Henry Cavill ha affidato al suo account Instagram
la comunicazione della fine delle riprese del sequel di
Enola Holmes. Cavill torna a indossare i panni di
Sherlock Holmes, ereditandoli da Robert Downey Jr. eBenedict Cumberbatch, accanto a Millie Bobby Brown che sarà di nuovo Enola, la
sorella minore di casa Holmes, decisa a seguire le orme del
fratello famoso.
Il video non fornisce alcun
dettaglio sul film, ma ci informa che l’attore era al lavoro
sull’ultimo giorno di riprese e che era restio a fare attività
fisica a causa del buio. L’attore ha dimostrato di prendere a cuore
il suo benessere fisico e spesso carica post motivazionali sul suo
feed che incoraggiano i fan a dare la priorità all’esercizio fisico
e a una vita sana in modo positivo.
Il cameo di Mark
Hamill alla fine di Star Wars: Il Risveglio della Forza è stato
ispirato dall’attore che interpreta Obi-Wan Kenobi nella trilogia
originale, sir Alec Guinness. Hamill ha
interpretato Luke Skywalker nel franchise di Star
Wars dal 1977 al 2019. Il suo ruolo nella trilogia più recente
è stato quello di essere un mentore, passando il titolo di
Cavaliere Jedi alla generazione successiva, proprio come ha fatto
Obi-Wan per lui nel primo film, Una nuova
speranza.
Il risveglio della Forza, che ha riportato
sullo schermo tutti i protagonisti della trilogia originale, ha
visto il ritorno di
Harrison Ford, Carrie Fisher e
Anthony Daniels. Mentre Hamill è apparso solo
nell’ultima scena per impostare gli eventi de Gli ultimi
Jedi, il controverso capitolo successivo.
Quando gli è stato chiesto di
commentare lo svelamento del suo personaggio alla fine del film,
Mark Hamill ha dichiarato che sì è ispirato a Guinness. La scena
presenta il personaggio incappucciato che mostra il suo volto con
entrambe le mani che si muovono verso l’alto per sollevare il
cappuccio, in una lenta rivelazione che è intensificata dall’uso di
due mani. Ha detto che nessuno gli ha detto come farlo, ma che
voleva dare drammaticità al momento, in modo simile a come
Alec Guinness rivela il suo volto in Una
nuova speranza.
Nobody told me how to do it specifically. I
just wanted to maximize the moment & heighten the inherent drama of
the reveal. I was, however, clearly influenced by Alec's first
appearance in the original film. https://t.co/Z3TgVkPk2c
Hawkeye, la nuova serie Disney+/Marvel che ha debuttato la scorsa
settimana, presenta un errore di continuity in merito alla
rappresentazione della Stark Tower in The
Avengers. Dato che Clint Barton,
protagonista della serie insieme a Kate Bishop, è
stato a lungo nell’MCU, Hawkeye include diversi riferimenti
all’universo più grande a cui appartiene; il che include anche uno
sguardo indietro alla battaglia di New York (qui
tutti gli Easter Eggs dalle prime due puntate).
Abbiamo visto nel corso degli anni
che al MCU piace rivisitare la Battaglia di New York, vista per la
prima volta in The Avengers. Questo è ciò che fa Hawkeye nella
sua sequenza di apertura. Per inserire Kate Bishop (Hailee
Steinfeld) nella continuity del MCU, la serie Disney+ mostra che è stata salvata da
Clint durante la Battaglia di New York.
Tuttavia, l’utente di Reddit
u/Tajul92, un vero Occhio di Falco, ha notato che c’è un piccolo
errore di continuità in questa particolare scena. In The
Avengers, le lettere “S”, “T”, “R” e “K” cadono tutte
dalla segnaletica della Stark Tower durante il combattimento con
Loki (Tom Hiddleston), lasciando solo la A che
diventerà poi l’inizio dell’insegna che identificherà la Avengers
Tower.
Ma in Hawkeye, sia la “A” che la “K” di STARK sono
ancora intatte. Guarda le foto qui sotto per un riferimento:
Dopo che Nick Fury (Samuel
L. Jackson) invoca il suo intervento nella scena
post-credits di Avengers:
Infinity War, Carol Danvers arriva sulla Terra per
aiutare i Vendicatori durante la battaglia contro Thanos in Endgame. Sebbene Captain
Marvel non fosse in Endgame tanto quanto il
pubblico avrebbe potuto aspettarsi, ha comunque fatto sentire la
sua presenza nella lotta contro il Titano Pazzo e si è dimostrata
una dei personaggi più potenti del MCU.
Un altro aspetto degno di nota
dell’apparizione di Carol in Avengers:
Endgame è stato il suo taglio di capelli: all’inizio
del film ha i capelli lunghi come in Captain Marvel del 2019, ma
dopo il salto temporale ritorna con un taglio molto più corto, che
all’epoca non è stato giustificato (non quello era assolutamente
necessario). La scena a metà dei titoli di coda di
Shang-Chi mostra che l’acconciatura di Captain
Marvel è cambiata di nuovo dopo Endgame, poiché i capelli le sono
ricresciuti e sono più simili a come siamo abituati a vederla.
Ancora una volta il cambiamento è inspiegabile, ma si adatta a una
popolare teoria che circola su internet.
In WandaVision,
viene rivelato che la vecchia amica di Carol, Maria Rambeau
(Lashana Lynch) è morta durante i cinque anni tra
Infinity War ed Endgame dopo che
gli è stato diagnosticato un cancro. A causa di ciò è nata la
teoria che i capelli di Captain Marvel in Endgame fossero il
risultato della rasatura a sostegno di Maria mentre era sottoposta
alla chemio per il cancro, e sebbene non ci sia alcuna conferma
esplicita, si adatterebbe al personaggio di Carol e allo stretto
legame che la coppia ha dimostrato di avere. Dal momento che
Captain Marvel ha ancora una volta i capelli lunghi nella scena dei
titoli di coda di Shang-Chi e La leggenda dei dieci anelli,
suggerisce che il cambiamento di look non è stato fatto solo perché
voleva un cambio di pettinatura, e rende più probabile che si sia
rasata la testa per supportare la sua amica e ora la sua chioma è
ricresciuta.
La scena post-credits di Shang-Chi
si svolge circa sei mesi dopo Avengers: Endgame; i
capelli di Carol sono cresciuti abbastanza rapidamente in quel
periodo, anche se non sono così lunghi come prima del salto
temporale. Naturalmente, non è del tutto fuori discussione che
abbia semplicemente deciso di apportare un cambiamento al suo look
per poi tornare al taglio lungo, mentre in termini pratici è
semplicemente più facile che Larson appaia con la sua attuale
lunghezza di capelli al momento delle riprese, data anche la
brevità della scena.
Dato il nuovo look di Captain Marvel
nei titoli di coda di Shang-Chi e La leggenda dei dieci anelli, è
probabile che questa sarà anche l’acconciatura che sfoggia in
The
Marvels. Quel film potrebbe – e probabilmente dovrebbe
– spiegare esattamente cosa è successo, dal momento che riunirà
Carol con Monica Rambeau (Teyonah Parris). In
WandaVision, Monica non sembrava molto contenta
della menzione del nome di Captain Marvel, suggerendo che le due
potrebbero aver litigato; ma quel film può far luce su questo, e
Carol che mostra di essersi tagliata i capelli a sostegno di Maria
potrebbe aiutare a dimostrare che era lì per la sua amica quando
era necessario.
Manca poco all’inizio dell’ultimo
mese dell’anno 2021 ed ecco tutte novità di dicembre in arrivo su
Prime Video. Tra cinema e serie tv, da
segnalare i titoli
In Io
sono babbo natale Ettore (Marco Giallini) è un ex
galeotto dalla vita turbolenta e sgangherata. Non ha grandi
prospettive se non quella di continuare la sua carriera da
rapinatore. È così che si ritrova a casa di Nicola (Gigi Proietti),
un simpatico signore che non possiede oggetti di valore ma ha una
incredibile rivelazione da fare: “Sono Babbo Natale!” Ma sarà
davvero lui? Ultimo film del grande Gigi Proietti, Io sono Babbo
Natale è una commedia italiana di Natale diretta da Edoardo
Falcone.
Encounter, dal 10 dicembre in
esclusiva su Prime Video
Un Marine decorato parte
in una missione per salvare i suoi due figli da una minaccia
misteriosa. Man mano che il loro viaggio li conduce in situazioni
sempre più pericolose, i bambini dovranno lasciarsi l’infanzia alle
spalle. Diretto da Michael Pearce e scritto da Joe Barton e Michael
Pearce, Encounter vede nel cast Riz Ahmed, Octavia Spencer, Rory
Cochrane, Lucian-River Chauhan e Aditya Geddada.
In Being The
Ricardos Lucille Ball (Nicole Kidman) e Desi Arnaz (Javier
Bardem) sono minacciati da sconcertanti accuse personali,
diffamazioni politiche e taboo culturali, nel drammatico racconto
dietro le quinte firmato dallo sceneggiatore e regista premio Oscar
Aaron Sorkin. Con uno sguardo rivelatore che indaga nella
complicata relazione romantica e professionale della coppia, il
film porta il pubblico nella writers’ room, sul palcoscenico e nel
privato di Ball e Arnaz durante una cruciale settimana di
produzione della loro rivoluzionaria sitcom “I Love Lucy”. Nel
cast, accanto ai premi Oscar Nicole Kidman e Javier Bardem, anche
Jake Lacy, J.K. Simmons, Nina Arianda, Tony Hale e Alia
Shawkat.
Dopo un’imboscata mortale
a una delle loro auto blindate, la Fortico Securities con sede a
Los Angeles assume un misterioso nuovo dipendente, Patrick Hill
(Statham), che diventa noto semplicemente come “H.” Mentre impara
le basi dal partner Bullet (Holt McCallany), H inizialmente sembra
essere un tipo tranquillo e con la testa bassa semplicemente lì per
fare un lavoro e guadagnarsi da vivere. Ma quando lui e Bullet
diventano l’obiettivo di un tentativo di rapina, le formidabili
abilità di H vengono rivelate. Non solo è un tiratore esperto che è
ugualmente abile nel combattimento corpo a corpo, ma H è anche
spietato e letale. Basato sul film francese Le convoyeur, La furia
di un uomo – Wrath Of Man annovera un cast stellare
tra cui
Jason Statham, Holt McCallany, Jeffrey Donovan, Josh
Hartnett, Niamh Algar, Laz Alonso, Scott Eastwood e Eddie Marsan.
Il film è diretto da Guy Ritchieda una sceneggiatura di Ivan
Atkinson, Marn Davies e Guy Ritchie. Bill Block e Atkinson sono
produttori.
NUOVI FILM IN ARRIVO Prime e
seconde visioni
State a casa | 2 dicembre
Harriet | 6 dicembre
Security | 7 dicembre
Nemmeno io ti voglio | 20 dicembre
A un metro da te | 21 dicembre
A Quiet Place II | 23 dicembre
Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto | 25
dicembre
Il silenzio grande | 30 dicembre
Altri film
L’amore bugiardo – Gone Girl | 1 dicembre
Harry Potter e la pietra filosofale | 1 dicembre
Harry Potter e la camera dei segreti | 1 dicembre
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban | 1 dicembre
Harry Potter e il calice di fuoco | 1 dicembre
Harry Potter e l’Ordine della Fenice |1 dicembre
Harry Potter e il principe mezzo sangue | 1 dicembre
The
Ferragnez – La serie, Dal 9 dicembre in esclusiva su Prime
Video i primi 5 episodi i successivi 3 episodi da giovedì 16
dicembre
Grazie al docu-reality Amazon
Original The Ferragnez – La serie, il pubblico e i fan avranno
accesso esclusivo al dietro le quinte della quotidianità di Chiara
Ferragni e Fedez, scoprendo la loro famiglia come non l’hanno mai
vista prima, nel racconto di un periodo speciale e straordinario
della loro vita insieme – fra la fine del 2020 e i primi mesi del
2021 – con la seconda gravidanza di Chiara, la prima partecipazione
di Fedez a Sanremo e la nascita della secondogenita Vittoria, gli
incontri con gli amici e la famiglia e gli impegni di lavoro. Con
uno sguardo inedito e intimo, la serie racconterà con delicatezza e
ironia passioni, gioie, lacrime e ambizioni di una giovane coppia
normale e straordinaria che si aprirà per svelarsi e per scoprire
aspetti intimi e mai visti prima di sé e del proprio rapporto,
accettando con coraggio di mettersi a nudo, di scavare a fondo e di
aprire agli spettatori le porte della loro casa. Accanto a loro,
oltre al piccolo Leone, primogenito della coppia, anche i genitori
di entrambi, le sorelle di Chiara, Valentina e Francesca con i loro
compagni, nonna Luciana e tante altre persone vicine, per tracciare
un grande ritratto di famiglia.
Chiara Ferragni è imprenditrice
digitale e icona della moda con oltre 25 milioni di follower su
Instagram, incoronata da Forbes “Most Powerful Fashion Influencer”
a livello globale; Fedez è un artista poliedrico con all’attivo
oltre 70 dischi di platino e 13 milioni di follower su Instagram,
già protagonista di Celebrity Hunted – Caccia all’Uomo S1 e host
del grande successo LOL – Chi ride è fuori. The Ferragnez –
La Serie è prodotta da Banijay Italia per Amazon
Studios.
Harlem, Dal 3
dicembre in esclusiva su Prime Video
Creata e scritta Tracy
Oliver, che ne è anche executive producer, Harlem
è una nuova commedia che segue le vicende di un gruppo di amiche
ambiziose provenienti da Harlem, New York City, mecca della Black
Culture in America. Camille è una giovane e conosciuta
professoressa di antropologia alla Columbia con una profonda
conoscenza delle norme di corteggiamento nelle varie culture, ma
continua ad avere problemi con la sua vita amorosa; Tye è la
creatrice di successo di una dating-app per persone queer che
preferisce mantenere a distanza di sicurezza le sue vulnerabilità –
nonché eventuali partner romantici; Quinn è un’inguaribile
romantica e stilista benestante che sta provando a sdebitarsi con
il mondo mentre è impegnata a portare avanti la sua attività che
fatica a decollare; Angie è un’attrice e cantante piena di fiducia
in sé, vivace e senza filtri, che vive a scrocco – ma alla grande –
con Quinn. Insieme vivranno il passaggio dai loro vent’anni alla
successiva tappa delle loro carriere, relazioni e sogni di ragazze
di città.
La serie è interpretata da: Meagan
Good nel ruolo di “Camille,” Grace Byers nel ruolo di “Quinn,”
Shoniqua Shandai nel ruolo di “Angie,” Jerrie Johnson nel ruolo di
“Tye,” e Tyler Lepley nel ruolo di “Ian.” Altre guest star
ricorrenti nella serie sono Whoopi Goldberg nei panni della “Dr.
Elise Pruitt,” Jasmine Guy è “Patricia,” Andrea Martin è “Robin,”
Robert Ri’chard è “Shawn,” Juani Feliz è “Isabela,” Kate Rockwell è
“Ana” e Sullivan Jones è “Jameson”. Harlem è prodotta da Amazon
Studios e Universal Television, una divisione di Universal Studio
Group, in associazione con Paper Kite Productions.
Dopo la morte di suo zio e una
missione mortale per abbattere Point Blanc, Alex Rider è desideroso
di lasciarsi il passato alle spalle e ricostruire la sua vita.
Tuttavia, quando un orribile attacco alla famiglia di un amico lo
riporta nel mondo delle spie, Alex deve svelare un sinistro
complotto politico con ripercussioni globali. Nel cast Otto
Farrant, Stephen Dillane, Vicky McClure, Brenock O’Connor, Ronkẹ
Adékọluẹ́jọ́, Marli Siu, Toby Stephens, Rakie Ayola e Charithra
Chandran.
FC BAYERN – Behind the legend,
dall’8 dicembre in esclusiva su Prime Video
Il club tedesco, che nel 2020 ha
realizzato una tripla vittoria da record (Bundesliga, Coppa di
Germania, Champions League) ed è attualmente la squadra di maggior
successo al mondo, aprirà le porte alle telecamere mostrando tutto
ciò che succede a Säbener Straße. Il documentario fornirà uno
sguardo da vicino, come mai prima d’ora, sulle imprese del club a
partire dalla finale della Champions League del 2020 a Lisbona,
fino alla fine della stagione 2020/21. Seguirà le persone che hanno
fatto la storia e reso grande il club, dal presidente al
giardiniere, e mostrerà personaggi iconici come Karl – Heinz
Rummenigge e Uli Hoeness passare lo scettro alla nuova generazione
guidata dal Presidente Herbert Hainer, da Oliver Kahn e da Hasan
Salihamidžić. Lo show non mancherà di ripercorrere i momenti
salienti e la storia della squadra, l’immagine che il club ha di sé
e come viene percepito nel mondo. Il documentario sul Bayern FC è
una produzione W&B Television. Gli executive producer sono
Quirin Berg e Max Wiedemann.
The Expanse 6 Dal 10 dicembre in
esclusiva su Prime Video, il primo episodio della sesta stagione a
seguire un episodio a settimana
La sesta
e ultima stagione di The Expanse riprende con il sistema solare
in guerra, mentre Marco Inaros e la sua Free Navy continuano a
lanciare devastanti attacchi asteroidi sulla Terra e su Marte.
Mentre le tensioni di guerra e le perdite di quota minacciano di
dividere l’equipaggio della Rocinante, Chrisjen Avasarala compie
una mossa audace e invia l’ex Marine Marziano Bobbie Draper in una
missione segreta che potrebbe cambiare le sorti del conflitto. Nel
frattempo, nella Cintura degli Asteroidi, Drummer e ciò che è
rimasto della sua famiglia sono in fuga dopo aver tradito Marco. E
su un lontano pianeta oltre gli Anelli, inizia a sorgere un nuovo
potere. Nel cast della serie ci sono Steven Strait, Dominique
Tipper, Wes Chatham, Shohreh Aghdashloo, Cara Gee, Frankie Adams,
Keon Alexander, Nadine Nicole e Jasai Chase Owens, riuniti per la
stagione più epica di sempre.
Tampa Baes Dal 10 dicembre in
esclusiva su Prime Video, la sesta stagione
La docu-serie in 8 episodi segue un
gruppo di giovani amiche lesbiche a Tampa Bay, città di richiamo e
sempre più in voga per la comunità LGBTQ + sulla costa della
Florida. Sempre pronte per un’avventura o una bella festa, queste
amiche fedeli – talvolta più che amiche – ambiziose e impertinenti,
sono sempre pronte a combattere gli stereotipi e le etichette. Con
tutti gli occhi puntati addosso, le giovani donne protagoniste
della serie amano il divertimento e vivono un momento cruciale
della loro vita personale e professionale, e sono pronte ad
affrontare qualunque sfida e problema scottante, anche se ciò
significa essere oneste l’una con l’altra. Il cast di Tampa Baes
include Ali Myers, Nelly Ramirez, Shiva Pishdad, Jordan Whitley,
Marissa Gialousis, Summer Mitchell, Cuppie Bragg, Brianna Murphy,
Haley Grable, Melanie Posner, Olivia Mullins e Mack McKenzie
THE GRAND TOUR PRESENTS: CARNAGE A
TROIS
In questo secondo lockdown special,
il trio si tuffa nel bizzarro mondo della cultura automobilistica
francese. In un epico viaggio su strada che inizia nelle colline
gallesi, offrono al pubblico un’avventura da far rizzare i capelli
con disinnescamento di bombe, auto a propulsione, acrobazie in
elicottero e la gara più emozionante della loro vita prima di
raggiungere il Canale della Manica in un climax medievale
sbalorditivo con un briciolo di cinema d’essai francese.
Yearly Departed, la seconda
stagione
La seconda edizione del comedy
special Yearly Departed sarà presentato dalla candidata agli Emmy
Award Yvonne Orji (Insecure). Con una line-up di livello tutta al
femminile che include Jane Fonda (Grace and Frankie), Chelsea
Peretti (Brooklyn Nine-Nine), Meg Stalter (Hacks), Dulcé Sloan (The
Daily Show), Aparna Nancherla (The Great North), X Mayo (The Daily
Show), e una performance musicale di Alessia Cara, alcune delle
donne più divertenti del mondo diranno addio a tutto ciò vogliono
lasciarsi alle spalle del 2021, tra cui la Hot Vax Summer, la vita
da eremita, l’ignorare la crisi climatica, Zoom e molto altro
ancora.
Yearly Departed è una produzione
Amazon Studios, Done+Dusted e Scrap Paper Pictures. Ha come
executive producer Rachel Brosnahan, Paige Simpson, David Jammy,
Katy Mullan, Samantha Ressler, Nathalie Love e Bess Kalb, qui anche
nel ruolo di sceneggiatrice. Linda Mendoza (Tiffany Haddish
Presents: They Ready), vincitrice di un Emmy Award, ritorna anche
quest’anno in qualità di regista. La prima edizione dello show è
stata nominata per un Writers Guild Award e ha vinto un Gracie
Award.
Everybody Loves Natti, la
docu-serie
Everybody Loves Natti è una
docuserie in sei episodi che segue la superstar dominicana del
reggaeton Natti Natasha. Sebbene Natti Natasha abbia accumulato
miliardi di visualizzazioni su YouTube (e oltre 75 milioni di
devoti follower sui social media), la nuova serie Amazon Original
segna la prima volta in cui ha condiviso i dettagli intimi della
sua vita personale, inclusa la relazione con il suo manager, Raphy
Pina. Insieme parlano del suo ultimo album NATTIVIDAD, della vita a
Miami con la loro famiglia appena formatasi, dei suoi sogni di
riconoscimento mondiale e di un bambino a sorpresa in arrivo. La
serie all-access esplora anche come la self-made star ha raggiunto
l’apice della scena musicale latina di oggi con testimonianze di
amici e collaboratori che hanno condiviso il suo viaggio, tra cui
Daddy Yankee, Prince Royce, Becky G, Yovanna Ventura, Ariadna
Gutiérrez e altri. Oltre alla sua strada verso il successo e la
vita quotidiana a Miami con la sua famiglia in crescita, gli
spettatori avranno la testimonianza in prima persona di Natti delle
lotte personali che ha superato, compresi i problemi di fertilità e
le difficoltà della vita come immigrata dominicana.
La prima scena post credits di
Ghostbusters:
Legacy risolve un annoso problema che è stato
riscontrato nel film originale in relazione al personaggio di
Peter Venkman. Dopo più di 30 anni, il film
riprende la storia del classico Ghostbusters del
1984 con personaggi nuovi di zecca e una trama rinnovata, che
comunque intercetta canoni dell’originale. Come suo nonno prima di
lei, Phoebe Spengler (McKenna
Grace) deve salvare il mondo da un’apocalisse
spettrale.
Parte del successo del film è
ovviamente legato ai riferimenti al film originale, tra cui la
citazione tenerissima all’omino di marshmallow, la Ecto-1 che torna
a sfrecciare, e i cameo di
Bill Murray, Dan Aykroyd e
Ernie Hudson. Il finale del film si tinge di
nostalgia e anche la scena post-credits è un vero e proprio tuffo
nel passato, che rimette in riga il professor Venkman.
Il film offre a Peter un assaggio
della sua stessa medicina. In Ghostbusters del
1984, il pubblico viene introdotto per la prima volta al
co-fondatore originale degli Acchiappafantasmi, Peter Venkman,
mentre esegue test ESP (Extra Sensory Perception) su studenti
universitari della Columbia University.
Se lo studente indovina
correttamente il simbolo sulla carta che ha in mano Venkman, non
riceverà la scossa elettrica. Venkman elettrizza costantemente lo
studente maschio, anche se indovina la carta, a sua insaputa.
Mentre il professore insiste sul fatto che questo esperimento è
quello di studiare “l’effetto del rinforzo negativo sull’abilità
ESP”, il suo obiettivo principale è flirtare con la studentessa
universitaria che si offre volontaria. Gli squallidi tentativi di
Peter di corteggiare la partecipante vengono ostacolati da Ray, che
ha bisogno del suo aiuto presso la Biblioteca pubblica di New
York.
La scena dei titoli di coda di
Ghostbusters:
Legacy ricrea scherzosamente l’esame ESP con
Bill Murray dalla parte dell’esaminato e
Sigourney
Weaver che invece lo sottopone al test, ovviamente nel
ruolo di Dana Barrett. In questa versione, Dana mette alla prova
Venkman e gli fa ammettere che non solo ha elettrizzato gli
studenti maschi, ma ha anche segnato le carte in anticipo rispetto
alla loro sessione corrente, così da dare l’idea di indovinarle
tutte. Dana gli infligge tre meritati shock per ammonire il suo
comportamento passato e presente. Questa scena non contribuisce in
alcun modo al sequel, ma fornisce in modo umoristico a rettificare
un comportamento inammissibile da parte di Venkman.
Ghostbusters:
Legacy, diretto da Jason
Reitman e prodotto da Ivan
Reitman, è il nuovo capitolo della saga
originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola
città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la
loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta
eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters:
Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.
A più di trent’anni dall’uscita
nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast
originale, composto da Bill
Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney
Weavere Annie Potts di
nuovo insieme per ridar vita a una delle saghe cinematografiche più
amate della storia. Diretto da Jason Reitman, il film è uscito
nelle sale italiane il 18 novembre, prodotto da Sony Pictures e
distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Tra i
protagonisti anche Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie
Coon ePaul
Rudd.
The Batman di
Matt Reeves è uno dei film più attesi del prossimo
anno, a ragione, aggiungeremmo, dal momento che i primi video visti
dal film offrono un anticipo di quello che sembra uno sguardo nuovo
sul personaggio. Quest’attesa spinge qualcuno a fare dichiarazioni
di parte e paragoni che, a mente fredda, non hanno molto senso, ma
che non hanno mancato di attirare l’attenzione degli
interessati.
James
Gunn ha infatti commentato un tweet che metteva a
paragone proprio Batman con i “suoi” Guardiani della
Galassia. Il messaggio sul social diceva semplicemente che
il Cavaliere Oscuro è migliore dei Guardiani, e Gunn, altrettanto
semplicemente, ha risposto al commento dicendo che “va su Twitter
proprio per leggere questo tipo di approfondimenti”. Ecco il
tweet:
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Più spietati che mai tornano i Roy,
la famiglia multimilionaria attraverso la quale Jesse Armstrong ha
raccontato la sete di potere e i drammi da tragedia shakespeariana
che si celano dietro agli scandali legati alla successione al
vertice di un impero dei media. Attesissima e già apprezzata dalla
critica di tutto il mondo arriva la terza
stagione di Succession,
il dramma familiare targato HBO già confermato per un futuro quarto
capitolo, in prima visione su Sky Atlantic e in streaming su NOW il
29 novembre.
Torna al completo il grande cast di
questa serie già cult: Brian Cox nei panni del
capo famiglia Logan Roy, Jeremy Strong che
interpreta il primogenito di Logan, Kendall Roy, Sarah
Snook è Shiv Roy, Kieran Culkin nei panni
di Roman Roy. Alan Ruck è Connor Roy,
Nicholas Braun nei panni di Greg Hirsch,
Matthew Macfadyen è Tom Wambsgans, il fidanzato di
Shiv, Peter Friedman interpreta Frank Vernon. E
ancora J. Smith Cameron, Dagmara Dominczyk, Justine Lupe, David
Rasche, Fisher Stevens, Hiam Abbass, Arian Moayed, Harriet Walter e
James Cromwell. I nuovi episodi – girati anche in Italia – vedranno
anche diversi nuovi ingressi nel cast, fra cui Alexander Skarsgård, Sanaa Lathan, Linda
Emond, Jihae, Adrien Brody e Hope Davis.
Dopo l’imboscata tesagli dal figlio
ribelle Kendall, ritroviamo Logan Roy in una posizione molto
rischiosa. Mentre cerca in tutti i modi di rinsaldare gli equilibri
politici e finanziari del suo impero, le tensioni aumentano e
un’aspra battaglia all’interno delle mura aziendali minaccia di
trasformarsi in una guerra civile familiare. Kendall, che nella
scorsa stagione aveva sfidato apertamente il padre screditandolo
pubblicamente, adesso è alla ricerca dell’appoggio dei fratelli e
di chiunque altro possa aiutarlo a vincere. Dal canto suo, il padre
è intenzionato a farla pagare cara, carissima, a quel figlio che ha
osato mancargli di rispetto. I fratelli Shiv e Roman si ritrovano
ora tra l’incudine e il martello: da che parte si schiereranno?
Succession è
una serie creata da Jesse Armstrong, anche showrunner e produttore
esecutivo con Adam McKay, Frank Rich, Kevin Messick, Jane Tranter,
Mark Mylod, Tony Roche, Scott Ferguson, Jon Brown e Will
Ferrell.
Yellowstone 5: quando esce e dove vederla in
streaming
La prima parte di Yellowstone
5– otto nuovi episodi – debutteranno
1° marzo 2023 su Sky. Yellowstone
5 in streaming sarà disponibile su NOW.
Yellowstone 5: trama e cast
Nella prima parte della quinta stagione di Yellowstone,
John Dutton continua a lottare per difendere il suo ranch, la sua
eredità e il suo stile di vita nel Montana dalle rivendicazioni dei
rappresentanti della riserva indiana di Broken Rock e dalla
minaccia rappresentata dalla Market Equities. Mentre problemi di
salute e segreti di famiglia mettono alle strette i Dutton,
aspirazioni politiche e nuove relazioni e collaborazioni minacciano
il loro futuro e quello del ranch. La posta in gioco si è fatta
ancora più alta. Il potere ha il suo prezzo, i Dutton saranno
disposti a pagarlo? Nel cast della quinta stagione anche
Forrie J. Smith, Jacki Weaver, Finn Little, Mo Brings
Plenty, Dawn Olivieri,
Piper Perabo e Q’orianka Kilcher.
In Yellowstone 5 protagonisti sono
Kevin Costner nel ruolo di John Dutton, è un
patriarca miliardario della sesta generazione della famiglia
Dutton, che controlla il Yellowstone Dutton Ranch, il più grande
ranch contiguo degli Stati Uniti. Luke Grimes nei
panni di Kayce Dutton, un ex SEAL della Marina degli Stati Uniti e
uno dei figli di John ed Evelyn. Kelly Reilly nei panni di Beth Dutton, una
finanziera e figlia di John ed Evelyn. Wes Bentley
nei panni di Jamie Dutton, avvocato, aspirante politico e uno dei
figli di John ed Evelyn. Cole Hauser nel ruolo di
Rip Wheeler, caposquadra del ranch di Yellowstone e del braccio
destro di John. Kelsey Asbille nel ruolo di Monica
Long Dutton, moglie dei nativi americani di Kayce. Brecken
Merrill nel ruolo di Tate Dutton, figlio di Kayce e Monica
e unico nipote di John. Jefferson White nel ruolo
di Jimmy Hurdstrom, un ranch di Yellowstone. Jacki
Weaver, che interpreterà Caroline Warner, l’amministratore
delegato di Market Equities che sta cercando di schiacciare la
presa che John Dutton (Kevin
Costner) ha sul suo tentacolare ranch del Montana.
Piper Perabo, l’attrice è nota per aver preso
parte alla serie tv
Covert Affairs.
Il canale americano
Showtime ha diffuso il promo e la trama di
Yellowjackets 1×04, il quarto episodio di Yellowjackets,
l’annunciata nuova serie tv generazionale creata e prodotta da
Ashley Lyle e Bart Nickerson per
Showtime.
In Yellowjackets 1×04 che si intitolerà “Bear Down” Le
ragazze giocano con le pistole per determinare chi è il più
responsabile. Natalie sbroglia una vita mettendo insieme uomini
distrutti. Taissa saluta i ricchi.
Yellowjackets 1×04
Yellowjackets
racconta la storia di una squadra di calciatrici di talento liceale
che diventano le sopravvissute a un incidente aereo nel deserto
dell’Ontario. La serie racconta la loro discesa da una squadra
complicata ma fiorente a clan in guerra e cannibali, mentre tiene
traccia delle vite che hanno tentato di ricostruire quasi 25 anni
dopo.
Nel cast di Yellowjackets protagonisti
sono Sophie Nélisse nei panni di un’adolescente
Shauna Sheridan –
Melanie Lynskey interpreta una Shauna adulta.
Jasmin Savoy Brownda
adolescente Taissa – Tawny Cypress interpreta una
Taissa adulta Sophie
Thatchercome Natalie adolescente –
Juliette Lewis interpreta una Natalie adulta.
Sammi Hanratty
come Misty adolescente –
Christina Ricci
interpreta una Misty adulta.Ella Purnell
come Jackie, Steven Krueger come Ben Scott,
Amy Okuda come Cat Wheeler e Warren
Kole da adulto Jeff Sadecki.
Sono molti i film che portano lo
spettatore ad esplorare il complesso micromondo che si forma
all’interno di un complesso carcerario. Si tratta di ambienti
difficili, ostili, talvolta irrecuperabili, dove dotarsi di alleati
e guardarsi le spalle può essere l’unico modo per sopravvivere. Dal
celebre Le ali della libertà fino a
Papillon, passando per
Bronson ed Escape Plan, questo
ambiente è stato affrontato con generi e storie sempre nuove,
sempre diverse. Uno dei più interessanti esempi recenti è
Il ribelle – Starred Up, diretto nel 2013
da David Mackenzie (Hell or High Water) e
scritto da Jonathan Asser, qui al suo primo
lungometraggio da sceneggiatore.
Si tratta di una storia sviluppata
da Asser in seguito alla sua esperienza come terapista volontario
nella prigione di Wandsworth, a Londra, dove sono detenuti numerosi
criminali particolarmente pericolosi. Conoscendo quel mondo
dall’interno, questi ha così dato vita ad uno spaccato del contesto
carcerario, raccontandolo fin nei minimi particolari. Il titolo
originale, Starred Up, si riferisce in particolare
all’espressione che indica il passaggio da un carcere minorile ad
uno per adulti. Il protagonista si trova così a passare da un
ambiente pericoloso ad uno ancor più temibile, dove dovrà imparare
la disciplina nella speranza di non cacciarsi in qualche guaio.
Girato nelle prigioni Crumlin Road e
Maze Prison, presenti nell’Irlanda del Nord e oggi dismesse, il
film è stato accolto in modo estremamente positivo dalla critica,
che lo ha definito uno dei migliori film a tema carcerario di
stampo britannico. Il ribelle è oggi un piccolo gioiello
da scoprire assolutamente qualora non lo si sia già visto. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Il ribelle: la trama del film
Protagonista della storia è il
giovane Eric Love, un diciannovenne
particolarmente ribelle e violento. Sin da giovanissimo questi si è
più volte cacciato nei guai, finendo con lo scontrarsi con le
autorità. L’essere finito in un riformatorio non ha però placato il
suo bollente spirito, costringendo le forze dell’ordine ad adottare
rimedi ancor più drastici. Eric viene così trasferito in un carcere
per adulti, gestito dal luogotenente Haynes, dove
il suo carattere sprezzante del pericolo rischia però di dar
fastidio alle persone sbagliate. Il giovane incontra però qui il
padre Neville, anche lui detenuto e assente da
circa 12 anni dalla vita del figlio.
L’uomo, che ben conosce quel
micromondo, consiglia al giovane di placare la propria
aggressività, mantenere un certo rigore e portare rispetto tanto
alle guardie quanto alla gerarchia che intercorre tra detenuti. Per
riuscire a seguire i consigli del padre, Eric si trova allora
costretto a seguire il gruppo di terapia del dottor Oliver
Baumer, lavorando con questi sulla gestione della rabbia.
Nonostante dei timidi progressi, l’occasione per mettersi
irrimediabilmente nei guai non tarderà ad arrivare, e per Eric
inizieranno i veri problemi. Desideroso di riallacciare i rapporti
con il figlio, Neville cercherà di preservarlo dalla trappola in
cui sta cadendo, anche a costo di sacrificare sé stesso.
Il ribelle: il cast del film
Ad interpretare il giovane Eric Love
vi è l’attore Jack O’Connell, qui al suo primo
vero ruolo da protagonista. Pur avendo all’attivo già qualche film,
questi era ancora pressocché sconosciuto. Proprio grazie a Il
ribelle ha ottenuto fama internazionale, arrivando a recitare
in film come Unbroken e La ragazza dei
tulipani. La sua interpretazione, particolarmente
apprezzata e premiata, è frutto di un grande studio del
personaggio. O’Connell ha infatti lavorato sul suo Eric
confrontandosi tanto con le esperienze dello sceneggiatore quanto
con quelle di veri detenuti, apprendendo da loro quanto necessario
sulla vita in carcere. L’attore Rupert Friend,
noto per il film Orgoglio e pregiudizio, dà invece volto
al terapeuta Oliver Baumer.
Nei panni del padre di Eric,
Neville, si ritrova l’attore Ben Mendelsohn.
Recentemente visto in Captain Marvel, questi ha a sua volta
costruito il proprio personaggio grazie all’incontro con alcuni
carcerati. Apprendendo i codici che intercorrono tra questi
all’interno delle prigioni, ha potuto dar vita ad
un’interpretazione particolarmente brillante. Ha infatti poi vinto
un British Independent Film Award come miglior attore non
protagonista. Sam Spruell, noto per film come
Biancaneve e il
cacciatore e The Informer, è invece
il luogotenente Haynes. L’attore Peter Ferdinando,
recentemente visto in King Arthur – Il potere della
spada, interpreta qui il detenuto Dennis Spencer, uno dei
più pericolosi in cui si imbatterà Eric.
Il ribelle: il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il ribelle –
Starred Up è infatti disponibile nel catalogo di Chili
Cinema, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base
alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda
visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il
titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale,
entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno sabato 27
novembre alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Succede a volte che l’impatto di un
singolo film, inaspettatamente, faccia avanzare l’industria
cinematografica di anni: elevandosi immediatamente al di sopra
degli altri, riesce a catalizzare l’attenzione nel modo in cui
altri film non sarebbero mai riusciti. Vediamo la classifica degli
utenti Reddit dei film in
anticipo sui tempi!
Alien (1979)
Il film Alien del
1979 è uno degli horror fantascientifici più struggenti di sempre.
Alcuni Redditor sostengono
che il film fosse in anticipo sui tempi perché nessuno avrebbe mai
creduto che fosse stato girato 40 anni fa! “Ridley
Scott ha fatto un lavoro grandioso con un film così
iconico“, aggiungono, sottolineando come
Scott sia uno dei registi più visionari di questa
generazione, specialmente quando si tratta di fantascienza.
Nonostante le innovazioni del film,
i fan ammettono che negli ultimi secondi del film, quando l’alieno
è risucchiato verso il cosmo ma ha ancora la forza e l’agilità per
risalire a bordo della capsula aggrappandosi al tubo di scarico dei
propulsori, è palese che si tratti di un costume indossato da una
controfigura e quindi il finale del film non risulta altrettanto
credibile e terrificante.
Quinto potere (1976)
Quinto
potere è una black comedy sulla fittizia emittente
televisiva UBS, che fa di tutto per superare i suoi scarsi ascolti.
All’apparenza, sembra una semplice commedia provocatoria, ma in
realtà era largamente in anticipo sui tempi.
In un’analisi sommaria sul film, gli
utenti Reddit affermano che
“le argomentazioni riguardanti il fatto che le notizie sono un
servizio pubblico piuttosto che un’impresa di intrattenimento per
fare soldi sono più rilevanti che mai“. Con così tante testate
giornalistiche che privilegiano titoli clickbait rispetto ai
contenuti soltanto per assicurarsi gli ascolti, Quinto
Potere ha predetto l’attuale panorama dei notiziari con 40
anni di anticipo.
Chi ha incastrato Roger Rabbit?
(1988)
Chi
ha incastrato Roger Rabbit? è stato il primo film a
intrecciare il live-action con l’animazione, e ancora oggi si parla
di quanto il film abbia lasciato un segno nell’industria. Gli
utenti Reddit sostengono che
sia “ancora la migliore fusione di animazione tradizionale e
live-action mai messa su pellicola“.
Indubbiamente uno dei migliori nel
sottogenere, ci sono svariati esempi che mettono in luce l’impatto
di Who Framed Roger Rabbit? anche nel 2021. Dato
che l’ultimo tentativo di mescolare live-action con animazione è
stato Space Jam:
A New Legacy, che è stato stroncato dalla critica, il
film del 1988 è ancora oggi intoccabile.
Stand by Me – Ricordo di
un’estate
È difficile credere che
Stand By Me sia basato su un racconto di
Stephen King, dato che si tratta di uno dei pochi
non horror dello scrittore. Ma, ironicamente, il film è uno dei
migliori adattamenti cinematografici di King.
Anche se alcuni utenti
Reddit
pensano che mantenga ancora quella
campiness tipica degli anni ’80, questa
“si amalgama bene allo spirito del film, grazie al fatto di
essere un’opera d’epoca ambientata negli anni ’50“. E siccome
Stand By Me riguarda la gioventù e l’amicizia, è
un film di formazione senza tempo, assolutamente innovativo per il
1986.
A qualcuno piace caldo (1959)
Per una commedia che ha più
di 60 anni, è un’impresa incredibile che A qualcuno piace caldo non solo fosse in
anticipo sui tempi, ma che resiste tuttora alla prova del tempo. Il
film è amato dai fan Reddit che
sottolineano come si rimanga “davvero sorpresi a constatare
come non invecchi affatto“.
Il film del 1959 parla di due
musicisti jazz che, dopo aver assistito ad un omicidio, per fuggire
alla mafia, si travestono ed entrano in una band tutta al
femminile, ma entrambi si innamorano della cantante. I due uomini
sono in realtà altamente incompetenti e buffissimi, e il film
presenta uno degli scambi di dialogo finali più iconici di
sempre.
Jurassic Park (1993)
Quando si parla di film in
anticipo sui tempi, Jurassic Park è uno dei titoli che non possono
assolutamente mancare. Gli utenti Reddit concordano
sul fatto che sia un film senza tempo, specificando che
“l’unica cosa che lo rende datato è la moda dei
personaggi“.
La CGI di Jurassic
Park è migliore degli effetti visivi della maggior parte
dei film usciti oggi e la ragione per cui è così grandiosa è che
questa e gli effetti pratici sono combinati senza soluzione di
continuità, rendendo così la CGI innovativa il motivo per cui
Jurassic Park resiste ancora oggi. E anche se il
reparto costumi è effettivamente rappresentativo degli anni ’90,
questi sono altrettanto iconici quanto la colonna sonora.
Il braccio violento della legge
(1971)
Gli anni Settanta sono
stati una miniera d’oro per i grandi drammi criminali, e Il
braccio violento della legge è probabilmente stato
l’antesignano di questo genere. Il film segue
Popeye, un poliziotto della squadra narcotici, che
ha la soffiata giusta per scoprire chi si cela dietro una grossa
partita di eroina e decide di lavorare sul caso insieme al collega
Lo Russo.
Gli utenti Reddit ritengono
l’epico inseguimento della polizia come il migliore mai girato in
un film d’azione, assolutamente in anticipo sui tempi. Non c’era
stato nulla di simile prima sul grande schermo ed è sicuramente uno
dei modi in cui il film ha influenzato l’industria. Tuttavia, per
quanto la scena sia stata rivoluzionaria, il regista
William Friedkin si è pentito di aver girato
l’inseguimento, ritenuto illegale e pericoloso.
Il pianeta proibito (1956)
Se c’è una cosa per cui gli
anni ’50 sono noti dai cultori cinematografici, sono tutti i
B-movie di fantascienza, che sono stati parodiati a non finire in
videogiochi come Destrought All Humans e in film
come Mars Attacks. Nonostante la loro reputazione,
Il pianeta proibito è ritenuto superiore a tutti
e, anche se la patina da B-movie rimane, i fan ritengono che brilli
di lucentezza propria.
Gli utenti Reddit sostengono
che il film “era così avanti rispetto al suo tempo per un film
di fantascienza degli anni ’50“, che ha definito una
generazione di film. Tuttavia, è indubbio che gli effetti speciali
siano ancora datati per gli standard odierni, ed è per questo che
Il pianeta proibito meriterebbe un remake.
Shining (1980)
Qualsiasi film di Stanley Kubrick avrebbe potuto essere inserito
in questa lista, dato che i suoi sforzi registici vengono
continuamente elogiati dai Redditor, primi fra
tutti 2001: Odissea nello spazio e Il dottor
Stranamore.
Anche Shining è stato menzionato da numerosi
Redditor, che dicono a riguardo: “Shining è
uscito nel 1980 eppure nessun elemento tecnico è minimamente
invecchiato“.
Shining è veramente
un film senza tempo, ancora terrificante per gli standard di oggi,
quindi non sorprende che costituisca tutt’ora una fonte di
ispirazioni per innumerevoli pellicole thriller-horror.
Quarto potere (1941)
Quarto
Potere ha costituito da sé essenzialmente il manuale di
regia per Hollywood. Che ci si soffermi sugli aspetti tecnici
come la profondità di campo delle inquadrature, il montaggio, la
colonna sonora o la narrazione volutamente frammentaria, il film
del 1941 ha fondamentalmente scritto il cinema moderno.
Gli utenti Reddit
ne elogiano in modo particolare il montaggio che “lo fa sentire
moderno, anche dopo 80 anni“. Considerato che il film è del
1941, è incredibile quanto il film continui a reggere la prova del
tempo e continua a rimanere sicuramente più avvincente della
maggior parte dei film usciti oggi.
Nicolas Cage è uno
di quegli attori che ormai sono entrati nell’immaginario collettivo
delle persone. Ispira simpatia, lo si perdona quando realizza
qualche film che magari non è per niente bello, ma non si può non
volergli bene.
All’attore americano si deve il
fatto di essere riuscito a crearsi una carriera completamente con
le proprie mani, senza cedere a favoritismi o a raccomandazioni
solo perchè è parente della famiglia Coppola.
Ecco, allora, dieci cose che
non sapevate su Nicolas Cage.
Nicolas Cage: la sua
filmografia
1. Nicolas Cage: i film e la
carriera. Sebbene il primo film di Nicolas Cage sia
Fuori di testa (1982), in realtà viene considerato, come
suo debutto nel mondo del cinema, il film Rusty il
selvaggio, in cui ha un ruolo rilevante. In seguito, l’attore
partecipa a Birdy – Le ali della libertà (1984),
Stregata dalla luna (1987) e Cuore selvaggio
(1990). Con gli anni Novanta, Cage ha recitato in film come Può
succedere anche a te (1994), Via da Las Vegas (1995),
The Rock (1996), Con Air (1997),
Face/Off – Due facce di un
assassino (1997), City of Angels – La città degli
angeli (1998) e Al dil là della vita (1998), per
continuare, negli anni Duemila, a lavorare in film come The Family Man (2000),
Il ladro di orchidee (2002), Il genio della
truffa(2003), Il mistero dei Templari – National
Treasure (2004), Il prescelto(2006),
World Trade Center (2006), Ghost Rider
(2007), Next (2007),
Segnali dal futuro
(2009) e L’apprendista stregone (2010). Tra i suoi ultimi
film si citano Kick-Ass (2010),
Ghost Rider – Spirito di
vendetta (2011), Trespass (2011), Drive Angry(2011),
Joe
(2013), Outcast – L’ultimo
templare(2014), USS Indianapolis
(2016), Snowden (2016),
Io, Dio e Bin Laden (2016), 2030 – Fuga per il
futuro(2017) e 211 – Rapina in corso
(2018), Mandy (2018), Il colore venuto dallo
spazio(2019) e Pig (2021).
2. Nicolas Cage ha vinto un
Oscar. A dispetto di quanto si pensi, Nicolas Cage è un
attore pluripremiato e pluricandidato. Nel corso della sua
carriera, l’attore è stato candidato a due premi Oscar per la
categoria di Miglior Attore Protagonista, riuscendo a
vincere l’ambito premio nel 1996 per il film Via da Las
Vegas (per essere poi ricandidato nel 2003 per Il ladro di
orchidee). Ma ha anche ricevuto quattro candidature ai Golden
Globe (Stregata dalla luna, Mi gioco la moglie a Las Vegas, Il
ladro di orchidee), vincendo nel 1996 sempre per Via da
Las Vegas. Eppure, anche ha ricevuto tante candidature
positive, ne ha ricevute altrettante ai Razzie Awards,
accumulandone ben sette.
Nicolas Cage in
Kick-Ass
3. Nicolas Cage è stato
protagonista di un film di supereroi. Nel 2010, uscì nei
cinema americani Kick-Ass (in Italia uscì circa un anno
dopo, a causa di alcune controversie), l’adattamento
cinematografico dell’omonimo fumetto ideato da Mark
Millar. Diretto da Matthew Vaughn, e
prodotto dalla sua casa di produzione, la Marv Films, per
questo film Nicolas Cage venne scelto per interpretare il ruolo di
Damon Macready/Big Daddy, padre
di Hit Girl. Eppure, Cage non venne considerato subito: basti
pensare che, per questo ruolo, vennero anche vagliati i nomi di
Daniel Craig e di Mark
Wahlberg.
4. Nicolas Cage si è
ispirato al Batman di Adam West. L’attore americano ha
modellato la parlata di Big Daddy prendendo a modello il Batman di
Adam West. Secondo Matthew Vaughn, Cage ha iniziato a parlare in
questa maniera già la prima volta che provò il costume. Il regista
è rimasto molto contento che Cage abbia continuato a svolgere
questa performance nel film, citando la sua irritazione con la voce
roca usata da Christian Bale
per Il Cavaliere Oscuro (2008).
Cage Nicolas: la famiglia, le mogli
e i figli
5. Nicolas Cage è un membro
della famiglia Coppola. Nicolas Cage è nipote di Francis
Ford Coppola ed è, quindi, cugino di Sofia
Coppola, Roman Coppola, Jason
Schwartzman e Robert Carmine. Tuttavia,
per evitare che venisse subito accostato allo zio e per non avere
favoritismi, dato che voleva diventare un attore, Nicolas decise di
farsi chiamare con il nome d’arte con cui oggi tutti lo conosciamo,
invece di usare il vero nome, ovvero Nicolas Kim
Coppola.
6. Nicolas Cage è stato
sposato più volte. La vita privata di Nicolas Cage è
sempre stata piuttosto movimentata: l’attore, infatti, si è sposato
tre volte e per tre volte ha divorziato. Nel 1995 ha sposato
Patricia Arquette, divorziando nel 2000, per poi
sposare Lisa Marie Presley (figlia di
Elvis e di Priscilla Presley) nel
2002 e divorziare nuovamente nel 2004 (anche se si erano lasciati
appena dopo un mese e mezzo dalle nozze). Il terzo matrimonio è
avvenuto nel 2004, sposando Alice Kim, una
cameriera asiatica, da cui si è separato nel 2016. L’attore ha
anche avuto due figli: Weston Cage, nato nel 1990
da una relazione con la modella Christina Fulton, e Kal-el
Cage, nato nel 2005 e avuto con la terza moglie.
Nicolas Cage e Erika Koike
7. Ha avuto un matrimonio
brevissimo. Ormai con tre divorzi alle spalle, l’attore
nel 2019 ha deciso impulsivamente di sposarsi una quarta volta con
una makeup artist di nome Erika Koike. La loro
unione, però, è durata pochissimo, poiché soltanto quattro giorni
dopo le nozze Cage ha chiesto l’annullamento di queste. Non è noto
il motivo di tale decisione, ma evidentemente i due coniugi non si
conoscevano bene come pensavano e ciò ha portato a rapidi
contrasti. Nel febbraio del 2021, poi, Cage si è sposato una quinta
volta con Riko Shibata, con cui sembra attualmente
essere ancora insieme.
Nicolas Cage e i meme
8. È noto anche grazie ai
meme. Nel corso degli ultimi anni Cage è divenuto un vero
e proprio fenomeno dell’internet grazie a numerosi meme che lo
ritraggono, la maggior parte dei quali tratti da scene di suoi
film. I più famosi sono tratti dai film Stress da vampiro
e Con Air, immagini dove Cage è ritratto con espressioni
quantomai buffe e adattabili ad ogni situazione possibile.
L’infinita quantità di versioni di questi meme ha portato l’attore
ad ottenere una grande popolarità anche presso le generazioni più
giovani.
Nicolas Cage: età e altezza
dell’attore
9. Nicolas Cage è di grossa
statura. Nicolas Cage, nato il 7 gennaio del 1964, è
tutt’altro che piccoletto: la sua altezza di 183 centimetri lo
rende uno degli attori più alti dello star system, ma ciò non ha
precluso la sua carriera, dimostrando di avere il talento che
possiede.
Nicolas Cage, oggi
10. Nicolas Cage non è per
niente un buon risparmiatore. Sembra che Nicolas Cage, nel
corso della sua vita, abbia rischiato più volte di finire in
bancarotta e i motivi sono piuttosto chiari: non è in grado
di tenere il portafoglio chiuso. Si dice che abbia sperperato circa
150 milioni di dollari in acquisti particolari e dispendiosi, tra
cui: una lapide a forma di piramide (alta circa 3 mesi), una
collezione di animali esotici (due cobra albini e un polpo
domestico, senza dimenticare uno squalo e un coccodrillo), un
teschio di dinosauro e una Lamborghini Miura che era appartenuta
allo scià di Persia. Tuttavia, per risanare il suo patrimonio
(intaccato da diversi debiti e, pare, dal vizio del gioco
d’azzardo), Cage continua ad accettare qualsiasi ruolo gli venga
proposto, purché venga pagato in maniera consistente.
Arriva direttamente da Instagram la
conferma che Francesco Pannofino tornerà a doppiare
Willem Dafoe in Spider-Man: No Way
Home. In realtà, l’operazione di doppiaggio è stata già
completata, visto che nella sua condivisione sul
social, Pannofino ha scritto “Fatto!”. Non ci resta che
ri-trovarlo in sala!
Commedia d’azione dai risvolti
imprevedibili, Il tuo ex non muore
mai (titolo italiano di The Spy Who Dumped
Me) è un’irriverente film del 2018 che pone al centro della
sua trama due donne ritrovatesi a dover assumere i panni di esperte
spie, pur dimostrandosi decisamente inadatte a tale ruolo. A
dirigere la divertente pellicola vi è Susanna
Fogel, distintasi anche come sceneggiatrice di Life
Partners, Chasing Life e La rivincita delle sfigate.
Con questa sua seconda opera da regista ha così dimostrato una
volta di più di saper coniugare generi apparentemente molto
distanti tra loro per dar vita ad un film affermatosi come un buon
successo.
Girato in diversi località europee,
come Amsterdam e Budapest, Il tuo ex non muore mai si è da
subito rivelato uno dei titoli comici più interessanti dell’anno,
arrivando anche vincere un People’s Choice Awards come miglior film
commedia. Pur se non particolarmente apprezzato dalla critica,
tutti si sono dimostrati concordi nell’individuare
nell’interpretazione delle due protagoniste il maggiore punto di
forza dell’opera. Accostato a titoli come Spy, Corpi da
reato e Attenti a quelle due, il film della Fogel
vanta però una propria originalità proprio per via delle situazioni
comiche qui fuse con le principali caratteristiche dei film di
spionaggio.
Costato 40 milioni di dollari,
Il tuo ex non muore mai è arrivato ad incassarne
globalmente circa 75, raggiungendo un risultato particolarmente
entusiasmante. Si tratta infatti di un film capace di rileggere un
genere prettamente maschile in chiave femminile, dimostrando di non
avere nulla da invidiare ai suoi simili. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi
sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Il tuo ex non muore mai: la trama
del film
Protagoniste del film sono
Audrey e Morgan, due amiche
trentenni che vivono a Los Angeles. La loro quotidianità procede in
modo estremamente tranquillo, quasi al limite della noia. Divise
tra i videogiochi e attività di ginnastica, le due non hanno però
idea che la loro vita sta per essere sconvolta in modi
imprevedibili. Tutto ha infatti inizio nel momento in cui l’ex
fidanzato di Audrey, Drew Thayer si presenta
inaspettatamente nel loro appartamento per nascondersi da un gruppo
di spietati assassini che lo stanno inseguendo. Prima di morire a
causa delle ferite riportate, l’uomo svela di essere un agente
della CIA e assegna alle due donne un prezioso oggetto da portare
quanto prima a Vienna.
Incredule e stupite, le due donne
saranno dunque costrette ad entrare in azione e trasformarsi in due
spie provette. Nel tentativo di portare a termine la missione,
dovranno cercare di attraversare indenni l’Europa, confrontandosi
con i killer sulle loro tracce e con un agente segreto britannico,
misterioso e affascinante. Sarà proprio la loro inesperienza per
tale mestiere a poter rappresentare la fonte di salvezza. Lungo il
percorso dovranno però anche imparare a riconoscere gli alleati dai
nemici, evitando quanto più possibile di combinare guai. Ogni mossa
falsa, potrebbe infatti essere particolarmente letale, per loro o
per chi gli sta intorno.
Il tuo ex non muore mai: il cast del film
Ad interpretare le protagoniste
femminili vi sono due tra le più note e apprezzate interpreti del
panorama cinematografico statunitense. Mila Kunis,
celebre per film come Il cigno nero, Amici di letto e
Bad Moms, questa interpreta qui Audrey. Kate McKinnon,
nota invece per la sua partecipazione al Saturday Night Live, è
l’amica Morgan. Le due hanno sviluppato sul set una grande
amicizia, riversata poi nei loro rispettivi personaggi. La
McKinnon, inoltre, ha dato vita ad un personaggio particolarmente
estroverso e caotico, caratteristiche estremamente lontane dalla
sua vera personalità. Le due attrici, inoltre, hanno opinioni
diverse circa una loro possibile carriera da spie. La Kunis si vede
infatti adatta al ruolo, mentre la collega non potrebbe mai
svolgerlo a causa della sua incapacità a mentire.
Accanto a loro, nei panni dell’ex
fidanzato di Audrey vi è l’attore Justin Theroux,
celebre per il suo ruolo in Zoolander. Ad interpretare
l’agente dell’MI6 Wendy vi è invece Gillian
Anderson. L’attrice, nota per le serie X-Files,
Sex Education e The
Crown, era da sempre la cotta giovanile della McKinnon.
Nel lavorare insieme le due hanno così potuto soddisfare il
desiderio reciproco di condividere il set. Sam
Heughan è l’agente della CIA Sebastian Henshaw, mentre
Hasan Minhaj è il suo collega Duffer.
Ivanna Sakhno, attrice di origini ucraine, è qui
la spia russa Nadedja, che darà filo da torcere alle due
protagoniste. Jane Curtin e Paul
Reiser sono invece i coniugi Carol e Arnie Freeman.
L’attore islandese Ólafur Darri Ólafsson, celebre
per numerosi film, è invece presente nei panni di un viaggiatore
finlandese.
Il tuo ex non muore mai: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Il
tuo ex non muore mai grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili
Cinema, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 26 novembre alle ore
23:15 sul canale Rai Movie.
Laura Prepon è una
delle attrici più promettenti dello star system americano.
Conosciuta in tutto il mondo grazie al ruolo di Alex nella serie
NetflixOrange Is The New Black, Laura ha un
passato da modella, è l’ultima di cinque figli e ha sempre avuto il
pallino della recitazione. Nominata diverse volte come una delle
donne più sexy del pianeta, Laura è sempre rimasta con i piedi ben
saldati a terra, si è costruita una carriera di tutto rispetto ed è
una gran sostenitrice dell’alimentazione bio.
Ecco, allora, le dieci cose
da sapere su Laura Prepon.
Laura Prepon è su Instagram e
Twitter
1. Laura Prepon ha un
account Instagram più che seguito. Laura ha un profilo
Instagram seguito da più di 7 milioni di persone, di certo una
cifra tutt’altro che irrisoria. Le foto che pubblica mostrano tutta
la sua naturalezza e la sua bellezza acqua e sapone: i suoi post,
infatti, la ritraggono protagonista intenta in situazioni
lavorative, come per Orange Is The New Black, serie che
l’ha resa famosa in tutto il mondo, oppure in momenti familiari e
quotidiani, come la preparazione di diverse ricette culinarie.
2. Laura Prepon ha un
account Twitter che fa faville. Anche se si può dire che
Twitter è in fase di discesa come utilizzo social, rispetto ad
Instagram che è di maggiore impatto visivo, diverse star continuano
ad usarlo più o meno assiduamente e Laura Prepon è una di queste.
Iscritta sul social dall’ottobre del 2010, con oltre 908 mila
follower, il suo profilo raccoglie tutto quello che deriva da
Instagram, ricondividendo i post, e sponsorizzando i suo sito e il
suo canale Youtube.
Laura Prepon: i suoi film e le serie TV
3. Ha recitato in alcuni
film per il cinema. Nel corso della sua carriera l’attrice
ha avuto modo di recitare in diverse occasioni in film per il
grande schermo. Tra i primi da lei interpretati si ritrovano
Slackers (2002), Lightning Bug (2004) e Come
Early Morning (2006). Ha poi recitato in Karla
(2006), Corsa con la morte (2011) e Una ragazza a Las
Vegas (2012), con protagonista Rebecca Hall.
In seguito ha partecipato a The Kitchen (2012), La ragazza del treno
(2016), con Emily Blunt, e
The Hero (2017).
4. È nota per alcune serie
TV. Ad aver conferito grande popolarità all’attrice vi
sono però state alcune serie TV particolarmente durature e di
successo. La prima in cui recita, dal 1998 al 2006, è That
’70Show. Successivamente compare anche in
October Road (2007-2008), How I Met Your Mother
(2009-2010), Dr. House (2010) e Are You There,
Chelsea? (2012-2013). Ottiene poi nuova popolarità grazie a
Orange Is the New Black, dove recita dal 2013 al 2019 nel
ruolo di Alex Vause accanto alle attrici Taylor
Schilling e Natasha
Lyonne.
Laura Prepon in Orange Is The New Black
5. Si era presentata per un
ruolo diverso. Nel 2013 Laura Prepon ha firmato il
contratto che l’avrebbe legata per diverse stagione ad una serie
Netflix ormai è diventata un vero e proprio cult: Orange Is The
New Black. In questa Laura interpreta il ruolo di Alex
Vause, ex narcotrafficante e tossicodipendente, nonché ex fidanzata
di Piper, la protagonista della serie. Originariamente, però,
l’attrice si era presentata proprio per il ruolo di Piper, venendo
però ritenuta più idonea per la parte di Alex.
6. Ha diretto alcuni
episodi. Oltre ad essere una delle interpreti più iconiche
della serie, la Prepon ha avuto anche modo in divese occasioni di
ricoprire il ruolo di regista. L’attrice ha infatti diretto il
decimo episodio della quinta stagione, l’undicesimo della sesta e
il quinto della settima. Riguardo a tale esperienza, la Prepon ha
ricordato di essere stata molto agitata all’inizio, ma il fatto di
conoscere bene tutta la troupe e il mood della serie le è stato di
grande aiuto.
Laura Prepon e Ben Foster
7. Laura Prepon è sposata
con Ben Foster. Laura Prepon e Ben Foster (The Program, Inferno) si sono messi
insieme dalla metà del 2016, e dopo soli 4 mesi, alla Prepon era
già spuntato l’anello di fidanzamento al dito. Il loro amore, nato
velocemente, è anche profondo e duraturo: i due, nell’agosto del
2017, hanno avuto una figlia di nome Ella e, in seguito, si sono
uniti in matrimonio il 3 giugno del 2018. Eppure, Laura e Ben si
conoscono da tanti anni: infatti si sono conosciuti nel 1997, a
diciotto anni, quando ebbero modo di girare That ‘70s
Show, una sitcom durata ben 8 stagioni e della quale la
Prepon era protagonista, interpretando il ruolo di Donna
Pinciotti.
Laura Prepon in How I Met Your
Mother
8. Laura Prepon ha
partecipato alla serie tv How I Met Your
Mother. Ted Mosby è sempre andato alla ricerca
della donna ideale che potesse essere la sua compagna di vita e che
fosse la madre dei suoi figli e Laura Prepon, purtroppo, non lo
era. Infatti, l’attrice ha partecipato, nel 2009, a 3 episodi della
serie, interpretando Karen, la prima ragazza di Ted e la più
detestata dai suoi amici Barney, Robin, Lilly e Marshall. Nella
fattispecie, gli episodi in cui la Prepon compare sono Mi
dispiace, amico (4×16), Il patto dei single (4×17) e
La foto di gruppo (5×18).
Laura Prepon e Scientology
9. Laura Prepon è stata
un’adepta di Scientology. L’attrice ha rivelato di essersi
avvicinata alla Chiesa di Scientology nel lontano 1999. Laura ha
più volte dichiarato di essere grata alla Chiesa, perché le
sessioni di ascolto l’avrebbero resa libera di interpretare le
scene, soprattutto quelle di Orange Is The New Black, in
maniera molto più intensa, riuscendo anche a dominare i momenti di
stress. Tuttavia, di recente l’attrice ha dichiarato di non far più
parte da almeno cinque anni della Chiesa, abbandonata in seguito
alla nascita dei figli.
Laura Prepon: età e altezza dell’attrice
10. Laura Prepon è nata il 7
marzo del 1980 a Watchung, nel New Jersey, Stati Uniti.
L’attrice è alta complessivamente 1.78 metri.
La trilogia prequel di Star Wars
ondeggia ancora tra l’essere considerata come una parte amata del
franchise, con una grande sezione del fandom che adora le storyline
esplorate, e fan che ancora lottano per venire a patti con i film,
dato che così tanti aspetti della trilogia possono essere ritenuti
quasi inimmaginabili per i fan della trilogia originale degli anni
ottanta e novanta.
Ma quali sono gli spoiler dei
prequel di Star Wars
che i fan cresciuti con la trilogia originale non si sarebbero mai
aspettati? Eccoli messi in luce da ScreenRant.
Yoda era un acrobata nel
combattimento con la spada laser
Quando Yoda è stato introdotto al pubblico per la
prima volta nel 1980, era ben difficile immaginarlo brandire una
spada laser. Piuttosto, era visto come un pacifico e saggio Maestro
Jedi che trasmetteva conoscenza a personaggi come
Luke, e prodigava insegnamenti agli altri
prediligendo la Forza piuttosto che le spade.
Arriviamo al 2002, e non solo
Yoda brandisce una spada laser, ma salta
acrobaticamente aggirando il nemico ed evitandone i colpi. È facile
immaginare Yoda in combattimento per coloro che
sono cresciuti con i prequel, ma è stato molto più difficile da
elaborare per chi è cresciuto con la trilogia originale.
Anakin ha (ri)costruito C-3PO
I fan non avevano mai dato
molto peso alle specifiche della creazione degli amati
R2-D2 e C-3PO, forse preoccupandosi più di come sono
giunti al servizio della ribellione.
Questo ha reso ancora più
sorprendente quando La minaccia fantasma ha rivelato che C-3PO era una creazione di Anakin
Skywalker. Anakin non ha creato
Threepio da zero, piuttosto ha recuperato i suoi
componenti vitali e ha assemblato il resto con degli scarti, ma non
molti fan avrebbero creduto che il droide protocollare fosse
inizialmente di proprietà del ragazzo che sarebbe poi diventato
Darth Vader.
La madre di Luke e Leia è morta di
crepacuore
I
fan si sono posti innumerevoli domande sulla madre di
Luke
eLeia
da quando è stato rivelato che
Vader
era il loro padre.
Padme ha
dimostrato di essere una madre adeguata per la coppia, ma la sua
fine ha lasciato ancora molto a desiderare per i fan diStar
Wars.
Piuttosto che essere uccisa da
Anakin direttamente o anche da
Palpatine, Padme invece è morta a
causa del suo cuore spezzato, subito dopo il parto. Questo non solo
ha sollevato domande sul fatto che Leia si ricordi
di sua madre, ma ha anche lasciato molti fan nell’incredulità.
Chewbacca ha aiutato Yoda a partire
per il suo esilio
Per
i fan della trilogia originale, prima degli altri film, sarebbe
difficile immaginare
Chewbacca
in coppia con qualsiasi altro personaggio amato oltre aHan Solo,
tanto meno qualcuno comeYoda.
Ahimè, quando La vendetta dei Sith è uscito nel 2005, è
stato rivelato che i due amati personaggi alieni non solo erano
alleati, ma Chewbacca ha perfino aiutato Yoda ad
andare in esilio su Dagobah dopo l’aiuto di
Yoda nella battaglia di Kashyyyk
e la caduta dei Jedi.
C’era più di un membro della specie
di Yoda nel Consiglio Jedi
Yoda
è sempre stato un enigma per i fan – un mistero simile al
Joker, che non aveva bisogno di essere risolto. I
fan erano curiosi di conoscere Yoda, la sua specie
e i suoi poteri nello specifico, ma non si curavano molto dei
dettagli, e molti si aspettavano che fosse un essere assolutamente
unico nel suo genere.
Poi, casualmente, senza menzione
alcuna, vediamo un altro membro della misteriosa specie di
Yoda sedere nell’Alto Consiglio
Jedi. Yaddle rimane uno dei personaggi di
sfondo più iconici della storia di Star Wars;
tuttavia, nessun fan degli anni Novanta avrebbe creduto che ci
sarebbe stata una “Yoda donna” nello stesso
Consiglio Jedi di Yoda, ma senza
alcun riflettore puntato contro.
Immacolata concezione
Quando è stato rivelato da
Shmi Skywalker che non c’era un padre per
Anakin Skywalker, il quale è stato concepito
miracolosamente, senza dubbio ciò ha scioccato molti fan che hanno
fatto fatica ad immaginare la nascita di Darth
Vader in primo luogo.
Anakin era un
sottoprodotto della Forza, nato attraverso i
midi-chlorian – per quanto ne sanno i fan. I
concetti di clonazione, ingegneria e persino trasferimenti di
essenza erano stati esplorati in precedenza; tuttavia, questo tipo
di nascita riservata al più grande cattivo del cinema sarebbe stata
difficile da accettare per molti fan, se gli fosse stato detto
prima dell’uscita della trilogia.
Boba Fett è un clone
Anche se Boba Fett non è stato il personaggio meglio
utilizzato nella trilogia originale e ha avuto un arco narrativo
che ha lasciato molto a desiderare, è emerso comunque come una
delle figure più iconiche e amate di Star
Wars.
I fan degli anni Novanta non
sarebbero stati sorpresi se fosse stato detto loro che un giovane
Boba sarebbe apparso nella trilogia prequel.
Quello che sarebbe però stato stupefacente sarebbe stato scoprire
che l’adorato cacciatore di taglie altro non era che un clone, lo
stesso tipo di clone di quelli che hanno combattuto nelle famose
Guerre dei Cloni, anche se un esemplare inalterato
e unico.
Il ruolo di Qui-Gon Jinn
Per
quello che sapevano i fan degli anni novanta,Yoda
ha addestratoObi-Wan
(entrambi hanno poi istruito
Luke),
e a sua volta
Obi-Wan
ha iniziato
Anakin
alle vie della Forza. Abbiamo poi scoperto anche l’esistenza di un
altro componente cruciale,
Qui-Gon Jinn.
Non solo sarebbe stato difficile da
credere per i fan che Qui-Gon sia stato il
Maestro Jedi di Obi-Wan, che ha
condotto Anakin ai Jedi, ma anche
che è stato colui che per primo ha scoperto il modo di diventare
uno Spirito della Forza, molto prima che Obi-Wan o
Yoda sapessero che era possibile. Un personaggio
della sua grandezza che viene lasciato fuori dalla trilogia
originale e da ciò che lo circonda senza nemmeno un accenno fugace
sembra improbabile.
I Jedi erano imperfetti
Da ciò che è raccontato
nella trilogia originale di Star Wars, i
Jedi hanno sempre rappresentato l’epitome della
purezza e della bontà nella Galassia, guardiani,
protettori, guerrieri per la pace e la giustizia come mostrato da
personaggi del calibro di Obi-Wan, Yoda e Luke.
Come si è scoperto, i Jedi, sia come individui che come ordine nel
suo complesso, erano in realtà difettosi fino al midollo. Affidati
ad antichi ideali, accecati dalla loro arroganza e ignari della
quantità di persone che soffre nella Galassia, i Jedi dei prequel avevano perso la strada.
Erano tutti buoni di cuore, desideravano fare del bene nella
Galassia e combattere per la pace. Tuttavia, non erano tutti eroi
al livello di Luke quando sono arrivati i prequel,
con alcuni, come Mace Windu, Ki-Adi
Mundi e Luminara Unduli, che mantenevano
comportamenti davvero spiacevoli, un concetto che, per chi è
cresciuto adorando i Jedi, sarebbe stato difficile da digerire.
I Midi-Chlorian
Di tutte le controversie
all’interno della trilogia prequel di Star
Wars, per la maggior parte dei fan, non c’è nessuna
più lampante dell’esistenza dei Midi-chlorian,
un’idea che i fan degli anni ottanta e novanta avrebbero
sicuramente preso in giro.
Prima del 1999, la
Forza era un’energia misteriosa che circondava e univa la
Galassia, proprio come Yoda dice a Luke su
Dagobah. La Minaccia Fantasma e
la trilogia prequel hanno reso la Forza una faccenda biologica, un
tassello di scienza che in parte annulla la natura enigmatica e
affascinante della Forza. Molti fan non riescono ancora a
crederci!
Molti film del MCU presentano alcuni
errori sfuggiti agli stessi realizzatori e, purtroppo, finiti nel
montaggio finale. In genere, nonostante le dovute eccezioni, si
tratta di errori non particolarmente evidenti, che proprio per
questo potrebbero essere sfuggiti anche all’occhio dello spettatore
più attento e del fan più scrupoloso.
La tazza capovolta di Tony – Iron Man (2008)
Indubbiamente, Tony
Stark è uno degli eroi più intelligenti del MCU. Nei suoi film, lo
vediamo spesso mentre lavora duramente nel suo laboratorio ai suoi
ultimi aggiornamenti e alla sua tecnologia rivoluzionaria.
Tuttavia, un esilarante oggetto di scena trascurato ha fatto
sembrare Tony alquanto sciocco.
In Iron
Man, Tony sta lavorando alla sua scrivania dove
si può vedere una tazza da caffè capovolta. Nella scena successiva,
però, lo si vede sorseggiare dalla stessa tazza. Sebbene sia
concentrato sul suo lavoro, è assai probabile che avrebbe comunque
notato che la tazza era rovesciata…
Dopo la distruzione di
Asgard, Thor conduce il suo popolo sulla Terra per stabilire una
nuova casa. Avengers:
Endgame rivela che la nuova casa è a Tonsberg, in
Norvegia, il che è un bel richiamo al luogo in cui il Tesseract era
nascosto in Captain America: Il primo Vendicatore.
Tuttavia, questa divertente
connessione appare come una leggera delusione a causa di alcuni
dettagli trascurati. La targa sul camion che Hulk e Rocket stanno
guidando, così come il numero di telefono sulle scatole della pizza
a casa di Thor, provengono entrambi dal Regno Unito.
Il
cameo di un membro della troupe – Doctor Strange
(2016)
Doctor
Strange ha contribuito a introdurre la magia nel
MCU, che continua ad avere effetti molto interessanti sull’universo
nel suo insieme. Sfortunatamente, non c’erano incantesimi in grado
di rimuovere un membro della troupe dall’apparire in un
fotogramma.
Mentre Strange esplora l’armeria con tutti i tipi di armi
magiche, incluso il suo fidato mantello, un membro della troupe può
essere visto in piedi sullo sfondo. Ciò che rende ancora più
divertente la scena è che l’uomo della troupe sembra non stia
facendo assolutamente nulla, cosa che spinge il pubblico a
chiedersi perché allora sia lì.
Dato che Thor può
viaggiare attraverso l’universo grazie al Bifrost, ha senso che non
abbia familiarità con i trasporti pubblici. Nel bel mezzo della
battaglia culminante, Thor si ritrova nella stazione della
metropolitana di Londra a chiedere indicazioni per Greenwich.
Mentre una donna apparentemente
disponibile gli consiglia di percorrere altre tre fermate, coloro
che hanno familiarità con il sistema della metropolitana di Londra
hanno riconosciuto che Thor non è nemmeno sul treno giusto. La
donna era semplicemente incompetente o era un agente segreto
dell’Hydra che cercava di sventare l’eroe?
Le origini di Gamora – Guardiani della Galassia
(2014)
Il tema dell’eradicazione di un’intera specie
non è certamente divertente, ma sembra anche qualcosa su cui la
Marvel vorrebbe essere abbastanza coerente. Quando Gamora viene
catturata dai Nova Corps inGuardiani della
Galassia, si
nota che è l’ultima sopravvissuta del suo popolo dopo che Thanos li ha uccisi tutti.
Tuttavia, Avengers:
Infinity War mostra un flashback in cui Thanos sta
provando la sua nuova teoria del bilanciamento uccidendo solo la
metà del pianeta natale di Gamora, il che suggerisce che ci sono
parecchi abitanti ancora in vita.
Lo scudo di Cap che si ripara
magicamente – Avengers:
Endgame (2019)
Lo scudo di Captain
America è una delle immagini più significative dei film del MCU. Ha
aiutato Cap in innumerevoli battaglie, ma quando affronta Thanos,
il Titano Pazzo riesce a distruggerlo lo scudo e a romperlo quasi a
metà.
È un momento di grande impatto e si
aggiunge al senso della potenziale morte di Cap. Tuttavia, quando
il resto degli eroi torna attraverso il portale, un’ampia
inquadratura rivela Cap in piedi sul campo di battaglia con il suo
scudo completamente intatto.
Duplicati di Ant-Man – Avengers: Endgame (2019)
Forse il momento più epico dell’intero MCU è la battaglia
culminante di Avengers:
Endgame. È un’emozione a tratti indescrivibile vedere
praticamente tutti gli eroi dell’universo cinematografico riunirsi
per affrontare l’esercito di Thanos. Ma sembra che, con così tanti
eroi messi insieme, a volte i realizzatori abbiano trascurato
qualche dettaglio.
Quando gli eroi hanno bisogno di aprire il Portale Quantico,
Scott Lang si propone di collegare il furgone per farlo funzionare.
Ma un momento dopo, lo vediamo in forma di Giant-Man nel mezzo
della battaglia.
Doctor Strange è negligente – Doctor Strange
(2016)
Quando Stephen Strange viene presentato in Doctor
Strange, è un brillante chirurgo che è in grado
di salvare vite eseguendo procedure impossibili. Tuttavia, per
quanto talentuoso possa essere, ha anche dimostrato di essere
abbastanza negligente come medico quando si tratta di
igiene.
Quando Strange viene mostrato mentre si prepara per un
intervento chirurgico, si lava le mani e poi indossa la mascherina.
Molti spettatori che nella realtà svolgono la professione di
medico, si sono affrettati a sottolineare che ciò è contro il
protocollo, poiché le mani di Strange sarebbero state probabilmente
contaminate prima di eseguire l’intervento.
I formidabili capelli di Vedova Nera – The Avengers
(2012)
Sebbene non abbia poteri come molti dei suoi
eroici colleghi, Vedova Nera è uno dei migliori combattenti del
MCU. Non perde tempo a mostrare le sue abilità nella sua prima
scena inThe
Avengers, quando
affronta un gruppo di criminali russi. Ma anche se Natasha ha un
pugno potente, sono i suoi capelli che sono davvero
formidabili.
In
quella che doveva essere sicuramente una testata, Vedova Nera getta
la testa all’indietro contro uno dei delinquente, ma lo stuntman
sembra non aver capito la situazione e viene ovviamente colpito in
faccia dai suoi capelli. Indipendentemente da ciò, ci va comunque
giù duro.
Il video diario di Spider-Man –
Spider-Man: Homecoming (2017)
Dopo una lunga attesa,
Spider-Man ha fatto il suo debutto nel MCU in
Captain America: Civil War. Ha rubato la scena come il
giovane eroe che era semplicemente felice di essere incluso nel
combattimento. Questo si ripete in Spider-Man:
Homecoming, quando viene rivelato che Peter Parker ha
realizzato un video diario delle sue giornate come Avenger.
L’espediente è un modo divertente
per iniziare il film, ma sfida anche la realtà della situazione. Il
diario offre un altro punto di vista sull’introduzione di
Spider-Man mentre atterra e dice “Ciao a tutti”. Tuttavia, non è
così che è andata la conversazione in
Captain America: Civil War.
Potrebbe essere la conferma che
tutti aspettiamo oppure semplicemente un fake, non diamo niente per
scontato in quest’era di notizie false e manipolazione delle
immagini, tuttavia pare che un occhio dello Spider-Man di
Tobey Maguire sia sfuggito sul merchandising di
Spider-Man:
No Way Home. Ecco di seguito il video e le immagini da Twitter. Che
ne pensate?
A marzo di quest’anno erano stati
pubblicati online alcuni concept art del reboot mai realizzato
de Il
Corvo che ci hanno mostrato Tom Hiddleston e Luke
Evans con il classico trucco bianco e nero di
Eric Draven, il protagonista del celebre fumetto
di James O’Barr, già portato sul grande
schermo nel 1994 grazie al film con protagonista il
compianto Brandon
Lee.
Quei concept (che potete vedere
cliccando
qui) facevano riferimento al tentativo di riportare il fumetto
sul grande schermo da parte di F. Javier
Gutiérrez, regista spagnolo noto per The Ring
3. Dopo che quel tentativo naufragò, il progetto passò
ufficialmente nelle mani di Corin
Hardy (regista di The
Nun – La vocazione del male), con Jason
Momoa (star di
Aquaman) che avrebbe dovuto interpretare Eric Draven. In
seguito, entrambi annunciarono di aver abbandonato il progetto, che
da quel momento è ufficialmente morto.
Ora, è emerso online il test footage
che ci svela come sarebbe stato Momoa nei panni di Draven. Il
filmato è stato condiviso online da
Ryan Unicomb, che ammette di non sapere a quando risale
esattamente il materiale. Lo stesso ha poi taggato anche Hardy per
avere maggiori delucidazioni in merito, che purtroppo non sono
ancora arrivate.
Al momento non sappiamo se un reboot
de Il
Corvo verrà mai realizzato. A gennaio del 2020 era
trapelata la
notizia che il progetto fosse tornato in sviluppo alla Sony, ma
da allora non ci sono più stati aggiornamenti. Nonostante Jason Momoa sia uscito dal progetto, lui e il
regista Corin Hardy hanno sempre dichiarato di
essere molto legati al personaggio e al fumetto di O’Barr e che
forse, un giorno, quando sarà il momento giusto, potrebbero tornare
al lavoro sul loro film.
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER
SUI PRIMI DUE EPISODI DI HAWKEYE!
Dopo i primi due
episodi di Hawkeye, i fan sono ora convinti che
Vincent D’Onofrio farà il suo debutto nel Marvel Cinematic Universe nei panni
di Wilson Fisk, alias Kingpin. Avrebbe certamente senso dopo
l’introduzione di Echo, ma c’era un altro grande cameo che
Rhys Thomas (regista dei primi due episodi della
serie e anche del finale di stagione) sperava di includere.
Parlando con
The Playlist, Thomas ha rivelato che avrebbe voluto inserire
Scott Lang/Ant-Man nella serie. “Non voglio rivelare nulla
perché dobbiamo ancora introdurre alcuni personaggi”, ha
dichiarato il regista, forse riferendosi a Kingpin o a qualcun
altro che già conosciamo, come Maya Lopez. “Eccone uno che
avrei voluto inserire: Ant-Man. La dinamica tra Paul Rudd e Jeremy
mi piace.”
“Ant-Man era un personaggio che
sembrava un modo divertente per interpretare l’assurdità della
situazione di Clint”, ha aggiunto Thomas. “Ho comunque
avuto l’opportunità di fare un piccolo cenno al personaggio e al
loro legame.”
Probabilmente, le parole di Thomas
fanno riferimento all’esilarante apparizione di Ant-Man in
Rogers The Musical e/o al suo imitatore in Times Square,
ma è un peccato che il vero Ant-Man non sia stato in grado di fare
un cameo nella serie Disney+ prima dell’arrivo di Ant-Man e The Wasp: Quantumania.
Il nuovo poster ufficiale di
Spider-Man:
No Way Home sembra aver chiarito un mistero
legato ad uno dei personaggi apparsi nel trailer ufficiale
dell’attesissimo cinecomic. Nel poster, oltre chiaramente ai
personaggi di Spider-Man, Doctor Strange e MJ in bella mostra,
appaiono anche Lizard, Electro e Green Goblin, tutti circondati dai
tentacoli di Doctor Octopus.
Ebbene, il poster ci
mostra il personaggio di Green Goblin con un nuovo look: come
portato alla luce da
The Direct, invece del suo classico costume da Goblin verde
smeraldo, Norman Osborn sfoggia un abito smorzato, dotato di
cappuccio e occhiali. Il cattivo ha anche borsa per le sue
bombe-zucca, oltre a nuovi guanti rialzati e un nuovissimo Goblin
Glider con luci al neon verdi.
Questa versione del
costume era già apparsa nel trailer ufficiale di No Way
Home, ma all’epoca – a causa dell’impossibilità di
decifrare chiaramente l’identità del personaggio – in molti
credevano che potesse essere o Harry Osborn, o Ned Leeds nella
fattezze di Hobgoblin o ancora un altro nemico. Ora, invece, il
poster conferma che si tratta di una nuova versione del personaggio
interpretato da Willem Dafoe. Chiaramente, ciò non esclude che i
personaggi sopracitati non possano comunque apparire nel film, ma
almeno adesso sappiamo che nel trailer non sono in alcun modo
presenti.
Eternals
ha quasi rischiato di mostrare uno dei capisaldi più iconici della
narrativa di Dune,
il celebre romanzo sci-fi di Frank Herbert,
portato nuovamente sul grande schermo di recente da Denis
Villeneuve.
Parlando con CBR,
infatti, gli sceneggiatori del film Kaz e Ryan Firpo hanno rivelato
che, all’inizio, avevano incluso nella sceneggiatura un attacco da
parte del verme delle sabbie. Alla fine, quella scena è stata
modificata per presentare un attacco Deviante, come voluto dalla
Marvel.
“Nella sceneggiatura originale
di Eternals avevamo i vermi della sabbia”, ha
spiegato Kaz Firpo. “Un verme della sabbia
doveva attaccare Babilonia, ma alla fine quella scena è stata
cambiata perché… beh, pensavamo che Dune
sarebbe uscito prima o poi. Anche se i due film non sarebbe dovuti
arrivare in sala nello stesso periodo. È successo, purtroppo, a
causa della pandemia.”
“Piccola curiosità: una volta
abbiamo organizzato una proiezione per amici e parenti durante il
fine settimana al Chinese Theater, e per pura coincidenza, Denis
Villeneuve era tra il pubblico”, ha aggiunto Ryan
Firpo.
“Era seduto nell’ultima fila,
insieme ai suoi collaboratori”, ha sottolineato Kaz.
“Chloe Zhao ha grande rispetto del lavoro di Denis, e
viceversa. Sono entrambi registi di grande talento. Quindi, sì, era
proprio lì. Ci ha sostenuto durante il weekend di apertura. Se può
farlo Denis, potete farlo anche voi!”
La scena in questione si svolge
circa a metà del film, durante un flashback ambientato a Babilonia
nel 525 aC. Nella scena, gli Eterni difendono la città da un
attacco Deviante appena fuori dalla Porta di Ishtar, una struttura
iconica che conduce nel centro della città.
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Nella versione originale del trailer
di Spider-Man:
No Way Home, Doctor Strange, rivolgendosi a Peter
Parker, MJ e Ned, pronuncia una battuta molto particolare:
“Scooby-Doo this crap” (tradotta in italiano con:
“Fiutate quelle carogne”).
La battuta è stata parecchio
criticata dai fan dell’Universo Marvel, ma in realtà potrebbe
esserci una spiegazione sul perché lo Stregone Supremo pronunci
proprio il nome dell’alano immaginario nato dalla mente creativa
della Hanna-Barbera. Quindi, per quanto la scena abbia suscitato
ilarità e a tratti anche sgomento, potrebbe nascondere un
significato preciso.
Come sottolineato da un utente di
Reddit (via
Screen Rant), quella battuta che Strange pronuncia per incitare
Peter, MJ e Ned a mettersi sulle tracce dei numerosi villain che
stanno facendo ritorno grazie al Multiverso, potrebbe in realtà
riferirsi a un cartone animato noto come I
13 fantasmi di Scooby-Doo, in cui uno stregone (che
assomiglia molto al Doctor Strange del MCU) aiuta Scooby e la sua
banda a rispedire in prigionia tredici pericolosi fantasmi
all’interno di una cassa.
Ora che quella battuta è stata
contestualizzata, sembra che funzioni molto meglio all’interno del
film, anche perché le somiglianze tra Spider-Man:
No Way Home e I
13 fantasmi di Scooby-Doo sono davvero molte: per quanto
si tratti di due progetti nettamente distinti, a livello di trama
il parallelismo è evidente, dal momento che anche nel film di Jon
Watts uno stregone cerca di aiutare un eroe e i suoi amici a
rispedire una serie di cattivi da dove sono venuti, esattamente
come avviene nel cartone animato.
Abbiamo incontrato per la prima
volta la versione del commissario Jim Gordon di J.K. Simmons in Justice
League del 2017. Il DC
Extended Universe era in una fase di transizione in quel
momento, e quando il Batman di Ben
Affleck è stata ufficialmente accandonato, sembrava che anche
il Gordon di Simmons fosse stata messo da parte. Lo abbiamo
ritrovato in
Zack Snyder’s Justice League, ma anche in quel caso il
tempo che l’attore premio Oscar ha avuto a disposizione sullo
schermo non è stato sufficiente a soddisfare le aspettative dei
fan.
Josh Horowitz di
Happy Sad Confused ha incontrato Simmons di recente e ha avuto
modo di parlare con lui dei piani originali per il personaggio di
Jim Gordon. “Quando ho firmato la prima volta per Justice League, l’accordo prevedeva tre
film”, ha confermato l’attore. “L’intento era, a quel
tempo, che quegli attori avrebbero continuato a interpretare quegli
iconici supereroi e ci sarebbe stato qualcosa da fare per me in un
altro paio di film. Come spesso accade, ciò non si è concretizzato
per un vari motivi.”
Naturalmente, sappiamo che J.K. Simmons non ha ancora finito per il
commissario del GCPD, dal momento che riprenderà il ruolo
dell’annunciato film dedicato a Batgirl, che
arriverà direttamente su HBO Max. “Sono rimasto completamente
sbalordito dal fatto che siano tornati da me, di recente, e
volevano che fossi di nuovo il commissario Gordon e che fosse un
ruolo più significativo questa volta. Non vedo l’ora”, ha
spiegato l’attore. “Penso che mi metterò in contatto con Leslie
Grace e i registi nei prossimi due giorni, per fare alcune piccole
prove preliminari. Inizieremo molto presto a girare. Io sarò
gennaio a Glasgow, che è un posto meraviglioso per girare questo
tipo di film, perché è davvero gotica.”
“Sono entusiasta all’idea di
essere l’ex e il futuro Jim Gordon”, ha continuato Simmons.
“Ho avuto una lunga discussione con i ragazzi su come vogliamo
che appaia questa volta. È davvero interessante presentare Batgirl
e dare maggiore spessore a Jim Gordon”. L’attore ha poi
aggiunto che non ha dubbi che ci sia spazio sia per il suo Gordon
che per quello di Jeffrey Wright (che vedremo in The
Batman di Matt Reeves) grazie all’introduzione del
Multiverso.
Ricordiamo che
Batgirl sarà diretto da Adil El
Arbi e Bilall Fallah, registi
di Bad
Boys for Life e di alcuni episodi dell’attesa
serie Ms.
Marvel, in arrivo su Disney+.
Christina Hodson, che ha scritto lo
spin-off Bumblebee e
che ha lavorato anche ai film DC Birds of
Prey e The
Flash, ha scritto la bozza più recente della
sceneggiatura. Leslie Grace, vista di recente nel
musical Sognando
a New York – In the Heights, interpreterà la protagonista
Barbard Gordon.
Attraverso l’esplorazione di oltre
7.000 anni di storia umana, la Fase 4 del MCU ha usato Eternals
per gettare diverse basi per il futuro dell’universo
cinematografico. Ciò riguarda, ovviamente, il personaggio di
Eros/Starfox (Harry Styles), che abbiamo visto nella scena a
metà dei titoli di coda, ma anche il possibile debutto di Namor in
Black Panther: Wakanda Forever.
Una delle anticipazioni di
Eternals
sicuramente più intriganti riguarda il futuro di Dane Whitman
(Kit
Harington), che sappiamo diventerà Black Knight. La
sua potente spada, la Spada d’Ebano, è stata menzionata durante il
corso del film, ma è stato solo nella scena post-credit che Dane ha
cercato di prenderne il controllo. La Spada d’Ebano è stata
menzionata nello stesso momento in cui il film ha anticipato
l’esistenza della leggendaria spada Excalibur. La famosa “spada
nella roccia” dei tempi di Re Artù ha dei legami con Dane nei
fumetti, poiché una delle varie incarnazioni di Black Knight è
stato uno dei tanti uomini a brandire la spada nel tempo. Tuttavia,
con il suo riferimento a Excalibur, Eternals
potrebbe aver preparato il terreno, in gran segreto, ad un nuovo
eroe nel MCU.
Excalibur è stata di proprietà di
diversi personaggi nei fumetti, ma Eternals
stabilisce che Makkari l’ha posseduto per un po’ di tempo,
permettendo poi anche a Thena di usarla. Ora che il MCU ha
stabilito Excalibur come parte del suo canone, la Marvel potrebbe
utilizzare questo legame per introdurre un nuovo eroe. Personaggi
come Ares, Captain Britain e Doctor Doom hanno posseduto Excalibur
nei fumetti, tuttavia i Marvel Studios potrebbero scegliere una
strada diversa e usare la spada per introdurre Faiza Hussain.
La spada chiamò a sé Faiza durante
gli eventi di Secret Invasion, e la stessa si dimostrò
degna di impugnarla. Ciò ha portato Hussain ad assumere il nome in
codice di Excalibur e ad usare l’arma leggendaria in combinazione
con i suoi poteri. Hussain aveva dei superpoteri poiché era stata
colpita da un pezzo di tecnologia Skrull che le aveva dato alcune
capacità della bio-manipolazione. Nel frattempo, la spada Excalibur
aveva anche la capacità di rendere invincibile chi la impugnava, ma
anche la possibilità di rilevare la magia nelle vicinanze.
Nei fumetti, Hussain è entrata quasi
subito a far parte dell’organizzazione britannica di supereroi
MI13. Questo è successo quando anche Black Knight era nella
squadra, il che li ha portati a sviluppare una relazione romantica.
Il MCU sembra essersi avviato verso la formazione del MI13 proprio
quando Eric Brooks/Blade (Mahershala
Ali) ha parlato con Dane nella scena post-credit di
Eternals.
Ciò potrebbe significare che Hussain diventerà Excalibur in futuro
e diventerà parte della formazione iniziale della squadra nel
MCU.
Se il MCU dovesse realmente
introdurre Faiza Hussain dopo il riferimento a Excalibur in
Eternals,
rafforzerebbe la probabilità che il superteam britannico della
Marvel arrivi prima del previsto. La presenza della spada Excalibur
potrebbe persino aiutare a portare Captain Britain nel MCU, poiché
anche questo personaggio ha un legame con l’arma mistica nei
fumetti. Dopotutto, la Marvel ha già gettato le basi per
l’ipotetica grande introduzione di Brian Braddock (che è stato
menzionato in Avengers: Endgame).
Se Hussain e Braddock dovessero
unirsi al MCU, l’universo cinematografico avrebbe già quattro
membri del MI13, ma potrebbero essercene ancora di più. Finora non
è stato annunciato alcun progetto legato al MI13, quindi è
probabile che Hussain si unisca presto al MCU e che debutti proprio
in Blade, se è
vero che anche Dane Whitman apparirà in quel film dopo Eternals.
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Dal 25 novembre nei cinema è
possibile vedere il nuovo film del franchise Resident
Evil: Welcome to Raccoon City. Nato come serie di
videogiochi, il mondo horror giapponese si è sviluppato in vari
media: film live action e d’animazione, fumetti, libri, drammi
audio. Alla lista si aggiunge anche il
film del 2021Welcome to Raccoon City, nuovo reboot della
serie originale.
Grazie a
Ranker, piattaforma che permette all’utente di votare su
praticamente ogni cosa, possiamo scoprire l’opinione del grande
pubblico sui film della saga Resident Evil. Scopriamo
cosa piace di più agli spettatori!
Al settimo posto c’è Resident Evil:
Retribution (2012)
Quinto film della saga,
diretto da Paul W.S. Anderson, Resident
Evil: Retribution porta per la prima volta sul grande
schermo personaggi di grande fama per il franchise. Tra gli
altri, Leon S. Kennedy (Johann Urb)
e soprattutto Ada Wong (Li Bingbing), che
compare solo in questo film.
Retribution segue le
vicende di Alice, interpretata dall’iconica Milla Jovovich, rapita dagli
Umbrella per volontà di Jill Valentiine.
L’orientamento scelto per il film è originale rispetto al resto del
franchise, ma non conquista lo spettatore: il live action ottiene
solo 51 voti su 97 (53%).
Sesto posto per Resident Evil: The
Final Chapter (2016)
L’ultimo lungometraggio
della serie originale è debole e arriva quasi ultimo in classifica.
Tra i pochi punti di forza di Resident Evil: The Final Chapter, ci sono la scena
d’apertura con Alice (Milla
Jovovich) nel deserto post-apocalittico in lotta con
un mostro alato e il ritorno del Dr Alexander Isaacs.
Per il resto, il film sembra essere
stato fatto solo per chiudere le parentesi aperte nei precedenti
capitoli. The
Final Chapter ottiene 57 voti sui 101 totali, guadagnando
un semplice 56%.
Afterlife (2010) è al quinto
posto
Quarto film della serie,
sempre diretto da Paul W.S.
Anderson, Resident Evil: Afterlife mette in
scena l’invasione del mondo da parte degli zombie e l’imperterrita
battaglia di Alice. La protagonista, insieme a Claire
Redfield e ad alcuni cloni, potrebbe finalmente essere in
grado di sconfiggere Albert Wesker.
I pro del film risiedono nelle
apparizioni di personaggi: oltre ai volti ricorrenti, anche tante
prime volte sullo schermo. In Afterlife si contano anche
alcune delle migliori scene d’azione del franchise, con un focus
sui mostri più potenti nei videogiochi. Il ritorno del regista
originale della serie dà un po’ di forza al film, ma senza
esagerare: Afterlife ottiene 59 voti su 105 totali
(56%).
Metà classifica per Resident Evil:
Welcome to Raccoon City (2021)
Seppur non inserito nella
lista di Ranker, probabilmente la posizione ideale
perWelcome
to Raccoon City è quella centrale. È un film action-horror che
genera un nuovo inizio
in grado di cambiare il mondo della saga.
Tra
gli aspetti apprezzabili per i fan, Welcome
to Raccoon City aderisce fedelmente alle prime due puntate
della serie di giochi e ha uno stile estetico che ricorda il lavoro
svolto dal regista John Carpenter. Purtroppo
però, come accade per
tutta la serie originale, la sceneggiatura del film è poco
brillante.
Sul podio Resident Evil: Extinction
(2007)
In Resident Evil:
Extinction, il regista Russell Mulcahy riesce
a portare avanti il lavoro iniziato da Paul W.S.
Anderson. Sebbene sia lontano dallo stile survival horror
dei videogiochi e dall’estetica di Anderson, il
film piace ai fan.
L’atmosfera post-apocalittica di Extinction nel
complesso è più efficace di quella delle altre puntate:
il lungometraggio ottiene 81
voti su 125 totali (65%).
Medaglia d’argento per Apocalypse
(2004)
Generalmente il peggiore
recensito, il secondo film della saga fa discutere anche i
fan. Apocalypse è forse l’ultimo a dare davvero
spessore alla dimensione horror. Con la fedele e accurata
riproduzione degli elementi più apprezzati dei giochi,
Apocalypse è il film invecchiato meglio. Infatti, ancora
oggi piace al pubblico: il lungometraggio ottiene 92 voti su 132,
il 67%.
Resident Evil (2002) è primo in
tutti i sensi
Il primo capitolo è un film
tratto dai videogiochi tutt’ora degno di nota. Non semplicemente
piacevole da guardare, ma coinvolgente e denso di scene paurose
fedeli allo spirito dei giochi. L’ambientazione aiuta, con la narrazione che si
svolge quasi interamente nell’Alveare, un laboratorio
sotterraneo della Umbrella che serve come base per
generare il T-Virus.
Se i live action successivi hanno
dato molto più rilievo all’azione tralasciando la componente
horror, il primo Resident Evil mantiene ancora un buon
equilibrio tra action e paura. Gli elettori di Ranker lo
considerano il migliore dei sei film con un notevole stacco: 122
voti su 156 (78%).
Sono iniziate in questi giorni le
riprese del film Le
mie ragazze di carta, prodottoda 302
Original Content e Pepito Produzioni con Rai Cinema, per la
regia di Luca Lucini che, con Mauro Spinelli,
Marta e Ilaria Storti, ne firma la sceneggiatura, vincitrice del
Premio Solinas Leo Benvenuti per la sceneggiatura di commedia. Nato
da un soggetto di Mauro Spinelli e Luca Lucini, Le mie
ragazze di carta racconta, attraverso il codice
universale della commedia, due momenti decisivi della vita di tre
adolescenti: il passaggio dalla pubertà alla preadolescenza
vissuto tra primi amori e partite di rugby e quello dal mondo della
campagna al mondo della città.
La trama
Siamo alla fine degli anni 70, nel
trevigiano, in un periodo in cui la rapida espansione delle città
investe anche la famiglia Bottacin, composta da Primo, Anna e
Tiberio. Per loro, e in particolare per il giovane
Tiberio, il cambiamento dalla vita contadina a un contesto
urbano sarà piuttosto tumultuoso. Il racconto di un periodo storico
di grandi trasformazioni sociali ed economiche, in cui anche le
sale cinematografiche, luoghi tipici di fruizione comunitaria,
dovettero ripiegare verso una programmazione a luci rosse per
evitare il fallimento.
Ne sono protagonisti
Maya Sansa, Andrea Pennacchi, Alvise
Marascalchi, Cristiano Caccamo, Christian Mancin, Marta Guerrini,
Alessandro Bressanello, con Giuseppe Zeno
e con la partecipazione di
Neri Marcorè. Fanno parte del cast tecnico, il
direttore della fotografia Luan Amelio Ujkaj, lo scenografo Silvio
Di Monaco, la costumista Diamante Cavalli, la montatrice Carlotta
Cristiani. Il film è realizzato con il sostegno della Veneto Film
Commissione le riprese, che si svolgeranno
tra Treviso e Roma, avranno una durata di 7 settimane.
“Sono felice di accogliere in
Veneto una produzione di livello nazionale come “Le mie ragazze di
carta” di Luca Lucini per Pepito Produzioni e Rai Cinema –
dichiara Jacopo Chessa, Direttore della Veneto Film Commission –
Una produzione che la Veneto Film Commission ha seguito e segue
passo passo e che valorizza Treviso e le zone limitrofe, un
territorio meno battuto dal cinema rispetto ad altre zone della
nostra regione. Questo film è inoltre una grande opportunità per il
nostro sistema cinema per le sue ricadute occupazionali che, in un
futuro prossimo, saranno ancora più intense”.
«L’arrivo di una produzione
cinematografica a Treviso ci riempie d’orgoglio», le parole
del sindaco di Treviso Mario Conte. «L’interesse nei confronti
della nostra Città è in continua crescita e ne siamo
particolarmente felici: Treviso è una città che ama il cinema e ha
sempre accolto con entusiasmo iniziative legate al grande schermo,
set, attori e troupe». «Mi piace particolarmente l’idea che “Le mie
ragazze di Carta” vada a valorizzare i quartieri e le zone
limitrofe, che raccontano una Treviso altrettanto storica e legata
alla propria identità cogliendone anche dettagli inediti ma unici.
Inoltre, riteniamo importantissima la spinta propulsiva che il
cinema, insieme a produzioni e cast di livello assoluto, è in grado
di dare al tessuto produttivo».
«Ringraziamo la Veneto Film
Commission per il grande lavoro», afferma l’assessore ai Beni
Culturali e Turismo, Lavinia Colonna Preti. «L’arrivo di questa
produzione in città sta portando non solo una grande occasione di
valorizzazione delle eccellenze – anche sportive – del nostro
territorio ma una nuova opportunità dal punto di vista sociale,
vista la collaborazione con più di 300 comparse trevigiane. Siamo
felici, come Comune di Treviso, di aver collaborato attivamente
nell’organizzazione delle riprese, dalla logistica al supporto
della troupe»
Il Marvel Cinematic
Universe è noto per i monologhi drammatici e ben
scritti, tanto quanto per le sue battute spiritose. Il MCU
ha anche la reputazione di essere un porto attraente per il
pubblico di tutte le età, di solito optando per un umorismo più
generale che anche i bambini possono capire.
Nonostante questo approccio, e le
preoccupazioni iniziali per l’acquisizione da parte della Disney, il
MCU
non si è tirato indietro dall’inserire battute anche più piccanti.
Questi film/serie spesso sfiorano dell’umorismo che farebbe
arrossire gli adulti e lascerebbe i bambini confusi.
Ralph Bohner – WandaVision
Con quello che forse è
stato lo scherzo più semplice e crudo del MCU, in WandaVision
viene rivelato che la persona che ha rimpiazzato il fratello di
Wanda, Quicksilver, è in realtà
un tizio a caso che vive nella casa di Agatha, e
il suo nome è Ralph Bohner.
Non c’è molto di più – la battuta è
semplicemente che il nome di questo personaggio suona come “boner”
che in italiano sta più o meno per “durello”, un’erezione. Anche se
forse inizialmente divertente, questa battuta ha lasciato l’amaro
in bocca ai fan che si sono sentiti presi in giro dal casting di
Evan Peters come Pietro.
“Can’t Get Too Excited” –
L’incredibile Hulk
L’IncredibileHulk ha una scena intima in cui Bruce
Banner e Betty Ross condividono la stanza
di un motel e finalmente lasciano cadere le loro barriere emotive.
Questo fino a quando Bruce mette un freno a tutto
ciò, dicendo che “non può eccitarsi troppo“.
Questa è certamente una domanda che
i fan dei fumetti si sono posti su Hulk – se la
sua afflizione interferisca o meno con la sua vita sessuale – ma
non è una domanda a cui i fan del MCU si
aspettavano una risposta in un adattamento cinematografico.
Stranamente implica che Bruce non può gestire
un’erezione senza “esplodere”.
“Fonduta?” – Capitan America
Una battuta ricorrente in
Captain America: The First Avenger è
“Fondue“. Howard Stark, imprenditore e
straordinario womanizer, ha la reputazione di invitare le donne per
assaggiare la “fonduta”, il che è piuttosto esplicito. È anche
implicito che Peggy Carter, l’interesse amoroso di
Steve, potrebbe aver fatto “la fonduta“,
oppure la farà, con Howard.
Si arriva ad un punto in cui
Steve chiede goffamente: “voi due… fate… la
fonduta?”. È divertente vedere Cap che aggira la
questione del sesso con la sicurezza di un boy scout agitato e
disorientato. Questa battuta, e il termine “Fondue” sono
diventati addirittura un meme per qualche tempo tra la fanbase.
“Spread On Tony” – Iron Man 2
In
Iron Man 2, Justin Hammer, la
versione inferiore di Tony Stark, cerca di
vantarsi del fatto che la giornalista Christine
Everhart stia facendo un servizio su di lui. Al che il
personaggio di supporto e interesse amoroso, Pepper
Potts, risponde che si ricorda che
Everhart ha fatto un bel “servizio” anche
a Tony, riferendosi alla loro avventura di una
notte all’inizio del primo Iron Man.
Questa battuta è divertente, e uno
dei pochi casi di comportamento malizioso da parte di
Pepper.
“Problemi di performance” – The
Avengers
Durante The Avengers, Loki si è servito del suo bastone per
controllare la mente di varie persone, tra cui il dottor
Selvig e Occhio di Falco. Quando tenta di fare lo
stesso a TonyStark, tuttavia,
non riesce a stabilire un contatto a causa del reattore Arc nel
petto di Tony.
Tony Stark coglie
l’occasione per prendere in giro Loki per la sua
incapacità di controllarlo mentalmente, dicendo “beh, problemi
di prestazioni, sai che non è raro“. Questa è una frecciatina
più sottile da parte di Tony, e una bella
puntualizzazione per questo momento di trash-talking nel
MCU.
“Non è la cosa peggiore che mi hai
sorpreso a fare” – Iron Man
In Iron Man, Pepper si avvicina
a Tony mentre la sua armatura gli viene tolta
dalle braccia meccaniche. In una battuta comica,
Tony dice “ammettiamolo, questa non è la cosa
peggiore che mi hai sorpreso a fare“.
Questo potrebbe implicare molte
accezioni differenti, ma data la nomea consolidata di
Tony come playboy, è sicuro che si stia riferendo
a qualche momento fuori dallo schermo in cui
Pepper sfortunatamente ha sorpreso Tony in
flagrante dilecto…
“The Old Fashioned Way” – Guardians
Of The Galaxy Vol. 2
Grazie al tocco di
James
Gunn, entrambi i film dei Guardiani
sono costellati di umorismo per adulti, e in Guardiani
della Galassia Vol. 2 l’ironia “piccante” prevale fin
dal principio. In una mossa molto Captain Kirk di Star
Trek, Star-Lord inizia a flirtare con
Ayesha, l’Alta Sacerdotessa dei
Sovereign, dopo aver completato una missione per lei.
In una discussione sulla natura dei
Sovereign in quanto geneticamente modificati, Peter
Quill menziona che preferisce “creare le persone alla
vecchia maniera“. Ciò che è sorprendente è quanto sia
incuriosita l’Alta Sacerdotessa alla prospettiva
di impegnarsi in una “arcaica lezione di storia” con
Star-Lord.
Thor sorprende Hulk – Thor:
Ragnarok
In questa scena di Thor: Ragnarok,Thor ha un incontro particolare con
Hulk. Thor si sveglia nella stanza del Vendicatore
più forte dopo la sua sconfitta nell’arena gladiatoria su
Sakaar. Mentre sta facendo il bagno,
Hulk si alza e si dirige distrattamente verso la
finestra, dando al Dio del Tuono la possibilità di
vedere tutto.
Thor è visibilmente
agitato, chiudendo gli occhi e dicendo a se stesso “ora è nel
mio cervello“. Mentre la battuta è per lo più innocente, vira
ancora su un argomento “adulto” ed è in particolare la
terza volta che il piano di sotto di Hulk
viene mostrato nel MCU.
Le parti basse di Ego – Guardiani
della Galassia 2
Mentre il padre biologico
di Starlord, Ego, sta spiegando
come ha creato il pianeta su cui si trovano, una specie di
estensione del suo corpo, Drax interrompe per
chiedere se ha creato un pene. Dopo alcuni battibecchi tra
il gruppo, conferma che ha davvero un pene, e si vanta anche che
non è “niente male“, il che è adeguatamente nel carattere
di un essere chiamato “Ego“.
Dave Bautista è davvero convincente nei panni
di Drax in questa scena, sembrando sinceramente
offeso quando Star-Lord è disgustato dal fatto che
lui parli di come i suoi genitori l’hanno concepito, lamentandosi
del fatto che “gli abitanti della Terra hanno dei
problemi“.
“Hide The Zucchini” – Avengers: Age
Of Ultron
Nel corso del terzo atto di
Age of Ultron, Tony lascia
scivolare questa frase in modo casuale, dicendo che
Bruce e Natasha “è meglio che
non stiano giocando a nascondere le zucchine“.
Questa frase si muove tra l’essere
esplicita e sottile; sembra un’affermazione abbastanza innocente di
per sé, ma non c’è molto altro che il termine ‘nascondere le
zucchine‘ potrebbe significare, soprattutto considerando
l’ovvia relazione romantica in erba tra i due. La cosa più
importante è che lo scherzo sembra essere una presa in giro sulla
colorazione dell'”equipaggiamento” di Hulk.
“Un dipinto di Jackson Pollock” –
Guardiani della Galassia
Questo è forse lo scherzo
per adulti più volgare del MCU.
In Guardiani della Galassia dopo che
Gamora commenta lo stato di sporcizia della nave
di Starlord, Quill riflette fuori campo, “se
avessi una luce blu, questo posto sembrerebbe un quadro di Jackson
Pollock“.
Queste parole dipingono un quadro
sfortunato (o fortunato, a seconda dei punto di vista) di Peter Quill che si lascia andare sulla sua
astronave. Questo ha anche un’implicazione forse involontaria
quando accoppiato con il fatto che la sua nave, la Milano, prende
il nome dalla star di Who’s the Boss, Alyssa
Milano.
Il primo episodio è già
disponibile su Disney+, mentre bisognerà aspettare il
26 e 27 novembre per vedere la completa
docu-serieThe Beatles – Get Back, la titanica
impresa di Peter
Jackson che, a partire da 60 ore di video e 150 di
audio ha riassunto e raccontato in un flusso narrativo coerente la
sessione di registrazione di Let it be negli studi di
Twickenham che i Fab Four hanno fatto nel 1969. Video e audio già
trasformati in un film, Let It Be – Un giorno con i
Beatles, ma che adesso trovano nuova vita e vengono
completamente alla luce, dopo 50 anni chiusi in un cassetto. E chi
meglio di Peter
Jackson poteva dar forma a questa mole di materiale?
Lui che del lavoro a trilogie lunghissime e impegnative ne ha fatto
una vera e propria carriera? Dopo 4 anni di lavoro, il risultato è
un documento emozionante, un vero e proprio regalo per i fan della
band.
150 ore di audio e 60 ore di
video
A due anni dal loro
ultimo live, John, Paul, George e Ringo si
riuniscono per realizzare Let It Be in quella che,
secondo le cronache dell’epoca, non era proprio un atmosfera
rilassata. Ed in effetti fa impressione vedere Harrison che lascia
le prove, le discussioni, i problemi che vengono fuori e i nervi a
fior di pelle anche a causa dei tempi stretti (un intero album in
poco più di 20 giorni). Una pressione che sembra sparire quando,
apparentemente dal nulla, si mettono insieme gli accordi di questa
o di quella canzone, come quando Paul improvvisa il nucleo di
quella he diventerà Get Back, di fronte agli
altri.
E tutto è stato
registrato meticolosamente all’epoca da Michael
Lindsay-Hogg al quale è stato dato campo libero durante le
prove, ma che per fortuna ha disatteso gli “ordini” di non
riprendere questo o quel momento. Proprio per questo la quantità di
audio è così superiore a quella del video, perché Lindsay-Hogg ha
spesso lasciato accesi i registratori spegnendo le camere e
permettendo a stralci di conversazioni, anche molto personali, di
arrivare fino a noi. E tutto questo materiale è stato restaurato,
ricostruito, ripulito da Peter Jackson che è
riuscito a rendere quella documentazione informe e confusa un
racconto ordinato, ma anche potente, emotivo,
emozionante.
The Beatles – Get
Back è una ri-narrazione del mito
Dicevamo delle liti, ma
quello che emerge dal film, prima di ogni cosa, è la magia,
l’incredibile talento di queste quattro rockstar che, messi gli uni
di fronte agli altri, con i loro strumenti tra le mani, non erano
molto diversi dai ragazzini che suonavano insieme e si facevano
chiamare con un altro nome. Il racconto dei Beatles che esce fuori
da The Beatles – Get Back è di un’autenticità
insperata, ci mette di fronte alla ri-narrazione del mito e lo fa
attraverso l’occhio di Jackson: paziente, meticoloso, preciso e
evidentemente appassionato del materiale che ha maneggiato e
montato insieme a Jabez Olssen.
Un regalo ai fan dei Beatles
Le infinite ore di prove,
gli accordi, le discussioni, ma anche i litri di tè, la birra, Yoko
e Maureen, Billy Preston, momenti di pausa che
aiutavano a distendere e a concentrarsi, John in ritardo, le
risate. The Beatles – Get Back è un documento
prezioso, un regalo dei Beatles e di Peter
Jackson ai fan, ma forse anche alla band stessa che,
stando alle testimonianze, si è rivista e riconsiderata, come ha
affermato lo stesso Paul McCartney, che ha
dichiarato “è un ritratto molto accurato di come eravamo allora”,
e in questa dichiarazione risiede la vittoria di Jackson e
l’autenticità del regalo che viene fatto al pubblico di fan che
dopo 50 anni continuano ad emozionarsi sulle note dei quattro
ragazzi di Liverpool.