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MTV Movie and TV Awards 2022: tutte le nomination, guida la classifica Spider-Man: No Way Home

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Si svolgerà domenica 5 giugno la cerimonia di premiazione degli MTV Movie and TV Awards 2022 e di seguito ecco le nomination che vedono trionfare Spider-Man: No Way Home con il maggior numero di candidature!

MTV Movie and TV Awards 2022 – le nominations

BEST MOVIE

BEST SHOW

BEST PERFORMANCE IN A MOVIE

BEST PERFORMANCE IN A SHOW

  • Amanda Seyfried – The Dropout
  • Kelly Reilly – Yellowstone
  • Lily James – Pam & Tommy
  • Sydney Sweeney – Euphoria
  • Zendaya – Euphoria

BEST HERO

  • Colin Farrell – The Batman
  • Daniel Radcliffe – The Lost City
  • James Jude Courtney – Halloween Kills
  • Victoria Pedretti – You
  • Willem Dafoe – Spider-Man: No Way Home

BEST KISS

  • Hunter Schafer & Dominic Fike – Euphoria
  • Lily Collins & Lucien Laviscount – Emily in Paris
  • Poopies & the snake – Jackass Forever
  • Robert Pattinson & Zoë Kravitz – The Batman
  • Tom Holland & Zendaya – Spider-Man: No Way Home

BEST COMEDIC PERFORMANCE

  • Brett Goldstein – Ted Lasso
  • John Cena – Peacemaker
  • Johnny Knoxville – Jackass Forever
  • Megan Stalter – Hacks
  • Ryan Reynolds – Free Guy

BREAKTHROUGH PERFORMANCE

  • Alana Haim – Licorice Pizza
  • Ariana DeBose – West Side Story
  • Hannah Einbinder – Hacks
  • Jung Ho-yeon – Squid Game
  • Sophia Di Martino – Loki

BEST FIGHT

  • Black Widow vs. Widows – Black Widow
  • Cassie vs. Maddy – Euphoria
  • Guy vs. Dude – Free Guy
  • Shang-Chi bus fight – Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings
  • Spider-Men end battle – Spider-Man: No Way Home

MOST FRIGHTENED PERFORMANCE

  • Jenna Ortega – Scream
  • Kyle Richards – Halloween Kills
  • Mia Goth – X
  • Millicent Simmonds – A Quiet Place Part II
  • Sadie SinkFear Street: Part Two 1978

BEST TEAM

  • Loki – Tom Hiddleston, Sophia Di Martino, Owen Wilson
  • Only Murders in the Building – Selena Gomez, Steve Martin, Martin Short
  • Spider-Man: No Way Home – Tom Holland, Andrew Garfield, Tobey Maguire
  • The Adam Project – Ryan Reynolds, Walker Scobell
  • The Lost City – Sandra Bullock, Channing Tatum, Brad Pitt
  • Euphoria
  • Never Have I Ever
  • Pam & Tommy
  • Sex/Life
  • Sex Lives of College Girls

BEST SONG

  • “Here I Am (Singing My Way Home)” – Jennifer Hudson / Respect
  • “Just Look Up” – Ariana Grande & Kid Cudi / Don’t Look Up
  • “Little Star” – Dominic Fike / Euphoria
  • “On My Way (Marry Me)” – Jennifer Lopez / Marry Me
  • “We Don’t Talk About Bruno” – Encanto Cast / Encanto

Ralph Fiennes diventa un cardinale, insieme a Stanley Tucci e John Lithgow

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Ralph Fiennes apparirà insieme a un cast di star tra cui Stanley Tucci e John Lithgow in un adattamento del libro di Robert Harris, Conclave. Pubblicato originariamente nel 2016, Conclave è ambientato interamente all’interno delle mura del Vaticano durante le 72 ore che compongono l’incontro in cui i cardinali devono scegliere un nuovo papa. Nel libro, il cardinale Lomeli, decano del Collegio cardinalizio e responsabile del Conclave, deve presiedere l’assemblea e destreggiarsi tra le ambizioni dei papabile, prima che l’arrivo di un cardinale ancora sconosciuto mescoli le carte.

Per Variety, Ralph Fiennes interpreterà il ruolo di Lomeli nell’adattamento cinematografico, insieme al cardinale Tremblay di Lithgow e al cardinale Bellini di Tucci. Insieme a loro ci sarà Isabella Rossellini nei panni di Suor Agnes, con Edward Berger alla regia. La sceneggiatura è stata scritta dal drammaturgo britannico Peter Straughan, che ha scritto l’adattamento del 2011 de La Talpa e Il cardellino del 2019.

David Cronenberg annuncia The Shrouds con Vincent Cassel

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David Cronenberg annuncia The Shrouds con Vincent Cassel

David Cronenberg, che la prossima settimana porterà a Cannes il suo nuovo film Crimes of the Future, ha annunciato il suo progetto successivo The Shrouds. È un periodo impegnativo per il regista canadese, poiché Crimes of the Future sta diventando uno dei film più discussi al prossimo festival, ancor prima di essere visto, principalmente a causa del suo contenuto apparentemente violento.

Cronenberg ha detto che si aspetta reazioni forti durante i cinque minuti di apertura, il che rispecchia gli eventi del festival del 1996 in cui il suo film Crash è stato accolto con diserzioni e fischi simili, sebbene abbia anche ricevuto un premio speciale della giuria.

A quanto pare, The Shrouds potrebbe rivelarsi un’altra tacca sulla cintura delle polemiche di Cronenberg a Cannes. Secondo Deadline, il nuovo film avrà come protagonista Vincent Cassel, collaboratore di Cronenberg in La promessa dell’assassino e A Dangerous Method, nei panni di Karsh, un uomo che inventa un dispositivo che consente alle persone di guardare i loro cari sepolti decomporsi. Le riprese di The Shrouds dovrebbero iniziare nel marzo 2023 e saranno prodotte dalla stessa squadra dell’ultimo film di Cronenberg, Maps To The Stars.

James Gunn condivide un video dalla penultima scena di Guardiani della Galassia Vol. 3

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James Gunn ha condiviso un video effettuato sul set di Guardiani della Galassia Vol. 3 in cui ci viene mostrato un breve momento della ripresa della penultima scena del film. Eccolo di seguito!

https://twitter.com/JamesGunn/status/1524404866877169664?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1524404866877169664%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fguardians-galaxy-3-set-video-james-gunn-filming%2F

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Will Poulter e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

Ethan Hawke dà la risposta definitiva alle critiche ai cinecomic

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Ethan Hawke dà la risposta definitiva alle critiche ai cinecomic

Ethan Hawke è entrato da poco a far parte del Marvel Cinematic Universe con Moon Knight, in cui interpreta il villain Arthur Harrow. L’attore ha rilasciato un’intervista in cui afferma che per lui non c’è forma d’arte alta e forma d’arte bassa, e che ama i cinecomic perché sono film che lo divertono e lo intrattengono e qualsiasi sia la forma, ama quando si mette un impegno artistico dentro a un film, che sia un cinecomic, un horror o un altro tipo di storia.

Tuttavia, prosegue con una provocazione, “Se Logan, Il cavaliere oscuro, Doctor Strange sono arte alta, cos’è Fanny e Alexander?”. Ethan Hawke centra il punto, che poi è anche il cuore del discorso che fece Scorsese qualche tempo fa: i giovani conoscono solo i cinecomic e pensano che quella sia l’arte alta. Il problema dunque non è stabilire cosa sia meglio dell’altro, ma dare la possibilità a ogni espressione di essere nota e conosciuta, e magari apprezzata.

https://twitter.com/superheroaxis/status/1523989909052166144?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1523989909052166144%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fethan-hawke-superhero-movies-debate-opinion-video%2F

Carbonia Film Festival: il programma di venerdì 13 maggio

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Carbonia Film Festival: il programma di venerdì 13 maggio

Entra nel vivo la nuova edizione del Carbonia Film Festival, che dopo la giornata inaugurale propone un fitto programma di appuntamenti tra masterclass, incontri, grande cinema contemporaneo e musica.

Domani, venerdì 13 maggio, l’appuntamento al Cineteatro Centrale è con uno straordinario racconto di militanza con C’è un soffio di vita soltanto, l’ultimo film di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini che al termine della proiezione incontreranno il pubblico in sala.

Al centro della storia l’emozionante ritratto di Lucy, tra le poche sopravvissute al campo di concentramento di Dachau ancora in vita, testimone diretta di uno dei momenti più bui della storia. Lucy è la donna transessuale più anziana d’Italia, ora novantacinquenne. Nella sua casa, le foto ingiallite dal tempo raccontano l’adolescenza di un ragazzo, che all’epoca si chiamava Luciano, e stava per vivere il periodo più terribile della sua vita. La sua testimonianza finisce per raccontare un pezzo di Novecento, metafora di un’umanità che non si arrende e che fa tesoro del più grande dono della Storia: la memoria. La serata è organizzata in collaborazione con l’associazione ARC di Cagliari e il Festival Sardinia Queer Film Expò – Uno Sguardo Nuovo.

Ma il programma del festival inizia al mattino, con i momenti di formazione del progetto How to film the world e gli incontri nelle scuole del territorio: appuntamento con l’illustratrice bolognese Sarah Mazzetti per Tutta mia la città. Partendo da una selezione di immagini storiche di Carbonia, gli studenti e le studentesse realizzeranno una riflessione tra passato e presente, tra memoria collettiva e memoria individuale, utilizzando la tecnica del collage.

Due le masterclass in programma nella giornata di venerdì: Francesco Giai Via, direttore artistico del festival, critico e operatore culturale affronterà il ruolo dei festival nel panorama del consumo audiovisivo contemporaneo (ore 11.00, Biblioteca Comunale), mentre nel pomeriggio è previsto un incontro con uno dei protagonisti della programmazione festivaliera contemporanea in prima linea nella difesa dei diritti civili, Orwa Nyrabia, produttore e regista co-fondatore del DOX BOX International Documentary Film Festival in Siria nonché direttore l’IDFA – International Documentary Filmfestival Amsterdam (ore 16.00, Biblioteca Comunale).

Carbonia film festival prosegue poi sino a domenica con un cartellone fortemente impegnato nel racconto del contemporaneo, e una serie di film in grado di accendere il dibattito sul nostro tempo.

Si parlerà ad esempio dei conflitti in Siria e in Afghanistan con i lavori di Diana El Jeiroudi Shahrbanoo Sadat. Temi che verranno poi approfonditi in una tavola rotonda dal titolo Il racconto del rifugio – Tavola rotonda con filmmaker in esilio, in collaborazione con “International Coalition for Filmmakers at Risk” (iniziativa a sostegno dei cineasti in luoghi di guerra promossa da “International Documentary Film Festival Amsterdam”, “International Film Festival Rotterdam” e “European Film Academy”).

E ancora Lodo Guenzi, voce de Lo Stato Sociale recentemente prestato al cinema, che porterà uno speciale spettacolo tra musica e parole; il fotografo Pietro BasoccuStefania MuresuDaniele AtzeniMarco Antonio Pani.

Il programma completo è consultabile sul sito del festival all’indirizzo www.carboniafilmfest.org

Doctor Strange nel Multiverso della Follia spiegazione: cosa sono le INCURSIONI?

Il Marvel Cinematic Universe ha una nuova caratteristica, ora che Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha affrontato ufficialmente il multiverso e ha introdotto il concetto di incursioni. Il primo decennio dell’MCU si è concentrato su un singolo universo, in seguito identificato come Sacra Linea Temporale o Terra-616, ma i Marvel Studios hanno cambiato rotta per la Fase 4. Gli eventi di Avengers: Endgame hanno gettato le basi per una storia ambientata nel multiverso dopo che i Vendicatori hanno alterato il passato e hanno creato una linea temporale ramificata. La serie Disney+ Loki ha lavorato molto nell’esplorazione di vari concetti di multiverso per preparare il terreno a Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Per il film, i Marvel Studios hanno portato lo stregone di Benedict Cumberbatch nel multiverso come parte di una storia in cui Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) ha tentato di invadere un nuovo universo dove poteva stare con i suoi figli. Ciò può essere fatto solo ottenendo i poteri di America Chavez (Xochitl Gomez), che può viaggiare nel multiverso a piacimento grazie alla sua capacità di aprire portali a forma di stella. Ciò ha permesso al film di mostrare scorci di quasi due dozzine di universi, anche se il film si svolge principalmente solo in tre di essi. L’esplorazione del multiverso ha consentito all’MCU di stabilire meglio il concetto e di anticipare il futuro, poiché Doctor Strange nel Multiverso della Follia include la prima menzione in assoluto alle incursioni.

Le incursioni saranno un concetto cruciale del multiverso che vedremo, da qui in poi. Doctor Strange nel Multiverso della Follia spiega brevemente l’idea, ma i fumetti forniscono ulteriori informazioni su cosa sono e cosa potrebbero significare per progetti futuri Secret Wars.

Come Doctor Strange 2 definisce le incursioni

Le incursioni sono menzionate più volte in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. In primo luogo, quando gli Illuminati arrestano Doctor Strange su Terra-838. Il superteam rivela di essersi riunito per proteggere il proprio universo da varie minacce, comprese le incursioni multiversali. Un’incursione è definita nell’MCU come un evento in cui due universi si scontrano.

Il dettaglio degli Illuminati che hanno già affrontato le incursioni, poiché il Doctor Strange della Terra-838 ha innescato questo evento dopo aver usato Darkhold per cercare il modo per sconfiggere Thanos. L’interferenza di Strange con il mondo attraverso il dream walking ha portato alla completa distruzione di quell’universo, rendendolo responsabile dell’uccisione di trilioni di persone. Per questo motivo, il team degli Illuminati ha ucciso il dottor Strange dopo che Thanos è stato sconfitto.

Finora non è stato spiegato cosa scateni un’incursione nel MCU, anche se la scena post-crediti di Doctor Strange nel Multiverso della Follia ne crea un’altra. Il dottor Strange viene accolto per le strade di New York da Clea (Charlize Theron), una potente maga della Dimensione Oscura, e scopre che le sue recenti azioni hanno dato inizio a un’altra incursione. Sulla base della richiesta che Clea fa al Dottor Strange di aiutarla a fermare l’incursione, l’MCU indica che c’è un modo per impedire alle due realtà di collassare l’una sull’altra e distruggere uno o entrambi gli universi. La scena in questione lascia alcune grandi domande a cui l’MCU deve rispondere, andando avanti, incluso cosa avvia un’incursione e come può essere fermata.

Spiegazione delle incursioni della Marvel Comics

Il concetto di incursioni è relativamente nuovo nell’universo Marvel Comics. Lo sceneggiatore Jonathan Hickman ha creato incursioni come parte del suo riavvio pianificato di Secret Wars e ha contribuito a riavviare il multiverso. I fumetti spiegano che le incursioni sono il risultato della contrazione della linea temporale del multiverso. Proprio come nel MCU, l’universo Marvel include infiniti universi con infinite Terre e infiniti risultati. Tuttavia, ogni universo ha lo stesso destino nel grande schema del multiverso: morte e distruzione. La complessità della linea temporale del multiverso significa che tutti questi universi sono collegati in qualche modo, anche quando vengono creati e distrutti. In vista di Secret Wars di Jonathan Hickman, viene rivelato che un universo è stato distrutto prematuramente diversi anni fa grazie al cattivo dei Fantastici Quattro, Molecule Man.

Una volta che il primo universo muore, c’è una reazione a catena attraverso il multiverso che vede diversi universi morire in modo esponenziale. Quando due universi si scontrano, la Terra è il punto di collisione in tutti i casi. Ciò offre una finestra di otto ore nei fumetti, nota come l’incursione, in cui le diverse Terre sono temporaneamente in vista l’una dell’altra. Ci sono molti modi possibili per fermare un’incursione nei fumetti, come distruggere una Terra, che salva entrambi gli universi e una Terra dalla distruzione totale. I Vendicatori una volta usarono il Guanto dell’Infinito per allontanare una Terra in avvicinamento, anche se ciò portò alla distruzione di più Gemme dell’Infinito. Se l’incursione non viene interrotta durante la finestra di otto ore, entrambi gli universi vengono distrutti, contraendo ancora di più la linea temporale del multiverso e mettendo in moto più incursioni.

Le incursioni di Doctor Strange 2 danno vita a Secret War

L’introduzione delle incursioni in Doctor Strange nel Multiverso della Follia è un altro enorme indicatore del fatto che l’MCU sta pianificando un film di Secret War. Inizialmente concepito da Jim Shooter negli anni ’80, il progetto è stato scosso da Jonathan Hickman nel 2015. Grazie ai molteplici universi che occupano i fumetti Marvel, il riavvio è stato progettato per semplificare il multiverso, eliminare diversi universi e unire i fumetti in un unica continuità. Tutto ciò ha portato a un’incursione tra il principale universo dei fumetti Marvel (Terra-616) e l’Universo finale (Terra-1610) e la convergenza di più universi su Battleworld. Il multiverso dell’MCU ha appena iniziato a essere esplorato, ma la menzione delle incursioni in Doctor Strange nel Multiverso della Follia anticipa direttamente i loro piani non confermati per un film di Secret Wars.

Con più menzioni della minaccia multiversale nel film, è abbastanza chiaro che i Marvel Studios vogliono che il pubblico acquisisca familiarità con l’idea delle incursioni. Il potenziale film dell’MCU Secret Wars potrebbe essere il crossover definitivo per la Marvel sul grande schermo. Invece di essere solo un crossover di eroi MCU, l’idea di diversi universi in collisione potrebbe riunire il franchise X-Men di Fox, Venom-verse di Sony e qualsiasi altro film Marvel non MCU del passato. Mentre Spider-Man: No Way Home ha stuzzicato il pubblico con i tre Spider-Men, Secret Wars potrebbe portare Wolverine di Hugh Jackman, Spider-Man di Tobey Maguire, Venom di Tom Hardy, Torcia umana di Chris Evans, Ghost Rider di Nicolas Cage, e molti altri all’MCU, mostrando i loro universi/franchise che vengono distrutti o facendoli unire agli eroi dell’MCU su Battleworld.

Quando arriverà il film Secret Wars del MCU?

Mentre i Marvel Studios costruiscono la loro narrazione multiversale nella Fase 4, dovrebbe essere solo questione di tempo prima che si realizzi un film di Secret Wars. Il team creativo dietro Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame – gli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely e i registi Anthony e Joe Russo – hanno già espresso il loro interesse nel realizzare l’epico film crossover. Finora, i Marvel Studios non hanno confermato i piani per un film di Secret Wars. C’è un punto secondo cui questo potrebbe essere il prossimo grande evento cinematografico in due parti del MCU, il culmine di un altro decennio di narrazione che comprende anche decenni di storia del cinema Marvel oltre ciò che i Marvel Studios hanno realizzato. In tal caso, Secret Wars potrebbe non essere realizzato fino al 2030.

Inoltre, la Marvel potrebbe ridimensionare l’evento e fare in modo che Secret Wars agisca come Avengers 5 e la conclusione della Fase 4 o della Fase 5. Ciò consentirebbe all’MCU di semplificare la sua storia multiversale e potenzialmente usare scorciatoie per l’introduzione di X-Men, Inumani, Fantastici Quattro e altri concetti significativi. Potrebbe persino risolvere il futuro cinematografico di Spider-Man, dove l’Uomo Ragno di Tom Holland potrebbe lasciare l’MCU per l’Universo Spider-Man di Sony o unire ufficialmente gli universi cinematografici. La realizzazione di Secret Wars come un Avengers 5 dei Marvel Studios potrebbe significare che il pubblico potrà vederlo entro il 2025 o il 2026, solo pochi anni dopo che le incursioni di Doctor Strange nel Multiverso della Follia hanno posto le basi per l’evento.

Secret Team 355, recensione del film con Jessica Chastain

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Secret Team 355, recensione del film con Jessica Chastain

A tre anni dal suo esordio da regista con X-Men: Dark Phoenix, Simon Kingber torna al timone di un progetto, Secret Team 355, che firma anche come sceneggiatore e che parte da uno spunto condiviso con lui proprio sul set del film dedicato ai mutanti Marvel da Jessica Chastain, ovvero una storia di spionaggio con protagoniste un gruppo di donne. 

La storia di Secret Team 355

Jessica Chastain interpreta Mace Browne, un’agente CIA che a seguito di una missione andata storta si vede costretta a collaborare con delle sue colleghe appartenenti però ai servizi segreti di altre nazioni: abbiamo così la caucasica Diane Kruger, la keniota Lupita Nyong’o, la latina Penelope Cruz e l’asiatica Fan Bingbing. Una squadra fortissima di donne che lavorano per l’intelligence del loro paesi e che collaborano per proteggere il mondo da una minaccia globale. 

Secret Team 355 cerca di rileggere il cinema contemporaneo attraverso il genere, è un film dichiaratamente militante e femminista, tuttavia si appoggia sugli stilemi del thriller di spionaggio, mantenendo pure un buon ritmo, ma senza scendere a fondo e senza sfruttare per niente il potenziale della storia, invero molto classica, e del cast eccezionale di cui si impreziosisce. 

Il parterre di nomi si è formato nel corso del festival di Cannes 2019, quando è stato annunciato il progetto, e sulla carte quel livello di talento e quella varietà di toni e stili di recitazione potevano davvero essere messi insieme in una maniera che potesse valorizzare ogni aspetto e ogni caratteristica delle protagoniste. Alla strega di un remake al femminile, in genere non troppo riusciti, Secret Team 355 non riesce a compiere la sua missione.

Un cast stellare non sfruttato

Tutte le premesse, il valore politico che c’erano nelle intenzioni, rimangono in superficie e dove Kingber non riesce a dare sostanza alla storia, ci prova Jessica Chastain, con il risultato però di fagocitare tutto il resto, compagne di set comprese, che si ritrovano in balia della personalità, che, seppure eccezionale e strabordante, non basta a dare sostanza a un film nato vecchio.

Il problema principale di Secret Team 355 è proprio questo: nonostante l’intenzione di raccontare una storia contemporanea, il film è completamente rivolto al passato, utilizza un linguaggio trito e svilisce la nobile intenzione di partenza che aveva il progetto.

Con Doctor Strange 2 arrivano i mutanti nell’MCU [SPOILER]

Con Doctor Strange 2 arrivano i mutanti nell’MCU [SPOILER]

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del film Doctor Strange nel Multiverso della Follia

L’ultimo film MCU sembra essere stato creato per sconvolgere l’equilibrio – già di per sé molto precario – dell’Universo Cinematografico Marvel. Linee temporali stravolte, retcons ingombranti, universi che collidono tra loro: esiste davvero un prima e un dopo Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

I viaggi attraverso il Multiverso portano Stephen e gli altri personaggi a viaggiare in mondi molto diversi da Terra-616, la realtà dell’MCU. Ad esempio, l’arrivo su Terra-838 permette a Doctor Strange di incontrare gli Illuminati di quell’universo. Il gruppo è composto da potenti personaggi Marvel: oltre ad una variante del Barone Mordo (Chiwetel Ejiofor), l’enemy di Stephen, nel team ci sono anche Reed Richards/Mr. Fantastic dei Fantastici Quattro, Freccia Nera degli Inumani, il Capitano Carter (Hayley Atwell), Capitan Marvel (Lashana Lynch) e anche una variante del professor Charles Xavier.

Esistevano già dei mutanti nell’MCU?

Come negli X-Men, Patrick Stewart interpreta il Professor X. Sappiamo che il personaggio è il fondatore del gruppo degli X-Men e, in quanto tale, rappresenta la comunità dei mutanti e ha come obiettivo quello di garantire l’esistenza pacifica tra gli esseri mutati geneticamente e gli umani. Come il resto degli Illuminati, anche Charles Xavier ha vita breve in Doctor Strange nel Multiverso della Follia: è l’ultimo membro del gruppo ad essere annientato da una Strega Scarlatta versione zombie. Nonostante ciò, il Professor X introduce una nuova categoria di personaggi nell’MCU.

I mutanti sono sempre stati una possibilità nel Multiverso dell’MCU, introdotto per la prima volta da Loki. Eppure, prima di Doctor Strange 2, le creature non erano mai state presentate ufficialmente nell’MCU. In particolare, è la scena post-credits ad aprire le porte ai mutanti, suggerendo che tutti quelli provenienti da Terra-838 potrebbero agilmente raggiungere, attraverso il Multiverso, Terra-616, la realtà MCU.

La scena tra i titoli di coda di Doctor Strange 2

doctor-strange-clea-fumettiNella scena inserita tra i titoli di coda di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Stephen incontra una donna misteriosa. Si tratta di Clea (Charlize Theron), una maga proveniente dalla Dimensione Oscura che nei fumetti è il principale interesse amoroso dello Stregone. Dopo essersi avvicinata a Stephen, Clea lo informa che le azioni compiute durante il film hanno causato ”un’incursione” nel Multiverso. La maga invita quindi Strange a seguirla: è necessario il suo intervento per risolvere l’incursione. Stephen si maschera con un rapido incantesimo, apre il suo terzo occhio e salta nella Dimensione Oscura attraverso il portale di Clea.

Secondo Doctor Strange nel Multiverso della Follia, un’incursione si verifica quando un essere appartenente ad una linea temporale lascia ”un’impronta” troppo evidente in un’altra, creando una collisione tra le due realtà. Questo genere di evento in realtà è già stato prefigurato in Loki. Nella serie, il Multiverso è rappresentato come un albero in cui ogni linea temporale è un ramo distinto. Questi rami non sono sempre separati, a volte si sovrappongono e si incrociano, se due linee temporali interagiscono. La novità introdotta da Doctor Strange nel Multiverso della Follia è il potenziale catastrofico dell’incontro tra due linee temporali.

Doctor Strange 2: l’incursione riguarderebbe Terra-616 e Terra-838

Doctor-Strange-2-IlluminatiLa domanda che sorge spontanea dopo aver visto la scena tra i titoli di coda è: quali sono gli universi entrati in collisione? Probabilmente, Terra-616 è coinvolta nell’incursione, semplicemente perché quest’ultima è stata causata dalla variante di Strange presente in quella dimensione. L’altro universo è probabilmente Terra-838, l’unico dove Doctor Strange e Scarlet Witch dell’MCU hanno fatto il loro ingresso modificando il corso degli eventi. Lì Wanda Maximoff ha preso possesso della variante di se stessa di quella realtà, usandone il corpo come un burattino per uccidere alcuni grandi eroi di quel mondo. Questo fatto potrebbe aver causato un effetto importante sul futuro di Terra-838, dato che le più grandi menti della Terra sono state annientate.

L’incursione può comportare l’arrivo dei mutanti su Terra-616

Loki-nel-MultiversoSe davvero il Multiverso permettesse ai personaggi dei vari universi di fare incursione in realtà alternative, l’MCU sarebbe ancora più folle di quanto abbiamo visto in Doctor Strange 2. Terra-838 possiede una popolazione superumana ancora più vasta di quella dell’MCU tradizionale: lì ci sono gli Illuminati, che includono il Professor X come leader dei mutanti e Freccia Nera come capo degli Inumani.

Di conseguenza, dopo gli eventi di Doctor Strange 2, qualsiasi mutante o Inumano potrebbe inciampare tra le varie dimensioni e fare il suo debutto su Terra-616 senza alcun avvertimento. La comunità mutante degli X-Men ha sempre incluso un certo numero di viaggiatori temporali e ognuno di loro potrebbe, più o meno involontariamente, essere coinvolto nell’incursione. In questo modo, Doctor Strange nel Multiverso della Follia apre le porte di Terra-616 ai mutanti degli altri universi, ma non ai mutanti già presenti su Terra-616.

Vedremo dei mutanti in futuro nell’MCU?

A parte i tecnicismi, sarebbe interessante sapere se questa incursione comporterà la presenza permanente dei mutanti nell’MCU/Terra-616. I post-credits di Doctor Strange 2 suggeriscono infatti che un’incursione può essere risolta: dopo tutto è proprio con questo obiettivo che Clea recluta Stephen. Non è comunque detto che, una volta che l’incursione è giunta al termine, tutto debba tornare alla normalità. Ciò lascia supporre che alcuni personaggi degli X-Men potrebbero rimanere nell’MCU mainstream. Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha quindi messo in scena il debutto di alcuni mutanti – ma non dell’intera razza mutante, che probabilmente sarà creata ad hoc per l’MCU e avrà una degna introduzione. Per ora si sa poco: qualsiasi visitatore multiversale potrebbe essere un indizio di un’evoluzione futura…

Doctor Strange 2: le scene del trailer non presenti nel film

Doctor Strange 2: le scene del trailer non presenti nel film

ATTENZIONE – Spoiler su Doctor Strange nell’Multiverso della Follia

Doctor Strange nell’Multiverso della Follia dei Marvel Studios ha modificato e persino omesso diverse scene che erano state anticipate nei trailer di presentazione dei film. Come sappiamo, i trailer del Marvel Cinematic Universe sono noti per la loro capacità di nascondere particolari e modificare alcune immagini. Nel caso delle scene “alterate”, si tratta spesso di cercare di omettere dettagli che condurranno gli spettatori a plot twist, per evitare di rovinargli la sorpresa, ma eliminare vere e proprie scene significa andare incontro alla delusione degli spettatori.

Dopo essere riusciti ad occultare la presenza di Toby Maguire e Andrew Garfield in Spider-Man: No Way Home, i fan Marvel hanno guardato con occhio ancora più critico i trailer di Doctor Strange 2. Lo stesso Sam Raimi ha ammesso in un’intervista con Collider che il primo montaggio del film era notevolmente più lungo di quello finale e che il materiale girato ha subito diversi rimaneggiamenti, dunque era piuttosto prevedibile che alcuni degli indizi inizialmente forniti ai fan non sarebbero arrivati sul grande schermo.

Il sogno ricorrente del Doctor Strange

doctor strange 2 wandaNel trailer ufficiale dei Marvel Studios, Doctor Strange racconta: “Ogni notte faccio lo stesso sogno, e poi inizia l’incubo”. Si tratta di una citazione intrigante che mette immediatamente in luce le tematiche più oscure e inquietanti su cui si concentra Doctor Strange 2. È interessante notare che in un’ulteriore compilation di teaser footage – intitolata “Dream” – la citazione viene modificata leggermente, facendo pronunciare metà frase anche a Wanda. Infatti, in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, viene rivelato che Wanda sta vivendo un sogno ricorrente, immaginandosi un universo in cui ha dei figli.

Nella prima versione più estesa del film, è possibile che Doctor Strange nel Multiverso della Follia avrebbe potuto esplorare diversi sogni in cui Stephen vede i suoi sé alternativi incontrare America Chavez (Xochitl Gomez). Tuttavia, l’oscurità dietro alla citazione e il dolore che rivela sono certamente più adatti al personaggio di Wanda. La voce di Doctor Strange è stata probabilmente utilizzata nei trailer per oscurare in qualche modo la malvagità di Wanda nei panni di Scarlet Witch e per far sì che sia il protagonista del film a pronunciare una delle migliori battute della pellicola.

La continuità del multiverso da Spider-Man: No Way Home a Doctor Strange 2

Comuberbatch-Doctor-Strange-nel-multiverso-della-folliaSpider-Man: No Way Home era il film più atteso della Fase 4 del MCU, che si sarebbe servito massicciamente del concetto di multiverso per riunire le precedenti versioni dell’arrampica-muri. Naturalmente, l’idea di multiverso comporta infinite complicazioni narrative e, in questo senso, svariati trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia lasciavano intendere che la trama del film avrebbe visto il chirurgo diventato stregone gestire le conseguenze degli eventi di Spider-Man: No Way Home. Il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia indicava la continuità narrativa rispetto a Spider-Man: No Way Home e lasciava intravedere un Doctor Strange rammaricato che “non avrebbe mai voluto che tutto questo accadesse”, rivendicando con dolore la responsabilità del suo tentativo di “proteggere il nostro mondo”.

La rilevanza dell’Uomo Ragno in Doctor Strange nel Multiverso della Follia si è purtroppo limitata a una domanda ironica su quali parti del corpo potrebbe essere in grado di lanciare ragnatele. Estratti da Spider-Man: No Way Home e indicazioni di continuità narrativa nei trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia hanno indicato con successo il tema del conflitto interno di Doctor Strange senza spoiler, ma il loro scopo principale era semplicemente quello di aumentare l’eccitazione per l’uscita del film. Sebbene il film avrebbe potuto includere una continuità diretta con Spider-Man: No Way Home, queste scene avrebbero in qualche modo distolto l’attenzione dall’arco narrativo di Wanda e dalla scoperta dei poteri di America Chavez.

La condanna di Mordo al Doctor Strange

La scena post-credits del film originale di Doctor Strange vedeva Mordo intraprendere un viaggio per privare gli stregoni dei propri poteri. Deluso dalla rivelazione che l’Antico prelevava energia dalla Dimensione Oscura per rimanere in vita, Mordo esclama: “Finalmente ho capito cosa c’è di sbagliato nel mondo: troppi stregoni”. I trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia lasciavano intendere che la promessa di questa scena post-credits si sarebbe potuta realizzare, con Doctor Strange come prossima vittima della lista nera di Mordo.

Tuttavia, il Mordo del sequel è un abitante della Terra-838, mentre il Mordo di Doctor Strange proviene, ovviamente, dalla Terra-616. I dialoghi di Mordo nel trailer sono ricontestualizzati o assenti dal film e, sebbene agisca come antagonista di Doctor Strange, il sequel lascia la vendetta del Mordo di Terra-616 ancora in ballo per i film futuri, ad esempio Doctor Strange 3.

Doctor Strange che dice: “Le cose ci sono sfuggite di mano”

Una delle scene più memorabili del trailer vede un sinistro Doctor Strange ringhiare: “Le cose ci sono appena sfuggite di mano”. Nel film, questa versione di Doctor Strange si rivela abitare nel mondo che ha assistito alla devastazione di un’incursione, ma la sua iconica battuta manca. È interessante notare che quando gli Illuminati incontrano il Dottor Strange, Mister Fantastic (John Krasinski) spiega che proprio il Dottor Strange della Terra-838 è stata la causa dell’Incursione sfruttando il dream-walking, dicendo: “Per dirla con le tue parole, le cose sono sfuggite di mano”.

La scena del trailer faceva riferimento ai temi più oscuri del film e posizionava in modo intrigante lo stesso Doctor Strange come potenziale cattivo. Allo stesso modo, la battuta di Mister Fantastic su Doctor Strange 2 non è così sorprendente come quella che appare nel trailer, ma almeno aumenta il mistero sulle intenzioni del Doctor Strange della Terra-838.

Wanda che dice: “Sarà divertente”

Doctor-Strange-nel-Multiverso-della-Follia-Wanda-Maximoff-Scarlet-Witch“Sarà divertente” è un’altra battuta che non abbiamo sentito nel film. Mentre “le cose sono sfuggite di mano” ci anticipava la possibilità di un Doctor Strange malvagio, questa frase di Wanda indicava un potenziale eroismo del suo personaggio. Le intenzioni di Wanda sono molto più personali, non da megalomane, ma è comunque il cattivo principale del film. Proprio come la morte di Wanda in Doctor Strange nel Multiverso della Follia è incerta, questa battuta omessa ha creato dubbi sul ruolo di Wanda molto prima dell’uscita del film.

La battuta avrebbe potuto suggerire tanto una Wanda appassionatamente virtuosa quanto una Scarlet Witch malvagiamente corrotta ma, alla fine, non si è trattato di nessuna delle due cose. L’antagonismo di Wanda è infatti carico di emotività, e le è stata comunque data possibilità di redenzione: il “divertimento” non ha mai fatto veramente parte della sua storia.

Doctor Strange che entra da solo nell’universo dell’Incursione

Sebbene questa scena non fosse del tutto assente dal film, è stata notevolmente modificata. Nel film, infatti, il Dottor Strange è accompagnato da Christine quando entra nell’universo in cui si è verificata un’incursione, ma nel trailer appare solo. È probabile che la scena sia stata modificata nel trailer per proteggere l’autenticità dello scetticismo che Christine della Terra-838 mostra inizialmente nei confronti del Dottor Strange e di America Chavez.

Tuttavia, in altre scene del trailer si intravede Christine al fianco di Stephen, il che indica che potrebbe esserci stata semplicemente un’incertezza sulla portata della sua inclusione nella trama di Doctor Strange.

Wong mangia, legge e combatte con il mantello di Doctor Strange

doctor strange 2 wongDoctor Strange, America e Wanda dimostrano di avere motivazioni e conflitti interiori complicati da sviscerare nel corso di Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Di conseguenza, gli elementi comici da inserire come cornice del film erano relativamente minimi ed è stato Wong la principale fonte di comicità della pellicola, con diversi commenti sbarazzini e divertenti manifestazioni di sorpresa e disappunto per le azioni del Dottor Strange.

Purtroppo, una divertentissima scena promozionale con Wong protagonista non è stata inserita nel film. In questa, assistevamo a Wong mangiare mentre sta leggendo un libro e cerca di scacciare il mantello ficcanaso di Doctor Strange da dietro le spalle. Questo filmato promozionale era presente in una pubblicità del detersivo per bucato Tide, quindi la sua esclusione da Doctor Strange nel Multiverso della Follia non è una sorpresa, anche se più tempo sullo schermo per Wong non sarebbe stato affatto male.

Il Serpente dell’Essex: recensione della serie Apple TV+

Il Serpente dell’Essex: recensione della serie Apple TV+

È un progetto ambizioso quello sviluppato da Apple TV+ nella trasposizione del romanzo scritto da Sarah Perry. Diviso in sei episodi, Il Serpente dell’Essex tenta infatti un coraggioso gioco di specchi tra passato e presente, tra approccio classico e discorso sotterraneo del tutto contemporaneo.

Il Serpente dell’Essex, la trama

Partiamo però dalla trama: ambientata nel 1893 in piena epoca vittoriana, la storia vede Cora Seaborne (Claire Danes) decidere di trasferirsi nelle pianure paludose dell’Essex dopo essere rimasta vedova. Il suo intento è quello di scoprire la verità sulla spaventosa creatura che si aggira in quei luoghi, apparentemente mietendo vittime e terrorizzando la popolazione di pescatori e contadini. Accanto a lei si schiera il reverendo William Ransome (Tom Hiddleston) con tutta la sua famiglia, il quale però pare in realtà convinto che non si tratti di una creatura preistorica. Insieme i due dovranno sfidare le convenzioni e la mentalità di una comunità chiusa in se stessa, devota nel proteggere le proprie tradizioni quanto i segreti più reconditi.

Un esperimento estetico e narrativo

Come già accennato, il pilot di Il Serpente dell’Essex è un esperimento narrativo ed estetico piuttosto interessante: se la messa in scena organizzata dalla regista Clio Barnard si conforma con efficacia alla riproposizione accurata dell’epoca vittoriana, il discorso che riguarda la protagonista e la sua volontà di emancipazione rispetto a una società che la vuole soggetta alle leggi degli uomini ha un sapore e uno sviluppo che facilmente possono essere visti come metafora di un discorso contemporaneo. Il problema principale dell’episodio sta nel fatto che queste due “anime” dello show non sembrano fondersi con coerenza, costringendo la sceneggiatura scritta da Anna Symon a scelte fin troppo precise: l’episodio infatti procede con un ritmo molto spedito, a cui probabilmente non siamo abituati quando si tratta di show ambientati nel passato.

La presentazione di personaggi, ruoli, relazioni e situazioni sembra appartenere a un altro tipo di narrazione o se vogliamo di genere, e questo rende Il Serpente dell’Essex un ibrido non facilissimo da comprendere, almeno all’inizio. Il secondo episodio si stabilizza su canoni maggiormente collaudati, proponendo una narrazione che non accelera inutilmente il racconto e concede allo spettatore di conoscere in profondità il personaggio di Cora. Un netto punto a favore di Il Serpente dell’Essex è senza dubbio l’uso dei malinconici scenari naturali per costruire un’atmosfera particolare, la quale possiede sia una certa originalità che indubbia forza espressiva. In questo modo la vicenda si dipana all’interno di un’ambientazione tanto desolata quanto affascinante da vedere, capace di restituire allo spettatore il senso di privazione in cui vivono gli abitanti dei villaggi circostanti.

Il serpente dell'EssexTom Hiddleston e Claire Danes sono il cuore della serie

Emancipazione contro oppressione sociale, ricerca di spiegazioni scientifiche contro tradizione e convinzioni religiose: la miniserie prodotta da Apple Tv+ mette molta carne al fuoco e tenta di farlo con un approccio lievemente diverso, sfruttando in particolar modo i due protagonisti. Sia Tom Hiddleston che, forse anche di più, Claire Danes danno un’impronta esplicitamente contemporanea ai rispettivi personaggi, adoperando un linguaggio del corpo e un modo di parlare che si allontana dalla compostezza stilizzata dei classici prodotti in costume.

In alcune scene l’attrice riesce a restituire allo spettatore la drammatica vita interiore di un’eroina pronta a sfidare le convenzioni. Una prova che tenta di trattenere le emozioni e che possiede più di un tratto in comune con quella offerta nella serie di maggior successo interpretata dalla Danes, ovvero Homeland.

Hiddleston sembra avere qualche difficoltà in più a rendere il suo pastore sempre credibile, ma la sua presenza scenica è indubitabile, soprattutto quando lavora in sottrazione. Sono loro il cuore di Il Serpente dell’Essex, serie che sceglie (finalmente?) una strada diversa dalla consuetudine degli show in costume e, pur non centrando sempre il proprio obiettivo con coerenza, propone uno spettacolo intrigante e non ovvio.

Jurassic World – Il Dominio, ecco il sito che registra gli avvistamenti di dinosauri in tutta la Terra

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Si chiama Dino Tracker il sito interattivo dedicato alla promozione di Jurassic World – Il dominio, in cui gli utenti possono visualizzare una mappa del mondo, che mostra le geolocalizzazioni di varie specie di dinosauri che si sono diffuse nei quattro anni trascorsi dagli eventi di Il Regno Distrutto.

VAI A DINO TRACKER

Ogni luogo mette in evidenza una foto o un video dell’avvistamento, mostrati come registrazioni catturate da civili di tutti i giorni con i loro smartphone o filmati di sorveglianza. Si tratta di un intelligente maniera per promuovere l’imminente terzo capitolo di questo franchise sequel, dando un’idea di quanto in lungo e in largo si siano diffusi i dinosauri dall’ultimo film. Il sito evidenzia anche quali specie compaiono di più, tra questi si contano Brachiasaurus, Triceratops, Pteranadon, Compsognathus, Ankylosaurus, Gallimimus, Apatosaurus, Stegosaurus, Carnotaurus e altri.

Jurassic World – Il dominio, il film

In Jurassic World – Il dominio vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Il Dominio si svolge quattro anni dopo la distruzione di Isla Nublar. I dinosauri ora vivono e cacciano insieme agli umani in tutto il mondo. Questo equilibrio fragile rimodellerà il futuro e determinerà, una volta per tutte, se gli esseri umani rimarranno i predatori dominanti su un pianeta che ora condividono con le creature più temibili della storia.

Jurassic World – Il dominio arriverà in sala il 2 giugno 2022.

Kevin Spacey torna a recitare in 1242 – Gateway to the West

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Kevin Spacey torna a recitare in 1242 – Gateway to the West

Kevin Spacey è stato confermato nel cast nel dramma storico 1242 – Gateway to the West, che sarà in vendita al mercato di Cannes. La coproduzione Regno Unito/Ungherese/Mongolo rappresenta il più importante film di Spacey da quando diverse, nel 2017, persone lo hanno accusato di molestie sessuali e avance indesiderate.

Kevin Spacey torna a recitare

Le riprese principali inizieranno nell’ottobre 2022 in Ungheria e Mongolia, che vedono nel cast anche Eric Roberts, Christopher Lambert, Terence Stamp e i nuovi arrivati ​​Jeremy Neumark-Jones e Genevieve Florence. Il regista ungherese Peter Soos dirigerà il film, sceneggiato da Aron Horvath e Joan Lane e prodotto da Bill Chamberlain e Kornel Sipos.

Il film racconta la storia del nipote di Gengis Khan, Batu Khan, eletto comandante in capo della parte occidentale dell’impero mongolo. Abile comandante militare, vinse battaglie dalla Cina alla Persia e gli fu affidata la responsabilità dell’invasione dell’Europa, ma nel 1242 Khan si confronta con un uomo profondamente spirituale in un castello in Ungheria che interrompe la sua invasione dell’Europa e alla fine ne causa la caduta.

Firestarter: la recensione del film tratto dal romanzo di Stephen King

Troppo spesso lo scrittore Stephen King viene sbrigativamente classificato come autore di opere horror. Chi ha letto e conosce i suoi romanzi sa bene che all’interno di essi sono racchiusi numerosi generi e tra quelli che spiccano maggiormente vi è il coming of age. Opere come Carrie e It sono esemplari nell’affrontare la paura che deriva dal crescere, una paura che in questi racconti si manifesta in modo più concreto del previsto. Un terzo titolo che si allinea a questi due romanzi è L’incendiaria, pubblicato nel 1980, che torna ora al cinema con Firestarter, nuovo adattamento scritto da Scott Teems (Halloween Kills), diretto da Keith Thomas (The Vigil) e prodotto, tra gli altri, dalla ormai popolare Blumhouse Productions di Jason Blum.

Portato al cinema già nel 1984 (in Italia venne distribuito con il titolo Fenomeni paranormali incontrollabili), dove l’incendiaria del titolo era interpretata da Drew Barrymore, il romanzo trova in questa nuova trasposizione la possibilità di ripresentarsi alle nuove generazioni, similmente a quanto recentemente avvenuto anche per It The Stand. La storia, con poche variazioni, è sempre quella: Charlie (Ryan Kiera Armstrong) è una bambina che sente scorrere in sé un misterioso potere, che le permette di generare e controllare il fuoco a suo piacimento. Quando gli errori del passato dei suoi genitori vengono a cercarla, Charlie si trova a dover intraprendere una fuga insieme al padre Andy (Zac Efron), durante la quale scoprirà molto di più sulla propria identità.

Storia di una giovane mutante e del suo amato padre

Come accennato in apertura, uno dei temi più affascinanti nell’opera di King è quello relativo all’affrontare le proprie paure, specialmente quando queste sono legate alla crescita, al delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza e infine all’età adulta. Attraverso delle storie che altro non sono se non delle bellissime metafore, lo scrittore porta i suoi personaggi a confrontarsi con tale momento, permettendo loro di conoscersi meglio e scoprire tutte le proprie potenzialità. La giovane Charlie di Firestarter non fa eccezione e quanto le accade è precisamente un percorso che, tra il dolore e il perdono, la porta a comprendere meglio quel qualcosa che sente cambiare dentro di sé, che lei chiama “la cosa brutta”.

Un puro coming of age, dunque, condito ovviamente da quegli elementi soprannaturali e tendenti all’horror che si ritrovano anche nel romanzo. D’altronde l’abilità della pirocinesi si presta a dar vita a situazioni pronte a degenerare e sfociare nella violenza e nella brutalità più estrema, elementi che nel film non mancano. Ed è a partire dalla rappresentazione di tale “dono” sovrumano e dal desiderio di Charlie di nasconderlo che il film assume allo stesso tempo quasi l’aspetto di una origin story di un supereroe. Guardando Firestarter, infatti, sono numerosi i momenti in cui si sarà portati a pensare agli X-Men, i mutanti della Marvel cacciati dagli umani in quanto diversi. Dinamiche molto simili si ritrovano anche qui.

Ancora, un terzo aspetto fondamentale nel film è il rapporto tra la giovane protagonista e il padre Andy. Se la madre puritana di Carrie viveva con acceso conflitto il potere della figlia, in questo caso Andy passa dal temerlo all’aiutare Charlie a controllarlo. Un Zac Efron amorevole e paterno si fa dunque primo promotore dell’unicità della protagonista e insieme propongono una coppia a suo modo interessante, legata da un sincero affetto che riescono a trasmettere. Al netto di questi tre aspetti, che film è dunque Firestarter? Atteso con grande curiosità, dato il potenziale del racconto, il risultato purtroppo non è dei più entusiasmanti.

Firestarter Zac Efron

Un fuoco che non scotta

Adattare King è notoriamente un impresa difficile. Recenti tentativi come It – Capitolo Due e la serie The Stand si sono scontrati con materiali narrativi troppo complessi perché gli si possa rendere giustizia. Un film come Pet Sematary, invece, pecca di un apparente svogliatezza. La stessa cosa si può ora dire di questo Firestarter, il quale mantiene per tutta la sua durata di 94 minuti un profilo fin troppo basso, che gli impedisce di accendere tanto le proprie potenzialità quanto l’interesse dello spettatore. Ci si trova dunque di fronte ad un film tristemente insipido, che fa innervosire per il suo non puntare a qualcosa di più, tanto in termini narrativi quanto estetici. Ancor di più, Firestarter è un fantasy horror che non riesce mai a fare paura né a comunicare una certa tensione o costruire un’adeguata atmosfera.

Difficile dire se a penalizzare di più il film sia la sua sceneggiatura, scritta in modo fin troppo evidentemente approssimativo, o la sua regia, che manca di esaltare anche i momenti più importanti. La sensazione è quella di un prodotto in cui non si è creduto abbastanza, mortificato da scelte di messa in scena che non permettono di costruire un vero coinvolgimento emotivo né di offrire un valido intrattenimento. Per fare un esempio concreto, il processo di addestramento della protagonista, nel romanzo una parte lunga e ben articolata, è qui limitato a poche inquadrature. Allo stesso modo, le azioni che Charlie compie con il suo potere vengono per lo più lasciate fuori campo, come se una mancanza di budget impedisse di dar vita ad effetti speciali di maggior livello.

A frenare parzialmente la corsa del film verso l’anonimato vi è la colonna sonora di John Carpenter, con le sue sonorità elettroniche particolarmente incalzanti. La sua presenza, che è un modo velato per ripagarlo di quando nel 1984 gli fu tolta la regia proprio di Firestarter, non può che far chiedere come sarebbe potuto essere il film se alla regia vi fosse stato lui. Lui con le sue straordinarie capacità di raccontare con il solo uso delle immagini, di fare dei limiti di budget una virtù. Sfortunatamente non lo sapremo mai e quello con cui si è chiamati a confrontarsi è un risultato che provoca più dispiacere che rabbia, considerando il materiale di partenza e gli affascinanti elementi alla base della storia.

L’uomo senza sonno: trama, cast e spiegazione del film

L’uomo senza sonno: trama, cast e spiegazione del film

Diretto nel 2004 da Brad Anderson (regista noto anche per Vanishing on 7th Street e The Call), il film del 2004 L’uomo senza sonno (il cui titolo originale è The Machinist) è ricordato principalmente per via dell’impressionante trasformazione fisica del suo protagonista, Christian Bale. Al di là di ciò, però, si tratta di un thriller psicologico particolarmente affascinante, che gioca con lo stato d’insonnia del suo protagonista per dar vita ad eventi che rendono sempre più incerto il confine tra realtà e immaginazione. Accolto in modo positivo dalla critica e dal pubblico, è ad oggi un autentico cult.

Oltre a ciò, in L’uomo senza sonno sono presenti numerosi riferimenti alle opere dello scrittore russo Fëdor Dostoevskij. Anderson e lo sceneggiatore Scott Kosar hanno infatti affermato di aver tratto grande ispirazione dalle opere di questi, in particolare da Il sosia, da cui il film riprende determinati elementi di trama. Allo stesso tempo, a livello tematico, sono stati citati anche L’idiota e Delitto e castigo. L’intero film però vanta un atmosfera fortemente kafkiana, con il protagonista che si sente incastrato in qualcosa di opprimente e più forte di lui da cui non riesce a trovare una via d’uscita.

Costato 5 milioni di dollari e con un guadagno di 8, L’uomo senza sonno non ottenne un successo immediato, ma nel tempo la sua fama è cresciuta fino a farne un’opera imperdibile del suo genere. In questa, si ritroveranno elementi unici, paradossali, spesso malsani ma sempre con un loro fascino intrinseco. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione generale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

L’uomo senza sonno: la trama del film

Trevor Reznik è un macchinista in una fabbrica, affetto da un caso estremo di insonnia che lo ha portato a non dormire per un anno intero. Il suo corpo, di conseguenza, si è irrimediabilmente consumato, raggiungendo un peso estremamente inferiore rispetto alla norma. A causa di ciò, Trevor ha acquisito nel tempo l’ossessione di scrivere note promemoria per tenere traccia del suo peso in diminuzione. Schivo e riservato, l’unica persona che lascia entrare nella sua vita in senso emotivo è Stevie, una prostituta, anche se ha un’infatuazione per Maria, una cameriera madre single che lavora in una tavola calda dell’aeroporto.

I suoi colleghi non si fidano di lui, perché non sanno cosa sta succedendo nella sua vita, a tal punto da portarlo ad aver un aspetto fisico tanto emaciato. Un incidente sul posto di lavoro lo allontana poi ulteriormente dai suoi colleghi e, insieme ad alcuni pezzi di carta sconosciuti che trova nel suo appartamento, Trevor crede che qualcuno o alcune persone – probabilmente uno o alcuni dei suoi colleghi – stiano cercando di prenderlo, usando un dipendente fantasma di nome Ivan come loro fronte. Mentre Trevor va alla ricerca di prove sui piani di Ivan e su dove si trovi, egli dovrà arrivare a comprendere cosa ha realmente causato la sua insonnia e in che modo potersi salvare.

L’uomo senza sonno: la spiegazione del film

I riferimenti letterari a Dostoevskij sono particolarmente importanti in questo film, in particolare per quanto riguarda il senso di colpa. Per tutto il film il regista dissemina una serie di indizi che, tuttavia, soltanto sul finale potranno essere ripensati e compresi. L’intero film e l’intera ricerca di Trevor è dunque un viaggio nella mente del protagonista, il quale cerca di ricordare qualcosa che ha volontariamente dimenticato, causandosi i suoi problemi di insonnia. Nel corso di L’uomo senza sonno sono molte le scene che evidenziano il suo bisogno di lavarsi la coscienza o di recuperare ciò che ha perso. Ben presto, diventa dunque evidente come l’intero film si costruisca sul senso di colpa e su come si sceglie di rapportarsi a questo.

L'uomo senza sonno spiegazione

L’uomo senza sonno: il cast del film

Come noto, protagonista del film nel ruolo di Trevor Reznik è l’attore Christian Bale. Per poter risultare realistico nei panni di un uomo che non dorme da oltre un anno, egli ha deciso di non ricorrere al trucco, ma di sottoporsi ad una ferrea dieta che lo ha portato a perdere circa 25 chili, arrivando ad un peso di appena cinquantaquattro. La sua dieta consisteva in una sola scatoletta di tonno e una sola mela al giorno. La sua trasformazione fisica è ancora oggi un record insuperato. Bale ha poi riguadagnato il suo peso forma nel giro di quattro mesi, a cui ha aggiunto sedici chili di muscoli necessari per interpretare Batman in Batman Begins.

Nel ruolo della prostituta Stevie, con cui Trevor interagisce, vi è l’attrice Jennifer Jason Leigh, divenuta nota in anni recenti per il suo ruolo nel film The Hateful Eight. L’attrice spagnola aitana Sanchez Gijon interpreta invece Marie, la donna per cui Trevor nutre dei sentimenti. Compaiono poi nel film gli attori Michael Ironside, noto per i suoi ruoli da antagonista, nei panni di Miller, Lawrence Gilliard Jr. in quelli di Jackson e Reg E. Cathey per il personaggio di Jones. Anna Massey, qui al suo ultimo ruolo cinematografico, è Mrs. Shrike. Nel ruolo del misterioso Ivan si ritrova invece John Sharian.

L’uomo senza sonno: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. L’uomo senza sonno è infatti disponibile nei cataloghi di Chili, Google Play, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 11 maggioalle ore 22:45 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Thor: Love and Thunder, in che modo sarà diverso da Ragnarok?

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Thor: Love and Thunder, in che modo sarà diverso da Ragnarok?

Parlando con EW, Taika Waititi ha ammesso di essere consapevole di dover offrire qualcosa di nuovo in Thor: Love and Thunder, e non semplicemente ripetere ciò che ha funzionato in Thor: Ragnarok. Nell’intervista, il regista passa in rassegna la differenza tra i film, dicendo che il prossimo film MCU racconta temi più profondi. Non è esattamente un film serio, ma non è leggero come il blockbuster del 2017.

“Ragnarok sembrava un po’ una festa. Era abbastanza festoso. Questo è ancora divertente, e ha momenti in cui è esagerato, ma tematicamente si tratta di qualcosa di un po’ più profondo dell’ultimo film. Non è un film serio e non è un dramma, ma ci occupiamo di idee con cui penso si confrontino molti umani: temi universali sull’amore, la perdita e il nostro posto nel mondo. Tutti nel film fanno questa domanda: qual è il tuo scopo? Qual è il motivo per cui sei un eroe e cosa fai quando hai questi poteri? È una specie di film sulla crisi di mezza età, davvero. Questa è la domanda che poniamo a tutti: stiamo facendo la cosa giusta e stiamo facendo tutto il possibile nel mondo? Penso che in questo momento, mentre il mondo sta ancora guarendo da questa pandemia, sia una buona domanda da porsi. È come, beh, stiamo facendo abbastanza per prenderci cura l’uno dell’altro e per prenderci cura di noi stessi?”

Thor: Love and Thunder, teaser trailer ufficiale!

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr the God Butcher (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

The Flash: la Warner Bros non ha intenzione di sostituire Ezra Miller

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Le voci che volevano Dylan O’Brien entrare in The Flash al posto di Ezra Miller si sono rivelate infondate, in quanto Adam B. Vary sembra avere la conferma che Warner Bros non abbia assolutamente intenzione di sostituire l’attore protagonista a seguito dei suoi arresti alle Hawaii nelle settimane scorse.

I problemi legali di Ezra Miller hanno agitato i fan che hanno portato a speculare sul fatto che WB stesse cercando di sostituirlo. Adam B. Vary, Senior Entertainment Writer di Variety, ha confermato che WB non sta prendendo in considerazione una mossa del genere, almeno per The Flash, nonostante le numerose controversie.

https://twitter.com/adambvary/status/1523788677872160769?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1523788677872160769%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fflash-movie-ezra-miller-recasting-debunked-report%2F

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

Namor il Sub-Mariner, la Marvel ha dei piani per il suo ingresso nel MCU

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Lo sceneggiatore di Doctor Strange nel Multiverso della Follia Michael Waldron suggerisce che ci sono piani per introdurre Namor il Sub-Mariner nel MCU.

Namor il Sub-Mariner è stato uno dei primissimi personaggi mai creati dalla Marvel Comics. Concepito nel 1939 sotto Timely Comics (il predecessore della Marvel), è un mutante figlio di un capitano di mare umano e la principessa di Atlantide, proprio come il più popolare supereroe della DC, Aquaman. Anche i poteri di Namor sono simili a quelli del personaggio della DC; ha una forza sovrumana, una super velocità sott’acqua e la capacità di manipolare l’acqua a suo piacimento. Nella tradizione Marvel, Namor è stato un membro chiave degli Illuminati, un’organizzazione che è stata recentemente rappresentata in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

In un’intervista con Variety, Waldron spiega che durante la realizzazione della storia di Doctor Strange 2, è stato discussa l’eventuale presenza di Namor nel film, dal momento che nei fumetti ha fatto parte degli Illuminati. Tuttavia, l’antieroe acquatico è stato infine ignorato per un motivo importante:

“[Abbiamo] parlato di lui, perché è sicuramente un membro originale degli Illuminati. Ma penso che la Marvel abbia altri piani per lui nel MCU. E quindi non si è fatto strada in questo particolare film.”

Namor è uno di quei personaggi Marvel che da tempo corteggiano il MCU, dal momento che suoi easter egg sono presenti addirittura in Iron Man 2 e che per molto tempo, prima dell’uscita di Black Panther, si era parlato di una sua presenza nel film. Staremo a vedere in quale modo il personaggio acquatico si farà strada nel MCU.

Top Gun: Maverick, i character poster ci presentano i nuovi piloti

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Sono stati diffusi i nuovi character poster di Top Gun: Maverick che ci permettono di conoscere la nuova squadra di piloti d’élite nel film di Joseph Kosinski. Ecco tutti i giovani protagonisti che affiancano Tom Cruise in questa nuova adrenalinica avventura:

Top Gun: Maverick, il film

Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.

Nel cast del film ci sono Tom CruiseMiles Teller, Val Kilmer, Jennifer Connelly, Glen Powell, Jon Hamm ed Ed Harris. Top Gun: Maverick arriverà al cinema il 25 maggio.

L’arma dell’inganno – Operation Mincemeat: trailer del film con Colin Firth

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Warner Bros Pictures Italia ha diffuso il trailer del film L’arma dell’inganno – Operation Mincemeat, diretto da John Madden in arrivo al cinema dal 12 Maggio 2022. Nel cast protagonisti Colin Firth, Matthew Macfadyen, Kelly Macdonald, Penelope Wilton, Johnny Flynn e Jason Isaacs.

La trama di L’arma dell’inganno – Operation Mincemeat

Siamo nel 1943. Gli alleati sono determinati a spezzare la morsa di Hitler sull’Europa occupata, il loro piano è un assalto totale in Sicilia ma si trovano ad affrontare un grande dilemma – come fare per proteggere una massiccia forza d’invasione da un potenziale massacro. Il compito ricade su due straordinari agenti dell’intelligence, Ewen Montagu (Colin Firth) e Charles Cholmondeley (Matthew Macfadyen) che danno vita alla più geniale e improbabile strategia di disinformazione della guerra – incentrata sul più improbabile degli agenti segreti: un uomo morto. L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat, è la straordinaria storia vera di un’idea che sperava di cambiare il corso della guerra – correndo rischi enormi, sfidando ogni logica e mettendo a dura prova il coraggio dei suoi ideatori.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, la spiegazione dell’arco narrativo di Scarlet Witch

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ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del film Doctor Strange nel Multiverso della Follia 

All’inizio di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, vediamo Strange che cerca Wanda per chiedere aiuto con America Chavez (Xochitl Gomez). La giovane eroina nuova al MCU ha la capacità di viaggiare attraverso il multiverso ed è preda di mostri che le stanno dando la caccia. Tuttavia, si scopre che è proprio Wanda a cercare i poteri di Chavez per viaggiare in un universo in cui i suoi figli immaginari sono reali e vivi, a qualunque costo.

In una nuova intervista con Gizmodo, lo sceneggiatore del film, Michael Waldron attribuisce la follia di Wanda al trauma, al dolore e alla rabbia residua che nutre a causa di una vita di perdite e sacrifici, oltre a osservare l’ipocrisia di altri eroi che abusano del loro potere.

“Sì. Voglio dire, è una discesa accelerata nella follia per lei, ma che è stata accresciuta dal fatto che la sua storia si conclusa in WandaVision con il Darkhold e la consapevolezza di essere Scarlet Witch. L’ultima scena di quella serie, è lei che legge il Darkhold e sente le voci dei suoi figli. Penso che [in] questo film il libro nero abbia ormai i suoi ganci dentro lei e in quello che la sta davvero depredando che forse non tanto il suo dolore, ma la sua rabbia. Rabbia residua per tutti i traumi che ha dovuto affrontare nella sua vita. E penso anche che Wanda abbia le sue ragioni in questo film, ovvero che tutti questi eroi sono ipocriti. Stephen e questi ragazzi infrangono le regole e diventano degli eroi. Lo fa lei ed è una cattiva. Non sembra giusto. Questo la spinge al punto di rottura, e si vedrà cosa succede.”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Thor: Love and Thunder, nuovi dettagli sul personaggio di Valchiria

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In un’intervista con EW, Taika Waititi, regista e sceneggiatore di Thor: Love and Thunder, ha approfondito alcuni dettagli sul film riguardanti il personaggio di Valchiria, interpretato da Tessa Thompson e che, in Avengers: Endgame, avevamo lasciato a regnare su Nuova Asgard.

Il personaggio, che fino a questo momento è stato noto come una guerriera formidabile e una testa calda, avrà ora a che fare con una serie nuova di incombenze e problemi. Ecco cosa ha detto il regista il merito:

“Lei avrà a che fare con un sacco di cose che nessuno ti dice quando dovresti governare un regno, ad esempio avere a che fare con i problemi legati alle infrastrutture o capire come funziona l’economia di un paese o come accogliere i delegati di altri paesi. Quindi, lei passa un sacco di tempo non a combattere, e le sue nuove battaglie sono imparare ad avere a che fare con il governare le persone.”

Thor: Love and Thunder, teaser trailer ufficiale!

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr the God Butcher (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il cameo della scena post credits è di dominio pubblico

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ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del film Doctor Strange nel Multiverso della Follia 

Come è ormai abitudine dei Marvel Studios, dopo il primo fine settimana di programmazione dei loro film, è via libera agli “spoiler” e alle rivelazioni on-line, e lo stesso vale per Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Charlize Theron, che a sorpresa compare nella prima scena post credits del film nei panni di Clea, ha pubblicato infatti sui suoi social, di concerto con Marvel, ne siamo sicuri, la foto che la ritrae con il make up di Clea e accanto a Benedict Cumberbatch in completo costume viola.

Non è il primo post a tema che fa Theron, visto che nel giorno dell’uscita del film nelle sale USA, aveva pubblicato una foto di lei con un abito viola, lo stesso viola indossato proprio da Clea nei fumetti e nel film.

Ecco di seguito il post condiviso dall’attrice premio Oscar:

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: 10 segni stilistici di Sam Raimi

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del film Doctor Strange nel Multiverso della Follia

La firma che si nasconde dietro all’ultimo film Marvel è quella di un grande regista di film horror e d’azione. Sam Raimi ha diretto lungometraggi come La Casa, The Gift per non parlare della nota trilogia di Spider-Man degli inizi degli anni Duemila. Attore, sceneggiatore e regista da più di quarant’anni, Sam Raimi ha sviluppato nel corso del tempo un proprio stile cinematografico riconoscibile al pubblico e tutt’altro che banale. Vediamo in che modo Raimi ha coniugato la sua firma con il mondo MCU in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Splatstick

Doctor-Strange-nel-Multiverso-della-folliaUn elemento tipico dei film di Sam Raimi è la presenza di sequenze slapstick. Il termine, legato al cinema delle origini, indica la strana combinazione di scene di violenza e di umorismo. Come burattini, i personaggi vengono sbattuti e colpiti ripetutamente, senza farsi mai realmente troppo male.

Anche a Doctor Strange nel Multiverso della Follia viene dato un tono slapstick. In particolare, questo aspetto è visibile nella scena in cui Wanda annienta gli Illuminati o nella sequenza finale, in cui Strange prende possesso del corpo di una sua variante quasi decomposta, o ancora nell’epilogo, quando vediamo il terzo occhio comparire sulla fronte di Stephen.

Movimenti di macchina frenetici

Doctor-Strange-2-Zombie-WandaFin dal suo primo lungometraggio La Casa (1981), Sam Raimi si è distinto per i frenetici movimenti di macchina inseriti nei suoi film. Il modo in cui ha inseguito con una steadycam artigianale Bruce Campbell in azione nel film ha fatto la storia.

I movimenti di macchina spericolati, i colpi di frusta, i carrelli e gli zoom sono presenti anche in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Spesso il mondo MCU è stato accusato di essere troppo statico nelle riprese e di eccedere con l’uso del green screen, ma non è questo il caso del film diretto da Sam Raimi!

Il senso dell’umorismo in Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Doctor-Strange-2-Sinister-StrangeOltre all’aspetto slapstick, un altro modo in cui viene inserito l’aspetto comico nei film di Sam Raimi è abbinandolo alle scene horror. Il macabro immaginario del cinema dell’orrore viene combinato con battute in grado di alleggerire la tensione.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia è pieno di gag di questo tipo. Dal litigio di Stephen con un venditore ambulante, alle battute sulla ”forchetta” in testa a Freccia Nera, fino al cadavere malconcio della scena finale, Raimi prende l’horror e se ne fa beffa per tutto il film.

Il temibile MacGuffin presente in Doctor Strange 2

Scarlet-Witch-Darkhold-in-WandaVisionQuasi tutti i film dell’MCU hanno un MacGuffin, un oggetto che riesce a mobilitare l’azione. Ad esempio, in Infinity War Thanos ha viaggiato per l’universo collezionandone addirittura sei. Tuttavia, Doctor Strange nel Multiverso della Follia potrebbe contenere il MacGuffin più spaventoso mai visto nel franchise fino ad oggi: il Darkhold.

Questo libro di incantesimi malvagi è una elemento base dell’Universo Marvel, ma rimanda anche al Necronomicon presente nei film di Raimi La casa e La casa 2. Non solo l’MCU quindi, ma anche Sam Raimi è amante dei MacGuffin: oltre a quelli citati, non dimentichiamo anche il bottone maledetto in Drag Me to Hell.

“Angoli olandesi” anche in Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Rachel-McAdams-Christine-Palmer-Benedict-Cumberbatch-as-Doctor-Strange-and-Xochitl-Gomez-as-America-ChavezIn Doctor Strange nel Multiverso della Follia Raimi include originali angoli di ripresa. Uno particolarmente interessante è l’angolo olandese. L’angolo olandese o piano olandese è una tecnica introdotta agli inizi del Novecento dal cinema espressionista tedesco che viene usata per esprimere tensione, disagio, squilibri mentali.

Come anche in altri film, Raimi utilizza gli angoli olandesi per creare un senso di terrore attorno a Scarlet, rendendola ancora più minacciosa e inarrestabile quando si avvicina alle sue prede.

Le musiche di Danny Elfman

Comuberbatch-Doctor-Strange-nel-multiverso-della-folliaDanny Elfman è il compositore che ha realizzato la colonna sonora per la maggior parte dei film di Raimi. I due hanno iniziato a lavorare insieme ai tempi de La casa. Si sono divisi dopo Spider-Man 3, ma si sono poi riuniti nel 2013 per Il grande e potente Oz ed infine in Doctor Strange nel Multiverso della follia.

La partitura musicale realizzata da Elfman per Doctor Strange 2 potrebbe essere la  più memorabile e quella meglio realizzata per un film MCU fino ad oggi. C’è poco da dire: i suoni penetranti abbinati alle scene più temibili, i cambi d’intensità sonora che corrispondono alle svolte mentali dei personaggi sono davvero coinvolgenti.

Le allucinazioni demoniache

Doctor-Strange-2A Raimi piace tormentare i suoi personaggi con strazianti allucinazioni mosse da forze demoniache. Queste scene orripilanti sono presenti nei successi horror di Raimi, come Drag Me to Hell e i film de La Casa, ma tornano anche in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Ad esempio, sequenze allucinogene sono visibili quando Strange sogna all’inizio del film e viene catapultato in un mondo oscuro fatto da demoni. O ancora, quando Wanda diventa uno zombie e, ipnotizzata, fa strage di eroi.

Il punto di vista del cattivo

Wanda-Zombie-Scarlet-WitchCi sono registi che suscitano terrore nello spettatore inquadrando la scena dal punto di vista della vittima. Sam Raimi fa l’esatto opposto, e ottiene un risultato forse ancora pù sconcertante.

In Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Raimi utilizza spesso il punto di vista del carnefice – quindi principalmente quello di Wanda Maximoff – mentre esso attacca Stephen o Christine.

I toni bizzarri di Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Benedict-Cumberbatch-Darkhold-varianteTutti i film di Raimi hanno una tonalità bizzarra che il pubblico o ama o odia. Il regista ama generare disagio giustapponendo immagini inquietanti con un senso dello humour stravagante.

Con Doctor Strange 2 viene messa in scena una nuova versione del surrealismo di Raimi e la pellicola permette al regista di esplorare decine di universi paralleli (tra cui un universo in cui tutti sono fatti di vernice).

Bruce Campbell

Bruce-Campbell-as-Ash-WilliamsIn Doctor Strange nel Multiverso della Follia non poteva mancare Bruce Campbell. Da quando ha interpretato il ruolo di Ash Williams nel film di debutto di Raimi, Bruce Campbell ha avuto un piccolo ruolo in quasi tutti i lavori del regista. Ha infatti vestito i panni di tre personaggi diversi nella trilogia di Spider-Man.

Nel film, lo vediamo una prima volta in una realtà alternativa del Multiverso: qui Campbell interpreta un venditore ambulante di snack alla pizza che accusa lo Stregone di aver rubato il mantello di un supereroe morto. Come penitenza, Strange lo maledice, costringendo il personaggio ad auto-pugnalarsi per tre settimane. Nuovamente, nella scena post-titoli di coda, Campbell torna: finalmente la maledizione si è conclusa e può esultare “È finita!”.

The Punisher: trama, cast e sequel del film Marvel

The Punisher: trama, cast e sequel del film Marvel

Diversi anni prima che il Marvel Cinematic Universe diventasse una realtà consolidata, alcuni dei suoi supereroi già calcavano autonomamente il grande schermo. Tra questi si annoverano Spider-Man, i Fantastici 4 e Blade. Nel 2004 arriva invece al cinema il film The Punisher, diretto da Jonathan Hensleigh. Per certi versi, il film sembra oggi molto lontano dalle caratteristiche dei film Marvel, apparendo come un’opera decisamente cupa e riservata ad un pubblico di adulti. Protagonista è il personaggio di Frank Castle, che assume i panni di Punisher per punire quanti si sono macchiati dell’omicidio della sua famiglia.

Il film è l’adattamento del personaggio ideato per la Marvel da Gerry Conway e Ross Andru. Per la trama il regista, qui anche sceneggiatore, si è in particolare ispirato alla saga Bentornato, Frank, come anche alla miniserie Punisher: Year One. Hensleigh decise però di apportare alcune modifiche alla storia, cercando di semplificarla il più possibile. Questo avvenne anche per via del budget limitato e delle poche settimane a disposizione per le riprese. Per cercare di rendere il film più epico possibile, il regista decise di ispirarsi a film come Il buono, il brutto, il cattivo, Il padrino, Gangster Story, Interceptor e alla serie de l’ispettore Callaghan.

Arrivato in sala, il film non riuscì tuttavia ad affermarsi come il grande successo sperato. A fronte di un budget di 33 milioni di dollari, The Punisher riuscì ad incassarne solo circa 55 in tutto il mondo. I produttori cercarono ugualmente di dar vita ad un sequel, ma Hensleigh decise di lasciare la regia a causa di divergenze creative. Il personaggio di Punisher ebbe però ugualmente altre occasioni di arrivare al cinema e in televisione. Prima di arrivare a ciò, però, può essere utile conoscere alcune delle principali curiosità legate alla trama e al cast del film. Proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire tutto ciò, come anche le piattaforme dove ritrovare il film in streaming.

The Punisher: la trama del film

Protagonista del film è Frank Castle, agente dell’FBI felicemente sposato e con un figlio. Questi svolge con grande cura il proprio mestiere, consapevole dei rischi incombenti. Sarà proprio un imprevisto a spezzare per sempre la sua vita. Nel corso di una missione sotto copertura, infatti, viene ucciso il figlio di un importante e spietato boss d’affari di Tampa di nome Howard Saint. In cerca di vendetta, questi arriva a scoprire il nome di colui che ritiene responsabile della morte del figlio, ed invia da questi alcuni dei suoi uomini migliori. La famiglia di Frank viene così brutalmente uccisa, e lui si salva solo perché creduto morto. Riacquistate le sue forze e pianti i cari uccisi, Frank decide di iniziare una personale missione alla ricerca dei responsabili di quel massacro.

Egli si reca allora a Tampa, iniziando la propria indagine che lo porterà a scontrarsi con Saint. Prima di arrivare a questi, però, ci sono diverse prove che Frank dovrà superare. Durante queste forgerà il proprio carattere e il proprio corpo, divenendo una letale macchina da guerra. Ben presto, egli arriverà a dimostrare come la vendetta sia un atto irrisorio in confronto a ciò che lui cerca. Indossando una maglia regalatagli dal figlio, raffigurante un grande teschio, Frank assume i panni de Il Punitore. Ed è questo che vuole infliggere ai suoi nemici, una severa e fredda punizione. Nulla potrà fermarlo dal compiere la sua missione.

The Punisher cast

The Punisher: il cast del film

Per il ruolo del protagonista Frank Castle, il regista aveva in mente un solo attore: Thomas Jane. Questi tuttavia rifiutò più volte l’offerta di interpretare il personaggio, non pensando a sé come l’interprete ideale per un supereroe. L’attore cambiò però idea nel momento in cui gli furono mostrati i primi bozzetti del look del personaggio. Approfondendo questo anche tramite la lettura dei fumetti, Jane divenne un vero e proprio fan di Il Punitore, ed ebbe modo di costruire il personaggio ricercando una marcata complessità nella sua psicologia di fondo. Per prepararsi al ruolo, infine, si sottopose ad un lungo allenamento che lo portò a guadagnare diversi chili di muscoli. Si allenò in particolare con i Navy SEALs degli Stati Uniti, apprendendo quanto necessario sul loro ruolo come forze speciali.

Accanto a lui, nel ruolo dello spietato Howard Saint, vi è l’attore John Travolta. Questi raccontò di aver accettato il ruolo attratto dalla possibilità di interpretare il villain in un film di questo genere. Roy Scheider, celebre per essere stato protagonista di Lo squalo, interpreta qui Frank Castle Sr., padre del protagonista. Si annovera poi la partecipazione di Laura Harring nei panni di Livia Saint, moglie di Howard, mentre Will PAtton è Quentin Glass, braccio destro del boss criminale. Alleati del protagonista sono invece Rebecca Romijn nei panni di Joan, Joh Pinette in quelli di Mr. Bumpo, e Ben Foster come Spacker Dave. Nel film compare anche l’attore e wrestler Kevin Nash, a cui spetta il personaggio di il Russo, invincibile sicario inviato contro Frank con lo scopo di ucciderlo.

The Punisher: i sequel, la serie TV, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il discreto successo del film, lo studios di produzione decise di mettere in cantiere un sequel. La lavorazione di questo si protrasse però per diversi anni, portando infine il regista e l’attore protagonista ad abbandonare il progetto. Si decise così di realizzare un reboot del film, e fu così che nel 2008 arrivò al cinema Punisher – Zona di guerra, interpretato da Ray Stevenson e Dominic West. Il personaggio è poi stato protagonista, dal 2017 al 2019, dell’omonima serie televisiva. Questa nacque come spin-off di Daredevil, e ad interpretare il protagonista è l’attore Jon Bernthal. Ad oggi i diritti di The Punisher sono tornati totalmente di proprietà della Marvel, e il produttore Kevin Feige ha accennato circa l’intenzione di riportare il personaggio sul grande schermo in un prossimo futuro.

In attesa di vedere gli sviluppi futuri, per gli appassionati del film è possibile fruire di The Punisher grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare o acquistare il singolo film, o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. In caso di noleggio però, è bene considerare il fatto che il film sarà disponibile soltanto per un determinato limite temporale. The Punisher è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 10 maggio alle ore 23:50 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

 

Suburbicon: trama, cast e il significato del film di George Clooney

Tutti conoscono George Clooney come affermato attore premio Oscar, celebre per ruoli come quelli in Michael Clayton, Syriana, Tra le nuvole, Paradiso amaro. Negli anni, però, egli ha anche compiuto con successo il passaggio dietro la macchina da presa, dirigendo acclamati film come Good Night, and Good Luck e Le idi di marzo. Mentre il suo ultimo film da regista, The Midnight Sky, è da poco arrivato su Netflix, il suo precedente è ricordato per essere una sagace critica sociale. Si tratta di Suburbicon (qui la recensione), che oltre alla regia di Clooney vanta una sceneggiatura firmata dai premi Oscar Joel ed Ethan Coen.

Presentato nel 2017 alla Mostra del Cinema di Venezia, il film era stato originariamente scritto dai Coen nel 1896, dopo il loro primo film di debutto. Il progetto era però rimasto per decenni nel cassetto, fino a quando il loro amico Clooney, che aveva recitato più volte per loro, non si propose di dirigerlo. Contrariamente ai suoi precedenti film da regista, egli ha scelto di non apparire qui anche come attore, lasciando che a recitare fosse un gruppo di attori amici di grande fama. Con Suburbicon, inoltre, Clooney ha potuto manifestare nuovamente il suo impegno politico, dando vita ad una commedia nera che ben racconta i tempi attuali.

Al momento della sua uscita, però, il film non ottenne una grande accoglienza, passando in sordina anche per via di altri film dalle tematiche simili, come ad esempio il ben più acclamato Scappa – Get Out. Suburbicon è però un’opera che nella sua semplicità riesce ad intrattenere portando con sé urgenti riflessioni, meritando dunque una seconda possibilità. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al significato del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Suburbicon: la trama del film

La storia narrata si svolge nel 1959, nella tranquilla città-modello di Suburbicon. Si tratta di uno dei classici ambienti americani anni Cinquanta, fondati sull’apparenza e l’ipocrisia di chi vi vive. Tali valori vengono infatti scossi nel momento in cui una famiglia di colore si trasferisce a vivere lì, facendo nascere un consistente movimento di ribellione xenofoba e razzista. Negli stessi giorni, anche la vita di Gardner Lodge, cittadino esemplare del posto, viene sconvolta. Una sera, infatti, due uomini si introducono in casa sua per una rapina, finendo però con l’uccidere la moglie Rose. Più sconvolto dell’uomo, però, è il figlio della coppia Nicky.

Il bambino, infatti, inizia a notare una serie di strani comportamenti di suo padre, il quale sembra nascondere qualcosa insieme a Margaret, sorella gemella di sua madre Rose. Quando i due adulti fingeranno di non riconoscere i due rapinatori, che Nicky aveva invece ben visto in volto, il bambino capirà che qualcosa di strano sta accadendo in casa sua. Mentre nella città divampa l’odio nei confronti della famiglia di colore, la quale dovrà proteggersi anche da violenti attacchi, Nicky tenta di risolvere i misteri che aleggiano sulla morte di sua madre. L’imprevedibile serie di eventi che seguiranno saranno solo l’apice di una vicenda già strada di suo.

Suburbicon cast

Suburbicon: il cast del film

Scegliendo di non recitare nel film, Clooney ha affidato il ruolo del protagonista Gardner Lodge all’attore e amico Matt Damon. Nei panni di sua moglie Rose e della gemella Margaret si ritrova invece l’attrice premio Oscar Julianne Moore, che per la seconda volta nello stesso anno recita in un doppio ruolo (l’altro film in cui avviene ciò è La stanza delle meraviglie). Oscar Isaac è invece l’investigatore assicurativo Bud Cooper, che tenterà di ricattare Gardner. Tutti e tre questi attori avevano già recitato in precedenti film dei Coen. Nei panni del giovane Nicky si ritrova poi l’attore Noah Jupe, oggi celebre anche per i film Honey Boy e A Quiet Place. Nel film doveva essere presente anche l’attore Josh Brolin, nei panni di un allenatore di baseball, ma il personaggio venne tagliato interamente al montaggio.

Suburbicon: il significato del film, il trailer e dove vederlo in streaming e in TV

Pur essendo una storia originale, Suburbicon trae liberamente ispirazione da una vicenda realmente accaduta. Questa ha luogo nel 1957, quando una famiglia di colore si trasferisce in un quartiere residenziale composto unicamente da famiglie bianche. L’evento portò, come anche mostrato nel film, a manifestazioni di razzismo nei confronti dei nuovi arrivati. Clooney e i Coen decidono di usare questo episodio soltanto come evento di contorno alla vicenda principale del film. Mentre la popolazione si adira contro i nuovi arrivati, manca di vedere dove si svolge il vero orrore da perseguire, ovvero tra le mura di casa Lodge. Gli autori evidenziano così la differenza che c’è tra ciò per cui ci si indigna inutilmente e ciò che realmente dovrebbe attirare l’indignazione. Una tematica sempre attuale, in un’America sempre più sconvolta dagli scontri raziali.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Suburbicon è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 10 maggio alle ore 23:35 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Il gioco delle coppie: trama, cast e curiosità sul film

Il gioco delle coppie: trama, cast e curiosità sul film

Sempre più negli ultimi anni Olivier Assayas si è affermato come uno degli autori più interessanti e acuti della cinematografia francese. Tra i suoi titoli più recenti, Sils Maria e Personal Shopper hanno conquistato numerose lodi e portato nuove riflessioni sul ruolo dell’arte e e del suo rapporto con l’essere umano. Nel 2018, invece, Assayas ha presentato Il gioco delle coppie (il cui titolo originale è Doubles vies, letteralmente “doppie vite”). Si tratta di un film insolito nella sua filmografia, poiché è questo una pura commedia ricca di situazioni e dialoghi sagaci. Un genere a suo modo inedito nel cinema di Assayas, che riesce però a raccontare ugualmente qualcosa della contemporaneità.

Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, con Il gioco delle coppie (qui la recensione) Assayas costruisce dunque un confronto serrato tra analogico e digitale, realtà e finzione, vita e letteratura. La doppia vita non è dunque solo quella che i personaggi possiedono, ma si estende anche al mondo della comunicazione sempre più frammentato e in costante mutamento proprio come se, appunto, stesse vivendo una seconda vita. Per Assayas il cuore del racconto è dunque il modo in cui si sceglie di rapportarsi a queste inevitabili trasformazioni, tra chi vi si oppone fermamente e chi invece vi si adatta ritrovandovi dei vantaggi.

Il gioco delle coppie è dunque una fotografia dei nostri tempi, spesso esilarante, alimentata da una serie di conversazioni su ciò che questa transizione tecnologica significa per tutti noi, su cosa si guadagna e cosa si perde. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il gioco delle coppie: la trama del film

In Il gioco delle coppie, Alain Danielson è un editore parigino di successo che fa fatica ad adattarsi alla rivoluzione digitale che sta investendo il mondo della comunicazione e dell’editoria. Mentre cerca di capire come muoversi all’interno di questo caotico territorio per lui ancora inesplorato, egli cerca di continuare il suo lavoro nel modo più tradizionale possibile, leggendo e selezionando nuovi manoscritti da pubblicare. Tra questi compare anche il nuovo romanzo di Leonard Spiegel, suo autore e amico da lungo tempo. Alain, che non ha mai mancato di pubblicare i libri di Leonard, si trova inaspettatamente a doversi opporre a questa nuova opera.

Il lavoro di Leonard risulta infatti già vecchio e profondamente banale. Eppure,  Selena, moglie di Alain e attrice di successo, sembra aver preso molto a cuore il progetto, considerandolo un vero capolavoro, il miglior libro mai scritto da Leonard. Di parere opposto sembra invece la moglie dello scrittore, Valérie, la quale è ormai totalmente disinteressata al marito in favore della sua brillante carriera. A complicare la situazione l’azienda di Alain assume una giovane e ambiziosa donna, Laure, con il compito di facilitare l’accesso dell’azienda nell’era digitale. Ben presto, i rapporti di questi personaggi finiranno per intrecciarsi e diventare caotici come il mondo della comunicazione che li circonda.

Il gioco delle coppie cast

Il gioco delle coppie: il cast del film

Ad impreziosire il film di Assayas vi sono alcuni tra i più celebri interpreti del cinema francese, a partire da Guillaume Canet nei panni dell’editore Alain. Recentemente visto in titoli come Gli infedeli, 7 uomini a mollo e La belle époque, Canet si disse molto interessato al progetto di Assayas, apprezzando la volontà di raccontare il mondo della comunicazione contemporanea attraverso il genere della commedia. Accanto a lui, nel ruolo di sua moglie Selena, vi è l’attrice vincitrice del premio Oscar Juliette Binoche. Per lei si è trattato del terzo film girato sotto la regia di Assayas dopo Ore d’estate sils Maria.

L’attore Vincent Macaigne, visto anche in Eden, C’est la vie e The French Dispatch, interpreta invece lo scrittore Leonard. Per lui è stata la prima collaborazione con Assayas. Nei panni della moglie Valérie si ritrova invece Nora Hamzawi, vista poi l’anno successivo nell’acclamato film Alice e il sindaco. La giovane Christa Théret, celebre grazie ai film Cacciatore di teste, LOL – Il tempo dell’amore e La figlia del capo, interpreta qui il ruolo di Laure, la giovane neo impiegata presso l’azienda di Alain. Nel film si ritrovano poi gli attori Pascal Greggory, visto in La vie en Rose e Frankie, nel ruolo di Marc-Antoine Roulvel e Antoine Reinartz in quello di Blaise.

Il gioco delle coppie: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il gioco delle coppie è infatti disponibile nei cataloghi di Chili e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 10 maggio alle ore 21:15 sul canale Rai 5.

Fonte: IMDb

Elizabeth Olsen sceglie il suo papà nel Multiverso: Ian McKellen o Michael Fassbender?

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In una divertente intervista con Geek Culture in merito a Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Elizabeth Olsen ha risposto all’annosa domanda: chi vorrebbe che fosse suo padre nel MCU, dato che il Multiverso permetterebbe sia a Ian McKellen che a Michael Fassbender di entrare nel flusso degli eventi come Magneto, che, lo ricordiamo, nei fumetti è il papà di Wanda? Ecco cosa ha risposto:

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Doctor Strange 2: come si attiene al canone Marvel e come se ne discosta?

Attenzione: questo articolo contiene spoiler su Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Una delle critiche più spesso rivolta al MCU ha a che fare con la formula narrativa dei suoi film, considerata piuttosto stantia. E’ vero che ogni film esplora l’arco di diversi personaggi all’interno delle strutture di genere, ma si tratta solitamente di storie standard in 3 atti che seguono il familiare tropo del “viaggio dell’eroe” con tensione crescente, una sottotrama romantica, e una resa dei conti con il cattivo in cui il bene trionfa sul male.

Per molti versi, l’ultima attesissima uscita sul grande schermo del MCU Doctor Strange nel Multiverso della Follia – aderisce a questa formula, ma il sovversivo sequel di Doctor Strange di Sam Raimi si distingue anche per la sua unicità.

Come si attiene alla formula Marvel:

La struttura in tre atti

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Ci sono molti modi per struttura una storia: The Girl with the Dragon Tattoo si sviluppa in cinque atti, I Predatori dell’arca perduta in sette atti, e film come e Mulholland Drive si liberano completamente della canonica struttura in atti.

Sappiamo che, nella narrativa e al cinema, la logica standard per strutturare un racconto è quella della suddivisione in 3 atti – impostazione, tensione crescente e climax – e, come ogni altro film del MCU, Doctor Strange nel Multiverso della Follia si adatta perfettamente a questo modello.

Una spalla spiritosa

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Quasi ogni eroe del MCU si avvale di una spalla, un compagno di avventura spiritoso e memorabile. Tony Stark ha James Rhodes, Clint Barton ha Kate Bishop, Peter Quill ha Rocket, Shang-Chi ha Katy, Scott Lang ha Luis, Peter Parker ha Ned Leeds, T’Challa ha Shuri e la lista potrebbe ancora andare avanti.

Il compagno di Doctor Strange è solitamente Wong ma, essendo rimasto bloccato nel multiverso, Strange è affiancato in questo sequel dalla viaggiatrice inter-dimensionale America Chavez, a cui sono affidate alcune delle battute più spassose del film.

La sottotrama romantica

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Da quando Tony Stark si è innamorato di Pepper Potts in Iron Man, quasi tutti i film del MCU hanno cercato di inserire, a volte in maniera forzata, una sottotrama romantica alle loro storie. Ci sono alcune eccezioni a questa regola non scritta, come nel caso di Captain Marvel e Shang-Chi, ma anche colpi di scena improvvisi, come il Jerry di Black Panther e la dinamica degli ex che cercano di diventare amici con T’Challa e Nakia. Comunque, in linea generale, il MCU cerca di sfruttare sempre il paradigma della storia d’amore hollywoodiana.

Dopo che il primo film di Doctor Strange ha dato a Stephen Strange e Christine Palmer una delle storie d’amore più anonime dell’MCU, il secondo si spinge oltre, facendola diventare una delle più coinvolgente. Sì, il personaggio di Rachel McAdams è ancora troppo sottostimato, ma Doctor Strange 2 costringe Stephen ad affrontare il fatto che ha perso l’amore della sua vita (in ogni realtà concepibile).

Le sequenze espositive

Illuminati

Un’altra delle critiche più frequenti mosse al MCU – specialmente per quanto riguarda la piega multiversale presa dal franchise – è che i film e le serie siano infarcite a dismisura di sequenze meramente espositive e superflue per la narrazione. Anche in Doctor Strange 2 i fan hanno individuato alcuni frangenti fin troppo descrittivi, che esistono solo per legittimare MacGuffin “magici” e le storie del multiverso.

Ne è un esempio la sequenza degli Illuminati, che funziona unicamente come agglomerato di camei importanti, per spiegare chi sono i membri di questo consiglio di supereroi e perché Strange è considerato un cattivo nel loro universo.

Il bene trionfa sul male

Scarlet-Witch-in-Doctor-Strange-2-Trailer

Il finale di Doctor Strange nel Multiverso della Follia potrebbe anche distaccarsi dalle tradizionali sequenze di battaglie finali, disordinate e combattute da scagnozzi senza volto, ma culmina in una standard resa dei conti tra l’eroe e il cattivo in cui il bene alla fine trionfa sul male.

America usa i suoi poteri per mostrare a Wanda le conseguenze delle sue azioni – mettendola di fronte a quello che dovrebbe essere il suo ruolo di madre “malvagia” – che la porta a sacrificarsi, ponendo fine al dominio della magia nera.

Come devia dalla formula Marvel:

La componente horror

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Il MCU si è dilettato in alcune strutture di genere diverse al di fuori del genere standard dei supereroi. Ad esempio, Ant-Man è un heist movie, Guardiani della Galassia una space opera, Captain America: The Winter Soldier è un thriller cospirativo, e così via.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia è stato presentato fin da subito come il primo vero e proprio film horror del MCU. Grazie al coinvolgimento del leggendario regista horror Sam Raimi, il film ha indubbiamente mantenuto questa promessa.

Il cattivo è un Vendicatore

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Il primo atto di Doctor Strange 2 ci presenta la formula tipica del team-up dei Vendicatori quando Strange e Wong riconoscono le rune della stregoneria sul demone che insegue America Chavez e cercano l’aiuto dell’unica strega che conoscono: Wanda Maximoff.

I trailer hanno portato avanti questa convinzione, di un’alleanza tra Strange e Wanda nel corso del film, ma già dal primo atto abbiamo capito che le cose sarebbero andate diversamente. Come si scopre, infatti, è Wanda stessa la strega che sta perseguitando America Chavez.

Il salto tra universi paralleli

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

L’episodio finale di Loki si è allontanato dalla Timeline Sacra per presentarci la ramificazione delle linee temporali, la creazione del multiverso. Dopo che Spider-Man: No Way Home ha toccato questo nuovo capitolo del MCU con una manciata di visitatori multiversali da altri franchise, Doctor Strange nel Multiverso della Follia è il primo film del franchise a saltare effettivamente tra infinite realtà alternative.

Dopo aver incontrato la supereroina adolescente America Chavez, Strange finisce per viaggiare attraverso un universo dove tutto è fatto di vernice, un universo con gli Illuminati in carne ed ossa, e un universo dove ha condannato l’umanità.

Tematiche oscure

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

La maggior parte dei film del MCU non è solita esplorare tematiche più profonde, bensì argomenti leggeri come “gli amici come famiglia” e “tutti meritano una seconda possibilità”, facilmente digeribili dal pubblico di tutte le età. Tuttavia, nel sequel di Doctor Strange, Raimi si cimenta con alcune tematiche oscure.

Il regno del terrore di Wanda è il risultato del suo dolore invalidante: vuole prendere la vita di un adolescente per poter stare con i bambini che ha perso e usa il suo amore materno per giustificare l’omicidio di un bambino. L’arco di Strange, invece, che si sta ancora riprendendo dal dolore dopo che Christine ha sposato un altro uomo, esplora ciò che serve per essere felici.

Lo stile di Sam Raimi

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Benché i fan di Sam Raimi fossero estasiati quando la leggenda del cinema horror è stata assunta per dirigere il sequel di Doctor Strange, vi era anche un certo scetticismo nei riguardi della libertà creativa che gli sarebbe stata concessa dovendo adeguarsi ai confini dello stile Marvel. In definitiva, comunque, ciò che distingue Doctor Strange nel Multiverso della Follia dagli altri film del MCU è l’inconfondibile timbro autoriale di Raimi.

La critica si è divisa per quanto riguarda la caotica rappresentazione del multiverso offertaci dal film, ma sono tutti d’accordo nel dire che Sam Raimi è riuscito a far il film che voleva e che questo sequel di Doctor Strange è prima di tutto un film di Sam Raimi e poi del MCU, che unisce sequenze visionarie al suo approccio sfacciatamente camp, con un mix di orrore macabro e umorismo peculiare.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: tutti i futuri progetti Marvel che anticipa

Doctor Strange nel Multiverso della Follia offre al pubblico un ulteriore e più approfondito sguardo allo  stato attuale del MCU, ma imposta anche le basi per futuri film del franchise, al momento in continua espansione. In questo senso, il sequel di Doctor Strange anticipa, o conferma, progetti che sapevamo essere nell’aria, e lascia spazio a speculazioni su spinoff dei personaggi che incontriamo nel film.

Young Avengers

Anche se un film sugli Young Avengers non è ancora stato ufficialmente annunciato, l’introduzione di molti eroi adolescenti nella Fase 4 del MCU indica la possibilità di un grande team-up nel futuro prossimo. Il debutto di America Chavez in Doctor Strange nel Multiverso della Follia è un altro importante indizio in tal senso, dopo le apparizioni di Billy e Tommy sia in WandaVision che in questo film. Nella serie tv, abbiamo scoperto che i figli di Wanda sono dotati di propri poteri e sappiamo dai fumetti che diventeranno i giovani supereroi Speed e Wiccan.

Anche Kate Bishop (Hailee Steinfeld) di Hawekeye è uno dei membri dei Giovani Vendicatori nei fumetti, quindi l’approdo di America nel MCU sembra logicamente puntare alla formazione di una squadra di giovani supereroi nel MCU. Alla fine del sequel di Doctor Strange, America sta ancora cercando di comprendere i propri poteri, dunque ci sarà molto da esplorare del suo personaggio nei film futuri.

I fantastici 4

Il film sui Fantastici Quattro è già stato confermato dagli studi della Marvel, anche se la produzione sarà ostacolata dalla recente rimozione di Jon Watts dalla cabina di regia. Intanto le voci di Doctor Strange 2 riguardanti il cameo di John Krasinski come Mr. Fantastic si sono dimostrate essere corrette, e l’attore appare effettivamente come un membro degli Illuminati nell’universo di Terra-838.

Mentre non si sa ancora se Krasinski riprenderà il ruolo nell’annunciato progetto dei Fantastici Quattro, l’utilizzo di Reed Richards nel film all’interno del multiverso dimostra, in casa Marvel, un entusiasmo crescente nell’introdurre nuovamente la famosa famiglia di supereroi in una nuova veste aggiornata.

The Marvels

The Marvels film 2022Un altro personaggio che Doctor Strange incontra su Terra-838 è una versione alternativa di Captain Marvel – in quell’universo, Maria Rambeau (Lashana Lynch) che possiede gli stessi poteri di Carol Danvers nell’universo principale 616 del MCU. Anche se sembra improbabile che l’MCU farà un film incentrato sulla versione di Rambeau dell’eroina, la sua apparizione in Doctor Strange nel Multiverso della Follia ci ha ricordato che il sequel di Captain Marvel, The Marvels, è previsto per il 2023.

Il personaggio di Maria Rambeau è stata dichiarata morta in WandaVision, ma sua figlia Monica (Teyonah Parris) ha avuto un ruolo importante nella serie tv ed è stato confermato che apparirà accanto alla Carol Danvers di Brie Larson in The Marvels.

Inhumans/Black Bolt

Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha visto anche un’inaspettata apparizione di Anson Mount nei panni di Blackagar Boltagon, conosciuto per la prima volta come Black Bolt nella serie di breve durata Inhumans della ABC. E’ un eroe in grado di causare la peggiore distruzione con il più dolce dei sussurri, e sarebbe interessante vedere il personaggio rinnovato per il MCU.

Dato che era prevista l’uscita di un film sugli Inumani, che è poi stato cancellato, sembra che la Marvel potrebbe essere desiderosa di reintrodurre i personaggi ad un pubblico più ampio. Inoltre, c’è la possibilità che un’altra versione di Black Bolt possa tornare nel MCU per sostenere un eroe più importante – molto probabilmente Mr. Fantastic, dato che Black Bolt è stato originariamente introdotto proprio in un fumetto dei Fantastici Quattro.

Captain Carter

what ifIn un emozionante richiamo all’episodio 1 di What If…?, Doctor Strange nel Multiverso della Follia vede Hayley Atwell tornare in un film live-action del MCU, ora come Capitano Carter. Peggy Carter continua ad essere la preferita del pubblico, e la Marvel ha riportato la Atwell nel ruolo più volte, anche nel cortometraggio one-shot Agent Carter, che è divenuto poi una serie tv trasmessa da ABC.

Dopo gli episodi di What If…? che esploravano la possibilità che Peggy prendesse il siero del Super-Soldato al posto di Steve Rogers, è stato ampiamente speculato dagli spettatori che la Atwell potesse riprendere il ruolo in un film live-action su Captain Britain. I Marvel Studios non hanno ancora annunciato alcun piano per tale progetto, ma questo non rende l’apparizione di Captain Carter in Doctor Strange 2 meno eccitante.

Sequel degli X-Men/Film da solista di Patrick Stewart

Doctor Strange nel Multiverso della FolliaLa prima apparizione di Charles Xavier nel MCU è stata una mossa vincente prima dell’uscita di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, dopo che il trailer ha vagamente confermato il suo ruolo nel film. Anche se ha poco tempo sullo schermo, la versione Terra-838 del personaggio è abbastanza simile alla versione vista nei precedenti film degli X-Men e, come sappiamo, il pubblico ha atteso a lungo l’ingresso degli X-Men nel MCU.

Dopo il depistaggio di Quicksilver in WandaVision, è estremamente emozionante rivedere l’amato Professor X di Sir Patrick Stewart. Mentre non sono stati annunciati piani per un film sugli X-Men nel MCU o per un film sul Professor X da solista, non c’è alcun dubbio che il pubblico accoglierebbe un film che permetta ai mutanti di combattere insieme ai membri degli Avengers.

Avengers 5

Oltre a preparare numerosi e potenziali film standalone, o pellicole incentrate su altri gruppi di supereroi, Doctor Strange nel Multiverso della Follia pone le basi per un nuovo film sui Vendicatori. Poiché molti dei membri dei Vendicatori originali sono morti o stanno addestrando eroi più giovani per prendere il loro posto, ci sono varie speculazioni su come il gruppo continuerà a resistere e a rimanere unito.

Come molti dei film del MCU dopo Avengers Endgame, questo si occupa delle conseguenze del blip, con Stephen Strange alle prese con il suo ruolo specifico nel dare la Pietra del Tempo a Thanos invece di combatterlo in qualche altro modo. Questo porta a un’esplorazione del personaggio che lo vede diventare più maturo e umile, qualità che servono per integrarsi con una posizione di leader per la nuova versione dei Vendicatori, che unirà ex membri come Ant-Man e nuovi membri come Shang-Chi.

Doctor Strange 3

Doctor StrangePer ultimo, la scena che segue una nota nei titoli di coda che “Doctor Strange tornerà” implica che Benedict Cumberbatch ritornerà ancora una volta nei panni di Stephen Strange. Anche se sembra aver trovato un po’ di pace con se stesso alla fine del primo sequel, così come la capacità di vivere una vita semi-normale accanto ai suoi doveri di stregone, la scena post-credits di Doctor Strange 2 ci ha regalato un cameo di Charlize Theron nei panni di Clea.

Il personaggio dei fumetti è una collega stregona che combatte al fianco di Doctor Strange come allieva e alla fine lo sposa assumendo il ruolo di Stregone Supremo. Nella scena in questione, Clea trova Doctor Strange e lo sfida ad entrare in un portale cosmico con lei, il che apre la porta sia ad altri viaggi multiversali che allo sviluppo dell’arco del personaggio di Stephen Strange. È possibile che Doctor Strange 3 possa continuare ad esplorare territori e tematiche più oscure, per seguire gli effetti che il Darkhold sembra aver avuto sul personaggio titolare.

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