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Avengers: The Kang Dynasty, Destin Daniel Cretton lascia la regia

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Secondo Deadline, il regista Destin Daniel Cretton ha deciso di lasciare l’incarico di regista di Avengers: Kang Dynasty per concentrarsi sugli altri suoi progetti Marvel Studios che gli sono stati affidati. Si tratta di una separazione amichevole, da quello che si evince, soprattutto sulla base del fatto che Cretton continuerà a lavorare con Marvel Studios per altri film.

Si tenga presente che Avengers: Kang Dynasty è molto lontano nella programmazione ufficiale per la sala del MCU (1 maggio 2026). Il film precederà Avengers: Secret Wars che è invece atteso il 7 maggio 2027, e che concluderà la Fase 6 del Marvel Cinematic Universe.

Cretton è attualmente impegnato nella serie Marvel Studios/Disney+ Wonder Man, che ha co-creato con Andrew Guest, che funge da showrunner. Cretton è il produttore esecutivo della serie e ha anche diretto i primi due episodi. Le riprese della serie riprenderanno dopo il Giorno del Ringraziamento. Wonder Man sarà prodotta sotto il nuovo marchio della Casa delle Idee, Marvel Spotlight, che sarà dedicata a spettacoli indipendenti e non fanno parte del più ampio universo cinematografico Marvel.

Il regista sta attualmente lavorando anche al sequel di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli avendo già diretto il primo che è stato un buon successo per Marvel, è infatti il film di supereroi con protagonisti asiatici americani con il maggior incasso di sempre e detiene anche il record di apertura durante il fine settimana festivo del Labor Day di 4 giorni con 94,6 milioni di dollari negli Stati Uniti.

Nel 2021, dopo il successo di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli, Cretton ha firmato un accordo globale con Marvel Studios e Onyx Collective di Hulu.

Galline in fuga: L’alba dei nugget, trailer e poster del film

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Galline in fuga: L’alba dei nugget, trailer e poster del film

Netflix rilascia il trailer, il nuovo poster e le nuove immagini di Galline in fuga: L’alba dei nugget, che sarà disponibile dal 15 dicembre 2023 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. Il sequel del film in stop-motion vede il ritorno di Melisha Tweedy, meglio conosciuta come la signora Tweedy, l’arcinemica di Gaia.

Galline in fuga: L’alba dei nugget, la trama

The Aardman Animations Picture, pluripremiata agli Oscar e ai BAFTA (Creature Comforts, Wallace e Gromit e Shaun, Vita da pecora) in collaborazione con il regista premio Oscar e candidato ai BAFTA Sam Fell (ParaNorman e Giù per il tubo) presentano Galline in fuga: L’alba dei nugget, il tanto atteso sequel del popolare film in stop motion con il maggiore incasso di sempre, Galline in fuga.

Essendo riuscita a fuggire per il rotto della cuffia dalla fattoria dei Tweedy, Gaia ha finalmente trovato un posto da sogno: un tranquillo rifugio su un’isola per l’intero pollaio, lontano dai pericoli causati dall’uomo. Quando lei e Rocky danno alla luce una pulcina di nome Molly, il lieto fine sembra vicino. Ma sulla terraferma, l’intera razza dei gallinacei deve affrontare una nuova e terribile minaccia. Per Gaia e la sua gang la tanto agognata libertà potrebbe essere a rischio, ma questa volta non si fermeranno davanti a nulla!

  • Regista: Sam Fell
  • Produttori: Steve Pegram, p.g.a. e Leyla Hobart, p.g.a.
  • Sceneggiatori: Karey Kirkpatrick & John O’Farrell e Rachel Tunnard
  • Storia di: Karey Kirkpatrick & John O’Farrell
  • Montatore: Stephen Perkins BFE
  • Musiche di: Harry Gregson-Williams
  • Produttori Esecutivi: Peter Lord, Nick Park, Carla Shelley, Sam Fell, Paul Kewley, Karey Kirkpatrick
  • Cast: Thandiwe Newton (Gaia), Zachary Levi (Rocky), Bella Ramsey (Molly), Imelda Staunton (Tantona), Lynn Ferguson (Mac), David Bradley (Cedrone), Jane Horrocks (Baba), Romesh Ranganathan (Frego), Daniel Mays (Fetcher), Josie Sedgwick-Davies (Frizzle), Peter Serafinowicz (Reginald Smith), Nick Mohammed (Dr Fry), Miranda Richardson (signora Tweedy)

Notorious Cinemas: apre il Merlata Bloom a Milano

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Notorious Cinemas: apre il Merlata Bloom a Milano

Il 15 novembre Milano torna ad innamorarsi della magia del Cinema. Si aprono ufficialmente le porte del Notorious Cinemas Merlata Bloom Milano, un tempio di ultima generazione dedicato alla Settima Arte nel cuore del nuovissimo lifestyle center Merlata Bloom Milano.

Nel cuore pulsante della città che cambia, anche l’inimitabile esperienza del cinema si evolve, diventando più confortevole, più coinvolgente, più sostenibile. Il nuovissimo Notorious Cinemas Merlata Bloom Milano fonde, infatti, intramontabili emozioni e moderna tecnologia per plasmare una suggestiva idea di visione a misura di spettatore.

Per Notorious Cinemas la realizzazione dell’unico nuovo multisala che aprirà in Italia nel 2023 è motivo di grande orgoglio”, ha dichiarato Guglielmo Marchetti, Presidente di Notorious Cinemas, “abbiamo fortemente voluto che la flagship del nostro circuito fosse al Lifestyle Center Merlata Bloom Milano, un luogo di straordinaria attrattiva per chi ama la socialità, l’intrattenimento, la cultura e l’innovazione. I cittadini di Milano e provincia avranno la possibilità di vivere un’esperienza realmente immersiva. Notorious Cinemas – The Experience è ormai riconosciuto come circuito modello di qualità, comfort e tecnologia, il nuovo multisala di Merlata Bloom è lo stato dell’arte dell’esperienza cinematografica”.

Un macrocosmo composto da 10 sale, più di 100 metri di schermi, 1000 poltrone reclining home feeling e una serie di servizi bespoke, pensati per esaltare la sensazione di comfort di ogni singolo spettatore.

Un migliaio di piccoli mondi su misura da riempire con i propri desideri e la magia del cinema, grazie all’intensità dell’audio Dolby 7.1, alla comodità di un servizio food&berverage con ordine diretto in sala dalla propria poltrona attraverso qr code, a basi di ricarica wireless, a schienali e poggiapiedi comandabili elettronicamente. Tanti tasselli con i quali comporre un’esperienza unica e appagante.

Siamo veramente molto felici che Notorious Cinemas porti a Milano la quinta Multisala allestita con il proprio format Notorious Cinemas The Experience”, ha commentato Andrea Stratta, Amministratore Delegato di Notorious Cinemas, “un universo in grado di offrire il massimo del comfort e della qualità ai propri spettatori, che ci fa diventare uno dei principali circuiti indipendenti del settore cinematografico italiano, raggiungendo, dopo poco tempo dalla nascita, una importante quota di mercato nazionale”.

Merlata Bloom Milano è il Lifestyle Center sviluppato dalla società Merlata Mall S.p.A. al centro del più grande progetto di trasformazione urbanistica in Italia, nel quadrante nord ovest di Milano. Ancora commerciale e piazza di connessione tra il quartiere residenziale Uptown e il distretto dell’Innovazione MIND, offre 70.000 mq di nuove opportunità, tra brand inediti e concept store sperimentali, inclusi: 210 spazi commerciali tra cui 43 innovativi concept F&B, un superstore Esselunga, Decathlon con il nuovo polo d’uffici e un cinema multisala di ultima generazione NOTORIOUS. L’armonia con il parco urbano circostante è garantita dalla piazza pubblica, dallo Sky Garden e dalla pista ciclabile, insieme a soluzioni architettoniche, tecniche e impiantistiche attente alla sostenibilità.

A completare il progetto della multisala, un’area Disney dedicata alle famiglie e una serie di “attenzioni” rivolte all’anima green di Merlata Bloom Milano affacciato sui 30 ettari di parco urbano. Dettagli come l’utilizzo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, di materiali di costruzione riciclati e riciclabili, di packaging food interamente compostabili e da un’attenzione alla differenziazione della raccolta in tutte le aree del cinema in cui è possibile.

Radio Italia è Radio Ufficiale del Circuito Notorious Cinemas. Notorious Cinemas Merlata Bloom Milano, attraverso un importante sforzo di investimento è il terzo multisala meneghino del gruppo (dopo Centro Sarca e Gloria). Si trova in Via Daimler – Milano.

What If…? stagione 2, il primo trailer, ecco quando arriverà

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La Marvel sta tornando nel multiverso con What If…? stagione 2, che sarà presentata in anteprima su Disney+ il 22 dicembre con un nuovo episodio in onda ogni giorno per nove giorni.

Captain Carter (doppiato da Hayley Atwell), Black Widow (Lake Bell), Captain America (Josh Keaton) e The Watcher (Jeffrey Wright) sono tra i membri chiave del cast che riprenderanno i ruoli nella seconda stagione. La prima stagione presentava attori originali del MCU come Mark Ruffalo nei panni di Hulk, Elizabeth Olsen nei panni di Scarlet Witch, Sebastian Stan nei panni di Bucky Barnes, Benedict Cumberbatch nei panni del Dottor Strange, Chris Hemsworth nei panni di Thor e molti altri.

What If…? è stata la prima serie animata in assoluto dei Marvel Studios, che ha visto il suo debutto in serie nell’agosto 2021. Lo spettacolo si tuffa nelle possibilità illimitate che si trovano nelle linee temporali alternative del multiverso, ad esempio, e se Ultron di fosse riuscito a vincere? E se Thor non avesse mai avuto Loki come fratello? A queste domande viene data risposta nella serie, che vede questi periodi ipotetici trasformarsi in realtà.

Annunciata in precedenza al Comic Con di San Diego del 2022, la seconda stagione di What If…? presenta un episodio ambientato in epoca medievale, un episodio in cui i personaggi di “Shang-Chi” si scontrano con Odino e le sue forze asgardiane, un episodio in cui Valchiria e Iron Man corrono per le strade del pianeta Sakaar visto in Thor: Ragnorak.

Bryan Andrews resterà regista per la seconda stagione insieme allo scrittore capo A.C. Bradley, ed entrambi sono accreditati come produttori esecutivi della serie. Una terza stagione era già in lavorazione per la serie prima dell’uscita della seconda stagione.

Loki: 10 teorie sulla serie che il MCU ha smentito

Loki: 10 teorie sulla serie che il MCU ha smentito

L’epico finale della seconda stagione di Loki – di cui vi abbiamo parlato nella nostra recensione – ha smentito molte teorie dei fan. Tom Hiddleston è tornato a vestire i panni del Dio dell’inganno riprendendo subito dopo gli eventi della prima stagione, in cui si era ritrovato in una versione sconosciuta della Time Variance Authority (TVA). Presto riunitosi con la sua famiglia TVA, tra cui Mobius, Casey, Hunter B-15, la sua variante Sylvie e il nuovo arrivato nel MCU, Ouroboros, Loki si è imbarcato in una missione per riparare il malfunzionamento del Telaio Temporale e salvare il multiverso. Tuttavia, il finale della seconda stagione di Loki conteneva grandi rivelazioni e colpi di scena scioccanti che hanno portato il viaggio di Loki nel MCU a una conclusione soddisfacente. Molte delle teorie dei fan sono state smentite proprio dall’episodio finale, si sono concretizzate in altri prodotti.

Ouroboros, alias OB, è un cattivo

Ke Huy Quan interpreta Ouroboros

Ke Huy Quan ha debuttato come Ouroboros nella seconda stagione di Loki, e il suo ruolo di ingegnere della TVA ha portato molti a ipotizzare che potesse avere uno scopo più profondo. Il nome stesso dell’OB ha fatto aumentare le speculazioni sul fatto che potesse essere un cattivo, poiché nella mitologia norrena l’ouroboros è un simbolo collegato a Jörmungandr, alias il Serpente del Mondo. Questa creatura è stata la causa dell’evento distruttivo del Ragnarök, il che rafforzava l’idea che il personaggio potesse essere cattivo.

Loki diventerà il nuovo Colui che Rimane

Una delle teorie più diffuse sulla trama di Loki 2 suggeriva che il personaggio stesso avrebbe assunto il ruolo di Colui che Rimane e avrebbe stabilito una nuova Sacra Linea Temporale entro la fine della serie. In realtà, è accaduto l’esatto contrario: l’eroe ha riunito tutte le realtà ramificate del multiverso e le ha messe a guardia, assicurandosi che fossero protette. Invece di formare una nuova Sacra Linea Temporale, Loki si è assicurato che potesse esistere un multiverso stabile, assumendo la sua nuova posizione di Dio del Tempo (o di fatto del multiverso).

Molteplici varianti di Kang appariranno alla fine della seconda stagione di Loki

Dopo che Jonathan Majors ha debuttato come Colui che Rimane nel finale della prima stagione di Loki, ci si aspettava che nella seconda stagione sarebbero apparse ancora più varianti. Questa teoria è stata esacerbata dal debutto del Consiglio dei Kang in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ma la stagione 2 presenta solo due varianti. Colui che Rimane è tornato a dialogare con Loki nel finale della seconda stagione, e Victor Timely, che ha cercato di aiutare l’equipaggio della TVA di Loki a riparare il Telaio Temporale.

Victor Timely sarebbe cattivo

Loki Stagione 2, Episodio 3

Mentre molti si aspettavano la comparsa di più varianti di Kang, un’altra teoria popolare suggeriva che Victor Timely stesso sarebbe stato impostato come un cattivo chiave nella seconda stagione. Ma il finale ha visto Timely tornare sano e salvo nella sua linea temporale, dove era libero di vivere senza alcun intervento da parte della TVA.

Loki ha liberato Scott Lang in Avengers: Endgame

Ant-Man and the Wasp: Quantumania 

Questa teoria sulla seconda stagione di Loki è nata dopo che il protagonista ha imparato a controllare la sua capacità di slittare nel tempo. Questo potrebbe avergli dato l’opportunità di viaggiare indietro nel tempo in momenti chiave della storia del MCU e di influenzare gli eventi. Secondo una teoria, Loki potrebbe essere scivolato indietro nel tempo fino ad Avengers: Endgame, si sia trasformato in un topo e abbia attivato il Tunnel Quantico per liberare Scott Lang dal Regno Quantico. Questo potrebbe avere un senso, dato che Ant-Man avrebbe dovuto essere libero per permettere a questa versione di Loki di esistere, ma ciò non si è verificato nella seconda stagione.

Loki avrebbe usato le Pietre dell’Infinito per riparare il Telaio Temporale

LOKI 2

Nell’episodio 4 della seconda stagione sono state disattivate le difese della TVA contro la magia, permettendo a Loki e Sylvie di utilizzare le loro abilità. Tuttavia, una teoria suggeriva che questo avrebbe potuto fornire loro un’arma segreta per riparare il Telaio Temporale. Casey (Eugene Cordero) aveva raccolto una collezione di Pietre dell’Infinito nella prima stagione della serie, ma non sono servite a nulla nella TVA, e anche dopo che le difese magiche sono state disattivate, nessuno ha pensato di usarle comunque. Sembra che i Marvel Studios si siano lasciati alle spalle quella parte di storia.

Doctor Strange e Clea sarebbero tornati nella seconda stagione

Charlize Theron Doctor-strange-2

Dopo l’uscita nel 2022 di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, si è speculato sul fatto che alcune delle informazioni rivelate nel debutto del MCU di Sam Raimi sarebbero state importanti per Loki su Disney+. Tra queste c’era l’incursione di Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) e della Clea (Charlize Theron). Tuttavia, nessuno di questi eroi magici è apparso durante la seconda stagione di Loki e non è stato fatto alcun riferimento a questi personaggi.

Il salto temporale di Loki era come il glitching di Spider-Verse

Spider-Verse

Prima della première della seconda stagione di Loki, i trailer della Fase 5 della serie hanno rivelato che il personaggio avrebbe fatto un salto temporale. Molti hanno notato notevoli somiglianze tra il time-slipping di Loki e il glitching dei personaggi del franchise Spider-Verse della Sony, suggerendo così che potrebbe esserci un collegamento tra i due. Tuttavia, mentre il glitching si verifica quando un individuo si trova nella realtà sbagliata, il time-slipping permette a Loki di spostarsi nella sua linea temporale, dimostrando che le due condizioni sono molto diverse e non sono collegate in alcun modo.

Gli Avengers sarebbero stati riuniti da Loki

MCU Avengers Thor Captain America

Un’altra teoria emersa dal controllo di Loki sul suo salto temporale fa riferimento al report di Variety, secondo cui i dirigenti dei Marvel Studios avrebbero discusso di riportare in vita i membri originali degli Avengers per una nuova avventura del MCU. Sebbene il capo dei Marvel Studios Kevin Feige abbia successivamente smentito questa voce, il salto temporale di Loki potrebbe aver fornito la scusa perfetta per riportare in vita questi amati eroi. Avrebbe potuto viaggiare nel passato e riunire gli Avengers originali per unirli alla lotta contro Kang il Conquistatore, in modo simile a come gli Avengers hanno raccolto le Pietre dell’Infinito in Avengers: Endgame.

Gli X-Men appariranno nella seconda stagione di Loki

X-Men-2-personaggi

In seguito all’acquisizione della 20th Century Fox da parte della Disney nel 2019, i Marvel Studios hanno iniziato a integrare i personaggi mutanti nel MCU, annunciando la fondazione della squadra degli X-Men. Tuttavia, questo processo è stato lento, nonostante la conferma che il reboot degli X-Men dei Marvel Studios è in fase di sviluppo. Ci sono però altri modi per interagire con quel franchise nel MCU: in WandaVision o in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Madame Web, il primo trailer del film è on-line!

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Madame Web, il primo trailer del film è on-line!

Le prime immagini del nuovo film Sony Pictures Madame Web, basato su un personaggio del mondo dei fumetti Marvel creato da Dennis O’Neil e John Romita Jr. Il film è diretto da S. J. Clarkson (Orange Is the New Black, Jessica Jones, Anatomy of a Scandal) da una sceneggiatura di Claire Parker e S. J. Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista, insieme a Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela Merced, Tahar Rahim, Mike Epps, Emma Roberts e Adam Scott.

Madame Web sarà nelle sale italiane nel 2024 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

Madame Web la trama

“Nel frattempo, in un altro universo…”, Madame Web è la storia delle origini di una delle eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta la protagonista, Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate a un futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un presente pieno di minacce.

Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente da oggi al cinema!

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La saga di successo di Hunger Games ha entusiasmato e catturato l’immaginazione del pubblico di tutto il mondo per oltre 15 anni. La sua storia avvincente e i suoi accattivanti protagonisti si rivolgono a tutte le fasce d’età e hanno trasformato la serie di film in un fenomeno globale. Oggi finalmente debutta in Italia grazie a Notorious Pictures Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente.

Il franchise ha incassato 1,45 miliardi di dollari a livello nazionale e si sta avvicinando a un box office globale di 3 miliardi di dollari. Naturalmente, tutto ha origine dal fenomeno editoriale – con oltre cento milioni di copie vendute – della trilogia di Hunger Games di Suzanne Collins.

Il pubblico potrà finalmente vedere adesso come è nato questo mondo, attraverso la storia delle origini di Coriolanus Snow. Tutto ciò che si conosce ed è molto amato di Hunger Games ha inizio con La ballata dell’usignolo e del serpente. All’interno di una trama molto più ampia, il film esplora la dualità – quella dell’usignolo e del serpente – che tutti noi abbiamo dentro. Siamo luce e buio, bene e male, gioia e dolore: una fusione di piume e squame. Ogni decisione che prendiamo ci spinge lungo un percorso che rivela il nostro vero io. Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente è il quinto capitolo del franchise. È diretto da Francis Lawrence, che torna e amplia questo incredibile mondo dopo aver diretto Hunger Games – La ragazza di fuoco e Hunger Games – Il canto della rivolta, Parte 1 e 2.

Il film è supervisionato dalla produttrice del franchise Nina Jacobson di Color Force, insieme a Brad Simpson. Questo capitolo mette insieme un cast del tutto nuovo, che comprende Tom Blyth, la vincitrice del Golden Globe Rachel Zegler (2022, Miglior Attrice – Film/Musical/Commedia, West Side Story), il vincitore di quattro Emmy Peter Dinklage (Il Trono di Spade), Hunter Schafer (Euphoria), Josh Andrés Rivera (West Side Story), Jason Schwartzman (Rushmore) e il Premio Oscar Viola Davis (2016, Miglior attrice non protagonista per Barriere).

Il libro La ballata dell’usignolo e del serpente

Alla sua pubblicazione, La ballata dell’usignolo e del serpente di Suzanne Collins è diventato immediatamente un best-seller, accolto dalle legioni di fan che avevano letto i suoi tre romanzi precedenti. La nuova storia della Collins amplia la linea temporale degli Hunger Games, rappresentando i difficili esordi della sensazionalistica trasmissione dei Giochi.

Questo capitolo esplora un punto di svolta nella ristrutturazione postbellica di Panem e nella fortificazione del suo governo autoritario. La Collins stava ancora scrivendo il romanzo quando ha contattato il regista Francis Lawrence. Come ricorda il regista, “Suzanne iniziò dicendomi semplicemente: ‘Sto scrivendo un libro’. Ero entusiasta di sentire questa frase, perché io e gli innumerevoli fan di Hunger Games pensavamo che sarebbe stato fantastico realizzare un altro capitolo che esplorasse questo mondo, e abbiamo sempre pensato che dovesse nascere proprio da Suzanne. Il fatto che mi abbia chiamato, che si sia lasciata ispirare e che ci abbia riportato alle origini con un ricchissimo materiale tematico… è stato entusiasmante”.

In effetti, Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente offre la stessa ricchezza di riflessioni dei libri precedenti e porta la serie in un territorio nuovo e inesplorato. Il romanzo della Collins analizza gli esordi dei Giochi, le origini dell’autoritarismo di Panem e l’invenzione di quei rituali che creano una società obbediente.

Il romanzo ripercorre la storia del giovane Coriolanus Snow e i suoi giorni da studente, mentre inizia il suo viaggio che lo porterà alla presidenza di Panem. La produttrice Nina Jacobson commenta: “Ero molto presa dal cercare di capire il perché una persona, come il giovane Snow, possa essere affascinato e scegliere l’autoritarismo. Non si nasce così, ci si diventa. Ho capito come un Paese possa orientarsi verso l’autoritarismo quando le persone decidono che si sentono più sicure quando lo Stato ha il pieno controllo”.

Jacobson e Lawrence erano ansiosi di portare alla luce la ricca storia di Panem a cui la Collins aveva fatto riferimento nei romanzi precedenti. “Quando stavamo girando i film precedenti, Nina e io parlavamo spesso dei giorni bui e delle guerre che hanno portato agli Hunger Games e alla loro stessa creazione. Suzanne aveva costruito una mitologia e una storia incredibili per quel mondo. Le storie dei film di Hunger Games sono tutte incentrate sulle conseguenze della guerra. Ne indagano i diversi aspetti e, man mano che si va avanti nella serie, si approfondiscono concetti come lo stress post-traumatico, la propaganda, la perdita delle persone che si amano e la scomparsa di uno stile di vita“.

Nonostante lo stretto legame tematico con gli altri film della saga, Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente offre un panorama narrativo originale. “Il sangue che scorre nei primi quattro film, scorre anche nelle vene di questo capitolo”, dice Jacobson. “Mostrare un lato diverso, in un momento diverso, è stato davvero emozionante, soprattutto perché completa le storie che già si conoscono, mentre veniamo travolti dalla sua stessa narrazione“.

La linea temporale del film ha offerto ai produttori una prospettiva diversa su Panem. “Vedere Panem attraverso gli occhi di un giovane Snow è stato per noi un completo cambiamento di punto di vista”, afferma Jacobson. “Capitol, sebbene ancora al potere, si sta riprendendo dagli effetti di una guerra che è un ricordo lontano nelle storie di Katniss, ma recente per Snow. Vedere le influenze formative e vedere come Snow viene plasmato da quelle persone e dalla sua inaspettata relazione con Lucy Gray Baird, getta una nuova luce sul suo rapporto con Katniss e sul futuro di Panem“.

Il libro della Collins e il nuovo film esplorano anche la genesi della spettacolarità nascente dei Giochi, e come quella tradizione possa avere origini sorprendenti. Lawrence dice: “Ci siamo divertiti a costruire questo mondo. La storia si svolge proprio alla nascita degli Hunger Games, ci sono molte cose che il pubblico ha vissuto nei film originali ma che qui non esistono ancora. Decostruiamo i Giochi e torniamo indietro nel tempo per vedere come si sono evoluti. Abbiamo descritto come il paesaggio dell’Arena sia cambiato, come Capitol abbia iniziato a influenzare i Giochi e come il pubblico di Panem abbia iniziato a partecipare ai Giochi, invece di limitarsi a guardarli. È stato creativamente soddisfacente ridimensionare la tecnologia e arrivare a questi elementi fondamentali“.

Mentre gli sceneggiatori Michael Lesslie e Michael Arndt realizzavano il vasto adattamento del romanzo della Collins, Lawrence e i produttori si sono messi alla ricerca degli attori che avrebbero dovuto ricoprire i ruoli principali.

Taika Waititi aggiorna sul suo film su Star Wars: “Non voglio mettermi fretta”

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L’acclamato regista Taika Waititi ha fornito un altro aggiornamento sul suo tanto atteso e discusso film di Star Wars, annunciato per la prima volta nel 2020.

Parlando con Entertainment Tonight, il regista ha spiegato che ha diversi progetti su cui lavorare e che vuole prendersi il suo tempo con il suo progetto Star Wars, quindi lui e Lucasfilm probabilmente ritarderanno il film finché non avrà finito con i suoi attuali impegni.

Al momento, sto ancora sviluppando qualcosa con loro“, ha dichiarato Taika Waititi. “Come me, hanno molti progetti in corso. Penso che spingeranno fino a quando non avrò finito questi altri progetti. Ho circa altri quattro script che sto cercando di finire. La mia idea è che voglio prendermi il mio tempo e farlo bene. Non voglio affrettare questo film.

Lo scorso luglio,  Taika Waititi aveva detto che non aveva ancora lavorato molto sul film. Il presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy ha anche rivelato all’inizio di quest’anno che il regista è l’unico autore del progetto, sottolineando che avrebbero realizzato il film “un giorno“.

Quando è stata l’ultima volta che Taika Waititi ha parlato del suo film di Star Wars?

Una delle  menzioni più recenti del film  è arrivata da Waititi che scherzava su quanto tempo ci è voluto per finire la sceneggiatura mentre era ai TIFF Tribute Awards. L’insider del settore Jeff Sneider ha anche riferito alla fine di settembre che il film era ancora in lavorazione dopo che circolavano voci sul fato che avesse subito una potenziale cancellazione.

Wonka: il nuovo teaser presenta la versione dell’iconica canzone cantata ora da Timothée Chalamet

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Warner Bros Discovery ha pubblicato un nuovissimo teaser trailer di Wonka per il suo attesissimo prequel musical dell’iconica storia di Charlie e la fabbrica di cioccolato di Roald Dahl.

Il video svela finalmente un frammento di una delle performance musicali di Timothée Chalamet come Willy Wonk. Il contributo video offre ai fan un’anteprima dell’interpretazione del candidato all’Oscar di “Pure Imagination”, originariamente interpretata da Gene Wilder nell’adattamento del 1971 Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato. Il teaser evidenzia anche il legame di Willy Wonka con sua madre, interpretata da Sally Hawkins, che apparentemente è quella che lo ha spinto a perseguire i suoi sogni sul cioccolato.

Wonka, tutto quello che sappiamo sul film

Wonka è diretto dal regista di “PaddingtonPaul King e vede come co-protagonisti Keegan-Michael Key, Rowan Atkinson, Sally Hawkins e Olivia Colman. Chalamet ha dichiarato alla stampa al CinemaCon di aprile che la sua versione del personaggio non sarebbe stata “cinica” come le precedenti iterazioni interpretate da Gene Wilder o Johnny Depp. “Questo è un Willy pieno di gioia, speranza e desiderio di diventare il più grande cioccolatiere“, ha detto Chalamet, che ha anche rivelato di aver nuotato nel vero cioccolato fuso durante le riprese delle scene del film.

Wonka è basato sui personaggi di Roald Dahl, ispirato in particolare da uno dei personaggi più amati di Dahl e si svolge prima degli eventi di Charlie e la fabbrica di cioccolato, si legge nella sinossi. Nel cast anche Matthew Baynton, Jim Carter, Tom Davis, Simon Farnaby, Rich Fulcher, Kobna Holdbrook-Smith, Paterson Joseph, Calah Lane, Matt Lucas, Colin O’ Brien, Natasha Rothwell, Rakhee Thakrar e Ellie White.

Willy Wonka è stato creato dal famoso autore Roald Dahl. Il personaggio ha debuttato nel romanzo del 1964, Charlie e la fabbrica di cioccolato. Il libro è stato adattato due volte per lo schermo, nel 1971 e nel 2005, quando Tim Burton ha scelto Johnny Depp per il ruolo in questione. Paul King, il regista dietro la serie di Paddington, firma la regia di Wonka, che uscirà al cinema il 14 dicembre 2023.

Young Sheldon terminerà con la settima stagione

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Young Sheldon terminerà con la settima stagione

È ufficiale: la prossima settima stagione di Young Sheldon della CBS sarà l’ultima. La serie prequel di The Big Bang Theory tornerà il 15 febbraio e concluderà la sua corsa con un finale di un’ora il 16 maggio.

“Come prequel di una delle più grandi commedie, Young Sheldon ha dimostrato che il fulmine può colpire due volte”, ha affermato Amy Reisenbach, presidente di CBS Entertainment. “Si è distinto per un cast straordinario che sembrava una famiglia fin dal primo momento in cui li abbiamo visti sullo schermo e ha dato vita ai personaggi con storie uniche e toccanti che hanno attirato il pubblico fin dall’inizio. Estendiamo un sincero ringraziamento ai produttori esecutivi Chuck Lorre , Steve Molaro e Steve Holland e all’intero team di sceneggiatori e produttori per le sei meravigliose stagioni. Non vediamo l’ora di vedere lo svolgersi della loro stagione finale e di darle il giusto saluto con i migliori episodi mai realizzati per far divertire i loro fan”.

La notizia arriva mentre il creatore della serie Chuck Lorre sta sviluppando quella che sarà la seconda serie spin-off della sua commedia nerd, che è considerata la commedia multicamera più longeva della storia della TV. La nuova serie, che sarà realizzata per Max, è stata annunciata formalmente ad aprile. I dettagli sulla propaggine sono nascosti mentre Lorre e la compagnia determinano lo sviluppo, anche se i produttori e il cast originale si sono dichiarati molto aperti nel continuare con nuove incarnazioni dello show.

Poter raccontare l’origine di Sheldon Cooper ed espandere la storia per includere l’intera famiglia Cooper è stata un’esperienza meravigliosa“, hanno affermato martedì Holland, Molaro e Lorre in una dichiarazione congiunta. “Siamo grati ai nostri fan per aver abbracciato questo capitolo dei Coopers nelle ultime sei stagioni e, a nome dell’intera famiglia Young Sheldon , siamo entusiasti di condividere questa stagione finale con voi”.

Iain Armitage recita nella commedia nei panni della versione più giovane di Sheldon Cooper, il personaggio reso famoso da Jim Parsons. Quest’ultima star, la cui decisione di abbandonare Big Bang Theory alla fine ha posto fine allo spettacolo, presta la sua voce come narratore in Young Sheldon e da produttore esecutivo. Zoe Perry, Lance Barber, Annie Potts, Montana Jordan e Raegan Revord completano il cast.

Young Sheldon proviene dalla Warner Bros. Television, dove Lorre ha lavorato per anni con un accordo globale. Warners possiede i diritti del franchise ed è la casa di streaming esclusiva sia per The Big Bang Theory che per Young Sheldon. La società madre Warner Bros. Discovery ha anche deciso di realizzare una nuova incarnazione della commedia di successo per Max come un modo per sfruttare la popolarità del franchise piuttosto che vendere l’imminente serie ancora alla CBS, che ha trasmesso sia l’originale che il prequel.

Coyote vs. Acme: un deputato chiede un’indagine federale per Warner Bros Discovery

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Un membro del Congresso chiede un’indagine federale sulla Warner Bros Discovery per la gestione del caso Coyote vs. Acme. Il deputato del Texas Joaquin Castro si è rivolto a X per far saltare lo studio per il suo piano originale di accantonare il film per un’agevolazione fiscale.

La tattica della WBD di eliminare i film già realizzati per ottenere agevolazioni fiscali è predatoria e anticoncorrenziale”, ha scritto il democratico di San Antonio. “Mentre il Dipartimento di Giustizia e la @FTC rivedono le loro linee guida antitrust, dovrebbero rivedere questa condotta. Come qualcuno ha osservato, è come bruciare un edificio per i soldi dell’assicurazione”.

Dalla prima notizia in merito alla cancellazione del film Coyote vs. Acme la Warner ha invertito la sua decisione a causa della reazione negativa di tutto il settore e ha deciso di provare a vendere il film ad altri studi e streamer. Ma lo studio in precedenza aveva accantonato i film Batgirl e Scoob! Holiday Haunt per la cancellazione delle tasse dell’anno scorso.

Castro ha parlato apertamente di questioni antitrust nei media e nell’intrattenimento. Ad aprile, ha invitato le autorità competenti in materia di concorrenza a rivalutare la fusione di Discovery con WarnerMedia di AT&TCiò è seguito all’avvertimento di 30 membri del Congresso che il conseguente vuoto di concorrenza avrebbe danneggiato lavoratori e consumatori, oltre a ridurre la diversità della programmazione – cosa che è diventata una critica comune dopo che la società ha cancellato il suo film Batgirl da 90 milioni di dollari per HBO Max, il primo film DC diretto da una latino americano per rincorrere la detrazione fiscale.

In una lettera al Dipartimento di Giustizia, Castro aveva precedentemente scritto che l’accordo consentiva alla Warner Bros. Discovery di “adottare pratiche potenzialmente anticoncorrenziali”, inclusa la “cancellazione di prodotti”.

Il danno subito dai creatori di contenuti i cui progetti vengono cancellati in fase di sviluppo e post-produzione non può essere sopravvalutato“, si legge nella  lettera del 7 aprile . “Tali cancellazioni macchiano questi progetti, rendendoli meno attraenti e commerciabili per altri acquirenti: i consumatori probabilmente non saranno mai in grado di guardare gli spettacoli acquistati e poi cancellati da WBD. La condotta della WBD equivale di fatto a una pratica di “cattura e uccidi”, che limita enormemente la scelta del consumatore”.

Secondo le attuali linee guida sulle fusioni, una considerazione per valutare se un accordo sarà approvato è se questo incentiverà una società a “ritirare un prodotto che un numero significativo di clienti vorrebbe fortemente”. Castro, nei suoi commenti sull’accantonamento di Coyote vs. Acme , potrebbe alludere all’assenza di concorrenza a Hollywood che consente alla WBD di fare mosse impopolari senza danneggiare i suoi profitti.

Scarlett Johansson afferma che sarebbe un “miracolo” riportare la Vedova Nera nel MCU

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Secondo alcuni rumors Scarlett Johansson potrebbe indossare ancora una volta il suo costume da Vedova Nera, ma potrebbe anche non succedere mai più.

L’attrice era ospite al Today Show lunedì per promuovere la sua linea di prodotti per la cura della pelle, The Outset, e discutere del suo prossimo film, Tower of Terror, basato sull’omonima giostra di Disney World, e in quell’occasione ha affrontato le voci. Mentre era lì, Al Roker non ha potuto fare a meno di chiederle della possibilità di un ritorno nel Marvel Cinematic Universe.

Coloro che hanno visto Avengers: Endgame ricorderanno che Natasha Romanoff/Vedova Nera di Scarlett Johansson si sacrifica per ottenere la Gemma dell’Anima da Thanos e salvare la vita di Clint Barton/Occhio di Falco di Jeremy Renner.

Quando le è stato chiesto delle voci secondo cui sarebbe potuta tornare in qualche modo nonostante la morte del suo personaggio, ha risposto timidamente: “Come una scappatoia? Sento che questa è una specie di fine, giusto? Tipo, puoi tornare? Potrebbe essere una versione vampirica del personaggio? Perché sono qui per quello, come una versione zombie, forse.”

In seguito, Roker le ha chiesto se fosse stata contattata o meno per riprendere il suo personaggio, e lei ha evitato di rispondere alla domanda. Fai davvero domande difficili. Sento di dovertelo dire, ma in realtà non devo dirtelo, Al. Non lo voglio, ma lo voglio davvero“, ha detto la candidata all’Oscar al conduttore prima di chiederle di cambiare argomento riguardo al suo prossimo film Disney.

In una conversazione privata separata con Savannah Guthrie, la star di Asteroid City ha detto al conduttore: “Sarebbe un miracolo” se il suo personaggio fosse in grado di tornare in qualche modo. Sarebbe un vero miracolo Marvel“, ha aggiunto. “Sarebbe una meraviglia, ma chi lo sa? Non sono sicuro.”

I commenti apparentemente evasivi di Johansson arrivano pochi giorni dopo che la star di LOKI Tom Hiddleston è apparso al The Tonight Show Starring Jimmy Fallon per discutere del finale della seconda stagione della serie Disney+ e ha anche toccato la possibilità del ritorno dei personaggi dell’MCU.

Alien Legion: Warner Bros. Discovery avvia il film tratto dal fumetto con il regista Deadpool

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Warner Bros. Discovery ha acquisito i diritti del fumetto di fantascienza Alien Legion e adatterà la storia in un film con il regista di Deadpool Tim Miller.

La notizia arriva tramite un nuovo report di THR, in cui  è stato rivelato che il film sarà prodotto da Don Murphy e Susan Montford. Al momento non sono state rese disponibili informazioni sugli scrittori o altre informazioni sul casting.

Il prossimo film di Miller sarà il thriller di vendetta Best Served Cold. Miller ha anche diretto il film del 2019 Terminator: Destino Oscuro, ed è stato produttore di entrambi i film di Sonic the Hedgehog, e servirà anche come produttore del prossimo terzo film della serie Sonic 3 (Sonic the Hedgehog 3).

Il co-presidente e CEO del Warner Bros. Pictures Group, Michael De Luca, è un fan del fumetto e lo seguiva da diversi anni. Anche Miller è un fan di lunga data, essendo Legion un fumetto che aveva seguito quando era un animatore all’inizio della sua carriera.

Di cosa parla Alien Legion?

Pubblicato originariamente nel 1983 da Epic Comics (un’etichetta della Marvel Comics), Alien Legion è stato creato da Carl Potts, Alan Zelenetz e Frank Cirocco e racconta la storia del Force Nomad, un’unità militare simile alla Legione Straniera francese. L’unità era guidata da Sarigar, un soldato la cui metà inferiore era serpentina, e presentava anche varie altre forme di vita aliena tra i suoi ranghi.

Prima di questo annuncio più recente, THR nota che Hollywood sta cercando di adattare i fumetti di Alien Legion da qualche tempo. All’inizio degli anni 2000, Angry Films ha tentato di sviluppare un film basato sui fumetti, ma non è riuscita a ottenere un budget abbastanza grande per farlo.

Anche il produttore Jerry Bruckheimer ha tentato di piazzare la proprietà alla Disney negli anni 2000 e ha persino fatto scrivere le sceneggiature per il progetto a David Benioff, Derek Haas e Michael Brandt, ma i diritti sono tornati a Potts nel tempo.

Moana: Dwayne Johnson conferma che il remake live-action sarà il suo prossimo film

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Parlando con Jimmy Fallon al The Tonight Show, a Dwayne Johnson è stato chiesto di fornire un aggiornamento riguardo al remake live-action di Moana (da noi noto con il titolo di Oceania) ora che lo sciopero della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) è ufficialmente terminato.

Il prossimo progetto che girerò è una versione live-action di Moana“, ha rivelato Johnson. Io sono la Maui nella vita reale. Grazie mille ragazzi, sono così emozionato per questa cosa. È un modo, ancora una volta, non solo per rendere omaggio alla mia eredità e cultura polinesiana, ma è anche una storia incredibile, come voi ragazzi sapete, che risuona in tutti in tutto il mondo, in particolare nelle ragazze giovani e responsabilizzate”.

Dwayne Johnson ha continuato: “C’è quello che c’è di fronte a te e poi c’è quello che non puoi vedere che è là fuori. Abbi fede e fiducia in quello che sei e vai là fuori, anche se non puoi vederlo. Vaiana incontra il semidio Maui, che la aiuta a capirlo e lei aiuta lui”.

Cosa sappiamo del remake live-action di Moana (Oceania)?

Nell’aprile 2023, Dwayne Johnson ha rivelato in un annuncio video che la Disney sta lavorando a un remake live-action di Oceania (Moana). “Sono profondamente onorato e sopraffatto dalla gratitudine di portare la bellissima storia di Vaiana sul grande schermo live-action”, ha detto Johnson all’epoca. “Questa storia è la mia cultura ed è l’emblema della grazia e della forza guerriera del nostro popolo. Indosso questa cultura con orgoglio sulla mia pelle e nella mia anima, e questa opportunità irripetibile di ricongiungermi con Maui, ispirata dal mana e dallo spirito del mio defunto nonno, l’Alto Capo Peter Maivia, è molto profonda per me.”

Thomas Kail autore di Hamilton ha firmato per dirigere il Moana (Oceania) nel maggio 2023. Più o meno nello stesso periodo, Auli’i Cravalho, che ha doppiato Moana nel film d’animazione del 2016, ha rivelato che non reciterà nel film, ma servirà come produttore esecutivo. L’uscita del remake live-action di Moana (Oceania) è attualmente prevista per il 27 giugno 2025.

Alien: Ridley Scott era “furioso” con James Cameron per averlo sostituito sul sequel

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Nel 1979 il film Alien, diretto da Ridley Scott, si affermò come un’opera di straordinario valore, divenendo in breve un vero e proprio cult. Nel 1986 viene poi realizzato un sequel, Aliens – Scontro finale, alla regia del quale è però subentrato James Cameron.  Ora, in una nuova intervista rilasciata a Deadline, Ridley Scott, ha ricordato di quando ha ricevuto una telefonata da Cameron che lo informava che avrebbe realizzato Aliens, cosa che lo ha fatto sentire “furioso”. Sebbene il regista, ora in sala con Napoleon, consideri Cameron un “grande uomo“, in quel momento era arrabbiato per la sua sostituzione, soprattutto perché stava cercando di riprendersi dopo il fallimento economico di Blade Runner nelle sale.

Quando ho saputo che qualcun altro lo stava facendo, io stavo già cercando di sviluppare qualcosa di nuovo da quel film. Jim mi ha chiamato ed è stato molto gentile, mi ha detto: “È difficile, il tuo mostro è così unico. È difficile renderlo di nuovo spaventoso, ormai è un terreno familiare”. Poi ha aggiunto: “Voglio fare un film più d’azione, più militare”. Io ho detto: “Ok”. Ed è stata la prima volta che ho pensato: “Benvenuto a Hollywood“, rivela Scott. “Io e Jim parliamo spesso. Non siamo proprio amici, ma parliamo e lui è fantastico. In quel momento però ero arrabbiato, ferito. Sapevo di aver fatto qualcosa di molto speciale, un’occasione unica“, ha concluso il regista.

I film di Scott e Cameron relativi alla saga di Alien sono innegabilmente diversi in termini di stile e tono. Alien è un film strettamente di fantascienza/horror ambientato nei confini claustrofobici dell’astronave Nostromo, che pone una forte enfasi sulla suspense e sulla tensione. Aliens – Scontro finale, invece, è un film d’azione fantascientifico più tradizionale nel contesto degli anni ’80 e, a sua volta, ha un approccio più orientato all’azione. Entrambi si sono in ogni caso affermati come grandi classici e Scott ha poi comunque avuto modo di riprendere in mano la saga con i film prequel Prometheus e Alien: Covenant, riappropriandosi dunque della propria creatura.

Avengers: The Kang Dynasty e Secret Wars, Michael Waldron sarebbe al lavoro su entrambi i film

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Sembra ormai praticamente certo che lo sceneggiatore di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, Jeff Loveness, non sia più coinvolto nella scrittura dell’atteso Avengers: The Kang Dynasty. Mentre si attende l’ufficialità su cui subentrerà al suo posto nella stesura della sceneggiatura, delle prime indiscrezioni indicano Michael Waldron, autore della prima stagione di Loki e di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, come nuovo sceneggiatore del film. Waldron, come noto, era già da tempo stato incaricato di scrivere il film successivo degli Avengers, ovvero Avengers: Secret Wars.

Nonostante circolasse la voce che anche lui si era visto togliere il progetto dalle mani, uno dei produttori esecutivi di Loki avrebbe ora smentito la cosa, rivelando invece che Waldron è al lavoro su entrambi i progetti. In un’intervista rilasciata a ComicBook.com, Kevin Wright, alla domanda riguardo se i problemi legali di Jonathan Majors avessero cambiato qualcosa nel finale della seconda stagione di Loki, ha risposto che: “Nulla ha influenzato il nostro finale. La storia che si vede sullo schermo è quella che ci eravamo prefissati di realizzare, quindi nessuno ci ha detto che dovevamo collegarci a qualcosa o impostare qualcosa di particolare per il futuro“.

A queste parole, Wright ha poi aggiunto che “per quanto riguarda la direzione che prenderanno quei film [Avengers: The Kang Dynasty e Secret Wars], non posso dirlo e non perché io sia schivo, semplicemente non faccio parte di questi progetti“, aggiungendo però che “quello che vorrei dire è che so che Michael Waldron ci sta lavorando e che ovviamente ama questo mondo, visto che ha contribuito a crearlo“. Le parole del produttore sono naturalmente, per ora, da prendere con le pinze. È infatti possibile che Waldron stia solo dando forma alle due storie – data la sua esperienza nel Multiverso – prima che altri sceneggiatori vengano assunti per ampliarle.

È però anche possibile che, data proprio la comprensione che Waldron ha dimostrato di possedere del Multiverso, grazie al suo lavoro sulle opere finora scritte per l’MCU, si rivelerà essere lui lo sceneggiatore di entrambi i film. Attualmente, Avengers: The Kang Dynasty è previsto in sala per il 1 maggio 2026, mentre Avengers: Secret Wars per il 7 maggio 2027. Data la portata dei due film, capitoli conclusivi della Saga del Multiverso, i lavori su di essi sono già in corso e dunque potrebbe non volerci molto prima che informazioni più precise e certe vengano comunicate sia riguardo a chi scriverà quei due progetti sia a chi li dirigerà, in quanto Avengers: Secret Wars è ancora sprovvisto di un regista.

Tom Hiddleston sui possibili revival del MCU: “La morte è in conto”

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La star della seconda stagione di LOKI, Tom Hiddleston, ha accennato alla possibilità che i personaggi del Marvel Cinematic Universe ritornino dalla morte. La questione sta tenendo banco sopratutto in seguito ai rumors secondo cui i Marvel Studios stanno ragionando sulla possibilità di riportare nel cast alcuni Avengers come Scarlet Johansson e Robert Downey Jr. 

L’attore Tom Hiddleston è stato ospite del The Tonight Show Starring di Jimmy Fallon dove il conduttore protagonista gli ha chiesto dei poteri che ora ha il suo personaggio, Loki. La seconda stagione della serie Disney+ ha mostrato a Loki che acquisisce la capacità di “saltare” avanti e indietro nel tempo, permettendogli di andare in qualsiasi periodo.

Jimmy Fallon ha dunque colto la palla al balzo per chiedere a Hiddleston se questo significa che Loki potrebbe tornare indietro e reclutare un personaggio deceduto come Iron Man da un periodo di tempo precedente alla loro morte, spingendo la star a dichiarare di fatto che la morte potrebbe non essere necessariamente definitiva nel MCU.

Voglio dire… lo scivolamento nel tempo tecnicamente dà a Loki alcune mosse interessanti che può fare… Parlando per me, Loki è morto alcune volte. Sono ancora qui“, ha dichiarato Hiddleston. “Non so se la morte sia necessariamente… voglio dire, la morte è… La morte la metti in conto, è una domanda esistenziale! Questo è tutto quello che posso darti”, (tramite The Hollywood Reporter).

La seconda stagione di Loki è stata diretta da Justin Benson  e  Aaron Moorhead, che hanno diretto la serie Moon Knight. Oltre a Tom Hiddleston, prevede il ritorno di Sophia Di Martino nei panni di Sylvie, Owen Wilson nei panni di Mobius, Gugu Mbatha-Raw nei panni del giudice Renslayer, Wunmi Mosaku nei panni di Hunter B-15 e Jonathan Majors. A loro si sono uniti i nuovi arrivati ​​​​in franchising Ke Huy Quan, Rafael Casal, Kate Dickie e altri.

Cosa succede nella seconda stagione di Loki?

“La prossima stagione riprenderà all’indomani dello scioccante finale di stagione, quando Loki si ritrova in una battaglia per l’anima della Time Variance Authority”, si legge nella sinossi. “Insieme a Mobius, Hunter B-15 e una squadra di personaggi nuovi e di ritorno, Loki esplora un Multiverso in continua espansione e sempre più pericoloso alla ricerca di Sylvie, del giudice Renslayer, di Miss Minutes e della verità su cosa significhi possedere la libertà. volontà e scopo glorioso”.

Tom Hiddleston è tornato nel ruolo del dio del male nella seconda stagione di Loki, insieme alle star della prima stagione come Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Sophia Di Martino, Tara Strong e la nuova aggiunta Ke Huy Quan.

Eric Martin è il capo sceneggiatore e produttore esecutivo della seconda stagione. Hiddleston è anche produttore esecutivo insieme al capo dei Marvel Studios Kevin Feige e Stephen Broussard, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Kevin R. Wright, Justin Benson e Aaron Moorhead e Michael Waldron. Trevor Waterson è co-produttore esecutivo. Benson & Moorhead, Dan Deleeuw e Kasra Farahani sono stati i registi della stagione.

Thor 5: Taika Waititi conferma che non dirigerà il film

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Thor 5: Taika Waititi conferma che non dirigerà il film

In un’intervista rilasciata a Business Insider, il regista neozelandese Taika Waititi ha parlato del suo futuro nel franchise di Thor, del quale – stando a voci ancora non confermate – sarebbe in fase di sviluppo un quinto capitolo. Waititi, che ha detto di non sapere se ciò sia vero o meno, ha potuto confermare di non essere più coinvolto nel Marvel Cinematic Universe e che quindi, nell’ipotesi di un Thor 5, non sarà lui il regista. Waititi, come noto, ha diretto gli ultimi due film della serie, Thor: Ragnarok e Thor: Love and Thunder.

Mentre il primo è stato un grande successo per la Marvel, con un totale di 855 milioni di dollari guadagnati in tutto il mondo (diventando il film di Thor che ha incassato di più), il secondo è stato accolto in modo molto più contrastante, incassando sì 760 milioni di dollari ma ottenendo pareri di critica e fan meno positivi. Da tempo ora si parla di un possibile Thor 5, che possa permettere anche al Dio del Tuono di avere il suo degno finale cinematografico, congedandosi dunque come gli si addice. Ad ora però, come già riportato, non vi sono certezze legate a questo progetto.

In ogni caso, Waititi ci ha tenuto a sottolineare che non corre cattivo sangue tra lui e lo studio, affermando: “Amo la Marvel, amo lavorare con loro. Amo Chris“, riferendosi all’attore Chris Hemsworth. Ha poi aggiunto che se la Marvel dovesse effettivamente andare avanti con un altro film di Thor senza di lui, la cosa non lo offenderebbe: “Non mi sentirei mai come se mi stessero tradendo“, ha detto il regista, ora impegnato nella promozione del suo nuovo film, Chi segna vince. “Abbiamo una relazione aperta e sarebbe come se volessero vedere altre persone, ne sarei felice. Potrei comunque tornare a letto con loro, un giorno“.

Supergirl: Woman of Tomorrow, trovata la sceneggiatrice del film!

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Ci sono progressi per Supergirl: Woman of Tomorrow, il film basato sull’eroina DC Comics che, stando al The Hollywood Reporter, avrebbe ora trovato la sua sceneggiatrice in Ana Nogueira. Drammaturga ma anche attrice, sebbene non abbia ancora scritto titoli importanti per il cinema, Nogueira stava segretamente lavorando alla sceneggiatura di Supergirl, lo spin-off dedicato al personaggio interpretato da Sasha Calle in The Flash. Quella prima versione del progetto, è però stata ora scartata in favore di una nuova versione, appunto Supergirl: Womand of Tomorrow. Sembra però che a James GunnPeter Safran sia piaciuto così tanto quello a cui Nogueira aveva già lavorato che hanno deciso di ingaggiarla anche per questa nuova storia.

Il film, come noto, farà parte di ciò che James Gunn e Peter Safran hanno pianificato per il futuro del marchio DC, dopo che l’attuale iterazione dell’universo condiviso si concluderà con Aquaman e il Regno Perduto, al cinema dal 20 dicembre. Uno dei personaggi kryptoniani più popolari dei fumetti sta dunque per fare il suo debutto ufficiale, con una sceneggiatrice che sembra dunque avere ben chiara la direzione da far prendere a Supergirl. Non è ancora stata fissata una data di uscita per l’avventura di Kara Zor-El sul grande schermo, con  Superman: Legacy l’unico film del nuovo Universo DC a poter oggi vantare ciò. Attualmente previsto nelle sale statunitensi per l’11 luglio 2025, il film sarà il primo capitolo del DC Universe di Gunn e Safran.

Anche Supergirl: Woman of Tomorrow farà però parte di questo primo capitolo del nuovo franchise, intitolato “Gods and Monsters“. Ad oggi però non si sa ancora cosa la Warner Bros. abbia in mente per tale progetto, né chi interpreterà il personaggio, anche se molti fan vorrebbero il ritorno di Sasha Calle. Per il momento, Gunn assicura però che la storia della nuova Kara Zor-El è in buone mani, scrivendo sul proprio account Instagram che “Ana è una scrittrice straordinaria che ha adattato la sceneggiatura di Woman of Tomorrow al di là di ogni mia aspettativa. Siamo entusiasti di andare avanti con lei per questa interpretazione unica di Supergirl in questo bellissimo racconto stellare“.

Terminator 2 – Il giorno del giudizio: trama, cast e curiosità sul film

Quella di Terminator è una delle saghe fantascientifiche più note di sempre, e ancora oggi i primi due film sono considerati degli imprescindibili capisaldi di tale genere. Negli anni, infatti, l’universo e i personaggi qui rappresentati sono diventati parte della cultura popolare, la quale non è mai più stata la stessa dopo la loro uscita. Il secondo film, in particolare, è unanimemente indicato come il vero capolavoro della saga, ricco di azione, una grande messa in scena ed effetti speciali estremamente innovativi. Si tratta di Terminator 2 – Il giorno del giudizio, uscito in sala nel 1991 per la regia del premio Oscar James Cameron, il quale ancora una volta si conferma un vero e proprio maestro di questo genere.

Dal rilascio del primo film (qui la recensione), nel 1984, ci sono voluti ben sette anni prima che questo primo sequel potesse prendere vita. Tale attesa è stata dettata dalla necessità del regista di potersi avvalere di effetti speciali mai visti prima di allora, che hanno permesso al film di diventare un vero e proprio apripista nell’utilizzo sempre più massiccio della CGI. Proprio a causa di ciò, il budget arrivò ad un totale di circa 100 milioni, il più alto fino a quel momento nella storia del cinema. Un tale investimento fu però ben ripagato, poiché al momento della sua uscita in sala il film arrivò a guadagnare ben 520 milioni di dollari. Tale risultato lo portò ad essere così il maggior incasso del suo anno.

Ancora oggi in cima alle classifiche di gradimento, Terminator 2 – Il giorno del giudizio non sembra invecchiato di un solo giorno. Conserva inalterato il suo fascino, ed è sempre più evidente il debito che tanti film dello stesso genere hanno nei suoi confronti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi effetti speciali. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Terminator 2 – Il giorno del giudizio

Ambientato diversi anni dopo gli eventi del primo film, questo ha per protagonisti Sarah Connor e il figlio di dieci anni John. I due, come già avvenuto in passato, si ritrovano ad essere inseguiti da un nuovo Terminator più avanzato, il T-1000, inviato indietro nel tempo per uccidere il bambino e impedirgli di diventare il capo della resistenza umana contro le macchine. Ad aiutare madre e figlio interviene però un secondo Terminator, identico a quello inviato nel 1984 per uccidere Sarah. Superando l’iniziale diffidenza, la donna e il bambino capiranno che l’unico modo che hanno per sopravvivere è proprio quello di unirsi al cyborg, andando alla ricerca di un modo per evitare che il giorno del giudizio diventi realtà.

Terminator 2 - Il giorno del giudizio cast

Terminator 2 – Il giorno del giudizio: il cast del film

Ad interpretare il celebre Terminator T-800 vi è nuovamente l’attore Arnold Schwarzenegger. Questi, che era inizialmente stato riluttante a ricoprire il ruolo per il primo film, fu invece ben lieto di ridarvi vita per questo sequel. L’attore, in particolare, era affascinato dalla possibilità di rappresentare il cyborg come un eroe, specialmente nei suoi tentativi di risultare un credibile umano. Per Schwarzenegger, tuttavia, interpretare il personaggio non fu facile. Egli dovette in più occasioni portare un pesante trucco prostetico sul volto, che gli limitava i movimenti e le espressioni. Per il personaggio di Sarah Connor torna invece l’attrice Linda Hamilton. Per prepararsi alla parte, questa si sottopose ad un allenamento di diverse settimane, arrivando ad ottenere una forma fisica che le permise di interpretare personalmente anche le scene più complesse.

Il giovane Edward Furlong è invece l’interprete di John Connor. Questi fu scoperto dalla direttrice del casting in seguito ad un’ampia ricerca. Per lui si trattò del suo primo ruolo cinematografico, e fu proprio Schwarzenegger a prenderlo sotto la sua protezione, sviluppando con il giovane un rapporto padre figlio poi riproposto anche nel film. Il Terminator T-1000 ha il volto di Robert Patrick. Questi venne scelto per via del suo essere un buon compromesso rispetto a Schwarzenegger. L’attore, infatti, riusciva ad essere minaccio quanto necessario e rappresentare l’opposto del Terminator T-800. Infine, Joe Morton è presente nei panni di Miles Bennett Dyson, l’uomo che nel futuro darà vita al pericoloso programma Skynet, da cui avrà origine la guerra tra umani e macchine.

Gli effetti speciali di Terminator 2 – Il giorno del giudizio

Terminator 2 – Il giorno del giudizio è stato un vero e proprio precursore nell’utilizzo della CGI. Questa venne qui utilizza in modo estremamente ambizioso nella costruzione dei due cyborg protagonisti. In particolare, la computer-generated imagery si rece necessaria nella realizzazione della particolare struttura di metallo liquido sfoggiata dal modello T-1000. Questa richiese un costo di circa 5 milioni di dollari, un team di oltre 35 persone tra animatori, informatici e artisti, e circa dieci mesi di lavoro. Nonostante ciò, tali effetti di CGI compaiono nel film per un totale di appena 5 minuti. Particolarmente presente è però anche l’utilizzo di pupazzi ed effetti protesici, che rendono ulteriormente credibili e minacciosi gli scheletri dei cyborg presenti nel film.

Il trailer del film e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Terminator 2 – Il giorno del giudizio grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 14 novembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Loki: cos’è l’albero del multiverso? La spiegazione del significato nel MCU

L’episodio finale di Loki, di cui abbiamo scritto nella nostra recensione, ha visto la nascita di un nuovo Dio, il Dio delle Storie con Loki seduto al trono di un albero multiversale. Alla fine, Loki si è infatti reso conto che per salvare la TVA deve diventare il vero e proprio Dio delle Storie. Ciò ha comportato una scelta e un sacrificio importanti per l’eroe al momento del finale dell’episodio della seconda stagione. Facendo questa scelta, Loki ha essenzialmente ristrutturato la TVA in qualcosa di completamente nuovo, ora manifestato da un albero multiversale in contrapposizione al Telaio Temporale. Alla luce di ciò, qual è il significato dell’iconografia dell’albero multiversale e come si collega non solo al viaggio di Loki, ma all’intera storia del MCU a partire dalla Fase 1?

Yggdrasil: L’albero del multiverso di Loki

Tom Hiddleston Loki seconda stagione

Dopo essersi reso conto che qualcuno deve supervisionare le linee temporali ramificate per tenerle tutte al sicuro, invece di dedicarsi a salvaguardare solo la Sacra Linea Temporale, Loki si dirige verso il Telaio Temporale. Usa la sua magia per rompere il Telaio, lottando a mani nude contro i rami del multiverso che si espandono all’infinito. Si reca quindi sul trono alla Fine del Tempo con il multiverso letteralmente nel palmo delle mani e vi rimane, legando fisicamente e magicamente il multiverso. Questo si manifesta come un albero multiversale che si collega alle origini norrene di Loki. Nella mitologia norrena, si dice che i nove regni siano infatti tenuti insieme dai rami di Yggdrasil, l’albero del mondo. Dato il nuovo titolo di Loki nel MCU come Dio delle Storie, questo è diventato una realtà letterale, con Loki che riscrive il multiverso e forma Yggdrasil per tenere insieme il multiverso in un albero infinito di linee temporali ramificate.

Un ritorno alla Fase 1

Loki

Se Yggdrasil è importante per la mitologia norrena del mondo reale, l’albero era stato già citato anche nel MCU come parte della cultura asgardiana. L’Albero del Mondo, o Albero della Vita, è stato infatti menzionato già in Thor del 2011. Il Dio del Tuono dice a Jane che l’Albero del Mondo è ciò che tiene insieme il cosmo e la serie Disney+ ha finalmente dato seguito a questo riferimento, ma in modo molto diverso. Invece di Yggdrasil che tiene insieme i regni del cosmo nel MCU, Loki tiene insieme l’intero multiverso. Loki ha dunque sostanzialmente rimodellato l’Albero del Mondo nell’intera struttura del Multiverso che verrà ora portato avanti nel racconto che l’MCU sta facendo di tale concetto. Sarà da vedere se tale nuova struttura avrà avuto un qualche impatto evidente o se verrà ripresentata in futuri progetti del Marvel Cinematic Universe.

Prendi Il Volo: nuovo trailer ufficiale, dai creatori di Cattivissimo ME

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Questo Natale, Illumination, i creatori dei blockbuster Minions, Cattivissimo Me, Sing e Pets – Vita da animali, vi invitano a volare nell’emozione dell’ignoto con una divertente e piumata vacanza in famiglia nella nuova commedia ricca di azione, Prendi Il Volo.

La famiglia Mallard è intrappolata nella sua routine. Mentre papà Mack è felice di mantenere la sua famiglia al sicuro navigando all’infinito nel loro stagno del New England, mamma Pam è intenzionata a dare una scossa alla loro vita e mostrare ai loro figli – il figlio adolescente Dax e la papera Gwen – il mondo intero. Dopo che una famiglia di anatre migratorie si posa sul loro stagno raccontando entusiasmanti storie di luoghi lontani, Pam convince Mack a intraprendere un viaggio di famiglia, passando per New York City, fino alla Jamaica tropicale.

Man mano che i Mallard si dirigono verso sud per l’inverno, i loro piani ben architettati vanno rapidamente in rovina. L’esperienza li stimolerà a espandere i loro orizzonti, ad aprirsi a nuovi amici, a realizzare più di quanto avessero mai immaginato, ma soprattutto insegnerà loro più cose sull’altro – e su se stessi – di quanto avessero mai pensato.

Dalla sceneggiatura di Mike White, il creatore vincitore di un Emmy per The White Lotus e lo sceneggiatore di School of Rock, il film vanta un cast comico di alto livello guidato dall’attore candidato all’Oscar e all’Emmy Kumail Nanjiani (The Big Sick – Il matrimonio si può evitare… l’amore no, Eternals) nel ruolo dell’ansioso papà Mallard Mack e dalla candidata all’Emmy Elizabeth Banks (Hunger Games e Pitch Perfect) nel ruolo di Pam, la coraggiosa e pronta di spirito matriarca dei Mallard.

Caspar Jennings interpreta Dax, il figlio sicuro e inquieto dei Mallard, e, nel suo debutto cinematografico, Tresi Gazal interpreta Gwen, la figlia innocente e adorabile della famiglia.

La vincitrice del Golden Globe Awkwafina (Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli) dà voce al capo coraggioso di una banda di piccioni di New York City; l’Emmy winner e candidata all’Oscar Carol Kane (La storia fantastica) interpreta Erin l’airone, la prima amicizia che i Mallard fanno durante il loro viaggio; l’Emmy winner Keegan-Michael Key (Super Mario Bros. Il Film, Il Re Leone) presta la voce a un pappagallo giamaicano nostalgico rinchiuso in un ristorante di Manhattan, e il vincitore del BAFTA David Mitchell (Peep Show) interpreta il leader yogico di una misteriosa fattoria di anatre. Il leggendario vincitore di un Emmy e candidato all’Oscar Danny DeVito (C’è sempre il sole a Philadelphia) appare nel ruolo dello zio avventuroso di Mack, dal carattere scorbutico.

Diretto da Benjamin Renner, il regista candidato all’Oscar di Ernest e Celestine – L’avventura delle 7 Note e La Volpe Cattiva e altri Racconti, Prendi Il Volo è uno spettacolo visivo senza precedenti nell’acclamata storia di Illumination; caratterizzato da una tecnica espressiva elevata, un umorismo sovversivo e un animo autentico tipici di Illumination, Prendi Il Volo vanta personaggi indimenticabili e una colonna sonora straordinaria.

Prodotto dal fondatore e CEO di Illumination, Chris Meledandri, Prendi Il Volo è un film che racconta argomenti universali, come superare le proprie paure e aprirsi al mondo e alle sue opportunità. Il film è co-diretto da Guylo Homsy (responsabile della fotografia di Sing e Sing 2), montato da Christian Gazal (Happy Feet, Peter Rabbit) e il direttore artistico è Colin Stimpson (Pets – Vita da animali 2).

Cineteca di Bologna annuncia l’evento per inaugurare il Modernissimo

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Un parterre di ospiti che va da Wes Anderson al protagonista del film La mosca, Jeff Goldblum, da Marco Bellocchio a Marco Tullio Giordana, da Toni Servillo a Paola Cortellesi, da Giuseppe Tornatore a Giorgio Diritti, da Alice Rohrwacher a Vinicio Capossela da Jeremy Thomas a Marisa Paredes, da Alessandro Bergonzoni a Ermanno Cavazzoni,  da Luca Bigazzi a Giancarlo Basili da Alina Marazzi ai Manetti Bros, da Mario Martone a Enzo D’Alò, da Paolo Mereghetti a Vittorio Lingiardi, ai registi delle più divertenti commedie francesi, Eric Toledano e Olivier Nakache.

Wes Anderson sarà a Bologna per l’inaugurazione del Cinema Modernissimo. Torna a vivere la sala d’inizio Novecento nel cuore di Bologna, in Piazza Maggiore, uno scrigno sotterraneo, un viaggio nel tempo e nella bellezza di uno spazio che non ha eguali: una discesa nel Paradiso dei cinefili, sotto uno dei palazzi simbolo della modernità novecentesca bolognese, Palazzo Ronzani, che si erge all’angolo tra via Rizzoli e Piazza Re Enzo.

Dieci giorni di inaugurazione quelli previsti per festeggiare la rinascita del Cinema Modernissimo: dal 21 al 30 novembre, con un parterre di ospiti che va appunto dal regista Wes Anderson (che sarà protagonista di diversi appuntamenti da sabato 25 a lunedì 27 novembre) all’attore protagonista del film La mosca, Jeff Goldblum, registe, registi, attrici, attori come Paola Cortellesi, Alice Rohrwacher, Alina Marazzi, Marco Bellocchio, Giuseppe Tornatore, Marco Tullio Giordana, Mario Martone, Giorgio Diritti, tutti per presentare film non realizzati da loro stessi, bensì scelti dal cilindro della storia del cinema, esattamente nello spirito di una sala come sarà il Cinema Modernissimo, dedicata a tutto il cinema, dalle sue origini ai giorni nostri.

Il programma completo è online sul sito della Cineteca di Bologna www.cinetecadibologna.it. Primo appuntamento con il presidente della Cineteca Marco Bellocchio, che terrà una conversazione martedì 21 novembre alle ore 16.30: “Apre il Modernissimo – dice proprio Farinelli –, è un momento così a lungo desiderato che non potevamo fermarci a una sola proiezione d’inaugurazione, abbiamo quindi pensato che fossero necessari dieci giorni, cioè tante inaugurazioni, condotte da tanti artisti e amici che hanno accettato di portarci un film importante per la loro vita, un film da condividere per riaccendere il Modernissimo e iniziare la relazione con il pubblico di questa nuova sala ricca di storia”.

“Il Modernissimo – prosegue Farinelli – sarà una sala come sono stati per secoli i luoghi dello spettacolo, qualcosa di unico, speciale, per riattivare quell’idea, quell’abitudine ora dimenticata, di uscire di casa, non per andare a vedere un dato film, ma per andare al cinema, per raggiungere un luogo dove godere, con fiducia, di una programmazione altrettanto unica”.

Il progetto del Modernissimo sarà presentato in anteprima per la stampa martedì 21 novembre alle 12.00.

Noir in Festival: Manuele Fior firma il manifesto della 33° edizione

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Il Noir in Festival torna a Milano dal 1 al 7 dicembre 2023 con un programma poliedrico che attraversa secoli e generi, autori e visioni, finendo per specchiarsi nel cinema e nella letteratura contemporanei. Un’inquietudine di fondo risuona tra le pieghe della 33a edizione del festival, che trova il suo ideale baricentro a metà strada tra l’agitazione di un autore milanese doc come Andrea G. Pinketts, storico frequentatore del Noir scomparso esattamente cinque anni fa, e il manifesto malinconico e allo stesso tempo proiettato verso il futuro firmato da un maestro del fumetto nostrano, Manuele Fior.

noir in fest 2023

Tra i più apprezzati artisti di graphic novel e illustratori, recentemente uscito in libreria con le graphic novel Celestia (Oblomov edizioni, 2019-2020) e Hypericon (Coconino Press, 2022), Fior ha all’attivo collaborazioni con i più importanti nomi dell’editoria italiana e internazionale: Coconino Press, Oblomov, La Repubblica, La Stampa, Internazionale, Einaudi, Feltrinelli, Mondadori, La nave di Teseo, Dargaud, Futuropolis, L’école des loisirs, Gallimard, Le Monde, The New Yorker, Dark Horse, etc. Negli anni la sua opera è stata premiata con alcuni tra i massimi riconoscimenti del settore: il Fauve d’or al festival di Angoulême, il Micheluzzi Award del Napoli Comicon, il Gran Guinigi e il Yellow Kid di Lucca Comics & Games e l’Inkpot award al San Diego Comic-Con. Il Noir in Festival l’ha scelto per firmare l’immagine della 33° edizione, unendosi alla galleria di artisti eccellenti che ha visto sfilare, dal 1991 ad oggi, nomi come Paolo Bacilieri, Gigi Cavenago, Lorenzo De Felici, Mario Alberti, Hugo Pratt, Lorenzo Mattotti, Bill Plympton, Charles Schultz, Mojmir Jezek e molti altri.

Una collaborazione, quella tra Manuele Fior e il Noir in Festival, che ha il sapore della predestinazione. Sue, infatti, sono le recenti copertine dei romanzi editi da La Nave di Teseo di Giorgio Scerbanenco, autore al quale il festival intesta dal 1997 il premio per la miglior opera di narrativa italiana dell’anno di genere noir. Il segno magico e onirico di Fior, sospeso tra il blu notte di Eyes Wide Shut e le fascinazioni cyberpunk di Ghost in the Shell, ci trasporta nello scenario misterioso di una Piazza Duomo insolita e immersa nel silenzio, dove si aggira una figura enigmatica: un detective? Un assassino? O il riflesso delle angosce di cui è portatore sano l’uomo contemporaneo?

“L’essenza del genere noir”, dichiarano i direttori Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, “è quella di rimescolare le carte in tavola, rifuggire lo status quo, evadere dalle consuetudini. E quale modo migliore di rappresentare la sua anima più moderna se non giocare sul contrasto che Manuele Fior, potentemente, rappresenta nell’immagine di quest’anno: la Milano del Duomo, quella da cartolina che tutti conosciamo, si scontra con la Milano del futuro, un groviglio di grattacieli luminescenti che rappresenta la finanza, il virtuale, le intelligenze artificiali. Da questo attrito tra vecchio e nuovo nascono non rovine ma dubbio, curiosità, dibattito e conoscenza. Questo è esattamente lo spirito che anima l’edizione 2023 e ringraziamo Manuele per averlo affrescato in modo così preciso e appassionato.”

Assassinio a Venezia in streaming dal 22 Novembre su Disney+

Assassinio a Venezia in streaming dal 22 Novembre su Disney+

La morte è solo l’inizio! Il leggendario Hercule Poirot di Agatha Christie torna in un racconto inquietante con l’arrivo di Assassinio a Venezia (recensione) su Disney+ il 22 novembre. Basato sul romanzo di Agatha Christie del 1969, “Poirot e la strage degli innocenti”, la pellicola è Certified-Fresh su Rotten Tomatoes ed è il film della saga maggiormente apprezzato dalla critica. “Branagh ha realizzato il suo miglior film su Poirot” (Maureen Lee Lenker, Entertainment Weekly) e “cattura ciò che rende l’opera di Agatha Christie senza tempo” (Valerie Complex, Deadline).

Assassinio a Venezia è stato prodotto e diretto da Kenneth Branagh (Assassinio sull’Orient Express, Assassinio sul Nilo) che è anche il protagonista insieme a un cast brillante che include Kyle Allen, Camille Cottin, Jamie DornanKelly Reilly, Tina Fey, Jude Hill, Ali Khan, Emma Laird, Riccardo ScamarcioMichelle Yeoh.

Iscriviti a Disney+ per guardare Assassinio a Venezia e le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Assassinio a Venezia sarà disponibile in streaming per gli abbonati su Disney+ dal 22 novembre. Gli abbonati a Disney+ potranno godersi il magistrale detective di Agatha Christie non solo in Assassinio a Venezia, ma anche in Assassinio sull’Orient Express e Assassinio sul Nilo, poiché l’intera trilogia di Poirot sarà disponibile sulla piattaforma.

La trama di Assassinio a Venezia

Ambientato nell’inquietante Venezia del secondo dopoguerra, alla vigilia di Ognissanti, Assassinio a Venezia è un terrificante mistero che vede il ritorno del celebre investigatore Hercule Poirot. Ormai in pensione e in esilio volontario nella città più affascinante del mondo, Poirot partecipa con riluttanza a una seduta spiritica in un palazzo decadente e spettrale. Quando uno degli ospiti viene assassinato, il detective si ritrova in un mondo sinistro di ombre e segreti.

Il cast di Assassinio a Venezia

Il film, che riunisce molti dei filmmaker di Assassinio sull’Orient Express del 2017 e Assassinio sul Nilo del 2022, è diretto da Kenneth Branagh con una sceneggiatura del candidato all’Oscar Michael Green, basata sul romanzo di Agatha Christie “Poirot e la strage degli innocenti” pubblicato in Italia negli Oscar Mondadori. Il film è prodotto da Kenneth Branagh, Judy Hofflund, Ridley Scott e Simon Kinberg, mentre Louise Killin, James Prichard e Mark Gordon sono i produttori esecutivi. Un cast brillante interpreta una serie di personaggi indimenticabili, inclusi Kenneth Branagh, Kyle Allen (Rosaline), Camille Cottin (Call My Agent), Jamie Dornan (Belfast), Tina Fey (30 Rock), Jude Hill (Belfast), Ali Khan (6 Underground), Emma Laird (Mayor of Kingstown), Kelly Reilly (Yellowstone), Riccardo Scamarcio (L’ombra di Caravaggio), e la recente vincitrice dell’Oscar Michelle Yeoh (Everything Everywhere All at Once).

Fantasticon Film Fest, svelato il programma, ecco come entrare nell’ambito di Milan Games Week & Cartoomics 2023

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Svelato il programma definitivo del Fantasticon Film Fest (FFF), il nuovo festival dedicato ai film di genere che si svolgerà dal 24 al 26 novembre presso l’auditorium di Fiera Milano Rho nell’ambito di Milan Games Week & Cartoomics 2023 (MGW CMX 2023): all’interno del più grande evento pop culture, gaming & entertainment del Nord Italia, con più di 150.000 visitatori attesi, un’avveniristica sala da 900 posti allestita con impianto audio/video di ultima generazione è pronta ad accogliere e coinvolgere il pubblico per un’inedita esperienza totalmente cinematografica.

Già da oggi prenotabile al seguente link https://www.fantasticonfilmfest.it/prenotazione/ (ingresso incluso con il biglietto MGW CMX 2023, biglietti disponibili fino ad esaurimento posti). Fantasticon Film Fest (FFF) vi aspetta per una prima edizione spettacolare dal 24 al 26 novembre presso l’auditorium di Fiera Milano Rho.

Organizzato da Echo e Fiera Milano in collaborazione con Fandango Club Creators e con la direzione artistica di Manlio Gomarasca, il FFF fin da questa prima edizione aveva promesso 3 intense giornate ricche di panel, incontri, anticipazioni esclusive e proiezioni che ruotassero intorno a tre filoni principali: anime, fantasy e horror. Il programma annunciato conferma un palinsesto differenziato e pieno di appuntamenti imperdibili, una vera e propria immersione nei generi sia per gli appassionati di tutte le età che per nuovi spettatori curiosi, grazie non solo alle proiezioni previste, ben 14, ma anche alla presenza di numerosi ospiti e incontri a tema.

Il mondo anime potrà contare su 3 titoli già annunciati ma si arricchisce di una importante novità – proprio nel giorno di chiusura – con due episodi in versione doppiata di una delle serie più apprezzate di sempre:

  • City Hunter The Movie: Angel Dust: per celebrare i 35 anni della serie animata, arriva il nuovo film tratto dal mitico manga di Tsukasa Hojo, fenomeno cult negli anni ’80 che ha segnato un’epoca conquistando fan in tutto il mondo, proiezione in anteprima italiana OV con sub ITA venerdì 24 novembre;
  • Blue Giant: un emozionante e avvincente anime sui sogni e sulla passione nel mondo della musica, tratto dal premiato manga di Shinichi Ishizuka con 11 milioni di copie vendute e diretto con maestria da Yuzuru Tachikawa, campione di incassi in Giappone, proiezione in anteprima italiana OV con sub ITA sabato 25 novembre;
  • Mind Game: pluripremiato anime underground, con indice di gradimento 100% su Rotten Tomatoes, realizzato dall’innovativo STUDIO 4℃ e che vede alla regia, per la prima volta sul grande schermo, il geniale Masaaki Yuasa con un’avventura all’avanguardia. La proiezione OV con sub ITA domenica 26 novembre sarà introdotta da Dario Moccia, uno degli streamer più seguiti d’Italia e punto di riferimento per gli amanti della cultura pop e nerd.
  • I Cavalieri dello Zodiaco: Saint Seya – Sould of Gold: in esclusiva per la prima volta doppiati in italiano i primi due episodi della serie commemorativa dell’amata saga creata dal sensei Masami Kurumada, per celebrarne i quaranta anni di carriera. La trama originale si svolge durante I Capitoli di Ade e vede come protagonisti i dodici Cavalieri d’Oro, che si ritrovano inspiegabilmente nelle terre ghiacciate di Asgard dopo il loro sacrificio: proiezione doppiata in ITA domenica 26 novembre.

L’anima più fantasy del festival sarà dedicata al mondo di Diabolik e ai Manetti bros., i fratelli registi, sceneggiatori e produttori più estroversi del cinema di genere italiano che saranno presenti sabato 25 novembre per incontrare il pubblico e introdurre l’anteprima di Diabolik chi sei? in uscita il 30 novembre, prodotto da Mompracem con Rai Cinema in associazione con Astorina e con Bleidwin, distribuito da 01 Distribution.

Molto spazio anche al genere horror con numerose proiezioni di film e contenuti pronti a spaventare e catturare anche i più coraggiosi spettatori. Erano già stati annunciati:

  • Slotherhouse: in anteprima nazionale l’attesissimo film horror sulle gesta del bradipo assassino all’interno di una confraternita universitaria femminile. Per il prestigioso quotidiano The Guardian «Le persone devono andare a vedere Slotherhouse. E ce ne devono andare tante quanto per Barbie, è un instant cult». Proiezione in anteprima italiana OV con sub ITA sabato 25 novembre;
  • Terrifier 2 è Il campione di incassi diretto da Damien Leone che ha sconvolto l’America lanciando l’iconografico villain Art the Clown e la scream queen Lauren LaVera. Accompagnato da mille polemiche per le scene gore al limite del sopportabile, Terrifier 2 è un film controverso, impressionante, ma anche irresistibilmente divertente. Di sicuro il film culto del 2022, con proiezione OV con sub ITA venerdì 24 novembre;
  • The Well, l’atteso e scioccante nuovo lungometraggio di Federico Zampaglione, che dopo Shadow, ritorna al cinema horror di respiro internazionale con un film sanguinario e spietato, ricco di creature demoniache. Definito dalla critica anglosassone come “un horror gotico dal sorprendente gusto moderno”, The Well si propone come il film italiano più estremo e raccapricciante di tutti i tempi, con un cast al femminile da brivido: Claudia Gerini e Lauren LaVera di Terrifier 2. La proiezione OV con sub ITA venerdì 24 novembre sarà introdotta dal regista Federico Zampaglione, artista musicale poliedrico e nuova stella del cinema gore italiano.

A questo trittico della paura si aggiungono:

  • Mad God: un interessante film d’animazione sperimentale ambientato in un mondo di mostri, scienziati pazzi e maiali da guerra. In questo lavoro portato avanti per passione nell’arco di 30 anni, il regista Phil Tippett – creatore degli effetti speciali di Jurassic Park e Star Wars qui alla sua opera prima – ha coniugato diverse innovative tecniche di animazione, facendone un titolo perfetto per il festival. Proiezione OV con sub ITA sabato 25 novembre;
  • Mad Heidi è la commedia horror ispirata alla più famosa orfanella di montagna: in questo caso, dopo che i magnati del formaggio svizzero hanno giustiziato il suo fidanzato Peter e costretto la giovane a prendere parte al brutale festival del wrestling, Heidi diventa un’amazzone ribelle determinata a porre fine ai fascisti del formaggio e a vendicare la morte del suo amato e lo splatter è assicurato. Proiezione OV con sub ITA venerdì 24 novembre;
  • Vermin è il primo lungometraggio di Sébastien Vaniček, vincitore di numerosi premi internazionali per i suoi cortometraggi, e considerato una giovane promessa del nuovo cinema horror francese. Aracnofobia incontra Les Miserables in un film di genere al cardiopalma che non lascia tregua e con un importante messaggio, dove l’invasione dei ragni funge da allegoria sociale. Proiezione OV con sub ITA sabato 25 novembre.
  • L’armata delle tenebre – director’s cut: in occasione del trentesimo anniversario verrà presentata la director’s cut del film di Sam Raimi (terzo capitolo della trilogia di La casa) che ha generato un vero e proprio fenomeno di culto e che ha reso il commesso dei magazzini S-Mart Ash Williams uno dei personaggi più iconici della storia del cinema. La proiezione OV con sub ITA domenica 26 novembre sarà introdotta da Roberto Recchioni, una delle rockstar del fumetto italiano, sceneggiatore di Dylan Dog, scrittore di Tex, Diabolik e Topolino, recentemente passato alla regia con Carne Fredda.

Venerdì 24 novembre grandi nomi saranno protagonisti del CINECOMIX PANEL sullo stretto rapporto che lega la settima arte alla graphic novel, un’interessante masterclass moderata dallo scrittore e giornalista Luca Crovi, volto di riferimento del giallo all’italiana:

  • Paolo Barbieri, illustratore e autore di fama internazionale, che ha realizzato innumerevoli copertine per autori di culto quali Michael Crichton, George R. R. Martin, Umberto Eco, Marion Zimmer Bradley, Herbie Brennan e Wilbur Smith e tante altre prestigiose firme. Nel 2001 è stato direttore del reparto colori alle scenografie in Aida degli alberi, film d’animazione italiano di Guido Manuli e con la colonna sonora di Ennio Morricone.
  • Lamberto Bava, grande icona del cinema horror italiano famoso in tutto il mondo per aver diretto la visionaria e feroce opera pop-rock-punk Demoni e aver portato il mondo delle fiabe moderne in televisione con la serie Fantaghirò. Lamberto Bava è stato anche aiuto-regista del padre sul set del primo, indimenticabile, adattamento cinematografico di Diabolik;
  • Daniele Serra, tre volte vincitore del British Fantasy Award come “Best Artist” (2012, 2017 e 2021) e finalista al World Fantasy Award 2021, ha realizzato cover, illustrazioni interne e adattamenti a fumetti per autori del calibro di Stephen King, Clive Barker, Ramsey Campbell, Joe R. Lansdale e Joyce Carol Oates.

Domenica 26 novembre sarà invece il turno di Dario Argento, tra i più grandi registi italiani viventi: l’indiscusso maestro del brivido, riceverà il Legend Award, il premio alla carriera riservato alle grandi personalità del cinema fantastico, e introdurrà la proiezione di Dario Argento Panico, l’acclamato documentario di Simone Scafidi sulla sua vita e sulla sua carriera, che vanta la partecipazione straordinaria di Guillermo Del Toro, Gaspar Noé e Nicolas Winding Refn; il premio gli verrà consegnato dall’attrice Ilenia Pastorelli, l’altra grande protagonista della giornata e che è stata diretta dallo stesso Argento in Occhiali Neri.

Durante le 3 giornate della manifestazione non mancheranno le anticipazioni “Coming Soon” di contenuti esclusivi di film di prossima uscita, a partire dai primi 5 minuti di Silent Night – Il Silenzio Della Vendetta, l’adrenalinico revenge movie natalizio in uscita il 30 novembre con Plaion Pictures, che segna il ritorno alla regia del grande maestro dell’action John Woo, il regista di Hong Kong che ha riscritto le regole del genere action americano. La proiezione sabato 25 novembre sarà introdotta da Roberto Recchioni.

Prevista inoltre la proiezione del trailer internazionale di The Animal Kingdom – dove in un mondo affetto da misteriose mutazioni che trasformano alcuni esseri umani in animali, François tenta di ritrovare sua moglie, scomparsa dopo aver manifestato i sintomi della mutazione, con l’aiuto del figlio sedicenne, Emile. L’impresa cambierà per sempre le vite di entrambi – in uscita a febbraio 2024 con I Wonder Pictures; e alcune scene in anteprima tratte da Robot Dreams, prima incursione nel cinema d’animazione del pluripremiato regista Paolo Berger, presentato fuori concorso a Cannes, una storia di amicizia tra un cane e un robot, sempre in uscita con I Wonder Pictures a febbraio 2024.

Tra le sorprese anche un contenuto esclusivo – alla presenza del regista Andrea Niada – dal film Home Education – Le regole del male, nuovo horror psicologico in arrivo al cinema giovedì 30 novembre distribuito da Warner Bros. Pictures. Il film segna l’esordio alla regia di un lungometraggio di Niada, regista italiano con base a Londra, e vanta un cast internazionale che vede come protagonisti Julia Ormond (Vento di Passioni), Lydia Page (Blue Jean) e Rocco Fasano (SKAM Italia). Il film è una produzione Warner Bros Entertainment Italia, Indiana Production, BlackBox Srl e con Squareone Productions GmbH.

Infine tra le anticipazioni assolutamente da non perdere la programmazione per la prima volta sul grande schermo del trailer di Godzilla Minus One, il nuovo impressionante capitolo del fenomeno globale Godzilla, trentesimo e attesissimo film sul Re dei Mostri prodotto dall’iconica Casa di produzione TOHO e al cinema solo dal 1 al 6 dicembre come evento speciale distribuito da Nexo Digital.

Hunger Games: Rachel Zegler svela le somiglianze tra Katniss Everdeen e Lucy Gray

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La star di Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente (qui la recensione), Rachel Zegler, ha dichiarato che il suo personaggio, Lucy Gray Baird, ha molto in comune con la protagonista originale di Hunger Games Katniss Everdeen, interpretata da Jennifer Lawrence. Parlando con ComicBook, l’attrice protagonista del nuovo film prequel, ha infatti rivelato quelle che ritiene essere le somiglianze tra i due personaggi. “Sento che Lucy Gray è un’adolescente devastata dalla guerra a cui è stato strappato tutto ciò che conosce, eppure continua a fare del suo meglio“, ha detto l’attrice.

Quindi era molto simile a Katniss da quel punto di vista, ma la sua dinamica è molto diversa per via dell’essere posta in un’arena di fronte a un gruppo di persone e dover fare in modo che il mondo faccia il tifo per lei. Si rivela molto brava in questo. È molto persuasiva nelle sue performance e molto brava a portare il pubblico dalla sua parte“, ha continuato Zegler. “Quindi è stato molto divertente interpretarla. Ma credo che ci siano elementi di Katniss in lei, e questo rende ancora più divertente tornare a guardare la trilogia originale e vedere come Snow rimanga perseguitato da Lucy Gray anche nella sua vita successiva, perché rivede echi di lei in Katniss Everdeen“.

La Zegler ha poi condiviso la propria ammirazione per l’interpretazione di Katniss da parte di Lawrence nei quattro film che compongono la saga originale. “Come attore, guardare l’interpretazione di Jennifer nella trilogia originale significa assistere a una masterclass sulla recitazione in generale. Per quanto riguarda l’approccio a Lucy Gray, mi è sembrato di non doverla studiare“, ha aggiunto Zegler, ribadendo dunque come molto di ciò che ha portato nella sua interpretazione di Lucy lo ha imparato guardando la Katniss di Lawrence.

La trama del film Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente

Anni prima di diventare il tirannico presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow è l’ultima speranza per il buon nome della sua casata in declino: un’orgogliosa famiglia caduta in disgrazia nel dopoguerra di Capitol City. Con l’avvicinarsi della decima edizione degli Hunger Games, il giovane Snow teme per la sua reputazione poiché nominato mentore di Lucy Grey Baird, la ragazza tributo del miserabile Distretto 12. Ma quando Lucy Grey magnetizza l’intera nazione di Panem cantando con aria di sfida alla cerimonia della mietitura, Snow comprende che potrebbe ribaltare la situazione a suo favore. Unendo i loro istinti per lo spettacolo e l’astuzia politica, Snow e Lucy mireranno alla sopravvivenza dando vita a una corsa contro il tempo che decreterà chi è l’usignolo e chi il serpente.

Basato sul romanzo prequel del 2020 di  Suzanne Collins, Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente è ambientato diversi decenni prima degli eventi della trilogia di Hunger Games, dove una diciottenne Snow viene assegnata a mentore della ragazza tributo del Distretto 12 ai decimi Hunger Games. Insieme a Zegler e Blyth ci sono Viola Davis, Peter Dinklage, Hunter Schafer, Jason Schwartzman, Josh Andrés Rivera, Max Raphael, Zoe Renee, Ayomide Adegun, Kaitlyn Akinpelumi, Amelie Hoeferle, Sofia Sanchez, Nick Benson, Laurel Marsden, Lilly Cooper, Luna Steeples.

Daredevil: Born Again, i registi della serie ammettono “È il giorno 0”

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I registi di Daredevil: Born Again Justin Benson e Aaron Moorhead hanno fornito ai fan un aggiornamento su quanto è avanzata la produzione della serie Disney+. Come molti di voi sapranno la serie ha subito una radicale rivisitazione in seguito allo stop di produzione legato agli scioperi ad Hollywood. 

In un’intervista con The Wrap, Benson e Moorhead hanno parlato un po’ della prossima serie dei Marvel Studios Daredevil: Born Again. Dopo aver scherzato dicendo che avevano appena scoperto di avere un ufficio da usare, hanno rivelato che, al momento, sono principalmente concentrati nel raccogliere tutto il materiale originale di Daredevil che possono.

È il giorno zero”, ha osservato Moorhead. “Al momento stiamo solo consumando contenuti di Daredevil , non solo lo show Netflix ma tutto il materiale possibile. Stiamo solo accrescendo il nostro bagaglio di informazioni sul personaggio.”

Sia Daredevil che Kingpin hanno fatto il loro debutto nel Marvel Cinematic Universe nel 2021. Kingpin ha recitato come guest star nella serie Disney+ Hawkeye e Matt Murdock è apparso brevemente in  Spider-Man: No Way HomeCharlie Cox ha anche recitato in due episodi di She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un lato più leggero dell’eroe.

Cosa sappiamo sulla serie Daredevil: Born Again

I fan della Marvel stavano aspettando da tempo Daredevil: Born Again, poiché continua la storia del supereroe interpretato da Charlie Cox, comparso brevemente anche in Spider-Man: No Way Home, e il villan Kingpin di Vincent D’Onofrio. Inizialmente prodotta da Netflix, la prima serie su Daredevil è andata avanti per tre stagioni prima di essere cancellata. Cox è però ora stato chiamato a riprendere il ruolo ed è comparso anche in She-Hulk: Attorney at Law. D’Onofrio, invece, è tornato come Kingping in Hawkeye. Ora entrambi i personaggi torneranno ad essere leader di una loro serie, Daredevil: Born Again, la cui uscita dovrebbe avvenire nel 2024.

Denzel Washington sarà Annibale per il film di Antoine Fuqua prodotto da Netflix

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Netflix ha ufficialmente affidato a Denzel Washington il ruolo dell’antico generale cartaginese Annibale in un dramma epico, ancora senza titolo, che lo riunirà con Antoine Fuqua, regista con il quale Washington ha lavorato numerose volte, la più recente delle quale per The Equalizer 3 – Senza tregua. Come riportato da Deadline, John Logan, lo sceneggiatore tre volte nominato all’Oscar e autore di film come Il gladiatore, The Aviator e Hugo Cabret, ma probabilmente al lavoro anche su The Brave and the Bold della DC, sta scrivendo la sceneggiatura di questo nuovo progetto di genere storico. Fuqua, Washington, Erik Olsen e Adam Goldworm produrranno il film, mentre Jeremy Lott e Frank Rodriguez Moll saranno i produttori esecutivi del film.

È questo un progetto di cui Washington desidera essere protagonista da più di 20 anni. Originariamente il film avrebbe dovuto essere prodotto dalla Fox, la quale però sembra volesse realizzarlo in un momento in cui Washington non voleva stare lontano dai suoi figli per un lungo periodo. Ora però, il momento di realizzare un film su Annibale sembra essere giunto, solo con Netflix alla produzione. Come noto, durante la Seconda Guerra Punica combattuta tra Roma e Cartagine dal 218 al 202 a.C., Annibale superò le Alpi e attaccò Roma da nord, rappresentando all’epoca la più grande minaccia per la Repubblica.

Le sue vittorie militari nel corso di quella guerra sono leggendarie e la storia di Annibale è qualcosa che Hollywood cerca di realizzare da anni. Vin Diesel avrebbe dovuto dirigere ed interpretare un film dal titolo Hannibal the Conqueror, che non è però mai stato realizzato. Nel 1959 era però stato realizzato un Annibale, di produzione italiana diretto da Carlo Ludovico Bragaglia ed Edgar G. Ulmer. Ora, con questa nuova versione, sembra che l’intenzione sia quella di concentrarsi sulle battaglie cruciali che Annibale condusse contro la Repubblica Romana. Si attendono pertanto maggiori informazioni sullo sviluppo di questo progetto.

Avengers: The Kang Dynasty, lo sceneggiatore Jeff Loveness non sarebbe più legato al progetto

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Ci sono molte speculazioni intorno agli attuali piani della Saga del Multiverso dei Marvel Studios, soprattutto dopo la reazione ampiamente negativa nei confronti di Ant-Man and The Wasp: Quantumania all’inizio di quest’anno. Insieme alla serie Loki, il film avrebbe dovuto gettare le basi per fare di Kang il Conquistatore il grande cattivo della Saga, culminando in Avengers: The Kang Dynasty. purtroppo, però, così non è stato. Ci sono poi i ben noti problemi legali affrontati dall’attore di Kang, Jonathan Majors. A seconda di come andrà il suo imminente caso giudiziario, il suo tempo nel MCU sembra potrebbe presto giungere al termine, ammesso che non sia già terminato.

Parlando al podcast House of R di The Ringer, l’autrice di MCU: The Reign of Marvel Studios Joanna Robinson ha condiviso un aggiornamento sulla situazione di Avengers: The Kang Dynasty e ha confermato quello che da tempo si vociferava, ovvero che lo sceneggiatore Jeff Loveness non sarebbe più incaricato di scrivere il film. “Ho sentito da qualcuno recentemente… lo sceneggiatore Jeff Loveness, che ha scritto Quantumania, avrebbe dovuto scrivere The Kang Dynasty… comunque, è confermato. Mi è stato confermato che non lavora più per la Marvel“, ha affermato la Robinson.

Ho chiesto il motivo a quella persona e mi hanno risposto che il motivo è che era tutto preso da questa storyline dei Kang mentre, probabilmente, i Marvel Studios vogliono allontanarsene“. Stando a quanto da lei riportato, sembra dunque che i Marvel Studios abbiano perso la fiducia nella capacità di Loveness di portare avanti la storia di Kang, anche se il problema più grande potrebbe essere la possibile intenzione di abbandonare del tutto il suo personaggio. Il finale della seconda stagione di Loki è stato potenzialmente d’aiuto in questo senso, e sarebbe a questo punto abbastanza facile per un nuovo grande cattivo prendersi il merito di aver distrutto il Consiglio dei Kang.

Ad oggi dunque i dubbi sul prossimo film degli Avengers e in generale sul ruolo di Kang nell’MCU rimangono irrisolti. Fino a quando i Marvel Studios non faranno degli annunci ufficiali, sarà difficile avere un’idea di cosa ha in serbo il futuro del franchise. Probabilmente, Kevin Feige sta attendendo la risoluzione del processo nei confronti di Majors per prendere una decisione, mentre se l’allontanamento di Loveness fosse confermato definitivamente, sorgerebbe anche il problema di chi avrà il compito di scrivere il prossimo film sugli Avengers, atteso in sala per il maggio 2026 e la cui storia potrebbe dunque essere ancora tutta da definire.

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