Home Blog Pagina 297

Zack Snyder è disponibile a realizzare sequel animati; Crede che ad alcuni fan della DC sia stato fatto il lavaggio del cervello

0

Dopo anni di campagne da parte dei fan che chiedevano alla Warner Bros. #ReleaseTheSnyderCut, il sogno è diventato realtà nel 2021, quando il debutto della Zack Snyder’s Justice League di Zack Snyder in anteprima su HBO Max.

Sebbene ci si aspettasse che il regista si limitasse a rifinire il suo director’s cut, Zack Snyder ha invece girato nuove scene e ha gettato le basi per i sequel di cui avremmo saputo in seguito in forma di storyboard (le idee includevano Superman che cade sotto il controllo di Darkseid e Bruce Wayne che ha un figlio con Lois Lane).

Anche prima della nascita dei DC Studios, le probabilità che questi seguiti si realizzassero sembravano scarse. Ora sembra del tutto escluso, anche se ci sono molti fan di Zack Snyder che sperano che possa concludere la storia come fumetto o film d’animazione.

Sarebbe comunque un modo per mettere a tacere il movimento #RestoreTheSnyderVerse! Parlando nell’ultimo numero di Empire Magazine, a Zack Snyder è stato chiesto se concluderebbe la sua trilogia della giustizia in animazione.

Sì, assolutamente“, ha risposto. “Sarebbe divertente. Sarebbe bello“. Onestamente, visti i bassi costi di produzione delle offerte direct-to-DVD della Warner Bros. Animation, non sappiamo perché non sia già successo. Zack Snyder ha anche esperienza in questo campo, avendo supervisionato il tie-in di Watchmen, Tales of the Black Freighter.

In un’altra parte della conversazione, a Zack Snyder è stato chiesto se è ancora sorpreso dalle polemiche che hanno circondato la sua decisione di far uccidere Batman e Superman in film come L’uomo d’acciaio e Batman v Superman: Dawn of Justice. Non è un segreto che egli ritenga che i supereroi debbano porre fine alle vite dei loro nemici, e il regista ha ribadito questo concetto durante l’intervista.

L’unica ragione per cui non sono sorpreso è che alcune persone si sono fatte fare il lavaggio del cervello da un mucchio di materiale che non è coerente con il vero canone“, ha dichiarato. “E va bene così. Stanno facendo il loro viaggio“. Qual è il vero canone? Non ne abbiamo assolutamente idea.

Non credo che succederà qualcosa subito“, ha detto Snyder nel 2020 quando gli è stato chiesto di concludere l’arco del DCEU iniziato con Man of Steel. “Ma io e Jim [Lee] parliamo abbastanza spesso. E abbiamo parlato molto della possibilità di fare un libro o un fumetto in futuro, per concludere il tutto“.

Non abbiamo ancora deciso nulla, ma se è una cosa interessante per il fandom, possono sempre chiederlo a Jim“. Per il momento, lo Snyderverse rimane in un limbo ed è improbabile che venga concluso a meno che non cambi qualcosa di drastico alla Warner Bros. e ai DC Studios.

Deadpool & Wolverine: la descrizione del filmato di 9 minuti mostrato al CinemaCon

0

Shawn Levy, regista di Deadpool & Wolverine, ha mostrato un filmato di 9 minuti dell’attesissimo film Marvel al CinemaCon di giovedì. In questo – stando alla descrizione riportata da Deadline – Deadpool è diventato un venditore di auto usate e mentre è all’interno di una di esse e offende una famiglia che sta valutando l’acquisto. Viene dunque spiegato che il mercenario ha abbandonato tale ruolo per dedicarsi ad una vita pacifica. Successivamente è stata mostrata la scena della sua festa di compleanno, con i suoi amici che gli fanno una sorpresa ed il protagonista, spaventato, esclama: “Cinque anni fa, vi avrei ucciso per questo!

Mentre Colosso guarda una puntata di The Great British Bake-Off, Wade esclama “la cocaina è l’unica cosa che è off-limits, ha detto Kevin Feige [presidente dei Marvel Studios]… conoscono tutti gli slang!”. Nel corso di tale scena viene anche rivelato che Vanessa e Wade Wilson si sono lasciati dopo che quest’ultima è stata riportata in vita dal protagonista nella post-credit di Deadpool 2. Arriva poi la TVA e compare l’agente Paradox che spiega: “Siamo un’organizzazione incaricata di difendere la Sacra Linea Temporale, tu sei stato scelto per uno scopo superiore, uno che potrebbe salvare l’intera Sacra Linea Temporale“.

Wade Wilson risponde: “Sacra Linea Temporale… sto andando alla Marvel? Questo significa che ci saranno tantissimi cameo gratuiti?”. Si passa poi ai monitor della TVA, dove al protagonista vengono mostrati anche tanti riferimenti ai vecchi film della Fox, con Wade che è incredulo dinanzi all’immagine di Captain America. Viene quindi mostra una scena di Thor che piange sul corpo di Deadpool, con l’agente Paradox che esclama “questo succederà in un futuro distante” e Wade risponde: “Fottiti Fox, sto andando a Disneyland!

La scena si sposta quindi dal sarto della TVA, che realizza il nuovo costume di Deadpool e gli dona due Katane interamente in adamantio. Entra a quel punto in scena Wolverine, presente insieme a Deadpool in una scena in auto, dove quest’ultimo esclama: “Perché i tuoi amici ti lasciano andare via da casa vestito da giocatore dei Los Angeles Rams” [squadra di Football americano con le divise gialle e blu], con Logan che risponde: “Stai zitto“. Prima della proiezione di questo filmato, il capo dei Marvel Studios Kevin Feige si è meravigliato di quanto sia divertente fare un film vietato ai minori con la parola “F**k”.

https://twitter.com/DEADLINE/status/1778568412404601189?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1778568412404601189%7Ctwgr%5E597bd9b320c499c10153230b181141fccccb6d3e%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fdeadline.com%2F2024%2F04%2Fdeadpool-wolverine-wade-wilson-tries-to-adjust-to-normal-life-in-nine-minutes-shown-at-cinemacon-1235882314%2F

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Kingsman – Il cerchio d’oro: trama, cast e sequel del film

Kingsman – Il cerchio d’oro: trama, cast e sequel del film

La figura dell’agente segreto al cinema ha sempre avuto il suo fascino e il suo successo. Oltre al più noto James Bond, negli anni si sono così susseguiti una serie di personaggi appartenenti al mondo dello spionaggio e dei servizi segreti. Tra i più apprezzati film recenti a riguardo si annovera Kingsman – Il cerchio d’oro (qui la recensione), diretto da Matthew Vaughn nel 2017 e sequel di Kingsman – Secret Service. Protagonisti di questo sono proprio i Kingsman, un gruppo di agenti che incarnano modi e principi del moderno cavaliere, intervenendo in situazioni di grave crisi a livello globale.

La storia è liberamente tratta dalla miniserie a fumetti dal titolo The Secret Service, pubblicata tra il 2012 e il 2013 da Mark Millar, con le illustrazioni del noto Dave Gibbons, celebre per il suo lavoro su Watchmen. La volontà di trarre un film dalla serie di Millar nacque proprio da una conversazione che questi ebbe con il regista Vaughn. I due desideravano infatti realizzare un film di spionaggio che andasse in contrasto con la seriosità troppo spesso riscontrabile in tali opere. Con Kingsman, invece, l’intenzione era quella di dar vita ad un’opera trasgressiva e divertente.

Con gli attori del primo film tornati nei rispettivi ruoli, e nuovi interpreti ad interpretare nuovi personaggi, Kingsman – Il cerchio d’oro si è affermato a sua volta come un grande successo. A fronte di un budget di circa 104 milioni di dollari, il film è riuscito ad incassarne globalmente 410. Tale risultato ha spinto la Fox a porre in lavorazione un terzo capitolo, atteso prossimamente in sala. Prima di questo, però, i Kingsman torneranno al cinema con un prequel che permetterà di esplorare ulteriormente tale mondo narrativo. Nell’attesa di ciò, proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire le principali curiosità legate a tale secondo capitolo.

Kingsman - Il cerchio d'oro cast

Kingsman – Il cerchio d’oro: la trama del film

Un anno dopo aver salvato il mondo, sventando il piano di Richmond Valentine, Eggsy Unwin è ora a tutti gli effetti un membro dell’agenzia Kingsman con il nome in codice di Galahad. Anche la sua vita sentimentale gode di un momento particolarmente felice, essendo egli impegnato in una relazione con Tilde, principessa di Svezia, conosciuta in seguito ad un salvataggio. La tranquillità del giovane viene però bruscamente interrotta dall’attentato di Charlie Hesketh, ex candidato per l’agenzia rimasto gravemente menomato. Questi, in cerca di vendetta, riesce ad intrufolarsi nei server dei Kingsman, rubando preziosi informazioni. Queste vengono da lui poi rivendute alla perfida Poppy Adams.

Questa è la leader del più grande cartello di droga al mondo, chiamato “Il Cerchio d’Oro”. Per assicurarsi di non avere intralci da parte loro, la donna fa lanciare diversi missili sul quartier generale, distruggendo ogni cosa ed uccidendo anche diversi agenti. Sopravvissuto all’esplosione, Eggsy riesce a fuggire insieme a Merlino e i due attivano il protocollo di emergenza noto come “Doomsday”. Per salvare nuovamente il mondo, i Kingsman avranno bisogno stavolta di alleati, e troveranno questi nella loro controparte americana: gli Statesman. Con gli agenti Champagne, Whiskey, Tequila e Ginger potranno organizzarsi per sferrare un attacco di risposta alla malvagia narcotrafficante.

Il cast del film

Per dar vita al sequel, i produttori si sono avvalsi del ritorno degli interpreti che hanno decretato il successo del primo film. Il primo tra questi è Taron Edgerton, divenuta una vera e propria star, che riprende qui il ruolo di Eggsy. Ancora una volta, l’attore si è sottoposto ad un allenamento fisico di mesi per poter interpretare personalmente le scene più complesse del film. Accanto a lui, Colin Firth riprende il ruolo dell’agente Hart, mentre Mark Strong è Merlino, il quale ha qui un ruolo particolarmente più ampio rispetto al precedente film. Nel film fa poi la sua comparsa la premio Oscar Julianne Moore nel ruolo della villain Poppy Adams. L’attrice ha raccontato di aver lavorato molto per costruire il carattere del personaggio, e di essersi basata in particolare sul Lex Luthor presente nel film Superman del 1978.

Nel film sono poi presenti una serie di nuovi interpreti, che vanno a dar vita a personaggi che solo ora entrano a far parte della storia. Il primo di questi è Champagne, capo degli Statesman, interpretato dal premio Oscar Jeff Bridges. Accanto a lui, nei panni dei suoi agenti migliori, vi sono Channing Tatum interprete di Tequila, la premio Oscar Halle Berry nel ruolo di Ginger e Pedro Pascal, ora noto per la serie The Mandalorian nei panni di Whiskey. Nel film è poi presente anche Michael Gambon, celebre per il ruolo di Albus Silente nella saga di Harry Potter, che interpreta qui Artù, capo dei Kingsman. Infine, si annovera anche un cameo del cantante Elton John, il quale compare nei panni di sé stesso.

Kingsman - Il cerchio d'oro sequel

Il sequel di Kingsman – Il cerchio d’oro

Dato il grande successo al box office anche di questo sequel, la Fox si è dichiarata interessata a proseguire le vicende dell’ormai celebre e apprezzata agenzia dei Kingsman. Attualmente è dunque in lavorazione un terzo capitolo, che porterà così a compimento la trilogia di film principali. Prima di questo, però, nel 2021 è arrivato al cinema il film The King’s ManLe origini. Questo è il primo prequel della saga, ed è ambientato durante la Seconda guerra mondiale, andando a narrare la nascita dell’organizzazione del titolo. Protagonista del film è l’attore Ralph Fiennes.

Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

In attesa di vedere gli sviluppi della saga, per gli appassionati è possibile fruire di  Kingsman – Il cerchio d’oro grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Prime Video Disney+ Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 11 aprile alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Time Is Up: dal cast alla canzone, tutto quello che c’è da sapere sul film

Il genere dei teen drama, ovvero quei film per ragazzi incentrati su profondi sconvolgimenti dell’animo, si affermano quasi sempre come grandi successi, riuscendo ad andare ad intercettare un preciso pubblico a cui troppo spesso non si dedicano le giuste attenzioni. Film come la serie di After, Colpa delle stelle, Noi siamo infinito o il recente Fabbricante di lacrime ne sono un esempio. Un altro titolo di questo genere affermatosi come un buon successo, principalmente per merito della presenza di due noti attori protagonisti, è Time Is Up (qui la recensione), realizzato nel 2021 dalla regista Elisa Amoruso, già autrice del documentario Chiara Ferragni: Unposted e del film Maledetta primavera.

Time Is up è un film che nasce da una riflessione sul tempo e da come le circostanze di un evento possano modificare le vite di due personaggi che si incontrano e sono destinati a stare insieme.”, ha raccontato Amoruso. “Nel film ci sono diversi piani di realtà, per via della memoria di Vivien che viene ricostruita attraverso immagini brevi, colori attenuati, suoni lontani, che si mescolano nella confusione di un ricordo sospeso, quasi tra sogno e realtà. Time Is Up rappresenta la sfida di rivisitare il genere teen con delle note diverse, cercando di ricostruire tutti gli aspetti di un percorso che attraverso l’amore porta alla ricerca della propria identità.”

Per tutti gli appassionati del genere, si tratta dunque di un titolo da non perdere, che offre sì grandi emozioni ma anche profonde riflessioni su chi si è e chi si diventa quando ci si trova a confrontarsi in modo tanto stretto, come avviene con una relazione sentimentale, con altro all’infuori di sé. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Times Is Up. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori, alla colonna sonora e al sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Time Is Up cast

La trama e il cast di Time Is Up

Protagonisti del film sono gli adolescenti Vivien e Roy. Lei è un’ottima studentessa, che eccelle in ogni materia, in particolare nella fisica, ma che proprio per via della sua estrema dedizione allo studio non vive a pieno la sua vita, convinta che la felicità sia rimandabile a un prossimo futuro. Lui, invece, è un giovane problematico, che si porta dietro il peso di un trauma vissuto durante l’infanzia, con il quale non riesce a fare i conti e che torna puntualmente a tormentarlo. Nonostante queste personalità opposte, un incidente comune li porterà a riflettere sulla loro vita e ad avvicinarsi, fino ad innamorarsi perdutamente l’uno dell’altra.

Ad interpretare Vivien e Roy vi sono gli attori Bella Thorne e la popstar Benjamin Mascolo, i quali al tempo delle riprese erano una coppia anche nella vita reale. Lei, classe 1997, è conosciuta principalmente per aver interpretato Cece Jones nella serie Disney Channel A tutto ritmo e Paige Townsen nella serie teen drama Famous in Love, ma vista anche nel film Il sole a mezzanotte. Mascolo, invece, è divenuto noto in quanto membro del duo musicale Benji e Fede. Accanto a loro, nel film, recitano gli attori Sebastiano Pigazzi nel ruolo di Steve e Nikolay Moss in quelli dell’allenatore di nuoto Dylan.

Time Is Up canzone

La colonna sonora e il libro tratto dal film

Dopo aver realizzato insieme il video di Finché le stelle non brillano, primo singolo da solista di Benjamin Mascolo, quest’ultimo e Bella Thorne cantano insieme per la prima volta in una canzone dal titolo Up in flames, che è stata inserita come brano portate all’interno di Time Is Up, e dove Mascolo canta per la prima volta in inglese. Il brano è stato prodotto da Noah Conrad (producer di note personalità della muscia come BTS, LANY, Niall Horan e Billie Eilish). Dal film è poi stato tratto anche un romanzo omonimo con il sottotitolo L’amore cambia tutto, pubblicato dalla casa editrice Sperling & Kupfer.

Time Is Up 2: il sequel del film

Nel 2022, un anno dopo il primo film, è stato realizzato un sequel intitolato semplicemente Time Is Up 2. In questo, con Thorne e Mascolo di nuovo nei rispettivi ruoli, si raccontano ulteriori sviluppi nella storia d’amore tra Vivien e Roy, con i due in vacanza in Sicilia, terra natìa di lui, dove però si dovranno confrontare con una vecchia fiamma del ragazzo. Inoltre, Roy riceve un’offerta di lavoro che costringerà Anna a scegliere cosa fare del suo futuro. I fan si sono poi chiesti se ci sarà anche un Time Is Up 3, ma con la fine della relazione tra i due attori il progetto si è fatto meno probabile e lo stesso Mascolo in un’intervista ha dichiarato che Time Is Up è: “Una parentesi del passato”.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Time Is Up grazie alla sua presenza su une delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nel catalogo di Prime Video. Per vederlo, basterà un abbonamento generale alla piattaforma e ricercando il titolo i avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 11 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

SUPERMAN: James Gunn invia un video messaggio al CinemaCon; svelato il logo completo?

0

Ci è stato detto di aspettarci qualcosa dal regista di Superman James Gunn durante il panel della Warner Bros. al CinemaCon, il che ha portato a speculare sul fatto che potremmo finalmente dare una prima occhiata al nuovo Uomo d’Acciaio.

Purtroppo dovremo aspettare ancora un po’ per vedere David Corenswet nei panni del leggendario eroe della DC Comics, ma James Gunn ha inviato un video messaggio dal set per i presenti.

Il regista ha rivelato che il cast del film sarà presente al CinemaCon del prossimo anno per “dare il via all’estate di Superman“. Anche David Corenswet e la co-star Rachel Brosnahan (Lois Lane) faranno la loro apparizione. “Possiamo rivelare qualcosa? C’è un uomo con il mantello“, ha scherzato il primo. “Sì, c’è almeno un uomo con il mantello. Qui l’hanno sentito per primi“.

Il logo completo di Superman è apparso sullo schermo alla fine della clip. Abbiamo anche quello che sembra essere un logo del merchandising, chiaramente creato prima che il film eliminasse “Legacy” dal suo titolo.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Henry Cavill scherza sul fatto che i suoi baffi in Justice League “abbiano quasi rovinato la sua carriera”.

0

Quando Joss Whedon ha deciso di rigirare la quasi totalità di Justice League, ha dovuto affrontare molte sfide (tra cui l’allontanamento di un cast che ha avuto per lo più solo cose negative da dire su di lui). L’ostacolo più grande, tuttavia, si è rivelato essere i baffi di Henry Cavill.

L’attore britannico stava girando Mission: Impossible – Fallout e la Paramount Pictures non era disposta a rischiare di interrompere la produzione permettendo a Henry Cavill di radersi i baffi. Ciò ha significato le queste scene aggiuntive per il film DC avrebbero dovuto essere girate con Henry Cavill vestito da Superman… con i baffi.

Invece di utilizzare i VFX per dare all’Uomo d’Acciaio una barba – cosa che esiste già nei fumetti – gli è stata rifatta una mascella in CGI che è stata oggetto di scherno dal 2017. Il povero Henry Cavill aveva un aspetto ridicolo ed era impossibile non essere distratti dalla strana bocca di Superman o dal ghigno da Joker mentre chiacchierava con Lois Lane.

Apparso ieri sera al CinemaCon per parlare del suo ruolo nel prossimo remake di Highlander, l’ex Uomo d’Acciaio ha deciso di sdrammatizzare la sua esperienza in Justice League facendo riferimento a “un paio di baffi controversi che hanno quasi rovinato la mia carriera“.

Il film sembrava aver spento il suo interesse a interpretare nuovamente Clark Kent (non è stato nemmeno coinvolto nell’uscita della Snyder Cut), finché The Rock non lo ha convinto a tornare in Black Adam. Il piano prevedeva che Henry Cavill fosse protagonista di un’uscita da solista per Supes, solo che i DC Studios gli hanno tolto il tappeto da sotto i piedi quando è stata presa la decisione di riavviare il DCEU come DCU.

Non so quanto Henry fosse presente in Justice League“, ha dichiarato il regista di Mission: Impossible“, ha dichiarato Christopher McQuarrie in merito alla controversia. “Non ho mai visto il film, ma posso dirvi quanto sarebbe costato a Mission: Impossible aggiungere digitalmente i baffi di Henry Cavill“.

Abbiamo detto: ‘Ecco cosa faremo: dateci i 3 milioni di dollari e chiuderemo, così Henry Cavill avrà il tempo di farsi ricrescere i baffi e noi chiuderemo il nostro film’“.

Qualcuno della Paramount Pictures ha detto: ‘Cosa sta succedendo? Di cosa state parlando? Hanno detto: ‘Non c’è modo di farlo'”, ha ricordato il regista. “Ci siamo detti: “Ok”. Era il piano migliore che potessimo escogitare“.

Zack Snyder suggerisce ai suoi fan una campagna per la Director’s Cut di Sucker Punch

0

Le Director’s Cut dei registi hanno da tempo generato discussioni tra gli appassionati di cinema, con alcuni film – Blade Runner e Superman II, ad esempio – che hanno tratto grande beneficio dal fatto che i registi dietro la macchina da presa hanno potuto condividere la propria visione, non imposta dallo studio.

Nel corso degli anni, Zack Snyder ha realizzato diversi director’s cut. Ci sono state tre versioni diverse di Watchmen e anche Batman v Superman: Dawn of Justice ha avuto una “Ultimate Edition” con rating R per la sua uscita in Blu-ray.

Inutile dire che probabilmente non abbiamo bisogno di riepilogare le circostanze spesso bizzarre che hanno portato alla realizzazione della Zack Snyder’s Justice League.

Più avanti nel corso dell’anno, il regista pubblicherà su Netflix le versioni più lunghe di entrambi i film di Rebel Moon, ma sembra che voglia che un altro dei suoi progetti dal passati riceva lo stesso trattamento: Sucker Punch del 2011.

L’unico film che cambierei è Sucker Punch, perché non è mai stato finito correttamente“, dice Snyder a Empire Online. “Anche la director’s cut non è davvero il taglio corretto. È solo una versione estesa. Se ne avessi la possibilità, sistemerei quel film“.

Ho il filmato già girato: devono solo permettermi di metterlo insieme“, continua. “Ogni tanto lo chiediamo. Dobbiamo chiederlo di nuovo. Penso che ci debba essere una finestra in cui nessuno ha il film“.

Per quanto riguarda il modo in cui i fan possono aiutare, sembra che Zack Snyder stia cercando di creare un altro movimento #ReleaseTheSnyderCut”. “Se vogliono iniziare una campagna, va bene“, ha suggerito il regista al termine dell’intervista.

Di cosa parla Sucker Punch ?

Sucker Punch  segue la storia di Babydoll (Emily Browning), una giovane donna che viene internata dal patrigno violento dopo un tragico incidente che coinvolge sua sorella.

Per affrontare la dura realtà, Babydoll si ritira in un mondo di fantasia dove immagina se stessa e i suoi compagni di cella come abili guerrieri in cerca di libertà.

In queste sequenze di fantasia, Babydoll e le sue compagne, tra cui Sweet Pea (Abbie Cornish), Rocket (Jena Malone), Blondie (Vanessa Hudgens) e Amber (Jamie Chung), si imbarcano in audaci missioni contro nemici fantastici, cercando di raccogliere gli oggetti necessari per la loro fuga. L’impressionante cast comprende anche Carla Gugino, Oscar Isaac, Jon Hamm e Scott Glenn.

Il film ha ottenuto recensioni ampiamente negative – ha un pessimo 22% su Rotten Tomatoes – e ha incassato appena 89,8 milioni di dollari a fronte di un budget dichiarato di 82 milioni di dollari. Sucker Punch ha la sua schiera di fan, ma abbastanza da giustificare un’edizione estesa?

Famke Janssen rivela se tornerà nei panni di Jean Grey in Deadpool e Wolverine

0

Famke Janssen ha interpretato per la prima volta Jean Grey in X-Men del 2000 e, dopo l’apparente scomparsa della mutante in X2: X-Men United, è tornata come cattiva nel poco apprezzato X-Men: The Last Stand. Sono seguiti dei camei in The Wolverine e X-Men: Giorni di un futuro passato, ma il legame con il personaggio per Famke Janssen sembrava finito lì.

Da tempo circolano voci sulla possibilità di vedere gli X-Men in Deadpool & Wolverine; il franchise della Merc with the Mouth ha sempre giocato un po’ con la continuità (Deadpool 2 ha visto un cameo dei personaggi dell’era prequel) e scommettiamo che gli X-Men di questo film abbiano legami con la Bestia e Binary che abbiamo incontrato nella scena di metà film di The Marvels.

In ogni caso, alcuni volti noti dei mutanti sono destinati a comparire, con il Ciclope di James Marsden che si vocifera possa apparire e Sir Patrick Stewart che ha quasi confermato che tornerà nel ruolo del Professor X.

Purtroppo, sembra che la Jean di Famke Janssen non si unirà a loro.

Parlando con Screen Geek del suo ruolo in Boy Kills World, l’attrice ha dichiarato: “Non sono in [Deadpool & Wolverine]. No. Tutti continuano a chiedermelo. Quindi, a un certo punto, ho pensato: “Aspettate, sono in Deadpool e non lo so ancora?” Ma no. Non lo sono. No, no“.

Forse sta cercando di sviare l’attenzione per evitare di spoilerare qualcosa, ma questo è un no piuttosto deciso. In definitiva, probabilmente scopriremo se ha girato qualcosa solo quando ci si siederà a guardare Deadpool & Wolverine nelle sale quest’estate.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Ghoul: ecco che cosa sono gli unici “zombie” di Fallout

Ghoul: ecco che cosa sono gli unici “zombie” di Fallout

Il mondo è stato ufficialmente incendiato con la prima di Fallout, uno degli adattamenti di videogiochi più attesi del 2024. Basato sul pluripremiato videogioco di Bethesda Softworks, Fallout porta gli spettatori in una terra desolata post-apocalittica, nata dalla scia di una devastante guerra nucleare. Un trio eterogeneo di personaggi sono i protagonisti principali del nuovo show. Un’ingenua abitante della camera blindata di nome Lucy (Ella Purnell), Un aspirante cavaliere della Confraternita d’Acciaio di nome Maximus (Aaron Moten) e, forse il più intrigante di tutti, un mutante a caccia di taglie di nome Cooper Howard (Walton Goggins), talvolta chiamato semplicemente il Ghoul.

Cooper Howard (il Ghoul) è senza dubbio uno dei personaggi più complessi e approfonditi della nuova serie, il che è ironico visto che gran parte della sua carne è stata bruciata. Sebbene sia conosciuto come “il Ghoul”, non è certo l’unico: come i fan della lunga serie già sanno, ci sono migliaia, se non centinaia di migliaia, di ghoul nel mondo di Fallout. Tuttavia, qualcuno potrebbe chiedersi da dove provengano i ghoul, di cosa siano capaci e perché siano comunemente evitati e temuti dagli altri abitanti delle Terre Desolate.

I ghoul di “Fallout” sono una conseguenza diretta della Grande Guerra

La storia dei ghoul nell’universo di Fallout inizia proprio all’inizio dell’apocalisse nucleare portata sul mondo dalla Grande Guerra. Prevedibilmente, a meno che non si sia uno dei pochi fortunati membri della classe superiore ad avere accesso a un Vault Shelter, la stragrande maggioranza della popolazione degli Stati Uniti fu completamente sradicata dal fallout nucleare. Alcuni riuscirono a evitare per un pelo le radiazioni, dando origine a una generazione di abitanti delle Terre Desolate di superficie, ma altri sopravvissero alle esplosioni nucleari senza uscire indenni dal disastro.

Migliaia e migliaia di persone esposte ai livelli letali di radiazioni si sono viste bruciare la pelle dal corpo, con la scomparsa di appendici come il naso. Mentre i loro corpi sono stati danneggiati in modo irreparabile, le loro menti sono rimaste intatte (o per quanto possibile in un disastro nucleare). Probabilmente sono rimasti gli unici sopravvissuti tra le loro famiglie e i loro amici, e ne abbiamo un assaggio nella scena iniziale dell’episodio pilota.

Prima di diventare Il Ghoul, il personaggio di Walton Goggins era conosciuto come Cooper Howard, una star della recitazione abbastanza famosa nei film western di Hollywood. Dopo aver presumibilmente litigato con la moglie Barb (Frances Turner), si è trovato in difficoltà poco prima dell’inizio della Grande Guerra, dovendo ricorrere alla recitazione di un cowboy alle feste di compleanno dei bambini solo per sbarcare il lunario. Non è una situazione ideale, ma è certamente migliore di quello che sarebbe successo poco dopo. Questo tragico evento non solo trasformò Cooper in uno spietato ghoul cacciatore di taglie, ma gli porterà via anche tutto ciò che ha sempre amato. Non è ancora chiaro se Barb e sua figlia saranno vivi o meno alla fine della prima stagione di Fallout, ma considerando la propensione di questo show per i personaggi longevi, non dovrebbe essere una sorpresa.

Essere un Ghoul è un dono e una maledizione

Essere un Ghoul è un dono e una maledizione

Come probabilmente avrete già capito, la maggior parte dei ghoul del mondo di Fallout era presente al momento della caduta delle bombe. Ciò è avvenuto più di due secoli prima degli eventi della serie, il che significa essenzialmente che i ghoul sono in grado di vivere per centinaia, forse addirittura migliaia di anni. L’incredibile longevità non finisce qui, perché i ghoul hanno anche miracolose capacità rigenerative che potrebbero renderli il prossimo passo dell’evoluzione umana.

Nel secondo episodio di Fallout, dopo che Lucy spara a Cooper con una pistola a dardi, il cacciatore di taglie risponde dicendo: “Beh, questa è una goccia molto piccola in un secchio di droga molto, molto grande“. Vediamo che dopo la Grande Guerra, diventare un ghoul è ancora possibile quando a Thaddeus (Johnny Pemberton) viene dato un misterioso elisir che guarisce il suo piede maciullato ma lo trasforma anche in un ghoul. La maggior parte dei ghoul è immune alla maggior parte delle droghe ed è persino completamente resistente alle radiazioni (anche se molti ghoul sono noti per essere dipendenti dalla pericolosa droga delle Terre Desolate, il Jet). Continuando con i loro poteri rigenerativi, i ghoul sono storicamente resistenti alla maggior parte delle forme di danno. Possono resistere a vari tipi di proiettili e, in alcuni casi, possono persino riattaccarsi parti del corpo.

Queste prodezze di immortalità pratica possono sembrare qualcosa per cui chiunque viva nelle Terre Desolate ucciderebbe. Tuttavia, c’è uno svantaggio significativo e debilitante rispetto all’immunità dai danni dei ghoul. Sebbene la causa e il motivo di questo fenomeno non siano del tutto noti, quasi tutti i ghoul dell’universo di Fallout diventano feroci alla fine. È solo una questione di tempo. Invece di essere i sopravvissuti relativamente lucidi della guerra, regrediscono in zombie violenti e senza cervello che uccidono tutto ciò che vedono. Da soli, i Ghoul ferali sono abbastanza facili da affrontare, ma se sono in un gruppo numeroso, possono facilmente sopraffare anche gli abitanti delle Terre Desolate più esperti.

I Ghoul sono spesso evitati dal resto della popoliazione delle Terre Desolate

La capacità dei ghoul di diventare imprevedibilmente feroci è il motivo principale per cui i ghoul sono spesso evitati dalla società. O, per lo meno, dalle poche sacche di società che ancora rimangono nelle Terre Desolate. Il loro aspetto e la loro natura stereotipata e pericolosa hanno di fatto trasformato i ghoul in cittadini di seconda classe negli insediamenti del mondo, anche se probabilmente hanno più conoscenza del mondo e di ciò che è esistito prima di chiunque altro sul pianeta.

Questo rende le cose ancora più difficili per Cooper nella serie televisiva di Fallout. Non solo è un ghoul, ma è anche un fhoul particolarmente infame, con la sua reputazione di spietato cacciatore di taglie conosciuta in lungo e in largo in quella che era Los Angeles. C’è una vera e propria tragica ironia in questo, dato che Cooper una volta era una star di Hollywood immediatamente riconoscibile, che ora è irriconoscibile da quando è diventato un fhoul ostracizzato. Il ruolo di Cooper nella storia è molto più di un semplice cacciatore di taglie, tuttavia, quale sarà il suo ruolo dopo che Max avrà ripristinato l’energia in California rimane un mistero.

Scary Movie: Paramount Pictures annuncia il riavvio

0
Scary Movie: Paramount Pictures annuncia il riavvio

Scary Movie, la serie comica che ha messo alla berlina film horror come Scream e I Know What You Did Last Summer tra gli altri, verrà riavviata.

La Paramount Pictures ha annunciato che sta collaborando con il mega-produttore di Fast and Furious Neal H. Moritz per far risorgere il franchise dormiente. Scary Movie entrerà in produzione nell’autunno del 2024 e dovrebbe uscire nei cinema nel 2025. La serie ha generato cinque film precedenti prima di rimanere senza benzina con la puntata del 2013. Ma l’horror ha continuato a essere una forza importante al botteghino, con film come Five Nights at Freddy’s, Smile e M3GAN che attirano grandi folle. Quindi c’è molto nuovo materiale da parodiare per il team.

Scary Movie è stato realizzato anche come parte della partnership first look della Paramount con Miramax, lo studio dietro il franchise cinematografico. Miramax finanzierà interamente la produzione, mentre la Paramount si occuperà della distribuzione. L’etichetta indipendente è una joint venture tra Paramount e BeIN. Miramax ha recentemente annunciato di avere un nuovo CEO, l’ex capo della MGM Jonathan Glickman.

Cattivissimo Me 4: la Illumination ha presentato il sequel

0
Cattivissimo Me 4: la Illumination ha presentato il sequel

Gru, il supercriminale in convalescenza diventato papà coccoloso e adorabile, è tornato in azione per Cattivissimo Me 4. La Universal ha presentato in anteprima una nuova sequenza del quarto capitolo del franchise principale in occasione del CinemaCon.

Il video presentava un aspirante cattivo (Joey King) e una nuova aggiunta alla famiglia Gru – Gru Jr., che ha una forte somiglianza con il suo omonimo dal naso a becco – mentre tentavano una rapina in stile Mission: Impossible di un castello pesantemente fortificato. L’unico problema è che gli assistenti di Gru, i Minion, hanno portato l’attrezzatura sbagliata. Invece della sua attrezzatura e dei suoi gadget, è armato solo di una borsa per pannolini. Ciò significa che Gru deve affrontare laser, guardie e un feroce tasso del miele con solo crema per dermatite da pannolino, biberon e un ciuccio per proteggerlo. Non aiuta il fatto che Gru Jr. continui a strisciare in giro, innescando ina vvertitamente trappole esplosive.

E a giudicare dalle fragorose risate e dagli applausi che hanno accolto il filmato, il pubblico dei proprietari di cinema chiaramente non vede l’ora che ritornino i Minions, quelle tenerissime creature giallo evidenziatore che hanno reso i loro film un successo enorme presso il pubblico dei più piccoli. Dopotutto, la serie è responsabile di un forte aumento delle vendite di popcorn, che è il modo in cui gli espositori ottengono la maggior parte dei loro profitti. Il fondatore della Illumination Chris Meledandri ha promesso che il film sarà “gioioso, sorprendente e pieno di personaggi che amiamo”.

Si prevede che Cattivissimo Me 4 sarà uno dei più grandi successi dell’estate. Il film vede Gru (doppiato ancora una volta da Steve Carell), sua moglie e collega agente della Lega Anti-Villain Lucy (Kristen Wiig), e la loro famiglia mentre fuggono quando vengono presi di mira dal criminale Maxime Le Mal (Will Ferrell) e la sua fidanzata femme fatale Valentina (Sofia Vergara). È una riunione tra Wiig e Ferrell, che sono apparsi contemporaneamente in “SNL”, così come tra Ferrell e Carell, che hanno recitato insieme in Anchorman. L’ensemble di voci memorabili comprende anche Joey King, Miranda Cosgrove, Chloe Fineman e Stephen Colbert (vecchio collega di Carell in “The Daily Show”).

Il momento storico è molto fortunato per la Illumination, che dopo il successo di Super Mario prova a replicare la fortuna del franchise che l’ha vista nascere.

Cattivissimo Me 4 è diretto da un co-creatore dei Minions, Chris Renaud (Cattivissimo Me, Pets – Vita da animali), ed è prodotto dal fondatore e CEO di Illumination Chris Meledandri e da Brett Hoffman (produttore esecutivo di The Super Mario Bros. Movie e Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo).

Il film è co-diretto da Patrick Delage (regista dei film d’animazione Sing 2 e Pets – Vita da animali 2), mentre la sceneggiatura è del creatore di White Lotus, Mike White, e dello scrittore veterano di tutti i film di Cattivissimo Me, Ken Daurio.

Chicago P.D. 11×10: promo e anticipazioni dal decimo episodio

0
Chicago P.D. 11×10: promo e anticipazioni dal decimo episodio

Prima che Hailey Upton (Tracy Spiridakos) lasci il Dipartimento di Polizia di Chicago, i casi a cui sta lavorando la metteranno a dura prova in Chicago P.D. 11×10. Il personaggio si è trovato in luoghi molto oscuri nel corso della stagione, sia per problemi personali che per problemi legati al lavoro, che sembra essere il tema principale per lei in questa stagione.

Mentre lo show attraversa gli archi dei personaggi, l’episodio 10 della stagione 11 di Chicago P.D. torna a parlare di Hailey in un nuovo promo che promette di essere ancora più straziante. Con il caso di Torres (Benjamin Levy Aguilar) quasi nello specchietto retrovisore, è il momento giusto per controllare Hailey e vedere come se la cava emotivamente prima che Spiridakos lasci la serie alla fine della stagione in corso.

Il video lascia presagire qualcosa di diverso per l’Intelligence questa volta. Si erano abituati a imbattersi in casi mentre erano in giro; sembrava quasi troppo bello per essere vero. L’episodio in arrivo ha un caso che bussa alla porta dell’unità: una bambina misteriosa trova la polizia. Hailey è la prima persona a trovarla, il che fa capire il suo attuale stato d’animo inquieto. Ha faticato a dormire e questo potrebbe essere uno dei suoi affari notturni per esaurire il suo corpo fino al punto in cui non può fare altro che spegnersi. La bambina viene portata in ospedale per un esame medico, dove Hailey la interroga.

La bambina è piuttosto giovane, cosa che l’Intelligence e Voight (Jason Beghe) prendono sul serio, soprattutto se lei o un altro bambino sono in pericolo. Hailey scopre che la bambina è scappata di casa, cosa che potrebbe sembrare tipica visto che i bambini scappano sempre. Quando le viene chiesto di sua madre, la bambina risponde che è a casa. Dopo ulteriori indagini, Hailey scopre qualcosa di sconvolgente. “Tua madre esce mai di casa?”. Hailey chiede. “No, lui non glielo permette”, risponde la bambina. Hailey si chiede chi sia il “lui” a cui si riferisce. “Il mostro”, risponde la bambina. Mentre Hailey parla con la bambina, si vedono gli agenti di polizia che perlustrano una casa situata a distanza nel bosco e ciò che scoprono sembra essere un caso di rapimento.

Niente è così diretto come sembra nello show e la situazione può diventare ancora più oscura molto rapidamente, soprattutto se in quella casa ci sono altri bambini che non si trovano da nessuna parte. Questo non farà certo bene ad Hailey, che sta lottando con la realtà di questo lavoro e ha iniziato a soffrire. Dopo l’interazione con Josephine Petrovic (Bojana Novakovic), Hailey si rende conto di essere in rapida discesa e che qualsiasi cosa stia facendo non funziona; se funziona, è un cerotto per una ferita molto più grande.

Heroes, in arrivo un riavvio ambientato anni dopo la serie originale

0

Apprendiamo da Variety che Tim Kring, creatore di Heroes, sta sviluppando un riavvio della sua fortunata serie. Intitolato Heroes: Eclipsed, il progetto è ambientato anni dopo gli eventi della serie originale di supereroi, mentre nuovi esseri umani evoluti stanno scoprendo i loro poteri. Kring è il produttore esecutivo di Heroes: Eclipsed con il suo manager, Jordan Cerf di Mosaic. Il cast deve ancora essere annunciato.

Heroes è andato in onda per quattro stagioni sulla NBC dal 2006 al 2010, con Hayden Panettiere, Jack Coleman, Milo Ventimiglia, Masi Oka, Zachary Quinto, Sendhil Ramamurthy, Ali Larter, Adrian Pasdar e Greg Grunberg. Kring ha poi lavorato alla serie limitata del 2015 Heroes Reborn, con Coleman che riprende il ruolo di Noah Bennet. Anche Zachary Levi, Robbie Kay, Kiki Sukezane, Ryan Guzman, Rya Kihlstedt e Judith Shekoni hanno recitato in Heroes Reborn.

Nel 2015, mentre promuoveva Reborn, Kring aveva accennato alla possibilità di sviluppare più trame nell’universo di Heroes dopo la serie di eventi di 13 episodi. “Ho sempre pensato che il marchio fosse sufficientemente elastico e con una premessa sufficientemente ampia”, ha affermato Kring. “È uno spettacolo su persone comuni con poteri straordinari. Si tratta di un numero indeterminato di persone in tutto il mondo che lo devono salvare. Sono fiducioso che possiamo trovare più storie da raccontare con alcuni personaggi che ritornano insieme a quelli nuovi.”

Shōgun 1×09: promo e trama dal nono episodio

0
Shōgun 1×09: promo e trama dal nono episodio

Dopo l’ottavo episodio FX ha diffuso il promo e la trama di Shōgun 1×09, il nono atteso episodio della nuova serie evento Shōgun (recensione) che ha debuttato su Disney+.

In Shōgun 1×09 che si intitolerà “Crimson Sky” Mariko arriva a Osaka per la lotta della sua vita. Blackthorne e Yabushige cercano di salvare le loro teste mentre le loro opzioni si riducono.

Di Cosa parla Shōgun?

La serie Shōgun si avvale di un acclamato cast giapponese, senza precedenti per una produzione americana, tra cui Tadanobu Asano nel ruolo di “Kashigi Yabushige”, un noto traditore e stretto alleato di Toranaga; Hiroto Kanai nei panni di “Kashigi Omi”, il giovane leader del villaggio di pescatori dove viene trovata la nave di Blackthorne; Takehiro Hira nel ruolo di “Ishido Kazunari”, un potente burocrate che è il principale rivale di Toranaga; Moeka Hoshi in quello di “Usami Fuji”, una vedova che deve trovare un nuovo scopo nel mezzo della guerra del suo signore; Tokuma Nishioka nel ruolo di “Toda Hiromatsu”, il generale fidato e il più caro amico di Toranaga;

Shinnosuke Abe nei panni di “Toda Hirokatsu” (“Buntaro”), il marito geloso di Mariko; Yuki Kura in quelli di “Yoshii Nagakado”, lo sfacciato figlio di Toranaga che ha un forte desiderio di mettersi in gioco; Yuka Kouri nel ruolo di “Kiku”, una cortigiana rinomata in tutto il Giappone per la sua abilità artistica e Fumi Nikaido nel ruolo di “Ochiba no Kata”, la venerata madre dell’erede che non si fermerà davanti a nulla pur di porre fine a Toranaga e alla sua minaccia al potere del figlio.

Shōgun è stata creata per la televisione da Rachel Kondo e Justin Marks, con Marks in veste di showrunner e produttore esecutivo insieme a Michaela Clavell, Edward L. McDonnell, Michael De Luca e Kondo. La serie è prodotta da FX Productions.

Speak No Evil: il trailer del remake Blumhouse con James McAvoy

0
Speak No Evil: il trailer del remake Blumhouse con James McAvoy

James McAvoy interpreta un padre con un lato oscuro nel remake targato Blumhouse di Speak No Evil, film horror danese del 2022, una commedia nera di buone maniere come la pece su una famiglia che invita due amici in vacanza nella loro idilliaca e remota casa di campagna. Si trasforma in un viaggio dall’inferno quando le cose prendono una svolta inimmaginabilmente sinistra.

Nel trailer inquietante appena pubblicato, il personaggio di McAvoy è sempre più arrabbiato con i suoi figli per non aver interpretato nella sua maniera l’orecchiabile “Cotton Eyed Joe” di ispirazione folk. Naturalmente, questo è di gran lunga l’ultimo dei problemi per gli ospiti della sua umile dimora. In altre parti del filmato, il personaggio di McAvoy continua a trovare modi nuovi e creativi per assicurarsi che i suoi ospiti si sentano profondamente turbati.

Il regista James Watkins ha presentato il trailer del film al CinemaCon. Il regista ha elogiato la dualità di McAvoy, che riesce a offrire performance piuttosto terrificanti in film come Split e Glass nonostante il suo atteggiamento accogliente nella vita reale. “È straordinario che persona gentile, generosa, divertente e carismatica sia il mio amico James”, ha detto Watkins alla stanza dei proprietari di teatri al Caesars Palace. “Perché è anche capace di immergersi in profondità piuttosto inquietanti nei suoi ruoli.” Watkins descrive il suo personaggio dicendo: “Da un lato, è un amico, ospite, marito e padre affascinante e socievole. E d’altra parte, lui è, beh… non lo è affatto.” Speak No Evil è stato girato nel Gloucestershire, in Inghilterra, e Watkins ha scherzato dicendo che la produzione era “proprio come un campo estivo… con un tocco leggermente deviante”.

Melrose Place, al via un nuovo reboot con il cast originale

0
Melrose Place, al via un nuovo reboot con il cast originale

Apparentemente la TV non ne ha ancora abbastanza di Melrose Place. L’eccentrica serie degli anni ’90, già riavviato una volta negli anni 2010, sta cercando di trovare di nuovo la strada per il piccolo schermo, e questa volta con la partecipazione di Heather Locklear (che all’epoca veniva sempre considerata una “guest star speciale”, anche se una volta entrata nel dramma ha subito preso il comando), Laura Leighton e Daphne Zuniga che sono tornate per riprendere i loro ruoli nell’ultimo riavvio, scritto da Lauren Gussis.

Gussis sarà anche produttore esecutivo insieme a Leighton, Zuniga, Tiffany Grant e Jason Weinberg. Ecco il logline: “Quando uno dei loro più cari amici muore improvvisamente, i residenti OG di Melrose Place si riuniscono per onorare il defunto. Ma la pentola a pressione che si crea a seguito della reunion scopre vecchi traumi, riaccende vecchie storie d’amore, riaccende vecchi risentimenti e rivela nuovi segreti… gettando i nostri personaggi in un dramma caotico che ricorda il passato, ma con una prospettiva molto più moderna”.

CBS Studios si occuperà del riavvio, basato sulla serie creata da Darren Star. L’originale Melrose Place è andato in onda per sette stagioni su Fox tra il 1992 e il 1999. Lo spettacolo era originariamente un dramma con Thomas Calabro, Josie Bissett, Andrew Shue, Courtney Thorne-Smith, Grant Show, Doug Savant, Vanessa A. Williams e Amy Locane, e più tardi Daphne Zuniga. Poi Heather Locklear si è unita come Amanda Woodward e sono iniziati i fuochi d’artificio. Successivamente le aggiunte al cast includevano Laura Leighton, Marcia Cross, Jack Wagner, Kristin Davis, Rob Estes, Lisa Rinna e Brooke Langton. Il riavvio Melrose Place è andato in onda su The CW dal 2009 al 2010.

I delinquenti, recensione del film di Rodrigo Moreno

I delinquenti, recensione del film di Rodrigo Moreno

Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2023, I delinquenti di Rodrigo Moreno arriva oggi nelle sale italiane con MUBI. Preparatevi a immergervi in un film caleidoscopico e mutante che si muove tra generi e stili diversi: parte come un film di rapina, si trasforma in una commedia e finisce per assumere i contorni di una vignetta bucolica con echi del cinema di Éric Rohmer. I delinquenti è una storia piena di storie, o una storia che a poco a poco diventa un’altra storia, o una materia in realtà informe, da cui emergono molteplici storie: un’opera da non farsi assolutamente scappare.

I delinquenti, la trama: l’heist movie è un’anagramma

Il protagonista de I delinquenti (almeno in principio) è Morán (Daniel Elías), il tesoriere da “sempre” del Banco Social Cooperativo nel cuore del centro di Buenos Aires. Dal suo accesso privilegiato al caveau della tesoreria, alla vigilia di un lungo fine settimana preleva 650.000 dollari. Perché questa cifra? Perché è quanto lui e Román (Esteban Bigliardi) avrebbero guadagnato per tutta la vita fino al momento della pensione.

Morán compie la rapina da solo, ma subito dopo convoca Román alla pizzeria Imperio di Chacarita, dove gli fa un’offerta irresistibile: occuparsi dei soldi per i tre anni e mezzo che trascorrerà in carcere (perché intende costituirsi subito e ammettere la sua colpa) e poi dividere il bottino. Questo è solo l’inizio di un film felicemente imprevedibile e labirintico: la prima ora delle tre di minutaggio de I delinquenti si concentra sulle tensioni che Román vive in banca quando iniziano a indagare sulla rapina (Laura Paredes brilla nei panni di un’aggressiva detective improvvisata e Mariana Chaud ha ottime sequenze nei panni di un’impiegata infastidita dalle pressioni a cui sono sottoposti i dipendenti), sui problemi relazionali (Gabriela Saidón) che gli crea e sulla sua confusione sul da farsi. Allo stesso tempo, Morán si arrende e cerca di sopravvivere in una prigione dove, conoscendo il tipo di crimine che ha commesso, anche i detenuti vogliono una parte dei suoi soldi!

Questo fatto un po’ surreale apre le porte a una seconda parte in cui il film si complica, abbandonando gradualmente il suo carattere strettamente poliziesco e si apre ad altre formule, mostrando le esperienze dei suoi due protagonisti in due viaggi a Cordoba, che saranno compiuti per ragioni che dovranno scoprire nel corso del film. Qui, l’idea poetica e per certi versi abbastanza innocente di “libertà” appare più chiaramente: andare a vivere in campagna, circondati da cavalli, laghi, montagne, albe e belle donne al proprio fianco. Non fosse che, come tutte le illusioni, anche questa è soffusa, complicata, non così accessibile semplice come sembra.

Fonte: The Movie Database

L’heist movie è un’anagramma

Ci si può chiamare Morán o Román o Ramón o Morna o Norma, come cinque dei personaggi de I delinquenti, anagrammi, risultanti dalla combinazione di cinque lettere, che potrebbero farci pensare a cinque varianti dello stesso personaggio, oppure che il film stesso sia concepito come un anagramma di cui potremmo ricombinare i pezzi all’infinito. O che, semplicemente, I delinquenti si propone come un gioco sul linguaggio del cinema.

Sulla scacchiera c’è il film di rapina, ridotto ai minimi termini, perché l’importante non è l’esecuzione ma il suo potere di creare una storia che si biforca, puntualmente sullo split screen: da una parte il ladro, un impiegato che si consegna alla giustizia, e dall’altra il suo complice di forza, che sceglie appositamente per custodire per lui il denaro rubato durante i tre anni e mezzo, secondo le sue stime, che passerà in prigione. Tutto è assurdo come sembra, ma I delinquenti, come i suoi protagonisti, è solo guidato dall’impulso.

La bellezza della deviazione

I calcoli di Morán e Román saranno imprecisi come quelli dello spettatore, che vedrà le sue aspettative messe in discussione a ogni svolta della storia. In questo senso, il sorprendente film di Rodrigo Moreno è in linea con altre intriganti proposte argentine, come “La flor” di Mariano Llinás o “Trenque Lauquen” di Laura Citarella quando si tratta di liberare il racconto dalle sue logiche strutturali, lasciandosi trasportare dalla bellezza della deviazione: c’è sempre la possibilità di essere liberi, ci dice Moreno, se ci abbandoniamo alla sorpresa del mondo. Allora, un film di rapine, piuttosto austero e attraversato da uno strano umorismo, diventa una fantasia bucolica, dove la gente passa il tempo giocando con le catene di parole o interrogandosi su un ricordo d’infanzia. Poi nasce l’amore, scompare di nuovo, ritorna, ancora più forte, mentre il film si apre, come un miracolo, a un futuro western.

Ne I delinquenti la nozione di disallineamento all’interno della storia è fondamentale. In una scena, un personaggio appare seduto su una sedia girevole che cigola a ogni suo movimento, così come alcuni dettagli “cigolano” intenzionalmente in quella che sembra una linea di trama più o meno ordinata: corpi o parole che non aggiungono nulla alla trama eppure sono lì, a volte ostacolandola. Allo stesso modo, anche i generi si sfregano l’uno contro l’altro e producono “rumore”: come se il thriller o la commedia non facessero altro che nascondere la vita che scorre e che fatica a manifestarsi.

Proponendo una deviazione narrativa che cambia il film per sempre – la sua seconda metà –  il film di Rodrigo Moreno mostra la possibilità di una vita veramente diversa, alternativa: un’altra storia possibile, in cui potrebbe esserci un’epifania, una rivelazione. Potrebbe essere l’amore, il cinema o la letteratura, per citare le tre opzioni fornite dal film, ma in ogni caso c’è sempre qualcosa in grado di ribaltare l’esistenza: la narrazione. I delinquenti, in quel momento, si mette in pausa, abbandona la suspense per attenersi al paesaggio, lascia la città per entrare in una natura sempre più misteriosa. Ed è in questa fuga radicale che si colmano i buchi lasciati dagli scricchiolii della prima parte: l a storia acquista così il suo senso compiuto, ma non quello che pensavamo all’inizio, bensì un altro che è andato mutando, trasformandosi a poco a poco.

Fonte: The Movie Database

Una tortuosa danza di generi: la maturità di Moreno

Ne I delinquenti Rodrigo Moreno salta sinuosamente da un genere all’altro e, come gli altri registi citati, apre la porta a diverse riflessioni (il rapporto tra classicità e modernità, la prevalenza dei generi e la calligrafia visiva e sonora che attribuiamo loro) senza perdere di vista la storia, i personaggi, le emozioni o la necessità di riflettere sulle immagini.

Il film passa da Morán a Román, andando avanti e indietro nel tempo, da Buenos Aires a Córdoba e così via, ma  il punto cruciale è che, da quel momento in poi, il denaro in sé passa in secondo piano e Moreno è più interessato alla strana deriva emotiva dei suoi personaggi, al modo in cui la rottura con le loro vite mobilita e altera tutti i loro piani. Los delincuentes è l’opera della sua opera della maturità, il suo film di riflessione sull’identità di ogni artista, un modo per tornare al cuore del cinema argentino e alle sue pietre miliari dal posto migliore possibile.

Un cinema che si reinventa, che propone alternative alle piattaforme mainstream, che pensa al nazionale da un punto di vista emancipatorio. Moreno si colloca in questo gesto, raccoglie i flash del suo lavoro passato per espanderli in un nuovo amalgama cinematografico, senza paura di digressioni e anacronismi, assimilando la storia del suo Paese e della sua generazione come qualcosa di più di un punto di partenza.

IF – Gli amici immaginari: il trailer italiano del film

0
IF – Gli amici immaginari: il trailer italiano del film

Paramount Pictures ha diffuso il trailer ufficiale di IF – Gli Amici Immaginari, scritto e diretto da John Krasinski. Il film è l’incredibile e magica storia di una bambina e della sua capacità di vedere gli IF, cioè gli amici immaginari di tutte le persone. Grazie a questo suo insolito superpotere, si imbarcherà in una magica avventura per ricongiungere gli IF dimenticati con i loro bambini.

IF è interpretato da Ryan Reynolds, John Krasinski, Cailey Fleming, Fiona Shaw. A dare le voci agli IF, personaggi meravigliosamente unici che riflettono l’incredibile potere dell’immaginazione di un bambino, saranno Phoebe Waller-Bridge, Louis Gossett Jr. e Steve Carell, e molti altri ancora.

IF – Gli Amici Immaginari, il poster

IF - Gli Amici Immaginari poster

IF è scritto e diretto da John Krasinski, ed è basato sulla sua idea originale del viaggio di un bambino alla riscoperta della propria immaginazione. Insieme a lui e Reynolds ci sono Steve Carell, Phoebe Waller-Bridge, Fiona Shaw, Alan Kim, Cailey Fleming, Bobby Moynihan, Louis Gossett Jr., Matt Damon, Jon Stewart, Emily Blunt, Sam Rockwell, Richard Jenkins, Maya Rudolph, Awkwafina, Christopher Meloni, Sebastian Maniscalco e Vince Vaughn. Per la versione italiana parteciperanno al doppiaggio del film Ciro Priello e Pilar Fogliati.

Dark Matter: il trailer della nuova serie Apple TV+ con Joel Edgerton e Jennifer Connelly

0

Apple TV+ ha presentato oggi il trailer del nuovo thriller fantascientifico Dark Matter, interpretato da Joel Edgerton insieme al premio Oscar® Jennifer Connelly, Alice Braga, Jimmi Simpson, Dayo Okeniyi e Oakes Fegley.

Basata sul bestseller del New York Times di Blake Crouch, la nuova serie Apple Original di nove episodi farà il suo debutto l’8 maggio con i primi due episodi seguiti da un nuovo capitolo settimanale fino al 26 giugno.

Definito come uno dei migliori romanzi di fantascienza del decennio, Dark Matter è una storia sulla strada non percorsa. La serie segue Jason Dessen (interpretato da Edgerton), un fisico, professore e padre di famiglia che una notte, mentre torna a casa per le strade di Chicago, viene rapito in una versione alternativa della sua vita. La meraviglia si trasforma rapidamente in incubo quando cerca di tornare alla sua realtà in mezzo a un panorama sconvolgente di vite che avrebbe potuto vivere. In questo labirinto di realtà, intraprende un viaggio straziante per tornare dalla sua vera famiglia e salvarla dal nemico più terrificante e imbattibile che si possa immaginare: se stesso.

Crouch è creatore, produttore esecutivo, showrunner e scrittore insieme ai produttori esecutivi Matt Tolmach e David Manpearl per la Matt Tolmach Productions. Anche Edgerton è produttore esecutivo. Dark Matter è prodotto per Apple TV+ da Sony Pictures Television.

Bridgerton – stagione 3: il trailer ufficiale

0
Bridgerton – stagione 3: il trailer ufficiale

Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di Bridgerton – Stagione 3, i cui nuovi episodi saranno disponibili in due parti, la prima metà il 16 maggio 2024, la seconda il 13 giugno 2024. Questa volta sarà Colin Bridgerton (Luke Newton) il protagonista “di famiglia” a essere coinvolto nelle vicende della trama principale, ma il punto di vista sarà per la prima volta estraneo alla genìa che dà titolo alla serie. Saremo dalla parte di Penelope Featherington (Nicola Coughlan), che sarà la protagonista assoluta dello show.

Bridgerton 3, la trama

Penelope Featherington (Nicola Coughlan) ha finalmente rinunciato alla sua cotta di lunga data per Colin Bridgerton (Luke Newton) dopo aver sentito i suoi commenti denigratori su di lei nella scorsa stagione. Tuttavia, ha deciso che è ora di trovare un marito, preferibilmente qualcuno che le dia abbastanza indipendenza per continuare la sua doppia vita come Lady Whistledown, lontano da sua madre e dalle sue sorelle. Ma, a causa della sua mancanza di fiducia in se stessa, i tentativi di Penelope di trovare un marito falliscono clamorosamente. Nel frattempo, Colin è tornato dai suoi viaggi estivi con un nuovo look e una sfacciata spavalderia. Ma è scoraggiato nel rendersi conto che Penelope, l’unica persona che lo ha sempre apprezzato così com’era, lo tratta con freddezza. Desideroso di riconquistare la sua amicizia, in questa stagione Colin si offre di fare da mentore a Penelope per aiutarla a trovare un marito. Ma quando le sue lezioni iniziano a funzionare un po’ troppo bene, Colin deve capire se i suoi sentimenti per Penelope sono davvero soltanto di amicizia. A complicare le cose per Penelope si aggiunge il suo allontanamento da Eloise (Claudia Jessie), che ha trovato una nuova amicizia in un posto molto improbabile, mentre la sempre più assidua presenza di Penelope nell’alta società londinese rende ancora più difficile mantenere segreto il suo alter ego di Lady Whistledown.

Informazioni su Bridgerton 3:

  • Numero episodi: 8
  • Location delle riprese: Londra, UK
  • Showrunner / Produttore esecutivo: Jess Brownell
  • Produttori esecutivi: Shonda Rhimes, Betsy Beers, Tom Verica, Chris Van Dusen
  • Cast: Nicola Coughlan (Penelope Featherington), Luke Newton (Colin Bridgerton), Claudia Jesse (Eloise Bridgerton), Luke Thompson (Benedict Bridgerton), Golda Rosheuvel (Regina Carlotta), Adjoa Andoh (Lady Danbury), Ruth Gemmell (Violet Bridgerton), Lorraine Ashbourne (Mrs. Varley), Simone Ashley (Kate Sharma), Jonathan Bailey (Anthony Bridgerton), Harriet Cains (Philipa Featherington), Bessie Carter (Prudence Featherington), Florence Hunt (Hyacinth Bridgerton), Martins Imhangbe (Will Mondrich), Calam Lynch (Theo Sharpe), Will Tilston (Gregory Bridgerton), Polly Walker (Portia Featherington), Rupert Young (Jack), Julie Andrews (Lady Whistledown), Hugh Sachs (Brimsley), Emma Naomi (Alice Mondrich), Kathryn Drysdale (Genevieve Delacroix), Sam Phillips (Lord Debling)

The Apprentice: Sebastian Stan è Donald Trump nella prima foto del film

0

Immediatamente dopo la sua inclusione nel concorso di Cannes, The Apprentice di Ali Abbasi si mostra ora con una prima immagine – riportata da Deadline – che rivela Sebastian Stan nel ruolo di Donald Trump e Jeremy Strong in quello del suo avvocato Roy Cohn. Presentato come un’esplorazione del potere e dell’ambizione, ambientata in un mondo di corruzione e inganno, The Apprentice esaminerà gli sforzi di Trump per costruire la sua attività immobiliare a New York negli anni ’70 e ’80, scavando anche nel suo rapporto con il famigerato avvocato Cohn.

Si tratta di una storia di mentori-protettori che traccia le origini di una grande dinastia americana. Piena di personaggi più grandi della vita, rivelerà il costo morale e umano di una cultura definita da vincitori e perdenti. Oltre a Stan e Strong, nel film reciterà anche la candidata all’Oscar Maria Bakalova nel ruolo di Ivana Trump e Martin Donovan in quelli di Fred Trump Senior.

Gabriel Sherman è lo sceneggiatore. I produttori sono Daniel Bekerman per Scythia Films (Canada), Jacob Jarek per Profile Pictures (Danimarca), Ruth Treacy e Julianne Forde per Tailored Films (Irlanda), insieme ad Abbasi e Louis Tisne per Film Institute (Danimarca). Gli EP sono Amy Baer, Mark H. Rapaport, Emanuel Nunez, Josh Marks, Grant S. Johnson, Phil Hunt e Compton Ross, Thorsten Schumacher, Niamh Fagan, Gabe Sherman, Lee Broda e James Shani.

Parthenope: nuova immagine del film di Paolo Sorrentino in concorso a Cannes

0

Parthenope, del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, sarà presentato in anteprima mondiale al 77° Festival di Cannes (qui l’intera selezione ufficiale).

Il film racconta, nelle parole di Paolo SorrentinoIl lungo viaggio della vita di Parthenope, dal 1950, quando nasce, fino a oggi. Un’epica del femminile senza eroismi, ma abitata dalla passione inesorabile per la libertà, per Napoli e gli imprevedibili volti dell’amore. I veri, gli inutili e quelli indicibili, che ti condannano al dolore. E poi ti fanno ricominciare. La perfetta estate di Capri, da ragazzi, avvolta nella spensieratezza. E l’agguato della fine. Le giovinezze hanno questo in comune: la brevità.

E poi tutti gli altri, i napoletani, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, disillusi e vitali, le loro derive malinconiche, le ironie tragiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sa essere lunghissima la vita, memorabile o ordinaria. Lo scorrere del tempo regala tutto il repertorio di sentimenti. E lì in fondo, vicina e lontana, questa città indefinibile, Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male.

Nel cast, in ordine alfabetico, Dario Aita, Celeste Dalla Porta, Silvia Degrandi, Isabella Ferrari, Lorenzo Gleijeses, Biagio Izzo, Marlon Joubert, Peppe Lanzetta, Nello Mascia, Gary Oldman, Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Daniele Rienzo, Stefania Sandrelli Alfonso Santagata.

Il film, girato tra Napoli e Capri, è una co-produzione Italia-Francia. Scritto e diretto da Paolo Sorrentino, è un film Fremantle prodotto da Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, una società del gruppo Fremantle, Anthony Vaccarello per Saint Laurent, Paolo Sorrentino per Numero 10 e Ardavan Safaee per Pathé. Il direttore della fotografia è Daria D’antonio, il Costume Artistic Director è Anthony Vaccarello per Saint Laurent, il costumista è Carlo Poggioli, il montatore è Cristiano Travaglioli, lo scenografo è Carmine Guarino, il casting è di Annamaria Sambucco e Massimo Appolloni.

Di seguito, dopo alcune prime foto, ecco la nuova immagine ufficiale del film:

Parthenope
Parthenope by Paolo Sorrentino. Da sinistra Celeste Dalla Porta e Stefania Sandrelli. Foto di GIanni Fiorito.

28 anni dopo: Nia DaCosta in trattative per dirigere il secondo film della trilogia

0

Come riportato da Variety, la regista Nia DaCosta è in trattative per dirigere la seconda parte dell’imminente trilogia di 28 anni dopo di Danny Boyle e Alex Garland. DaCosta, ad oggi, ha diretto e co-sceneggiato The Marvels con Brie Larson, Teyonah Parris e Iman Vellani, e Candyman, un sequel spirituale contemporaneo dell’omonimo classico horror di culto del 1992 per Universal e Monkeypaw Productions.

Quest’ultimo ha conquistato il primo posto al botteghino, facendo di DaCosta la prima regista donna di colore a conquistare la vetta della classifica degli incassi negli Stati Uniti. DaCosta ha debuttato nel lungometraggio con l’acclamato Little Woods, che ha scritto e diretto. Si attendono dunque ora aggiornamenti su questo nuovo progetto che potrebbe vedere DaCosta alla regia di uno zombie movie.

Il primo film 28 giorni dopo

Il primo film vedeva Cillian Murphy nei panni di un uomo che si risveglia dal coma dopo un incidente in bicicletta e scopre che l’Inghilterra è stata invasa dagli “Infetti”. Il virus trasforma le sue vittime in assassini furiosi, ma a differenza dei soliti “zombie”, queste creature possono muoversi con una velocità spaventosa.

L’uomo si mette quindi in viaggio per scoprire cosa sta succedendo, incontrando lungo la strada i compagni sopravvissuti interpretati da Naomie Harris e Brendan Gleeson, oltre a un maggiore dell’esercito squilibrato interpretato da Christopher Eccleston.

Cosa sappiamo su 28 anni dopo? 

I dettagli sulla trama di 28 anni dopo sono ancora sconosciuti, ma il periodo suggerisce che si svolgerà in un futuro prossimo, il che significa che il film potrebbe essere più orientato verso la fantascienza che verso l’horror vero e proprio. Danny Boyle, il cui ultimo film è stato la commedia romantica del 2019 Yesterday, è destinato a dirigere il primo film della prevista trilogia di 28 anni dopo. Alex Garland, che ha diretto film come Ex Machina, Annihilation e, più di recente, Civil War è incaricato di scrivere i film.

X-Men ’97: Beau DeMayo rompe il silenzio sul controverso episodio “Ricordalo”

0

Nell’episodio recentemente rilasciato di X-Men ’97Ricordalo, le Sentinelle hanno devastato Genosha, causando la morte scioccante di personaggi come Magneto e Gambit. Il viaggio nel tempo potrebbe alla fine ritrattare queste morti, ma se così fosse, si correrebbe il rischio di diminuire la posta in gioco delle future avventure di questa squadra.

Poco prima della première di due episodi di X-Men ’97, abbiamo appreso che lo showrunner Beau DeMayo è stato licenziato dai Marvel Studios. Non è stato fornito alcun motivo, anche se in seguito abbiamo saputo che potrebbe essere legato ai suoi problemi dietro le quinte o anche all’account OnlyFans non di nudo del regista.

Sebbene DeMayo non abbia ancora rotto il suo silenzio, poco dopo la pubblicazione di Ricordalo è intervenuto su X per commentare gli strazianti eventi visti nell’episodio. Rispondendo a decine di fan per ringraziarli del loro sostegno e dei loro apprezzamenti, DeMayo ha anche rilasciato alcune interessanti informazioni, confermando che Gambit è morto e condividendo le intuizioni sull’enorme quantità di lavoro svolto per raccontare questa storia.

Ha poi anche rivelato: “Il mio piano era che la prima metà della stagione avrebbe fatto sentire il pubblico della serie originale come se si trovasse in un momento storico pre-11 settembre, ricco di nostalgia e comfort. Poi doveva avvenire un evento simile all’11 settembre, o a Tulsa o ad altre tragedie di massa, che avrebbe ribaltato tutto ricordandoci di quanto il mondo non sia sicuro…

Cosa c’è da sapere su X-Men ’97?

La nuovissima serie X-Men ’97, composta da 10 episodi, è arrivata in streaming a partire dal 20 marzo. X-Men ’97 rivisita l’epoca iconica degli anni ‘90, mentre gli X-Men, un gruppo di mutanti che usa i propri poteri straordinari per proteggere un mondo che li odia e li teme, vengono messi alla prova come mai prima d’ora, costretti ad affrontare un nuovo futuro pericoloso e inaspettato. Il cast delle voci nella versione originale include Ray Chase (Ciclope), Jennifer Hale (Jean Grey), Alison Sealy-Smith (Tempesta), Cal Dodd (Wolverine), JP Karliak nel ruolo di Morph, Lenore Zann nel ruolo di Rogue, George Buza nel ruolo di Bestia, AJ LoCascio (Gambit), Holly Chou (Jubilee), Isaac Robinson-Smith (Alfiere), Matthew Waterson (Magneto) e Adrian Hough (Nightcrawler).

Cannes 77: annunciata la Selezione Ufficiale. Paolo Sorrentino in concorso!

0

Il Festival di Cannes 77 – che si svolgerà dal 14 al 25 maggio – ha svelato il suo programma completo e tra i nomi riportati dal delegato generale del festival Thierry Frémaux spiccano i già annunciati Francis Ford Coppola, David CronenbergPaul Schrader e Yorgos Lanthimos. Per quanto riguarda invece l’avventura italiana sulla croisette, quest’anno è il turno di Paolo Sorrentino con Parthenope nel concorso e di  Roberto Minervini nella sezione Un certain regard con il film Les Damnés. 

Come già annunciato, il film di apertura sarà Le Deuxième Acte (The Second Act) di Quentin Dupieux con protagonisti Léa Seydoux, Vincent Lindon e Louis Garrel. Nel Fuori Concorso spicca la presenza dell’attesissimo Furiosa: A Mad Max Saga, di George Miller, e di Horizon: An American Saga di Kevin Costner. Ricordiamo invece che il papà di Star WarsGeorge Lucas, riceverà la Palma d’oro alla carriera. Ulteriori titoli, come di consueto, potrebbero aggiungersi nelle prossime settimane.

Ecco di seguito la selezione ufficiale.

Festival di Cannes 77: la selezione ufficiale

Concorso

  • BIRD – Andrea ARNOLD
  • MEGALOPOLIS Francis Ford COPPOLA
  • EMILIA PEREZ – Jacques AUDIARD
  • THE APPRENTICE – Ali ABBASI
  • MOTEL DESTINO – Karim AÏNOUZ
  • THE SHROUDS David CRONENBERG
  • ANORA – Sean BAKER
  • THE SUBSTANCE – Coralie FARGEAT
  • GRAND TOUR – Miguel GOMES
  • MARCELLO MIO – Christophe HONORÉ
  • FENG LIU YI DAI (CAUGHT BY THE TIDES) – JIA Zhang-Ke
  • ALL WE IMAGINE AS LIGHT – Payal KAPADIA
  • KINDS OF KINDNESS – Yórgos LÁNTHIMOS
  • L’AMOUR OUF Gilles LELLOUCHE
  • DIAMANT BRUT (WILD DIAMOND) – Agathe RIEDINGER (opera prima)
  • OH CANADA – Paul SCHRADER
  • LIMONOV – THE BALLAD – Kirill SEREBRENNIKOV
  • PARTHENOPE – Paolo SORRENTINO
  • PIGEN MED NÅLEN (THE GIRL WITH THE NEEDLE) –Magnus VON HORN

Fuori Concorso

Un Certain Regard

  • NORAH – Tawfik ALZAIDI
  • THE SHAMELESS – Konstantin BOJANOV
  • LE ROYAUME – Julien COLONNA (opera prima)
  • VINGT DIEUX! – Louise COURVOISIER (opera prima)
  • LE PROCÈS DU CHIEN (WHO LET THE DOG BITE?) – Lætitia DOSCH (opera prima)
  • GOU ZHEN (BLACK DOG) – GUAN Hu
  • THE VILLAGE NEXT TO PARADISE – Mo HARAWE (opera prima)
  • SEPTEMBER SAYS – Ariane LABED (First film)
  • L’HISTOIRE DE SOULEYMANE – Boris LOJKINE
  • LES DAMNÉS (THE DAMNED) – Roberto MINERVINI
  • ON BECOMING A GUINEA FOWL – Rungano NYONI
  • BOKU NO OHISAMA (MY SUNSHINE) – Hiroshi OKUYAMA
  • SANTOSH – Sandhya SURI
  • VIET AND NAM – TRUONG Minh Quý
  • ARMAND – Halfdan ULLMANN TØNDEL (opera prima)

Cannes Premiere

  • MISÉRICORDE – Alain GUIRAUDIE
  • C’EST PAS MOI – Leos CARAX
  • EVERYBODY LOVES TOUDA – Nabil AYOUCH
  • EN FANFARE (THE MATCHING BANG) – Emmanuel COURCOL
  • RENDEZ-VOUS AVEC POL POT – Rithy PANH
  • LE ROMAN DE JIM – Arnaud LARRIEU, Jean-Marie LARRIEU

Special Screening 

  • LA BELLE DE GAZA – Yolande ZAUBERMAN
  • APPRENDRE – Claire SIMON
  • L’INVASION (THE INVASION) – Sergei LOZNITSA
  • ERNEST COLE, PHOTOGRAPHE (ERNEST COLE, LOST AND FOUND) – Raoul PECK
  • LE FIL – Daniel AUTEUIL

Midnight Screenings

  • TWILIGHT OF THE WARRIOR WALLED IN – Soi CHEANG
  • I, THE EXECUTIONER – Seung Wan RYOO
  • THE SURFER – Lorcan FINNEGAN
  • LES FEMMES AU BALCON (THE BALCONETTES) – Noémie MERLANT

Five Nights at Freddy’s 2 ufficialmente in lavorazione presso Universal e Blumhouse

0

Five Nights at Freddy’s (qui la recensione), l’horror-thriller ambientato in un locale infestato avrà ufficialme un sequel (ad ora intitolato Five Nights at Freddy’s 2) nell’autunno del 2025. Come riportato da Variety, la Universal Pictures e la Blumhouse Productions, che ha finanziato il primo film, hanno confermato la notizia al CinemaCon, la convention annuale dei proprietari di sale cinematografiche che si sta svolgendo a Las Vegas. Non è però stata ancora condivisa una data di uscita esatta, né i dettagli della trama o i membri del cast che ritorneranno per il seguito.

Cosa c’è da sapere su Five Nights at Freddy’s?

Adattato dal popolare videogioco, lo scorso ottobre il film ha fatto il botto al botteghino con 297 milioni di dollari in tutto il mondo ed è diventato il film della Blumhouse che ha incassato di più in assoluto. Queste vendite di biglietti sono state particolarmente impressionanti perché il film, a basso budget, è stato accolto da recensioni pessime ed è approdato contemporaneamente su Peacock, il servizio di streaming di proprietà di NBCUniversal.

Per la maggior parte dei film, le uscite ibride tendono a ridurre le vendite dei biglietti. Ma non sembra che questo abbia danneggiato Five Nights at Freddy’s, che ha invece beneficiato della sua classificazione PG-13 e della data di uscita in prima serata per Halloween. “È così divertente quando funziona“, ha scritto Jason Blum su X all’epoca. Una versione cinematografica del videogioco era in cantiere dal 2015, ma solo negli ultimi anni si è riuscita a concretizzarla.

Volevamo che fosse perfetto per i fan. È l’unica cosa su cui ci siamo concentrati“. Josh Hutcherson, che nell’originale interpreta una guardia di sicurezza notturna del Freddys Fazbear’s Pizza, dove le mascotte animatroniche sono inclini a commettere omicidi, ha precedentemente espresso il suo desiderio di un sequel. “Non vedo l’ora di tornare sul set. Emma Tammi, la nostra regista, è stata fantastica, ed è stato un mondo così divertente in cui giocare. Non vedo l’ora di vedere cosa faranno in seguito“.

Nosferatu: la descrizione del trailer visto al CinemaCon

0
Nosferatu: la descrizione del trailer visto al CinemaCon

Robert Eggers ha condiviso un primo trailer della sua terrificante rivisitazione di Nosferatu in occasione del CinemaCon di questa settimana. Nel trailer – stando a quanto descritto da Variety – Lily-Rose Depp, che interpreta una giovane donna devota, prega ardentemente a lume di candela. “Vieni da me, vieni da me, ascolta la mia chiamata“, intona prima che una mano si allunghi per afferrarle il collo. La macchina da presa di Eggers si muove a quel punto tra villaggi invernali, castelli fatiscenti pieni di segreti e topi che strisciano sui ciottoli, facendo presagire una sorta di forza primordiale che sta per gettare un’ombra su tutto.

Il film evoca dunque il meglio dell’horror classico: è lunatico, inquietante e anche inquietantemente bello, sono i commenti riportati da chi ha visto il trailer. Ma non è solo arte fine alla soddisfazione dell’occhio. Si riporta anche la presenza di molto sangue che sgorga dai colli (è un film di vampiri, dopotutto) e bande di abitanti del villaggio armati di paletti che sperano di usare il folklore per combattere queste forze invisibili. “Il male viene da dentro di noi o dall’aldilà?“. chiede Depp in un’altra parte del trailer. In base al filmato, la risposta in Nosferato sembra provenire da entrambi i luoghi.

LEGGI ANCHE:

Cosa sappiamo su Nosferatu

Nosferatu è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo memorabile un ex marinaio irascibile in The Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del regista, The Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il fratello di Skarsgård, Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una massa grassa impressionante e addominali formidabilmente cesellati.

Nosferatu è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar, nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche rifatto nel 1979 da Werner Herzog come Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il Nosferatu arriverà ora al cinema a partire dal 25 dicembre.

Obi-Wan Kenobi: Ewan McGregor rivela dei piani originali molto più cupi

0

Obi-Wan Kenobi doveva essere un film, ma la Disney, desiderosa di potenziare la sua offerta di streaming, lo ha poi trasformato in una serie televisiva di sei episodi. Nonostante alcuni elementi divisivi, questa si è affermata come un grande successo e ha colmato con il vuoto tra gli eventi de La vendetta dei Sith e Una nuova speranza. La Lucasfilm ha trovato persino il modo di regalare ai fan non uno, ma ben due scontri con la spada laser tra Obi-Wan e Darth Vader, con la conseguente scena già iconica in cui si intravede Anakin Skywalker sotto l’elmo del Signore dei Sith.

All’inizio della serie, Kenobi è ancora su Tatooine, tagliato fuori dalla Forza e vive un’esistenza miserabile, vegliando su Luke Skywalker e affrontando il disturbo da stress post-traumatico dopo la caduta dell’Ordine Jedi nell’Episodio III. Ci viene dunque presentato un protagonista piuttosto cupo ma, a quanto pare, avrebbe potuto esserlo ancora di più. “Il primo episodio iniziava con me come cameriere in un bar“, ricorda l’attore protagonista Ewan McGregor durante un’intervista.

Sai, come se avesse davvero perso la strada, Obi-Wan. Lavoro in un bar, bevo troppo, vengo picchiato. La gente mi prende a calci e io me la prendo e poi me ne vado, sai, nella notte“. “Voglio dire, questa era comunque la nostra prima idea. C’era una bozza in cui iniziava così“. “A quel punto stavamo parlando di un film, non di una serie TV“, aggiunge l’attore, suggerendo che questa era un’idea presa in considerazione prima del passaggio dalle sale allo streaming. “Disney+ non c’era ancora. Ho detto: ‘Tutto quello che vedo è lui distrutto dun po’ di tempo dopo ‘Episodio III’, ed è in un posto davvero oscuro’“.

LEGGI ANCHE:

La trama e il cast di Obi-Wan Kenobi

La storia di Obi-Wan Kenobi inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, in cui Obi-Wan Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin Skywalker, che è passato al lato oscuro diventando il malvagio Signore dei Sith, Darth Vader. La serie è interpretata da Ewan McGregor, che riprende il suo ruolo nei panni dell’iconico Maestro Jedi, e segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth Vader. Si uniscono al cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Wonder Woman: Zack Snyder delinea l’idea di una storia prequel mai realizzata

0

Come i fan di Wonder Woman ricorderanno, il regista di Batman v Superman: Dawn of Justice Zack Snyder aveva condiviso sui social media già nel 2021 una foto di Diana (Gal Gadot) molto particolare. Lo scatto mostrava l’iconica eroina della DC Comics circondata da guerrieri sul campo di battaglia mentre teneva in mano un trio di teste mozzate. I fan hanno discusso sul fatto che Wonder Woman avrebbe mai mostrato trofei così macabri dei suoi nemici caduti, ma Snyder ha fatto notare che si trattava di una versione “dell’altro mondo” del personaggio nel suo post.

Ora, Snyder ha rivelato che quella foto era alla base di un’idea per una storia prequel incentrata su una Wonder Woman un po’ più spietata che viaggia per il mondo prima degli eventi narrati nel film del 2017. “Era un’idea iniziale che stavamo sviluppando: una volta che Wonder Woman ha lasciato l’isola alla ricerca di Ares, cosa le è successo nelle sue diverse incarnazioni?“, spiega il regista a Empire. “La mia idea era che avrebbe viaggiato per il mondo alla ricerca di Ares e sarebbe andata in ogni luogo dove c’era un conflitto“.

Sui campi di battaglia trovava questi amanti, guerrieri, che però invecchiavano mentre lei era immortale“, spiega. “Erano i suoi amanti per dieci anni o potevano morire in battaglia, e probabilmente era triste per molti ragazzi perché la vedevano iniziare a essere gentile con il prossimo giovane soldato e pensavano: “Oh, mi stanno rimpiazzando”. Ma tutti i ragazzi che aveva con sé erano quei guerrieri leali che aveva trovato sui campi di battaglia di tutto il mondo“.

Abbiamo parlato del fatto che Steve Trevor fosse lì in Crimea“, aggiunge, lasciando forse intendere che a un certo punto si è parlato di collegare questa storia a Wonder Woman 84 di Patty Jenkins. “Non è mai stata una sceneggiatura, ma ne abbiamo parlato così tanto che in un certo senso ha avuto vita propria“. Di seguito, ecco l’immagine a cui si fa riferimento:

Cosa avremmo visto in Wonder Woman 3?

Come sappiamo, Wonder Woman 3 è un progetto ufficialmente cancellato e non ci sono notizie certe riguardo ciò che sarebbe stato incluso al suo interno. Secondo l’insider @CanWeGetSomeToast il film sarebbe stato ambientato ai giorni nostri, successivamente agli eventi di Justice League e al cameo di Diana in The Flash. Secondo quanto riferito, altri personaggi DC, incluso il Batman di Ben Affleck, sarebbero apparsi nel film. Questi sono solo dettagli non ufficialmente confermati, ma l’ambientazione contemporanea sembra decisamente probabile, considerando che il primo film si svolge durante la Seconda guerra mondiale e il suo sequel passa poi al 1984. Ciò avrebbe permesso di raccontare Wonder Woman nel presente, comprendendo anche i rapporti con i suoi colleghi supereroi.

Gloria!, recensione dell’esordio alla regia di Margherita Vicario

0

In un anno cinematografico in cui l’esordio da regista di un’attrice ha rappresentato il centro del racconto cinematografico del nostro Paese, parliamo ovviamente di Cortellesi e del suo C’è Ancora Domani, arriva in sala un altro esordio di un’attrice (e cantante), Margherita Vicario, che con Gloria! (qui il trailer) aveva già concorso a Berlino 2024, e che adesso si approccia al pubblico italiano dall’11 aprile con 01 Distribution.

Gloria! la trama

La storia è ambientata “all’alba dell’Ottocento”, in un decrepito istituto femminile, il Sant’Ignazio, nei pressi di Venezia. Qui, le orfane ospiti della struttura studiano musica e sognano in grande, chi di comporre le proprie opere, chi di trovare marito e essere felice, chi di avere la libertà di essere se stessa, ma tutte vogliono lasciare quel posto che per quanto le abbia protette, adesso limita la loro vita e le loro aspirazioni. Ma con loro c’è anche “la muta”, Teresa, la giovane sguattera che si occupa della pulizia dell’istituto e che ha un dono: riesce a sentire la musica in ogni suono e rumore che la circonda, ha un ritmo interno che le fa immaginare meravigliose e insolite melodie. Quando il suo cammino si incrocerà con alcune delle orfane della struttura, la rivoluzione sembrerà possibile.

Margherita Vicario fa il suo ingresso nel mondo del cinema con un irruento scoppio di creatività in cui racconta una piccola grande ribellione. La sue giovani protagoniste si schierano contro le leggi sociali e religiose del tempo, diventando delle piccole guerriere e combattendo per realizzare i propri sogni. Alla base di questa storia c’è l’archetipo narrativo della ricerca di sé e del proprio posto nel mondo, della realizzazione dei propri sogni, soprattutto c’è un racconto puro e onesto di sorellanza che con spirito di iniziativa e grande brio si schiera contro le regole del patriarcato, rappresentato da Don Perlina (un fantastico Paolo Rossi).

gloria!Un patriarcato depotenziato

Proprio nella rappresentazione del “Patriarcato”, il film di Vicario rivela la sua natura gioiosa e brillante: i cattivi del film sono un prete/musicista presumibilmente omosessuale e completamente in crisi creativa e il direttore dello stesso Istituto (Natalino Balasso), un uomo buffo e minuto, con debolezze e peccati da tenere nascosti. Con eleganza e leggerezza Gloria! di Margherita Vicario mette alla berlina gli uomini di potere, contrapponendoli a giovani donne “senza mezzi” che nella comunione tra di loro riescono a trovare la propria voce. O la propria musica, è il caso di dire.

Proprio l’aspetto musicale ricopre un ruolo fondamentale in Gloria!, sia perché le sue protagoniste sono delle musiciste e compositrici, sia perché il film ha a sua volta un andamento fluido ed estremamente “intonato”. Vicario dimostra di saper gestire la macchina da presa e, forte di una storia avvincente, regala al pubblico un esordio divertente e gioioso, che per una volta racconta il riscatto femminile lontano dai toni drammatici e polemici che di solito si adottano per questo tipo di racconto.

Le splendide protagoniste di Gloria!

Vicario si avvale poi di uno straordinario cast, che oltre al citato Rossi e a Elio in un piccolo e tenero ruolo, vanta la presenza di giovani interpreti come Galatea Bellugi, Carlotta Gamba, Maria Vittoria Dallasta, Sara Mafodda e Veronica Lucchesi (dei La Rappresentante di Lista), un quartetto di archi e voce splendido.

Al netto di alcuni formalismi e ingenuità registiche, Gloria! è un buon esordio, un coming of age in costume, che strizza l’occhio alle commedie per ragazzi e che apre a Margherita Vicario (anche) le porte della settima arte dal punto di vista della sedia di regia. La sua estetica pittorica e luminosa ricorda le opere di Alice Rohrwacher e Pietro Marcello, ma con un pizzico di brio e di gioventù in più, in cui poi risiede l’aspetto più interessante e personale del film.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità