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Martin Scorsese contro l’industria dello streaming: “L’arte del cinema è svalutata”

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Dopo le ben note riflessioni in merito all’universo dei cinecomic, Martin Scorsese rilascia nuove dichiarazioni che potrebbero ancora una volta fare il giro del mondo. Il celebre regista, infatti, ha pubblicato un lungo saggio dal titolo “Il Maestro”, dedicato a Federico Fellini, sulle pagine di Harper’s Magazine.

Nel saggio, l’autore di capolavori immortali come Taxi Driver, Toro scatenato e Quei bravi ragazzi, riflette sull’odierna situazione dell’industria dello spettacolo, soffermandosi in particolare sull’evoluzione e sul predominio dello streaming, che lo stesso accusa senza mezzi termini: per Scorsese, infatti, i servizi di streaming sono colpevoli di aver ridotto il cinema a mero “contenuto”. 

È proprio su questo concetto che il regista si sofferma con particolare attenzione: “Non più di 15 anni fa, la parola ‘contenuto’ veniva impiegata quando le persone discutevano di cinema a un livello ‘serio’. Questo termine veniva confrontato e al tempo stesso misurato con quello di ‘forma’. Poi, in maniera sempre più graduale, è stato utilizzato da coloro che hanno rilevato le media company, persone che non hanno mai saputo nulla di questa forma d’arte e che nemmeno di sono preoccupate di documentarsi.”

Martin Scorsese tra streaming, “contenuto” e algoritmi

Scorsese, pur riconoscendo che i servizi di streaming hanno consentito la distribuzione delle sue ultime fatiche (The Irishman, prodotto da Netflix, e l’atteso Killers of the Flower Moon, prodotto da Apple), sostiene che oggi “l’arte del cinema viene svalutata” e che la parola “contenuto” sia diventata “un termine commerciale per tutte le immagini in movimento”, indipendentemente dal fatto che si parli di un film di David Lean, di uno spot del Super Bowl, di un cinecomic o di un episodio di una serie tv.

Il regista spiega: “È un termine collegato non più all’esperienza della sala, quello di ‘contenuto’, ma alla visione domestica, sulle piattaforme di streaming, che hanno superato l’esperienza cinematografica, così come Amazon ha spodestato i negozi fisici. Da un lato, questo è stato positivo per i registi, me compreso. Dall’altra parte, ha creato una situazione in cui tutto viene presentato allo spettatore in condizioni di parità, che suona come una cosa democratica, ma in realtà non lo è. Se un’ulteriore visione è “suggerita” da algoritmi basati su ciò che hai già visto, e i suggerimenti si basano solo sull’argomento o sul genere, allora cosa fa tutto questo per l’arte del cinema?”

Claudio Sorrentino: morto il doppiatore storico di Mel Gibson

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Claudio Sorrentino: morto il doppiatore storico di Mel Gibson

John Travolta, Bruce Willis, Russel Crowe, Mickey Rourke e Topolino, sono solo alcuni dei nomi che devono la loro voce italiana a Claudio Sorrentino. A 75 anni, a causa del coronavirus, si è spento il giornalista, autore e doppiatore che nell’immaginario nazionale era collegato specialmente a Mel Gibson.

Martedì 16, Claudio Sorrentino si è spento alle 20.10 a Villa Tiberia, a Roma. Da quando aveva 5 anni era già nel mondo dello spettacolo, portato sul palcoscenico a recitare De Filippo da Roberto Murolo.

È stato Rusty in Rin Tin Tin, Rickie di Happy Days, la voce ufficiale italiana di Topolino, John Travolta, da Staying Alive a Pulp Fiction, Bruce Willies in Die Hard. Ma aveva prestato la voce anche a Sylvester Stallone, a Willem Dafoe e a Ryan O’Neal. Ma la sua carriera è stata sempre legata a Gibson, visto che era suo quel grido di libertà in Braveheart.

Star Wars: la relazione tra Rey e Kylo Ren è sempre stata “romantica”

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Rian Johnson, regista di Star Wars: Gli ultimi Jedi, ha confermato di aver sempre visto la relazione tra Rey e Kylo Ren come una relazione romantica. In qualità di personaggi principali della trilogia sequel della celebre saga, sia Rey che Kylo Ren sono stati introdotti per la prima volta in Star Wars: Il risveglio della forza del 2015. Alla fine, l’eroina e il villain si sono alleati contro l’Imperatore Palpatine nel capitolo finale,  Star Wars: L’ascesa di Skywalker.

Fin dal loro primo incontro ne L’ascesa di Skywalker, era chiaro che ci fosse una forte connessione tra Rey e Kylo Ren. Tale legame è stato consolidato ne Gli ultimi Jedi, dove hanno avuto conversazioni regolari attraverso la Forza. Nonostante il tempo limitato per stare effettivamente insieme in seguito agli eventi de L’ascesa di Skywalker, in quella storia i due hanno cominciato a comprendersi di più. Sebbene provengano da background diversi e abbiamo motivazioni diverse, sono stati in qualche modo attratti l’uno dall’altro quando è stato rivelato che facevano parte di una Diade nella Forza. Ciò ha portato molti a credere che nella loro relazione ci fosse molto di più di quello che, in effetti, si vede sullo schermo. Dal momento però che Lucasfilm non lo ha mai veramente chiarito la questione, c’è stata parecchia confusione su quale sia realmente la natura del loro legame.

In base a ciò che pensa il regista Rian Johnson, la relazione tra Rey e Kylo Ron è di natura “romantica” e “intima”, come affermato dallo stesso in una recente intervista con Sariah Wilson, giornalista di USA Today. Purtroppo, non sono stati forniti ulteriori dettagli in merito alla questione, ma è probabile che in futuro sarà proprio Johnson a tornare sull’argomento. Sempre nella medesima intervista, come vi abbiamo riportato nella giornata di ieri, il regista ha confermato che la sua trilogia di Star Wars è ancora in fase di sviluppo.

Il futuro della saga di Star Wars

Di recente è stato confermato Rogue Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto da Patty Jenkins (regista di Wonder Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre 2021.

Oltre a Rogue Squadron, sappiamo che a Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In passato, anche ai creatori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss, era stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela: sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.

In sviluppo c’è anche un misterioso film che sarà prodotto da Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, e che sarà scritto da Michael Waldron, sceneggiatore di Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

Zack Snyder spera ancora in uno scontro tra Batman e Deathstroke

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Zack Snyder spera ancora in uno scontro tra Batman e Deathstroke

Zack Snyder spera ancora che, in qualche modo, il Batman di Ben Affleck e il Deathstroke di Joe Manganiello possano scontrarsi sullo schermo. I due arcinemici avrebbero dovuto combattere l’uno contro l’altro quando Affeck era ancora a lavoro sul suo standalone dedicato all’Uomo Pipistrello. Sappiamo che quel film è stato poi affidato a Matt Reeves, che l’ha trasformato nell’attesissimo The Batman che arriverà nelle sale il prossimo anno e che non sarà collegato al DCEU.

Quando Affleck confermò di aver abbandonato il progetto, si pensava che l’attore avesse ufficialmente chiuso con il mondo dei supereroi. Tuttavia, di recente abbiamo appreso non solo che Affleck tornerà nei panni del Crociato di Gotham per l’attesissimo The Flash con Ezra Miller, ma anche che l’attore ha preso parte alle riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League, che debutterà ufficialmente su HBO Max il prossimo 18 marzo.

In una recente intervista con I Minutemen (via ComicBook), Zack Snyder ha rivelato che, nonostante le circostanze, spera ancora di poter vedere, un giorno, il Batman di Ben Affleck scontrarsi con il Deathstroke di Joe Manganiello sul grande schermo. “Amo Joe, è fantastico. Mi piacerebbe davvero vedere quei due insieme, sarebbe divertente. Chissà? Sappiamo che Ben sarà nel film The Flash, ed è bello vederlo tornare nei panni di Batman. È bello e non sappiamo a cosa potrebbe portare.”

Deathstroke nella versione di Justice League ad opera di Zack Snyder

Il personaggio di Deathstroke, interpretato da Joe Manganiello, è apparso in una delle due scene post-credits della versione cinematografica di Justice League. Slade Wilson avrebbe poi dovuto interpretare l’antagonista principale del Batman mai realizzato da Ben Affleck. Tuttavia, dopo l’abbandono di Justice League da parte di Snyder, i piani della WB sono stati letteralmente stravolti, e le battute del Lex Luthor di Jesse Eisenberg nella scena in questione modificate per alludere, piuttosto, all’arrivo della Injustice League (cosa che, però, non è stata ancora “risolta” nel DCEU). Ricordiamo che il Deathstroke di Manganiello tornerà nella Snyder Cut. 

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Big Sky 1×10: promo dall’episodio

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Big Sky 1×10: promo dall’episodio

Il network americano ABC dopo il nono ha diffuso il promo di Big Sky 1×10, il decimo episodio dell’annunciata nuova serie tv Big Sky.

In Big Sky 1×10 protagonisti sono Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, con John Carroll Lynch nel ruolo di Rick Legarski e Ryan Phillippe nel ruolo di Cody Hoyt.

Big Sky in streaming è disponibile su Star, il nuovo canale per adulti di Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare gli episodi di Big Sky e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

https://www.youtube.com/watch?v=QOUgB5D0Jg8

Big Sky 1×10

Big Sky è la nuova serie tv creata da David E. Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, “Big Sky” è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television. Big Sky in streaming è disponibile su Star, il nuovo canale per adulti di Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare gli episodi di Big Sky e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

La serie racconta degli investigatori privati ​​Cassie Dewell e Cody Hoyt uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, Valerie Mahaffey come Helen Pergman con John Carroll Lynch come Rick Legarski e Ryan Phillippe come Cody Hoyt.

The Flash: le riprese del film DC sono finalmente partite?

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The Flash: le riprese del film DC sono finalmente partite?

Una foto condivisa via Instagram dalla produttrice Barbara Muschietti conferma che la produzione di The Flash, il travagliatissimo cinecomic DC che arriverà al cinema nel 2022, è attualmente in corso. Le riprese di The Flash sarebbero dovuto partire subito dopo l’uscita in sala di Justice League nel 2017, ma da allora il progetto è passato nelle mani di numerosi sceneggiatori e registi prima di essere ufficialmente affidato – dopo molto tempo – a Andy Muschietti.

Il film è attesissimo da tutti i fan della DC soprattutto per l’annunciato ritorno di Michael Keaton e Ben Affleck nelle rispettive iterazioni di Batman, anche se non sappiamo ancora in che modo i due personaggi verranno integrati all’interno della storia. Secondo le prime indiscrezioni, The Flash dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” ed introdurre quindi il concetto di Multiverso, che garantirebbe così la possibilità di integrare Keaton e Affleck nel film. Ad oggi, la data di uscita è fissata per novembre del 2022: le riprese sarebbero dovuto partire il prossimo marzo, ma pare che sia già tutto pronto per avviare finalmente la produzione di uno dei titoli più travagliati degli ultimi anni (almeno per quanto riguarda i film di supereroi).

Barbara Muschietti, produttrice del film e storica partner del regista Andy, ha infatti condiviso una storia su Instagram lasciando intendere che le riprese di The Flash sono ufficialmente partite. L’immagine, in realtà, non rivela molto: possiamo vedere, infatti, Barbara in piedi davanti a un enorme magazzino. Quasi sicuramente, si tratta di uno degli enormi set del film, come lasciato intendere dalla didascalia che ha accompagnato lo scatto: “Il divertimento è all’interno.”

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

Black Widow: Chloé Zhao era stata considerata per la regia

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Black Widow: Chloé Zhao era stata considerata per la regia

Chloé Zhao, regista de Gli Eterni, era stata considerata per la regia di Black Widow prima che Cate Shortland venisse ufficialmente assunta dai Marvel Studios. Zhao figura tra le grandi protagoniste dell’attuale stagione dei premi grazie al suo acclamato Nomadland, interpretato dal due volte premio Oscar Frances McDormand. Sebbene non abbia ottenuto la regia di Black Widow, Zhao è stata poi scelta per dirigere l’attesissimo Gli Eterni, che introdurrà la banda immortale di guerrieri nell’universo cinematografico Marvel.

Gli Eterni, che arriverà nelle sale il prossimo 5 novembre (dopo essere stato posticipato di un anno a causa del Covid-19), presenta un cast di attori davvero sensazionale, tra cui spiccano il premio Oscar Angelina Jolie, Kumail Nanjiani, Salma Hayek, Kit Harington, Richard Madden e Bryan Tyree Henry. Tuttavia, Chloé Zhao non è l’unica regista donna ad avere un film del MCU in arrivo quest’anno. Black Widow di Cate Shortland, che dovrebbe arrivare nelle sale il prossimo 7 maggio, sarà il primo film del MCU ad arrivare nelle sale dopo la tragica annata del 2020, che verrà ricordato come la prima in cui non sono arrivati film dell’universo condiviso nelle sale.

Stando alle ultime indiscrezioni, la Disney avrebbe soltanto quattro settimane per decidere quale sarà il futuro del cinecomic con Scarlett Johansson, dal momento che la pandemia di Coronavirus rappresenta un pericolo ancora tangibile. In attesa di una decisione ufficiale (è probabile che il film venga rimandato ancora una volta, dal momento che i Marvel Studios non sembrano intenzionati a distribuirlo su Disney+), è importante ricordare che il tanto atteso film in solitaria dedicato a Vedova Nera è sempre stato pensato per avere un regista donna al timone. La lunga lista di potenziali registe includeva donne provenienti da tutti il mondo, inclusa Zhao.

In una nuova intervista rilasciata a Vulture, viene rivelato che prima di essere assunta per la regia de Gli Eterni, Chloé Zhao era stata considerata per la regia di Black Widow. Non sono stati forniti ulteriori dettagli: non sappiamo dunque se alla regista sia stata fatta un’offerta concreta o se fosse semplicemente in un elenco di candidati ideali. Tuttavia, era comunque nel mirino dei Marvel Studios e del presidente Kevin Feige prima di essere ufficialmente affidata al progetto sugli Eterni.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

WGA Awards 2021: tutte le nomination

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WGA Awards 2021: tutte le nomination

Sono state annunciate le nomination ai WGA Awards 2021, le candidature alle migliori sceneggiature cinematografiche designate dal sindacato degli sceneggiatori. Le categorie sono tre, suddivise in sceneggiatura originale, sceneggiatura adattata e sceneggiatura di documentario. Ecco di seguito le nomination:

SCENEGGIATURA ORIGINALE

  • “Judas and the Black Messiah” (Warner Bros) – Screenplay by Will Berson & Shaka King, Story by Will Berson & Shaka King and Kenny Lucas & Keith Lucas
  • Palm Springs” (Hulu/Neon) –  Screenplay by Andy Siara, Story by Andy Siara & Max Barbakow
  • “Promising Young Woman” (Focus Features) – Written by Emerald Fennell
  • Sound of Metal” (Amazon Studios) – Screenplay by Darius Marder & Abraham Marder, Story by Darius Marder & Derek Cianfrance
  • The Trial of the Chicago 7” (Netflix) – Written by Aaron Sorkin

SCENEGGIATURA ADATTATA

  • Borat Subsequent Moviefilm” (Amazon Studios) – Screenplay by Sacha Baron Cohen & Anthony Hines & Dan Swimer & Peter Baynham & Erica Rivinoja & Dan Mazer & Jena Friedman & Lee Kern, Story by Sacha Baron Cohen & Anthony Hines & Dan Swimer & Nina Pedrad, Based on Characters Created by Sacha Baron Cohen
  • “Ma Rainey’s Black Bottom” (Netflix) – Screenplay by Ruben Santiago-Hudson, Based on the Play Written by August Wilson
  • “News of the World” (Universal Pictures) – Screenplay by Paul Greengrass and Luke Davies, Based upon the Novel by Paulette Jiles
  • One Night in Miami” (Amazon Studios) – Screenplay by Kemp Powers, Based on the Stage Play “One Night in Miami” by Kemp Powers
  • “The White Tiger” (Netflix) – Screenplay by Ramin Bahrani, Based on the Book “The White Tiger” by Aravind Adiga

SCENEGGIATURA DOCUMENTARIO

  • “All In: The Fight for Democracy” (Amazon Studios) – Written by Jack Youngelson
  • “The Dissident” (Briarcliff Entertainment) – Written by Mark Monroe and Bryan Fogel
  • “Herb Alpert Is…” (Abramorama) – Written by John Scheinfeld; Abramorama
  • “Red Penguins” (Universal Pictures) – Written by Gabe Polsky
  • “Totally Under Control” (Neon) – Written by Alex Gibney

Meno di Trenta: premio speciale a Ludovico Di Martino

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Meno di Trenta: premio speciale a Ludovico Di Martino

Meno di Trenta assegnerà il primo Premio Speciale della sua seconda edizione a Ludovico Di Martino, regista ventottenne che negli ultimi anni ha firmato progetti prestigiosi per il cinema e per la TV; tra i lavori da lui diretti spicca la terza stagione di SKAM Italia, teen drama realizzato da una crew particolarmente giovane nonché amato dagli adolescenti, e Di Martino ha dichiarato di recente l’importanza del dare spazio ai giovani “per provare a rinnovare il presente e per garantirci il futuro del cinema”.

L’ultimo lungometraggio diretto da Ludovico Di Martino, l’action thriller “La belva”, per diverse settimane ha avuto inoltre il privilegio di restare inserito nella top ten dei film più visti su Netflix in 190 paesi.

La premiazione avrà luogo tra venerdì 11 e domenica 20 Giugno nell’ambito del “Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema”; la manifestazione, presieduta da Donatella Cocchini con la direzione artistica di Fabrizio Cattani,  è dedicata da sempre ai professionisti del dietro le quinte e ha deciso quest’anno di puntare i riflettori sui talenti under 30 ospitando la seconda edizione di Meno di Trenta. Sarà previsto anche un secondo premio speciale – che verrà annunciato in un secondo momento – che sarà consegnato ad un giovane professionista che si sia distinto in una categoria diversa dalla recitazione e dalla regia – rigorosamente sotti i trent’anni. 

Ludovico Di Martino

Il regista cinematografico Ludovico Di Martino ha esordito nel 2015 con il lungometraggio “Il Nostro Ultimo”, partecipando a festival di tutto il mondo e nel 2017 il suo cortometraggio ‘Pipinara’ è stato presentato alla 75a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Nel 2019 scrive e dirige la terza stagione di Skam Italia (Netflix), adattamento dell’omonima serie Norvegese di successo, sempre su Netflix il 27 Novembre 2020 è uscito il suo film d’azione “La belva”. Il suo stile registico fa largo uso di inquadrature e movimenti di camera che invitano all’immedesimazione e sembrano rispecchiare lo stato d’animo dei protagonisti. Nei suoi lavori inoltre fa molto affidamento sulla colonna sonora, tanto da produrre lui stesso alcune delle tracce che utilizza.

Meno di Trenta è un format ideato da Silvia Saitta che prevede, come attività principale, l’evento di premiazione dedicato ad artisti di cinema, TV e web rigorosamente sotto i trent’anni. Il premio ha già avuto la sua prima edizione a Roma, il 7 dicembre 2019, organizzata con Stefano Amadio direttore del portale Cinemaitaliano.info. I vincitori della prima edizione sono stati Carlotta Antonelli, Giacomo Ferrara, Ludovica Martino, Giulio Pranno, Phaim Bhuiyan e Jenny De Nucci. Con il desiderio di continuare a valorizzare i giovani talenti dell’audiovisivo italiano – non solo artistici ma anche tecnici – Meno di Trenta è oramai un format in continua espansione, come avvenuto con il ciclo di incontri “Meno di Trenta alla Mostra” organizzati durante la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2020 dalle testate Cinemaitaliano.info e Cinecittà News all’Italian Pavilion.

WandaVision: 10 candidati al ruolo del “contatto” di Monica Rambeau

Il sesto episodio di WandaVision ci ha lasciato con un grande punto interrogativo: prima che Wanda scatenesse l’inferno, Monica Rambeau e l’agente Woo stavano andando a incontrare un “contatto”. Nell’episodio, il personaggio in questione non appare: sappiamo soltanto che si tratta di un ingegnere aerospaziale. Probabilmente, bisognerà attendere il settimo episodio per scoprire l’identità di questo misterioso “contatto”. Ma di chi potrebbe trattarsi? Ecco 10 teorie avanzate da Screen Rant:

Leo Fitz

Leo Fitz potrebbe sembrare una forzatura, ma ci sono diversi motivi per cui quest’opzione è plausibile. Fitz ha una lunga esperienza con i viaggi nello spazio e ha imparato i dettagli sulla tecnologia e sull’ingegneria aliene, dato che è un ingegnere brillante. Sebbene Agents of Shield abbia rapporti limitati con il MCU, non sarebbe la prima volta che un personaggio della serie fa la sua comparsa nell’universo.

In Avengers: Endgame, James D’Arcy ha ripreso i panni di Edwin Jarvis, che inizialmente era apparso nello show televisivo Agent Carter. Pertanto, il MCU potrebbe introdurre più personaggi apparsi nelle serie targate Marvel (e non Marvel Studios!). Sebbene Fitz si sia ritirato come agente dello SHIELD e come ingegnere, è comunque possibile che possa servire per dei favori una tantum, come nel caso di Rambeau. Chissà, si potrebbe addirittura mostrare un universo alternativo di Leo Fitz…

Riri Williams/Ironheart

Un altro candidato che potrebbe essere il “contatto” è Riri Williams, alias Ironheart. Williams è un genio. Durante i suoi studi presso il Massachusetts Institute of Technology, ha costruito il suo primo abito con l’ingegneria inversa. Sebbene i fumetti non specifichino che è specializzata in ingegneria aerospaziale, la Marvel potrebbe comunque sistemare questo piccolo accorgimento.

A dicembre 2020, Kevin Feige ha già confermato che una serie Ironheart è in lavorazione, il che potrebbe essere un’opportunità perfetta per portarla sul grande schermo. Inoltre, Feige ha già annunciato il casting di Dominique Thorne come Riri Williams. Sebbene le possibilità siano improbabili a causa della sua età nei fumetti, la Marvel potrebbe invecchiare il personaggio e renderla una giovane adulta, in modo che la relazione con Rambeau appaia più credibile.

Abigail Brand

Abigail BrandSebbene Abigail Brand non sia mai apparsa nel MCU, le sue possibilità di contatto con Rambeau potrebbero portarla alla ribalta. Una delle cose che la rende una candidata plausibile è che Brand è un ufficiale comandante dello SWORD nei fumetti. Ha anche un’eredità aliena, quindi è un contatto che ha una certa conoscenza del mondo straordinario.

L’unico problema con questa scelta è che Brand non soddisfa i criteri di ingegnere aerospaziale. Tuttavia, la Marvel ha già modificato i personaggi prima di utilizzarli per uno specifico scopo in una storia. Sarebbe bello portare un’agente donna tosta come Brand, che conosce l’ingegneria aerospaziale e ha anche diverse abilità di combattimento. 

Rocket Raccoon

Questa opzione può sembrare un azzardo, poiché Rocket Raccoon ha viaggiato principalmente nello spazio e non è mai arrivato sulla Terra fino alla battagli di Wakanda in Avengers: Infinity War. Rocket è stato uno dei sopravvissuti allo schiocco e da allora è stato un alleato degli Avengers. Sfortunatamente, Monica Rambeau è stata una delle vittime dello Snap di Thanos.

Tuttavia, c’è una cosa che rende Rocket Raccoon un candidato plausibile; è specializzato in ingegneria aerospaziale. Se Rocket è il “contatto”, lui e Rambeau si sono dovuti incontrare intorno alle tre settimane successive al Blip e devono essersi fatti una buona impressione a vicenda per diventare degli stretti alleati. Conosce anche Captain Marvel, il che aiuterebbe a consolidare questa relazione.

La figlia di Talos

la figlia di talosDal momento che Captain Marvel è ambientato a metà degli anni ’90, il luogo in cui si trovava la figlia di Talos è sconosciuto. La gente ancora non conosce il suo vero nome. Tuttavia, i suoi legami già esistenti e l’amicizia d’infanzia con Rambeau rendono la figlia di Talos uno dei candidati più probabili ad essere il “contatto”.

La figlia di Talos ha viaggiato per l’universo, il che significa che probabilmente ha una profonda conoscenza dell’aerospazio e forse ha acquisito alcune abilità ingegneristiche durante la crescita. Inoltre, la figlia di Talos è l’unica persona apparsa con Rambeau sullo schermo, il che spiega come Rambeau identifichi il suo “contatto” come uno stretto alleato. Dato che Nick Fury è nello spazio con gli Skrull, Rambeau potrebbe aver continuato il suo legame con gli Skrull e la figlia di Talos, il che sembrerebbe utile per motivi di lavoro.

Hank McCoy/Bestia

Forse, il Quicksilver di Evan Peters potrebbe non essere l’unico personaggio degli X-Men ad apparire nella serie Marvel. Sta diventando chiaro che gli X-Men stanno lentamente diventando canonici per il MCU, il che significa che utilizzeranno alcuni dei personaggi esistenti. Naturalmente, uno degli ingegneri più brillanti degli X-Men è Hank McCoy, alias Bestia.

La sua intelligenza è fuori dal comune: conosce l’anatomia, l’ingegneria meccanica e la nanotecnologia. Ha anche costruito il Blackbird, che copre la specialità dell’ingegneria aerospaziale. Tuttavia, l’idoneità non si ferma qui. Nei fumetti, McCoy è stato per un breve periodo un agente dello SWORD. Indipendentemente da ciò, la sua storia passata nei fumetti potrebbe risuonare sul grande schermo e spiegare la sua affiliazione con Rambeau.

Victor Von Doom

Il Dottor Destino potrebbe sembrare un’altra scelta azzardata come potenziale candidato, poiché la maggior parte dei fan della Marvel sa che è un cattivo dei Fantastici Quattro. Dato che i Fantastici Quattro non sono ancora nel MCU, si potrebbe trattare della versione di Dottor Destino prima di essere esposto ai raggi cosmici nello spazio.

Come molti altri candidati, anche il dottor Destino è un ingegnere intelligente nonostante le sue ambizioni politiche. Non sarebbe la prima volta che il MCU mette in evidenza cattivi come Loki, che ha un debole per aiutare le persone. Forse, la sua introduzione pre-Doctor Doom potrebbe preparare il terreno non solo per assistere Rambeau, ma anche le sue esperienze potrebbero motivarlo in progetti futuri che porterebbero all’incidente che coinvolgerebbe la sua squadra.

Reed Richards/Mister Fantastic

Reed Richards, alias Mister Fantastic, è un brillante scienziato e inventore, che conosce l’ingegneria elettrica, l’aerospazio, la chimica e la biologia. Si adatta quindi al profilo di un ingegnere aerospaziale. Pertanto, non sorprende che Reed Richards sia diventato il candidato più popolare per il web dall’uscita del sesto episodio.

Inoltre, Kevin Feige ha già rivelato che un film sui Fantastici Quattro è in lavorazione e potrebbe essere solo una questione di tempo prima che uno dei personaggi faccia il proprio debutto nel MCU. Anche se l’introduzione dei Fantastici Quattro a questo punto della Fase 4 del MCU potrebbe generare scetticismo, alcuni fan sperano in una sorpresa, con la possibilità che ad interpretare il ​​personaggio sia finalmente il loro candidato ideale, ossia John Krasinski. 

Sue Storm/La donna invisibile

sue stormC’è un ultimo personaggio dei Fantastici Quattro che potrebbe essere il “contatto” di Monica Rambeau. Sue Storm, alias La donna invisibile, è anche una scienziata intelligente che ha esperienza nello spazio. Sue Storm sarebbe una delle candidate perfette. La sua genialità come scienziata è sempre stata minata nelle precedenti interpretazioni dei Fantastici Quattro, e potrebbe finalmente ricevere il riconoscimento che merita.

Ammesso che Storm sia davvero il “contatto”, è chiaro che sorgeranno domande su come sia venuta alla luce la loro alleanza. Se il contatto fosse Storm, sarebbe una grande sorpresa, con tanto di casting nascosto da parte della Marvel. Dal momento che i Fantastici Quattro si uniranno al MCU ad un certo punto, la sua introduzione potrebbe colmare questa lacuna.

Adam Brashear/Blue Marvel

blue marvelAdam Brashear è il candidato più probabile che si adatta al profilo di un ingegnere aerospaziale e al “contatto” di Rambeau. A differenza di alcune delle altre scelte, Brashear ha legami già nei fumetti con Rambeau. La loro relazione è sia professionale che personale, inclusa l’adesione agli Ultimates e il loro legame sentimentale.

Brashear è anche un ingegnere e un fisico affermato, che potrebbe specializzarsi in ingegneria aerospaziale con alcune modifiche alla storia da parte della Marvel. Brashear potrebbe non essere uno dei personaggi più importanti della Marvel. Tuttavia, sarebbe anche una grande opportunità includere un personaggio come lui ed espandere l’universo. Sarebbe anche una configurazione perfetta per ciò che è nei piani per Captain Marvel 2.

Disney+ svela il piano di produzioni originali Star, dall’Italia e dall’Europa

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Si è tenuto oggi l’evento virtuale italiano di presentazione di Star, il nuovo brand di intrattenimento generale che dal 23 febbraio andrà a integrarsi all’interno del servizio streaming Disney+.

L’appuntamento è stato l’occasione per annunciare le produzioni originali Star italiane: la quarta stagione della serie cult comedy Boris, la serie TV tratta dall’omonimo film Le Fate Ignoranti di Ferzan Ozpetek e la serie crime basata su una storia vera, The Good Mothers.

In contemporanea, The Walt Disney Company EMEA ha rivelato la lista degli Original europei per Disney+, a conferma dell’impegno della Company a ideare, sviluppare e realizzare in Europa nuove produzioni originali. Famosi e pluripremiati creatori e produttori porteranno su Disney+ un ampio numero di storie europee con rilevanza locale che si aggiungeranno all’offerta di intrattenimento già conosciuta e amata dagli abbonati.

I primi dieci progetti commissionati da Disney+, sia per il brand Disney che per l’imminente arrivo del brand di intrattenimento generale Star, rappresentano il primo passo verso l’ambizioso progetto di Disney+ di ordinare 50 produzioni in Europa entro il 2024.

I progetti abbracciano diversi generi: drama, comedy, sci-fi e documentari e hanno avuto il via libera in Italia, Francia, Germania e nei Paesi Bassi, insieme a molti altri progetti in fase di sviluppo. Da un thriller dedicato alla ‘ndrangheta con un cast al femminile, a un incredibile supernatural mistery, da potenti storie vere a un romantic drama, queste sono le nuove produzioni europee che aggiungeranno a Disney+ uno storytelling locale di alta qualità, garantendo sempre contenuti per tutti i gusti.

Diego Londono, EVP, Media Networks and Content, The Walt Disney Company EMEA ha così commentato: La strategia di commissioning mette in luce il nostro impegno nella produzione di contenuti originali di prim’ordine, creati specificamente per i mercati locali ma dotati dell’ambizione creativa necessaria a catturare l’attenzione degli spettatori di tutto il mondo. A livello globale, l’Europa è considerata una straordinaria potenza creativa e questo, unito alla grande esperienza Disney nel campo dello storytelling di alta qualità e ai suoi rapporti con alcuni dei migliori talenti dell’intrattenimento, renderà Disney+ la destinazione ideale in Europa per trovare contenuti interessanti e coinvolgenti”.

Liam Keelan, Vice President Original Content, The Walt Disney Company EMEA ha aggiunto: “I primi dieci progetti rappresentano la nostra ambiziosa visione per le produzioni locali. Questa offerta iniziale sottolinea l’impegno di Disney anche a livello locale di garantire la pluralità di voci e punti di vista e di lavorare con i migliori storyteller”.

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L’OFFERTA STAR SU DISNEY+

L’evento virtuale è stato aperto da Daniel Frigo, Amministratore Delegato The Walt Disney Company Italia, che ha ribadito la centralità dei servizi DTC nel modello di business Disney, sottolineando l’impegno continuo da parte degli Studios Disney nella produzione sia di contenuti realizzati in esclusiva per la piattaforma, sia di contenuti che seguiranno il tradizionale percorso di release, arrivando prima nelle sale cinematografiche e sui canali lineari per poi approdare sul servizio di streaming del gruppo. “Ogni mese – ha dichiarato Daniel Frigo – arriveranno su Disney+ nuovi titoli dagli studi creativi Disney, inclusi Disney Television Studios (20th Television e ABC Signature), FX Productions, 20th Century Studios e Searchlight Pictures oltre ai contenuti di ESPN, National Geographic e alla programmazione locale”.

A quasi un anno dal lancio, Disney+ conta già 94,9 milioni di abbonati in tutto il mondo. L’arrivo di Star”, come ha affermato Kathryn Fink, General Manager Media, “nasce dal forte interesse del pubblico adulto già abbonato di avere su Disney+ ancora più contenuti dedicati”.

Completamente integrato all’interno di Disney+, Star debutterà come sesto brand, accanto a Disney, Pixar, Marvel, Star Wars e National Geographic. Con l’arrivo di Star, il 23 febbraio, l’offerta della piattaforma sarà ancora più ricca. Al momento del lancio, in Italia si aggiungeranno ai titoli già presenti su Disney+, 42 serie TV, 249 film e una lista di 5 Star Original. Entro un anno Star arricchirà ulteriormente l’offerta di Disney+ con oltre 400 film e circa 6000 episodi TV.

Al lancio di Star, Disney+ diventerà la casa esclusiva degli Star Original. Tra i titoli in streaming solo su Disney+ e disponibili dal 23 febbraio ci saranno: il thriller poliziesco Big Sky, creato dal narratore visionario David E. Kelley (Big Little Lies – Piccole grandi bugie, The Undoing – Le verità non dette); Love, Victor, la serie spin-off di Tuo, Simon scritta dagli sceneggiatori originali del film Isaac Aptaker (This Is Us) e Elizabeth Berger (This Is Us); la sitcom animata Solar Opposites, co-creata da Justin Roiland (Rick & Morty) e Mike McMahan (ex assistente sceneggiatore di Rick & Morty); oltre alle serie drama Helstrom, il cui produttore esecutivo è Paul Zbyszewski insieme a Karim Zreik e Jeph Loeb, e Godfather of Harlem, scritta da Chris Brancato e Paul Eckstein, con protagonista Forest Whitaker.

Big Sky

Love, Victor

Solar Opposites

Helstrom

Godfather of Harlem

PRODUZIONI ITALIANE SU STAR

Alessandro Saba, Director Original Production, ha annunciato le tre produzioni originali Star italiane: Boris, Le Fate Ignoranti e The Good Mothers. “È molto importante che gli spettatori si possano identificare nei programmi e film Disney+ e che vedano riflesse in queste storie le proprie esperienze. La nostra intenzione è di lavorare con i migliori produttori indipendenti e con i più affermati creativi di scrittura e regia italiani, sempre con un occhio attento ai talenti emergenti e alle nuove realtà produttive del nostro mercato”.

BORIS Commedia, 6 episodi / 30 minuti scritto da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo. Regia: Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo. Prodotto da: Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle

La serie cult comedy, tutta italiana, che dopo tre stagioni e un film, torna sugli schermi per raccontare ancora una volta, con un linguaggio fuori dagli schemi, il dietro le quinte del mondo del cinema e della televisione italiani. Ambientata originariamente nel backstage di una serie italiana low budget, intitolata “Gli occhi del cuore”, la quarta stagione racconterà il ritorno della storica troupe su un set. Intanto, però, il mondo e la televisione sono cambiati. A dettare legge sono i social, gli influencer e le varie piattaforme streaming. Come affronteranno questo Nuovo Mondo i nostri protagonisti?

LE FATE IGNORANTI Romantic Drama, 8 episodi / 50 minuti. Scritta da  Ferzan Özpetek, Gianni Romoli, Carlotta Corradi, Massimo Bacchini. Regia: Ferzan Özpetek Prodotta da: R&C Produzioni

Romantic drama tratto dall’omonimo film campione d’incassi e fenomeno culturale, Le Fate Ignoranti è una serie Star Original del regista turco-italiano Ferzan Özpetek. Quando Massimo, il marito di Antonia, viene ucciso in un incidente d’auto, la donna scopre che suo marito aveva una relazione omosessuale con un uomo di nome Michele. Antonia, devastata dalla notizia, si ritroverà a stringere un’amicizia inaspettata e commovente con Michele e la sua cerchia di amici eccentrici. Le Fate Ignoranti è prodotto da R&C Produzioni.

“In questa serie ci sarà molta italianità e molti di quegli elementi che hanno reso affascinante l’Italia nel mondo, dalla luce, alle opere e tanto altro. Sono sicuro che sarà anche un’occasione di rinnovamento per me e per il mio lavoro”, ha dichiarato Ferzan Özpetek durante l’evento.

THE GOOD MOTHERS 6 episodi / 60 minuti. Stephen Butchard / House Productions and Wildside

The Good Mothers è una serie unica all’interno del genere crime: qui, infatti, la ‘ndrangheta è vista interamente dal punto di vista delle donne. Produzione originale Star per Disney+, la serie è prodotta da Juliette Howell e Tessa Ross per House Productions (Brexit: The Uncivil War) e Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, scritta dal vincitore del BAFTA Stephen Butchard (Baghdad Central), e basato sull’avvincente libro del giornalista premiato dalla Foreign Press Association, Alex Perry. La serie racconta la storia vera di tre donne, nate nei più feroci e ricchi clan della ‘ndrangheta, che decidono di collaborare con una coraggiosa magistrata per distruggerlo. Devono combattere le proprie famiglie per il diritto di sopravvivere e costruire un nuovo futuro per i loro figli.

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LE ALTRE PRODUZIONI EUROPEE

Produzioni originali per la Francia

Le quattro produzioni commissionate per la Francia che sono state annunciate oggi comprendono due nuove serie Star Original e due serie Disney+ Original.

  • Oussekine 4 episodi. Antoine Chevrollier / Itinéraire Productions

Ambiziosa miniserie Star Original in quattro parti basata su fatti realmente accaduti, esamina i terribili eventi che, il 5 dicembre 1986, portarono alla morte del giovane studente Malik Oussekine. Incentrata sulla lotta della sua famiglia per la giustizia, la serie esamina l’enorme impatto che questo importante caso ebbe sulla società francese. Oussekine è creata e diretta da Antoine Chevrollier (Baron Noir, Le Bureau – Sotto Copertura) e co-sceneggiata da Faïza Guène, Julien Lilti e Cédric Ido.

  • Parallels 6 episodi / 45 minuti. Quoc Dang Tran / Empreinte Digitale

Creata da Quoc Dang Tran (Marianne, Nox) e co-sceneggiata da Anastasia Heinzl, è una serie fantasy Disney+ Original incentrata su quattro adolescenti, le cui vite sono capovolte da un misterioso evento che li scaraventa in dimensioni parallele. Faranno di tutto per capire cosa sia successo e cercare di tornare a casa. Questa avventura ricca di suspense e misteri è prodotta da Empreinte Digitale (Raphaël Rocher e Eric Laroche) e Daïmôn Films (Quoc Dang Tran).

  • Weekend Family 8 episodi / 30 minuti. Baptiste Filleul / Elephant Groupe

Serie Disney+ Original, è un’allegra commedia che racconta la vita di una nuova famiglia allargata che si incontra ogni weekend. Ma quando il padre inizia una relazione con una nuova partner, i weekend si trasformano completamente. Weekend Family è prodotta da Groupe Elephant. Creata da Baptiste Filleul (La Foresta), è sceneggiata da Nour Bensalem, Géraldine de Margerie, Julie-Anna Grignon, Marion Carnel e Paul Madillo.

  • Soprano: Sing or Die 6 episodi / 50 minuti. Breath Films

Serie documentario Star Original, offrirà uno sguardo unico ed esclusivo sulla vita di uno degli artisti musicali più famosi della Francia, mentre lui e la sua crew si preparano per un gigantesco tour di concerti che avrà luogo nell’estate del 2022. La serie racconterà la storia di Soprano e dei suoi amici, dai loro umili inizi a Marsiglia fino al loro attuale successo.

Produzioni per la Germania Due serie Star Original sono state confermate per la Germania.

  • Sultan City 6 episodi. Ayla Gottschlich e Aysel Yilmaz / Two Moons Pictures

Serie dark comedy tedesca, firmata dalle produttrici emergenti Ayla Gottschlich e Aysel Yilmaz e dallo sceneggiatore capo Ipek Zübert, segue le vicende della rispettabile matriarca di una famiglia turco-tedesca che diventa accidentalmente il capo di un mondo criminale e scopre che lei e le sue figlie hanno un talento per gli affari.

  • Sam – A Saxon 8 episodi. Jörg Winger / Big Window

Per la Germania ha avuto il via libera anche la serie drama ispirata a una storia vera, Sam – A Saxon. Prodotta da Big Window Productions, questa serie racconta la storia vera di Samuel Meffire, il primo ufficiale di polizia nero della Germania dell’Est. La serie mostrerà come Meffire divenne un fenomeno mediatico e un simbolo della società moderna nella Germania post-riunificazione dei primi anni ‘90. Ma pochi anni più tardi, finì dietro le sbarre come nemico dello Stato. Il produttore esecutivo di Sam – A Saxon è Tyron Ricketts mentre Joerg Winger è lo showrunner.

Produzioni per i Paesi Bassi

Feyenoord Rotterdam 8 episodi. Lusus Media

Coinvolgente documentario sportivo olandese. In questa serie prodotta da Lusus Media, l’amatissima squadra di calcio apre per la prima volta le sue porte per mostrarci cosa accade fuori dal campo. Dutch Commissions

IL NUOVO PARENTAL CONTROL

In aggiunta ai contenuti eccezionali già disponibili su Disney+, Star porterà una vasta scelta di serie e film per famiglie, ragazzi e adulti. E per garantire che Disney+ sia adatto a un pubblico di tutte le età, il servizio di streaming introduce dal prossimo 23 febbraio un sistema di parental control per offrire sempre un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati potranno impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire massima tranquillità ai genitori. Al primo accesso a Disney+ dopo il lancio di Star, agli abbonati verrà chiesto se desiderano attivare l’accesso ai contenuti per un pubblico più adulto, impostando la classificazione sul proprio profilo da 14+ a 18+. Impostando il profilo su 18+ verrà chiesta la conferma con la password dell’account e si otterrà l’accesso a tutti i contenuti disponibili all’interno del catalogo di Star. L’abbonato potrà anche scegliere di aggiungere un PIN al proprio profilo per una maggiore protezione.

Disney+permette la creazione di un massimo di sette profili per ogni account e, dal 23 febbraio, l’account principale potrà selezionare una classificazione dei contenuti personalizzata per ogni profilo, adatta a ciascun utente. Le opzioni di classificazione per ogni profilo sono le seguenti: 6+, 9+, 12+, 14+, 16+ e 18+. Una volta scelta l’opzione, i contenuti disponibili all’interno di ogni profilo specifico, saranno adatti alla classificazione impostata. Se non verrà selezionata alcuna scelta, la classificazione predefinita applicata a ciascun profilo sarà 14+ e i titolari degli account potranno modificarla in qualsiasi momento nella sezione Impostazioni.

LA NUOVA CAMPAGNA ADV

Alessandro Militi, Vice President Marketing & Sales Media, ha annunciato un’altra stella, questa volta del firmamento calcistico, pronta a indossare la maglia di Disney+: “È per me un onore poter svelare il protagonista della nuova campagna di lancio: Andrea Pirlo”. Insieme a Stefano Fresi guiderà tutti gli spettatori alla scoperta di Star.

LE PRODUZIONI THE WALT DISNEY STUDIOS

Con oltre 100 titoli annunciati nel corso dell’Investor Day, nei prossimi anni arriveranno su Disney+ 10 serie originali Star Wars, 10 serie Marvel, 15 serie Disney live action, Disney Animation e Pixar e 15 film Disney live action, Disney Animation e Pixar, prodotti appositamente per il servizio streaming. Questi titoli si vanno ad aggiungere ai contenuti che seguiranno il tradizionale percorso di release, arrivando prima nelle sale cinematografiche o sui canali lineari, per poi approdare sul servizio di streaming Disney+.

“I nostri Studios hanno da sempre avuto un ruolo cruciale all’interno di Disney creando grandi franchise cinematografiche di successo che hanno segnato la storia del cinema mondiale. Ed è proprio per questo motivo che i nostri team creativi negli Stati Uniti hanno anche iniziato a produrre contenuti diversi anche per i nostri servizi streaming”, ha dichiarato Davide Romani, Director, Head of Marketing Studios & Integrated Marketing.

IL PREZZO

Gli utenti italiani possono attualmente abbonarsi a Disney+ al costo di 6,99€ al mese o 69,99€ all’anno. Maggiori informazioni su come abbonarsi sono disponibili su Disneyplus.com. Dal 23 febbraio, il prezzo dell’abbonamento a Disney+ sarà  8,99€ al mese o 89,90€ all’anno. Il nuovo prezzo sarà in vigore per i nuovi abbonati dal 23 febbraio 2021. Chi ha già un abbonamento annuale o mensile potrà godere dell’offerta completa di Star senza alcun incremento di prezzo fino al primo rinnovo successivo al 22 agosto.

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Locarno74: nasce il nuovo concorso Corti d’autore

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Locarno74: nasce il nuovo concorso Corti d’autore

Pardi di domani, la sezione del Locarno Film Festival dedicata ai cortometraggi, si arricchisce di un nuovo programma competitivo, Corti d’autore, riservato alle opere brevi di cineasti già protagonisti del panorama internazionale. La direzione artistica, che sta lavorando al disegno di un’edizione si spera all’insegna del rilancio e della ripartenza, apre così una significativa possibilità di partecipazione al Festival a registi di rilievo impegnati a sperimentare con formati inediti e innovativi.

Il Locarno Film Festival riparte nel 2021 accendendo una nuova luce sul cortometraggio, da trent’anni al centro della sua programmazione, riconoscendolo oltre che come “trampolino di lancio” anche come terreno di ricerca espressiva e poetica, tanto per i talenti emergenti quanto per gli autori più noti. Finora la sezione dedicata, Pardi di domani, ha accolto i corti – svizzeri e internazionali – di registi che non avevano ancora realizzato lungometraggi. Corti d’autore, questo il nome del nuovo concorso, sarà invece un terzo programma competitivo interamente dedicato ai cortometraggi e mediometraggi di registe e registi già affermate/i, le cui opere saranno presentate in prima mondiale o internazionale e che potranno ricevere un premio.

Il direttore artistico, Giona A. Nazzaro: “Corti d’autore intende essere un luogo dove opere fuori formato di autori affermati trovano accoglienza e visibilità.  Una sezione nuova, competitiva, dedicata agli sguardi irregolari del cinema, senza distinzione di genere, in continuità con la vocazione di Locarno tesa a scoprire voci nuove lanciate verso il futuro.”

Le iscrizioni per il nuovo concorso Corti d’autore sono aperte fin da subito e registe e registi da tutto il mondo possono rispondere alla call for entry per partecipare alla selezione. Maggiori dettagli qui.

Eddie Bertozzi, responsabile Comitato Pardi di domani, che con gli altri nuovi selezionatori della sezione – Anne Gaschütz, Enrico Vannucci e Valeria Wagner – si occuperà di visionare e scegliere i cortometraggi anche per questo nuovo concorso: “Corti d’autore è uno stimolante invito a ridefinire la nostra percezione di cosa sia un cortometraggio, chi lo dirige e perché. Non solo una fondamentale palestra per talenti emergenti, ma anche terreno di elezione per artisti affermati, che nella forma breve ritrovano una libertà inedita nel raccontare storie e sperimentare stili che sfidano le rigidità del formato più canonico.

In attesa di scoprire i nomi che faranno parte del concorso Corti d’autore, per tutto febbraio gli amanti del formato breve possono assistere alla terza edizione delle Locarno Shorts Weeks, l’evento off e digitale del Locarno Film Festival, organizzato con il sostegno di Swiss Life, che propone gratuitamente sul proprio sito un corto al giorno, con una durata di programmazione di 7 giorni. La selezione prevede cortometraggi presentati in diverse sezioni del programma di Locarno72 da Pardi di domani a Open Doors Screenings.

La 74esima edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 4 al 14 agosto 2021. Il team del Festival sta lavorando, nel pieno e rigoroso rispetto delle norme sanitarie, nell’ottica di realizzare un’edizione completa della manifestazione. Qualora le stesse norme lo imponessero, il Festival si riserva la possibilità di apportare delle modifiche organizzative, che verranno comunicate a tempo debito ai media e al pubblico.

Jodie Foster spiega perché non ha più voluto interpretare Clarice Starling

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Jodie Foster ha parlato del motivo per cui non ha più voluto interpretare Clarice Starling, l’iconica protagonista de Il silenzio degli innocenti. Prima dell’uscita del celebre thriller psicologico del 1991, Foster ha comunque avuto una carriera impressionante (di fatto, aveva già vinto un Oscar come migliore attrice protagonista nel 1989). Tuttavia, è il ruolo della recluta dell’FBI Clarice nel capolavoro di Jonathan Demme ad averle regalato la fama  mondiale (e anche il suo secondo Oscar, sempre come migliore attrice).

Anche se i personaggi partoriti della mente dello scrittore Thomas Harris erano già stati adattati in precedenza o lo sarebbe stati nuovamente in futuro, Il silenzio degli innocenti rimanere probabilmente il migliore adattamento della storia dello psichiatra serial killer Hannibal Lecter. L’incredibile successo del primo film (vincitore di cinque premi Oscar) portò alla realizzazione di un sequel nel 2001, Hannibal, diretto da Ridley Scott e interpretato ancora una volta da Anthony Hopkins nei panni di Lecter. In quel film, il ruolo di Clarice è stato interpretato da Julianne Moore: inizialmente, anche Foster avrebbe dovuto prendere parte al film, ma pare che la sceneggiatura non la convincesse abbastanza e così – anche a causa di alcuni conflitti di programmazione – rinunciò a tornare nei panni del personaggio.

Di recente, Jodie Foster è stata ospite del podcast Happy Sad Confused di Josh Horowitz in occasione della promozione del suo nuovo film The Mauritanian, e ha finalmente rivelato il vero motivo per cui non ha mai voluto interpretare di nuovo Clarice Starling. “Ci sono sono state alcune cose nel corso degli anni in merito ad un possibile ritorno di Clarice”, ha spiegato l’attrice. “Ma sia io che Jonathan Demme eravamo contrari all’idea di un sequel. Non l’ho neanche mai visto.”

Le dichiarazioni della Foster arriva sulla scia dell’imminente debutto della serie Clarice, creata da Alex Kurtzman e Jenny Lumet, e basata sempre sul romanzo di Harris. Nella serie, che ha debuttato lo scorso 11 febbraio sulla CBS, viene analizzata la vita inedita di Clarice Starling (interpretata da Rebecca Breeds) nello scenario politico di Washington, dopo i fatti narrati nel film del 1991.

Res Creata nel programma di A tutto schermo

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Res Creata nel programma di A tutto schermo

Res Creata è il documentario diretto da Alessandro Cattaneo, selezionato per l’edizione 2021 della rassegna A tutto schermo, organizzata dalla Rete degli spettatori e nominato ai Nastri d’Argento.

A tutto schermo si terrà dal 12 febbraio, fino a marzo 2021. Per la prima volta, l’edizione sarà unicamente online, con la possibilità per tutti di visionare gli undici titoli selezionati tramite abbonamento su piattaforma MyMovies.

La trama di Res Creata

Le montagne dell’Appennino tosco-emiliano ed un cantante iconico che ha scelto di vivere il calore della stalla. Un vigneto nebbioso in cui risuona il battito d’ali di un falco seguito dal suo giovane amico. Il coraggio di cavalli e cavalieri che insieme si lanciano in corse acrobatiche nella Sardegna più remota. La spontanea processione umana in visita ad una balena arenata sulla battigia ed un filosofo che cerca di interpretare il mondo distaccandosi dalla visione antropocentrica. Serpi riconciliatrici in un rito religioso.

Res Creata esplora l’antico, contraddittorio e variegato rapporto tra umano ed animale. Una relazione fatta di meraviglia, amore, sfruttamento. Un viaggio originale attraverso atmosfere inedite, alla scoperta del valore di questa affascinante coesistenza.

MCU: perché l’arco narrativo di Thor è il più tragico di tutti?

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MCU: perché l’arco narrativo di Thor è il più tragico di tutti?

L’arco narrativo del personaggio di Thor nel MCU è segretamente il più tragico di tutti. Il Dio del Tuono ne ha passate davvero tante da quando è apparso per la prima volta sul grande schermo grazie a Thor del 2011. Nonostante lo sviluppo del suo personaggio sia stato uno dei più soddisfacenti e completi da un punto di vista emotivo fra tutti i Vendicatori, Thor è stato anche l’unico supereroe ad essere sottoposto ad una sorta di tormento costante.

Thor ha iniziato il suo viaggio nel MCU in qualità di principe di Asgard incredibilmente viziato e privilegiato. Non aveva molte responsabilità e ha approfittato del suo status reale in ogni occasione. Per farla breve, il Dio del Tuono pensava di non dover conquistarsi nulla e che la sua ascesa al trono gli sarebbe stata semplicemente garantita. Tuttavia, dopo essere stato privato del suo potente martello (il Mjolnir) e bandito sulla Terra, Thor ha intrapreso un percorso lungo e doloroso. In Thor, il supereroe ha scoperto che il suo malizioso fratello Loki non era in realtà suo fratello biologico. Questa rivelazione ha rotto il loro legame: Thor non ha più visto Loki come il fratello che aveva sempre conosciuto e con cui aveva lavorato proprio a causa della svolta malvagia del Dio dell’Inganno. Inoltre, aveva anche perso il Mjolnir, un’arma che gli ha sempre dato forza e potenza.

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Le cose non sono andate meglio in Thor: The Dark World, che ha visto la madre di Thor, Frigga, morire nel tentativo di proteggere Jane Foster, che a sua volta è quasi morta dopo aver assorbito Aether, una forza misteriosa e potente. Alla fine del film, Thor credeva che anche Loki fosse morto, dopo aver assistito al suo sacrificio nella lotta contro il cattivo Malekith, il sovrano degli Elfi Oscuri (ma era solo un inganno). C’è stato quindi molto con cui Thor ha dovuto fare i conti. Inoltre, Thor ha dovuto affrontare una quantità insormontabile di perdite in Thor: Ragnarok e Avengers: Infinity War, in primo luogo, per mano di sua sorella Hela, e poi a causa di Thanos: suo padre Odin, Loki (per davvero questa volta), Jane, l’intera Asgard e la maggior parte della sua popolazione.

Thor nel MCU: quanto è difficile comprendere il dolore dell’eroe?

Thor è generalmente un ragazzo accomodante, divertente e allegro, quindi è facile ignorare o non comprendere il suo dolore. Tuttavia, ha vissuto molte tragedie e il suo arco narrativo in Avengers: Endgame è stato proprio il culmine del dolore e della sofferenza che ha dovuto affrontare da quando è stato introdotto per la prima volta nel MCU. A quel punto, si sentiva in colpa per non aver ucciso Thanos prima di far sparire metà della popolazione mondiale, evento che si è verificato solo poco dopo che aveva perso Asgard e la maggior parte della sua gente. Inoltre, Thor ha perso Jane nello schiocco e, come era ovvio dal suo isolamento, dal bere eccessivo e dalla sua tristezza, le cose per il Dio del tuono non stavano andando per nulla bene.

Si può sostenere che Endgame gli abbia almeno concesso il tempo di fermarsi un attimo ed elaborare il suo dolore, qualcosa che in effetti non ha mai avuto il tempo di fare prima. Ovviamente, tutto questo non vuol dire che anche gli altri Vendicatori non abbiano subito enormi perdite: Capitan America ha perso Peggy Carter e la sua vita in generale; Occhio di Falco ha perso tutta la sua famiglia a causa di Thanos, e così via. Ad ogni modo, le tragedie che Thor ha affrontato e dovuto superare durante il suo arco narrativo nel MCU ci sono state fin dall’inizio. Speriamo che Thor: Love and Thunder gli offra una meritata tregua…

Zack Snyder sta lavorando a una rivisitazione “fedele” del mito di Re Artù

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L’attesissima Snyder Cut di Justice League arriverà su HBO Max il prossimo mese, mentre il suo nuovo film Army of the Dead arriverà su Netflix entro la fine dell’anno. È quindi un momento davvero emozionante per tutti i fan di Zack Snyder, che naturalmente si chiedono già cosa il futuro abbia in serbo per il regista di Watchmen e Batman v Superman

Sappiamo che un ritorno alla Warner Bros. e alla DC Films è altamente improbabile, dal momento che lo stesso regista ha di recente confermato che entrambi gli studi non sono interessanti né ad un sequel di Justice League né ad un eventuale nuovo adattamento tratto dai fumetti. Resta quindi da capire se i Marvel Studios o la Lucasfilm prenderanno in considerazione la possibilità di lavorare con Snyder, ma questa è una domanda a cui soltanto il tempo potrà fornire una risposta adeguata.

Tuttavia, al di là delle volontà e degli interessi delle singole major, sembra che Zack Snyder abbia già iniziato a lavorare a qualcosa di nuovo. In una recente intervista con I Minutemen (via CBM) in occasione della promozione del suo taglio di Justice League, il regista ha rivelato che uno dei progetti a cui sta lavorando è una rivisitazione della leggenda di Re Artù.

“Sto lavorando a qualcosa ma vedremo”, ha ironizzato Snyder. “Ho pensato a una sorta di rivisitazione, una sorta di rivisitazione molto più fedele di quel concetto mitologico arturiano. Vedremo. Forse ad un certo punto arriverà.”

Abbiamo visto molti film su Re Artù nel corso degli anni: uno dei più recenti è stato King Arthur – Il potere della spada, diretto da Guy Ritchie e uscito nel 2017. Quel film era interpretato da Charlie Hunnam e Jude Law, ma non è stato accolto in maniera positiva. Dato il lavoro che Snyder ha fatto con l’acclamato 300, potrebbe rivelarsi il regista giusto per una storia di questo tipo: il suo interesse nel voler esplorare il “concetto mitologico arturiano” potrebbe realmente dare vita a qualcosa che non abbiamo mai visto prima al cinema. Non ci resta che attendere eventuali aggiornamenti.

Star Wars: la trilogia di Rian Johnson è ancora in fase di sviluppo

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Nelle ultime settimane si sono susseguite una serie di voci secondo cui la trilogia di Star Wars pianificata da Rian Johnson sarebbe stata cancellata da Lucasfilm. Gli ultimi Jedi, il secondo capitolo della trilogia sequel diretto proprio da Johnson nel 2017, è probabilmente uno degli episodi più controversi dell’intera saga, soprattutto perché si distaccò molto da quanto impostato da J.J. Abrams con il precedente Il risveglio della forza.

Durante l’Investor Day di Disney dello scorso dicembre, non è stato fatto alcun riferimento alla trilogia di Johnson, nonostante sembrasse che i nuovi film del regista statunitense fossero destinati a essere la prossima ondate di storie del celebre franchise fantascientifico destinata ad arrivare sul grande schermo dopo la conclusione della Saga degli Skywalker. Durante quell’evento, infatti, l’attenzione si è concentrata sulle serie ambientate nell’universo di Star Wars in arrivo su Disney+, mentre per quanto riguarda il versante cinematografico, sono stati confermati soltanto Rogue Squadron di Patty Jenkins e il film ancora senza titolo affidato a Taika Waititi, che entrerà in fase di sviluppo una volta che il regista avrà terminato le riprese di Thor: Love and Thunder.

Parallelamente, sappiamo anche che Kevin Feige, il presidente dei Marvel Studios, si occuperà della produzione di un nuovo film della saga di Star Wars ancora avvolto nel mistero. La domanda sorge dunque spontanea: che fine ha fatto la nuova trilogia inizialmente progettata da Rian Johnson? È presto detto: è ancora in sviluppo! A confermare la cosa è stata la giornata di USA Today Sarian Wilson, che proprio di recente ha avuto l’occasione di intervistare Johnson, il quale ha confermato che non ci sono ancora delle tempistiche concrete, dal momento che il regista è impegnato anche con lo sviluppo di altri progetti.

Il futuro della saga di Star Wars

Di recente è stato confermato Rogue Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto da Patty Jenkins (regista di Wonder Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre 2021.

Oltre a Rogue Squadron, sappiamo che a Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In passato, anche ai creatori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss, era stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela: sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.

In sviluppo c’è anche un misterioso film che sarà prodotto da Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, e che sarà scritto da Michael Waldron, sceneggiatore di Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

Captain Marvel 2: quale villain potrebbe interpretare Zawe Ashton?

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Lo scorso fine settimana è arrivata la notizia che l’attrice britannica Zawe Ashton interpreterà il villain principale in Captain Marvel 2, anche se al momento non sappiamo ancora di quale personaggio si tratti. Quando il primo Captain Marvel ha guadagnato oltre 1 miliardo di dollari al box office nel 2019, era chiaro che i Marvel Studios avevano tra le mani un franchise redditizio nuovo di zecca. Carol Danvers (Brie Larson) si è unita al più ampio MCU solo pochi mesi dopo, con un’apparizione in Avengers: Endgame. Dopo l’uscita del cinecomic che ha chiuso idealmente la Saga dell’Infinito, è stato confermato che Captain Marvel 2 era ufficialmente in lavorazione.

I Marvel Studios hanno affidato a Nia DaCosta (regista di Candyman) il compito di dirigere Captain Marvel 2, che dovrebbe arrivare nelle sale a novembre del 2022. Verso la fine dell’anno, il presidente della Marvel Kevin Feige ha fornito ulteriori aggiornamenti sullo stato del sequel. Ovviamente, Brie Larson tornerà nei panni di Captain Marvel, ma questa volta sarà affiancata da un’adulta Monica Rambeau (Teyonah Parris) – già presente in WandaVision – e da Kamala Khan, aka Ms. Marvel (Iman Vellani) – che avrà una serie a lei dedicata. La presenza di entrambi i personaggi conferma che Captain Marvel 2 sarà ambientato nel presente del MCU. I dettagli sulla trama non sono stati ancora resi noti, ma ci si aspetta che il sequel sarà in qualche modo legato alla serie Secret Invasion che arriverà prossimamente su Disney+.

L’ultimo aggiornamento in merito a Captain Marvel 2 riguarda il casting della talentuosa attrice Zawe Ashton. Ashton è meglio conosciuto per i suoi ruoli nel film Velvet Buzzsaw e nella serie tv britannica Fresh Meat. È stato già confermato che in Captain Marvel 2 interpreterà il cattivo principale che affronterà Carol Danvers. Tuttavia, l’identità del suo personaggio non è stata ancora rivelata. Chi potrebbe interpretare Ashton nel sequel di Captain Marvel? Screen Rant avanza una serie di ipotesi alquanto interessanti…

Quando i fan della Marvel pensano ai nemici di Captain Marvel che potrebbero essere introdotti in Captain Marvel 2, Moonstone è probabilmente il primo a venire in mente. Karla Sofen è uno degli acerrimi rivali di Carol Danvers nei fumetti ed un suo eventuale impiego nel sequel darebbe alla supereroina protagonista un personaggio in grado di eguagliare il suo incredibile set di potere, nonché qualcuno che potrebbe darle molto filo da torcere sotto il profilo psicologico. Un altro cattivo Marvel che potrebbe adattarsi molto bene a Captain Marvel 2 e al futuro del MCU è senza la regina degli Skrull, Veranke, divneuta la sovrana dell’impero Skrull dopo che Galactus ha distrutto il pianeta natale degli alieni. Veranke sarebbe la scelta ideale come villain principale di Captain Marvel 2 se il film dovesse effettivamente collegarsi alla serie Secret Invasion, dal momento che nel grande crossover a fumetti il personaggio della regina gioca un ruolo assolutamente chiave.

Tuttavia, invece di collegarsi di nuovo alla storia degli Skrull, Captain Marvel 2 potrebbe introdurre un’altra importante razza aliena dei fumetti (gli Shi’ar), facendo di Deathbird l’antagonista principale. Il sequel potrebbe mostrare il suo arrivo sulla Terra, con Carol, Monica Rambeau e Kamala Khan che uniscono le forze per affrontarla. Una scelta che risulterebbe decisamente sorprendente, invece, è utilizzare Rogue, membro degli X-Men, come antagonista, dal momento che la sua storia nei fumetti ha inizio proprio come nemica di Captain Marvel e degli Avengers, ed il suo coinvolgimento nel sequel potrebbe aiutare a introdurre i mutanti nel MCU.

Un’altra opzione per il villain principale di Captain Marvel 2 potrebbe essere Abigail Brand, il direttore mutante dello SWORD nei fumetti. Anche se Brand e lo SWORD sono stati in linea di massima degli alleati per eroi come Captain Marvel, la serie WandaVision sta dimostrando che potrebbe non essere stato sempre così. Se invece si volesse azzardare un suggerimento non convenzionale, Ashton potrebbe interpretare una versione femminile di Korvac in Captain Marvel 2, personaggio che ha avuto un enorme influenza nei fumetti e che Carol e agli altri Avengers avevano già sconfitto in passato.

Tutto ciò che sappiamo sul sequel di Captain Marvel

Captain Marvel 2, il sequel del cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’attesa serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: a quanto pare, i Marvel Studios sarebbero interessati ad affidare la regia del nuovo film ad una sola regista donna. Secondo la fonte, Boden e Fleck potrebbero essere comunque coinvolti in una delle serie Marvel attualmente in sviluppo e destinate a Disney+.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà l’11 novembre 2022.

Batman v Superman: Zack Snyder aggiorna sulla versione IMAX rimasterizzata

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A dicembre vi avevamo riportato la notizia che Zack Snyder stava lavorando ad una nuova versione IMAX rimasterizzata di Batman v Superman: Dawn of Justice, il secondo capitolo del DC Extended Universe, dopo L’uomo d’acciaio del 2013. Il film ha riunito il Superman di Henry Cavill, il Batman di Ben Affleck e la Wonder Woman di Gal Gadot. Oltre al trio principale, il film è stato interpretato anche da Amy Adams, Diane Lane, Jesse Eisenberg, Holly Hunter e Jeremy Irons.

Ora, in una recente intervista con I Minutemen (via CBM) in occasione della promozione della Snyder Cut di Justice League, Snyder ha confermato che la nuova versione IMAX rimasterizzata di Batman v Superman sarà disponibile direttamente in home video. “Sarà disponibile in Blu-ray, 4k. Proprio l’altro giorno ho approvato la box della versione Blu-ray”, ha rivelato il regista. “Quindi sicuramente arriverà in Blu-ray. E poi chissà… forse arriverà anche su HBO Max. Non c’è ancora nulla di certo, ma abbiamo parlato a lungo della distribuzione. È un’edizione, soprattutto l’edizione speciale, che andrà a sostituire quella precedente, che era un po’ incasinata, diciamo. Il Blu-ray andava bene. Il 4k era un vero disastro. Ricordo di averlo guardo su Apple o dovunque fosse disponibile, e di aver pensato: ‘Aspetta, così? Così non va bene’. I rossi erano inguardabili. Era tutto strano.”

La versione cinematografica durava ben 152 minuti, ma in seguito Snyder ha distribuito Batman v Superman: Ultimate Edition, con il minutaggio originale di oltre tre ore. All’epoca dell’uscita in sala, il film è stato accolto molto male dalla critica, ma è stato rivalutato proprio in seguito all’uscita della Ultimate Edition. Il tono cupo di Batman v Superman è stato fortemente divisivo, ma il film è stato fondamentale per lo sviluppo del DCEU.

Batman v Superman e le basi per il futuro del DCEU

L’originale Batman v Superman ha gettato le basi per il futuro del DCEU, con alcune storyline che sono state ulteriormente esplorate e altre che, purtroppo, sono finite nel dimenticatoio. Non è chiaro se la nuova versione includerà filmati inediti, ma una cosa è certa: non ci saranno riprese aggiuntive, al contrario di quanto avvenuto con il suo taglio di Justice Leagueche ha potuto contare su un budget – senza precedenti per dei reshoot – di 70 milioni di dollari.

Mission Impossible 7 e 8 non verranno più girati uno dietro l’altro

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A differenza di quanto inizialmente previsto, Mission Impossible 7 e Mission Impossible 8 non saranno più girati back-to-back, ossia consequenzialmente. Dal suo debutto nel 1996, il franchise cinematografico di Mission Impossibile ha acquisito negli anni sempre maggiore prestigio. L’ultimo capitolo uscito nelle sale, Mission Impossible: Fallout, è stato elogiato dalla critica e ha incassato circa 791 milioni di dollari al box office mondiale, confermando la saga come una delle proprietà di Hollywood più redditizie. Sulla scia di quest’incredibile successo, la Paramount ha messo in cantiere altri due episodi, che saranno diretti ancora una volta da Christopher McQuarrie.

Quando i capitoli sette e otto della saga venne annunciati per la prima volta all’inizio del 2019, l’idea era che sarebbero stati girati back-to-back, ossia consequenzialmente, vale a dire uno dietro l’altro. Naturalmente, la pandemia di Coronavirus ha totalmente stravolto i piani dello studio: proprio a causa dell’emergenza sanitaria, la produzione di Mission Impossible 7 è slittata di diversi mesi e pare che il rinvio abbia reso impossibile rispettare quanto inizialmente stabilito, ossia girare l’ottavo capitolo subito dopo la fine delle riprese del settimo.

Come riportato da Deadline, infatti, i prossimi due film della saga di Mission Impossibile non verranno più girati uno dopo l’altro. La fonte sottolinea che, oltre ai ritardi nella produzione di Mission Impossible 7, girare back-to-back non sarà più possibile anche a causa degli impegni di Tom Cruise con il tour promozionale dell’attesissimo Top Gun: Maverick, la cui uscita nelle sale è fissata per il prossimo luglio. Secondo la fonte, la produzione di Mission Impossible 8 partirà subito dopo che Cruise si sarà liberato dagli impegni promozionali dell’attesissimo sequel, quindi dopo l’uscita del film nelle sale.

Tuttavia, bisogna tenere presente che, allo stato attuale, non c’è alcuna garanzia che Top Gun: Maverick riesca ad arrivare nelle sale a luglio. La pandemia di Covid-19 è ancora in atto e la distribuzioni dei vaccini su scala globale procede più lentamente del previsto: ad oggi, la convinzione generale è che molti dei film previsti per quest’estate verranno nuovamente posticipati. Tutto dipenderà ovviamente da come procederanno le cose nei prossimi mesi, ma se il sequel di Top Gun dovesse affrontare un ulteriori rinvio, di conseguenza le riprese di Mission Impossible 8 potrebbero essere anticipate, non essendo più Cruise impegnato con la promozione del film.

Le date di uscita di Mission Impossible 7 e 8

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Con tutto il cuore: le prime foto del film di Vincenzo Salemme

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Con tutto il cuore: le prime foto del film di Vincenzo Salemme

Ecco le prime immagini ufficiali dal set del nuovo film di Vincenzo Salemme Con tutto il cuore attualmente in fase di ripresa a Napoli. In queste prime foto di scena vediamo Vincenzo Salemme e Cristina Donadio che nel film interpreta la spietata Donna Carmela, mamma di un efferato delinquente dal sinistro soprannome di “‘O Barbiere”.

Il film vede come protagonisti principali Vincenzo Salemme, Serena Autieri, Cristina Donadio, con la partecipazione di Maurizio Casagrande. Fanno parte del cast anche Antonio Guerriero, Sergio D’Auria, Andrea Di Maria, Vincenzo Borrino, Gennaro Guazzo, Ciro Capano, Rodolfo Corsato, Marcello Romolo. Con tutto il cuore è una coproduzione Chi è di scena – Medusa Film realizzata da Chi è di scena.

Con tutto il cuoreLa sceneggiatura di Vincenzo Salemme, Gianluca Bomprezzi, Gianluca Ansanelli, Antonio Guerriero è tratta dall’opera teatrale “Con tutto il cuore” di Vincenzo Salemme, e racconta la storia di Ottavio Camaldoli, un professore di latino e greco. Una brava persona. Onesto e galantuomo, “un fesso” insomma, questa è la considerazione che hanno di lui le persone che lo circondano. Ma cosa accadrebbe se a questo uomo indifeso, vittima dei piccoli soprusi quotidiani, nella vita sociale, sul lavoro e persino in famiglia venisse trapiantato il cuore di un altro? Soprattutto se quest’altro, il donatore, fosse stato un delinquente efferato dal sinistro soprannome di “‘O Barbiere”? Ottavio Camaldoli, dopo averne ereditato il cuore si trasformerebbe automaticamente in un malfattore? La scienza ci dice che queste sono solo sciocche ed antiche credenze. Ma se invece donna Carmela, la spietata mamma del Barbiere, fosse convinta che il figlio sia ancora vivo grazie al cuore che batte adesso nel petto del professore? Insomma, il nostro protagonista, dopo il trapianto, diventerà Antonio Carannante detto “‘O Barbiere” o resterà comunque Ottavio Camaldoli, laureato professore?

Le riprese di Con tutto il cuore sono iniziate il 25 gennaio a Napoli dove il film sarà interamente girato. Con tutto il cuore uscirà nelle sale cinematografiche in autunno distribuito da Medusa Film

UltraPop Festival: la nuova edizione dal 21 al 25 marzo

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UltraPop Festival: la nuova edizione dal 21 al 25 marzo

Dopo il successo dell’edizione precedente, il gruppo editoriale NetAddiction è lieto di annunciare la seconda edizione di UltraPop Festival, l’evento digitale totalmente live su Twitch dedicato all’intrattenimento, alla scienza ed alla cultura pop a 360 gradi organizzato e promosso da Multiplayer.it, Movieplayer.it e Leganerd.com. Un festival gratuito ed aperto a tutti senza necessità di registrazione, che può essere seguito in diretta su Twitch, Facebook e YouTube oppure in differita su YouTube e anche in Podcast, comodamente da casa o da dove si preferisce, da qualsiasi device; interattivo grazie alle piattaforme social che assicurano il massimo coinvolgimento degli spettatori che possono commentare e interagire live o in differita.

Justice League Snyder Cut: l’analisi del nuovo trailer nel dettaglio

Nella giornata di ieri è arrivato online il nuovo trailer dell’attesissima Snyder Cut di Justice League, che arriverà su HBO Max a partire dal 18 marzo. Naturalmente, il trailer è pieno di scene inedite che hanno inevitabilmente anticipato nuovi possibili dettagli relativi alla trama (o almeno, a ciò che non conosciamo della storia di questa nuova versione). Ecco un’analisi del nuovo trailer nel dettaglio grazie a Screen Rant:

Superman è morto

Anche la primissima inquadratura del trailer è tratta dall’inizio del film, in quanto rivisita la morte di Superman da Batman v Superman: Dawn of Justice nello stesso modo in cui Batman v Superman ha rivisitato la battaglia di Metropolis da L’uomo d’acciaio dal punto di vista di Bruce Wayne. Questo frame è abbinato ad una modifica del monologo di Lex Luthor in Batman v Superman in cui il supercriminale afferma: “La campana è suonata… Nel buio, tra le stelle. Il dio è morto”.

In Batman v Superman quella battuta veniva pronunciata dopo che Lex Luthor aveva comunicato con Steppenwolf, il che significa che Darkseid sa che la Terra è matura per la conquista. Nel frame con Superman, vediamo le onde vettorali create dal suo urlo di morte sprigiorarsi in tutto il mondo, attivando le Scatole Madri dormienti e innescando così l’eventuale invasione di Steppenwolf.

Ippolita e Themyscira

Sebbene non avesse molte scene nella versione del 2017, l’Ippolita di Connie Nielson ha un ruolo più sostanziale nella Snyder Cut, tanto nella storia quanto su Themyscira. Quando la vediamo per la prima volta, si trova sul bordo di una scogliera mentre l’edificio che ospitava la Scatola Madre in possesso delle Amazzoni precipita nell’oceano, probabilmente in seguito alla battaglia delle guerriere con Steppenwolf, quando egli ruba la Scatola e fugge. 

La fine del mondo

Il trailer si sposta da Lex Luthor a Bruce Wayne, che spiega: “Ho fatto un sogno… una premonizione”. Lo rivediamo con il suo trench tipico della scena del Knightmare, che avevano intravisto per la prima volta in Batman v Superman. Il mondo nel Knightmare era uno degli aspetti più importanti della versione originale di Justice League ad opera di Zack Snyder, quindi è naturale che questa parte della storia avrà una grande influenza sul film.

Il trailer include una serie di scene di Batman nel Knightmare, insieme al Cyborg di Ray Fisher e un altro personaggio di cui parleremo a breve. L’idea del Knightmare è quella di mostrare le conseguenze delle perdite subite da Superman e quanto sia importante non solo come eroe fisico necessario per combattere i cattivi, ma anche come simbolo di ispirazione. Se si perde quel simbolo o viene trasformato per scopi nefasti, allora vale quanto dichiarato da Jonathan Kent ne L’uomo d’acciaio: “Chiunque sia quell’uomo, buon o cattivo, cambierà il mondo.”

Un attacco proveniente da molto lontano…

Come abbiamo visto già altre volte, la connessione di Wonder Woman con tutti questi eventi è molto più significativa di quanto non lo fosse nella versione del film di Joss Whedon del 2017. Nel taglio di Whedon, Wonder Woman ha visto la freccia di Ippolita in tv e basta. Tuttavia, nella Snyder Cut di Justice League, la porterà in realtà in un santuario delle Amazzoni dove scoprirà un murale che racconta la storia dell’ultima volta che Darkseid ha tentato di invadere la Terra.

Grazie a ciò scopriremo che Darkseid aveva già tentato di liberare l’equazione dell’Anti-Vita, ma le Amazzoni, gli Atlantidei, le tribù degli uomini, una Lanterna Verde e diverse divinità greche si unirono per respingerlo, inclusa una resa dei conti tra Ares, il Dio della Guerra, e lo stesso Darkseid.

Darkseid e le forze di Apokolips

Darkseid sta arrivando. È noto da anni che il personaggio ha avuto un ruolo chiave nella versione originale di Justice League di Snyder, ma la portata di quel ruolo è diventata più chiara soltanto con il tempo. È chiaro che la sua presenza è incombente, simile a quella di Sauron ne Il Signore degli Anelli, ma forse ancora più significativa in quanto sappiamo che si tratterà di un personaggio in carne e ossa.

Non solo Darkseid sarà nel film, ma sarà affiancato da altri Nuovi Dei di Apokolips, dal suo torturatore DeSaad e dal leader dell’Elite, Granny Goodness. Tutto ciò porterà l’enorme “Quarto Mondo” di Jack Kirby sul grande schermo in grande stile. Inoltre, va sottolineato che questo film sarebbe dovuto uscire circa cinque mesi prima di Avengers: Infinity War, che ha introdotto Thanos, ispirato proprio a Darkseid.

Steppenwolf promette: “Questo mondo cadrà”

La promessa di Steppenwolf, “Questo mondo cadrà”, era già presente nella campagna  marketing originale, ma poiché la battuta era suo messaggio che portava a Darkseid, come vediamo nel nuovo trailer, ovviamente si è persa insieme a Darkseid. Mentre Darkseid è un cattivo incombente, Steppenwolf è in definitiva la minaccia immediata per il mondo. Questo retroscena extra conferisce immediatamente a Steppenwolf più peso come personaggio e stabilisce per lui una motivazione, che era del tutto assente nella versione del 2017.

Vediamo diversi colpi del generale di Darkseid e della sua ascia (che sputa un vero fulmine invece della scia di luce del 2017), scatenando il caos sulle Amazzoni e sui membri della Justice League. Come cattivo, è sicuramente una forza molto più violenta e minacciosa, ed è chiaro perché la Justice League ha bisogno di unirsi (e cercare di riportare Superman dal regno dei morti) per abbatterlo.

Steppenwolf decima le Amazzoni su Themyscira

Anche se la scena di Steppenwolf che invade Themyscira e ruba la Scatola Madre è nella versione cinematografica di Joss Whedon del 2017, i cambiamenti sono abbondantemente evidenti. Il design migliorato di Steppenwolf e la brutalità della sua ascia lo rendono una forza minacciosa.

La breve clip in bianco e nero che Snyder ha precedentemente condiviso di questa scena mostra che sarà sicuramente più violenta, inclusi alcuni schizzi di sangue in stile 300, che sono probabilmente in parte responsabili del divieto ai minori di 17 anni del film.

Batman ha bisogno di guerrieri, come Aquaman

Bruce Wayne va a caccia degli individui più potenti per formare “un’alleanza” di guerrieri per difendere il mondo dall’attacco che teme stia arrivando. Una delle prime persone a cui si avvicina è Arthur Curry, ossia Aquaman. Questo nuovo frame di Aquaman è tratto dal suo confronto con Steppenwolf, quando il cattivo tenta di prendere la Scatola Madre protetta dagli Atlantidei da Mera.

Sappiamo che ci sarà molto di più degli Atlantidei (ma probabilmente non della stessa Atlantide) in questa versione del film, incluso il Vulko di Willen Dafoe e una spiegazione di come Aquaman ottiene la sua armatura e il suo tridente.

Cyborg ottiene più armi nel Knightmare

Nonostante sia stato anticipato già dal trailer e dal vario merchandising, la capacità di Cyborg di manifestare armi o anche armi aggiuntive non è stata utilizzata nella versione cinematografico. Sulla base della distruzione post-apocalittica e della tonalità dorata dello sfondo, questa sembra essere una scena ambientata nel Knightmare.

Se non puoi abbattere il toro, non agitare il mantello rosso

Lo sceneggiatore di Batman v Superman: Dawn of Justice, Chris Terrio, ha usato molti giochi di parole creativi, specialmente con Lex Luthor e Alfred. Quest’ultimo è presente nel nuovo trailer della Snyder Cut di Justice League, e afferma: “Se non riesci ad abbattere il toro alla carica, non agitare il mantello rosso “, che non solo funziona come metafora autonoma, ma serve anche come avvertimento in merito al ritorno di Superman (il mantello rosso) dal regno dei morti, necessario per affrontare Steppenwolf (il toro).

Barry Allen salva Iris West

Dopo l’uscita della versione cinematografica di Justice League, è trapelato online diverso materiale inutilizzato, anche scene con CGI incompleta, inclusa questa del Barry Allen di Ezra Miller, nei suoi primi giorni come The Flash, che salva la Iris West di Kiersey Clemons. Anche se la scena in sé non è certamente nuova per chi segue la Snyder Cut da 3 anni, vederla con gli effetti grafici finiti in un trailer principale è comunque un grande momento.

Superman è stato mandato sulla Terra per un motivo

Il messaggio di Jonathan Kent a Superman da L’uomo d’acciaio, in cui dice: “Sei stato mandato per un motivo, e anche se ti ci vuole il resto della tua vita, scopri qual è il motivo”, fa un’apparizione notevole anche nel nuovo trailer. Il suo impulso di prendersi “il resto della vita” per capirlo è particolarmente notevole, considerando che è morto all’inizio del film.

I piani per la Justice League di Zack Snyder sono stati, in definitiva, un’estensione della sua storia di Superman e del suo intero arco narrativo. Sebbene includa ruoli notevoli per gli altri membri della Justice League, alla fine è servito come spiegazione del perché Superman è il supereroe più importante, che è esattamente ciò che ha sempre affermato Jonathan Kent e ciò che ha bisogno di scoprire ora che è risorto. Dice a Lois Lane è che “il suo mondo” in Batman v Superman, ma nel Knightmare di BvS dice a Batman: “Lei era il mio mondo e tu me l’hai portata via”. Ciò significa che il Knightmare, quindi la distruzione dell’intero universo, è ciò che accade quando Superman perde il suo scopo.

Cyborg è il cuore del film

Zack Snyder ha detto più volte, da prima dell’uscita del film per la prima volta nel 2017, che il Cyborg/Victor Stone di Ray Fisher sarebbe stato il cuore del film. Ray Fisher ha anche rivelato che le uniche scene di Cyborg nel film del 2017 che non sono state girate originariamente da Snyder facevano parte della scena sul tetto della polizia di Gotham, quindi possiamo aspettarci un focus totalmente nuovo su Cyborg.

Come Superman, anche Victor Stone ha poteri di cui non è ancora consapevole e deve ancora trovare il suo scopo. Una delle principali differenze, tuttavia, è che Cyborg aveva già uno scopo come stella del calcio, e questo gli è stato tolto. Mentre Superman è un alieno che cerca il suo posto nel mondo, Cyborg è un umano che ha perso il suo posto nel mondo, e la Justice League di Zack Snyder riguarderà proprio lui che trova di nuovo quel posto.

La reazione delle Amazzoni

La Snyder Cut ci mostrerà ancora di più le Amazzoni in azione, dal momento che giocano un ruolo chiave nella massiccia battaglia contro Darkseid e i suoi parademoni. Sappiamo però che le attende anche una seconda grande battaglia a Themyscira, in seguito all’invasione di Steppenwolf.

Considerando che, dopo l’uscita di Wonder Woman 1984, il pubblico ha espresso il desiderio di vedere di più sulle Amazzoni e su Themyscira, la Justice League di Zack Snyder, che durerà ben 4 ore, dovrebbe regalare questo e altro ancora.

Batman ha una macchina da guerra

I fan del classico “Dark Knight Returns” di Frank Miller, che in gran parte ha ispirato l’interpretazione di Ben Affleck nei panni di Batman, dovrebbero essere più che entusiasti dal fatto che la Batmobile sarà simile al carro armato nota come War Machine, tratto direttamente dalle pagine dei fumetti.

Al momento non è ancora chiaro in quale sequenza potremmo vederla. Sebbene molti dettagli sulla Snyder Cut siano già noti, il fatto che ci siano ancora enormi sorprese come questa dovrebbe entusiasmare il pubblico per ciò che verrà disseminato lungo le quattro ore del film. 

Il viaggio nel tempo di Flash

Durante la battaglia finale, Flash dovrebbe incanalare la Speed ​​Force per tornare indietro nel tempo. Nel trailer, vediamo ciò rappresentato con una massiccia esplosione. Mentre Flash corre attraverso quell’esplosione, possiamo vedere la Terra che si ricompone attorno a lui mentre l’esplosione si allontana lentamente, con tantissiam slow-motion tipica di Zack Snyder.

Cyborg si interfaccia con le Scatole Madri

Il ruolo di Cyborg è molto più importante nella Justice League di Zack Snyder, in particolare perché l’unico modo in cui possono vincere è perché ha la capacità di interfacciarsi con le Scatole Madri per impedire loro di distruggere il mondo, e quell’abilità deriva dalla sua cibernetica potenziata, che è sempre un prodotto di una Scatola Madre. In questa scena ci si aspetta che entri proprio nella Scatola Madre, dove lo vedremo tentato dalle visioni della sua famiglia e dalla promessa di essere guarito di nuovo.

Il Joker del Knightmare vive in una società…

Il Joker di Jared Leto è una delle nuove aggiunte al film. La sua scena è stata girata durante le riprese aggiuntive che hanno avuto luogo lo scorso ottobre, ed è anche uno dei fattori più eccitanti di questa nuova versione.

Nel trailer, il Joker recia: “Viviamo in una società in cui l’onore è un lontano ricordo. Non è vero, Batman?”. Considerando che questo è un confronto tra Batman e Joker nel futuro impostato dal Knightmare, dove il Cavaliere Oscuro potrebbe persino collaborare con il Clown Principe del Crimine, un futuro in cui Batman sfoggia persino una pistola, la battuta del Joker sta sicuramente anticipando un cambiamento di principi in Batman che segue inevitabilmente il collasso della società.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

After 3: teaser trailer del sequel con Josephine Langford

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After 3: teaser trailer del sequel con Josephine Langford

01 Distribution e Leone Film Group hanno diffuso il teaser di After 3, l’atteso terzo capitolo della serie di film After basati  sui romanzi di Anna Todd.

Dopo il successo del primo AFTER, che nel 2019 ha incassato più di 6 milioni di euro al box office italiano, e l’incredibile risultato del secondo film After 2, che uscito in sala il 2 settembre 2020, oltre ogni aspettativa, ha superato i 4 milioni di euro, arriva al cinema l’atteso sequel AFTER 3, con protagonisti Josephine Langford (Tessa Young) e Hero Fiennes Tiffin (Hardin Scott).

After 3 è tratto dai romanzi After 3 – Come mondi lontani e After 4 – Anime Perdute: in Italia, infatti, sono stati pubblicati cinque romanzi invece dei quattro originali. After We Fell, terzo romanzo originale, è stato pubblicato in due parti: Come mondi lontani e Anime Perdute.

Avengers: Endgame, Joe Russo conferma il ritorno di Cap alla timeline principale

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Joe Russo, co-regista di Avengers: Endgame, ha confermato che Steve Rogers ha davvero viaggiato tra le realtà per concludere la sua storyline. Endgame ha chiuso ufficialmente non solo la trama legata alle Gemme dell’Infinito, ma anche le storie di diversi personaggi, tra cui Iron Man (Robert Downey Jr.), Vedova Nera (Scarlett Johansson) e Captain America (Chris Evans). Endgame è stato un enorme successo, diventando il film con il maggior incasso di tutti i tempi.

Nonostante l’enorme successo, i fan hanno discusso parecchio su alcuni punti della trama, come l’ambiguo finale riservato a Steve Rogers. Nel film, Steve si offre volontario per riportare le Gemme dell’Infinito ognuna al suo legittimo post nella timeline; alla fine, però, sceglie di rimanere nel passato e di vivere il resto della sua vita con il suo grande amore, Peggy Carter (Hayley Atwell). La logistica di questa mossa ha confuso i fan degli Avengers sin dall’uscita del film e persino gli sceneggiatori del film hanno espresso i loro dubbi su cosa significhi realmente: Christopher Markus e Stephen McFeely, infatti, credono che Steve sia tornato al suo passato, mentre i fratelli Russo hanno affermato che Steve ha semplicemente viaggiato attraverso una ramificazione della realtà (o realtà secondaria) per stare con Peggy, prima di tornare alla linea temporale originale per lasciare in eredità il suo scudo a Sam Wilson (Anthony Mackie).

Nonostante la confusione e i potenziali buchi di trama, sembra che i Russo continuino ad attenersi alla loro storia. Ospiti del podcast Lights Camera Barstool (via Cinemablend), Joe Russo ha confermato ancora una volta che Steve aveva viaggiato attraverso una ramificazione della realtà (o realtà secondaria). “Una cosa di cui io e Anthony abbiamo discusso è chiara, ma non so se ne abbiamo mai discusso pubblicamente: Cap sarebbe dovuto tornare nella linea temporale principale. Sì, si sarebbe trovato in una ramificazione della realtà, ma sarebbe dovuto tornare indietro, nella linea temporale principale, per dare lo scudo a Sam Wilson. Nella nostra logica interna, che abbiano definito in fase di sceneggiatura, questa è stata la scelta che abbiamo fatto. Sulla base di tutto ciò che è accaduto, sarebbe stato in una ramificazione della realtà e poi avrebbe dovuto spostarsi nel presente, quindi è saltato dall’una all’altro e ha consegnato lo scudo.”

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019. Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris EvansMark RuffaloChris Hemsworth e Scarlett Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War, l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Suicide Squad: Jared Leto chiarisce in merito al regalo fatto a Margot Robbie

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 Jared Leto ha negato di aver regalato a Margot Robbie un topo morto durante le riprese di Suicide Squad. L’attore premio Oscar ha interpretato per la prima volta il personaggio del Joker nel cinecomic di David Ayer uscito nel 2016. In seguito alla diffusione delle prime immagini ufficiali, il look dell’iterazione dell’iconico villain DC ad opera di Leto venne ampiamente criticato, soprattutto a causa della sovrabbondanza di tatuaggi.

Nonostante, alla fine, il Joker di Leto non abbia raccolto i consensi sperati e, ancora oggi, sia considerato da più come la peggiore versione live action del supercriminale, la dedizione e l’impegno dell’attore premio Oscar nei confronti del personaggio sono state pari a qualsiasi altro ruolo affrontato dallo stesso in passato, noto per immergersi totalmente nei personaggi che sceglie di interpretare. All’epoca della produzione di Suicide Squad, era addirittura emerso che Jared Leto aveva fatto degli strani regali ai suoi co-protagonisti, tra cui riviste pornografiche e preservativi usati. Addirittura, si vociferava che l’attore avesse regalato a Margot Robbie (interprete di Harley Quinn) un topo morto. Tuttavia, ora è stato proprio Leto a mettere le cose in chiaro.

Durante un’intervista con GQ, Leto a confermato di non aver mai regalato a Robbie un topo morto durante le riprese di Suicide Squad. Al contrario, le ha donato qualcosa di molto più piacevole: dei panini alla cannella. “È interessante constatare come tutte queste storie assumano una vita propria. Ma la verità è che non ho mai dato a Margot Robbie un topo morto. Semplicemente, questa non è la verità. Anzi, in realtà le ho regalato un sacco di… avevo trovato a Toronto questo posto fantastico che faceva degli ottimi panini vegani alla cannella. È stato un regalo assolutamente comune.”

Il Joker di Jared Leto tra Suicide Squad e… Justice League!

Più e più volte il regista David Ayer ha dichiarato che la maggior parte delle scene con protagonista il Joker di Jared Leto sono state tagliate dal montaggio finale di Suicide Squad e che ciò che si vede nella versione cinematografica del film non è la vera performance dell’attore. Negli ultimi mesi si è parlato molto della possibilità di una release della Ayer Cut, ossia del taglio originale del cinecomic, ma è ormai da parecchio che l’argomento non è stato più trattato.

Ricordiamo che Jared Leto tornerà a vestire i panni del Joker nell’attesissima Snyder Cut di Justice League, ossia il taglio originale del cinecomic uscito nelle sale nel 2017. Come anticipato già da Zack Snyder e dalle verie immagini ufficiali emerse online, quella che vedremo nella Snyder Cut sarà un iterazione del Joker di Leto molto diversa da quella vista in Suicide Squad, a cominciare dal look che sfoggerà il personaggio.

Grey’s Anatomy 17: il promo della seconda parte di stagione

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Grey’s Anatomy 17: il promo della seconda parte di stagione

Il network americano della ABC ha diffuso il promo della seconda parte di stagione di Grey’s Anatomy 17, la diciassettesima stagione di Grey’s Anatomy.

https://www.youtube.com/watch?v=gZ-MgijZnDo&pp=ygURR3JleSdzIEFuYXRvbXkgMTc%3D

Grey’s Anatomy 17

La diciassettesima stagione di Grey’s Anatomy debutterà giovedì 12 novembre 2020.  In Grey’s Anatomy 17 ritorneranno i personaggi Meredith Grey (stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen Pompeo, Alexander “Alex” Michael Karev (stagioni 1-in corso), interpretato da Justin Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso), interpretata da Chandra Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso), interpretato da James Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso), interpretato da Kevin McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in corso, ricorrente 14), interpretata da Kim Raver, Jackson Avery (stagione 7-in corso, ricorrente 6), interpretato da Jesse Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in corso, ricorrente 9), interpretata da Camilla Luddington, Margaret “Maggie” Pierce (stagione 11-in corso, guest 10), interpretata da Kelly McCrearyGreg Germann come Tom Koracick, Benjamin Warren (stagioni 12-14, ricorrente 6-in corso, guest 7), interpretato da Jason George,  Andrew DeLuca (stagione 12-in corso, guest 11), interpretato da Giacomo Gianniotti Caterina Scorsone nei panni di Amelia Shepherd.

Grey’s Anatomy 17 è stato creato ed è prodotto da Shonda Rhimes (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”). Betsy Beers (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”), Mark Gordon (“Saving Private Ryan”), Krista Vernoff (“Shameless”), Debbie Allen, Zoanne Clack, Fred Einesman, Andy Reaser e Meg Marinis sono i produttori esecutivi. “Grey’s Anatomy” è prodotto da ABC Signature, che fa parte dei Disney Television Studios, insieme a 20th Television e Touchstone Television.

Grey’s Anatomy è stato creato ed è prodotto da Shonda Rhimes. Betsy Beers, Mark Gordon, Krista Vernoff, Debbie Allen, Zoanne Clack, Fred Einesman, Andy Reaser e Meg Marinis sono i produttori esecutivi. “Grey’s Anatomy” è prodotto da ABC Signature, che fa parte dei Disney Television Studios, insieme a 20th Television e Touchstone Television.

Tom Holland su Nathan Drake: “È come se James Bond e Indiana Jones avessero un figlio”

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Tom Holland ha paragonato il suo personaggio nell’attesissimo Uncharted ad una sorta di figlio nato dagli iconici Indiana Jones e James Bond. Il film, basato sulla serie di videogiochi sviluppata da Naughty Dog, Holland veste i panni di Nathan Drake, un cacciatore di tesori che viaggia per il mondo alla scoperta di misteri storici. Holland interpreterà un Drake più giovane nella versione cinematografica, che servirà da vero e proprio prequel alla trama della saga videoludica.

Uncharted è pronto a diventare un nuovo adattamento tratto dai videogiochi di grande successo, sulla scia di quanto avvenuto con il personaggio di Lara Croft e con la saga di Tomb Raider. Considerando ciò, un confronto con altri importanti blockbuster ha senso. Secondo lo stesso Holland, il personaggio di Nathan Drake non solo un eroe d’azione sulla scia di James Bond o Indiana Jones, ma una perfetta combinazione di questi due classici personaggi.

Intervistato in occasione del podcast “Little Gold Men” di Vanity Fair (via MovieWeb), l’interprete di Spider-Man nel MCU ha detto: “Penso che il modo più semplice per descrivere il film senza sminuirlo in alcuni modo sia affermare che se Indiana Jones e James Bond avessere avuto un figlio, sarebbe stato Nathan Drake. Questo è il modo in cui voglio continuare a descrivere il film.”

Sappiamo ancora poco della trama di Uncharted, ma da quanto ha rivelato Holland e da quanto sappiamo della serie di videogiochi, i paragoni con James Bond e Indiana Jones sembrano parecchio azzeccati. Il riferimento a Indiana Jones sembra particolarmente calzante, poiché la caccia al tesoro di Nathan non è così lontana dagli interessi archeologici di Indy. Inoltre, Holland non è stato l’unico a fare questo paragone.

Sia Shawn Levy (tra i vari registi collegati al progetto prima dell’ingaggio ufficiale di Ruben Fleischer) che il co-protagonista Mark Wahlberg hanno parlato di Indy in relazione a Uncharted. Tuttavia, poiché il mentore di Drake, Sully (Wahlberg), è un ex ufficiale della Marina degli Stati Uniti, le sue capacità di combattimento potrebbero davvero assomigliare a quelle di Bond, che è un membro dei servizi segreti britannici.

Tutto quello che sappiamo su Uncharted

In UnchartedTom Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non tutti sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare l’eroe del titolo anni fa quando David O. Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come una origin story.

La sceneggiatura del film, che arriverà al cinema il 16 luglio 2021, è stata firmata da Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins, e racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti conosciamo.

Vi ricordiamo che Uncharted sarà la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.

Spike Lee prenderebbe in considerazione la possibilità di dirigere un film Marvel

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Spike Lee ha rivelato che prenderebbe in considerazione la possibilità di dirigere un cinecomic Marvel se si presentasse l’opportunità. Lee è diventato famoso come regista alla fine degli anni ’80, grazie a pellicole innovative come Lola Darling e Fa’ la cosa giusta. In breve tempo, il suo stile registico e le sua capacità di scrittura lo hanno trasformato in uno dei grandi autori del cinema moderno, mentre la sua attenzione all’esperienza degli afroamericani ha portato sullo schermo un tipo di rappresentazione più ampia e decisamente più autentica. Nel corso della sua leggendaria carriera ha ricevuto candidature per i più importanti riconoscimenti, incluso cinque Academy Awards: ha finalmente vinto l’ambita statuetta nel 2019, per la migliore sceneggiatura non originale grazie a BlacKkKlansman.

Parallelamente allo status di enorme prestigio raggiunto dalla figura e dall’opera di Lee, anche i blockbuster di supereroi si sono imposti come una delle pietre miliari dell’odierna industria cinematografica hollywoodiana. Nessun franchise ha avuto più successo del MCU, una raccolta di storie unificate iniziata nel 2008 con Iron Man e culminata nel 2019 con l’epico Avengers: Endgame, che è diventato il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Nonostante i film di supereroi siano spesso stati liquidati come monolitici e controllati più dallo studio che dai suoi registi, di recente il MCU ha cercato di coinvolgere nella sua cerchia il maggior numero possibile di talenti d’autore (basti pensare a Taika Waititi con Thor: Ragnarok e a Ryan Coogler con Black Panther).

Di recente, proprio Spike Lee ha espresso la volontà di unirsi ai ranghi del MCU. In un’intervista con Entertainment Weekly, il regista non è sembrato per nulla infastidito dalla reputazione dello studio e ha anche rivelato che preferisce la Marvel alla DC. “Non ho niente contro la Marvel”, ha spiegato il regista. “Sono cresciuto leggendo i fumetti di Spider-Man. Per me, la DC Comics è stata sempre banale. Sto solo dicendo che per me tutto ruotava attorno alla Marvel. Se si presenta l’occasione giusta… non mi sto proponendo, ma la prenderei comunque in considerazione.”

Spike Lee e MCU: un approccio innovativo

Sappiamo bene che l’atteggiamento cordiale di Lee nei confronti della Marvel non è condiviso da altri registi del suo status. In particolare, Martin Scorsese, uno dei registi più influenti di tutti i tempi (nonché buon amico di Lee), ha ripetutamente criticato il concetto di cinecomic nel suo complesso, così come altri importanti registi che hanno seguito il suo esempio, tra cui Francis Ford Coppola, Ridley Scott e Alejandro G. Iñárritu.

Un film del MCU diretto da Lee sarebbe probabilmente molto diverso dai film precedenti del franchise. È anche difficile immaginare che Lee possa tollerare il livello di supervisione dello studio. Forse il modo migliore per farlo entrare a bordo sarebbe attraverso un supereroe non ancora apparso sul grande schermo che l’autore potrebbe costruire da solo partendo da zero.

Fedeltà: recensione della serie Netflix

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Fedeltà: recensione della serie Netflix

Parlare di fedeltà è sempre difficile, è un argomento che tocca tutti coloro che vivono una relazione di coppia eppure sembra sempre un tabù, perché sempre più spesso va a toccare delle corde molto nascoste di ognuno, quelle che a volte teniamo nascosti anche a noi stessi. È difficile parlarne ed è difficile raccontarla la fedeltà, ma nonostante questo la nuova serie Netflix, dal titolo Fedeltà, appunto, ci prova.

Fedeltà, la trama

Si tratta in realtà di un adattamento dall’omonimo romanzo di Marco Missiroli, in cui seguiamo la vita di una coppia apparentemente felice e affiatata, formata da Carlo, professore e scrittore bloccato nella stesura del suo secondo romanzo, e Margherita, agente immobiliare laureata in architettura, con il sogno di aprire uno studio suo.

La coppia, bellissima e molto innamorata, comincia a mostrare dei cenni di cedimento quando trai due si insinua il dubbio del tradimento, un dubbio che rode entrambi e che porterà a delle conseguenze importanti e impossibili da ignorare. La regia della serie è distribuita tra Andrea Molaioli e Stefano Cipani, che si dividono gli episodi, e si basano su una sceneggiatura scritta a sei mani da Alessandro Fabbri, Elisa Amoruso e Laura Colella che provano ad adattare al meglio il romanzo originale. Nel cast principale Michele Riondino (Carlo Pentecoste), Lucrezia Guidone (Margherita Verna), Carolina Sala (Sofia Casadei), Leonardo Pazzagli (Andrea) e Maria Paiato (Anna Verna).

Tuttavia, già nell’adattamento si riscontra il primo problema di Fedeltà. La storia segue moltissimi percorsi mentali, conflitti e non detti, ragionamenti intimi che è molto difficile tradurre in azioni e in linguaggio audiovisivo, questo aspetto è il principale deterrente per una storia che si interroga su argomenti importanti e seri, ma che non li affronta per davvero, limitandosi, in fin dei conti, alla classica storiella in cui una coppia entra in crisi e i due poi prendono strade separate. Niente di nuovo, tutto già visto.

Un pessimo lavoro di adattamento

A questo lavoro debole di adattamento si aggiunge una messa in scena assolutamente patinata e poco credibile, in cui i personaggi si muovono con movimenti e gesti affettati, sempre sospesi, allusivi e mai naturali. Non crediamo neanche per un momento all’amore tra Carlo e Margherita, né crediamo a Sofia e ai suoi misteri, o al tenebroso Andrea, fisioterapista con una vita segreta.

Il risultato è un ammasso di scene madri abbastanza deludenti, che non riescono a far risultare credibile nessuna delle tante emozioni messe in gioco dalla storia. Nelle intenzioni, Fedeltà doveva essere una riflessione su cosa siamo risposti a dare e prendere da una storia, rinunciando o meno a ciò che siamo, se scegliere di abbandonarci alla fiducia e al compromesso oppure rimanere il centro della nostra stessa vita e non permettere agli altri di limitarci o di guidarci.

Sono tutti interrogativi e questioni delicate, interessanti e profonde, che però non arrivano sullo schermo, annacquate da scelte banali di messa in scena, dialoghi triti e forse una mancata predisposizione del materiale di partenza a trasformarsi in un prodotto audiovisivo. Fedeltà arriva il giorno di San Valentino su Netflix, e, se si è in una relazione, se ne sconsiglia la visione in coppia.

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