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Tutto chiede salvezza: la serie Originale Netflix di Francesco Bruni

Netflix annuncia l’arrivo di Tutto chiede salvezza. La serie in 7 episodi, liberamente tratta dall’omonimo romanzo autobiografico di Daniele Mencarelli, vincitore del Premio Strega Giovani 2020.

Tutto chiede salvezza: quando esce e dove vederla in streaming

Tutto chiede salvezza sarà disponibile dal 14 ottobre 2022 su Netflix.

Tutto chiede salvezza: trama e cast

Finire per sette giorni sotto regime di TSO vuol dire essere pazzi? È quello che si chiede Daniele, un ventenne con un eccesso di sensibilità, che dopo una crisi psicotica si risveglia nella camerata di un reparto psichiatrico, assieme a cinque improbabili compagni di stanza con cui pensa di non avere niente in comune, pressato dai medici che gli vogliono frugare nel cervello, e accudito da infermieri che gli sembrano cinici e disinteressati.

Ma sette giorni sono lunghi, e quella che all’inizio gli sembrava una condanna pian piano si trasforma in una delle esperienze più intense e formative della sua vita. Una dramedy delle esistenze che recupera la radice della nostra migliore commedia amara, riletta in chiave contemporanea, come in un grido d’aiuto, straziante ma pieno di speranza, da parte delle nuove generazioni e del loro enigmatico disagio di vivere.

Federico Cesari è il protagonista Daniele, a cui si affiancano anche Andrea Pennacchi (Mario), Vincenzo Crea (Gianluca), Lorenzo Renzi (Giorgio), Vincenzo Nemolato (Madonnina) e Alessandro Pacioni (Alessandro), che interpretano i suoi compagni di stanza, nel reparto di psichiatria. Fotinì Peluso (Nina) interpreta una compagna che Daniele aveva conosciuto al liceo e che ritrova in reparto. Ricky Memphis (Pino), Bianca Nappi (Rossana) e Flaure BB Kabore (Alessia) interpretano gli infermieri, mentre Filippo Nigro (Dott. Mancino) e Raffaella Lebboroni (Dott.ssa Cimaroli) i medici della clinica. Lorenza Indovina (Anna), Michele La Ginestra (Angelo), Arianna Mattioli (Antonella), madre, padre e sorella di Daniele. Carolina Crescentini (Giorgia) è la mamma di Nina. Alla regia Francesco Bruni che ha anche scritto la serie insieme a Daniele Mencarelli, Daniela Gambaro e Francesco Cenni. La serie è prodotta da Picomedia.

Tutto chiede salvezza: trailer

Le immagini del trailer scorrono sulle note del brano dei Måneskin Vent’anni, che tornerà anche in una puntata della serie.

 

The Gray Man, recensione del film con Ryan Gosling e Chris Evans

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The Gray Man, recensione del film con Ryan Gosling e Chris Evans

Si può dire molto poco nella recensione di The Gray Man che non sia un elogio ai Fratelli Russo, che dopo la lunga e profittevole parentesi nei Marvel Studios si affidano a Netflix per portare al cinema (in poche sale selezionate dal 13 luglio e poi sulla piattaforma dal 22 luglio) l’adattamento dei romanzi di Mark Greaney. 

The Gray Man, la trama

Quando il mercenario più abile reclutato dalla CIA, noto come Court Gentry alias Sierra Six, scopre accidentalmente che i vertici dell’agenzia sono corrotti, comincia una corsa contro il tempo per smascherarli. Purtroppo sulla sua testa penderà una taglia che spingerà gli assassini di tutto il mondo a tentare di catturarlo e ucciderlo. Tra questi c’è anche Lloyd Hansen, un ex agente della CIA cacciato dall’organizzazione perché psicopatico. Con pochissimo aiuto e tantissima forza di volontà, Sia cercherà di compiere la sua missione, salvando la vita all’unica famiglia che abbia mai avuto e che corre un pericolo mortale.

The Gray Man: adrenalina e tritolo

Solo elogi per i fratelli Russo, dicevamo, che hanno dimostrato grande carisma e dedizione al progetto per aver messo in cantiere e ultimato un’impresa titanica, che ha messo a ferro e fuoco mezza Europa. I set dal vivo sono stati infatti teatro di grandi esplosioni e macerie, dal momento che il film, per tutte le due ora di durata, aumenta esponenzialmente la sua carica di adrenalina e di… tritolo. Anthony e Joe Russo si divertono a far volare le macchine da presa sopra palazzi, mari e montagne, in aria e per terra, inseguendo il loro protagonista costantemente in fuga e serrando sempre più il ritmo forsennato di un film che omaggia chiaramente gli action anni ’80.

The Gray Man (2022). Chris Evans as Lloyd Hansen. Cr. Paul Abell/Netflix © 2022

L’eroe Gosling e il villain Evans

L’eroe è indistruttibile, sopravvive a tutto, sopporta ogni ferita, sembra non farsi male mai, né quando gliele suonano di santa ragione, né quando si schianta a terra perché si butta attraverso una finestra chiusa per salvarsi da… un’esplosione! The Gray Man è un uomo con un passato tormentato, una macchia che gli sporca la fedina penale che però è giustificata, si scopre, dal suo buon cuore. A dirla tutta, il personaggio ricorda da lontano il protagonista di Drive, che ha sempre il volto granitico di Ryan Gosling, eppure questo Sia è dotato di ironia, merce rara di questi tempi. Ma l’ironia è una caratteristica condivisa anche con il villain, il terrificante Lloyd di Chris Evans, che per la prima volta, al quinto film con i Fratelli Russo, può mettere da parte il bravo ragazzo per scatenarsi con crudeltà, attitude e anche una certa simpatia. Perché se il suo villain è uno psicopatico impunito, è anche davvero simpatico e buffo, a partire dal look e dall’abbigliamento (che non a caso viene preso in giro dal nostro silenzioso eroe).

Eppure a questo The Gray Man manca qualcosa, probabilmente perché la trama è davvero troppo esile e dritta per essere quella di uno spy thriller. Più che un concentrato di malizia e cattiveria, con intrighi e enigmi da scoprire con tanto di colpevole misterioso che tira le fila dall’ombra, The Gray Man è un action puro, che mescola le esplosioni e la fisicità di Jason Bourne con l’eleganza di James Bond e la velocità di Fast and Furious. Adrenalina allo stato puro, due ore ininterrotte di scene d’azione che coinvolgono i nostri protagonisti, ai quali si unisce una efficace Ana de Armas, che torna a lavorare con entrambi i protagonisti del film, dopo aver condiviso con Ryan Gosling e Chris Evans rispettivamente i set di Blade Runner 2049 e di Cena con delitto – Knives Out.

The Gray Man (2022) Ana de Armas as Dani Miranda. Courtesy of Netflix © 2022

Un’esperienza da fare in sala… o da evitare

Sulla scia di Red Notice, per impegno produttivo e caratura del cast, The Gray Man è una delle produzioni Netflix più costose, su cui la piattaforma punta parecchio ma che, con ogni probabilità, visto fuori dalla sala cinematografica perde anche il fascino di grande spettacolo che i Russo comunque riescono a mettere in piedi, con uno sguardo ricercato sui protagonisti e sull’ambiente che li ospita. Il cinema è il posto per vedere The Gray Man, per la sala è stato pensato e lì ha senso fruirlo, per apprezzarne acrobazie, coreografie e scene di distruzione massiccia. Vederlo su uno schermo a casa, per quanto grande, sarà comunque un impoverimento dell’esperienza, che toglierà la maschera al film, mostrandolo per quello che è, un treno veloce pieno di star ma senza spirito.

Titanus e LUISS insieme per un documentario sullo studio guidato da Guido Lombardo

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Titanus, storica casa di produzione e distribuzione cinematografica e televisiva italiana, si farà raccontare dagli studenti dei Master di Gestione della Produzione Cinematografica e Televisiva e Writing School for Cinema and TV della Luiss Business School, diretti dal professor Luca Pirolo.

Gli studenti verranno infatti incaricati di realizzare un documentario sulla storia e sul futuro della società, coordinati dal giornalista, regista e critico cinematografico Marco Spagnoli, docente Luiss Business School.

La collaborazione, nata anche grazie al supporto di Francesca Tauriello, co-direttice di Writing School for Cinema and TV, prevede una visita alla sede storica della Titanus, la realizzazione di interviste con il CDA, la visione e selezione di materiale d’archivio utile a raccontare la storia della casa di produzione, in un progetto che si realizzerà in un documentario.

Un’occasione unica per gli studenti che avranno la possibilità di conoscere da vicino una delle case di produzione più longeve al mondo, con oltre 1.500 tra film prodotti e distribuiti, dal cinema muto ad oggi, e che sono il riflesso della storia del nostro Paese. Totò, Sophia Loren, Dario Argento e Giuseppe Tornatore sono solo alcuni dei volti “scoperti” da Titanus che, nell’ottica di innovare sempre i propri prodotti, ha fatto dello spirito pionieristico una delle sue caratteristiche principali.

Un passato dunque prezioso e unico che però non ha esaurito la potenza creativa di una delle famiglie che hanno fatto la storia del cinema italiano: oggi, con la terza generazione, l’azienda intende aprirsi ai nuovi linguaggi e alle opportunità che offre il settore, sempre rivolti verso il futuro, ma senza mai dimenticare le radici che l’hanno consacrata nel passato.

Il documentario sarà il frutto di un cammino accademico e di formazione per gli studenti che lo realizzeranno, un percorso che è iniziato con una Masterclass presso Villa Blanc, sede della Luiss Business School, tenuta dall’Amministratore Delegato della Titanus Massimo Veneziano e dal Consigliere Titanus Simone Conti, con una speciale introduzione del Presidente della Titanus Guido Lombardo.

È infine seguita la visione del documentario “L’ultimo gattopardo” di Giuseppe Tornatore, ritratto inedito e autorevole di Goffredo Lombardo, che si è tenuto nella prestigiosa e appena restaurata Sala Cinema all’interno della storica sede Titanus.

Nausicaä della Valle del Vento dal 25 al 31 luglio di nuovo in sala

Grande successo per la rassegna “Un mondo di sogni animati” firmata Lucky Red: La città incantata e Principessa Mononoke hanno conquistato i primi posti del box office confermando la straordinaria capacità dello Studio Ghibli di affascinare ogni volta il pubblico di appassionati, ma anche nuovi spettatori. Dal 25 al 31 luglio è il turno di Nausicaä della Valle del Vento di Hayao Miyazaki. Il film ha debuttato in Giappone nel 1984 e grazie agli incredibili risultati di botteghino e critica, ha contribuito alla fondazione dello Studio Ghibli nel 1985.

L’elenco delle sale che proietteranno Nausicaä della Valle del Vento è disponibile a questo link e in continuo aggiornamento.

In seguito a un cataclisma che ha distrutto l’intero pianeta, una foresta tossica ha ricoperto la maggior parte della superficie terrestre. In questo scenario apocalittico, dove una nuova guerra è sul principio di esplodere, il regno della Valle del Vento – governato da Jihl, padre della coraggiosa principessa Nausicaä – è una delle poche zone ancora popolate. Nausicaä ha due doni: saper cavalcare il vento volando come gli uccelli e riuscire a comunicare con gli Ohmu, i giganteschi insetti guardiani della foresta. Grazie alle sue abilità nonché all’amore e alla stima del suo popolo, la principessa Nausicaä intraprenderà una coraggiosa sfida volta a ristabilire la pace e a riconciliare l’umanità con la Terra.

Teen Wolf: The Movie, ecco il teaser trailer

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Teen Wolf: The Movie, ecco il teaser trailer

La Paramount ha rilasciato il primo teaser trailer di Teen Wolf: The Movie, il seguito della serie di successo di MTV. Il trailer offre ai fan un primo sguardo al film drammatico per adolescenti soprannaturale in arrivo, che segue Scott McCall mentre cerca di raccogliere nuovi alleati con cui combattere un terribile male.

Guarda il  trailer di Teen Wolf: Il film  qui sotto:

Teen Wolf: The Movie proviene dal creatore della serie Jeff Davis, dagli MTV Entertainment Studios e dalla Orion Television della MGM. È destinato a fare il suo debutto quest’anno.”Nel film Paramount+, a Beacon Hills sorge la luna piena e con essa è emerso un terribile male”, si legge nella sinossi. “I lupi stanno ululando ancora una volta, chiedendo il ritorno di Banshee, Werecoyote, Hellhound, Kitsune e ogni altro mutaforma nella notte. Ma solo un lupo mannaro come Scott McCall, non più un adolescente ma ancora un Alpha, può radunare nuovi alleati e riunire amici fidati per combattere quello che potrebbe essere il nemico più potente e letale che abbiano mai affrontato.

Liberamente ispirato al film di formazione con protagonista Michael J. Fox del 1985,  Teen Wolf ha seguito la storia di uno studente delle superiori emarginato dalla società di nome Scott McCall (Posey), che viene improvvisamente morso da un lupo mannaro la notte prima del secondo anno. La serie è andata in onda per sei stagioni dal 2011 al 2017.

I Fratelli Russo pronti a dirigere un musical sperimentale con The Weeknd?

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In una recente intervista con Rolling Stone, i Fratelli Russo hanno anticipato a cosa sta andando incontro la loro carriera da registi. Secondo i due, in futuro vorrebbero realizzare film sperimentali, come film horror e persino musical. In effetti, Joe ha rivelato di aver già parlato con diversi artisti, tra cui The Weeknd dopo la sua impressionante esibizione al Super Bowl Halftime Show nel 2021. Ecco cosa hanno detto:

Mi piacerebbe fare un musical. In effetti, stavamo parlando con alcuni artisti contemporanei, tra cui The Weeknd, del tentativo di far decollare un musical. Mi piacerebbe lavorare con qualcuno che vuole fare un musical sperimentale. Ho pensato che quello che ha fatto durante il suo show del Super Bowl fosse fantastico. Mi piacerebbe vederlo come un film.

I Fratelli Russo commentano le critiche dei fan alla Fase 4 del MCU

Un musical può sembrare un grande cambiamento per i Fratelli Russo, noti principalmente per i film Marvel, al momento, ma i fratelli Russo hanno dimostrato la loro versatilità durante i loro 25 anni di carriera nell’industria dell’intrattenimento. I fratelli hanno già lavorato in altri generi come la commedia, avendo diretto la pluripremiata serie Arrested Development dal 2003 al 2005. Oltre ai loro recenti thriller d’azione, i Russo hanno co-creato una serie di spionaggio per Prime Video e sono impegnati a produrre un adattamento live-action di Hercules della Disney.

Mentre i Fratelli Russo stanno promuovendo il loro nuovo film per Netflix, The Gray Man, ora al cinema e dal 22 luglio disponibile in piattaforma.

Sister Act 3: Whoopi Goldberg anticipa la nuova storia di Deloris, 29 anni dopo

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Whoopi Goldberg offre un aggiornamento sull’attesissimo progetto di Sister Act 3, che arriverà su Disney+. Parlando con ET, Goldberg anticipa i dettagli della storia di Deloris in Sister Act 3 e afferma che il personaggio è molto più adulto nel nuovo film. Goldberg rivela che tornare nel ruolo tre decenni dopo “sembra giusto”. La star spiega che girare i primi due film uno dopo l’altro ha funzionato bene all’epoca, ma il terzo film in fase di sviluppo ha aiutato il personaggio ad evolversi.

Sembra giusto. Perché abbiamo fatto Sister Act 1 e 2 uno dopo l’altro, motivo per cui penso che siano davvero fantastici. Ma ora hai bisogno di un po’ di spazio e devi lasciare che [il mio personaggio] cresca e diventi un adulto, ed è quello che è successo. Vedremo. Era un’adulta quando ha iniziato, ma ora è molto più adulta.

Prodotto da Tyler Perry, Sister Act 3 è ancora avvolto per lo più nel mistero, trama, titolo ufficiale e data d’uscita sono ancora sconosciuti. Per ora, sembra che Goldberg sia soddisfatta dei progressi compiuti dalla produzione. Anche se la lista del cast per il terzo film deve ancora essere annunciata, si può sperare che le suore preferite dai fan Madre Superiora (Maggie Smith), Suor Maria Raberta (Wendy Makkena) e Suor Maria Patrizia (Kathy Najimy), si uniranno a Deloris/Suor Maria Claretta mentre lei intraprende un capitolo della sua vita.

Spawn: Tod McFarlane dà degli importanti aggiornamenti sul film

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Spawn: Tod McFarlane dà degli importanti aggiornamenti sul film

Screen Rant ha ospitato Tod McFarlane nella loro suite multimediale del San Diego Comic-Con 2022 e gli ha chiesto se avesse ulteriori notizie sul suo film in programma Spawn. A conferma che nonostante i ritardi dovuti alla pandemia il progetto sta ancora andando avanti e sta “aggiungendo tasselli”, McFarlane rivela di avere alcune grandi novità in programma per il New York Comic Con di ottobre:

Abbiamo deciso di fare questi annunci al New York Comic Con. Ci stiamo muovendo? Stiamo aggiungendo pezzi? Tutto vero, sì. Il meglio che posso dire in questo momento, oltre a tutto ciò che sta accadendo, è che il processe è stato in qualche modo rallentato durante la pandemia e poi è ripreso. Soprattutto considerando che, per un po’, gli unici film che le persone avrebbero visto durante la pandemia erano i film sui supereroi, meno James Bond. Ora si ha la possibilità di vedere Maverick e alcuni altri grandi successi che stanno dando un segnale di ritorno alla normalità. Ma al New York Comic Con ci sarà un grande annuncio.

Il nuovo film dedicato a Spawn avrà come protagonista il premio Oscar Jamie Foxx nel ruolo dell’antieroe del titolo. Del cast dovrebbe far parte anche Jeremy Renner nei panni di Twitch Williams. Greg Nicotero, truccatore di The Walking Dead, si occuperà del trucco e degli effetti speciali. Il film sarà prodotto da Jason Blum e dalla sua Blumhouse Productions.

Dungeons & Dragons: Honor Among the Thieves – le foto dal Tavern Preview Night Party #SDCC22

Come da tradizione anche il San Diego Comic Con 2022 diventa vetrina fondamentale per la presentazione dei più importanti blockbuster cinematografici del prossimo. Fresca del grande successo di Top Gun: Maverick, la Paramount Pictures non si è lasciata sfuggire l’occasione e ha deciso di portare al Convention Center della città californiana il suo nuovo fantasy Dungeons & Dragons: Honor Among the Thieves, che arriverà nelle sale di tutto il mondo il prossimo marzo.

Prima della presentazione ufficiale nella mitica Hall H c’è stata però un Tavern Preview Night Party esclusivamente per la stampa mondiale della experience dedicata al film di John Francis Daley e Jonathan Goldstein. Uno dei locali più famosi di San Diego, nel cuore del Gaslamp Quarter, è stata ricostruita quella che molto probabilmente sarà una delle ambientazioni principali del film, ovvero una taverna in stile medievale in cui il pubblico ha potuto cominciare a familiarizzare con il tono e l’estetica dell’attesissimo fantasy.

Gioco di ruolo che impegna da generazioni milioni e milioni di appassionati, Dungeons & Dragons promette di essere uno degli eventi cinematografici del prossimo anno, anche perché possiede un cast di attori che sono garanzia di successo: Chris Pine (Star Trek, Wonder Woman), Michelle Rodriguez (Avatar, la saga di Fast & Furious), Regé-Jean Page (Bridgerton, The Gray Man), Sophia Lillis (IT) e il grande Hugh Grant (Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill). Nel locale la stampa ha potuto conversare riguardo le aspettative su Dungeons & Dragons: Honor Among the Thieves gustando boccali riempiti con Vodka Mule fosforescenti, assaggiare pietanze preparate appositamente come se fossero cibi antichi e iniziare a fare la conoscenza della grande attrazione fantasy del film, ovvero il drago: grazie a un lavoro di scenografie ed effetti speciali appositamente preparati per l’evento un enorme drago creato digitalmente ha interrotto infatti il party mostrando a tutti un piccolo assaggio della sua potenziale furia distruttrice.

Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino Dungeons & Dragons: Honor Among the Thieves potrebbe mettere d’accordo non solo gli amanti del gioco di ruolo ma anche il pubblico appassionato di cinema fantasy e d’avventura. A giudicare dalla Tavern Preview Night Party, spettacolo e grandi effetti speciali di certo non mancheranno anche sul grande schermo…

MCU: la Timeline completa degli Dei dell’universo

MCU: la Timeline completa degli Dei dell’universo

Quando il MCU ha iniziato a introdurre gli dei e il soprannaturale in Thor del 2011, lo studio è stato comprensibilmente cauto. Le fondamenta del loro universo condiviso erano costruite sulla pseudoscienza e i dirigenti non erano convinti che gli spettatori abituati ai supersoldati e ai reattori Arc sarebbero stati disposti ad accettare l’idea che Thor di Asgard fosse anche un Vendicatore. Il primo film di Thor evitava accuratamente di spingersi troppo in là con l’idea, con tanto di dialogo in cui Thor suggeriva di provenire da un regno in cui scienza e stregoneria erano la stessa cosa.

La Marvel, tuttavia, non doveva preoccuparsi. È diventato subito chiaro che il soprannaturale poteva coesistere facilmente con la pseudo-scienza e nella Fase 4 ha addirittura raddoppiato i suoi dei. Partendo dai Celestiali, ecco la storia completa delle divinità del MCU, così come è stata rivelata finora.

I Celestiali e l’origine dell’universo

Eternals ArishemPartendo dal presupposto che i Celestiali sono essenzialmente “divinità spaziali”, Eternals racconta la storia del mito che ruota attorno la loro creazione. Secondo Arishem, essi concepiscono l’universo come “un costante scambio di energia, un ciclo infinito di creazione e distruzione”. Arishem, il primo Celestiale, fu responsabile della nascita della luce e della materia e impiantò semi celestiali all’interno di alcuni pianeti ospiti, affinché le energie dei mondi potessero nutrire gli esseri che vi crescevano.

I Celestiali creano i Devianti e gli Eternali

I semi celestiali si sviluppano attingendo all’energia vitale delle creature che vivono su un mondo, per cui i Celestiali hanno bisogno di ridurre al minimo la predazione. A tal fine, Arishem e i Celestiali crearono degli esseri geneticamente modificati, noti come Devianti, per ridurre il numero di predatori sui pianeti abitabili e consentire la crescita della vita intelligente. La natura biologica dei Devianti li ha fatti evolvere per poi diventare una seria minaccia per i piani dei Celestiali. In risposta, i Celestiali crearono gli Eterni, potenti esseri sintetici per eliminare i Devianti. Gli Eterni furono inviati su un mondo dopo l’altro, assicurando l’evoluzione delle specie intelligenti.

I Celestiali e le Gemme dell’Infinito

eternalsI Celestiali sembrano essere collegati alle Gemme dell’Infinito ed è possibile che siano stati responsabili della loro forgiatura sotto forma di “lingotti concentrati”. In una scena de I Guardiani della Galassia, ad esempio, Il Collezionista mostra un filmato di un Celestiale che usa la Pietra del Potere per disfarsi di un intero pianeta. Andando avanti nella timeline del MCU, Vormir – il nascondiglio della Pietra del Tempo – è stato descritto da Nebula come “il centro della civiltà celestiale” in Avengers: Endgame. La versione di Eternals dei Celestiali si scontra con la descrizione appena menzionata di Nebula, quindi è difficile accertarsi della verità dietro al loro profilo.

La morte di un Celestiale crea Knowhere

Guardiani della Galassia ha incluso come ambientazione la colonia mineraria di Knowhere, che si trova nella testa mozzata di un Celestiale. Nei fumetti, la sua morte era legata all’uso della Necrospada, introdotta nel MCU in Thor: Love and Thunder. Secondo il wiki-dizionario dei Marvel Studios, anche il pianeta Sakaar è disseminato di pezzi di cadaveri celestiali. È possibile che a un certo punto sia stata combattuta una grande guerra contro i Celestiali e che queste divinità spaziali operino in gran parte nell’ombra per evitare di scatenarla nuovamente.

Ego ritorna, ma è un Celestiale?

Nella storyline principale legata alla Fase 3 del MCU è emerso Ego, che sostiene di essere un Celestiale. Credendosi solo, Ego decise di assorbire tutta la creazione in sé e si mise a viaggiare per la galassia per generare un figlio che ereditasse la sua capacità di manipolare la “luce vivente” cosmica. Gli sforzi di Ego ebbero successo: Peter Quill riuscì a contenere la Pietra del Potere senza esserne consumato, ma Star-Lord si rivoltò contro suo padre e salvò l’universo. Guardiani della Galassia Vol. 2 ha certamente trattato Ego come un Celestiale, ma la sua figura non corrisponde affatto agli esseri cosmici visti in Eternals.

La comparsa di Tiamut il Celestiale in Eternals

Gli eventi più recenti che hanno coinvolto i Celestiali sono stati trattati in Eternals. Gli Eterni hanno saputo che l’uovo celestiale all’interno della Terra stava per schiudersi e che avrebbe distrutto il pianeta, e si sono rivolti a Tiamut per salvare l’umanità. Il finale di Eternals ha visto Arishem apparire sulla Terra, convocando gli Eterni che avevano ucciso la sua progenie affinché fossero giudicati per le loro azioni. Altri Celestiali sono stati visti sulla Città dell’Onnipotenza in Thor: Love and Thunder, ma il rapporto tra i Celestiali e le altre divinità non è ancora del tutto chiaro.

Zeus è stato il primo degli “dei” ufficiali del MCU

Zeus Russel CrowePassando ai pantheon terrestri, in Thor: Love & Thunder Thor Odinson afferma che Zeus è stato il primo di tutti gli dei, il che presumibilmente significa che il pantheon greco (o una sua versione) è stato il primo a formarsi. Thor è cresciuto credendo che Zeus fosse uno dei più grandi eroi e ha modellato la sua personalità sulla divinità suprema degli dei greci. Purtroppo, non è chiaro se le storie che Thor aveva sentito fossero vere o se fossero state ingigantite. Di certo Zeus ebbe un figlio, Ercole, che sembra essere stato ancora più eroico del padre.

Zeus e altre divinità del MCU si ritirano nella Città dell’Onnipotenza

Secondo Thor: Love and Thunder, Zeus istituì la Città dell’Onnipotenza come luogo di riposo degli dei. Questo potrebbe aver coinciso con il periodo illuminista della storia, un’epoca che ha segnato un momento chiave in cui l’umanità ha iniziato ad allontanarsi dalla nozione rigorosa di divinità che primeggiava un tempo. I pantheon accolti nella Città dell’Onnipotenza rimasero lì, abbandonandosi ad attività edonistiche e non facendo nulla per i loro fedeli. La loro fede decadde.

Il dio greco Ares diventa un campione di Sakaar

Un dio greco ha comunque lasciato la Città dell’Onnipotenza: Ares, il Dio della Guerra, che ha trovato la strada per il pianeta Sakaar. Lì partecipò alla Contesa dei Campioni e il suo volto è ora compreso e venerato tra le teste della Torre del Gran Maestro. Tra gli altri campioni storici vi è anche l’Uomo-Cosa e, quando Thor arrivò su Sakaar, il campione in carica era Hulk; è molto probabile che Hulk abbia conquistato questo ruolo sconfiggendo Ares in battaglia. Il Dio della Guerra aveva lasciato Sakaar al tempo di Thor: Ragnarok.

Gli Asgardiani combattono contro gli Elfi Oscuri

Gli dei di Asgard sono, ovviamente, quelli che sono stati esplorati di più nel MCU. Secondo Thor: The Dark World, intorno al 2.988 a.C. gli Elfi Oscuri si resero conto di poter combinare il potere dell’etere – la Pietra della Realtà – e un evento raro noto come Convergenza. Il loro obiettivo era quello di invertire la creazione, per garantire il dominio della luce. Bor, il sovrano di Asgard, guidò il suo popolo contro gli Elfi Oscuri in battaglia. Essi salvarono l’universo e nascosero l’etere. Si pensava che gli Elfi Oscuri si fossero estinti.

Gli Asgardiani conquistano i Nove Regni

Bor morì e suo figlio Odino salì al trono. Odino e sua figlia Hela portarono avanti un programma imperiale, con le forze asgardiane che dilagarono nei Nove Regni. Alla fine, però, Odino si rese conto che ciò che stava facendo era sbagliato e guidò Asgard verso un modello più benevolo. Hela si oppose e Odino la fece esiliare, anche se a un costo terribile: le sue Valchirie furono massacrate. Solo una valchiria sopravvisse, bloccata su Sakaar.

Gli dei asgardiani proteggono la Terra dai Giganti di Ghiaccio

Sotto Odino, gli dei di Asgard si trasformarono in protettori dei Nove Regni. Intorno al 1.000 d.C., Odino guidò un esercito asgardiano in guerra per proteggere Midgard (la Terra) dall’invasione di Laufey e dei suoi Giganti di Ghiaccio. Laufey fu sconfitto e Odino prese la sua arma più grande, lo Scrigno degli Antichi Inverni; prese anche il figlio di Laufey, Loki, crescendolo come fosse suo figlio e sperando che diventasse un ponte “vivente” tra gli Asgardiani e i Giganti di Ghiaccio di Jotunheim.

Gli Asgardiani rimasero legati alla comunità che viveva nell’area in cui avevano combattuto, in particolare intorno al villaggio di Tønsberg. Odino decise infine di nascondere il gioiello della sua cassaforte, il Tesseract, tra i suoi fedeli. Questo popolo lo proteggerà fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando Red Skull gli sottrarrà il Tesseract.

Thor, Loki e la caduta di Asgard

Loki ThorPassiamo ai giorni nostri, in particolare al periodo esplorato dai principali film del MCU. In Thor, l’incoronazione di Odino è stata interrotta da un’incursione dei Giganti di Ghiaccio ad Asgard – in realtà, un sottile piano di Loki per accaparrarsi il trono. Ciò portò al esilio di Thor sulla Terra e il futuro di Midgard e Asgard si legò negli anni successivi all’inasprirsi del conflitto tra Thor e Loki.

Questo fu un periodo di caos tra i Nove Regni. La temporanea distruzione del Bifrost lasciò i Nove Regni senza la protezione di Asgard; il Bifrost fu riparato con il Tesseract recuperato e gli dei asgardiani furono costretti a combattere ancora una volta contro innumerevoli predoni. Un’altra Convergenza portò all’emergere dell’Aether in Thor: The Dark World, con gli Elfi Oscuri che uscirono ancora una volta dall’ombra. La cosa più terribile è che la morte di Odino liberò Hela dalla sua prigionia e conquistò Asgard, progettando di ristabilire l’impero asgardiano. Thor fu costretto a dare inizio al Ragnarok, distruggendo Asgard e lasciando la sua gente come rifugiati. Si stabilirono a Tønsberg, fondando la Nuova Asgard tra gli umani che Thor aveva imparato ad amare.

Wakanda è stata fondata grazie al Dio delle Pantere, Bast

La fittizia nazione africana di Wakanda è diventata un luogo chiave del MCU ed è legata al Dio Pantera Bast (altro nome del dio egiziano Bastest). 10.000 anni fa, Bast si interessò particolarmente a un gruppo di tribù che si erano riunite nell’area d’impatto di un meteorite avvenuto circa 2,5 milioni di anni fa. Avvertendo il potere del suolo ricco di vibranio e delle mutazioni che aveva causato, Bast convocò il capo tribù Bashenga e lo condusse all’Erba a forma di cuore. Questi divenne la Pantera Nera, probabilmente l’avatar di Bast, e unificò le tribù nella nazione di Wakanda.

L’Enneade di Moon Knight sconfigge Ammit

Il pantheon di divinità noto come Enneade è diverso dagli altri visti finora nel MCU: tende a rimanere in disparte, preferendo lavorare attraverso avatar. I loro sovrani sono noti come l’Enneade e intorno al 323 a.C. unirono i loro poteri in battaglia proprio contro uno dei propri membri, Ammit. Ammit era giunta a credere che l’unico modo per distruggere il male fosse quello di giudicare le persone prima che potessero peccare, ma l’Enneade rifiutò questa sua idea di giustizia preventiva. Lo stesso avatar di Ammit, Alessandro Magno, le si rivoltò contro. Fu imprigionata in un ushabti, che fu sepolto nella tomba di Alessandro Magno.

La grande frattura separa gli dei d’Egitto dalla Terra

L’umanità si evolse, tuttavia, e il rapporto tra gli dei e gli esseri umani peggiorò sempre di più. Ciò causò quella che l’Enneade chiamò la “Grande Frattura“, e non è chiaro chi l’abbia provocata: se gli dèi egizi si siano ritirati o se siano stati gli uomini a perdere la fede. Comunque sia, l’Enneade scelse di limitarsi a operare in modo molto più sottile attraverso i suoi avatar piuttosto che in modo palese.

I cavalieri della luna di Khonshu e il ritorno di Ammit

Khonshu in Moon KnightKhonshu era un’eccezione tra gli dei dell’Egitto. Continuò a lavorare attraverso i suoi avatar, i Cavalieri della Luna, vendicando le ingiustizie in tutto il mondo. Nei più recenti sviluppi, uno dei suoi avatar – di nome Harrow – si convinse che i metodi di Khonshu erano discutibili; giurò di mettersi al servizio di Ammit e cercò di liberarla. Questo ha portato agli eventi di Moon Knight, in cui il conflitto tra l’ultimo avatar di Khonshu e Harrow si è intensificato. Harrow uccise diversi avatar dell’Enneade, liberando per poco Ammit, ma fortunatamente Moon Knight e Khonshu riuscirono a fermarli entrambi. Questo conflitto vide anche una dea protettrice, Taweret, scegliere un proprio avatar come guerriero.

La furia di Gorr, il Macellatore di Dei, in Thor: Love and Thunder

Thor: Love and Thunder è l’ultimo film Marvel che esplora le vie degli dei. Ha presentato agli spettatori Gorr il Macellatore di Dei, l’ultimo di una lunga serie di esseri che hanno reclamato un’antica arma nota come la Necrospada, l’unica lama che apparentemente può uccidere un dio senza condurlo nell’aldilà. Gorr ha escogitato un piano per usare il Bifrost e trovare la strada per l’Eternità, che gli avrebbe concesso un desiderio: distruggere tutti gli dei. Sebbene l’entità del massacro di Gorr non sia stata confermata, Thor: Love and Thunder suggerisce comunque che sia stato responsabile dell’uccisione di innumerevoli dei prima di essere sconfitto. La ricerca di Thor per sconfiggere Gorr promette di avere conseguenze importanti per il MCU, poiché ha riportato in azione il figlio di Zeus, Hercules.

Dungeons & Dragons: Honor Among Thieves, il primo trailer del film #SDCC22

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In occasione del Comic Con di San Diego è stato diffuso il primo trailer ufficiale di Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri. Il film è diretto da Jonathan Goldstein John Francis Daley, che in precedenza hanno diretto Game Night – Indovina chi muore stasera? e scritto Spider-Man: Homecoming.

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Chris Pine, Michelle Rodriguez sono stati i primi a entrare nel cast principale del film, seguiti da Justice Smith. Anche Hugh Grant si è unito ufficialmente al cast nei panni dell’antagonista principale che dovrebbe chiamarsi Forge Fletcher. Nel cast anche Sophia Lillis nota per aver interpretato la versione adolescente di Beverly Marsh in IT e IT – Capitolo Due, entrambi diretti da Andy Muschietti. Nel film sarà Doric.

Completa il cast Regé-Jean Page che dopo il successo di Bridgerton è ora in sala con The Gray Man. Il film uscirà nel 2023.

Maigret: trailer del film con Gérard Depardieu

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Maigret: trailer del film con Gérard Depardieu

Adler Entertainment ha diffuso il trailer di Maigret, l’annunciato nuovo film diretto da Patrice Leconte e tratto dal romanzo di Georges SIMENON “Maigret e la giovane morta”. Protagonisti del film sono con Gérard DEPARDIEU, Jade LABESTE, Mélanie BERNIER, Aurore CLÉMENT, André WILMS, Hervé PIERRE (della Comédie Française), Clara ANTOONS, Pierre MOURE, Bertrand PONCET.

La trama del film

Maigret indaga sulla morte di una giovane ragazza. Non c’è niente che la identifichi, nessuno sembra conoscerla o ricordarla.  Durante le indagini Maigret incontra una delinquente, che somiglia stranamente alla vittima, e risveglia in lui il ricordo di un’altra scomparsa, più antica e più intima…

Don’t Worry Darling: nuovo trailer del thriller diretto da Olivia Wilde

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La Warner Bros Pictures Italia ha diffuso il nuovo trailer di Don’t Worry Darling, diretto da Olivia Wilde (“La rivincita delle sfigate”), e interpretato da Florence Pugh (nominata all’Oscar per “Piccole donne”), Harry Styles (“Dunkirk”), la stessa Wilde (l’imminente “Babylon”), Gemma Chan (“Crazy & Rich”), KiKi Layne (“The Old Guard”) e Chris Pine (“La cena delle spie”).

In Don’t Worry Darling Alice (Pugh) e Jack (Styles) hanno la fortuna di vivere nella comunità idealizzata di Victory, la città realizzata da un’azienda sperimentale che ospita, assieme alle loro famiglie, gli uomini che lavorano al progetto top-secret Victory. L’ottimismo sociale degli anni ’50 sposato dal loro amministratore delegato, Frank (Pine) – a metà tra un uomo d’azienda visionario ed un life coach motivazionale – fissa ogni aspetto della vita quotidiana di questo luogo utopico nel mezzo del deserto. Mentre i mariti trascorrono ogni giorno all’interno del quartier generale del Victory Project lavorando allo “sviluppo di materiali innovativi”, le loro mogli, inclusa l’elegante partner di Frank, Shelley (Chan), passano il tempo a godersi la bellezza, il lusso e la dissolutezza della loro comunità. La vita è perfetta, ed ogni esigenza dei residenti viene soddisfatta dall’azienda. Tutto ciò che viene chiesto in cambio è discrezione e impegno incondizionato per la causa del progetto Victory. Quando però iniziano ad apparire delle crepe nella loro vita idilliaca che rivelano qualcosa di sinistro sotto l’attraente facciata, Alice non può fare a meno di chiedersi esattamente cosa stiano facendo alla Victory e perché. Quanto sarà disposta a perdere Alice per far emergere cosa sta realmente accadendo in questo paradiso?

Un thriller psicologico audace e visivamente sbalorditivo, Don’t Worry Darling è un film potente della regista Olivia Wilde che si avvale delle straordinarie interpretazioni di Florence Pugh e Harry Styles, assieme ad un cast perfetto. Il film è interpretato anche da Nick Kroll (“How It Ends”), Sydney Chandler (“Pistol”), Kate Berlant (“C’era una volta… a Hollywood”), Asif Ali (“WandaVision”), Douglas Smith (“Big Little Lies”), Timothy Simons (“Veep – Vicepresidente Incompetente”) e Ari’el Stachel (l’imminente “Respect the Jux”).

Olivia Wilde ha diretto il film da una sceneggiatura scritta dalla sua autrice di “Le rivincita delle sfigate” Katie Silberman, basata su una storia di Carey Van Dyke e Shane Van Dyke (“Chernobyl Diaries – La mutazione”) e la Silberman. Il film è prodotto da Olivia Wilde, Katie Silberman, Miri Yoon e Roy Lee, mentre Richard Brener, Celia Khong, Alex G. Scott, Catherine Hardwicke, Carey Van Dyke e Shane Van Dyke sono i produttori esecutivi.

Il team che ha lavorato per Olivia Wilde dietro le quinte è composto dal direttore della fotografia due volte nominato all’Oscar Matthew Libatique (“A Star Is Born”, “Il cigno nero”), dalla scenografa Katie Byron (“Le rivincita delle sfigate “), dal montatore Affonso Gonçalves (“La figlia oscura”), dal compositore candidato all’Oscar John Powell (“Jason Bourne”), dal supervisore musicale Randall Poster (“No Time to Die”) e dalla costumista Arianne Phillips (“C’era una volta… a Hollywood”). New Line Cinema presenta Don’t Worry Darling che sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

MCU: 8 personaggi che dovrebbero essere rivelati come X-Men

MCU: 8 personaggi che dovrebbero essere rivelati come X-Men

Ms. Marvel ci ha lasciato con una rivelazione sconvolgente su Kamala Khan, che ci fa interrogare su chi altro nel MCU potrebbe essere un mutante. E’ ormai chiaro che gli X-Men stanno per arrivare nel MCU, ma quali personaggi esistenti e nuove aggiunte a questo mondo condiviso potrebbero essere rivelati come tali?

America Chavez

doctor-strange-nel-multiverso-della-follia-america-chavezInizialmente non avevamo dato molta importanza al fatto che Doctor Strange nel Multiverso della Follia non rivelasse l’origine dei poteri di America Chavez, ma ora sembra evidente che si tratti di una mutante.

Seguire questa strada eviterebbe di allacciarsi alla contorta storia delle origini della sua controparte a fumetti, e inoltre mostrerebbe ai fan quanto possano essere effettivamente potenti gli interessati dalla “mutazione” scoperta da Bruno nei geni di Kamala. America sarà chiaramente fondamentale per il futuro del MCU e la capacità di viaggiare tra le realtà la rende incredibilmente importante. Abbiamo tutti ipotizzato che diventerà una giovane Vendicatrice, ma se in realtà ci trovassimo di fronte a uno degli X-Men fondatori di questo mondo condiviso?

Ralph Bohner

WandaVision MCUUna delle più grandi delusioni nella memoria del MCU è stata la rivelazione che il “Quicksilver” di WandaVision era, in realtà, il residente di Westview Ralph Bohner. Questa svolta non aveva apparentemente senso, ma la spiegazione che Agatha Harkness avesse usato la magia per fargli interpretare la parte di Pietro Maximoff è stata abbastanza convincente.

Tuttavia, non aver giocato con il Multiverso e aver presentato Evan Peters come variante di Quicksilver è stata un’occasione mancata, ma che i Marvel Studios possono ancora tentare di sfruttare. Analizzando la rivelazione di Ralph Bohner, questo Pietro potrebbe essere una Variante che Harkness ha portato nel MCU usando il Darkhold (è per questo che Wanda voleva usare il libro con Billy e Tommy, se ricordate). Inutile dire che dovrebbe essere un mutante, così come la sua controparte morta nel MCU… ma ci arriveremo!

Namor Il Submariner

Namor il Submariner MCUQuando la Marvel Comics ha rivelato per la prima volta che Namor il Submariner è un mutante, ha sottolineato il fatto che l’Homo Superior esiste da molto più tempo di quanto si pensi. Stabilire che il Namor del MCU è un mutante sarebbe un ottimo modo per mostrare che molti degli esseri “mistici” o dotati di superpoteri della Terra sono così per una ragione specifica.

È difficile dire come i Marvel Studios spiegheranno il motivo per cui non abbiamo ancora visto personaggi come il Professor X e Magneto, ma la scelta di tenerli nascosti sull’isola fittizia di Krokoa potrebbe risolvere il problema. Potete probabilmente immaginare come questo potrebbe essere collegato alla nazione segreta sudamericana da cui, secondo quanto riferito, proviene il Namor del MCU. Non vogliamo necessariamente che questo Namor si unisca agli X-Men, ma non saremmo nemmeno contrari! In ogni caso, l’idea ha un grande potenziale e speriamo che venga almeno sfiorata in Black Panther: Wakanda Forever.

Gli Inumani

Inumani MCUQuindi, Ms. Marvel non è un Inumano, ma se la differenza tra Inumani e mutanti non fosse poi così marcata? Abbiamo ipotizzato che gli Eterni potessero essere mutanti primitivi (piuttosto che esseri artificiali ultra avanzati), ma il fatto che i Celestiali non abbiano creato mutanti non significa che non lo abbiano fatto i Kree!

Una teoria diffusa crede che il braccialetto di Kamala sia un Nega Band, cosa che ha senso se il braccio a cui è stato tolto è blu. Nei fumetti, questi alieni hanno fatto esperimenti sull’umanità (non dimentichiamo cosa hanno fatto a Carol Danvers nel MCU), quindi chi ci dice che non abbiano visitato la Terra e creato degli esseri soprannominati “Inumani” che sono, in realtà, mutanti? Sebbene gli Inumani e i mutanti siano razze diverse sulla carta, sfumare i confini tra questi due concetti nel MCU aprirebbe la porta alla comparsa di tutti questi personaggi. La famiglia reale degli Inumani potrebbe nascondersi sulla Luna, ovviamente, e la comparsa dei mutanti sulla Terra potrebbe essere legata allo Snap o alle Nebbie Terrigene.

Scarlet Witch

Scarlet Witch MCUWandaVision ha trasformato Wanda Maximoff in Scarlet Witch, rivelando che era sempre stata destinata a prendere quel mantello. La Vendicatrice si è apparentemente liberata dalla profezia che diceva che avrebbe distrutto il mondo decimando ogni copia del Darkhold presente in tutta la realtà, quindi dove va a finire Wanda dopo Doctor Strange nel Multiverso della Follia?

È stato stabilito che la Pietra della Mente ha sostanzialmente attivato i suoi poteri, ma ora sappiamo che il braccialetto di Noor ha fatto lo stesso per Kamala Khan, dunque anche Wanda dovrebbe avere una “mutazione” al suo interno. Questo pone le basi per una sorta di adattamento di House of M, e non sarebbe difficile che Magneto venisse presentato come suo vero padre. Potrebbe manipolare la figlia per riscrivere la realtà, fondendo potenzialmente House of M con Secret Wars e lasciandoci con un MCU nuovo di zecca quando tutto sarà detto e fatto.

Monica Rambeau

A proposito di Westview, il fatto che Monica Rambeau sia un altro personaggio con una mutazione latente spiegherebbe meglio i poteri che le sono stati conferiti dal tentativo di superare l’Esa di Scarlet Witch. Si tratterebbe di un distacco dai fumetti, ma non più di quanto il background dell’agente S.W.O.R.D. sia già stato modificato.

Il fatto che Monica scopra di essere una mutante non dovrebbe costituire una sorta di rivelazione rivoluzionaria. Semmai, darebbe a Spectrum un motivo per legare con Kamala Khan. Ancora una volta, questo è il tipo di rivelazione che riteniamo più adatto a mostrare l’imprevedibilità del gene mutante e il fatto che fonti di energia esterne possano essenzialmente attivarlo. Un’enorme quantità di energia è stata scatenata quando Thanos e Iron Man hanno schioccato le dita e usato le Pietre dell’Infinito, quindi anche questo aspetto potrebbe essere messo in gioco.

Spider-Man

Spider-Man 4Con questa ipotesi stiamo imboccando una strada potenzialmente controversa. La storia delle origini di Spider-Man è, ovviamente, iconica. L’Uomo Ragno si trova nel luogo di un esperimento scientifico e viene morso da un ragno radioattivo che gli conferisce abilità straordinarie; tuttavia, questo è un aspetto che non abbiamo ancora visto riprodotto nel MCU.

Sono già stati apportati così tanti cambiamenti alla storia di Peter Parker dunque, perché non rivelare che l’arrampica-muri è un mutante? Spider-Man: Freshman Year può ancora mostrare una versione dell’adolescente che acquisisce i suoi poteri grazie al morso di un ragno, ma quell’esperienza traumatica potrebbe benissimo essere stata poco più che un tramite per far emergere le sue abilità latenti. Non tutti i fan dei fumetti sarebbero contenti di questo e non stiamo nemmeno dicendo che dovrebbe accadere, ma non si può negare che sarebbe una strada intrigante per portare Spidey verso il basso, soprattutto se l’eroe bollato come “minaccia” da TheDailyBugle.net si trovasse braccato dagli Spider-Slayers.

Bucky Barnes

Bucky Barnes è diventato un personaggio importante nel MCU e, dopo gli eventi di The Falcon e The Winter Soldier, è ora libero dalla programmazione dell’HYDRA. Questo segna un nuovo inizio per il personaggio, che però potrebbe essere facilmente sconvolto dalla rivelazione che è anche un mutante.

Cosa abbia fatto l’HYDRA per rendere Bucky un Super Soldato è sempre rimasto un concetto vago, quindi i Marvel Studios avrebbero potuto spiegare che l’organizzazione stava esplorando da tempo il gene X per collegare molti punti. Dopotutto, se avessero scoperto che Bucky era un mutante, si spiegherebbe perché gli esperimenti sono continuati e l’HYDRA ha messo gli occhi sui gemelli Maximoff. Chissà su quanti altri mutanti hanno messo le mani nel corso degli anni? In ogni caso, non ci aspettiamo che Bucky si unisca agli X-Men, ma una svolta del genere aiuterebbe a spiegare molte cose che abbiamo visto in passato e ad approfondire la storia dei mutanti nel MCU.

Thor: Love and Thunder – 5 grandi errori di Taika Waititi

Thor: Love and Thunder – 5 grandi errori di Taika Waititi

Thor: Love and Thunder non è affatto un disastro, ma contiene alcuni errori che potevano decisamente essere evitati. Il film ha collezionato recensioni contrastanti e il successo iniziale è crollato nella seconda settimana di proiezione. Forse a frenare il lungometraggio sono i grossi errori commessi dal regista Taika Waititi. Ci sono problemi a livello di continuità con il resto dell’MCU e non mancano i problemi nella costruzione dei personaggi. Vediamo quindi i cinque passi falsi più sostanziosi di Thor: Love and Thunder.

Thor: Love and Thunder non aggiunge niente di nuovo

thor love and thunder mijolnirIl primo problema del film è riscontrabile a livello della trama. Se il Dio del Tuono (Chris Hemsworth) è stato messo sotto torchio in opere come Thor: Ragnarok, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, in Thor: Love and Thunder troviamo un personaggio molto più piatto. Certo, nel film Thor ha superato le sue sofferenze ed è diventato un “papà”, ma Thor: Love and Thunder sembra più che altro un riempitivo utile per riattivare il personaggio dopo gli eventi di Endgame. Sicuramente necessario, ma non una delle pagine più curiose dell’MCU.

Troppa comicità stroppia

thor capreLo stile comico di Taika Waititi di solito funziona davvero bene. D’altronde, è ciò che essenzialmente ha salvato il franchise di Thor con Ragnarok nel 2017. Tuttavia, la serie infinita di battute presenti in Thor: Love and Thunder è a tratti ingombrante.

Quasi ogni momento serio è minato da uno scherzo, e non tutti sono divertenti. Il film introduce Zeus (Russell Crowe) come un personaggio idiota, impedendo al dio di essere una minaccia credibile. Inoltre, la scelta di inserire dell’ironia anche nella battaglia contro il cancro di Jane Foster è davvero fuori luogo.

Poco spazio per Gorr

gorr il macellatore di deiQuando si è saputo che i Marvel Studios erano riusciti a convincere l’ex Batman Christian Bale a tornare nel mondo dei supereroi, le aspettative dei fan erano davvero alle stelle. L’attore, interprete di Gorr il Macellatore di Dei, fa certamente del suo meglio, ma il personaggio non colpisce fino in fondo. Il piano del cattivo ha senso ed è il motore del film, ma il problema è il modo in cui viene reso un cattivo così importante per i fumetti Marvel. Inoltre, il regista di Thor: Love and Thunder ha scelto di tagliare un buon numero di grandi scene con Gorr, lasciando a Bale decisamente poco spazio.

Thor è sempre meno credibile

thor chris hemsworthLa comicità di Thor è stata necessaria nel 2017 per risollevare il personaggio, ma è anche diventata un fardello per l’eroe. L’ironia è stata ribilanciata per i due film dei Vendicatori successivi, che ci hanno mostrato un Dio del Tuono allo stesso tempo divertente e serio. Tuttavia, in Thor: Love and Thunder, la parte comica ha preso di nuovo il sopravvento: il dio appare come un imbranato pagliaccio che cavalca Stormbreaker come una strega farebbe con la scopa.

Risulta sempre più difficile prendere sul serio l’eroe. Se in Love and Thunder Waititi avesse lasciato più spazio ai momenti emozionanti, in particolare a quelli tra Thor e Jane, il film sarebbe stato più credibile.

Il film è troppo breve

Thor: Love and ThunderUna critica che è stata mossa all’MCU per Eternals è che il film, con le sue due ore e mezza, fosse troppo lungo. Il franchise ha subito provveduto: sia Doctor Strange nel Multiverso della Follia che Thor: Love and Thunder non superano le due ore.

Percorrere tempi di esecuzione più brevi non è così semplice: il sequel di Doctor Strange non riesce a scendere in profondità nel Multiverso, mentre Thor: Love and Thunderr non ha tempo necessario per rendere giustizia ai suoi personaggi e alla loro storia. Il tutto sembra affrettato, con tagli evidenti e un montaggio che passa troppo velocemente sui punti chiave della trama.

Il regno del fuoco: trama, cast e curiosità sul film

Il regno del fuoco: trama, cast e curiosità sul film

Tutti conoscono Christian Bale per film come la trilogia di Batman, American Psycho, American Hustle o L’uomo senza sonno. Nel corso della sua carriera, però, il celebre premio Oscar si è cimentato anche in film molto diversi da quelli per cui è principalmente noto. Tra questi vi è Il regno del fuoco, opera di genere fantasy post-apocalittico con tanto di draghi, diretta nel 2002 da Rob Bowman, regista noto per le sue incursioni nel genere action e fantascientifico. Si tratta oggi di un film tutto da riscoprire, in particolare per una serie di affascinanti elementi narrativi, un grande cast di celebri attori ed effetti speciali sorprendenti.

In particolare, il film è noto per la sua rappresentazione quanto più possibile realistica dei draghi protagonisti. Nonostante negli anni precedenti film come Dragonheart e Jurassic Park abbiano rivoluzionato l’utilizzo degli effetti speciali, gli autori di Il regno di fuoco desideravano dar vita ad una nuova evoluzione di quella tecnologia. In particolare, si è tentato di rendere l’effetto finale delle creature il meno gommoso possibile. Ciò ha richiesto innumerevoli accortezze ed effetti di computer grafica, al fine di far risultare i draghi sempre diversi in relazione al cambiare degli ambienti e dei movimenti. Questo grande dispiegamento di tecnologia è certamente tra gli elementi più affascinanti del film, rappresentando anche un notevole traguardo.

Negli anni successivi sono molte le opere con draghi che si sono rifatte ai risultati raggiunti dai tecnici di Il regno di fuoco. Tra i più celebri si annoverano Harry Potter e il calice di fuoco e Il Trono di spade. Al di là degli effetti speciali, il film è poi ricco di buone interpretazioni e importanti tematiche, ancora oggi molto attuali. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il regno di fuoco: la trama del film

La vicenda del film ha inizio nel 2002, quando il giovane Quinn Abercromby scopre insieme a sua madre, che dirige i lavori di escavazione per la metropolitana a Londra, un cunicolo che conduce in una misteriosa grotta. Lì Quinn scopre un vero e proprio drago, il quale sembra essere in letargo da millenni. La presenza umana nella grotta, però, risveglia la creatura, la quale si dimostra subito ostile. In breve, questa si libera della sua prigionia ed inizia a mietere morte sputando fuoco a non finire. Diciotto anni dopo, nel 2020, il mondo è un luogo invivibile. Il clima è ormai irrimediabilmente danneggiato e i draghi hanno conquistato il pianeta riducendo tutto in polvere e diventando la specie dominante.

Quinn, ormai adulto, è diventato la guida di una comunità di sopravvissuti, i quali tentano di sopravvivere come possibile mantenendosi alla larga dalla furia dei draghi. Nel gruppo, però, molti sono gli scontenti, i quali diventano facilmente dei ribelli. Buone notizie arrivano però inaspettatamente da un nuovo gruppo di sopravvissuti guidati da Denton Van Zan. Egli rivela che tutti i draghi in circolazione sono femmine e solo un maschio è rimasto. Si tratta di quello stesso drago in cui Quinn si imbatté anni prima e che uccise sua madre. Sconfiggerlo, potrebbe significare una speranza per il genere umano.

Il regno del fuoco cast

Il regno di fuoco: il cast e i draghi del film

Come anticipato, ad interpretare il protagonista Quinn da adulto vi è l’attore Christian Bale. Per prepararsi al ruolo, egli pensò di perdere una considerevole quantità di peso, convinto che in un contesto come quello del film gli umani fossero tutti denutriti. Quando però sul set vide che il collega Matthew McConaughey sfoggiava un fisico particolarmente robusto, anche Bale si convinse ad assumere la massa muscolare necessaria. Tra i due è infatti presente uno scontro fisico, che richiedeva ad entrambi un corporatura simile per poter essere realistico. McConaughey recita dunque nel ruolo di Denton Van Zan, apparendo però nel film per appena 30 minuti.

Di rilievo nel cast sono anche Izabella Scorupco nel ruolo della pilota Alex Jensen e Gerard Butler in quelli di Creedy, miglior amico di Quinn. Per quanto riguarda invece i draghi del film, al di là degli effetti speciali, questi vengono ritratta secondo l’iconografia classica di terrificanti belve lanciafiamme. È inoltre presente un evidente dimorfismo sessuale, i maschi sono molto più grandi delle femmine e hanno corna ricurve simili a quelle che nell’iconografia sono attribuite ai demoni. Prevalentemente carnivori, sia maschi che femmine presentano però tratti in comune come le ali fuse agli arti inferiori e la presenza di ghiandole in bocca da cui emettono le fiamme.

Il regno di fuoco: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il regno di fuoco è infatti disponibile nei cataloghi di Chili, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 21 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

The Sandman: Neil Gaiman rivela di aver testato un look più accurato per Morpheus

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L’adattamento di Netflix della serie DC Comics, The Sandman, sarà presentato in anteprima il 5 agosto, e mentre i teaser che abbiamo visto per lo show sembrano essere stati abbastanza apprezzati dalla la base di fan, le rappresentazioni di Morpheus e i suoi fratelli sono stati oggetto di molte critiche.

Sulla pagina, The Endless hanno tutti la pelle bianco alabastro e gli occhi di Dream sono neri come la pece con due punti di luce al centro. I personaggi sembreranno meno ultraterreni per i loro debutti live-action, ma Neil Gaiman ha ora rivelato che è stato testato un design accurato dai fumetti per Morpheus di Tom Sturridge. Lo scrittore ha risposto a un Tweet che gli chiedeva se fosse “una decisione creativa non dargli la pelle bianca come carta a Morpheus” spiegando perché alla fine hanno deciso di andare in un’altra direzione.

The Sandman, la serie tv

The Sandman è la nuova serie Originale Netflix basata sul fumetto del 1989-1996 scritto da Neil Gaiman e pubblicato dalla DC Comics. La serie è stata sviluppata da Allan Heinberg per Netflix – con Heinberg, Gaiman e David S. Goyer come produttori esecutivi ed è prodotta da DC Entertainment e Warner Bros. Television. Abbiamo recentemente appreso che Desire e Despair saranno interpretati rispettivamente da Mason Alexander Park e Donna Preston, mentre Joely Richardson interpreterà Ethel Cripps e David Thewlis interpreterà il ruolo di suo figlio John Dee, alias lo squilibrato Dr. Destiny. Jenna Coleman interpreterà la trisavola di John Constantine, Lady Johanna Constantine.

La prima stagione di 10 episodi di The Sandman adatterà i primi due archi narrativi della serie a fumetti di Vertigo, “Preludes and Nocturnes” e “The Dolls House”. The Sandman racconta la storia di Dream, il titolo Sandman. Al momento la trama della serie non è stata rivelata. Ma le premesse ci dicono che ambientata nel 1916, Dream, il re delle storie e uno dei sette Endless , viene catturato in un rituale occulto. Dopo essere stato tenuto prigioniero per 105 anni, nel 2021 fugge e si propone di riportare l’ordine nel suo regno dei sogni.

C’è un altro mondo che ci aspetta quando chiudiamo gli occhi per dormire… un posto chiamato “regno del sogno”, dove il signore dei sogni Sandman (Tom Sturridge) dà forma alle nostre paure e fantasie più profonde. Quando però Sogno è catturato all’improvviso e tenuto prigioniero per un secolo, la sua assenza scatena una serie di eventi che sconvolgeranno per sempre i mondi del sonno e della veglia. Per ristabilire l’ordine, questi dovrà attraversare universi e linee temporali per correggere gli errori fatti nella sua lunga esistenza, ritrovando vecchi amici e nemici e incontrando anche nuove entità cosmiche e umane. Tratta dall’amata e pluripremiata serie di fumetti di DC Comics scritta da Neil Gaiman, THE SANDMAN è un ricco intreccio di mito e fantasy dark pieno di personaggi forti, che segue le avventure di Sogno nel corso di dieci epici capitoli. Lo sviluppo e la produzione esecutiva sono di Gaiman, affiancato dallo showrunner Allan Heinberg e da David S. Goyer.

Oppenheimer: ecco il poster del film di Christopher Nolan

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Oppenheimer: ecco il poster del film di Christopher Nolan

Ecco il primo poster ufficiale di Oppenheimer, il film di Christopher Nolan che vede Cillian Murphy nei panni del famoso fisico che dà il titolo al film.

Oppenheimer, il film

Universal distribuirà Oppenheimer nelle sale in tutto il mondo e distribuirà il film in Nord America. Christopher Nolan produrrà anche insieme a Emma Thomas e Charles Roven di Atlas Entertainment. Il film si baserà sul libro vincitore del Premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Nel cast Cillian Murphy, Emily Blunt, Rami Malek, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett, Jason Clarke, Alex Wolff, Josh Peck, Tony Goldwyn e Matt Damon.

Asteroid City di Wes Anderson è “una meditazione poetica sul significato della vita”

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Sono stati rivelati i dettagli della trama del prossimo film di Wes Anderson, Asteroid City. Il regista si è riunito con Focus Features e Indian Paintbrush, che in precedenza avevano prodotto la sua storia di formazione Moonrise Kingdom, per il film. Dopo il già impressionante ensemble del suo precedente progetto, The French Dispatch, Anderson ne ha raccolto uno ancora più ricco per Asteroid City, comprese nuove reclute nella “scuderia Anderson” come Margot Robbie, Steve Carell e sia Rita Wilson che suo marito Tom Hanks .

Secondo una dichiarazione di Focus Features, la società definisce Asteroid Cityuna meditazione poetica sul significato della vita“. La trama riguarda la storia di una città immaginaria nel deserto americano intorno al 1955 e la sua convention Junior Stargazer, che riunisce studenti e genitori da tutto il paese per competizione accademica, riposo, svago, commedia, dramma, romanticismo e altro ancora. Sebbene ambientato in America, il film è stato girato a Chinchón, in Spagna, appena fuori Madrid, e ha terminato le riprese principali nel novembre 2021.

Il prossimo in cantiere di Anderson sarà un altro adattamento di Roald Dahl The Wonderful Story of Henry Sugar and Six More per Netflix con Benedict Cumberbatch. Dato il suo precedente adattamento di Dahl di Fantastic Mr. Fox e la sua passata collaborazione Focus/Indian Paintbrush, sia Henry Sugar che Asteroid City sembrano destinati a orientarsi sul lato più leggero e stravagante del lavoro di Anderson, come Moonrise Kingdom, e meno dalla parte di il più serio The Royal Tenenbaums. Ad ogni modo, Asteroid City sarà sicuramente un’altra storia di estetica esigente, simile a una casa delle bambole e personaggi umoristici, ma profondamente feriti.

Miriam Margolyes su Arnold Schwarzenegger: “Mi ha deliberatamente scorreggiato in faccia”

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È un’accusa insolita quella che Miriam Margolyes ha lanciato a Arnold Schwarzenegger. L’attrice di Harry Potter ha rivelato nel podcast “I’ve Got News For You” che non le è piaciuto lavorare con Arnold Schwarzenegger nel film d’azione soprannaturale del 1999 Giorni contati – End of Days. Schwarzenegger avrebbe scoreggiato sulla faccia di Margolyes durante una pausa tra le riprese. Margolyes ha detto che Schwarzenegger l’ha fatto “deliberatamente” e lei non lo ha ancora perdonato.

“È un po’ troppo pieno di sé e invece a me non importa affatto di lui. È un repubblicano, cosa che non mi piace”, ha detto Margolyes di Schwarzenegger. “In realtà era piuttosto scortese. Mi ha scoreggiato in faccia. Ora, scoreggio anche io, ovviamente, lo faccio, ma non scoreggio in faccia alle persone. L’ha fatto deliberatamente, dritto in faccia”.

“Stavo interpretando la sorella di Satana e lui mi stava uccidendo, quindi mi ha messo in una posizione in cui non potevo scappare, sdraiata sul pavimento. E ha scoreggiato”, ha continuato Margolyes. “Non era durante le riprese, era in una delle pause, ma non l’ho perdonato per questo”.

Giorni contati – End of Days è stato diretto da Peter Hyams e interpretato da Schwarzenegger nei panni di un ex poliziotto a caccia di Satana prima che potesse realizzare l’Anticristo. Margolyes, nota a molti per aver interpretato il Professor Sprite nei film di Harry Potter, è apparsa nel film come una delle assistenti di Satana. Il cast comprendeva anche Gabriel Byrne, Robin Tunney, Kevin Pollak e Rod Steiger. Variety ha contattato i rappresentanti di Schwarzenegger per un commento.

Aquaman e il regno perduto: Jason Momoa pagato il doppio rispetto al primo film

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Per Aquaman e il regno perduto, Jason Momoa sarebbe stato pagato il doppio del suo stipendio nel primo film DCEU. Il primo Aquaman nel 2018 è stato un enorme successo, diretto da James Wan, guadagnando oltre 1,148 miliardi di dollari al botteghino. Sebbene sia stato visto per la prima volta in Batman V Superman: Dawn of Justice, Aquaman è una corretta introduzione al personaggio di Arthur Curry (Momoa) e al regno sottomarino di Atlantide. Il film segue i tentativi di Aquaman di fermare una guerra che infuria tra il mondo marino e il mondo terrestre.

Mentre molti dettagli su Aquaman e il regno perduto restano un’incognita, un nuovo report di Variety rivela che lo stipendio di Momoa è essenzialmente il doppio di quello della prima puntatga. Momoa è stato pagato $ 15 milioni per il suo ruolo in Aquaman e il regno perduto, il che significa che il suo stipendio nel primo film era di circa $ 7,5 milioni. Il report spiega che Momoa ha firmato per fare un sequel come parte del suo accordo originale per Aquaman. Tuttavia, la star ha rinegoziato il suo contratto dopo che il primo film è diventato un successo significativo.

Trattandosi di produzioni di così alto profilo con un budget significativo, e trattandosi di una delle poche PI DC che la Warner sembra gestire bene, sembra anche giusto che Momoa venga ricompensato in questo modo.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il regno perduto

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il regno perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman e il regno perduto uscirà nelle sale americane il 17 marzo 2023.

Marvel Studios sotto accusa per aver pagato i creatori di fumetti solo $ 300 per l’utilizzo di personaggi in film e TV

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Si è detto in innumerevoli occasioni che la Disney non compensa adeguatamente gli scrittori e gli artisti di fumetti che inventano i personaggi che vediamo nel Marvel Cinematic Universe. Ora, The Hollywood Reporter ha condiviso un’altra brutta esperienza che si va ad aggiungere alle tante altre, e questa volta si concentra in particolare sul personaggio introdotto in Black Widow, Yelena Belova interpretata da Florence Pugh e apparsa anche nella serie tv di Hawkeye.

Il report spiega che lo sceneggiatore Devin Grayson e l’artista JG Jones prevedevano un compenso per la loro creazione di $ 25.000 ciascuno per il debutto sul grande schermo di Belova. O almeno questo è quello che riporta lo “Special Character Agreement” che entrambi hanno firmato con la Marvel. Tuttavia le clausole in piccolo raccontano una storia molto diversa.

Il sito ha scoperto che l’importo è diviso tra i creatori ed è semplicemente la cifra massima che possono ricevere, cumulativa di tutta una serie di opzioni. Di conseguenza, i due hanno ricevuto solo $ 5000 ciascuno senza ulteriori spiegazioni. L’accordo afferma che avrebbero dovuto ricevere anche $ 2.000 per un episodio di una serie TV di oltre 30 minuti e $ 1.000 per un episodio di serie TV da 30 minuti o meno. Per una action figure, invece il compenso è di $ 5.000,  cifra rilasciata in un solo anno, $ 10.000 per due o $ 25.000 per tre o più. Quando si tratta di videogiochi, il massimo aumenta a $ 30.000 tra tutti i creatori.

Sfortunatamente, sembra che la Marvel abbia una serie di tattiche discutibili, anche se legali, per ridurre i compensi ai creatori. Ad esempio, classificando qualsiasi personaggio come un cameo, purché appaia meno del 15% della durata complessiva di un film, il che significa che The Winter Soldier viene configurato solo come un “cameo” in Captain America: Civil War. Lo stesso vale anche per Steve Rogers in Avengers: Infinity War“È come il concorso a premi Publishers Clearing House”, ha commentato uno dei creatori Grayson. “Potresti vincere $ 1 milione, ma non lo farai mai.” Jones aggiunge: “Dopo aver parlato con un certo numero di creatori, le offerte finanziarie della Marvel sembrano un po’ un’esca, e cambiano di continuo. Ne buttano fuori un gran numero, poi a poco a poco riducono il pagamento effettivo”.

Ma arriviamo al dunque, quanto ha ricevuto Grayson per le apparizioni di Yelena nella serie tv di Hawkeye? (ricordiamo candidato agli Emmy). Bene, mentre il suo accordo fa sembrare che avrebbe dovuto ricevere $ 2000 per episodio (o almeno $ 1000 se diviso con due creatori), le sono stati assegnati solo la misera cifra di $ 300 per apparizione. Ricordiamo che al culmine della pandemia con una versione Disney+ Premier Access, Black Widow ha guadagnato poco meno di $ 500 milioni prima della sua uscita in DVD e Blu-ray.

Wanna, la nuova docu-serie italiana di Netflix

Wanna, la nuova docu-serie italiana di Netflix

Wanna, la nuova docu-serie italiana di Netflix, prodotta da Fremantle Italia, debutterà il 21 settembre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. La docu-serie è stata realizzata attraverso 22 testimonianze, circa 60 ore di interviste e immagini tratte da oltre 100 ore di materiali d’archivio per ricostruire gli eventi in modo fattuale e accurato.

Attraverso testimonianze e immagini di repertorio, la docu-serie crime in 4 episodi racconta un’epoca precisa del nostro Paese attraverso le vicende di quella che, per vent’anni, è stata la televenditrice più famosa della TV italiana, Wanna Marchi, e di sua figlia Stefania Nobile.

Wanna: quando esce e dove vederla in streaming

Wanna in streaming debutterà il 21 settembre 2022 su Netflix.

Wanna: trama e cast

Lo stile aggressivo con cui Wanna Marchi si rivolge agli spettatori è il marchio di fabbrica degli show in cui propone creme dimagranti miracolose. Per tutti gli anni ’80 la sua immagine e i suoi prodotti impazzano, rendendola ricchissima e famosa, insieme al suo unico e vero braccio destro, la figlia Stefania. Le due passano dal successo alla clamorosa caduta di inizio anni ’90, quando “l’impero Wanna Marchi” si sgretola e le scaraventa sul lastrico. Un disastro che scatena nelle due la voglia di riscatto. Dopo avere venduto l’illusione della forma fisica perfetta, passeranno a commercializzare l’unica cosa che nessuno aveva mai pensato di vendere: la fortuna. Creme dimagranti e antirughe lasciano così il posto ad amuleti e numeri benedetti venduti insieme al Maestro di vita Do Nascimento. Questa strepitosa macchina da soldi si sarebbe poi rivelata essere altro: una truffa clamorosa, realizzata grazie a una complice insospettabile, la televisione.

Wanna ripercorre il ventennio italiano, tra gli anni ‘80 e i primi anni 2000, caratterizzato da un grande cambiamento della TV generalista e dalla nascita delle prime televendite. È in questo contesto che si sviluppa la vicenda che vede come protagoniste Wanna Marchi e sua figlia Stefania Nobile. Dall’ascesa a titolo di regine incontrastate delle televendite alla caduta del loro impero e alla successiva vicenda giudiziaria. La docu-serie racconta, attraverso l’alternanza di testimonianze dirette e materiale d’archivio, gli aspetti più noti ma, soprattutto, quelli meno noti che riguardano questa storia e l’impatto travolgente che ha avuto sui telespettatori e sui media.

SDCC 2022: anticipazioni dal panel dei Marvel Studios

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SDCC 2022: anticipazioni dal panel dei Marvel Studios

Dopo avervi rivelato le anticipazioni su Warner Bros DC, ecco quello che possiamo aspettarci invece dai Marvel Studios questo fine settimana al San Diego Comic Con 2022, che dopo ben due anni torna finalmente a celebrarsi dal vivo. Sempre secondo il noto sito americano Deadline i Marvel Studios dovrebbero condividere il primo sguardo ufficiale a  Black Panther: Wakanda Forever di Ryan Coogler  e un’anteprima estesa della prossima serie Disney+ con Tatiana Maslany,  She-Hulk: Attorney at Law durante la loro performance sempre nella nota Hall H. Ci aspettiamo che i contenuti verranno resi disponibili online in breve poco tempo dopo l’evento che si terrà sabato sera, negli USA.

Il sito inoltre aggiunge che potremmo ottenere filmati o concept art da Ant-Man and the Wasp: Quantumania,  Guardians of the Galaxy Vol. 3,  The Marvels, Untitled Halloween Special,  The Guardians of the Galaxy Holiday Specia ,  Secret Invasion,  Ironheart , Echo e Loki 2. Ovviamente però dobbiamo mitigare le nostre aspettative perché questi titolo ovviamente non avranno una presentazione al pari dei panl precedenti al 2019. Nella loro anticipazione, Deadline sottolinea di aver sentito che i Marvel Studios stanno rimandando molte delle loro più grandi rivelazioni per la convention dei fan della Disney D23, che si svolgerà a metà settembre, quindi sarebbe sorprendente se venissero rilasciate nuove informazioni su prossimi titolo e film questo sabato.

Tuttavia sappiamo anche che Kevin Feige sa essere un maestro dello spettacolo, quindi dovremmo sempre aspettarci una o due sorprese per concludere la serata, possibilmente aggiornamenti su Fantastici Quattro, Blade,  Daredevil o X-Men ( The Mutants? ), ma sembra che, per ora, abbiano decido di mantenere l’attenzione su ciò che è in arrivo quest’anno piuttosto che su ciò che sta arrivando. Fortunatamente, non dovremo aspettare troppo a lungo per un aggiornamento importante poiché settembre è proprio dietro l’angolo e sembra che la loro presentazione D23 sarà piuttosto ricca e corposa.

I Marvel inoltre faranno la loro comparsa anche venerdì nel panel dedicato all’animazione e dovrebbero presentare le prime occhiate a  X-Men ’97 , Marvel Zombies , What If…? seconda stagione, e forse  Spider-Man: Freshman Year.  Il panel dei Marvel Studios inizierà alle 17:00 PST (20:00 EST) di sabato sera, mentre il panel di animazione dei Marvel Studios inizierà alle 11:45 PST (14:45 EST) venerdì mattina.

SDCC 2022: anticipazioni dal panel della Warner Bros e DC, sorprese da Henry Cavill?

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Deadline ha pubblicato un’ampia anteprima di cosa aspettarsi questo fine settimana durante il primo Comic-Con di San Diego da due anni a questa parte, che ritorna in presenza dopo le edizione cancellate per l’emergenza sanitaria. Il noto sito americano ha condiviso alcune piccole anticipazioni che potrebbero riguardare vere e proprie bombe sul futuro della DC Films al cinema.

Secondo le loro fonti, la Warner Bros ha in programma il suo panel theatrical a partire da sabato mattina e sarà dedicato ai due nuovi titoli in uscita, ovvero: Black Adam  e  Shazam: Furia degli Dei, con le star Dwayne Johnson e Zachary Levi che dovrebbero essere presenti per pubblicizzare i rispettivi film, insieme ad altri membri del cast non annunciati. I fan che riusciranno a prendere parte all’evento probabilmente daranno anche una prima occhiata anche all’attesissimo The Flash con Ezra Miller  e ad Aquaman and the Lost Kingdom con Jason Momoa, dal momento che entrambi sono stati ampiamente presentati durante la presentazione al CinemaCon dello studio all’inizio di quest’anno.

Tuttavia, mentre tutto ciò era previsto, le cose si fanno interessanti quando l’articolo menzione “un crescente entusiasmo” sul fatto che Henry Cavill farà un’apparizione a sorpresa per stuzzicare i fan sul futuro del suo Superman – una mossa che, se fosse vera, farebbe assolutamente esplodere il tetto della sala H. L’articolo non rivelano molto altro, ma considerando che DHD è stato il primo a dare la notizia che Tom Cruise avrebbe sorpreso il Comic-Con con il primo teaser di Top Gun: Maverick nel 2019, questa anticipazioni è del tutto credibile, visti anche i trascorsi di credibilità del sito. Per quanto riguarda la presenza di Henry Cavill, dovremo solo aspettare e vedere.  Il panel  della Warner Bros. inizia alle 10:15 PST (13:15 EST).

Dungeons & Dragons: Honor Among Thieves, i motion poster #SDCC22

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Direttamente dal Comic Con di San Diego 2022, appena cominciato, ecco i motion poster di Dungeons & Dragons: Honor Among Thieves. Il film è diretto da Jonathan Goldstein John Francis Daley, che in precedenza hanno diretto Game Night – Indovina chi muore stasera? e scritto Spider-Man: Homecoming.

 

Chris Pine, Michelle Rodriguez sono stati i primi a entrare nel cast principale del film, seguiti da Justice Smith. Anche Hugh Grant si è unito ufficialmente al cast nei panni dell’antagonista principale che dovrebbe chiamarsi Forge Fletcher. Nel cast anche Sophia Lillis nota per aver interpretato la versione adolescente di Beverly Marsh in IT e IT – Capitolo Due, entrambi diretti da Andy Muschietti. Nel film sarà Doric.

Completa il cast Regé-Jean Page che dopo il successo di Bridgerton è ora in sala con The Gray Man. Il film uscirà nel 2023.

Ms. Marvel: 9 cose che solo i fan dei fumetti sanno sul suo legame con gli X-Men

La serie tv Disney+ Ms. Marvel si è conclusa con la scioccante rivelazione che Kamala Khan è una mutante. I fan dei fumetti sanno che questa svolta si discosta notevolmente dall’origine di Kamala nei fumetti, secondo cui i suoi geni inumani latenti vengono attivati dall’esposizione alle nebbie di Terrigen. Tuttavia, Ms. Marvel ha comunque forti legami con gli X-Men nei fumetti Marvel, che probabilmente ora il MCU sfrutterà. Come supereroina, Ms. Marvel ha condiviso diverse avventure con gli X-Men e negli ultimi anni ha preso parte a importanti storie che coinvolgono i mutanti: analizziamo insieme questo legame.

Captain Marvel

Il legame più forte di Ms. Marvel con gli X-Men è rappresentato dal suo idolo, Capitan Marvel. I fan dei fumetti sono a conoscenza del fatto che Carol è stata un membro onorario degli X-Men all’inizio degli anni ’80, dopo il suo primo disastroso scontro con Rogue in Avengers Annual #10. Rogue rubò i poteri e i ricordi di Carol, inducendo il Professor X ad aiutare Carol a recuperarli nel tempo.

Ms. Marvel & Wolverine

Ms. Marvel appare in Ms. Marvel & Wolverine #1 di Jody Houser e Ze Carlos, in uscita nelle fumetterie il 3 agosto. Questo fumetto arriva sulla scia della rivelazione del MCU e la mette in coppia con Wolverine dopo aver scoperto che la tecnologia Krakoan può essere utilizzata per scopi nefasti a New York.

Wolverine e Ms. Marvel potrebbero sembrare una coppia improbabile, ma Wolverine condivide una forte amicizia con diversi giovani eroi della Marvel Comics, tra cui le X-Men Kitty Pryde e Jubilee.

Ms Marvel vs l’Inventore

Ms. Marvel & Wolverine #1 è in realtà una sorta di sequel di una precedente avventura di Wolverine e Ms. Marvel. I due si sono incontrati per la prima volta in Ms. Marvel #6 di G. Willow Wilson, Jake Wyatt, Ian Herring e Joe Caramagna, dove hanno combattuto l’Inventore. Questo bizzarro supercattivo ha fatto incontrare i due eroi, molto diversi tra loro, in un’avventura divertente ed emozionante.

Il numero, un ottimo fumetto da leggere prima o dopo aver visto lo show di Ms. Marvel, contiene molto umorismo che deriva dalle personalità contrastanti degli eroi. Inoltre, funge anche da modello per quello che ora è un potenziale duo di rilievo del MCU.

Gli Esiliati

I legami di Kamala Khan con i mutanti del MCU riguardano probabilmente gli X-Men, ma potrebbero coinvolgere anche gli Esiliati. Una potente variante anziana di Ms. Marvel è infatti apparsa nel volume Exiles del 2018, dopo essersi unita alla mutante Blink e a una fantasiosa variante di Wolverine, resa come un personaggio dei cartoni animati.

Questa variante affianca anche Iron Lad, una potente variante di Kang Il Conquistatore che probabilmente apparirà nel MCU in una forma più definitiva, dato che Kang è ormai visto sempre più come una minaccia nei live-action.

Old Lady Laura

Un’altra potente variante di Ms. Marvel emerge in All-New Wolverine. Questa versione diventa Presidente degli Stati Uniti nella storyline “Old Woman Laura” che vede protagonista X-23, Laura Kinney, nel futuro. Kamala e Laura rimangono molto amiche in questa realtà alternativa, tra le linee temporali più oscure della Marvel Comics.

La presidenza di Kamala avviene dopo la Guerra Mondiale di Destino, un evento cataclismatico che altera il corso della storia sulla Terra-18366 e che si conclude con molti eroi Marvel chiave prigionieri di Destino a Latveria. Laura è la regina di Madripoor, titolo conquistato durante la guerra.

Il distruttore Celeste

Ms MarvelMs. Marvel ottiene il suo primo vero team-up con gli X-Men in una breve ma straordinaria battaglia in Civil War II #1. Ms. Marvel, all’epoca membro dei Vendicatori, unisce le forze con gli X-Men e molti altri eroi per combattere il Distruttore Celeste, un potente essere cosmico che arriva sulla Terra per trovare e affrontare Eternità.

I fan dei fumetti sanno che Eternità ha un ruolo importante nell’Universo Marvel in quanto incarnazione vivente del multiverso, e con il debutto del personaggio nel MCU in Thor: Love and Thunder, è probabile che questa epica battaglia con Ms. Marvel, i Vendicatori e gli X-Men avvenga in live-action.

Inumani vs X-Men

Ms MarvelIl cambiamento delle origini di Kamala Khan nel MCU probabilmente sembra un’ironia per alcuni fan dei fumetti, dato che il suo debutto è avvenuto proprio durante un periodo in cui la Marvel ha tentato di mettere in primo piano gli Inumani rispetto agli X-Men, a causa delle diatribe sui diritti cinematografici degli X-Men. Questo ha portato alla storyline Inhumans Vs. X-Men, che ha messo i due gruppi l’uno contro l’altro.

I due vengono alle mani per le Nebbie Terrigene che nei fumetti conferiscono a Kamala i suoi poteri, ma che si rivelano letali per i mutanti. Questa storyline del 2016 sembrava monumentale all’epoca, ma probabilmente non sarà presa in considerazione per il live-action, dato che i Marvel Studios possiedono ora gli X-Men e il MCU si è apparentemente allontanato dagli Inumani.

I Secret Warriors

Ms MarvelLe conseguenze di Inhumans vs. X-Men nei fumetti si sono fatte sentire: una di quelle principali che il MCU potrebbe adattare riguarda i “Secret Warriors“. Ms. Marvel si è unita a questa squadra di supereroi dopo che la devastante guerra ha lasciato gli Inumani in crisi d’identità, aggregandosi alla squadra dell’ inumano Quake, a Moon Girl e a Devil Dinosaur.

Questa squadra ha avuto un ruolo nella storia Secret Empire, che ha visto l’Hydra conquistare gli Stati Uniti e potrebbe essere inserita nel MCU se Quake dovesse riapparire, anche se sembra che il franchise voglia allontanarsi dalle storie degli Inumani che Agents of S.H.I.E.L.D. ha creato durante la sua run.

I Campioni (The Champions)

Ms Marvel X-MenMs. Marvel si è unita a un’altra squadra che probabilmente il MCU adatterà sullo schermo, i Campioni. Ha servito al fianco di una variante più giovane di Ciclope, che Bestia ha portato avanti nel tempo dal passato per aiutare gli X-Men a ritrovare la loro strada. Ms. Marvel ha vissuto molte avventure importanti insieme a Ciclope, tra cui alcune trame chiave che il MCU probabilmente affronterà, come Outlawed.

Outlawed vede il governo degli Stati Uniti approvare un divieto per i supereroi minorenni dopo un terribile incidente in cui Kamala rimane gravemente ferita. Questo porta alla creazione di C.R.A.D.L.E., un’organizzazione governativa incaricata di scovare gli eroi adolescenti che non rispettano la legge.

Reazione a catena: trama, cast e finale del film con Keanu Reeves

Noto thriller del 1996, Reazione a catena è divenuto celebre in particolare per via del suo cast ricco di grandi nomi di Hollywood. Protagonista è infatti l’attore Keanu Reeves, che viene qui affiancato dai premi Oscar Morgan Freeman e Rachel Weisz. Il film è diretto da Andrew Davis, regista divenuto esperto nel genere action thriller grazie a noti titoli come Il fuggitivo e Trappola in alto mare. Al centro di questo suo lungometraggio si ritrovano elementi ricorrenti della sua filmografia, dall’uomo ingiustamente accusato di un crimine all’enigmatico caso da dover risolvere per avere salva la vita.

Pur non accolto con grande entusiasmo da parte della critica, il film riuscì a guadagnare una buona cifra al box office, affermandosi come uno dei successi estivi della sua stagione. Oggi viene da molti ricercato per via dell’amato cast, ma anche per la sua trama complessa e particolarmente ambiziosa. Molto ruota infatti intorno a diverse teorie di cospirazione realmente esistenti circa le fonti di energia oggi disponibili. Da qui nasce la scoperta rivoluzionaria fatta dal protagonista del film, e che sarà anche l’origine dei suoi guai.

Benché diversi scienziati abbiano indicato il film scarsamente attendibile da un punto di vista scientifico, il tema trattato ha trovato grande interesse tra gli spettatori. Nel corso degli anni si è infatti parlato molto riguardo a quanto di ciò che viene mostrato potrebbe essere un domani realmente realizzabile. Nel dubbio, ciò che però ora si può fare guardando il film è lasciarsi conquistare dalle sue dinamiche sequenze d’azione, come anche dalle convincenti interpretazioni dei protagonisti.

Reazione a catena: la trama del film

Tutto ha inizio in un laboratorio presso l’università di Chicago, dove Eddie, una brillante mente ridottasi ad essere un tuttofare, assiste alle ricerche di un’equipe di scienziati. Particolarmente interessato al loro lavoro, egli arriva infine a formulare un geniale intuizione, grazie alla quale il gruppo riesce a mettere a punto un processo per ottenere la fusione fredda, da cui produrre illimitatamente energia pulita dall’acqua. Questa scoperta potrebbe rivoluzionare il mondo, non solo per i costi più bassi della stessa energia, ma anche come contrasto all’inquinamento dilagante. Durante i festeggiamenti del sensazionale traguardo raggiunto, si inizia però a dibattere sugli effetti che una divulgazione di questo tipo potrebbe avere nel mondo.

Tornato nel laboratorio, Eddie troverà la squadra di scienziati brutalmente uccisa, e tutti i loro macchinari distrutti. Abbandonato di corsa l’edificio, egli inizia a chiedersi chi possa aver commesso un simile atto e perché. Per lui non ci sarà però tempo di darsi una risposta, poiché si ritrova subito ad essere accusato del crimine, anche a causa di alcuni apparecchi per lo spionaggio ritrovati nella sua abitazione. Ritrovatosi così a dover fuggire, si unirà con l’unica superstite del team, la dottoressa Sinclair. La CIA e l’FBI sono sulle loro tracce, e riusciranno a trovarli senza troppe difficoltà. L’unico modo per lui di avere salva la vita, è provare la sua innocenza trovando i veri colpevoli.

Reazione a catena: il cast del film

A dare volto al ricercato protagonista è l’attore Keanu Reeves. Già celebre per film come Point Break e Dracula di Bram Stoker, l’attore era uno dei volti chiave della sua generazione, e fu la prima scelta per il thriller di Davis. Prima di iniziare le riprese, tuttavia, questi si infortunò la schiena giocando ad hockey. Riuscì ugualmente a prendere parte al film, ma costretto ad un lungo riposo l’attore aveva finito con il prendere diversi chili di peso, apparendo così diverso dal solito. Reeves apprezzò molto il ruolo, ritenendolo dinamico e incisivo. Ebbe tuttavia non poche difficoltà a girare alcune delle scene previste, a causa soprattutto delle difficili condizioni climatiche in cui si imbatterono durante le riprese.

Accanto a lui si ritrovano poi altri noti attori, a partire da Morgan Freeman. Egli dà vita a Paul Shannon, l’enigmatico leader del team di ricerca dell’Università di Chicago. Il suo rimane un personaggio misterioso sino alla fine, portando spesso lo spettatore a dubitare sulla sua affiliazione. Vi è poi l’attrice Rachel Weisz nel ruolo di Lily Sinclair. Unica superstite del suo gruppo di ricerca, la donna si unisce ad Eddie nella sua ricerca di verità, finendo con il diventare a sua volta una ricercata. Il ruolo era stato originariamente affidato all’attrice Mira Sorvino, recentemente vista nella serie Hollywood, ma questa preferì poi abbandonare la parte per recitare in un altro film.

Ad interpretare il minaccioso villain del film è invece l’attore Brian Cox. Questi è Lyman Earl Collier, il quale pur avendo sostenuto la ricerca alla base della storia, è consapevole dei rischi che la divulgazione di questa potrebbe causare, decidendo pertanto di distruggerla. Il ruolo era originariamente stato proposto all’attore Tommy Lee Jones, che proprio grazie al precedente film di Davis, Il fuggitivo, aveva vinto un Oscar. L’attore però rifiutò il ruolo, e la produzione scelse dunque Cox. Infine, è possibile notare un cameo dell’allora sconosciuto Michael Shannon. Lo si può infatti ritrovare nei panni di un fattorino alla guida di un van per la consegna di fiori.

Reazione a catena cast

Reazione a catena: il finale del film

Il finale del risponde a molti degli interrogativi posti dal film, lasciandone però altri in sospeso. Non tutto trova risposta, e molti elementi potrebbero lasciare un po’ di confusione a primo impatto. Di seguito, dunque, si cerca di dare una chiara lettura del finale. Sono ovviamente presenti una serie di spoiler, pertanto si sconsiglia di continuare a leggere se non si è prima visto il film e il suo finale.

Giunti al termine del film, Eddie e la dottoressa Sinclair, dopo essere scappati ai loro inseguitori, riescono a individuare come colpevole del crimine Lyman Earl Collier, facente parte dei sostenitori della ricerca. Questi, insieme al socio Paul, aspira a ridare forma al progetto, desideroso di potervi lucrare sopra. Eddie, a quel punto, si offre di fornire loro l’intuizione avuta e che ha dato concretezza al progetto, in cambio però vuole essere lasciato in pace. Egli inizia così a ripristinare il lavoro, conoscendolo a memoria. Ciò che non sa, però, è che Lyman trama per ucciderlo una volta terminato. Per sua fortuna, Paul sembra rivelare un’affiliazione con le forze dell’ordine e riesce a bloccare Lyman uccidendolo.

Eddie e la Sinclair riescono così a salvarsi, avendo anche guadagnato le prove per dimostrare la propria innocenza. Raggiunti dagli agenti dell’FBI Ford e Doyle, i due vengono presi sotto custodia dall’autorità. L’ultima scena mostra invece Paul, il quale mentre si allontana in limousine, detta una nota per la propria segretarie, affermando che la scoperta da loro fatta non è più una strada percorribile. Questa comunicazione è da inviare al direttore della CIA, e ciò proverebbe dunque il rapporto tra Paul e i servizi segreti, lasciando il dubbio sui reali motivi del crimine commesso ad inizio film.

Reazione a catena: il trailer e dove vedere il film

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, Reazione a catena sarà trasmesso in televisione mercoledì 20 luglio, alle ore 21:25 sul canale Nove. Il film però è disponibile anche in alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. È infatti presente su Chili Cinema, Google Play, e Apple iTunes. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

House of the Dragon: il trailer ufficiale della serie HBO

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House of the Dragon: il trailer ufficiale della serie HBO

Rilasciato oggi il trailer ufficiale di House of the Dragon, l’attesissima serie HBO che debutterà in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW il 22 agosto in tutti i territori in cui Sky è presente, in contemporanea assoluta con la messa in onda della tv via cavo americana. Tratta dal romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin, la serie è ambientata 200 anni prima degli eventi citati ne “Il Trono di Spade” e racconta la storia della Casa Targaryen.

I fan, ma anche quanti vogliano arrivare preparati all’appuntamento di agosto senza aver ancora mai visto la serie madre, possono recuperare tutte le stagioni de Il Trono di Spade on demand su Sky e in streaming su NOW.

House of the Dragon, la serie tv

House of the Dragon è l’annunciato prequel ambientato poche centinaia di anni prima degli eventi di “Game of Thrones” e racconta la storia di House Targaryen. Dovrebbe andare in onda nel 2022. HBO ha dato allo show un ordine di 10 episodi, con il casting iniziato durante l’estate. Martin ha co-creato la serie con Ryan Condal, con lo spettacolo basato sul libro di Martin “Fire & Blood“. Miguel Sapochnik e Condal saranno co-showrunner e produttori esecutivi insieme a Martin e Vince Gerardis. Sara Lee Hess sarà anche scrittrice e produttrice esecutiva. Sapochnik dirigerà anche il pilota e gli episodi aggiuntivi. In precedenza ha diretto sei episodi di “Game of Thrones”, tra cui “Hardhome”, “Battle of the Bastards” e “Winds of Winter”.

In dieci episodi girati nel Regno Unito, House of the Dragon vanta un grande cast che include fra i protagonisti Paddy Considine, Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Steve Toussaint, Eve Best, Fabien Frankel, Sonoya Mizuno, Rhys Ifans. Nel cast anche Milly Alcock, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Emily Carey, Harry Collett, Ryan Corr, Tom Glynn-Carney, Jefferson Hall, David Horovitch, Wil Johnson, John Macmillan, Graham McTavish, Ewan Mitchell, Theo Nate, Matthew Needham, Bill Paterson, Phia Saban, Gavin Spokes, Savannah Steyn.

Co-creatore e produttore esecutivo della serie George R.R. Martin; co-creatore, co-showrunner, produttore esecutivo e sceneggiatore Ryan Condal; co-showrunner, produttore esecutivo e regista Miguel Sapochnik; produttore esecutivo e sceneggiatrice Sara Hess; produttori esecutivi Jocelyn Diaz, Vince Gerardis, Ron Schmidt; registi Clare Kilner, Geeta V. Patel; regista e co-produttore esecutivo Greg Yaitanes. Tratto dal romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin.

Halloween Ends, il trailer del film definitvo del franchise

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Halloween Ends, il trailer del film definitvo del franchise

Ecco il trailer di Halloween Ends, l’ultima battaglia di Laurie Strode. Diretti da David Gordon Green, Halloween e Halloween Kills riportano Michael Myers ad Haddonfield 40 anni dopo la sua furia iniziale per un’altra notte di terrore. La sua follia omicida per la città lascia dozzine di morti, tra cui Tommy Wallace (Anthony Michael Hall) e la figlia di Laurie Strode (Jamie Lee Curtis), Karen (Judy Greer).

Dopo 45 anni, il franchise horror più acclamato e venerato della storia del cinema giunge alla sua epica e terrificante conclusione: Laurie Strode affronta per l’ultima volta l’incarnazione del male, Michael Myers, in uno scontro finale diverso da qualsiasi altro mai visto sullo schermo. Solo uno di loro sopravviverà.

L’icona Jamie Lee Curtis torna per l’ultima volta nei panni di Laurie Strode, la prima “final girl” dell’horror e il ruolo che ha lanciato la carriera della Curtis. La Curtis ha interpretato Laurie per più di quarant’anni, una delle più lunghe coppie attore-personaggio della storia del cinema. Quando il franchise è stato rilanciato nel 2018, Halloween ha battuto i record al botteghino, diventando il capitolo di maggior incasso del franchise e stabilendo un nuovo record per il più grande weekend di apertura per un film horror con protagonista una donna.

Quattro anni dopo gli eventi di Halloween Kills dello scorso anno, Laurie vive con la nipote Allyson (Andi Matichak) e sta finendo di scrivere le sue memorie. Michael Myers non è più stato visto da allora. Laurie, dopo aver permesso allo spettro di Michael di determinare e guidare la sua realtà per decenni, ha deciso di liberarsi dalla paura e dalla rabbia e di abbracciare la vita. Ma quando un giovane, Corey Cunningham (Rohan Campbell; The Hardy Boys, Virgin River), viene accusato di aver ucciso un ragazzo a cui faceva da babysitter, si scatena una cascata di violenza e terrore che costringerà Laurie ad affrontare finalmente il male che non può controllare, una volta per tutte.

Halloween Ends vede nel cast il ritorno di Will Patton nel ruolo dell’agente Frank Hawkins, Kyle Richards nel ruolo di Lindsey Wallace e James Jude Courtney nel ruolo di “The Shape”.

Dal team creativo che ha rilanciato il franchise con Halloween del 2018 e Halloween Kills, il film è diretto da David Gordon Green da una sceneggiatura di Paul Brad Logan (Manglehorn), Chris Bernier (serie The Driver), Danny McBride e David Gordon Green, basata sui personaggi creati da John Carpenter e Debra Hill. Halloween Ends è prodotto da Malek Akkad, Jason Blum e Bill Block. I produttori esecutivi sono John Carpenter, Jamie Lee Curtis, Danny McBride, David Gordon Green, Ryan Freimann, Ryan Turek, Andrew Golov, Thom Zadra e Christopher H. Warner.

Halloween Ends raggiungerà i personaggi dopo un salto temporale di quattro anni, e vedrà protagonisti gli eroi sopravvissuti, Laurie, Allyson (Andi Matichak) e Lindsey Wallace (Kyle Richards) affrontare le ricadute della furia del 2018 dopo l’ultima fuga di Michael.

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