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Tra i film preferiti di Michael Mann c’è anche Avatar

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Tra i film preferiti di Michael Mann c’è anche Avatar

L’amore del regista Michael Mann per Avatar di James Cameron è ancora più forte che mai: recentemente il regista ha definito l’epico film di fantascienza del 2009 uno dei suoi quattro film preferiti.

In una recente intervista con Letterboxd, a Michael Mann è stato chiesto di elencare i suoi quattro film preferiti, e tra La corazzata Potemkin del 1925, Giungla d’asfalto del 1950 e 2001: Odissea nello spazio del 1968, Mann ha indicato Avatar come quarto e ultimo film.

Non è la prima volta che Mann elogia il film di James Cameron. Durante il sondaggio di Sight & Sound del 2012, Michael Mann ha indicato Avatar come uno dei suoi 10 film preferiti di sempre, e all’epoca lo ha elogiato.

Sulle fondamenta di un biosistema interamente inventato, Avatar è una brillante sintesi di tropi mitici, con debiti verso Lévi-Strauss e Il ramo d’oro di Frazier. Si innalza perché, semplicemente, ti folgora e ti trasporta“, scrisse Mann all’epoca.

L’ultimo film di Mann è Ferrari, con Adam Driver, Penélope Cruz e Shailene Woodley.

Adam Driver interpreta Enzo Ferrari nel film, mentre Penelope Cruz interpreta sua moglie Laura. Nel film compaiono anche Shailene Woodley nel ruolo di Lina Lardi, Sarah Gadon nel ruolo di Linda Christian, Gabriel Leone nel ruolo di Alfonso de Portago, Jack O’Connell nel ruolo di Peter Collins, Patrick Dempsey nel ruolo di Piero Trauffi e Ben Collins nel ruolo di Stirling Moss.

Ferrari è ambientato nell’estate del 1957. L’ex pilota Ferrari è in crisi. La bancarotta ha messo in ginocchio l’azienda che lui e sua moglie Laura hanno costruito dal nulla dieci anni prima. La loro relazione è messa a dura prova dalla perdita di un figlio e dal riconoscimento di un altro. Ferrari decide così di colmare le varie perdite cui la vita l’ha messo di fronte scommettendo tutto su una gara automobilistica che per 1000 miglia avrebbe percorso tutta l’Italia: la leggendaria Mille Miglia.

Mann dirige il film Ferrari la cui sceneggiatura è firmata da Mann stesso e da Troy Kennedy Martin la sceneggiatura sua e di Troy Kennedy Martin (The Italian Job), basata sul libro di Brock Yates, “Enzo Ferrari – The Man and the Machine“. Mann produce il film con la sua società Moto Pictures insieme a P.J. van Sandwijk e John Lesher, oltre a John Friedberg, Lars Sylvest, Thorsten Schumacher, Gareth West e Thomas Hayslip, con l’importante supporto dei produttori Andrea Iervolino e Monika Bacardi tramite la loro produzione esecutiva ILBE e il supporto del produttore esecutivo Niels Juul.

Rebel Moon: rivelato il numero di quanti spettatori hanno visto la nuova saga Netflix

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Sono stati rivelati i numeri di audience su Netflix di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco, il film space opera di Zack Snyder. Secondo The Hollywood Reporter, il film ha ottenuto 23,9 milioni di visualizzazioni in poco più di tre giorni. Secondo l’agenzia, si tratta di un inizio discreto per il film, che in futuro riceverà un director’s cut vietato ai minori.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco è stato diretto da Snyder da una sceneggiatura scritta insieme a Shay Hatten e Kurt Johnstad, basata su una storia di Snyder e Johnstad. Il film è interpretato da Sofia Boutella nel ruolo di Kora, Ed Skrein nel ruolo dell’Ammiraglio Atticus Noble, Charlie Hunnam nel ruolo di Kai, Michiel Huisman nel ruolo di Gunnar, Djimon Hounsou nel ruolo del Generale, Staz Nair nel ruolo di Tarak, Doona Bae nel ruolo di Nemesis, Ray Fisher nel ruolo di Darrian Bloodaxe e l’esordiente E. Duffy nel ruolo di Milius, mentre il premio Oscar Anthony Hopkins è la voce di un antico cavaliere robot di nome Jimmy.

Nel film l’esercito del tiranno Regent Balisarius minaccia gli abitanti di una colonia pacifica al confine della galassia, che decidono di inviare una giovane donna dal passato misterioso a esplorare pianeti vicini alla ricerca di guerrieri disposti a combattere al loro fianco.

Produzione: Deborah Snyder, Wesley Coller e Zack Snyder per The Stone Quarry; Eric Newman per Grand Electric Produzione esecutiva: Sarah Bowen per Grand Electric. Il lungometraggio segna il ritorno insieme di Newman, Snyder e Stuber. Tra i produttori più prolifici di Netflix, Newman aveva ingaggiato Snyder per la regia del suo L’alba dei morti viventi del 2004, che era stato supervisionato dall’allora vicepresidente di Universal Scott Stuber, oggi Netflix Head of Global Films. Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco è il primo lungometraggio frutto dell’accordo di prelazione tra Netflix e The Stone Quarry Productions, società di produzione fondata da Zack e Deborah Snyder, insieme al socio di produzione Wesley Coller.

Doctor Who: il nuovo teaser anticipa la prima stagione con Ncuti Gatwa

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Dopo la première dell’ultimo speciale natalizio di Doctor Whola BBC ha finalmente pubblicato il primo teaser trailer di Doctor Who per il prossimo capitolo della lunga serie di fantascienza.

Il video offre ai fan un’anteprima di cosa aspettarsi dalla prima stagione completa della star di Barbie Ncuti Gatwa nei panni del nuovo Signore del tempo. Il nuovo contributo mette in risalto le sue prossime avventure con Ruby Sunday di Millie Gibson, che ha incontrato nell’episodio speciale di Natale. Il ritorno della serie è previsto per maggio 2024 su BBC One e Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie di Doctor Who e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Molto tempo fa, alla Vigilia di Natale, un bambino fu abbandonato nella neve. Oggi Ruby Sunday incontra il Dottore, bambini rubati, folletti e forse il segreto della sua nascita.

Doctor Who  è prodotto da Bad Wolf con BBC Studios, per BBC e Disney Branded Television. Tra i produttori esecutivi figurano Davies (scrittore e showrunner), Jane Tranter, Julie Gardner, Joel Collins e Phil Collinson.

Lo scorso lunedì 11 dicembre, Gatwa e Gibson hanno premuto il pulsante per accendere il London Eye con i colori dell’iconico vortice temporale di Doctor Who per celebrarne il debutto. Inoltre, presso il British Film Institute, a Southbank, si è tenuta una proiezione in anteprima mondiale dello speciale natalizio con tanto di Q&A con Gatwa, Gibson e lo showrunner Russell T Davies.

I nuovi episodi di Doctor Who saranno disponibili su Disney+ in tutto il mondo (ad eccezione di Regno Unito e Irlanda).

Box office Christmas edition: Wonka conquista il pubblico natalizio

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Nel fine settimana natalizio appena concluso Wonka continua a mantenere il primo posto nella classifica box office! L’atmosfera magica che crea il prequel sul noto cioccolatiere è risultata essere perfetta per il pubblico nei giorni del Natale. Wonka incassa €1.282.077 nel solo week end e più di 7 milioni di euro dal suo arrivo nelle sale il 14 dicembre.

Secondo classificato è Wish, nuovo cartone targato Disney, con il quale il noto studio di animazione festeggia il suo centenario. Wish raggiunge un incasso di €1.068.840 a fronte di un totale di quasi 2 milioni e mezzo dalla sua uscita nei cinema il 21 dicembre.

Al terzo posto si trova Santocielo, commedia a tema natalizio con il noto duo comico Ficarra e Picone. Santocielo incassa €865.903 nel week end e 3 milioni e mezzo di euro dal suo approdo nelle sale il 14 dicembre.

Box office: il resto della classifica

Quarto e quinto classificato sono rispettivamente Aquaman e il regno perduto, sequel di Aquaman con Jason Momoa, e Ferrari, pellicola biografica con Adam Driver. Aquaman incassa €710.761 a fronte di un totale di 2 milioni di euro dalla sua uscita nelle sale il 20 dicembre, mentre Ferrari raggiunge un guadagno di €398.130 nel week end natalizio e più di 2 milioni dal suo arrivo nei cinema il 7 dicembre. Al sesto posto ritroviamo C’è ancora domani, il quale, dopo ben due mesi nelle sale, continua ad avere il suo pubblico: la pellicola incassa €351.721 a fronte di un totale di quasi 32 milioni di euro.

Al settimo e ottavo posto si stabiliscono One Life, nuova pellicola con Anthony Hopkins, e Adagio, film che chiude la trilogia della Roma criminale dopo Romanzo Criminale e Suburra. One life incassa €204.756 e Adagio €133.534.

Ultimi due classificato al box office di Natale sono Foglie al vento (fallen leaves), dramma diretto dal regista ucraino  Aki Kaurismäki, e Prendi il volo, cartone che racconta le vicende di una famiglia di germani. Foglie al vento incassa €124.903 mentre Prendi il volo €124.714.

What If…? 2×06: la spiegazione del finale del sesto episodio

What If…? 2×06: la spiegazione del finale del sesto episodio

What If…? 2×06 si conclude con il ritorno di un personaggio importante, pochi istanti dopo il completamento delle origini del nuovo eroe del MCU: Kahhori una guerriera nativa americana Mohawk che ha ricevuto i suoi poteri dal Tesseract. Tuttavia, sembra che le sue avventure siano appena iniziate dopo il significativo finale dell’episodio. L’episodio rivela infatti una realtà in cui il Ragnarok ha distrutto Asgard e il Tesseract è precipitato sulla Terra. I suoi resti rotti hanno trasformato un lago in un portale che offre l’accesso a un nuovo mondo. Diversi membri della tribù Mohawk, nel corso delle generazioni, hanno attraversato il portale, ottenendo poteri e immortalità dal Tesseract.

Cosa vuole Strange Supreme da Kahhori, il nuovo eroe del MCU?

What If 2x06 spiegazione finale

Quasi subito dopo che Kahhori e la tribù Mohawk hanno forzato un trattato di pace tra il Nuovo Mondo e gli spagnoli, Kahhori viene accolta da Strange Supremo in persona, un membro dei Guardiani del Multiverso riuniti da Uatu l’Osservatore nella prima stagione di What If…?. Anche se sembra che voglia reclutare l’aiuto di Kahhori in un episodio futuro, non è chiaro per quale motivo Strange abbia bisogno di lei. Essendo una versione molto più oscura di Stephen Strange rispetto a quella del MCU principale, è difficile dire se le intenzioni di Strange Supreme saranno buone o cattive. Tuttavia, è chiaro che qualcosa di significativo sta accadendo al multiverso, soprattutto dopo il finale di What If…? 2×05, in cui Capitan Carter è stata trascinata in un’altra realtà che ha colto di sorpresa persino l’Osservatore.

Cosa è successo a Strange Supreme dopo What If…?

What If 2x06 Doctor Strange

Come si è visto nel finale della stagione 1 di What If…?, Strange Supreme e Uatu l’Osservatore sono stati in grado di combinare i loro poteri per contenere Killmonger e Zola. La loro battaglia, alimentata dalla Pietra dell’Infinito, avrebbe distrutto il tessuto stesso della realtà e del multiverso, Strange accettò di sorvegliare i potenti cattivi in ciò che rimaneva della sua realtà. Chiamando Uatu suo amico, sembrava certamente che Strange fosse cresciuto e in cerca di redenzione dopo aver distrutto il suo universo. Potrebbe essere successo qualcosa a Strange Supreme fuori dallo schermo che ha compromesso il suo sacrificio. Dopotutto, sembra che abbia viaggiato per il multiverso alla ricerca di Kahhori per molto tempo, il che indica che si è mosso liberamente.

Spiegazione dei poteri e delle abilità di Kahhori

What If 2x06 Kahhori

Come tutti i guerrieri Mohawk che hanno attraversato il portale del lago, Kahhori ha acquisito una serie impressionante di poteri. Tra questi, la supervelocità, la telecinesi, i campi di forza, l’aumento della forza e della durata e altre abilità come l’immortalità. Grazie al Tesseract, sembra proprio che Kahhori sia ora uno degli eroi più potenti dell’intero multiverso del MCU, e in What If 2×06 dimostra le sue impressionanti capacità e abilità. Il set di poteri di Kahhori è notevolmente diverso da quello di Capitan Marvel, anche se entrambi provengono dal Tesseract.

Come Kahhori sconfisse i conquistadores spagnoli

What If 2x06 trama cast

Pur avendo chiesto ai suoi compagni di guerra di unirsi a lei contro i conquistadores spagnoli che opprimevano la parte della tribù Mohawk rimasta sulla Terra, Kahhori dovette inizialmente affrontare gli spagnoli da sola. Grazie alla stretta collaborazione dei Marvel Studios con i cittadini della reale Nazione Mohawk, What If…? 2×06 è davvero una storia avvincente e un debutto dinamico per il nuovo eroe del MCU. Allo stesso modo, è evidente che la sua storia è tutt’altro che finita grazie a Strange Supreme.

Good Trouble 5: promo e data di uscita della seconda parte di stagione

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Il canale americano Freeform ha annunciato il debutto della seconda parte di stagione di Good Trouble 5, la quinta stagione della serie di successo Good Trouble. Lo show come tutte le serie americane aveva subito lo stop a seguito del blocco dell’industria scaturita dagli scioperi dei sindacati di sceneggiatori e attori.

Freeform ha annunciato che inaugurerà il nuovo anno con il ritorno di Good Trouble. Secondo la rete, la quinta stagione della serie farà il suo debutto di metà stagione il 2 gennaio. Un primo sguardo al resto della stagione che dà uno sguardo a ciò che verrà è riportato sopra. Ha inoltre diffuso le anticipazioni dell’undicesimo episodio.

Nell’undicesimo episodi di Good Trouble 5, lo stress di Mariana raggiunge un punto di rottura. Malika dà il benvenuto a Isaac nella Confraternita. Dennis vacilla dopo il tradimento di Ranjit, portando Davia e Alice a mettere insieme le loro idee.

Tutto quello che sappiamo su Good Trouble

Good Trouble è la serie tv drammatica spin-off dellospettacolo Freeform The Fosters. Good Trouble è iniziato nel gennaio 2019 con una prima stagione di tredici episodi e segue Callie Adams Foster (Maia Mitchell) e Mariana Adams Foster (Cierra Ramirez), concettualmente alcuni anni dopo la serie precedente, “mentre si imbarcano nella fase successiva della loro giovane adulto vive lavorando a Los Angeles.”

La seconda stagione è stata presentata per la prima volta a giugno 2019, e la terza stagione è stata presentata per la prima volta a febbraio 2021.  Nel settembre 2021, la serie è stata rinnovata per una quarta stagione, che ha debuttato il 9 marzo 2022. Nell’agosto 2022, la serie è stata rinnovata per una quinta stagione, che ha debuttato il 16 marzo 2023. Nel dicembre 2023, la serie è stata cancellata dopo cinque stagioni.

Superman: Legacy, James Gunn rivela le probabilità di vedere il costume prima delle riprese

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Superman: Legacy sarà il film che darà il via al nuovo DCU, riportando sul grande schermo uno dei superoi più amati di sempre, che avrà ora il volto di David Corenswet. Con le riprese ormai sempre più vicine, previste per il mese di marzo, il film scritto e diretto da James Gunn continua ad essere al cento delle attenzioni dei fan, che non vedono l’ora di saperne di più. Tra le cose legate al film che più si attendono, vi è senza dubbio il costume di Superman, che come rivelato da Gunn sarà allo stesso tempo fedele ma innovativo rispetto a quello dei fumetti.

Le possibilità di vedere questo costume prima dell’inizio delle riprese sembrano essere però molto basse, anzi, pari a zero. A rivelarlo è proprio Gunn, il quale su Threads ha risposto alla domanda posta da un fan, ovvero quali sono le probabilità che il costume venga svelato prima dell’inizio dei lavori sul set, con un semplice “zero-punto-zero“. Per il momento delle riprese, inoltre, si prevede un set particolarmente rigido riguardo la possibilità di diffusione di materiale fotografico, pertanto è probabile che anche con le riprese in corso non sarà possibile scoprire che aspetto ha il costume del personaggio.

Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul film

Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi. Il casting, come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. María Gabriela De Faría sarà il villain “The Engineer”. Superman sarà supportato da Lanterna Verde (Nathan Fillion), Hawkgirl (Isabela Merced), Mister Terrific (Edi Gathegi) e Metamorpho (Anthony Carrigan). Nicholas Hoult sarà invece Lex Luthor.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. È però confermata anche la presenza della Fortezza della Solitudine. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori e ciò ha permesso al film di non subire particolari ritardi. Ad oggi, infatti, è confermato che Superman: Legacy rispetterà la data di uscita prevista, arrivando in sala l’11 luglio 2025. Le riprese dovrebbero invece avere inizio a marzo 2024.

Addio a Lee Sun-kyun: morto l’attore di Parasite

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Addio a Lee Sun-kyun: morto l’attore di Parasite

Lee Sun-kyun, attore sudcoreano protagonista del film vincitore ai premi Oscar 2020 Parasite, è morto mercoledì mattina, secondo quanto riportato dall’Associated Press e dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. Aveva 48 anni. Secondo l’AP, l’attore è stato trovato morto in un’auto in un parco del centro di Seul. La polizia stava cercando Lee dopo che la sua famiglia aveva affermato che aveva scritto un biglietto d’addio e si era allontanato da casa all’alba di mercoledì.

Lee era stato recentemente sottoposto ad indagine dalla polizia per presunto uso di droghe illegali. L’agenzia di polizia metropolitana di Incheon stava indagando su Lee e altre sette persone per presunto uso di droga. Secondo Yonhap, la polizia avrebbe interrogato Lee tre volte, fino a sabato scorso, per il suo presunto uso di marijuana e altre droghe a casa di una hostess di un bar di alto livello a Seoul, diverse volte all’inizio dell’anno. Lee ha sempre dichiarato di essere stato ingannato e di non sapere cosa stesse assumendo.

Nel film Parasite, Lee interpreta Park Dong-ik, il padre della ricca famiglia Park che, senza saperlo, assume in casa i membri della famiglia Kim, truffatrice e di classe inferiore, per aiutarlo con i figli e gestire la casa. Quando lo stratagemma viene finalmente svelato, Kim Ki-taek (Song Kang-ho) uccide il signor Park in un impeto di rabbia durante la festa di compleanno del figlio. Dopo essere salito alla ribalta con questo, Lee ha recitato nella serie Apple TV+Dr. Brain“, la sua prima serie sudcoreana, ed è stato nominato come miglior attore agli International Emmy Awards 2022.

Lee Sun-kyun ha però recitato anche in altri progetti sudcoreani come “Payback“, “Diary of a Prosecutor“, “My Mister“, “Killing Romance“, “Kingmaker” e molti altri negli anni 2000 e 2010, divenendo un attore particolarmente noto e apprezzato nel panorama della cinematografia sudcoreana.

Fargo 5: promo e anticipazioni dall’ottavo episodio

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Fargo 5: promo e anticipazioni dall’ottavo episodio

FX ha diffuso il promo e le anticipazioni dell’ottavo episodi di Fargo 5, la quinta stagione della serie antologica Fargo che in Italia va in onda su SKY e NOW. Nel prossimo episodio La campagna di Roy continua, Indira prende posizione e Witt cerca di aiutare. L’episodio che si intitola “Blanket” è stato scritto da Noah Hawley e Thomas Bezucha e diretto da Sylvain White.

Fargo è disponibile con il nuovo attesissimo capitolo  in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 22 novembre, subito dopo il debutto negli Stati Uniti. Il quinto capitolo di Fargo è interpretato da Juno Temple (Ted Lasso), Jon Hamm (Mad Men), Jennifer Jason Leigh, David Rysdahl, Joe Keery, Lamorne Morris, Richa Moorjani, Sam Spruell e Dave Foley.

Tutto quello che sappiamo sulla quinta stagione di FARGO

L’ultimo capitolo di Fargo è ambientato in Minnesota e North Dakota, nel 2019.  Dopo che una serie inaspettata di eventi ha messo “Dorothy ‘Dot’ Lyon” (Juno Temple) nei guai con le autorità, questa casalinga del Midwest, apparentemente tipica, si ritrova improvvisamente catapultata in una vita che pensava di essersi lasciata alle spalle.

Lo sceriffo del North Dakota “Roy Tillman” (Jon Hamm) è alla ricerca di Dot da molto tempo.  Allevatore, predicatore e costituzionalista, Roy crede di essere  la legge e quindi di essere al di sopra della legge.  Al suo fianco c’è il suo fedele ma inetto figlio, “Gator” (Joe Keery), che cerca disperatamente di dimostrare il suo valore al padre. Peccato che sia senza speranza.  Così, quando si tratta di dare la caccia a Dot, Roy arruola “Ole Munch” (Sam Spruell), un oscuro vagabondo di origine misteriosa.

Con i suoi segreti più profondi che iniziano a svelarsi, Dot tenta di proteggere la sua famiglia dal suo passato, ma il suo affettuoso e ben intenzionato marito “Wayne” (David Rysdahl) continua a correre da sua madre, “Lorraine Lyon” (Jennifer Jason Leigh), per chiedere aiuto. CEO della più grande agenzia di recupero crediti del paese, la “Regina del debito” non è contenta della scelta di suo figlio e non risparmia occasione per esprimere la sua disapprovazione verso Dot.  Tuttavia, quando l’insolito comportamento di Dot attira l’attenzione del vice della polizia del Minnesota “Indira Olmstead” (Richa Moorjani) e del vice del North Dakota “Witt Farr” (Lamorne Morris), Lorraine nomina il suo consulente interno e consigliere principale, “Danish Graves” (Dave Foley) per aiutare sua nuora.  Dopotutto, la famiglia è famiglia.  Ma Dot ha un talento inquietante per la sopravvivenza.  E con le spalle al muro, sta per dimostrare perché non si dovrebbe mai provocare una madre Lyon.

Hawley è showrunner, produttore esecutivo, sceneggiatore, regista (episodi 501 e 502) e la sua società di produzione 26 Keys guida il team creativo dell’ultimo nuovo capitolo. Warren Littlefield (The Handmaid’s Tale, The Old Man, Dopesick), e la sua casa di produzione The Littlefield Company, è anche produttore esecutivo insieme a Steve Stark (Vikings: Valhalla, Mercoledì, The Consultant)  di Toluca Pictures, Kim Todd (The Handmaid’s Tale, Brave New World) e Joel & Ethan Coen. Fargo è prodotto da MGM Television e FX Productions, con MGM Television come studio principale. La serie è distribuita a livello internazionale da Amazon MGM Studios Distribution.

Barry Keoghan parla della scena di nudo nel finale di Saltburn: “Era assolutamente giusta”

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Barry Keoghan ha parlato del finale di Saltburn (qui la recensione), il film di Emerald Fennell disponibile dal 22 dicembre su Prime Video, per il quale l’attore si è letteralmente messo a nudo. Un finale, questo, che ha scioccato i vari spettatori che in questi giorni hanno visto il film e riguardo il quale la regista ha dichiarato che inizialmente non era previsto che Keoghan danzasse totalmente nudo attraverso il maniero. L’attore ha poi infatti raccontato a EW che in una prima versione della sceneggiatura il protagonista “si dirigeva verso la colazione, dove il maggiordomo gli serviva delle uova alla coque“, il che sarebbe stato un richiamo a una scena precedente in cui gli venivano appunto servite delle uova alla coque.

Alla fine, però, si è optato per la scena finale vede Oliver ballare per Saltburn senza vestiti mentre si ascolta “Murder on the Dance Floor” di Sophie Ellis-Bextor. Quando gli è stata proposta la cosa, Keoghan non ha esitato ad accettare la sfida. “Mi sembrava assolutamente giusta“, ha detto Keoghan. “È una questione di proprietà. Quello è il mio posto. Ho piena fiducia nel fatto che posso fare quello che voglio in quella casa. Posso spogliarmi e ballare il valzer perché è mia. Sì… è stato divertente“. Sebbene Barry Keoghan fosse pronto per la scena, quando si è trattato di girarla, all’inizio ha avuto qualche normale esitazione.

“La prima cosa che ho fatto è stata quella di non avere vestiti addosso. Sono un po’… ehhh“, ha ricordato. “Ma dopo la prima ripresa ero pronto a partire. Pensavo: ‘Riprendiamo. Andiamo di nuovo’. In un certo senso te ne dimentichi, perché si crea un ambiente così confortevole che ti dà la possibilità di dire: “Va bene, ora si tratta della storia”“. Fennell ha poi dichiarato che la scena è stata girata 11 volte e alla settima ripresa era “tecnicamente perfetta” ma non aveva la “gioia assolutamente diabolica” che voleva dal personaggio. “Barry, a suo merito, l’ha rifatta altre quattro volte fino a quella che vedete, che ha una gioia di vivere fottutamente malvagia con cui è impossibile non essere d’accordo“.

Zack Snyder spiega la particolare forma del portale all’inizio di Rebel Moon

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Tra i vari aspetti di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco (qui la recensione) che il regista Zack Snyder sta ora spiegando in seguito all’arrivo del film su Netflix, vi è anche il bizzarro portale presente all’inizio del film. Gli spettatori non hanno infatti mancato di notare le somiglianze di tale elemento – che permette alla nave nota come Occhio del Re di spostarsi nello spazio – con l’organo genitale femminile. Parlando con The Film Junkee, Snyder ha anticipato le possibili battute a riguardo, spiegando che si è trattata di una scelta ragionata e fortemente voluta. Infatti, il regista ha detto che tale portale avrà molto più senso quando si approfondirà ulteriormente la saga della Rebel Moon.

Vi dirò che in realtà è un portale più…. ecco, c’è molto altro da scoprire su come le navi del Mondo Madre attraversano e piegano lo spazio quando devono fare lunghi viaggi“, ha esordito Snyder. “E questa è una rivelazione che avrà senso. In realtà è corretto al 100% per la mitologia che piega lo spazio per il Mondo Madre. Quindi, non lo è. Voi direte: ‘Oh, certo, questa è la forma…’“. Tale particolare elemento che tanto ha generato dibattiti sul Web ha dunque motivazioni precise, ma scopriremo di più sul suo funzionamento solo in futuro, forse già con l’arrivo di Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, che sarà disponibile su Netflix dal 19 aprile.

Di cosa parla Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco

La sinossi di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco recita: dopo essersi schiantata su una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa straniera dal passato enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble (Ed Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher), leader di un agguerrito gruppo di ribelli. Assieme A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa sia una guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt.

Così i due raggiungono diversi mondi in cerca dei Bloodaxe e riuniscono una piccola banda di guerrieri accomunati da tanta voglia di redimersi: il pilota e killer mercenario Kai (Charlie Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon Hounsou), l’esperta spadaccina Nemesis (Doona Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak (Staz Nair) e Milius (E. Duffy), una combattente della resistenza. Intanto a Veldt l’androide protettore Jimmy (con la voce nell’originale di Anthony Hopkins) si risveglia di nascosto con un nuovo obiettivo. I rivoluzionari di questa nuova formazione devono però imparare a fidarsi gli uni degli altri e unire le forze prime che le truppe nemiche arrivino ad annientarli.

The Batman – Parte 2: James Gunn smentisce il coinvolgimento di alcuni villain

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Dopo il grande successo e l’acclamazione della critica ottenuti da The Batman del 2022, è come noto in arrivo un sequel del film DC. Questa volta, il film farà parte del marchio Elseworlds, ideato per differenziare i film e le serie televisive che esistono al di fuori della continuità principale dell’Universo DC. Con la produzione di The Batman – Part 2 che dovrebbe iniziare l’anno prossimo per una data di uscita prevista per l’autunno del 2025, sono da tempo iniziate a circolare voci sul cast del film e sui villain coinvolti. James Gunn, co-CEO dei DC Studios, ha però ora smentito la presenza di quelli ad oggi citati.

In un recente post su Threads, Gunn ha infatti risposto alle recenti voci secondo cui il Professor Pyg, lo Spaventapasseri, Clayface, Hush e Dick Grayson dovrebbero fare la loro comparsa in The Batman – Part 2. In una sola frase, Gunn ha rivelato che le voci sono “totalmente inventate”. Lapidario come suo solito, Gunn non spende troppe parole a chiarire la questione, per cui non è certo se la sua smentita riguardi tutti i villain ad oggi citati, oppure solamente quelli più recentemente nominati, ovvero Professor Pyg e Spaventapasseri. Secondo alcune teorie, la presenza di Hush sarebbe piuttosto certa, considerando l’interesse che il regista Matt Reeves nutre per tale personaggio. Bisognerà però attendere notizie ufficiali prima di poter avere qualcosa di certo tra le mani.

Quali sono le ultime novità su The Batman – Parte 2?

Nell’ultimo aggiornamento sull’attesissimo seguito, le riprese di The Batman – Parte 2 sarebbero state posticipate a marzo 2024. La star principale Robert Pattinson riprenderà il ruolo principale, con Matt Reeves che tornerà alla regia. Anche Mattson Tomlin tornerà per scrivere la sceneggiatura insieme a Reeves. La data di uscita è attualmente fissata per il 3 ottobre 2025. Il primo film ha raggiunto più di 770 milioni di dollari al botteghino, diventando il settimo film con il maggior incasso del 2022 e ottenendo recensioni positive.

Nel cast di Batman c’erano anche Zoë Kravitz nel ruolo di Selina Kyle/Catwoman, Jeffrey Wright nel ruolo di James Gordon del GCPD, John Turturro nel ruolo di Carmine Falcone, Peter Sarsgaard nel ruolo del procuratore distrettuale di Gotham Gil Colson, Andy Serkis nel ruolo di Alfred Pennyworth e Colin Farrell nel ruolo di Oswald Cobblepot/Penguin. Restano invece dubbi riguardo il coinvolgimento del Joker, introdotto nel primo film con Barry Keoghan nel ruolo. Proprio l’attore, però, ha lasciato intendere che l’arcinemesi di Batman potrebbe far parte del film.

The Story of Film: A New Generation di Mark Cousins arriva su SKY e NOW

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Mark Cousins è un regista e scrittore nordirlandese-scozzese; dal suo libro del 2004, il successo mondiale The Story of Film, è nato il suo film di 930 minuti The Story of Film: An Odyssey, premiato con lo Stanley Kubrick Award e il Peabody Award e nominato ai BAFTA.  Dieci anni dopo, attraverso le immagini più potenti dell’ultimo decennio, Cousins aggiunge un nuovo capitolo e torna ad analizzare il presente e il futuro del cinema in The Story of Film: A New Generation, in esclusiva il 3 gennaio alle 21.15 su Sky Documentaries.  Il film è una fantastica carrellata in due parti sul cinema mondiale dal 2010 al 2021 e parte da Joker e Frozen e da The souvenir e Abou Leila per l’esplorazione del nuovo linguaggio cinematografico e del ruolo della tecnologia nel cinema contemporaneo.

La rivoluzione industriale e culturale del grande schermo è raccontata attraverso i film, i registi e le comunità sotto rappresentate nelle storie cinematografiche tradizionali, con particolare attenzione alle opere asiatiche e mediorientali. Come spiega Cousins, il cinema è ancora sessista e razzista per omissione: “Nonostante i fantastici cambiamenti sociali e i movimenti per la diversità e il progresso, i problemi persistono. Dopo tutto, il più grande cinema di quest’anno non arriverà nella tua casella di posta. Non verrà da noi, quindi dobbiamo andare a cercarlo. Potrebbe sembrare un duro lavoro, ma è un gioioso processo di scoperta di questo mezzo. Abbiamo un DNA comune, tu ed io e chiunque ami il cinema. Siamo la stessa specie. Siamo la specie del cinema. E quindi dobbiamo continuare ad assicurarci di aggiornare le nostre conoscenze”.

Una riflessione profonda su ciò che ci aspetta nell’era dello streaming, su come sono cambiati i cinefili, e su come il cinema continuerà a trasformarsi nel secolo digitale.

X-Men ’97: rivelati i potenziali titoli degli episodi della serie Marvel

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Uno dei progetti di supereroi più attesi all’orizzonte è senza dubbio X-Men ’97 dei Marvel Studios, che fungerà da revival/sequel della classica serie animata degli anni Novanta. Siamo ancora in attesa di un trailer per questo show Disney+ e, a parte un banner di annuncio iniziale e alcune immagini di merchandising trapelate, non si è ancora vista nemmeno un’immagine rilasciata ufficialmente. Con l’uscita prevista per il 2024, però, c’è da aspettarsi che nei prossimi mesi verranno forniti maggiori dettagli, ma per il momento lo scooper CWGST ha rivelato quelli che sarebbero i titoli di tutti i 10 episodi della prima stagione.

Sebbene i titoli non sembrino svelare molto a prima vista, alcuni di essi offrono sicuramente dei suggerimenti sugli argomenti su cui potrebbero essere incentrati gli episodi in questione, e chi ha familiarità con la storia degli X-Men nei fumetti non potrà non notare alcune cose. Di seguito ecco i titoli riportati (ma ancora non ufficialmente confermati):

  • E1: A me, i miei X-Men
  • E2: Inizia la liberazione dei mutanti
  • E3: Il fuoco fatto carne
  • E4: Motendo
  • E5: Ricordatelo
  • E6: Occhi brillanti
  • E7: Splendere con la forza rinata
  • E8: La tolleranza è estinzione – Parte 1
  • E9: La tolleranza è estinzione – Parte 2
  • E10: La tolleranza è estinzione – Parte 3

Alcuni dettagli sul finale di stagione in tre parti sono stati condivisi in precedenza. Si pensa che Nathan Summers/Cable sarà presente, mentre gli X-Men affronteranno diversi cattivi, tra cui Mister Sinister, Bastion e una nuova e letale ondata di Sentinelle. “Motendo”, invece, sarà molto probabilmente l’episodio che vede Jubilee e Sunspot intrappolati in un ambiente di videogiochi a 16 bit da Mojo. In generale, la serie viene descritta come “una continuazione spirituale e tonale della serie classica degli anni ’90 andata in onda su Fox” e una “lettera d’amore retrò all’originale“. Come confermato, sono in atto piani per una seconda stagione.

Tutto quello che sappiamo su X-Men ’97

X-Men ’97 sarà un sequel diretto delle cinque stagioni di X-Men: The Animated Series, ma si ipotizza che possa anche preparare l’eventuale debutto in live-action della squadra nell’MCU (improbabile, ma potremmo avere qualche accenno e/o qualche stuzzichino qua e là). Tra i doppiatori che ritornano nel cast figurano Lenore Zann nel ruolo di Rogue, Cal Dodd nel ruolo di Wolverine, Catherine Disher nel ruolo di Jean Grey, George Buza nel ruolo di Bestia, Chris Potter nel ruolo di Gambit, Adrian Hough nel ruolo di Nightcrawler, Alison Sealy-Smith nel ruolo di Storm, Christopher Britton nel ruolo di Mister Sinister e Alyson Court nel ruolo di Jubilee.

La sinossi ufficiale ad oggi diffusa recita: “Tempesta e Wolverine cercano di portare avanti gli X-Men. Magneto entra in scena e vuole sostituirsi a Charles Xavier. Mister Sinister arriva per cercare di porre fine agli X-Men una volta per tutte“.

Zack Snyder dice la sua sulla “stanchezza da supereroi”

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Zack Snyder dice la sua sulla “stanchezza da supereroi”

Il 2023 non è stato un anno particolarmente felice per i film con protagonisti supereroi. Film come Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Shazam! Furia degli Dei, The Flash e The Marvels si sono tutti distinti come scottanti flop al box office. Si è dunque parlato molto di “stanchezza da supereroi”, con diverse personalità interne a questo genere che hanno espresso la propria opinione a riguardo. All’elenco si aggiunge ora anche il regista Zack Snyder, attualmente impegnato nella promozione del suo nuovo film Rebel Moon: Parte 1 – Figlia del fuoco (qui la recensione), ma celebre per aver diretto i cinecomic Watchmen, L’uomo d’acciaio e Justice League.

The Atlantic ha infatti pubblicato un’intervista a Snyder a cui è stato chiesto dello stato attuale del genere supereroistico. “Ho la stessa stanchezza“, ha risposto Snyder, descrivendo gli adattamenti dei fumetti come “un vicolo cieco“, che non sono più in grado di raccontare storie autonome. “Nessuno pensa più che andrà a vedere un film di supereroi unico nel suo genere”. Anche Snyder si schiera dunque dalla parte di chi non riesce più a star dietro alla grande quantità di film prodotti a riguardo, pur avendo recentemente dichiarato che tornerebbe a concludere la sua saga DC se Netflix ne detenesse i diritti, ma in ogni caso non sembra che abbia fretta di rivisitare quei personaggi.

Il problema, secondo il regista, sarebbe dunque da rintracciare anche nel natura non più completamente autonoma di questi film, che impegnandosi a portare avanti un racconto trasversale perderebbero di vista la loro individualità. “Non sto bussando alla porta di James Gunn per chiedergli: ‘Fratello, fammi uno di quei film dolci’“, ha detto Snyder. “Il Santo Graal è una IP originale che crei, che abbia una risonanza e che sia figa“. È proprio ciò che ha ora fatto Snyder con Rebel Moon, che pur ispirandosi fortemente a titoli di fantascienza come Star Wars e Dune, mira a raccontare una nuova storia espandendola poi attraverso vari spin-off e media (è previsto anche un videogioco).

Fantastici Quattro: ecco quando potrebbero avere inizio le riprese

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Se c’è un progetto cinematografico di cui si attendono notizie riguardo il suo casting, quello è senz’altro Fantastici Quattro. Per quanto nuovi rumor a riguardo sono circolati nelle ultime settimane, sembra che non avremo l’annuncio del cast prima del 2024 e anche una volta iniziato il nuovo anno è difficile stabilire quando potrebbe essere fatto l’annuncio, considerando che secondo alcune voci non ci sarebbero ancora accordi certi per alcuni dei personaggi protagonisti. La mancanza di notizie porta sempre più a pensare che i Marvel Studios non riusciranno a rispettare la data prefissata del 2 maggio 2025 e che il film andrà dunque incontro a ritardi.

Tuttavia, l’affidabile scooper Daniel Richtman riporta ora che le riprese del film dovrebbero iniziare a maggio 2024. Se ciò si rivelasse vero, vorrebbe dire il regista Matt Shakman e il suo team avrebbero tutto il tempo necessario per preparare il film per il suo debutto nelle sale nel 2025 e, molto probabilmente, per prevedere anche tutti i reshoot necessari. Altresì, se davvero le riprese fossero così vicine, entro quel momento si scoprirebbero chi sono gli attori che andranno ad interpretare la prima famiglia di supereroi della Marvel, a lungo attesa nell’MCU e finalmente confermata.

Fantastici Quattro: quello che sappiamo sul cast del film

Per il ruolo di Reed Richards (Mister Fantastic), il candidato numero uno attualmente è l’attore Pedro Pascal (The Last of Us), mentre per Sue Storm (Donna Invisibile), Johnny Storm (Torcia Umana) e Ben Grimms (La Cosa) si continuano a riportare i nomi di Vanessa Kirby (Napoleon), Joseph Quinn (Stranger Things) e Ebon Moss-Bachrach  (The Bear). Anche per questi, però, si attende un’ufficialità da parte dei Marvel Studios. Si è poi parlato di Javier Bardem per il ruolo di Galactus, ma anche  Antonio Banderas sarebbe ancora in lizza per il ruolo. Infine, sembra che sia in corso la ricerca di un’attrice per l’araldo di Galactus, che potrebbe però non essere Silver Surfer.

LEGGI ANCHE: Fantastici Quattro: 8 cattivi che vorremmo vedere nel prossimo film Marvel

Per quanto riguarda il ruolo di Dottor Destino, non è ancora noto in che misura il personaggio potrebbe essere presente nel film, ma il candidato numero uno per interpretarlo ad oggi è l’attore Cillian Murphy. Ad oggi sappiamo solo che Matt Shakman (produttore e regista di WandaVision) dirigerà Fantastici Quattro da una sceneggiatura di Jeff Kaplan, Ian Springer, Josh Friedman, co-sceneggiatore di Avatar: La via dell’acqua, e Cameron Squires. I dettagli della trama sono ancora un mistero, ma Kevin Feige ha confermato che non si tratterà di un’altra origin story per il super-team. Il film, infine, è atteso in sala per il 2 maggio 2025.

Superman: Legacy, James Gunn conferma che Lex Luthor sarà calvo

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Superman: Legacy, James Gunn conferma che Lex Luthor sarà calvo

Storicamente, l’arcinemesi di Superman, Lex Luthor, è sempre stata rappresentata completamente calva, dai fumetti originali della DC fino ai vari progetti animati e ai lungometraggi. Ci sono sì state alcune versioni di Lex che hanno reimmaginato nuovi look per il personaggio, in particolare l’incarnazione con i capelli lunghi di Jesse Eisenberg in Batman v Superman: Dawn of Justice. Sulla piattaforma di social media Threads, un fan ha dunque chiesto a James Gunn se il Lex del DCU che comparirà in Superman: Legacy resterà fedele a questa calvizie del personaggio e il regista ha risposto con un “ofc”, che in gergo internet significa “of f***ing course“, in altre parole: sì.

La precisazione di Gunn ha fatto seguito all’ingresso di Nicholas Hoult nel DCU con il ruolo di Lex Luthor in Superman: Legacy. Sebbene Lex sarà calvo come la maggior parte delle altre versioni del personaggio, Gunn ha anche affermato che l’obiettivo è quello di “creare un Lex che sarà diverso da qualsiasi cosa [i fan] abbiano mai visto prima e che non dimenticheranno mai“. Non sono ancora stati rivelati dettagli su come Lex sarà inserito nella trama di Superman: Legacy e cosa queste parole di Gunn nascondano; quindi, non resta che vedere come il personaggio si differenzierà dalle incarnazioni passate.

Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul film

Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi. Il casting, come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. María Gabriela De Faría sarà il villain “The Engineer”. Superman sarà supportato da Lanterna Verde (Nathan Fillion), Hawkgirl (Isabela Merced), Mister Terrific (Edi Gathegi) e Metamorpho (Anthony Carrigan). Nicholas Hoult sarà invece Lex Luthor.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori e ciò ha permesso al film di non subire particolari ritardi. Ad oggi, infatti, è confermato che Superman: Legacy rispetterà la data di uscita prevista, arrivando in sala l’11 luglio 2025.

Berlino, la recensione dello spin-off di La casa di carta

Berlino, la recensione dello spin-off di La casa di carta

Apparsa su Netflix nel 2017, la serie spagnola de La casa di carta è stato uno dei più grossi successi, e non senza una certa sorpresa. Anche per la capacità di alcuni suoi personaggi di colpire l’immaginario del pubblico, mentre le evoluzioni del colpo alla Zecca di Stato spagnola e delle vicende dei singoli soggetti coinvolti ci accompagnavano fino al dicembre 2021. È quindi una sorta di speciale compleanno, un riallacciare un discorso interrotto, quello che offre la serie prequel/spin-off Berlino. Sulla piattaforma della N cremisi dal 29 dicembre – in tempo per chiudere l’anno in bellezza, e magari con uno binge watching in compagnia – è di nuovo il momento del fascinoso e (non così) algido criminale interpretato da Pedro Alonso, probabilmente il motivo principale per rituffarsi in quel flamenco action-noir che sembrava aver detto tutto quel che aveva da dire.

Berlino è su Netflix, la trama

È ancora lui il protagonista principale, qui sempre più mastermind e – all’epoca – ancora convinto che solo due cose riescano a trasformare una giornata “di M” in memorabile: l’amore e tanti soldi facili. Almeno, questo è ciò che ha sostenuto Berlino nei suoi anni migliori, quando ancora non sospettava di essere malato e non era rimasto intrappolato come un topo in un caveau di formaggio spagnolo. Quando, soprattutto, la sua priorità era portate a termine uno dei suoi colpi più spettacolari, facendo sparire con una magia gioielli del valore di 44 milioni da un altro sotterraneo con l’aiuto di una delle tre squadre con le quali ha lavorato. Ma cosa succede se il “cervello” del piano perde lucidità per questioni personali, se gli ormoni travolgono i giovani componenti della banda e se lo stesso burattinaio sembra aver cambiato le proprie priorità in merito a quel che vuole ottenere dal colpo?

Berlino, cosa aspettarsi dalla serie Netflix

C’è di nuovo Álex Pina dietro gli 8 episodi nei quali si sviluppa la prima stagione (prepariamoci…) di questo prequel/spin-off, emblematicamente negli annali con il titolo completo di La casa di carta – Berlino a rendere incontrovertibilmente chiaro quale sia l’ambito in cui ci si muove e cosa sia bene aspettarsi. Ma soprattutto a identificare – e chiamare a raccolta – un pubblico di fedelissimi che, dopo aver tentato di colmare il vuoto lasciato dal Professore & Co. con il remake coreano, ora potranno contare su una nuova dose di quel mix di dramma, azione e romanticismo, per altro sapientemente affidato a due degli stessi registi dell’originale, David Barrocal e Albert Pintó, con l’aggiunta del quasi esordiente Geoffrey Cowper, e servito dalla co-sceneggiatrice Esther Martínez Lobato.

Nonostante tanta cura – produttiva, in primis – era inevitabile che fosse impossibile replicare la sensazione di novità e il seducente magnetismo di quei personaggi e di quella tenzone intellettuale prima che criminale. Sbagliato aspettarselo, forse, anche se appare un progetto furbo e di comodo (al solito) quello di riproporre ingredienti apprezzati dagli abbonati senza preoccuparsi di dosi e ricetta, con il risultato di avere una presentazione potenzialmente e sicuramente instagrammabile, ma senza una propria originalità e connotazione.

BLUE MONKEYS (L to R) BEGONA VARGAS as CAMERON, JOEL SANCHEZ as BRUCE, TRISTáN ULLOA as DAMIáN, PEDRO ALONSO as BERLíN, MICHELLE JENNER as KEILA, JULIO PEñA as ROI in episode 01 of BLUE MONKEYS. Cr. TAMARA ARRANZ/NETFLIX © 2022

I personaggi di Berlino e l’amore

E così, per quanto i nuovi protagonisti (la doppia coppia Michelle Jenner, Begoña Vargas, Julio Peña Fernández e Joel Sanchez) regalino buoni momenti ed eseguano il compito richiesto loro, a spiccare è più il ‘vecchio’ Tristán Ulloa, anche per il suo farsi carico di dinamiche che fecero la fortuna del Berlino di Pedro Alonso nella Casa di carta che fu… ma solo in parte. O fino a un certo punto. L’abile alternarsi della descrizione della rapina – modellini e ricostruzioni comprese – con le altre linee narrative proposte è una sorta di marchio di fabbrica, ma stavolta la scelta di puntare sull’amore, la passione e la conquista sentimentale come vere chiavi di volta della caratterizzazione dei personaggi (ciascuno con le sue modalità) e motori degli eventi finisce per rivelarsi la principale debolezza del racconto giallo.

Una casa di carta velina

Dal riferimento al colpo alla zecca del primo episodio a quello, più vago, al professore nel terzo, la continua rassicurazione degli spettatori affezionati non va oltre l’ammiccamento, ma soprattutto la scelta di puntare sullo stesso Berlino come narratore non fa che sbilanciare ulteriormente la serie. Che promette più di quanto possa mantenere e a tratti sembra contentarsi di affascinare le proprie vittime in un ininterrotto – anche verboso – flirtare. Da Madrid a Parigi, tra notti brave più pop che punk in localini fumosi o su piste da corsa, poliziotte sopra le righe e una cover live della “Felicità” di Al Bano e Romina, è un profluvio di cliché (donne e uomini, spagnoli e francesi, etc), pose e forzature quello che si sostituisce all’intrigo e a un vero redde rationem. Che rischiamo di non trovare nemmeno nella prossima stagione, che pare abbiano già iniziato a girare a Roma con Berlino a bagno nella fontana di Trevi.

What If…? 2×05: la spiegazione del quinto episodio della serie animata Marvel

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L’episodio 2×05 di What If…?, diretto da Bryan Andrews, ha per protagonista Captain Carter (Hayley Atwell) e si conclude con un grande colpo di scena per lei. Dopo la sua battaglia con il mostro calamaro dell’Hydra nell’episodio di debutto della prima stagione della serie animata, la storia di Captain Carter continua ora in una versione alternativa a Captain America: The Winter Soldier, in cui Steve Rogers è stato corrotto non diversamente dal Bucky Barnes del MCU. Tuttavia, l’episodio si conclude in un modo che né Carter né l’Osservatore stesso potevano aspettarsi. E se… il Capitano Carter avesse combattuto l’Hydra Stomper?, questo il titolo dell’episodio, dove al comando dell’Hydra Stomper vi è proprio Rogers. Analizziamo qui di seguito il finale.

Dove finisce Captain Carter alla fine di What If…? 2×05?

What If Captain Carter

Dopo la battaglia di Peggy e Natasha Romanoff contro la Stanza Rossa e il sacrificio di Rogers per distruggere la fortezza galleggiante, Peggy ha tutte le intenzioni di ritrovare Steve, che crede ancora vivo. Tuttavia, prima che lei e Vedova Nera potessero iniziare la ricerca, delle crepe rosse sono apparse nel terreno sotto i piedi della Carter, trascinandola in un portale e trasportandola in un’altra realtà. È la seconda volta che Captain Carter viaggia attraverso il multiverso, la prima volta con i Guardiani del Multiverso riuniti dall’Osservatore nell’episodio finale della prima stagione.

Questa nuova realtà in cui Peggy si è ritrovata sembra essere un MCU alternativo ambientato nel XVII secolo, che fa da sfondo all’ottavo episodio della seconda stagione di What If…? intitolato “E se… gli Avengers si fosssero formati nel 1602?“. È stato confermato che questo episodio è ispirato ai fumetti Marvel 1602 di Neil Gaiman, che immagina come sarebbero stati gli eroi più classici della Marvel se fossero stati attivi durante l’epoca elisabettiana. Ritroveremo dunque Captain Carter nell’ottavo episodio di questa stagione, ma non sappiamo ancora cosa la aspetta.

Chi ha richiamato Captain Carter sorprendendo l’Osservatore?

What If Nick Fury Scarlet Witch

Nell’ultima inquadratura di What If…? 2×05, Captain Carter si ritrova dunque davanti a nuove varianti di Nick Fury e di Scarlet Witch, entrambi con abiti datati ma adatti all’epoca elisabettiana. Si tratta di una forte conferma che Peggy si è effettivamente ritrovata sulla Terra-1602 (nota anche come Terra-311). Inoltre, Fury e Wanda si riferiscono a Captain Carter come all’eroe che può salvare non solo la loro regina, ma anche il loro intero mondo. È quindi possibile che “Sir Nicholas Fury” sia il capo dell’intelligence della Regina Elisabetta, proprio come nei fumetti originali.

È inoltre degno di nota il fatto che persino un essere cosmico apparentemente onniveggente come l’Osservatore possa essere rimasto sorpreso da questa versione della Strega Scarlatta. Essendo stato confermato che si tratta di un essere del nexus e di un’immensa magia del caos, forse tutte le varianti di Wanda Maximoff e le loro azioni sono più imprevedibili a livello cosmico e possono cogliere di sorpresa persino Uatu. In ogni caso, sarà interessante vedere che tipo di azione intraprenderà l’Osservatore nei prossimi episodi. Si può immaginare che presto inizierà a indagare sulla scomparsa di Carter.

Come il Capitano Carter ha sconfitto l’Hydra Stomper e la Stanza Rossa

What If Hydra Stomper

Avendo raggiunto Steve alla fine dell’episodio, Peggy ha potuto solo guardare mentre Rogers volava con la sua armatura Hydra Stomper per distruggere la fortezza galleggiante della Stanza Rossa. Allo stesso modo, Natasha ha sparato un cavo contro l’Hydra Stomper prima di attaccarlo a Melina, assicurandosi che anche il leader della Stanza Rossa venisse distrutto. Il sacrificio di Rogers, che sembra essere l’atto finale di un uomo rimasto a lungo intrappolato nell’armatura che lo teneva in vita, è stato piuttosto eroico, soprattutto dopo aver finalmente rivisto la donna che amava, dopo tanti anni di solitudine e di prigionia come arma della Stanza Rossa.

Tuttavia, Peggy si rifiuta di credere che Rogers sia morto nell’esplosione. Anche se alla fine dell’episodio si trova in un’altra realtà, è probabile che alla fine torni nel suo universo per iniziare la ricerca di Steve. Con un po’ di fortuna, riuscirà a trovare Rogers e potranno finalmente stare insieme, proprio come il Capitan America e Peggy del MCU principale conosciuto come Terra-616.

Cos’altro ancora accadrà a Captain Carter in What If…? Stagione 2?

Ayley-Atwell-Peggy-Captain-Carter-What-If

In futuro, sembra proprio che Peggy Carter diventerà un eroe fondamentale, necessario per affrontare qualsiasi crisi sia arrivata sulla Terra-1602. Allo stesso modo, si può immaginare che Uatu l’Osservatore possa di nuovo essere coinvolto negli affari delle varie realtà dopo il finale a sorpresa di questo episodio, invece di essere il passivo osservatore cosmico che è destinato a essere nel multiverso del MCU. In ogni caso, il futuro di Captain Carter in un passato alternativo sarà rivelato quando arriverà l’episodio dedicato a quest’avventura nel passato.

Nathan Ambrosioni, intervista al regista di Ricomincio da me

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Nathan Ambrosioni, intervista al regista di Ricomincio da me

Si chiama Nathan Ambrosioni, ha 24 anni ed è pronto per diventare la nuova star del cinema francese. Con alle spalle già 4 lungometraggi, si appresta a raggiungere gli schermi italiani con Ricomincio da me (Toni, en famille), una commedia generazionale in cui Camille Cottin interpreta la madre di 5 figli che decide di ritrovare il tempo per sé e per coltivare il proprio talento. Il film, che esce in sala il 28 dicembre distribuito da Wanted Cinema.

Ricomincio da me affronta i temi della maternità e dell’adolescenza in modo completamente nuovo, raccontando la storia di una donna e il suo desiderio di seguire i suoi sogni, nonostante una famiglia complessa, non tradizionale, composta da cinque figli ormai cresciuti. Da dove nasce l’esigenza e la capacità di parlare in maniera così brillante e originale di adolescenza e maternità?

“Volevo parlare di queste persone che si pongono delle domande sulla loro condizione. Ho scelto di raccontare di una madre con 5 figli, i quali sono molto diversi tra loro e ognuno segue un proprio desiderio. È un ottimo spunto per la commedia, ma è anche il racconto di una situazione complicata perché ognuno di loro cerca la libertà. Quando ho scritto il film avevo 20 anni, e volevo parlare della mia generazione, dei miei amici, di queste persone che non sempre vengono rappresentate o se succede, sono sempre personaggi scritti da quarantenni. Volevo parlare dei miei amici da amico, con gentilezza.”

Parlare di una donna che a 45 anni ha 5 figli, i maggiori trai quali sono pronti per l’università, in Italia, è fantascienza, dal momento che da noi le persone cominciano ad avere figli proprio intorno ai 40 anni e anzi, spesso si fermano a un solo figlio! In Francia è plausibile uno scenario del genere?

“Non sapevo che le cose per l’Italia fossero così diverse, ma posso garantirti che a ogni proiezione del film, una o due donne intorno ai 40 sono intervenute dicendo che si sentivano ben rappresentate. Il problema credo sia diverso, penso dipenda principalmente dal fatto che spesso quando una donna diventa madre le viene detto che l’essere madre deve soddisfare ogni suo desiderio, mentre per un uomo è diverso. Ai padri è concesso poter essere anche professionisti, per esempio. E credo che sia questo l’elemento di maggiore interesse del film, concedere alle madri la possibilità di essere anche altro, che la maternità non esaurisce del tutto le loro ambizioni.”

Protagonista del film è Camille Cottin che ormai è una vera e propria star. Ti ha aiutato a dare forma a Toni?

“Camille è una persona e un’attrice magnifica. Ho scritto il ruolo sognando proprio che lo interpretasse lei. Seguo il suo lavoro sin da quando avevo 12 anni e osservandola in interviste e performance ho scritto la mia Toni in maniera che avesse molto a che fare con lei. Chiaramente non sono la stessa persona, e non c’è improvvisazione nel film, le riprese sono state portate avanti seguendo in maniera precisa il testo della sceneggiatura, ma ci sono degli elementi nel modo in cui parla o si muove Toni che sono stati scritti pensando proprio a come parla e come si muove Camille. Sono stato fortunato perché quando lei ha letto la sceneggiatura le è piaciuta e ha accettato di diventare Toni. È stata magnifica, ha dato la sua dolcezza, la sua ambiguità, le sue caratteristiche al personaggio. Ha portato il personaggio e il film a un altro livello.”

Anche il tuo film precedente, Paper Flags, raccontava di una donna con un talento nascosto, che non sfruttava e che non rappresentava il suo vero lavoro. Cosa ti affascina di questo aspetto?

“Sono affascinato dalle persone che hanno un dono, come una bella voce, ma che non vogliono farne una professione, non vogliono ricavarci soldi. Come Toni che ha una bella voce, ma non vuole usarla, non vuole sfruttare questa cosa e viene forzata a cantare. Sono affascinato da come il talento non diventi necessariamente una professione. Non credo che sia un dovere fare per forza qualcosa di grande con il talento che si ha, puoi anche utilizzarlo nel tuo privato, per te.”

Sei un regista e sceneggiatore molto giovane ma molto promettente. Ci sono dei colleghi ai quali ti ispiri e con i quali vorresti lavorare?

“Mi piacerebbe lavorare con Noah Baumbach, con Greta Gerwig e con Kore’eda. Mi piacerebbe lavorare anche con Chloé Zhao, la seguo dal suo primo film. Ci sono tantissimi registi che mi piacciono, e sono contento di vivere in questo momento storico, perché credo stiano uscendo un sacco di film di registi che ammiro, e questa cosa mi fa molto felice.”

Diretto da Nathan Ambrosioni, Ricomincio da me arriva in sala il 28 dicembre, distribuito da Wanted Cinema.

Aquaman e al Regno Perduto: botteghino mondiale migliore dei flop Marvel e DC del 2023

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Nonostante un avvio tiepido in casa, Aquaman e il Regno Perduto (qui la recensione) ha recuperato terreno al box office internazionale. Il film, che segue le avventure del personaggio DC Arthur Curry (Jason Momoa), è un sequel diretto di Aquaman del 2018, che è il film con il maggior incasso nel DC Extended Universe, avendo guadagnato $ 1,15 miliardi. Tuttavia, il seguito, in sala dal 21 dicembre, ha avuto un avvio molto timido al botteghino casalingo, avendo aperto con una cifra stimata di 27,6 milioni di dollari, segnando il quarto peggior debutto della serie di 15 film che compongono il DCEU.

Secondo i dati riportati da Deadline, il botteghino di Aquaman e il Regno Perduto ha aggiunto ulteriori 80,1 milioni di dollari in 73 mercati internazionali, triplicando quasi il suo weekend di apertura nazionale e rivendicando il primo posto a livello mondiale. Questi mercati includono la Cina, dove ha avuto la più grande apertura per un film di supereroi del 2023. Il totale del weekend di apertura globale è ora molto più consistente, anche se non ha ancora recuperato il budget di produzione di oltre 200 milioni di dollari.

L’uscita di Aquaman e il Regno Perduto arriva in un periodo in cui i film di supereroi ad alto budget registrano generalmente rendimenti decrescenti. Questo è stato particolarmente vero per il franchise DC, che sta passando al riavvio graduale noto come DC Universe, ma è vero anche per il “rivale” Marvel Cinematic Universe. Tuttavia, i risultati internazionali di Aquaman stanno superando di molto alcuni recenti flop in entrambi i franchise. I primi dati registrano infatti che il film di James Wan con Jason Momoa è già un successo rispetto a Black Adam, The Flash e The Marvels.

Jason Momoa torna di nuovo nei panni dell’eroe protagonista in Aquaman e il Regno Perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), cisono anche Patrick Wilson nei panni di Orm, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che è ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wan, ha scritto la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran sono co-produttori.

Film di Natale: i 10 personaggi più iconici

Film di Natale: i 10 personaggi più iconici

È il periodo più bello dell’anno! E non c’è niente di meglio da fare in questi giorni che prepararsi una bella tazza di cioccolata calda e guardare un film di Natale. Perfetti per immergersi nello giusto spirito festoso, i film natalizi sono sorprendentemente divertenti e spesso incredibilmente commoventi. Nel corso degli anni ci sono stati alcuni fantastici film delle vacanze che hanno dato vita a personaggi iconici amati in tutto il mondo…

Willie (Babbo Bastardo) 

Willie (Babbo Bastardo) Willie interpretato da Billy Bob Thornton,  risulterà un personaggio iconico del Natale solo se hai una certa età, con Babbo Bastardo che è un tipo di film natalizio molto diverso. Questo non è un film per famiglie, dal momento che Willie è un depresso, suicida, alcolizzato, che trascorre ogni Natale vestendosi da Babbo Natale in modo da poter eventualmente rapinare il centro commerciale.

Penseresti che questo potrebbe rendere Willie inaffidabile. Ma il suo percorso per diventare un essere umano migliore è semplicemente incredibile. Non può classificarsi troppo in alto in questa lista, semplicemente perché i film di Natale dovrebbero essere generalmente per tutti. Per gli adulti, è il personaggio perfetto in quanto mostra gli aspetti negativi e positivi di questo periodo di festa.

Ebeneezer Scrooge (A Christmas Carol)

Ebeneezer Scrooge (A Christmas Carol)Non importa quale versione del personaggio preferisci: Ebeneezer Scrooge è un classico natalizio. Tutti hanno la loro versione preferita di A Christmas Carol, e al centro di tutte c’è Scrooge, a cui viene insegnata una lezione durante tutto il film. Passare da avido ricco e senza cuore ad essere umano dotato di gentilezza, compassione e amore per tutti.

Imparando la lezioni dai fantasmi del Natale passato (che sono tutti personaggi altrettanto iconici), la storia stessa è una delle migliori mai raccontata. C’è molto da imparare da A Christmas Carol, e anche se Scrooge inizia come personaggio molto sgradevole, alla fine del film tutti hanno un debole per lui. 

Jack Skellington (Nightmare Before Christmas)

Jack Skellington (Nightmare Before Christmas)Mentre alcune persone potrebbero associare Jack Skellington ad Halloween, il fatto è che è anche un’icona del Natale. Dopotutto, il Natale è nel titolo del film stesso e Jack trascorre la maggior parte del film imparando a conoscerne il valore mentre si improvvisa “Santa Claus”. Questa è la bellezza di Nightmare Before Christmas, adatto ai due periodi più popolari dell’anno.

Chi avrebbe mai pensato che l’idea di alcuni raccapriccianti personaggi di Halloween che vogliono conquistare il Natale potesse essere così divertente? Dalle canzoni orecchiabili alla personalità contagiosa di Jack, non si può negare che sia uno dei personaggi del film più iconici. Anche se è un Babbo Natale terribile, non si può negare che il cuore di Jack sia immenso, ed è per questo che è così amato.

Il controllore (Polar Express)

Il controllore (Polar Express)Tom Hanks che fornisce la voce ad un personaggio natalizio avrà sempre la possibilità di fornire qualcosa di speciale, ed è esattamente quello che è successo con Polar Express. Hanks in realtà dà la voce a molti personaggi in questo film, ma è Il conduttore quello che ha il maggiore impatto.

Il conduttore è un personaggio incredibilmente amorevole e positivo che fornisce suggerimenti premurosi e lezioni reali ai giovani personaggi a bordo del treno. È pieno di cuore e ha un vero amore per il Natale, il che lo rende un perfetto personaggio delle feste.

Susan Walker (Il miracolo della 34ª strada)

Il miracolo della 34ª strada è uno dei più grandi film di Natale di tutti i tempi. Un classico semplicemente senza tempo, è un film pieno zeppo di personaggi incredibili. Ma è Susan Walker ad essere la vera protagonista. A causa di come viene cresciuta dalla madre (una donna dal cuore spezzato), Susan è incredibilmente scettica su tutto.

Non si perde nelle fiabe e nemmeno nelle credenze su Babbo Natale finché non incontra Kris Kringle, che pensa sia il vero Babbo Natale. Una storia commovente perfetta per il Natale, con il personaggio di Walker che riassume quanti bambini si sentono come lei durante la loro vita ad un certo punto.

John McClane (Die Hard)

Il dibattito sarà sempre acceso sul fatto che Die Hard sia o meno un film di Natale. Anche se molti potrebbero non essere d’accordo sul fatto che lo sia, per quelli che lo sono invece, John McClane è certamente un personaggio iconico per questo periodo dell’anno, con molte persone che guardano il film durante l’inverno.

La performance di Bruce Willis in questo film è iconica quanto il personaggio stesso, mentre combatte contro i terroristi che si scatenano alla festa di Natale. Il film è pieno di battute straordinarie e alcune sequenze d’azione davvero superbe. Anche se non lo si classifica come un film di Natale, è come minimo un film d’azione straordinario.

Gizmo (Gremlins)

Parlando di film di Natale non canonici, Gremlins è un altro film che non è proprio il tipico film delle vacanze. Tuttavia, è certamente un film di Natale e Gizmo è diventato uno dei personaggi più iconici delle vacanze proprio per questo motivo. Sebbene Gizmo sia incredibilmente carino e amorevole, se non segui le regole, allora ti ritroverai presto all’inferno…

Viene scatenato un esercito di creature squamose, vili e molto dispettose, che trasforma il divertimento festivo in un vero incubo. È impossibile non amare Gizmo, motivo per cui il personaggio è diventato un tale successo a livello di merchandising quando il film è stato distribuito per la prima volta.

Il Grinch (Il Grinch)

Dott. Seuss ha creato alcuni personaggi fantastici. E uno dei più iconici è Il Grinch. È qualcuno che non dovrebbe essere simpatico a causa di quanto sia scontroso e vile per la maggior parte del film, ma è semplicemente impossibile non amarlo. Il Grinch odia il Natale e tutto ciò che rappresenta, quindi penseresti che un film basato esclusivamente su questo non sia molto divertente.

Tuttavia, il suo viaggio per far crescere il suo cuore e prendersi cura delle persone e del Natale stesso è incredibile. Questo film è molto divertente, con il classico mondo del Dr. Seuss viene portato in vita perfettamente. Grinch è eccentrico, esagerato e rumoroso. Ma allo stesso tempo, è davvero adorabile, con le sue invettive esilaranti, che alla fine conquistano il pubblico.

Karen (Love Actually)

Love Actually è uno dei più grandi film natalizi di tutti i tempi e porta in primo piano molti personaggi famosi. Tuttavia, è Karen, interpretata da Emma Thompson, che porta davvero il film con la trama più emozionante del gruppo.

In realtà sta attraversando un periodo difficile, perché scopre che suo marito è nelle prime fasi di una relazione extra-coniugale. Tuttavia, la sua forza nell’affrontare quella situazione, rimanere dedita ai suoi figli e spingersi in avanti contribuisce a renderla un personaggio davvero iconico.

Kevin McCallister (Mamma, ho perso l’aereo)

Quando si tratta di personaggi natalizi iconici, nessuno è forse al pari di Kevin McCallister. Mamma, ho perso l’aereo è uno dei più grandi film per le vacanze mai realizzati, che porta tonnellate di allegria e divertimento festivo, e tutto grazie a Kevin. Il film è semplicemente esilarante, con Kevin dimenticato accidentalmente a casa dalla sua famiglia e costretto a prendersi cura di se stesso da solo. 

Tuttavia, è quando arrivano i due ladri che la storia inizia davvero a coinvolgere. Creando tonnellate di trappole diverse per impedire loro di entrare in casa e di rubare qualsiasi cosa, il film si trasforma in una straordinaria commedia slapstick. Kevin è semplicemente adorabile ed è responsabile di alcuni dei momenti più iconici del film.

Il colore viola: ecco qual è il difetto del film di Spielberg che il remake evita

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Taraji P. Henson rivela un difetto nella versione di Steven Spielberg de Il colore viola del 1985. Basato sull’omonimo romanzo di Alice Walker del 1982, il dramma di formazione di Spielberg è incentrato su Celie Harris, un’adolescente del sud degli Stati Uniti che lotta per trovare la sua identità in seguito ai brutali abusi da parte di suo padre e di altri per quattro decenni. Il film, che ha ottenuto consensi commerciali e di critica, vedeva Whoopi Goldberg nel ruolo di Celie, e accanto a lei, nel cast, anche Danny Glover, Akosua Busia, Margaret Avery, Willard Pugh, Carl Anderson, Adolph Caesar e Oprah Winfrey al suo debutto cinematografico.

Dopo la recente uscita USA del remake di Il colore viola, Taraji P. Henson, che interpreta Shug Avery nella nuova versione, ha condiviso i suoi pensieri sul film originale con The Hollywood Reporter. L’attrice ha spiegato che la versione di Spielberg non era “culturalmente completo“, aggiungendo che i neri non si crogiolano o rimangono bloccati nel trauma, ma ballano, cantano, festeggiano e combattono costantemente per la gioia.

“Il primo film non era culturalmente completo. Non ci crogioliamo nel fango. Non rimaniamo bloccati nei nostri traumi. Ridiamo, cantiamo, andiamo in chiesa, balliamo, celebriamo, lottiamo per la gioia, troviamo la gioia, la manteniamo. È tutto quello che abbiamo. Non abbiamo potere. Siamo continuamente oppressi, tenuti sotto controllo. Quindi cos’altro possiamo fare se non ridere e celebrare la vita? Dobbiamo farlo, altrimenti moriremmo. Non appena vedrai il primo fotogramma di questa nuova versione, saprai che questo film è diverso. La colorazione è diversa. È leggero, è luminoso, è vibrante. Siamo noi.”

Il colore viola: la recensione del film con Fantasia Barrino

Warner Bros. Pictures vi invita a vivere la straordinaria storia di amicizia e fratellanza di tre donne che condividono un legame indissolubile in Il Colore Viola (The Color Purple). Questa audace rivisitazione dell’amato classico è diretta da Blitz Bazawule (“Black Is King”, “The Burial of Kojo”) e prodotta da Oprah Winfrey, Steven Spielberg, Scott Sanders e Quincy Jones. Sono protagonisti de “Il Colore Viola”, Taraji P. Henson (“What Men Want – Quello che gli uomini vogliono”, “Il diritto di contare”), Danielle Brooks (“Peacemaker”, “Orange Is the New Black”), Colman Domingo (“Ma Rainey’s Black Bottom”, “Fear the Walking Dead”), Corey Hawkins (“In the Heights”, “BlacKkKlansman”), H.E.R. (“Judas and the Black Messiah”, “La Bella e la Bestia: 30° Anniversario”), Halle Bailey (“La sirenetta”, “Grown-ish”), Aunjanue Ellis-Taylor (“Una famiglia vincente – King Richard”, “Se la strada potesse parlare”) e Fantasia Barrino (al suo debutto in un lungometraggio).

La sceneggiatura di Il Colore Viola (The Color Purple) è di Marcus Gardley (“Maid”, “The Chi”), basata sul romanzo di Alice Walker e sul musical teatrale e il suo conseguente libro di Marsha Norman. Musiche e testi sono a cura di Brenda Russell, Allee Willis e Stephen Bray. I produttori esecutivi sono Alice Walker, Rebecca Walker, Kristie Macosko Krieger, Carla Gardini, Mara Jacobs, Adam Fell, Courtenay Valenti, Sheila Walcott e Michael Beugg. Ad affiancare il regista Blitz Bazawule dietro la macchina da presa è il team composto dal direttore della fotografia Dan Laustsen (“John Wick 4”, “La forma dell’acqua – The Shape of Water”), lo scenografo Paul Denham Austerberry (“The Flash”, “The Twilight Saga: Eclipse”) e il montatore Jon Poll (“Bombshell – La voce dello scandalo”, “The Greatest Showman”). Le coreografie sono di Fatima Robinson (“Il principe cerca figlio”, “Dreamgirls”) e i costumi di Francine Jamison-Tanchuck (“Emancipation – Oltre la libertà”, “Quella notte a Miami… …”).

I supervisori musicali sono Jordan Carroll (“The Greatest Showman”, “Godfather of Harlem”) e Morgan Rhodes (“Space Jam: New Legends”, “Selma – La strada per la libertà”); le musiche sono di Kris Bowers (“Una famiglia vincente – King Richard”,”, “Green Book”) e i produttori esecutivi musicali sono, Nick Baxter (“Babylon”, “CODA – I segni del cuore”), Stephen Bray (“Respect”, “Juanita”) e Blitz Bazawule. Warner Bros. Pictures presenta, una produzione Harpo Films, Amblin Entertainment, Scott Sanders e QJP, “Il Colore Viola”. Il film sarà distribuito nelle sale italiane da Warner Bros. Pictures nel 2024.

Babbo Natale: i migliori 10 della storia del cinema

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Babbo Natale: i migliori 10 della storia del cinema

Babbo Natale è noto con molti nomi ed è presente in gran parte delle tradizioni di tutto il mondo. Il primo personaggio è San Nicola di Mira (più noto in Italia come san Nicola di Bari), un vescovo cristiano del IV secolo. Mira (o Myra) era una città della Licia, una provincia dell’Impero bizantino che si trova nell’attuale Anatolia, in Turchia. Negli USA e in Canada è conosciuto con il nome di Santa Claus, Kris Kringle, Saint Nicholas o Saint Nick. Mentre in Francia viene chiamato Père Noël, come anche in Argentina, Brasile e Perù, rispettivamente, Papá Noel,  Papai Noel e Papa Noel. Probabilmente una delle figure più carismatiche della tradizione di ogni Paese, e anche nel cinema nella sua storia ha assunto un ruolo importante nella tradizionale messa in scena del natale. Oggi per divertirci un po’ proviamo a fare una classifica delle migliori caratterizzazioni, o rappresentazione di  Babbo Natale.

North (Babbo Natale) de Le cinque leggende

NorthNon può mancare ovviamente North, il babbo natale de Le cinque leggende, il film d’animazione del 2012 prodotto da Guillermo del Toro e da Universal Pictures. A prestare la voce a North, l’attore Alec Baldwin.

Rise of the Guardians, il titolo originale del film è basato sulla serie di libri The Guardians of Childhood e sul cortometraggio The Man in the Moon di William Joyce. Il film racconta la storia dei guardiani Babbo Natale , della Fatina dei denti , del Coniglietto pasquale e dell’Uomo Sabbia , che arruolano Jack Frost per impedire al malvagio Nero Pece di inghiottire il mondo nell’oscurità in una lotta tra sogni.

La storia di Babbo Natale (1985)

La storia di Babbo Natale (1985)David Huddleston ne La storia di Babbo Natale, film del 1985, tra di enorme successo in televisione. In lingua originale noto con il titolo Santa Claus: The Movie è il film di Natale del 1985 con Dudley Moore, John Lithgow e David Huddleston. Descrive l’origine di Babbo Natale (interpretato da Huddleston) e la sua avventura moderna per salvare uno dei suoi elfi (Moore) che è stato manipolato da un dirigente senza scrupoli di un’azienda di giocattoli (Lithgow). È stato diretto da Jeannot Szwarc ed è stato l’ultimo grande film fantasy prodotto dal team di produzione padre e figlio di Alexander e Ilya Salkind con sede a Parigi.

Distribuito in Nord America dalla TriStar Pictures il 27 novembre 1985, Santa Claus: The Movie ha avuto un flop al botteghino e ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica ma non in Inghilterra. John Lithgow, in un’intervista del 2019, ha detto: “È semplicemente uno dei film più pacchiani in cui sia mai stato. Sembrava scadente e di certo non si è mai bloccato… tranne che in Inghilterra. È un enorme successo laggiù. Vorrei averlo avuto un centesimo per ogni inglese che mi ha detto [che è il loro film preferito]. In Inghilterra, è la metà di quello per cui sono conosciuto.” Il film ottenne largo consenso anche in home video e in dvd.

Santa Clause (1004)

Santa Clause

Tim Allen, pellicola del 1994 che lo vede protagonista  nei panni di Scott Calvin, uomo destinato a raccogliere l’eredità di Santa Clause. Il primo capitolo della serie The Santa Clause , vede protagonista Tim Allen nei panni di Scott Calvin, un uomo comune che accidentalmente fa cadere Babbo Natale (interpretato dalla vera controfigura di Tim Allen, Steve Lucescu) dal tetto fino alla sua presunta morte alla vigilia di Natale . Quando lui e il suo giovane figlio, Charlie, finiscono il viaggio e le consegne del defunto St. Nick, vanno al Polo Nord dove Scott scopre che deve diventare il nuovo Babbo Natale e convincere coloro che ama di essere davvero Babbo Natale.

Il film è uscito l’11 novembre 1994 e ha incassato 190 milioni di dollari. Ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica e da allora è diventato un punto fermo del periodo natalizio tra gli spettatori., Il suo successo portò a due sequel, The Santa Clause 2 (2002) e The Santa Clause 3: The Escape Clause (2006), che ebbero entrambi un successo finanziario nonostante l’accoglienza mista del primo e negativa del secondo. Il franchise continua con una serie successiva, The Santa Clauses, presentata in anteprima il 16 novembre 2022 su Disney+. Il film originariamente doveva essere distribuito sotto lo stendardo della Hollywood Pictures , ma a seguito di proiezioni di test positivi tra i bambini, è stato trasferito sotto lo stendardo della Walt Disney Pictures .

Iscriviti a Disney+ per guardare The Santa Clauses e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Chiamatemi Babbo Natale (2001)

Chiamatemi Babbo Natale 2001

Chiamatemi Babbo Natale, film del 2001 con protagonista Whoopi Goldberg e Nigel Hawthorne. Il film coinvolge Babbo Natale (Hawthorne) che ha bisogno di un Babbo Natale sostitutivo dopo aver servito i suoi 200 anni di regno. Sceglie Lucy Cullins (Goldberg), un’eccentrica e scontrosa dirigente di una rete commerciale, che lo assume per promuovere decorazioni e regali natalizi sulla rete.

Il figlio di Babbo Natale (2011)

Il figlio di Babbo Natale (2011)Il figlio di Babbo Natale, film divertente d’animazione del 2011, prodotto da Sony Pictures. Noto con il titolo orinale Arthur Christmas, film è il secondo lungometraggio per lo più animato al computer di Aardman dopo Giù per il tubo del 2006. È stato diretto da Sarah Smith (al suo debutto alla regia), co-diretto da Barry Cook e scritto da Smith e Peter Baynham.

Con le voci di James McAvoy, Hugh Laurie, Bill Nighy, Jim Broadbent , Imelda Staunton e Ashley Jensen, il film è incentrato su Arthur Claus, il goffo ma ben intenzionato figlio di Babbo Natale , che scopre che la nave high-tech di suo padre non è riuscito a consegnare il regalo a una ragazza. Accompagnato solo dal nonno dallo spirito libero e spericolato, da un giovane elfo di Natale entusiasta e ossessionato dall’impacchettare regali per i bambini, e da un gruppo di renne , si imbarca in una missione per consegnare personalmente il regalo alla ragazza nelle prime ore del mattino del giorno di Natale, prima dell’alba

Babbo Bastardo (2003)

Babbo BastardoNel 2003 Billy Bob Thornton è Babbo Bastardo, irriverente commedia diretta da Terry Zwigoff con protagonisti Lauren Graham e Bernie Mac.

Bad Santa in originale è una commedia nera natalizia americana del 2003diretta da Terry Zwigoff, scritta da Glenn Ficarra e John Requa e interpretata da Billy Bob Thornton nel ruolo del protagonista, con un cast di supporto composto da Tony Cox , Lauren Graham , Brett Kelly, Lauren Tom, John Ritter e Bernie Mac. È stata l’ultima apparizione in un film live-action di Ritter prima della sua morte avvenuta l’11 settembre 2003. Il film è stato dedicato alla sua memoria. I fratelli Coen sono accreditati come produttori esecutivi. Il film è uscito in Nord America il 26 novembre 2003 ed è stato proiettato fuori concorso al Festival di Cannes del 2004 .

Polar Express (2004)

Polar Express (2004) incontro-babbo-natale

Il Babbo Natale di Tom Hanks in Polar Express, 2004 di Robert Zemeckis in motion capture.  Il film è basato sull’omonimo libro per bambini del 1985 di Chris Van Allsburg. Il film presenta personaggi umani animati utilizzando l’animazione computerizzata live action e motion capture , con sequenze per quest’ultima ambientate da giugno 2003 a maggio 2004. Ambientato alla vigilia di Natale , racconta la storia di un ragazzo che vede un misterioso treno diretto al Il Polo Nord si ferma fuori dalla sua finestra e viene invitato a bordo dal suo conduttore. Si unisce ad altri bambini mentre intraprendono un viaggio per visitare Babbo Natale che si prepara al Natale.

Nightmare before Christmas (1993)

Nightmare before Christmas (1993)Un capolavoro d’animazione scritto e prodotto da Tim Burton nel 1993. La storia, che si svolge nel Paese di Halloween, vede come protagonista Jack Skeleton, il re delle zucche, alle prese con la preparazione della prossima notte delle streghe, la ricorrenza più importante della sua città. Ma annoiato dalla solita vita, circondato da mostri, pipistrelli, streghe e vampiri, Jack scoprirà presto la magia di un nuovo mondo, quello del Natale, e tenterà in tutti i modi condividerlo con i suoi concittadini.

Il miracolo della 34ª strada (1947)

Edmund GwennIl Babbo Natale, quello più tenero di Il miracolo della 34ª strada, del 1947  interpretato da Edmund Gwenn. Scritto e diretto da George Seaton e basata su una storia di Valentino Davis. Ha come protagonisti Maureen O’Hara, John Payne , Natalie Wood e Edmund Gwenn. La storia si svolge tra il Ringraziamento e il Natale a New York City e si concentra sull’effetto di un Babbo Natale in un grande magazzino che afferma di essere il vero Babbo Natale.

Il film è diventato uno dei preferiti di Natale per sempre. Miracolo sulla 34esima Strada ha vinto tre Academy Awards: Gwenn per il miglior attore non protagonista , Valentine Davies per la migliore sceneggiatura, storia originale e George Seaton per la migliore sceneggiatura, sceneggiatura. Il film è stato nominato come miglior film, perdendo contro Gentleman’s Agreement. Nel 2005, il film è stato selezionato per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti in quanto “culturalmente, storicamente o esteticamente significativo”. L’ Academy Film Archive ha conservato Miracolo nella 34a Strada nel 2009.

Il Babbo Natale di Richard Attenborough ne Il miracolo della 34ª strada

Babbo NataleForse il più affascinante e carismatico per la sua rappresentazione: Kris Kringle del film Il miracolo della 34ª strada, remake del celebre film del 1947 che vede protagonista nei panni del noto personaggio il premio Oscar Richard Attenborough.

Diretta da Les Mayfield e prodotta e co-scritta da John Hughes, il film è interpretato anche da Elizabeth Perkins, Dylan McDermott, JT Walsh, James Remar, Mara Wilson e Robert Prosky. È il primo remake cinematografico del film originale del 1947. Come l’originale, questo film è stato distribuito dalla 20th Century Fox.

Zack Snyder rivela il titolo del suo film di Natale preferito

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Zack Snyder rivela il titolo del suo film di Natale preferito

Zack Snyder ha rivelato che il suo film di Natale preferito è Love Actually. Snyder è un regista noto per il suo approccio stilizzato e talvolta cupo al cinema d’azione, applicato più frequentemente al genere dei supereroi e agli adattamenti dei fumetti in generale, in titoli tra cui Man of Steel, Batman v Superman: Dawn of Justice, Watchmen e Zack Snyder’s Justice League. Love Actually è un tipo di film molto diverso, che presenta una varietà di storie d’amore intrecciate ambientate nel periodo natalizio con un cast corale che include Hugh Grant, Liam Neeson, Colin Firth, Emma Thompson, Alan Rickman, Laura Linney e Keira Knightley.

The Hook ha recentemente incontrato Zack Snyder per un’intervista sul suo nuovo film disponibile su Netflix, Rebel Moon – Parte 1: La figlia del fuoco. A Snyder è stato chiesto quale fosse il suo film di Natale preferito. Senza esitare, ha citato il film del 2003 Love Actually, dicendo che “è semplicemente il miglior film di Natale, probabilmente” lodando il momento nella trama di Liam Neeson in cui “tutti piangono un po’”.

“Voglio dire, ovviamente Love Actually è il mio film di Natale preferito perché è semplicemente il miglior film di Natale, probabilmente. [Il mio personaggio preferito?] Direi… la trama di Liam Neeson, solo perché quel momento in cui dice “andiamo a sputtanarci per amore” è probabilmente, sai… tutti piangono un po’.”

E voi cosa ne pensate?

Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente, confermato l’easter egg di Katniss

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Il regista di Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente Francis Lawrence rivela un easter egg di Katniss Everdeen presente nel prequel. Lawrence è stato il regista principale del franchise di Hunger Games sin da quando ha diretto The Hunger Games: La Ragazza di Fuoco nel 2013. Il suo film prequel, che segue la storia delle origini di Coriolanus Snow prima che diventi il tirannico presidente, è stato ben recensito e ha ottenuto ottime prestazioni al botteghino.

Parlando con BuzzFeed, Lawrence rivela un “piccolo cenno” che ha fatto a Katniss in Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente. Come racconta Lawrence, questo momento si svolge nell’arena dei decimi Hunger Games. Il riferimento implica “un arco spezzato con una faretra con delle frecce”, che non viene utilizzato da uno dei tributi ma è inteso come un richiamo a uno degli “elementi iconici” dei film originali di Hunger Games. “Ho inserito un piccolo cenno, c’è una parte in cui Snow è effettivamente nell’arena e vediamo un arco rotto con una faretra di frecce – e nessuno usa arco e frecce in quella scena. Non era nella sceneggiatura, è stato qualcosa che abbiamo aggiunto. Ogni volta che potevamo inserire piccoli accenni agli elementi iconici delle storie originali, abbiamo provato a farlo.”

Leggi la recensione di Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente

I protagonisti sono l’attore emergente inglese Tom Blyth, Rachel Zegler di West Side Story e Hunter Schafer della serie Euphoria. Nei ruoli comprimari l’attrice Premio Oscar e vincitrice di un Golden Globe, di un Emmy Award e di ben due Tony Award Viola Davis, la star de Il trono di spade e vincitore di un Golden Globe Peter Dinklage e Jason Schwartzman.

Tony Stark torna per riscrivere il suo destino in un fan trailer di Iron Man 4

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Mentre continuano le speculazioni sul possibile ritorno di Tony Stark nel MCU, un fan trailer di Iron Man 4 si è preso la libertà di riportarlo in vita così da dargli la possibilità di ri-scrivere il proprio destino. La morte di Tony Stark è stata un punto di svolta per il MCU e per tutti i personaggi in esso contenuti, dal momento che le conseguenze del sacrificio di Tony si ripercuotono ancora adesso nel Multiverso, fino agli eventi di The Marvels.

La dipartita del personaggio ha lasciato un notevole “vuoto di potere”, visto il carisma e il ruolo centrale che Tony ricopriva nel franchise. Ora, il fan trailer di seguito, suggerisce ai fan che questo vuoto potrebbe essere colmato da Morgan, la figlia che Tony ha lasciato e che ha avuto con Pepper.

Il trailer realizzato dai fan per un possibile Iron Man 4 esplora la possibilità del ritorno di Iron Man nella saga del Multiverso dell’MCU. È interessante notare che, nonostante tutte le possibilità che offre una realtà con più versioni della stessa, l’espediente che viene usato nel trailer è semplicemente quello di realizzare un Tony “sintetico” nel quale si carica la coscienza dello stesso che lui aveva salvato su un chip. Questa resurrezione incentrata sulla tecnologia sembra certamente più adatta all’eredità di Tony Stark rispetto agli imbrogli multiversali.

Fonte: Cinematic Pro Studio

Bridgerton 3, nuove immagini: ecco Anthony e Kate

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Bridgerton 3, nuove immagini: ecco Anthony e Kate

Li avevamo lasciati innamoratissimi e finalmente insieme alla fine della stagione 2, e adesso Anthony e Kate tornano anche in Bridgerton 3, che sarà incentrato sulla storia, ampiamente seminata, tra Penelope Featherington (Nicola Coughlan) e Colin Bridgerton (Luke Newton). Di seguito, ecco nuovi scatti dalla terza stagione della serie di Netflix e Shondaland.

Bridgerton 3, la trama

Penelope Featherington (Nicola Coughlan) ha finalmente rinunciato alla sua cotta di lunga data per Colin Bridgerton (Luke Newton) dopo aver sentito i suoi commenti denigratori su di lei nella scorsa stagione. Tuttavia, ha deciso che è ora di trovare un marito, preferibilmente qualcuno che le dia abbastanza indipendenza per continuare la sua doppia vita come Lady Whistledown, lontano da sua madre e dalle sue sorelle. Ma, a causa della sua mancanza di fiducia in se stessa, i tentativi di Penelope di trovare un marito falliscono clamorosamente.

Nel frattempo, Colin è tornato dai suoi viaggi estivi con un nuovo look e una sfacciata spavalderia. Ma è scoraggiato nel rendersi conto che Penelope, l’unica persona che lo ha sempre apprezzato così com’era, lo tratta con freddezza. Desideroso di riconquistare la sua amicizia, in questa stagione Colin si offre di fare da mentore a Penelope per aiutarla a trovare un marito. Ma quando le sue lezioni iniziano a funzionare un po’ troppo bene, Colin deve capire se i suoi sentimenti per Penelope sono davvero soltanto di amicizia. A complicare le cose per Penelope si aggiunge il suo allontanamento da Eloise (Claudia Jessie), che ha trovato una nuova amicizia in un posto molto improbabile, mentre la sempre più assidua presenza di Penelope nell’alta società londinese rende ancora più difficile mantenere segreto il suo alter ego di Lady Whistledown.

Informazioni su Bridgerton 3:

  • Numero episodi: 8
  • Location delle riprese: Londra, UK
  • Showrunner / Produttore esecutivo: Jess Brownell
  • Produttori esecutivi: Shonda Rhimes, Betsy Beers, Tom Verica, Chris Van Dusen
  • Cast: Nicola Coughlan (Penelope Featherington), Luke Newton (Colin Bridgerton), Claudia Jesse (Eloise Bridgerton), Luke Thompson (Benedict Bridgerton), Golda Rosheuvel (Regina Carlotta), Adjoa Andoh (Lady Danbury), Ruth Gemmell (Violet Bridgerton), Lorraine Ashbourne (Mrs. Varley), Simone Ashley (Kate Sharma), Jonathan Bailey (Anthony Bridgerton), Harriet Cains (Philipa Featherington), Bessie Carter (Prudence Featherington), Florence Hunt (Hyacinth Bridgerton), Martins Imhangbe (Will Mondrich), Calam Lynch (Theo Sharpe), Will Tilston(Gregory Bridgerton), Polly Walker (Portia Featherington), Rupert Young (Jack), Julie Andrews (Lady Whistledown), Hugh Sachs (Brimsley), Emma Naomi (Alice Mondrich), Kathryn Drysdale (Genevieve Delacroix), Sam Phillips (Lord Debling)

Oltre alle due stagioni precedenti, il franchise di Bridgerton ha visto di recente l’uscita di La regina Carlotta: una storia di Bridgerton che ha raccontato la giovinezza della regina che torna anche nella terza stagione.

 

Wonka: la classifica di tutti i migliori cioccolatini per grado di utilità

Willy Wonka è molto più di uno stravagante cioccolataio. È un mago, le cui creazioni hanno una doppia funzione: rendere felici chi le mangia e aiutarli ad affrontare la vita con leggerezza, positività e allegria. Ricordando sempre l’importanza della condivisione con gli altri. Wonka (qui la recensione), basato sul celebre personaggio di Roald Dalh, è dunque un film di cuore, sorrisi e magia spettacolare, ingredienti che si riversano nei peculiari dolciumi del protagonista, prodotti in cui ci viene mostrata tutta la sua ingegnosità e immaginazione. Ogni cioccolatino ideato da Willy Wonka, oltre ad essere speciale e gustoso, è pensato per uno scopo specifico, che sia volare, diventare una star o trovare il coraggio perduto. Scopriamo perciò tutti i prodotti dolciari presenti nel film Wonka, e le loro più particolari caratteristiche.

I Volachocs (e gli Hoverchocs)

Wonka

I primi cioccolatini che Willy Wonka presenta al suo pubblico, quello sullo schermo e fuori dallo schermo, sono i Volachocs. Sono gli stessi dolciumi che assaggiano i suoi rivali del Cartello del Cioccolato quando fanno la conoscenza del cioccolataio, mentendo sulla loro bontà poiché consapevoli delle straordinarie capacità di Wonka. Per chi desidera volare, i Volachocs sono il cioccolatino adatto perché permettono a chi li assaggia di poter levitare almeno per 20 minuti. Inoltre, il loro sapore cambia in base a chi li mangia per soddisfare le sue preferenze personali. Alla fine del film, Willy Wonka ne crea una versione ritardante, chiamata Hoverchocs, che fa galleggiare i leader del Cartello del Cioccolato, impedendo loro di fuggire dopo che i loro crimini sono stati rivelati.

Big Night Outs

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Jaap Buittendijk – © 2023 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

Una delle scene più suggestive di Wonka risiede nel secondo atto, quando Willy e Noodle devono preparare alcuni cioccolatini speciali il cui ingrediente è il latte di giraffa. Per procurarselo si recano allo zoo della città, ma per potervi accedere devono raggirare la guardia. Wonka perciò gli fa dono di un cioccolato particolarissimo, chiamato Big Night Outs, ossia “Seratona”, che ha una serie di effetti da sballo sulla persona che lo inghiotte. Per il cioccolataio quello è un cioccolato che imita alla perfezione una serata di divertimenti in città, e infatti chi lo mangia attraversa diverse fasi di desgutazione, come se bevesse diversi alcolici fra cui champagne, vino bianco, vino rosso e whisky. Il risultato finale è, dopo l’euforia, il sonno. Questo permetterà ai due soci di arrivare ad Abigail (l’animale) e poi fuggire sui tetti delle città con i palloncini.

Forty Second Sweets (Broadway show)

Dicembre in sala Wonka Timothée Chalamet
Photo Credit: Jaap Buittendijk Copyright: © 2023 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

Chi ama cantare e ballare ha un solo sogno nel cassetto: Broadway. Per viverne la magia, però, non è necessario solcare i suoi grandi palchi. Per Willy Wonka basta mangiare i suoi cioccolatini Broadway show, i quali hanno un compito ben preciso: far diventare qualsiasi cosa uno spettacolo di Broadway. Ogni mossa, passo o parola sembra coereografata, e danno a chi li mangia non solo il talento ma anche ritmo ed energia sufficienti per esibirsi ovunque dando il meglio di sé, che sia su un palco o per strada, e rendere il momento una performance indimenticabile e, per l’appunto, spettacolare.

Hair Repair Éclairs

Wonka

Un altro prodotto dolciario di cui scopriamo le peculiarità è l‘Hair Repair Éclairs, il quale racchiude decine di prodotti per trattamento dei capelli disponibili in commercio, in una pallina sola. Wonka offre il cioccolatino a un signore dal barbiere senza capelli, che glieli fa subito crescere, così come allo Sphynx, una razza di gatto che non ha peli, e il suo ingrediente principale è la vaniglia macinata. C’è solo un’avvertenza: non bisogna mangiarne troppi, altrimenti si corre il rischio di avere un aumento eccessivo di peli tanto da assomigliare a un gorilla. A parte questo, il dolce è, oltre che ottimo, funzionale ed efficace per chi ha problemi di caduta di capelli e vuole avere un aspetto migliore.

Giraffe Milk Macarons

Wonka Timothée Chalamet

Una delle invenzioni migliori di Willy Wonka sono i Giraffe Milk Macarons, cioccolatini per cui il cioccolataio si intrufola nello zoo poiché bisognoso di latte di giraffa. Questi macarons hanno uno degli effetti più belli fra i prodotti da lui creati e offerti, poiché il loro scopo è far acquisire a chi li mangia fiducia in se stessi. Come accade a Colin, un uomo che ne è privo, ed ha anche poco coraggio, e per questo si è visto rifiutato dalla donna che ama, Barbara, in seguito alla sua debole proposta di matrimonio.

Dopo aver provato un macaron al latte di giraffa, Colin balla su un tavolo, repentinamente cambiato e molto più spavaldo, tornando dalla sua amata per baciarla. Questa sequenza, musicata, ci fa capire quale sia lo scopo del biscotto: far raggiungere a chi lo mangia gli obiettivi della vita, spronandoli. E al contempo facendogli capire quanto sia importante avere fiducia in se stessi. Questo lo rende anche uno dei cioccolatini più pratici e funzionali, poiché può essere utile nei momenti più importanti di una persona, aiutandola a sconfiggere sentimenti e sensazioni negative come inferiorità, paura e insicurezza.

Silver Linings

Wonka - film

Concludiamo con i Silver Linings, dei cioccolatini a forma di nuvola con sopra un fulmine. Willy Wonka ne fa dono a Noodle quando viene incastrato dalla malvagia signora Scrubitt. Dopo aver aperto la sua fabbrica da viaggio, una valigetta contenente mini-macchinari per la lavorazione del cacao, inizia a produrre un dolciume dagli ingredienti particolari, che comprendono fulmini e luce solare liquida.

Ciò che lo rende speciale è il suo riuscire a dare a chi lo mangia soluzioni per risolvere i problemi, come accade a Noodle, alla quale arriva un’idea geniale per permettere a Wonka di entrare e uscire di nascosto dalla pensione della signora Scrubitt, e fargli pubblicizzare le sue invenzioni. I Silver Linings stimolano anche la positività, aiutando l’assaggiatore ad affrontare situazioni difficili e complesse, o comunque momenti di sconforto nei quali si è sopraffatti dalla negatività.

Power Book IV: Force – Stagione 2, la spiegazione del finale

Power Book IV: Force – Stagione 2, la spiegazione del finale

L’universo di Power ha avuto diversi spin-off e quello di maggior successo, Power Book IV: Force, ha ucciso uno dei suoi più grandi cattivi nella seconda stagione. Spesso le serie televisive possono crollare dopo aver eliminato gli antagonisti chiave, ma nel caso di Force, questa si è rivelata la decisione giusta e prepara la terza stagione a essere ancora più emozionante. Power Book IV: Force è incentrato su Tommy Egan che cerca di prendere il controllo del traffico di droga a Chicago dopo aver simulato la propria morte a New York. Power stagione 6 finale ha concluso la storia principale in modo controverso, portando a recensioni poco lusinghiere per l’episodio finale. Tuttavia, hanno mantenuto in vita uno dei loro personaggi migliori.

Tommy è uno dei migliori personaggi di tutte le serie Power, e la sua influenza positiva sul franchise è dimostrata da Power Book IV: Force. Ha ricevuto un’ottima risposta dalla critica nelle sue due stagioni, riuscendo persino a ottenere un punteggio del 100% sul Rotten Tomatoes. Uno spin-off su Tommy Egan ha sempre avuto un grande potenziale data la popolarità del personaggio, ma le reazioni positive verso la serie sono state il risultato di una buona trama e di decisioni ancora migliori. Mentre alcune serie peccano di personaggi che restano troppo a lungo, Force ha ucciso uno dei suoi cattivi principali al momento giusto.

Perché Walter Flynn doveva essere ucciso

Walter Flynn, interpretato da Tommy Flanagan, era uno dei Power Book IV: Force‘s più grandi cattivi, ma la serie ha scelto il momento giusto per ucciderlo. Era senza dubbio l’antagonista principale della prima stagione, essendo il più grande rivale di Tommy Egan nel traffico di droga a Chicago. Ha anche avuto un ruolo importante nella morte di Liliana, con la sua famiglia in guerra con Tommy quando sua figlia ha premuto il grilletto. Nonostante fosse uno dei personaggi più coraggiosi di Power Book IV: Force, il controllo di Walter sulla città era diminuito quando ha incontrato la sua fine, e ucciderlo si è rivelata la decisione giusta.

La prima stagione ha messo in evidenza quanto Walter potesse essere minaccioso e spietato, ma dopo che Tommy gli ha continuamente sottratto i clienti e il territorio, i Flynn si sono indeboliti. Quando è stato ucciso nella quinta puntata della seconda stagione, entrambi i suoi figli si sono rivoltati contro di lui e altri antagonisti sono diventati molto più importanti per la trama. Piuttosto che trascinare la sua storia, ucciderlo era il modo migliore per chiudere il suo capitolo e permettere agli altri cattivi di brillare. Considerando quanto sia grande il traffico di droga a Chicago nell’universo di Power, c’erano molti altri personaggi su cui concentrarsi e la morte di Walter non ha fatto altro che amplificarne la presenza e l’importanza.

Power Book IV: Force è stato ufficialmente rinnovato per una terza stagione.

La morte di Walter ha permesso a Vic e Claudia Flynn di avere storie migliori

Claudia e Vic Flynn hanno potuto avere storie migliori grazie alla morte di Walter. Sebbene i tre personaggi avessero sempre avuto le loro storie, Walter era sempre la minaccia più imponente e quindi riceveva più attenzione rispetto ai suoi figli. La trama di Vic e Gloria ha avuto abbastanza tempo per svilupparsi, ma era secondaria rispetto all’arco narrativo di Walter. Allo stesso modo, Claudia nella prima stagione aveva la sua trama con Dahlia, ma non è mai sembrata in grado di rivaleggiare con gli affari di Walter. Uccidendo Walter, Force non solo ha concluso una storia leggermente stanca, ma ha permesso a Vic e Claudia di diventare più indipendenti e seguire percorsi individuali.

In precedenza, Claudia e Vic erano in un circolo vizioso di odio e opposizione verso il padre, per poi finire per lavorare di nuovo con lui in qualche modo. Dopo la sua morte, Claudia è stata in grado di avviare le sue operazioni e ha ottenuto un discreto successo fino al finale. Allo stesso modo, Vic ha potuto iniziare la sua storia di informatore confidenziale, che continuerà nella terza stagione. La morte di Walter è stata perfetta per consentire al resto della famiglia Flynn di prosperare per il resto della stagione e queste decisioni audaci sono il motivo per cui Force è uno dei migliori Power Book show, superando gli altri spin-off.

Power Book IV: Force aveva già superato i Flynn

Sebbene la famiglia Flynn fosse una parte cruciale della stagione 1 di Power Book IV: Force, la serie si è evoluta oltre loro nella stagione 2. Claudia e Vic avevano ancora storie avvincenti, ma nella stagione 2 c’era molto di più. Tra il cartello di Miguel, il complotto di Jenard e Shanti contro Tommy, l’indagine federale e la coalizione CBI, c’era poco spazio per i Flynn. Queste altre trame hanno avuto la precedenza sulla famiglia e, mentre Claudia e Vic hanno ancora trovato un modo per essere coinvolti, Walter è diventato obsoleto. Il finale di stagione sembrava anche uccidere Claudia, suggerendo che la serie è pronta a superare la famiglia Flynn.

Vic potrebbe ancora essere coinvolto come informatore, ma anche la sua storia è andata oltre il suo ruolo nell’organizzazione Flynn. Dopo il finale della seconda stagione, è improbabile che l’organizzazione Flynn, né i suoi legami con l’Irlanda, avranno un ruolo importante in futuro. Questo ha portato Claudia a rimanere per lo più da sola, permettendole di essere mandata in prigione dove è stata pugnalata. La faida tra Tommy e Miguel sarà presumibilmente la trama principale della terza stagione, con una possibile frattura anche tra Tommy e Diamond. Tutto ciò significa che, oltre a Vic, Power Book IV: Force non ha alcun uso reale per i Flynn nel suo futuro.

Cosa significa la morte di Walter Flynn per Power Book IV: Force Stagione 3

Sebbene le conseguenze abbiano già iniziato a farsi sentire, la morte di Walter Flynn potrebbe ancora essere cruciale per la trama della terza stagione. Anche se Power Book V: Influence è stato cancellato, è improbabile che Force lo sia, considerando le ottime recensioni ricevute. Influence non è mai stato realizzato, presumibilmente perché la storia del protagonista viene raccontata attraverso un altro spin-off, ma Tommy ha ancora un futuro brillante, così come Force. La morte di Walter significa che uno dei principali protagonisti di Chicago è fuori dai giochi, lasciando il suo territorio libero. Anche se Tommy e il CBI hanno già fatto delle mosse in tal senso nella seconda stagione, il vuoto nel mercato della droga lascia più spazio a Tommy per scontrarsi con Miguel.

Miguel probabilmente prenderà il posto di Walter come principale oppositore di Tommy nel traffico di droga. Sebbene questa sia la conseguenza più grave della morte di Walter, lascia anche Vic in una posizione vulnerabile. Vic e Claudia hanno organizzato la morte del padre, con Vic che ha premuto il grilletto. Questo potrebbe sembrare una benedizione per essersi finalmente liberati del padre manipolatore, ma Claudia ha già subito le conseguenze della mancanza della sua protezione nel finale dello spin-off Power. Vic sarà anche smascherato, poiché Tommy è a conoscenza della sua collaborazione con l’FBI. Senza la protezione di Walter, la terza stagione sarà molto solitaria per lui, con Tommy che lo userà e potenzialmente lo ucciderà.