Ci sono anche i “nostri”
Matteo Garrone, Toni Servillo,
Carlo Verdone e Giancarlo
Giannini nella lista degli 842 nuovi invitati dall’Academy
of Motion Picture Arts and Sciences rivelata nelle ultime ore, che
ha aggiunto quest’anno artisti e dirigenti provenienti da 59 paesi
incrementando la percentuale di giurati di colore e di donne.
Oltre agli italiani l’associazione
dà il benvenuto ai vincitori dell’Oscar Guy Nattiv
(Skin), Jimmy Chin (Free Solo),
Phil Lord e Chris Miller (Spider-Man: Into the
Spider-Verse) e i nominati Lady Gaga (A
Star Is Born) e Marina de Tavira (Roma), ma
anche a nomi provenienti dalla tv come Brad Simpson, Marti Noxon,
Alexander Skarsgard, Elisabeth Moss e Sterling K. Brown.
Tra i nuovi giurati spiccano inoltre
personalità note al grande pubblico come Leitita
Wright, Winston Duke, Tom
Holland, Claire Foy, Marina de
Tavira, Tracy Letts, Gemma
Chan, Jennifer Kent, Melanie
Laurent, Adele, Annie
Lennox, Mamoru Oshii.
Mentre aspettiamo che vengano
ufficialmente annunciati i titoli della Fase 4 del MCU, i fan possono fare affidamento
sulle conferme e le voci riguardanti Doctor
Strange 2, uno dei capitoli annunciati tempo fa da
Kevin Feige che vedrà di nuovo protagonista Benedict
Cumberbatch nei panni dello stregone supremo dopo gli
eventi di Avengers:
Endgame.
Ecco di seguito tutto ciò che sappiamo a riguardo:
1Rachel McAdams dovrebbe tornare nei
panni di Christine Palmer
Rachel
McAdams è attesa di nuovo nei panni di
Christine Palmer, l’interesse sentimentale di
Stephen Strange scomparsa dai radar del MCU dopo il film del 2016.
Non sappiamo che fine abbia fatto durante gli eventi di
Infinity War e se sia sopravvissuta (o
resuscitata) in Endgame, quindi sarà interessante
vedere come verrà gestito l’arco narrativo e che motivazioni
verranno fornite.
Impegnato con la promozione di
Spider-Man: Far
From Home, ultimo capitolo della Fase 3, Kevin
Feige ha avuto modo di discutere del futuro dei Marvel Studios e dei progetti
riguardanti la prossima fase del MCU.
Ecco di seguito le più importanti
rivelazioni:
1Killmonger tornerà in Black Panther
2?
Diverse voci sostengono che Michael B.
Jordan tornerà a interpretare Killmonger
nel sequel Black Panther anche se Kevin Feige
sembra aver respinto quelle affermazioni.
“Si tratta solo di voci e speculazioni, e
Ryan Coogler ha appena iniziato a scrivere il film, quindi è presto
per queste notizie.”
Ospiti lo scorso weekend dell’ACE
comic con di Seattle, diversi attori del MCU hanno preso parte ai panel con
i fan in cui si è discusso dei retroscena di Avengers:
Endgame e della loro esperienza decennale con i Marvel
Studios. Tra questi c’era anche Jeremy
Renner, il volto di Clint Barton aka Occhio di
Falco, che abbiamo ritrovato protagonista durante gli
eventi dell’ultimo capitolo uscito in sala al fianco di
Vedova Nera.
In una delle scene più emozionanti
del film il personaggio assiste al sacrificio dell’amica Natasha
Romanoff che si getta dalla rupe del pianeta
Vormir per ottenere la gemma dell’anima, senza la
quale i Vendicatori non potranno attivare il nuovo guanto
dell’infinito riportando in vita tutte le vittime della
Decimazione, ma a quanto pare la stessa sequenza era stata
concepita in maniera diversa nelle prime bozze di
sceneggiatura.
A rivelarlo è proprio Renner nel
botta e risposta con il pubblico dell’ACE Comic Con, spiegando che
nella versione originale di Endgame (poi scartata) Thanos sarebbe
arrivato su Vormir attaccando i due eroi:
“Quella in particolare è stata
una scena difficile da girare. L’abbiamo terminata circa sei mesi
fa, ma inizialmente le cose erano molto più complicate, con un
attacco di Thanos. Nella versione vista al cinema c’eravamo solo
noi due“.
Diverse sequenze sono state
eliminate in sala di montaggio, come hanno già raccontato nelle
scorse settimane i fratelli Russo, gli sceneggiatori e i montatori
di Endgame, e in questo caso sembra che Occhio di
Falco avrebbe respinto Thanos e i suoi soldati cercando di impedire
a Vedova Nera di correre verso il limite della scogliera.
Sicuramente l’aver ridotto lo spazio per favorire le emozioni di
questa coppia di amici di lunga data che si dicono addio per sempre
è stata una mossa saggia, oltre che visivamente e sentimentalmente
perfetta.
Avengers:
Endgame tornerà nelle sale il 4 luglio con alcuni
contenuti extra dopo i titoli di coda che presenteranno al pubblico
una scena eliminata, un tributo a Stan Lee (scomparso dopo la fine
delle riprese e protagonista dell’ultimo cameo dell’universo
condiviso) e una piccola anticipazione, o teaser, di Spider-Man: Far
From Home.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Uno tra Ansel
Elgort, Miles
Teller, Harry Styles e Austin
Butler potrebbe essere il nuovo volto di Elvis
Presley in Elvis,
il film biografico che sarà scritto e diretto da Baz
Luhrman e prodotto dalla Warner Bros. Come riportato
infatti da Deadline, il regista australiano testerà nei
prossimi giorni i quattro attori per il ruolo del leggendario
cantante che sarà protagonista sullo schermo insieme al personaggio
dello storico manager di Presley, il colonnello Tom Parker. A
quanto pare Tom Hanks è già pronto per
interpretare Parker.
La sceneggiatura del film Elvis è
stata curata a quattro mani da Luhrman e Craig Pearce, e la storia
ruoterà intorno al rapporto tra il giovane Elvis, un ragazzo di
estrazione sociale umile con il sogno di diventare una star della
musica americana, e il suo impresario. Secondo la cronaca Parker
avrebbe sperperato la metà dei guadagni di Presley per scopi
personali in cambio della sua ascesa nell’olimpo discografico.
Elgort sarà presto sul grande
schermo con il nuovo adattamento di West Side
Story di Steven Spielberg e nella
pellicola tratta dal romanzo Il Cardellino di
Donna Tartt; Teller è uno dei protagonisti della serie Too
Old To Die Young di Nicolas Winding Refn
(disponibile ora su Amazon Prime Video) e tornerà al cinema nel cast
di Top Gun: Maverick al fianco di Tom
Cruise; Butler invece, che abbiamo visto di recente in
The Dead Don’t Lie di Jim
Jarmush, fa parte della ricca line-up di attori del nuovo
lavoro di Quentin Tarantino, C’era una
volta a Hollywood, in uscita nelle nostre sale in
autunno.
Vanessa Kirby
(Mission:
Impossible – Fallout, Hobbs and
Shaw) potrebbe essere il nuovo volto di Catwoman al
cinema, nel prossimo adattamento per il grande schermo di
The Batman. Sembra che l’attrice britannica sia
tra le favorite agli occhi del regista Matt Reeves
e che possa dunque incarnare Selina Kyle.
Il report arriva da Geeks
Worldwide, che riferisce che l’attrice britannica di 31 anni
sia nel radar della Warner Bros. e di Reeves, ma sottolinea anche
che si tratta di un precoce rumor e che non si sono ancora tenuti
dei colloqui formali in merito.
Al netto di quello che potrebbe
rimanere solo un rumor, l’attrice sembra avere tutte le carte in
regola per diventare la prossima Catwoman, ed essere una degna
erede non solo di Anne Hathaway, ma soprattutto
dell’indimenticabile e perfetta Michelle Pfeiffer
(lasciamo in un angolo, per decenza, il film con Halle
Berry).
The Batman, che vedrà
protagonista Robert Pattinson, dovrebbe svolgersi
negli anni Novanta. Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di
Batman di Tim Burton che
prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte
di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda
una scena particolare di Batman V
Superman: Dawn of Justice (dove il regista aveva
omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di
Batman Returns del 1992), per non parlare del
fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul
personaggio provengono proprio da quel decennio.
Secondo i report, Reeves ha optato
per le storie di Batman: Anno Uno come possibile
punto di riferimento, proprio per conferire al suo film un tono da
genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe.
Nessuna notizia ufficiale invece sul casting, con la Warner Bros.
impegnata a trovare il perfetto sostituto di Affleck e altri
interpreti che possano riempire la ricca galleria di villain
prevista.
Per The Batman è
stata già fissata l’uscita in sala il 25 giugno
2021.
Durante il fine settimana, è
arrivata la notizia che Melissa McCarthy era
in trattative per
interpretare la malvagia Strega del Mare, Ursula, nel remake
live action Disney de La
Sirenetta dal regista Rob Marshall.
Ora è stato confermato che anche Jacob Tremblay e
Awkwafina sono in trattative per interpretare due
ruoli secondari del film.
Tremblay (Room, The
Predator) interpreterà il pesciolino Flounder, fraterno
amico di Ariel, mentre Awkwafina (Crazy
Rich Asians) è in trattative per interpretare il
fastidioso ma simpatico Scuttle il gabbiano “esperto” di usi e
costumi degli umani.
L’attrice di Spider-Man: Far
From Home, Zendaya, ha recentemente
alimentato le voci che la vorrebbero come front runner nei panni di
Ariel stessa, presentandosi sul red carpet del film sull’Uomo Ragno
con una folta chioma rosso fuoco. Tuttavia non si hanno ancora
conferme ufficiali in merito.
Sappiamo che Lin-Manuel
Miranda, che ha lavorato con Marshall per Il
Ritorno di Mary Poppins, lavorerà alle musiche originali
del film, che saranno integrate con il lavoro storico di
Alan Menken, ancora una volta coinvolto nel
progetto (come accaduto con
Aladdin).
Avengers: Endgame
arriverà su Digital HD alla fine di questo mese negli USA e, anche
se sembra che sarà una dura per il film dei Russo battere il
risultato di Avatar al box office (anche con la
re-release), i fan
sono comunque ovviamente entusiasti di poter guardare il film di
nuovo a casa.
Per promuovere l’arrivo della
versione digitale del film, è stata rilasciata una nuova featurette
in cui il cast del film racconta la forte emozione che ha
rappresentato girare un film che ha concluso un’avventura decennale
con dei personaggi e un progetto, in compagnia delle stesse
persone.
Avengers:
Endgame tornerà nelle sale il 4 luglio con alcuni
contenuti extra dopo i titoli di coda che presenteranno al pubblico
una scena eliminata, un tributo a Stan Lee (scomparso dopo la fine
delle riprese e protagonista dell’ultimo cameo dell’universo
condiviso) e una piccola anticipazione, o teaser, di Spider-Man: Far
From Home.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Birds of Prey (e Fantabulous
Emancipation of One Harley Quinn) metterà sotto i
riflettori il personaggio interpretato da Margot
Robbie, ma anche altri nuovi volti dell’universo DC COmics
che arrivano al cinema. Tra questi c’è anche Maschera Nera.
Tuttavia ci sono anche personaggi secondari che potrebbero destare
l’interesse del pubblico, come il Dr. Ken, interpretato da
Dana Lee.
Durante un’intervista con Curb Your
Enthusiasm, l’attore ha raccontato qualcosa in più del suo
personaggio, spiegando che ha un legame particolare con Harley e
indirettamente con il Joker, che non sappiamo ancora se apparirà o
meno nel film.
“Interpreto un personaggio di
nome Doc – ha spiegato Lee durante un’intervista con Your
Entertainment Corner – Possiedo questo piccolo ristorante e ci
abito proprio sopra. Ogni volta che Harley Quinn si mette nei guai
con il Joker, lei viene a stare con me. E io sono per lei, come
afferma lei stessa, una specie di nonno, quel nonno di Taiwan che
non ha mai avuto!”
Anche se non è chiaro quanto esteso
sia il ruolo di Doc nel film, sembra che possa avere un ruolo
chiave nella storia di Harley Quinn, dato che le foto dal set
trapelate in rete hanno lasciato intuire che la svampita e un po’
folle spalla di Joker troverà la sua via lontano dal Principe del
Crimine.
Birds of
Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley
Quinn) arriverà nelle sale il 7
febbraio 2020. Nel cast Margot
Robbie, che riprenderà il ruolo
di Harley Quinn, Mary Elizabeth
Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente
Cacciatrice e Black Canary), Rosie
Perez (Renee Montoya), Ella Jay
Basco (Cassandra Cain) e Ewan
McGregor (Maschera Nera).
La prima sinossi del film
riporta:
Dopo essersi separata da Joker,
Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee
Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra
Cain da un malvagio signore del crimine.
Prima che Gal
Gadot venisse scelta per interpretare Wonder
Woman, la Warner Bros era aperta a diverse
interpretazioni del personaggio DC Comics, per il suo esordio al
cinema. Trai tanti registi a discutere del personaggio e della
possibilità di adattarlo per il grande schermo c’è stato anche
Nicolas Winding Refn, regista di
Drive e di The Neon
Demon.
Refn, da poco su Amazon Prime Video con la sua serie
Too Old to Die Young, ha raccontato di aver
presentato alla Warner Bros il suo progetto per il personaggio di
Diana, proponendo coe protagonista la giunonica Christina
Hendrick, nota per Mad Men e che aveva
già lavorato con lui in Drive.
Durante la promozione della sua
serie Amazon, il regista è tornato sull’argomento, durante una
intervista con Collider, spiegando che
tutto quello che gli è stato proposto da Warner e DC non è mai
riuscito ad incontrare il suo interesse tanto da imbarcarsi in
un’avventura del genere.
“Adoro Hollywood. Adoro il
glamour e lo sfarzo. Amo la vanità, amo l’ego, mi concedo tutto
questo – ha spiegato Refn – ma l’approccio e le offerte
che mi sono pervenute non mi hanno mai fatto pensare che fossi la
persona giusta a realizzarle. Non significa che non succederà.
Voglio dire, mi piacerebbe fare uno di quei film tratti dai
fumetti, magari con Batgirl.
È come se molta gente fosse
ossessionata da questa idea. Se un progetto così dovesse arrivare,
lo farei solo a patto di poter realizzare la mia versione e
apportare il mio contributo. Altrimenti posso fare altre
cose.”
Al momento il progetto di
Batgirl alla Warner è fermo. La sceneggiatrice del
film è Christina Hodson, che ha firmato anche
Bumblebee, e che sta attualmente lavorando allo
script, dopo che Joss Whedonha abbandonato il
progetto nel 2017.
Toy Story 4 conquista il box office
italiano, seguito da Arrivederci Professore e
Nureyev – The White Crow. L’ultimo fine
settimana di giugno chiude un mese piuttosto positivo considerando
il periodo, grazie soprattutto alle nuove uscite.
Così Toy Story 4 apre in testa con 2
milioni di euro incassati in cinque giorni in 815 sale, registrando
una media per sala pari a 2400 euro. Il risultato è al di sotto di
Toy Story 3, ma comunque incoraggiante. Arrivederci Professore scende al
secondo posto con 263.000 euro con cui totalizza 974.000 euro alla
sua seconda settimana di programmazione.
Nureyev – The White
Crow debutta sul terzo gradino del podio con 235.000
euro incassati in 260 sale a disposizione. Aladdin arriva a quota 14,8 milioni con altri
173.000 euro incassati alla sua quinta settimana in sala, mentre
Pets 2 – Vita da animali giunge a 3,1
milioni totali con altri 172.000 euro.
Esordio non molto incoraggiante per
La Mia Vita con John F. Donovan, che
incassa 126.000 euro in 249 sale disponibili. Segue la new entry
Wolf Call – Minaccia in alto mare
(118.000 euro) e X-Men: Dark Phoenix che raccoglie
altri 116.000 euro per un totale di 2,4 milioni. In coda alla top10
troviamo La bambola assassina (107.000
euro) e Il Traditore (68.000 euro), giunti
rispettivamente a 585.000 euro e 4,3 milioni complessivi.
È ambientato a Roma, più
precisamente nelle estreme periferie di Torre Angela e Torre Maura,
My Tyson, il cortometraggio documentario vincitore
del Premio Villanova Monteleone, che ormai per il
settimo anno consecutivo premia il miglior documentario italiano
all’interno del Sardinia Film Festival.
Il film, distribuito da Zen Movies,
racconta la vita quotidiana di Alaoma Tyson, il
campione italiano di boxe dei pesi Youth. Mentre si allena per il
prossimo incontro, sua madre Patience racconta la storia della
famiglia, dal viaggio migratorio alle difficoltà economiche
incontrate in Italia. Rievocando il passato, Patience tesse il
futuro di Tyson, il cui nome sembra predestinato ad essere un
combattente.
Il premio è stato assegnato da una
giuria di assoluta eccellenza, composta dai registi
Antonietta De Lillo e Gianfranco Pannone e dalla
produttrice Marina Piperno, prima donna a
ricoprire il ruolo di produttrice cinematografica negli anni
Sessanta.
“Abbiamo avuto l’opportunità di
vedere documentari che restituiscono frammenti del nostro complesso
paese, e tra questi abbiamo scelto un documentario che mette a
confronto due destini e due generazioni, quelli di una madre e di
un figlio, che ha in sé una forza drammaturgica anche grazie a una
grammatica cinematografica curata ed elegante. Una narrazione che
restituisce speranza e riscatto in un momento assai delicato nel
processo di accoglienza dell’altro” – questa la motivazione
espressa dai tre giurati. Antonietta De Lillo ha tenuto a
precisare, al momento della consegna, quanto sia stata ardua la
scelta tra lavori ben realizzati e di diverso argomento, ma tutti
interessanti nell’evidenziare peculiari realtà del nostro paese e
non solo.
“Ringrazio il Sardinia Film Festival
e la giuria per questo premio. Riceverlo da professionisti del
vostro calibro è un onore ancora maggiore”, ha dichiarato il
giovane regista romano Claudio Casale alla
consegna della targa. “Il documentario è qualcosa che tu inizi a
girare e poi non sai dove andrai a finire, soprattutto quando ti
tuffi nella vita di qualcun altro come ho fatto io. La storia di
‘My Tyson’ è un racconto intergenerazionale. Nel raccontare la
seconda generazione, di italiani nati da genitori stranieri,
abbiamo provato a metterlo in relazione con la generazione
d’arrivo. Abbiamo provato a cercare di capire dove sta andando
questa Italia multiculturale di cui tanto si parla; a volte è vista
come una risorsa, altre come una minaccia, ma la realtà è che è già
qui. Nelle periferie soprattutto, che sono sia per opportunità che
per mancanza di risorse, la trincea di ogni comunità, si possono
vedere questi fenomeni. Per questo Alahoma Tyson, campione italiano
dei pesi medi Youth, cresciuto a Torre Angela, ci ha dato i suoi
quadri di vita quotidiana di adolescente romano, rapportandolo alle
memorie di sua madre riguardo le sue origini, il viaggio
migratorio, la sua difficoltà di adattarsi in Italia e la sua
volontà di integrazione che, come storicamente abbiamo visto anche
noi italiani quando siamo emigrati all’estero, si compie in più di
una generazione”.
Claudio Casale ha inoltre voluto
dedicare il suo premio a qualcuno di davvero speciale: “Dedico
sentitamente questo premio a Carola Rakete di Sea
Watch, per l’azione che ha compiuto. La Capitana
rappresenta un simbolo di cosa può essere fatto, al di là di come
la si pensi e al di là delle leggi italiane. C’è una presa di
posizione e c’è una presa di responsabilità per un fenomeno, che è
quello migratorio, che sta accadendo e che nessuno vorrebbe. Non lo
vorrebbero le persone che partono e nemmeno le persone che
accolgono, ma è un fenomeno che esiste, davanti al quale si deve
fare una scelta. Personalmente credo che la figura del regista
documentarista sia quella di uno che la realtà la segue e al
massimo cerca di portare l’attenzione per pochi minuti su qualcosa.
Carola e le persone come lei fanno molto di più: si attivano,
mettono la propria vita, la posizione sociale e legale in gioco per
cercare di salvare vite umane. La storia darà ragione a Carola
Rakete, a Mediterranea, a Sea Watch”.
Claudio Casale nasce a Roma, dove si
laurea in Economia Aziendale. Vive per anni in India e Sud-Est
Asiatico, dove sviluppa la sua passione per il documentario.
Tornato in Italia gira “Buio in sala”, web-documentario di
analisi sulle sale cinematografiche dismesse, e “Piccolo mondo
cane”, documentario sulla precarietà. Nel 2018 realizza
“My Tyson”, con il contributo del MiBAC, che viene
presentato in anteprima mondiale alla 75° Mostra del Cinema Venezia
nella sezione MigrArti, vincendo il premio per il Miglior
Documentario. Come regista concentra la sua ricerca sul docufilm,
con l’obiettivo di raccontare storie vere emozionanti utilizzando
immagini forti e un linguaggio cinematografico. Per raggiungere
questo, trascorre diversi mesi ricercando e osservando i soggetti
prima di girare una singola inquadratura. Nel 2019 “My Tyson”
riceve il premio Villanova Monteleone per il miglior documentario
italiano alla XIV edizione del Sardinia Film Festival.
La giuria ha anche assegnato una
menzione speciale a “Retour au Village”, di Flora
Presenti, “Perché affronta un tema importante, quello dello
spopolamento dei paesi rurali, che ci riguarda tutti. Corsica,
Sardegna, Europa”.
Il Sardinia Film Festival si sposta
ora a Bosa per la sezione dedicata al cinema d’animazione, nelle
giornate del 1 e 2 luglio, e quindi ad Alghero, dal 3 al 7
luglio.
Seconda giornata della
diciassettesima edizione dell’Ischia Film Festival
ed è la serata di Michele Placido che ha ricevuto
il Premio alla carriera, consegnato dalle mani del fondatore del
festival Michelangelo Messina e del co-direttore
artistico Boris Sollazzo.
L’attore e regista ha presentato
all’Ischia Film Festival 2019 (29 giugno – 6 luglio), Stupor Mundi,
il film tratto dal suo spettacolo su Federico II di Svevia,
accompagnato dal produttore Oscar di Montigny.
“Federico II mi ha affascinato
perchè aveva un grande umanità. Pensava all’uomo indipendentemente
dall’essere occidentali, ebrei, mussulmani. Oggi è diverso, ci
sono le fazioni, ragione e torto,e se ci dividiamo non si va
avanti. Ognuno deve fare la sua parte. Ad accogliere quella nave
doveva esserci la Merkel, l’Europa, così Salvini sarebbe rimasto
spiazzato”.
L’attore e regista ha anche
annunciato in anteprima il suo nuovo progetto, un film che
accarezzava da tempo. “Farò finalmente il film su Caravaggio.
Abbiamo chiuso la co-produzione con la Francia e inizieremo a
girare entro la fine dell’anno. Nonostante tutto, Caravaggio è un
artista ancora non sufficientemente conosciuto. Nasce
artisticamente nella scuola lombarda, arriva a Roma per mettere in
scena la Bibbia e il Vangelo, ma lo fa usando come modelli poveri e
puttane, facendoli santi. Questa è stata la sua vera grandezza.
Muore assassinato su una spiaggia, come Pier Paolo Pasolini, altro
grande artista contro. Alla fine chi vuole cambiare le cose ci
rimette sempre le penne”.
La serata nelle “sale” del Castello
Aragonese è proseguita con Agostino Ferrente che ha presentato il
suo Selfie, un film “che sta avendo un successo straordinario in
tutto il mondo. La storia di questi due ragazzi è universale, fare
film per farli stare chiusi dentro I confini di una città non è il
modo di raccontare delle storie che sono di tutti. E sono felice di
essere qui con Selfie, perché l’Ischia Film Festival è diventato in
questi ultimi anni un evento importantissimo per il cinema”.
Un festival che non dimentica quanto
importante sia anche la leggerezza, quella per esempio di Modalità
aereo, la commedia di Fausto Brizzi presentata al festival dai
protagonisti Lillo e Violante Placido. Un film che “fa ridere di
cuore, ma anche dare spunti di riflessione” a detto Lillo, che ha
ricordato di avere letto il copione per la prima volta proprio
durante la scorsa edizione dell’Ischia Film Festival. “Mi colpì
subito, mi ha ricordato le commedie italiane degli anni Ottanta,
che sapevano raccontare vicissitudini varie trasformandole in
risate”. Violante Placido ha invece sottolineato il piacere di
interpretare Linda, “una donna forte, che non ha bisogno di
chiedere e sa gestire le situazioni. È stato bello tornare al
cinema con un ruolo così”.
Dwayne Johnson, Jack Black,
Kevin Hart e Karen Gillan di nuovo
protagonisti nel primo trailer italiano di Jumanji: The
Next Level. A due anni dall’uscita nelle sale di
Jumanji: Benvenuti nella Giungla, reduce da uno
straordinario successo al box office italiano e internazionale, i
protagonisti del film si imbattono di nuovo nel celebre gioco
apparso per la prima volta sul grande schermo nell’iconico film del
1995 con protagonista Robin Williams.
Diretto ancora una volta da Jake
Kasdan, Jumanji: The Next Level arriva nelle sale a
gennaio distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.
Completano il cast Danny Glover, Danny DeVito e Nick Jonas, che
torna ad interpretare il ruolo di Jefferson “Idrovolante”
McDonough,.
Sinossi: In
Jumanji: The Next Level la gang è tornata ma il gioco è
cambiato. Rientrati in Jumanji per salvare uno dei loro, i
giocatori scoprono che nulla è come avevano previsto. Per
sopravvivere al gioco più pericoloso del mondo i protagonisti
dovranno affrontare zone sconosciute e inesplorate: dagli aridi
deserti fino alle montagne innevate.
Netflix diffonde le prime immagini
dei protagonisti dell’attesissima serie originale The
Witcher: Geralt (Henry Cavill),
Yennefer (Anya Cholatra) e Ciri (Freya
Allan).
Con le prime immagini del cast,
vengono diffusi oggi anche il logo della serie e il teaser
poster.
SINOSSI
The Witcher, serie fantasy basata
sull’omonima saga bestseller, è il racconto epico di una famiglia e
del suo destino. Geralt di Rivia, un solitario cacciatore di
mostri, lotta per trovare il proprio posto in un mondo in cui le
persone spesso si dimostrano più malvagie delle bestie. Il suo
destino si intreccerà poi con quello di una potente strega e una
giovane principessa con un pericoloso segreto. I tre si
ritroveranno ad attraversare insieme un mondo sempre più
instabile.
CAST:
Henry Cavill (Mission Impossible –
Fallout, Justice League) – Geralt di Rivia
Anya Chalotra (The ABC Murders,
Wanderlust) – Yennefer
Freya Allan (The War of the Worlds, Into
The Badlands) – Ciri
Dopo aver passato in rassegna le
scene d’apertura più
importanti e memorabili del MCU, stavolta ci
concentriamo sulle sequenze che hanno chiuso meglio di altre i film
dell’universo condiviso.
Dall’iconica frase di Tony Stark
allo schiocco di Thanos, ecco 10 finali che ricorderemo a
lungo:
1Spider-Man: Homecoming
Nelle due precedenti versioni
cinematografiche di Spider-Man zia May non viene
mai a conoscenza della doppia identità di Peter Parker (solo Mary
Jane e Harry Osborn riuscirono a scoprirla), mentre nel MCU questa
svolta narrativa diventa il modo migliore – oltre che divertente –
per cambiare le carte in tavola.
Sul finale di
Homecoming infatti vediamo Peter che sta provando
il nuovo costume donatogli da Tony Stark e alle sue spalle zia May.
“What the fu***!?“, esclama Marisa Tomei
prima dei titoli di coda.
Torniamo a parlare di Avengers:
Endgame (che prossimamente tornerà nelle nostre sale
con un’edizione speciale) e di uno dei misteri che fa ancora
discutere a più di due mesi dall’uscita: la creazione di timeline
alternative provocata dai continui viaggi nel tempo dei personaggi
ma soprattutto dall’ultima impresa di Captain
America, che torna nel passato per restituire le gemme
dell’infinito e in una di queste realtà si riunisce con l’amore
della sua vita, Peggy Carter.
Della nuova linea temporale di Cap
hanno parlato nel dettaglio i fratelli Russo, riallacciandosi al
discorso espresso settimane fa su Steve che ora vive in una realtà
alternativa e della possibilità che sia lui il marito di Peggy
nominato in The Winter Soldier, offrendo però una
prospettiva ancora più precisa di quanto visto al cinema:
“Il modo in cui questo scenario
potrebbe funzionare è con Captain America che torna dai viaggi nel
tempo creando una realtà ramificata. Contemporaneamente esisterebbe
in quella realtà ramificata un secondo Captain America rimasto
congelato nel ghiaccio. […]
[…] Peggy capisce che Steve è
morto perché Cap torna in un punto della timeline in cui nessuno sa
che è ancora vivo, congelato nel ghiaccio. C’è però qualcosa in più
da raccontare:il fatto che se creasse una realtà
ramificata, Steve dovrebbe usare una particella Pym per tornare a
questa realtà e consegnare quello scudo“.
Il mistero diventa ancora più
complesso e le parole dei
Russo sul possibile ritorno al cinema del personaggio non
fanno che aumentare le aspettative…
Avengers:
Endgame tornerà nelle sale il 4 luglio con alcuni
contenuti extra dopo i titoli di coda che presenteranno al pubblico
una scena eliminata, un tributo a Stan Lee (scomparso dopo la fine
delle riprese e protagonista dell’ultimo cameo dell’universo
condiviso) e una piccola anticipazione, o teaser, di Spider-Man: Far
From Home.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Il regista Neill
Blomkamp ha offerto ai fan un aggiornamento sul progetto
di RoboCop Returns, promettendo addirittura il
ritorno dell’originale costume del personaggio. Diretto da
Paul Verhoeven, l’originale
RoboCop ha disegnato una nuova strada per il
genere di azione e sci-fi, alla fine degli anni ’80, quando è
arrivato al cinema.
Interpretato da Peter
Weller, RoboCop racconta la storia futuristica
dell’ufficiale Alex J. Murphy (Weller), un agente
di polizia trasferito nella parte più pericolosa di una Detroit
deturpata dal crimine, dove viene aggredito e lasciato morire dal
boss della criminalità Clarence Boddicker (Kurtwood
Smith). Successivamente rianimato dalla mega-corporazione
di Omni Consumer Products, Murphy viene
trasformato nel cyborg noto come RoboCop.
Il film ha dato origine ad un paio
di sequel minori e un reboot in cui il protagonista era
interpretato da Joel Kinnaman, nel 2014. Poco
dopo, è stato annunciato che Blomkamp stava
lavorando a un sequel diretto del primo film. Basato su una bozza
inutilizzata di RoboCop 2 scritta da
Michael Miner e Ed Neumeier, e
riscritta da Justin Rhodes (Terminator:
Destino Oscuro). Secondo quanto dichiarato fino a questo
momento, il film di Blomkamp avrà un rating R.
Stando a quanto si legge sul suo
account Twitter personale, Blomkamp ha risposto a una richiesta di
aggiornamento da parte di Nicholas Whitcomb di HN
Entertainment in merito al film. Blomkamp ha risposto che “la
sceneggiatura è stata scritta” e che “sta andando bene”. Ha anche
ribadito che per il suo sequel è come se lo stesso Paul
Verhoeven fosse tornato nella sedia del regista. In
seguito a quel particolare commento, Blomkamp ha insistito sul
fatto che il protagonista indosserà proprio il costume originale
come lo abbiamo visto addosso a Weller.
Ovviamente Blomkamp deve ancora
dimostrare molto al cinema, prima di paragonare la sua regia alla
versatilità e all’efficacia di Verhoeven, tuttavia
il regista ha sviluppato una certa familiarità con il genere di
fantascienza, a partire dal tanto lodato District
9.
Una delle scene più emozionanti del
primo trailer di Star Wars: L’ascesa di
Skywalker ha visto il caloroso abbraccio tra Rey e la
Principessa Leia, quindi possiamo immaginare che i due personaggi
si ritroveranno dopo gli eventi di Episodio VII e
che il film sarà il degno omaggio alla memoria di Carrie
Fisher, scomparsa prima dell’inizio delle riprese.
Quel momento è stato ricordato da
Daisy
Ridley in un’intervista con Vulture, e al contrario
delle aspettative, descritto come una delle parentesi più
divertenti sul set insieme alla Fisher:
“In realtà Carrie mi stava
sussurrando all’orecchio: “Questo è un fottuto lungo abbraccio.” Io
cercavo di rimanere serie e di recitare la mia parte, ma dentro di
me pensavo “Oddio Carrie!”. D’altronde non ci era stato detto cosa
avremmo dovuto fare durante il ciak…“
Risate e aneddoti a parte, è bello
pensare che in qualche modo Episodio IX abbia riprodotto la stessa
scena vista sul finale de Il Risveglio della Forza, e proprio a
riguardo si è espressa l’attrice britannica:
“Ricordo perfettamente quel
momento e non è così lontano da ciò che vedrete nel nuovo film. È
triste ripensarci alla luce della morte di Carrie, motivo per cui
vederlo mi commuove ogni volta. Ed è una cosa strana da fare,
quando riporti in vita qualcuno che non è più tra noi…“
Vi ricordiamo che Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia
del franchise diretto da J.J. Abrams,
arriverà nelle sale a dicembre 2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star
Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo
disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams
– Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli
Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra
attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica.
Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo
trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia
in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato
insieme per Episodio VII.”
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, le teorie sul significato del titolo
Arriva dal
The Hollywood Reporter la notizia che
Netflix è in trattative per produrre una serie tv
adattamento del noto fumetto culto di Neil Gaiman,
The
Sandman.
Il sito rivela che
Netflix ha firmato un enorme accordo finanziario
con la Warner Bros. Television per adattare la
serie della VERTIGO, marcio della DC COMICS.
Secondo le prime indiscrezioni il prodotto sarà la serie TV più
costosa mai tentata dalla DC Entertainment.
Allan Heinberg (Wonder
Woman, The Catch, Grey’s Anatomy) scriverà l’adattamento e
servirà come showrunner di The
Sandman. Al momento non c’è un conteggio degli episodi
mentre Gaiman (American Gods, Good Omens) sarà
produttore esecutivo insieme a David S. Goyer
(Krypton, Constantine, Demoni di Da Vinci, Fondazione Isaac
Asimov).
The
Sandman è un racconto di orrore, fantasy e mitologia
di Neil Gaiman e segue Morpheus, il Signore dei Sogni, e
l’Infinito, il potente gruppo di fratelli che include Destiny,
Death, Destruction, Despair, Desire and Delirium (così come
Dream).
Le fonti dicono che la Warner, ha
portato l’adattamento di Sandman a più players inclusa la HBO.
Sandman(The
Sandman) è una serie a fumetti scritta da Neil
Gaiman e pubblicata dalla DC Comics negli Stati Uniti d’America tra
il 1989 e il 1996 incentrata su una nuova versione di un
personaggio dei fumetti della DC del periodo Golden Age. Negli anni
ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti ed è ritenuta una delle
migliori saghe a fumetti di sempre: il Los Angeles Times la
definisce «La più grande saga epica nella storia dei fumetti.» e
Stephen King, nell’introduzione a uno dei volumi che ne raccolgono
le storie, le definisce: «Storie grandiose e noi tutti siamo
fortunati a possederle.» mentre la rivista Entertainment Weekly la
pone al 46º posto nella classifica delle 100 migliori opere
letterarie dal 1983 al 2008 e al quinto fra le sole graphic novel.
Alla serie viene riconosciuta una elevata qualità dei testi e delle
trame che la avvicinano alla letteratura con elementi di filosofia,
storia e mitologia e rappresenta un caso raro di commistione di
vari generi narrativi.
Universal Pictures
ha diffuso le prime immagini ufficiali dal set di Bond
25, il prossimo film dell’agente 007 con protagonista
Daniel Craig. Il film è diretto da Cary
Joji Fukunaga, prodotto da Micheal G. Wilson e
Barbara Broccoli, e vede protagonisti accanto a Craig,
Léa Seydoux,
Ralph Fiennes e Rami Malek.
Di seguito ecco le immagini in cui
compare Daniel Craig:
1 di 4
Bond ha abbandonato gli impegni in
prima linea e si gode una tranquilla vita in Giamaica. La sua pace
ha vita breve dopo che il vecchio amico Felix Leiter della CIA si
palesa con una richiesta d’aiuto. La missione ha l’obiettivo di
recuperare uno scienziato rapito e si rivela molto più complessa di
quanto atteso: Bond sarà messo alla prova da un misterioso nemico
dotato di una nuova arma tecnologica.
Una
delle domande con cui ci lasciava Avengers:
Endgame riguarda il destino di Gamora
e del suo possibile ritorno in Guardiani della
Galassia Vol.3, lei che – a differenza degli altri
personaggi – non viene “resuscitata” dallo schiocco di Hulk, ma
torna in scena grazie ai viaggi nel tempo nella sua versione
passata durante la battaglia finale con i Vendicatori.Ovviamente è una Gamora più giovane rispetto a
quella incontrata in Guardiani della Galassia Vol.1, dunque il
“nuovo” personaggio è in realtà quello di nove anni fa e non si è
ancora innamorata di Peter Quill.
Sul
finale di Endgame poi vediamo
Star-Lord interagire con lei, oltre al fatto che sul Benatar
compare la schermata “searching” con la sua immagine.
Possibile allora che sia ancora viva e che sia fuggita da qualche
parte? Oppure lo schiocco di Tony Stark l’ha spazzata via insieme
agli altri?
Sull’argomento ancora top secret si
è sbottonata Zoe
Saldana nel corso di un panel dell’ACE Comic Con
tenutosi questo weekend a Seattle, senza svelare alcun dettaglio
sulla decisione che secondo l’attrice “spetta ai Marvel Studios“:
“Tutto dipende da ciò che la
Marvel e James Gunn desiderano fare con i Guardiani della Galassia
e con il futuro di Gamora. C’è una parte di me che vuole che torni
indietro, trovando la strada per tornare dai compagni, ma c’è anche
una parte di me che vuole esplorare una Gamora cattiva, visto che
viene considerata l’assassina più letale dell’universo…Vorrei
capire cosa significa e cosa comporta quell’ira perché mi darebbe
solo degli strati su cui lavorare.“
Calato il sipario sulla Fase 3 del
MCU (che tecnicamente terminerà con Spider-Man: Far
From Home a Luglio), è tempo di guardare avanti e
ragionare su quali titoli andranno a comporre la quarta fase
dell’universo condiviso. Già confermati il film sugli
Eterni, il prequel standalone su Vedova
Nera (con il ritorno di Scarlett
Johansson), i sequel di BlackPanther e Doctor Strange, il
capitolo dedicato a Shang-Chi (primo
supereroe asiatico del franchise) e infine, Guardiani della
Galassia Vol.3.
Proprio su quest’ultimo progetto
sappiamo pochissimo, e lo scorso marzo si era detto che la
produzione non sarebbe iniziata prima del 2021. Tuttavia un report
dell’Hollywood Reporter fa sapere che le riprese potrebbero essere
state anticipate addirittura al 2020 (ma non è chiaro a quale mese
ci si riferisca). È possibile inoltre che la data di uscita del
film venga fissata alla fine del 2020, dunque sembra che i fan
dovranno attendere meno tempo del previsto per rivedere i propri
eroi sul grande schermo.
Ovviamente nei mesi che precedono
l’inizio dei lavori con i Marvel Studios James
Gunn si occuperà della regia di The Suicide
Squad, reboot che rilancia le sorti della squadra di
supercriminali del DC
Extended Universe. Qui invece le riprese dovrebbero partire a
settembre 2019, con una release prevista per agosto 2021.
Lo scorso anno era stato Variety a riportare che
Michael Keaton avrebbe interpretato ancora una
volta Avvoltoio in Spider-Man: Far
From Home, e dato il finale di
Homecoming, non era difficile ipotizzare il
ritorno del personaggio con nuovi obiettivi e un possibile legame
con Mysterio, ma a quanto pare la notizia è stata
presto smentita dal regista del film Jon Watts in
una recente intervista.
Purtroppo integrare la storyline di
Adrian Toomes, che avevamo lasciato sul finale di
Homecoming in prigione insieme a Mac Gargan, aka
Scorpione nei fumetti, con la trama del sequel è risultato poco
organico non coerente con l’arco narrativo di Peter Parker:
“Non abbiamo mai trovato il
momento giusto per fare qualcosa del genere“, ha spiegato
Watts, “Ogni soluzione dovrebbe essere giusta per la storia e
non solo per un cameo, ma mi piace l’idea che entrambi i personaggi
siano ancora là fuori da qualche parte nell’universo. E mi piace
l’idea che mentre andiamo avanti con questi film, stiamo costruendo
un mondo ricchissimo da cui possiamo continuamente
attingere.“
Vi ricordiamo che nella scena mid credits di
Homecoming Mac Gargan incontrava Adrian Toomes in
prigione, e chiedeva al detenuto se conoscesse l’identità segreta
di Spider-Man, presunto colpevole dell’incidente dello Staten Island Ferry che l’aveva sfigurato in
volto. Ansioso di vendicarsi, Gargan sostiene di aver trovato
alcune persone con lo stesso obiettivo (forse i futuri Sinistri
Sei?).
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Come annunciato nei giorni scorsi,
arriverà anche nelle sale italiane (il 4 luglio) la “nuova”
versione di Avengers:
Endgame con alcuni contenuti extra dopo i titoli di
coda che presenteranno al pubblico una scena eliminata, un tributo
a Stan Lee (scomparso dopo la fine delle riprese e protagonista
dell’ultimo cameo dell’universo condiviso) e una piccola
anticipazione, o teaser, di Spider-Man: Far
From Home.
Ma andiamo nel dettaglio e scopriamo cosa vedremo esattamente
nella re-release:
1Un’anticipazione di Spider-Man: Far
From Home
L’ultimo contenuto extra è una vera e propria
anticipazione del film che chiuderà la Fase 3, Spider-Man: Far
From Home (nelle nostre sale dal 10
luglio).
Sappiamo che il film è strettamente legato a
Avengers: Endgame, sia dal punto di vista
narrativo che sentimentale, e sarà interessante scoprire in che
modo gli eventi del precedente influenzeranno le azioni di Peter
Parker.
Per
ora possiamo dirvi che la scena in questione è ambientata in una
città messicana devastata da un ciclone (che in realtà è uno degli
Elementali) dove
Nick Fury e Maria Hill stanno
cercando di rimediare in compagnia di
Mysterio.
Terza serata dell’Ischia
Film Festival 2019, in programma fino a sabato 6 luglio al
Castello Aragonese. La famiglia Placido, protagonista della seconda
serata, si congeda dall’isola, dove arriva invece la banda di
Non ci resta che il crimine, formazione che comprende
il regista Massimiliano Bruno, la protagonista Ilenia Pastorelli e
lo sceneggiatore Nicola Guaglianone. Saranno loro a presentare al
pubblico una delle commedie di maggiore successo dell’anno.
Fiore gemello di
Laura Luchetti è invece senza dubbio uno degli esordi più
apprezzati degli ultimi anni. La regista ne racconterà la genesi
insieme a uno dei protagonisti, Giorgio Colangeli.
Nella sezione Best of c’è anche
Wilma Labate che accompagna il suo Arrivederci
Saigon, e parlando di saluti, Maria Di Razza presenta il
suo pluripremiato cortometraggio Goodbye, Marilyn,
che vede anche la partecipazione di Gianni Canova.
Ma questo lunedì 1° luglio è anche
la sera in cui si celebra il grande Maestro Bernardo
Bertolucci, con una proiezione speciale di Ultimo
tango a Parigi, introdotta da un commento critico di
Augusto Sainati, docente di Storia e critica del cinema
all’Università Suor Orsola Benincasa.
A seguire, la lista degli ospiti e
il programma integrale di domenica 30 giugno.
Ospiti:
Massimiliano Bruno, Ilenia
Pastorelli, Nicola Guaglianone, Laura Luchetti, Giorgio
Colangeli,
Programma Lunedì 1
Luglio
Piazza d’Armi
Ore 20:45 “Parliamo di Cinema” con Max Bruno, Ilenia
Pastorelli e Nicola Guaglianone
Ore 21:15 Non ci resta che il crimine di Max
Bruno
Ore 22:55 “Parliamo di Cinema” con Wilma
Labate
Ore 23:10 Arrivederci Saigon di Wilma
Labate
Cattedrale
dell’Assunta
Ore 20:45 “Parliamo di Cinema” con Laura Luchetti e
Giorgio Colangeli
Ore 21:00 Fiore Gemello di Laura Luchetti
Ore 22:35 “Parliamo di Cinema” con Giovanni Pompili
e Kenneth Mercken
Ore 22:45 Coureur di Kenneth Mercken
Casa del Sole
Ore 20:45 “Parliamo di Cinema” con Mario
Brenta
Ore 21:00 Il sorriso del gattodi Mario
Brenta, Karine de Villers
Ore 22:00 “Parliamo di Cinema” con Eleonora
Mastropietro
Ore 22:15 Storia dal quidi Eleonora
Mastropietro e Daniele Ietri
Carcere
Borbonico
Ore 20:45 “Parliamo di Cinema” con Gianni
Canova e Maria di Razza
Ore 21:00 Goodbye Marilyn di Maria
Di Razza
Ore 21:15 Quelle brutte cose di
Loris Giuseppe Nese
Ore 21:25 “Parliamo di Cinema” con Augusto
Sainati
Ore 21:45 Ultimo tango a Parigi di
Bernardo Bertolucci
Terrazza degli
Ulivi
Ore 21:00 Aleppo: The silence of the
wardi Amir Osanlou
Ore 21:30 Difficult peopledi Sohil
Vaidya
Ore 21:50 “Parliamo di Cinema” con Arjun Talwar e
Bigna Tomschin
Ore 22:00 A donkey called Geronimodi
Arjun Talwar e Bigna Tomschin
Ore
23:20 Summa di Andrei Kutsila
La diciassettesima edizione dell’Ischia Film Festival si terrà
dal 29 giugno al 6 luglio 2019, realizzato con il contributo del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale
Cinema, della Regione Campania, del Comune d’Ischia, e con il
sostegno di Campari, BPER Banca, Artisti 7607 e Mini.
L’idea originale della Warner Bros.
per l’arrivo di Shazam! al
cinema prevedeva l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi,
Black
Adam, soluzione poi esclusa dalla sceneggiatura con
l’intento di dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. Ma come annunciato nei mesi scorsi, i
piani per portare al cinema uno standalone con Dwayne
Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film
dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns
dei primi anni Duemila.
Il 16 luglio invece sarà
disponibile l’edizione homevideo di Shazam! nella quale troveremo
diversi contenuti extra, tra cui le scene eliminate dal montaggio,
e una di queste sembrerebbe anticipare proprio il futuro del
franchise riferendosi con un piccolo dettaglio a Black Adam.
Va ricordato che nei fumetti il
personaggio è stato il primo Campione del Mago (dopo sarebbe
arrivato Billy Batson) e il film con Zachary Levi aveva accennato
alle origini, e la clip ne è una dimostrazione. Nel consiglio dei
campioni c’è ancora una sedia vacante: sarà quella riservata al
supereroe?
Nel frattempo la New Line Cinema si
trova attualmente in trattativa con Jaume
Collet-Serra (Run all night, The Shallows) per
dirigere il cinecomic che vedrà come protagonista Dwayne
Johnson. Da quanto riportano gli addetti ai lavori, Black
Adam è balzato in cima alle priorità dello studio dopo il successo
al botteghino di Shazam! e
la notizia dell’ingresso di Johnson nel mondo dei supereroi.
“Questo progetto ha comportato
dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due
origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e
la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black
Adam.” aveva raccontato l’attore in un video. “Questo
personaggio è un antieroe, o villain, e non vedo l’ora di
interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è nel mio DNA da
oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un anno e non
potrei essere più eccitato all’idea“.
Shazam! è
uscito nelle sale lo scorso 3 aprile. Nel
cast Zachary Levi, Asher Angel, Mark Strong, Jack
Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian Chen, Jovan Armand,
Cooper Andrews, Marta Milans, Djimon Hounsou.
La Sinossi: Abbiamo tutti
un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per
tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola
parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si
trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago.
Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte
nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi
adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a
raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti
delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma
dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le
forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus
Sivana.
Andy Park, concept
artist dei Marvel Studios, ha diffuso
tramite il suo account Instagram un nuovo concept di
Captain Marvel, in cui compare Brie
Larson che indossa una versione alternativa del costume
dell’eroina che abbiamo visto nel suo film ma anche in
Avengers: Endgame.
Captain Marvel, la
spettacolare avventura che, grazie a ai super poteri della
protagonista Carol Danvers, ha elettrizzato e ispirato il pubblico
di tutto il mondo superando il miliardo di dollari al box office
globale è disponibile sulle piattaforme digitali
(Itunes,GooglePlay,Chili,RakuteneTimVision)
enei migliori negozi fisici e online in DVD,
Blu-ray, Blu-ray 4K Ultra-HD e SteelBook Blu-ray 3D.
Moltissimi i contenuti extra che
includono featurette sul percorso di crescita e trasformazione di
Brie Larson (Captain Marvel) e sull’impatto che il suo
personaggio ha avuto sugli spettatori. Non mancheranno focus
sull’influenza di Nicky Fury (Samuel
L. Jackson) all’interno del Marvel Cinematic
Universe, sull’intesa perfetta tra i registi Anna
Boden & Ryan Fleck, il conflitto sempre acceso tra Skrull e Kree e
l’incredibile talento felino del gatto che interpreta Goose.
Imperdibili anche le sei scene tagliate, i commenti dei registi, i
titoli di coda con divertenti sorprese, i bloopers e le creatività
mai viste prima insieme a foto di produzione inedite.
Ecco un nuovo spot di C’era una volta
a… Hollywood, il film di Quentin
Tarantino presentato all’ultimo festival di Cannes e
atteso al cinema a luglio, mentre in Italia arriverà il prossimo 19
settembre.
All’inizio della produzione, si
pensava che il film fosse una cronaca degli omicidi della
Famiglia Manson, che hanno avuto proprio Sharon
tra le vittime più famose, tuttavia, abbiamo poi scoperto che
Tarantino racconterà la storia di una star di una serie tv western
(DiCaprio), vicino di casa della Tate (Robbie).
Nel cast di C’era una volta
a… Hollywood compaiono Leonardo DiCaprio, Brad
Pitt, Margot Robbie, Damian Lewis,
Dakota Fanning, Nicholas Hammond,Emile Hirsch, Luke Perry,
Clifton Collins Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael Madsen. Rumer
Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret
Qualley, Madisen Beaty e Victoria
Pedretti. Infine Damon Herriman sarà
Charles Manson.
The Vampire
Diaries è una delle serie tv che ha contribuito a cambiare
il mondo del piccolo schermo grazie alla sua diffusione in tutto il
mondo e alla sua struttura narrativa. Questa serie, iniziata nel
2009 e conclusa nel 2017, ha avuto un successo inimmaginabile in
tutto il mondo, tanto da dare vita ad una sua costola,
The Originals.
Ecco, allora, dieci cose
da sapere su The Vampire Diaries.
The Vampire Diaries serie
1. La data di fine serie
dipendeva dagli attori. Secondo Julie
Plec, la data di fine serie sarebbe dipesa da Paul Wesley e Ian Somerhalder. L’ideatore della serie ha
dichiarato “Ho finalmente capito che il mio destino in questo show,
creativamente, è legato a Ian Somerhalder e Paul Wesley. Per quanto quei
ragazzi che ora considero come miei amici vogliono continuare a
raccontare la storia, io non me ne andrò per poterlo fare”.
2. La puntata pilota è
stata girata altrove. Il pilot della serie è stato girato
a Vancouver: in seguito, la produzione della serie è stata
trasferita in Georgia a causa degli incentivi di credito fiscale
dello stato. La maggior parte delle riprese si è svolta nella città
di Covington.
3. Ha dato vita ad uno spin
off.The Vampire Diaries ha avuto talmente
successo tanto da dare origine ad una serie che deriva da essa, una
vera e propria costola. Il titolo di questa serie è The Originals, è ambientata a New Orleans e segue le
vicende dell’ibrido Originale Klaus e della sua famiglia.
The Vampire Diaries episodi
4. La sesta stagione ha
episodi particolari. Tutte le puntate di questa stagione
hanno nomi di canzoni anni ’90. Le uniche eccezioni sono gli
episodi Bird In A Guilded Cage, I Never Could Love Like That,
I’ll Wed You in the Golden Summer Time e I’m Thinking Of
You All The While che sono canzoni molto più vecchie degli
anni ’90.
5. Otto stagioni per 171
episodi. La serie ha avuto un enorme successo, tanto da
essersi sviluppata per ben otto stagioni complete, con un totale di
171 episodi, diventando una delle serie più seguite, non solo in
America, ma in tutto il mondo.
The Vampire Diaries streaming
6. È disponibile in
streaming. Grazie alla sua disponibilità online è
possibile vedere o rivedere questa serie. Questa serie famosissima
è presente, infatti, sulla piattaforma di streaming digitale
Prime
Video.
The Vampire Diaries cast
7. Erano stati considerati
altri attori. Prima di confermare il cast che ha dato vita
alla serie, erano stati considerati una serie di attori. Tra i
tanti, si erano considerati Nathaniel Buzolic,
Stephen Amell, James Van Der Beek,
Ashley Tisdale e Neve Campbell.
8. Più attori per un solo
personaggio. Prima di decidere in via definitiva quale
attore avrebbe interpretato il rispettivo personaggio, per il ruolo
Damon erano stati considerati più attori. Tra gli altri, vi erano
Zach Roerig, Michael Trevino e Paul Wesley. Alla fine, il ruolo è andato a
Ian Somerhalder che ha fatto ben due audizioni
prima di essere scritturato.
The Vampire Diaries libro
9. La serie si basa su una
serie di romanzi. Questa serie drammatica e soprannaturale
è stata creata da Julie Plec e Kevin Williamson
e si basa su Il diario del vampiro, una serie di romanzi
scritta da Lisa J. Smith.
10. Tra serie e libro
esistono alcune differenze. Nei libri, Elena Gilbert ha i
capelli biondo intenso e gli occhi azzurri ma, durante le
audizioni, gli autori erano rimasti colpiti da Nina Dobrev e hanno deciso di fare
un’eccezione per la parte. Inoltre, un’altra differenza notevole è
che nei romanzi Elena ha un fratello minore, mentre nella serie ha
una sorella di quattro anni di nome Margaret e zia Jenna si chiama
Judith.
Arrivano nuovi aggiornamenti sul
live action de La
Sirenetta attualmente in sviluppo in casa Disney:
secondo quanto riportato da diverse fonti a Variety,
Melissa McCarthy si troverebbe nelle fasi iniziali
delle trattative per interpretare Ursula, la
strega del mare e acerrima nemica di Tritone che ruba la voce ad
Ariel per conquistare il principe Eric e il Regno.
Il film sarà diretto dal regista di
Il Ritorno di Mary Poppins e Into The
Woods, Rob Marshall, e la nuova versione
includerà sia i brani del classico d’animazione del 1989, sia
canzoni inedite a cui lavoreranno Alan Menken e Lin-Manuel
Miranda.
Mentre si attendono conferme
ufficiali sul casting dei protagonisti, vi ricordiamo che questo
potrebbe segnare il debutto della McCarthy in un vero e proprio
blockbuster per famiglie dopo aver recitato nelle commedie r-rated
Spy, Corpi Da Reato, Le
amiche dellasposa e Can You Ever
Forgive Me?. Grazie a quest’ultimo titolo è riuscita a
ottenere una candidatura all’Oscar come miglior attrice.