La terza stagione di Virgin
Riveruscirà il 9 luglio
2021, e sarà in esclusiva su Netflix.
Virgin River 3
Virgin River 3 è
la terza stagione della serie tv della serie
Originale NetflixVirgin
River basata sui romanzi di Virgin River di
Robyn Carr.
Basato sulla serie di libri
Harlequin di Robyn Carr, il romanzo contemporaneo è incentrato sul
recente trasferimento dell’infermiera Melinda Monroe
(Alexandra
Breckenridge) nella remota città californiana di
Virgin River. Desiderando un nuovo inizio, Monroe scopre presto che
vivere in una piccola città non è così semplice come si aspettava e
che deve imparare a guarire se stessa prima di poter davvero fare
di Virgin River la sua casa.
HBO MAX ha diffuso il teaser
trailer di Titans 3, l’annunciata
terza stagione della serie Titans che
arriverà su HBO
MAX.
La terza stagione di Titans uscirà giovedì 12 agosto 2021.
Titans 3
Titans 3 sarà la
terza stagione della serie Titans
prodotta dalla DC Entertainmet
e creata da Akiva Goldsman, Geoff Johns, e Greg
Berlanti. Titans vede come produttori
esecutivi Akiva Goldsman, Geoff Johns, Greg Berlanti e
Sarah Schechter.
In Titans 3 protagonisti sonon Brenton Thwaites nei panni di Richard “Dick”
Grayson / Robin, Anna Diop come Koriand’r /
Starfire,
Teagan Croft nei panni di Rachel Roth / Raven e
Ryan Potter nei panni di Garfield “Gar” Logan /
Beast Boy. Nei ruoli ricorrenti ci sono Alan
Ritchson nei panni di Hank Hall / Hawk, Minka
Kelly come Dawn Granger / Dove, Lindsey
Gort nei panni di Amy Rohrbach e Bruno
Bichir come Niles Caulder / Chief, Joshua
Orpin nei panni di Superboy e Esai
Morales come Slade Wilson aka Deathstroke.
Nella serie tv Dick Grayson emerge
dall’ombra per diventare il leader di una band senza paura di nuovi
eroi, tra cui Starfire, Raven e molti altri. I fan possono
aspettarsi che Titans sia una serie d’avventura a tinte drammatiche
che esploreranno e celebreranno uno dei più famosi gruppi di
fumetti di sempre. La prima stagione Titans
ha debuttato nel 2018 sul nuovo servizio digitale per la DC
Universe, gestito da Warner Bros. Digital
Networks.
Salma Hayek ha rilasciato un’intervista
USA Today in occasione della promozione del film The
Hitman’s Wife’s Bodyguard, in cui, ovviamente, ha parlato
anche di Eternals,
l’attesissimo film dei Marvel Studios diretto dall’acclamata regista
Chloé Zhao (premio Oscar
per Nomadland).
L’attrice ha raccontato dello stress
legato alla segretezza che circonda il progetto, spiegando di aver
firmato per recitare nel film senza aver neanche letto la
sceneggiatura: “È stato veramente stressante. È stato come
essere sposato ad un uomo che in realtà non hai mai
incontrato”. Poi ha parlato di alcuni problemi che ci sono
stati in merito all’elaborato copricapo che compone il look del suo
personaggio di Ajak: “È stato un incubo. Dovevo raggiungere
certe location con la macchina, ma il copricapo non entrava. La mia
pazienza è stata messa a dura prova ogni volta che dovevo entrare e
uscire dalla macchina. E poi, tutti avevano cura di quel copricapo
come fosse un gioiello prezioso. Mi seguivano ovunque. Inoltre, non
è stato facile indossarlo. Mi veniva il mal di testa.”
Hayek ha più volte dichiarato che
mai avrebbe pensato di essere scelta per un film Marvel, e ora ha spiegato perché,
una volta che le riprese si sono concluse, è stata sopraffatta
dall’emozione: “È successo qualcosa di strano. Ho pianto un
po’. Ma non aveva a che fare con il mio desiderio di interpretare
un supereroe. È successo perché questo film significa davvero tanto
per molte persone. Ora anche una ragazza messicana – diciamo pure
una donna messicana sulla cinquantina – può sperare, un giorno, di
interpretare un supereroe. Mi sento veramente orgogliosa all’idea
di indossare finalmente il mio costume da supereroe. Significa
davvero tanto.”
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi,
amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che
interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren
Ridloff, che interpreta la velocissima
Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta
l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena. Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Laurence Fishburne ha confermato nuovamente
che non gli è stato chiesto di tornare nell’attesissimo Matrix
4 nei panni di Morpheus, mentore del Neo
interpretato da
Keanu Reeves e leader enigmatico della
resistenza.
Il personaggio, anche grazie alla
performance di Fishburne, è diventato una vera e propria icona
della pop culture: lo stesso Morpheus è, insieme a Neo, uno dei
personaggi più amati della saga. Proprio per questo, quando è stato
annunciato il cast di Matrix 4,
l’assenza di Fishburne è subito balzata all’attenzione.
Adesso, in una recente intervista
con
Jake Hamilton, Laurence Fishburne ha ribadito ancora una
volta la sua assenza in Matrix
4, dichiarando che non gli è mai stato chiesto di
prendere parte al film: “Non ci sono. Dovete chiedere a
Lana Wachowski il perché. Sono sicuro che saprà rispondere alla
domanda”, lasciando intravedere – forse – un punta di
risentimento.
Come verrà spiegata l’assenza di Morpheus in Matrix 4?
La conferma che Fishburne non farà
parte del cast del nuovo Matrix pone
alcune domande piuttosto interessanti. Secondo una recente teoria,
il personaggio di Morpheus sarebbe stato ucciso in “The Matrix
Online”, un gioco di ruolo che dovrebbe far parte del canone
ufficiale del franchise. Fin dal suo incipit, il gioco è stato
progettato come un mezzo per continuare la storia di Matrix dopo la
conclusione della trilogia originale.
Ad oggi non sappiamo
se Matrix 4
sarà collegato o meno alla storia dell’MMORPG: tuttavia, l’assenza
di Morpheus potrebbe servire come indicatore del fatto che la trama
di “The Matrix Online” potrebbe effettivamente essere canonica.
Secondo un’altra teoria, invece, la new entry Yahya
Abdul-Mateen II (Aquaman)
interpreterà una versione più giovane di Morpheus, ma anche su
questo non ci sono conferme ufficiali.
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno
di Keanu
Reeves, Carrie-Ann
Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil
Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica
Henwick, Toby
Onwumere e Christina Ricci.
L’uscita nelle sale è fissata per il 22 dicembre 2021. Il nuovo
capitolo del franchise sarà diretto da Lana
Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a
sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.
Zack Snyder è intervenuto per dire la sua in
merito ad una delle questioni più accese degli ultimi giorni in
materia DC Comics, ossia la rimozione di una scena
di sesso tra Batman e Catwoman
che doveva essere inserita nella serie animata Harley
Quinn trasmessa su HBO Max e che, alla fine, gli autori
sono stati costretti a tagliare.
In merito alla vicenda,
Justin Halpern, produttore esecutivo dello show,
aveva dichiarato a
Variety: “È incredibilmente gratificante e liberatorio
utilizzare personaggi che sono considerati cattivi, perché hai
molto più margine di manovra. Un esempio perfetto in tal senso è
stata la terza stagione di Harley Quinn, quando abbiamo avuto un
momento in cui Batman stava per praticare del sesso orale a
Catwoman. La DC ha detto: ‘Non potete farlo. Non potete
assolutamente farlo’. Allora abbiamo detto: ‘State dicendo che gli
eroi sono solo amanti egoisti?’. E loro: ‘No, è che vendiamo anche
giocattoli di consumo di eroi. È difficile vendere un giocattolo se
poi anche Batman pratica del sesso orale’.”
Ora, sulla questione è intervenuto
anche Zack Snyder, il regista de
L’uomo d’acciaio,
Batman v Superman e Justice
League, che ha condiviso attraverso il suo account
Twitter un’immagine molto esplicita ispirata alla versione
dell’iconico eroe ad opera di Frank Miller,
dimostrando che, in realtà, il Cavaliere Oscuro non è mai stato un
“amante egoista”.
Non sappiamo da dove venga fuori
quest’immagine, ma dalla didascalia che ha accompagnato l’immagine
(“Canon”, ossia “Canone”), possiamo supporre che
quando il suo Batman ha incrociato la strada di Selina Kyle nel
DCEY… ha fatto ciò che la sua controparte animata non poteva.
UPDATE 24/06/2021: l’immagine è stata
rimossa da Twitter su esplicita richiesta della Warner
Bros.
Tom Hiddleston è attualmente impegnato con la
promozione di Loki,
la serie Disney+ che ha già regalato diversi
colpi di scena e che promette di stravolgere il MCU.
Chiaramente, le numerose interviste
sono anche un’occasione per l’attore britannico di ripercorrere la
sua longeva esperienza all’interno dell’universo condiviso,
rivelando magari aneddoti che fino ad oggi nessuno conosceva. E
proprio durante una recente chiacchierata con
IMDb, Hiddleston ha parlato della sequenza “Get Help” presente
in Thor: Ragnarok di Taika Waititi.
Mentre discuteva dei suoi momenti
più iconici nel MCU, l’interprete del Dio
dell’Inganno ha rivelato che quella sequenza è stata totalmente
improvvisata, spiegando come lui,
Chris Hemsworth e Waititi abbiano messo insieme il
tutto. “Tutto è nato dalla fervida e brillante immaginazione di
Taika Waititi. È arrivato la mattina e ha detto: ‘Sarebbe davvero
divertente se entraste nella stanza e faceste finta che fosse un
gioco a cui giocavate da bambini’. Mentre cercavamo di capire come
fare, ci siamo lasciati andare alla totale improvvisazione. Questo
ti fa capire come funziona la visione del mondo di Taika.”
A quattro di distanza dall’uscita di
Ragnarok, non dovrebbe sorprendere che la scena descritta
da Hiddleston sia stata improvvisata, dal momento che Waititi ha
sempre ammesso che circa l’80% dei dialoghi del film sono stati
improvvisati dal cast e dalla troupe, cosa che sul set, durante le
riprese, ha dato vita ad una vera e propria esperienza
collaborativa.
Tom Hiddleston e Chris Hemsworth
non si riuniranno in Thor: Love and Thunder
Prossimamente
rivedremo Chris
Hemsworth nei panni del Dio del Tuono
nell’attesissimo Thor: Love
and Thunder, diretto sempre da TaikaWaititi, dove però non ci sarà Loki. A
confermarlo una volta per tutte è stato proprio Tom
Hiddleston in una recente
intervista: “Abbiamo parlato dei film di Thor come di una
saga familiare. La dualità e l’antagonismo che esiste tra Thor e
Loki, due personaggi diametralmente opposti, è un libro che forse
dovrebbe rimanere chiuso al momento. Abbiamo esplorato il più
possibile la relazione tra questi due fratelli.”
Scott Derrickson, che ha scritto e diretto il
primo Doctor
Strange, sarebbe dovuto tornare anche per il sequel,
che ha poi deciso di abbandonare a causa di alcune divergenze
creative con i Marvel Studios.
Dopo la dipartita del regista, nel
progetto è stato ufficialmente coinvolto Sam Raimi, che in passato aveva diretto la
trilogia di Spider-Man con Tobey Maguire, mentre la sceneggiatura
è stata affidata a Michael Waldron, già head writer della serie
Loki. Al momento non sappiamo molto sulla trama del
sequel, se non che Scarlet Witch si unirà a Stephen Strange dando
così un prosieguo al finale della serie WandaVision.
Ora, durante una recente intervista
all’interno del podcast
Friends From Work, è stato proprio Waldron a parlare
dell’esperienza di Doctor
Strange in the Multiverse of Madness e del suo lavoro
con Raimi. Waldron ha ammesso che, nonostante il primo Doctor
Strange non fosse un film dell’orrore, il suo obiettivo è
sempre stato quello di catturare quell’inquietudine diffusa che
comunque lo caratterizzava, sfruttandola così anche nel sequel,
soprattutto perché era consapevole di quanto Raimi fosse avvezzo al
genere.
Con i tempi di produzione che si
sono considerevolmente allungati a causa della pandemia di
Covid-19, Waldron ha spiegato che ha avuto modo di spingere il
sequel in una direzione leggermente più spaventosa: “In questo
caso, il Covid ha dato a me e a Sam più tempo per rendere il film
veramente nostro. Sono contento che ci sia stata la possibilità di
spingerlo in una direzione leggermente più spaventosa. Sam lo sa
fare veramente bene.”
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America
Chavez).
Doctor Strange in the Multiverse
of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.
Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo
anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe
apparire in un cameo anche Bruce
Campbell, attore feticcio di Sam
Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in
merito.
Sono arrivate online le prime
reazioni della stampa americana a Black Widow, il film di Cate
Shortland con Scarlett
Johansson, in arrivo al cinema il 7 luglio e su
Disney+, con Accesso Vip, il 9 luglio,
che segnerà ufficialmente il ritorno del MCU sul grande schermo.
Le reazioni sono generalmente
positive, con la maggior parte della critica che ha descritto il
film come un’avventura potente e ricca d’azione, elogiando in
maniera particolare le interpretazioni “mozzafiato” di Florence
Pugh e David
Harbour. Potete leggere alcune reazioni di
seguito:
Josh Wilding – ComicBookMovie: “Black Widow è Bourne che incontra Bond che
incontra Terminator. Con due fenomenali protagoniste femminili,
Scarlett Johansson e Florence Pigh, delle
vere badass. È ricco di azione, divertente e anche
sorprendentemente straziante. La visione di Cate Shortland del
MCU è audace, potente e
assolutamente imperdibile.”
Erik Davis – Fandango: “I film Marvel sono tornati! Black Widow è
un thriller di spionaggio teso e ricco di azione che completa
davvero la storia di Natasha in una maniera viscerale ed emotivo.
Flore Pugh vince alla grande. Diventerà un’icona del MCU. Black Widow è il film di Bond
del MCU, con venature alla Mission:
Impossibile e Thelma & Louise.”
Umberto Gonzalez – Variety: “I film Marvel sono tornati e la Fase 4
prende il via con Black Widow, molto divertente e pieno di azione.
Il film ci regala uno sguardo atteso da tempo sul passato di
Natasha, con solide interpretazioni e ambientazioni eccitanti che
necessitato assolutamente di una visione sul grande
schermo.”
Perri Nemiroff – Collider: “Ero un po’ preoccupata all’idea
di vedere Black Widow sapendo quello che era successo in Endgame,
che avrebbe potuto abbassare la posta in gioco, ma non è affatto
così. Anzi, è il tipo di storia prequel che sembra destinata a
migliorare gli altri episodi del MCU.”
Courtney Howard – Variety: “Black Widow è eccellente. Un
esilarante botta di adrenalina. Scarlett Johansson e Florence Pugh
sono incredibile. David Harbour è assolutamente fantastico. I
grandi set d’azione sono elettrizzanti, propulsivi e costruiti
abilmente. C’è inoltre una risonanza tematica particolarmente
stratificata.”
Dan Casey – Nerdist: “BlackWidow è lontano da tutto ciò che amo del MCU, ma c’è comunque tanto da
apprezzare qui per i fan irriducibili. Florence Pugh ruba la scena
nei panni di Yelena Belova. Mettere Natasha Romanoff sotto i
riflettori era qualcosa che tutti aspettavano da tempo, quindi sono
contento che alla fine sia accaduto.”
Sean O’Connell – Cinemablend: “Ho amato Vedova Nera per
diverse ragioni, tutte molto inaspettate. Sì, è un film action (e
Cate Shortland si avvicina molto ai livelli di fisicità e intensità
già proposti dai fratelli Russo), ma il cuore del film, ossia la
rappresentazione di una famiglia distrutta, mi ha veramente
colpito. Ho molto apprezzato questo tuffo nel passato di
Natasha.”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Britt Robertson è
una delle attrici che si è sempre divisa tra film e serie tv,
contribuendo a rivoluzionare entrambi gli ambiti. L’attrice, che ha
iniziato la sua attività sin da giovanissima, ha conquistato
milioni di persone in tutto il mondo grazie al suo talento
recitativo e molte altre abilità.
Ecco dieci cose da sapere
su Britt Robertson.
Britt Robertson serie
1. Ha lavorato in molte
serie tv. La carriera dell’attrice è iniziata nel 2000 con
il debutto nel mondo della recitazione grazie alla serie
Sheena, per poi proseguire con Power Rangers Time
Force (2001), Freddie (2005-2006), The
Winner (2007), CSI – Scena del crimine (2007) e
Swingtown (2008). In seguito, ha recitato in Criminal
Intent (2009), Three Rivers (2009), Life
Unexpected (2010-2011), The Secret Circle (2011-2012)
e Under the
Dome (2013-2014). Tra i suoi ultimi lavori, vi sono
Casual (2016), Girlboss (2017) e For the People (2018-2019). Nel 2021 ha interpretato
Cheyenne Kleinsasser nella serie Big
Sky.
2. Ha lavorato spesso per
il grande schermo. L’attrice non ha lavorato solo in
prodotti pensati per il piccolo schermo, prestando spesso la sua
attività anche per il cinema. Infatti, ha debuttato sul grande
schermo con The Ghost Club (2003), per poi proseguire con
One of Them (2003), The Last Summer (2004),
Al passo con gli Stein (2006), L’amore secondo
Dan (2007), From Within (2008) e Mother and
Child (2009). In seguito, ha preso parte a film come
Questioni di famiglia (2011), Scream 4 (2011),
The First Time (2012), Delivery Man (2013),
Cake (2014), Chiedimi tutto (2014), La risposta è nelle stelle (2015), Tomorrowland – Il mondo di domani (2015), Mother’s Day (2016), Lo spazio che ci unisce
(2017) e Qua la zampa! (2017). Nel 2020 ha interpretato
Jenna in Books of Blood, Jodi in Kappa Kappa
Die e Melissa in Cosa mi lasci di te. Nel 2021 sarà protagonista nei
panni di Rachel Davis nel film A Mouthful of Air.
3. È anche doppiatrice,
produttrice, regista e sceneggiatrice. Nel corso della sua
carriera, l’attrice ha vestito panni diversi da quelli usuali: ad
esempio, ha indossato quelli da doppiatrice, prestando la propria
voce per la serie Rapunzel – La serie (2017). Inoltre, ha
sceneggiato, prodotto e diretto il corto Little Fig
(2019).
Britt Robertson e Dylan
O’Brien
4. Sono stati fidanzati per
sei anni. L’attrice e Dylan O’Brien si sono conosciuti nel 2011 sul
set del film The First Time, iniziando a frequentarsi
seriamente l’anno successivo e dando vita ad una storia importante
che sembrava avrebbe dovuto portarli sino al matrimonio. Tuttavia,
la coppia è scoppiata tra le fine del 2017 e l’inizio del 2018.
Britt Robertson fidanzato
5. Ha avuto una storia di
qualche mese. Dopo la fine della sua storia con Dylan
O’Brien, l’attrice aveva trovato di nuovo l’amore con il collega
Graham Rogers. I due, infatti, avevano iniziato a
frequentarsi a metà 2018, ma pare che la loro relazione sia durata
solo qualche mese.
6. Si vocifera di una
storia con KJ Apa. Sembra che durante l’ultima edizione
del San Diego Comic Con i due si siano stati visti baciarsi più e
più volte con una certa disinvoltura, tanto che ha fatto pensare
all’inizio di una storia. L’attrice e il
collega si erano conosciuti già nel 2017 sul set del film
Qua la zampa!, attualmente stanno lavorando al film I
Still Believe e potrebbe essere davvero scoccata la
scintilla.
Britt Robertson Instagram
7. Ha un profilo molto
seguito. L’attrice possiede un proprio profilo Instagram
che è seguito da 805 mila persone. Aperto dal 2012, l’attrice non è
molto costante con i post, ma la maggior parte delle fotografie la
ritraggono quasi sempre protagonista tra momenti di lavoro e di
svago con gli amici o la famiglia.
Britt Robertson e Scott
Eastwood
8. Hanno recitato insieme
in un film. L’attrice ha avuto l’occasione di recitare
insieme a
Scott Eastwood in La risposta è nelle stelle, un film
di George Tillman Jr., uscito nel 2015 e tratto
dall’omonimo romanzo di Nicholas Sparks edito due
anni prima.
Britt Robertson oggi
9. La si vedrà presto sul
grande schermo. L’attrice ha in mano diversi progetti:
infatti, farà parte del cast dei film I Still Believe e
Stowaway, entrambi in attuale fase di pre-produzione.
Britt Robertson: età e
altezza
10. Britt Robertson è nata
il 18 aprile del 1990 a Charlotte, nel North Carolina, e
la sua altezza complessiva corrisponde a 160 centimetri.
La piattaforma MasterClass ha
diffuso il trailer dell’incontro con James Cameron
che, per la prima volta in 40 anni, ha deciso di parlare in questa
forma del suo lavoro e della sua carriera, analizzando film e
scelte registiche che ne hanno fatto uno dei cineasti più
importanti di sempre.
Aliens, Terminator,
Titanic eAvatar
sono solo i primi quattro titoli che arrivano alla mente e che il
regista racconta e analizza del filmato disponibile in streaming
sulla piattaforma
MasterClass, che mette a disposizione lezioni sulla settima
arte da parte delle più importanti e preparate personalità di
Hollywood. Un vero e proprio appuntamento imperdibile per chi ha
una qualsiasi velleità artistica nel mondo del cinema.
Sappiamo tutti che le probabilità di
vedere Disney e Warner Bros. unire le forze per dare vita ad un
crossover Marvel/DC sono decisamente
scarse. Tuttavia, pare che questo non sia soltanto un sogno dei
fan…
In qualità di regista sia del
franchise di
Guardiani della Galassia che dell’attesissimo The Suicide
Squad, James Gunn ha avuto la rara opportunità di
dirigere progetti importanti per entrambi gli studi, e ora ha
rivelato di aver effettivamente con i diretti interessati di un
potenziale crossover tra i due universi.
Via
Twitter, Gunn ha risposto alla domanda di un fan che gli
chiesto se un giorno ci sarà mai la possibilità di vedere un grande
crossover tra Marvel e DC sul grande schermo. Il
regista dubita che la cosa possa essere presa realmente in
considerazione, tuttavia è convinto che non sia un’ipotesi così
folle.
“Ne ho parlato casualmente con
chi comanda sia alla Marvel che alla DC”, ha
scritto Gunn. “Mi piacerebbe che accadesse. Non credo sia
probabile, ma non credo nemmeno che sia impossibile. Detto questo,
vedere costantemente crossover e mashup è meno affascinante per me
rispetto ad una storia forte.”
Ricordiamo che The Suicide
Squad arriverà nelle sale italiane il prossimo 5
agosto. Dopo l’uscita del film, il regista si dedicherà finalmente
alla produzione di Guardiani
della Galassia Vol. 3, la cui uscita è fissata nelle
sale americane per il 2023.
Ci sono film di fantascienza che basano le loro
storie su contesti futuristici dove le società sono governate da
dinamiche quantomai distopiche e inquietanti. Titoli come
Minority Report o Elysium sono solo
alcuni tra i più celebri e acclamati esempi di questo genere. Un
altro brillante titolo è però anche Repo
Men, diretto nel 2010 da Miguel
Sapochnik, anche noto per aver diretto diversi episodi
della serie Il Trono di
Spade, tra cui il celebre La battaglia dei
bastardi. Ad oggi questo è invece il suo unico lungometraggio,
che lasciava però intravedere ottime capacità del regista con il
genere.
La storia, scritta da
Garrett Lerner ed Eric Garcia, è
basata sul romanzo The Possession Mambo, scritto dallo
stesso Garcia. Come per gli altri film di questo genere, anche in
questo caso si ritrovano dinamiche già presenti nel mondo odierno
ma qui portate all’estremo per mettere in mostra possibili
degenerazioni. Con Repo Man si introducono così una serie
di profonde riflessioni sul trapianto di organi, sul costo della
sanità e sulle difficoltà di quanti si trovano in situazioni di
necessità. Nonostante le buone intenzioni e diversi elementi di
interesse, il film mancò però di ottenere il successo sperato.
Al momento della sua uscita
Repo Men andò incontro ad un cocente flop, che finì con il
farlo passare quasi inosservato. Ad un decennio di distanza, si
tratta dunque di un titolo che meriterebbe di essere riscoperto,
anche al netto dei suoi difetti. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Repo Men: la trama del film
Ambientato nel 2025, il racconto si
svolge in un contesto dove ogni persona ha la possibilità di
acquistare organi artificiali, pagandoli a rate. Ma se i pagamenti
non vengono effettuati, gli organi, a volte vitali, dovranno essere
restituiti, anche in maniere poco ortodosse. Remy
è un “recuperatore”, ovvero è incaricato dalla Union, la
multinazionale venditrice di organi, di recuperare sul campo gli
organi dei clienti insolventi. È sposato ed ha un figlio, di nome
Peter. Il matrimonio però è in crisi perché alla
moglie non piace il lavoro del marito e lo vorrebbe più presente in
casa per l’educazione del figlio.
La vita di Ramy va incontro
all’impensabile quando, durante un lavoro di recupero, subisce un
incidente utilizzando il defibrillatore. Ripresi i sensi, l’uomo si
rende conto di trovarsi in un ospedale e di essere appena uscito
dal coma, nonché apprende che è necessario un trapianto di cuore,
poiché il suo si è danneggiato irrimediabilmente durante
l’incidente. Dovendo accettare per forza il cuore artificiale, o
altrimenti morire, deve anche pagare il suo altissimo costo.
Trovandosi così dalla stessa parte delle persone che lui uccideva
per recuperare organi, Remy si troverà a dover compiere scelte
estreme per poter sopravvivere.
Repo Men: il cast del film
Ad interpretare il ruolo di Remy,
il recuperatore protagonista del film, vi è l’attore Jude Law. Sin
da subito egli si disse interessato al progetto, affascinato dalle
tematiche e dal contesto. Per prepararsi al ruolo, egli si
sottopose ad un allenamento intensivo, al fine di poter
interpretare anche le scene più complesse. Ebbe inoltre modo di
approfondire quanto possibile riguardo la donazione di organi, al
fine di poter entrare ulteriormente nella mentalità del
personaggio. L’attrice Carice van
Houten, nota per essere stata Melisandre
in Il Trono di Spade, interpreta invece Carol, la
moglie di Remy. Chandler Canterbury è invece
Peter, il figlio del protagonista.
Nel film è poi presente il premio
Oscar Forest
Whitaker, nei panni di Jake Freivald, collega di
lavoro di Remy. L’attore, che ha studiato l’arte marziale chiamata
Kali filippino per diversi anni con maestri come Dan Inosanto e
Richard Bustillo, mette in mostra qui le sue abilità in diverse
scene di combattimento. L’attore Liev Schreiber,
noto per essere stato tra i protagonisti della serie
Scream, è invece Frank Mercer, il capo di Remy. L’attrice
Alice Braga,
nota per i film Io sono leggenda e anche Elysium,
è qui Beth, una cantante con numerosi organi artificiali. Infine,
compare nel film anche l’attore John Leguizamo
nei panni di Asbury, uno spacciatore di organi al mercato nero.
Repo Me: il trailer e dove vedere
il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Repo Men
è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV,
Chili, Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di giovedì 17 giugno
alle ore 21:00 sul canale 20
Mediaset.
Valentina Lodovini
è una di quelle attrici che ha fatto la storia del cinema italiano
recente grazie alla sue intense interpretazioni.
L’attrice, che svolge questa
attività da diversi anni, ha dimostrato di essere molto versatile e
capace di svolgere il proprio lavoro con professionalità e in
maniera eccellente.
Ecco dieci cose da sapere su
Valentina Lodovini.
Valentina Lodovini film
1. I film e la
carriera. La carriera cinematografica dell’attrice è
iniziata nel 2004, quando debutta sul grande schermo nel film
Ovunque sei, per poi proseguire a recitare in Il
mistero di Lovecraft – Road to L. (2005), L’amico di
famiglia (2006), A casa nostra (2006),
Pornorama (2007), La giusta distanza (2007),
Riprendimi (2008) e Il passato è una terra
straniera (2008). In seguito, lavora in Fortapàsc
(2009), Generazione mille euro (2009), Benvenuti al sud (2010), La donna della mia
vita (2010), Cose dell’altro mondo (2011), Benvenuti al nord (2012), Passione sinistra
(2013), Il sud è niente (2013), Una donna per amica (2014), L’inventore di
giochi (2014), Ma che bella sorpresa (2015) e La
linea Gialla: Bologna, 2 agosto (2015). Tra i suoi ultimi
lavori, vi sono La verità sta in cielo (2016), Si muore tutti
democristiani (2017), Cosa fai a Capodanno? (2018),
Figli del Destino (2019) e 10 giorni senza mamma (2019). Nel 2020 interpreta
Sorella di Giulia nel film Spore, Giulia nel film Cambio Tutto, Paola nel film E’ per il tuo bene e ritorna ad interpretare Giulia di
10 giorni senza mamma, nel sequel 10 giorni con Babbo Natale. Nel 2021 sarà Anna nel
film L’Afide e la Formica.
2. Ha lavorato in numerose
serie tv. L’attrice non ha prestato la sua attività solo
per il cinema, ma ha anche lavorato in numerosi progetti dedicati
al piccolo schermo. Infatti, è apparsa in Incantesimo 7
nel 2004, per poi apparire in La moglie cinese (2006),
48 ore (2006), Donna Roma (2007), L’ispettore
Coliandro (2009), Boris (2010) e Il segreto
dell’acqua (2011). In seguito, prende parte alle serie
Eities, Ottanta mi da tanto (2016), Untraditional
(2016), Il commissario Montalbano (2017) e L’Aquila –
Grandi speranze (2019). Inoltre, ha recitato in diversi film
tv come Coco Chanel (2008), Gli ultimi del
paradiso (2010) e Un Natale con i fiocchi (2012). Nel
2019 è la volta della serie tv L’Aquila – Grandi speranze nel quale
interpreta Elena Fiumani.
Valentina Lodovini nuda
L’attrice è considerata da molti in
Italia un vero schianto tant’è che la ricerca ha un seguito
importante sui motori di ricerca. Tuttavia l’attrice non ha mai
posato nuda per un calendario o altro anche se nella sua carriera è
stata interprete di alcune scene davvero hot. Infatti una delle sue
doti è naturalmente la bellezza mediterranea e quindi Valentina
Lodovini è davvero sexy quando interpreta dei ruolo da femme
fatale. Come ad esempio nella fiction tv Il segreto dell’acqua sul
quale ha poi scherzato dichiarando: «Le amiche mi dicono che con
gli attori con cui ho girato film mi sono rifatta delle esperienze
con i miei fidanzati, erano uno più brutto dell’altro».
3. È doppiatrice,
produttrice ed è apparsa in diversi videoclip. Nel corso
della sua carriera, l’attrice ha svolto diverse attività, oltre
quelle attoriali. Infatti, ha vestito i panni di doppiatrice per il
film d’animazione Coco (2017), mentre ha svolto anche l’esperienza di
produttrice per il corto Uomo (2018). Inoltre, è apparsa
in diversi videoclip, come I giorni migliori di
Tiromancino, Gli spietati dei Baustelle, Colpisci
di Neffa e Sospesi di Colapesce.
Valentina Lodovini fidanzato
4. Non si è mai
sposata. L’attrice non ha mai rivelato molto sulla sua
vita privata, tenuta ben lontano dai riflettori. Tuttavia, stando
alle dichiarazioni dell’attrice, pare che abbia avuto una lunga
storia con un uomo, durata dal 2010 al 2016. In ogni caso, non è
possibile dire se sia attualmente fidanzata o meno.
5. È abituata a stare da
sola. L’attrice ha rivelato di essere una persona che si
trova bene da sola, anche se si trova a convivere con una punta di
malinconia. Infatti, non si fa problemi a viaggiare da sola,
puntando più sulle amicizie vere che fanno parte della sua
vita.
Valentina Lodovini figli
6. Non sente il bisogno di
diventare mamma. L’attrice ha dichiarato più volte di non
sentire il bisogno di diventare madre, ritenendo tutto ciò, per
ora, fuori dalle sue priorità. Per lei la priorità vera sarebbe
aiutare tutti quei bambini nel mondo che si trovano a vivere in
condizioni di sofferenza.
Valentina Lodovini Instagram
7. Ha un profilo
social. L’attrice possiede un proprio account Instagram
che è seguito da 207mila persone. Sulla sua bacheca sono molte le
foto che la ritraggono protagonista tra momenti di lavoro e svago,
mostrando tutta la sua femminilità e la sua bellezza acqua e
sapone.
Valentina Lodovini Benvenuti al
Sud
8. Ha vinto diversi
premi. Per la sua interpretazione in Benvenuti al
sud, film che le ha dato una certa notorietà, ha vinto un
David di Donatello per la Miglior attrice non protagonista ed è
stata candidata a un Nastro d’argento e a un Ciak d’oro per la
stessa categoria.
9. Ha detto no a proposte
successive. Questo film ha dato all’attrice un certo
successo ma, nonostante questo, l’attrice ha rifiutato diverse
proposte successive che l’avrebbero fatta rientrare in altri film
commedia. Infatti, ha detto diversi no perché non voleva rimanere
incastrata in uno stesso schema.
Valentina Lodovini: età e
altezza
10. Valentina Lodovini è
nata il 14 maggio del 1978 a Umbertide, in Umbria, e la
sua altezza complessiva corrisponde a 170 centimetri.
Sono
iniziate il 14 giugno le riprese deGli idoli
delle donne,diretto da
Lillo e Greg con Eros Puglielli,scrittodalla
coppiainsieme a Matteo
Menduni e Tommaso Renzoni. Nel cast anche
Ilaria Spada, Francesco Arca, Maryna, e con Corrado
Guzzanti. Il film è prodotto daLucky Red e
Vision Distribution.
Cosa
succede se un gigolò bello ma un po’ sempliciotto perde
improvvisamente la sua arma più efficace? Una storia che parla di
tecniche di seduzione, di vero amore, di frasi da rimorchio che non
funzionano mai e del coraggio di essere se stessi in un mondo che
dà così tanta importanza alla bellezza. Il film sarà distribuito
daVision
Distribution.
La
trama
Filippo
(Lillo) è uno dei gigolò più avvenenti e di successo che ci siano
su piazza, tutte le donne lo vogliono, ma solo per il suo corpo,
dato che non eccelle in brillantezza. Peccato che a seguito di un
incidente si debba sottoporre ad una plastica facciale non
perfettamente riuscita e si ritrovi ad essere bello come…
Lillo!Disperato e incapace di lavorare, Filippo si rivolge
all’unico in grado di insegnargli a soddisfare le donne nonostante
l’aspetto fisico: Max (Greg), guru del fascino e della sensualità,
il più grande e ambito gigolò di sempre ritiratosi misteriosamente
dal giro.A dispetto del training e della maestria di Max,
i risultati di Filippo sono molto scarsi, eppure succede che
una bella colombiana, figlia di un pericolosissimo
narcotrafficante, si innamori davvero di lui… ma i guai sono appena
iniziati per Filippo e Max!
Arriva su Disney+ il 18 giugno ma è già un
piccolo cult: è Luca,
il nuovo film Pixar, diretto dall’italiano Enrico
Casarosa, che per raccontare questa storia di amicizia, si
è ispirato all’Italia e alla Liguria delle Cinque Terra. Qui la
nostra intervista.
Luca Argentero (Lorenzo Paguro)
presta la propria voce nella versione italiana del film, insieme a
Giacomo Gianniotti (Giacomo), Marina
Massironi (Signora Marsigliese) e Saverio
Raimondo (Ercole Visconti), che sono anche tra i
doppiatori della versione originale. Il cast di voci include
inoltre Fabio Fazio (Don Eugenio, prete di
Portorosso), Orietta Bertie Luciana
Littizzetto (Concetta e Pinuccia Aragosta).
Alberto Vannini, Luca Tesei e
Sara Ciocca interpretano i protagonisti Luca,
Alberto e Giulia. Tra i camei presenti nel film quello di
Alberto, il migliore amico d’infanzia del regista
Enrico Casarosa (pescatore – nella versione originale del
film, questo personaggio è doppiato da Enrico Casarosa), e degli
influencer Luciano Spinelli e Nick
Pescetto (contadini di mare).
Ambientato in una splendida città di
mare della Riviera italiana, l’originale film d’animazione Disney e
Pixar Luca
è la storia di un giovane ragazzo che vive un’esperienza di
crescita personale durante un’indimenticabile estate contornata da
gelati, pasta e infinite corse in scooter. Luca
condivide queste avventure con il suo nuovo migliore amico,
Alberto, ma tutto il divertimento è minacciato da un segreto
profondo: sono mostri marini di un altro mondo situato appena sotto
la superficie dell’acqua.
Per celebrare la nuova serie
originale Marvel StudiosLOKI,
disponibile su Disney+ con nuovi episodi ogni
mercoledì, lo street artist Lucamaleonte
ha realizzato a Milano un murales ispirato alla serie. Il disegno,
che si trova sul Wall di Porta Genova, in via Casale, rappresenta
una personale interpretazione dell’iconico personaggio interpretato
da Tom Hiddleston, esaltandone la dualità e gli
aspetti della sua complessa personalità.
Lucamaleonte nasce nel 1983 a Roma,
dove vive e lavora. Dipinge per strada dai primi anni del 2000,
prima con stencil e poster, successivamente con pennelli e vernici.
Ama raccontare le storie dei luoghi tramite i suoi lavori murali.
Ha all’attivo numerose esposizioni tra collettive e personali,
oltre che muri dipinti in giro per il mondo.
LOKI
segue le vicende del dio dell’Inganno quando esce dall’ombra di suo
fratello, in una nuova serie che si svolge dopo gli eventi di
Avengers: Endgame. Tom Hiddleston torna nei panni del
protagonista, insieme a Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw,
Sophia Di Martino, Wunmi Mosaku e Richard E.
Grant. Kate Herron è la regista, mentre
Michael Waldron è il capo sceneggiatore.
Nato e cresciuto a Genova, il
regista Enrico Casarosa si
trasferì giovanissimo a New York, arrivando ben presto a lavorare
come storyboard artist per film come Cars – Motori ruggenti,Ratatouillle e Up.
Entrando a far parte della Pixar, egli è riuscito
a portare in essa anche un po’ d’Italia, che assume ora
definitivamente una forma con il primo lungometraggio d’animazione
diretto da Casarosa. Si tratta di Luca,
ventiquattresimo film del celebre studios e loro primo interamente
ambientato nel Bel Paese, in particolare nel paesino di Portorosso,
ispirato a quello di Vernazza. Affondando le mani nelle tradizioni
italiane, dalla cucina alla bellezza dei luoghi, dai modi di fare
al cinema, il regista confeziona una fiaba sospesa tra realtà e
leggenda.
La storia è infatti ispirata ad una serie di leggende e
racconti folkloristici italiani che narrano di mostri marini nei
mari che bagnano le coste del Paese. In Luca tali
miti sono realtà, con il protagonista che è davvero un giovane
mostro marino, impegnato in una vita subacquea lontana dai
pericoli. L’incontro con Alberto, un’altra giovane
creatura dei mari che è però solita vivere in superficie,
sconvolgerà l’esistenza del mite Luca. Piano piano, i due ragazzi
si avventureranno fuori dalle acque, assumendo la forma di due
normalissimi ragazzi e dandosi alla pazza gioia nel paesino di
Portorosso, in provincia di Genova. Ma creature come loro non sono
ben viste lì e mantenere il segreto sulla loro identità si farà
sempre più difficile.
Nel dar vita a Luca,
Casarosa attinge a sue esperienze da ragazzo, di quando trascorreva
le estati in compagnia del suo migliore amico, mentre cercava allo
stesso tempo di conoscere meglio anche sé stesso. Il nuovo film
Pixar concentra in sé tutti questi elementi, dalla spensieratezza
delle amicizie estive al comprendere i cambiamenti che si agitano
nel corpo e nella mente di un adolescente. Luca e Alberto stringono
un legame innocente, da cui si sviluppa una curiosità reciproca per
ciò che c’è al di là del mondo da loro conosciuto. Guidati da
questa, i due ragazzi arrivano ad imbattersi in un contesto
estremamente colorato e caratteristico.
Un ambiente popolato da anziani che
giocano a carte, abiti stesi ad asciugare al sole e dal rombo della
mitica vespa rossa fiammante. Casarosa, che ambienta il suo film a
cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ha dunque modo dar vita
a quell’immaginario culturale dell’Italia conosciuto e
riconoscibile in tutto il mondo. Non è allora una sorpresa che tra
le fonti di ispirazione ci sia il regista Federico
Fellini, l’euforia dei suoi film e quel gusto per la
dolce vita che non stanca mai. Ponendo a confronto i due
protagonisti con questo mondo, Casarosa va però non solo a
raccontare lo stile di vita italiano, bensì anche qualcosa di più
sottile.
Venendo da un contesto diverso, Luca
e Alberto non possono che sentirsi estranei a quanto ora li
circonda, e per quanto desiderino farvi parte si ritrovano frenati
da una certa paura per l’ignoto. Il loro essere in realtà dei
mostri marini, inizialmente presentato come l’elemento che porterà
certamente a dei guai, si svela ben presto anche per il suo
significato più profondo, ovvero quello di raccontare il diverso.
Diversità è oggi un concetto particolarmente esteso e inclusivo, e
se anche quella a cui si fa riferimento nel film è la sensazione di
sentirsi strani per via di proprie insicurezze, nei mostri marini
di Luca si può liberamente rivedere ciò che
si desidera.
Tutto ciò permette di far acquisire
al lungometraggio un respiro particolarmente ampio, che da un
contesto particolare va a raccontare qualcosa di universale, in cui
tutti possono riconoscersi e immedesimarsi. Si tratta naturalmente
di un prodotto dove l’immaginazione e i sentimenti del regista si
sposano con quella cura per i dettagli per cui la Pixar è celebre.
Qualora la storia non fosse stata all’altezza delle aspettative,
Luca sarebbe ugualmente rimasto un film
estremamente bello da vedere, per la sua varietà, per i colori, per
tutti quegli elementi che, anche se agli italiani ben noti,
permettono ugualmente di lasciarsi andare ad esclamazioni di
stupore.
La bellezza del film Luca,
infatti, sta nel suo svelarsi lentamente, nel suo crescere in
parallelo al Luca personaggio. Più quest’ultimo si apre al nuovo
mondo, più il film mette in mostra il suo cuore. Naturalmente,
quando ciò avviene, l’emozione diventa sempre più incontenibile.
Nel momento in cui il film tira le fila del discorso, proprio come
i pescatori del racconto tirano a sé la rete da pesca, si rimane
catturati da quanto appena visto. Da certe immagini memorabili alla
grandezza del puro racconto, fino a giungere ad uno dei finali più
belli e struggenti di sempre per la Pixar. Un finale che si apre al
mondo, portando lo spettatore con sé.
Sappiamo ormai da diverso tempo che
Fast
and Furious 9, l’atteso nuovo capitolo della celebre
saga adrenalinica con protagonista Vin
Diesel, avrà delle scene che saranno ambientate nello
spazio.
In effetti, già il trailer ufficiale
del film (che arriverà nelle sale italiane quest’estate), aveva
confermato che alcuni membri dell’equipaggio di Dom Toretto – come
Tej (Ludacris) e Roman (Tyrese
Gibson) – riusciranno a volare grazie a delle macchine
concepite come veri e propri veicoli spaziali.
Ora, in una recente intervista con
EW,
è stato proprio Diesel a condividere la sua reazione iniziale
all’idea di portare il franchise nello spazio. Anche se per alcuni
potrebbe essere sembrato un gioco da ragazzi, la star della saga ha
ammesso di essersi sentito parecchio combattuto, oscillando tra
l’essere contrario e favorevole.
“Oh mio Dio, ho emozioni davvero
contrastanti in merito”, ha spiegato alla celebre rivsita.
“Mi viene questo sorriso da Stregatto in faccia quando ci
penso. È una cosa audace, sfrontatamente oltraggiosa. Mi viene da
pensare: ‘No, no, no e ancora no!’, e subito dopo: ‘Però, aspetta
un attimo… forse sì!”. E allora mi dico: ‘Se ce la facciamo, va
bene. Altrimenti, possiamo dire di averci almeno
provato’.”
Il cast di Fast and Furious 9 e il
capitolo finale della saga
Screen Rant ha avuto modo di visitare
il set di Black Widow (quando il film
era ancora in produzione) e di scambiare quattro chiacchiere con
Florence
Pugh, l’interprete di Yelena Belova, personaggio che
potrebbe rivelarsi un elemento chiave nel futuro del MCU.
Durante l’intervista, Pugh ha
anticipato che al centro del film ci sarà una storyline devastante
e che questa trama sarà legata alla Stanza Rossa. In merito a ciò
che Yelena prova nei confronti dell’organizzazione, l’attrice ha
dichiarato: “Penso che uno dei temi più forti di questo film
sia il fatto che tratta di donne che sono state abusate. Che si
tratti di un sistema o di un abuso fisico, sono state tutte
intrappolate e penso che questo film racconti la vita che in
qualche modo è stata loro strappata e che Natasha e Yelena cercano
in qualche modo di riconquistare.”
Parlando nello specifico di Yelena e
di come è stato interpretare il personaggio, l’attrice ha detto:
“Quello che mi piace di Yelena, e nello specifico della Yelena
che abbiamo creato anche in termini di costume, è che non ci sono
stati grossi problemi. Non ci sono fronzoli quando si parla di lei,
fa il suo lavoro e che si tratti di combattere contro qualcuno o di
abusare verbalmente di qualcuno, è tutto sempre molto semplice,
diretto, lineare. Mi è piaciuto interpretarla. È sempre pronta a
combattere, che si tratti di una discussione o di entrare in azione
proprio fisicamente. Non c’è modo di fermarla.”
L’attrice ha anche parlato del suo
coinvolgimento nel MCU, rivelando: “Quando è
successo, la prima volta ho pensato: ‘Fantastico! Sarò in un film
dei Marvel Studios!’. E poi da quando è successo,
non hanno fatto altro che chiedermelo e da allora non ho fatto
altro che pensare: ‘Ora cosa succederà?’. Penso che sia una cosa
meravigliosa avere così tanti fan, soprattutto vedere così tante
persone che rispettano il tuo lavoro e anche il fatto che ora fai
parte dell’universo Marvel. È meraviglioso far parte di
una famiglia così grande, in continua crescita.”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Paul W. S.
Anderson è tornato. A cinque anni dall’ultimo capitolo
della saga di Resident Evil, mantiene il suo
eterno amore verso la Capcom e scrive Monster
Hunter. Tratto, appunto, dalla celebre saga di
videogame risalente al 2005, il film prende la trama del gioco per
sommi capi, dove l’aspetto che principalmente fa da filo conduttore
sono i mostri giganti da sconfiggere con foga.
Monster Hunter, la trama
Qua, la sempre avvenente
e agguerrita moglie del regista Milla Jovovich, veste i panni del capitano
Artemis che insieme ai suoi soldati, mentre sta perlustrando una
zona desertica, riceve per radio un’urgente richiesta di aiuto da
parte di un’altra squadra. La truppa parte alla svelta, ma
dell’altro gruppo non v’è più traccia: i segni degli pneumatici
s’interrompono all’improvviso sul terreno. Nel frattempo inizia una
tempesta che li travolge e catapulta in un altro mondo, dove
troveranno – neanche a dirlo – grossi monters ad
accoglierli.
È naturale che, per ogni
trasposizione che si rispetti, ci siano gioie e dolori per tutte le
sfumature di pubblico che accolgono il prodotto filmico in
questione. Al netto di ogni polemica che Monster
Hunter trascina con sé, a partire dalla messa al bando
in Cina a causa di un’offensiva gaffe durante una presentazione,
passando per le critiche mirate di chi conosce bene il videogame,
il film di Anderson risulta davvero godibile in qualità di
rappresentante del proprio genere, fatto di tante esplosioni e
tante botte.
Milla Jovovich è ormai una veterana del
genere
Milla Jovovich è una veterana del settore, e
muove ogni mossa con la giusta spocchia e disinvoltura, insieme ad
un cacciatore suo accidentale compagno d’avventure, interpretato da
Tony Jaa, e all’imponenza di Ron Perlman, che si
cala negli affascinanti abiti dell’ammiraglio di una nave
volante.
Il plauso che va fatto
al regista, è di aver saputo raccontare le tappe del viaggio del
capitano Artemis nel nuovo mondo in cui si trova, con andamenti
inaspettati e cambi di scenario fatti al momento giusto, che
regalano alla narrazione perfetti picchi di ritmo. Il regista ha
dichiarato sul progetto: “Mi sono innamorato di Monster Hunter
11 anni fa, quando l’ho visto per la prima volta e ho adorato il
mondo che era stato creato. Il mondo e le fantastiche creature che
lo abitavano. E credo che per me questo sia il punto di forza del
videogioco, e quindi lo è anche del film. Queste creature
fenomenali e il mondo epico in cui vivono. È qualcosa che non avevo
davvero mai visto prima. Sono un grande fan di Jurassic Park e
Jurassic World e dei dinosauri, mi piace King Kong, mi piace
Godzilla. Ma i Diablos, i Rathalos, i Nerscylla,
queste sono creature degne di sogni e di incubi e sono stato
assolutamente colpito da loro. E ho pensato “Mio Dio, se
riuscissimo a prendere queste creature pixellose da un videogioco e
le mettessimo su un grande schermo, su uno schermo IMAX e le
rendessimo fotorealistici, sarebbe una cosa fenomenale”. Ed è
esattamente quello che abbiamo fatto.”
In sala dal 17 di
giugno, Monster
Hunter avrà il vantaggio di risultare ancora più
efficace su grande schermo. Con buona pace di chi ne ha già
ampiamente goduto con la consolle.
Il secondo episodio della serie
Loki,
dal titolo “La Variante”, è finalmente disponibile
su Disney+ da
ieri. ComicBookMovie
ha raccolto le più grandi rivelazioni presenti all’interno
dell’episodio che, ora più che mai, continuano a porre le basi per
il futuro del MCU:
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER
SUL SECONDO EPISODIO DI LOKI!!!
Ci sono un sacco di Loki
Parlando delle numerose volte in cui hanno dovuto “potare”
Loki dalla sacra linea temporale, Mobius ci offre un assaggio delle
molte versione del Dio dell’Inganno che hanno afflitto la TVA nel
corso degli anni. Alcune erano chiaramente innocue (come ad esempio
il Loki che ha vinto il Tour De France); altre, invece, erano
chiaramente malvagie.
La
TVA monitora il passato, il presente e il futuro, quindi non è una
grande sorpresa che “La Variante” sia là fuori a causare problemi
nello stesso momento in cui il Loki del MCU è riuscito a sfuggire al suo
destino in Avengers:
Endgame. È da un po’ che si parla del fatto che vedremo
più versioni di Loki nella serie, e sembra che nei prossimi quattro
episodi, oltre a queste due, potremmo davvero vederne altre.
Ovviamente, questa rivelazione ci lascia con un’enorme
domanda…
Il Multiverso è reale?
Se la sacra linea temporale
è l’unica nel Multiverso, come possono esserci state versioni così
profondamente diverse di Loki? Sappiamo che le linee temporali
ramificate vengono create quando qualcuno intraprende un percorso
che non avrebbe dovuto seguire. Tuttavia, deve essere successo
qualcosa di veramente importante che giustifichi tutte le
grottesche versioni del Dio dell’Inganno che vediamo nelle
proiezioni condivise da Mobius.
Da un lato, non possiamo fare a meno
di chiederci se i Custodi del Tempo stiano mentendo sul fatto che
ci sia solo una linea temporale o se la TVA abbia scelto, in parte,
di tenere Loki all’oscuro. Dall’altro, sembra molto più probabile,
almeno in questa fase, che tutto ciò sia solo un esempio di come
possono diventare strane le cose quando qualcuno come Loki non
rimane sul percorso che i Custodi del Tempo hanno tracciato per
lui. Considerato ciò, siamo abbastanza convinti che Loki spiegherà
la creazione del Multiverso e come questo funziona realmente…
Il lato oscuro della TVA
Abbiamo appreso nella
premiere che la TVA ha la capacità di “potare” le linee temporali,
ma questo secondo episodio approfondisce davvero quali sono le
conseguenze di tale azione. Quando una linea temporale viene
“potata” dalla TVA, tutto e tutti al suo interno vengono cancellati
dall’esistenza. Ciò significa che sia la Variante che ogni altro
essere vengono cancellati in modo che la cosiddetta sacra linea
temporale possa rimanere intatta.
Un’operazione alquanto oscura,
soprattutto se consideriamo che mentre tutti continuano
semplicemente ad esistere, c’è una versione di loro stessi che è
stata letteralmente disintegrata. C’è indubbiamente qualcosa di
strano nella storia dei Custodi del Tempo, e indipendentemente dal
fatto che esistano o meno, è chiaro che qualcuno sta tirando le
fila nell’ombra, intenzionato a fare in modo che il tempo scorra
secondo la sua volontà. La Variante che incontriamo alla fine
dell’episodio ha chiaramente un problema con la TVA, che speriamo
venga approfondito nelle prossime settimane…
I segreti del giudice Renslayer
Siamo davvero certi che ci
si possa fidare del giudice Renslayer? Potrebbe nascondere intenti
molto più nefasti di quanto sembri a prima vista. Tuttavia, è
altrettanto probabile che sia solo una pedina inconsapevole dei
Custodi del Tempo. Sicuramente ne sa di più sul trio rispetto a
Mobius, che rivela di non averli mai incontrati: il giudice,
infatti, afferma che hanno un interesse personale nei confronti di
qualunque cosa stia facendo la Variante di Loki mentre gironzola a
spasso nel tempo.
C’è una storia che attualmente non
conosciamo e Renslayer potrebbe essere la chiave di tutto. Molte
cose sulla TVA non hanno ancora senso, e mentre Loki è chiaramente
desideroso di incontrarli, è quasi certo che scopriremo di più
sull’organizzazione la prossima settimana.
Qual è il problema di Miss Minutes?
Nel secondo episodio,
apprendiamo che Miss Minutes sembra essere più di una semplice
mascotte e, in effetti, è dotata di un certo livello di
sensibilità. Senza speculare troppo, cosa accadrebbe se Miss
Minutes fosse un altro lato oscuro della TVA che verrà
concretizzato nei prossimi episodi?
Piuttosto che essere una semplice mascotte, forse è più
potente di quanto sembri allo stato attuale. Sarebbe davvero un bel
colpo di scena se questo personaggio animato si rivelasse l’ultima
linea di difesa per i Custodi del Tempo. È solo una teoria, ma deve
esserci stato un momento in cui Loki si è chiesto se Miss Minutes
avesse la capacità di pensare da sola…
Lady Loki?
La grande rivelazione di
questo episodio è che Sophia Di Martino pare interpreti Lady Loki.
La TVA ha dichiarato esplicitamente che la Variante che stanno
inseguendo è un Loki, e il copricapo che il personaggio indossa nei
momenti finale lascia pochi dubbi! Tuttavia, non sembra che le
piaccia essere chiamata “Loki” e il Dio dell’Inganno del MCU ha già sottolineato quanto
siano impressionanti i suoi “incantesimi”.
Tutto ciò potrebbe riferirsi al
fatto che, in realtà, il personaggio è Sylvie Lushton, meglio
conosciuta come Incantatrice. Nei fumetti, Sylvie era un essere
umano creato da Loki, il quale l’aveva ingannata facendole credere
di essere un’asgardiana. Potrebbe dunque non trattarsi di Lady
Loki, anche perché nei titoli di coda della versione castigliana,
nell’elenco dei doppiatori, il personaggio della Di Martino viene
indicato proprio come “Sylvie” (e non come “La Variante”, come
accade invece nelle altre versioni). Loki ha deciso di seguirla
attraverso una portale che non sappiamo dove li abbia condotti. Ad
ogni modo, le risposte in merito alla vera identità di “Lady Loki”
sono ormai imminenti…
Incantatrice fa rapporto a un’entità superiore?
Dunque, sembra che Lady Loki sia, in realtà, Incantatrice.
Tuttavia, il personaggio potrebbe essere al servizio di ualcun
altro. Basandoci sul suo apparente disprezzo per il Dio
dell’Inganno, si può azzardare che Richard E. Grant interpreterà
una versione più vecchia e molto più sinistra di Loki che ha in
programma di eliminare i Custodi del Tempo e trovare un modo di
esistere tanto nel passato, quando nel presente e nel
futuro.
Probabilmente ci sarà dell’altro oltre a questo, e sarà
interessante scoprire cosa farà del suo sé più giovane (o
alternativo). Nella serie a fumetti “Loki: Agent of Asgard”, un
futuro “Re Loki” è tornato alle sue origini malvagie, uccidendo
Thor e distruggendo Asgard. Forse questa versione del cattivo è
riuscita nella sua missione in The Avengers? Se così fosse, scopriremo come sarebbe
andata a finire la storia di Loki se fosse stato così…
La nascita di un nuovo Multiverso
Ci sono stati molti indizi sul fatto che Loki
stia preparando il terreno per
What If… ?, Spider-Man:
No Way Home e Doctor Strange in
the Multiverse of Madness, e l’attacco alla sacra linea temporale, col
senno di poi, potrebbe essere stato il più grande indizio quando si
arriverà, finalmente, al cuore di ciò che i Marvel Studios hanno pianificato. Vediamo che
Lady Loki ha portato scompiglio ovunque, da Vormir a Lisbona, fino
ad arrivare ad Asgard.
Le ramificazioni di ciò non saranno
rivelate fino al prossimo mercoledì, ma sono state comunque create
nuove linee temporali che potrebbero dare vita a quello che già
conosciamo come il Multiverso del MCU. Sembra tutto un po’ troppo
complicato in questo momento, ma questo potrebbe essere il punto in
cui i Marvel Studios preparano davvero il
terreno per l’intera Fase 4. Ciò si legherà anche al debutto degli
X-Men? Sarebbe un modo per spiegare l’improvvisa comparsa di
mutanti, anche se tutto ciò potrebbe culminare in Secret
Invasion.
Dune,
diretto da Denis Villeneuve (Arrival,
Blade Runner 2049), sarà Fuori Concorso, in prima
mondiale, alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera (1 > 11
settembre 2021).
Dune
prodotto da Warner Bros. Pictures e da Legendary Pictures, è
l’attesissimo adattamento per il grande schermo dell’omonimo,
influente romanzo di fantascienza del 1965 di Frank Herbert. Il
film sarà proiettato venerdì 3 settembre 2021 nella Sala Grande del
Palazzo del Cinema al Lido di Venezia.
Viaggio mitico ed emozionante di un
eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e
dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande
della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso
pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e
al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo
possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una
spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana —
solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure
sopravviveranno.
Denis Villeneuve
ha diretto Dune
e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth,
basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è
prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe
Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua
Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert,
Byron Merritt e Kim Herbert.
Star Trek: Picard
2 vede nuovamente Sir
Patrick Stewart nell’iconico ruolo di Jean-Luc Picard,
che ha interpretato per sette stagioni in “Star Trek: Next
Generation”. La serie seguirà le vicende del leggendario
personaggio, nel capitolo successivo della sua vita. La serie è
prodotta da CBS Television Studios in collaborazione con Secret
Hideout e Roddenberry Entertainment. Alex Kurtzman, Akiva Goldsman,
Terry Matalas, Michael Chabon, Doug Aarniokoski, Dylan Massin,
Patrick Stewart, Heather Kadin, Rod Roddenberry e Trevor Roth sono
i produttori esecutivi di questa seconda stagione, Aaron Baiers
(Secret Hideout) e Kirsten Beyer sono co-produttori esecutivi.
Akiva Goldsman e Terry Matalas saranno i co-showrunner della
seconda stagione.
Il cast della seconda
stagione di Star
Trek: Picard include Patrick Stewart, Alison Pill, Isa
Briones, Evan Evagora, Michelle Hurd, Santiago Cabrera, Jeri Ryan,
Orla Brady e Brent Spiner. Star
Trek: Picard è disponibile in streaming in
esclusiva su Paramount+ negli Stati Uniti ed è distribuito in
concomitanza dalla ViacomCBS Global Distribution Group su Amazon Prime Video in più di 200 paesi e
territori e in Canada, andrà in onda su Bell Media’s CTV Sci-Fi
Channel e in streaming su Crave.
Ovviamente, tutti sanno che Qui-Gon
muore alla fine del film per mano del malvagio Signore dei Sith
Darth Maul, ma nonostante il tragico destino del personaggio, il
maestro Jedi è stato uno dei più amati dai fan, al di là delle ben
note critiche che all’epoca vennero mosse al film nel complesso e
che, ancora oggi, animano le discussioni del fandom.
Sulla scia del ritorno di
Ewan McGregor nei panni di Obi-Wan Kenobi
nell’omonima
serie in arrivo prossimamente su Disney+, è da tempo che si vocifera di
una possibile apparizione di Qui-Gon Jinn nello show sotto forma di
Fantasma di Forza. Purtroppo, è stato lo stesso
Liam Neeson a confermare, di recente, che non sarà in
alcun modo coinvolto nella nuova produzione.
Tuttavia, il celebre attore si è
comunque divertito a giocare sull’argomento durante una recente
intervista sul canale YouTube di
Jake’s Takes. L’intervistatore, Jake Hamilton, ha chiesto a
Neeson cosa avrebbe detto Qui-Gon al suo ex Padawan Obi-Wan se gli
fosse apparso come Fantasma di Forza. L’esilarante risposta
dell’attore è stata: “Continua così, Obi-Wan! Continua così,
ragazzo. E che la Forza sia con te, sempre.”
Cosa sappiamo della serie su Obi-Wan Kenobi?
La produzione della
serie Obi-Wan
Kenobi è attualmente in corso. La storia inizia
10 anni dopo i drammatici eventi di La
vendetta dei Sith, dove Kenobi ha affrontato la sua
più grande sconfitta, la caduta e la corruzione del suo migliore
amico e apprendista Jedi, Anakin Skywalker, diventato il malvagio
Signore dei Sith Darth Vader. Nel cast figurano
anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse,
Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr.,
Sung Kang, Simone Kessell e Benny
Safdie.
Jonathan Majors
interpreterà Kang il Conquistatore in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ma ancora
non sappiamo quale sarà il ruolo del personaggio all’interno del
più ampio MCU.
Nel film precedente il personaggio
di Ghost è stato mal sfruttato, quindi la speranza dei fan è che
questo threequel non sprechi il potenziale del celebre villain
capace di viaggiare nel tempo, relegando ad un ruolo circoscritto
(soprattutto perché il personaggio ha tutte le carte in regola per
diventare il nuovo Thanos).
In una recente intervista con
Variety, Majors non ha potuto rivelare molto sul ruolo, ma ha
confermato di aver visto tutti i film dei Marvel Studios, lodando in modo particolare il
genere, ma anche “la dimensione di questi film. Le tematiche
che affrontano e che spesso hanno a che fare con l’idea di destino,
fantasia, futuro ed eredità”.
Ovviamente, nel corso
dell’intervista, è stato chiesto a Majors delle rumor sempre più
insistenti secondo cui il personaggio di Kang debutterà
ufficialmente nella serie Loki (qualcosa che avrebbe decisamente senso,
considerando la storia del cattivo con la Time Variance Authority).
Alla domanda, però, l’attore si è limitato a rispondere: “Non
so di cosa tu stia parlando.”
I fan di Batman Forever si sono radunati sui social per
chiedere a gran voce l’uscita della Director’s Cut. Uscito nel
1995, il film, diretto dal compianto Joel Schumacher, ha segnato un vero e proprio
cambio di rotta per il franchise dopo i due capitoli diretti d
Tim Burton nel 1989 e nel 1992, soprattutto in
merito al design e al look.
Nel film Val Kilmer ha preso il posto di Michael Keaton
nei panni di Bruce Wayne, affiancato da Jim Carrey nei panni dell’Enigmista e Tommy Lee Jones in quelli di Due Facce.
Batman Forever, che è stato uno dei più grandi
successi di quell’annata (almeno in termini di incassi), ha anche
introdotto il personaggio di Dick Grayson/Robin, interpretato da
Chris O’Donnell.
In occasione del 26° anniversario
dell’uscita del film, i fan hanno lanciato su Twitter l’hashtag
#ReleaseTheSchumacherCut: secondo quanto riportato
dall’account RTSchumacherCut
(via
Screen Rant), l’hashtag è già entrato in tendenza, ricevendo
oltre 17.000 tweet. Ovviamente, la richieste dei fan di Batman Forever nasce sull’onda del grande successo
ottenuto dalla campagna #ReleaseTheSnyderCut, che
di fatto ha portato alla distribuzione della versione originale di
Justice League ad opera di
Zack Snyder.
Ma cosa sappiamo della versione
originale di Batman Forever ad opera di Joel Schumacher? Secondo le indiscrezioni
emerse lo scorso anno, il taglio originale ha una durata di 170
minuti e un tono molto più dark rispetto alla versione
cinematografica. La versione estesa si apre con una sequenza in cui
l’Harvey Dent/Due Facce interpretato da Jones fugge dall’Arkham
Asylum e, a quanto pare, contiene anche diverse sequenze inedite
con protagonista l’Edward Nygma/Enigmista di Carrey.
Tuttavia, qualora l’operazione di
release della Director’s Cut di Batman Forever dovesse mai vedere la luce, è triste
sapere che Schumacher non potrà essere in alcun modo coinvolto.
Ricordiamo che il regista è scomparso lo scorso 22 giugno all’età
di 80. Aveva diretto anche
Batman & Robin, uscito nel 1997.
A quanto pare si sarebbero già
tenuti i primi test screening (le cosiddette proiezioni di prova)
di Matrix
4, il nuovo attesissimo capitolo della celebre saga
fantascientifica che vedrà il ritorno di
Keanu Reeves e Carrie-Ann
Moss negli iconici panni di Neo e Trinity.
A rivelarlo è stato un utente di
Twitter – tale David
Manning (via Screen
Rant) – che ha avuto modo di assistere ad una delle proiezioni
in questione, confermando che il titolo al momento scelto dalla
produzione (e cioè quello che è apparso sullo schermo durante la
visione) è Matrix: Resurrections (ovviamente, non
sappiamo se questo titolo provvisorio verrà mantenuto oppure
no).
Manning ha definito il nuovo film
“strano, avvincente e sorprendentemente divertente”.
L’utente ha anche parlato di un film “estremamente
ambizioso”, sottolineando che i fan del franchise lo ameranno.
Ovviamente, nessun dettaglio sulla trama è stato rivelato, dal
momento che i partecipanti hanno dovuto firmare un accordo di non
divulgazione.
Ricordiamo che le proiezioni di
prova vengono organizzata per valutare la reazione del pubblico e,
in genere, quello mostrato non è mai il prodotto definitivo.
Dunque, in base a quelli che saranno i pareri raccolti, la Warner
Bros. potrebbe anche decidere di intervenire sulla storia e
stravolgerne alcuni aspetti.
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno
di Keanu
Reeves, Carrie-Ann
Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil
Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica
Henwick,Toby Onwumere e
Christina Ricci. L’uscita nelle sale è fissata per
il 22 dicembre 2021. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto
da Lana
Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a
sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.
La leggendaria interprete e
vincitrice dell’EGOT Whoopi Goldberg sarà la voce
di uno dei protagonisti nell’attesissimo film d’animazione
originale di Apple/Skydance Luck.
L’attrice doppierà “The Captain”, inflessibile Capo della Sicurezza
per la Terra della Buona Sorte. Il Capitano è nota per i suoi
vigili occhi da falco e per la sua acuta capacità d’intuizione,
ancor più della sua conoscenza dei codici di Luck Security. È
impegnata nel suo lavoro di tenere lontana la sfortuna e proteggere
i ragazzi fortunati a tutti i costi. Whoopi
Goldberg si unisce ad un altro membro del cast vocale
precedentemente annunciato,
Jane Fonda.
Diretto da Peggy Holmes (“Trilli e
il segreto delle ali”, “Trilli e la nave pirata”, “La
sirenetta – Quando tutto ebbe inizio”) e scritto da Kiel Murray
(“Cars”, “Cars 3”), Luck
racconta la storia della ragazza più sfortunata del mondo, che,
dopo essersi imbattuta nel mondo mai visto prima della buona e
della cattiva sorte, deve unirsi a creature magiche per scoprire
una forza più potente persino della fortuna stessa. John Lasseter,
David Ellison, Dana Goldberg e David Eisenmann lo producono per
Skydance Animation. Goldberg fa parte dell’élite di artisti che
hanno vinto il Grammy, l’Academy Award, il Golden Globe, l’Emmy e
un Tony. È anche una prolifica produttrice, imprenditrice ed è
famosa in tutto il mondo per i sue numerose battaglie umanitarie.
Nata e cresciuta a New York City, si è esibita a San Diego e nella
Bay Area con la compagnia teatrale Blake Street Hawkeyes. È stato
lì che ha creato i personaggi che hanno dato vita allo spettacolo
teatrale “The Spook Show”, divenuto poi spettacolo di successo a
Broadway, vincitore del Grammy all’album dell’anno e nello speciale
della HBO che ha contribuito a lanciare la sua carriera. Whoopi è
apparsa di recente nell’adattamento del romanzo best-seller di
Stephen King “The
Stand“, serie limitata in streaming su CBS All Access.
La vedremo anche in un ruolo ricorrente nel prossimo “Harlem” di
Amazon.
All’inizio di quest’anno, Apple ha
annunciato un’ampia partnership pluriennale con Skydance Animation
per offrire film premium d’animazione innovativi e le prime
serie televisive animate di alta qualità in oltre 100 paesi su
Apple
TV+. Oltre a “Luck“,
il film musicale “Spellbound“, la serie TV “The Search for
Wondla” e il cortometraggio inaugurale “Blush” danno il via alla
partnership insieme a molti altri lungometraggi e a serie
televisive che saranno annunciati nel corso dell’accordo. “Blush” è
stato presentato in anteprima mondiale come parte del programma di
cortometraggi animati del Tribeca Festival, curato proprio dalla
stessa Whoopi Goldberg, lo scorso 13 giugno. I film e le serie
creati e prodotti da Skydance Animation saranno presentati in
anteprima insieme agli Apple Original Films, tra cui “Wolfwalkers”,
che ha ricevuto una nomination all’Oscar® per il miglior film
d’animazione; il Candidato all’Oscar® “Greyhound”; “Palmer”
candidato al Critics Choice Award; il film nominato ai Golden Globe
e ai Critics Choice Award “On The Rocks”; il due volte vincitore
del Critics Choice Documentary Award e vincitore del Grand Jury
Prize del Sundance Film Festival “Boys State” e il candidato
al premio Critics Choice Documentary “Fireball: Visitors from
Darker Worlds”.
I profili social ufficiali di
James Gunn sono il mezzo preferito dal regista
e sceneggiatore per interagire con i suoi fan e aggiornare in
merito ai suoi progetti, sia imminenti che futuri. Ovviamente, tra
questi rientra The Suicide
Squad, l’attesissimo nuovo film dedicato alla Task
Force X.
Via Twitter il regista ha
confermato la durata del film e la presenza di eventuali scene
post-credits. Per quanto riguarda il minutaggio, Gunn ha rivelato
che il film durerà due ore e 12 minuti. In merito alle scene
post-credits, il regista ha confermato che ci saranno, senza però
specificarne il numero.
Parallelamente, il cast del film ha
rilasciato un’intervista a Entertainment
Weekly in cui è stato proprio James Gunn a definire The Suicide
Squad“un caper movie bellico con dei
supercriminali di m***a”. La stessa Margot
Robbie, che nel film tornerà a vestire i panni di
Harley Quinn, ha sottolineato quest’aspetto da war movie,
ricordando il primo giorno sul set: “Il primo set in cui
abbiamo girato era questa spiaggia. È stato fantastico. Palme.
L’oceano con macchine per generare onde. Effetti pirotecnici.
Effetti visivi. Esplosioni ovunque. Era come trovarsi davvero in un
film di guerra assolutamente folle.”
Per quanto riguarda la trama, la
sinossi ufficiale ha confermato che il film porterà la squadra a
Corto Maltese. Il produttore Peter Safran ha condiviso qualche
dettaglio in più su ciò che Amanda Waller (Viola
Davis) chiederà loro di fare. “Corto Maltese
nasconde del materiale alieno che sta cercando di usare come arma
contro gli Stati Uniti e il resto del mondo. La Squadra Suicida
viene incaricata di andare lì ed abbattere Jotunheim, una fortezza
gigantesca.”
Per quanto riguarda le new entry,
sarà Idris Elba,
nei panni di Bloodsport, a guidare la squadra questa volta. In
merito al suo personaggio, l’attore ha anticipato: “È un membro
assai riluttante della Squadra. È un po’ scontroso. Non è certo il
ragazzo più caloroso del mondo. In realtà, interpreto semplicemente
me stesso.”
Tra i volti nuovi figura anche
Peacemaker (John Cena), che
sarà probabilmente uno dei personaggi che i fan ameranno di più. A
tal proposito, sempre Safran ha spiegato: “Ha un codice morale
che sembra distorto dalla quantità di violenza che infligge. È come
sc****e per la verginità: lui sta combattendo per la
pace.”
“Benvenuti all’inferno, ossia a
Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli
Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori
supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi
all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico
del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui
Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant,
King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di
tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla
remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova
grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di
guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search
and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del
governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei
sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa
falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un
compagno di squadra o della stessa Waller).”
Il 27 agosto debutta in tutto il
mondo Gli
amici delle vacanze, il film targato 20th Century
Studios, che arriverà come Hulu Original negli Stati Uniti e come
Star Original su Disney+ in
Italia e nei mercati internazionali selezionati. Il film è
interpretato da
John Cena (Fast & Furious 9 – The Fast
Saga, The Suicide Squad – Missione
suicida), Lil Rel Howery (Scappa – Get
Out, Judas and the Black Messiah), Yvonne Orji
(Insecure, La scuola serale), Meredith
Hagner (Search Party, Palm Springs – Vivi come se
non ci fosse un domani), Robert Wisdom
(L’alienista, Ballers), Andrew Bachelor
(The Babysitter, Holidate) e Lynn Whitfield
(Greenleaf, Riunione di famiglia con
pallottole). Gli amici delle vacanze è il primo film 20th
Century Studios a debuttare in contemporanea mondiale sulle
piattaforme streaming Hulu e Disney+.
In questa commedia irriverente, i morigerati
Marcus ed Emily (Lil Rel Howery, Yvonne Orji) fanno amicizia in un
resort in Messico con Ron e Kyla (John
Cena, Meredith Hagner), festaioli e sempre alla
ricerca di nuove emozioni. Lasciandosi trasportare dal momento, la
coppia solitamente rigorosa vive una settimana di divertimento
disinibito e sregolatezza con i loro nuovi “amici delle vacanze”.
Mesi dopo la loro vacanza fuori dagli schemi, Marcus ed Emily
rimangono sconvolti quando Ron e Kyla si presentano senza invito al
loro matrimonio, creando il caos e dimostrando che ciò che accade
in vacanza, non necessariamente rimane in vacanza.
Diretto da Clay Tarver (Silicon
Valley), Gli amici delle vacanze è stato scritto
da Tom Mullen & Tim Mullen, Clay Tarver e Jonathan Goldstein & John
Francis Daley. Todd Garner (Prendimi!, Non
si scherza col fuoco) e Timothy M. Bourne (Tuo,
Simon, Il coraggio della verità – The Hate U
Give) sono i produttori, mentre Steve Pink e Sean Robins sono
gli executive producers. Gli amici delle vacanze sarà disponibile
anche in America Latina all’interno del nuovo servizio
direct-to-consumer Star+ che verrà lanciato il 31 agosto.