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Il Principe Cerca Moglie: il sequel arriverà direttamente su Prime Video

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L’attesissimo sequel de Il Principe Cerca Moglie, la commedia diretta da John Landis nel 1989 con protagonista Eddie Murphy, salterà la sala cinematografica e uscirà direttamente in streaming il prossimo Dicembre. In origine, la Paramount avrebbe dovuto distribuire il film al cinema, ma a causa della pandemia di Covid-19 si è optato per una distribuzione on demand.

Come riportato da Deadline e Variety, la Paramount ha venduto il sequel de Il Principe Cerca Moglie agli Amazon Studios. L’accordo è ancora in fase di finalizzazione, ma stando alle fonti ammonterebbe a circa 125 milioni di dollari. Il risultato? Il sequel arriverà su Prime Video il prossimo 18 Dicembre e si aggiungerà a tutta una serie di altri titoli di alto profilo che sono stati acquistati abbastanza di recente da Amazon, il sequel di Borat con Sacha Baron Cohen o l’action Without Remorse di Stefano Sollima.

Il sequel – il cui titolo ufficiale è Coming to America 2 (in riferimento all’originale) – è diretto da Craig Brewer (Dolemite Is My Name) ed è stato scritto da Kenya Barris, creatore di Black-ish. Nel film il Principe Akeem, che sarà interpretato ancora una volta da Eddie Murphy, tornerà negli Stati Uniti alla ricerca di un figlio che scopre di avere e che si rivelerà un improbabile erede al trono del regno di Zamunda.

Nel cast, oltre Murphy, figurano una serie di volti già noti ai fan del primo film e di new entry, tra cui Arsenio Hall, Jermaine Fowler, Leslie Jones, Shari Headley, John Amos, Tracy Morgan, Wesley Snipes e James Earl Jones.

Shameless 11: promo e data di uscita

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Shameless 11: promo e data di uscita

Il canale americano Showtime ha diffuso promo e data di uscita di Shameless 11, l’attesa undicesima e ultima stagione di Shameless.

L’undicesima e ultima stagione della sua serie comica di successo SHAMELESS sarà presentata in anteprima domenica, dicembre 6 alle 21 ET / PT. SHAMELESS, che è stato presentato per la prima volta nell’inverno del 2011, si classifica come la commedia numero 1 della rete e la sua serie più longeva, e ha il pubblico più giovane di qualsiasi serie SHOWTIME. La stagione 10 di SHAMELESS è andata in onda il suo finale il 26 gennaio e ha registrato una media di 5,7 milioni di spettatori settimanali su tutte le piattaforme.

https://youtu.be/Sg0LgbE3Irk

L’ultima stagione di SHAMELESS vede la famiglia Gallagher e il South Side a un bivio, con i cambiamenti causati dalla pandemia COVID, dalla gentrificazione e dall’invecchiamento per riconciliarsi. Mentre Frank (William H. Macy) affronta la sua mortalità e i suoi legami familiari negli anni del crepuscolo indotti da alcol e droghe, Lip (Jeremy Allen White) lotta con la prospettiva di diventare il nuovo patriarca della famiglia. Gli sposi Ian (Cameron Monaghan) e Mickey (Noel Fisher) stanno cercando di capire le regole e le responsabilità di una relazione impegnata mentre Deb (Emma Kenney) abbraccia la sua individualità e maternità single. Carl (Ethan Cutkosky) trova un’improbabile nuova carriera nelle forze dell’ordine e Kevin (Steve Howey) e V (Shanola Hampton) lottano per decidere se vale la pena combattere per una vita difficile nel South Side.

SHAMELESS 11 è interpretato dal candidato all’Oscar e vincitore dell’Emmy e del SAG Award William H.Macy, Jeremy Allen White, Ethan Cutkosky, Shanola Hampton, Steve Howey, Emma Kenney, Cameron Monaghan, Christian Isaiah, Noel Fisher e Kate Miner. Creata da Paul Abbott, la serie è prodotta da Bonanza Productions in associazione con John Wells Productions e Warner Bros.Television. Sviluppata per la televisione americana da John Wells, la serie è prodotta da Wells, Nancy M. Pimental, Joe Lawson, Iain MacDonald e Michael Hissrich.

Star Wars: anche George Lucas aveva pianificato la morte di Luke Skywalker

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I piani originali per Star Wars 8 ad opera di George Lucas prevedevano la morte dell’iconico personaggio di Luke Skywalker. Prima di vendere la Lucasfilm alla Disney, Lucas ha trascorso circa un anno a sviluppare la sua versione di Star Wars 7, arrivando a definire un trattamento per la trilogia sequel. Lo studio ha però deciso di intraprendere una decisione diversa, scartando le idee originali di Lucas e continuando la saga degli Skywalker a modo loro.

Nonostante la trilogia sequel ad opera della Disney abbia avuto un discreto inizio con Star Wars: Il Risveglio della Forza, i due capitoli successivi, Gli Ultimi Jedi e L’Ascesa di Skywalker, sono stati parecchio criticati per motivi differenti. Ciò ha spinto i fan della leggendaria saga a chiedersi se la trilogia immaginata da Lucas sarebbe stato diversa, se non addirittura migliore.

Nel tempo, sono stati rivelati numerosi dettagli sulle idee di George Lucas per i sequel di Star Wars. Lucas voleva portare la storia in una direzione diversa, anche se alcune tracce delle sue idee possono essere intraviste nella trilogia Disney. Ad esempio, la visione di Lucas di un vecchio Luke Skywalker aveva alcune cose in comune con la controversa interpretazione del personaggio ad opera di Rian Johnson, come andare in esilio in un mondo in cui si trovava il primo Tempio Jedi. Una cosa è certa: Lucas e Johnson erano sulla stessa lunghezza d’onda quando si è trattato di determinare quando Luke sarebbe dovuto morire.

Luke Skywalker era destinato a morire nella saga di Star Wars

Come rivelato nel libro “Star Wars: Fascinating Facts”  (via Star Wars Net), il trattamento di Lucas per Star Wars 8 del 2012 prevedeva che Luke morisse nel film. Lucas era ormai già stato allontanato dal franchise quando Johnson è stato assunto per realizzare Gli Ultimi Jedi, quindi questo parallelo è semplicemente una coincidenza. Quando Johnson ha iniziato a lavorare al suo film (nel 2014, più o meno), aveva essenzialmente tabula rasa, senza punti di trama preordinati da seguire (al di fuori degli eventi de Il Risveglio della Forza, ovviamente).

Tuttavia, è divertente scoprire che Lucas ha avuto la stessa idea, e probabilmente ciò susciterà interesse a saperne ancora di più sulla sua versione dei sequel. Sarebbe affascinante vedere come Lucas aveva pianificato di uccidere Luke e se l’idea presentava dei punti di contatto con quando visto ne Gli Ultimi Jedi. Nel canone ufficiale, Luke ha avuto una morte epica e auto-sacrificale che lo ha cementato come una leggenda nella galassia. È probabile che Lucas avrebbe trattato la morte di Luke con la gravità che meritava. In entrambe le versioni di Star Wars 8, Luke sarebbe certamente morto da eroe.

Flash vs Captain Boomerang: Jai Courtney vuole il film

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Flash vs Captain Boomerang: Jai Courtney vuole il film

Jai Courtney, star dell’attesissimo The Suicide Squad, ha ammesso che sarebbe interessato ad un film del DCEU dedicato ad un possibile scontro tra Captain Boomerang e The Flash. L’attore ha debuttato nei panni di George “Digger” Harkness in Suicide Squad del 2016, diretto da David Ayer. Adesso tornerà a vestire i panni del personaggio nella nuova iterazione della Task Force X firmata da James Gunn.

Courtney sarà uno dei pochi attori del primo film a tornare: insieme a lui ci saranno anche Margot Robbie, Joel Kinnaman e Viola Davis. Nel primo Suicide Squad del 2016 abbiamo visto un piccolo cameo del Flash di Ezra Miller. Anche se breve, quell’apparizione ha contribuito a definire il ruolo più ampio che il personaggio avrebbe poi avuto in Justice League. Per il 2022 è atteso l’arrivo al cinema di The Flash, standalone dedicato al Velocista Scarlatto che vedrà il ritorno di Michael Keaton e Ben Affleck nei panni delle rispettive incarnazioni cinematografiche di Batman. Naturalmente, proprio sulla base delle interessanti ed entusiasmanti premesse del film, alcuni stanno già pensando al futuro di Barry Allen nell’universo condiviso.

Intervistato da Screen Rant, Jai Courtney ha rivelato che sarebbe interessato ad un film del DCEU in cui si esplori cosa accaduto dopo il breve cameo di Flash nel film di Ayer. Quando è stato chiesto all’attore se amerebbe partecipare ad un re-team con il personaggio di Barry Allen, Courtney ha risposto: “Lo spero davvero. Sono le persone più in alto di me a prendere queste decisioni, ma penso che i fan lo adorerebbero. Chi lo sa? Nessuno conosce davvero come andranno le cose. Penso che ci siano un sacco di proprietà in fase di realizzazione e penso che la DC si stia preparando all’arrivo di un grande successo. Penso che stiano optando per delle scelte davvero fantastiche. Quindi, vedremo! Sarebbe fantastico. Se dipendesse da me, avrei già messo il progetto in sviluppo. Ma ripeto, vedremo come andranno le cose.”

Considerando la relazione tra Flash e Captain Boomerang, un film incentrato su loro due sarebbe davvero divertente. Inoltre, Suicide Squad non è riuscito a sfruttare a pieno il potenziale dei personaggi, anche a causa della natura del coinvolgimento di Miller. Un intero film dedicato a Flash e Captain Boomerang offrirebbe certamente molte più opportunità per esplorare la loro complessa dinamica.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Due Uomini e Mezzo – La Serie tv: trama, cast, personaggi e dove vederla

Quando si parla di tv d’intrattenimento, gli Stati Uniti sono al primo posto. Tra film e serie tv, negli States c’è sempre qualcosa di carino e divertente da guardare per passare qualche ora di completa spensieratezza. In particolare nella televisione americana non mancano mai le sitcom, come The Big Bang Theory, Will & Grace, Modern Family, How I Met Your Mother e molti altre ancora, i contenuti preferiti dal pubblico di ogni età. Tra le sitcom più amate c’è senza alcun dubbio Due Uomini e Mezzo, in onda dal 2003 al 2015 sul canale della CBS.

Ideata da Chuck Lorre – creatore, sceneggiatore e produttore esecutivo anche di Mike & Molly, Mom, Young Sheldon – e Lee Aronsohn, la serie nei suoi dodici anni di attività ha avuto tra i suoi protagonisti Charlie Sheen, Jon Cryer, Angus T. JoneAshton Kutcher. Nonostante gli ascolti decisamente altalenanti, la serie è riuscita a sopravvivere per ben 12 stagioni e 262 episodi, diventando una delle sitcom più amate della tv americana.

Due Uomini e Mezzo cast e trama

Protagonista della serie è Charlie Harper (Charlie Sheen), uno scapolo incallito di mezza età che ama bere, divertirsi e rimorchiare le donne. Dotati di grande talento e carisma, Charlie è un compositore di jingle pubblicitari molto apprezzato e di successo. Grazie al suo strapagato lavoro vive in una stupenda casa sulla spiaggia, dove c’è sempre un gran viavai di donne bellissime e festaiole proprio come lui.

Charlie vive solo e ama potersi godere la sua libertà. L’unica persona, infatti, ammessa in casa sua è Berta (Conchata Ferrell), domestica e governante tuttofare, dal carattere burbero e che non le manda a dire. Nonostante sia una dipendente di Charlie, Berta è fin troppo a suo agio sul suo posto di lavoro e a volte sembra più essere una strana amica più che una governante.

La serie comincia tuttavia con una separazione e un trasloco. Il fratello maggiore di Charlie, Alan Harper (Jon Cryer) si è appena separato dalla moglie Judith Harper-Melnick (Marin Hinkle) e per ovvi motivi economici e logistici, si trasferisce a casa del fratello. Insieme ad Alan c’è anche suo figlio Jake Harper (Angus T. Jones), un ragazzino pasticcione e paffutello, curioso ma non troppo sveglio. Padre e figlio si trasferiscono quindi dallo zio Charlie per un po’, in attesa che Alan possa di nuovo permettersi un appartamento da solo.

Ma la convivenza dei due uomini e mezzo, si rivela complicata sin da subito. Se Charlie è abituato a una vita di stravizi, fatta di lusso, donne bellissime e notti di fuoco, Alan è decisamente più tranquillo. Esperto chiropratico, ancora in lutto per la fine del suo matrimonio, Alan è un uomo mite e buono, con una scarsissima autostima e una ex moglie impossibile.

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I due fratelli, insomma, non potrebbero essere più diversi eppure c’è qualcosa che li accomuna e riesce a metterli d’accordo. Entrambi hanno un rapporto conflittuale la loro madre, Evelyn Harper (Holland Taylor), una donna prepotente e anaffettiva, molto più attaccata ai soldi che ai suoi figli. Evelyn è infatti una ricchissima agente immobiliare che ben poco s’interessa della sua famiglia.

Da sempre in conflitto con i suoi figli, la donna si tiene alla larga dai problemi della sua famiglia e, un po’ come Charlie, si diverte a vivere una vita eccessi, in totale libertà. Quando però raramente la donna decide di intervenire e di aiutare Alan e Charlie a risolvere i loro problemi, finisce sempre col peggiorare la situazione.

Nonostante le riserve iniziali di Charlie, Alan e Jake si sistemano nella nuova casa e per i due uomini e mezzo, comincia una convivenza forzata fatta di incomprensioni e situazioni ai limiti della follia. Alan, così puntiglioso e precisino, dovrà abituarsi allo stile di vita più rilassato e libertino di Charlie. Jake invece, in piena fase preadolescenziale, dovrò abituarsi alla sua nuova situazione abitativa e al difficile divorzio dei suoi genitori. Il ragazzo però potrà sempre contare sullo zio Charlie quando vorrà allontanarsi dalla follia di sua madre e dal rigore a volte eccessivo del padre.

Due Uomini e Mezzo Charlie muore: il futuro della serie

Come tutte le serie che si rispettino, soprattutto quelle più longeve, anche Due Uomini e Mezzo ha subito negli anni parecchi stravolgimenti di cast e storyline. La sitcom della CBS è rimasta attiva per ben 12 stagioni mantenendo ovviamente i suoi personaggi principali almeno fino alla nona stagione.

A causa della condotta scorretta di Charlie Sheen sul set, il creatore della serie Chuck Lorre, alla fine dell’ottava stagione, ha preso la difficile decisione di eliminare il personaggio di Charlie Harper. L’attore, infatti, proprio come il suo personaggio, ha sempre condotto una vita a dir poco selvaggia che finiva con l’intaccare la sua professionalità. Per anni Lorre ha accettato i colpi di testa di Sheen perché in effetti Charlie era l’anima della serie. Dopo però l’ennesimo ricovero in riabilitazione dell’attore – episodio che ha interrotto l’ottava stagione prima del tempo – Lorre ha licenziato Sheen.

Alla notizia dell’abbandono di Charlie Sheen, il pubblico si aspettava la cancellazione della serie che tuttavia non è mai arrivata. Nonostante il protagonista della sitcom fosse tanto amato, Chuck Lorre ha deciso di sostituire Sheen con un bizzarro stratagemma narrativo.

[SPOILER ALERT]

https://youtu.be/sMDYdAB0MPs

La nona stagione di Due Uomini e Mezzo si apre inaspettatamente con un funerale, proprio quello di Charlie. L’eterno scapolo, che dopo anni aveva ceduto alla corte spietata di Rose (Melanie Lynskey), pare sia deceduto proprio durante la luna di miele. Alla morte del fratello, Alan, visibilmente distrutto, è purtroppo costretto a vendere la villa di Charlie, troppo grande e costosa da mantenere.

Proprio quando sembra che non ci sia più speranza, spunta il giovane miliardario Walden Schmidt (Ashton Kutcher), che acquista la casa e suoi inquilini. Il nuovo padrone di casa, ricchissimo ma estremamene gentile e altruista, adotta sia Alan che Jake e i tre cominciano una nuova strana convivenza.

Due Uomini e Mezzo stagione 12

La serie dunque, nonostante il brusco cambio di rotta e soprattutto di protagonista, prosegue fino alla sua dodicesima e ultima stagione. Ashton Kutcher si rivela incredibilmente all’altezza del compito di sostituire Charlie Sheen al posto di comando. Il suo personaggio, quello del miliardario Walden Schmidt, viene accolto bene dal pubblico che sembra aver trovato un alter ego positivo di Charlie Harper.

Mentre Charlie è un compositore, Walden è invece un genio di internet che ha guadagnato con degli investimenti giusti al momento giusto. Ma mentre Charlie sperpera le sue ricchezza tra alcol e donne, Walden è molto più conservatore e meno autodistruttivo.

Dopo il suo divorzio dalla moglie Bridget, unica donna che abbia mai amato, all’inizio Walden non sembra intenzionato a voltare pagina. Tuttavia, la convivenza con Alan, corrotto negli anni dal fratello Charlie, porterà lentamente Walden sulla ‘cattiva’ strada. Quest’ultimo infatti, oltre a essere pieno di soldi, è anche molto affascinante e non farà di certo fatica a trovare donne disponibili ad alleviare le sue sofferenze emotive.

Pian piano quindi Walden dimentica il suo mal d’amore e si avvicina sempre di più all’universo Charlie Harper. Ma nonostante la passione di entrambi per le belle donne, Walden si rivela comunque essere un personaggio meno egoista e vanesio del suo predecessore.

I problemi cominciano con la decima stagione che vede gli autori cascare nuovamente nei vecchi schemi narrativi. A causa dell’inevitabile calo di ascolti dopo la comparsa del protagonista, Lorre e compagni fanno di tutto per sostituire Charlie nell’immaginario collettivo. Ecco quindi che l’atteggiamento di Walden cambia e si trasforma in una sorta di brutta copia dell’originale Charlie Harper. Tentando di riacquistare la fiducia del pubblico, gli autori tornano a riproporre vecchi sketch e storie, aumentando la ‘quota rosa’ e facendo del sesso il nuovo co-protagonista della sitcom.

Due Uomini e Mezzo streaming: dove vederla

Tutti gli episodi delle dodici stagioni della sitcom Due Uomini e Mezzo sono disponibili solo ed esclusivamente in abbonamento sulla piattaforma streaming di Amazon Prime Video.

Fonte: Wiki, IMDB

Matrix 4: per Jessica Henwick cambierà di nuovo l’industria del cinema

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Jessica Henwick, tra le new entry dell’attesissimo Matrix 4, ha dichiarato che il film di Lana Wachowsi potrebbe cambiare nuovamente l’industria cinematografica, al pari di quanto fatto dal primo film della saga del 1999. Ancora oggi il primo Matrix, oltre ad essere diventato un grandissimo successo al box office globale, è considerato un titolo rivoluzionario all’interno del genere fantascientifico. Mescolando fantascienza, azione, filosofia, kung-fu e qualche spolverata di thriller paranoico, Matrix è riuscito a creare un mondo unico che ha letteralmente stregato il pubblico di tutto il mondo.

In Matrix 4 ritroveremo, oltre a Wachowski dietro la macchina da presa, anche Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss, che torneranno a vestire i panni di Neo e Trinity. Henwick figura tra le new entry del cast, insieme ad altri nomi di spicco come Yahya Abdul-Mateen II (Watchmen) e Neil Patrick Harris (How I Met Your Mother). Già in passato Mateen II aveva parlato di come il nuovo film si sarebbe collegata alla trilogia originale; tuttavia, sono in molti a sostenere che il quarto episodi potrebbe rappresentare a tutti gli effetti una sorta di riavvio della saga, con i personaggi di Reeves e Moss che probabilmente consegneranno le redini della storia alla coppia formata proprio da Mateen II e Henwick.

Al momento non sappiamo ancora nulla sulla trama del film, ma in una recente intervista con ComicBook, Jessica Henwick ha parlato del suo coinvolgimento in Matrix 4, anticipando che Lana Wachowski sta facendo cose che non ha mai visto fare prima sul set di un film. Henwick, che in passato aveva già recitato in produzioni ad alto budget come Star Wars, Game of Thrones e Iron Fist, ha affermato che il nuovo film della saga di Matrix “cambierà di nuovo l’industria cinematografica”, ovviamente in riferimento all’impatto profondo e duraturo che l’originale ha avuto sul mondo del cinema.

Jessica Henwick parla dell’esperienza sul set di Matrix 4

L’attrice ha dichiarato: “Ci sono stati dei momenti sul set in cui io e Yahya ci siamo guardati e ci siamo limitiamo a dire: ‘Matrix 4’. Sono momenti in cui non riesci a credere a quello che vedi. E questo perché Lana sta facendo delle cose davvero interessanti a livello tecnico, nello stesso modo in cui nel 1999 creò uno stile unico con il primo film. Penso che questo nuovo capitolo cambierà di nuovo l’industria. Ci sono alcune attrezzature che stiamo usando che non avevo mai visto prima. Probabilmente è tutto quello che posso dire al momento.”

Matrix 4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu ReevesCarrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica Henwick Toby Onwumere. L’uscita nelle sale è fissata per il 1 aprile 2022. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.

Alan Moore: “I cinecomic hanno rovinato il cinema”. Stesso fenomeno di Brexit ed elezione Trump

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In occasione della presentazione del trailer di The Show, il primo film da lui sceneggiato, Alan Moore ha concesso una lunga intervista a Deadline, in cui ha raccontato il suo progetto, ma ha anche esternato il suo pensiero decisamente contrario al mondo dei fumetti e dei cinecomics, oggi.

L’autore, che ha firmato alcune delle opere più raffinate e importanti del fumetto mondiale, tra cui Watchmen, V For Vendetta e From Hell, si è ritirato ufficialmente dal mondo del fumetto nel 2018 e vive nel rifiuto ostinato di associare il suo nome alle opere di intrattenimento basate sulle sue storie.

I punti interessanti dell’intervista, oltre alle dichiarazioni che Alan Moore ha fatto in merito al suo nuovo progetto per il cinema, riguardano principalmente lo stato attuale dei fumetti e la considerazione che questi e i cinecomic hanno nel mondo di oggi, facendo naturalmente anche un discorso politico molto preciso e diretto.

Alan Moore: “Non sono più così interessato ai fumetti”

“Non sono più così interessato ai fumetti, non voglio avere niente a che fare con loro – ha dichiarato Alan Moore – Facevo fumetti da circa 40 anni quando finalmente mi sono ritirato. Quando sono entrato nell’industria dei fumetti, la grande attrazione era che si trattava di un mezzo popolare, creato per intrattenere la classe operaia, in particolare i bambini. Il modo in cui il settore è cambiato, ora si tratta di “graphic novel”, è interamente destinato ad un pubblico di persone della classe borghese. Non ho nulla contro la borghesia, ma il fumetto non era pensato per essere un mezzo per gli hobbisti di mezza età. Doveva essere un mezzo per le persone che non hanno molti soldi.”

E poi continua: “La maggior parte delle persone identifica i fumetti con i film di supereroi ora. Questo aggiunge un altro livello di difficoltà per me. Non ho visto un film di supereroi dal primo film di Tim Burton su Batman. Hanno rovinato il cinema e in una certa misura anche la cultura. Diversi anni fa ho detto che pensavo fosse un segno davvero preoccupante, che centinaia di migliaia di adulti facevano la fila per vedere i personaggi che erano stati creati 50 anni fa per intrattenere i ragazzi di 12 anni. Sembrava una sorta di desiderio di sfuggire alle complessità del mondo moderno e tornare a un’infanzia nostalgica e ricordata. Sembrava pericoloso, stava infantilizzando la popolazione.”

I fumetti “hanno rovinato il cinema e in una certa misura anche la cultura”

Scendendo in territorio politico, Moore infierisce pesantemente: “Questa potrebbe essere del tutto una coincidenza, ma nel 2016, quando il popolo americano ha eletto un satsuma nazionalsocialista e il Regno Unito ha votato per lasciare l’Unione Europea, sei dei 12 film con il maggior incasso sono stati film di supereroi. Non dico che i fenomeni siano collegati, ma penso che siano entrambi sintomi della stessa cosa, ovvero una negazione della realtà e un bisogno di soluzioni semplicistiche e sensazionali.”

All’incalzante domanda del giornalista sul guardare o meno film di supereroi, Alan Moore replica: “Oh Cristo no, non ne guardo nessuno. Tutti questi personaggi sono stati rubati ai loro creatori originali, tutti loro. Hanno una lunga fila di fantasmi dietro di loro. Nel caso dei film Marvel, Jack Kirby [l’artista e scrittore Marvel]. Non ho alcun interesse per i supereroi, erano una cosa che è stata inventata alla fine degli anni ’30 per i bambini e sono perfetti come intrattenimento per bambini. Ma se provi a realizzarli per il mondo degli adulti, penso che diventi un po’ grottesco.”

Poi continua, sul Joker di Philipps/Phoenix: “Mi è stato detto che il film di Joker non sarebbe esistito senza la mia storia di Joker (Batman: The Killing Joke del 1988), ma tre mesi dopo lo stavo rinnegando, è troppo violento, la mia storia era su un ragazzo vestito da pipistrello, per amor di Dio. Penso che la versione migliore di Batman sia sempre stata quella di Adam West, che non l’ha presa affatto sul serio.”

Il cinema non è sempre stato una forma di evasione, in una certa misura?

“Lo era, tutte le forme d’arte lo sono potenzialmente. Ma possono essere usati per qualcosa di diverso dall’evasione. Pensa a tutti i film che hanno davvero sfidato le ipotesi, film che è stato difficile accettare, disturbanti nei loro messaggi. Lo stesso vale per la letteratura. Ma questi film di supereroi sono troppo spesso evasione.”

The Show sarà presentato al Sitges, e mentre speriamo che arrivi anche da noi, vi proponiamo di seguito il trailer:

Furiosa: George Miller sceglie Taylor-Joy, Hemsworth e Abdul-Mateen II

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George Miller ha scelto Anya Taylor-Joy, Chris Hemsworth e Yahya Abdul-Mateen II per recitare in Furiosa, il film prequel basato sul personaggio dell’Imperatrice Furiosa di Charlize Theron che ha esordito in Mad Max: Fury Road del 2015.

Taylor-Joy interpreterà il ruolo della protagonista, una versione più giovane di Furiosa. Miller aveva detto in un’intervista a maggio con il New York Times che stava cercando un’attrice sulla ventina che potesse interpretare il personaggio. Ha detto che all’epoca aveva preso in considerazione l’utilizzo della tecnologia antinvecchiamento (vista in The Irishman) per consentire a Theron – che ha 44 anni – di recitare di nuovo la parte, ma ha deciso di non farlo. Taylor-Joy ha 24 anni.

Miller dirigerà, co-scriverà e produrrà Furiosa, insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Il film sarà prodotto dal marchio australiano Kennedy Miller Mitchell di Miller, insieme al partner di Fury Road, la Warner Bros. Pictures.

Nel preparare la sceneggiatura di Fury Road, Miller e il co-sceneggiatore Nick Lathouris hanno sviluppato storie di origine per ogni personaggio, ma non è stato rivelato molto sul passato di Furiosa nel film del 2015. Adesso avremo la possibilità di vedere il personaggio all’origine del suo mito.

Anya Taylor-Joy ha recitato di recente in The New Mutants di Josh Boone, l’abbiamo vista in The VVitch di Robert Eggers e in Split di M. Night Shyamalan.

Variety

Freaks Out, il trailer infiamma la rete

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Freaks Out, il trailer infiamma la rete

Quanto abbiamo bisogno di un film che ci riporti in sala? Quanto è grande la responsabilità di chi si carica del compito di far uscire un film attesissimo in questo momento storico nella tradizionale forma della distribuzione al cinema? Ebbene, nessun film più di Freaks Out poteva essere scelto per questo difficilissimo compito.

Dopo il grande clamore suscitato dal suo film d’esordio, il semplice eppure geniale Lo chiamavano Jeeg Robot, Gabriele Mainetti si è preso tutto il tempo che gli era necessario per confezionare il film migliore con tutti i mezzi del caso, un film che porta sullo schermo una storia e una visione che sembrano assolutamente travolgenti, divertenti, cinematografici nella scala e nello scopo.

Il trailer di Freaks Out che ha infiammato la rete nelle ore di questo pomeriggio ha dimostrato che il film riserva meraviglie e sicuramente ha generato moltissime aspettative anche nei più scettici. Mainetti ha una mente che pensa in grande e, grazia al suo primo film, è stato messo in grado di realizzare esattamente il film che voleva.

L’attesa per il 16 dicembre adesso è spasmodica. Di seguito, vi lasciamo alcune immagini dal trailer di Freaks Out, che mostrano i misteriosi ed affascinanti protagonisti del film che troveremo prestissimo sugli schermi di tutta Italia:

Guarda il trailer ufficiale di Freaks Out

Nel cast di Freaks Out protagonisti sono Aurora Giovinazzo, Claudio Santamaria, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, con la partecipazione di Giorgio Tirabassi, Max Mazzotta, Franz Rogowski. Freaks Out è prodotto da Lucky Red e Goon Films con Rai Cinema, in coproduzione con Gapfinders (Belgio).

Freaks Out, la trama

Matilde, Cencio, Fulvio e Mario sono come fratelli quando il dramma della seconda guerra mondiale travolge Roma. Siamo nel ‘43, nel pieno del conflitto, e la città eterna ospita il circo in cui lavorano. Israel, il proprietario e loro padre putativo, scompare nel tentativo di aprire una via di fuga per tutti loro oltre oceano. I nostri quattro protagonisti sono allo sbando. Senza qualcuno che li assista ma, soprattutto, senza il circo, hanno smarrito la loro collocazione sociale e si sentono solo dei fenomeni da baraccone, “a piede libero” in una città in guerra.

Netflix rilascia il teaser della quarta stagione di The Crown 4

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Netflix rilascia il teaser della quarta stagione di The Crown 4, la serie originale di successo mondiale che sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo da domenica 15 novembre 2020.

The Crown 4: la trama

Ispirato dalla pluripremiata opera teatrale The Audience, The Crown racconta la storia del regno decennale della regina Elisabetta II e della lotta tra il suo io privato e pubblico. La serie si concentra sugli intrighi personali, le storie d’amore e le rivalità politiche dietro i grandi eventi che hanno plasmato la seconda metà del XX secolo. La serie non riguarda semplicemente la monarchia, ma parla di un impero in declino, un mondo in disordine e l’alba di una nuova era.

Sul finire degli anni Settanta, la regina Elisabetta (Olivia Colman) e la famiglia sono impegnati a garantire la linea di successione al trono cercando la moglie giusta per il principe Carlo (Josh O’Connor), che a trent’anni è ancora scapolo. Mentre la nazione comincia a sentire l’impatto delle politiche controverse introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna a ricoprire la carica di primo ministro, le tensioni tra questa e la regina peggiorano quando la premier conduce il paese nella guerra delle Falkland, creando conflitti all’interno del Commonwealth. Anche se la storia d’amore di Carlo e della giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) fornisce la distrazione ideale per unire il popolo britannico, tra le mura del palazzo la famiglia reale è sempre più divisa.

La quarta stagione della serie The Crown scritta da Peter Morgan vede la partecipazione di Helena Bonham Carter nel ruolo della Principessa Margaret e Tobias Menzies in quello del Duca di Edimburgo, mentre Josh O’Connor è il Principe Carlo, Erin Doherty è la Principessa Anna, Emerald Fennell è Camilla Parker Bowles, Marion Bailey è la Regina Madre, Georgie Glen è Lady Fermoy, con Tom Byrne che veste i panni del Principe Andrea, Angue Imrie quelli del Principe Edoardo e Charles Dance quelli di Lord Mountbatten.

Freaks Out: trailer ufficiale del film di Gabriele Mainetti

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Freaks Out: trailer ufficiale del film di Gabriele Mainetti

01 Distribution ha diffuso oggi il trailer ufficiale di Freaks Out, l’attesissimo film del regista Gabriele Mainetti artefice del successo di Lo chiamavano Jeeg Robot. Il film, una produzione Goon FilmsLucky Red con Rai Cinema, in coproduzione con Gapbusters, in associazione con Voo e Be Tv, uscirà nelle sale italiane il prossimo 16 dicembre, distribuito da 01 Distribution.

Nel cast di Freaks Out protagonisti sono Aurora Giovinazzo, Claudio Santamaria, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, con la partecipazione di Giorgio Tirabassi, Max Mazzotta, Franz Rogowski. Freaks Out è prodotto da Lucky Red e Goon Films con Rai Cinema, in coproduzione con Gapfinders (Belgio).

Freaks Out, la trama

Matilde, Cencio, Fulvio e Mario sono come fratelli quando il dramma della seconda guerra mondiale travolge Roma. Siamo nel ‘43, nel pieno del conflitto, e la città eterna ospita il circo in cui lavorano. Israel, il proprietario e loro padre putativo, scompare nel tentativo di aprire una via di fuga per tutti loro oltre oceano. I nostri quattro protagonisti sono allo sbando. Senza qualcuno che li assista ma, soprattutto, senza il circo, hanno smarrito la loro collocazione sociale e si sentono solo dei fenomeni da baraccone, “a piede libero” in una città in guerra.

Wonder Woman 1984: i più grandi eventi del DCEU avvenuti prima del film

Wonder Woman 1984 sarà il prossimo film del DCEU ad arrivare nelle sale e diversi altri titoli dell’universo condiviso arriveranno a partire dal 2022. Tuttavia, non ci sono indizi che qualcuno di questi film sarà ambientato principalmente nel passato, proprio come Wonder Woman 1984. Tuttavia, molti eventi importanti del DCEU hanno già avuto luogo prima dell’inizio della prossima avventura di Diana Prince, come portato alla luce da Screen Rant:

L’espansione kryptoniana

Dopo aver promosso la società e la tecnologia di Krypton, gli scienziati kryptoniani hanno creato navi da trasporto intorno al 98.000 A.C. per esplorare l’universo. Queste navi erano piene di piccoli equipaggi altamente addestrati e viaggiarono in tutta la galassia per trovare nuovi pianeti da colonizzare.

Una volta che gli equipaggi kryptoniani avessero trovato nuovi mondi, avrebbero usato i motori del mondo per rimodellare qualsiasi cosa sull’ambiente per soddisfare al meglio le loro esigenze. Ciò è andato avanti per decine di migliaia di anni e ha persino visto personaggi di spicco come Kara Zor-El unirsi alla Explorer Guild per prendere parte all’esplorazione.

L’invasione della Terra da parte di Steppenwolf

Intorno al 3.000 A.C., Steppenwolf guidò le forze di Apokolips in un’invasione della Terra. Lo zio di Darkseid è arrivato sulla Terra con un esercito di Parademoni e tutte e tre le Scatole Madri, che possono essere unite come “The Unity” per terraformare il Pianeta ed essere così più simile ad Apokolips. Tutti gli eserciti della Terra – gli umani, le Amazzoni, gli Atlantidei e gli Olimpi – si sono uniti per combattere questa invasione. Alcuni importanti personaggi DC hanno preso parte alla guerra, come la regina Ippolita di Themyscira, il re Atlan di Atlantide, il dio dell’Olimpo Zeus e la prima Lanterna Verde della Terra, Yalan Gur.

L’alleanza di queste forze è stata sufficiente per fermare Steppenwolf, segnando la sua prima sconfitta in battaglia. Dopo che Zeus fermò “The Unity”, le Scatole Madri vennero divise tra umani, Amazzoni e Atlantidei per quanto concerne la loro custodia. Alcune di queste cose sono state modificate nella Snyder Cut di Justice League, poiché in quel film sarà un giovane Darkseid a guidare l’invasione invece di Steppenwolf.

La guerra tra gli Dei

Poco dopo aver aiutato a salvare l’umanità, gli dei dell’Olimpo iniziano una guerra degli dei. Ares, che ha avuto un ruolo nella sconfitta dell’invasione di Steppenwolf, è cresciuto fino a odiare gli umani. Dopo che il dio della guerra fu coinvolto in una battaglia così importante, iniziò ad influenzare l’umanità per portarla costantemente in guerra tra loro.

La sua ribellione contro Zeus ha scatenato una guerra tra gli dei. Ares si dimostrò incredibilmente potente durante questo periodo e la guerra portò alla morte di ogni altro dio dell’Olimpo. Ares uccise personalmente il resto degli dei e sfidò Zeus, che lo cacciò dall’Olimpo e morì solo, proprio perché Ares aveva utilizzato l’ultimo dei suoi poteri divini.

La nascita di Themyscira

La guerra tra gli dei si è conclusa con la creazione di un luogo molto importante nel DCEU, poiché è qui che viene creata Themyscira. Zeus creò l’isola nascosta come luogo in cui le Amazzoni potessero vivere pacificamente e privatamente fino al momento in cui dovevano proteggere l’umanità.

Ciò accadde in concomitanza con Zeus che generò una figlia con Ippolita, che avrebbe  poi avuto il suo potere, rendendola la guerriera in grado di sconfiggere Ares. Diana è quella figlia, ed è nata non molto tempo dopo la creazione di Themyscira.

Shazam sconfigge Black Adam

Migliaia di anni prima degli eventi che saranno narrati in Wonder Woman 1984, Black Adam venne creato e sconfitto dal primo Shazam. Teth-Adam era uno schiavo di Kahndaq che ha ricevuto i poteri di Shazam dopo essere stato selezionato come nuovo campione.

Ha usato le sue nuove capacità per rovesciare la leadership del paese e prendere il controllo. Tuttavia, ciò lo vide anche rilasciare i “Sette Peccati Capitali” ed entrare in una battaglia con Shazam, che si concluse con Black Adam imprigionato per 5.000 anni.

La caduta di Atlantide

All’inizio degli anni 1000, il re Atlan fece affondare accidentalmente Atlantide nell’oceano. Un esperimento con il Tridente di Atlan andò terribilmente storto e distrusse le fondamenta della città. Atlantide affondò così sul fondo dell’oceano e gli Atlantidei si evolsero per vivere sott’acqua.

Nuove fazioni sorsero anche dalle rovine di Atlantide, creando i sette regni sottomarini. Atlan si è assunto la piena responsabilità di quanto accaduto ed è andato in un esilio autoimposto nel Mare Nascosto, portando con sé il suo potente tridente.

Gli eventi di Wonder Woman

Quasi la totalità del primo Wonder Woman si svolge nel 1918. Al di fuori dei flashback sull’infanzia di Diana, la storia principale è ambientata alla fine della Prima Guerra Mondiale. L’arrivo di Steve Trevor su Themyscira spinge Diana ad andare nel mondo degli umani per aiutare a fermare la guerra.

La loro avventura globale porta Diana a trovarsi finalmente faccia a faccia con Ares. Può sconfiggere il dio della guerra, mentre Steve Trevor sacrifica la sua vita per porre fine alla guerra.

Shazam convoca Thaddeus Sivana

Nel dicembre 1974, la vita di Thaddeus Sivana cambia per sempre quando viene convocato alla Roccia dell’Eternità. Mentre è fuori per un giro con suo padre e suo fratello, la palla Magic 8 di Thaddeus inizia improvvisamente a mostrare i simboli di Shazam. Quando incontra Shazam nella Roccia dell’Eternità, Thaddeus è tentato dai Sette Peccati Capitali.

Questa tentazione porta Shazam a decidere che Thaddeus non è adatto ai suoi poteri e lo rimanda in macchina. Dopo aver realizzato di aver perso l’occasione di sfruttare un tale potere, Thaddeus impazzisce e distrae suo padre durante la guida, provocando un grave incidente d’auto. Thaddeus trascorre i prossimi decenni cercando di trovare un modo per tornare alla Roccia dell’Eternità.

La Distruzione di Krypton

Dopo migliaia di anni di prosperità, la fine di Krypton arriva nel 1980. Jor-El scopre che la decisione di estrarre il nucleo di Krypton ha destabilizzato il mondo. Una volta che la notizia si è diffusa, il generale Zod attacca il Consiglio dei Cinque con la speranza di prendere il controllo del futuro di Krypton. Nel frattempo, Zod e i suoi sostenitori cercano il codice kryptoniano, cosa che li porta ad attaccare la casa di Jor-El.

Jor-El ha tenuto a bada Zod all’inizio, permettendo a Kal-El e all’indice di essere allontanati, ma Zod ha concluso il combattimento uccidendo Jor-El. Essendo il suo piano fallito, Zod viene sconfitto e condannato a vivere 300 cicli nella Zona Fantasma per il ricondizionamento. Tuttavia, lui e i suoi alleati vengono rilasciati poco dopo, quando Krypton implode. 

Kal-El arriva sulla Terra

diane lane

Poco dopo la distruzione di Krypton, la nave di Kal-El si schianta sulla Terra come previsto. La nave kryptoniana atterra vicino alla fattoria Kent, e Jonathan e Martha Kent scoprono rapidamente il bambino al suo interno. Nonostante non sappiano esattamente da dove provenga, i Kent decidono di crescere Kal-El come loro figlio, chiamandolo Clark Kent.

L’omicidio di Thomas e Martha Wayne

L’anno successivo, nel 1981, Thomas e Martha Wayne vengono assassinati. La coppia felicemente sposata vede La maschera di Zorro al cinema con il figlio Bruce Wayne e torna a casa a piedi. Quando un ladro si avvicina a loro in un vicolo, Thomas e Martha vengono entrambi uccisi. Questo lascia Bruce come orfano e diventa responsabilità di Alfred Pennyworth crescerlo da quel momento in poi.

The Suicide Squad e il lavoro di James Gunn sul cast femminile

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The Suicide Squad e il lavoro di James Gunn sul cast femminile

Le damigelle in pericolo, al cinema, sembrano essere ormai un lontano ricordo, e a quanto pare anche The Suicide Squad renderà fede a questa tradizione. Da anni ormai i personaggi femminili hanno interpretato ruoli chiave all’interno dei cinecomics, dimostrando di poter essere in grado di reggere il confronto al box office anche con i film standalone. Indipendentemente dal successo, però, c’è sempre la preoccupazione che in un determinato film le eroine possano giocare un ruolo secondario rispetto alla controparte maschile.

È rimasto ancora qualcuno che non abbia elogiato l’attesissimo The Suicide Squad e, soprattutto, il lavoro di James Gunn? Parlando con Entertainment Tonight, l’attrice Alice Braga, che di recente abbiamo visto al cinema con The New Mutants e che nel nuovo film dedicato alla Task Force X interpreterà Sol Soria, ha lodato Gunn per aver inserito in un film con un ensemble di prima linea così tanti personaggi femminili. “Penso che sia davvero importante per noi essere rappresentate. Non solo per le donne, ma anche per la nostra forza e per l’emancipazione femminile”, ha spiegato Braga.

L’attrice ha riconosciuto che il film potrebbe essere considerato effettivamente “troppo violento” per le ragazzine più giovani, ma trova comunque importante che “vedano queste donne agire in maniera così potente, in sequenze d’azione e tutto il resto”. Braga ha anche sottolineato il suo entusiasmo per essere parte del mondo DC, complimentandosi con lo stile registico di Gunn. “Amo davvero i fumetti. Amo davvero il mondo DC. Sono un grande fan di James Gunn. Penso che sia un regista fenomenale che ha portato tanta gioia e tanto divertimento a questo mondo.”

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

The Others: il remake entra in sviluppo, Universal alla produzione

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Ad Aprile di quest’anno era arrivata la notizia che la Sentient Entertainment aveva acquistato i diritti per riportare la storia di The Others sul grande schermo. Stiamo ovviamente parlando dell’acclamatissimo horror psicologico diretto dal cileno Alejandro Amenábar e con protagonista una splendida Nicole Kidman in uno dei ruoli più belli della sua carriera.

Adesso, come riportato da Deadline, sarà la Universal Pictures a occuparsi della produzione e della distribuzione del film, che adesso è finalmente pronto per entrare nelle prime fasi di sviluppo. Il remake, di produzione americana (l’originale The Others era una co-produzione che ha coinvolto gli Stati Uniti, la Spagna, la Francia e anche l’Italia), sarà prodotto da Renee Tab e Christopher Tuffin della Sentient insieme a Lucas Aksoskin della Aliwen Entertainment.

Secondo le prime indiscrezioni, il remake tenterà un approccio contemporaneo alla storia raccontata da Amenábar nel suo film, ambientato nel 1945, subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale. L’obiettivo della Sentient, infatti, sarebbe quello di coinvolgere un cast composti da volti più o meno noti di Hollywood. Il film originale incassò circa 200 milioni di dollari a livello mondiale ed è ancora oggi considerato uno dei migliori horror prodotti nello scorso decennio. Grazie al ruolo di Grace Stewart, Nicole Kidman ottene una nomination ai Golden Globes, ai BAFTA, ai Saturn Awards e ai Goya come migliore attrice.

The Others racconta la storia di Grace e dei suoi due figli che vivono in una grande casa isolata. Una strana malattia costringe i bambini a fuggire la luce. Nell’oscurità che avvolge la loro vita sta per accadere qualcosa di terribile e presto Grace dovrà affrontare la più profonda e angosciante delle paure.

The Mandalorian 2: nuove scene dal primo spot tv

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The Mandalorian 2: nuove scene dal primo spot tv

Disney+ ha diffuso un primo spot tv nel quale possiamo vedere scene inedite di The Mandalorian 2, l’attesissima seconda stagione di The Mandalorian.

https://www.youtube.com/watch?v=PbcP7RElrpQ

Iscriviti a Disney+ e inizia a guardare The Mandalorian e altre produzioni originali

The Mandalorian 2

The Mandalorian 2 è la seconda stagione della serie tv The Mandalorian live action basata sull’universo di Star Wars prodotta dalla LucasFilm per la piattaforma streaming Disney+.

Ambientata nell’universo di Guerre stellari dopo le vicende de Il ritorno dello Jedi e prima di Star Wars: Il risveglio della Forza, racconta le avventure di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova Repubblica. Dopo la caduta dell’Impero, nella galassia si è diffusa l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima della comparsa del Primo Ordine, The Mandalorian racconta le difficoltà di un pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.

La serie è prodotta e scritta da Jon Favreau (già produttore de Il Re Leone e delle saghe di Avengers e Iron Man). Nel cast anche Gina Carano (DeadpoolFast and Furious); Carl Weathers (Apollo Creed nella saga di Rocky), Nick Nolte (Cape FearIl Principe delle maree), Emily Swallow (SupernaturalLe regole del delitto perfetto), Taika Waititi (premio Oscar 2019 per JoJo Rabbit), Giancarlo Esposito (Fa’ la cosa giustaBreaking Bad) e Omid Abtahi (24HomelandStar Wars: The Clone Wars).

The Mandalorian, prodotta in esclusiva per Disney+ da Lucasfilm, è la prima serie live-action di Star Wars e, nei suoi 8 episodi, racconta vicende ambientate dopo la caduta dell’Impero, quando nella galassia si è diffusa l’illegalità. Protagonista è un guerriero solitario che vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. A interpretarlo Pedro Pascal (Game of ThronesNarcos).

Avengers: Endgame, come Robert Downey Jr. ha “aiutato” Katherine Langford

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Quando Katherine Langford è stata scritturata per Avengers: Endgame, i fan hanno immediatamente iniziato a speculare su quale personaggio avrebbe potuto interpretare nel film. Kate Bishop e Cassie Lang erano papabili nomi che continuavano ad emergere, ma alla fine l’attrice non è mai apparsa nel film e questo ha lasciato i fan particolarmente confusi.

Fortunatamente, le cose sono diventate chiare quando è stata condivisa con l’arrivo di Disney+ una scena eliminata dal cinecomic di  Anthony e Joe Russo, la quale ha rivealto che Langford ha interpretato la versione adulta di Morgan Stark nel Regno dell’Anima dopo che Iron Man ha usato il Guanto dell’Infinito.

È stata una scena fantastica, ma che secondo quanto riferito ha confuso il pubblico che ha assistito alle proiezioni di prova. Langford ha recentemente parlato della decisione dei Marvel Studios di tagliare la sua scena, e intervistata da The Hollywood Reporter ha riferito che Robert Downey Jr. è stato una fonte inestimabile per la sua preparazione al ruolo, dato che guardavano insieme, sul set, i giornalieri delle sue scene con Lexi Rabe, la bambina di 5 anni che ha interpretato Morgan Stark.

“Forse il giorno prima o direttamente sul set, Robert Downey Jr. aveva un paio di giornalieri e ne abbiamo visti alcuni solo per il contesto”, ha spiegato l’attrice di Tredici. “Ma sì, è stato davvero bello essere sul set e vedere un po’ di ciò che era stato filmato prima che il resto del mondo lo vedesse”. 

Il significato della scena con Tony e Morgan Stark tagliata da Avengers: Endgame

La scena con protagonista Robert Downey Jr. e Katherine Langford è in effetti molto toccante, perché mostra un Tony Stark tanto speranzoso quanto disilluso, e per lui, trovare la figlia adulta, conoscerla, e sentirle dire che è felice, vale tutti i patrimoni del mondo. In questa scena c’è la consacrazione di Tony ad eroe ma anche a uomo, a padre, e non c’è niente di più lontano da quel playboy filantropo che abbiamo conosciuto all’inizio dell’avventura del MCU.

https://www.youtube.com/watch?v=OcMPjlHa1vo&feature=emb_title

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019. Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris EvansMark RuffaloChris Hemsworth e Scarlett Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War, l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Imprevisti digitali al cinema: in palio biglietti gratuiti con cinefilos.it

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Debutterà al cinema questo giovedì Imprevisti digitali, il film vincitore dell’Orso d’Argento e distribuito da Officine UBU. Da oggi in palio per i lettori di Cinefilos.it 5 inviti validi ognuno per due biglietti gratuiti per il primo spettacolo serale per i giorni sabato 17 e domenica 18 ottobre.

NOTA BENE: Per poter richiedere il biglietto è indispensabile scrivere a eventi[@]cinefilos.it scegliere la città e la sale e comunicare il vostro nome e cognome. Gli inviti sono già validi per due persone, coloro che riceveranno una risposta di conferma avranno ottenuto un inviti. Chi non riceverà risposta è perché gli inviti saranno esauriti. Le città e le sale che aderiscono sooo:

  • MILANO – CINEMA ELISEO
  • TORINO – CINEMA ROMANO
  • BOLOGNA – CINEMA ROMA
  • ROMA – CINEMA QUATTRO FONTANE

Imprevisti digitali, il film

Imprevisti digitali è una commedia sociale dolce-amara, parzialmente ispirata al Movimento dei Gilet Gialli, che mette a fuoco in modo ironico e pungente alcune assurdità che caratterizzano la deriva digitale della società moderna, ormai globalizzata e intangibile.

Tre vicini di casa in un sobborgo francese si ritrovano coinvolti in una serie di imprevisti causati dalla loro inettitudine nel rapportarsi alle nuove tecnologie. Marie ha paura di perdere il rispetto del figlio a causa di un sex tape finito online, Bertrand s’invaghisce della voce di una centralinista e cerca di proteggere la figlia dal cyber bullismo e Christine, che ha perso il marito a causa della dipendenza dalle serie TV, è disposta a tutto per far aumentare la sua valutazione come autista privato. I tre si lanceranno così in una battaglia contro i giganti di internet. Una battaglia ben al di fuori della loro portata… forse.

CHILI lancia il suo servizio AVOD

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CHILI lancia il suo servizio AVOD

CHILI lancia il suo servizio AVOD (Advertising-based Video on demand) con una vasta selezione di film e documentari visibili gratuitamente, grazie all’inserimento di pubblicità. Nell’anno dell’esplosione dei consumi streaming, CHILI conferma la leadership nel suo segmento di mercato, proponendo il più importante catalogo AVOD in Italia, disponibile attraverso Smart TV, Web, Mobile e Tablet App.

Per Giorgio Tacchia (Founder & CEO di CHILI) “Il 2020 è stato inevitabilmente, un anno di enormi trasformazioni, le cui conseguenze lasceranno il segno nei prossimi anni. In particolare, nei paesi che guidano le dinamiche del mercato dell’intrattenimento (US & UK) c’è stato un grande focus su nuovi servizi AVOD per cui si stima una crescita importante nel prossimo futuro. CHILI deve rispondere inoltre allo slittamento forzato di molte uscite nei cinema e vogliamo andare incontro ai clienti offrendo un servizio aggiuntivo, accanto al TVOD (Transactional video on demand) che resta il nostro core business. Si tratta di un momento molto importante per la vita della nostra azienda: siamo già leader nel mercato della distribuzione di contenuti a noleggio ed in acquisto e vogliamo ampliare l’offerta e il consumo di contenuti aggiungendo una nuova offerta per il cliente finale, gratuita e legale”.

Con la nuova offerta, CHILI allarga le potenzialità di fruizione del cliente, affermando nuovamente la sua visione olistica di intrattenimento: il cliente infatti, oltre ai film in acquisto e a noleggio, da oggi, accede ad una vastissima offerta di film gratuiti e, anche per l’AVOD, sono disponibili moltissimi trailers, video extra, il merchandising del film e tanti approfondimenti e interviste grazie al digital magazine HotCorn di cui CHILI è editore.

I clienti, una volta registrati alla piattaforma ed effettuato l’accesso, trovano una vasta selezione di film gratis con un mix tra blockbuster e titoli di cassetta, film italiani e Hollywood, cinema d’autore e film introvabili, tra grandi registi come Bergman, Truffaut, Godard, Kubrick, Coppola e Antonioni a divi popolari come Alberto Sordi, Totò, Terence Hill e Bud Spencer

Dal 2012 precursore del mercato italiano del TVOD, CHILI ha deciso per il lancio del segmento AVOD di rendere partecipe direttamente la propria base clienti. La direzione marketing ha scelto infatti l’attivazione di un panel di 4.200 utilizzatori di CHILI che hanno contribuito alla definizione del nuovo prodotto, dal naming ufficiale al look & feel completo della sezione in AVOD. Per gli inserzionisti pubblicitari, la gestione della pianificazione è affidata al dipartimento CHILI MEDIA che opera sul mercato da giugno 2019

The Good Doctor 4: trailer dalla quarta stagione

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The Good Doctor 4: trailer dalla quarta stagione

Il network americano ABC ha diffuso il trailer di The Good Doctor 4, l’attesissima quarta stagione di The Good Doctor.

The Good Doctor 4

The Good Doctor 4 è la quarta stagione della serie tv The Good Doctor creata da David Shore per il network americano della ABC. In The Good Doctor 4 Il dottor Shaun Murphy, un giovane chirurgo con autismo e sindrome del savant, continua a usare i suoi straordinari doni medici presso l’unità chirurgica del St. Bonaventure Hospital. Man mano che le sue amicizie si approfondiscono, Shaun continua ad affrontare il mondo degli appuntamenti e delle relazioni romantiche e lavora più duramente di quanto abbia mai fatto prima, navigando nel suo ambiente per dimostrare ai suoi colleghi che il suo talento di chirurgo salverà vite. La serie vede nel cast Freddie Highmore nei panni del dottor Shaun Murphy, Antonia Thomas nei panni della dottoressa Claire Browne, Hill Harper nei panni del dottor Marcus Andrews, Richard Schiff nei panni del dottor Aaron Glassman, Christina Chang nei pann

In The Good Doctor protagonisti Freddie Highmore come Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas come Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez come Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann nel ruolo del Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee nel ruolo del Dr. Alex Park, Paige Spara nel ruolo di Lea Dilallo e Jasika Nicole nel ruolo del Dr. Carly Lever.

Star Wars: confermata l’origine Jedi dei Sith nel canone ufficiale

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È stata finalmente confermata la storia canonica dei Sith, i principali cattivi dell’intera saga di Star Wars. Darth Vader è stato presentato come il “Signore Oscuro dei Sith” nel primo film del franchise; in seguito l’Imperatore Palpatine si è rivelato essere il suo Maestro. Naturalmente, il vecchio Universo Espanso ha sempre provato un grande piacere nell’esplorare la storia dei Sith.

Quando George Lucas è tornato al timone della trilogia prequel, le cose sono diventate molto più complicate. La visione di Lucas dei Sith era molto diversa rispetto a quanto visto nell’Universo Espanso, e di conseguenza gli sceneggiatori e i montatori hanno dovuto fare di tutto per chiarire i problemi di continuity. Quando la Disney ha acquisito Lucasfilm nel 2012, ha deciso abbastanza rapidamente che la soluzione più semplice era spazzare via tutto il vecchio universo espanso e ricominciare da zero. Da allora hanno gradualmente ri-canonizzato gli elementi dell’Universo Espanso, con riferimenti “usa e getta” a concetti come “L’oscurità dei cento anni”. Il risultato? Tutto ciò che dovrebbe essere considerato canonico è diventato sempre meno chiaro.

Per chiarire alcune cose, Lucasfilm ha di recente pubblicato “The Star Wars Book“, con il contributo di Pablo Hidalgo, Dan Zehr e Cole Horton. Una sezione dell’opera, intitolata “Unlimited Power”, presenta una storia notevolmente breve dei Sith, confermando tutto ciò che pensavamo di sapere, ma anche semplificando sostanzialmente le cose. Come leggiamo grazie a Screen Rant:

“I Sith sono un ordine fondato da un gruppo frammentato di Jedi che scoprono il potere grezzo che può essere raggiunto dalla devozione al lato oscuro… A causa della loro origine come un ramo dei Jedi, i Sith somigliano superficialmente ai Cavalieri Jedi. Le loro vesti e i loro cappucci mostrano forti influenze Jedi e la loro arma preferita è la spada laser. I Sith riversano il loro odio e la loro rabbia nei cristalli kyber che costituiscono il nucleo delle loro armi. Questo atto crea una lama rossa, un colore che non si trova tra i Jedi.

Nonostante il loro numero, i Sith non riescono a mantenere un ordine ben strutturato simile ai Jedi. La filosofia guida dei Sith è l’ascensione ad ogni costo. Qualsiasi struttura rigida crollerebbe inevitabilmente quando gli ambiziosi Signori dei Sith si contendono il controllo. Colpi di stato e intrighi sono comuni nei loro ranghi.

Questo segna il destino del tentativo originale dei Sith di governare la galassia millenni prima dell’era moderna. Anche se riescono quasi a conquistare la Repubblica, i combattimenti accelerano la fine dei Sith, venendo sconfitti dall’Ordine Jedi.”

La storia dei Sith all’interno del canone di Star Wars

È un racconto ampio, ma si adatta perfettamente alla tradizione consolidata. I Sith sono immaginati come una fazione di Jedi che cedette al lato oscuro e che fu espulsa dall’Ordine fuggendo nell’ombra. Devono essersi stabiliti sul pianeta Moraband (a volte chiamato Korriban), una potente vergenza nella Forza immersa nel lato oscuro. Lì, padroneggiarono i loro poteri e iniziarono a costruire un numero sufficiente per tornare a vendicarsi e stabilire il primo impero Sith. Sfortunatamente, il lato oscuro è competitivo piuttosto che cooperativo, e alla fine si sono rivoltati l’uno contro l’altro. Questo spiega chiaramente perché Darth Bane ha stabilito la “Regola dei Due”, al fine di limitare e controllare il potenziale di tali combattimenti.

Chiunque abbia familiarità con l’Universo Espanso noterà che un elemento principale è stato rimosso dal canone. Fino a Star Wars: Episode I – La minaccia fantasma, gli autori dell’UE pensavano che i Sith fossero in realtà una razza aliena. Ecco perché hanno creato Korriban, letteralmente immaginato come il pianeta natale dei Sith. Ciò ha portato ad alcuni retcon decisamente goffi, ma l’intera questione è stata ora accuratamente cancellata. Per quanto riguarda il nuovo canone, non c’è mai stata una razza Sith di per sé, e la storia dei più grandi cattivi di Star Wars è molto più semplice.

No Time to Die: Cary Fukunaga parla del rinvio e di un eventuale nuovo film

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In una recente intervista con il Wall Street Journal, Cary Fukunaga ha parlato di No Time to Die, l’attesissimo 25esimo capitolo della saga di James Bond che, da Aprile 2020, è stato prima posticipato a Novembre 2020 e poi ad Aprile 2021. Il film è attesissimo, non solo per la presenza nel cast di attori quali Rami Malek e Ana de Armas, ma anche perché sarà l’ultimo film della saga in cui Daniel Craig vestirà i panni dell’iconico agente segreto.

In passato anche Craig aveva sostenuto il fatto che il film, considerata l’attuale situazione mondiale, fosse stato posticipato, e lo stesso ha fatto adesso anche Fukunaga. Come spiegato dal regista: “All’inizio c’è stato il panico. Non volevo credere che stesse accadendo davvero. Poi, abbastanza velocemente, sono andato avanti con la mente e ho iniziato ad accettare l’idea. Purtroppo ci sono cose molto più grandi e importanti che sfuggono al nostro controllo. Ho amici che stanno perdendo il lavoro e altri che hanno perso i loro cari. Il film uscirà quando sarà il momento giusto.”

Sempre nel corso della medesima intervista, Cary Fukunaga ha rivelato che amerebbe girare un altro capitolo della saga, mentre sull’accoglienza che il suo film riceverà ha dichiarato: “Non sono mai stato capace di prevedere come sarebbe andato un mio lavoro. Potrebbe avere successo o fallire miseramente. Ma questo non cambierà cosa penso io del film. Il viaggio di No Time to Die non sarà compiuto fino a quando non arriverà al cinema. Fino ad allora, è un segreto. Non l’ho mai visto con il pubblico. Mi piacerebbe vederlo con gli spettatori non appena sarà possibile. E quella sarà probabilmente la prima e l’ultima volta che lo guarderò.”

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen WhishawJeffrey WrightAna de Armas, Rory Kinnear, Dali Benssalah, Billy Magnussen, David Dencik e Lashana Lynch.

Black Adam: perché il film non ha più una data di uscita?

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Black Adam: perché il film non ha più una data di uscita?

Un nuovo report di Screen Rant prova a fare luce sul perché Black Adam non abbia più una data di uscita a seguito dell’aggiornamento del nuovo calendario della Warner Bros. che ha visto – ad esempio – The Batman slittare al 2022. Il DC Fan-Dome dello scorso Agosto ha creato molto clamore attorno al cinecomic che avrà come protagonista Dwayne Johnson, ma il Covid-19 continua ad ostacolare la produzione di tantissimi blockbuster hollywoodiani (e non solo). Il film, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra, sarebbe dovuto arrivare nelle sale il 22 Dicembre 2021. Perché, se ogni altro titolo del DCEU è stato opportunamente riprogrammato, a Black Adam non è toccata la medesima sorte?

Black Adam è un progetto in sviluppo ormai da anni. Nel 2014, The Rock è stato ufficialmente scelto per interpretare il personaggio del titolo, che nei fumetti DC è il nemico di un altro celebre supereroe, Shazam. Per anni si è parlato della possibilità di un debutto per Johnson nel DCEU proprio nel cinecomic con protagonista Zachary Levi, voce poi smentita dallo stesso Johnson nel 2017. Verso la fine del 2019, The Rock ha anticipato che le riprese di Black Adam sarebbero partite a Luglio 2020; tuttavia, la pandemia di Coronavirsu ha ritardato la produzione fino al 2021.

Nel frattempo, Noah Centineo è stato ufficialmente scelto come interprete di Atom Smasher nell’agosto 2020, mentre Aldis Hodge si è unito al cast nei panni di Hawkman nel settembre 2020. Dopo tutti questi nuovi entusiasmanti sviluppi, la Warner Bros. ha lanciato una nuiova bomba nell’ottobre 2020, posticipando l’uscita dell’attesissimo adattamento di Dune ad opera di Denis Villeneuve da Dicembre 2020 a Ottobre 2021. Di conseguenza, lo studio ha stravolto tutte le date di uscita dei titoli del DCEU.

Nell’Ottobre 2020, Black Adam ha ufficialmente “perso” la sua data di uscita inizialmente fissata per Dicembre 2021, mentre la Warner Bros. ha riprogrammato The Batman per il 4 Marzo 2022 e The Flash per il 4 Novembre 2022. Wonder Woman 1984 (almeno per ora) ha mantenuto lo slot relativo a Dicembre 2020, mentre Shazam! Fury of the Gods è stato spostato addirittura al 2 Giugno 2023. Per quanto riguarda Black Adam, il film è  stato apparentemente messe in stand-by: ad oggi, infatti, non ha più una data di uscita ed è stato rimosso dal calendario WB.

È probabile che le riprese del cinecomic inizieranno comunque all’inizio del 2021 e che la Warner Bros. comunicherà la nuova data di uscita soltanto quando la produzione sarà ufficialmente partita. In questo momento, ci sono due slot DC ancora “liberi”: entrambi per il 2022, rispettivamente il 3 Giugno e il 5 Agosto. Dato che Black Adam aveva già una data di uscita stabilita, è probabile che una riprogrammazione ufficiale sarà annunciata nella prima metà del 2021, supponendo che le riprese procedano effettivamente senza intoppi.

In tal caso, entrambi gli slot “liberi” sono opzioni auspicabili. In passato, sia L’Uomo d’Acciaio sia Wonder Woman sono stati entrambi presentati in anteprima a Giugno, mentre Suicide Squad è uscito proprio ad Agosto. Considerate le premesse, Black Adam sembra prestarsi molto bene ad un’eventuale uscita estiva, quindi è del tutto probabile che verrà riprogramma per il 5 Agosto 2022. Aspettiamo notizie ufficiali in merito.

Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Black Adam, affidato alla regia di Jaume Collet-Serra (Orphan, Paradise Beach – Dentro l’incubo), arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021. Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. E come annunciato nei mesi scorsi, i piani per portare al cinema uno standalone con Dwayne Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

“Questo progetto ha comportato dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black Adam“, aveva raccontato l’attore in un video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un anno e non potrei essere più eccitato all’idea.”

Virgin River 2: rivelati i titoli degli episodi

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Virgin River 2: rivelati i titoli degli episodi

Mentre cresce l’attesa per il ritorno in onda di Virgin River 2, l’annunciata seconda stagione della serie originale Netflix Virgin River, oggi sono stati rivelati i titoli degli episodi che trovate di seguito.

Episode 2.01 – New Beginnings
Episode 2.02 – Taken by Surprise
Episode 2.03 – The Morning After
Episode 2.04 – Rumer Has It
Episode 2.05 – Can’t Let Go
Episode 2.06 – Out of the Past
Episode 2.07 – Breaking Point
Episode 2.08 – Blindspots
Episode 2.09 – Hazards Ahead
Episode 2.10 – Blown Away

Virgin River 2

In Virgin River 2 ritorneranno i protagonisti Alexandra Breckenridge nel ruolo di Melinda “Mel” Monroe, un’infermiera praticante che si è recentemente trasferita a Virgin River; Martin Henderson nei panni di Jack Sheridan, proprietario di un bar di un ristorante locale ed ex Marine degli Stati Uniti che soffre di PTSD; Colin Lawrence nei panni di John “Preacher” Middleton, un caro amico americano di Jack che lavora come chef al Jack’s Bar; Jenny Cooper nel ruolo di Joey Barnes, la sorella maggiore di Melinda; Lauren Hammersley nel ruolo di Charmaine Roberts, amica di Jack con benefici; Annette O’Toole nel ruolo di Hope McCrea, il sindaco di Virgin River e Tim Matheson nel ruolo di Vernon “Doc” Mullins, MD, il medico locale.

Nei ruoli ricorrenti ritroveremo Daniel Gillies nel ruolo di Mark Monroe, il marito defunto di Mel. Benjamin Hollingsworth nei panni di Dan Brady, un collega veterano più giovane che ha prestato servizio nei Marines statunitensi con Jack e sta lottando per riadattarsi alla vita civile. Grayson Gurnsey nei panni di Ricky, un giovane che lavora al Jack’s Bar e che vuole unirsi ai Marines statunitensi. David Cubitt è Calvin, l’uomo che gestisce la fattoria illegale dall’altra parte del Virgin River. Lexa Doig nel ruolo di Paige Lassiter / Michelle Logan, proprietaria di un camion da forno chiamato “Paige’s Bakeaway” e Ian Tracey è Jimmy, il braccio destro di Calvin.

 

Spider-Man 3: Peter ha davvero bisogno di un nuovo mentore?

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Spider-Man 3: Peter ha davvero bisogno di un nuovo mentore?

Il regista di Spider-Man: Un Nuovo Universo, Peter Ramsey, sostiene che lo Spider-Man del MCU non abbia bisogno di Doctor Strange come nuovo mentore. Secondo quanto riferito di recente, questo mese dovrebbero partire ufficialmente le riprese di Spider-Man 3 in vista del debutto al cinema della pellicola previsto per Dicembre 2021. I dettagli sulla trama sono ancora scarsi, ma è probabile che la storia riprenderà dal cliffhanger di Spider-Man: Far From Home, dove l’identità di Peter è stata rivelata al mondo e dove il giovane veniva incastrato per l’omicidio di Mysterio (Jake Gyllenhaal). Il regista Jon Watts tornerà dietro la macchina da presa, così come alcuni volti noti già apparsi nei primi due episodi.

Proprio la scorsa settimana è arrivata la notizia che lo Stephen Strange di Benedict Cumberbatch avrà un ruolo nello Spider-Man 3 collegato al MCU. Ciò si allinea in qualche modo alla tradizione degli standalone dell’Uomo Ragno in cui è sempre apparso un personaggio del MCU di un certo rilievo. In Spider-Man: Homecoming c’era Tony Stark (Robert Downey Jr.), mentre in Spider-Man: Far From Home abbiamo visto Nick Fury (Samuel L. Jackson). Sia Tony che Fury sono diventati mentori del giovane Peter: proprio per questo, sembra che Doctor Strange sia pronto a diventare l’ennesima figura guida per il simpatico arrampicamuri.

Mentre alcuni potrebbero divertirsi nel veder portare avanti questa sorta di “tendenza” del mentore, altri ritengono che non sia affatto necessario. Peter Ramsey, uno dei co-registi dell’acclamato Spider-Man: Un Nuovo Universo, ha condiviso i suoi pensieri sul ruolo di Doctor Strange in Spider-Man 3 attraverso il suo profilo Twitter. “Spero che sia solo una guest star speciale”, ha scritto Ramsey. Il regista ha poi aggiunto che non sa perché Peter abbia sempre bisogno di un mentore, sottolineando che “una delle cose che mi sono sempre piaciute nei vecchi fumetti era che era un solitario, alle prese con le sue cose da solo, non amato o accettato come i Vendicatori o la FF.”

Cosa sappiamo di Spider-Man 3?

Di Spider-Man 3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce). Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle precedenti…

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

The Batman: nuove foto dal set, tutto il cast presente!

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The Batman: nuove foto dal set, tutto il cast presente!

Continuano le riprese dell’attesissimo The Batman e oggi arrivano le foto scattate dal set di Liverpool, in Inghilterra e pubblicate da JustJared. Sul set presente quasi tutto il cast della pellicola e oltre ad ancora un irriconoscibile Colin Farrell, ci sono anche Robert Pattinson, Zoe Kravitz e per la prima volta John Turturro come Carmine Falcone.

Da quello che sembra è stata una giornata impegnativa sul set per gli attori! Anche Robert Pattinson è stato fotografato sul set quel giorno. Anche John Turturro, che interpreta Carmine Falcone, era sul set, e dagli scatti sembra che sia legato al personaggio di Zoe Kravitz nei panni di Catwoman/Selina Kyle. Come molti di voi sapranno Batman arriverà al cinema il 4 marzo 2022 dopo essere stato rinviato a causa della pandemia COVID-19.

Tutte le foto sul sito JJ

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Sedicicorto 2020, un successo in sala e on line

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Sedicicorto 2020, un successo in sala e on line

Sedicicorto Forlì International Film Festival 2020, si chiude la diciassettesima edizione del festival del cortometraggio romagnolo. Un appuntamento che nel corso degli anni si è ritagliato un posto importante nel panorama di settore internazionale, come dimostra la selezione, ogni anno sempre più ricca numericamente e qualitativamente. Quest’anno il festival diretto da Gianluca Castellini può essere preso come “case history” per tutti gli eventi che dovranno confrontarsi con il mondo nell’era del Covid.

Alcuni numeri di questa edizione: 4.758 Film iscritti da 128 Paesi, di cui 469 italiani ( 9,9%),  214 film selezionati da 48 Paesi, di cui 40 italiani, con una rappresentanza di genere pari al 64,7% di autori uomini e il 36,3% di autrici donne.

Pensato come festival ibrido già da aprile, Sedicicorto, come la Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ha confermato che la sala cinematografica è un posto sicuro, come dimostrato dal sold out registrato per tutte le proiezioni e gli eventi live.

Gli oltre 300 abbonamenti digitali acquistati su MyMovies.it, piattaforma all’avanguardia e con margini di crescita enormi, hanno confermato che l’interazione tra il mondo reale e quello virtuale offre l’opportunità di rivoluzionare il concetto stesso di festival, abbattendo confini fisici, sociali e culturali attraverso l’utilizzo delle moderne tecnologie di comunicazione che il lockdown ha portato in tutte le case.

Ancora numeri: Oltre 10.000 ore di visione, 30.000 utenti unici, un festival che ha superato i confini territoriali, con il 21% degli spettatori localizzati a Milano, a trecento chilometri dalla Sala San Luigi di Forlì, dove da venerdì 2 a giovedì 8 ottobre un pubblico in carne e ossa ha assistito alle proiezioni dei programmi speciali, della terza edizione di IranFest, rispettando le distanze di sicurezza, con la mascherina sul viso, in una sala sanificata dopo ogni proiezione. Sala San Luigi che ha riaperto il 15 giugno e che continua la sua programmazione, a dispetto di chi afferma che il cinema sul grande schermo ha fatto il suo tempo.

Non è così. Lo ha dimostrato Venezia, lo ha ribadito Sedicicorto, lo confermeranno tutti quei festival che nelle prossime settimane proietteranno i loro programmi in una sala.

L’appuntamento con Sedicicorto è per l’edizione 2021, la diciottesima, festeggiando la maggiore età di un piccolo grande festival riabbracciando una sala piena in ogni ordine di posti, ma anche continuando a portare i suoi film in giro per il mondo grazie alle proiezioni on line.

Come per tutti i festival, ci sono anche i premi. Di seguito la lista di tutti i riconoscimenti, anche se mai come quest’anno a Sedicicorto hanno vinto davvero tutti.

IL PALMARES DI SEDICICORTO 2020

  • ANIMARE Sezione dedicata ai film di animazione per bambini e ragazzi

Vince il premio LUMINOR
028 di Caussé, Collin, Grardel, Marchand, Merle, Meyran (France, 2019)

  • NO+D2 Sezione internazionale dedicata ai film brevissimi con durata non oltre i 2 minuti

Giuria composta da: 500 studenti tra i 13 e i 18 anni delle scuole medie e superiori del territorio di Forlì

Vince il premio LUMINOR Électrique, di François Le Guen (France, 2020)

  • CORTOINLOCO Sezione dedicata ai film di autori della regione E.R.

Giuria composta da: la scuola di Cinema di Cesena diretta da Giampaolo Mai

Vince il premio LUMINOR: Vomag di Riccardo Salvetti (Italy, 2020)

Vince il premio Womaninset: Gas Station di Olga Torrico (Italy, 2020)

  • EXPERIA Sezione internazionale dedicata ai film sperimentali. La giuria era composta da: I componenti dell’Associazione sedicicorto di Forlì.

Vince il premio LUMINOR: How to Disappear di Robin Klengel, Leonhard Mullner, Michael Stumpf (Austria, 2020).

  • IRANFEST Sezione dedicata da autori di origine Iraniana.

Giuria composta da: Milad Tangshir , Giancarlo Zappoli, Aitor Arenas Suso.

Vince il premio LUMINOR: Weekend di Ario Motevaghe (Iran 2019)

Menzione Speciale: The Visit di Azadeh Moussavi (Iran, 2020)

Sezione Animazione – Vince il premio LUMINOR The Eleventh Step di Maryam Kashkoolinia (Iran, 2020).

Menzione Speciale: Grandad was a Romantic di Maryam Mohajer (Iran, 2020)

  • CORTITALIA Sezione dedicata ai film di ogni genere realizzati da autori italiani o di origine italiana.

Giuria composta da: Elena Bouryka, Boris Sollazzo, Steve Della Casa

Vincono il premio LUMINOR EX AEQUO

La Grande Onda di Francesco Tortorella (Italy, 2020)

Settembre di Giulia Louise Steigerwalt (Italy, 2019)

  • ANIMALAB Sezione dedicata ai film di internazionali di animazione.

Giuria composta da: JooYoung Soheili, Monica Manganelli, Virgilio Villoresi

Vince il premio LUMINOR: Daughter di Daria Kashcheeva (Czech Rep., 2019)

  • MOVIE Sezione dedicata ai film internazionali di fiction e documentari

Giuria composta da: Sandrine Cassidy, Giacomo Manzoli, Laurence Boyce.

Vince il premio LUMINOR: The Present di Farah Nabulsi (Palestine, 2019)

Menzione Speciale: Bebaak di Iqbal Shazia (India, 2019)

Nuvole, recensione del film sulla vita di Zach Sobiech

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Nuvole, recensione del film sulla vita di Zach Sobiech

Sarà disponibile da 16 ottobre su Disney+ il nuovo film originale Disney, dal titolo Nuvole. Il film è diretto da Justin Baldoni e scritto da Kara Holden che ha basato la sua sceneggiatura su un soggetto che condivide con Casey La Scala e Patrick Kopka. L’idea è liberamente ispirata a Fly a Little Higher, un libro scritto da Laura Sobiech, madre di Zach Sobiech che, suo malgrado, è diventato famoso per la sua incredibile e commovente storia.

La trama di Nuvole

Zach Sobiech (Fin Argus) è uno studente diciassettenne che ama divertirsi e dotato di un naturale talento musicale. La sua vita però non è come quella di un normale adolescente, perché Zach convive con l’osteosarcoma, un raro cancro alle ossa. All’inizio del suo ultimo anno scolastico si sente pronto per affrontare il mondo ma, quando riceve la notizia che la malattia si è diffusa, lui e la sua migliore amica e coautrice di canzoni Sammy (Sabrina Carpenter) decidono di trascorrere il tempo limitato che gli rimane inseguendo i loro sogni. Con l’aiuto del suo mentore e insegnante, il signor Weaver (Lil Rel Howery), a Zach e Sammy arriva l’occasione della vita e viene offerto loro un contratto discografico. Con il sostegno dell’amore della sua vita, Amy (Madison Iseman), e dei suoi genitori, Rob e Laura (Tom Everett Scott e Neve Campbell), Zach intraprende un viaggio indimenticabile che gli permetterà di vivere a pieno il tempo che gli resta, un viaggio emozionante tra amicizia, amore e il grande potere della musica che purtroppo non guarisce ma aiuta a sognare e a sostenere le difficoltà.

Il titolo del film, Nuvole, viene dal singolo che Zach postò su Youtube nel 2012, Clouds, e che con tre milioni di visualizzazioni gli permise di riuscire a realizzare il suo sogno, incidere l’album, Fix Me Up, che sulla scia delle visualizzazioni su Youtube arrivò trai primi in classifica per vendite in Canada, Stati Uniti e Regno Unito. Naturalmente, in una storia come quella di Zach e come quella del film, il lieto fine è difficile da trovare, perché è crudele che un ragazzo appena diciottenne debba lasciare questa vita per una malattia così grave e aggressiva, tuttavia la morale della storia sembra voler trasmettere più ottimismo di quanto la situazione conceda.

La storia di Zach

La storia di Zach, raccontata in Nuvole, è una storia d’ispirazione e ottimismo, nonostante tutto, e così anche regia e scrittura si aggrappano a questo messaggio, comunicando leggerezza e allegria, ottimismo, nonostante tutto. I traumi dell’adolescenza sono totalizzanti, sono traumi dai quali sembra non ci risolleveremo mai, e soprattutto sono formativi, insegnano a vivere a pieno, ad avere una marcia in più, a scollarsi di dosso l’apatia, ma soprattutto responsabilizzano a coltivare la propria vita al meglio, senza lasciarsi andare alle difficoltà, cercando il buono sempre e comunque, combattendo per esso.

Con Nuvole, Disney+ dimostra di voler dare spazio non solo ad un pubblico giovanissimo, ma anche a quel pubblico di giovani adulti indirizzando loro prodotti dai toni accoglienti ed educati anche se per niente rassicuranti. Quella di Zach è una storia terribile e drammatica, che tuttavia ha un lato positivo, cerca di strappare un sorriso, ed è quello di cui tutti abbiamo bisogno, a qualsiasi età.

Nuvole: secondo trailer del film Disney+

Nuvole: secondo trailer del film Disney+

Disney+ ha rilasciato il secondo commovente trailer di Nuvole. Ispirato a un’incredibile storia vera, Nuvole offre uno sguardo profondo e toccante sulla dualità della vita. Zach Sobiech (Fin Argus) è uno studente diciassettenne che ama divertirsi, dotato di un naturale talento musicale, che convive con l’osteosarcoma, un raro cancro alle ossa.

All’inizio del suo ultimo anno scolastico si sente pronto per affrontare il mondo ma, quando riceve la notizia che la malattia si è diffusa, lui e la sua migliore amica e coautrice di canzoni Sammy (Sabrina Carpenter) decidono di trascorrere il tempo limitato che gli rimane inseguendo i loro sogni. Con l’aiuto del suo mentore e insegnante, il signor Weaver (Lil Rel Howery), a Zach e Sammy arriva l’occasione della vita e viene offerto loro un contratto discografico. Con il sostegno dell’amore della sua vita, Amy (Madison Iseman), e dei suoi genitori, Rob e Laura (Tom Everett Scott e Neve Campbell), Zach intraprende un viaggio indimenticabile sull’amicizia, l’amore e il potere della musica.

Nuvole è diretto da Justin Baldoni e prodotto da Andrew Lazar, Justin Baldoni e Casey La Scala. La sceneggiatura è di Kara Holden su una storia di Casey La Scala & Patrick Kopka e Kara Holden. Il film è prodotto dai Wayfarer Studios, Warner Bros. Pictures e Mad Chance / La Scala Films.

Vita da scimpanzé: recensione della serie Disney+

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Vita da scimpanzé: recensione della serie Disney+

Continua il sodalizio tra Disney e National Geographic per la piattaforma Disney+ con la nuova serie, disponibile dal 16 ottobre, dal titolo Vita da scimpanzé. La serie documentaristica con un approccio divertente ed accattivante conduce gli spettatori in una delle riserve naturali più grandi e uniche al mondo, il cosiddetto Chimp Haven, il Paradiso delle scimmie, un rifugio di oltre 80 ettari nascosto nel cuore della foresta della Louisiana, che ospita oltre 300 scimpanzé.

Nella versione originale, la serie è narrata da Jane Lynch, attrice vincitrice dell’Emmy che senza dubbio riesce a regalare allo show energia e dolcezza allo stesso tempo. Vita da scimpanzé è composta da sei episodi e, come ogni prodotto targato National Geographic, è anche un documento, per quanto patinato e rassicurante, di quella che è la realtà a rischio del nostro Pianeta, in questo frangente con un focus particolare proprio su questi meravigliosi animali.

Vita da scimpanzé, la nuova serie Disney+ e National Geographic

La serie tiene traccia, racconta e spiega le esistenze di questo straordinario gruppo di scimpanzé, la cui vita viene restituita alla speranza grazie ad uno staff di esperti, tra veterinari e volontari, la cui dedizione, compassione e impegno non conoscono limiti. Le caratteristiche tecniche di Vita da scimpanzé sono tutte quelle tipiche del documentario di osservazione che si avvale delle immagini pulite e maestose tipiche dei prodotti a marchio National Geographic e che in una miscela perfetta tra storia naturale e occhio osservatore con metodo scientifico, racconta in primo piano proprio questi animali, gli unici veri e incredibili protagonisti della serie, le vere e proprie stelle.

Quello che Vita da scimpanzé riesce a fare è restituire un quadro vivido e naturalmente realistico della vita di queste comunità di creature, che non sono poi troppo diverse da quelle umane. Il range emotivo dentro cui si muove la serie è vasto, ricco e sfaccettato e si insinua in ogni piccolo racconto che ha per teatro Chimp Haven. Tra dispute per il cibo, amicizie, amori, litigi, gli scimpanzè non lasciano nessuna emozione esclusa dalla loro vita, che sia la gioia o il dispiacere, e persino i capricci amorosi.

La Padrina – Parigi ha una nuova regina con Isabelle Huppert al Cinema

I WONDER PICTURES e Unipol Biografilm Collection annunciano che a partire dal 12 novembre distribuiranno sugli schermi italiani la commedia La Padrina – Parigi ha una nuova regina con Isabelle Huppert, Hippolyte Girardot, Farida Ouchani, Liliane Rovere, Iris Bry, Nadja Nguyen, Rebecca Marder, Rachid Guellaz, Mourad Boudaoud, Abbes Zahmani, Yann Sundberg, Youcef Sahraoui.

Tratto dal romanzo “La Daronne” di Hannelore Cayre ed edito in Italia da Edizioni leAssassine, La Padrina – Parigi ha una nuova regina vede protagonista la splendida Isabelle Huppert nei panni di Patience Portefeux, interprete franco-araba (per il ruolo ha dovuto imparare la fonetica araba), specializzata in intercettazioni telefoniche per la squadra narcotici, che casualmente si ritrova a dirigere un vasto traffico di droga. L’occasione fa l’uomo ladro e Pacience decide di cogliere l’occasione che potrebbe cambiargli la vita: entra in un enorme giro di droga, divenendone indiscussa protagonista sotto lo pseudonimo “La Padrina”.

Un ruolo inedito per la splendida Isabelle Huppert che I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection portano nei cinema italiani a partire dal 12 novembre.

Patience (Isabelle Huppert), traduttrice specializzata in intercettazioni telefoniche per la squadra antidroga, frustrata e annoiata da un lavoro duro e mal pagato, durante un’intercettazione viene a conoscenza dei traffici poco raccomandabili del figlio di una donna a lei cara. Decide così di dare una svolta alla sua vita e intrufolarsi nella rete dei trafficanti, per proteggere il giovane. Quando si trova tra le mani un grosso carico di droga, non si fa sfuggire l’occasione e diventa La Padrina, una “trafficante all’ingrosso”. Fa esperienza sul campo e poi… riporta tutte le informazioni in ufficio al servizio della sua squadra!

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