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Emma Watson racconta come si tiene in contatto con Rupert Grint e Daniel Radcliffe

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L’interprete di Hermione Granger in Harry Potter, Emma Watson, ha recentemente approfondito il suo rapporto con i suoi co-protagonisti, Rupert Grint e Daniel Radcliffe, da quando il franchise di film che li ha visti protagonisti è terminato nel 2011.

Come molti fan sicuramente sapranno, il 20° anniversario di Harry Potter e la Pietra Filosofale è stato recentemente celebrato con un massiccia riunione trasmessa in streaming su HBO Max e su Sky in Italia, intitolata Harry Potter 20th Anniversary: ​​Return to Hogwarts.

La riunione includeva molte delle star dei film, tra cui il trio principale, e tutti i registi della serie. Tutti sono tornati per raccontare le loro storie di Harry Potter e rivelare molti segreti dietro le quinte.

Mentre Emma Watson ha continuato ad avere un’impressionante carriera di attrice, molti spettatori la ricordano ancora come la bimba che ha ottenuto il ruolo di Hermione oltre 20 anni fa. Watson ha avuto molte curiosità interessanti da condividere durante la riunione, inclusi i dettagli della sua cotta per il co-protagonista Tom Felton (Draco Malfoy) da bambina, e che aveva brevemente considerato di lasciare la serie di Harry Potter.

Durante una recente intervista con British Vogue per discutere della recente reunion di Harry Potter, a Emma Watson è stato chiesto della sua attuale relazione con i suoi co-protagonisti Radcliffe (Harry Potter) e Grint (Ron Weasley) e se avessero una “chat di gruppo”. L’attrice ha rivelato che i tre si tengono ancora in contatto, anche se lo fanno “individualmente” piuttosto che in gruppo.

“Odiano entrambi WhatsApp e i loro telefoni in generale. In realtà, tutti e tre cerchiamo davvero di stare lontani dall’elettronica, il che non aiuta un costante scambio tra noi. Non siamo in una chat di gruppo ma parliamo individualmente. Rupert mi manda le foto di [sua figlia] Wednesday e io muoio. Dan e io generalmente cerchiamo di calmarci i nervi a vicenda. Entrambi cerchiamo principalmente di rimanere fuori dai riflettori, quindi è stato bello avere il sostegno reciproco, sapendo che ci sarà un’altra ondata di attenzione in arrivo”.

Sicuramente le dichiarazioni reciproche durante la reunion sono state di affetto e sostegno, e non stentiamo a credere che, dopo una tale esperienza vissuta insieme, i tre siano davvero legati per la vita.

The Batman: ecco la Batcaverna nel dettaglio

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The Batman: ecco la Batcaverna nel dettaglio

Pronti per entrare nella Batcave che vedremo in The Batman? Oreo EU ha lanciato un sito per promuovere il film con Robert Pattinson e, navigandolo, possiamo ammirare nei dettagli la nuova Bat-Caverna di questo giovane Uomo Pipistrello.

La famosa marca di biscotti entra di prepotenza, così, nella promozione del film, e offre ai fan europei un sito ricco di curiosità, alcune delle quali trovate direttamente qui:

https://twitter.com/TheBatmanFilm_/status/1481310117962334210?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1481310117962334210%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fthe-batman-movie-batcave-images-detail-oreo-website%2F

The Batman: trailer ufficiale del film con Robert Pattinson

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Biancaneve: l’attore principale non interpreterà il Cacciatore né il Principe

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The Hollywood Reporter conferma che Andrew Burnap, vincitore di un Tony, è stato arruolato nel cast di Biancaneve, il prossimo live action in produzione alla Disney. Il report riferisce che si tratta del ruolo maschile principale, ma che non sarà né il Cacciatore, né il Principe Azzurro, un personaggio completamente nuovo.

Il curriculum di Andrew Burnap vanta oltre alla partecipazione a The Inheritance a Broadway, che gli è valsa il suo Tony, anche i film indie Spare RoomThe Chaperone, oltre alle serie WeCrashed per Apple TV+ e Under the Banner of Heaven per Hulu.

Biancaneve ha già trovato le sue protagoniste, in quanto Rachel Zegler sarà la protagonista e Gal Gadot come la regina cattiva. Zegler è un’attrice emergente che vedremo nel ruolo di Maria in West Side Story di Steven Speilberg. Gadot è meglio conosciuta per il suo ruolo di Diana Prince in Wonder Woman. Il film sarà diretto da Marc Webb (500 Giorni insieme, The Amazing Spider-Man 2) e prodotto da Marc Platt (Dear Even Hanson, La La Land, Crudelia) e Russell Allen (Il Re Leone, Jurassic World). Nuove canzoni di Benj Pasek e Justin Paul (The Greatest Showman, Dear Evan Hansen) saranno presenti insieme alle tracce originali.

Biancaneve in live action sarà diretto da Marc Webb e scritto da Greta Gerwig. Nel cast Rachel Zegler, Andrew Burnap e Gal Gadot.

The Book of Boba Fett: 5 cacciatori di taglie che vorremmo nella serie

The Book of Boba Fett è la serie che sta spopolando tra i fan di Star Wars. La piattaforma di streaming Disney+, dal 29 Dicembre 2021 ogni settimana rilascia un nuovo episodio dello show. Nel secondo capitolo, abbiamo già visto apparire un cacciatore di taglie noto ai più appassionati: Wookie Black Krrsantan. Il personaggio è già comparso nei fumetti Marvel di Star Wars, ma è con la serie che ha fatto il suo debutto in live action!

Sulla scia di Black Krrsantan, abbiamo immaginato quali altri cacciatori di taglie dei fumetti, dei romanzi o dei film di Star Wars potrebbero apparire nei cinque episodi rimanenti della serie.

Beilert Valance

The Book of Boba FettBeilert Valance è stato predatore e preda. Ha servito l’Impero al fianco di Han Solo, per poi finire gravemente ferito in seguito ad un paio di incidenti. Grazie a una vasta rete cibernetica, è stato riparato e congedato dal servizio, diventando così un cacciatore di taglie.

Valance sembra un personaggio prettamente buono, anche se nella Guerra Civile si è schierato con entrambi i fronti: ha fatto pace con Han e ha lottato con e contro Boba FettBeilert potrebbe tornare in The Book of Boba Fett perché ha un conto in sospeso con il protagonista della serie: solo grazie a Darth Vader infatti, il soldato è sopravvissuto al tentativo di Fett di distruggerlo con un detonatore termico.

Jas Emari

The Book of Boba FettIntrodotta in vari romanzi pubblicati dalla Lucasfilm di proprietà della Disney, Jas Emari è un cacciatore di taglie Zabrak che ha cambiato fazione durante la Battaglia di Endor e ha smesso di lavorare con l’Impero. Jas è a sua volta nipote di un altro cacciatore di taglie, Sugi. Ha una fama da eroina per la caccia ai fuggitivi e per il ruolo svolto nella Battaglia di Jakku.

Jas potrebbe avere incontrato Boba quando quest’ultimo era al servizio di Darth Vader e dell’Impero, prima della morte dell’Imperatore Palpatine. Uno scontro passato sarebbe un ottimo movente per riaprire i fuochi nella nuova serie.

Triplo Zero e BT-1: doppietta perfetta

The Book of Boba FettC’è una doppietta di cacciatori di taglie che potrebbe guadagnarsi una prima comparsa in live-action: Triplo Zero e BT-1. Il primo è un droide con abilità in vari ambiti, quali il galateo, i costumi, la traduzione e la tortura. Inizialmente inviato di Darth Vader, il droide è diventato in seguito un alleato del dottor Aphra.

Nei combattimenti, 0-0-0 è accompagnato da un altro droide, l’assassino BT-1, creato dall’Empire’s Tarkin Initiative. Nonostante Vader abbia già annientato BT-1, il processore è rimasto illeso. Non si può quindi escludere un nuovo incontro dei due droidi con Black Krrsantan nella serie Disney.

Cad Bane per un finale epico in The Book of Boba Fett

Cad Bane è uno dei più apprezzati cacciatori di taglie di Star Wars! Abile nel suo lavoro, scaltro, è in grado di sfidare personaggi del calibro di Obi-Wan Kenobi o Ahsoka Tano.

Ha un passato con gli Hutt in seguito al salvataggio di Ziro da una prigione altamente sorvegliata a Coruscant. Considerando ciò, i cugini di Jabba potrebbero arruolarlo in seguito all’eventuale fallimento di Black Krrsantan nel catturare Fett. Inoltre, un finale di stagione incredibile per la serie potrebbe includere lo scontro, sicuramente epico, tra il crimelord di Tatooine e Cad Bane.

Bossk non dovrebbe mancare in The Book of Boba Fett

BosskNon può mancare nella lista l’iconico cacciatore di taglie Bossk. Apprezzatissimo dai fan in seguito alla sua comparsa in L’impero colpisce ancora e in The Clone Wars, fino ad ora lo conosciamo come un alleato di Boba, ma nulla è detto sul futuro!

Mentre la maggior parte dei cacciatori di taglie qui elencati potrebbero essere assunti dai cugini di Jabba the Hutt per cercare di far fuori il nuovo sovrano di TatooineBossk invece sarebbe l’alleato perfetto per Fett!

Euphoria 2×02: promo e trama dall’episodio

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Euphoria 2×02: promo e trama dall’episodio

Il canale americano HBO ha diffuso promo e trama di Euphoria 2×02, il secondo episodio della seconda stagione di Euphoria.

In Euphoria 2×02 che si intitolerà  “This Season On”

Euphoria 2×02

Dopo essere stato lasciato da Jules alla stazione dei treni e ricaduta, il primo episodio speciale segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati prodotti sotto Linee guida COVID-19.

Euphoria ha ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice protagonista in una serie drammatica (Zendaya), Miglior trucco contemporaneo (non protesico) e Musica e testi originali eccezionali.

Euphoria è stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen, Drake, Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary Lennon; Will Greenfield è co-produttore esecutivo. Prodotto in collaborazione con A24 e basato sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna Levin, di HOT.

SAG Awards 2022: tutte le nomination

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SAG Awards 2022: tutte le nomination
Il post-Golden Globes avvia, come ogni anno, la season awards ufficiale, e i SAG Awards, i premi assegnati dal sindacato degli attori, sono senza dubbio trai riconoscimenti più prestigiosi di Hollywood. Ecco di seguito tutti i nominati, per cinema e tv, ai SAG Awards 2022.

Theatrical Motion Pictures

Outstanding Performance by a Cast in a Motion Picture

BELFAST

CAITRÍONA BALFE / Ma
JUDI DENCH / Granny
JAMIE DORNAN / Pa
JUDE HILL / Buddy
CIARÁN HINDS / Pop
COLIN MORGAN / Billy Clanton

CODA

EUGENIO DERBEZ / Bernardo Villalobos
DANIEL DURANT / Leo Rossi
EMILIA JONES / Ruby Rossi
TROY KOTSUR / Frank Rossi
MARLEE MATLIN / Jackie Rossi
FERDIA WALSH-PEELO / Miles

DON’T LOOK UP

CATE BLANCHETT / Brie Evantee
TIMOTHÉE CHALAMET / Yule
LEONARDO DiCAPRIO / Dr. Randall Mindy
ARIANA GRANDE / Riley Bina
JONAH HILL / Jason Orlean
JENNIFER LAWRENCE / Kate Dibiasky
MELANIE LYNSKEY / June Mindy
SCOTT MESCUDI / DJ Chello
ROB MORGAN / Dr. Teddy Oglethorpe
HIMESH PATEL / Phillip
RON PERLMAN / Benedict Drask
TYLER PERRY / Jack Bremmer
MARK RYLANCE / Peter Isherwell
MERYL STREEP / President Orlean

HOUSE OF GUCCI

ADAM DRIVER / Maurizio Gucci
LADY GAGA / Patrizia Reggiani
SALMA HAYEK / Pina Auriemma
JACK HUSTON / Domenico De Sole
JEREMY IRONS / Rodolfo Gucci
JARED LETO / Paolo Gucci
AL PACINO / Aldo Gucci

KING RICHARD

JON BERNTHAL / Rick Macci
AUNJANUE ELLIS / Oracene “Brandi” Williams
TONY GOLDWYN / Paul Cohen
SANIYYA SIDNEY / Venus Williams
DEMI SINGLETON / Serena Williams
WILL SMITH / Richard Williams

Outstanding Performance by a Male Actor in a Leading Role

JAVIER BARDEM / Desi Arnaz
BEING THE RICARDOS

BENEDICT CUMBERBATCH / Phil Burbank
THE POWER OF THE DOG

ANDREW GARFIELD / Jon
TICK, TICK…BOOM!

WILL SMITH / Richard Williams
KING RICHARD

DENZEL WASHINGTON / Macbeth
THE TRAGEDY OF MACBETH

Outstanding Performance by a Female Actor in a Leading Role

JESSICA CHASTAIN / Tammy Faye Bakker
THE EYES OF TAMMY FAYE

OLIVIA COLMAN / Leda
THE LOST DAUGHTER

LADY GAGA / Patrizia Reggiani
HOUSE OF GUCCI

JENNIFER HUDSON / Aretha Franklin
RESPECT

NICOLE KIDMAN / Lucille Ball
BEING THE RICARDOS

Outstanding Performance by a Male Actor in a Supporting Role

BEN AFFLECK / Uncle Charlie
THE TENDER BAR

BRADLEY COOPER / Jon Peters
LICORICE PIZZA

TROY KOTSUR / Frank Rossi
CODA

JARED LETO / Paolo Gucci
HOUSE OF GUCCI

KODI SMIT-McPHEE / Peter
THE POWER OF THE DOG

Outstanding Performance by a Female Actor in a Supporting Role

CAITRÍONA BALFE / Ma
BELFAST

CATE BLANCHETT / Dr. Lilith Ritter
NIGHTMARE ALLEY

ARIANA DeBOSE / Anita
WEST SIDE STORY

KIRSTEN DUNST / Rose Gordon
THE POWER OF THE DOG

RUTH NEGGA / Clare
PASSING

Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Motion Picture

BLACK WIDOW
DUNE
THE MATRIX RESURRECTIONS
NO TIME TO DIE
SHANG-CHI AND THE LEGEND OF THE TEN RINGS

Television

Outstanding Performance by an Ensemble in a Drama Series

THE HANDMAID’S TALE

ALEXIS BLEDEL / Emily Malek
MADELINE BREWER / Janine Lindo
AMANDA BRUGEL / Rita Blue
ANN DOWD / Aunt Lydia Clements
O-T FAGBENLE / Luke Bankole
JOSEPH FIENNES / Commander Fred Waterford
SAM JAEGER / Mark Tuello
MAX MINGHELLA / Commander Nick Blaine
ELISABETH MOSS / June Osborne/Offred
YVONNE STRAHOVSKI / Serena Joy Waterford
BRADLEY WHITFORD / Commander Joseph Lawrence
SAMIRA WILEY / Moira Strand

THE MORNING SHOW

JENNIFER ANISTON / Alex Levy
SHARI BELAFONTE / Julia
ELI BILDNER / Joel Rapkin
NESTOR CARBONELL / Yanko Flores
STEVE CARELL / Mitch Kessler
BILLY CRUDUP / Cory Ellison
MARK DUPLASS / Charlie “Chip” Black
AMBER FRIENDLY / Layla Bell
JANINA GAVANKAR / Alison Namazi
VALERIA GOLINO / Paola Lambruschini
TARA KARSIAN / Gayle Berman
HANNAH LEDER / Isabella
GRETA LEE / Stella Bak
JULIANNA MARGULIES / Laura Peterson
JOE MARINELLI / Donny Spagnoli
MICHELLE MEREDITH / Lindsey Sherman
RUAIRI O’CONNOR / Ty Fitzgerald
JOE PACHECO / Bart Daley
KAREN PITTMAN / Mia Jordan
VICTORIA TATE / Rena Robinson
DESEAN K. TERRY / Daniel Henderson
REESE WITHERSPOON / Bradley Jackson

SQUID GAME

HEO SUNG-TAE / Deok-su
JUN YOUNG-SOO / Game Operator Voice
JUNG HO-YEON / Kang Sae-byeok
KIM JOO-RYOUNG / Mi-nyeo
LEE BYUNG-HUN / Front Man
LEE JUNG-JAE / Seong Gi-hun
OH YOUNG-SOO / Oh Il-nam
PARK HAE-SOO / Cho Sang-woo
ANUPAM TRIPATHI / Ali
WI HA-JUN / Hwang Jun-ho

SUCCESSION

NICHOLAS BRAUN / Greg Hirsch
JULIANA CANFIELD / Jess Jordan
BRIAN COX / Logan Roy
KIERAN CULKIN / Roman Roy
DAGMARA DOMINCZYK / Karolina Novotney
PETER FRIEDMAN / Frank Vernon
JIHAE / Berry Schneider
JUSTINE LUPE / Willa
MATTHEW MACFADYEN / Tom Wambsgans
DASHA NEKRASOVA / Comfrey Pellits
SCOTT NICHOLSON / Colin
DAVID RASCHE / Karl Muller
ALAN RUCK / Connor Roy
J. SMITH-CAMERON / Gerri Kellman
SARAH SNOOK / Shiv Roy
FISHER STEVENS / Hugo Baker
JEREMY STRONG / Kendall Roy
ZOË WINTERS / Kerry Castellabate

YELLOWSTONE

KELSEY ASBILLE / Monica Dutton
WES BENTLEY / Jamie Dutton
RYAN BINGHAM / Walker
GIL BIRMINGHAM / Thomas Rainwater
IAN BOHEN / Ryan
EDEN BROLIN / Mia
KEVIN COSTNER / John Dutton
HUGH DILLON / Sheriff Donnie Haskell
LUKE GRIMES / Kayce Dutton
HASSIE HARRISON / Laramie
COLE HAUSER / Rip Wheeler
JEN LANDON / Teeter
FINN LITTLE / Carter
BRECKEN MERRILL / Tate Dutton
WILL PATTON / Garrett Randle
PIPER PERABO / Summer Higgins
KELLY REILLY / Beth Dutton
DENIM RICHARDS / Colby
TAYLOR SHERIDAN / Travis
FORRIE J. SMITH / Lloyd
JEFFERSON WHITE / Jimmy Hurdstrom

Outstanding Performance by an Ensemble in a Comedy Series

THE GREAT

JULIAN BARRATT / Dr. Vinodel
BELINDA BROMILOW / Aunt Elizabeth
SACHA DHAWAN / Orlo
ELLE FANNING / Catherine
PHOEBE FOX / Marial
BAYO GBADAMOSI / Arkady
ADAM GODLEY / Archbishop
DOUGLAS HODGE / Velementov
NICHOLAS HOULT / Peter
FLORENCE KEITH-ROACH / Tatyana
GWILYM LEE / Grigor Dymov
CHARITY WAKEFIELD / Georgina

HACKS

ROSE ABDOO / Josefina
CARL CLEMONS-HOPKINS / Marcus Vaughan
PAUL W. DOWNS / Jimmy Lusaque, Jr.
HANNAH EINBINDER / Ava Daniels
MARK INDELICATO / Damien
POPPY LIU / Kiki
CHRIS McDONALD / Marty Ghilain
JEAN SMART / Deborah Vance
MEGAN STALTER / Kayla Schaeffer

THE KOMINSKY METHOD

JENNA LYNG ADAMS / Darshani
SARAH BAKER / Mindy Kominsky
CASEY THOMAS BROWN / Lane
MICHAEL DOUGLAS / Sandy Kominsky
LISA EDELSTEIN / Phoebe
ASHLEIGH LaTHROP / Breana
EMILY OSMENT / Theresa
HALEY JOEL OSMENT / Robbie
PAUL REISER / Martin
GRAHAM ROGERS / Jude
MELISSA TANG / Margaret
KATHLEEN TURNER / Roz

ONLY MURDERS IN THE BUILDING

AARON DOMINGUEZ / Oscar
SELENA GOMEZ / Mabel Mora
JACKIE HOFFMAN / Uma Heller
JAYNE HOUDYSHELL / Bunny
STEVE MARTIN / Charles-Haden Savage
AMY RYAN / Jan
MARTIN SHORT / Oliver Putnam

TED LASSO

ANNETTE BADLAND / Mae
KOLA BOKINNI / Isaac McAdoo
PHIL DUNSTER / Jamie Tartt
CRISTO FERNÁNDEZ / Dani Rojas
BRETT GOLDSTEIN / Roy Kent
BRENDAN HUNT / Coach Beard
TOHEEB JIMOH / Sam Obisanya
NICK MOHAMMED / Nathan Shelley
SARAH NILES / Dr. Sharon Fieldstone
JASON SUDEIKIS / Ted Lasso
JEREMY SWIFT / Leslie Higgins
JUNO TEMPLE / Keeley Jones
HANNAH WADDINGHAM / Rebecca Welton

Outstanding Performance by a Male Actor in a Drama Series

BRIAN COX / Logan Roy
SUCCESSION

BILLY CRUDUP / Cory Ellison
THE MORNING SHOW

KIERAN CULKIN / Roman Roy
SUCCESSION

LEE JUNG-JAE / Seong Gi-hun
SQUID GAME

JEREMY STRONG / Kendall Roy
SUCCESSION

Outstanding Performance by a Female Actor in a Drama Series

JENNIFER ANISTON / Alex Levy
THE MORNING SHOW

JUNG HO-YEON / Kang Sae-byeok
SQUID GAME

ELISABETH MOSS / June Osborne/Offred
THE HANDMAID’S TALE

SARAH SNOOK / Shiv Roy
SUCCESSION

REESE WITHERSPOON / Bradley Jackson
THE MORNING SHOW

Outstanding Performance by a Male Actor in a Comedy Series

MICHAEL DOUGLAS / Sandy Kominsky
THE KOMINSKY METHOD

BRETT GOLDSTEIN / Roy Kent
TED LASSO

STEVE MARTIN / Charles-Haden Savage
ONLY MURDERS IN THE BUILDING

MARTIN SHORT / Oliver Putnam
ONLY MURDERS IN THE BUILDING

JASON SUDEIKIS / Ted Lasso
TED LASSO

Outstanding Performance by a Female Actor in a Comedy Series

ELLE FANNING / Catherine
THE GREAT

SANDRA OH / Ji-Yoon Kim
THE CHAIR

JEAN SMART / Deborah Vance
HACKS

JUNO TEMPLE / Keeley Jones
TED LASSO

HANNAH WADDINGHAM / Rebecca Welton
TED LASSO

Outstanding Performance by a Male Actor in a Television Movie or Limited Series

MURRAY BARTLETT / Armond
THE WHITE LOTUS

OSCAR ISAAC / Jonathan
SCENES FROM A MARRIAGE

MICHAEL KEATON / Dr. Samuel Finnix
DOPESICK

EWAN McGREGOR / Halston
HALSTON

EVAN PETERS / Det. Colin Zabel
MARE OF EASTTOWN

Outstanding Performance by a Female Actor in a Television Movie or Limited Series

JENNIFER COOLIDGE / Tanya
THE WHITE LOTUS

CYNTHIA ERIVO / Aretha Franklin
GENIUS: ARETHA

MARGARET QUALLEY / Alex
MAID

JEAN SMART / Helen Fahey
MARE OF EASTTOWN

KATE WINSLET / Mare Sheehan
MARE OF EASTTOWN

Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Television Series

COBRA KAI
THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER
LOKI
MARE OF EASTTOWN
SQUID GAME

Michael Douglas: 10 cose che non sai sull’attore

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Michael Douglas: 10 cose che non sai sull’attore

Michael Douglas è una leggenda del cinema vivente, seconda solo a suo padre Kirk. L’attore, sebbene sia figlio d’arte, è riuscito ad imporsi nel mondo della recitazione per il suo talento e non per la nomea. La sua carriera è inizia negli anni ’70 e dura ancora adesso, è sposato con una delle donne più affascinanti del pianeta e mezzo mondo si trova letteralmente ai suoi piedi ogni volta che lo vede recitare.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Michael Douglas.

Michael Douglas: i suoi film

 

1. Michael Douglas: i film e la carriera. La carriera di Michael Douglas inizia a poco più di vent’anni, quando partecipa ai film Combattenti della notte (1966, anche se non accreditato) e Hail, Hero! (1969). In seguito, continua a lavorare nel cinema, facendosi conoscere in film come Coma profondo (1978), Amarti a New York (1980), All’inseguimento della pietra verde (1984), Il gioiello del Nilo (1985) e Chorus Line (1985). Lavora, poi, in Attrazione fatale (1987), Wall Street (1987), La guerra dei Roses (1989), Basic Instinct (1992), Un giorno di ordinaria follia (1993), Il presidente – Una storia d’amore (1995), Spiriti nelle tenebre (1996), The Game (1997) e Delitto perfetto (1998). Douglas inizia gli anni Duemila con Traffic (2000), Tu, io e Dupree (2006), Un alibi perfetto (2009), Solitary Man (2009) e Wall Street – Il denaro non dorme mai (2010), per poi realizzare, negli ultimi anni, Last Vegas (2013), Mai così vicini (2014), Ant-Man (2015), Codice Unlocked (2017) e Ant-Man and the Wasp (2018).

2. Ha lavorato per la televisione ed è anche un produttore. Nel corso della sua carriera, Michael Douglas ha in diverse occasioni recitato anche per la televisione, prendendo parte a serie come Le strade di San Francisco (1971-1976), Will & Grace (2002) e, più recentemente, Il metodo Kominsky (2018-2021). Ha inoltre recitato nel film TV Dietro i candelabri (2013), accanto a Matt Damon. Oltre a recitare, Douglas si è occupato anche della produzione di film come Qualcuno volò sul nido del cuculo, All’inseguimento della pietra verde, Il gioiello del Nilo, Spiriti nelle tenebre, Face/Off – Due facce di un assassino (1997), L’uomo della pioggia (1997), Wall Street – Il denaro non dorme mai (2010) e delle serie Il metodo Kominsky (2018) e Ratched (2019).

Michael Douglas malattia

Michael Douglas: la moglie e i figli

3. È sposato da quasi vent’anni. Michael Douglas si è sposato nel 2001 con Catherine Zeta-Jones, conoscendosi tre anni prima per puro caso. I due, infatti, si trovavano entrambi al festival di Deauville a presentare lei La maschera di Zorro e lui Il delitto perfetto. Dopo tre mesi di conoscenza di erano già fidanzati, anche se lei all’inizio era restia dal cadere ai piedi di lui, per poi sposarsi dopo il divorzio dalla prima moglie dell’attore. Dalla loro unione sono nati i figli Dylan nel 2000 e Carys nel 2003.

4. Si era già sposato in passato. Dopo aver frequentato l’attrice Brenda Vaccaro nei primi anni ’70, nel 1977 Douglas si è sposato con la produttrice Diandra Luker. Dal loro matrimonio è nato, nel dicembre del 1978, il figlio Cameron. Nonostante i due siano stati insieme per quasi 20 anni, hanno deciso di separarsi nel 1995, soprattutto a causa dei frequenti tradimenti da parte di lui.

Michael Douglas in Ant-Man

 

5. È rimasto confuso dalla sceneggiatura del sequel. Michael Douglas ha rivelato di essere rimasto un po’ confuso dalla trama di Ant-Man and the Wasp, ammettento che “Non ho mai letto un fumetto in vita mia. Ma sono molto grato di essere stato accolto in questa famiglia. Ho fatto un po’ di compiti per Ant-Man. solo che ho fatto un po’ di casino perché, quando abbiamo iniziato, nessuno mi ha detto che sarei dovuto andare a vedere Captain America… quindi, quando ho letto la sceneggiatura, non avevo idea di cosa stesse accadendo”.

6. È contento di far parte del mondo Marvel. Qualche anno fa, dopo aver realizzato il primo Ant-Man, Douglas ha rivelato “Una delle gioie di far parte della famiglia Marvel è che loro trovano il modo di transizione per far scivolare un personaggio da un film all’altro […] Questa famiglia è straordinaria. Hanno fatto 18 film e ognuno di questi è stato un successo, il che è un risultato straordinario. Non credo che nessun altro studio abbia raggiunto questi successi”.

7. Per lui è un modo per conquistare un altro tipo di pubblico. Poter partecipare ad un film Marvel è stata una grande esperienza per Michael Douglas ed anche un’opportunità per poter arrivare a toccare un tipo di pubblico differente dal suo solito: “Dal mio punto di vista mi permetterà di arrivare ad un altro genere di pubblico, persone con cui non ho familiarità. Partecipare ad un film dal budget così alto è stato divertente dopo essermi dedicato così tanto a pellicole indie. Essere in un film che ha un’audience così vasta sarà come un’onda che mi travolgerà. Sono pronto dopo aver lottato tanto per film in cui credevo che però sono rimasti fuori da questo percorso”.

Michael Douglas Ant-Man

Michael Douglas: la sua malattia

8. Ha avuto un cancro alla gola. Nell’agosto del 2010, Michael Douglas rivelò al mondo di soffrire di un cancro alla gola, cominciando ad effettuare delle terapie chemioterapiche quasi da subito. Già l’anno dopo era stato dichiarato in via di guarigione completa, soggetto comunque a frequenti controlli per il pericolo di ricadute. A causa della malattia e delle cure, l’attore ha perso più di 15 chili.

9. Ha ammesso di aver avuto il cancro dal troppo sesso orale. Quando Michael Douglas rivelò di avere un cancro alla gola (che poi, in realtà, pare fosse alla lingua) dichiarò di esserne vittima a causa del troppo sesso orale. Questa stessa dichiarazione è stata in seguito smentita categoricamente dall’attore, ma sembra che, in realtà, questo tipo di malattia possa avere delle correlazioni con il troppo piacere.

Michael Douglas: età e altezza dell’attore

10. Michael Douglas è nato il 25 settembre del 1944 nel New Brunswick, New Jersey. L’attore è alto complessivamente è di 178 centimetri.

Fonti: IMDb, Biography

Festival di Berlino in presenza: apre François Ozon

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Festival di Berlino in presenza: apre François Ozon

Il Festival di Berlino ha annunciato che il suo film di apertura sarà Peter von Kant di François Ozon. Il film, interpretato da Denis Menochet, Isabelle Adjani e Hanna Schygulla, fa parte del Concorso Internazionale del festival e sarà presentato in anteprima mondiale il 10 febbraio al Berlinale Palast. Variety ha rivelato che il festival sta pianificando di andare avanti come evento in presenza e gli organizzatori hanno fornito ulteriori dettagli sul piano.

“Siamo più che entusiasti di dare il bentornato a François Ozon al festival e siamo felici di inaugurare la nostra prossima edizione con il suo nuovo film”, ha affermato il direttore artistico di Berlino Carlo Chatrian. “Per l’apertura di quest’anno, stavamo cercando un film che potesse portare leggerezza e brio nelle nostre cupe vite quotidiane. “Peter von Kant” è un tour de force teatrale attorno al concetto di blocco. Nelle mani di Ozon, il kammerspiel diventa il contenitore perfetto per amore e gelosia, seduzione e umorismo, anzi, tutto ciò che rende la vita e l’arte così intricate.”

Peter von Kant è una “libera interpretazione” del film di Rainer Werner Fassbinder del 1972 Die bitteren Tränen der Petra von Kant. Una descrizione ufficiale del festival recita: “Trasformando il personaggio di Petra von Kant in un uomo e in un regista, superbamente interpretato da Denis Menochet, François Ozon rende omaggio non solo al film originale ma anche allo stesso Fassbinder e, così facendo, offre con la sua consueta ironia un autoritratto molto personale e giocoso”.

Ozon torna in gara a Berlino per la sesta volta. Vent’anni prima, il suo cast per 8 Femmes ha vinto un Orso d’argento per l’eccezionale contributo artistico. Il film sarà proiettato quest’anno come parte dell’omaggio del festival a Isabelle Huppert. Nel 2019, Ozon ha ricevuto l’Orso d’argento Gran Premio della giuria per “Grâce à Dieu” (“Per grazia di Dio”).

Il festival di Berlino si svolgerà in forma ridotta dal 10 al 16 febbraio. Gli organizzatori hanno dichiarato che i cinema verranno riempiti al 50% e che non si organizzeranno feste o celebrazioni.

MCU: gli 8 peggiori villain nei film e serie tv del 2021

MCU: gli 8 peggiori villain nei film e serie tv del 2021

Il 2021 è stato un anno particolarmente entusiasmante per i fan del Marvel Cinematic Universe benché, tra i film e serie tv uscite, ci siano stati presentati molti villain deludenti (un problema ricorrente per i Marvel Studios), per cui non abbiamo faticato a selezionare i peggiori, sperando che il 2022 sia un anno migliore per la rappresentazione dei cattivi dell’Universo!

Abbiamo sì fatto la conoscenza di villain estremamente interessanti (Kingpin, Green Goblin, Wenwu e Agatha Harkness), tuttavia è innegabile che alcuni villain, almeno 8, per l’esattezza, ci abbiano irrimediabilmente delusi.

Lizard

Spider-Man: No Way Home Lizard villainSpider-Man: No Way Home ha schierato cinque dei Sinistri Sei sullo schermo, ma è palese che Sandman e Lizard siano stati inclusi fra questi solo per fare numero.

Già il fatto che i Marvel Studios non siano riusciti in alcun modo a migliorare l’estetica del villain di The Amazing Spider-Man la dice lunga: la maschera di Green Goblin è stata modificata proprio perché non andava a genio ai fan, quindi perché non riservare lo stesso trattamento a Lizard, il cui character design non è mai stato apprezzato particolarmente? Oltre a ciò, la storyline di Connors non è stata approfondita in maniera significativa, perciò possiamo affermare con certezza che si tratta di uno dei villain peggio sfruttati del 2021.

Taskmaster

Da un certo punto di vista, non ci sarebbe niente di sbagliato in questo personaggio: mentre “lui” perseguiva Natasha Romanoff in Black Widow, Taskmaster assomigliava a nuovo Terminator e sembrava davvero inarrestabile. Infatti, a parte alcune discutibili decisioni sui costumi, questo cattivo aveva tutte le carte in regola per essere una nuova ed emozionante aggiunta al MCU.

Tutto è andato storto, però, quando il film ha rivelato che sotto la maschera c’era la figlia di Dreykov, a cui non era stato fatto altro che il lavaggio del cervello. La rivelazione di un Taskmaster donna è in realtà un bel colpo di scena, ma ora che è stata liberata dalla sua programmazione, è difficile immaginare un suo futuro ritorno; ci piacerebbe vedere Antonia Dreykov ritornare in scena con una nuova formidabile tuta, ma questo non sembra probabile.

Infinity Ultron

Se Infinity Ultron fosse apparso un po’ prima, avrebbe potuto configurarsi come un villain davvero memorabile nella prima stagione di What If…? Invece, questo Ultron Variant che è riuscito a sconfiggere gli Eroi più forti della Terra nella sua realtà non ha lasciato l’impatto duraturo che speravamo.

Basta solo considerare la maniera indolente in cui ha ucciso Thanos per dimostrarlo, anche se dobbiamo dare allo show un po’ di credito per averlo fatto combattere contro l’Osservatore attraverso il Multiverso. Vedere Ultron brandire le Gemme dell’Infinito avrebbe dovuto essere più eccitante di quanto non sia stato in realtà, e la sua sconfitta per mano di Arnim Zola, per quanto astuta, è stata una delusione. Speriamo che la stagione 2 di What If…? faccia un uso migliore del personaggio, per giustificare veramente l’assemblaggio di una squadra come i Guardiani del Multiverso.

Eleanor Bishop

Eleanor Bishop villainL’ingresso della Tracksuit Mafia in Hawkeye è stato molto divertente, mentre il ritorno di Vincent D’Onofrio come Kingpin è stato un successo entusiasmante per i Marvel Studios (speriamo solo che ci siano già piani futuri per lui).

Un villain non altrettanto efficace, invece, è stata Eleanor Bishop. I Marvel Studios hanno svelato le loro carte troppo presto, accennando al personaggio di Eleanor nella premiere di Occhio di Falco e la sua identità è diventata rapidamente evidente. A causa di ciò la rivelazione finale -che ha richiesto 5 episodi per arrivarci- è stata estremamente insoddisfacente e posticcia: questa svolta ha avuto effetti a catena su tutta la serie, e ha anche similmente diminuito l’impatto della svolta di Swordsman.

Tyler Hayward

Villain MarvelParlando di cattivi prevedibili, qualcuno di voi non aveva previsto che il direttore dello S.W.O.R.D. Taylor Hayward sarebbe stato rivelato come uno stereotipato burocrate ombroso che stava facendo solo ciò che riteneva essere la cosa giusta?

Se è così, forse non avete prestato abbastanza attenzione; per quanto fosse piuttosto facile da prevedere, Hayward si è dimostrato un cattivo analizzato superficialmente e il suo desiderio irrazionale di uccidere Wanda Maximoff non è mai esploso. La rivelazione del fatto che sia stato lui a riprogrammare Visione è stato un solido colpo di scena, ma comunque non abbastanza da elevare Hayward ha qualcosa in più di un cattivo stereotipato e superficiale. Anche la sua sconfitta è arrivata troppo facilmente, e non c’è stato un momento di cui alla fine ci siamo preoccupati veramente per lui nel corso della serie.

Death Dealer

Shang-Chi villainDeath Dealer non è mai stato un villain di spicco, quindi non possiamo immaginare che ci siano stati troppi fan dei fumetti delusi dalla sua rappresentazione in Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli.

Si potrebbe credere che i Marvel Studios avrebbero potuto dare vita a qualcosa di più memorabile con lui in questa altrimenti quasi perfetta epopea d’azione, soprattutto a seguito delle sequenze che rivelano il ruolo che ha giocato nell’infanzia traumatica di Shang-Chi. Al di là di questo, Death Dealer è apparso solo per un paio di scene di combattimento interessanti e non molto altro e, nella battaglia finale, è stato ucciso nel modo più blando possibile, senza nessun guizzo di fantasia. Forse ci sarebbe potuta essere una versione migliore di questo film, con un arco narrativo di tutto rispetto per Death Dealer, ma non è quella a cui abbiamo assistito.

Flag-Smasher

Villain MarvelMolte cose ci hanno colpiti nella serie The Falcon e The Winter Soldier, compresa la discesa di John Walker “nel regno della malvagità”, dopo essere diventato Capitan America e aver preso il siero del Super Soldato.

I Flag-Smashers, tuttavia, sono stati forse la parte peggiore della trasformazione di Sam Wilson nel nuovo Cap. La loro missione è stata mal calibrata, quasi come se avesse subito delle modifiche in corso d’opera (forse giustificando le voci secondo cui originariamente volevano scatenare un virus simile al COVID nel mondo). Karli Morgenthau era un leader insoddisfacente e, nonostante costituisse una formidabile minaccia per Sam fisicamente, Erin Kellyman non era un’interprete abbastanza forte da far emergere questo personaggio. Aggiungendoci pure il Power Broker, questa serie è stata definita dai fan “davvero carente di villain incisivi”.

Kro

I Devianti Villain MarvelNon c’è stato cattivo peggiore di Kro in nessun film di supereroi o show televisivo del 2021; Eternals non si meritava le recensioni negative, ma c’è da segnalare la presenza scenica del villain principale è il suo utilizzo all’interno del film.

Kro non ha lasciato il segno come si sperava, e a livello di design non è un personaggio ottimamente strutturato: il team degli effetti visivi non si è impegnato a dovere, secondo i fan, mentre i Marvel Studios, dalla loro parte, non possono perdonare il casting di Bill Skarsgard in un ruolo così sottotono. Non c’era bisogno che il personaggio di Kro subentrasse in Eternals, e la storia dei Devianti avrebbe comunque mantenuto il suo arco senza l’intervento di questo villain. Sprecando il personaggio di Kro e mirando ad ampliare l’impianto epico dell’opera, la regista Chloé Zhao non ha approfondito la figura secondaria tanto quanto quelle gli eroi che popolano la pellicola.

L’opportunità di esplorare adeguatamente la dinamica tra gli Eterni e i Devianti è andata svanendo con il passare dei minuti, così come la storia d’amore di Kro con Thena. Non c’è alcuna redenzione che rinvigorisce il profilo del villain né una scena cardine e saliente per renderlo parte integrante della narrazione.

Eternals: una toccante scena eliminata che fa riferimento a Thanos

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Con l’approssimarsi dell’uscita in Home Video di Eternals, ecco una scena eliminata dal film in cui vediamo confrontarsi Makkari e Sprite, interprteta rispettivamente da Lauren Ridloff e Lia McHugh.

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, è arrivato il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Assassinio sul Nilo, un nuovo trailer con Gal Gadot

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Assassinio sul Nilo, un nuovo trailer con Gal Gadot

Ecco un nuovo trailer di Assassinio sul Nilo, che arriverà nelle sale USA l’11 febbraio, in cui vediamo Gal Gadot al fianco di Armie Hammer.

Il cast di Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh

Ricordiamo che il cast di Assassinio sul Nilo annovera Gal Gadot, Armie Hammer e Letitia Wright, oltre ad Annette Benning, Russell Brand, Rose Leslie, Sophie Okonedo, Ali Fazal, Tom Bateman, Emma Mackey, Dawn French Jennifer Saunders.

Andrew Garfield non era “abbastanza bello” per Le Cronache di Narnia

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In questo momento Andrew Garfield è in cima al mondo, fresco di Golden Globe per Tick, Tick… Boom! e dopo il suo ritorno nei panni di Spider-Man in No Way Home. Ora la sua strada porta direttamente agli Oscar, ma nel corso della sua carriera ha subito dei brutti colpi.

In effetti, ha persino perso un ruolo importante a causa del suo aspetto! Garfield ha recentemente condiviso con Entertainment Tonight (tramite Variety) che all’inizio della sua carriera aveva fatto l’audizione per il ruolo del principe Caspian nel franchise Le cronache di Narnia. Come sappiamo, il ruolo andò a Ben Barnes, ma solo adesso Andrew Garfield ha spiegato come mai perse la parte:

“Ricordo che ero così disperato. Ho fatto il provino per il principe Caspian in “Le cronache di Narnia” e ho pensato: “Potrebbe essere questo, potrebbe essere questo”. ‘E quel bell’attore brillante Ben Barnes ha finito per ottenere il ruolo. Pensavo che dipendesse da me e da lui, e ricordo che ero ossessionato.

“…Perchè non io?” [Il mio agente] alla fine ha rotto il silenzio data la mia insistenza e ha detto: “È perché non pensano che tu sia abbastanza bello, Andrew”. Ben Barnes è un uomo molto bello e di talento. Quindi, guardandomi indietro, non sono scontento della decisione e penso che lui abbia fatto un ottimo lavoro”.

Sembra davvero strano sentir dire una cosa del genere, ma dopotutto sappiamo che per le attrici questa è una prassi, o almeno lo era. Testimone ne è il famoso racconto di Meryl Streep che, seduta di fronte a Dino De Laurentiis per il provino di King Kong si sentì dire che era “bruttina” in italiano. Per fortuna di Meryl, lei parla un po’ della nostra lingua, capì e andò via. Il tempo le ha dato la sua rivincita, così come a Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home, c’erano in ballo altri “grandi” personaggi

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Mentre ci sono già molti personaggi in Spider-Man: No Way Home, sembra che rispetto alle idee iniziali, gli sceneggiatori abbiano tagliato altri grandi personaggi. In un’intervista con Yahoo!, gli sceneggiatori Chris McKenna ed Erik Sommers hanno parlato del loro lavoro sull’ultimo film di di Spidey.

Alla domanda sui personaggi che sono stati tagliati, McKenna ha rivelato che alcuni sono stati esclusi perché dovevano già bilanciare le storie dei cattivi del passato con l’arco narrativo di Tom Holland nei panni di Peter Parker. Gli sceneggiatori non hanno potuto dire chi fossero questi personaggi, ma hanno ribadito che erano “grandi”.

“Non so se ci è permesso onestamente, ma c’erano grandi personaggi in ballo. Ma troppo grandi, perché dovevamo mantenere un equilibrio su come raccontare non solo una storia con tutti questi fantastici cattivi che sapevamo di voler portare in questo film, quelli classici, ma anche trovare il modo per equilibrare tutto con Tom Holland/Peter Parker in modo che non venisse completamente oscurato. Perché alla fine della giornata, non sarà mai un grande film di Spider-Man se non racconterai una storia emozionante di Peter Parker. Avevamo questa idea gigante [con] tutti questi grandi attori, ma dovevamo anche raccontare una storia che fosse personale per il nostro personaggio principale.”

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Quel Giorno tu Sarai: il trailer del film al cinema dal 27 gennaio

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Dopo lo straordinario successo di Pieces of a Woman, premiato a Venezia e candidato all’Oscar, arriva in Italia il nuovo film diretto da Kornél Mundruczó, Quel Giorno tu Sarai, sempre scritto da Kata Wéber e prodotto da Martin Scorsese, Già applaudito fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes, il film aprirà in anteprima il 33. Trieste Film Festival e uscirà al cinema il 27 gennaio, Giorno della Memoria, distribuito da Teodora.

Protagonista del film è una famiglia che attraverso tre generazioni si confronta con l’eredità della Shoah, dalla nascita miracolosa di Éva in un campo di concentramento fino alla vita quotidiana del nipote Jonas e di sua madre nella Berlino multietnica di oggi. Ispirandosi a eventi realmente accaduti, Mundruczó e Wéber realizzano una riflessione potente sulla memoria e l’identità, anche grazie a un cast formidabile e a una messinscena che lascia a bocca aperta per i suoi incredibili piani sequenza.

Ogni nuovo film di Mundruczó e Wéber“, ha dichiarato Scorsese, “arriva come un salutare shock per gli spettatori e per chi fa cinema: si tratta di due autori che non smettono mai di avventurarsi in territori inesplorati. Con Quel giorno tu sarai riescono a drammatizzare il movimento stesso del tempo, il modo in cui ricordiamo e il modo in cui dimentichiamo“.

Sempre più bello: il trailer della conclusione della trilogia!

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Sempre più bello: il trailer della conclusione della trilogia!

Sempre più Bello, l’ultimo episodio della saga dramedy dedicata ai più giovani e portata al successo dalla Eagle Pictures, arriva al cinema con un evento unico il 31 gennaio, l’1 e il 2 febbraio. Il film, la cui sceneggiatura è firmata da Roberto Proia (Come non detto) e Michela Straniero, completa un progetto di serialità cinematografica che rappresenta una straordinaria eccezione nel panorama produttivo italiano: un lavoro lungo un anno che la produzione, in piena pandemia, è riuscita a realizzare coinvolgendo giovani e promettenti attori italiani diretti in Sul più bello da Alice Filippi (’78 – Vai piano ma vinci, Sic) – candidata ai David di Donatello per la categoria Miglior Regista Esordiente – e nei successivi due episodi – Ancora più bello e Sempre più bello – da Claudio Norza (“Baciati dall’amore”, “Alex & Co.”, “Penny on M.A.R.S.”).

Nel cast, al fianco della protagonista Ludovica Francesconi – che nel film, veste i panni della giovane e coraggiosa Marta – ritroviamo Giancarlo Commare, Gaja Masciale, Jozef Gjura, Jenny De Nucci, Diego Giangrasso e new entry di questo nuovo capitolo Drusilla Foer, tra le co-conduttrici della prossima edizione del Festival di Sanremo e reduce dal successo del suo ultimo spettacolo teatrale “Eleganzissima”.

Ritroviamo inoltre Alfa, il cantante genovese che dopo aver firmato la title track “Sul più bello” (brano di grande successo, con oltre 5 milioni di visualizzazioni su Youtube) torna di nuovo come autore dell’inedito “Serenata” che accompagna la conclusione di questo racconto cinematografico in tre atti.

Sempre più bello, intervista ai protagonisti #RFF16

In Sempre più Bello Marta, dopo un rischioso trapianto ai polmoni, torna finalmente alla sua vita. Gabriele è con lei, è sempre stato con lei. e insieme decidono di andare a convivere in una casa tutta nuova, solo per loro. Orfani della stravaganza di Marta, Jacopo e Federica si dedicano così alla ricerca di nuovi coinquilini. Tutto sembra procedere per il meglio, ma improvvisamente la malattia della ragazza si ripresenta. La situazione si complica drammaticamente. Marta viene ricoverata d’urgenza. Tutti i suoi amici, preoccupati da questa ennesima ricaduta si riuniscono in ospedale in attesa di notizie da Dario, ormai fidato medico che la ha in cura. Gabriele, disperato, cerca di ricontattare l’austera e schiva nonna di Marta, con cui la ragazza non ha più rapporti da molti anni. In questo momento in cui la vita della giovane è appesa a un filo, sembrerebbe essere lei l’unica a poter decidere del suo destino…

Shazam 2 in streaming? Il regista risponde con ilarità

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Shazam 2 in streaming? Il regista risponde con ilarità

La distribuzione in streaming, su piattaforma, è ormai una realtà consolidata e sempre più progetti vengono realizzati con questo scopo. Batgirl in produzione alla Warner Bros arriverà su HBO Max, e non è assurdo che i fan ipotizzino un’uscita in streaming anche per Shazam 2, che si intitola Shazam! Fury of the Gods.

Tuttavia, la proposta ha suscitato una risposta del regista del film con Zachary Levi, David F. Sandberg, che ha usato la famosa gif di Fry di Futurama per commentare con ilarità l’ipotesi avanzata da un fan. Ecco di seguito lo scambio su Twitter:

https://twitter.com/ViewerAnon/status/1480652223533273088?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1480657781770186755%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es2_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fshazam-2-streaming-release-david-f-sandberg-response%2F

Cosa sappiamo di Shazam! Fury of the Gods

Shazam! Fury of the Gods sarà diretto ancora una volta da David F. Sandberg e vedrà il ritorno di  Zachary Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film uscirà al cinema il 2 giugno 2023. Nel cast è confermato il ritorno di Asher Angel, mentre i villain saranno interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel Zegler e Lucy LiuMark Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana, mentre Djimon Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo film è uscito nelle sale ad aprile 2019.

Guardiani della Galassia Vol. 3 non sarà ciò che i fan si aspettano, dice James Gunn

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In una nuova intervista con Collider, James Gunn ha anticipato brevemente ciò che c’è in serbo per i fan di Guardiani della Galassia Vol. 3, quando uscirà l’anno prossimo. Sebbene non riveli alcun dettaglio, afferma che il film sarà diverso da quello che la maggior parte dei fan del MCU si aspetta. Gunn non spiega perché, ma rivela di essere soddisfatto dei progressi che hanno fatto finora nella lavorazione al film.

“Penso di essere davvero felice. Ho mostrato un sacco di scene alla Marvel subito prima delle vacanze di Natale. Kevin [Feige] era entusiasta. Erano tutti davvero, davvero, davvero entusiasti. Ma non sarà il film che la gente si aspetta… È diverso da quello che la gente si aspetta. È una strada difficile, ma finora sono davvero felice”.

Cosa avrà in serbo per noi James Gunn insieme alla sua straordinaria squadra?

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Oscar 2022: la cerimonia avrà un presentatore dopo tre anni di assenza

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La cerimonia degli Oscar 2022 avrà un conduttore. Gli Academy Awards sono andati in onda senza un presentatore negli ultimi tre anni. Dopo che Kevin Hart si è dimesso dalla posizione dopo essere stato preso di mira per vecchi tweet omofobi, l’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences ha ritenuto saggio rinunciare a un ospite per la prima volta dal 1989. La cerimonia si è rivelata vincente per la ABC, che reiterato la scelta per due anni, sostituendo gli interventi del presentatore di turno con ospiti e spettacoli.

Secondo The Wrap, Craig Erwich, capo di ABC e Hulu, ha annunciato che la cerimonia degli Oscar 2022 avrà un presentatore. La notizia arriva dopo l’annuncio dell’AMPAS che vede Glen Weiss designato per dirigere la cerimonia per il settimo anno consecutivo. Erwich si è astenuto dall’annunciare chi presenterà la 94a edizione degli Academy Awards, dopo che Jimmy Kimmel era stato l’ultimo, nel 2018. Gli Oscar 2022 andranno in onda su ABC il 27 marzo.

Tuttavia, alla luce della recente non-cerimonia dei Golden Globes 2022, si capirà presto se queste formule di spettacolo e premiazione sono ancora valide in un panorama artistico che continua a cambiare, soprattutto negli ultimi due anni.

Gal Gadot protagonista del remake di Caccia al Ladro di Hitchcock

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Non solo Wonder Woman, Gal Gadot è ormai inarrestabile. Dopo il successo su Netflix con Red Notice, l’attrice israeliana è attesa come protagonista in Assassinio sul Nilo, di e con Kenneth Branagh, e ovviamente nel suo progetto su Cleopatra.

Ora sembra che, dopo Elizabeth Taylor, interpreterà il ruolo che fu di un’altra grande icona del cinema mondiale: Grace Kelly. Non ci sono dettagli precisi, ma Gadot parteciperà al remake di Caccia al Ladro di Alfred Hitchcock. La trama del film del 1955 ruotava attorno a un ex ladro che deve trovare un modo per provare la sua innocenza dopo essere stato sospettato di essere tornato alle sue precedenti abitudini criminali.

Non sappiamo chi interpreterà Gal Gadot, ma possiamo immaginare che si tratti del personaggio di Grace Kelly. Non si sa nulla invece su chi potrebbe vestire i panni che furono di Cary Grant.

Adam Sandler: 10 cose che non sai sull’attore

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Adam Sandler: 10 cose che non sai sull’attore

Adam Sandler è uno degli attori più brillanti della sua generazione, capace di regalare performance attoriali uniche, sia nell’ambito della commedia, sia in ambito drammatico. Per arrivare dove si trova oggi, Sandler ha dovuto lavorare sodo sulla sua carriera, senza mai fermarsi e riuscendo a conquistare gran parte del pubblico mondiale con il suo unico talento recitativo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Adam Sandler.

Adam Sandler: i suoi film

 

1. Adam Sandler: i film e la carriera. La carriera di Adam Sandler è iniziata alla fine degli anni ’80, quando debuttta nella serie I Robinson (1987-1988) e nel film Going Overboard (1989). In seguito, la sua carriera si sviluppa nel mondo del cinema con Teste di cono (1993), Agenzia salvagente (1994), Prima o poi me lo sposo (1998), Big Daddy – Un papà speciale (1999) e Ubriaco d’amore (2002). Successivamente, recita in Mr. Deeds (2002), Terapia d’urto (2003), con Jack Nicholson, 50 volte il primo bacio (2004), Spanglish – Quando in famiglia sono in troppi a parlare (2004), L’altra sporca ultima meta (2005), Cambia la tua vita con un click (2006), Reign Over Me (2007), con Don Cheadle, Io vi dichiaro marito e… marito (2007), Zohan (2008), Funny People (2009) e Un weekend da bamboccioni (2010). Tra i suoi ultimi lavori, vi sono Mia moglie per finta (2011), Jack e Jill (2011), Indovina perché ti odio (2012), Un weekend da bamboccioni 2 (2013), Insieme per forza (2014), Men, Women & Children (2014), Pixels (2015), The Ridiculous 6 (2015), The Meyerowitz Stories (2017), Matrimonio a Long Island (2018), Murder Mystery (2019), Diamanti grezzi (2019) e Hubie Halloween (2020).

2. Non solo attore, ma anche doppiatore, sceneggiatore e produttore. Adam Sandler ha svolto diverse esperienze nel cinema, come quella di doppiatore, prestando la propria voce per film come Il signore dello zoo (2011), Hotel Transylvania (2012), Hotel Transylvania 2 (2015) e Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa (2018). Per il resto, l’attore ha sceneggiato film come Big Daddy – Un papà speciale, Un weekend da bamboccioni e Jack e Jill e Hubie Halloween, mentre ha prodotto titoli come Mr. Deeds, Terapia d’urto, L’altra sporca ultima meta, Cambia la tua vita con un click, Insieme per forza e la serie Le regole dell’amore (2007-2010).

3. I suoi film sono ambientati in posti da vacanza. Di recente, Adam Sandler ha rivelato che la maggior parte dei suoi film sono girati in posti di vacanza per sua espressa richiesta sin da quando lo fece per 50 volte il primo bacio. Ciò permette infatti all’attore di ottenere delle vere e proprie vacanze pagate, che gli fanno dimenticare il fatto di trovarsi lì per questioni di lavoro.

Adam Sandler patrimonio

Adam Sandler: chi è sua moglie

4. È sposato da molti anni. Adam Sandler si è sposato il 22 giugno del 2003 con Jackie (nata Jacqueline Samantha Titone) e da allora i due sono sempre rimasti insieme. Dalla loro unione sono nate le figlie Sadie Madison, nata nel 2006, e Sunny Madeline, nata nel 2008. Tutti insieme vivono a Los Angeles, possedendo però anche case a New York e in Florida, spostandosi dall’una all’altra in base al periodo dell’anno.

5. La moglie non è gelosa. Adam e Jackie si sono conosciuti grazie ad amici comuni e i due hanno sempre preferito stare a casa, piuttosto che partecipare ad eventi mondani. Il segreto della loro relazione è che la moglie non è per nulla gelosa delle numerose partner con cui il marito condivide lo schermo, incoraggiandolo sempre in ogni progetto in cui lui sia coinvolto.

Adam Sandler e il Saturday Night Live

6. Il ritorno dopo vent’anni. Adam Sandler è pronto tornato allo show che lo ha lanciato circa 30 anni fa come ospite, rispetto al suo ruolo da cast fisso come era ai tempi. Il suo ritorno è stato segnato da un monologo in cui rivela come il periodo passato al Saturday Night Live, dal 1990 al 1995, sia stato uno dei momenti più belli della sua vita.

7. Era stato licenziato. Quando se ne andò più di vent’anni fa, non erano stati resi chiari i motivi e, a distanza di tanti anni, il pubblico era rimasto incerto. Come lo stesso Sandler ha rivelato, lui e Chris Farley furono licenziati dallo show nel 1995. Non sono però stati resi noti i motivi del licenziamento, anche se è probabile riguardino divergenze creative con i produttori dello show.

adam sandler

Adam Sandler e Drew Barrymore

8. Hanno lavorato in tre film. Adam Sandler e Drew Barrymore hanno lavorato insieme per ben tre volte, apparendo come co-protagonisti in Prima o poi me lo sposo (1998), 50 volte il primo bacio (2004) e Insieme per forza (2014). Come coppia cinematografica i due sono sempre stati molto apprezzati, poiché in quanto realmente amici sanno sfoggiare una chimica di coppia particolarmente elettrizzante.

9. Vorrebbero recitare ancora insieme. I due attori hanno dimostrato di essere una coppia rodata sul grande schermo e di essere molto in sintonia tra loro, tanto da essere molto amici fuori dallo schermo. Dopo aver lavorato per tre volte insieme, non è detto che i due non lo faranno ancora e, tra chi tifa per questo gran ritorno, c’è proprio Drew Berrymore.

Adam Sandler: il suo patrimonio

10. È un attore particolarmente ricco. Che piacciano o meno, i film di Sandler si sono affermati negli anni come grandi successi di pubblico, portando l’attore a divenire una vera e propria macchina da soldi. Ciò gli ha di conseguenza permesso di elevare il suo compenso per film a ben 20 milioni, una cifra che lo porta ad essere tra gli interpreti più pagati di Hollywood e che negli anni gli ha permesso di raggiungere un patrimonio di circa 420 milioni di dollari.

Fonti: IMDb, People, Cnn, Celebritynetworth

The Batman sarà PG 13 per “violenza e contenuti disturbanti”

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The Batman sarà PG 13 per “violenza e contenuti disturbanti”

Via FilmRatings.com, abbiamo la conferma ufficiale del rating di The Batman assegnato al film dal MPAA. Come c’era da aspettarsi, il film sarà PG-13, ovvero “vietato ai minori di 13 anni non accompagnati da un adulto”.

A spiegazione e sostegno della decisione, il MPAA ha stabilito che la decisione è stata presa perché il film presenta “contenuti disturbanti e linguaggio forte, contenuti legati alla droga e a un linguaggio forte, e alcuni materiali aggressivi”. 

Le prime immagini dal film e la consapevolezza che The Batman è ispirato a Anno Uno non lasciavano molti dubbi sul tipo di scelta che avrebbe fatto il MPAA, ma adesso ne abbiamo la conferma.

The Batman: trailer ufficiale del film con Robert Pattinson

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Avengers: Endgame ha ignorato un “errore” riguardo a Star Lord

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Avengers: Endgame ha ignorato un “errore” riguardo a Star Lord

Per quanto soddisfacente sia stato il terzo atto di Avengers: Endgame, con tutta l’azione proposta al pubblico, e con i Vendicatori finalmente assemblati, ha presentato alcuni VFX non completamente soddisfacenti, che naturalmente non balzano all’occhio ma che si evidenziano soltanto a una ennesima visione.

L’utente di Reddit meesa_lukai ha scovato un errore che coinvolge Star-Lord e la sua carica nell’atto finale del film. Durante il grande momento “Avengers Assemble”, Peter Quill può essere visto volare mentre gli eroi caricano verso Thanos e i suoi tirapiedi, ma ha solo propulsori sulle scarpe. Questo piccolo dettaglio messo in evidenza ha indotto molti utenti a chiedersi come esattamente Star-Lord sia in grado di volare con così poca potenza. Ecco il post originale:

How the hell does Star Lord fly with just two tiny little rockets lol
byu/meesa_lukai inmarvelstudios

Sembra chiaro che si tratta di un “errore” pretestuoso, data la natura fondamentalmente fantastica del film e delle storie di supereroi in generale, ma può essere comunque interessante cercare di capire perché non si sia scelto di essere più realistici all’occorrenza.

Avengers: Endgame, la recensione

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Scream, il trailer finale del film con Neve Campbell

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Scream, il trailer finale del film con Neve Campbell

Ecco il trailer finale di Scream, l’atteso film reboot targato Paramount Pictures e Spyglass Media Group. Neve Campbell (“Sidney Prescott”), Courteney Cox (“Gale Weathers”) e David Arquette (“Dewey Riley”) tornano a interpretare i loro ruoli iconici in Scream insieme a Melissa Barrera, Kyle Gallner, Mason Gooding, Mikey Madison, Dylan Minnette, Jenna Ortega, Jack Quaid, Marley Shelton, Jasmin Savoy Brown e Sonia Ammar.

La trama

Nel nuovo Scream Venticinque anni dopo la serie di efferati e crudeli omicidi che sconvolse la tranquilla cittadina di Woodsboro, un nuovo assassino con la maschera di Ghostface prende di mira un gruppo di adolescenti, facendo ripiombare la città nel terrore e riaffiorare le paure di un passato che sembrava ormai sepolto.

Euphoria – seconda stagione: recensione della serie con Zendaya

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Euphoria – seconda stagione: recensione della serie con Zendaya

Su Sky dal 10 gennaio in versione doppiata in contemporanea con gli Stati Uniti e dal 17 in italiano, arriva finalmente, con un episodio a settimana, la seconda stagione di Euphoria, il fenomeno made in HBO ideato da Sam Levinson. Altri otto episodi con al centro le vicende di questo adolescenti spezzati, alle prese con i loro traumi e le loro dipendenze, ma anche con il loro sentimenti polarizzati e puri, come solo l’adolescenza sa sentire.

Sam Levinson amplifica ciò che aveva fatto nella prima stagione, confondendo leggermente la struttura narrativa, ma regalando ad ogni personaggio il suo spazio per mergere, per raccontarsi, per chiedere aiuto. E in mezzo a questo affresco problematico ma onesto si erge la diciassettenne Rue, interpretata da Zendaya, centro focale di un racconto polifonico, ma anche cuore spezzato di un racconto che non fa sconti all’adolescenza e a ciò che essa comporta.

Euphoria 2, un mondo a parte

Tornano tutti i personaggi della prima stagione e con essi i loro disagi e il loro modo di combattere per cercare di non soccombere al giudizio degli altri, agli eventi, prima di tutto a se stessi. E Levinson ce li racconta con grande trasporto, affrontando tutti il racconto con una regia che mette in evidenza un atmosfera sempre trasognata, sfuocata, come i pensieri dei nostri. Alcuni espedienti extradiegetici, la rottura della quarta parete, parentesi sognanti che si staccano dal racconto vero e proprio e si svolgono solo nella testa dei protagonisti sono espedienti che garantiscono a Levinson da una parte di avere una cifra stilistica coesa e sempre cool, nonostante  il fatto che talvolta mostra anche scene forti, violente o sgradevoli, dall’altra di ottenere quella che sembra la riproduzione di esperienze sotto effetto di stupefacenti, cosa che succede davvero a Rue e ad altri protagonisti.

Un racconto polifonico

Il cast si conferma il veicolo principale per il successo della serie, perché in questa stagione la scrittura si fa più debole, mentre crescono le interpretazioni di tutti i personaggi, anche di quelli che nel primo ciclo erano rimasti in ombra, come Lexie, che finalmente trova il suo spazio.

Persa la carica “rivoluzionaria” che aveva con il suo esordio, Euphoria 2 fa più fatica a dimostrarsi valida, perché non può contare più sull’effetto sorpresa, tuttavia non si adagia sui suoi successi e tenta di evolversi, espandendosi più che in lunghezza, in profondità.

Nonostante rimanga Rue la nostra bussola emotiva per tutta la seconda stagione, saranno gli altri personaggi a regalarci maggiori soddisfazioni e di approfondimento, una scelta fisiologica e vitale, dal momento che abbiamo lasciato il personaggio di Zendaya mentre, dopo un tentativo di venire fuori dalla sua condizione, raccontatoci nell’intenso episodio di Natale dello scorso anno, ricade nel baratro, con il metaforico e bellissimo numero musicale in chiusura della prima stagione.

Euphoria 2, all’insegna dell’eccesso

Euphoria 2 è “più” di tutto, rispetto alla prima, più eccesso, più movimento, più personaggi e più storie da raccontare. Che possa raccontare anche più dolore e più disagio rispetto alla prima stagione, resta da vedere, ma Levinson, Zendaya e tutta la squadra di produzione hanno già dimostrato di saperci sorprendere, e gli spettatori innamorati di Rue non aspettano altro.

Euphoria seconda stagione: il trailer della serie HBO con Zendaya

The Last Witch Hunter: trama, cast e curiosità sul film con Vin Diesel

L’attore Vin Diesel è universalmente noto per la saga di Fast & Furious, che lo ha reso una celebrità nonché uno dei grandi interpreti del cinema d’azione. Nel corso della sua carriera, però, questi si è distinto anche per altri film e ruoli, alcuni dei quali altrettanto famosi e apprezzati. Dopo Dominic Toretto, tra i suoi personaggi più noti vi sono l’esperto di sport estremi Xander Cage, protagonista di xXx, e Richard B. Riddick, protagonista di Pitch Black e i suoi sequel. Più recentemente si è aggiunto a loro anche l’immortale Kaulder, protagonista di The Last Witch Hunter, film del 2015 diretto da Breck Eisner.

Anche in questo caso per Diesel si tratta di un action, connotato però da forti elementi fantasy. All’interno di questo si passa infatti da un’ambientazione medievale ad una contemporanea, portando in quest’ultima la presenza delle streghe, della magia e di numerose altre caratteristiche tipiche di questo genere. Lo sceneggiatore Corey Goodman ha raccontato di essere stato ispirato nello scrivere la storia proprio da alcune conversazioni con Diesel riguardanti il personaggio del cacciatore di streghe nel gioco Dungeons & Dragons. Ha così preso vita il film, prodotto dallo stesso Diesel e ricco di effetti speciali.

Accolto malamente dalla critica, The Last Witch Hunter ha però trovato maggior fortuna presso il grande pubblico e in particolare tra gli appassionati del genere. Il film, infatti, offre tutto ciò che ci si aspetta da un racconto di questo tipo, tra colpi di scena e scontri emozionanti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Last Witch Hunter: la trama del film

Inizialmente ambientato nel Medioevo, il film ha per protagonista il contadino Kaulder. Unitosi con altri uomini del suo villaggio, egli va a sfidare la terribile Regina delle Streghe, la quale ha diffuso la peste tra la popolazione. Prima di riuscire ad ucciderla, Kaulder viene reso immortale da una maledizione potente e antichissima scagliata dalla strega. Da quel momento, egli assume l’incarico di proteggere per sempre l’umanità dal male, attraversando i secoli, senza mutare aspetto né invecchiare mai. Ai giorni nostri, le streghe possiedono ancora straordinari poteri, sebbene esse abbiano accettato di vivere tra gli umani nascondendo la propria magia, per non incappare nella punizione di Kaulder.

Il cacciatore, nel frattempo, si è unito all’ordine sacro de L’Ascia e la Croce. Quando il Dolan, a capo dell’ordine, muore in modo misterioso, Kaulder sospetta che alcune streghe stiano cospirando per ottenere il controllo del mondo e chiede aiuto al nuovo Dolan e all’intraprendente strega Chloe per proteggere gli umani e compiere la sua missione. Ha così inizio per lui una nuova avventura, che lo porterà ad entrare in contatto con realtà spaventose, che non credeva potessero ancora esistere. Ora più che mai, il suo compito di far prevalere il bene verrà messo a dura prova e Kaulder dovrà fare affidamento a tutto il suo potere per trionfare.

The Last Witch Hunter cast

The Last Witch Hunter: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare il ruolo di Kaulder vi è Vin Diesel. Da anni grande appassionato di Dungeons & Dragons, a cui gioca nei panni del cacciatore di streghe Melkor, Diesel ha basato la biografia e il carattere del protagonista di The Last Witch Hunter proprio su quella di questo suo personaggio. L’attore, inoltre, si è come suo solito sottoposto ad un allenamento intensivo al fine di poter interpretare personalmente quante più scene d’azione possibile. Accanto a lui, nei panni dell’iniziale Dolan, capo dell’ordine L’Ascia e la Croce, vi è l’attore premio Oscar Michael Caine, mentre il Dolan successivo è interpretato da Elijah Wood, noto ai più per il personaggio di Frodo nella trilogia de Il Signore degli Anelli.

Ad interpretare la strega Chloe, che aiuterà Kaulder nella sua missione, vi è l’attrice Rose Leslie, vista anche in Il Trono di Spade nei panni di Ygritte. L’attore Ólafur Darri Ólafsson, visto anche in Il GGG – Il grande gigante gentile e Animali fantastici – I crimini di Grindelwald, interpreta qui lo stregone malvagio Baltasar Ketola. Nei panni della Regina delle Streghe vi è invece l’attrice tedesca Julie Engelbrecht, qui al suo primo ruolo in un film hollywoodiano. Nel film, inoltre, compare con un cameo nei panni di un bodyguard il campione olimpionico e leggenda del wrestling Kurt Angle. Si tratta del terzo wrestler che recita con Diesel dopo Dwayne Johnson e Dave Bautista.

The Last Witch Hunter 2: il sequel si farà?

Durante la realizzazione di The Last Witch Hunter i produttori hanno espresso la volontà di far diventare questo un vero e proprio franchise, purché il film si fosse affermato come un buon successo economico. Ad oggi, a fronte di un budget di 90 milioni di dollari, la pellicola ha ottenuto un guadagno di circa 140 milioni. Un risultato non particolarmente entusiasmante, che ha frenato i piani per il futuro. Ad aver sino ad oggi impedito la realizzazione di un sequel, è stata anche l’agenda piena di impegni di Diesel. Nel marzo del 2020, tuttavia, l’attore ha confermato l’intenzione di realizzare un sequel, senza però fornire ulteriori dettagli. Ad oggi non vi sono però notizie sullo stato della produzione del sequel.

The Last Witch Hunter: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Last Witch Hunter grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Amazon Prime Video e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 11 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà: trama e cast del film con Jeff Bridges

Arrivato nei cinema di tutto il mondo nel 2013, il film R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà è un action fantasy diretto da Robert Schwentke, poi affermatosi come regista della saga di Divergent. Il titolo in questione è basato sull’omonimo fumetto ideato da Peter M. Lenkov e pubblicato dalla celebre Dark Horse Comics, che vanta nel suo catalogo titoli come Hellboy, The Mask, Sin City e The Umbrella Academy. Al suo interno si possono così ritrovare numerosi riferimenti al fantastico come anche all’orrorifico, il tutto condito anche da un forte umorismo, elemento che caratterizza l’opera.

La storia del film presenta diversi elementi in comune con quella di Man in Black, e consapevoli di ciò i produttori della Universal hanno da subito cercato di far distinguere il nuovo film rispetto alla saga con Will Smith. Per far ciò si è così puntato sul dare maggior risalto agli elementi horror della storia, costruendo un’atmosfera scanzonata ma all’occorrenza anche piuttosto cupa. Per rendere memorabile il titolo, infine, lo studios si è avvalso della partecipazione di alcuni noti interpreti di Hollywood, famosi per il loro carisma e la capacità di adattarsi a ruoli e contesti sempre diversi.

Nonostante tali premesse, il film non riuscì comunque ad affermarsi al box office, con un risultato particolarmente deludente. A fronte di un budget di circa 130 milioni di dollari, R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà ne guadagnò a livello globale solo 78. Tale insuccesso portò ad annullare i potenziali piani per un sequel, concludendo così per sempre le avventure dei due protagonisti. A distanza di anni, il film ha però ottenuto una propria cerchia di fan, attratti dalla storia raccontata. Prima di dare una seconda possibilità al film, però, è bene conoscere le curiosità ad esso legate. Proseguendo nella lettura, sarà possibile scoprire queste come anche dove poter trovare il film in streaming.

R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà: la trama del film

La vicenda del film si apre sul tradimento di Bobby Hayes nei confronti del collega poliziotto Nick Walker. Ritrovatosi improvvisamente morto, quest’ultimo si risveglia in un aldilà ben diverso da come lo ricordava. Qui viene reclutato dal R.I.P.D., sigla che indica il Rest In Peace Department. Scopo di questo è proteggere il mondo da tutte quelle creature e anime che si rifiutano di compiere un trapasso pacifico. Nick viene qui affiancato dallo sceriffo Roy Pulsifer, vero e proprio veterano che esercita tale professione ormai da molto tempo. Senza neanche il tempo di ambientarsi alla nuova situazione, il poliziotto appena morto si ritrova a dover investigare con il nuovo collega su un gruppo di criminali che cercano di sfuggire al giudizio eterno nascondendosi sulla terra.

Seguendo tale caso, Nick ha così modo di tornare sul suo pianeta, dove cerca di mettersi in contatto con l’amata moglie rimasta vedova. Capendo che ciò non è possibile, per lui non resta altro da fare che scoprire perché è stato ucciso. Le indagini di Nick e quelle di Roy convergeranno così verso un unico obiettivo: Bobby Hayes. Questi si rivela essere tutt’altro che un semplice umano, e il suo piano è proprio quello di sfuggire alle pene dell’inferno. Per riuscirci avrà però bisogno di dar vita ad un antico rito, che i due poliziotti provenienti dall’aldilà tenteranno tempestivamente di bloccare. Ha così per loro inizio un’avventura che li porterà ai confini tra la vita e la morte, con la responsabilità di dover salvare l’intera umanità.

R.I.P.D. - Poliziotti dall'aldilà cast

R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà: il cast del film

Per i ruoli dei protagonisti lo studios si è affidato ad attori particolarmente carismatici e popolari, che avessero già avuto esperienze con questo genere di film. È così che Ryan Reynolds ha ottenuto il ruolo di Nick Walker. L’attore, oggi noto per Deadpool, si è preparato a questo sottoponendosi ad un allenamento fisico che gli ha poi permesso di eseguire da sé molte delle spericolate acrobazie previste. Per il ruolo dello sceriffo Roy, invece, era stato inizialmente considerato l’attore Zach Galifianakis. Questi dovette però rinunciare a causa dei suoi impegni in altri film. Al suo posto venne allora scelto il premio Oscar Jeff Bridges, noto per numerosi ruoli tra cui Il grande Lebowsky e il villain del primo Iron Man.

Nel prendere parte alle riprese Bridges ha affermato di essersi particolarmente divertito, e che ha cercato di costruire il carattere del proprio personaggio traendo ispirazione dai più noti sceriffi del cinema western. Nel ruolo del cattivo di turno, Bobby Hayes, vi è invece l’attore Kevin Bacon, recentemente visto anche in Black Mass – L’ultimo gangster e Boston – Caccia all’uomo. Per l’attore non si trattava del primo ruolo da villain, ma ha raccontato di essere rimasto particolarmente entusiasta da come il personaggio è stato raccontato. Accanto a loro vi è poi Mary-Louise Parker, celebre per la serie Angels in America, nel ruolo di Proctor, la donna che supervisiona il R.I.P.D. Infine, l’attrice Stephanie Szostak, vista in Il diavolo veste Prada, compare nei panni di Julia, moglie di Nick.

R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi dovesse ancora vederlo, è possibile fruire di R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Amazon Prime Video e Now TV. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione martedì 11 gennaio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

L’ultimo giorno sulla terra: la recensione del film con Jean Reno

Fantascienza e tragedie ambientali si mescolano in una Francia irriconoscibile. Arriva al cinema dal 20 gennaio L’ultimo giorno sulla terra, primo lungometraggio di Romain Quirot con Jean Reno, Hugo Becker e Paul Hamy. Scenari catastrofici fanno da sfondo a vicende surreali ma plausibili, in una corsa contro il tempo: 7 giorni per salvare il pianeta.

La trama de L’ultimo giorno sulla terra

Siamo in un futuro relativamente prossimo. Sulla Terra le temperature sono altissime e praticamente tutte le specie animali si sono estinte. L’uomo resiste, ma in misere condizioni e ancora per poco. La causa dell’ondata di distruzione di massa è una luna rossa la cui orbita si dirige verso il nostro pianeta e, nell’arco di una settimana, si scontrerà con la Terra. L’unica speranza del genere umano risiede nell’astronauta Paul W.R. (Hugo Becker), uomo visionario in grado di impedire la collisione. Poco prima della missione però, Paul decide però di non partire: le sue visioni lo invitano a non disturbare la luna rossa.

L’uomo diventa quindi un latitante e, nella fuga dalle forze dell’ordine, trova una giovane compagna di viaggio: Elma (Lya Oussadit-Lessert), ragazzina che, riconoscendo Paul, tente di convincerlo a partire per la luna.

Un conto alla rovescia che, a noi spettatori, ricorda il recentissimo Don’t Look Up di Adam McKay, ma che, nonostante la tematica simile, lascia molte più perplessità.

Tormenti interiori per personaggi intercambiabili

Paul è speciale. Non è solamente un astronauta, l’unico dotato delle abilità necessarie per entrare nel campo di forza della luna rossa, ma è dotato di una mente eccezionale. Fin da bambino, sente voci che lo guidano nel compiere le azioni e gli indicano il futuro. Ha delle visioni e, tramite i suoi disegni, cerca di esprimere cosa vede. Hugo Becker è interprete allo stesso tempo di un personaggio pazzo e geniale quindi inevitabilmente tormentato.

In realtà, tutti in L’ultimo giorno sulla terra sono sofferenti e disperati. Inoltre, anche il fratello di Paul, Elliot, ha delle capacità paranormali. Sa leggere nella mente e comunicare senza parlare con chi ha di fronte. Seppur caratterizzato da tinte più cupe, Elliot non è troppo diverso dal fratello. Non a caso, tenta di sostituirlo nella missione sulla luna rossa. Questo la dice lunga sul protagonista: Paul si lascia rubare le luci della ribalta un po’ da tutti. Da Elliot come la giovane ed espressiva Elma, o ancora di più dal volto ben noto di Jean Reno.

Un Jean Reno depotenziato

In un cast prettamente giovane, spicca il nome di uno degli attori francesi più noti al pubblico internazionale: Jean Reno. Nel ruolo del padre di Paul e Elliot, Henri W. R., compare per poche battute sulla scena. Si trova quasi sempre alienato in una base futuristica e candida, che rimanda vagamente a quella di 2001: Odissea nello spazio e che stride con lo scenario catastrofico del mondo esterno.

Non ha un ruolo semplice da inquadrare: da che parte sta? Quanto potere ha sui figli e sugli avvenimenti? È un personaggio buono o malvagio? Questa debole caratterizzazione, unita a battute poco d’effetto, fanno sì che l’abilità attoriale di Reno risulti abbastanza assopita.

L’ultimo giorno sulla terra è un viaggio alla ricerca di senso

L’intero film è la ricerca di una soluzione ad un problema estremo: la fine dell’umanità. È una ricerca disperata di una salvezza che sembra, minuto dopo minuto, sempre più impossibile. E per Paul, è la ricerca del senso di ciò che lo tormenta da sempre: le voci, le visioni. Insieme al protagonista, anche lo spettatore fatica a trovare il senso di ciò che accade sulla scena. Ci vuole un po’ per comprendere il setting e anche quando ci si inizia ad orientare, la confusione ostacola moltissimo la linearità della storia de L’ultimo giorno sulla terra.

Una Francia irriconoscibile (se non per le musiche)

Se non ci venisse detto, non capiremmo mai di essere in Francia. Gli scenari aridi e polverosi, fatti di canyon, sabbia e stazioni di servizio sgangherate, sembrano le stesse dei road movie o dei film apocalittici americani. Un po’ come in Wall-E, ne L’ultimo giorno sulla terra chi è rimasto vivo si muove tra macerie, spazzatura e rottami tecnologici.

Ad addolcire e colorire gli ambienti del film ci pensano le musiche di Etienne Forget. Suoni variopinti, spesso in contrasto con le immagini, danno più ritmo al film dei personaggi o di alcune scene, abbastanza piatte. In conclusione, la colonna sonora è l’elemento davvero apprezzabile de L’ultimo giorno sulla terra, un bel mix di musica francese e internazionale, più o meno recente.

MCU: 10 personaggi secondari con potenziale da protagonisti

MCU: 10 personaggi secondari con potenziale da protagonisti

Il MCU, così come la Marvel Comics, pullula di personaggi iconici che riescono sempre a catturare l’attenzione, indipendentemente dal numero di personaggi presenti sulla scena. Allo stesso modo, abbiamo fatto la conoscenza di personaggi secondari dalla simile energia e carisma, come Agatha Harkness e Yelena Belova, che hanno conquistato tutti con il loro debutto ufficiale nelle serie Disney+.
Il 2021 è stato un anno eccezionale per questi comprimari che hanno, spesso e volentieri, trainato buona parte delle serie di cui sono stati protagonisti: vediamo quali di questi avranno una propria serie MCU o è molto probabile che raggiungeranno questo traguardo.

Katy

Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli ha introdotto una vasta gamma di nuovi personaggi, il più accattivante dei quali è sicuramente Katy; Awkwafina conferisce enorme fascino e carisma all’amica di Shang-Chi, o meglio, più che un’amica, dal momento che giocherà un ruolo chiave nella battaglia finale.

L’umorismo e la personalità magnetica di Katy la rendono parte integrante del film, e il suo viaggio da donzella senza meta a esperta guerriera è incisivo e coinvolgente tanto quanto quello di Shang-Chi o di qualsiasi altro personaggio principale.

Peggy Carter

L’intero viaggio di Peggy Carter nel MCU è una testimonianza del fatto che si tratti di un personaggio secondario con energia da protagonista. Peggy si fa carico di ogni problematica che le si pone dinanzi, dall’inseguire gli agenti dell’Hydra a contrastare concetti ormai obsoleti. È una leader naturale e una presenza magnetica nelle sue numerose apparizioni.

Alla fine sarebbe diventata la protagonista di una serie tutta sua, Agent Carter, e ha intrapreso un nuovo viaggio che la vede protagonista come Captain Carter, una delle migliori versioni di Captain America, attraverso il multiverso nella serie What If…?

Luis

Luis è un cantastorie naturale e forse il miglior esempio della sua capacità di prendere il comando del palcoscenico sono i suoi esilaranti resoconti dei film di Ant-Man; la carica umoristica che Luis porta nei suoi racconti è unica e gli permette di modificare -o ingigantire- le storie a suo piacimento.

Luis gestisce anche l’X-Con Security Consultants; in entrambe le sue apparizioni nei film finora, ha apportato energia ed entusiamo alla narrazione.

Colleen Wing

Colleen Wing è un personaggio secondario della serie Iron Fist Marvel Netflix, la cui grazia e potenza l’hanno resa immediatamente irresistibile. Grazie all’interpretazione di Jessica Henwick ha assunto un ruolo talmente fondamentale nella serie da ottenere il potere dell’Iron Fist.

Colleen è stata probabilmente la sorpresa più grande della serie e il piano era quello di garantirle un ruolo di rilievo nella serie crossover Defenders, per cui potrebbe potenzialmente ripresentrsi nel MCU. La stessa Henwick ha sempre espresso entusiasmo nei riguardi di un ritorno nelle vesti di Colleen.

Ned Leeds

Ned Leeds è il personaggio secondario per eccellenza nei film di Spider-Man del MCU e, per sua stessa ammissione, la quintessenza del braccio destro. Tuttavia, l’entusiasmo di Ned e la sua capacità di aiutare il suo migliore amico e le persone a lui care sarebbero caratteristiche vincenti per un ruolo da protagonista.

La storia di Ned inizia persino ad assumere vibrazioni da personaggio principale in Spider-Man: No Way Home, dove mostra una certa abilità con la magia e indossa anche il mantello della levitazione: ciò ci fa ben sperare per futuri ruoli di Ned nel MCU.

MJ

spider-man far from homeI fan dei fumetti sanno che Mary Jane Watson è un eroina tutti gli effetti: anche la sua controparte del MCU, MJ, ha l’energia degna di una protagonista. E’ stata la trilogia sull’Uomo Ragno del MCU a lanciare i personaggio di MJ alla ribalta, con la sua compassione e intelligenza che la rendono un personaggio chiave nel MCU.

Non solo un personaggio estremamente significativo per l’arco di sviluppo di Peter Parker, ma la fede e fiducia che ripone in lui si dimostrano parte integrante della trama del nuovo film. Senza la dedizione di MJ all’eroismo di Spider-Man, Peter avrebbe potuto rinunciare al suo dovere di aiutare i cattivi in qualsiasi momento.

Darcy Lewis

Thor: The Dark WorldDarcy Lewis è stata più spesso l’assistente di Jane Foster nel MCU, ma la sua personalità esilarante la rende spesso al centro dell’attenzione. È anche estremamente intelligente e dedita ad aiutare gli altri, il che l’ha resa un personaggio chiave in WandaVision.

Darcy sarà sempre al centro di qualsiasi conversazione grazie alla sua arguzia e alla sua personalità magnetica e, anche se non è ancora stata la star di uno show a lei dedicato, potrebbe facilmente diventarlo man mano che la sua storia procede.

Kate Bishop

Kate Bishop è per certi versi la spalla della nuova serie dell’MCU di Occhio di Falco, ma fin dal primo episodio, si afferma come uno dei protagonisti principali. La sua personalità esuberante e la sua determinazione a fare la cosa giusta l’hanno condotta a diventare partner di Clint Barton.

Kate è un’eroina a tutti gli effetti, che affronta Kingpin e vince nonostante le grandi lacune in termini di forza ed esperienza; sembra anche che erediti il mantello di Occhio di Falco da Clint nei momenti finali della serie, suggerendo che sarà lei la protagonista in futuro.

Yelena Belova

HawkeyeYelena Belova è un personaggio secondario sia in Hawkeye che in Black Widow, ma è comunque a catalizzare su di se l’attenzione in entrambi. Florence Pugh offre una performance esilarante e coinvolgente, recuperando numerose citazioni amate dai fan e regalandoci un perfetto ritratto di un personaggio buffo ma minaccioso allo stesso tempo.

Yelena stabilisce immediatamente un legame con Kate Bishop e il sodalizio tra le due ci ha regalato alcuni dei migliori momenti della serie Hawkeye, mostrando che entrambe hanno assolutamente il potenziale per ritagliarsi un proprio spazio da protagoniste, in una seconda stagione dello show o in un sequel di Black Widow.

Agatha Harkness

Agatha Harkness è forse il migliore esempio di un personaggio secondario che diventerà vero e proprio protagonista del MCU. Agatha prende letteralmente e figurativamente il controllo di WandaVision al finale dell’episodio 7, trasformando la serie nel suo show personale intitolato “Agatha All Along”.

Agatha è una delle maghe più potenti dell’Universo Marvel e ora, grazie al successo della serie, una delle più popolari. Passa dall’essere un personaggio secondario in WandaVision alla star di uno show tutto suo nel futuro prossimo, Agatha: House Of Harkness.

Una famiglia vincente – King Richard: intervista a Will Smith e Jon Bernthal

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Ecco la nostra intervista a Jon Bernthal e Will Smith, trai protagonisti di Una famiglia vincente – King Richard, il biopic su Richard Williams, padre di Venus e Serena, le campionesse di tennis, che arriverà in sala a partire dal 13 gennaio 2022.

Una famiglia vincente – King Richard, leggi la recensione

Basato su una storia vera che ispirerà il mondo, Una famiglia vincente – King Richard della Warner Bros. Pictures ripercorre la vita di Richard Williams, un padre imperterrito che ha contribuito a formare due delle atlete più dotate di tutti i tempi, che hanno cambiato lo sport del tennis per sempre. Il due volte candidato all’Oscar  Will Smith (“Ali”, “La ricerca della felicità”, “Bad Boys for Life”) interpreta Richard, sotto la direzione di Reinaldo Marcus Green (“Monsters and Men”).

Spinto da una chiara visione del loro futuro, e utilizzando metodi non convenzionali, Richard ha un piano che porterà Venus e Serena Williams dalle strade di Compton in California agli scenari internazionali, come icone leggendarie. Il film profondamente toccante, mostra il potere della famiglia, della perseveranza e dell’incrollabile convinzione come mezzi per raggiungere l’impossibile e avere un impatto sul mondo.

Aunjanue Ellis (“Se la strada potesse parlare”, “Quantico” in TV”) interpreta la mamma delle ragazze, Oracene “Brandi” Williams; Saniyaa Sidney (“Il diritto di contare”, “Barriere”) interpreta Venus Williams; Demi Singleton (“Godfather of Harlem” in TV) interpreta Serena Williams, con Tony Goldwyn (la serie “Divergent”, “Scandal” in TV) nei panni dell’allenatore Paul Cohen e Jon Bernthal (l’imminente “I molti santi di Newark”, “Le Mans ’66 – La grande sfida”) in quelli dell’allenatore Rick Macci. Fanno parte del cast anche Andy Bean (“IT – Capitolo due”), Kevin Dunn (i film di “Transformers”, “Veep – Vicepresidente Incompetente” della HBO) e Craig Tate (“Greyhound: Il nemico invisibile”).

Green ha diretto Una famiglia vincente – King Richard da una sceneggiatura scritta da Zach Baylin. I produttori sono Tim White e Trevor White sotto la loro bandiera di Star Thrower Entertainment, e Will Smith con la sua Westbrook. I produttori esecutivi del film sono Isha Price, Serena Williams, Venus Williams, James Lassiter, Jada Pinkett Smith, Adam Merims, Lynn Harris, Allan Mandelbaum, Jon Mone e Peter Dodd.

La squadra creativa che ha lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia premio Oscar Robert Elswit (“Il petroliere”), gli scenografi Wynn Thomas (“Da 5 Bloods – Come fratelli”, “Il diritto di contare”) e William Arnold (“Il coraggio della verità – The Hate U Give”), la montatrice nominata all’Oscar® Pamela Martin (“The Fighter”) e la costumista due volte nominata all’Oscar® Sharen Davis (“Dreamgirls”, “Ray”). Musiche ad opera del compositore candidato all’Oscar® Kris Bowers (“Space Jam: New Legends”, “A Concerto is a Conversation”).

Warner Bros. Pictures presenta, una produzione Star Thrower Entertainment /Westbrook /Keepin’ It Reel, Una famiglia vincente – King Richard che uscirà nelle sale italiane il 13 Gennaio 2022.

Una famiglia vincente – King Richard, recensione del film con Will Smith

Una famiglia vincente – King Richard, il nuovo film diretto da Reinaldo Marcus Green – il notevole il suo esordio Monsters and Men targato 2018 – mette in scena la storia di un uomo con una missione: superare tutte le barriere sociali, economiche e razziali che gli si presentano di fronte al fine di far diventare le sue bambine grandi giocatrici di tennis. Missione che Richard Williams, padre di Venus e Serena, ha portato a termine con indubbio successo.

Una famiglia vincente – King Richard, il costo del successo

Ma a quale costo? Questo si chiede il biopic che vede protagonista Will Smith, e il tentativo di dare una risposta sincera e non retorica a tale domanda rappresenta il lato più interessante e riuscito della trasposizione cinematografica. Lontano dall’essere un semplice feel-good movie volto a incensare l’incredibile abnegazione del protagonista, King Richard mette al contrario in scena un personaggio dalle mille sfaccettature, tanto eroico nella sua perseveranza quanto fin troppo ostinato e dispotico nel voler perseguire il proprio obiettivo.

La forza primaria del film risulta dunque la sceneggiatura scritta da Zach Baylin, la quale sviluppa col giusto ritmo e le necessaria capacità introspettiva del personaggio principale: se infatti all’inizio tutti i sacrifici compiuti da Richard per le proprie bambine dipingono in maniera univoca un “working-class hero” non troppo differente da molti già visti, nella seconda parte invece la storia rivela con verismo e lucidità il lato egoistico della psicologia di Williams.

Will Smith alla sua migliore performance in carriera

Tale ritratto composito è lo strumento principale di cui si serve Will Smith per costruire tassello dopo tassello una delle migliori performance della sua carriera. In molte scene l’attore riesce a mostrare una profondità emotiva trattenuta ma comunque vibrante che rimanda al suo ruolo in La ricerca della felicità di Gabriele Muccino – non a caso un altro biopic? – ma la vera sorpresa arriva quando deve evidenziare anche i lati meno altruisti del carattere di Williams, e questo mostra una maturità e un controllo dei toni fino a oggi sconosciuti nello spettro della star.

Se come pare chiaro Will Smith è tra i favoriti ai prossimi Oscar per la statuetta come miglior attore, non saremmo certamente delusi nel caso arrivasse finalmente a ottenere il premio (è già stato candidato per Ali di Michael Mann e proprio per il melodramma di Muccino). Accanto a lui dobbiamo esaltare un cast di supporto indubbiamente efficace: Aunjanue Ellis nel ruolo della moglie Brandy, Saniyya Sidney in quello di Venus ma soprattutto Jon Bernthal che interpreta l’allenatore Rick Macci. Il vero momento di svolta di Una famiglia vincente – King Richard avviene proprio nella scena di confronto tra i due uomini, impreziosita dal carisma e dalla potenza espressiva di Smith e Bernthal.

Finale anticlimatico

Detto dei pregi indiscutibili di King Richard bisogna però anche testimoniare di come non si tratti di un lungometraggio totalmente riuscito. Il problema maggiore consiste in un finale che, per evitare di essere eccessivamente celebrativo ed evitare la retorica in cui purtroppo scivolano molti biopic, compie invece l’errore opposto: la scelta su come chiudere il film si rivela stranamente anticlimatica, e stempera fin troppo il crescendo emozionale di storia e personaggi. Una scelta coerente con il tono del racconto, coraggiosa nel voler evitare un certo tipo di retorica, ma in qualche modo controproducente.

Reinaldo Marcus Green, molto lucido nel non sottolineare mai eccessivamente i fatti con una regia ostentata, si trova però impossibilitato a ovviare con il montaggio o la colonna sonora a un finale soltanto moderatamente coinvolgente, il quale non si rivela la conclusione più consona per una storia altrimenti appassionante sotto più di un punto di vista. 

Invece di essere ideato e realizzato intorno al suo carismatico protagonista Will Smith, Una famiglia vincente – King Richard propone una variazione sul tema decisamente non scontata, centrando l’obiettivo di intrigare il pubblico mostrando una versione differente e realistica del personaggio principale. Tale scelta viene pagata nel finale del film quando necessariamente il centro emotivo diventa Venus Williams. L’operazione rimane comunque lodevole, regalandoci un biopic lontano da molti degli schemi ormai conosciuti.