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Bella Thorn: 10 cose che non sai sull’attrice

Bella Thorn: 10 cose che non sai sull’attrice

Bella Thorne è una di quelle ragazze che hanno visto la popolarità arrivare con uno show televisivo di Disney Channel. Come tante Disney girls, crescendo sotto i riflettori si è trasformata da idoli per adolescenti a cantante e attrice di fama mondiale, suscitando curiosità, pettegolezzi, e molto altro, senza mai nascondere una certa attrazione per gli eccessi.

Ecco 10 cose che non sai di Bella Thorne.

Bella Thorne: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in diversi noti film. Tra i primi film in cui la Thorne ha recitato si annoverano The Seer (2007), Blind Ambition (2008) e Forget Me Not (2009). Inizia poi ad ottenere maggiore notorietà grazie a titoli come Insieme per forza (2014), L’A.S.S.O. nella manica (2015), Alvin Superstar – Nessuno ci può fermare (2015), Boo! A Madea Halloween (2016), Amityville – Il risveglio (2017), La babysitter (2017), Assassination Nation (2018), Il sole a mezzanottte – Midnight Sun (2018), Sei ancora qui – I Still See You (2018), Infamous – Belli e dannati (2020), La babysitter – Killer Queen (2020) e Time Is Up (2021).

2. È nota per diverse serie TV. Nel corso della sua carriera l’attrice ha avuto modo di partecipare anche a diverse celebri serie, che hanno contribuito al suo successo. Tra i titoli dove ha svolto ruoli di rilievo si annoverano Dirty Sexy Mone (2007-2008),  My Own Worst Enemy (2008) e Little Monk (2009). Il grande successo arriva però grazie a A tutto ritmo (2010-2013), dove è protagonista insieme a Zendaya. Successivamente recita in alcuni episodi di Scream: la serie (2015), Famous in Love (2017-2018) e Paradise City (2021).

3. Ha diretto diversi videclip. Oltre ad essere attrice, la Thorne si è cimentata anche in più occasioni come regista, in particolare per i videoclip di suoi brani musicali. Tra quelli da lei diretti si ritrovano Bitch I’m Bella Thorne, Pussy Mine, GOAT, Lonely, Stupid Fucking Bitch, Phantom e Shake It. Nel 2019 è divenuto particolarmente noto il cortometraggio pornografico da lei diretto, dal titolo Her & Him. Attualmente, invece, sembra aver completato le riprese di una miniserie televisiva dal titolo Ben and Bella’s Musical Affair.

Bella Thorne è hot

4. È anche una modella.  L’ex star adolescente Disney è famosa per tante cose, tra cui le numerose fotografie provocanti postate su Instagram, ma non solo. Per il suo ventesimo compleanno, infatti, ha deciso di posare nuda per GQ magazine. Per i più curiosi: la foto non è stata ritoccata perché, come afferma lei stessa, non è perfetta, e va bene così. Nel corso degli anni si è confermata un icona hot grazie ai suoi tanti servizi da modella, ma anche per il controverso canale OnlyFans da lei aperto nell’agosto del 2020.

Bella Thorne: i suoi fidanzati

5. Ha avuto diversi noti fidanzati. Prima del suo attuale fidanzato, la Thorne ha avuto diverse note relazioni. La prima di cui si è a conoscenza è quella con l’attore britannico Gregg Sulkin, noto in particolare per la serie I maghi di Waverly, durata dal 2015 all’agosto del 2016. In seguito alla sua rivelazione di essere bisessuale, la Thorne ha intrapreso una relazione poliamorosa con il musicista Mod Sun e la celebrità di internet Tana Mongeau, frequentando quest’ultima dal settembre 2017 a febbraio 2019.

Bella Thorne Benji

Bella Thorne e Benji

6. È fidanzata con il noto cantante italiano. Nell’aprile del 2019 la Thorne ha rivelato di aver intrapreso una relazione con il cantante italiano Benjamin Mascolo, meglio noto come il Benji del duo musicale Benji & Fede, in attività fino al 2021. Formatisi tramite internet, i due sono diventati estremamente popolari, raggiungendo una buona notorietà anche a livello internazionale. Con lui, la Thorn condivide delle origini italiane da parte di madre e come si può notare dai rispettivi social sono oggi inseparabili.

7. Hanno recitato insieme in un film. Uscito al cinema nell’ottobre 2021, il film Time Is Up, diretto da Elisa Amoruso, ha visto per la prima volta i due fidanzati condividere la scena. Nel film, infatti, la Thorne e Benji interpretano Vivien e Roy, le cui vite così diverse finiranno per incrociarsi in modi inaspettati. Lei è un’ottima studentessa che non vive però a pieno la sua vita, mentre lui è un giovane problematico che si porta dietro il peso di un trauma vissuto durante l’infanzia. I modi in cui si influenzeranno e aiuteranno a vicenda gli permetteranno di scoprire nuove sfumature della vita.

Bella Thorne è su Instagram

 

8. Ha un account molto seguito. Il profilo Instagram di Bella Thorne vanta 25 milioni di follower. In questo, con oltre cinquemila post, l’attrice è solita condividere numerosi momenti della sua quotidianità, da giornate di svago con amici a vacanze fatte e fino ai momenti trascorsi insieme al suo attuale fidanzato. Non mancano però anche post relativi al suo lavoro, come dietro le quinte, curiosità o foto tratte dai red carpet a cui ha partecipato. Seguendo il suo profilo si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività.

9. Ha rilasciato una dichiarazione molto drammatica. Nel gennaio del 2018, includendo l’hashtag del movimento Time’s Up, l’attrice ha scelto il social Instagram per rivelare in un post molto intenso di essere stata abusata all’età di quattordici anni, senza però rivelare il nome del colpevole. L’attrice ha spesso parlato in pubblico e soprattutto sui social di tematiche legate alle donne: da video nei quali incita altre vittime di abusi a “Stay strong“, alla difesa del non radersi, come si vede in alcune foto su Instagram.

Bella Thorne: età e altezza dell’attrice

10. Bella Thorne è nata l’8 ottobre del 1997 a Pembroke Pines, in Florida, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1.73 metri.

Fonte: IMDb

Maanaadu, trailer dello sci-fi indiano che sta facendo impazzire il mondo

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Maanaadu è un film thriller d’azione di fantascienza in lingua tamil indiana del 2021 scritto e diretto da Venkat Prabhu e prodotto da Suresh Kamatchi di V House Productions. Il film è interpretato da Silambarasan, S.J. Suryah e Kalyani Priyadarshan insieme a S.A. Chandrasekhar, Y.G.

Jeremy Renner aperto alla possibilità di interpretare Vecchio Occhio di Falco

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La trama di Vecchio Logan (Old Man Logan in italiano) ci ha condotti in una realtà in cui i supercriminali del mondo si sono uniti per porre fine una volta per tutte agli eroi più potenti della Terra. Alcuni sono sopravvissuti, tra cui Clint Barton e – come suggerisce il titolo – Wolverine.

Sarebbe piuttosto sorprendente vedere una sorta di adattamento cinematografico di questa storia a fumetti in futuro, ma Jeremy Renner sarebbe interessato a diventare Vecchio Occhio di Falco? Durante una recente intervista con Jake’s Takes in occasione della promozione della serie Hawkeye, l’attore ha commentato la possibilità di portare al cinema quella versione dell’iconico arciere.

“Sì, adoro il Vecchio Occhio di Falco, anche se spero che la mia versione di quel personaggio possa essere più gioiosa”, ha ammesso con una risata l’attore. “Se dovessi interpretare quella versione, spero che avrà la possibilità di dimenticare tutte le cose brutte che gli sono accadute nella vita e che sia solo felice”, ha continuato con ironia. “Un Occhio di Falco felice. Ha 80 anni, non può muoversi, zoppica terribilmente… però è comunque felice!”

Per chi non ha familiarità con la realtà alternativa raccontata nella serie a fumetti, Clint è cieco quando Logan lo incontra di nuovo. Tuttavia, quel personaggio è stato anche protagonista di un’avventura da solista prima di quella che ha esplorato la sua perdita della vista.

C’è sicuramente del potenziale per un film o una serie tv dedicate a Vecchio Occhio di Falco, ma solo il tempo ci dirà cosa i Marvel Studios hanno in serbo per il futuro del personaggio. Per ora, tutti gli occhi sono puntati – a ragione – sulla serie che ha debuttato ieri su Disney+, in cui abbiamo visto per la prima volta Hailee Steinfeld nei panni di Kate Bishop.

Andrew Garfield non crede che il suo Spider-Man andrebbe d’accordo con Iron Man

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Che piaccia oppure no, lo Spider-Man del Marvel Cinematic Universe è strettamente legato al personaggio di Tony Stark/Iron Man. Il Vendicatore Corazzato ha reclutato Peter Parker in Captain America: Civil War, donandogli il suo primo costume; in seguito, Tony sarebbe diventato il mentore di Peter, e gran parte di Spider-Man: Far From Home avrebbe affrontato l’impatto della morte di Tony in Avengers: Endgame sulla vita del giovane eroe.

Con l’arrivo nelle sale di Spider-Man: No Way Home, è molto probabile che la presenza di Iron Man si farà ancora sentire all’interno della storia. Andrew Garfield ha interpretato un Peter molto diverso nel franchise The Amazing Spider-Man, e durante una recente intervista con GQ l’attore ha rivelato che non pensa che la sua versione dell’arrampicamuri sarebbe “impazzita” per Iron Man.

“Penso che, quasi sicuramente, il mio Spider-Man sarebbe stato piuttosto sospettoso dell’Iron Man del MCU”, ha detto Garfield. “Penso che sarebbe stato un po’ scoraggiato da tutto quell’eccesso, dallo status di miliardario di Iron Man. Penso che avrebbe fatto intraprendere al mio Spider-Man la strada sbagliata.”

“Forse, però, il mio Peter avrebbe potuto influenzarlo in qualche modo”, ha riflettuto poi l’attore. “Forse il mio Spider-Man avrebbe potuto dare una svegliata a Tony Stark, magari rendendolo un po’ più consapevole del suo egoismo.”

Se lo Spider-Man di Garfield apparirà davvero in No Way Home, potrebbe essere divertente scoprire cosa ne pensa della tuta tecnologicamente avanzata del Peter del MCU… Ad oggi non sappiamo ancora se quella versione dell’eroe (insieme all’altra di Tobey Maguire) sarà effettivamente nel film. Tuttavia, proprio di recente, Garfield in persona ha ammesso di essere “stanco” di commentare le voci circa il suo coinvolgimento.

Spider-Man: No Way Home, quello che sappiamo

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 16 dicembre 2021.

Star Wars: Adam Driver “non è contrario” ad un possibile ritorno di Kylo Ren

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Soltanto pochi giorni fa, il presidente di Lucasfilm Kathleen Kennedy ha lasciato intendere che i personaggi di Star Wars introdotti nella trilogia sequel, vale a dire Rey (Daisy Ridley), Finn (John Boyega), Poe Dameron (Oscar Isaac) e Kylo Ren (Adam Driver), potrebbero tornare in futuro.

Ora, in una recente intervista con UNILAND, è stato proprio Adam Driver a toccare l’argomento e a parlare di un possibile ritorno nei panni di Kylo Ren. L’attore ha detto di non essere “totalmente contrario” ad un eventuale ritorno. Tuttavia, non tiene conto della portata o della visibilità di un dato progetto quando accetta di prendervi parte; ciò che per lui conta davvero, rispetto a qualsiasi altro aspetto, è “lavorare con grandi registi”.

“No, non sono totalmente contrario”, ha dichiarato. “Per me, ogni film è un mezzo per arrivare ai registi. La cosa che mi interessa davvero è lavorare con grandi registi. Qualunque sia la portata o la dimensione… è un aspetto che per me non è mai stato davvero importante. Ci sono aspetti interessanti nel lavorare con grandi registi e prendere parte a grandi blockbuster. Per quanto mi riguarda, seguo sempre le persone con cui sarei interessato a lavorare, se mi ritengo giusto per la parte, cose di questo tipo. Quindi, no… Decisamente non sono contrario.”

Quale futuro per il franchise di Star Wars al cinema?

La trilogia sequel di Star Wars non è stata accolta dai fan come forse Disney e Lucasfilm si aspettavano, e ad oggi i tre episodi che compongono il trittico finale della Saga degli Skywalker rimangono i più divisivi di tutti, forse anche più dei film della trilogia prequel.

Al momento il futuro della saga di Star Wars è certo unicamente sul versante televisivo, ma per quanto riguarda il grande schermo, invece, i piani sembrano essere parecchio incerti (proprio di recente è stata confermata la sospensione di Rogue Squadron, il nuovo film del franchise affidato alla regista Patty Jenkins).

Resident Evil: Welcome to Raccoon City, la recensione del film di Johannes Roberts

A cinque anni dall’ultimo capitolo di una delle saghe più prolifiche tratte da videogiochi, ecco che il regista Johannes Roberts scrive e dirige Resident Evil: Welcome to Raccoon City, riproducendo in maniera pressoché totalmente fedele l’origine della storia che nell’ormai lontano 1996 diede vita ad uno dei videogame di genere survival più famosi di sempre.

Johannes Roberts si appassiona al gioco, alle sue atmosfere e ai suoi personaggi e decide di farne una trasposizione mai realizzata fino a quel momento, riportando in vita – è proprio il caso di dirlo – la morente città di Raccoon alle prese con una strana e raccapricciante epidemia che ha fatto fuggire gran parte dei cittadini, al di fuori delle forze di polizia e di chi non può permetterselo.

Resident Evil: Welcome to Raccoon City si allontana dall’estetica di Paul W.S. Anderson

Non c’è nulla di paragonabile, quindi, alla serie di film scritta e diretta da Paul W.S. Anderson a partire dal 2002 – che peraltro è tra i produttori della pellicola di Roberts, insieme alla Capcom – a partire dai colori e dalle suggestioni che infondono le luci e la fotografia. Resident Evil: Welcome to Raccoon City è a tutti gli effetti un horror movie: cupo, piovoso e con scarsa visibilità nelle scene più tese.

I protagonisti sono ovviamente gli stessi: il giovane Leon Kennedy (Avan Jogia) al suo primo sfortunatissimo giorno di lavoro, Claire Redfield (Kaya Scodelario) ritornata in città a distanza di decenni, dopo essere fuggita dall’orfanotrofio di Raccoon, nel quale viveva col fratello Chris (Robbie Amell), oggi poliziotto insieme a Jill Valentine (Hannah John-Kamen) e Albert Wesker (Tom Hopper) e, naturalmente, il dottor William Birkin (Neal McDonough).

E riescono mediamente tutti a eseguire il compito della configurazione del proprio ruolo, nonostante il piattume, che con ottime probabilità non lascerà indenni gli spettatori affezionati, e non solo per quello.

Resident Evil: Welcome to Raccoon CityIl film si colloca nel genere zombie-movie

Il punto di forza di Resident Evil: Welcome to Raccoon City è sicuramente il suo essere un discreto film di zombi, con i giusti spaventi posti qua e là, un’estetica azzeccata e la rievocazione dell’aspetto grafico e visivo dell’originale da cui sorge, che sono veramente suggestive.

Il vero rischio quando ci si inerpica per le strade dei remake è sempre inesorabilmente quello di ferire il cuore e deludere in modo irrimediabile chi con quel tale prodotto ci è cresciuto. Ora, a onor del vero, il tentativo Johannes Roberts è comunque lodevole. Il racconto riassume i due primi capitoli del videogioco compattandone gli eventi e, nella bella cornice livida della seconda metà degli anni ’90, il montaggio si alterna a ritmo serrato e costante, seguendo i protagonisti divisi a gruppetti che tentano di salvare il salvabile e di capire cosa diavolo stia accadendo, mentre sulla via abbattono non morti.

Ci sono anche degli attimi d’ilarità, sempre accompagnati da quelle chicche musicali pop che mescolano braccia che si staccano su note nostalgiche e irresistibili.

Una nuova vita per un franchise esausto?

È dunque piacevolmente godibile Resident Evil: Welcome to Raccoon City. Scollandosi completamente dai lavori passati e mostrando ciò che davvero accadde in quella città fantasma infestata da mostri di varia natura, regala un’ora e quaranta tutto sommato appagante. Sarà quel clima del 1998, o il modo in cui Johannes Roberts mette in scena il punto di vista del giocatore in più di un momento, facendo calare lo spettatore proprio lì, dove evidentemente lui stesso è stato rapito dall’avventura di Resident Evil.

In tutti i casi è evidente che non sia l’opera che il fan purista vorrebbe fruire, ma è l’ideale per quelle serate sulle poltroncine di un cinema dove, di fronte a un bidone di popcorn, si narrano le gesta di un videogame che ha fatto la storia di milioni di (quasi) quarantenni di oggi.

Spider-Man: No Way Home, J.K. Simmons parla del “nuovo” Jameson del MCU

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Alla fine di Spider-Man: Far From Home, abbiamo visto J.K. Simmons tornare nei panni di J. Jonah Jameson, il quale ha mostrato un video registrato e manipolato da Quentin Beck, che incrimina Spider-Man per gli attacchi a Londra e per la morte di Mysterio, rivelando infine pubblicamente la vera identità del supereroe.

L’attore premio Oscar tornerà anche in Spider-Man: No Way Home, come confermato dal trailer ufficiale del film, ma al momento non sappiamo ancora quale sarà il suo ruolo all’interno della storia. In una recente ospitata all’interno del podcast Happy Sad Confused di Josh Horowitz, Simmons ha fatto luce sul suo approccio al personaggio e su come percepisce questa “variante” di Jameson.

“Sai una cosa, penso che quella di Far From Home sia un versione leggermente diversa del personaggio”, ha spiegato l’attore. “Certamente, dal punto di vista dei creatori dell’attuale iterazione della storia, è un personaggio molto diverso. Per me, è un personaggio solo leggermente diverso. È lo stesso sbruffone… Lo stesso ragazzo, ma con meno capelli. Onestamente, volevo che avesse gli stessi capelli della precedente versione.”

Dopo aver spiegato che la sua scena in Far From Home è stato girata a pochissimi giorni di distanza dal suo incontro con Marvel e Sony per discutere del suo ritorno, Simmons ha poi aggiunto: “La cosa più importante è che, almeno, è sempre lo stesso sbruffone, ha gli stessi maledetti baffi e lo stesso maledetto sigaro”. Per quanto riguarda il suo ruolo in No Way Home, ha poi dichiarato: “Lo definirei una piccola, leggera spruzzata di comicità all’interno del film.”

Tuttavia, nonostante la popolarità di questo J. Jonah Jameson, una cosa che Simmons ha voluto chiarito è che pensa che il personaggio funzioni meglio in un ruolo di supporto. “Dopo i primi due con Sam Raimi, tutti continuavano a dirmi: ‘Dovrebbero fare un film su J. Jonah Jameson’. Per me era una pessima idea.”

Spider-Man: No Way Home, quello che sappiamo

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 16 dicembre 2021.

Batman: tutte le volte che i genitori sono stati uccisi, da chi e perché?

Perché un uomo ordinario diventa supereroe? Una delle storie più note sulla genesi dell’eroe è quella di Batman: Bruce Wayne, ancora ragazzino, è costretto ad assistere all’omicidio dei propri genitori, Thomas e Martha, e a vedere il carnefice fuggire via. Bruce, sconvolto dalla brutalità della città, trae dal trauma la forza per portare avanti le proprie missioni.

Il momento è stato raccontato in molteplici versioni, ma chi è davvero l’assassino dei coniugi Wayne e cosa ha mosso la sua azione?

L’opinione comune: Joe Chill

Il nome che più spesso viene associato all’omicidio è quello di Joe Chill. L’attacco è uno dei momenti più brutali mostrati nei fumetti di Batman, se non tra i più iconici. Chill viene raffigurato solitamente come un comune criminale che, in un periodo sfortunato per i suoi affari, decide di colpire una coppia che esce da teatro, i Wayne appunto. Nelle varie versioni, a volte Chill sa esattamente chi sono le sue vittime, mentre altre sembra che Martha e Thomas si trovino solo nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Anche in Batman: The Telltale Series è colpa di Joe Chill

Per buona parte della sua vita, Bruce Wayne pensa che Joe Chill ha ucciso i suoi genitori con un atto di violenza ingiustificata. Nel videogioco Batman: The Telltale Series, viene lentamente rivelato che l’assassinio dei Wayne non è così casuale come Bruce crede.

Thomas aveva tenuto nascosto un segreto a Gotham e a suo figlio. Indagando sul passato dei genitori, Bruce scopre che Joe Chill era solo un sicario, pagato per uccidere Mr. Wayne. Il padre del futuro Batman non era quindi un uomo impeccabile: aveva legami con la mafia ed era responsabile di inquietanti esperimenti nel manicomio di Arkham.

Per la serie Batman degli anni Sessanta è ”un criminale ignobile”

I toni della serie televisiva Batman, andata in onda dal 1966 al 1968, sono molto edulcorati, con poche scene di pericolo e violenza. I Wayne non sono mostrati in un flashback, punto fermo nella maggior parte degli altri racconti di Batman, e l’assassino non è nemmeno identificato con esattezza.

Quando discute del suo passato, Bruce afferma semplicemente che i suoi genitori sono stati fatti fuori da un “criminale ignobile” e non aggiunge altro. Sebbene non sia mai stato fornito un movente, si può presumere che nella serie i Wayne fossero vittime di una rapina.

Il Batman di Tim Burton incrimina Jack Napier

Il Batman del 1989 di Tim Burton cambia le carte in gioco, rivelando che a uccidere i Wayne è stato un giovane di nome Jack Napier. Lo stesso Jack Napier che, come i fan ben sanno, diventa Joker, enemy di Batman.

Per il criminale e assassino, l’uccisione ingiustificata di membri dell’alta società di Gotham è un gioco da ragazzi. Questa versione dell’omicidio aggiunge un dettaglio interessante: quando Batman affronta Joker nel culmine dell’azione, lo spettatore assiste a una battaglia personale. È un momento unico di confronto tra Bruce e l’assassino dei suoi genitori.

Robin è il mandante in Teen Titans Go!

Il film d’animazione Teen Titans Go! – Il film ruota attorno ai Titans, creature che viaggiano nel tempo per fermare la creazione dei migliori supereroi del mondo. Il lungometraggio mostra che Boy Wonder è responsabile della morte di Thomas e Martha Wayne. In Teen Titans Go! Robin si assume la responsabilità di spingere i Wayne nel vicolo, dove vengono uccisi all’istante. L’atto è lasciato fuori scena mentre sullo schermo Bruce guarda con orrore. Seppur in un contesto ironico, la scena è piuttosto impegnativa per un film per bambini.

Matches Malone è il colpevole nella serie Gotham

Nella serie prequel Gotham, Matches Malone ha un ruolo diverso dal solito. Il mafioso morto che Batman usa come alias per ottenere informazioni dalla malavita di Gotham ha un passato interessante. 

In Gotham viene rivelato che Matches Malone è in realtà l’uomo che ha ucciso Thomas e Martha Wayne. Il malvivente non sembra però essere la mente dietro l’omicidio: ingaggiato dallo scienziato Hugo Strange, ha svolto semplicemente il suo lavoro. In ogni caso, per quanto abbia avuto un impatto su Bruce, Matches non è paragonabile agli altri cattivi di Gotham.

In Joker, il Clown Principe del Crimine è la causa indiretta

Tim Burton non è l’unico ad aver legato Joker all’assassinio dei Wayne. Nel Joker di Todd Philips, il clown Arthur Fleck uccide un rispettato cittadino di Gotham in diretta televisiva, scatenando una serie di rivolte in tutta la città. Un ribelle vede la famiglia Wayne sgattaiolare in un vicolo per sfuggire al caos. Ispirato dall’atto di violenza di Fleck, l’uomo spara a Thomas e Martha di fronte al loro giovane figlio. Non li deruba, e nemmeno chiede loro qualcosa, semplicemente cita Joker e colpisce.

Questa è senza dubbio la versione più tragica del duplice omicidio. Mostrato per intero sullo schermo, l’atto sembra la causa diretta della trasformazione di Bruce nella brutale versione del Cavaliere Oscuro.

The Batman: la sinossi estesa anticipa nuove alleanze e un nuovo possibile villain

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Dopo un paio di logline piuttosto vaghe e una prima sinossi ufficiale, la Warner Bros. ha finalmente diffuso la sinossi ufficiale completa dell’attesissimo The Batman di Matt Reeves, che rivela nuovi interessantissimi dettagli a proposito della trama.

La sinossi estesa anticipa un viaggio sempre più oscuro del Cavaliere Oscuro di Robert Pattinson nella criminalità di Gotham, dopo un periodo di due anni trascorso a cercare di liberare la città dalla corruzione. Nella sinossi vengono menzionati quasi tutti i personaggi di supporto che appariranno nel film, incluso l’Enigmista di Paul Dano, che fino ad oggi pensavamo tutti sarebbe stato l’assassino a cui Batman avrebbe dato la caccia nel corso del film.

E se ci fosse un altro grande male con cui Bruce Wayne deve fare i conti? La seconda parte della sinossi, infatti, menziona che le varie prove condurranno il Cavaliere Oscuro “più vicino a casa”, il che potrebbe suggerire che la vera mente dietro questi brutali omicidi deve essere ancora rivelata. Inoltre, anche il riferimento a “nuove alleanze” sembrerebbe indicare che Batman sarà in qualche modo costretto a collaborare con uno o più dei suoi nemici. Potete leggere la nuova sinossi di seguito:

“Due anni trascorsi per le strade nei panni di Batman, incutendo la paura nel cuore dei criminali, hanno portato Bruce Wayne (Robert Pattinson) nel profondo delle ombre di Gotham City. Con solo pochi alleati fidati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis), il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – all’interno della rete corrotta di funzionari e personaggi di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come l’unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini…

…Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di macchinazioni sadiche, una scia di indizi criptici manda il più grande detective del mondo a indagare negli inferi, dove incontra personaggi come Selina Kyle/Catwoman (Zoë Kravitz), Oswald Cobblepot/Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton/Enigmista (Paul Dano). Quando le prove iniziano a condurlo più vicino casa e la portata dei piani del killer diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affligge Gotham City.”

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Mary Jane Watson: 10 storyline dei fumetti da recuperare prima di No Way Home

Mary Jane Watson è stata uno dei personaggi più significativi nel mondo di Spider-Man fin dal suo debutto ed è andata ben oltre la figura standard di fidanzata o damigella in pericolo che era comune nei fumetti al momento della sua nascita negli anni ’60. Le sue migliori storyline nei fumetti hanno dimostrato che è uno dei personaggi più indipendenti e coraggiosi del MCU, come mette in mostra Screenrant.

Michelle Jones (MJ) non è esattamente Mary Jane Watson in Spider-Man: No Way Home o nei precedenti film di Spider-Man del MCU, ma con così tanto del passato e del futuro di MJ inesplorato sullo schermo, è probabile che le storie dei fumetti più essenziali di Mary Jane degli ultimi cinque decenni influenzeranno parte di ciò che i fan vedranno nel nuovo film e oltre.

Affrontalo, Tigre…

Mary Jane Spider-ManUna delle storie più essenziali di Mary Jane Watson è la sua prima apparizione. Mary Jane ha fatto il suo vero debutto in The Amazing Spider-Man #42 dopo essere stata presa in giro nelle storie precedenti che risalivano fino al numero 15. Il numero 42 termina con una delle entrate in scena più iconiche di tutti i fumetti, e Mary Jane pronuncia la sua ormai classica battuta “Ammettilo, tigre, hai appena fatto centro”.

Questa prima storia e i numeri immediatamente successivi hanno contribuito a definire Mary Jane come ben più di una semplice competizione per Gwen Stacy. È diventata rapidamente uno dei migliori personaggi non supereroi dei fumetti di SpiderMan.

The Death Standard

May Jane Black CatMary Jane Watson è il più grande interesse amoroso dell’Uomo Ragno nei fumetti e in ogni altro medium, ma Mary Jane non è senza rivali. Una delle sue migliori storie è “The Death Standard” da The Amazing Spider-Man #331. In questa storia, Mary Jane deve affrontare la rabbia e la gelosia di Black Cat, che non può credere che Peter Parker abbia sposato Mary Jane.

Black Cat è appena tornata da una lunga assenza oltreoceano e non sapeva del matrimonio. In questo fumetto e nella storia che segue, Mary Jane tiene testa a Felicia Hardy con grazia e dignità, aiutando a definire ulteriormente il suo personaggio.

Fun and Games

Mary Jane Spider-man costumeFun And Games” è la storia principale di The Amazing Spider-Man Annual #19, in cui Mary Jane si mette alla prova come eroina. La copertina è iconica, anche se un po’ fuorviante. Mary Jane non indossa il costume dell’Uomo Ragno nel fumetto stesso, ma gioca un ruolo fondamentale nell’abbattere il figlio di Spider-Slayer, uno dei cattivi più oscuri dell’Uomo Ragno.

Il suo coraggio contro Smythe, armato di un avanzato veicolo robotico, contribuisce a salvare la vita degli altri e alla fine porta alla sconfitta e alla cattura dello Spider-Slayer.

Spider-Island

Mary Jane Spider Island Mary Jane Watson diventa propriamente una supereroina nella storyline Spider-Island, dove tutta New York City è infettata da un virus che dà alle persone abilità simili a quelle di Spider-Man. La storia porta ad alcuni momenti iconici con Mary Jane che diventa un supereroina ma è essenziale anche per altre ragioni.

Spider-Island arriva qualche anno dopo gli eventi di One More Day, dove il matrimonio di Spider-Man e Mary Jane è stato cancellato dalla continuità da Mefisto. La fine di questa storia vede i due iniziare a tornare insieme come amici e alleati.

Vite parallele

Mary Jane Peter ParkerParallel Lives è una graphic novel con Mary Jane che ricontestualizza gran parte del suo passato e della sua relazione con Peter Parker. Questa storia del 2012 scritta da Gerry Conway è un ottimo punto di partenza per i nuovi lettori e gratificante anche per i fan di lunga data.

La storia rivela che Mary Jane sapeva che Peter Parker era Spider-Man dalla notte dell’omicidio dello zio Ben, dopo aver visto Peter sgattaiolare fuori dalla sua finestra. Prima, Mary Jane aveva semplicemente detto di aver sempre saputo la verità senza nemmeno spiegare come.

Il matrimonio

The Wedding“, la storia principale di The Amazing Spider-Man Annual #21 è essenziale per capire il viaggio di Mary Jane nella Marvel Comics. È diventata ancora più importante dopo gli eventi di One More Day, che ha annullato la storyline del matrimonio. Ha anche cancellato gran parte dello sviluppo del personaggio di Mary Jane, rendendo questo numero importante per i fan.

All’epoca, Mary Jane era reticente sul matrimonio per una serie di motivi. Teme per la sicurezza di Peter, ma ha anche una riluttanza un po’ immatura a rinunciare ad uscire e fare festa. La sua crescita e maturità portano a questo momento epocale e in seguito hanno influenzato molte delle rappresentazioni di Mary Jane in altri fumetti e media.

“Tutti i miei passati ricordati”

La prima impressione di Peter Parker su Mary Jane fu probabilmente simile a quella dei lettori. Era bella ma un po’ superficiale. Questo è cambiato drasticamente in una delle sue storie più cruciali. The Amazing Spider-Man #259 è dedicato all’esplorazione della storia di Mary Jane in dettaglio per la prima volta, e dà anche ai lettori un’idea di come sia diventata la persona che era.

Il suo personaggio di ragazza festaiola è proprio questo, un meccanismo di difesa che ha sviluppato mentre cresceva in una famiglia violenta. Mary Jane non ha scuse e cerca genuinamente la gioia nella vita, e il suo spirito è un’enorme ragione per cui Peter la ama così tanto.

Rinnova i tuoi voti

La famiglia che Peter Parker e Mary Jane hanno fondato in The Amazing Spider-Man Annual #21 è stata cancellata da One More Day, ma in Renew Your Vows Mary Jane prende il posto di guida nel diventare sia una madre che un supereroe.

Dopo gli eventi di Secret Wars del 2015, questa realtà tascabile mostra Mary Jane che combatte per salvare la sua famiglia. Lei tiene sotto controllo il simbionte Venom, indossa un costume da supereroe e ne disegna uno per sua figlia Annie.

“La notte in cui Gwen Stacy morì”

The Amazing Spider-Man #122 è uno dei fumetti più iconici di tutti i tempi, e certamente uno dei migliori numeri di Spider-Man degli anni ’70. Anche se è principalmente conosciuto per la morte di Gwen Stacy e del Green Goblin, finisce con uno dei momenti più essenziali della relazione tra Mary Jane e Peter Parker.

Un Peter addolorato si scaglia contro di lei mentre lei cerca di consolarlo e le chiede di andarsene. In una singola tavola che racchiude il suo personaggio e la loro intera relazione nel fumetto, lei chiude la porta ma rimane dentro con lui.

Confessioni

Mary JaneConfessioni“, da Ultimate Spider-Man #13, è una delle migliori storie di Mary Jane di qualsiasi universo. Peter Parker le rivela la verità sulla sua identità, un enorme segno di fiducia che non era evidente per gran parte della relazione tra i due sulla Terra 616. La natura solidale di Mary Jane è in piena mostra qui, così come la sua fede e la fiducia nell’eroismo del suo amico.

La Mary Jane dell’universo Ultimate Comics è sostanzialmente diversa dalla sua controparte di Terra-616, essendo una studentessa altrettanto brillante quanto Peter Parker e sua cara amica fin dall’inizio. Questa storia essenziale li avvicina ancora di più.

Peter Jackson racconta il titanico lavoro dietro a The Beatles – Get Back

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Si tratta di un evento cinematografico senza precedenti, nonostante si sia scelto di distribuirlo direttamente su Disney+. Stiamo parlando di The Beatles – Get Back, il documentario in tre puntate che Peter Jackson ha realizzato a partire da ore e ore di filmati inediti che ci portano nel backstage delle sessioni di registrazione della band nel gennaio del 1969, in un momento cruciale della storia della musica.

Nella migliore delle sue abitudini cinematografiche, Peter Jackson ha fatto del lavoro di scelta e montaggio dei momenti una trilogia, tre appuntamenti su Disney+, il 25, 26 e 27 novembre. In occasione della conferenza stampa del film, abbiamo avuto il piacere e il privilegio di sentire dalle parole stesse di Jackson com’è stato lavorare a questo documentario, quali sono state le sfide, quali i momenti migliori e soprattutto come mai si è cimentato in questo progetto tanto difficile quanto divertente.

“Solo un fan poteva realizzare The Beatles – Get Back”

“Sono certamente un fan dei Beatles, in termini di nascita – ha esordito JacksonSono nato nel 1961, ero vivo quando i Beatles effettivamente pubblicando i loro album, ma non riesco a ricordarli negli anni’60. I miei genitori non hanno mai comprato un singolo album dei Beatles. Avremmo avuto circa 30 dischi quando ero piccolo e nessuno di questi era dei Beatles. Ma con la mia prima paghetta ho comprato la compilation dei Beatles, Red and Blue, nel 1972. In questo modo sono diventato un fan dei Beatles, e penso che chiunque avesse fatto questo lavoro, doveva essere un fan, perché il materiale era tanto, erano circa 140 ore di audio continuo e si trattava di capire le piccole sfumature delle loro conversazioni.”

Conversazioni, prove, dettagli, registrazioni, come rintracciare una storia da raccontare in questo groviglio di materiale?

Peter Jackson: “Bisogna tenere conto del fatto che Michael Lindsay-Hogg, quello che effettivamente ha girato questo materiale 52 anni fa, era un regista e lui aveva sicuramente scelto un modo per raccontare quello che stava riprendendo. Ma cosa? Ho cercato di trasformarlo in un altro personaggio, nel film. Fa parte di una delle trame, come John e Yoko, oppure come il viaggio di Paul.”

Un periodo particolare nella carriera del gruppo

Come mai esiste tutto questo materiale non utilizzato e soprattutto apparentemente non organizzato? 

“Al momento della registrazione, l’ultima volta in cui i Beatles si erano esibiti dal vivo c’era Brian Epstein a organizzare tutto per loro, dagli alberghi ai viaggi ai tour fino al 1966, e quella era stata l’ultima volta che ebbero qualcuno che si occupava di loro. E quando andavano in studio per incidere un album c’era George Martin in sala di registrazione. In questo caso sono a Twickenham perché Denis O’Dell che produce sia The Magic Christian che Get Back, ha prenotato lo studio per le riprese e loro possono utilizzarlo gratuitamente mentre i set vengono costruiti. Non si tratta della registrazione di un album, ma delle prove per un disco e uno show. Quindi si trovano ad affrontare questa cosa senza il solito supporto, e anche oggi guardando il film non si capisce bene chi era responsabile del progetto. Loro sembrano pensare che ci sia qualcuno a occuparsene dietro le quinte e si tratta probabilmente di Denis O’Dell, il produttore, che però sta per iniziare le riprese e si occupa del resto solo part-time. I Beatles ingaggiano una battaglia continua col regista Michael Lindsay-Hogg, che cerca di catturare quanto più materiale autentico possibile.”

I tentativi di sfuggire alle registrazioni

“Ovviamente se hai una cinepresa addosso te ne rendi conto e non sei spontaneo, Michael era consapevole di questo e aveva deciso di fare in modo di riprenderli e registrarli il più possibile senza che se ne accorgessero, con dei trucchi. Ad esempio la macchina da presa stava su un cavalletto e veniva accesa prima che l’operatore si allontanasse, così che si continuava a girare senza che loro se ne accorgessero, o coprendo con lo scotch la luce rossa. Inoltre Michael nascondeva i microfoni per cercare di catturare delle conversazioni reali e ad esempio John e George non si rendevano conto di quando venivano registrati i loro discorsi privati, ma invece di dire a Michael “dicci quando state riprendendo perché non vogliamo che tu lo faccia in certi momenti”, alzavano il volume degli amplificatori e strimpellavano la chitarra, facendo rumore, quindi i microfoni di Michael registravano questo suono, mentre le loro bocche parlavano. Grazie alla tecnologia computerizzata di cui disponiamo siamo riusciti a togliere le chitarre e far sentire le conversazioni che loro hanno cercato di coprire o di camuffare. In realtà erano proprio i Beatles a pagare la pellicola a Michael, quindi volevano essere ripresi ma al tempo stesso non volevano essere invasi nel loro privato. In 150 ore di materiale c’è solo un momento in cui Paul McCartney dice “adesso spegniamo le cineprese” e tutti lo fanno, ma anche in quel causo l’audio continua a registrare quindi ci resta quella conversazione.”

The Beatles: Get BackRileggere il mito dei Beatles

Il film ci ripropone una specie di rilettura di quello che erano i Beatles. In che modo il racconto del loro mito è cambiato in questo lavoro? 

“Quando pensiamo ai Beatles, pensiamo a come li abbiamo visti in A Hard Day’s Night e Help!, nelle interviste e conferenze stampa degli anni Sessanta, ma sono tutte situazioni in cui si esibiscono. Qui, come dicevamo, quando non sanno che sono ripresi e registrati li vediamo come sono al cento per cento. In altre circostanze li abbiamo visti affascinanti, e divertenti, ma ora sono qui per fare un progetto molto ambizioso, e cosa potrebbe rivelare di più del carattere e della personalità di qualcuno del vederlo alle prese con dei problemi? Vedendo come affrontano le crisi mi sono detto che sono dei ragazzi normali, delle brave persone, diverse tra loro, come è normale che siano quattro individui. Noi siamo abituati a pensare a loro come ad un’unità, col loro aspetto e la caratterizzazione che avevano negli anni Sessanta: quello affascinante, il silenzioso, il buffone eccetera. Avevano delle etichette ma li pensavamo come un tutt’uno e qui vediamo invece quattro persone distinte che affrontano le cose a modo loro. Alla fine li ho rispettati anche di più perché quando togli il velo al mito e vedi la verità nuda e cruda devi essere pronto a restare deluso. Io penso ai Beatles in modo molto diverso ora, non penso alle loro acconciature, ai personaggi e al loro modo di vestire, come facevo da fan, ma penso a loro come a persone ed esseri umani. Credo che dopo aver visto The Beatles – Get Back si capisca che sono ragazzi bravi e sensibili, non ci sono primedonne, hanno i loro disaccordi e le loro ambizioni, perché sono persone diverse ma sono quattro bravi ragazzi.”

Carta bianca da parte degli eredi

Qual è stata la reazione alla visione del film? Ha avuto paletti o divieti?

“Mi hanno dato carta bianca, come fecero con Michael, anche se poi fecero sparire questo materiale […] Mi aspettavo che mi dicessero che qualcosa non andava o che avrebbero preferito togliere una conversazione, o altro, e questo non mi avrebbe sorpreso né mi sarei arrabbiato, e invece non mi hanno dato una singola nota, non hanno fatto nessuna richiesta in proposito. Lo hanno visto e sicuramente è stata una delle esperienze più stressanti della loro vita e ci vuole coraggio da parte loro per esporre in pubblico quello che è successo dietro le quinte per la prima volta in assoluto, a parte nel film Let It Be che hanno fatto sparire, quindi sono un po’ nervosi perché sono consapevoli del fatto che si mostrano per la prima volta come realmente erano. La reazione più importante l’ha avuta Paul, quando l’ha visto e mi ha detto “è un ritratto molto accurato di come eravamo allora” e io sono stato molto felice perché è proprio quello che cercavo di fare. Ho visto 150 ore di materiale e poi ho dovuto ridurlo e condensarlo e nel processo di riduzione ero preoccupato che l’insieme risultasse sbilanciato. Per me la cosa più importante – e credo anche per loro – è sempre stata che fosse fedele alla verità, che loro non vogliono edulcorare. La Disney ad esempio voleva togliere le parolacce, ma Ringo, Paul e Olivia hanno detto “così eravamo e così parlavamo, per favore, non fatelo”.”

Per scoprire se alla fine la Disney sia riuscita o meno a togliere le parolacce, non resta che aspettare il 25, 26 e 27 novembre, quando le tra puntate di The Beatles – Get Back verranno messe on line su Disney+.

10 cantanti che reciteranno in film di prossima uscita!

10 cantanti che reciteranno in film di prossima uscita!

Il musicista che si reinventa attore non è un concetto nuovo: Will Smith era un rapper prima di diventare una star del cinema. Madonna ha iniziato a recitare non molto tempo dopo l’uscita del suo primo album. Jennifer Hudson ha vinto un Oscar dopo essere stata cacciata da American Idol. Tuttavia, questo non significa che non sia eccitante quando i nostri cantanti preferiti compaiono per la decima volta in un cast o fanno il loro debutto sullo schermo.

I prossimi due anni promettono biopic stellari, blockbuster e film indie con i musicisti preferiti dai fan. Non importa se ti piace il rap, il pop o una via di mezzo: ci sono film con artisti per tutti.

House of Gucci – Lady Gaga

House of Gucci film 2021Da quando ha vinto il Golden Globe per il ruolo di The Countess nella quinta stagione di American Horror Story, la carriera di attrice di Lady Gaga è stata sulla bocca di tutti. Nel 2018 ha ricevuto ulteriori consensi dalla critica quando ha interpretato la cantante emergente Ally in A Star Is Born, un ruolo che avrebbe dato a Gaga la sua prima nomination agli Oscar.

House of Gucci mette ancora una volta Gaga al centro dell’attenzione. Nel film, Gaga interpreta Patrizia Reggiani, la moglie di Maurizio Gucci, il nipote del fondatore della casa di moda Gucci. Viene poi condannata per aver pianificato la sua uccisione.

Don’t Look Up – Ariana Grande & Kid Cudi

Ariana Grande don't look upAriana Grande e Kid Cudi non sono cantanti estranei al mondo della recitazione. Grande ha iniziato a Broadway, poi ha recitato in due show di Nickelodeon prima di apparire nella prima stagione di Scream Queens. Cudi ha più di 12 crediti di spettacoli a suo nome.

Don’t Look Up è il più grande progetto di recitazione di entrambi gli interpreti fino ad oggi. Il film presenta un cast all-star di attori nominati agli Oscar, tra cui Leonardo Dicaprio, Jennifer Lawrence e Meryl Streep, ed è diretto dallo scrittore di commedie vincitore di Oscar Adam McKay. Con Don’t Look Up, Grande e Cudi hanno entrambi l’opportunità di fare un po’ di recitazione seria che li porterà a futuri e più sostanziosi ruoli nei film.

Licorice Pizza – Alana Haim & Tom Waits

Licorice PizzaLicorice Pizza, il primo film dopo quattro anni del regista/sceneggiatore Paul Thomas Anderson, ha suscitato molto clamore per il suo nome intrigante e il suo cast piuttosto vario. Un volto familiare è Tom Waits, il cantante diventato attore con una delle voci più caratteristiche del mondo della musica.

Un volto meno familiare, per quelli che non seguono la sua rock band Haim, è Alana Haim. Tuttavia, la sua presenza in questo film non è del tutto casuale, poiché Paul Thomas Anderson ha diretto nove video musicali della band Haim. Licorice Pizza è il debutto cinematografico di Alana, e forse le garantirà anche la sua prima nomination come attrice. Attualmente è all’ottavo posto nella lista di Variety delle previsioni per gli Oscar 2022 come migliore attrice.

Marry Me – Jennifer Lopez & Maluma

Jennifer Lopez è uno dei primi esempi di cantanti il cui passaggio alla recitazione è stato agevole e la cui carriera è stata longeva. Dal suo grande successo nel ruolo dell’iconica cantante tejana Selena nell’omonimo film, ha recitato in una varietà di film, alcuni buoni (vedi Hustlers) e alcuni scadenti (vedi Gigli). In Marry Me, la Lopez interpreta una cantante che abbandona il suo fidanzato infedele all’altare per uno sconosciuto nel pubblico.

Il cantante vincitore di Grammy Maluma interpreta il marito traditore superstar della Lopez. Non c’è dubbio che lui possa eguagliare la Lopez vocalmente, ma il tempo ci dirà se ha le capacità recitative per interpretare un cattivo convincente, o almeno divertente.

Shotgun Wedding – Jennifer Lopez & Lenny Kravitz

shotgun wedding jloIl primo credito da attore del cantautore Lenny Kravitz fu la voce cantata di un personaggio in The Rugrats Movie. Poi ha continuato interpretando versioni di se stesso nella commedia classica Zoolander e in un episodio dei Simpson, prima di ottenere ruoli più importanti nel film candidato all’Oscar Precious e nel franchise di Hunger Games. Con The Hunger Games in particolare, Kravitz ha dimostrato di avere ciò che serve per essere un attore serio.

Shotgun Wedding, con lui e Jennifer Lopez, è una commedia romantica su una coppia il cui matrimonio viene rovinato da un gruppo di criminali. Kravitz interpreta l’ex della Lopez.

Don’t Worry Darling – Harry Styles

Don't Worry Darling film 2022La prima volta che gli spettatori hanno visto Harry Styles sul grande schermo è stato nel 2017 con il suo ruolo di supporto nel film di guerra Dunkirk di Christopher Nolan. Anche se il suo ruolo non era così esteso come molti fan degli One Direction avrebbero voluto, è stato sufficiente per catturare l’attenzione di altri registi che lo avrebbero assunto per progetti futuri.

Don’t Worry Darling vedrà Styles nel suo primo ruolo da protagonista. Diretto dall’attrice e regista Olivia Wilde, il film segue una casalinga degli anni ’50 che scopre una misteriosa verità su suo marito. I dettagli della trama rimangono avvolti dal mistero, ma il trailer dà ai fan accenni di una trama oscura ambientata su uno sfondo suburbano.

Dua Lipa – Argylle

argylle dua lipaDall’uscita del suo album di debutto nel 2017, Dua Lipa ha rapidamente scalato le classifiche come una delle pop star più popolari e di successo degli ultimi 4 anni. Più recentemente, ha ricevuto il plauso della critica per il suo album electro-pop Future Nostalgia, vincendo sia un Grammy che un’ampia esposizione sui social media.

Lipa farà il suo debutto come attrice nel prossimo film del regista britannico Matthew Vaughn, Argylle. Dovendo scontrarsi con artisti del calibro di Samuel L. Jackson e Catherine O’Hara, le capacità recitative di Dua Lipa saranno sicuramente messe alla prova. Se mette tanto carisma ed energia nella sua performance di attrice quanto ne mette nelle sue performance musicali, dovrebbe andare più che bene.

Bette Midler – Hocus Pocus 2

Hocus Pocus 2 film 2022Durante questi tempi incerti, molti amanti del cinema si sono rifugiati nei loro amati vecchi film preferiti per trovare conforto. Negli ultimi due anni, sono stati annunciati sempre più sequel di questi film classici. Uno di questi film è Hocus Pocus 2, il sequel del favorito di Halloween del 1993 sulle streghe sorelle Sanderson e interpretato dalla cantante classica/attrice Bette Midler.

La Midler era allo stesso tempo gloriosa e terribile nel film originale. Anche se la Disney deve ancora rilasciare un trailer di Hocus Pocus 2, non c’è dubbio che porterà il suo meglio nel sequel. La Midler ha lavorato abbastanza costantemente come attrice dalla fine degli anni ’60, e ciò le ha sicuramente garantito l’esperienza e il talento per stupire il pubblico ancora una volta.

La Sirenetta – Halle Bailey & Awkwafina

Halle Bailey la sirenettaA 21 anni, Halle Bailey sembra avere acquisito la routine della cantante/attrice alla perfezione. Dopo alcuni ruoli minori in spettacoli televisivi e film, Bailey e sua sorella Chloe hanno formato il duo canoro Chloe x Halle. Nel 2018, si è guadagnata il suo primo grande credito recitativo come personaggio di supporto nella serie comica Grown-ish.

Bailey farà il suo debutto come attrice protagonista nel ruolo di Ariel nel live-action The Little Mermaid di Rob Marshall, che vede come co-protagonista la rapper-attrice Awkwafina. Come per molti cantanti/attori, non c’è dubbio che la Bailey sarà in grado di affascinare il pubblico con la sua voce. Dato che questo non è il suo primo ruolo da attrice, non c’è nemmeno dubbio che saprà cavarsela nella sceneggiatura.

Wicked – Ariana Grande & Cynthia Erivo

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Dato che Wicked è originariamente un musical di Broadway, avrebbe senso porre l’accento sulla capacità canora, scegliendo le attrici ideali per interpretare le due protagoniste. Quando è stato annunciato che Ariana Grande avrebbe interpretato Glenda accanto a Elphaba di Cynthia Erivo, per i fan si è trattato di un casting che calzava a pennello.

Grande ha una voce di prima classe, una carriera musicale di grande successo e un background nei musical di Broadway, che la rende adatta a questo ruolo. Inoltre, ha precedenti esperienze di recitazione, tra cui un ruolo in Victorious, uno show di Nickelodeon su una scuola di arti dello spettacolo. Allo stesso modo, Erivo ha vinto un Tony per The Color Purple, ed è stata candidata all’Oscar per il film Harriet. Non si sa molto altro sull’adattamento di Jon M. Chu del pluripremiato musical, ma con le due cantanti davanti alla macchina da presa, sarà sicuramente uno spettacolo memorabile.

DC League of Super-Pets, il trailer del nuovo film d’animazione Warner Bros

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DC League of Super-Pets, disponibili il trailer italiano e il poster del nuovo lungometraggio di animazione di Warner Bros. Pictures. Il film, diretto da Jared Stern, anche autore della sceneggiatura insieme a John Whittington, presenta nella sua versione originale un cast di voci eccezionale guidato da Dwayne Johnson nel ruolo del protagonista Krypto il Super Cane. Il film sarà nelle sale italiane a partire da maggio 2022 distribuito da Warner Bros. Pictures.

Nella versione originale del film fanno parte del cast di doppiatori anche Kevin Hart (i film “Jumanji” e “Pets: Vita da animali”), Kate McKinnon (“Saturday Night Live”, “Il magico scuolabus riparte”, “Ferdinand”), John Krasinski (i film “A Quiet Place – Un posto tranquillo”, “Free Guy – Eroe per gioco”), Vanessa Bayer (“Saturday Night Live,” “La festa prima delle feste,” “Un disastro di ragazza”), Natasha Lyonne (“Show Dogs – Entriamo in scena”, “Ballmastrz: 9009”), Diego Luna (“Rogue One: A Star Wars Story,” “Maya e i tre guerrieri”), Marc Maron (“Joker,” “GLOW”), Thomas Middleditch (“Godzilla II: King of the Monsters,” “Capitan Mutanda – Il film ”), Ben Schwartz (“Sonic the Hedgehog,” “Duck Tales – Avventure di paperi”), e Keanu Reeves (la saga “Matrix” e i film “John Wick”).

DC League of Super-Pets, le prime foto dal film

In DC League of Super-Pets, gli insperabili migliori amici Krypto il Super Cane e Superman condividono gli stessi superpoteri e combattono fianco a fianco il crimine nella città di Metropolis. Quando Superman e il resto della Justice League vengono rapiti, Krypto deve convincere un improvvisato gruppo di animali domestici composto da Asso il segugio, MP la panciuta maialina, Merton la tartaruga e Chip lo scoiattolo, a gestire i loro poteri appena scoperti ed aiutarlo a salvare i supereroi.

Del team creativo di Stern fanno parte anche lo scenografo Kim Taylor (“LEGO® Ninjago – Il film”) e i montatori David Egan (“Game Night – Indovina chi muore stasera?”, “Come ti rovino le vacanze”) e Jhoanne Reyes (“Teen Titans GO!”, “Young Justice”).  Le musiche sono di Steve Jablonsky (I film “Transformers”).

Warner Bros. Pictures presenta DC League of Super-Pets, una produzione Seven Bucks Production. Il film sarà distribuito da Warner Bros. Pictures in tutto il mondo dal 18 maggio 2022 ed in Nord America dal 20 maggio 2022.

Hawkeye: recensione della nuova serie Marvel

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Hawkeye: recensione della nuova serie Marvel

Dal 24 novembre con i primi due episodi e con un episodio nuovo ogni settimana, arriva su Disney+ Hawkeye, la nuova serie della Casa di Topolino in collaborazione con i Marvel Studios che ci terrà compagnia, a giudicare dall’atmosfera che si respira nei primi due episodi visti in anteprima, per tutte le vacanze di Natale, proponendoci una New York imbiancata e illuminata a festa. 

Clint Barton: dove eravamo rimasti e dove lo troviamo?

Come da titolo, la serie v vede protagonista Clint Barton, il nostro amato Occhio di Falco che ritroviamo dopo gli eventi di Avengers: Endgame. Quella storia lo aveva senza dubbio provato, dal punto di vista emotivo, perché la sconfitta di Thanos e il ritorno della sua famiglia dopo lo Snap sono passati attraverso la morte della sua più cara amica, Natasha, ma anche dal punto di vista fisico, visto che troviamo Clint in vacanza nella Grande Mela insieme ai figli, alle prese con una serie di acciacchi fisici, eredità dei suoi giorni da Vendicatore. Dopotutto lui non è dotato di super poteri o di armature tecnologiche come i suoi colleghi! 

Tuttavia, come ogni vita avventurosa che si rispetti, nemmeno una settimana a New York prima di Natale, in compagnia dei propri figli, è quello che sembra. Vediamo così che nella vita di Clint irrompere Kate, una ragazza indipendente, sicura di sé e decisamente avventata, molto versata nelle arti marziali e nel tiro con l’arco, ma con l’adolescenziale propensione a finire nei guai. L’incontro tra Kate e Clint metterà il vendicatore nella posizione di dover fare i conti con il passato e di doversi mettere di nuovo in gioco per tutelare la sua nuova protetta e insegnarle a gestire le sue doti.

Hawkeye

Hawkeye è la commedia di Natale che non sapevamo di volere

Ispirata liberamente alla run di Aja e Fraction, Hawkeye ne riprende lo stile e la palette per riproporre la storia di Kate Bishop e Clint Barton in un linguaggio che sia adeguato alla serialità ma anche che si inserisca bene all’interno del lungo discorso del Marvel Cinematic Universe che nell’ultimo anno si è arricchito di linguaggi, personaggi e punti di vista come mai prima. Le serie Disney+ e i film visti negli ultimi 12 mesi hanno regalato all’Universo Marvel una pluralità di linguaggi, generi, personaggi e rappresentazioni e Hawkeye si inserisce in questa sorta di apertura e rinnovamento portando a bordo del carrozzone Marvel una commedia natalizia che abbraccia l’action e il superhero genre, ma che alla fine sembra doversi tradurre in un semplice: “Riuscirà Clint a tornare a casa per Natale?”. 

Ecco a voi Clint e Kate!

Se nel corso di questi 10 anni di Marvel Universe (e nel corso di una carriera con picchi artistici notevoli), Jeremy Renner aveva sondato luoghi molto oscuri dell’animo umano, con i suoi personaggi, in questo caso si butta anima e (soprattutto) corpo in una rilettura leggera del suo personaggio, un mentore, sì, ma anche un padre e un marito che cerca di fare tutte le cose giuste e che deve sbrigare delle faccende in sospeso, tutto mentre ha a che fare con un’adolescente irrequieta, Kate Bishop, interpretata da Hailee Steinfeld. Kevin Feige ha dichiarato che l’attrice non ha dovuto sostenere il provino per il ruolo, che lui glielo ha offerto a scatola chiusa, e come al solito ha dimostrato grande intuito. Steinfeld è tutto ciò che Kate Bishop dovrebbe essere: in gamba, sicura, sarcastica e con una buona dose di faccia tosta e sconsideratezza, ma anche con una profonda venerazione per i Vendicatori e in particolare proprio per quel Occhio di Falco che una sera, poco prima di Natale, la salverà da una banda della Mafia in Tuta (Tracksuit Mafia). 

Le ramificazioni di Hawkeye nel MCU e i volti nuovi

Il rapporto maestro/allievo che si crea trai due personaggi è istantaneo, la chimica tangibile e il divertimento assicurato. Anche perché, dopo la scena post credits di Black Widow, possiamo sperare che Hawkeye sia legato a doppio filo alla storyline principale del MCU che raccontano i lungometraggi, ma anche a quella delle altre serie che presto vedremo, come la neo annunciata Echo, con protagonista Alaqua Cox / Maya Lopez. 

Nel cast di Hawkeye vediamo anche Florence Pugh (appunto, Yelena Belova di Black Widow), Vera Farmiga (Eleanor Bishop) che dopo una carriera di successo nell’horror, si affaccia ad un altro grande franchise, Alaqua Cox (Maya Lopez, aka Echo, che vedremo protagonista della sua serie) e Tony Dalton (Jack Duquesne, aka Lo Spadaccino) che già nei primi due episodi mostra di saperci fare e di offrirci un personaggio davvero interessante per il futuro. 

Un supereroe senza super poteri

Questa recensione dei primi due episodi di Hawkeye non vi dirà molto su cosa succede effettivamente nelle due puntate di apertura, dal momento che si preferisce sempre conservare i dettagli della trama intonsi per la gioia dello spettatore, ma può affermare che ancora una volta nella diversificazione dei toni e dei contenuti, la Marvel continua ad ampliare il suo spettro d’interesse, irretendo un pubblico sempre più vasto e offrendo nuovi spunti e nuovi punti di vista, senza mai rinunciare alla sua estetica ricca di effetti visivi, sempre eccellenti, scene d’azione, momenti di ironia che si alternano a momenti di riflessione, che toccheranno i cuori di tutti.

Hawkeye è un eroe davvero umano, lo testimoniano le sue cicatrici e i suoi traumi, e forse proprio per questo i suoi dolori e le sue gioie troveranno grande corrispondenza nel pubblico.

Eternals: 10 cose che solo i fan dei fumetti conoscono su Eros/Starfox

La scena a metà dei titoli di coda di Eternals ha introdotto nel MCU il personaggio di Eros/Starfox, interpretato da Harry Styles. In attesa di scoprire quale sarà il suo futuro nell’universo cinematografico, ecco 10 cose che bisognerebbe sapere per conoscere meglio questo personaggio intrigante e avvincente, con una storia ricca e complessa nei fumetti, che coinvolge gli Avengers, i Guardiani della Galassia e persino Thanos.

È il figlio di Mentor

Come ormai quasi tutti sanno, Eros è il fratello di Thanos. Sono entrambi i figli di Mentor, leader di Titan e figlio di due dei primi Eterni, Kronos e Daina. Mentor incontrò la madre di Eros, Sui-San, all’arrivo su Titan e rimase sul pianeta fino al primo attacco di Thanos alla colonia, arrivando persino a pregare Chronos di intervenire per salvarlo. In risposta alla sua richiesta di aiuto, Chronos creò Drax il Distruttore.

Thanos e il suo Ordine Nero uccisero Mentor dopo che si rifiutò di curare il Titano Pazzo da una misteriosa malattia. Mentor aveva un intelletto assai sviluppato che lo rendeva uno degli esseri più intelligenti dell’universo.

Ha una pessima reputazione

Mentre cresceva su Titan, Eros si è guadagnato la reputazione di giovane spensierato e donnaiolo, famoso per aver spezzato più cuori e per aver vissuto in modo avventato. Le sue avventure divennero piuttosto famose sul pianeta, anche se la sua personalità disinvolta lo rese anche molto popolare.

L’atteggiamento spensierato di Eros era in netto contrasto con la brama di potere di suo fratello. In effetti, la sete di sangue di Thanos lo portò ad attaccare Titan, uccidendo migliaia di persone. Questo evento provocò un cambiamento profondo in Eros, che finalmente iniziò a prendere più seriamente le sue responsabilità.

Ha un set di poteri davvero unico

Eros ha un potere unico che gli permette di stimolare i centri del piacere di una persona, rendendoli suscettibili alla sua persuasione e al suo fascino. I suoi poteri sono così vasti che può anche provocare in una persona un’infatuazione intensa, un effetto simile all’essere innamorati. Questa abilità viaggia di pari passo con la sua persona edonistica, anche se nel corso degli anni lo ha messo spesso in guai considerevoli. 

A parte questo dono unico, Eros ha le stesse abilità degli altri Eterni. Ha una maggiore forza e resistenza, può volare e viaggiare attraverso lo spazio. Tuttavia, è lontano dall’essere il membro più potente degli Eterni e la sua resistenza è al di sotto della media per i loro standard. 

Ha combattuto al fianco di Mar-Vell

I fan dei fumetti conoscono Mar-Vell, il primo eroe a chiamarsi Captain Marvel. Eros incontrò Mar-Vell dopo il genocidio di Thanos su Titan e si unì a lui contro le forze del Titano Pazzo. La lotta non andò come previsto, ed Eros divenne prigioniero di suo fratello.

Durante la custodia, Eros apprese che Thanos aveva ucciso la madre durante l’attacco di Titan. In cerca di vendetta, si riunì a Mar-Vell una volta liberato. A quel punto, incontrò anche Iron Man, i Vendicatori e Dragoluna, e la squadra ha combattuto di nuovo Thanos, uscendone questa volta vittoriosa.

La stretta relazione con Pip il Troll

Poco dopo la prima sconfitta di Thanos, Eros incontrò Pip il Troll, diventando subito amico del folletto. In orgine, Pip era un principe del pianeta Laxidazia, prima che un birra mutagenica lo trasformò in una creatura degenerata, simile a un satiro.

Eternals ha anticipato anche il legame tra Eros e Pip. Tuttavia, il Troll è molto più vicino ad Adam Warlock nei fumetti. Ad un certo punto, Pip e Adam trascorrono molto tempo intrappolati all’interno della Gemma dell’Anima, insieme a Gamora, Silver Surfer e Drax il Distruttore.

Si è unito agli Avengers

Eros si reca sulla Terra e si unisce ai Vendicatori come tirocinante. Wasp gli assegna il nome Starfox e partecipa a diverse avventure insieme a loro. In particolare, aiuta a combattere Annihilus e il Mago, diventando in seguito un vero Vendicatore.

Mentre aiuta i Vendicatori, Starfox incontra il potente pirata spaziale (e membro dei Guardiani della Galassia nel MCU) Nebula, e scopre la sua relazione con Thanos. La insegue attraverso la galassia, facendola diventare brevemente sua prigioniera prima di fuggire. Starfox si rifiuta di tornare sulla Terra e riprende il suo stile di vita edonistico, viaggiando attraverso l’universo alla ricerca di romanticismo e avventura, e tornando solo raramente sulla Terra per aiutare i Vendicatori.

È stato accusato di aggressione

Starfox è stato al centro di una delle trame dei fumetti più controverse della Marvel. Dopo che una donna sposata lo accusò di usare i suoi poteri di stimolazione del piacere su di lei, finisce in tribunale, accusato di violenza sessuale. Mentor assume Jennifer Walters, alias She-Hulk, per difenderlo. Tuttavia, non si fida di lui, specie dopo aver sospettato che abbia provocato un precedente incontro sessuale tra loro usando le sue abilità.

Dopo che Jennifer lo colpisce violentemente, Mentor riporta Starfox su Titan, facendolo processare lì. She-Hulk li segue e apprende che, sebbene Starfox non abbia causato l’incontro tra loro, l’ha comunque spinta a infatuarsi e a sposare John Jameson. Dopo un ulteriore confusione provocata da Thanos, il processo termina con Starfox che accetta di rinunciare completamente ai suoi poteri.

È una figura di spicco in “Infinity Conflict”

Eros avrebbe trascorso un po’ di tempo lontano dai Vendicatori, recuperando i suoi poteri e riprendendo i suoi modi da seduttore. Durante la trama di “Infinity Siblings”, il suo io futuro lo rapisce e lo intrappola in un mondo preistorico. Trascorre molti anni nel futuro, visitando numerosi pianeti e arrivando persino a rubare la tecnologia al potente cattivo della Marvel Comics, Kang il Conquistatore.

Durante “Infinity Conflict”, Starfox, Adam Warlock e Pip il Troll giocano un ruolo cruciale nell’eventuale sconfitta di Thanos. Muore e torna in vita durante l’evento, esistendo “fuori dalla norma” insieme a Warlock e Thanos. Alla fine, i loro sforzi impediscono che gli eventi della trama accadano e Starfox torna su Ovunque senza alcun ricordo dei suoi decenni di viaggio nel tempo.

Ha fondato i Guardiani Oscuri

All’indomani della trama di “Infinity Wars”, Thanos muore. Durante il suo funerale, Starfox informa tutti che suo fratello ha caricato la sua coscienza in un nuovo corpo prima di morire. L’Ordine Nero interrompe il funerale, ruba il cadavere di Thanos e apre uno squarcio nel continuum spazio-temporale, facendo passare tutti i presenti attraverso di esso.

Starfox inizia a reclutare una squadra per cercare chi crede sia il candidato più probabile per interpretare il nuovo corpo di Thanos, ossia Gamora. Convince poi Gladiator, Cosmic Ghost Rider, Nebula e Wraith ad unirsi a lui, e dando alla squadra il nome di Guardiani Oscuri. Insieme, rintracciano Nova, convinti che saprà dove si trova Gamora. Tuttavia, Nova fugge senza fornire alcuna risposta.

Muore per mano di Gamora

Dopo aver rintracciato di nuovo Nova, i Guardiani Oscuri trovano Gamora. Tuttavia, prima che possano giustiziarla, Hela, la dea della morte, arriva e rivela che il nuovo corpo di Thanos non è Gamora, ma Starfox stesso. Lei e l’Ordine Nero portano Starfox su Ovunque, dove si trova il cadavere di Thanos.

Sentendosi come se non avessero scelta, Gamora e gli altri Guardiani accettano di uccidere Starfox, con Gamora che gli trafigge il petto con la spada. Tuttavia, l’atto non impedisce a Thanos di tornare in vita nel corpo di Starfox, anche se con una mente ormai compromessa.

Doctor Strange 2: vedremo anche Clint Barton e Kate Bishop?

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Doctor Strange 2: vedremo anche Clint Barton e Kate Bishop?

A quanto pare, Clint Barton e Kate Bishop potrebbero apparire nell’attesissimo Doctor Strange in the Multiverse of Madness. Come riportato da CBR, alcune nuove indiscrezioni sulla produzione del film – che proprio in queste settimane andrà incontro ad una massiccia sessione di riprese aggiuntive – suggeriscono che anche Clint Barton e Kate Bishop potrebbero essere parte della nuova avventure cinematografica di Stephen Strange.

La fonte riporta che uno degli scenografi del film sarebbe stato incaricato di modellare e impennare diverse tipologie di frecce per il film, da utilizzare sia come normali oggetti di scena che durante la realizzazione di alcuni stunt. Inoltre, secondo uno degli ordini del giorno (i cosiddetti call-sheet), pare che al cast si siano aggiunti due misteriosi personaggi indicati come “Arciere” e “Arciere novizio”. Entrambe le informazioni, dunque, sembrano indicare che Clint Barton (Jeremy Renner) e Kate Bishop (Hailee Steinfeld) potrebbero apparire nel film di Sam Raimi.

Sarà davvero così? Probabilmente non lo sapremo mai fino a quando il film non arriverà nelle sale, ma la speranza, ovviamente, è quella di avere eventuali dettagli più concreti in futuro. Ricordiamo che Clint Barton e Kate Bishop sono i protagonisti di Hawkeye, la nuova serie dei Marvel Studios che debutta proprio oggi, con i primi due episodi, su Disney+.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

L’uomo dei Ghiacci: recensione del film con Liam Neeson

L’uomo dei Ghiacci: recensione del film con Liam Neeson

Jonathan Hensleigh dirige Liam Neeson e Laurence Fishburne ne L’uomo dei Ghiacci – The Ice Road, thriller d’azione ambientato nell’estremo nord del Canada. Il film è l’avvincente viaggio di tre camion e dei loro autisti in una corsa contro il tempo, tra condizioni avverse e opposti obiettivi.

La trama de L’uomo dei Ghiacci

Nelle regioni settentrionali del Canada, una miniera di diamanti esplode, intrappolando 26 minatori al suo interno. Per i superstiti bloccati nel sottosuolo, restano a disposizione solo 30 ore di ossigeno prima di morire per asfissia. L’unica speranza di salvezza risiede nella squadra di camionisti ingaggiata per attraversare la ”strada di ghiaccio” e portare nella miniera le teste di pozzo, strumenti necessari a recuperare i minatori. Nel team ci sono Mike McCann (Liam Neeson) con suo fratello Gurty (Marcus Thomas), veterano affetto da afasia, l’esperto di camion Jim Goldenrod (Laurence Fishburne), la sua ex dipendente Tantoo (Amber Midthunder) e l’assicuratore dei proprietari della miniera Varnay (Benjamin Walker). La squadra parte su tre camion, pronta ad affrontare 300 miglia di strada sull’acqua ghiacciata. Nel percorso, le difficoltà non saranno date solo dalle condizioni atmosferiche: non tutti i membri della missione hanno lo stesso obiettivo. Per Mike il viaggio sarà una tripla lotta: contro il tempo, la natura e il nemico.

I fragili equilibri de L’uomo dei Ghiacci

I protagonisti de L’uomo dei Ghiacci partono per la loro missione con tre enormi camion. I loro carichi, le teste di pozzo, pesano tonnellate. La strada da percorrere è invece sottilissima: una lastra di ghiaccio di pochi centimetri che si sta sciogliendo perché è primavera. L’impresa richiede un’estrema attenzione al bilanciamento di velocità a forza. Un equilibrio nella guida, ma non solo: infatti, non appena l’iniziale armonia del team comincia a scricchiolare, anche il ghiaccio dà i primi segni di cedimento.

Tutto potrebbe scorrere liscio se tutti i partecipanti della missione si muovessero con lo stesso scopo, ma così non accade ne L’uomo dei Ghiacci: Mike pensa alla ricompensa in denaro, Gurty è spaesato e comprende poco l’obiettivo del viaggio, Tantoo e Jim vogliono tentare il salvataggio dei minatori, persone a loro care, mentre Varnay mente sulla propria identità per depistare la spedizione. Tra diffidenze e trame segrete, le discussioni dei personaggi mettono quasi subito in crisi la missione.

Tutti a corto d’aria

In un contesto in cui basta veramente poco per rimetterci la vita, lo scenario catastrofico si crea rapidamente. Il film risulta per forza di cose avvincente: il tempo e l’ossigeno per i minatori che scarseggiano, il ghiaccio scricchiolante, gli inseguimenti tra mezzi maestosi. Il senso di concitazione e angoscia è ben percepibile ed è alimentato dai continui scontri tra i personaggi. Come i loro guidatori, i camion si aiutano, si trainano e poi si tamponano, si ribaltano e si risollevano.

Inseguimenti non ordinari

Più che i dialoghi, ne L’uomo dei Ghiacci ciò che conquista sono gli scenari dell’azione: lande desolate, imbiancate dalla neve, spazi ampissimi percorsi da tir che si muovono acrobaticamente come fossero giocattoli. E il gioco del regista riesce ad essere estremamente realistico.

Non siamo di fronte al solito inseguimento su strada. L’uomo dei Ghiacci inserisce al suo interno l’azione dei Fast & Furious ma con le variazioni necessarie a rendere il film originale. Non ci sono macchine, ma camion enormi, mastodontici. Per certi versi, la pellicola ricorda Duel di Spielberg: le strade desolate, il camion rumoroso, la sfida tra mezzi e persone. Non siamo però tra i canyon, ma nel gelo totale: scenario che fa pensare al thriller del 2010 Frozen.

I volti protagonisti de L’uomo dei Ghiacci

Anche i protagonisti de L’uomo dei Ghiacci sono interessanti nella loro varietà. Non sono stereotipati. Non c’è l’eroe muscoloso che ruba la scena agli altri personaggi, né la donna sempre impeccabilmente elegante anche negli scontri all’ultimo sangue. Mike è un uomo non giovanissimo, abile nel suo mestiere ma realistico nei panni che indossa. C’è la ragazza forte e coraggiosa, ma è pur sempre una camionista e come tale viene rappresentata. Inoltre, l’attenzione a temi come il rapporto fraterno e il razzismo nei confronti delle popolazioni indigene danno profondità al film, senza però appesantirlo o apparire moralmente banali.

In conclusione, L’uomo dei Ghiacci – The Ice Road è un film action innovativo in cui lo scheletro della storia è stato ben rafforzato da dettagli originali e interessanti che spaziano dall’ambientazione ai protagonisti. Il film uscirà nelle sale italiane giovedì 2 dicembre 2021.

La Brea 1×10: promo e trama dal finale di stagione

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La Brea 1×10: promo e trama dal finale di stagione

Il network americano NBC ha diffuso il promo e la trama di La Brea 1×10, il decimo episodio della nuova serie tv La Brea.

In La Brea 1×10 che si intitolerà “Topanga” Con la notizia dell’apertura di un’ultima dolina, Gavin, Izzy e il Dr. Nathan corrono a Seattle per lanciare un ultimo sforzo di salvataggio prima è troppo tardi; Eve intraprende un pericoloso viaggio per inviare un ragazzo attraverso un portale per salvare la sua famiglia.

La Brea 1×10

La Brea è la nuova serie tv drammatica americana creata da David Appelbaum per il network americano NBC. Nella serie Quando un’enorme voragine si apre nel mezzo di Los Angeles e attira centinaia di persone ed edifici nelle sue profondità, coloro che vi cadono si ritrovano in una terra primordiale misteriosa e pericolosa, dove non hanno altra scelta che unirsi per sopravvivere. Lo spettacolo segue una famiglia, distrutta dagli eventi, che cerca di tornare insieme.

Protagonisti di La Brea sono Natalie Zea come Eve Harris, Eoin Macken come Gavin Harris, Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki come Izzy Harris e  Jack Martin come Josh Harris. Nel cast anche Natalie Zea come Eve Harris, Eoin Macken come Gavin Harris, Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki come Izzy Harris, Jack Martin come Josh Harris, Veronica St. Clair come Riley Velez, Rohan Mirchandaney come Scott, Lily Santiago come Veronica, Chloe De Los Santos come Lily, Jon Seda come Dr. Sam Velez e Angel Parker.

 

Shang-Chi: per gli stuntmen è stato il Vendicatore più “fastidioso”, ecco perché

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Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli ha presentato ai fan della Marvel una delle armi più incredibili del MCU, ossia i Dieci Anelli del titolo. Impugnati da Wenwu e in seguito anche dall’eroe eponimo, gli anelli sono in grado di garantire l’immortalità e un immenso potere, e hanno anche permesso a Wenwu di costruire l’omonima organizzazione criminale nell’arco di mille anni.

Il design degli anelli nel film è diverso rispetto alla loro controparte fumettistica (sono dei bracciali, e non dei veri anelli), ma le scene di combattimento risultano comunque incredibili, nonostante abbiano causato alcuni problemi agli stuntmen durante le riprese. Di recente, intervistati da Corridor Crew su YouTube, gli stuntmen Chris Cowan e Yung Lee hanno parlato proprio della progettazione delle scene d’azione per il film di Destin Daniel Cretton.

Il team degli stuntman ha utilizzato vignette di pre-visualizzazione per organizzare come dovessero essere girate le sequenze d’azione, prima di incontrare il regista e ricevere da lui un feedback. Cowan ha però aggiunto che i Dieci Anelli hanno reso, di fatto, Shang-Chi il Vendicatore più “fastidioso” per cui progettare scene di combattimento, specialmente se paragonato a Thor e Capitan America. Lee ha poi spiegato che a volte si sono lasciati vincere dalla pigrizia, chiedendo ai realizzatori di immaginare al loro posto cosa avrebbero dovuto vedere quando gli anelli erano in azione.

È comprensibile perché la squadra di stuntmen dietro Shang-Chi abbia trovato difficile creare l’azione per i Dieci Anelli. Il design a catena degli anelli, collegati all’energia attorno alle braccia di chi li possiede, ha dato vita a scene di combattimento davvero uniche, ma sarebbe stato difficile per chiunque da visualizzare in anticipo rispetto ad armi meno complesse, in cui sarebbe stato possibile utilizzare un supporto di certo più gestibile.

Si è pensato molto alla progettazione degli Anelli, e dato che sono una componente chiave per il futuro del MCU, si spera che l’esperienza degli stuntmen con quel tipo di scene diventi più semplice in futuro, soprattutto ora che hanno avuto la possibilità di capire come portare gli Anelli in vita.

L’uscita nelle sale di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è fissata al 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, è stato scelto per dirigere il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Sandra Bullock nega i rumor su Madame Web: “Non sono materiale da Marvel”

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Anche Sandra Bullock rientra nella lista di attori a cui è stato offerto un ruolo in un film di supereroi. A rivelarlo è stata la diretta interessata durante una recente ospitata nello show di Jimmy Kimmel (via EW).

L’attrice non ha rivelato di quale progetto si trattasse, ma a quanto pare non aveva nulla a che fare con l’Universo Marvel. “Sono stata contattata per qualcosa che non era Marvel, ma mio figlio mi ha detto di non farlo”, ha spiegato Bullock. “Louis sentiva che non avrei dovuto prendere parte a quel film, e aveva ragione. L’ho visto quando è uscito e ho pensato: ‘Ooo! È un vero peccato.'”

Ovviamente, c’è ancora un sacco di tempo per Sandra Bullock per salire a bordo di uno dei grandi franchise di supereroi. Tuttavia, non sembra che l’attrice sia particolarmente interessata alla cosa: “Non penso di essere materiale da Marvel”, ha dichiarato. “Non sono mai stata contattata da loro.”

A questo punto, ha avuto anche la possibilità di negare i rumor che la vorrebbero nei panni di Madame Web nell’annunciato film Sony ambientato nello Spider-Verse: “Se mio figlio avesse sentito quell’indiscrezione, non hai idea di quante cose avrei potuto fargli fare in casa”, ha ironizzato l’attrice. “Avrei potuto chiedergli di tutto. Chi dicono che avrei dovuto interpretare? La nonna di Spider-Man? Chi?”

Così, Kimmel le ha spiegato i dettagli sul personaggio, e allora l’attrice ha risposto: “Perché non mi hanno ingaggiata per questo ruolo? Cosa è accaduto durante le trattative? Devo saperlo! Penso che sarei stata fantastica nei panni di un personaggio con poteri psichici.”

Prossimamente vedremo Sandra Bullock in The Unforgivable diretto da Nora Fingscheidt, che arriverà in cinema selezionati dal 24 novembre e su Netflix a partire dal 10 dicembre. Nel film, l’attrice interpreta Ruth Slater, una donna che esce di prigione dopo una condanna per un crimine violento e si reinserisce in una società che si rifiuta di perdonare il suo passato.

Hawkeye: gli 8 migliori momenti di Clint Barton nel MCU

Hawkeye: gli 8 migliori momenti di Clint Barton nel MCU

Da domani, i primi due episodi di Hawkeye saranno presentati in anteprima su Disney+. Nel frattempo, diamo uno sguardo ai 10 anni di permanenza di Jeremy Renner nel Marvel Cinematic Universe.

È stata una corsa incredibile per Clint Barton da quando è apparso per la prima volta in Thor come agente dello S.H.I.E.L.D., e con Yelena Belova pronta a prenderlo di mira e Kate Bishop alla ricerca di un mentore, il meglio potrebbe ancora venire.

Un padre di famiglia

Hawkeye famigliaDopo essere stato l’ultima ruota del carro in The Avengers, passando la maggior parte del film sotto il controllo di Loki, Clint Barton è stato redento in Avengers: Age of Ultron e gli è stata anche data una famiglia.

Questo ha immediatamente separato l’arciere dal resto degli Eroi più forti della Terra; inizialmente, era difficile non sospettare che potesse essere un buono a nulla mentre continuava a sgattaiolare via per fare telefonate, ma la rivelazione che aveva una moglie e dei figli ha consentito un cambio di gioco. Questo è stato un allontanamento dai fumetti (dove spesso aveva flirt con Vedova Nera o Mockingbird) e ci ha fatto venire voglia di tifare per Clint ancora di più.

La famiglia di Hawkeye è rimasta una parte fondamentale della sua storia nel Marvel Cinematic Universe, e venire a conoscenza del fatto che il nucleo familiare fosse stato nascosto per tutto il tempo per tenerlo al sicuro, dimostra quanto in là Occhio di falco può spingersi per proteggere i suoi cari.

#TeamCap

Il cameo previsto di Occhio di Falco è stato tagliato da Captain America: The Winter Soldier, ma l’arciere è tornato con prepotenza in Captain America: Civil War.

Immediatamente schierato con Steve Rogers nel tentativo di proteggere la sua famiglia, Clint Barton non ha esitato a entrare in azione per il Super Soldato (anche quando ciò significava essere costretto a confrontarsi con la sua migliore amica, Natasha Romanoff). Ha anche combattuto contro Black Panther, Iron Man e Visione e, se questa non fosse una prova sufficiente che Occhio di Falco è una forza da tenere in considerazione, niente vi farà cambiare idea.

Il legame di Clint con Wanda Maximoff è stato forgiato in Avengers: Age of Ultron. Dopo averla salvata dagli arresti domiciliari, Occhio di Falco ancora una volta le ha indicato la giusta direzione riservandole parole forti e ispiratrici.

Prendere di mira Thor

Il debutto di Jeremy Renner nel MCU è avvenuto in Thor del 2011 e la sua scena è stata aggiunta durante le riprese aggiuntive. Tra quelli incaricati di sorvegliare il luogo dove Mjolnir si è schiantato sulla Terra dal direttore dello S.H.I.E.L.D. Nick Fury, Occhio di Falco era fin troppo disposto ad abbattere il Dio del Tuono se il suo capo glielo avesse chiesto.

Questa era al 100% la versione “Ultimate” del personaggio, ma Clint fece comunque delle battute memorabili e fece emozionare i fan per il suo debutto vero e proprio in The Avengers l’anno successivo.

Un debutto innegabilmente memorabile di cui non si parla abbastanza, questo è un momento divertente da rivisitare. Certo, potrebbe non essere eccitante come la scena di combattimento in Avengers: Endgame quando era vestito da Ronin, ma è stato un modo solido per dare vita al personaggio in live-action per la prima volta.

Un sacrificio esplosivo

hawkeye sacrificio esplosivoCi stiamo dirigendo verso una realtà alternativa per questa voce, ma è stato comunque un momento importante per Occhio di Falco. In un mondo in cui Ultron aveva vinto e abitava il corpo che abbiamo imparato a conoscere come Visione, quasi tutta l’umanità era stata spazzata via dall’androide dopo aver ottenuto il controllo delle Gemme dell’Infinito.

Occhio di Falco e Vedova Nera stavano ancora combattendo la giusta battaglia, però, e questo penultimo episodio di What If…? li ha seguiti nel tentativo di porre fine a Ultron una volta per tutte.

Sapendo che Natasha aveva bisogno di tempo per scappare con il drone Ultron che era stato preso dall’I.A. di Arnim Zola, Clint si è sacrificato in un momento di vero eroismo. Aveva perso tutto a questo punto, ma è riuscito ancora a trovare la spinta dentro di sé per essere un vero eroe…anche per salvare un mondo devastato da Ultron.

Schivare un proiettile

Hawkeye salva bambinoJoss Whedon ha stabilito che Occhio di Falco era un uomo di famiglia in Avengers: Age of Ultron, e mentre ci dirigevamo verso l’atto finale, sembrava che una fine tragica fosse in serbo per l’arguto arciere.

Dopo aver battuto la strada tra innumerevoli droni Ultron, Occhio di Falco – che il film aveva chiarito che era solo un ragazzo normale all’inizio – ha individuato un bambino che si era trovato nella linea di tiro del cattivo titolare. Senza esitare, Clint entrò in azione e si mise in pericolo, disposto a farsi sparare per proteggere la vita di un innocente.

Fortunatamente per Clint, Quicksilver è corso dentro e ha preso quei proiettili per lui. È stato un momento potente e d’impatto, ed è un peccato che non siamo mai stati in grado di esplorare veramente le conseguenze di ciò che è successo. Dopo tutto, bisogna credere che Hawkeye si senta almeno un po’ in colpa per quello che Pietro ha fatto per lui.

Battaglia contro i Chitauri

battaglia chitauri hawkeyeNonostante abbia trascorso gran parte di The Avengers lavorando per Loki, Hakweye ha avuto la possibilità di brillare nella battaglia finale del film. In diverse occasioni, in effetti!

Che si tratti del modo in cui ha improvvisato quando i Chituari si sono stretti su di lui e ha terminato le frecce, il divertente scambio con Vedova Nera su Budapest, o il salto dal palazzo… c’era molto da amare qui. Un momento particolare, tuttavia, ha visto Occhio di Falco superare in astuzia Loki quando ha scagliato una freccia contro il Dio dell’Inganno che è prontamente esplosa nella mano del cattivo compiaciuto.

Dopo essere stato messo in disparte per gran parte del film, è stato bello vedere Clint sotto i riflettori. Questo film è il motivo per cui Occhio di Falco è diventato rapidamente un favorito dei fan, ed ha dimostrato davvero chi è.

Ha ispirato Scarlet Witch

Scarlet WitchTorniamo a Avengers: Age of Ultron un’ultima volta per un momento di cui i fan parlano ancora dopo più di mezzo decennio. Nonostante le azioni sbagliate di Scarlet Witch all’inizio del film, Clint ha chiaramente visto del potenziale in lei e l’ha aiutata a guidarla nella frenetica battaglia finale con Ultron.

Con l’esercito dell’androide che si avvicinava, Occhio di Falco ha portato Wanda da un lato e ha chiarito che “Se esci da quella porta, sei un Vendicatore“.

Questo è stato un momento cruciale per entrambi i personaggi, e con le parole di Clint che le risuonavano nelle orecchie, la Strega Scarlatta è diventata un’eroina. Questo assicurò la svolta contro Ultron e fece in modo che Wanda fosse lì per aiutare il resto dei Mightiest Heroes della Terra contro la minaccia che Thanos poneva alla realtà. Naturalmente, qualcuno potrebbe chiedersi se Hawkeye vivrà per rimpiangere questo dopo gli eventi di WandaVision!

Il sacrificio su Vormir

Natasha Hawkeye sacrificioCi sono un sacco di grandi momenti che avremmo potuto includere da Avengers: Endgame qui. Come notato, il breve periodo di Clint come Ronin ha portato a una scena di combattimento impressionante a metà del film, mentre non si può negare che le sue azioni nella battaglia finale (compreso il tentativo di scappare con il Guanto dell’Infinito) sono state davvero impressionanti.

Tuttavia, è quello che è successo su Vormir che ci colpisce davvero. Sapendo che raccogliere le Gemme dell’Infinito avrebbe potenzialmente riportato tutti indietro dalla morte, Clint era fin troppo disposto a non vedere mai più la sua famiglia se questo significava dare loro una seconda possibilità e mantenere in vita Vedova Nera.

L’arciere sentiva chiaramente di dover essere punito in qualche modo per i molti criminali che aveva ucciso come Ronin, ma questo era ancora un atto altruista da parte sua. Alla fine, è stata Natasha a fare quel salto, e Clint è rimasto col cuore spezzato. In Hawkeye, questo porterà ad un interessante scontro con Yelena Belova

Ghostbusters: Legacy, la figlia di Harold Ramis commenta il film

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Ghostbusters: Legacy, la figlia di Harold Ramis commenta il film

Ghostbusters: Legacy è finalmente arrivato nelle sale di tutto il mondo. Il film, diretto da Jason Reitman, figlio di Ivan Reitman, regista dei primi due capitoli della saga usciti negli anni ’80, è un sequel diretto di quei due film, pur concentrandosi su una nuova generazione di eroi armati di zaini protonici.

I nuovi personaggi introdotti nel film sono tutti legati a Egon Spengler, l’originale Ghostbuster interpretato dal compianto Harold Ramis nei primi due film. Inoltre, il film vede il ritorno degli altri membri della squadra originale, ossia Bill Murray, Dan Aykroyd e Ernie Hudson. L’eredità del personaggio di Egon è presente durante tutto l’arco narrativo del film, e proprio di recente una persona molto vicina a Ramis ha avuto modo di dire la sua in merito al lavoro di Reitman e a come sia stata gestito il ricordo dell’attore.

Parlando con The HollywoodReporter, Violet Ramis Stiel, la figlia di Harold Ramis, ha elogiato Ghostbusters: Legacy. “È una commedia, ma parla anche di dolore e perdita. Tutti noi abbiamo dovuto fare i conti con queste cose. È incredibile: ci sono tanti parallelismi con la vita reale, eppure è soltanto un film”, ha detto Stiel, che ha avuto modo di vedere il film in occasione di una proiezione privata, alcuni mesi fa. “In definitiva, ci lascia con quella sensazione: le persone che amiamo sono sempre con noi. Non se ne vanno.”

Parlando, invece, dell’approccio di Reitman all’amata saga, Violet ha aggiunto: “Jason voleva davvero realizzare un buon film. È stato molto attento a onorare i primi due capitoli e tutti i personaggi che erano in quei film, ma anche a fare qualcosa per il presente e che al tempo stesso gettasse le basi per il futuro. Forse è l’unica persona che avrebbe potuto farlo. È un vero e proprio ponte fisico.”

Tutto quello che sappiamo su Ghostbusters: Legacy

Ghostbusters: Legacy, diretto da Jason Reitman e prodotto da Ivan Reitman, è il nuovo capitolo della saga originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters: Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.

A più di trent’anni dall’uscita nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast originale, composto da Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver e Annie Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle saghe cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason Reitman, il film è uscito nelle sale italiane il 18 novembre, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon e Paul Rudd.

Eternals: come ha fatto Starfox a trovare gli altri Eterni?

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Eternals: come ha fatto Starfox a trovare gli altri Eterni?

Dal momento che in Eternals gli eroi del film non sembrano restare in contatto con altri della loro specie, questo solleva un’interessante quesito: come ha fatto Eros/Starfox a trovare Thena, Makkari e Druig a bordo di Domo?

A questa curiosa domanda ha fornito una risposta il co-sceneggiatore del film, Ryan Firpo, durante una recente intervista con The Direct. Firpo ha spiegato che mentre gli Eterni potrebbero non avere alcun ricordo della comunicazione con altri della loro specie, come Eros, c’è comunque una possibilità che potrebbero avere effettivamente comunicato tra loro in una delle loro vite precedenti.

“Quello che mi sento di dire che è questi eroi, in ogni singola missione, non hanno alcun ricordo della comunicazione con altri Eterni”, ha detto il co-sceneggiatore. “Forse è successo su altri pianeti. Forse sono stati anche scambiati, e magari hanno partecipato ad altre missioni su altri pianeti con un gruppo diverso. Tuttavia, non hanno alcun ricordo, perché i loro ricordi vengono cancellati tra una missione e l’altra. Quindi, erano ovviamente consapevoli che c’erano altri Eterni là fuori. Questo fa parte dell’accordo. Ma non credo che fossero in comunicazione attiva con loro.”

Ci sono alcuni indizi nel film secondo cui Ajak e Sersi potrebbero essere rimaste in contatto con altri Eterni, data la loro conoscenza di Mahd Wy’ry, la patologia di cui soffre Thena e che le fa ricordare delle sue missioni passate, che venivano regolarmente cancellate dalla sua mente da Arishem. Pertanto, uno qualsiasi degli Eterni presenti nel film potrebbe essere stato in contatto con Eros ad un certo punto, anche se non ne ha memoria.

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Keanu Reeves insiste: “Mi piacerebbe interpretare di nuovo Constantine”

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Negli ultimi anni, Keanu Reeves ha riguadagnato il suo status di “A-Lister” di Hollywood. La sua rinascita è iniziata con il franchise di John Wick, e nonostante le voci su un possibile ruolo in un film di supereroi continuano a circolare insistenti, ad oggi non abbiamo ancora visto l’attore unirsi né all’Universo Marvel né a quello DC.

In realtà, già in passato Reeves ha avuto modo di cimentarsi con il mondo dei fumetti, dal momento che nel 2005 ha preso parte a Constantine, il film di Francis Lawrence basato sulla serie a fumetti Hellblazer edita da Vertigo (etichetta della DC Comics), in cui ha interpretato il protagonista eponimo, il detective dell’occulto John Constantine.

A luglio dello scorso anno, era stato proprio Lawrence a rivelare di aver parlato con Reeves di un possibile sequel del film. Tuttavia, sappiamo che la Warner Bros. ha commissionato di recente una serie reboot destinata a HBO Max, che di fatto potrebbe aver messo la parola fine a qualsiasi possibilità di rivedere l’attore nei panni del personaggio.

Ciò non ha impedito alla star di Matrix: Resurrections di condividere ancora una volta le sue speranze di interpretare di nuovo l’antieroe soprannaturale (nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe tornato nei panni di Neo, quindi non è ancora detta l’ultima parola!).

“Ho amato interpretare Constantine”, ha ammesso Keanu Reeves. “John Constantine. Ho interpretato molti John. Quanti John ho interpretato? Non lo so nemmeno io. Penso che siano più di dieci. Ad ogni modo, mi piacerebbe avere la possibilità di interpretare di nuovo Constantine.”

All’epoca dell’uscita di Constantine nelle sale, il casting di Reeves non venne accolto particolarmente bene dai fan. Inoltre, il film non era molto fedele al materiale originale, cosa che fece indispettire ancora di più i puristi del fumetto. Tuttavia, nel corso degli anni il film ed il lavoro di Reeves sono stati ampiamente rivalutati, nonostante le palesi differenze rispetto al materiale originale.

Jeremy Renner svela il cinecomic Marvel che non vuole più rivedere

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La serie Hawkeye debutta finalmente oggi su Disney+, con i primi due episodi, e ovviamente Jeremy Renner continua ad essere impegnato con la promozione stampa della nuova serie dei Marvel Studios.

All’interprete di Clint Barton è stato chiesto della sua ultima apparizione nei panni di Occhio di Falco in Avengers: Endgame, durante un’intervista con BBC Radio, e l’attore ha rivelato di aver visto il film solo una volta e che non intende rivederlo, ma non perché non gli sia piaciuto…

Endgame ha segnato la fine della Saga dell’Infinito, nonché la conclusione dell’arco narrativo di alcuni personaggi molto amati. In una delle scene più strazianti del film, ad esempio, Barton è stato costretto a guardare la sua amica e compagna di squadra Natasha Romanoff (Scarlett Johannsson), compiere l’ultimo sacrificio in modo da poter acquisire la Gemma dell’Anima e annullare il piano di decimazione dell’universo da parte di Thanos.

“Ho visto Avengers: Endgame alla premiere, e in quel caso avremmo dovuto festeggiare un importante traguardo”, ha spiegato Jeremy Renner in riferimento al fatto che la lavorazione del film è stata un vero e proprio ottovolante emotivo per l’intero cast. “Invece ci siamo ritrovati a ridere e piangere… In quel film c’è veramente tanto. Non lo guarderò mai più… È stata un’esperienza incredibilmente difficile. Ridevamo, piangevamo… è stato incredibile, perché in quel momento ci siamo sentiti come dei veri spettatori. È stato bello poter condividere un’esperienza del genere.”

Occhio di Falco nuovo leader degli Avengers? Ecco cosa ne pensa Jeremy Renner

Di recente, sempre in occasione della promozione di Hawkeye, l’attore ha parlato della possibilità che Occhio di Falco diventi il leader degli Avengers: “Nei fumetti, Occhio di Falco è il capo dei Vendicatori della West Coast. Personalmente, mi piacerebbe vederlo in quel tipo di ruolo da leader, alla Captain America, anche sul grande schermo. Penso che sarebbe riuscito a prendere certe decisioni e a fare determinati tipi di cose. Dovrebbe essere un quarterback e non un ricevitore. Sarebbe molto interessante.”

Jurassic World Il Dominio, ecco il prologo!

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Jurassic World Il Dominio, ecco il prologo!

Un Prologo originale di 5 minuti per Jurassic World Il Dominio, diretto da Colin Trevorrow, che riporta indietro gli spettatori di 65 milioni di anni e mostra loro come era il mondo prima che gli esseri umani esistessero.

Il Prologo fa anche intravedere un mondo in cui i dinosauri sono fra noi.

Jurassic World Il Dominio vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Euphoria: teaser e release date della seconda stagione con Zendaya

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Creata, scritta e diretta da Sam Levinson, torna con l’attesissima seconda stagione Euphoria, la premiata serie di culto con la vincitrice dell’Emmy Award Zendaya di cui viene rilasciato oggi il teaser. La seconda stagione Euphoria uscirà in otto episodi su Sky e in streaming su NOW a partire dal 10 gennaio, in contemporanea con la messa in onda di HBO.

Tra le giovani vite che si intrecciano nella città di East Highland, California, la diciassettenne Rue (Zendaya) lotta per trovare la speranza mentre prova a resistere alle pressioni derivate dall’amore, dalla perdita e dalla dipendenza.

Nel cast dei nuovi episodi di Euphoria ritroviamo Zendaya, Hunter Schafer, Nika King, Eric Dane, Angus Cloud, Jacob Elordi, Algee Smith, Sydney Sweeney, Alexa Demie, Barbie Ferreira, Maude Apatow, Javon Walton, Dominic Fike, Storm Reid e Austin Abrams.

Creatore e sceneggiatore, Sam Levinson è anche produttore esecutivo; produttori esecutivi sono Ravi Nandan, Kevin Turen, Will Greenfield, Drake, Adel “Future” Nur, Zendaya, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin; fra i produttori Kenneth Yu; coproduttori sono Ashley Levinson, Harrison Kreiss e Julio Perez. Prodotta in partnership con A24 e basata sull’omonima serie israeliana create da Ron Leshem e Daphna Levin.

The Conspirator: trama, cast e la vera storia dietro al film

The Conspirator: trama, cast e la vera storia dietro al film

Raccontato in tutto il suo valore nel film di Steven Spielberg Lincoln, il sedicesimo presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln è una delle figure storiche d’america più studiate e popolari ancora oggi. Noto in particolare per il ruolo svolto nel corso della guerra di secessione americana, egli è andato incontro ad una tragica fine nel momento in cui viene assassinato il 15 aprile del 1965. Ciò che accadde in seguito a tale drammatico evento è stato nel 2010 raccontato da Robert Redford, qui in vesti solo di regista, nel film The Conspirator (qui la recensione), basato sul processo che si svolse contro quanti erano accusati dell’omicidio.

Basato su di una sceneggiatura originale di James D. Solomon, questo film permette di riscoprire personalità e risvolti storici spesso dimenticati dai più ma strettamente  legati alle conseguenze di quell’evento. Con un cast di grandi stelle del cinema, questo lungometraggio di Redford (il suo ottavo da regista) si configura dunque come un’appassionata memoria storica nonché come un’interessante riflessione sull’abuso di potere degli uomini nei confronti delle donne. Pur se accolto in modo piuttosto contrastante da critica e pubblico, The Conspirator è divenuto negli anni un affascinante film per gli amanti del genere.

Per la sua cura dei dettagli e degli eventi, è infatti un titolo che permette di riscoprire cosa accadde in seguito alla presidenza di Lincoln, in quello che è da molti definito un momento di profonda instabilità per gli Stati Uniti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla vera storia dietro al film, alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Conspirator: la vera storia dietro al film

La vicenda raccontata nel film si basa sul processo conseguente all’assassinio di Lincoln. In particolare, la figura centrale di questo racconto è Mary Surratt, la quale venne accusata di complicità nell’omicidio del presidente in quanto proprietaria della pensione dove prese vita la cospirazione che portò l’attore John Wilkes Booth a sparare a Lincoln, al fine di indebolire l’Unione, ovvero il governo federale di quegli anni. La donna venne arrestata la notte stessa dell’evento, anche per via di quanto si ritrovò nella locanda e di alcune dichiarazioni poi smentite fatte dalla Surratt. Con lei, anche altri sette uomini vennero arrestati con l’accusa di essere parte del complotto.

Il processo ebbe inizio il 9 maggio del 1865 e durante questo Mary fu denunciata per aver favorito e aiutato i cospiratori e le fu assegnato Reverdy Johnson come suo consigliere legale, e Frederick Aiken e John Clampitt come avvocati difensori. Per quelle che risultarono essere delle prove inconfutabili della sua colpevolezza, la donna venne poi condannata a morte impiccagione. Cinque dei sette giudici assegnati al caso scrissero al presidente Andrew Johnson chiedendo la commutazione della pena in ergastolo, dato il suo sesso e l’età. Johnson firmò l’ordine di esecuzione, ma non quello di clemenza. Johnson dichiarò in seguitò di non aver mai ricevuto la lettera, mentre il giudice avvocato generale Joseph Holt asseriva di averla consegnata.

Il 7 luglio del 1865 si svolse dunque l’esecuzione, che vide Mary salire al patibolo insieme ad altri tre condannati a morte. Fino all’ultimo la donna si professò innocente e i suoi avvocati come anche la figlia richiesero più volte la grazie, sostenendo che le prove contro di lei erano insufficienti. Nulla impedì però che l’evento si svolgesse e Mary divenne così la prima donna ad essere condannata all’impiccagione dal Governo federale degli Stati Uniti. Nel tempo, in più occasioni furono avanzate nuove riletture di quel processo, che portarono a dimostrare le tante contraddizioni presenti durante questo. Con The Conspirator, quella di Redford è un ulteriore voce a favore di una riabilitazione della Surratt.

The Conspirator storia vera

The Conspirator: la trama e il cast del film

Ripercorrendo quella vicenda, il film ha inizio proprio dall’arresto dei presunti cospiratori che avrebbero organizzato l’omicidio di Lincoln. Il tutto viene raccontato dal punto di vista dell’avvocato nordista Frederick Aiken, al quale viene assegnata la difesa di Mary Surratt. Pur se inizialmente scontento da quell’incarico, Aiken inizia a svolgere il proprio lavoro ricercando quante più informazioni possibili sulla Surratt e il suo possibile coinvolgimento. Durante il processo Aiken si convince sempre più dell’innocenza della sua cliente, usata come capro espiatorio al fine di catturare l’unico cospiratore scampato all’arresto, suo figlio John. Cercare di convincere di ciò anche la giuria, sarà però un’impresa estremamente complessa nonché una corsa contro il tempo.

Ad interpretare Frederik Aiken vi è l’attore James McAvoy, fortemente voluto da Redford. Nel ruolo di Mary Surratt vi è invece Robin Wright. Pur di averla nel cast, Redford rimandò l’inizio delle riprese così che lei potesse liberarsi dagli altri impegni. Kevin Kline interpreta il segretario della guerra Edwin Stanton, mentre Toby Kebbell è l’attore e omicida John Wilkes Booth. Ad interpretare i figli di Mary, Anna e John, vi sono rispettivamente gli attori Evan Rachel Wood e Johnny Simmons. Justin Long, qui al suo primo ruolo drammatico, è Nicholas Baker, mentre Norman Reedus interpreta Lewis Payne. Completano il cast gli attori Danny Huston nei panni di Joseph Holt, Alexis Bledel in quelli di Sarah Weston e Tom Wilkinson in quelli di Reverdy Johnson.

The Conspirator: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Conspirator grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Rai Play, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 23 novembre alle ore 21:15 sul canale Rai 5.

Fonte: IMDb, The Atlantic

A Private War: trama, cast e curiosità sul film con Rosamund Pike

 Il giornalismo è un attività quantomai importante, specialmente in un mondo complesso e violento come quello odierno. Tra le più importanti figure di questo ambito vi sono i corrispondenti di guerra, persone disposte a rischiare la propria vita pur di portarsi in prima linea nei conflitti più accesi e brutali, dando voce a quanti non ne hanno e diffondendo al mondo ciò che realmente avviene. Il film A Private War (qui la recensione) racconta proprio la storia di una di questi giornalisti, Marie Colvin. Scritto da Arash Amel e diretto da Matthew Heineman, all’interno di questo si ripercorre tanto la biografia della giornalista quanto l’importanza della sua attività.

La pellicola è l’adattamento cinematografico dell’articolo Marie Colvin’s Private War, uscito nel 2012 su Vanity Fair e scritto da Marie Brenner. All’interno di questo si ripercorre l’attività della reporter di guerra del giornale The Sunday Times, la quale è stata nel corso della sua esperienza inviata in territori ostili come lo Sri Lank, l’Iraq, l’Afghanistan, la Libia e la Siria. Con i suoi reportage la Colvin ha permesso al mondo di conoscere molti degli orrori che avvenivano in tali paesi, venendone coinvolta in prima persona. La giornalista è infatti morta in circostanze ancora non chiarite nel 2012, durante l’assedio di Homs in Siria.

Una storia cruda e dura che non si risparmia di mostrare anche i momenti più difficili della vicenda, senza dimenticare l’incrollabile tenacia con cui la Colvin ha perseguito il suo dovere fino alla fine. Accolto in modo positivo dalla critica e dal pubblico, si tratta di uno dei film più lodati del 2018. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

A Private War: la trama del film

Protagonista del film è la reporter di guerra Marie Colvin, qui raccontata attraverso alcune delle sue gesta più note e pericolose. La giornalista visita alcune pericolose zone del Medio Oriente devastate dalla guerra, senza però fermarsi neanche quando in seguito ad un incidente perde il suo occhio sinistro, decidendo da quel momento di coprirlo con una benda. Diagnosticatole un disturbo da stress post-traumatico, la Colvin decide comunque di non farsi fermare da questo, continuamente alla ricerca di nuove storie. Questo suo desiderio la porterà fino in Siria, dove dovrà scontrarsi però con orrori e violenze che vanno al di là della sua immaginazione.

A Private War cast

A Private War: il cast del film

Ad interpretare Marie Colvin vi è l’attrice candidata all’Oscar Rosamund Pike. Divenuta celebre grazie al film Gone Girle – L’amore bugiardo, l’attrice si è qui misurata con un nuovo personaggio particolarmente complesso. Al fine di interpretare la reporter di guerra, infatti, la Pike ha studiato a lungo le sue interviste e i suoi reportage, al fine di assimilare il modo di parlare, di fare e la psicologia della vera Colvin. Per l’attrice si è trattata inoltre di una prova interpretativa che l’ha sottoposta a diversi stress fisici ed emotivi, dovuti anche dalle realistiche ricostruzioni di guerra. Grazie la sua interpretazione, indicata come una delle più intense dell’anno, la Pike è stata candidata ai Golden Globe come miglior attrice.

Accanto a lei, si ritrovano diversi altri noti attori, a partire da Jamie Dornan. Celebre per la trilogia di 50 sfumature di grigio, l’attore è qui presente nei panni del fotografo Paul Conroy, il quale seguirà la Colvin in tutte le sue spedizioni. Originariamente per il ruolo era stato scelto l’attore Taron Egerton, il quale dovette però rinunciare per via di altri impegni. L’attore Stanley Tucci, candidato all’Oscar per Amabili resti, è invece presente nei panni di Tony Shaw, compagno della Colvin. Tom Hollander interpreta Sean Ryan, capo della giornalista al The Sunday Times, con il quale la protagonista ha diversi accesi scontri. Fay Marsay è Kate Richardson, mentre Corey Johnson è Norm Coburn, anche lui fotografo.

A Private War: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. A Private War è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 23 novembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

https://www.youtube.com/watch?v=OwTui8ij3WA

Fonte: IMDb

Viaggio nell’isola misteriosa: trama, cast e sequel del film

Viaggio nell’isola misteriosa: trama, cast e sequel del film

I racconti d’avventura in luoghi inesplorati o appartenenti al mito hanno sempre avuto un grande fascino tanto in letteratura quanto al cinema. Sin dalle origini della settima arte, infatti, si è tentato di usare tale mezzo per portare lo spettatore in ambienti impossibili, e tra tutti il regista George Méliès è stato di certo il più celebre a far ciò, con i risultati più sorprendenti. A cento anni dai suoi film, la volontà di dar vita a questo tipo di avventure non è venuto meno, ma anzi si è nuovamente manifestato in un titolo come Viaggio nell’isola misteriosa (qui la recensione), diretto nel 2012 dal regista Brad Peyton.

Il film è il sequel del titolo del 2008 Viaggio al centro della terra, e come questi è a sua volta tratto da un romanzo del più celebre scrittore di storie fantastiche: Jules Verne. Pubblicato a puntate tra il 1874 e 1875, L’isola misteriosa ha sempre avuto un fascino particolare per le particolarità di ciò che si raccontava, non mancando di suscitare però anche una certa inquietudine proprio per i suoi elementi al di là del possibile. Dato il buon successo del primo film, per i produttori doveva dunque essere questa la storia da portare ora al cinema. Con un budget di 79 milioni, anche questo sequel ottenne ottimi risultati.

Al box office arrivò infatti ad incassare oltre 335 milioni di dollari, dimostrando il grande interesse che questo genere di film continua ancora oggi a suscitare, avvalorato anche dagli effetti speciali sempre più straordinari e visivamente coinvolgenti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Viaggio nell’isola misteriosa: la trama del film

Protagonista del film è il giovane esploratore Sean Anderson, il quale si trova a ricevere un misterioso missaggio criptato in codice morse. Per tentare di decifrarlo, si rivolgerà al suo padrigno Hank Parsons, con il quale non ha però un rapporto particolarmente stretto. Insieme, i due scoprono che il testo del messaggio sostiene l’esistenza della famosa Isola Misteriosa raccontata già da Jules Verne nel suo romanzo. Nel messaggio sono inoltre allegate anche le coordinate geografiche per raggiungerla, al largo delle Palau. Per Sean, il messaggio non può che essere stato mandato da suo nonno Alexander Anderson, il quale gli ha trasmesso la passione per l’esplorazione e che è scomparso da due anni durante una spedizione nell’Oceano Pacifico.

Sean ed Hank decidono allora di partire alla volta dell’isola, desiderosi tanto di ritrovare Alexander quanto di scoprire le meraviglie che questa nasconde. Insieme a loro nel viaggio si uniranno anche il buffo e simpatico pilota di elicotteri Gabato e la sua bella e tenace figlia Kailani. Giunti non senza problemi sull’isola, i quattro si imbatteranno da subito in meraviglie apparentemente impossibili, come animali più grandi di quello che dovrebbero e una vegetazione ricca di misteri. Ben presto, però, il gruppo capirà che sull’isola grava una minaccia incombente, che potrebbe porre fine a tutto quello che si trova in quel luogo paradisiaco.

Viaggio nell'isola misteriosa cast

Viaggio nell’isola misteriosa: il cast del film

Protagonista del film, e unico a tornare dal precedente capitolo, è Josh Hutcherson, nuovamente impegnato ad interpretare Sean Anderson. Al suo fianco stavolta vi è Dwayne Johnson nei panni del patrigno Hank Parsons. Il due volte premio Oscar Michael Caine interpreta invece il nonno esploratore Alexander Anderson. Nei panni di Kailani Laguatan vi è Vanessa Hudgens, divenuta celebre grazie ai film di High School Musical, mentre nei panni di suo padre Gabato vi è il caratterista Luis Guzman. L’attrice Kristin Davis compare invece nel ruolo di Elizabeth Parsons, la madre di Sean e moglie di Hank. L’attrice ha sostituito Jane Wheeler, la quale non ha potuto riprendere il ruolo per via di altri impegni.

Viaggio nell’isola misteriosa: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Nel 2012, parallelamente all’uscita di questo secondo film, era stata espressa la volontà di realizzare un terzo capitolo di quella che sarebbe divenuta così una vera e propria trilogia dell’avventura fantastica. In seguito è invece stato annunciato che i sequel in programma erano due, portando così i film ad un totale di quattro. Il primo di questi nuovi sequel sarebbe dovuto essere l’adattamento del romanzo di Verne Dalla Terra alla Luna. Nel 2018, tuttavia, Dwayne Johnson ha confermato l’abbandono di tali progetti. Ciò è stato motivato ciò con alcune difficoltà riscontrate nell’adattamento del romanzo e nel non più acceso interesse da parte dei produttori.

In mancanza di ulteriori sequel, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Viaggio nell’isola misteriosa è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma in questione o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio sarà possibile disporre del film soltanto per un tempo determinato. In alternativa, il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 23 novembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb