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House of Dragon, le prime reazioni parlano di un degno erede di Game of Thrones!

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HBO ha tenuto la prima mondiale per la sua serie prequel de Il Trono di Spade, House of the Dragon, la scorsa notte a Los Angeles, e le prime reazioni all’episodio pilota sono state condivise online. Per la maggior parte, il primo capitolo ha ricevuto un’accoglienza molto positiva e, sebbene sia ovviamente agli albori, lo spettacolo viene salutato come un degno successore del colosso che era Game of Thrones. Da quello che possiamo dedurre, House of the Dragon non sarà semplicemente più o meno lo stesso, e si dice che sia più “serio” e “radicato” rispetto al suo predecessore.

Una cosa che entrambi gli spettacoli sembrano avere in comune, tuttavia, è la violenza estrema! Sono state condivise solo alcune reazioni, ma saremo sicuri di aggiornare man mano che più critiche si faranno sentire.

House of the Dragon, la serie tv

House of the Dragon è l’annunciato prequel ambientato poche centinaia di anni prima degli eventi di “Game of Thrones” e racconta la storia di House Targaryen. Dovrebbe andare in onda nel 2022. HBO ha dato allo show un ordine di 10 episodi, con il casting iniziato durante l’estate. Martin ha co-creato la serie con Ryan Condal, con lo spettacolo basato sul libro di Martin “Fire & Blood“. Miguel Sapochnik e Condal saranno co-showrunner e produttori esecutivi insieme a Martin e Vince Gerardis. Sara Lee Hess sarà anche scrittrice e produttrice esecutiva. Sapochnik dirigerà anche il pilota e gli episodi aggiuntivi. In precedenza ha diretto sei episodi di “Game of Thrones”, tra cui “Hardhome”, “Battle of the Bastards” e “Winds of Winter”.

In dieci episodi girati nel Regno Unito, House of the Dragon vanta un grande cast che include fra i protagonisti Paddy Considine, Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Steve Toussaint, Eve Best, Fabien Frankel, Sonoya Mizuno, Rhys Ifans. Nel cast anche Milly Alcock, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Emily Carey, Harry Collett, Ryan Corr, Tom Glynn-Carney, Jefferson Hall, David Horovitch, Wil Johnson, John Macmillan, Graham McTavish, Ewan Mitchell, Theo Nate, Matthew Needham, Bill Paterson, Phia Saban, Gavin Spokes, Savannah Steyn.

Co-creatore e produttore esecutivo della serie George R.R. Martin; co-creatore, co-showrunner, produttore esecutivo e sceneggiatore Ryan Condal; co-showrunner, produttore esecutivo e regista Miguel Sapochnik; produttore esecutivo e sceneggiatrice Sara Hess; produttori esecutivi Jocelyn Diaz, Vince Gerardis, Ron Schmidt; registi Clare Kilner, Geeta V. Patel; regista e co-produttore esecutivo Greg Yaitanes. Tratto dal romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin.

Tomb Raider di Alicia Vikander cancellato, nuovo reboot in sviluppo!

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Il sito americano The Wrap  ha rivelato la MGM ha perso il diritto su franchise di Tomb Raider. Basato sull’omonima serie di videogiochi di successo, Lara Croft è stata riportata sul grande schermo nel 2018 con un riavvio con protagonista Alicia Vikander. Tuttavia, lo studio che aveva tempo fino a fine maggio per avviare un nuovo film non è riuscita a a rispettare i tempi legali perdendo tutti i diritti sul personaggio e il film.

Ora, gli studi cinematografici di Hollywood hanno intrapreso una sorta di guerra di offerte per l’IP di Tomb Raider. Il report che dà notizia conferma che Alicia Vikander non è più collegato alla proprietà poiché questa prossima iterazione sarà un riavvio totale. Nessun attore o regista è assegnato in questa fase, ma i diritti sono tornati all’editore di videogiochi Crystal Dynamics che sta cercando di trovare una nuova casa per il franchise cinematografico insieme alla GK Films di Graham King. 

Tomb Raider del 2018 ha incassato 275 milioni di dollari al botteghino mondiale, ma ha ricevuto recensioni mediocri. I due film con Angelina Jolie sono stati altrettanto deludenti, ma hanno incassato un totale di $ 432 milioni. Quindi, il successo di critica e di pubblico è ancora da ricercare. La MGM ha passato gli ultimi anni a lottare per rendere il sequel una realtà, con Ben Wheatley (Free Fire) che ha lasciato il progetto prima che la showrunner  di Lovecraft Country Misha Green entrasse a far parte del progetto come sceneggiatore e regista. Entrambe le versioni non sono state realizzate, quindi non sapremo mai cosa avrebbe potuto essere questo nuovo film.

Embracer ha acquisito Crystal Dynamics all’inizio di quest’anno per $ 300 milioni e un rapporto trimestrale ha rilevato che la società vede “un grande potenziale, non solo nei sequel, ma anche nei remake, remaster, spinoff e progetti transmediali” per Tomb Raider. Vedremo che forma prende questo riavvio di Tomb Raider , ma c’è sicuramente spazio per una nuova avventuriera tosta sul grande schermo. Dopotutto, se Uncharted (un franchise di videogiochi che ha ha molti elementi in comune presi i prestito da Tomb Raider) può guadagnare oltre $ 400 milioni, non vediamo perché un’icona come Lara Croft non possa seguirne l’esempio. 

Magic in the Moonlight: trama, cast e curiosità sul film

Dopo aver affontato la magia e l’illusionismo nel film Scoop, il premio Oscar Woody Allen è tornato sull’argomento con Magic in the Moonlight (qui la recensione), una commedia sentimentale del 2014. Si tratta di un titolo che appartiene a quel filone pseudo magico del cinema di Allen, che partendo da un pretesto di ciarlataneria (i poteri extrasensoriali della protagonista) raggiunge poi il suo scopo nel mettee in scena l’unica vera nota di magia che può esistere in questa vita, ovvero l’amore. Tra situazioni paradossali e dialoghi pungenti, si snoda dunque una vicenda ben più ricca e variegata di quello che si potrebbe immaginare.

Tutto ciò Allen lo colloca nel magico contesto della Costa Azzurra, sul finire degli anni Venti. Tra luci, costumi e ricostruzioni d’epoca, il regista permette ai suoi spettatori di fare un nuovo salto nel passato, proprio come già avvenuto con Midnight in Paris. Il suo umorismo si fonde a tutto ciò in modo spensierato e coinvolgente, e ciò ha portato Magic in the Moonlight ad affermarsi come un ottimo successo economico per Allen. A fronte di un budget di circa 17 milioni, il film è infatti arrivato a guadagnarne 51 a livello globale, raccogliendo anche buoni pareri critici, in particolare per l’atmosfera e le interpretazioni dei protagonisti.

Per tutti gli appassionati del regista newyorkese si tratta dunque di un titolo particolarmente gustoso, certamente non all’altezza dei grandi capolavori di Allen, ma ugualmente ricco di tutti gli elementi tipici del suo cinema. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Magic in the Moonlight: la trama del film

Protagonista del film è Stanley Crawford, un grande mago conosciuto in tutto il mondo per i suoi trucchi apparentemente impossibili. Nel corso della sua carriera, egli si è dedicato anche a smascherare molti ciarlatani della magia e proprio per un nuovo caso simile egli viene ora contattato dal suo amico Howard Burkan. Questi gli propone il caso di una giovane sensitiva, Sophie Baker, che si trova in Europa temporaneamente, ingaggiata dalla famiglia Catledge, molto vicina a Howard. Anche in questa occasione il sospetto è che la donna voglia accaparrarsi il cospicuo patrimonio del rampollo Brice, che già ha perso la testa per lei, entrando anche nelle grazie della probabile futura suocera, Grace.

Recatosi dunque in Europa, Stanley inizia a frequentare Sophie con l’obiettivo di smascherarla e dimostrare a tutti come i suoi poteri non siano altro che frutto di una recita. Quello che non sa, però, è di essere finito in una complessa trappola orchestrata dallo stesso Howard che, invidioso del successo dell’illusionista, a suo parere ingiustificato, ha deciso di trovare un modo per screditarlo davanti al grande pubblico. Le cose, però, non andranno proprio secondo i piani, perché tra il mago e la medium accadrà qualcosa di inaspettato. Più si avvicinerà alla verità, più Stanley si troverà a confrontarsi con magie ben diverse da quelle che si aspettava.

Magic in the Moonlight cast

Magic in the Moonlight: il cast del film

Ad interpretare Stanley Crawford, Allen ha chiamato il premio Oscar Colin Firth. Il suo personaggio è ispirato al mago William Ellsworth Robinson, vissuto dal 1861 al 1918 e che, come Stanley nel film, eseguiva i suoi numeri di magia con un alterego di origine asiatica di nome Chung Ling Soo. Robinson, inoltre, lavorò anche per smascherare finti sensitivi, proprio come Stanley fa nel film. Firth, dunque, fece molte ricerche su tale personalità, cercando di entrare in quella mentalità. Molto del pessimismo di cui il personaggio è intriso, inoltre, è basato sulla filosofia di Friedrich Nietzsche, citato in più occasioni nel film.

Nei panni di Sophie, la sensitiva su cui Stanley è chiamato ad indagare, vi è invece l’attrice Emma Stone. Tra i due vi è una differenza di età di ben 28 anni e ciò gli ha fatto vincere il premio come “più encomiabile differenza d’età tra amante maschile e amata” presso la Alliance of Women Film Journalists. Fanno poi parte del cast anche Simon McBurney nei panni di Howard Burbank e Hamish Linklater in quelli di Brice Catledge. Jacki Weaver è l’anziana vedova Grace, mentre Marcia Gay Harden interpreta la signora Baker. Eileen Atkins, infine, è la zia Vanessa.

Magic in the Moonlight: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Magic in the Moonlight grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 30 luglio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 

Avengers: Endgame, i Russo rivelano che Jon Favreau si oppose alla loro decisione di uccidere Iron Man

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La posta in gioco era più alta di quanto non lo fosse mai stata per gli eroi del MCU in Avengers: Endgame, e questo ha significava dire addio a un certo numero di personaggi preferiti dai fan.  Tra questi c’era Iron Man di Robert Downey Jr., poiché la storia di Tony Stark si è conclusa quando ha usato le Gemme dell’Infinito per spazzare via Thanos e il suo esercito. Fu l’ultimo sacrificio, ma che salvò la realtà come la conosciamo (fino a quando il Multiverso non fu aperto e Kang il Conquistatore non fu scatenato). 

Parlando in una video intervista che trovate di seguito, i registi Joe e Anthony Russo hanno rivelato che il regista di Iron Man Jon Favreau inizialmente non era d’accordo con i loro piani per uccidere l’Armored Avenger. “Una perte di pressione contraria  è venuta da Jon Favreau, che ci ha chiamato dopo aver letto la sceneggiatura”, ha ricordato Anthony. “E [lui] ci ha detto: ‘Uccidete davvero Iron Man?'” Joe ha poi intervenuto per aggiungere: “Ricordo di aver camminato su un angolo di un palco al telefono con Favreau che cercava di dissuaderlo da questo. [Perché] lui è tipo, ‘Non puoi farlo. Devasterà le persone e non le vorrai, sai, escono dal teatro e si immettono nel traffico.”

Anthony ha riconosciuto che probabilmente “avrebbero avuto la stessa reazione ” se qualcuno avesse lasciato cadere quella rivelazione su di loro, anche se entrambi hanno ammesso di sapere che questo momento doveva accadere indipendentemente dalla risposta del loro collega regista. Grazie all’MCU, Iron Man è passato dall’essere un personaggio dei fumetti di serie B a diventare uno dei preferiti dai fan sul grande schermo. La reazione di Favreau è comprensibile considerando che ha dato vita a Tony Stark al fianco di Downey nel 2008, ma sulla base di interviste passate, sappiamo che l’attore era comunque pronto a passare il ruolo a questo punto. Per quanto riguarda Iron Man, la sua eredità sembra destinata a rivivere quando Riri Williams verrà presentata in Black Panther: Wakanda Forever prima che diventi nella  sua serie Disney+, Ironheart.

Thor: Love and Thunder non uscirà in Malesia per le tematiche LGBTQ+

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Ora è stato ufficialmente confermato che Thor: Love and Thunder di Taika Waititi non sarà distribuito nelle sale in Malesia. L’operatore teatrale malese Golden Screen Cinemas (tramite Variety) ha annunciato che alla controversa avventura dei Marvel Studios è stata negata l’uscita nelle sale nel paese. Ciò segue un recente rapporto secondo cui il film avrebbe dovuto essere “rinviato a tempo indeterminato”. Di seguito il post che è apparso sui profili ufficiali della società. 

“Cari clienti stimati, vi informiamo che la Disney ha aggiornato che Thor Love and Thunder dei Marvel Studios non uscirà in Malesia, dopotutto. Apprezziamo la tua pazienza e ci scusiamo per gli eventuali disagi causati”, si legge nel post sui social media di GSC.

Non è stato fornito alcun motivo specifico, ma si presume che gli elementi LGBTQ+ di Thor: Love and Thunder abbiano portato al divieto. Sebbene il film non presenti nulla di esplicito, come ad esempio baci come accaduto per Eternals, ad esempio, è chiaro che Valkyrie nel film è dichiaratamente bisessuale e Korg parla anche dei suoi “due padri” prima di unirci ad un tizio chiamato Dwayne alla fine del film. È tutto molto assurdo, davvero, ma eccoci qui, il film non uscirà nel paese. 

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Aquaman e il Regno Perduto: Ben Affleck al posto di Michael Keaton?

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Un paio di giorni fa, è stato rivelato che Ben Affleck tornerà nei panni di Batman in Aquaman e il Regno Perduto. La notizia è stata una grande sorpresa per i fan, soprattutto perché era convinzione di tutti che l’attore avrebbe detto addio con la sua comparsa in The Flash. Ebbene ora sembra che non potrebbe essere così. Secondo le prime notizie ufficiali sappiamo che il film creerà un nuovo DC Extended Universe con Michael Keaton che sostituirà Affleck nei panni del Crociato Incappucciato. Questo è stato confermato dalle foto dal set di Batgirl con la star di Batman sul set. Tuttavia, alcune variazioni sulla data di uscita dei tutoli su HBO MAX hanno spinto Batgirl ad una programmazione più ritardato, mentre The Flash e il sequel di Aquaman si sono scambiati date quando i film sono stati posticipati nel 2023. Inutile dire che dobbiamo vedere la prossima avventura di The Flash Scarlet Speedster prima di comprendere la reale portata dei Batman di Keaton e di  Affleck

Ebbene oggi nuovi rumors tanno emergendo. Secondo l’insider KC Walsh , “[Sembra] che si sia decido di sostituire le scene di [Michael Keaton] con il Batman di Ben Affleck. Ricordiamo che [Aquaman and the Lost Kingdom] doveva originariamente uscire dopo The Flash e il pubblico era confuso dalla sua inclusione”. Avevamo sentito dire che Keaton sarebbe apparso in Aquaman e il Regno Perduto, mentre le voci secondo cui la Warner Bros. avrebbe in programma un film Crisis on Infinite Earths circolavano già da un po’. Il DCEU deve comunque essere riavviato, ma resta da vedere quanto lo studio abbia modificato i piani sulla scia di quella controversia su Ezra Miller. 

In ogni caso, la vera notizia è che Ben Affleck abbia accettato di sostituire Michael Keaton, anche se non possiamo fare a meno di chiederci se all’attore sia stata ristabilita la fiducia nel ruolo dopo il tripudio d’amore ricevuto dai fan con l’uscita della Zack Snyder’s Justice League. 

Taron Egerton: ecco perché rifiutò il ruolo del giovane Han Solo

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Taron Egerton rivela perché ha rinunciato all’opportunità di interpretare Han Solo in Solo: A Star Wars Story del 2018. Dopo il ruolo di Gary “Eggsy” Unwin al fianco di Colin Firth in Kingsman: The Secret Service del 2014 e il suo sequel, Kingsman: The Golden Circle, Egerton è diventato uno dei più promettenti emergenti di Hollywood. Da Kingsman, ha costantemente recitato in progetti di successo, con il suo ruolo di Elton John in Rocketman del 2019 che ha portato la sua carriera a un livello superiore.

Harrison Ford ha debuttato nel ruolo del contrabbandiere di Star Wars, Han Solo, in Una nuova speranza del 1977, prima di riprendere il suo ruolo nei sequel e nella trilogia dei sequel Disney/Lucasfilm. Alden Ehrenreich si è quindi assunto il gigantesco compito di ereditare il ruolo in Solo: A Star Wars Story – che ha avuto prestazioni inferiori al botteghino, ma è stato in qualche modo accolto dai fan negli anni successivi. Anche se è difficile immaginare qualcuno oltre a Ford nei panni di Han Solo, Ehrenreich ha dato una solida performance. Detto questo, il pubblico ora ha motivo di chiedersi cosa avrebbe portato Egerton al ruolo.

In una recente intervista con Josh Horowitz su Happy Sad Confused, Egerton rivela di essere stato in grado di interpretare il personaggio principale in Solo: A Star Wars Story.

“Mi sentivo così… Mi sentivo così… Voglio dire, sarò onesto, sono salito sul Falcon. Ero con Chewie. Ero in completo costume… e io… sai cosa, ecco come mi sentivo. Mi sentivo come se fossi arrivato lì, l’ho fatto, l’ho vissuto. E ce n’era un altro… c’era la possibilità di un altro giro che ho deciso di non fare. Ed è abbastanza lontano nel passato ora che sento di poterlo dire. Spero che nessuno si senta infastidito dal fatto che l’ho detto. Ma mi è sembrato che non mi sentissi… come sai quando abbiamo menzionato prima quella cosa quando ho letto la sceneggiatura di Kingsman e ho pensato, ‘Questo è… devo farlo. Questa è la mia parte.’ Semplicemente non lo sentivo. Sì, e posso davvero possederlo e davvero… perché stai seguendo Harrison Ford… Nessuno vuole mai seguire Harrison Ford, sai? Quindi sì, non è successo.”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, i concept scartati mostrano Stephen con sua sorella

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Il concept artist Darrell Warner si è recentemente rivolto ai social media per condividere i primi concept art di Doctor Strange nel Multiverso della Follia che immaginavano come potesse essere la scena del flashback che mostrava Stephen Strange da ragazzo insieme a sua sorella Donna, morta quando lui era ancora molto giovane.

L’artista ha pubblicato cinque immagini della sua concept art, quattro delle quali raffiguravano un bambino che ha una sorprendente somiglianza con Benedict Cumberbatch vestito con abiti invernali. Un’altra illustrazione è di Donna in piedi su un lago ghiacciato al chiaro di luna.

La Warner ha rivelato di aver basato le sue interpretazioni su una prima stesura dello sceneggiatore e regista Scott Derrickson prima che venisse sostituito da Sam Raimi alla regia. Una volta che Raimi si è unito alla produzione, la scena è stata successivamente abbandonata.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Crimes of the Future, recensione del film di David Cronenberg

Crimes of the Future è il nuovo film di David Cronenberg, presentato in anteprima in concorso al Festival di Cannes del 2022, arriva con uno stacco di otto anni da Maps to the Stars del 2014 e ha lo stesso titolo di un altro film che il regista aveva girato nel 1970, ma di cui non riprende praticamente nulla, se non qualche elemento riguardante la chirurgia e la manipolazione anatomica.

Per la quarta volta, Cronenberg sceglie nuovamente Viggo Mortensen come suo protagonista, che stavolta interpreta il ruolo del performer artistico Saul Tenser, un uomo il cui corpo genera continuamente nuovi organi, che devono essere velocemente rimossi in quanto potenzialmente pericolosi. Questo avviene grazie all’aiuto della sua partner Caprice (Léa Seydoux) davanti allo sguardo estasiato di decine di spettatori.

Crimes of the Future, la trama

Siamo infatti in un non meglio identificato futuro, nel quale le persone non provano più dolore e chi ancora ci riesce desta un’ammirazione che tende all’adorazione. Le interiora della specie umana stanno iniziando a subire delle mutazioni che allarmano chi detiene il potere perché, pare, sta iniziando a diventare possibile nutrirsi di plastica. Infatti, accanto alla coppia di performer, gravitano due figure (Kristen Stewart e Don McKellar) ammaliate dal fascino delle esibizioni artistiche di Saul Tenser, ma che devono supervisionare e monitorare tali estrazioni.

In un intricato e cupo intreccio di storie, vite e personaggi dall’aria vacua, Crimes of the Future è una creatura molliccia che David Cronenberg plasma e maneggia soddisfatto, inoculando continuamente angoscia e delirio, dati da ogni perdita di senso. Proprio come lo strumento con il quale vengono effettuati gli interventi chirurgici da parte di Caprice: un macchinario dotato di tentacoli ossei che terminano con dei bisturi, manipolato a distanza da un piccolo strumento gommoso, che s’illumina e sembra trasmetta emozioni in chi viene vivisezionato.

Un mondo folle e smarrito

Il regista descrive un mondo folle e smarrito, dove l’arte e la percezione del bello si sono capovolti così tante volte da diventare orripilanti. Non è certo nuovo a tali tematiche, David Cronenberg, ma questa volta l’aspetto affascinante è come il grottesco abbia abbracciato a piene mani il senso estetico e ne voglia decantare la ripugnanza nelle derive che può prendere. In Crimes of the Future il corpo ha iniziato ad essere estraneo e pericoloso all’uomo stesso, che lo cava, lo seziona, lo perfora, restandone addirittura eccitato, non (ri)conoscendosi più in esso. Poiché, è proprio quando non c’è più significato che, ad assumerne uno, seppur micragnoso e idiota, sono le cose più estreme.

Cronenberg si diverte a ridicolizzare i suoi protagonisti – che riescono perfettamente nel progetto  – rendendoli il veicolo della rappresentazione di una borghesia del futuro ingrigita, goffa, al limite del tragicomico, che pigramente s’intrattiene con spettacoli agghiaccianti e mortiferi, ma nei quali sguazza nutrendosene con voracità erotica. A fare capolino, a margine, è proprio l’allarme sull’inesorabilità del cambiamento fisiologico a cui l’uomo sta andando incontro e che, probabilmente, rimanda davvero ad un’autenticità perduta. La possibilità di poter mangiare la plastica, dopotutto, renderebbe le persone come degli smaltitori di quei rifiuti con cui è stato intossicato il pianeta. Ma in fondo, qualunque soluzione si possa vagliare, ad essere evidenti nell’ultima opera di David Cronenberg sono la sua esasperazione e la stanchezza davanti ad un certo mondo (e modo) di vivere la realtà, di giudicare la bellezza e chiamarla tale e, forse più di tutto, davanti agli stessi esseri umani che tanto declamano tesi, teorie e retoriche vuote.

Crimes of the Future è un film molto affaticante, è precisamente ciò che il suo autore vuole che sia: una diretta espressione della sua osservazione degli eventi e dell’andamento dei fatti oggi e fino ad oggi. È il commento di David Cronenberg su come stanno andando le cose.

Venezia 79: Stella Dallas in versione restaurata in preapertura

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Il classico del cinema muto Stella Dallas (1925), con Belle Bennett, Ronald Colman, Lois Moran e Douglas Fairbanks, Jr, diretto da Henry King, è il film scelto per la serata di Preapertura di martedì 30 agosto della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, che si terrà in Sala Darsena (Palazzo del Cinema) al Lido.

Stella Dallas sarà proiettato in prima mondiale nel nuovo restauro digitale in 4K realizzato dal Museum of Modern Art (MoMA) di New York e dalla Film Foundation presieduta da Martin Scorsese.

La proiezione de Stella Dallas sarà accompagnata dall’esecuzione della colonna sonora composta per l’occasione dal musicista inglese Stephen Horne, commissionata dal MoMA ed eseguita dal vivo dalla Gaga Symphony Orchestra, costituita da 13 elementi oltre al Direttore e orchestratore Ben Palmer e al pianista Daniel King Smith.

“Stella Dallas è stato uno dei maggiori successi popolari del cinema muto hollywoodiano – ha dichiarato il Direttore della Mostra Alberto Barbera – non caso rifatto per ben due volte: la prima nel 1937, con la regia di King Vidor e Barbara Stanwyck nella ruolo della protagonista; poi nel 1990, con Bette Midler e la regia di regia di John Erman. Ma non c’è dubbio che la prima versione sia di gran lunga superiore alle successive, in virtù della straordinaria interpretazione di Belle Bennet e la superba regia di Henry King che sfrutta nel modo migliore le potenzialità espressive sviluppate dal linguaggio del cinema muto al vertice della sua evoluzione estetica, prima dell’avvento del sonoro”.

“Stella Dallas è stato acquisito per la collezione del Museum of Modern Art da Iris Barry, prima curatrice del dipartimento film, negli anni ’30, in un periodo in cui i ‘ritratti di donne’ non erano considerati degni di seria attenzione – spiega Dave Kehr, Curatore del Dipartimento Film del MoMA – Oggi, quasi un secolo dopo, il film ha giustamente assunto lo status di un classico. Insieme ai nostri partner della Film Foundation, siamo molto grati alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, di averci dato l’opportunità di presentare il nostro nuovo restauro di Stella Dallas, nel modo in cui dovrebbe essere visto, sul grande schermo e con l’accompagnamento di un’orchestra”.

Venezia 79: presentato il ricchissimo programma con Aronofsky, Crialese, Inarritu e l’ultimo Kim Ki-Duk tra gli altri

“La prima volta che ho visto Stella Dallas è stato nel 2007 – racconta Stephen Hornequando Kevin Brownlow mi ha chiesto di accompagnare il film al pianoforte a un evento privato. Non avevo avuto la possibilità di vederlo in anticipo, così l’ho scoperto mentre suonavo. Tuttavia, mi è apparso subito chiaro che si trattava davvero di un grande film. L’ho accompagnato diverse volte negli anni successivi, sviluppando la musica dall’improvvisazione alla composizione.  Nel 2016 ho preparato un arrangiamento per piano e arpa, ma la portata emotiva del film me lo faceva sempre sentire “orchestrale”. Così sono grato al MoMA per aver commissionato questa partitura, quindici anni dopo quella prima proiezione”.

Stephen Horne è internazionalmente considerato uno dei maggiori musicisti per il cinema muto. Pianista al BFI Southbank di Londra per trent’anni, si è esibito in più di venti Paesi attraverso l’Europa, il Nord America e l’Asia. Insieme al pianoforte, spesso si cimenta con altri strumenti nelle sue performance, qualche volta simultaneamente. Ha vinto molti premi e per sei anni consecutivi è stato definito “miglior accompagnatore” nel sondaggio annuale per il cinema muto Silent London. Nel 2020 fatto uscire Silent Sirens, una raccolta di brani per pianoforte basata sulle sue partiture per film, che è stato uno dei più ascoltati album classici dell’anno.

La Gaga Symphony Orchestra, ensemble veneto di professionisti under 35, è nota per la sua originale proposta artistica, che spazia dalla classica alla musica pop e dance. Dal 2012 a oggi ha realizzato centinaia di spettacoli in Italia e all’estero, nelle venues più diverse, e collabora regolarmente con famosi brand internazionali e artisti della scena pop italiana. La Gaga Symphony Orchestra è stata selezionata su proposta di Lucia Ronchetti, Direttore artistico del Settore Musica della Biennale.

L’uomo che uccise Don Chisciotte: trama, cast e curiosità sul film

Se c’è un film che ha definito il concetto di development hell, quel limbo in cui cadono quelle opere che vanno incontro ad innumerevoli problemi produttivi, questo è L’uomo che uccise Don Chisciotte (qui la recensione). Diretto da Terry Gilliam, autore di celebri pellicole come Brazil e L’esercito delle 12 scimmie, questo progetto è andato incontro a ben otto tentativi di realizzazione nell’arco di quasi venti anni. Fortunatamente, diventando a sua volta un Don Chisciotte che combatte contro le più grandi avversità possibili, Gilliam è infine riuscito a dar vita al film, presentandolo fuori concorso al Festival di Cannes nel 2018.

Liberamente ispirato al celebre romanzo epico Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes, il film doveva inizialmente essere realizzato nel 1998, con Johnny Depp nei panni del co-protagonista. La produzione si interruppe però a causa di problemi finanziari e problematiche sul set. Nel corso degli anni Gilliam tentò in più occasione di riportare in vita il progetto, scontrandosi però continuamente con problemi relativi ai finanziamenti. Finalmente, nel 2017, il regista è riuscito ad ottenere quanto gli occorreva per dar vita al film, che pur se con nuovi attori si concretizzò con un budget di 17 milioni di dollari.

La fama che si era generata intorno al progetto non si tramutò poi in un successo finanziario e L’uomo che uccise Don Chisciotte finì con il diventare un cocente flop al box office. Rimane tuttavia un esperimento piuttosto affascinante, che merita di essere riscoperto anche solo per la travagliata esperienza che vi è dietro. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

L’uomo che uccise Don Chisciotte: la trama del film

Protagonista del film è Toby Grisoni, un cinico regista pubblicitario intento a realizzare un nuovo spot ispirato alle avventure di Don Chisciotte. L’uomo vive però una situazione particolarmente fastidiosa, avendo numerosi problemi nella realizzazione di quel lavoro, ostacolato anche dall’intromissione dei produttori. Nel tentativo di rifuggire da tutto ciò e trovare un po’ di pace, Toby si imbatte nel dvd di un suo vecchio cortometraggio, intitolato L’uomo che uccise Don Chisciotte. Trovandosi casualmente vicino ai luoghi dove questo fu girato, decide di tornare a visitarli, mosso da una forte nostalgia.

Qui si imbatte nel vecchio calzolaio spagnolo Javier, che dopo aver interpretato per lui Don Chisciotte, è ora impazzito credendo di essere davvero il celebre cavaliere. Nel corso delle loro avventure comiche e sempre più surreali, Toby è costretto ad affrontare le tragiche ripercussioni del film realizzato quando era un giovane idealista, che ha inciso in modo indelebile sulle aspettative e sui sogni di un piccolo villaggio spagnolo. Non solo egli dovrà gestire le pericolose avventure in cui Javier lo trascina, ma si troverà anche a dover salvare la donna un tempo amata, Angelica, dalle grinfie di un perfido criminale.

L'uomo che uccise Don Chisciotte cast

L’uomo che uccise Don Chisciotte: il cast del film

Originariamente, ad interpretare il ruolo di Don Chisciotte vi sarebbe dovuto essere l’attore francese Jean Rochefort. Questi aveva anche iniziato ad imparare l’inglese per il film, ma un suo brutto infortunio lo costrinse ad abbandonare il set, che parallelamente si fermò per problemi finanziari. Successivamente, nel corso dei vari tentativi di dar vita al film il ruolo fu offerto anche a Robert Duvall, Michael Palin e John Hurt. Ad ottenere ed interpretare la parte fu però infine Jonathan Pryce, attore noto per aver interpretato Alto Passero nella serie Il Trono di Spade. Egli aveva già lavorato con Gilliam per i film Brazil e I fratelli Grimm e l’incantevole strega.

Nei panni di Toby Grisoni, il ruolo che doveva essere di Johnny Depp, vi è ora Adam Driver, attore ora noto per i film Star Wars VII: Il risveglio della forza e Storia di un matrimonio. Nel film vi è poi l’attore svedese Stellan Skarsgard, nei panni di Il Capo, il superiore di Toby. L’attrice ucraina Olga Kurylenko è invece Jacqui, la moglie del Capo. L’attrice portoghese Joana Ribeiro è invece Angelica, la donna amata da Toby. L’attore spagnolo Oscar Jaenada è invece un misterioso gitano in cui il protagonista si imbatterà più volte nel corso del film. Sono poi presenti gli attori Sergi Lopez nei panni di un contadino e l’attrice Rossy de Palma, ricorrente nel cinema di Almodovar, nel ruolo della moglie del contadino. Jordi Molla, celebre attore spagnolo, è invece presente nei panni di Alexei Miiskin, un crudele oligarca.

L’uomo che uccise Don Chisciotte: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Tom à la ferme è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente, in prima visione assoluta, nel palinsesto televisivo di mercoledì 30 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Moonage Daydream: il trailer del film al cinema il 26-27-28 settembre

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Il regista candidato al premio Oscar® Brett Morgen, autore di Cobain: Montage of Heck, realizza Moonage Daydream un’esperienza cinematografica immersiva con molte immagini inedite di concerti; un’odissea spaziale audiovisiva che non solo illumina l’eredità enigmatica di David Bowie, ma rappresenta anche una guida per condurre una vita soddisfacente e significativa nel ventunesimo secolo.

Moonage Daydream non è un documentario. È un’esperienza cinematografica senza limiti di genere basata su una delle rockstar mondiali più iconiche di tutti i tempi, destinata ad essere uno dei momenti culturali più importanti dell’anno.

Il film ha il pieno sostegno della David Bowie Estate e contiene molti dei suoi brani più importanti, oltre a filmati di concerti mai visti prima d’ora.

Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio di nuovo insieme per un thriller Apple

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Sulla scia della produzione del loro prossimo Killers of the Flower Moon, Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio hanno aderito a un nuovo progetto alla Apple Original Films.

Scorsese è incaricato di dirigere un adattamento del prossimo libro di David Grann “The Wager: A Tale of Shipwreck, Mutiny, and Murder” per Apple. Leonardo DiCaprio reciterà e produrrà il nuovo film, che sarà sviluppato da Apple Studios e prodotto da Imperative Entertainment, Sikelia Productions e Appian Way Productions.

Abbiamo appreso la notizia via Variety che a sua volta riferisce che THR è stato il primo ad annunciare la notizia del progetto in via di sviluppo.

Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese potrebbe essere posticipato al 2023

Will Smith pubblica un video di scuse per quanto accaduto durante la notte degli Oscar

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Will Smith si è aperto sulla controversia in corso in merito alla sua aggressione a Chris Rock agli Academy Awards di quest’anno, offrendo i suoi pensieri su un alterco che ha rovinato la sua immagine pubblica.

In un post su YouTube, Will Smith ha spiegato perché non si è scusato con Rock nel suo discorso di accettazione agli Oscar quella sera, dove ha accettato un premio come miglior attore per il suo lavoro in King Richard poco dopo essere salito sul palco e aver schiaffeggiato il comico per aver fatto una battuta sul look di sua moglie Jada Pinkett Smith.

Will Smith bandito dall’Academy per 10 anni

“È tutto sfocato”, dice Smith. “Ho contattato Chris e il messaggio che mi è tornato è che non è pronto a parlare e quando lo sarà, mi contatterà”.

Smith ha ribadito ancora una volta di essere dispiaciuto per le sue azioni, definendo il suo comportamento “inaccettabile”. L’attore ha detto di aver risposto violentemente perché la battuta di Rock faceva riferimento alla caduta dei capelli di cui Pinkett Smith soffre a causa della sua alopecia. È una lotta che Pinkett Smith ha affrontato pubblicamente in passato.

“Non c’è nessuna parte di me che pensa che fosse il modo giusto di comportarsi in quel momento”, dice Smith nel video. “Non c’è nessuna parte di me che pensa che sia il modo ottimale per gestire un sentimento di mancanza di rispetto o insulti”.

Smith ha anche risposto alle domande sul fatto che era stata Pinkett Smith a esortarlo a intervenire, dal momento che è stata vista nei video della serata alzare gli occhi al cielo alla battuta di Rock che confrontava il suo taglio con quello che Demi Moore sfoggia in Soldato Jane. L’attore ha detto che sua moglie non ha detto o fatto nulla per spingerlo ad aggredire Rock.

Peaky Blinders, il Film: Steven Knight aggiorna sul progetto

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Il creatore della serie Steven Knight fornisce un promettente aggiornamento sul tanto atteso film di Peaky Blinders, inclusa una potenziale data di inizio delle riprese. In onda per la prima volta nel 2013 sulla BBC, Peaky Blinders è una serie drammatica britannica che racconta le gesta di una banda criminale con lo stesso nome sulla scena di Birmingham, in Inghilterra, negli anni successivi alla prima guerra mondiale. La serie è diventata rapidamente un successo, con Cillian Murphy nei panni di Thomas Shelby che è diventato una vera e propria icona pop.

Dopo cinque stagioni di successo, la sesta stagione di Peaky Blinders è tornata all’inizio di quest’anno, concludendo apparentemente che le storie di molti dei personaggi che i fan avevano imparato ad amare.

Sebbene la serie principale di Peaky Blinders sia giunta al termine, da mesi si parla continuamente di un film spin-off. Poco si sa del progetto, ma in precedenza è stato rivelato che il creatore della serie Steven Knight avrebbe scritto la sceneggiatura. Con il film ancora all’inizio dello sviluppo, è rimasto un mistero su quali personaggi potrebbero tornare dallo show principale, ma lo stesso Cillian Murphy ha espresso interesse a prendere parte al film. Murphy ha anche rivelato il mese scorso di non aver ancora visto una sceneggiatura per il film di Peaky Blinders, ma che è entusiasta di leggerla una volta terminato.

Ora, parlando con la stazione radio britannica Heart FM (Deadline), Knight ha fornito alcune nuove informazioni sul film di Peaky Blinders, inclusa la data in cui potrebbero iniziare le riprese. “Lo gireremo negli studi di Digbeth e in esterni a Digbeth a Birmingham. Digbeth e Small Heath [sono] i luoghi in cui vagavano effettivamente i Peaky Blinders, quindi è come se Peaky stesse tornando a casa”.

Magna Graecia Film Festival al via, tra gli ospiti Richard Gere e John Landis

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Si tiene da domani e fino al 7 agosto a Catanzaro la diciannovesima edizione del Magna Graecia Film Festival – ideato e diretto da Gianvito Casadonte e che vede  quest’anno come madrina l’attrice e musicista Beatrice Grannò. Un fitto programma di proiezioni di lungometraggi italiani e internazionali e di documentari, incontri e masterclass di ospiti internazionali e la grande musica dal vivo animeranno il festival, che in apertura vedrà come ospite speciale Il Volo. Il trio eseguirà infatti un paio di brani tra i più significativi della propria carriera.

Magna Graecia Film Festival avrà ospiti, tra gli altri, personaggi del calibro dell’attore Richard Gere, del regista e sceneggiatore John Landis, dell’attrice Stefania Sandrelli, del regista e sceneggiatore Marco Tullio Giordana e del regista e attore Ricky Tognazzi, che introdurrà il doc Ugo Tognazzi. La voglia matta di vivere, racconto sul padre, omaggiato dal festival nel Centenario della sua nascita. Altro omaggio, a Lucio Dalla, a dieci anni dalla morte, con la proiezione del doc ‘Lucio chi sei tu? Il folletto geniale‘, del giornalista di Rai1 Leonardo Metalli che sarà ospite a Catanzaro. A questi nomi si aggiungono anche quelli del regista, sceneggiatore e produttore inglese Michael Radford, autore de Il Postino (cinque nomination ai Premi Oscar), Orwell 1984 e Il Mercante di Venezia, e dell’attore americano Jeremy Piven, interprete di oltre cinquanta opere fra film e serie tv, fra cui Heat – La sfida di Michael Mann, Black Hawk Down di Ridley Scott e il cult Sin City di Robert Rodriguez e Frank Miller. 

Anche Radford e Piven riceveranno la Colonna d’Oro alla Carriera, premio come di consueto realizzato da Michele Affidato. Ma anche l’attore Marco Leonardi (Nuovo Cinema Paradiso; Dal tramonto all’alba 3, Anime nere) che sarà protagonista di una masterclass. Durante la serata di apertura saranno premiate Ludovica Francesconi,  giovane protagonista di Sul più bello, con cui vince il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri D’Argento 2021, quindi il Next Generation Awards di Man in Town al Festival di Venezia e dei due sequel Ancora più bello e Sempre più bello, e Sara Lazzaro, già in The Young Pope, Braccialetti Rossi 3 e In arte Nino, e protagonista della serie Rai Doc–Nelle tue mani.

Anche l’archeologia sbarca al Magna Graecia Film Festival, con il doc Tutankhamon – L’ultima mostra, diretto da Ernesto Pagano e con la voce di Manuel Agnelli, che sarà introdotto dal celebre archeologo ed egittologo Zahi Hawass. Spazio anche ai libri, con l’attore e sceneggiatore Marco Bonini che presenta il suo L’arte dell’esperienza, edito da La nave di Teseo, riflessione sulla funzione pubblica dell’attore, con i meccanismi intimi e filosofici che legano interprete, personaggio e spettatore.

Oltre all’esibizione de Il Volo, al Magna Graecia Film Fest si esibiranno anche altri grandi talenti della musica fra cui Malika Ayane e Giulia Penna. Le serate del festival saranno presentate dalla conduttrice radio e tv Carolina Di Domenico. I concorsi dedicati alle sezioni di Opere prime italiane e a quelle internazionali e di documentari, curate rispettivamente da Silvia Bizio e Antonio Capellupo, presenteranno alcuni dei lavori più apprezzati della stagione.

Una particolare attenzione nella programmazione è stata dedicata alla situazione della guerra in Ucraina, con due proiezioni. Tra i documentari in concorso, Divided Ukraine: What Language Do You Express Love In? di Federico Schiavi e Christine Reinhold, che saranno ospiti del festival. Un viaggio in Ucraina, dopo i drammatici eventi di Kiev nel novembre 2013, accompagnati da due fotografi, Giorgio Bianchi e Christopher Occhicone, con diverse prospettive e idee politiche. Tra i lungometraggi internazionali, invece, l’ucraino Bad Roads – Le Strade del Donbass, esordio alla regia di Natalya Vorozhbit. Quattro storie di scioccante violenza ambientate nel Donbass, dall’Ucraina ferita da una lunga guerra. Da una pièce teatrale, un film disturbante per capire meglio le origini del conflitto, attraverso la degenerazione dei rapporti umani.

Le opere prime e seconde di lungometraggi italiani saranno giudicate da una giuria composta da Pietro Marcello (Presidente di giuria), Michele Alhaique, Giuseppe Zeno, Maria Sole Tognazzi e  Cristiana Dell’Anna. Da Tra Le Onde di Marco Amenta, che sarà ospite del festival a Freaks Out di Gabriele Mainetti, che sarà presentato dall’attrice Aurora Giovinazzo e dallo sceneggiatore Nicola Guaglianone, passando per I Nostri Fantasmi, presentato dal regista Alessandro Capitani, ma anche Gli Anni Belli, presentato dal regista Lorenzo D’Amico De Carvalho, dall’attore Ninni Bruschetta e dalla sceneggiatrice Anne Riitta Ciccone. Quindi,  Una Femmina di Francesco Costabile, con ospite l’attrice protagonista Lina Siciliano. L’attore Vinicio Marchioni e il co-regista Alessio del Leonardis presentano quindi Ghiaccio, mentre Gli Idoli Delle Donne sarà presentato dall’attore e qui anche co-regista Lillo e dal co-regista Eros Puglielli.

Le opere prime e seconde di lungometraggi internazionali saranno giudicate da una giuria composta da John Landis (Presidente di giuria), Domenico Vacca e Nadia Tereszkiewicz. Tra i film in concorso, tutti proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano, Lunana – A Yak In The Classroom del bhutanese Pawo Choyning Dorji. La programmazione prevede anche lo statunitense Princess Of The Row di Van Maximilian Carlson, lo spagnolo Alcarràs di Carla Simon, il finlandese Scompartimento N.6 di Juho Kuosmanen e l’ucraino Bad Roads – Le Strade del Donbass di Natalya Vorozhbit.

Le opere prime e seconde di documentari saranno giudicate da una giuria composta da Agostino Ferrente (Presidente di giuria), Roberto Perpignani e Serena Gramizzi. Le proiezioni al Chiostro del San Giovanni prevedono Rue Garibaldi, che sarà presentato dal regista Federico Francioni, Non Sono Mai Tornata Indietro di Silvana Costa, ospite del festival, ma anche Divided Ukraine: What Language Do You Express Love In? di Federico Schiavi e Christine Reinhold, che presenteranno il film. La programmazione dei doc prevede anche Los Zuluagas, presentato dalla regista Flavia Montini e Una Squadra di Domenico Procacci.

Il Festival è sostenuto da una importante rete istituzionale guidata da Ministero della Cultura, Calabria Straordinaria – brand della Regione Calabria – Assessorato al Turismo -, Calabria Film Commission, Comune di Catanzaro, Lilt – Lega Italiana per la lotta contro il cancro.

ITA Airways è uno degli sponsor della 19ª edizione del Magna Grecia Film Festival, a Catanzaro dal 30 Luglio al 7 Agosto 2022. Questa iniziativa rientra nella strategia della Compagnia di sostenere e promuovere il turismo sostenibile in Italia, pilastro che ITA Airways condivide con il Festival, attraverso un ecosistema digitale, volto a valorizzare le eccellenze locali.

Rocky: dopo Creed, il franchise si espande con Drago

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Il franchise di Rocky e Creed sta crescendo, poiché la MGM sta sviluppando un film spin-off dedicato a Drago. Sylvester Stallone ha recitato in sei film Rocky per diversi decenni dopo il debutto del franchise nel film del 1976. Il 2015 ha visto la serie prendere una nuova direzione sotto Ryan Coogler, con Michael B. Jordan nel ruolo di Adonis Creed, il figlio di Apollo Creed (Carl Weathers).

Il franchise di Creed è diventato un bel successo per MGM e ha continuato a giocare con il canone generale facendo tornare Ivan Drago (Dolph Lundgren) per Creed II oltre trent’anni dopo aver interpretato il cattivo in Rocky IV.

Anche se i giorni in cui Sylvester Stallone interpretava Rocky Balboa sono passati, il franchise continuerà a vivere. Jordan tornerà nei panni di Adonis entro la fine dell’anno in Creed 3, di cui è anche regista. I dettagli della trama devono ancora essere rivelati oltre al fatto che Jonathan Majors interpreterà un misterioso avversario. Tuttavia, è stato anticipato che il franchise di Jordan e Creed potrebbe continuare oltre la terza puntata. Stallone ha anche anticipato che sta lavorando a uno show prequel su Rocky Balboa.

Ora, il franchise di Rocky e Creed ha trovato un’altra strada per continuare. Secondo un report di The Wrap, la MGM ha assunto lo sceneggiatore Robert Lawton per scrivere uno spinoff di Creed attualmente intitolato Drago. Il film vedrà come protagonista Dolph Lundgren nei panni di Ivan Drago e il ritorno di Florian Munteanu di Creed II nei panni di suo figlio Viktor. Secondo quanto riferito, Lawton ha ottenuto il lavoro dopo aver impressionato la MGM con la sua sceneggiatura di Becoming Rocky. Il film spin-off di Drago non ha ancora una data di uscita.

Madame Web: nuove foto dal set mostrano il misterioso personaggio di Adam Scott

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Adam Scott è stato fotografato sul set di Madame Web, le cui riprese sono attualmente in corso a Boston. Non si hanno dettagli su chi sarà Scott nel film SONY/Marvel, ma sicuramente ci saranno delle grandi sorprese per i fan!

https://twitter.com/BRMarvelNews/status/1552458219552997376?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1552458219552997376%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fmadame-web-adam-scott-set-photos-first-look%2F

Madame Web: 5 dettagli sul personaggio

Madame Web è uno dei tanti film in via di sviluppo mentre lo studio costruisce il suo Sony Universe di personaggi Marvel. Sony, che controlla i diritti cinematografici di Spider-Man e altri personaggi correlati, ha già distribuito Venom (2018) e Venom: La furia di Carnage (2020) e il film con Jared Leto, Morbius, uscito ad aprile. La Sony ha anche in cantiere Kraven il Cacciatore con la star Aaron Taylor-Johnson.

Nel cast di Madame Web ci sono Dakota Johnson, Celeste O’Connor, Tahar Rahim, Emma Roberts, Adam Scott e Sydney Sweeney. Lo studio si trova in una posizione di forza dopo l’uscita di Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 1,74 miliardi di dollari a livello globale, l’incasso più alto nella storia della Sony.

Il film arrivarà in sala il 7 luglio 2023. Madame Web sarà diretto da S.J. Clarkson (Dexter) e basato su una sceneggiatura firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless (Morbius).

Prime Video: tutte le novità di agosto

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Manca ormai poco alla fine di Luglio, ecco di seguito tutte le novità di Agosto 2022 in arrivo su Prime Video. Tra i film in arrivo segnaliamo Tredici vite, la storia di enorme impegno globale, la commedia First Love e il film con Sylvester Stallone Samaritan. Tra le serie invece vi segnaliamo Libertà Live. Ecco di seguito tutti i titoli:

FILM ORIGINALI & IN ESCLUSIVA su PRIMe Video

Tredici vite dal 5 agosto 2022

Tredici vite racconta l’incredibile storia vera dell’enorme impegno globale per salvare una squadra di calcio thailandese rimasta intrappolata nella grotta di Tham Luang durante un improvviso temporale. Di fronte a difficoltà insormontabili, una squadra di sommozzatori tra i più abili ed esperti al mondo – gli unici in grado di percorrere un labirinto di angusti tunnel allagati – si unisce alle unità di soccorso thailandesi e a più di 10.000 volontari per tentare uno straziante salvataggio dei dodici ragazzi e del loro allenatore. Con una posta in gioco incredibilmente alta e sotto lo sguardo del mondo intero, il gruppo intraprende la sua immersione più impegnativa, mostrando la grandiosità dello spirito umano.

First Love dal 19 agosto 2022

Uno sguardo toccante al difficile passaggio all’età adulta di un giovane. Jim (Fiennes Tiffin), un liceale dell’ultimo anno, vive gli alti e bassi del suo primo amore con Ann (Park), mentre affrontano la loro partenza per il college. Allo stesso tempo, i genitori di Jim (Kruger e Donovan) stanno affrontando le ricadute familiari di una crisi finanziaria. Diretto da A.J. Edwards, il film vede la partecipazione di Diane Kruger, Hero Fiennes Tiffin, Sydney Parks e Jeffrey Donovan.

Samaritan dal 26 agosto 2022

Il tredicenne Sam Cleary (Javon “Wanna” Walton) sospetta che il suo misterioso e solitario vicino Mr. Smith (Sylvester Stallone) sia in realtà una leggenda sotto copertura. Vent’anni fa, il vigilante con superpoteri di Granite City, Samaritan, è stato dichiarato morto dopo una battaglia contro il suo rivale, Nemesis, in un magazzino andato a fuoco. In molti credono che Samaritan sia morto nell’incendio ma altri in città, come Sam, sperano che sia ancora vivo. Con l’aumentare delle azioni criminali e la città sull’orlo del caos, Sam decide di convincere il suo vicino a uscire allo scoperto per salvarli dalla rovina.

Untrapped: The story of Lil Baby dal 26 agosto 2022

Il docu-film presentato in anteprima al Tribeca Festival, racconta la storia del rapper Lil Baby e descrive in dettaglio la sua fulminea ascesa per diventare il nome più dominante nel mondo del rap. Quando era ancora un adolescente, Baby era una dei nomi più famosi nelle strade di West Atlanta, prima di essere arrestato e mandato in prigione. Dopo il suo rilascio nel 2016, ha dovuto affrontare una scelta difficile: tornare ai soldi veloci della strada o cogliere la chance di puntare al suo carisma e al suo talento per puntare al successo come rapper. Nel 2020 il suo secondo album, My Turn, è stato il più venduto dell’anno. Oggi, Lil Baby è un padre devoto e dà voce alla lotta per la giustizia razziale e per la riforma della polizia. Untrapped: The Story of Lil Baby racconta la sorprendente ascesa di un artista e attivista singolare ed esplora l’oppressione sistemica che impedisce a troppe persone di colore di partecipare al sogno americano.

NUOVI FILM IN ARRIVO
Prime e seconde visioni 

  • House of Gucci | 1 agosto
  • Queen Bees | 1 agosto
  • La banda di Chicago | 4 agosto
  • Censor | 8 agosto
  • Una femmina | 17 agosto
  • Gli idoli delle donne | 22 agosto
  • Secret Team 355 | 29 agosto

Altri film 

  • The Circle | 1 agosto
  • Sing | 1 agosto
  • The Endless | 5 agosto
  • Non c’è più religione | 7 agosto
  • La stagione dell’amore | 15 agosto
  • Amore a Harmony Ranch | 15 agosto
  • Il frutto dell’amore | 15 agosto
  • Autumn Dreams | 15 agosto
  • Bacio d’ottobre | 15 agosto
  • The Perfect Bride | 15 agosto
  • La luna di settembre | 15 agosto
  • L’autunno dei ricordi | 15 agosto
  • Anime gemelle | 15 agosto
  • Consegna d’amore | 15 agosto
  • Il concerto | 15 agosto
  • Kung Fu Panda 3 | 17 agosto
  • Ma cosa ci dice il cervello | 18 agosto
  • Il tuttofare | 19 agosto
  • 7 ore per farti innamorare | 20 agosto
  • Fai bei sogni | 27 agosto
  • Sono tornato | 30 agosto
  • Sconnessi | 30 agosto

SERIE E SHOW ORIGINALI & IN ESCLUSIVA su PRIME VIDEO

All or Nothing: Arsenal, dal 4 agosto 2022

All or Nothing: Arsenal porterà il pubblico dietro le quinte di una stagione cruciale per uno dei club più importanti del mondo. Vedremo l’Arsenal concentrare tutti i suoi sforzi nelle sfide per raggiungere il successo nazionale e ritornare alla competizione europea d’élite. Oltre a riprendere gli alti e bassi della vita all’Emirates Stadium e all’Arsenal Training Centre, le telecamere di All or Nothing seguiranno la squadra fuori dal campo per esaminare le sfide che i calciatori dell’Arsenal devono affrontare giorno per giorno nel procedere attraverso un impegnativo calendario di stagione.

Comedy Special: Maurizio Lastrico dall’8 agosto 2022

Dopo Libertà Live di Alessandro Siani, arriva Il metodo StanisLastrico, un nuovo comedy special con Maurizio Lastrico. Le sue celebri terzine dantesche in chiave moderna, i racconti di vita vissuta e i guizzi creativi vissuti a tu per tu con il suo pubblico. Una delle proposte più originali e coinvolgenti degli ultimi anni: né attore, né stand up, né cabarettista né comico, semplicemente Maurizio Lastrico. Oltre a Siani e Lastrico, gli altri Comedy Special in uscita in esclusiva su Prime Video nei prossimi mesi avranno per protagonisti alcuni dei comici più conosciuti e amati del panorama italiano: Angelo Pintus, Enrico Brignano, e Francesco Cicchella.

A League of Their Own, dal 12 Agosto 2022

A League of Their Own rievoca lo spirito gioioso dell’amato classico di Penny Marshall del 1992, e al tempo stesso introduce nuovi personaggi e il loro percorso straordinario, ampliando il suo sguardo per raccontare la storia di un’intera generazione di donne che sognavano di giocare a baseball a livello professionistico, sia nella All-American Girls Professional Baseball League che al di fuori di essa. La serie segue Carson (Abbi Jacobson), Max (Chanté Adams) e un nuovo gruppo di personaggi acuti e spassosi, che si fanno strada verso il campo da gioco, trovando lungo il percorso le loro squadre e se stessi. La serie è basata sulla sceneggiatura cinematografica di Lowell Ganz e Babaloo Mandel e su una storia di Kim Wilson e Kelly Candaele.

Cosmic Love dal 12 Agosto 2022

In questo esperimento sociale unico nel suo genere, quattro individui tentano di trovare la propria anima gemella attraverso il matchmaking astrologico. Ogni individuo rappresenta uno dei quattro elementi Making the Cut è di nuovo alla ricerca del prossimo grande fashion brand internazionale. I presentatori ed executive producer della terza stagione saranno Heidi Klum e Tim Gunn. L’attrice e direttrice creativa di House of Harlow 1960, Nicole Richie, e l’icona fashion e direttore creativo di Moschino, Jeremy Scott, torneranno a vestire i panni di giudici. Ad affiancarli in questa stagione ci saranno anche giudici special guest i cui nomi saranno svelati più avanti. Il variegato mondo della moda di Los Angeles si riconferma la cornice perfetta per Making the Cut. Tra le location scelte per le sfilate si annoverano l’iconica Rodeo Drive a Beverly Hills, il paesaggio desertico unico di Vasquez Rocks e il rooftop di uno dei numerosi grattacieli di Downtown LA con viste mozzafiato sulla skyline della città. (Aria, Fuoco, Acqua, Terra). La loro avventura romantica si svolge in un rifugio gestito da una guida mistica, l’Astro Chamber. Si mescolano, si frequentano, si eliminano e alla fine prendono la decisione più importante della loro vita… sposeranno il proprio partner, basandosi esclusivamente sulla loro astrologia? Gli astrologi dello show, autori di best-seller Ophira e Tali Edut (The AstroTwins), guidano i nostri single per tutta la stagione attraverso la misteriosa Astro Chamber (doppiata da Cree Summer).

Making The Cut dal 19 Agosto 2022

Making the Cut è di nuovo alla ricerca del prossimo grande fashion brand internazionale. I presentatori ed executive producer della terza stagione saranno Heidi Klum e Tim Gunn. L’attrice e direttrice creativa di House of Harlow 1960, Nicole Richie, e l’icona fashion e direttore creativo di Moschino, Jeremy Scott, torneranno a vestire i panni di giudici. Ad affiancarli in questa stagione ci saranno anche giudici special guest i cui nomi saranno svelati più avanti. Il variegato mondo della moda di Los Angeles si riconferma la cornice perfetta per Making the Cut. Tra le location scelte per le sfilate si annoverano l’iconica Rodeo Drive a Beverly Hills, il paesaggio desertico unico di Vasquez Rocks e il rooftop di uno dei numerosi grattacieli di Downtown LA con viste mozzafiato sulla skyline della città.

SERIE TV & SHOW

  • A.P. Bio | le prime due stagioni | 1 agosto
  • New Amsterdam | la seconda stagione | 1 agosto
  • Getter Robo Ark | la prima stagione | 25 agosto
  • Haikyuu!! | la quarta stagione | 31 agosto

Mary Alice, si è spenta l’attrice che era stata l’Oracolo di Matrix

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È morta l’attrice Mary Alice, attrice nota soprattutto per il ruolo dell’Oracolo in Matrix Revolutions. Alice è apparsa anche in Malcolm X di Spike Lee e in Il falò delle vanità di Brian de Palma. Ha guidato il cast originale di Barriere di August Wilson, nella sua rappresentazione a Broadway. Il suo ultimo ruolo sullo schermo è stato nella serie TV di Ving Rhames Kojak nel 2005. Non si hanno notizie certe su quale fosse la sua età, ma le fonti concordano sul fatto che avesse tra gli 80 e gli 85 anni.

Purtroppo, la morte di Mary Alice è stata confermata dal dipartimento di polizia di New York giovedì 28 luglio, come si apprende da Deadline. Il NYPD ha anche condiviso che Alice è morta per cause naturali. Nessun altro dettaglio è stato fornito al momento. Da quando è stata diffusa la notizia, c’è stata una grande reazione, sui social, da parte di chi ha lavorato con lei e l’ha ammirata nel suo percorso artistico. Di seguito riportiamo il tweet di Viola Davis, che aveva condiviso con lei il ruolo di Rose Maxson in Barriereavendo interpretato il personaggio nella recente versione cinematografica.

Mission: Impossible – Dead Reckoning Part Two, il parapendio è il nuovo rischiosissimo stunt per il film

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Puntuale come gli F24 da pagare di un lavoratore a P. Iva, Tom Cruise si cimenta in un pericoloso stunt sul set di Mission: Impossible – Dead Reckoning Part Two. Ogni film del franchise ha visto l’attore rischiare l’osso del collo per portare a casa LA scena madre di ogni singolo capitolo.

Questa volta, per Mission: Impossible – Dead Reckoning Part Two, Tom Cruise, all’età di 60 anni, ha deciso di fare parapendio da una montagna. Di seguito le foto dell’impresa:

Il settimo capitolo di MI si intitolerà Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One, mentre l’ottavo, presumibilmente, Mission: Impossible – Dead Reckoning Part Two.

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 30 settembre 2022 e il 7 luglio 2023.

Ben Affleck di nuovo Batman in Aquaman e il regno perduto?

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Ben Affleck sembra pronto a indossare ancora una volta il costume di Batman per il sequel della Warner Bros/DC Aquaman e il regno perduto. Il dio del mare Jason Momoa ha diffuso la notizia sui social media.

“RIUNITI Bruce e Arthur”, ha scritto Momoa su Instagram, sotto a una foto di lui e Ben Affleck, prima di annunciare grandi cose per per Aquaman 2. Non sappiamo però se questa immagini sono effettivamente riferite a una reunion nel film oppure solo a due amici e colleghi che si ritrovano dopo un po’ di tempo.

Deadline ha riportato la segnalazione. L’ultima volta che Ben Affleck ha interpretato Bruce Wayne/Batman è stato nel 2017 per Justice League (e nel film del regista Zack Snyder dello scorso anno) e in Suicide Squad del 2016. Il due volte vincitore dell’Oscar ha interpretato il doppio ruolo in Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016 ed è destinato a riprenderlo per The Flash del prossimo anno. Momoa ha interpretato Aquaman in Batman v Superman e Justice League. Non si sa ancora quanto sarà importante il ruolo di Ben Affleck nel prossimo film di Aquaman, che uscirà nei cinema il 17 marzo.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il regno perduto

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il regno perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman e il regno perduto uscirà nelle sale americane il 17 marzo 2023.

UCI Cinemas lancia il Family Price e tariffe ridotte

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Il Circuito UCI Cinemas, leader sul territorio nazionale con 41 strutture multiplex e un totale di 419 schermi, lancia le nuove iniziative per sostenere gli amanti del cinema in questo periodo difficile caratterizzato dall’aumento del carovita. Il Circuito ha deciso di offrire ai suoi spettatori più giovani il Family Price, l’iniziativa che alza fino ai 14 anni la soglia di età per usufruire della fascia di prezzo ridotta per l’acquisto dei biglietti.

Per chi possiede la Skin Family, ovvero la carta fedeltà dedicata alle famiglie, il Family Price è ancora più vantaggioso e consente agli adulti di pagare la stessa tariffa riservata ai bambini. I possessori della Skin Cinema e la Skin Student continueranno invece ad avere la possibilità di ricevere un biglietto omaggio per il proprio compleanno (due per la Skin Family) e di partecipare al programma di raccolta punti che permette di riscattare fantastici premi, come lo sconto SuperSKIN, i biglietti omaggio o le consumazioni al bar.

Prosegue inoltre il progetto Cinefans con Cinefans Basic, Cinefans Plus e Cinefans IMAX, le carte prepagate del Circuito che consentono di acquistare 5 biglietti a prezzo scontato.

UCI Cinemas si impegna a rendere la magia del grande schermo sempre più alla portata di tutti anche con il lancio di sei rassegne estive: Happy Kids, dedicata ai bambini e a tutta la famiglia, La Magia di Harry Potter, la rassegna sulla mitica saga del maghetto più famoso al mondo,Commedie d’Estate, dedicata ai film italiani più divertenti degli ultimi anni, Cinema Horror, per gli amanti del brivido, Cult Movies, la rassegna dedicata a quei film che si sono guadagnati un posto nell’Olimpo dei classici del cinema internazionale e la Rassegna Anime, dedicata ai capolavori dello Studio Ghibli. Il prezzo dei biglietti per assistere alle proiezioni varia dai 4 ai 6 euro.

Codice Genesi: tutte le curiosità sul film con Denzel Washington

I film di genere postapocalittico esercitano sempre un grande fascino sugli spettatori, in particolare per il loro mostrare realtà spaventose alla base delle quali si possono però individuare radici presenti già nel nostro contemporaneo. I film di questo tipo, dunque, consentono di assistere a scenari catastrofici, verso i quali l’umanità sembra sempre più indirizzata con i suoi comportamente scellerati. Un titolo poco citato appartenente a questo filone è Codice Genesi (qui la recensione), un cupo racconto che mescola azione e fantascienza all’interno di un contesto estremamente brutale dove non tutte le speranze sono però perdute.

Il film, uscito al cinema nel 2010, è diretto da Albert ed Allen Hughes, registi anche di La vera storia di Jack lo squartatore e Broken City. I due danno forma ad una sceneggiatura scritta da Gary Whitta, dove si esaltano tanto gli elementi più cupi della fine dell’umanità quanto quelli legati alla fede religiosa. Costato 80 milioni di dollari, Codice Genesi è arrivato a guadagnarne quasi il doppio in tutto il mondo. Ad affascinare, in particolare, è il modo in cui i due registi raccontino con originalità un contesto altrimenti visto innumerevoli volte al cinema.

Oltre ad essere un film d’azione, con scontri all’ultimo sangue in terre desolate, Codice Genesi porta in sé anche il valore dell’oralità, della scrittura e di come questi siano caratteri salvifici per l’umanità. Un film, dunque, imperdibile per ogni appassionato del genere. Prima di intraprendere una visione di questo, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità ad esso relative. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Codice Genesi: la trama del film

Ambientato nel 2043, 30 anni dopo una guerra nucleare che ha distrutto buona parte del pianeta, il film ha per protagonista un uomo di nome Eli, che attraversa in solitudine la terra desolata che un tempo era l’America. Intorno a lui città abbandonate, autostrade interrotte, campi inariditi e bande di sopravvissuti resi pericolosi dalla mancanza di risorse. Guerriero non per scelta ma per necessità, Eli attraversa tutto ciò per portare al sicuro la sola speranza per il futuro dell’umanità. Spinto da questo impegno e guidato dalla fede in qualcosa più grande di lui, Eli fa quello che deve per sopravvivere.

In quel mondo in rovina, solo un altro uomo comprende il potere che Eli detiene, ed è naturalmente deciso a impadronirsene per i propri malvagi scopi. Si tratta di Carnegie, il despota di una precaria città di ladri e killer. La sua figlia adottiva Solara, però, è affascinata da Eli per la visione di quel qualcosa che può esistere oltre i confini del territorio dominato dal patrigno. Ognuno con i propri motivi, Carnegie e Solara cercheranno di avvicinare Eli, ma niente e nessuno può mettersi sulla sua strada. Egli deve andare avanti per compiere il suo destino e portare aiuto a un’umanità devastata.

Codice Genesi: il cast del film

Ad interpretare il misterioso guerriero Eli vi è il due volte premio Oscar Denzel Washington. Notoriamente un uomo di fede, l’attore si disse da subito particolarmente affascinato dal ruolo, accettandolo con entusiasmo. Per interpretare Eli, egli si è esercitato con le arti marziali, così da poter eseguire tutte le sue scene di combattimento senza ricorrere a controfigure. Allo stesso tempo, egli perse diversi chili, così da acquisire un aspetto emaciato coerente con il contesto di desolazione. L’attore si è in seguito dichiarato estremamente soddisfatto dal risultato del film.

Ad interpretare l’antagonista Carnegie vi è invece l’attore Gary Oldman. A suggerire che la parte venisse affidata a lui fu proprio Washington, il quale desiderava da tempo di poter lavorare sullo stesso film con il collega. Nel ruolo di Solara, la figlia adottiva di Carnegie, vi è invece Mila Kunis. Completano poi il cast gli attori Ray Stevenson nei panni di Redridge e Jennifer Beals in quelli di Claudia. Michael Gambon, celebre per essere stato Albus Silente nella saga di Harry Potter, interpreta qui George, mentre il cantautore Tom Waits compare nei panni dell’Ingegnere.

Codice Genesi cast

Codice Genesi: Eli è cieco?

Uno dei principali interrogativi lasciati dal film, anche se di poco conto rispetto alla trama e agli obiettivi del protagonista, è il fatto se Eli sia o meno cieco. Ci sono molte scene nel film che potrebbero suggerire che il personaggio principale soffra di cecità assoluta. Alcuni dicono che Eli fosse cieco da quando era nato, mentre alcune persone hanno affermato che è diventato cieco solo a causa di determinate circostanze. D’altra parte, ci sono alcuni momenti nel film che sembrano indicare che egli può percepire relativamente alcune delle azioni che gli avvengono intorno.

A sostegno di questa tesi vi è il suo sapere sempre se è giorno o notte, ma anche il suo sapere dove si trovano determinati oggetti o le persone intorno a lui. Il fatto che egli legga però la Bibbia in braille, sembrerebbe confermare le sue difficoltà a vedere chiaramente. Più che totalmente cieco, si può dunque supporre che Eli lo sia solo parzialmente. Questa sua caratteristica lo connota ancor di più come un profeta e la sua missione acquista un valore ancor più profondamente religioso. A guidarlo, più che quel poco di vista che gli resta, sarebbe infatti l’occhio interno della sua fede incrollabile.

Codice Genesi: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Codice Genesi grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Rai Play, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 28 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb, Fictionhorizon

2022: I sopravvissuti, tutto quello che c’è da sapere sul film

Sono numerosissimi i film del passato che presentano storie ambientate in precisi anni del futuro e che hanno cercato di prevedere, nel bene o nel male, cosa sarebbe potuto succedere. Da 2001: Odissea nello spazio a 1997: Fuga da New York fino a Blade Runner, il film di Ridley Scott che descriveva un mondo del 2019 particolarmente distopico. Anche il 2022 ha il suo film di riferimento, ovvero 2022: I sopravvissuti. Si tratta di un titolo del 1973 che, in modo piuttosto inquietante, descrive a distanza di cinquant’anni un mondo non troppo differente da quello che viviamo oggi nella realtà.

Diretto da Richard Fleischer, regista di celebri film come Ventimila leghe sotto i mari, Conan il distruttore e Yado, il film è tratto dal romanzo distopico Largo! Largo!, scritto da Harry Harrison nel 1966. In questo si svolge una vera e propria indagine su di un misterioso omicidio in un contesto distopico, mentre nel film viene arricchita di elementi truculenti e ancor più calati nella spaventosa realtà proposta. La costruzione di un mondo al collasso e i modi in cui l’umanità si è riorganizzata ha contribuito a segnare l’immaginario collettivo.

2022: I sopravvissuti è oggi un cult di fantascienza che ogni appassionato del genere non può perdere. È però anche un film estremamente cupo, oggi più che al momento della sua uscita, perché ci mostra un mondo non troppo dissimile da quello in cui viviamo attualmente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

2022: I sopravvissuti, la trama del film

Nel 2022 il pianeta Terra è un luogo devastato dalla sovrappopolazione, dall’inquinamento e dal crollo economico. Le risorse naturali sono esaurite e il solo nutrimento della popolazione è fornito dalla Soylent Industries, un’azienda che produce un alimento costituito da plancton proveniente dagli oceani. A New York City, quando il membro del consiglio di Soylent William R. Simonson viene misteriosamente assassinato da un ladro al Chelsea Towers West dove vive, l’efficiente detective Thorn viene incaricato di indagare sul caso con il suo partner Solomon “Sol” Roth, un uomo abbastanza vecchio da ricordare ancora com’era il mondo prima che divenisse il luogo inospitale che è oggi.

Thorn inizia allora le indagini nell’appartamento di lusso di Simonson, dove incontra la guardia del corpo Tab Fielding e la “mobilia” (una donna che viene affittata insieme all’appartamento) Shirl. Gli indizi rinvenuti fanno pensare unicamente ad un banale furto, ma il modo in cui il governatore Santini e altri uomini di potere tentano di far concludere quanto prima le indagini di Thorn, generano sempre più sospetti nell’investigatore. Deciso a continuare il suo lavoro, egli arriverà a scoprire un bizzarro e inquietante segreto dell’ingrediente usato per produrre Soylent Green. Questa scoperta lo metterà però in grave pericolo.

2022 I sopravvissuti cast

2022: I Sopravvissuti, il cast del film

Ad interpretare il detective Thorn vi è il celebre attore Charlton Heston, celebre per il film Ben-Hur e numerosi film di fantascienza come Il pianeta delle scimmie e 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra. Dopo questi due titoli, egli con 2022: I sopravvissuti ha completato una vera e propria trilogia di film post-apocalittici. Accanto a lui, nei panni di Shirl, vi è l’attrice Leigh Taylor-Young, mentre Stephen Young è Gilbert. Loro sono i due attori vissuti abbastanza a lungo da poter vedere il vero 2022. L’attore Joseph Cotten, invece, interpreta qui William R. Simonson.

Di particolare importanza nel film è la presenza dell’attore Edward G. Robinson, uno dei più celebri attori di Hollywood negli anni Quaranta, qui nei panni di Solomon Roth. Qui al suo 101° film, l’attore era segretamente malato di cancro e sapeva che questo sarebbe stato il suo ultimo lavoro come interprete. Quasi del tutto sordo, fece infatti fatica a relazionarsi con gli altri attori durante le riprese, dovendosi basare solo sul loro labiale e sulla memoria per poter andare a tempo con loro. Dodici giorni dopo la fine delle riprese, Robinson morì.

2022: I sopravvissuti, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di 2022: I sopravvissuti grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 28 luglio alle ore 23:15 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Massimo Troisi, il docu-film di Mario Martone al cinema il 19 febbraio 2023

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Il 19 febbraio 2023 in occasione del 70° anniversario della nascita dell’indimenticabile MASSIMO TROISI uscirà nelle sale il docu-film omaggio al grande artista diretto da Mario Martone. Tramite contenuti, documenti inediti e le testimonianze di colleghi e amici il docu-film mira a raccontare la genialità e il mito di Massimo Troisi. LAGGIÙ QUALCUNO MI AMA è scritto da Mario Martone e da Anna Pavignano, compagna di vita e di lavoro di Troisi. Una produzione INDIANA in associazione con VISION DISTRIBUTION e MEDUSA FILM. Il film sarà distribuito in Italia da MEDUSA FILM / VISION DISTRIBUTION e nel mondo da VISION DISTRIBUTION

“Questo film-documentario è nato dal mio incontro con Mauro Berardi, storico produttore di Massimo, ed è un vero e proprio omaggio alla figura di quel grande artista che è stato Troisi, con la testimonianza diretta di Anna Pavignano, sceneggiatrice dei film di Massimo nonché sua compagna e la regia attenta e prestigiosa di Mario Martone. Un progetto che, come Indiana, ci rende orgogliosi. Il fatto che sia stato abbracciato da Vision e Medusa fa sì davvero che ora sia il mondo del cinema italiano a sostenerlo e diffonderlo”. Fabrizio Donvito, Partner & Co-CEO Indiana Production

Massimo Troisi
Massimo Troisi, foto di Anna Pavignano

“L’incontro di due napoletani di rango, Massimo Troisi e Mario Martone, con l’aiuto della sceneggiatrice e compagna di Troisi Anna Pavignano, darà vita a un film emozionante e di alto profilo. Medusa Film e il gruppo Mediaset hanno creduto subito in questo progetto cinematografico che attraverso contenuti  e testimonianze inedite  traccerà un ritratto originale dell’attore napoletano per rendere ancora più universale la sua  popolarità non solo per il pubblico che lo ha visto e conosciuto ma anche per le nuove generazioni.” Giampaolo Letta, Vice Presidente e Amministratore Delegato Medusa Film

“Siamo felici e orgogliosi di portare al cinema la storia di Massimo Troisi, raccontata da un grande autore come Mario Martone. I ricordi preziosi di Anna Pavignano renderanno questo film un’esperienza unica per lo spettatore. Insieme a Indiana e Medusa cercheremo di garantire a questo prestigioso progetto la distribuzione migliore, celebrando uno dei più grandi artisti che il nostro paese abbia mai avuto.”  Massimiliano Orfei, Amministratore Delegato Vision Distribution

Taron Egerton spiega perché ha rifiutato il ruolo di Ciclope nel franchise degli X-Men

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Taron Egerton è uno dei nomi che esce fuori con più frequenza quando si parla di un re-casting di Wolverine, per il futuro del franchise degli X-Men. Tuttavia, quello che non tutti sanno è che Egerton è stato coinvolto in una conversazione in merito alla reale possibilità di essere coinvolto nel franchise, nei panni però di Ciclope.

Come sappiamo il ruolo poi è andato a Tye Sheridan, ma Taron Egerton ha spiegato come mai ha rifiutato la possibilità di interpretare Scott Summers, anche prima che il ruolo gli venisse offerto. In un episodio di Sway In The Morning, Egerton ha spiegato:

“Non mi dispiace dirlo: quella era una cosa reale, quella era una vera conversazione. Non l’ho mai detto, in realtà. Ad essere onesti, il motivo per cui la conversazione non è mai andata oltre è perché non volevo interpretare un personaggio per una potenziale serie di film in cui non vedi i miei occhi. Per me, ho sentito istintivamente, creativamente, che gli occhi sono le finestre dell’anima. Lo troverei impegnativo, e semplicemente non l’ho trovato una prospettiva intrigante. Non che me lo abbiano mai offerto, ma c’è stata una conversazione, una conversazione vera, che non è mai andata oltre.”

Dopo James Marsden e Tye Sheridan, sembra che il ruolo di Ciclope possa essere proposto ad un terzo attore nel prossimo futuro. Alla luce di questa dichiarazione di Taron Egerton, possiamo essere sicuri che non si nasconderà lui dietro agli occhiali di quarzo rubino.

Blonde: trailer ufficiale del film con Ana de Armas nei panni Marilyn Monroe

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Netflix ha presentato il primo trailer evocativo di Blonde di Andrew Dominik, con Ana de Armas nei panni dell’icona di Hollywood Marilyn Monroe. Il film, basato sul romanzo bestseller di Joyce Carol Oates, è degno di nota per la sua classificazione vietata ai minori di 17 anni. Il cast di supporto include Bobby Cannavale, Adrien Brody, Julianne Nicholson, Xavier Samuel e Evan Williams.

“[Il film] reinventa audacemente la vita di una delle icone più durature di Hollywood, Marilyn Monroe. Dalla sua instabile infanzia come Norma Jeane, attraverso la sua ascesa alla celebrità e ai coinvolgimenti romantici, “Blonde” offusca i confini tra realtà e finzione per esplorare la crescente divisione tra il suo sé pubblico e privato”.

Oppenheimer, trailer: le intense prime immagini dal film di Christopher Nolan

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Dal 22 luglio, quando è arrivato nelle sale americane sala Nope di Jordan Peele, sappiamo che in testa a quel film, il pubblico USA ha potuto godere del primo trailer di Oppenheimer. Adesso il filmato è finalmente arrivato on line, disponibile per tutto il mondo.

Ecco il primo poster ufficiale di Oppenheimer, il film di Christopher Nolan che vede Cillian Murphy nei panni del famoso fisico che dà il titolo al film.

Oppenheimer

Oppenheimer, il film

Universal distribuirà Oppenheimer nelle sale in tutto il mondo e distribuirà il film in Nord America. Christopher Nolan produrrà anche insieme a Emma Thomas e Charles Roven di Atlas Entertainment. Il film si baserà sul libro vincitore del Premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Nel cast Cillian Murphy, Emily Blunt, Rami Malek, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett, Jason Clarke, Alex Wolff, Josh Peck, Tony Goldwyn e Matt Damon.

GdA 19: presentato il programma di Giornate degli Autori 2022

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É stato presentato oggi nel corso della conferenza stampa il programma della diciannovesima edizione delle GIORNATE DEGLI AUTORI che si svolgerà nell’ambito della 79 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dal 31 agosto al 10 settembre.

Tra i film della Selezione Ufficiale 2022:

PADRE PIO di Abel Ferrara con Shia LaBeouf; BENTU di Salvatore Mereu; DIRTY, DIFFICULT, DANGEROUS di Wissam Charaf; THE LISTENER  di Steve Buscemi con Tessa Thompson; MARCIA SU ROMA di Mark Cousins con Alba Rohrwacher;  ACQUA E  ANICE di Corrado Ceron con Stefania Sandrelli Silvia D’AmicoCASA SUSANNA di Sebastien Lifshitz  e i cortometraggi del progetto MIU MIU WOMEN’S TALESHOUSE COMES WITH A BIRD di Janicza BravoCARTA DE MI MADRE PARA MI HIJO di Carla Simón.

Tra i film delle Notti Veneziane, realizzate in accordo con Isola Edipo:

LAS LEONAS di Isabel Achával e Chiara BondìLE FAVOLOSE di Roberta TorreSPACCAOSSA di Vincenzo Pirrotta con Selene Caramazza, Ninni Bruschetta, Luigi Lo CascioSE FATE I BRAVI di Stefano Collizzolli e Daniele Gaglianone.

La presidente di giuria dell’edizione 2022 è Céline Sciamma, che insieme ai 27 giovani giurati provenienti dai 27 paesi dell’Unione Europea, sceglierà il vincitore del GdA Director’s Award. Tra gli ospiti delle Giornate degli Autori anche: Daniele Ciprì, Filippo Timi, Artavazd Pelešjan, Bob Odenkirk, Edgar Reitz e molti altri.

Con un salto dorato, realizzato per noi dall’artista italiana Rä di Martino che firma l’immagine di quest’anno, tratta dalla sua serie “Allunati”, la diciannovesima edizione delle Giornate degli Autori mira ad atterrare sulla Luna, il satellite dove sono custoditi i sogni e il senno degli uomini. E lo fa con un balzo poetico che è espressione dell’urgenza di andare avanti, di esplorare terreni ignoti, di sondare nuove possibilità. È un salto che vuole essere gesto attivo e politico, così come sono politici e pieni di desiderio i film che abbiamo scelto.

Nel corso del processo di selezione abbiamo infatti scoperto e dato risalto a opere che raccontano i distanziamenti, i dolori e i disagi del mondo, ma che in modo ancor più deciso narrano di sodalizi e complicità. Storie sociali, personali, fantastiche, ispirate alla realtà o a una sua forma immaginaria capace, però, di restituirci una visione imprevista del contemporaneo.

Questione politica, rielaborazione del passato, osservazione dello status quo e tentativo di proiettarsi in un futuro diverso, solitudine umana e conseguente bisogno di alleanze, sono i temi portanti del nostro programma.

Temi che non sono solo contenutistici ma che attraversano anche la pratica del fare cinema e del fare festival. Le sezioni delle Giornate – Concorso, Eventi speciali, Notti Veneziane, alle quali si aggiungono come da tradizione i Miu Miu Women’s Tales – dialogano tra loro portando avanti un discorso comune. Abbiamo numerosi film co- diretti (a rafforzare l’idea del cinema come pratica che si svolge al plurale), c’è una parità di genere che rispecchia la crescita di autrici finalmente libere di esprimersi e, soprattutto, di accedere a quella complessa macchina economica che è il cinema. E, infine, avremo l’onore di accogliere al nostro fianco una Presidente di giuria come Céline Sciamma che con il suo fare cinema ha rovesciato le strutture fondamentali della nostra società tracciando una nuova rotta.

Film in cui il passato è materia viva per fare i conti con il presente è Marcia su Roma, il nuovo lavoro del regista irlandese Mark Cousins, evento di apertura dei film fuori concorso.

Tra i film in gara, in Blue Jean la regista britannica Georgia Oakley ci immerge nell’Inghilterra thatcheriana della fine degli anni ’80 per parlaci di omofobia; in El Akira. La dernière reine Adila Bendimerad e Damien Ounouri ci fanno fare un balzo indietro nel XVI secolo narrando le gesta epiche, tra testimonianze e leggende, dell’ultima regina di Algeri.

E sempre al passato con la lente dell’oggi, guardano i due film italiani in concorso. Di produzione, storia e ambientazione italiana, è il nuovo film di Abel Ferrara che con il suo mistico e febbrile Padre Pio, interpretato da uno straordinario Shia LaBeouf, rivisita un episodio tragico della storia italiana del secolo scorso, l’eccidio di San Giovanni Rotondo dell’ottobre del 1920. Mentre Salvatore Mereu torna alla Mostra del Cinema a distanza di due anni e ci offre con Bentu una dolente e allo stesso tempo luminosa storia di grano e vento ambientata nella Sardegna degli anni Cinquanta, una storia che è metafora, quanto mai attuale, della sfida che l’uomo ingaggia con la natura.

Vicende tutte al presente, dove il presente è oppressivo e contraddittorio e allo stesso tempo contiene tracce di speranza, sono quelle raccontate in Dirty, Difficult, Dangerous di Wissam Charaf e in Les damnés ne pleurent pas di Fyzal Boulifa. Nel primo, due giovani amanti, un profugo siriano e una badante eritrea, rincorrono la leggerezza della passione sullo sfondo di un Libano al collasso; nel secondo una madre e un figlio attraversano, uniti e distanti allo stesso tempo, un Marocco lacerato dalle disparità economiche e sociali.

Ritratto di una Cina più che mai contemporanea è quello che ci offre Stonewalling, ultimo capitolo di una trilogia femminista che la regista cinese Ji Huang (qui in co-regia con il marito, il direttore della fotografia giapponese Ryuji Otsuka) sviluppa dal 2014 quando vinse il primo premio al Festival di Rotterdam con il suo film d’esordio.

Dal passato al presente arriviamo al futuro e a quella promessa di futuro che è l’adolescenza. Sono adolescenti infatti i protagonisti di The Maiden, esordio del canadese Graham Foy che ci offre un racconto lirico, sospeso tra realtà e immaginazione, sul fragile e traumatico passaggio all’età adulta. Al suo primo film di finzione, Lobo e Cão, la documentarista portoghese Cláudia Varejão si è immersa nella giovane comunità queer dell’isola di Sao Miguel, nel remoto arcipelago delle Azzorre, per dipingere un ritratto poetico di giovani solitudini che cercano di rompere l’ordine morale per incontrarsi e imparare a vivere meglio in un mondo ostile nei loro confronti.

È da una autrice a metà tra il cinema e l’arte, la ceca Cristina Groșan che, con proviene un monito su un mondo che sta misteriosamente crollando e al contempo la spinta per non cedere alla vertigine dell’apocalisse e per reagire stringendo patti col prossimo: lo racconta in Ordinary Failures, film in cui tre donne si ribellano ai “fallimenti ordinari”.

I dieci film in concorso trovano in The Listener di Steve Buscemi una chiusura ideale. L’attrice statunitense Tessa Thompson, volontaria notturna per una linea telefonica di supporto psicologico, sembra quasi ascoltare tutti i personaggi dei nostri film dando loro, con la sua voce, una promessa di guarigione.

Tra gli Eventi speciali riscopriamo certe affinità dei titoli in concorso. A partire dal documentario iraniano Alone di Jafar Najafi, in cui il ragazzino protagonista che non vuole che le sorelle-bambine si sposino, cerca di sovvertire una regola e così il mondo. In Siamo qui per provareGreta De Lazzaris e Jacopo Quadri inseguono un’altra coppia, i registi teatrali Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, a loro volta sulle tracce di uno spettacolo che tarda a prendere forma o che, forse, proprio in quel suo non esplicitarsi trova una forma, un modo peculiare di essere, come se fosse la vita in divenire con le sue imprevedibili traiettorie.

In Casa Susanna, terzo capitolo di una trilogia sulla transessualità, il regista francese Sébastien Lifshitz, rielabora il passato attraverso materiale di repertorio, rendendolo materia viva, incandescente.

Un’alleanza al femminile, dolce, vitale e malinconica è, infine, il viaggio on the road di Stefania Sandrelli e Silvia D’Amico nell’opera prima del regista veneto Corrado CeronAcqua e anice.

Alla vigilia del loro ventennale e in un mondo sempre più in crisi e in mutazione, le Giornate degli Autori propongono un programma che è sì eco dei tempi bui e angosciosi che stiamo vivendo, ma è anche un atto di resistenza e vuole offrire una finestra, un barlume di speranza contro tutte le solitudini, le tensioni identitarie e i diktat politici che imprigionano e opprimono il pensiero in tutto il mondo.

SELEZIONE UFFICIALE

  • IN CONCORSO

DIRTY, DIFFICULT, DANGEROUS di Wissam Charaf – film di apertura
Francia, Italia, Libano, 2022, 101’, prima mondiale
Con: Clara Couturet, Ziad Jallad, Rifaat Tarabey, Darina Al Joundi
Produzione: Aurora Films
Co-produttori: Intramovies, Né à Beyrouth
Vendite internazionali: Intramovies

Storia dell’amore contrastato nella Beirut di oggi tra Ahmed, un rifugiato siriano, e Mehdia, una badante immigrata etiope. Mentre Mehdia cerca di affrancarsi dall’agenzia dell’impiego che la tiene sotto ricatto, Ahmed cerca di sopravvivere commerciando in componenti metalliche di seconda mano ed è affetto da una malattia misteriosa. I due amanti sembrano non aver futuro, ma non hanno neanche niente da perdere e così un giorno decidono di tentare la sorte e di lasciare insieme Beirut.

BENTU di Salvatore Mereu
Italia, 2022, 70’, prima mondiale
Con: Giuseppe Cuccu, Giovanni Porcu
Produzione: Viacolvento
Co-produttore: ISRE – Istituto Superiore Regionale Etnografico
Produttore associato: Università di Cagliari – Corso di Laurea Magistrale in produzione multimediale
Con il sostegno: Fondazione Sardegna Film Commission, Regione Autonoma della Sardegna, MIC, Regione Lazio, Comune di Guasila, Comune di Sanluri, Comune di Turri
Vendite internazionali: Pascale Ramonda

Raffaele ha appena raccolto il suo piccolo mucchio di grano che sarà la provvista di un anno intero. Per non farsi trovare impreparato, da giorni dorme in campagna, lontano da tutti, in attesa che il vento arrivi e lo aiuti a separare finalmente i chicchi dalla paglia. Ma il vento non ne vuole sapere di farsi vedere. Solo Angelino viene a trovarlo ogni giorno per non farlo sentire meno solo. Un giorno, forse, quando sarà grande, Raffaele potrà prestargli la sua indomita cavalla e lui potrà finalmente cavalcarla. Ma Angelino non vuole aspettare…

BĔŽNÁ SELHÁNY (ORDINARY FAILURES) di Cristina Groşan
Repubblica Ceca, Ungheria, Italia, Slovacchia, 2022, 84’, prima mondiale
Con: Tatjana Medvecká, Beáta Kaňoková, Nora Klimešová, Vica Kerekes, Adam Berka
Produzione: Xova Film
Co-produzioni: Laokoon Filmgroup, Rosamont, Czech Television, Super film
In associazione con: ARTE G.E.I.E.
Con il sostegno di: Czech Film Fund, Eurimages, National Film Institute Hungary, MiBACT, Slovak Audiovisual Fund, Prague Film Fund, Fondo Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, Pilsen Region, Regione Lazio, Filmovà NADACE
Vendite internazionali: Totem Films

La giornata di un’adolescente inquieta, una madre ansiosa e una donna rimasta da poco vedova viene sconvolta da un misterioso fenomeno naturale. Mentre tentano di affrontare le loro difficoltà quotidiane, la loro vita si trasforma in un caos e le tre donne si ritrovano a dover cercare disperatamente il loro posto nel mondo.

BLUE JEAN di Georgia Oakley – opera prima
United Kingdom, 2022, 93’, prima mondiale
Con: Rosy McEwen, Lucy Halliday, Kerrie Hayes
Produzione: Kleio Films
Con il sostegno di: Creative England, BFI, BBC Films, Creative Skillset
Vendite internazionali : Films Constellation

È il 1988. Il governo Thatcher ha appena approvato una legge che mette sullo stesso piano lesbiche, gay e pedofili, tutti assurdamente omologati a uno stile di vita “deviato”. Le insegnanti di educazione fisica diventano il bersaglio principale di queste accuse omofobiche e così Jean si trova a dover condurre una doppia vita. Durante la settimana è una persona rispettata del corpo docente; nei weekend frequenta furtivamente la scena gay di Newcastle con la sua ragazza Viv. Ma quando incontra una delle sue studentesse
in un bar per lesbiche, Jean è costretta a salvaguardare il lavoro e il suo stato mentale.

EL AKHIRA. LA DERNIÈRE REINE (THE LAST QUEEN) di Adila Bendimerad e Damien Ounouri – opera prima
Algeria, Francia, Arabia Saudita, Qatar, Taiwan, 2022, 110’, prima mondiale
Con: Adila Bendimerad, Dali Benssaleh, Tahar Zaoui, Nadia Tereszkiewicz, Imen Noel
Produzione: Taj Intaj, Agat Films
Co-produzione:, Centre Algérien de Développement du Cinéma – CADC, Birth, Sofinergie 5, Long Hu Bao International Entertainment Co., Taiwan Creative Content Agency (TAICCA) – Taiwan’s International Co-funding Program, The Red Sea Film Festival Foundation
In collaborazione con: FDATIC du Ministère de la Culture et des Arts d’Algérie, Aide aux Cinémas du Monde – CNC, ART
Con il sostegno di: Doha Film Institute – DFI, Institut Français d’Algérie, The Arab Fund for Arts and Culture – AFAC
Vendite internazionali: The Party Film Sales per conto di Orange Studio

Algeria, 1516. Il pirata Aroudj Barbarossa libera Algeri dalla tirannia degli spagnoli e assume il potere nel regno. Voci dicono che abbia ucciso il Re Salim Toumi nonostante fosse suo alleato. Contro ogni probabilità sarà solo una donna a tenergli testa: la Regina Zaphira. A cavallo tra storia e leggenda le gesta di questa donna sono il simbolo di una lotta, di un travaglio personale e politico affrontato con coraggio per il bene di Algeri.

LES DAMNÉS NE PLEURENT PAS (THE DAMNED DON’T CRY) di Fyzal Boulifa
Francia, Belgio, Marocco, 2022, 110’, prima mondiale
Con: Abdellah El Hajjouji , Aicha Tebbae, Antoine Reinartz,
Produzione: Vixens Films
Co-produzioni: Frakas Productions, Kasbah Films
In associazione con: Proximus, New Story, BELGA Productions, Tax Shelter du Gouvernement Fédéral Belge via Belga Film Fund
Con in sostegno di: BBC Film, Eurimages, Aide aux cinémas du monde, Centre du Cinéma et de l’Audiovisuel de la Fédération Wallonie-Bruxelles, Centre Cinématographique Marocain, Fonds Image de la Francophonie
Vendite internazionali: Charades

Con fiducia infantile, Selim segue sua madre Fatima-Zahra da un luogo all’altro, cercando ogni volta di mettere a tacere gli scandali in cui lei si fa coinvolgere. Arrivati a Tangeri, ai due si presentano occasioni che sembrano finalmente offrire loro quel po’ di normalità di cui entrambi hanno bisogno; ma il prezzo da pagare sarà l’incrinarsi di quel fragile legame di affetto che li lega uno all’altra.

LOBO E CÃO (WOLF AND DOG) di Cláudia Varejão – opera prima
Portogallo, Francia 2022, 111’, prima mondiale
Con: Ana Cabral, Ruben Pimenta, Cristiana Branquinho, Marlene Cordeiro, João Tavares, Nuno Ferreira
Produzione: Sterratemi Filmes
Co-produzione: La Belle Affaire
Vendite internazionali: MPM Premium

Ana è nata in un’isola, seconda di tre fratelli che vivono con la madre e la nonna. Crescendo, Ana si rende conto che alle donne vengono affidati compiti diversi da quelli degli uomini, mentre Luis, l’amico che Ana ammira di più, se ne infischia e veste indifferentemente abiti femminili e maschili. Un giorno arriva dal Canada Chloé, un’amica che porta con sé una ventata di novità e l’entusiasmo della gioventù. Con lei Ana scoprirà
cose che la porteranno verso nuovi orizzonti.

PADRE PIO di Abel Ferrara
Italia, Germania, UK, 2022, 104’, prima mondiale
Con: Shia Labeouf, Cristina Chiriac, Marco Leonardi, Asia Argento, Vincenzo Crea, Luca Lionello, Salvatore Ruocco,
Brando Pacitto, Stella Mastrantonio, Martina Gatti, Roberta Mattei
Produzione: Maze Pictures
Co-produzioni:Interlinea Film, Rimsky Productions
Con il sostegno di: MiC, Apulia Film Commission

È la fine della Prima Guerra Mondiale e i giovani soldati italiani tornano a San Giovanni Rotondo, terra di povertà, storicamente violenta, sulla quale la Chiesa e i ricchi proprietari terrieri esercitano un dominio ferreo. Le famiglie sono disperate, gli uomini sono distrutti ma vittoriosi. Arriva anche Padre Pio, in uno sperduto convento di cappuccini, per iniziare il suo ministero, evocando un’aura carismatica, la santità e visioni epiche di Gesù, Maria e del Diavolo. La vigilia delle prime elezioni libere in Italia fa da sfondo a un massacro storico e metaforico, un evento apocalittico che cambierà il corso del mondo.

SHIMEN (STONEWALLING) di Huang Ji e Ryuji Otsuka
Giappone, 2022, 148’, prima mondiale
Con: Honggui Yao, Xiaoxiong Huang, Zilong Xiao
Produzioni: YGP-FILM LLC
Co-produzioni: HKIFF – HAF Program
Vendite internazionali: Good Move Media

La ventenne Lynn, che si mantiene facendo i lavori più disparati mentre studia per diventare assistente di volo, scopre improvvisamente di essere incinta. Con poco tempo a disposizione, indecisa se tenere il bambino o se interrompere la gravidanza, torna a casa dai genitori, sempre alle prese con i loro litigi e con la loro clinica di medicina tradizionale che versa in condizioni precarie. Attraverso lo sguardo di una giovane donna, la coppia – sul set e nella vita – Huang Ji and Ryuji Otsuka rivela in questo film le nuove regole della gig-
economy, del mercato grigio e parallelo, del Multi Level Marketing e delle sue truffe nella Cina delle metropoli moderne.

THE MAIDEN di Graham Foy – opera prima
Canada, Stati Uniti, 2022, 117’, prima mondiale
Con: Jackson Sluiter, Marcel T. Jimenèz, Hayley Ness
Produzione: FF Films Inc., MDFF
Vendite internazionali: Celluloid Dreams

Una perfetta giornata estiva finisce in tragedia, creando un legame cosmico nella vita di tre adolescenti. I due amici per la pelle Colton e Kyle scendono al fiume, si raccontano sogni e desideri e disegnano con una bomboletta spray sul dirupo sotto la ferrovia. La loro vita sembra scorrere perfetta tra meraviglia e bellezza, ma un’ombra scura si addensa sul loro futuro. Proprio come i ragazzi, Whitney si aggira vicino al dirupo cercando conforto nel suo diario, che riempie di testi e disegni. Quando però la sua migliore amica la abbandona, Whitney sparisce. La scoperta del diario di Whitney ci trasporterà in un mondo riflesso come in uno specchio dove sarà possibile fare incontri ultraterreni.

  • FUORI CONCORSO

THE LISTENER di Steve Buscemi – film di chiusura
Stati Uniti, 2022, 96’, prima mondiale
Con: Tessa Thompson
Produzione: Hantz Motion Pictures
Co-produzione: Olive Productions, Sight Unseen
US Sales: Verve

Beth lavora come volontaria per una “helpline”, in quel piccolo esercito di persone che stanno al telefono ogni notte in tutta l’America, raccogliendo chiamate da chi si sente solo, finito, senza speranza. Nel corso dell’ultimo anno l’ondata di telefonate è diventata uno tsunami. Mentre affronta il suo turno Beth sa che la posta in gioco è sempre più alta: sarà questa la notte in cui perderà qualcuno? Oppure riuscirà a salvare qualcuno? Alla fine sarà la storia personale di Beth ad emergere, rivelando perché si è messa al servizio degli
altri. Nel film siamo sempre accanto a lei: ascoltando, confortando, comprendendo, rincollando il mondo, un pezzo alla volta.

  • EVENTI SPECIALI

MARCIA SU ROMA (THE MARCH ON ROME) di Mark Cousins
Italia, 2022, 97’, prima mondiale
Con: Alba Rohrwacher
Produzioni: Palomar e Luce Cinecittà
In collaborazione con: Il Saggiatore
Vendite internazionali: The Match Factory
Distribuzione italiana: I Wonder Pictures

Con raro materiale d’archivio e con il suo caratteristico stile narrativo, Mark Cousins racconta l’ascesa del fascismo in Italia e il suo espandersi in Europa negli anni ’30. In Marcia su Roma, che è al tempo stesso “essay film” e documento storico, Cousins contestualizza la storia osservando il mondo contemporaneo, mostrando un paesaggio politico oggi caratterizzato da un’inquietante estrema destra e un uso manipolatorio dei media.

CASA SUSANNA di Sebastien Lifshitz
Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna 2022, 97’, prima mondiale
Produzione: Agat Films
Co-produzione: Arte France, American Experience Films
In associazione con: BBC Storyville
Con il sostegno di: La PROCIREP- ANGOA, CNC
Vendite internazionali: PBS WGHB

Negli anni ’50 e ’60, nell’America rurale ai piedi delle Catskills, una piccola casa in legno con un fienile sul retro era il rifugio del primo gruppo clandestino di cross-dresser. Diane e Kate sono oggi delle ottantenni che all’epoca erano uomini che appartenevano a quel gruppo segreto e ci raccontano di quell’essenziale ma dimenticata esperienza agli albori della scoperta della trans-identità.

ALONE di Jafar Najafi
Iran, 2022, 61’, prima mondiale
Con: Amir Mohammad, Razieh, Marzieh
Produttore: Jafar Najafi

Amir è un ragazzo quattordicenne che, alla morte di suo padre, è diventato capofamiglia ed è responsabile della madre e delle sorelle, le gemelle dodicenni Marzieh e Razieh. Amir cerca di fare il possibile per tenere le sorelle al riparo dagli obblighi imposti dalla tradizione. Il film racconta il dramma di Amir e il suo essere “solo”.

SIAMO QUI PER PROVARE di Greta De Lazzaris e Jacopo Quadri
Italia, 2022, 88’, prima mondiale
Con: Daria Deflorian, Antonio Tagliarini, Monica Demuru, Emanuele Valenti, Francesco Alberici, Martina Badiluzzi,
Andrea Pizzalis
Produzione: Ubulibri con Rai Cinema
Distribuzione italiana: Lo Scrittoio

Daria si sposa, Antonio è testimone. Sono una coppia artistica. Da anni abitano nella stessa palazzina, ora lei trasloca in un altro quartiere. Cominciano a lavorare a un nuovo progetto ispirato al “Ginger e Fred” di Fellini. Con loro Emanuele, Monica, Francesco, Martina, Andrea. Si comincia dalle lezioni di tip tap, la drammaturgia viene scritta giorno per giorno, provando nei teatri svuotati dalla pandemia, a Roma, a Rimini e in Francia. Tra i dubbi, nell’euforia creativa, i nostri attori finiscono per assomigliare sempre di più ad un gruppo di
naufraghi, in uno spaesamento dove si mescola continuamente la vita reale con lo spettacolo che sta forse prendendo forma.

ACQUA E ANICE (OLIMPIA’S WAY) di Corrado Ceron – opera prima
Italia, 2022, 115’, prima mondiale
Con: Stefania Sandrelli, Silvia D’Amico, Paolo Rossi, Luisa De Santis
Produzione: K+ srl
In collaborazione con: Rai Cinema
Con il sostegno di: Film Commission Regione Emilia Romagna
Vendite internazionali: Fandango

Olimpia è una leggenda del liscio e delle balere. All’età di 70 anni rimette in strada il furgone della sua orchestra e parte per un viaggio in cerca delle persone che l’hanno amata e dei luoghi che l’hanno resa una star. Da qualche tempo però la donna dimentica le cose, così ingaggia come autista Maria. Olimpia è eccessiva, scorretta, passionale; Maria è l’opposto, è silenziosa e lunatica. Le due donne impareranno un po’ alla volta a comprendersi e a volersi bene e Maria capirà un po’ alla volta cosa davvero quel viaggio significhi per Olimpia.

  • MIU MIU WOMEN’S TALES

#23 HOUSE COMES WITH A BIRD di Janicza Bravo
Los Angeles, USA, gennaio 2022, 15’
Con: Natasha Lyonne, Kelsey Lu, Katherine Waterston, Poorna Jagannathan, Pedro Pascal
Produzione: Hi Production, PRETTYBIRD

Mentre indossa le scarpe con perle e infila gli occhiali da sole decorati di cristalli, con tono arrogante Penn da istruzioni a Jean sulla casa. Trova un posto giusto per i fiori. Mangia all’aperto (l’odore del cibo persiste). Cosa – ci viene detto – è una domanda e cosa un’affermazione? Jean rinfresca i costosi cuscini, suona malinconicamente il violoncello e accoglie i potenziali acquirenti di questa straordinaria villa modernista, mentre uno splendido pappagallo ara se ne sta appollaiato nella sua gabbia e una goffa tartaruga gironzola nel giardino sul retro.

#24 CARTA DE MI MADRE PARA MI HIJO di Carla Simón
Bacellona, Spagna, maggio 2022
Con: Angela Molina, Cecilia Gómez, Ainet Jounou
Produzione: Hi Production, KINO produzioni

Carla è incinta e nuda, imitando le pose che sua madre assumeva quando era incinta di Carla. La luce del sole filtra dalle finestre. Si vedono immagini in Super-8 di madri e padri, nonne e nonni, che sorridono, cuciono, recitano poesie. Poi, una giovane ragazza viaggia dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, fino a oggi, attraversando le soglie della femminilità e della storia, fino all’incontro con Carla in riva al mare azzurro della Catalogna e con Manel, il figlio di Carla appena nato.

GIORNATE DEGLI AUTORI – il poster