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Maze Runner: tutti i film della trilogia e le curiosità

Maze Runner: tutti i film della trilogia e le curiosità

Negli ultimi anni il cinema è stato invaso da numerosi film di fantascienza ambientati in un futuro distopico, ma pochi hanno avuto successo quanto la trilogia di Maze Runner. Composta dai capitoli Il labirinto, La fuga e La rivelazione, questa è la trasposizione dell’omonima saga letteraria, composta da una trilogia principale e due romanzi prequel. Scritti da James Smith Dashner tra il 2009 e il 2011, i libri ebbero un ampio successo tra le giovani generazioni di lettori, i quali potevano ritrovare al loro interno molte tematiche a loro care.

I film contribuirono inoltre a lanciare le carriere dei giovani protagonisti. Attori come Dylan O’Brien, Kaya Scodelario, Thomas Brodie-Sangster e Will Poulter sono oggi apprezzati interpreti distintisi in altri noti film di successo. Proprio per questa trilogia, inoltre, molti di loro ebbero modo di vedersi premiati a popolari premi come i Teen Choice Awards e gli MTV Movie Awards. La ricerca degli interpreti fu portata avanti in modo piuttosto scrupoloso dalla 20th Century Fox, che intendeva trovare volti nuovi con i quali il pubblico potesse entrare in sintonia.

Le attente ricerche, così come l’attenzione riposta negli adattamenti dei romanzi, furono poi premiati da un considerevole successo di pubblico. Il primo film arrivò infatti ad incassare circa 348 milioni di dollari nel mondo, seguito dai 312 milioni del secondo e dai 288 del terzo. Ciò ha portato la trilogia ad essere una delle più riuscite di tale genere, distinguendosi all’interno di un panorama particolarmente ricco di opere simili ma dal minore impatto.

Maze Runner: dove vedere i film in streaming

Per gli amanti della trilogia, o per chi volesse vederla per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. I film di Maze Runner sono infatti presenti nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Microsoft Store, Apple iTunes, Tim Vision e Infinity. Per vederli, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale, avendo così modo di guardarli in totale comodità e al meglio della qualità video.

Maze Runner: il cast dei film

Protagonista del film è l’attore Dylan O’Brien, nel ruolo di Thomas. Questi, tuttavia era stato inizialmente scartato dal regista Wes Ball, poiché la sua capigliatura non lasciava trasparire la fragilità che invece si ricercava per il ruolo. In quel periodo l’attore era infatti impegnato nelle riprese della serie Teen Wolf, dove sfoggiava una capigliatura particolarmente vistosa. Per sua fortuna, una sua foto con i capelli corti finì successivamente nelle mani di Ball, il quale si pentì di averlo giudicato negativamente e decise di richiamarlo, convinto che avrebbe potuto essere l’attore giusto per la parte. Una volta comunicatagli la notizia, O’Brien ebbe soltanto quattro giorni di tempo per leggere il romanzo e informarsi sulla sua storia.

Per il ruolo di Teresa, l’attrice Kaya Scodelario fu da subito la prima scelta per il regista. Questi si convinse che fosse la persona giusta per la parte dopo averla vista recitare nella serie Skins. Particolarmente coinvolta dal progetto, la Scodelario decise di allenarsi al fine di poter eseguire personalmente le acrobazie richieste per il film, senza avvalersi di controfigure. L’attrice è infatti nota per tale sua volontà, e così facendo riesce a calarsi meglio nel personaggio e nel contesto di riferimento. L’attore Will Poulter decise invece di proporsi sia per il ruolo di Newt che per quello di Gally, finendo con l’ottenere quest’ultimo.

Per prepararsi al film, l’intero cast di giovani protagonisti fu portato a partecipare ad una sfida di sopravvivenza nella radura, dove hanno imparato a costruirsi da sé strumenti e a mettersi al riparo dalla natura circostante. Questo fu anche un modo per la produzione per testare le abilità fisiche degli attori, al fine di capire se qualcuno di loro avesse bisogno di ulteriori allenamenti in vista del film. Tutti i ragazzi riuscirono però a cavarsela durante la sfida, risultando così pronti per le riprese.

Maze Runner: la trama e i trailer dei film

Maze Runner – Il labirinto (2014)

Maze Runner - Il labirinto film 2014Con il primo film della trilogia lo spettatore fa la conoscenza di Thomas, adolescente che si risveglia all’interno di un ascensore sotterraneo, senza alcun ricordo della sua identità. Da qui viene condotto in un’area erbosa chiamata “la Radura”, dove si unisce ad altri ragazzi che vivono seguendo le regole di una società rudimentale. Lentamente, il ragazzo apprende che l’unica via d’uscita da quella sorta di prigione è il vasto labirinto che circonda il lembo di terra in cui vivono. Questo nasconde tuttavia più pericoli di quello che sembra, come i “Dolenti”, misteriose creature che vagano nel labirinto.

Un giorno, giunge nella radura Teresa, una giovane ragazza che giace svenuta sul pavimento dell’ascensore. Su di lei gli altri ragazzi trovano un bigliettino con su scritto che sarà l’ultima persona a unirsi alla compagnia. Thomas decide allora di avventurarsi nel labirinto per trovare una via di fuga. Imbattutosi in un Dolente, riesce ad ucciderlo dopo un breve scontro, e grazie a un pezzo della creatura riesce a scovare un varco. Tuttavia, per aver tentato di imbrogliare, il ragazzo viene rispedito indietro, e quella notte l’ingresso del labirinto viene lasciato aperto, permettendo ai Dolenti di entrare nella radura. A questo punto, per il gruppo di ragazzi, la fuga sarà l’unica possibilità di sopravvivere.

Maze Runner – La fuga (2015)

Maze Runner - La fuga (2015)Con Maze Runner – La fuga si torna a seguire le avventure del giovane Thomas, il quale dopo essere riuscito a scappare dal Labirinto insieme ai suoi compagni, ha delle terribili visioni che rivelano la verità su perché lui e gli altri ragazzi si trovino lì. Questi furono infatti rapiti e riuniti da una misteriosa organizzazione chiamata W.C.K.D. Nel frattempo, il gruppo trova accoglienza presso il signor Janson in una struttura dove possono finalmente ricevere l’assistenza necessaria. Sebbene l’atmosfera del rifugio sia positiva e distesa, Thomas non riesce a rilassarsi e indagando scopre che la struttura non è altro che un enorme laboratorio, nel quale i ragazzi sopravvissuti vengono sottoposti ad atroci esperimenti.

Alla luce di questa sconcertante scoperta, Thomas e i suoi amici decidono di organizzarsi per fuggire nuovamente. All’esterno, tuttavia, saranno costretti a confrontarsi con un’orda di infetti e con il clima impervio e desertico della Zona Bruciata. Il gruppo viene però soccorso da Brenda e Jorge, leader di un altro gruppo di sopravvissuti. A interrompere la loro pace vi è però l’arrivo di Janson e dei suoi uomini, pronti a rapire nuovamente i ragazzi. Chiedendosi come abbiano fatto ad essere scovati, Thomas arriva a fare la terribile scoperta che qualcuno del loro gruppo li sta tradendo segretamente, mettendo in serio pericolo le loro vite.

Maze Runner – La rivelazione (2018)

Maze Runner - La RivelazioneIl terzo ed ultimo capitolo della trilogia, Maze Runner – La rivelazione, si apre con la scoperta del tradimento di uno dei membri del gruppo. Teresa, pur pentendosi di tale gesto, si allontana dal gruppo per dirigersi in una misteriosa struttura. Thomas decide di guidare i suoi compagni verso ‘L’Ultima Città’, dove i ragazzi credono che Teresa si trovi e dove la crudele Ava Paige ha imprigionato il loro compagno Minho. Dopo aver aggirato diversi ostacoli, ed eluso il sistema di sicurezza, i ragazzi riescono ad entrare nella Città e localizzare Teresa, costringendola a creare una cura per Newt, il quale nel frattempo è stato infettato dalle creature incontrate precedentemente, denominati gli Spaccati.

Nel frattempo, la situazione in città precipita e la folla invade le strade. Thomas, consapevole di essere arrivati alla resa dei conti, raggiunge Ava in cerca di vendetta. Viene però interrotto dall’arrivo di Janson, il quale a sua volta infettato dagli Spaccati desidera trovare un siero che possa guarirlo. Nella lotta che ne scaturisce, Thomas dovrà attingere a tutte le sue forze e alla sua astuzia per sopravvivere, mentre Teresa si troverà a dover scegliere da che parte stare. Come ben presto capirà, le sorti dell’umanità dipendono infatti dalla sua scelta

Fonte: IMDb

Patrick Flueger: 10 cose che non sai sull’attore

Patrick Flueger: 10 cose che non sai sull’attore

Il mondo del cinema e della televisioni sono sempre pronti ad accogliere nuove star e Patrick Flueger sembra essere tra queste. A soli trentasei anni e con una carriera già abbastanza lunga alle spalle, l’attore sembra ormai pronto a reclamare la sua fetta di successo.

Scopriamo insieme oggi tutto quello che c’è da sapere su Patrick Flueger.

Patrick Flueger film: debutto targato Disney

10. Nato il 10 dicembre del 1983 nella piccola Red Wing, città del Minnesota, Stati Uniti, Patrick è il maggiore di tre fratelli. La sua infanzia trascorre serena fin quando, durante gli anni dell’adolescenza, comincia a interessarsi al mondo della recitazione. Subito dopo il diploma, infatti, inizia la sua carriera nel mondo del cinema.

9. Nel 2001, fresco diplomato, ottiene il suo primo vero ingaggio e viene arruolato dal regista Garry Marshall per il film targato Disney, dal titolo Pretty Princess. Sul set ha l’opportunità di recitare al fianco di attori come una giovanissima Anne Hathaway e la leggenda del cinema Julie Andrews.

Il film racconta della giovane Mia Thermopolis (Anne Hathaway) che, a soli quindici anni, scopre di punto in bianco di essere principessa del regno (immaginario) di Genovia. A darle la notizia, alla morte del padre, è sua nonna paterna Clarisse (Julie Andrews) che, dopo aver regnato su Genovia per decenni, adesso è pronta a passare il testimone alla nipote. Ma per governare una nazione c’è bisogno di un’adeguata istruzione e di tanto aiuto da parte degli amici. Mia farà di tutto per trasformarsi nella principessa Genovia merita, senza però stravolgere se stessa. Ci riuscirà?

Pretty Princess è senza dubbio uno dei film Disney per ragazzi più amati al mondo, film che lanciato la carriera di Anne Hathaway insieme a quella di tante altre star del cinema e della televisione come Heather Matarazzo – migliore amica di Mia – e ovviamente Patrick Flueger. L’attore, infatti, nel film interpreta il ruolo di Jeremiah, un compagno di scuola di Mia, buffo e impacciato, dai capelli rossi e appassionato di magia.

Patrick Flueger filmografia: le grandi produzioni

8. A quattro anni di distanza dal suo debutto con Pretty Princess, Patrick fa il bis con Indian – La Grande Sfida (2005). Il film, diretto da Roger Donaldson, racconta la storia di Burt Munro (Anthony Hopkins), un ultrasettantenne che vive in Nuova Zelanda, un uomo semplice e cortese con la passione per le moto e la velocità. Dopo aver passato anni a ricostruire e restaurare una moto Indian del 1920, Burt sembra intenzionato a realizzare finalmente il suo sogno nel cassetto, quello di battere il record di velocità alla Bonneville Salt Flats.

Nonostante la sua precedente esperienza sul set di Pretty Princess, nel film, Patrick Flueger ricopre un ruolo minore. Negli anni successivi Patrick partecipa ad altre produzioni minori come Yu Are Here (2007), Kill Theory (2009) e The Job (2009).

7. Le esperienze di Flueger nel cinema continuano nel 2009 con Brothers. Questo film, diretto da Jim Sheridan, racconta la storia del marine Sam Cahill (Tobey Maguire) che, dopo la sua partenza per una missione in Afganistan, viene dichiarato prima disperso e poi deceduto. Sua moglie Grace (Natalie Portman) e le sue figlie sono disperate e cercano conforto nell’affetto di Tom Cahill (Jake Gyllenhaal), fratello di Sam e ex galeotto.

Dopo aver scontato i suoi anni in galera per rapina a mano armata, Tom si gode la riacquistata libertà e, alla morte del fratello, si fa in quattro per aiutare le sue giovani nipoti e sua cognata. Ma il rapporto tra i due ben presto si trasforma in qualcosa di più. Nel frattempo, si scopre che Sam, creduto morto, è in realtà prigioniero dei talebani…

Nel film, che per la trama ricorda molto Pearl Harbor, Patrick Flueger interpreta il marine Joe Willis, tenuto prigioniero e torturato insieme a Sam Cahill.

leggi anche: LaRoyce Hawkins: 10 cose che non sai sull’attore

6. Nel 2010, a Patrick viene offerto un ruolo più consistente nel film Mother’s Day, diretto da Darren Lynn Bousman.

I tre fratelli Koffin decidono di rapinare una banca; purtroppo qualcosa va storto e i ragazzi sono costretti a fuggire. Decidono quindi di rifugiarsi in casa della madre ma quando arrivano al suo domicilio, ci trovano una coppia di nuovi inquilini. Da tempo, infatti, la casa è stata pignorata alla madre dalla banca. Non avendo altra scelta, i tre fratelli fanno irruzione in casa di Beth e Daniel Sohapi, nel bel mezzo di una festa di compleanno. I rapinatori prendono quindi in ostaggio i coniugi Sohapi e i loro ospiti, mentre organizzano la loro prossima mossa.

In questo film, Flueger interpreta uno dei fratello Koffin.

5. Nuovo anno, nuova avventura. Nel 2011 Flueger partecipa al remake del celebre film del 1984, Footloose.

Nella cittadina di Bomont, la danza e la musica rock sono state messe al bando dal governo locale, a causa di un grave incidente che ha coinvolto alcuni giovani della comunità. Tuttavia gli adolescenti della città non sembrano intenzionati a piegarsi a quest’assurda legge. Nel cast del film, diretto da Craig Brewer, insieme a Patrick Flueger, figurano attori come Julianne Hough, Andie MacDowell e il grande Dennis Quaid.

Negli anni successivi Flueger partecipa ad altri progetti cinematografici minori come Loades (2015), The Tell-Tale Heart (2016) e Lawless Range (2016).

Patrick Flueger serie tv: la sua carriera in televisione

4. Dopo aver ottenuto il sul primo ingaggio nel film Pretty Princess, parallelamente a quella cinematografica, Patrick Flueger comincia anche a coltivare la sua carriera televisiva. Dal 2003 al 2013 lo vediamo impegnato in piccoli ruoli o ‘comparsate’ in alcune delle serie più famose della tv americana come Giudice Amy (2003), JAG – Avvocati in Divisa (2003), CSI Miami (2003), Boston Public (2003), I Finnerty (2003), Law & Order – SVU (2004), Criminal Minds (2013) e Warehouse (2013).

Partecipa anche ad alcuni film per la televisione come L’Estate della Nostra Vita (2003) e Hatfields & McCoys (2013) ma il successo vero per l’attore arriva quando ottiene una parte in Chicago PD.

Patrick Flueger in Chicago PD

3. Spinoff della serie televisiva Chicago Fire, creata da Dick Wolf nel 2012, Chicago PD segue le vicende della polizia di Chicago, sia l’unità di pattuglia che quella di intelligence. La squadra è composta da tredici elementi e a capo dell’unità intelligence c’è Henry “Hank” Voight (Jason Beghe), un poliziotto dai modi duri e che non si ferma davanti a niente e nessuno pur di arrivare alla verità. I suoi modi, infatti, sono spesso contestati dagli altri membri della squadra e non solo.

Nella serie Patrick Flueger interpreta Adam Ruzek, partner del detective Alvin Olinsky (Elias Koteas). Dopo aver seguito le orme del padre diventando poliziotto e distinguendosi in accademia, Adam mette in luce tutte le sue qualità quando viene scelto per far parte della squadra del capitano Voight. Nonostante il suo carattere non troppo facile da gestire e la sua arroganza, Adam è un poliziotto davvero in gamba.

L’attore, ancora impegnato con Chicago PD, è comparso anche nella serie madre Chicago Fire in alcuni episodi crossover e in un paio di episodi dello spinoff Chicago Med.

Patrick Flueger lascia Chicago PD?

2. A metà del mese di gennaio 2020, è cominciata a girare sul web la notizia secondo cui Patrick fosse in procinto di lasciare Chicago PD. Inutile dire che la news ha mandato subito in agitazione tutti i fan della serie. Tuttavia, questa notizia non ha trovato conferma né smentita a causa del blocco delle riprese durante l’epidemia Corona Virus.

Patrick Flueger è su Instagram

1. Come quasi tutti gli attori di Chicago PD e non solo, anche Patrick Flueger è in possesso di un account Instagram ufficiale dove l’attore condivide molto della sua vita privata e professionale. Tra le foto più belle del suo account ci sono senza dubbio quelle in compagnia della sua fidanzata, Reem Amara, un’affascinante modella e attrice americana ma di origini giordane.

Fonte: IMDB

Brian Geraghty: 10 cose che non sai sull’attore

Brian Geraghty: 10 cose che non sai sull’attore

Gli appassionati di serie tv e non solo, riconosceranno subito questo affascinante biondino dagli occhi color acquamarina. Si tratta di Brian Geraghty, uno dei protagonisti dell’amatissima serie tv crime Chicago PD.

Se volete conoscere i dettagli della sua vita e della sua carriera, venite quindi a scoprire con noi tutto quello che c’è da sapere su Brian Geraghty.

Brian Geraghty vita privata

10. Nato il 13 maggio del 1975 a Rom River, in New Jersey, Brian si è subito mostrato molto interessato al mondo dello spettacolo. La sua famiglia, di origini irlandese, lo ha sempre incoraggiato a seguire i proprio sogni; per questo motivo, subito dopo il diploma, nel 1993, si trasferisce a New York per studiare recitazione.

9. Venendo dal New Jersey, e quindi molto vicino alla Grande Mela, per Brian è stato molto semplice cominciare la sua carriera nel mondo dello spettacolo. Appena uscito dal liceo, infatti, si iscrive subito al Neighborhood Playhouse School of Theater di New York per studiare recitazione, dove resta fino al completamento dei suoi studi. Con il suo bel diploma tra le mani, dopo gli studi, si trasferisce a Los Angeles, California, per cominciare a cercare lavoro nel mondo dello spettacolo.

8. Prima di diventare un attore famoso, Brian Geraghty ha lavorato come istruttore di surf per molti anni. Per sostenersi a Los Angeles e prima di sfondare nel cinema e nella tv, Brian ha fatto del suo hobby un e vero e proprio lavoro a tempo pieno. Surfare è sempre stato un passatempo per lui ma pare si divertisse molto a insegnare questo sport ai suoi allievi.

Adesso, con un carriera d’attore ben avviata, ha smesso di insegnare ma, di tanto in tanto, torna ancora in mare con la sua tavola quando ha bisogno di rilassarsi.

Brian Geraghty film

Brian Geraghty in Jarhead
Brian Geraghty in “Jarhead”

7. Nonostante sia principalmente conosciuto per i suoi ruoli televisivi, Brian Geraghty ha avuto un carriera cinematografica assai movimentata. Comincia con alcuni piccoli progetti nel 2002, film e corti come Town Diary (2002), Aller simple pour Manhattan (2002), Earl & Puppy (2003), Stateside – Anime Ribelli (2004), Cruel World (2005) e Conversations with Other Women (2005).

La sua prima esperienza importante arriva nel 2005 quando partecipa al film Jarhead, diretto da Sam Mendes.

Anthony Swofford (Jake Gyllenhaal), deciso a seguire le orme del padre, nel 1988 si arruola nei Marines. Tuttavia, dopo un lungo addestramento, si convince di non essere tagliato per la vita militare. Eppure, deciso a rendere orgoglioso il padre, continua la sua carriera nei Marines fin quando non viene mandato in missione in Arabia Saudita, durante la guerra del Golfo.

Durante la missione, a causa di una festa non autorizzata organizzata con i suoi commilitoni finita in tragedia, per colpa del soldato Fergus O’Donnell (Brian Geraghty), Swofford viene degradato dal suo superiore, il sergente maggior Sykes (Jamie Foxx). Swafford dovrà subire umiliazioni e angherie per sopravvivere e portare a casa la pelle e, nel frattempo, redimersi agli occhi dei suoi superiori.

Negli anni seguenti Geraghty partecipa ad altri film, sempre con ruoli minori, come Art School Confidential – I segreti della scuola d’arte (2006), Bobby (2006), Chiamata da uno sconosciuto (2006), The Guardian – Salvataggio in mare (2006), The Elder Son (2006), We Are Marshall (2006), An American Crime (2007), Il nome del mio assassino (2007), Love Lies Bleeding – Soldi sporchi (2008) e Easier with Practice (2009).

Brian Geraghty filmografia

Brian Geraghty in The Hurt Locker
Brian Geraghty in “The Hurt Locker”

6. Nel 2008 Brian Geraghty viene scelto per interpretare un ruolo nel film The Hurt Locker, diretto da Kathryn Bigelow e scritto dal giornalista Mark Boal. Presentato in anteprima alla 65ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il film portò a casa nel 2010 ben sei premi Oscar come miglior sceneggiatura originale, miglior montaggio, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro, miglior regista e miglior film.

Il film racconta la storia di un gruppo di artificieri e ‘sminatori’ dell’esercito americano mandati in missione in Iraq per neutralizzare ogni tipologia di esplosivo. La squadra è composta da tre soldati, il sergente William James (Jeremy Renner), il sergente JT Sanborn (Anthony Mackie) e lo specialista Owen Eldrige (Brian Geraghty). I tre compagni di squadra hanno il compito di girare tutte le piccole città irachene colpite dalla guerra, alla ricerca di pericolosi ordigni da disinnescare.

Negli ultimi dieci anni della sua carriera è nel cast di Krews (2010), The Chameleon (2010), Open House (2010), Seven Days in Utopia (2011), 10 Years (2011), ATM – Trappola mortale (2012), Flight (2012), Refuge (2012), Ass Backwards (2013), Kilimanjaro (2013), Date and Switch (2014), The Identical (2014), Loitering with Intent (2014), Wildlike (2014), Aveneus (2017), My Days of Mercy (2017), Mercy (2017) e Ted Bundy – Fascino criminale (2019).

Brian Geraghty serie tv

5. Il debutto televisivo di Brian Geraghty risale al 1999 quando per la prima volta compare in tv nella famosissima serie Law & Order – I Due Volti della Giustizia. A quella sua prima ‘comparsata’, negli anni ne seguono altre e in altrettante serie di successo come I Soprano (1999), Ed (2001), Law & Order – SVU (2010 e poi 2015) e True Blood (2012).

Brian Geraghty in True Blood

4. Uno dei suoi ruoli televisivi di maggiore rilevanza è senza dubbio in True Blood. Brian ha partecipato alle serie, come guest star, nel 2012, in occasione della sua quinta stagione. Nella serie l’attore interpreta Brian Eller e compare negli episodi 5×02 “Autorità”, 5×04 “Progenie” e 5×05 “Tracce dal Passato”.

Brian Geraghty in Boardwalk Empire

Brian Geraghty in Boardwalk Empire
Brian Geraghty in “Boardwalk Empire”

3. Questa è forse il ruolo televisivo più importante per la carriera di Brian Gerarghty. L’attore, infatti, nel 2012 ottiene un piccolo ruolo nella famosa serie tv Boardwalk Empire – L’Impero del Crimine.

Si tratta di una serie, creata da Terence Winter e co-prodotta da Martin Scorsese (anche regista dell’episodio pilota) e Mark Wahlberg, trasmessa dalla HBO dal 2010 al 2014 per ben cinque stagioni. Boardwalk Empire è ambientata ad Atlantic City nel 1920, durante gli anni del Proibizionismo e l’ascesa delle organizzazioni criminali. La serie, infatti, prende ispirazione dalla storia di Al Capone e ci racconta di uno spaccato degli States del primo dopoguerra.
La serie ha avuto un enorme successo di pubblico e critica grazie non solo alla qualità degli episodi ma anche al suo cast. Tra i protagonisti di Boardwalk Empire ricordiamo Steve Buscemi, Michael Pitt, Michael Shannon, Bobby Cannavale e Ron Livingston.

Brian Geraghty prende parte ai primi dieci episodi della quarta stagione, andati in onda nel 2012, e nei quali interpreta il personaggio di Warren Knox.

Brian Geraghty in Ray Donovan

2. Dopo il successo ottenuto con Boardwalk Empire, Brian ottiene nel 2014 un altro ingaggio, sempre per un ruolo minore, nella serie Ray Donovan, trasmessa da Showtime dal 2013 al 2020.

La serie ha come protagonista Ray Donovan (Liev Schreiber), un uomo dalla vita complicata, che lavora come ‘fixer’ a Los Angeles. Il suo lavoro è risolvere i problemi di personalità di spicco come attori, atleti, cantanti e uomini d’affari che si trovano invischiati in attività che devono restare nell’ombra. La sua vita, nonostante sia complicata, funziona alla perfezione ma quando suo padre viene scarcerato per lui e la sua famiglia cominciano i veri problemi.

Geraghty fa il suo debutto nella serie in occasione del quarto episodio della seconda stagione, dal titolo “Fuori Controllo”. In Ray Donovan, l’attore interpreta il poliziotto Jim, sempre alle calcagna del protagonista e della sua famiglia.

Brian Geraghty in Chicago PD

Brian Geraghty in Chicago PD
CHICAGO P.D. — “Forget My Name” Episode 308 — Pictured: (l-r) Marina Squerciati as Kim Burgess, Brian Geraghty as Sean Roman — (Photo by: Matt Dinerstein/NBC)

1. Il successo televisivo vero arriva per Brian Geraghty quando viene scelto per interpretare un ruolo da ‘regular’ nella nuova serie crime Chicago PD.

Spinoff della serie televisiva Chicago Fire, creata da Dick Wolf nel 2012, Chicago PD segue le vicende della polizia di Chicago, sia l’unità di pattuglia che quella di intelligence. La squadra è composta da tredici elementi e a capo dell’unità intelligence c’è Henry “Hank” Voight (Jason Beghe), un poliziotto dai modi duri e che non si ferma davanti a niente e nessuno pur di arrivare alla verità. I suoi modi, infatti, sono spesso contestati dagli altri membri della squadra e non solo.

Nella serie Brian Geraghty interpreta Sean Roman, agente di pattuglia che sostituisce Kevin Atwater (LaRoyce Hawkins), diventando partner di Kim Burgess (Marina Squerciati). Poliziotto dall’animo buono, Sean è poco ambizioso e si ‘accontenta’ del suo lavoro di pattuglia. Amato da tutti i suoi colleghi, instaura da subito un buon rapporto di amicizia con Kim che ben presto diventa la sua partner anche nella vita privata. Purtroppo, un brutto incidente lo costringerà a ritirarsi dal suo lavoro come agente operativo.

Geraghty sarà un personaggio ‘regular’ solo nella seconda e terza stagione per poi tornare come guest star nella settima.

Dopo aver lasciato il set di Chicago PD, Brian si è dedicato ad altri progetti televisivi partecipando a serie come L’alienista (2018), Briarpatch (2019-2020), The Fugitive (2020) e The Big Sky (2020), attualmente fermo in fase di pre-produzione causa Corona Virus.

Per essere sempre aggiornato sulla vita privata e professionale di Brian Geraghty, segui il suo account Instagram.

Fonte: IMDB

Le verità nascoste: trama, cast, episodi e finale

Le verità nascoste: trama, cast, episodi e finale

Le verità nascoste è la serie tv spagnola del 2018 prodotta da Mediaset España e trasmessa in Italia da Canale 5 e in Spagna da Telecinco. La serie tv, un thriller giallo ambientato in Spagna è stata ideata da Aitor Gabilondo e César Benítez ed è prodotta da César Benítez, Aitor Gabilondo per la società Plano a Plano.

Le verità nascoste: dove vederla in streaming

La serie tv è stata trasmessa per una stagioni a partire dal 2018. Le verità nascoste in streaming è disponibile su Mediaset play, il servizio VOD Free di Mediaset.

Le verità nascoste: la trama e il cast

La serie tv è incentrata sulla storia di Paula, una ragazzina  scomparsa in strane circostanze da bambina, che riappare come una bellissima ed enigmatica adolescente di 17 anni. Marcos, un ambizioso poliziotto, è il responsabile delle indagini, soprattutto perché la storia della ragazza è piena di incognite che le fanno dubitare della sua veridicità. La ragazza viene restituita ai suoi genitori, ma nessuno è abbastanza sicuro che sia davvero chi dice di essere. Soprattutto Lalo, un giornalista veterano, che getta più benzina sul fuoco assicurando che se la famiglia ha ricevuto la ragazza senza fare domande è perché ha qualcosa da nascondere. Un mistero difficile da districare per un poliziotto inesperto come Marcos, soprattutto quando sembra incapace di resistere alla personalità enigmatica, sensuale e pericolosamente attraente di Paula, un animale ferito che persegue solo una cosa: convincerli a volerlo, qualunque sia il costo.

Le verità nascoste serie episodiIn Le verità nascoste protagonisti sono Lidia McMahón, interpretata da Lydia Bosch, Marcos Eguía, interpretato da Jon Kortajarena, Paula García McMahón, interpretata da Elena Rivera, Eduardo “Lalo” Ruiz, interpretato da José Luis García Pérez, Fernando García, interpretato da Ginés García Millán, Alicia Costa, interpretata da Irene Montalà.

Nei ruoli ricorrenti troviamo invece Ana Llanos, interpretata da Ana Álvarez, Enrique McMahón, interpretato da Juan Messeguer, Toni García McMahón, interpretato da Oriol Puig, Laura Santos, interpretata da Esmeralda Moya, Luis Fonseca, interpretato da Pedro Mari Sánchez, Ramiro Lousa, interpretato da Xavier Estévez, Commisario Laguna, interpretata da Susi Sánchez, Rosario, interpretata da Berta Ojea, Andrés Herrera, interpretato da Paco Marín.  Nel cast anche. Ricardo Vega , interpretato da Sergio Peris-Mencheta, Andrea López, interpretata da Leire Zuazua, Bashir, interpretato da Ayoub El Hilali, Izquierdo, interpretato da Juan Carlos Vellido. Adela, interpretata da Mariana Cordero. Garrido, interpretato da Raúl Tejón, Arregui, interpretato da Tomás del Estal. Uomo di Luis Fonseca, interpretato da Javier Tolosa.

Gli Episodi

La serie in Italia ha debuttato con 10 episodi lunghi 100 minuti. La serie originale invece è andata in onda in due parti: 8 + 8 per un totale di 16 episodi lungi 70 minuti l’uno.

Titolo italiano Prima TV Italia
1 La libertà 25 maggio 2018
2 Il dubbio 1º giugno 2018
3 Il passato 8 giugno 2018
4 L’accordo 16 giugno 2018
5 L’amore 22 giugno 2018
6 L’intervista 29 giugno 2018
7 La rivelazione 13 luglio 2018
8 La fuga 20 luglio 2018
9 Il riscatto 27 luglio 2018
10 La verità 3 agosto 2018

Il gran finale

L’ultima puntata della serie si apre con il funerale di Enrique, durante il quale Fernando sorprende tutti annunciando di essere diventato il nuovo presidente della banca. Nel frattempo Lalo è riuscito a smuovere Puri, ottenendo da lui importanti informazioni riguardo al caso di Paula: l’uomo ha infatti visto a casa di Cirilo i vestiti che la piccola indossava quando è scomparsa. Questo indizio mette in moto la macchina della giustizia e la polizia inizia a pedinare Fernando nella speranza che l’uomo compia un passo falso e sveli la sua colpevolezza. Mentre Paula cerca di aiutare Lidia Fernando le fa finalmente capire che i due hanno ottenuto ciò che volevano. Solo a quel punto Paula si rende conto di aver partecipato al piano diabolico di Fernando contro Lidia.

Le verità nascoste 2 si fara

Le verità nascoste 2 si farà?

Purtroppo la serie non è stata rinnovata per una seconda stagione forse dovuto ad alcune diatribe tra la parte italiana e la parte spagnola. Infatti oltre al montaggio rifatto la serie ha avuto alcune problematiche di programmazione. Inizialmente doveva essere trasmessa nel 2016 su Telecinco, ma venne posticipata. In una conferenza stampa di Mediaset España del 2018, la messa in onda era stata annunciata per il 14 febbraio, facendo anche un conto alla rovescia nei social network, ma a causa di vari cambi di programmazione, anche tale data è saltata. Dopo che Canale 5, ha annunciato la messa in onda dal 25 maggio 2018, la televisione spagnola ha iniziato a trasmettere la serie dal 21 maggio 2018.

Generalmente le serie vengono rinnovata poco tempo prima della fine del primo ciclo ma ormai sono passati diversi anni, dunque è probabile che una seconda stagione de Le verità nascoste non ci sarà.

Steven Spielberg Collection, il cofanetto dedicato a tre film cult

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Koch Media ha fatto uscire 16 luglio 2020 in DVD e Blu-Ray la Steven Spielberg Collection, un imperdibile cofanetto dedicato a tre film cult diretti dallo straordinario regista che non ha bisogno di presentazioni: Steven Spielberg. La Collection include 1941 – Allarme ad Hollywood (1979), Always – Per sempre (1989) e Sugarland Express (1974).

Il cofanetto presenta Sugarland Express, terzo film del regista culto con una mastrizzazione 2.35.1 ad ottima risoluzione a 1080p con formato DB-50 a doppio strato. Il secondo titolo è Allarme ad Hollywood, in due edizioni la nota theatrical cut e la extended cut con ben 20 min circa in più. Terzo film è il famosissimo Always che vede il regista tornare a lavorare con Richard Dreyfuss.

Steven Spielberg Collection1941 – Allarme a Hollywood

Pochi giorni dopo l’attacco a Pearl Harbor, a Los Angeles si sparge la voce che i giapponesi si apprestino ad attaccare gli Stati Uniti. Effettivamente un sommergibile nipponico sta cercando di individuare Hollywood per attaccarla. È il panico e la città è in preda al caos.
Nel cast del film Dan Aykroyd, Ned Beatty, John Belushi, Lorraine Gary, Murray Hamilton e Christopher Lee.

Always – Per sempre

Pete è un pilota addetto allo spegnimento degli incendi nelle foreste. Nel corso di una missione muore per un incidente, lasciando nella disperazione la fidanzata Dorinda. Una volta in cielo, accetta di fare da angelo custode all’amico Ted, non solo per trasmettergli la sua esperienza, ma anche per aiutarlo a conquistare Dorinda. Nel cast del film Richard Dreyfuss, Holly Hunter, Brad Johnson, John Goodman e, per l’ultima volta sullo schermo, Audrey Hepburn.

Sugarland Express

Clevis Poplin dovrebbe scontare ancora quattro mesi di galera: non ha motivi per evadere, perché l’hanno destinato a un penitenziario modello. Sua moglie, Lou Jean Poplin, che vuole riprendersi il fi glioletto affidato a un’anziana coppia di coniugi di Sugarland, decide però di farlo scappare. La fuga riesce, e per la coppia comincia un lungo viaggio attraverso gli Stati Uniti alla volta di Sugarland… Nel cast del film Goldie Hawn, Michael Sacks, William Atherton, Ben Johnson e Gregory Walcott. Questo nuovo cofanetto, disponibile in DVD e Blu-Ray, presenta anche due versioni di 1941 – Allarme a Hollywood: Theatrical (114’) ed Extendend (140’). Steven Spielberg Collection vi attende in DVD e Blu-Ray dal 16 luglio 2020 solo su IBS e Feltrinelli.

Festa del Cinema di Roma 2020: le prime anticipazioni della quindicesima edizione

Il Direttore Artistico Antonio Monda, d’intesa con Laura Delli Colli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, e Francesca Via, Direttore Generale, ha annunciato oggi alcune anticipazioni del Festa del Cinema di Roma 2020, la quindicesima edizione che si svolgerà dal 15 al 25 ottobre 2020 all’Auditorium Parco della Musica. Quest’anno la manifestazione fa parte di Romarama, il programma di eventi culturali promosso da Roma Capitale.

Fra le opere della prossima edizione della Festa del Cinema ci sarà Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli, pluripremiato regista di Almost Blue e S Is for Stanley. È la notte che precede l’addio al calcio e Francesco Totti ripercorre tutta la sua vita, come se la vedesse proiettata su uno schermo insieme agli spettatori. Le immagini e le emozioni scorrono tra momenti chiave della sua carriera, scene di vita personale e ricordi inediti. Un racconto intimo, in prima persona, dello sportivo e dell’uomo. Diretto da Alex Infascelli, soggetto e sceneggiatura di Alex Infascelli e Vincenzo Scuccimarra, il film è tratto dal libro Un Capitano scritto da Francesco Totti con Paolo Condò (edito da Rizzoli). Prodotto da Lorenzo Mieli, Mario Gianani e Virginia Valsecchi, una produzione The Apartment e Wildside, entrambe del gruppo Fremantle, con Capri Entertainment, Fremantle, con Vision Distribution e Rai Cinema, in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video. Sarà distribuito da Vision Distribution nelle sale italiane, che ne curerà anche le vendite internazionali. Nel corso della prossima edizione, la Festa del Cinema ospiterà alcuni film della Selezione Ufficiale 2020 del Festival di Cannes in un evento speciale dedicato alla celebre manifestazione francese: i titoli saranno presentati dal Delegato Generale Thierry Frémaux.

Siamo entusiasti di poter organizzare un evento dedicato al Festival di Cannes durante la Festa del Cinema di Roma e onorati di far parte del tour di Cannes che include molti prestigiosi festival – ha dichiarato Antonio Monda, Direttore Artistico della Festa del Cinema di Roma – Per noi è un grande onore poter collaborare con il più importante festival cinematografico del mondo e avere Thierry Frémaux a Roma per presentare film della Selezione Ufficiale 2020”.

In quest’anno così particolare è più importante che mai sostenere i film e le sale cinematografiche così come essere vicini agli artisti e agli spettatori – ha detto Thierry Frémaux, Delegato Generale del Festival di CannesQuest’anno il Festival di Cannes non si è svolto ma è onorato di presentare i film della Selezione Ufficiale 2020 nei festival in cui vengono invitati. E a Roma, con la sua Festa, la sua storia e il suo spirito, il cinema è più vivo che mai!”.

Satyajit Ray, considerato uno dei più maggiori cineasti della storia della settima arte, sarà protagonista di una retrospettiva alla prossima Festa del Cinema, a cura di Mario Sesti. Produttore, regista, sceneggiatore e compositore dei temi per i suoi film, Satyajit Ray esplora nella sua opera i generi più diversi con stili e linguaggi sempre nuovi: forti le influenze della letteratura e della tradizione indiana, i richiami al neorealismo italiano e l’attenzione al contesto internazionale che lo porterà ad affrontare anche i conflitti ideologici con la cultura occidentale. Numerosi i riconoscimenti ottenuti nel corso degli anni, dal Leone d’Oro al Premio Oscar alla Carriera.

La quindicesima edizione della Festa del Cinema presenterà al pubblico due pietre miliari del cinema italiano: In nome della legge di Pietro Germi, nella versione restaurata da CSC – Cineteca Nazionale, e Padre padrone di Paolo e Vittorio Taviani, restaurato da CSC – Cineteca Nazionale e Istituto Luce Cinecittà. Il primo è uno dei principali successi del cineasta genovese, autore di straordinaria cultura in grado di affrontare con la stessa intensità dramma, commedia e satira, vincitore di un Oscar per la sceneggiatura di Divorzio all’italiana.

Padre padrone è considerato uno dei capolavori dei fratelli Taviani e una delle pellicole più rappresentative del cinema italiano. Palma d’oro al Festival di Cannes e Nastro d’argento, il film contiene tutti i tratti che hanno reso celebri i due registi toscani con continui richiami al realismo e alla poesia, alla letteratura e all’attualità dei temi civili e politici.

Sedicicorto Forlì International Film Festival 2020: voglia di ricominciare

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Sedicicorto Forlì International Film Festival, in programma dal 2 all’ 11 ottobre 2020, annuncia la prima sezione competitiva. Si parte da CortoInLoco, concorso riservato alle produzioni realizzate nella Regione Emilia Romagna e ai suoi filmmaker. Una selezione quanto mai importante quella di quest’anno. Oltre che per i meriti dei quindici film selezionati perché dimostra la vitalità di un territorio e l’efficacia di un sistema in un momento di estrema e tragica crisi.

La maggior parte delle opere erano state completate prima del lockdown per il Covid-19, il che dà loro un valore ancora più profondo. La selezione di CortoInLoco è già testimonianza di un cinema di un’altra epoca. L’Anno Zero Dopo Covid, in cui un film come L’estasi di Oleg, storia di un pittore senza ispirazione che decide di mettersi in quarantena per ritrovarla, ha un significato completamente diverso rispetto a pochi mesi fa

Lo stesso vale per Il fagotto, ambientato in un futuro mondo da ripopolare, in cui le donne non potranno più scegliere se, ma solo quando essere madri. Le storie hanno un valore diverso, un’intensità differente. Il pullman berlinese di Vomag di Riccardo Salvetti sembra oggi un’utopia meravigliosa. Il sogno di Leo, protagonista di Senza vento, di diventare un centometrista è un collettivo desiderio di libertà. Le preoccupazioni di Christian per suo fratello Giulio a ricordarci dell’importanza della tutela dei più piccoli, come raccontato in Giusto il tempo di una sigaretta di Valentina Casadei. Il piccolo protagonista di Sam’s Castle, che costruisce un castello di sabbia che non finisce mai, è una metafora della primavera perduta del 2020. Come il guardare al suo passato per riuscire a ricostruire il suo futuro, che ci porta nella Gas Station di Olga Torrico. A valutare la selezione sono stati chiamati gli studenti della Scuola di Cinema di Cesena, realtà accademica sempre più riconosciuta in Regione

La determinazione di Sedicicorto Forlì International Film Festival nel realizzare la sua diciassettesima edizione, in forma ibrida, con i concorsi “proiettati” in streaming su MyMovies.it, partner tecnico della manifestazione, sta tutta nel desiderio di continuare a raccontare storie.

CortoInLoco è solo formalmente una sezione regionale, perché segnare dei confini ha sempre meno senso in un mondo che si è scoperto interconnesso nel modo più drammatico. L’augurio di Orfeo Orlando, Buon viaggio, corto girato durante il lockdown, è quanto mai gradito e necessario.

CortoInLoco – Selezione ufficiale 2020

Balkanika, di Lu Pulici

Buon viaggio, di Orfeo Orlando | Italy

Cheratina Rossa, Alessandro Fiori | Italy

Disambigua, Francesca Leoni | Italy

Gas Station, Olga Torrico | Italy

Giusto il tempo per una sigaretta, Valentina Casadei

Il Fagotto, Giulia Giapponesi

L’ Attesa di Daouda, Kristian Gianfreda

L’ Estasi di Oleg, Francesco Selvi

L’ Occasione di Rita, Francesco Barozzi

Quasi Attori, Alessandro Valbonesi

Salse Connection, Francesco Barozzi

Sam’s Castle, Giona Dapporto

Senza vento, Christian Betti, Nicola Rossi

Vomag, Riccardo Salvetti

XVII Sedicicorto Forlì International Film Festival, dal 2 al 11 Ottobre 2020, su MyMovies.it, sito ufficiale Sedicicorto, Sala  San Luigi e Auditorium Intesa Sanpaolo.

Sedicicorto Forlì International Film Festival è realizzato con il contributo di Comune di Forlì, Film Commission Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, DG Cinema e Audiovisivo – Mibact e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì la sponsorship di Daniele Alessandrini Abbigliamento e Cantine DreiDonà, con il patrocinio del Parlamento Europeo.

Mattia Torre, omaggio di Sky ad un anno dalla scomparsa

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«Mattia era tutto ciò che scriveva, diventava tutto ciò di cui si occupava, perché era curioso, entrava dentro le cose, guardava le stesse cose che tutti noi vediamo da un punto di vista nuovo», così Geppi Cucciari ricorda il suo amico e collega Mattia Torre, prematuramente scomparso esattamente un anno fa – il 19 luglio 2019 – all’età di 47 anni, in un passaggio della puntata speciale di 100X100 Cinema – nata da un’idea del suo amico e produttore storico Lorenzo Mieli e dell’Executive Vice President Programming di Sky Italia Nicola Maccanico – con cui Sky ha scelto di ricordare il geniale scrittore, sceneggiatore e regista e che andrà in onda domenica 19 luglio su Sky Cinema Uno. in

LO SPECIALE

L’intero palinsesto di Sky Cinema Uno sarà dedicato a Mattia, con in prima serata alle 20.45 lo speciale di 100X100 Cinema condotto da Francesco Castelnuovo, con i ricordi di alcuni degli amici e colleghi a lui più legati: Valerio Mastandrea, Pietro Sermonti, Paolo Calabresi, Valerio Aprea e Geppi Cucciari. Ad esempio, Valerio Mastandrea ricorda gli inizi della loro amicizia, nata da un litigio tra i due dopo aver dibattuto in modo sincero e franco su una sceneggiatura scritta da Torre, mentre Geppi Cucciari fu accolta in casa di Torre e della compagna in un momento difficile della sua vita. L’inconfondibile stile iperbolico e a tratti surreale di Mattia emerge anche negli SMS che mandava ai suoi amici, che ne daranno diretta testimonianza: tra questi anche Caterina Guzzanti messa in guardia dall’utilizzo smodato della parola “tema”, Ninni Bruschetta elogiato come cuoco e Giacomo Ciarrapico al quale Mattia faceva gli scherzi modificandogli le impostazioni del suo telefonino. Non mancherà il ricordo dei difficili momenti della malattia, come raccontato da Paolo Calabresi, vicino a lui proprio in quelle settimane più dure.

LA PROGRAMMAZIONE DEDICATA

Nella programmazione dedicata su Sky Cinema Uno saranno presenti alcuni dei lavori più amati di Mattia Torre: si inizierà alle 12.25 con i 4 episodi della mini-serie originale Sky “Dov’è Mario?”, da un’idea di Corrado Guzzanti scritta con Mattia Torre, in cui Guzzanti interpreta Mario Bambea, un intellettuale di sinistra molto glamour caduto in disgrazia, che dopo un incidente d’auto presenta degli strani disturbi di personalità. In particolare affiora in lui un ingombrante alter ego, il comico romano Bizio Capoccetti, che con la sua comicità truce e di bassa lega giunge presto ad un successo inaspettato.

A seguire, alle 15.25 andranno in onda gli 8 episodi della serie “La linea verticale”, basata sull’omonimo romanzo scritto da Mattia Torre e interpretata da Valerio Mastandrea. La serie nasce dall’esperienza ospedaliera dello stesso Torre e racconta, in tono surreale e satirico, la vita quotidiana del reparto di urologia oncologica di un ospedale italiano. La storia è raccontata dal punto di vista dei pazienti che, tramite uno stile di racconto libero e formalmente spregiudicato, dipingono un affresco realistico dei casi clinici e, soprattutto, di quelli umani.

Alle 19.00 si vedrà l’ultimo lavoro di Mattia Torre, “Figli”, concluso dopo la sua morte e nato proprio da un monologo che lo stesso Torre aveva scritto per l’amico Valerio Mastandrea, protagonista del film insieme a Paola Cortellesi. “Figli” racconta la storia di una giovane coppia, Sara e Nicola, sposati e innamorati. Hanno una bambina di 6 anni, Anna, e una vita felice. L’arrivo del secondo figlio, Pietro, sconvolge gli equilibri di tutta la famiglia dando vita a situazioni tragicomiche.

A chiudere la serata alle 21.45 –  dopo lo speciale di 100X100 Cinema“Boris – Il film”, lungometraggio realizzato dopo le tre stagioni dell’omonima serie tv, la più famosa scritta da Mattia, che per l’occasione torna tutta disponibile on demand su Sky e NOW TV. I personaggi del film sono quelli, indelebili, della serie: il regista René Ferretti (Francesco Pannofino) riesce finalmente a mollare la brutta fiction tv che ha fatto per anni e tenta il grande salto: un film d’autore, per il cinema. Ma il mondo del cinema con i suoi snobismi può essere perfino peggio di quello della tv. Soprattutto per una troupe, quella di Ferretti, a dir poco estranea all’Arte con la ‘a’ maiuscola. Tra cinematografari snob, attrici nevrotiche, sceneggiatori modaioli, eroinomani, squali e improvvisati vari, “Boris – Il film” mette a nudo un mondo, quello del cinema italiano, che aspira a una nuova giovinezza e vive invece solo una perenne immaturità.

Tutti questi film e serie tv, insieme allo speciale di 100X100 Cinema, saranno disponibili anche on demand su Sky e NOW TV.

Volevo Nascondermi, dal 19 agosto di nuovo al cinema

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Volevo Nascondermi, dal 19 agosto di nuovo al cinema

Dopo la vittoria dell’Orso d’argento per il Miglior Attore a Elio Germano, il premio come Film dell’Anno ai Nastri d’Argento e il Globo d’Oro come Miglior Film e Migliore Fotografia, VOLEVO NASCONDERMI di Giorgio Diritti con Elio Germano, prodotto da Palomar con Rai Cinema, uscirà di nuovo nelle sale con 01 Distribution da mercoledì 19 agosto.

SINOSSI

Volevo nascondermi…ero un uomo emarginato, un bambino solo,
un matto da manicomio, ma volevo essere amato.

Toni, figlio di una emigrante italiana, respinto in Italia dalla Svizzera dove ha trascorso un’infanzia e un’adolescenza difficili, vive per anni in una capanna sul fiume senza mai cedere alla solitudine, al freddo e alla fame. L’incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati è l’occasione per riavvicinarsi alla pittura, è l’inizio di un riscatto in cui sente che l’arte è l’unico tramite per costruire la sua identità, la vera possibilità di farsi riconoscere e amare dal mondo.

“El Tudesc,” come lo chiama la gente è un uomo solo, rachitico, brutto, sovente deriso e umiliato. Diventerà il pittore immaginifico che dipinge il suo mondo fantastico di tigri, gorilla e giaguari stando sulle sponde del Po. Quella di Ligabue è una “favola” in cui emerge la ricchezza della diversità e le sue opere si rivelano nel tempo un dono per l’intera collettività.

European Film Academy, appello per il rilascio immediato di Moataz Abdelwahab

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L’International Coalition for Filmmakers at Risk ICFR* e le sue istituzioni fondatrici, European Film Academy, lnternational Documentary Film Festival Amsterdam e International Film Festival Rotterdam, insieme a Human Rights Film Network, Movies that Matter Foundation e PEN America, e anche Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, German Film Academy, Hellenic Film Academy, Icelandic Film- & TV Academy, Luxembourg Film Academy, Polish Film Academy, Swiss Film Academy e Ukrainian Film chiedono alle autorità egiziane il rilascio immediato e incondizionato del produttore Moataz Abdelwahab.

Moataz Abdelwahab (43 anni) ha prodotto il film WHEN WE’RE BORN (2019) del regista Tamer Izzat, presentato all’ El Gouna International Film Festival e Les Journées Cinématographique de Cartage nel 2019, oltre ad un paio di documentari assolutamente apolitici, tra cui KHAN’S FINGERPRINTS, ritratto del celebre regista egiziano Mohammad Khan, THE HEART OF CAIRO, che ripercorre la storia della città, e più di recente A CURFEW, film di imminente uscita del noto filmmaker egiziano Amir Ramses. Moataz Abdelwahab è scomparso il 5 maggio dal suo ufficio al Cairo, per ricomparire poi l’11 maggio per un’audizione presso la Corte Suprema per la Sicurezza dello Stato, nel corso della quale è stato accusato di “collaborare con un’organizzazione terroristica” e “diffondere false notizie” (caso 586).

Queste accuse arrivano dopo che ha prodotto una serie di documentari culturali che sono stati venduti e messi in onda da Aljazeera Documentary Channel.  Secondo gli esperti legali l’arresto si baserebbe su accuse false e inventate.

Siamo molto preoccupati per la sua sicurezza e per quella dei suoi familiari (è padre di due figli, Zeina (12 anni) e Yousef (6 anni)) e chiediamo alle autorità egiziane il rilascio immediato e incondizionato di Moataz Abdelwahab, invitando le istituzioni cinematografiche e culturali di tutto il mondo a fare altrettanto.

17 luglio 2020

*NOTA: Fondata da International Documentary Film Festival Amsterdam, International Film Festival Rotterdam e European Film Academy, la missione dell’International Coalition for Filmmakers at Risk è di sostenere e agire in solidarietà con i cineasti a rischio. La coalizione si attiva in caso di persecuzioni o minacce alla sicurezza personale di questi cineasti per difendere il loro diritto a continuare il proprio lavoro, attraverso la mobilitazione della comunità cinematografica internazionale.

Cursed: recensione della serie Netflix con Katherine Langford

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Cursed: recensione della serie Netflix con Katherine Langford

In epoca di empowerment femminile, arriva su Netflix la serie che prende una delle leggende più maschili di sempre, il ciclo arturiano, e lo declina al femminile, mettendo al centro del racconto uno dei suoi personaggi secondari e reinventandone la storia. Cursed, serie Netflix originale basata sul romanzo scritto da Tom Wheeler e disegnato da Frank Miller (che producono anche lo show), arriva sulla piattaforma digitale il 17 luglio, pronta a mandare all’aria tutto ciò che sapevamo della leggenda, per raccontare una storia che porta avanti valori, temi e motivazioni differenti.

Cursed è ispirata al libro di Tom Wheeler e Frank Miller

A parte nomi e personaggi, il più importante punto di contatto tra Cursed e la leggenda di Re Artù è che entrambi i racconti sono, in qualche misura, storie di formazione in cui due giovani trovano il loro posto nel mondo. Mentre, nell’originale, Artù estrae la spada dalla roccia e diventa re, in questa storia Nimue è una fanciulla Fey, una specie che vive in boschi e caverne, prevalentemente pacifica e versata nelle arti magiche. I Fey sono però perseguitati dai Paladini Rossi, il braccio armato della chiesa cattolica, un gruppo di monaci che vestono tonache rosse e trucidano queste creature, responsabili di praticare la magia, assimilata a pratiche demoniache. Quando anche sua madre viene uccisa dai Paladini, Nimue riceve da lei un compito: portare a Merlino una spada misteriosa e prodigiosa. Da questa missione parte l’avventura di Nimue, che oltre ad appartenere al popolo Fey, è anche considerata “maledetta”, da un antico spirito che le ha conferito, suo malgrado, poteri sconosciuti e temuti dalla stessa ragazza.

Cursed
Cr. ROBERT VIGLASKY/Netflix © 2020

Cursed presenta tutti i personaggi della leggenda, da Artù, a Merlino, passando per Re Uther e il Cavaliere Verde, fino alla vera protagonista di questa storia, Nimue. Nella leggenda, il personaggio si identifica spesso con La dama del Lago, custode di Excalibur, ma qualche volta è anche la nemica di Merlino stesso, oppure la sua innamorata. Nella miniserie tv del 1998, Merlin, con Sam Neill nei panni del grande mago consigliere di Re Artù, Nimue, interpretata da Isabella Rossellini, è l’amore della sua vita, che viene sfregiata e si rifugia a vivere in un convento, per non mostrare al mondo il suo volto sfigurato.

In Cursed, Nimue, interpretata dalla Katherine Langford di Tredici, è un’adolescente alla ricerca di sé, una giovane donna che appartiene ad una minoranza perseguitata e che, nella sua stessa minoranza, è una reietta. La sua ricerca di identità e di appartenenza, il suo coming of age è quindi reso più complesso da questa sua peculiarità, oltretutto trattandosi di un’eroina che non sempre agisce nel giusto e che fatica un po’ a trovare la sua dimensione, porta con sé un grado di complessità che diventa un valore aggiunto.

L’immortalità del ciclo arturiano

L’ambientazione puramente fantasy colloca il prodotto nel cono d’interesse di quella fetta di spettatori appassionati del genere e, parallelamente, la storia del cinema e della tv ci insegna che la leggenda arturiana trova sempre una via per essere raccontata in maniera originale, dal classico dei classici firmato Disney, con l’amato Merlino con il cappello a punta blu, fino alla muscolare lettura di Guy Ritchie con Charlie Hunnam.

A tutti questi elementi accattivanti, Cursed unisce anche il fatto che si pone il problema di essere inclusivo, e così la protagonista è donna, Artù è di colore, i cattivi sono esponenti ottusi della chiesa cattolica, i perseguitati sono una piccola minoranza di un popolo che vive in maniera semplice. Sulla carta Cursed era la serie perfetta per l’estate 2020. Purtroppo dalla scrittura alla messa in scena, passando per la direzione degli attori, la serie Netflix si dimostra sciatta e approssimativa, proponendo un racconto molto semplice e facendo leva con enfasi e retorica sui suoi elementi di punta (la protagonista donna che diventa una leader) senza una vera e propria cura nel racconto e nella realizzazione.

Sapore di amatorialità per il prodotto indirizzato agli adolescenti

Cursed non è la prima serie targata Netflix nella quale si riscontra una produzione che sembra accontentarsi di un risultato finale che ha il sapore di amatorialità. Nonostante la piattaforma offra ancora prodotti del calibro di Dark, le tendenze in tutte le divisioni nazionali si stanno allineando verso una diffusa mediocrità che purtroppo coincide troppo spesso con la volontà di realizzare un prodotto dedicato ai teenager, come se il target teen potesse accettare anche serie tv scadenti. Si tratta chiaramente di una tendenza, ci sono ancora esempi virtuosi nella produzione della piattaforma, ma sono lontani gli inizi e i tempi in cui fare una serie su Netflix permetteva sperimentazione, libertà che coincidevano poi con una grande qualità del prodotto finito.

The New Mutants: tutti i segreti del nuovo trailer

The New Mutants: tutti i segreti del nuovo trailer

Assolutamente a sorpresa, nelle ultime ore i Marvel Studios hanno diffuso online un nuovissimo teaser di The New Mutants, in attesa del panel dedicato all’ultimo film della saga degli X-Men sotto l’egida della Fox che si terrà durante il Comic-Con@Home. Screen Rant ha raccolto tutti i nuovi dettagli emersi sulla trama del film grazie al nuovo trailer. Ve li proponiamo di seguito:

I Nuovi Mutanti vengono trattenuti contro la loro volontà

Nei fumetti, i Nuovi Mutanti frequentano la Scuola di Charles Xavier per Giovani Mutanti, dove tutti erano delle reclute volontarie. In The New Mutants, invece, i giovani superumani  protagonista della storia vengono chiaramente trattenuti contro la loro volontà.

“I mutanti sono pericolosi”… viene detto ai bambini, mentre alcune scene ci mostrano i mutanti che vengono chiusi a chiave nelle loro stanze. Già in passato il regista Josh Boone aveva rivelato che una delle principali fonti d’ispirazione per il film era stato Qualcuno volò sul nido del cuculo. È ragionevole supporre che i Nuovi Mutanti, al pari dei detenuti del capolavoro di Milos Forman, all’inizio crederanno di essere lì per il loro bene, prima di realizzare a mano a mano l’amara verità.

Cecilia Reyes è in realtà il rapitore dei Nuovi Mutanti

L’istituto è gestito dal personaggio di Cecilia Reyes interpretato da Alice Braga, scelta che potrebbe rivelarsi molto interessante. Nei fumetti, Cecilia Reyes è una mutante con la capacità di generare un campo di forza bioplasmatica attorno a se stessa; il suo potere sembra essere stato esteso in The New Mutants, considerate le immagini che la mostrano imprigionare gli altri all’interno dei campi di forza.

Sebbene poco fedele ai fumetti, questa è un’estensione intelligente che riguarda il tema della prigionia, perché nel momento in cui tutte le altre forme di prigionia falliscono, Reyes ha il potere di creare lei stessa il modo per poter “trattenere” i giovani mutanti. Speriamo che la storyline di Reyes sia ben sviluppata; cosa potrebbe spingere un mutante a rivoltarsi contro la sua stessa specie, fino ad arrivare a credere che la specie debba essere imprigionata?

Le più grandi paure dei Nuovi Mutanti

Stando a quanto mostrato dall’ultimo trailer, qualcosa nell’istituto fa sì che le persone vivano o rivivano le loro più grandi paure. Questa è una svolta sorprendente, perché nei fumetti si tratta in realtà del potere posseduto da Dani Moonstar, il personaggio interpretato nel film da Blu Hunt.

Ci sono state alcune speculazioni sul fatto che in realtà sia lei la principale antagonista di The New Mutants, con le sue abilità che fanno sperimentare a tutti i loro peggiori incubi, ma sembra che la trama sia molto più complessa e originale di così. Nel trailer vediamo che il personaggio di Wolfsbane viene perseguitato da Demon Bear. La domanda a questo punto sorge spontanea: il personaggio sarà davvero parte integrante della storia o sarà soltanto una delle visioni da incubo? Già in passato il regista Josh Boone si era rifiutato di definire Demon Bear il villain principale del film… 

Un istituto progettato per tenere in trappola i Nuovi Mutanti

L’intero istituto è circondato da un campo di forza impenetrabile. L’effetto energetico è identico a quella che Josh Boone ha scelto di usare per i poteri di Cecilia Reyes, volendo forse suggerire che non si tratta di qualcosa basato sulla scienza, ma piuttosto su mutanti, le stesse che riescono a tenere prigionieri i protagonisti.

Ciò spiegherebbe anche le scene in cui vediamo Reyes monitorare attentamente gli adolescenti attraverso dei filmati di sicurezza: ha bisogno di sapere quando ricorrere all’uso dei suoi poteri per rafforzare le difese naturali dell’istituto, qualunque esse siano. I Nuovi Mutanti credono che il luogo sia progettato per tenerli in catene, e questo potrebbe essere vero… ma c’è sicuramente una via di fuga; devono solo capire come mettere fuori gioco Cecilia Reyes…

Wolfsbane riconosce Magik

Wolfsbane crede che l’istituto sia governato dalla magia, e non dalla scienza. È impossibile dire, ad ora, se questa deduzione sia corretta. Nei fumetti Wolfsbane è profondamente superstizioso e tende a saltare a questo tipo di ipotesi molto facilmente.

Allo stesso tempo, però, il duo Claremont/Sienkiewicz – la principale fonte d’ispirazione di Boone – ha effettivamente esplorato minacce soprannaturali come il Demon Bear. Indipendentemente da ciò, l’insistenza di Wolfsbane sull’aspetto magico sembra collegarsi perfettamente ad una battuta di Anya Taylor-Joy: “Anch’io”, esclama ad un certo punto Magik.

Magik e il Limbo

La Magik di Anya Taylor-Joy viene mostrata in piedi davanti ad uno dei suoi portali, che si apre su un paesaggio infernale identico ad un regno dei fumetti chiamato Limbo. Nei fumetti originali degli X-Men, si tratta di una dimensione infernale in cui Illyana è stata educata e alla fine ne è diventata padrona.

La Soulsword che brandisce è il simbolo della sua autorità nel Limbo e ogni volta che la evoca, il suo corpo è parzialmente racchiuso in un’armatura spettrale. Anche questa armatura è visibile nel trailer, quando Magik si prepara ad entrare nel Limbo. Non è chiaro quanto accurata sarà questa parte della storia; è del tutto possibile che, in The New Mutants, Magik stia per attraversare un portale nel luogo da cui proviene il suo vero nemico.

Sunspot si scatena!

Nel trailer vediamo Sunspost che usa i suoi poteri al massimo, con il suo intero corpo che viene racchiuso dell’energia cosmica. Nei fumetti, Sunspot è una batteria umana che assorbe l’energia solare ed è capace di trasformarsi in una forma di energia in cui la forza e la resistenza alle lesioni sono potenziate; ha, inoltre, la capacità di proiettare esplosioni devastanti.

Josh Boone sembra aver modificato un po’ il personaggio dal punto di vista degli effetti visivi, poiché Sunspot è tradizionalmente racchiuso in un campo di energia nero come la pece: qualcosa di simile si intravede brevemente verso la fine del trailer, ma è difficile dire se si tratti realmente di Sunspot o di un altro misterioso personaggio. 

Magik respinge i campi di forza di Cecilia Reyes

Nel trailer c’è un breve momento in cui Magik che usa la sua Soulsword per colpire uno dei campi di forza di Cecilia Reyes. Ha senso che Magik sarebbe in grado di evitarli, dato che il suo potere principale è la capacità di teletrasportarsi, ma è comunque interessante vederla impegnarsi per salvare gli altri. I vari trailer hanno mostrato una Magik entrare in azione con una certa dose di spavalderia, ma evidentemente non è il tipo che lascia i suoi amici nei guai.

Cannonball pronto a lanciarsi!

L’ultimo trailer di The New Mutants ci mostra anche Cannonball in tutta la sua gloria, con il suo corpo racchiuso in un campo di energia scintillante. I trailer iniziali sembravano suggerire che Boone si era concesso alcune libertà con i poteri di Cannonball, dandogli semplicemente la capacità di generare esplosioni concussive, ma appare chiaro a questo punto che ci sarà un’evoluzione durante il film.

Nei fumetti, questo campo esplosivo lascia Cannonball completamente invulnerabile a danni fisici, permettendoli di spingersi nell’aria come una palla di cannone umana (da qui il nome del supereroe). 

Magik contro gli Smiley Men

La Marvel crede chiaramente che la Magik di Anya Taylor-Joy sarà il personaggio principale di The New Mutants, con la maggior parte dei trailer che terminano con una scena incentrata su di lei. Nell’ultimo trailer, usa il Soulsword per respingere alcuni degli Smiley Men, suscitando un commento ammirato da parte di Sunspot. Chiaramente, Henry Zaga/Sunspot parla a nome degli spettatori quando dichiara: “Molto sexy!”

The New Mutants al Comic-Con@Home

Il nuovo trailer di The New Mutants termina non con la data di uscita, ma piuttosto con un’anticipazione del panel che si terrà in  occasione del Comic-Con@Home. È un approccio sorprendente, che potrebbe significare che la Marvel ha intenzione di far uscire il film direttamente in digitale. Anche se sarà un peccato non vederlo sul grande schermo, lo stesso regista ha espresso il suo supporto circa un’eventuale uscita in streaming. Il film è stato posticipato così tante volte che adesso è arrivato soltanto il momento di farlo uscire… indipendentemente dal formato.

Secret Wars: il film potrebbe “sminuire” l’intera Saga dell’Infinito

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In una recente intervista con BroBible, i registi Anthony e Joe Russo hanno parlato in maniera approfondita del loro viaggio attraverso la regia di ben quattro dei film dell’Universo Cinematografico Marvel e del loro contributo alla realizzazione di alcuni dei più maggiori successi cinematografici di tutti i tempi.

I due fratelli hanno parlato di cosa sarebbe necessario per spingerli ad accettare la regia di un nuovo film del MCU. Magari una storia come quella raccontata nella miniserie Secret Wars? Questa la risposta dei due registi: “Sai, ho letto quella serie quando avevo 10 o 11 anni”, ha spiegato Joe Russo. “Dentro c’erano praticamente tutti gli eroi dell’universo. È stata una delle prime miniserie a fare una cosa del genere. Per me è stato davvero il più grande esempio di racconto di eventi… di cosa succede quando metti insieme tante personalità diverse. E poi mi piaceva anche l’idea che i cattivi dovevano fare squadra con gli eroi. Io e mio fratello amiamo le relazioni complicate tra eroi e cattivi. Ci piacciono i cattivi che credono di essere degli eroi nelle loro run. E tutti questi aspetti sono chiaramente integrati in Secret Wars. Quello che abbiamo fatto in Infinity War era direttamente collegato al sogno di realizzare qualcosa come quella serie a fumetti, che naturalmente sarebbe un’impresa ancora più grande.”

Anthony Russo ha poi aggiunto: “Sarebbe il film più grande che si possa immaginare, ed è questo l’aspetto che che ci entusiasma davvero della storia: l’ambizione alla base della serie è ancora più grande dell’ambizione alla base dell’intera Saga dell’Infinito.”

Secret Wars potrebbe segnare il ritorno dei fratelli Russo nel MCU

Non è la prima volta che Anthony e Joe Russo tirano in ballo Secret Wars quando si parla di un loro ipotetico ritorno nell’Universo Marvel, ed è certamente interessante sentirli andare così in profondità in merito alle motivazioni che li spingerebbero a farsi carico di un progetto del genere. Quando hanno parlato dei “cattivi che devono fare squadra con gli eroi”, entrambi i registi hanno palesato di essere degli amanti delle complicate che possono instaurarsi tra i personaggi della serie, che a quanto pare potrebbe tranquillamente figurare tutti come degli eroi a sé stanti.

Anthony e Joe hanno già dato vita a titoli del MCU divenuti già dei classici, come Captain America: The Winter Soldier, Captain America Civil War e la monumentale combo Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Sarebbe quindi necessario un altro grande progetto come Secret Wars per convincerli a ritornare nella grande famiglia Marvel.

Star Wars: tutti i film e le curiosità sulla celebre saga di fantascienza

“Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…”, queste le parole che aprivano, nel 1977, il primo film di una saga oggi diventata un vero e proprio fenomeno culturale. Da quel momento e ancora sino ad oggi, Star Wars è per eccellenza la più celebre serie cinematografica di fantascienza della storia del cinema, frutto del genio di George Lucas e della sua passione per la mitologia. Attualmente composta da 9 film, 2 spin-off, e diverse serie collegate, è oggi uno degli esempi più completi, riusciti ed apprezzati di universo narrativo.

La serie si è infatti negli anni ampliata fino a diventare un vero e proprio franchise, capace di estendersi tanto alla letteratura, quanto ai fumetti, ai videogiochi e al merchandising più vario. Ciò dimostra ulteriormente la grandissima influenza che la saga ha nella cultura di massa, e che oggi più che mai sembra espandere sempre di più i propri orizzonti. In seguito all’acquisizione della Disney, infatti, l’Universo di Star Wars è pronto per raccontare nuove storie, puntando sulla passione delle precedenti generazioni e attraendone di nuove.

Ad oggi, quello di Star Wars è il secondo franchise cinematografico più redditizio di sempre, con un incasso totale di oltre 10 miliardi di dollari. Il valore totale del marchio è inoltre stato stimato intorno ai 43 miliardi, e tali cifre possono ulteriormente chiarire il peso che la saga ha sull’immaginario collettivo. Con i suoi variegati mondi, le sue spaventose e affascinanti creature, i suoi coraggiosi eroi e i malvagi cattivi, Star Wars continua a raccontare l’antica lotta tra bene e male, con quell’atmosfera che da sempre affascina generazioni di spettatori.

Star Wars: l’ordine in cui vedere i film

Composta da ben tre trilogie e due spin-off, la saga ha negli anni reso sempre più complessa la propria linea temporale, costringendo i fan a dar vita a diverse teorie su quale sia l’ordine più consono per vedere i film. Finché esisteva soltanto la trilogia originale, infatti, non vi erano di questi problemi, ma con l’arrivo della trilogia prequel prima, e della trilogia sequel poi, si è reso necessario fare chiarezza a riguardo.

Le due teorie principali prevedono una scelta tra una visione secondo l’ordine di uscita in sala, oppure una visione secondo l’ordine cronologico degli eventi narrati nei film. Per aiutare nell’orientamento di quest’ultima opzione, la Disney ha recentemente rilasciato una mappa chiarificatrice dove viene illustrata in modo aggiornato e completo la timeline della saga, così da poter evitare confusione. All’interno di questa si vanno poi a ricollegare anche le varie serie realizzate nel corso degli anni.

L’ordine di visione secondo l’uscita in sala:

  1. Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza (1977)
  2. Star Wars: Episodio V – L’impero colpisce ancora (1980)
  3. Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi (1983)
  4. Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999)
  5. Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni (2002)
  6. Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (2005)
  7. Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della forza (2015)
  8. Rogue One: A Star Wars Story (2016)
  9. Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi (2017)
  10. Solo: A Star Wars Story (2018)
  11. Star Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker (2019)

L’ordine di visione secondo la cronologia degli eventi:

  1. Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999)
  2. Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni (2002)
  3. Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (2005)
  4. Solo: A Star Wars Story (2018)
  5. Rogue One: A Star Wars Story (2016)
  6. Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza (1977)
  7. Star Wars: Episodio V – L’impero colpisce ancora (1980)
  8. Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi (1983)
  9. Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della forza (2015)
  10. Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi (2017)
  11. Star Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker (2019)

Star Wars timeline

Star Wars: la trama dei film

Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza (1977)

Nel pieno del dominio dell’Impero Galattico, il malvagio Imperatore ha rafforza giorno dopo giorno il suo potere, mentre il suo allievo Darth Fener, seguace del Lato Oscuro della Forza e capo della Flotta Stellare Imperiale, è impegnato a spezzare la resistenza. Una nuova speranza si accende nel momento in cui l’Alleanza Ribelle riesce a rubare i piani della Morte Nera, la potente base spaziale dell’Impero. Le preziosi informazioni sono ora nelle mani della principessa Leila Organa (Carrie Fisher), la quale prima di essere catturata, riesce a nasconderle nella memoria del droide R2-D2. Questi, insieme al robot protocollare C-3PO, viene inviato sul pianeta Tatooine in cerca di aiuto.

Qui i due droidi verranno ritrovato da Luke Skywalker (Mark Hamill). Questi viene così chiamato alla battaglia, e grazie all’aiuto di Obi-Wan Kenobi (Alec Guinness) entrerà in contatto con la cultura dei Jedi, scoprendo inoltre che suo padre fu ucciso proprio da Darth Fener. Dotato ora di una spada laser, il giovane, aiutato dal contrabbandiere Ian Solo (Harrison Ford) e dal fido Chewbacca, parte in missione per salvare la principessa Leila, ignaro di andare incontro ad un destino imprevisto.

Star Wars: Episodio V – L’impero colpisce ancora (1980)

Nonostante i successi della Resistenza, la flotta imperiale continua a inviare droidi sonda per tutta la Galassia, al fine di scovare il rifugio dei ribelli. Scoperti, questi subiscono un feroce attacco che li costringe alla ritirata. Luke Skywalker decide dunque, su suggerimento del maestro Kenobi, di dirigersi su Dagobah, dove dovrà terminare il suo addestramento con il potente maestro Yoda. Seppur inizialmente riluttante, questi accetta infine di insegnare al giovane ciò che gli manca sapere sull’arte degli Jedi. La poca pazienza di Luke, tuttavia, si rivelerà un grande ostacolo, nonché il suo punto più debole.

Intanto l’astronave Millennium Falcon, con a bordo Ian, Leila, Chewbacca e i droidi, approda nella galleggiante Città delle Nuvole, sul pianeta gas di Bespin, gestito da un vecchio amico di Ian, Lando Calrissian (Billy Dee Williams). Quest’ultimo, tuttavia, tradisce i ribelli consegnandoli direttamente a Darth Fener, il quale intende usarli come esca per attirare Luke. Il giovane Skywalker, infatti, avvertito il pericolo decide di abbandonare il suo addestramento per andare a salvare i suoi amici, disobbedendo però all’avvertimento di Yoda a non cadere nella trappola.

Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi (1983)

Ultimo capitolo della trilogia originale, Il ritorno dello Jedi si apre con il tentativo di Luke e gli altri di salvare Ian Solo dal perfido Jabba the Hutt. Riuscitici dopo diverse peripezie e rischi, il gruppo è finalmente riunito, e ricongiuntosi con gli altri membri dell’Alleanza Ribelle iniziano a pianificare una strategia per distruggere l’Impero una volta per tutte. Questo, nel frattempo, ha iniziato la costruzione di una nuova Morte Nera, la quale se completata si rivelerà essere una pericolosissima arma di distruzione di massa. Questa si rivela dunque essere l’ultima possibilità per attaccare

Nell’attesa della battaglia, Luke decide di ritornare a Dagobah dal maestro Yoda. Questi, ormai in punto di morte, afferma di non avere più nulla da insegnarli, e che egli è un vero e proprio Jedi ora, forse l’ultimo rimasto e l’unico in grado di sconfiggere Darth Fener e l’Imperatore. Per Luke si avvicina dunque il momento culminante del suo destino, ma prima di impegnarsi nella battaglia finale dovrà fare i conti con alcune rivelazioni sul suo passato, che cambieranno per sempre il suo presente e il suo futuro.

Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999)

Con la trilogia prequel, la saga porta lo spettatore a scoprire gli eventi accaduti prima dell’avvento dell’Impero, quando la Galassia era ancora governata da una repubblica democratica. Ambientato 32 anni prima di Una nuova speranza, il film segue le vicende del Maestro Jedi Qui-Gon Jinn (Liam Neeson) e il suo giovane apprendista Obi-Wan Kenobi (Ewan McGregor), i quali hanno il compito di proteggere la regina di Naboo, Padmé Amidala (Natalie Portman), e cercare di favorire una fine pacifica ad una disputa interplanetaria. Dovuti atterrare d’emergenza sul pianeta Tatooine, qui si imbattono in Anakin Skywalker (Jake Lloyd), bambino che subito manifesta una forte presenza della Forza.

Qui-Gon si convince che egli sia il “Prescelto” della profezia Jedi, che riporterà equilibrio nella Galassia. Per tale motivo, il Maestro chiede al Consiglio Jedi il permesso di addestrare Anakin, ottenendo però risposta negativa. Il Consiglio, composto tra gli altri da Yoda e da Mace Windu (Samuel L. Jackson), infatti, avverte particolare vulnerabilità nel giovane, risultando quindi potenzialmente incline al Lato Oscuro della Forza. Nel frattempo, gli scontri politici continuano, indebolendo l’autorità della Repubblica. A minare tale stabilità, si ripresenta inoltre la minaccia dei Sith, che per quasi un millennio si erano creduti estinti.

Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni (2002)

Ambientato 10 anni dopo gli eventi del precedente film, L’attacco dei cloni presenta una Galassia sull’orlo della guerra civile, e la Repubblica è più debole che mai. La senatrice Padmé Amidala, impegnata nel tentativo di scongiurare tutto ciò, viene coinvolta in un tentativo di assassinio. Per tale motivo, viene nuovamente posta sotto la protezione del Maestro Jedi Obi-Wan Kenobi e del suo apprendista Anakin Skywalker, ormai cresciuto. Passando molto tempo con insieme, Anakin e Padmé finiscono per innamorarsi, decidendo però di tenere segreta la cosa.

Sul pianeta Geonosis, intanto, Obi-Wan scopre un raduno separatista guidato dal Conte Dooku (Christopher Lee). Obi-Wan trasmette le sue scoperte al Consiglio Jedi, il quale per contrastare la minaccia, decide di affidare poteri speciali al Cancelliere Supremo Palpatine (Ian McDiarmid). La cattura di Obi-Wan, tuttavia, sconvolge i piani, e Anakin e gli altri Jedi saranno costretti a ingaggiare una sanguinosa battaglia contro le forze del male pur di riportare l’equilibrio.

Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (2005)

La vendetta dei Sith, terzo ed ultimo capitolo della trilogia prequel, si apre con Obi-Wan Kenobi e il Anakin Skywalker intenti in una missione di salvataggio nei confronti del Cancelliere Supremo Palpatine. Questi è tenuto ostaggio dal Generale Grievous, comandante dei Separatisti e droide programmato per combattere i Jedi. A missione terminata, Anakin si riunisce con sua moglie Padmé Amidala, che gli rivela di essere incinta. Il Jedi, tuttavia, comincia ad avere visioni in cui Padmé muore in seguito al parto.

Intanto il Cancelliere Palpatine nomina Anakin suo rappresentante e informatore al Consiglio Jedi, il quale lo accetta come membro, ma rifiuta di assegnargli il grado di Maestro. Palpatine, accorgendosi della preoccupazione dello Jedi per Padmé, lo tenta con il Lato Oscuro della Forza, che gli permetterebbe di prevenire la morte della moglie. Anakin, vulnerabile, inizia a cedere alla tentazione, con conseguenze disastrose per la Repubblica e la Galassia. Dal suo tradimento, infatti, nascerà l’Impero, nonché il temibile Darth Fener.

Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della forza (2015)

Ambientato circa trent’anni dopo Il ritorno dello Jedi, Il risveglio della forza è il primo capitolo della trilogia sequel, realizzata in seguito all’acquisizione della saga da parte della Disney. Nonostante l’Impero sia stato distrutto, una nuova forza malvagia si affaccia nella Galassia, con l’intento di governarla. Si tratta del Primo Ordine, i cui due esponenti principali sono il Generale Hut (Domhnall Gleeson) e il Sith Kylo Ren (Adam Driver). Consapevole di tale minaccia, la Resistenza si riarma pronta ad una nuova battaglia. A capitanarla vi è nuovamente Leila Organa.

Allo stesso tempo, anche la luce dei Jedi sembra rianimarsi, e nonostante la scomparsa di Luke Skywalker, una nuova eroina si propone sulla scena. Si tratta di Rey (Daisy Ridley), orfana in cerca di verità sul proprio passato, che scopre di possedere i poteri dei celebri Cavalieri. Chiamata a far parte della Resistenza da Poe Dameron (Oscar Isaac) e Finn (John Boyega), la ragazza dovrà per prima cosa mettersi sulle tracce di Skywalker, il quale è l’unico che possa addestrarla come si deve. Nel frattempo, Kylo Ren si trova diviso tra il lato oscuro e i suoi genitori, Leila e Ian Solo, e dovrà decidere una volta per tutte da che parte stare.

Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi (2017)

La coraggiosa Rey riesce a trovare la rotta per il nascondiglio segreto dove Luke Skywalker si è ritirato in esilio volontario. Attraversato l’universo fino al pianeta sperduto, arriva infine ad imbattersi nel leggendario guerriero che ha combattuto e sconfitto l’Impero. Questi, tuttavia, si rivela essere molto cambiato nel corso degli anni, ed è ora un vecchio deluso che ha abbandonato il credo degli Jedi. I motivi di ciò verranno lentamente ad emergere, e Rey dovrà fare i conti con il precario equilibrio tra bene e male che vive in ogni cosa, compresa lei. Luke accetterà infine di addestrarla, rimanendo però spaventato dal potere della giovane.

Nel frattempo, la Resistenza si trova coinvolta in una terribile imboscata. Il Primo Ordine sferra un attacco violentissimo dal quale questi riescono con gran difficoltà a difendersi. Ridotta a pochi membri, la Resistenza sembra sul punto di sparire per sempre, e solo l’intervento di Rey potrà salvarli. Prima, però, questa dovrà scontrarsi con Kylo Ren, con il quale è sempre più misteriosamente legata. Questi la porterà inoltre al cospetto dei malvagio Leader Supremo Snoke (Andy Serkis), il quale è la vera mente dietro ai piani del Primo Ordine.

Star Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker (2019)

L’ascesa di Skywalker è l’episodio finale dell’epica epopea sugli Skywalker. Un anno dopo gli eventi del precedente film, quello che rimane della Resistenza si prepara ad affrontare per l’ultima volta il Primo Ordine. Nessuno sembrava però pronto al ritorno dal passato di un’oscura minaccia: l’Imperatore Palpatine. Questi, apparentemente sopravvissuto agli eventi di Il ritorno dello Jedi, è pronto a riprendere il controllo della Galassia, richiamando a sé tutta la malvagità dei Sith. Per farlo, tuttavia, avrà bisogno di Kylo Ren, come anche di Rey e del suo potere.

La giovane Jedi si avverte infatti sempre più tentata dal Lato Oscuro, e percepisce ora più che mai la scissione da cui Luke Skywalker l’aveva messa in guardia. Mentre lei cerca di scoprire la propria forza, come anche la verità sulle proprie misteriose origini, allo stesso tempo Kylo Ren si sente sempre più richiamato dal bene che è in lui, e che i suoi genitori lo spingono a riabbracciare. Nel frattempo, la Resistenza chiama a raccolta quanti più aiuti possibili da ogni parte della Galassia, decisa ad annientare il male una volta per tutte con un’ultima epica battaglia.

Star Wars: gli spin-off della saga

Rogue One: A Star Wars Story (2016)

Primo spin-off della saga, Rogue One: A Star Wars, è ambientato subito prima degli eventi di Una nuova speranza. Il film si apre con lo scienziato Galen Erso (Mads Mikkelsen) il quale si è ora ritirato a vita privata. Le sue doti sono però particolarmente ambite dal Direttore Imperiale Orson Krennic (Ben Mendelsohn), che vuole costringerlo a completare il progetto della Morte Nera. Condotto via, sua figlia Jyn (Felicity Jones) viene presa sotto la custodia
del ribelle Saw Gerrera (Forest Whitaker), il quale la addestra a diventare una combattente. Tredici anni dopo, il pilota Bodhi Rook (Riz Ahmed) tradisce l’Impero e recapita un messaggio segreto da parte di Galen Erso.

Questi rivela infatti l’esistenza di alcuni progetti segreti che svelano i punti deboli della Morte Nera, da lui progettata. Insieme al pilota Cassian Andor (Diego Luna) e al droide K-2SO (Alan Tudyk), Jyn viene così incaricata di sottrarre tali progetti dal database imperiale del pianeta Scarif, con il codice ‘Rogue One’. Desiderosa di vendicare il padre, la ragazza organizza così un piano per riuscire nella missione, la quale si rivelerà essere la miccia che darà un nuova speranza all’Alleanza Ribelle nella lotta contro il malvagio Impero.

Solo: A Star Wars Story (2018)

Il secondo degli spin-off realizzati è dedicato ad uno dei personaggi più celebri della saga: Ian Solo. Ambientato pochi anni dopo La vendetta dei Sith, il film segue le avventure del giovane solo (Alden Ehrenreich), il quale si guadagna da vivere insieme al suo mentore, il criminale Beckett (Woody Harrelson). I suoi insegnamenti permettono al giovane di destreggiarsi tra i pericoli della Galassia, ma nel momento in cui si imbatterà nell’Impero, la sua vita cambierà drasticamente.

Incaricato dal misterioso Dryden Vos (Paul Bettany) di portare a termine una missione segreta, Solo manifesta il bisogno di possedere un’astronave adeguata. Si rivolge così all’ex contrabbandiere Lando Calrissian (Donald Glover), il quale si offre di aiutarli. Insieme a lui, vi è inoltre l’amata Qi’ra (Emilia Clarke), dalla quale era a lungo stato separato e verso cui nutre ora dei sospetti circa il suo coinvolgimento con l’Impero. Nel corso dell’avventura, Solo si troverà così a scontrarsi con alleati e rivali, imparando ad essere l’esuberante personaggio poi incontrato anni dopo nella taverna di Mos Eisley da Luke Skywalker e Obi-Wan Kenobi.

Star Wars: dove vedere i film in streaming

Con l’arrivo della piattaforma Disney+, è possibile ritrovare nel catalogo di questa tutti e nove i film della saga principale, nonché i due spin-off poc’anzi citati. Qui è possibile inoltre ritrovare anche le serie animate collegate alla saga: The Clone Wars, Rebels, Resistance e Forces of Destiny. Sono diverse anche le serie in versione LEGO ispirate alla saga. È inoltre presente la prima serie live-action di Star Wars, The Mandalorian, ideata da Jon Favreau con protagoniste Pedro Pascal nei panni di un misterioso e valoroso cacciatore di taglie.

Sempre sulla piattaforma è inoltre possibile ritrovare diversi extra e curiosità, con i quali è possibile approfondire la mitologia di Star Wars. Per poter vedere tutto ciò, basterà sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma, potendo così fruire di tali titoli in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: Collider, IMDb

Jurassic World: Dominion, neve e lividi sul set

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Jurassic World: Dominion, neve e lividi sul set

La scorsa settimana, dopo la paura forzata a causa dell’emergenza Covid-19, sono ufficialmente ripartite le riprese di Jurassic World: Dominion, l’attesissimo nuovo capitolo della mitica saga dedicata ai dinosauri, che sarà diretto ancora una volta da Colin Trevorrow, già regista di Jurassic World. 

I set del nuovo film, oltre a dover rispettare tutta una serie di norme per garantire la sicurezza di tutte le persone coinvolte, sono ovviamente blindatissimi. Ciononostante, il Sun è riuscito ad entrare in possesso di alcuni scatti dei Pinewood Studios di Londra dove pare sia stato ricreato un paesaggio artico.

Parallelamente, l’attrice Bryce Dallas Howard, che nel film tornerà a vestire i panni di Claire Dearing, ha condiviso attraverso il suo profilo Twitter ufficiale una serie di scatti dal set che testimoniano non solo la sua felicità per essere tornare a lavorare al fianco di Chris Pratt (interprete di Owen Grady), ma anche i lividi dovuti agli stunt e alle acrobazie a cui l’attrice si è già dovuta sottoporre.

Le riprese di Jurassic World: Dominion

In occasione delle riprese di Jurassic World: Dominion, la Universal Pictures ha dovuto implementare sul set tutta una serie di rigidi protocolli sanitari per permettere a tutti i membri coinvolti nella produzione di poter lavorare in sicurezza. Tra i protocolli che entreranno in vigore, figura anche un’area dedicata che gestirà tutti i requisiti medici della produzione, inclusi test sierologici e tamponi.

Jurassic World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

I’m Thinking of Ending Things di Charlie Kaufman: le prime immagini

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Entertainment Weekly ha diffuso online le prime immagini ufficiali di I’m Thinking of Ending Things, il nuovo film di Charlie Kaufman (sceneggiatore di Essere John Malkovich, Il ladro di orchidee e Se mi lasci, ti cancello e regista di Anomalisa) che debutterà su Netflix a partire dal prossimo 4 settembre.

La sceneggiatura del film è tratta dal romanzo omonimo di Iain Reid, che a sua volta racconta la storia di Jake, in viaggio per andare a trovare i suoi genitori nella loro fattoria isolata in compagnia della sua fidanzata che sta pensando di terminare la loro relazione. Quando però il ragazzo prende una decisione inaspettata lasciandola senza prospettiva, la coppia entrerà in uno stato di palpabile tensione, fragilità psicologica e puro terrore.

Il cast del film annovera Jesse Plemons (Breaking Bad, Fargo), David Thewlis (Wonder Woman), Toni Collette (Hereditary – Le Radici del Male) e Jessie Buckley (Taboo, Chernobyl).

Premio Bookciak, azione! 2020, Mannarino presidente di Giuria

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Premio Bookciak, azione! 2020, Mannarino presidente di Giuria

Mannarino, tra i maggiori cantautori italiani contemporanei, è il presidente di Giuria della IX edizione di Bookciak, Azione! 2020, evento di pre-apertura delle Giornate degli Autori, in collaborazione con SNGCI. Il Premio, ideato e diretto da Gabriella Gallozzi, celebra l’intreccio tra cinema e letteratura attraverso i bookciak, corti ispirati a romanzi e graphic novel, realizzati da giovani filmmaker. La premiazione si svolgerà il 1° settembre al Lido di Venezia, durante la tradizionale serata di benvenuto alla stampa. Dopo la prima veneziana i bookciak vincitori andranno in tour per festival e premi, fino ad approdare a Parigi.

Mannarino si aggiunge così al lungo elenco di presidenti di giuria che Bookciak ha avuto in questi anni, fatto di grandi nomi del cinema (Ettore Scola, Citto Maselli, Ugo Gregoretti, Gabriele Salvatores, Daniele Vicari) del teatro (Ascanio Celestini) della letteratura (Lidia Ravera) e dell’arte (Lorenzo Mattotti).

In un anno così difficile segnato dalla pandemia, il premio Bookciak, Azione! sceglie la vitalità musicale di un artista fuori dagli schemi, un’icona culturale definito in Francia “poeta segreto”. Romano, classe 1979, figlio della borgata di San Basilio, Mannarino ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui nel 2018 il prestigioso Premio De André, artista di cui ha sempre riconosciuto la profonda influenza, mentre nel 2019 si è aggiudicato il primo Premio Gabriella Ferri, nato in memoria della grande interprete della canzone popolare romana.
È tra queste coordinate che si muove il suo lavoro; un artista cittadino del mondo che mette insieme l’elettronica e canzone d’autore, attingendo sempre a ritmi d’Oltreoceano e a storie di vita vissuta.

Dall’esordio nel 2009 con Bar della rabbia a oggi, ha saputo dare dignità di poesia a canzoni indimenticabili: brani come Me so ‘mbriacato, Apriti Cielo o Marylou sono diventati dei grandi classici. Con l’ultimo album, Apriti cielo (2017) ha raggiunto la definitiva consacrazione: un inno alla vita, una visione libera del mondo e della sua ferocia, che si è guadagnato il disco di platino e un tour di nuova concezione che in appena un anno ha superato i 150mila spettatori.

Mannarino è inoltre il primo artista italiano ad essere stato invitato a suonare come ospite d’onore sotto la Navata Centrale del Musée d’Orsay di Parigi in occasione dell’evento Curieuse Nocturne, a gennaio 2020. In quell’occasione il cantautore ha annunciato il suo ritorno live con un tour nei palazzetti. Attualmente è in studio per la registrazione del nuovo album. Mannarino, in veste di presidente di giuria di Bookciak, Azione! 2020, sarà affiancato da Wilma Labate, Teresa Marchesi e Gianluca Arcopinto, componenti della giuria permanente di Bookciak, Azione!

La IX edizione del premio conferma le sezioni speciali Memory Ciak, in collaborazione con LiberEtà, Spi-CGIL e Premio Zavattini, quella di Rebibbia aperta alle allieve-detenute del Liceo artistico Enzo Rossi, interno al carcere romano e la nuova arrivata, Fuori sala, spazio di riflessione sul futuro, dopo quanto accaduto al pianeta.

Il premio dopo la prima veneziana porterà in tour i bookciak vincitori attraverso un prezioso circuito di festival (Solinas, Festival Premio Emilio Lussu, Festa Cinema del reale, Le giornate della Luce, Cinema d’iDEA) che quest’anno toccherà anche Parigi (Vo-VF. Le monde en livres).

Bookciak, Azione! è prodotto dall’Associazione culturale Calipso, Bookciak Magazine, col sostegno di MiBACT, MIAC, 8 e 1/2, Spi-CGIL, LiberEtà, Regione Lazio. In collaborazione con Giornate degli Autori, SNGCI, ANAC, Premio Zavattini, FICC, Nel Blu Studios. Col patrocinio di Biblioteche di Roma. RAI è mediapartner.

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Wonder Woman 1984: rivelati alcuni grossi spoiler sulla trama

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Wonder Woman 1984: rivelati alcuni grossi spoiler sulla trama

Bleeding Cool ha condiviso una serie di possibili spoiler sulla trama di Wonder Woman 1984, emersi grazie ad alcune recenti pubblicazioni che pare abbiano rivelato molto su ciò che accadrà nel sequel diretto ancora una volta da Patty Jenkins e in arrivo nelle sale ad ottobre. Se non volete rovinarvi la sorpresa, vi consigliamo di non proseguire nella lettura dell’articolo.

ATTENZIONE: SEGUONO SPOILER!

Come farà Steve Trevor (Chris Pine) a tornare in vita? Questa è una domanda che i fan si sono posti fin dall’annuncio ufficiale del sequel: adesso, la fonte conferma che il personaggio risorgerà grazie alla Pietra del Sogno. Utilizzata nella serie a fumetti “Sandman”, in Wonder Woman 1984 avrà la forma di un anello custodito all’interno dello Smithsonian Institution. Concede la possibilità di esprimere un unico desiderio, ma essendo stato creato da Dream, uno degli Endless nella continuity di “Sandman”, questo potrebbe generare dei problemi.

Non viene spiegato di più in merito al destino di Steve, ma sappiamo che quando Maxwell Lord (Pedro Pascal) riuscirà a mettere le mani sopra la Pietra, la userà per i suoi loschi affari e per rendere la sua attività di nuovo proficua e di successo. Tuttavia, poiché l’anello può esaudire un solo desiderio alla volta, ha bisogno di indurre altri a crearne di nuovi. A questo punto, le cose diventeranno molto più complicate…

La Cheetah di Wonder Woman 1984 come la Catwoman di Batman – Il Ritorno?

Alle fine, le macchinazioni di Lord spingeranno il mondo sull’orlo della guerra, ed è qui che entrerà in gioco Wonder Woman. Per quanto riguarda Barbara Minerva (Kristen Wiig), amica di Diana ed estremamente gelosa della sua forza e e della sua bellezza, questa si alleerà con Maxwell Lord, entrando in contatto con i suoi poteri attraverso un “lapsus”. La sua discesa nella follia – che la spingerà poi a diventare cosciente delle sue abilità e a trasformarsi in Cheetah – viene paragonata a quella Catwoman in Batman – Il Ritorno

Wonder Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Chris Evans: più riconoscimenti per i film del MCU

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Chris Evans: più riconoscimenti per i film del MCU

Chris Evans crede fermamente che i film Marvel meritino più riconoscimenti di quanti, in realtà, ne ottengano. Per quasi dieci anni, Evans ha interpretato Steve Rogers, ossia Captain America, nell’Universo Cinematografico Marvel, a partire da Captain America: Il primo vendicatore. Evans ha concluso la sua corsa all’interno dell’universo condiviso proprio lo scorso anno con Avengers: Endgame, che ha visto Steve fare ritorno negli anni ’40 per vivere una vita tranquilla insieme alla sua amata Peggy Carter. Anche se il suo contratto con la Marvel è ufficialmente terminato, di recente Evans ha ammesso di sentire già la mancanza dei tempi in cui ha interpretato l’eroe a stelle e strisce.

Nel corso degli anni, il MCU è diventato senza dubbio il più grande franchise cinematografico della cultura pop. Il pubblico continua ad amare e sostenere i film dell’universo condiviso, che regolarmente vengono accolti positivamente anche dalla critica. Ciononostante, i film Marvel (anche se, in realtà, è un discorso che potrebbe essere ampliato a qualsiasi film di supereroi) non riescono effettivamente ad ottenere importanti riconoscimenti da parte dell’industria e dei vari sindacati. Lo scorso anno Black Panther ha raggiunto un traguardo impensabile, conquistando ben 3 premi Oscar su 7 candidature, e diventando il primo film di supereroi ad essere candidato nella categoria miglior film. 

Secondo Evans, tuttavia, le cose dovrebbero cambiare. In una recente intervista con Deadline in occasione della promozione della serie Defending Jacob disponibile su Apple TV+, Evans ha parlato della qualità dei film Marvel e del motivo per cui sente che dovrebbero ottenere un serio riconoscimento: “C’è un enorme pensiero e un’enorme considerazione che riguardano questi aspetti della storia. Se togli il nome Marvel da questi film e se rendi i personaggi meno identificabili con i fumetti, allora verrebbero lodati. Non sto dicendo che ognuno di questi film rappresenta qualcosa di unico. Ma la Marvel ha dimostrato di essere in grado di realizzare film davvero impressionanti.”

Chris Evans sottolinea la qualità dei film del MCU

Il dibattito sul fatto che i grandi blockbuster di successo come i film del MCU siano degni di grandi riconoscimenti non è certamente nuovo, e per un breve periodo aveva anche ispirato l’Academy ad introdurre un riconoscimento per il “film più popolare”. Negli ultimi anni, ci sono stati diversi segnali che l’Academy si stia aprendo a film di grande blockbuster acclamati dalla critica (basti pensare non solo a Black Panther, ma anche al “caso” Joker), eppure la strada fare è ancora lunga. Evans ha sottolineato la qualità dei film Marvel: otterrebbero davvero maggiore attenzione durante la stagione dei se non venissero “commercializzati” come film dell’Universo Cinematografico Marvel?

Obi-Wan Kenobi: Hayden Christensen protagonista nella di Disney+?

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Continuano ad arrivare aggiornamenti sull’annunciata serie Disney+ Obi-Wan Kenobi che estenderà ulteriormente l’universo di Star Wars della LucasFilms. Ebbene secondo quanto apprendiamo dal sito LRM Online, sembra che l’attore Hayden Christensen abbia firmato per essere uno degli attori regular di Obi-Wan Kenobi. Questa notizia va contro i recenti rumors che sostenevano che l’attore sarebbe apparso solo per un breve cameo.

Probabilmente la notizia verrà annunciata ufficialmente a ridosso dell’inizio della produzione, che è stata rimandato a causa dell’emergenza nel 2022. Inoltre alcuni aggiornamenti arrivati da Insider Daniel Richtman, hanno confermato che Darth Vader sarà presentato nella serie Obi-Wan Kenobi e anche se non è stato confermata la presenza di Christensen è probabile che l’attore possa essere coinvolto nella serie per riprendere il suo ruolo.

Ma se Hayden Christensen dovesse apparire veramente nella serie, come suggeriscono le voci, questo vorrà dire che il personaggio avrà un impatto significativo su la narrativa generale, rispetto a quanto pensato precedentemente. Ci sono alcuni modi in cui Anakin Skywalker potrebbe tornare per la serie di Obi-Wan Kenobi . Magari attraverso  flashback sugli eventi precedenti all’Ordine 66 che consentirebbero una maggiore esplorazione del rapporto tra Anakin e Obi-Wan, che è stato anche uno degli aspetti più interessanti di Star Wars: The Clone Wars. 

Che dire, non resta che aspettare ulteriori conferme e magari un annuncio ufficiale.

Onward – Oltre la Magia, anteprima italiana al #Giffoni50

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Onward – Oltre la Magia, anteprima italiana al #Giffoni50

In occasione dell’anteprima del nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar Onward – Oltre la Magia, Favij è stato protagonista a #Giffoni50 che ieri ha dato il via alle celebrazioni della sua 50esima edizione. Il noto creator, che nel film presta la voce con uno speciale cameo a uno spiritello, ha presentato il film ai ragazzi, rispondendo alle loro domande.

Diretto da Dan Scanlon e prodotto da Kori Rae, la squadra creativa che ha realizzato Monsters University, Onward – Oltre la Magia include tra le voci italiane anche Sabrina Ferilli, Fabio Volo, Raul Cremona e David Parenzo. Sabrina Ferilli, nei panni di Laurel Lightfoot, è una mamma determinata e devota che lavora duramente e si impegna con tutto il cuore in tutto ciò che fa. Fabio Volo è Wilden Lightfoot, intelligente e sicuro di sé, che ha scoperto un modo creativo e al tempo stesso fantastico per rivedere i suoi figli molti anni dopo la sua morte. Raul Cremona interpreta un apprendista stregone, David Parenzo un cameriere.

Onward – Oltre la Magia è basato sulle esperienze personali vissute dal regista insieme a suo fratello: “La storia è ispirata al rapporto con mio fratello e al legame con nostro padre, che è venuto a mancare quando avevo circa un anno”, ha affermato Dan Scanlon. “Lui è sempre stato un mistero per noi. Un nostro parente ci ha inviato una registrazione su cassetta in cui lui pronunciava soltanto due parole: ‘ciao’ e ‘arrivederci’. Due parole. Ma per me e mio fratello era pura magia”.

Onward – Oltre la magia, la recensione del film Pixar

ONWARD – OLTRE LA MAGIA
Quando due fratelli elfi adolescenti, Ian e Barley Lightfoot, hanno l’inaspettata opportunità di trascorrere un giorno in più con il loro defunto padre, si imbarcano in una straordinaria avventura a bordo dell’epico furgone di Barley, Ginevra. Come ogni impresa che si rispetti, la loro avventura è ricca di incantesimi magici, mappe misteriose, ostacoli insormontabili e scoperte incredibili. Ma quando la coraggiosa mamma dei ragazzi, Laurel, si accorge che i suoi figli sono scomparsi, si allea con la Manticora, una ex guerriera in parte leone, in parte pipistrello e in parte scorpione, e inizia a cercarli. Nonostante le pericolose maledizioni, questo singolo magico giorno potrebbe significare molto più di quanto avessero mai immaginato.

LaRoyce Hawkins: 10 cose che non sai sull’attore

LaRoyce Hawkins: 10 cose che non sai sull’attore

Il mondo dello spettacolo è sempre alla ricerca di nuovo gemme nascoste da scoprire. Una di queste è senza dubbio LaRoyce Hawkins, attore di film e serie tv attivo ormai da diversi anni. Gli appassionati di polizieschi lo ricorderanno sicuramente per Chicago PD mentre per tutti gli altri, diamo una rinfrescatina alla loro memoria.

Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su LaRoyce Hawkins.

LaRoyce Hawkins vita privata

10. Nato e cresciuto a Harvey, Illinois, Stati Uniti, nella periferia sud di Chicago, LaRoyce Hawking sin da bambino ha manifestato un interesse particolare per la recitazione e il mondo dello spettacolo. Al liceo ha cominciato a prendere confidenza con il palcoscenico esibendosi in spettacoli di stand-up comedy. Grazie alla sua dedizione e soprattutto alla sua passione, dopo il liceo, ha ricevuto una borsa di studio completa per la Illinois State University dove ha potuto finalmente studiare recitazione.

9. Molto attaccato alla sua città e alle sue radici, LaRoyce è sempre stato molto attivo all’interno della sua comunità. Oltre a fare della beneficenza, si è occupato di persona dei ragazzi meno fortunati, facendo loro da tutor e cercando con le sue parole di ispirare nuove giovani menti.

LaRoyce Hawkins film

8. Il primo ingaggio per LaRoyce arriva nel 2008 quando gli viene offerto un piccolo ruolo nel film The Express, diretto da Gary Fleder. Basato sulla biografica Ernie Davis: The Elmira Express di Robert Gallagher, il film racconta la storia di Ernie David, il primo campione di football afroamericano a vincere il trofeo Heisman. Questo premio, infatti, è il riconoscimento più importante legato al football universitario. Purtroppo Davis morì presto, a solo 23 anni, a causa della leucemia, proprio quando la sua carriera sportiva stava per cominciare.

Negli anni successivi prende parte a due cortometraggi, Reflection (2011) e Google Me Love (2013), prima di approdare nel mondo della televisione e delle serie tv.

LaRoyce Hawkins serie tv

7. Parallelamente alla sua carriera cinematografica, LaRoyce Hawkins inizia ad affacciarsi anche nel mondo della televisione. Dopo alcune ‘comparsate’ e piccoli ruoli in serie tv minori come House of Payne (2008), Detroit 187 (2011), Underemployed – Generazioni in saldo (2012), nel 2013 finalmente arriva la svolta.

In quell’anno LaRoyce viene scelto per interpretare il ruolo di Kevin Atwer nella serie Chicago PD.

LaRoyce Hawkins in Chicago PD

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6. Spinoff della serie televisiva Chicago Fire, creata da Dick Wolf nel 2012, Chicago PD segue le vicende della polizia di Chicago, sia l’unità di pattuglia che quella di intelligence. La squadra è composta da tredici elementi e a capo dell’unità intelligence c’è Henry “Hank” Voight (Jason Beghe), un poliziotto dai modi duri e che non si ferma davanti a niente e nessuno pur di arrivare alla verità. I suoi modi, infatti, sono spesso contestati dagli altri membri della squadra e non solo.

LaRoyce Hawkins interpreta Kevin Atwater, un giovane membro dell’intelligence, onesto e capace e dal passato difficile. Cresciuto in brutto quartiere e con il padre in galera, Kevin è riuscito a emergere dalla miseria e a diventare un bravo poliziotto. E’ molto in sintonia con gli altri membri della squadra, diventati per lui come una seconda famiglia, e ha un fratello e una sorella più piccoli di lui ai quali è molto affezionato.

5. Chicago PD, andata in onda per la prima volta nel 2014, a oggi è arrivata alla sua settimana stagione, facendo strage di pubblico. La serie ha dato la possibilità a LaRoyce di farsi conoscere e apprezzare dalle persone. L’attore, ancora impegnato con Chicago PD, è comparso anche nella serie madre Chicago Fire in ben nove episodi tra cui alcuni crossover e in un paio di episodi degli spinoff Chicago Justice e Chicago Med.

4. Parallelamente al suo lavoro sul set di Chicago PD, LaRoyce Hawkins ha anche lavorato in altre serie tv, ricoprendo ruoli minori, dal 2015 al 2019. In questo arco temporale lo vediamo quindi anche sui set di Ballers (2015), Boyband (2016), Special Skills (2017) e Southside (2019).

LaRoyce Hawkins è su Instagram

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3. Quando le riprese di Chicago PD vanno in pausa o comunque quando ha un po’ di tempo libro, LaRoyce si dedica a una delle sue passioni: la musica dal vivo. L’attore è il volto ufficiale di Let’s Gro, uno spettacolo che unisce musica, stand-up comedy e poesia tutto live.

2. Per restare connesso con i suoi fan, LaRoyce condivide su Instagram e in generale sui suoi account social, molti dei suoi spettacoli e in generale delle sue attività fuori dai set televisivi e cinematografici.

1. LaRoyce è anche molto attivo nella condivisione della sua musica preferita. Sul suo account Instagram c’è un link dal quale è possibile ascoltare alcuni brani della PWRFLMUSIC di Chicago. Su Soundcloud Hawkins ha messo a disposizione dei suoi fan una piccola selezione di musica della sua città natale e dei suoi artisti preferiti.

Fonte: IMDB, Instagram, Soundcloud

Alessio Lapice: 10 cose che non sai sull’attore

Alessio Lapice: 10 cose che non sai sull’attore

Tra gli attori italiani di nuova generazione Alessio Lapice è senza dubbio uno dei più amati dal pubblico. Nonostante la sua giovane età, la sua carriera è già piena di progetti interessanti. Se volete saperne di più, mettetevi comodi.

Scoprite insieme a noi tutto quello che c’è da sapere su Alessio Lapice.

Alessio Lapice serie tv

Alessio Lapice in Imma Tataranni
Alessio Lapice in “Imma Tataranni – Sostituto Procuratore”

10. Nato a Napoli il 12 agosto del 1991, fin sa subito Alessio Lapice mostra un grande interesse per il mondo del cinema e della televisione. Subito dopo il diploma, infatti, si trasferisce a Roma per studiare recitazione prima all’Accademia Duse International e poi presso il celebre Centro Sperimentale di Cinematografia, dove approda nel 2016.

9. La carriera d’attore di Alessio Lapice comincia nel 2015 grazie alla serie tv Sotto Copertura – La Cattura di Zagaria, prodotta dalla Rai. La fiction, andata in onda per due stagioni, racconta la storia di Antonio Iovine, boss del clan dei Casalesi. Gli episodi ricostruiscono perfettamente gli anni di latitanza del boss, le indagini della Polizia fino ad arrivare alla cattura del boss.

La serie, come la maggior parte di quelle italiane ispirate a fatti di cronaca, ha avuto un grande successo di pubblico e ha messo in luce le doti attoriale di Alessio. Il giovane Lapice ha saputo distinguersi, interpretando Rudy, anche se ha partecipato solo a due episodi.

Alessio Lapice e la tv

8. La sua carriera televisiva continua con diverse ‘comparsate’ in fiction più o meno note come Endless Summer di Valentina Vlasova (2015), Fuoco Amico TF45 – Eroe per amore – in cui recita al fianco di Raoul Bova – (2016) e Don Matteo 10 (2016), famosissima serie tv Rai con Terrence Hill.

Tuttavia la notorietà vera arriva per Alessio con la sua partecipazione all’ormai nota serie Gomorra diretta da Claudio Cupellini. Il giovanissimo Lapice compare negli episodi 11 e 12 della seconda stagione, andata in onda nel 2016, dove interpreta Alfredo Natale, braccio destro del boss Avitabile, incaricato di una missione molto importante e pericolosa.

7. Acquisita ormai una certa notorietà, Lapice viene scelto per un ruolo abbastanza importante nella fiction Rai, Imma Tataranni – Sostituto Procuratore (2019). La serie, liberamente tratta dai romanzi di Mariolina Venezia, racconta la storia di Imma Tataranni, sostituti procuratore della Procura di Matera, donna forte, combattiva e dalla moralità ineccepibile. Sul lavoro è uno squalo e non fa sconti a nessuno ma nella vita private riesce a essere anche una donna molto divertente e dolce.

Le sue indagini si svolgono sempre in Basilicata ed è sempre affiancata da Ippazio Calogiuri, interpretato da Alessio Lapice.

Alessio Lapice film

Alessio Lapice in Nato a Casal di Principe
Alessio Lapice in “Nato a Casal di Principe”

6. La carriera di Alessio, però, pur essendo solo agli inizi, non si limita solo alla televisione. Il giovane Lapice ha infatti partecipato anche a diversi film italiani. La sua prima esperienza riguarda il film del 2017 di Fabio Mollo dal titolo Il Padre d’Italia, in cui Alessio ha recitato al fianco di Luca Marinelli e Isabella Ragonese.

Il film racconta la storia di Paolo (Marinelli), un giovane omosessuale che una sera, in una dark room, incontra Mia (Ragonese), una ragazza incinta che gli sviene tra le braccia. Un incontro casuale e tante storie di umanità diverse che si intrecciano, storie di disagio sociale, dolore e speranza.

5. Nello stesso anno (2017), Lapice partecipa a un altro film molto importante, diretto da Bruno Oliviero e dal titolo Nato a Casal di Principe. La pellicola, presentata fuori concorso alla 74a edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Cinema Giardini, racconta la storia del giovane Amedeo Letizia (Alessio Lapice) costretto di punto in bianco a interrompere la sua carriera d’attore per tornare nella sua città natale. Da Roma il ragazzo torna quindi a Casal di Principe dove suo fratello Paolo è stato rapito. Nonostante la città sia notoriamente sotto il controllo della camorra casertana e la cattiva reputazione di Paolo Letizia, Amedeo non si dà per vinto e tenta di scoprire la verità dietro il rapimento del fratello.

Il film è stato accolto con grande entusiasmo sia dal pubblico che dalla critica che ha premiato l’interpretazione di Lapice. Il giovane Alessio ha infatti ottenuto nel 2018 il Premio Ischia – Breakout Actor Award all’Ischia Global Fest.

Alessio Lapice filmografia

Alessio Lapice in Il Primo Re
Alessio Lapice in “Il Primo Re”

4. A distanza di due anni dal successo di Nato a Casal di Principe, Alessio Lapice torna al cinema con Il Primo Re, film diretto da Matteo Rovere.

Il nostro giovane attore stavolta si mette alla prova con un genere completamente diverso; quello di Rovere è, infatti, un film storico ambientato nel 753 a.C., anno della fondazione di Roma, e che rivisita il mito di Romolo e Remo. Nel film Alessio Lapice interpreta Romolo ed è affiancato dal grande Alessandro Borghi che veste invece i panni di Remo.

In occasione dei David di Donatello 2020, il film si aggiudicato il premio per il migliore autore della fotografica.

3. Ci sono ancora due progetti che figurano sul curriculum di Alessio Lapice ma che purtroppo non hanno ancora visto la luce. Nel 2019 l’attore ha partecipato al film Io Sto Bene di Donato Rotunno, film che purtroppo è ancora fermo in fase di post-produzione. Stessa sorte per il film Weekend di Riccardo Grandi che, a causa della pandemia in corso, si è fermato in fase di pre-produzione.

Alessio Lapice è su Instagram

2. Nonostante la sua giovane età – Alessio ha solo 28 anni -, l’attore pare stia già facendo parlare di sé oltre oceano. Lapice è stato, infatti, inserito da Forbes Italia della classifica dei trenta giovani leader del domani nella categoria Under 30, ovviamente nella sezione intrattenimento.

1. Come tutti i quasi trentenni che si rispettino, anche Alessio ha un suo account Instagram aggiornato dove l’attore posta piccoli stralci della sua vita quotidiana e professionale. Se non volete perdervi nulla della sua carriera in ascesa, seguitelo su Instagram.

Fonte: IMDB

Anthony Mackie ricorda i problemi di “atterraggio” in Civil War

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Anthony Mackie ricorda i problemi di “atterraggio” in Civil War

All’epoca dell’uscita in sala Captain America: Civil War, Anthony Mackie aveva già interpretato Sam Wilson/Falcon in ben 3 film del MCU: eppure, nonostante le precedenti apparizioni, è stato il terzo film dedicato a Steve Rogers ad accendere ufficialmente i riflettori sul guerriero alato.

Anche se guardando i vari film potrebbe sembrare che l’attore si sia divertito molto ad interpretare il ruolo, in una recente intervista con Entertainment Weekly è stato proprio Mackie a rivelare di aver faticato parecchio nell’atterraggio dopo alcune acrobazie. “Con i film Marvel mi sono messo alla prova per la prima volta con il genere action”, ha spiegato l’attore. “Quando ho incontrato per la prima volta il team, mi hanno detto: ‘Vogliamo che atterri come un uccello’. Essendo un attore abbastanza strano, e in memoria dei giorni in cui ho lavorato come mimo e clown, ho iniziato a studiare diversi tipi di uccelli per capire il modo in cui atterravano, decollavano, volavano… tutte cose del genere.”

“Il primo giorno sul set di Civil War dovevamo girare una scena con Visione e Rhodey e io dovevo atterrare”, continua Mackie. “Mi tirano su a circa 10 metri di altezza e mi misero su questo pendolo. Io avrei dovuto spingere le gambe e atterrare. Fino a quel momento non mi ero mai reso conto di quanto pesasse la parte inferiore del mio corpo, quindi caddi a faccia a terra e rimbalzai per alcuni metri. Tutto lo staff era piegato in due dalle risate. Stavano letteralmente morendo dal ridere.”

Anthony Mackie si prepara a diventare il nuovo Captain America

L’ultima volta che abbiamo visto Anthony Mackie nei panni di Falcon è stato in Avengers: Endgame: alla fine di quel film, Steve Rogers ha passato il suo scudo e la sua eredità a Sam Wilson, che nell’attesissima serie The Falcon and the Winter Soldier diventerà così il nuovo Captain America. Di recente l’attore ha fatto abbastanza parlare di sé dopo aver criticato l’atteggiamento della Marvel nei confronti della diversità, non solo in riferimento al cast dei film, ma anche e soprattutto alla troupe, quindi a tutte le persone che lavorano sul set.

Gabriel Byrne: 10 cose che non sai sull’attore

Gabriel Byrne: 10 cose che non sai sull’attore

Il Regno Unito ha dato i natali a tantissimi grandi attori e uno di questi è proprio Gabriel Byrne. Famoso sia al cinema che sul piccolo schermo, alcune delle sue interpretazione sono passate alla storia. Ma se ancora non conoscete Byrne e la sua lunga carriera, mettetevi comodi. Venite a scoprire con noi tutto quello che c’è da sapere su Gabriel Byrne.

Gabriel Byrne film: dal seminario al grande schermo

10. Nato a Dublino, in Irlanda, il 12 maggio del 1950, Gabriel Byrne è il primo di sei figli. La sua famiglia è molto numerosa e religiosa e i suoi genitori sono membri della classe lavorativa. Gabriel, così come i suoi fratelli, riceve la sua educazione presso i Fratelli Cristiani, un istituto maschile di diritto pontificio.

9. Conosciuti come i Marines della Chiesa Cattolica, i Fratelli Cristiani, a detta dello stesso attore, non erano particolarmente permissivi o tolleranti. Essere educati in un contesto del genere voleva dire seguire un rigido codice morale e di comportamento. Ogni trasgressione veniva condannata e il trasgressore punito severamente. In un’intervista rilasciata a The Hollywood Interview, Byrne afferma di essere stato picchiato più volte e di come quel metodo educativo non abbia giovato alla sua crescita emotiva e professionale.

Secondo l’attore, punire corporalmente un ragazzino che non riesce ad afferrare i basilari concetti della matematica o della grammatica non porta a nessun risultato. Le umiliazioni fisiche non fanno altro che minare l’autostima della persona che le subisce e può causare gravi problemi comportamentali.

Gabriel Byrne filmografia: dall’Irlanda a Hollywood

Gabriel Byrne
Gabriel Byrne nel film “Excalibur” Fonte: IMDB

8. Grazie (o a causa) della rigida istruzione cattolica ricevuta, Gabriel trascorre ben cinque anni in seminario, studiando per diventare un terapista ordinato dalla Chiesa. Ma ben presto capisce di voler intraprendere una carriera differente. Dopo aver, infatti, cimentato nei mestieri più disparati, Byrne si dedica anima e corpo al mondo della recitazione.

A Dublino frequenta l’Abbey Theatre e in seguito il Royal Court di Londra; studia recitazione per molti anni fino a quando la sua carriera prende il volo.

La sua prima apparizione sul grande schermo risale al 1981 quando debutta nel film Excalibur, diretto da John Boorman. Ma il suo talento non passa inosservato e nel corso degli anni ottanta partecipa a tante altre produzioni come Hanna K (1983), La fortezza (1983), Reflections (1984), Dossier confidenziale (1985), Gothic (1986), Cuor di leone (1987), Giulia e Giulia (1987), Bentornato fantasma (1987), Siesta (1987), Il corriere (1988) Spia per forza (1989) e L’ora del tè (1989).

Gabriel Byrne e i film degli anni novanta

Gabriel Byrne
Gabriel Byrne in “Piccole Donne”

7. Gli anni novanta sono senza dubbio i più importanti per la carriera di Gabriel Byrne che pian piano si fa strada verso Hollywood. Dal 1990 fino al 2000, l’attore prende parte a produzioni di grande pregio e comincia a lavorare con grandi registi e attori. I film di quegli anni sono Crocevia della morte (1990), Naufragio (1990), Fuga dal mondo dei sogni (1992), Into the West (1992), Nome in codice: Nina (1993), Una donna pericolosa (1993), Prince of Jutland (1994), Uno strano scherzo del destino (1994) e Il verdetto della paura (1994).

 

Uno dei film più amati e conosciuti che vede Gabriel Byrne tra i suoi protagonisti risale proprio al 1994. In quell’anno l’attore viene scelto per interpretare il professor Friedrich Bhaer nel remake di Piccole Donne, tratto dal celebre omonimo romanzo di Louisa May Alcott. Nel cast del film troviamo anche Susan Sarandon, Winona Ryder, Kirsten Dunst, Christian Bale e Claire Danes.

Successivamente, Byrne recita anche nei film I soliti sospetti (1995), Dead Man (1995), Il tempo dei cani pazzi (1996), L’ultimo dei grandi re (1996), Il senso di Smilla per la neve (1997), Crimini invisibili (1997), Fra odio e amore (1997), Amori e segreti (1998), La maschera di ferro (1998), Nemico pubblico (1998), Stigmate (1999) e Giorni contati – End of Day(1999)

Gabriel Byrne e i film del nuovo millennio

Gabriel Byrne in Canone Inverso
Gabriel Byrne in “Canone Inverso”

6. Gabriel Byrne continua la sua scalata nel mondo del cinema. Grazie alla notorietà acquisita tra gli anni ottanta e novanta, l’attore viene arruolato sempre più spesso e in produzioni internazionali ed è proprio il nuovo millennio a fare la sua fortuna. Lavora infatti con registi da tutto il mondo come Mira Nair, Ricky Tognazzi, David Cronenberg, Jean-François Richet, Wim Wenders e molti altri ancora.

Tra i suoi film più importanti ricordiamo Canone inverso (2000) La corsa di Virginia (2002), Spider (2002), Contratto con la morte (2002), Nave fantasma (2002), Shade (2003), La fiera della vanità (2004), P.S. Ti amo (2004), Il ponte di San Luis Rey (2004), Assault on Precinct 13 (2005), Emotional Arithmetic (2007), Attacco a Leningrado (2009) e 2:22 – La rapina ha inizio (2008).

Negli ultimi dieci anni, la sua carriera ha, tuttavia, subito un rallentamento. I film più importanti di questo periodo sono Le capital (2012), The Deadly Game (2013), Vampire Academy (2014), Nadie quiere la noche (2015), Segreti di famiglia (2015), The 33 (2015), No Pay, Nudity (2016) Mad to Be Normal (2017), Hereditary – Le radici del male (2018) e Lost Girls (2020).

Gabriel Byrne serie tv

5. Parallelamente alla sua carriera nel cinema, Gabriel Byrne inizia a lavorare anche per il piccolo schermo. Tra gli anni settanta e ottanta partecipa a diverse serie tv, con piccoli ruoli o ‘comparsate’. In questi anni ricordiamo Last of Summer (1978), The Burke Enigma (1978), The Riordans (1978-1979), Bracken (1980-1982), Wagner (1981-1983), The Search for Alexander the Great (1981), Strangers (1981) e i film tv Joyce in June (1982) e Treatment (1984).

Gabriel Byrne in Cristoforo Colombo

Gabriel Byrne
Gabriel Byrne nella miniserie “Cristoforo Colombo”

4. Una dei ruoli più famosi e amati dal pubblico, interpretati da Gabriel Byrne è senza dubbio quello di Cristoforo Colombo. L’attore irlandese, infatti, nel 1985 ha preso parte alla miniserie tv dedicata al navigatore italiano.

Lo sceneggiato in quattro puntate, prodotto dalla RAI nel 1984, narra le vicende del navigatore e cartografo genovese che precedono e seguono il suo viaggio verso le Indie che lo porterà invece alla scoperta di un nuovo continente.

Ma le avventure televisive di Byrne non finiscono qui. Tra gli anni ottanta e duemila lo vediamo in altre serie tv come Mussolini: The Untold Story (1985), Screen Two (1994), Glenroe (1997), Madigan Men (2000) e film tv come Buffalo Girls (1995), Draiocht – Magia (1996) e Weapons of Mass Distraction (1997).

Gabriel Byrne nella serie In Treatment

Gabriel Byrne nella serie In Treatment
Gabriel Byrne nella serie “In Treatment”

3. Il successo televisivo per Gabriel Byrne, tuttavia, arriva solo nel 2008 con In Treatment. La serie tv è andata in onda dal 2008 al 2010 per tre stagioni e un totale di 106 episodi ed è stata accolta molto bene dal pubblico e dalla critica.

Prodotta da Rodrigo Garcia e trasmessa dalla HBO, la serie racconta la vita dello psicoterapeuta Paul Weston, interpretato da Gabriel Byrne, il quale cerca di esorcizzare in qualche modo i suoi demoni interiori attraverso le sedute con i suoi pazienti. Disturbo da stress post traumatico, paura della morte, depressione, manie suicide, problemi relazionali e terapia di coppia; questi sono solo alcuni dei temi affrontati dalla serie, problemi che il dottor Weston dovrà trattare.

Insieme a Gabriel Byrne, nella serie troviamo anche attori come Melissa George, Blair Underwood, Mia Wasikowska e Hope Davis.

Tra le altre serie interpretate da Byrne ricordiamo Secret State (2012), Quirke (2014), Marco Polo (2016), Maniac (2018), War of the Worlds (2019 e attualmente in corso), ZeroZeroZero (2020) e ovviamente Vikings (2013).

Gabriel Byrne in Vikings

Gabriel Byrne nella serie Vikings
Gabriel Byrne nella serie “Vikings”

2. Gli amanti delle serie storiche e in costume ricorderanno sicuramente il ruolo di Gabriel Byrne nella famosa serie Vikings.

Nata da una co-produzione di Canada e Irlanda, la serie è andata in onda per bene sei stagioni e un totale di 79 episodi, tutti trasmessi a partire dal 2013. Ambientata nel IX secolo in Scandinavia e nei paesi del nord Europa, Vikings, così come suggerisce il titolo, racconta delle vicende (romanzate) della stirpe vichinga attraverso il personaggio di Ragnarr Sigurðsson una figura semi leggendaria di un re che dominato nelle terre di Svezia e Danimarca nel 1800. Ovviamente, oggi non ci sono prove certe dell’esistenza di questo valoroso re oppure non sono ancora state scoperte.

Gabriel Byrne nella serie ha interpretato il ruolo del Conte Haraldson, personaggio presente solo nei primi sei episodi della prima stagione di Vikings.

Gabriel Byrne moglie e figli: curiosità e vita privata

1. La vita sentimentale di Byrne è sempre stata molto chiacchierata. Dal 2001, anno d’uscita della sua autobiografia dal titolo Pictures in my Head, ormai quasi più nulla del suo privato è rimasto tale.

Nel 1988 Gabriel Byrne sposa Ellen Barkin, attrice, dalla quale negli anni successivi ha due figli Jack Daniel (1989) e Romy Marion (1992). La loro relazione, molto bella e intensa, purtroppo giunge al capolinea nel 1999, anno in cui i due divorziano ma in modo amichevole, mantenendo buoni rapporti. Tra flirt e brevi storie, Byrne non sembra intenzionato di nuovo a prendere moglie.

Soltanto nel 2014 l’attore decide si tornare sull’altare e di sposare la produttrice Hannah Beth King, con cui era già fidanzato da qualche anno.

Fonte: IMDB, The Hollywood Interview

Netflix Top 10: Tyler Rake in cima alla classifica dei film originali

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Tyler Rake con Chris Hemsworth ha debuttato su Netflix lo scorso marzo, in un momento in cui i cinema erano chiusi a causa della pandemia di Covid-19 e la fruizione di film e serie tv in streaming è aumentata in maniera esponenziale. Il film è stato diretto da Sam Hargrave, coordinatore degli stunt dell’Universo Cinematografico Marvel che ha firmato il suo debutto dietro la macchina da presa, ed è stato sceneggiato da Joe Russo, co-regista di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame

In precedenza era già stato rivelato che Tyler Rake stava per diventare il più grande film originale di Netflix, e adesso i dati condivisi da Bloomberg lo confermano. In base ai numeri ufficiali che mostrano quanti abbonati hanno visto quel determinato titolo durante le prime quattro settimane di disponibilità sulla piattaforma, il film con Chris Hemsworth è risultato il più visto di tutti.

La Top 10 dei film originali più visti su Netflix include Tyler Rake (99 milioni), Bird Box (89 milioni), Spenser Confidential (85 milioni), 6 Underground (83 milioni), Murder Mystery (73 milioni), The Irishman (64 milioni), Triple Frontier (63 milioni), La Missy sbagliata (59 milioni), Il buco (56 milioni) e The Perfect Date (48 milioni).

Questa notizia dovrebbe cementare la possibilità che Tyler Rake dia il via ad un nuovo franchise: di recente, infatti, era stato lo stesso Russo a confermare di aver già chiuso un accordo con il colosso dello streaming per occuparsi della sceneggiatura del sequel.

La sinossi ufficiale di Tyler Rake

In attesa di nuovi dettagli, ricordiamo che Tyler Rake racconta la storia di un mercenario che opera nel mercato nero e che non ha nulla da perdere quando viene ingaggiato per salvare il figlio rapito di un boss del crimine internazionale. Ma nel torbido mondo dei trafficanti di armi e di droga, questa missione, che da pericolosissima diventa pressoché impossibile, cambierà per sempre la vita di Rake e del ragazzo.

Black Adam: scelto l’attore che interpreterà Atom Smasher nel film

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Arrivano finalmente le primissime conferme in merito al cast di Black Adam, l’atteso cinecomic DC che vedrà Dwayne Johnson nei panni del guerriero egiziano potenziato. Come apprendiamo grazie a The Hollywood Reporter, infatti, l’attore Noah Centineo, noto per Sierra Burgess è una sfigata e Tutte le volte che ho scritto ti amo (entrambi disponibili su Netflix), reciterà nel film.

Centineo (il cui nome è stato per molto tempo associato al travagliatissimo reboot di Masters of the Universe) interpreterà il ruolo di Atom Smasher, alter ego di Albert Rothstein, personaggio creato da creato da Roy Thomas e disegnato da Jerry Ordway. La sua capacità è quella di poter aumentare le sue dimensioni e, di conseguenza, la sua forza in maniera esponenziale. Il personaggio era già apparso nella seconda stagione della serie televisiva The Flash interpretato da Adam Joseph Copeland.

Inizialmente, le riprese di Black Adam sarebbero dovute partire questo mese, ma la pandemia di Covid-19 ha reso la cosa di fatto impossibile. Ad ogni modo, sembra che la produzione non subirà un ritardo particolarmente significativo: di recente “The Rock” ha affermato che la produzione potrebbe partire tra Agosto e Settembre, anche se le ultime voci parlano di un inizio delle riprese fissato per i primi mesi del 2021.

Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Black Adam, affidato alla regia di Jaume Collet-Serra (Orphan, Paradise Beach – Dentro l’incubo), arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021. Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. E come annunciato nei mesi scorsi, i piani per portare al cinema uno standalone con Dwayne Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

“Questo progetto ha comportato dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black Adam“, aveva raccontato l’attore in un video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un anno e non potrei essere più eccitato all’idea.”

The New Mutants: il trailer ufficiale con Anya Taylor-Joy

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The New Mutants: il trailer ufficiale con Anya Taylor-Joy

È stato diffuso un nuovo trailer di The New Mutants, che viene definito trailer ufficiale e che oltre a mostrare delle immagini inedite, ci dà anche appuntamento al prossimo Comicon di San Diego, che si svolgerà completamente on line, che potrebbe essere la location ideale per la diffusione di nuovi contenuti del film.

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.

Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie WilliamsAnya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry Zaga.

ll film è prodotto da Simon KinbergKaren Rosenfelt Lauren Shuler Donner, mentre Stan Lee Michele Imperato Stabile sono i produttori esecutivi.

MCU: i personaggi delle serie Disney+, tra conferme e predizioni

MCU: i personaggi delle serie Disney+, tra conferme e predizioni

Sono diverse le serie Marvel che debutteranno prossimamente su Disney+. Le prime ad arrivare sulla piattaforma di streaming della Casa di Topolino dovrebbero essere The Falcon and the Winter Soldier e WandaVision, mentre in futuro ci aspettano Hawkeye e Loki, ma anche She-Hulk, Ms. Marvel e Moon Knight. In attesa di capire meglio in che modo l’attuale situazione legata alla pandemia di Covid-19 avrà effetti sull’arrivo delle serie, The Direct ha raccolto i personaggi che potrebbe apparire in ogni show, divisi tra conferme, rumor e predizioni:

The Falcon and the Winter Soldier

The Falcon and the Winter Soldier

Personaggi confermati

I protagonisti di The Falcon and the Winter Soldier, che dovrebbe debuttare il prossimo agosto, saranno – come si evince anche dal titolo – Sam Wilson (Anthony Mackie) e Bucky Barnes (Sebastian Stan), con il primo che raccoglierà ufficialmente l’eredità di Captain America (Chris Evans), come già preannunciato dal finale di Avengers: Endgame. Confermati nella serie anche la Sharon Carter di Emily VanCamp e il villain Zemo interpretato da Daniel Brühl. Inoltre, la serie introdurrà ufficialmente il personaggio di  John Walker, meglio conosciuto come U.S. Agent.

Rumor

Numerosi sono i personaggi che si vocifera possano apparire nello show, anche se manca ancora una conferma ufficiale. Tra questi, si è parlato più volte del ritorno di Batroc il Saltatore, interpretato dal lottatore di MMA Georges St-Pierre in Captain America: The Winter Soldier; ma anche del Dottor Arnim Zola, scienziato è membro dell’HYDRA nonché braccio destro del Teschio Rosso durante la seconda guerra mondiale, già apparso al cinema nei primi due film dedicati a Captain America; inoltre, si vocifera che anche Battlestar, mai apparso nel MCU, potrebbe fare il suo debutto nello show.

Predizioni

Naturalmente, sono in molti a sperare che l’originale Captain America interpretato da Chris Evans possa fare una breve apparizione nella serie. Potrebbe essere una mossa estremamente rischiosa, ma sappiamo che quando si parla dei Marvel Studios nulla è inciso nella pietra. Inoltre, come dimostrato da una vecchia foto dal set condivisa da Sebastian Stan, pare che nello show possano fare la loro apparizione anche alcuni noti abitanti di Wakanda, come Black Panther o Shuri.

WandaVision

wandavision

Personaggi confermati

Come sappiamo ormai da diverso tempo, la serie WandaVision porterà avanti le avventure di Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) e Visione (Paul Bettany). Sappiamo che Visione è morto, quindi sarà interessante scoprire in che modo il personaggio verrà riportato in vita, anche se tutto dipenderà dall’ambientazione dello show. Insieme ai due protagonisti, sono stati confermati una serie di personaggi secondari, come Darcy Lewis (personaggio visti in Thor e Thor: The Dark World) e l’agente Jimmy Woo (personaggio visto in Ant-Man and the Wasp). Nella serie ci sarà anche una versione adulta di Monica Rambeau (già vista in Captain Marvel), mentre l’attrice Kathryn Hahn interpreterà un personaggio di cui non è ancora stata svelata l’identità.

Rumor

Tra i personaggi che potrebbero fare ritorno in WandaVision, il nome più scioccante di tutti è certamente quello di Quicksilver, anche perché il fratello di Scarlet Witch è morto in Avengers: Age of Ultron. Eppure, voci sempre più insistenti vogliono che Wanda possa in qualche modo riunirsi con suo fratello Pietro, che probabilmente sarà una versione proveniente da un altro universo (forse quella interpretata da Evan Peters nella saga di X-Men?). Inoltre, sappiamo che la serie sarà collegata al sequel di Doctor Strange, l’atteso Doctor Strange in the Multiverse of Madness, per cui sono in molti a sperare in un’apparizione di Stephen Strange all’interno della serie. Ancora, sembra che nella serie ci sarà spazio anche per i figli di Wanda e Visione, i gemelli Speed e Wiccan, tra i membri più promettenti degli Young Avengers.

Predizioni

Considerato il collegamento esistente tra WandaVision e il sequel di Doctor Strange, se lo Stregone Supremo dovesse davvero apparire nello show, nulla esclude che nella serie possa fare la sua apparizione anche Wong, fedele braccio destro e compagno di avventure del Dottore. Un altro personaggio che potrebbe apparire nello show è sicuramente Nick Fury, che potrebbe essere in qualche modo collegato alla figura di Monica Rambeau.

Loki

Personaggi confermati

Sappiamo che in Loki, che dovrebbe debuttare nella primavera del 2021, Tom Hiddleston tornerà a vestire i panni del Dio dell’Inganno. A quanto pare gli episodi della serie riempiranno quegli spazi lasciati vuoti tra la fine di Infinity War (dove avevamo visto Loki morire per mano di Thanos) e Endgame (dove il personaggio era apparso nel 2012 nel corso dei viaggi nel tempo dei Vendicatori). Proprio per questo, è stata confermata nella serie la presenza della Time Variance Authority, l’organizzazione che monitora le timeline alternative nel Multiverso.

Rumor

Numerosi sono i personaggi che si vocifera appariranno nella serie, in vista anche del fattore “viaggi nel tempo”. A lungo si è parlato della possibile presenza di Kid Loki, la versione preadolescente del personaggio, apparsa per la prima volta in “Thor 617”. Inoltre, dopo la conferma che l’attrice Sophia Di Martino si è unita ufficialmente al cast, in molti hanno iniziato sostenere che quest’ultima possa interpretare Amora l’Incantatrice. Ancora, sembra che nella serie farà la sua apparizione anche Sera, parte di un gruppo di personaggi maschili (degli angeli senza ali noti come gli Anchorite) che successivamente venne identificata come femmina, diventando il primo (e ad oggi unico) grande personaggio femminile transgender nei fumetti Marvel.

Predizioni

Naturalmente, il primo personaggio che i fan sperano di vedere nella serie è il Thor di Chris Hemsworth. Considerata la timeline della serie e l’elemento connesso ai viaggi nel tempo, altri personaggi che potrebbero fare un’apparizione sono Doctor Strange e L’Osservatore, colui che osserva e tiene traccia di tutta la vita nella galassia, compresi gli universi alternativi.

Hawkeye

hawkeye

Personaggi confermati

Nella serie Hawkeye, che dovrebbe debuttare nel 2022, sappiamo già che Jeremy Renner tornerà a vestire i panni di Clint Burton/Occhio di Falco. Nella serie è stata confermata anche la presenza di Kate Bishop, con la storia dello show che ruoterà attorno al passaggio di consegne tra l’eroe e la sua erede.

Rumor

Secondo alcune voci, due personaggi chiave dell’universo di Hawkeye potrebero apparire nella serie: Trickshot, alter ego di Barney Barton nonché fratello di Clint, e il cane Lucky, che Clint salva dal gruppo di criminali noto come Tracksuit Draculas, membri della mafia russa di New York City.

Predizioni

Le predizioni più ovvie che riguardano i personaggi di Hawkeye includono Laura Barton, la moglie di Clint. Inoltre, due celebri eroi del MCU potrebbero fare la loro apparizione nello show, dal momento che si tratta di due dei migliori amici di Occhi di Falco: Natasha Romanoff/Vedova Nera (è più probabile che il personaggio appaia in alcuni flashback, visto il sacrificio compiuto dallo stesso in Endgame) e Scott Lang/Ant-Man.

Mrs. Marvel

Personaggi confermati

Il tanto atteso debutto del personaggio di Kamala Khan nella serie Ms. Marvel è atteso per il 2022. Al momento i dettagli sulla serie sono davvero scarsi: non sappiamo nemmeno quale sarà l’attrice che interpreterà l’eroina protagonista.

Rumor

Secondo i primi rumor che si sono susseguiti circa i possibili personaggi che vedremo nello show, all’interno della serie dovrebbero fare il loro debutto Red DaggerKamran, entrambi collegati a Kamala da un passato romantico. Per quanto riguarda il villain principale della serie, è da tempo che si vocifera che possa trattarsi de L’Inventore, noto per essere il principale antagonista dell’eroina nei fumetti.

Predizioni

Per quanto riguarda una possibile predizione a livello di personaggi, si vocifera che Ms. Marvel possa apparire nell’annunciato sequel di Captain Marvel e che proprio quel film servirà ad introdurre il personaggio nel MCU; quindi, non è escluso che anche Carol Danvers possa fare la sua apparizione nello show.

She-Hulk

Personaggi confermati

La serie dedicata a She-Hulk, che dovrebbe debuttare sempre nel 2022, introdurrà il personaggio di Jennifer Susan Walters nel MCU. Come per Ms. Marvel, anche in questo caso non sappiamo ancora quale l’attrice che interpreterà il personaggio del titolo.

Rumor

È da tempo che si parla del fatto che Mark Ruffalo possa tornare a vestire i panni di Bruce Banner/Hulk nella serie. L’attore aveva confermato di essere in trattative con i Marvel Studios per tornare ad interpretare il Gigante di Giada, ma da allora non ci sono stati più aggiornamenti circa il suo possibile coinvolgimento.

Predizioni

Non è assurda l’ipotesi secondo cui le avventure Walters nel mondo della legge potrebbe incrociarci con quelle di un altro iconico personaggio della Marvel, ossia Matt Murdock, meglio conosciuto come Daredevil.

Moon Knight

Personaggi confermati

Ms. Marvel, She-Hulk e Moon Knight vennero annunciate dai Marvel Studios in contemporanea. Su tutti e tre le serie i dettagli sono ancora scarsi: anche in questo caso, non sappiamo ancora il nome dell’attore che presterà le sue fattezze al personaggio di Marc Spector.

Rumor

Diversi sono i villain e gli alleati di Moon Knight che si vocifera appariranno nello show. Tra questi figurano Raoul Bushman, Stained Glass Scarlet, Licantropus e persino Dracula.

Predizioni

Dal momento che Moon Knight dovrebbe raccontare di avventure a sfondo soprannaturale, la serie sarebbe l’occasione perfetta per introdurre nel MCU i Figli della Mezzanotte, i successori di un antico ordine di protettori mistici.

X-Men: il ruolo svolto da Kevin Feige nel primo film del 2000

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X-Men: il ruolo svolto da Kevin Feige nel primo film del 2000

Kevin Feige ha avuto la sua grande occasione quando ha lavorato al primo film degli X-Men uscito nel 2000. All’epoca il produttore esecutivo Lauren Shuler Donner rese Feige produttore associato del film grazie alla sua approfondita conoscenza dell’Universo Marvel. La sua competenza colpì così tanto Avi Arad che successivamente venne designato come secondo in comando ai Marvel Studios, prima di diventarne ufficialmente presidente (nonché mente creativa del MCU) a partire dal 2007.

Durante un’intervista con Observer, al produttore esecutivo del primo film sugli X-Men, Ralph Winter, è stato chiesto di condividere alcuni dettagli sul ruolo che Kevin Feige ha svolto nel contribuire a dare forma al film di Bryan Singer. “Lo studio desiderava il pubblico più vasto possibile, il più grande botto in termini economici, come d’altronde meritano e richiedono”, ha spiegato Winter. “C’è stato un respingimento nell’essere fedeli al fumetto. Kevin Feige, che nel film figurava come assistente alla produzione di Donner, era proprio lì… in mezzo a tutto ciò”.

“Allora non aveva molta voce in capitolo, ma era attento e fedele ai personaggi e ci ricordava: ‘Ehi, puoi farlo, ma ecco da dove viene il personaggio. Ecco da dove sono iniziati i loro poteri. Quindi, tienilo a mente mentre lo fai”. Considerando che Singer vietò la lettura di fumetti sul set, è probabile che Feige abbia dovuto lottare per far sentire le sue idee, ma ha chiaramente fatto la differenza.

Winter ha parlato di altre sfide che il primo X-Men ha dovuto affrontare, tra cui la mancanza di denaro. “Il budget è stato una sfida. Non abbiamo pagato molto gli attori. Ian McKellen, Patrick Stewart…. Non hanno ricevuto un grande stipendio alla fine degli anni ’90, quando sono stati stipulati gli accordi. Dovevamo rientrare in un budget di 75 milioni di dollari. Gli effetti visivi non erano economici.”

Il primo X-Men ancora oggi nel cuore dei fan

Il primo X-Men viene ancora oggi ricordato con affetto dalla stragrande maggioranza dei fan, e mentre le accuse fatte contro Singer nel corso degli anni hanno in qualche modo offuscato la sua eredità, non si può negare che sia stato un punto di svolta per i film dedicati ai supereroi. Inoltre, cosa ancora più importante, ha messo Kevin Feige in una posizione che, successivamente, gli avrebbe permesso di farsi carico dell’interno Universo Cinematografico Marvel.