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Agatha: i Marvel Studios sono in procinto di cominciare a promuovere lo spin-off di WandaVision

Agatha: Diari di Darkhold (Agatha: Darkhold Diaries)

Con X-Men ’97 in pieno svolgimento su Disney+ e Deadpool & Wolverine in rapido avvicinamento, i Marvel Studios toglieranno presto il sipario sul seguito di WandaVision, Agatha?

Questa è la teoria prevalente, perché l’immagine del profilo sugli account dei social media di WandaVision è stata appena aggiornata con un tocco di viola familiare. Non ci dà molto su cui basarci, anche se diremmo che deve esserci un significato in tutto questo, visto che Agatha Harkness rimane intrappolata a Westview grazie a Scarlet Witch!

Non ci sentiamo di entusiasmarci troppo per l’imminente rivelazione, perché è già stato riferito che Agatha: Diari di Darkhold (Agatha: Darkhold Diaries) punta a un lancio a settembre. Disney+ ha anche sviluppato la frustrante abitudine di promuovere le sue offerte del MCU sorprendentemente vicine alle rispettive anteprime.

Nonostante la sensazione di aver aspettato a lungo per la serie, sembra che le cose stiano andando bene per uno spin-off che è stato precedentemente chiamato “Agnes of Westview”, “Coven of Chaos”, “Darkhold Diaries” e “House of Harkness“.

All’inizio di quest’anno, infatti, abbiamo appreso che Agatha ha richiesto un solo giorno di riprese.

Vorrei potervi dire tutto. Posso dirvi che è piuttosto favoloso per i fan, lo dico subito“, ha detto Kathryn Hahn del suo ritorno nel MCU. “Stavo per dire fantastico, ma poi ho deciso di dire favoloso“.

È un cast incredibile. Sono in soggezione per il lavoro di tutti in questo show e penso che le persone rimarranno sorprese“, ha continuato l’attrice. “Non credo che penseranno che si tratti di un solo modo e, naturalmente, prenderà un milione di strade diverse, un po’ come WandaVision“.

Agatha vedrà il ritorno di molti volti noti di WandaVision, tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor), Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David Payton (John Collins), David Lengel (Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon), Amos Glick (Dennis), Brian Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes (Evanora Harkness).

Cosa sappiamo di Agatha: Diari di Darkhold

Agatha: Diari di Darkhold (Agatha: Darkhold Diaries) vedrà Kathryn Hahn riprendere il ruolo di Agatha Harkness di WandaVision, tanto amato dai fan. Per la sua interpretazione, apprezzata dai fan, ha ottenuto una nomination agli Emmy come miglior attrice non protagonista. La serie vedrà anche il ritorno di Emma Caulfield Ford e Debra Jo Rupp, che riprenderanno il loro ruolo di abitanti di Westview. A loro si aggiungono le new entry del MCU Aubrey Plaza, Joe Locke, Ali Ahn, Maria Dizzia, Sasheer Zamata e Patti LuPone. Si dice che Locke sarà il protagonista maschile e LuPone interpreterà la strega siciliana Lilia Calderu.

La LuPone ha anche confermato in precedenza che la serie conterrà diversi numeri musicali degli autori di Agatha All Along Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez. Agatha: Diari di Darkhold (Agatha: Darkhold Diaries) proviene dallo scrittore capo Jac Schaeffer, che è anche produttore esecutivo insieme a Kevin Feige. La squadra di regia sarà composta da Schaeffer, Gandja Monteiro e Rachel Goldberg.

 
 

Deadpool & Wolverine: una action figure offre uno sguardo più ravvicinato ai fantastici costumi

Deadpool & Wolverine

I Marvel Studios hanno iniziato a intensificare la campagna di marketing di Deadpool & Wolverine e oggi Iron Studios ha condiviso un primo sguardo alla statua in scala 1/10 di prossima uscita.

Come potete vedere qui sotto, la statua raffigura Wade Wilson (Ryan Reynolds), Logan (Hugh Jackman) e Dogpool in un modo piuttosto unico. Questo significa che possiamo aspettarci che Wolverine porti davvero Deadpool in braccio in questo modo a un certo punto del threequel? Lo speriamo davvero.

Ormai abbiamo visto un bel po’ del costume di Wolverine, ma questa statua ha l’onore di mostrarci il suo aspetto da dietro. Non c’è molto da dire a questo proposito (non c’è un grande logo “X” o altro), ma nel complesso si tratta di un ottimo design.

Naturalmente, ci si chiede come i Marvel Studios intendano abbinarlo al Wolverine di Terra-616 nell’eventuale reboot degli X-Men. Forse la variante indosserà la tuta marrone di Logan.

Ci siamo quasi riusciti in The Wolverine“, ha detto di recente Hugh Jackman  a proposito della possibilità di indossare finalmente un costume accurato come quello del mutante artigliato. Ma dal momento in cui l’ho indossato, mi sono detto: “Come abbiamo fatto a non farlo?” Sembrava così giusto, sembrava così giusto. Ho pensato: ‘È lui’“.

Ci sono diversi lati di Wolverine che non abbiamo mai visto prima nei film. È stato emozionante per me”. Ci auguriamo che questo sia l’inizio di altre rivelazioni di merchandising, poiché sappiamo che molti di voi sono ansiosi di dare una prima occhiata alle figure Marvel Legends e Hot Toys basate sul film.

 

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Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

 
 

Midnight Suns: i Marvel Studios puntano al regista di film horror per la regia

Midnight Suns

Da diversi anni si vocifera che i Marvel Studios stiano sviluppando un film su Midnight Suns che ruota attorno agli eroi soprannaturali del MCU. Di recente, però, potrebbe essere stato fatto un grande passo in avanti: lo scooper @MyTimeToShineH sostiene che Kevin Feige sia intenzionato a affidare il progetto al regista Fede Álvarez.

Fede Álvarez non è nuovo all’horror dopo aver diretto Evil Dead, Don’t Breathe e il prossimo Alien: Romulus. Ha anche scritto Don’t Breathe 2 e la storia di Texas Chainsaw Massacre del 2022. Visto il clima positivo che circonda il prossimo film di Alien, questa voce ha molto senso.

No. Guarda. Molti di quei film sono belli e il pubblico li va a vedere“, ha detto Álvarez nel 2016 a proposito di una precedente trattativa con i Marvel Studios. “È solo che come regista è più difficile avere la tua visione in quei film, se vai a fare un film Marvel“.

A un certo punto abbiamo avuto delle conversazioni e… hanno già capito tutto. Hanno capito lo stile. Hanno capito il modo in cui li girano. Hanno capito i colori, l’umorismo. Cosa farei io? Ho molta più libertà di questo. Non lo so“, ha continuato il regista. “Alla fine potrei farlo. E dipende probabilmente dai personaggi delle storie“.

Ma una cosa del mio lavoro di regista che mi piace molto è creare le mie cose. Cerco di creare il mio stile quando giro e di impostare il tono da solo… Evil Dead è stata una sfida sotto questo aspetto“.

Nel MCU, ci sono diversi personaggi che potrebbero costituire i Midnight Suns, tra cui Moon Knight, Clea, Black Knight e Man-Thing. Tuttavia, con i prossimi film sugli Avengers che si avvicinano rapidamente, è difficile dire se ci sarà tempo per introdurre questa squadra prima di Secret Wars.

Chi sono i Midnight Suns?

Midnight Suns sono una squadra fittizia di supereroi soprannaturali apparsi nei fumetti americani pubblicati dalla Marvel Comics. Comprendente i Ghost Riders Danny Ketch e Johnny Blaze, Blade e Morbius, la squadra originale si è formata per la prima volta come parte dell’arco narrativo Rise of the Midnight Sons, culminando nella prima apparizione completa della squadra in Ghost Rider (vol. 6). In seguito al successo dei crossover, la Marvel ha marchiato tutte le storie che coinvolgevano il gruppo con un’impronta familiare e un trattamento di copertina distinti, che sono durati dal dicembre 1993 all’agosto 1994. La squadra è stata ripresa più volte con personaggi diversi, ma i membri più frequenti sono Morbius, Blade e almeno uno Spirito della Vendetta.

 
 

Parthenope: A24 distribuirà negli USA il film di Paolo Sorrentino

Parthenope
Parthenope by Paolo Sorrentino. Da sinistra Celeste Dalla Porta e Stefania Sandrelli. Foto di GIanni Fiorito.

Arriva una notizia che fa ben sperare per il percorso del nuovo film Parthenope di Paolo Sorrentino che sarà presentato al Festival di Cannes in concorso. La società americano A24, dietro a enormi successi e film che hanno trionfato alle recenti edizioni degli Oscar, ha comprato i diritti del film per distribuirlo negli USA.

Questa notizia lascia ben sperare per il percorso che la pellicola potrà intraprendere, che potrebbe essere quello compiuto da Anatomia di una caduta, film che quest’anno ha ottenuti ben più nomination della classica “Miglior film Straniero” concorrendo anche alle categorie principali come Miglior film, Miglior attori, portandosi a casa la statuetta per la migliore interpretazione Miglior sceneggiatura originale a Justine Triet e Arthur Harari e le candidatura per il miglior film Candidatura per la miglior regia a Justine Triet Candidatura per la miglior attrice protagonista a Sandra Hüller Candidatura per il miglior montaggio.

Il film Parthenope

Parthenope racconta, nelle parole di Paolo SorrentinoIl lungo viaggio della vita di Parthenope, dal 1950, quando nasce, fino a oggi. Un’epica del femminile senza eroismi, ma abitata dalla passione inesorabile per la libertà, per Napoli e gli imprevedibili volti dell’amore. I veri, gli inutili e quelli indicibili, che ti condannano al dolore. E poi ti fanno ricominciare. La perfetta estate di Capri, da ragazzi, avvolta nella spensieratezza. E l’agguato della fine. Le giovinezze hanno questo in comune: la brevità.

E poi tutti gli altri, i napoletani, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, disillusi e vitali, le loro derive malinconiche, le ironie tragiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sa essere lunghissima la vita, memorabile o ordinaria. Lo scorrere del tempo regala tutto il repertorio di sentimenti. E lì in fondo, vicina e lontana, questa città indefinibile, Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male.

A24

L’A24, si è fatta notare per la prima volta nel 2013 grazie alla promozione e distribuzione di Spring Breakers – Una vacanza da sballo di Harmony Korine, per poi aumentare la propria notorietà negli anni seguenti ottenendo i diritti di distribuzione statunitensi di film come Ex Machina e Room, e quelli internazionali di film come The Witch. Nel 2015, ha lanciato una propria divisione di produzione televisiva. Il primo film di produzione originale della compagnia, Moonlight di Barry Jenkins, ha vinto l’Oscar al miglior film ai premi Oscar 2017. Recentemente hanno prodotto The Lighthouse, The Whale, regia di Darren Aronofsky, Everything Everywhere All at Once, Past Lives, Civil War, tutt’ora nelle nostre sale.

 
 

Morto Bernard Hill, addio a Re Theoden de Il Signore degli Anelli

Bernard Hill Il Signore degli Anelli

È morto Bernard Hill, l’attore noto per aver interpretato il re Théodon nella trilogia de Il Signore degli Anelli e il capitano Edward Smith in Titanic. Aveva 79 anni. Hill è morto domenica mattina presto, come conferma il suo agente Lou Colson alla BBC. Non è stata fornita alcuna causa del decesso.

Hill divenne famoso nel ruolo di Yosser “gizza job” Hughes nella miniserie di Alan Bleasdale del 1982 “Boys From the Blackstuff“. Nello stesso anno, ha interpretato il sergente Putnam nel premiato Gandhi di Richard Attenborough.

Nel 1997, Hill ha interpretato il ruolo del Capitano Smith nel film di James Cameron Titanic, che ha vinto 11 Oscar. Si è poi unito alla trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson nei panni di Re Théodon, apparendo in Le due torri del 2002 e Il ritorno del re del 2003, anch’esso vincitore di 11 Oscar. Hill è apparso in due dei tre film che hanno vinto più Oscar di tutti i tempi (completa il terzetto Ben-Hur).

Bernard Hill è nato il 17 dicembre 1944 a Blackley, Manchester. Durante la sua carriera di attore, durata oltre cinquant’anni, ha lavorato ad altri film importanti come “Mr. Toad’s Wild Ride” (1996), “Sogno di una notte di mezza estate” (1999), “True Crime” (1999), “Il Re Scorpione” (2002), “Valkyrie” (2008) e “ParaNorman” (2012).

Hill apparirà al fianco di Martin Freeman nel dramma poliziesco “The Responder”, che sarà messo in onda della sua seconda stagione su BBC One questo fine settimana. Lascia la moglie Marianna Hill e il figlio Gabriel.

 
 

Il Regno del Pianeta delle Scimmie, intervista al regista Wes Ball

Il regista Wes Ball ha risposto alle nostre domande su Il Regno del Pianeta delle Scimmie, il nuovo film del franchise nato nel 1968 e che arriverà al cinema l’8 maggio 2024 distribuito da 20th Century Studios.

Tutto quello che sappiamo su Il Regno del Pianeta delle Scimmie

La sinossi ufficiale di Il Regno del Pianeta delle Scimmie (Kingdom of the Planet of the Apes) riporta: “Alcuni gruppi di scimmie non hanno mai sentito parlare di Cesare, mentre altri hanno distorto il suo insegnamento per costruire imperi fiorenti. In questo scenario, un leader delle scimmie inizia a schiavizzare altri gruppi per trovare la tecnologia umana, mentre un’altra scimmia, che ha visto il suo clan essere preso in ostaggio, intraprende un viaggio per trovare la libertà. Una giovane donna umana, intanto, diventa la chiave per la ricerca di quest’ultimo, anche se ha dei piani tutti suoi.”

Il regista Wes Ball dà nuova vita all’epico franchise ambientato diverse generazioni dopo il regno di Cesare, in cui le scimmie sono la specie dominante che vive in armonia e gli umani sono costretti a vivere nell’ombra. Mentre un nuovo tirannico leader delle scimmie costruisce il suo impero, una giovane scimmia intraprende uno straziante viaggio che la porterà a mettere in discussione tutto ciò che conosceva sul passato e a fare scelte che definiranno un futuro sia per le scimmie che per gli umani.

Il Regno del Pianeta delle Scimmie è diretto da Wes Ball (trilogia di Maze Runner) ed è interpretato da Owen Teague (It), Freya Allan (The Witcher), Kevin Durand (Locke & Key), Peter Macon (Shameless) e William H. Macy (Fargo). La sceneggiatura è di Josh Friedman (La guerra dei mondi), Rick Jaffa & Amanda Silver (Avatar: La Via dell’Acqua) e Patrick Aison (Prey), basata sui personaggi creati da Rick Jaffa & Amanda Silver. Il film è prodotto da Wes Ball, Joe Hartwick Jr. (Maze Runner), Rick Jaffa, Amanda Silver e Jason Reed (Mulan), mentre Peter Chernin (trilogia de Il Pianeta delle Scimmie) e Jenno Topping (Le Mans ’66 – La grande sfida) sono i produttori esecutivi. Il film è atteso in sala l’8 maggio.

 
 

The Marvels ha perso più soldi di The Flash dopo il deludente 2023 per i film sui supereroi

The Marvels film Brie Larson

Il 2023 non è stato un buon anno per i film sui supereroi, la maggior parte dei quali ha ottenuto recensioni negative e scarsi risultati al botteghino. Uno dei flop più scioccanti, tuttavia, è stato quello di The Marvels.

Captain Marvel ha guadagnato oltre 1 miliardo di dollari nel 2019 e il seguito ha visto Carol Danvers in coppia con Monica Rambeau di WandaVision e il personaggio principale di Ms. Marvel. Ora, Deadline ha analizzato i numeri e ha rivelato che i 206,1 milioni di dollari di incasso globale di The Marvels sono stati peggiori di quanto si pensasse.

Secondo gli addetti ai lavori, a conti fatti il film ha registrato una perdita netta di 237 milioni di dollari. Non c’è quindi da stupirsi se l’amministratore delegato della Disney Bob Iger ha dichiarato che i Marvel Studios inizieranno ad abbandonare lo sviluppo di sequel non necessari. Per quanto riguarda il futuro di questi personaggi, è difficile dirlo.

Monica farà chiaramente parte di una futura storia multiversale dopo essere atterrata nella stessa realtà degli X-Men, mentre si dice che una variante di Ms. Marvel sarà la protagonista di Marvel Zombies. Per quanto riguarda Captain Marvel, la sua storia continuerà sicuramente nei prossimi film degli Avengers.

Naturalmente, se il 2023 è stato negativo per i Marvel Studios, il DCEU è andato ancora peggio. Shazam! Furia degli Dei, Blue Beetle, Aquaman il regno perduto e The Flash hanno avuto un rendimento nettamente inferiore e, sebbene alcuni siano andati meglio di altri, è stata comunque una fine deludente per il franchise.

Quest’ultimo è stato definito “il più grande film di supereroi mai realizzato“, ma alla fine ha registrato una perdita netta di 155 milioni di dollari. Per fare un confronto, ha guadagnato 271,3 milioni di dollari in tutto il mondo.

Tuttavia, prima di lasciarsi coinvolgere troppo dal discorso sulla stanchezza dei supereroi, è bene ricordare che il genere è ancora in grado di fare molti soldi. Infatti, Guardiani della Galassia Vol. 3 è indicato come uno dei film di maggior successo del 2023, con un profitto di 124 milioni di dollari.

Penso che se ne sia parlato molto e che la gente non l’abbia visto“, ha detto recentemente Teyonah Parris a proposito delle difficoltà di The Marvels. “Quindi è frustrante, quando le persone commentano cose che non hanno realmente vissuto”. Ha aggiunto: “Ci sono molte persone che hanno messo molto del loro tempo, spirito e talento per portare avanti questo progetto“.

Spero che la gente faccia un tentativo giusto, vedendolo o provandolo. Se non vi piacciono i primi 10 o 15 minuti, è giusto così. Il vostro tempo è prezioso. Ma noi facciamo questi film in modo che possano essere una fuga dal mondo reale in un momento di leggerezza, gioia e fantasia“.

Non deve piacervi per forza qualcosa, ma dategli una possibilità vedendolo e formandovi una vostra opinione“, continua Parris. “E se lo avete fatto, allora è giusto. È così che vi sentite, e io non posso togliervelo“.

 
 

Baby Reindeer: l’ultimo successo di Netflix avrà una seconda stagione?

Baby Reindeer avrà una seconda stagione

Di tanto in tanto, uno streamer rilascia in sordina una serie che sconvolge il mondo e lo prende d’assalto. Da Squid Game a Virgin River e persino Bridgerton, nessuno a Netflix si sarebbe aspettato che queste serie catturassero l’attenzione come hanno fatto, e questa tendenza è tornata a manifestarsi con Baby Reindeer di Richard Gadd.

Già entrata nella Top 10 di Netflix negli Stati Uniti e addirittura al primo posto nel Regno Unito, la narrazione intrecciata e tristemente vera di Baby Reindeer ha fatto parlare di sé, con le sue premesse selvagge e la sua prima stagione ricca di colpi di scena, tra le più avvincenti che si siano viste da qualche tempo a questa parte. Tuttavia, resta da chiedersi se questa nuova e amatissima serie avrà una seconda uscita, quindi, tenendo conto di ciò, ecco una panoramica sulla possibilità che Baby Reindeer abbia una seconda stagione.

Baby Reindeer avrà una seconda stagione?

Con i cuori e le menti di tutto il mondo affascinati da Baby Reindeer, è comprensibile che molti si aspettino che Netflix capitalizzi il successo e commissioni una seconda stagione. Tuttavia, questa storia e la sua natura di vita vera significano che non c’è molto da dire, e l’intenzione di Baby Reindeer di essere una serie limitata è sempre chiara. Detto questo, nessuno si sarebbe aspettato il trionfo che è rapidamente diventato, con Netflix e il creatore Richard Gaddnot che hanno commentato la possibilità di una seconda uscita.

Cosa è successo nella stagione 1 di “Baby Reindeer”?

La prima stagione di Baby Reindeer racconta la spaventosa storia di come un piccolo atto di gentilezza apparentemente insignificante possa portare a una serie di conseguenze devastanti. Lo show ha come protagonista Richard Gadd nel ruolo del comico in difficoltà Donny Dunn, che inizia a fare il barista per cercare di guadagnarsi da vivere. Tuttavia, Donny non immagina che il suo pittoresco lavoro di barista cambierà la sua vita dopo aver offerto a una cliente una tazza di tè gratuita dopo aver notato la sua evidente vulnerabilità.

Quella cliente è Martha (Jessica Gunning), una donna per la quale questo semplice atto di gentilezza si trasformerà rapidamente in ossessione. Dopo aver trascorso la serata a flirtare e averlo soprannominato “Baby Renna”, Martha lascerà l’incontro come una donna cambiata, e le sue incessanti e-mail e telefonate si trasformeranno rapidamente in una pericolosa infatuazione che minaccia di distruggere le vite di entrambi.

Tuttavia, non si tratta di un caso medio di stalking, ma di un caso diverso da quelli che si possono vedere nei film, come ha detto il creatore Gadd in un’intervista a TUDUM. Ha detto: “Lo stalking in televisione tende a essere molto sexy. Ha un che di mistico. È qualcuno che si muove in un vicolo buio. È qualcuno che è molto sexy, che è molto normale, ma poi diventa strano un po’ alla volta. Ma lo stalking è una malattia mentale. Volevo davvero mostrare gli strati dello stalking con una qualità umana che non avevo mai visto prima in televisione. È una storia di stalking capovolta. Prende un tropo e lo capovolge“.

Di cosa parla Baby Reindeer?

L’intensa forza che sta dietro all’avvincente qualità tonale di Baby Reindeer deriva dal fatto che si tratta di una storia vera e che il protagonista è l’uomo che è stato realmente colpito dagli eventi della serie. Inizialmente, Baby Reindeer è nato come one-man show teatrale, con Gadd che ha persino portato lo spettacolo al Fringe di Edimburgo del 2019, ricevendo un’accoglienza positiva da parte della critica e dei fan. In una conversazione con TUDUM, Gadd ha detto:

In un modo strano, ho iniziato a sentire che questa poteva essere una buona storia durante l’intero calvario stesso. È stato uno dei periodi più intensi, quando ascoltavo i messaggi vocali. La sera andavo a dormire e questi messaggi vocali – le sue parole – rimbalzavano sulle mie palpebre. Ricordo di aver pensato: “Dio, se mai dovessi parlare di questo sul palco, sparerei le parole in giro”. Mettere i messaggi vocali in una grande cacofonia e sparare”. È così che è nata la commedia“.

Parlando della scelta di includere sia la commedia che il dramma in questa serie, Gadd ha detto: “Alcuni dei posti più bui in cui sono stato, ho trovato in qualche modo delle risate. E alcuni dei posti più divertenti in cui sono stato, compreso il backstage dei comedy club con altri comici, possono essere anche i più deprimenti. Penso sempre che la vita sia un misto di luci e ombre. Così ho voluto che Baby Reindeer fosse una miscela di entrambi“.

Dato che il contenuto di Baby Reindeer è realmente accaduto all’uomo che ne è il protagonista, l’azione nel corso dello spettacolo assume un’impronta più cupa, sapendo che Richard Gadd sta rivivendo alcuni dei momenti più difficili della sua vita. È sorprendente che Gadd rimanga fedele all’interpretazione di Dunn, una versione romanzata di se stesso, senza mai sentire il peso dell’argomento, probabilmente aiutato dalla sua decisione di trasformare il suo dolore in arte circa cinque anni fa.

 
 

La straziante storia vera di Baby Reindeer

Baby Reindeer storia vera

Penso quasi che si potrebbe mettere ‘basato su una storia vera’ prima di ogni spettacolo, perché tutti i migliori spettacoli provengono da un certo posto all’interno di qualcuno“. Questo è ciò che lo scrittore e interprete Richard Gadd, che interpreta il protagonista Donny Dunn nel nuovo show di successo di Netflix, Baby Reindeer, dice al The Guardian riguardo al tema dell’ispirazione dal proprio io per raccontare una storia. E, sì, ha ragione. La maggior parte degli artisti scava nei propri sentimenti più profondi o addirittura nelle proprie esperienze più oscure quando crea un nuovo lavoro. Tuttavia, c’è ancora una differenza tra una storia basata su eventi reali e una completamente inventata. Mentre la seconda può avere una certa somiglianza, accidentale o meno, con persone reali, la prima è un resoconto di qualcosa che è realmente accaduto nel mondo reale.

Baby Reindeer è una serie basata su eventi reali. Lo show, della durata di otto episodi, segue l’alter ego del suo creatore, Donny Dunn (interpretato dallo stesso Gadd), mentre viene tormentato da un implacabile stalker. Mentre nomi come Martha (Jessica Gunning), Teri (Nava Mau) e Darrien (Tom Goodman-Hill) sono stati scelti unicamente per raccontare una storia, tutti questi personaggi hanno delle controparti al di fuori dello schermo. Non dovrebbe essere una sorpresa: Baby Reindeer è una di quelle storie così intime e brutalmente oneste che sarebbe strano se non fosse basata su qualcosa che il suo autore ha vissuto. Diventata un successo per Netflix, attualmente al primo posto in tutto il mondo, la miniserie ha spinto i fan a cercare di capire la vera identità dei personaggi che compaiono nello show. Il problema è che questa potrebbe non essere una buona idea…

Baby Reindeer racconta la relazione tra un uomo e il suo stalker

Baby Reindeer inizia in modo abbastanza innocente con una donna che entra in un pub senza soldi e a cui il barista offre una tazza di tè offerta dalla casa. Tuttavia, per Donny e Martha, questo simpatico scenario si rivela un punto di svolta che trasformerà le loro vite in un incubo. Donny, aspirante comico con l’e-mail facilmente reperibile sul suo sito web, viene immediatamente inondato di messaggi dall'”iPhone” di Martha, che vanno dall’affascinante al sessualmente esplicito, fino al limite della violenza. All’inizio Donny non se ne rende conto, ma ha trovato una stalker che lo tormenterà per anni a spese del suo benessere fisico e mentale. Con il tempo, arriverà anche a tormentare i suoi genitori e ad aggredire fisicamente le sue precedenti e attuali fidanzate.

Donny non sa esattamente come affrontare l’interesse di Martha per lui. Per un po’, addirittura lo accoglie e lo incoraggia, perché ha i suoi demoni da affrontare. Infatti, anni prima di incontrare Martha, Donny era stato preso sotto l’ala di un comico più anziano e di maggior successo che lo aveva adescato, drogato e violentato ripetutamente. Questo ha lasciato un segno nell’immagine di sé di Donny e il fatto di tenere tutto segreto ha avuto ripercussioni sul suo rapporto con gli altri. Così, quando Martha capisce che è stato ferito e si complimenta con lui per i suoi tratti forti, Donny non può fare a meno di sentirsi visto e persino amato. Inoltre, c’è una certa ironia nel consegnare alla polizia questa donna chiaramente malata di mente, ma non l’uomo violento che lo ha ferito tanti anni prima.

Baby Reindeer è basato su due spettacoli teatrali di Gadd

Sia lo stalking che l’abuso descritti in Baby Reindeer sono eventi reali accaduti nella vita di Richard Gadd. Inoltre, Baby Reindeer non è la prima volta che lo scrittore e interprete parla del suo trauma. La serie di Netflix è un amalgama di due one-man show che Gadd ha messo in piedi negli ultimi dieci anni. Il primo, in cui esorcizza i suoi demoni di violenza sessuale mentre corre su un tapis roulant inseguito da un gorilla, si chiama Monkey See Monkey Do. Acclamato dalla critica, lo spettacolo ha vinto gli Edinburgh Comedy Awards 2016. Il secondo one-man show, Baby Reindeer del 2019, ha esordito al fringe di Edimburgo, è passato al West End e ha fatto vincere al suo creatore un Olivier Award, uno dei più alti riconoscimenti del teatro britannico.

Questi due spettacoli entrano a far parte della miniserie Netflix Baby Reindeer sotto forma di una sfuriata non programmata che Donny sfoga durante uno sfortunato spettacolo comico. La sfuriata diventa poi virale, spingendo la sua stalker, che si era presa una pausa dalla sua vita, a tornare e a minacciare di raccontare ai suoi genitori quelli che lei percepisce come difetti della sua mascolinità: lo stupro, le sue esperienze sessuali con gli uomini, la sua relazione con una donna trans… Si tratta, in effetti, di una rappresentazione in qualche modo romanzata di ciò che è accaduto a Gadd nella vita reale dopo la prima di Monkey See Monkey Do. Al Guardian, il comico ha raccontato di come lo spettacolo abbia riportato la sua stalker nella sua vita e di come lei abbia minacciato di riprendere a chiamare i suoi genitori. Tuttavia, il loro sostegno e il caloroso abbraccio del pubblico lo hanno aiutato ad andare avanti.

Quanto sappiamo della vera storia di Baby Reindeer?

vera storia di Baby Reindeer

Questo è il caso di molto di ciò che vediamo in Baby Reindeer: Gadd ha alterato molti fatti ed eventi per scopi drammatici o per tenere al sicuro l’identità di altri, persino dei suoi abusatori. Dopo tutto, quando parla della vera Martha, il cui nome potrebbe essere qualsiasi cosa, da Abigail a Zelda, è categorico sul fatto che non è l’unica persona da incolpare per quello che è successo. “Sarebbe ingiusto dire che lei era una persona orribile e io una vittima“, ha detto al Guardian quando è uscita la commedia. “Non mi sembrava vero“. Gadd è ben consapevole di aver gestito l’intera situazione in modo estremamente scorretto e che il suo stalker è una persona con problemi mentali. Per questo motivo, il suo spettacolo è estremamente attento a non rendere mai nota la sua identità.

Abbiamo fatto di tutto per camuffarla al punto che non credo si riconoscerebbe“, ha detto a GQ. “Quello che è stato preso in prestito è una verità emotiva, non un profilo di qualcuno fatto per fatto”. Quindi, della stalker di Gadd si sa ben poco, a parte il fatto che, in sei anni, lo ha tormentato con 41.071 e-mail, 744 tweet e 350 ore di segreteria telefonica. Per non parlare del caos che ha provocato nella vita delle persone a lui vicine. Nemmeno il suo destino è noto: mentre nella serie Martha viene arrestata e condannata al carcere, Gadd è estremamente riservato quando si tratta di parlare di ciò che è accaduto alla sua stalker.

Lo stesso vale per Darrien, la controfigura del comico più esperto che ha abusato di Gadd all’inizio della sua carriera. Quello che lo spettacolo ci racconta è la verità emotiva di Gadd e uno schema di base degli eventi. I nomi reali non vengono mai fatti. Nella serie, Darrien lavora per uno show televisivo fittizio chiamato Cotton Mouth e attira Donny nel suo mondo con promesse di ricchezza e fama. Se il vero Darrien avesse o meno un lavoro in TV è qualcosa che non sapremo mai, e questo per volontà di Gadd.

Perché le persone non dovrebbero andare alla ricerca della vera Martha o Darrien

Purtroppo, questo non ha impedito ai fan di cercare di capire chi sia la vera Martha o il vero Darrien. Persino uno degli amici di Gadd, il regista Sam Foley, è stato accusato di essere il vero Darrien. “Vi prego di non fare ipotesi su chi potrebbero essere le persone reali. Non è questo lo scopo del nostro spettacolo“, ha implorato Gadd ai suoi follower su Instagram, un’affermazione che l’interprete di Martha, Jessica Gunning, condivide ampiamente. E, in effetti, basta un episodio di Baby Reindeer per capire che si tratta di una serie su come le persone ferite interagiscono tra loro, invece di puntare il dito. Tuttavia, c’è qualcosa nelle parole “storia vera” che non lascia tranquilli.

Alla fine, ci sono ottime ragioni per non andare alla ricerca della vera identità di Martha e Darrien. Innanzitutto, si tratta di rispettare la volontà di Gadd. Questa è la sua storia da raccontare, e dovrebbe poterla raccontare secondo le sue condizioni. Non è raro che le persone abusate non siano pronte a confrontarsi con i loro abusatori, e non dovremmo forzarle. Inoltre, c’è lo stato mentale della vera Martha: come Gadd stesso afferma più volte, è una donna malata e come tale merita la sua privacy.

Ma, soprattutto, non dovremmo andare in giro ad accusare persone che non conosciamo di cose che crediamo abbiano fatto a causa di un programma televisivo. Non solo è crudele, ma potrebbe essere pericoloso sia per gli accusati che per gli accusatori: la polizia è stata coinvolta nella vicenda di Sam Foley, e a contattarla è stato lo stesso Foley. Quindi, sì, Baby Reindeer è basato su una storia vera e no, non sappiamo molto di ciò che è realmente accaduto. Ma, ehi, forse dovremmo lasciar perdere.

 
 

The Fall Guy, chi ha scritto tutti quei post-it del film?

The Fall Guy post it notes

Non solo The Fall Guy trabocca di azione senza sosta, ma i suoi aspetti comici sono anche meglio. Se a ciò si aggiunge la chimica tra le sue star, Ryan Gosling ed Emily Blunt, si ottiene la ricetta perfetta per un successo al botteghino. Sebbene gran parte dell’energia comica venga lanciata attraverso le battute, uno dei momenti più belli del film si nasconde sullo sfondo, appeso silenziosamente a un frigorifero. Nella scena in cui Colt Seavers, interpretato da Ryan Gosling, si reca nell’appartamento di Tom Ryder (Aaron Taylor-Johnson) per controllare la scomparsa della star dell’action, una serie di post-it sono affissi al suo frigorifero e ognuno di essi dice qualcosa di completamente fuori tema.

Durante un’intervista con Steve Weintraub di Collider in occasione della proiezione IMAX, il regista di The Fall Guy, David Leitch, e la produttrice, Kelly McCormick, hanno fornito un po’ di informazioni su come i post-it sono arrivati lì e su chi ha deciso cosa scrivere. “Il nostro reparto artistico si è scatenato“, ha detto McCormick, aggiungendo:

E ce ne sono così tanti di belli che non si vedono. Io andavo in giro… non riesco nemmeno a ricordare. Uno era migliore dell’altro. Sono tutti geni e dovrebbero fare gli sceneggiatori. [Ride]”. Concordando con il suo partner sia nella vita che nel cinema, Leitch ha detto: “Lo so. Dovrebbero avere i crediti di scrittura. Erano quei momenti divertenti, tipo: ‘Dobbiamo vestire il set qui’. Poi arrivava il reparto artistico, come le persone che si occupavano del set, e scrivevano cose e le mettevano su, e noi ridevamo

Secondo McCormick, Ryan Gosling è stato il responsabile di alcune delle gemme più notevoli nate dall’acquisizione di Post-Its. “Perché il pollo cinese è arancione?” è stato Ryan. Momoa/Mamoa”, è Ryan. [Anche il latte materno al 2% è di Ryan“. Leitch ha poi aggiunto che tutti coloro che hanno lavorato alla produzione si sono divertiti insieme: “Così le persone hanno avuto il permesso di scriverle, e le abbiamo avute tutte intorno. È stata una cosa divertente da fare sul set“.

Il divertimento dietro la realizzazione di ‘The Fall Guy‘ si riversa nel film

L’ultimo progetto del regista di Bullet Train e Deadpool 2 potrebbe essere il suo migliore. Non c’è davvero nulla che non piaccia nell’ode di Leitch alle performance acrobatiche e alla cinematografia, ed è chiaro che il cast e la troupe si sono divertiti a consegnare al pubblico uno dei migliori film dell’anno. Dall’inizio alla fine, il film d’azione è coinvolgente e uno di quei film a cui penserete e parlerete per molto tempo dopo che le luci si saranno accese e avrete lasciato il cinema.

 

 
 

Cosa è successo dopo The Asunta Case?

The Asunta Case

Nell’ultima settimana, la serie Baby Reindeer di Richard Gadd ha occupato il primo posto nella classifica degli spettatori di Netflix, offrendo uno sguardo straziante sull’esperienza personale dell’attore protagonista, vittima di stalking da parte di una donna incontrata in un bar. Tuttavia, la serie non è l’unica storia di vita reale che ha attirato gli abbonati di recente. Un’altra serie true-crime The Asunta Case creata da Ramón Campos  (l’uomo responsabile del period drama di Netflix Le ragazze del centralino) è uno dei titoli più popolari del servizio di streaming. The Asunta Case segue lo scioccante omicidio di una bambina cinese, che sarebbe stata uccisa dalla sua famiglia adottiva in Spagna. Questa vera e propria svolta ha attirato l’attenzione dei media e della popolazione della Galizia dell’epoca, che ha teorizzato su chi fosse il colpevole del crimine. Man mano che la polizia indagava sul caso, venivano trovate altre prove a sostegno della loro pista sull’identità e il motivo dell’assassino.

Di cosa parla The Asunta Case?

La miniserie in sei episodi racconta la storia vera di Rosario Porto (Candela Peña) e Alfonso Basterra (Tristán Ulloa) che adottano una bambina di origine cinese di nome Asunta, diventando la prima coppia ad adottare un bambino dalla Cina a Santiago, in Spagna. Quando iniziano a vivere insieme come una famiglia, gli amici più stretti li considerano perfetti. La bambina si distingueva a scuola, saltando persino una classe, e partecipava a diverse attività extrascolastiche. Non c’era motivo di sospettare che i genitori non fossero orgogliosi della figlia o che non sopportassero la decisione di andare avanti con l’adozione. Eppure, quello che doveva essere un “vissero felici e contenti” finì in tragedia anni dopo, quando la tredicenne fu trovata morta sul ciglio di una strada vicino a casa sua.

Con lividi sui polsi e sulle caviglie, la polizia ha ritenuto che fosse stata legata con le corde trovate accanto al suo corpo e l’autopsia ha confermato che la bambina è stata strangolata a morte. All’inizio della serata, la coppia si era recata dalle autorità per denunciare la scomparsa della figlia e in seguito era stata informata che era stata uccisa. Sebbene a prima vista sembrasse che Asunta fosse stata rapita e uccisa da un estraneo, Rosario e Alfonso divennero presto i principali sospettati per il crimine a causa delle incongruenze nel racconto degli eventi che avevano portato alla morte della bambina. Inoltre, molte prove suggeriscono che potrebbero aver avuto dei motivi per sbarazzarsi di lei. Il giudice Luis Malvar (Javier Gutiérrez) e gli agenti Christina Cruces (María Léon) e Javier Rios (Carlos Blanco) si occupano del caso, decisi a dimostrare che la colpa è dei genitori adottivi.

Rosario Porto e Alfonso Basterra erano i principali sospettati per l’omicidio di Asunta

Rosario Porto e Alfonso Basterra erano i principali sospettati per l'omicidio di Asunta

Come nel filmato originale di Netflix, la polizia ha trovato un filmato di una stazione di servizio che mostrava Rosario e sua figlia in macchina mentre si recavano nella loro casa di campagna la notte dell’omicidio. Questo video è diventato la prova che la madre ha mentito quando è stata interrogata la prima volta, il che ha portato presto al suo arresto. Quando gli scienziati forensi analizzarono il sangue della ragazza, identificarono che le era stato somministrato un alto dosaggio di lorazepam (un farmaco che Rosario prendeva regolarmente).

Mesi prima della sua morte, Asunta aveva detto a un insegnante di musica che i suoi genitori le avevano dato una “polvere bianca”, che si rifletteva sulla sua capacità di concentrarsi in classe o addirittura di stare in piedi. Inoltre, in una farmacia è stato registrato l’acquisto da parte di Alfonso di 170 pillole nell’arco di dieci settimane, 27 delle quali sono state trovate nell’organismo della ragazza al momento della sua morte. Altre prove hanno fornito ulteriori indizi sul legame della coppia con l’omicidio, tra cui le immagini trovate sul computer portatile di Alfonso (che è stato nascosto da casa sua per settimane prima che la polizia ne entrasse in possesso). Tra i 500.000 file cancellati che sono stati ottenuti, c’erano molte immagini sessualmente suggestive e scatti della figlia in abiti provocanti.

Alcuni dei motivi per cui la polizia e l’opinione pubblica ritenevano che i genitori adottivi avessero ucciso Asunta erano che stavano puntando all’eredità lasciatale dai genitori di Rosario. Entrambi sono morti improvvisamente e hanno lasciato milioni sia alla figlia che al nipote. Un altro movente potrebbe essere che Rosario era divorziata da Alfonso, ma non poteva andare avanti con la sua vita o continuare la sua relazione con Vicente Garcia nonostante la loro separazione a causa della figlia. Liberarsi della figlia l’avrebbe liberata per sempre dall’ex marito, il che potrebbe averla spinta a commettere l’omicidio. L’ultima teoria era che la coppia si fosse semplicemente pentita di averla adottata e che stesse pianificando di ucciderla da mesi, drogandola regolarmente e preparando un’irruzione che per poco non costò la vita ad Asunta (la donna raccontò a un amico di famiglia che qualcuno aveva cercato di soffocarla di notte, ma l’incidente non fu mai denunciato alla polizia da Rosario o Alfonso). Nessuna di queste ipotesi è stata dimostrata dalla coppia, ma lo show di Netflix ne ripropone alcune nell’episodio 5 per fini drammatici.

In tribunale, la coppia è stata dichiarata colpevole e condannata a 18 anni di carcere

La serie di Netflix The Asunta Case si conclude con la condanna, anche se i titoli di coda rivelano i dettagli aggiuntivi del periodo trascorso. Quando le indagini si conclusero e si tenne un processo in Spagna, la giuria dichiarò che sia Rosario che Alfonso erano responsabili dell’omicidio di Asunta e furono condannati a 18 anni di carcere. Dopo aver tentato di uccidersi in più occasioni, Rosario è morta suicida nel novembre 2020 mentre si trovava in cella. Al momento, Alfonso ha scontato 11 anni di pena nel carcere di Texeiro, in Spagna, e continua a dichiararsi innocente. Il verdetto è stato emesso prima che la legge spagnola prevedesse l’ergastolo per i colpevoli di omicidio di bambini.

Secondo il Guardian, a seguito di questo caso sono state aggiunte diverse misure al processo di adozione cinese per gli abitanti della Galizia. Anche il numero di adozioni è diminuito significativamente in tutto il mondo rispetto al picco del 2004 (45.288), tre anni dopo che la coppia si era incontrata e aveva firmato i documenti per diventare i tutori legali di Asunta.

 
 

Dead Boy Detectives: la serie Netflix tornerà per la seconda stagione?

Dead Boy Detectives 2

Dalla mente incredibilmente originale dell’autore Neil Gaiman, Dead Boy Detectives è una commedia soprannaturale che segue Charles Rowland e Edwin Paine, giovani uomini che decidono di non entrare nell’aldilà dopo la loro prematura morte. Invece di andare avanti, i due decidono di rimanere sulla Terra, dove agiscono come investigatori per i crimini del soprannaturale.

Originariamente un progetto per il servizio di streaming Max, Dead Boy Detectives è passato a Netflix nel 2023, dove ha debuttato il 25 aprile 2024. La serie è stata ampiamente apprezzata dal pubblico e la critica ha lodato la regia, la scrittura e il tono generale degli otto episodi rilasciati.

Dead Boy Detectives avrà una seconda stagione?

La serie ha aperto abbastanza bene, entrando nella Top 10 di Netflix, ma non c’è alcuna conferma ufficiale che Netflix abbia rinnovato lo show per una seconda stagione. Continuate a seguire Collider per sapere se la serie avrà una meritata seconda stagione.

Cosa è successo nella stagione 1 di Dead Boy Detectives?

Cosa è successo nella stagione 1 di Dead Boy Detectives_

Edwin Paine (George Rextrew) e Charles Rowland (Jayden Revri) sono due giovani uomini che sono stati entrambi uccisi nello stesso collegio, a decenni di distanza l’uno dall’altro. Mentre Edwin è morto all’inizio del XX secolo, la morte di Charles è avvenuta negli anni Novanta. Ora sono migliori amici che, invece di passare all’aldilà, rimangono sulla Terra a risolvere crimini di tipo soprannaturale.

Se inizialmente i due lavoravano da soli, alla fine si uniscono a un chiaroveggente molto vivo di nome Crystal Palace (Kassius Nelson), che è in grado di vedere e toccare Edwin e Charles. Tutto questo accade mentre l’Infermiera di Notte (Ruth Connell) cerca di convincere Edwin e Charles a venire nell’aldilà, nonostante il buon lavoro che gli amici stanno facendo come detective. Mentre nel finale della prima stagione l’infermiera è stata nominata accompagnatrice dei ragazzi, il tempo ci dirà se questa nuova combinazione funzionerà.

Nel corso della prima stagione, ci sono diverse trame importanti, una delle quali è la possessione di Crystal da parte di un demone di nome David. Non solo David ha posseduto Crystal, ma ha anche portato con sé alcuni dei suoi ricordi, che diventano la forza trainante per Crystal di lavorare con i ragazzi per riavere questi ricordi in cambio del suo aiuto con i loro misteri. In una rivelazione inaspettata, apprendiamo che Crystal lascia volontariamente che David prenda i suoi ricordi, perché non la dipingono come la persona migliore.

Un’altra storia importante della stagione 1 è quella dei sentimenti di Edwin per Charles. Le cose si complicano perché anche Crystal è romanticamente interessata a Charles. Dopo aver conosciuto Crystal, Charles convince Edwin a permetterle di unirsi alla loro squadra e Edwin accetta con riluttanza. Non ci vuole molto perché Edwin si convinca che i poteri soprannaturali di Crystal saranno preziosi per la squadra e cominci a simpatizzare con lei; tuttavia, quando si rende conto dei sentimenti di Crystal per Charles, torna a diffidare di lei.

Un’altra storia importante della Stagione 1 è quella di Niko Sasaki (Yuyu Kitamura), una ragazza che ha sfiorato la morte e che ora può vedere i fantasmi, compresi Edwin e Charles. Niko aiuta i detective, in quanto i suoi poteri sono un’utile aggiunta alla squadra. Nel finale della prima stagione, Niko sembra morire; tuttavia, nei momenti finali, viene rivelato che Niko potrebbe essere ancora viva in qualche forma. Questo è uno dei più grandi cliffhanger della prima stagione e i fan non vedranno l’ora di vedere se Niko diventerà un personaggio più importante, se ci sarà una seconda stagione.

Di cosa parla Dead Boy Detectives

Edwin e Charles sono due giovani uomini che sono stati uccisi nello stesso collegio. Sebbene queste morti siano avvenute a decenni di distanza l’una dall’altra, alla fine i due si sono legati e hanno deciso di rimanere sulla Terra a risolvere crimini soprannaturali invece di passare all’aldilà.

Edwin, morto mentre veniva sacrificato in un rituale demoniaco, ha trascorso settant’anni all’inferno, da cui è riuscito a fuggire. Charles è morto dopo essersi ammalato mentre era vittima di bullismo da parte di altri ragazzi della sua scuola. Poiché nessuna delle due morti è stata affrontata in modo adeguato, i due si sentono in dovere di aiutare altre anime a trovare la strada per l’aldilà.

I due si uniscono a una chiaroveggente di nome Crystal Palace, diventando un trio. Mentre aiutano diversi spiriti a lasciare la Terra, Edwin e Charles devono sempre stare attenti all’Infermiera Notturna, lo spirito che cerca di trascinare involontariamente i due ragazzi nell’aldilà.

 
 

L’esistenza dei Jedi è minacciata nel nuovo trailer di Star Wars: The Acolyte

Star Wars: The Acolyte

Il lato oscuro è in ascesa nell’ultimo trailer di Star Wars: The Acolyte. La serie Disney+ di Leslye Headland, creatrice di Russian Doll, è stata a lungo attesa e vedrà Amandla Stenberg tentare di infiltrarsi e spazzare via gli Jedi in uno dei progetti più ambiziosi di Star Wars fino ad oggi. Lo show è ambientato un secolo prima degli eventi della trilogia prequel di Star Wars, un periodo di tempo noto come Alta Repubblica. A quanto sembra dal nuovo trailer, i Jedi si troveranno ad affrontare una minaccia esistenziale, dato che alcuni vengono uccisi e molti nella galassia esprimono frustrazione per il modo in cui l’ordine opera.

L’era dell’Alta Repubblica è stata ampiamente trattata nei libri di Star Wars ed è attualmente al centro di un’iniziativa editoriale intitolata Star Wars: The High Republic. Le dimensioni dell’universo espanso di Star Wars, sia nel tempo che nello spazio, sono mature per l’esplorazione, un tema che è stato discusso quando Maggie Lovitt di Collider ha parlato con Kathleen Kennedy, l’attuale presidente di Lucasfilm, del potenziale della serie The Acolyte. Kennedy ha detto: “In realtà ci ha incuriosito perché se la serie funziona, allora ci dà davvero l’opportunità di espanderla. Ed è questo il bello della televisione, perché ci offre un campo di gioco più ampio per sperimentare“.

 

Chi è il cast di Star Wars: The Acolyte?

Star Wars: The Acolyte è scritto e prodotto esecutivamente da Leslye Headland (Russian Doll), che sarà anche showrunner. Insieme alla Stenberg ci sono Lee Jung-jae (Squid Game), Dafne Keen (His Dark Materials), Rebecca Henderson (Inventing Anna), Dean-Charles Chapman (1917), Carrie-Anne Moss (The Matrix), Manny Jacinto (The Good Place), Jodie Turner-Smith (After Yang), Charlie Barnett (Russian Doll) e l’ex stao della trilogia sequel di Star Wars, Joonas Suotama, che interpreta un nuovo personaggio sotto forma di maestro Jedi Wookiee.

Tutto quello che sappiamo su Star Wars: The Acolyte

Star Wars: The Acolyte è l’annunciata serie tv parte del franchise di Star Wars creata da Leslye Headland. La serie tv è ambientato alla fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei principali film di Star Wars.

Star Wars: The Acolyte è ambientato alla fine dell’era dell’Alta Repubblica in un mondo di “segreti oscuri e poteri emergenti del lato oscuro”, circa 100 anni prima di Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di quanto avessero mai previsto.

Nel cast della serie tv protagonisti sono Amandla Stenberg come ex padawan, Lee Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto, Dafne Keen come una giovane Jedi, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.  Charlie Barnett come un giovane Jedi, Dean-Charles Chapman, Carrie-Anne Moss come una Jedi, Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.

 
 

Fallout è il debutto più visto di Prime Video dopo Gli Anelli del Potere

Fallout Prime Video
Ella Purnell (Lucy) in “Fallout”. Courtesy of Prime Video

Era ovvio che Amazon pensasse di avere per le mani un successo con Fallout, dato che lo streamer ha continuato a spostare ripetutamente la data della prima dell’adattamento del videogioco.

Ed è un bene che abbiano ascoltato la loro voce interiore, dato che Fallout ha debuttato con oltre 65 milioni di spettatori nei suoi primi 16 giorni di uscita, diventando il secondo debutto più visto sulla piattaforma, dopo Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere.

Inoltre, lo show ha conquistato il primo posto nella fascia demografica 18-34, molto ambita dagli inserzionisti. Prime Video aggiunge anche che il 60% del pubblico del programma proviene da fuori degli Stati Uniti.

Questo è particolarmente importante perché Prime Video ha iniziato a incorporare gli annunci pubblicitari nelle sue offerte di streaming già a gennaio. Annunci limitati vengono mostrati all’inizio e alla fine di alcuni programmi.

Si tratta di un altro debutto stellare per la prima stagione di Jonathan Nolan (Il cavaliere oscuro, Westworld, The Peripheral). La seconda stagione di Fallout è stata ufficialmente autorizzata la scorsa settimana.

In risposta al rinnovo della seconda stagione, i produttori esecutivi Nolan e Lisa Joy hanno dichiarato: “Lode ai nostri showrunner follemente brillanti, Geneva [Robertson-Dworet] e Graham [Wagner], al nostro cast da urlo, a Todd e James e a tutte le leggende di Bethesda, e a Jen, Vernon e all’incredibile team di Amazon per il loro incredibile supporto a questo show“. Non vediamo l’ora di far esplodere il mondo ancora una volta”.

La serie Fallout

La serie Fallout di Amazon ha debuttato l’11 aprile e tutti gli 8 episodi sono usciti lo stesso giorno. Nolan e sua moglie Lisa Joy hanno sviluppato la serie per Amazon, assumendo Geneva Robertson-Dworet e Graham Wagner come co-showrunner. Nolan ha diretto i primi tre episodi della serie.

L’adattamento avrà come protagonista Walton Goggins nel doppio ruolo di The Ghoul / Cooper Howard, insieme a Ella Purnell nel ruolo di Lucy, Aaron Moten nel ruolo di Maximus, Kyle MacLachlan nel ruolo di Hank, Michael Emerson nel ruolo di Wilzig e Johnny Pemberton nel ruolo di Thaddeus.

 
 

Captain Phillips – Attacco in mare aperto: la vera storia dietro al film

Captain Phillips - Attacco in mare aperto storia vera
Tom Hanks in Captain Phillips - Attacco in mare aperto. © 2013 Columbia Pictures Industries, Inc. All Rights Reserved.

Esistono storie di vita reale talmente tanto estreme e incredibili da sembrare possibili soltanto al cinema. Eppure innumerevoli sono le volte in cui il cinema ha tratto spunto per i propri racconti dalla realtà che ci circonda. Uno dei casi più affascinanti e celebri degli ultimi anni è quello del film Captain Phillips – Attacco in mare aperto (qui la recensione), diretto dal celebre regista Paul Greengrass. Arrivato al cinema nel 2013, questo racconta la vera storia di un dirottamento navale ad opera di pirati somali, avvenuto nel 2009. L’episodio ha suscitato grande scalpore per via del suo essere il primo episodio di questo tipo in oltre 200 anni di storia navale.

Per portare al cinema questa storia, lo sceneggiatore Billy Ray (Il segreto dei suoi occhi, Richard Jewell) si è basato sul libro Il dovere di un capitano, autobiografia scritta dallo stesso Richard Phillips in collaborazione con Stephan Tatty. Eroe moderno, il capitano si è infatti rivelato da subito essere il protagonista perfetto per un film, al cui interno si possono ritrovare tematiche estremamente attuali come lo sfruttamento dei popoli e il desiderio di rivalsa. Una storia tanto appassionante da non poter non richiamare l’attenzione di numerosi spettatori. A fronte di un budget di 55 milioni, Captain Phillips – Attacco in mare aperto arrivò infatti a guadagnarne ben 220 in tutto il mondo.

Il film godé inoltre non solo di un successo di pubblico quanto anche di critica. Questo è infatti poi arrivato ad ottenere alcuni dei maggiori riconoscimenti dell’industria, tra cui 6 nomination al premio Oscar, inclusa quella per il miglior film. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro al film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Captain Phillips - Attacco in mare aperto cast attori
Tom Hanks, Corey Johnson, Barkhad Abdi e Barkhad Abdirahman in Captain Phillips – Attacco in mare aperto. © 2013 Columbia Pictures Industries, Inc. All Rights Reserved.

La trama e il cast del film

Protagonista del film è il capitano Richard Phillips, il quale si trova a dover partire in missione al largo del Corno d’Africa, lasciando a casa l’amata moglie Andrea. A bordo della nave Maersk Alabama, egli si dirige verso la città di Mombasa con lo scopo di aiutare le popolazioni povere, portando loro cibo e apparecchiature varie. Nel corso della missione, però, la sua nave viene raggiunta da due piccole imbarcazioni, da subito identificate come appartenenti a veri e propri pirati somali. Ben presto, Phillips si trova a dover gestire una situazione impensabile, estremamente rischiosa. Costretto a dialogare con il capo dei criminali, Abduwali Muse, entrambi capiranno di trovarsi a pagare il prezzo alle potenze economiche che sfuggono al loro controllo.

 

Ad interpretare il ruolo dell’eroico capitano Richard Phillips vi è il due volte premio Oscar Tom Hanks. Per prepararsi al ruolo, questi studiò a fondo la vicenda, avendo inoltre modo di incontrare il vero Phillips. Da questo confronto, Hanks ebbe modo di apprendere ulteriori dettagli sulla storia, potendo risultare più realistico e convincente nella sua interpretazione. Accanto a lui, nel ruolo di sua moglie Andrea, vi è l’attrice Catherine Keener. Originariamente erano presenti più scene con lei protagonista, in cui si trovava a dover gestire i media desiderosi di avere informazioni sul marito. Temendo che queste avrebbe distolto l’attenzione dalla vicenda principale, il regista decise di rimuoverne diverse.

Grande scoperta del film è Barkhad Abdi, qui alla sua primissima esperienza cinematografica. Di origini somale, Abdi non aveva infatti alcuna esperienza recitativa pregressa, ma dopo averlo incontrato il regista decise di sceglierlo tra oltre 700 candidati. Estremamente nervoso per il suo primo giorno di set, l’attore raccontò di non essere riuscito a dormire, e il giorno seguente si trovò ad improvvisare diverse battute, tra cui la celebre “look at me, look at me, I’m the captain now”. Questi non ebbe modo di incontrare Hanks prima di girare la scena dell’assalto, spaventando molto il premio Oscar con la sua performance realistica. Abdi è in seguito stato nominato agli Oscar come miglior attore non protagonista.

Captain Phillips - Attacco in mare aperto trama film
Faysal Ahmed, Barkhad Abdirahman e Mahat M. Ali in Captain Phillips – Attacco in mare aperto. Foto di Jasin Boland – © 2013 Columbia Pictures Industries, Inc. All Rights Reserved.

La vera storia e le differenze con il film

La storia di Phillips ha inizio il 28 marzo del 2009, nel momento in cui prende parte ad una spedizione umanitaria al largo del Corno d’Africa. Il 1 aprile la sua nave, la Maersk Alabama, con a bordo venti membri, parte così dal porto di Salalah, in Oman, alla volta di Mombasa, in Kenya, per distribuire cibo e mezzi agricoli. Nel corso di tale missione, l’8 aprile, la nave viene raggiunta da due piccole imbarcazioni appartenenti a quattro pirati somali. Tra questi vi è Abduwali Muse, che armato di AK-47 prenderà il comando della nave. Come si può vedere anche nel film, Phillips cercò di respingere l’attacco sparando contro di loro dei bengala. Ciò non ebbe però l’esito sperato di spaventare i pirati.

Contrariamente a quanto mostrato in Captain Phillips – Attacco in mare aperto, invece, Phillips non diede l’ordine di nascondersi e chiudere a chiave i vari scomparti della nave. Nel tentativo di calmare gli animi degli aggressori, Phillips offrì loro 30 mila dollari, presenti nella cassaforte della nave. I pirati affermarono però di volere molto di più. In un tentativo di salvarsi, l’equipaggio aggredirà Muse, inizialmente facendolo a sua volta prigioniero, ma dovendolo poi rilasciare. Tutto ciò accade in un solo giorno, quello seguente, il 9 aprile, iniziano ad arrivare i soccorsi, rappresentati dal cacciatorpediniere Bainbridge. Il capitano di questo, Frank Castellano, intima ai pirati di abbandonare la nave. Per far ciò, Muse richiede un riscatto di 10 milioni di dollari.

Nell’attesa di risolvere la situazione, Phillips tenta di fuggire dalla nave nella notte del 10 aprile. Nuovamente catturato è costretto a tornare al suo posto di ostaggio. Con il peggiorare della situazione, alcuni cecchini si piazzano in modo da avere sotto tiro i pirati somali. Con i negoziati ormai falliti, questi hanno l’ordine di aprire il fuoco, uccidendo tre dei quattro pirati. Raggiunto dai soccorsi, Phillips viene infine prelevato e portato in salvo insieme all’equipaggio. Muse, invece, è stato portato negli Stati Uniti con l’accusa di pirateria, venendo poi condannato a 33 anni di carcere. Nel raccontare questa storia, il regista ha però evidenziato come le azioni dei somali fossero dettate dalla disperazione scaturita dalle difficoltà economiche del loro Paese.

Il trailer Captain Phillips – Attacco in mare aperto e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Captain Phillips – Attacco in mare aperto grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 4 maggio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

 
 

Gli anni più belli: tutte le curiosità sul film di Gabriele Muccino

Gli anni più belli trama film
Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti, Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria e Emma Marrone in Gli anni più belli. © All rights reserved

Da sempre interessato ai rapporti, più o meno sopra le righe, che si possono instaurare tra le persone, il regista Gabriele Muccino è recentemente tornato al cinema con quello che egli considera il suo film più importante: Gli anni più belli (qui la recensione del film). Reduce dal successo di A casa tutti bene, il regista si concentra qui sul raccontare le vicende di un gruppo di amici nel corso di quarant’anni di storia italiana, portando i suoi protagonisti ad evolvere (o involvere) di pari passo con i tanti cambiamenti che hanno segnato il Bel Paese dai complessi anni Ottanta fino ai giorni nostri.

Il film di Muccino è un esplicito omaggio ad uno più grandi capolavori del cinema italiano, ovvero C’eravamo tanto amati, diretto da Ettore Scola nel 1974. Anche in quel caso si ripercorrevano 30 anni di storia italiana visti attraverso gli occhi dei protagonisti, i quali riflettevano inesorabilmente anche sui loro cambiamenti personali. Muccino si fa dunque carico di questa eredita, facendo idealmente partire il racconto lì dove il film di Scola si fermava. Con la partecipazione di alcuni attori amici, ricorrenti nella sua filmografia, egli ha così portato al cinema quello che è da molti considerato uno dei suoi film più belli.

Penalizzato negli incassi dalla pandemia di Covid-19, Gli anni più belli ha comunque trovato il modo di continuare a far parlare di sé. Rimane senza dubbio un film che merita una visione, anche solo per il ritratto divertente e amaro allo stesso tempo di un’Italia cambiata forse troppo drasticamente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Gli anni più belli cast attori
Pierfrancesco Favino, Kim Rossi Stuart e Claudio Santamaria in Gli anni più belli. © All rights reserved

La trama e il cast di Gli anni più belli

Gli anni più belli propone la storia di quattro amici: Giulio, Gemma, Paolo e Riccardo, raccontata nell’arco di quarant’anni, dal 1982 ad oggi, dall’adolescenza all’età adulta. Ognuno con le proprie speranze, le proprie delusioni lavorative e sentimentali, i propri successi e i fallimenti. Componenti che sono l’intreccio di una grande storia di amicizia e amore attraverso cui si raccontano anche l’Italia e gli italiani. Il loro è grande affresco che racconta chi siamo, da dove veniamo e anche dove andranno e chi saranno i nostri figli. È il grande cerchio della vita che si ripete con le stesse dinamiche nonostante sullo sfondo scorrano anni e anche epoche differenti.

Ad intepretare i quattro protagonisti vi sono gli attori Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti, Kim Rossi Stuart e Claudio Santamaria, con il primo e l’ultimo di questi con già diverse collaborazioni con Muccino alle spalle. Nel film è inoltre presente anche la cantante Emma Marrone, fortemente voluta da Muccino, che compie così il suo esordio nella recitazione con il personaggio di Anna, moglie di Riccardo. Si ritrovano poi anche gli attori Jacopo Maria Bicocchi nei panni di Fabio, Nicoletta Romanoff in quelli di Margherita Angelucci e Francesco Acquaroli nel ruolo di Sergio Angelucci. Ad interpretare i quattro protagonisti da adolescenti si ritrovano invece Francesco Centorame, Alman Noce, Andrea Pittorino e Matteo De Buono.

Gli anni più belli canzone
Micaela Ramazzotti, Kim Rossi Stuart e Claudio Santamaria in Gli anni più belli. © All right reserved

 

La canzone di Claudio Baglioni

Particolarmente importante all’interno del film è la colonna sonora. Questa è stata curata dal maestro premio Oscar Nicola Piovani e composta per esaltare la forte malinconia alla base del racconto. Di particolare rilievo è però il brano inedito di Claudio Baglioni, Gli anni più belli, che dà il titolo al film. Pubblicato il 3 gennaio del 2020, questo segna il ritorno del cantante sulla scena musicale dopo quattro anni. Si tratta di un brano il cui testo descrive tutto l’ardore degli anni giovanili. Anni in cui si è concentrati solo sull’esprimersi al massimo del proprio potenziale, nonostante le preoccupazioni date dal futuro. Gli anni più belli è poi stato candidato a numerosi premi, tra cui il David di Donatello.

Il trailer di Gli anni più belli e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Gli anni più belli grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 4 maggio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

 
 

Madagascar 3 – Ricercati in Europa: trama, personaggi e doppiatori del film

Madagascar 3 - Ricercati in Europa trama film
Madagascar 3 - Ricercati in Europa. Foto: Courtesy of DreamW - © 2012 - Paramount Pictures/DreamWorks

Una delle più memorabili saghe cinematografiche d’animazione degli ultimi anni è quella di Madagascar. Composta da tre film principali, uno spin-off e diverse serie televisive animate, questa è uno dei titoli di punta del celebre studio DreamWorks Animation. Dal 2005, anno di distribuzione del primo film, questa è diventata infatti una notevole fonte di guadagno, capace di attrarre un pubblico di bambini e adulti. Merito di ciò è la grande comicità intrinseca alle storie narrate, come anche i personaggi e alcune sequenze rimaste nell’immaginario comune. Dopo il successo dei primi due film, nel 2012 è arrivato Madagascar 3 – Ricercati in Europa (qui la recensione), diretto da Conrad Vernon, Eric Darnell e Tom McGrath.

In questo proseguono le avventure dei quattro animali fuggiti dallo zoo di New York e in cerca di avventure in terre lontane. Se i primi due film erano stati un grande successo, questo nuovo sequel superò ogni aspettativa. A fronte di un budget di 145 milioni di dollari arrivò infatti ad incassarne oltre 746 in tutto il mondo, divenendo il ventunesimo film d’animazione dal maggior incasso di sempre. Con un cast di celebri doppiatori, tanto nella versione inglese quanto nel doppiaggio italiano, questo è ancora oggi considerato uno dei più belli, colorati e avvincenti della trilogia. Attualmente, la DreamWorks ha annunciato la realizzazione anche di un quarto capitolo della serie.

Nell’attesa di poter rivedere i celebri e divertenti animali sul grande schermo, è possibile riscoprire Madagascar 3 – Ricercati in Europa, il quale vanta una serie di situazioni comiche e tanta azione, capace di stupire sia più più piccoli che i più grandi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, ai personaggi al cast di doppiatori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama del film

Nel terzo capitolo della trilogia il gruppo di animali amici si trova ancora nella riserva in Kenya. Questi iniziano però a provare tutti una certa nostalgia per la loro casa a New York. Di comune accordo, decidono così di ripartire per tornare lì una volta per tutte. Ritrovati i pinguini, gli unici che possono aiutarli, questi si rimettono a bordo dell’aereo e partono alla volta degli Stati Uniti. Ancora una volta, però, il velivolo dà problemi e finisce con lo schiantarsi in una stazione ferroviaria francese. Tentando di scappare dalle autorità che cercano di catturarli, il gruppo si precipita nel treno di un circo diretto a Roma, riuscendo così a fuggire.

Durante il viaggio hanno modo di conoscere gli animali del circo, come la tigre Vitaly, il leone marino Stefano e il giaguaro Gia. Parlando con loro scoprono che se le tappe di Roma e Londra avranno successo, il circo partirà poi per un tour negli Stati Uniti. Questa sembra essere dunque l’unica possibilità per Alex, Marty, Melman e Gloria di tornare a casa. Ma per riuscire in ciò, dovranno dare il meglio delle loro capacità, come anche sfuggire ad un pericoloso nemico. sulle loro tracce vi è infatti Chantal DuBois, celebre cacciatrice che ambisce ad aggiungere i quattro ai suoi trofei di teste di animali.

Madagascar 3 - Ricercati in Europa cast personaggi
Madagascar 3 – Ricercati in Europa. Foto: Courtesy of DreamW – © 2012 – Paramount Pictures/DreamWorks

 

Madagascar 3 – Ricercati in Europa: personaggi e doppiatori del film

Grazie alla fama raggiunta dalla serie, i film si sono avvalsi di celebri doppiatori per le voci dei personaggi principali. Si possono infatti ritrovare noti attori tanto per la versione originale quanto per quella in lingua italiana. Per la prima di queste, sono da citare i quattro doppiatori dei protagonisti. Ben Stiller è infatti il leone Alex, mentre Chris Rock è la zebra Marty, David Schwimmer la giraffa Marty e Jada Pinkett Smith l’ippopotamo Gloria. Celebre è poi il doppiaggio di Sacha Baron Cohen nei panni del lemure Re Julien. Si aggiungono qui le voci di celebri attori quali Bryan Cranston, Jessica Chastain e Martin Short per gli animali da circo Vitaly, Gia e Stefano. A dare voce alla spietata cacciatrice Chantal DuBois vi è invece la tre volte premio Oscar Frances McDormand.

Per il doppiaggio italiano, allo stesso modo, si ritrovano diverse celebri voci, sia di noti doppiatori che di personalità dello spettacolo amate dal grande pubblico. Come per il primo film, le voci di Alex e Marty appartengono nuovamente al duo comico Ale e Franz. Melman, che nel primo film aveva la voce di Fabio De Luigi, è ora doppiato da Robert Gammino. Allo stesso modo, l’ippopotamo Gloria, precedentemente doppiato da Michelle Hunziker, ha ora la voce di Chiara Colizzi. A doppiare il simpatico Re Julien è invece nuovamente il celebre Oreste Baldini, mentre Chiara Gioncardi, Fabrizio Pucci e Stefano Benassi sono le voci italiane di Gia, Vitality e Stefano. La doppiatrice Barbara Castracane è invece la cacciatrice Chantal DuBois.

Il trailer di Madagascar 3 – Ricercati in Europa e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Madagascar 3 – Ricercati in Europa è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Infinity+, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 4 maggio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

 
 

Francis Ford Coppola condivide un video first look di Megalopolis!

È Francis Ford Coppola in persona a condividere un video in cui possiamo dare un first look a Megalopolis, il suo prossimo film che sarà presentato in Concorso al prossimo Festival di Cannes. Nel giorno del compleanno di sua moglie, scomparsa pochi giorni fa, Coppola sceglie di diffondere il video del film che sarà dedicato a lei.

Di cosa parla Megalopolis?

L’idea di Megalopolis è stata ispirata dalla seconda Congiura di Catilina. Tuttavia, il film sarà caratterizzato da un’ambientazione futuristica e sarà incentrato su un ambizioso architetto che cova l’idea innovativa di ricostruire New York City come un’utopia all’indomani di un disastro naturale che ha rovinato le infrastrutture della città. Il pubblico può aspettarsi immagini straordinarie poiché si dice che il film sia girato utilizzando una tecnologia rivoluzionaria che impiega nuove tecniche simili a quelle utilizzate per The Mandalorian.

Coppolla, che scrive e dirige il film, ha riunito un emozionante cast costellato di star per quello che potrebbe essere il suo canto del cigno. Oltre a Adam Driver, nel cast compaiono anche Forest WhitakerNathalie Emmanuel, Jon Voight, Laurence Fishburne, Aubrey Plaza, Talia Shire, Shia LaBeouf, Jason Schwartzman, Grace Vanderwaal, Kathryn Hunter e James Remar. Ad oggi non si hanno però notizie sulla data di uscita del film, che potrebbe però arrivare in sala nel corso del 2024.

 
 

X-MEN ’97: 5 cose che i Marvel Studios possono imparare dalla serie per il suo reboot in live action

X-MEN '97 serie 2024

X-Men: The Animated Series ha una fanbase devota, ma non è esattamente considerato un classico allo stesso livello di, ad esempio, Batman: The Animated Series. Comunque sia, avevamo tutti grandi aspettative nei confronti di X-Men ’97 e la serie animata della Marvel le ha assolutamente distrutte. Forse la migliore interpretazione di questi eroi che abbiamo mai visto sullo schermo, i Marvel Studios avranno il loro bel da fare quando si tratterà di superare la serie con il loro eventuale reboot degli X-Men in live-action.

In questo articolo esploreremo ciò che ha funzionato così bene in X-Men ’97 e come può essere trasposto al cinema. In altre parole, questi sono gli insegnamenti che il prossimo film degli X-Men deve trarre dal revival, soprattutto dopo gli sforzi della 20th Century Fox, che hanno avuto successo e sono stati per lo più mancati.

1Abbracciare la tradizione del franchising

X-Men '97

Probabilmente non c’è bisogno che ve lo diciamo noi, ma i film della Fox sugli X-Men non hanno rispettato esattamente i fumetti. Anche se ci sono stati dei barlumi qua e là, hanno fatto in gran parte di testa loro e questo è andato a discapito dei personaggi.

Per chiunque non sia un fan sfegatato dei fumetti, il mondo degli X-Men è spesso confuso e un po’ contorto. Tuttavia, X-Men ’97 ci ha dimostrato che anche le storie più importanti possono essere adattate con successo, che si tratti del clone di Jean Grey, del figlio di lei e Ciclope che viaggia nel tempo o del terribile attacco a Genosha.

La cosa più intelligente che lo show ha fatto è stato fondere diversi archi narrativi, cambiando alcuni elementi e combinandone altri in modi nuovi e inaspettati. Con così tanto potenziale non sfruttato dal materiale di partenza, ci piacerebbe vedere il film live-action adottare un approccio simile.

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Captain America: The Winter Soldier, 10 segreti sulla realizzazione del film

Capitan America: The Winter Soldier

Uscito nelle sale nel 2014, Captain America: The Winter Soldier è il nono film del Marvel Cinematic Universe e secondo capitolo sulle avventure di Steve Rogers ambientato ai giorni nostri.

L’episodio diretto da Anthony e Joe Russo ricevette il plauso della critica, che l’ha paragonato a capolavori della storia del cinema come I Tre giorni del Condor, oltre a rilanciare sul grande schermo la figura del Soldato d’Inverno interpretato da Sebastian Stan. Ma quanti segreti sulla lavorazione del film conoscete e quanti vi sono sfuggiti? Ve li elenchiamo qui sotto:

1Il paragone con Star Wars

star wars

Paragonare qualsiasi film a Star Wars è rischioso, visto quanto la saga di George Lucas ha significato e significa per i suoi appassionati, tuttavia quando i fratelli Russo si presentarono nell’ufficio di Kevin Feige è proprio questo il nome che fecero per impressionarlo.

È una delle prime cose che abbiamo detto a Kevin quando ci siamo incontrati: questo è Star Wars, un conflitto interiore tra due membri della stessa famiglia. Hai un protagonista e il suo migliore amico che è essenzialmente suo fratello, entrambi con lo stesso livello di potenza, che stanno combattendo per principi opposti“. Voi avevate notato questo parallelismo?

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Kevin Feige ha consigliato a Hugh Jackman di non tornare come Wolverine dopo LOGAN

Hugh Jackman Deadpool & Wolverine
Foto di 20th Century Studios/Marvel Stud/Courtesy of 20th Century Studio - © 2024 20th Century Studios / © and ™ 2024 MARVEL.

C’è stata molta eccitazione quando è stato annunciato che Hugh Jackman avrebbe ripreso il ruolo di Wolverine per un team-up con il Merc With a Mouth (Ryan Reynolds) nel film Deadpool & Wolverine dei Marvel Studios, ma non tutti erano pienamente d’accordo.

Per molti fan, Logan di James Mangold è stato il perfetto commiato per l’interpretazione dell’iconico mutante da parte di Hugh Jackman, e c’era la percezione che il ritorno del personaggio avrebbe solo sminuito il suo emozionante addio.

Come si è scoperto, il capo dei Marvel Studios Kevin Feige la pensava allo stesso modo! “Ho detto: ‘Lascia che ti dia un consiglio, Hugh. Non tornare‘”, ricorda Kevin Feige a Empire. “Hai avuto il più grande finale della storia con Logan. Non è una cosa che dovremmo cancellare‘”.

Kevin Feige si è convinto dell’idea quando è stato spiegato che Hugh Jackman avrebbe interpretato una variante diversa di Wolverine per questo film, come confermato dal recente trailer. Per Hugh Jackman, l’opportunità di lavorare con Reynolds e di indossare finalmente il costume classico era troppo allettante per lasciarsela sfuggire.

L’abbiamo quasi fatto in The Wolverine“, ha detto Hugh Jackman  a proposito del suo costume accurato. “Ma dal momento in cui l’ho indossato qui, mi sono detto: “Come abbiamo fatto a non farlo?” Sembrava così giusto, sembrava così giusto. Ho pensato: “È lui“. Ci sono diversi lati di Wolverine che non abbiamo mai visto prima nei film. È stato emozionante per me“.

È fantastico per Deadpool avere qualcuno che gli dia un pugno in faccia“, aggiunge. Al link sottostante è possibile vedere una nuova immagine di Wolvie in procinto di diventare berserker.

 

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

 
 

Dwayne Johnson sarebbe tornato al wrestling solo a causa del fallimento della sua carriera a Hollywood

DWAYNE JOHNSON sul set di Black Adam
Copyright: © 2021 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Frank Masi

Quando la star di Black Adam Dwayne “The Rock” Johnson è tornata in WWE a gennaio, la maggior parte dei fan ha pensato che si sarebbe trattato di un’altra apparizione una tantum del Toro Brahma.

Negli ultimi anni è stata la norma, e qualche tempo fa era emerso che non aveva intenzione di tornare sul ring per un incontro a lungo discusso che lo vedeva contrapposto al cugino Roman Reigns. Considerato il suo continuo successo a Hollywood, la cosa non ha sorpreso più di tanto e, in ultima analisi, l’attività cinematografica non gli ha permesso di avere né il tempo né la voglia di tornare a lottare.

Tuttavia, alla fine di gennaio Dwayne “The Rock” Johnson è entrato a far parte del consiglio di amministrazione della TKO Holdings (società madre della WWE e dell’UFC) e ha riacquistato i diritti sul suo nome in ring. Inoltre, è tornato rapidamente in TV e ha preso il posto di Cody Rhodes nel suo match di WrestleMania contro Reigns.

I fan sono rimasti increduli e #WeWantCody ha fatto tendenza per giorni sui social media. L’ultimo ritorno di The Rock in WWE è diventato anche il video più antipatico mai postato su YouTube, una cosa non da poco quando si contano oltre 101 milioni di abbonati.

I piani creativi hanno dovuto cambiare e Dwayne “The Rock” Johnson è diventato heel (cioè è diventato un cattivo), portando lui e Reigns a fare squadra per combattere contro Rhodes e Seth Rollins durante la notte di WrestleMania 1. Mentre ora è tornato a Hollywood per girare un film per A24, allontanandosi dal suo solito budget elevato, ci sono già piani per il ritorno del “Boss Finale” sul ring.

Tuttavia, in base a un nuovo resoconto dell’insider Dave Meltzer, sembra che all’interno della WWE sia opinione comune che The Rock sia tornato al wrestling professionistico perché la sua carriera a Hollywood era in declino.

Voglio dire, ci sono state sicuramente persone in WWE che hanno pensato che il suo ritorno in WWE quest’anno fosse un tentativo di invertire una serie di sconfitte, per così dire“, spiega lo storico e scriba di Wrestling Observer Newsletter. “Young Rock è stato cancellato. Alcuni dei suoi film non hanno avuto il successo sperato. La WWE era una vittoria facile“.

Ma allo stesso tempo, gli hanno fatto un’offerta di 30 milioni di dollari all’anno per entrare nel consiglio di amministrazione… Sta parlando di fare il match con Roman Reigns dal 2019. Non l’avrebbe mai fatto durante la pandemia. Non sarebbe tornato nel 2020 davanti a 20.000 persone a WrestleMania“.

E poi, sapete, ha deciso Los Angeles, non Dallas, e poi Los Angeles è arrivata e lui era impegnato“, continua Meltzer. “Ha fatto la mossa di non fare Los Angeles e ha detto: ‘Forse farò Philadelphia l’anno prossimo’, ma nessuno ci ha creduto“.

The Rock ha guadagnato decine di milioni di dollari da quando è tornato alla WWE, una somma che difficilmente potrebbe ricevere a Hollywood, visto il rendimento dei recenti blockbuster di cui è stato protagonista (come Black Adam del 2022).

Tra il wrestling professionistico – che, ovviamente, si prende il merito di aver reso di nuovo “cool” – e il già citato film di A24, è chiaro che Dwayne “The Rock” Johnson sta cercando di reinventarsi mentre entra in una nuova fase della sua carriera. Tutte le star del cinema d’azione finiscono con l’invecchiare, e alcune lo affrontano meglio di altre. Nel caso di Dwayne “The Rock” Johnson ha tentato di costruire un Universo DC intorno a sé, una mossa che ha fallito e che ha messo molti fan contro di lui.

 
 

Giancarlo Esposito è entrato a far parte del MCU

giancarlo esposito

Giancarlo Esposito (The Boys, The Mandalorian) è entrato a far parte del Marvel Cinematic Universe… ma non nei panni del personaggio per il quale si è battuto negli ultimi mesi.

L’attore ha espresso più volte il suo interesse a sostituire Sir Patrick Stewart e James McAvoy nel ruolo della prossima incarnazione sul grande schermo del Professor Charles Xavier, anche se non era entusiasta di un aspetto particolare del personaggio.

Gli ho dato un’occhiata superficiale nel mio cervello, e subito ho detto ‘Hmm'”, ha detto durante una recente intervista con Fade To Black . Sarebbe bello interpretare il Professor X in qualche altra incarnazione che non sia solo la sedia a rotelle“. Giusto? Perché l’idea fisica di stare su una sedia a rotelle ogni singolo giorno non mi piace. Non mi sento così vecchio e non mi piace stare seduto così tanto. Ma certamente potremmo trovare una soluzione. Il Professor X non è sempre stato sulla sedia a rotelle, ma questo fa parte dello sviluppo del suo personaggio. Quindi, ci penso un po’, ma non ci penso del tutto perché dovrebbe venire da me“.

Non tutti erano entusiasti della prospettiva del Professor X senza sedia a rotelle, ma non c’è da preoccuparsi, perché Esposito interpreterà un altro personaggio. Durante un panel sul Thunder Stage al CCXP (via Collider), Giancarlo Esposito  ha rivelato che apparirà in un progetto dei Marvel Studios, ma non ha voluto rivelare ulteriori dettagli. L’attore ha detto che lo scopriremo “prima o poi” e che il ruolo è “migliore di quanto possiate immaginare“.

Potrebbe apparire in Deadpool & Wolverine? Sappiamo che il debutto del Merc With a Mouth nel MCU sarà caratterizzato da molti camei, quindi questo misterioso personaggio potrebbe facilmente apparire in una scena per preparare il terreno per un suo ritorno in futuro. Ovviamente non abbiamo molto su cui basarci, ma secondo voi quale eroe o cattivo sarebbe adatto a Esposito?

 
 

The Fall Guy ha una scena post credits?

The Fall Guy scena post credits

È diventato un po’ un cliché dire che un film ha tutto, ma nel caso di The Fall Guy è assolutamente vero, persino una scena di coda. C’è molta azione – dopo tutto, il suo protagonista Colt Seavers (Ryan Gosling) è uno stuntman professionista abituato a compiere imprese che sfidano la morte. C’è del romanticismo, perché Colt viene chiamato a lavorare al debutto alla regia di Jody Moreno (Emily Blunt), un’operatrice di ripresa per la quale ha ancora una passione. Non manca l’umorismo, soprattutto per chi conosce o vuole entrare nel mondo del cinema. The Fall Guy ha anche una scena a metà dei titoli di coda, che chiude una questione importante e rende omaggio alla serie televisiva classica da cui il film è tratto.

The Fall Guy si conclude con un’importante strizzata d’occhio alle sue origini televisive

The Fall Guy entra nel vivo quando Colt scopre che la produttrice del film di Jody, Gail Meyer (Hannah Waddingham), lo ha chiamato a lavorare sul set del suo film, Metalstorm, per altri motivi. Tom Ryder (Aaron Taylor-Johnson), la star del film per cui Colt è solito fare da controfigura, è scomparso. Colt tenta di rintracciare Tom mentre cerca di riaccendere i rapporti con Jody, e viene coinvolto in una cospirazione che lo vuole incastrare come “capro espiatorio” per un omicidio commesso da Tom. Con l’aiuto di Jody e del suo migliore amico Dan (Winston Duke), Colt riesce a registrare la confessione di Tom. Ma Tom e Gail non vengono tecnicamente arrestati fino alla scena di metà film… che vede la partecipazione di una coppia di agenti di polizia interpretati da Lee Majors e Heather Thomas!

Majors interpretava Colt Seavers nella serie televisiva originale The Fall Guy, mentre Thomas interpretava Jody Banks. La premessa era semplice: Colt usava le sue conoscenze di stuntman per rintracciare e catturare i criminali come cacciatore di taglie. Il ruolo di Majors come agente di polizia è una bella strizzata d’occhio alla serie, e riesce persino a fare una bella battuta. Quando Tom tenta di scappare, finisce per schiantarsi contro una parte del set di Metalstorm dotata di esplosivi… mandandolo letteralmente alle stelle. Majors dice: “Attori”. È un momento oscuramente esilarante per concludere The Fall Guy, oltre che un’occasione karmica, dato che Tom ha sempre affermato di saper fare le proprie acrobazie.

I titoli di coda di “The Fall Guy” mostrano il duro lavoro degli stuntmen

Con una mossa che si adatta all’intera premessa, i titoli di coda di The Fall Guy mettono in luce il lavoro dietro le quinte che ha portato alle acrobazie del film. Dopo tutto, il regista David Leitch ha iniziato come stuntman prima di dirigere i suoi film. Anche la prima di Los Angeles è stata piena di acrobazie folli, tra cui inseguimenti in moto e stuntman che saltavano attraverso il vetro. È logico che i titoli di coda mettano in evidenza le persone che hanno dato vita all’azione. Ryan Gosling ha anche ringraziato gli stuntman alla prima di Los Angeles:

Non so cosa dire, come si fa a ringraziare qualcuno che si è dato fuoco otto volte per te, che è saltato da un elicottero, che ha fatto rotolare un’auto otto volte per te – questo è solo un esempio di ciò che fanno per noi, di ciò che contribuiscono al cinema, di ciò che rischiano per tutti noi… È stato davvero un onore far parte di qualcosa che racconta la tua storia in qualche piccolo modo“.

Alla fine, il pubblico dovrebbe rimanere per i titoli di coda di The Fall Guy, sia per la risoluzione che per vedere quanto questo film sia una lettera d’amore alle performance degli stunt.

 
 

Il Regno del Pianeta delle Scimmie: le prime reazioni lo definiscono il film come “degno successore”

Il Regno del Pianeta delle Scimmie

In Il Regno del Pianeta delle Scimmie, il regista Wes Ball intende dare nuova vita al franchise con una storia ambientata diverse generazioni nel futuro dopo il regno di Cesare. Le scimmie sono ora la specie dominante che vive armoniosamente e gli umani sono stati ridotti a vivere nell’ombra.

Mentre un nuovo tirannico capo scimmia costruisce il suo impero, una giovane scimmia intraprende un viaggio straziante che la porterà a mettere in discussione tutto ciò che ha conosciuto del passato e a fare delle scelte che definiranno un futuro sia per le scimmie che per gli umani.

Data l’esperienza di Ball nel settore dei giovani adulti con i film di The Maze Runner e le voci sul fatto che Il Regno del Pianeta delle Scimmie stia spostando i riflettori su un cast di personaggi più giovani, alcuni fan hanno espresso la preoccupazione che il classico franchise di fantascienza diventi un franchise per adolescenti. Inoltre, c’è anche il fatto che deve seguire la trilogia precedente (un’impresa non facile).

Le prime notizie sono molto positive. Tutto fa pensare che Il Regno del Pianeta delle Scimmie sia più che all’altezza dei suoi predecessori e, sebbene ci siano alcune piccole imperfezioni, sembra che il franchise sia in mani sicure con la Disney (che lo ha ereditato dopo la fusione con la Fox).

Sappiamo bene che non è il caso di dare troppo peso a queste prime reazioni sui social media, soprattutto perché molti dei giornalisti in questione stanno probabilmente cavalcando l’onda dopo aver assistito alla spettacolare anteprima del film! Tuttavia, sono di buon auspicio per quello che sembra un film imperdibile. Potete leggere i primi verdetti di Il Regno del Pianeta delle Scimmie nei X post qui sotto

Tutto quello che sappiamo su Il Regno del Pianeta delle Scimmie

La sinossi ufficiale di Il Regno del Pianeta delle Scimmie (Kingdom of the Planet of the Apes) riporta: “Alcuni gruppi di scimmie non hanno mai sentito parlare di Cesare, mentre altri hanno distorto il suo insegnamento per costruire imperi fiorenti. In questo scenario, un leader delle scimmie inizia a schiavizzare altri gruppi per trovare la tecnologia umana, mentre un’altra scimmia, che ha visto il suo clan essere preso in ostaggio, intraprende un viaggio per trovare la libertà. Una giovane donna umana, intanto, diventa la chiave per la ricerca di quest’ultimo, anche se ha dei piani tutti suoi.”

Il regista Wes Ball dà nuova vita all’epico franchise ambientato diverse generazioni dopo il regno di Cesare, in cui le scimmie sono la specie dominante che vive in armonia e gli umani sono costretti a vivere nell’ombra. Mentre un nuovo tirannico leader delle scimmie costruisce il suo impero, una giovane scimmia intraprende uno straziante viaggio che la porterà a mettere in discussione tutto ciò che conosceva sul passato e a fare scelte che definiranno un futuro sia per le scimmie che per gli umani.

Il Regno del Pianeta delle Scimmie è diretto da Wes Ball (trilogia di Maze Runner) ed è interpretato da Owen Teague (It), Freya Allan (The Witcher), Kevin Durand (Locke & Key), Peter Macon (Shameless) e William H. Macy (Fargo). La sceneggiatura è di Josh Friedman (La guerra dei mondi), Rick Jaffa & Amanda Silver (Avatar: La Via dell’Acqua) e Patrick Aison (Prey), basata sui personaggi creati da Rick Jaffa & Amanda Silver. Il film è prodotto da Wes Ball, Joe Hartwick Jr. (Maze Runner), Rick Jaffa, Amanda Silver e Jason Reed (Mulan), mentre Peter Chernin (trilogia de Il Pianeta delle Scimmie) e Jenno Topping (Le Mans ’66 – La grande sfida) sono i produttori esecutivi. Il film è atteso in sala il 10 maggio.

 

 
 

Deadpool & Wolverine: svelato il motivo per cui Kevin Feige ha rifiutato la prima proposta di Ryan Reynolds

Deadpool & Wolverine

Se la Disney non avesse acquisito la 20th Century Fox, è probabile che a quest’ora ci saremmo già seduti nei cinema per vedere Deadpool 3. Non è stato rivelato molto su quale fosse la versione originale del film, anche se abbiamo sentito che Ryan Reynolds ha sempre voluto il ritorno di Hugh Jackman.

Con i Marvel Studios, il Merc with the Mouth sarà al centro della scena in un epico blockbuster multiversale. E sì, Wolverine sarà al suo fianco (questa volta in un costume accurato).

Parlando con Empire Online, Ryan Reynolds ha rivelato di aver originariamente immaginato Deadpool 3 come una “storia di Rashomon su Wolverine e Deadpool e su qualcosa in cui sono stati coinvolti insieme, ma raccontata da tre prospettive completamente diverse“. E aggiunge: “Era un modo per fare un film su larga scala in modo molto piccolo“.

Supponiamo che queste prospettive siano Deadpool, Wolverine e un terzo personaggio misterioso, ma quando il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha sentito la proposta… non era convinto!

La verità è che non ero ancora sicuro di come incorporare Deadpool“, ammette il dirigente. “Stavo pensando a come portare i mutanti e gli X-Men nel [MCU], e pensavo che dovesse essere qualcosa di più che interpretare i successi. Ma la verità è che Ryan è una macchina da idee. Quindi può avermi proposto questo, ma anche altri 25 pensieri e idee“.

Ryan Reynolds dice: “Sono tornato al tavolo da disegno e ho scritto circa 18 trattamenti diversi. Alcuni di essi erano quasi come un film da Sundance, con un budget inferiore ai 10 milioni di dollari, che utilizzava l’IP in un modo che non era stato utilizzato in precedenza, e ho proposto film più grandi, e ho proposto cose intermedie“.

Alla fine, i due hanno realizzato la versione di Deadpool & Wolverine che vedremo nelle sale quest’estate. Secondo la produttrice esecutiva Wendy Jacobson, “Abbiamo sicuramente fatto un po’ di giri di parole per trovare la ragione d’essere di questo film. Una volta che Hugh ha alzato la mano, due mesi dopo eravamo già pronti. Onestamente è stato uno dei cambiamenti più rapidi che abbia mai visto“.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

 
 

Captain America: Brave New World, nuova foto ufficiale svela la tuta di Sam Wilson

Captain America: Brave New World

Avengers: Endgame si è concluso con il passaggio del mantello di Capitan America da Steve Rogers a Sam Wilson. Due anni dopo, nel 2021, abbiamo ritrovato l’eroe in The Falcon and The Winter Soldier, scoprendo che aveva rifiutato l’offerta di Steve (il che ha significato che John Walker ha preso il suo posto). Quando arrivò il finale, Sam decise di impugnare lo scudo e lo fece con stile. Quattro anni dopo l’arrivo di quella serie su Disney+, vedremo l’ex Falcon al centro della scena in Captain America: Brave New World.

Dopo i giocattoli dell’Happy Meal, le immagini promozionali trapelate e molto altro ancora, abbiamo finalmente un’immagine ufficiale di Sam vestito di tutto punto grazie a Empire Online. La tuta sembra buona, ma molti fan hanno già detto che è un passo indietro rispetto a quella indossata in The Falcon e The Winter Soldier. Secondo il regista di Captain America: Brave New World Julius Onah, questo film è “il vero e proprio coming out di [Sam]. Si tratta di metterlo alla prova“.

Parte della sfida per Sam come Capitan America, lavorando all’interno del governo, è il modo in cui prenderà le decisioni“, continua il regista. “Il punto di vista che avrà lo metterà a volte in contrasto con il Presidente“. “L’azione in questo film è incredibilmente eccitante perché questo è un uomo che può rompersi, che può sanguinare. Ci divertiremo molto a spingerlo al limite“.

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Anthony Mackie ha recentemente dichiarato che questo film è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“. “Questo film è un chiaro reset. Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film, si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che la Marvel vuoole essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter Soldier“.

 
 

The Boys: trailer della quarta stagione dal 13 giugno su Prime Video

The Boys 4

Gli spettatori dell’evento inaugurale del CCXP México sono stati sorpresi dallo svelamento del sorprendente trailer ufficiale della quarta stagione della serie drama di successo mondiale The Boys, in arrivo su Prime Video il 13 giugno 2024. I componenti del cast Antony Starr, Erin Moriarty, Chace Crawford, Karen Fukuhara e Claudia Doumit hanno partecipato a un panel diabolico colmo di fan durante il quale sono state mostrate le immagini esplosive.

La diabolica serie drama ritornerà con tre episodi strabilianti il 13 giugno, seguiti da un nuovo episodio ogni settimana, fino all’epico finale di stagione giovedì 18 luglio. La stagione in otto episodi sarà disponibile in streaming in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

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La trama della quarta stagione di The Boys

Nella quarta stagione, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il controllo di Patriota, che sta consolidando il suo potere. Billy Butcher, a cui restano solo pochi mesi di vita, ha perso sia il figlio di Becca sia il suo ruolo di leader dei The Boys. Il resto della squadra è stanco delle sue bugie. La posta in gioco sarà più alta del solito e loro dovranno trovare un modo per collaborare e salvare il mondo, prima che sia troppo tardi.

Il cast di The Boys vede protagonisti Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie, Claudia Doumit e Cameron Crovetti. Si uniranno per la quarta stagione anche Susan Heyward, Valorie Curry e Jeffrey Dean Morgan.

The Boys è basata sul fumetto certificato bestseller dal New York Times, creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di executive producer, e sviluppato dall’executive producer e showrunner Eric Kripke. Tra gli altri executive producer si annoverano anche Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Pavun Shetty, Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Ken F. Levin, Jason Netter, Paul Grellong, David Reed, Meredith Glynn e Michaela Starr. The Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey Pictures.

 
 

Venom: The Last Dance, il logo ufficiale è stato svelato

Venom: The Last Dance (Venom 3)

Abbiamo già visto un falso logo per Venom: The Last Dance, e da allora sono continuati a circolare molti tentativi fatti dai fan. Ora, però, è emerso su Amazon un merchandising generico che finalmente rivela il vero logo.

A dire il vero, non è molto eccitante, ma un logo è un logo e ne vedremo molti altri nei prossimi mesi. Come il titolo stesso, non svela molto e non dobbiamo necessariamente pensare che il rosso sia un indizio su chi Venom dovrà affrontare.

Il fatto che questo logo sia emerso ora potrebbe indicare che un trailer è da qualche parte all’orizzonte e scommetteremmo sul fatto che sarà pronto con Bad Boys: Ride or Die a giugno.

Il merchandise per il franchise di Venom è sempre stato piuttosto raro, a parte i Funko Pops e le strane figure di Hot Toys, quindi purtroppo non ci aspetteremmo nessuna fuga di immagini promozionali importanti come quelle che si vedono per i film del MCU da qui ad allora. Poco prima che Venom: The Last Dance è stato annunciato, Tom Hardy ha condiviso alcune informazioni su ciò che spera di vedere in un terzo capitolo.

Queste cose [di solito] si fanno in tre. Se ci sarà un nuovo film – e dipendono molto dal successo di ogni singolo film, quindi non si può contare sul fatto che si ripetano – ogni film deve essere come se fosse l’ultimo“.

Ma credo che sia molto importante, se si affronta un film, pensare che uno, due e tre siano uguali… la stessa storia, lo stesso film. Così non ti sorprendi a dover fare un terzo film dal nulla“.

Ci deve essere una certa continuità con il terzo, il quarto e il quinto, e se qualcuno dice ‘no’, va bene. Lasciate perdere e passate a qualcos’altro“.

Chiwetel Ejiofor (Doctor Strange) ha ottenuto un ruolo da protagonista nel threequel, anche se al momento non si sa chi interpreterà; la teoria più diffusa in rete è che sia stato scritturato per il ruolo del generale Orwell Taylor di The Jury. Anche Juno Temple (Ted Lasso) e Clark Backo (Letterkenny) sono saliti a bordo del threequel in ruoli misteriosi.

Oltre a tornare nel ruolo di Eddie Brock, Tom Hardy ha anche co-scritto la storia di Venom: The Last Dance con la regista Kelly Marcel, prima di scrivere la sceneggiatura. Prodotto da Amy Pascal, Avi Arad, Matt Tolmach e Hutch Parker, il film arriverà nelle sale il 25 ottobre.

 
 

Fantastici Quattro: emergono nuovi dettagli sui piani per Mole Man nel reboot del MCU

Fantastici Quattro

Ieri si è diffusa la notizia che la star di Black Bird e Crudelia Paul Walter Hauser è entrato a far parte del cast dei Fantastici Quattro dei Marvel Studios.

Si tratta di un’altra entusiasmante e impressionante aggiunta al reboot, anche se non è stato reso noto chi interpreterà. La voce di H.E.R.B.I.E. è una possibilità, anche se  Mole Man, l’Uomo Talpa è un’altra ipotesi che viene suggerita online.

Paul Walter Hauser sarebbe un’ottima scelta per una nuova e sinistra interpretazione del cattivo. Inoltre, con una storia che si svolge negli anni ’60, l’utilizzo di Mole Man come cattivo di supporto è un modo fantastico per rendere omaggio alla prima apparizione della squadra nei fumetti.

Pur non confermando che Hauser sia stato scritturato per il ruolo, Jeff Sneider (via The InSneider) riporta che l’attuale sceneggiatura de I Fantastici Quattro si apre con la Prima Famiglia Marvel che sconfigge l’Uomo Talpa. Che bel modo di presentare la squadra, eh?

Da segnalare anche il fatto che Hauser ha apprezzato un commento su Instagram sul fatto che potrebbe interpretare il cattivo… L’Uomo Talpa, noto anche come Harvey Rupert Elder, è stato creato dallo scrittore Stan Lee e dall’artista Jack Kirby ed è apparso per la prima volta in Fantastic Four #1 nel 1961.

Un tempo Elder era un abile scienziato ossessionato dalla scoperta della leggendaria terra nel nucleo della Terra. Dopo essere stato ridicolizzato e respinto dai suoi colleghi per le sue teorie, Elder si avventurò nelle profondità della Terra e incontrò una razza sotterranea conosciuta come i Moloidi. Fu acclamato come loro sovrano e adottò il soprannome di “Uomo Talpa”.

Come Uomo Talpa, Harvey Elder non possiede capacità sovrumane, ma è un genio in vari campi scientifici, in particolare in geologia e ingegneria. Ha padroneggiato la tecnologia del suo dominio sotterraneo e spesso impiega gadget e creature avanzate nei suoi piani.

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Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà Fantastici Quattro, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian Springer. Pedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Al momento circolano voci su una possibile ambientazione nel passato del film, indicativamente negli anni Sessanta, stando all’aspetto delle prime immagini ufficiali ad oggi rilasciate. Ci sono però anche rumor sul fatto che il film potrebbe essere ambientato in una realtà diversa da quella di Terra 616. Ad oggi sappiamo poi che l’attrice Julia Garner è stata scelta per interpretare Shalla-Bal nella sua versione Silver Surfer, presenza che sembrerebbe confermare anche quella di Galactus come villain principale. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film, mentre Dottor Destino potrebbe avere un semplice cameo nel finale. Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025.