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X-Men: il ruolo svolto da Kevin Feige nel primo film del 2000

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X-Men: il ruolo svolto da Kevin Feige nel primo film del 2000

Kevin Feige ha avuto la sua grande occasione quando ha lavorato al primo film degli X-Men uscito nel 2000. All’epoca il produttore esecutivo Lauren Shuler Donner rese Feige produttore associato del film grazie alla sua approfondita conoscenza dell’Universo Marvel. La sua competenza colpì così tanto Avi Arad che successivamente venne designato come secondo in comando ai Marvel Studios, prima di diventarne ufficialmente presidente (nonché mente creativa del MCU) a partire dal 2007.

Durante un’intervista con Observer, al produttore esecutivo del primo film sugli X-Men, Ralph Winter, è stato chiesto di condividere alcuni dettagli sul ruolo che Kevin Feige ha svolto nel contribuire a dare forma al film di Bryan Singer. “Lo studio desiderava il pubblico più vasto possibile, il più grande botto in termini economici, come d’altronde meritano e richiedono”, ha spiegato Winter. “C’è stato un respingimento nell’essere fedeli al fumetto. Kevin Feige, che nel film figurava come assistente alla produzione di Donner, era proprio lì… in mezzo a tutto ciò”.

“Allora non aveva molta voce in capitolo, ma era attento e fedele ai personaggi e ci ricordava: ‘Ehi, puoi farlo, ma ecco da dove viene il personaggio. Ecco da dove sono iniziati i loro poteri. Quindi, tienilo a mente mentre lo fai”. Considerando che Singer vietò la lettura di fumetti sul set, è probabile che Feige abbia dovuto lottare per far sentire le sue idee, ma ha chiaramente fatto la differenza.

Winter ha parlato di altre sfide che il primo X-Men ha dovuto affrontare, tra cui la mancanza di denaro. “Il budget è stato una sfida. Non abbiamo pagato molto gli attori. Ian McKellen, Patrick Stewart…. Non hanno ricevuto un grande stipendio alla fine degli anni ’90, quando sono stati stipulati gli accordi. Dovevamo rientrare in un budget di 75 milioni di dollari. Gli effetti visivi non erano economici.”

Il primo X-Men ancora oggi nel cuore dei fan

Il primo X-Men viene ancora oggi ricordato con affetto dalla stragrande maggioranza dei fan, e mentre le accuse fatte contro Singer nel corso degli anni hanno in qualche modo offuscato la sua eredità, non si può negare che sia stato un punto di svolta per i film dedicati ai supereroi. Inoltre, cosa ancora più importante, ha messo Kevin Feige in una posizione che, successivamente, gli avrebbe permesso di farsi carico dell’interno Universo Cinematografico Marvel.

Guardiani della Galassia: la voce di Howard il Papero “ispirata” a Danny DeVito

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Seth Green, l’attore che nella scena post-credits di Guardiani della Galassia presta la voce a Howard il Papero, ha rivelato di essersi ispirato a Danny DeVito per la sua performance. Il primo film della saga è stato un enorme successo, con i personaggi di Star Lord & co. che sono tornati non soltanto nel sequel, Guardiani della Galassia Vol. 2, ma anche in altri film del MCU, come Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame

Essendo uno dei film più eccentrici del MCU realizzati fino ad oggi, è normale che Guardiani della Galassia includa la sua dose di strambi personaggi al di là del già bizzarro team di eroi principale. Tra gli artefatti che compongono la collezione dell’avido Collezionista interpretato da Benicio del Toro, figura forse il personaggio più strano della Marvel, ossia Howard il Papero. Appare solo brevemente durante la scena post-credits del film, ma quel piccolo ruolo è stato comunque una gradita sorpresa. Adesso, l’attore che ha dato la sua voce al papero antropomorfo ha spiegato in che modo si è approcciato alla parte.

In un’intervista con ComicBookMovie, Seth Green ha parlato di come abbia lavorato sulla voce che ha usato per doppiare Howard il Papero durante il cameo del personaggio nel primo Guardiani della Galassia, citando l’iconico Danny DeVito come fonte di ispirazione. James Gunn e io ne abbiamo appena parlato un po’ e ha detto di averlo visto come una specie di Danny DeVito”, ha spiegato l’attore. “Abbiamo sempre immaginato che fosse una specie di personaggio sarcastico, burbero e cinico. Howard non sa nemmeno cosa sia una specie di anatra terrestre e non pensa a se stesso in quel modo. È offeso da quella generalizzazione.”

Howard il Papero ha debuttato nei fumetti della Marvel nel lontano 1973, apparendo per lo più in storie parodistiche. Essendo un’anatra parlante antropomorfizzata, nei fumetti viene spiegato che Howard proviene da un’altra dimensione, e che è arrivato sulla nostra Terra a seguito di uno spostamento dell’Asse Cosmico. Sebbene non fosse un tradizionale eroe dei fumetti, è stato protagonista di un film a lui interamente dedicato molto prima della maggior parte dei supereroi della Marvel: Howard e il Destino del Mondo, uscito nel 1986. All’epoca il film si rivelò un fallimento colossale, ma non oscurò la reputazione del personaggio, che continua ancora oggi ad essere amatissimo dai fan. 

Il nuovo film dedicato ai Guardiani della Galassia

Per quanto riguarda il futuro di Guardiani della Galassia, ricordiamo che James Gunn è attualmente impegnato con la stesura dello script del Vol. 3. Il film non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021. Nel cast torneranno Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Silver and Black: la regista rivela a che punto erano i lavori sullo spin-off

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Dopo che la Sony Pictures ha deciso di mettere in stand-by lo spin-off Silver and Black ambientato nell’universo di Spider-Man, la regista Gina Prince-Bythewood si è dedicata a The Old Guard, il film con Charlize Theron attualmente disponibile su Netflix. In una recente intervista con Indiewire in occasione della promozione dell’action basato sull’omonimo fumetto, la Prince-Bythewood ha dichiarato che la possibilità di dirigere il film è arrivata proprio grazie al suo coinvolgimento nel progetto Marvel.

“Volevo fare qualcosa di più audace rispetto ad alcuni dei film Marvel”, ha spiegato la regista riflettendo sullo spin-off naufragato. “Era una questione di quanto potessi spingermi oltre in quell’universo”. In merito alle porte che le si sono aperte, ha aggiunto: “Silver & Black mi ha permesso di entrare a fare parte di certe discussioni, di essere considerata. Sapevo che tipo di film fanno alla Skydance. Era esaltante ma anche snervante. Sapevo di amare questo progetto, in parte perché avevo la possibilità di fare tutto ciò che avrei voluto fare con l’altro film: un film di supereroi tagliente con due donne.”

Durante l’intervista Prince-Bythewood ha confermato che per Silver and Black per aveva sviluppato sia i look per costumi che le scenografie, era andata a caccia di location, aveva progettato gli storyboard delle scene d’azione e persino lavorato con il team degli effetti visivi prima che Sony cambiasse idea. “Tutto accade per un motivo”, osserva la regista. “Ho imparato così tanto in quell’anno e mezzo. Stavo imparando a fare cose per un film di quella portata e avrei potuto trasferirle in The Old Guard. Non mi è sembrato un cambiamento enorme da affrontare.

Quale futuro per lo spin-off Silver and Black?

Le cose per Gina Prince-Bythewood si sono sicuramente evolute nel migliore dei modi, anche se è un peccato che non siamo riusciti a vedere cosa aveva realmente pianificato per Silver and Black. Al momento non sappiamo se il progetto è stato ufficialmente cancellato o se la Sony deciderà di svilupparlo nuovamente. Lo studio aveva confermato di aver iniziato a lavorare a due progetti separati, dedicati sempre ai personaggi di Silver Sable e Black Cat, ma da allora non ci sono più stati aggiornamenti.

Sean William Scott: 10 cose che non sai sull’attore

Sean William Scott: 10 cose che non sai sull’attore

La generazione dei trentenni di oggi ricorda benissimo l’adolescenza passata in compagnia di boyband, stelline del pop e dei ragazzacci di American Pie. Come dimenticarsi di Sean William Scott e del suo iconico Steve Stifler? Impossibile. Eppure negli anni molte delle prodezze, delle conquisti e degli scivolini di Sean sono passati inosservati.

Oggi scopriamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su Sean William Scott.

Sean William Scott in tv: gli inizi della sua carriera

sean william scott
Sean William Scott in “C’è sempre il sole a Philadelphia”

10. Sean William Scott è nato il 3 ottobre del 1976 a Cottage Grove, in Minnesota, Stati Uniti, ed è l’ultimo di ben sette figli. Considerato sin da piccolo come il figlio più creativo e ‘ribelle’, Sean si è avvicinato alla recitazione e al mondo dello spettacolo in modo decisamente anticonvenzionale.

Da ragazzo, infatti, lavorava in un piccolo cinema vicino casa dove, oltre che a risistemare le sale e a staccare i biglietti, aveva l’opportunità di vedere tantissimi film. L’atmosfera della sala, le luci spente e la magia del cinema l’hanno subito catturato. Tutto il suo tempo libero Sean lo passava a lavorare e a vedere film gratis: niente male, no?

9. Convinto di voler intraprende una carriera nel mondo dello spettacolo, dopo il diploma decide di trasferirsi a Los Angeles in cerca di fortuna. E la dea bendata decide di premiarlo. Nel 1996 partecipa alla sua prima serie tv dal titolo E Vissero Infelici per Sempre, interpretando il ruolo di Moondoggie nel secondo episodio della terza stagione.

L’anno successivo è stata la volta di un film per la tv dal titolo Born Into Exile che racconta la storia di una coppia di ragazzi, scappati dalla miseria in cerca di una nuova vita e soprattutto della felicità. Nel 1998 Sean ottiene un altro piccolo ruolo nella serie Troppi In Famiglia, partecipando al terzo episodio della seconda stagione.

I suoi ultimi lavori sul piccolo schermi risalgono tuttavia a tempi più recenti. Nel 2013 partecipa alla serie tv C’è Sempre Il Sole a Philadelphia, dove compare solo nel quinto episodio della nona stagione.

Sean William Scott in Lethal Weapon

Sean William Scott
Sean William Scott nella serie “Lethal Weapon”

8. Un ruolo decisamente più importante gli viene offerto solo nel 2018 quando accetta di partecipare alla serie tv Lethal Weapon. Si tratta di un telefilm poliziesco infarcito con una buona dose di comicità andato in onda per tre stagioni e quarantasei episodi, dal 2016 al 2019.

Sean William Scott ha interpretato Wesley Cole, il nuovo partner di Roger Murtaugh (Damon Wayans), dopo la morte di Martin Riggs (Clayne Crawford). Il suo personaggio, introdotto nella terza stagione, è rimasto attivo per un arco di undici episodi.

La serie, prodotta e trasmessa negli States dalla Fox, è andata in onda qui da noi su Italia 1 per poi passare al canale a pagamento Premium Crime di Mediaset.

Sean William in American Pie: un grande successo

Sean William Scott
Sean William Scott in “American Pie – Ancora Insieme”

7. Dopo i primi esperimenti televisivi, Sean decide di passare al cinema e decide di accettare una parte nel film American Pie. Per tutti coloro che finora hanno vissuto rinchiusi in una caverna e non conoscono American Pie, ecco un piccolo riassunto…

Sopravvivere al liceo è sempre un’impresa, soprattutto se si è nerd e un po’ sfigatelli. Il film racconta la storia di quattro amici, Jim Levenstein (Jason Biggs), Kevin Myers (Thomas Ian Nicholas), Paul Finch (Eddie Kaye Thomas) e Chris Ostreicher (Chris Klein) ossessionati dall’idea di perdere la propria verginità. Arrivati ormai all’ultimo anno del liceo, i quattro ragazzi stringono un patto: promettono di fare sesso prima della fine dell’anno scolastico. L’occasione perfetta gli viene offerta da un loro “amico”, Steve Stifler (Sean William Scott) che, in occasione ballo scolastico di fine anno, organizza una mega festa nella sua villa in riva al lago.

Sean William Scott
da sinistra: Chris Klein, Sean William Scott, Jason Biggs, Eddie Kaye Thomas e Thomas Ian Nicholas in “American Pie 2”

Ovviamente si tratta di una commedia per teenagers che però è diventata col tempo un vero cult di genere. Volgare, eccessiva e davvero troppo divertente, American Pie hanno fatto storia proprio come i suoi protagonisti. Nonostante, Sean ricoprisse un ruolo minore, il suo Steve Stifler è diventato un icona pop.

Sean William Scott
Sean William Scott in “American Pie 2”

Il film ha avuto un successo enorme tanto da diventare il primo di una saga. Al primo American Pie sono seguiti American Pie 2 (2001), American Pie – Il Matrimonio (2003) e American Pie – Ancora Insieme (2012). Sono stati prodotti anche degli spinoff che, a causa della mancanza del cast originale, sono stati dei veri e proprio flop.

6. Anni più tardi Sean William Scott ha rivelato un’indiscrezione relativa alla sua esperienza con il primo film di American Pie. Sembra infatti che l’attore, per interpretare il ruolo di Stifler, considerato di contorno, sia stato pagato solo ottomila dollari.

Sean William Scott film

Sean William Scott
Sean William Scott in “Road Trip”

5. Dopo una partenza col botto grazie ad American Pie, la carriera cinematografica di Sean ha preso il volo. Nei primi anni duemila, infatti, l’attore ha partecipato a tantissime produzioni come Final Destination (2000), Road Trip (2000), Fatti Strafatti e Strafighe (2000) e American Pie 2 (2001).

Dedito sempre a film dello stesso genere, ovvero commedia, azione e avventura, negli anni successivi lo vediamo anche nel cast di Crime Party (2002), Old School (2003), Il Tesoro dell’Amazzonia (2003), Il Monaco (2003) e American Pie – Il matrimonio (2003).

Sean William Scott
Sean William Scott in “Final Destination”

Nel 2005 partecipa al film Hazzard, diretto da Jay Chandrasekhar, ispirato all’iconia serie anni ottanta. A seguire abbiamo Southland Tales (2006), Mr Woodcock (2007), Role Models (2008), Una Carriera a Tutti i Costi (2008), Poliziotti fuori – Due Sbirri a Piede Libero (2010) e Jackass 3D (2010).

Negli ultimi anni la sua carriera cinematografica, a causa di problemi personali, ha però subito un rallentamento. Dal 2011 abbia Goon (2011), American Pie – Ancora Insieme (2012), Comic Movie (2013), Just Before I Go (2014), Goon – Last of the Enforcers (2017), Super Troopers 2 (2018), Bloodline (2018) e Already Gone (2019).

Sean William Scott curiosità

4. Forse pochi sanno che Sean, all’inizio della sua carriera, era riuscito a ottenere un provino per niente di meno che Baywatch, la famosa serie divenuta poi un vero e proprio cult televisivo. Stando a quanto dichiarato dallo stesso attore, sembra che quella stessa mattina, mentre si recava al provino, Sean fu aggredito da una gang di South Central L.A e derubato di tutto ciò che aveva, compresi camicia e scarpe.

3. Prima ancora di darsi al cinema e alla tv, nei primi anni della sua carriera, ebbe l’incredibili opportunità di lavorare con gli Aerosmith. Fu infatti scelto come comparsa per il video musicale della canzone del 1997 dal titolo Hole In My Soul.

2. Sean William Scott è un vero appassionato di doppiaggio. L’attore ha, infatti, prestato la sua voce a diversi progetti tra cui film d’animazione famosissimi come L’era Glaciale 2 – Il Disgelo (2006), L’era Glaciale 3 – L’alba dei Dinosauri (2009), L’era Glaciale 4 – Continenti alla Deriva (2012), L’era Glaciale – In Rotta di Collisione (2016) e Planet 51 (2009).

Nella saga de L’era Glaciale, l’attore doppia, nella versione originale, Crash, uno dei due pazzi opossum, amatissimi dai bambini. In Planet 51, invece, dà la voce a Skiff, un piccolo alieno verde appassionato, incredibilmente, di film sugli alieni.

Sean William Scott oggi

1. Sean è sempre stato un po’ una ‘testa calda’ e in passato il suo temperamento gli ha dato non pochi problemi. Nel 2011, ad esempio, è stato ricoverato in una struttura di recupero per far fronte a “problemi personali e di salute”. Queste sono state le motivazione divulgate dal suo agente e dal suo addetto stampa che non hanno fornito nessuna informazione aggiuntiva. Il nome della struttura dove è stato ricoverato non è mai stato rivelato ma sappiamo che un mese più tardi, dopo aver completato il suo trattamento, Sean è stato rimandato a casa.

Purtroppo oggi non si conoscono molti dettagli della sua vita privata né tantomeno della sua salute mentale e fisica. Sean è infatti poco presente sui social, non ha un account Instagram e il suo account Twitter non è aggiornato. Non ci resta che sperare di vederlo presto in tv o al cinema.

Fonte: IMDB, Throwbacks

Damon Wayans: 10 cose che non sai sull’attore

Damon Wayans: 10 cose che non sai sull’attore

Gli appassionati di televisione, sit-com americane e commedie, conoscono senza dubbio Damon Wayans, attore comico e sceneggiatore. In Italia è conosciuto principalmente per prodotti televisivi come Tutto in Famiglia e Lethal Weapon ma la carriera di Damon è molto ricca ma soprattutto molto lunga.

Scopriamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su Damon Wayans.

Damon Wayans film: gli inizi della sua carriera

10. Secondogenito di ben dieci figli, Damon Wayans è nato nel 1960 a New York e ha deciso subito dopo il diploma di intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo. Il suo primo ingaggio, infatti, risale al 1984 anno in cui ha partecipato al film, diretto da Martin Brest, Beverly Hills Cop – Un Piedipiatti a Beverly Hills. Nonostante abbia più di trent’anni, questo film è un vero classico di genere, a metà strada tra un poliziesco e una commedia.

Negli anni ottanta ricordiamo anche altri film come Roxanne (1987), Hollywood Shuffle (1987), Colors (1988), Scappa Scappa…Poi ti Prendo! (1988), Le Ragazze della Terra Sono Facili (1988) e L’ultima Battuta (1989).

Damon Wayans
Damon Wayans e Eddie Murphy in “Beverly Hills Cop”

Gli anni novanta per Damon sono stati davvero una continua sorpresa; dopo aver fatto un bel po’ di gavetta, adesso sempre più registi iniziano a riconoscere il suo talenti. Uno tra questi è Tony Scott che nel 1991 lo scrittura per il film L’Ultimo Boy Scout. Seguono poi film come Pioggia di Soldi (1992), Last Action Hero (1993), Un Eroe Fatto In Casa (1994), Il Maggiore Payne (1995), Celtic Pride (1996), La Grande Promessa (1996), Bulletproof (1996), Harlem Aria (1999) e Goosed (1999).

Nel 2000 Damon lavora con il grande regista Spike Lee che lo sceglie come protagonista del suo film dal titolo Bamboozled. A seguire, gli ultimi due progetti cinematografici di Damon Wayans saranno Marci X (2000) e Behind the Smile (2006), film di cui è protagonista e regista.

Damon Wayans al Saturday Night Live

9. Forse poche persone sanno che la carriera televisiva di Damon Wayans – un po’ come quella di Will Forte – è cominciata proprio con il famoso Saturday Night Live. L’attore ha preso parte a ben undici episodi dello show, andati in onda dal 1985 al 1986. Grazie a questa incredibile esperienza, Damon è riuscito a esplorare il suo lato comico che negli anni successivi della sua carriera ha dato vita a perfetti prodotti televisivi d’intrattenimento.

Damon Wayans in tv

8. Ormai lanciato dal Saturday Night Live, Damon continua la sua spumeggiante carriera televisiva. Alla fine degli anni ottanta, Wayans partecipa a diversi progetti come il film tv Triplecross (1986) e alle serie Sweet Surrender (1987) e Tutti al College (1988). Ma per lui i ruoli più duraturi arrivano solo tra gli anni novanta e duemila con le serie tv In Living Color e Damon.

In Living Color è una serie tv statunitense fatta di sketch comici, creata da Keenen Ivory Wayans e lo stesso Damon Wayans. Gli sketch, ideati dai fratelli Wayans, avevano come tema centrale la differenza tra uomini e donne di colore. La serie ha avuto un grandissimo successo ed è andata in onda per ben cinque stagione e 127 episodi, dal 1990 al 1994.

Damon Wayans
Damon Wayans nella serie “In Living Color”

Damon, invece, è una serie andata in onda nel 1998 per una sola stagione che comprende tredici episodi. La storia ruota attorno a un detective di Chicago un po’ sopra le righe che propone sempre piani stranissimi ed esilaranti per risolvere i suoi casi. Ama passare il tempo e circondarsi di persone bizzarre come la sua squadra di colleghi, tutta composta da personaggi a dir poco naif, e da suo fratello Bernard (David Alan Grier) con cui divide l’appartamento.

Damon Wayans in Tutto in Famiglia

Damon Wayans
Damon Wayans in “Tutto in Famiglia”

7. Una delle sit-com più seguite soprattutto qui in Italia è proprio Tutto in Famiglia che vede Damon Wayans nei panni di protagonista e creatore della serie.

La serie, andata in onda per ben cinque stagioni e 123 episodi, dal 2001 al 2005, racconta la storia dei Kyle, una tipica famiglia afroamericana medio borghese composta dai genitori e tre figli. Michael Kyle (Wayans) è un padre decisamente particolare, goffo e un po’ immaturo mentre Janet (Tisha Campbell-Martin) è una moglie molto gelosa, un po’ nevrotica e preoccupata sempre del suo aspetto fisico. Abbiamo poi i tre figli di età assai diverse; c’è Junior (George O. Gore II ), figlio maggiore ma assai imbranato e poco sveglio; Claire (Jennifer Freeman), teenager carina, un po’ vanitosa e fin troppo interessata ai ragazzi; e infine la piccola Kady (Parker McKenna Posey) molto dolce e sveglia, una piccola combina guai.

Tutto in Famiglia ha ottenuto un grandissimo successo ma, dopo la fine dell’ultima stagione, la carriera di Damon Wayans è andata avanti. Tra i progetti più recenti abbiamo le serie The Underground (2006) e Happy Endings (2011) e i film tv Never Better (2008) e Herd Mentality (2011).

Damon Wayans in Lethal Weapon

Damon Wayans
Damon Wayans e Sean William Scott in “Lethal Weapon”

6. Secondo per successo solo a Tutto in Famiglia c’è la serie poliziesca Lethal Weapon, andata in onda dal 2016 al 2019.

Ideata da Matt Miller, la serie segue le vicende del detective Roger Murtaugh, interpretato da Damon Wayans, e del suo partner Martin Riggs (Clayne Crawford). I due agenti si ritrovano sempre nel pieno dell’azione, intenti a stanare pericolosi criminali. Nella terza stagione però c’è un grande plot twist; Riggs esce di scena e lascia il posto al nuovo partner di Murtaugh, il detective Wesley Cole, interpretato da Sean William Scott.

5. La serie è andata in onda per tre stagioni, con un totale di ben 55 episodi. Nonostante la risposta positiva del pubblico, non sono mancate le tensioni sul set.Durante le riprese, alcuni giornali americani avevano riportato la notizia di un ipotetico abbandono della serie da parte di Wayans proprio all’inizio della terza stagione. Ebbene solo di recente, proprio subito dopo l’annuncio della chiusura del telefilm, Matt Miller ha chiarito la situazione imputando malumore, stanchezza e irritabilità del protagonista ad un’agenda fin troppo piena di impegni. L’atteggiamento di Wayans, nonostante gli accomodamenti fatti per ridurre il carico di lavori, pare però non sia migliorato e in molto sembra si siano lamentati dei suoi continui sbagli d’umore. [fonte Cinemablend]

Damon Wayans curiosità

4. Nel 1992, proprio agli inizi della sua carriera nel mondo dello spettacolo, Damon Wayans ha preso parte al video musicale di The best things in life are free di Luther Vandross & Janet Jackson.

3. Damon, a differenza di molti suoi colleghi e coetanei, si è sposato molto giovane. Nel 1984 sposa Lisa Thorner dalla quale ha avuto ben quattro figli: Damon Jr, Michael, Cara Mia e Kyla. Purtroppo il matrimonio non è durato e i due hanno divorziato nel 2000. I rapporti tra i due ex coniugi sono rimasti buoni e anche quelli di Damon con i suoi figli. Soltanto un anno dopo il divorzio, Wayans è diventato nonno e l’intera famiglia ha accolto la bellissima Ava Marie Jean.

2. Nel 1990 Damon Wayans ha fatto la sua prima esperienza come doppiatore nel film Senti Chi Parla 2. Nella versione originale del film, infatti, l’attore presta la sua voce al piccolo Eddie, un dolcissimo bambino di colore amico di Mikey (Bruce Willis, voce). I due piccoli chiacchierano amabilmente dei loro problemi quotidiani e Mikey confessa a Eddie di non riuscire a fare a meno del pannolino. Eddie allora fa al suo amico una rivelazione scioccante; gli rivela infatti l’esistenza del “mostro del gabinetto” sempre pronto a mordicchiare i sederini dei poveri bambini che si siedono su di lui. Inutile precisare che questa informazione terrorizza il povero Mikey.

1. Damon Wayans pare abbia degli amici molto speciali. Oltre a essere un grandissimo attore comico apprezzato dai suoi colleghi, negli anni è riuscito a stringere alcune preziosissime amicizie come quella con l’attore Jim Carrey e quella con Michael Jordan, campione indiscusso e leggendario dell’NBA, con il quale condivide anche la grandissima passione per il basket, uno sport che pratica da tutta la vita.

 

Fonte: IMDB, Cinemablend, PopcornTv

Priyanka Chopra: 10 cose che non sai sull’attrice

Priyanka Chopra: 10 cose che non sai sull’attrice

Attrice e modella indiana, Priyanka Chopra vanta una notevole carriera tra Bollywood e Hollywood, dove si è affermata grazie alla sua versatilità e al suo talento. Particolarmente prolifica e impegnata in più rami dell’industria, la Chopra è oggi un’affermata personalità dello spettacolo, divisa tra la recitazione e le sue battaglie umanitarie. Nel 2000 venne anche eletta vincitrice del concorso di bellezza Miss Mondo, consacrando così la propria popolarità.

Ecco 10 cose che non sai di Priyanka Chopra.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Priyanka Chopra Instagram

Priyanka Chopra: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in numerosi lungometraggi. Dal 2002 l’attrice recita in diverse produzioni di Bollywood, affermandosi come interprete di talento e come la prima a vincere cinque Filmfare Awards, considerati gli Oscar indiani, in cinque categorie diverse. Nel 2017 debutta invece ad Hollywood grazie al film Baywatch, con Dwayne Johnson e Alexandra Daddario. Successivamente continua a recitare negli Stati Uniti per i film A Kid Like Jake (2018), con Jim Parsons, e Non è romantico? (2019), con Rebel Wilson. Tra i suoi prossimi progetti si ritrovano We Can Be Heroes, con Pedro Pascal, The Matrix 4, con Keanu Reeves.

9. Ha recitato in una nota serie TV. A partire dal 2015 l’attrice ha ricoperto il ruolo della protagonista Alex Parrish nella serie di spionaggio Quantico, composta di tre stagioni e andata in onda fino al 2018. Grazie a questa ha potuto affermarsi all’interno dell’industria Hollywoodiana, continuando poi a recitarvi in ruoli di rilievo. Attualmente l’attrice è al lavoro su una miniserie, intitolata Citadel, della quale tuttavia non sono stati rivelati dettagli né relativi al cast né tantomeno alla trama.

8. Ha doppiato noti film d’animazione. L’attrice debutta come doppiatrice per il film d’animazione Disney Planes (2013), dove dà voce al personaggio di Ishani. È diventata inoltre popolare per essere stata la voce, per la versione indiana, del serpente Kaa in Il libro della giungla (2016), di Jon Favreau, e di Elsa in Frozen II – Il segreto di Arendelle. Quella di doppiatrice è un’attività che la Chopra ha dichiarato di voler proseguire anche in futuro, trovandola particolarmente stimolante.

Priyanka Chopra e Nick Jonas

7. È sposata con il noto cantante. Nell’agosto del 2018 l’attrice intraprende una relazione il cantante e attore Nick Jonas, celebre per essere stato membro della band Jonas Brothers. I due si sono sposati nel dicembre del 2018, con una cerimonia svoltasi al palazzo Umaid Bhawan, nel Jodhpur, secondo le tradizioni indiane. Pur non disprezzando i media, l’attrice ha dichiarato di non volere che la propria vita privata divenga di dominio pubblico, limitando perciò le notizie a riguardo.

6. Non hanno figli. Ad oggi la coppia formata dall’attrice e dal cantante non ha ancora avuto figli, e i due hanno dichiarato di non avere fretta a riguardo. Per ora, infatti, la loro priorità non è avere un bambino, quanto concentrarsi sul consolidare le proprie carriere. La Chopra, infatti, è attualmente divisa tra numerosi set statunitensi e indiani, e sembra non avere né il tempo né l’intenzione di rallentare il ritmo per dar vita ad un figlio.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Priyanka Chopra Baywatch

Priyanka Chopra è su Instagram

5. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 54,9 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice ha ad oggi condiviso oltre 3 mila post, incentrati prevalentemente sulla propria quotidianità. Si possono infatti ritrovare immagini relative a momenti di svago o a curiosità a lei legate. Non mancano poi anche post relativi al suo lavoro di interprete, promosso tramite il social, ma anche relativi a cause sociali sostenute dall’attrice.

Priyanka Chopra in Baywatch

4. Il personaggio da lei interpretato è stato modificato per lei. Nel 2017 l’attrice ricopre il ruolo di Victoria Leeds nel film Baywatch. Questa si dimostra essere la villain di turno, a capo del traffico di una pericolosa droga. Nel raccontare il suo ruolo, l’attrice ha affermato che originariamente questo era stato scritto per un uomo, ma che in seguito al suo incontro con il regista questi decise di riscrivere la parte affinché potesse essere la Chopra ad interpretarla, dando così vita ad un’inedita cattiva.

3. Era una grande fan della serie originale. L’attrice si è da sempre dichiarata particolarmente legata alla serie Baywatch, andata in onda tra la fine degli anni Ottanta e i primi Novanta. Era infatti solita guardarla da ragazza nella propria abitazione in India. Quando seppe che si stavano svolgendo i casting per il film ispirato alla serie, la Chopra fece di tutto pur di ottenere un ruolo, cosa che infine avvenne.

Priyanka Chopra: il suo patrimonio

2. È un’attrice molto pagata. Grazie ai suoi numerosi successi internazionali, come anche ai tanti ruoli da lei svolti in ambito cinematografico, l’attrice è arrivata oggi a possedere un patrimonio stimato di circa 50 milioni di dollari. Il suo salario medio è inoltre stabilito a 10 milioni, il che la colloca tra le attrici meglio pagate di Hollywood. I suoi numerosi progetti futuri non faranno poi che far crescere ulteriormente tali cifre.

Priyanka Chopra: età e altezza

1. Priyanka Chopra è nata a Jamshedpur, in India, il 18 luglio 1982. L’attrice è alta complessivamente 165 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Constantine: il regista ha parlato con Keanu Reeves del sequel

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Constantine: il regista ha parlato con Keanu Reeves del sequel

Francisce Lawrence, regista di Constantine del 2005 con protagonista Keanu Reeves, ha rivelato di aver parlato con la star delle saghe di Matrix e John Wick circa la possibilità di realizzare un sequel del film basato sul personaggio dei fumetti DC. La pellicola originale, basata sulla serie “Hellblazer” edita da Vertigo, è stata il debutto alla regia di Lawrence, che in seguito diventerà famoso per Io Sono Leggenda con Will Smith e, soprattutto, per la saga di Hunger Games con Jennifer Lawrence.

All’epoca dell’uscita del film, il casting di Reeves non venne accolto particolarmente bene dai fan. Inoltre, il film non era molto fedele al materiale originale, cosa che fece indispettire ancora di più i puristi del fumetto. Tuttavia, nel corso degli anni il film ed il lavoro di Reeves sono stati ampiamente rivalutati, nonostante le palesi differenze rispetto al materiale originale. Proprio all’inizio di questo mese abbiamo appreso che J.J. Abrams sarebbe coinvolto nella realizzazione di un nuovo film ispirato al detective dell’occulto che dovrebbe debuttare su HBO Max, ma al momento i dettagli sono piuttosto scarsi.

Adesso, in una recente intervista con SlashFilm, Lawrence ha gettato benzina sul fuoco rivelando di aver parlato con Reeves e con il produttore Akiva Goldsman circa la possibilità di realizzare un sequel. Lawrence ha dichiarato che tutti e tre hanno sempre voluto realizzare un sequel vietato ai minori, dal budget ridotto. Il regista ha ammesso che ne hanno riparlato di recente: considerato lo status di piccolo cult che il film ha assunto negli ultimi anni, girare un sequel potrebbe rivelarsi una mossa intelligente. Tuttavia, Lawrence ha ammesso che non sa nemmeno chi possiede i diritti del personaggio al momento, nonostante ritenga che sia assurdo che nessuno studio voglia realizzare un nuovo film con Reeves coinvolto. 

“Penso che tutti vorremmo farlo. Quel film ha avuto abbastanza successo. Volevamo fare un sequel più responsabile, magari vietato ai minori. Per responsabile intendo dire che avremmo fatto un film che non sarebbe costato tanto quanto l’originale, che pensavamo sarebbe stato vietato ai minori di 13 anni. Abbiamo lavorato al sequel per un po’. Ne abbiamo parlato anche di recente. È sempre stato nei nostri pensieri perché amiamo tutti quel film. Inoltre, sapendo quanto è stato apprezzato in seguito, sarebbe divertente da fare”, ha dichiarato Francisce Lawrence.

Francis Lawrence su un possibile sequel di Constantine: “Keanu Reeves e io ne abbiamo parlato.”

“Keanu ed io ne abbiamo parlato davvero”, ha continuato il regista. “Sfortunatamente, non ricordo nemmeno chi detiene i diritti, e con tutti questi universi condivisi che esistono ora, con Constantine che è un parte di Vertigo ma anche una parte della DC, c’è sicuramente qualcuno che avrà dei piani. Probabilmente diversi Constantine, o cose del genere. Al momento, non abbiamo quel personaggio a nostra disposizione per la tv o per il cinema, il che è un peccato. Ci siamo informati. Penso che sia folle quando uno studio sa che Keanu vorrebbe realizzare un altro film, che noi tutti vorremmo realizzare un altro film, ed ha comunque degli altri piani. Vedremo cosa succederà.”

Francesco Pannofino: 10 cose che non sai sull’attore

Francesco Pannofino: 10 cose che non sai sull’attore

Se non si ha mai avuto modo di vedere un film con Francesco Pannofino, si avrà però certamente avuto occasione di sentire la sua voce. Interprete di celebri film e serie TV, egli è infatti anche un notissimo doppiatore, che ha prestato la propria voce ad alcuni tra i più noti interpreti statunitensi. Versatile e carismatico, Pannofino è considerato uno dei migliori interpreti dell’attuale panorama cinematografico, con numerosi successi dalla sua parte.

Ecco 10 cose che non sai di Francesco Pannofino.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Francesco Pannofino Boris

Francesco Pannofino: i suoi film, le serie TV e il doppiaggio

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. Pannofino debutta al cinema nel 1995 con il film Croce e delizia, per poi acquisire popolarità grazie a titoli come Così è la vita (1998), Fatti della banda della Magliana (2005), Notturno bus (2007), Lezioni di cioccolato (2007), Diverso da chi? (2009), Io & Marylin (2009), Maschi contro femmine (2010), con Fabio De Luigi, Boris – Il film (2011), Poker Generation (2012), Sono un pirata, sono un signore (2013), L’arbitro (2013), Il pretore (2014), Ogni maledetto Natale (2014), con Alessandra Mastronardi, Le frise ignoranti (2015), Patria (2015), Assolo (2016), di Laura Morante, L’uomo che comprò la luna (2019), con Stefano Fresi, A mano disarmata (2019) e Nati 2 volte (2019).

9. Ha preso parte a note produzioni televisive. Negli anni Pannofino non ha mancato di perseguire anche una carriera televisiva, iniziata recitando in serie come Cuore (2001), La squadra (2001), Distretto di polizia (2005), Giovanni Falcone – L’uomo che sfidò Cosa Nostra (2006), e Il generale Della chiesa (2007). Il vero successo arriva però grazie alla serie Boris, dove dal 2007 al 2010 ricopre il ruolo di René Ferretti recitando accanto a Carolina Crescentini, Pietro Sermonti e Paolo Calabresi. Ha in seguito recitato in televisione anche per titoli come Un caso di coscienza (2009-2010), Nero Wolfe (2012), Adriano Olivetti – La forza di un sogno (2013), Romolo + Giuly: La guerra mondiale italiana (2018) ed Enrico Piaggio – Un sogno italiano (2019).

8. È un noto doppiatore. Pannofino deve molta della sua popolarità all’attività di doppiatore. Egli è infatti la voce ufficiale degli attori Denzel Washington, George Clooney, Philip Seymour Hoffman e Kurt Russell, ma tanti altri sono i celebri interpreti a cui ha prestato la voce, come ad esempio Tom Hanks per il film Forrest Gump. Ha inoltre partecipato al doppiaggio di numerosi film d’animazione come Fantastic Mr. Fox e Klaus, ma anche di serie televisive, cartoni animati e videogiochi. Ad oggi è una delle voci più note e apprezzate del doppiaggio italiano.

Francesco Pannofino: gli audiolibri

7. Ha registrato le sue letture di celebri libri. Attività particolarmente apprezzata dall’attore è anche quella della registrazione di audiolibri. Egli è infatti noto per le sue letture di alcuni dei romanzi dedicati al detective Sherlock Holmes come Sherlock Holmes e i cinque semi d’arancio e Sherlock Holmes e l’uomo dal labbro spaccato. In particolare, è noto per aver realizzato audiolibri dell’intera saga di Harry Potter, compresi Il Quidditch attraverso i secoli e Gli animali fantastici: dove trovarli.

Francesco Pannofino in Boris

6. Ama profondamente il suo personaggio. Il personaggio più famoso interpretato dall’attore è quello di René Ferretti nella serie Boris. Questi è il regista di una scalmanata troupe intenta a dar vita alle riprese di una soap opera di dubbio gusto intitolata Gli occhi del cuore. Pannofino ha sempre dichiarato di aver molto a cuore il ruolo, definendolo un incontro felice tra attore e personaggio. Più volte ha espresso il suo desiderio di poterlo riprendere in una quarta stagione della serie.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Francesco Pannofino tifoso

Francesco Pannofino è tifoso della Lazio

5. È appassionato di calcio. Pur affermando di non essere un fanatico del calcio, Pannofino non ha mai nascosto la sua passione per tale sport, nata durante il periodo in cui lavorava allo stadio come “bibitaro”. In particolare, l’attore è un grande tifoso della Lazio, e squadra da lui tifata sin dal 1974, anno dello scudetto. La possibilità di essere presente per lavoro durante alcune delle loro partite gli fece sviluppare un naturale legame con tale squadra, da lui ancora oggi sostenuta, senza però gli estremismi da lui mal sopportati.

Francesco Pannofino è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 41,7 mila persone. All’interno di questo Pannofino è solito condividere immagini e video relative ai suoi lavori da interprete o doppiatore, svelando retroscena curiosità. Non mancano però anche immagini legate alla sua quotidianità, con momenti di svago in compagnia di amici o colleghi. Tramite il proprio profilo l’attore è poi solito sostenere alcune cause sociali da lui ritenute importanti.

Francesco Pannofino: la laurea

3. Non ha mai completato gli studi. Durante un’intervista l’attore ha affermato di non essersi mai laureato, ma di essersi iscritto all’Università per poter evitare la leva militare. Qui sostenne tre esami, grazie ai quali poté rimandare di circa un anno il suo coinvolgimento nelle forze armate. Decise però poi di lasciare gli studi e svolgere il suo periodo di leva, terminato il quale iniziò a dedicarsi alla carriera di interprete e doppiatore.

Francesco Pannofino: moglie e figlio

2. È sposato con un’attrice. Pannofino è sposato con Emanuela Rossi, anche lei celebre come attrice ma ancor più come doppiatrice. È infatti la voce italiana delle attrici Michelle Pfeiffer e Emma Thompson. I due si conoscono durante la loro attività di doppiaggio, e dalla loro unione nasce il figlio Andrea. La coppia si separa nel 2006, per poi però tornare insieme e sposarsi nel 2011. Per mantenere un loro equilibrio, tuttavia, hanno deciso di vivere in case separate, come dichiarato dallo stesso Pannofino.

Francesco Pannofino: età e altezza

1. Francesco Pannofino è nato a Pieve di Teco, in provincia di Imperia, in Liguria, il 14 novembre del 1958. L’attore è alto complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

Dune: Rebecca Ferguson conferma i reshoot a breve

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Dune: Rebecca Ferguson conferma i reshoot a breve

Mentre aspettiamo, alquanto impazientemente, di poter dare una prima occhiata all’attesissimo Dune (rumor non confermati vogliono che il primo trailer del film debutterà in occasione del Comic-Con@Home), sembra che Denis Villeneuve e il suo team si stiano preparando per tornare sul set in vista delle riprese aggiuntive.

Di recente Oscar Isaac – che nel film interpreterà il Duca Leto Atreides – aveva rivelato che i reshoot del film erano stati programmati per metà Agosto. Adesso Rebecca Ferguson – interprete di Lady Jessica – ha confermato via Instagram che presto tornerà a Budapest, in Ungheria, per “immergersi” nuovamente nel mondo deserto di Arrakis.

Per chi non fosse avvezzo all’universo di Dune, Lady Jessica è la moglie del Duca Leto Atreides (intepretato da Isaac) e la madre di suo figlio Paul (interpretato da Timothée Chalamet). Jessica è anche un membro dell’organizzazione Bene Gesserit, e possiede abilità estremamente potenti.

Quando vedremo il primo trailer di Dune

Di recente abbiamo appreso che il primo trailer ufficiale di Dune dovrebbe essere ufficialmente presentato in occasione del Comic-Con@Home, che si svolgerà tra il 22 e il 26 luglio. Successivamente, il trailer dovrebbe essere associato alle copie statunitense di Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan in arrivo nelle sale il 3 agosto.

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

X-Men: gli attori che volevano a tutti i costi un ruolo nel film

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X-Men: gli attori che volevano a tutti i costi un ruolo nel film

In una lunga intervista rilasciata ad Observer, David Hayter, sceneggiatore di X-Men e di X-Men 2, ha rivelato alcuni dettagli inediti circa la lavorazione del primo film e le tribolazioni che il team creativo ha dovuto affrontare per portare la squadra mutante sul grande schermo. Con la Fox che era molto attenta a non sforare il budget, dal film sono state eliminate diverse sequenze, come una scena d’azione ambientata nella Danger Room, una scena in cui Wolverine combatte contro Magneto in cima ad una serie di autobus in movimento, e una scena iniziale in cui Iceman avrebbe dovuto congelare un’intera stanza piena di gente.

“Abbiamo dovuto far breccia sui fan dei fumetti, ma abbiamo anche dovuto abbracciare gli altri spettatori”, ha spiegato Hayter in riferimento ai costumi originali dei supereroi che non sono finiti nella versione cinematografica. “Abbiamo anche fatto una battuta sulle tute in spandex giallo, perché sapevamo cosa volevano i fan. Ma per giustificare un budget di 75 milioni di dollari, abbiamo dovuto ampliare alcune cose in modo da poter gettare le basi sia per gli amanti dei fumetti che per gli amanti dei film in generale.”

Prima dell’inizio delle riprese, lo studio era impegnato nella ricerca del cast, ma ciò che nessuno si aspettava era che molti erano interessati ad ottenere un ruolo nel film. “Ho molti ricordi affettuosi di persone che sono venute e che hanno chiesto di voler essere nel film”, ha ricordato il produttore esecutivo Ralph Winter. “Michael Jackson era un grande fan dei fumetti e voleva interpretare Charles Xavier. Shaquille O’Neal si presentò negli uffici e voleva interpretare Forge, che però non era previsto nel film.”

Charlize Theron ha rifiutato il ruolo di Jean Grey in X-Men

Il regista Bryan Singer e Hayter volarono a Vancouver per offrire a Charlize Theron il ruolo di Jean Gray, ma l’attrice rifiutò, mentre Terrence Stamp ha insistito per interpretare Charles Xavier: Patrick Stewart non voleva interpretare Charles Xavier. Ci è voluto molto tempo per convincerlo”, ha spiegato Hayter. “Terence Stamp mi ha detto: ‘Sai perché Patrick non vuole farlo? A causa della sedia. Non vuole rimanere bloccato su una sedia. A me invece non dispiace. In effetti, ho anche un bell’aspetto da calvo’. Ogni giorno ero sorpreso dalle facce che venivamo da me. Ad esempio, una volta trovai Mariah Carey seduta nel mio ufficio che voleva parlare con Bryan circa la possibilità di interpretare Tempesta, o qualcosa del genere. Quindi è sempre scioccante.”

In base alla rivelazioni di David Hayter, è quasi assurdo pensare a ciò che la saga di X-Men sarebbe potuta essere. Ad ogni modo, ciò che è accaduto con il franchise alla fine degli anni ’90 è indice di quanto i mutanti siano amatissimi anche dalla stessa industria; quindi, i Marvel Studios non dovrebbero avere grosse difficoltà a trovare dei nuovi interpreti per questi iconici personaggi.

Deadpool 3 potrebbe non esserci, Rob Liefeld vuole uno spin-off su Cable

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Rob Liefeld, creatore del personaggio di Deadpool, è tornato a parlare del futuro del Mercenario Chiacchierone sul grande schermo. Non sappiamo quanto Liefeld sia stato effettivamente coinvolto nel processo di realizzazione dei due film della Fox, ma le dichiarazioni che il fumettista ha rilasciato nel corso degli ultimi mesi lasciano presupporre che abbia giocato un ruolo fondamentale nel processo creativo.

Intervistato da Collider, Liefeld ha parlato del tanto agognato Deadpool 3, rivelando di essere consapevole che un terzo film con protagonista Wade Wilson – ora che la Fox è stata acquistata dalla Disney – potrebbe non vedere mai la luce: “Sapete cosa? Potrebbe non esserci un altro Deadpool, e a me andrebbe bene così”, ha spiegato il fumettista. “Devo convivere con il fatto di aver già avuto due esperienze straordinarie, due film di cui sono estremamente orgoglioso. Adoro il fatto di conoscere tutti in quei film. Adoro Ryan Reynolds, adoro Josh Brolin, adoro Zazie Beets, adoro David Leitch, adoro Tim Miller. Li adoro tutti.”

“Il lavoro che hanno fatto è stato fantastico”, ha aggiunto. “Quei film sono qui per resistere alla prova del tempo. Nel mondo in cui viviamo, nulla è garantito. E ci vuole molto per fare un film”. Liefeld ha poi spiegato perché ritiene che il personaggio di Cable interpretato da Josh Brolin in Deadpool 2 meriti il suo spin-off: “Può esistere indipendentemente da Deadpool, in un batter d’occhio. È così da anni. Se Deadpool è stato in circa 330 fumetti, Cable è stato in circa 520. Sì, ho contato! Durante la lavorazione di Deadpool 2, sia durante la pre-produzione che durante la post-produzione, mi sono avvicinato molto a Josh. Ed era molto entusiasta all’idea di esplorare Cable in possibili sequel.”

Cosa ha in serbo il futuro per il personaggio di Deadpool?

Durante l’intervista, Rob Liefeld ha anche parlato del film dedicato alla X-Force che non è mai stato realizzato e che, a quanto pare, era proprio incentrato sul personaggio di Cable. Soltanto il tempo ci dirà cosa il futuro ha in serbo per il personaggio di Deadpool, anche se non è un segreto che Ryan Reynolds abbia incontrato il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige, presumibilmente per discutere proprio del futuro del personaggio.

After 2 esce nei cinema italiani il 2 settembre

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After 2 esce nei cinema italiani il 2 settembre

After 2 esce nei cinema italiani il 2 settembre, sequel della saga bestseller di Anna Todd. Diretto da Roger Kumble e con Josephine Langford, Hero Fiennes Tiffin, e Dylan Sprouse, un’esclusiva per l’Italia LEONE FILM GROUP in collaborazione con RAI CINEMA.

Dopo il successo del primo film, che nel 2019 ha incassato più di 6 milioni di euro al box office italiano, il 2 settembre arriva nei cinema AFTER 2, sequel basato sul secondo capitolo dei romanzi best seller di Anna Todd, con protagonisti Josephine Langford (Tessa Young) e Hero Fiennes Tiffin (Hardin Scott).

Riuscirà l’amore a cancellare il passato?  AFTER è la fortunata saga di libri di Anna Todd, nata online da una fanfiction, divenuta in poco tempo un impressionante fenomeno letterario young adult. La saga AFTER è stata pubblicata successivamente in 30 paesi in tutto il mondo, e in Italia ha venduto 1.6 milioni di copie (Sperling& Kupfer).

Project Power: trailer del film Netflix con Jamie Foxx

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Project Power: trailer del film Netflix con Jamie Foxx

Netflix ha diffuso il trailer di Project Power, il film originale Netflix in arrivo questa estate e diretto da Henry Joost & Ariel Schulman. protagonisti del film un cast d’eccezione composto da Jamie Foxx, Joseph Gordon-Levitt, Dominique Fishback, Rodrigo Santoro, Colson Baker, Allen Maldonado, con Amy Landecker e Courtney B. Vance.

Project Power arriverà su Netflix il 14 agosto, in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Project Power, la trama

Per le strade di New Orleans comincia a diffondersi la voce di una misteriosa nuova pillola che scatena superpoteri diversi a seconda di chi la prende. Il problema? Non sai cosa succederà finché non la prendi. Mentre alcuni sviluppano una pelle antiproiettile, il dono dell’invisibilità o una forza sovrumana, per altri la reazione è letale. Quando la pillola provoca un pericoloso aumento della criminalità in città, un poliziotto locale (Joseph Gordon-Levitt) si allea con una giovane spacciatrice (Dominique Fishback) e un ex soldato motivato da una vendetta segreta (Jamie Foxx) per combattere il potere ad armi pari, prendendo la pillola nella speranza di riuscire a trovarne e a fermarne gli inventori.

Max Greenfield: 10 cose che non sai sull’attore

Max Greenfield: 10 cose che non sai sull’attore

Gli amanti delle serie tv e in particolar modo delle comedy hanno già da tempo imparato a conoscere e amare Max Greenfield. C’è chi lo ricorda per famose ‘comparsate’ in tv o piccoli ruoli sul grande schermo e chi invece si è fatto stregare dal suo Schmidt nella serie New Girl. Ma voi quanto ne sapete realmente di Max?

Venite a scoprire con noi tutto quello che c’è da sapere su Max Greenfield.

Max Greenfield serie tv: l’inizio di una fulgida carriera

10. Trasferitosi da ragazzo da New York a Los Angelese, Max Greenfield ha cominciato la sua carriera un po’ come tutte le star, una ‘comparsata’ alla volta. La sua scalata verso il successo è quindi cominciata sul piccolo schermo quando nel lontano 1999 ottiene il primo ingaggio per un solo episodio nella serie Undressed. Grazie al suo talento e al suo viso che buca lo schermo, a quel lavoro ne seguirono molti altri.

Dopo aver lavorato in Boston Public (2002), Max approda incredibilmente sul set di Una Mamma per Amica.

Max Greenfield in Una Mamma per Amica

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Max Greenfield in “Una Mamma Per Amica”

9. Tra i suoi tanti piccoli ruoli in tv, quello sul set della serie Una Mamma per Amica (2003) resta il più importante. Greenfield è riuscito a utilizzare quell’esperienza come trampolino di lancio; dopo Gilmore Girls, infatti, la sua carriera ha preso il volo.

Per coloro che non lo ricordano, l’episodio in questione è il quarto della quarta stagione, dal titolo “Il Matrimonio di Dean”. In questa puntata Rory (Alexis Bledel) torna a casa da Yale per un weekend di completo relax. Tuttavia incontra Dean (Jared Padalecki), suo ex prossimo alle nozze, che la invita al suo imminente matrimonio che si terrà nella piazza della città proprio durante il weekend.

Nell’episodio in questione, Max Greenfield interpreta Lucas, uno degli amici di Dean che accompagnano lo sposo in giro a bere per il suo addio al celibato. I ragazzi tuttavia finiscono nel locale di Luke (Scott Patterson), alquanto infastidito da questa incursione non autorizzata proprio in orario di chiusura.

Max Greenfield in The O.C.

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Max Greenfield in “The O.C.”

8. Nel corso degli anni, The. O.C. è diventata una vera e proprio serie cult. Quando venne trasmessa la prima stagione nell’ormai lontano 2003, gli adolescenti (e non) di tutto il mondo impazzirono letteralmente per i personaggi di Orange County e per i loro microcosmo fatto di glamour, segreti e tragedie.

Max Greenfield ha preso parte alla serie nel 2007, comparendo nel tredicesimo episodio della quarta stagione, dal titolo “La Forza del Destino”. In questo episodio Ryan (Benjamin McKenzie) riprende i contatti con suo padre, con l’aiuto di Taylor (Autumn Reeser) mentre le altre coppiette di O.C. si preparano a festeggiare San Valentino. Seth (Adam Brody) e Summer (Rachel Bilson) decidono di consultare una cartomante per conoscere il loro futuro come coppia e sapere se sono fatti l’una per l’altro. Nel frattempo però Kirsten (Kelly Rowan) è tormentata dai sensi di colpa e da un segreto, riguardante Jimmy Cooper (Tate Donovan), che continua a ossessionarla.

I tormenti interiori di Kirsten sono accompagnati nella serie da diversi flashback che in questo particolare episodio coinvolgono Max Greenfield. L’attore infatti interpreta un giovane Sandy Cohen, la cui versione adulta è invece interpreta da Peter Gallagher.

Max Greenfield in Veronica Mars

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Max Greenfield in “Veronica Mars”

7. Dopo le tante comparsate in serie tv anche molto importanti, finalmente per Max Greenfield arriva un ingaggio a lunga scadenza. Nel 2005 viene, infatti, scelto per un ruolo secondario in Veronica Mars, celebre serie tv creata da Rob Thomas. Max comparirà in un arco di ben undici episodi, in onda dal 2005 al 2007, e interpreterà l’agente di polizia Leo D’Amato.

Nel corso degli episodi, Leo aiuterà Veronica (Kristen Bell) ad accedere a prove e documenti riservati della polizia e a dimenticare i suoi ex Duncan (Teddy Dunn) e Logan (Jason Dohring).

Nel 2019, con l’uscita a sorpresa della quarta stagione di Veronica Mars, Greenfield è tornato sul set a interpretare Leo per tre episodi.

Max Greenfield in Ugly Betty

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Max Greenfield in “Ugly Betty”

6. Una volta terminato il suo lavoro sul set di Veronica Mars. Max ottiene un nuovo ingaggio anche in questo caso per un ruolo minore ma per un numero maggiore di episodi. Nel 2007, infatti, lo vediamo comparire per la prima volta sul set della serie Ugly Betty. A cavallo tra il 2007 e il 2008, Greenfield sarà in un arco di ben otto episodi e interpreterà il ruolo di Nick Pepper, assistente di Alexis Meade (Elizabeth Penn Payne), un personaggio cattivo, calcolatore e arrivista, che farebbe di tutto pur di arrivare in vetta.

Max Greenfield fa il suo debutto nella serie nel nono episodio della terza stagione e fin da subito è chiaro agli spettatori che il suo personaggio sarà l’ennesimo antagonista della povera Betty (America Ferrera).

Ma per Max Ugly Betty non è stato di certo un punto d’arrivo. L’attore negli anni seguenti ha infatti preso parte a tantissime serie tv come Greek (2008), Melrose Place (2009), Avvocati a New York (2009), Castle (2010), Lie to Me (2020), No Ordinary Family (2010), Undercovers (2010), Hot in Cleveland (2011 e 2014) e Happy Endings (2011).

Max Greenfield in New Girl: un successo senza precedenti

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Max Greenfield in “New Girl”

5. Dopo aver sempre interpretato ruoli minori, finalmente per Max arriva il primo vero ingaggio importante che cambierà per sempre la sua vita e carriera nel mondo dello spettacolo. Nel 2011 viene scelto per interpretare Schmidt nella nuovissima serie della Fox dal titolo New Girl.

La serie, una comedy in piena regola, segue le peripezie di Jess (Zooey Deschanel) una ragazza un po’ matta e fuori dalle righe che, dopo una brutta rottura sentimentale, alla soglia dei trent’anni, deve rimettere in piedi la sua vita. In cerca di un posto dove vivere, risponde all’annuncio di una stanza disponibile e finisce in un loft abitato da tre ragazzi, Nick (Jake Johnson), Winston (Lamorne Morris) e Schmidt. Il primo lavora come barista, Winston invece è un ex giocatore di basket decaduto e Schmidt, beh, è davvero uno ‘sciupafemmine’.

Nonostante l’imbarazzo iniziale, Jess si trasferisce in casa dei ragazzi e per loro comincia una convivenza a dir poco improbabile. Jess è imbranata, pasticciona ed emotivamente instabile eppure, nonostante i suoi difetti, i tre coinquilini si affezionano subito a lei, cercando di guidarla non sempre verso la strada più giusta.

La serie è andata per ben sette stagioni, dal 2011 al 2018 per un totale di 146 episodi.

Compatibilmente con i suoi impegni con le riprese di New Girl, negli stessi anni Max ha lavorato anche ad altre serie tv come The Mindy Project (2014-2015), American Horror Story (2015), Will & Grace (2017), American Crime Story: L’assassinio di Gianni Versace (2018) e Una Serie di Sfortunati Eventi (2019). Uno dei suoi ultimo progetti più importanti è sicuramente la serie The Neighborhood dove l’attore ha interpretato il personaggio di Dave per ben 43 episodi andati in onda dal 2018 al 2020.

Max Greenfield film

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Max Greenfield nel film “La Grande Scommessa”
Fonte: IMDB

4. La carriera di Max Greenfield è particolarmente legata al mondo della televisione, tuttavia l’attore, negli anni, è riuscito a intrufolarsi anche sul grande schermo partecipando a diverse produzione hollywoodiane anche molto importanti.

Il suo primo ruolo per il cinema risale al 2004 con il film Cross Bronx, diretto da Larry Golin. Negli anni successivi lo vediamo in Pazzo Pranzo di Famiglia (2005) e in They Came Together (2014). Nel 2014 Greenfield torna a vestire i panni dell’agente Leo D’Amato in Veronica Mars – Il Film, diretto come sempre da Rob Thomas – autore anche della serie tv – e andato in onda su Hulu.

Al film di Veronica Mars sono seguiti About Alex (2014), Hello My Name is Doris (2015) e La Grande Scommessa (2015), diretto da Adam McKay e con protagonista Christian Bale. Successivamente partecipa come doppiatore al film d’animazione L’era Glaciale – In Rotta di Collisione prestando la sua voce a un piccolo e stravagante dakotaraptor. Dal 2017 al 2020 lo vediamo in Il castello di Vetro (2017), La Fratellanza (2017), A Futile and Stupid Gesture (2018), What Men Want (2019) e Una Donna Promettente (2020).

Max Greenfield curiosità

3. Forse pochi sanno o ricordano che nel 2015 Max ha girato uno spot per McDonald pubblicizzando tre nuovi hamburger in edizione limitata, i Sirloi Thirs Pound Burgers. Ecco il video dello spot…

2. L’attore, a differenza di moltissime star del cinema e della televisione, è molto devoto alla sua famiglia. Per Max Greenfield moglie e figli hanno la priorità assoluta. Sposato da più di dieci anni con Tess Sanchez, i due sono ormai genitori di due splendidi figli, Lily e Ozzie.

All’epoca della chiusura della serie New Girl, Max dichiarò in un’intervista di non avere piani già predefiniti per il futuro; il suo desiderio più grande era quello di poter passare più tempo con la sua famiglia e occuparsi dei figli. “Fare il padre è il mio lavoro preferito” [fonte: ETOnline]

Max Greenfield è su Instagram

https://www.instagram.com/p/CBtFHyNH-LW/?utm_source=ig_web_copy_link

1. Max è forse una delle poche celebrità che ama i social e spessissimo condivide stralci della sua quotidianità sul suo profilo Instagram. Greenfield è, inoltre, un fanatico di Twitter; è forse il social dov’è maggiormente attivo e dove ama scrivere un po’ a flusso di coscienza tutto ciò che pensa. Dalla vita privata a quella professionale, dalle preferenze politiche a quelle legate al mondo dell’intrattenimento, per Max Greenfield c’è sempre una buona ragione per twittare.

Restate quindi connessi e seguite i suoi account ufficiali Instagram e Twitter.

Fonte: IMDB, ETOnline

Ted Lasso, la serie tv: trama, cast, trailer, episodi e dove vederla

Ted Lasso è l’annunciata serie tv AppleTv+ creata da Bill Lawrence e Jason Sudeikis, ed è una continuazione del personaggio interpretato da Sudeikis.

Ted Lasso, la nuova serie originale di commedie di Jason Sudeikis e Bill Lawrence sarà presentata in anteprima mondiale su Apple TV +, insieme a una serie di film e serie originali acclamati e premiati, venerdì, agosto 14.

Ted Lasso: la trama e il cast

Sudeikis interpreta Ted Lasso, un allenatore di football universitario del Kansas che è stato ingaggiato per allenare una squadra di calcio professionista in Inghilterra, nonostante non abbia esperienza di allenatore di calcio.

In protagonisti sono Jason Sudeikis nel ruolo di Ted Lasso, Stephen Manas nel ruolo di Richard Montlaur, Colin Blyth come il fotografo, Brendan Hunt nei panni del Coach Beard, Hannah Waddingham nel ruolo di Rebeca, Bronson Webb come Bronson Webb e Lampros Kalfuntzos come fotografo di stampa.

Oltre a recitare, Sudeikis è produttore esecutivo, insieme a Lawrence (“Scrubs”) attraverso la sua Doozer Productions, in associazione con Warner Bros. Television e Universal Television, una divisione di NBCUniversal Content. Jeff Ingold di Doozer è anche produttore esecutivo con Liza Katzer come coproduttore esecutivo. La serie è stata sviluppata da Sudeikis, Lawrence, Joe Kelly e Brendan Hunt e si basa sul formato e sui personaggi preesistenti di NBC Sports.

“Ted Lasso” si unisce alla tanto attesa serie Apple Original, che presto sarà presentata in anteprima, tra cui le docuserie “Dear…”, del vincitore dell’Emmy e del Peabody Award RJ Cutler; “Little Voice”, una storia fresca e intensamente romantica del pluripremiato team di JJ Abrams, Sara Bareilles e Jessie Nelson; documentario “Dads” del regista Bryce Dallas Howard; “Greatness Code”, una nuova docuserie che mette in luce storie non raccontate dei più grandi atleti del mondo; così come serie originali pluripremiate e di successo ora in streaming su Apple TV + tra cui “Defending Jacob”, “Mythic Quest: Raven’s Banquet” e le serie nominate ai Golden Globe e Critics Choice e SAG Award “The Morning Show”; così come “Central Park” del vincitore dell’Emmy Award Loren Bouchard insieme al vincitore del “Frozen” Grammy Josh Gad e il vincitore dell’Emmy Nora Smith.

The Batman, ipotesi: quali villain potrebbero apparire nella trilogia

Secondo un rumor che circola ormai da diverso tempo, Matt Reeves starebbe pensando ad una vera e proprio nuova trilogia dedicata all’Uomo Pipistrello, con l’attesissimo The Batman che dovrebbe rappresentare il primo tassello di questo ambizioso progetto. Probabilmente tutto dipenderà dal successo del film con Robert Pattinson al box office mondiale, ma in attesa di una conferma ufficiale circa gli effetti piani della Warner Bros., The Direct ha raccolto 11 iconici villain che potrebbero apparire nell’ipotetica trilogia immaginata da Reeves, proprio sulla scia dei tanti supercriminali che vedremo già nel film in arrivo al cinema il prossimo anno:

Zsasz

Victor Zsasz è uno dei residenti più famosi e frequenti dell’Arkham Asylum. Il suo tratto distintivo sono i segni che si incide sulla pelle per ogni vittima che uccide. Perché uccide? Probabilmente per liberare le persone dall’inutilità delle loro esistenza… gesto che apparentemente dà un senso alla sua.

Il personaggio è già apparso nel DCEU nel recente Birds of Prey, come braccio destro di Roman Sionis/Black Mask. Per questo sembra improbabile che il personaggio possa tornare così presto sul grande schermo. Eppure, i rumor suggeriscono che i film dedicati a Batman di Reeves faranno parte di un universo a sé stante, quindi non è escluso che Victor possa tornare, magari interpretato da un altro attore.

Hugo Strange

Medico altamente intelligente, ossessionato dalla chimica e dalla biologia, Hugo Strange è passato da psicologo dell’Arkham Asylum a sperimentatore su prigionieri con stimolanti artificiali e sostanze chimiche che alterano la mente. È anche uno dei pochi cattivi a sapere che l’alter ego di Batman è in realtà Bruce Wayne.

Strange è già stato visto sullo schermo nella serie Gotham e nei film d’animazione targati DC, ma ha anche ricoperto il ruolo di antagonista principale nel videogioco “Arkham City”. Con The Batman che dovrebbe concentrarsi maggiormente sull’intelligenza e sulle abilità investigative del Cavaliere Oscuro, Strange potrebbe essere un degno nemico per il Crociato di Gotham.

La Corte dei Gufi

Un gruppo poco conosciuto che non è stato esplorato in nessuna delle precedenti versioni destinate al grande schermo di Batman è la Corte dei Gufi. Come ogni cospirazioni che si rispetti, anche la Corte è una società segreta formata dai ricchi e potenti di Gotham, risalente all’era coloniale.

I Talon sono parte integrante della Corte dei Guf. Sono un gruppo di assassini che hanno giurato fedeltà alla Corte e svolgono azioni per conto loro. I Talon sono geneticamente modificati e altamente qualificati, il che li rende difficili da uccidere, con la Corte ha persino sviluppato un siero per riportarli indietro dai morti. Una losca organizzazione segreta potrebbe essere il perfetto antagonista investigativo di cui il nuovo Batman avrebbe bisogno.

Deadshot

DeadshotDeadshot ha avuto diverse iterazioni sullo schermo nella storia della DC, tra cui Smallville e l’Arrowverse, insieme al più celebre ritratto di Will Smith in Suicide Squad. Se The Batman sarà reso canonico ancora deve essere confermato, quindi è possibile che Deadshot possa subire un recasting per l’ipotetica nuova trilogia.

Deadshot è noto per la sua abilità con il fucile da cecchino, cosa che lo rende uno degli assassini più pericolosi. Nonostante ciò, Deadshot non è un cattivo ben definito ed è spesso ritratto come un antieroe, in particolare quando le sue motivazioni dipendono dalla sua famiglia. La sua ambiguità morale e la mancanza di lealtà fanno di Deadshot un avversario sicuramente interessante per Batman.

Due Facce

Uno dei villain più tragici dell’universo DC, una volta Harvey Dent era una volta, nonché procuratore distrettuale di Gotham prima di diventare Due Facce. Dopo un tragico incidente che gli ha deturpato metà del viso, è diventato folle supercriminale ossessionato dal caso e dal destino. La sua identità dissociativa e i suoi disordini bipolari sottolineano quanto le sue personalità siano letteralmente divise a metà tra bene e male.

A volte è razionale, altre volte è spietato. È stata la connessione personale di Due Facce con Batman a renderlo uno degli avversari più temibili per il Cavaliere Oscuro. Avendo lavorato insieme per consegnare i criminali alla giustizia, la svolta di Harvey Dent contro Batman rende ancora più difficile per l’eroe combattere qualcuno che una volta conosceva come un essere umano ammirevole. Anche se Due Facce non è stato annunciato per il nuovo film The Batman, alcuni sostengono che in realtà, dietro il misterioso personaggio di Peter Sarsgaard, tale Gil Colson, potrebbe celarsi proprio Due Facce.

Bane

Dopo che Bane è diventato famoso grazie al borbottante ritratto di Tom Hardy ne Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, potrebbe essere arrivato il momento di rivedere il mostruoso villain al cinema. Bane è uno dei personaggi più stravaganti della DC, che acquisisce la maggior parte del suo potere ed il suo enorme aspetto da una sostanza chimica nota come Venom.

Molti fanno passare Bane come un delinquente grazie alle sue enormi dimensioni e alla sua forza, ma in realtà è molto intelligente e anche strategico. A causa della sua propensione all’omicidio, è stato in grado di salire con successo la scala del potere in prigione e scappare più volte. Bane è famoso per aver rotto la schiena di Batman nell’arco narrativo di “Knightfall”, ripreso anche ne Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno. Secondo alcuni voci, uno spin-off su Bane sarebbe in lavorazione, ma è anche probabile che possa apparire nella trilogia di Reeves.

Spaventapasseri

Spaventapasseri è uno dei cattivi dell’universo di Batman più usati, probabilmente perché la sua arma caratteristica della tossina della paura costituisce un eccellente espediente narrativo. È stato il primo cattivo ad apparire in Batman Begins di Christopher Nolan, ha assunto il ruolo di antagonista principale in “Arkham Knight” e si dice che apparirà anche nella prossima stagione di Batwoman.

Da bambino Bruce Wayne temeva i pipistrelli: lo spaventapasseri è quindi il cattivo perfetto per riflettere questa paura, che sicuramente userebbe per manipolare il suo nemico. I suoi archi narrativi nei fumetti hanno portato ad alcune delle trame Batman più contorte di sempre, lasciando un sacco di potenziale inutilizzato per una prossima eventuale apparizione al cinema.

Hush

Batman- HushHush è senza dubbio uno dei cattivi più inquietanti nell’universo DC. Crescendo, Tommy Elliott è stato lo specchio di Bruce Wayne: entrambi nati in famiglie ricche, altamente intelligenti e migliori amici. Dopo che un tentativo di uccidere i suoi genitori ed ereditare la loro fortuna è andato storto, Tommy ha iniziato ad invidiare Bruce per aver vissuto la vita che sognava. Tommy è comunque diventato un eccellente chirurgo, ma le sue profonde tendenze sociopatiche e l’odio innato per il suo amico d’infanzia lo hanno portato a trasformarsi nell’alter ego Hush, con bende attorno al viso per mascherare la sua vera identità.

La sua ossessione per Bruce Wayne lo ha portato ad eseguire un intervento di chirurgia plastica sul suo viso per replicare perfettamente quello di Wayne. Hush è apparso in tv nelle serie Gotham e Batwoman, ma è anche apparso in un film d’animazione DC dedicato alla sua iconica storia. Molti hanno aspettato che all’arco narrativo di Hush venga resa giustizia in un live-action, quindi far scontrare Bruce Wayne con il suo amico d’infanzia nella versione di Batman di Reeves potrebbe essere l’occasione giusta per farlo.

Deathstroke

DeathstrokeDeathstroke era un soldato a cui erano state potenziate forza, velocità e cure rigenerative grazie ad un siero sperimentale che l’esercito stava usando per cercare di creare un esercito metaumano. Non sappiamo quanto probabilità ci sia che Deathstroke faccia il suo debutto nel DCEU dopo la scena post-credits di Justice League, che mostrava Joe Manganiello nei panni del personaggio che si incontrava con Lex Luthor.

Manganiello doveva apparire in The Batman quando il progetto era ancora nella mani di Ben Affleck, ma dopo che Reeves è salito a bordo e ha riscritto la sceneggiatura, il ruolo di Deathstroke è stato eliminato. Sarebbe un peccato non vedere mai il Deathstroke di Manganiello, dal momento che ci sarebbero diverse opportunità per il personaggio di affrontare l’incarnazione del Cavaliere Oscuro ad opera di Robert Pattinson.

Poison Ivy

Poison Ivy è uno dei nemici più famosi di Batman, quindi è difficile credere che non sia mai più stata vista in un film sull’Uomo Pipistrello da quando Uma Thurman ha interpretato il ruolo in Batman & Robin. Il personaggio è apparso più volte nell’universo animato della DC, più recentemente nella serie Harley Quinn, ma il suo ritorno sul grande schermo è atteso da tempo.

A lungo si è parlato della possibilità di un sequel di Birds of Prey incentrato sulla relazione tra Harley e Ivy, mentre nulla abbia più saputo sul tanto agognato Gotham City Sirens. Ciò  significa che la prossima apparizione di Poison Ivy potrebbe anche essere nell’eventuale trilogia di Reeves. Un approccio più realistico al personaggio potrebbe presentarla come una specie di eco-terrorista/guerriera che sfrutta le sue abilità con le piante tossiche come armi per avvelenare i suoi nemici.

Joker

the joker originsBatman e il Joker hanno rappresentato i lati opposti della stessa medaglia dal primo film di Tim Burton del 1989. Il Clown Principe del Crimine è stato interpretato da oltre 20 attori diversi, i più famosi dei quali includono Jack Nicholson, Mark Hamill, Heath Ledger e Joaquin Phoenix. Gli ultimi due hanno anche ricevuto Oscar per le loro performance.

Il Joker vive senza regole, i suoi crimini sono progettati per incitare l’anarchia senza rimorsi. Quindi quando incontra Batman che vive secondo le regole di un vigilante, il Joker diventa ossessionato dallo spingere l’eroe ad infrangere il proprio codice morale. La storia di origine nel film Joker del 2019 è stata un successo clamoroso. Un seguito logico sarebbe sfruttare la run “Una Morte in Famiglia”, in cui Joker rapisce e tortura il giovane assistente di Batman, Robin. Ci sono già voci secondo cui è in corso un recasting per un nuovo Joker nella trilogia di Reeves.

Mostra Internazionale del Nuovo Cinema 2020: il manifesto firmato da Virginia Mori

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La Mostra Internazionale del Nuovo Cinema compie 55 anni e per la sua 56esima edizione, diretta da Pedro Armocida, a Pesaro dal 22 al 29 agosto 2020, sta preparando un programma che coniugherà il suo passato stupefacente al futuro del nuovo cinema.

Oggi viene svelato il manifesto, la cui illustrazione è stata affidata a Virginia Mori, che così spiega l’idea per la sua narrazione “Nouvelle vague”: «Il mare racchiuso nella montatura di occhiali tipici anni ’70, a ricordare maestri quali Pasolini o Godard, che con il loro cinema hanno stravolto e rivoluzionato il concetto di visione, un’onda come riferimento ai cambiamenti e movimenti intesi come trasformazioni in cui inevitabilmente qualcosa si perde, creando comunque lo spazio per scoprire nuovi eventi. Il volto verso l’alto a ricordare di non limitare lo sguardo solo alla nostra altezza e coltivare l’immaginazione».

E aggiunge: «Ho vissuto la mia infanzia nel centro storico di Pesaro e sin da quando ero bambina ho vissuto la Mostra Internazionale del nuovo Cinema e le sue sale buie come una magia e come un piccolo rifugio dalla luce accecante estiva di una città di mare, entravo in quelle sale spesso senza conoscere il programma, sempre fiduciosa che avrei imparato qualcosa di nuovo e così è sempre stato».

L’elaborazione grafica del manifesto è a cura di COMMUNICATION LAB – Pesaro.

Virginia Mori nasce a Cattolica nel 1981. Vive e lavora tra Pesaro e Milano. Si perfeziona in Illustrazione e Animazione all’Istituto Statale d’Arte di Urbino, esperienza formativa che contribuisce a costruire e consolidare il suo immaginario artistico e le permette di muovere i primi passi nella realizzazione di corti di animazione tradizionale e nell’illustrazione. Le sue tecniche d’elezione sono la matita, l’inchiostro e la penna bic su carta. Partecipa a diversi eventi artistici in Italia e all’estero. Nel 2008 vince il premio “SRG SSR Idée suisse” all’Annecy Call for Projects, che le permette di realizzare Il gioco del silenzio, un corto di animazione premiato e selezionato in diversi festival internazionali che, di fatto, lancia la sua carriera d’illustratrice e regista di animazione. Nel 2011 vince il premio “Abbaye de Fontevraud” grazie al quale, sommato all’apporto di 25 Films Paris, realizza Haircut, selezionato in concorso al Festival Internazionale di animazione di Annecy 2015 e in molti altri festival in tutto il mondo. Mori lavora inoltre freelance per editori, gallerie e altri clienti, fra cui il collettivo Withstand con cui ha realizzato le illustrazioni del videoclip musicale “Walt Grace’s Submarine Test” di John Mayer, con la regia di Virgilio Villoresi, e il libro animato Vento. Fra le altre collaborazioni può vantare Blu Gallery (Bologna), Club Sensible Gallery (Paris), Echale Guindas gallery (Madrid), Feinkunst Krueger Gallery (Hamburg), Pelledoca editore (Milan), Penguin Random House, Einaudi Ragazzi, Vogue Arts, Gucci, Fendi, Feltrinelli Editore, Bollati e Boringhieri, Libreria di Frusaglia (Pesaro) e Modo Infoshop (Bologna).

Giornate degli autori 2020: Nadav Lapid presidente di Giuria

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Giornate degli autori 2020: Nadav Lapid presidente di Giuria

Nadav Lapid ha accettato l’invito delle Giornate degli Autori intendendolo come un servizio al cinema in un’annata tanto difficile. Guiderà una giuria anomala, composta da 27 giovani appassionati di cinema provenienti da tutti i Paesi europei, nell’ambito del progetto del Parlamento Europeo 27 Times Cinema che a Venezia sarà coordinato dal direttore del festival di Karlovy Vary, Karel Och. La giuria ufficiale delle Giornate, presieduta da Nadav Lapid, assegnerà il GdA Director’s Award, consistente in un premio di 20.000 euro al miglior film della selezione ufficiale (composta da 10 titoli) nel corso di una delibera pubblica, trasmessa in streaming sui canali social delle Giornate venerdì 11 settembre.

Ha 45 anni, tre lungometraggi, numerosi corti e documentari alle spalle e nel 2019 ha vinto l’Orso d’oro alla Berlinale con Synonymes. Ha studiato filosofia e si è diplomato in cinema al Sam Spiegel Film and Television School di Gerusalemme. In patria è stimato anche come scrittore ma il nuovo cinema israeliano si rispecchia in lui che pure vive fra Tel Aviv e Parigi. È stato membro di giuria alla Semaine de la Critique di Cannes e al Festival di Locarno.

“Da sempre intendiamo il nostro concorso – dice il Delegato Generale Giorgio Gosetti – non come una semplice gara di eccellenze ma come un’opportunità per sostenere il miglior cinema indipendente dopo l’anteprima mondiale veneziana. Per questo cerchiamo personalità di grande forza e lungimiranza come Nadav Lapid per guidare la discussione di un gruppo eterogeneo di spettatori appassionati che sanno guardare il cinema del futuro. Desideriamo ringraziarlo di aver accettato e siamo certi che saprà imprimere la sua visione alla prossima edizione della sezione indipendente della Mostra, voluta dagli autori italiani per promuovere talenti di ogni nazione”.

“Persino nel film più nichilista, misantropo, ironico e disperato – scrive Nadav Lapid – c’è, inevitabilmente, una radice di speranza. Di conseguenza un ottimismo. La fiducia nella capacità di un certo suono e una certa immagine di coesistere e fondersi. Bisogna credere che l’audiovisivo abbia un’eco sull’animo umano, che le cose abbiano un senso e che tale senso possa essere costruito sullo schermo. Questa radicata fiducia che tutto ciò abbia un significato, che sia in connessione, rappresenta il modo in cui mi sento per il ruolo che sono stato invitato a svolgere come Presidente di giuria delle Giornate al prossimo Festival del cinema di Venezia. In tempi normali, essere membro di una giuria è qualcosa di funzionale, in qualche modo un atto burocratico, al servizio della fragile e meravigliosa macchina del cinema internazionale. Ma questa pandemia ci obbliga a guardare oltre l’orizzonte del nostro universo cinematografico, a chiederci che senso ha tutto questo? Quanto peso? È ancora tanto importante? Dobbiamo ancora credere nel cinema?  Forse, speriamo, l’esistenza stessa della Biennale può essere una risposta.”

“Siamo felici e orgogliosi di avere Nadav Lapid come Presidente della Giuria – osserva Gaia Furrer, che da quest’anno firma la selezione delle Giornate –. Nello scandagliare i meandri della psiche umana nei suoi angoli più remoti, il cinema di Lapid rappresenta un atto di risveglio, rinascita e di rivolta.  È un cinema ribelle, urgente e catartico. E mai come adesso abbiamo bisogno di autori che sappiano confrontarsi con il contemporaneo e che sappiano interrogare il cinema e le sue possibilità”.

La giuria ufficiale delle Giornate è resa possibile dal progetto 27 Times Cinema, organizzato dalle Giornate degli Autori, il Lux Film Prize del Parlamento europeo ed Europa Cinemas, in collaborazione con Cineuropa.

Nadav Lapid (Tel Aviv, 1975) ha studiato filosofia all’Università di Tel Aviv. Dopo il servizio militare, si trasferisce a Parigi, per tornare in Israele e laurearsi alla Sam Spiegel Film & Television School di Gerusalemme. Il suo secondo cortometraggio, Kvish, è stato proiettato nel 2005 alla Berlinale (Panorama). Nel 2011 vince il Premio speciale della Giuria a Locarno con il suo film d’esordio, Hashoter. Tre anni dopo partecipa alla Semaine de la critique di Cannes con l’opera seconda, Haganenet. Nel 2015, Lama? è selezionato nella sezione Shorts della Berlinale. È stato insignito della medaglia dell’Ordine francese dei Cavalieri delle arti e delle lettere. Lo scorso anno con Synonymes si è aggiudicato l’Orso d’Oro alla Berlinale.

2019 Synonymes [Synonyme]
2016 Myomano Shel Tzlam Hatonot [From the Diary of a Wedding Photographer, cm]
2015 Lama? [Why?, cm]
2014 Love Letters to Cinema [autori vari, cm]
2014 Haganenet [The Kindergarten Teacher]
2011 Ha-shoter [Policeman]
2006 Ha-chavera shell Emile [Emile’s Girlfriend, cm]
2005 Kvish [Road, cm]
2003 Proyect gvul [cm]

Monster Hunter: Paul W.S. Anderson alza l’hype attorno alle creature del film

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Monster Hunter è soltanto l’ultimo blockbuster di Hollywood ad essere rimandato a causa della pandemia di Covid-19. Inizialmente previsto per il 4 settembre 2020, l’adattamento cinematografico del celebre videogioco arriverà adesso nelle sale il 23 aprile del prossimo anno.

Durante una recente intervista con Empire (via SYFY Wire), il regista di Monster Hunter, Paul W.S Anderson, ha rivelato nuovi dettagli a proposito delle creature che vedremo nel film, confrontandole con i dinosauri visti nella saga di Jurassic World

“Tutti i nostri mostri sono alti tra i 15 e i 18 metri. Sono davvero fantastici. Li stiamo realizzando in modo ancora più dettagliato dei dinosauri di Jurassic World”, ha anticipato il regista. “Ed hanno un aspetto ancora migliore, perché abbiamo girato in location reali in Sud Africa e Namibia, il che dà agli animatori qualcosa ispirarsi davvero: vento reale, polvere reale, veri raggi del sole. I mostri sono l’unica cosa in CG.”

Curiosamente, il regista ha continuato dicendo che la giustapposizione tra le location e i mostri realizzati in CGI, durante le riprese, ha spinto la troupe a pensare a Monster Hunter come ad una sorta di “Lawrence d’Arabia… ma con i mostri!”. Al momento non abbiamo visto ancora nulla di Monster Hunter per poter esprimere un giudizio, ma la speranza è che il film possa rendere giustizia almeno agli appassionati dell’omonimo videogame.

Tutto quello che sappiamo su Monster Hunter con Milla Jovovich

Monster Hunter è l’adattamento dell’omonimo videogioco sviluppato da Capcom. Il film, scritto e diretto da Paul W.S. Anderson (regista della saga di Resident Evil), annovera nel cast Milla Jovovich, Tony Jaa, T.I., Ron Perlman, Meagan Good e Diego Boneta. L’uscita nelle sale americane è fissata per il 23 aprile 2021.

Dietro il nostro mondo, ce n’è un altro: un mondo di mostri pericolosi e potenti che governano il loro dominio con ferocia mortale. Quando il tenente Artemis (Milla Jovovich) e i suoi fedeli soldati vengono trasportati dal nostro mondo al loro, il tenente imperturbabile subisce uno shock. Nella sua disperata battaglia per la sopravvivenza contro enormi nemici con poteri incredibili e attacchi inarrestabili, Artemis si unirà a un uomo misterioso che ha trovato il modo di reagire.

Globi d’Oro 2020, tutti i vincitori

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Globi d’Oro 2020, tutti i vincitori

Sono stati annunciati i vincitori dei Globi d’Oro 2020, il premio cinematografico italiano che viene assegnato con cadenza annuale dai giornalisti della stampa estera accreditata in Italia. Di seguito tutte le nomination.

Tutti i Globi d’Oro 2020

  • Miglior film – Volevo nascondermi – Giorgio Diritti
  • Miglior attore – Pierfrancesco Favino Hammamet
  • Miglior attrice Valeria Bruni Tedeschi – Aspromonte
  • Migliore regia Damiano e Fabio D’Innocenzo – Favolacce
  • Migliore sceneggiatura Damiano e Fabio D’Innocenzo – Favolacce
  • Miglior Commedia Tolo Tolo
  • Miglior Fotografia Matteo Cocco – Volevo nascondermi
  • Miglior Serie TV The New Pope
  • Miglior opera prima Picciridda di Paolo Licata 
  • Miglior Cortometraggio L’amore oltre il tempo
  • Miglior documentario Vulnerabile bellezza
  • Miglior Colonna Sonora – Pericle Odierna – Picciridda
  • Premio alla carriera a Sandra Milo
  • Globo come Giovane Promessa Virginia Apicella – Nevia
  • Gran Premio della Stampa Estera Carlo Poggioli

X-Men: l’originale Jean Grey disposta a tornare nel MCU

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X-Men: l’originale Jean Grey disposta a tornare nel MCU

Dopo la fusione tra Disney e Fox dell’anno scorso, molti hanno ipotizzato il debutto degli X-Men nell’universo cinematografico Marvel. Sembra chiaro che Kevin Feige abbia il suo piano ben strutturato, ma è anche chiaro che sarebbe bello sognare, magari con alcuni dei membri della vecchia squadra che tornano nel MCU.

Sin dai primi giorni di Fox sotto all’ombrello Disney, non sono mancate le congetture e speculazioni su chi sarebbe stato scelto per dare nuova vita e linfa ai mutanti Marvel. Parallelamente, molti attori delle incarnazioni precedenti si sono detti disponibili a tornare a bordo. Ora, come evidenziato da una recente intervista, un’altra veterana della serie X-Men di Fox ha dato la disponibilità di salire sul ring del MCU.

In occasione del 20° anniversario di X-Men, Famke Janssen, che nella saga originale ha interpretato Jean Grey, ha parlato con Observer per riflettere sul successo del film, ammettendo anche che “sarebbe disponibile” a riprendere il suo ruolo iconico qualora si presentasse l’opportunità:

“Penso che la domanda corretta sia più se loro avrebbero interesse a riportarmi indietro. Con Giorni di un Futuro Passato si è trovato un modo sorprendente di reintrodurre alcuni personaggi che erano stati uccisi. In alcuni casi, era per riportarli indietro alle versioni più giovani dei loro personaggi. Sarei curiosa di vedere cosa succederà con i film prodotti da Marvel Studios. Ma sì, sarei molto aperto ad esso.”

Eppure questa dichiarazione si scontra con ciò che l’attrice aveva dichiarato alla vigilia dell’uscita al cinema di Dark Phoenix, quando aveva invece confermato di aver completato il suo percorso con il personaggio. Ma evidentemente, l’esito di quel film e l’entrata in gioco della Marvel potrebbero essere stati fattori determinanti a farle cambiare idea.

Ovviamente non si sa nulla, per ora, di quali sono i programmi dei Marvel Studios in merito ai mutanti. Non si sa né quali personaggi saranno inseriti, né quando saranno inseriti, tuttavia possiamo essere certi che alcuni di questi personaggi saranno sicuramente presenti, e tra questi c’è Jean Grey.

Qualunque sia la rosa di Mutanti prescelti, la reintroduzione degli X-Men nell’MCU aprirà sicuramente una nuova porta per le opportunità della storia, fornendo anche vari personaggi che possono essere sfruttati in singolo.

Gal Gadot protagonista di uno spy thriller dallo sceneggiatore di The Old Guard

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Stando a quanto riportato da Discussing Film, Gal Gadot è in trattative per interpretare il ruolo della protagonista in un nuovo thriller spionistico della Skydance. Non ci sono ancora molti dettagli sul progetto, ma pare che l’obiettivo sia quello di dare vita ad un nuovo franchise in stile James Bond e Mission: Impossible, con protagonista la star dell’atteso Wonder Woman 1984.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Greg Rucka, autore del fumetto The Old Guard da cui è stato tratto l’omonimo film con Charlize Theron attualmente disponibile su Netflix e in cui lo stesso Rucka è stato coinvolto sempre in qualità di sceneggiatore. Secondo le prime indiscrezioni, la trama dovrebbe ruotare attorno ad una sfida tra due spie.

Nei piani originali, le riprese del film sarebbero dovute partire quest’estate, ma la pandemia di Covid-19 ha ovviamente fatto slittare tutto. Qualora le trattative dovessero andare a buon fine, Gal Gadot sarà coinvolta nel progetto anche in qualità di produttrice. Ricordiamo che prima di iniziare a girare questo nuovo progetto, l’attrice dovrà terminare le riprese – non ancora concluse a causa del lockdown – di Red Notice, action thriller targato Netflix in cui reciterà al fianco di Ryan Reynolds e Dwayne Johnson.

I prossimi progetti di Gal Gadot, tra cinema e tv

Ricordiamo che, oltre all’attesissimo Wonder Woman 1984 in cui tornerà a vestire i panni di Diana Prince, rivedremo Gal Gadot nei panni dell’iconica supereroina nella Snyder Cut di Justice League in arrivo il prossimo anno su HBO Max. Tra i prossimi progetti dell’attrice israeliana figurano anche Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh e la serie Hedy Lamarr che debutterà su Apple Tv+.

Justice League: l’attore di Darkseid favorevole al recasting in New Gods

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Anche se il suo personaggio è stato completamente eliminato dalla versione cinematografica del film, finalmente avremo la possibilità di vedere il Darkseid di Ray Porter in azione grazie alla release della Snyder Cut di Justice League il prossimo anno su HBO Max. Non sapremo mai perché Joss Whedon abbia deciso di tagliare il personaggio dal film e sostituirlo con Steppenwolf: una delle tante ipotesi emerse nel corso degli anni è che il personaggio sia stato eliminato perché la regista Ava DuVernay aveva dei piani molto diversi per lo stesso nel suo adattamento di New Gods.

È passato molto tempo da quando abbiamo avuto aggiornamenti su quel progetto, ma sappiamo con certezza che prima o poi il film vedrà la luce, ed è impossibile immaginare che Darkseid e Apokolips non siano coinvolti in qualche modo. I fan ansiosi di vedere Porter nei panni del Tiranno non sono contenti del fatto che un nuovo attore possa essere scritturato per l’iconico villain DC dopo l’arrivo della Snyder Cut di Justice League. Ciononostante, è stato lo stesso Ray Porter ad esprimere il suo supporto alla visione di DuVernay e alla possibilità di un recasting.

Sul suo profilo Twitter, Porter ha scritto: “Ho letto molti commenti e voglio dire che, anche se apprezzo molto di ciò che è stato detto, Ava è una cineasta brillante e dovrebbe scegliere chi vuole per il suo film New Gods”. Per tutta risposta, DuVernay ha replicato: “Un gentiluomo e un vero artista. Grazie Sir.”

Tutto quello che sappiamo su New Gods

Creato e disegnato da Jack Kirby, il fumetto originale “New Gods” fu pubblicato la prima volta nel 1971, portando al grande pubblico le storie dei Nuovi Dei, ovvero i nativi dei pianeti gemelli di Nuova Genesi e Apokolips. Oltre ad occuparsi della regia, Ava DuVernay curerà la sceneggiatura del film insieme al fumettista Tom King. A quanto pare il film presenterà Mister Miracle e Big Barda come protagonisti e Granny Goodness e le Furie Femminili nel ruolo di antagoniste principali. Chi conosce i fumetti DC saprà che la prima fa parte dell’Elite di Darkseid, il signore di Apokolis, e gestisce l’orfanotrofio del pianeta con una feroce disciplina, servendosi anche delle Furie per creare un’élite di guerrieri attraverso il lavaggio del cervello e la tortura. 

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Hunger Games: Scott Derrickson voleva Naya Rivera nei panni di Katniss

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Scott Derrickson, regista di Doctor Strange, voleva dirigere l’adattamento cinematografico di Hunger Games e voleva che il personaggio della protagonista Katniss fosse interpretato da Naya Rivera, attrice e cantante statunitense, nota principalmente per il ruolo di Santana Lopez in Glee. 

Purtroppo, la Rivera è scomparsa di recente all’età di 33 anni. Lo scorso 8 luglio l’attrice era stata dichiarata persona scomparsa dopo che suo figlio Josey, di quattro anni, era stato ritrovato da solo nella barca che la stessa Rivera aveva noleggiato per trascorrere del tempo sul lago Piru, in California. Il corpo dell’attrice è stato rinvenuto soltanto quattro giorni dopo, il 13 luglio: l’attrice è stata dichiarata ufficialmente morta.

La protagonista principale dei romanzi di Hunger Games e dei successivi adattamenti cinematografici è Katniss Everdeen. Sebbene Katniss stesse solo cercando di salvare sua sorella prendendone il suo posto nei mortali Hunger Games, alla fine divenne il simbolo della ribellione contro il malvagio governo di Panem. Il personaggio di Katniss è stato molto amato dai fan proprio per la sua storia e per il modo, del tutto imprevedibile, in cui è diventata un’eroina. Jennifer Lawrence venne scelta per interpretare Katniss in tutti gli adattamenti cinematografici, ruolo che contribuì a lanciare ufficialmente la sua carriera a livello mondiale. 

La notizia della morte di Naya Rivera ha generato un’ondata di sinceri omaggi all’attrice scomparsa da parte di tantissime altre celebrità. Scott Derrickson ha onorato la memoria di Rivera come soltanto un regista avrebbe potuto fare: ha infatti rivelato attraverso il suo profilo Twitter che avrebbe probabilmente scelto l’ex star di Glee per l’ambito ruolo di Katniss Everdeen in Hunger Games, se fosse stato scelto come regista.

“Ho adorato il primo romanzo di Hunger Games e ricordo vividamente la sua descrizione di Katniss Everdeen a 16 anni come ‘snella con i capelli neri e la pelle olivastra’. Quando ho incontrato il produttore in merito alla possibilità di dirigerlo, ho detto che leggendo il libro ho sempre immaginato Naya Rivera nel ruolo di Katniss.”, ha scritto Derrickson. 

Scott Derrickson è noto per aver diretto gli horror The Exorcism of Emily Rose, Sinister e Liberaci dal male. Nel 2016 dirige Doctor Strange, cinecomic Marvel con protagonista Benedict Cumberbatch. Avrebbe dovuto dirigere anche il sequel, Doctor Strange in the Multiverse of Madness, ma all’inizio di quest’anno ha annunciato di aver abbandonato il progetto. Di recente abbiamo appreso che il regista di occuperà del sequel di Labyrinth, il fantasy cult del 1986 diretto da Jim Henson e interpretato dal premio Oscar Jennifer Connelly e dal compianto David Bowie.

Il futuro della saga di Hunger Games

Per quanto riguarda il franchise di Hunger Games, sappiamo ormai da diverso tempo che è in lavorazione un nuovo film della saga basato su “The Ballad of Songbirds and Snakes“, romanzo prequel della saga con protagonista Katniss Everdeen, scritto ancora da Suzanne Collins. Il film sarà diretto ancora una volta da Francis Lawrence e sarà ambientato circa 64 anni prima dei fatti raccontati nella trilogia letteraria originale.

Il grande passo dal 20 agosto in sala, ecco il trailer

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Il grande passo dal 20 agosto in sala, ecco il trailer

20 luglio 1969: il giorno in cui un sogno impossibile, conquistare la luna, è diventato realtà. 20 luglio 2020: il giorno in cui quello stesso sogno, a distanza di mezzo secolo, diventerà un’icona di ripartenza… Comincia qui, da un gioco di simmetrie poetiche e simboliche, la scommessa che i produttori e i distributori hanno deciso di fare su Il grande passo del regista Antonio Padovan: un tour di anteprime estive nelle areneiniziando da Bergamo, per contribuire (appunto) alla ripartenza del box office italiano.

Dal 20 agosto, la commedia lunare con Battiston e Fresi – distribuita da Tucker Film e Parthenos – raggiungerà le sale cinematografiche italiane. Se tre mesi di buio hanno interrotto il volo del nostro cinema, rendendo urgente e tassativo il suo trasferimento online, ecco dunque approdare in sala una sorridente favola moderna che sulla speranza del volo ha costruito la propria necessità narrativa. Uscire “fisicamente” in sala, d’altronde, è stato fin da subito un obiettivo da raggiungere e perseguire con determinazione, per amore del pubblico e del grande schermo.

Questa storia dolceamara di razzi e di allunaggi verrà lanciata da un campo-base fortemente bisognoso di un volo e di un allunaggio: la città di Bergamo. L’appuntamento, organizzato da SAS e Conca Verde con Tucker Film, è fissato alle 21.30 al Cinema all’aperto Arena Santa Lucia. Ospiti speciali: il regista Antonio Padovan, il protagonista Giuseppe Battiston e la produttrice Betta Olmi.

Il grande passo, recensione del film con Fresi e Battiston #TFF37

Prodotto da Ipotesi Cinema e Stemal Entertainment con Rai CinemaIl grande passo unisce per la prima volta il Nordest di Giuseppe Battiston e la Roma di Stefano Fresi. Due “fratelli cinematografici” che, al di là delle apparenze, non potrebbero essere più diversi: l’impetuoso e geniale Dario (Battiston), ossessionato dall’idea di raggiungere la luna a bordo di un razzo, e il placido Mario (Fresi), che gestisce un negozio di ferramenta nella capitale. Tutto funziona bene, finché le loro strade non s’incrociano…

«Raccontando questa storia – commenta Padovan – ho voluto rendere omaggio a due mondi del cinema che amo e che vivono dentro di me. Quello americano, un po’ infantile e sentimentalista, con cui sono cresciuto da bambino: il cinema di sognatori come Steven Spielberg. E quello silenzioso e sincero, il cinema della mia terra, creato da artigiani come Carlo Mazzacurati. Questi due mondi s’incontrano e si scontrano in una storia che parla del sogno di andare sulla luna, e di due fratelli che imparano a conoscersi».

Il grande passo vede la partecipazione di Roberto CitranCamilla FilippiVitaliano Trevisan e Teco Celio. La colonna sonora porta la firma leggendaria del maestro Pino Donaggio. Un caloroso ricordo è rivolto a Flavio Bucci, qui nella sua ultima partecipazione straordinaria.

Deadpool 2: il riferimento a Indiana Jones che nessuno ha notato

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Deadpool 2: il riferimento a Indiana Jones che nessuno ha notato

A quanto pare Deadpool 2 contiene un easter egg a Indiana Jones e al primo capitolo della leggendaria saga, I Predatori dell’Arca Perduta, che forse nessuno ha notato. A rivelarlo è stato lo stesso Ryan Reynolds, interprete del Mercenario Chiacchierone nei due film usciti sotto l’egida della Fox, attraverso il suo account Instagram.

Utilizzando le storie del suo profilo ufficiale, Reynolds ha postato un’immagine tratta dal film diretto da David Leitch e uscito nelle sale nel 2018 in cui Wade Wilson fugge da un gruppo di scagnozzi: mentre corre si tiene una mano sulla testa e si appresta a gridare a Dopinder di mettere in moto l’auto.

Come spiegato dallo stesso Reynolds, la sequenza in questione è un omaggio a I Predatori dell’Arca Perduta e alla scena in cui Indiana Jones scappa dai guerrieri dell’Amazzonia, gridando al pilota Jack di attivare il velivolo che li assicurerebbe la salvezza. Inoltre, la mano che Deadpool si appoggia sulla testa pur non indossando alcun cappello è un ulteriore presa in giro all’iconico oggetto che da sempre contraddistingue l’armamentario di Indy.

Il futuro di Deadpool sul grande schermo

Deadpool è un personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La vera domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai minori? Deadpool 3 rappresenterà ufficialmente il primo film R-rated dei Marvel Studios?

Vi ricordiamo che a confermare l’ingresso di Deadpool nel MCU era stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della serie di film con Ryan Reynolds.

Solo: A Star Wars Story, Alden Ehrenreich anticipa un possibile ritorno

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Alden Ehrenreich, noto per aver interpretato il giovane Han Solo nello spin-off Solo: A Star Wars Story, ha parlato in una recente intervista con Esquire della sua esperienza sul set del film di Ron Howard (ad oggi l’unico vero grande flop della saga di Star Wars) e della decisione di prendersi una pausa dalla recitazione.

“Praticamente è stata un’esperienza lunga tre anni, dalla pre-produzione fino all’uscita del film in sala”, ha spiegato l’attore. “Io volevo soltanto tornare a sentirmi normale, connettermi con le persone della mia vita, trascorrere del tempo con loro e vivere come una persona al di fuori di questo mondo. Poi, quello che accadrà… nessuno lo può sapere.”

Parlando del futuro di Star Wars, e della possibilità di tornare a vestire i panni di Han Solo, Ehrenreich ha spiegato: “Dipende da cosa sarà. Dipende da come sarà fatto. Dipende se avrà senso per la storia”. L’attore ha poi ammesso di non aver visto L’Ascesa di Skywalker, e quando gli è stato chiesto un commento su The Mandalorian, ha risposto: “Non ne so nulla. Penso che il nostro film sia stato tipo l’ultimo Star Wars dell’era convenzionale.”

Alden Ehrenreich ha ufficialmente chiuso con Solo?

Alden Ehrenreich ha quindi chiuso definitivamente con il personaggio di Han Solo? Sembrerebbe di no, dal momento che nel corso della medesima intervista ha lasciato intendere che potrebbe esserci ancora qualcosa per lui in futuro: “Mi sono state riferite alcune cose, ma niente di concreto.”

Solo: A Star Wars Story è un film del 2018 diretto da Ron Howard con Alden EhrenreichWoody HarrelsonEmilia ClarkeDonald Glover Thandie Newton. Attraverso una serie di audaci bravate nel profondo di un mondo criminale oscuro e pericoloso, Han Solo fa amicizia con il suo futuro possente copilota Chewbacca e incontra il famigerato giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che determinerà il futuro di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Quo vado?: tutto quello che non sai del film di Checco Zalone

Quo vado?: tutto quello che non sai del film di Checco Zalone

Campione d’incassi, il film Quo vado?, diretto da Gennaro Nunziante e uscito in sala nel 2016, ha ulteriormente confermato il trend positivo dei film con Luca Medici, in arte Checco Zalone, al cinema. Commedia satirica dove l’attore rilegge l’Italia e gli italiani di oggi, il film ha infatti infranto tutti i precedenti record stabiliti dal comico pugliese, affermandosi come il film italiano più visto di sempre del XXI Secolo.

Con un notevole budget di oltre 10 milioni di euro, il film, uscito al cinema il 1° gennaio, è riuscito ad incassarne 22 soltanto nel primo weekend di programmazione, arrivando poi al termine della sua corsa in sala, durata fino a fine marzo, ad aver raggiunto la cifra record di 65,2 milioni di euro. Ad oggi è al secondo posto dei film che hanno registrato il più grande incasso della storia in Italia, dietro solo al film Avatar di James Cameron.

Il film venne inoltre particolarmente apprezzato anche dalla critica, che riconobbe al di là dell’intento comico di Zalone la volontà di affrontare problematiche attuali del paese, come quella del precariato e del posto fisso. Per questo, Quo vado? venne tenuto in buona considerazione anche per prestigiosi premi come i David di Donatello e i Nastri d’argento. Tale successo ha permesso a Zalone di confermarsi come nuovo astro della commedia a sfondo sociale.

Quo vado?: la trama e la spiegazione del film

Protagonista della storia è Checco, il quale apre il film raccontando la propria storia, e cosa lo abbia condotto all’interno di una tribù di indigeni africani. Dalle sue parole si apprende che nella vita Checco ha raggiunto tutti gli obiettivi che si era prefissato, e a quasi 40 anni vive quella che ritiene essere l’esistenza ideale. Si ritrova infatti servito e riverito presso la casa dei genitori, evitando così una costosa indipendenza. È inoltre eternamente fidanzato con una ragazza che, tuttavia, non ha alcuna intenzione di sposare per non incorrere nelle responsabilità del matrimonio. L’obiettivo più grande da lui realizzato è però quello del posto fisso.

Sfortunatamente per lui, il governo si decide ad approvare una riforma che decreta il taglio di diversi dipendenti pubblici. La sua vita subisce a questo punto un drastico cambiamento, assistendo a molti lavoratori come lui venire licenziati con una cospicua buona uscita. Checco però non è intenzionato a rinunciare al suo posto fisso, e pur di mantenerlo accetta di essere trasferito. Desiderosa di ottenere le sue dimissioni, la spietata dottoressa Sironi lo spedisce così in diverse località italiane a ricoprire i ruoli più improbabili e pericolosi. Checco però non sembra intenzionato a cedere, e in nome del sacro posto fisso sarà disposto a tutto.

L’espressione Quo vado?, che dà il titolo al film, è una scelta allo stesso tempo colta e sarcastica, che ben evidenzia la volontà di Zalone di giocare con la lingua e le sue forme, come anche con la natura migrante dell’italiano. “Quo vado?” richiama infatti, con una storpiatura ironica, la celebre locuzione latina “Quo vadis?”, significante “Dove vai?”. Il titolo del film diventa invece una domanda che il protagonista rivolge a sé stesso, sintetizzando così il bisogno del personaggio principale di spostarsi in luoghi lontani e ostili pur di mantenere il proprio posto fisso.

Quo vado cast

Quo vado?: il cast del film

Protagonista del film è Luca Medici, che riporta sul grande schermo il personaggio che lo ha reso famoso, ovvero quello di Checco Zalone, già personaggio principale dei precedenti film. Con Quo vado?, inoltre, Checco continua a dimostrare un progressivo mutamento rispetto a quelle che erano le origini del personaggio conosciuto nel corso del programma Zelig. Questi viene infatti a perdere le marcate origini pugliesi, acquisendo un accento e uno stile nettamente più italiano, che permette ad ogni potenziale spettatore di ritrovare una maggiore identificazione nei suoi confronti.

Del film fanno poi parte apprezzati interpreti del cinema italiano come Lino Banfi, il quale ricopre il ruolo del senatore Nicola Binetto, il quale ricorda più volte a Checco della sacralità del posto fisso. Vi è poi l’attrice Sonia Bergamasco nel ruolo della dottoressa Sironi, colei che spedisce il protagonista verso sempre nuove mete. Per la sua interpretazione, l’attrice ha ricevuto importanti riconoscimenti, come la candidatura ai David di Donatello nella categoria alla miglior attrice non protagonista. Infine, Ninni Bruschetta è il ministro Magnu, che sovrintende l’ufficio della Sironi.

Quo vado?: il trailer e dove vedere il film in streaming

Per gli amanti del film, o per chi volesse vederlo per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Quo Vado? è infatti presente nel catalogo di Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà sottoscrivere un abbonamento generale, avendo così modo di guardare il film in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

Tenet: svelata la durata ufficiale del film

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Tenet: svelata la durata ufficiale del film

Ad oggi la data di uscita di Tenet, il nuovo attesissimo film di Christopher Nolan, è fissata nelle sale americane per il prossimo 3 agosto. Sappiamo però che si tratta di una data tutt’altro che definitiva, dal momento che la Warner Bros., a causa dell’aumento dei casi di Coronavirus negli Stati Uniti, potrebbe decidere di posticipare ancora una volta l’uscita del film.

In attesa di nuovi aggiornamenti, arriva la notizia che la Korea Media Ratings Board (via CBM) ha ufficialmente classificato Tenet, rendendone pubblica la durata: stando al sito, l’ultima fatica di Nolan durerà 149 minuti. Si tratta del quarto film più lungo diretto dal regista britannico: ad oggi il più lungo è Interstellar (169 minuti), seguito da Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (165 minuti) e Il Cavaliere Oscuro (152 minuti).

Tutto quello che sappiamo su Tenet di Christopher Nolan

Tenet di Christopher Nolan arriverà al cinema il 03 Agosto. Il cast annovera John David WashingtonRobert PattinsonElizabeth DebickiMichael CaineKenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di uscita di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale.

John David Washington è il nuovo protagonista nel nuovo film di fantascienza, Tenet, di Christopher Nolan.  Armato di una sola parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista viaggia attraverso un crepuscolare mondo di spionaggio internazionale per una missione che si svolgerà in qualcosa al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. Ma inversione.

Will Forte: 10 cose che non sai sull’attore

Will Forte: 10 cose che non sai sull’attore

Gli appassionati del Saturday Night Live lo ricordano nei panni del presidente George W. Bush, gli amanti delle commedie brillanti invece per il film Tutto Può succedere a Broadway, mentre i serie tv dipendenti lo ricorderanno per How I Met Your Mother. Insomma, avete capito di chi stiamo parlando; Will Forte è un attore che ha iniziato la sua scalata dalla tv fino ad arrivare alle più grandi produzioni cinematografiche hollywoodiane.

Scopriamo adesso insieme tutto quello che c’è da sapere su Will Forte

Will Forte al Saturday Night Live: la sua carriera in tv

Will Forte
Will Forte al “Saturday Night Live”

10. Molti credono che la carriera di Will Forte sia cominciata nel 2002 con il Saturday Night Live. Ebbene non è così. Will ha cominciato a lavorare in tv molto prima e sorprendentemente dietro la macchina da presa. Il suo primo lavoro nel mondo dello spettacolo fu come sceneggiatore per il David Letterman Show a New York nel lontano 1997. Grazie a Letterman e ovviamente al suo talento, Will Forte è poi approdato al SNL dove è rimasto fino al 2012.

9. Ancor prima di approdare da Letterman, Will stava lavorando a un comic book dal titolo 101 Things to Definitely Not Do If You Want to Get a Chick (101 cose da non fare assolutamente se vuoi conquistare una ragazza). Incredibilmente fu proprio quel ‘fumetto’ a fare la sua fortuna; il suo talento prima lo portò a lavorare come scrittore per il Jenny McCarthy sketch show e poi dritto da Letterman.

8. Will Forte è una delle poche persone che non ha mai nascosto di soffrire di disturbo ossessivo compulsivo. Tuttavia questa condizione non ha mai fermato la sua scalata nel mondo dello spettacolo; anzi, a detta dell’attore stesso è stata proprio la sua malattia ad aiutarlo.

Forte non ha mai vissuto la sua malattia come un handicap ma bensì se n’è servito per sviluppare le sue gag comiche. Uno dei tratti distintivi del DOC è la necessità di ripetere più volte di seguito azioni o parole, un po’ come Sheldon di The Big Bang Theory bussa sempre tre volte alla porta. Will ha utilizzato questo caratteristica del suo disturbo per preparare il suo provino per il Saturday Night Live. A quanto pare all’audizione ha portato un pezzo su di un artista di strada, dipinto d’oro, che diceva sconcezze a ripetizione.

Will Forte e le serie tv: tra piccoli ruoli e grandi successi

Will Forte
Will Forte in “The Last Man on Earth”

7. Will Forte si è dedicato anche ad altri progetti durante gli anni di militanza al Saturday Night Live. Sono, infatti, tantissime le ‘comparsate’ o piccoli ruoli in serie tv come Campus Ladies (2006), Funny or Die Presents (2010), Parks and Recreation (2011), The League (2011) e Up All Night (2011-2012). Ovviamente non possiamo non citare la serie 30 Rock (2012), una comedy di grandissimo successo, con Tina Fey e Alec Baldwin, in cui Forte ha recitato in un arco di tredici episodi.

6. Uno dei più grandi successi televisivi di Will Forte è senza alcun dubbio la serie The Last Man on Earth di cui è sia protagonista che produttore esecutivo. Nella serie – andata in onda per quattro stagioni dal 2015 al 2018 – Will interpreta Phil, unico sopravvissuto a una pandemia che ha spazzato via l’intera razza umana. Il suo look nella serie ricorda un po’ quello di Tom Hanks in Cast Away con barba lunga e incolta. Ebbene, in un’intervista, Will forte ha raccontato che quella barba gli ha creato non pochi problemi. Non solo ci sono voluti ben sei mesi per farla crescere ma quando poi ha raggiunto la sua lunghezza massima, Will stava quasi per impazzire; pare infatti che l’eccessivo volume della barba gli impedisse di dormire a pancia sotto poiché la sua faccia non riusciva a toccare il cuscino.

Will Forte in How I Met Your Mother

Will Forte
WIll Forte in “How I Met Your Mother”

5. Senza dubbio la partecipazione di Will Forte alla sit-com How I Met Your Mother è stata una delle più spassose per gli amanti della serie e non solo. Nel 2008 Will è stato tra le guest star della serie nel diciottesimo episodio della terza stagione, dal titolo “La Strana Coppia”. In questa puntata Barney (Neil Patrick Harris) cerca di sostituire Ted (Josh Radnor) con un suo collega ‘rimorchione’, Randy, interpretato proprio da Will Forte.

L’esperienza di Will sul set pare sia stata fantastica al punto di spingere gli autori a escogitatare uno stratagemma narrativo per poterlo far tornare. A volerlo di nuovo nella serie è stato in particolare Craig Thomas che ha dichiarato, dopo due anni, di sentire la mancanza di Will. Ecco quindi che nel 2010 Forte torna sul set di HIMYM in occasione del settimo episodio della sesta stagione, dal titolo “Il Licenziamento”. In questa puntata Marshall (Jason Segel) licenzia Randy ma ben presto, preso dai sensi di colpa, fa di tutto per farlo riassumere. In questo modo però, senza saperlo, distrugge il sogno nel cassetto di Randy, ovvero quello di usare i soldi della liquidazione per iniziare la sua nuova carriera di produttore di birra.

Will Forte film: la sua carriera sul grande schermo

Will Forte
Will Forte nel film “Nebraska”

4. Abbiamo parlato e straparlato di comic show e serie tv ma la carriera di Will Forte si è sviluppata anche sul grande schermo. Dopo aver acquisito una certa notorietà con il Saturday Night Live, dal 2004 in poi Will si è diviso tra tv e cinema. Al suo primo film, Il Giro del Mondo in 80 Giorni ne sono seguiti molti altri e di tantissimi generi differenti.

Tra i più famosi ricordiamo I Fratelli Solomon (2007), Big Mama (2008), Brief Interviews with Hideous Men (2009) con la regia di John Krasinski, Fanboys (2009) e ovviamente MacGruber (2010). Quest’ultimo titolo è particolarmente importante per Will Forte poiché si tratta dell’adattamento cinematografico dell’omonimo sketch ideato per il SNL da Jorma Taccone, regista anche del film. Lo sketch così come la pellicola si prende gioco dell’iconica serie tv MacGyver e del suo protagonista.

Successivi a quell’anno abbiamo moltissimi altri film come A Good Old Fashioned Orgy (2011), Rock of Ages (2012), film musicale diretto da Adam Shankman, Indovina Perchè Ti Odio (2012), Vicini del Terzo Tipo (2012), Run & Jump (2013) e Nebraska (2013). Con Nebraska – presentato al Festival di Cannes e che ha ottenuto ben sei candidature agli Oscar – Will Forte si distacca un po’ dalle solite commedie filo ‘demenziali’ e abbraccia il dramma, raccontando una storia dolce amara.

Tra i film più recenti di Will Forte ricordiamo, Un Weekend da Bamboccioni 2 (2013), Tutto Può Succedere a Hollywood (2014), Estate a Staten Island (2015), Good Boys (2019), La Rivincita delle Sfigate (2019) e in ultimo Panama Papers (2019) diretto dal grande Steven Soderbergh.

Will Forte curiosità

Will Forte
Will Forte e Jane Krakowski nella serie “30 Rock”

3. In ambito lavorativo e non, tutte le persone che hanno avuto il piacere di incontrarlo, lo hanno definito un vero gentleman. In tv e a Hollywood spesso ci si imbatte in prime donne o attori fin troppo pieni di sé: Will invece pare sia una delle poche anime gentili dello show business.

Non a caso, infatti, pare che Will sia anche molto attivo nel campo della ricerca e della beneficenza. Da solo ha finanziato diverse organizzazioni no-profit che aiutano i senzatetto e le persone più disagiate e in più lavora da tempo con più di un ente per la ricerca sulle cellule staminali. In particolare queste associazioni si occupano di finanziare la ricerca contro le malattie che colpiscono gli occhi e la vista.

2. Nonostante sia approdato a Hollywood e abbia preso parte a produzioni cinematografiche davvero importanti, Will Forte ha confessato di essersi pentito di aver lasciato Saturday Night Live. L’attore in più di un’occasione ha dichiarato di averci messo un bel po’ di tempo per elaborare questo enorme cambiamento. E’ stata una sua scelta quella di lasciare lo show dopo otto anni ma tuttavia, a volte, dire addio a qualcosa che si è amato per tanto tempo non è semplice. Alla fine però il suo coraggio è stato ripagato.

1. Prima di approdare in tv e al cinema, Will Forte ha fatto tantissimi lavori diversi che non ci aspetteremmo da un personaggio così divertente e fuori dagli schemi. Dopo il diploma, Will ha frequentato la UCLA dove si è laureato in storia. I suoi piani post college prevedevano l’inizio di una fulgida carriera come broker, proprio come suo padre. Dopo una breve parentesi in una società di brokeraggio, Forte ha lavorato prima come insegnante di matematica e poi in una casa editrice specializzata in musica, prima di affacciarsi al mondo dello spettacolo.

Purtroppo a oggi non esiste ancora un account ufficiale Will Forte su Instagram ma se volete essere sempre aggiornati sulle novità che lo riguardano, potete seguire le sue attività su Twitter.

 

Fonte: VultureGrantland, IMDB