Al Comic-Con di San Diego del 2022,
Captain America: New World Order è
stato uno dei film presentati dal presidente dei Marvel StudiosKevin Feige. Tuttavia, quando la star Anthony Mackie ha condiviso una foto dietro le
quinte l’estate successiva, il titolo era stato tranquillamente
cambiato. Molti fan si sono chiesti perché fosse stato scelto
proprio “New World Order”, soprattutto quando un episodio di
The Falcon and The Winter Soldier lo aveva già
utilizzato. Comunque sia, alla fine dei conti, nessuno sembrava
troppo infastidito dal cambiamento in Captain America: Brave New World.
Ciononostante, ci siamo a lungo
chiesti cosa abbia portato a questo cambiamento e finalmente
abbiamo una risposta dal produttore esecutivo Nate
Moore. “Penso che ‘New World Order’ fosse un titolo
che pensavamo fosse davvero interessante, e in un certo senso
lunatico e spaventoso, e ad essere onesti, alcuni dei feedback che
abbiamo ricevuto, internamente ed esternamente, erano che quella
frase, purtroppo, è stata cooptata nel mondo reale in un modo che
metteva a disagio le persone”, ha rivelato in un’intervista a
Empire.
Il termine “Nuovo Ordine Mondiale”
si riferisce tipicamente a un profondo cambiamento
nell’organizzazione dei sistemi sociali o del potere politico
globale, anche se viene utilizzato, ad esempio, da alcuni teorici
della cospirazione. Era dunque un titolo piuttosto cupo per il
debutto di Sam Wilson come nuovo Capitan America e, anche se il
Leader sta cercando di creare un “nuovo ordine mondiale”,
Brave New World sembra più adatto. L’aspettativa è
che questa storia porti direttamente ad Avengers: Doomsday, dove l’ex
Falcon guiderà una nuova squadra di eroi.
Quello che sappiamo sul
film Captain America: Brave New World
Captain America: Brave New
World riprenderà da dove si è conclusa la
serie Disney+The
Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon
Sam Wilson (Anthony
Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di
Capitan America. Il regista Julius
Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha
descritto il film come un “thriller paranoico” e ha
confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake
Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva
alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.
Secondo quanto riferito, la star di
Alita: Angelo della BattagliaRosa
Salazar interpreterà la cattiva
Diamondback, mentre Giancarlo Esposito sarà Sidewinder. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di
Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo
trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso. Nonostante
dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film
riporterà il Marvel Cinematic
Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già
fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America.
Ad ora, Captain America: Brave New World è indicato
come uno dei titoli più importanti della Fase
5. Anthony Mackie ha recentemente dichiarato
che questo film è “10 volte più grande” della sua
serie Disney+ e ha parlato
della dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono
in coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi
militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più
amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui
non mi piaceva Bucky“.
“Questo film è un chiaro reset.
Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo
universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film,
si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che
la Marvel vuoole
essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter
Soldier“.
Chadwick Boseman è stato un Black Panther
fenomenale, ma Michael B Jordan gli ha dato filo da torcere
nel ruolo del cattivo Eric Killmonger. Il personaggio è poi morto
in battaglia con T’Challa, ma è tornato come variante in
What
If…? e nel Piano Ancestrale in Black
Panther: Wakanda Forever. Prima che la Shuri di
Letitia Wright ereditasse il mantello di Black
Panther, molti fan si sono chiesti se i Marvel Studios avrebbero trovato un modo per
ritrattare la morte di Eric e fargli trovare la redenzione come
sostituto del cugino.
Questo non è successo ma, secondo un
nuovo rapporto di The Cosmic Circus, “Michael
B. Jordan potrebbe tornare per uno dei prossimi film dei
Vendicatori”. Il sito lascia intendere che vestirà i panni di
Black Panther in Avengers:
Doomsday o Avengers:
Secret Wars, presentandosi dunque come variante buona del
personaggio conosciuto su Terra-616. Uno sviluppo innegabilmente
intrigante. D’altronde, la variante di Killmonger di What
If…? è là fuori da qualche parte e, visto che ha impugnato le
Pietre dell’Infinito, sarebbe molto interessante vederlo comparire
da qualche parte in carne ed ossa.
Ricordiamo anche che quando il
Dottor Destino crea “Battleworld” nel fumetto Secret Wars,
riscrive la realtà, per cui un Black Panther malvagio come
Killmonger potrebbe diventare il nuovo Re del Wakanda. Non resta
che attendere per scoprire se anche questo ennesimo rumor sui tanto
attesi prossimi film degli Avengers si rivelerà vero o meno. Di
certo, i due film potrebbero rappresentare un occasione
irripetibile per riportare in scena tutta una serie di personaggi e
attori fino ad oggi visti all’interno del Marvel Cinematic Universe, tra cui
Michael B. Jordan.
Con una serie animata già in fase di
sviluppo, Sony Animation e Netflix sembra stiano cercando di espandere
l’universo dei Ghostbusters. Secondo le fonti di
Deadline, le due società stanno
infatti collaborando per la realizzazione di un film d’animazione
facente parte del celebre franchise. Gli addetti ai lavori
aggiungono che il progetto è in fase di sviluppo iniziale, ma che
Kris Pearn (regista di Piovono polpette 2
– La rivincita degli avanzi e La famiglia
Willoughby) è stato incaricato della regia. I dettagli della
trama non sono stati resi noti.
Il film fa parte dell’universo in
espansione degli Acchiappafantasmi, con l’ultimo film in
live-action, Ghostbusters:
Minaccia Glaciale, uscito a marzo. Sony Pictures Animation
e Netflix, in collaborazione con Ghost Corps, stanno inoltre
sviluppando una serie animata separata e completamente nuova basata
sull’amata IP. Il progetto non solo intende espandere l’universo
dei Ghostbusters, ma fonti vicine allo sviluppo di
questo film lo vedono come qualcosa che potrebbe fare per l’IP
quello che i film animati dello Spider-Verse hanno fatto per
Spider-Man.
Questo franchise ha avuto successo
non solo al botteghino, con oltre 1,2 miliardi di dollari a livello
globale, ma ha anche ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui
l’Oscar come miglior film d’animazione per il primo film, Spider-Man: Un Nuovo Universo. Bob
Persichetti e Justin K. Thompson sono
stati
confermati questa settimana come registi dell’ultimo film della
trilogia, Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, che è in fase di
produzione. Non resta invece che attendere di scoprire di più su
questo film animato dedicato ai Ghostbusters.
Ghostbusters: Minaccia Glaciale, la
trama e il cast dell’ultimo film del franchise
In Ghostbusters:
Minaccia Glaciale, la famiglia Spengler torna dove
tutto è iniziato, l’iconica caserma dei pompieri di New York, e si
unisce agli Acchiappafantasmi originali che hanno sviluppato un
laboratorio di ricerca top-secret per portare la lotta ai fantasmi
a un livello superiore. Quando la scoperta di un antico artefatto
scatenerà una forza malvagia, i vecchi e nuovi Ghostbusters
dovranno unire le forze per proteggere la loro casa e salvare il
mondo da una seconda era glaciale.
Il nuovo film, seguito di
Ghostbusters:
Legacye
diretto da Gil Kenan, anche autrice della
sceneggiatura insieme a Jason Reitman, è il quinto
film della saga e vede molti dei membri superstiti del cast
originale (tra cui Bill Murray, Ernie Hudson,
Dan Aykroyd e Annie Potts)
riunirsi con il cast presentato dal precedente film (Finn
Wolfhard, Mckenna Grace,
Carrie Coon, Paul Rudd e Logan Kim). A
loro si uniscono i nuovi arrivati Kumail
Nanjiani e Patton Oswalt. sarà
al cinema dall’11 aprile distribuito da
Eagle Pictures.
Quasi un secolo dopo la fine della
seconda guerra mondiale, continuano a venire alla luce nuove storie
sull’eroismo silenzioso di individui comuni, come dimostra The Six Triple Eight, disponibile su Netflix dal 19
dicembre. Ora Tyler Perry affronta la guerra con
il suo nuovo film, che racconta la storia dell’unica unità di
colore del Women’s Army Corps della guerra, con
Kerry Washington come protagonista. Perry ha scritto e
diretto il progetto e lo ha prodotto insieme a Nicole
Avant, Angi Bones, Tony L. Strickland, Keri Selig e
Carlota Espinosa.
Il 6888° Battaglione dell’Elenco Postale
Centrale ha contribuito allo sforzo bellico in un modo
unico: smistando un arretrato di posta di tre anni (17 milioni di
pezzi!) che non era stato consegnato ai soldati americani lontani
da casa. Di fronte alla discriminazione e a un paese vasto e
sconosciuto diviso da un conflitto globale, queste 855 donne hanno
portato speranza in prima linea.
“Molte persone non vogliono che
abbiamo successo”, dice Washington nei panni del capitano
Charity Adams nel nuovo teaser del film. “Abbiamo molto da
dimostrare”. Ma è esattamente quello che hanno fatto. Avendo
sei mesi per completare il compito, il 6888° ha
portato a termine la sua missione in meno di 90 giorni, tirando su
il morale all’intera nazione, quando gli Stati Uniti ne avevano più
bisogno.
Di cosa parla The Six Triple
Eight?
The Six Triple
Eightracconta la vera storia delle
donne incredibili e coraggiose della prima e unica unità di colore
del Women’s Army Corps ad essere di stanza
all’estero durante la seconda guerra mondiale. Durante il
Tribeca Film Festival del 2024, la star e produttrice esecutiva
Kerry Washington si è seduta con la produttrice di
The Six Triple Eight Nicole Avant per parlare di
eredità e impatto nella narrazione. “Ogni singola persona,
nera, bianca, ovunque nel mezzo, uomo, donna, chiunque può
rivedersi in quei personaggi”, ha detto Avant. “Perché
tutte le storie, per me, sono storie umane. Tutto per me riguarda
l’umanità”.
Quell’umanità ha continuato a
risplendere in modi imprevedibili durante la produzione di
The Six Triple Eight. “Ho sentito che queste
donne erano con noi in questo processo”, ha detto
Washington. “Hai sentito il loro spirito per tutto il
tempo”.
Bob Mahoney / Perry Well Films 2 / Netfli
The Six Triple Eight è
basato su una storia vera?
Sì, The Six Triple
Eight è basato su una storia vera. Il 6888° Battaglione dell’Elenco Postale
Centrale è stata la prima e unica unità di colore del
Women’s Army Corps ad essere di stanza in Europa
durante la seconda guerra mondiale. Quando furono dispiegate in
Europa nel febbraio 1945, alle 855 donne del 6888°
fu consegnato un arretrato di 17 milioni di pezzi di posta, alcuni
etichettati con indirizzi errati o incompleti, e fu chiesto loro di
spedirli entro sei mesi. Il loro motto? “Niente posta, morale
basso”. Il compito comportava grandi rischi emotivi; le
famiglie dei militari a casa non ricevevano notizie dai loro cari
da mesi. Lavorando in tre turni da otto ore, le donne del
6888° si misero al lavoro.
Tuttavia, affrontarono difficoltà
quasi insormontabili. Nonostante l’importanza delle loro
responsabilità, il battaglione fu messo in alloggi segregati e
relegato in edifici mal tenuti, spesso privi di luce e
riscaldamento. Grazie alla loro volontà e ingegnosità, non si sono
lasciati scoraggiare, creando una comunità tutta loro, completa di
mensa, parrucchiere e bar. In 90 giorni hanno portato a termine la
loro missione, nella metà del tempo assegnato.
Decenni dopo, gli sforzi del
6888° Battaglione hanno finalmente ricevuto gli
elogi che meritano. Nel 2018, un monumento al 6888° Battaglione dell’Elenco Postale
Centrale è stato dedicato al Buffalo Soldier Monument Park
a Fort Leavenworth, Kansas. E nel 2023, Adams è diventata la prima
donna di colore nella storia degli Stati Uniti ad avere un forte
dell’esercito a lei intitolato: Fort Gregg-Adams nella contea di
Prince George, Virginia.
The Six Triple Eight. (L-R) Milauna Jackson as Captain Campbell,
Kerry Washington as Major Charity Adams and Dean Norris as General
Halt in The Six Triple Eight. Cr. Bob Mahoney / Perry Well Films 2
/ Courtesy of Netflix
Da dove nasce l’ispirazione per
The Six Triple Eight?
Perry è stato ispirato a realizzare
The Six Triple Eight da un legame che ha stretto
con Lena Derriecott King, un ex membro del gruppo che è morta
all’età di 100 anni nel gennaio 2024. “Siamo rimasti seduti a
casa sua per un paio d’ore a parlare, a fare una bella
conversazione”, ha detto Perry in un video tributo a King.
“E quando me ne sono andato, avevo in mente un intero film che
volevo scrivere per lei”. Prima che morisse, Perry si è seduto
al suo capezzale e ha mostrato a King una versione incompleta del
film.
Al momento della scomparsa di King,
sono rimasti solo due membri del 6888° Battaglione: Fannie
McClendon e Anna Mae Robertson. Negli ultimi anni, la loro storia è
stata finalmente raccontata. Il presidente Joe Biden ha presentato
il 6888° con la Congressional Gold Medal nel 2022, e la
sceneggiatura di Perry per The Six Triple Eight è basata su un
articolo del 2019 di Kevin M. Hymel pubblicato su WWII History
Magazine. Il film presenta anche “The Journey”, una canzone
originale scritta da Diane Warren ed eseguita da H.E.R., con
coreografie di Debbie Allen.
Chi c’è nel cast di TheSix Triple
Eight?
Ad unirsi al cast c’è un cast
costellato di star degno delle ispirazioni reali del film:
Jeff Sneider
(tramite il podcast The Hot
Mic e la sua newsletter The InSneider) ha riferito che Sadie Sink (Stranger
Things, The
Whale) sarebbe l’attuale favorita per l’ambitissimo ruolo
di Jean Grey nel Marvel Cinematic Universe, che
potrebbe debuttare nel 2026 in Avengers:Doomsday.
Sneider sottolinea che il tutto è ancora all’inizio del processo,
quindi le cose potrebbero sempre cambiare con l’aumento del casting
per Doomsday e/o Secret
Wars, ma è molto fiducioso nella sua fonte.
Questo potrebbe quindi assolutamente
essere il primo assaggio di ciò che Kevin Feige e compagnia stanno preparando per
il loro film sugli X-Men, e sembra che stiano puntando su alcuni
dei personaggi chiave. Anche se non è stato confermato, è probabile
che i fratelli Russo siano coinvolti in questo casting e hanno un
curriculum piuttosto solido quando si tratta di trovare nuovi
entusiasmanti talenti, avendo già avuto un ruolo nel casting di
Tom Holland come Peter Parker/Spider-Man in
Captain
America: Civil War.
Sneider ritiene inoltre che i
Marvel Studios potrebbero puntare a un’uscita
del reboot di X-Men alla fine del 2027, collocando
presumibilmente il film nella data del 5 novembre 2027 che lo
studio ha già prenotato. In questo modo il lancio del film
avverrebbe solo sei mesi dopo Avengers:
Secret Wars, quindi, se la notizia si rivelerà esatta,
sembra che i Marvel Studios siano intenzionati a
lanciare la saga dei mutanti molto prima del previsto.
Dove rivedremo prossimamente Sadie Sink?
Prima di prendere eventualmente
parte al MCU, Sadie Sink tornerà a far parte del cast
principale di Stranger Things per combattere contro
Vecna (Jamie
Campbell Bower) per l’ultima volta. Mike (Finn
Wolfhard), Lucas (Caleb
McLaughlin), Dustin (Gaten Matarazzo) e
Max (Sadie
Sink) non lasceranno che Eleven affronti da sola la
sfida più grande della sua carriera. Il destino del mondo sarà in
gioco quando l’eroe della storia e Vecna si incroceranno ancora una
volta. E sullo sfondo incombe il mistero di come il dottor Brenner
possa tornare. È stato preparato il terreno per la conclusione
della serie di maggior successo nella storia di Netflix.
L’ultima stagione di Stranger Things debutterà su
Netflix il prossimo anno.
Quest’anno il Natale è arrivato in
anticipo con la pubblicazione del primo teaser trailer di Superman
(potete
rivederlo cliccando qui). Il trailer
ci ha dato sicuramente molto da discutere in vista delle feste
e il cast del film ha ora parlato di ciò che ci si può aspettare
dal film. Per l’Uomo d’Acciaio in persona, David Corenswet, Superman consisteva
nell’abbracciare la presunta ingenuità dell’eroe e nell’esplorare
ciò che questo significa per lui come supereroe. “Sono sempre
stato tagliato fuori dal dramma quando ero a scuola”, ha detto
l’attore a Variety. “Non ho mai avuto
la sensazione di conoscere i pettegolezzi eccitanti e succosi che
accadevano”.
“Per questo motivo, ho sempre
visto le persone come la versione migliore di loro stessi – non
credo in modo terribilmente ingenuo”. “Molte persone
considerano Superman un personaggio ingenuo, e in realtà si tratta
solo di una cecità nei confronti delle piccole imperfezioni e delle
piccole cose sciocche che ci coinvolgono come persone”, ha
continuato Corenswet. “A me tendono a sfuggire, e credo che a
Superman sfuggano anche quelle, ed è questo che lo spinge a
guardare con fermezza e determinazione al bene e alla
speranza”, conclude l’attore.
Anche se Nicholas Hoult interpreta il cattivo in
Superman, spera ancora che i fan possano vedere nel personaggio
“intelligente e spietato” più di quanto non sembri all’inizio.
“Deve superare Superman su certi livelli, perché non può
eguagliarlo su altri”, ha detto Hoult. “Ma c’è anche
qualcosa in questo personaggio, spero, dal mio punto di vista, in
cui anche se forse non sei d’accordo con il suo processo, puoi
capire da dove viene e perché ciò che sta spingendo come ideologia
è forse meglio per l’umanità”.
Rachel Brosnahan descrive invece Lois Lane
come un personaggio che “si evolve per adattarsi a ciò che
significherebbe essere un’intrepida giornalista di ogni generazione
o di ogni decennio in cui viene presentata”. Ha aggiunto:
“A causa della sua professione, ma anche per quello che è,
mette in discussione tutto. Cerca di vedere dietro ogni angolo. E
questo è il modo in cui affronta il mondo”.
Come ci si poteva aspettare, si è
subito parlato del costume del personaggio principale. A causa del
lungo processo di progettazione, Corenswet dice che non c’è stato
un momento in cui l’ha indossato per la “prima volta”.
Tuttavia, osservare le reazioni degli altri si è rivelato ancora
più speciale. “Non mi sentivo Superman, ma è stato davvero
incredibile guardare i miei compagni di cast e i membri della
troupe. Li hai visti assistere a questo spettacolo. E poi la cosa
più bella è vedere i bambini che lo vedono. Non c’è niente di
simile”.
Secondo Hoult, “quando ho visto
David in costume, ero in soggezione. Odio ammettere che mi ha fatto
sentire caldo e confuso. C’era una scena in cui lui volava sul set
e io avevo un piccolo sorriso privato sul viso. Poi mi sono girato
e ho visto tutti gli altri nella stanza con la stessa espressione
sul viso mentre lo guardavano”.
Anche ComicBook.com ha anche
incontrato il cast e ha chiesto a Corenswet dove si trova casa per
Superman. Nel trailer, un Uomo d’Acciaio insanguinato e picchiato
si schianta sulla neve e dice a Krypto di portarlo “a
casa”. “Dirò questo”, ha esordito l’attore, “nel
trailer si vede Krypto che mi trascina nella neve. Pensate che mi
trascinerà nella neve fino in Kansas?”. Come previsto, è
probabile che si tratti della Fortezza della Solitudine.
La fortezza della solitudine in Superman. Cortesia di DC
Studios
Superman, tutto
quello che sappiamo sul film di James Gunn
Superman,
scritto e diretto da
James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma
il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un
“giovane reporter” a Metropolis. Il casting ha portato alla scelta
degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony
Carrigan,Nicholas Hoult
eNathan
Fillion.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro”, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Con la
sua solita cifra stilistica, James Gunn trasporta il supereroe originale
nel nuovo immaginario mondo della DC, con una singolare miscela di
racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un
Superman guidato dalla compassione e dall’innato convincimento nel
bene del genere umano.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo è una
parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi
preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film
precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante
l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di
presentare la nostra versione dell’Uomo d’Acciaio, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Il film uscirà nelle sale il 10 luglio
2025.
Si è parlato molto dei presunti
reshoots e test screening di Captain America: Brave New World. A questo
punto, è lecito affermare che si tratta o di un gran rumore per
nulla o di un segno che il film è stato completamente rivisto.
Nell’ultimo numero di Empire Magazine, il nuovo Captain America del
MCU, Anthony Mackie, ha affrontato la questione in
modo diretto. “Non è affatto stato rielaborato, ogni film
Marvel a cui ho partecipato ha
avuto dei reshoots; quindi, non si tratta di una
rielaborazione”, ha spiegato l’attore.
“In pratica ottieni il film e la
storia che vuoi, la monti insieme, poi torni indietro e giri
qualche altra scena”. È vero che ogni film del MCU subisce un processo produttivo
simile, anche se alcuni fanno più reshoots di altri (Ant-Man and The Wasp:
Quantumania, ad esempio, ha cambiato del tutto il suo
finale settimane prima di arrivare nelle sale). Rispondendo a
queste osservazioni, lo scooper @MyTimeToShineH ha detto: “Hanno
letteralmente cambiato il finale, l’apertura, aggiunto un nuovo
cattivo e un altro Hulk e una nuova scena dei titoli di coda e
cambiato la morte di un personaggio”.
In base ad altre informazioni che si
sono diffuse in rete negli ultimi mesi, crediamo che si riferisca
al fatto che il Presidente Ross/Red Hulk rimanga in vita, alla
rimozione della Serpent Society, al debutto di Amadeus Cho nel
MCU e a uno stinger che prepara una
nuova squadra di eroi per Avengers: Doomsday. Nello stesso servizio,
Harrison Ford è sembrato confermare la sopravvivenza di Ross quando
ha detto: “Sto aspettando il mio nuovo incarico, penso che sarà
affascinante vedere dove andrà il personaggio, se andrà da qualche
parte” (in precedenza foto dal set suggerivano la morte del
personaggio).
Quello che sappiamo sul
film Captain America: Brave New World
Captain America: Brave New
World riprenderà da dove si è conclusa la
serie Disney+The
Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon
Sam Wilson (Anthony
Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di
Capitan America. Il regista Julius
Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha
descritto il film come un “thriller paranoico” e ha
confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake
Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva
alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.
Secondo quanto riferito, la star di
Alita: Angelo della BattagliaRosa
Salazar interpreterà la cattiva
Diamondback, mentre ancora sconosciuto è il ruolo
del villain interpretato da Giancarlo Esposito. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di
Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo
trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso.
Nonostante dunque avrà degli
elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà
il Marvel
Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista,
come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain
America. Ad ora, Captain America: Brave New World è indicato
come uno dei titoli più importanti della Fase
5.
Anthony Mackie ha recentemente dichiarato
che questo film è “10 volte più grande” della sua
serie Disney+ e ha parlato
della dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono
in coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi
militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più
amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui
non mi piaceva Bucky“.
“Questo film è un chiaro reset.
Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo
universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film,
si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che
la Marvel vuoole
essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter
Soldier“.
Anche se probabilmente non vedremo
il roster completo di personaggi provenienti da tutti gli angoli
del Multiverso prima di Avengers:
Secret Wars, Avengers:
Doomsday si preannuncia come un evento piuttosto ricco
di contenuti, e sembra che i Marvel Studios abbiano intenzione di
aggiungere un altro personaggio al mix. Secondo lo scooper Daniel
Richtman, l’attrice Ana de Armas sarebbe in trattative per unirsi
al film con un ruolo ad ora misterioso.
A parte la sua breve apparizione in
No Time To Die, la De Armas si è sempre tenuta alla
larga dai franchise dei grandi studios, ma nel corso degli anni è
stata indicata dai fan come l’interprete ideale per interpretare
diversi personaggi Marvel e DC. C’è dunque la
possibilità che sia in lizza per interpretare il “noto personaggio
Marvel” che avrà un ruolo più
importante in Secret Wars di cui si è sentito parlare? In
base a ciò che sappiamo dai fumetti, i fan avevano ipotizzato che
si trattasse di Beyonder o dell’Uomo Molecola.
Certo, è discutibile che uno di
questi due personaggi possa essere definito “ben noto” al di fuori
degli ambienti dei fumetti. Potrebbe quindi trattarsi altrettanto
facilmente di un eroe o di un cattivo femminile. Se la De Armas è
pronta per questo ruolo segreto, è probabile che non lo sapremo con
certezza fino a quando non ci si siederà a guardare Avengers:
Doomsday – a seconda che la Marvel riesca a mantenere il
segreto, ovviamente.
“Essere in grado di creare
storie ed esplorare personaggi all’interno dell’universoMarvelha realizzato un sogno di una vita e abbiamo scoperto un
potente legame con il pubblico in ogni film che abbiamo realizzato.
Siamo entusiasti di collaborare ancora una volta con Kevin, Lou e
l’intero teamMarvelper portare questa epica avventura nella narrazione in luoghi
nuovi e sorprendenti sia per i fan che per noi stessi”, hanno
affermato i fratelli Russo in una dichiarazione dopo il panel del
SDCC.
La scorsa settimana è stato
confermato che i DC Studios stanno procedendo con un film su
Clayface,
con il regista di The Haunting of Hill House e Doctor
Sleep,Mike Flanagan a bordo per scrivere
la sceneggiatura. Ad ora non è previsto che Flanagan si occupi
della regia, ma al progetto è stata recentemente assegnata la data
di uscita ufficiale dell’11 settembre 2026. In base alle
dichiarazioni di James Gunn, il film sarà ambientato nel
DCU, in contrapposizione al “BatVerse” del
regista di The
BatmanMatt Reeves.
Nonostante ciò, Deadline rimane convinto che
Clayface farà parte del prossimo
sequel di The Batman. “Flanagan starebbe
concependo Clayface come un horror-thriller-tragedia. Non sarà
dipinto come un cattivo, come è stato per la sua leggenda nella DC.
Il personaggio sarà una parte importante di Batman 2”, riporta
il sito. Questo significa che avremo due versioni separate di
Clayface per entrambi gli universi? Onestamente, siamo propensi a
credere che
Deadline si sia sbagliato su questo punto, poiché non vediamo
questo tipo di personaggio adattarsi al mondo relativamente terreno
di Reeves.
In ogni caso, il co-CEO dei DC
Studios Peter Safran ha condiviso alcuni nuovi
dettagli sulla sceneggiatura di Flanagan, e sembra che Clayface
sarà davvero “un film horror a tutti gli effetti“, sulla
falsariga de La mosca di David
Cronenberg. A seconda di quanto il film si ispiri al
classico body-horror degli anni ’80, potremmo vedere Basil Karlo (o
qualunque sia la versione di Clayface scelta) trasformarsi
lentamente in una mostruosità mutaforma dopo essere stato coinvolto
in una sorta di esperimento scientifico andato male.
È interessante notare che Alan Tudyk ha recentemente rivelato che
doppierà Clayface nella serie animataCreature Commandos di
James Gunn, il che significa che c’è la
possibilità che interpreti il personaggio anche nel live-action.
Anche in questo caso, non resta che attendere maggiori informazioni
sul progetto che, vista la sua data di uscita, potrebbe entrare in
produzione verso la metà del 2025. A quel punto si potranno
certamente avere ulteriori dettagli sul progetto e la sua
collocazione nel franchise.
Mentre il Lex
Luthor di Nicholas Hoult viene rivelato nel primo teaser
del film Superman
di James Gunn, Jesse Eisenberg ha recentemente riflettuto
sulla sua interpretazione – “mal accolto” – di questo stesso
personaggio in Batman v. Superman: Dawn of Justice (2016) e Justice
League (2017) di Zack Snyder, spiegando
come questo abbia “danneggiato” la sua carriera. “Ero in questo
film di Batman e il film è stato accolto così male, e io sono stato
accolto così male”, ha detto nel podcast Armchair Expert di Dax Shepard.
“Non l’ho mai detto prima ed è
piuttosto imbarazzante ammetterlo, ma penso sinceramente che abbia
danneggiato la mia carriera in modo reale, perché sono stato
accolto male in qualcosa di così pubblico”. Sebbene
Batman v. Superman abbia fatto fiasco tra i critici con un
punteggio del 29% sul Tomatometro Rotten Tomatoes, al botteghino ha
ottenuto un incasso globale di 874 milioni di dollari. Justice
League ha proseguito la striscia con un punteggio
Tomatometer leggermente migliore (39%) e 661 milioni di dollari in
tutto il mondo.
“Ho partecipato a film poco
apprezzati che non hanno visto la luce, e per la maggior parte non
lo sa nessuno”, ha spiegato Eisenberg. “Ma questo era così
pubblico, e io non leggo avvisi, recensioni o stampa
cinematografica o altro, quindi non ero a conoscenza di quanto
fosse stato accolto male”. A prescindere dall’impatto dei film
DC sulla sua carriera, Eisenberg sembra essersi ripreso, ottenendo
di recente due nomination ai Golden Globe per il suo film A Real
Pain, tra cui quelle per il Miglior attore in un film
musicale o commedia e per la Miglior sceneggiatura.
Jesse Eisenberg non esclude un ritorno nei cinecomic
In precedenza Eisenberg ha
dichiarato a Deadline che non escluderebbe un ritorno all’universo
cinematografico della DC. “Sarei scioccato se finissi in un
film della DC, ma sarebbe uno shock piacevole”, ha detto nel
2022. “Non sono un fan dei fumetti. Per me non si trattava di
interpretare un ruolo che avevo immaginato fin dall’infanzia”,
ha continuato Eisenberg. “Per me è stata l’occasione di
interpretare questo grande personaggio che un grande scrittore ha
scritto, e ho amato farlo. Quindi, interpretarlo è una gioia, e non
interpretarlo non è qualcosa di cui mi vergognerò a parlare ai miei
figli, perché non è un genere importante nella mia vita, anche se
ho amato fare quel film”.
Con l’uscita del trailer di Superman
l’entusiasmo per il film è cresciuto enormemente tra i fan del
personaggio, che hanno però anche sottolineato quanti elementi ci
siano tra molteplici supereroi, villain e scenari di vario genere.
Una quantità di elementi che ha fatto sorgere anche qualche
preoccupazione sul tempo che ad ognuno di essi verrà dedicato. Ciò
dipenderà anche dalla durata del film, sui cui il
regista James
Gunn ha finalmente fornito qualche dettaglio.
Interrogato sulla durata di
Superman,
Gunn ha risposto che è “sotto le tre ore… sotto le due e
mezza”. Per fare un confronto, il Superman del 1978 e
L’Uomo d’Acciaio duravano entrambi 143 minuti e
Superman Returns ben 154 minuti. Il film di Gunn potrebbe
dunque essere più vicino ai primi due, ma le cose potrebbero ancora
cambiare da qui al momento della sua uscita. Attualmente in fase di
post-produzione, l’atteso lungometraggio è ancora in attesa di
raggiungere la sua forma definitiva.
Superman, tutto quello che sappiamo
sul film di James Gunn
Superman,
scritto e diretto da
James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma
il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un
“giovane reporter” a Metropolis. Il casting ha portato alla scelta
degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony
Carrigan,Nicholas Hoult
eNathan
Fillion.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro”, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Con la
sua solita cifra stilistica, James Gunn trasporta il supereroe originale
nel nuovo immaginario mondo della DC, con una singolare miscela di
racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un
Superman guidato dalla compassione e dall’innato convincimento nel
bene del genere umano.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo è una
parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi
preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film
precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante
l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di
presentare la nostra versione dell’Uomo d’Acciaio, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Il film uscirà nelle sale il 10 luglio
2025.
Il funzionamento interno del
Vaticano, il centro storico e intrigante del cattolicesimo, attira
immediatamente lo spettatore nella narrazione di Conclave.
Il Conclave racconta l’elezione del nuovo papa, un
processo complesso, pieno di segretezza e di rituali sacri. Con
grande attenzione ai dettagli e un’eccellente fotografia, il film
si addentra nelle antiche tradizioni che circondano la selezione di
un nuovo papa, offrendo un’intensa esplorazione della fede,
dell’ambizione e degli intrighi ai più alti livelli della Chiesa
cattolica.
Tuttavia, il suo richiamo al
realismo può risultare un po’ confuso.
Conclaveoffre una narrazione
potente e moderatamente veritiera e cattura il pubblico,
con colpi di scena che colpiscono più volte. Caratterizzato da un
fantastico accumulo e da una resa ancora maggiore, il colpo di
scena finale diConclave è particolarmente scioccante.
Tuttavia, dopo aver visto l’intricato
finale di Conclave, è probabile che molti spettatori
rimangano con una domanda scottante in mente: “Conclave è
basato su una storia vera?”.
Conclave non è basato su una
storia vera
Conclave si ispira alle
tradizioni reali e alla grandezza delle elezioni papali, ma la
trama e i personaggi sono frutto dell’immaginazione. Il team dietro
Conclave ha un talento impeccabile nel mescolare elementi
reali e intrighi di fantasia. Il film presenta l’elezione di un
nuovo papa dopo la morte del precedente, spingendo i cardinali in
un processo drammatico e pieno di suspense che mette a nudo
politiche interne, motivazioni nascoste e dilemmi morali.
Il film non pretende di raccontare
un’elezione papale storica. Al contrario, i creatori intrecciano
pezzi della reale procedura di elezione con i personaggi originali,
infondendo la storia con scenari fittizi progettati per aumentare
la tensione. Per esempio, mentre un vero Conclaveprevede protocolli rigorosi e un’aria di riverenza, la
storia di Robert Harris si addentra in lotte di potere tra
cardinali, cospirazioni e ambizioni personali: tutti
elementi che rendono la narrazione avvincente, anche se non
riflettono la vera natura di ogni Conclave.
Conclave è tratto da un libro
di Robert Harris
Conclaveè un adattamento dell’omonimo romanzo di Robert Harris del
2016 . Harris è acclamato per la sua capacità di creare
thriller basati su eventi e ambientazioni reali e, in
Conclave, porta le sue abilità ai rituali della Chiesa
cattolica. Harris si è ispirato alle elezioni papali reali e alle
usanze uniche del Vaticano, ma ha creato una storia di fantasia per
esplorare le dimensioni etiche e personali delle persone coinvolte.
Ha fatto ricerche sulla storia del papato e consultato fonti per
descrivere accuratamente gli aspetti fisici e procedurali del
Conclave, ma la storia rimane interamente un’opera di fantasia.
Le
recensioni lodano Conclave dramma sconvolgente
che coinvolge il film e il romanzo esplorando le affascinanti
dinamiche tra i cardinali. L’idea è che ognuno di questi uomini
influenti, tutti contendenti al ruolo religioso più potente del
mondo, nutra ambizioni e mancanze proprie. Questo ritratto, anche
se romanzato, serve come lente coinvolgente attraverso cui
esaminare la natura umana in un ambiente in cui segretezza, rituali
e moralità si intersecano per un’elezione non troppo diversa dalle
elezioni dei giorni nostri.
https://youtu.be/P9TDpVwePmE
Come il Conclave si confronta
con il Conclave nella realtà
Sebbene il Conclave
includa alcuni rituali e processi che sono accurati rispetto alle
tradizioni del Vaticano, ci sono differenze notevoli quando si
tratta della rappresentazione dei cardinali e dell’elezione stessa.
Nella vita reale, il Conclave è un evento altamente strutturato,
condotto con profondo rispetto e gravità. I cardinali si riuniscono
nella Cappella Sistina, dove si impegnano in turni di preghiera,
riflessione e votazione, cercando la guida divina nella scelta del
nuovo Papa. Il processo è meticolosamente organizzato per evitare
interferenze esterne e mantenere la riservatezza, con votazioni
effettuate su schede cartacee che vengono bruciate dopo ogni
turno.
Conclave si prende
delle libertà con questa ambientazione aggiungendo strati di
suspense e rivalità tra cardinali, in contrasto con la natura più
spirituale della selezione del Papa nella vita reale.
Conclave si prende delle
libertà con questo processo aggiungendo strati di suspense e
rivalità intercardinali, in contrasto con la natura più spirituale
della selezione del Papa nella vita reale. La narrazione di Harris
inConclaveamplifica i conflitti interni e le agende
personali, alludendo a dinamiche di potere e alleanze
segrete all’interno del processo di elezione. Sebbene questi
elementi accrescano il dramma, si discostano dalla solennità e
dall’unità che spesso si vedono nei Conclavi reali.
Inoltre, i cardinali rappresentati
nel film hanno storie e motivazioni complesse, che mettono in
evidenza i temi del potere, della paura e del perdono e che, pur
essendo avvincenti, possono esagerare l’intensità di tali dinamiche
nella realtà. Sebbene Conclave faccia un ottimo lavoro per
dare l’impressione di essere un’opera di non-fiction, è basato su
un libro e alcuni dei suoi ritratti sono eccessivamente
drammatizzati. In quanto tale, Conclave
non è basato su una storia vera.
Dune:
Prophecy (qui
la recensione) tornerà per una seconda stagione. La notizia,
riportata da Deadline, è stata annunciata
oggi durante una conferenza stampa virtuale con la showrunner
Alison Schapker e le star Emily
Watson e Olivia Williams. La conferma
arriva a pochi giorni dal finale di stagione di questa serie
prequel dei film di Dune diretti da Denis
Villeneuve, che andrà in onda domenica. Dune:
Prophecy segue la formazione delle Bene Gesserit, un
ordine di donne che diventano le burattinaie delle grandi case
dell’Impero. Watson e Williams interpretano due sorelle moralmente
ambigue che gestiscono il culto de facto.
Nei film, Lady Jessica Atreides,
interpretata da Rebecca Ferguson, ha legami con le Gesserit.
Le sue doti spirituali coltivate con l’ordine sono state trasmesse
al figlio, Paul Atreides, interpretato da Timothee Chalamet. Nello show co-prodotto da
Legendary Television, Travis Fimmel interpreta Desmond Hart, un
rivale delle due sorelle, dotato di alcuni poteri. Nel finale ci
sarà sicuramente una grande rivelazione sui rapporti tra i tre
personaggi. “Il modo in cui la sorellanza sopravvive è parte
integrante della seconda stagione”, ha dichiarato Schapker
durante la conferenza stampa di oggi, anticipando dunque ciò che
sarà alla base del futuro di questa serie.
Dune: Prophecy si svolge 10.000 anni
prima degli eventi dei film di
Dune di Villeneuve ed è ispirato al romanzo di Brian
Herbert e Kevin J. Anderson,
Sisterhood of Dune.Co-prodotta con Legendary Television,
la serie in sei episodi segue due sorelle Harkonnen mentre
combattono le forze che minacciano il futuro dell’umanità e fondano
la mitica setta che diventerà nota come Bene Gesserit.
Oltre a Watson nel ruolo di Valya
Harkonnen, Dune:Prophecy include anche attori
del calibro di Jodhi May (The
Witcher) nel ruolo dell’imperatrice Natalya, Mark Strong(Sherlock Holmes)
nel ruolo dell’imperatore Javicco Corrino e Olivia
Williams (The Sixth Sense) nel ruolo di Tula
Harkonnen, con le interpretazioni aggiuntive di Travis Fimmel(Vikings),
Jade Anouka (Cleaning Up), Chris
Mason (Dirty John), Sarah-Sofie
Boussnina (The Bird Catcher), Shalom
Brune-Franklin (Cursed), Faoileann
Cunningham (The Northman), Aoife
Hinds (The Man in the Hat) e Chloe
Lea (Great Expectations).
Senza entrare nel merito delle
recenti elezioni e di altre questioni sociali urgenti, non è
ingiusto dire che il mondo è molto diviso in questo momento. I
social media sembrano solo peggiorare la situazione e le fanbase
sono spesso divise quanto i partiti politici. Parlando con
IGN all’inizio di questa settimana, il co-CEO dei DC
Studios e regista di SupermanJames
Gunn ha condiviso il suo desiderio di evidenziare
“la semplicità della morale, della bontà e
dell’amore” che il personaggio incarna nel reboot della
prossima estate.
Il regista ha poi condiviso la sua
speranza che un personaggio come Superman possa, solo per un
momento, aiutare le persone a mettere da parte le loro
differenze.
“Ascoltate, penso che le
cose siano diventate davvero polarizzanti, e la mia vita non è
così ”, ha spiegato. “Penso anche che Internet sia
diventato polarizzante ed è molto più polarizzante della
vita.Vivo in una zona rurale della Georgia e ho
amici di ogni orientamento politico.Non sono una
persona che crede nell’esclusione di qualcuno perché la sua
politica è diversa dalla mia”.
“E penso che alla fine
della giornata, la maggior parte di noi sta cercando di fare del
proprio meglio, e la maggior parte di noi sta facendo le scelte
migliori che può fare per se stessa e cerca di fare le cose in modo
compassionevole”, ha continuato Gunn. “So che è
difficile da credere in questo periodo in cui tutto è così bianco e
nero su internet in termini di ciò che è buono e ciò che è cattivo,
quali scelte sono buone e quali cattive”.
“Ma spero che Superman ci
unisca un po’ perché rappresenta quei valori fondamentali in cui
credo che tutti credano.Non tutti, ma quasi tutti
ci credono”, ha aggiunto. “E quindi speriamo che
questo sia al di fuori del discorso politico in questo
senso”.
“Penso che se riusciamo a
concentrarci sulla nostra umanità, che è ciò che Superman
rappresenta come personaggio e come film, e a concentrarci sul fare
il meglio che possiamo giorno per giorno, allora è un po’ di
guarigione, ma non molto”.
La redazione del Daily Planet in Superman. Cortesia di DC
Studios
Il teaser trailer di
Superman – che potete vedere qui – si apre con
un’inquadratura di un Uomo del Domani picchiato e insanguinato che
chiede aiuto a Krypto. È un modo sorprendente di rivelare il
personaggio e che, per molti fan, ha ricordato il DCEU.
“All’inizio
del trailer, Superman vuole che Krypto lo porti a
casa”, ha spiegato Gunn. “E penso che questo sia
un luogo in cui tutti noi possiamo tornare a casa, a un personaggio
che amiamo, alla semplicità della morale e della bontà e dell’amore
che Superman incarna come personaggio, e che tutti noi possiamo
tornare a casa quest’estate da Superman.Penso che
sia una cosa che potrebbe essere positiva per noi”.
Parlando con
Variety, il regista di Superman ha ribadito che questo
film “non è una fantasia di potere fascista ‘ e ha
subito precisato: ’Non sto dicendo questo di altri film di
eroi in generale… Ma è stato bello farlo perché riguardava la
gentilezza di una persona”.
Superman, tutto
quello che sappiamo sul film di James Gunn
Superman,
scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting ha
portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel
casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi,
Anthony Carrigan,
Nicholas Hoult e Nathan Fillion.
Il film è stato anche descritto
come una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
Con la
sua solita cifra stilistica, James Gunn
trasporta il supereroe originale nel nuovo immaginario mondo della
DC, con una singolare miscela di racconto epico, azione, ironia e
sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e
dall’innato convincimento nel bene del genere
umano.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo è una
parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi
preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film
precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante
l’annuncio della lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Il film uscirà nelle sale il 10 luglio
2025.
Siviglia 1992 di
Netflix
presenta molte linee di trama realistiche e personaggi
relazionabili, il che rende difficile non chiedersi se sia basato
su una storia vera. Per quanto riguarda i thriller sui serial
killer, alcuni sembrano adattare direttamente le storie di persone
coinvolte in crimini violenti reali. Per esempio, la controversa
serie di Netflix, Monster, sceglie un serial killer
realmente esistito per ogni stagione e ne ripercorre la serie di
crimini e le potenziali motivazioni per commettere gli omicidi. Ci
sono poi altre serie che attingono solo a eventi reali che
riguardano i serial killer, ma adottano narrazioni originali.
Cross di Prime
Video ne è l’esempio perfetto perché, pur presentando
molti riferimenti a serial killer realmente esistiti, il
personaggio centrale del serial killer è di fantasia. L’approccio
adottato da Siviglia 1992di Netflix
sembra abbastanza simile all’adattamento di Alex Cross di Prime Video perché, nonostante la
presenza di molti elementi di finzione nella sua narrazione, lo
show cerca di includere una parvenza di realismo. Sebbene sia
discutibile se l’approccio di 1992 funzioni efficacemente,
esso riesce a radicare la serie in un mondo che sembra al tempo
stesso realistico e terrificante.
Siviglia 1992
non è basato su una storia vera
Per quanto alcuni elementi di
Siviglia 1992possano sembrare
realistici, la serie TV non è basata su una storia vera. Anche
molti aspetti dei metodi e delle motivazioni del killer del
lanciafiamme sembrano un po’ esagerati nello show spagnolo di
Netflix. Tuttavia, la serie riesce ad aggiungere molti strati di
realismo al personaggio, sostenendo le sue azioni con una solida
storia di fondo. Anche per quanto riguarda gli altri personaggi
della serie, 1992li fa apparire
più umani e relazionabili, dando uno sguardo a come sono le loro
vite al di là dei misteri e delle vicende
centrali che li circondano.
Ad esempio, Siviglia
1992 ritrae realisticamente come un personaggio di
nome Richi perda tutto, dal lavoro alla famiglia, a causa
dell’alcolismo. La serie mette in evidenza come, nonostante abbia
perso tutto, Richi lotti per rompere i cicli di questa tossica
abitudine. In alcuni momenti della serie decide di smettere di
bere. Purtroppo, nonostante i suoi sforzi, Richi fatica a
controllare l’alcolismo e questo gli impedisce di realizzare il suo
vero potenziale come investigatore. Oltre a questo, 1992
adotta in modo interessante alcuni espedienti della vita reale per
immergere efficacemente gli spettatori nel suo dramma
criminale.
L’Expo 1992 di Siviglia e la
mascotte Curro sono reali
Il titolo di Siviglia
1992si riferisce all’Expo di Siviglia del
’92, un evento reale che celebrava il 500° anniversario di
Cristoforo Colombo che raggiunse l’America dopo essere salpato dal
porto di Siviglia. Come mostrato nel film, Curro era la mascotte
ufficiale della fiera e rappresentava un gigantesco uccello bianco
con le zampe di un elefante e un becco color arcobaleno. A
differenza dell’Expo ritratta in 1992 di Netflix,
tuttavia, quella vera fu un successo e i suoi padiglioni furono
smantellati solo dopo la sua conclusione.
Nessuno è morto durante gli eventi
della fiera originale e nessun serial killer reale ha mai usato la
mascotte della fiera come maschera per commettere crimini. Nello
spettacolo, inoltre, un gruppo di uomini potenti usa l’Expo di
Siviglia del ’92 come piattaforma per chiedere illegalmente denaro
al governo. Il resoconto di Siviglia 1992 è
completamente inventato, perché non ci sono prove di attività
corrotte di questo tipo che si svolgono durante la fiera.
Siviglia 1992 di
Netflix
introduce un colpo di scena dopo l’altro per rivelare finalmente la
verità dietro gli omicidi centrali e il legame di Fernando Victoria
con essi nei momenti finali. Creata da Jorge Guerricaechevarría,
Siviglia 1992 di Netflix è incentrata su una vedova, Amparo, e un
ex-poliziotto alcolizzato, Richi, che formano un’improbabile
alleanza per risolvere il mistero dietro una serie di omicidi.
Amparo mette a repentaglio la sua vita e si impegna a risolvere il
mistero perché crede che la morte del marito non sia stata
accidentale.
Richi, invece, si occupa del caso
perché lo vede come un’opportunità per riscattarsi. Le rivelazioni
della serie tv originale di Netflix la ritraggono come una tipica
storia di vendetta, in cui un assassino si propone di punire gli
assassini di sua madre. Tuttavia, verso i momenti finali della
serie, diventa evidente che le sue azioni sono più di quanto
sembri. Poiché le rivelazioni finali dello show spagnolo di Netflix
possono essere un po’ sconcertanti, sembra necessaria una
descrizione dettagliata di ciò che accade nell’arco finale di
1992.
Perché Fernando Victoria ha
manipolato Victor per fargli commettere gli omicidi in
Siviglia 1992
Nel finale di Siviglia
1992, Richi sospetta che qualcuno sia coinvolto negli
omicidi del lanciafiamme e che Victor non possa averli commessi da
solo. Ricorda di aver visto nella cassetta della posta di Fernando
Victoria una lettera dei Procuratori Rivas Guridi, che suggeriva la
sua bancarotta. Questo aiuta lui e Amparo a capire che Richi
potrebbe aver usato Victor per compiere gli omicidi, ricavandone
vantaggi economici. Un flashback conferma che Richi ha incontrato
Victor nello stesso periodo in cui stava fallendo. Vedendo in
questo un’opportunità di guadagno, ha architettato un piano
sinistro.
Dopo essersi allontanato da una
foto che ritraeva tutti i membri (Esteban Palacios, Jose Zamorano,
Roberto Valcarcel, Domingo Granjero e Fernando Victoria) del
comitato dell’Expo del 1992, Fernando la mostra a Victor. Gli disse
che i membri del comitato erano responsabili della morte di sua
madre e dell’insabbiamento e lo convinse a ucciderli per vendicarne
l’omicidio. Mentre Victor cercava di vendicarsi punendo gli uomini
che avevano fatto del male a sua madre, Fernando tirava
segretamente tutti i fili da dietro le quinte , inviando
minacce ai membri del comitato e chiedendo loro un riscatto.
La vera identità e le
motivazioni del killer del lanciafiamme spiegate
La storia di Victor rivela che sua
madre, Margarita, era una delle tre lavoratrici del sesso invitate
a una festa dai cinque membri del comitato dell’Expo. Tuttavia, uno
dei membri del comitato, Esteban, che in seguito diventerà
ministro, la uccise accidentalmente. Rendendosi conto che l’intero
comitato si sarebbe macchiato di una cattiva fama per l’omicidio,
assunsero il responsabile della sicurezza dell’Expo per aiutarli a
coprirlo.
Poiché Victoria e gli altri membri
del comitato avevano bisogno di denaro per pagare il responsabile
della sicurezza e coprire il loro crimine, organizzarono un piano
per ottenere un assegno dal governo. Iniziarono inventando una
storia, sostenendo che un ricattatore anonimo minacciava di
rovinare l’Expo se non gli avessero pagato milioni di
dollari. Quando il governo si è rifiutato di pagare, hanno
sabotato una nave all’Expo chiedendo al responsabile della
sicurezza di piazzarvi segretamente degli esplosivi. Per convincere
ulteriormente il governo che il ricattatore non si sarebbe fermato,
chiesero anche al capo della sicurezza di bruciare il padiglione
dell’Expo.
Decenni più tardi, dopo che
Fernando gli fece visita e lo incoraggiò a vendicarsi, Victor
divenne il killer del lanciafiamme, che inflisse agli assassini di
sua madre la stessa punizione infuocata che aveva dovuto subire
quando era più giovane.
Prima di bruciarlo, il capo della
sicurezza vi ha messo dentro il corpo di Margarita per cancellare
tutte le prove del suo omicidio. Tuttavia, pochi istanti dopo che
la guardia ha dato fuoco all’edificio, Victor è arrivato e ha
cercato di portare via il corpo di sua madre. Sfortunatamente, si
ustionò gravemente durante il processo e quasi morì. Decenni più
tardi, dopo che Fernando gli fece visita e lo incoraggiò a cercare
vendetta, Victor divenne il killer del lanciafiamme, che punì gli
assassini di sua madre con la stessa punizione infuocata che aveva
dovuto subire quando era più giovane.
Perché Victoria ha avvertito il
Ministro prima che Victor lo uccidesse
Nell’arco finale dello show, il
ministro Esteban Palacios rimane l’ultima vittima dell’assassino.
Poiché l’assassino è riuscito a uccidere tutti gli altri membri del
comitato dell’Expo, Palacios teme di andare incontro a un destino
simile. Pertanto, prende in prestito 3 milioni di dollari dalla
moglie e paga il riscatto, sperando che l’assassino lo risparmi una
volta pagato. Non si rende conto che i soldi andranno a Fernando,
il che non fermerà il vero assassino dalla sua missione.
Sebbene Fernando si renda conto che
Victor ucciderà comunque Palacios perché vuole vendicare la morte
della madre, mostra una certa pietà nei confronti di
Palacios perché, a differenza degli altri, paga il
riscatto. Pertanto, Fernando chiama Palacios e lo avverte
un attimo prima che Victor si presenti a casa sua per ucciderlo.
Per lo sgomento di Palacios, l’avvertimento arriva un po’ troppo
tardi. Prima che possa fuggire dalla scena e salvarsi dal killer
del lanciafiamme, Victor irrompe nella sua villa e lo brucia a
morte.
Cosa significa il finale di
Siviglia 1992 per la relazione tra Richi e Amparo
Tutto finisce bene per Richi e
Amparo dopo che sono riusciti a risolvere il mistero dell’omicidio.
Amparo riesce anche a far sì che Richi interrompa la sua striscia
di alcolismo e abbracci di nuovo la sobrietà. Nell’arco finale
della serie poliziesca di Netflix, Richi le chiede se vuole uscire
con lui. Purtroppo per lui, Amparo gli dice che vuole rallentare un
po’ e concentrarsi su se stessa per una volta.
Dice di voler rimanere single per
un po’, ma lascia intendere che potranno pensare alla loro
relazione in un secondo momento. Questo suggerisce che potrebbero
esplorare un legame più profondo quando Amparo avrà smesso di
soffrire per il marito. Nel frattempo, Richi può anche ripensare
alle sue scelte di vita e concentrarsi sull’allontanamento
dall’alcol.
Come il finale di Siviglia 1992
prepara la stagione 2
Dal momento che Siviglia
1992 è stata promossa come miniserie, sembra
improbabile che torni per un’altra stagione. La prima puntata dello
show sembra inoltre avere un finale ben strutturato che non lascia
nulla in sospeso. Anche se sarebbe emozionante vedere Amaparo e
Richi collaborare di nuovo per risolvere un altro mistero di
omicidio, il futuro di Siviglia 1992
dipenderà dalla sua performance su Netflix. Per ora, tuttavia, si
tratta solo di una miniserie che probabilmente non verrà rinnovata
per un’altra puntata.
La Paramount Pictures sta
ufficialmente preparando Sonic 4, con una data di
uscita prevista per la primavera del 2027 per
questo ulteriore capitolo del franchise per famiglie. La notizia
arriva mentre Sonic
3 arriverà nelle sale statunitensi venerdì (in Italia
uscirà il 1 gennaio), dove si prevede che raggiungerà il primo
posto al botteghino con 55-60 milioni di dollari in 3.800 sale
nordamericane. Il sequel si preannuncia come un bel successo per la
Paramount durante le festività natalizie, da cui l’interesse per
altre avventure dell’iconico riccio blu.
AAnche la critica ha apprezzato
l’ultimo film, assegnando a Sonic
3 un impressionante 87% di voti freschi su Rotten
Tomatoes. Insieme, i primi due film hanno guadagnato un totale di
725,2 milioni di dollari al botteghino mondiale e hanno generato
oltre 180 milioni di dollari di spesa globale per i consumatori,
grazie al noleggio e agli acquisti digitali. Hanno inoltre ispirato
una serie spinoff Paramount+, Knuckles, uscita all’inizio di quest’anno. Il
tutto si basa sulla popolare serie di videogiochi della Sega,
apparsa per la prima volta nel 1991.
Jeff Fowler ha
diretto tutti e tre i film ed è probabile che torni a dirigere
anche Sonic 4. I dettagli sulla trama di
questo quarto capitolo sono – come si può intuire – ancora
sconosciuti ma è molto probabile che le annunciate scene
post-credits di Sonic
3 possano dare alcune anticipazioni a riguardo. Non
resta dunque che attendere di poter scoprire qualcosa di più, ma la
notizia di un nuovo capitolo del franchise – confermato ancor prima
dell’uscita del terzo film – farà certamente felici i suoi fan più
sfegatati.
Tutto quello che c’è da sapere su Sonic 3
In Sonic
3 tornano Jim Carrey nei panni del Dr. Ivo Robotnik, il
principale antagonista di Sonic, e Ben Schwartz in
quelli del velocista titolare. Carrey fa il doppio lavoro in questo
film interpretando anche il nonno di Ivo, Gerald Robotnik.
L’ensemble comprende James Marsden, Tika Sumpter,
Idris Elba, Colleen O’Shaughnessey e
Keanu Reeves, che interpreta Shadow the
Hedgehog, un altro beniamino dei fan dei videogiochi, qui proposto
come antagonista.
Nel film, infatti, Sonic, Knuckles e
Tails si ritrovano a dover fronteggiare un nuovo e formidabile
nemico: Shadow, un misterioso villain con poteri mai visti prima.
Con le loro abilità messe alla prova in ogni modo, il Team Sonic
deve cercare un’alleanza inaspettata per fermare Shadow e
proteggere il pianeta.
Il primo Sonic si è
concluso con l’introduzione a sorpresa di Tails, mentre
Sonic 2 ha aggiunto Shadow al mix. Secondo Fowler,
anche questo terzo capitolo si concluderà con un altro debutto
imponente. “È divertente vedere i dibattiti dei fan online su
chi arriverà dopo, chi verrà stuzzicato alla fine del film”,
dice. “Abbiamo molte delle stesse conversazioni. Abbiamo tutti
i nostri preferiti dal punto di vista cinematografico e stiamo
tutti sostenendo alla grande che ‘dovrebbe essere questo o quello’.
È divertente mantenere questa attesa. Questo film non è diverso in
termini di anticipazioni di nuovi personaggi”.
Diretto da Travis
Knight e interpretato da Hailee Steinfeld, Bumblebee
(qui
la recensione) ha rappresentato una svolta rispetto al franchise principale dei
Transformers, in quanto ha tolto i riflettori da
Optimus Prime e dalla sua squadra per concentrarsi su un solo
Autobot. Il film è infatti sia uno spin-off della saga dei
Transformers sia un prequel che ci permette di
scoprire come Bumblebee abbia perso la voce e sia costretto a
esprimersi captando le trasmissioni satellitari. Il look anni 80,
inoltre, richiama direttamente i Transformers così come li
abbiamo conosciuti all’epoca, con la serie animata e i
giocattoli.
In definitiva, la decisione di
esplorare le avventure di Bumblebee negli anni ’80 si è rivelata
una buona mossa, anche se i numeri del film al botteghino non sono
stati all’altezza dei film di Michael Bay. Con 468
milioni di dollari di incasso a fronte di un budget inferiore al
solito, Bumblebee è comunque stato un
modesto successo. Inoltre, le recensioni favorevoli sono state un
gradito cambiamento rispetto ad alcuni dei precedenti episodi, in
particolare Transformers 5: L’ultimo cavaliere.
Tutto sommato, il film è andato bene
abbastanza da giustificare l’interesse dello studio per
Bumblebee 2. In questo articolo, approfondiamo
dunque alcune delle principali curiosità relative a
Bumblebee. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e, a
punto, alle notizie sul suo sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Il film è ambientato nel 1987
quando, in fuga dal pianeta Cybertron dove impera la guerra con i
Decepticon, Bumblebee trova rifugio in una
discarica in una piccola città balneare della California.
Charlie (Hailee
Steinfeld), alla soglia dei 18 anni e alla ricerca del
suo posto nel mondo, scopre Bumblebee sfregiato dalle battaglie e
inutilizzabile, ma ancora sotto forma di un grazioso maggiolino
giallo. La ragazza non ha alcuna idea che sta portando nel garage
di casa sua un robot alieno.
Quando Bumblebee si rivela, tra loro
nasce un’inaspettata amicizia che sarà messa a dura prova
dall’Agente Burns (John
Cena) e dal governo americano, alleatosi con i
Decepticons per rintracciare questo Autobot giallo che
apparentemente rappresenta una minaccia per tutti. Ha così inizio
l’avventura di Charlie e del suo nuovo straordinario amico,
impegnati nel dover trovare il modo salvare la situazione con i
mezzi a loro disposizione.
Per quanto riguarda l’attrice
Hailee Steinfeld, si tratta della prima
protagonista femminile di un film della saga. Steinfeld è però nata
solo nove anni dopo l’ambientazione del film e ha dovuto imparare a
usare alcuni oggetti tipici dell’epoca degli anni ’80, come ad
esempio il funzionamento di un walkman, che le era completamente
sconosciuto. Inoltre, il team degli effetti speciali ha costruito
un modello a grandezza naturale di Bumblebee come riferimento e per
aiutarla a recitare sul set.
Nonostante il primo film sia stato
un capitolo di successo e ben accolto all’interno del franchise dei
Transformers, Bumblebee 2 non è ancora
stato realizzato. Non molto tempo dopo l’uscita del film nel 2018,
si è parlato di un secondo film, ma sono passati più di cinque anni
e ancora non è stato rivelato alcun progetto ufficiale per
Bumblebee 2, sollevando così domande sul futuro
del personaggio principale e sul perché il sequel non sia ancora
stato riportato sullo schermo con un film interamente a lui
dedicato.
Secondo quanto riferito, il film era
già in fase di sviluppo, ma i piani sembrano essere passati in
secondo piano rispetto ad altri film. Presumibilmente a causa
dell’insuccesso de Transformers 5: L’ultimo cavaliere, sembrava esserci
un senso di incertezza in termini di ciò che sarebbe dovuto
accadere in seguito per il franchise. Come già detto,
Bumblebee ha portato allo studio un profitto, ma
non è stato esattamente un grande successo. Lo stato del franchise
nel suo complesso ha dunque apparentemente causato una
rivalutazione del suo futuro, che ha portato all’aggiunta di due
nuovi film al programma.
In seguito, infatti, sono stati
realizzati Transformers
– Il risveglio e il film d’animazione Transformers One. Ora, invece, le attenzioni sembrano
indirizzate sull’annunciato
crossover tra Transformers e G.I.
Joe. Per il momento, dunque, non è chiaro se
Bumblebee 2 abbia ancora un posto nei piani della
Paramount. Tuttavia, più l’attesa per un annuncio si prolunga, più
le probabilità che il sequel diretto del film del 2018 si realizzi
continuano a diminuire. A questo punto, non sarebbe una sorpresa se
la serie Transformers andasse semplicemente avanti verso
altri personaggi e racconti.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di
Bumblebee grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes,
Prime Video, Tim
Vision, Infinity+,
Paramount+ e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 19
dicembre alle ore 21:15 sul canale
20 Mediaset.
Quello dell’home invasionè un sottogenere che genera sempre un certo
fascino. Nei casi migliori, si seguono infatti con apprensione le
vicende del gruppo di protagonisti barricati in casa mentre alcuni
malviventi tentano di introdursi in essa. Titoli
comeTrespass,Survive the
Night,La notte del
giudizioo il
celebreFunny Gamessono solo alcuni esempi a riguardo,
a cui nel 2022 si è aggiunto ancheShattered –
L’inganno, un thriller in cui il
malvivente di turno viene spontaneamente fatto entrare
nell’abitazione dove si svolgeranno gli eventi.
Il
film è diretto daLuis Prieto, regista celebre in Italia per aver
direttoHo voglia di
te, il grande successo di
pubblico conRiccardo ScamarcioeLaura Chiatti. Dopo un
secondo film italiano,Meno male che ci sei, è passato a realizzarePusher, remake dell’omonimo film diNicolas
Widing Refn, per poi passare del
tutto negli Stati Uniti dove ha realizzatoKidnap, conHalle Berry, e poiShattered – L’inganno. Con
questo suo ad oggi ultimo film, Prieto confeziona dunque un’opera
di genere capace di intrattenere e far rimanere con il fiato
sospeso.
Per
gli appassionati del genere, si tratta dunque di un titolo da non
perdere, che potrà ora essere recuperato grazie al suo passaggio
televisivo. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle
principali curiosità relative aShattered –
L’inganno. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi allatrama,
alcast di attorie
allaspiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le
principalipiattaforme streamingcontenenti il film nel proprio
catalogo.
Protagonista del film èChris
Decker, giovane, milionario e
divorziato. Quando incontra l’affascinante, sexy e
misteriosaSky, scatta
subito la passione tra i due. Quando Chris rimane infortunato, la
giovane donna si offre subito di trasferirsi a casa sua per
accudirlo. Ben presto però, lo strano comportamento di Sky inizia a
inquietare l’uomo, che sospetta che la donna abbia sinistre
intenzione, sospetti che aumentano quando la compagna di stanza di
Sky viene trovata assassinata. Chris, la sua ex moglie e la figlia
si ritroveranno ben presto intrappolati in una lotta disperata per
la sopravvivenza.
Ad
interpretare Chris Decker vi è l’attoreCameron
Monaghan, noto per aver
interpretato Ian Gallagher nella serie televisivaShamelesse i gemelli Jerome e Jeremiah Valeska nella
serieGotham. Accanto a lui nel ruolo della moglie Jamie vi
èSasha Luss, mentre
la figlia Willow è interpretata daRidley
Bateman. Il noto attoreJohn Malkovichha qui il
ruolo di Ronald, il vecchio affittuario di Sky.Frank Grillointerpreta
Sebastian, il complice di Sky, che è invece interpretata daLilly Krug, recentemente
vista anche inThe Plane.
La spiegazione del finale: come
finisce il film?
Verso
la fine del film, quando ormai la follia di Sky è provata, Chris
capisce che l’unico modo per salvarsi è quello di fuggire dalla
casa in cui lei lo tiene prigioniero. Nonostante ci riesca,
trovando il supporto di un autista che passava da quelle parti,
Chris si rende ben presto conto che l’uomo è in realtà un complice
della ragazza e che lo sta riportando da lei. L’autista si presenta
così come il patrigno di Sky, Sebastian, che ha intrapreso una
relazione con la giovane dopo la morte improvvisa della
madre.
I due
vogliono i milioni di dollari in obbligazioni di Chris e per
ottenerli tagliano il pollice di Chris in modo che Sebastian possa
fingere di essere lui al riconoscimento digitale in banca. Prima di
partire, Jamie e Willow arrivano inaspettatamente e vengono chiuse
in una stanza con Chris. Willow, rendendosi conto che è abbastanza
piccola da poter accedere a un condotto di aerazione per farli
uscire, striscia fuori. Nel mentre, Sky e Sebastian si accorgono
che i soldi di Chris sono già stati prelevati dalla moglie e
tornano all’appartamento.
Qui,
però, i due litigano e Sky sceglie improvvisamente di sparare a
Sebastian nella speranza che lei e Chris possano fare pace. Lui,
però, la accoltella alla spalla e invia un segnale di SOS alla
polizia. Sky, ferita ma non messa ko, ritrova però l’uomo e la sua
ex moglie, ora in trappola. Proprio quando sta per ucciderli, però,
si sente improvvisamente uno sparo e Sky cade a terra, ferita a
morte. Si scopre che Willow era dietro di lei e le ha sparato alle
spalle. Così facendo, la famiglia è salva e la vicenda può
concludersi.
Il trailer diShattered – L’ingannoe dove
vedere il film in streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è presente su
nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È
però presente nel palinsesto televisivo di giovedì 19
dicembre alle ore 21:20 sul canale
Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di
tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai
Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il
momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma,
completamente gratuita, per trovare il film e far partire la
visione.
L’attore Steven
Seagal è diventato celebre grazie alle sue abilità nel
campo delle arti marziali, poi portate con successo al cinema in
numerosi film d’azione, molti dei quali divenuti titoli di culto.
Dopo lungometraggi come
Nico,
Duro da uccidere e Giustizia a tutti icosti, nel 1992 egli recitò in quello che è ancora oggi il
suo maggior successo: Trappola in alto mare.
Diretto da Andrew Davis, il film
è un puro action thriller, spesso accostato a titoli
come Trappola di
cristalloe Cliffhanger – L’ultima
sfida, è indicato come uno dei migliori titoli da vedere
se si è appassionati di questo genere di opere.
Il film fu la consacrazione
definitiva per Seagal a star del cinema d’azione. Allo stesso
tempo, l’attore in accordo con il regista si impegnò ad offrire non
solo grande intrattenimento ma anche profonde riflessioni sulle
armi nucleari. Nelle intenzioni dei due, infatti, il film doveva
raggiungere un pubblico il più ampio possibile per diffondere
tematiche estremamente attuali e su cui era necessario
sensibilizzare il più possibile. Con un incasso di oltre 155
milioni a fronte di un budget di 35, il film fu infine un grande
successo, ed è ancora oggi ricordato come un solido thriller anni
Novanta.
Tanto fu il successo che nel 1995
venne realizzato un sequel intitolato Trappola sulle
Montagne Rocciose, dove Seagal ricopre nuovamente il ruolo
di protagonista. Trappola in alto mare è dunque
oggi un vero e proprio classico, ancora attuale sotto molti punti
di vista. In questo articolo, approfondiamo alcune delle principali
curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Steven Seagal e Erika Eleniak in Trappola in alto mare
La trama di Trappola in alto mare
Protagonista del film è il
sottoufficiale Casey Ryback, membro
dell’equipaggio della corazzata USS Missouri. Pur cercando di
rimanere fedele al suo ruolo, egli non riesce a digerire
l’atteggiamento presuntuoso del comandante Krill.
Dopo l’ennesimo scontro, durante la festa organizzata sulla nave
prima che questa torni in patria, Casey viene fatto rinchiudere
nella cella frigorifera. Mentre egli si trova lì, un elicottero con
a bordo un complesso musicale atterra sulla Missouri, portando
ulteriore movimento all’allegra serata di festa. Il clima, però,
cambia drasticamente quando la band si rivela essere composta da
terroristi armati fino ai denti, di cui Krill è complice.
Il gruppo è capitanato da
William Strannix, un ex agente intenzionato ad
impossessarsi dei codici d’armamento. Nel mezzo di quella
confusione, Ryback riesce a fuggire dalla sua prigionia e ben
presto si rende conto di essere l’unico in grado di salvare la
situazione. Accompagnato dalla svampita Jordan
Tate, una attrice ingaggiata per la serata, egli dovrà
cercare di sventare i piani di Strannix, evitando un escalation che
potrebbe facilmente portare ad un conflitto nucleare. L’arsenale
presente sulla Missouri, infatti, è quanto mai pericoloso e con i
codici d’armamento nelle mani sbagliate il peggio è dietro
l’angolo.
Il cast di attori del film
Come anticipato, ad interpretare il
protagonista Casey Ryback vi è l’attore Steven
Seagal. Particolarmente affascinato e devoto al ruolo,
egli accettò di tagliarsi il suo celebre codino, in quanto in
marines non posso portare i capelli lunghi. Egli inoltre apportò
personalmente alcune modifiche alla sceneggiatura, al fine di
rendere più convincenti alcuni passaggi narrativi. Accanto a lui,
nel ruolo di Jordan Tate, vi è l’attrice Erika
Eleniak, qui in uno dei suoi ruoli più celebri.
Originariamente sembra che Seagal non andasse d’accordo con la
collega, salvo poi affermare il contrario in recenti interviste.
L’attore Gary Busey interpreta invece il corrotto
Krill.
Nei panni del principale
antagonista, William Strannix, vi è invece l’attore Tommy Lee
Jones. Questi accettò di recitare nel film per poter
collaborare nuovamente con Davis, il regista, con il quale aveva
già realizzato Uccidete la colomba bianca. Pur essendo il
cattivo del film, Lee Jones compare in scena per più tempo rispetto
a Seagal, che in tutto è presente nel film solo per 41 minuti. Una
volta terminate le riprese del film, l’attore ha fatto sapere che
in futuro non avrebbe mai più recitato a fianco di Seagal,
dichiarando: “non è facile dividere il set con l’incapacità e
la superbia“. Durante le riprese di Trappola in alto
mare, però, Jones decise di girare un nuovo film con
Davis, ovvero Il fuggitivo.
Tommy Lee Jones in Trappola in alto mare
Dove è stato girato il film?
Per le riprese ambientate sulla USS
Missouri, è stata utilizzata la USS Alabama, ormeggiata al museo
navale di Mobile, in Alabama. Per dare l’illusione che la nave
fosse nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico, quando in realtà era
ormeggiata in una baia, la produzione ha costruito una chiatta
lunga 30 metri dotata di un’intelaiatura alta 18 metri a sostegno
di un gigantesco telo nero che veniva spostato intorno alla nave
per coprire gli edifici e le luci della città. Solo nella scena
iniziale, la nave ripresa in mare è la Missouri vera e propria,
poiché al momento delle riprese non era ancora stata dismessa.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di
Trappola in alto mare grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple
iTunes, Tim Vision, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 19 dicembre alle ore
21:25 sul canale Cielo.
Per la prima volta in live-action,
il franchise cinematografico Superman
viene lanciato nello stesso universo cinematografico di decine e
decine di metaumani e creature superpotenti che vanno da personaggi
famosi di per sé ad altri totalmente oscuri per il grande pubblico.
E di seguito ecco tutti e 17 i personaggi e il luoghi dei fumetti
DC che vediamo nel primo trailer del film che inaugura il DCU.
Lois Lane
Rachel Brosnahan è Lois Lane in Superman. Cortesia di DC
Studios
La star di “The Marvelous Mrs.
Maisel” Rachel
Brosnahan fa il suo debutto come Lois Lane,
l’interesse amoroso di Clark e sua collega reporter al Daily
Planet. Lois è una giornalista intelligente e coraggiosa, ma spesso
non si rende conto che Clark e Superman sono la stessa persona.
Brosnahan è l’ultima star a interpretare Lois, dopo Amy
Adams, Margot Kidder, Teri
Hatcher, Kate Bosworth e altre.
Lex Luthor
Nicholas Hoult è Lex Luthor in Superman. Cortesia di DC
Studios
Nicholas Hoult, che ha recentemente recitato in
Nosferatu
e Giurato
#2, è la nemesi definitiva di
Superman, il calvo e super intelligente
Lex Luthor. Considerato uno dei cattivi più
iconici di tutti i tempi, Lex è l’amministratore delegato assetato
di potere della LexCorp che spesso rappresenta la
minaccia più grande per Superman. Hoult si unisce
a una lista di attori che hanno interpretato il ruolo, tra cui
Jesse Eisenberg, Gene Hackman,
Kevin Spacey, Jon Cryer,
Michael Cudlitz e altri.
LuthorCorp
LuthorCorps in Superman. Cortesia di DC Studios
Lex Luthor gestisce
la LuthorCorp, la sua società da miliardi di
dollari fondata da suo padre. Nei fumetti, in seguito viene
rinominato LexCorp e si trova nel cuore di
Metropolis.
Krypto
Kripto in Superman. Cortesia di DC Studios
Abbiamo saputo
lo scorso ottobre che il migliore amico canino di
Superman, Krypto, sarebbe apparso nel film.
James
Gunn ha rivelato che il suo cane adottato Ozu lo ha
ispirato mentre scriveva “Superman“.
“Ricordo di aver pensato,
‘Cavolo, quanto sarebbe difficile la vita se Ozu avesse dei
superpoteri?’ – e così Krypto è entrato nella sceneggiatura e ha
cambiato la forma della storia mentre Ozu stava cambiando la mia
vita”, ha scritto Gunn. “Quale momento migliore per far
debuttare il non-così-bravo-bravo-ragazzo Krypto”.
Guy Gardner
Nathan Fillion è Guy Gardner in Superman. Cortesia di DC
Studios
Nathan
Fillion sfoggia il taglio a scodella dai capelli
rossi nei panni del membro delle Lanterne Verdi Guy
Gardner. Come membro del Corpo delle Lanterne Verdi, una
forza di polizia spaziale galattica, Guy può volare e creare
costrutti di luce verde dal suo anello. Oltre al taglio a scodella,
è noto per il suo atteggiamento arrogante. Fillion dovrebbe
riprendere il ruolo nella serie HBO Lanterns,
che vede protagonisti Aaron Pierce e Kyle
Chandler nei panni dei famosi Lantern John Stewart e Hal
Jordan.
Hawkgirl
Isabela Merced è Hawkgirl in Superman. Cortesia di DC
Studios
Isabela Merced
(Alien:
Romulus, Madame Web) interpreta l’eroina alata
Hawkgirl. Molte donne hanno preso il mantello di Hawkgirl e tutte
hanno grandi ali da uccello e brandiscono una mazza di metallo Nth.
Aldis Hodge ha precedentemente interpretato
Hawkman in Black Adam.
Mister Terrific
Edi Gathegi è Mister Terrific in Superman. Cortesia di DC
Studios
Edi
Gathegi interpreta Mister Terrific, una delle persone
più intelligenti del pianeta e un maestro inventore. Indossa una
maschera a forma di T sul viso e usa una varietà di gadget
high-tech.
Clark Kent
David Corenswet è Clark Kent in Superman. Cortesia di DC
Studios
Clark Kent è
l’alter ego nerd e con gli occhiali di Superman
che lavora anche al Daily Planet. La maggior parte della gente non
si rende conto che Clark e Superman sono la stessa persona, fatta
eccezione per Lois Lane.
Jonathan Kent
Clark Kent e Jonathan Kent in Superman. Cortesia di DC
Studios
Pruitt Taylor Vince
e Neva Howell interpretano Jonathan e Martha Kent,
noti come Pa e Ma Kent, che adottano il giovane ragazzo kryptoniano
quando atterra nella loro fattoria del Kansas. In precedenza erano
stati interpretati da Kevin Costner e
Diane Lane nei film L’Uomo D’Acciaio di Zack
Snyder.
La Fattoria Kent
Fattoria Kent in Superman. Cortesia di DC Studios
Jonathan e Martha Kent vivono in
Kansas e crescono un giovane Superman come se
fosse loro figlio dopo che è atterrato dal lontano pianeta di
Krypton.
Metamorpho
Anthony Carrigan è Metamorpho in Superman. Cortesia di DC
Studios
Anthony Carrigan
(“Barry”) è Metamorpho, che può trasformare il suo
corpo in vari elementi. Nei fumetti, Metamorpho può allungarsi come
la gomma, trasformarsi in liquidi o gas e acquisire una forza
simile a quella della roccia. Carrigan in precedenza ha
interpretato il cattivo di Batman Mr. Zsasz nella
serie “Gotham“.
Stagg Industries
Stagg Industries in Superman. Cortesia di DC Studios
Stagg Industries è
un’altra mega-corporazione gestita dal miliardario antagonista
Simon Stagg. Nei fumetti, la figlia di Simon, Sapphire, si innamora
di Rex Mason (interpretato da Anthony Carrigan), e
Simon è responsabile della trasformazione di Rex nell’eroe
sfigurato Metamorpho.
The Daily Planet
Il Daily Planet in Superman. Cortesia di DC Studios
The Daily Planet è
il giornale in cui lavorano Clark, Lois, Jimmy Olsen, Steve Lombard
e Cat Grant. Perry White, interpretato da Wendell
Pierce, è il caporedattore. L’edificio è noto per il suo
globo sul tetto appuntito, che si vede anche all’ingresso.
Jimmy Olsen, Steve Lombard e Cat
Grant
La redazione del Daily Planet in Superman. Cortesia di DC
Studios
Skylar
Gisondo è il fotografo Jimmy Olsen,
che lavora al Daily Planet. Jimmy è spesso rappresentato come uno
stretto collega di Clark e Lois ed è apparso in diversi altri
adattamenti di “Superman”. Beck Bennett, ex
allievo di “Saturday Night Live”, interpreta il reporter del Daily
Planet Steve Lombard. Steve è spesso raffigurato
come un reporter sportivo e rivale di Clark. Mikaela
Hoover è la collega reporter del Daily Planet Cat
Grant. Nei fumetti, a volte è un interesse amoroso per
Clark o Jimmy Olsen.
Fortezza della Solitudine
La fortezza della solitudine in Superman. Cortesia di DC
Studios
La Fortezza della
Solitudine è il quartier generale privato di
Superman situato nell’Artico. La base segreta è
fatta di enormi frammenti di ghiaccio e lontana dall’umanità.
Kelex
Kelex in Superman. Cortesia di DC Studios
Superman
sembra piuttosto emozionato per un robot distrutto, ed è possibile
che si tratti di Kelex, personaggio dei fumetti.
Kelex era un droide servitore di Krypton che in
seguito diventa custode della Fortezza della
Solitudine. Se venisse distrutta, reciderebbe una delle
ultime connessioni con il pianeta natale di Superman, il che rende
logico che l’Uomo d’Acciaio reagirebbe male.
Combattimento con i kaiju
Una lotta contro un kaiju in Superman. Cortesia di DC
Studios
Non è chiaro se il mostro gigante
sputafuoco che Superman
combatte nel trailer provenga dai fumetti, ma potrebbe
rappresentare una delle prime grandi battaglie dell’Uomo
d’Acciaio.
Conclave
è un adattamento cinematografico del romanzo ricco di suspense di
Robert Harris, anch’esso intitolato Conclave. Il film è
incentrato sulle intricate vicende politiche di un’elezione papale
e su tutti i retroscena che accompagnano un evento del genere. Gli
adattamenti apportano spesso modifiche per adattarsi meglio al loro
mezzo, e Conclave non fa eccezione. Il film rimodella vari
elementi del libro, tra cui i nomi dei personaggi, le nazionalità e
persino la struttura della trama, portando una nuova prospettiva
all’opera di Harris. Sebbene il fantastico
colpo di scena finale
di Conclave e gli altri elementi migliori
rimangano, i cambiamenti apportati dal film meritano comunque di
essere discussi.
Sebbene le modifiche apportate a
Conclave non cambino l’essenza della
storia, che è
un’impressionante realizzazione cinematografica, esse
hanno un impatto sul tono e sullo stile. Le modifiche si
allineano maggiormente al ritmo e ai requisiti visivi di un film
thriller, oltre a rappresentare meglio le nazionalità degli attori
che interpretano i ruoli. Modificando dettagli come le origini e i
tratti dei personaggi chiave, i registi creano una nuova dinamica
tra i cardinali, aggiungendo una dinamica unica rispetto al libro.
Anche con questi cambiamenti, il Conclave mantiene
l’essenza della visione di Harris: un’esplorazione della fede, del
potere e della fragilità umana.
Il cardinale Lawrence ha un nome
diverso nel libro del Conclave
Nel libro, il nome del protagonista
è Cardinale Lomeli, mentre nel film si chiama Cardinale Lawrence.
Il nome Lomeli è di origine italiana, con legami
storici con regioni come la Lombardia, un’area culturalmente ricca
e nota per i suoi contributi all’arte, alla politica e alla
tradizione cattolica. Il cognome è relativamente raro, essendo il
13.136° cognome più comune al mondo, ed è spesso associato a
un’ascendenza italiana (via Forebears). Il
nome Lomeli è probabilmente un sottile ma significativo accenno al
background del personaggio, indicando che la sua prospettiva e le
sue azioni sono radicate nella cultura italiana e in un legame di
lunga data con il Vaticano.
Circa 355.916 persone hanno il
cognome Lawrence, mentre solo 42.681 persone hanno il cognome
Lomeli. Sorprendentemente, è il Messico ad avere il maggior numero
di persone con il cognome Lomeli, non l’Italia, anche se il nome è
di origine italiana.
Il nome Lorenzo, invece, deriva dal
latino Laurentius, che significa “da Laurentum ‘ o
’coronato di alloro ” , con origini che risalgono
all’antica Roma. Storicamente, San Lorenzo, martire venerato nella
tradizione cristiana, incarna il coraggio e la devozione,
conferendo al nome una risonanza universale. A differenza di
Lomeli, Lawrence è ampiamente riconosciuto in molte culture,
offrendo un’identità neutra e in qualche modo senza tempo
che può interessare un pubblico più ampio. Scegliendo
Lawrence nel film, l’adattamento pone l’accento su una figura più
universalmente relazionabile, il cui carattere potrebbe essere
percepito senza forti legami con un’eredità specifica.
Il Conclave ha reso Bellini
americano invece che italiano
Nel passaggio dalla pagina allo
schermo, il cardinale Bellini subisce un significativo cambio di
nazionalità, passando da italiano nel romanzo ad americano nel
film. Questa modifica aggiunge un livello alternativo al
Conclave, spostando le dinamiche all’interno del Vaticano
con l’introduzione di un personaggio la cui nazionalità
contrasta con le tradizioni europee al centro della
Chiesa. Nel libro di Harris, l’origine italiana di Bellini
rafforza il suo legame con le radici storiche e culturali della
Chiesa cattolica, radicandolo nelle sue abitudini e credenze di
lunga data.
La decisione di americanizzare
Bellini (Stanley
Tucci) è probabilmente un tentativo di evidenziare la
natura globale della Chiesa cattolica nel XXI secolo, creando un
personaggio che incarna l’espansione dell’influenza della Chiesa al
di là dell’Europa e che ha una mentalità americana più progressista
e liberale .
Rendendo Bellini americano, il film
introduce un personaggio il cui punto di vista e le cui esperienze
divergono da quelle delle sue controparti europee. La decisione di
americanizzare Bellini è probabilmente un tentativo di evidenziare
la natura globale della Chiesa cattolica nel XXI secolo, creando un
personaggio che incarna l’espansione dell’influenza della Chiesa
oltre l’Europa e che ha una mentalità americana più progressista e
liberale. Questo cambiamento non solo aumenta la
relatività di Bellini per il pubblico americano, ma
introduce anche una nuova dinamica nella
trama, esplorando come diversi contesti culturali possano
plasmare le prospettive all’interno di una fede condivisa.
Il Conclave cambia la posizione
di Benítez come cardinale
Un altro cambiamento notevole dal
libro al film è il trasferimento della regione di servizio del
cardinale Benítez. Nel romanzo di Harris, Benítez è un cardinale
che presta servizio a Baghdad, la capitale dell’Iraq. Tuttavia, nel
film Conclave, la sua posizione è cambiata: non presta
servizio a Baghdad, in Iraq, ma a Kabul, in Afghanistan. Sebbene
entrambi i Paesi siano effettivamente territori pericolosi, ci sono
alcune potenziali ragioni per cui i registi hanno deciso di
modificare il luogo in cui Benítez presta servizio. Tuttavia, la
ragione più comprensibile di questo cambiamento è che, negli ultimi
anni, Kabul è stata molto più pericolosa di
Baghdad.
Il cambiamento aumenta la posta in
gioco della servitù di Benítez e mostra fino a che punto è disposto
a spingersi per la Chiesa cattolica. Sebbene Baghdad, in Iraq,
rimanga ancora un luogo pericoloso, il cambiamento è stato una
scelta fantastica da parte dei registi, in quanto continua a
presentare il motivo per cui il Cardinale Benítez di Conclave
merita il ruolo di Papa per le sue azioni incredibilmente
coraggiose.
Suor Agnes è molto più presente
nel film
Isabella Rossellini in Conclave – Cortesia Eagle
Pictures
Nel romanzo originale di Harris,
Suor Agnes è un personaggio minore, che appare solo occasionalmente
e funge da sottile presenza di sfondo. Tuttavia, il film
Conclaveeleva Suor Agnes a un ruolo molto più
prominente, permettendo al suo personaggio di influenzare
significativamente la trama. L’ampliamento del tempo a disposizione
sullo schermo non solo aggiunge profondità al personaggio, ma
fornisce anche una prospettiva femminile unica all’interno del
mondo del Vaticano dominato dagli uomini, e la scena in cui
interrompe i battibecchi dei cardinali rappresenta il suo momento
migliore.
Rendendola una figura più centrale,
il film arricchisce la narrazione: Il coinvolgimento di Suor Agnes
aumenta il livello di intrigo e di sottile tensione, poiché le sue
interazioni con gli altri personaggi rivelano strati nascosti di
manovre politiche e motivazioni personali. Questa maggiore enfasi
su Suor Agnes permette inoltre al film di esplorare i temi del
genere e dell’influenza all’interno della Chiesa, mettendo
in luce i ruoli che le donne svolgono negli affari del
Vaticano. Il suo ruolo ampliato riflette l’intento dei
registi di aggiungere complessità e una sensibilità moderna alla
trama, trasformando un personaggio precedentemente secondario in
una componente essenziale del tessuto narrativo del film.
Il cardinale Lawrence ha
un’origine diversa nel libro
Sebbene il cambiamento della
nazionalità di Lawrence in inglese possa sembrare una modifica di
poco conto, l’alterazione testimonia il diverso approccio
dell’adattamento alla presentazione dei personaggi. Nel romanzo,
l’eredità italiana di Lomeli è una parte sottile ma significativa
della sua identità, che lo lega profondamente alle tradizioni del
Vaticano e infonde al suo personaggio una certa gravitas. La scelta
di cambiare il suo nome in Cardinal Lawrence (Ralph
Fiennes) per il film riflette probabilmente il
fatto che l’attore non è italiano.
Questo cambiamento influisce sul
modo in cui il pubblico lo percepisce: Lomeli porta con sé un senso
di identità culturale italiana e un peso storico, mentre
Lawrence offre un ritratto più neutro e
anglicizzato. Tuttavia, molti altri personaggi mantengono
la loro identità italiana, come il cardinale Tedesco (Sergio
Castellitto), e questo non offusca la diversità che il
libro mostrava. Anzi, il cambiamento è più che benvenuto, dato che
l’interpretazione di Ralph Fiennes del Cardinale Lawrence del
Conclave è degna di un Oscar ed è difficile immaginare un
attore che abbia interpretato il ruolo in modo migliore.
Il Cardinale Lawrence è molto
più vecchio nel libro rispetto al Conclave
Nel romanzo, il cardinale Lomeli è
rappresentato come una figura invecchiata, che porta il peso fisico
ed emotivo dei suoi anni all’interno della Chiesa. La sua età è un
elemento significativo nella rappresentazione di Harris, che
influenza la sua percezione, le sue azioni e le sue risposte alle
sfide dell’elezione papale. Viene rappresentato come un
uomo fragile e contemplativo, con una qualità
introspettiva che aggiunge profondità alle sue interazioni e
decisioni. Tuttavia, per il film, che vuole essere più un thriller
teso, questo approccio non era l’ideale.
Al contrario, i
lfilmConclaveritrae il cardinale Lawrence come più vigoroso e
giovane. Questo adattamento gli permette di impegnarsi in
modo più dinamico nello svolgimento della trama, enfatizzando
l’azione rispetto all’introspezione. Il ritratto più giovane si
allinea al ritmo e al tono del film, trasformandolo in un
personaggio in grado di navigare con facilità nei rapidi sviluppi
della storia. Mentre l’anziano Lomeli del libro porta con sé un
senso di gravitas e vulnerabilità, il giovane Lawrence del film
offre un personaggio più attivo e avvincente. Questa differenza
modifica il modo in cui il pubblico si relaziona con lui,
scambiando l’introspezione con un ritratto più accessibile e
coinvolgente, adatto al formato del thriller.
La nazionalità del cardinale
Benítez è diversa nel libro del Conclave
In Conclave, uno degli
adattamenti degni di nota dal libro al film è la nazionalità del
cardinale Benítez, che passa dalle Filippine del romanzo di
Robert Harris al Messico dell’adattamento cinematografico.
Nel libro, le origini filippine di Benítez lo collocano nel
contesto del Sud-Est asiatico, una regione in cui il cattolicesimo
ha forti radici ed è profondamente radicato nel paesaggio
culturale. L’eredità cattolica delle Filippine risale a secoli fa,
aggiungendo un livello di autenticità e significato culturale al
suo personaggio, che rappresenta una voce influente dell’Asia
all’interno dell’assemblea globale del Vaticano.
Secondo i rapporti
internazionali del Dipartimento di Stato americano, sia le
Filippine che il Messico sono cattolici al 78%.
La scelta del film di rendere
messicano il cardinale Benítez introduce una dinamica molto simile,
spostando l’origine del suo personaggio in America Latina, dove il
cattolicesimo è anch’esso dominante e culturalmente risonante. Il
Messico è una grande roccaforte cattolica con una storia unica
legata all’evoluzione del cattolicesimo e al suo ruolo
significativo nel plasmare la società. Questo cambiamento mantiene
la stessa energia del libro, ma si allinea al fatto che
Carlos Diehz è messicano e non filippino. Il passaggio
alla nazionalità messicana contribuisce a evidenziare una
prospettiva familiare di impatto globale, sottolineando la
diversità della fede all’interno del contesto internazionale del
Vaticano.
Il film del Conclave aggiunge
una sottotrama di un’autobomba non presente nel libro
Forse l’aggiunta più significativa
di Conclave è una sottotrama che coinvolge un’autobomba,
un elemento del tutto assente nel romanzo di
Harris. Questa nuova trama introduce un livello maggiore
di suspense, offrendo un colpo di scena orientato all’azione che si
discosta dal ritmo più lento e introspettivo del libro. La
sottotrama dell’autobomba conferisce un senso di urgenza e di
pericolo che spinge il film in avanti, catturando l’attenzione
degli appassionati di thriller con un dramma ad alta tensione.
Questa aggiunta si allinea alla tendenza cinematografica di
incorporare elementi d’azione per tenere il pubblico impegnato, ma
Conclavetrova comunque il modo
di renderla del tutto rilevante per la trama.
Incorporando l’autobomba,
Conclave evidenzia i pericoli e l’alta posta in gioco
legati al potere e alla fede, ampliando il suo fascino.Questa scelta rafforza l’importanza di Benítez, soprattutto
nelle scene successive.
Inserendo l’attentato,
Conclave evidenzia i pericoli e l’alta posta in gioco
legati al potere e alla fede, ampliando il fascino del film. Le
conseguenze dell’attentato rafforzano il significato di Benítez e
le qualità che lo rendono più adatto a diventare Papa, portando al
finale profondo e misterioso di Conclave.
Al contrario, il libro di Harris si basa esclusivamente sulla
tensione psicologica e sulle complesse interazioni tra i personaggi
all’interno delle mura vaticane, creando un mistero più lento.
L’inclusione della sottotrama dell’autobomba dimostra l’intenzione
dei registi di adattare la storia alle moderne aspettative
cinematografiche, garantendo che Conclave
rimanga coinvolgente e ricco di suspense dall’inizio alla
fine.
Il Re delle Terre del Branco
ruggisce forte in Mufasa: Il Re Leone (qui
la nostra recensione), ma è Scar a rubare la scena.
Sì, lo zio malvagio di Simba non era poi così malvagio all’inizio.
Nel film di Barry Jenkins al cinema dal 19 dicembre, il mito delle
origini del personaggio ci porta all’infanzia di Mufasa. Quello che
sappiamo essere un leone grande, impeccabile e coraggioso, un tempo
era un randagio senza alcuna traccia di regalità nel suo
sangue.
L’anziano Rafiki racconta la storia
di Mufasa a Kiara, la figlia di Simba e Nala. Timon e Pumbaa
partecipano al racconto come spettatori talvolta fastidiosi di
questa narrazione che rivela come Mufasa sia diventato il
re delle Terre del Branco e soprattutto perché e come lo
zio malvagio di Simba prende il nome di Scar.
Come finisce Mufasa: Il Re
Leone?
Mufasa era solo un
cucciolo quando un’alluvione gigantesca lo ha portato via dai suoi
amati genitori, lasciando il giovane cucciolo a cavarsela da solo.
Il “Cerchio della Vita” gli fa incontrare Taka, erede di una stirpe
reale, che salva Mufasa da un coccodrillo e lo accoglie come un
fratello. Oltre a Taka, Mufasa si ritrova sotto la protezione della
regina Eshe, la madre di Taka, ma il re Obasi non è contento di
questa nuova aggiunta al branco.
Tuttavia, tutto cambia quando un
branco di leoni bianchi assetati di potere guidati da Kiros
si infiltra nella loro casa, costringendo Mufasa e Taka a scappare.
Mentre cercano il paradiso di Milele, le loro strade si incrociano
con il giovane Rafiki, il bucero Zazu e la giovane leonessa Sarabi,
che scatena un triangolo amoroso tra i fratelli giurati.
Taka si innamora perdutamente di
Sarabi mentre quest’ultima è commossa dal coraggio e dalla nobiltà
di Mufasa. Il loro crescente affetto non va giù a Taka che,
sentendosi tradito, unisce le forze con i malvagi “leoni bianchi”.
Ma quando Kiros sta quasi per uccidere Mufasa nel duello
culminante, Taka si mette in mezzo per salvare il suo ex fratello,
nonostante il tradimento. L’esito dello scontro finale lascia una
cicatrice sul volto di Taka.
Mufasa non bandisce Taka dalle Terre
del Branco ma giura che non pronuncerà mai più il suo nome. Taka
piega le ginocchia in segno di scuse e si dà il soprannome di
“Scar”, il nome con cui verrà poi conosciuto in futuro.
Mufasa: Il Re Leone – Fotogramma dal film
Le origini dei due leoni
In questo modo Mufasa: Il Re
Leone non solo racconta le origini di Mufasa, la sua
genealogia e il suo modo non tradizionale in cui è diventato re, ma
ci racconta anche di come Taka sia diventato Scar e quindi
rappresenta a tutti gli effetti anche la genesi di questo
personaggio che, pieni di ombre, è cresciuto come un fratello per
Mufasa e si è poi trasformato nel suo più invidioso e maldisposto
suddito. Sappiamo come va a finire trai due: Scar ucciderà Mufasa
facendolo precipitare nella gola dove verrà travolto da una mandria
di gnu imbizzarriti.
Il film di Barry
Jenkins propone infatti anche un foreshadowing di quella
situazione, che si risolve al contrario. All’inizio del film,
quando Taka salva Mufasa dal coccodrillo, lo
afferra per le zampe proprio come farà in futuro, ma in questa
prima circostanza lo salva. Il germe dell’invidia e del tradimento
sembra già piantato, ma sappiamo che germoglierà tristemente solo
più avanti, dopo la nascita di Simba.
Reduce dal premio Oscar
per Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale,
Edward Berger cambia completamente la prospettiva
del suo sguardo e dagli spazi sconfinati e afflitti della Prima
Guerra Mondiale, passa agli spazi claustrofobici ma ugualmente
afflitti di un conclave. Il film è una provocatoria
incursione nelle stanze segrete del potere religioso e politico.
Acclamato alla sua anteprima mondiale al Telluride Film Festival e
successivamente accolto al Festival di San Sebastian e alla Festa
del Cinema di Roma, il film tratto dall’omonimo romanzo di
Robert Harris fonde dramma e tensione in una vicenda che
intreccia il thriller psicologico con una potente esplorazione
dell’animo umano.
Il Conclave comincia con
la morte del Pontefice
La storia ha inizio con
la morte improvvisa del Papa, un evento cataclismatico per la
Chiesa che attua di conseguenza tutti i protocolli per avviare le
pratiche di una nuova elezione. Berger mette al centro della
narrazione il cardinale Thomas Lawrence, interpretato
magistralmente da Ralph Fiennes. Con l’imponente Cappella
Sistina come sfondo, Lawrence e i suoi compagni cardinali
intraprendono una battaglia per il potere, fatta di alleanze
instabili e di sospetti crescenti. Sotto la sua guida ferma, i
cardinali devono fare i conti con il loro passato e le loro reali
prospettive per il futuro per capire qual è la scelta migliore per
guidare la chiesa, mentre i cardinali si scontrano, tra riformismo
e conservatorismo.
Ralph Fiennes e Stanley Tucci in Conclave – Cortesia Eagle
Pictures
L’intreccio e il
simbolismo visivo
Berger utilizza lo
strumento più evocativo e distintivo che il cinema gli mette a
disposizione: la luce. Volti, espressioni, azioni, ogni cosa viene
illuminata (o non illuminata) per dargli senso ed espressività, a
scardinare le sicurezze e a mostrare i moti interiori del
personaggi.
Soprattutto quello di Fiennes, che è l’ago morale della storia ma
anche il principale attore di fa e disfa le decisioni del conclave
stesso. Dilemmi
etici si scontrano con ambizioni personali in un racconto che
procedere con l’avvincente tono di un thriller ad altissima
tensione.
Lawrence/Fiennes porta
sulle spalle il peso del film e si rende protagonista di
straordinari piani di ascolto nelle diverse scene che condivide con
un cast in stato di grazia:
Stanley Tucci,
Sergio Castellitto e Isabella
Rossellini. Il cast dipinge personaggi irresistibili,
anche nelle loro discrepanze. In mezzo a tutti questi volti
interessati, con scopi propri personali, la figura di Lawrence è un
osservatore disincantato e, al tempo stesso, un giocatore esperto
in un contesto che di sacro ha solo l’apparenza.
Isabella Rossellini in Conclave – Cortesia Eagle
Pictures
Cast stellare e resa dei
personaggi
Berger si affida a un
cast di nomi altisonanti che interpretano una varietà di
personaggi. Ogni attore, che sia anglofono o italiano, apporta una
sfumatura unica e ben distinta al suo personaggio, contribuendo a
creare una tensione palpabile tra le pareti marmoree e affrescate
del Vaticano. Questo equilibrio crea un mosaico di voci e volti che
arricchisce l’atmosfera generale del film, regalando un’esperienza
immersiva capace di lasciare il segno.
La vera natura misteriosa
di Conclave è dettata dalla sua capacità di porre
domande profonde e “pesanti” allo spettatore, al di là del tono da
thriller che non ne sovrasta mai la sua natura enigmatica. Il film
pone delle domande allo spettatore, che nel finale a sorpresa,
molto ironico e plausibile, sembra porre lo spettatore di fronte a
un fatto compiuto che non può essere procrastinato ancora a lungo.
È una questione di probabilità, in fin dei conti!
Sergio Castellitto in Conclave – Cortesia Eagle
Pictures
Un finale sorprendente
per Conclave
Proprio in quel finale
sorprendente, il film trova la sua compiutezza, senza scivolare
nella banalità, introduce un tocco di misticismo inaspettato. Come
in un’opera di Dan Brown, al netto della sua spettacolarizzazione e
del suo simbolismo inevitabile, la spiritualità rientra in gioco
proprio quando sembra essere stata dimenticata. Il film ci mette di
fronte alla contraddizione tra fede e potere, mostrandoci comunque
che nessuna delle due cose ha senso senza l’altra che la
sostiene.
Berger riesce a
trasformare una storia di potere ecclesiastico in una disamina
profonda delle debolezze e dei peccati umani. Conclave non è
solo un thriller drammatico, ma una riflessione sulla natura
dell’esistenza, sugli errori passati, sulle ambizioni future e
soprattutto su cosa è giusto fare per il bene collettivo.
Superman
ci ha finalmente svelato qualcosa di nuovo con un suo
primo teaser trailer, completo di molte rivelazioni sul film
del DCU, franchise di cui è il primo titolo
ufficiale. Quello scritto e diretto da James Gunn è decisamente un titolo molto
atteso e non solo la storia inizierà a dare corpo al più ampio
Universo DC e alla sua narrazione generale, ma cercherà anche di
risolvere la rappresentazione un po’ frammentata di Superman che
deriva dal DCEU. Con questa versione, molti sperano che il DCU abbia un inizio promettente e possa guardare
lontano nel futuro.
Il primo teaser trailer offre
proprio questo. Il trailer mostra tutto ciò che i fan dei fumetti
hanno imparato ad amare di Superman, dall’ottimismo del personaggio
al cast di supporto, fino all’iconica colonna sonora di
John Williams del film del 1978. Grazie a questo
trailer, sono state svelate molte informazioni sull’inizio
ufficiale del DCU, dalla prima rivelazione del cast agli altri
supereroi e cattivi dell’universo e all’amabile compagno animale
dell’Uomo d’Acciaio. Vediamo di qui di seguito le 5
maggiori rivelazioni offerte dal trailer.
Il trailer presenta un Superman
insanguinato e malconcio
Superman e Kripto in Superman. Cortesia di DC Studios
È interessante notare che il trailer
di Superman
si apre con il personaggio principale che si schianta sulla neve.
Viene mostrato picchiato, insanguinato e sconfortato, mentre chiede
aiuto al suo già citato compagno animale. Naturalmente, la domanda
più importante è cosa abbia spinto Superman a trovarsi in una
posizione così vulnerabile. La risposta non può che essere
Lex Luthor.
Luthor è l’iconica arcinemesi di
Superman della DC Comics ed è stato confermato che farà parte del
prossimo film del DCU prima di chiunque altro oltre al personaggio
principale. Il ruolo di Lex è stato affidato a Nicholas Hoult e il trailer di Superman
ha dato il primo sguardo ufficiale al personaggio. È molto
probabile che questa scena di apertura del trailer di Superman
arrivi dopo uno scontro tra Superman e Lex, il quale è stato
confermato dal regista che detesta completamente il primo.
La vita da umano come Clark Kent è
un elemento centrale
Clark Kent e Jonathan Kent in Superman. Cortesia di DC
Studios
Per fortuna, il trailer di Superman
mette in evidenza elementi della vita civile di Superman come Clark
Kent. Gunn non ha fatto mistero di comprendere quanto la vita di
Clark e delle persone che lo circondano sia importante per la
storia complessiva dell’Uomo d’Acciaio , e il trailer del film lo
rende facilmente evidente. Il trailer mostra
David Corenswet nei panni di Clark Kent, che entra al Daily
Planet mentre traspare la sua personalità imbranata. Seguono
sguardi incrociati tra Clark e la Lois Lane di Rachel Brosnahan, che alludono alla loro
relazione, centrale nel film.
Più tardi, Clark viene mostrato
seduto accanto a Jonathan Kent, suo padre adottivo, nella fattoria
della famiglia Kent. Questa è una parte molto importante della vita
di Clark ed è un sollievo che il film la mostri tanto quanto la sua
forza, velocità e potenza ultraterrene. Questo non solo è
importante per una corretta rappresentazione dell’iconico eroe, ma
dimostra che Superman avrà un forte nucleo emotivo grazie alla
famiglia e agli amici di Clark.
I poteri di Krypto
Kripto in Superman. Cortesia di DC Studios
Una delle rivelazioni più
interessanti sul film prima dell’uscita del trailer è stata
l’inclusione di Krypto il Supercane. Il trailer di
Superman
presenta il personaggio, che corre rapidamente in aiuto di Clark
non appena viene chiamato. Krypto viene mostrato mentre accompagna
a casa un Superman ferito, correndo sul ghiaccio a velocità
supersonica per aiutare il suo migliore amico. Oltre a questo, il
film probabilmente farà debuttare gli altri poteri di Krypto, dalla
capacità di volare alla forza, alla resistenza, alla visione laser
e al super respiro.
I cattivi della DC presenti nel
trailer di Superman
Nicholas Hoult è Lex Luthor in Superman. Cortesia di DC
Studios
Sebbene Lex Luthor sia senza dubbio
il principale cattivo, rivelato nel teaser trailer di Superman,
diversi altri antagonisti fanno la loro comparsa. Uno di questi è
probabilmente legato a Lex ed è stato evidenziato per la prima
volta nel
primo sguardo ufficiale al Superman di Corenswet rilasciato da
James Gunn all’inizio del 2024. Si tratta di una macchina
gigante simile a un occhio che fluttua sopra Metropolis e spara un
laser verso il suolo.
Questa macchina viene avvistata più
volte nel trailer e probabilmente sarà qualcosa che Kal-El dovrà
fermare a un certo punto del film. Inoltre, nel teaser trailer è
presente un kaiju. Il kaiju ha l’aspetto di un verme gigante e può
sputare fuoco; Superman viene mostrato mentre sopporta il respiro
prima di volare verso il sole. Evidentemente, Lex Luthor non è
l’unica presenza malvagia con cui l’Uomo d’Acciaio dovrà confrontarsi nel film
del 2025.
Chi sono Lanterna Verde, Hawkgirl e
Mister Terrific?
Nathan Fillion è Guy Gardner in Superman. Cortesia di DC
Studios
Come è noto da tempo, l’Uomo
d’Acciaio non è l’unico eroe che apparirà nel film. Isabela Merced, Nathan Fillion, Edi Gathegi e
Anthony
Carrigan sono stati scritturati per interpretare altri
eroi del DCU e fanno il loro debutto nel teaser trailer
del film. Si vede Isabela Merced volare nei cieli come
Hawkgirl, mentre la Lanterna
Verde di Nathan Fillion, Guy Gardner,
viene mostrata mentre spara un raggio di luce verde contro una
folla che molesta Superman.
A un certo punto si vede il
Mr. Terrific di Edi Gathegi
combattere contro Superman, mostrando come il film delineerà le
differenze tra i diversi eroi del DCU. Più avanti nel trailer, le T-Spheres
robotiche di Mr. Terrific vengono mostrate mentre lo proteggono dal
fuoco ostile. Nel trailer si vede anche una breve inquadratura di
Carrigan, che mette in evidenza la fisicità unica di
Metamorpho.
È ora di tirare fuori il tweed e i
cappellini: Peaky
Blinders sta per tornare. Cillian Murphy riprenderà il ruolo del
gangster di Birmingham Tommy Shelby in un nuovo film in arrivo
su Netflix, realizzato in collaborazione con BBC Film. È
possibile intravedere Murphy e il co-protagonista Barry Keoghan in
costume in una nuova foto, rilasciata in concomitanza con la fine
delle riprese del film in arrivo.
“Sembra che Tommy Shelby non abbia
ancora finito con me”, ha dichiarato a Netflix Murphy, che si è
riunito con Knight sul set. “È molto gratificante collaborare
nuovamente con Steven Knight e Tom Harper alla versione
cinematografica di Peaky Blinders. Questo è un film per i
fan”.
Jay Lycurgo (Steve, Half
Bad: The Bastard Son & The Devil Himself)
Barry Keoghan (Saltburn,
The Banshees of Inisherin)
Di cosa parla il film Peaky
Blinders ?
Il film, le cui riprese sono state
completate, sarà l’epica continuazione della pluripremiata saga di
gangster, durata sei stagioni. Ambientata a Birmingham tra il 1919
e il 1934, Peaky Blinders segue l’ascesa (e a volte la caduta)
della famiglia Shelby in un mondo segnato da radicali cambiamenti
sociali, economici e politici.
“Sono entusiasta di vedere le
telecamere girare su questo nuovo capitolo della storia di Peaky
Blinders, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale”, ha
dichiarato Knight, creatore di Peaky Blinders , a Netflix. “Il
Paese è in guerra e così, naturalmente, lo sono anche i nostri
Peaky Blinders”.
Harper, che ha diretto gli episodi
della prima stagione dello show nel 2013, dirigerà il nuovo film da
una sceneggiatura di Knight. “Quando ho diretto per la prima volta
Peaky Blinders più di 10 anni fa, non sapevamo cosa sarebbe
diventata la serie, ma sapevamo che c’era qualcosa nell’alchimia
del cast e della scrittura che sembrava esplosivo”, ha detto
Harper. “Peaky è sempre stata una storia di famiglia – e
quindi è incredibilmente emozionante riunirsi con Steve e Cillian
per portare il film al pubblico di tutto il mondo su Netflix”.
“C’è un grande senso di attesa e di
eccitazione tra il nostro eccezionale cast e la troupe”, ha
aggiunto Harper. “Siamo grati ai fan per averci portato a questo
punto e crediamo che il prossimo capitolo ci regalerà qualcosa di
straordinario”.
L’episodio 14 della stagione 5 di
Yellowstone,
“La vita è una promessa”, offre un tributo al defunto Bob Avila
prima dell’inizio, ma non è chiaro chi fosse o quale fosse il suo
legame con la serie. L’omaggio consiste in un cartello nero con un
testo bianco che dice: “Questo episodio è dedicato a Bob
Avila.Ci vediamo lungo il sentiero polveroso,
Amigo”. La scritta sfuma nella prima scena dell’episodio dal
titolo ironico “La vita è una promessa”, che ritrae degli indigeni
che gettano dei tubi in uno specchio d’acqua mentre la stagione 5,
parte 2, di Yellowstone si avvia alla conclusione.
Avila non era direttamente
collegato agli eventi dell’episodio, che rivelano il destino di
ogni membro della famiglia Dutton diYellowstone. Tuttavia,
sebbene Avila non sia stato coinvolto nella quinta stagione di
Yellowstone , parte 2, ha avuto un cameo durante la
stagione precedente. Inoltre, il tributo dimostra l’importanza
della cultura dei cowboy per Yellowstone, dato che
Avila è ben noto a chi si occupa di rodei ed eventi
simili.
Bob Avila è un cavaliere
professionista leggendario nella vita reale
Anche se ha avuto solo una piccola
parte in Yellowstone, Bob Avila era famoso in
tutto il mondo come addestratore di cavalli. Avila era
nato in questo mondo (tramite il Rodeo), ma aveva superato le alte aspettative riposte
in lui in quanto figlio di un cowboy da rodeo che allenava cavalli
e di una madre che dava lezioni di equitazione. Avila era un
cavaliere professionista dell’American Quarter Horse Association,
aveva guadagnato somme significative da diverse organizzazioni
nazionali di equitazione ed era un membro della Quarter Horse Hall
of Fame.
Tutte queste qualifiche lo
rendevano il tipo di cowboy che Yellowstone rispettava, ma
la più grande eredità di Avila è stata quella di mentore e
pioniere. Era noto per aver mostrato ad altri cowboy come allevare
e addestrare i cavalli e ha continuato a essere attivo nelle
comunità di cowboy fino alla sua morte, avvenuta all’età di 72
anni. La partecipazione aYellowstonenel ruolo di
addestratore di cavalli si adattava perfettamente a chi era
Avila e non sorprende che la serie abbia pianto la sua
scomparsa.
Perché la stagione 5, episodio
14 di Yellowstone è dedicata a Bob Avila?
Il tributo di Yellowstone
ad Avila è senza dubbio dovuto al fatto che la serie lo rispetta
come leggendario addestratore di cavalli. Tuttavia, Avila ha avuto
anche un’apparizione in Yellowstone. È apparso nel ruolo
di se stesso in Yellowstone , stagione 3, episodio 8,
“Oggi ho ucciso un uomo”. Il suo ruolo era piccolo ma
significativo, in quanto interpretava uno dei numerosi cowboy
realmente esistiti che John incontrava mentre cercava di comprare
dei nuovi cavalli per il ranch. L’apparizione di Avila ha
contribuito sia alla sua eredità che al marchio
del franchise
diYellowstone di mostrare
rispetto e apprezzamento per i cowboy reali.
Purtroppo Avila è morto il 9
novembre, il giorno prima della prima puntata della quinta stagione
di Yellowstone , ma la serie lo ha onorato nel migliore
dei modi rendendogli omaggio prima di concludere quella che
potrebbe essere la sua ultima stagione.
Sebbene sia discutibile se il
neo-western abbia realizzato abbastanza della wishlist del
finale di Yellowstone da soddisfare il pubblico, una
cosa è chiara: il western ha mantenuto la sua promessa di
rappresentare la vita dei cowboy con onore e rispetto fino alla
fine. Purtroppo Avila è morto il 9 novembre, il giorno prima della
prima puntata della quinta stagione di
Yellowstone , ma la serie lo ha onorato
nel migliore dei modi rendendogli omaggio prima di concludere
quella che potrebbe essere la sua ultima stagione.
L’emozionante finale della prima
stagione di The Day of the Jackal ha chiuso gran parte della
trama della stagione, gettando le basi per la già annunciata
seconda stagione. Il giorno dello
sciacallo è una rivisitazione moderna del film del
1973, a sua volta basato su un libro di Frederick Forsyth. La serie
ha come protagonisti Eddie Redmayne nel ruolo dello Sciacallo e
Lashana Lynch in quello della determinata agente
dell’MI6 Bianca Pullman, che gli sta alle costole. Mentre le prime
versioni sono ambientate in periodi temporali molto precedenti alla
serie televisiva, l’ultima versione offre una versione estremamente
contemporanea.
Nel corso della prima stagione, la
serie ha creato una tensione incredibile, con il gioco del gatto e
del topo tra lo Sciacallo e l’MI6 che si avvicina costantemente a
una conclusione. Nell’episodio 10, questa è arrivata e il
destino dello Sciacallo è stato deciso, ma forse non nel
modo in cui chi ha familiarità con le versioni precedenti della
storia potrebbe pensare. In questo caso, lo Sciacallo ottiene un
finale decisamente più roseo, con spazio per il proseguimento della
storia.
Come lo Sciacallo ha evitato di
essere catturato nel finale della stagione 1 di The Day of the
Jackal
Nell’episodio finale della stagione
1 di The Day of the Jackal, lo Sciacallo riesce a evitare
di essere catturato. Nonostante la squadra di sicurezza dell’Ulle
Dag Charles fosse proprio dietro di lui nel precedente cliffhanger,
la barca dello Sciacallo riesce a superarli tutti
e lui si dà alla fuga. Non è chiaro come o perché questo sia
accaduto, perché l’episodio 10 riprende con lo Sciacallo già sulla
terraferma dopo aver evitato la cattura in acqua.
Nonostante ciò, un superiore del
capo dell’MI6 che dava ordini a Bianca arriva e dice loro di
riaprire il caso. Con Bianca così vicina alla cattura dello
Sciacallo, i potenti miliardari che hanno ingaggiato lo Sciacallo
per uccidere l’UDC stanno ora spingendo per far catturare e
uccidere lo Sciacallo per evitare di pagare la ricompensa di 100
milioni di dollari per un lavoro ben fatto. Ma quando Jackal viene
affrontato a casa sua, ha il vantaggio del campo di casa ed è in
grado di uccidere rapidamente ed efficacemente
i suoi potenziali rapitori.
Perché la moglie dello
Sciacallo è fuggita con il figlio
Tuttavia, il motivo per cui lo
Sciacallo tornava a casa era per recuperare la moglie Nuria e il
figlio. Jackal aveva promesso che dopo questo lavoro si sarebbe
allontanato dalla vita dell’assassino e avrebbe portato Nuria in
qualsiasi parte del mondo. Inizialmente Nuria voleva rimanere nella
loro bella casa in Spagna, vicino alla madre e al fratello, ma
quando Jackal chiama, sente il panico nella sua voce. Non
sono più al sicuro nella loro casa, il che probabilmente
significa che tutti i suoi cari sono al sicuro.
Nuria ama suo marito, ma dopo la
notizia bomba che Charles non è mai stato chi diceva di essere, e
che non era nemmeno il suo nome, ha deciso di tagliare i
ponti e proteggere suo figlio. Ha preso dei fondi di
emergenza dalla sua stanza segreta e si è precipitata all’aeroporto
prima che il marito tornasse. Nonostante il suo affetto, la fiducia
è venuta meno e la sicurezza del figlio doveva venire prima di
tutto.
La morte di Bianca Pullman
spiegata
Bianca Pullman ha lasciato il suo
incarico dopo che le era stato detto di ritirarsi dal caso dello
Sciacallo. Dopo aver dedicato la sua vita a questa missione, al
punto che la sua vita familiare era in rovina, le è stato detto di
smettere. Poi è stata minacciata che se avesse continuato, la sua
posizione sarebbe stata rimossa. Tuttavia, essendo caparbia e
testarda, Bianca ha scelto di licenziarsi prima che la
mandassero via e di cercare di riparare la sua vita a
casa.
Riuscì a far tornare a casa il
marito e la figlia, ma quando il suo capo si presentò alla porta di
casa, dicendo che aveva ragione e che voleva rimandarla fuori,
Bianca rifiutò. Nonostante ciò, il marito vide l’attrazione che
l’offerta esercitava sulla moglie e la spinse a partire comunque.
La donna partì per la Spagna, cercando di seguire la sua ultima
pista, che la condusse dritta alla porta dello Sciacallo. Dopo aver
sorvegliato la casa, aver visto Nuria uscire con il figlio e aver
finalmente avvistato l’arrivo dello Sciacallo, entra in
casa per catturarlo e affrontarlo. Tuttavia, lo Sciacallo
ha avuto il sopravvento nella sua casa sicura e ha
ucciso Bianca rapidamente mentre si trovava in casa sua.
Spiegata la vera identità dello
Sciacallo
Non è chiaro quanto sia sicura
l’identità dello Sciacallo dopo tutti questi eventi. Bianca ha
esposto la sua teoria sulla sua presenza in Spagna al suo capo, che
ha poi rivelato di lavorare sotto l’autorità del miliardario. Ma
quando ha mandato Bianca a finire lo Sciacallo, le ha detto di
farlo in nero. Questo significa che la pista potrebbe essere
smarrita. Tuttavia, c’è un dubbio sul fatto che il corpo di Bianca
sia stato lasciato a casa sua. Lo Sciacallo di solito non
era così sciatto e potrebbe aver bruciato la casa, ma con
l’avvicinarsi della fine della stagione, ha corso più rischi ed è
diventato imprudente nel tentativo di muoversi rapidamente.
Sebbene il suo nome e il suo volto
siano ancora un mistero, ci sono più connessioni con lo Sciacallo
che mai, e i miliardari o l’MI6 potrebbero avere un’idea
molto solida di chi sia. Inoltre, l’MI6 ha interrogato le
persone della piccola comunità di Cadice, in Spagna, dove viveva.
Lo conoscevano sotto un altro nome e ora la morte e i problemi sono
arrivati nella loro comunità. Una potenziale fonte di informazioni
è anche il fratello di Nuria, che crede che Charles sia lo
Sciacallo e ha accesso alle foto dell’uomo.
Come il finale della stagione 1
prepara la storia della seconda stagione de Il giorno dello
sciacallo
La stagione 1 di The
Day of the Jackal ha chiuso molti dettagli, con la rivelazione
della vera fedeltà dei vertici dell’MI6, l’uccisione dell’UDC e la
sopravvivenza dello Sciacallo, ma c’è ancora molto da raccontare.
Lo Sciacallo sta cercando di ritrovare sua moglie e suo figlio e ha
reclutato Zina, la donna che ha fatto da intermediaria tra lui e i
miliardari, per aiutarlo a ritrovarli. Anche Zina è
braccata e quindi la collaborazione è vantaggiosa.
Gli deve anche un’enorme somma di
denaro da parte di disoneste élite aziendali che lo hanno messo in
estremo pericolo a loro vantaggio e che ora evitano di pagare il
conto. Inoltre, è più esposto che mai e la sua identità segreta è
stata rivelata a più persone. Ci sono molte questioni in
sospeso da risolvere e la seconda stagione di The Day
of the Jackal sarà sicuramente emozionante come la prima se
riuscirà ad affrontare bene questi elementi.
Come il finale della stagione 1
de Il giorno dello sciacallo si confronta con il film e il
libro
Tuttavia, il finale della
serieI The Day of the Jackal è stato in realtà un
allontanamento piuttosto significativo dal libro e dal film
precedente. Se da un lato la storia è stata modernizzata, con armi
contemporanee, forme di travestimento, tecnologia e altro,
dall’altro lo Sciacallo è stato trasformato in un
antieroe. I suoi metodi non giustificano necessariamente i
mezzi, ma ci sono delle motivazioni e in genere sembra avere buone
intenzioni.
In questo caso, i miliardari e i
loro rapporti con i membri corrotti dell’MI6 sembrano essere i veri
cattivi, mentre Bianca, la cui morale era anch’essa grigia, si
trova nel mezzo. Nelle storie originali, invece, è lo Sciacallo a
finire morto alla fine. Questo notevole cambiamento ha aperto la
strada alla seconda stagione e ci si chiede se lo Sciacallo verrà
ucciso nella seconda stagione di The Day of the
Jackal.
Il finale della quinta stagione di
Yellowstone
sembra un finale di serie (anche se Paramount Network non l’ha
commercializzato come tale), con momenti a tutto tondo, una
profezia compiuta, morte, nuovi inizi e altro ancora. Il popolare
dramma neo-western di Taylor Sheridan ha debuttato nel 2018 e da
allora è stato un successo. Tuttavia, tutte le cose belle devono
finire, soprattutto quando iniziano a perdere la loro magia. Di
conseguenza, Yellowstoneè
(presumibilmente) giunto alla fine dopo la stagione 5, episodio
14, “Life Is a Promise”, ma questo non significa
che la famiglia Dutton e le loro storie siano finite per
sempre.
Secondo quanto riferito da Taylor
Sheridan, sono in lavorazione molti spinoff di
Yellowstone, tra cui The Madison con Michelle
Pfeiffer, lo spinoff di Yellowstone senza titolo con Beth e Rip, 1943
e 6666.
Dopo la rivelazione del piano
segreto di Kayce in Yellowstone, stagione 5, episodio 13,
il finale affronta il destino del Dutton Ranch di Yellowstone,
insieme ai finali di tutti i personaggi. L’idea di Kayce funziona e
salva il ranch tenendolo fuori dalle mani di avide società e
trovando qualcuno che si prenda cura della terra. Sfortunatamente,
questo significa che la famiglia e gli addetti al ranch devono
andarsene e intraprendere strade diverse. Alla fine di “La vita è
una promessa”, ogni personaggio diYellowstoneha un nuovo
scopo, nel bene e nel male.
Perché Kayce vende il ranch di
Yellowstone Dutton al capo Rainwater (ma mantiene la casa della sua
famiglia)
Come anticipato alla fine della
quinta stagione di Yellowstone, tredicesimo episodio,
Kayce si avvicina al capo Thomas Rainwater con una proposta:
venderà il ranch Yellowstone Dutton al capo e alla sua tribù per
quello che costava quando gli antenati dei Dutton lo presero: 1,25
dollari per acro. Francamente è un furto, e questo è il punto.
Kayce e Beth devono vendere la terra perché non possono
permettersi la tassa di successione, e nemmeno i membri
della Riserva di Broken Rock. Tuttavia, se il capo Rainwater lo
acquista per una piccola somma, l’imposta si baserà su quanto l’ha
pagato.
Con la diminuzione dell’imposta, il
capo Rainwater può permettersi di acquistare il ranch e, senza
sorpresa, coglie al volo l’opportunità. Anche se è triste lasciare
andare il ranch (non tanto per Kayce), i Dutton sanno che è in
buone mani perché il capo Rainwater e la sua gente se ne
prenderanno cura. La terra non sarà presa in consegna da ricche
società che vogliono costruire centri commerciali, resort, ecc.
Inoltre, Kayce si assicura che lui e la sua famiglia
possano mantenere la loro casa a East Camp come parte
dell’accordo.
Spotted Eagle ha detto: “Tra
sette generazioni la mia gente si ribellerà e se la riprenderà”, ed
è esattamente ciò che accade nel finale della quinta stagione di
Yellowstone.
Con la vendita, la storia
diYellowstoneha chiuso
il cerchio. Come alcuni ricorderanno, il 1883 si era
concluso con una profezia: Spotted Eagle aveva detto a
James Dutton che un giorno la sua gente si sarebbe ripresa la
terra. In particolare, Aquila Maculata disse: “Tra sette
generazioni la mia gente si solleverà e la riprenderà da voi”, ed è
esattamente ciò che accade nel finale della quinta stagione di
Yellowstone.
Perché Beth uccide Jamie e come
riesce a farla franca con il suo omicidio
L’altro grande momento della quinta
stagione di Yellowstone, l’episodio 14, è l’uccisione di
Jamie da parte di Beth, che molti avevano previsto sarebbe avvenuta
prima della prima del finale. La rivalità tra Beth e Jamie
durava da anni e finalmente è arrivata al culmine in “La
vita è una promessa”. Entrambi giurano di uccidere l’altro, ma Beth
ne esce vincitrice.
Dopo il funerale di John, il
bisogno di vendetta di Beth la consuma. Sa che Jamie ha qualcosa a
che fare con la morte del padre, quindi prende uno spray per orsi e
un coltello e va a casa di Jamie. Quando lui torna a casa, Beth lo
aggredisce. Jamie riesce ad avere la meglio, anche dopo che Beth lo
colpisce agli occhi con lo spray per orsi. Poi, quando Beth informa
Jamie che hanno venduto il ranch, la rabbia assale Jamie, che
inizia a soffocare Beth. Rip, però, arriva e salva Beth. Mentre Rip
trattiene Jamie, Beth lo pugnala allo stomaco e si assicura
che il suo volto sia l’ultima cosa che lui vede.
Dopo la morte di Jamie, Rip e
Lloyd portano il suo corpo alla stazione ferroviaria di
Yellowstone, stagione 5, episodio 14, e guidano la sua
auto fino all’Idaho, dove le danno fuoco e la
abbandonano.
Beth vendica il padre, come aveva
promesso. Odiava Jamie da quando l’aveva fatta sterilizzare senza
il suo consenso quando era adolescente. Quindi, la morte di John dà
a Beth tutte le munizioni necessarie per uccidere finalmente suo
fratello. Dopo la morte di Jamie, Rip e Lloyd portano il suo corpo
alla stazione ferroviaria in Yellowstone, stagione 5,
episodio 14, e guidano la sua auto fino all’Idaho, dove le danno
fuoco e la abbandonano. Nel frattempo, Beth viene portata in
ospedale per le ferite riportate e racconta alla polizia
che Jamie l’ha aggredita ed è fuggito. I poliziotti
sembrano crederle e Beth riesce a farla franca.
Dove vanno Beth e Rip dopo aver
lasciato il ranch?
All’inizio del finale di
Yellowstone, Beth dice a Rip di aver comprato una
proprietà a Dillon, nel Montana. Sapeva che la proposta di
Kayce al capo Rainwater avrebbe funzionato, il che significava che
doveva trovare una nuova casa per se stessa, suo marito e Carter
(il loro figlio adottivo che tecnicamente non hanno adottato). Beth
voleva un posto lontano dai turisti dove poter costruire un nuovo
ranch, e Dillon era l’opzione migliore.
Nei momenti finali dell’episodio,
Beth, Rip e Carter si sistemano nella loro casa di Dillon, a due
ore dallo Yellowstone. I tre iniziano una nuova vita lì,
lasciandosi alle spalle quella vecchia. Nonostante il lieto
fine, la storia di Beth e Rip continuerà in uno spinoff di
Yellowstone, che si svolgerà presumibilmente a Dillon. Il
ritorno di Carter non è noto al momento della stesura di questo
articolo. Tuttavia, Deadline ha riportato che nello spinoff appariranno
altri volti familiari, suggerendo che Finn Little potrebbe
riprendere il suo ruolo di Carter nel cast.
Spiegato il destino di ogni
manovale del ranch nel finale di Yellowstone
Dal momento che i Dutton lasciano
lo Yellowstone durante il finale della quinta stagione di
Yellowstone, lo stesso vale per gli addetti al ranch. La
maggior parte di loro trova lavoro altrove, mentre altri sembrano
ritirarsi o tenere aperte le loro opzioni. Dopo la morte di Colby
in Yellowstone, stagione 5, episodio 12, Teeter vuole
lasciare il Montana. Così, mette gli occhi sul Texas.
Teeter chiede a Travis un lavoro al Bosque Ranch,
che lui le concede, ma a una condizione: deve perdere il
suo accento da “montanara”.
Teeter raggiunge Jimmy in Texas,
mentre Lloyd e Ryan hanno idee diverse per il loro futuro. Rip si
offre di dare a Lloyd un lavoro nel nuovo ranch di Dillon, suo e di
Beth, ma Lloyd rifiuta. Spiega che se non può lavorare allo
Yellowstone, allora non vuole lavorare affatto. Ryan, dopo essere
partito, sceglie di essere uno spirito libero e cerca Abby a uno
dei suoi concerti. Ryan convince Abby a dargli una seconda
possibilità e anche per i due piccioncini arriva il lieto
fine.
Chi racconta le scene finali
della quinta stagione di Yellowstone?
Mentre i Dutton lasciano lo
Yellowstone, una voce narra il loro finale in Yellowstone,
stagione 5, episodio 14. Chi ha visto 1883 potrebbe
riconoscere la voce di Elsa Dutton, interpretata da Isabel
May nella serie prequel. Elsa dice:
“141 anni fa, a mio padre fu
raccontata questa valle, e qui è dove siamo rimasti.Sette
generazioni.A mio padre fu detto che sarebbero venuti a
prendere questa terra e lui promise di restituirla.La
promessa non era scritta da nessuna parte.È svanita con la
morte di mio padre, ma in qualche modo è rimasta nello spirito di
questo luogo.Gli uomini non possono possedere veramente la
terra selvaggia.Per possedere la terra, bisogna ricoprirla
di cemento, coprirla di edifici, ammassare case così fitte che la
gente può sentire l’odore della cena dell’altro.Bisogna
violentarla per venderla.La terra cruda, la terra
selvaggia, la terra libera non può mai essere posseduta, ma alcuni
uomini pagano a caro prezzo il privilegio della sua gestione.Soffriranno e si sacrificheranno per vivere e convivere con essa
e, si spera, insegneranno alla generazione successiva a fare lo
stesso.E se vacillano, trovano un altro disposto a
mantenere la promessa”.
Come già detto, Kayce realizza la
profezia della sua famiglia quando vende il ranch al capo
Rainwater. La profezia ebbe inizio con la morte di Elsa, quando il
padre, James Dutton, cercò un posto dove seppellire il suo corpo.
Aquila Maculata gli donò la terra vicino a Yellowstone, ma avvertì
che la sua gente un giorno se la sarebbe ripresa. Ora, la storia
dell’universo di Yellowstone ha chiuso il cerchio ed
Elsa ne racconta la fine, come tutto è iniziato con
lei.
Il vero significato del finale
di Yellowstone
Il finale della quinta stagione di
Yellowstone si conclude con la rinuncia dei Dutton
al ranch, perché questo è sempre stato il destino della loro
famiglia. Sin dalla fine del 1800, era solo questione di
tempo prima che perdessero la loro terra. Purtroppo, questo ha un
costo elevato per alcuni, ma apre nuove porte per altri. Se questo
è davvero il punto di arrivo del drama neo-western, la sua storia
si conclude come avrebbe dovuto. Tuttavia, il finale della quinta
stagione di Yellowstone non è certo la
fine per Beth e Rip: il loro spinoff è in lavorazione e altri
personaggi potrebbero unirsi a loro.
Il finale dell’episodio 12 di
Secret Level affronta il mondo di
Spelunky, raccontando una storia emotivamente appagante.
Di tutti
i mondi videoludici presenti in Secret Level,
Spelunky è uno dei più semplici. A differenza
dell’universo drammatico, vasto e ricco di storia di Warhammer
40k mostrato nel finale dell’episodio 5 di Secret
Level o della stessa trama di Dungeons and Dragons
dell’episodio 1 di Secret Level,
Spelunky è un semplice gioco di piattaforme che si basa
più sul divertimento.
Si tratta di un gioco simile a
Pac-Man, alla base della storia di Secret Level
episodio 6. Nell’episodio 12 di Secret
Level, l’attenzione si concentra su Ana, una giovane
speleologa che si avventura in grotte e caverne per trovare tesori,
persone in difficoltà o momenti di meraviglia. Man mano che la
storia prosegue, Ana inizia a sentire la tensione, portando al
finale di Secret Level episodio 12, che trae una forte
risonanza emotiva da quella che avrebbe potuto essere una storia
semplice, simile al suo altrettanto semplice materiale di
partenza.
Finale dell’episodio 12 di
Secret Level:Il viaggio di Ana spiegato
Come accennato, l’episodio 12 di
Secret Level è incentrato su Ana, una giovane speleologa.
Immediatamente, l’episodio 12 diSecret Levelspiega come funziona
la speleologia in questo universo: gli avventurieri esplorano
grotte e tunnel per trovare tesori, ma se muoiono,
rinascono con la memoria di ciò che hanno fatto prima.
Ogni volta che uno speleologo rinasce, si cimenta in un’altra
avventura che è cambiata rispetto agli incontri precedenti.
L’episodio 12 diSecret Level mostra un’Ana entusiasta e
con gli occhi lucidi che vive le sue prime avventure, provando il
brivido e assistendo a tutto.
Solo grazie alle sagge parole
di un compagno speleologo più anziano, Ana ritrova la sua
determinazione e si impegna ancora una volta a fare
speleologia…
Tuttavia, quando Ana continua a
cadere preda di topi talpa giganti, voragini mortali piene di
spuntoni, trappole esplosive o lava, inizia a provare un senso di
inutilità. Questa crisi di fede scuote Ana, che afferma di
rinascere senza ferite o disturbi, ma di sentirsi ogni volta come
se il suo cuore venisse congelato. È solo grazie alle sagge parole
di un compagno speleologo più anziano che Ana ritrova la sua
determinazione e si impegna nuovamente a fare speleologia nel
finale dell’episodio 12 di Secret Level.
Come l’episodio 12 di Secret
Level si collega al gioco originale Spelunky
In molti modi, l’episodio 12 di
Secret Level fa riferimento al videogioco originale e al
suo sequel, Spelunky 2. In primo luogo, la premessa
generale della serie di giochi è stata adattata in Secret
Level. Nel gioco, ogni livello è generato proceduralmente. Ciò
significa che, indipendentemente dal numero di livelli giocati o
dalla frequenza con cui il giocatore ricarica, ogni livello sarà
diverso. Questo aspetto viene preso alla lettera nell’episodio 12
di Secret Level, in cui Ana assume il ruolo del giocatore,
solo che al posto dei livelli, Ana e gli altri speleologi devono
affrontare la reincarnazione dopo ogni viaggio.
Per quanto riguarda ulteriori
collegamenti, l’episodio 12 di Secret Level si ricollega a
Spelunky 2. Il seguito del gioco originale era più
orientato alla storia e includeva personaggi giocabili, uno dei
quali si chiama Ana. Ana è stata introdotta in Spelunky 2
come figlia del protagonista del primo gioco, chiamato
retroattivamente Guy. Spelunky 2 ha introdotto anche altri
personaggi giocabili, inserendo nell’episodio 12 del livello
segreto un altro personaggio che aiuta Ana nel suo viaggio.
Infine, l’idea generale di speleologizzare all’infinito per trovare
tesori e nuove meraviglie è tratta direttamente dalla serie di
videogiochi.
Il vero significato del finale
di Secret Level Episodio 12
Nonostante l’episodio 12 di
Secret Level sia una delle puntate più brevi della
stagione e si basi su un videogioco semplicistico, lo show riesce a
trarre una grande risonanza tematica da questo concetto in un tempo
così breve. Questa emozione deriva dalla trama di Ana, in
particolare da come il personaggio reagisce all’idea un po’
monotona di morire e rinascere ogni giorno. Dopo aver parlato con
il suo collega, Ana scopre il vero significato della speleologia e
svela il significato più profondo dell’episodio 12 di Secret
Level.
Nel complesso, l’episodio 12 di
Secret Level parla di vivere ogni singolo giorno al
massimo. Piuttosto che concentrarsi sulla futilità di vivere ogni
giorno di nuovo, ad Ana viene detto di concentrarsi su tutto ciò
che rende ogni corsa unica, diversa e bella. Questo vale anche per
il mondo reale, dove molte persone a volte faticano a trovare un
significato negli aspetti quotidiani della vita. Alla fine, la
futilità di Ana si trasforma in speranza e ottimismo, poiché decide
di trovare la bellezza in ogni singolo giorno. L’implementazione di
questo tema in Secret Level, attraverso
un gioco che presenta livelli sempre diversi, è molto intelligente
e di conseguenza sempre più significativa.