Sony Pictures ha annunciato
l’arrivo a noleggio di Tutti Tranne
Te, la commedia di successo con protagonisti
Sydney Sweeney e Glen Powell. I
due attori hanno fatto innamorare il pubblico nei panni di Bea e
Ben e hanno saputo riempire le sale con allegria, diventando
viralissimi con l’ultima rom-com che li vede protagonisti.
L’ondata di entusiasmo che ha
investito il web non pare scemare, quindi prepariamo le corde
vocali e torniamo a cantare assieme la hit del momento,
perché il film perfetto per la movie night del venerdì è
arrivato a casa tua.
Tutti Tranne Te: quando esce in
streaming?
Tutti Tranne
Te è disponibile a noleggio da soli 4,99 Euro dal 9
Aprile.
Il film in Italia sarà disponibile
esclusivamente a pagamento per i prossimi mesi,
eper chi sperava in un karaoke casalingo
o di goderselo dal divano di casa propria in compagnia… abbiamo
un’ottima notizia: TTutti Tranne
Te non solo è già disponibile in acquisto
sui principali store digitali, ma da martedì 9 Aprile diventerà
disponibile anche a noleggio.
Arriva al cinema dal 30 aprile
Anselm, il documentario di Wim Wenders
dedicato ad Anselm Kiefer.
Presentato al Festival
di Cannes tra le proiezioni speciali, questa
esperienza cinematografica unica consente al pubblico di immergersi
nel lavoro e nel percorso di vita dell’artista.
Il documentario rivela la fonte di
ispirazione e il processo creativo di Kiefer esplorando la sua
fascinazione per il mito e la storia. Il passato e il presente si
intrecciano per propagare il confine tra cinema e pittura. Alla
fine di oltre due anni di riprese in uno straordinario 3D, Wim
Wenders realizza un ritratto unico di uno dei più grandi artisti
contemporanei e ci permette di immergerci completamente
nell’universo di Anselm Kiefer.
La trama di Anselm
Dopo il grande successo di Perfect Days, Wim Wenders torna al
cinema con l’omaggio ad Anselm Kiefer, uno dei più innovativi e
importanti artisti del nostro tempo.
Girato in 3D e risoluzione 6K, il
film racconta il percorso di vita del pittore e scultore tedesco,
la sua visione, il suo stile rivoluzionario e il suo immenso lavoro
di esplorazione dell’esistenza umana e della natura ciclica della
storia.
Wenders realizza un’esperienza
cinematografica unica, che mette in luce il linguaggio di Kiefer,
fortemente influenzato dalla poesia, la letteratura, la filosofia,
la scienza, la mitologia e la religione. Per oltre due anni, il
regista è tornato sulle tracce di Kiefer partendo dalla nativa
Germania fino alla sua attuale casa in Francia, ripercorrendo le
tappe di un viaggio dietro le quinte della sua arte.
Un nuovo incredibile ritratto
d’artista dopo il lavoro fatto su Sebastião Salgado ne Il sale
della Terra, Pina Bausch in Pina e Buena vista
social club.
Sugar è
un nome insolito per una persona, soprattutto se questa persona è
un misterioso detective specializzato nel ritrovare persone
scomparse. Il suo è un mondo insolito, fatto di abiti eleganti,
macchine d’epoca, grande tolleranza all’alcol e un segreto… Con
queste premesse è difficile staccare gli occhi dalla nuova serie
Apple TV+, creata
da Mark Protosevich e diretta da Fernando
Meirelles e Adam Arkin, con uno
straordinario Colin Farrellone-man-show.
Sugar si
presenta dal primo episodio come un viaggio affascinante dentro al
genere noir che mentre viene reinventato e arricchito con elementi
e morfemi contemporanei, si sviluppa con il suo stile raffinato e
ricercato.
Sugar, la trama
Al centro della trama c’è
John Sugar (Colin
Farrell), un investigatore privato dal cuore d’oro, ma
con un passato oscuro che continua a perseguitarlo. Le sue indagini
lo conducono nei vicoli di una Los Angeles oscura, nei meandri dei
segreti di famiglia dei potenti Siegel.
Senza dover ulteriormente
approfondire gli accadimenti della serie, che si dipaneranno
davanti agli occhi dello spettatore nel corso degli otto episodi (i
primi due disponibili su Apple TV+ dal 5 aprile),
Sugar sviluppa il suo racconto su due strade che
come punto di contatto hanno ovviamente il protagonista. Il suo
passato e la sua indagine si arricchiscono nel corso di tutto il
racconto, regalando sempre un pezzettino in più di verità allo
spettatore.
Colin Farrell in “Sugar”, disponibile dal 5 aprile 2024 su Apple
TV+.
La suspance è
dunque una componente molto importante di Sugar,
ma altrettanto lo è la regia ricercata con cui Meirelles e Arkin
mettono in scena gli eventi, costruendo un linguaggio
cinematografico decisamente distintivo nel panorama contemporaneo e
avvalendosi di un montaggio altrettanto caratteristico e specifico.
Tagli, scavalcamenti sull’asse, inquadrature oblique sono solo
alcuni dei piccoli accorgimenti che i registi scelgono di usare per
creare il mondo di John Sugar, tutto mescolato a
un continuo omaggio al noir con continue sovrapposizioni di
spezzoni di film che hanno fatto la storia del genere. La ricchezza
di riferimenti unita all’ambientazione contemporanea sollevano lo
show dalle coordinate temporali e gli danno una parvenza di
sospensione nello spazio che aumento il fascino e il mistero del
protagonista.
Chi è John Sugar?
Sicuramente
l’interpretazione di Colin Farrell è efficace, dal momento che pur
mettendo in scena un personaggio glamour, riesce a modularne la
coolness per farlo apparire costantemente fragile, dolce e
altruista, pur risultando in più di una occasione letale. Un
contrasto che costituisce il cuore del mistero intorno alla sua
vera identità e che l’attore irlandese restituisce con grande
convinzione. L’aspetto di maggiore interesse di
Sugar è la sua appartenenza a un linguaggio
preciso, il noir, che arricchisce, modificandone le
caratteristiche, costruendo così un affresco intrigante e
appassionante che traghetta il genere nella contemporaneità.
Tom Felton, che ha interpretato Draco Malfoy
nella saga di
Harry Potter, è recentemente stato intervistato da
Collider e in quell’occasione ha
fornito un prezioso e commovente consiglio a chi reciterà
nell’annunciata serie reboot che adatterà per il piccolo schermo i
sette libri scritti da J.
K. Rowling. “Non sono sicuro di essere in grado di
dare consigli a nessuno. Credo che l’attore di Lucius Malfoy, Jason
Isaacs, sono abbastanza sicuro che uno dei suoi primi consigli sia
stato: “Non accettare consigli da nessuno“.
“Direi solo di fare più foto e
di cercare di rubare più oggetti di scena possibile. Scherzo
sull’ultimo punto, ma scattate più foto che potete, perché quando
ne trovo una che non vedo da tempo, mi ricorda quanto ci stavamo
divertendo. Tenendo presente che all’epoca non avevamo telefoni con
fotocamera o cose del genere, quindi è un po’ più facile
adesso“. Ad oggi ancora non sono stati forniti aggiornamenti
riguardo il casting della serie e c’è ovviamente molta attesa e
curiosità riguardo chi andrà ad interpretare personaggi tanto
iconici.
Considerando che la serie dovrebbe
durare almeno sette stagioni, una per ogni libro, si rivelerà
essere un progetto particolarmente impegnativo per tutti i
coinvolti, portandoli a passare molto tempo insieme e
sostanzialmente a crescere insieme. Praticamente ciò che è accaduto
a Tom Felton e ai
suoi colleghi di set, da Daniel Radcliffe a Emma Watson e Rupert Grint, fino a tutti gli altri. Il
consiglio dato ora dall’attore è dunque molto prezioso, poiché chi
reciterà nella serie avrà indubbiamente numerosi momenti importanti
da immortalare e portare per sempre con sé.
Gli account social del
film Fantastici
Quattro hanno festeggiato il giorno 4-4 con un
poster che offre un primo sguardo alla Torcia Umana. I vari
post, tuttavia, presentano anche un link che rimanda ad una pagina con Herbie e un errore
404. Osservando bene, però, sul robottino si può notare un
codice QR che conduce a un’altra pagina di The Future Foundation.
In questo punto di approdo, vengono messi a disposizione dei fan
alcuni fumetti legati ai Fantastici Quattro, che potrebbe dunque
anticipare diversi elementi sui film.
I fumetti in questione sono:
Fantastic Four #1, Fantastic Four #48-50 e
Fantastic Four: Life Story #1. Queste scelte non sono
affatto arbitrarie. Per prima cosa, c’è la storia definitiva delle
origini degli eroi nel primo numero. Poi, c’è la famosa storia di
Galactus di Jack Kirby e Stan
Lee. Life Story #1, invece, rimescola leggermente
questi elementi a beneficio di un pubblico moderno. Tutti questi
elementi sono delle briciole di pane per capire dove i Marvel Studios potrebbero portare i Fantastici
Quattro.
Ad esempio, in Fantastic Four
#48, Silver Surfer fa la sua prima apparizione e convoca il
grande antagonista Galactus direttamente alle porte della Terra.
Quando Galactus sbarca sulla Terra nel numero successivo del
fumetto, la Torcia Umana viene inviata in missione per evitare la
morte dell’intero pianeta. Recupera l’Ultimate Nullifier dalla nave
di Galactus e dà a Reed Richards il vantaggio di cui ha bisogno per
far indietreggiare il Divoratore di Mondi dalla Terra. Si potrebbe
dunque pensare che la Torcia Umana di Joseph Quinn potrebbe avere un ruolo più
importante del previsto.
Fantastic Four: Life Story
#1, invece, si basa sull’idea che i supereroi esistano in
tempo reale, incontrando situazioni storiche simili al nostro
mondo. Tuttavia, invecchiano nel tempo e si sviluppano lavorando
con elementi della loro storia dei fumetti. La prima
di Fantastici
Quattro includeva alcuni elementi per far capire che
il film si svolge negli anni Sessanta. Ma il fatto che le
caratteristiche del periodo siano familiari non significa che tutto
sarà uguale ai nostri anni Sessanta. C’è dunque un qualche mistero
legato al dove e al quando i quattro protagonisti si trovano.
Mistero che potrà essere probabilmente risolto solo con l’arrivo in
sala del film.
Fantastici
Quattro: quello che c’è da sapere sul film
Come al solito con la Marvel, i dettagli
della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici
Quattro sono astronauti che vengono trasformati in
supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio.
Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a
raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e
futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e
lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può
trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare.
E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato
in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del
corpo, che gli conferiscono una super forza.
Al momento circolano voci su una
possibile ambientazione nel passato del film, indicativamente negli
anni Sessanta, stando all’aspetto delle prime immagini ufficiali ad
oggi rilasciate. Ci sono però anche rumor sul fatto che il film
potrebbe essere ambientato in una realtà diversa da quella di Terra
616. Ad oggi sappiamo poi che l’attrice Julia
Garner è stata scelta per interpretare
Shalla-Bal nella sua versione Silver Surfer, presenza che
sembrerebbe confermare anche quella di Galactus
come villain principale. Franklyn e
Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero
comparire nel film, mentre Dottor Destino potrebbe
avere un semplice cameo nel finale. Il film è atteso al cinema
il 25 luglio 2025.
Michael J. Fox,
l’amato ed iconico Marty McFly di Ritorno al
futuro, si dice pronto a prendere di nuovo in
considerazione l’idea di recitare. Nonostante si sia allontanato
dalla recitazione nel 2020, Fox – a cui è stato diagnosticato il
morbo di Parkinson all’età di 29 anni nel 1991 – si apre ad un
ritorno sulle scene se “qualcuno mi offrisse una parte e io la
facessi e mi divertissi, sarebbe fantastico“, come da lui
dichiarato in una nuova intervista a Entertainment Tonight.
“Torneri a fare l’attore se si presentasse qualcosa in cui
potrei inserire le mie realtà, le mie sfide, se riuscissi a trovare
una soluzione“.
“I miei obiettivi cambiano
sempre. Il mio obiettivo più grande, credo, era quello di crescere
una famiglia. Abbiamo quattro bambini fantastici, e questa è stata
la cosa più importante“, ha detto Fox, che è sposato con la
sua compagna Tracy Pollan dal 1988. “E poi c’è
il lavoro che abbiamo fatto con la fondazione e il desiderio di
raggiungere questi obiettivi“. Fox ha raccontato la sua
decisione di smettere di recitare in un’intervista del 2023 a
Empire. Ha raccontato di aver preso questa decisione dopo essere
apparso in due episodi dello spinoff di The Good Wife,
The Good Fight nel 2020 e di aver faticato a ricordare le
sue battute.
“Ho pensato a C’era una volta a… Hollywood.
C’è una scena in cui il personaggio di
Leonardo DiCaprio non ricorda più le sue battute. Torna nel suo
camerino e si urla allo specchio. Una follia pazzesca“, ha
raccontato Fox alla rivista. “Ho avuto un momento in cui mi
sono guardato allo specchio e ho pensato: “Non me lo ricordo
più”“. Michael J. Fox
ha raccontato di essersi detto: “Beh, andiamo avanti“, e
che alla fine la decisione “è stata pacifica“. Se però gli
venisse offerto un ruolo con cui raccontare anche queste
difficoltà, l’attore sembrerebbe dunque essere pronto a calcare
nuovamente il grande o piccolo schermo, cosa che certamente
renderebbe felici molti suoi fan.
È stato presentato il primo trailer
di Star
Wars: Tales of the Empire, che rivela una nuova serie
di cortometraggi animati nello stile di Star Wars: Tales of
the Jedi. La serie debutterà su Disney+ il 4 maggio, giorno conosciuto anche
come Star Wars
Day.
“Viaggio nel temibile Impero
Galattico attraverso gli occhi di due guerrieri su strade
divergenti – la Nightsister Morgan Elsbeth e l’ex Jedi Barriss
Offee“, si legge nella sinossi della serie. “Come la prima
stagione dedicata ad
Ahsoka Tano e al Conte Dooku, Tales of the Empire si concentra
su eventi inediti della vita dei personaggi. Il trailer ci dice che
scopriremo come una giovane Morgan Elsbeth naviga nel mondo
imperiale in espansione verso un percorso di vendetta, mentre l’ex
Jedi Barriss Offee fa ciò che deve per sopravvivere a una galassia
in rapido cambiamento. Le scelte che faranno definiranno i loro
destini”.
Tra i doppiatori originali che
reciteranno nella serie ci saranno Diana Lee
Inosanto nel ruolo di Morgan Elsbeth, Meredith
Salenger nel ruolo di Barriss Offee, Rya
Kihlstedt nel ruolo di Lyn, alias la Quarta Sorella,
Wing T. Chao nel ruolo di Wing, Lars
Mikkelsen nel ruolo di Thrawn, Jason Isaacs nel ruolo del Grande Inquisitore
e Matthew Wood nel ruolo del Generale Grievous. La serie è stata
creata da Dave Filoni, che ricopre anche il ruolo
di regista supervisore e produttore esecutivo insieme ad Athena
Yvette Portillo e Carrie Beck. Alex Spotswood è produttore senior,
mentre Josh Rimes è produttore esecutivo.
La prima serie antologica,
Tales of the Jedi, è uscita il 26 ottobre 2022. La
serie Disney+ era composta da sei
episodi, di cui tre incentrati sul Signore dei Sith Conte Dooku e
gli altri tre sul viaggio di Ahsoka.
Chi ha recitato in Star Wars:
Tales of the Jedi?
Animato in stile Clone Wars, Tales
of the Jedi vede il ritorno di Qui-Gon Jinn, doppiato da Liam
Neeson. Tra gli altri attori, Ashley Eckstein, Corey
Burton, Janina Gavankar, T.C. Carson, Bryce Dallas Howard, Ian
McDiarmid, Matt Lanter, Phil LaMarr, Clancy Brown e altri
ancora. Kevin Kiner, che ha composto le musiche delle serie Clone
Wars, Rebels e The Bad Batch, ha composto la colonna sonora della
serie.
La Legendary
Entertainment ha acquisito i diritti per un lungometraggio
basato sul saggio della scrittrice Annie Jacobsen,
NuclearWar: A Scenario, e –
stanto a quanto riportato da Deadline – Denis
Villeneuve sarebbe attualmente in trattive per assumere il
ruolo di regista per tale progetto, che potrebbe eventualmente
anche scrivere e produrre. Sarebbe coinvolta anche la sua partner
di lunga data Tanya Lapointe. Uscito nelle librerie il mese scorso,
il saggio esamina l’establishment militare nucleare.
Il libro esplora infatti lo scenario
che potrebbe configurarsi in caso di guerra nucleare, basandosi su
decine di nuove interviste esclusive con esperti militari e civili
che hanno costruito le armi, sono stati a conoscenza dei piani di
risposta e sono responsabili delle decisioni da prendere in merito.
Si parla dunque di un nuovo progetto sulla pericolosità del
nucleare, che farebbe dunque seguito all’Oppenheimer
di Christopher Nolan recentemente premiato con
sette premi Oscar.
Nuclear War,
proporrebbe però un’agghiacciante storia di ammonimento sulla
direzione che potrebbe prendere il mondo in un’epoca di volatilità
politica e in cui troppi Paesi dispongono di capacità nucleari.
Difficile ad oggi prevedere come tale saggio potrà essere adattato,
ma di base si può immaginare che si scelga di ricostruire, a
partire dalle testimonianze presenti nel volume, un racconto che
permetta di toccare ed esplorare tutti i temi affrontati da
Jacobsen.
Cosa ha in serbo il futuro per Denis Villeneuve?
Villeneuve ha recentemente
dichiarato a The Hollywood Reporter che si sta destreggiando tra
una serie di potenziali progetti, tra cui
il lungometraggio Cleopatra, di cui si parla da
tempo. Il regista ha dichiarato di non avere necessariamente
fretta di iniziare a lavorare al suo previsto adattamento di
Messia di Dune, il libro di Herbert del 1969 che fa seguito a
Dune, e che i tempi del progetto dipenderanno
dall’ottenimento della giusta sceneggiatura.
“Attualmente ho quattro progetti
in ballo“, ha dichiarato Villeneuve nell’intervista pubblicata
il mese scorso. “Uno di questi è un progetto segreto di cui non
posso parlare in questo momento, ma che deve vedere la luce
abbastanza rapidamente. Quindi sarebbe una buona idea fare qualcosa
tra un progetto e l’altro, prima di affrontare Dune – Parte
Tre e Cleopatra. Tutti questi progetti sono ancora in fase di
scrittura, quindi vedremo dove andranno, ma non ho alcun controllo
su questo“.
Vertice 360 ha
diffuso il trailer ufficiale di Mothers’
Instinct, intenso thriller psicologico interpretato
dalle attrici Premio Oscar
Jessica Chastain (Gli occhi di Tammy Faye,
Zero Dark City, The Help) e
Anne Hathaway (Il diavolo veste Prada, Les
Misérables). La pellicola verrà distribuirà in Italia dal
9 maggio.
Le star prestano il volto
rispettivamente a Alice e Céline, migliori amiche
e vicine di casa, le cui vite apparentemente perfette in un centro
suburbano dell’America degli anni ’60 vengono improvvisamente
sconvolte da un tragico incidente che coinvolge uno dei loro
figli.
Il film Mothers Instinct
Opera prima di Benoit Delhomme –
che nel film è anche direttore della fotografia, ruolo per il quale
è già conosciuto a livello mondiale – Mothers’
Instinct segue il progressivo deteriorarsi dei rapporti
tra Alice e Céline, minati da senso di colpa, sospetto e paranoia.
In questo raffinato noir dal ritmo incalzante e dalle
atmosfere hitchcockiane, lo spettatore si lascerà affascinare dai
costumi dai toni pastello e dalle ambientazioni tipiche del sogno
americano dei primi anni ’60, per assistere al doloroso scontro tra
due caratteri ugualmente forti, in una sottile indagine
dell’identità femminile e dei lati più oscuri dell’amore
materno.
Come ormai noto, Julia
Garner interpreterà Silver Surfer nel film Fantastici
Quattro dei Marvel Studios. Tuttavia, la differenza
fondamentale è che l’attrice assumerà il ruolo di
Shalla-Bal e non di un Norrin Radd reso femminile. Si tratta
dunque di un’altra versione di quella più nota del surfista
argentato che tutti i fan Marvel conoscono, ma assolutamente
esistente nei fumetti e non inventata appositamente per il film.
Tuttavia, i Marvel Studios potrebbero aver
effettivamente considerato l’idea di includere Silver Surfer nella
sua versione Norrin Radd e a suggerirlo ci sarebbe un post, ora cancellato,
dell’attore LaKeith Stanfield.
Su Instagram, infatti, l’attore
candidato all’Oscar perJudas
and the Black Messiah ha commentato il casting della
Garner dicendo: “Pensavo che sarei stato io, ma non è
così“. Alcuni fan ritengono che l’attore sia deluso per aver
perso il ruolo, mentre altri sono convinti che potrebbe essere
stato scartato a favore della Garner nel ruolo di Shalla-Bal.
Naturalmente, c’è la possibilità che egli assuma in futuro il
Norrin Radd dei Fantastici Quattro e che il suo sia semplicemente
un post ironico che silenziosamente anticipa risvolti futuri.
Fantastici
Quattro: quello che c’è da sapere sul film
Come al solito con la Marvel, i dettagli
della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici
Quattro sono astronauti che vengono trasformati in
supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio.
Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a
raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e
futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e
lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può
trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare.
E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato
in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del
corpo, che gli conferiscono una super forza.
Al momento circolano voci su una
possibile ambientazione nel passato del film, indicativamente negli
anni Sessanta, stando all’aspetto delle prime immagini ufficiali ad
oggi rilasciate. Ci sono però anche rumor sul fatto che il film
potrebbe essere ambientato in una realtà diversa da quella di Terra
616. Ad oggi sappiamo poi che l’attrice Julia
Garner è stata scelta per interpretare
Shalla-Bal nella sua versione Silver Surfer, presenza che
sembrerebbe confermare anche quella di Galactus
come villain principale. Franklyn e
Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero
comparire nel film, mentre Dottor Destino potrebbe
avere un semplice cameo nel finale. Il film è atteso al cinema
il 25 luglio 2025.
Terminator 2 – Il giorno del giudizio ha
segnato il debutto di Edward Furlong come attore
nel 1991, rendendolo immediatamente una celebrità. Anche se nessuno
dei suoi film successivi ha mai raggiunto lo stesso livello di
acclamazione della cultura pop, Edward Furlong è rimasto nel cuore
dei fan per la sua interpretazione del giovane John Connor, che si
è rivelata una performance quasi senza tempo e iconica per un
attore bambino. Furlong ha anche parlato dei suoi problemi di
sobrietà in passato e ora, in una nuova intervista, ha rivelato
come i suoi problemi con le droghe gli siano costati il ritorno al
ruolo che lo ha reso famoso.
Intervenendo al podcast Inside of You with Michael Rosenbaum, Furlong ha
infatti parlato del fatto che era previsto il suo ritorno nel ruolo
di John Connor in Terminator 3: Macchine ribelli
del 2003. L’attore ha rivelato che non solo aveva la parte ed era
destinato a tornare, ma che era sulla buona strada per ricevere
un’importante retribuzione. Il tutto, però, è poi sfumato. “La
più grande delusione è stata quando ho perso Terminator 3. Oh mio
Dio, amico. Quanta droga c’è stata nella mia vita. Ed era nel
contratto, dicevano: “Vogliamo che tu non faccia uso di droghe”.
Come vuoi, firmai una clausola nel contratto: niente droghe… Ed è
stato un ottimo accordo“.
“Era il miglior accordo che
avessi mai ottenuto in vita mia. Per T3 erano un sacco di soldi,
milioni. Non avevo mai fatto tutti quei soldi, così ho chiamato i
miei amici e ho detto: “Ragazzi, ho appena firmato questo contratto
fottutamente fantastico, andremo in discoteca, ci faremo un bel po’
di coca e… basta. Questa è la fine, amico, lo faremo, cazzo“.
Tuttavia, racconta Furlong, proprio quel festeggiamento ha preso
una brutta piega quando andò in overdose e con il diffondersi di
questa notizia la produzione decise di rescindere il contratto.
“La notizia è arrivata al
telegiornale e, ovviamente, i produttori hanno detto: ‘Sì, sai, hai
perso il film. Non lo faremo con te”. E così è stato. E io ho
pensato: “Mi dispiace tanto, oh mio Dio”, ma non importava. Avevo
appena firmato un contratto che diceva questo. Non so cosa fosse. È
stata la peggior fortuna o forse la migliore… Ero già su una
traiettoria discendente per molti aspetti, quindi forse se avessi
avuto quella fortuna sarebbe stato peggio“. Edward Furlong
tuttavia, è poi tornato a vestire brevemente i panni di John Connor
in
Terminator: Destino Oscuro, anche le sue sembianze e
la sua voce sono state ricreate per apparire come negli eventi di
Terminator 2 – Il giorno del
giudizio.
C’è grande attesa per il film
Hellboy: The Crooked Man, che riporterà sul grande
schermo il diavolo rosso ideato da Mike Mignola.
Fino ad oggi gli aggiornamenti sul film sono stati scarsi, anche se
la produzione dell’ultimo reboot di Hellboy è terminata quasi un
anno fa. Sebbene i diritti di distribuzione siano stati acquisiti,
il film non ha ancora una data di uscita precisa.
In un annuncio pubblicato oggi su
TheWrap però, in cui Mignola ha illustrato il suo nuovo
universo a fumetti Bowling With Corpses, viene riportato
che questo nuovo film “uscirà in autunno“. La notizia non
è stata ancora confermata dal distributore Ketchup Entertainment,
ma si tratta di un primo significativo aggiornamento su quando
indicativamente si potrà rivedere il personaggio al cinema.
Cosa aspettarsi da
Hellboy: The Crooked Man?
Hellboy:
The Crooked Man è diretto da Brian
Taylor (Crank) da una sceneggiatura scritta dal
creatore di fumetti di Hellboy Mike Mignola e Chris
Golden. Il riavvio è interpretato da Jack
Kesy, Jefferson White e Adeline Rudolph.
Il film è basato sull’omonimo
fumetto vincitore dell’Eisner Award, che ha debuttato nel luglio
2008 in contemporanea dell’uscita cinematografica di Hellboy: The Golden Armydi
Guillermo del Toro . “Incagliati
nell’Appalachia rurale degli anni ’50, Hellboy e un agente del BPRD
alle prime armi scoprono una piccola comunità infestata da streghe,
guidata da un diavolo locale con un inquietante legame con il
passato di Hellboy, ovvero The Crooked Man“, recita la sinossi
del film.
Il nuovo film è prodotto da
Millennium Media, Dark Horse Entertainment, A Nu Boyana Production
e Campbell Grobman Film. È prodotto da Mike Richardson, Jeffrey
Greenstein, Jonathan Yunger, Les Weldon, Rob Van Norden, Sam
Schulte e Yariv Lerner. I produttori esecutivi sono Mike Mignola,
Avi Lerner, Trevor Short, Boaz Davidson, Tanner Mobley, Lati
Grobman, Christa Campbell, Michael Muellner e Julia
Muentefering.
Dune – Parte
Due (qui
la nostra recensione) è arrivato nelle sale il mese scorso e
sta riscuotendo un buon successo al botteghino, oltre a essere un
successo di critica e pubblico. Da quando questo secondo capitolo è
arrivato in sala, però, i fan non possono fare a meno di chiedersi
come proseguirà la storia di Paul Atreides e della sua ascesa al
trono. Da tempo sappiamo che Denis Villeneuve
intende realizzare un Dune –
Parte Tre, basato sul secondo romanzo del Ciclo di
Dune, ovvero Messia di Dune. Ad oggi le
sorti di questo terzo film erano però appese all’esito in termini
di guadagno del secondo capitolo.
Ora però, un rapporto fornito da
The Hollywood Reporter ha offerto un piccolo aggiornamento su
Dune –
Parte Tre. “Villeneuve e la Legendary stanno
attualmente sviluppando un terzo film della serie Dune, basata
sugli scritti dell’autore di fantascienza Frank Herbert. Dune – Parte Due, che è arrivato nelle sale
a marzo distribuito dalla Warner Bros, è attualmente il film che ha
incassato di più in patria, avendo superato i 250 milioni di
dollari“, scrive THR. La cosa sembra dunque ufficialmente
confermare la realizzazione del film, anche se sarà meglio
attendere che sia la Warner Bros. stessa a comunicare la cosa.
Sappiamo però che Villeneuve intende
prendersi momentaneamente una pausa dal suo viaggio nell’universo
di Frank Herbert, concentrandosi prima su un
qualche altro progetto di dimensioni più piccole. Se dunque
Dune – Parte Tre ci sarà, potrebbe volerci un po’ più
del previsto prima di vederlo in sala. Ad oggi non sono state
fornite indicazioni sui possibili tempi, ma lo stesso Villeneuve ha
affermato che non girerà il film finché
non sarà sicuro di poterlo realizzare nella miglior maniera
possibile. Il che conferma che il nuovo capitolo potrebbe
richiedere molto lavoro e non essere dunque pronto prima di qualche
anno.
Quello che c’è da sapere su Dune – Parte
Due?
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune – Parte
Due è diretto da Denis Villeneuve da una sceneggiatura
che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato
sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di
Frank Herbert ed è uscito nei cinema il 28 Febbraio
2024. Il secondo capitolo continua la storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari.
È in fase di sviluppo un film
live-action basato sulla serie di fumetti fantasy/horror
Avengelyne, e una grande star potrebbe essere in
lizza per il ruolo di protagonista. Secondo
Deadline, innanzitutto, il progetto sarà diretto da Olivia Wilde (Don’t
Worry Darling), con la LuckyChap – la società che Margot Robbie gestisce insieme a Tom
Ackerley e Josey McNamara, e
Simon Kinberg – a bordo come produzione. Dato
il coinvolgimento della LuckyChap, secondo quanto riferito il piano
prevede che la Robbie oltre a ricoprire il ruolo di produttrice
interpreti anche il ruolo principale, ma “il suo campo sta
negando questa parte“.
Ciò non significa che la cosa non si
farà, ma sembra che altri attori potrebbero essere coinvolti e
dunque al momento non vi è ancora un nome ufficialmente legato ad
Avengelyne come protagonista. Non si conoscono i
tempi della produzione, ma se lo sviluppo del progetto dovesse
procedere spedito si potrebbero presto avere maggiori informazioni
riguardo al cast. Al momento, tuttavia, non è stato ancora neanche
annunciato lo sceneggiatore legato al progetto, anche se si parla
di un nome “di prima grandezza“.
Chi è Avengelyne?
Il fumetto è stato creato da
Rob Liefeld e Cathy Christian ed
è incentrato su un angelo caduto che combatte le forze del male.
“Avengelyne ha risuonato in modo così forte con il pubblico
perché la sua storia di redenzione è così simile a quella di un
personaggio“, ha dichiarato Liefeld. “Un angelo caduto,
condannato a redimersi servendo l’umanità, la Terra è un ambiente
estraneo per lei, che deve adattarsi per salvare se stessa e
l’umanità. Il suo dilemma è fonte di umorismo in mezzo al grande
motore della trama che guida il suo viaggio“.
La sinossi riportata da Deadline
recita: “Avengelyne è un angelo che combatte le forze del male
e spesso si trova faccia a faccia con demoni e mostri. È stata la
guerriera più temuta della Casa della Guerra del Cielo, avendo
fatto irruzione da sola nel Pandemonio, la fortezza esterna
dell’Inferno, per affrontare il Diavolo in persona. È un angelo
caduto, bandito dal Paradiso da Dio dopo essere stato ingannato e
aver messo in dubbio il suo amore per gli umani“.
“Avengelyne è stata privata di
tutte le sue capacità angeliche, a parte la sua grande forza e il
suo sangue che, una volta estratto dal suo corpo, può essere usato
come arma o come miracolo una volta potenziato citando i versetti
della Bibbia. Avengelyne usa i suoi poteri per combattere i demoni
sulla terra e viene preparata per essere l’ultima speranza
dell’umanità in un prossimo Armageddon“.
C’era da aspettarselo che i Marvel Studios non si sarebbero fatti sfuggire
l’occasione di promuovere il film Fantastici
Quattro nella giornata del 4 aprile 2024. È infatti
stato condiviso un poster celebrativo di quella data realizzato
dall’artista Ryan Meinerding, il quale offre un primo sguardo
ufficiale a Johnny Storm (Joseph
Quinn) completamente fiammeggiante nei panni della
Torcia Umana. Si tratta di una versione del supereroe
particolarmente fedele alla sua controparte a fumetti, anche se
bisognerà attendere per scoprire come il personaggio verrà
effettivamente rappresentato nel film vero e proprio.
Inoltre, se si osserva attentamente
lo skyline sullo sfondo, non sembra essere una città riconoscibile.
Questo potrebbe andare a sostenere le voci secondo cui il film
sarebbe ambientato in un universo alternativo. Inoltre, il codice
QR presente sul sito riportato nel post reindirizza a cinque numeri
gratuiti di fumetti Fantastic Four su Marvel Unlimited, il che potrebbe
dare un’idea migliore di cosa aspettarsi dal film. Ad ogni modo, in
attesa di maggiori notizie su Fantastici
Quattro, ecco di seguito il poster:
Fantastici Quattro: quello che c’è da sapere
sul film
Come al solito con la Marvel, i dettagli
della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici
Quattro sono astronauti che vengono trasformati in
supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio.
Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a
raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e
futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e
lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può
trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare.
E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato
in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del
corpo, che gli conferiscono una super forza.
Al momento circolano voci su una
possibile ambientazione nel passato del film, indicativamente negli
anni Sessanta, stando all’aspetto delle prime immagini ufficiali ad
oggi rilasciate. Ci sono però anche rumor sul fatto che il film
potrebbe essere ambientato in una realtà diversa da quella di Terra
616. Ad oggi sappiamo poi che l’attrice Julia
Garner è stata scelta per interpretare
Shalla-Bal nella sua versione Silver Surfer, presenza che
sembrerebbe confermare anche quella di Galactus
come villain principale. Franklyn e
Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero
comparire nel film, mentre Dottor Destino potrebbe
avere un semplice cameo nel finale. Il film è atteso al cinema
il 25 luglio 2025.
Jonathan Nolan
nutre ancora speranze per Westworld.Nolan e la co-creatrice Lisa Joy avevano
progettato di realizzare una quinta e ultima stagione di
Westworld. Tuttavia, la HBO ha cancellato
l’ambiziosa serie fantascientifica dopo quattro
stagioni nel novembre 2022. Come se non bastasse, un mese dopo
la HBO ha rimosso Westworld da Max per ridurre i
costi.
Perché Jonathan Nolan vuole
realizzare la quinta stagione di Westworld?
Il futuro della quinta
stagione di Westworld è incerto. Tuttavia, Nolan rimane
ottimista sul fatto che la serie avrà un finale adeguato. Alla
domanda di The Hollywood Reporter sul finale originale previsto per
Westworld, Nolan ha sottolineato il suo desiderio
di “finire la storia“.
“Sì, al 100%”, ha detto
Jonathan Nolan quando gli è stato chiesto se ha
intenzione di realizzare il finale originale di Westworld. “Siamo dei completisti. Mi ci
sono voluti otto anni e un cambio di regista per realizzare
Interstellar. Vorremmo finire la storia che abbiamo
iniziato“.
Il fatto che la HBO abbia tolto la
serie a Max non ha disturbato Jonathan Nolan. È
“orgoglioso” di ciò che hanno realizzato. Tuttavia,
Jonathan Nolan desidera ancora completare la
serie.
“In termini di completamento
della storia, capisci che hai il tempo che hai, a volte è quanto
vuoi, a volte no“, ha aggiunto Jonathan
Nolan. “Sono fottutamente orgoglioso di quello che
abbiamo realizzato. È stata un’esperienza straordinaria. Penso che
sarebbe un errore guardare indietro e provare solo rammarico [per
come è finita]. Ma c’è ancora molto desiderio di finirlo“.
Westworld è andato
in onda per quattro stagioni sulla HBO dal 2016 al 2022. La
stagione
1 di Westworld ha fatto registrare i massimi
ascolti per la HBO. Tuttavia, a partire dalla seconda stagione
Westworld ha iniziato a declinare dal punto di
vista critico. Candidato a 54 Emmy, Westworld ne ha vinti nove, tra
cui quello per l’attrice non protagonista in una serie drammatica a
Thandie Newton nel 2018.
Bob Iger ha
recentemente risposto alle critiche secondo cui la
Disney sarebbe diventata “woke“, un
termine che secondo lui la maggior parte delle persone non capisce
nemmeno più.
Parlando con The Hollywood
Reporter dopo la vittoria della
sua battaglia per la procura, Bob Iger è stato
interrogato sulle critiche mosse da molti al fatto che la Disney
sia diventata “woke” nei suoi messaggi e nei suoi film.
Bob Iger ha detto che “il termine “woke”
viene usato in modo piuttosto libero, senza alcun gioco di
parole. Credo che molte persone non capiscano nemmeno cosa
significhi“.
Tuttavia, Bob Iger
ha sottolineato che la priorità dell’azienda deve essere sempre
quella di intrattenere e che non è “in grado” di infondere
messaggi come priorità assoluta.
“Penso che il rumore si sia un
po’ placato. L’ho predicato a lungo all’interno dell’azienda, prima
di andarmene e da quando sono tornato, il nostro obiettivo numero
uno è quello di intrattenere“, ha detto Iger. “Il punto è
che infondere messaggi come una sorta di priorità numero uno nei
nostri film e spettacoli televisivi non è il nostro obiettivo.
Devono essere divertenti, e quando la Disney può avere un impatto
positivo sul mondo, che si tratti di promuovere l’accettazione e la
comprensione di persone di ogni tipo, è fantastico“.
Bob Iger vuole che la Disney
sia “prima di tutto un’azienda di intrattenimento”.
L’amministratore delegato della
Disney ha poi affermato che l’azienda deve essere “prima di
tutto un’azienda di intrattenimento“, pur cercando di
raggiungere un pubblico eterogeneo.
“Ma in generale, dobbiamo
essere un’azienda che privilegia l’intrattenimento… E capire che
stiamo cercando di raggiungere un pubblico molto, molto
eterogeneo“, ha detto Iger. “E per farlo, da un lato,
quello che fai, le storie che racconti, devono davvero riflettere
il pubblico che stai cercando di raggiungere, ma quel pubblico,
essendo così eterogeneo, in realtà, prima di tutto, vuole essere
intrattenuto, e a volte non può essere spento da certe cose. E noi
dobbiamo essere più sensibili all’interesse di un pubblico ampio.
Non è facile, sapete, non possiamo accontentare sempre tutti,
giusto?“.
Con L’uomo dei ghiacci – The Ice Road Hensleigh
torna alla regia a dieci anni di distanza dal suo precedente film
da regista, Bulletproof Man, con protagonista Ray
Stevenson. Grande esperto del genere thriller d’azione,
Hensleigh si unisce dunque a Neeson per questo lungometraggio
adrenalinico ambientato in territori ostili e che pertanto
contribuiscono al senso di pericolo costante. Con un racconto che
si svolge in mezzo ai ghiacci, si costruisce così un’avventura
mozzafiato dove la natura si rivela però non essere il pericolo
maggiore per i protagonisti, proponendo dunque colpi di scena
entusiasmanti.
Per gli appassionati del genere o
anche solo per chi non si perde un film di Neeson, si tratta dunque
di un titolo da recuperare, anche in vista del suo annunciato
seguito che verrà realizzato prossimamente. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
L’uomo dei ghiacci – The Ice Road. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama, al cast di
attori e alla vera storia della location
dove si svolge il racconto. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di L’uomo dei ghiacci – The Ice
Road
Protagonista del film è Mike
McCann, un autista di camion ed esperto di guida sul
ghiaccio, che si ritrova a condurre una missione di salvataggio su
un lago ghiacciato, dopo che una miniera di diamanti è crollata
nelle regioni settentrionali del Canada, uccidendo 8 minatori. I 26
superstiti ancora in vita hanno invece solo 36 ore di ossigeno
prima che sia troppo tardi. Mike mette su una squadra da portare
con sé e fra i componenti vi sono suo fratello minore
Gurty, il veterano dei camion Jim
Goldenrod e l’abile Tantoo. Per
salvare la vita ai minatori ancora vivi, il gruppo dovrà affrontare
i numerosi ostacoli dati da quell’ambiente ostile come anche da
alcune interferenze umane.
Ad interpretare Mike McCann vi è
l’attore Liam Neeson che torna dunque al genere action
dopo
Un uomo tranquillo e Un uomo sopra la legge. L’attore Laurence Fishburne (il celebre Morfeus di
Matrix) interpreta Jim Goldenrod.
Gurty è invece interpretato da Marcus
Thomas, mentre Amber Midthunder è Tantoo.
Benjamin Walker è Varnay, l’attuario responsabile
della valutazione del rischio assicurativo per Katka, la società
proprietaria della miniera. L’attore Holt
McCallany interpreta René Lampard, mentre Martin
Sensmeier è il minatore Cody e Matt McCoy
è George Sickle, il general manager della Katka, mentre
Matt Sanlinger è Thomason, il CEO.
L’uomo dei ghiacci – The
Ice Road 2: ci sarà un sequel
Nell’aprile del 2023, è stato
annunciato un sequel intitolato The
Ice Road2: Road to the Sky, con il
ritorno di Liam Neeson e dello scrittore/regista
Jonathan Hensleigh. Il film seguirà Mike McCann
che onora l’ultimo desiderio del fratello scomparso recandosi in
Nepal per spargere le sue ceneri sul monte Everest. Mentre è a
bordo di un autobus turistico che attraversa il terreno mortale di
12.000 piedi della famigerata Road to the Sky, Mike e la sua guida
alpina si imbattono in un gruppo di mercenari nepalesi e dovranno
combattere non solo per salvare sé stessi e il pullman di
viaggiatori innocenti, ma anche la patria degli abitanti del
villaggio locale. Il film è stato acquisito da Prime Video.
La storia vera della location del film
C’è da fare una
premessa: L’uomo
dei ghiacci – The Ice Road non è tratto da una storia
vera, ma porta sullo schermo un luogo realmente esistente, intorno
al quale è dunque stata costruita la vicenda originale di questo
film. Si tratta della Ice Road presente nel
titolo, ufficialmente nota come Tibbitt Contwoyto Winter
Road, situata nei territori della regione artica a
Nord-Ovest del Canada. Si tratta di una strada di
ghiaccio lunga 400km, che per buona parte della sua estensione va a
coprire dei laghi ghiacciati. La si può percorrere solo per brevi
periodi ogni anno, generalmente tra febbraio e marzo e viene usata
per rifornire i siti di diamanti che sono operativi. Questi sono
stati scoperti alla fine degli anni ’90, portando ad essere il
Canada il terzo produttore al mondo di diamanti.
La strada viene ricostruita ogni
gennaio e richiede circa sei settimane per essere completata. Una
volta completata, viene controllata praticando dei fori nel
ghiaccio. Se il ghiaccio ha bisogno di essere ispessito, vengono
chiamati i camion dell’acqua per aggiungerne in quell’area
specifica. La velocità massima consentita per i camion a pieno
carico sul ghiaccio è di 25 km/h, con alcune aree ridotte a soli 10
km/h. I camion vuoti, invece, hanno un limite massimo di velocità
di 60 km/h (37 mph) sul ghiaccio. I limiti di velocità sono
rigorosamente applicati dal personale di sicurezza che utilizza i
radar per rilevare le velocità, proprio come fanno le forze di
polizia nazionali e provinciali.
Solitamente per attraversare la Ice
Road viene utilizzato il camion Hägglund, di fabbricazione svedese,
il quale è grado di galleggiare nell’acqua qualora il ghiaccio
dovesse rompersi, facendo dunque sprofondare chi vi si trova sopra
nei gelati laghi sottostanti. Nonostante questo pericolo, la
Tibbitt Contwoyto Winter Road è stata definita la strada più sicura
del Nord America. Naturalmente le riprese non si sono potute
svolgere sulla vera Ice Road, impraticabile per una produzione
cinematografica. L’uomo
dei ghiacci – The Ice Road è stato dunque girato in
gran parte sempre in Canada, ma a Winnipeg,
lontano dai territori dove invece il racconto si svolge.
Il trailer di L’uomo dei
ghiacci – The Ice Road e dove vederlo in streaming e in
TV
È possibile fruire
di L’uomo
dei ghiacci – The Ice Road grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Apple TV e Prime Video.
Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento,
basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento
generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad
un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di giovedì 4 aprile alle ore
21:20 sul canale Rai 2.
I premi, che onorano i generi
cinematografici e televisivi preferiti dai fan, hanno visto una
vasta gamma di film e programmi TV ottenere riconoscimenti da
critici e giornalisti internazionali. Alla guida della carica
cinematografica, Godzilla: Minus One (Toho),
Mission:
Impossible – Dead Reckoning (Paramount), Povere
Creature (Searchlight) e Talk to Me
(A24) si
sono assicurati due vittorie ciascuno.
Nelle categorie recitazione, Cruise
e
Rebecca Ferguson sono stati celebrati per i loro
ruoli in Mission:
Impossible – Dead Reckoning. La recente vincitrice
della migliore attrice agli Oscar
Emma Stone è stata premiata per la sua
interpretazione nella commedia fantascientifica di Yorgos
LanthimosPovere
Creature, insieme al suo co-protagonista candidato
all’Oscar,
Mark Ruffalo.
Sul fronte televisivo, The
Last of Us della HBO ha dominato, conquistando sette
trofei nella sua stagione di debutto. Questa selezione includeva
premi sia nella categoria dei supereroi che in quella dei film
horror. Le star Pedro Pascal e
Bella Ramsey hanno vinto due premi ciascuno per
la loro interpretazione dei sopravvissuti in un mondo
post-apocalittico, mentre la co-protagonista Melanie
Lynskey è stata eletta miglior cattivo.
Vincitori dei film
Best
Action Movie: “John Wick: Chapter 4”
Actor
in an Action Movie: Tom Cruise – “Mission: Impossible – Dead
Reckoning”
Actress
in an Action Movie: Rebecca Ferguson – “Mission: Impossible – Dead
Reckoning”
Superhero Movie: “Spider-Man: Across the Spider-Verse”
Actor
in an Action Movie: Michael Fassbender – “The Killer”
Actress
in a Superhero Movie: Iman Vellani – “The
Marvels”
Horror
Movie: “Talk to Me”
Actor in an Action Movie: Nicolas Cage – “Dream
Scenario”
Actress
in an Action Movie: Sophie Wilde – “Talk to Me”
Science
Fiction/Fantasy Movie: “Godzilla Minus One”
Actor
in a Science Fiction/Fantasy Movie: Mark Ruffalo – “Poor
Things”
Actress
in a Science Fiction/Fantasy Movie: Emma Stone – “Poor Things”
Villiain in a Movie: Godzilla – “Godzilla Minus One”
Vincitori della TV
Action
Series, Limited Series or Made for TV Movie: “Reacher”
Actor
in an Action Series, Limited Series or Made for TV Movie: Idris
Elba — “Hijack” (Apple
TV+)
Actress
in an Action Series, Limited Series or Made for TV Movie: Zoe
Saldaña – “Special Ops: Lioness”
Superhero Series, Limited Series or Made-for-TV Movie: “The Last of Us”
Actor
in a Superhero Series, Limited Series or Made-for-TV Movie: Pedro
Pascal – “The Last of Us”
Actress
in a Superhero Series, Limited Series or Made-for-TV Movie: Bella
Ramsey – “The Last of Us”
Horror
Series, Limited Series or Made-for-TV Movie: “The Last of Us”
Actor
in a Horror Series, Limited Series or Made-for-TV Movie: Pedro
Pascal — “The Last of Us”
Actress
in a Horror Series, Limited Series or Made-for-TV Movie: Bella
Ramsey — “The Last of Us”
Science
Fiction/Fantasy Series, Limited Series or Made-for-TV Movie: “Black
Mirror: Joan Is Awful”
Actor
in a Science Fiction/Fantasy Series, Limited Series or Made-for-TV
Movie: Jharrel Jerome — “I’m a Virgo” and Kurt Russell — “Monarch:
Legacy of Monsters”
Actress
in a Science Fiction/Fantasy Series, Limited Series or Made-for-TV
Movie: Annie Murphy — “Black Mirror: Joan is Awful”
Villain
in a Series, Limited Series or Made-for-TV Movie: Melanie Lynskey –
“The Last of Us”
La figura dell’agente segreto al
cinema ha sempre avuto il suo fascino e il suo successo. Oltre al
più noto James
Bond, negli anni si sono così susseguiti una serie di
personaggi appartenenti al mondo dello spionaggio e dei servizi
segreti. Tra i più apprezzati film recenti a riguardo si annovera
Kingsman – Secret Service (qui
la recensione), diretto da Matthew Vaughn nel
2014. Protagonisti di questo sono proprio i Kingsman, un gruppo di
agenti che incarnano modi e principi del moderno cavaliere,
intervenendo in situazioni di grave crisi a livello globale.
La storia è liberamente tratta dalla
miniserie a fumetti dal titolo The Secret Service,
pubblicata tra il 2012 e il 2013 da Mark Millar,
con le illustrazioni del noto Dave Gibbons,
celebre per il suo lavoro su Watchmen. La volontà di
trarre un film dalla serie di Millar nacque proprio da una
conversazione che questi ebbe con il regista Vaughn. I due
desideravano infatti realizzare un film di spionaggio che andasse
in contrasto con la seriosità troppo spesso riscontrabile in tali
opere. Con
Kingsman – Secret Service, invece,
l’intenzione era quella di dar vita ad un’opera trasgressiva e
divertente.
Rinunciando alla possibilità di
dirigere X-Men – Giorni di un futuro passato, Vaughn ebbe così
modo di dar vita al progetto, che arrivò infine in sala nel 2014.
Kingsman – Secret Servicesi rivelò un grandissimo
successo, incassando globalmente circa 412 milioni di dollari a
fronte di un budget di circa 94. Con un altrettanto buona
accoglienza da parte della critica, che elogiava la comicità e le
scene d’azione, il film si è affermato come uno dei principali
titoli della sua stagione, spingendo la Fox a mettere in cantiere
ulteriori film di quello che si configura ormai come un vero e
proprio franchise.
La trama di Kingsman –
Secret Service
La vicenda del film si apre durante
una missione in Medio Oriente, dove l’agente segreto Lee
Unwin si sacrifica per proteggere il suo superiore,
Harry Hart. Incolpando se stesso per l’accaduto,
Hard decide di tornare a Londra e consegnare alla vedova e al
figlio di Lee una medaglia d’onore. Sul retro di questa ha inciso
un numero che i due possono liberamente chiamare nel caso si
trovassero in situazioni di necessità. Passano 17 anni, e il figlio
di Lee, di nome Eggsy, è ora un adolescente
problematico che vive in un quartiere povero, vivendo una vita
totalmente disordinata. Non passa molto prima che si ritrovi
arrestato per aver rubato un auto.
Cercando una via di fuga dal
carcere, questi si ricorda del numero inciso sulla medaglia del
padre. Si decide così a chiamarlo, e nel giro di breve viene
rilasciato. Ad accoglierlo alla sua uscita vi è proprio l’agente
Hart, che prende il ragazzo sotto la sua protezione, introducendolo
ai Kingsman, un servizio di intelligence privato
fondato dall’élite britannica nel 1919 con lo scopo di proteggere
il mondo. Da subito l’uomo propone a Eggsy un addestramento
intensivo, con il quale il giovane potrà diventare a tutti gli
effetti parte del gruppo. Non tarderà a presentarsi anche una
pericolosa missione da svolgere, che ha come obiettivo la cattura
del ricco terrorista Richmond Valentine.
Il cast di attori del film
Protagonista del film nel ruolo del
giovane Eggsy è l’attore Taron
Edgerton, qui al suo primo ruolo cinematografico. Per
il ruolo egli si è allenato per mesi al fine di poter guadagnare la
forma fisica necessaria a poter interpretare personalmente le
acrobazie più spericolate previste dal film. Accanto a lui, nel
ruolo dell’agente Hart vi è invece il premio Oscar ColinFirth. Anche lui come il giovane collega ha
trascorso circa tre mesi ad allenarsi, arrivando così a poter
interpretare circa l’80% delle acrobazie e dei combattimenti
previsti per il personaggio, evitando così di ricorrere a
controfigure. L’attrice Sophie Cookson, anche lei
qui al suo primo ruolo, dà vita invece vita al personaggio di Roxy,
amica e collega di Eggsy.
Villain del film è invece l’attore
Samuel L.
Jackson, nei panni di Richmond Valentine. Egli è stato
scelto per sovvertire lo stereotipo del classico antagonista e per
dar vita al personaggio Jackson decise di dotarlo di balbuzie, cosa
di cui realmente soffriva in gioventù. Nel film recitano poi anche
il premio Oscar Michael
Caine nei panni di Chester King alias Artù, leader dei
Kingsman, e Mark
Strong, in quelli di Merlino, addestratore delle nuove
reclute. Sofia Boutella è Gazelle, la
spietata e letale assassina, mentre nei panni del professor James
Arnold vi è l’attore Mark
Hamill. Questi è stato scelto come inside
joke, dal momento che nel fumetto originale ad essere rapito
dai cattivi è proprio Mark Hamill in persona.
Kingsman – Secret
Service: il sequel e il prequel del film
Dato il grande successo del film, la
Fox decise da subito di dar vita ad un sequel diretto del film.
Arrivato in sala nel 2017, Kingsman – Il cerchio
d’oro vede l’agenzia di agenti britannici unire le
proprie forze con gli Statesman, la loro controparte statunitense,
per fronteggiare una minaccia comportata da un nuovo nemico. Al
film partecipano nuovamente gli interpreti del primo film, a cui si
aggiungono attori come Julianne Moore,
Pedro Pascal
e Jeff
Bridges per i nuovi personaggi introdotti. Affermatosi
a sua volta come un grande successo al box office, è poi stato
realizzato il prequel The King’s Man, incentrato
sulla nascita dell’organizzazione, con Ralph
Fiennes protagonista.
Il trailer del film e dove vederlo
film in streaming
In attesa di vedere gli sviluppi della
saga, per gli appassionati è possibile fruire di
Kingsman – Secret Service grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Apple TV, Prime Videoe Disney+ Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 4aprile alle ore
21:20 sul canale Italia
1.
Elodie è la guest
star del quinto episodio di “Call My Agent – Italia”, la serie
prodotta da Sky Studios e Palomar sul dietro le quinte dello
showbiz italiano remake del cult “Dix pour cent”. La cantante è in
ospedale per visitare un fan in coma per un brutto incidente. Dopo
ripetute richieste della mamma del ragazzo, Elodie intona la sua
hit “Bagno a Mezzanotte” vicino al lettino, quando all’improvviso
avviene un miracolo che però le si ritorcerà contro… Gli ultimi
episodi di “Call My Agent – Italia” su Sky e in streaming su NOW da
venerdì 5 aprile.
Sabrina
Impacciatore, madrina del Festival
di Venezia, attrice di fama ormai internazionale, e Luana
Pericoli (una strepitosa Emanuela Fanelli), che quella fama
insegue, sfiora ma non riesce mai ad afferrare. Sono loro le
protagonista dell’ultimo episodio della seconda stagione di “Call
My Agent – Italia”, disponibile – insieme a quello con Elodie, il
quinto – da venerdì 5 aprile in esclusiva su Sky e in streaming
solo su NOW. Ambientato al Lido di Venezia durante l’ultima Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica, il gran finale vede le due
attrici confrontarsi sulle loro vite e i rispettivi progetti. Due
carriere all’opposto, due donne determinate e brillanti e una
lampante differenza fra la serenità di chi ha già centrato
l’obiettivo e la frustrazione di chi però non molla. “Call My Agent
– Italia” è una serie prodotta da Sky Studios e da Palomar, tutti i
venerdì su Sky Serie.
La seconda stagione
Tornano tutti i
protagonisti della prima stagione: Michele Di
Mauro, Sara Drago, Maurizio
Lastrico e l’appena scomparsa Marzia
Ubaldi, a cui sarà dedicato il primo episodio, ancora nei
ruoli di Vittorio, Lea, Gabriele ed Elvira, talentuosi,
instancabili e appassionati agenti di alcuni fra i più grandi nomi
del mondo dello spettacolo italiano. E i loro assistenti: Monica,
interpretata da Sara Lazzaro, Pierpaolo
(Francesco Russo) e Camilla (Paola
Buratto). Nei nuovi episodi ritornano anche
Kaze nel ruolo di Sofia, la receptionist
dell’agenzia, ed Emanuela Fanelli nei panni di una
delle attrici più “stravaganti” della CMA, Luana Pericoli, ancora
alle prese con il suo “attore preferito”, Corrado
Guzzanti.
A dare filo da
torcere agli agenti e ai loro assistenti con le loro tragicomiche
vicende fra lavoro e vita privata, anche per questa stagione dei
grandissimi nomi del nostro spettacolo, guest di ciascuna puntata
nei panni di se stessi.
Le due guest del
primo episodio saranno Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, alle prese con un
nuovo film la cui sceneggiatura si rivela un disastro. Riusciranno
gli agenti a salvarle dal flop? Mattatore assoluto del secondo
episodio sarà Gabriele Muccino, il cui arrivo si preannuncia
come un vero e proprio terremoto per la CMA. Con Gian Marco
Tognazzi. Claudio Santamaria è la guest star del
terzo episodio. Sarà disposto a tutto pur di ottenere un ruolo da
lui molto ambito, anche a trasformarsi in un bad guy. Volano
scintille fra le guest del quarto episodio Serena
Rossi e Davide Devenuto, suo marito.
Stremati da una frenetica maratona di interviste, si sveleranno
segreti inconfessabili. La magica voce di Elodie
potrà tutto nel quinto dei nuovi episodi, anche riportare in vita
il giovane Giuliano. Ma anche i fan più adoranti possono rivelarsi
un incubo. Sabrina
Impacciatoremadrina del
Festival di Venezia è la star del sesto
episodio. Calcare quel palco è per lei un sogno che si avvera, ma
Lea sa che questo ruolo non consentirà a Sabrina alcun margine di
errore.
Fox Century ha diffuso una clip di
Omen –
L’Origine del Presagio, il nuovo film horro in arrivo
nelle sale italiane.
Le riprese principali di Omen –
L’Origine del Presagio (la
recensione) si sono svolte dal 19 settembre al 22 novembre 2022
in varie location a Roma e dintorni, e nei teatri di posa dei
Lumina Studios di Roma. Gli edifici utilizzati per l’orfanotrofio
erano situati nella bellissima cornice di Villa Parisi e in una
fattoria a Procoio, due location a pochi chilometri dal centro di
Roma. Tra le location italiane coinvolte nelle riprese del film
anche Palazzo dei Papi e Porta San Pietro a Viterbo, oltre alla
chiesa di San Pietro Apostolo e il Duomo di Nepi.
Omen –
L’Origine del Presagio è interpretato da Nell
Tiger Free (Servant), Tawfeek
Barhom (Maria Maddalena), Sonia
Braga (Il bacio della donna ragno), Ralph
Ineson (The Northman), Nicole
Sorace (The Good Mothers), Andrea
Arcangeli (Il Divin Codino), con Charles
Dance (Il Trono di
Spade) e
Bill Nighy (Living). Nel cast del film anche altri
attori italiani come Dora Romano, Mia McGovern Zaini, Eugenia
Delbue, Giacomo Henri Dossi, Guido Quaglione e Charita
Cecamore.
Il film è diretto da Arkasha
Stevenson ed è basato sui personaggi creati da David Seltzer
(Il presagio), con un soggetto di Ben Jacoby
(Bleed) e una sceneggiatura di Tim Smith & Arkasha
Stevenson e Keith Thomas (Firestarter). David S. Goyer
(Hellraiser) e Keith Levine (The Night House – La casa
oscura) sono i produttori, mentre Tim Smith, Whitney Brown
(Rosaline) e Gracie Wheelan sono i produttori
esecutivi.
Christian Bale
è il mostro di Frankenstein nelle prime foto ufficiali di The
Bride di Maggie
Gyllenhaal. La regista, che sta collaborando con la
Warner Bros. per il film in costume, ha condiviso su Instagram le immagini di un recente test per il
film. Il mostro di Bale fa il suo debutto accanto alla candidata
all’Oscar per La figlia oscura (The Lost
Daughter) di Gyllenhaal, Jessie
Buckley, nei panni proprio della sposa del titolo.
Gyllenhaal ha messo insieme un cast
stellare per The Bride. Al fianco di Christian Bale
e Buckley figurano Penélope Cruz, Peter Sarsgaard
e Annette Bening. La troupe del film include il
direttore della fotografia di Joker Lawrence
Sher.
The
Bride è ambientato nella Chicago degli anni ’30 e
offre una rilettura all’iconica tradizione di Frankenstein. Il
film è il secondo impegno da regista di Gyllenhaal. Il suo primo è
stato La Figlia Oscura, che Netflix ha distribuito nel 2021. Il film ha ottenuto
tre nomination ai 94esimi Academy Awards: migliore attrice
(Olivia
Colman), migliore attrice non protagonista
(Buckley) e migliore sceneggiatura adattata.
The
Bride di Gyllenhaal non è l’unico film di Frankenstein
in arrivo. Guillermo del Toro sta attualmente
girando il suo Frankenstein, con Jacob Elordi nei
panni dell’iconico mostro. Il film di Del Toro è supportato da
Netflix e vede protagonisti Oscar Isaac, Mia Goth, Lars
Mikkelsen, David Bradley Christian Convery, Charles Dance
e Christoph Waltz.
La Warner Bros. pubblicherà
The Bride di Maggie
Gyllenhaal nelle sale e Imax il 2 ottobre
2025.
Negli ultimi anni il cinema è stato
invaso da numerosi film di fantascienza ambientati in un
futuro distopico, ma pochi hanno avuto successo quanto la
Maze Runner – Il labirinto (qui
la recensione). Primo di una trilogia seguita poi dai capitoli
La fuga e La
rivelazione, questo è la trasposizione dell’omonimo
romanzo del 2009, facente parte di una vera e propria saga
letteraria, composta da una trilogia principale e due romanzi
prequel. Scritto da James Smith Dashner, il libro
ebbe un ampio successo tra le giovani generazioni di lettori, i
quali potevano ritrovare al loro interno molte tematiche a loro
care.
Data la sua crescente popolarità,
molti studios cinematografici cercarono di acquisirne i diritti per
una trasposizione, ma solo la Fox riuscì infine nell’operazione.
Diretto da Wes Ball, il film contribuì inoltre a
lanciare le carriere dei giovani protagonisti. Attori come
Dylan O’Brien,
Kaya Scodelario, Thomas Brodie-Sangster e Will Poulter sono oggi apprezzati interpreti
distintisi in altri noti film di successo. Proprio per questa
trilogia, inoltre, molti di loro ebbero modo di vedersi premiati a
popolari premi come i Teen Choice Awards e gli MTV Movie
Awards.
La scelta degli attori, come anche
la grande attenzione nei confronti della storia contenuta nel
libro, furono poi premiati da un considerevole successo di
pubblico.
Maze Runner – Il labirinto arrivò infatti ad incassare
circa 348 milioni di dollari nel mondo, a fronte di un budget di
soli 34. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle
principali curiosità relative a
Maze Runner – Il labirinto. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e, soprattutto, alle differenze con il
libro. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Protagonista del film è
Thomas, adolescente che si risveglia all’interno
di un ascensore sotterraneo, senza alcun ricordo della sua
identità. Da qui viene condotto in un’area erbosa chiamata “la
Radura”, dove si unisce ad altri ragazzi che vivono seguendo le
regole di una società rudimentale. Lentamente, il ragazzo apprende
che l’unica via d’uscita da quella sorta di prigione è il vasto
labirinto che circonda il lembo di terra in cui vivono. Questo
nasconde tuttavia più pericoli di quello che sembra, come i
“Dolenti”, misteriose creature che vagano nel labirinto. Con
l’arrivo nel gruppo di Teresa, i giovani
prigionieri dovranno cercare un modo per uscire da
quell’incubo.
Il cast di attori del film
Protagonista del film è l’attore
Dylan
O’Brien, nel ruolo di Thomas. O’Brien era però stato
inizialmente scartato dal regista poiché la sua capigliatura non
lasciava trasparire quella certa fragilità ricercata per il ruolo.
In quel periodo l’attore era impegnato nelle riprese della serie
Teen Wolf e sfoggiava una capigliatura particolarmente
vistosa. Per sua fortuna, una sua foto con i capelli corti finì poi
nelle mani di Ball, il quale si pentì di averlo giudicato
negativamente e decise di richiamarlo, convinto che avrebbe potuto
essere l’attore giusto per la parte. Una volta comunicatagli la
notizia, O’Brien ebbe soltanto quattro giorni di tempo per leggere
il romanzo e informarsi sulla sua storia.
L’attore Will
Poulter decise invece di proporsi sia per il ruolo di Newt
che per quello di Gally, finendo con l’ottenere quest’ultimo.
Aml Ameen interpreta Alby, il primo arrivato nella
Radura e leader del gruppo. Per il ruolo di Teresa, l’attrice
Kaya
Scodelario fu da subito la prima scelta per il
regista. Questi si convinse che fosse la persona giusta per la
parte dopo averla vista recitare nella serie Skins.
Particolarmente coinvolta dal progetto, la Scodelario decise di
allenarsi al fine di poter eseguire personalmente le acrobazie
richieste per il film, senza avvalersi di controfigure. Nel film,
pertanto, è realmente lei in ognuna delle sue scene, anche quelle
più pericolose.
Ad interpretare Newt, uno dei
leader, è invece l’attore Thomas Brodie-Sangster,
mentre Ki Hong Lee è Minho, uno degli esploratori.
Infine, l’attrice Patricia Clarkson è Ava Paige,
direttrice dell’organizzazione WCKD. Completano il
cast Don McManus nel ruolo dell’Uomo
Mascherato, Joe Adler in quello di
Zart, Blake Cooper come Chuck
e Jacob Latimore nel ruolo di Jeff. Per
prepararsi al film, l’intero cast di giovani protagonisti fu
portato a partecipare ad una sfida di sopravvivenza nella radura,
dove hanno imparato a costruirsi da sé strumenti e a mettersi al
riparo dalla natura circostante.
Le differenze tra il libro e il
film
Nel dar vita ad un adattamento
cinematografico del romanzo, gli autori confermarono l’intenzione
di rimanere quanto più fedeli possibile al testo di Dashner. Il
passaggio dalla pagina al grande schermo prevede però delle
necessarie modifiche. La prima di queste è che nel romanzo
le mura del labirinto sono particolarmente più
alte rispetto a quelle viste nel film, e tale pericoloso
ambiente è inoltre contenuto all’interno di una cupola
artificiale, cosa che non si ritrova nel film. Eliminare o
ridurre tali aspetti ha permesso al film di poter sfruttare
diversamente questi spazi rispetto a come avviene all’interno del
romanzo.
Di particolare importanza sono anche
le modifiche relative al rapporto tra Thomas e
Teresa. Nel film è infatti del tutto assente la loro
connessione telepatica, come anche i flashback del loro comune
passato. Un cambiamento che li ha dunque resi maggiormente estranei
l’un l’altro rispetto a quanto previsto dallo scrittore. Sempre il
personaggio di Teresa è al centro di un’altra considerevole
modifica. Nel libro, infatti, questa dal momento del suo arrivo
nella Radura rimane in coma per circa metà della
storia, nel film al contrario si risveglia subito. Ciò è
dovuto dalla necessità di avere un personaggio attivo anziché
dormiente.
Ad essere state modificate sono
inoltre le creature che minacciano la quiete del
gruppo. I Dolenti, infatti, vengono raffigurati nel film
come enormi pulci con gambe di metallo e pericolosi pungiglioni.
Nel libro, invece, queste creature si muovono rotolando, possedendo
zampe interne che estraggono solo per attaccare. Tali mostri,
inoltre, nel film attaccano il gruppo in un’unica volta, mentre nel
libro rapiscono i ragazzi uno alla volta. Sempre riguardo al
gruppo, nel libro tutti i ragazzi entrano nella radura, mentre nel
film tale compito viene inizialmente affidato ad un solo
personaggio, ovvero Alby.
È possibile fruire
di Maze
Runner – Il labirinto grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Apple TV, Prime Video, Disney+ e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video.
Ieri è stata riportata la notizia
che il film Fantastici
Quattro introdurrà una
versione femminile di Silver Surfer, interpretata da
Julia Garner, la star di Ozark. Alla luce
di tale conferma, arrivano ora anche altri aggiornamenti – questi
però ancora non ufficiali – su diversi altri personaggi secondari.
Il giornalista Justin Kroll di Deadline è infatti
intervenuto su Twitter poco dopo
la notizia riguardante Garner per confermare che
Galactus sarà effettivamente il cattivo
principale, ma nessun attore è attualmente in trattativa per la
parte (in precedenza si era parlato di Antonio Banderas e Javier Bardem).
È bene notare che la specifica di
“cattivo principale” potrebbe indicare che la squadra dovrà
affrontare anche altri nemici. Sappiamo che il Dottor Destino
dovrebbe apparire, ma solo brevemente (molto probabilmente in una
scena post-credits) per configurarsi come una minaccia più grande
in futuro. Per quanto riguarda i figli di Reed e Sue Richards,
l’insider
Daniel Richtman ha sentito dire che appariranno sia
Franklin che Valeria. Non ci sono
però dettagli sulla loro età, quindi potrebbero essere neonati o
bambini piccoli i cui poteri non si sono ancora manifestati.
Richtman riferisce anche che i Fantastici Quattro saranno eroi ben
consolidati e “grandi celebrità” nel film.
Seemed obvious given Silver Surfer
involvement but yes Galactus expected to be main villain and that
role is currently open with no one in talks or holding offer for
role. https://t.co/AlGGyFoxFA
Fantastici Quattro: quello che c’è
da sapere sul film
Come al solito con la Marvel, i dettagli
della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici
Quattro sono astronauti che vengono trasformati
in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello
spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino
a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e
futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e
lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può
trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare.
E Ben, il migliore amico di Reed, è completamente trasformato in,
beh, una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del
corpo, che gli conferiscono una super forza – e un perpetuo cuore
pesante per il suo aspetto apparentemente mostruoso.
Disney+ ha diffuso il teaser di
Descendants: L’ascesa di Red, il nuovo
capitolo della saga di successo Descendants, che vede protagonisti i
figli adolescenti degli iconici eroi e cattivi Disney. Il film
Disney Original debutterà venerdì 12 luglio in streaming in
esclusiva su Disney+.
Il teaser introduce Kylie
Cantrall nei panni di Red, principessa dell’ostile regno
di Wonderland e nuova arrivata tra i figli dei cattivi di Auradon,
che viene colta “con le mani nel sacco” da Malia Baker, che
interpreta Chloe, la figlia di Cenerentola e Re Azzurro.
Descendants: L’ascesa di Red,
quando esce e dove vederlo in streaming
Descendants: L’ascesa di Redf ilm
Disney Original debutterà venerdì 12 luglio in streaming in
esclusiva su Disney+.
La trama e il cast di Descendants:
L’ascesa di Red
Descendants: L’ascesa di
Red segue Red, la figlia ribelle della Regina di Cuori, e
Chloe, la figlia perfezionista di Cenerentola. Quando la tirannica
Regina di Cuori organizza un colpo di stato contro Auradon, Red e
Chloe, due personalità diametralmente opposte, devono unire le
forze e viaggiare indietro nel tempo per annullare l’evento
sconvolgente che ha portato la madre di Red sulla strada della
cattiveria.
Oltre a Cantrall e Baker, il film è interpretato da un nuovo
gruppo di personaggi, tra cui Brandy (Cenerentola), Rita Ora
(Regina di Cuori), Dara Reneé (Uliana), Ruby Rose Turner
(Bridget/Regina di Cuori da giovane), Morgan Dudley
(Ella/Cenerentola da giovane), Joshua Colley (Uncino da giovane),
Peder Lindell (Morgie), Grace Narducci (Fay/Fata Smemorina da
giovane), Jeremy Swift (Preside Merlino), Paolo Montalban (Re
Azzurro) e Leonardo Nam (Maddox Hatter). China Anne McClain torna a
vestire i panni del personaggio amato dai fan Uma e nuova preside
della Auradon Prep. Anche Melanie Paxson riprende il suo ruolo di
Fata Smemorina.
Fedele alla tradizione dei Descendants con storie
accompagnate dalla musica, questo quarto capitolo include sette
nuove canzoni originali, due reprise e una cover di “So This Is
Love” dal classico film d’animazione Cenerentola, che
coinvolgeranno gli spettatori e li accompagneranno in un viaggio
emotivo insieme a nuovi coraggiosi personaggi. La colonna sonora
originale “Descendants: The Rise of Red Original Soundtrack” sarà
pubblicata il 12 luglio da Walt Disney Records.
Una realtà straordinaria nel campo dell’intrattenimento per
ragazzi, ogni prima televisiva di un film di Descendants
si classifica come il film via cavo più visto dell’anno (2015, 2017
e 2019) tra i bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni e tra i
ragazzi di età compresa tra i 9 e i 14 anni. Le musiche della saga
di Descendants vantano oltre 15 miliardi di streaming
audio e video e 8 miliardi di visualizzazioni su TikTok. Inoltre,
le colonne sonore sono state certificate dalla RIAA, con tre album
certificati oro, tre singoli certificati platino e due singoli
certificati oro. Sono stati venduti quasi 7 milioni di bambole e 9
milioni di libri di Descendants, tra cui quattro bestseller del New York
Times, e i costumi di Halloween di Descendants sono stati
tra i primi 5 costumi su licenza Disney per sette anni consecutivi
(2015-2021).
Suzanne Todd e Gary Marsh sono i
produttori esecutivi di Descendants: L’ascesa di Red. Il
film è diretto da Jennifer Phang, con una sceneggiatura di Dan Frey
e Russell Sommer. Il film è coreografato da Ashley Wallen (The
Greatest Showman) con una colonna sonora di Torin Borrowdale
(Searching). Lo scenografo è Mark Hofeling, mentre Declan
Quinn è il direttore della fotografia. Il montaggo è di Katie
Ennis. Tra i co-produttori esecutivi figurano Mahita P. Simpson e
Jennifer Phang, mentre Wendy S. Williams è produttrice. I costumi
sono stati disegnati da Julia Caston ed Emilio Sosa.
Ogni grande male ha una
sua causa e una sua origine, e lo stesso vale per il piccolo e
diabolico Damien, entrato nella storia dei cinema grazie a
Richard Donner. Con il film di Arkasha
Stevenson, Omen – L’origine del Presagio,
al
cinema dal 4 aprile con The Walt Disney Company, ci si sposta
proprio in quel punto della storia ancora oscuro, il primo presagio
(il titolo originale è infatti The
First Omen), quel momento che ha visto la… nascita
dell’Anticristo.
Omen – L’origine del
Presagio, la trama
La storia si svolge a
Roma, negli edifici di un convento, in cui la giovane e devota
Margaret, novizia statunitense, è pronta a prendere i voti.
Cresciuta in un orfanotrofio, la giovane donna ha una fede
incrollabile e si approccia alla prospettiva di una vita monastica
con grande serenità. Tuttavia, il collegio dove soggiorna e le sue
monache cominceranno presto a sembrarle sospetti, soprattutto
quando una ragazzina, ospite della struttura, comincerà a
risvegliare in lei ricordi oscuri di un passato che credeva una sua
fantasia. Margaret si trova così invischiata in un misterioso
complotto che la vedrà giocare un ruolo fondamentale per la
salvezza (o la dannazione) dell’umanità.
Con un titolo che è una
dichiarazione di intenti, Omen – L’origine del
Presagio racconta la storia di come Damien sia finito
adottato da Robert Thorn di Gregory Peck, non
senza essere una furba e a suo modo brillante storia indipendente
che può benissimo fare a meno del suo illustre predecessore per
essere apprezzato.
La Roma sinistra di Arkasha
Stevenson
Partiamo
dall’ambientazione: la Roma del film di Arkasha
Stevenson è una città contraddittoria, tanto solare e
splendente di giorno, quanto sinistra e oscura di notte. Racconta
il potere temporale della Chiesa, che lì ha sede, e lo mostra nella
sua imponenza, indugiando su edifici, istituzioni, luoghi che ne
rappresentano il prestigio, ma propone anche un ambientazione
storica, la metà degli anni ’70, in cui la città reale cominciava a
essere sempre più lontana dall’influenza di quel potere. Le rivolte
studentesche rappresentano in maniera didascalica ma efficace quel
momento storico in cui l’influenza della Chiesa sulla popolazione
cominciava a venir meno, lasciando spazio a ambizioni e
affermazioni individuali di diversa natura.
Un altro punto di grande
interesse nel film di Arkasha Stevenson è
sicuramente la declinazione scelta per raccontare l’orrore. Il film
simpatizza di più con il thriller che con l’horror, salvo qualche
concessione molto grafica e per questo efficace, e focalizza il suo
sguardo sul corpo scevro di qualsiasi connotazione sensuale, come
strumento anche soggetto a mutazioni e cambiamenti pur di adempiere
il suo scopo. Omen – L’Origine del Presagio palesa una vocazione (è
il caso di dirlo) al body horror e alla strumentalizzazione della
fisicità femminile, soprattutto in una convinta e decisa ottica
anti-clericale, scelte narrative che ricordano precedenti illustri,
di cui il più evidente è il capolavoro di Roman
PolanskiRosemary’s Baby.
Nell Tiger Free è la
protagonista di Omen – L’Origine del Presagio
A guidare questa discesa
agli inferi vera e propria c’è il volto pulito di Nell
Tiger Free che sembra perfettamente a suo agio in
atmosfere sinistre, forte anche dell’esperienza sul set di Servant, in cui
interpreta Leanne Grayson. Al suo fianco, oltre ai veterani
Bill Nighy e Sonia Braga, anche
l’esordiente Nicole Sorace, in un ruolo decisamente
importante e che fa sfoggio di una grande presenza scenica,
nonostante la giovane età e l’inesperienza. La sua Carlita è
magnetica. Ben più conosciuto al pubblico italiano è invece
Andrea Arcangeli (Il
Divin Codino), con un ruolo minore ma, si
scoprirà fondamentale per lo sviluppo della vicenda.
Nella saturazione
contemporanea, soprattutto legata al cinema di genere che viene
visto come tipo di narrazione più abbordabile, Omen –
L’Origine del Presagio spicca per linearità, gusto della
messa in scena e scelte estetiche e linguistiche che ne fanno una
riflessione intelligente sulla contemporaneità, con un occhio
femminile evidente ma mai invadente.
I Walt Disney Studios hanno
rilasciato la prima immagine ufficiale di Mufasa:
Il Re Leone, il sequel ibrido in live-action della
versione del 2019 de Il Re
Leone, che è stato diretto da Jon Favreau e ha guadagnato oltre 1,6 miliardi
di dollari al box office mondiale. Nell’immagine si vede un giovane
Mufasa in piedi su una scogliera. Non ci sono personaggi di
supporto nell’immagine, che è stata condivisa su social da The
Hollywood Handle e pubblicata nell’ambito dell’assemblea annuale
degli azionisti Disney del 2024.
Mufasa:
Il Re Leone sarà diretto da Barry
Jenkins, regista premio Oscar di Moonlight, da
una sceneggiatura di Jeff Nathanson. Aaron
Pierre darà la voce a Mufasa nel nuovo film, mentre
Kelvin Harrison Jr. doppierà Scar, che
presumibilmente sarà ancora una volta il cattivo del film. Non si
sa molto del film, se non che si tratta della storia delle origini
del padre di Simba. James Earl Jones, voce
originale del Mufasa adulto, ha deciso di non tornare per il
film.
“Sono cresciuto con questi
personaggi, significano molto per me“, ha spiegato Jenkins in
un’intervista dello scorso anno. “I re non nascono tali. Devono
diventare ciò che sono attraverso una serie di eventi con i quali
molte persone possono immedesimarsi. Quindi, da questo punto di
vista, si adatta molto bene a tutto il resto che ho fatto. Quindi
non sento alcuna pressione, voglio solo fare un buon
lavoro“.
“Penso che vedrete una
tonnellata di volti familiari“, ha poi anticipato
Barry Jenkins in un’intervista del 2022. “È un
prequel, ma di nuovo, è un prequel nel senso che questi sono tutti
gli stessi personaggi, ma vi stiamo raccontando come sono arrivati
a essere quello che sono. Quindi stiamo letteralmente andando a
ritroso. Stiamo tornando indietro nel tempo con molti di questi
personaggi. Siamo anche nel presente, ma torniamo indietro per
raccontare chi erano questi personaggi“.
“Aspettatevi dei numeri
musicali“, ha aggiunto il regista. “Numeri musicali
davvero meravigliosi, direi“. Mufasa:
Il Re Leone arriverà nelle sale il 20 dicembre di
quest’anno.
Jack O’Connell (Ferrari)
è in trattative per recitare al fianco di Michael B. Jordan nel film ancora senza titolo
di Ryan Coogler per la Warner Bros, secondo quanto
riferito da Deadline. Anche se la trama del
film è ancora avvolta nel mistero, è stato riferito che si tratta
di un film di genere con vampiri in cui O’Connell interpreterà il
cattivo, che a questo punto è lecito presumere essere di natura
vampiresca.
Una volta che il progetto è
approdato ufficialmente alla WB, il ruolo dell’antagonista opposto
a quello di Jordan è diventato uno dei più ambiti dalle giovani
star e alla fine Jack O’Connell ha ottenuto la parte. Il film
riunirà Jordan e Coogler dopo la loro collaborazione per i
franchise di Creed e Black Panther, dopo aver lavorato
insieme per la prima volta all’acclamato film del Prossima fermata: Fruitvale Station.
È anche il secondo progetto dei due
collaboratori che i co-presidenti e amministratori delegati del
Warner Bros Film Group Mike De Luca e Pam Abdy hanno sostenuto,
dopo aver dato il via libera al successo al botteghino di Creed III
durante il loro periodo alla MGM. Coogler scrive e produce insieme
a Zinzi Coogler e Sev Ohanian. I produttori esecutivi sono il
compositore premio Oscar Ludwig Göransson, Rebecca Cho e Will
Greenfield. Le riprese del film inizieranno questo mese, per una
data di uscita nelle sale fissata al 7 marzo
2025.
In quali film ha recitato Jack O’Connell?
Il prossimo film di O’Connell è
l’attesissimo biopic su Amy Winehouse, Back To Black, dove interpreterà il
marito della cantante, Blake Fielder-Civil. Recentemente ha invece
recitato accanto ad Adam Driver nel ruolo del pilota di auto da
corsa Peter Collins nel film di Michael Mann Ferrari. Precedentemente O’Connell è stato visto in
Lady Chatterley’s Lover, Seberg – Nel mirino con Kristen Stewart, Unbroken
di Angelina Jolie
e Il ribelle -Starred Up, tra gli altri titoli. Tra i
titoli televisivi più importanti figurano Godless,
Rogue Heroes e The North Water.
Il regista Alex
Garland, che ha diretto film come Ex Machina,
Annientamento,Men
e l’imminente Civil
War (al cinema dal 18 aprile), ha recentemente lasciato
intendere nel corso di un’intervista di volersi allontanare dalla
regia e, sebbene alcuni di questi commenti siano stati interpretati
nel senso che non farà più film in generale, Garland ha poi
chiarito che intende semplicemente prendersi una pausa a tempo
indeterminato dalla regia, continuando però a concentrarsi sulla
scrittura. “Ho detto che mi prenderò una pausa dalla regia per
il prossimo futuro. Come questo possa essere estrapolato come
l’orgoglio che provo o meno in questo film. Non vedo il filo
conduttore“, ha confermato Garland a IndieWire.
“Ho detto che smetterò di
dirigere nel prossimo futuro. Perché una dichiarazione di questo
tipo dovrebbe essere presa e analizzata o interpretata in questo
modo? C’è qualcosa di strano. C’è qualcosa di strano in questo… è
una stranezza generale che ha a che fare con la forma che assumono
le dichiarazioni pubbliche, il modo in cui vengono usate e il modo
in cui le parole vengono interpretate o lette“. “Per
tornare alla dichiarazione, ho detto: Mi prenderò una pausa dalla
regia o smetterò di dirigere per il prossimo futuro. È una cosa
così incontestabile da dire“, ha sottolineato Alex
Garland.
“Ho anche detto che mi dedicherò
alla sceneggiatura. La sceneggiatura è il cinema. Non si possono
cancellare gli sceneggiatori, i direttori della fotografia, i
montatori o gli attori dal processo di sceneggiatura. Il cinema non
è appannaggio dei soli registi“. Ha poi aggiunto: “Credo
che stia accadendo qualcosa di strano nel mondo. Questo è come un
granello di sabbia di quella stranezza. Ma la dichiarazione che ho
fatto è così diversa dal modo in cui è stata interpretata. È
semplicemente strano. E quindi una parte di me sta reagendo a
questo“.
Alex Garland dirige Civil War
Civil
War è stato descritto come “un road movie e un
film di guerra con elementi satirici” e “un gioco
sparatutto elevato“. Garland ha dichiarato al The Telegraph
che Civil
War è “ambientato in un punto indeterminato del
futuro, abbastanza avanti da permettermi di aggiungere
un’idea“. Il film si svolge in un’America sull’orlo del
collasso, attraverso terre desolate e città distrutte
dall’esplosione di una guerra civile, un gruppo di reporter
intraprende un viaggio in condizioni estreme, mettendo a rischio le
proprie vite per raccontare la verità. Civil
War è scritto e diretto da Alex
Garland. Il film è interpretato da
Kirsten Dunst, Wagner Moura, Stephen McKinley Henderson, Cailee
Spaeny, Karl Glusman, Sonoya Mizuno, Jonica T. Gibbs e Jess
Matney.