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Captain America: Brave New World, rivelato il motivo per cui il precedente titolo è stato accantonato

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Al Comic-Con di San Diego del 2022, Captain America: New World Order è stato uno dei film presentati dal presidente dei Marvel Studios Kevin Feige. Tuttavia, quando la star Anthony Mackie ha condiviso una foto dietro le quinte l’estate successiva, il titolo era stato tranquillamente cambiato. Molti fan si sono chiesti perché fosse stato scelto proprio “New World Order”, soprattutto quando un episodio di The Falcon and The Winter Soldier lo aveva già utilizzato. Comunque sia, alla fine dei conti, nessuno sembrava troppo infastidito dal cambiamento in Captain America: Brave New World.

Ciononostante, ci siamo a lungo chiesti cosa abbia portato a questo cambiamento e finalmente abbiamo una risposta dal produttore esecutivo Nate Moore. “Penso che ‘New World Order’ fosse un titolo che pensavamo fosse davvero interessante, e in un certo senso lunatico e spaventoso, e ad essere onesti, alcuni dei feedback che abbiamo ricevuto, internamente ed esternamente, erano che quella frase, purtroppo, è stata cooptata nel mondo reale in un modo che metteva a disagio le persone”, ha rivelato in un’intervista a Empire.

Il termine “Nuovo Ordine Mondiale” si riferisce tipicamente a un profondo cambiamento nell’organizzazione dei sistemi sociali o del potere politico globale, anche se viene utilizzato, ad esempio, da alcuni teorici della cospirazione. Era dunque un titolo piuttosto cupo per il debutto di Sam Wilson come nuovo Capitan America e, anche se il Leader sta cercando di creare un “nuovo ordine mondiale”, Brave New World sembra più adatto. L’aspettativa è che questa storia porti direttamente ad Avengers: Doomsday, dove l’ex Falcon guiderà una nuova squadra di eroi.

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreterà la cattiva Diamondback, mentre Giancarlo Esposito sarà Sidewinder. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America.

Ad ora, Captain America: Brave New World è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5. Anthony Mackie ha recentemente dichiarato che questo film è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.

Questo film è un chiaro reset. Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film, si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che la Marvel vuoole essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter Soldier“.

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Michael B. Jordan potrebbe tornare come Killmonger in uno dei prossimi film sugli Avengers

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Chadwick Boseman è stato un Black Panther fenomenale, ma Michael B Jordan gli ha dato filo da torcere nel ruolo del cattivo Eric Killmonger. Il personaggio è poi morto in battaglia con T’Challa, ma è tornato come variante in What If…? e nel Piano Ancestrale in Black Panther: Wakanda Forever. Prima che la Shuri di Letitia Wright ereditasse il mantello di Black Panther, molti fan si sono chiesti se i Marvel Studios avrebbero trovato un modo per ritrattare la morte di Eric e fargli trovare la redenzione come sostituto del cugino.

Questo non è successo ma, secondo un nuovo rapporto di The Cosmic Circus, “Michael B. Jordan potrebbe tornare per uno dei prossimi film dei Vendicatori”. Il sito lascia intendere che vestirà i panni di Black Panther in Avengers: Doomsday o Avengers: Secret Wars, presentandosi dunque come variante buona del personaggio conosciuto su Terra-616. Uno sviluppo innegabilmente intrigante. D’altronde, la variante di Killmonger di What If…? è là fuori da qualche parte e, visto che ha impugnato le Pietre dell’Infinito, sarebbe molto interessante vederlo comparire da qualche parte in carne ed ossa.

Ricordiamo anche che quando il Dottor Destino crea “Battleworld” nel fumetto Secret Wars, riscrive la realtà, per cui un Black Panther malvagio come Killmonger potrebbe diventare il nuovo Re del Wakanda. Non resta che attendere per scoprire se anche questo ennesimo rumor sui tanto attesi prossimi film degli Avengers si rivelerà vero o meno. Di certo, i due film potrebbero rappresentare un occasione irripetibile per riportare in scena tutta una serie di personaggi e attori fino ad oggi visti all’interno del Marvel Cinematic Universe, tra cui Michael B. Jordan.

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Ghostbusters: un film d’animazione è in lavorazione per Sony Animation e Netflix

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Con una serie animata già in fase di sviluppo, Sony Animation e Netflix sembra stiano cercando di espandere l’universo dei Ghostbusters. Secondo le fonti di Deadline, le due società stanno infatti collaborando per la realizzazione di un film d’animazione facente parte del celebre franchise. Gli addetti ai lavori aggiungono che il progetto è in fase di sviluppo iniziale, ma che Kris Pearn (regista di Piovono polpette 2 – La rivincita degli avanziLa famiglia Willoughby) è stato incaricato della regia. I dettagli della trama non sono stati resi noti.

Il film fa parte dell’universo in espansione degli Acchiappafantasmi, con l’ultimo film in live-action, Ghostbusters: Minaccia Glaciale, uscito a marzo. Sony Pictures Animation e Netflix, in collaborazione con Ghost Corps, stanno inoltre sviluppando una serie animata separata e completamente nuova basata sull’amata IP. Il progetto non solo intende espandere l’universo dei Ghostbusters, ma fonti vicine allo sviluppo di questo film lo vedono come qualcosa che potrebbe fare per l’IP quello che i film animati dello Spider-Verse hanno fatto per Spider-Man.

Questo franchise ha avuto successo non solo al botteghino, con oltre 1,2 miliardi di dollari a livello globale, ma ha anche ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui l’Oscar come miglior film d’animazione per il primo film, Spider-Man: Un Nuovo Universo. Bob Persichetti e Justin K. Thompson sono stati confermati questa settimana come registi dell’ultimo film della trilogia, Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, che è in fase di produzione. Non resta invece che attendere di scoprire di più su questo film animato dedicato ai Ghostbusters.

Ghostbusters: Minaccia Glaciale, la trama e il cast dell’ultimo film del franchise

In Ghostbusters: Minaccia Glaciale, la famiglia Spengler torna dove tutto è iniziato, l’iconica caserma dei pompieri di New York, e si unisce agli Acchiappafantasmi originali che hanno sviluppato un laboratorio di ricerca top-secret per portare la lotta ai fantasmi a un livello superiore. Quando la scoperta di un antico artefatto scatenerà una forza malvagia, i vecchi e nuovi Ghostbusters dovranno unire le forze per proteggere la loro casa e salvare il mondo da una seconda era glaciale.

Il nuovo film, seguito di Ghostbusters: Legacy e diretto da Gil Kenan, anche autrice della sceneggiatura insieme a Jason Reitman, è il quinto film della saga e vede molti dei membri superstiti del cast originale (tra cui Bill Murray, Ernie Hudson, Dan Aykroyd e Annie Potts) riunirsi con il cast presentato dal precedente film (Finn Wolfhard, Mckenna Grace, Carrie Coon, Paul Rudd e Logan Kim). A loro si uniscono i nuovi arrivati  Kumail Nanjiani Patton Oswalt. sarà al cinema dall’11 aprile distribuito da Eagle Pictures.

The Six Triple Eight: tutto quello che c’è da sapere sul film con Kerry Washington

Quasi un secolo dopo la fine della seconda guerra mondiale, continuano a venire alla luce nuove storie sull’eroismo silenzioso di individui comuni, come dimostra The Six Triple Eight, disponibile su Netflix dal 19 dicembre. Ora Tyler Perry affronta la guerra con il suo nuovo film, che racconta la storia dell’unica unità di colore del Women’s Army Corps della guerra, con Kerry Washington come protagonista. Perry ha scritto e diretto il progetto e lo ha prodotto insieme a Nicole Avant, Angi Bones, Tony L. Strickland, Keri Selig e Carlota Espinosa.

Il 6888° Battaglione dell’Elenco Postale Centrale ha contribuito allo sforzo bellico in un modo unico: smistando un arretrato di posta di tre anni (17 milioni di pezzi!) che non era stato consegnato ai soldati americani lontani da casa. Di fronte alla discriminazione e a un paese vasto e sconosciuto diviso da un conflitto globale, queste 855 donne hanno portato speranza in prima linea.

“Molte persone non vogliono che abbiamo successo”, dice Washington nei panni del capitano Charity Adams nel nuovo teaser del film. “Abbiamo molto da dimostrare”. Ma è esattamente quello che hanno fatto. Avendo sei mesi per completare il compito, il 6888° ha portato a termine la sua missione in meno di 90 giorni, tirando su il morale all’intera nazione, quando gli Stati Uniti ne avevano più bisogno.

Di cosa parla The Six Triple Eight?

The Six Triple Eight racconta la vera storia delle donne incredibili e coraggiose della prima e unica unità di colore del Women’s Army Corps ad essere di stanza all’estero durante la seconda guerra mondiale. Durante il Tribeca Film Festival del 2024, la star e produttrice esecutiva Kerry Washington si è seduta con la produttrice di The Six Triple Eight Nicole Avant per parlare di eredità e impatto nella narrazione. “Ogni singola persona, nera, bianca, ovunque nel mezzo, uomo, donna, chiunque può rivedersi in quei personaggi”, ha detto Avant. “Perché tutte le storie, per me, sono storie umane. Tutto per me riguarda l’umanità”.

Quell’umanità ha continuato a risplendere in modi imprevedibili durante la produzione di The Six Triple Eight. “Ho sentito che queste donne erano con noi in questo processo”, ha detto Washington. “Hai sentito il loro spirito per tutto il tempo”.

Kerry Washington in The Six Triple Eight
Bob Mahoney / Perry Well Films 2 / Netfli

The Six Triple Eight è basato su una storia vera?

Sì, The Six Triple Eight è basato su una storia vera. Il 6888° Battaglione dell’Elenco Postale Centrale è stata la prima e unica unità di colore del Women’s Army Corps ad essere di stanza in Europa durante la seconda guerra mondiale. Quando furono dispiegate in Europa nel febbraio 1945, alle 855 donne del 6888° fu consegnato un arretrato di 17 milioni di pezzi di posta, alcuni etichettati con indirizzi errati o incompleti, e fu chiesto loro di spedirli entro sei mesi. Il loro motto? “Niente posta, morale basso”. Il compito comportava grandi rischi emotivi; le famiglie dei militari a casa non ricevevano notizie dai loro cari da mesi. Lavorando in tre turni da otto ore, le donne del 6888° si misero al lavoro.

Tuttavia, affrontarono difficoltà quasi insormontabili. Nonostante l’importanza delle loro responsabilità, il battaglione fu messo in alloggi segregati e relegato in edifici mal tenuti, spesso privi di luce e riscaldamento. Grazie alla loro volontà e ingegnosità, non si sono lasciati scoraggiare, creando una comunità tutta loro, completa di mensa, parrucchiere e bar. In 90 giorni hanno portato a termine la loro missione, nella metà del tempo assegnato.

Decenni dopo, gli sforzi del 6888° Battaglione hanno finalmente ricevuto gli elogi che meritano. Nel 2018, un monumento al 6888° Battaglione dell’Elenco Postale Centrale è stato dedicato al Buffalo Soldier Monument Park a Fort Leavenworth, Kansas. E nel 2023, Adams è diventata la prima donna di colore nella storia degli Stati Uniti ad avere un forte dell’esercito a lei intitolato: Fort Gregg-Adams nella contea di Prince George, Virginia.

The Six Triple Eight film
The Six Triple Eight. (L-R) Milauna Jackson as Captain Campbell, Kerry Washington as Major Charity Adams and Dean Norris as General Halt in The Six Triple Eight. Cr. Bob Mahoney / Perry Well Films 2 / Courtesy of Netflix

Da dove nasce l’ispirazione per The Six Triple Eight?

Perry è stato ispirato a realizzare The Six Triple Eight da un legame che ha stretto con Lena Derriecott King, un ex membro del gruppo che è morta all’età di 100 anni nel gennaio 2024. “Siamo rimasti seduti a casa sua per un paio d’ore a parlare, a fare una bella conversazione”, ha detto Perry in un video tributo a King. “E quando me ne sono andato, avevo in mente un intero film che volevo scrivere per lei”. Prima che morisse, Perry si è seduto al suo capezzale e ha mostrato a King una versione incompleta del film.

Al momento della scomparsa di King, sono rimasti solo due membri del 6888° Battaglione: Fannie McClendon e Anna Mae Robertson. Negli ultimi anni, la loro storia è stata finalmente raccontata. Il presidente Joe Biden ha presentato il 6888° con la Congressional Gold Medal nel 2022, e la sceneggiatura di Perry per The Six Triple Eight è basata su un articolo del 2019 di Kevin M. Hymel pubblicato su WWII History Magazine. Il film presenta anche “The Journey”, una canzone originale scritta da Diane Warren ed eseguita da H.E.R., con coreografie di Debbie Allen.

Chi c’è nel cast di The Six Triple Eight?

Ad unirsi al cast c’è un cast costellato di star degno delle ispirazioni reali del film:

  • Kerry Washington (Scandal, the upcoming Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery)
  • Ebony Obsidian (Sistas, Master of None)
  • Milauna Jackson (A Jazzman’s Blues, How to Get Away with Murder)
  • Kylie Jefferson (Tiny Pretty Things)
  • Shanice Shantay (The Wiz Live!, Perfect Harmony)
  • Sarah Jeffery (Across the Line, Charmed)
  • Pepi Sonuga (Queens, Famous in Love)
  • Moriah Brown (Power Book II: Ghost, Raising Dion)
  • Jeanté Godlock (The Simone Biles Story: Courage to Soar, Daybreak)
  • Jay Reeves (Safety, All American)
  • Jeffery Johnson (Bird of Paradise, Elkhorn)
  • Baadja-Lyne Odums (Eddie’s, This Is Us)
  • Donna Biscoe (Hidden Figures, The Fundamentals of Caring)
  • Gregg Sulkin (Runaways, Faking It)
  • Scott Daniel Johnson (The Banker, A Man in Full)
  • Susan Sarandon (Thelma & Louise, Dead Man Walking)
  • Dean Norris (Breaking Bad, Unfrosted)
  • Sam Waterston (Law & Order, Grace and Frankie)
  • Oprah Winfrey (The Color Purple)

Sadie Sink, star di Stranger Things, sarebbe in lizza per interpretare Jean Grey nel MCU

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Jeff Sneider (tramite il podcast The Hot Mic e la sua newsletter The InSneider) ha riferito che Sadie Sink (Stranger Things, The Whale) sarebbe l’attuale favorita per l’ambitissimo ruolo di Jean Grey nel Marvel Cinematic Universe, che potrebbe debuttare nel 2026 in Avengers:Doomsday. Sneider sottolinea che il tutto è ancora all’inizio del processo, quindi le cose potrebbero sempre cambiare con l’aumento del casting per Doomsday e/o Secret Wars, ma è molto fiducioso nella sua fonte.

Questo potrebbe quindi assolutamente essere il primo assaggio di ciò che Kevin Feige e compagnia stanno preparando per il loro film sugli X-Men, e sembra che stiano puntando su alcuni dei personaggi chiave. Anche se non è stato confermato, è probabile che i fratelli Russo siano coinvolti in questo casting e hanno un curriculum piuttosto solido quando si tratta di trovare nuovi entusiasmanti talenti, avendo già avuto un ruolo nel casting di Tom Holland come Peter Parker/Spider-Man in Captain America: Civil War.

Sneider ritiene inoltre che i Marvel Studios potrebbero puntare a un’uscita del reboot di X-Men alla fine del 2027, collocando presumibilmente il film nella data del 5 novembre 2027 che lo studio ha già prenotato. In questo modo il lancio del film avverrebbe solo sei mesi dopo Avengers: Secret Wars, quindi, se la notizia si rivelerà esatta, sembra che i Marvel Studios siano intenzionati a lanciare la saga dei mutanti molto prima del previsto.

Dove rivedremo prossimamente Sadie Sink?

Prima di prendere eventualmente parte al MCU, Sadie Sink tornerà a far parte del cast principale di Stranger Things per combattere contro Vecna (Jamie Campbell Bower) per l’ultima volta. Mike (Finn Wolfhard), Lucas (Caleb McLaughlin), Dustin (Gaten Matarazzo) e Max (Sadie Sink) non lasceranno che Eleven affronti da sola la sfida più grande della sua carriera. Il destino del mondo sarà in gioco quando l’eroe della storia e Vecna si incroceranno ancora una volta. E sullo sfondo incombe il mistero di come il dottor Brenner possa tornare. È stato preparato il terreno per la conclusione della serie di maggior successo nella storia di Netflix.

L’ultima stagione di Stranger Things debutterà su Netflix il prossimo anno.

Superman: il cast parla dei costumi, dei cattivi e di dove si trova “casa”

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Quest’anno il Natale è arrivato in anticipo con la pubblicazione del primo teaser trailer di Superman (potete rivederlo cliccando qui). Il trailer ci ha dato sicuramente molto da discutere in vista delle feste e il cast del film ha ora parlato di ciò che ci si può aspettare dal film. Per l’Uomo d’Acciaio in persona, David Corenswet, Superman consisteva nell’abbracciare la presunta ingenuità dell’eroe e nell’esplorare ciò che questo significa per lui come supereroe. “Sono sempre stato tagliato fuori dal dramma quando ero a scuola”, ha detto l’attore a Variety. “Non ho mai avuto la sensazione di conoscere i pettegolezzi eccitanti e succosi che accadevano”.

“Per questo motivo, ho sempre visto le persone come la versione migliore di loro stessi – non credo in modo terribilmente ingenuo”. “Molte persone considerano Superman un personaggio ingenuo, e in realtà si tratta solo di una cecità nei confronti delle piccole imperfezioni e delle piccole cose sciocche che ci coinvolgono come persone”, ha continuato Corenswet. “A me tendono a sfuggire, e credo che a Superman sfuggano anche quelle, ed è questo che lo spinge a guardare con fermezza e determinazione al bene e alla speranza”, conclude l’attore.

Anche se Nicholas Hoult interpreta il cattivo in Superman, spera ancora che i fan possano vedere nel personaggio “intelligente e spietato” più di quanto non sembri all’inizio. “Deve superare Superman su certi livelli, perché non può eguagliarlo su altri”, ha detto Hoult. “Ma c’è anche qualcosa in questo personaggio, spero, dal mio punto di vista, in cui anche se forse non sei d’accordo con il suo processo, puoi capire da dove viene e perché ciò che sta spingendo come ideologia è forse meglio per l’umanità”.

Rachel Brosnahan descrive invece Lois Lane come un personaggio che “si evolve per adattarsi a ciò che significherebbe essere un’intrepida giornalista di ogni generazione o di ogni decennio in cui viene presentata”. Ha aggiunto: “A causa della sua professione, ma anche per quello che è, mette in discussione tutto. Cerca di vedere dietro ogni angolo. E questo è il modo in cui affronta il mondo”.

Come ci si poteva aspettare, si è subito parlato del costume del personaggio principale. A causa del lungo processo di progettazione, Corenswet dice che non c’è stato un momento in cui l’ha indossato per la “prima volta”. Tuttavia, osservare le reazioni degli altri si è rivelato ancora più speciale. “Non mi sentivo Superman, ma è stato davvero incredibile guardare i miei compagni di cast e i membri della troupe. Li hai visti assistere a questo spettacolo. E poi la cosa più bella è vedere i bambini che lo vedono. Non c’è niente di simile”.

Secondo Hoult, “quando ho visto David in costume, ero in soggezione. Odio ammettere che mi ha fatto sentire caldo e confuso. C’era una scena in cui lui volava sul set e io avevo un piccolo sorriso privato sul viso. Poi mi sono girato e ho visto tutti gli altri nella stanza con la stessa espressione sul viso mentre lo guardavano”.

Anche ComicBook.com ha anche incontrato il cast e ha chiesto a Corenswet dove si trova casa per Superman. Nel trailer, un Uomo d’Acciaio insanguinato e picchiato si schianta sulla neve e dice a Krypto di portarlo “a casa”. “Dirò questo”, ha esordito l’attore, “nel trailer si vede Krypto che mi trascina nella neve. Pensate che mi trascinerà nella neve fino in Kansas?”. Come previsto, è probabile che si tratti della Fortezza della Solitudine.

fortezza della solitudine
La fortezza della solitudine in Superman. Cortesia di DC Studios

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult e Nathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro”, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Con la sua solita cifra stilistica, James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo immaginario mondo della DC, con una singolare miscela di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e dall’innato convincimento nel bene del genere umano.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione dell’Uomo d’Acciaio, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale il 10 luglio 2025.

Captain America: Brave New World, Anthony Mackie parla dei reshoots mentre emergono rumor sui possibili cambiamenti

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Si è parlato molto dei presunti reshoots e test screening di Captain America: Brave New World. A questo punto, è lecito affermare che si tratta o di un gran rumore per nulla o di un segno che il film è stato completamente rivisto. Nell’ultimo numero di Empire Magazine, il nuovo Captain America del MCU, Anthony Mackie, ha affrontato la questione in modo diretto.  “Non è affatto stato rielaborato, ogni film Marvel a cui ho partecipato ha avuto dei reshoots; quindi, non si tratta di una rielaborazione”, ha spiegato l’attore.

In pratica ottieni il film e la storia che vuoi, la monti insieme, poi torni indietro e giri qualche altra scena”. È vero che ogni film del MCU subisce un processo produttivo simile, anche se alcuni fanno più reshoots di altri (Ant-Man and The Wasp: Quantumania, ad esempio, ha cambiato del tutto il suo finale settimane prima di arrivare nelle sale). Rispondendo a queste osservazioni, lo scooper @MyTimeToShineH ha detto: “Hanno letteralmente cambiato il finale, l’apertura, aggiunto un nuovo cattivo e un altro Hulk e una nuova scena dei titoli di coda e cambiato la morte di un personaggio”.

In base ad altre informazioni che si sono diffuse in rete negli ultimi mesi, crediamo che si riferisca al fatto che il Presidente Ross/Red Hulk rimanga in vita, alla rimozione della Serpent Society, al debutto di Amadeus Cho nel MCU e a uno stinger che prepara una nuova squadra di eroi per Avengers: Doomsday. Nello stesso servizio, Harrison Ford è sembrato confermare la sopravvivenza di Ross quando ha detto: “Sto aspettando il mio nuovo incarico, penso che sarà affascinante vedere dove andrà il personaggio, se andrà da qualche parte” (in precedenza foto dal set suggerivano la morte del personaggio).

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreterà la cattiva Diamondback, mentre ancora sconosciuto è il ruolo del villain interpretato da Giancarlo Esposito. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso.

Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, Captain America: Brave New World è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Anthony Mackie ha recentemente dichiarato che questo film è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.

Questo film è un chiaro reset. Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film, si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che la Marvel vuoole essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter Soldier“.

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Avengers: Doomsday, Ana De Armas potrebbe avere un ruolo nel film evento del MCU

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Anche se probabilmente non vedremo il roster completo di personaggi provenienti da tutti gli angoli del Multiverso prima di Avengers: Secret Wars, Avengers: Doomsday si preannuncia come un evento piuttosto ricco di contenuti, e sembra che i Marvel Studios abbiano intenzione di aggiungere un altro personaggio al mix. Secondo lo scooper Daniel Richtman, l’attrice Ana de Armas sarebbe in trattative per unirsi al film con un ruolo ad ora misterioso.

A parte la sua breve apparizione in No Time To Die, la De Armas si è sempre tenuta alla larga dai franchise dei grandi studios, ma nel corso degli anni è stata indicata dai fan come l’interprete ideale per interpretare diversi personaggi Marvel e DC. C’è dunque la possibilità che sia in lizza per interpretare il “noto personaggio Marvel” che avrà un ruolo più importante in Secret Wars di cui si è sentito parlare? In base a ciò che sappiamo dai fumetti, i fan avevano ipotizzato che si trattasse di Beyonder o dell’Uomo Molecola.

Certo, è discutibile che uno di questi due personaggi possa essere definito “ben noto” al di fuori degli ambienti dei fumetti. Potrebbe quindi trattarsi altrettanto facilmente di un eroe o di un cattivo femminile. Se la De Armas è pronta per questo ruolo segreto, è probabile che non lo sapremo con certezza fino a quando non ci si siederà a guardare Avengers: Doomsday – a seconda che la Marvel riesca a mantenere il segreto, ovviamente.

Quello che sappiamo su Avengers: Doomsday

Avengers: Doomsday arriverà nelle sale il 1° maggio 2026, seguito da Avengers: Secret Wars il 7 maggio 2027. Entrambi i film saranno diretti da Joe Russo e Anthony Russo, che faranno anche il loro ritorno nell’MCU dopo aver diretto Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.

“Essere in grado di creare storie ed esplorare personaggi all’interno dell’universo Marvel ha realizzato un sogno di una vita e abbiamo scoperto un potente legame con il pubblico in ogni film che abbiamo realizzato. Siamo entusiasti di collaborare ancora una volta con Kevin, Lou e l’intero team Marvel per portare questa epica avventura nella narrazione in luoghi nuovi e sorprendenti sia per i fan che per noi stessi”, hanno affermato i fratelli Russo in una dichiarazione dopo il panel del SDCC.

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Clayface: il film è stato descritto come “un horror a tutti gli effetti”

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La scorsa settimana è stato confermato che i DC Studios stanno procedendo con un film su Clayface, con il regista di The Haunting of Hill House e Doctor Sleep, Mike Flanagan a bordo per scrivere la sceneggiatura. Ad ora non è previsto che Flanagan si occupi della regia, ma al progetto è stata recentemente assegnata la data di uscita ufficiale dell’11 settembre 2026. In base alle dichiarazioni di James Gunn, il film sarà ambientato nel DCU, in contrapposizione al “BatVerse” del regista di The Batman Matt Reeves.

Nonostante ciò, Deadline rimane convinto che Clayface farà parte del prossimo sequel di The Batman. “Flanagan starebbe concependo Clayface come un horror-thriller-tragedia. Non sarà dipinto come un cattivo, come è stato per la sua leggenda nella DC. Il personaggio sarà una parte importante di Batman 2”, riporta il sito. Questo significa che avremo due versioni separate di Clayface per entrambi gli universi? Onestamente, siamo propensi a credere che Deadline si sia sbagliato su questo punto, poiché non vediamo questo tipo di personaggio adattarsi al mondo relativamente terreno di Reeves.

In ogni caso, il co-CEO dei DC Studios Peter Safran ha condiviso alcuni nuovi dettagli sulla sceneggiatura di Flanagan, e sembra che Clayface sarà davvero “un film horror a tutti gli effetti“, sulla falsariga de La mosca di David Cronenberg. A seconda di quanto il film si ispiri al classico body-horror degli anni ’80, potremmo vedere Basil Karlo (o qualunque sia la versione di Clayface scelta) trasformarsi lentamente in una mostruosità mutaforma dopo essere stato coinvolto in una sorta di esperimento scientifico andato male.

È interessante notare che Alan Tudyk ha recentemente rivelato che doppierà Clayface nella serie animata Creature Commandos di James Gunn, il che significa che c’è la possibilità che interpreti il personaggio anche nel live-action. Anche in questo caso, non resta che attendere maggiori informazioni sul progetto che, vista la sua data di uscita, potrebbe entrare in produzione verso la metà del 2025. A quel punto si potranno certamente avere ulteriori dettagli sul progetto e la sua collocazione nel franchise.

LEGGI ANCHE: Clayface: 6 attori che potrebbero interpretare il cattivo nell’adattamento del DCU

Jesse Eisenberg ritiene che interpretare Lex Luthor abbia “danneggiato” la sua carriera

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Mentre il Lex Luthor di Nicholas Hoult viene rivelato nel primo teaser del film Superman di James Gunn, Jesse Eisenberg ha recentemente riflettuto sulla sua interpretazione – “mal accolto” – di questo stesso personaggio in Batman v. Superman: Dawn of Justice (2016) e Justice League (2017) di Zack Snyder, spiegando come questo abbia “danneggiato” la sua carriera. “Ero in questo film di Batman e il film è stato accolto così male, e io sono stato accolto così male”, ha detto nel podcast Armchair Expert di Dax Shepard.

Non l’ho mai detto prima ed è piuttosto imbarazzante ammetterlo, ma penso sinceramente che abbia danneggiato la mia carriera in modo reale, perché sono stato accolto male in qualcosa di così pubblico”. Sebbene Batman v. Superman abbia fatto fiasco tra i critici con un punteggio del 29% sul Tomatometro Rotten Tomatoes, al botteghino ha ottenuto un incasso globale di 874 milioni di dollari. Justice League ha proseguito la striscia con un punteggio Tomatometer leggermente migliore (39%) e 661 milioni di dollari in tutto il mondo.

Ho partecipato a film poco apprezzati che non hanno visto la luce, e per la maggior parte non lo sa nessuno”, ha spiegato Eisenberg. “Ma questo era così pubblico, e io non leggo avvisi, recensioni o stampa cinematografica o altro, quindi non ero a conoscenza di quanto fosse stato accolto male”. A prescindere dall’impatto dei film DC sulla sua carriera, Eisenberg sembra essersi ripreso, ottenendo di recente due nomination ai Golden Globe per il suo film A Real Pain, tra cui quelle per il Miglior attore in un film musicale o commedia e per la Miglior sceneggiatura.

Jesse Eisenberg non esclude un ritorno nei cinecomic

In precedenza Eisenberg ha dichiarato a Deadline che non escluderebbe un ritorno all’universo cinematografico della DC. “Sarei scioccato se finissi in un film della DC, ma sarebbe uno shock piacevole”, ha detto nel 2022. “Non sono un fan dei fumetti. Per me non si trattava di interpretare un ruolo che avevo immaginato fin dall’infanzia”, ha continuato Eisenberg. “Per me è stata l’occasione di interpretare questo grande personaggio che un grande scrittore ha scritto, e ho amato farlo. Quindi, interpretarlo è una gioia, e non interpretarlo non è qualcosa di cui mi vergognerò a parlare ai miei figli, perché non è un genere importante nella mia vita, anche se ho amato fare quel film”.

Superman: James Gunn svela l’attuale durata del film

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Superman: James Gunn svela l’attuale durata del film

Con l’uscita del trailer di Superman l’entusiasmo per il film è cresciuto enormemente tra i fan del personaggio, che hanno però anche sottolineato quanti elementi ci siano tra molteplici supereroi, villain e scenari di vario genere. Una quantità di elementi che ha fatto sorgere anche qualche preoccupazione sul tempo che ad ognuno di essi verrà dedicato. Ciò dipenderà anche dalla durata del film, sui cui il regista James Gunn ha finalmente fornito qualche dettaglio.

Interrogato sulla durata di Superman, Gunn ha risposto che è “sotto le tre ore… sotto le due e mezza”. Per fare un confronto, il Superman del 1978 e L’Uomo d’Acciaio duravano entrambi 143 minuti e Superman Returns ben 154 minuti. Il film di Gunn potrebbe dunque essere più vicino ai primi due, ma le cose potrebbero ancora cambiare da qui al momento della sua uscita. Attualmente in fase di post-produzione, l’atteso lungometraggio è ancora in attesa di raggiungere la sua forma definitiva.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult e Nathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro”, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Con la sua solita cifra stilistica, James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo immaginario mondo della DC, con una singolare miscela di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e dall’innato convincimento nel bene del genere umano.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione dell’Uomo d’Acciaio, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale il 10 luglio 2025.

Conclave è basato su una storia vera?

Conclave è basato su una storia vera?

Il funzionamento interno del Vaticano, il centro storico e intrigante del cattolicesimo, attira immediatamente lo spettatore nella narrazione di Conclave. Il Conclave racconta l’elezione del nuovo papa, un processo complesso, pieno di segretezza e di rituali sacri. Con grande attenzione ai dettagli e un’eccellente fotografia, il film si addentra nelle antiche tradizioni che circondano la selezione di un nuovo papa, offrendo un’intensa esplorazione della fede, dell’ambizione e degli intrighi ai più alti livelli della Chiesa cattolica.

Tuttavia, il suo richiamo al realismo può risultare un po’ confuso. Conclave offre una narrazione potente e moderatamente veritiera e cattura il pubblico, con colpi di scena che colpiscono più volte. Caratterizzato da un fantastico accumulo e da una resa ancora maggiore, il colpo di scena finale diConclave è particolarmente scioccante. Tuttavia, dopo aver visto l’intricato finale di Conclave, è probabile che molti spettatori rimangano con una domanda scottante in mente: “Conclave è basato su una storia vera?”.

Conclave non è basato su una storia vera

Conclave si ispira alle tradizioni reali e alla grandezza delle elezioni papali, ma la trama e i personaggi sono frutto dell’immaginazione. Il team dietro Conclave ha un talento impeccabile nel mescolare elementi reali e intrighi di fantasia. Il film presenta l’elezione di un nuovo papa dopo la morte del precedente, spingendo i cardinali in un processo drammatico e pieno di suspense che mette a nudo politiche interne, motivazioni nascoste e dilemmi morali.

Il film non pretende di raccontare un’elezione papale storica. Al contrario, i creatori intrecciano pezzi della reale procedura di elezione con i personaggi originali, infondendo la storia con scenari fittizi progettati per aumentare la tensione. Per esempio, mentre un vero Conclave prevede protocolli rigorosi e un’aria di riverenza, la storia di Robert Harris si addentra in lotte di potere tra cardinali, cospirazioni e ambizioni personali: tutti elementi che rendono la narrazione avvincente, anche se non riflettono la vera natura di ogni Conclave.

Conclave è tratto da un libro di Robert Harris

Conclave

Conclave è un adattamento dell’omonimo romanzo di Robert Harris del 2016 . Harris è acclamato per la sua capacità di creare thriller basati su eventi e ambientazioni reali e, in Conclave, porta le sue abilità ai rituali della Chiesa cattolica. Harris si è ispirato alle elezioni papali reali e alle usanze uniche del Vaticano, ma ha creato una storia di fantasia per esplorare le dimensioni etiche e personali delle persone coinvolte. Ha fatto ricerche sulla storia del papato e consultato fonti per descrivere accuratamente gli aspetti fisici e procedurali del Conclave, ma la storia rimane interamente un’opera di fantasia.

Le recensioni lodano Conclave dramma sconvolgente che coinvolge il film e il romanzo esplorando le affascinanti dinamiche tra i cardinali. L’idea è che ognuno di questi uomini influenti, tutti contendenti al ruolo religioso più potente del mondo, nutra ambizioni e mancanze proprie. Questo ritratto, anche se romanzato, serve come lente coinvolgente attraverso cui esaminare la natura umana in un ambiente in cui segretezza, rituali e moralità si intersecano per un’elezione non troppo diversa dalle elezioni dei giorni nostri.

https://youtu.be/P9TDpVwePmE

Come il Conclave si confronta con il Conclave nella realtà

Sebbene il Conclave includa alcuni rituali e processi che sono accurati rispetto alle tradizioni del Vaticano, ci sono differenze notevoli quando si tratta della rappresentazione dei cardinali e dell’elezione stessa. Nella vita reale, il Conclave è un evento altamente strutturato, condotto con profondo rispetto e gravità. I cardinali si riuniscono nella Cappella Sistina, dove si impegnano in turni di preghiera, riflessione e votazione, cercando la guida divina nella scelta del nuovo Papa. Il processo è meticolosamente organizzato per evitare interferenze esterne e mantenere la riservatezza, con votazioni effettuate su schede cartacee che vengono bruciate dopo ogni turno.

Conclave si prende delle libertà con questa ambientazione aggiungendo strati di suspense e rivalità tra cardinali, in contrasto con la natura più spirituale della selezione del Papa nella vita reale.

Conclave si prende delle libertà con questo processo aggiungendo strati di suspense e rivalità intercardinali, in contrasto con la natura più spirituale della selezione del Papa nella vita reale. La narrazione di Harris in Conclave amplifica i conflitti interni e le agende personali, alludendo a dinamiche di potere e alleanze segrete all’interno del processo di elezione. Sebbene questi elementi accrescano il dramma, si discostano dalla solennità e dall’unità che spesso si vedono nei Conclavi reali.

Inoltre, i cardinali rappresentati nel film hanno storie e motivazioni complesse, che mettono in evidenza i temi del potere, della paura e del perdono e che, pur essendo avvincenti, possono esagerare l’intensità di tali dinamiche nella realtà. Sebbene Conclave faccia un ottimo lavoro per dare l’impressione di essere un’opera di non-fiction, è basato su un libro e alcuni dei suoi ritratti sono eccessivamente drammatizzati. In quanto tale, Conclave non è basato su una storia vera.

Dune: Prophecy, HBO rinnova la serie per una seconda stagione

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Dune: Prophecy, HBO rinnova la serie per una seconda stagione

Dune: Prophecy (qui la recensione) tornerà per una seconda stagione. La notizia, riportata da Deadline, è stata annunciata oggi durante una conferenza stampa virtuale con la showrunner Alison Schapker e le star Emily Watson e Olivia Williams. La conferma arriva a pochi giorni dal finale di stagione di questa serie prequel dei film di Dune diretti da Denis Villeneuve, che andrà in onda domenica. Dune: Prophecy segue la formazione delle Bene Gesserit, un ordine di donne che diventano le burattinaie delle grandi case dell’Impero. Watson e Williams interpretano due sorelle moralmente ambigue che gestiscono il culto de facto.

Nei film, Lady Jessica Atreides, interpretata da Rebecca Ferguson, ha legami con le Gesserit. Le sue doti spirituali coltivate con l’ordine sono state trasmesse al figlio, Paul Atreides, interpretato da Timothee Chalamet. Nello show co-prodotto da Legendary Television, Travis Fimmel interpreta Desmond Hart, un rivale delle due sorelle, dotato di alcuni poteri. Nel finale ci sarà sicuramente una grande rivelazione sui rapporti tra i tre personaggi. “Il modo in cui la sorellanza sopravvive è parte integrante della seconda stagione”, ha dichiarato Schapker durante la conferenza stampa di oggi, anticipando dunque ciò che sarà alla base del futuro di questa serie.

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Quello che c’è da sapere su Dune: Prophecy

Dune: Prophecy si svolge 10.000 anni prima degli eventi dei film di Dune di Villeneuve ed è ispirato al romanzo di Brian Herbert e Kevin J. Anderson, Sisterhood of Dune.Co-prodotta con Legendary Television, la serie in sei episodi segue due sorelle Harkonnen mentre combattono le forze che minacciano il futuro dell’umanità e fondano la mitica setta che diventerà nota come Bene Gesserit.

Oltre a Watson nel ruolo di Valya Harkonnen, Dune: Prophecy include anche attori del calibro di Jodhi May (The Witcher) nel ruolo dell’imperatrice Natalya, Mark Strong (Sherlock Holmes) nel ruolo dell’imperatore Javicco Corrino e Olivia Williams (The Sixth Sense) nel ruolo di Tula Harkonnen, con le interpretazioni aggiuntive di Travis Fimmel (Vikings), Jade Anouka (Cleaning Up), Chris Mason (Dirty John), Sarah-Sofie Boussnina (The Bird Catcher), Shalom Brune-Franklin (Cursed), Faoileann Cunningham (The Northman), Aoife Hinds (The Man in the Hat) e Chloe Lea (Great Expectations).

Superman: James Gunn spera che il film possa unificare le persone e spiega la sanguinosa scena iniziale del trailer

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Senza entrare nel merito delle recenti elezioni e di altre questioni sociali urgenti, non è ingiusto dire che il mondo è molto diviso in questo momento. I social media sembrano solo peggiorare la situazione e le fanbase sono spesso divise quanto i partiti politici. Parlando con IGN all’inizio di questa settimana, il co-CEO dei DC Studios e regista di Superman James Gunn ha condiviso il suo desiderio di evidenziare “la semplicità della morale, della bontà e dell’amore” che il personaggio incarna nel reboot della prossima estate.

Il regista ha poi condiviso la sua speranza che un personaggio come Superman possa, solo per un momento, aiutare le persone a mettere da parte le loro differenze.

“Ascoltate, penso che le cose siano diventate davvero polarizzanti, e la mia vita non è così ”, ha spiegato. “Penso anche che Internet sia diventato polarizzante ed è molto più polarizzante della vita. Vivo in una zona rurale della Georgia e ho amici di ogni orientamento politico. Non sono una persona che crede nell’esclusione di qualcuno perché la sua politica è diversa dalla mia”.

E penso che alla fine della giornata, la maggior parte di noi sta cercando di fare del proprio meglio, e la maggior parte di noi sta facendo le scelte migliori che può fare per se stessa e cerca di fare le cose in modo compassionevole”, ha continuato Gunn. “So che è difficile da credere in questo periodo in cui tutto è così bianco e nero su internet in termini di ciò che è buono e ciò che è cattivo, quali scelte sono buone e quali cattive”.

“Ma spero che Superman ci unisca un po’ perché rappresenta quei valori fondamentali in cui credo che tutti credano. Non tutti, ma quasi tutti ci credono”, ha aggiunto. “E quindi speriamo che questo sia al di fuori del discorso politico in questo senso”.

“Penso che se riusciamo a concentrarci sulla nostra umanità, che è ciò che Superman rappresenta come personaggio e come film, e a concentrarci sul fare il meglio che possiamo giorno per giorno, allora è un po’ di guarigione, ma non molto”.

Daily Planet
La redazione del Daily Planet in Superman. Cortesia di DC Studios

Il teaser trailer di Superman – che potete vedere qui – si apre con un’inquadratura di un Uomo del Domani picchiato e insanguinato che chiede aiuto a Krypto. È un modo sorprendente di rivelare il personaggio e che, per molti fan, ha ricordato il DCEU.

All’inizio del trailer, Superman vuole che Krypto lo porti a casa”, ha spiegato Gunn. “E penso che questo sia un luogo in cui tutti noi possiamo tornare a casa, a un personaggio che amiamo, alla semplicità della morale e della bontà e dell’amore che Superman incarna come personaggio, e che tutti noi possiamo tornare a casa quest’estate da Superman. Penso che sia una cosa che potrebbe essere positiva per noi”.

Parlando con Variety, il regista di Superman ha ribadito che questo film “non è una fantasia di potere fascista ‘ e ha subito precisato: ’Non sto dicendo questo di altri film di eroi in generale… Ma è stato bello farlo perché riguardava la gentilezza di una persona”.

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Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

Con la sua solita cifra stilistica, James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo immaginario mondo della DC, con una singolare miscela di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e dall’innato convincimento nel bene del genere umano. 

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale il 10 luglio 2025.

Siviglia 1992 di Netflix è basato su una storia vera?

Siviglia 1992 di Netflix è basato su una storia vera?

Siviglia 1992 di Netflix presenta molte linee di trama realistiche e personaggi relazionabili, il che rende difficile non chiedersi se sia basato su una storia vera. Per quanto riguarda i thriller sui serial killer, alcuni sembrano adattare direttamente le storie di persone coinvolte in crimini violenti reali. Per esempio, la controversa serie di Netflix, Monster, sceglie un serial killer realmente esistito per ogni stagione e ne ripercorre la serie di crimini e le potenziali motivazioni per commettere gli omicidi. Ci sono poi altre serie che attingono solo a eventi reali che riguardano i serial killer, ma adottano narrazioni originali.

Cross di Prime Video ne è l’esempio perfetto perché, pur presentando molti riferimenti a serial killer realmente esistiti, il personaggio centrale del serial killer è di fantasia. L’approccio adottato da Siviglia 1992 di Netflix sembra abbastanza simile all’adattamento di Alex Cross di Prime Video perché, nonostante la presenza di molti elementi di finzione nella sua narrazione, lo show cerca di includere una parvenza di realismo. Sebbene sia discutibile se l’approccio di 1992 funzioni efficacemente, esso riesce a radicare la serie in un mondo che sembra al tempo stesso realistico e terrificante.

Siviglia 1992 non è basato su una storia vera

Per quanto alcuni elementi di Siviglia 1992 possano sembrare realistici, la serie TV non è basata su una storia vera. Anche molti aspetti dei metodi e delle motivazioni del killer del lanciafiamme sembrano un po’ esagerati nello show spagnolo di Netflix. Tuttavia, la serie riesce ad aggiungere molti strati di realismo al personaggio, sostenendo le sue azioni con una solida storia di fondo. Anche per quanto riguarda gli altri personaggi della serie, 1992 li fa apparire più umani e relazionabili, dando uno sguardo a come sono le loro vite al di là dei misteri e delle vicende centrali che li circondano.

Ad esempio, Siviglia 1992 ritrae realisticamente come un personaggio di nome Richi perda tutto, dal lavoro alla famiglia, a causa dell’alcolismo. La serie mette in evidenza come, nonostante abbia perso tutto, Richi lotti per rompere i cicli di questa tossica abitudine. In alcuni momenti della serie decide di smettere di bere. Purtroppo, nonostante i suoi sforzi, Richi fatica a controllare l’alcolismo e questo gli impedisce di realizzare il suo vero potenziale come investigatore. Oltre a questo, 1992 adotta in modo interessante alcuni espedienti della vita reale per immergere efficacemente gli spettatori nel suo dramma criminale.

L’Expo 1992 di Siviglia e la mascotte Curro sono reali

Il titolo di Siviglia 1992 si riferisce all’Expo di Siviglia del ’92, un evento reale che celebrava il 500° anniversario di Cristoforo Colombo che raggiunse l’America dopo essere salpato dal porto di Siviglia. Come mostrato nel film, Curro era la mascotte ufficiale della fiera e rappresentava un gigantesco uccello bianco con le zampe di un elefante e un becco color arcobaleno. A differenza dell’Expo ritratta in 1992 di Netflix, tuttavia, quella vera fu un successo e i suoi padiglioni furono smantellati solo dopo la sua conclusione.

Nessuno è morto durante gli eventi della fiera originale e nessun serial killer reale ha mai usato la mascotte della fiera come maschera per commettere crimini. Nello spettacolo, inoltre, un gruppo di uomini potenti usa l’Expo di Siviglia del ’92 come piattaforma per chiedere illegalmente denaro al governo. Il resoconto di Siviglia 1992  è completamente inventato, perché non ci sono prove di attività corrotte di questo tipo che si svolgono durante la fiera.

Siviglia 1992, la spiegazione del finale: I retroscena dell’assassino

Siviglia 1992 di Netflix introduce un colpo di scena dopo l’altro per rivelare finalmente la verità dietro gli omicidi centrali e il legame di Fernando Victoria con essi nei momenti finali. Creata da Jorge Guerricaechevarría, Siviglia 1992 di Netflix è incentrata su una vedova, Amparo, e un ex-poliziotto alcolizzato, Richi, che formano un’improbabile alleanza per risolvere il mistero dietro una serie di omicidi. Amparo mette a repentaglio la sua vita e si impegna a risolvere il mistero perché crede che la morte del marito non sia stata accidentale.

Richi, invece, si occupa del caso perché lo vede come un’opportunità per riscattarsi. Le rivelazioni della serie tv originale di Netflix la ritraggono come una tipica storia di vendetta, in cui un assassino si propone di punire gli assassini di sua madre. Tuttavia, verso i momenti finali della serie, diventa evidente che le sue azioni sono più di quanto sembri. Poiché le rivelazioni finali dello show spagnolo di Netflix possono essere un po’ sconcertanti, sembra necessaria una descrizione dettagliata di ciò che accade nell’arco finale di 1992.

Perché Fernando Victoria ha manipolato Victor per fargli commettere gli omicidi in Siviglia 1992

Siviglia 1992 serie netflix

Nel finale di Siviglia 1992, Richi sospetta che qualcuno sia coinvolto negli omicidi del lanciafiamme e che Victor non possa averli commessi da solo. Ricorda di aver visto nella cassetta della posta di Fernando Victoria una lettera dei Procuratori Rivas Guridi, che suggeriva la sua bancarotta. Questo aiuta lui e Amparo a capire che Richi potrebbe aver usato Victor per compiere gli omicidi, ricavandone vantaggi economici. Un flashback conferma che Richi ha incontrato Victor nello stesso periodo in cui stava fallendo. Vedendo in questo un’opportunità di guadagno, ha architettato un piano sinistro.

Dopo essersi allontanato da una foto che ritraeva tutti i membri (Esteban Palacios, Jose Zamorano, Roberto Valcarcel, Domingo Granjero e Fernando Victoria) del comitato dell’Expo del 1992, Fernando la mostra a Victor. Gli disse che i membri del comitato erano responsabili della morte di sua madre e dell’insabbiamento e lo convinse a ucciderli per vendicarne l’omicidio. Mentre Victor cercava di vendicarsi punendo gli uomini che avevano fatto del male a sua madre, Fernando tirava segretamente tutti i fili da dietro le quinte , inviando minacce ai membri del comitato e chiedendo loro un riscatto.

La vera identità e le motivazioni del killer del lanciafiamme spiegate

Siviglia 1992 stagione 1

La storia di Victor rivela che sua madre, Margarita, era una delle tre lavoratrici del sesso invitate a una festa dai cinque membri del comitato dell’Expo. Tuttavia, uno dei membri del comitato, Esteban, che in seguito diventerà ministro, la uccise accidentalmente. Rendendosi conto che l’intero comitato si sarebbe macchiato di una cattiva fama per l’omicidio, assunsero il responsabile della sicurezza dell’Expo per aiutarli a coprirlo.

Poiché Victoria e gli altri membri del comitato avevano bisogno di denaro per pagare il responsabile della sicurezza e coprire il loro crimine, organizzarono un piano per ottenere un assegno dal governo. Iniziarono inventando una storia, sostenendo che un ricattatore anonimo minacciava di rovinare l’Expo se non gli avessero pagato milioni di dollari. Quando il governo si è rifiutato di pagare, hanno sabotato una nave all’Expo chiedendo al responsabile della sicurezza di piazzarvi segretamente degli esplosivi. Per convincere ulteriormente il governo che il ricattatore non si sarebbe fermato, chiesero anche al capo della sicurezza di bruciare il padiglione dell’Expo.

Decenni più tardi, dopo che Fernando gli fece visita e lo incoraggiò a vendicarsi, Victor divenne il killer del lanciafiamme, che inflisse agli assassini di sua madre la stessa punizione infuocata che aveva dovuto subire quando era più giovane.

Prima di bruciarlo, il capo della sicurezza vi ha messo dentro il corpo di Margarita per cancellare tutte le prove del suo omicidio. Tuttavia, pochi istanti dopo che la guardia ha dato fuoco all’edificio, Victor è arrivato e ha cercato di portare via il corpo di sua madre. Sfortunatamente, si ustionò gravemente durante il processo e quasi morì. Decenni più tardi, dopo che Fernando gli fece visita e lo incoraggiò a cercare vendetta, Victor divenne il killer del lanciafiamme, che punì gli assassini di sua madre con la stessa punizione infuocata che aveva dovuto subire quando era più giovane.

Perché Victoria ha avvertito il Ministro prima che Victor lo uccidesse

Nell’arco finale dello show, il ministro Esteban Palacios rimane l’ultima vittima dell’assassino. Poiché l’assassino è riuscito a uccidere tutti gli altri membri del comitato dell’Expo, Palacios teme di andare incontro a un destino simile. Pertanto, prende in prestito 3 milioni di dollari dalla moglie e paga il riscatto, sperando che l’assassino lo risparmi una volta pagato. Non si rende conto che i soldi andranno a Fernando, il che non fermerà il vero assassino dalla sua missione.

Sebbene Fernando si renda conto che Victor ucciderà comunque Palacios perché vuole vendicare la morte della madre, mostra una certa pietà nei confronti di Palacios perché, a differenza degli altri, paga il riscatto. Pertanto, Fernando chiama Palacios e lo avverte un attimo prima che Victor si presenti a casa sua per ucciderlo. Per lo sgomento di Palacios, l’avvertimento arriva un po’ troppo tardi. Prima che possa fuggire dalla scena e salvarsi dal killer del lanciafiamme, Victor irrompe nella sua villa e lo brucia a morte.

Cosa significa il finale di Siviglia 1992 per la relazione tra Richi e Amparo

Tutto finisce bene per Richi e Amparo dopo che sono riusciti a risolvere il mistero dell’omicidio. Amparo riesce anche a far sì che Richi interrompa la sua striscia di alcolismo e abbracci di nuovo la sobrietà. Nell’arco finale della serie poliziesca di Netflix, Richi le chiede se vuole uscire con lui. Purtroppo per lui, Amparo gli dice che vuole rallentare un po’ e concentrarsi su se stessa per una volta.

Dice di voler rimanere single per un po’, ma lascia intendere che potranno pensare alla loro relazione in un secondo momento. Questo suggerisce che potrebbero esplorare un legame più profondo quando Amparo avrà smesso di soffrire per il marito. Nel frattempo, Richi può anche ripensare alle sue scelte di vita e concentrarsi sull’allontanamento dall’alcol.

Come il finale di Siviglia 1992 prepara la stagione 2

Dal momento che Siviglia 1992 è stata promossa come miniserie, sembra improbabile che torni per un’altra stagione. La prima puntata dello show sembra inoltre avere un finale ben strutturato che non lascia nulla in sospeso. Anche se sarebbe emozionante vedere Amaparo e Richi collaborare di nuovo per risolvere un altro mistero di omicidio, il futuro di Siviglia 1992 dipenderà dalla sua performance su Netflix. Per ora, tuttavia, si tratta solo di una miniserie che probabilmente non verrà rinnovata per un’altra puntata.

Sonic 4: il film è ufficialmente in lavorazione, al cinema nel 2027

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La Paramount Pictures sta ufficialmente preparando Sonic 4, con una data di uscita prevista per la primavera del 2027 per questo ulteriore capitolo del franchise per famiglie. La notizia arriva mentre Sonic 3 arriverà nelle sale statunitensi venerdì (in Italia uscirà il 1 gennaio), dove si prevede che raggiungerà il primo posto al botteghino con 55-60 milioni di dollari in 3.800 sale nordamericane. Il sequel si preannuncia come un bel successo per la Paramount durante le festività natalizie, da cui l’interesse per altre avventure dell’iconico riccio blu.

AAnche la critica ha apprezzato l’ultimo film, assegnando a Sonic 3 un impressionante 87% di voti freschi su Rotten Tomatoes. Insieme, i primi due film hanno guadagnato un totale di 725,2 milioni di dollari al botteghino mondiale e hanno generato oltre 180 milioni di dollari di spesa globale per i consumatori, grazie al noleggio e agli acquisti digitali. Hanno inoltre ispirato una serie spinoff Paramount+, Knuckles, uscita all’inizio di quest’anno. Il tutto si basa sulla popolare serie di videogiochi della Sega, apparsa per la prima volta nel 1991.

Jeff Fowler ha diretto tutti e tre i film ed è probabile che torni a dirigere anche Sonic 4. I dettagli sulla trama di questo quarto capitolo sono – come si può intuire – ancora sconosciuti ma è molto probabile che le annunciate scene post-credits di Sonic 3 possano dare alcune anticipazioni a riguardo. Non resta dunque che attendere di poter scoprire qualcosa di più, ma la notizia di un nuovo capitolo del franchise – confermato ancor prima dell’uscita del terzo film – farà certamente felici i suoi fan più sfegatati.

Tutto quello che c’è da sapere su Sonic 3

In Sonic 3 tornano Jim Carrey nei panni del Dr. Ivo Robotnik, il principale antagonista di Sonic, e Ben Schwartz in quelli del velocista titolare. Carrey fa il doppio lavoro in questo film interpretando anche il nonno di Ivo, Gerald Robotnik. L’ensemble comprende James Marsden, Tika Sumpter, Idris Elba, Colleen O’Shaughnessey e Keanu Reeves, che interpreta Shadow the Hedgehog, un altro beniamino dei fan dei videogiochi, qui proposto come antagonista.

Nel film, infatti, Sonic, Knuckles e Tails si ritrovano a dover fronteggiare un nuovo e formidabile nemico: Shadow, un misterioso villain con poteri mai visti prima. Con le loro abilità messe alla prova in ogni modo, il Team Sonic deve cercare un’alleanza inaspettata per fermare Shadow e proteggere il pianeta.

Il primo Sonic si è concluso con l’introduzione a sorpresa di Tails, mentre Sonic 2 ha aggiunto Shadow al mix. Secondo Fowler, anche questo terzo capitolo si concluderà con un altro debutto imponente. “È divertente vedere i dibattiti dei fan online su chi arriverà dopo, chi verrà stuzzicato alla fine del film”, dice. “Abbiamo molte delle stesse conversazioni. Abbiamo tutti i nostri preferiti dal punto di vista cinematografico e stiamo tutti sostenendo alla grande che ‘dovrebbe essere questo o quello’. È divertente mantenere questa attesa. Questo film non è diverso in termini di anticipazioni di nuovi personaggi”.

Bumblebee: dal cast al sequel, tutto quello che c’è da sapere sul film

Diretto da Travis Knight e interpretato da Hailee Steinfeld, Bumblebee (qui la recensione) ha rappresentato una svolta rispetto al franchise principale dei Transformers, in quanto ha tolto i riflettori da Optimus Prime e dalla sua squadra per concentrarsi su un solo Autobot. Il film è infatti sia uno spin-off della saga dei Transformers sia un prequel che ci permette di scoprire come Bumblebee abbia perso la voce e sia costretto a esprimersi captando le trasmissioni satellitari. Il look anni 80, inoltre, richiama direttamente i Transformers così come li abbiamo conosciuti all’epoca, con la serie animata e i giocattoli.

In definitiva, la decisione di esplorare le avventure di Bumblebee negli anni ’80 si è rivelata una buona mossa, anche se i numeri del film al botteghino non sono stati all’altezza dei film di Michael Bay. Con 468 milioni di dollari di incasso a fronte di un budget inferiore al solito,  Bumblebee è comunque stato un modesto successo. Inoltre, le recensioni favorevoli sono state un gradito cambiamento rispetto ad alcuni dei precedenti episodi, in particolare Transformers 5: L’ultimo cavaliere.

Tutto sommato, il film è andato bene abbastanza da giustificare l’interesse dello studio per Bumblebee 2. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Bumblebee. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e, a punto, alle notizie sul suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

John Cena and Dylan O'Brien in Bumblebee
John Cena and Dylan O’Brien in Bumblebee. Foto Credit: Paramount Pictures – © 2018 Paramount Pictures. All Rights Reserved.

La trama e il cast di Bumblebee

Il film è ambientato nel 1987 quando, in fuga dal pianeta Cybertron dove impera la guerra con i Decepticon, Bumblebee trova rifugio in una discarica in una piccola città balneare della California. Charlie (Hailee Steinfeld), alla soglia dei 18 anni e alla ricerca del suo posto nel mondo, scopre Bumblebee sfregiato dalle battaglie e inutilizzabile, ma ancora sotto forma di un grazioso maggiolino giallo. La ragazza non ha alcuna idea che sta portando nel garage di casa sua un robot alieno.

Quando Bumblebee si rivela, tra loro nasce un’inaspettata amicizia che sarà messa a dura prova dall’Agente Burns (John Cena) e dal governo americano, alleatosi con i Decepticons per rintracciare questo Autobot giallo che apparentemente rappresenta una minaccia per tutti. Ha così inizio l’avventura di Charlie e del suo nuovo straordinario amico, impegnati nel dover trovare il modo salvare la situazione con i mezzi a loro disposizione.

Per quanto riguarda l’attrice Hailee Steinfeld, si tratta della prima protagonista femminile di un film della saga. Steinfeld è però nata solo nove anni dopo l’ambientazione del film e ha dovuto imparare a usare alcuni oggetti tipici dell’epoca degli anni ’80, come ad esempio il funzionamento di un walkman, che le era completamente sconosciuto. Inoltre, il team degli effetti speciali ha costruito un modello a grandezza naturale di Bumblebee come riferimento e per aiutarla a recitare sul set.

Hailee Steinfeld in Bumblebee
Hailee Steinfeld in Bumblebee. Foto Credit: Will McCoy – © 2018 Paramount Pictures. All Rights Reserved.

Bumblebee 2, il sequel si farà?

Nonostante il primo film sia stato un capitolo di successo e ben accolto all’interno del franchise dei Transformers, Bumblebee 2 non è ancora stato realizzato. Non molto tempo dopo l’uscita del film nel 2018, si è parlato di un secondo film, ma sono passati più di cinque anni e ancora non è stato rivelato alcun progetto ufficiale per Bumblebee 2, sollevando così domande sul futuro del personaggio principale e sul perché il sequel non sia ancora stato riportato sullo schermo con un film interamente a lui dedicato.

Secondo quanto riferito, il film era già in fase di sviluppo, ma i piani sembrano essere passati in secondo piano rispetto ad altri film. Presumibilmente a causa dell’insuccesso de Transformers 5: L’ultimo cavaliere, sembrava esserci un senso di incertezza in termini di ciò che sarebbe dovuto accadere in seguito per il franchise. Come già detto, Bumblebee ha portato allo studio un profitto, ma non è stato esattamente un grande successo. Lo stato del franchise nel suo complesso ha dunque apparentemente causato una rivalutazione del suo futuro, che ha portato all’aggiunta di due nuovi film al programma.

In seguito, infatti, sono stati realizzati Transformers – Il risveglio e il film d’animazione Transformers One. Ora, invece, le attenzioni sembrano indirizzate sull’annunciato crossover tra TransformersG.I. Joe. Per il momento, dunque, non è chiaro se Bumblebee 2 abbia ancora un posto nei piani della Paramount. Tuttavia, più l’attesa per un annuncio si prolunga, più le probabilità che il sequel diretto del film del 2018 si realizzi continuano a diminuire. A questo punto, non sarebbe una sorpresa se la serie Transformers andasse semplicemente avanti verso altri personaggi e racconti.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Bumblebee grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Prime Video, Tim Vision, Infinity+, Paramount+ e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 19 dicembre alle ore 21:15 sul canale 20 Mediaset.

Shattered – L’inganno: la spiegazione del finale del film

Shattered – L’inganno: la spiegazione del finale del film

Quello dell’home invasion è un sottogenere che genera sempre un certo fascino. Nei casi migliori, si seguono infatti con apprensione le vicende del gruppo di protagonisti barricati in casa mentre alcuni malviventi tentano di introdursi in essa. Titoli come Trespass, Survive the Night, La notte del giudizio o il celebre Funny Games sono solo alcuni esempi a riguardo, a cui nel 2022 si è aggiunto anche Shattered – L’inganno, un thriller in cui il malvivente di turno viene spontaneamente fatto entrare nell’abitazione dove si svolgeranno gli eventi. 

Il film è diretto da Luis Prieto, regista celebre in Italia per aver diretto Ho voglia di te, il grande successo di pubblico con Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti. Dopo un secondo film italiano, Meno male che ci sei, è passato a realizzare Pusher, remake dell’omonimo film di Nicolas Widing Refn, per poi passare del tutto negli Stati Uniti dove ha realizzato Kidnap, con Halle Berry, e poi Shattered – L’inganno. Con questo suo ad oggi ultimo film, Prieto confeziona dunque un’opera di genere capace di intrattenere e far rimanere con il fiato sospeso.

Per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un titolo da non perdere, che potrà ora essere recuperato grazie al suo passaggio televisivo. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Shattered – L’inganno. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Shattered - L'inganno trama film
Cameron Monaghan e Lilly Krug in Shattered – L’inganno. Foto di: © Silver Reel & Construction Film

La trama e il cast di Shattered – L’inganno

Protagonista del film è Chris Decker, giovane, milionario e divorziato. Quando incontra l’affascinante, sexy e misteriosa Sky, scatta subito la passione tra i due. Quando Chris rimane infortunato, la giovane donna si offre subito di trasferirsi a casa sua per accudirlo. Ben presto però, lo strano comportamento di Sky inizia a inquietare l’uomo, che sospetta che la donna abbia sinistre intenzione, sospetti che aumentano quando la compagna di stanza di Sky viene trovata assassinata. Chris, la sua ex moglie e la figlia si ritroveranno ben presto intrappolati in una lotta disperata per la sopravvivenza.

Ad interpretare Chris Decker vi è l’attore Cameron Monaghan, noto per aver interpretato Ian Gallagher nella serie televisiva Shameless e i gemelli Jerome e Jeremiah Valeska nella serie Gotham. Accanto a lui nel ruolo della moglie Jamie vi è Sasha Luss, mentre la figlia Willow è interpretata da Ridley Bateman. Il noto attore John Malkovich ha qui il ruolo di Ronald, il vecchio affittuario di Sky. Frank Grillo interpreta Sebastian, il complice di Sky, che è invece interpretata da Lilly Krug, recentemente vista anche in The Plane

La spiegazione del finale: come finisce il film?

Verso la fine del film, quando ormai la follia di Sky è provata, Chris capisce che l’unico modo per salvarsi è quello di fuggire dalla casa in cui lei lo tiene prigioniero. Nonostante ci riesca, trovando il supporto di un autista che passava da quelle parti, Chris si rende ben presto conto che l’uomo è in realtà un complice della ragazza e che lo sta riportando da lei. L’autista si presenta così come il patrigno di Sky, Sebastian, che ha intrapreso una relazione con la giovane dopo la morte improvvisa della madre. 

Shattered - L'inganno cast
Frank Grillo, Cameron Monaghan e Lilly Krug in Shattered – L’inganno. Foto di: © Lionsgate

I due vogliono i milioni di dollari in obbligazioni di Chris e per ottenerli tagliano il pollice di Chris in modo che Sebastian possa fingere di essere lui al riconoscimento digitale in banca. Prima di partire, Jamie e Willow arrivano inaspettatamente e vengono chiuse in una stanza con Chris. Willow, rendendosi conto che è abbastanza piccola da poter accedere a un condotto di aerazione per farli uscire, striscia fuori. Nel mentre, Sky e Sebastian si accorgono che i soldi di Chris sono già stati prelevati dalla moglie e tornano all’appartamento.

Qui, però, i due litigano e Sky sceglie improvvisamente di sparare a Sebastian nella speranza che lei e Chris possano fare pace. Lui, però, la accoltella alla spalla e invia un segnale di SOS alla polizia. Sky, ferita ma non messa ko, ritrova però l’uomo e la sua ex moglie, ora in trappola. Proprio quando sta per ucciderli, però, si sente improvvisamente uno sparo e Sky cade a terra, ferita a morte. Si scopre che Willow era dietro di lei e le ha sparato alle spalle. Così facendo, la famiglia è salva e la vicenda può concludersi.

Il trailer di Shattered – L’inganno e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di giovedì 19 dicembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Trappola in alto mare: tutto quello che c’è da sapere sul film

Trappola in alto mare: tutto quello che c’è da sapere sul film

L’attore Steven Seagal è diventato celebre grazie alle sue abilità nel campo delle arti marziali, poi portate con successo al cinema in numerosi film d’azione, molti dei quali divenuti titoli di culto. Dopo lungometraggi come Nico, Duro da uccidere e Giustizia a tutti i costi, nel 1992 egli recitò in quello che è ancora oggi il suo maggior successo: Trappola in alto mare. Diretto da Andrew Davis, il film è un puro action thriller, spesso accostato a titoli come Trappola di cristallo e Cliffhanger – L’ultima sfida, è indicato come uno dei migliori titoli da vedere se si è appassionati di questo genere di opere.

Il film fu la consacrazione definitiva per Seagal a star del cinema d’azione. Allo stesso tempo, l’attore in accordo con il regista si impegnò ad offrire non solo grande intrattenimento ma anche profonde riflessioni sulle armi nucleari. Nelle intenzioni dei due, infatti, il film doveva raggiungere un pubblico il più ampio possibile per diffondere tematiche estremamente attuali e su cui era necessario sensibilizzare il più possibile. Con un incasso di oltre 155 milioni a fronte di un budget di 35, il film fu infine un grande successo, ed è ancora oggi ricordato come un solido thriller anni Novanta.

Tanto fu il successo che nel 1995 venne realizzato un sequel intitolato Trappola sulle Montagne Rocciose, dove Seagal ricopre nuovamente il ruolo di protagonista. Trappola in alto mare è dunque oggi un vero e proprio classico, ancora attuale sotto molti punti di vista. In questo articolo, approfondiamo alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Trappola in alto mare cast
Steven Seagal e Erika Eleniak in Trappola in alto mare

La trama di Trappola in alto mare

Protagonista del film è il sottoufficiale Casey Ryback, membro dell’equipaggio della corazzata USS Missouri. Pur cercando di rimanere fedele al suo ruolo, egli non riesce a digerire l’atteggiamento presuntuoso del comandante Krill. Dopo l’ennesimo scontro, durante la festa organizzata sulla nave prima che questa torni in patria, Casey viene fatto rinchiudere nella cella frigorifera. Mentre egli si trova lì, un elicottero con a bordo un complesso musicale atterra sulla Missouri, portando ulteriore movimento all’allegra serata di festa. Il clima, però, cambia drasticamente quando la band si rivela essere composta da terroristi armati fino ai denti, di cui Krill è complice.

Il gruppo è capitanato da William Strannix, un ex agente intenzionato ad impossessarsi dei codici d’armamento. Nel mezzo di quella confusione, Ryback riesce a fuggire dalla sua prigionia e ben presto si rende conto di essere l’unico in grado di salvare la situazione. Accompagnato dalla svampita Jordan Tate, una attrice ingaggiata per la serata, egli dovrà cercare di sventare i piani di Strannix, evitando un escalation che potrebbe facilmente portare ad un conflitto nucleare. L’arsenale presente sulla Missouri, infatti, è quanto mai pericoloso e con i codici d’armamento nelle mani sbagliate il peggio è dietro l’angolo.

Il cast di attori del film

Come anticipato, ad interpretare il protagonista Casey Ryback vi è l’attore Steven Seagal. Particolarmente affascinato e devoto al ruolo, egli accettò di tagliarsi il suo celebre codino, in quanto in marines non posso portare i capelli lunghi. Egli inoltre apportò personalmente alcune modifiche alla sceneggiatura, al fine di rendere più convincenti alcuni passaggi narrativi. Accanto a lui, nel ruolo di Jordan Tate, vi è l’attrice Erika Eleniak, qui in uno dei suoi ruoli più celebri. Originariamente sembra che Seagal non andasse d’accordo con la collega, salvo poi affermare il contrario in recenti interviste. L’attore Gary Busey interpreta invece il corrotto Krill.

Nei panni del principale antagonista, William Strannix, vi è invece l’attore Tommy Lee Jones. Questi accettò di recitare nel film per poter collaborare nuovamente con Davis, il regista, con il quale aveva già realizzato Uccidete la colomba bianca. Pur essendo il cattivo del film, Lee Jones compare in scena per più tempo rispetto a Seagal, che in tutto è presente nel film solo per 41 minuti. Una volta terminate le riprese del film, l’attore ha fatto sapere che in futuro non avrebbe mai più recitato a fianco di Seagal, dichiarando: “non è facile dividere il set con l’incapacità e la superbia“. Durante le riprese di Trappola in alto mare, però, Jones decise di girare un nuovo film con Davis, ovvero Il fuggitivo.

Tommy Lee Jones in Trappola in alto mare
Tommy Lee Jones in Trappola in alto mare

Dove è stato girato il film?

Per le riprese ambientate sulla USS Missouri, è stata utilizzata la USS Alabama, ormeggiata al museo navale di Mobile, in Alabama. Per dare l’illusione che la nave fosse nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico, quando in realtà era ormeggiata in una baia, la produzione ha costruito una chiatta lunga 30 metri dotata di un’intelaiatura alta 18 metri a sostegno di un gigantesco telo nero che veniva spostato intorno alla nave per coprire gli edifici e le luci della città. Solo nella scena iniziale, la nave ripresa in mare è la Missouri vera e propria, poiché al momento delle riprese non era ancora stata dismessa.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Trappola in alto mare grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim Vision, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 19 dicembre alle ore 21:25 sul canale Cielo.

Superman: 17 personaggi e Easter Eggs nel trailer del film di James Gunn

Il primo trailer di Superman dello sceneggiatore e regista James Gunn segna il debutto ufficiale del nuovo Uomo d’Acciaio interpretato da David Corenswet, dell’amore della vita di Superman, Lois Lane (Rachel Brosnahan), e dell’acerrimo nemico di Superman, Lex Luthor (Nicholas Hoult).

Per la prima volta in live-action, il franchise cinematografico Superman viene lanciato nello stesso universo cinematografico di decine e decine di metaumani e creature superpotenti che vanno da personaggi famosi di per sé ad altri totalmente oscuri per il grande pubblico. E di seguito ecco tutti e 17 i personaggi e il luoghi dei fumetti DC che vediamo nel primo trailer del film che inaugura il DCU.

Lois Lane

Rachel Brosnahan è Lois Lane
Rachel Brosnahan è Lois Lane in Superman. Cortesia di DC Studios

La star di “The Marvelous Mrs. Maisel” Rachel Brosnahan fa il suo debutto come Lois Lane, l’interesse amoroso di Clark e sua collega reporter al Daily Planet. Lois è una giornalista intelligente e coraggiosa, ma spesso non si rende conto che Clark e Superman sono la stessa persona. Brosnahan è l’ultima star a interpretare Lois, dopo Amy Adams, Margot Kidder, Teri Hatcher, Kate Bosworth e altre.

Lex Luthor

Nicholas Hoult è Lex Luthor in Superman
Nicholas Hoult è Lex Luthor in Superman. Cortesia di DC Studios

Nicholas Hoult, che ha recentemente recitato in Nosferatu e Giurato #2, è la nemesi definitiva di Superman, il calvo e super intelligente Lex Luthor. Considerato uno dei cattivi più iconici di tutti i tempi, Lex è l’amministratore delegato assetato di potere della LexCorp che spesso rappresenta la minaccia più grande per Superman. Hoult si unisce a una lista di attori che hanno interpretato il ruolo, tra cui Jesse Eisenberg, Gene Hackman, Kevin Spacey, Jon Cryer, Michael Cudlitz e altri.

LuthorCorp

LuthorCorps
LuthorCorps in Superman. Cortesia di DC Studios

Lex Luthor gestisce la LuthorCorp, la sua società da miliardi di dollari fondata da suo padre. Nei fumetti, in seguito viene rinominato LexCorp e si trova nel cuore di Metropolis.

Krypto

Kripto Superman
Kripto in Superman. Cortesia di DC Studios

Abbiamo saputo lo scorso ottobre che il migliore amico canino di Superman, Krypto, sarebbe apparso nel film. James Gunn ha rivelato che il suo cane adottato Ozu lo ha ispirato mentre scriveva “Superman“.

“Ricordo di aver pensato, ‘Cavolo, quanto sarebbe difficile la vita se Ozu avesse dei superpoteri?’ – e così Krypto è entrato nella sceneggiatura e ha cambiato la forma della storia mentre Ozu stava cambiando la mia vita”, ha scritto Gunn. “Quale momento migliore per far debuttare il non-così-bravo-bravo-ragazzo Krypto”.

Guy Gardner

Nathan Fillion è Guy Gardner in Superman
Nathan Fillion è Guy Gardner in Superman. Cortesia di DC Studios

Nathan Fillion sfoggia il taglio a scodella dai capelli rossi nei panni del membro delle Lanterne Verdi Guy Gardner. Come membro del Corpo delle Lanterne Verdi, una forza di polizia spaziale galattica, Guy può volare e creare costrutti di luce verde dal suo anello. Oltre al taglio a scodella, è noto per il suo atteggiamento arrogante. Fillion dovrebbe riprendere il ruolo nella serie HBO Lanterns, che vede protagonisti Aaron Pierce e Kyle Chandler nei panni dei famosi Lantern John Stewart e Hal Jordan.

Hawkgirl

Isabela Merced hawkgirl
Isabela Merced è Hawkgirl in Superman. Cortesia di DC Studios

Isabela Merced (Alien: Romulus, Madame Web) interpreta l’eroina alata Hawkgirl. Molte donne hanno preso il mantello di Hawkgirl e tutte hanno grandi ali da uccello e brandiscono una mazza di metallo Nth. Aldis Hodge ha precedentemente interpretato Hawkman in Black Adam.

Mister Terrific

Mister-Terrific
Edi Gathegi è Mister Terrific in Superman. Cortesia di DC Studios

Edi Gathegi interpreta Mister Terrific, una delle persone più intelligenti del pianeta e un maestro inventore. Indossa una maschera a forma di T sul viso e usa una varietà di gadget high-tech.

Clark Kent

David Corenswet è Clark Kent
David Corenswet è Clark Kent in Superman. Cortesia di DC Studios

Clark Kent è l’alter ego nerd e con gli occhiali di Superman che lavora anche al Daily Planet. La maggior parte della gente non si rende conto che Clark e Superman sono la stessa persona, fatta eccezione per Lois Lane.

Jonathan Kent

Clark Kent e Jonathan Kent in Superman
Clark Kent e Jonathan Kent in Superman. Cortesia di DC Studios

Pruitt Taylor Vince e Neva Howell interpretano Jonathan e Martha Kent, noti come Pa e Ma Kent, che adottano il giovane ragazzo kryptoniano quando atterra nella loro fattoria del Kansas. In precedenza erano stati interpretati da Kevin Costner e Diane Lane nei film L’Uomo D’Acciaio di Zack Snyder.

La Fattoria Kent

Fattoria Kent
Fattoria Kent in Superman. Cortesia di DC Studios

Jonathan e Martha Kent vivono in Kansas e crescono un giovane Superman come se fosse loro figlio dopo che è atterrato dal lontano pianeta di Krypton.

Metamorpho

Anthony Carrigan Metamorpho
Anthony Carrigan è Metamorpho in Superman. Cortesia di DC Studios

Anthony Carrigan (“Barry”) è Metamorpho, che può trasformare il suo corpo in vari elementi. Nei fumetti, Metamorpho può allungarsi come la gomma, trasformarsi in liquidi o gas e acquisire una forza simile a quella della roccia. Carrigan in precedenza ha interpretato il cattivo di Batman Mr. Zsasz nella serie “Gotham“.

Stagg Industries

Stagg Industries
Stagg Industries in Superman. Cortesia di DC Studios

Stagg Industries è un’altra mega-corporazione gestita dal miliardario antagonista Simon Stagg. Nei fumetti, la figlia di Simon, Sapphire, si innamora di Rex Mason (interpretato da Anthony Carrigan), e Simon è responsabile della trasformazione di Rex nell’eroe sfigurato Metamorpho.

The Daily Planet

Daily Planet
Il Daily Planet in Superman. Cortesia di DC Studios

The Daily Planet è il giornale in cui lavorano Clark, Lois, Jimmy Olsen, Steve Lombard e Cat Grant. Perry White, interpretato da Wendell Pierce, è il caporedattore. L’edificio è noto per il suo globo sul tetto appuntito, che si vede anche all’ingresso.

Jimmy Olsen, Steve Lombard e Cat Grant

Daily Planet
La redazione del Daily Planet in Superman. Cortesia di DC Studios

Skylar Gisondo è il fotografo Jimmy Olsen, che lavora al Daily Planet. Jimmy è spesso rappresentato come uno stretto collega di Clark e Lois ed è apparso in diversi altri adattamenti di “Superman”. Beck Bennett, ex allievo di “Saturday Night Live”, interpreta il reporter del Daily Planet Steve Lombard. Steve è spesso raffigurato come un reporter sportivo e rivale di Clark. Mikaela Hoover è la collega reporter del Daily Planet Cat Grant. Nei fumetti, a volte è un interesse amoroso per Clark o Jimmy Olsen.

Fortezza della Solitudine

fortezza della solitudine
La fortezza della solitudine in Superman. Cortesia di DC Studios

La Fortezza della Solitudine è il quartier generale privato di Superman situato nell’Artico. La base segreta è fatta di enormi frammenti di ghiaccio e lontana dall’umanità.

Kelex

Kelex
Kelex in Superman. Cortesia di DC Studios

Superman sembra piuttosto emozionato per un robot distrutto, ed è possibile che si tratti di Kelex, personaggio dei fumetti. Kelex era un droide servitore di Krypton che in seguito diventa custode della Fortezza della Solitudine. Se venisse distrutta, reciderebbe una delle ultime connessioni con il pianeta natale di Superman, il che rende logico che l’Uomo d’Acciaio reagirebbe male.

Combattimento con i kaiju

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Una lotta contro un kaiju in Superman. Cortesia di DC Studios

Non è chiaro se il mostro gigante sputafuoco che Superman combatte nel trailer provenga dai fumetti, ma potrebbe rappresentare una delle prime grandi battaglie dell’Uomo d’Acciaio.

8 modi in cui il film Conclave cambia il libro: le principali differenze

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Conclave è un adattamento cinematografico del romanzo ricco di suspense di Robert Harris, anch’esso intitolato Conclave. Il film è incentrato sulle intricate vicende politiche di un’elezione papale e su tutti i retroscena che accompagnano un evento del genere. Gli adattamenti apportano spesso modifiche per adattarsi meglio al loro mezzo, e Conclave non fa eccezione. Il film rimodella vari elementi del libro, tra cui i nomi dei personaggi, le nazionalità e persino la struttura della trama, portando una nuova prospettiva all’opera di Harris. Sebbene il fantastico colpo di scena finale di Conclave e gli altri elementi migliori rimangano, i cambiamenti apportati dal film meritano comunque di essere discussi.

Sebbene le modifiche apportate a Conclave non cambino l’essenza della storia, che è un’impressionante realizzazione cinematografica, esse hanno un impatto sul tono e sullo stile. Le modifiche si allineano maggiormente al ritmo e ai requisiti visivi di un film thriller, oltre a rappresentare meglio le nazionalità degli attori che interpretano i ruoli. Modificando dettagli come le origini e i tratti dei personaggi chiave, i registi creano una nuova dinamica tra i cardinali, aggiungendo una dinamica unica rispetto al libro. Anche con questi cambiamenti, il Conclave mantiene l’essenza della visione di Harris: un’esplorazione della fede, del potere e della fragilità umana.

Il cardinale Lawrence ha un nome diverso nel libro del Conclave

Conclave ralph finnies

Nel libro, il nome del protagonista è Cardinale Lomeli, mentre nel film si chiama Cardinale Lawrence. Il nome Lomeli è di origine italiana, con legami storici con regioni come la Lombardia, un’area culturalmente ricca e nota per i suoi contributi all’arte, alla politica e alla tradizione cattolica. Il cognome è relativamente raro, essendo il 13.136° cognome più comune al mondo, ed è spesso associato a un’ascendenza italiana (via Forebears). Il nome Lomeli è probabilmente un sottile ma significativo accenno al background del personaggio, indicando che la sua prospettiva e le sue azioni sono radicate nella cultura italiana e in un legame di lunga data con il Vaticano.

Circa 355.916 persone hanno il cognome Lawrence, mentre solo 42.681 persone hanno il cognome Lomeli. Sorprendentemente, è il Messico ad avere il maggior numero di persone con il cognome Lomeli, non l’Italia, anche se il nome è di origine italiana.

Il nome Lorenzo, invece, deriva dal latino Laurentius, che significa “da Laurentum ‘ o ’coronato di alloro, con origini che risalgono all’antica Roma. Storicamente, San Lorenzo, martire venerato nella tradizione cristiana, incarna il coraggio e la devozione, conferendo al nome una risonanza universale. A differenza di Lomeli, Lawrence è ampiamente riconosciuto in molte culture, offrendo un’identità neutra e in qualche modo senza tempo che può interessare un pubblico più ampio. Scegliendo Lawrence nel film, l’adattamento pone l’accento su una figura più universalmente relazionabile, il cui carattere potrebbe essere percepito senza forti legami con un’eredità specifica.

Il Conclave ha reso Bellini americano invece che italiano

Conclav

Nel passaggio dalla pagina allo schermo, il cardinale Bellini subisce un significativo cambio di nazionalità, passando da italiano nel romanzo ad americano nel film. Questa modifica aggiunge un livello alternativo al Conclave, spostando le dinamiche all’interno del Vaticano con l’introduzione di un personaggio la cui nazionalità contrasta con le tradizioni europee al centro della Chiesa. Nel libro di Harris, l’origine italiana di Bellini rafforza il suo legame con le radici storiche e culturali della Chiesa cattolica, radicandolo nelle sue abitudini e credenze di lunga data.

La decisione di americanizzare Bellini (Stanley Tucci) è probabilmente un tentativo di evidenziare la natura globale della Chiesa cattolica nel XXI secolo, creando un personaggio che incarna l’espansione dell’influenza della Chiesa al di là dell’Europa e che ha una mentalità americana più progressista e liberale .

Rendendo Bellini americano, il film introduce un personaggio il cui punto di vista e le cui esperienze divergono da quelle delle sue controparti europee. La decisione di americanizzare Bellini è probabilmente un tentativo di evidenziare la natura globale della Chiesa cattolica nel XXI secolo, creando un personaggio che incarna l’espansione dell’influenza della Chiesa oltre l’Europa e che ha una mentalità americana più progressista e liberale. Questo cambiamento non solo aumenta la relatività di Bellini per il pubblico americano, ma introduce anche una nuova dinamica nella trama, esplorando come diversi contesti culturali possano plasmare le prospettive all’interno di una fede condivisa.

Il Conclave cambia la posizione di Benítez come cardinale

Conclave Carlos Diehz

Un altro cambiamento notevole dal libro al film è il trasferimento della regione di servizio del cardinale Benítez. Nel romanzo di Harris, Benítez è un cardinale che presta servizio a Baghdad, la capitale dell’Iraq. Tuttavia, nel film Conclave, la sua posizione è cambiata: non presta servizio a Baghdad, in Iraq, ma a Kabul, in Afghanistan. Sebbene entrambi i Paesi siano effettivamente territori pericolosi, ci sono alcune potenziali ragioni per cui i registi hanno deciso di modificare il luogo in cui Benítez presta servizio. Tuttavia, la ragione più comprensibile di questo cambiamento è che, negli ultimi anni, Kabul è stata molto più pericolosa di Baghdad.

Il cambiamento aumenta la posta in gioco della servitù di Benítez e mostra fino a che punto è disposto a spingersi per la Chiesa cattolica. Sebbene Baghdad, in Iraq, rimanga ancora un luogo pericoloso, il cambiamento è stato una scelta fantastica da parte dei registi, in quanto continua a presentare il motivo per cui il Cardinale Benítez di Conclave merita il ruolo di Papa per le sue azioni incredibilmente coraggiose.

Suor Agnes è molto più presente nel film

Isabella Rossellini
Isabella Rossellini in Conclave – Cortesia Eagle Pictures

Nel romanzo originale di Harris, Suor Agnes è un personaggio minore, che appare solo occasionalmente e funge da sottile presenza di sfondo. Tuttavia, il film Conclave eleva Suor Agnes a un ruolo molto più prominente, permettendo al suo personaggio di influenzare significativamente la trama. L’ampliamento del tempo a disposizione sullo schermo non solo aggiunge profondità al personaggio, ma fornisce anche una prospettiva femminile unica all’interno del mondo del Vaticano dominato dagli uomini, e la scena in cui interrompe i battibecchi dei cardinali rappresenta il suo momento migliore.

Rendendola una figura più centrale, il film arricchisce la narrazione: Il coinvolgimento di Suor Agnes aumenta il livello di intrigo e di sottile tensione, poiché le sue interazioni con gli altri personaggi rivelano strati nascosti di manovre politiche e motivazioni personali. Questa maggiore enfasi su Suor Agnes permette inoltre al film di esplorare i temi del genere e dell’influenza all’interno della Chiesa, mettendo in luce i ruoli che le donne svolgono negli affari del Vaticano. Il suo ruolo ampliato riflette l’intento dei registi di aggiungere complessità e una sensibilità moderna alla trama, trasformando un personaggio precedentemente secondario in una componente essenziale del tessuto narrativo del film.

Il cardinale Lawrence ha un’origine diversa nel libro

Conclave

Sebbene il cambiamento della nazionalità di Lawrence in inglese possa sembrare una modifica di poco conto, l’alterazione testimonia il diverso approccio dell’adattamento alla presentazione dei personaggi. Nel romanzo, l’eredità italiana di Lomeli è una parte sottile ma significativa della sua identità, che lo lega profondamente alle tradizioni del Vaticano e infonde al suo personaggio una certa gravitas. La scelta di cambiare il suo nome in Cardinal Lawrence (Ralph Fiennes) per il film riflette probabilmente il fatto che l’attore non è italiano.

Questo cambiamento influisce sul modo in cui il pubblico lo percepisce: Lomeli porta con sé un senso di identità culturale italiana e un peso storico, mentre Lawrence offre un ritratto più neutro e anglicizzato. Tuttavia, molti altri personaggi mantengono la loro identità italiana, come il cardinale Tedesco (Sergio Castellitto), e questo non offusca la diversità che il libro mostrava. Anzi, il cambiamento è più che benvenuto, dato che l’interpretazione di Ralph Fiennes del Cardinale Lawrence del Conclave è degna di un Oscar ed è difficile immaginare un attore che abbia interpretato il ruolo in modo migliore.

Il Cardinale Lawrence è molto più vecchio nel libro rispetto al Conclave

Conclave

Nel romanzo, il cardinale Lomeli è rappresentato come una figura invecchiata, che porta il peso fisico ed emotivo dei suoi anni all’interno della Chiesa. La sua età è un elemento significativo nella rappresentazione di Harris, che influenza la sua percezione, le sue azioni e le sue risposte alle sfide dell’elezione papale. Viene rappresentato come un uomo fragile e contemplativo, con una qualità introspettiva che aggiunge profondità alle sue interazioni e decisioni. Tuttavia, per il film, che vuole essere più un thriller teso, questo approccio non era l’ideale.

Al contrario, i lfilm Conclave ritrae il cardinale Lawrence come più vigoroso e giovane. Questo adattamento gli permette di impegnarsi in modo più dinamico nello svolgimento della trama, enfatizzando l’azione rispetto all’introspezione. Il ritratto più giovane si allinea al ritmo e al tono del film, trasformandolo in un personaggio in grado di navigare con facilità nei rapidi sviluppi della storia. Mentre l’anziano Lomeli del libro porta con sé un senso di gravitas e vulnerabilità, il giovane Lawrence del film offre un personaggio più attivo e avvincente. Questa differenza modifica il modo in cui il pubblico si relaziona con lui, scambiando l’introspezione con un ritratto più accessibile e coinvolgente, adatto al formato del thriller.

La nazionalità del cardinale Benítez è diversa nel libro del Conclave

Conclave Carlos Diehz

In Conclave, uno degli adattamenti degni di nota dal libro al film è la nazionalità del cardinale Benítez, che passa dalle Filippine del romanzo di Robert Harris al Messico dell’adattamento cinematografico. Nel libro, le origini filippine di Benítez lo collocano nel contesto del Sud-Est asiatico, una regione in cui il cattolicesimo ha forti radici ed è profondamente radicato nel paesaggio culturale. L’eredità cattolica delle Filippine risale a secoli fa, aggiungendo un livello di autenticità e significato culturale al suo personaggio, che rappresenta una voce influente dell’Asia all’interno dell’assemblea globale del Vaticano.

Secondo i rapporti internazionali del Dipartimento di Stato americano, sia le Filippine che il Messico sono cattolici al 78%.

La scelta del film di rendere messicano il cardinale Benítez introduce una dinamica molto simile, spostando l’origine del suo personaggio in America Latina, dove il cattolicesimo è anch’esso dominante e culturalmente risonante. Il Messico è una grande roccaforte cattolica con una storia unica legata all’evoluzione del cattolicesimo e al suo ruolo significativo nel plasmare la società. Questo cambiamento mantiene la stessa energia del libro, ma si allinea al fatto che Carlos Diehz è messicano e non filippino. Il passaggio alla nazionalità messicana contribuisce a evidenziare una prospettiva familiare di impatto globale, sottolineando la diversità della fede all’interno del contesto internazionale del Vaticano.

Il film del Conclave aggiunge una sottotrama di un’autobomba non presente nel libro

conclave

Forse l’aggiunta più significativa di Conclave è una sottotrama che coinvolge un’autobomba, un elemento del tutto assente nel romanzo di Harris. Questa nuova trama introduce un livello maggiore di suspense, offrendo un colpo di scena orientato all’azione che si discosta dal ritmo più lento e introspettivo del libro. La sottotrama dell’autobomba conferisce un senso di urgenza e di pericolo che spinge il film in avanti, catturando l’attenzione degli appassionati di thriller con un dramma ad alta tensione. Questa aggiunta si allinea alla tendenza cinematografica di incorporare elementi d’azione per tenere il pubblico impegnato, ma Conclave trova comunque il modo di renderla del tutto rilevante per la trama.

Incorporando l’autobomba, Conclave evidenzia i pericoli e l’alta posta in gioco legati al potere e alla fede, ampliando il suo fascino. Questa scelta rafforza l’importanza di Benítez, soprattutto nelle scene successive.

Inserendo l’attentato, Conclave evidenzia i pericoli e l’alta posta in gioco legati al potere e alla fede, ampliando il fascino del film. Le conseguenze dell’attentato rafforzano il significato di Benítez e le qualità che lo rendono più adatto a diventare Papa, portando al finale profondo e misterioso di Conclave. Al contrario, il libro di Harris si basa esclusivamente sulla tensione psicologica e sulle complesse interazioni tra i personaggi all’interno delle mura vaticane, creando un mistero più lento. L’inclusione della sottotrama dell’autobomba dimostra l’intenzione dei registi di adattare la storia alle moderne aspettative cinematografiche, garantendo che Conclave rimanga coinvolgente e ricco di suspense dall’inizio alla fine.

Mufasa: Il Re Leone, la spiegazione del finale. La rivelazione su Scar

Il Re delle Terre del Branco ruggisce forte in Mufasa: Il Re Leone (qui la nostra recensione), ma è Scar a rubare la scena. Sì, lo zio malvagio di Simba non era poi così malvagio all’inizio. Nel film di Barry Jenkins al cinema dal 19 dicembre, il mito delle origini del personaggio ci porta all’infanzia di Mufasa. Quello che sappiamo essere un leone grande, impeccabile e coraggioso, un tempo era un randagio senza alcuna traccia di regalità nel suo sangue.

L’anziano Rafiki racconta la storia di Mufasa a Kiara, la figlia di Simba e Nala. Timon e Pumbaa partecipano al racconto come spettatori talvolta fastidiosi di questa narrazione che rivela come Mufasa sia diventato il re delle Terre del Branco e soprattutto perché e come lo zio malvagio di Simba prende il nome di Scar.

Come finisce Mufasa: Il Re Leone?

Mufasa era solo un cucciolo quando un’alluvione gigantesca lo ha portato via dai suoi amati genitori, lasciando il giovane cucciolo a cavarsela da solo. Il “Cerchio della Vita” gli fa incontrare Taka, erede di una stirpe reale, che salva Mufasa da un coccodrillo e lo accoglie come un fratello. Oltre a Taka, Mufasa si ritrova sotto la protezione della regina Eshe, la madre di Taka, ma il re Obasi non è contento di questa nuova aggiunta al branco.

Tuttavia, tutto cambia quando un branco di leoni bianchi assetati di potere guidati da Kiros  si infiltra nella loro casa, costringendo Mufasa e Taka a scappare. Mentre cercano il paradiso di Milele, le loro strade si incrociano con il giovane Rafiki, il bucero Zazu e la giovane leonessa Sarabi, che scatena un triangolo amoroso tra i fratelli giurati.

Taka si innamora perdutamente di Sarabi mentre quest’ultima è commossa dal coraggio e dalla nobiltà di Mufasa. Il loro crescente affetto non va giù a Taka che, sentendosi tradito, unisce le forze con i malvagi “leoni bianchi”. Ma quando Kiros sta quasi per uccidere Mufasa nel duello culminante, Taka si mette in mezzo per salvare il suo ex fratello, nonostante il tradimento. L’esito dello scontro finale lascia una cicatrice sul volto di Taka.

Mufasa non bandisce Taka dalle Terre del Branco ma giura che non pronuncerà mai più il suo nome. Taka piega le ginocchia in segno di scuse e si dà il soprannome di “Scar”, il nome con cui verrà poi conosciuto in futuro.

Mufasa: Il Re Leone
Mufasa: Il Re Leone – Fotogramma dal film

Le origini dei due leoni

In questo modo Mufasa: Il Re Leone non solo racconta le origini di Mufasa, la sua genealogia e il suo modo non tradizionale in cui è diventato re, ma ci racconta anche di come Taka sia diventato Scar e quindi rappresenta a tutti gli effetti anche la genesi di questo personaggio che, pieni di ombre, è cresciuto come un fratello per Mufasa e si è poi trasformato nel suo più invidioso e maldisposto suddito. Sappiamo come va a finire trai due: Scar ucciderà Mufasa facendolo precipitare nella gola dove verrà travolto da una mandria di gnu imbizzarriti.

Il film di Barry Jenkins propone infatti anche un foreshadowing di quella situazione, che si risolve al contrario. All’inizio del film, quando Taka salva Mufasa dal coccodrillo, lo afferra per le zampe proprio come farà in futuro, ma in questa prima circostanza lo salva. Il germe dell’invidia e del tradimento sembra già piantato, ma sappiamo che germoglierà tristemente solo più avanti, dopo la nascita di Simba.

Conclave: recensione del film di Edward Berger con Ralph Fiennes

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Conclave: recensione del film di Edward Berger con Ralph Fiennes

Reduce dal premio Oscar per Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale, Edward Berger cambia completamente la prospettiva del suo sguardo e dagli spazi sconfinati e afflitti della Prima Guerra Mondiale, passa agli spazi claustrofobici ma ugualmente afflitti di un conclave. Il film è una provocatoria incursione nelle stanze segrete del potere religioso e politico. Acclamato alla sua anteprima mondiale al Telluride Film Festival e successivamente accolto al Festival di San Sebastian e alla Festa del Cinema di Roma, il film tratto dall’omonimo romanzo di Robert Harris fonde dramma e tensione in una vicenda che intreccia il thriller psicologico con una potente esplorazione dell’animo umano.

Il Conclave comincia con la morte del Pontefice

La storia ha inizio con la morte improvvisa del Papa, un evento cataclismatico per la Chiesa che attua di conseguenza tutti i protocolli per avviare le pratiche di una nuova elezione. Berger mette al centro della narrazione il cardinale Thomas Lawrence, interpretato magistralmente da Ralph Fiennes. Con l’imponente Cappella Sistina come sfondo, Lawrence e i suoi compagni cardinali intraprendono una battaglia per il potere, fatta di alleanze instabili e di sospetti crescenti. Sotto la sua guida ferma, i cardinali devono fare i conti con il loro passato e le loro reali prospettive per il futuro per capire qual è la scelta migliore per guidare la chiesa, mentre i cardinali si scontrano, tra riformismo e conservatorismo.

Ralph Fiennes e Stanley Tucci
Ralph Fiennes e Stanley Tucci in Conclave – Cortesia Eagle Pictures

L’intreccio e il simbolismo visivo

Berger utilizza lo strumento più evocativo e distintivo che il cinema gli mette a disposizione: la luce. Volti, espressioni, azioni, ogni cosa viene illuminata (o non illuminata) per dargli senso ed espressività, a scardinare le sicurezze e a mostrare i moti interiori del personaggi.  Soprattutto quello di Fiennes, che è l’ago morale della storia ma anche il principale attore di fa e disfa le decisioni del conclave stesso.  Dilemmi etici si scontrano con ambizioni personali in un racconto che procedere con l’avvincente tono di un thriller ad altissima tensione.

Lawrence/Fiennes porta sulle spalle il peso del film e si rende protagonista di straordinari piani di ascolto nelle diverse scene che condivide con un cast in stato di grazia: Stanley Tucci, Sergio Castellitto e Isabella Rossellini. Il cast dipinge personaggi irresistibili, anche nelle loro discrepanze. In mezzo a tutti questi volti interessati, con scopi propri personali, la figura di Lawrence è un osservatore disincantato e, al tempo stesso, un giocatore esperto in un contesto che di sacro ha solo l’apparenza.

Isabella Rossellini
Isabella Rossellini in Conclave – Cortesia Eagle Pictures

Cast stellare e resa dei personaggi

Berger si affida a un cast di nomi altisonanti che interpretano una varietà di personaggi. Ogni attore, che sia anglofono o italiano, apporta una sfumatura unica e ben distinta al suo personaggio, contribuendo a creare una tensione palpabile tra le pareti marmoree e affrescate del Vaticano. Questo equilibrio crea un mosaico di voci e volti che arricchisce l’atmosfera generale del film, regalando un’esperienza immersiva capace di lasciare il segno.

La vera natura misteriosa di Conclave è dettata dalla sua capacità di porre domande profonde e “pesanti” allo spettatore, al di là del tono da thriller che non ne sovrasta mai la sua natura enigmatica. Il film pone delle domande allo spettatore, che nel finale a sorpresa, molto ironico e plausibile, sembra porre lo spettatore di fronte a un fatto compiuto che non può essere procrastinato ancora a lungo. È una questione di probabilità, in fin dei conti!

Conclave Sergio Castellitto
Sergio Castellitto in Conclave – Cortesia Eagle Pictures

Un finale sorprendente per Conclave

Proprio in quel finale sorprendente, il film trova la sua compiutezza, senza scivolare nella banalità, introduce un tocco di misticismo inaspettato. Come in un’opera di Dan Brown, al netto della sua spettacolarizzazione e del suo simbolismo inevitabile, la spiritualità rientra in gioco proprio quando sembra essere stata dimenticata. Il film ci mette di fronte alla contraddizione tra fede e potere, mostrandoci comunque che nessuna delle due cose ha senso senza l’altra che la sostiene.

Berger riesce a trasformare una storia di potere ecclesiastico in una disamina profonda delle debolezze e dei peccati umani. Conclave non è solo un thriller drammatico, ma una riflessione sulla natura dell’esistenza, sugli errori passati, sulle ambizioni future e soprattutto su cosa è giusto fare per il bene collettivo.

Superman: le 5 maggiori rivelazioni del trailer del film DC

Superman: le 5 maggiori rivelazioni del trailer del film DC

Superman ci ha finalmente svelato qualcosa di nuovo con un suo primo teaser trailer, completo di molte rivelazioni sul film del DCU, franchise di cui è il primo titolo ufficiale. Quello scritto e diretto da James Gunn è decisamente un titolo molto atteso e non solo la storia inizierà a dare corpo al più ampio Universo DC e alla sua narrazione generale, ma cercherà anche di risolvere la rappresentazione un po’ frammentata di Superman che deriva dal DCEU. Con questa versione, molti sperano che il DCU abbia un inizio promettente e possa guardare lontano nel futuro.

Il primo teaser trailer offre proprio questo. Il trailer mostra tutto ciò che i fan dei fumetti hanno imparato ad amare di Superman, dall’ottimismo del personaggio al cast di supporto, fino all’iconica colonna sonora di John Williams del film del 1978. Grazie a questo trailer, sono state svelate molte informazioni sull’inizio ufficiale del DCU, dalla prima rivelazione del cast agli altri supereroi e cattivi dell’universo e all’amabile compagno animale dell’Uomo d’Acciaio. Vediamo di qui di seguito le 5 maggiori rivelazioni offerte dal trailer.

Il trailer presenta un Superman insanguinato e malconcio

Superman 2025
Superman e Kripto in Superman. Cortesia di DC Studios

È interessante notare che il trailer di Superman si apre con il personaggio principale che si schianta sulla neve. Viene mostrato picchiato, insanguinato e sconfortato, mentre chiede aiuto al suo già citato compagno animale. Naturalmente, la domanda più importante è cosa abbia spinto Superman a trovarsi in una posizione così vulnerabile. La risposta non può che essere Lex Luthor.

Luthor è l’iconica arcinemesi di Superman della DC Comics ed è stato confermato che farà parte del prossimo film del DCU prima di chiunque altro oltre al personaggio principale. Il ruolo di Lex è stato affidato a Nicholas Hoult e il trailer di Superman ha dato il primo sguardo ufficiale al personaggio. È molto probabile che questa scena di apertura del trailer di Superman arrivi dopo uno scontro tra Superman e Lex, il quale è stato confermato dal regista che detesta completamente il primo.

La vita da umano come Clark Kent è un elemento centrale

Clark Kent e Jonathan Kent in Superman
Clark Kent e Jonathan Kent in Superman. Cortesia di DC Studios

Per fortuna, il trailer di Superman mette in evidenza elementi della vita civile di Superman come Clark Kent. Gunn non ha fatto mistero di comprendere quanto la vita di Clark e delle persone che lo circondano sia importante per la storia complessiva dell’Uomo d’Acciaio , e il trailer del film lo rende facilmente evidente. Il trailer mostra David Corenswet nei panni di Clark Kent, che entra al Daily Planet mentre traspare la sua personalità imbranata. Seguono sguardi incrociati tra Clark e la Lois Lane di Rachel Brosnahan, che alludono alla loro relazione, centrale nel film.

Più tardi, Clark viene mostrato seduto accanto a Jonathan Kent, suo padre adottivo, nella fattoria della famiglia Kent. Questa è una parte molto importante della vita di Clark ed è un sollievo che il film la mostri tanto quanto la sua forza, velocità e potenza ultraterrene. Questo non solo è importante per una corretta rappresentazione dell’iconico eroe, ma dimostra che Superman avrà un forte nucleo emotivo grazie alla famiglia e agli amici di Clark.

I poteri di Krypto

Kripto Superman
Kripto in Superman. Cortesia di DC Studios

Una delle rivelazioni più interessanti sul film prima dell’uscita del trailer è stata l’inclusione di Krypto il Supercane. Il trailer di Superman presenta il personaggio, che corre rapidamente in aiuto di Clark non appena viene chiamato. Krypto viene mostrato mentre accompagna a casa un Superman ferito, correndo sul ghiaccio a velocità supersonica per aiutare il suo migliore amico. Oltre a questo, il film probabilmente farà debuttare gli altri poteri di Krypto, dalla capacità di volare alla forza, alla resistenza, alla visione laser e al super respiro.

I cattivi della DC presenti nel trailer di Superman

Nicholas Hoult è Lex Luthor in Superman
Nicholas Hoult è Lex Luthor in Superman. Cortesia di DC Studios

Sebbene Lex Luthor sia senza dubbio il principale cattivo, rivelato nel teaser trailer di Superman, diversi altri antagonisti fanno la loro comparsa. Uno di questi è probabilmente legato a Lex ed è stato evidenziato per la prima volta nel primo sguardo ufficiale al Superman di Corenswet rilasciato da James Gunn all’inizio del 2024. Si tratta di una macchina gigante simile a un occhio che fluttua sopra Metropolis e spara un laser verso il suolo.

Questa macchina viene avvistata più volte nel trailer e probabilmente sarà qualcosa che Kal-El dovrà fermare a un certo punto del film. Inoltre, nel teaser trailer è presente un kaiju. Il kaiju ha l’aspetto di un verme gigante e può sputare fuoco; Superman viene mostrato mentre sopporta il respiro prima di volare verso il sole. Evidentemente, Lex Luthor non è l’unica presenza malvagia con cui l’Uomo d’Acciaio dovrà confrontarsi nel film del 2025.

Chi sono Lanterna Verde, Hawkgirl e Mister Terrific?

Nathan Fillion è Guy Gardner in Superman
Nathan Fillion è Guy Gardner in Superman. Cortesia di DC Studios

Come è noto da tempo, l’Uomo d’Acciaio non è l’unico eroe che apparirà nel film. Isabela Merced, Nathan Fillion, Edi Gathegi e Anthony Carrigan sono stati scritturati per interpretare altri eroi del DCU e fanno il loro debutto nel teaser trailer del film. Si vede Isabela Merced volare nei cieli come Hawkgirl, mentre la Lanterna Verde di Nathan Fillion, Guy Gardner, viene mostrata mentre spara un raggio di luce verde contro una folla che molesta Superman.

A un certo punto si vede il Mr. Terrific di Edi Gathegi combattere contro Superman, mostrando come il film delineerà le differenze tra i diversi eroi del DCU. Più avanti nel trailer, le T-Spheres robotiche di Mr. Terrific vengono mostrate mentre lo proteggono dal fuoco ostile. Nel trailer si vede anche una breve inquadratura di Carrigan, che mette in evidenza la fisicità unica di Metamorpho.

Peaky Blinders: una nuova foto dal film con Cillian Murphy e Barry Keoghan

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È ora di tirare fuori il tweed e i cappellini: Peaky Blinders sta per tornare. Cillian Murphy riprenderà il ruolo del gangster di Birmingham Tommy Shelby in un nuovo film in arrivo su Netflix, realizzato in collaborazione con BBC Film. È possibile intravedere Murphy e il co-protagonista Barry Keoghan in costume in una nuova foto, rilasciata in concomitanza con la fine delle riprese del film in arrivo.

“Sembra che Tommy Shelby non abbia ancora finito con me”, ha dichiarato a Netflix Murphy, che si è riunito con Knight sul set. “È molto gratificante collaborare nuovamente con Steven Knight e Tom Harper alla versione cinematografica di Peaky Blinders. Questo è un film per i fan”.

Barry Keoghan nel film di Peaky Blinders
Robert Viglasky © Netflix

Chi fa parte del cast del film di Peaky Blinders ?

  • Cillian Murphy (Oppenheimer, Un posto tranquillo parte II)
  • Rebecca Ferguson (Dune, Mission Impossible)
  • Tim Roth (Reservoir Dogs, The Hateful Eight)
  • Stephen Graham (Matilda, Boiling Point)
  • Sophie Rundle (After the Flood, Gentleman Jack)
  • Ned Dennehy (Culprits, The Peripheral)
  • Packy Lee (Blue Lights)
  • Ian Peck (Le sue materie oscure, Robin Hood)
  • Jay Lycurgo (Steve, Half Bad: The Bastard Son & The Devil Himself)
  • Barry Keoghan (Saltburn, The Banshees of Inisherin)

Di cosa parla il film Peaky Blinders ?

Il film, le cui riprese sono state completate, sarà l’epica continuazione della pluripremiata saga di gangster, durata sei stagioni. Ambientata a Birmingham tra il 1919 e il 1934, Peaky Blinders segue l’ascesa (e a volte la caduta) della famiglia Shelby in un mondo segnato da radicali cambiamenti sociali, economici e politici.

“Sono entusiasta di vedere le telecamere girare su questo nuovo capitolo della storia di Peaky Blinders, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale”, ha dichiarato Knight, creatore di Peaky Blinders , a Netflix. “Il Paese è in guerra e così, naturalmente, lo sono anche i nostri Peaky Blinders”.

Harper, che ha diretto gli episodi della prima stagione dello show nel 2013, dirigerà il nuovo film da una sceneggiatura di Knight. “Quando ho diretto per la prima volta Peaky Blinders più di 10 anni fa, non sapevamo cosa sarebbe diventata la serie, ma sapevamo che c’era qualcosa nell’alchimia del cast e della scrittura che sembrava esplosivo”, ha detto Harper. “Peaky è sempre stata una storia di famiglia – e quindi è incredibilmente emozionante riunirsi con Steve e Cillian per portare il film al pubblico di tutto il mondo su Netflix”.

“C’è un grande senso di attesa e di eccitazione tra il nostro eccezionale cast e la troupe”, ha aggiunto Harper. “Siamo grati ai fan per averci portato a questo punto e crediamo che il prossimo capitolo ci regalerà qualcosa di straordinario”.

Chi è Bob Avila? spiegazione del tributo alla fine di Yellowstone

L’episodio 14 della stagione 5 di Yellowstone, “La vita è una promessa”, offre un tributo al defunto Bob Avila prima dell’inizio, ma non è chiaro chi fosse o quale fosse il suo legame con la serie. L’omaggio consiste in un cartello nero con un testo bianco che dice: “Questo episodio è dedicato a Bob Avila. Ci vediamo lungo il sentiero polveroso, Amigo”. La scritta sfuma nella prima scena dell’episodio dal titolo ironico “La vita è una promessa”, che ritrae degli indigeni che gettano dei tubi in uno specchio d’acqua mentre la stagione 5, parte 2, di Yellowstone si avvia alla conclusione.

Avila non era direttamente collegato agli eventi dell’episodio, che rivelano il destino di ogni membro della famiglia Dutton diYellowstone. Tuttavia, sebbene Avila non sia stato coinvolto nella quinta stagione di Yellowstone , parte 2, ha avuto un cameo durante la stagione precedente. Inoltre, il tributo dimostra l’importanza della cultura dei cowboy per Yellowstone, dato che Avila è ben noto a chi si occupa di rodei ed eventi simili.

Bob Avila è un cavaliere professionista leggendario nella vita reale

Anche se ha avuto solo una piccola parte in Yellowstone, Bob Avila era famoso in tutto il mondo come addestratore di cavalli. Avila era nato in questo mondo (tramite il Rodeo), ma aveva superato le alte aspettative riposte in lui in quanto figlio di un cowboy da rodeo che allenava cavalli e di una madre che dava lezioni di equitazione. Avila era un cavaliere professionista dell’American Quarter Horse Association, aveva guadagnato somme significative da diverse organizzazioni nazionali di equitazione ed era un membro della Quarter Horse Hall of Fame.

Tutte queste qualifiche lo rendevano il tipo di cowboy che Yellowstone rispettava, ma la più grande eredità di Avila è stata quella di mentore e pioniere. Era noto per aver mostrato ad altri cowboy come allevare e addestrare i cavalli e ha continuato a essere attivo nelle comunità di cowboy fino alla sua morte, avvenuta all’età di 72 anni. La partecipazione a Yellowstone nel ruolo di addestratore di cavalli si adattava perfettamente a chi era Avila e non sorprende che la serie abbia pianto la sua scomparsa.

Perché la stagione 5, episodio 14 di Yellowstone è dedicata a Bob Avila?

Il tributo di Yellowstone ad Avila è senza dubbio dovuto al fatto che la serie lo rispetta come leggendario addestratore di cavalli. Tuttavia, Avila ha avuto anche un’apparizione in Yellowstone. È apparso nel ruolo di se stesso in Yellowstone , stagione 3, episodio 8, “Oggi ho ucciso un uomo”. Il suo ruolo era piccolo ma significativo, in quanto interpretava uno dei numerosi cowboy realmente esistiti che John incontrava mentre cercava di comprare dei nuovi cavalli per il ranch. L’apparizione di Avila ha contribuito sia alla sua eredità che al marchio del franchise diYellowstone di mostrare rispetto e apprezzamento per i cowboy reali.

Purtroppo Avila è morto il 9 novembre, il giorno prima della prima puntata della quinta stagione di Yellowstone , ma la serie lo ha onorato nel migliore dei modi rendendogli omaggio prima di concludere quella che potrebbe essere la sua ultima stagione.

Sebbene sia discutibile se il neo-western abbia realizzato abbastanza della wishlist del finale di Yellowstone da soddisfare il pubblico, una cosa è chiara: il western ha mantenuto la sua promessa di rappresentare la vita dei cowboy con onore e rispetto fino alla fine. Purtroppo Avila è morto il 9 novembre, il giorno prima della prima puntata della quinta stagione di Yellowstone , ma la serie lo ha onorato nel migliore dei modi rendendogli omaggio prima di concludere quella che potrebbe essere la sua ultima stagione.

The Day of the Jackal – stagione 1, la spiegazione del finale: Quella morte importante e il prossimo passo dei The Jackal

L’emozionante finale della prima stagione di The Day of the Jackal ha chiuso gran parte della trama della stagione, gettando le basi per la già annunciata seconda stagione. Il giorno dello sciacallo è una rivisitazione moderna del film del 1973, a sua volta basato su un libro di Frederick Forsyth. La serie ha come protagonisti Eddie Redmayne nel ruolo dello Sciacallo e Lashana Lynch in quello della determinata agente dell’MI6 Bianca Pullman, che gli sta alle costole. Mentre le prime versioni sono ambientate in periodi temporali molto precedenti alla serie televisiva, l’ultima versione offre una versione estremamente contemporanea.

Nel corso della prima stagione, la serie ha creato una tensione incredibile, con il gioco del gatto e del topo tra lo Sciacallo e l’MI6 che si avvicina costantemente a una conclusione. Nell’episodio 10, questa è arrivata e il destino dello Sciacallo è stato deciso, ma forse non nel modo in cui chi ha familiarità con le versioni precedenti della storia potrebbe pensare. In questo caso, lo Sciacallo ottiene un finale decisamente più roseo, con spazio per il proseguimento della storia.

Come lo Sciacallo ha evitato di essere catturato nel finale della stagione 1 di The Day of the Jackal

Nell’episodio finale della stagione 1 di The Day of the Jackal, lo Sciacallo riesce a evitare di essere catturato. Nonostante la squadra di sicurezza dell’Ulle Dag Charles fosse proprio dietro di lui nel precedente cliffhanger, la barca dello Sciacallo riesce a superarli tutti e lui si dà alla fuga. Non è chiaro come o perché questo sia accaduto, perché l’episodio 10 riprende con lo Sciacallo già sulla terraferma dopo aver evitato la cattura in acqua.

Nonostante ciò, un superiore del capo dell’MI6 che dava ordini a Bianca arriva e dice loro di riaprire il caso. Con Bianca così vicina alla cattura dello Sciacallo, i potenti miliardari che hanno ingaggiato lo Sciacallo per uccidere l’UDC stanno ora spingendo per far catturare e uccidere lo Sciacallo per evitare di pagare la ricompensa di 100 milioni di dollari per un lavoro ben fatto. Ma quando Jackal viene affrontato a casa sua, ha il vantaggio del campo di casa ed è in grado di uccidere rapidamente ed efficacemente i suoi potenziali rapitori.

Perché la moglie dello Sciacallo è fuggita con il figlio

Tuttavia, il motivo per cui lo Sciacallo tornava a casa era per recuperare la moglie Nuria e il figlio. Jackal aveva promesso che dopo questo lavoro si sarebbe allontanato dalla vita dell’assassino e avrebbe portato Nuria in qualsiasi parte del mondo. Inizialmente Nuria voleva rimanere nella loro bella casa in Spagna, vicino alla madre e al fratello, ma quando Jackal chiama, sente il panico nella sua voce. Non sono più al sicuro nella loro casa, il che probabilmente significa che tutti i suoi cari sono al sicuro.

Nuria ama suo marito, ma dopo la notizia bomba che Charles non è mai stato chi diceva di essere, e che non era nemmeno il suo nome, ha deciso di tagliare i ponti e proteggere suo figlio. Ha preso dei fondi di emergenza dalla sua stanza segreta e si è precipitata all’aeroporto prima che il marito tornasse. Nonostante il suo affetto, la fiducia è venuta meno e la sicurezza del figlio doveva venire prima di tutto.

La morte di Bianca Pullman spiegata

Bianca Pullman ha lasciato il suo incarico dopo che le era stato detto di ritirarsi dal caso dello Sciacallo. Dopo aver dedicato la sua vita a questa missione, al punto che la sua vita familiare era in rovina, le è stato detto di smettere. Poi è stata minacciata che se avesse continuato, la sua posizione sarebbe stata rimossa. Tuttavia, essendo caparbia e testarda, Bianca ha scelto di licenziarsi prima che la mandassero via e di cercare di riparare la sua vita a casa.

Riuscì a far tornare a casa il marito e la figlia, ma quando il suo capo si presentò alla porta di casa, dicendo che aveva ragione e che voleva rimandarla fuori, Bianca rifiutò. Nonostante ciò, il marito vide l’attrazione che l’offerta esercitava sulla moglie e la spinse a partire comunque. La donna partì per la Spagna, cercando di seguire la sua ultima pista, che la condusse dritta alla porta dello Sciacallo. Dopo aver sorvegliato la casa, aver visto Nuria uscire con il figlio e aver finalmente avvistato l’arrivo dello Sciacallo, entra in casa per catturarlo e affrontarlo. Tuttavia, lo Sciacallo ha avuto il sopravvento nella sua casa sicura e ha ucciso Bianca rapidamente mentre si trovava in casa sua.

Spiegata la vera identità dello Sciacallo

Non è chiaro quanto sia sicura l’identità dello Sciacallo dopo tutti questi eventi. Bianca ha esposto la sua teoria sulla sua presenza in Spagna al suo capo, che ha poi rivelato di lavorare sotto l’autorità del miliardario. Ma quando ha mandato Bianca a finire lo Sciacallo, le ha detto di farlo in nero. Questo significa che la pista potrebbe essere smarrita. Tuttavia, c’è un dubbio sul fatto che il corpo di Bianca sia stato lasciato a casa sua. Lo Sciacallo di solito non era così sciatto e potrebbe aver bruciato la casa, ma con l’avvicinarsi della fine della stagione, ha corso più rischi ed è diventato imprudente nel tentativo di muoversi rapidamente.

Sebbene il suo nome e il suo volto siano ancora un mistero, ci sono più connessioni con lo Sciacallo che mai, e i miliardari o l’MI6 potrebbero avere un’idea molto solida di chi sia. Inoltre, l’MI6 ha interrogato le persone della piccola comunità di Cadice, in Spagna, dove viveva. Lo conoscevano sotto un altro nome e ora la morte e i problemi sono arrivati nella loro comunità. Una potenziale fonte di informazioni è anche il fratello di Nuria, che crede che Charles sia lo Sciacallo e ha accesso alle foto dell’uomo.

Come il finale della stagione 1 prepara la storia della seconda stagione de Il giorno dello sciacallo

La stagione 1 di The Day of the Jackal ha chiuso molti dettagli, con la rivelazione della vera fedeltà dei vertici dell’MI6, l’uccisione dell’UDC e la sopravvivenza dello Sciacallo, ma c’è ancora molto da raccontare. Lo Sciacallo sta cercando di ritrovare sua moglie e suo figlio e ha reclutato Zina, la donna che ha fatto da intermediaria tra lui e i miliardari, per aiutarlo a ritrovarli. Anche Zina è braccata e quindi la collaborazione è vantaggiosa.

Gli deve anche un’enorme somma di denaro da parte di disoneste élite aziendali che lo hanno messo in estremo pericolo a loro vantaggio e che ora evitano di pagare il conto. Inoltre, è più esposto che mai e la sua identità segreta è stata rivelata a più persone. Ci sono molte questioni in sospeso da risolvere e la seconda stagione di The Day of the Jackal sarà sicuramente emozionante come la prima se riuscirà ad affrontare bene questi elementi.

Come il finale della stagione 1 de Il giorno dello sciacallo si confronta con il film e il libro

Tuttavia, il finale della serieI The Day of the Jackal è stato in realtà un allontanamento piuttosto significativo dal libro e dal film precedente. Se da un lato la storia è stata modernizzata, con armi contemporanee, forme di travestimento, tecnologia e altro, dall’altro lo Sciacallo è stato trasformato in un antieroe. I suoi metodi non giustificano necessariamente i mezzi, ma ci sono delle motivazioni e in genere sembra avere buone intenzioni.

In questo caso, i miliardari e i loro rapporti con i membri corrotti dell’MI6 sembrano essere i veri cattivi, mentre Bianca, la cui morale era anch’essa grigia, si trova nel mezzo. Nelle storie originali, invece, è lo Sciacallo a finire morto alla fine. Questo notevole cambiamento ha aperto la strada alla seconda stagione e ci si chiede se lo Sciacallo verrà ucciso nella seconda stagione di The Day of the Jackal.

Yellowstone, la spiegazione del finale: Cosa succede al ranch Dutton

Il finale della quinta stagione di Yellowstone sembra un finale di serie (anche se Paramount Network non l’ha commercializzato come tale), con momenti a tutto tondo, una profezia compiuta, morte, nuovi inizi e altro ancora. Il popolare dramma neo-western di Taylor Sheridan ha debuttato nel 2018 e da allora è stato un successo. Tuttavia, tutte le cose belle devono finire, soprattutto quando iniziano a perdere la loro magia. Di conseguenza, Yellowstone è (presumibilmente) giunto alla fine dopo la stagione 5, episodio 14,Life Is a Promise”, ma questo non significa che la famiglia Dutton e le loro storie siano finite per sempre.

Secondo quanto riferito da Taylor Sheridan, sono in lavorazione molti spinoff di Yellowstone, tra cui The Madison con Michelle Pfeiffer, lo spinoff di Yellowstone senza titolo con Beth e Rip, 1943 e 6666.

Dopo la rivelazione del piano segreto di Kayce in Yellowstone, stagione 5, episodio 13, il finale affronta il destino del Dutton Ranch di Yellowstone, insieme ai finali di tutti i personaggi. L’idea di Kayce funziona e salva il ranch tenendolo fuori dalle mani di avide società e trovando qualcuno che si prenda cura della terra. Sfortunatamente, questo significa che la famiglia e gli addetti al ranch devono andarsene e intraprendere strade diverse. Alla fine di “La vita è una promessa”, ogni personaggio di Yellowstone ha un nuovo scopo, nel bene e nel male.

Perché Kayce vende il ranch di Yellowstone Dutton al capo Rainwater (ma mantiene la casa della sua famiglia)

Come anticipato alla fine della quinta stagione di Yellowstone, tredicesimo episodio, Kayce si avvicina al capo Thomas Rainwater con una proposta: venderà il ranch Yellowstone Dutton al capo e alla sua tribù per quello che costava quando gli antenati dei Dutton lo presero: 1,25 dollari per acro. Francamente è un furto, e questo è il punto. Kayce e Beth devono vendere la terra perché non possono permettersi la tassa di successione, e nemmeno i membri della Riserva di Broken Rock. Tuttavia, se il capo Rainwater lo acquista per una piccola somma, l’imposta si baserà su quanto l’ha pagato.

Con la diminuzione dell’imposta, il capo Rainwater può permettersi di acquistare il ranch e, senza sorpresa, coglie al volo l’opportunità. Anche se è triste lasciare andare il ranch (non tanto per Kayce), i Dutton sanno che è in buone mani perché il capo Rainwater e la sua gente se ne prenderanno cura. La terra non sarà presa in consegna da ricche società che vogliono costruire centri commerciali, resort, ecc. Inoltre, Kayce si assicura che lui e la sua famiglia possano mantenere la loro casa a East Camp come parte dell’accordo.

Spotted Eagle ha detto: “Tra sette generazioni la mia gente si ribellerà e se la riprenderà”, ed è esattamente ciò che accade nel finale della quinta stagione di Yellowstone.

Con la vendita, la storia di Yellowstone ha chiuso il cerchio. Come alcuni ricorderanno, il 1883 si era concluso con una profezia: Spotted Eagle aveva detto a James Dutton che un giorno la sua gente si sarebbe ripresa la terra. In particolare, Aquila Maculata disse: “Tra sette generazioni la mia gente si solleverà e la riprenderà da voi”, ed è esattamente ciò che accade nel finale della quinta stagione di Yellowstone.

Perché Beth uccide Jamie e come riesce a farla franca con il suo omicidio

L’altro grande momento della quinta stagione di Yellowstone, l’episodio 14, è l’uccisione di Jamie da parte di Beth, che molti avevano previsto sarebbe avvenuta prima della prima del finale. La rivalità tra Beth e Jamie durava da anni e finalmente è arrivata al culmine in “La vita è una promessa”. Entrambi giurano di uccidere l’altro, ma Beth ne esce vincitrice.

Dopo il funerale di John, il bisogno di vendetta di Beth la consuma. Sa che Jamie ha qualcosa a che fare con la morte del padre, quindi prende uno spray per orsi e un coltello e va a casa di Jamie. Quando lui torna a casa, Beth lo aggredisce. Jamie riesce ad avere la meglio, anche dopo che Beth lo colpisce agli occhi con lo spray per orsi. Poi, quando Beth informa Jamie che hanno venduto il ranch, la rabbia assale Jamie, che inizia a soffocare Beth. Rip, però, arriva e salva Beth. Mentre Rip trattiene Jamie, Beth lo pugnala allo stomaco e si assicura che il suo volto sia l’ultima cosa che lui vede.

Dopo la morte di Jamie, Rip e Lloyd portano il suo corpo alla stazione ferroviaria di Yellowstone, stagione 5, episodio 14, e guidano la sua auto fino all’Idaho, dove le danno fuoco e la abbandonano.

Beth vendica il padre, come aveva promesso. Odiava Jamie da quando l’aveva fatta sterilizzare senza il suo consenso quando era adolescente. Quindi, la morte di John dà a Beth tutte le munizioni necessarie per uccidere finalmente suo fratello. Dopo la morte di Jamie, Rip e Lloyd portano il suo corpo alla stazione ferroviaria in Yellowstone, stagione 5, episodio 14, e guidano la sua auto fino all’Idaho, dove le danno fuoco e la abbandonano. Nel frattempo, Beth viene portata in ospedale per le ferite riportate e racconta alla polizia che Jamie l’ha aggredita ed è fuggito. I poliziotti sembrano crederle e Beth riesce a farla franca.

Dove vanno Beth e Rip dopo aver lasciato il ranch?

Cole Hauser e Kelly Reilly sequel di Yellowstone

All’inizio del finale di Yellowstone, Beth dice a Rip di aver comprato una proprietà a Dillon, nel Montana. Sapeva che la proposta di Kayce al capo Rainwater avrebbe funzionato, il che significava che doveva trovare una nuova casa per se stessa, suo marito e Carter (il loro figlio adottivo che tecnicamente non hanno adottato). Beth voleva un posto lontano dai turisti dove poter costruire un nuovo ranch, e Dillon era l’opzione migliore.

Nei momenti finali dell’episodio, Beth, Rip e Carter si sistemano nella loro casa di Dillon, a due ore dallo Yellowstone. I tre iniziano una nuova vita lì, lasciandosi alle spalle quella vecchia. Nonostante il lieto fine, la storia di Beth e Rip continuerà in uno spinoff di Yellowstone, che si svolgerà presumibilmente a Dillon. Il ritorno di Carter non è noto al momento della stesura di questo articolo. Tuttavia, Deadline ha riportato che nello spinoff appariranno altri volti familiari, suggerendo che Finn Little potrebbe riprendere il suo ruolo di Carter nel cast.

Spiegato il destino di ogni manovale del ranch nel finale di Yellowstone

Dal momento che i Dutton lasciano lo Yellowstone durante il finale della quinta stagione di Yellowstone, lo stesso vale per gli addetti al ranch. La maggior parte di loro trova lavoro altrove, mentre altri sembrano ritirarsi o tenere aperte le loro opzioni. Dopo la morte di Colby in Yellowstone, stagione 5, episodio 12, Teeter vuole lasciare il Montana. Così, mette gli occhi sul Texas. Teeter chiede a Travis un lavoro al Bosque Ranch, che lui le concede, ma a una condizione: deve perdere il suo accento da “montanara”.

Teeter raggiunge Jimmy in Texas, mentre Lloyd e Ryan hanno idee diverse per il loro futuro. Rip si offre di dare a Lloyd un lavoro nel nuovo ranch di Dillon, suo e di Beth, ma Lloyd rifiuta. Spiega che se non può lavorare allo Yellowstone, allora non vuole lavorare affatto. Ryan, dopo essere partito, sceglie di essere uno spirito libero e cerca Abby a uno dei suoi concerti. Ryan convince Abby a dargli una seconda possibilità e anche per i due piccioncini arriva il lieto fine.

Chi racconta le scene finali della quinta stagione di Yellowstone?

Isabel May in 1883 Paramount+
Isabel May in 1883 Paramount+

Mentre i Dutton lasciano lo Yellowstone, una voce narra il loro finale in Yellowstone, stagione 5, episodio 14. Chi ha visto 1883 potrebbe riconoscere la voce di Elsa Dutton, interpretata da Isabel May nella serie prequel. Elsa dice:

“141 anni fa, a mio padre fu raccontata questa valle, e qui è dove siamo rimasti. Sette generazioni. A mio padre fu detto che sarebbero venuti a prendere questa terra e lui promise di restituirla. La promessa non era scritta da nessuna parte. È svanita con la morte di mio padre, ma in qualche modo è rimasta nello spirito di questo luogo. Gli uomini non possono possedere veramente la terra selvaggia. Per possedere la terra, bisogna ricoprirla di cemento, coprirla di edifici, ammassare case così fitte che la gente può sentire l’odore della cena dell’altro. Bisogna violentarla per venderla. La terra cruda, la terra selvaggia, la terra libera non può mai essere posseduta, ma alcuni uomini pagano a caro prezzo il privilegio della sua gestione. Soffriranno e si sacrificheranno per vivere e convivere con essa e, si spera, insegneranno alla generazione successiva a fare lo stesso. E se vacillano, trovano un altro disposto a mantenere la promessa”.

Come già detto, Kayce realizza la profezia della sua famiglia quando vende il ranch al capo Rainwater. La profezia ebbe inizio con la morte di Elsa, quando il padre, James Dutton, cercò un posto dove seppellire il suo corpo. Aquila Maculata gli donò la terra vicino a Yellowstone, ma avvertì che la sua gente un giorno se la sarebbe ripresa. Ora, la storia dell’universo di Yellowstone ha chiuso il cerchio ed Elsa ne racconta la fine, come tutto è iniziato con lei.

Il vero significato del finale di Yellowstone

Il finale della quinta stagione di Yellowstone si conclude con la rinuncia dei Dutton al ranch, perché questo è sempre stato il destino della loro famiglia. Sin dalla fine del 1800, era solo questione di tempo prima che perdessero la loro terra. Purtroppo, questo ha un costo elevato per alcuni, ma apre nuove porte per altri. Se questo è davvero il punto di arrivo del drama neo-western, la sua storia si conclude come avrebbe dovuto. Tuttavia, il finale della quinta stagione di Yellowstone non è certo la fine per Beth e Rip: il loro spinoff è in lavorazione e altri personaggi potrebbero unirsi a loro.

Secret Level, episodio 12: la spiegazione del finale e le connessioni con Spelunky

Il finale dell’episodio 12 di Secret Level affronta il mondo di Spelunky, raccontando una storia emotivamente appagante. Di tutti i mondi videoludici presenti in Secret Level, Spelunky è uno dei più semplici. A differenza dell’universo drammatico, vasto e ricco di storia di Warhammer 40k mostrato nel finale dell’episodio 5 di Secret Level o della stessa trama di Dungeons and Dragons dell’episodio 1 di Secret Level, Spelunky è un semplice gioco di piattaforme che si basa più sul divertimento.

Si tratta di un gioco simile a Pac-Man, alla base della storia di Secret Level episodio 6. Nell’episodio 12 di Secret Level, l’attenzione si concentra su Ana, una giovane speleologa che si avventura in grotte e caverne per trovare tesori, persone in difficoltà o momenti di meraviglia. Man mano che la storia prosegue, Ana inizia a sentire la tensione, portando al finale di Secret Level episodio 12, che trae una forte risonanza emotiva da quella che avrebbe potuto essere una storia semplice, simile al suo altrettanto semplice materiale di partenza.

Finale dell’episodio 12 di Secret Level: Il viaggio di Ana spiegato

Come accennato, l’episodio 12 di Secret Level è incentrato su Ana, una giovane speleologa. Immediatamente, l’episodio 12 di Secret Level spiega come funziona la speleologia in questo universo: gli avventurieri esplorano grotte e tunnel per trovare tesori, ma se muoiono, rinascono con la memoria di ciò che hanno fatto prima. Ogni volta che uno speleologo rinasce, si cimenta in un’altra avventura che è cambiata rispetto agli incontri precedenti. L’episodio 12 diSecret Level mostra un’Ana entusiasta e con gli occhi lucidi che vive le sue prime avventure, provando il brivido e assistendo a tutto.

Solo grazie alle sagge parole di un compagno speleologo più anziano, Ana ritrova la sua determinazione e si impegna ancora una volta a fare speleologia…

Tuttavia, quando Ana continua a cadere preda di topi talpa giganti, voragini mortali piene di spuntoni, trappole esplosive o lava, inizia a provare un senso di inutilità. Questa crisi di fede scuote Ana, che afferma di rinascere senza ferite o disturbi, ma di sentirsi ogni volta come se il suo cuore venisse congelato. È solo grazie alle sagge parole di un compagno speleologo più anziano che Ana ritrova la sua determinazione e si impegna nuovamente a fare speleologia nel finale dell’episodio 12 di Secret Level.

Come l’episodio 12 di Secret Level si collega al gioco originale Spelunky

In molti modi, l’episodio 12 di Secret Level fa riferimento al videogioco originale e al suo sequel, Spelunky 2. In primo luogo, la premessa generale della serie di giochi è stata adattata in Secret Level. Nel gioco, ogni livello è generato proceduralmente. Ciò significa che, indipendentemente dal numero di livelli giocati o dalla frequenza con cui il giocatore ricarica, ogni livello sarà diverso. Questo aspetto viene preso alla lettera nell’episodio 12 di Secret Level, in cui Ana assume il ruolo del giocatore, solo che al posto dei livelli, Ana e gli altri speleologi devono affrontare la reincarnazione dopo ogni viaggio.

Per quanto riguarda ulteriori collegamenti, l’episodio 12 di Secret Level si ricollega a Spelunky 2. Il seguito del gioco originale era più orientato alla storia e includeva personaggi giocabili, uno dei quali si chiama Ana. Ana è stata introdotta in Spelunky 2 come figlia del protagonista del primo gioco, chiamato retroattivamente Guy. Spelunky 2 ha introdotto anche altri personaggi giocabili, inserendo nell’episodio 12 del livello segreto un altro personaggio che aiuta Ana nel suo viaggio. Infine, l’idea generale di speleologizzare all’infinito per trovare tesori e nuove meraviglie è tratta direttamente dalla serie di videogiochi.

Il vero significato del finale di Secret Level Episodio 12

Nonostante l’episodio 12 di Secret Level sia una delle puntate più brevi della stagione e si basi su un videogioco semplicistico, lo show riesce a trarre una grande risonanza tematica da questo concetto in un tempo così breve. Questa emozione deriva dalla trama di Ana, in particolare da come il personaggio reagisce all’idea un po’ monotona di morire e rinascere ogni giorno. Dopo aver parlato con il suo collega, Ana scopre il vero significato della speleologia e svela il significato più profondo dell’episodio 12 di Secret Level.

Nel complesso, l’episodio 12 di Secret Level parla di vivere ogni singolo giorno al massimo. Piuttosto che concentrarsi sulla futilità di vivere ogni giorno di nuovo, ad Ana viene detto di concentrarsi su tutto ciò che rende ogni corsa unica, diversa e bella. Questo vale anche per il mondo reale, dove molte persone a volte faticano a trovare un significato negli aspetti quotidiani della vita. Alla fine, la futilità di Ana si trasforma in speranza e ottimismo, poiché decide di trovare la bellezza in ogni singolo giorno. L’implementazione di questo tema in Secret Level, attraverso un gioco che presenta livelli sempre diversi, è molto intelligente e di conseguenza sempre più significativa.

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