Ecco la nostra intervista a
Ivana Lotito e Salvatore
Esposito, in occasione della presentazione di
Gomorra – Stagione Finale, il quinto e ultimo
ciclo di puntate che racconta la storia della famiglia Savastano.
Le serie sarà disponibile con due episodi a settimana su Sky a
partire dal 19 novembre.
L’ atteso debutto di
GOMORRA 5 – STAGIONE FINALE di Gomorra,
che come annunciato dal trailer ufficiale appena rilasciato
arriverà su Sky e in streaming su NOW a partire dal 19
novembre.
I primi due episodi della stagione
finale verranno proiettati in anteprima, fuori concorso, il 13
ottobre, al CanneSeries, come evento di chiusura del festival delle
serie TV di Cannes.
Nata da un’idea di Roberto Saviano
e tratta dal suo omonimo romanzo, la più famosa e apprezzata tra le
serie italiane nel mondo – nella classifica del New York Times al
quinto posto fra le produzioni non americane più importanti del
decennio 2010/2020 – è stata venduta in più di 190 territori,
ricevendo ovunque un’accoglienza entusiastica da parte di pubblico
e critica, ottenendo numerosissimi premi e contribuendo in maniera
decisiva a ridefinire gli standard della serialità italiana.
Girati fra Napoli, Riga e Roma, i
dieci nuovi episodi di Gomorra 5 –
Stagione finale sono scritti dagli head writer
Leonardo Fasoli e
Maddalena Ravagli, che firmano anche il
soggetto di serie con Roberto Saviano. Completano il team di
scrittura Valerio Cilio e Gianluca Leoncini. I primi 5 episodi e il
nono sono diretti da Marco D’Amore, già regista di
due episodi di Gomorra 4 e del film L’Immortale,
grande successo targato Cattleya e Vision Distribution che fa da
ponte narrativo fra la quarta e la quinta stagione, mentre gli
episodi 6, 7, 8 e 10 sono diretti da Claudio
Cupellini, al timone fin dagli esordi della serie.
Entrambi sono anche supervisori artistici.
Le potenti immagini del trailer
mostrano di nuovo sul set Salvatore
Esposito nei panni di Genny Savastano, costretto
alla latitanza, in un bunker, alla fine della quarta
stagione, e il grande ritorno di Marco
D’Amore, nuovamente protagonista nel
ruolo di Ciro Di Marzio, creduto morto alla fine della terza
stagione e – come svelato dal
film L’’mmortale – clamorosamente tornato in
scena in Lettonia.
Con loro ritornano anche
Ivana Lotito nei panni di Azzurra, che abbandonata
da Genny farà di tutto per tenere il piccolo Pietro al sicuro,
lontano da suo padre e da tutto ciò che rappresenta, e
Arturo Muselli che torna a interpretare Enzo
Sangue Blu, l’ex re di Forcella divorato dai sensi di colpa per
aver visto troppi compagni morire per colpa sua.
Oltre agli
ormai storici protagonisti della serie Sky, prossimi
a uno showdown che appare sempre più inevitabile, le immagini del
trailer mostrano però per la primissima volta anche diversi nuovi
ingressi nel cast: Domenico “Mimmo” Borrelli
(5 è il numero perfetto, L’equilibrio) è Don
Angelo detto ‘O Maestrale, il feroce boss di Ponticelli che si
rivelerà fondamentale per la guerra di Genny contro i Levante e per
permettergli di riprendersi Secondigliano. Tania
Garribba (Il Primo Re, Tutto il mio folle
amore) interpreta invece Donna Luciana, la moglie di ‘O
Maestrale, donna dal carattere feroce al pari del marito e
un’intelligenza astuta e raffinata. Nei panni di ‘O Munaciello, uno
dei capipiazza di Secondigliano, entra nel cast anche
Carmine Paternoster (Gomorra,
L’intervallo). E ancora Antonio Ferrante
(Preferisco il rumore del mare, Tutti i soldi del
mondo) e Nunzia Schiano (Dogman,
Reality, Benvenuti al Sud), a interpretare
rispettivamente Vincenzo Garignano detto ‘O Galantommo, anziano
boss di un piccolo paese alle pendici del Vesuvio, e Nunzia, donna
fiera e infaticabile, da quasi cinquant’anni sua devota moglie.
Monica Vitti è une
delle attrici italiane che ha fatto innamorare tutti con la sua
comicità. Versatile e dal talento unico, ha dato vita alle tante
donne diverse dell’Italia. Fuori dai canoni dell’epoca, la Vitti si
è fatta valere per le sue doti recitative, sia drammatiche che
comiche, in un’epoca in cui le donne che affrontavano la comicità
erano davvero poche.
Ecco dieci cose che, forse non sapevate, su Monica
Vitti.
Monica Vitti: tra infanzia e
studi
1. Un’infanzia segnata dalla
guerra. Maria Luisa Ceciarelli, questo il vero nome della
Vitti, è nata il 3 novembre del 1931 a Roma da padre romano e madre
bolognese. La passione per l’arte teatrale le arriva da bambina,
mentre c’era in corso la seconda guerra mondiale. Per cercare di
distrarre i suoi fratelli più piccoli, si metteva a giocare con i
burattini e, così facendo, riusciva a fargli vivere il meno
possibile gli orrori di quel periodo.
2. Monica Vitti si è
diplomata all’Accademia di arte drammatica. La Vitti
ottiene il diploma all’Accademia Nazionale, che ai tempi era
diretta da Silvio D’Amico. Una volta imparate le
regole base, comincia a interpretare diversi personaggi,
dimostrando di essere molto capace, eclettica e di avere una certa
vena comica. Il suo maestro Sergio Tofano, con cui
allestisce commedia circa il personaggio di Bonaventura, le
consiglia di acquisire un nome d’arte. Se il nome è stata una
scelta casuale e data dall’assonanza, il cognome lo deve a quello
della madre. Infatti, Monica decise di abbreviare il cognome della
madre, che era morta quando lei era bambina, da Vittiglia a
Vitti.
Monica Vitti: i suoi film
3. Un’anima divisa tra
cinema e teatro. Se a teatro debutta nel 1956 con
l’Amleto, al cinema è un’altra storia. Dopo aver partecipato a
qualche pellicola comica di secondo piano, all’inizio degli anni
Sessanta la Vitti viene notata da Michelangelo
Antonioni. Il regista la rende protagonista in film come
L’avventura (1960), La notte (1961),
L’eclisse (1962) e Deserto Rosso (1964).
Il suo talento e la sua versatilità emergono anche in La
ragazza con la pistola (1968) e Dramma della gelosia –
Tutti i particolari in cronaca (1970). Ormai celebre recita
anche in Noi donne siamo fatte
così! (1971), Polvere di
stelle (1973), L’anatra all’arancia
(1975), L’altra metà del cielo (1977), Amori
miei (1978), Il mistero di Oberwald
(1980), Non ti conosco più amore (1980),
Camera d’albergo (1981), Il tango della gelosia
(1981), Io so che tu sai che io so (1982), Flirt
(1983) e Francesca è mia (1986).
4. È stata anche
doppiatrice. Oltre a prestare la sua bellezza, il suo
talento e il suo volto al cinema, Monica Vitti ha lavorato, anche
se saltuariamente, come doppiatrice. Infatti presta la sua voce al
personaggio Ascenza nel film Accattone di Pasolini. In
seguito è la voce di Rossana Rory ne I soliti ignoti di
Monicelli e di Dorian Gray nel film Il
grido di Antonioni. Durante la sua carriere inoltre presta
la voce alla cagnolina Dalila nel film Senti chi parla
adesso! del 1993 sostituendo la voce
di Diane Keaton
nella versione originale.
Monica Vitti: oggi
4. Il debutto alla regia e
il Leone d’oro. Nel 1990 la Vitti debutta alla regia con
Scandalo Segreto, lo scrive e lo interpreta. Inoltre, ha
scritto anche altri due film: Flirt e Francesca è
mia. Nel 1995 è stata insignita del Leone d’oro alla carriera
alla Mostra del cinema di Venezia. Negli stessi anni ha continuato
a lavorare per la tv con la miniserie Ma tu mi vuoi bene?,
recitando al fianco di Johnny Dorelli, fa parte
anche del cast di Domenica In tra il 1993 e il 1994 e
doppia Diane Keaton in Senti chi parla
adesso! (1993).
5. L’ultima apparizione nel
2002. Dalla fine degli anni ’90, Monica ha cominciato a
diradare sempre più le sue apparizioni pubbliche. Nel 2000
presenzia ai festeggiamenti degli 80 anni di Alberto Sordi e
celebra il Giubileo insieme a tanti suoi colleghi. Si presenta
anche insieme ai premiati del David di Donatello del 2001 e la sua
ultima apparizione risale al 2002. Nel marzo di quell’anno,
infatti, partecipa alla premiere italiana dello spettacolo
Notre-Dame de Paris.
Monica Vitti e la malattia
6. Monica Vittiè affetta da una malattia degenerativa. Non sono
mai rese pubbliche delle notizie specifiche che dicano di che tipo
di malattia soffra l’attrice, probabilmente per non dare adito a
speculazioni. Di ciò si sa solo che è affetta da diversi anni da
una malattia degenerativa, simile all’Alzheimer. Ma non per questo
il mondo del cinema e non solo l’ha dimenticata: ogni anno ne viene
celebrato il compleanno con tutto l’affetto che merita.
7. Le speculazioni sul suo
male. Diverse volte è stata annunciata la notizia tale per
cui l’attrice italiana sia ricoverata in una clinica svizzera. Il
fatto triste è che il marito Roberto Russo ha
dovuto rompere il muro di silenzio e riservatezza per smentire
questa falsa ed insistente notizia. Monica vive a Roma e,
circondata dai suoi affetti, è assistita dal marito e da una
badante.
Monica vitti e il marito Roberto Russo
8. Roberto Russo è uno dei
suoi amori più grandi. Nel corso della sua vita, la Vitti
ha rubato il cuore di molti italiani, ma ne ha fatti suoi solo
pochi, vivendo grandi storie d’amore. La prima è stata quella con
Michelangelo Antonioni, durata per pochi anni e
vissuta intensamente: il regista rimase subito folgorato dalla sua
bellezza e dal suo carattere ironico, vedendola come propria musa
ispiratrice. Un’altra storia d’amore importante l’ha avuta con
Carlo di Palma, direttore della fotografia e anche
regista. Nel 2000, invece, dopo 27 anni di fidanzamento ha sposato
il fotografo e regista Robert Russo.
Monica Vitti: età
9. Non è mai stata
dimenticata. Nonostante la Vitti non compaia più
pubblicamente da oltre 15 anni, non è mai stata dimenticata. Né dai
colleghi e conoscenti, né da dai propri fan. Perché la Vitti è una
delle attrici più amate del cinema italiano e anche mondiale,
diventando un vero modello per le attrici di oggi (come per
Helen Mirren).
E così, tra mostre e manifestazioni si trova sempre il modo di
omaggiarla e a ragione.
10. Un modello di
imperfezione. Per i canoni dell’epoca, la Vitti non era
considerata come un modello di donna perfetto. Eppure ha saputo
fare virtù delle sue caratteristiche (il naso allungato, la voce
roca), attirando l’attenzione di tutti per le sue qualità
recitative e di donna. Ha fatto ridere milioni di italiani in
un’epoca in cui le attrici comiche facevano fatica ad emergere: ha
interpretato ed è stata riflesso di tutti i tipi di donna di quegli
anni e anche di quelli a venire.
STARZPLAY, il servizio di streaming
premium internazionale di STARZ, presenta trailer e poster della
seconda stagione della serie nominata ai BAFTA e agli EMMY
The
Great, che sarà presentata in anteprima il 19
dicembre in Germania, Austria, Spagna, Francia, Italia,
Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, America Latina e
Brasile. Nel Regno Unito uscirà il 5 dicembre.
The Great 2, il poster ufficiale
Nella seconda stagione
delll’acclamata serie scritta da Tony McNamara, con protagonisti
Elle Fanning e Nicholas Hoult, troviamo anche Gillian Anderson come
guest star in due episodi.
Nella nuova stagione di
The
Great Caterina conquista il trono russo, ma
capirà presto che detronizzare suo marito era solo l’inizio. Ora
deve affrontare le difficoltà di “liberare” un paese che non vuole
essere liberato. Dovrà combattere contro la corte, i suoi fedeli e
persino sua madre (interpretata dalla guest star Gillian
Anderson) nel tentativo di portare l’Illuminismo in
Russia. Nel frattempo si trova a combattere anche contro il suo
cuore con Pietro che passa dall’essere l’odiato marito ad essere un
prigioniero, o forse, un alleato o un amante… Caterina imparerà
sulla propria pelle che per cambiare un Paese devi lasciare che
esso ti cambi, che c’è una linea sottile tra idealismo e delusione,
e che diventare “la grande” richiede più di quanto avrebbe potuto
immaginare.
The
Great è una serie creata, scritta e prodotta da Tony
McNamara e prodotto da Marian Macgowan, Mark Winemaker, Elle
Fanning, Nicholas Hoult, Brittany Kahan Ward di Echo Lake, Doug
Mankoff e Andrew Spaulding, Josh Kesselman e Ron West di Thruline e
Matt Shakman. Il progetto è prodotto da Civic Center Media in
associazione con MRC Television. La serie è distribuita a livello
internazionale da ViacomCBS Global Distribution Group.
Gli abbonati STARZPLAY hanno accesso
a una line-up esclusiva di programmi premium tra cui le serie STARZ
Original The Spanish Princess e
il secondo capitolo del cosiddetto universo
Power, Power Book II: Ghost con
Mary J. Blige, con uscite in contemporanea con gli Stati Uniti.
Serie nominate agli Emmy® nel 2020 come il dramma romantico
moderno Normal People, la serie
drammatica d’epoca The
Great con Elle Fanning e Nicholas Hoult e la
pluripremiata serie The Act con
la vincitrice Oscar® Patricia Arquette e Joey King; e una raccolta
di film di successo con migliaia di titoli.
Film argentino diretto da
Diego Fried, La festa silenziosa
arriva nelle sale italiane. Due anni dopo la sua realizzazione, dal
25 novembre 2021 sarà possibile vederlo anche da noi. Data d’uscita
non casuale per il film con protagonista l’attivista e femminista
Jazmin Stuart: venerdì prossimo ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della
violenza contro le donne.
La trama de La festa
silenziosa
Il giorno prima delle nozze,
Laura e il suo futuro sposo si recano nella villa del
padre di lei per gli ultimi preparativi. Nella
notte,lei decide di fare una passeggiata per
rilassarsi. Camminando, raggiunge una casa in cui un gruppo di
ragazzi ha organizzato una festa. Tra musica e alcool,
Laura perde il controllo e si ritrova sola in una brutta
situazione. Rientrata a casa nella notte, decide di vendicarsi per
cosa le è accaduto, coinvolgendo anche il padre e il fidanzato.
La verità rivelata a poco a
poco
La festa silenziosa
è un film fatto di pause e silenzi. I dialoghi sono scarni e
comunque poco esplicativi. Tutto il potere è dato alle immagini,
sia quelle della pellicola che quelle di secondo livello: foto e
video realizzati dai protagonisti. Il film necessita di uno
spettatore attento, che riesca a comprendere le situazioni intuendo
dal contesto che viene mostrato. Per buona parte del film, ciò che
accade a Laura non è chiaro. Partecipa alla festa, bacia
un ragazzo, i due si appartano. Nella scena successiva, lei sembra
sconvolta. Manca un pezzo della storia. Il vero corso delle vicende
sarà ricostruito poco alla volta durante il film, portando lo
spettatore a fare continue congetture su cosa sia successo.
Una festa realmente silenziosa
Il film parte calmo, con dialoghi a
bassa voce e tra poche persone, tre al massimo. Nessuna musica di
sottofondo. Il silenzio occupa buona parte de La festa
silenziosa: le passeggiate nel buio di Laura sono
accompagnate solo dal lievissimo suono del suo respiro e dei suoi
passi. La festa a cui partecipa, è un silent party: gli invitati
indossano delle cuffie in cui è trasmessa la musica, uguale per
tutti. Quando Laura arriva, tutti ballano nel silenzio.
Mette alle orecchie anche lei un paio di cuffie, e la musica parte
per Laura come per lo spettatore. Dal nulla,
l’energia della canzone le fa venire voglia di ballare. Per la
futura sposa è un ballo liberatorio, che cattura lo spettatore,
come anche gli altri membri della festa…
L’angoscia avvolta nel buio
Un altro elemento essenziale de
La festa silenziosa è il buio. Svolgendosi quasi
interamente di notte, il film sfrutta l’assenza di luce ai fini
della storia. Il buio del bosco intorno alle due ville, le case
immerse nelle tenebre o illuminate solo da qualche piccola luce da
notte trasmettono il senso d’angoscia della situazione. Una donna
sola nell’oscurità (e nel silenzio), in un luogo isolato: i presagi
non possono essere positivi.
La festa silenziosa è un revenge
movie
Il tentativo di vendetta di una
donna contro i suoi assalitori. Questo è il fulcro de La
festa silenziosa. Laura sembra una donna forte e testarda
che non si lascia intimorire. Rimane vittima di violenza e vuole
fare giustizia da sè, ferendo a sua volta chi l’ha violentata.
L’attrice Jazmin Stuart, attivista e militante del
collettivo femminista Actrices Argentinas, è perfetta per
il ruolo interpretato. La crudezza di alcune scene del film appare
necessaria per rendere l’importanza del tema. Anche lo spettatore
deve inorridire di fronte a quanto accaduto a Laura,
empatizzare per lei e chiedersi: è giusto rispondere alla violenza
con altra violenza?
Il film può essere definito femminista perché
rende l’idea della lotta di una donna in un mondo ancora dominato
dagli uomini. Jazmin Stuart è circondata da maschi
di vario tipo: il padre che la elogia continuamente, il compagno
che tenta di amarla e il gruppo variegato dei ragazzi alla festa.
Laura è l’unico personaggio femminile del film, ma è
anche la protagonista.
In conclusione, La festa
silenziosa è un thriller minimal, ambientato in una notte
e con pochi personaggi, ma comunque in grado di tenere con il fiato
sospeso, facendo riflettere sul tema della violenza sulle donne. Un
film da vedere in una giornata così importante come il 25
novembre.
Il secondo trailer di
Spider-Man: No Way Home ha incentivato ulteriormente
l’entusiasmo dei fan per il film di prossima uscita. Ha rivelato
più dettagli riguardo la trama, soffermandosi in particolar modo
sui villain che faranno ritorno sul grande schermo il 15
dicembre.
Immediatamente, i fan hanno espresso
la loro travolgente euforia su Twitter: alcuni
hanno provato nostalgia per il ritorno dei personaggi e si sono
espressi riguardo la nuova estetica dei villain. Altri fan hanno
condiviso meme esilaranti e osservazioni intriganti.
Molti fan di lunga data
dell’Uomo Ragno ricordano il ritorno di molti
cattivi precedenti, specialmente Green Goblin e
Doc Ock. Green Goblin è
considerato uno dei miglior villain dei film di
Spider-Man, grazie alla fantastica interpretazione
di Willem Dafoe in Spider-Man di
Sam Raimi.
Dopo un’iniziale presa in giro dal
primo trailer, il secondo trailer ha finalmente rivelato il primo
sguardo a Goblin, che indossa la tuta originale –
pur con qualche modifica. Naturalmente, la voce di
Dafoe come Green Goblin ha
portato ulteriori brividi. Questo utente di Twitter ha espresso la
nostalgia del ritorno del Green Goblin con il meme
perfetto, dato che è una vittoria definitiva per i fan della
trilogia di Raimi vederlo nel trailer. di
Spider-Man:
No Way Home.
Quando qualsiasi trailer viene
rilasciato, i fan si soffermano su ogni minimo dettaglio per
speculare su possibili trame che potrebbero verificarsi nel film.
Alcune persone si sono insospettite per una scena di combattimento
della versione brasiliana del trailer, di
Spider-Man: No Way Home in cui Lizard
sembra essere preso a pugni da un essere invisibile.
Molti fan credono che potrebbe
trattarsi di una sequenza con tutti gli Spider-Men
che si scontrano coi villain, indicando che Tobey Maguire e Andrew Garfield potrebbero aver segretamente
preso parte al film. Ecco condiviso un tweet esilarante che
incorpora il momento in questione una scena de GliIncredibili: imita al
meglio la reazione dei fan alla gaffe e solleva i loro sospetti
sulla rivincita di Maguire e
Garfield come Spider-Man.
Molti fan sono rimasti delusi dal
fatto che il secondo trailer non abbia mostrato Tobey Maguire e Andrew Garfield, alimentando così le speranze
riguardo a un loro ritorno in scena. Ma, alcuni momenti nel trailer
hanno lasciato intendere la loro presenza, soprattutto fomentando
l’ipotesi di uno Spider-Man invisibile che prende
a pugni Lizard.
Ecco un tweet che ricrea i pensieri
dei fan su questo momento con il famoso meme della doppia identità
di Spider-Man. Questo meme è esilarante perché i
due Spider-Man sono sfocati, il che fa eco alla
rimozione digitale dei personaggi dalla scena significativa.
Non è raro che i fan agiscano come
investigatori di trailer per dedurre dettagli dalle scene mostrate
e scoprire l’idea generale della trama e le possibili
rivelazioni.
Questo tweet sorprendente illustra
come i fan stanno analizzando il trailer di
Spider-Man: No Way Home. Mostra la scena post-credito
di Venom: Let There Be Carnage in cui
Venom sorride quando vede il Peter Parker di
Tom Holland. Questo tweet riassume
perfettamente le reazioni di tutti. Naturalmente, questa scena
post-credit di Let There Be Carnage potrebbe
spiegare le circostanze in No Way Home.
Alcuni fan avevano da ridire sulla
presenza di Maguire e Garfield nel trailer di
Spider-Man: No Way Home ma, chi non voleva che
la sorpresa fosse rovinata, può tirare un sospiro di sollievo.
Tuttavia, altri fan sono rimasti delusi dal fatto che non siano
apparsi.
Ecco quali immagini infelici di
Spider-Man sono state condivise per emulare
l’insoddisfazione. Naturalmente, tutte le speranze potrebbero non
essere perse, con la possibilità di un ultimo trailer prima
dell’uscita del film.
Il duro sforzo di Sony e Disney per
mantenere un segreto
Alcuni fan sono stati contenti del
fatto che né Tobey Maguire né Andrew Garfield siano apparsi nel secondo
trailer: sperano infatti che la loro apparizione sia una sorpresa
quando il film uscirà. Naturalmente, mantenere un segreto così
grande non è un compito facile, soprattutto perché molte fughe di
notizie sono esplose su Internet.
Mentre non è chiaro cosa stia
succedendo dietro le quinte con Sony e Disney, ecco un tweet
esilarante che riassume il loro affanno per mantenere segreta
l’apparizione di Maguire e
Garfield.
Il secondo trailer di
Spider-Man: No Way Home evidenzia una certa tensione
tra Doctor Strange e Peter Parker
una volta che il multiverso si è dischiuso. In un frammento,
Doctor Strange incolpa deliberatamente
Peter per averlo interrotto con l’incantesimo.
Naturalmente, c’è chi ha criticato
Doctor Strange per il suo rimprovero, anche se è
stato lui a lanciare l’incantesimo. Doctor Strange
avrebbe dovuto conoscere meglio il lancio di un incantesimo
pericoloso e dovrebbe condividere la stessa responsabilità.
È già abbastanza emozionante che i
cattivi del passato dell’Uomo Ragno ritornino, ma
Electro di The
Amazing Spider-Man 2 sta avendo una seconda
possibilità di redimersi con un nuovo look.
Ci sono state molte critiche per il
ritratto di Electro, compreso il suo look nei film
diAndrew
Garfield. Fortunatamente, il costume di Electro appare aggiornato e mostra un’estetica
più fedele ai fumetti che integra il suo famoso copricapo
elettrico. Ecco come Twitter ha sottolineato questo miglioramento
nel costume.
Il secondo trailer ha dato ai fan
uno sguardo migliore su alcuni, se non la maggior parte, dei
cattivi che appariranno in
No Way Home. Ecco un’ immagine riassuntiva di tutti e
cinque i cattivi confermati di Spider-Man.
E’ incredibile vedere questi cattivi
tornare sul grande schermo, il che ha invitato i fan a rinominare
il multiverso come “multiverso dei cattivi”.
Naturalmente, il 2° trailer ha
anticipato una delle rivelazioni scioccanti in cui
MJ ha perso l’equilibrio ed è caduta da un
edificio con Peter che cercava di salvarla.
Naturalmente, questo momento ha portato dei flashback
all’indimenticabile finale di The
Amazing Spider-Man 2, dove Gwen Stacy
cadeva verso la morte.
Immediatamente, molti fan hanno
riscontrato questi momenti paralleli; ecco un meme che si serve
delle parole del celebre Michael Scott, che
illustrano al meglio la reazione dei fan nel rivivere questo
momento straziante. Seriamente, i fan non vogliono soffrire di
nuovo!
Il parallelismo degli interessi
amorosi di Spider-Man
Alcune delle migliori reazioni del
trailer di
Spider-Man: No Way Home hanno discusso lo straziante
momento in cui MJ cade da un palazzo. Anche se
molti fan ricordano la scomparsa di Gwen Stacy,
questo è un parallelismo comune a tutte le rappresentazioni
dell’Uomo Ragno live-action finora.
Ecco un tweet che mostra questo
parallelismo includendo anche la MJ di Sam
Raimi che cade da un ponte. A differenza della
Gwen Stacy di Emma Stone, la MJ di Kirsten Dunst è sopravvissuta.
Indipendentemente da ciò, gli utenti di Twitter fanno una giusta
osservazione sull’uscire con uno Spider-Man, in
cui la caduta – letterale – di un interesse amoroso accade almeno
una volta nella vita. Le domande ora sorgono riguardo a se il
PeterParker di Tom Holland sarà abbastanza veloce da salvare
la MJ di Zendaya – o potrebbe trattarsi di qualcun
altro?
Claudia Cardinale
è una delle migliori attrici italiane che il cinema italiano, e
internazionale, abbia potuto avere. Combattiva e versatile, ha
sempre dato prova di essere un’eccellente attrice. Tra l’Italia e
l’America, recitando con attori nazionali ed internazionali, ha
sempre combattutto per essere indipendente e per dimostrare tutte
le sue qualità recitative.
Ecco dieci cose che, forse, non sapevate di Claudia
Cardinale.
Claudia Cardinale: età e film
dell’attrice
1. Claudia Cardinale è nata
a Tunisi. Claude Joséphine Rose Cardinale è nata il 15
aprile del 1938 a Tunisi da Francesco e Yolanda, figli di emigranti
siciliani. Parla correttamente l’arabo, il francese e l’italiano,
che imparerà a parlare bene solo verso la maggiore età ed una volta
iniziata la carriera di attrice. Dopo aver studiato e aver preso il
diploma, con l’idea di diventare una maestra, decide di partecipare
al corto di un regista francese, René Vautier. In
seguito appare nel film I giorni dell’amore di
Jacques Baratier e nel 1957 vince il concorso per
la più bella italiana di Tunisia. Vince, quindi, un viaggio a
Venezia durante la Mostra del Cinema e le viene offerto di far
parte del Centro Sperimentale di Cinematografia.
2. Debutta al cinema a
vent’anni. Il primo film italiano al quale partecipa è
I soliti ignoti. Il film era prodotto dalla Vides di
Franco Cristaldi, che le propone un contratto
esclusivo. I primi film la fanno conoscere agli occhi del mondo,
eppure si trova sempre ad essere considerata per il suo corpo che
non per le sue qualità recitative. Inoltre, non viene per nulla
considerata alla stressa maniera di Sophia Loren o
Gina Lollobrigida, trovandosi a combattere da sola
il sistema. Il momento di rivalsa, avviene nel 1963, quando
realizza Il Gattopardo di
Luchino Visconti e 8½ di Federico
Fellini.
3. I film di Claudia
Cardinale. Tra i film per cui la Cardinale è più nota vi
sono sono I soliti ignoti (1958), Un maledetto
imbroglio (1959), Rocco e i suoi fratelli (1960),
8½ (1963), Il Gattopardo (1963), La Pantera
Rosa (1963), Il magnifico cornuto (1964), Vaghe
stelle dell’Orsa (1965), Una rosa per tutti (1966),
C’era una volta il West
(1968), Nell’anno del Signore (1969), Le avventure di
Gerard (1970). Ha lavorato anche in Gruppo di famiglia in
un interno (1974), Il comune senso del pudore (1976),
Corleone (1978), Fitzacarraldo (1982), Enrico
IV (1984), Claretta (1984), Il figlio della
Pantera Rosa (1993), And Now… Ladies & Gentlemen
(2002), Gebo e l’ombra (2012), Effie Gray – Storia di
uno scandalo (2014), Tutte le strade portano a Roma
(2016) e Nobili bugie
(2018).
Claudia Cardinale
in C’era una volta il West
4. Ha accettato senza
leggere la sceneggiatura. Per il ruolo di Jill McBain,
originariamente Leone voleva affidare la parte all’attrice
Sophia Loren. Tuttavia, temendo che questa avrebbe
finito con l’influenzare le riprese del film con il suo carattere
autoritario, preferì piuttosto assegnare il ruolo a Claudia
Cardinale, conosciuta tramite amici. L’attrice, divenuta
particolarmente popolare in quegli anni grazie a film come Il
Gattopardo e 8½, si convinse a partecipare senza
neanche il bisogno di leggere la sceneggiatura. La sua performance
nel film contribuì ulteriormente alla sua popolarità
internazionale, e le permise di diventare una delle icone
cinematografiche italiane nel mondo.
5. La prima scena girata fu
una scena d’amore. Arrivata sul set per le riprese del
film, la Cardinale si trovò come prima scena a dover girare quella
che la vede nuda insieme ad Henry Fonda mentre
fanno l’amore. La cosa generò non poco imbarazzo nei due, appena
conosciutisi, e a peggiorare le cose vi era il fatto che per Fonda
si trattava della prima scena d’amore in tutta la sua carriera. Sua
moglie, inoltre, insistette per essere sul set quel giorno, sia per
controllare la situazione che per supportare il marito.
Claudia Cardinale in Il
Gattopardo
6. Indossò un corsetto
strettissimo per il film. In Il Gattopardo, tra i
capolavori di Visconti, l’attrice interpreta il ruolo di Angelica
Sedara. Secondo la Cardinale, il corsetto d’epoca che indossava
durante le riprese era così stretto che il protagonista
Burt Lancaster poteva circondarle la vita con le
sue grandi mani, e che era così costrittivo da ferirle la carne
così gravemente che decise di mostrare tutto ciò al regista Luchino
Visconti, presumibilmente per ottenere la sua simpatia e dimostrare
quanto dolore ha sopportato per rendersi credibile nel ruolo.
7. È stata doppiata in
molte scene. All’epoca delle riprese l’attrice non parlava
ancora molto bene l’italiano e ciò comportò il suo essere
continuamente doppiata da altre attrici nei film in cui recitava.
Sebbene dunque i dialoghi di Claudia Cardinale in Il
Gattopardo siano stati principalmente doppiati da
Solvejg D’Assunta, la sua voce originale può
ancora essere ascoltata in alcune scene, in particolare quando lei
e Alain Delon corrono per la casa vuota. Lì si può
infatti sentire la sua risata profonda e cordiale, divenuta poi
piuttosto caratteristica.
Claudia Cardinale: i figli e la
sua vita privata
8. Ha avuto una storia
tormentata con Franco Cristaldi. Il rapporto
professionale con il produttore FrancoCristaldi divenne poi anche personale. La
Cardinale era però consapevole che questo legame non avrebbe avuto
prospettive di ufficializzazione e, almeno per un certo periodo,
era dolorosamente consapevole di rappresentare lo stereotipo
dell’avventura del produttore con l’attrice. In seguito ha
sostenuto di non essersi mai sentita davvero la compagna di
Cristaldi, perché è sempre stata in una posizione subordinata
rispetto al produttore. I due hanno condotto vite separate, tranne
che durante brevi viaggi, e lei non l’ha mai chiamato Franco, ma
solo Cristaldi. Infine la crescente insofferenza di lei portò
alla rottura
9. È stata a lungo compagna
di Paquale Squitieri. Nel 1974, la Cardinale lavora con il
regista Pasquale Squitieri per il film I guappi.
Inizialmente i due mal si sopportano, ma allo stesso tempo si
attraggono. Contro ogni aspettativa, tra i due nasce una magnifica
storia d’amore, un fidanzamento che ufficializzano nel 1975 senza,
però, mai sposarsi. Cristaldi si vendica e le fa terra bruciata
attorno, cercando di impedire gli ingaggi e certo che mai nessuno
si sarebbe messo contro un produttore potente tanto quanto lui. Da
squitieri l’attrice ha poi avuto la sua seconda figlia, dal suo
stesso nome: Claudia. E non è stato scelto a caso: conscio del
fatto che non si sarebbero mai sposati, Squitieri scelse il nome
della madre perché si sarebbe chiamata Claudia Squitieri, come se i
due genitori si fossero sposati.
Claudia Cardinale: oggi
10. Continua a
recitare. All’età di 83 anni la Cardinale si dimostra
instancabile, continuando a recitare in diversi progetti.
Recentemente infatti, ha recitato nella serie francese
Bulle nel ruolo di Marthe, una delle protagoniste. Ha poi
preso parte al film crime Rogue City, disponibile su
Netflix. Da poco ha terminato le riprese di The Island of
Forgiveness, ambientato a Djerba, in Tunisia. Prossimamente,
invece, dovrebbe prendere parte all’annunciato film Piccolina
bella. Negli ultimi anni, inoltre, la Cardinale si è dedicata
molto al teatro, frequentando il palcoscenico con grande
costanza.
Il regista Denis
Villeneuve conferma che il malvagio Feyd-Rautha
Harkonnen sarà in Dune: Parte Due.
Legendary e WB hanno confermato che la seconda metà ha avuto il via
libera due giorni dopo il debutto americano del film, riferendo che
Villeneuve era già al lavoro su Dune 2.
Feyd-Rautha
Harkonnen è il nipote del barone Harkonnen ed erede
designato al trono della Casa Harkonnen. Il fratello maggiore di
Feyd è Beast Rabban Harkonnen, interpretato da Dave
Bautista nel nuovo adattamento. Feyd è noto per il suo
carisma e la sua crudeltà, così come per le sue abilità nel
combattimento corpo a corpo, che lo rendono una formidabile
minaccia per Paul Atreides, soprattutto dal momento che è stato
addestrato nello stesso programma di allevamento di Paul
organizzato dal Bene Gesserit. Feyd è stato interpretato da
Sting nell’adattamento del 1984 di David
Lynch.
Feyd-Rautha era assente dal primo
film, ma il regista Denis Villeneuve ha confermato
tramite Empire che sarà un “personaggio molto, molto
importante” in Dune 2. Villeneuve continua
spiegando che è stata una scelta che ha “fatto personalmente”
durante le riprese della prima parte, poiché c’erano già abbastanza
personaggi. Dice che è stato “più elegante” conservare Feyd per la
seconda parte.
“È una scelta che ho fatto
personalmente. C’erano abbastanza personaggi che sono stati
introdotti in questa prima parte, e sarà più elegante tenere Feyd
per la seconda parte. Sarà sicuramente un personaggio molto, molto
importante nella seconda parte.”
Viaggio mitico ed emozionante di un
eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides,
giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a
un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere
il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro
alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono
per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul
pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della
mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie
paure sopravviveranno.
Denis
Villeneuve ha diretto Dune
e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth,
basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è
prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe
Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua
Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert,
Byron Merritt e Kim Herbert.
Nuove immagini dalla
DC League of Super-Pets di
Dwayne Johnson mostrano Krypto che mette insieme
una squadra. Johnson dà la voce a Krypto nel film d’animazione DC,
con Kevin Hart nel ruolo di Ace, e con le voci
aggiuntive di
John Krasinski,
Kate McKinnon,
Keanu Reeves,
Diego Luna, Natasha Lyonne, Jameela Jamil, Vanessa
Bayer e Marc Maron. Il film è diretto da
Jared Stern e Sam Levine e
scritto da Stern e John Whittington, che hanno
lavorato alla sceneggiatura di The LEGO Batman
Movie.
EW
ha condiviso alcune nuove immagini dell’ultima incarnazione di
Krypto in forma animata dal film
DC League of Super-Pets . Secondo il regista Jared
Stern: “È una storia di amicizia tra quei due ragazzi. [Krypto]
vola sopra le strade, Ace viene dalle strade. È un animale
domestico del rifugio e quindi sa un po’ di più sull’essere un cane
normale. La loro dinamica è capirsi a vicenda”.
Il Green Goblin è sicuramente, nella
mitologia di Spider-Man, uno dei villain più
insidiosi e spaventosi, e ha avuto diverse incarnazioni, tra cinema
e televisione. La sua migliore e più amata interpretazione è però
quella affidata a Willem Dafoe in
Spider-Man di Sam Raimi. Sarà
quella infatti a tornare in Spider-Man: No Way
Home, con Dafoe che riprende il ruolo del villain.
Tom Holland ha
raccontato di recente un aneddoto divertente in merito al primo
incontro con Dafoe sul set del film, spiegando di essere rimasto
spaventato dal collega veterano: “In realtà c’è una storia
divertente su quando ho incontrato Willem per la prima volta,
perché ovviamente a quel tempo il fatto che tutti i cattivi fossero
nel film era un enorme segreto, quindi andavano in giro sul set con
questi mantelli sulla testa. E, naturalmente, sai, questi attori
sono molto entusiasti di tornare e riportare in vita questi ruoli,
sono venuti sul set una settimana prima di iniziare le riprese solo
per vedere com’era, incontrare Jon, incontrare me, calcare il set.
E mi sono imbattuto in questo tipo con un mantello e ho detto:
“Attento, amico”. E lui si è tolto il cappuccio e io mi sono
davvero spaventata. Ero tipo “oh merda, il Goblin è qui!” Ma è
stato adorabile, davvero meraviglioso, è stata una vera gioia
lavorare con lui.”
Per quanto Willem
Dafoe sia un attore superbo e una persona dolcissima (lo
sappiamo dalle infinite testimonianze di chi lavora e ha lavorato
con lui), è innegabile che alcune sue espressioni possono essere
molto spaventose, per cui come non simpatizzare per Holland in
questo breve incontro/scontro?
Come se l’overdose di footage di
poche ore fa non bastasse, ecco un altro brevissimo filmato da
Spider-Man:
No Way Home, in cui vediamo Doctor Strange combattere
contro Spider-Man in maniera a dir poco creativa. Ecco il filmato,
ed ecco perché Steven Strange non vuole avere figli!
I protagonisti di Ghostbusters:
LegacyFinn Wolfhard e
McKenna Grace hanno condiviso le loro storie
preferite sul set di
Bill Murray. Murray è un attore leggendario e la sua
lunga carriera abbraccia decenni. Tra molti classici, la sua
filmografia include la commedia soprannaturale del 1984,
l’originale Ghostbusters. La star non è solo nota
per le sue straordinarie interpretazioni, ma è anche spesso al
centro di molte storie dei suoi ex colleghi attori e membri della
troupe. Dal furto di patatine fritte agli sconosciuti alle feste di
addio al celibato, Murray si è dimostrato il protagonista
indiscusso di incontri casuali e aneddoti.
Le riprese dell’ultimo capitolo
della serie, Ghostbusters: Legacy, si sono svolte
nel corso del 2019. Il sequel vede il ritorno del cast originale di
Ghostbusters, tra cui Ernie
Hudson, Dan Aykroyd e Sigourney
Weaver, insieme a Murray. Oltre al cast originale,
Ghostbusters: Legacy vede Wolfhard interpretare
Trevor Spengler, il nipote del defunto Dr. Egon Spengler (il
defunto Harold Ramis), e Grace nei panni di Phoebe
Spengler, la sorella di Trevor. Con i giovani nuovi arrivati
nell’universo di Ghostbusters che dovrebbero
condividere una discreta quantità di tempo sullo schermo, sembra
che abbiano anche condiviso alcune risate con Murray durante le
riprese.
Parlando con
ComicBook.com, Wolfhard e Grace hanno condiviso la loro storia
preferita che coinvolge Murray mentre erano sul set del film.
Secondo i giovani attori, una volta Murray “ha assunto un
suonatore di cornamusa per seguirlo in giro” sul set per il
suo compleanno. Tuttavia, Wolfhard ha spiegato che Murray, sempre
con la sua espressione indecifrabile, “ha fatto finta di non
essere lui dietro a tutto quello“. Poi, durante una pausa
pranzo sul set, Murray ha cantato un vecchio inno scozzese per il
cast, che Grace ha definito “davvero bello”.
Inoltre, Wolfhard ha ricordato che
lui e Murray hanno condiviso un “momento dolce” quando la
coppia ha discusso dei film di Wes Anderson e di
un Blues Festival a New Orleans mentre erano sul set. Il giovane
attore dice di aver cercato su Google la scaletta del festival e la
coppia l’ha esaminata menzionando “chi [gli] piaceva e chi
[loro] non conoscevano”. Anche Logan Kim, che
interpreta uno dei compagni di classe di Phoebe, ha raccontato
un’esperienza positiva con il veterano della recitazione, dicendo
che stava “andando fuori di testa” per aver incontrato
Murray. Tuttavia, al momento del loro incontro, il giovane attore
ha detto che era “normale” e Murray era “davvero,
davvero divertente”.
Nel primo Ghostbusters, il
personaggio di Murray, il dottor Peter Venkman, è
cinico e sarcastico, ma segretamente di indole dolce. Sembra che
questa caratteristica appartenga prima a Bill e poi a Peter.
Ghostbusters:
Legacy, diretto da Jason
Reitman e prodotto da Ivan
Reitman, è il nuovo capitolo della saga
originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola
città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la
loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta
eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters:
Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.
A più di trent’anni dall’uscita
nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast
originale, composto da Bill
Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney
Weavere Annie
Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle
saghe cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason
Reitman, il film sarà nelle sale italiane dall’11 novembre prodotto
da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment
Italia. Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn
Wolfhard, Carrie Coon ePaul
Rudd.
Lady Gaga e
Adam Driver hanno improvvisato la loro scena di sesso
nel nuovo film di Ridley Scott, House
of Gucci. Il dramma che racconta una storia vera ha
avuto un notevole slancio sin dai primi giorni della sua produzione
e, con le recenti proiezioni in anteprima a Londra, Milano e ora a
New York, il film è riuscito a ottenere presto consensi. Una parte
considerevole di questo clamore deriva dalla performance di
Lady Gaga nei panni di Patrizia Reggiani, l’ex
moglie del capo della casa di moda Gucci, Maurizio Gucci
(Driver).
Negli ultimi anni, si potrebbe
sostenere che Scott, il regista che ha portato al mondo Alien e il
pluripremiato Gladiatore, si sia avventurato più a fondo nelle
rappresentazioni del mondo criminale italiano. House
of Gucci segna la sua seconda esplorazione di una
pagina violenta ma affascinante nella nostra storia, con
Tutti i soldi del mondo del 2017 che racconta la
vera storia del magnate del petrolio, John Paul Getty, e il
rapimento di suo nipote di 16 anni nel 1973 a Roma. Per quanto
riguarda House
of Gucci, invece, il film racconta la storia del
matrimonio tra Gucci e Reggiani, il successivo scioglimento di quel
rapporto e l’omicidio di Maurizio che ha avuto come mandante
proprio Patrizia Reggiani.
Per quanto cattivi siano stati gli
eventi che hanno portato all’omicidio di Gucci, House
of Gucci non si limita a godersi il lato oscuro
della vita della coppia. All’interno della tragica storia c’è anche
una storia d’amore ambientata durante i primi giorni della
relazione tra Gucci e Reggiani. Il film mostra anche una scena di
sesso che Driver ha recentemente detto essere stata improvvisata,
durante un’intervista a EW. Insistendo
sul fatto che lui e Gaga erano molto a loro agio quando la scena è
stata girata, Driver ha parlato delle riprese, dicendo:
“L’abbiamo girata come avremmo
fatto con qualsiasi altra scena, poi l’abbiamo rifatta due o tre
volte, e questo è stato! Lo sentivamo, eravamo molto in sintonia,
ma poi a quel punto delle riprese, giravamo da oltre un mese,
quindi ci sentivamo molto a nostro agio con l’altro.” Non è
certo una rarità che alcune scene, anche in film molto importanti,
vengano improvvisate, e la capacità di Driver e Gaga di
improvvisare anche una scena così intima non fa altro che
sottolinearne la bravura.
Tutto quello che sappiamo su House
of Gucci
House
of Gucci sarà sceneggiato da Roberto
Bentivegna e sarà basato sul libro
di Sara Gay Forden dal titolo: “The
House of Gucci: A Sensational Story of Murder, Madness, Glamour and
Greed”. Per Ridley
Scott si tratta del secondo progetto sviluppato
dopo la fusione tra Fox e Disney, insieme a The
Last Duel, film che vede protagonisti Matt Damon, Adam
Driver, Jodie Comer e Ben
Affleck.
The Afterparty è
la nuova serie tv dal duo premio Oscar Chris Miller e Phil
Lord, che vede protagonisti, tra gli altri,
Tiffany Haddish, Sam Richardson, Zoë Chao, Ben Schwartz,
Ike Barinholtz, Ilana Glazer, Jamie Demetriou e Dave
Franco.
Oltre a curare la regia, Chris
Miller è anche showrunner e produttore esecutivo insieme a Phil
Lord per conto della casa di produzione della coppia,
Lord-Miller. Lo scrittore, produttore e performer nominato ai Tony
e agli Emmy, Anthony King (“Search Party”, “Amiche per la morte –
Dead to Me”), è anche produttore esecutivo. Aubrey Lee,
vicepresidente senior della Television di Lord Miller, produce
la serie, che è stata prodotta per Apple da TriStar TV e Sony
Pictures Television come parte dell’ampio accordo televisivo
quinquennale di Lord e Miller.
The Afterparty: quando esce e dove
vederla in streaming
The Afterparty in streaming
uscirà il 28 gennaio 2022 su Apple
TV+
“Questo è uno dei progetti più
sorprendenti, originali e divertenti che abbiamo mai
realizzato”, ha affermato il duo Lord-Miller. “Il nostro
obiettivo era quello di raccontare una storia in grado di mescolare
i toni della commedia con il mystery, in un modo nuovo ed
eccitante. Dando a ogni episodio il suo stile unico di narrazione,
siamo riusciti a realizzare quelli che sembrano otto film
nettamente diversi, ma interconnessi, che evidenziano come la
prospettiva personale e i pregiudizi dei singoli personaggi
modellino il modo in cui vedono il mondo”.
The Afterparty:
trama e cast
The Afterparty
presenta un cast stellare, tra cui Tiffany Haddish
(“Il viaggio delle ragazze”, “Amiche in affari”), Sam
Richardson (“La guerra di domani”, “Veep – Vicepresidente
incompetente”), Zoë Chao (“Love Life“,
“Downhill”) , Ben Schwartz (“Space Force”, “House
of Lies”), Ike Barinholtz (“The Mindy Project”,
“Cattivi vicini”), Ilana Glazer (“Broad City”),
Jamie Demetriou (“Fleabag”, “Stath Lets Flats “),
Dave Franco (“The Rental”, “The
Disaster Artist“) e John Early (“Search
Party”).
Creata e diretta da Chris Miller,
la serie è incentrata su un misterioso omicidio avvenuto durante
una riunione di compagni di classe alle superiori. Ciascuno degli
otto episodi propone una rivisitazione della stessa notte
raccontata attraverso la prospettiva di un personaggio diverso,
ognuno con il proprio stile visivo e genere cinematografico che si
adatta alla personalità del narratore.
Hanno lavorato alla serie il
direttore della fotografia Carl Herse (“The Last Man on Earth”,
“Black Monday”), lo scenografo Bruce Hill (“The Last Man on Earth”,
“C’è sempre il sole a Philadelphia”), il costumista Trayce Gigi
Field (“Barb and Star Go to Vista del Mar”, “Amiche per la morte –
Dead to Me”), il compositore Daniel Pemberton (“Il processo ai
Chicago 7”, “Spider-Man: Un nuovo universo”) e il montatore Joel
Negron (“Thor: Ragnarok”, “21 Jump Street”).
The Afterparty si unisce alla rosa
in espansione di serie comedy originali Apple di successo e
pluripremiate agli Emmy, SAG, Critics’ Choice, Peabody e al
vincitore del WGA Award “Ted Lasso”, oltre a “Schmigadoon!”,
“Physical”, al vincitore del Peabody Award “Dickinson”, “Mythic
Quest”, “Central Park” e alla serie limitata in prossima uscita
“The Shrink Next Door”.
Amazon Studios
rilascerà Encounter
su Prime Video il 10 dicembre 2021, il nuovo film
Amazon Original che vede protagonista assoluto
Riz Ahmed.
Diretto da Michael
Pearce e scritto da Joe Barton e Michael Pearce, Encounter
vede protagonisti oltre al già citato
Riz Ahmed anche
Octavia Spencer, Rory Cochrane, Lucian-River Chauhan e Aditya
Geddada.
La trama
Nel film un decorato Marine parte
in una missione per salvare i suoi due figli da una minaccia
misteriosa. Man mano che il loro viaggio li conduce in situazioni
sempre più pericolose, i bambini dovranno lasciarsi l’infanzia alle
spalle.
Sappiamo bene che con altissima
probabilità Spider-Man:
No Way Home vedrà ricomparire Andrew Garfield e Tobey Maguire nei panni di Spider-Man. Lo
sappiamo dai rumor, da alcune indicazioni nel
trailer due del film ma soprattutto lo sospettiamo perché se il
multiverso farà irruzione nel MCU e torneranno Doc Ock e Electro,
tra gli altri, deve esserci per forza spazio anche per gli altri du
e Spider-Man che ci ha raccontato il cinema.
Quello che però non tutti stanno
considerando è che il cinema e la storia del personaggio in
generale ha conosciuto un’altra incarnazione dell’arrampicamuri,
con tanto di origine italiana: parliamo ovviamente di Miles Morals,
nato dalla matita di Sara Pichelli, e protagonista di un magnifico
film,
Spider-Man: Un Nuovo Universo, che è a tutti gli
effetti il primo film di supereroi che si apre al multiverso, con
tante versioni di Spider-Man che convogliano nella realtà di
Miles.
E se Miles Morales trovasse spazio
anche nel MCU? Dopotutto lo stesso Tom Holland ha dichiarato che non interpreterà
l’arrampicamuri per sempre, e che vorrebbe che il successore del
suo Peter fosse proprio Morales. Ma c’è spazio per Miles in
Spider-Man:
No Way Home? A quanto pare, potrebbe.
Il multiverso sta collassando
Dal
trailer due di Spider-Man:
No Way Home sappiamo che il multiverso sta
collassando: i villain stanno invadendo New York City e a
Spider-Man tocca riacchiapparli per impedire alla catastrofe di
verificarsi. Sembra chiaro che le crepe del multiverso lasceranno
passare anche gli altri Spider-Man, ma potrebbero lasciarne passare
anche un altro che fino a questo momento non abbiamo considerato
troppo, ma da un punto di vista visivo sembra essere l’unico che è
effettivamente evocato.
Gli effetti viola nel cielo di New
York
Gli effetti viola nel cielo di New
York che si riflettono sul volto di Doctor Strange sono i
protagonisti
dell’ultima scena del trailer. Lo Stregone guarda verso l’alto
mentre il cielo si crepa di energia viola, mentre dice preoccupato
“stanno arrivando, non li posso fermare”. Ebbene, quello che
nessuno si aspetta è che forse da quelle crepe viola non
spunteranno solo i nemici dei vecchi Spider-Man e forse loro
stessi, ma anche Miles Morales, dal momento che quell’effetto
visivo ricorda chiaramente quanto visto in Un nuovo Universo!
Un multiverso di linguaggi
Visto quanto è stato amato dal mondo
interno (tra critica e pubblico)
Spider-Man: Un Nuovo Universo, non sorprende che si
stia lavorando a dei sequel, ma potrebbero essere in cantiere anche
dei progetti che vogliono quei personaggi sbucare nel MCU ufficiale, magari sperimentando
con i linguaggi di animazione e live action, in modo tale che, di
fronte ad una minaccia apocalittica come la collisioni delle
realtà, tutti, ma proprio tutti gli Spider-Man possano darsi una
mano. Soprattutto in vista dell’arrivo sperato di Miles Morales nel
MCU “ufficiale”.
Dal 23 dicembre al
cinema Il
capo perfetto di Fernando León de Aranoa con
Javier Bardem, il film che rappresenterà la Spagna
agli Oscar 2022. Il capo perfetto è un film
scritto e diretto da Fernando León de Aranoa e arriverà al cinema
distribuito da Bim Distribution.
La trama
Ne Il
capo perfetto Blanco (Javier Bardem), proprietario di
una storica azienda spagnola di bilance industriali, amato e
stimato dai dipendenti per la sua grande umanità, è in gara con la
sua impresa per un premio di eccellenza locale. Considerato da
tutti e da se stesso un capo magnanimo, è disposto a qualunque cosa
pur risolvere i problemi dei suoi dipendenti affinché non riducano
la produttività e gli consentano di aggiudicarsi l’ambito
riconoscimento. E mentre la tensione sale per la visita di
ispezione della commissione del premio, Blanco inizia a
collezionare una serie di errori e comici disastri che lo
porteranno a dover dimostrare di essere davvero un capo
perfetto…
Spider-Man:
No Way Home è un’avventura multiversale in cui Peter
Parker tenta di convincere Doctor Strange a riscrivere la storia,
ma tutto va malissimo, e arrivano nel MCU i classici cattivi delle altre
serie cinematografiche di Spider-Man. Ci sono stati rumors costanti
sulla presenza di Tobey Maguire e Andrew Garfield nel film, al
fianco di Tom Holland e a trailer uscito, la presenza dei due
“vecchi” Spider-Man è ancora un rumor.
Il tanto atteso
secondo trailer di Spider-Man:
No Way Home è finalmente uscito e di seguito
abbiamo provato a sottoporvi tutte le particolarità, i dettagli e
le rivelazioni che il video ci regala in relazione al film, che
arriverà in sala il 15 dicembre. Ecco tutte le rivelazioni e i
segreti del trailer:
Perché Peter Parker non vuole che
MJ dimentichi la sua identità?
La relazione tra Peter
Parker e MJ è il cuore emotivo del trailer di Spider-Man:
No Way Home, con Peter che ammette che lei è l’unica
cosa nella sua vita che lo fa sentire normale. Spider-Man sente il
conflitto tra le sue due personalità dopo che la sua identità
segreta è stata rivelata al mondo, ed tutto sembra gestito in un
modo tradizionale, con Peter che desidera disperatamente di poter
avere una vita normale ma non può affrancarsi dalla responsabilità
di essere Spider-Man.
Questo spiega ulteriormente perché
Spider-Man va nel panico quando si rende conto che l’incantesimo
del Dottor Strange cancellerà i ricordi di tutti quelli che
conoscono la sua identità segreta, per quanto voglia riconquistare
la sua privacy, non vuole perdere ciò che ha con MJ.
No Way Home spiega perché i cattivi
di Spider-Man entrano nel MCU
C’è un’altra splendida
inquadratura del momento in cui Doctor Strange esegue l’incantesimo
per cancellare la conoscenza dell’identità segreta di Spider-Man,
una scena disturbata dalle chiacchiere di Peter Parker. Questa
volta, però, la ripresa sui VFX è accompagnata da dialoghi che
spiegano perché i cattivi di altri film di Spider-Man entrano
nell’MCU; sembra che questo universo
abbia iniziato a ricevere “visitatori” da altre dimensioni, nemici
di Spider-Man che si fanno strada in questa dimensione.
Questo accade in parallelo con la
scena post-crediti di Venom: La
Furia di Carnage, suggerendo che tutti i cattivi sono
stati semplicemente tirati dentro questo universo.
La Marvel ammette che i nomi dei
cattivi di Spider-Man suonano stupidi
Il trailer di
Spider-Man:
No Way Home scorre attraverso le inquadrature
dell’arrampica-muri che combatte contro vari cattivi, prima di
concentrarsi su una conversazione tra Spider-Man, i suoi amici e il
dottor Octopus. Il Dottor Octopus di Alfred Molina sembra essere il più
importante cattivo multiversale in Spider-Man: No Way
Home, e la conversazione tra lui e Peter Parker sarà
probabilmente la chiave per stabilire una sorta di connessione tra
loro.
Aiuta il fatto che, come genio
scientifico, sia probabilmente l’unico dei cattivi che potrebbe
anche solo capire cosa sta succedendo. La reazione di Peter, MJ e
Ned al sentire pronunciare il suo nome è esilarante, con la
Marvel che finalmente riconosce che
alcuni dei nomi dei suoi personaggi suonano stupidi.
La missione di Spider-Man: No Way
Home è catturare i cattivi
Il dottor Strange
considera Spider-Man responsabile dell’incantesimo andato storto, e
quindi gli affida una missione: setacciare il mondo alla ricerca
dei cattivi che sono sfuggiti alle crepe del multiverso.
Presumibilmente Doctor Strange è colui che dà a Spider-Man il suo
nuovo costume, e il trailer di
Spider-Man: No Way Home mostra il nostro che evoca un
effetto mistico attorno al suo guanto.
Ci sono state voci consistenti che
Spider-Man userà la magia della sua tuta per trasportare i cattivi
in una prigione mistica, e queste voci sembrano apparentemente
confermate; la misteriosa “scatola” vista nei trailer precedenti
deve essere la prigione.
MJ non si tirerà indietro, nemmeno
davanti al dottor Strange
Uno delle scene più
deliziose del trailer di Spider-Man: No Way Home
vede MJ resistere a Doctor Strange, sottolineando che tutto ciò che
sta succedendo è davvero colpa sua: è lui che ha eseguito un
incantesimo fallito di fronte a un adolescente loquace,
dopotutto.
In verità, ha perfettamente ragione
a ritenere responsabile il dottor Strange, dato che la magia che
stava usando era pericolosa ed è stato persino avvertito di non
eseguirla dal suo collega più esperto Wong. Non è proprio un
comportamento da Stregone Supremo…
J. Jonah Jameson ritorna in nessun
modo a casa
J. Jonah Jameson di
J.K. Simmons è uno dei personaggi di Spider-Man di
ritorno in
Spider-Man: No Way Home, come si vede in una scena in
cui lui fissa un cielo pieno di effetti visivi. Simmons ha fatto un
ritorno inaspettato al franchise in
Spider-Man: Far From Home, quando il sito web del
Daily Bugle ha ottenuto lo scoop sull’identità segreta di
Spider-Man.
Si spera che l’inquadratura di
Jameson nel trailer di
Spider-Man: No Way Home significhi che la versione
MCU sarà sviluppata come
personaggio, forse con Spider-Man che a un certo punto lo
affronterà per avergli rovinato la vita.
I cattivi di Spider-Man sono
destinati a morire
In una svolta scioccante,
Doctor Strange rivela che ognuno dei cattivi che Spider-Man ha
catturato è destinato a morire combattendo diverse versioni di lui
nella propria linea temporale. Lo Spider-Man del MCU è molto diverso dagli altri
eroi del suo universo; era riluttante anche a tirare pugni in
Spider-Man:
Homecoming, ed è rimasto scioccato dalla morte di
Mysterio in
Spider-Man: Far From Home.
Ora, deve scegliere consapevolmente
di permettere ai nemici di morire, una decisione etica che colpisce
al cuore il suo personaggio. Tematicamente, è perfettamente in
sintonia con la mitologia di Spider-Man.
La relazione tra Spider-Man e
Doctor Strange si incrina
È sempre stato chiaro che
la relazione tra Spider-Man e Doctor Strange si sarebbe interrotta
in Spider-Man: No Way Home, e sembra che il
dibattito etico sulla morte dei cattivi ne sia il catalizzatore.
Doctor Strange è disposto a permettere a questi cattivi di tornare
al loro destino in altri universi, ma Spider-Man non può
accettarlo.
Ancora una volta, questo è
perfettamente in linea con i personaggi dei fumetti stessi, dove
Spider-Man è arrivato persino al punto di giurare che nessuno può
morire sotto la sua guardia.
I tentacoli di Doctor Octopus
ottengono un aggiornamento in versione Iron Man
Il trailer di
Spider-Man: No Way Home conferma che Doctor
Octopus ha aggiornato i suoi tentacoli. Il colore dei nuovi pezzi
suggerisce che i tentacoli di Doc Ock siano derivati dalla
tecnologia Stark, che è probabilmente più facile da ottenere dopo
la morte di Tony Stark, anche se il trailer suggerisce che potrebbe
ottenere la nanotecnologia dalla tuta di Peter.
In realtà è un Easter Egg piuttosto
divertente, perché la sceneggiatura originale di Sam
Raimi per Spider-Man 2 si riferiva alle
braccia del Dottor Octopus come tecnologia Stark invece che un suo
design. Sarà interessante vedere di cosa sono capaci le braccia
potenziate di Doctor Octopus: potrebbero avere capacità
aggiuntive.
I cattivi di Spider-Man stanno
destabilizzando l’universo
Il trailer di
Spider-Man: No Way Home conferma la portata del
problema, tuttavia, con Doctor Strange che suggerisce che la
presenza di esseri provenienti da altri universi sta
destabilizzando il multiverso stesso. Non c’è stato alcun accenno a
ciò nel multiverso dell’MCU: le varianti sono saltate lungo
le linee temporali da Avengers:
Endgame, e la linea temporale principale dell’MCU ha già una versione alternativa
di Gamora che vive in essa ma che viene dal passato.
Se però dovesse trattarsi di una
questione di massa critica, ogni volta che un altro cattivo di
Spider-Man entra nel MCU, l’universo diventa un po’ più
instabile.
L’Electro del MCU è un grande
miglioramento
L’MCU ha riportato in vita l’Electro
di Jamie Foxx e ha corretto il design scadente di
The Amazing Spider-Man 2. La versione di Electro
vista nel trailer di
Spider-Man: No Way Home è visivamente simile al
personaggio dei fumetti, con l’elettricità che divampa intorno al
suo viso in uno schema che evoca la sua maschera da fumetto.
Fortunatamente, sembra che il nuovo
costume di Spider-Man sia stato deliberatamente progettato per
aiutarlo ad affrontare Electro, un’altra idea presa direttamente
dai fumetti.
Green Goblin prende di nuovo di
mira Spider-Man
Spider-Man:
No Way Home vede Willem Dafoe tornare
nei panni di Green Goblin, chiaramente definito come il più
terrificante dei cattivi passati attraverso il multiverso. A
differenza degli altri, Green Goblin è più che disposto a prendere
di mira i cari di Peter Parker. C’è anche un vantaggio psicologico
nel suo dialogo nel trailer di
Spider-Man: No Way Home, con Norman Osborn che tenta
di entrare nella testa di Spider-Man per fuorviarlo.
Nei fumetti, Green Goblin è stato
colui che ha convinto i nemici di Spider-Man a unirsi contro di lui
nella forma di una squadra chiamata Sinister Six;
potrebbe accadere lo stesso in Spider-Man: No Way
Home, con Osborn che persuade i prigionieri a
collaborare.
Spider-Man: No Way Home potrebbe
presentare l’Hobgoblin
Uno delle inquadrature più
strane del trailer di Spider-Man: No Way Home vede
un’altra figura al chiaro di luna, volare su qualcosa di simile a
un Goblin Glider. Ci sono tre possibilità; potrebbe essere Harry
Osborn della trilogia di Raimi, potrebbe essere un personaggio di
un’altra linea temporale, o potrebbe anche essere Jacob Batalon che
compie il suo destino nei fumetti, dove Ned Leeds si è vestito come
l’Hobgoblin.
Non c’è assolutamente alcun contesto
per l’inquadratura, e il personaggio non è visto nella squadra dei
supercriminali, quindi è difficile da dire.
Sandman e Lizard si uniscono alla
battaglia contro Spider-Man
Una delle scene più
spettacolari del trailer di Spider-Man: No Way
Home mostra diversi cattivi che si alleano, inclusi Lizard
e Sandman. È interessante notare la presenza di Sandman, perché a
differenza di tutti gli altri non è morto in battaglia contro
Spider-Man in Spider-Man 3; detto questo, forse
questa variante di Sandman proviene da un universo che gli
spettatori non hanno mai visto prima, uno in cui ha subito un
destino diverso.
È ragionevole presumere che questa
scena provenga dal terzo atto del film, e ad un certo punto Lizard
salta su un nemico invisibile – e vacilla come se fosse stato preso
a pugni – suggerendo che la Sony ha
goffamente eliminato gli Spider-Men di Andrew
Garfield e Tobey Maguire da queste
inquadrature.
No Way Home prepara la morte di
MJ
Il focus sulla relazione
tra Spider-Man e MJ ricorda la trama di Peter e Gwen di The
Amazing Spider-Man 2, e il sottotesto diventa palese
mentre il trailer raggiunge il culmine. MJ viene mostrata cadere
apparentemente verso la morte, quasi esattamente allo stesso modo
di Gwen Stacy nella storia a fumetti “The Night Gwen Stacy
Died“.
Spider-Man si tuffa in suo soccorso,
cercando di salvarle la vita, ma farebbe meglio a stare attento che
un arresto improvviso non le spezzi il collo. È possibile che le
cose andranno diversamente, tuttavia, con
l’intervento di Spider-Man di Andrew Garfield
che non permetterà alla storia di ripetersi.
Spider-Man: No Way Home minaccia il
collasso multiversale
Il trailer di
Spider-Man: No Way Home culmina con Doctor Strange
e Spider-Man che guardano in alto mentre il multiverso inizia a
crollare. L’effetto ricorda un evento a fumetti chiamato
incursione, in cui diversi universi si scontrano, rischiando la
distruzione reciproca. Il dottor Strange tenta di tenere a bada il
fenomeno, ma è probabile che l’incursione possa essere fermata solo
rimandando indietro tutti i cattivi.
Spider-Man si trova nella non
invidiabile posizione in cui deve rompere il suo codice per salvare
l’universo – ed è possibile che le ripercussioni di ciò si
estenderanno in Doctor Strange in the Multiverse of
Madness.
Ecco il teaser trailer di La Befana Vien di Notte 2 – le origini, film
diretto da Paola Randi, da un soggetto e una
sceneggiatura di Nicola Guaglianone e
Menotti. Nel cast del film Monica Bellucci, Zoe Massenti, Alessandro Haber,
Herbert Ballerina, Guia Jelo, con Corrado Guzzanti e con
Fabio De Luigi. Il film uscirà il 30 dicembre
nelle sale italiane.
La Befana Vien di Notte 2 – le
origini, la trama
XVIII secolo. Paola (Zoe
Massenti), una ragazzina di strada, truffaldina e sempre a
caccia di guai, si trova inavvertitamente a intralciare i piani del
terribile Barone De Michelis (Fabio De Luigi), un
omuncolo gobbo sempre scortato dal fidato e bistrattato Marmotta
(Herbert Ballerina), con una sconfinata sete di
potere e uno smisurato odio verso le streghe. L’intervento della
dolce e potentissima Dolores (Monica Bellucci), una strega buona
che dedica la sua vita ai bambini, salva Paola da un rogo già
acceso. Tra un magico apprendistato, inseguimenti, incredibili
trasformazioni e molti, molti, guai, Paola scoprirà che il destino
ha in serbo per lei qualcosa di davvero speciale… Che la leggenda
abbia inizio!
Red,
il nuovo lungometraggio d’animazione Pixar Animation Studios
diretto da Domee Shi, arriverà il 10 marzo 2022 nelle sale
italiane.
Secondo la regista Domee Shi,
ambientando la storia di una ragazza di 13 anni nei primi anni
2000, è quasi obbligatorio includere una boy band. “Avevamo
bisogno che la nostra protagonista Mei fosse ossessionata da
qualcosa che sua mamma non avrebbe approvato”, afferma Shi.
“Le boy band rappresentavano il primo passo nel mondo dei
ragazzi per molte ragazze di quell’età. I ragazzi erano tutti molto
carini, educati, teneri e amorevoli, e riuscivano a riunire le
ragazze e le loro migliori amiche. Inoltre, ho pensato che sarebbe
stato molto bello creare una boy band animata”.
I 4*Town sono la prima boy band di
Pixar. I filmmaker si sono rivolti ai cantautori vincitori del
Grammy® Billie Eilish e FINNEAS per scrivere le canzoni della band
immaginaria, tre in totale, tra cui il brano “Nobody Like U”
presente nel nuovo trailer. “Quando abbiamo iniziato a pensare
a Billie Eilish e FINNEAS, prima che vincessero numerosi Grammy,
abbiamo potuto notare come avessero il polso della
situazione”, ha affermato la produttrice Lindsey Collins.
“Eravamo grandi fan. Li abbiamo incontrati e abbiamo proposto
loro questa pazza idea di una boy band, chiedendo se sarebbero
stati interessati a scrivere e produrre le canzoni. E lo
erano!”.
Red – il poster
Eilish, il cui secondo album,
“Happier Than Ever”, ha debuttato al primo posto della Billboard
200 negli Stati Uniti e in 19 paesi in tutto il mondo, ha fatto la
storia come l’artista più giovane a vincere in tutte le categorie
principali ai 62esimi GRAMMY® Award, ricevendo premi come migliore
nuova artista, album dell’anno, disco dell’anno, canzone dell’anno
e miglior album pop vocale.
FINNEAS, il più giovane ad aver mai
vinto il GRAMMY® come produttore dell’anno (non classico), ha
costruito un’eccellente discografia scrivendo e producendo successi
per numerose superstar, non solo per sua sorella, Billie Eilish, ma
anche per Justin Bieber, Demi Lovato, Selena Gomez, Camila Cabello,
Tove Lo, Kid Cudi e Ben Platt, tra gli altri. Il suo album di
debutto da solista “Optimist” è ora disponibile.
Il compositore svedese vincitore di
GRAMMY®, Oscar® ed Emmy® Ludwig Göransson (Black Panther,
The Mandalorian) firma la colonna sonora di Red.
“Sono una sua fan da diverso tempo”, ha dichiarato Shi.
“Siamo stati attratti dalla sua versatilità: è un compositore,
ma produce anche musica pop. Sapevamo che ci avrebbe aiutato a
creare uno stile unico”.
RED
Il film Disney e Pixar Red
vede protagonista Mei Lee, una tredicenne maldestra e sicura di sé,
combattuta tra il rimanere una figlia disciplinata e il caos
dell’adolescenza. Sua madre, Ming, è protettiva, se non leggermente
autoritaria, e non si allontana mai da sua figlia: una realtà
imbarazzante per un’adolescente come lei. E come se i cambiamenti
dei suoi interessi, delle sue relazioni e del suo corpo non fossero
abbastanza, ogni volta che si emoziona troppo (che significa
praticamente SEMPRE), si trasforma in un gigantesco panda
rosso!
Red è diretto dalla
vincitrice dell’Academy Award® Domee Shi (cortometraggio Pixar
Bao) e prodotto da Lindsey Collins.
Tom Hanks è uno
degli attori più amati e capaci che la storia del cinema abbia mai
conosciuto. Battezzato come il moderno James Stewart, Hanks ha
regalato, in più di 30 anni di carriera, tante emozioni in tutto il
mondo. L’attore ha conquistato tantissime generazioni di
spettatori, dai più grandi ai più piccini, protagonista di tante
avventure e tanti film tratti da storie vere. Un attore eclettico,
versatile e capace come pochi.
Ecco dieci cose che, forse, non sapevate di Tom
Hanks.
2. Ha partecipato al
doppiaggio di noti film d’animazione. Tom Hansk è noto
anche per essere la voce originale di Woody in Toy Story – Il mondo dei
giocattoli (1995). Ha poi ripreso tale ruolo anche per
Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa (1999), Toy Story 3 – La grande
fuga (2010) e Toy Story 4 (2019). Ha
però partecipato anche al doppiaggio di diversi cortometraggi e
videogiochi legati al mondo di Toy Story, sempre fornendo la sua
voce per il personaggio dell’amato sceriffo Woody.
3. Ha diretto e prodotto
alcuni film. Nel corso della sua carriera Hanks ha
realizzato diversi progetti da regista. Ha diretto un episodio
delle serie I racconti della cripta, A League of Their Own e
Fallen Angels, delle miniserie Dalla Terra alla Luna
e Band of Brothers – Fratelli al fronte. Ma ha diretto
anche due film: Music Graffiti (1996) e L’amore
all’improvviso – Larry Crowne (2011). Hanks ha poi svolto in
numerose occasioni il ruolo di produttore, in particolare per i
film da lui interpretati ma anche per titoli come Il mio grosso
grasso matrimonio greco (2001), Un’impresa da Dio
(2007), Mamma mia! (2008) e Nel paese delle creature
selvagge (2009).
Tom Hanks e gli Oscar
4.Ha vinto
due Oscar. Hanks, nel corso della sua carriera, ha
ottenuto sei nomination agli Oscar, per Big, Philadelphia,
Forrest Gump, Salvate il soldato Ryan, Cast Away e
Un amico straordinario, vincendone due. Infatti, vince per
due anni consecutivi, nel 1994 e 1995, l’Oscar al Migliore Attore
per Philadelphia e Forrest Gump. Inoltre, Hanks è
stato vice presidente dell’Academy e attualmente fa parte del
consiglio di amministrazione.
Tom Hanks in Cast
Away
5. Gli ci è voluto molto
tempo per perdere il necessario peso. Per sembrare un uomo
di mezza età mediamente fuori forma in Cast Away, Tom
Hanks non si è esercitato a lungo e si è permesso di diventare
grassoccio. La produzione è stata poi interrotta per un anno in
modo che potesse perdere circa 25 chili e far crescere i capelli,
così da sottolineare il tanto tempo trascorso sull’isola deserta.
Durante questa pausa, il regista Robert Zemeckis
ha usato la stessa troupe per filmare Le verità
nascoste.
6. Ha avuto lui l’idea per
il film. In una recente intervista, Tom Hanks ha
dichiarato di aver avuto l’idea del film dopo aver letto un
articolo su FedEx. “Mi sono reso conto che i Boeing 747 pieni
di pacchi volano attraverso il Pacifico tre volte al giorno. Cosa
succede se uno di questi va giù?“, ha detto. L’attore ha poi
preso quell’idea e l’ha combinata con il suo interesse per come
sopravvivere senza i cinque elementi necessari: cibo, acqua,
riparo, fuoco e compagnia.
Tom Hanks in Big
7. Ha recitato come un
bambino. In Big, film del 1988 diretto da
Penny Marshall, si racconta del dodicenne Josh
Baskin, un ragazzino di appena dodici anni che per sfuggire dalla
sua vita esprime il desiderio di diventare subito trentenne,
vedendo questo realizzarsi. Per dare a Tom Hanks un’idea di come si
comporterebbe un ragazzino nei panni di un adulto, il regista ha
dapprima filmato ogni scena “da adulti” con David
Moscow, interprete del giovane Josh, e in seguito Hanks ha
poi copiato il suo modo di comportarsi.
8. Ha eseguito una nota
scena senza controfigure. Il giorno in cui Hanks e
l’attore Robert Loggia hanno filmato la famosa
scena della tastiera alla FAO Schwarz, entrambi hanno notato alcune
controfigure vestite come loro, i quali sarebbero intervenuti nel
caso in cui i due attori non fossero riusciti aad eseguire
correttamente i passi di danza. Divenne il loro obiettivo quello di
non farsi sostituire per l’intero numero e con un po’ di pratica ci
riuscirono.
Tom Hanks: i suoi figli
9. Ha quattro figli da due
mogli. Dal 1978 al 1987 l’attore è stato sposato con
l’attrice Samantha Lewes, dalla quale ha avuto i
figli Colin, nato nel 1977 ed
Elizabeth, nata nel 1982. Colin, in seguito, ha
seguito le orme del padre diventando un noto attore. Lo si può
ritrovare in film come Orange County, King Kong e
Jumanji – Benvenuti nella giungla. Il suo debutto è però
avvenuto nel 1996 in Music Graffiti, diretto proprio dal
padre. Nel 1988, invece, Hanks ha sposato l’attrice Rita
Wilson, dalla quale ha avuto i figli
Chester, nato nel 1990, e Truman
Theodore, nato nel 1995.
Tom Hanks: età e altezza
dell’attore
10. Tom Hanks è nato il 9
luglio del 1956 a Concord, in California, Stati
Uniti. L’attore è alto complessivamente 1.83
metri.
Kirsten Dunst afferma che la disparità
retributiva tra lei e Tobey Maguire in
Spider-Man era “estrema”. L’attrice de Il
Giardino delle Vergini Suicide ha recitato in tutti e tre
i film della trilogia di Spider-Man di Sam
Raimi dal 2002 al 2007 nei panni dell’interesse amoroso di
Peter Parker, Mary Jane Watson. Quel ruolo, che ha ottenuto a 19
anni, è stato un trampolino di lancio per la carriera di Dunst, che
l’ha portata poi alle sue acclamate interpretazioni nel grande
cinema, come le collaborazioni con Sofia Coppola e con Lars Von
Trier.
Con Spider-Man: No Way Home in uscita il mese
prossimo, il film MCU che collegherà tre generazioni
di film di Spider-Man con le apparizioni di Doc Ock di
Alfred Molina e Electro di Jamie
Foxx, le aspettative rimangono alte sul ritorno degli
Spider-Men di Tobey Maguire e Andrew
Garfield. Ciò aveva portato alla speculazione che anche i
loro rispettivi interessi amorosi, Mary Jane e Gwen Stacy
(Emma Stone), potessero unirsi a loro. Tuttavia,
entrambe le attrici hanno smentito la teoria, con Dunst che ha
messo a tacere le voci in una recente intervista.
Parlando con The Independent per
promuove il suo nuovo progetto, Il Potere del Cane, Dunst ha
ripensato al suo tempo come Mary Jane, rivelando che la disparità
retributiva tra lei e Maguire era “estrema”. Ecco cosa ha detto:
“La disparità salariale tra me e Spider-Man era davvero estrema.
Non ci ho nemmeno pensato, all’epoca. Ero tipo, “Oh sì, Tobey
[Maguire] sta interpretando Spider-Man”. Ma sai chi c’era sul
poster del secondo Spider-Man? Spider-Man e ME.”
E’ chiaro che all’epoca non si
sollevavano queste questioni che per fortuna al giorno d’oggi sono
battaglie giuste e all’ordine del giorno che vanno perseguite fino
a che non sarà normale una paga equa e pari per ogni membro del
cast a seconda dei proprio coinvolgimento del film.
Una nuova foto dal dietro le quinte
di Hocus
Pocus 2 della Disney rivela come vengono effettuate le
scene di volo delle sorelle Sanderson. Hocus Pocus
è uscito per la prima volta nel 1993, presentando al mondo tre
streghe campy, conosciute come le sorelle Sanderson, che fanno a
gara per rimanere giovani per sempre.
Quando la popolarità del film ha
raggiunto lo status di cult nei decenni successivi, Bette
Middler (Winifred), Kathy Najimy (Mary) e
Sarah Jessica Parker (Sarah) sono diventate delle
icone di Halloween. In varie occasioni, il trio di stelle ha
chiarito che sarebbe piaciuto loro riprendere i loro ruoli malvagi,
e i fan hanno moltiplicato la loro idea.
Disney ha finalmente dato il via
libera a Hocus Pocus
2 nel 2021, con Anne Fletcher al
timone. Per la gioia del pubblico, tutte e tre le originali sorelle
Sanderson stanno tornando a seminare il caos. Doug
Jones (Billy Butcherson) è l’unico altro attore del primo
film che tornerà, poiché il resto del cast è nuovo di zecca. La
sinossi sembra attenersi alla formula magica di tre liceali che
devono salvare Salem dalle sorelle Sanderson la notte di Halloween.
Un’altra somiglianza con il sequel è la preferenza per gli effetti
pratici rispetto alla CGI.
Di seguito, ecco la foto dal set del
film che ci mostra in che modo le tre streghe voleranno nel
film:
Star Wars: L’ascesa di Skywalker ha introdotto
la base Sith di Exegol e i fumetti e le storie tie-in hanno
gradualmente spiegato perché quel posto è importante per i Sith
persino più del loro pianeta natale, Moraband. Gli scrittori Tom
Veitch e Kevin J. Anderson furono i primi a partorire l’idea di
interi mondi che erano caduti sotto l’influenza del lato oscuro, e
introdussero il pianeta natale dei Sith, un pianeta che chiamarono
Korriban. A George Lucas piaceva l’idea, ma decise
che il nome era un po’ troppo simile a “Coruscant”, e così quando
introdusse il pianeta natale dei Sith in Star Wars: The Clone Wars,
lo ribattezzò Moraband. Tuttavia, l’era Disney ha reso entrambi i
nomi canoni, confermando che Korriban è un vecchio nome per
Moraband.
Moraband era chiaramente il luogo
prediletto dei Sith, ma sorprendentemente Star Wars: L’ascesa di Skywalker ha rivelato
che probabilmente non era il più importante. Come visto in
Star Wars: L’ascesa di Skywalker, Exegol era il
sito di un antico trono Sith, suggerendo che i Sith si aspettassero
di governare la galassia da Exegol. Il recente libro della
Lucasfilm Publishing Secrets of the Sith fa un
ulteriore passo avanti, stabilendo che la Dottrina della Diade era
inscritta nelle mura della cittadella su Exegol. Ma perché Exegol
era così importante per i Sith?
I Sith bramano il potere, e c’è un
potere che desiderano più di ogni altra cosa; la capacità di
vincere la morte stessa. Star Wars: Dark Legends
di George Mann rivela che Exegol era un mondo
unico, un confine nella Forza dove il velo tra la vita e la morte è
sottile. Qualsiasi Signore dei Sith che cercava l’immortalità
sarebbe stato inevitabilmente attratto da Exegol, il che significa
che chiunque cercasse di diventare il supremo Imperatore dei Sith
avrebbe stabilito il suo trono lì, sperando di approfittare della
convergenza del pianeta per assicurarsi che il loro dominio non
finisse mai.
La posizione di Exegol sembra essere
stata persa, con il romanzo di Chuck WendigAftermath: Empire’s End che rivela che le
meditazioni di Palpatine lo hanno portato a percepire la sua
esistenza nelle Regioni sconosciute. Come raccontato in
Secrets of the Sith, quando Palpatine riscoprì
Exegol mandò lì i suoi accoliti più devoti per reclamare il pianeta
e trovare un modo per resuscitarlo se mai fosse stato ucciso.
Moraband, o Korriban come viene
talvolta chiamato, era il pianeta natale ancestrale dei Sith; ma
ogni Signore dei Sith che cercava l’immortalità sentiva che Exegol
sarebbe stata la chiave del loro futuro. Innumerevoli Signori
Oscuri dei Sith centrarono i loro imperi su Exegol, e Palpatine fu
l’ultimo di questi. I suoi accoliti riuscirono davvero a trarre il
suo spirito dagli inferi della Forza e ad impiantarlo all’interno
di un corpo clone; ma il processo si dimostrò instabile, poiché un
clone non poteva contenere l’infinita riserva del lato oscuro che
Palpatine era diventato.
Fu solo quando l’imperatore incontrò
sua nipote Rey che credette di aver trovato un ospite adatto; e
poi, con sua grande gioia, si rese conto che faceva parte
dell’ambita Diade della Forza dei Sith. In quel momento,
l’Imperatore deve aver creduto che tutte le profezie dei Sith si
fossero allineate per lui – ma, alla fine, la predetta Diade era la
distruzione dei Sith, non il suo trionfo.
C’è un’ironia oscura in questo. I
Sith avevano lasciato Moraband alla ricerca di un futuro in cui
avrebbero governato la galassia, ma alla fine tutti i loro sforzi
erano destinati a portare alla loro distruzione. È significativo
che, secondo Secrets of the Sith, Palpatine non sia mai
tornato a Moraband. Anche se lo avesse fatto, tuttavia, il più
grande cattivo di Star Wars non aveva la saggezza per mettere in
discussione i suoi modi oscuri.
I villain di tutti i film di
Spider-Man torneranno sul grande schermo: a
confermarlo ulteriormente è il nuovo, attesissimo trailer
rilasciato da Sony. Oltre a presentarci lo
Spider-Man di Holland e il Doctor
Strange di Cumberbatch, il trailer di Spider-Man: No Way Home anticipa la comparsa
sulla scena di cinque villain dei precedenti franchise di
Spidey, tra cui Doc Ock,
Green Goblin, Electro, Sandman
(interpretato da Thomas Haden Church in Spider-Man 3) e Lizard
(interpretato da Rhys Ifans in The Amazing
Spider-Man). Tornano anche il migliore amico di
Peter Parker, Ned Leeds
(Jacob Batalon), la fidanzata MJ
(Zendaya),
zia May (Marisa
Tomei) e l’amico Happy Hogan
(Jon
Favreau).
Il primo trailer di
Spider-Man: No Way Home ha rivelato completamente solo
Doc Ock e ha preso in giro gli altri quattro
cattivi, ma questo secondo trailer mostra tutti e cinque gli
antagonisti. I tentacoli metallici di Doc Ock sono
ben visibili, mostrati mentre combatte lo
Spider-Man di Holland. Anche Green Goblin è
chiaramente mostrato in questo secondo trailer, in vesti totalmente
inedite. Inoltre, il ridisegnato Electro di
Foxx, che ora ha un costume più accurato dei fumetti,
viene mostrato alle prese con suoi poteri, mentre
Sandman e Lizard fanno lo stesso
mentre affrontano Spidey su un’impalcatura. Tutto
sommato, questo nuovo trailer rivela tante curiosità sull’aspetto
dei cattivi, e prende anche in giro la tensione tra
Peter e Doctor Strange, che
discutono su come gestire gli antagonisti multiversali.
Spider-Man: No Way Home, Dock
Ock
Come nel precedente trailer
di
Spider-Man: No Way Home , Dock Ok appare in
modo prominente nel filmato appena rilasciato. La seconda anteprima
mostra ancora di più di quello che sembra essere il primo confronto
di Octavius con lo Spider-Man di
Holland, ma questa volta, Otto smaschera
l’eroe e si rende conto che non sta combattendo il Peter
Parker che conosceva (presumibilmente perché
l’ultima volta che lo abbiamo visto, stava affrontando lo
Spidey di Tobey Maguire).
Octavius appare di
nuovo più avanti nel trailer mentre intavola una conversazione con
Peter, MJ e Ned,
in cui gli adolescenti lo prendono in giro per il suo stupido nome
da fumetto. Tra questa interazione amichevole e
Strange che dice a Peter che
tutti questi cattivi che sono entrati nel loro universo “muoiono
combattendo Spider-Man”, sembra che Peter stia
facendo del suo meglio per salvare questi visitatori
dall’incontrare lo stesso destino.
Electro è uno dei due antagonisti
principali del film The
Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro (2014): indossa
un’armatura funzionale al contenimento dei suoi poteri,
assimilabile alla fusione del costume classico e di quello
Ultimate. Il suo aspetto è simile alla sua versione Ultimate,
essendo composto interamente di energia elettrica e di colore blu.
A differenza del fumetto, non può trasformarsi da umano a elettrico
a suo piacimento, ma rimarrà perennemente nello stadio
elettrico.
Il trailer ha rivelato però che
Electro avrà un look ulteriormete rinnovato, il
quale è già stato apprezzato largamente dai fan, che sono scesi in
campo sui vari social evidenziandone il grande miglioramento
estetico rispetto alla precedente apparizione del personaggio in
The Amazing
Spider-Man.
Spider-Man: No Way Home, Green
Goblin
Il nuovo trailer ha
rivelato che Green Goblin è ufficialmente tornato
e con un’estetica inedita: per un breve frammento,
Goblin può essere visto viaggiare nel cielo,
scagliando una manciata delle sue iconiche bombe di zucca contro
quello che è certo essere Spider-Man (Holland)
e i suoi amici di sotto. Notevolmente assente dalla tuta del
cattivo è il suo iconico casco di Goblin ed
abbiamo quindi la certezza di un look totalmente rinnovato, come
nel caso di Electro.
Nei film precedenti il costume era
molto simile ad un’armatura (con una maschera anch’essa corazzata
provvista di occhi gialli ed una bocca dentata e paralizzata in un
sorriso maligno) e possiede armamenti e attrezzature di aspetto
differente (le bombe zucca hanno un aspetto più tecnologico, e
inoltre dispone di varie armi da lancio, da taglio ed esplosive
capaci di inseguire i propri obiettivi, mentre l’aliante diviene
più grande e dotato di altre armi normalmente non presenti nella
versione cartacea).
Green Goblin fa il suo ritorno
trionfale in
Spider-Man: No Way Home dichiarando: “Peter, stai
lottando per avere tutto ciò che vuoi, mentre il mondo cerca di
farti scegliere“, il Norman Osborn di
Willem Dafoe ringhia mentre si avvicina con la sua
iconica armatura verde e il suo aliante.
Spider-Man: No Way Home,
Lizard
La presenza di
Lizard nel nuovo trailer di
Spider-Man: No Way Home , però, pone alcuni
interrogativi: Doctor Strange afferma che i
villain ritornati sono morti combattendo Spider-Man in altre
dimensioni ma, come sappiamo, questo non è il caso di
Lizard, che viene salvato proprio da
Peter alla fine di The Amazing Spider-Man e poi messo in
cella: cosa si nasconde realmente dietro a tutti questi
ritorni?
Inoltre, un quesito fondamentale sta
facendo speculare i fan: se Maguire e/o Garfield non sono presenti in
Spider-Man: No Way Home, allora deve esserci un’altra
ragione plausibile per il motivo per cui Lizard
sta saltando o per attaccare nel breve frammento del trailer.
Naturalmente è plausibile che questa scena sia stata modificata –
non solo per rimuovere Maguire e Garfield, ma potenzialmente per essere del
tutto falsa, ma sta già facendo tanto parlare di sè.
In The Amazing Spider-Man,
Connors è uno scienziato che lavora alla
Oscorp e aveva svolto in passato varie ricerche
insieme al padre di Peter, Richard
Parker. Il suo più grande desiderio è quello di farsi
ricrescere il braccio destro, perduto durante la guerra,
utilizzando la Genetica degli Incroci tra specie. Sarà
Peter a rivelargli l’equazione mancante per
completare il progetto (grazie agli appunti presi dal padre)
Spider-Man: No Way Home: L’Uomo
Sabbia
Il trailer presenta inoltre
l’Uomo Sabbia (William Baker), un super-criminale
con il corpo interamente costituito da sabbia. Interpretato da
Thomas Haden Church fece la sua prima apparizione
cinematografica in Spider-Man 3 di Raimi, nel
2007. Nei fumetti aveva esordito invece nel 1963, tra i primissimi
nemici di Peter Parker, su Amazing
Spider-Man 4 di Lee e
Ditko.
Nei film di Raimi,
Marko si trasforma nell’Uomo
Sabbia dopo essere stato investito da un’esplosione
nucleare che mischiò le sue molecole con la sabbia. Per
aumentare il senso di colpa del protagonista riguardo alla morte
dello zio Ben, nel film l’Uomo
Sabbia divenne corresponsabile della morte del defunto
Parker.Raimi, inoltre, aggiunse a
Marko un drammatico passato e una storia
completamente diversa da quella della sua controparte
fumettistica.
È un supercriminale che
nel corso della sua carriera spesso si è dato degli pseudonimi per
celare la propria identità. Si è fatto chiamare Flint
Marko, poi Sylvester Mann. Fra i primi nemici
dell’Uomo Ragno, l’Uomo Sabbia è stato un membro
dei Sinistri Sei e
dei Terribili Quattro.
Secondo quanto riferito, l’ultimo
remake live-action della Disney, Biancaneve,
sceglie Greta Gerwig per sceneggiare l’adattamento
del classico film d’animazione. Gerwig sta vivendo degli anni di
incredibile successo. I suoi lavori più importanti includono
Lady Bird del 2017 e Piccole
donne del 2019, entrambi scritti e diretti da lei. Più di
recente, Gerwig è stata reclutata per scrivere un film live-action
su Barbie e in seguito è stato confermato che
dirigerà il film, che vedrà come protagonista Margot
Robbie di Birds of Prey.
Biancaneve ha già
trovato le sue protagoniste, in quanto Rachel
Zegler sarà la
protagonista e Gal Gadot
come la regina cattiva. Zegler è un’attrice emergente che
vedremo nel ruolo di Maria in West
Side Story di Steven Speilberg.
Gadot è meglio conosciuta per il suo ruolo di Diana Prince in
Wonder Woman. Il film sarà diretto da Marc Webb
(500 Giorni insieme, The Amazing Spider-Man 2) e
prodotto da Marc Platt (Dear Even Hanson,
La La
Land, Crudelia) e Russell Allen
(Il Re Leone, Jurassic World). Nuove canzoni di
Benj Pasek e Justin Paul
(The Greatest Showman, Dear Evan Hansen) saranno
presenti insieme alle tracce originali.
Oggi, The DisInsider riferisce che
Greta Gerwig è stata scelta come sceneggiatrice per il film. Il
report suggerisce anche che Gerwig è stata coinvolta nella stesura
per un po’ di tempo e ha già redatto una bozza per il progetto. Si
dice che la produzione di Biancaneve inizierà il
prossimo anno con le prove musicali che saranno seguite dalle
riprese intorno a marzo.
Biancaneve in live
action sarà diretto da Marc Webb e scritto da
Greta Gerwig. Nel cast Rachel
Zegler e Gal Gadot.
No Time
to Die ha stabilito un record al box office,
diventando il film con il maggior incasso al botteghino
internazionale nell’era della pandemia. Originariamente previsto
per l’uscita nell’aprile 2020, No Time
to Die è stato il primo film a spostare la sua
data di uscita a causa delle allora solo preoccupazioni per la
pandemia di COVID-19. Dopo molte date provvisorie,
il film è finalmente uscito.
No Time To Die ha
esordito al botteghino nazionale con $ 55,2 milioni, cifra
inferiore ai precedenti tre film di James Bond con Daniel
Craig. A livello nazionale, il film ha incassato 150
milioni di dollari, diventando il film con l’incasso più basso
dell’era Craig, ma in tutto il mondo la storia è stata molto
diversa per 007. Il weekend di apertura internazionale di No Time
to Die ha stabilito un record al botteghino in
era pandemica con 119,1 milioni di dollari in 54 mercati, ed è
diventato il più grande film della Universal Pictures (che detiene
i diritti internazionali di No Time To Die) nel
Regno Unito battendo Mamma Mia!.
Secondo Box Office Mojo, tramite
Fandom, No Time
to Die ha superato Fast and Furious
9 al botteghino internazionale con $ 558 milioni,
diventando il film di Hollywood con il maggior incasso in tutto il
mondo dall’inizio della pandemia di COVID-19 nel marzo 2020.
No Time To Die ha ha incassato $ 708 milioni in
tutto il mondo, il che lo pone al di sopra di Casino
Royale e Quantum of Solace come risultato
al box office.
In No Time
to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica
dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere
viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio
amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Il
secondo trailer di Spider-Man: No Way Home
potrebbe presentare delle inquadrature e shot in cui Tobey
Maguire e Andrew Garfield sono stati
rimossi dal video per non essere presentati “subito” ai fan.
Sappiamo che è molto probabile che i due attori che hanno
interpretato l’arrampica-muri possano tornare in questo film, ma
SONY e Marvel Studios non confermano ufficialmente.
Per cui è plausibile che proprio per il trailer, si sia deciso di
conservare quest’ultima sorpresa per i fan.
Cosa ci ha mostrato il marketing
Il marketing per Spider-Man:
No Way Home è iniziato abbastanza tardi, con il
primo trailer che non è uscito fino alla fine di agosto 2021.
Tuttavia, è stato sorprendentemente liberatorio con le sue
rivelazioni. Oltre a confermare come gli eventi di
Spider-Man: Far From Home siano presenti nel
trequel, ha anche impostato la sua narrativa incentrata sul
multiverso.
Alla disperata ricerca di aiuto dopo
che la sua identità di supereroe è stata rivelata, Peter Parker si
rivolge al Dottor Strange (Benedict
Cumberbatch) per assistenza, ma invece di migliorare
le cose, l’incantesimo dello stregone ha peggiorato la situazione.
Apparentemente, ha esposto la Terra a varie minacce multiversali,
da qui la comparsa di Doc Ock (Alfred
Molina) di Spider-Man 2. Ora, il
secondo trailer di Spider-Man:
No Way Home si espande, mostrando altri cattivi di
altri universi, tra cui Green Goblin di Willem
Dafoe ed Electro di Jamie Foxx.
Le possibilità alte di vedere gli altri Spider-Men
Quindi, se i cattivi dei precedenti film di Spider-Man possono
apparire in Spider-Man:
No Way Home,
come mai i loro rispettivi eroi non lo fanno? Nonostante le voci
insistenti che Maguire e Garfield saranno nel film, i due
precedenti Spidey non sono ancora stati ufficializzati. Ma è
possibile che siano effettivamente nelle scene del nuovo trailer di
Spider-Man:
No Way Home,
e che questo sia stato modificato strategicamente. Ci sono un paio
di scene nel video in cui avrebbero potuto essere coinvolti,
inclusa la battaglia finale in cui il Peter di Holland combatte
cinque cattivi contemporaneamente.
Tre contro tre
C’è una ripresa al rallentatore nel
trailer in cui Spider-Man salta verso Sandman (Thomas Haden
Church). La grafica è bella, ma è interessante notare che
anche Lizard (Rhys Ifans) ed Electro stanno
saltando in avanti; entrambi sembrano non attaccare nessuno. In
questo punto Garfield e Maguire potrebbero essere stati
tranquillamente eliminati. Lizard sembra anche essere colpito da
qualcosa di completamente invisibile. In questo modo, sarebbe in
realtà una battaglia tre contro tre. Guardando come è stato girato,
potrebbe essere una scena clou del film, simile alla ripresa in
corsa dei Vendicatori nell’apertura di Avengers: Age of
Ultron.
La redenzione per Spidey/Garfield
È anche possibile che almeno la
versione di Spider-Man di Garfield sia coinvolta nella scena della
caduta di MJ (Zendaya).
Vedere Peter di Holland che cerca di salvarla mentre cade dal piano
più alto di un edificio ricorda sicuramente la morte di Gwen Stacy
(Emma Stone) in The Amazing Spider-Man
2 di Marc Webb. Sebbene abbia senso che
l’Uomo Ragno di Holland tenti di salvare la sua ragazza, c’è anche
la possibilità che Garfield piombi per aiutare mentre evoca i
ricordi del suo errore nel suo universo. Oltre a salvare MJ,
permette al Peter di Garfield di riscattarsi da quell’errore che
gli è costato Gwen. Sarebbe un momento emozionante che potrebbe
giovare sia la narrazione futura del MCU, sia la narrativa di
The Amazing Spider-Man 2.
Una vecchia abitudine dei Marvel Studios
È noto che i Marvel Studios alterino digitalmente le
inquadrature nei loro trailer nel tentativo di preservarne la
segretezza. Alcune inquadrature utilizzati nelle clip promozionali
non finiscono nel cut che si vede al cinema, mentre altri
fotogrammi vengono modificati per rimuovere un particolare
personaggio o elemento. A volte girano anche materiale puramente
promozionale. Sapendo benissimo quanto sia importante il
coinvolgimento di Maguire e Garfield in Spider-Man: No Way
Home, è probabile che alla fine abbiano deciso di tenere
nascosti i loro ruoli fino all’uscita del film nelle sale.
Un momento del nuovo trailer di Spider-Man:
No Way Home sta regalando ai fan su Twitter
importanti flashback legati a Gwen Stacy. Nei fumetti Marvel, Gwen Stacy è il primo
interesse romantico di Peter Parker, la quale però viene uccisa dal
Green Goblin. Il personaggio si è fatto strada sul grande schermo
con The Amazing Spider-Man del 2012, interpretata
perfettamente dall’attrice Emma Stone, che in seguito ha ripreso il
suo ruolo nel sequel del 2014 sempre al fianco di Andrew
Garfield.
La tuta di Spider-Man è ora di
proprietà di Tom
Holland, che ha interpretato il supereroe nel MCU dal 2016 in Captain
America: Civil War. Da allora, il personaggio è stato
protagonista di due film da solista che sono diventati grandi
successi: Spider-Man: Homecoming (2017) e
Spider-Man: Far From Home (2019). L’imminente
terzo capitolo dovrebbe arrivare nelle sale il 15 dicembre e vede
protagonisti anche altri volti della Marvel, tra cui
Zendaya, Jon Favreau,
Marisa Tomei e Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor
Strange. Spider-Man: No Way Home riporta anche
alcuni dei cattivi più feroci di Peter Parker visti nei film
passati come l’Otto Octavius di Alfred Molina, Electro di Jamie Foxx e Green Goblin di
Willem Dafoe.
Dopo la diffusione del nuovo trailer
di Spider-Man: No Way Home, i fan non hanno potuto
fare a meno di notare una scena particolare che ricorda stranamente
i momenti finali di Gwen Stacy in The Amazing Spider-Man
2. Gwen ha fatto rapidamente tendenza su Twitter mentre i
fan analizzavano il straordinario riferimento tra i due film di
Spider-Man. La scena si svolge verso la fine del trailer, quando
Peter allunga disperatamente la mano per cercare di salvare MJ
(Zendaya) dalla caduta da un grattacielo.
Tra i commenti che si sono distinti
c’è la teoria dei fan secondo cui questa sarebbe stata la scena in
cui lo Spider-Man di Andrew Garfield riesce a
salvare MJ dal momento che non è riuscito a salvare Gwen in TASM 2.
Ecco di seguito alcuni commenti:
Il nuovo
trailer di Spider-Man:
No Way Home è stato diffuso in rete questa notte
e, sebbene non abbia confermato ufficialmente nessuno dei grandi
ritorni in cui molti fan speravano, abbiamo visto l’arrampicatore
di muri di Tom Holland confrontarsi con cinque dei Sinistri Sei,
provenienti dal Multiverso.
La versione del trailer che ha
debuttato sulla pagina Twitter di Sony Pictures Brasil è
leggermente diversa e, sebbene contenga solo circa due secondi di
filmati aggiuntivi rispetto agli altri trailer diffusi in giro per
il mondo, quei due fotogrammi in più sono davvero eloquenti.
Ad un certo punto, vediamo Spidey
lanciarsi in battaglia contro i cattivi, ma la versione brasiliana
del trailer (circa al secondo 54) lascia l’inquadratura un po’ più
larga e un po’ più a lungo, e sembra abbastanza chiaro che
Lizard, in basso, venga preso a pugni da qualcuno
di invisibile. Ora, o Sue Storm ha un cameo nel film, o il trailer
è stato modificato per rimuovere gli Spider-Men di Tobey
Maguire e Andrew Garfield da quello che sarà sicuramente
un momento di grande collaborazione nel finale del film.
Non è una rivelazione scioccante in questa fase, ovviamente, ma è
interessante notare come i trailer siano leggermente differenti
proprio in questo punto. Dopotutto i Marvel Studios non sono nuovi a modifiche nei
trailer per confondere gli spettatori! Di seguito la scena
“incriminata” tratta dal trailer brasiliano di Spider-Man:
No Way Home: