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Monster Hunter, recensione del film di Paul W. S. Anderson

Monster Hunter, recensione del film di Paul W. S. Anderson

Paul W. S. Anderson è tornato. A cinque anni dall’ultimo capitolo della saga di Resident Evil, mantiene il suo eterno amore verso la Capcom e scrive Monster Hunter. Tratto, appunto, dalla celebre saga di videogame risalente al 2005, il film prende la trama del gioco per sommi capi, dove l’aspetto che principalmente fa da filo conduttore sono i mostri giganti da sconfiggere con foga.

Monster Hunter, la trama

Qua, la sempre avvenente e agguerrita moglie del regista Milla Jovovich, veste i panni del capitano Artemis che insieme ai suoi soldati, mentre sta perlustrando una zona desertica, riceve per radio un’urgente richiesta di aiuto da parte di un’altra squadra. La truppa parte alla svelta, ma dell’altro gruppo non v’è più traccia: i segni degli pneumatici s’interrompono all’improvviso sul terreno. Nel frattempo inizia una tempesta che li travolge e catapulta in un altro mondo, dove troveranno – neanche a dirlo – grossi monters ad accoglierli.

È naturale che, per ogni trasposizione che si rispetti, ci siano gioie e dolori per tutte le sfumature di pubblico che accolgono il prodotto filmico in questione. Al netto di ogni polemica che Monster Hunter trascina con sé, a partire dalla messa al bando in Cina a causa di un’offensiva gaffe durante una presentazione, passando per le critiche mirate di chi conosce bene il videogame, il film di Anderson risulta davvero godibile in qualità di rappresentante del proprio genere, fatto di tante esplosioni e tante botte.

Milla Jovovich è ormai una veterana del genere

Milla Jovovich è una veterana del settore, e muove ogni mossa con la giusta spocchia e disinvoltura, insieme ad un cacciatore suo accidentale compagno d’avventure, interpretato da Tony Jaa, e all’imponenza di Ron Perlman, che si cala negli affascinanti abiti dell’ammiraglio di una nave volante.

Il plauso che va fatto al regista, è di aver saputo raccontare le tappe del viaggio del capitano Artemis nel nuovo mondo in cui si trova, con andamenti inaspettati e cambi di scenario fatti al momento giusto, che regalano alla narrazione perfetti picchi di ritmo. Il regista ha dichiarato sul progetto: “Mi sono innamorato di Monster Hunter 11 anni fa, quando l’ho visto per la prima volta e ho adorato il mondo che era stato creato. Il mondo e le fantastiche creature che lo abitavano. E credo che per me questo sia il punto di forza del videogioco, e quindi lo è anche del film. Queste creature fenomenali e il mondo epico in cui vivono. È qualcosa che non avevo davvero mai visto prima. Sono un grande fan di Jurassic Park e Jurassic World e dei dinosauri, mi piace King Kong, mi piace Godzilla. Ma i Diablos, i Rathalos, i Nerscylla, queste sono creature degne di sogni e di incubi e sono stato assolutamente colpito da loro. E ho pensato “Mio Dio, se riuscissimo a prendere queste creature pixellose da un videogioco e le mettessimo su un grande schermo, su uno schermo IMAX e le rendessimo fotorealistici, sarebbe una cosa fenomenale”. Ed è esattamente quello che abbiamo fatto.”

In sala dal 17 di giugno, Monster Hunter avrà il vantaggio di risultare ancora più efficace su grande schermo. Con buona pace di chi ne ha già ampiamente goduto con la consolle.

Loki: le più grandi rivelazioni del secondo episodio

Loki: le più grandi rivelazioni del secondo episodio

Il secondo episodio della serie Loki, dal titolo “La Variante”, è finalmente disponibile su Disney+ da ieri. ComicBookMovie ha raccolto le più grandi rivelazioni presenti all’interno dell’episodio che, ora più che mai, continuano a porre le basi per il futuro del MCU:

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUL SECONDO EPISODIO DI LOKI!!!

Ci sono un sacco di Loki

Parlando delle numerose volte in cui hanno dovuto “potare” Loki dalla sacra linea temporale, Mobius ci offre un assaggio delle molte versione del Dio dell’Inganno che hanno afflitto la TVA nel corso degli anni. Alcune erano chiaramente innocue (come ad esempio il Loki che ha vinto il Tour De France); altre, invece, erano chiaramente malvagie.

La TVA monitora il passato, il presente e il futuro, quindi non è una grande sorpresa che “La Variante” sia là fuori a causare problemi nello stesso momento in cui il Loki del MCU è riuscito a sfuggire al suo destino in Avengers: Endgame. È da un po’ che si parla del fatto che vedremo più versioni di Loki nella serie, e sembra che nei prossimi quattro episodi, oltre a queste due, potremmo davvero vederne altre. Ovviamente, questa rivelazione ci lascia con un’enorme domanda…

Il Multiverso è reale?

Se la sacra linea temporale è l’unica nel Multiverso, come possono esserci state versioni così profondamente diverse di Loki? Sappiamo che le linee temporali ramificate vengono create quando qualcuno intraprende un percorso che non avrebbe dovuto seguire. Tuttavia, deve essere successo qualcosa di veramente importante che giustifichi tutte le grottesche versioni del Dio dell’Inganno che vediamo nelle proiezioni condivise da Mobius.

Da un lato, non possiamo fare a meno di chiederci se i Custodi del Tempo stiano mentendo sul fatto che ci sia solo una linea temporale o se la TVA abbia scelto, in parte, di tenere Loki all’oscuro. Dall’altro, sembra molto più probabile, almeno in questa fase, che tutto ciò sia solo un esempio di come possono diventare strane le cose quando qualcuno come Loki non rimane sul percorso che i Custodi del Tempo hanno tracciato per lui. Considerato ciò, siamo abbastanza convinti che Loki spiegherà la creazione del Multiverso e come questo funziona realmente…

Il lato oscuro della TVA

Abbiamo appreso nella premiere che la TVA ha la capacità di “potare” le linee temporali, ma questo secondo episodio approfondisce davvero quali sono le conseguenze di tale azione. Quando una linea temporale viene “potata” dalla TVA, tutto e tutti al suo interno vengono cancellati dall’esistenza. Ciò significa che sia la Variante che ogni altro essere vengono cancellati in modo che la cosiddetta sacra linea temporale possa rimanere intatta.

Un’operazione alquanto oscura, soprattutto se consideriamo che mentre tutti continuano semplicemente ad esistere, c’è una versione di loro stessi che è stata letteralmente disintegrata. C’è indubbiamente qualcosa di strano nella storia dei Custodi del Tempo, e indipendentemente dal fatto che esistano o meno, è chiaro che qualcuno sta tirando le fila nell’ombra, intenzionato a fare in modo che il tempo scorra secondo la sua volontà. La Variante che incontriamo alla fine dell’episodio ha chiaramente un problema con la TVA, che speriamo venga approfondito nelle prossime settimane…

I segreti del giudice Renslayer

Siamo davvero certi che ci si possa fidare del giudice Renslayer? Potrebbe nascondere intenti molto più nefasti di quanto sembri a prima vista. Tuttavia, è altrettanto probabile che sia solo una pedina inconsapevole dei Custodi del Tempo. Sicuramente ne sa di più sul trio rispetto a Mobius, che rivela di non averli mai incontrati: il giudice, infatti, afferma che hanno un interesse personale nei confronti di qualunque cosa stia facendo la Variante di Loki mentre gironzola a spasso nel tempo.

C’è una storia che attualmente non conosciamo e Renslayer potrebbe essere la chiave di tutto. Molte cose sulla TVA non hanno ancora senso, e mentre Loki è chiaramente desideroso di incontrarli, è quasi certo che scopriremo di più sull’organizzazione la prossima settimana.

Qual è il problema di Miss Minutes?

Nel secondo episodio, apprendiamo che Miss Minutes sembra essere più di una semplice mascotte e, in effetti, è dotata di un certo livello di sensibilità. Senza speculare troppo, cosa accadrebbe se Miss Minutes fosse un altro lato oscuro della TVA che verrà concretizzato nei prossimi episodi?

Piuttosto che essere una semplice mascotte, forse è più potente di quanto sembri allo stato attuale. Sarebbe davvero un bel colpo di scena se questo personaggio animato si rivelasse l’ultima linea di difesa per i Custodi del Tempo. È solo una teoria, ma deve esserci stato un momento in cui Loki si è chiesto se Miss Minutes avesse la capacità di pensare da sola… 

Lady Loki?

La grande rivelazione di questo episodio è che Sophia Di Martino pare interpreti Lady Loki. La TVA ha dichiarato esplicitamente che la Variante che stanno inseguendo è un Loki, e il copricapo che il personaggio indossa nei momenti finale lascia pochi dubbi! Tuttavia, non sembra che le piaccia essere chiamata “Loki” e il Dio dell’Inganno del MCU ha già sottolineato quanto siano impressionanti i suoi “incantesimi”.

Tutto ciò potrebbe riferirsi al fatto che, in realtà, il personaggio è Sylvie Lushton, meglio conosciuta come Incantatrice. Nei fumetti, Sylvie era un essere umano creato da Loki, il quale l’aveva ingannata facendole credere di essere un’asgardiana. Potrebbe dunque non trattarsi di Lady Loki, anche perché nei titoli di coda della versione castigliana, nell’elenco dei doppiatori, il personaggio della Di Martino viene indicato proprio come “Sylvie” (e non come “La Variante”, come accade invece nelle altre versioni). Loki ha deciso di seguirla attraverso una portale che non sappiamo dove li abbia condotti. Ad ogni modo, le risposte in merito alla vera identità di “Lady Loki” sono ormai imminenti…

Incantatrice fa rapporto a un’entità superiore?

Dunque, sembra che Lady Loki sia, in realtà, Incantatrice. Tuttavia, il personaggio potrebbe essere al servizio di ualcun altro. Basandoci sul suo apparente disprezzo per il Dio dell’Inganno, si può azzardare che Richard E. Grant interpreterà una versione più vecchia e molto più sinistra di Loki che ha in programma di eliminare i Custodi del Tempo e trovare un modo di esistere tanto nel passato, quando nel presente e nel futuro.

Probabilmente ci sarà dell’altro oltre a questo, e sarà interessante scoprire cosa farà del suo sé più giovane (o alternativo). Nella serie a fumetti “Loki: Agent of Asgard”, un futuro “Re Loki” è tornato alle sue origini malvagie, uccidendo Thor e distruggendo Asgard. Forse questa versione del cattivo è riuscita nella sua missione in The Avengers? Se così fosse, scopriremo come sarebbe andata a finire la storia di Loki se fosse stato così…

La nascita di un nuovo Multiverso

Ci sono stati molti indizi sul fatto che Loki stia preparando il terreno per What If… ?, Spider-Man: No Way Home e Doctor Strange in the Multiverse of Madness, e l’attacco alla sacra linea temporale, col senno di poi, potrebbe essere stato il più grande indizio quando si arriverà, finalmente, al cuore di ciò che i Marvel Studios hanno pianificato. Vediamo che Lady Loki ha portato scompiglio ovunque, da Vormir a Lisbona, fino ad arrivare ad Asgard.

Le ramificazioni di ciò non saranno rivelate fino al prossimo mercoledì, ma sono state comunque create nuove linee temporali che potrebbero dare vita a quello che già conosciamo come il Multiverso del MCU. Sembra tutto un po’ troppo complicato in questo momento, ma questo potrebbe essere il punto in cui i Marvel Studios preparano davvero il terreno per l’intera Fase 4. Ciò si legherà anche al debutto degli X-Men? Sarebbe un modo per spiegare l’improvvisa comparsa di mutanti, anche se tutto ciò potrebbe culminare in Secret Invasion.

Dune di Denis Villeneuve nel Fuori Concorso di Venezia 78

Dune di Denis Villeneuve nel Fuori Concorso di Venezia 78

Dune, diretto da Denis Villeneuve (Arrival, Blade Runner 2049), sarà Fuori Concorso, in prima mondiale, alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera (1 > 11 settembre 2021).

Dune prodotto da Warner Bros. Pictures e da Legendary Pictures, è l’attesissimo adattamento per il grande schermo dell’omonimo, influente romanzo di fantascienza del 1965 di Frank Herbert. Il film sarà proiettato venerdì 3 settembre 2021 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia.

Dune a Venezia 78 – ufficiale

Dune è interpretato da un cast stellare composto da Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacJason MomoaZendayaJosh BrolinJavier Bardem, Sharon Duncan Brewster, Stephen McKinley Henderson, Zendaya, Chang Chen, David Dastmalchian, con Charlotte Rampling.

Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure sopravviveranno.

Denis Villeneuve ha diretto Dune e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

Star Trek: Picard 2, trailer della seconda stagione

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Star Trek: Picard 2, trailer della seconda stagione

Prime Video ha diffuso un nuovo promo di Star Trek: Picard 2, la seconda stagione della sua serie originale di successo Star Trek: Picard con un nuovissimo teaser trailer.

Star Trek: Picard 2

Star Trek: Picard 2 vede nuovamente Sir Patrick Stewart nell’iconico ruolo di Jean-Luc Picard, che ha interpretato per sette stagioni in “Star Trek: Next Generation”. La serie seguirà le vicende del leggendario personaggio, nel capitolo successivo della sua vita. La serie è prodotta da CBS Television Studios in collaborazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment. Alex Kurtzman, Akiva Goldsman, Terry Matalas, Michael Chabon, Doug Aarniokoski, Dylan Massin, Patrick Stewart, Heather Kadin, Rod Roddenberry e Trevor Roth sono i produttori esecutivi di questa seconda stagione, Aaron Baiers (Secret Hideout) e Kirsten Beyer sono co-produttori esecutivi. Akiva Goldsman e Terry Matalas saranno i co-showrunner della seconda stagione.

Il cast della seconda stagione di Star Trek: Picard include Patrick Stewart, Alison Pill, Isa Briones, Evan Evagora, Michelle Hurd, Santiago Cabrera, Jeri Ryan, Orla Brady e Brent Spiner. Star Trek: Picard è disponibile in streaming in esclusiva su Paramount+ negli Stati Uniti ed è distribuito in concomitanza dalla ViacomCBS Global Distribution Group su Amazon Prime Video in più di 200 paesi e territori e in Canada, andrà in onda su Bell Media’s CTV Sci-Fi Channel e in streaming su Crave.

Liam Neeson rivela cosa direbbe il Fantasma di Forza di Qui-Gon a Obi-Wan

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Liam Neeson e Ewan McGregor hanno fatto il loro debutto nell’universo di Star Wars nel primo film della trilogia prequel, La minaccia fantasma, in cui Neeson ha interpretato il maestro Jedi Qui-Gon Jinn e McGregor, invece, il giovane Padawan Obi-Wan Kenobi.

Ovviamente, tutti sanno che Qui-Gon muore alla fine del film per mano del malvagio Signore dei Sith Darth Maul, ma nonostante il tragico destino del personaggio, il maestro Jedi è stato uno dei più amati dai fan, al di là delle ben note critiche che all’epoca vennero mosse al film nel complesso e che, ancora oggi, animano le discussioni del fandom.

Sulla scia del ritorno di Ewan McGregor nei panni di Obi-Wan Kenobi nell’omonima serie in arrivo prossimamente su Disney+, è da tempo che si vocifera di una possibile apparizione di Qui-Gon Jinn nello show sotto forma di Fantasma di Forza. Purtroppo, è stato lo stesso Liam Neeson a confermare, di recente, che non sarà in alcun modo coinvolto nella nuova produzione.

Tuttavia, il celebre attore si è comunque divertito a giocare sull’argomento durante una recente intervista sul canale YouTube di Jake’s Takes. L’intervistatore, Jake Hamilton, ha chiesto a Neeson cosa avrebbe detto Qui-Gon al suo ex Padawan Obi-Wan se gli fosse apparso come Fantasma di Forza. L’esilarante risposta dell’attore è stata: “Continua così, Obi-Wan! Continua così, ragazzo. E che la Forza sia con te, sempre.”

Cosa sappiamo della serie su Obi-Wan Kenobi?

La produzione della serie Obi-Wan Kenobi è attualmente in corso. La storia inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di La vendetta dei Sith, dove Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin Skywalker, diventato il malvagio Signore dei Sith Darth Vader. Nel cast figurano anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Kang il Conquistatore apparirà in Loki prima di Ant-Man and the Wasp: Quantumania?

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Jonathan Majors interpreterà Kang il Conquistatore in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ma ancora non sappiamo quale sarà il ruolo del personaggio all’interno del più ampio MCU.

Nel film precedente il personaggio di Ghost è stato mal sfruttato, quindi la speranza dei fan è che questo threequel non sprechi il potenziale del celebre villain capace di viaggiare nel tempo, relegando ad un ruolo circoscritto (soprattutto perché il personaggio ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo Thanos).

In una recente intervista con Variety, Majors non ha potuto rivelare molto sul ruolo, ma ha confermato di aver visto tutti i film dei Marvel Studios, lodando in modo particolare il genere, ma anche “la dimensione di questi film. Le tematiche che affrontano e che spesso hanno a che fare con l’idea di destino, fantasia, futuro ed eredità”.

Ovviamente, nel corso dell’intervista, è stato chiesto a Majors delle rumor sempre più insistenti secondo cui il personaggio di Kang debutterà ufficialmente nella serie Loki (qualcosa che avrebbe decisamente senso, considerando la storia del cattivo con la Time Variance Authority). Alla domanda, però, l’attore si è limitato a rispondere: “Non so di cosa tu stia parlando.”

Le info su Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

Batman Forever: l’hashtag #ReleaseTheSchumacherCut è virale su Twitter

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I fan di Batman Forever si sono radunati sui social per chiedere a gran voce l’uscita della Director’s Cut. Uscito nel 1995, il film, diretto dal compianto Joel Schumacher, ha segnato un vero e proprio cambio di rotta per il franchise dopo i due capitoli diretti d Tim Burton nel 1989 e nel 1992, soprattutto in merito al design e al look.

Nel film Val Kilmer ha preso il posto di Michael Keaton nei panni di Bruce Wayne, affiancato da Jim Carrey nei panni dell’Enigmista e Tommy Lee Jones in quelli di Due Facce. Batman Forever, che è stato uno dei più grandi successi di quell’annata (almeno in termini di incassi), ha anche introdotto il personaggio di Dick Grayson/Robin, interpretato da Chris O’Donnell.

In occasione del 26° anniversario dell’uscita del film, i fan hanno lanciato su Twitter l’hashtag #ReleaseTheSchumacherCut: secondo quanto riportato dall’account RTSchumacherCut (via Screen Rant), l’hashtag è già entrato in tendenza, ricevendo oltre 17.000 tweet. Ovviamente, la richieste dei fan di Batman Forever nasce sull’onda del grande successo ottenuto dalla campagna #ReleaseTheSnyderCut, che di fatto ha portato alla distribuzione della versione originale di Justice League ad opera di Zack Snyder.

Ma cosa sappiamo della versione originale di Batman Forever ad opera di Joel Schumacher? Secondo le indiscrezioni emerse lo scorso anno, il taglio originale ha una durata di 170 minuti e un tono molto più dark rispetto alla versione cinematografica. La versione estesa si apre con una sequenza in cui l’Harvey Dent/Due Facce interpretato da Jones fugge dall’Arkham Asylum e, a quanto pare, contiene anche diverse sequenze inedite con protagonista l’Edward Nygma/Enigmista di Carrey.

Tuttavia, qualora l’operazione di release della Director’s Cut di Batman Forever dovesse mai vedere la luce, è triste sapere che Schumacher non potrà essere in alcun modo coinvolto. Ricordiamo che il regista è scomparso lo scorso 22 giugno all’età di 80. Aveva diretto anche Batman & Robin, uscito nel 1997.

Matrix 4: i primissimi commenti dopo un test screening

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Matrix 4: i primissimi commenti dopo un test screening

A quanto pare si sarebbero già tenuti i primi test screening (le cosiddette proiezioni di prova) di Matrix 4, il nuovo attesissimo capitolo della celebre saga fantascientifica che vedrà il ritorno di Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss negli iconici panni di Neo e Trinity.

A rivelarlo è stato un utente di Twitter – tale David Manning (via Screen Rant) – che ha avuto modo di assistere ad una delle proiezioni in questione, confermando che il titolo al momento scelto dalla produzione (e cioè quello che è apparso sullo schermo durante la visione) è Matrix: Resurrections (ovviamente, non sappiamo se questo titolo provvisorio verrà mantenuto oppure no).

Manning ha definito il nuovo film “strano, avvincente e sorprendentemente divertente”. L’utente ha anche parlato di un film “estremamente ambizioso”, sottolineando che i fan del franchise lo ameranno. Ovviamente, nessun dettaglio sulla trama è stato rivelato, dal momento che i partecipanti hanno dovuto firmare un accordo di non divulgazione.

Ricordiamo che le proiezioni di prova vengono organizzata per valutare la reazione del pubblico e, in genere, quello mostrato non è mai il prodotto definitivo. Dunque, in base a quelli che saranno i pareri raccolti, la Warner Bros. potrebbe anche decidere di intervenire sulla storia e stravolgerne alcuni aspetti.

Matrix 4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu ReevesCarrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica Henwick, Toby Onwumere e Christina Ricci. L’uscita nelle sale è fissata per il 22 dicembre 2021. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.

Luck: Apple annuncia il film d’animazione con Whoopi Goldberg

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Luck: Apple annuncia il film d’animazione con Whoopi Goldberg

La leggendaria interprete e vincitrice dell’EGOT Whoopi Goldberg sarà la voce di uno dei protagonisti nell’attesissimo film d’animazione originale di Apple/Skydance Luck. L’attrice doppierà “The Captain”, inflessibile Capo della Sicurezza per la Terra della Buona Sorte. Il Capitano è nota per i suoi vigili occhi da falco e per la sua acuta capacità d’intuizione, ancor più della sua conoscenza dei codici di Luck Security. È impegnata nel suo lavoro di tenere lontana la sfortuna e proteggere i ragazzi fortunati a tutti i costi. Whoopi Goldberg si unisce ad un altro membro del cast vocale precedentemente annunciato, Jane Fonda.

Diretto da Peggy Holmes (“Trilli e il segreto delle ali”, “Trilli e la nave pirata”, “La sirenetta – Quando tutto ebbe inizio”) e scritto da Kiel Murray (“Cars”, “Cars 3”), Luck racconta la storia della ragazza più sfortunata del mondo, che, dopo essersi imbattuta nel mondo mai visto prima della buona e della cattiva sorte, deve unirsi a creature magiche per scoprire una forza più potente persino della fortuna stessa. John Lasseter, David Ellison, Dana Goldberg e David Eisenmann lo producono per Skydance Animation. Goldberg fa parte dell’élite di artisti che hanno vinto il Grammy, l’Academy Award, il Golden Globe, l’Emmy e un Tony. È anche una prolifica produttrice, imprenditrice ed è famosa in tutto il mondo per i sue numerose battaglie umanitarie. Nata e cresciuta a New York City, si è esibita a San Diego e nella Bay Area con la compagnia teatrale Blake Street Hawkeyes. È stato lì che ha creato i personaggi che hanno dato vita allo spettacolo teatrale “The Spook Show”, divenuto poi spettacolo di successo a Broadway, vincitore del Grammy all’album dell’anno e nello speciale della HBO che ha contribuito a lanciare la sua carriera. Whoopi è apparsa di recente nell’adattamento del romanzo best-seller di Stephen King “The Stand“, serie limitata in streaming su CBS All Access. La vedremo anche in un ruolo ricorrente nel prossimo “Harlem” di Amazon.

All’inizio di quest’anno, Apple ha annunciato un’ampia partnership pluriennale con Skydance Animation per offrire film premium d’animazione innovativi e le prime serie televisive animate di alta qualità in oltre 100 paesi su Apple TV+. Oltre a “Luck“, il film musicale “Spellbound“, la serie TV “The Search for Wondla” e il cortometraggio inaugurale “Blush” danno il via alla partnership insieme a molti altri lungometraggi e a serie televisive che saranno annunciati nel corso dell’accordo. “Blush” è stato presentato in anteprima mondiale come parte del programma di cortometraggi animati del Tribeca Festival, curato proprio dalla stessa Whoopi Goldberg, lo scorso 13 giugno. I film e le serie creati e prodotti da Skydance Animation saranno presentati in anteprima insieme agli Apple Original Films, tra cui “Wolfwalkers”, che ha ricevuto una nomination all’Oscar® per il miglior film d’animazione; il Candidato all’Oscar® “Greyhound”; “Palmer” candidato al Critics Choice Award; il film nominato ai Golden Globe e ai Critics Choice Award “On The Rocks”; il due volte vincitore del Critics Choice Documentary Award e vincitore del Grand Jury Prize del Sundance Film Festival “Boys State” e il candidato al premio Critics Choice Documentary “Fireball: Visitors from Darker Worlds”.

The Suicide Squad: James Gunn svela la durata e conferma le scene post-credits

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I profili social ufficiali di James Gunn sono il mezzo preferito dal regista e sceneggiatore per interagire con i suoi fan e aggiornare in merito ai suoi progetti, sia imminenti che futuri. Ovviamente, tra questi rientra The Suicide Squad, l’attesissimo nuovo film dedicato alla Task Force X.

Via Twitter il regista ha confermato la durata del film e la presenza di eventuali scene post-credits. Per quanto riguarda il minutaggio, Gunn ha rivelato che il film durerà due ore e 12 minuti. In merito alle scene post-credits, il regista ha confermato che ci saranno, senza però specificarne il numero.

Parallelamente, il cast del film ha rilasciato un’intervista a Entertainment Weekly in cui è stato proprio James Gunn a definire The Suicide Squad “un caper movie bellico con dei supercriminali di m***a”. La stessa Margot Robbie, che nel film tornerà a vestire i panni di Harley Quinn, ha sottolineato quest’aspetto da war movie, ricordando il primo giorno sul set: “Il primo set in cui abbiamo girato era questa spiaggia. È stato fantastico. Palme. L’oceano con macchine per generare onde. Effetti pirotecnici. Effetti visivi. Esplosioni ovunque. Era come trovarsi davvero in un film di guerra assolutamente folle.”

Per quanto riguarda la trama, la sinossi ufficiale ha confermato che il film porterà la squadra a Corto Maltese. Il produttore Peter Safran ha condiviso qualche dettaglio in più su ciò che Amanda Waller (Viola Davis) chiederà loro di fare. “Corto Maltese nasconde del materiale alieno che sta cercando di usare come arma contro gli Stati Uniti e il resto del mondo. La Squadra Suicida viene incaricata di andare lì ed abbattere Jotunheim, una fortezza gigantesca.”

Per quanto riguarda le new entry, sarà Idris Elba, nei panni di Bloodsport, a guidare la squadra questa volta. In merito al suo personaggio, l’attore ha anticipato: “È un membro assai riluttante della Squadra. È un po’ scontroso. Non è certo il ragazzo più caloroso del mondo. In realtà, interpreto semplicemente me stesso.”

Tra i volti nuovi figura anche Peacemaker (John Cena), che sarà probabilmente uno dei personaggi che i fan ameranno di più. A tal proposito, sempre Safran ha spiegato: “Ha un codice morale che sembra distorto dalla quantità di violenza che infligge. È come sc****e per la verginità: lui sta combattendo per la pace.”

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

Gli amici delle vacanze, il film con John Cena debutta il 27 agosto in tutto il mondo

Il 27 agosto debutta in tutto il mondo Gli amici delle vacanze, il film targato 20th Century Studios, che arriverà come Hulu Original negli Stati Uniti e come Star Original su Disney+ in Italia e nei mercati internazionali selezionati.  Il film è interpretato da John Cena (Fast & Furious 9 – The Fast SagaThe Suicide Squad – Missione suicida), Lil Rel Howery (Scappa – Get OutJudas and the Black Messiah), Yvonne Orji (InsecureLa scuola serale), Meredith Hagner (Search PartyPalm Springs – Vivi come se non ci fosse un domani), Robert Wisdom (L’alienistaBallers), Andrew Bachelor (The BabysitterHolidate) e Lynn Whitfield (GreenleafRiunione di famiglia con pallottole). Gli amici delle vacanze è il primo film 20th Century Studios a debuttare in contemporanea mondiale sulle piattaforme streaming Hulu e Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare Gli amici delle vacanze e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

 In questa commedia irriverente, i morigerati Marcus ed Emily (Lil Rel Howery, Yvonne Orji) fanno amicizia in un resort in Messico con Ron e Kyla (John Cena, Meredith Hagner), festaioli e sempre alla ricerca di nuove emozioni. Lasciandosi trasportare dal momento, la coppia solitamente rigorosa vive una settimana di divertimento disinibito e sregolatezza con i loro nuovi “amici delle vacanze”. Mesi dopo la loro vacanza fuori dagli schemi, Marcus ed Emily rimangono sconvolti quando Ron e Kyla si presentano senza invito al loro matrimonio, creando il caos e dimostrando che ciò che accade in vacanza, non necessariamente rimane in vacanza.

Diretto da Clay Tarver (Silicon Valley), Gli amici delle vacanze è stato scritto da Tom Mullen & Tim Mullen, Clay Tarver e Jonathan Goldstein & John Francis Daley. Todd Garner (Prendimi!Non si scherza col fuoco) e Timothy M. Bourne (Tuo, SimonIl coraggio della verità – The Hate U Give) sono i produttori, mentre Steve Pink e Sean Robins sono gli executive producers. Gli amici delle vacanze sarà disponibile anche in America Latina all’interno del nuovo servizio direct-to-consumer Star+ che verrà lanciato il 31 agosto.

Monster Hunter, diretto da Paul W.S. Anderson da oggi al cinema

Monster Hunter, diretto da Paul W.S. Anderson da oggi al cinema

Monster Hunter, diretto da Paul W.S. Anderson con protagonista Milla Jovovich, al cinema da domani, giovedì 17 giugno. Il film è prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Nel cast anche Tony Jaa, Tip ‘T.I.’ Harris, Meagan Good, Diego Boneta, Josh Helman, Jin Au-Yeung e Ron Perlman.

Basato sull’omonima serie di videogiochi diventata fenomeno globale, Monster Hunter, diretto da Paul W.S. Anderson con protagonista Milla Jovovich, sarà al cinema da domani, giovedì 17 giugno. Il film è prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia in 200 copie. Nel cast anche Tony Jaa, Tip ‘T.I.’ Harris, Meagan Good, Diego Boneta, Josh Helman, Jin Au-Yeung e Ron Perlman.

Mi sono innamorato dell’immaginario, dei paesaggi e della magia del gioco. Giocando ho iniziato a immaginare il videogame sul grande schermo” – racconta il regista Paul W.S. Anderson che nella scrittura del film si è ispirato al gameplay di ‘Monster Hunter: World’ che non seguiva una narrativa precisa. “Mi è sembrata una fantastica opportunità per costruire un intero mondo da portare sul grande schermo, c’erano infinite storie da raccontare – aggiunge – Più ci pensavo, più le storie e i personaggi prendevano forma”. Per il ruolo di protagonista Anderson non ha avuto dubbi: “Chi meglio di Milla Jovovich?” Sul suo ruolo l’attrice afferma: “Il mio primo pensiero è stato, ‘dagli zombie ai mostri? Stai scherzando?’. Poi ho letto lo script e racchiudeva tutto ciò che amo dei film d’azione. Il personaggio di Captain Artemis era semplicemente fantastico. Ho pensato subito che interpretare un ruolo del genere potesse essere una grande esperienza

La trama del film

Oltre al mondo che conosciamo ne esiste un altro, popolato da potenti e pericolosi mostri che dominano il loro territorio con grande ferocia. Quando un’improvvisa tempesta di sabbia porta il Capitano Artemis (Milla Jovovich) e la sua unità (TI Harris, Meagan Good, Diego Boneta) in un nuovo mondo, i soldati rimangono scioccati nello scoprire che il nuovo ambiente, ostile e inesplorato, ospita enormi e terrificanti mostri immuni alle loro armi. Durante la loro disperata battaglia per la sopravvivenza, il gruppo incontrerà il misterioso Hunter (Tony Jaa), il cui unico talento è essere un passo avanti alle potenti creature. Mentre Artemis e Hunter instaurano lentamente un legame di fiducia, il Capitano scopre che Hunter fa parte della squadra guidata dall’Ammiraglio (Ron Perlman). Affrontare un pericolo così grande potrebbe minacciare di distruggere il loro mondo e i coraggiosi guerrieri uniscono le loro capacità uniche e le loro forze per lo scontro finale. Basato sulla serie di videogiochi diventata un fenomeno globale “Monster Hunter”.

Godzilla Vs. Kong da domani in homevideo

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Godzilla Vs. Kong da domani in homevideo

Godzilla vs. Kong, l’attesissimo film diretto da Adam Wingard con protagonisti Alexander Skarsgård, Millie Bobby Brown, Rebecca Hall e con Kyle Chandler, sarà disponibile da giovedì 17 Giugno nei formati DVD, Blu-Ray, 4K UHD e STEELBOOK 4K UHD. Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano l’attesissimo faccia a faccia tra due icone nell’avventura epica Godzilla vs. Kong, diretta da Adam Wingard.

Due leggende si scontrano in Godzilla vs. Kong: questi mitici avversari si affronteranno infatti in una spettacolare battaglia senza precedenti, con il destino del mondo in bilico. Kong e i suoi protettori intraprenderanno un viaggio pericoloso per trovare la sua vera casa, e con loro c’è Jia, una giovane ragazza orfana con la quale ha stretto un legame forte ed unico. Ma si troveranno inaspettatamente sul cammino di un Godzilla infuriato, che sta seminando distruzione in tutto il mondo. L’epico scontro tra i due titani, istigato da forze invisibili, è solo l’inizio del mistero che giace nel profondo della Terra.

Il film è interpretato da Alexander Skarsgård (“Big Little Lies”, “La tamburina”), Millie Bobby Brown (“Stranger Things”), Rebecca Hall (“Christine”, “La genesi di Wonder Woman”), Brian Tyree Henry (“Joker”, “Spider-Man: Un nuovo universo”), Shun Oguri (“Weathering with You – La ragazza del tempo”), Eiza González (“Fast & Furious: Hobbs & Shaw”), Julian Dennison (“Deadpool 2”), con Kyle Chandler (“Godzilla II: King of the Monsters”) e Demián Bichir (“The Nun: La vocazione del male”, “The Hateful Eight”).

Wingard (“The Guest”, “You’re Next”) ha diretto il film da una sceneggiatura di Eric Pearson (“Thor: Ragnarok”) e Max Borenstein (“Godzilla II: King of the Monsters”, “Kong: Skull Island”), da una storia di Terry Rossio (“Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar”) e Michael Dougherty & Zach Shields (“Godzilla II: King of the Monsters”), basato sul personaggio “Godzilla” di proprietà e creato da TOHO CO., LTD . Il film è stato prodotto da Mary Parent, Alex Garcia, Eric McLeod, Jon Jashni, Thomas Tull e Brian Rogers, mentre Jay Ashenfelter, Herbert W.Gains, Dan Lin, Roy Lee, Yoshimitsu Banno e Kenji Okuhira sono i produttori esecutivi.

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano una produzione Legendary Pictures, un film di Adam Wingard: Godzilla vs. Kong.

A Classic Horror Story: il trailer ufficiale del film Netflix italiano

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Netflix Italia ha diffuso il trailer ufficiale di A Classic Horror Story, il film originale Netflix italiano una produzione COLORADO FILM che sarà presentato in concorso al
TAORMINA FILM FEST 2021.

A Classic Horror Story, una classica storia dell’orrore, come suggerisce il titolo, un omaggio alla tradizione di genere italiana che, partendo da riferimenti classici, arriva a creare qualcosa di completamente nuovo. Il nuovo film Netflix, prodotto da Colorado Film, sarà presentato in Concorso alla 67esima edizione del Taormina Film Fest 2021, che si terrà dal 27 giugno al 3 luglio 2021. Il film sarà poi disponibile dal 14 luglio 2021 solo su Netflix. A Classic Horror Story è diretto da Roberto De Feo e Paolo Strippoli, da una sceneggiatura di Lucio Besana, Roberto De Feo, Paolo Strippoli, Milo Tissone, David Bellini, e vede come protagonisti principali Matilda Lutz, Francesco Russo, Peppino Mazzotta, Yulia Sobol, Will Merrick, Alida Baldari Calabria e Cristina Donadio. Il film è stato girato interamente in Puglia e a Roma, per 5 settimane di riprese.

I Croods 2: Una Nuova Era, il trailer ufficiale

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I Croods 2: Una Nuova Era, il trailer ufficiale

Universal Pictures Italia ha diffuso il trailer ufficiale di I Croods 2: Una Nuova Era, il sequel che debutterà solo al cinema da mercoledì 14 Luglio 2021. I Croods 2: Una Nuova Era è diretto da Joel Crawford, che ha già lavorato a un gran numero di lungometraggi della DreamWorks Animation, tra cui Trolls e il franchise di Kung Fu Panda, ed è prodotto da Mark Swift (Capitan Mutanda; Madagascar 3: Ricercati in Europa).

I Croods sono sopravvissuti ad innumerevoli pericoli e disastri, dalle zanne di bestie preistoriche alla possibile fine del mondo, ma ora dovranno affrontare la loro sfida più grande: un’altra famiglia.

La trama

In questa nuova avventura Grug (Francesco Pannofino), Hip (Alice Pagani) Guy (Leo Gassmann) insieme a Hugga, Tonco e Nonna partono alla ricerca di un posto più sicuro in cui vivere, un posto che possono chiamare ‘Casa’. Alla fine del lungo viaggio scoprono un luogo meraviglioso che sembra soddisfare tutti i loro desideri MA…. c’è solo un problema: è occupato da un’altra famiglia, I Superior! I Superior sono una moderna famiglia composta da Filo, il capofamiglia (Alessandro Gassmann), la mamma Speranza (Virginia Raffaele) e la figlia adolescente Aurora (Benedetta Porcaroli). I Superior, con la loro ingegnosa casa sull’albero, le invenzioni sorprendenti e gli acri irrigati e pieni di ortaggi freschi, sono due gradini sopra i Croods nella scala evolutiva. Dopo averli accolti in un primo momento con tutte le onorificenze, non passa molto tempo prima che le tensioni aumentino tra la famiglia delle caverne e la famiglia moderna.  Proprio quando tutto sembra perduto una nuova minaccia porterà entrambe le famiglie in un’avventura epica che le costringerà ad abbracciare le loro diversità, a darsi forza l’un l’altra e a forgiare un futuro insieme.

Mandibules – Due uomini e una mosca al cinema da giovedì 17 giugno

Presentato fuori concorso alla 77esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, arriva al cinema con I WONDER PICTURES a partire da giovedì 17 giugno la commedia surreale Mandibules – Due uomini e una mosca di Quentin Dupieux.

Mandibules – Due uomini e una mosca vede tra i protagonisti Adèle Exarchopoulos (La vita di Adèle), Dave Chapman e la partecipazione eccezionale di Bruno Lochet, e racconta tra gag spumeggianti e battute nonsense la bizzarra avventura vissuta da Jean-Gab e Manu (Grégoire Ludig e David Marsais), due amici naïve, fannulloni, perdigiorno e piuttosto ingenui, che un giorno trovano dentro il bagagliaio di un’auto rubata una mosca gigante. Per nulla impressionati dalla curiosa creatura, i due amici decidono di addestrarla a rubare cibo e altri beni primari per conto loro, così da poter stare al mondo senza faticare e continuare a non fare niente nella vita. Un film sull’amicizia, goliardico, divertente e surreale, che vuole essere un’ode all’irrazionale, ma anche un ritratto surrealista di una società dominata da rapporti umani stralunati, in cui gli unici portatori di uno sguardo autentico sono i due losers protagonisti di questa commedia dell’assurdo.

Dopo il grande successo riscosso in Francia dove ha debuttato un mese fa raccogliendo 22.000 presenze, Mandibules – Due uomini e una mosca di Quentin Dupieux sarà distribuito nei cinema italiani a partire dal 17 giugno grazie ad I WONDER PICTURES.

Mandibules – Due uomini e una mosca è stato selezionato alla XI EDIZIONE RENDEZ-VOUS FESTIVAL DEL NUOVO CINEMA FRANCESE ed è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI con la seguente motivazione: Un irresistibile esempio di comicità surreale, zeppo di trovate impossibili che s’innestano l’una sull’altra secondo una logica implacabile. Come in un improbabile incrocio fra Cronenberg, Samuel Beckett e Gianni & Pinotto, Dupieux firma un film comico e intelligentemente fuori dagli schemi. Si ride, ma il disagio non abbandona mai la presa. E la stupidità umana fa quasi tenerezza.

Loki: 10 cose sul personaggio che potrebbero trovare riscontro nella serie

La lunga e complessa storia di Loki nei fumetti Marvel potrebbe contenere alcuni indizi su quale direzione intraprenderà l’omonima serie Marvel disponibile Disney+. Screen Rant ha raccolto 10 cose che solo i fan dei fumetti conoscono sul personaggio e che potrebbero avere un ruolo chiave nei prossimi episodi dello show:

La prima volta è apparso durante la Golden Age

LokiI fan dei fumetti conoscono bene le origini di Loki. Tuttavia, anche loro potrebbero non sapere che la sua storia risale alla Golden Age. In realtà, il Dio dell’Inganno è apparso per la prima volta in “Venus #6”, uscito nell’agosto 1949. Si tratta di una serie pubblicata da Timely Comics, precursore della Marvel, scritta dal leggendario Stan Lee.

Questa versione di Loki è diversa rispetto a quella Marvel, tanto nell’aspetto quanto nel contesto: Loki, infatti, è un dio dell’Olimpo che è stato bandito nel mondo. Questa versione potrebbe essere quella che compare nella serie e nulla esclude che questa linea temporale alternativa possa essere visitata nello show.

Journey Into Mystery

Loki ha debuttato ufficialmente nell’Universo Marvel non molto tempo dopo il suo inizio. Reimmaginato adesso come più il truffatore che era nella mitologia norrena, ha debuttato in “Journey Into Mystery #85”, uscito nell’ottobre 1962.

È stato Stan Lee a riportarlo indietro, insieme al suo co-sceneggiatore e fratello Larry Lieber. L’iconico artista Jack Kirby ha poi aggiornato il suo costume, dando vita al look ormai iconico del personaggio. Tutti gli elementi essenziali del personaggio erano finalmente al posto giusto: l’odio per suo fratello Thor e la sua natura ambigua.

Origine tragiche

Loki si distingue dalla versione mitologica del personaggio per il suo passato tragico. Come raccontato nei film, Loki non è il vero figlio di Odino o il fratello di Thor. È infatti figlio dei loro nemici giurati, i Giganti di Ghiaccio.

Odino scopre il bambino, che è di dimensioni umane e che viene considerato un mostro dalla sua gente, dopo una grande battaglia con i Giganti di Ghiaccio. Loki avrebbe ereditato molti dei suoi poteri dai Giganti, inclusa l’immunità al freddo, nonché la forza e la resistenza sovrumane.

Riunire i Vendicatori

Come ha fatto nel primo film degli Avengers, Loki è responsabile della formazione dei Vendicatori nei fumetti. Le circostanze erano però molto diverse. In “Avengers #1” del 1963, sempre di Stan Lee e Jack Kirby, Loki usa Hulk come esca distruttiva per suo fratello.

Loki usa i suoi poteri di illusione per mandare Hulk su tutte le furie. Questo attira l’attenzione non solo di Thor, ma anche di Iron Man, Ant-Man e Wasp. Il gruppo sconfigge Loki, diventando il primo team di supereroi chiave della Marvel Comics

Uomo Assorbente

Una cosa che il MCU non ha ancora fatto con Loki, ma che potrebbe in futuro, è usare i suoi scagnozzi. Uno dei suoi servi più famosi e potenti è Uomo Assorbente. Carl “Crusher” Creel ottiene i suoi poteri per assumere la forma e la sostanza di qualsiasi materiale con cui entra in contatto.

Loki lo creò in “Journey into Mystery #114” del 1965 per affrontare Thor, dando vita ad una pozione magica che poi Creel avrebbe bevuto. Come per quasi tutti i personaggi Marvel di quel periodo, anche Uomo Assorbente è stato creato da Stan Lee e Jack Kirby.

Re Loki

La maggior parte delle trame di Loki nei fumetti, come nei film, sono incentrate sul suo desiderio di governare Asgard o Midgard, o anche entrambi. Nella serie “Loki: Agent Of Asgard”, finalmente realizza il suo desiderio. Non è esattamente ciò che i fan dei fumetti o anche lo stesso Loki si sarebbero aspettati, poiché il cattivo della serie si rivela essere una versione precedente di sé stesso proveniente dal futuro.

Re Loki distrusse la Terra, sconfisse suo fratello e reclamò il trono di Asgard. È sicuramente un candidato per la variante di Loki nella serie Disney+, date le numerose linee temporali alternative in gioco.

Acts of Vengeance

Nei fumetti, Loki si è macchiato di moltissimi atti malvagi, inclusi quelli presenti nella trama di “Acts Of Vengence” dei primi anni ’90. In questo epico crossover a fumetti, Loki ha manipolato alcuni cattivi come l’atroce Dottor Destino e Teschio Rosso per lanciare un attacco su larga scala ai Vendicatori e ai Fantastici Quattro.

In questa storia, Loki ha cercato le Gemme dell’Infinito, che sarebbero diventate le Pietre dell’Infinito nel MCU. Visto dove è diretto il MCU, è un crossover che i fumetti e i film potrebbero potenzialmente rivisitare…

Fingersi Scarlet Witch

Loki-in-The-AvengersLoki ha il potere di creare illusioni e nella serie “Mighty Avengers” del 2009, ne ha realizzata una delle sue più iconiche. Loki si finge Scarlet Witch e inganna i Vendicatori nell’attaccare Chthon, Signore del Caos e creatore della Magia del caos, la radice dei poteri di Wanda.

I Vendicatori e i Giovani Vendicatori si alleano quando viene rivelato che Loki si sta spacciando per Scarlet Witch. All’epoca Wanda era scomparsa e i suoi compagni la stavano cercando in tutto il mondo. Loki che finge di essere Wanda nel MCU potrebbe essere un modo divertente per complicare ancora di più le cose in futuro…

Morte e resurrezione

Proprio come nei film, Loki è morto ed è tornato in vita diverse volte anche nei fumetti. Durante il crossover “Assedio” del 2010, le trame di Loki si intensificano. Manipola i Vendicatori, all’epoca guidati da Norman Osborn, l’ex Green Goblin, per invadere Asgard.

Questo porta a una catastrofica serie di eventi che sfugge al controllo del Dio dell’Inganno, che alla fine si sacrifica per salvare Asgard. Non molto tempo dopo, si reincarna da bambino. Kid Loki diventerà un membro dei Giovani Vendicatori, una squadra verso cui il MCU sembra voler incentrare il proprio futuro…

Lady Loki

Kid Loki è solo una delle tante forme del Dio dell’Inganno che potrebbe apparire nella nuova serie Disney+. Un’altra molto importante è sicuramente quella di Lady Loki.

Lady Loki appare per la prima volta in “Thor #5” del 2008, dopo che Loki sembra morire nel ciclo dedicato al Ragnarok. Loki rinasce come donna dopo aver ingannato suo fratello e averlo costretto a ripristinare il suo pieno potere. Da lì le cose si fanno più complicate, con Loki che funge da madre alla reincarnata Sif. Ma con il Multiverso e la natura gender fluid di Loki, a questo punto sembra probabile un’apparizione di Lady Loki nella serie.

Morbius fa parte del MCU? Sony costretta a chiarire alcune dichiarazioni di Tyrese Gibson

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In generale, Tyrese Gibson tende ad essere una fonte inesauribile di momenti assai divertenti nel corso delle interviste che lo vedono protagonista. Eppure, questa volta, la star della Fast and Furious potrebbe aver fatto delle affermazione troppo audaci in merito a Morbius.

Nel film, Gibson interpreterà Simon Stroud, un agente dell’FBI che, probabilmente, si scontrerà con il Vampiro Vivente ad un certo punto (non sappiamo ancora quali sorprese potrebbe rivelare e, soprattutto, se dietro la sua identità si nasconde un altro personaggio non ancora annunciato).

Di recente, Gibson è balzato all’attenzione della stampa per aver rivelato a ComicBook che Morbius è ambientato nel MCU. Inoltre, nel corso dell’intervista, l’attore ha anche dichiarato che il film uscirà il prossimo ottobre. Chiaramente, tali dichiarazioni hanno subito generato parecchia “agitazione” tra i fan dei fumetti…

Neanche a dirlo, le affermazioni dell’attore hanno fatto il giro del mondo, costringendo la Sony Pictures a smentire prontamente quando palesato dall’attore. Il sito GameSpot ha infatti contattato lo studio, il quale non solo ha confermato che il film fa parte dello SPUMC e non del MCU, ma anche che arriverà nelle sale il 28 gennaio 2022 e non ad ottobre. Perché Gibson abbia dichiarato quello che ha dichiarato, resta un mistero…

Tutto quello che sappiamo su Morbius

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Matt SmithTyrese Gibson, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale americane il 28 gennaio 2022. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Loki: intervista a protagonisti e realizzatori

Loki: intervista a protagonisti e realizzatori

Michael Waldron (ideatore e sceneggiatore), Gugu Mbatha-Raw (interprete di Ravonna Renslayer) e Kate Herron (regista) hanno raccontato il loro punto di vista su LOKI, la nuova serie Disney+, sulla piattaforma con un nuovo episodio ogni mercoledì. Nella serie Tom Hiddleston torna nei panni di LOKI, il Dio dell’Inganno. Con lui Owen Wilson, nel ruolo di Mobius.

LOKI, la serie tv

La trama di LOKI si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame e seguirà le vicende del Loki che è fuggito nel 2012 grazie al Tesseract. Come rivelato dall’attore stesso, il Loki della linea temporale principale è stato ucciso da Thanos in Avengers: Infinity War, ma quando Iron Man, Capitan America e Ant-Man si recano nel 2012 per recuperare il Tesseract, involontariamente fanno fuggire il Loki che era appena stato sconfitto dagli Avengers.

Tom Hiddleston torna nei panni del protagonista, insieme a Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Sophia Di Martino, Wunmi Mosaku e Richard E. Grant. Kate Herron è la regista, mentre Michael Waldron è il capo sceneggiatore.

Kraven il Cacciatore: nel film apparirà anche Camaleonte?

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Kraven il Cacciatore: nel film apparirà anche Camaleonte?

Il mese scorso è arrivata la sorprendente notizia che la Sony Pictures aveva ingaggiato Aaron Taylor-Johnson (Kick-Ass, Avengers: Age of Ultron) per interpretare Kraven il Cacciatore nello standalone dedicato al personaggio. Ora, invece, è arrivato un aggiornamento in merito al possibile antagonista del film.

Secondo quanto riportato da The Illuminerdi, infatti, la studio sarebbe alla ricerca di un attore sulla trentina per il ruolo di Camaleonte, tra i più noti avversari di Spider-Man nei fumetti. Ad oggi non sappiamo se sarà l’unico antagonista che apparirà nel film, ma secondo la fonte la sua presenza sarà molto significativa.

Kraven e Camalentone, alias Dmitri Smerdyakov, hanno fatto squadra diverse volte nei fumetti, ma hanno molto più in comune dell’essere soltanto due tra i più acerrimi nemici di Peter Parker. Nei fumetti, infatti, è stato rivelato che il maestro del travestimento e il temibile cacciatore sono effettivamente fratellastri, quindi è probabile che tale legame familiare influirà in qualche modo sulla storia del film.

In attesa di conferme o smentite ufficiali, ricordiamo che il film su Kraven il Cacciatore sarà diretto da J.C. Chador (Triple Frontier) e che la sceneggiatura è stata affidata a Art Marcum & Matt Holloway e Richard Wenk. Avi Arad e Matt Tolmach, invece, figurano tra i produttori.

Black Widow: ecco perché il film è ambientato dopo gli eventi di Civil War

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Natasha Romanoff si trova a un bivio molto importante della sua vita dopo gli eventi di Captain America: Civil War: ecco perché Black Widow è ambientato in quel momento esatto della timeline del MCU.

L’ambientazione è sempre stato uno degli aspetti più importanti di Black Widow, soprattutto a causa della controversa morte di Nat in Avengers: Endgame. Durante la visita di Screen Rant al set del film, la star del MCU ha spiegato perché era importante, per i Marvel Studios, seguire Nat sulla scia degli eventi di Civil War.

L’attrice ha spiegato che, a questo punto della timeline, Natasha è costretta a cavarsela da solo dopo essere stati per anni parte di un’organizzazione, che si tratti della Stanza Rossa, dello SHIELD o degli Avengers. Nel film, dopo aver deciso di aiutare il team Cap che si è rifiutato di firmare gli Accordi di Sokovia, è sola, è una fuggitiva. Agendo da sola, quindi, inizia a prendere il controllo del suo destino e a prendere le sue decisioni per sé.

“Il post-Civil War era un buon momento da dover partire per raccontare questa storia”, ha spiegato Scarlett. “Non abbiamo mai avuto intenzione di realizzare una origin story, non volevamo tornare indietro e andare così lontano. Volevamo andare avanti, anche se comunque torneremo indietro… vi giuro che sarà tutto chiaro quando vedrete il film.”

Scarlett Johansson anticipa una Natasha “sola” in Black Widow

“Natasha ha sempre lavorato per qualcuno, ha sempre fatto parte di qualche organizzazione. Ha sempre potuto contare su una sorta di rete di salvataggio. Non ha mai dovuto prendere decisioni da sola, nel bene e nel male. Quando ha deciso, era sempre parte di qualcosa di più grande, che si trattasse della Stanza Rossa, dello SHIELD o degli Avengers. Poi, dopo la guerra civile, tutto è cambiato. Per la prima volta in assoluto si è ritrovata sola.”

“Nat è autosufficiente e ha legami praticamente ovunque, ma ora è in fuga. Si sente una fuggitiva”, ha aggiunto l’attrice. “Ecco perché il post-Civil War ci ha dato un punto da cui partire molto interessante. Chiaramente, tutto si collegherà. All’inizio del film è come se avesse smarrito la vita. L’obiettivo è quello di rimetterla in steso, e alla fine accadrà. Non sarà più la Nat di prima.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

J.K. Simmons riflette sul ruolo di J. Jonah Jameson e sul ritorno in Far From Home

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In Spider-Man: Far From Home è presente quella che molti fan considerano una delle migliori scene post-credits del MCU, in cui J.K. Simmons è tornato nei panni di J. Jonah Jameson (il direttore del Daily Bugle, interpretato dall’attore nella trilogia di Spider-Man di Sam Raimi) per rivelare al mondo intero l’identità segreta dell’Uomo Ragno.

È stato un momento che ha colto di sorpresa tutti, dal momento che in merito al ritorno di Simmons non era trapelato assolutamente nulla prima dell’uscita del film nelle sale. Ora, in una recente intervista con Den of Geek in occasione della promozione del film La guerra di domani, l’attore premio Oscar ha parlato proprio del ritorno nei panni di Jameson e di cosa ha significato per lui essere stato in grado di rivisitare e reinterpretare il personaggio.

“Quei film con Sam Raimi saranno sempre dei momenti salienti della mia carriera e della mia vita”, ha spiegato J.K. “Sam è uno dei miei registi preferiti, nonché uno dei miei esseri umani preferiti. Quando ho saputo che avrei avuto la possibilità di reinterpretare il personaggio, ero ansioso di aggrapparmi a tutte le cose più amavo di lui, ma poi mi sono imposto di dover cambiare rotta, perché mi sono reso conto subito che ora ci troviamo in una versione aggiornata di quell’universo.”

Simmons ha poi ironizzato su uno dei cambiamenti più evidenti tra le due versioni del personaggio, ossia la mancanza di capelli, aggiungendo: “Per molti personaggi, l’evoluzione è un aspetto davvero importante. In merito a Jameson, invece, mi piace questa sorta di mancanza di evoluzione del personaggio. Ci sono chiaramente dei modi in cui si è evoluto, ma fondamentalmente è lo stesso sbruffone di sempre ed è per questo che mi piace interpretarlo.”

J.K. Simmons sarà ancora J. Jonah Jameson?

Secondo alcuni rumor non ancora confermati, J.K. Simmons dovrebbe tornare nei panni di J. Jonah Jameson in altri film dello SPUMC, come Venom: La furia di Carnage e Morbius. Tuttavia, potrebbe anche fare ritorno in Spider-Man: No Way Home, restando quindi “un’esclusiva” del MCU. La speranza è che, prima o poi, venga chiarito il futuro del personaggio sul grande schermo…

Avengers: Infinity War, confermato l’easter egg di Black Widow

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Avengers: Infinity War, confermato l’easter egg di Black Widow

Scarlett Johansson ha confermato un easter egg di Black Widow presente in Avengers: Infinity War, spiegando che il giubotto verde di Natasha durante la lotta degli eroi contro Thanos era, in origine, di Yelena.

Quando Screen Rant ha visitato il set del film, Johansson ha confermato che Nat, in Infinity War, indossa il giubbotto verde che Yelena sfoggerà nel cinecomic di Cate Shortland. L’idea, a quanto pare, è stata di Kevin Feige, da sempre attento a creare connessioni all’apparenza invisibili, ma comunque importanti, tra i film dell’universo condiviso.

Scarlett non ha rivelato nel dettaglio come Nat sia riuscita ad entrare in possesso del giubbotto di sua “sorella”, ma ha confermato che il capo d’abbigliamento è diventato una sorta di cimelio di famiglia. “In effetti, è una cosa importante. Sembra un dettaglio superficiale, ma in realtà è una cosa molto significativa”, ha spiegato l’attrice.

“È stata totalmente un’idea di Kevin Feige”, ha aggiunto. “Adora questi retroscena e che le cose colleghino i personaggi gli uni agli altri in questo modo. Quando ci abbiamo pensato, all’epoca, era soltanto in riferimento al look di Nata, ma la mente di Kevin funziona in maniera assai divertente. Riesce a pensare a tutte quelle piccole cose che il pubblico potrebbe notare, cose che all’apparenza sono innocue, ma alle quali poi riesce a dare un significato profondo. In effetti, questo giubbotto è un cimelio, un cimelio di famiglia. E lo diventa in un modo inaspettato e divertente.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Furiosa: Anya Taylor-Joy entusiasta all’idea di lavorare con George Miller

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Anya-Taylor Joy è probabilmente una delle attrici del momento, anche grazie all’incredibile successo riscosso dalla miniserie La regina degli scacchi. Tra i prossimi progetti che la vedranno coinvolta, uno dei più eccitanti è sicuramente Furiosa, l’attesissimo prequel di Mad Max: Fury Road

In occasione del celebre format “Actors on Actors” di Variety, l’attrice ha scambiato quattro chiacchiere con il collega Josh O’Connor (star di The Crown con cui ha recitato nel film Emma) e ha avuto modo di parlare proprio dell’attesissimo prequel di George Miller, rivelando che uno dei motivi che l’hanno spinta ad accettare la parte è stata proprio la possibilità di lavorare con il regista australiano.

“La cosa che mi rende più entusiasta di Furiosa è George Miller”, ha spiegato Anya. “È il numero 1. La sua mente è davvero incredibile. Mi sento fortunata e al tempo stesso privilegiata a passare del tempo con lui e a crescere professionalmente grazie a lui. E poi sono veramente entusiasta di mettere alla prova con un ruolo così fisico. Diventare qualcos’altro di molto diverso da me fisicamente è qualcosa che, per assurdo, mi trasmette molta pace. Sono entusiasta all’idea di dover lavorare sodo.”

L’attrice ha poi confermato che le riprese partiranno in Australia ad agosto, e non a giugno come precedentemente indicato. In riferimento alla sua agenda, infatti, ha detto: “Ho un po’ di tregua fino ad agosto. Poi lavorerà senza sosta fino alla metà del 2023.”

Tutto quello che sappiamo su Furiosa

Nonostante il grande successo di Fury Road, un nuovo film del franchise è stato bloccato per anni a causa di una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. Tuttavia, lo scorso ottobre il progetto è stato confermato ufficialmente attraverso la notizia del casting di Anya-Taylor Joy, la star di The New Mutants e La regina degli scacchi, che interpreterà una versione più giovane del personaggio di Furiosa. Oltre a lei, nel cast ci saranno anche Chris Hemsworth (Thor: Ragnarok) e Yahya Abdul-Mateen II (Aquaman), anche se al momento i loro ruoli non sono stati ancora svelati.

George Miller dirigerà, co-scriverà e produrrà Furiosa insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Il film sarà prodotto dal marchio australiano Kennedy Miller Mitchell di Miller, insieme al partner di Fury Road, la Warner Bros. Pictures.

Scarlett Johansson riflette sull’evoluzione di Vedova Nera da Iron Man 2

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In una recente intervista con Screen Rant, Scarlett Johansson ha avuto la possibilità di riflettere sull’evoluzione di Vedova Nera all’interno del MCU dal suo debutto in Iron Man 2 del 2010. Da allora, il personaggio è apparso in diversi film nel corso degli anni, fino alla sua tragica morte in Avengers: Endgame.

Qualche tempo fa, Screen Rant ha avuto l’opportunità di visitare il set di Black Widow e di parlare con alcune delle star del film. Nello specifico, insieme a Johansson è stato affrontata il modo in cui Nat potrebbe essersi evoluta dalla sua prima apparizione nel film di Jon Favreau. Secondo l’attrice, tale cambiamento è basato sulla forza del personaggio.

“All’inizio, in Iron Man 2, era un personaggio molto seducente, e il suo potere era proprio questo. Il suo potere era nella sua sessualità, ma poi le cose sono cambiante col tempo”, ha spiegato Scarlett. “La sua forza, in realtà, era la sua vulnerabilità, e questo verrà spiegato molto bene nel film. Il suo sacrificio è stato davvero un gesto altruista. Penso che essere in grado di prendere quella decisione, di compiere un atto così generoso e disinteressato, sia una cosa incredibilmente potente. È incredibile che sia stata davvero in grado di farlo.”

Scarlett Johansson parla della “sessualizzazione” di Vedova Nera nel MCU

In un’altra intervista con Collider, invece, Johansson ha approfondito la questione legata alla “sessualizzazione” del personaggio di Nat. “Ci siamo allontanati sempre di più dall’iper-sessualizzazione di questo personaggio. Se pensiamo a Iron Man 2, nonostante sia stato molto divertenti e nonostante ci siano dei momenti davvero fantastici in quel film, Nat era davvero molto sessualizzata. Si parlava di lei come di un oggetto, come di qualcosa da possedere. Anche Tony parla di lei in questo modo.”

Poi ha aggiunto: “Ad un certo punto Tony si riferisce a lei come fosse un pezzo di carne o qualcosa del genere. Forse all’epoca poteva essere percepito addirittura come un complimento. Ma all’epoca ero molto diversa anch’io. Le cose sono cambiate oggi ed è bello essere parte di quell’evoluzione.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

La Terra dei Figli, dal 1° luglio al cinema

La Terra dei Figli, dal 1° luglio al cinema

Arriva il 1° luglio al cinema La Terra dei Figli, il nuovo film di Claudio Cupellini, liberamente ispirato al fumetto di Gipi. Nel cast del film Leon De La Vallée, Paolo Pierobon, Maria Roveran, Fabrizio Ferracane, Maurizio Donadoni, Franco Ravera con Valerio Mastandrea e Valeria Golino.   

“Sulle cause e i motivi che portarono alla fine si sarebbero potuti scrivere interi capitoli nei libri di storia. Ma dopo la fine nessun libro venne scritto più”.

La fine della civiltà è arrivata. Non sappiamo come. Un padre e suo figlio, un ragazzino di quattordici anni, sono tra i pochi superstiti: la loro esistenza, su una palafitta in riva a un lago, è ridotta a lotta per la sopravvivenza. Non c’è più società, ogni incontro con gli altri uomini è pericoloso. In questo mondo regredito, il padre affida a un quaderno i propri pensieri, ma quelle parole per suo figlio sono segni indecifrabili.

Alla morte del padre, il ragazzo decide di intraprendere un viaggio verso l’ignoto alla ricerca di qualcuno che possa svelargli il senso di quelle pagine misteriose. Solo così potrà forse scoprire i veri sentimenti del padre e un passato che non conosce.

Boys di Davide Ferrario apertura di Taormina 67, al cinema dal 1° luglio

Boys di Davide Ferrario aprirà la 67° edizione del Festival di Taormina. Nel cast del film Neri Marcorè, Marco Paolini, Giovanni Storti e Giorgio Tirabassi, con le musiche originali di Mauro Pagani. Boys è prodotto da LIONELLO CERRI e CRISTIANA MAINARDI, una produzione LUMIÈRE & CO. con RAI CINEMA.

La trama di Boys

Joe, Carlo, Bobo e Giacomo sono amici da sempre, ciascuno con la propria vita e i propri problemi, ma uniti da un autentico legame e dalla passione che li aveva fatti incontrare: la musica. The Boys, questo il nome della band, avevano avuto un fulmineo successo negli anni Settanta. Nella loro routine – tra vicende amorose e personali – irrompe una possibilità che li porta in un nuovo viaggio: dovranno fare i conti con i sogni e le ambizioni di un tempo e il mondo di oggi, ma ancora di più scopriranno il senso della loro amicizia.

Il film sarà presentato a Taormina il 27 giugno e sarà in sala il 1° luglio.

Il Taormina Film Fest celebra il ritorno alla magia del cinema

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Il Taormina Film Fest celebra il ritorno alla magia del cinema

In una stagione cruciale per la cinematografia mondiale, Taormina rinnova il suo legame con il grande schermo: la 67ma edizione presenta sei opere prime e seconde in concorso e sette grandi première nazionali e internazionali nell’incantevole scenario del Teatro Antico. Una selezione pensata per un pubblico diversificato che potrà finalmente godere, dopo una lunga pausa, dell’incantesimo del cinema.

Sotto l’egida della Fondazione Taormina Arte Sicilia, nel primo anno della Direzione Artistica di Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia, il Taormina Film Fest abbraccia le diverse anime della settima arte, con un’attenzione a generi, stili e linguaggi differenti: dal family all’horror, dalla dark comedy al drama, dall’animazione all’arthouse.

L’identità femminile sarà protagonista davanti e dietro la macchina da presa con il film di esordio di Michela Cescon Occhi Blu, dell’israeliana Tanya Lavie Honeymood, dell’iraniana Rezvan Pakpour Fractal, nonché con una giuria che annovera tre donne su cinque componenti, presieduta dalla regista Susanna Nicchiarelli. Le signore del cinema avranno uno spazio di confronto fra diverse professionalità, per dare voce al talento che va in scena e alle artiste invisibili, lontane dai riflettori ma ugualmente determinanti.

Nella stagione della rinascita e della ripartenza, il Festival vuole riservare un’attenzione particolare agli autori italiani, da quelli già affermati agli esordienti di valore, che dimostrano la straordinaria vitalità e varietà dell’industria filmica nazionale: dalla commedia road movie Boys di Davide Ferrario all’inquietante distopia de La Terra dei figli di Claudio Cupellini, dal toccante intimismo di Atlas di Niccolò Castelli, all’innovativo horror A Classic Horror Story di Roberto De Feo e Paolo Strippoli, con cui Netflix debutta al Taormina Film Fest.

E ancora lo sguardo sulla cinematografia europea con il tedesco Next Door, opera prima dell’attore Daniel Brühl, e il francese La signora delle rose (La fine fleur ) di Pierre Pinot, sul cinema extra-europeo con il cinese Long Daydi Yumo Luo, oltre ai citati titoli iraniano e israeliano.

Non manca il family con Peter Rabbit 2 – Un birbante in fuga, avventuroso mix di animazione e live action diretto da Will Gluck, che verrà presentato il 30 giugno in contemporanea al Teatro Antico e a Roma nell’ambito del  TimVision Floating Theatre Summer Fest organizzato da Alice nella Città.

E poi la black Woodstock di Summer of Soul, ovvero l’iconico concerto all’Harlem Cultural Festival del 1969 con B.B. King, Nina Simone, Stevie Wonder recuperato ed esaltato dal regista Ahmir “Questlove” Thompson con un inedito accesso al materiale d’archivio, che invita a una riflessione sulla questione razziale negli Stati Uniti.

Il cinema globale, dunque, ma anche un forte radicamento nel territorio attraverso la collaborazione con Sicilia Film Commission, che presenta un programma di eventi collaterali, che culminerà con la proiezione del documentario Lo schermo a tre punte e un incontro con il regista Giuseppe Tornatore al quale parteciperanno gli allievi della sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia e delle Università siciliane. In apertura la proiezione di Space Beyond, protagonista l’astronauta siciliano Luca Parmitano, seguirà Sulle tracce di Goethe in Sicilia, il documentario diretto e interpretato dal regista tedesco Peter Stein, che ripercorre dopo duecentotrent’anni le tracce del celebre Viaggio in Sicilia di Wolfgang Goethe, alla ricerca delle origini classiche della cultura europea. Completa il programma una selezione di cortometraggi dedicati all’universo femminile, tra cui La bellezza imperfetta, del giovane regista siciliano Davide Vigore con la fotografia di Daniele Ciprì.

La collaborazione con ANEC Sicilia consentirà, per la prima volta, una fruizione allargata del Taormina Film Fest: alcuni dei titoli presentati al Teatro Antico, saranno proiettati in contemporanea in numerose sale delle principali città siciliane, oltre alle serate di apertura e chiusura. Un sostegno concreto dopo una stagione difficile.

In tema di valorizzazione del territorio, il Festival ospiterà – in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per il Turismo – il Premio ENIT Il cinema che promuove la bellezza italiana dedicato al film che, fra quelli distribuiti nell’ultima stagione, ha esaltato l’immagine della bellezza italiana. Sempre con ENIT, è previsto un focus sulle  prospettive e le potenzialità legate ai luoghi del cinema.

In uno spirito di fattiva cooperazione e sostegno all’industria cinematografica, sono numerose le attività avviate d’intesa con organismi e associazioni di settore, nel segno di una collaborazione inclusiva e sinergica necessaria per il rilancio del settore, che rappresenta una delle chiavi della 67ma edizione.

In quest’ottica, i Giornalisti Cinematografici ricorderanno a Taormina, come tradizione sul palco del Teatro Antico, quest’anno in apertura del Festival, Nino Manfredi nel centenario della nascita.  Il “Premio Manfredi”, che il Sngci assegna d’intesa con la famiglia del grande Nino a un attore che abbia rivelato un talento speciale non solo nella commedia.

Nel centenario dalla nascita di Leonardo Sciascia, Taormina celebrerà, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, il grande autore siciliano con la mostra Cinema e Legalità e la presentazione del libro Sciascia e il cinema, conversazioni con Fabrizio di Fabrizio Catalano, nipote dello scrittore. E per festeggiare un anniversario significativo, il regista Ferzan Özpetek incontrerà il pubblico nel ventennale de Le Fate Ignoranti per condividere il suo affascinante percorso artistico.

Ritorno al futuro, poi, per la proiezione al Teatro Antico del film in nuova edizione digitale Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato di Florestano Vancini che vede Leonardo Sciascia fra gli sceneggiatori, in collaborazione ancora una volta con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. Grazie al CSC, si potrà anche viaggiare nel tempo con il Rapido del Sud di Fausto Saraceni, un percorso nell’Italia degli anni Quaranta attraverso il tragitto Roma Taormina di un treno elettrico moderno ma con un cuore poetico in un Paese proiettato verso il progresso. Nel film, conservato e digitalizzato da CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa, e proveniente dal fondo Fondazione FS, è stata recentemente riconosciuta una giovane Silvana Mangano nel ruolo di una passeggera che accompagna un’amica.

La linea editoriale scelta dai Direttori prevede una settimana ricca di appuntamenti, in cui le tredici Anteprime dei film in selezione ufficiale si alternano agli incontri con i protagonisti, le mostre e i panel: un’ampia offerta culturale e artistica che corrobora l’identità del Festival.

Quest’anno il Taormina Film Fest inaugura una collaborazione con Ciak: lo storico mensile di cinema commenterà i film e offrirà interviste e backstage attraverso il Taormina Ciak Daily, nonché offrirà ad alcuni studenti del Corso di Laurea Magistrale in Metodi e Linguaggi del giornalismo dell’Università di Messina un tirocinio sul campo.

Luca Marinelli e Alessandro Borghi protagonisti di Le Otto Montagne

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Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi ed Elena Lietti sono i protagonisti del film LE OTTO MONTAGNE di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, tratto dal libro di Paolo Cognetti, edito in Italia da Giulio Einaudi Editore e Vincitore del Premio Strega nel 2017.

Le riprese sono appena iniziate in Valle d’Aosta della produzione Italiana – Francese – Belga. Prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per WILDSIDE (it), società del gruppo FREMANTLEPYRAMIDEPRODUCTIONS (Fr), RUFUS / MENUETTO (Be) e coprodotto da VISION DISTRIBUTION. Louis Tisné è il produttore esecutivo per Elastic Film. 

Una storia di amicizia, di padri e di figli e delle scelte che facciamo nella vita che ci viene data, sullo sfondo delle montagne che dobbiamo scalare fisicamente e psicologicamente. Una storia universale sull’inesorabile ricerca del conoscere sé stessi e al contempo di essere fedeli agli altri.

LE OTTO MONTAGNE uscirà in Francia distribuito da Pyramide Productions e nel Benelux da Kinepolis Film Distribution & Dutch FilmWorks. In italia e nel resto del mondo il film sarà distribuito da Vision Distribution.

MCU: 10 personaggi su cui la Marvel ha “gettato la spugna”

MCU: 10 personaggi su cui la Marvel ha “gettato la spugna”

Nel corso degli anni è diventato sempre più difficile muovere critiche ai film del MCU. Tuttavia, è innegabile che i Marvel Studios non abbiano reso giustizia a tutti i numerosi personaggi che sono apparsi sul grande schermo da tredici anni a questa parte. ComicBookMovie ha raccolto 10 personaggi su cui la Marvel sembra aver “gettato la spugna”:

Drax

In occasione della promozione di Army of the Dead, Dave Bautista ha più volte espresso la sua insoddisfazione per il modo in cui Drax è stato raccontato nel MCU. Per quanto il personaggio sia adorabile e per quanto Bautista abbia un tempismo comico incredibile, è abbastanza facile capire da dove proviene l’insoddisfazione dell’attore, soprattutto se pensiamo al primo film dei Guardiani della Galassia.

In quel film, Drax era in cerca di vendetta: il suo obiettivo era uccidere Ronin – e in seguito Thanos – per vendicare l’omicidio della sua famiglia. Tutto ciò non è mai stato mostrato e, alla fine, Drax non è stato altro che un sollievo comico all’interno del franchise, senza mai avere la possibilità di combattere contro il Titano Pazzo. Non abbiamo mai davvero visto “Il Distruttore” nel MCU e ad oggi non possiamo far altro che guardare indietro a ciò che sarebbe potuto essere… 

Barone Strucker

Il barone Wolfgang von Strucker ha preso di mira tutti nei fumetti, da Capitan America a Wolverine, spingendo quegli eroi al limite e dimostrandosi una vera e propria minaccia. Nel Marvel Cinematic Universe, non è stato altro che carne da macello per Ultron, ed è un vero peccato che i Marvel Studios non abbiano mai approfittato il suo aspetto da grande cattivo che controllava l’HYDRA dalla sua fortezza.

Fondamentale nella “creazione” di Scarlet Witch e Quicksilver, Strucker avrebbe potuto e dovuto diventare una minaccia ricorrente, con WandaVision che sarebbe stato ideale per un suo eventuale ritorno. Sfortunatamente, il suo tempo in Avengers: Age of Ultron è passato così velocemente che, alla fine, non ha nemmeno ottenuto un cameo nella serie Disney+! Ormai è troppo tardi per rimediare, ed è un peccato perché è palese che il MCU sia stato privato di un grande cattivo.

Ronan l’Accusatore

Ronan l’Accusatore è stato un cattivo abbastanza solido in Guardiani della Galassia, anche se a molti fan sono mancate le complessità della sua controparte a fumetti. Uccidendo rapidamente Ronan, siamo stati derubati della possibilità di seguire il suo viaggio per diventare un eroe e siamo rimasti completamente delusi dalle sue motivazioni nel voler impugnare una delle Gemma dell’Infinito.

Onestamente, qualsiasi personaggio cosmico avrebbe potuto ricoprire il ruolo che Ronan ha avuto in quel film. Quando è arrivata la notizia che Lee Pace era stato ingaggiato per interpretare una versione più giovane del cattivo in Captain Marvel, i fan non vedevano l’ora di esplorare la sua storia pre-Thanos nel MCU. Purtroppo, non è andata meglio, con Ronan che, alla fine, è stato poco più di un volto familiare nella storia delle origini di Carol Danvers.  

Maria Hill

L’introduzione di Maria Hill in The Avengers ha funzionato abbastanza bene. Joss Whedon aveva gettato le basi per la sua trasformazione in un’antagonista, ma quando sono usciti Captain America: The Winter Soldier e Avengers: Age of Ultron, era chiaro che il suo destino sarebbe stato alla stregua di quello dell’agente Coulson. Il suo ruolo, infatti, non ha fatto altro che diminuire da quel momento, ed ora è probabilmente troppo tardi per fa sì che quella donna che una volta ha preso di mira Captain America o ha smascherato Spider-Man con la forza si evolva. 

Tuttavia, visto che uno Skrull si è finto Maria Hill in Spider-Man: Far From Home, non possiamo far altro che sperare che ci siano piani per lei in futuro, magari in progetti come Secret Invasion o The Marvels.

Zio Ben

Sebbene sia abbastanza facile capire perché i Marvel Studios abbiano scelto di evitare di raccontare la storia delle origini di Peter Parker, è strano che ancora non sappiamo come il ragazzo abbia acquisito i suoi poteri e cosa lo ha spinto a diventare un supereroe. La morte di Ben Parker è stata menzionata in più occasioni, ma senza alcun segno tangibile del personaggio (il franchise con Tom Holland ha anche trascurato la sua iconica frase: “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”).

Alla fine, è stato Tony Stark la vera figura paterna di Peter Parker. Ciò potrebbe essere attribuito al fatto che Spidey desidera una figura paterna per sostituire suo zio, ma sorvolando sul passato dell’arrampicamuri, i Marvel Studios hanno, in diversi modi, danneggiato il futuro dell’eroe. Speriamo che Spider-Man: No Way Home possa rimediare a questo problema, ma forse è meglio non sperarci troppo…

Bucky Barnes

The Falcon and the Winter Soldier ha fatto molto per redimere Bucky Barnes, e sicuramente è riuscito a far andare il personaggio oltre il ruolo di Soldato d’Inverno. Tuttavia, prima di allora, i Marvel Studios non erano riusciti a dare a questo personaggio l’attenzione di cui aveva bisogno e che meritava. Captain America: Il primo Vendicatore ha avuto a malapena la possibilità di presentarlo come il più caro amico di Steve Rogers prima che venisse “ucciso”, e anche se non possiamo criticare il suo ruolo nel sequel, tutto quello che seguì – sempre in relazione al personaggio – fu parecchio frettoloso.

Bucky aveva bisogno di più spazio in Captain America: Civil War, e alla fine non è stato altro che un attore di supporto nella storia di Cap e Iron Man. Questa era l’occasione perfetta per esplorare meglio la sua amicizia con Steve, mentre in Avengers: Infinity War Bucky è caduto ancora una volta nel dimenticatoio. Per quanto siamo entusiasti di vedere Sam Wilson nei panni di Captain America, non possiamo fare a meno di chiederci se Bucky avrebbe dovuto avere la possibilità di impugnare lo scudo per primo…

Sif

Analizzando il franchise di Thor, non è difficile trovare personaggi che sono stati completamente mal sfruttati dai Marvel Studios. Tre Guerrieri, Heimdall e persino Odino (in larga parte) non sono stati all’altezza delle aspettative. Tuttavia, è la cattiva gestione di Sif che molti fan faticano davvero a perdonare. Dopo aver superato i suoi sentimenti per il Dio del Tuono in Thor, il sequel Thor: The Dark World ha fatto davvero poco o niente con la tosta guerriera, e da allora non l’abbiamo più vista (il che, onestamente, è inconcepibile!).

Jaimie Alexander dovrebbe riprendere il ruolo in Thor: Love and Thunder, quindi una redenzione per il personaggio è ancora possibile. Tuttavia, per come stanno le cose, è innegabile che sono stati sprecati anni che avrebbero potuto invece vedere Sif come uno dei principali personaggio del Marvel Cinematic Universe. Speriamo solo che la Marvel offra un’adeguata spiegazione alla sua assenza…

Nebula

Da un lato, non possiamo davvero criticare il modo in cui la storia di Nebula si è svolta sul grande schermo fino ad ora. Vederla passare da braccio destro di Thanos ad eroe a sé stante è stato oltremodo soddisfacente, senza contare il fatto che quell’arco continuerà ad evolversi grazie a Guardiani della Galassia Vol. 3. Tuttavia, non dare a Nebula la possibilità di vendicarsi del Titano Pazzo sembra una grande opportunità narrativa che è stata persa.

Se fosse stato intrapreso quel tipo di discorso narrativo, Nebula sarebbe stata probabilmente al centro di un nuovo percorso, dando ai Marvel Studios molte direzioni entusiasmanti in cui portare il personaggio. La speranza è che Gunn abbia in programma delle grandi sorprese per Nebula…

Scorpion

Anche se le cose potrebbero cambiare in futuro, allo stato attuale Mac Gargan rimane uno dei personaggi del Marvel Cinematic Universe peggio sfruttati. È stato piuttosto triste vederlo ferito dall’arrampicamuri nella prima battaglia di Peter Parker con Avvoltoio: tuttavia, quella e una scena post-credits in Spider-Man: Homecoming hanno preparato il terreno per un’eventuale trasformazione in Scorpion.

Possiamo solo supporre che questo sia stato qualcosa su cui ha spinto Sony, perché i Marvel Studios non si sono mai presi la briga di rivisitarne le origini. Nei fumetti, Gargan è un investigatore privato assunto da J. Jonah Jameson per scoprire l’identità segreta di Spidey. Quando ogni tentativo fallisce, il caporedattore del Daily Bugle gli paga una trasformazione che gli permetterà di combattere l’arrampicamuri. Ma alla fine qualcosa va storto e nasce Scorpion! Aver trascurato tutto ciò è sconcertante, specialmente quando Scorpion avrebbe potuto facilmente essere il cattivo principale in un futuro film di Spider-Man.

Iron Man

Siamo consapevoli che Iron Man è stato uno dei personaggi più amati nella storia di universo condiviso. Anche se il suo arco narrativo è stato soddisfacente, alcuni fan non possono fingere di essere rimasti un po’ delusi. Non appena è diventato chiaro che il personaggio avrebbe sbancato al botteghino, il Tony Stark di Robert Downey Jr. è diventato il cuore pulsante del franchise, con Spider-Man continua a vivere nella sua ombra (siamo alquanto ottimisti sul fatto che i Marvel Studios prenderanno le distanze da ciò in No Way Home).

A parte questo, sorvolare sulle battaglie di Iron Man contro l’alcolismo ci ha derubato di una parte enorme di chi era il personaggio in realtà, così come il MCU non è riuscito a esplorare le sue battaglie con il Mandarino e il ruolo chiave che ha interpretato in “Armor Wars”. Non abbiamo mai visto questo Tony diventare il direttore dello S.H.I.E.L.D.: un sacco di potenziale, dunque, è stato sacrificato sull’altare del successo commerciale. Lo capiamo, ma ciò non lo rende meno deludente…

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