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Topo Gun: Maverick, Lady Gaga svela il video di “Hold my hand”

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Topo Gun: Maverick, Lady Gaga svela il video di “Hold my hand”

Lady Gaga svela il videoclip di “Hold My Hand”, l’emozionante singolo tratto dalla colonna sonora dell’atteso film Top Gun: Maverick, in sala dal 25 maggio distribuito da Eagle Pictures. Il video, come la pellicola cinematografica, è stato diretto da Joe Kosinski e mostra la celebre Lady Gaga muoversi tra scenari spettacolari del film, oltre alle memorabili scene di Top Gun, che nel 1986 segnò la definitiva consacrazione di Tom Cruise come star e icona del cinema contemporaneo. In occasione del lancio, il video è stato trasmesso in anteprima mondiale su MTV, MTV Live, MTVU, oltre che in Times Square. 

Top Gun: Maverick, aperte le prevendite

La colonna sonora ha straordinariamente debuttato qualche giorno fa tramite Interscope Records, ricevendo critiche entusiasmanti con Billboard che ha dichiarato che “Gaga vola alto nel pezzo” e Vanity Fair che ha elogiato la canzone perché “catapulta Gaga alla corsa agli Oscar del prossimo anno”. Il singolo “Hold My Hand”, prodotto da Lady Gaga e BloodPop® con l’aiuto di Benjamin Rice, è stato scritto per il film e potrà essere ascoltato anche all’interno della pellicola. La versione ‘cinematografica’ di “Hold My Hand” contiene la produzione aggiuntiva di Harold Faltermeyer e del vincitore del Premio Oscar Hans Zimmer. “Hold My Hand” segna il grande ritorno di Lady Gaga come autrice e produttrice di colonne sonore dopo l’enorme successo di “A Star is Born” nel 2018 per cui la popstar ha vinto un Premio Oscar, due Grammy Awards, un BAFTA Award, un Golden Globe e un Critics’ Choice Award.

Top Gun: Maverick, il film

Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.

Top Gun: Maverick arriverà al cinema il 25 maggio.

Spiegazione del finale di Doctor Strange nel Multiverso della Follia (nel dettaglio)

ATTENZIONE: L’articolo contiene spoiler del film Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Lo stregone più conosciuto dell’Universo Cinematografico Marvel è finalmente tornato al cinema con il suo secondo film da solista. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è stato uno dei titoli più attesi del 2022. Dopo essere sparito per cinque anni a causa dello snap di Thanos che ha smaterializzato metà della popolazione mondiale, lo stregone è tornato nel Santuario di New York.

Comparso nell’MCU per la prima volta nel 2016, Stephen Strange è apparso in film come Thor: Ragnarok, Avengers: Infinity War, Endgame e No Way Home. Dal suo debutto in Doctor Strange, il personaggio interpretato da Benedict Cumberbatch ha combattuto Thanos, è stato nello spazio e, con un incantesimo andato storto, ha aperto le porte al Multiverso. Introdotto per la prima volta in Loki, da America Chavez (Xochitl Gomez), un essere multiversale con la capacità di passare attraverso qualsiasi dimensione, il concetto di Multiverso viene affrontato approfonditamente nel nuovo film sullo stregone.

La fine di Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha quindi spiegato molto. Va detto però che non ha solo chiuso una storia, ma ha aperto le porte ad una nuova narrazione. Da un lato, nel finale tutto sembra tornato alla normalità, o quantomeno in equilibrio: America decide di rimanere a Kamar-Taj con Wong. Tuttavia, questa stabilità non sembra destinata a durare nell’MCU: la scena mid-credits di Doctor Strange 2 mostra lo stregone già alle prese con un’altra avventura insieme ad una donna misteriosa.

Cosa significa davvero tutto ciò? Ecco quindi la spiegazione del finale, alcune considerazioni sul ritorno di Stephen Strange, sul suo Terzo Occhio, e su come appare il futuro nell’MCU per gli Illuminati.

Cosa succede alla fine di Doctor Strange 2

doctor-strange-2-finaleIl finale di Doctor Strange nel Multiverso della Follia mostra Wanda Maximoff alle prese con la distruzione di tutte le copie del Darkhold presenti nel Multiverso. Wanda fa ciò affinché nessuno possa mai più usare gli incantesimi e si sacrifica nel processo.

È America Chavez che riesce ad aprire gli occhi a Scarlet, mostrandole il terrore che genera con le sue azioni nei suoi figli di un altro universo. Rendendosi conto di non voler essere l’artefice della paura che vede nei volti dei suoi figli, Scarlet Witch fa un passo indietro e cerca di sistemare le cose. Dopo la caduta di Wanda, Strange e Wong lavorano per ricostruire Kamar-Taj: addestrano nuovi apprendisti e cercano di creare un nuovo equilibrio.

Il finale di Doctor Strange nel Multiverso della Follia è una vittoria per il protagonista ma anche per Wong e America, ognuno dei quali ha fatto la sua parte nell’impedire a Scarlet di sfruttare il Multiverso per mezzi personali. Tuttavia, questo non significa che il passaggio di Stephen attraverso il Multiverso non abbia causato problemi. Nella scena a metà dei titoli di coda, si scopre che lo stregone ha generato un’incursione che minaccia di distruggere l’equilibrio, portando interi universi a doversi scontrare. È qui che entra in gioco la misteriosa maga Clea, che invita il Doctor Strange a seguirla nella Dimensione Oscura per sistemare quello che ha combinato.

Il senso del terzo occhio di Stephen alla fine di Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Doctor-Strange-2-Sinister-Strange-terzo-occhioCome Sinister Strange prima di lui, nel tentativo disperato di fermare Wanda e di salvare America, Stephen si serve del Darkhold per raggiungere il Multiverso e possedere un’altra versione di se stesso. Così facendo, alla fine del film sviluppa il Terzo Occhio.

Il Darkhold è una magia forte e può confondere la mente di chi la utilizza, deformandola o influenzandola. Così è stato sia per Wanda che per il Doctor Strange. Tuttavia, la corruzione subita dai due è molto diversa. Il Terzo Occhio di Stephen è essenzialmente l’Occhio di Agamotto, un amuleto che ha lo scopo di mostrare la verità a chiunque lo brandisce. Nei fumetti, l‘Occhio di Agamotto è conferito solo a chi ha intenzioni pure e un animo buono. In Doctor Strange nel Multiverso della Follia, lo stregone usa il Darkhold con buone intenzioni:vuole impedire a Wanda di rubare i poteri di America. Ciò spiega perché egli ottenga il Terzo Occhio. Ora che l’ha acquisito, probabilmente l’occhio sarà un elemento che il mago userà in futuro.

Scarlet è realmente morta?

wanda-maximoff-scarlet-witchQuando Scarlet decide di distruggere il tempio del Darkhold, fa crollare l’intera infrastruttura. Nulla sembra salvarsi: le lastre di roccia cadono su di lei, lasciando intendere la sua morte. Neppure le scene dopo i titoli di coda lasciano intendere che Scarlet Witch sia ancora viva. Tuttavia, è probabile che Wanda si sia salvata. Sarebbe davvero strano far finire la sua storia poco dopo aver mostrato la sua redenzione. Inoltre, Scarlet Witch è un personaggio troppo potente per finire in questo modo.

È possibile che Wanda abbia lanciato un incantesimo per proteggersi dalla caduta delle rocce e che sia emersa dalle macerie in un momento che non viene mostrato in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Se non è morta, Scarlet Witch potrebbe esserci nascosta come ha fatto dopo WandaVision e potrebbe far ritorno solo quando sorgerà nuovamente il bisogno di lei e dei suoi poteri.

Il futuro di America Chavez nell’MCU

mcu-america-chavezAlla fine di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, America Chavez decide di rimanere sulla Terra-616. Il personaggio di Xochitl Gomez è estremamente potente, ma per ora sta solo cominciando ad apprendere la forza dei suoi poteri e il modo per controllarli. Rimanere al Kamar-Taj le permetterà di allenarsi e di affinare le sue capacità in uno spazio sicuro. In un certo senso, America ha trovato una casa su Terra-616 (e nell’MCU).

Ora che America è stata introdotta nell’MCU, è possibile che si presenterà di nuovo in un altro film o serie Marvel. Un film da solista potrebbe mostrare America affrontare una nuova avventura nel Multiverso, magari questa volta alla ricerca delle sue mamme, presunte morte e disperse in un universo diverso dal suo. Inoltre, America potrebbe unirsi ai Giovani Vendicatori, se mai l’MCU intordurrà la squadra. Nei fumetti, Chavez è un membro dei Giovani Vendicatori e sarebbe interessante vedere la squadra in versione live-action. Insomma, l’MCU deve ancora esplorare l’intera gamma di poteri di America Chavez, per non parlare della sua storia. Non c’è da temere; il personaggio ha il potenziale necessario per apparire in un futuro progetto MCU.

Clea fa il suo debutto nell’MCU

doctor-strange-clea-fumettiUna delle più grandi sorprese di Doctor Strange nel Multiverso della Follia è nella scena a metà dei titoli di coda. Da un portale spunta Clea, una donna misteriosa in cerca di Doctor Strange. Stephen deve aiutarla a risolvere un’incursione causata da lui stesso. Lo stregone la segue senza pensarci due volte.

L’arrivo di Clea nell’MCU potrebbe essere fondamentale per il futuro dell’universo condiviso e per la storia di Strange. Nei fumetti, Clea è una maga che si è allenata con il Doctor Strange. Alla fine, essa diventa la Maga Suprema della Dimensione Oscura e sposa il suo maestro. Clea è incredibilmente potente, ha la capacità di creare illusioni, di teletrasportare e di controllare le menti delle persone. L’ingresso  di Clea nell’MCU suggerisce che la sua relazione con il Dottor Strange e il Multiverso verranno esplorati in futuro.

Quando rivedremo Doctor Strange?

mcu-stephenAlla fine di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, viene rivelato che lo stregone ritornerà. Tuttavia, il film non indica in quale progetto Stephen sarà visto nuovamente. Avengers 5 sembra troppo lontano per ora, soprattutto dal momento che i principali player della Fase 4 dell’MCU devono ancora essere definiti completamente. È più probabile che lo stregone apparirà in un futuro Doctor Strange 3 prima di vederlo in Avengers 5: ha sicuramente bisogno di un altro film da solista per raccontare cosa manca del suo personaggio, prima di tuffarsi in un’altra squadra. In ogni caso, nella sua prossima apparizione Strange potrebbe sviluppare la sua relazione con Clea, esplorare meglio il Multiverso e risolvere le incursioni. Queste questioni vanno necessariamente risolte prima che il Doctor Strange si unisca a una missione più grande in un film dei Vendicatori.

Doctor Strange sarà più cattivo dopo il Darkhold?

doctor-strange-nel-multiverso-della-follia-finaleDoctor Strange viene messo in guardia sull’uso del Darkhold e sull’influenza negativa che esso può avere sulle persone. Tuttavia Stephen, nel tentativo di fermare Wanda, sceglie di usarlo comunque. Almeno per un po’, tutto sembra andare bene. Anche se sviluppa il Terzo Occhio, Doctor Strange resta la versione buona di sé stesso. Tuttavia, è possibile che vedremo insolite sfumature oscure quando il personaggio tornerà in azione.

Dato che What If…? ha già mostrato Sinister Strange, è improbabile che Cumberbatch assumerà i panni di uno stregone totalmente crudele. Inoltre, Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha già mostrato come la Strega Scarlatta sia stata corrotta dal Darkhold e sarebbe ripetitivo per l’MCU architettare  così presto una storia simile per lo stregone.

Il futuro degli Illuminati nell’MCU

Doctor-strange-what-ifL’introduzione degli Illuminati nell’MCU è un grosso problema. Anche se i membri degli Illuminati vengono uccisi da Wanda, il Multiverso crea per i personaggi l’opportunità di riapparire. Solo Karl Mordo riesce a sopravvivere, mentre Mister Fantastic di John Krasinski, Captain Carter, il Professor Charles Xavier, Capitan Marvel e il leader degli Inumani Freccia Nera vengono fatti fuori.

Anche se gli Illuminati non esistono più in questo mondo, non significa che i fan non li vedranno mai più nell’MCU. D’altronde, non si sceglie Krasinski o Patrick Stewart solo per piccole apparizioni. È possibile che i film futuri saranno più focalizzati su terre alternative, che saranno in grado di riportare gli Illuminati in vita in qualche modo.

Cosa significa la fine di Doctor Strange nel Multiverso della Follia per il futuro dell’MCU?

doctor-strange-multiverso-della-folliaDoctor Strange nel Multiverso della Follia prepara il futuro dell’MCU in grande stile. L’introduzione delle incursioni – che è ciò che accade quando due universi si scontrano e un mondo viene annientato – è un grande evento all’interno del Multiverso. Inoltre, nel tentativo di risolvere le incursioni, Strange e Clea potrebbero incontrare Kang il Conquistatore – che sappiamo apparirà già in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Ogni volta che si verifica un’incursione, la durata della vita del Multiverso si riduce: questo fatto potrebbe invitare i supereroi ad unirsi e a lottare per risolverla.

Effettivamente, le incursioni potrebbero aprire la strada alla versione MCU di Secret Wars, un evento dei fumetti che ha visto i supereroi di vari mondi scontrarsi su un pianeta chiamato Battleword. In ogni caso, Doctor Strange nel Multiverso della Follia è riuscito a influenzare il resto dell’MCU.

Nostalgia: teaser trailer del film di Mario Martone con Piefrancesco Favino

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Medusa Film ha diffuso il teaser trailer di Nostalgia il nuovo film di Mario Martone con Pierfrancesco Favino che sarà presentato in Concorso al 75º Festival di Cannes e uscirà nelle sale italiane il 25 maggio 2022.

Nostalgia, trama

Dopo quarant’anni di lontananza Felice torna lì dov’è nato, il rione Sanità, nel ventre di Napoli.  Riscopre i luoghi, i codici del quartiere e un passato che lo divora.

Netflix inaugura l’ufficio italiano e annuncia nuove produzioni italiane

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Netflix inaugura oggi ufficialmente il suo ufficio italiano a Roma, a conferma di un impegno importante e a lungo termine sul paese, sulla comunità creativa e sui consumatori italiani. Situato nel cuore della “Dolce Vita” romana, l’ufficio italiano di Netflix ospita ad oggi una settantina di persone che ricoprono una varietà di ruoli e mansioni e che sono dedicate all’Italia.

È un grande piacere aver messo radici in Italia, paese che ha una storia culturale e cinematografica di primaria importanza. L’apertura dell’ufficio di Roma è un chiaro segno del nostro forte impegno a lungo termine nel paese e ci permetterà di lavorare ancora più a stretto contatto con la comunità creativa italiana per realizzare una varietà di grandi show e film made in Italy”, dichiara Reed Hastings, Fondatore e Co-CEO di Netflix.

Varietà, qualità e autenticità locale sono al centro dell’offerta di titoli italiani annunciati oggi, che spaziano da film a contenuti non fiction a serie scripted, e che Netflix renderà disponibili a partire da quest’anno. Storie inedite che toccano una varietà di temi e di generi, che danno spazio a talenti affermati ma anche a nuove voci, e che riflettono la vitalità e la ricchezza dello storytelling italiano che Netflix desidera raccontare e portare alla propria audience italiana ed internazionale.

I film annunciati oggi e in uscita nel 2022:

  • Rapiniamo il Duce (Bibi Film) – un ambizioso “heist movie” ricco di azione e di humour con la regia di Renato de Maria e con Pietro Castellitto, Matilda De Angelis e Isabella Ferrari, tra i protagonisti.
  • Il Mio Nome è Vendetta (Colorado Film) – un adrenalinico film di azione, sopravvivenza e vendetta ambientato nell’Italia del Nord. Scritto e diretto da Cosimo Gomez e con Alessandro Gassman nei panni del protagonista.
  • Love & Gelato (HT Film) – le avventure e disavventure – con tanto gelato! – di Lina, una giovane americana alla ricerca di se stessa e delle proprie radici in una scintillante Roma. Scritto e diretto da Brandon Camp.
  • Sotto il Sole di Amalfi (Lucky Red) – amicizie e amori in una magica estate nella splendida cornice della costiera amalfitana nel film sequel di Sotto il Sole di Riccione. Diretto da Martina Pastori, al suo debutto alla regia, con Lorenzo Zurzolo, Ludovica Martino, Isabella Ferrari e Luca Ward tra i protagonisti.
  • Per Lanciarsi Dalle Stelle (Lotus Film)- ispirata all’omonimo romanzo, l’emozionante storia di Sole, una giovane donna che dopo la morte della migliore amica, proverà ad affrontare e vincere tutte le sue più grandi paure. Diretto da Andrea Jublin, con Federica Torchetti, Lorenzo Richelmy, Cristiano Caccamo, Celeste Savino, Anna Ferruzzo e Massimiliano Gallo.

Sara Furio, Direttrice dei film per l’Italia in Netflix: “Il nostro desiderio è portare ai nostri membri in tutto il mondo tante storie diverse e tutte autenticamente Made in Italy. Siamo molto contenti della varietà della nostra offerta di quest’anno, che spazia da film di azione a drama, da racconti di formazione a storie d’amore ed amicizia. Vogliamo continuare a lavorare al fianco dei nostri partner creativi italiani e trovare chiavi sempre nuove per portare ambiziose storie italiane al mondo”.

Le nuove serie tv Netflix annunciate oggi:

  • La trasposizione seriale del romanzo Il Gattopardo – (Indiana Production e Moonage Pictures) – la serie ispirata al romanzo di Tomasi di Lampedusa da cui Visconti ha tratto un capolavoro della nostra cinematografia. Il regista Tom Shankland riscoprirà tutta la modernità di un racconto, quello del Principe di Salina e della sua famiglia, che è quello dell’Italia di ieri e di oggi, dando spazio a personaggi e storie che nel libro sono poco esplorate.
  • Inganno (titolo provvisorio) (Cattleya, parte di ITV Studios) – un thriller sentimentale che gioca tra suspence, tabù e scomode verità sull’amore. L’appassionante relazione, non priva di ombre, tra una donna matura e un ragazzo che ha la metà dei suoi anni, mette in crisi le convenzioni sociali e gli equilibri familiari, sovvertendo l’intoccabile topos della maternità della cultura mediterranea.
  • Il nuovo progetto animato di Zerocalcare (Movimenti Production in collaborazione con Bao Publishing) – tornano il mondo narrativo, il linguaggio unico ed i personaggi inconfondibili dell’universo del grande fumettista romano. Fra le novità del progetto: il formato, con sei episodi da circa mezz’ora che entreranno ancora più a fondo nelle tematiche care all’autore.
  • Lotto Gang (titolo provvisorio) (BIM Produzione e Feltrinelli Originals) – l’incredibile avventura liberamente ispirata alla storia vera della più grande e geniale truffa al Lotto mai avvenuta. Ambientata nell’hinterland milanese a metà degli anni ’90, propone un heist con antieroi e antieroine indimenticabili che unisce azione e commedia all’italiana.
  • Odio Il Natale (Lux Vide, società del Gruppo Fremantle) – Pilar Fogliati protagonista della prima serie italiana natalizia di Netflix che racconta la ricerca dell’amore con la chiave della commedia.

Tinny Andreatta, Vice Presidente delle serie originali italiane: “I progetti seriali italiani annunciati oggi e che vedranno la luce nei prossimi anni, riflettono la nostra volontà di lavorare con i nostri partner produttivi italiani e alzare l’asticella della nostra ambizione. Insieme vogliamo dare vita ad uno storytelling ampio e variegato, pluralista in termini di visioni e voci creative, che affondi le radici nel presente, capace di osare, a partire dal linguaggio visivo fino alla novità dei personaggi e delle scelte coraggiose compiute anche all’interno di storie che appartengono alla tradizione culturale e ai gusti del pubblico italiano, rompendo tabù e toccando temi che il nostro racconto ha escluso. Vogliamo raccontare l’altra faccia dell’Italia, quella misteriosa, proibita, coraggiosa che sa far pensare e volare l’immaginazione.

I nuovi progetti non fiction annunciati oggi e in uscita nel 2022:

  1. Wanna (Fremantle Italy) – una docu-serie crime con tocchi pop che ricostruisce e racconta gli aspetti noti ma soprattutto quelli meno noti di una donna e di una vicenda che sono anche il ritratto di un momento storico e di un’epoca televisiva in Italia.
  2. Il Caso Alex Schwazer (Indigo Film) – un racconto senza filtri su ascesa, caduta e ricerca di redenzione di uno sportivo, sullo sfondo di un’intricata vicenda sportiva e giudiziaria.
  3. Summer Job (Banijay Italia) – il primo reality originale italiano Netflix: quella che inizia come una vacanza paradisiaca si trasforma presto nella prima esperienza lavorativa per i dieci ragazzi e ragazze che compongono il cast. Alla conduzione, per la prima volta in questo ruolo, Matilde Gioli.

Giovanni Bossetti, Manager per i contenuti non fiction italiani: “È emozionante vedere come i progetti non fiction siano sempre più presenti tra i contenuti made in Italy. Il nostro obiettivo è quello di contribuire alla composizione di un’offerta italiana sempre più ricca e articolata, proponendo generi che spaziano dalle docu serie ai reality, e che abbiano come comune denominatore la volontà di trovare punti vista inediti per raccontare sempre di più e sempre meglio incredibili, divertenti, appassionanti storie italiane”

I progetti annunciati oggi si aggiungono alle produzioni seriali italiane già annunciate ed in vari stadi di produzione tra cui Lidia Poët, Briganti, La Vita Bugiarda degli Adulti, Tutto chiede salvezza e di cui oggi sono state viste le prime immagini, insieme alla seconda stagione di Incastrati, la quinta stagione di SKAM Italia e Di4ri.

A suggellare l’apertura dell’ufficio italiano, nella suggestiva cornice di Piazza di Fontana di Trevi, il lancio del Marquee, una speciale affissione che ricorda le facciate dei cinema degli anni ‘70, che debutta con Marcello! Eccoci! una dichiarazione di amore per la storia cinematografica e la comunità creativa italiana. A Roma, il marquee racconterà le novità del mondo Netflix attraverso lo stile ed il tono di voce iconici del servizio.

Memory: teaser trailer del nuovo film di Martin Campbell con Liam Neeson

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Liam Neeson sta tornando ed è più spietato che mai! Dal 16 giugno nei cinema italiani arrivano le geniali e micidiali imprese di uno dei killer le cui regole non dovrebbero mai essere infrante! Il celebre regista di “Casino Royale” e “Lanterna Verde”, Martin Campbell, firma la regia di MEMORY intenso e avvincente action movie che vede come protagonista Liam Neeson nei panni di Alex Lewis, affiancato da due  pezzi da novanta del cinema internazionale, Guy Pearce e Monica Bellucci.

Memory, la trama

Alex Lewis (Liam Neeson), sicario ormai prossimo al ritiro, viene chiamato a svolgere un’ultima missione. Ma quando scopre che il bersaglio è una giovane ragazza, rifiuta di portare a termine l’incarico e si rivolta contro la malvagia organizzazione che l’ha assoldato. Il suo cammino di vendetta lo porta fino ai vertici del gruppo criminale, capeggiato dall’affascinante magnate immobiliare di El Paso Davana Sealman (Monica Bellucci) e dal figlio, che tengono in pugno le vite di molti ragazzi innocenti. Per salvare la pelle dovrà quindi dare loro la caccia e ucciderli prima che siano loro a farlo. Nel frattempo, è braccato anche dall’FBI, che nella persona dell’agente Vincent Serra (Guy Pearce) è già sulle sue tracce.

L’account di No Way Home celebra il 20° anniversario di Spider-Man di Sam Raimi

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Un nuovo video di Spider-Man celebra il 20° anniversario del film originale di Sam Raimi. Uscito nel 2002, lo Spider-Man di Sam Raimi introduceva al pubblico alla versione di Tobey Maguire di Peter Parker e raccontava il viaggio del personaggio per diventare Spider-Man. Il film rimase uno dei film di supereroi più formativi e influenti di tutti i tempi ed è stato un grande successo al botteghino, guadagnando oltre 825 milioni di dollari in tutto il mondo.

Da allora Sam Raimi e Tobey Maguire avrebbero poi continuato a collaborare per altri due film, l’amato Spider-Man 2 nel 2004 e il controverso Spider-Man 3 nel 2007. Oltre a Peter di Maguire, Spider-Man ha presentato al pubblico MJ di Kirsten Dunst, Harry Osborn di James Franco e Willem Dafoe nei panni del Green Goblin, il cattivo del film. Sia Maguire che Dafoe sono tornati di recente nei rispettivi ruoli in Spider-Man: No Way Home lo scorso dicembre. I ritorni di entrambi i personaggi sono stati molto elogiati dai fan, con molti che considerano ancora Maguire il miglior Spider-Man e Green Goblin di Dafoe uno dei migliori cattivi del franchise. Oggi per celebrare questo anniversario, il profilo ufficiale di No Way Home ha diffuso un bellissimo video:

Darkman: Sam Raimi conferma che un sequel è in discussione alla Universal

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Il regista di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Sam Raimi, ha confermato in una recente intervista che un sequel di Darkman, la sua versione del 1990 del noto film di supereroi, è in discussione alla Universal. Oggi, Raimi è probabilmente meglio conosciuto per il suo lavoro nel mondo della Marvel, avendo anche diretto la trilogia di Spider-Man con Tobey Maguire, ma forse non tutti ricordano che ha diretto anche Darkman considerato da molti un vero cult del genere. È stato anche il suo primo grande film in studio. Il film è interpretato da Liam Neeson nei panni dell’eroe protagonista insieme a Frances McDormand in un ruolo marginale.

In Darkman Neeson interpreta il dottor Peyton Westlake, un uomo che può alterare il suo aspetto mentre cerca vendetta contro la mafia che lo ha sfigurato. Sebbene il film non sia stato necessariamente un successo commerciale, si è rivelato abbastanza popolare tra il pubblico, successo che gli ha permesso di generare due sequel diretti: Darkman II: The Return of Durant del 1995 e Darkman III: Die Darkman Die nel 1996. Per quei film, Liam Neeson è stato sostituito da Arnold Vosloo e Raimi è tornato solo come produttore. Tuttavia, il franchise è stato abbastanza ben accolto dai fan dei fumetti, action figure e videogiochi. C’è stato anche uno sfortunato pilota televisivo di Darkman che non è mai stato trasmesso. Dunque Darkman ha sviluppato in qualche modo un seguito diventando un titolo di culto e ora Raimi sta prendendo in considerazione la possibilità di fare un nuovo film.

Parlando con The Wrap per promuovere Doctor Strange nel Multiverso della Follia, a Raimi è stato chiesto cosa avrebbe risposto alla possibilità di rivisitare il mondo di Darkman. Alla domanda, non solo Raimi ha reagito positivamente, ma ha anche aggiunto che sono già in corso discussioni per un sequel alla Universal. Inoltre, a quanto pare c’è già un produttore collegato al progetto. Ecco di seguito la sua risposta:

La Universal sta parlando di un sequel di Darkman. C’è già un produttore che farà il film. Non ho ancora sentito la storia o approfondito, sono stato così impegnato con (Doctor Strange). Ma penso che sia bello”.

Raimi non ha specificato se sarà coinvolto in prima persona, ma il fatto che un produttore sia già collegato al progetto è un buon segno, vuol dire che le cose si stanno muovendo in maniera concreta. La sua ammissione di non conoscere i dettagli della storia suggerisce che non sta scrivendo la sceneggiatura, ma c’è sempre la possibilità che contribuisca come produttore o anche come regista. Chi può saperlo. Non resta che aspettare ulteriori notizie. 

Black Adam, nuova foto dal set di Dwayne Johnson, la lavorazione è ripresa!

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Dwayne Johnson ha diffuso un’immagine dietro le quinte dal set di Black Adam, confermando che la lavorazione del prossimo film DC è ripresa. Dopo aver subito enormi ritardi nella produzione da quando la Warner Brothers ha confermato che Black Adam , il progetto dovrebbe finalmente essere presentato in anteprima nell’ottobre 2022.  Black Adam  segue la storia di Teth-Adam (Johnson) durante i suoi giorni da schiavo nell’immaginario paese nordafricano di Khandaq. oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate).

Le riprese di Black Adam sono iniziate nell’aprile 2021 e sono proseguite fino all’agosto dello stesso anno anche se il progetto è vivo dal 2014. Tuttavia, il film ha subito ritardi legati alla pandemia di Covid-19 e agli impegni di Dwayne Johnson su altri progetti come Jumanji: The Next Level  nel 2019 e il mega-successo di Netflix Red Notice  nel 2021. Dato che le riprese del progetto sono terminate 2021, la post-produzione di Black Adam è ora in corso, dunque queste riprese fanno parte di un re-shoot previsto come accade in genere per questi grandi film.

La foto mostra Johnson di nuovo sul set con il regista Jaume Collet-Serra e uno dei principali montatori degli effetti visivi. Oltre a rimuginare su una serie di complicate riprese del film che il team cerca di realizzare durante la giornata di lavoro, Dwayne Johnson nella didascalia fa un accenno alla sua dieta intensa e al regime di esercizio fisico che ha dovuto affrontare peri prepararsi alle riprese delle sequenze, dicendo che “si sente bene e ….”. Guarda l’immagine e il post completo qui sotto:

 

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Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Moon Knight: il regista rivela il finale alternativo previsto!

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Moon Knight: il regista rivela il finale alternativo previsto!

La serie di successo Moon Knight ha terminato la sua corsa nel migliore dei modi e mentre ci prepariamo a rivedere il personaggio nel futuro, oggi arriva un’interessante curiosità sul finale della serie. Infatti il regista Mohamed Diab ha rivelato che la serie prevedeva anche un finale alternativo a quello andato in onda. Dando per scontato che voi lettori conosciate la serie, andiamo subiti a svelarvi la curiosità

Mohamed Diab, il regista del finale di Moon Knight, ha detto a Comic Book che il finale della serie una volta sembrava molto diverso da come si è rivelato. Mentre il piano originale prevedeva gli eventi del finale che si svolgevano tutti in un unico luogo, Diab spiega che le sue intenzioni erano quelle di aumentare l’ambientazione nel Cairo. Ecco le sue parole:

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“Ricordo che il modo in cui l’intera sequenza d’azione alla fine è stata scritta era ambientata completamente all’interno della camera degli dei, tutta… E ho pensato: ‘No, vorrei vedere il Cairo di notte.’ Voglio vedere qualcosa fuori, qualcosa che continua a svilupparsi di nuovo. Tutti stavano partecipando. Quindi, è molto difficile prendersi il merito a meno che non mi ricordi con precisione. Quindi, non mi ricordo, ma mi piace. E adoro le persone che hanno visto nell’episodio tre Il Cairo di giorno e quanto sia diverso dalla prospettiva che la gente conosce del deserto e di quell’ambientazione e di come appare di notte, che è un’altra bellezza. Mi piace molto di più questo.”

Considerando quanto sia centrale in Moon Knight la cultura egiziana, la decisione di Diab di mostrare al pubblico maggiori sequenze al Cairo ha senso. La camera degli dei è un luogo importante per Moon Knight ed è ancora presente nel finale, ma spostarsi all’esterno al Cairo vero e proprio consente al finale di aumentare la propria portata e lo aiuta a renderlo più epico contribuendo in maniera considerevole a rendere la serie più autentica. Molti spettatori di Moon Knight potrebbero non avere familiarità con Cairo, quindi il finale si prende il suo tempo per mostrare un po’ della città quando Marc/Steven si alleano con Layla (May Calamawy) per sconfiggere Harrow.

Moon Knight

Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

Marvel Studios Moon Knight, è la nuova serie serie originale live-action Marvel Studios che debutterà dal 30 marzo in esclusiva su Disney+. La serie segue Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il mercenario Marc Spector. Mentre i nemici di Steven/Marc si avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei dell’Egitto.

Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

The Batman di Matt Reeves arriva in Home Video il 19 maggio

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The Batman di Matt Reeves arriva in Home Video il 19 maggio

The Batman, diretto da Matt Reeves con Robert Pattinson nel ruolo di Batman/Bruce Wayne, disponibile dal 19 maggio in DVD, Blu-Ray, 4K Ultra HD e Steelbook 4K Ultra HD per Warner Bros. Home Entertainment.

Al fianco di Robert Pattinson, recitano nei panni di personaggi famosi e famigerati di Gotham, Zoë Kravitz (“Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, “Mad Max: Fury Road”) nel ruolo di Selina Kyle; Paul Dano (“Love & Mercy”, “12 anni schiavo”) nel ruolo di Edward Nashton; Jeffrey Wright (i film di “Hunger Games”) nel ruolo di James Gordon del GCPD; John Turturro (i film di “Transformers”) nel ruolo di Carmine Falcone; Peter Sarsgaard (“I magnifici 7”, “Black Mass – L’ultimo gangster”) nel ruolo del Procuratore Distrettuale di Gotham, Gil Colson; Barry Keoghan (“Dunkirk”) nel ruolo dell’Ufficiale Stanley Merkel; Jayme Lawson (“Farewell Amor”) è la candidata sindaco Bella Reál, con Andy Serkis (i film “Il pianeta delle scimmie”, “Black Panther”) nel ruolo di Alfred; e Colin Farrell (“Animali fantastici e dove trovarli”, “Dumbo”) in quello di Oswald Cobblepot.

Dal making of con il cast e la troupe alle scene eliminate, dal commento del regista Matt Reeves fino all’anatomia delle scene di inseguimento con la Batmobile: le versioni home video di The Batman contengono oltre due ore di imperdibili ed esclusivi contenuti speciali.

E dal 19 maggio, per Warner Bros. Games, finalmente disponibile la Comic Edition di Batman: Arkham Asylum, l’attesa edizione esclusiva in tiratura limitata del primo capitolo della saga sviluppata da Rocksteady Studios e pubblicata da Warner Bros. Interactive. Realizzata per l’Italia in collaborazione con Panini e disponibile in esclusiva da GameStop, la Comic Edition di Batman: Arkham Asylum conterrà l’edizione Game Of The Year del gioco per PlayStation4 insieme a un poster con un’illustrazione del fumettista Carlos D’Anda e il comic book “La strada per Arkham”.

Nel comic book i lettori saranno chiamati a scegliere quali azioni far intraprendere al protagonista nel corso della storia raccontata originariamente negli albi “Batman: Arkham Origins” (2014) di Adam Beechen e “Batman Arkham Asylum: Road to Arkham” (2009) di Alan Burnett e Carlos D’Anda, in cui vediamo un Batman alle prime armi, ancora inesperto e troppo spesso impulsivo, diverso dal personaggio maturo protagonista delle avventure attualmente pubblicate in Italia.

America Latina arriva in prima tv su Sky e Now

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America Latina arriva in prima tv su Sky e Now

America Latina, terzo film di Damiano e Fabio D’Innocenzo, arriva in prima tv domenica 8 maggio alle 21.15 su Sky Cinema Due, in streaming su NOW e disponibile on demand.

Presentato in concorso alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film vede nel cast Elio Germano, Astrid Casali, Sara Ciocca, Maurizio Lastrico, Carlotta Gamba, Federica Pala, Filippo Dini e con la partecipazione di Massimo Wertmüller. AMERICA LATINA è prodotto da Lorenzo Mieli per THE APARTMENT, società del gruppo FREMANTLE e VISION DISTRIBUTION, in co-produzione con LE PACTE, in collaborazione con SKY.

La trama

Latina: paludi, bonifiche, centrali nucleari dismesse, umidità. Massimo Sisti è il titolare di uno studio dentistico che porta il suo nome. Professionale, gentile, pacato, ha conquistato tutto ciò che poteva desiderare: una villa immersa nella quiete e una famiglia che ama e che lo accompagna nello scorrere dei giorni, dei mesi, degli anni. La moglie Alessandra e le figlie Laura e Ilenia (la prima adolescente, la seconda non ancora) sono la sua ragione di vita, la sua felicità, la ricompensa a un’esistenza improntata all’abnegazione e alla correttezza. È in questa primavera imperturbabile e calma che irrompe l’imprevedibile: un giorno come un altro Massimo scende in cantina e l’assurdo si impossessa della sua vita.

AMERICA LATINA– Domenica 8 maggio in prima tv alle 21.15 su Sky Cinema Due, in streaming su N0W e disponibile on demand.

Toni Servillo: 10 cose che non sai sull’attore

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Toni Servillo: 10 cose che non sai sull’attore

Toni Servillo è uno di quegli attori che sta contribuendo a cambiare il volto del cinema italiano grazie alla sue incredibili interpretazioni. L’attore, che ha anche una carriera teatrale solida alle spelle, ha dato dimostrazione del suo talento recitativo sin da subito, della sua versatilità e dell’accuratezza del proprio lavoro.

Ecco dieci cose da sapere su Toni Servillo.

Toni Servillo: i suoi film

1. I film e la carriera. La carriera cinematografica dell’attore inizia nel 1992, quando debutta sul grande schermo in Morte di un matematico napoletano (1992), per poi proseguire con Rasoi (1993), Teatro di guerra (1998), L’uomo in più (2001), Le conseguenze dell’amore (2004) e Sabato, domenica e lunedì (2005). In seguito, lavora in La ragazza del lago (2007), Lascia perdere, Johnny! (2007), Gomorra (2008), Il divo (2008), Gorbaciof (2010), Noi credevamo (2010), Una vita tranquilla (2010), È stato il figlio (2012) e Bella addormentata (2012). Tra i suoi ultimi lavori, vi sono Viva la libertà (2013), La grande bellezza (2013), Le confessioni (2016), Lasciati andare (2017), La ragazza nella nebbia (2017), Hitler contro Picasso e gli altri (2018), Loro (2018), 5 è il numero perfetto (2019), Qui rido io (2021), È stata la mano di Dio (2021) e Ariaferma (2021).

2. È un doppiatore affermato ed anche sceneggiatore. Nel corso della sua carriera l’attore si è cimentato con il doppiaggio. Infatti, ha prestato la propria voce per film come L’uomo che piantava gli alberi (1987), Incidenti (2005), Il pianto della statua (2007), Non chiederci la parola (2008), L’ultima salita – La Via Crucis di Bernardino Simoni a Cervero (2009), Deserto rosa. Luigi Ghirri (2009), Il piccolo principe (2015), Il libro della giungla (2016), Zanna bianca (2018) e La famosa invasione degli orsi in Sicilia (2019). In quanto sceneggiatore, invece, ha partecipato alla stesura dello script del film Rasoi.

3. È la voce di alcuni audiolibri. Se dovesse capitare di andare in qualche libreria, fisica o online, e si trova un audiolibro con la voce di Servillo, è tutto normale. L’attore, infatti, si è prestato per la lettura de I dolori del giovane Werther (2006), Il giorno della civetta (2009), Hanno tutti ragione (2010), Il Gattopardo (2012) e Il giorno del giudizio (2016).

toni servillo

Toni Servillo: chi è sua moglie

4. È sposato da molti anni. L’attore si è sposato nel 1990 con la collega Manuela Lamanna, dalla quale ha avuto due figli: infatti, nel 1996 è diventato padre per la prima volta di Eduardo, mentre nel 2003 è nato il suo secondo figlio, Tommaso.

5. Ha dovuto rinunciare a diverse cose. Per poter perseguire la sua carriera teatrale e cinematografica, l’attore ha dovuto fare tanti sacrifici (cosa che continua a fare), di cui uno in particolare: non aver la possibilità di potersi godere la famiglia come vorrebbe.

Toni Servillo in La grande bellezza

6. Ha trovato un grande senso a questo film. L’attore ha dichiarato di trovare ne Le grande bellezza la metafora di un paese che perde costantemente opportunità, mentre Roma, con la sua bellezza, mostra il fatto che c’era una volta qualcuno che ne approfittava.

7. La sceneggiatura è capitata per caso. Pare che tra l’attore e il regista Paolo Sorrentino, che sono molti amici nella vita reale, ci sia l’usanza di porgere le nuove sceneggiature sempre nei momenti più improbabili. Questo è successo anche per questo film, tanto che Sorrentino lo avrebbe chiamato di punto in bianco per dirgli di leggere la sceneggiatura appena conclusa.

Toni Servillo in Qui rido io

8. Ha interpretato un celebre commediografo. Il principale ruolo da protagonista nel 2021 Servillo lo ha avuto nel film Qui rido io, dove si racconta la storia del celebre commediografo romano Eduardo Scarpetta, dalla sua attività teatrale alla battaglia legale contro Gabriele D’Annunzio riguardante il diritto d’autore. Per questo film, Servillo si è preparato studiando approfonditamente Scarpetta, cercando però di darne una sua interpretazione evitando dunque di incorrere in una semplice imitazione.

Toni Servillo e il suo ultimo film del 2021

9. In un anno ha recitato in tre film. Il 2021 è stato un anno particolarmente importante per Servillo, che si è trovato ad essere tra i protagonisti di tre film particolarmente apprezzati da critica e pubblico. Si tratta di Qui rido io, È stata la mano di Dio e Ariaferma. In quest’ultimo, presentato fuori concorso a Venezia, l’attore interpreta Gaetano Gargiulo, un poliziotto penitenziario chiamato a gestire la difficile situazione di alcuni detenuti in procinto di essere trasferiti ma senza ancora il permesso di lasciare il carcere.

Toni Servillo: età e altezza

10. Toni Servillo è nato il 9 agosto del 1959 ad Afragola, in Campania. La sua altezza complessiva corrisponde a 181 centimetri.

Fonte: IMDb

Gli Stati Uniti contro Billie Holiday, recensione del film di Lee Daniels

Gli Stati Uniti contro Billie Holiday era uscito negli USA già l’anno scorso. E la protagonista interpretata dalla cantante Andra Day era stata candidata come miglior attrice protagonista sia agli Oscar del 2021 che ai Golden Globe, aggiudicandosi il titolo ai Globe, e lasciando un’indelebile traccia sul suo già ben ricco curriculum di artista soul.

Diretto da Lee Daniels, ispirato al romanzo Chasing the Scream di Johann Hari e sceneggiato dalla scrittrice Suzan-Lori Parks, Gli Stati Uniti contro Billie Holiday è il quinto lungometraggio del regista di Filadelfia, dopo opere come Precious del 2009 e The Paperboy del 2012, dove la durezza della realtà nelle sue pieghe più infime e dolorose, si snoda dentro storie vere e senza pietà, ma nelle quali la bellezza dell’umano viene fuori in tutta la sua naturalezza.

Gli Stati Uniti contro Billie Holiday, la trama

Billie Holiday (Andra Day) è stata una delle più grandi cantanti jazz, che ha iniziato la sua carriera folgorante e devastante, alla tenera età di quindici anni, dopo avvenimenti che solo una donna afroamericana vissuta negli Stati Uniti degli anni ‘30 e ‘40 può raccontare.

La storia inizia con un’intervista che Billie rilascia in uno stato già avanzato della fragilità della sua salute, e parte così ripercorrendo prima i vaghi e apparenti fasti della sua fama, per poi scendere giù, negli alti e bassi dei tunnel dei suoi abissi interiori. Holiday e la sua voce incantevole lasciano a bocca aperta donne e uomini di ogni estrazione e posizione, nonostante quelli siano tra gli anni più intensi del Ku Klux Klan che non tarda a farne subire i suoi effetti.

Nel 1939 nel celebre night club Café Society a New York, al termine della sua esibizione, Billie canta Strange Fruit, un pezzo scritto un paio di anni prima da Abel Meerpol, un poeta membro del Partito Comunista Americano che compose le parole proprio dopo un ennesimo episodio di linciaggio di un afroamericano da parte delle autorità negli Stati Uniti del sud.

La scelta di Holiday decreta l’inizio delle persecuzioni che subirà fino al termine della sua vita, da parte del Governo USA nella persona dell’ispettore Harry Anslinger (Garrett Hedlund). Lei, coraggiosa, fiera e decisa a portare avanti una lotta contro le più aberranti violazioni dei diritti umani, in un tempo in cui i neri venivano considerati esseri umani di serie B, usa il suo corpo, la sua voce e cerca il riscatto alle sue ferite affettive, mentre la dipendenza dall’uso di droghe leggere e pesanti iniziava a lacerarla e ad essere usata contro di lei.

Andra Day è molto convincente

Lee Daniels sviluppa l’evoluzione della storia di un’artista lasciando che sia l’attrice Andra Day a fare tutto, con la sua presenza scenica, il suo volto consumato e sdrucito, insieme alla perfezione della sua silhouette avvolta in abiti luccicanti, per non parlare della sua incredibile voce. L’impatto del viso della protagonista, piegato, tradito è a volte quasi fastidioso nella sua ostinazione tanto credibile, in particolare quando entra in relazione con i suoi salvatori e gli aguzzini: l’attore Trevante Rhodes che interpreta l’agente Jimmy Fletcher, i fedeli membri della sua band (Tyler James Williams, Da’Vine Joy Randolph), o uno dei suoi tre ignobili mariti John Levy (Tone Bell).

Il flusso del racconto è emotivo, doloroso, ma chiaro e spietato, anche quando è imperfetto e fatica un po’ a mostrare i personaggi che si muovono tra loro e all’interno dei fatti, perché è tutto sempre a favore di Billie Holiday, del suo mondo interiore che è continuo riflesso di quello esteriore. Come l’attrazione gravitazionale di un pianeta, la protagonista cattura e assorbe tutto in sé, senza fare sforzi particolari ma limitandosi – si fa per dire – ad emanare la sofferenza che si prova nel non essersi mai sentite al posto giusto, ma avendo lottato fino all’ultimo perché il mondo potesse diventarlo per altri, quel posto giusto.

Linea d’Ombra Festival 2022, i conflitti del mondo che sarà

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Linea d’Ombra Festival 2022, i conflitti del mondo che sarà

Linea d’Ombra Festival 2022, XXVII edizione, annuncia ufficialmente le date. Il festival si terrà dal 22 al 29 ottobre, naturalmente a Salerno, e contestualmente all’appuntamento la direzione artistica, nelle persone di Giuseppe D’Antonio e Boris Sollazzo, ha annunciato anche il tema di quest’anno.

Linea d’Ombra Festival 2022 parlerà quest’anno di CONFLITTI. Una scelta fatta prima di tutto sulla base di quello dobbiamo tutti prepararci a fronteggiare in questo lungo processo che sarà la post pandemia. Tenendo bene a mente che i conflitti non sono mai fini a sé stessi e che lo scontro e la decostruzione di un modello portano sempre alla trasformazione e alla novità.

Conflitti è un altro tassello di un processo di ricostruzione avviato da tempo dal festival e che nel corso delle due edizioni svolte nel pieno del Covid, ha subito un’accelerazione dettata dalle necessità. Un conflitto anche questo, con la pandemia e la gestione della stessa, del rapporto tra evento artistico e collettività. Un percorso che spiegano gli stessi direttori artistici.

«Il concept del festival è un tratto caratteristico di Linea d’Ombra che ha sempre cercato parole chiave che raccontassero l’etica, l’estetica, l’evoluzione di un’arte al contempo classica e modernissima e soprattutto capace di intervenire sulla realtà. Negli ultimi tre anni abbiamo deciso di concentrarci sul qui e ora, agendo però anche di prospettiva. Ecco il motivo della scelta di parole d’ordine ambiziose come “Domani” e “Crisi”. Di fronte allo scenario che si è aperto davanti a noi dal 2020 in poi sentivamo il bisogno, la necessità, anche il dovere, di riflettere su un mondo in radicale cambiamento. Di questa trilogia, prima del tragico conflitto in Ucraina, l’ultimo capitolo non poteva che essere dedicato ai conflitti.

 Il conflitto è stato motore di ogni rivoluzione: politica, artistica, sociale, espressiva. È stato via via considerato qualcosa che doveva far paura, e il risultato è che ci troviamo in un mondo inetto di fronte a tutti quei confronti necessari alla crescita umana, antropologica, creativa. Questi Conflitti li metteremo in scena, li analizzeremo, con dibattiti e film, dedicheremo loro una retrospettiva. Quando scegliemmo “Conflitti” come prisma attraverso il quale proiettare Linea d’Ombra non ne avremmo mai immaginato l’immediata e dolorosa attualità. Ma questo accentua la nostra responsabilità nell’affrontarlo nel modo più alto (e altro) possibile

Ci sarà modo di parlare di tutto questo a Linea d’Ombra Festival 2022, che nel frattempo ha già aperto la selezione per i suoi concorsi Passaggi d’Europa, LineaDoc, CortoEuropa, VedoAnimato e VedoVerticale. I cineasti e le produzioni che vogliono iscrivere le loro opere lo possono fare attraverso la piattaforma Filmfreeway all’indirizzo https://filmfreeway.com/lineadombrafestival

Linea d’Ombra Festival XXVII edizione è un’iniziativa realizzata con il contributo e il patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministero della Cultura, della Regione Campania con la Film Commission Regione Campania, del Comune di Salerno. Main Sponsor: Fondazione Cassa Rurale Battipaglia – Banca Campania Centro, Nexsoft S.p.A. Altro ente sostenitore: Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana.

Top Gun: Maverick, aperte le prevendite

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Top Gun: Maverick, aperte le prevendite

Sono ufficialmente aperte le prevendite di Top Gun: Maverick. Emozionante, adrenalinico, commovente, questa nuova avventura cinematografica che arriva a distanza di 36 anni dalla prima e la più attesa di quest’anno e arriverà nelle sale italiane dal 25 maggio.

Le prevendite coinvolgeranno le maggiori catene di distribuzione cinematografica in Italia, basterà consultare il sito https://www.topgunilfilm.it/, cercare la sala più vicina e prenotare il biglietto. Il pubblico italiano avrà inoltre la possibilità di vederlo in anticipo grazie alle esclusive anteprime

che si terranno il 21 e 22 maggio in tutti i cinema italiani che parteciperanno all’iniziativa.

Top Gun: Maverick, il film

Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.

Top Gun: Maverick arriverà al cinema il 25 maggio.

Cannes 75: a Forest Whitaker la Palma D’Oro Onoraria

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Cannes 75: a Forest Whitaker la Palma D’Oro Onoraria

Dopo Jodie Foster nel 2021, l’attore premio Oscar Forest Whitaker sarà l’ospite d’onore alla cerimonia di apertura del 75° Festival di Cannes, che sarà trasmessa in diretta da France Télévisions e Brut. Dopo Jeanne Moreau, Bernardo Bertolucci, Manoel de Oliveira, Jean-Pierre Léaud, Agnès Varda e Alain Delon, Whitaker sarà il nuovo destinatario della Palma d’oro onoraria, che rende omaggio a un vivace percorso artistico, una personalità rara nonché una persona impegnata attivamente per le cause umanitarie su questioni di attualità chiave.

In questa occasione, For the Sake of Peace, diretto da Christophe Castagne e Thomas Sametin e prodotto da Forest Whitaker, sarà proiettato in proiezione speciale mercoledì 18 maggio.

“34 anni fa, partecipare a Cannes per la prima volta ha cambiato la mia vita e mi ha assicurato di aver preso la decisione giusta di dedicarmi alla ricerca della connettività nell’umanità attraverso il cinema. È sempre un privilegio tornare a questo bellissimo festival sia per proiettare il mio lavoro, sia per essere ispirato da molti dei più grandi artisti del mondo – e mi sento incredibilmente onorato di essere celebrato come parte dell’importante 75° anniversario del Festival.” Ha dichiarato Forest Whitaker.

Festival di Cannes 75, il programma

House of the Dragon: il nuovo affascinante trailer

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House of the Dragon: il nuovo affascinante trailer

Ecco un nuovo affascinante trailer di House of the Dragon, la serie HBO che racconta le vicende precedenti a quelle a cui abbiamo assistito in Game of Thrones.

House of the Dragon, l’attesissima serie HBO, debutterà su Sky e in streaming su NOW il 22 agosto, in contemporanea assoluta con la messa in onda della tv via cavo americana, in tutti i territori in cui Sky è presente. Tratta dal romanzo “Fuoco e sangue” di George R.R. Martin, la serie, di cui vengono rilasciate oggi le nuove immagini, è ambientata 200 anni prima degli eventi citati ne “Il Trono di Spade” e racconta la storia della Casa Targaryen.

I fan, ma anche quanti vogliano arrivare preparati all’appuntamento di agosto senza aver ancora mai visto la serie madre, possono recuperare tutte le stagioni de Il Trono di Spade on demand su Sky e in streaming su NOW.

In dieci episodi girati nel Regno Unito, House of the Dragon vanta un grande cast che include fra i protagonisti Paddy Considine, Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Steve Toussaint, Eve Best, Sonoya Mizuno, Fabien Frankel, Rhys Ifans.

 

Moon Knight: 15 dettagli nascosti nel finale di stagione!

Moon Knight: 15 dettagli nascosti nel finale di stagione!

Anche l’ultimo episodio di Moon Knight è uscito su Disney+. Dopo sei puntate, la prima stagione della serie si è conclusa, lasciando lo spettatore con un sacco di domande. L’ultimo episodio di Moon Knight è ricco di personaggi e di avvenimenti: Marc Spector, Steven Grant, Arthur Harrow, le divinità egizie, Moon Knight si alternano sulla scena, passando dall’ospedale psichiatrico, all’Egitto fino all’Aldilà.

Forse non basa una visione per cogliere tutti i particolari presenti nel finale di stagione di Moon Knight. Proprio per questo, ecco 15 dettagli che forse non siete riusciti a cogliere, ma che rivelano qualcosa di più sulla serie!

Ammit è un coccodrillo

Per prima cosa, quando all’inizio del sesto episodio di Moon Knight Arthur Harrow permette a Ammit di manifestarsi, la divinità assume l’aspetto di un coccodrillo. Questo dettaglio è preso dalla mitologia egizia: nell’antichità, la dea è sempre stata rappresentata come una creatura composta da una testa di coccodrillo, le zampe anteriori di leone e quelle posteriori di ippopotamo.

La questione psichiatrica in Moon Knight

Nei fumetti di Moon Knight scritti da Jeff Lemire, Ammit, prima di mostrarsi nel suo aspetto autentico, assume sembianze umane e si spaccia per il terapista di Marc. Similmente, nella serie Arthur Harrow, avatar terrestre di Ammit, è il ”doc” del reparto psichiatrico in cui Marc/Steven vengono rinchiusi.

Piccola cimice

Quando Khonshu, una volta scoperto che Marc è morto, cerca di convincere Layla a diventare il suo nuovo avatar, la chiama “formichina.” Questo è probabilmente il modo della divinità di fare appello al cuore di Layla: quando era ancora vivo, il padre la chiamava spesso “piccolo scarabeo.”

Il rapporto tra Marc e Steven

La scena del sesto episodio in cui Marc lascia i Campi di Iaru per raggiungere Steven, è molto simile ad un episodio narrato nei fumetti di Moon Knight. Nella Marvel Comics, accade che Marc si trova faccia a faccia con Steven e Jake Lockley nel deserto. Qui Marc, impaurito, chiede agli altri due di non abbandonarlo.

La barca di Taweret

Forse ad alcuni la barca su cui Marc e Steven incontrano Tawaret può sembrare famigliare. In effetti, la nave non compare per la prima volta nel quinto episodio di Moon Knight, ma è già presente, anche se in scala ridotta, nel primo: è l’imbarcazione che si trova nell’acquario del pesce Gus.

L’eroe egiziano

Nella serie, Layla diventa l’avatar di Taweret. Questa trasformazione prende ispirazione dal supereroe dei fumetti Marvel Scarlet Scarab. Nei fumetti, il personaggio Abdul Faoul si fa chiamare Scarlet Scarab ed è uno dei primi eroi egiziani della Marvel, similmente a Layla nell’MCU.

Scarlet Scarab o piccolo scarabeo?

Il supereroe di Layla non si lega solo ad Abdul Faoul, ma anche al soprannome che il padre ha attribuito alla figlia. Tutto, attorno a Layla, fa riferimento all’insetto: dall’appellativo ”piccolo scarabeo”, allo scarabeo metallico che la donna trova sul cadavere di Marc, fino al costume da Scarlet Scarab.

Ancora scarabei in Moon Knight

Sempre parlando del costume di Layla quando diventa l’avatar di Tawaret, possiamo vedere che la tuta presenta uno scarabeo al centro. Questo è sia un riferimento all’eroe dei fumetti Scarlet Scarab, ma è anche un richiamo al costume di Tawaret negli episodi 4 e 5 di Moon Knight.

L’incredibile performance di Oscar Isaac, il protagonista di Moon Knight

Il protagonista indiscusso di Moon Knight è Oscar Isaac. L’attore interpreta abilmente le duplici vesti di Marc e di Steven, riuscendo a creare due personaggi simili ma perfettamente distinguibili.

Un esempio della performance di Isaac è nella scena in cui Marc e Layla si riuniscono: prima che Steven prenda il controllo del corpo di Marc, l’attore fa un cenno con la testa, così da distinguere e separare i due personaggi.

Un QR code in Moon Knight

Come per il quinto episodio di Moon Knight, anche nel sesto è presente un QR code. Nella scena post-credits, è possibile vedere il codice sopra un poster del reparto psichiatrico in cui Arthur Harrow è ricoverato.

Se scantinato, il codice permette di accedere al sito per ricevere gratuitamente il fumetto Numero 1 di Moon Knight: Acts of Evil (2019). Nel giornalino è narrata la lotta tra il mercenario e Kang il Conquistatore. Ricordiamo che Kang è apparso per la prima volta nell’MCU in Loki, e tornerà in Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

Sienkiewicz Psychiatric Hospital

Sempre nella scena post-credits, mentre Arthur viene portato fuori, è possibile leggere il nome dell’ospedale: si chiama Sienkiewicz Psychiatric Hospital. Il nome omaggia l’artista dei fumetti Bill Sienkiewicz. Bill è tra gli autori che ha contribuito a dare alla prima serie a fumetti di Moon Knight il suo aspetto distintivo: a lui si devono i toni scuri e gli aspetti grintosi del protagonista.

Khonshu in total white

Quando Arthur incontra Khonshu all’interno della limousine, si può vedere che il dio indossa un abito bianco. Questo dettaglio fa cenno ai fumetti di Moon Knight di Jeff Lemire del 2016, dove appunto Khonshu è vestito di bianco. Come abbiamo già visto, il fumetto ha fortemente ispirato la serie TV per molti aspetti, dai costumi al ricovero di Marc in un reparto psichiatrico.

Jacke Lockley nel finale di Moon Knight

Finalmente, nel finale di stagione compare Jake Lockley. Nei fumetti di Moon Knight, Jake è il terzo personaggio di Marc, dopo a se stesso e Steven. Come la scena post-credits mostra, Jake è la versione più violenta di Marc: è infatti Lockley che uccide spietatamente Harrow.

Jake e la limousine

 Inoltre, il fatto che Jake guidi la limousine di Khonshu è un sottile cenno alle origini del personaggio dei fumetti. Nella Marvel Comics, Jake Lockley è un tassista, abilità utile quando deve assumere l’identità di Moon Knight. Ciò gli permette infatti di conoscere dal perfettamente le strade di New York.

SPKTR

Fino alla fine, la serie Moon Knight è citazionistica: la limousine di Khonshu e Jake è presa direttamente dall’omonima serie a fumetti scritta da Warren Ellis, Declan Shalvey e Jordie Bellaire.

La limousine è il principale mezzo di trasporto utilizzato da Mr. Knight nei fumetti.  Steven Grant è infatti un milionario. Non è quindi un caso se nella serie la targa presenta la scritta “SPKTR” ossia Spector. La Season 1 di Moon Knight si conclude così, unendo in un’inquadratura tutte le personalità del protagonista della serie. Chissà cosa ci rivelerà la prossima stagione...

La donna per me: la conferenza stampa del film con Andrea Arcangeli

Prodotto da Lucky Red con Rai Cinema e in collaborazione con Sky Cinema, che lo trasmetterà poi sui propri canali a partire dal 23 maggio, il film La donna per me è il ritorno alla regia di Marco Martani, meglio noto come sceneggiatore di commedie come Femmine contro maschi, Se Dio vuole e La mafia uccide solo d’estate. Questa sua nuova pellicola, da lui anche scritta, è una commedia romantica che con leggerezza e umorismo vuole affrontare il tema della paura davanti a un impegno di vita importante com può esserlo il matrimonio. La storia, infatti, parte dalla domanda “cosa faresti se ti potessi togliere qualsiasi dubbio prima di prendere la decisione più importante della tua vita?”.

Protagonista è Andrea (Andrea Arcangeli), un ragazzo di trent’anni alla vigilia del matrimonio con Laura (Alessandra Mastronardi), conosciuta all’università e con cui da allora ha costruito la sua vita. A partire da alcuni dubbi dell’ultimo momento, però, trasformano l’esistenza di Andrea che, ogni giorno, si risveglia in una vita diversa, in un sé stesso diverso e in universi paralleli in cui Laura non è mai stata la sua compagna. Avendo modo di sperimentare le tante declinazioni che la sua vita avrebbe potuto prendere, Andrea comincerà però a capire cosa desidera davvero, trovandosi a dover tentare quanto prima di tornare alla sua realtà.

Tra fantasy e commedia romantica

Presentato in anteprima a Roma, il film viene raccontato dal regista Marco Martani, dalla co-sceneggiatrice Eleonora Ceci e dagli interpreti Andrea Arcangeli, Alessandra Mastronardi, Eduardo Scarpetta e Francesco Gabbani (assenti sono Stefani Fresi e Cristiano Caccamo, anche loro tra i protagonisti del film). Ad aprire la conferenza stampa vi è proprio Martani, che racconta di come “torno alla regia dopo Cemento armato, che era del 2007. Questa lunga pausa è dovuta dal fatto che sono una persona alla continua ricerca di stimoli e lavorare ad un progetto da sceneggiatore e poi da regista è una cosa che mi spaventa, che richiede un impegno duplice che non sempre sono pronto a prendermi”.

“Per La donna per me invece sentivo di voler portare avanti questo lavoro, – continua Martani – perché mi offriva stimoli continui. Sentivo la voglia di vedere come potesse prendere vita quello che avevo scritto, senza delegare questa operazione ad un altro. In La donna per me c’è molto dei miei interessi come autore e come persona, oltre al fatto che la storia è ambientata nella mia Spoleto. Si trattava dunque di un progetto pensato a lungo e fortemente voluto, che infine ha preso vita proprio come desideravo”.

La parola passa poi alla co-sceneggiatrice, che racconta di come La donna per meè un film con idee e domande molto universali. Ci siamo ispirati a quelle commedie anglosassoni che mescolano il realismo con un velo di fantasia. In particolare a film come Il giorno della marmotta, Palm Spring e Questione di tempo. È nata così la storia di un ragazzo che ha effettivamente la possibilità di sperimentare tutti i suoi dubbi fino a scegliere di voler tornare alla sua realtà.”

La donna per me Andrea Arcangeli

La parola agli attori

Protagonista del film, come accennato, è Andrea Arcangeli. “Sono uno che di solito fa fatica a leggere le sceneggiature, – confessa l’attore – ma questa scorreva e trasmetteva bene tutto il suo senso, raccontando una dimensione molto umana in cui davvero tutti possono ritrovarsi. Ciò ci ha permesso di adottare una chiave di lettura molto naturale”. “La versione di me più complessa da interpretare? – continua Arcangeli –Sicuramente quella del trapper Strazio, perché richiedeva diverse ore di trucco al giorno e poi mi obbligava a dar vita ad una personalità molto diversa da me.”

Il film è stato un vero regalo, – afferma poi la Mastronardi – che personalmente mi ha permesso di sperimentare con sfumature diverse dello stesso personaggio. Di Laura dovevo mantenere le stesse caratteristiche ogni volta, trovando però delle differenze significative che distinguessero le varie versioni. Inoltre, si tratta di un film che per me è un esperimento molto riuscito, che dimostra che anche noi possiamo fare questo tipo di film”. Eduardo Scarpetta, reduce dalla vittoria ai David di Donatello, afferma invece che “il progetto mi ha affascinato per il suo essere un divertente commedia corale, che mi permetteva di misurarmi con elementi da commedia pura.”

Il film segna inoltre il debutto come attore di Francesco Gabbani, cantante vincitore del Festival di Sanremo. “Per me è stata un’esperienza nuova, – ha affermato Gabbani – che mi ha richiesto l’acquisizione di nuove consapevolezze e mi ha fatto capire quanto sia davvero difficile essere controllatamente spontanei. La mia difficoltà è infatti stata quella di risultare spontaneo ma di controllare me stesso e tutto ciò che accadeva intorno”.Abbiamo scelto Gabbani dopo aver visto il videoclip di Viceversa, – spiega il regista – perché lì dava prova di un’espressività davvero notevole che ci ha fatto venire voglia di metterlo alla prova.”

La donna per me, direttamente su Sky

In conclusione di conferenza stampa, Martani riflette sull’attuale situazione cinematografica in Italia, dove molti sono i film che saltano il passaggio in sala per approdare direttamente a visioni casalinghe, e La donna per me è tra questi. “Da sceneggiatore, ma anche da regista, non sento il bisogno di preoccuparmi dove il film verrà visto. Non modifico il mio modo di scrivere o di concepire la messa in scena in base allo schermo su cui poi sarà visto il film. Naturalmente sarebbe bellissimo che tutti i film trovino il loro posto in sala con tanti spettatori a guardarli. Ma la situazione è delicata, quindi io posso solo limitarmi a realizzare il film migliore possibile. Al resto ci penseranno i produttori e i distributori.”

 

The Avengers, 10 anni dopo: Mark Ruffalo commemora l’anniversario

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Con un post sui suoi canali social, Mark Ruffalo ha commemorato il primo decennio dall’uscita di The Avengers al cinema. Per l’occasione, l’attore ha scelto l’iconico momento in cui la squadra degli Original Six si schiera contro i Chitauri in occasione della Battaglia di New York.

https://twitter.com/MarkRuffalo/status/1521876810279145472?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1521876810279145472%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Favengers-10-anniversary-mark-ruffalo-reaction-message%2F

The Avengers: 10 frasi iconiche del film che tutti ricordano

Guardiani della Galassia Vol. 3, Karen Gillan dice addio a Nebula

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Karen Gillan condivide una foto dal suo ultimo giorno sul set di Guardiani della Galassia Vol. 3, e commenta lo scatto dicendo che con questo film dice addio al personaggio di Nebula. Commentandone la grande complessità, l’attrice si dice grata a James Gunn che l’ha messa in condizione di poter interpretare quel personaggio.

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Will Poulter e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

Chris Pratt ci insegna a domare un velociraptor – video

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Chris Pratt ci insegna a domare un velociraptor – video

Mentre si avvicina sempre di più l’uscita di Jurassic World – Il dominio, in sala dal 2 giugno, Chris Pratt prova ad insegnare a Sam Neill come si domano i velociraptor. Ecco di seguito il video!

Jurassic World – Il dominio, il film

In Jurassic World – Il dominio vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Il Dominio si svolge quattro anni dopo la distruzione di Isla Nublar. I dinosauri ora vivono e cacciano insieme agli umani in tutto il mondo. Questo equilibrio fragile rimodellerà il futuro e determinerà, una volta per tutte, se gli esseri umani rimarranno i predatori dominanti su un pianeta che ora condividono con le creature più temibili della storia.

Jurassic World – Il dominio arriverà in sala il 2 giugno 2022.

Thor: Love and Thunder, per il protagonista sarà “una crisi di mezza età”

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Durante un’intervista con AP, Taika Waititi ha dato alcune informazioni in più in merito a quello che accadrà al Dio del Tuono in Thor: Love and Thunder, la prossima avventura Marvel del personaggio interpretato da Chris Hemsworth e che lui ha scritto e diretto.

Secondo Waititi, per Thor si tratterà di gestire una crisi di mezza età: “Thor sta solo cercando di capire il suo scopo, cercando di capire esattamente chi è e perché è un eroe o se dovrebbe essere un eroe. Immagino che potresti chiamarla una crisi di mezza età.”

Thor: Love and Thunder, teaser trailer ufficiale!

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr the God Butcher (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

JJ Abrams condivide un regalo ricevuto da Carrie Fisher durante lo Star Wars Day

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Durante lo Star Wars Day, il 4 maggio, JJ Abrams ha condiviso un’immagine di un regalo che Carrie Fisher gli fece durante la lavorazione di Star Wars: Il Risveglio della Forza.

Il regista e produttore ha firmato il primo e terzo capitolo della trilogia sequel di Star Wars, ed è stata una delle ultime persone in assoluto a lavorare con Carrie Fisher, prima che l’attrice morisse nel 2016.

Ora, in occasione del May the Fourth, Abrams ha condiviso l’immagine di un regalino che Carrie gli fece durante la loro collaborazione:

Tom Cruise arriva in elicottero alla premier di Top Gun: Maverick

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Alla premiere mondiale di Top Gun: Maverick Tom Cruise, atteso protagonista del film, si è presentato in elicottero. Da attore spericolato e dotato di molte skills, Cruise ha pilotato l’elicottero fino a una pista posizionata accanto al palco dove si stava svolgendo la presentazione dell’atteso sequel del film di Tony Scott.

Ecco di seguito il video, condiviso da THR presente all’evento. Vedremo il film anche al Festival di Cannes, l’evento che celebrerà anche la carriera di Tom Cruise con un incontro e una retrospettiva sulla sua carriera.

Top Gun: Maverick, il film

Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.

Top Gun: Maverick arriverà al cinema il 25 maggio.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: è morto il MCU, evviva il Marvel Universe

ATTENZIONE – L’articolo contiene spoiler su Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Nel 2019, sulle pagine di Cinefilos.it, si dichiarò che il Marvel Cinematic Universe era morto, e adesso ne abbiamo le prove. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema, e sicuramente farà parlare molto di sé, tuttavia da buon film del MCU, pur essendo un’avvincente avventura stand alone, è anche connesso strettamente con altri eventi che si sono verificati all’interno dello stesso universo, ma in tv (o su Disney+ per dirla in maniera più precisa).

Quando Kevin Feige annunciò la Fase 4, era già chiaro, ma adesso lo è di più, con dati e fatti alla mano. Per agevolare il discorso, ecco di seguito uno stralcio di ciò che si scriveva qui nel 2019:

“Abbiamo scoperto che sarà il primo film con toni horror della storia dei Marvel Studios, che si intitolerà Doctor Strange in the Multiverse of Madness e che vedrà protagonista Benedict Cumberbatch e Elizabeth Olsen. Nelle parole di Kevin Feige, il personaggio della Olsen, già protagonista della serie WandaVision, si troverà alla fine della serie stessa in contatto con Strange, e vedremo il proseguimento della sua storia nel film con Cumberbatch. Questo vuol dire che quello scambio unilaterale di informazioni che ha caratterizzato il monologo dei film in relazione alle serie Marvel nelle prime tre Fasi, diventa adesso un dialogo, uno scambio bilaterale. Nodi narrativi, rivelazioni, importanti avvenimenti non saranno più relegati al grande schermo, ma potranno verificarsi e svolgersi anche sul piccolo schermo, nelle serie tv, come suggerisce la già annunciata presenza di Kate Bishop, nuova Occhio di Falco, nella serie tv Hawkeye dedicata a Clint Barton (che vedrà il ritorno di Jeremy Renner).” (Qui l’articolo completo: Fase 4: la “morte” del Marvel Cinematic Universe)

Quella che era una argomentata congettura si è rivelata una verità: è impossibile capire bene Doctor Strange nel Multiverso della Follia senza aver prima visto WandaVision, proprio perché adesso lo scambio tra cinema e tv è bilaterale e i due mezzi si informano e si cambiano a vicenda, e non, come accaduto per la Infinity Saga, in cui la tv semplicemente reagiva e si allineava a ciò che accadeva al cinema.

Il malcontento che serpeggia in un piccolo ma convinto schieramento di fan è per questo ingiustificato: sapevamo che questo momento sarebbe arrivato e Feige ce l’ha detto dal primo momento. WandaVision, ma anche What If…?, fanno parte di quella produzione televisiva fondamentale per capire ciò che avverrà a breve, così come, in misura solo suggerita, è fondamentale aver visto Loki per avere un’idea di dove Clea (nella scena post credits) porterà Strange e di come quel viaggio, con ogni probabilità, porterà a sua volta a Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

La recensione del film con Benedict Cumberbatch

È morto il MCU in quanto esperienza Cinematografica, ma il Marvel Universe è in continua espansione e Doctor Strange nel Multiverso della Follia raccoglie il testimone dei precedenti mesi ricchi di film e serie tv ad ambientazione Marvel. Si tratta di un vero e proprio turning point per la più grande scommessa produttiva nel mondo dell’audiovisivo a cui la storia contemporanea ha assistito.

E quindi, sì, prima di entrare in sala a vedere Doctor Strange nel Multiverso della Follia, fate un ripasso di WandaVision e di What If…? senza snobbarne la natura da piccolo schermo, ma considerandoli a tutti gli effetti dei capitoli importanti del grande libro che Kevin Feige e la sua squadra continuano a scrivere.

Campari sbarca al 75° Festival di Cannes: grandi storie, per esperienze uniche.

Campari – l’iconico aperitivo italiano nonché, per il primo anno, partner ufficiale del Festival de Cannes – sarà presente alla 75a edizione della rinomata rassegna cinematografica, che quest’anno avrà luogo dal 17 al 28 maggio. Campari ha scelto il tema delle “Grandi Storie” come fil rouge di una serie di attività ed eventi immersivi che prenderanno vita nel corso dell’anno, proprio a partire dal Festival di Cannes. Oltre a rafforzare lo storico legame del brand con la Settima Arte, questa collaborazione conferma ancora una volta l’autentica e inestinguibile vocazione del brand a rendere onore a elementi come creatività, personalità e “Red Passion” che ognuno possiede dentro di sé.

Sin dalla propria fondazione, Campari ha sfidato le convenzioni del Cinema. La storia d’amore con il Grande Schermo nasce, infatti, negli anni Venti del secolo scorso, quando il brand ne fa il mezzo privilegiato per esprimere la propria Red Passion, oltre al proprio estro intrigante e misterioso, avviando collaborazioni esclusive con illustri artisti, come nello spot del 1984 di Federico Fellini. Una prolifica avventura proseguita fino ai giorni nostri con Campari Red Diaries, una serie di cortometraggi diretti e interpretati da leggende del calibro di Sorrentino, Clive Owen, Zoe Saldana, Ana De Armas e molti altri. Una tradizione che si rinnova anche quest’anno. Nel corso del Festival di Cannes, il brand darà vita a un’iconica Campari Lounge, che trasporterà i visitatori nel proprio universo rosso. Questo luogo, situato nel prestigioso Palais des Festivals, rappresenterà un punto focale della kermesse e farà da cornice a numerosi eventi ed esperienze. Non solo: qui sarà possibile scoprire e sorseggiare il Campari, ingrediente principe di alcuni dei cocktail più famosi e bevuti al mondo, come il classico Negroni o Campari Spritz. La natura unica di Campari, con il proprio colore rosso acceso e l’inimitabile gusto, stimola i sensi attraverso una coinvolgente esperienza visiva e gustativa. Ogni cocktail è una creazione intramontabile, in grado di raccontare una storia straordinaria, grazie alla versatilità del prodotto e a un’infinita serie di possibilità che ne derivano.

Gli ospiti della Lounge potranno assaporare cocktail sapientemente preparati e serviti da Camparino in Galleria, lo storico bar aperto da Davide Campari nel 1915 in Galleria Vittorio Emanuele II, a Milano. Apprezzato fin da subito dagli avventori del capoluogo meneghino, il locale è diventato sinonimo dell’aperitivo e nel 2015 ha festeggiato il proprio Centenario. A seguito di un progetto di restauro, il locale ha riaperto i battenti al pubblico nell’autunno del 2019 con un’identità aggiornata e una nuova carta di cocktail e specialità appositamente pensata per riaffermare lo status di vera e propria istituzione nel campo della mixology e dell’innovazione gastronomica. Il nuovo Camparino in Galleria oggi occupa orgogliosamente il 27° posto nella classifica World’s 50 Best Bars 2022.

Durante lo svolgimento del Festival, Campari organizzerà una serie di appuntamenti esclusivi e inediti per invitare i propri ospiti a lasciarsi ispirare e trasportare dalle grandi storie, che saranno svelate sui social media del brand nel corso delle due settimane e in occasione di un evento speciale che si terrà il 21 maggio, nel cuore della Croisette.  Campari è profondamente convinta che le grandi storie siano un’espressione senza tempo fatte di creatività e passione, che si uniscono in un viaggio imprevedibile, oltre ogni aspettativa” – Commenta Julka Villa, responsabile Global Marketing di Campari Group: “Siamo incredibilmente entusiasti di intraprendere questo percorso con il Festival di Cannes, che rappresenta il punto d’incontro e la celebrazione per eccellenza del talento narrativo. Considerato l’ormai solido legame tra Campari e il Grande Schermo, la presenza al Festival di Cannes rappresenta un nuovo, emozionante passaggio per tenere vivo il nostro rapporto con questo magico mondo. Non vediamo l’ora di accogliere i nostri ospiti alla Campari Lounge a partire dal 17 maggio”.

Noi due arriva al cinema, ecco l’elenco delle sale in cui vederlo

Dopo Drive My Car, un nuovo, intenso road movie per la Tucker Film: il 5 maggio arriva al cinema Noi due (Here We Are), firmato dall’israeliano Nir Bergman e coprodotto dall’italiana Rosamont. A viaggiare attraverso Israele – in bici, in pullman, in treno – sono un padre e il figlio ventenne. Un giovane uomo, speciale e complicato, che deve fare i conti con un disturbo dello spettro autistico. E con la prima (grande) scelta della propria vita…

Noi due, la trama

Tel Aviv. Oggi. Aharon, ex disegnatore di talento ed ex marito di Tamara, ha rinunciato alla carriera e ai legami per dedicarsi totalmente al figlio Uri. È una dimensione parallela ed esclusiva, quella dentro cui camminano assieme, fatta di complicità e di abitudini incrollabili, di giornate rassicuranti e sempre uguali. Uri, per Ahron, è ancora un bambino, un bambino che ama la pasta a forma di stella, i pesci del suo acquario e “Gloriadi Umberto Tozzi, ma Tamara sa che il tempo ha bussato alla porta: Uri, piccolo adulto, ha bisogno di aprirsi lentamente al mondo. Agli altri. Alla condivisione di nuovi riti e di nuovi spazi. Una prospettiva, la “nuova casa”, che spezza il cuore del padre e terrorizza il figlio. Accettare il trasferimento in un centro specializzato o tentare di fuggire, maldestramente, negli Stati Uniti?

 Selezionato a Cannes e premiatissimo in patria, Noi due affronta il tema dell’autismo con la tenerezza leggera di una commedia on the road e l’intensità poetica di un dramma familiare, mettendo in campo un cast luminoso (a cominciare dai due straordinari protagonisti: Shai Avivi e Noam Imber) e alternando, senza strappi, commozione e sorrisi. Una riflessione a tutto campo sull’amore, sulla libertà e sulle fragilità che abitano dentro ognuno di noi.

Dove vedere Noi Due

  • Ascoli Piceno – Nuovo CineTeatro Piceno
  • Bergamo – Auditorium
  • Bologna – Cinema Teatro Galliera
  • Catania – Multisala King
  • Firenze – Cinema Stensen
  • Genova – Cinema Sivori, Sala Filmclub
  • Gorizia – Kinemax
  • Mantova – Il cinema del carbone
  • Mestre – Cinema Dante
  • Milano – Anteo Palazzo del Cinema
  • Modena – Cinema Astra
  • Napoli – Multicinema Modernissimo
  • Padova – Multiastra
  • Perugia – PostModernissimo
  • Pesaro – Cinema Solaris
  • Pescara – Cineteatro Massimo
  • Pordenone – Cinemazero
  • Rimini – Cinema Settebello
  • Roma – Cinema Giulio Cesare
  • Sesto San Giovanni – Cinema Rondinella
  • Spoleto – Cinema Sala Pegasus
  • Torino – Ambrosio Cinecafè
  • Trieste – Cinema Ariston
  • Udine – Visionario

Il Signore degli Anelli: 10 eventi dei libri che mancano nei film

Grazie alle immagini in movimento, il ricco mondo fantasy creato da J.R.R. Tolkien con la saga de Il Signore degli Anelli ha conosciuto una notorietà inaudita. Da Lo Hobbit alla trilogia di film Lord of the Rings, le trame della carta stampata sono state esplorate in profondità. Va detto però che l’ampia saga di Tolkien contiene una serie di interessanti storie ed eventi che ancora non sono stati portati in live-action.

Con l’arrivo della serie prequel The Rings of Power su Prime Video, si aprono nuove possibilità di racconto. Lo show si svolge migliaia di anni prima che Bilbo trovi l’Unico Anello, in un tempo noto come Seconda Era. La Seconda Era (in tutto sono tre le Ere che Tolkien delinea nelle sue opere) si estende per 3.441 anni: gli eventi che potrebbero essere narrati nella serie sono quindi innumerevoli. In questo arco temporale ci sono un sacco di scene che i fan si augurano di vedere finalmente sullo schermo…

La creazione del tutto

Mappa-il-signore-degli-anelliL’origine dell’intero mondo in cui è ambientata la saga del Il Signore degli Anelli si lega alla Musica degli Ainur. Gli Ainur sono spiriti angelici plasmati dalla mente dell’entità suprema di Eru Ilúvatar, l’Uno. La composizione musicale creata dagli Ainur è d’ispirazione per Eru negli creazione dell’universo () e della Terra, Arda, al cui interno si trovano Valinor, Númenor e la Terra di Mezzo.

Si dice che la musica che ha permesso la nascita del mondo di Tolkien fosse bella, anche se uno degli Ainur ha aggiunto note dissonanti che hanno dato origine al male del mondo. La scena di questa creazione musicale sarebbe interessante da vedere sullo schermo: oltre ad essere potenzialmente molto scenografica, potrebbe spiegare molto agli spettatori che non hanno letto le opere di Tolkien.

La storia di Beren e Lúthien

Beren-Luthien-JRR-TolkienNella saga de Il Signore degli Anelli, la storia di Beren e Lúthien è molto simile a quella di Aragorn e Arwen. Lúthien è un elfo e Beren è un uomo, i due devono quindi superare innumerevoli difficoltà per riuscire a stare insieme. Alla fine, la loro storia si conclude in tragedia, poiché Lúthien, per non essere mai separata dal suo amore, sceglie la vita da mortale.

La storia di Beren e Lúthien si svolge durante la Prima Era e difficilmente verrà inserita nella serie The Rings of Power. Tuttavia, dal momento che i due personaggi fanno parte dell’albero genealogico elfico di Elrond e Galadriel, potrebbero almeno essere menzionati.

La storia di Eärendil e Elwing

Earendil-il-signore-degli-anelliUn’altra storia d’amore avvincente raccontata nella saga de Il Signore degli Anelli è quella tra Eärendil ed Elwing. Dopo il loro matrimonio, i due hanno affrontato un grosso pericolo. Divenuto un grande navigatore, Eärendil ha navigato assieme ad Elwing alla volta di Valinor dove ha coraggiosamente chiesto aiuto per gli Elfi e per gli Uomini – ormai quasi completamente dominati da Morgoth. Il loro coraggio è stato riconosciuto dai Valar che hanno accettato di aiutarli.

In aggiunta, Eärendil ed Elwing hanno concesso ai loro discendenti la possibilità di scegliere se essere un elfo o un uomo. Anche se la maggior parte della storia della coppia si svolge durante la Prima Era, essi sono i genitori di Elrond e potrebbero quindi essere citati in The Rings of Power.

Galadriel rifiuta di tornare a Valinor

Galadriel-the-rings-of-powerSempre nella Prima Era, gli elfi che vivono a Valinor si ribellano perché sono desiderosi di viaggiare nella Terra di Mezzo. Tra i ribelli c’è anche Galadriel, che ha l’ambizioso desiderio di governare nella Terra di Mezzo. In seguito alla ribellione, agli elfi viene proibito di tornare nel luogo, fino a quando, grazie all’azione coraggiosa di Eärendil ed Elwing, le creature sono invitate a tornare. Galadriel però non fa ritorno.

Stando al trailer di Rings of Power, sembra che Galadriel sarà un personaggio principale nella serie. Ciò significa che probabilmente le ribellioni descritte nella saga de Il Signore degli Anelli saranno viste sullo schermo, anche se è solo attraverso dei flashback.

Elros prende il trono a Númenor

Aragorn-il-singore-degli-anelliAbbiamo detto che i Valinor hanno concesso a EärendilElwing e ai loro discendenti la possibilità di scegliere se vivere come elfi o come uomini. Il loro figlio Elrond ha scelto di rimanere un elfo, ma Elros ha preferito diventare un umano. Elros e la sua stirpe riescono a vivere molto più a lungo rispetto agli uomini normali. Inoltre, il Valar cede quindi a Elros la città di Númenor, permettendogli di governarla come re.

L’ascesa e la caduta di Númenor avvengono durante la Seconda Era, quindi i fan dei libri de Il Signore degli Anelli vedranno quasi sicuramente questi eventi nella serie prequel.

Il regno di Durin a Moria

scale-signore-degli-anelliNella saga de Il Signore degli AnelliGandalf conduce la Compagnia attraverso le miniere di Moria, una città un tempo occupata dai Nani e guidata da Durin. Anticamente, i Nani, scavando troppo in profondità, scoprirono Balrog, il cosiddetto Flagello di Durin. Balrog è l’essere che causa la rovina del regno nanico, costringendo i superstiti ad abbandonare per sempre la roccaforte che da allora prese il nome di Moria.

Questi eventi non sono mai stati visti sullo schermo ma sal momento che i Nani giocheranno una parte rilevante nella storia di The Rings of Power, i fan possono immaginare che Moria farà parte della trama dello show.

Sauron costruisce Barad-Dûr

Barad-DurBarad-Dûr, la torre sormontata dall’occhio fiammeggiante di Sauron, è un’immagine fondamentale de Il Signore degli Anelli. La fine de Il ritorno del re mostra il crollo della torre dopo la distruzione dell’Anello, ma The Rings of Power potrebbe offrire al pubblico la possibilità di vedere la costruzione della torre.

Sappiamo dai libri che Sauron costruisce Barad-Dûr nella Seconda Era. Sul grande schermo, la torre in fase di costruzione apparirà sicuramente come una struttura imponente emozionante per i fan.

La forgiatura dell’Unico Anello

Sauron-Mount-DoomI fan dei libri sanno che Sauron, dopo la costruzione di Barad-Dûr, aiuta gli elfi a forgiare gli Anelli del Potere. Dopo averli sparsi tra i popoli della Terra di Mezzo, Sauron torna a Mordor e crea il suo Unico Anello in grado di influenzare e controllare gli altri.

Il film La Compagnia dell’Anello descrive la vicenda, ma non mostra il processo della creazione. Magari, la serie The Rings of Power darà  al pubblico la possibilità di vedere l’Anello mentre viene forgiato…

Elrond costruisce Rivendell

Rivendell-il-signore-degli-anelliRivendell è uno dei luoghi più mozzafiato della Terra di Mezzo. La trilogia de Il Signore degli Anelli è riuscita a creare un posto ancora più incredibile di quello descritto sulla carta, andando oltre l’immaginazione di Tolkien. La valle è piena di strutture elfiche e cascate: è la città che ogni fan della saga vorrebbe visitare.

Dal momento che Elrond durante la Seconda Era instaura Rivendell come roccaforte contro Sauron, speriamo di vedere il processo che porta alla creazione del luogo in The Rings of Power.

L’Apparizione dei Nazgûl

Nazgul-il-signore-degli-anelliI Nazgúl sono parte integrante della storia di Frodo e ogni fan de Il Signore degli Anelli conosce il momento iconico in cui il Re del Nazgúl viene annientato da Éowyn di Rohan. Prima di questo evento, i Nazgúl erano i Signori degli Uomini e avevano ricevuto gli Anelli del Potere da Sauron.

Il pubblico non ha mai visto queste vicende sullo schermo, ma esse potrebbero creare un argomento interessante nella trama di The Rings of Power. Guardare questo popolo, che si presenta come buono e giusto, lentamente trasformarsi nelle creature meschine che il pubblico conosce sarebbe molto eccitante.

Big Sky 2×18: anticipazioni dal finale di stagione

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Big Sky 2×18: anticipazioni dal finale di stagione

Il network americano ABC ha diffuso le anticipazioni di Big Sky 2×18, il diciottesimo episodio della seconda stagione della serie tv Big Sky.

In Big Sky 2×18 che si intitolerà “Catch a Few Fish”  In una lotta tra testa e cuore, vengono prese le risoluzioni finali mentre Jenny lavora per trovare Travis prima che raggiunga un pericoloso punto di non ritorno; nel frattempo, Ren e Jag trovano un nuovo legame familiare e decidono insieme come gestire il padre ora che ha superato un limite serio. Dopo aver ricevuto una sorprendente sorpresa da Scarlett, Cassie cambia per sempre il corso della sua ricerca di giustizia. Più tardi, con Tubb fuori servizio per il momento, un nuovo sceriffo arriva in città; e dopo aver conosciuto a fondo Cassie e Jenny, sembra che possa restare per un po’… nel finale della seconda stagione di “Big Sky”, che andrà in onda negli USA giovedì 19 Maggio su ABC. In Italia la serie è disponibile su Star, canale per adulti di Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Big Sky 2 e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Big Sky 2×16

Big Sky 2

Big Sky 2 è la seconda stagione della serie tv Big Sky creata da David E. Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, “Big Sky” è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television. Big Sky in streaming è disponibile su Star, il nuovo canale per adulti di Disney+.

Nella seconda stagione quando i detective privati ​​Cassie Dewell e Jenny Hoyt si riuniscono per indagare su un incidente d’auto fuori Helena, nel Montana, scoprono presto che il caso potrebbe non essere così semplice come sembra. Mentre svelano il mistero dell’incidente, i loro mondi si scontreranno con una banda di adolescenti ignari, un volto civettuolo del passato di Jenny e un feroce outsider deciso a trovare risposte.

La serie racconta degli investigatori privati ​​Cassie Dewell e Cody Hoyt uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, Valerie Mahaffey come Helen Pergman con John Carroll Lynch come Rick Legarski e Ryan Phillippe come Cody Hoyt.

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