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Lost: 10 cose che non sai della serie cult

Lost ha rivoluzionato completamente il concetto di serie ed è rimasta nell’immaginario per il talento dei suoi attori, per la storia avvincente e per il fatto di aver saputo rapire gli spettatori.

Dal 2004 al 2010, questa serie ha accompagnato milioni di persone in tutto il mondo, tra avventure, racconti personali e varie vicende tali da far sentire il pubblico coinvolto mentalmente ed emotivamente.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Lost.

Lost episodi

1. Sono stati realizzati più di 100 episodi. Lost è una serie che ormai è diventata un cult e viene ancora rivista dopo circa 10 anni dalla fine. La serie si è composta di sei stagioni, con un totale di 114 episodi che si sviluppano lungo una durata media di circa 45 minuti.

2. Esistono degli episodi speciali. Una serie come Lost ha avuto modo di dare vita ad alcuni episodi speciali, circa un paio per ogni stagione, per un totale di 13. Queste puntate sono servite per fornire degli approfondimenti o dei riassunti di episodi già trasmessi.

Lost trama

3. Sopravvissuti su un’isola. Lost racconta la storia dei 48 sopravvissuti ad un aereo precipitato su un’isola disabitata, mentre stava volando da Sydney a Los Angeles il 22 settembre 2004. Queste persone cominciano ad organizzarsi per sopravvivere fino all’arrivo dei soccorsi che sembrano non arrivare mai. Ma l’amara scoperta non tarda ad arrivare: l’aereo precipitato era uscito di circa mille miglia dalla rotta previste e sull’isola in cui si trovano avvengono strani fatti.

4. Le tensioni tra i superstiti. Dopo l’incidente aereo, i sopravvissuti si trovano nelle condizioni di dover convivere forzatamente, pena la sopravvivenza, in attesa che qualcuno li possa trovare e sperando di riuscire a fuggire. Questa convivenza darà luogo a situazioni di tensione e alla nascita di amicizie impensate, con la rivelazione di storie e segreti personali.

Lost: spiegazione del finale

Lost: spiegazione del finale

5. Sentirsi parte di un tutto. Bando agli spoiler, la fine di Lost è stato dei colpi di scena più rilevanti degli ultimi anni e, sebbene possa sembrare intricata, la spiegazione è molto semplice. I personaggi non fanno altro che rappresentare l’essere umano che si trova ad essere parte di un tutto, in cui ognuno conta qualcosa, ha il proprio compito e le proprie decisioni hanno delle conseguenze che riguardano l’intero universo.

Lost cast

6. Josh Holloway ha contribuito a modificare il suo personaggio. Sawyer è uno dei personaggi di Lost ed era stato inizialmente concepito per essere vecchio, disinvolto e un artista esperto della città di Buffalo. Tuttavia, quando Josh Holloway dimenticò una battuta alla sua audizione, prendendo a calci la sedia ed imprecando, gli autori ne presero spunto per far diventare il personaggio più oscuro e del sud.

7. Michael Keaton stava per essere ingaggiato. In origine, Michael Keaton era stato scelto per interpretare Jack. Nella prima stesura della sceneggiatura, Jack doveva essere ucciso dal mostro dopo essere arrivati alla cabina di pilotaggio. La ABC disse però ai produttori che non avrebbero dovuto uccidere l’eroe così presto e la sceneggiatura venne cambiata. A causa di ciò, Keaton si ritirò dal ruolo perché non voleva impegnarsi in una serie regolare.

8. Evangeline Lilly è stata una degli ultimi attori ad essere stata scelta. Il motivo del ritardo è dovuto al fatto che i produttori erano preoccupati che, essendo cittadina canadese, non le venisse dato il visto americano per poter lavorare a lungo negli Stati Uniti. Per assicurarsi che lo avesse nei tempi, le scene di Evangeline Lilly sono state persino rimandate durante la puntata pilota dello show.

Lost curiosità

9. La serie è stata sviluppata nell’estate del 2003. In quel periodo dell’anno, Lloyd Braun, l’allora presidente della ABC, lanciò l’idea ai dirigenti di uno show che fosse un incrocio tra il film Cast Away (2000) e il reality tv Survivor (2000). Lost è stata una delle idee nate dal meeting e, poche settimane dopo, venne realizzata la sceneggiatura dell’episodio pilota.

10. Una serie associata alle sette meraviglie. Un fatto interessante che riguarda Lost è la sua connessione, di luoghi e oggetti, alle Sette Meraviglie del Mondo Antico. Nei diversi episodi vi sono rimandi alla Piramide di Cheope, ai giardini pensili di Babilonia, al Colosso di Rodi, al Tempio di Artemide, al Mausoleo di Alicarnasso, alla Statua di Zeus ad Olimpia e al Faro di Alessandria.

Lost streaming

Chi desiderasse vedere o rivedere questa serie cult, è possibile farlo grazie alla piattaforma digitale Disney+ che dispone del prodotto anche in lingua originale. LOST in streaming è disponibile sul canale Star di Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie di LOST e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Fonte: IMDb

Spider-Man: Far From Home, il film spianerà la strada ai Sinistri Sei?

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Un anno fa, prima dell’inizio delle riprese di Spider-Man: Far From Home, erano circolati in rete alcuni rumor che anticipavano l’ingresso nel MCU dei Sinistri Sei, personaggi già “introdotti” al cinema nel finale abbastanza vago di The Amazing Spider-Man 2. Saprete ovviamente che il progetto della Sony di portare sul grande schermo il gruppo di supercriminali non si è mai concretizzato, lasciando il campo libero per i Marvel Studios.

Di fatto l’idea di un film sui Sinistri Sei avrebbe senso: Avvoltoio, interpretato da Michael Keaton in Homecoming, ha incontrato Michael Mando aka Scorpion nella scena post credits e abbiamo visto due Shockers in azione. Senza contare che Venom ora esiste nell’universo di Spider-Man…

Ora le dichiarazioni di Eric Carroll, produttore esecutivo di Far From Home, lasciano suggerire che uno scenario del genere è possibile nel futuro del Marvel Cinematic Universe:

Non so se ci sono dei progetti, ma so che convincere qualcuno come Jake Gyllenhaal a interpretare il ruolo di Quentin Beck è stato un colpo vincente. Al momento ci limitiamo a schivare queste domande sui Sinistri Sei, e non voglio parlare dei piani della Sony perché solitamente si ragiona un film alla volta. Se avremo un’idea giusta che il pubblico apprezzerebbe, allora ci penseremo…so che è il film dei sogni di qualcuno, ma non è qualcosa che stiamo specificamente costruendo in questo momento.”

Che ne pensate? Forse sarà la Sony a costruire un cinecomic interamente dedicato ai personaggi, magari con Venom e Morbius (attualmente in produzione) a capo del team e Silver Sable e Black Cat, le protagoniste del prossimo spin-off?

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, il mistero sul Multiverso nel nuovo trailer

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, tutti i segreti del nuovo trailer

Fonte: Cinemablend

James Cameron si “congratula” con la Marvel per gli incassi di Avengers: Endgame

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Superando in sole due settimane i due miliardi di incasso e il box office di Titanic, Avengers: Endgame è il film che nella storia del cinema ha incassato di più nel minor tempo. E mentre il film ora “attenta” al primato di Avatar, ancora imbattuto in vetta alla classifica degli incassi worldwide, James Cameron si è prodigato in un tweet di complimenti alla Marvel per l’incredibile risultato raggiunto.

Il regista ha pubblicato l’immagine che segue, in cui si complimenta con li studio e poi subito a seguire un secondo Tweet in cui si dice impegnato sul set di Avatar 2.

“A Kevin e a tutti alla Marvel. Un iceberg ha affondato il vero Titanic, ci sono voluti gli Avengers per affondare il mio. Tutti qui, alla Lightstorm Entertainment si congratulano per il vostro incredibile risultato. Avete mostrato che l’industria del cinema è viva e vegeta, ed è più grande che mai! – Jim Cameron.”

Così si legge nel primo tweet, mentre il secondo, che condivide lo slittamento dell’uscita di Avatar 2 annunciato da Disney pochi giorni fa, è solo un reminder del suo impegno sul set di questa titanica (è il caso di dirlo) impresa.

Sembra impossibile non intercettare una nota di ironia in quel “ci sono voluti gli Avengers per affondare il mio”, una dichiarazione che ha ragione di esistere se si considera che il risultato di Endgame, eccezionale, è da attribuire anche al decennio in cui la Marvel, prendendosi un rischio grande almeno quanto quello che nel ’97 si prese Cameron per Titanic, ha costruito l’attesa e l’aspettativa del pubblico.

Tuttavia adesso James Cameron deve fare anche i conti con la passaggio di proprietà del suo franchise in costruzione, quello di Avatar appunto, alla Disney, che ne ha posticipato l’uscita per ragioni organizzative, immaginiamo.

Ci sembra palese che la posizione di Cameron sia grossomodo indifferente al successo di Endgame, che il regista si sia congratulato per correttezza con quelli che ora sono i cugini alla Marvel (visto che sono tutti sotto l’ombra delle grandi orecchie di Topolino) e che il suo unico interesse è portare a termine il suo progetto di universo condiviso che nel 2009, con il primo Avatar, ha davvero fatto la storia del (box office) cinema.

Per come si sono evolute ora le cose, Cameron non sta facendo altro che “congratularsi” con lo stesso studio che lo sosterrà per i suoi prossimi 4 film del franchise di Avatar.

Memento: 10 cose che non sai sul film

Memento è uno dei film che ha fatto la storia del cinema mondiale e che ha contribuito a lanciare nell’Olimpo i fratelli Christopher e Jonathan Nolan, in grado di ammaliare il loro pubblico con astuzia e talento.

Questo film, che tiene lo spettatore incollato allo schermo per tutta la sua durata, cerca di far vedere allo spettatore il punto di vista del protagonista, ponendo una riflessione sul valore dei ricordi e sul loro senso.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Memento.

Memento film

memento

1. La malattia del protagonista esiste davvero. La condizione medica sperimentata da Leonard nel film è una reale malattia che si chiama Amnesia Anterograda e che consiste nell’incapacità di formare nuovi ricordi dopo il danneggiamento dell’ippocampo. Durante gli anni ’50, i medici trattavano alcune forme di epilessia rimuovendo parti del lobo temporale, causando gli stessi problemi di memoria.

2. Il film di basa sulla storia di Jonathan Nolan. La sceneggiatura di Christopher Nolan si era basata sulla storia scritta da suo fratello Jonathan ed intitolata Memento Mori. In ogni caso, la sceneggiatura è da considerarsi originale perché il racconto del fratello è stato pubblicato dopo il che il film era stato completato.

3. Il test di Sammy è un caso reale di studio. Il test che viene fatto da Sammy Jankis e che coinvolge degli oggetti elettrificati, si basa su un caso di studio di vita reale su un paziente, comunemente noto come HM, che ha sofferto della stessa forma di amnesia dopo l’intervento chirurgico per una forma di epilessia grave.

Memento significato

4. Nolan ha spiegato come approcciarsi al film. Lo stesso regista del film ha spiegato che questo è stato realizzato cercando di narrarlo dal punto di vista del protagonista che, soffrendo di amnesia, rimane all’oscuro di molte informazioni e lo stesso capita, quindi, allo spettatore. Ecco che, quindi, il film si scinde in due linee temporali, una a colori che va temporalmente all’indietro e una in bianco e nero che fa l’opposto.

5. Il valore e il senso dei ricordi. Un film come Memento, decisamente intricato e completamente diverso dal racconto classico, di base cerca di lavorare, e di porre l’accento, sul valore e sul senso dei ricordi, un modo per indagare l’universo interiore e complesso dell’uomo, la sua emotività e le sue capacità mnemoniche.

Memento streaming

6. Memento è disponibile in streaming. Chi volesse vedere per la prima volta o rivedere Memento, è possibile farlo poichè disponibile su diverse piattaforme in streaming digitale come Google Play e iTunes.

Memento trailer

7. Un trailer magnetico. Prima di vedere il film, è consigliabile dare un occhio al trailer per non perdersi nemmeno un momento di suspense. E, per non perdersi davvero niente, perchè non dare un occhio anche al trailer onesto?

Memento cast

memento

8. Stephen Tobolowsky ha sofferto di amnesia. L’attore, durante la sua audizione per il personaggi di Sammy, ha menzionato a Christopher Nolan di aver sperimentato personalmente l’amnesia. Alcuni anni prima gli fu somministrato un antidolorifico sperimentale che indusse l’amnesia per un intervento chirurgico a cui era stato sottoposto. Tobolowsky ha ammesso che ciò potrebbe averlo aiutato ad ottenere la parte.

9. Guy Pearce ha perso peso per il film. Per realizzare Memento, Guy Pearce si è dovuto sottoporre ad una dieta. L’attore, infatti, prima del film pesava circa 104 chili, riuscendo a dimagrire in maniera progressiva prima delle riprese.

10. Brad Pitt era interessato a recitare nel film. Sembra che Brad Pitt l’attore avesse espresso un forte interesse verso Memento, tanto da volervi recitare. Alla fine, quando ha dovuto lasciar perdere il progetto a causa di altri impegni, Nolan non ha considerato nessun altro attore di “serie A” per il ruolo di Leonard, rendendosi conto che c’erano molti alti attori di talento ma funzionali per il budget del film. Per questo Nolan era stato molto vicino a scritturare Aaron Eckhart, per poi dare la parte a Guy Pearce.

Fonti: IMDb, Film School Rejects

Avengers: Endgame, tutto quello che non sapete su Morgan Stark

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avengers: endgame

Cinque anni dopo lo schiocco delle dita di Thanos (mostrato in Infinity War) i Vendicatori sopravvissuti sono andati avanti con le loro vite, e quello che ritroviamo all’inizio di Avengers: Endgame è un Tony Stark diverso e padre della piccola Morgan, la bimba avuta con Pepper Potts.

Ma cosa sappiamo davvero del personaggio e quali cambiamenti sono stati attuati rispetto alla versione originale?

Nel MCU è interpretata da Lexi Rabe

Nel MCU, la piccola Morgan Stark è interpretata da Lexi Rabe, che rivedremo presto sul grande schermo in Godzilla: King of Monsters (dove sarà la versione giovane del personaggio di Millie Bobby Brown, Madison Russell).

Non sappiamo se l’attrice comparirà in altri titoli dell’universo condiviso, ma niente è scontato quando si parla di cinecomic Marvel…

Katherine Langford sarebbe stata la versione adulta di Morgan

Katherine Langford

Uno dei misteri irrisolti di Avengers: Endgame è stato finalmente affrontato da Anthony e Joe Russo durante la nuova puntata del podcast di Josh Horowitz. Nella chiacchierata con il volto di MTV News viene infatti svelato il motivo dell’assenza di Katherine Langford, la star della serie 13 Reasons Why confermata ufficialmente nel cast lo scorso ottobre e il cui ruolo non era mai stato specificato.

Avevamo questa idea che vedeva Tony entrare in una sorta di universo metafisico, lo stesso in cui si è trovato Thanos dopo aver schioccato le dita in Infinity War. Lì ci sarebbe stato l’incontro con la versione futura di sua figlia […] Presto ci siamo resi conto che mancava quel legame emotivo con Morgan adulta, e la scena non funzionava né risuonava a livello di emozione, ed è per questa ragione che abbiamo deciso di eliminarla e di allontanarci da quell’idea“.

Nel podcast viene inoltre spiegato che la versione del film con la sequenza che vedeva protagonista la Langford era stata mostrata al pubblico durante i test-screening, tuttavia la mancanza di reazioni positive e la confusione generale hanno spinto i Marvel Studios a procedere in un’altra direzione.

Nei fumetti Morgan Stark è il cugino di Tony

Nei fumetti, Morgan Stark è in realtà il figlio di Edward Stark, nipote dunque di Howard Stark e Maria Stark e cugino di primo grado di Tony Stark. La sua controparte vive il rapporto con Tony come un’accesa rivalità e spesso cerca di usurparlo dalla poltrona di leader della Stark Industries.

I Marvel Studios hanno già cambiato il sesso di un personaggio dei fumetti

Rendere un personaggio maschile una donna è una pratica ormai comune nel MCU, già accaduto per Jeri Hogarth, l’avvocato interpretato da Carrie-Anne Moss in Jessica Jones, Ghost, il villain di Ant-Man and the Wasp interpretato da Hannah John-Kamen, Mar-Vell, lo scienziato Kree interpretato da Annette Bening in Captain Marvel, infine l’Antico, lo stregone supremo a cui dona il volto Tilda Swinton.

Nel MCU viene chiamata come lo zio di Pepper

In Avengers: Infinity War, quando Tony racconta a Pepper del sogno in cui aveva immaginato di avere un figlio, scopriamo che il nome Morgan è lo stesso dell’eccentrico zio della sua compagna. Cinque anni dopo lo schiocco, in Avengers: Endgame, la figlia avuta insieme si chiama proprio Morgan.

Nei fumetti diventa un villain

A causa del suo risentimento verso Tony, il Morgan dei fumetti viene portato verso il “lato oscuro”, ed esattamente come Justin Hammer, usa tutte le sue infinite risorse per abbattere il cugino.

Nella trama del fumetto “Good as Gone” assume un gruppo di mercenari che si fanno chiamare Stockpile per entrare nel laboratorio di Tony e rubare la sua armatura di Iron Man, mentre in “Dark Reign” prova a rilevare tutta la sua compagnia.

La versione Ultimate

Nella timeline dei fumetti Ultimate, Morgan Stark non è il classico villain, ma nemmeno un eroe, e non cerca di sconfiggere Tony Stark. Esiste addirittura una storia in cui lui, il cugino e altri personaggi vengono catturati da un gruppo di criminali guatemaltechi guidati dal Diavolo Rosso.

Cheeseburgers

C’è un motivo se alla fine di Endgame, terminato il funerale di suo padre, Morgan chiede a Happy Hogan un cheeseburger. Si tratta infatti di un richiamo al primo film di Iron Man del 2008 in cui Tony chiede un panino a Happy dopo aver trascorso tre mesi in prigionia in Medio Oriente.

Leggi anche – Avengers: Endgame, 10 differenze tra film e fumetti

Fonte: CBR

A Rainy Day in New York di Woody Allen al cinema il 3 ottobre

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Dopo essere stato messo da parte da Amazon, A Rainy Day in New York di Woody Allen comincia a trovare la strada verso la sala, a partire dall’Italia, che prima nel mondo, grazie a Lucky Red, porta al cinema il film del regista newyorkese.

La commedia romantica con Timothee Chalamet, Elle Fanning, Selena Gomez e Jude Law viene venduta a livello internazionale dalla Gravier Productions di Allen e da FilmNation Entertainment di Glen Basner. Lucky Red Italia ha confermato che distribuirà il film, A Rainy Day a New York, il 3 ottobre, lasciando intendere che il film potrebbe essere ospite del Festival di Venezia.

Lucky Red ha distribuito precedentemente i film di Allen fino a La Ruota delle Meraviglie, del 2017, con Kate Winslet. Già nel 2003, Woody Allen aveva aperto il Festival di Venezia con Anything Else.

Non si sa molto sulla trama di A Rainy Day in New York, tranne che è un film corale a tema romantico che coinvolge due giovani che arrivano a New York per il fine settimana, la loro storia si intreccia con quella di un uomo adulto, che è interpretato da Jude Law, che ha una relazione con una donna molto più giovane, Elle Fanning, che durante le riprese del film aveva 19 anni. Il film è stato completato nel 2018.

Il film di Allen è diventato materia delicata negli Stati Uniti a causa della rinnovata attenzione per le accuse di molestie sessuali dirette ad Allen dalla figlia Dylan Farrow. A giugno scorso, Amazon ha sciolto il suo accordo di quattro film con Allen, accordo che includeva A Rainy Day a New York, permettendo così ad Allen di gestire il film a suo piacimento. In risposta, Allen ha recentemente citato in giudizio il servizio di streaming del gigante dello shopping per almeno $ 68 milioni.

Sulla scia del movimento #MeToo e delle accuse riemerse ad Allen, secondo le quali avrebbe molestato la figlia trent’anni fa, diversi attori hanno preso le distanze dal regista e dal film stesso, tra cui Chalamet e Gomez, che hanno donato i loro stipendi per il film a Time’s Up e altre organizzazioni.

Di contro, in un’intervista al New York Times pubblicata lo scorso novembre, Law ha invece dichiarato che il comportamento di Amazon ai danni del film è stata una “terribile vergogna”. “Mi piacerebbe vederlo – ha dichiarato Jude Law – Delle persone ci hanno lavorato molto e hanno messo molto di loro nel film, ovviamente anche lo stesso Allen.”

Nonostante i problemi degli ultimi mesi, la vena artistica di Allen sembra non averne risentito e il regista è attualmente al lavoro a un nuovo film sostenuto da Mediapro, con sede a Barcellona, ​​che ha finanziato molti altri suoi film, tra cui Vicky Cristina Barcelona e Midnight in Paris.

Spider-Man: Far From Home, per Tom Holland una scena sarà “un pugno nello stomaco”

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Il secondo trailer di Spider-Man: Far From Home diffuso lunedì dai Marvel Studios ci ha mostrato un Peter Parker in lutto e incapace di superare la morte del suo mentore Tony Stark, che come saprete non è sopravvissuto agli eventi di Avengers: Endgame. Andare avanti è difficile, e il giovane supereroe dovrà trovare la giusta motivazione per indossare di nuovo il costume e proteggere i suoi amici dall’attacco degli Elementali; una missione che scomoderà anche Nick Fury, Maria Hill e Quentin Beck aka Mysterio, personaggio proveniente da un altro universo.

Ma a quanto pare il sequel di Homecoming conterrà una scena particolare che, secondo Tom Holland, sarà come “un pugno nello stomaco” per gli spettatori, emozionante e difficile da digerire. Queste le parole dell’attore a Cinemablend:

C’è un momento in questo film in cui il pubblico si sentirà preso a pugni in faccia. Ricordo che mentre lo stavamo girando, mi sono allontanato e l’ho riguardato dal monitor chiedendo a Jon [Watts] se fosse sicuro di ciò che stavamo facendo. ‘La gente odierà questa scena’, ha detto, ed è davvero pazzesca…ti toglie la terra sotto i piedi“.

Forse Holland sta preannunciando la scomparsa di un personaggio chiave? Oppure la sequenza descritta fa parte della commemorazione per Iron Man che abbiamo intravisto già nel trailer? Il mondo ha bisogno del nuovo Tony Stark, ma Spider-Man riuscirà ad essere all’altezza del compito?

È altrettanto probabile che il film racconti le origini di Mysterio e le motivazioni che l’hanno spinto a migrare da un universo all’altro, magari per vendicare qualche torto subito (la morte di un familiare o di una compagna, chissà). D’altronde sappiamo poco o nulla di questo misteriosa figura la cui Terra sembra essere stata distrutta dallo schiocco avvenuto in Endgame.

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, il mistero sul Multiverso nel nuovo trailer

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, tutti i segreti del nuovo trailer

Fonte: Cinemablend

Mel Gibson interpreterà Babbo Natale in Fatman

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Mel Gibson è pronto a interpretare Babbo Natale nella commedia d’azione indipendente intitolata Fatman. La Fortitude si occupa dei diritti di vendita in tutto il mondo e presenterà il progetto ai buyer internazionali al Festival di Cannes, che aprirà il 14 maggio. CAA si occupa dei diritti di vendita negli Stati Uniti.

Fatman, le cui riprese dovrebbero cominciare all’inizio del 2020 in Canada, è la storia di un Babbo Natale chiassoso e non troppo ortodosso che sta combattendo il suo declino economico, mentre un dodicenne trascurato assume un killer per uccidere Babbo Natale per avergli messo nella calza dei doni un pezzo di carbone.

Fatman sarà diretto da Ian e Eshom Nelms, da una sceneggiatura che i due hanno firmato insieme. Il film sarà prodotto da Brandon James di Rough House, Nadine de Barros di Fortitude e Lisa Wolofsky di Skywolf.

“Questo racconto di Babbo Natale è un film che siamo ansiosi di realizzare da diverso tempo e siamo entusiasti di avere trovato dei partner altrettanto appassionati come Rough House e Fortitude, che hanno la stessa volontà.” Hanno dichiarato Eshom e Ian Nelms.

L’ultima apparizione cinematografica di Mel Gibson è stata in Dragged Across Concrete, mentre di due anni fa è il suo La Battaglia di Hacksaw Ridge, film con Andrew Garfield che ha conquistato sei nomination agli Oscar.

Fonte: Variety

Avengers: Endgame, Hulk rimarrà per sempre “danneggiato”

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In questi primi undici anni di Marvel Cinematic Universe abbiamo visto tre “versioni” di Bruce Banner, l’eroe interpretato prima da Edward Norton nello standalone del 2008, poi da Mark Ruffalo in The Avengers e nei successivi film: quella tradizionale, dell’uomo che combatte contro la sua nemesi rabbiosa, quella che non riesce più a trasformarsi tanto è rimasto traumatizzato dagli eventi (in Infinity War), infine l’ultima, vista in Avengers: Endgame, dove il personaggio appare nella sua forma “mostruosa” facendo convivere le due anime, in perfetto equilibrio (un omaggio al Professor Hulk dei fumetti).

Tuttavia il finale di Endgame ci lascia con un Banner fisicamente compromesso, che ha perso il braccio dopo aver schioccato le dita con il nuovo guanto dell’infinito, oltre che provato dalla morte di Natasha Romanoff. Dunque la domanda è lecita: sarà questo l’aspetto di Hulk da qui in avanti? I danni verranno risolti in qualche modo? A rispondere è il regista Joe Russo durante un’intervista con Comicbook:

Ha perso un braccio. Ha perso Natasha. Non c’è punto di ritorno. Ha danneggiato se stesso. Ma non so, è un discorso interessante. Si tratta di un danno permanente, allo stesso modo in cui lo schiocco ha provocato danni permanenti a Thanos. È un processo irreversibile. Il suo braccio, se ci fate caso, è molto più magro adesso, annerito, quindi privo della stessa forza che aveva prima […]

[…] Forse qualcuno lo aiuterà a guarire, o forse qualcuno gli darà un nuovo braccio” ha continuato Russo, “Ma non ho idea di dove sia diretto il personaggio. La cosa bella è stavolta non dovevamo prestare attenzione al dopo, perché stavamo cercando di raccontare soltanto un finale soddisfacente.”

In effetti il futuro di Hulk nel MCU è ancora da scrivere. Kevin Feige non ha mai espressamente parlato di progetti solisti per il supereroe, né di sviluppare altre storie che avessero lui come protagonista. Se e come la prossima Fase affronterà questa trasformazione resta un mistero…che ne pensate?

Leggi anche – Hulk: tutto quello che non sapevate sull’eroe di Mark Ruffalo

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Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh BrolinChris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, i Russo rivelano il titolo originale del film

Fonte: Comicbook

Cannes 2019: Rambo V – Last Blood e Sylvester Stallone sulla croisette

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Un ultimo annuncio per la selezione ufficiale del 72° Festival di Cannes 2019: Sylvester Stallone, che non passa mai inosservato sulla Croisette, torna a Cannes per promuovere Rambo V – Last Blood.

Sylvester Stallone reciterà nei panni di John Rambo, uno dei personaggi cinematografici più famosi al mondo, che ha scatenato la maggior parte delle passioni, ha raccolto milioni di spettatori e persino ispirato scrittori.

Sylvester Stallone avrà l’onore di una proiezione speciale al Palais des Festivals venerdì 24 maggio alle 22.30. Presenterà sul palco alcune immagini esclusive di Rambo V. Dopo un montaggio video che evoca la sua enorme carriera, il restauro in anteprima mondiale di Rambo – First Blood di Ted Kotcheff sarà proiettato in 4K DCP nel Grand Théâtre Lumière.

Rambo V: Last Blood è diretto da Adrian Grunberg e prodotto da Millennium Films. Il film sarà interpretato da Sylvester Stallone, Paz Vega e Oscar Jaenada. Matthew Cirulnik e Sylvester Stallone hanno scritto la sceneggiatura basata su personaggi creati da David Morell. Il film uscirà negli Stati Uniti e in tutto il mondo dal 20 settembre.

Il Festival di Cannes 2019 si svolgerà dal 14 al 25 maggio. Il presidente di Giuria della Palma d’Oro sarà Alejandro G. Inarritu mentre ad Alain Delon verrà consegnato il premio alla carriera.

Cannes 2019: il programma con Malick, Almodóvar e 13 registe donne

La corrispondenza: 10 cose che non sai sul film

La corrispondenza è l’ultimo film di Giuseppe Tornatore che ha riportato su grande schermo il tema del mistero e dell’amore, due argomenti separati ma anche molto legati tra loro.

Questo film, interpretato da due attori brillanti come Olga Kurylenko e Jeremy Irons, cerca di far riflettere circa la qualità della comunicazione odierna e il suo paragone con quella che si può definire analogica, cioè la classica lettera scritta.

Ecco, dunque, dieci cose da sapere su La corrispondenza.

La corrispondenza film

la corrispondenza

1. L’isola dove vive Ed si trova in Italia. Nel film La corrispondenza, il protagonista Ed (Jeremy Irons) vive in una casa che si trova su di un’isola che viene chiamata Borgoventoso. In realtà, quest’isola esiste e si trova sul Lago di Orta, vicino al piccolo borgo medievale di Orta San Giulio.

2. Tornatore e Morricone all’undicesima collaborazione. Giuseppe Tornatore si è sempre contraddistinto per il fatto di volere nei suoi film una colonna sonora d’eccellenza, firmata da Ennio Morricone. I due hanno collaborato molte volte insieme, praticamente per tutta la filmografia di Tornatore, eccetto il suo primo film, Il camorrista (1986).

3. Il ritorno del mistero. Una delle caratteristiche dei film di Tornatore è il tema del mistero. Anche in La corrispondenza questo tema torna in modo prepotente, con il mistero che si lega a doppio filo attorno alla figura del protagonista e attorno all’amore che cerca di andare oltre le difficoltà, di superare momenti di rottura.

La corrispondenza streaming

4. Un film disponibile in digitale. Chi volesse rivedere La corrispondenza, o approcciarsi per la prima volta a questo film, è possibile farlo grazie alla piattaforme digitali legali che dispongono il film, come Rakuten Tv, Chili, Google Play, iTunes e Tim Vision.

La corrispondenza trailer

5. Un trailer fatto di suspense. Sin dalle prime inquadrature generate dal trailer del film, è impossibile non notare il taglio noir del lungometraggio, dato dalle tematiche in gioco e dall’atmosfera. Un trailer che diventa una tappa obbligatoria da fare (anzi, da vedere) prima di godersi il film.

La corrispondenza trama

la corrispondenza

6. Una studentessa che fa la controfigura. Il film si apre su Amy (Olga Kurylenko), una studentessa universitaria che, nel tempo libero, lavora come controfigura sia per la televisione, che per il cinema. Le sue specialità sono le scene d’azione, le situazioni di pericolo che nelle storie di finzione si concludono con la morte del suo doppio, per non dimenticare le acrobazie cariche di suspence. Una lavoro che l’aiuta a sentirsi invincibile o ad esorcizzare un antico senso di colpa.

7. Il mistero che coinvolge il suo amato. Amy è molto innamorata dal suo professore di astrofisica che si trova ad Edimburgo e, dal quale, sembra contraccambiata. Ma da un momento con l’altro, egli sparisce nel nulla. Nonostante il suo essere fuggito, la giovane continua a ricevere messaggi da parte per tutto il giorno. Cercando di capire cosa sia successo, Amy comincia a condurre un’indagine personale.

La corrispondenza frasi

8. Frasi che lasciano un segno. Un film che ruota attorno al tema della comunicazione non poteva non essere composto da dialoghi e frasi significative. Ecco qualche esempio:

  • Il mio errore è stato non averti incontrato prima.
  • Se vivi con la testa tra le stelle, prima o poi una ti si ficcherà nel cervello. (Edward Phoereum)
  • Ti amo dovunque, comunque, sempre! (Edward Phoereum)
  • Come le stelle che, pur avendo esaurito il loro ciclo vitale, continuano a brillare! (Amy Ryan)
  • Qui è come essere lì, solo che non posso toccarti.
  • Non riesco a credere che non possa più ascoltare le parole che mi hai rivolto… E che io stupidamente ho rifiutato. (Amy Ryan)
  • Non puoi lasciarmi in un labirinto senza via d’uscita! (Amy Ryan)

La corrispondenza finale

9. Una riflessione sulle relazioni, l’amore e la comunicazione. Il film di Giuseppe Tornatore si muove sul terreno del noir per porre una riflessione importante circa i misteri dell’amore e della comunicazione, di quella tecnologica sia ancora inevitabilmente dipendente da quella cartacea, una semplice busta in cui si possono nascondere i segreti.

10. Tornatore ha esplicitamente chiesto di non rivelare il finale. In un periodo in cui il pericolo spoiler sembra vigere quasi esclusivamente solo per i cinecomic, Giuseppe Tornatore vi si è voluto appellare. Il regista, infatti, ha chiesto a critici, giornalisti e anche al pubblico, di non rivelare la fine del film per non guastare il piacere degli spettatori di andare al cinema.

Fonti: IMDb, Aforismi

V per Vendetta: 10 cose che non sai sul film

V per Vendetta è uno di quei film che hanno fatto la storia del cinema e che, con molta probabilità, continuerà ad essere ricordato negli anni per la sua forza espressiva e per i lunghi ed intensi dialoghi.

Adattamento dell’omonima graphic novel, questo film coinvolge lo spettatore sin da subito, lo rende partecipe degli avvenimenti e lo invita a riflettere sul suo presente e sul suo futuro.

Ecco dieci cose da sapere su V per Vendetta.

V per Vendetta film

v per vendetta

1. La polizia segreta ha un nome preciso. In V per Vendetta, questo tipo di polizia viene chiamata Fingerman perché il Nuovo Ordine era organizzato sul modello del corpo umano. Il cancelliere era il capo, la stazione televisiva BTN era la bocca, la sorveglianza visiva e audio erano gli occhi e le orecchie. Uniti a questi elementi, l’ispettore Finch faceva parte del naso, mentre il corpo di polizia e Creedy erano la mano.

V per Vendetta streaming

2. Il film è disponibile su numerose piattaforme. Chi volesse vedere o rivedere V per Vendetta è possibile farlo grazie alla sua disponibilità su varie piattaforme digitali legali, come Infinity, Chili, Rakuten Tv, Tim Vision, Google Play e iTunes.

V per Vendetta frasi

3. Frasi iconiche da un film iconico. Un film come V per Vendetta non poteva non essere generatore di numerosi frasi d’effetto, tali da rimenere nella memoria collettiva per diverso tempo. Ecco qualche esempio:

  • Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni. (V)
  • Io sono il frutto di quello che mi è stato fatto. È il principio fondamentale dell’universo: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. (V)
  • Io, come Dio, non gioco ai dadi, e non credo nelle coincidenze. (V)
  • E così ricopro la mia nuda perfidia con antiche espressioni a me estranee rubate ai sacri testi e sembro un santo quando faccio la parte del diavolo. (V)
  • Gli artisti usano le bugie per dire la verità mentre i politici per coprire la verità. (Evey)
  • E la morale è… i buoni vincono, i cattivi perdono e come sempre l’Inghilterra domina! (Lewis Prothero)
  • Una rivoluzione senza un ballo è una rivoluzione che non vale la pena di fare. (V)

V per Vendetta maschera

v per vendetta

4. La maschera rappresenta Guy Fawkes. In V per Vendetta, il protagonista indossa per tutto il tempo una maschera raffigurante il volto di Guy Fawkes, famoso per il suo coinvolgimento nella Congiura delle Polveri del 1605, messo a capo dell’esecuzione. Di fatto, il film ha preso spunto dal tentativo fallito dei cospiratori cattolici inglese che avevano cercato di uccidere re Giacomo I d’Inghilterra, la sua famiglia e la maggior parte dell’aristocrazia protestante in un colpo solo, facendo saltare il Parlamento durante la cerimonia d’apertura. Questa maschera, realizzata dall’illustratore David Lloyd, in seguito è stata usata da Anonymous.

5. Tutti i dialoghi sono stati doppiati. Inizialmente, era previsto che Hugo Weaving recitasse con un microfono inserito nella maschera ed un altro posizionato lungo l’attaccatura dei capelli. Tuttavia, nessuno dei due microfoni ha funzionato come sperato e, dunque, si è reso necessario doppiare tutte le parti di V.

V per Vendetta fumetto

6. Il film si basa su una serie a fumetti. V per Vendetta è un adattamento della serie a fumetti originariamente creata da Alan Moore. Tuttavia, in seguito alla sua esperienza negativa con La vera storia di Jack lo Squartatore (2001) e La leggenda degli uomini straordinari (2003), Moore ha rifiutato tutto il denaro e i diritti da Hollywood di qualsiasi suo adattamento.

7. Nel film non si fa riferimento all’anarchia, ma alla libertà. Nella graphic novel, la causa di V era l’anarchia. Alan Moore è stato molto critico nei confronti del film per aver stravolto quella che era la struttura dell’”anarchia versus il fascimo” in quella che è diventata un’esplorazione del neoliberismo americano contro il neo-conservatorismo americano che sarebbe dovuto essere ambientato negli Usa e non nella Gran Bretagna.

V per Vendetta cast

8. Hugo Weaving ha rimpiazzato un altro attore. In alcune scene del film, un occhio ben attento potrebbe notare delle differenze e ciò è dovuto al fatto che inizialmente era James Purefoy a vestire i panni di V, rimpiazzato poi da Hugo Weaving quando Purefoy decise di abbandonare il set per il fatto non riuscire a sentirsi a proprio agio in quel ruolo.

9. Natalie Portman si è rasata a zero. Per interpretare il ruolo di Evey, Natalie Portman ha deciso, oltre che dedicarsi ad utilizzare un maggiore accento inglese, di rasarsi i capelli a zero. Non che questo obbligatorio per la sua parte, ma lei stessa desiderava provare questa avventura da tempo.

10. Hanno girato di notte. Per poter girare il film, era necessario farlo in notturna. La produzione, quindi, si è mobilitata ed è riuscita ad avere il permesso per girare vicino al Parlamento e alla Torre dell’Orologio dalla mezzanotte alle 4:30 del mattino, potendo fermare il traffico solo per quattro minuti alla volta.

Fonti: IMDb, Aforismi

Avengers: Endgame, le scene sul passato di Thanos sono state tagliate

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Nonostante Avengers: Endgame abbia visto la sconfitta definitiva di Thanos, è stato Infinity War ad avere per protagonista il Titano Pazzo. Il personaggio è stato la figura centrale del film che lo ha visto trionfare sui Vendicatori. In quell’occasione, i Fratelli Russo hanno realizzato una serie di bozze di quello che poteva essere il passato di Thanos, scene che poi sono state escluse ed eliminate dal montaggio finale del film.

In una recente dichiarazione, Joe Russo ha dichiarato: “Abbiamo fatto un sacco di bozze per Infinity War che si concentravano sul passato di Thanos. Abbiamo anche preso in considerazione un progetto in cui si vedono dieci minuti del suo passato. Lo vediamo da bambino, cercare di convincere il suo pianeta che era condannato a uccidere a caso metà della popolazione per salvare il pianeta. Viene mandato in una prigione nello spazio, esterna, e da lì guarda il suo pianeta autodistruggersi…”

Tuttavia la scena è stata poi accantonata, proprio perché troppo dispersiva, tuttavia è stata utilizzata lo stesso, come materiale da fornire a Josh Brolin per costruire il personaggio e dargli il giusto spessore. In effetti il Thanos di Brolin è non solo in assoluto il miglior cattivo del Marvel Cinematic Universe, ma anche uno dei migliori personaggi mai portati al cinema dallo Studio in questi 11 anni di attività.

Leggi anche:

Leggi la recensione di Avengers: Endgame

Nel cast del film ci sono Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy RennerEvangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Pets 2 – Vita Da Animali: le voci italiane del film Illumination

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Pets 2 – Vita Da Animali vedrà il ritorno dello scrittore Brian Lynch (Minions) e sarà diretto nuovamente da Chris Renaud (Cattivissimo Me series, Lorax). Le voci italiane del film saranno di Alessandro Cattelan (Max), Laura Chiatti (Gidget), Francesco Mandelli (Nevosetto) e Lillo (Duke).

Il decimo film d’animazione della Illumination, è l’attesissimo sequel della commedia campione d’incassi del 2016 che ha avuto il miglior debutto di sempre per un film originale, d’animazione e non. Ricco della irriverenza e dell’umorismo sovversivo tipico della Illumination, questo nuovo capitolo esplora le vite e le emozioni dei nostri animali domestici, il profondo legame che hanno con le famiglie che li amano, e risponde alla domanda che incuriosisce da sempre chi ha un animale domestico: cosa fanno veramente i loro cuccioli quando rimangono soli in casa?

Max il Terrier si trova di fronte ad importanti cambiamenti di vita. La sua padrona ora è sposata e ha un bambino, Liam. Max è talmente preoccupato di proteggere il piccolo che sviluppa un tic nervoso. Nel frattempo, mentre il suo padrone è assente, l’impavida Pomerania Gidget cerca di portare in salvo il giochino preferito di Max da un appartamento pieno di gatti, con l’aiuto dalla sua amica felina Chloe, che ha scoperto le gioie dell’erba gatta.

E l’adorabile quanto folle coniglio Nevosetto ha dei deliri di onnipotenza pensando di essere un vero supereroe da quando la sua proprietaria Molly inizia a vestirlo con un costume da supereroe. Ma quando Daisy, un’ intrepida Shih Tzu, chiede l’aiuto di Nevosetto per una missione pericolosa, dovrà raccogliere il coraggio di diventare l’eroe che ha solo fatto finta di essere. Riusciranno Max, Nevosetto, Gidget e il resto della banda a trovare il coraggio per affrontare le loro più grandi paure?

Ted Bundy – Fascino criminale: recensione del film con Zac Efron

Negli Anni Settanta il caso di Ted Bundy ha scombussolato l’intera opinione pubblica americana. Il suo è stato il primo processo trasmesso in diretta tv, il primo che presentava così tanti elementi di contraddizione da tenere con il fiato sospeso tutta la comunità.

Ted Bundy era un uomo affascinante, colto, repubblicano, una persona per bene, eppure era un tremendo assassino, efferato, violento, spaventosamente bravo a plagiare la mente delle giovani donne, sue vittime predilette, e sicuramente poco credibile come serial killer, vista la sua apparenza così poco consueta per un mostro.

Proprio in questa dualità tra apparenza e sostanza si trova il nucleo del film di Joe Berlinger, che prima ha raccontato su Netflix la storia di Bundy attraverso un documentario in quattro episodi, un resoconto attento e puntuale, e poi si è servito della macchina cinema per una narrazione meno scientifica ma forse più affascinante, visto che accantona l’aspetto giudiziario della faccenda e ne evidenzia quello umano, non di Bundy ma delle donne che lo hanno vissuto e che si sono innamorate di lui.

In particolare, pur concentrandosi sul protagonista interpretato da Zac Efron, Berlinger adotta il punto di vista di Liz Kendall (Lily Collins). La donna vive in prima persona non solo l’orrore di cui è accusato l’uomo che ama, ma soprattutto è l’esempio della negazione prima e della dura presa di coscienza poi: com’è possibile che un essere umano possa essere tanto marcio, tanto cattivo dentro?

La Collins riesce perfettamente a dare al suo personaggio tutte le sfumature necessarie, fino alla sua scena conclusiva, il confronto ultimo in cui esige la verità, e noi con lei. D’altra parte la scelta di Efron nei panni di Bundy si conferma molto adatta: il fascino del personaggio si sposa alla perfezione con le fattezza da bravo ragazzo dell’ex protagonista di High School Musical, che riesce a restituire sorrisi vaghi che instillano attrazione e ambiguità, esattamente come faceva Ted Bundy.

Il titolo originale del film, Extremely Wicked, Shockingly Evil and Vile (Estremamente malvagio, incredibilmente cattivo e vile) è semplicemente la descrizione di Ted Bundy, laddove la distribuzione italiana ha preferito un titolo più comune e “rassicurante” (Ted Bundy – Fascino criminale) ma che comunque riesce a colpire il centro del bersaglio: è il fascino del male, quel male nascosto e insospettato, che ancora oggi, dopo la confessione, dopo che il criminale in questione è stato giustiziato da 30 anni, lascia spaesati e increduli. Perché il serial killer, il mostro, non salta da un angolo buio con i denti aguzzi e un pugnale in mano, ma si mimetizza, si nasconde alla luce del sole, in mezzo alle persone normali, come ha fatto Bundy.

Ted Bundy – Fascino criminale è un tentativo di raccontare l’incredulità del mondo di fronte a un essere così privo di umanità e l’invito a credere che è accaduto tutto, nonostante il sorriso beffardo e accattivante del protagonista.

Guarda il trailer di Ted Bundy – Fascino criminale

Pet Sematary: recensione del film tratto dal romanzo di Stephen King

Arriva al cinema Pet Sematary, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Stephen King che per la seconda volta arriva sul grande schermo, dopo il discusso film del 1989 a opera di Mary Lambert (Cimitero vivente).

Con l’avvento di IT, di cui aspettiamo il secondo capitolo a ottobre, sono tornati in auge gli adattamenti dal Re del Brivido che questa volta non si pronuncia sull’esito del film tratto da uno dei suoi più famosi racconti, una riflessione sulla morte che ha un risvolto cinico e cruento. Esattamente come Pet Sematary diretto da Kevin Kölsch e Dennis Widmyer, che però si prende parecchie libertà rispetto alla trama originale, decisione che si scontrerà per forza violentemente con i fan duri e puri di King.

Il dottor Louis Creed si trasferisce con la famiglia, moglie, due figli e un gatto, a Ludlow, una cittadina isolata al limitare di un bosco, per sfuggire alla frenetica vita che conduce un medico del pronto soccorso. La proprietà acquistata dai Creed comprende un grande giardino che diventa bosco, e proprio nel bosco c’è un inquietante piccolo cimitero, dove i bambini vanno a seppellire i proprio animali domestici. Oltre a scoprire il macabro ritrovo, i coniugi Creed e la loro primogenita Ellie fanno la conoscenza anche di Jud Crandall, l’anziano e solitario vicino, che sembra conoscere molto bene quei luoghi.

Pet Sematary, il film

Kölsch e Widmyer dividono la loro versione della storia kinghiana in due parti: la prima è una specie di introduzione, abbastanza fedele al materiale di partenza, che dispone le pedine e si conclude con le scene che hanno per protagonista Church, il gattino di Ellie. La seconda parte è caratterizzata da un netto allontanamento dal romanzo, da una parte giustificato con il desiderio di non realizzare un remake del film del ’89, che era per contro molto fedele al libro, dall’altra forse spiegato con il desiderio di stupire i fan anche di fronte a una storia le cui svolte narrative sono ben note.

Il risultato è un film certamente imperfetto, che non manca di fascino, ma che risulta fiacco nel voler cercare la tensione e il brivido attraverso una costruzione delle scene mai davvero efficace. È un peccato però, perché le interpretazioni di Jason Clarke e John Lithgow sono intense e credibili, nonostante il resto della messa in scena sia debole.

Protagonista assoluto sembra essere il gattino Church, che nella seconda parte e nella sua seconda vita, nel film, è il mezzo narrativo a cui si affidano tutte le scene madre e lo strumento attraverso il quale si prova a instillare la paura nello spettatore.

La riflessione di King sulla morte, sui legami che oltrepassano i confini tra mondo dei vivi e mondo dei morti e il desiderio di avere ancora un po’ di tempo con i cari che ci vengono portati via arrivano annacquate e deboli, senza riuscire davvero a dare spessore a una storia che, pur presentando tutti gli elementi riconoscibili della letteratura dello scrittore del Maine, si limita a giocare in superficie con paura, dolore, elaborazione del lutto e perdita.

Guarda il trailer del film

Avengers: Endgame, quanto hanno guadagnato le star del film?

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avengers endgame

Avengers: Endgame sta letteralmente frantumando qualsiasi record al box office mondiale e ha da poco raggiunto Titanic al secondo posto della classifica dei film che hanno incassato di più nella storia del cinema. Questo grazie allo straordinario spettacolo messo in scena dai Marvel Studios e all’affetto del pubblico cresciuto negli ultimi undici anni di esistenza del MCU.

Dall’altra parte ci sono i numeri relativi agli stipendi degli attori, alcuni dei quali contano cifre esorbitanti, rivelati in un recente articolo dell’Hollywood Reporter che passa in rassegna i contratti multimiliardari di Robert Downey Jr. e colleghi.

Dunque chi ha guadagnato di più nel cast di Avengers: Endgame?

Robert Downey Jr.

Iron Man

Secondo le stime dell’Hollywood Reporter Robert Downey Jr. ha ottenuto la modica cifra di 75 milioni di dollari per la sua ultima apparizione nei panni di Tony Stark in Endgame. Quando l’attore aveva firmato nel 2006 per recitare in Iron Man non avrebbe mai potuto prevedere l’incredibile successo generato dal franchise, né quanto sarebbe diventata imprenscindibile la sua presenza nel futuro del MCU (anche a livello di immagine Downey è un fattore che spinge lo spettatore a staccare il biglietto).

Scarlett Johansson

Scarlett Johansson

Numeri decisamente inferiori per Scarlett Johansson, volto del MCU da Iron Man 2, ma sembra che il contratto preveda un sostanziale aumento di compenso con il film su Vedova Nera in produzione. Secondo i primi report, l’attrice potrebbe guadagnare 20 milioni di dollari per la sua avventura solista, la stessa cifra che Chris Hemsworth e Chris Evans hanno ottenuto per le rispettive apparizioni in Avengers: Infinity War.

Chris Evans

Grazie al contratto stipulato con i Marvel Studios, Chris Evans ha guadagnato tra i 15 e i 20 milioni di dollari per le sue ultime due apparizioni nel MCU (ovvero Infinity War e Endgame), prevedibile visto che l’attore dovrebbe lasciare il personaggio. Niente a che vedere con lo stipendio di Downey, ma sicuramente stiamo parlando di numeri importanti relativi ad un attore che fa parte della famiglia Marvel dal 2010.

Chris Hemsworth

Esattamente come il collega, Chris Hemsworth figura tra gli attori più pagati dei Marvel Studios e con Avengers: Endgame ha messo a segno tra i 13 e i 15 milioni di dollari; un dato  impressionante considerando che il suo tempo nell’universo cinematografico dovrebbe continuare anche dopo l’ultimo film, dunque la cifra potrebbe aumentare.

Tom Holland

Il più giovane del gruppo, Tom Holland, non sfigura tra i grandi del MCU, e per quanto riguarda i suoi guadagni per i due ultimi film degli Avengers viene stimato un guadagno pari a 3 milioni di dollari. L’attore gioca sicuramente al rialzo, e dopo l’ottimo debutto in Captain America: Civil War e il suo primo ruolo da protagonista in Spider-Man: Homecoming gli studios avranno deciso di dargli fiducia. Si attendono conferme (e aumenti) da Spider-Man: Far From Home in uscita a luglio.

Leggi anche – Avengers: Endgame, la recensione

Fonte: THR

Nova: i Marvel Studios sono al lavoro sul film?

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Superati gli ostacoli della conclusione della Fase 3, che coincide con Avengers: Endgame e Spider-Man: Far From Home, i Marvel Studios sono pronti a gettarsi a piene mani su tutti quegli angoli di storie  dei fumetti finora inesplorati. Un progetto che inizierà dall’arrivo degli Eterni e, secondo gli ultimi rumor, dall’introduzione nell’universo cinematografico di un altro personaggio noto ai fan: Nova.

A quanto pare infatti il team creativo di Kevin Feige potrebbe già essere al lavoro su uno standalone, e se ricordate era stato lo stesso presidente dello studio a rivelare che Richard Rider figurava tra i supereroi con il “potenziale più immediato” per via della sua connessione con l’universo dei Guardiani della Galassia e per gli spunti interessanti provenienti dai fumetti originali.

Parlando di Endgame in un recente Q&A, l’editor di Comicbook Brandon Davis ha chiesto a Joe Russo se lui e suo fratello avevano mai considerato di inserire nel film o in Infinity War questo personaggio molto amato dai fan, e la risposta del regista sembra suggerire che spetti a James Gunn, l’uomo dietro il successo del franchise sui Guardiani, presentarlo nel terzo capitolo o comunque nel futuro cosmico del MCU.

Dunque ci sono due possibili scenari da analizzare, nel caso questa voce venisse confermata: nel primo, Gunn introdurrà Nova come eroe partecipante alle avventure nello spazio di Guardiani della Galassia Vol.3, andando a complicare le teorie circa la struttura di un film con il vecchio cast e Thor (che si è unito al team dopo Endgame), mentre nel secondo lo studio svilupperà un titolo indipendente con Richard Rider protagonista assoluto e maggiori libertà di movimento per la trama.

Che ne pensate?

Nova: in arrivo lo standalone?

Fonte: Comicbook

Avengers: Endgame, perché Steve non ha dato lo scudo a Bucky?

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L’epilogo di Avengers: Endgame, e in particolare il destino di Captain America, è ancora al centro della discussione tra i fan: se avete visto film saprete che dopo aver restituito le gemme dell’infinito alle loro relative timeline, Steve Rogers decide di rimanere nel passato e vivere la sua vita con Peggy Carter mentre il suo sé anziano torna nella realtà per donare lo scudo a Sam Wilson.

Si tratta ovviamente di una scena emozionante, non priva di qualche mistero per quanto riguarda i viaggi nel tempo, e nonostante la storia dei fumetti ripercorra lo stesso arco narrativo, in molti si sono chiesti come mai Cap non sceglie Bucky, il migliore amico e compagno d’avventure sin dall’inizio, al posto di Sam.

La risposta arriva da Joe Russo durante un Q&A con Comicbook:

Cap e Bucky sono come fratelli, ma sapete cosa c’è di interessante in loro? Che sono persone molto diverse, e Bucky può ancora avere la capacità di essere corrotto mentalmente e o controllato da qualcun altro. È una sorta di problema irrisolto per lui mentre Sam ha dalla sua il libero arbitrio. Credo che abbia anche un’etica simile a Steve per quanto riguarda il servizio militare che ha svolto per la nazione“.

Dunque ecco motivata la scelta di indicare Falcon come prossimo Captain America. Forse saranno gli stessi valori condivisi dai due eroi, il coraggio e la purezza d’animo, il vero centro gravitazionale della serie tv in arrivo su Disney + che vedrà protagonisti Anthony Mackie e Sebastian Stan? Probabile, e non vediamo l’ora di scoprire quali saranno i loro percorsi nel futuro del MCU.

Avengers: Endgame, svelato il ruolo segreto di Katherine Langford

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Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh BrolinChris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Leggi anche – Avengers: Endgame, la recensione

Fonte: Comicbook

 

Doctor Strange 2: Fratello VooDoo e Clea saranno nel sequel?

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In attesa che vengano ufficialmente annunciati i titoli della Fase 4 del MCU, i fan possono fare affidamento sulle voci, non ancora confermate, riguardanti Doctor Strange 2, uno dei capitoli annunciati tempo fa da Kevin Feige che vedrà di nuovo protagonista Benedict Cumberbatch nei panni dello stregone supremo dopo gli eventi di Avengers: Endgame.

E secondo gli ultimi report il sequel segnerà il debutto, sul grande schermo, di due personaggi dei fumetti noti come Jericho Drumm aka Fratello Voodoo e Clea. Questo è ciò che suggerisce Roger Wardell su Twitter, misterioso account che spesso ha l’abitudine di divulgare segreti sulle prossime produzioni Marvel (come dettagli sulla trama di Endgame, la trasformazione fisica di Thor, il ritorno di James D’Arcy nei panni di Jarvis e il cameo di Robert Redford). Insomma, possiamo fidarci anche di questo rumor su Doctor Strange 2?

Per quanto riguarda Drumm, chi ha letto i fumetti saprà che l’eroe viene scelto dall’occhio di Agamotto dopo l’abdicazione di Strange, e diventa così il nuovo Mago Supremo della Terra con il nome di Dottor Voodoo. Nel corso della sua storia combatte insieme ai Nuovi Vendicatori contro chi vuole recuperare l’occhio e guadagnare il potere di governare la Terra.

Clea invece è una supereroina originaria della Dimensione Oscura, nipote del villain Dormammu (già visto nel primo film di Doctor Strange) e uno dei principali interessi amorosi di Stephen Strange che sposerà ad un certo punto del suo percorso.

Il tweet menziona anche il possibile ritorno in azione di Tilda Swinton, che sarebbe in trattative per riprendere il ruolo dell’Antico, e un look simile a un “boogaloo degli anni ’80”.

Doctor Strange 2 si farà, parola di Kevin Feige

Doctor Strange 2, sequel promesso da Kevin Feige, potrebbe arrivare nelle sale già nel 2020.

A suggerirlo è un report di Deadline relativo alla presentazione del panel Disney esposto durante il recente CinemaCon di Las Vegas, dove sebbene non siano stati rivelati i nomi dei film Marvel che saranno distribuiti nel 2020 (quindi dopo la fusione con la Fox), le novità verranno annunciate soltanto in seguito alla release di Avengers: Endgame.

Altre fonti spiegano che la sceneggiatura del sequel è praticamente pronta, e che per quanto riguarda il discorso sugli Eterni, il sostanzioso utilizzo di CGI e post-produzione potrebbe costringere lo studio ad allungare i tempi, considerando anche la scelta del cast che è appena iniziata, così da essere concluso entro il 2021.

Per ora non abbiamo ulteriori aggiornamenti sulla trama, né tantomeno conferme ufficiali da parte di Kevin Feige e co., ma solo sul possibile ritorno in scena di Cumberbatch insieme a Rachel McAdams, sempre nei panni della collega e interesse amoroso di Stephen Strange, Christine Palmer, e Benedict Wong, visto di recente in Avengers: Infinity War, in quelli di Wong.

Fonte: Twitter

Star Wars: The Rise Of Skywalker, un possibile spoiler rivela il ruolo di Palpatine

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Come confermato dal primo teaser trailer diffuso poche settimane fa, l’imperatore Palpatine tornerà in Star Wars: The Rise Of Skywalker interpretato di nuovo da Ian McDiarmid, ma non è ancora chiaro il motivo e in che modo farà la sua comparsa nel capitolo finale della nuova trilogia.

Diverse le teorie (già elencate qui), ma quella suggerita da Makingstarwars sembra suggerire che nel film vedremo un’altra versione del personaggio, ovvero una sua reincarnazione, e a vestirne i panni sarà proprio Matt Smith. Ovviamente si tratta soltanto di una voce non ancora confermata, e vi ricordiamo che il casting dell’attore era stato smentito dal diretto interessato nei mesi scorsi.

Qual è allora la verità?

Il sito riporta che questa figura verrà posseduta dallo spirito di Palpatine, e che il Leader Supremo Snoke era in realtà comandato mentalmente dall’ultimo dei Sith. Si arriverebbe poi ad un epico scontro tra due fazioni, la prima composta da Rey e Kylo Ren, la seconda da Palpatine e il personaggio interpretato da Smith, dove soltanto Kylo uscirà da vincitore diventando il prossimo “ospite” dell’oscuro villain.

Sebbene questi dettagli provengano da una fonte affidabile, non ci sembra la descrizione appropriata per l’atto conclusivo della saga degli Skywalker. Appuntamento a dicembre 2019 per scoprire quali saranno le direzioni della trama e l’epilogo di questo viaggio…

Correlato – Star Wars: The Rise Of Skywalker, come tornerà l’imperatore Palpatine?

Vi ricordiamo che Star Wars: The Rise Of Sywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: The Rise Of Skywalker, le teorie sul significato del titolo

Fonte: Making Star Wars

Chadwick Boseman diventa un samurai per Yasuke

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Chadwick Boseman, interprete protagonista di Black Panther, produrrà e sarà il volto del personaggio principale nella storia di samurai Yasuke, ambientata nel Giappone del XVI secolo.

Doug Miro, co-creatore di Narcos, firmerà la sceneggiatura, che si concentra su un uomo africano che arriva in Giappone nel 1579 al servizio di un gesuita italiano, per servire sotto a un signore della guerra giapponese, Oda Nobunaga. Viene catturato in battaglia nel 1582. Secondo la leggenda, Yasuke è stato l’unico non asiatico a diventare un samurai.

Il film sarà prodotto dalla appena nata Picturestart di Erik Feig, da Michael De Luca e dalla De Luca Productions, da Stephen L’Heureux con la sua etichetta Solipsist e dalla Xception Content di Boseman e Logan Coles.

Chadwick Boseman sarà il protagonista dopo aver partecipato a Black Panther, 42, Get On Up, Marshall, sarà presto in 21 Bridges, prodotto dai Fratelli Russo, che lo hanno diretto in Avengers: Infinity War e in Avengers: Endgame.

Fonte: Variety

Avengers: Endgame, i Russo rivelano il titolo originale del film

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Prima che il titolo ufficiale del quarto capitolo sui Vendicatori venisse annunciato in concomitanza con l’uscita del primo trailer, diversi nomi erano trapelati in rete tra cui Avengers: Annihilation e Avengers Assemble, ovviamente smentiti dalla conferma di Avengers: Endgame, che faceva eco al termine utilizzato sia da Tony Stark in Age of Ultron che alle parole pronunciate da Doctor Strange in Infinity War.

Ora che l’embargo per gli spoiler è scaduto e i realizzatori possono parlare liberamente del film, stanno iniziando ad emergere dettagli interessanti sulla produzione e lo sviluppo creativo, incluso il titolo originale di Endgame svelato dai fratelli Russo in una recente intervista. E a quanto pare sarebbe stato Avengers: Infinity Gauntlet, cambiato in corso per ragioni non ancora chiare.

Se ricordate già nel 2017 Zoe Saldana, la star di Guardiani della Galassia, si riferì al film con Infinity Gauntlet, ma all’epoca questa dichiarazione venne interpretata come un lapsus o un modo per intendere Infinity War. Forse l’attrice si stava davvero riferendo al primo titolo ed è probabile che in seguito a quell’involontario spoiler i Marvel Studios abbiano deciso di optare per un’altra soluzione.

D’altronde tutte le speculazioni e le teorie che hanno anticipato l’arrivo di Avengers: Endgame sono state parte integrante della geniale campagna di marketing, rendendo l’attesa per la release del teaser ancora più febbricitante. E considerati gli eventi del film, con i Vendicatori che riescono a collezionare le gemme viaggiando nel tempo e a costruire il loro guanto dell’infinito, Infinity Gauntlet sarebbe stato un titolo alquanto appropriato…

Avengers: Endgame, i momenti più emozionanti del film

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Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh BrolinChris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, superato Titanic al box office mondiale

Fonte: CBM

Kate Winslet e Mackenzie Foy in Black Beauty

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Mackenzie Foy e Kate Winslet saranno le protagoniste dell’adattamento in chiave contemporanea di Black Beauty, film prodotto dalla Constantin film e diretto da Ashley Avis, che ha anche firmato la sceneggiatura.

Black Beauty è un romanzo bestseller, scritto da Anna Sewell, che racconta del legame duraturo tra una ragazza di 17 anni e un cavallo selvaggio che la aiuta a superare il trauma della perdita dei genitori. La Foy, che ha partecipato agli ultimi due capitoli di Twilight, a Interstellar e a Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni, sarà Jo, la protagonista, mentre la Winslet darà la voce al cavallo.

Black Beauty è prodotto da Jeremy Bolt e Robert Kulzer, che hanno già collaborato nel franchise di Resident Evil. Martin Moszkowicz è il produttore esecutivo.

L’ultima volta in cui abbiamo visto Kate Winslet sul grande schermo è stato ne La Ruota delle Meraviglie di Woody Allen, mentre sappiamo che l’attrice ha collaborato con James Cameron di nuovo nella realizzazione di Avatar 2, che arriverà in sala nel 2021.

Fonte: Variety

Spider-Man: Far From Home, Mysterio e il Multiverso nella prima clip ufficiale

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Il secondo trailer ufficiale di Spider-Man: Far From Home diffuso lunedì dai Marvel Studios ha confermato la teoria dell’esistenza del Multiverso, grande novità per il futuro del MCU a cui si lega il personaggio di Mysterio, interpretato sullo schermo da Jake Gyllenhaal.

Nel frattempo la prima clip tratta dal film è arrivata online e mostra proprio la new entry dell’universo cinematografico Marvel presentarsi e spiegare a Peter Parker le sue origini: “Ci sono più realtà, e questa è la dimensione di Terra-616. Io vengo da Terra-833. Condividiamo lo stesso livello delle costanti fisiche per la simmetria.

Probabilmente i fan dei fumetti sull’Uomo Ragno avranno riconosciuto l’omaggio a Earth-833, il pianeta che è stato la casa di Spider-UK / Billy Braddock in alcune serie. Terra-616 invece fa parte della continuity di molti supereroi e storie chiave della Marvel Comics. Che sia semplicemente un easter egg o l’anticipazione di ciò che vedremo nel film (e nella Fase 4 del MCU)?

Nel trailer è Nick Fury a rivelare che lo schiocco avvenuto in Endgame ha “squarciato” la dimensione spazio tempo creando una realtà alternativa, la stessa da cui proviene Quentin Beck aka Mysterio. A quanto pare quindi esiste un altro pianeta speculare al nostro…

https://www.youtube.com/watch?v=x3CYf3BVz_c

Spider-Man: Far From Home, il mistero sul Multiverso nel nuovo trailer

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: tutti i segreti del nuovo trailer

Richard Madden in trattative per Gli Eterni

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La star di Game of Thrones e Bodyguard, Richard Madden, è in trattative per entrare nel cast de Gli Eterni, il prossimo progetto Marvel Studios che vedremo nei prossimi anni. Nel film sono già stati confermati Angelina Jolie e Kumail Nanjiani.

L’attore interpreterà Ikaris, un memrbo della razza di discendenza umana nota come Gli Eterni, appunto.

Creato da Jack Kirby nel 1976, il fumetto è ambientato milioni di anni nel passato, quando gli esseri cosmici noti come i Celestiali, conducevano esperimenti genetici sugli umani, per creare individui dotati di superpoteri, noti come Gli Eterni, insieme ai loro nemici, i Devianti. I due gruppi si scontrarono nel corso della storia. Gli Eterni, nel corso della storia, hanno anche combattuto con Greci, Romani e divinità Nordiche, prima di lasciare la Terra ed esplorare le stelle.

Chloe Zhao dirigerà il film da una sceneggiatura di Matthew e Ryan Firpo, mentre alla produzione, ovviamente, ci sarà Kevin Feige dei Marvel Studios.

Meglio noto per la sua interpretazione di Robb Stark ne Il Trono di Spade, Richard Madden ha cominciato a trovare le prime soddisfazioni professionali autentiche quest’anno, quando ha recitato in Bodyguard, la serie Netflix che gli ha fatto vincere il suo primo Golden Globe in carriera.

Oltre a diversi altri ruoli cinematografici, l’attore è adesso atteso in Rocketman, il film sulla vita di Elton John con Taron Egerton nei panni della rockstar inglese. Madden, nel film di Dexter Fletcher, interpreta il manager di John. Il film sarà proiettato in anteprima mondiale al prossimo Festival di Cannes.

Fonte: Variety

La Grande Bellezza: 10 cose che non sai sul film

La Grande Bellezza è uno dei film che ha segnato la storia del cinema italiano e mondiale, capace di affascinare tutto il mondo con lo sfondo romano, le tematiche affrontate e le interpretazioni di attori brillanti.

Se su tutti gli attori c’è Toni Servillo, alla regia c’è un Paolo Sorrentino in pieno stato di grazia, con il suo stile maturo e capace di attirare l’attenzione americana, tanto da vincere anche l’Oscar per il Miglior Film Straniero.

Ecco, dunque, dieci cose da sapere su La Grande Bellezza.

La Grande Bellezza film

la grande bellezza

1. Flaubert ha ispirato il film. Una delle ispirazioni di Paolo Sorrentino per il film è stata la famosa affermazione di Flaubert che voleva scrivere un romanzo sul nulla. Sorrentino affermò “Per niente intendeva le voci e i pettegolezzi, i mille modi in cui perdiamo tempo, le cose che ci irritano o ci deliziano, ma che sono così di breve durata che ci fanno dubitare del senso della vita. “Niente” costituisce l’intera vita di molte persone”.

2. Poteva avere un altro titolo. In un’intervista condotta a Radio 2, Paolo Sorrentino ha ammesso che, ad un certo punto della produzione, stava pensando di chiamare il film L’apparato Umano. Questo è anche il titolo del romanzo di fantasia scritto dal protagonista del film, Jep Gambardella, interpretato da Toni Servillo.

3. Si ispira ad un romanzo di André Breton. Nel film, durante una conversazione, Jep dice:”Chi sono io? C’è un romanzo che inizia così”. Questo romanzo non è altro che Nadja di Breton e la parte centrale del film, che tratta della relazione tra Jep e Ramona, attinge in maniera estesa a questo romanzo.

La Grande Bellezza trama

4. Le occasioni perse. La Grande Bellezza è ambientato nella Roma estiva che si concede ai turisti, quando la città è al massimo della sua bellezza. Jep ha sessantacinque anni e gode ancora di un fascino magnetico ed innato che non accenna a diminuire, che vive nella mondanità dell’alta società romana, fatta di rapporti inconsistenti e di vere occasioni umane perdute.

5. La sfilata di un’umanità vuota. Jep è un giornalista affermato che si trova ad assistere alle intrepide ed infinite sfilate di uomini e donne vuote, tutti distratti da un divertimento astratto. E se Jep ritrae Roma, Roma ritrae Jep: li ferma, bellissima ed immobile, pronta a guardare gli altri con indifferenza, come se fosse una diva morta.

La Grande Bellezza frasi

6. Generatore di frasi iconiche. La Grande Bellezza è un film destinato a rimanere un cult nel corso degli anni, grazie anche al fatto che possiede della frasi memorabili. Ecco qualche esempio:

  • La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto sessantacinque anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare. (Jep Gambardella)
  • Quando sono arrivato a Roma, a 26 anni, sono precipitato abbastanza presto, quasi senza rendermene conto, in quello che potrebbe essere definito “il vortice della mondanità”. Ma Io non volevo essere semplicemente un mondano. Volevo diventare il re dei mondani. Io non volevo solo partecipare alle feste. Volevo avere il potere di farle fallire. (Jep Gambardella)
  • Ma cosa avete contro la nostalgia? È l’unico svago che resta a chi è diffidente verso il futuro. (Romano)
  • A questa domanda, da ragazzi, i miei amici davano sempre la stessa risposta: “La fessa”. Io, invece, rispondevo: “L’odore delle case dei vecchi”. La domanda era: “Che cosa ti piace di più veramente nella vita?” Ero destinato alla sensibilità. Ero destinato a diventare uno scrittore. Ero destinato a diventare Jep Gambardella.(Jep Gambardella)
  • Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario: ecco la sua forza, va dalla vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose: è tutto inventato.

La Grande Bellezza cast

la grande bellezza

7. Per Servillo, la sceneggiatura è “apparsa per caso”. Toni Servillo e Paolo Sorrentino sono molto amici anche nella vita reale, oltre che in quella lavorativa. Pare che, tra i due, ci sia l’usanza di porgere nuove sceneggiature nei momenti più improbabili ed è successo anche per La Grande Bellezza, quando Sorrentino lo ha chiamato in punto in bianco per dirgli di leggere la sceneggiatura appena scritta.

La Grande Bellezza: versione integrale

8. La versione integrale ha 30 minuti aggiuntivi. Quando uscì al cinema La Grande Bellezza, la sua durata complessiva era di 142 minuti. A tre anni dall’uscita, e a due anni dagli Oscar, la Nexo Digital a distribuito per tre giorni la versione integrale del film, della durata totale di 172 minuti.

9. Ci sono delle scene tagliare. Nella versione distribuita del film, le scene con gli attori Giulio Brogi e Fiammetta Baralla sono state tagliate, tanto che, nei titoli di coda, sono stati inseriti dei ringraziamenti. Queste scene, però, compaiono nella versione integrale.

La Grande Bellezza streaming

10. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi desiderasse vedere per la prima volta, o rivedere il film, è possibile farlo grazie alle piattaforme digitali legali Rakuten Tv, Chili, Tim Vision, che danno possibilità di visione anche in originale.

Fonti: IMDb, The New York Times, Aforismi

Marvel, Fox, live action e Star Wars nella nuova line-up Disney

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Dopo il primo annunci che prevedeva lo spostamento di Avatar e la promessa di una nuova trilogia per Star Wars, arriva da Variety la nuova line-up completa di Disney, che ha annunciato una sequenza di titoli in uscita misteriosa e promettente per i prossimi anni.

A seguito del successo travolgente di Avengers: Endgame, la Disney ha annunciato diverse uscite Marvel, tra cui, finalmente The New Mutants, con la star di Game of Thrones, Maisie Williams, spostato ufficialmente dal 2 agosto 2019 al 3 aprile 2020. Intanto, Gambit è stato rimosso dalla sua data d’uscita prevista, il 13 marzo 2020.

Inoltre, la Buena Vista ha spostato l’uscita di Ad Astra, di James Gray con Brad Pitt, al 20 settembre 2019. Il film non aveva ancora cominciato la fase di promozione, nonostante fosse atteso per il Memorial Day, quindi lo spostamento era già nell’aria.

“Siamo entusiasti di presentare una lista solida e diversificata che getta le basi della nostra strategia a lungo termine, riunendo una vasta gamma di film da Disney, Pixar, Marvel, Lucasfilm, Fox, Fox Searchlight e Blue Sky Studios per creare una straordinaria collezione di esperienze cinematografiche per il pubblico di tutto il mondo – ha dichiarato Cathleen Taff, presidente della distribuzione cinematografica dello studioCon titoli forti già a partire dalla prossima estate, siamo ansiosi di cavalcare questo slancio nei prossimi anni grazie a una fonte creativa di storie audaci e fantasiose provenienti dai nostri studi di livello mondiale – tra cui diversi nuovi capitoli di due franchise venerati, Avatar e Star Wars.”

Ecco la lista completa dei titoli (datazione inglese mese/giorno/anno):

THE ART OF RACING IN THE RAIN (FOX) 8/9/19

READY OR NOT (FSL) 8/23/19

AD ASTRA (FOX) 9/20/19

FORD v. FERRARI (FOX) 11/15/19

STAR WARS: THE RISE OF SKYWALKER (DIS) 12/20/19

SPIES IN DISGUISE (FOX) 12/25/19

UNDERWATER (FOX) 1/10/20

CALL OF THE WILD (FOX) 2/21/20

THE NEW MUTANTS (FOX) 4/3/20

ARTEMIS FOWL (DIS) 5/29/20

THE ONE AND ONLY IVAN (DIS) 8/14/20

DEATH ON THE NILE (FOX) 10/9/20

WEST SIDE STORY (FOX) 12/18/20

CRUELLA (DIS) 12/23/20

NIMONA (FOX) 3/5/21

AVATAR 2 (FOX) 12/17/21

UNTITLED STAR WARS (DIS) 12/16/22

AVATAR 3 (FOX) 12/22/23

UNTITLED STAR WARS (DIS) 12/20/24

AVATAR 4 (FOX) 12/19/25

UNTITLED STAR WARS (DIS) 12/18/26

AVATAR 5 (FOX) 12/17/27

Disney sposta l’uscita dei sequel di Avatar e annuncia nuovi film di Star Wars

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Gli spettatori fan di James Cameron e delle sue creature blu dovranno aspettare un po’ più a lungo per tornare su Pandora, almeno stando alle nuove informazioni che diffonde Disney.

Il tanto atteso seguito di Avatar diretto da James Cameron è stato rinviato di un altro anno. Avatar 2 arriverà nelle sale il 17 dicembre 2021 invece del 18 dicembre 2020 come inizialmente previsto. La decisione implica, dunque, che Avatar 3 arriverà il 22 dicembre 2023 rispetto al 17 dicembre 2021 mentre Avatar 4 sarà distribuito il 19 dicembre 2025 invece del 20 dicembre 2024.

La notizia arriva come parte di un più ampio cambiamento nelle date di uscita svelate da Walt Disney Studios. La compagnia sta modificando le date d’uscita dei vari film che ha ereditato dopo aver acquistato la maggior parte delle risorse cinematografiche e televisive della 21st Century Fox in un mega-accordo da 71,3 miliardi di dollari.

A integrare queste notizie di slittamento per l’uscita in sala dei 4 film di Avatar, la Disney ha anche annunciato che a partire dal 2022 arriverà al cinema una nuova trilogia di Star Wars, i cui secondo e terzo capitolo arriveranno invece nel 2024 e nel 2026.

Fonte: Variety

Il Grande Spirito: intervista a Sergio Rubini

Arriva al cinema il 9 maggio Il Grande Spirito, il nuovo film diretto e interpretato da Sergio Rubini, con Rocco Papaleo, Bianca Guaccero e Ivana Lotito. Di seguito la nostra intervista a Rubini e Lotito.

[brid video=”411693″ player=”15690″ title=”Il Grande Spirito intervista a Rubini e Lotito”]

Sergio Rubini (Dobbiamo parlare, L’uomo nero, L’anima gemella) presenterà in anteprima al Bif&st 2019 Il Grande Spirito, la sua nuova commedia che racconta il rocambolesco incontro sui tetti della periferia di Taranto tra un rapinatore malmesso, lo stesso Rubini, e un eccentrico individuo che vede il mondo a suo modo, interpretato da Rocco Papaleo (Moschettieri del re – La penultima Missione, The Place, Basilicata coast to coast).

Dopo il successo del film Dobbiamo parlare Rubini dirige un’originale action comedy in cui due anime molto diverse, ma entrambe emarginate, cercano una via di fuga. A fare da cornice i vecchi lavatoi e le terrazze dei palazzi di periferia che diventano un insolito rifugio e il teatro di un’amicizia inaspettata. Nel cast anche Ivana Lotito, Bianca Guaccero e Geno Diana.

In un quartiere della periferia di Taranto, durante una rapina, uno dei tre complici, un cinquantenne dall’aria malmessa, Tonino (Sergio Rubini) approfittando della distrazione degli altri due, ruba tutto il malloppo e scappa.

La corsa di Tonino, inseguito dai suoi complici sempre più infuriati, procede verso l’alto, di tetto in tetto fino a raggiungere la terrazza più elevata, oltre la quale c’è lo strapiombo, che lo costringe a cercare rifugio in un vecchio lavatoio. Lì trova uno strano individuo (Rocco Papaleo) dall’aspetto eccentrico: porta una piuma d’uccello dietro l’orecchio, sostiene di chiamarsi Cervo Nero, di appartenere alla tribù dei Sioux.

Tonino si trova sotto assedio: il quartiere è presidiato dai suoi inseguitori e gli angoli delle strade controllate. In questa immobilità forzata a Tonino rimane un’unica disperata alternativa: allearsi con lo squilibrato che si comporta come un pellerossa e che, proprio perché guarda il mondo da un’altra prospettiva, potrà forse fornirgli la chiave per uscire dal vicolo cieco in cui è finito.

Leggi la recensione de Il Grande Spirito