La scelta – The Choice (2016), Baywatch (2017), Un uragano all’improvviso (2017), Se ci conoscessimo oggi (2018) e Nomis (2018).

Il 2019 è stato un anno particolarmente impegnato per l’attrice, infatti ha interpretato Alexis in We Summon the Darkness, Dana Lee in Lost Transmissions e Emma Corrigan in Sai tenere un segreto. Sempre nello stesso hanno ha interpretato Jade nella serie tv Why Women Kill. Nel 2020 ha prestato la voce al personaggio di Lois Lane nel film animato Superman: Man of Tomorrow. Inoltre è stata Margaret in Lost Girls and Love Hotels, Kelsey in 1 Night in San Diego e May in Songbird. Nel 2021 Mary in Die in a Gunfight e sarà tra le protagoniste della miniserie The White Lotus.

2. Alexandra Daddario è apparsa sul piccolo schermo e in alcuni videoclip. Nel corso della sua carriera, l’attrice americana si è dedicata anche al piccolo shermo tanto da apparire in alcune serie televisive, come I Soprano (2006), White Collar (2009-2011), Parethood (2011-2012), True Detective (2014), The Last Man on Earth (2015) e American Horror Story (2015). Inoltre, la Daddario è apparsa anche in alcuni videoclip di gruppi famosi, come per i singoli Radioactive degli Imagine Dragons (2012) e Wait (2018) dei Maroon 5.

Alexandra Daddario hot

3. Alexandra Daddario non ha problemi a girare scene hot. Se c’è un’attrice che non ha problemi a girare scene ad alto tasso erotico, quella è certamente Alexandra Daddario. In più interviste l’attrice ha affermato di non vergognarsi e, anzi, di metterci una certa intensità se il nudo, parziale e o integrale che sia, sia funzionale al suo ruolo, così come è accaduto per True Detective e per altri film in cui appare in scene sexy.

4. Alexandra Daddario ha pensato che il Presidente l’ha vista nuda. Poco dopo l’uscita della prima stagione di True Detective, la Daddario ha saputo che Barack Obama, allora Presidente degli Stati Uniti, aveva richiesto delle copie anticipate della serie tv. L’attrice, così, si è resa conto di essere diventata famosa agli occhi del presidente, ma anche del fatto che lui l’abbia vista come mamma l’ha fatta, ridendoci sopra.

Alexandra Daddario nuda in True Detective

alexandra daddario

5. True Detective ha cambiato la carriera alla Daddario. Dopo un’interpretazione intensa e memorabile, è quasi normale che la propria carriera possa svoltare. Questo è quello che è accaduto ad Alexandra Daddario che si è trovata, dopo anni di gavetta, completamente lanciata verso grandi produzioni, come è avvenuto per San Andreas, cambiandole completamente la vita. Insomma, la serie è stata un enorme passo in avanti per la sua carriera, come era avvenuto ai tempi di Percy Jackson.

6. Alexandra Daddario ha definito il suo ruolo funzionale. Durante gli episodi di True Detective, c’è una scena (ormai molto famosa) di nudo che vede il personaggio della Daddario sedurre quello di Woody Harrelson. Per realizzare questa scena hot, l’attrice non ha avuto molti problemi: ha sentito che il personaggio era molto vero e che la nudità era un aspetto centrale per il ruolo, aiutando a cambiare la prospettiva del personaggio di Harrelson.

Alexandra Daddario su Instagram

7. Alexandra Daddario ha un profilo Instagram seguitissimo. Come la maggior parte dei suoi colleghi, anche la giovane attrice di New York ha deciso di aprire un proprio profilo Instagram, seguito da qualcosa come 10,4 milioni di persone, numeri da far girare davvero la testa. Sebbene non sia una fanatica del social, la sua bacheca è molto variopinta e contraddistinta dalle molto foto che la vedono protagonista e in cui i suoi occhi azzurro cielo la fanno da padrona. Sono molte anche le foto che la vedono in compagnia delle sue amiche e dei suoi due cani.

Alexandra Daddario ha un fidanzata?

8. Alexandra Daddario è stata fidanzata con Logan Lerman. Non si è mai saputo molto della vita privata di Alexandra Daddario, che è sempre riuscita a tenerla lontano dai riflettori. Tuttavia, si è saputo che ha avuto una relazione romantica con il collega Logan Lerman, conosciuto sul set di Percy Jackson. Quella che sembrava essere una semplice amicizia, nel corso del tempo si è rivelata come una relazione profonda, tanto che pare i due si sarebbero dovuti addirittura sposare. Non sono chiari i motivi della loro rottura, ma sembra che i due attori abbiano iniziato a frequentarsi tra il 2013 e il 2014, fidanzandosi ufficialmente nel 2016 e dividendosi poco dopo.

9. Ad Alexandra Daddario è stata attribuita una relazione con Zac Efron. Sia durante le riprese di Baywatch che fuori, l’alchimia tra Alexandra Daddario e Zac Efron sembrava molto intensa e speciale, tanto da far ventilare la notizia che tra i due ci fosse più di un’amicizia e che, in realtà, si stessero frequentando. I due attori e colleghi hanno in seguito ribadito di essere solo dei grandi amici e di volersi molto bene.

Alexandra Daddario oggi

10. Alexandra Daddario ha molti progetti all’attivo. La Daddario è sempre stata una gran lavoratrice, tanto da non fermarsi mai tra un set e l’altro, pianificando sempre il suo futuro. Per i prossimi anni, sarà possibile vedere la bella attrice americana in film come Lost Transmissions, We Summon the Darkness, Lost Girls and Love Hotels e Can You Keep a Secret?. Inoltre, è stata annunciata come facente parte del cast per i film 1 Night in San Diego e San Andreas 2, oltre che per la serie Why Women Kill.

Fonti: IMDb, thefamouspeopleVanity Fair

Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli: 10 rivelazioni dal teaser trailer

Nella giornata di ieri è arrivato online il teaser trailer ufficiale di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli, l’attesissimo film del Marvel Studios con protagonisti Simu Liu, Tony Leung e Awkwafina, che arriverà nelle sale il prossimo 3 settembre e che finalmente introdurrà nel MCU il vero Mandarino. ComicBookMovie ha raccolto le 10 rivelazioni più importanti emerse in seguito alla diffusione delle prime immagini del cinecomic:

Vivere una vita normale

Nonostante abbia chiaramente trascorso molti anni ad essere addestrato da Wenwu e dai Dieci Anelli, Shang-Chi ha scelto di lasciare suo padre e vivere una vita normale in America. Tuttavia, sembra che il Mandarino gli abbia concesso solo un tempo limitato per farlo (dieci anni), e pare che ora sia giunto il momento di tornare alla sua casa ancestrale. Shang-Chi sembra non aver sfruttato al massimo gli anni trascorsi negli Stati Uniti, anche se vivere una vita normale è stato probabilmente un sollievo per lui, soprattutto dopo un’infanzia trascorsa ad allenarsi in vista del suo futuro.

La Katy di Awkwafina è chiaramente un’amica di Shang-Chi e qualcuno con cui lavora, ma non dovrebbe sorprendere più di tanto se ci fosse anche un elemento romantico nella dinamica tra i due personaggi. Indipendentemente da ciò, non sembra che il personaggio del titolo abbia combattuto il crimine in qualità di supereroe, quindi è probabile che il film lo seguirà nel momento esatto in cui decide di uscire finalmente dall’ombra e di proteggere il mondo.

Il figlio del Mandarino

Essere il figlio del Mandarino non deve essere stato facile: se il teaser trailer ha messo in chiaro una cosa, è proprio il fatto che Wenwu non ha costretto Shang-Chi a combattere in un torneo per guadagnare i Dieci Anelli. Wenwu sembra più concentrato sulla cura di suo figlio e sul fatto che un giorno sarà lui a gestire la sua organizzazione. Wenwu non solo si è assicurato che suo figlio fosse in grado di proteggersi da combattente, ma lo ha anche portato in giro per il mondo in modo, in modo che potesse imparare come veniva gestito il suo impero criminale.

In una scena del trailer, il Mandarino assomiglia molto alla sua controparte fumettistica (nonché al “falso” Mandarino che abbiamo visto in Iron Man 3), ma potrebbe anche essere una scena che risale a parecchio tempo fa… E se i Dieci Anelli hanno in qualche modo esteso la vita di Wenwu e ora è pronto a nominare il suo successore?

Superpoteri

I Dieci Anelli infondono chiaramente Wenwu di superpoteri e migliorano le sue capacità di combattimento; questo è un enorme cambiamento rispetto ai fumetti, in cui ciascuno degli anelli di provenienza aliena ha uno scopo non molto diverso dalle Gemme dell’Infinito. Non è una sorpresa che i Marvel Studios si approccino al materiale originale in maniera leggermente diversa, ma viene da chiedersi perché il cattivo volesse la tecnologia di Tony Stark. Questa versione è probabilmente più vicina ad un potente signore del crimine piuttosto che ad un megalomane che vuole controllare il mondo; dopotutto, chi ha bisogno di usare dieci anelli magici quando si può invece governare nell’ombra?

Tuttavia, almeno apparentemente, nel teaser lo vediamo mentre usa i Dieci Anelli per dimostrare i suoi poteri ai giorni nostri (quando quell’acqua sembra sospesa a mezz’aria di fronte a uno Shang-Chi visibilmente spaventato). Per quanto riguarda Shang-Chi, ci sono certamente indizi che potrebbe avere dei poteri, ma nulla al momento è confermato. Nei fumetti, usa la sua padronanza del Chi per migliorare le sue abilità e per acquisirne di temporanee, come essere in grado di creare un numero illimitato di duplicati di sé stesso.

Death Dealer

Death Dealer è uno dei personaggi più misteriosi di Shang-Chi, la cui presenza nel film era già stata anticipata dalle varie immagini dei toys emerse online nei mesi scorsi. Grazie al teaser apprendiamo che l’oscuro personaggio dei fumetti è uno degli uomini di Wenwu, e molto probabilmente il suo combattente più fidato. Oltre ad addestrare Shang-Chi da bambino, è stato mandato ai giorni nostri per cercare l’eroe e riportarlo da suo padre.  Chiaramente, si tratta di una forza a pieno titolo da non sottovalutare.

È possibile che possa essere soltanto un cattivo senza volto, ma è altrettanto probabile che Death Dealer nutra dei sentimenti leggermente più complicati nei confronti dell’eroe del titolo. Potrebbe essere geloso del fatto che Wenwu voglia ancora che Shang-Chi serva al suo fianco dopo averlo abbandonato, e questo potrebbe forse avere a che fare con la sua vera identità. Per adesso, ci muoviamo nel campo della mera speculazione… 

I Dieci Anelli

L’organizzazione dei Dieci Anelli è stata in qualche modo collegata a tutti e tre i film di Iron Man, ma ora come ora non c’è modo per Tony Stark di potersi vendicarsi del gruppo che lo ha rapito tanti anni fa. Molti fan ne resteranno delusi, ovviamente, ma quello era probabilmente solo una delle tante cose che Wenwu aveva progettato nel corso degli anni.

Tuttavia, anche se ci aspettiamo un qualche riferimento agli eventi passati, non bisogna aspettarsi che siano così fondamentale per l’evoluzione della trama di Shang-Chi. Per quanto riguarda i Dieci Anelli veri e propri, nel teaser li vediamo attorno agli avambracci del Mandarino e non attorno alle sue dita. Hanno chiaramente un significato: potrebbero benissimo essere qualcosa che Wenwu sta usando da centinaia, se non migliaia, di anni ormai. Ad ogni modo, sono chiaramente qualcosa di molto potente… 

Ritornare “a casa”

Il teaser trailer mostra molte scene del film, ma non necessariamente in un ordine che possa effettivamente dare un senso alla trama. Non c’è alcuna indicazione di quando Shang-Chi indossa il costume tipico dei fumetti, ma ad un certo punto è chiaro che sarà costretto a tornare a casa dal Mandarino. Lui e Katy scendono dall’elicottero insieme ad un sorridente Wenwu e a Razor Fist.

Qualcosa ci dice che nonostante sia pazzo (e malvagio), Wenwu probabilmente ama suo figlio e pensa che stia facendo la cosa giusta per lui. È certamente interessante che abbia permesso a Katy di accompagnare Shang-Chi, ma alla fine la sua vera natura verrà alla luce. Ad ogni modo, Shang-Chi non sembra felice di essere tornato, e questa sarà sicuramente una parte importante del suo viaggio emotivo nel film, mentre torna a patti con il suo passato e abbraccia un futuro eroico.

Alcune battaglie folli

Nel teaser trailer sono presenti anche alcune scene d’azione folli che non hanno ancora una spiegazione completa ma che sicuramente appaiono come molto intriganti. Per cominciare, vediamo quello che sembra essere Wenwu che brandisce i Dieci Anelli contro un esercito composto da alcune creature mitiche e fantastiche (una conferma che il film esplorerà anche quest’aspetto della cultura cinese). C’è anche una lotta contro un misterioso personaggio femminile che, in base alle immagini del Funko Pop trapelate online, dovrebbe essere Jiang Li (interpretata da Fala Chen, un personaggio creato appositamente per il film).

Sempre i Funko aveva anticipato anche un enorme drago soprannominato “The Great Protector”. Quindi, è facile presumere che quelli visti nel teaser sono sono alcuni dei tanti luoghi che verranno esplorati nel film. La speranza è che Shang-Chi possa davvero esplorare gran parte della ricca e sconfinata cultura cinese.

Razor Fist

Grazie al teaser scopriamo che Razor Fist non si troverà soltanto a scontrarsi con Shang-Chi durante il torneo per la conquista dei Dieci Anelli, ma anche che in realtà è tra coloro che servono volentieri Wenwu/Mandarino. Nei fumetti, due fratelli, Douglas e William Scott, hanno assunto questo appellativo e hanno fatto finta di essere una sola persona dopo che entrambi hanno perso una delle mani in un incidente d’auto.

Si scontrarono poi con Shang-Chi e quando William morì, Douglas continuò a lavorare come criminale e più di recente perse anche l’altra mano. Alcuni di questi elementi sembrano destinati ad essere esplorati in Shang-Chi, e sembra che Razor Fist sarà un formidabile avversario per il maestro delle arti marziali.

Shang-Chi vs. Wenwu

In un momento davvero molto breve, Shang-Chi – ora con il costume da supereroe – combatte contro Wenwu (che sta sfruttando appieno i Dieci Anelli). Potrebbe essere una sorta di bizzarro addestramento a cui il Mandarino sta sottoponendo a suo figlio o, magari, un primo sguardo alla battaglia finale del film.

In ogni caso, uno scontro tra i due era inevitabile, ma se i precedenti film dei Marvel Studios ci hanno insegnato qualcosa, è che nel prodotto finito ci saranno molti più effetti speciali. Sì, è triste non aver visto il MCU esplorare la dinamica tra il Mandarino e Iron Man, ma questa relazione padre/figlio con Shang-Chi si preannuncia come il momento clou del film.

Simi Liu ci sa fare!

Quello di Simu Liu non è certamente un grande nome, ma la sua carriera è destinata a decollare alla grande dopo il suo debutto nel MCU. Ovviamente, per la maggior parte dei fan, la questione più importante è quella relativa al fatto se l’attore sarà in grado di cavarsela nella scena d’azione e/o di combattimento. Ebbene, il teaser dimostra che Simu Liu ci sa fare, eccome!

L’attore si presenta come un vero bad-ass nei panni di Shang-Chi, e questo è di vitale importanza al fine di renderlo un supereroe che possa diventare anche uno dei più grandi combattenti del MCU. Chiaramente, non vediamo l’ora di scoprire di più, visto che il teaser ha solo anticipato ciò che di più grande vedremo soltanto nel film… 

The Nest – L’inganno: trailer del film con Jude Law

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The Nest – L’inganno: trailer del film con Jude Law

BIM ha diffuso il trailer ufficiale di The Nest – L’inganno, il film diretto da Sean Durkin con Jude Law, Carrie Coon, Anne Reid, Michael Culkin. Il film dal 14 maggio disponibile su: SKY PRIMAFILA, CHILI, GOOGLE PLAY, RAKUTEN TV, INFINITY, PRIME VIDEO, APPLE TV

Nel 1986 a Londra il settore finanziario è pronto a cambiare per sempre grazie agli effetti del Big Bang. Per Rory (Jude Law), ex broker sempre alla ricerca dell’affare e abituato a vivere al di sopra delle proprie possibilità, è un’occasione da non perdere. Rory convince la  moglie Allison (Carrie Coon) e i figli Samantha e Benjamin a lasciare New York per trasferirsi a Londra in una sontuosa tenuta in campagna, dove anche Allison potrà finalmente provare a realizzare il suo sogno: costruire e gestire un maneggio. Una situazione apparentemente perfetta ma soggetta a cambiamenti che fanno venire a galla menzogne e scomode verità su Rory, su Allison, sulla loro relazione, su chi siamo davvero e cosa siamo disposti a fare e a sacrificare pur di raggiungere i nostri obiettivi…

Jason Statham: 10 cose che non sai sull’attore

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Jason Statham: 10 cose che non sai sull’attore

Dove c’è azione, c’è Jason Statham e questo è diventato ormai un dato di fatto. L’attore britannico, infatti, ha recitato in film iconici che hanno coinvolto il pubblico di mezzo mondo, tra avventure e scene d’azione ad hoc. L’attore, con un passato da atleta e da modello, ha sempre lavorato sodo per costruirsi una carriera solida e, ad oggi, si può proprio che ci sia riuscito brillantemente.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Jason Statham.

Jason Statham film

jason statham

1. Jason Statham: i film e la carriera. Dopo aver lasciato la sua attività agonistica da tuffatore e dopo aver fatto il modello, la sua carriera cinematografica inizia nel 1998, quando Guy Ritchie lo sceglie per Lock & Stock – Pazzi scatenati e lo rivuole, due anni dopo, per Snatch – Lo strappo. In seguito, la sua carriera prosegue con Turn It Up (2000), Fantasmi da Marte (2001), Mean Machine (2001), The Transporter (2002), The Italian Job (2003) e Cellular (2004). Continua a far parte della saga di Transporter con Exstreme (2005) e con il terzo capitolo (2008), e nel mentre gira Revolver (2005), In the Name of the King (2007) e Death Race (2008).

Tra i suoi ultimi progetti, vi sono I mercenari – The Expendables (2010), I mercenari 2 (2012), Parker (2013), Redemption – Identità nascoste (2013), I mercenari 3 (2014), Joker – Wild Card (2015), Fast & Furious 7 (2015), Spy (2015), Fast & Furious 8 (2017) e Shark – Il primo squalo (2018). Nel 2019 è stato trai protagonisti di Fast & Furious – Hobbs & Shaw (2019) riprendendo i panni di Shaw. Nel 2021 invece sarà H in Wrath of Man, il nuovo film da regista di Guy Ritchie. Nel 2022 sarà inoltre protagonista ancora nell’action comedy di Guy Ritchie ancora senza titolo.

2. Non solo attore, ma anche doppiatore e produttore. Nel corso della sua carriera, Jason Statham ha avuto la possibilità di vestire non solo i panni d’attore: infatti, Statham ha prestato la propria voce per i videogiochi Red Faction II (2002), Call of Duty (2003) e Sniper X with Jason Statham (2015) e per il film d’animazione Gnomeo e Giulietta (2011). In quanto produttore, ha prestato la propria opera per il film Fast & Furious – Hobbs & Shaw e lavorerà ai prossimi progetti che includono una serie tv, Viva la Madness, e un thriller d’azione ambientato ad Hong Kong, ancora senza titolo.

Jason Statham fidanzata e moglie

3. È sposato con una supermodella. Sin dal 2010, Jason Statham è fidanzato con la modella e attrice Rosie Huntington-Whiteley. I due si sono fidanzati ufficialmente nel gennaio del 2016, ma pare non ci siano fiori d’arancio all’orizzonte a causa dei loro impegni e dell’arrivo del loro primo figlio, Jack Oscar, nato nel giugno del 2017.

Jason Statham padre di Jack Oscar

Jack Oscar è il primo figlio di nato nel giugno del 2017 dell’attore con Rosie Huntington-Whiteley.

 

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4. È stato fidanzato con la modella Kelly Brook. Prima di frequentare la sua attuale compagna, Statham ha frequentato Kelly Brook dal 1997 al 2004. I due, dopo sei anni di relazione, pare si siano lasciati di comune accorto perché molto cambiati: da quanto raccontato da lei, sembra che nel mentre ci sia stata anche una proposta di matrimonio che la modella ha ricordato come “non memorabile”.

Jason Statham: The Transporter

jason statham

5. Non ha quasi mai usato stuntman. Nel corso della sua carriera, Jason Statham non è mai ricorso agli stuntman, soprattutto per The Transporter, di cui ha girato quasi tutte le scene d’azione, come inseguimento in auto, immersioni subacquee e sequenze di lotta. Per effettuare tutto ciò, la sua preparazione nelle arti marziali è stata fondamentale.

6. Il ruolo scritto per lui. In The Transporter, il ruolo di Frank Martin è stato scritto appositamente per Jason Statham. Il motivo è molto semplice: dopo averlo visto nel film The One (2001), i produttori hanno deciso che per questo film l’attore britannico sarebbe stato perfetto.

Jason Statham: Fast & Furious

7. Protagonista dello spin-off della saga. Dopo otto film fortunatissimi, Fast & Furious ritorna con il film indipendente intitolato Hobbs & Shaw e in cui Jason Statham si trova a dividere lo schermo con Dwayne Johnson. In questo film, l’attore è un ex membro delle forza speciali britanniche, ora fuorilegge, che si trova a dover unire le sue forze con il suo nemico.

Jason Statham: I mercenari

jason statham

8. Ha adorato essere diretto da Stallone. Jason Statham ha fatto parte della banda de I mercenari sin dal primo film realizzato nel 2010. Questo lungometraggio è stato diretto da Sylvester Stallone e di lui, l’attore ha detto “Lui è qualcuno che devi rispettare e, con ciò, gestisce un set molto rilassato”.

Jason Statham: età, altezza e fisico

9. Jason Statham è nato il 26 luglio del 1967 a Shirebrook, nel Derbyshire, in Inghilterra, e la sua altezza complessiva corrisponde a 178 centimetri.

10. Un fisico forgiato da intensi allenamenti fisici. Jason Statham non è solo un attore, ma anche un artista marziale con un passato nel kickboxing, wing chun e karate. Ma non solo: l’attore è stato anche un gran tuffatore, contraddistinto da tanta disciplina, sebbene non sia mai riuscito a qualificarsi per un soffio alle Olimpiadi del 1988, 1992 e 1996.

Fonti: IMdb, biography

Spider-Man: Un Nuovo Universo, annunciati i registi del sequel

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Spider-Man: Un Nuovo Universo, annunciati i registi del sequel

Arriva da Variety la notizia che la Sony Pictures Animation ha ingaggiato Joaquim Dos Santos (Voltron: Legendary Defender, La leggenda di Korra), il candidato all’Oscar Kemp Powers (Soul) e Justin K. Thompson (Piovono polpette) per dirigere l’attesissimo sequel di Spider-Man: Un Nuovo Universo.

Il trio ha lavorato duramente al progetto dall’inizio della produzione, utilizzando una sceneggiatura scritta da Phil Lord e Chris Miller (che tornano anche come produttori insieme a Amy Pascal, Avi Arad e Christina Steinberg) in collaborazione con David Callaham (Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli, Wonder Woman 1984).

In una nota congiunta, il team di registi ha espresso il proprio entusiasmo: “La crew dietro Spider-Man: Un Nuovo Universo ha alzato così tanto il livello che siamo onorati di accettare la sfida di raccontare il prossimo capitolo della storia di Miles Morales. Non vediamo l’ora di sorprendere i fan con questa nuova, folle avventura che faremo affrontare a Miles e ai suoi amici, sia vecchi che nuovi.”

Al momento il cast del sequel non è stato ancora confermato, ma sia Shameik Moore che la candidata all’Oscar Hailee Steinfeld dovrebbe tornare a doppiare rispettivamente Miles Morales e Gwen Stacy. Nel sequel dovrebbero ritornare anche gran parte degli attori che hanno prestato le loro voci nel primo film, tra cui Jake Johnson, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, John Mulaney e Kimiko Glenn.

Le info su Spider-Man: Un Nuovo Universo

Spider-Man: Un Nuovo Universo racconta le vicende del teenager Miles Morales e delle infinite possibilità dello Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo genere.

Il film è diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman, con Shameik Moore e Jake Johnson. È uscito al cinema il 25 dicembre 2018 e ha vinto l’Oscar nel 2019 come miglior film d’animazione. Il cast di doppiatori americano comprendere gli attori Shameik Moore, Hailee SteinfeldMahershala AliJake JohnsonLiev Schreiber, Brian Tyree Henry, Luna Lauren Velez e Lily Tomlin.

Furiosa: George Miller descrive il prequel come un’epica saga lunga anni

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Nella giornata di ieri abbiamo appreso che le riprese di Furiosa, l’attesissimo prequel di Mad Max: Fury Road, partiranno ufficialmente in Australia a giugno. L’annuncio è stato fatto nel corso di una speciale conferenza alla quale hanno partecipato il regista George Miller, il produttore Doug Mitchell e una delle star del film, Chris Hemsworth.

Sono passati sei anni dall’uscita di Fury Road nelle sale. Intervistato da 7NEWS Australia, Miller ha spiegato che all’inizio non intendeva realizzare un film di proporzioni epiche, ma che la storia di Furiosa lo richiedeva. Il regista ha spiegato che il prequel coprirà un arco narrativo lungo anni e che la storia avrà luogo in molte location differenti rispetto alla timeline contenuta di Fury Road.

“Non avevo intenzione di fare un grande film epico. È semplicemente una storia che volevo raccontare. Ma a quanto pare, ci saranno solo molte scene diverse. L’unica cosa che posso dire è che Fury Road si svolge nell’arco di tre giorni e due notti, mentre Furiosa sarà una saga. La storia si svolge nel corso di molti anni. Quindi ci saranno molti elementi diversi.”

Tutto quello che sappiamo su Furiosa

Nonostante il grande successo di Fury Road, un nuovo film è stato bloccato per anni a causa di una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. Tuttavia, lo scorso ottobre il progetto è stato confermato ufficialmente attraverso la notizia del casting di Anya-Taylor Joy, la star di The New Mutants e La regina degli scacchi, che interpreterà una versione più giovane del personaggio di Furiosa. Oltre a lei, nel cast ci saranno anche Chris Hemsworth (Thor: Ragnarok) e Yahya Abdul-Mateen II (Aquaman), anche se al momento i loro ruoli non sono stati ancora svelati.

George Miller dirigerà, co-scriverà e produrrà Furiosa insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Il film sarà prodotto dal marchio australiano Kennedy Miller Mitchell di Miller, insieme al partner di Fury Road, la Warner Bros. Pictures.

Teen Wolf: 10 cose che non sai sulla serie

Teen Wolf: 10 cose che non sai sulla serie

Teen Wolf è una delle serie che ha contribuito a rivoluzionare il mondo della serialità grazie alla sua struttura narrativa e visiva, oltre che grazie a delle interpretazioni pazzesche. La serie, nata nel 2011, ha avuto un successo incredibile, tanto da essere amata ed apprezzata non solo in America, ma in tutto il mondo, con attori che hanno visto il successo internazionale.

Ecco, allora, 10 cose da sapere su Teen Wolf.

Teen Wolf, la serie

teen wolf

1. Urla e versi sono stati registrati. Durante il panel del 2015 al PaleyFest, Holland Roden ha rivelato che le urla di Banshee erano false. Anzi, in realtà le urla erano reali nella seconda stagione, ma per le restanti ha urlato sul palco in modo che la crew avesse diversi urli a disposizione da inserire successivamente. Inoltre, Roden ha rivelato che la maggior parte degli attori che interpretano i licantropi avevano smesso di ringhiare nelle loro scene.

2. I fan sono importanti. Lo Sluagh che appare come un importante protagonista nella quinta stagione è stato creato da un fan accanito che ha inserito il suo rendering grafico del mostro grazie a Tumbrl con l’hashtag #TWCreatureFeature, vincendo un contest creato su Facebook.

3. Si basa su un omonimo film. La serie è ispirata al film Voglia di vincere (Teen Wolf in lingua originale), un film del 1985 e interpretato da Michael J. Fox. Diretto da Rod Daniel, ha dato originale anche un sequel, Voglia di vincere 2 (1987) e a una serie di cartoni animati andati in onda tra il 1986 e il 1987.

Teen Wolf in streaming

4. La serie è disponibile online. Grazie alla sua disponibilità su varie piattaforme di streaming digitale legale, è possibile vedere o rivedere Teen Wolf. Teen Wolf in streaming è disponibile con tutte le stagioni su Netflix. 

Teen Wolf cast

teen wolf

5. Dylan O’Brien aveva in mente un ruolo diverso. L’attore era andato alle audizioni per poter interpretare il ruolo di Scott, ma ha sentito un legame migliore con il personaggio di Stiles cammin facendo. Inoltre, si è presentato con un foglio di carta bianco e con due link a dei suoi video su YouTube.

6. Ryan Kelley era venuto per un’altra audizione. L’attore, infatti, si era presentato per i ruoli di Scott McCall e Isaac Lahey, ma i ruoli sono poi andati a Tyler Posey e Daniel Sharman. Alla fine, Kelley ha ottenuto il ruolo di Jordan Parrish.

7. Tyler Posey ha dovuto passare parecchio tempo al trucco. L’attore, per potersi trasformare in un lupo mannaro ci ha impiegato un bel po’. Pare, infatti, che si sia dovuto sottoporre a sedute di make up della durata di quattro ore e mezza.

Teen Wolf episodi

8. Dalla sesta stagione sono cambiate delle cose. Tra le altre, si può notare come Tyler Posey è l’unico attore ad essere apparso in ogni episodio della serie che lo vede protagonista. La seconda puntata segna la prima assenza di Dylan O’Brien, mentre Holland Roden, sebbene accreditata per ogni episodio, era assente dagli episodi delle stagioni due e tre.

9. Si svolge in cento episodi. Teen Wolf è una delle serie che ha cambiato il mondo del piccolo schermo. Divisa in sei stagioni, per un totale di cento episodi, è stata trasmessa su MTV dal giugno del 2011 al settembre del 2017, anno in cui si è conclusa con la sesta ed ultima stagione.

10. Una scena è stata improvvisata. Holland Roden, che nella serie interpreta il ruolo di Lydia Martin, ha rivelato in un panel del 2017 che in una scena del primo episodio della sesta stagione, intitolato Memory Lost, mentre Stiles bacia Lydia sulla guancia non era nella sceneggiatura. Il bacio è stato improvvisato da Dylan O’Brien e dalla stessa Holland.

Fonte: IMDb

Le stagioni di Teen Wolf

Teen Wolf 6

  • S.6 episodio 1: Una forza soprannaturale incontra Scott e i suoi amici; Liam trova le prove di un nuovo nemico al liceo.
  • S.6 episodio 2: Mentre Scott, Lydia e Malia cercano i ricordi perduti di un amico scomparso, Corey scopre una connessione tra le sue abilità e The Wild Hunt.
  • S.6 episodio 3: Mentre Scott, Lydia e Malia cercano Stiles, Liam e gli altri organizzano una festa per tenere Gwen al sicuro dai Ghost Riders.
  • S.6 episodio 4: Chris Argent e Malia Tate proteggono gli altri che sono stati segnati dai cavalieri fantasma. Scott, Liam, Hayden, Mason e Corey aiutano a proteggere la squadra di lacrosse dai cavalieri fantasma mentre Lydia cerca di trovare indizi su Stiles.
  • S.6 episodio 5: Intrappolato nella Caccia Selvaggia, Stiles si riunisce con un alleato inaspettato mentre Scott, Lydia e Malia scoprono che la Jeep di Stiles potrebbe essere collegata alla sua scomparsa.
  • S.6 episodio 6: Scott, Lydia e Malia cercano indizi sulla Caccia Selvaggia in un luogo misterioso chiamato Canaan mentre Liam e Hayden ricorrono a misure drastiche nella lotta contro i Ghost Riders.
  • S.6 episodio 7: Scott e Liam tentano di catturare un Ghost Rider; Malia e Peter cercano di trovare un modo per entrare nella Caccia Selvaggia.
  • S.6 episodio 8: Scott, Lydia e Malia decidono di prendere d’assalto la spaccatura e salvare Stiles. Liam, Hayden e Mason fanno un accordo con Theo per apprendere il piano di Garrett Douglas.
  • S.6 episodio 9: Mentre Liam e Theo agiscono come esche, Scott, Lydia e Malia mettono in atto un piano disperato per cercare di ricordare Stiles.
  • S.6 episodio 10: Con il destino di Beacon Hills in bilico, Scott e il suo branco affrontano Douglas in uno scontro finale.
  • S.6 episodio 11: Mentre Scott prepara Beacon Hills per questa imminente partenza, una misteriosa presenza irrompe da Eichen House.
  • S.6 episodio 12: Scott e Malia cercano il proprietario di un proiettile unico, temendo che una nuova razza di cacciatori di lupi mannari sia arrivata a Beacon Hills. Allo stesso tempo, Lydia deve affrontare le proprie paure di Eichen House.
  • S.6 episodio 13: Mentre Scott e gli altri inseguono disperatamente un lupo mannaro scomparso, Melissa e Argent indagano sulla natura di uno strano corpo.
  • S.6 episodio 14: Scott, Lydia e Malia devono prendere misure drastiche per reprimere la crescente violenza a Beacon Hills, mentre Liam sopporta il suo guanto al liceo.
  • S.6 episodio 15: Quando Scott e gli altri cercano di proteggere due nuovi tessuti mannari, un improbabile alleato si unisce alla lotta.
  • S.6 episodio 16: Liam e Theo tentano di allontanare i cacciatori da Beacon Hills.
  • S.6 episodio 17: Dopo che un attacco scioccante lascia il branco vacillante, Scott decide di reclutare rinforzi.
  • S.6 episodio 18: Le linee di battaglia sono tracciate, con il branco di Scott e i cacciatori di Gerard pronti per la guerra.
  • S.6 episodio 19: Chris si rivolge a un alleato inaspettato, mentre Scott e Malia imparano a combattere alla cieca con l’aiuto di Deucalion. Nolan avverte Liam di tutti coloro che vivono a Beacon Hills.
  • S.6 episodio 20: Gerard inizia l’attacco finale alle creature soprannaturali di Beacon Hills

 

Mandarino: per il produttore di Shang-Chi sarà diverso dalla controparte fumettistica

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Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli introdurrà finalmente il personaggio del Mandarino (quello vero!) nel MCU. Tuttavia, il celebre villain che vedremo nell’attesissimo cinecomic di Destin Daniel Cretton potrebbe essere un po’ diverso rispetto a quello che i fan della Marvel si aspettano, almeno secondo il produttore del film.

Introdotto per la prima volta nell’universo Marvel nel 1964, il Mandarino è diventato in breve tempo uno dei cattivi più importanti e famigerati del franchise. Il personaggio è stato il principale antagonista di Iron Man nel corso dei decenni, sebbene abbia affrontato anche un certo numero di altri eroi Marvel. Nei fumetti, il Mandarino possiede potenti armi conosciute come i Dieci Anelli, che sono il risultato dell’adattamento di una tecnologia aliena avanzata. Il Mandarino è apparso per la prima volta nel MCU nel 2013, in Iron Man 3, soltanto che quel personaggio, alla fine, si è rivelato essere soltanto un impostore.

I fan del Mandarino vedranno finalmente il vero cattivo sul grande schermo in Shang-Chi, ma il produttore Jonathan Schwartz ha spiegato che potrebbero rimanere sorpresi dalla versione del personaggio interpretato da Tony Leung. Intervistato da EW, Schwartz ha dichiarato che il nuovo Mandarino sarà diverso dalla controparte fumettistica. “Penso che le persone si aspettano dal Mandarino un tipo di cose molto specifiche ogni volta che si parla del personaggio. Tuttavia, quello che vedremo nel film potrebbe non essere ciò che in realtà si aspettano”, ha spiegato Shcwartz.

“La speranza è che al pubblico piaccia quest’interpretazione del personaggio molto più complessa e stratificata, qualcosa che forse non assocerebbero direttamente al personaggio”. Dato il contraccolpo generato dal “falso” Mandarino in Iron Man 3, cambiare nuovamente il celebre villain potrebbe rivelarsi un rischio per la Marvel. Tuttavia, aggiungere più sfumature e complessità al personaggio non può che essere un elemento a vantaggio della storia e del film in generale. D’altronde, una nuova interpretazione del Mandarino dovrebbe essere eccitante da guardare, a prescindere da tutto.

L’uscita nelle sale di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli è fissata al 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, è stato scelto per dirigere il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung Chiu-wai nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Justice League Snyder Cut: svelato l’attore scelto per il ruolo di Lanterna Verde

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Sappiamo che Zack Snyder avrebbe voluto inserire il personaggio di Lanterna Verde (nell’iterazione di John Stewart) nella Snyder Cut di Justice League. La Warner Bros., però, ha chiesto la regista di non utilizzare il personaggio (visti i suoi piani futuri in merito), che alla fine è stato sostituito da Martin Manhunter.

Snyder aveva comunque girato le scene con Lanterna Verde e ora è stata finalmente rivelata l’identità dell’attore che il regista aveva scelto per il ruolo di John Stewart (no, non si tratta di Trevante Rhodes, come ipotizzato più e più volte in passato!). In occasione del Justice Con, l’evento virtuale organizzato lo scorso weekend per celebrare la Snyder Cut ad un mese dalla distribuzione, è stato confermato che Wayne T. Carr ha girato le scene nei panni dell’iconico supereroe della DC Comics.

“L’artista JoJo Aguilar aveva creato un concept basandosi sull’attore che abbiamo usato. Si tratta di un ragazzo di nome Wayne T. Carr. Gli ho detto: ‘Guarda, c’è la possibilità che Lanterna Verde non sia presente nel film. Stiamo girando la scena nel mio vialetto’. È una persona meravigliosa. Proprio l’altro giorno stavo parlando con lui e mi ha detto che ha adorato il film. Era super eccitato per l’accoglienza che ha avuto.”

Per quanto riguarda quello che indossava sul set, Snyder ha spiegato: “Avevamo ricreato il costume in CGI, perché non potevamo realizzare un vero costume a causa del Covid-19. L’obiettivo era quello di farlo sembrare il più fisico possibile. Quello che avevo visto, ovviamente, non era il risultato finito, ma ero molto fiducioso che se anche lo avessimo rivisto, e avessimo dovuto fabbricare un vero costume, sarebbe stato praticamente lo stesso.”

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Joe Manganiello rivela perché Deathstroke voleva uccidere il Batman di Ben Affleck

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Se le cose fossero andate secondo i piani originali della Warner Bros. in merito al DCEU, Ben Affleck avrebbe diretto e interpretato The Batman. Il film doveva raccontare della lotta tra il Cavaliere Oscuro e Slade Wilson/Deathstroke, il personaggio interpretato da Joe Manganiello nell’epilogo di Zack Snyder’s Justice League. Tuttavia, il vero motivo dello scontro tra i due personaggi non è mai stato rivelato.

Il Deathstroke di Manganiello è presente in entrambe le versioni di Justice League. Tuttavia, nella scena post-credits della versione theatrical, il suo coinvolgimento lasciava intendere che lui e Lex Luthor avrebbero unito le forze per dare vita alla Injustice League. Nella Snyder Cut, invece, è stata ripristinata la scena originale con i due personaggi, con Luthor che rivela a Wilson la vera identità di Batman.

Ma perché Slade Wilson voleva a tutti i costi quell’informazione? “Quando ho letto la sceneggiatura la prima volta, Batman è stato incolpato da Slade per la morte di suo figlio”, ha spiegato Joe Manganiello in occasione del Justice Con, l’evento virtuale organizzato lo scorso weekend per celebrare la Snyder Cut ad un mese esatto dalla distribuzione. “Il figlio di Slade viene ucciso. Ci sono stati alcuni eventi che hanno ricondotto a Bruce, cioè a Batman. Ne era stato complice, era in parte responsabile. Slade lo aveva incolpato.” 

“Si diceva che Slade volesse uccidere Batman”, ha continuato Manganiello. “Questo è il motivo per cui è stato convocato sullo yacht di Lex Luthor e gli è stata data un’informazione chiave per aiutarlo a sbarazzarsi, potenzialmente, di Batman.”

Joe Manganiello spera in una serie tv su Deathstroke

Manganiello ha poi dichiarato che sarebbe interessante poter vedere finalmente quello scontro sotto forma di serie tv: “Penso che una serie del genere sarebbe divertente. Il pubblico la adorerebbe. E poi non ci sono cose simili là fuori, in questo momento. Avrebbe il suo tono e la sua giusta collocazione nell’universo. Penso che sarebbe molto interessante. Avrebbe un tono unico.”

Una volta c’era una film interamente dedicato a Deathstroke in cantiere. Tuttavia, è improbabile che la Warner Bros. decida di andare avanti con un personaggio così legato allo SnyderVerse

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Shang-Chi: per Simu Liu la forza del personaggio è nelle sue origini “sconosciute”

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Nella giornata di ieri, assolutamente a sorpresa, è arrivato il teaser trailer ufficiale di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli, il nuovo film dei Marvel Studios in arrivo nelle sale a settembre, che vedrà Simu Liu nei panni dell’eroe del titolo.

Shang-Chi è un personaggio meno conosciuto agli occhi del grande pubblico, cosa che rende le sue origini qualcosa di assolutamente nuovo per il pubblico mainstream. Il team dietro la realizzazione del film ha quindi potuto stabilire un vero e proprio modello in merito a ciò che lo spettatore avrebbe scoperto a proposito del personaggio.

In una recente intervista con EW, è stato proprio Simu Liu ha parlare della sua eccitazione all’idea di raccontare la storia delle origini del personaggio. L’attore canadese ha spiegato che, a differenza di supereroi ben più noti come Batman o Spider-Man, la forza di Shang-Chi sta proprio nel fatto che sono in pochi a conoscere le sue origini, cosa che ha permesso ai realizzatori di poter essere molto più creativi nella costruzione dell’universo del film.

“La cosa più eccitante dell’interpretare questo personaggio è che la sua storia non è mai stata raccontata prima”, ha detto Liu. “Conosciamo così tante versioni diverse della storia delle origini di Batman, di come i suoi genitori furono assassinati quando era molto giovane… Conosciamo Peter Parker, che è stato morso da un ragno radioattivo e ha perso suo zio. La storia di Shang-Chi è sconosciuta alla maggior parte del mondo, quindi abbiamo avuto molto più libertà creativa per renderla come volevamo.”

L’uscita nelle sale di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli è fissata al 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12, The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. Jordan, Jamie FoxxBrie Larson, è stato scelto per dirigere il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung Chiu-wai nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

The Flash: al via le riprese, ufficiale il ritorno di Michael Keaton

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Nonostante il mese scorso avesse manifestato pubblicamente una certa titubanza in merito al suo effettivo coinvolgimento nel film, arriva ora da The Wrap la conferma ufficiale che Michael Keaton tornerà ufficialmente nei panni di Batman in The Flash, il cinecomic DC che sarà diretto da Andy Muschietti.

Nella giornata di ieri, il regista di IT ha annunciato attraverso il suo account Instagram che le riprese del film che vedrà il ritorno di Ezra Miller nei panni del Velocista Scarlatto sono ufficialmente partite in Inghilterra. Inoltre, come riportato da THR, è stato confermato che sarà Benjamin Wallfisch ad occuparsi della colonna sonora del film: Wallfisch aveva già lavorato con Muschietti alle musiche dei due capitoli di IT e, più di recente, si è occupato della colonna sonora dell’attesissimo Mortal Kombat.

Ricordiamo che Michael Keaton ha interpretato il Cavaliere Oscuro nei due film diretti da Tim Burton e usciti nel 1989 (Batman) e nel 1992 (Batman – Il ritorno). L’attore sarebbe dovuto tornare anche per Batman Forever (1995), ma dopo la dipartita di Burton dal progetto e l’entrata in scena di Joel Schumacher, anche Keaton decise di ritirarsi, con il ruolo di Bruce Wayne che venne ufficialmente affidato a Val Kilmer.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 4 novembre 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

Non ci sarà invece Billy Crudup, che aveva interpretato Henry Allen (il padre di Barry) in Justice League: l’attore verrà sostituito nella parte da Ron Livingston. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

The Book of Vision, il lavoro ai VFX raccontato da Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ

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Un dietro le quinte speciale quello che Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ, racconta in anteprima dopo la candidatura per i “Migliori effetti visivi VFX” di The Book of Vision, ricevuta insieme a Renaud Quilichini.

Conceptual visual designer, vfx supervisor, designer dei titoli di apertura e chiusura e disegnatore del poster del film, l’illustratore e fumettista italiano tra i più importanti svela il suo contributo al lavoro di Carlo S. Hintermann, prodotto da Terrence Malick.

“Abbiamo cercato di trarre il massimo dalle riprese sul set e di utilizzare il più possibile attori in carne ed ossa. Partendo da una materia prima così buona già in ripresa, aggiungere il materiale in digitale non ha potuto che esaltare le caratteristiche materiche del film.” Così LRNZ commenta una delle scene clou del film che evidenziano l’alto valore estetico, stilistico e visionario dell’opera di Hintermann.

Il film, che ha aperto la 35° edizione della Settimana Internazionale della Critica nell’ambito della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è una produzione Citrullo International dall’alto valore estetico, con un cast internazionale: Charles Dance, attore inglese star della serie TV Game of Thrones, Lotte Verbeek, molto nota al mondo delle serie TV (The Black List, Outlander, I Borgia), Sverrir Gudnason protagonista di Borg McEnroe, Isolda Dychauk (I Borgia, Faust, TwoGirls) e Filippo Nigro.

SINOSSI

Eva (Lotte Verbeek), una giovane e promettente dottoressa, abbandona la sua carriera per immergersi nello studio della storia della medicina e mettere in discussione tutto: la propria natura, il proprio corpo, la propria malattia e un destino che sembra segnato.
Johan Anmuth (Charles Dance) è un medico nella Prussia del Settecento, in bilico tra nuove spinte razionaliste e antiche forme di animismo. Book of Vision è il manoscritto capace di intrecciare le loro esistenze in un vortice ininterrotto. Lontano dall’essere un testo scientifico, il libro contiene le speranze, le paure e i sogni di più di 1800 pazienti: il medico prussiano sapeva come ascoltarli e il loro spirito vaga ancora tra le pagine, dove vita e morte fanno entrambe parte di un unico flusso. La storia di Anmuth e dei suoi pazienti darà così a Eva la forza per vivere appieno la propria vita, comprendendo che niente si esaurisce nel proprio tempo.

Thor: Love and Thunder, Christian Bale fotografato sul set!

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Thor: Love and Thunder, Christian Bale fotografato sul set!

Christian Bale è stato fotografato a Sidney, con un nuovo look che probabilmente sarà complementare al costume di scena che indosserà in Thor: Love and Thunder, nuovo film Marvel Studios in cui l’attore premio Oscar interpreterà il villain, Gorr il Macellatore di Dei.

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https://twitter.com/ChristianBaleFY/status/1383795157087051782?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1383795157087051782%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Famp%2Fthor%2Fthor_love_and_thunder%2Fthor-love-and-thunder-star-christian-bale-sports-a-new-look-as-he-preps-to-play-gorr-the-god-butcher-a184074

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Zero: recensione della serie Netflix dal romanzo di Antonio Dikele Distefano

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From Zero to Hero, direbbero gli americani, ed è proprio quello che succede a Omar, il protagonista della nuova serie Netflix, liberamente tratta dal romanzo “Non ho mai avuto la mia età”, scritto dal giovane talento editoriale Antonio Dikele Distefano, che qui firma anche la sceneggiatura dello show creato da Menotti. 

La trama di Zero

Siamo nella periferia di Milano, Omar fa il rider, è praticamente invisibile al mondo, vive con il padre e la sorella nel Barrio, quartiere con una popolazione a maggioranza nera e che, a seguito di una serie di atti vandalici che ne degradano le strade, corre il rischio di essere distrutto e ricostruito, sradicando così tutta la comunità che lì cerca un posto nel mondo. Omar è un ragazzo timido, solitario, ma quando scopre di avere un superpoteri la sua vita cambia. Insieme ad un gruppo di ragazzi del Barrio, che tentano di tutelare e salvare la loro comunità, imparerà che c’è molto per cui combattere, soprattutto quando conoscerà il valore dei legami, dell’amicizia, ma anche dell’amore verso Anna, una ragazza della Milano ricca e pre bene che sembra lontanissima da suo mondo, ma che in modo molto tenero e spontaneo ricambierà i suoi sentimenti. Omar diventa così Zero (come il numero sulla sua casacca da rider), il supereroe del Barrio, che usa i suoi poteri per proteggere il suo quartiere. Ma al sorgere di un grande eroe, corrisponde sempre l’arrivo e la nascita di un grande e misterioso villain…

Zero è nata da un’idea di Antonio Dikele Distefano e prodotta da Fabula Pictures con la partecipazione di Red Joint Film. Il cast è composto da giovani talenti italiani, energici, simpatici, con tante storie da raccontare: Giuseppe Dave Seke (Zero/Omar), Haroun Fall (Sharif), Beatrice Grannò (Anna), Richard Dylan Magon (Momo), Daniela Scattolin (Sara), Madior Fall (Inno), Virginia Diop (Awa), Alex Van Damme (Thierno), Frank Crudele (Sandokan), Giordano de Plano (Ricci), Ashai Lombardo Arop (Marieme), Roberta Mattei (La Vergine), Miguel Gobbo Diaz (Rico) e Livio Kone (Honey).

Antonio Dikele Distefano, ha scritto la serie, creata da Menotti, insieme a Stefano Voltaggio (anche Creative Executive Producer) Massimo Vavassori, Lisandro Monaco e Carolina Cavalli.

Alla regia di Zero si alternano quattro nomi: Paola Randi, Ivan Silvestrini, Margherita Ferri e Mohamed Hossameldin. In particolare Paola Randi ha diretto il primo e terzo episodio, Mohamed Hossameldin il secondo, Margherita Ferri il quarto e quinto episodio, mentre Ivan Silvestrini il sesto, settimo e ottavo episodio; tutti loro sono stati seguiti da Daniele Ciprì, che ha uniformato il look della serie, occupandosi della direzione della fotografia.

Zero serie tv 2021From Zero to Hero

Zero è un racconto fantastico, calato nella normalità. Un supereroe riluttante in un contesto realistico è quello che molti anni fa ci aveva raccontato già M. Night Shyamalan con il suo bellissimo Unbreakable e che in questa nuova declinazione replica quel messaggio di accettazione di sé. Omar ha i suoi sogni ma anche le sue responsabilità e deciderà di abbracciarle per il bene della comunità, che finalmente impara a sentire sua. 

Un prodotto di intrattenimento leggero, realizzato con una buona dose di aderenza alla realtà e che soprattutto nella ricerca del linguaggio dei protagonisti si colloca in un’intenzione realista che ricorda SKAM Italia, che ovviamente trattava con lo stesso grado di realismo gli adolescenti romani. Qui siamo a Milano, una dei protagonisti dello show, soprattutto perché il nostro (super)eroe fa il rider e quindi percorre e vive le strade della città, ma anche perché il luogo di provenienza di Omar, il Barrio, è esattamente un quartiere, un posto preciso da difendere.

La storia di Zero sembra avere molte potenzialità e questo ce lo suggerisce soprattutto un finale aperto che desta curiosità, voglia di sapere cosa succede dopo. Una curiosità che nasce dal fatto che la vera svolta narrativa arriva proprio nel finale, sbilanciando il ritmo della trama e relegando agli ultimi episodi, i migliori, diretti da Silvestrini, il cuore action del racconto, quello che può trasformare una storia di normalizzazione della multietnicità in un racconto universale di super eroi e supercattivi. 

Zero è una buona prima volta, che per fortuna indugia poco sugli stereotipi razziali e si lascia andare al cuore dei suoi personaggi. Le emozioni sono la cosa che ci lega non il colore della pelle, secondo Dikele Distefano, e il giovane autore fa sua questa idea e la manifesta nel suo racconto della storia di Omar, un ragazzo timido che scopre di avere un superpotere e ne fa un buon uso.

Furiosa: il prequel di Mad Max Fury Road verrà girato in Australia

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Il produttore Doug Mitchell, il protagonista Chris Hemsworth e il regista George Miller hanno partecipato alla presentazione alla stampa di Furiosa, il prequel di Mad Max Fury Road che verrà girato in Australia e che vede protagonista, nei panni del personaggio del titolo, Anya Taylor-Joy, in una versione più giovane della stessa Imperatrice Furiosa interpretata da Charlize Theron nel magnifico film del 2015.

Di seguito la premier australiana, Gladys Berejiklian, che annuncia la grande produzione:

https://www.youtube.com/watch?v=L9g-wPe-YKM

Nonostante il grande successo di Fury Road, un nuovo film è stato bloccato per anni a causa di una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. Tuttavia, lo scorso ottobre il progetto è stato confermato ufficialmente attraverso la notizia del casting di Anya-Taylor Joy, la star di The New Mutants e La regina degli scacchi, che interpreterà una versione più giovane del personaggio di Furiosa. Oltre a lei, nel cast ci saranno anche Chris Hemsworth (Thor: Ragnarok) e Yahya Abdul-Mateen II (Aquaman), anche se al momento i loro ruoli non sono stati ancora svelati.

George Miller dirigerà, co-scriverà e produrrà Furiosa insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Il film sarà prodotto dal marchio australianoKennedy Miller Mitchell di Miller, insieme al partner di Fury Road, la Warner Bros. Pictures.

Voyagers: trailer italiano dello Sci-fi con Colin Farrelll

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Voyagers: trailer italiano dello Sci-fi con Colin Farrelll

La Universal Pictures ha diffuso il trailer italiano di Voyagers, il nuovo film di fantascienza diretto da Neil Burger con Colin Farrell, Tye Sheridan, Isaac Hempstead Wright, Lily-Rose Depp, Viveik Kalra, Fionn Whitehead.

Il futuro del genere umano è in pericolo e un gruppo di giovani uomini e donne, cresciuti valorizzando intelligenza e obbedienza sono imbarcati per una spedizione che punta a colonizzare un pianeta distante. Quando però scoprono alcuni sconcertanti segreti della propria missione, iniziano a rifiutare le regole imposte per esplorare la propria natura più primitiva. La vita sulla navicella spaziale viene travolta dal caos, con i giovani protagonisti travolti dalla paura, dalla lussuria e un’insaziabile fame di potere. Scritto e diretto da Neil Burger (Limitless, L’Illusionista – The Illusionist), il film vede la partecipazione di Tye Sheridan (la saga diX-Men), Lily-Rose Depp (Selvaggi), Fionn Whitehead (Dunkirk), Chanté Adams (Roxanne Roxanne), Isaac Hempstead Wright (IlTrono di Spade – Game of Thrones),Viveik Kalra (Blinded by the Light – Travolto dalla Musica), Archie Madekwe (Midsommar – Il Villaggio dei Dannati), Quintessa Swindell (Trinkets), Madison Hu (Bizaardvark)e Colin Farrell (The Gentlemen).

Antonio Dikele Distefano presenta Zero: “Il cambiamento ci sarà quando tutto diventerà normale”

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“Penso che nella vita tutti abbiamo degli obbiettivi, e questi più che un traguardo da raggiungere a tutti i costi siano uno stimolo a correre più forte verso la versione migliore di noi stessi. Io sono partito anni fa come scrittore di romanzi e sono arrivato qui, oggi, come scrittore di una serie tv, d’altronde non è sempre tutto chiaro dall’inizio, altrimenti Marracash sarebbe diventato ricco nel 2008.” Così, Antonio Dikele Distefano esordisce durante la conferenza stampa di presentazione di Zero, che ha scritto e che è stata creata da Menotti, insieme a Stefano Voltaggio (anche Creative Executive Producer) Massimo Vavassori, Lisandro Monaco e Carolina Cavalli dando forma ad una originale e unica esplorazione di Milano e raccontando un mondo ricco e variegato di culture sottorappresentate, a cui si aggiungeranno significativi contributi presi dalla scena rap.

“C’è una cosa che mi è sempre stata chiara – continua Distefano – è che avrei sempre dovuto avere un approccio personale sincero nel mio lavoro, perché la cosa che ho imparato dalla musica è che non vince chi lo dice meglio, ma chi si racconta meglio. Un approccio che ho portato anche in Zero, a cui ho lavorato con tanti altri autori. In questa serie c’è dentro un po’ della mia storia, quella di un ragazzino afro-italiano cresciuto fuori dal centro dell’attenzione, un po’ come quelle persone che nella vita si sono sempre date per sconfitte, anche prima di scendere in campo. In Zero non volevamo raccontare la vita di un supereroe predestinato, ma quella di un ragazzo che è costretto a diventarlo. Zero è la storia di chi impara ad accettare la propria diversità, al di là di ogni tratto estetico, come quella che nascondiamo ogni giorno, quando usciamo dalla nostra porta di casa. Zero è la nostra storia, che spero diventi presto la storia di tutti, la storia di chi impara che spesso le cose più importanti che ci salveranno sono proprio quelle che avevamo tenuto invisibili.”

“Il cambiamento ci sarà quando tutto diventerà normale” Antonio Dikele Distefano

La serie è il primo prodotto italiano che per protagonista ha un cast composto esclusivamente da ragazzi neri, un unicum, al momento, ma anche un primo passo verso quella che Distefano si augura possa diventare normalità.

“Io dico sempre che la cosa che conta di più è esistere, quando abbiamo cominciato a lavorare al progetto, dicevano che non c’erano attori, registi, direttori della fotografia neri, pensavano tutti che fosse possibile. Ma a vedere il cast di Zero, ci rendiamo conto che esistono questi attori neri. Esistono questi talenti, bisogna coinvolgerli. Questa è la prima finestre verso una rappresentazione migliore. L’errore che non bisogna fare è che questa sia una serie che parla di tutti i ragazzi neri italiani. La cosa che ci accomuna non è il colore della pelle, ma sono le emozioni. La storia parla di Omar, un ragazzo timido che vuole disegnare i fumetti. E spero che in futuro si parli di Omar e non del fatto che è nero.”

Partendo da una base letteraria, sembra inevitabile un confronto tra ciò che è scritto e ciò che è filmato, differenze e affinità, spirito, sviluppo dei personaggi e dei luoghi. Per l’autore la differenza è insita principalmente nel tono, dal momento che il romanzo è più biografico e legato ad un solo immaginario, mentre la serie è frutto di una collaborazione e di diversi punti di vista: “Il romanzo di partenza spinge molto alla riflessione, mentre la serie dà molta leggerezza. Quando l’ho vista sono rimasto piacevolmente colpito, in un periodo come questo, qualcosa che alleggerisca è la cosa che ci vuole.”

Ma Zero è l’inizio di un cambiamento? “Mio padre è arrivato in Italia negli anni ’80, io sono nato nel ’92 e quando facevo le medie, mi dicevano che era nuovo avermi in classe e io pensavo che a 14 anni non ero nuovo. Succede anche oggi, a 28 anni come faccio a essere nuovo? C’è sempre questa politica del non siamo pronti, ma la verità è che questo è un Paese da sempre restio al cambiamento. Ma se una serie come questa ha successo, costringi i poteri forti a includerti. Se Zero dovesse essere un successo, allora questo mondo si racconterà. Penso che Zero sia l’inizio di un processo, di un cambiamento.”

E sull’inclusione e la diversity, Antonio Dikele Distefano ha le idee estremamente chiare: “Il termine diversità non mi piace, mi piace molto il termine normalità. Zero deve essere la prima serie che racconta la normalità e solo quando sarà normale avere serie come queste, ci sarà un cambiamento. La maggior parte delle domande di oggi sono legate al fatto che i protagonisti della serie sono neri. Il vero cambiamento ci sarà quando alla prossima conferenza stampa parleremo delle cose che hanno fatto Zero e i suoi amici nella serie.”

Gli otto episodi di Zero sono diretti da 4 registi diversi: Paola Randi, Ivan Silvestrini, Margherita Ferri e Mohamed Hossameldin. In particolare Paola Randi ha diretto il primo e terzo episodio, Mohamed Hossameldin il secondo, Margherita Ferri il quarto e quinto episodio, mentre Ivan Silvestrini il sesto, settimo e ottavo episodio. Personalità diverse che affiorane dalle immagini ma che trovano la loro uniformità stilistica grazie alla fotografia di Daniele Ciprì, che ha confezionato un altro ottimo lavoro che si aggiunge al suo CV.

Il bellissimo cast è composto da giovani talenti italiani: Giuseppe Dave Seke (Zero/Omar), Haroun Fall (Sharif), Beatrice Grannò (Anna), Richard Dylan Magon (Momo), Daniela Scattolin (Sara), Madior Fall (Inno), Virginia Diop (Awa), Alex Van Damme (Thierno), Frank Crudele (Sandokan), Giordano de Plano (Ricci), Ashai Lombardo Arop (Marieme), Roberta Mattei (La Vergine), Miguel Gobbo Diaz (Rico) e Livio Kone (Honey). Tutti volti interessanti, decisamente tutti belli (e forse questo è poco realistico) e tutti portatori di un’energia incredibile che traspare da ogni singola scena.

ZERO è la nuova serie originale italiana Netflix in 8 episodi nata da un’idea di Antonio Dikele Distefano e prodotta da Fabula Pictures con la partecipazione di Red Joint Film, disponibile su Netflix in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo dal 21 aprile.

Zero

Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli: teaser del nuovo film Marvel Studios

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Marvel Studios ha diffuso il primo trailer e il primo poster di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli, il suo prossimo film che arriverà in sala e su Disney+ a partire dal 3 settembre.

Il trailer di Shang-Chi e la Leggenda dei dieci anelli in italiano

L’uscita nelle sale di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli è fissata al 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12 e The Glass Castle (di recente è uscito il suo ultimo lavoro Il Diritto di Opporsi, con Michael B. Jordan, Jamie Foxx e Brie Larson) è stato scelto per dirigere il film che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung Chiu-wai nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Downton Abbey 2: il film al cinema a Natale

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Downton Abbey 2: il film al cinema a Natale

Arriva dagli account social ufficiali del franchise la notizia che Downton Abbey 2, il film, arriverà a Natale al cinema. Focus Features ha infatti annunciato che girerà il film e che il cast principale tornerà per la seconda volta, e l’appuntamento è fissato per il 22 dicembre 2021.

La Carnival Films di Gareth Neame co-produrrà il film. Oltre al cast originale, Hugh Dancy (“Hannibal”), Laura Haddock (“Guardians of the Galaxy”), Nathalie Baye (“Catch Me If You Can”) e Dominic West (“The Wire”) si uniranno ai festeggiamenti. Il creatore della serie originale, Julian Fellowes, scriverà ancora una volta la sceneggiatura del film, mentre la regia è stata affidata a Simon Curtis.

Il primo film seguiva una visita, alla famiglia Crawley e allo staff di Downton, da parte del re e della regina d’Inghilterra. Non è chiaro se un altro illustre personaggio visiterà la tenuta, o se sarà un altro lo spirito di questo secondo film.

“Dopo un anno molto impegnativo con così tanti di noi separati dalla famiglia e dagli amici, è un enorme conforto pensare che ci aspettano tempi migliori e che il prossimo Natale ci ritroveremo con i tanto amati personaggi di Downton Abbey”, ha detto il produttore Neame.

Anche il presidente di Focus Features Peter Kujawski si è concentrato sui piaceri ristoratori di un ritorno a Downton: “Non c’è posto come casa per le vacanze e non possiamo immaginare un regalo migliore che riunirsi con Julian, Gareth e l’intera famiglia Downton nel 2021 per riportare a casa i Crawley per i loro fan”.

ASC Awards 2021: tutti i premi alla migliore fotografia

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ASC Awards 2021: tutti i premi alla migliore fotografia

È Erik Messerschmidt, direttore della fotografia di Mank, a vincere il primo premio agli ASC Awards 2021, i riconoscimenti che il sindacato dei “cinematographer” assegna ogni anno a Hollywood. Ecco di seguito tutti i vincitori:

Feature Film

Erik Messerschmidt, ASC – “Mank

Spotlight

Aurélien Marra – “Two of Us”

Documentary

Michael Dweck and Gregory Kershaw  – “The Truffle Hunters”

Motion Picture, Limited Series or Pilot Made for Television

Steven Meizler – “The Queen’s Gambit” (“End Game”)

Episode of a One-Hour Television Series – Commercial

Jon Joffin, ASC – “Motherland: Fort Salem” (“Up is Down”)

Episode of a One-Hour Television Series – Non-Commercial

Fabian Wagner, ASC, BSC – “The Crown” (“Imbroglio”)

Episode of a Half-Hour Television Series

Baz Idoine – “The Mandalorian” (“Chapter 13: The Jedi”)

Zero: la nuova serie Netflix dal 21 aprile

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Zero: la nuova serie Netflix dal 21 aprile

Zero è la nuova serie originale italiana Netflix in 8 episodi nata da un’idea di Antonio Dikele Distefano e prodotta da Fabula Pictures con la partecipazione di Red Joint Film, disponibile su Netflix in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo dal 21 aprile. La serie è liberamente ispirata al romanzo “Non ho mai avuto la mia età” di Antonio Dikele Distefano, edito da Mondadori.

Il cast di Zero è composto da giovani talenti italiani, di prima e seconda generazione: Giuseppe Dave Seke (Zero/Omar), Haroun Fall (Sharif), Beatrice Grannò (Anna), Richard Dylan Magon (Momo), Daniela Scattolin (Sara), Madior Fall (Inno), Virginia Diop (Awa), Alex Van Damme (Thierno), Frank Crudele (Sandokan), Giordano de Plano (Ricci), Ashai Lombardo Arop (Marieme), Roberta Mattei (La Vergine), Miguel Gobbo Diaz (Rico) e Livio Kone (Honey).

Antonio Dikele Distefano, stella nascente nel panorama editoriale italiano, ha scritto la serie, creata da Menotti, insieme a Stefano Voltaggio (anche Creative Executive Producer) Massimo Vavassori, Lisandro Monaco e Carolina Cavalli dando forma ad una originale e unica esplorazione di Milano e raccontando un mondo ricco e variegato di culture sottorappresentate, a cui si aggiungeranno significativi contributi presi dalla scena rap.

Zero è diretta da Paola Randi, Ivan Silvestrini, Margherita Ferri e Mohamed Hossameldin. In particolare Paola Randi ha diretto il primo e terzo episodio, Mohamed Hossameldin il secondo, Margherita Ferri il quarto e quinto episodio, mentre Ivan Silvestrini il sesto, settimo e ottavo episodio.

La trama

Zero racconta la storia di un timido ragazzo con uno straordinario superpotere, diventare invisibile. Non un supereroe, ma un eroe moderno che impara a conoscere i suoi poteri quando il Barrio, il quartiere della periferia milanese da dove voleva scappare, si trova in  pericolo. Zero dovrà indossare gli scomodi panni di eroe, suo malgrado e, nella sua avventura, scoprirà l’amicizia di Sharif, Inno, Momo e Sara, e forse anche l’amore.

Colonna sonora

A scandire il ritmo di una storia “di strada”, un’importante colonna sonora che vede la presenza di grandi artisti italiani e internazionali contemporanei.

Il compositore delle musiche, ideate appositamente per Zero, è Yakamoto Kotzuga. Tra i brani principali presenti nella colonna sonora, l’inedito di Mahmood che ha anche accompagnato il trailer, dal titolo Zero, scritto da A. Mahmood, D. Petrella, D. Faini e prodotto da Dardust, che chiude la serie e che farà parte del nuovo album di Mahmood in uscita in primavera. Inoltre, l’artista ricopre l’importante ruolo di music supervisor dell’ultimo episodio, per il quale ha curato la selezione musicale. Nel primo episodio,  è  presente il brano Red Bull 64 Bars x Zero di Marracash prodotto da Marz, dal titolo “64 barre di Paura”, anche nel teaser di ZERO, attualmente disponibile in esclusiva su www.redbull.com/64bars.

Nella soundtrack completa di ZERO si alternano i brani di artisti del più moderno e attuale scenario musicale italiano, spaziando tra rap, urban, trap e R&B: Tha Supreme con Blun7 a Swishland, Emis Killa con Fuoco e Benzina, Bloody Vinyl, Slait, Tha Supreme feat. Mara Sattei e Coez con Altalene, Madame con Voce e  Ginevra con Rajasthan. Accanto ai successi nostrani anche uno sguardo al panorama internazionale con brani ricercati e multi-culturali, tra grandi classici e novità: Lil Wayne con Uproar, Alborosie con Cry, Amadou and Mariam feat. Manu Chao con Sénégal Fast Food, Nahaze con Behind e Ama Lou con Northside.

PERSONAGGI

ZERO (Giuseppe Dave Seke) vive con il padre e la sorella minore Awa in un piccolo appartamento al Barrio, pedala per le consegne a domicilio e, quando ha voglia di fare un giro nel mondo…indossa le cuffiette e si ritira nella sua bolla invisibile. Ha conosciuto Anna consegnandole la pizza, se ne è invaghito subito, preso in contropiede dalle sue domande personali e dalla sicura intraprendenza con la quale presenta il suo futuro. La vita di Zero viene però stravolta dall’incontro con Sharif, grazie al quale scopre l’amicizia, con il branco sarà disposto a tutto per salvare il quartiere.

ANNA (Beatrice Grannò) è una ragazza milanese di estrazione borghese. Mentre suo padre ha sempre cercato di darle tutto quello che hanno le sue amiche, per Anna non potersi permettere certi agi non è mai stato un problema, ma anzi un modo per mantenere un contatto con il pianeta terra. Anna inizia a scoprire le crepe celate da un’esistenza apparentemente perfetta, e comincia a domandarsi come sia possibile crescere senza lasciarsi influenzare dalle pressioni degli altri. Almeno fino a quando non incontra Zero, un ragazzo capace di accettarla per quel che è veramente.

SHARIF (Haroun Fall) è di origini nigeriane e l’unica cosa che vuole è avere il mondo ai suoi piedi, o almeno il quartiere in cui vive: “il Barrio” che, da qualche tempo, subisce le scorribande di un gruppo di teppisti sconosciuti. Sharif desidera ardentemente il rispetto di tutti, una credibilità di strada, ma non vuole finire dentro come quel mezzo criminale di Honey (Livio Kone), suo fratello maggiore, che tutti considerano un mito, e del quale è in fondo succube.

INNO (Madior Fall), diminutivo di Innocent, ha 21 anni ed una reputazione difficile da portare: “lui è uno dei pochi che potrebbero farcela”. Con la palla ai piedi Inno è infatti un vero fenomeno. Il suo sogno da quando è bambino è quello di giocare nel Milan, la squadra per cui tifa. Ogni argomento, dalla guerra alla politica, diventa per lui l’occasione di parlare del suo microcosmo, dell’etica del campo, del rapporto difficile con l’allenatore, ma soprattutto… di sé stesso.

SARA (Daniela Scattolin) è cresciuta in una casa famiglia dopo la morte dei genitori. Fa parte del gruppo di amici storici di Sharif e vorrebbe aprirsi uno studio di registrazione per fare la fonica/producer. Per questo gran parte del suo tempo lo passa a gestire una sala prove domestica, per lei divenuta una sorta di seconda casa.

MOMO (Richard Dylan Magon) è un vero gigante, uno che dice spesso la cosa sbagliata nel momento meno opportuno. E’ il cuore del gruppo. Quello che riesce a superare ogni difficoltà con un sorriso, pronto a dimenticarsi gli sgarbi subiti attraverso una visione fin troppo ottimista del mondo.

AWA (Virginia Diop), è la sorella di Zero, è spigliata e popolare. È bella, solare e ama la pallavolo. Ascolta cantanti pop italiani,  guarda programmi nazional-popolari e adora il made in Italy ─ per lei un vero must. Di sua madre Marieme (Ashai Lombardo Arop), Awa non ha praticamente ricordi. Ma dietro una naturale euforia si cela il dolore per la sua prematura scomparsa.

THIERNO (Alex Van Damme), padre di Zero ed Awa, sorride poco e parla ancora meno. Questa è l’immagine che hanno di lui i suoi figli che, ad uno sguardo esterno, potrebbero sembrare orfani pure di padre.

RICO (Miguel Gobbo Diaz): il cubano Rico ha una bambina, Adelita (5), per cui farebbe qualsiasi cosa. Rico è attratto dai soldi ma nemmeno quelli possono impedirgli di commettere disastri quando la rabbia prende il sopravvento. La sua banda è composta da gente come lui: il sogno di Rico è quello di mettersi nel giro grosso, quello che conta e che gestisce il mercato della droga. Per questo ha cominciato a fiutare l’aria dei piani alti, trovando un accordo con l’amministratore di “Sirenetta”, una società immobiliare che  gli affida il lavoro sporco. Il compito di Rico e della sua banda è infatti quello di rendere la vita quotidiana del Barrio, un tempo tranquilla, molto meno piacevole..

Batman/Fortnite: Punto Zero da domani disponibile

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Batman/Fortnite: Punto Zero da domani disponibile

Da domani, martedì 20 aprile, partono le pubblicazioni di Batman/Fortnite: Punto Zero, l’attesa miniserie in sei numeri che unisce il Cavaliere Oscuro e gli altri supereroi DC al fenomeno videoludico globale di Epic Games. Un appuntamento senza precedenti, con cadenza quindicinale, disponibile in edicola, nelle fumetterie e negli store online.

In ogni copia cartacea di Batman/Fortnite: Punto Zero sarà presente un codice per riscattare all’interno di Fortnite un oggetto estetico del gioco, ispirato agli eventi del fumetto. Si parte con il costume di Harley Quinn Rinascita, riscattabile con il primo numero della miniserie (e disponibile in gioco a partire da giugno). Poi, in ordine di uscita, il deltaplano Batman Zero Wing, il piccone Rampino Artigliato di Catwoman, il deltaplano del Distruttore Deathstroke, il dorso decorativo Vendetta di Harley Quinn e, con l’ultima uscita del 6 luglio, il piccone ascia Batarang. Chi raccoglierà tutti e sei i codici sbloccherà anche il nuovo costume Batman Zero Corazzato.

Scritta da Christos Gage, con la consulenza narrativa di Donald Mustard, il Chief Creative Officer di Epic, Batman/Fortnite: Punto Zero è disegnato da Reilly Brown, Christian Duce, Nelson DeCastro e JohnKalisz. La copertina del numero uno è realizzata da Mikel Janín (Batman, Wonder Woman, Future State: Superman – Worlds at War).

A Gotham City è apparsa un’anomalia. Una fenditura nella realtà stessa risucchia il Cavaliere Oscuro e lo trasporta in un mondo sconosciuto e bizzarro, nel quale non ricorda chi sia né da dove venga… Batman è finito dentro Fortnite! Qui si ritroverà a combattere contro avversari inusuali, faccia a faccia con personaggi come l’Incursore rinnegato, Pescesecco, Bandoliera e molti altri. E mentre il più grande detective del mondo cerca di dare un senso a questo nuovo, bizzarro mondo, scoprirà la sconvolgente verità sull’Isola, su ciò che si cela oltre il loop e su come tutto quanto sia collegato al misterioso Punto Zero.

Questa miniserie si caratterizza per i suoi straordinari disegni e per una storia che appassionerà i seguaci di Batman e quelli di Fortnite. Un’avventura senza precedenti che mette in scena le avventure del Crociato Incappucciato contro i campioni di Fortnite sull’Isola, nel disperato tentativo di salvare non solo sé stesso ma anche gli altri volti familiari dell’Universo DC… e forse l’intero Multiverso.

Minari: il film candidato all’Oscar arriva su Sky

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Minari: il film candidato all’Oscar arriva su Sky

Arriva in prima visione su Sky Cinema Due il film candidato a sei Oscar, Minari di Lee Isaac Chung, film rivelazione di questa stagione cinematografica già vincitore del Golden Globe come Miglior Film Straniero e del Gran Premio della Giuria e del Premio del Pubblico al Sundance Film Festival.

Minari ha ricevuto sei nomination agli Oscar come Miglior Film, Miglior Regista a Lee Isaac Chung, Miglior Attrice Non Protagonista a Yuh-Jung Youn, Miglior Attore Protagonista a Steven Yeun – primo interprete americano di origine asiatica nella storia a ricevere questa nomination -, Migliore Sceneggiatura Originale a Lee Isaac Chung e Migliore Colonna Sonora Originale a Emile Mosseri. Anche quest’anno si potrà seguire la Notte degli Oscar® 2021 in diretta su Sky Cinema Oscar (canale 303) tra domenica 25 e lunedì 26 aprile a partire dalle 00:15.

Minari (dal nome di una pianta acquatica coreana simile al crescione europeo) è ambientato negli Stati Uniti degli anni 80 e si ispira alle vicende personali del regista. Tutto ha inizio quando Jacob (Steven Yeun, The Walking Dead, Burning – L’amore brucia), immigrato coreano, trascina la sua famiglia dalla California all’Arkansas, deciso a ritagliarsi la dura indipendenza di una vita da agricoltore. Sebbene Jacob veda l’Arkansas come una terra ricca di opportunità, il resto della famiglia è sconvolto da questo imprevisto trasferimento in un fazzoletto di terra nell’isolata regione dell’Ozark. Ad aiutare Jacob nella fattoria il veterano di guerra Paul, inarrestabile lavoratore estremamente religioso, interpretato da Will Patton (Yellowstone).  L’arrivo dalla Corea della nonna (Yuh-Jung Youn, Youn’s Kitchen, The Housemaid), donna imprevedibile e singolare, stravolgerà ulteriormente la loro vita. I suoi modi bizzarri accenderanno la curiosità del nipotino David (Alan Kim) e accompagneranno la famiglia in un percorso di riscoperta dell’amore che li unisce.

Un film rivoluzionario in cui una famiglia coreana cerca integrazione e insegue il “sogno americano”, per una storia carica di speranza in un’epoca difficile in cui per ricominciare bisogna sostenersi soprattutto nelle difficoltà. Osannato dalla critica internazionale, il Wall Street Journal parla di una storia “intima, toccante, divertente e costantemente stimolante”, The Guardian lo descrive come “incantevole” nel raccontare la fede e la vita reale, vita che può migliorare una volta che si riescono ad apprezzare le cose semplici e a farne tesoro.

Ashley Tisdale: 10 curiosità sull’attrice

Ashley Tisdale ha cominciato con Disney Channel, l’abbiamo vista andare e venire dal cinema, e comparire in una serie televisiva dopo l’altra. Ha lanciato il proprio primo album nel 2007, è diventata produttrice, oltre che regina di Instagram e Youtube. Anche se molti la ricordano solo ed esclusivamente come la Sharpay di High School Musical, Ashley Tisdale ha qualche asso nella manica.

Ecco dieci curiosità su Ashley Tisdale:

Film con Ashley Tisdale

ashley tisdale

1. Ashley Michelle Tisdale è nata il 2 Luglio 1985 in New Jersey, negli Stati Uniti. Ha cominciato ad apparire sul piccolo schermo sin da piccola, e con numeri record: è comparla in più di 100 pubblicità televisive, oltre ad essersi aggiudicata ruoli precoci a teatro e in serie televisive. Nel 2004, comincia l’avventura con Disney Channel, che la porta alla fama: diventa prima Maddie in Zach e Cody al Grand Hotel, e poi Sharpay in High School Musical, nel 2006. E quest’ultimo personaggio diventa talmente famoso da guadagnarsi uno spin-off: Sharpay’s Fabulous Adventure nel 2011.

2. E dopo High School Musical? Sono parecchie le serie tv e i film con Ashley Tisdale, almeno fino a qualche hanno fa. Quando la fama è arrivata con High School Musical, per qualche anno ha lavorato ad un progetto dopo l’altro: cominciando dal doppiaggio, prima di tutto con Phineas and Ferb nel ruolo di Candace: sia nella serie, che nel film Phineas e Ferb nella seconda dimensione che nel talk show Take Two with Phineas and Ferb. È comparsa poi in Aiutami Hope!, Sons of Anarchy, Scary Movie 5, The Escorts, ha dato la voce a Sabrina in Sabrina: Secrets of a Teenage Witch, è stata protagonista della serie tv Clipped. E di recente? Ha fatto altro doppiaggio, come per la serie tv Ginger Snaps, Skylanders Academy, e nel film Charming. Ne 2019 ha interpretato Kayla nella serie tv Buon quel che vi pare e Maya nel film tv Pandas in New York. Nel 2020 è stata Jenny Kenney nella serie tv Carol’s Second Act. Nel 2021 ha prestato la voce a Rachel King nel videogames The Dark Pictures: House of Ashes.

3. È una produttrice. Non solo attrice e cantante, quindi: Ashley Tisdale ha cominciato a lavorare nel ruolo di produttrice esecutiva già nel 2008, a partire dal film televisivo della ABC Picture This. Ha lavorato poi alla serie Miss Advised nel 2013, Young and Hungry dal 2014 al 2017, olrte che allo spin-off di Scooby Doo Daphne & Velma nel 2018 e ad un nuovo film televisivo, The Keys, che è stato annunciato di recente.

4. La difficoltà nel separare la propria immagine dal personaggio di Sharpay. Il personaggio interpretato da Ashley Tisdale in High School Musical è stato particolarmente amato dai fan del film. E, come spesso succede, è stato difficile, per lei, riuscire a ricostruire una nuova immagine di sé, che sia separata dal ruolo. Infatti, ha spiegato l’attrice, le persone tendono a vedere in lei il personaggio di Sharpay e nient’altro: è per questo motivo che è particolarmente orgogliosa del proprio lavoro come produttrice, che le dà l’opportunità di creare qualunque cosa. E, come attrice, il suo obiettivo è ora quello di recitare in ruoli diversi, nei quali nessuno si aspetterebbe di vederla.

Ashley Tisdale: Instagram e Youtube

5. Ashley Tisdale ama i social media, in particolare Instagram e Youtube. Su Instagram, ha 9.6 milioni di follower. Fotografie di moda, lifestyle, ma anche messaggi impegnati: femminismo e donne imprenditrici, trucchi cruelty-free, lotta contro alle armi negli Stati Uniti. Il suo impegno sui social media ha plasmato il suo nuovo ruolo di influencer e l’ha riportata sotto i riflettori. (E c’è pure un cagnolino adorabile, per gli appassionati.)

6. Ha rilanciato il proprio canale di Youtube, che è diventato parte di StyleHaul. A proposito, Ashley Tisdale ha detto di essere un’utente molto attiva del social media, e di amare la creazione di contenuti, che sia come attrice, produttrice o appunto sui social. Per lei, YouTube è la piattaforma che le permette di creare contenuti che sono pensati precisamente per i propri fan: ha usato i social media, quindi, per diventare imprenditrice, e il contratto con StyleHaul ha il ruolo di associarla a marche e prodotti che ben si addicono alla sua persona pubblica, al suo stile, ai suoi progetti, e alla sua immagine di guri di lifestyle.

7. Ha una propria linea di make-up. Si chiama Illuminate, è stata acquistata a BH Cosmetics, ed è mirata alle “ragazze della porta accanto” che formano la fanbase di Ashley Tisdale. Niente strati di trucco quindi, ma la linea punta alla creazione di look glamour ma delicati, come quelli dell’attrice. E, come bonus, Illuminate è cruelty-free.

Ashley Tisdale: altezza e fisico

8. Ashley Tisdale è alta 1.60 metri, e pesa all’incirca 52 chili. Le sue origini sono inglesi, irlandesi, scozzesi e tedesche da parte di padre ed ebree aschenazite da parte di madre.

9. Si è sposata l’8 settembre 2014 con Christpher French. I due si erano frequentati per 21 mesi, ed erano stati fidanzati per 13. Tra le damigelle d’onore ci sono state Jennifer Tisdale, Vanessa Hudgens e altre quattro amiche.

10. La chirurgia plastica e l’operazione al naso. Quando una celebrità decide di ricorrere alla chirurgia plastica, tanti hanno sempre qualcosa da dire. Ma riguardo alla propria operazione al naso, Ashley Tisdale ha spiegato e difeso la propria scelta, dicendo di non averlo fatto perché crede nella chirurgia plastica, ma per aiutare la propria salute. Infatti, afferma, a causa del setto nasale deviato non poteva praticamente respirare dalla narice destra. Ed ha affermato di non volersi comportare come se non avesse cambiato nulla, e di voler essere aperta nei confronti dei fan.

Fonti: Variety, IMDb

Emma Watson: 10 cose che non sapevi sull’attrice

Emma Watson: 10 cose che non sapevi sull’attrice

Il mondo intero si è innamorato della piccola Emma Watson ai tempi di Harry Potter, quando interpretava la capellona e brillante Hermione. Ha molto talento, ed è stata scelta tra altre centinaia di piccole attrici per il ruolo all’età di nove anni. Ed ha cominciato ad ispirare migliaia e migliaia di ragazzine (e non solo) già da allora. E ha continuato: incredibilmente brillante, attivista, amante dei libri, capace di continuare a porsi nuove sfide, Emma Watson ha davvero usato Harry Potter come un trampolino di lancio per una carriera e una vita incredibile.

Ecco, quindi, dieci curiosità su Emma Watson, perché su di lei c’è davvero tanto da sapere.

Emma Watson: tutti i suoi film

Emma Watson Merilyn1. Emma Charlotte Duerre Watson è nata nel 1990, da Jacqueline Luesby e Chris Watson, due avvocati. Dall’età di sei anni, Emma sapeva di voler diventare un’attrice e ha studiato recitazione, danza, e canto per molto tempo alla Stagecoach Theatre Arts a Oxford. All’età di dieci anni, aveva già preso parte a tantissime produzioni della scuola.

2. Il casting per Harry Potter e la Pietra Filosofale è cominciato nel 1999, e alcuni agenti di casting trovarono Emma grazie alla sua insegnante di recitazione di Oxford. Nonostante J.K. Rowling la volesse fin dalla prima audizione, Emma Watson ha fatto otto audizioni per la parte di Hermione, dopo le quali le fu annunciato di essersi aggiudicata il ruolo, insieme a Daniel Radcliffe e Rupert GrintHarry Potter e la Pietra Filosofale è il debutto cinematografico di Emma Watson, che avvenne nel 2001. Come tutti sappiamo, poi, il franchise la rese una delle attrici più famose al mondo. Da allora, nel 2011 ha avuto il suo primo ruolo accanto ad un cast stellare, per Marilyn di Simon Curtis. Nel 2012 ebbe il ruolo di co-protagonista nel film indipendente Noi siamo infinito

Nel 2013 è poi arrivato il momento di lavorare con Sofia CoppolaBling Ringed è apparsa in un cameo nel film di Seth Rogen Facciamola finita. Ha lavorato poi con Darren Aranofsky in Noah a fianco di Russel Crowe, è stata Belle in La Bella e la Bestia, e la protagonista del thriller drammatico The CircleE’ trai protagonisti di Regression, il del 2015 di Amenabar, mentre nel 2016 è al fianco di Daniel Brühl in Colonia. Nel 2020 ha interpretato Meg March nel nuovo adattamento cinematografico di Piccole Donne, diretta per la prima volta da Greta Gerwig.

 Emma Watson

3. Emma Waston è nata a Parigi. E ci ha vissuto fino all’età di cinqua anni, quando i genitori divorziarono e si ritrasferì in Inghilterra, in Oxfordshire. Sa parlare francesce, in modo abbastanza fluente, ma non troppo.

4. È un’insegnate di yoga certificata. Ha cominciato perché aveva bisogno di trovare equilibrio per se stessa, ha raccontato. Aveva bisogno di trovare un modo per sentirsi al sicuro a casa propria e internamente, con se stessa.

5. Uno dei modi in cui si prende cura di se, è scrivere un diario. O meglio, molti diari. E ha un metodo: Emma Watson ha all’incirca 30 diari personali, organizzati a seconda di temi diversi. Ha diari sullo yoga, sui sogni, sulla recitazione, sulle persona che incontra, sui consigli che riceve.

5. È una famosa attivista. Emma Watson è ambasciatrice per UN Women, il ramo ONU che si occupa di parità tra i sessi. È proprio all’ONU che ha parlato del proprio progetto, HeForShe, che ha appunto lo scopo di promuovere la parità. Uno dei suoi obiettivi principali, ha dichiarato, è quello di interrompere la credenza ora troppo diffusa che femminismo e diritti delle donne vogliano dire odio verso gli uomini.

6. Come Hermione, era una studentessa modello. Emma Watson si impegna parecchio nella propria vita intellettuale, e l’impegno è cominciato dagli studi. Infatti, Emma ha frequentato l’università e si è laureata alla Brown University a Providence, Rhode Island, in Letteratura Inglese. La scelta di un’università americana è dovuta alla fama: voleva, infatti, essere in grado di mischiarsi tra la folla e integrarsi tra gli studenti.

Emma Watson hot

7. Emma Waston è diventata un’icona della moda. L’attrice, infatti, ama particolarmente la moda ed è stata testimonial di diverse marche come Burberry e Lancome. Inoltre, è stata una delle più giovani di sempre ad apparire sulla cover di Vogue. Durante la promozione di La Bella e la Bestia, inoltre, Emma Watson ha aperto un nuovo account instagram chiamato @the_press_tour, che ha usato per condividere informazioni dettagliate su ognuno dei suoi outfit.

8. La moda etica è fondamentale e per Emma Watson. Si impegna anche quando si parla di moda, insomma, e nel 2015 ha deciso di prendere parte alla Green Carpet Challenge, impegnandosi a vestire solamente capi eco sostenibili sul red carpet. Il suo abito Calvin Klein del Met Gala del 2016, ad esempio, era fatto di plastica riciclata da bottiglie, e il suo abito firmato Emilia Wickstead per La Bella e la Bestia era fatta di scarti di tessuto che altrimenti non sarebbero stati usati.

Emma Watson: fidanzato

9. La prima cotta di Emma Watson è stata Tom Felton, ovvero Draco Malfoy. Tom Felton aveva 12 anni e Emma ne aveva 10, e l’attrice ha dichiarato di essersi presa un’enorme cotta per lui. Lui, però, la vedeva più come una sorellina che una potenziale fidanzata. Oggi, fortunatamente, sono ottimi amici.

10. Emma Watson ha frequentando Chord Overstreet. Era stato tenuto segreto per un po’, e per del tempo si sapeva solo che Emma stava frequentando un attore. E, finalmente, Emma è stata avvistata proprio con la star di Glee Chord Overstreet. Emma Watson ora è felicemente fidanzata dalla fine del 2019 con Leo Robinton, un giovane imprenditore e coetaneo dell’attrice.

The Falcon and the Winter Soldier: 10 cose da sapere sulla Contessa de Fontaine

Nel quinto episodio di The Falcon and the Winter Soldier, dal titolo “Verità”, ha fatto la sua comparsa, a sorpresa, il personaggio della contessa Valentina Allegra de Fontaine, interpretata da Julia Louis-Dreyfus. Il personaggio ha una ricca storia nei fumetti Marvel che potrebbe contenere numerosi indizi circa il suo futuro nel MCU. Ecco 10 cose che bisogna sapere su questo misterioso personaggio che ha già dimostrato di nutrire un particolare interesse nei confronti di John Walker:

Un membro dello SHIELD

La Contessa ha debuttato in “Strange Tales #159” dell’agosto 1967 come parte della leggendaria serie dell’iconico autore e artista di fumetti Jim Steranko su Nick Fury.

La Contessa era una donna italiana entrata a far parte dello SHIELD come agente segreto dopo la misteriosa morte dei suoi genitori. All’epoca non lo sapeva, ma entrambi erano in realtà membri dell’organizzazione segreta Leviathan e stavano lavorando contro le forze del comunismo in Europa. Divenne maestra di spionaggio e scalò i ranghi dello SHIELD abbastanza velocemente.

Un’esperta combattente

La Contessa accelerò il suo programma di addestramento all’interno dello SHIELD e divenne un’esperta nel combattimento corpo a corpo. Diventò anche molto abile nell’uso di una vasta gamma di armi. Ebbe modo di sfoggiare la sua abilità nel combattimento già la prima volta che incontrò Nick Fury, che allora era già un agente dell’organizzazione e che in futuro sarebbe diventato una figura molto importante nella sua vita.

Mentre terminava il suo programma di addestramento, Fury la sfidò ad un incontro per mettere alla prova le sue abilità. Valentina impressionò Nick e tutti gli altri lanciandolo dall’altra parte della stanza.

La storia d’amore con Nick Fury

La storia d’amore tra Valentina e Nick Fury è la relazione chiave dell’iconica serie di Steranko, che è iniziata come parte della serie “Strange Tales”, per passare poi alla serie solista “Nick Fury, Agent Of S.H.I.E.L.D.” del 1966.

Sebbene Valentina abbia esordito come una specie di Bond Girl nella serie, è stato stabilito in breve tempo che fosse uguale a Fury. I due furono compagni di lunga data dopo la fine della relazione di Fury con Laura Brown: la storia d’amore della coppia avrebbe lasciato un segno indelebile nella storia dei fumetti in America.

La controversia con il Comics Code Authority

Il #2 della serie “Nick Fury, Agent Of S.H.I.E.L.D.” è forse il volume più importante della run di Steranko per diverse ragioni. È un esempio della sua arte all’avanguardia, ma è anche una run molto, molto controversa. La storia originale disegnata da Steranko presenta una serie di pannelli sessualmente allusivi per l’epoca. All’epoca, il Comics Code Authority si è opposto e ha costretto la Marvel a cambiarli.

La preoccupazione era dovuta ad un telefono rotante, che era stato staccato in modo che non arrivassero chiamate. La cosa suggeriva era che i due personaggio volessero un po’ di privacy: alla fine la Marvel cedette, sostituendo il pannello del telefono con un’immagine della pistola di Fury nella sua fondina.

Flirtare con Capitan America

La relazione di Valentina e Fury è stata molto importante nei fumetti, qualcosa che i fan adorerebbero vedere di sicuro nell’annunciata serie dedicata a Nick Fury e in arrivo prossimamente. Tuttavia, per quanto sia stata importante, non è stata una relazione perfetta.

Quando i due erano in conflitto, Valentina iniziò a flirtare con Captain America. I due iniziarono a stringere a tal punto che Fury e Steve Rogers (che era un membro dello SHIELD) arrivarono a litigare. Alla fine, le cose si sono sistemate quando Valentina e Fury sono tornati insieme.

Leader della Femme Force

Nonostante la sua storia, Valentina è un personaggio un po’ oscuro se relazionato a Captain America. Un altro oscuro gruppo di personaggi a cui è stata associata è la Femme Force. Questa élite formata da agenti dello SHIELD ha debuttato in “Captain America #144” del 1971.

Uno dei primi membri e leader del team è stato Agente 13, ossia Sharon Carter, personaggio che interpreta un ruolo importante in The Falcon and the Winter Soldier. La squadra non è rimasta unita a lungo, con la maggior parte delle loro avventure che hanno avuto luogo proprio negli anni ’70.

Il suo ruolo in Secret Invasion

Potrebbe essere che Valentina interpreti un ruolo di rilievo nella prossima annunciata serie del MCU, Secret Invasion, al pari di quanto fatto nel fumetto originale.

Si scopre che Valentina è uno dei tanti eroi e alleati che vengono impersonati dagli agenti Skrull nell’enorme evento crossover. Nick Fury lo ha capito e, alla fine, ha ucciso l’impostore di Valentina. La vera Contessa fu poi trovata viva, tenuta in ostaggio con altri eroi Marvel che erano stati scambiati dagli invasori Skrull.

Madame Hydra

Valentina avrebbe avuto contatti diretti con il male nel ruolo di Madame Hydra, la leader dell’intera organizzazione. Ma come tutte le sue altre operazioni segrete, alla fine era soltanto uno stratagemma. Si è infiltrata nella temibile organizzazione al solo scopo di acquisire un potente artefatto dal Silver Samurai, la guardia del corpo dell’agente dell’HYDRA Viper.

Viene rivelato che Valentina ha effettivamente ucciso l’originale Madame Hydra per prendere il suo posto. Il risultato delle sue azioni fu una guerra aperta tra l’HYDRA e Leviathan, che cercò di abbattere l’organizzazione dall’interno per molti anni.

Il gruppo OXE

L’universo alternativo “Ultimate Comics” della Marvel ha ispirato alcuni elementi del MCU, in particolare il casting di Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury. Potrebbe averlo fatto di nuovo con Valentina. Nell’universo impostata da “Terra-1610”, lo stesso che ha anche dato vita a Miles Morales come nuovo Spider-Man, Valentina non è un agente ma il capo di una società internazionale chiamata OXE Group.

Fa anche parte di un gruppo di multimilionari industriali chiamato Kratos Club, che cercano di usare i loro soldi e la loro influenza per plasmare il mondo nel modo che più ritengono opportuno. Questo potrebbe essere più il suo punto di vista nel MCU, data la brevissima scena in cui la vediamo con John Walker.

Nessun rapporto con John Walker

La breve interazione nell’episodio cinque tra Valentina e John Walker sembra aver suggerito che la Contessa potrebbe spingerlo a diventare il suo alter ego dei fumetti, ossia US Agent. Inoltre, nella post-credits, Walker sta costruendo il proprio scudo, qualcosa che fa anche nei fumetti.

Tuttavia, nei fumetti originali, Valentina e John Walker non hanno alcuna relazione. I due non sembrano essersi mai incontrati, almeno sulla carta, e le loro storie hanno camminato su percorsi molto divergenti negli ultimi decenni di storia dei fumetti Marvel.

Dakota Johnson: 10 cose che non sai sulla star di Cinquanta Sfumature

La maggior parte di noi conosce Dakota Johnson per Cinquanta sfumature. Anche chi non è fan della trilogia l’ha vista tanto, tantissimo. Ma probabilmente su di lei conosce poco. Ad esempio, il fatto che, nel suo albero genealogico, compaiano molti nomi molto familiari. O che sia un’attivista. O che non abbia Facebook. Cose così.

Ecco quindi dieci fatti su Dakota Johnson che forse non conoscete:

Dakota Johnson: film

1. Dakota Mayi Johnson è attrice e modella, ed è nata a Austin, in Texas, il 4 ottobre 1989. Tutti sappiamo che è diventata famosa grazie al ruolo di Anastasia Steele nella trilogia di Cinquanta sfumature, ma l’abbiamo vista al cinema prima di allora. Il suo viso vi sembra familiare? Uno dei suoi primi ruoli al cinema è stato in The social network, e l’abbiamo vista poi in 21 Jump Street, e The five-year engagement. Dal 2012 al 2013 ha inoltre interpretato Kate nella serie tv Ben and Kate, ed è comparsa in un episodio di The Office. Dopo Cinquanta sfumature di grigio, nel 2016 arriva ancora al cinema con Single ma non troppo. Nel 2018 è stata protagonista nel chiacchierato remake di Suspiria (2018) di Luca Guadagnino nei panni di Susie Bannon e nell’epilogo Cinquanta sfumature di rosso (2018). Nello stesso hanno è stata Emily Summerspring in 7 sconosciuti a El Royale (2018). Nel 2019 è Carrie in Wounds (2019), è Eleanor in In Viaggio Verso Un Sogno (2019) e Nicole Teague in L’amico del cuore (2019). Nel 2020 è stata protagonista di L’assistente della star, uscito in ritardo a causa della Pandemia. Nel 2021 sarà nina in The Lost Daughter e Lucy nel film Am I OK?.

2. Il suo albero genealogico di star. Ci sono un bel po’ di nomi conosciuti, nella famiglia di Dakota Johnson. I genitori, Melanie Griffith e Don Johnson sono attori. I due si sono separati nel 1996, ed entrambi si sono risposati. Melanie Griffith si è sposata con Antonio Banderas. Ma c’è di meglio. la nonna da parte materna di Dakota è Tippi Hedren. Sì, la Tippi Hedren di Hitchcock.

Dakota Johnson in 50 sfumature di grigio

3. Prima dei lei, altre Anastasia Steele erano state prese in considerazione. Infatti, fino al 2012, Kristen Steward era una delle migliori candidate per il ruolo in Cinquanta sfumature di grigio. Il che è curioso, dato che il primo libro della trilogia è stato inizialmente scritto come fanfection di Twilight. Altre famosissime attrici vennero prese in considerazione: tra i provini, ci sono quelli di Lucy Hale e Shailene Woodley. Ma non solo. anche Emilia Clarke aveva ricevuto un’offerta, rifiutata perché aveva già avuto le sue scene di nudo in Trono di spade. Fu annunciato nel 2013 che la star di 50 sfumature di grigio sarebbe stata Dakota Johnson.

4. Inizialmente, Christian Grey non doveva essere Jamie Dornan. Il compagno sullo schermo di Dakota Johnson, infatti, doveva essere l’attore inglese Charlie Hunnam. Ma, pochi mesi dopo la conferma della sua presenza del cast, si ritirò. Non mancava molto tmepo all’inizio delle riprese, e si dovette cercare un Christian molto velocemente: si decise piuttosto in fretta per Jamie Dornan.

Dakota Johnson: Facebook e Instagram

5. Dakota Johnson non ha Facebook e raramente usa Instagram. Non molto tempo dopo la comparsa in The social network, che racconta di come Mark Zuckerberg abbia creto Facebook, Dakota ha raccontato di avere presto abbandonato il social. Non c’è nemmeno una pagina personale dell’attrice. Dakota Johnson ha raccontanto di averlo abbandonato dopo essersi resa conto di essere una “psico stalker”.

6. È attivista per i diritti degli animali. Come la nonna Tippi Hedren, anche Dakota Johnson è un’attivista. Nel 2014, ad esempio, ha salvato dodici cavalli dal macello, pagandone il prezzo solamente con questo scopo.

Jamie Dornan e Dakota Johnson sono stati insieme?

7. Jamie Dornan e Dakota Johnson: solo amici. No, per quanto molti fan della trilogia ci abbiano sperato, i due non stanno insieme. E hanno parlato molto della loro amicizia. Jamie Dornan ha spiegato di come i due si siano trovati in una situazione unica, che li ha spinti a fidarsi l’uno dell’altra al 100%. L’esperienza, ha raccontato, ha creato un legame tra i due che pensa non svanirà: inizialmente, non si conoscevano bene, ma in particolare il terzo capitolo ha dato loro modo di avvicinarsi e diventare migliori amici. In particolare, ha raccontato Dornan, sono proprio le scene di sesso che necessitavano di confidenza e fiducia reciproca per funzionare ed essere prive di imbarazzo.

Dakota Johnson e Chris Martin

8. La relazione tra Dakota Johnson e Chris Martin. La relazione è stata spifferata dalle testate di gossip nell’autunno 2017. Dopo aver frequentato l’attore Jordan Masterson e il modello e musicista Matthew Hitt, Dakota è stata vista più di una volta con il frontman dei Coldplay Chris Martin. La coppia è stata poi confermata, e il padre della Johnson ha dichiarato di approvare Chris che ha incontrato di persona, e di essere felice per la serenità della figlia con il compagno.

Dakota Johnson: altezza e fisico

9. Dakota Johnson è alta 1.71 metri e pesi circa 52 chili. Ha capelli naturalmente castani, occhi blu, e tatuaggi.

Dakota Johnson nuda per il cinema?

10. Le scene di sesso non sono un problema per Dakota Johnson. Immaginiamo tutti che siano particolarmente difficili da girare, e immaginiamo che susciterebbero almeno un po’ di imbarazzo in chiunque. Ma Dakota Johnson ha raccontato che, per lei, non sono assolutamente un problema: le vede infatti come semplici compiti, cose da fare, e finisce lì. A proposito, inoltre, ha raccontato di non avere alcuna vergogna, ma comunque di non volere che la famiglia vedesse i film di Cinquanta sfumature.

Fonti: IMDb, Wonderwall, TheThings

Cannes 74: Annette di Leos Carax film d’apertura in Concorso

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Cannes 74: Annette di Leos Carax film d’apertura in Concorso

Il Festival di Cannes 74 si aprirà in concorso, il prossimo 7 luglio, con Annette di Leos Carax, un film musicale romantico con Adam Driver e Marion Cotillard.

Annette uscirà simultaneamente nelle sale francesi da UGC. Il film segna il debutto in lingua inglese di Carax e contiene brani originali degli Sparks, la band art-rock fondata nel 1971 da Ron e Russell Mael. Il film sarà distribuito da Amazon Studios negli Stati Uniti e in Canada.

Annette è prodotto da Charles Gillibert (CG Cinéma International), Paul-Dominique Vacharasinthu (Tribus P. Films) e da Driver, in associazione con Amazon Studios, Arte e Canal Plus.

Carax, regista “visionario ed enigmatico”, ha diretto diversi film cult nel corso della sua lunga carriera, in particolare Pola X nel 1999 e Holy Motors nel 2012, entrambi in competizione a Cannes.

“Ogni film di Leos Carax è un evento. E anche questo film mantiene le sue promesse! Annette è il dono in cui speravano gli amanti del cinema, della musica e della cultura, che abbiamo desiderato ardentemente durante lo scorso anno”, ha affermato Pierre Lescure, presidente del Festival di Cannes.

“Non avremmo potuto sognare una riunione più bella con il cinema e il grande schermo, al Palais des festivals dove i film vengono ad affermare il loro splendore”, ha detto Thierry Frémaux, direttore di Cannes. “Il cinema di Carax è un’espressione di questi gesti potenti, queste misteriose alchimie che fanno il segreto della modernità e dell’eternità del cinema”, ha aggiunto Fremaux.

Il festival quest’anno non si terrà nella sua solita fascia temporale di metà maggio, ma dal 6 al 17 luglio 2021. È stato precedentemente annunciato che il regista americano Spike Lee sarà il presidente della giuria del Concorso.

Ecco il trailer di Annette

Macaulay Culkin curiosità: l’attore oggi, i film, la droga

Per quelli di noi che hanno circa una ventina d’anni, o poco più (come ci chiamiamo, Millennials?), Macaulay Culkin è uno degli eroi de”infanzia. Mamma ho perso l’aereo è un classico dai tempi in cui appariva periodicamente su Italia Uno. Sarà stata la fantasia di una totale libertà dai propri genitori, o l’esilarante progressione di eventi, ma lo amavano tutti. Il film è diventato uno dei cult della giovinezza. E tutti, ad un certo punto, si sono chiesti che fine abbia fatto Culkin.

E, nell’età adulta, le star bambine diventano sempre una questione interessante, soprattutto se crescendo sono andate incontro alla loro rovina. Ma nel caso di Culkin, si è trattato davvero di rovina?

Macaulay Culkin: i film della giovane star

Il piccolo Culkin non era famoso solo per la serie cinematografica di Mamma ho perso l’aereo, ma anche, tra gli altri, Richie Rich e Pagemaster: l’avventura meravigliosa. Una star bambina celeberrima negli anni Novanta, la sua filmografia vede una pausa di una decina di anni circa: dopo Richie Rich, uscito nel 1994, è tornato solo nel 2003, con Party Monster e nel celeberrimo show televisivo Will e Grace. Recentemente, ha recitato nella serie TV Dryvrs, in onda dal 2015 al 2017.

Macaulay Culkin e la droga

Le storie del declino delle giovani star piacciono particolarmente al pubblico, e Macaulay Culkin è diventata una di queste. Nel 2012, infatti, apparirono fotografie dell’attore oramai cresciuto, con un aspetto strano: magrissimo, quasi trasparente. I tabloid ebbero molto da dire a riguardo, e si diffusero voci di una presunta dipendenza da eroina e ossicodone in seguito alla fine della relazione con Mila Kunis.

All’epoca, era amico di Pete Doherty, che aveva problemi di droga. Inoltre, era stato precedentemente arrestato per possesso di marijuana, Xanax e Clonazepam. I pettegolezzi sulle sue dipenze, quindi, sembravano plausibili. Ma Culkin ha detto al Guardian: No, non prendevo seimila pound di eroina al mese, o quello che è. La cosa che mi infastidì fu che i tabloid mascherarono la faccenda con questa strana maschera di preoccupazione.” Quando gli è stato chiesto se c’è una sua versione della storia che vorrà raccontare, l’attore ha risposto: “Forse”.

Macaulay Culkin è morto?

Nel novembre 2014, cominciò a circolare la notizia che Macaulay Culkin fosse stato trovato morto nel suo appartamento a Manhattan. Si disse che l’attore si fosse ucciso all’età di 34 anni. La notizia circolò in rete con la velocità della luce, diventando un fenomeno virale.

Ma è vivo e vegeto. Non solo, ci ha scherzato sopra e, durante il tour con il suo gruppo Pizza Underground, ha inscenato la propria morte sul palco. E ha postato le foto su twitter.

Macaulay Culkin: il patrimonio e i genitori

Si sapeva da sempre che Culkin aveva una relazione difficile con il padre Kit. In seguito, l’attore riuscì ad emanciparsi legalmente dai propri genitori alla giovanissima età di 14 anni. Infatti, entrambi i genitori avevano cercato di appropriarsi dei 17 milioni di dollari che Macaulay aveva guadagnato nel corso della sua precoce carriera cinematografica.

Macaulay Culkin oggi

L’attore è recentemente tornato tra di noi, e in gran forma.

 

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Lo scorso 2 Marzo, infatti, è comparso nel Tonight Show, per discutere con Jimmy Fallon dei suoi prossimi progetti e di un problema che ha scoperto nella trama di Mamma ho perso l’aereo. In occasione della serata, inoltre, ha lanciato il proprio profilo Instagram. Le prime foto apparse, erano di Culkin e Fallon con delle orecchie da coniglio, per promuovere il suo nuovo podcast “Bunny Ears”.

E il profilo ci mostra tutta la nuova carica di showman e l’ironia della nuova immagine pubblica di Culkin: durante la notte degli Oscar, ha condiviso una nottata di livetweeting sulla cerimonia. Ma senza guardarla.

Durante la notte stellare, infatti, sono comparse una serie di fotografie e video dell’attore, intento a sfoggiare un casco da Storm Trooper, suonare la chitarra, cucinare del ramen, giocare con modellini, giocare ai videogiochi, e pitturarsi le unghie dei piedi. Tutto tranne che guardare gli Oscar.

Insomma, l’attore ha una nuova immagine: capelli biondi e corti, un po’ scarmigliati, occhiali da vista e camicia. Sembra mostrare un nuovo equilibrio? Una nuova persona pubblica? Si tratta di un rebranding? Vedremo. Ma Macaulay Culkin è tornato, ci fa ridere, fa quello che gli pare, e ci piace parecchio.

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