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Jimmy Kimmel, Stephen Colbert e altri commentano l’attacco alla democrazia dei sostenitori di Trump

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Gli eventi dello scorso 6 gennaio a Capitol Hill hanno scosso profondamente il mondo intero. Sostenitori di un presidente uscente (Donald Trump) che ha perso le elezioni, istigati dallo stesso, hanno assaltato gli edifici del congresso e impedito al Senato di ratificare l’elezione del nuovo Presidente (Joe Biden).

Il tragico attacco, che è costato anche delle vite, ha naturalmente destato l’attenzione di tutti quei presentatori e anchormen che in genere fanno intrattenimento e satira. Ebbene, il loro intervento, di fronte ad un attacco così imperdonabile alla democrazia, sostenuto dal presidente stesso, è stato addolorato ma anche lucido e tagliente.

Ecco gli interventi a “The Tonight Show Starring Jimmy Fallon,” “Jimmy Kimmel Live,” “Late Night with Seth Meyers,” “The Late Show with Stephen Colbert,” and “The Late Late Show with James Corden”:

 

Watchmen: Paul Greengrass paragona il suo film mai realizzato a Joker

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Il regista Paul Greengrass ha parlato del suo adattamento di Watchmen mai realizzato, spiegando quale sarebbe stato il suo approccio: a quanto pare, sarebbe stato molto simile a Joker di Todd Phillips. Watchmen, la serie a fumetti del 1986, è stata adattata più di una volta dalla DC. L’acclamato regista Zack Snyder ha tentato di dare vita al fumetto nel 2009, ma il suo film non ha soddisfatto le aspettative dei fan. La ben più acclamata  serie su HBO ha persino utilizzato alcune scene per criticare l’approccio stilizzato di Snyder alla storia.

Di recente, Paul Greengrass ha affermato che avrebbe impiegato un approccio molto diverso al suo film di Watchmen. Greengrass è principalmente un regista action, più noto per il suo lavoro all’interno del franchise di Jason Bourne. Sebbene si tratti di un genere leggermente diverso da Joker, il film di Todd Phillips e il lavoro di Greengrass avrebbero potuto avere qualcosa in comune di molto importante: l’ambientazione in un “mondo reale” crudo e ostinato.

Ospite del podcast Happy Sad Confused, Paul Greengrass ha parlato della sua visione del Watchmen mai realizzato, affermando che sarebbe stato molto simile a Joker. Greengrass ha spiegato che la più grande somiglianza tra il film di Phillips e il suo adattamento della graphic novel di Alan Moore sarebbe stata l’ambientazione realistica e oscura del mondo. “Mi piaceva credere che questi personaggi vivessero nel mondo reale e che molto di ciò che stavano pensando e facendo fosse delirante. C’era qualcosa in Joker che aveva una qualità simile”, ha dichiarato Greengrass riguardo alla sua visione.

Paul Greengrass era stato inizialmente incaricato di dirigere il Watchmen del 2009, che è stato poi affidato a Zack Snyder. Per stessa ammissione del regista, Greengrass crede che l’impossibilità di riuscire a trasmettere chiaramente le sue idee per la storia sia uno dei motivi per cui, alla fine, non ha diretto il film. Il regista è attualmente impegnato con la promozione del suo ultimo film, Notizie dal mondo, con protagonista Tom Hanks.

The Suicide Squad: Dave Bautista ha preferito Zack Snyder a James Gunn

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Dave Bautista ha rifiutato un ruolo in The Suicide Squad di James Gunn in modo da poter recitare in Army of the Dead di Zack Snyder. Prima di diventare un attore, Bautista era un wrestler professionista della WWE. È passato al mondo della recitazione nel 2006, ma è stato solo con il ruolo di Drax il Distruttore in Guardiani della Galassia che ha ottenuto la fama mondiale. Da allora Bautista è apparso in quattro diversi film del MCU e tornerà nell’attesissimo Guardiani della Galassia Vol. 3. Al di fuori del popolare franchise Marvel, Bautista è apparso in film come Spectre e Blade Runner 2049 e prossimamente lo vedremo anche in Dune.

Mentre Dave Bautista cerca di costruirsi una carriera al di fuori del MCU, James Gunn, che lo ha diretto nella saga di Guardiani della Galassia, è passato momentaneamente dall’universo Marvel a quello DC. Gunn ha infatti scritto e diretto The Suicide Squad, il secondo tentativo della DC Films di portare il famoso team di antieroi sul grande schermo. The Suicide Squad è stato descritto come una sorta di sequel/reboot e non di sequel diretto del film del 2016, poiché Gunn ha cercato di spingere le cose in una direzione completamente diversa. Tuttavia, una manciata di personaggi già apparsi nel Suicide Squad di David Ayer torneranno per la nuova iterazione.

The Suicide Squad sarà pieno di grandi star, come Idris Elba e John Cena, e a quanto pare Bautista avrebbe potuto far parte del cast. In un nuovo articolo di EW dedicato all’imminente Army of the Dead di Zack Snyder, si dice che Bautista abbia rifiutato una parte nel cinecomic di Gunn soltanto per poter apparire nello zombie movie di Snyder. La cosa è particolarmente degna di nota perché, sebbene Snyder gli abbia offerto subito la parte, all’inizio Bautista l’ha rifiutata. “Ho detto che non ero interessato”, ha spiegato Bautista. “Avevo questo chip sulla spalla e stavo cercando ruoli drammatici succosi. Poi ho letto la sceneggiatura. Era molto più profonda e aveva molti più strati di quanto pensassi. E inoltre, ad essere sincero, volevo lavorare con Zack.”

Army of the Dead segnerà il ritorno di Zack Snyder al genere horror dopo L’alba dei morti viventi del 2004. Il film arriverà su Netflix quest’estate e seguirà un gruppo di mercenari che cerca di portare a termini la più grande rapina mai tentata in una Las Vegas infestata da zombie. Il cast del film annovera anche Ella Purnell e Garret Dillahunt.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

The Flash: il personaggio di Cyborg è stato tagliato dal film

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The Flash: il personaggio di Cyborg è stato tagliato dal film

Secondo un nuovo report, il Cyborg di Ray Fisher è stato tagliato da The Flash. Il film, che vedrà Ezra Miller nel ruolo del protagonista, era destinato a riunire i personaggi del DCEU dopo la loro formazione in Justice League. Secondo quanto riferito, il cameo di Fisher era di sole tre scene e avrebbe riunito la coppia dopo il loro primo incontro nel film di Snyder. Circolavano anche delle voci secondo cui Fisher sarebbe stato sostituito come Cyborg, voci che sono state poi smentite.

Di recente Fisher è balzato all’attenzione dei media per aver denunciato pubblicamente il comportamento di Joss Whedon durante le riprese aggiuntive di Justice League. Le accuse di Fisher hanno riportato alla luce problemi a lungo sopiti in merito all’atteggiamento di Whedon sul set, incluso gli anni della realizzazione di Angel, lo spinoff Buffy l’Ammazzavampiri. In seguito alle accuse di Fisher, la Warner Bros. ha indagato sulle accuse e ha affermato che è stata intrapresa un’azione disciplinare, ma ad oggi non è chiaro cosa ciò abbia esattamente comportato.

Ora, secondo quanto riferito, il Cyborg di Fisher è stato tagliato da The Flash. Secondo The Wrap, gli addetti ai lavori che hanno letto la sceneggiatura riferiscono che il personaggio è stato completamente escluso dal film e che Fisher non sarà sostituito da un altro attore. Già passato, Fisher aveva pubblicamente dichiarato che non avrebbe lavorato ad un nuovo film del DCEU sotto la supervisione del presidente della DC Films Walter Hamada, che ha assunto il ruolo nel 2018 e che Fisher ha definito un “complice” dei presunti comportamenti non professionali di Whedon.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

Justice League: Zack Snyder spiega l’importanza del costume nero di Superman

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Zack Snyder ha spiegato l’importanza del costume nero di Superman in Justice League. Il regista è tornato nel DCEU per completare la sua versione originale del cinecomic distribuito dalla Warner Bros. nel 2017. La versione cinematografica, assemblata da Joss Whedon, era molto diversa dalla visione iniziale di Snyder. Dopo due anni di campagna incessante, i fan hanno finalmente ottenuto ciò che volevano: la Snyder Cut arriverà sotto forma di miniserie divisa in quattro parti su HBO Max entro la prima metà del 2021.

L’accio del DCEU è avvenuto nel 2013 con L’uomo d’acciaio: da allora, Snyder è stato parte integrante dei primi anni di vita del travagliato franchise. Dopo un paio di progetti divisivi che si sono rivelati dei grandi successi al botteghino (Wonder Woman e Aquaman), la Warner Bros. ha deciso di concentrarsi maggiormente sul lato creativo dell’universo condiviso. Tuttavia, Snyder ha avuto la possibilità di tornare a lavorare sulla sua versione di Justice League, che include anche il famigerato costume nero di Superman, mai apparso nella versione cinematografica diretta da Whedon.

Parlando con ComicBook Debate, Zack Snyder ha spiegato perché è molto importante per lui mostrare Superman con il costume nero in Justice League. Secondo il regista, si tratta di una rappresentazione del progresso personale dell’Ultimo Figlio di Krypton che è per lo più immutabile. Inoltre, il costume nero preparerebbe meglio al ritorno dei classici colori rosso e blu. “Sono sempre stato un grande sostenitore del costume nero. Lo volevo davvero; aveva senso per me perché… Superman è notoriamente un personaggio che non cresce. È come una roccia e tutto sembra andare a sbattere contro di lui. Impariamo molte cose su noi stessi quando cerchiamo di cambiare qualcosa che è immutabile.”

Ancora, Snyder: “Ad ogni passo, Superman doveva salire di livello e imparare qualcosa, ed essere sempre qualcosa di diverso… Quello che avevo pianificato era il passo finale per Superman, il suo vero ritorno. O il suo vero arrivo, in base a quello che io considero il classico Superman. Non lo vediamo davvero in questo film, il classico Superman. Sento anche che il costume nero è un ottimo delineatore del tempo. Se vedi un flashback o un flash-forward, lui che indossa il costume nero ti fa sapere dove ti trovi da un punto di vista temporale, perché è molto particolare per questo tipo di arco narrativo.”

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

SanPa: la recensione della docuserie Netflix ideata da Gianluca Neri

Quanto in là ci si può spingere per fare del bene? Su questa domanda si apre, e si fonda, la controversa docuserie italiana SanPa: luci e tenebre di San Patrignano, disponibile dal 30 dicembre sulla piattaforma Netflix. Ideata da Gianluca Neri, che l’ha scritta insieme a Carlo Gabardini e Paolo Bernardelli, questa conduce alla scoperta della più grande comunità di recupero per tossicodipendenti d’Europa, presente ancora oggi in provincia di Rimini. Ciò che qui prende vita è il frutto di un lavoro di ricerca durato anni, che attraverso cinque serrati episodi da un’ora, diretti da Cosima Spender, permette di approfondire virtù e criticità di San Patrignano e del suo fondatore, Vincenzo Muccioli. Una vicenda che ha inizio verso la fine degli anni Settanta, e segnerà profondamente il Paese per quasi due decenni.

È infatti il 1978 quando Muccioli fonda San Patrignano su una collina del comune di Coriano. Si tratta di un luogo dove si recano in breve tempo migliaia di ragazzi in cerca di aiuto. In quegli anni ha infatti preso sempre più piede il problema della diffusione della droga, e numerose ne sono le vittime. Muccioli si propone dunque di aiutare quanti desiderano uscire da questo tunnel, dando vita ad un luogo dove una seconda possibilità è concessa a tutti. Con l’aumentare dei membri, e il passare del tempo, però, emergeranno anche aspetti meno piacevoli di quel luogo. Una serie di processi giudiziari inizieranno infatti ad evidenziare la presenza di metodi poco ortodossi, che fanno dubitare delle buone intenzioni di Muccioli.

L’equilibrio tra luci e tenebre

Indicata come la prima docuserie italiana distribuita da Netflix, SanPa porta con sé sulle spalle un compito gravoso. Quella di San Patrignano, come viene ben evidenziato, è una storia particolarmente complessa, ricca di vicende mai del tutto chiarite e che hanno scosso profondamente il popolo italiano in un momento molto difficile del Paese come fu quello degli anni di piombo e del terrorismo. Ma è anche una storia ricca di amore e speranza, che ha donato nuova vita a migliaia di persone. È dunque su questo delicato equilibrio che gli autori hanno deciso di muoversi, come riporta anche il sottotitolo della serie. Non è infatti possibile scindere bene dal male, poiché ognuno dei protagonisti sembra poter far parte di entrambi.

Con una cura al dettaglio che si spera faccia scuola, gli autori raccolgono testimonianze, video di repertorio, servizi televisivi, immagini private, e molto altro per rendere in modo chiaro la complessità della vicenda di San Patrignano. Una chiarezza e una complessità che evidenzia infine una difficoltà a prendere una posizione netta. Da SanPa Muccioli non ne esce né come santo né come mostro. Il giudizio ultimo, come sempre dovrebbe essere, è così rimandato allo spettatore, che con tutti i tasselli del puzzle al loro posto può formulare la propria personalissima idea a riguardo. La bravura qui si ritrova così anche nell’orchestrare i contenuti raccolti affinché i due piatti della bilancia si trovino sempre in equilibrio.

Grazie al montaggio di Valerio Bonelli, ciò è perfettamente possibile, e non si ha mai l’impressione di un eccessivo accanimento o di un grazia immotivata. Gli autori lasciano che ad esprimersi siano quanti San Patrignano l’hanno vissuta davvero in quegli anni. Uomini e donne, ex tossicodipendenti che grazie a Muccioli hanno ritrovato la libertà. Ma, come viene brillantemente enunciato da uno di loro, queste persone sono quello che sono anche nonostante Muccioli. Perché se è vero che molta della docuserie si concentra sui processi, una parte significativa dell’opera si ritrova anche nella tematica del rapporto tra padre e figlio. Per Muccioli, infatti, i migliaia di ragazzi della comunità erano come figli prodighi.

L’amore di un padre padrone

Risulta innegabile che la grande forza di SanPa si trova anche nel suo protagonista, il controverso Vincenzo Muccioli. Personalità dotata di un carisma straordinario, egli ha diviso, e continua a dividere ancora oggi, l’opinione pubblica. Se per molti è un salvatore, come si evince dalle diverse testimonianze qui riportate, per molti è anche un uomo che non si è fatto scrupoli a sfruttare il proprio potere. Da questo punto di vista, la docuserie diventa il racconto tragico di un uomo che ottiene tutto, e di questo tutto diventa in un certo senso succube. Non a caso i titoli della serie rimandano ad un preciso arco narrativo: Nascita, Crescita, Fama, Declino e Caduta. È un padre padrone Muccioli, e gli autori di SanPa riescono a mostrare entrambi questi aspetti, ancora una volta con quella grande sensibilità che caratterizza la serie.

Scavando nel pubblico e nel privato di questa vicenda, emerge così come non esista mai una sola verità. Se da un lato c’è da entusiasmarsi per come tutto ciò emerga, dall’altro non si può non riconoscere la grandezza della ricerca condotta. Gli autori sono infatti riusciti a raccontare un caso di cronaca rendendolo attraente e universalmente fruibile. Si tratta di un documentario pensato, scritto e realizzato con grandi ambizioni, raramente viste altrove. Il risultato è un prodotto dal grande impatto, tanto storico quanto emotivo. Ci si indigna, ci si commuove, e alla fine si resta con nuove domande tra le mani. Domande buone, necessarie, con cui ognuno può proseguire autonomamente il proprio percorso.

Hotel Transylvania 3: trama, cast e curiosità del film d’animazione

Popolare serie animata prodotta dalla Sony Pictures Animation, Hotel Transylvania vanta oggi numerosi fan in tutto il mondo, tanto tra i più piccoli quanto tra gli adulti. Divenuto con il tempo un vero e proprio franchise, composto anche da videogiochi, cortometraggi, fumetti e una serie televisiva, il titolo è oggi composto da tre film lungometraggi, distribuiti al cinema tra il 2012 e il 2018. L’ultimo di questi, per ora, è Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa, nuovamente diretto da Genndy Tartakovsky, il quale ha come elemento distintivo rispetto ai precedenti due capito una location totalmente nuova per le avventure del simpatico conte Dracula e di sua figlia Mavis.

Dietro al successo di questi personaggi vi è Todd Durham, il quale diede vita inizialmente ad un romanzo, e in seguito al progetto per la trasposizione di questo. Durham propose l’idea alla Sony, la quale si dimostrò disposta a finanziare il progetto. Presero così il via i lavori di scrittura dei film, a cui Durham partecipò affinché si preservasse la natura della sua storia. Dopo anni di lavori, e diversi registi susseguitisi alla direzione del progetto, il primo film vide infine il buio della sala, attirando l’entusiasmo di diverse generazioni di spettatori. Un entusiasmo che si è poi ripetuto anche per i successivi film, con il terzo arricchitosi di nuovi personaggi ed eventi.
Arrivato in sala, questo si affermò come il maggior risultato economico della trilogia. A fronte di un budget di 80 milioni di dollari, arrivò infatti ad incassarne ben 528 in tutto il mondo. Un tale successo spinse i produttori a porre in lavorazione un terzo film, attualmente previsto nei cinema per l’agosto del 2021. Prima di intraprendere la visione del film, sarà certamente utile approfondire ulteriori curiosità ad esso legate. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare dettagli relativi alla trama e al cast di doppiatori. Infine, si elencheranno le principali piattaforme streaming dove sarà possibile ritrovare il film in streaming per una comoda visione casalinga.

Hotel Transylvania 3: la trama del film

Con Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa, è giunto anche per il conte Dracula il momento di prendersi delle meritate ferie. Egli si lascia infatti convincere dalla figlia Mavis a partire su di una nave da crociera. Al suo seguito, vi sarà la famiglia di lei, come anche i vari mostri suoi amici. Sulla nave, tutti si divertono divisi tra le varie attrazioni e le escursioni programmate, godendosi il meritato riposo lontani dal cupo Hotel. Dracula, però, non riesce a rilassarsi, specialmente nel momento in cui la sua attenzione viene attratta dal capitano della nave, una giovane donna di nome Ericka. Ciò che non sa, è che il cognome di lei è Van Helsing.

Ella è infatti discendente del celebre cacciatore Abraham Van Helsing, il quale molto tempo prima aveva avuto numerosi scontro proprio con il conte Dracula. Compreso che un semplice umano non può uccidere il vampiro, questi ha istruito la pronipote affinché riesca a recuperare uno strumento di distruzione, localizzato nella città perduta di Atlantide. La donna tenta però di uccidere Dracula in più occasioni, finendo però con lo sviluppare dei sentimenti per lui. Il piano del bisnonno non può però essere fermato e per il vampiro si preannuncia una vacanza ricca di sorprese.

Hotel Transylvania 3 cast

Hotel Transylvania 3: il cast del film

Ad aver contribuito al successo dei film vi è anche il ricco cast vocale, composto da celebri personalità del mondo dello spettacolo. Il conte Dracula, in primis, è doppiato in originale dall’attore Adam Sandler, il quale si è affezionato a tal punto al progetto da voler figurare anche tra i produttori. In italiano, invece, la voce del personaggio è quella del comico Claudio Bisio, particolarmente apprezzato per la sua performance. Nel ruolo della giovane Mavis, invece, vi è l’attrice Selena Gomez. Questa è subentrata al doppiaggio in secondo momento, dopo che Miley Cirus, prima scelta per il ruolo, era stata sostituita. In italiano Mavis è doppiata da Cristiana Capotondi.

Il personaggio di Jonathan, sposo di Mavis, è invece doppiato dal comico Andy Samberg, mentre celebre è la voce del lupo mannaro Wayne, appartenente all’attore Steve Buscemi. L’altro celebre mostro, Frankenstein, ha invece la voce di Kevin James. David Spade, invece, dà voce a Griffin, l’uomo invisibile, mentre Keegan-Michael Key è la mummia Murray. Nuovamente presente, dopo essere comparso nel secondo film, è il personaggio del potente Vlad, padre di Dracula, e doppiato ancora una volta del leggendario Mel Brooks. Tra i nuovi attori entrati a far parte del film si ha invece Kathryn Hahn, popolare attrice di commedia, che dà voce a Ericka Van Helsing, interesse amoroso di Dracula. Abraham Val Helsing, nemico giurato del celebre vampiro, è invece doppiato da Jim Caffigan.

Hotel Transylvania 3: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale, e si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un determinato limite temporale entro cui guardare il film. Questo sarà inoltre trasmesso in televisione in prima visione il giorno martedì 5 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb

Gli Eterni, spoiler: 10 grandi rivelazioni dal materiale promozionale

Non abbiamo ancora visto alcun trailer ufficiale de Gli Eterni, l’atteso film Marvel che arriverà nelle sale a novembre. Tuttavia, numerose promo art, immagini di action figure e set LEGO sono apparsi online negli ultimi mesi, aumentando in linea di massima le speculazioni attorno alla possibile trama del cinecomic. ComicBookMovie ha raccolto le 10 più grandi rivelazioni circa Gli Eterni emerse online di recente:

L’Eterno più potente

Gli eroi che compongono gli Eterni sono un gruppo potente e avrebbero potuto facilmente ribaltare la situazione contro cattivi come Loki e Thanos. Invece, sono rimasti nascosti nell’ombra, e questa è probabilmente una decisione presa dal leader della squadra, Ikaris.

Descritto come il “leader tattico” e “l’Eterno più potente”, l’eroe “è orgoglioso di tenere al sicuro gli altri Eterni”. Mentre Ikaris è rimasto fuori dagli affari umani per secoli, il ritorno dei Devianti vede “Ikaris guidare l’incarico di unire gli Eterni dispersi per fermare la nuova minaccia”. È interessante notare che è stato anche rivelato che Ajak è il “leader spirituale” degli Eterni la cui “saggezza ha aiutato a guidare la squadra da quando sono arrivati ​​sulla Terra dal loro pianeta natale.”

L’astronave della squadra

Sembra che questa versione degli Eterni non sia stata creata sulla Terra, perché un set LEGO rivela che hanno un’astronave. Non bisogna necessariamente fidarsi del noto marchio di giocattoli quando si tratta di spoiler sulla trama, ma per quale altro motivo LEGO avrebbe dovuto realizzare un mezzo di trasporto per la squadra?

In realtà, questo si ricollega alla descrizione di Ajak, mentre pare che Makkari usi i suoi poteri per “esplorare i pianeti alla ricerca degli Eterni”. Chiaramente, sono sulla Terra da molto tempo, ma non è stato sempre così. Sono stati intrappolati qui o avevano il compito di proteggere questo pianeta, in particolare? Qualunque sia il caso, ci sarà chiaramente un elemento cosmico degno di nota nel film.

Spostati, Quicksilver!

Il povero Quicksilver ha fatto solo due apparizioni nel MCU. La prima è arrivata nella scena post-credits di Captain America: The Winter Soldier, mentre la seconda era ovviamente in Avengers: Age of Ultron. Schieratosi inizialmente con Ultron, capì l’errore dei suoi modi e in seguito si sacrificò per salvare Occhio di Falco.

Da allora, il MCU è stato orfano del personaggio, e anche se siamo abbastanza sicuri che ritroveremo Pietro ​​in WandaVision, nemmeno lui, almeno apparentemente, sarà all’altezza di Makkari. Descritta come la “donna più veloce dell’universo”, l’eroe possiede una “super velocità cosmica”. È stato sottolineato che Makkari è sorda, qualcosa di importante in quanto significa che “il boom sonico che accompagna la sua corsa cosmica non la colpisce”.

Un accoppiamento improbabile

Interpretata da Angelina Jolie, Thena è un personaggio che è stato per lo più trascurato fino ad ora. Il motivo è che sappiamo veramente poco di questo membro degli Eterni, ma recentemente qualcosa è cambiato grazie alla descrizione di questa “feroce guerriera piùsuo agio in battaglia che in qualsiasi altro luogo”.

Anche se viene descritta come “scontrosa e distaccata”, sembra proprio che dovremmo aspettarci un’amicizia inaspettata con il suo compagno Eterno, Gilgamesh. La loro relazione abbraccia secoli e, come rivela la sua descrizione, “diventa il partner di Thena quando gli eventi del passato la esiliano dal resto della squadra”. È possibile che abbiano passato centinaia di anni rinchiusi o nascosti? C’è chiaramente una grande storia da raccontare qui…

Un supereroe celebrità

Ecco qualcosa di leggermente diverso. Nei fumetti, Kingo ha trascorso secoli in Giappone ad apprendere le usanze dei Samurai, solo per usarle in seguito per diventare una delle principali star del cinema del paese. Questa versione è una star di Bollywood e, a differenza dei suoi compagni Eterni, non si è esattamente nascosto al pubblico.

Invece, “si innamora dell’idea di fama” nel corso dei secoli, ma probabilmente mantiene i suoi poteri nascosti. È l’emergere dei Devianti che lo portano a lasciarsi “la sua vita di ricchezza e celebrità” alle spalle per aiutare i suoi compagni di squadra a respingere la minaccia che rappresentano per la Terra.

Mostruosi Devianti

Una serie di immagini di alcune action figure diffuse qualche tempo fa ha confermato che Kro avrà un aspetto mostruoso e disumano. Tuttavia, con il look dei Devianti tenuto perlopiù segreto, non sappiamo effettivamente cosa aspettarci. 

Sulla base di ciò che abbiamo visto nei set LEGO, saranno tutti piuttosto animaleschi, di un colore simile al blu e sicuramente molti distanti da qualsiasi cosa che abbiamo visto nell’universo cinematografico Marvel fino ad ora. Hanno tutti aspetti così vari nei fumetti che non possiamo nemmeno cercare indizi nel materiale originale. Tuttavia, Kro è destinato ad essere doppiato da un attore di serie A, ma sorprendentemente quel casting non è ancora trapelato online…

Arishem vs. Gli Eterni

I Celestiali che fanno parte degli Eterni non sono una grande sorpresa, e sembra proprio che stiano tornando sulla Terra in questo film per la prima volta in migliaia di anni (senza dubbio a causa delle Gemme dell’Infinito). Resta da vedere se siano amici o nemici, ma uno dei set LEGO trapelati ha confermato che vedremo Arishem, lo stesso Celestiale che abbiamo incontrato per la prima volta nelle scene dei flashback di Guardiani della Galassia.

Ciò conferma un elenco di Funko Pop trapelato in modo simile l’anno scorso, e sembra che l’antico Celestiale, almeno ad un certo punto, darà una mano agli Eterni. LEGO descrive Arishem come il leader della squadra, quindi soltanto il tempo dirà come verrà caratterizzato sullo schermo. 

La maledizione di Sprite

Nei fumetti, Sprite sembra un bambino, ma è vecchio quanto i suoi compagni Eterni. Nell’universo cinematografico Marvel, è una lei, ma soffre della stessa tragica afflizione. Sprite sembra un dodicenne e ha il potere di lanciare illusioni realistiche. È una buona amica di Sersi, ma “nasconde una tristezza relativa ad una stanchezza nei confronti del mondo perché è stata trattata come una bambina dall’umanità per secoli”.

Nonostante ciò, si dice che Sprite sia “molto più forte e intelligente di quanto sembri”. Tuttavia, ciò che vorremmo sapere è come i Marvel Studios affronteranno il fatto che l’attrice Lia McHugh stia crescendo velocemente, ed è già un po’ più vecchia di quando è stata scelta la prima volta.

Triangolo amoroso

Non abbiamo mai avuto un triangolo amoroso vecchio stile nel MCU, ma le cose sembrano destinate a cambiare con Gli Eterni. Finora, non abbiamo visto e sentito nulla del Black Knight di Kit Harington, anche se le foto dal set hanno confermato che si avvicinerà alla Sersi di Gemma Chan. La descrizione del personaggio di Sersi afferma che “è innamorata di Ikaris da secoli e lo aiuta a reclutare gli Eterni per un’ultima missione”.

Non si sente allo stesso modo o la sua testa sta per essere plasmata dall’umano Dane Whitman? In questa fase, è semplicemente troppo presto per dirlo con certezza. Sersi ha chiaramente abbracciato il suo lato umano e lavora come curatrice di un museo all’inizio del film.

Alcuni costumi incredibili

Se c’è una cosa che ora possiamo dire con certezza, è che gli Eterni avranno costumi davvero incredibili. Le foto del set emerse online hanno confermato che saranno pratici piuttosto che realizzati in CGI, e anche se la promo art e le action figure probabilmente non rendono loro giustizia, sembrano decisamente epici.

Questo è evidente dalle figure di Marvel Legends, mentre le recenti fughe di notizie sulle promo art ci hanno mostrato i costumi colorati e vibranti che Ikaris e Sersi indosseranno in battaglia. Inutile dire che possiamo solo sperare che un primo sguardo ufficiale venga condiviso nelle prossime settimane. Per ora, però, tutte queste fughe di notizie offrono una grande idea su cosa aspettarsi da quella che potrebbe essere l’avventura più rischiosa dei Marvel Studios dai tempi di Guardiani della Galassia.

La Vendetta dei Sith: come Hayde Christensen ha spaventato i piccoli Jedi che stava per “uccidere”

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Hayden Christensen ha davvero spaventato il piccolo attore che ha recitato con lui nel finale di Star Wars – Episodio III: La Vendetta dei Sith. La scena è passata alla storia del franchise come una delle più crude e terribili dell’intera saga, con Anakin che trucida un gruppo di bambini non ancora padawan, seguendo il volere dell’Imperatore, che aveva appena emesso l’Ordine 66. Il massacro ad opera di Anakin lascia l’ordine dei Jedi sull’orlo dell’estinzione.

Nonostante i prequel, all’epoca, siano stati dei film decisamente divisivi, La Vendetta dei Sith e il suo finale, in particolare, hanno conquistato nel corso del tempo una certa quantità di affetto, e questa scena in particolare è molto amata dai fan, anche se in un certo senso temuta, perché mostra davvero il peggio che un Sith possa fare.

Dopo tanti anni, ora abbiamo un nuovo dettaglio da questa scena, che proviene proprio da uno dei giovanissimi protagonisti, vittime della furia di Anakin. In particolare, la scena ci mostra un bambino fare addirittura un salto indietro per lo spavento, quando Hayden Christensen sguaina la spada laser, pronto a colpire. Ora, sappiamo come si sia riusciti ad ottenere questa reazione! A parlarne è proprio Ross Beadman, interprete del giovane Jedi.

Su Reddit, Ross Beadman ha rivelato che il suo sussulto all’indietro non era pianificato, ma è stato proprio Christensen a improvvisare un “booo!” che lo ha spaventato davvero e gli ha fatto fare un saltello all’indietro. Beadman ha detto che Christensen “lo ha sorpreso” e che la cosa “ha aggiunto un pizzico di paura in più nella scena”. Presumibilmente, il saltello spaventato è stato catturato dalle telecamere e aggiunto in post-produzione dopo che Anakin sfodera la sua spada laser.

L’aneddoto di Beadman rivela un lato più spensierato di una scena inquietante. Anche se la violenza non viene mai mostrata direttamente, è chiaro che Anakin ha ucciso tutti i Jedi in addestramento. La distruzione di quasi tutti i Jedi è il drive narrativo di gran parte della trama successiva della saga e della trilogia originale.

Per quanto riguarda Hayden Christensen, sappiamo che l’attore tornerà ad interpretare Darth Vader nella serie Disney+ su Obi Wan-Kenobi, in cui anche Ewan McGregor sarà di nuovo il saggio maestro Jedi.

James Bond: i fan vogliono Regé-Jean Page di Bridgerton nei panni di 007

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Secondo i fan dell’iconico franchise di James Bond, la star di Bridgerton Regé-Jean Page potrebbe tranquillamente assumere l’identità di 007. La ricerca di un nuovo Bond è uno degli argomenti più caldi degli ultimi anni, soprattutto da quando Daniel Craig ha annunciato che l’atteso No Time to Die sarà l’ultimo film in cui interpreterà l’iconica spia britannica.

Per molti fan di Bond, i continui ostacoli che il venticinquesimo film della serie ha dovuto affrontare da quando è stato annunciato per la prima volta sono sembrati infiniti. Oltre alle difficoltà imposte dalla pandemia di COVID-19, il franchise non è ancora riuscito a nominare ufficialmente un successore di Craig, nonostante siano stati costantemente presi in considerazione diversi attori preferiti dai fan.

Per un po’ di tempo, il presunto erede dell’ambito titolo è stato Idris Elba. Tuttavia, poiché la campagna per portare Elba nel ruolo ha già diversi anni alle spalle, sembra che ora sia stato superato da candidati molto più forti come Tom Hardy e James Norton. In passato ci sono stati anche una serie di rumor infondati sul fatto che il prossimo Bond sarebbe stato una donna. Meentre la questione continua ad attirare l’attenzione e la contemplazione dei più, un altro candidato sembra essersi unito al chiacchieratissimo mix.

L’ultimo ipotetico nome per 007 è il giovane attore Regé-Jean Page. Noto per aver interpretato Simon Basset nella serie Netflix Bridgerton, Page ha pubblicato un breve ma elegante clip di se stesso attraverso il suo profilo Twitter. La risposta è stata immediata, con i fan di Bond che hanno preso il post come spunto per considerare il 31enne attore britannico per il ruolo dell’agente segreto nato dalla penna di Ian Fleming (come testimoniano numerosi tweet apparsi online nelle ultime ore).

Tuttavia, al momento la maggior parte dei fan di James Bond è decisamente più concentrata sull’arrivo di No Time to Die nelle sale ad aprile di quest’anno, dal momento che, proprio a causa dell’attuale pandemia in corso, non vi è ancora alcuna garanzia che il film arrivi effettivamente nelle sale tra circa tre mesi. Tuttavia, chi interpreterà Bond dopo Craig è comunque una questione che sta molto a cuore agli appassionati: in qualche modo, il dibattito in corso sul prossimo 007 offre una piacevole distrazione dai continui problemi che attualmente affliggono la venticinquesima uscita del franchise.

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen WhishawJeffrey WrightAna de Armas, Rory Kinnear, Dali Benssalah, Billy Magnussen, David Dencik e Lashana Lynch.

Patty Jenkins commenta l’uscita “congiunta” di Wonder Woman 1984

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Patty Jenkins commenta l’uscita “congiunta” di Wonder Woman 1984

Secondo la regista Patty Jenkins, l’uscita natalizia di Wonder Woman 1984 è stata una benedizione. Dopo innumerevoli ritardi, tutti dettati dalla pandemia di Coronavirus, l’attesissimo sequel di Wonder Woman è stato finalmente distribuito il 25 dicembre, sia nelle sale che su HBO Max (una mossa senza precedenti per la Warner Bros.). Sulla scia di tale uscita “congiunta”, Jenkins ha dichiarato di sperare che il suo film potesse portare “un po’ di gioia e di sollievo” in questi tempi difficili.

Ospite del podcast WTF with Marc Maron, Jenkins ha affrontato una varietà di argomenti correlati a Wonder Woman, come il suo longevo desiderio di realizzare un film dedicato a Diana Prince, ma anche l’esclusiva strategia relativa alla distribuzione di WW84 il giorno di Natale. Jenkins, che ha ammesso di essere una “persona devota alla sala”, ha anche dichiarato di avere sentimenti contrastanti riguardo alla strategia di distribuzione del suo film. Tuttavia, a causa delle circostanze senza precedenti che stiano vivendo, un’uscita a Natale è sempre stata considerata “giusta” dalla regista.

“Ho il più strano mix di sentimenti. Perché non avrei mai pensato di poter essere d’accordo con questa decisione, mai. Sono una persona che sostiene l’esperienza della sala al 100%. Tuttavia, con il passare dell’anno, all’improvviso, quando è venuta fuori quest’idea di fare in quel modo a Natale, mi è sembrato davvero giusto. Ho pensato: ‘Adesso è il momento. Io stessa non vedo l’ora di vedere il film, desidero che tutti vedano ciò che il film contiene’. L’ho visto veramente tante volte che non avrei sopportato di rivederlo ancora, ma ero affamata di positività, di grandezza, di fughe e di tutte quelle altre cose…”

Wonder Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

One Night in Miami: il trailer del film diretto da Regina King

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One Night in Miami: il trailer del film diretto da Regina King

Amazon Prime Video ha diffuso il trailer ufficiale di One Night in Miami, il film che segna l’esordio alla regia dell’attrice Premio Oscar Regina King, presentato lo scorso settembre alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film arriverà il 15 genaio su Prime Video.

One Night in Miami è diretto da Regina King e scritto da Kemp Powers, basato sul suo spettacolo teatrale “One Night In Miami …”, è prodotto da Jess Wu Calder, Keith Calder, Jody Klein e vede protagonisti Kingsley Ben-Adir, Eli Goree, Aldis Hodge, Leslie Odom Jr., Joaquina Kalukango, Nicolette Robinson con Beau Bridges e Lance Reddick.

La trama di One Night in Miami

In un’incredibile notte del 1964, quattro icone di sport, musica e attivismo si sono riunite per celebrare uno dei più grandi sconvolgimenti nella storia della boxe. Quando lo sfidante Cassius Clay, che presto si chiamerà Muhammad Ali (Eli Goree), sconfisse il campione dei pesi massimi Sonny Liston alla Miami Convention Hall, Clay commemorò l’evento con tre dei suoi amici: Malcolm X (Kingsley Ben-Adir), Sam Cooke (Leslie Odom Jr.) e Jim Brown (Aldis Hodge).

Basato sull’omonima opera teatrale pluripremiata e diretto da Regina King, One Night In Miami è un racconto di fantasia ispirato alla notte storica trascorsa insieme da queste quattro formidabili figure. Esamina le lotte che questi uomini hanno affrontato e il ruolo vitale che ciascuno di loro ha svolto nel movimento per i diritti civili e nello sconvolgimento culturale degli anni ’60. Più di 40 anni dopo, le loro conversazioni sull’ingiustizia razziale, la religione e la responsabilità personale risuonano ancora.

I character poster di One Night in Miami

John Cena: “Fast and Furious 9 sarà un motivo per tornare al cinema”

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Secondo John Cena, Fast and Furious 9 rappresenterà una valida ragione per tornare al cinema. Il celebre franchise di corse automobilistiche in grado di sfidare le leggi della fisica è diventato più grande nel corso degli anni, raggiungendo nuove vette ad ogni nuovo episodio.

Dalla fine di Fast and Furious 8 del 2017, i fan hanno atteso con impazienza l’arrivo di Fast and Furious 9 (noto anche come F9). Il film sarebbe dovuto arrivare a maggio 2020, ma quando la pandemia di Coronavirus ha bloccato completamente l’industria cinematografica, la Universal ha deciso di posticipare l’uscita di un anno. Allo stato attuale, F9 arriverà nelle sale il 28 maggio di quest’anno, con altre due episodi che arriveranno in futuro (e che chiuderanno definitivamente la saga).

Oltre a presentare i soliti membri della grande famiglia Fast and Furious, come il Dominic Toretto di Vin Diesel, F9 presenterà anche una nuova aggiunta all’equipaggio: John Cena, che interpreterà il fratello Jakob, mai visto prima. Ad ogni modo, la cosa più eccitante riguardo al nuovo capitolo sembra essere il fatto che in F9 tornerà Han Lue (Sung Kang), uno dei personaggi più amati dai fan. Per anni si credeva che Han fosse morto, ma il primo trailer di F9 ha svelato il suo inaspettato ma trionfante ritorno. Tra la resurrezione di Han, il malvagio fratello di Dom e le solite acrobazie sbalorditive, Fast and Furious 9 sarà sicuramente adrenalinico e divertente, ma anche ricco di colpi di scena.

Al film è interamente dedicato l’ultimo numero della celebre rivista Total Film. Cena ha svelato attraverso il suo account Twitter le due cover del magazine dedicate al film, condividendo il seguente messaggio: “Sono pronto a vedere questo progetto arrivare finalmente al pubblico da quando ho messo piede per la prima volta sul set”. Tuttavia, la dichiarazione più allettante arriva dalla cover stessa. Nella storia di copertina, infatti, Cena dichiara: “Fast 9 è sicuramente un motivo per andare al cinema”. Se i fan avessero mai dubitato una cosa del genere, Cena sembra essere pronto a mettere le cose in chiaro…

Tutto quello che c’è da sapere su Fast and Furious 9

In Fast and Furious 9 reciteranno i veterani del franchise Vin DieselCharlize TheronJohn CenaMichelle RodriguezJordana BrewsterLudacrisTyrese Gibson e Helen Mirren. Nel cast anche Michael Rooker e Cardi B.

La regia sarà firmata da Justin Lin, già regista di numerosi capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata all’aprile 2021 (inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare al cinema nel 2020).

Ricordiamo che il decimo capitolo della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il capitolo numero 10 della saga concluderà definitivamente la serie principale Fast and Furious, a seguito degli eventi che vedremo nel nono capitolo. Questa informazione ci fa pensare che alla fine del franchise si sia pensato più a un dittico di chiusura che a due film separati.

Batman: il film mai realizzato da Ben Affleck avrebbe reso i fan orgogliosi

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Il Batman di Ben Affleck avrebbe reso i fan orgogliosi, secondo l’artista di storyboard Jay Oliva. La creazione del DCEU ha aperto le porte a un nuovissimo Bruce Wayne e Affleck è presto entrato nel ruolo grazie a Batman v Superman: Dawn of Justice di Zack Snyder. Nonostante il contraccolpo iniziale al casting, la performance di Affleck nei panni di Batman è stata successivamente elogiata da molti, con l’attore che ha guadagnato sempre più consensi nel corso degli anni. Operando all’interno della versione di Snyder del DCEU, Affleck avrebbe dovuto scrivere, dirigere e recitare nel suo film da solista dedicato all’Uomo Pipistrello.

Tuttavia, quei piani alla fine andarono in pezzi. Dopo la risposta deludente a Justice League del 2017 e all’uscita di Snyder dal franchise, la Warner Bros. cominciò a spingere le cose verso una nuova direzione. Affleck ha lasciato sia The Batman che il personaggio stesso, e Matt Reeves è intervenuto per rivitalizzare totalmente il progetto. Robert Pattinson sarà ora il protagonista di The Batman, film che non sarà collegato al DCEU. Sembrava così giunta la fine di Affleck all’interno del franchise, ma negli ultimi mesi è stato rivelato che interpreterà ancora una volta il Crociato di Gotham in The Flash e nella Snyder Cut di Justice League, il che ha portato ad un rinnovato interesse nei confronti del suo standalone mai realizzato.

Le storie sul Batman di Affleck si sono susseguite sin da quando l’attore/regista ha lasciato il progetto e, recentemente, diverse fonti che erano a conoscenza di alcuni dettagli sul film si sono fatte avanti per condividere il loro sapere. L’ultimo in ordine di tempo è Jay Oliva, un artista di storyboard che ha lavorato a diversi film DC. Oliva ha risposto a un tweet scritto dal giornalista del Forbes Scott Mendelson, in cui veniva insinuato che Affleck avesse abbandonato il progetto per una perdita di interesse nei confronti del personaggio. Oliva ha contestato questa affermazione e ha anche insistito sul fatto che il film di Affleck su Batman “avrebbe reso i fan orgogliosi”.

I dettagli sulla storia del Batman di Affleck sono emersi nel tempo, rivelando un film molto oscuro che avrebbe anche messo sotto i riflettori il Deathstroke di Joe Manganiello. È stato anche detto che The Batman avrebbe riportato al centro dell’attenzione l’Arkham Asylum e che Deathstroke mirasse a smantellare completamente la vita di Bruce. Questa storia di Batman si sarebbe adattata bene alla visione di Snyder del suo DCEU e, se vogliamo credere alle parole di Oliva, è certo che i fan l’avrebbero adorata.

Guardiani della Galassia: James Gunn rivela un curioso aneddoto sul lavoro di Chris Pratt

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James Gunn ha condiviso un aneddoto divertente avvenuto con Chris Pratt durante le riprese dei film dedicati ai Guardiani della Galassia. Il franchise è diventato una parte importante del MCU negli ultimi anni. Sia il primo che il secondo film sono stati elogiati sia dal pubblico che dalla critica. Molti hanno apprezzato l’approccio insolito di Gunn, che ha saputo catturare alla perfezione la follia dei personaggi spaziali della Marvel. Lo Star-Lord di Pratt e altri membri del team sono apparsi l’ultima volta in Avengers: Endgame del 2019. Tuttavia, alcuni di loro torneranno in Thor: Love and Thunder, con Pratt che ha recentemente confermato che a breve arriverà in Australia per iniziare le riprese.

Successivamente, il team si riunirà ancora una volta per l’attesissimo Guardiani della Galassia Vol. 3, in uscita nel 2023. Il ritardo del terzo capitolo è stato una conseguenza del breve licenziamento di Gunn dal progetto, dopo che alcuni suoi vecchi tweet considerati razzisti erano riemersi online. Nel frattempo, Gunn ha accettato di dirigere The Suicide Squad per conto della Warner Bros., che è stato completato prima che il regista e sceneggiatore tornasse a lavorare ai suoi progetti Marvel. Guardiani della Galassia Vol. 3 sarà caratterizzato dalla presenza della Gamora del 2014, che non è molto legata a Star-Lord e agli altri membri della squadra. Il film probabilmente esplorerà la storia di questa versione di Gamora che cerca di ricostruire le sue relazioni con gli altri Guardiani, insieme a nuove avventure spaziali che il pubblico ovviamente si aspetta.

Considerando quanto sono divertenti i film sui Guardiani della Galassia, non c’è da meravigliarsi che il cast e la troupe si divertano molto a realizzarli. Recentemente, James Gunn ha condiviso una storia assai bizzarra sull’esperienza con Chris Pratt sul set, rivelando via Twitter che l’attore imita il suono delle pistole spaziali quando le usa.

“Quando @prattprattpratt usa le pistole spaziali, spara letteralmente. Non è uno scherzo”, ha spiegato Gunn. “Emette accidentalmente dei suoni tipo “Pew Pew” finché non gli faccio notare che lo sta facendo. Non sono sicuro se si stia semplicemente immedesimando nella parte o se sia soltanto folle, ma è di certo una delle mie cose preferite.”

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Zack Snyder conferma di non avere piani per il DCEU dopo Justice League

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Zack Snyder ha spiegato di non essere intenzionato a portare avanti il suo DCEU (o Snyder-Verse) in futuro. Snyder è stato uno dei principali architetti dell’universo condiviso. Ha diretto i primi due episodi (L’uomo d’acciaio e Batman v Superman: Dawn of Justice) e aveva dei piani ancora più grandi per il futuro: all’inizio, infatti, era stato confermato che Snyder aveva un piano di cinque film per il DCEU. Sfortunatamente, una tragedia familiare ha costretto Snyder ad abbandonare Justice League nel bel mezzo della produzione e, in seguito alla tiepida risposta ai cambiamenti apportati dal regista Joss Whedon, il DCEU ha iniziato a muoversi in una nuova direzione.

La nuova strategia del DCEU – che pone meno attenzione alla narrazione interconnessa – ha messo da parte i piani di Snyder. Grazie alla passione dei fan, il suo taglio originale di Justice League uscirà su HBO Max tra circa due mesi, dando così una degna chiusura al trittico del regista sui personaggi DC. Tuttavia, la release della tanto agognata Snyder Cut ha spinto i fan a credere che i piani originali di Snyder – quelli che prevedevano ben cinque film – potessero essere in qualche modo ripristinati. Proprio di recente, i fan hanno dato vita ad una campagna sui social media per spingere la Warner Bros. a dare il via libera al resto dei progetti DC pianificati inizialmente dal regista.

Tuttavia, anche se i suoi fan si aspettano di più, sembra che Zack Snyder non si aspetti molto dalla sua collaborazione con WB e DC Films dopo l’uscita della sua versione di Justice League. Parlando con ComicBook Debate (via Screen Rant), Snyder ha spiegato quale sarà il futuro che immagina per il suo DCEU. Riconoscendo che non si sarebbe mai aspettato di far uscire il suo taglio di Justice League, Snyder ha spiegato che, dal momento che si trova in una fase diversa della sua vita in questo momento, non ha intenzione di andare oltre il film dedicato all’iconico team DC. Naturalmente, apprezza l’entusiasmo dei fan.

“Non avrei mai pensato di trovarmi a questo punto. Non pensavo che avrei finito Justice League. La verità è che questo è un vecchio film. È un film vecchio di anni su cui sto nuovamente lavorando. L’universo DC è andato avanti. Si è ramificato e ha fatto le sue cose. Per quanto riguarda quello che ho fatto io, la mia visione di quello che volevo fare con questi personaggi, il viaggio che volevo che facessero… è risaputo che avevo in programma più film, cinque film o qualcosa del genere. La verità è che al momento sono occupato. Ho molto da fare. È bello che i fan abbiano così tanta fiducia in men. È fantastico e non potrei essere più felice. Sono entusiasta che potranno finalmente gustarsi l’intero elisir di Justice League. Ma non ho alcuna intenzione di continuare. Almeno per ora. Come ho già detto, non ho mai pensato che mi sarei ritrovato a finire il film. Quindi, chi può dire cosa accadrà in futuro?”

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Michael Keaton sarà il Batman del DCEU in futuro, non Ben Affleck

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UPDATE del 07/01/2021. Dopo che internet è letteralmente esploso in seguito alla diffusione della notizia, Brooks Barnes (il giornalista del New York Times che in origine aveva intervistato il presidente della DC Films Walter Hamada) ha chiarito le sue dichiarazioni sul coinvolgimento di Michael Keaton nei futuri film della DC. In un recente tweet, Barnes ha spiegato che Keaton è stato scelto esclusivamente per The Flash e che l’attore non è stato confermato per ulteriori film nei panni di Batman.

Di seguito la notizia originale…

Il Batman di Michael Keaton è destinato a essere il futuro Uomo Pipistrello del DCEU, non Ben Affleck. Inizialmente, il DCEU è apparso come la risposta della DC al MCU. Tuttavia, l’universo condiviso è cambiato drasticamente nel corso degli anni.

In origine, il franchise si concentrava su trame interconnesse, proprio come il MCU; una mossa che, andando avanti, non si è rivelata propriamente strategica. Ad oggi, il DCEU è decisamente più centrato su solide funzionalità autonome. Tale cambiamento è in atto già da alcuni anni, poiché i pilastri del franchise originale, come Ben Affleck nei panni di Batman, sono già usciti di scena. Tuttavia, i recenti sviluppi hanno portato a molta confusione su come sarà il DCEU in futuro.

Con il ritiro di Affleck, Robert Pattinson è stato scelto per interpretare Bruce Wayne in The Batman di Matt Reeves, che non sarà collegato al resto del DCEU. Per quanto riguarda l’universo condiviso, il futuro di Batman è rimasto aperto per un po’ di tempo fino a quando, la scorsa estate, è arrivata la notizia che Michael Keaton tornerà per la prima volta nei panni dell’eroe da Batman – Il ritorno nell’atteso The Flash, in arrivo nel 2022. Ben presto, è diventato chiaro che Keaton non sarà l’unico Batman nel film di Andy Muschietti: anche Affleck tornerà, notizia che ha dato ai fan la speranza di un ritorno permanente dell’attore nelle vesti dell’iconico personaggio.

Ad ogni modo, non sembra essere questo il caso. La scorsa settimana, il presidente della DC Films Walter Hamada ha rilasciato un’intervista al NYT in cui ha delineato – in linea generale – il futuro del franchise. Ad un certo punto, si è parlato del fatto che ci sarebbero state due saghe cinematografiche diverse – ma contemporanee – che avrebbero coinvolto Batman, interpretato da due attori diversi. Chiaramente, Pattinson è uno di questi due Batman, ma è chiaro che ci sia ancora un po’ di confusione su chi sia l’altro.

Su Twitter, il critico cinematografico Nestor Cine ha contattato il collega Brooks Barnes – autore dell’articolo dell’Hollywood Reporter che confermò in esclusiva il coinvolgimento di Keaton in The Flash – per un chiarimento in merito, e Barnes ha confermato che il secondo Batman – quello del DCEU – sarà proprio l’attore candidato all’Oscar per Birdman.

Quale futuro per il Batman di Ben Affleck?

Quando si è diffusa la notizia dell’apparizione di Michael Keaton in The Flash, è stato riferito che il suo ruolo all’interno del DCEU sarebbe stato simile a quello di Nick Fury all’interno del MCU: una figura di mentore in vari film, senza mai assumere un ruolo da protagonista assoluto. Sembra che quei piani siano ancora in atto, dato che la DC mira a tenere ancora Keaton in futuro per la seconda delle loro cosiddette “saghe cinematografiche”. Quanto a ciò che tutto questo significa per il Batman di Ben Affleck, la situazione è decisamente meno chiaro.

I fan devoti al Batman di Affleck hanno sperato che il suo ritorno in The Flash, così come l’uscita della Snyder Cut di Justice League, si sarebbe tradotto in più ruoli per l’attore. Il sogno di molti è che Affleck abbia la possibilità di realizzare il suo film da solista su Batman. Tuttavia, se DC seguirà ciò che ha attualmente pianificato, il Batman di Affleck non resterà in giro per molto tempo.

Io & Marley: libro, cast e frasi del film con Owen Wilson

Io & Marley: libro, cast e frasi del film con Owen Wilson

In più occasioni anche il cinema ci ha ricordato di come il cane sia il migliore amico dell’uomo. Numerosi sono infatti i film dedicati a questi fedeli animali a quattro zampe, e tra i più celebri vi è senza alcun dubbio Io & Marley. Diretto da David Frankel nel 2008, si tratta di una struggente storia cha commosso numerosi spettatori in tutto il mondo per la forza del legame che può instaurarsi tra un cane e il suo padrone. Di carattere estremamente vivace e incontrollabile, il Marley del titolo è una vera e propria forza della natura, a cui è impossibile non affezionarsi.

Il film è tratto dall’omonimo romanzo scritto dal giornalista John Grogan e pubblicato nel 2005. Si tratta di un’autobiografia dedicata al suo cucciolo di Labrador, dal loro primo incontro sino agli ultimi momenti di vita dell’animale. Un racconto quanto mai sincero e toccante, che ha raggiunto in breve tempo un successo straordinario. Con un numero elevato di copie vendute, questo si è infatti imposto all’attenzione degli studios cinematografici. Acquistato dalla Fox, questo è infine stato adattato per il grande schermo, dove ha ottenuto un altrettanto grande successo.

Apprezzato dalla critica e dal pubblico, Io & Marley è infatti arrivato a guadagnare ben 247 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 60. Prima di intraprendere una visione del film però, sarà certamente utile approfondire ulteriormente alcuni aspetti legati ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare la trama come anche alcuni retroscena legati al cast di attori. Non mancheranno inoltre anche le frasi più belle del film, attraverso cui si può entrare ulteriormente in contatto con la sua storia. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming dove poter ritrovare il film per una comoda visione casalinga.

Io & Marley: la trama del film

Protagonisti del film sono i neo sposi John e Jenny, i quali decidono di cambiare vita e spostarsi dal freddo Michigan alla solare Florida. Qui hanno infatti entrambi trovato un impiego come giornalisti presso quotidiani concorrenti tra loro. Per i due ha così inizio un’avventura che li porterà a dover gestire le difficoltà del matrimonio, delle rispettive carriere e del desiderio di avere dei bambini. Quando Jenny inizia a parlare di questi ultimi, infatti, John spaventato dall’idea di diventare padre decide di regalarle un cucciolo di Labrador Retriever. La coppia decide di chiamarlo Marley, e questo si rivela da subito una personalità estremamente vivace e incontrollabile.

John e Jenny cercheranno senza successo di far addestrare il cane affinché diventi più gestibile e non causi le tante disavventure che invece provoca. Nel momento in cui l’editore Arnie Klein propone a John di scrivere una rubrica dove raccontare le disavventure della vita quotidiana, questi si convincerà che raccontare di Marley e dei suoi pasticci sarebbe la cosa più attraente per i lettori. Egli si ritrova così con una grande quantità di materiale da rielaborare, e mentre gli anni passano e tre figli arrivano nella loro casa, Marley continua ad essere un irrimediabile pasticcione. Il legame che i due coniugi hanno però sviluppato con lui li segnerà in positivo per tutta la loro vita.

Io & Marley cast

Io & Marley: il cast del film

Ad interpretare la coppia di protagonisti, John e Jenny, vi sono i noti attori Owen Wilson e Jennifer Aniston. I due, che non si conoscevo se non di sfuggita, hanno raccontato di essere rimasti emotivamente molto coinvolti dalla lettura della sceneggiatura, a tal punto da fare di tutto per poter recitare nel film. Si sono così ritrovati a dar vita ad una coppia di coniugi, per interpretare i quali hanno trascorso diverso tempo insieme, sviluppando una certa disinvoltura e chimica di coppia. Accanto a loro, nel film, si ritrovano poi gli attori Alan Arkin nei panni dell’editore Arnei Klein, mentre Eric Dane è Sebastian Tunney, amico di John. La candidata all’Oscar Kathleen Turner è invece mrs. Kornblut, l’addestratrice di cani.

Ma il grande protagonista è lui, il Labrador Marley. Questo, tuttavia, non è stato interpretato da un solo cane, bensì da 22 differenti esemplari di diverse età. Poiché il film copre un arco di 14 anni, era infatti indispensabile mostrare Marley da quando è cucciolo sino all’età avanzata. Diversi noti addestratori per il cinema sono stati assunti per gestire questo esercito di cani, con i quali però non si sono avute difficoltà a girare. Per la scena finale, ad esempio, l’operazione su Marley è stata totalmente simulata, con il cane perfettamente addestrato per rimanere calmo come fosse morente. Un momento riuscito particolarmente toccante proprio per via della bravura del peloso interprete.

Io & Marley: le frasi, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Io & Marley grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale, e si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un determinato limite temporale entro cui guardare il film. Il tuttofare sarà inoltre trasmesso in televisione in prima visione il giorno lunedì 4 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • “Un cane non se ne fa niente di macchine costose, case grandi o vestiti firmati. Un bastone marcio per lui è sufficiente. A un cane non importa se sei ricco o povero, brillante o imbranato, intelligente o stupido, se gli dai il tuo cuore lui ti darà il suo. Di quante persone si può dire lo stesso? Quante persone ti fanno sentire unico, puro, speciale? Quante persone possono farti sentire… straordinario?” (John Grogan)
  • “Bhe, che si prova ad aver passato gli anni migliori? Hai fatto tutto quello che volevi fare? … No, nemmeno io!” (John Grogan)
  • “All’inizio con John desideravo avere una famiglia, ma non mi ero ancora resa conto che, da quando ci sei stato tu, noi eravamo già una famiglia” (Jennifer Grogan)
  • “Ti ricordi che ti dicevamo sempre che eri un cane terribile. Che eri il cane peggiore del mondo. Non devi crederci, non crederci neanche per un attimo, perché non avremmo potuto trovare un cane migliore. Sei stato proprio un grande cane, perché ci hai amato ogni giorno, qualunque cosa accadesse, e questo è fantastico, sai. Non so esattamente cosa ci sia dopo, ma voglio che tu ti ricordi che sei un grande cane Marley, sei un grande cane.” (John Grogan)

Fonte: IMDb

Robin Tunney: 10 cose che non sai sull’attrice

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Robin Tunney: 10 cose che non sai sull’attrice

Robin Tunney è una di quelle attrici che ha sempre lavorato sodo per costruirsi una carriera solida e concreta, in grado di conquistare il pubblico grazie alla sua bellezza fuori dal comune e al suo talento. Una combo perfetta che l’ha resa una delle attrici più apprezzate e ben viste nel panorama della recitazione. L’attrice americana ha lavorato sia per il grande che per il piccolo schermo, facendosi conoscere soprattutto grazie ai suoi ruoli in Prison Break e The Mentalist, due serie molto amate e apprezzate in tutto il mondo, in grado di far affezionare il pubblico.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Robin Tunney.

Robin Tunney: i suoi film

 

1. Ha recitato in celebri film. L’attrice debutta al cinema con il film Il mio amico scongelato (1992). Successivamente recita in titoli come Empire Records (1995), Giovani streghe (1996), Niagara, Niagara (1997), Giorni contati – End of Days (1999), Vertical Limit (2000) e Matrimonio impossibile (2003), con Michael Douglas. La sua carriera sul grande schermo continua con Scatto mortale – Paparazzi (2004), The Zodiac (2005), Hollywoodland (2006), con Adrien Brody, e The Burning Plain – Il confine della solitudine (2008). Tra i suoi ultimi film, vi sono See Girl Run (2012), My All American (2015), Looking Glass (2018) e Horse Girl (2020), con Alison Brie.

2. Non ha mai abbandonato il mondo della serie televisive. Robin Tunney non ha mai abbandonato il mondo delle serie, tanto da prendere negli anni parte a titoli come la serie Una famiglia come le altre (1991), il film TV Perry Mason: Morte di un dongiovanni (1992)  e poi nelle serie Dream On (1993), Law & Order – I due volti della giustizia (1994), The Twilight Zone (2003), Dr. House – Medical Division (2004) e Prison Break (2005-2006), grazie a cui diventa particolarmente celebre. In seguito assume il ruolo di Teresa Lisbon in The Mentalist (2008-2015). Negli ultimi anni ha recitato in Insatiable (2018) e The Fix (2019).

Robin Tunney Instagram

Robin Tunney, il marito e i figli Oscar Holly Marmet e Colette Kathleen

3. Robin Tunney è fidanzata con un interior designer. Dopo una breve frequentazione durata un anno, dal 2009 al 2010, con il regista e sceneggiatore australiano Andrew Dominik, Robin Tunney ha trovato il compagno ideale in Nicky Marmet, un arredatore d’interni, con cui si è fidanzata il 25 dicembre del 2012 durante una vacanza a Rio de Janeiro. Dalla loro unione è nato il loro primo figlio, Oscar Holly Marmet, nato il 23 giugno del 2016. In seguito, hanno avuto una figlia di nome Colette Kathleen.

4. Ha già vissuto l’esperienza del matrimonio. Anche se Robin Tunney non è attualmente sposata, lei ha già vissuto l’esperienza con il regista e produttore Bob Gosse. I due sono stati sposati dal 4 ottobre del 1995 fino al 2006, anno del divorzio. Grazie al marito, che l’ha diretta nel film Niagara, Niagara, l’attrice ha vinto la Coppa Volpi alla Miglior Interpretazione Femminile al Festival di Venezia.

Robin Tunney è su Instagram

5. Ha un profilo sul social network. Robin Tunney è presente sul social network Instagram con un profilo verificato seguito da 408 mila persone. All’interno di questo, con 456 post, l’attrice è solita condividere momenti relativi alla propria quotidianità. Molte sono infatti le foto dedicate ai due figli e al tempo trascorso con loro e con il proprio compagno. Non mancano però anche immagini relative al suo lavoro di attrice, con curiosità, retroscena o post promozionali. Seguendola sul social, dunque, si potrà sempre rimanere aggiornati sulla sua attività.

Robin Tunney in Prison Break

6. L’attrice si è sentita in colpa per aver mentito sul suo personaggio. Stando alle rivelazioni della stessa Robin Tunney, sembra che dopo la fine della prima stagione sia amici che fan le abbiano sempre chiesto cosa sarebbe successo al suo personaggio nella stagione successiva di Prison Break e lei non poteva dirlo. Questo ha generato in lei dei sensi di colpa perché sapeva che il suo personaggio aveva già dato quello che poteva dare.

7. Ha abbandonato la serie dopo la prima stagione. Non sempre tutti i personaggi riescono a far parte di tutte le stagioni di una serie e per diversi motivi capita che prima o poi questi scompaiano. Sebbene tendenzialmente questo accada per personaggi minori, ciò è successo anche al personaggio di Veronica Donovan. Robin Tunney, infatti, ha abbandonato il suo personaggio, comparendo per l’ultima volta nella prima puntata della seconda stagione.

robin tunney

Robin Tunney in The Mentalist

8. È contenta di come si sia conclusa la serie. In attivo dal 2008, nel 2015 The Mentalist ha chiuso i battenti e quando si è parte di una serie tv dalla sua nascita, diventa molto difficile dire addio al proprio personaggio ed essere soddisfatti di come la storia vada a finire. La stessa Robin Tunney, però, si è definita soddisfatta e contenta di come si sia concluso lo show, di come si sia data una conclusione definitiva ai personaggi della serie, dando una chiara idea di cosa faranno da quel momento in poi nelle loro vite.

9. Ha avuto un aumento di salario equo. Nel 2011, durante la metà delle stagioni di The Mentalist, è arrivata la notizia che dopo un aumento dello stipendio di Simon Baker, protagonista assoluto della serie, anche gli altri co-protagonisti avrebbero ricevuto lo stesso trattamento. E ciò è diventato un fatto, non solo parole: Robin Tunney, infatti, ha visto salire il suo salario da 75 mila dollari per episodio a più di 100 mila, con un incremento esponenziale che l’ha fatta arrivare a qualcosa come 200 mila dollari a puntata.

Robin Tunney in Dr. House

10. Ha recitato nel primo episodio della serie. In pochi sapranno o ricorderanno che l’attrice è comparsa nel primo episodio della celebre serie Dr. House, con Hugh Laurie nei panni del geniale ma controverso medico. Il ruolo ricoperto dall’attrice era quello di Rebecca Adler, la principale paziente dell’episodio. Come noto, il concept di base della serie è quello di dar vita ad un medico che risolve casi nello stile di Sherlock Holmes. Per questo motivo, il nome di Rebecca Adler è un chiaro riferimento ad Irene Adler, un personaggio femminile del canone sherlockiano.

Fonti: IMDb, Allure, All Star Bio, The Hollywood Reporter

Star: Disney+ annuncia i primi titoli in arrivo sul nuovo canale

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Star: Disney+ annuncia i primi titoli in arrivo sul nuovo canale

Come precedentemente annunciato, il 23 febbraio Star diventerà il sesto brand a essere incluso all’interno di Disney+, andando ad aggiungersi ai già presenti Marvel, Pixar, Star Wars, National Geographic e Disney. Star promette ancora di +: + serie Tv, + film e + originals.

Star diventerà la casa dell’intrattenimento generale, raddoppierà la quantità di contenuti da guardare su Disney+ e offrirà migliaia di ore di contenuti televisivi e cinematografici dagli studi creativi Disney, tra cui Disney Television Studios, FX, 20th Century Studios e 20th Television.  Di seguito un primo sguardo ad alcuni dei titoli Star, tra le centinaia ancora da annunciare, che saranno disponibili dal 23 febbraio.

  • Big Sky Dal visionario narratore David E. Kelley (Big Little Lies – Piccole grandi bugie) arriva Big Sky, una serie thriller che segue i detective privati Cassie Dewell e Cody Hoyt che uniscono le loro forze con l’ex poliziotta, Jenny Hoyt, moglie di Cody da cui si è separato, per cercare due sorelle rapite da un camionista su una remota autostrada del Montana. Ma quando scoprono che non si tratta delle uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per trovare queste donne prima che sia troppo tardi. Big Sky vede nel cast la presenza di Katheryn Winnick (Jenny Hoyt); Kylie Bunbury (Cassie Dewell); Brian Geraghty (Ronald Pergman); Dedee Pfeiffer (Denise Brisbane); Natalie Alyn Lind (Danielle Sullivan); Jade Pettyjohn (Grace Sullivan); Jesse James Keitel (Jerrie); con John Carroll Lynch nel ruolo di Rick Legarski e Ryan Phillippe in quello di Cody Hoyt.
  • Love, Victor – Ambientata nel mondo del film rivoluzionario del 2018 Tuo, Simon, la serie segue Victor, un nuovo studente della Creekwood High School, nel suo viaggio alla scoperta di se stesso, mentre affronta delle difficoltà in famiglia, si adatta a una nuova città ed esplora il proprio orientamento sessuale. Quando tutto sembra troppo, si mette in contatto con Simon perché lo aiuti ad affrontare gli alti e bassi del liceo.
  • 24 – Kiefer Sutherland è il protagonista di questa innovativa serie Tv: un’intera stagione si svolge in un giorno, con ognuno dei 24 episodi che ricoprono un’ora, raccontati in tempo reale.

 

  • Lost – I misteri si infittiscono quando i 48 sopravvissuti del volo Oceanic Air 815 si trovano bloccati su un’isola non identificata con poche speranze di essere salvati.
  • Desperate Housewives – I segreti di Wisteria Lane – Dopo essersi tolta la vita nella sua casa perfetta, Mary Alice continua a guardare dall’alto i suoi amici e la sua famiglia. Ora, dall’oltretomba, ci porta nelle loro vite e in quelle dei suoi vicini: Susan è una donna divorziata e una madre single che farebbe di tutto per amore; Lynette è un’ex donna in carriera che è passata dalla sala riunioni all’essere una madre annoiata e maniacale di quattro figli ingestibili; Bree Van De Kamp è come Martha Stewart sotto steroidi, con una famiglia sull’orlo dell’ammutinamento; Gabrielle Solis è un’ex modella che ha un marito ricco e una grande casa, quindi che cosa ci fa con il giardiniere diciassettenne? E le conquiste della pluridivorziata Edie Britt hanno fatto spettegolare tutti. Mary Alice vede più ora di quanto non abbia mai visto da viva e ha intenzione di condividere i segreti che si nascondono dietro ogni porta di questo sobborgo americano apparentemente perfetto.
  • I Griffin – Appuntamento con I Griffin – Peter, il padre sovrappeso e goffo che dice sempre quello che gli passa per la testa. Lois, la madre amorevole che non riesce a capire perché il figlio continui a cercare di ucciderla. La loro figlia Meg, la regina dei drammi adolescenziali che è costantemente messa in imbarazzo dalla sua famiglia. Chris, il tredicenne muscoloso che non farebbe male a una mosca, a meno che non atterri sul suo hot dog. Stewie, il bebè pericoloso incline al dominio del mondo. E Brian, il cane sarcastico con un’arguzia secca come i martini che beve. Le avventure animate di questa famiglia scandalosa vi faranno ridere a crepapelle. – I Griffin continua a intrattenere il suo pubblico di fan irriducibili con un umorismo pungente, parodie di grande effetto, animazioni spettacolari, con musiche originali eseguite da un’orchestra. Dal suo debutto nel 1999, la serie ha raggiunto lo status di cult tra i fan, e la sua stella emergente, un bambino parlante, è diventata uno dei più grandi personaggi televisivi di tutti i tempi. I Griffin ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui una nomination agli Emmy Award come Miglior Serie Comedy, la seconda serie animata nella storia della televisione ad aver ricevuto questo premio.
  • How I Met Your Mother  How I Met Your Mother è una serie comedy che racconta la storia di Ted (Josh Radnor) e di come si sia innamorato. Tutto è iniziato quando il migliore amico di Ted, Marshall (Jason Segel), ha sganciato la bomba che avrebbe fatto la proposta di matrimonio alla sua storica fidanzata e ora moglie, Lily (Alyson Hannigan), una maestra d’asilo. In quel momento, Ted ha capito che avrebbe fatto meglio a darsi una mossa se anche lui avesse voluto trovare il vero amore. Ad aiutarlo nella sua ricerca c’è Barney (Neil Patrick Harris), un amico con infinite, a volte scandalose opinioni, con un debole per i completi e un metodo infallibile per conquistare le donne. Quando Ted ha incontrato Robin (Cobie Smulders) è stato amore a prima vista, ma quando le cose non hanno funzionato, Ted ha capito che il destino avrebbe avuto qualcos’altro in serbo per lui. La serie è raccontata attraverso flashback dal futuro.

 

  • Prison Break – Michael Scofield (Wentworth Miller) è un uomo disperato in una situazione disperata. Suo fratello, Lincoln Burrows (Dominic Purcell), è nel braccio della morte per un assassinio che Michael è convinto che Lincoln non abbia commesso. Senza altre opzioni e con il tempo che scorre, Michael rapina una banca per farsi incarcerare insieme al fratello nel penitenziario di Stato di Fox River. Prison Break unisce la speranza di Le Ali della Libertà, il cameratismo di L’altra sporca ultima meta e la tensione e la messa in scena di La Grande Fuga. Questa intrigante serie rivela nuovi pezzi del puzzle ad ogni episodio, mentre Michael porta avanti il suo audace piano per ideare la grande evasione e risolvere l’ampia cospirazione su scala nazionale che ha portato lì suo fratello.
  • X-Files L’anticonformista agente dell’FBI, Fox Mulder (David Duchovny), si assume la responsabilità di indagare su un gruppo di casi irrisolti, noti come “X-Files”, che a suo avviso riguardano fenomeni paranormali. Per tenere sotto controllo il suo lavoro – e nella speranza di smentire le sue teorie – l’FBI decide di affiancargli Dana Scully (Gillian Anderson), una giovane agente scettica, laureata in medicina e con una forte propensione per la scienza. Mentre la coppia lavora per risolvere questi casi inspiegabili, la forte fede di Mulder nelle forze dell’ignoto continua a sfidare la mente razionale di Scully. Caso dopo caso, il loro rapporto si fa sempre più complesso, crescendo lentamente in un inebriante mix tra competitività professionale, battute argute e un’attrazione reciproca che viene alimentata dall’intensità delle loro missioni e dalla vicinanza a cui il lavoro li costringe.
  • Atlanta Atlanta ruota intorno a Earnest “Earn” Marks (Donald Glover), un giovane solitario che torna nella sua città natale di Atlanta, in Georgia, dopo aver lasciato Princeton. Al suo arrivo, scopre che suo cugino Alfred è diventato il nuovo rapper più sexy di Atlanta. La serie segue i cugini nel loro percorso attraverso la scena rap di Atlanta, dove i loro punti di vista opposti sull’arte, gli affari, il successo e la razza renderanno la loro avventura tutt’altro che facile. Seppur smarrito, Earn è estremamente intelligente e attento. Proprio come un millennial disilluso, lotta per trovare la sua vocazione e sente che il gioco della vita è impostato in modo che non possa mai vincere. Earn si rende conto che l’improvvisa popolarità di Alfred su YouTube ha il potenziale per diventare un’opportunità che può cambiare la vita di entrambi – se solo riuscisse ad avere la meglio sull’atteggiamento di suo cugino, “prima agisci, poi pensa”, e ad abituarsi a Darius, l’assistente probabilmente sensitivo (ma decisamente strano) e dipendente dalle droghe. Come manager di Alfred, Earn potrebbe finalmente trovare qualcosa per cui valga la pena impegnare le proprie energie.
  • Black-ish – Come tutti i genitori, Andre “Dre” (Anthony Anderson) e Rainbow (Tracee Ellis Ross) Johnson vogliono dare il meglio ai propri figli. Ma l’infanzia di questi bambini si sta rivelando molto diversa dalla loro. E ora si rendono conto di almeno due cose: c’è un prezzo da pagare per aver dato ai figli più di quanto loro abbiano mai avuto e questi genitori amorevoli sono totalmente impreparati alle conseguenze. “Pops” (Laurence Fishburne), il padre di Dre, coglie ogni occasione per dare la sua opinione vecchio stampo sulle questioni familiari.
  • Die Hard (franchise cinematografico) Una selezione di titoli appartenenti al franchise cinematografico Die Hard sarà disponibile dal giorno del lancio.

MCU: 10 personaggi che dovrebbero apparire nello Spider-Verse (e chi potrebbe interpretarli)

Dopo la conferma del ritorno di Jamie Foxx e Alfred Molina, i fan sono decisamente in fermento per Spider-Man 3. Abbracciando l’ipotesi di una versione live action dello Spider-Verse, i fan sono entusiasti all’idea di vedere Tom Holland, Tobey Maguire e Andrew Garfield insieme nello stesso film. Naturalmente, le speculazioni su quali altri personaggi potremmo vedere nel film si sprecano. Ecco 10 personaggi (e chi dovrebbe interpretarli) che, secondo Scree Rant, dovrebbero apparire nello Spider-Verse:

Spider-Woman (zia May) – Marisa Tomei

spider-womanFinora Marisa Tomei non è stata sfruttata al meglio in qualità di nuova zia May. È stata fantastica nel ruolo, ma merita sicuramente di aver più tempo a disposizione sullo schermo. Tale problema può essere risolto proprio grazie al concetto di Spider-Verse, poiché esiste  nei fumetti una versione di zia May che è stata morsa dal ragno radioattivo.

Questa versione ha diversi alias: Spider-Lady, Spider-Ma’am, ecc. Faceva anche parte della storia crossover Spider-Geddon. Tale escamotage consentirebbe finalmente a Tomei di unirsi all’azione tipica di un film di supereroi.

Spinneret – Bryce Dallas Howard

Bryce Dallas Howard è apparsa nei panni di Gwen Stacy in Spider-Man 3 di Sam Raimi. Il problema è che il talento della grande attrice è andato totalmente sprecato in un film decisamente povero. Molti fan convengono che Howard avrebbe interpretato una Mary Jane Watson decisamente migliore rispetto a Gwen Stacy. Un altro problema che potrebbe essere risolto grazie al Multiverso…

Spinneret è una versione di Mary Jane proveniente da un universo alternativo in cui è una donna-ragno. Interpretare Spinneret darebbe a Bryce un ruolo di supereroe decisamente migliore e potrebbe potenzialmente anche dare vita ad uno spin-off.

Agente Venom – Joe Manganiello

Quando si tratta di attori nerd, pochi possono competere con Joe Manganiello. È un grande giocatore di Dungeons & Dragons, ama Star Wars e ama i fumetti. Joe ha effettivamente interpretato due ruoli nei cinecomics: Deathstroke nel DC Extended Universe e l’originale Flash Thompson dei film di Sam Raimi dedicati a Spider-Man.

Sebbene non sia un uomo-ragno, l’agente Venom ha fatto scalpore in quanto antieroe oscuro per i canoni dell’universo Marvel. Manganiello potrebbe tornare come uno Flash Thompson alternativo indossando l’identità del simbionte Venom. Questo potrebbe consentirgli di ricongiungersi con Tobey Maguire.

Silk – Jamie Chung

Tempo fa si vociferava che Silk sarebbe stata la protagonista di una serie spin-off. All’epoca i fan erano alquanto confusi da questa scelta, ma ora, con la possibilità di una versione live action dello Spider-Verse che potrebbe servire da trampolino di lancio, la cosa ha decisamente più senso. Ma chi è Silk? È una donna che è stata morsa dallo stesso ragno che ha morso Peter Parker prima che morisse.

Cindy Moon impiega sei anni per padroneggiare i suoi poteri e diventare la vigilante conosciuta come Silk. Creata da Dan Slott, è diventata rapidamente una delle preferite dai fan dopo il suo ingresso ufficiale. Non solo era simpatica, ma forniva anche una maggiore rappresentanza asiatica in termini di personaggi. Jamie Chung ha già lavorato con la Marvel grazie a Big Hero 6 e con la Fox grazie a The Gifted, quindi merita decisamente un ruolo nel’MCU.

Superior Spider-Man – Tom Holland

Con la conferma del ritorno di Doc Ock, potrebbe entrare in gioco un potenziale arco narrativo tratto dai fumetti. Il combattimento finale del film potrebbe vedere lo Spider-Army che combatte un malvagio Spider-Man! Come? Ebbene, nei fumetti, Doc Ock imbroglia la morte scambiando il suo corpo con quello dell’Uomo Ragno.

All’inizio ha generato molte controversie, ma col tempo è diventata una storia sempre più celebre all’interno della narrativa di Spidey. Superior Spider-Man sarebbe il cattivo (o un alleato) perfetto per lo Spider-Verse. Film come il recente The Devil All the Time hanno mostrato la capacità di Tom Holland di interpretare personaggi più oscuri.

Mayday Parker – Anna Kendrick

Con il ritorno di Tobey Maguire, Sony potrebbe dare al personaggio un finale appropriato, facendolo andare in pensione. Ad unirsi a lui nell’avventura dello Spider-Verse potrebbe essere sua figlia: May “Mayday” Parker, aka Spider-Girl.

Sia che Peter muoia o che si ritiri, sarebbe opportuno che l’eredità passasse a Mayday. May è un personaggio adorabile che indossa molto bene il mantello nei fumetti. I fan volevano che Anna Kendrick si unisse alla Marvel o alla DC; Mayday sembra quindi la parte perfetta per lei.

Spider-Gwen – Emma Stone

Spider-Man Spider-Man: Un Nuovo UniversoDopo che Spider-Gwen ha rubato la scena nel film d’animazione Un Nuovo Universo, i fan hanno immediatamente chiesto a Emma Stone di tornare nei panni di Gwen Stacy. Con il ritorno di Andrew Garfield, sarebbe perfetto vedere un Peter in lutto incontrare una Gwen in lutto per finire l’arco narrativo della serie The Amazing Spider-Man.

Emma è una grande attrice e probabilmente si adatterebbe a Gwen Stacy come un guanto. I fan hanno potuto finalmente vedere Ghost-Spider, aka Spider-Gwen, in live-action e probabilmente dare vita ad uno spin-off. Ad ogni modo, sarebbe una vittoria per tutti.

Un quarto Peter Parker – Daniel Radcliffe

Sì, un’altra versione alternativa dell’universo di Peter Parker. Perché? Primo, potrebbe consentire un franchise spin-off non collegato necessariamente al MCU; secondo, questo Spider-Man potrebbe abbracciare qualcosa di più vicino al recente videogioco Marvel’s Spider-Man, in cui Spidey fa questo lavoro ormai da diversi anni.

Terzo, l’eventuale film potrebbe collegarsi a Venom, spiegando così perché gli alieni erano una cosa così nuova in quel film. Quarto e ultimo, Daniel Radcliffe ha espresso interesse a interpretare Spider-Man più volte in passato. Ogni film che ha fatto al di fuori di Harry Potter mostra che è un attore molto versatile. Non ha mai avuto un ruolo in un film tratto dai fumetti e lo Spider-Verse potrebbe offrirgli l’opportunità che aspetta da una vita…

Spider-Man 2099 – Oscar Isaac

Quella scena post-credito alla fine di Un Nuovo Universo aveva lo scopo di suggerire qualcosa. È vero, potrebbe essere un sequel animato; ma potrebbe anche essere un anticipo circa Spider-Man 2099 che va da un universo all’altro in cerca di aiuto. Se J.K. Simmons può interpretare due versioni di J.Jonah Jameson, allora anche Oscar Isaac può interpretare sia Spider-Man che Moon Knight.

Oscar Isaac potrebbe facilmente interpretare Miguel O’Hara sia in un live-action che in un film d’animazione. Ammettiamolo: se Oscar Isaac si presentasse come 2099 nel live-action Spider-Verse, non sarebbe fantastico? Siamo certi che riceverebbe tanti applausi quanto l’apparizione di Spider-Man in Captain America: Civil War.

Miles Morales – Caleb McLaughlin

Tra il film d’animazione e i due videogiochi di Spider-Man, tutti ora vogliono vedere Miles Morales. Avengers: Infinity War ed Endgame hanno creato un modo perfetto per presentarlo anche a lui. L’Aaron Davis di Donald Glover ha detto di avere un nipote: ovviamente un accenno a Miles, che potrebbe essere una delle persone che non è morta per via dello schiocco di Thanos e che ha vissuto a New York per cinque anni.

Potenzialmente, Miles potrebbe avere ora l’età giusta per diventare Spider-Man. Chi lo interpreterà? Caleb McLaughlin ha mostrato il suo talento in Stranger Things nei panni di Lucas Sinclair. Con una brillante carriera davanti a sé, la maggior parte dei fan concorda sul fatto che sia l’attore perfetto per Miles.

32 Trieste Film Festival, dal 21 al 30 gennaio 2021. Ci saranno due nuove sezioni

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Dopo aver anticipato nelle scorse settimane i primi titoli del programma, il 32. Trieste Film Festival (diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo, online su MYmovies dal 21 al 30 gennaio prossimi) annuncia la nascita di due nuove sezioni che integrano l’impianto tradizionale dei concorsi dedicati ai lungometraggi, ai documentari e ai corti: Fuori dagli sche(r)mi e Wild Roses: Registe in Europa.

«Con Fuori dagli sche(r)mi – spiegano i direttori artistici – abbiamo voluto creare una vetrina dedicata alle nuove prospettive e alle nuove forme cinematografiche. Film che manifestano un grado di “libertà” tanto nella durata quanto nella struttura narrativa, aperti a ibridazioni di generi e linguaggi». Una sezione aperta tanto ad autori affermati quanto a giovani talenti. Tra i primi, due tra i più importanti cineasti rumeni contemporanei: Cristi Puiu (anche protagonista di una masterclass online) con l’anteprima italiana di Malmkrog, già premiato alla scorsa Berlinale, che adattando “I tre dialoghi” di Vladimir Sergeevic Solov’ëv vince la sfida di un’indagine filosofica su cinema e memoria; e Radu Jude, che in Tipografic Majuscul parte da un testo teatrale per raccontare le vicende parallele di Ceaușescu e di Mugur Călinescu, un “Pasquino” adolescente nella Romania comunista che sfidò il regime scrivendo sui muri i propri messaggi di protesta. Gli stessi anni, ma in Polonia, tornano in An Ordinary Country di Tomasz Wolski, sorta di Le vite degli altri più vero del vero, un documentario di found footage fatto “solo” di film e nastri registrati da ufficiali dei servizi di sicurezza comunisti, tra gli anni ’60 e ’80. E ancora, l’ucraino Oleh Sencov con Numbers, fantascienza distopica girata a distanza, da un carcere di massima sicurezza in Siberia dove il regista stava scontando una pena di 20 anni, accusato di attività terroristica. Per finire, due registe: la serba Jelena Maksimović, che in Homelands riflette sulle patrie della famiglia scoprendo il villaggio da cui la nonna fuggì durante la guerra civile greca; e la russa Maria Ignatenko con In Deep Sleep, meditazione sul lutto e la perdita attraverso il sonno profondo in cui sembra sprofondare il mondo quando il protagonista Victor apprende la morte della moglie.

«Wild Roses: Registe in Europa – continuano Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo – è invece uno spazio che intendiamo dedicare alle donne registe dell’Europa centro orientale (tra l’altro sempre, e da sempre, molto presenti al festival), individuando ogni anno un Paese diverso cui dedicare il nostro focus. I dati dell’audiovisivo sottolineano a livello globale le difficoltà dei progetti firmati da donne ad accedere ai finanziamenti, a prescindere dal valore artistico, e dunque ci è sembrato doveroso fare la nostra parte per valorizzare le registe europee attraverso una sezione ad hoc. Per cominciare, non potevamo che scegliere la Polonia, dove più che in ogni altro luogo, negli scorsi mesi, le donne hanno fatto sentire la propria voce contro nuove leggi che vogliono limitarne le libertà fondamentali». Cinque le registe “presenti”, seppure in streaming, al festival (e che parteciperanno a un panel coordinato da Marina Fabbri), attraverso le cui opere riscopriremo nuove forme di rappresentazione femminile e sguardi maturi e disincantati sul proprio Paese: Hanna Polak con Something Better To Come, ritratto di Jula, che vive la propria adolescenza nella più grande discarica d’Europa, la Svalka, alle porte di Mosca; Agnieszka Smoczyńska con The Lure, l’amore tra due sirene e un bassista nella Varsavia degli anni 80, tra horror e musical; Anna Zamecka con Communion, storia di bambini che devono crescere (troppo) in fretta; Anna Jadowska con Wild Roses, la vita di una città nella Slesia meridionale, tra la chiesa e le coltivazioni di rose, uomini che lavorano all’estero e giovani si ritrovano di sera alla fermata dell’autobus; Jagoda Szelc con Tower. A Bright Day, una prima comunione come tante mentre la tv riporta notizie inquietanti.

La stanza: il trailer del film disponibile dal 4 gennaio su Amazon Prime

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La stanza è un thriller psicologico che va a scandagliare l’animo e i segreti di tre personaggi: Giulio (Guido Caprino), Stella (Camilla Filippi) e Sandro (Edoardo Pesce).

Una storia tesa e affilata come una lama in cui la posta in gioco non potrebbe essere più alta. La mattina in cui Stella decide di togliersi la vita, alla sua porta bussa uno sconosciuto che sembra conoscerla fin troppo bene. Quando poi in casa arriva anche Sandro, l’uomo che ha spezzato il cuore di Stella, una situazione già complicata si trasforma rapidamente in caos: Giulio, lo sconosciuto, sembra intenzionato a portare alla luce tutti i segreti della casa. Chi è Giulio? Cosa nascondono Stella e Sandro?

Leggi la recensione de La stanza

Sul più bello arriva dall’8 gennaio su Amazon Prime Video 

Dall’8 gennaio sarà disponibile su Amazon Prime Video Sul più bello, film prodotto da Eagle Pictures che arriva in piattaforma dopo il successo nelle sale – oltre 300.000 mila euro nel primo weekend di programmazione – che lo ha visto debuttare, dal 21 ottobre, in testa al botteghino prima della chiusura causata della nota emergenza Covid.

La storia di Marta, moderna Amélie, è stata presentata nel corso dell’ultima edizione di Alice nella città (sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma), ed ha conquistato la vetta del box office godendo del favore di pubblico e critica che ha mostrato affetto e attenzione per la storia d’amore di due giovani tanto distanti tra loro quanto compatibili. La pellicola diretta da Alice Filippi è interpretata da Ludovica Francesconi (che ha ottenuto la Menzione Speciale del Premio RB Casting – Alice nella Città per la sua performance), Giuseppe Maggio, Jozef Gjura, Gaja Masciale, Eleonora Gaggero. La sceneggiatura è di Roberto Proia e Michela Straniero, mentre l’omonima title track è del cantautore genovese Alfa. 

La trama di Sul più bello

Sul più bello è la storia della giovanissima Marta (Ludovica Francesconi), tanto simpatica quanto bruttina, che dalla nascita soffre di una rara malattia genetica. Nonostante tutto, Marta è la ragazza più solare che abbiate mai conosciuto. Carattere travolgente ha fretta di fare tutto e subito. A 19 anni come ogni ragazza della sua età sogna il grande amore ma lei non è una che si accontenta e prima che la sua malattia degeneri vuole sentirsi dire “ti amo” da un ragazzo bello… il più bello di tutti. I suoi amici e coinquilini Jacopo (Jozef Gjura) e Federica (Gaja Masciale) sono la sua famiglia e ogni volta fanno il possibile per dissuaderla dal puntare troppo in alto. Finché ad una festa Marta vede Arturo (Giuseppe Maggio) bello, sicuro di sé e per lei completamente inarrivabile. In altre parole: la preda perfetta. Ma mentre i fedeli amici si preparano a gestire l’ennesima delusione, stavolta le cose andranno in maniera diversa. Una volta sconfitta la rivale in amore Beatrice (Eleonora Gaggero) e ottenuto l’amore di Arturo, Marta dovrà affrontare la sfida più dura: raccontargli che il tempo non è a loro favore.

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La stanza: la recensione del film con Guido Caprino

La stanza: la recensione del film con Guido Caprino

La casa da sempre è uno dei teatri principali dei racconti di genere. In particolare di quelli famigliari. Psycho, Shining e The Others, sono solo alcuni degli esempi più importanti del racconto in interno, del dramma da camera. Tale ambiente diventa il luogo naturale del confronto, e dello scontro, tra chi vi abita. E in uno spazio ben delimitato è ovviamente più difficile nascondersi e sfuggire al proprio destino. Su questa idea si fonda anche La stanza, il nuovo film di Stefano Ludovichi, già autore dell’acclamato In fondo al bosco. In uscita su Amazon Prime Video a partire dal 4 gennaio, la pellicola fa così di quest’unica location il teatro per una vicenda che trascende lo spazio e il tempo, trovando il proprio cuore nei delicati rapporti tra gli umani protagonisti.

La vicenda è quella di Stella (Camilla Filippi) una giovane donna dai sentimenti feriti e pronta a lanciarsi dalla finestra. A interrompere il suo tentativo di suicidio arriva però il suono del campanello. Alla porta tuttavia non c’è chi lei desiderava, bensì uno straniero che dice di chiamarsi Giulio (Guido Caprino). In un’altra situazione o condizione Stella lo avrebbe mandato via, ma quando questi le dice che sta aspettando Sandro (Edoardo Pesce), il marito di Stella, di colpo una speranza si riaccende in lei. Lo straniero viene così fatto entrare e portato nella camera degli ospiti. Ma chi è Giulio? A chi Stella avrà spalancato le porte della propria casa? E quali segreti nasconde quel luogo? Giulio sembra intenzionato proprio a portare alla luce tutto ciò una volta per tutte.

Il non luogo della Stanza

Quello di Ludovichi è un altro film che può essere osservato anche in relazione all’attuale situazione mondiale, dove si intima di rimanere a casa per la propria e altrui salvaguardia. Non per tutti, però, rimanere in casa è sintomo di tranquillità. La convivenza forzata porta infatti a riesumare vecchi scheletri dagli armadi, che rischiano di minare la tranquillità e l’equilibrio stabilito. È ciò che avviene anche in La stanza, con una casa che assume sempre più la natura di un non luogo, lontano dal tempo e dallo spazio comunemente intesi. Una qualità che accosta tale ambiente alla casa protagonista del film Madre!. Se nel film di Aronofski questa diveniva metafora della Terra e della vita, nel film di Ludovichi è invece il cuore di un nucleo famigliare avvelenato da reciproci segreti.

Ci sono ambienti che volutamente non vengono mostrati, lasciando così che la casa mantenga fino all’ultimo un velo di mistero capace di generare un certo timore. Le stanze sono come i segreti, e non tutte sono facili da rivelare. Il regista gioca così con un ambiente che diventa protagonista, e segue attivamente i personaggi nel loro scontro. Uno scontro che è favorito dall’ingresso in scena dell’estraneo. Egli è l’elemento grazie al quale il film assume un tono di tensione che sembra richiamare Funny Games di Haneke. Diventa a questo punto evidente che La stanza vanta non solo evidenti omaggi ad un certo cinema d’autore, ma che soprattutto aspira ad utilizzare un genere che si muove tra il fantastico e il thriller per raccontare una tematica particolarmente umana e concreta.

Procedendo nella visione, infatti, ogni domanda sembra trovare risposta. Ognuno dei personaggi si colloca in un ruolo definito, attraverso cui emerge la necessità di parlare del rapporto tra genitori e figli. Un rapporto complesso, ricco di errori apparentemente banali ma che possono generare mostri. Nessuno è vittima, tutti sono carnefici involontari di un amore che spesso assume forme tali da non renderlo più quel sentimento positivo che dovrebbe essere. Mantenendo sempre viva la possibilità di una redenzione, Ludovichi conduce così verso una risoluzione dove, ammesse le rispettive colpe, si può infine trovare la forza di perdonarsi.

La stanza film

Gli attori nella stanza

È un oggetto ambiguo La stanza, che attrae con delle premesse per poi condurre verso territori inaspettati. Si tratta di un notevole, e ulteriore, esperimento in direzione di un cinema di genere che sembra trovare sempre più spazio nella cinematografia nazionale. È per tanto avvincente il modo in cui il regista aspiri a parlare di tematiche complesse ma ricche di sentimento, attraverso una cornice particolarmente cupa e brutale. Ciò che convince meno sono una serie di risvolti narrativi che, seppur velatamente introdotti per tempo, conducono in modo brusco lì dove è necessario che lo spettatore venga portato. Che più di qualcosa non sia come sembri è evidente da subito, ma un gradino meno netto tra il prima e il dopo avrebbe probabilmente giovato tanto allo storia quanto alla visione.

Ma per un film di questo tipo, molta della sua forza è da ricercare negli interpreti protagonisti. Consapevole di ciò, Ludovichi si affida a tre splendidi attori, capitanati da un Guido Caprino particolarmente inquietante. Egli dà vita ad una nuova trasformazione fisica, dimostrandosi attore capace di scendere nella psicologia del personaggio per renderlo vivo e vero. Difficile non venire catturati dalla sua performance, capace tanto di sedurre con i suoi modi di fare quanto disturbare con la sua violenza. Egli diventa il corpo attraverso cui possono confluire i principali sentimenti del film. Giulio incarna così quel processo di catarsi grazie al quale ognuno ha la possibilità di confrontarsi con i propri errori, ponendovi rimedio.

The Suicide Squad avrà un rating R, conferma James Gunn

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The Suicide Squad avrà un rating R, conferma James Gunn

The Suicide Squad è uno dei cinecomic di prossima uscita più attesi dal pubblico. Il film infatti promette di mettere insieme una galleria di personaggi tratti dai fumetti DC assolutamente folle, con l’aggiunta che è stato James Gunn a scrivere e dirigere il film. Insomma il divertimento sembra assicurato.

Dopo lo sneak peek della scorsa estate, abbiamo avuto davvero poche notizie riguardo al film, la cui uscita è stata ovviamente rimandata a causa della pandemia. Ora però è lo stesso James Gunn ad intervenire, confermando ufficialmente che il film sarà vietato ai minori di 17 anni non accompagnati da un adulto, con un rating R. Si tratta del secondo film del DCEU con quel rating, dopo Birds of Prey.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Star Wars: Rogue Squadron, Patty Jenkins ha quasi concluso il trattamento

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Patty Jenkins ha rivelato che il trattamento della storia per Rogue Squadron è quasi completo. Jenkins sarà la prima donna a dirigere un film di Star Wars e Rogue Squadron sarà il primo film franchise ad arrivare al cinema dopo il diffamato L’ascesa di Skywalker del 2019. I dettagli sulla trama del film sono scarsi, ma sappiamo che arriverà al cinema prima dell’annunciato Wonder Woman 3, che vedrà ancora una volta Jenkins alla regia.

Chris Pine – co-protagonista del franchise di Wonder Woman – ha rivelato che Jenkins gli ha raccontato la storia alla base del suo film. Sebbene non sia direttamente coinvolto nel progetto, Pine ha detto di essere molto entusiasta all’idea di vedere cosa porterà la regista nell’universo di Star Wars. Il film ha il potenziale per essere un sequel diretto di Rogue One e, se seguirà davvero quel film, potrebbe diventare una delle migliori voci di Star Wars nell’era dell’acquisizione post-Disney. Ad ogni modo, sulla trama del film non è stato ancora confermato nulla.

Adesso, in una recente intervista con Collider, Patty Jenkins ha rivelato che il trattamento per il film Rogue Squadron è quasi finito. La regista non ha rivelato esattamente chi si è occupato di scrivere la sceneggiatura (vuole un annuncio speciale per il diretto interessato), ma ha parlato di un processo alquanto interessante, che ha richiesto un bel po’ di lavoro. La fonte ha chiesto a Jenkins: “Sappiamo che devi dosare bene le parole, ma potresti rivelarci a che punto sei con il processo di scrittura e chi sta effettivamente scrivendo la sceneggiatura di Rogue Squadron?”. Questa la risposta della regista:

“Voglio che abbia il suo annuncio, quindi aspetterò fino a quando non verrà fuori il suo nome, ma siamo ancora molto lontani. Stiamo finendo il trattamento principale, che è già piuttosto grande. È un processo che terminerà quando saremo abbastanza vicini a ciò che poi arriverà sullo schermo. Ci stiamo lavorando da un po’. Sta procedendo tutto alla grande. Sono super entusiasta.”

Tutto quello che sappiamo su Rogue Squadron

Rogue Squadron, che arriverà nelle sale americane a dicembre 2023, sarà basato sul videogioco originale sviluppato da Factor 5 e LucasArts e pubblicato per Nintendo 64 e per PC il 7 dicembre 1998. Fu uno dei primi giochi per Nintendo a far uso dell’Expansion Pak, che permette la visualizzazione di grafica maggiormente dettagliata durante la sessione di gioco. Due seguiti sono stati in seguito sviluppati per il Nintendo Gamecube: Star Wars: Rogue Squadron II: Rogue Leader Star Wars: Rogue Squadron III: Rebel Strike.

Spider-Man 3: per Tom Holland girare il threequel è stata un’esperienza speciale

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Spider-Man 3 è attualmente in fase di riprese ad Atlanta, in Georgia, e in base ai rumor che si stanno avvicendando in queste settimane, potrebbe diventare il più grande film dei Marvel Studios. La prospettiva che Tom Holland condivida lo schermo con le precedenti iterazioni dell’Uomo Ragno, ossia Tobey Maguire e Andrew Garfield, è innegabilmente eccitante, così come l’ipotesi di vederli combattere contro villain quali Doctor Octopus ed Electro (i due cattivi sono stati effettivamente confermati per il threequel, con Alfred Molina e Jamie Foxx che riprenderanno i rispettivi ruoli).

Di recente, Holland è stato ospite di una chiacchierata sull’account Instagram ufficiale della star di Guardiani della Galassia, Chris Pratt (con il quale ha lavorato anche in Onward – Oltre la magia), e ha spiegato perché girare Spider-Man 3 è stata un’esperienza decisamente speciale. “Abbiamo iniziato a girare Spider-Man 3 alcuni mesi fa. È stato pazzesco ma al tempo stesso molto strano, perché lo stiamo girando ad Atlanta”, ha spiegato l’attore britannico. “È lì che ho fatto la mia prima audizione per Spider-Man. Addirittura, stiamo girando Spider-Man 3 nello stesso periodo in cui ho fatto la mia audizione. È come un cerchio che si chiude. È come attraversare la stessa porta che ho attraversato quando avevo 18 anni, quando ero nervoso e pensavo: ‘Oh mio Dio, spero di ottenere la parte!’.”

“Attraversare di nuovo quella porta a 24 anni e realizzare il terzo film in un momento in cui amo la vita, sono fiducioso e mi sto godendo tutto quello che mi sta succedendo, è a dir poco fantastico”. Non sorprende che Holland non abbia rivelato nulla su ciò che bisogna aspettarsi da Spider-Man 3, ma è chiaramente un film speciale per l’attore. Un primo sguardo ufficiale al film era stato anticipato lo scorso anno, ma non è mai arrivato a dicembre dello scorso anno come promesso. Ora, non ci resta che sperare che arrivi il prima possibile, soprattutto se confermerà tutte le voci in merito alla costruzione di una versione live action dello Spider-Verse.

Cosa sappiamo di Spider-Man 3?

Di Spider-Man 3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce). Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle precedenti…

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Disney+: i primi titoli disponibili su Star dal 23 febbraio

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Disney+: i primi titoli disponibili su Star dal 23 febbraio

Come precedentemente annunciato, il 23 febbraio Star diventerà il sesto brand a essere incluso all’interno di Disney+, andando ad aggiungersi ai già presenti Marvel, Pixar, Star Wars, National Geographic e Disney. Star promette ancora di +: + serie Tv, + film e + originals.

  • Star diventerà la casa dell’intrattenimento generale, raddoppierà la quantità di contenuti da guardare su Disney+ e offrirà migliaia di ore di contenuti televisivi e cinematografici dagli studi creativi Disney, tra cui Disney Television Studios, FX, 20th Century Studios e 20th Television.
  • Di seguito un primo sguardo ad alcuni dei titoli Star, tra le centinaia ancora da annunciare, che saranno disponibili dal 23 febbraio.

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E per ricapitolare:
  • I clienti possono attualmente abbonarsi a Disney+ a €6,99 al mese o €69,99 all’anno. Tutti i dettagli su come abbonarsi sono disponibili su Disneyplus.com.
  • Disponibile dal 23 febbraio, il parental control di Disney+ permetterà ad adulti e bambini di separare i contenuti che possono vedere sulla piattaforma. L’app verrà aggiornata per includere un parental control facile da usare in modo da garantire che Disney+ sia adatto a un pubblico di tutte le età. Sarà possibile stabilire dei limiti di accesso specifici per determinati profili sulla base della classificazione dei titoli e inoltre aggiungere un PIN per bloccare i profili che hanno accesso a contenuti adatti a un pubblico adulto.
Big Sky
Dal visionario narratore David E. Kelley (Big Little Lies – Piccole grandi bugie) arriva Big Sky, una serie thriller che segue i detective privati Cassie Dewell e Cody Hoyt che uniscono le loro forze con l’ex poliziotta, Jenny Hoyt, moglie di Cody da cui si è separato, per cercare due sorelle rapite da un camionista su una remota autostrada del Montana. Ma quando scoprono che non si tratta delle uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per trovare queste donne prima che sia troppo tardi.
Big Sky vede nel cast la presenza di Katheryn Winnick (Jenny Hoyt); Kylie Bunbury (Cassie Dewell); Brian Geraghty (Ronald Pergman); Dedee Pfeiffer (Denise Brisbane); Natalie Alyn Lind (Danielle Sullivan); Jade Pettyjohn (Grace Sullivan); Jesse James Keitel (Jerrie); con John Carroll Lynch nel ruolo di Rick Legarski e Ryan Phillippe in quello di Cody Hoyt.

 

Love, Victor

Ambientata nel mondo del film rivoluzionario del 2018 Tuo, Simon, la serie segue Victor, un nuovo studente della Creekwood High School, nel suo viaggio alla scoperta di se stesso, mentre affronta delle difficoltà in famiglia, si adatta a una nuova città ed esplora il proprio orientamento sessuale. Quando tutto sembra troppo, si mette in contatto con Simon perché lo aiuti ad affrontare gli alti e bassi del liceo.

24
Kiefer Sutherland è il protagonista di questa innovativa serie Tv: un’intera stagione si svolge in un giorno, con ognuno dei 24 episodi che ricoprono un’ora, raccontati in tempo reale.

Lost
I misteri si infittiscono quando i 48 sopravvissuti del volo Oceanic Air 815 si trovano bloccati su un’isola non identificata con poche speranze di essere salvati.

Desperate Housewives – I segreti di Wisteria Lane
Dopo essersi tolta la vita nella sua casa perfetta, Mary Alice continua a guardare dall’alto i suoi amici e la sua famiglia. Ora, dall’oltretomba, ci porta nelle loro vite e in quelle dei suoi vicini: Susan è una donna divorziata e una madre single che farebbe di tutto per amore; Lynette è un’ex donna in carriera che è passata dalla sala riunioni all’essere una madre annoiata e maniacale di quattro figli ingestibili; Bree Van De Kamp è come Martha Stewart sotto steroidi, con una famiglia sull’orlo dell’ammutinamento; Gabrielle Solis è un’ex modella che ha un marito ricco e una grande casa, quindi che cosa ci fa con il giardiniere diciassettenne? E le conquiste della pluridivorziata Edie Britt hanno fatto spettegolare tutti. Mary Alice vede più ora di quanto non abbia mai visto da viva e ha intenzione di condividere i segreti che si nascondono dietro ogni porta di questo sobborgo americano apparentemente perfetto.

I Griffin
Appuntamento con I Griffin – Peter, il padre sovrappeso e goffo che dice sempre quello che gli passa per la testa. Lois, la madre amorevole che non riesce a capire perché il figlio continui a cercare di ucciderla. La loro figlia Meg, la regina dei drammi adolescenziali che è costantemente messa in imbarazzo dalla sua famiglia. Chris, il tredicenne muscoloso che non farebbe male a una mosca, a meno che non atterri sul suo hot dog. Stewie, il bebè pericoloso incline al dominio del mondo. E Brian, il cane sarcastico con un’arguzia secca come i martini che beve. Le avventure animate di questa famiglia scandalosa vi faranno ridere a crepapelle.

I Griffin continua a intrattenere il suo pubblico di fan irriducibili con un umorismo pungente, parodie di grande effetto, animazioni spettacolari, con musiche originali eseguite da un’orchestra. Dal suo debutto nel 1999, la serie ha raggiunto lo status di cult tra i fan, e la sua stella emergente, un bambino parlante, è diventata uno dei più grandi personaggi televisivi di tutti i tempi. I Griffin ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui una nomination agli Emmy® Award come Miglior Serie Comedy, la seconda serie animata nella storia della televisione ad aver ricevuto questo premio.

I Griffin è una produzione 20th Television. Seth MacFarlane è il creatore e produttore esecutivo. Rich Appel e Alec Sulkin sono produttori esecutivi e showrunner, mentre Steve Callaghan, Danny Smith e Kara Vallow sono i produttori esecutivi.

How I Met Your Mother
How I Met Your Mother è una serie comedy che racconta la storia di Ted (Josh Radnor) e di come si sia innamorato. Tutto è iniziato quando il migliore amico di Ted, Marshall (Jason Segel), ha sganciato la bomba che avrebbe fatto la proposta di matrimonio alla sua storica fidanzata e ora moglie, Lily (Alyson Hannigan), una maestra d’asilo. In quel momento, Ted ha capito che avrebbe fatto meglio a darsi una mossa se anche lui avesse voluto trovare il vero amore. Ad aiutarlo nella sua ricerca c’è Barney (Neil Patrick Harris), un amico con infinite, a volte scandalose opinioni, con un debole per i completi e un metodo infallibile per conquistare le donne. Quando Ted ha incontrato Robin (Cobie Smulders) è stato amore a prima vista, ma quando le cose non hanno funzionato, Ted ha capito che il destino avrebbe avuto qualcos’altro in serbo per lui. La serie è raccontata attraverso flashback dal futuro.

Prison Break 
Michael Scofield (Wentworth Miller) è un uomo disperato in una situazione disperata. Suo fratello, Lincoln Burrows (Dominic Purcell), è nel braccio della morte per un assassinio che Michael è convinto che Lincoln non abbia commesso. Senza altre opzioni e con il tempo che scorre, Michael rapina una banca per farsi incarcerare insieme al fratello nel penitenziario di Stato di Fox River. Prison Break unisce la speranza di Le Ali della Libertà, il cameratismo di L’altra sporca ultima meta e la tensione e la messa in scena di La Grande Fuga. Questa intrigante serie rivela nuovi pezzi del puzzle ad ogni episodio, mentre Michael porta avanti il suo audace piano per ideare la grande evasione e risolvere l’ampia cospirazione su scala nazionale che ha portato lì suo fratello.

X-Files
L’anticonformista agente dell’FBI, Fox Mulder (David Duchovny), si assume la responsabilità di indagare su un gruppo di casi irrisolti, noti come “X-Files”, che a suo avviso riguardano fenomeni paranormali. Per tenere sotto controllo il suo lavoro – e nella speranza di smentire le sue teorie – l’FBI decide di affiancargli Dana Scully (Gillian Anderson), una giovane agente scettica, laureata in medicina e con una forte propensione per la scienza. Mentre la coppia lavora per risolvere questi casi inspiegabili, la forte fede di Mulder nelle forze dell’ignoto continua a sfidare la mente razionale di Scully. Caso dopo caso, il loro rapporto si fa sempre più complesso, crescendo lentamente in un inebriante mix tra competitività professionale, battute argute e un’attrazione reciproca che viene alimentata dall’intensità delle loro missioni e dalla vicinanza a cui il lavoro li costringe.

Atlanta
Atlanta ruota intorno a Earnest “Earn” Marks (Donald Glover), un giovane solitario che torna nella sua città natale di Atlanta, in Georgia, dopo aver lasciato Princeton. Al suo arrivo, scopre che suo cugino Alfred è diventato il nuovo rapper più sexy di Atlanta. La serie segue i cugini nel loro percorso attraverso la scena rap di Atlanta, dove i loro punti di vista opposti sull’arte, gli affari, il successo e la razza renderanno la loro avventura tutt’altro che facile. Seppur smarrito, Earn è estremamente intelligente e attento. Proprio come un millennial disilluso, lotta per trovare la sua vocazione e sente che il gioco della vita è impostato in modo che non possa mai vincere. Earn si rende conto che l’improvvisa popolarità di Alfred su YouTube ha il potenziale per diventare un’opportunità che può cambiare la vita di entrambi – se solo riuscisse ad avere la meglio sull’atteggiamento di suo cugino, “prima agisci, poi pensa”, e ad abituarsi a Darius, l’assistente probabilmente sensitivo (ma decisamente strano) e dipendente dalle droghe. Come manager di Alfred, Earn potrebbe finalmente trovare qualcosa per cui valga la pena impegnare le proprie energie.

Black-ish
Come tutti i genitori, Andre “Dre” (Anthony Anderson) e Rainbow (Tracee Ellis Ross) Johnson vogliono dare il meglio ai propri figli. Ma l’infanzia di questi bambini si sta rivelando molto diversa dalla loro. E ora si rendono conto di almeno due cose: c’è un prezzo da pagare per aver dato ai figli più di quanto loro abbiano mai avuto e questi genitori amorevoli sono totalmente impreparati alle conseguenze. “Pops” (Laurence Fishburne), il padre di Dre, coglie ogni occasione per dare la sua opinione vecchio stampo sulle questioni familiari.

Die Hard (franchise cinematografico)
Una selezione di titoli appartenenti al franchise cinematografico Die Hard sarà disponibile dal giorno del lancio.

Thor: Ragnarok, per Patty Jenkins è uno dei migliori film Marvel

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Thor: Ragnarok, per Patty Jenkins è uno dei migliori film Marvel

La regista di Wonder Woman 1984, Patty Jenkins, crede che il coloratissimo Thor: Ragnarok di Taika Waititi sia uno dei migliori film Marvel di tutti i tempi. Jenkins è entrata a far parte del mondo dei supereroi quando ha firmato per dirigere Wonder Woman, il primo film del DCEU incentrato su Diana Prince. Wonder Woman si è rivelato un enorme successo di critica e di pubblico, quindi non è stata una sorpresa che a Jenkins sia stato chiesto di tornare per il sequel. Dopo numerosi ritardi, Wonder Woman 1984, ha finalmente debuttato il giorno di Natale nelle sale americane e su HBO Max, e Jenkins è stata già confermata alla regia di Wonder Woman 3.

Il Thor di Chris Hemsworth aveva già due film da solista al suo attivo quando è arrivato Ragnarok. Il primo è stato diretto da Kenneth Branagh, mentre Alan Taylor è subentrato alla regia di Thor: The Dark World. Nessuno dei deu episodi è stato accolto da elogi particolarmente entusiastici, specialmente nel caso di The Dark World, ancora oggi considerato uno dei peggiori capitoli del MCU. Waititi ha dato al franchise una scarica di adrenalina quando ha diretto Ragnarok, che ha “spogliato” Thor in quasi tutti i modi possibili, reinventando la proprietà con grande successo.

L’eccellente lavoro di Waititi su Ragnarok non è passato inosservato agli addetti ai lavori di Hollywood, e anche Jenkins ha ora contribuito con le sue lodi. Ospite del podcast WTF with Marc Maron, Jenkins ha avuto l’opportunità di condividere i suoi pensieri su Ragnarok e  sul lavoro di Waititi. Non sorprende che siano molto, molto positivi. “Ragnarok è stato un davvero bel film. Sono grata che Thor abbia trovato Taika, perché è il genio più adatto per un personaggio del genere. È fantastico. Thor: Ragnarok è uno dei migliori film Marvel di tutti i tempi. È veramente bello. Quel film è pura gioia. È stato fatto un lavoro incredibile… Non importa se non ti piacciono i film di supereroi. Taika è un grande regista e ha fatto un grande film.”

Che a Jenkins piacesse così tanto Ragnarok è alquanto divertente, dal momento che la regista è stata a un passo dal dirigere The Dark World. In origine, infatti, il progetto era finito nelle sue mani, prima di essere affidato ufficialmente ad Alan Taylor. Jenkins ha spiegato di aver abbandonato il film perché temeva che potesse rivelarsi un fallimento. Tuttavia, sembra comunque essere grata per l’opportunità, come ha spiegato nel medesimo podcast: “E lode alla Marvel, che mi aveva assunta per un film che non richiedeva affatto una donna. Sarò sempre grata a loro, anche se le cose non hanno funzionato.”