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Mulan arriverà il 4 settembre su Disney+, in una premiere a pagamento

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Disney Plus ha registrato oltre 60,5 milioni di abbonati lo scorso mese, a soli nove mesi dal lancio della piattaforma di streaming diretta al consumatore. E dopo un attento ragionamento sulla decisione, Disney ha dichiarato che Mulan sarà presentato in anteprima sul servizio di streaming in forma di premiere il 4 settembre ad un costo di $ 29,99.

L’amministratore delegato della Disney, Bob Chapek, ha annunciato le cifre degli abbonati e le notizie sui film dopo la chiusura del mercato di martedì, durante una riunione sui profitti. Ha anche ricordato le 15 nomination agli Emmy guadagnate dalla serie tv ammiraglia del servizio, The Mandalorian.

Tra Disney +, Hulu ed ESPN Plus, l’azienda sta superando i 100 milioni di abbonati SVOD globali. Ciò ha reso l’azienda “ancora più sicura del futuro” e li ha incoraggiati ad essere “più aggressivi” con la programmazione. La decisione di portare Mulan su Disney+ in premiere deve essere di pesa in parte anche da questo.

Mulan: Nuovo Trailer Ufficiale Italiano

Liu Yifei (Il Regno ProibitoOnce Upon a Time) interpreta la protagonista del film DisneyMulan, che vede nel cast anche Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars Story) nel ruolo del Comandante Tung, Jason Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny) nel ruolo di Böri Khan e Yoson An (Shark – Il Primo Squalo) nel ruolo di Cheng Honghui, con la partecipazione di Gong Li (Memorie di una GeishaLanterne Rosse) nel ruolo di Xianniang e di Jet Li (Shao Lin SiArma Letale 4) nel ruolo dell’Imperatore. La sceneggiatura è firmata da Rick Jaffa & Amanda Silver e da Elizabeth Martin & Lauren Hynek.

Fonte: Variety

Jurassic World: Dominion, Laura Dern e Sam Neil finalmente sul set!

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Laura Dern e Sam Neil sono tornati, finalmente, su un set che li vedrà interagire con dei dinosauri, dopo il loro glorioso esordio nella situazione in Jurassic Park. Si tratta naturalmente del set di Jurassic World: Dominion e i due attori tornano nei ruoli di Ellie Sattler e Alan Grant, seguendo le orme del loro compagno di viaggio, Jeff Goldlum, che aveva già fatto ritorno nei panni di Ian Malcom per Jurassic World: il Regno Distrutto.

Ecco di seguito le immagini che entrambi hanno pubblicato sui rispettivi account Instagram, festeggiando l’occasione di tornare a interpretare gli scienziati del primo indimenticabile film del franchise:

Le riprese di Jurassic World: Dominion

In occasione delle riprese di Jurassic World: Dominion, la Universal Pictures ha dovuto implementare sul set tutta una serie di rigidi protocolli sanitari per permettere a tutti i membri coinvolti nella produzione di poter lavorare in sicurezza. Tra i protocolli che entreranno in vigore, figura anche un’area dedicata che gestirà tutti i requisiti medici della produzione, inclusi test sierologici e tamponi.

Jurassic World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Ester Expósito: 10 cose che non sai sull’attrice

Ester Expósito: 10 cose che non sai sull’attrice

Dopo il grande successo ottenuto da La Casa di Carta, la Spagna segna un altro goal con la serie tv per ragazzi Elite che ha lanciato le carriere di tanti nuovi giovani attori come la bellissima Ester Expósito.

Scopriamo insieme quindi tutto quello che c’è da sapere su Ester Expósito e sulla sua nuova eccitante carriera sul grande e piccolo schermo.

Ester Expósito film e formazione

10. Nata il 26 gennaio del 2000 a Madrid, in Spagna, Ester Expósito ha cominciato la sua carriera nel mondo dello spettacolo quando era ancora molto piccola. Incoraggiata dai genitori, all’età di soli sei anni, Ester entra a far parte della famosa agenzia Lucia Del Rio Management che si occupa di scoprire e coltivare nuovi talenti.

9. Appena entrata nel team della Del Rio, Ester inizia a studiare recitazione in teatro con Juan A. Bottaro. Dal 2006 al 2012 l’attrice continua a studiare teatro classico e tecniche di recitazione, per completare la sua formazione e poter accedere così ai numerosi casting di film e serie tv.

8. Parallelamente allo studio della recitazione, Ester si dedica anche alla danza. Dal 2006 al 2015 studia danza classico ma anche alcune discipline moderne come l’hip-hop e il funky nella famosissime scuole di Madrid, Karen Taft e Galileo 98.

7. Gli anni passano ma lo studio per Ester Expósito continua. Nel 2014 la ragazza entra a far parte della Primera Toma Coach, celebre scuola di cinema e teatro per ragazzi. Dal 2018, invece, per affinare le sue tecniche recitative, entra nella scuola di recitazione Estudio Juan Codina.

6. In questi anni, durante la sua formazione, Ester gira i suoi primi due lungometraggi. Il primo, diretto da Rodrigo Sorogoyen, dal titolo Che Dio Ci Perdoni (2014), è un thriller ambientato a Madrid che vede due ispettori della polizia sulle tracce di un pericoloso serial killer.

Anche il secondo film, diretto da Miguel Angel Vivas, dal titolo Tuo Figlio (2018), fa parte del genere thriller. Il film racconta la storia di un padre di famiglia che, atterrito dall’aggressione ai danni del figlio, decide di farsi giustizia da solo.

Ester Expósito serie tv

5. Nonostante la sua giovane età, Ester Exposito è già molto attiva sia al cinema che in televisione. Dopo essersi confrontata con il grande schermo, l’attrice si dedica anche alla televisione. Dal 2016 in poi, Ester accetta alcuni piccoli ruoli in serie tv come Vis a Vis – Il prezzo del Riscatto (2016-2018).

La serie racconta la storia di una giovane donna che, sedotta e manipolata dal suo capo, commette numerosi crimini che la condannano ad una detenzione di sette anni in carcere. La ragazza dovrà quindi affrontare lo shock della reclusione, l’isolamento e i difficili rapporti con le sue compagne di cella.

4. Negli anni successivi, Ester viene scelta per un ruolo minori nella miniserie Veneno (2020) e nella serie La Caccia – Monteperdido (2019).

Quest’ultima, basata sul romanzo Monteperdido di Agustín Martínez, è una serie crime che racconta la storia di due ragazze, Ana e Lucia, che tornando da scuola, scompaiono nella vallata di Monteperdido, un piccolo paesino dei Pirenei. Nonostante le ricerche, le ragazze non vengono trovate e il caso resta irrisolto.

Cinque anni più tardi, Ana viene ritrovata priva di conoscenza e portata in ospedale. Al suo risveglio la ragazza non riesce a ricordare nulla se non alcuni frammenti degli ultimi anni. Le autorità faranno di tutto per recuperare il passato di Ana e scoprire se Lucia è ancora viva .

Ester Expósito in Elite

3. Il successo vero per Ester arriva però solo nel 2018 quando entra a far parte del cast di Elite, una nuova serie tv teen spagnola distribuita dalla piattaforma streaming di Netflix.

La serie, ideata da Carlos Montero e Darío Madrona, racconta la storia di un gruppo di ragazzi provenienti dalle famiglie più ricche della Spagna e che frequentano il prestigioso liceo privato Las Encinas.

A causa del crollo della scuola privata che frequentavano, Samuel (Itzan Escamilla), Nadia (Mina El Hammani) e Christian (Miguel Herrán) ricevono come risarcimento danni una borsa di studio per Las Encinas. I tre ragazzi vengono da famiglie umili e disagiate e il loro ingresso in quell’universo di piccoli privilegiati non è per niente facile. I rampolli di Las Encinas li guardano come se fossero spazzatura, tutti tranne Marina (María Pedraza), unica a stringere subito amicizia con Samuel.

Il tempo passa e la situazione dei nuovi arrivati migliora. Grazie a Marina e Samuel, i ragazzi riescono a integrarsi gradualmente nella scuola. Christian, grazie alla sua amicizia con Ander (Arón Piper), campione di tennis della scuola, entra nelle grazie della marchesina Carla Rosón Caleruega (Ester Expósito). L’unica ad avere problemi d’integrazione è Nadia, costretta dalla scuola a non poter indossare l’hijab, e continuamente tormentata dalla terribile Lucrecia (Danna Paola), alla quale ha strappato il titolo di migliore studentessa del suo corso.

https://www.instagram.com/p/Bo1Mg6Mn6MI/?utm_source=ig_web_copy_link

Ma le cose per i ragazzi si complicano dopo la festa di fine anno durante la quale un ragazzo viene ucciso. Sarà quindi compito della polizia scoprire il nome dell’assassino, svelando i terribili segreti dei rampolli dell’alta società spagnola.

La serie Elite è attualmente in produzione e finora sono andate in onda 3 stagioni da 8 episodi ciascuna, per un totale di 24 episodi.

Ester Expósito, Benzema è la sua nuova fiamma?

2. Durante la prima stagione di Elite, l’attrice Ester Exposito aveva fatto parlare di sé spopolando sui giornali scandalistici grazie alla relazione con un suo collega. Ester è stata fidanzata per più di un anno con Álvaro Rico, suo collega nonché interprete del personaggio di Leopoldo “Polo” Benavent Villada, nella serie Elite.

La loro storia, che aveva fatto impazzire i fan di Elite, purtroppo è giunta al capolinea a ottobre del 2019. A confermare la notizia è stato lo stesso Alvaro Rico.

1. Dalla sua rottura con Rico, i giornali scandalistici spagnoli non hanno dato tregua alla povera Ester, attribuendole flirt con personaggi sempre diversi del mondo dello spettacolo. Tra questi, il nome più accreditato era quello di Karim Benzema, attaccante del Real Madrid.

Secondo alcuni tabloid, i tabloid aveva lasciato la moglie proprio a causa della sua storia con l’attrice. Ovviamente si trattava di una gigantesca fake news; la notizia è stata infatti smentita sia da Ester che da Karim.

Per restare sempre aggiornati sulla vita professionale e sulle avventure private dell’attrice spagnola, seguite l’account ufficiale Ester Expósito Instagram.

Fonte: Wiki, IMDB, Ciak Generation

Howard: la vita, le parole, recensione del documentario Disney+

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Howard: la vita, le parole, recensione del documentario Disney+

Quando si pronuncia il nome di Howard Ashman non sono molte le persone che sanno chi sia. Persino tra gli appassionati della Disney e dei suoi classici d’animazione, il nome di Ashman è quasi sconosciuto. Anche allo scopo di colmare questa lacuna, Disney+ rende disponibile dal 7 agosto Howard: la vita, le parole, un documentario sulla vita e il lavoro di Ashman che, con le sue idee e intuizioni, ha contribuito a rivoluzionare per sempre la grammatica del cartone animato musicale e del musical in generale.

Da sempre amante del teatro, della musica e dello spettacolo dal vivo, Howard comincia la sua carriera come paroliere per le canzoni dei musical. Per tutti gli anni ’70 lavora a New York come sceneggiatore, ma fu alla fine di questo decennio, nel ’79, che avvenne l’incontro che cambiò per sempre la sua vita. Lavorò al musical God Bless You, Mr. Roosvelt insieme ad Alan Menken. Con lui, Ashman instaurò un’amicizia e una collaborazione proficua e duratura che andò avanti fino alla sua prematura morte per AIDS, nel 1991.

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Howard: la vita, le parole recensioneHoward Ashman alla Disney con Alan Menken

Nel 1982, dopo la realizzazione del musical La piccola bottega degli orrori, basato sull’omonimo film di Roger Corman, Ashman e Menken vennero notati dalla Disney che li scelse per lavorare ai suoi prossimi progetti, fino a che non arrivò il momento in cui entrambi furono coinvolti nella realizzazione de La Sirenetta. Si trattava della prima volta che Disney realizzava un film basato su una fiaba, a 30 anni dal flop economico che rappresentò La bella addormentata nel bosco. Il coinvolgimento di Howard Ashman cambiò per sempre volto alla Disney e lui fu trai principali artefici del Rinascimento Disney degli anni ’90.

La coppia scrisse tutte le canzoni de La Sirenetta, de La Bella e la Bestia e tre canzoni di Aladdin. Tutti questi brani sono diventati celebri, premiati con Oscar e numerosi riconoscimenti in tutto il mondo, ma non solo. L’apporto innovativo di Ashman cambiò la produzione del lungometraggio Disney; fu lui infatti a inventare la “I want song” ovvero un pezzo musicale cantato dal protagonista, in cui ci vengono presentati i suoi sogni, le sue aspettative. Scelse doppiatori che venivano dal teatro, mescolò il momento musicale con lo sviluppo della storia, tutti elementi diventati poi fondativi del canone d’animazione Disney.

L’eredità di Howard Ashman

La sua eredità si raccoglie ancora oggi, nei remake in live action di Aladdin e de La Bella e la Bestia (quello de La Sirenetta arriverà a breve) ma anche nella realizzazione vera e propria dei nuovi film d’animazione. Per fare un esempio concreto e alla portata di tutti, senza queste innovazioni e intuizioni non avremmo mai avuto All’alba sorgerò e la celebre sequenza di Frozen in cui Elsa libera il suo potere.

Howard: la vita, le parole racconta proprio questo grande talento, ma lo fa di pari passo con la sua vicenda umana che, involontariamente, divenne megafono di una condizione per la quale ancora oggi si lotta e si protesta. Ashaman era omosessuale e contrasse l’AIDS, faceva parte quindi di quella fetta di popolazione che divenne capro espiatorio perfetto in un momento in cui questa malattia era ancora profondamente sconosciuta, e a causa della quale gli omosessuali venivano demonizzati. E Ashaman usò proprio gli spazi artistici che gli venivano concessi per sfogare la sua frustrazione, puntare il dito contro una società aggressiva e spaventata, ma anche attaccare quella malattia che a poco a poco gli tolse tutto.

La malattia e l’opera

Senza mai naufragare nel manifesto politico, Ashman tradusse in note i suoi sentimenti e lo fece proprio nei film Disney. Due sono gli esempi più importanti di questa esperienza: il primo è la Canzone della folla de La Bella e la Bestia in cui il popolo spaventato dalla Bestia diventa violento e vuole annientarla, come simbolo di ogni suo male. Allo stesso modo, in quanto malato di AIDS e omosessuale, Howard Ashman si sentiva additato da una società che alla base era semplicemente spaventata e ignorante.

Il secondo e forse più doloroso momento in cui Ashman ha infuso il suo personale nel lavoro alla Disney, è stato quando ha scritto il testo di Humiliate the boy, la canzone che Jafar canta in Aladdin quando smaschera il protagonista di fronte a Jasmine e al Sultano. All’epoca Howard era apertamente malato, l’Aids stava cominciando a togliergli il senso del tatto, la vista, pian piano tutto il resto, e così nelle sue parole (della canzone che poi non fu inserita nel film), come Jafar spogliava Aladdin degli abiti, delle certezze e delle ricchezze, così la malattia faceva con lui, togliendogli pezzi della sua esistenza.

Un secondo addio ad Howard

A dirigere Howard: la vita, le parole c’è Don Hahn, produttore di lungo corso alla Disney che con Ashman ha lavorato a La bella e la bestia. Il film mostra tanti filmati d’epoca e immagini inedite della lavorazione e del dietro le quinte dei film Disney, e presenta anche tanti interventi degli attori che hanno lavorato con lui, dei colleghi, della sorella che ne ricorda il talento creativo prorompente già da bambino e del compagno, Bill Lauch, che forse più di tutti fa continuamente i conti con la sua prematura scomparsa.

Proprio per questa natura celebrativa e commemorativa, il documentario non indaga troppo nella vita dell’artista, ma la racconta come una carezza di conforto e diventa quasi un secondo addio per tutti coloro che lo hanno conosciuto in vita e una finestra su un personaggio interessantissimo per chi invece non aveva mai sentito parlare di Howard Ashman.

Giornate degli Autori 2020: omaggio a Ugo Pirro

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Giornate degli Autori 2020: omaggio a Ugo Pirro

Il 2020, oltre a essere l’anno del centenario della nascita di Federico Fellini e di Alberto Sordi, è anche l’anno del centenario di Ugo Pirro, scrittore e sceneggiatore. Dunque, un regista, un attore e uno sceneggiatore: tre figure professionali che riassumono, in molti casi, le ragioni del grande successo di un film.

Proprio perché anche la figura dello sceneggiatore, spesso un passo indietro quanto a visibilità, abbia il giusto riconoscimento alla Mostra del Cinema di Venezia, le Giornate degli Autori hanno accolto all’unanimità la proposta dell’ANAC – di cui fu tra i fondatori – di dedicare a Ugo Pirro la loro prossima edizione. “L’intenzione – dice Francesco Ranieri Martinotti – non è solo di tributare un omaggio a uno degli scrittori di cinema più prolifici e premiati ma anche di analizzare la figura dello sceneggiatore oggi, avviando una riflessione sulle dinamiche legate al valore della scrittura nel mondo dell’audiovisivo in continua evoluzione.”

Autore di capolavori del cinema italiano tra cui A ciascuno il suo, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Il giardino dei Finzi Contini, Ugo Mattone, in arte Ugo Pirro, era nato a Salerno il 26 aprile 1920 ma si sentiva da sempre cittadino di Battipaglia. Molti dei suoi film sono stati premiati negli anni con l’Oscar per il miglior film straniero, il Grand Prix al Festival di Cannes e le Nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale e non originale.

Nella seconda parte del festival, le Giornate degli Autori, in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare Cinema e Arti dello Spettacolo, ricordano Ugo Pirro con un incontro a cui parteciperanno Andrea Purgatori, sceneggiatore e Presidente delle Giornate, Giorgio Gosetti, Delegato Generale delle Giornate, Francesco R. Martinotti, Presidente dell’ANAC, l’On. Nicola Acunzo, Presidente dell’Intergruppo Cinema e Arti dello Spettacolo della Camera e Donata Carelli (un dottorato internazionale di ricerca su Ugo Pirro e co-sceneggiatrice nel 2008 del documentario Soltanto un nome sui titoli di testa per la regia di Daniele Di Biasio). Di Donata Carelli sarà inoltre presentato il libro Ugo Pirro. La scrittura del conflitto (UniversItalia, 2020) che ricostruisce la biografia densa di accadimenti dello sceneggiatore e i suoi primi romanzi nei quali appare già riconoscibile lo stile asciutto, la vena ironica e irriverente del futuro grande sceneggiatore del cinema italiano. Tra gli ospiti più attesi, Marina Cicogna, produttrice di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto e La classe operaia va in paradiso), e attori e protagonisti del cinema italiano.

Rosa pietra stella di Marcello Sannino, il trailer. Al cinema dal 27 agosto

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Rosa pietra stella, il film di Marcello Sannino con Ivana Lotito, Ludovica Nasti e Fabrizio Rongione, in sala dal 27 agosto con PFA Films, sarà in anteprima nazionale venerdì 21 agosto al 50. Giffoni Film Festival, unico lungometraggio italiano in concorso nella categoria Generator + 18, e mercoledì 26 agosto al 56. Pesaro Film Festival.

La sinossi di Rosa pietra stella

Rosa pietra stella, titolo che omaggia un verso del famoso brano di Sergio Bruni “Carmela”, è ambientato nel centro storico di Napoli e nel comune di Portici ed è la storia di una giovane donna, bella e indomita, Carmela appunto, che tira avanti giorno per giorno con lavori precari e vane ambizioni, finché non le capita, per conto di un avvocato, di fare affari con gli immigrati clandestini che popolano i vicoli del centro antico di Napoli. È stata una madre poco presente di una bambina di undici anni, Maria, ma ora vuole rimediare, assumersi le proprie responsabilità e vivere la sua maternità. Conosce Tarek, un quarantenne algerino, e lo travolge nella sua lotta per trovare un equilibrio, una vita.

Il film è prodotto da Antonella Di Nocera (Parallelo 41 Produzioni), Gaetano Di Vaio e Giovanna Crispino (Bronx Film) e Pier Francesco Aiello (PFA Films) con Rai Cinema, con il contributo di MIBACT-DG Cinema e Audiovisivo, Regione Campania e Film Commission Regione Campania.

Nel cast anche Imma Piro, Francesca Romana Bergamo, Valentina Curatoli, Niamh Mc Cann e Gigi Savoia. La sceneggiatura è dello stesso Sannino con Guido Lombardi, Giorgio Caruso, con loro autore del soggetto anche lo scrittore Massimiliano Virgilio. Il direttore della fotografia è Alessandro Abate, al montaggio Giogiò Franchini, i costumi sono di Rossella Aprea e le musiche di Riccardo Veno.

Undine di Christian Petzold al cinema dal 24 settembre

Undine di Christian Petzold al cinema dal 24 settembre

Undine di Christian Petzold uscirà nelle sale italiane il 24 settembre 2020 grazie a Europictures. Presentato con successo alla 70° edizione del Festival di Berlino, il film è una intrigante storia che racconta un amore eterno, dove l’antica mitologia si incardina nella più moderna architettura della Berlino contemporanea. Il regista tedesco Christian Petzold, Orso d’argento alla regia per il film “La scelta di Barbara” e nella giuria della 77° Mostra del Cinema di Venezia presieduta da Cate Blanchett, dirige qui una straordinaria Paula Beer, già insignita del Premio Mastroianni al Festival di Venezia per “Frantz” di François Ozon, e che grazie al ruolo della protagonista Undine ha vinto l’Orso d’argento come miglior attrice alla 70° Berlinale. Sempre nell’edizione 2020 del Festival di Berlino il film “Undine” è stato insignito anche del Premio FIPRESCI della federazione internazionale della stampa cinematografica.

Al centro della vicenda Undine (Paula Beer), che lavora in un museo di Berlino come storica, dove illustra ai visitatori lo sviluppo urbano della città mediante i plastici che la rappresentano, descrivendo i suoi diversi stadi evolutivi che l’hanno resa la capitale odierna. Un giorno il suo amato Johannes (Jacob Matschenz) decide di lasciarla per un’altra donna, venendo meno alla sua promessa di amore eterno. Affranta, Undine incontra il sommozzatore Christoph (Franz Rogowski) e se ne innamora perdutamente. Questo nuovo amore permette alla donna di rinvigorirsi e ricostruire se stessa, proprio come la sua Berlino, la città che non si è mai spezzata. Ma quanto accaduto non può essere cancellato così facilmente e Undine finisce per imbattersi in quel mito del folklore europeo che la rappresenta.

“Undine è una storia d’amore” – spiega il regista Christian Petzold“così come lo sono ‘La scelta di Barbara’ (Barbara), ‘Il segreto del suo volto’ (Phoenix) e ‘La donna dello scrittore’ (Transit). Ma raccontano un amore impossibile, danneggiato, o uno che forse può evolversi. Questa volta ho voluto fare un film in cui si vede come l’amore si sviluppa e rimane.”

La sinossi di Undine

Undine è una storica, specializzata nello sviluppo urbano di Berlino. Ma quando l’amato la lascia, l’antica leggenda è destinata ad avverarsi. Undine deve uccidere l’uomo che l’ha tradita e tornare alle acque.

Telluride Film Festival 2020: annunciata la lineup dell’edizione cancellata

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Tre settimane dopo che un picco nei casi di contagio da coronavirus hanno convinto il team del Telluride Film Festival ad annullare l’edizione 2020, gli organizzatori hanno annunciato la lineup che era stata selezionata. Il team Telluride in genere mantiene segrete le loro selezioni fino al giorno prima del festival, che si svolge durante il weekend del Labor Day nella piccola comunità del Colorado.

Fino al 14 luglio, Julie Huntsinger, direttrice esecutiva del Festival, e il suo team avevano esplorato i modi per ospitare una versione sicura dell’evento, incluso il distanziamento sociale, i posti riservati e le proiezioni all’aperto. Ma la gente del posto non era così entusiasta dell’idea, e il distretto scolastico aveva chiesto al festival di non usare le proprie strutture, mentre molti partecipanti stavano posticipando i loro accrediti per l’edizione 2021.

Considerando il caos che la pandemia di COVID-19 ha provocato nella comunità creativa, Huntsinger ha ritenuto che rendere pubbliche le loro selezioni – e condividere dettagli su dove si possano vedere alcuni di loro – fosse il modo migliore per supportare i film e i registi.

Telluride Film Festival 2020 – programma

“After Love” (Aleem Khan, U.K.)

“All In: The Fight for Democracy” (Liz Garbus, Lisa Cortés, U.S.)
Come guardarlo: in cinema selezionati dal 9 settembre, disponibile su Amazon Prime Video il 18 settembre

“The Alpinist” (Peter Mortimer, Nick Rosen, U.S.)

Come guardarlo: Segui @redbulldocs per aggiornamenti

“Ammonite” (Francis Lee, U.K.)
Come guardarlo: Toronto International Film Festival (10-19 settembre)

“Andrey Tarkovsky. A Cinema Prayer” (Andrey A. Tarkovsky, Italy-Russian Federation-Sweden)

“Apples” (Christos Nikou, Greece-Poland-Slovenia)
Come guardarlo: Festival di Venezia (2-12 settembre)

“The Automat” (Lisa Hurwitz, U.S.)
Come guardarlo: segui  Facebook.com/THEAUTOMATthemovie per aggiornamenti.

“The Bee Gees: How Can You Mend a Broken Heart” (Frank Marshall, U.S.)

“Charlatan” (Agnieszka Holland, Czech Republic-Ireland-Poland-Slovakia)
Come guardarlo: proiezioni al Transilvania International Film Festival attualmente in svolgimento

“Concrete Cowboy” (Ricky Staub, U.S.)
Come guardarlo: Toronto International Film Festival (10-19 settembre)

“Dear Mr. Brody” (Keith Maitland, U.S.)

“The Duke” (Roger Michell, U.K.)
Come guardarlo: Festival di Venezia (2-12 settembre), uscita al cinema primavera 2021

“The Father” (Florian Zeller, U.K.-France)

Come guardarlo: Toronto International Film Festival (10-19 settembre)

“Fireball: Visitors From Darker Worlds” (Werner Herzog, Clive Oppenheimer, U.K.-U.S.)
Come guardarlo: Toronto International Film Festival (10-19 settembre), Streaming su Apple+ (data da stabilire)

“Ibrahim” (Samir Guesmi, France)
Come guardarlo: esce in Francia il 9 dicembre

“Mainstream” (Gia Coppola, U.S.)
Come guardarlo: Festival di Venezia (2-12 settembre)

“Mandibules” (Quentin Dupieux, France)
Come guardarlo: Festival di Venezia (2-12 settembre), esce in Francia il 2 dicembre

“MLK/FBI” (Sam Pollard, U.S.)
Come guardarlo: Toronto International Film Festival (10-19 settembre)

“The Most Beautiful Boy in the World” (Kristina Lindström, Kristian Petri, Sweden)

“Never Gonna Snow Again” (Małgorzata Szumowska, co-dir. Michał Englert, Poland-Germany)
Come guardarlo: Festival di Venezia (2-12 settembre)

“Nomadland” (Chloé Zhao, U.S.)
Come guardarlo: Festival di Venezia (2-12 settembre), Toronto International Film Festival (10-19 settembre), proiezioni al Telluride From Los Angeles Drive-In (11 settembre), New York Film Festival (25 settembre 11 ottobre), esce al cinema nell’autunno 2020

“Notturno” (Gianfranco Rosi, Italy-France-Germany)
Come guardarlo: Festival di Venezia (2-12 settembre), Toronto International Film Festival (10-19 settembre)

“Pray Away” (Kristine Stolakis, U.S.)

“There Is No Evil” (Mohammad Rasoulof, Germany-Iran)
Come guardarlo: uscita al cinema e in streaming su http://www.KinoMarquee.com entro la fine del 2020

“To the Moon” (Tadhg O’Sullivan, Ireland)
Come guardarlo: Festival di Venezia – Giornate degli autori (2-12 settembre)

”Torn” (Max Lowe, U.S.)

“The Truffle Hunters” (Michael Dweck, Gregory Kershaw, Italy-U.S.-Greece)

“Truman & Tennessee: An Intimate Conversation” (Lisa Immordino Vreeland, U.S.)

“The Way I See It” (Dawn Porter, U.S.)

Fonte: Variety

Hulk: l’evoluzione dell’eroe nel corso del MCU

Hulk: l’evoluzione dell’eroe nel corso del MCU

Hulk è stato il secondo eroe del MCU ad ottenere il suo film da solista: da allora, il personaggio è cambiato parecchio. Il flop de L’Incredibile Hulk ha portato Edward Norton ad abbandonare l’universo condiviso: da quel momento non è stato più realizzato uno standalone dedicato al Gigante Verde. Ciononostante, il personaggio ha fatto il suo glorioso ritorno in The Avengers, con Mark Ruffalo che ha raccolto l’eredità del collega. Dati tutti i cambiamenti che il personaggio ha subito nella sola Fase 1, non sorprende che Hulk abbia continuato ad evolversi mentre il MCU andava avanti. Anche senza dei film a lui interamente dedicati, il personaggio ha avuto un arco affascinante ed un grande sviluppo che lo ha portato molto lontano rispetto ai suoi “esordi”:

Il look

La versione di Ang Lee di Hulk ha suscitato molte critiche: secondo i più, il Gigante Verde sembrava piuttosto sciocco. Quando il MCU lo ha ridisegnato, gli ha donato un’estetica più viziosa e spaventosa, abbracciando davvero il fatto che si tratta diun mostro pieno di rabbia.

Tuttavia, il MCU ha ammorbidito l’aspetto di Hulk in The Avengers, continuando a modificare il personaggio ad ogni nuova apparizione. Hulk inizia anche ad assomigliare sempre più a Mark Ruffalo fino alla sua apparizione in Avengers: Endgame dove è praticamente impossibile non vedere una “versione verde” dell’attore.

Il controllo di Hulk

Una caratteristica fondamentale del personaggio di Bruce Banner è che lo stesso non ha il controllo sul proprio alter ego. Ogni volta che si arrabbia, Hulk si scatena e Banner si annienta, finché il Gigante Verde non si calma di nuovo.

Ne L’Incredibile Hulk, Banner sta cercando di controllarlo al meglio attraverso alcune tecniche di respirazione, ma senza successo. The Avengers ha introdotto un nuovo assunto secondo cui Banner è, di base, sempre arrabbiato e Hulk è pronto a scatenarsi in qualsiasi momento. Tuttavia, ciò risulta incoerente rispetto ai film in cui Banner convoca Hulk secondo la sua volontà, mentre altre volte non sembra in grado di riuscirsi.

In fuga

L’Incredibile Hulk rinuncia a raccontare la storia delle origini del personaggio e parte con lo stesso che è già in fuga. Dato il suo potere, viene costantemente cacciato dai militari guidati dal Generale Ross. Non solo Banner ha questo mostro dentro di sé, ma non è in grado di riposare praticamente mai.

Nel tempo, Hulk diventa più simile ad un eroe e i suoi giorni di fuga sembrano essere soltanto un lontano ricordo. Quando viene reintrodotto come Smart Hulk, è un membro accolto della società, che si diverte anche a scattarsi foto con i fan.

L’intelligenza

Nonostante Banner sia una delle persone più intelligenti nel MCU, quando diventa Hulk, sembra perdere gran parte delle sue doti. Hulk ha una mente a senso unico, e tutto ciò che vuole fare è distruggere.

Tuttavia, inizia a diventare più intelligente, specialmente quando l’alter ego rimane più a lungo. In Thor: Ragnarok, viene rivelato che Banner è stato Hulk per anni senza trasformarsi. Adesso può davvero parlare e conversare. Poi arriva Smart Hulk, che è la combinazione perfetta del cervello di Banner all’interno del corpo di Hulk.

Storie d’amore

Uno dei principali punti della trama de L’Incredibile Hulk è la storia d’amore tra Bruce e Betty Ross. I due stavano insieme prima del suo incidente, ma la sua vita in fuga li ha tenuti separati per anni. Nonostante tutto, si riuniscono ed è chiaro che si amano ancora.

Anche se sembra una relazione molto significativa, dopo il film di Ang Lee, Betty non verrà mai più menzionata nel MCU. Alla fine, Banner instaura una relazione romantica con Natasha Romanoff/Vedova Nera, ma che dura solo un film prima che venga anche questa totalmente dimenticata.

Legami d’amicizia

Hulk non è sempre un tipo facile con cui andare d’accordo, mentre Banner sembra una persona davvero molto simpatica. Dopo essere stato da solo ne L’Incredibile Hulk, Banner instaura una rapida amicizia con Tony Stark quando si incontrano in The Avengers.

Tuttavia, mentre i film continuano, sviluppa altre relazioni con i suoi compagni eroi. Si avvicina a Natasha e in Thor: Ragnarok, sia Hulk che Banner stringono un legame di amicizia con Thor.

Le sconfitte

Parte di ciò che sembra guidare Hulk è che sa di essere l’essere più forte in circolazione. Potrebbe non essere intelligente ma sa di poter vincere qualsiasi combattimento. Questo rimane vero per gran parte del franchise, fino a quando non incontra Thanos.

In una rappresentazione scioccante del potere del Titano Pazzo, il villain batte facilmente Hulk. Questo cambia Hulk, che diventa molto più riluttante a combattere tutte le battaglie di Banner ora che ha sperimentato il dolore della sconfitta.

Un’arma segreta

Sebbene fosse sempre un po ‘imprevedibile, Hulk è stato l’arma segreta per i Vendicatori. Ogni volta che c’era una minaccia che sembrava più pericolosa di quanto fossero in grado di gestire, Hulk veniva richiamato e improvvisamente le cose venivano ribaltate a favore dei suoi alleati.

Con il passare del tempo, le cose cambiarono radicalmente e non perché Hulk non voleva più combattere. Con l’introduzione di esseri sempre più poderosi e di personaggi come Thor che diventavano sempre più potenti, non c’è stato più così tanto bisogno di un eroe come Hulk.

Un personaggio tragico

Tra tutti gli eroi, Hulk è sempre stato il personaggio più tragico. Banner ha vissuto una vita  miserabile, fatta di paura e solitudine. In The Avengers spiega come, quando è Hulk, parla del tentativo di uccidersi, mentre in Avengers: Age of Ultron, si lamenta di non avere una famiglia.

Thor: Ragnarok permette al personaggio di abbracciare il suo lato più leggero. Hulk diventa molto più sciocco e persino Banner diventa molto più divertente. Questo si ripercuote negli altri film, con Banner che lotta con Hulk in Avengers: Infinity War e diventa una grande spalla comica in Avengers: Endgame.

La dinamica Hulk/Banner

Il rapporto tra Banner e Hulk è sempre stato affascinante. All’inizio, Hulk è una cosa di cui Banner sta cercando di sbarazzarsi, ma poi si rende conto che forse è solo qualcosa che deve essere in grado di controllare.

L’evoluzione della loro relazione è fantastica, poiché Hulk assume il ruolo di parte dominante della loro personalità, prima di rifiutarsi di uscire. Tutto porta alla fase finale, in cui Banner e Hulk imparano a convivere. 

Fonte: Screen Rant

The Devil All the Time: Holland, Pattinson, Skarsgård, Keough e Clarke nelle prime foto

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Il film drammatico di Netflix, The Devil All the Time, è il nuovo film del regista Antonio Campos (Simon Killer, Christine) e si basa sull’omonimo romanzo dallo stesso titolo che racconta una saga familiare edito nel 2011, del romanziere Donald Ray Pollock. “È una narrazione con diverse trame ambientata tra la fine della seconda guerra mondiale e l’inizio del coinvolgimento americano in Vietnam in cui le vite di un gruppo eterogeneo di personaggi si intrecciano”, afferma il regista.

Il film presenta un cast all stars, in cui figurano Bill Skarsgård, Riley Keough, Jason Clarke, Sebastian Stan, Haley Bennett, Mia Wasikowska, Eliza Scanlen, Robert Pattinson e Tom Holland, a cui è stato affidato il ruolo del tormentato protagonista, Arvin Russell.

The Devil All the Time sarà presentato in anteprima su Netflix il 16 settembre. Ecco le immagini del film diffuse in anteprima da Entertainment Weekly:

Courteney Cox tornerà in Scream 5

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Courteney Cox tornerà in Scream 5

Il cast di Scream 5 sta prendendo forma e stanno arrivando sempre più conferme da parte dei membri originali dell’ensemble originale. L’ultima aggiunta è Courteney Cox, che tornerà nei panni di Gale Weathers.

I co-registi di Ready Or Not, Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, stanno organizzando le riprese per il film, che ha una sceneggiatura firmata da James Vanderbilt e Guy Busick che aveva scritto anche Ready Or Not. Kevin Williamson, che ha scritto i film originali del defunto regista Wes Craven, è coinvolto in veste di produttore.

“Non possiamo immaginare Scream senza l’iconico personaggio di Gale Weathers e siamo così incredibilmente entusiasti e onorati di avere l’opportunità di lavorare con Courteney”, affermano Bettinelli-Olpin e Gillett in una dichiarazione della loro compagnia cinematografica, Radio Silence. “Siamo dei mega fan assoluti del suo lavoro e siamo così entusiasti di unirci a lei nel prossimo capitolo della saga di Scream!” Cox si unisce a artisti del calibro di David Arquette, nei panni di Dewey Riley, mentre Neve Campbell è in trattative per tornare nei panni di Sidney Prescott.

Paramount e Spyglass Media stanno sostenendo il film, che dovrebbe essere girato entro la fine dell’anno in North Carolina, seguendo i protocolli di sicurezza Covid ormai standard.

Fonte: Deadline

Toy Story 3, arriva la conferma: i giocattoli possono morire

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Toy Story 3, arriva la conferma: i giocattoli possono morire

Il regista di Toy Story 3, Lee Unkrich, ha confermato che Woody, Buzz e tutti gli altri giocattoli nell’universo animato possono davvero morire. Il primo Toy Story è uscito nel 1995, diventando uno dei film più visti dell’anno e contribuendo a rendere celebre la Pixar. Il sequel del 1999 si è rivelato un altro incredibile successo per lo studio, mentre Toy Story 3 non sarebbe arrivato nelle sale fino al 2010. N’è valsa comunque la pena aspettare, dal momento che la storia di un Andy ormai adulto che si prepara per andare al college e a dire addio alla sua infanzia ha contribuito a rendere il film incredibilmente emozionante.

I film della saga di Toy Story sono ancora oggi alcuni dei titoli più popolari di Pixar. L’idea di far prendere vita ai giocattoli quando gli umani non sono in circolazione era decisamente unica e originale, ed è riuscita a dare vita a ben tre sequel. Nel corso degli anni ci sono stati parecchi dibattiti in merito ad una questione particolarmente spinosa: i giocattoli sono effettivamente immortali poiché non invecchiano? Oppure Andy giocherebbe con i loro “cadaveri” se questi potessero morire? Adesso, è stato proprio Unkrich a stabilire la verità.

Secondo Unkrich, i giocattoli possono morire nell’universo di Toy Story se vengono distrutti. Il regista ha risposto via Twitter ad un fan che gli ha chiesto di risolvere un dibattito che stava avendo con la sua ragazza. La risposta di Unkrich è stata: “Vivono finché esistono. Ma se dovessero venire completamente distrutti? Tipo in un inceneritore? Game over!”

Se in Toy Story i giocattoli possono morire, sono anche in grado di creare la vita?

Anche se Unkrich ha chiarito che i giocattoli possono morire, Toy Story 4 ha generato un’altra domanda senza risposta: i giocattoli possono creare la vita? Forky è stato creato perché Bonnie si sentiva sola a scuola, e non riuscendo a fare amicizia con gli altri bambini si era creata un nuovo amichetto nato da un ammasso di scarti di immondizia.

Dopo che Bonnie ha costruito Forky e ha messo il suo nome sul fondo del suo bastone, Forky è diventato un giocattolo senziente. Josh Cooley, il regista di Toy Story 4, ha cercato di spiegare questo mistero affermando che l’amore e la cura di un bambino possono creare la vita nell’universo di Toy Story e che Forky aveva chiaramente un posto speciale nel cuore di Bonnie.

The King’s Man – Le Origini, il film seminerà indizi per Kingsman 3

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Dopo Kingsman: The Secret Service del 2014 e il suo seguito del 2017, Kingsman: The Golden Circle, il regista Matthew Vaughn sta per portare la sua saga spionistico-fumettistica in una nuova era. Con il prossimo The King’s Man – Le Origini, che sarà un prequel, il terzo episodio della serie esplorerà le origini dell’agenzia di spionaggio sullo sfondo della prima guerra mondiale, lasciandosi Harry Hart e Eggsy alle spalle (per un po’) e introducendo una generazione completamente diversa di eroi: Ralph Fiennes Oxford, Harris Dickinson nei panni del figlio Conrad, Butler Shola di Djimon Hounsou e Polly di Gemma Arterton. Su Empire sono state pubblicate nuove foto che mostrano proprio questi personaggi:

Mentre The King’s Man – Le Origini approfondirà la storia della serie – ambientata all’incirca un secolo prima dei film precedenti, e includendo personaggi ed eventi della vita reale, tra cui Rasputin e l’assassinio di Francesco Ferdinando – avrà la possibilità anche di gettare le basi per il futuro del franchise.

“Abbiamo messo dei semi per quello che succederà in Kingsman 3 fin dall’inizio – conferma Vaughn – E sarà molto diverso.” Dopo aver inizialmente pianificato di assegnare la terza avventura di Harry Hart-Eggsy a un altro regista, Vaughn ora sta prendendo in considerazione l’idea di dirigere lui stesso la prossima puntata. “In realtà non so cosa voglio fare – dice – C’è la possibilità che si decida di cambiare regista per il terzo episodio, ma sto prendendo anche in considerazione l’idea di farlo io.”

The King’s Man – Le Origini: il nuovo trailer del prequel di Kingsman

Quando i peggiori tiranni e menti criminali della storia si riuniscono per organizzare una guerra per spazzare via milioni di vite, un uomo dovrà correre contro il tempo per fermarli.
The King’s Man – Le Origini è diretto da Matthew Vaughn ed è interpretato da Ralph Fiennes, Gemma Arterton, Rhys Ifans, Matthew Goode, Tom Hollander, Harris Dickinson, Daniel Brühl, con Djimon Hounsou e Charles Dance. 

Il film è prodotto da Matthew Vaughn, David Reid e Adam Bohling, mentre Mark Millar, Dave Gibbons, Stephen Marks, Claudia Vaughn e Ralph Fiennes sono i produttori esecutivi. The King’s Man – Le Origini è basato sul fumetto “The Secret Service” di Mark Millar e Dave Gibbons, il soggetto è di Matthew Vaughn e la sceneggiatura è firmata dallo stesso Vaughn & Karl Gajdusek.

La Donna alla Finestra: Netflix vuole i diritti di distribuzione

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La Donna alla Finestra: Netflix vuole i diritti di distribuzione

Il thriller interpretato da Amy Adams, La Donna alla Finestra, ha già avuto la sua parte di problemi, essendosi trovato nel mezzo della fusione tra Fox e Disney, cosa che ha ovviamente posticipato la sua data d’uscita. Inoltre, gli esiti negativi delle proiezioni test, hanno messo il film in un limbo, aggravato dalla pandemia globale. Ora, in aggiunta a queste vicende, sembra esserci anche l’intervento di Netflix che vuole togliere dalle mani della distribuzione Disney il film di Joe Wright.

Se il film dovesse passare a Netflix non avrebbe che da guadagnarci, perché potrebbe avere la garanzia di un vasto pubblico con un’uscita in sala anche ridotta. Questo permetterebbe alla piattaforma di avere un titolo con grandi nomi nel cast (oltre a Amy Adams, nel film c’è anche Gary Oldman e Julianne Moore), allettare nuovi abbonati e fidelizzare quelli già attivi.

Dato che l’accordo non è ancora siglato, la data d’uscita del film rimane congelata e i fan di Wright e del cast stellare del film restano in attesa di vedere questo thriller che si colloca a metà tra La finestra sul cortile e L’amore Bugiardo.

La trama di La Donna alla Finestra

Anna Fox trascorre le sue giornate in casa a New York, bevendo, guardando vecchi film e spiando i vicini. Dalla sua finestra riesce a vedere anche ciò che succede all’interno dell’appartamento dei Russell, i vicini arrivati da poco. Apparentemente “normali” i due coniugi nascondono invece un segreto scioccante.

Julianne Moore, Gary Oldman, Tracy Letts (che ha anche scritto la sceneggiatura), Bryan Tyree Henry, Jennifer Jason Leigh, Anthony Mackie e Wyatt Russell completano il cast.

The Batman: Dave Bautista ha fatto del suo meglio per essere Bane

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Quando la Disney decise di licenziare James Gunn, il regista di Guardiani della Galassia, sembrava che anche Dave Bautista – in segno di protesta – fosse interessato a lasciare l’Universo Cinematografico Marvel. L’attore era furioso per il modo in cui il regista era stato trattato e, se non fosse stato impegnato con altri progetti, sembrava anche disposto a fare il grande salto nel DCEU e ritagliarsi una parte in The Suicide Squad.

Gunn venne poi riassunto dalla Disney e messo di nuovo al timone di Guardiani della Galassia Vol. 3. Successivamente, più o meno intorno allo scorso Dicembre, Bautista condivise uno scatto fuori dagli studi della Warner Bros., lasciando intendere che aveva avuto un meeting con la major. All’epoca non avevamo idea del motivo dell’incontro, ma pare proprio che l’attore avesse provato ad ottenere il ruolo di Bane in The Batman di Matt Reeves.

L’attore ha infatti ritwittato un post in cui si parlava del suo possibile coinvolgimento nel cinecomic, dichiarando: “Sfortunatamente non ci sarò. Ho fatto del mio meglio per ottenere la parte”. A quanto pare, quando Bautista incontrò la Warner, era probabilmente per discutere proprio del ruolo. Purtroppo la presenza di Bane in The Batman non è prevista, dal momento che gli antagonisti principali del film pare saranno Pinguino e l’Enigmista.

La Warner Bros. pensa ad uno spin-off su Bane?

Nulla esclude che Bane possa fare la sua apparizione in un ipotetico sequel. Inoltre, circa due mesi fa era circolata la notizia (ovviamente non confermata) che la Warner Bros. stava pensando ad uno spin-off dedicato al personaggio già apparso in Batman & Robin del 1997 e ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno del 2021, interpretato da Tom Hardy (sicuramente l’iterazione più celebre di Dorrance). Chissà… Forse per Bautista, potrebbe esserci ancora una speranza!

CORRELATE: 

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Joey King con Brad Pitt nell’action Bullet Train

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Joey King con Brad Pitt nell’action Bullet Train

Joey King è una giovanissima attrice molto nota per le commedie romantiche come la serie di The Kissing Booth di Netflix e film come The Act. Ora però sta cercando di oltrepassare il limite del genere di “provenienza” e tuffarsi nell’action, tanto che secondo Deadline, il suo prossimo set sarà quello di Bullet Train, condiviso con il neo premio Oscar Brad Pitt.

David Leitch, regista di Hobbs & Shaw, è sulla sedia da regista del film, che è stato scritto da Zak Olkewicz ed è basato sul romanzo giapponese Maria Beetle di Kotaro Isaka. Nella storia, cinque assassini si ritrovano su un treno ad alta velocità da Tokyo a Morioka, che fa poche fermate intermedie. Durante il viaggio, i cinque scoprono che le loro missioni sono collegate tra loro e che forse ognuno deve uccidere l’altro. Chi uscirà dal treno vivo e cosa li attende alla stazione terminal?

Secondo Deadline, il ruolo di Joey King è relativamente piccolo, ma sarebbe diventata un’assassina tosta. Leitch e lo studio Sony stanno cercando di dare il via al lavoro sul film questo autunno a Los Angeles, con la speranza che la natura più contenuta della storia possa aiutare con i protocolli di sicurezza di Covid dato che il film non deve diffondere il suo cast e la sua troupe molte località.

Bryan Singer: i film di X-Men “hanno creato un mostro”

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Bryan Singer: i film di X-Men “hanno creato un mostro”

In occasione dei 20 anni dall’uscita del primo X-Men del 2000, The Hollywood Reporter ha dedicato un lungo speciale ai film della saga diretti da Bryan Singer, svelandone nuovi dettagli sulla travagliata produzione e sul comportamento problematico del regista sul set.

Nello specifico, nel lungo report si parla di un incidente avvenuto sul set del secondo film del franchise, X-Men 2, durante le riprese di una sequenza sull’X-Jet in cui rimase ferito Hugh Jackman. La scena in questione venne girata senza la presenza di un coordinatore degli stunt, perché pare che Singer volle anticiparla rispetto alla data stabilita, spingendo il cast a minacciare di lasciare il film a causa dell’atteggiamento del regista (che pare non fosse molto in sé a causa di una dipendenza da farmaci).

Il produttore Tom DeSanto aveva chiesto alla produzione di interrompersi, ma pare che la Fox si sia schierata dalla parte di Bryan Singer, allontandando DeSanto. A quel punto l’intero cast (ad eccezione di Ian McKellen e Rebecca Romijn) si presentarono nella roulotte del regista e minacciarono di abbandonare il set se il produttore fosse stato davvero allontanato. È in quell’occasione che Halle Berry pronunciò la famosa frase: “Puoi baciare il mio c**o nero!”, che fino a questo momento non era mai stata contestualizzata.

A quanto pare, come sottolineato da un dirigente coinvolto nella produzione dell’intera saga, fu il disinteresse della Fox a permettere a Singer di continuare a comportarsi in maniera poco professionale sul set. Tuttavia, le sue capacità registiche gli permisero di realizzare un ottimo primo film che ottenne un grandissimo successo e che aprì la strada all’odierno panorama hollywoodiano ormai dominato al box office dai film di supereroi.

Pare che anche durante tutta la lavorazione dei successivi film del franchise, il comportamento nocivo di Bryan Singer venne costantemente assecondato dalla Fox, dai suoi produttori e dai suoi dirigenti: “Il suo comportamento era davvero poco professionale. Lo abbiamo assecondato durante la produzione del primo film, e poi durante la produzione del secondo, e così via. Questo ha creato un mostro.”

Bryan Singer e il “caso” Bohemian Rhapsody

Un portavoce di Singer ha smentito categoricamente quanto avvenuto sul set di X-Men 2. Ciononostante, è risaputo quanto i comportamenti del regista sul set dei suoi film abbiano causato notevoli problemi: il caso più recente è quello di Bohemian Rhapsody, dove Singer venne licenziato dalla produzione a poche settimane dalla fine delle riprese e sostituito da Dexter Fletcher.

Dune, Denis Villeneuve: “Sarà una corsa completare il film in tempo”

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Denis Villeneuve, regista del nuovo attesissimo adattamento di Dune, ha parlato delle difficoltà che sta incontrando per cercare di completare il film prima della data di uscita fissata per il prossimo Dicembre. Le difficoltà a cui ha fatto riferimento il regista sono naturalmente collegate all’impatto che la pandemia di Coronavirus ha avuto sull’industria hollywoodiana.

Le riprese di Dune di Denis Villeneuve si sono fortunatamente concluse lo scorso anno, ma ciò non ha impedito all’emergenza legata al Covid-19 di avere comunque un impatto sulla post-produzione del film. Essendo un progetto particolarmente ambizioso, anche Dune – come la maggior parte dei grandi blockbuster – ha dovuto mettere in calendario una sessione di riprese aggiuntive, che sono state programmate per questo mese a Budapest. Ad ogni modo, durante il lockdown il team del film ha dovuto lavorare in remoto, metodo che a quanto pare non ha reso le cose facili per Villeneuve.

In una recente intervista con CCTV (via IndieWire), il regista ha spiegato come la pandemia ha reso i lavori su Dune più difficili, con ogni membro del team che lavorava al film da luoghi differenti: “Avevo intenzione di tornare indietro e girare alcuni elementi più tardi perché volevo riadattare il film”, ha spiegato Denis Villeneuve. “Avevo bisogno di tempo. All’epoca, mentre stavamo per tornare indietro per rigirare quegli elementi, non sapevo che ci sarebbe stata una pandemia. L’impatto è stato che ho dovuto rivedere tutto il mio programma di lavoro. Sarà una corsa riuscire a finire il film in tempo, perché ci è stato permesso di tornare a girare quegli elementi in poche settimane. Ciò significa che dovevo finire altri lavori sul film, come gli effetti visivi e il montaggio a Montreal, mentre il mio team è rimasto a Los Angeles.”

La Warner Bros. deciderà di posticipare Dune?

A questo punto sarà interessante vedere se Warner Bros. deciderà di posticipare la data di uscita di Dune. A seconda di come le cose si evolveranno nei prossimi due mesi, potrebbe essere più facile posticipare il film e dare a Denis Villeneuve più tempo per terminare i lavori. D’altrone, Dune è stato concepito come l’inizio di una nuova saga, dal momento che il nuovo adattamento sarà diviso in due parti. È fondamentale dunque che il risultato finale sia di altissima qualità: pressare Villeneuve soltanto per rispettare una data di uscita già stabilita potrebbe non rivelarsi la scelta più intelligente.

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

Romics dà appuntamento direttamente alla primavera 2021

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Romics dà appuntamento direttamente alla primavera 2021

Il sito ufficiale di Romics ha annunciato che anche l’edizione autunnale della fiera dedicata alla cultura pop è stata sospesa e che quindi l’appuntamento con l’evento è rimandato direttamente alla primavera 2021. Ecco cosa si legge sul sito:

Romics, organizzato da FIERA ROMA e ISI.URB, è sinonimo di festa, aggregazione, partecipazione, abbracci, momenti attesi dal pubblico per ritrovarsi e festeggiare le passioni comuni. Romics è una miscela di emozioni che prende vita grazie alle migliaia di persone che nei quattro giorni animano il festival.

In queste settimane abbiamo riflettuto a lungo e valutato attentamente la possibilità di svolgere la consueta edizione autunnale attuando tutte le misure di sicurezza, prevenzione e contenimento dettate dall’emergenza collegata alla diffusione del Covid-19. Tuttavia, la situazione che si è determinata non ci consente allo stato attuale di assicurare l’evento che noi tutti conosciamo, pertanto siamo costretti ad annullare la tradizionale edizione autunnale in programma in Fiera di Roma dal 1 al 4 ottobre.

Ciononostante, a partire dal mese di ottobre, Romics ha in programma un palinsesto di eventi speciali con l’obiettivo di intrattenere il pubblico e continuare a sostenere le filiere produttive e culturali del settore mettendo a disposizione, attraverso l’ecosistema digitale romics.it, mostre, webinar tematici ed incontri live con i grandi maestri del fumetto, dell’illustrazione, dell’animazione, del cinema e dei games.

Con l’auspicio che si possa tornare quanto prima a vivere insieme Romics, Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games diamo appuntamento dall’8 all’11 aprile 2021 con la XXVII edizione in Fiera di Roma. Quattro giorni ricchi di contenuti con grandi ospiti, mostre, anteprime ed eventi speciali, e l’inizio dei festeggiamenti dei primi venti anni di Romics che celebreremo insieme a tutto il nostro pubblico.

Bradley Cooper per il nuovo film di Paul Thomas Anderson

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Bradley Cooper per il nuovo film di Paul Thomas Anderson

Bradley Cooper e Paul Thomas Anderson si preparano a fare squadra. Arriva da The Hollywood Reporter la notizia che l’attore candidato all’Oscar è in trattative per recitare nel prossimo lungometraggio del regista di Vizio di Forma e Il Filo Nascosto, un dramma ancora senza titolo che sarà ambientato nella Valle di San Fernando degli anni ’70.

Al momento i dettagli sulla trama del film non sono ancora stati rivelati, ma stando alle prime indiscrezioni la storia del film dovrebbe ruotare attorno ad un attore bambino che frequenta il liceo nella Valle di San Fernando, che già in passato era stata la cornice di alcuni dei titoli più noti di Anderson, tra cui Boogie Nights, Magnolia e Ubriaco d’amore. Non è chiaro quale ruolo interpreterà Cooper nel film.

Anderson ha firmato anche la sceneggiatura del film. Il regista figurerà anche come produttore insieme a Sarah Murphy e alla sua Ghoulardi Film Company. Le riprese del film, che di recente è passato da MGM a Focus Features, sarebbero dovute partire tra la primavera e l’estate di quest’anno, prima che l’emergenza Coronavirus bloccasse tutte le produzioni su scala mondiale. Secondo la fonte, le riprese dovrebbero adesso partire in autunno, ma tutto dipenderà da quando sarà possibile tornare a girare a Los Angeles.

Il futuro di Bradley Cooper davanti e dietro la macchina da presa

Dopo aver ottenuto il plauso di pubblico e critica per il suo lavoro in A Star Is Born, Bradley Cooper tornerà dietro la macchina da presa per conto di Netflix con un biopic ancora senza titolo dedicato al musicista Leonard Bernstein, in cui figurerà anche come protagonista e come produttore insieme a Todd Phillips, Martin Scorsese e Steven Spielberg. Tra i prossimi progetti dell’attore figura anche Nightmare Alley di Guillermo del Toro, le cui riprese sono state interrotte a causa della pandemia.

Wonder Woman 3 sarà l’ultimo film della saga per Patty Jenkins

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Wonder Woman 3 sarà l’ultimo film della saga per Patty Jenkins

Patty Jenkins ha esordito alla regia nel 2003 con Monster, il film che fece guadagnare a Charlize Theron l’Oscar come migliore attrice protagonista, ma è stato soltanto nel 2017, grazie a Wonder Woman, che la regista ha conosciuto la fama internazionale. Il primo Wonder Woman con Gal Gadot è stato un grandissimo successo di critica e pubblico, anche perché si trattava del primo cinecomic interamente dedicato ad un supereroe donna. Adesso, con l’arrivo nelle sale del sequel Wonder Woman 1984, la Jenkins ha parlato del suo futuro all’interno del franchise, confermando che Wonder Woman 3 sarà quasi certamente l’ultimo film della saga che porterà la sua firma. I piani per un terzo capitolo dedicato alle avventure di Diana Prince erano già stati anticipati dalla regista diverso tempo fa, ma pare che il futuro della guerriera amazzone possa espandersi oltre una canonica trilogia.

Quello che è certo è che Patty Jenkins non sembra interessata a proseguire con il franchise di Wonder Woman. Intervistata da Geek (via DCMovieNews), la regista ha dichiarato: “WW84 mi ha dato la possibilità di fare molte cose che non potevo fare nel primo film. Ero così felice di raccontare la storia delle origini di Wonder Woman. Era come raccontare la sua nascita, ma in realtà non abbiamo visto di cosa è capace. È emozionante per me mostrarla al massimo delle sue forze. Ma è anche molto importante che combatta una lotta interna: è una Dea e cerca di aiutare l’umanità. Non è solo una persona che combatte contro il male, ma cerca anche di mostrare alle persone cattive come migliorare. È un dilemma interessante. WW3 sarà probabilmente il mio ultimo film di Wonder Woman, quindi devo mettere tutto ciò che voglio ancora mostrare in quel film. Dobbiamo pensare attentamente.”

Il futuro di Patty Jenkins con Wonder Woman

I commenti di Jenkins su Wonder Woman 3 non dovrebbero sorprendere troppo, considerando ciò che aveva dichiarato in passato circa il suo futuro con il franchise. Sebbene la regista stia lavorando ad uno spin-off dedicato alle Amazzoni, la stessa ha già dichiarato di non avere intenzione di dirigerlo. Tuttavia, la Jenkins sarà comunque coinvolta nella sua realizzazione, quindi è probabile un suo coinvolgimento come produttrice se la saga principale di Wonder Woman dovesse proseguire. 

Wonder Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Cameron Boyce: 10 cose che non sai sull’attore

Cameron Boyce: 10 cose che non sai sull’attore

Ci sono personaggi del mondo dello spettacolo che il destino ci porta via troppo presto. E’ questo il caso di Cameron Boyce, giovanissimo attore americano scomparso a soli vent’anni. Se non conoscete l’attore e la sua breve ma intensa carriera, restate con noi e venite a scoprire tutto quello che c’è da sapere su Cameron Boyce.

Cameron Boyce film: gli inizi della sua carriera

10. Nato il 28 maggio 1999 a Los Angeles, in California, Stati Uniti, Cameron Boyse ha origini ebree e afro-caraibiche. La carriera di Cameron comincia subito, all’età di sette anni, quando appare per la prima volta nel catalogo promozionale della Disney. Camercon Boyce da piccolo partecipa anche a numerosi spot pubblicitari per la Nestlé, per la Kraft e molte altre aziende.

9. Nel 2008 viene scelto per partecipare al video musicale That Green Gentleman dei Panic at the Disco in cui interpreta il chitarrista Ryan Ross, versione ‘baby’. A quell’ingaggio segue, sempre nello stesso anno, la partecipazione ai video musicali di Ya’ll Know How I Am di Ice Cube e Whip My Hair di Willow Smith.

8. Nello stesso anno Cameron Boyce debutta al cinema con il film Riflessi di Paura (2008) – film in cui recita al fianco di Kiefer Sutherland – e Eagle Eye (2008).

Diretto da D.J. Caruso, il film racconta la storia di Jerry Shaw (Shia LaBeouf), un giovane problematico ancora in lutto per la morte del fratello. Un giorno, all’improvviso, l’FBI fa irruzione in casa sua e lo arresta con l’accusa di terrorismo. La stessa cosa capita a Rachel Holloman (Michelle Monaghan), madre single accusata di terrorismo.
Responsabile degli arresti di Jerry e Rachel è ARIA, un supercomputer creato dal governo americano per la lotta contro il terrorismo e per prevenire gli attacchi al presidente degli Stati Uniti. Ma qualcosa all’interno del programma ARIA sembra non funzionare e saranno proprio Rachel e Jerry a subirne le conseguenze.

7. Negli anni successivi vediamo Cameron nel cast di Un weekend da bamboccioni (2010), Judy Moody and the Not Bummer Summer (2011), Un weekend da bamboccioni 2 (2013) e Runt (postumo – 2020).

Cameron Boyce in Jessie: nel mondo delle serie tv

6. Parallelamente alla sua carriera al cinema, dal 2008 Cameron Boyce muove i primi passi anche sul piccolo schermo. Il suo primo ingaggio televisivo riguarda infatti uno del medical drama americani più famosi, General Hospital: Night Shift. Cameron partecipa a ben sette episodi per poi proseguire la sua carriera con altri progetti. Successivamente lo vediamo anche in Buona fortuna Charlie (2011), A tutto ritmo (2011) e nella famosa serie Jessie (2011).

5. Creata e prodotta da Pamela Eells O ‘Connell – produttore esecutivo e autore di Zack e Cody sul ponte di Comando -, Jessie è una sit-com americana targata Disney Channel andata in onda dal 2011 al 2016 per 4 stagioni e 98 episodi.

Cameron Boyce Jessie
Cameron Boyce nella serie Jessie – Fonte: IMDB

La serie racconta la storia di Jessie (Debby Ryan), una ragazza di appena diciotto anni che vive in una zona sperduta del Texas. Un giorno Jessie decide di trasferirsi a New York per poter intraprender la carriera d’attrice ma lì trova lavoro come tata di una famiglia molto ricca, i Ross, che vivono in una grande casa con tanto di maggiordomo. Jessie quindi comincia il suo nuovo lavoro ma nel frattempo fa di tutto per realizzare il suo sogno.
Nella serie Cameron Boyce interpreta il ruolo di  Lucas “Luke” Philbert Ross, uno dei dispettosi figli dei coniugi Ross, datori di lavoro di Jessie.

4. Negli anni successivi, Cameron Boyce partecipa alle serie tv Gamers Mania (2015-2016), Liv e Maddie (2015), Code Black (2015) e Summer Camp (2016), spinoff della serie Jessie. L’ultima serie tv per Cameron è stata Mrs Fletcher, andata in onda nel 2019 dopo la morte dell’attore.

Cameron Boyce in Descendants: i film musical di Disney Channel

3. Nel 2015, Cameron Boyce viene scelto per partecipare al nuovo film musical targato Disney Channel, dal titolo Descendants.

Diretto da Kenny Ortega, il film racconta della avventure dei figli, o discendenti, dei più famosi personaggi della Disney, come Malefica, Crudelia De Mon, Jafar, Cenerentola, Aurora e molti altri ancora.

Cameron Boyce in Descendants 2
Cameron Boyce in Descendants 2 – Fonte: IMDB

Dopo il matrimonio di Belle e la Bestia, tutti i regni delle fiabe vengono unificati negli Stati Uniti di Auradon. Nel regno sono ammessi sono i personaggi buoni delle fiabe mentre i cattivi sono esiliati e imprigionati nell’Isola degli Sperduti. Attorno all’isola c’è una barriera magica che impedisce ai villain di scappare.

Sono passati vent’anni e Ben (Mitchell Hope), figlio di Belle e la Bestia, sta per diventare re. Uno dei suoi primi progetti come regnante è quello di richiamare i figli di alcuni dei prigionieri dell’isola nel regno di Auradon per permettere loro di frequentare la prestigiosa accademia Auradon Prep, diretta dalla Fata Smemorina (Melanie Paxson) di Cenerentola. Così, Carlos (Cameron Boyce), figlio di Crudelia De Mon, Jay (Booboo Stewart), figlio di Jafar, Evie (Sofia Carson), figlia della Regina Cattiva di Biancaneve e Mal (Dove Cameron), figlia di Malefica, accettano la proposta di Ben con il solo scopo di rubare la bacchetta della Fata Smemorina e liberare i loro genitori dall’isola.

Cameron Boyce in Descendants
Cameron Boyce in Descendants – Fonte: IMDB

Il film ha avuto un grandissimo successo, tanto che Disney Channel ha ordinato a Kenny Ortega di dirigere altri due film, Descendants 2 e Descendants 3, trasformando il tutto in una trilogia Disney per adolescenti. Oltre alla trilogia di Descendants, la Disney ha anche prodotto uno spinoff animato dal titolo Descendants: Wicked World, una serie fatta da 33 cortometraggi in cui ogni attore di Descendants ha prestato la voce al proprio personaggio.

Cameron Boyce malattia: una morte improvvisa

2. Il 6 agosto del 2019, purtroppo, Cameron Boyce è venuto a mancare a causa di un violento attacco epilettico. La sua morte, così improvvisa ha lasciato sotto shock il mondo della tv e del cinema. Boyce aveva infatti appena vent’anni ed era malato di epilessia, condizione che l’attore cercava di tenere sotto controllo grazie a cure specifiche.

L’epilessia è una condizione neurologica permanente e incurabile caratterizzata da alcuni episodi, detti ‘crisi epilettiche‘, che possono avere una durata variabile. Durante queste crisi, un gruppo più o meno esteso di neuroni rilascia un’intensa scarica ‘elettrica’ che causa forti convulsioni e un momentaneo blackout. Uno di questi attacchi, purtroppo, è stato fatale per Cameron Boyce, morto all’età di soli vent’anni. Dopo l’autopsia, la famiglia ha deciso di non celebrare il funerale per evitare lo sciacallaggio mediatico; il corpo dell’attore è stato cremato e le ceneri restituite ai familiari.

1. A causa di questo tragico evento la Walt Disney Company il 22 luglio del 2019 decide di annullare la premiere del film Descendants 3 e di fare una donazione alla Thrist Project, un’organizzazione filantropica alla quale Cameron era molto legato. La donazione, col permesso della famiglia Boyce, viene fatta proprio a nome dell’attore alla cui memoria sarà anche dedicata la messa in onda del terzo film di Descendants.
La famiglia Boyce, inoltre, ha creato una fondazione benefica in memoria di Cameron, intitolata Cameron Boyce Foundation, associazione che aiuta i giovani vittime di violenza a trovare la propria strada nel mondo dell’arte e dello spettacolo.

Fonte: Wiki, IMDB

The Suicide Squad: ci sarà anche Poison Ivy? James Gunn risponde

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The Suicide Squad: ci sarà anche Poison Ivy? James Gunn risponde

The Suicide Squad, l’attesissimo reboot dei personaggi DC che sarà scritto e diretto da James Gunn, è stato oggetto di numerose speculazioni negli ultimi mesi, non soltanto in merito alla natura del progetto (sarà un riavvio? Un sequel?), ma anche in merito alla trama del film e ai tanti personaggi al centro della storia.

Sappiamo già da diverso tempo che alcuni personaggi apparsi nel film del 2016 diretto da David Ayer appariranno anche nell’iterazione di Gunn in arrivo al cinema il prossimo anno. La speranza, essendo stata confermata la presenza del regista e del cast al DC FanDome, è che in occasione dell’evento che si svolgerà online il prossimo 22 agosto verranno svelati nuovi dettagli sul film e, soprattutto, rilasciati i primi materiali ufficiali.

Uno dei tanti rumor emersi online nell’ultimo anno riguardava il personaggio che avrebbe dovuto interpretare l’attrice Alice Braga (che prossimamente vedremo anche in The New Mutants): il ruolo dell’attrice non è stato ancora svelato, ma voci insistenti volevano che a Braga fosse stato affidato il ruolo di Poison Ivy.

Adesso, è stato lo stesso James Gunn a confermare attraverso il suo account Twitter che il personaggio non apparirà nel film. Il regista e sceneggiatore ha risposto alla domanda diretta di un fan, il quale ha chiesto una conferma in merito alle voci sulla presenza nel film di Poison Ivy, con Gunn che ha categoricamente smentito le voci del sito web che aveva dato origine ai rumor.

Poison Ivy oltre The Suicide Squad: quale futuro per il personaggio?

È da tempo ormai che i fan del DCEU attendono di vedere di nuovo il personaggio di Poison Ivy sul grande schermo, più o meno dal lontano 1997 quando lo stesso venne interpretato da Uma Thurman in Batman & Robin. Altri rumor vorrebbero che Poison Ivy faccia il suo debutto nell’universo condiviso nel sequel di Birds of Prey, anche se al momento non esiste ancora una conferma ufficiale.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Get Duked! il trailer vietato del film Amazon Prime

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Get Duked! il trailer vietato del film Amazon Prime

Sarà disponibile dal 28 agosto su Amazon Prime Get Duked!, “una satira anarchica di politica generazionale, con contadini amanti dell’hip-hop e uno schifo di coniglio allucinogeno che contrappone i giovani di domani allo status quo di ieri.” Diretto da Ninian Doff, Get Duked! vede nel cast Samuel Bottomley, Rian Gordon, Lewis Gribben, Viraj Juneja, Kate Dickie, Kevin Guthrie, Jonathan Aris, Georgia Glen, Alice Lowe, Brian Pettifer, with James Cosmo and Eddie Izzard. Ecco i due trailer del film.

Dean, Duncan e DJ Beatroot sono amici adolescenti di Glasgow che intraprendono un viaggio verso un campeggio votato alla formazione del carattere – che si basa su un programma di vita reale – noto come il Duke of Edinburgh Award, dove procacciamento del cibo, lavoro di squadra e orienteering sono all’ordine del giorno. Ansiosi di battersela e fumare erba nelle Highlands scozzesi, il trio si ritrova in gruppo con Ian, un compagno di camping deciso invece a giocare secondo le regole. Dopo aver effettuato una deviazione verso un remoto terreno agricolo lontano dalla loro comfort zone urbana, i ragazzi si ritrovano però inseguiti da una forza oscura intenzionata a estinguere il loro futuro.

A seguire anche il Green Band Trailer di Get Duked!

Carlo Verdone, intervista: “Non dobbiamo mai perdere il senso dell’ironia”

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Carlo Verdone è stato ospite d’onore e Premio alla Carriera al BCT – FESTIVAL NAZIONALE DEL CINEMA E DELLA TELEVISIONE di Benevento, che si è svolto nel capoluogo campano dal 27 luglio al 2 agosto. In occasione della sua presenza a Benevento, Verdone ha presentato uno dei suoi film culto, Bianco Rosso e Verdone, mentre ha ritirato il premio alla carriera.

L’ultimo film di Carlo Verdone, la commedia Si vive una volta sola, è stata presentata alla stampa alla fine di febbraio, ma la sua uscita è stata sospesa a causa dello scoppio della pandemia da COVID-19. Adesso il film giace in un limbo di attesa e ci aspettiamo di vederlo in sala il prossimo autunno.

Teodora Film, prossime uscite: Le sorelle Mancuso e Non Conosci Papicha

Con l’attesa riapertura della stagione cinematografica, Teodora Film torna nelle sale con due titoli d’eccezione: il 27 agosto uscirà al cinema NON CONOSCI PAPICHA di Mounia Meddour, film rivelazione dell’ultimo Festival di Cannes e successo a sorpresa al botteghino francese; il 10 settembre sarà invece la volta de LE SORELLE MACALUSO, il nuovo capolavoro di Emma Dante che sarà in concorso a Venezia. Due storie al femminile di grande forza e originalità, che invitano il pubblico a tornare finalmente al cinema all’insegna della qualità.

NON CONOSCI PAPICHA
uscita nelle sale: 27 agosto

Nell’Algeria degli anni Novanta, Nedjma (soprannominata “Papicha”) studia francese all’università e sogna di diventare stilista, ma la sua vita è sconvolta da un’ondata di fondamentalismo religioso che precipita il paese nel caos. Determinata a non arrendersi al nuovo regime, Nedjma decide di organizzare con le compagne una sfilata dei suoi abiti, che diventerà il simbolo di un’indomita e drammatica battaglia per la libertà.

Film d’esordio di Mounia Meddour, che ha vissuto in prima persona il decennio nero dell’Algeria, NON CONOSCI PAPICHA ha conquistato due premi César e conta su un cast straordinario di giovani attrici, tra cui la protagonista Lyna Khoudri, che sarà anche nell’attesissimo film di Wes Anderson The French Dispatch.

LE SORELLE MACALUSO
uscita nelle sale: 10 settembre

Sette anni dopo Via Castellana Bandiera, Emma Dante torna alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, selezione ufficiale, con LE SORELLE MACALUSO, tratto dalla sua omonima pièce teatrale che ha ricevuto il Premio Ubu per il Miglior Spettacolo e la Miglior Regia. Scritto da Emma Dante, Elena Stancanelli e Giorgio Vasta, il film è una produzione Rosamont e Minimum Fax Media con Rai Cinema che arriverà in sala il 10 settembre distribuito da Teodora. Il film racconta l’infanzia, l’età adulta e la vecchiaia di cinque sorelle nate e cresciute in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo. Una casa che porta i segni del tempo che passa come chi ci è cresciuto e chi ancora ci abita. La storia di cinque donne, di una famiglia, di chi va via, di chi resta e di chi resiste.

La Vacanza di Enrico Iannacone, al cinema dal 3 settembre

La Vacanza di Enrico Iannacone, al cinema dal 3 settembre

Uscirà il 3 settembre al cinema La Vacanza, il nuovo film di Enrico Iannaccone con Antonio Folletto, Catherine Spaak, Carla Signoris, Veruschka, Luca Biagini e Martina Klier. Il film, prodotto da MAD ENTERTAINMENT, BIG SUR con RAI CINEMA sarà distribuito da ADLER ENTERTAINMENT.

Sinossi – La vacanza

Valerio (Antonio Folletto) è un trentenne che sembra essere in grado di vivere la sua vita tentando solo di distruggerla. Carla (Catherine Spaak) è una donna ancora bellissima, un’ex magistrato che inizia a manifestare i primi sintomi di Alzheimer ma con una travolgente voglia di vivere.

Valerio e Carla sono due anime tormentate, che trovano in un’inaspettata amicizia la forza di confrontarsi con i dolori e i segreti del proprio passato. Sono entrambi legati ad Anneke (Veruschka), una misteriosa donna. Un viaggio di due persone anagraficamente tanto lontane, eppure così vicine nelle emozioni più dolorose che le condurrà a scoprire un nuovo modo di amare.

Claudio Santamaria, intervista: Alberto Sordi, l’eredità e Freaks Out

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Ospite al BCT di Benevento, Claudio Santamaria ha presentato in questa occasione il suo spettacolo teatrale dedicato e incentrato sulla figura di Alberto Sordi, in cui ne ripercorre la carriera, una data unica e che viene messa in scena nell’anno del centenario dalla nascita dell’attore romano.

Il BCT – FESTIVAL NAZIONALE DEL CINEMA E DELLA TELEVISIONE di Benevento si è svolto nel capoluogo campano dal 27 luglio al 2 agosto. Tra gli ospiti di quest’anno, ci sono stato Marco D’Amore e Giacomo Ferrara.

Tra gli attori più amati del panorama cinematografico italiano, Claudio Santamaria ha vinto un David di Donatello per la migliore interpretazione maschile nel 2016 per Lo chiamavano Jeeg Robot, si è trasformato fisicamente in Brutti e Cattivi di Cosimo Gomez e ora lo aspettiamo in Freaks Out, di nuovo per Gabriele Mainetti, in cui sarà l’Uomo Lupo.

Giuseppe Battiston: 10 cose che non sai sull’attore

Giuseppe Battiston: 10 cose che non sai sull’attore

Popolare e poliedrico interprete del panorama cinematografico italiano, Giuseppe Battiston ha negli anni dato prova di grande talento grazie a ruoli di particolare rilievo in alcuni celebri film di produzione nazionale, affermandosi non solo per la sua presenza scenica ma anche per un carisma raro. Ad oggi, Battiston ha recitato in generi spesso diversi tra loro, dimostrando di poter indossare con naturalezza panni diversi e sempre inediti, grazie ai quali ha conquistato gli onori di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Giuseppe Battiston.

Giuseppe Battiston altezza

Giuseppe Battiston: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. Battiston debutta al cinema con il film Italia-Germania 4-3 (1990), per poi recitare in Un’anima divisa in due (1993) e Pane e tulipani (2000), con cui acquista particolare popolarità. Da quel momento recita in celebri titoli come Chiedimi se sono felice (2000), Agata e la tempesta (2004), La bestia nel cuore (2005), di Cristina Comencini, Uno su due (2006), Giorni e nuvole (2007), La passione (2010), Bar Sport (2011), Il comandante e la cicogna (2012), con Valerio Mastandrea, Zoran, il mio nipote scemo (2013), La sedia della felicità (2014), La felicità è un sistema complesso (2015), Perfetti sconosciuti (2016), con Marco Giallini e Anna Foglietta, Finché c’è prosecco c’è speranza (2017), Io c’è (2018), con Edoardo Leo, Troppa grazia (2018), Il grande passo (2019) e È per il tuo bene (2020).

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera, Battiston non ha mancato di recitare anche per il piccolo schermo, prendendo parte a serie come Cuore (2001), I ragazzi della via Pal (2003), Al di là delle frontiere (2004), Una famiglia in giallo (2004), Tutti pazzi per amore (2008-2010), con Neri Marcoré, Non pensarci – La serie (2009), Le ragazze dello swing (2010), I fantasmi di Portopalo (2017), Trust: Il rapimento Getty (2018), con Donald Sutherland e Luca Marinelli, e Volevo fare la Rockstar (2019).

8. Ha vinto importanti riconoscimenti. Ad oggi, Battiston vanta tre vittorie come miglior attore non protagonista ai David di Donatello, per i film Pane e tulipani, Non pensarci e La passione. In aggiunta a queste, ha all’attivo altre sette nomination, che fanno di lui uno degli attori più candidati al premio. Ha poi vinto anche il Nastro d’argento speciale per il film Perfetti sconosciuti, altro suo grande successo. Sempre a quest’ultimo premio, Battiston vanta poi un totale di tre nomination e una vittoria come miglior attore non protagonista.

Giuseppe Battiston e gli audiolibri

7. Ha registrato le letture di noti romanzi. Un’altra delle tante attività portate avanti negli anni dall’attore è quella relativa agli audiolibri. Registrò il primo di questi nel 2010, e si trattava di Diari di scuola, di Daniel Pennac. Successivamente, ha letto anche Il porto delle nebbie, Il viaggiatore di terza classe, Pietro il Lettone e Il cane giallo di Georges Simenon. Nel 2016 ha invece rilasciato l’audiolibro di Una cosa divertente che non farò mai più, del celebre scrittore David Foster Wallace.

Giuseppe Battiston: ha una moglie?

6. È estremamente riservato. Nonostante la sua grandissima popolarità come interprete, della vita privata di Battiston non si sa pressoché nulla. Egli è infatti sempre stato molto riservato a riguardo, evitando di lasciar trapelare informazioni che potessero dare adito a gossip o pettegolezzi. Per questo motivo, infatti, non si è a conoscenza del suo stato sentimentale, e non è possibile stabilire se abbia o meno una moglie.

Giuseppe Battiston Stefano Fresi

Giuseppe Battiston e Stefano Fresi

5. I due attori vengono spesso confusi l’uno con l’altro. Data la somiglianza con Stefano Fresi, che quest’ultimo sintetizza con “uomo panciuto con la barba”, Battiston e l’attore di Smetto quando voglio vengono spesso confusi dai fan per strada, e numerose volte si sono trovati a firmare autografi in nome dell’altro. I due attori sono ovviamente grandi amici, e hanno sempre dichiarato di star cercando un film che possa riunirli e permettergli di recitare insieme per la prima volta.

4. Hanno recitato nel ruolo di due fratelli. Nel 2019 i due sono infine riusciti a trovare un film dove recitare insieme. Si tratta di Il grande passo, dove data la somiglianza tra di loro si sono ritrovati a recitare nel ruolo di due fratelli, simili fisicamente ma completamente diversi da un punto di vista caratteriale. Grazie alla loro interpretazione, i due hanno inoltre vinto insieme il premio come miglior attore al Torino Film Festival, dove il film era stato presentato.

Giuseppe Battiston in Volevo fare la Rockstar

3. Ha recitato nella nuova serie Rai. Nella serie andata in onda su Rai Uno nel corso dell’autunno del 2019, l’attore ha ricoperto il ruolo di Francesco Colombo, che da Milano si trasferisce nella campagna del Friuli per aprire un piccolo market, cercando riparo dal proprio passato burrascoso. Qui conoscerà e si invaghirà della protagonista Olivia Mazzuccato. Nel raccontare la serie, rivolta ad un pubblico giovanile, Battiston ha affermato che una delle più grandi soddisfazioni è stata quella di poter collaborare con un gruppo di giovani interpreti, rimanendo affascinato dalla loro bravura.

Giuseppe Battiston in Tutti pazzi per amore

2. Ha interpretato un ruolo rimasto iconico. Dal 2008 al 2010 Battiston si è fatto notare in televisione grazie alla serie Tutti pazzi per amore, dove ricopre il ruolo del Dotto Freiss. Questi, oltre a commentare a mo’ di ospite di un talk televisivo le azioni dei protagonisti della vicenda principale, cerca anche di motivarle rifacendosi ogni volta a diversi studi da lui condotti. Il personaggio si dimostra infatti essere un tuttologo, cambiando specializzazione di episodio in episodio.

Giuseppe Battiston: età e altezza

1. Giuseppe Battiston è nato a Udine, in Friuli-Venezia Giulia, Italia, il 22 luglio 1968. L’attore è alto complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Marilyn Monroe: 10 cose che non sai sull’attrice

Marilyn Monroe: 10 cose che non sai sull’attrice

Ricordata come una delle più grandi dive della storia del cinema, Marilyn Monroe è ancora oggi un’icona senza tempo, capace di conquistare generazioni di spettatori grazie al suo fascino, alla sua ironia e al talento che la contraddistingueva. Più volte nominata come una delle prime sex symbol del mondo dello spettacolo, l’attrice si è distinta in film di grande successo, dando vita ad una carriera, seppur breve, particolarmente folgorante. Le sue qualità sono ancora oggi insuperate.

Ecco 10 cose che non sai di Marilyn Monroe.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Marilyn Monroe fisico

Marilyn Monroe: i suoi film

10. Ha recitato in alcuni tra i più celebri film della storia. La carriera cinematografica della Monroe ha inizio nel 1948 con il film Orchidea bionda, a cui seguiranno Una notte sui tetti (1950), Giungla d’asfalto (1950), ed Eva contro Eva (1950), grazie al quale ottiene maggiore popolarità. Negli anni successivi recita in ruoli di rilievo nei film Lo spaccone vagabondo (1950), L’affascinante bugiardo (1951), La confessione della signora Doyle (1952), La tua bocca brucia (1952), Gli uomini preferiscono le bionde (1953), Come sposare un milionario (1953), Follie dell’anno (1954), Quando la moglie è in vacanza (1955), Il principe e la ballerina (1957), A qualcuno piace caldo (1959), Facciamo l’amore (1960), Gli spostati (1961) e Something’s Got to Give (1962).

9. Le sono stati dedicati noti film. Data la popolarità dell’attrice, nel corso dei decenni le sono stati dedicati diversi film, dove appare come personaggio in storie incentrate su più o meno ampi episodi della sua vita. Il primo di questi titoli è Ciao Norma Jean (1976), seguito da Buonanotte, dolce Marilyn (1989). Nel 2011 viene realizzato il film Marilyn, che si concentra sulla settimana che l’attrice trascorse in Gran Bretagna per le riprese di Il principe e la ballerina. Qui la Monroe è stata interpretata da Michelle Williams, la quale venne nominata all’Oscar per la sua interpretazione. Nel 2013 uscì poi il documentario Love, Marilyn – I diari segreti, mentre prossimamente, la Monroe sarà interpretata da Ana de Armas per il film Blonde, previsto per il 2021.

8. Ha vinto prestigiosi premi. Nel corso della sua breve carriera, la Monroe ebbe modo di affermarsi grazie ad interpretazioni rimaste iconiche, vincendo per queste anche diversi prestigiosi riconoscimenti. Le venne infatti assegnato il Golden Globe come miglior attrice in un film commedia o musical per il film A qualcuno piace caldo, ottenne poi nomination al premio Bafta come miglior attrice straniera per Quando la moglie è in vacanza e Il principe e la ballerina. Nel 1954 e nel 1962 le venne infine assegnato l’Henrietta Award come miglior attrice del mondo.

Marilyn Monroe e Andy Warhol

7. Venne ritratta dal celebre artista. L’immagine di Marilyn è oggi venerata come una delle più celebri e diffuse nella cultura di massa, simbolo di bellezza eterna come anche della fragilità della vita. Tra le numerose opere che nel corso del tempo celebri artisti dedicarono all’attrice, una delle più celebri è quella realizzato da Andy Warhol. Nel 1962, il maestro della pop art dà vita ad una serie di serigrafie, dove i colori cambiano di volta in volta, dando vita a giochi cromatici particolarmente attraenti, che formano spesso un contrasto con il volto dell’attrice.

Marilyn Monroe e le sue canzoni

6. Ha inciso celebri brani. La Monroe non si affermò solo in ambito cinematografico, ma ottenne un buon successo anche come cantante. Incise infatti due album musicali con i brani della colonna sonora dei film A qualcuno piace caldo e Facciamo l’amore. Ha poi interpretato noti singoli come Bye Bye Baby, Diamons Are a Girl’s Best Friend, I Found a Dream, e I Wanna Be Loved By You, tutti presenti nei film da lei interpretati. È poi nota per aver cantato la celebre Happy Birthday, Mr. President, al compleanno dell’allora presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Marilyn Monroe frasi

Marilyn Monroe e i Kennedy

5. Ebbe rapporti con la celebre famiglia americana. Ancora oggi, non sono realmente chiari i rapporti che legavano l’attrice alla famiglia Kennedy e in particolare a John Fitzgerald e Robert. Dopo la canzone cantata dall’attrice in occasione dei festeggiamenti del 19 maggio del 1962, nel cui testo ringraziava il presidente per i traguardi da lui raggiunti, in molti sospettarono un possibile legame sentimentale. Tuttavia, la morte dell’attrice, avvenuta soltanto tre mesi dopo, rese difficile stabilire la veridicità di tali voci, ma allo stesso tempo alimentò il mistero intorno all’accaduto.

Marilyn Monroe: la sua morte

4. Il suo decesso è tutt’oggi un mistero. Il 5 agosto del 1962 l’attrice viene ritrovata priva di vita nella camera da letto della sua casa. Secondo l’autopsia eseguita dai medici, il motivo della morte era da ricondurre ad un suicidio avvenuto tramite overdose di barbiturici. Tuttavia, l’incerta ricostruzione degli eventi come anche alcune incongruenze nelle dichiarazioni dei testimoni hanno dato vita a molteplici teorie sull’evento. Il funerale si tenne l’8 agosto, e venne organizzato dall’allora marito Joe DiMaggio. Il corpo dell’attrice riposa oggi presso il Westwood Village Memorial Park Cemetery.

3. Vi furono sospetti sui Kennedy. L’inaspettata morte dell’attrice diede origine a numerosi sospetti, la maggior parte dei quali ricadono ancora oggi sulla famiglia Kennedy. Si ipotizzò ipotizzato che dietro la scomparsa della Monroe vi fosse il loro coinvolgimento, i quali, per via delle voci sulla relazione tra l’attrice e John, avrebbero temuto per la loro carriera politica. Ancora oggi, tuttavia, la verità rimane un segreto, e con il passare del tempo il mistero della morte della diva sembra destinato a dover rimanere tale.

Marilyn Monroe: le frasi e le poesie dell’attrice

2. Ha scritto poesie e pronunciato celebri aforismi. La Monroe non è soltanto una donna di fascino, ma possedeva anche una profonda sensibilità, il più delle volte dovuta tenere nascosta, che la rivela come una personalità fragile e un’acuta osservatrice delle dinamiche del mondo. Nel libro Fragments. Poesie, appunti, lettere, si possono infatti ritrovare molte testimonianze a riguardo, che permettono di scoprire lati inediti della diva.

Marilyn Monroe: età, altezza e fisico

1. Marilyn Monroe è nata a Los Angeles, il 1° giugno del 1926 ed è deceduta nella medesima città il 5 agosto del 1962. L’attrice era alta 167 centimetri, e le misure del suo corpo erano 96-58-91.

Fonte: IMDb

 

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