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Gran Torino: l’attore Bee Vang contro gli insulti anti-asiatici presenti nel film

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Uno dei protagonisti del film Gran Torino diretto da Clint Eastwood nel 2008 si è scagliato contro l’impiego di insulti anti-asiatici presenti nel film, che dal suo punto di vista hanno contribuito a rendere il razzismo un sentimento ancora più mainstream. Gran Torino racconta la storia di un veterano della guerra di Corea (interpretato da Eastwood) che viene allontanato dalla sua famiglia dopo essere rimasto vedovo. L’uomo è in realtà un burbero razzista che sfoga la sua ira nei confronti dei suoi vicini di casa, di etnia Hmong.

Tuttavia, alla fine del film, Walt riesce a stabilire un’improbabile ed inatteso rapporto con uno di loro, il giovane adolescente Thao, interpretato dall’attore Bee Vang, riuscendo così a superare il suo disprezzo nei confronti del “diverso”. Uscito nel 2008, il film è stato un successo al botteghino, arrivando a conquistare 148 milioni di dollari negli Stati Uniti e 270 milioni nel resto del mondo. Ciononostante, il film è stato anche ampiamente criticato per l’uso massiccio di insulti razzisti.

In un editoriale scritto per NBC News, è stato proprio Vang ad esprimersi in prima persona contro il linguaggio razzista usato dal personaggio principale interpretato da Eastwood. Anche se Vang riconosce che Gran Torino ha contribuito ad aumentare la rappresentanza degli asiatici americani, al tempo stesso è convinto che il film abbia contribuito a rendere il razzismo nei confronti degli asioamericani ancora più mainstream.

Nell’editoriale scritto a 13 anni di distanza dall’uscita del film, Vang scrive: “All’epoca, si discusse molto se gli insulti del film fossero insensibili e gratuiti o semplicemente degli ‘scherzi innocui’. Ho trovato snervante le risate che gli insulti suscitano nei cinema con un pubblico prevalentemente bianco. Ed erano sempre i bianchi che dicevano: ‘Non sai accettare una battuta?’.”

Vang ha poi citato la pandemia di Coronavirus come motivo che lo ha spinto a parlare adesso. “Il razzismo anti-asiatico che una volta era camuffato da umorismo bonario si è rivelato per quello che è grazie al Covid-19. Pur incrementando la presenza asiatico-americana, è preoccupante la maniera in cui Gran Torno ha reso mainstream il razzismo anti-asiatico. Sono ancora tormentato dalle risate del pubblico bianco. Scherzi innocui, giusto? Fino a quando non sono più degli scherzi, ma piuttosto una scusa in più per ignorare la supremazia bianca e il razzismo.”

Quicksilver: Peters vs Taylor-Johnson, qual è la migliore iterazione?

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Evan Peters è ufficialmente entrato a far parte del MCU dopo la sua sconvolgente apparizione alla fine del quinto episodio di WandaVision. Peters ha interpretato Quicksilver nel franchise di Fox dedicato agli X-Men, mentre Aaron Taylor-Johnson è stato il personaggio nel MCU, nonostante sia apparso soltanto nella scena post-credits di Captain America: The Winter Soldier e in Avengers: Age of Ultron (film in cui è stato ufficialmente ucciso).

Naturalmente, ogni fan della Marvel ha la sua iterazione preferita, ma confrontando le abilità e l’uso di entrambi i personaggi nei rispettivi franchise, quale versione potrebbe davvero definirsi la migliore? Un nuovo report di Screen Rant ha provato a rispondere a questa domanda, sostenendo la tesi che la versione di Quicksilver ad opera di Peters sia quella vincente.

Essendo i diritti cinematografici della Marvel divisi, in origine, tra 20th Century Fox e Disney, i franchise di X-Men e degli Avengers hanno presentato due diverse versioni del velocista. Il MCU, non potendo utilizzare la tradizione mutante, e ha dato a Pietro un nuovo background, rendendolo un orfano dilaniato dalla guerra che riceve i suoi poteri dalla sperimentazione dell’HYDRA tramite la Gemma della mente. Dall’altra parte, il franchise di X-Men non poteva includere l’associazione di Peter con gli Avengers, ma aveva la possibilità di utilizzare senza problemi l’origine mutante per costruire il personaggio e rivelare, alla fine, che Magneto era suo padre.

Pietro ha regalato al pubblico un Quicksilver più cupo e minaccioso in Avengers: Age of Ultron; un personaggio che aveva certamente del potenziale, ma che forse è stato ucciso troppo presto. Introdotto per la prima volta in X-Men: Giorni di un Futuro Passato, Peters è stato decisamente più riconoscibile, anche in termini di comicità, al punto che anche i detrattori del franchise hanno apprezzato l’iterazione. Si potrebbe quindi dire che, in termini di simpatia, è sempre stato il Quicksilver di Peters il favorito del pubblico.

Il dibattito sul design dei personaggi, invece, è molto più soggettivo, nonostante anche in questo caso i fan si sono schierati apertamente. Alcuni trovano il costume di Pietro molto più realistico e conforme ai canoni, mentre altri sostengono che il personaggio, se messo a paragone con gli altri Vendicatori, appaia decisamente più anonimo. Anche se alcuni erano titubanti in merito allo stile anni ’80 di Peters, le sue ciocche d’argento, la giacca metallica e il merchandising dei Pink Floyd avevano sicuramente uno stile retrò che è riuscito a lasciare il segno.

Quicksilver nel MCU: cosa non ha funzionato?

Probabilmente, l’aspetto che ha deluso di più del Quicksilver di MCU è stato il poco tempo che gli è stato concesso sullo schermo. Al di là del breve cameo in Captain America: The Winter Soldier, Taylor-Johnson viene presentato e poi ucciso nell’arco di un solo film, così che ha rovinato ogni eventuale potenziale in merito allo sviluppo del suo personaggio. Sebbene non sia un personaggio canonico per i fumetti, il nuovo retroscena di Pietro avrebbe potuto creare un arco parecchio interessante. Invece, è stato utilizzato principalmente come escamotage narrativo, al fine di portare avanti le storyline di Wanda e Occhio di Falco. Anche l’uso delle sue abilità in Avengers: Age of Ultron era piuttosto privo di fantasia: correva veloce, correva bene, ma il contributo più emozionante che ha dato al film è stato – purtroppo – la sua morte.

Al contrario, il Quicksilver di Peters è partito come personaggio minore, ma ha rapidamente rubato la scena con sequenze al rallentatore che sono diventate tra le più amate e apprezzate nella storia recente dei film di supereroi. Gli X-Men hanno anche utilizzato le abilità di Quicksilver in modi veramente unici. Quando si tratta dell’uso dei suoi poteri, è facile intuire quanto il Quicksilver di Peters vinca decisamente a mani basse, dal momento che in Age of Ultron i poteri di Pietro sono meno appariscenti e impressionanti rispetto a quelli del Quicksilver di Peters. Anche nei pochi momenti in slow-motion, il Quicksilver del MCU non sembra mai raggiungere il suo pieno potenziale.

Batman v Superman, Zack Snyder torna sulla scena di Martha: “È il fulcro del film”

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In Batman v Superman, il Cavaliere Oscuro (Ben Affleck) interrompe il suo brutale accanimento nei confronti dell’Uomo d’Acciaio (Henry Cavill) e decide di risparmiargli la vita quando l’eroe kryptoniano pronuncia l’ormai famigerata battuta: “Salva Martha”.

È un momento che ha generato un’ondata infinita di meme ed è ancora oggi fonte di ilarità sul web, nonostante siano passati ormai diversi anni dall’uscita del film. Pare che in molti (forse deliberatamente?) abbiano voluto sorvolare sulle implicazioni più profonde della scena, e ricondurre la decisione di Batman di lasciar vivere Superman al semplice fatto che le loro madri hanno lo stesso nome.

Durante un’intervista con I Minutemen in occasione della promozione della Snyder Cut di Justice League, il regista Zack Snyder è tornato a difendere la sequenza, rivelando di considerarla il “fulcro” dell’intero film. “Chiaramente sono un fan di quel personaggio e sono molto interessato a come Martha… a come quel concetto sia centrale per il film”, spiega il regista. “È al 100% il perno che tiene insieme l’intero film. Penso che sia indicativo del modo in cui Batman v Superman è stato accolto, ossia che il suo principio centrale è stato in qualche modo sminuito e preso in giro. Personalmente ritengo che questa sia un’idea bellissima e incredibilmente simmetrica che completa nella sua interezza questo concetto.”

Batman v Superman: in arrivo una nuova versione IMAX rimasterizzata

A proposito di Batman v Superman, di recente Zack Snyder ha confermato di essere a lavoro su una nuova versione IMAX rimasterizzata del film, che arriverà direttamente in home video. Non è chiaro se questa nuova versione includerà filmati inediti, ma una cosa è certa: non ci saranno riprese aggiuntive, al contrario di quanto avvenuto con il suo attesissimo taglio di Justice League (in arrivo su HBO il prossimo 18 marzo), che ha potuto contare su un budget – senza precedenti per dei reshoot – di 70 milioni di dollari.

Il processo ai Chicago 7 disponibile su Netflix

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Il processo ai Chicago 7 disponibile su Netflix

Il Processo ai Chicago 7, l’acclamato film di Aaron Sorkin, candidato a 5 Golden Globes tra cui miglior film e regia e uscito lo scorso ottobre su Netflix, sarà disponibile da venerdì 19 febbraio ore 9.00 (e per 48 ore) gratuitamente sul canale Youtube di Netflix US. 

Questo perché proprio in questi giorni cade lo storico anniversario della sentenza del processo di Chicago 7, conclusosi nel febbraio 1970. Da oggi, Venerdì 19 Febbraio (ore 9.00) a Domenica 21 Febbraio (ore 9.00) il film sarà disponibile in lingua originale e sarà possibile attivare i sottotitoli in otto lingue, tra le quali l’italiano.

Il processo ai Chicago 7, recensione del film di Aaron Sorkin

 

Il Signore degli Anelli: Jackson fece trapelare lo script originale per liberarsi di Weinstein

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Il regista Peter Jackson aveva fatto trapelare la sceneggiatura originale dei due film de Il Signore degli Anelli deliberatamente, nella speranza di potersi liberare di Harvey Weinstein. Il viaggio del cineasta neozelandese per portare sullo schermo la sua visione della trilogia de Il Signore degli Anelli è stato raccontato innumerevoli volte ed è risaputo che Miramax, di proprietà di Bob e Harvey Weinstein, (l’ex produttore caduto in disgrazia dopo le molteplici accuse di aggressione), voleva inizialmente realizzare solo due film.

Alla fine Jackson è riuscito a trasferire il suo accordo relativo a Il Signore degli Anelli alla New Line Cinema, che gli ha concesso di realizzare tre film e di includere una serie di scene (come la sua preferita, quella con Gollum e Smeagol) che erano invece state tagliate nella versione originale, quella composta esclusivamente da due film. Il resto è storia del cinema, con la trilogia considerata ancora oggi un punto culminante per il genere fantasy e al tempo stesso un punto di volta nell’era dei grandi blockbuster realizzati in CGI che hanno cambiato per sempre il volto del cinema.

In seguito Jackson si dedicò alla realizzazione della trilogia prequel, Lo Hobbit, che non venne accolto bene come l’originale. Tuttavia, proprio grazie ai film della saga de Il Signore degli Anelli, la sua eredità di grande regista è rimasta comunque inalterata. Adesso, grazie ad un nuovo report di Polygon, viene a sapere che Jackson aveva fatto trapelare la sua sceneggiatura originale de Il Signore degli Anelli, quella basata esclusivamente su due film, attraverso il sito Ain’t It Cool come un modo per attirare l’attenzione sul progetto.

La versione originale de Il Signore degli Anelli e il tentativo di tenere lontano Harvey Weinstein

A quanto pare, Jackson si assicurò indirettamente che una copia di quella sceneggiatura finisse nelle mani dello scrittore Drew McWeeny, che in breve tempo realizzò una recensione sul potenziale dittico. Alla fine l’adattamento de Il Signore degli Anelli era già sulla bocca di tutti, cosa che alla fine portò i Weinstein a condere a Jackson la possibilità di presentare il progetto alla New Line Cinema.

Nel resoconto degli eventi esposto da McWeeny si legge: “Jackson aveva già avuto qualche contatto con Ain’t It Cool a quel punto e c’erano molte persone all’interno di WingNut e WETA che stavano provando a contattare la rivista. Si sentivano come se stessero creando qualcosa di eccezionale ed erano preoccupati di non essere in grado di trovare uno studio disposto a farsi avanti. Quindi è stata presa la decisione di far trapelare gli script ad Ain’t It Cool in un modo che sarebbe stato negato da tutti in seguito. Non lo hanno fatto in modo diretto e nessuno ci ha mai chiesto ufficialmente di coprirli, così se mai fossi stato pressato da qualcuno, avrei potuto dire onestamente che non erano stati né Peter né Fran Walsh. Tuttavia, è chiaro che mi sia stato dato l’accesso agli script in modo da poter dire di ciò che pensavo nel momento esatto in cui New Line stava cercando di prendere una decisione.”

Doctor Strange 2: Danny Elfman si occuperà della colonna sonora

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Doctor Strange 2: Danny Elfman si occuperà della colonna sonora

Danny Elfman, autore delle musiche di Batman di Tim Burton e Spider-Man di Sam Raimi, si occuperà della colonna sonora di Doctor Strange in the Multiverse of Madness, tornando così a collaborare di nuovo con Raimi, scelto ormai da tempo come regista dell’attesissimo sequel. La prima colonna sonora composta da Elfman per uno studio importante è stata quella di Pee-Wee’s Big Adventure di Burton. La collaborazione tra i due è continuata nel corso degli anni, con Elfman che ha composto anche le musiche di Beetlejuice – Spiritello porcello, Batman, Edward mani di forbice e Batman – Il ritorno.

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In passato, Elfman aveva già lavorato con Raimi alle colonne sonore dei primi due capitoli della trilogia di Spider-Man. Anni dopo, il duo è tornato a collaborare insieme per le musiche de Il grande e potente Oz del 2011. Più di recente, Eflman si è occupato di curare la colonna sonora della versione cinematografica di Justice League (nonostante nell’attesissima Snyder Cut le stesse siano invece opera di Junkie XL, storico collaboratore di Zack Snyder). Per quanto riguarda il MCU, invece, Elfman aveva si era già occupato delle musiche di Avengers: Age of Ultron del 2015.

In una recente intervista con Inverse, è stato proprio Danny Elfman a confermare che sarà lui ad occuparsi della colonna sonora di Doctor Strange in the Multiverse of Madness, rivelando di essere già al lavoro su alcuni brani necessari alle riprese del cinecomic. Inoltre, nonostante non abbia potuto rivelare nulla in merito alla trama del film, a confermato che inizierà a scrivere l’intera colonna sonora nel giro di pochi mesi.

“Sto iniziando a fare un po’ di pre-lavoro per Doctor Strange 2 diretto da Sam Raimi”, ha dichiarato Elfman. “Anche se ci inizierò a lavorare soltanto nei prossimi mesi, ci sono già delle registrazioni pronte, dal momento che ne hanno bisogno per i set.”

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in EndgameDoctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.

El internado: Las Cumbres, la recensione della serie Prime Video

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El internado: Las Cumbres, la recensione della serie Prime Video

Arriva il 19 febbraio su Prime Video El internado: Las Cumbres, una serie spagnola, che mescola teen drama e horror, remoto di una famosa serie trasmessa da Antenna 3 all’inizio degli anni 2000. La serie è prodotta da Globomedia insieme ad Atresmedia Studios e si candida a diventare uno dei prodotti di punta della piattaforma streaming per la fine dell’inverno, dato il suo innegabile appeal sul pubblico dei più giovane e l’importante impronta horror/mistery che attira un pubblico più adulto.

El Interando: Las Cumbres, la trama

El Internado: Las Cumbres trama e cast

La storia è ambientata all’intero del collegio Las Cumbres, situato nell’imponente edificio di un vecchio monastero, a picco su una rupe. L’edificio è circondato da un bosco che sembra nascondere segreti e insidie. Incentrato sulle vicende di un ristretto gruppo di ragazzi, El Interando: Las Cumbres vede dei giovani turbolenti rinchiusi in questo istituto dove la disciplina è ferrea e le punizioni sono anche corporali. Ma naturalmente questo non basta a sedare l’animo naturalmente ribelle dei protagonisti che, tra una festa clandestina e un furbo contrabbando con l’esterno grazie al quale riescono ad ottenere sigarette o altri beni proibiti in collegio, progettano addirittura la fuga. Tuttavia, queste scorribande e infrazioni delle regole non solo verranno scoperte e punite, ma si intrecceranno con un mistero che aleggia su tutto l’edificio, un mistero che arriva da lontano, quando quel posto era un luogo monastico. Presto i ragazzi capiranno che in pericolo ci sono le loro vite e che le presenze misteriose di quelle storie non sono soltanto spauracchi, ma minacce concrete alla loro sicurezza. Si faranno quindi carico di svelare i misteri dell’istituto. 

Creato e sviluppato da Laura Belloso e Asier Andueza sulla serie originale andata in onda tra il 2007 e il 2010, El internado: Las Cumbres è un ottimo prodotto di intrattenimento che riesce a fare della mescolanza dei generi il suo punto di forza. La serie ha per protagonisti degli adolescenti, che quindi portano con sé tutte le problematiche e i turbamenti da cui è caratterizzata quell’età. Primi amori, prime esperienze sessuali, ma anche invidie, vendette, legami viscerali, sentimenti ed emozioni polarizzanti, che solo l’adolescenza conosce. Parallelamente a questa macro trama, si sviluppa l’aspetto mistery, il sangue, le leggende, le maledizioni, una componente thriller e horror che si sviluppa in maniera preponderante man mano che la serie va avanti, nel corso dei suoi otto episodi, e assume il massimo della rilevanza a metà stagione. 

Interpreti carismatici e convincenti

El Internado: Las Cumbres

Questo fa dello show un interessante crocevia di generi, caratteristica che desterà sicuramente interesse. Unitamente a questa componente narrativa, c’è anche quella qualitativa: la serie si presenta realizzata con cura, sia da un punto di vista della messa in scena che della concezione di regia e fotografia, nonostante qualche ingenuità nel reparto degli effetti visivi. Tutto però viene messo sulla retta via dalle interpretazioni dei protagonisti; gli attori scelti hanno tutti volti bellissimi e riescono a caratterizzare al meglio i personaggi che portano in scena. Volti giovani ma molto carismatici, capaci di bucare lo schermo e far affezionare lo spettatore immediatamente alle loro vicende. 

El internado: Las Cumbres è certamente un prodotto che si porta dietro l’eredità di precedenti show spagnoli, che se da una parte hanno avuto grande successo, hanno anche raccolto opinioni negative molto feroci. Tuttavia dare una possibilità a questa serie è d’obbligo, perché riesce a intrattenere, a incuriosire, a portare lo spettatore in un altra dimensione, quella ristretta e claustrofobia del collegio, e mantiene sempre l’equilibrio tra l’aspetto da soap opera e quello legato al mistero sanguinoso da risolvere. 

 

Mortal Kombat: il trailer italiano del film basato sul videogioco

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Da New Line Cinema arriva l’esplosiva avventura cinematografica di “Mortal Kombat”, ispirato alla saga di videogame campione di vendite, che di recente ha visto il miglior lancio di un videogioco nella sua storia, con Mortal Kombat 11. Il film è diretto dal premiato regista australiano Simon McQuoid, al suo debutto nel cinema, e prodotto da James Wan (i film di “The Conjuring”, “Aquaman”), Todd Garner (“Into the Storm”, “Tag”), McQuoid e E. Bennett Walsh (“Men in Black: International”, “The Amazing Spider-Man 2”).

mortal kombat trailer

In “Mortal Kombat”, il campione di MMA Cole Young, abituato a farsi picchiare per soldi, è ignaro della sua eredità—e anche del perché l’Imperatore dell’Outworld Shang Tsung abbia mandato il suo guerriero migliore, Sub-Zero, e altri Cryomancer ultraterreni, per dargli la caccia.  Preoccupato per la sicurezza della sua famiglia, Cole parte alla ricerca di Sonya Blade responsabile della Jax, Maggiore delle Forze Speciali che porta anche lei sulla pelle lo stesso marchio del drago con cui Cole è nato.  Molto presto, si ritrova nel tempio di Lord Raiden, Antico Dio e Protettore di Earthrealm, che assicura riparo a tutti coloro che portano un marchio come il suo. Qui, Cole si allena con guerrieri esperti come Liu Kang, Kung Lao e l’implacabile mercenario Kano, preparandosi a combattere con i più grandi campioni della Terra, contro i nemici dell’Outworld, in una battaglia in cui è in gioco il destino dell’universo. Riuscirà Cole ad essere abbastanza motivato da scatenare il suo arcana—l’immenso potere custodito nella sua anima—in tempo non solo per salvare la sua famiglia, ma anche per sconfiggere Outworld una volta per tutte?

Il variegato cast internazionale riflette la natura del brand, con talenti che spaziano dal mondo del cinema, fino alla televisione e alle arti marziali. Il gruppo include Lewis Tan (“Deadpool 2”, “Wu Assassins” per Netflix) come Cole Young; Jessica McNamee (“The Meg”) è Sonya Blade; Josh Lawson (“Bombshell”) è Kano; Tadanobu Asano (“Midway”) come Lord Raiden; Mehcad Brooks ( “Supergirl” per la TV) nel ruolo di Jackson “Jax” Bridges; Ludi Lin (“Aquaman”) è Liu Kang; Chin Han (“Skyscraper”) è Shang Tsung; Joe Taslim (“Star Trek Beyond”) è Bi-Han e Sub-Zero; e Hiroyuki Sanada (“Skyscraper”) come Hanzo Hasashi e Scorpion. Inoltre troviamo Max Huang come Kung Lao; Sisi Stringer come Mileena; Matilda Kimber è la giovane Emily; e Laura Brent in quello della giovane Allison.

McQuoid ha diretto da una sceneggiatura di Greg Russo e Dave Callaham (“Wonder Woman 1984”), da un soggetto di Oren Uziel (“Mortal Kombat: Rebirth”) e Russo, basato sul videogame creato da Ed Boon e John Tobias.  Richard Brener, Dave Neustadter, Victoria Palmeri, Michael Clear, Jeremy Stein e Larry Kasanoff sono i produttori esecutivi.

Per trasporre la popolarissima franchise sul grande schermo, McQuoid ha guidato un team di cineasti australiani ed americani, tra cui il direttore della fotografia Germain McMicking (“True Detective”, “Top of the Lake: China Girl”), lo scenografo Naaman Marshall (“Underwater”, “Servant”), i montatori Dan Lebental (“Spider-Man: Far From Home”) e Scott Gray (“Top of the Lake”, “Daffodils”), il supervisore agli effetti visivi Chris Godfrey (“Hacksaw Ridge”) e la costumista Cappi Ireland (“Lion”, “The Rover”). Le musiche sono di Benjamin Wallfisch (“Blade Runner 2049”, i film di “IT”).

Batman v Superman, Deborah Snyder sulle critiche: “Colpa dei preconcetti”

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La co-produttrice di Batman v Superman: Dawn of Justice, Deborah Snyder, ha parlato per la prima volta delle critiche al film, affermando che erano basate esclusivamente su alcuni preconcetti da parte del pubblico. Uscito nel 2016, il film è stato il secondo capitolo del DCEU dopo L’uomo d’acciaio del 2013 che ha ufficialmente introdotto il Superman di Henry Cavill. C’era molta attesa per il film, dal momento che era la prima volta che i due eroi più famosi della DC condividevano lo schermo insieme.

Sfortunatamente, il film non è stato accolto come speravano i suoi realizzatori. È un eufemismo riconoscere che Batman v Superman è uno dei film più polarizzanti della memoria recente. Anche se alcuni fan hanno elogiato il tentativo di Snyder di reinventare i più grandi personaggi della DC, altri non erano entusiasti delle scelte creative che ha fatto nel film. Alcune delle critiche più notevoli includevano il fatto che il film fosse troppo cupo e che avesse una narrativa parecchio contorta (per non parlare della famigerata scena di “Martha”!).

Ciò ha portato la Warner Bros. ad apportare alcuni grandi cambiamenti al futuro del DCEU, incluso un approccio più pratico ai progetti successivi, in particolare Suicide Squad di David Ayer e Justice League di Zack Snyder/Joss Whedon, che sono stati comunque oggetto di numerose controversie. A quasi cinque anni da quando Batman v Superman è uscito nelle sale, la produttrice Deborah Snyder ha parlato per la prima volta dei commenti negativi che il film ha ricevuto all’indomani dell’uscita in sala.

Parlando con LightCast Podcast, ha spiegato che alcune delle più grandi critiche mosse al film non erano davvero colpa dello stesso prodotto. Piuttosto, erano dovute ad alcuni preconcetti di un certo tipo di pubblico, che appena ha visto non soddisfatte le proprie aspettative, si è sentito immediatamente deluso dal risultato finale. “Abbiamo avuto anche noi la nostra parte di stampa… contraria al film”, ha spiegato Snyder. Batman v Superman è l’esempio perfetto di affermazioni del tipo: ‘È troppo dark!’. Ma troppo dark paragonato a cosa? Alcune delle critiche riguardavano il fatto che non fosse divertente. Per molti non era il film che si aspettavano. Questa è colpa del film? O è colpa dei preconcetti della gente? È stato comunque interessante leggere quel genere di cose.”

Batman v Superman: in arrivo una nuova versione IMAX rimasterizzata

A proposito di Batman v Superman, di recente Zack Snyder ha confermato di essere a lavoro su una nuova versione IMAX rimasterizzata del film, che arriverà direttamente in home video. Non è chiaro se questa nuova versione includerà filmati inediti, ma una cosa è certa: non ci saranno riprese aggiuntive, al contrario di quanto avvenuto con il suo attesissimo taglio di Justice League (in arrivo su HBO il prossimo 18 marzo), che ha potuto contare su un budget – senza precedenti per dei reshoot – di 70 milioni di dollari.

Captain America: 10 personaggi che dovrebbero apparire in una serie a lui dedicata

Nonostante il finale di Avengers: Endgame, in cui abbiamo visto una versione anziana di Steve Rogers consegnare lo scudo di Captain America a Sam Wilson, sappiamo che Chris Evans è in trattative con i Marvel Studios per riprendere il ruolo dell’eroe in alcuni progetti futuri. Al momento non ci sono ulteriori dettagli, ma ipotizzando che Evans possa fare ritorno in una serie tv a lui interamente dedicata, Screen Rant ha raccolto 10 personaggi che in uno show dedicato a Captain America non possono di certo mancare:

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Peggy Carter

Partiamo dal personaggio più scontato. Hayley Atwell ha avuto molti elogi per la sua performance di Peggy Carter nel corso degli anni, dai film del MCU fino alla serie Agents of S.H.I.E.L.D. Dato che è l’amore della vita di Captain America, non sarebbe giusto che Steve tornasse senza lei al suo fianco.

Ora sembra che abbiano vissuto molti anni felici insieme e, se uno show televisivo dovesse rivelare come è andato il viaggio di Steve con le Gemme dell’Infinito, allora sarebbe necessario come minimo un suo cameo nel finale.

Bucky Barnes

Steve e Bucky sono praticamente come due fratelli. Sono cresciuti insieme a Brooklyn e Captain America è stato in grado di salvare il suo amico dalle grinfie dell’HYDRA, che aveva preso il controllo della sua mente dopo la caduta dalle montagne durante gli eventi di Captain America: Il primo vendicatore.

A causa della loro vicinanza, Bucky è un altro personaggio che dovrebbe apparire in un’ipotetica serie dedicata a Captain America. Ne hanno passate davvero tante insieme e non si meritano un finale come quello visto in Endgame. A causa delle molte possibilità offerte dal viaggio nel tempo di Steve per rimettere a posto le Gemme dell’Infinito, una versione precedente di Bucky potrebbe persino servire in qualità di antagonista.

Sam Wilson

Anche se Cap insiste nel nutrire fiducia nelle persone, ha comunque una cerchia ristretta di individui di cui si fida di più. Sam Wilson fa parte di quel club d’élite, con le strade dei due che si sono incrociate per la prima volta durante gli eventi di Captain America: The Winter Soldier. Da quel momento in poi, si sono ritrovati in più occasioni, con Sam che è stato anche il primo a contattare Steve dopo essere ritornato in vita in Endgame.

Pertanto, se Rogers deve intraprendere una missione pericolosa, Falcon è un altro alleato su cui potrebbe fare affidamento. Potrebbe persino usare la Gemma del Tempo per reclutare una versione del suo amico, dato che è stato chiaramente un bravo ragazzo per tutta la vita. Chissà, potrebbe anche apparire in The Falcon And Winter Soldier uscirà la serie debutterà su Disney+ a marzo…

Nick Fury

Steve non è sempre entusiasta della maggior parte dei suoi compagni Avengers: durante le sue apparizioni nel franchise lo abbiamo visto confrontarsi con personaggi del calibro di Iron Man, Thor e Spider-Man. Tuttavia, una persona con cui sembra sempre andare d’accordo è Nick Fury.

Nonostante il personaggio di Samuel L. Jackson gli abbia mentito subito dopo essere stato scongelato, Nick e Cap hanno chiaramente un enorme rispetto l’uno per l’altro (e a cui attingono sempre quando le probabilità sono spesso contro di loro). D’altronde, dopo quella scena post-credits in Spider-Man: Far From Home del 2019, un’apparizione da parte di Fury in una serie tv avrebbe davvero senso.

Teschio Rosso

Come accaduto con il primo film di Captain America, anche Avengers: Endgame sembrava essere l’ultimo in cui i fan avrebbero visto Teschio Rosso. Essendo morto ne Il primo vendicatore, il suo ritorno in Avengers: Infinity War del 2018 è stato un vero fulmine a ciel sereno. Sia in quel film che nel sequel, custodisce la Gemma dell’Anima, un destino che gli è stato conferito in seguito al suo fallimento nel controllare l’oggetto pericoloso molti anni prima.

Ma se Cap deve restituire le Gemma, questo potrebbe nuovamente coinvolgerlo nell’incontro con il suo vecchio nemico. È una reunion che i fan adorerebbero sicuramente vedere, non da ultimo a causa dell’epica resa dei conti durante le prime fasi del MCU. C’è, tuttavia, un problema che un altro personaggio dovrebbe affrontare…

Heimdall

Capitan America potrebbe anche aver bisogno dell’aiuto di alcune persone che non ha nemmeno ancora mai incontrato. E Heimdall, che ha servito Thor così fedelmente prima della sua morte devastante in Infinity War, rientrerebbe in questa categoria.

Per arrivare a Vomir, Steve avrebbe bisogno di trovare un modo per viaggiare attraverso lo spazio. Avrebbe potuto usare Heimdall per raggiungere quel luogo, tornando indietro nel tempo per incontrare l’alleato di Thor prima della sua morte.

Odin

Odino è un altro personaggio di cui Cap potrebbe chiedere aiuto. Se vuole riportare la Gemma dell’Anima su Vormir, come menzionato sopra, potrebbe anche aver bisogno dell’aiuto del padre di Thor.

Odino è vivo nel 2014 e potrebbe essere usato per raggiungere il luogo misterioso. È capace di somigliare a Heimdall e, considerato quanto la Marvel ama i cameo, un ritorno per il personaggio di Anthony Hopkins non può essere del tutto escluso.

Jane Foster

I fan pensavano di aver visto per l’ultima volta la Jane Foster di Natalie Portman dopo gli eventi di Thor: The Dark World. Tuttavia, con la conferma che l’attrice riprenderà il suo ruolo in Thor: Love and Thunder, questo significa che per lei la porta è aperta per eventuali altre apparizioni in altri progetti Marvel. E un cameo nell’ipotetica serie su Captain America sarebbe sicuramente logico.

Dopotutto, Rocket Racoon ha bisogno di lei per estrarre la Gemma della Realtà in Endgame. Quindi, per questo motivo, Cap dovrebbe rimetterla a posto in modo che gli eventi si svolgano come dovrebbero. Dato che non è piccolo come Rocket, però, questo potrebbe essere un compito più facile a dirsi che a farsi.

L’Antico

A proposito di cameo, è stato certamente sorprendente vedere il cameo dell’Antico di Tilda Swinton in Endgame. In quel film, lei e Bruce Banner hanno litigato per la Gemma del Tempo, con il personaggio di Swinton che alla fine ha ceduto, a condizione che fosse restituita alla sequenza temporale corretta per evitare di creare molte altre linee temporali e dimensioni. Il che è abbastanza comprensibile, vista la posta in gioco.

Cap potrebbe tornare alla New York del 2012 per dargliela, assicurandosi quindi che sia in giro per il momento in cui Doctor Strange entrerà in scena. Legherebbe le cose bene, offrendo una chiusura degna alla storia del suo personaggio.

Howard Stark

Ultimo, ma certamente non meno importante, è Howard Stark. Lui e Cap sono diventati amici durante gli eventi de Il primo vendicatore ed è possibile che le loro strade si incontrino di nuovo quando Steve Rogers dovrà riportare la Gemma dello Spazio alla base militare nel 1970.

Potrebbe essere piuttosto imbarazzante ma potrebbero offrire un’ulteriore degna chiusura sul personaggio di Tony Stark, facendo anticipare a Steve tutte le cose incredibili che Iron Man farà in futuro. Forse causerebbe problemi alla timeline, ma sarebbe comunque una scena soddisfacente da vedere.

Stanley Kubrick: Lunatic at Large, film mai realizzato, entrerà in produzione

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Un progetto incompiuto di Stanley Kubrick entrerà presto in produzione, a circa due decenni di distanza dalla morte del celebre regista, avvenuta nel marzo del 1999. Kubrick è considerato uno dei più grandi registi della storia, autore di classici immortali come 2001: Odissea nello spazio, Arancia meccanica e Shining. Con una carriera lunga quasi mezzo secolo, Kubrick è noto per la meticolosa attenzione ai dettagli e per le produzioni lunghe e rigorose. In vita, ha realizzato un totale di 13 lungometraggi, prendendosi lunghe pause dopo il completamento di ogni film.

Ora, secondo quanto riportato da Variety, Kubrick tornerà nuovamente alla ribalta, poiché una delle sue sceneggiature archiviate, co-scritta insieme a Jim Thompson, sarà ufficialmente adattata in un lungometraggio. Kubrick aveva collaborato con Thompson durante gli inizi della sua carriera, a pellicole quali con Rapina a mano armata, Orizzonti di gloria e Spartacus. Il progetto in questione è un thriller noir dal titolo Lunatic at Large: i diritti sono stati opzionati dai produttori Bruce Hendricks e Galen Walker. La produzione del film inizierà in autunno. I dettagli sulla trama e sugli altri membri coinvolti non sono ancora stati rivelati.

Kubrick ha lasciato molti progetti incompiuti al momento della sua morte, incluso il film di fantascienza A.I. Intelligenza artificiale, che Steven Spielberg ha in qualche modo “riscoperto” e portato sullo schermo nel 2001. Nel corso degli anni, molti produttori hanno anche tentato di far risorgere dalle ceneri la sua epopea storica dedicata alla vita di Napoleone, senza però mai riuscirci. I produttori Hendricks e Walker hanno entrambi alle spalle decenni di esperienza nell’industria cinematografica, quindi il progetto è decisamente in buone mani. Tuttavia, essere all’altezza degli ambiziosi standard di Kubrick sarà senza dubbio un’ardua impresa…

Justice League Snyder Cut: il vero motivo dietro il ritorno del Joker di Jared Leto

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Zack Snyder ha spiegato perché ha voluto inserire il Joker di Jared Leto nella Snyder Cut di Justice League. Snyder aveva abbandonato il film nel 2017, poco prima dell’inizio della post-produzione. Sappiamo che oltre ad utilizzare quanto girato in passato, Snyder ha anche effettuato una serie di riprese aggiuntive per l’imminente taglio di quattro ore che arriverà su HBO Max il prossimo 18 marzo.

Henry Cavill, Ben Affleck e Ray Fisher sono tornati per i reshoot che hanno avuto luogo alla fine dello scorso anno, ma la sorpresa più grande di tutte è stata senza dubbio il coinvolgimento di Jared Leto, che sarebbe tornato nei panni del Clown Principe del Crimine per la prima volta dall’uscita di  Suicide Squad nel 2016. Grazie al nuovo trailer della Snyder Cut diffuso online lo scorso weekend, sappiamo che il Joker sarà il protagonista di un faccia a faccia con Batman ambientato nell’universo distopico del Knightmare.

La relazione tra Batman e il Joker è stata a lungo accennata, non soltanto al cinema ma anche, e soprattutto, nei fumetti, e ora Zack Snyder ha spiegato durante un’intervista con I Minutemen di aver voluto riportare sullo schermo l’iterazione di Leto proprio per arricchire quel rapporto, dal momento che quasi sicuramente non avrà più la possibilità di affrontarlo. Secondo il regista, il conflitto tra i due personaggi è assolutamente centrale per l’universo DC, ancora di più per la storia del DCEU. Per Snyder, riportare indietro il Joker di Leto è stato un modo per regalare ai fan un piccolo assaggio di questo conflitto, che in origine aveva in mente di raccontare in una maniera totalmente diversa, sicuramente più ampia.

“Per me era importante che Batman e Joker avessero una scena insieme. Siamo onesti, Batman e Joker sono una specie di… quel conflitto è centrale per l’universo. Francamente, era un conflitto che avevo già pianificato per la sequenza del Knightmare. E quindi… sai, ero eccitato all’idea di avere l’opportunità di farlo, di regalare un piccolo assaggio di quel momento. Quindi, ho pensato che fosse importante per i fan vedere il Batman e il Joker di questo universo cinematografico arrivare ad un conflitto, seppur breve.”

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Django: la nuova serie Sky Original con Matthias Schoenaerts

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Django: la nuova serie Sky Original con Matthias Schoenaerts

Il classico del cinema western Django verrà rivisitato in una serie internazionale liberamente tratta dal film di Sergio Corbucci, in 10 episodi da 60’. Django le cui riprese inizieranno a maggio, è una serie Sky Original e una Création Originale CANAL+, prodotta in inglese da Cattleya (ZeroZeroZero, Gomorra – La Serie), parte di ITV Studios, e da Atlantique Productions (Midnight Sun, The Eddy), nota casa di produzione francese che fa parte del gruppo Mediawan. I primi episodi saranno diretti da Francesca Comencini (Gomorra – La Serie), che sarà anche direttrice artistica della serie; protagonista il pluripremiato attore Matthias Schoenaerts (The Danish Girl, Red Sparrow, Via dalla pazza folla, Un sapore di ruggine e ossa).

Questo ambizioso progetto offre un approccio inedito al genere western, con un taglio contemporaneo e psicologico. Django arriverà su Sky in Italia, Regno Unito, Irlanda, Austria e Germania e sui canali CANAL+ in Francia, Benelux e Africa.

Francesca Comencini ha dichiarato: «Questo progetto mi ha catturata fin da subito, anche grazie a personaggi femminili estremamente forti. “Django” offre un nuovo e interessante punto di vista sull’idea di mascolinità nel genere western. È una storia universale che celebra la diversità e le minoranze. Sono sicura che “Django” incuriosirà e affascinerà gli spettatori di tutto il mondo».

«Siamo orgogliosi di annunciare, con “Django”, un nuovo, ambizioso progetto – ha dichiarato Nicola Maccanico EVP Programming Sky Italia – che si inserisce perfettamente nel solco della missione di Sky Studios di sviluppare e produrre i migliori contenuti originali in Europa e che, ancora una volta, conferma l’ambizione di sperimentare sempre nuovi territori attraverso le storie dei nostri Sky Originals. Il western è tra i generi più tradizionali e popolari, e Django è tra i film più amati in Italia e nel mondo. Questa serie rilegge quel cult assoluto in chiave contemporanea, fornendo agli spettatori un approccio al genere e un punto di vista inediti e attuali. Siamo inoltre entusiasti di tornare a collaborare con Francesca Comencini, Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, un team creativo davvero eccellente con cui condividiamo il successo di acclamate serie Sky come “Gomorra” e “ZeroZeroZero”. Insieme a CANAL+, Cattleya e Atlantique non vediamo l’ora di dare vita a questo racconto per il pubblico di Sky in tutta Europa».

Fabrice de la Patellière, Head of CANAL+ Drama, ha dichiarato: «Siamo davvero entusiasti di poter iniziare la produzione di “Django”. Condividiamo con creatori, produttori e partner la volontà di offrire una versione originale ed europea del western, genere mitico e molto popolare. Con queste grandi serie, CANAL + Création Originale sta perseguendo l’ambizione di diventare un attore principale nelle coproduzioni europee. Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli hanno scritto sceneggiature potentissime. Riccardo Tozzi e Olivier Bibas, esperti nel settore delle produzioni, hanno costruito un team artistico eccezionale intorno alla talentuosa Francesca Comencini. Auguriamo a tutti loro il meglio per questa fantastica avventura». 

Riccardo Tozzi, fondatore e CEO di Cattleya, aggiunge: «Nella nostra ricerca sul genere, non potevamo non arrivare al western, in cui il nostro cinema ha una tradizione altissima. Django è un western all’italiana nel senso che usa il genere per raccontare il presente: nei suoi aspetti sociali e politici, così come nelle problematiche individuali».

Anne Chérel, EVP Global Sales and Distribution, e Beatriz Campos, SVP Global Sales and Production Financing, TV Series STUDIOCANAL hanno commentato: «Con un team così illustre di sceneggiatori, produttori e registi, ci siamo innamorati immediatamente di “Django” per il punto di vista unico applicato ad un genere molto tradizionale. Evidenziando temi moderni all’interno di un western classico, i creatori ripenseranno il genere ed esploreranno narrazioni complesse da una forte prospettiva femminile. Era chiaro per noi che con personaggi così potenti e diversi, “Django” non potrà che essere una storia avvincente che appassionerà il pubblico di tutto il mondo».

Matrix 4, Neil Patrick Harris sulle riprese: “Non sembrava un blockbuster”

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Neil Patrick Harris, tra le new entry dell’attesissimo Matrix 4, ha dichiarato di essere rimasto molto sorpreso durante le riprese del film, spiegando che non sembrava stesse girando un grande blockbuster. Ad oggi non sappiamo ancora il ruolo che Harris avrà nel nuovo capitolo della celebre saga fantascientifica, ma sappiamo che reciterà al fianco dei veterani Keanu Reeves (Neo), Carrie-Ann Moss (Trinity) e Jada Pinkett-Smith (Niobe).

Tra le altre new entry figurano Priyanka Chopra, Yahya Abdul-Mateen II, Jessica Henwick e Jonathan Groff, che reciteranno tutti in ruoli che non sono stati ancora confermati. Le riprese del film sono iniziate nel 2020, ma ovviamente sono state interrotte a causa della pandemia di Coronavirus. Secondo quanto riferito, sono comunque già state completate, giusto in tempo per l’arrivo in sala e su HBO Max il prossimo 22 dicembre. Ad oggi, sappiamo ancora poco circa Matrix 4, dal momento che – a parte il logo – non è ancora stato diffuso alcun materiale promozionale ufficiale.

Tuttavia, nel corso degli ultimi mesi, le star del film hanno iniziato a sviscerare i primissimi dettagli sulla storia, anticipando che questo nuovo episodio della saga sarà molto diverso – almeno visivamente – dai capitoli precedenti. Questo potrebbe avere a che fare – almeno in parte – con il modo in cui il film è stato girato. Parlando con Variety, infatti, Neil Patrick Harris ha spiegato che – contrariamente a quanto accade sui set dei grandi blockbuster – lavorare a Matrix 4 è stata un’esperienza più “intima”.

Parlando del lavoro della regista Lana Wachowski, Harris ha detto: “Non sembrava di essere sul set di un grande blockbuster, perché Lana era nel suo punto debole: spesso si girava al volo, usando la luce naturale. A volte rimanevi seduto per un’ora aspettando che le nuvole si schiarissero e si riprenda a girare velocemente. Si giravano scene molto lunghe in 30 minuti, poi avevi finito. Si potrebbe pensare che una produzione del genere sia fatta al 100% da storyboard, che si abbia il controllo su ogni minima inquadratura, ecc. Penso che Lana abbia già vissuto quella situazione tre volte, e la mia idea è che ora voglia fare le cose a modo suo. Non capitava mai di sentirsi sul set di un film gigantesco, perché lei ha avuto la capacità di far sembrare tutto davvero molto intimo.”

Matrix 4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu ReevesCarrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica Henwick Toby Onwumere. L’uscita nelle sale è fissata per il 1 aprile 2022. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.

Justice League: Mortal, Jay Baruchel torna sul film mai realizzato: “Sarebbe stato folle”

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Jay Baruchel, che avrebbe dovuto interpretare Maxwell Lord in Justice League: Mortal di George Miller, ha dichiarato che il film mai realizzato sarebbe stato totalmente folle. Baruchel avrebbe dovuto interpretare lo stesso personaggio portato sullo schermo di recente da Pedro Pascal in Wonder Woman 1984.

All’epoca ea stato scelto insieme ad un gruppo di giovani attore che includeva Armie Hammer nel ruolo di Batman, Megan Gale nel ruolo di Wonder Woman, Adam Brody nel ruolo di Flash, D.J. Cotrona nel ruolo di Superman, Common nel fruolo di Lanterna Verde e Anton Yelchin nei panni di Kid Flash. Nel corso degli anni, Baruchel ha parlato spesso della sua esperienza con Miller durante la pre-produzione di Justice League: Mortal. In passato aveva rivelato che il miglior costume di Superman che avesse mai visto era proprio quello usato che avrebbe dovuto indossare Cotrona nel film, senza però mai scendere troppo in profondità su come sarebbe stato effettivamente il film. Tuttavia, ora l’attore ha rivelato qualche dettaglio in più.

Parlando con Variety, Baruchel ha ammesso di non poter paragonare la sua versione di Maxwell Lord a quella di Pascal, dal momento che non ha ancora visto Wonder Woman 1984. Più in generale, l’attore ha parlato di come sarebbe stato Justice League: Mortal, definendolo una corsa sfrenata sulle montagne russe, una sorta di “folle sogno febbrile”, aggiungendo che sarebbe stato “un vero spasso” riuscire a realizzarlo.

Jay Baruchel su Justice League: Mortal: “Era arte fine a sé stessa”

“Non ho visto Wonder Woman 1984. So che il personaggio di Maxwell è nel film, ma non posso parlare di quello che hanno fatto e metterlo a paragone con quello che stavamo per fare”, ha spiegato Jay Baruchel. “Posso dire, però, che Justice League: Mortal di George Miller sarebbe stato un folle sogno febbrile. Ho appena trascorso dieci minuti a parlare di recitazione, ma il tempo che ho trascorso con lui in Australia è stato, in realtà, tutto ciò che adoro a proposito di questo mestiere. Trattava quel film come fossimo a teatro. Ci abbiamo lavorato tantissimo, fatto prove su prove, analizzato la sceneggiatura nel dettaglio. Era davvero arte fine a se stessa.”

Parlando nello specifico di Miller, ha poi aggiunto: “George è uno dei registi più importanti di tutti i tempi e parte del motivo per cui volevo essere nel film era perché volevo lavorare con il regista di Mad Max. Non ho idea di cosa abbiano fatto in WW84, ma nel nostro film c’era la psicocinesi, il sangue che usciva dai miei condotti lacrimali e un sacco di altre cose folli e al tempo stesso fantastiche, che sarebbe stato un vero spasso poter realizzare.”

Black Adam: scelto l’interprete del villain principale

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Black Adam: scelto l’interprete del villain principale

Il cast di Black Adam si arricchisce della presenza di Marwan Kenzari, attore olandese noto per aver interpretato Jafar nel live action di Aladdin diretto da Guy Ritchie. Il tanto atteso Black Adam vedrà Dwayne Johnson nel panni dell’anti-eroe del titolo: si tratta di un progetto che l’ex wrestler statunitense sta cercando di realizzare ormai da anni.

Lo scorso anno, Black Adam aveva finalmente ricevuto la sua data di uscita, fissata per dicembre di quest’anno. Tuttavia, i problemi legati alla pandemia di Covid-19 hanno costretto Warner Bros. e DC Films a rivedere i piani relativi ai loro progetti futuri, e da quel momento al film non è stata più associata nessuna uscita. Ad oggi non sappiamo ancora quando arriverà nelle sale, ma sappiamo però che il progetto è vivo e vegeto.

Negli ultimi mesi, infatti, numerosi sono stati i membri del cast annunciati: al fianco di Johnson ci saranno diversi membri della Justice Society of America, come Atom Smasher, Cyclone e Hawkman, che saranno interpretati rispettivamente da Noah Centineo, Quintessa Swindell e Aldis Hodge. Sappiamo, inoltre, che nel film reciterà anche Sarah Shahi (in un ruolo non ancora svelato) e che all’interno della storia ci sarà spazio anche per il personaggio di Doctor Fate (sebben nessun attore sia ancora stato scelto per la parte).

Ora, come riportato da The Wrap, arriva la notizia che anche Marwan Kenzari si è unito al cast di Black Adam. Al momento il ruolo dell’attore non è stato confermato, ma sappiamo che interpreterà il villain principale. Oltre al ruolo di Jafar in Aladdin, Kenzari è noto anche per aver recitato nell’action thriller The Old Guard, al fianco di Charlize Theron e Luca Marinelli. Le riprese di Black Adam dovrebbero partire il prossimo aprile ad Atlanta.

Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Black Adam, affidato alla regia di Jaume Collet-Serra (Orphan, Paradise Beach – Dentro l’incubo), arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021. Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. E come annunciato nei mesi scorsi, i piani per portare al cinema uno standalone con Dwayne Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

“Questo progetto ha comportato dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black Adam“, aveva raccontato l’attore in un video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un anno e non potrei essere più eccitato all’idea.”

Gli Eterni: come Chloé Zhao ha scelto il cast del film

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Gli Eterni: come Chloé Zhao ha scelto il cast del film

Chloé Zhao, regista dell’attesissimo cinecomic Gli Eterni, ha parlato del tipo di approccio utilizzato durante la scelta del cast. In origine, il film sarebbero dovuto essere il secondo titolo della Fase 4 del MCU ed arrivare nelle sale lo scorso novembre. Purtroppo, la pandemia di Coronavirus ha stravolto i piani dei Marvel Studios: la Fase 4 è stata ufficialmente inaugurata dalla serie WandaVision, disponibile su Disney+, mentre Gli Eterni è stato posticipato a novembre di quest’anno.

Tuttavia, se l’emergenza sanitaria non dovesse rientrare quanto prima, è probabile che nei prossimi messi assisteremo ad un nuovo stravolgimento del calendario delle uscite Marvel (e non solo!), e di conseguenza ad un nuovo rinvio de Gli Eterni. Proprio a causa di questi continui ritardi, il film è ancora avvolto nel più fitto mistero, nonostante le riprese siano ormai terminate da tempo. Sappiamo soltanto che ognuno dei membro del gruppo di esseri immortali con abilità incredibili, che hanno vegliato sull’umanità per migliaia di anni (agendo nell’ombra), sarà interpretato da un cast di tutto rispetto che include nomi quali Angelina Jolie, Kit Harington, Richard Madden, Salma Hayek, Brian Tyree Henry e Kumail Nanjiani.

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Ad oggi Gli Eterni è uno dei progetti più ambiziosi che la Marvel abbia mai realizzato, e proprio di recente è stato Nanjiani (che nel film interpreterà Kingo) a parlare con Vulture di un strategia di casting ben precisa messa in atto dalla regista Chloé Zhao. In base a quanto spiegato dall’attore, la regista ha scelto ogni singolo attore in base a ciò che credeva potesse aggiungere al personaggio che avrebbe dovuto interpretare. “Voleva che tutti mettessero un po’ di sé nei loro perse deonaggi. È così che ha scelto l’intero cast”, ha spiegato l’attore pakistano. Sembra, quindi, che i personaggi del film manterranno alcuni elementi chiave dei loro interpreti, cosa che sicuramente aggiungerà un ulteriore livello di autenticità al film.

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 febbraio 2021.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

Mercoledì: la serie live-action spin-off di Tim Burton

Mercoledì: la serie live-action spin-off di Tim Burton

Mercoledì è la serie tv originale Netflix scritta dai creatori di Smallville Al Gough e Miles Millar e che sarà diretta da Tim Burton, è un mistero inquietante e soprannaturale che racconta gli anni di mercoledì di Addams come studente alla Nevermore Academy. La serie sarà incentrata sul personaggio iconico di Wednesday Addams.

Mercoledì: quando esce e dove vederla in streaming

Mercoledì in streaming uscirà in autunno in esclusiva su Netflix.

Mercoledì serie tv uscita

Mercoledì: trama e cast

Intitolata Mercoledì, la commedia di formazione, scritta dai creatori di Smallville Al Gough e Miles Millar e che sarà diretta da Tim Burton, è un mistero inquietante e soprannaturale che racconta gli anni di mercoledì di Addams come studente alla Nevermore Academy. I tentativi di Wednesday di padroneggiare la sua abilità psichica emergente, contrastare una mostruosa follia omicida che ha terrorizzato la città locale e risolvere il mistero soprannaturale che ha coinvolto i suoi genitori 25 anni fa, il tutto mentre navigava nelle sue nuove e intricate relazioni a Nevermore.

La trama ufficiale

La serie è un giallo con toni investigativi e soprannaturali che ripercorre gli anni di Mercoledì Addams come studentessa presso la Nevermore Academy, descrivendo i tentativi di controllare i suoi poteri paranormali, di sventare una mostruosa serie di omicidi che terrorizzano la comunità locale e di risolvere il mistero che ha coinvolto i suoi genitori 25 anni prima… tutto ciò mentre esplora le nuove e complicate relazioni alla Nevermore.

Mercoledì
Cr. Courtesy Of Netflix © 2022

In cast della serie Mercoledì di Tim Burton

In Mercoledì protagonisti sono Jenna Ortega come Mercoledì Addams, Luis Guzman nel ruolo di Gomez Addams, Catherine Zeta-Jones nel ruolo di Morticia Addams, Ricky Lindhome nel ruolo del Dr. Valeria Kinbott, Jamie McShane nel ruolo dello sceriffo Donovan Galpin, Hunter Doohan nel ruolo di Tyler Galpin, Georgie Farmer come Ajax Petropolus, Moosa Mostafa nel ruolo di Eugene Otinger, Emma Myers nel ruolo di Enid Sinclair, Naomi J. Ogawa nel ruolo di Yoko Tanaka, Joy Sunday come Bianca Barclay, Percy Hynes White nel ruolo di Xavier Thorpe, Gwendoline Christie nel ruolo di Larissa Weems. 

Nel cast anche  Victor Dorobantu come Cosa, Isaac Ordonez nel ruolo di Pugsley Addams, George Burcea nel ruolo di Lurch, Tommie Earl Jenkins nel ruolo del sindaco Walker, Iman Marson nel ruolo di Lucas Walker, William Houston nel ruolo di Joseph Crackstone, Luyanda Unati Lewis-Nyawo nel ruolo del vice Santiago, Oliver Watson nel ruolo di Kent, Calum Ross nel ruolo di Rowan, Johnna Dias Watson nel ruolo di Divina, Murray McArthur nel ruolo di Fabian e Christina Ricci.

La serie tv Mercoledì

Quando abbiamo ascoltato per la prima volta il lancio di Al Gough e Miles Millar per mercoledì siamo stati colpiti, come una freccia di una balestra, proprio nel cuore. Hanno inchiodato il tono, lo spirito ei personaggi, ma ci hanno dato un nuovo modo in questa storia”, ha detto Teddy Biaselli, regista della serie originale di Netflix, definendo mercoledì” il personaggio del lupo solitario definitivo “. “Abbiamo poi ricevuto la chiamata che il regista visionario e fan da sempre della Famiglia Addams Tim Burton voleva fare il suo debutto alla regia televisiva con questa serie. Tim ha avuto una storia nel raccontare storie su outsider sociali come Edward mani di forbice, Lydia Deitz e Batman. E ora porta la sua visione unica a Wednesday e ai suoi inquietanti compagni di classe alla Nevermore Academy “.

Mercoledì

Anche i produttori esecutivi della serie sono la scrittrice e produttrice televisiva Kayla Alpert ( Code Black, Up All Night ) e diversi produttori associati all’IP della famiglia Addams: Andrew Mittman per 1.21 ( The Addams Family, Alphas ), Kevin Miserocchi (Tee e Charles Addams Foundation), Jonathan Glickman per Glickmania ( Respect, Addams Family 2 ) e Gail Berman ( The Addams Family, Alpha ).

La storia della  famiglia Addams , una famiglia immaginaria creata dal fumettista americano Charles Addams nel 1938, ha avuto una serie di iterazioni sullo schermo nel corso degli anni, tra cui due serie TV live-action; un franchise di film live-action e, più recentemente, un film d’animazione della MGM con il sequel in uscita nel 2021. Christina Ricci, l’attrice più strettamente associata al personaggio, ha recitato mercoledì in entrambi i film, The Addams Family nel 1991 e il sequel Addams Family Values nel 1993.

Curiosità sulla serie tv

Durante la pre-produzione del film del 1991 , Tim Burton è stato assegnato alla regia, ma ha finito per cederlo a causa di conflitti di programmazione con Batman Returns , con il risultato che Barry Sonnenfeld ha accettato il lavoro. Nel marzo 2010, è stato annunciato che Illumination Entertainment , in collaborazione con la Universal Pictures , aveva acquisito i diritti sottostanti ai disegni della famiglia Addams.  Il film doveva essere un film d’animazione in stop-motion basato sui disegni originali di Charles Addams. Burton doveva co-scrivere e co-produrre il film, con la possibilità di dirigere. Nel luglio 2013 è stato riferito che il film è stato cancellato. 

Nell’ottobre 2020, mercoledì è stato inizialmente annunciato come un progetto senza nome della famiglia Addams guidato da Burton. La produzione della serie sarebbe stata gestita dalla MGM Television , con Burton come regista. Alfred Gough e Miles Millar sarebbero stati gli showrunner; mentre Gough, Millar e Burton sarebbero anche produttori esecutivi insieme a Gail Berman , Jon Glickman e Andrew Mittman.  Nel febbraio 2021, Netflix ha dato alla produzione un ordine per una serie, composta da otto episodi.  Nell’agosto 2021, Kayla Alpert è stata aggiunta come produttrice esecutiva e anche 1.21, Tee e Charles Addams Foundation e Glickmania stavano producendo la serie. Nel dicembre 2021, è stato riferito che Danny Elfman si è unito alla serie per comporre il tema e la colonna sonora originali. 

Pandorum – L’universo parallelo: trama, cast e curiosità sul film

Lo spazio profondo è da sempre luogo ideale per storie di carattere thriller o horror. Lo sa bene Ridley Scott, che con il suo Alien ha reso evidenti le potenzialità di tale ambientazione. Negli anni sono così stati realizzati numerosi film incentrati sullo scontro tra umani e creature mostruose nell’oscurità dello spazio, da Doom al più recente Life – Non oltrepassare il limite. Uno dei titoli che ancora oggi entusiasma i fan del genere è però Pandorum – L’universo parallelo. Questo è stato diretto nel 2009 dal regista tedesco Christian Alvart, mentre a produrlo vi è Paul W.S. Anderson, celebre per essere stato il regista della saga di Resident Evil e dei film Alien vs. Predator e Death Race.

La storia è invece stata scritta da Travis Milloy, il quale iniziò a svilupparla già verso la fine degli anni Novanta. Questi era tuttavia convinto che nessuno studios cinematografico avrebbe accettato di produrre il film, e pertanto decise di scriverlo pensandolo come un low-budget, con poche location e per attori non necessariamente noti. Con sua grande sorpresa, la sceneggiatura suscitò l’interesse di Anderson e del produttore Jeremy Bolt, che accettarono di finanziare il film. La storia scritta da Milloy, inoltre, era particolarmente simile ad una già scritta dal regista Alvart e i due decisero così di unirle per dar vita ad un unico film.

Girato con un budget di circa 33 milioni di dollari, Pandorum – L’universo parallelo non ricevette però l’accoglienza di critica e pubblico sperata, arrivando infatti ad un incasso di appena 20 milioni. Quello di Alvart è però un’opera che non manca di offrire, pur con i suoi difetti, buon intrattenimento e suspence e che vanta oggi lo status di cult. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi potenziali sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Pandorum – L’universo parallelo: la trama del film

La storia qui narrata si svolge nell’anno XXII secolo, all’interno di una navicella spaziale chiamata Elysium. Qui, due astronauti si risvegliano improvvisamente da un sonno profondo. Si tratta del tenente Payton e del caporale Bower. I due, particolarmente confusi, non riescono a ricordare né perché si trovino lì, né quale sia la loro missione. Circondati dalle tenebre, inizieranno a perlustrare la navicella in cerca di indizi, imbattendosi però in ben altro. Uno strano rumore si rivela infatti essere la prova di un’ulteriore presenza a bordo, che non sembra però avere caratteristiche umane.

Nel tentativo di sfuggire alla misteriosa bestia, Payton e Bower incontreranno anche altri due astronauti, i biologi Nadia e Manh. Con loro, dovranno anche cercare risposte al senso della loro presenza nello spazio. Cercare queste, però, li porterà a scoprire verità particolarmente sconvolgenti, e la loro sopravvivenza si rivelerà a quel punto più importante che mai. A minacciarla vi è però l’oscura creatura, ormai sempre più vicina. Impossibilitati a scappare o nascondersi in eterno, il gruppo dovrà trovare il modo di fronteggiare l’ignoto, nel tentativo di uscirne vincitori.

Pandorum - L'universo parallelo cast

Pandorum – L’universo parallelo: il cast del film

Ad interpretare i personaggi principali, contrariamente a quanto Milloy immaginava, vi sono effettivamente attori particolarmente noti del panorama cinematografico statunitense. A vestire i panni del tenente Payton vi è l’attore Dennis Quaid, il quale si disse affascinato dalle tematiche e dall’atmosfera generale. Ben Foster, noto per film come Hell or High Water e The Program, era invece da subito la prima scelta per il ruolo del caporale Bower. A causa dei continui ritardi nella produzione, tuttavia, Foster ha quasi rischiato di dover rinunciare al film. Egli si è poi dimostrato talmente devoto al personaggio da richiedere, per una particolare scena, di poter mangiare insetti vivi invece di quelli finti, avendo così modo di risultare più realistico.

L’attore Cam Gigandet, noto per aver ricoperto il ruolo di Kevin Volchok nelle ultime due stagioni della serie televisiva The O.C., è invece il caporale Gallo, un altro membro dell’equipaggio dal misterioso comportamento. Ad interpretare i biologi Nadia e Manh vi sono gli attori Antjie Traue, qui al suo primo film statunitense, e Cung Le, noto per essere stato un lottatore di arti marziali miste nella prestigiosa federazione UFC. Il tedesco André Hennicke interpreta il leader delle creature presenti sull’astronave. Lo si può tuttavia vedere ad inizio film senza il trucco prostetico sfoggiato in seguito. La creatura bambina è interpretata invece da Asia Luna Mohmand, figlia del regista. Infine, nei panni di Shepard si ritrova l’attore Norman Reedus, celebre per il ruolo di Darryl in The Walking Dead.

Pandorum – L’universo parallelo: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Nonostante il finale del film sia a suo modo conclusivo, questo lascia aperte una serie di questioni che nei piani originali avrebbero dovuto essere affrontate in almeno due sequel. Milloy e Alvart, infatti, avevano ipotizzato il film come il primo di una trilogia. A causa dello scarso risultato al box office, tuttavia, questa non si è mai concretizzata. Esiste però un gruppo Facebook, di cui fanno parte anche lo sceneggiatore e il regista, dove si sostiene ancora oggi la realizzazione di tali film. Alvart ha inoltre confermato l’esistenza di una director’s cut non censurata, la quale tuttavia non è mai stata resa pubblica.

Nella speranza di poter un giorno vedere tali sequel, è intanto possibile fruire di Pandorum – L’universo parallelo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Infinity, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 17 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

9-1-1: intervista a Oliver Stark

9-1-1: intervista a Oliver Stark

In occasione dell’arrivo di 9-1-1 su Star, nuovo canale di Disney+, ecco la nostra intervista a Oliver Stark, protagonista della serie che segue le vicende di poliziotti, paramedici e vigili del fuoco di Los Angeles, sia sul lavoro che nella vita privata.

9-1-1

9-1-1 è la nuova serie tv creata da Ryan Murphy e Tim Minear prodotta e trasmessa per il network americano della FOX. La serie 9-1-1 in streaming è disponibile su Disney+.

9-1-1 racconterà le esperienze ad alta pressione della polizia, paramedici e i vigili del fuoco che vengono spinti nelle situazioni più spaventose, scioccanti e toccanti. Questi soccorritori devono cercare di bilanciare il salvataggio di coloro che sono più vulnerabili nel risolvere i problemi della propria vita. La serie è attualmente alla quarta stagione.

In 9-1-1 protagonisti sono Athena Carter Nash, (stagione 1-in corso), interpretata da Angela Bassett, Robert “Bobby” Nash (stagione 1-in corso), interpretato da Peter Krause, Evan “Buck” Buckley (stagione 1-in corso), interpretato da Oliver Stark, Henrietta “Hen” Wilson (stagione 1-in corso), interpretata da Aisha Hinds, Howard “Howie”/”Chimney” Han (stagione 1-in corso), interpretato da Kenneth Choi, Michael Grant (stagione 1-in corso), interpretato da Rockmond Dunbar, Abigail “Abby” Clark (stagione 1, guest star stagione 3), interpretata da Connie Britton, Madeline “Maddie” Buckley Kendall (stagione 2-in corso), interpretata da Jennifer Love HewittEdmundo “Eddie” Diaz (stagione 2-in corso), interpretato da Ryan Guzman, May Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretata da Corinne Massiah, Harry Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretato da Marcanthonee Jon Reis e Christopher Diaz (ricorrente stagione 2, stagioni 3-in corso), interpretato da Gavin McHugh.

Flora & Ulisse: intervista al cast del nuovo film Disney+

Flora & Ulisse: intervista al cast del nuovo film Disney+

Arriverà il 18 febbraio su Disney+ la commedia basata sul libro vincitore della Newbery Medal “Flora & Ulisse”. Flora è una bambina di 10 anni, cinica e amante dei supereroi, che sta vivendo la separazione dei genitori. Un giorno salva uno scoiattolo che era finito dentro un’aspirapolvere e lo adotta dandogli il nome di Ulisse. Scoprirà presto che l’animale ha dei superpoteri e insieme vivranno delle fantastiche avventure grazie alle quali riuscirà anche a sistemare la situazione familiare riscoprendo l’amore.

Fra i volti della pellicola la famosa Alyson Hannigan, Lily di How I Met You Mother e Willow di Buffy, che qui interpreta una mamma di 36 anni un po’ svampita che cerca di scrivere il suo secondo romanzo dopo il grande successo del primo che l’ha portata a vincere anche il Rose D’oro (una statuetta di Titanic), ambito premio letterario per scrittrici di romanzi rosa. Nel film diretto da Lena Khan ci sono moltissimi riferimenti alla cultura pop e simpatiche citazioni di evergreen cinematografici. 

La piccola Flora è interpretata da Matilda Lawler, nel cast anche: Ben Schwartz, Anna Deavere Smith, Danny Pudi, Benjamin Evans Ainsworth, Janeane Garofolo e Kate McCucci. 

Il film è prodotto da Gil Netter. Basato sul romanzo “Flora e Ulisse. Le avventure illustrate” di Kate Di Camillo, edito in Italia da Il Castoro.

Qualche settimana fa abbiamo partecipato all’incontro stampa con i protagonisti del film che ci hanno raccontato questa meravigliosa esperienza.

Flora & Ulisse, l’incontro con il cast

Come hai reagito quando ti hanno detto che saresti stata la protagonista di questo film?

Matilda Lawler: “È stato folle ma al tempo stesso fantastico! Stavo facendo uno spettacolo a Broadway, e quando ho ricevuto la telefonata di Lena che mi chiedeva se avessi voluto partecipare al film e sarei stato in mezzo a tantissima gente. Ho urlato e mi sono messa a saltare ovunque!”

Come è stato recitare interagendo con un pupazzo?

Matilda: “Avevo questo piccolo scoiattolo di peluche che mi dava il riferimento per le scene, così potevo avere un’idea di come sarebbe stato. E poi, per la maggior parte, tipo, durante le scene dal vivo, ho avuto un riferimento grigio che sembrava un po’ un topo e era parecchio inquietante e dovevo fingere che ci fosse qualcosa lì quando non c’era niente. Quindi, sì, è stato decisamente interessante e un po’ impegnativo.”

Come è stato lavorare con uno scoiattolo?

Lena Khan: “Abbiamo avuto modo di giocare con tutti i tipi di cose, le acrobazie su edifici e incidenti automobilistici e poi il nostro scrittore Brad, che ha scritto per Arrested Development, ha messo tutto quel tipo di stranezza e divertimento nel film, e poi è stato solo rendere tutto un po’ strano, cosa che il nostro adorabile cast ha fatto. È stato molto divertente rendere le cose un po’ più folli. Abbiamo usato due scoiattoli, erano addestrati e facevano acrobazie, ma non potevano fare tutto quello che faceva Ulisse, quindi abbiamo dovuto creare Ulisse in computer grafica.”

Come hai gestito il riferimento al mondo dei fumetti?

Lena: “Ce ne sono così tanti. C’è un intero mondo solo per i nerd dei fumetti dentro il film. Sono cresciuta con i miei fratelli, dove, se vai al Comic C-uh, la Grotta dei fumetti, che è il negozio di fumetti, vedrai Mysterio con il pesce rosso, alcune persone sapranno chi è il manichino ventriloquo, il manichino mafioso, accanto alla TV. Quindi, ci sono tutti i riferimenti al mondo dei fumetti per le persone che li sapranno riconoscere. E poi ci sono un sacco di cose su DuckTales, come ho detto. C’è molto amore per Alyson Hannigan, ci sono cose di Buffy nascoste sullo sfondo. E poi ci sono un sacco di altre cose, come i libri di Kate che sono nascosti dappertutto, un sacco di sorprese ovunque per chi saprà guardare bene.”

È vero che hai visto il film con i tuoi bambini la prima volta?

Alyson Hannigan: “È stata un’attesa molto, molto lunga, i miei figli erano così eccitati, ed ero preoccupata perché non sapevo come avrebbero reagito vedendo me all’interno della pellicola. Ma dal momento in cui è iniziata mi sono quasi dimenticata che ne facevo parte, guardavo loro e li vedevo così felici. Ci sono state tante risate ad alta voce, talmente tanto che avevo paura si potessero perdere la scena successiva. È stato bellissimo vedere la loro reazione e non preoccuparmi solo di tutte le dinamiche d’attore in cui pensi “Avrei potuto fare quella scena in modo differente”, ma ti ritrovi a godere del film e nient’altro.”

Alyson come ti sei preparata tu nel recitare con un pupazzo?

Alyson:Devo dire che Lena è stata fantastica nello stabilire la fisicità di tutti con i loro personaggi durante le prove, io mi sono divertita tantissimo anche a provare scene che sono risultate imbarazzanti, come quando con Ben non sapevamo se abbracciarci, stringerci la mano. Amo tutto quello che posso fare divertendomi, e onestamente su questo set è stato tutto meraviglioso e semplicemente diverso.”

Come nasce questa storia?

Kate Di Camillo: “Quando ho scritto il libro su Flora non c’era un supereroe, è stato il mio editore a suggerirlo, così sono tornata indietro e ho ricominciato la preparazione leggendo tantissimi fumetti.”

Cosa è cambiato dal libro al film?

Kate: “Non è la mia prima esperienza avere un libro trasformato in un film, avevo letto il copione di Brad e mi è piaciuto molto. Ma quando mi sono seduta e ho guardato il film, l’ho guardato come se fossi la me stessa di otto anni, non l’ho paragonato al libro o altro. Ero così coinvolta che mi è sembrato come se la sceneggiatura e il cast e la regia abbiano amplificato i temi del libro. La storia, la stravaganza, l’amore e tutto più grande in questo modo, il potere della connessione è stato di per sé amplificato. Anche se diverso è stato migliore.”

I Care a Lot, recensione del film con Rosamund Pike

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I Care a Lot, recensione del film con Rosamund Pike

Presentato al Toronto Film Festival 2020 e destinato alla distribuzione su piattaforma (dal 19 febbraio su Amazon Prime), I Care a Lot è il terzo film di J Blakeson, regista de La quinta onda e di La scomparsa di Alice Creed, e anche questa volta, al centro della sua storia, c’è una protagonista femminile sfuggente e inaspettata, interpretata da Rosamund Pike, di nuovo alle prese con un ruolo ambiguo e sfaccettato, come era stato nel bellissimo L’Amore Bugiardo – Gone Girl di David Fincher.

La trama di I Care a Lot

La storia segue la vita e la professione di Marla Grayson, tutore legale che sembra fare della sua professione una ragione di vita. In apertura di film sentiamo la sua voce fuori campo che dice agli spettatori di scegliere, farsi lupo o agnello. Lei ogni giorno sceglie di essere lupo. La vediamo poi in tribunale mentre fieramente difende il destino solitario di una anziana pensionata, dichiarando con fervore “A me interessa molto! (I care a lot, in inglese)”. Sembra un’eroina moderna, una donna tutta d’un pezzo che si erge a paladina dei più deboli, fino a quando non si trova faccia a faccia, fuori dal tribunale, con il figlio della donna della quale è diventata tutrice, un uomo che è stato estromesso, per sempre, dalla cura della madre perché ritenuto non idoneo. Nel confronto con quell’uomo arrabbiato, Marla tira fuori il lupo, ringhia feroce e ci svela, subito, la sua indole: è un predatore.

Questa piccola premessa ci sposta poi leggermente più avanti nel tempo e ci mostra Marla che seleziona la sua prossima preda: Jennifer Peterson, un’anziana sola, benestante, arzilla, completamente autosufficiente e senza eredi. Con un’abile gioco di prestigio che dimostra di aver replicato più e più volte nel corso degli anni, Marla convince un medico connivente a dichiarare la signora incapace a vivere da sola, ne assume la tutela legale, la conduce in una casa per anziani, e assume il totale controllo della sua vita, dai beni mobili e immobili, alle medicine che le verranno somministrate per tenerla buona. Solo che questa volta la nostra predatrice non sa che la sua vittima non è indifesa come sembra e nasconde un segreto pericolosissimo. 

i care a lot recensione

I Care a Lot: tra commedia nera e thriller

Blakeson scrive, produce e dirige una storia che si presenta come una commedia nera, ma poi si trasforma in un thriller, si apre a scenari davvero inattesi che sfociano in situazioni assurde. I Care a Lot cambia pelle in più di una occasione, mentre sviluppa la sua narrativa imprevedibile che prende le mosse da un sistema legale di assistenza agli anziani che potrebbe sembrare lontano dal nostro sentire, ma che negli Stati Uniti sembra assolutamente comprensibile e conosciuto.

Regina incontrastata della scena è Rosamund Pike che dopo Gone Girl torna a vestire i panni di una donna spietata e disposta a tutto per raggiungere i suoi obbiettivi. Marla è colta, preparata, elegante, raffinatissima, decisa, senza scrupoli, sa affrontare ogni avversità, ogni vecchietto piangente, ogni parente bellicoso, insomma ogni situazione che potrebbe mettersi in mezzo a lei e il suo scopo: diventare più ricca, più potente, più di tutto e tutti. 

Una supervillian fuori dal comune

Il personaggio però si trova di fronte ad un evento inaspettato e si dimostra assolutamente all’altezza di gestire qualsiasi cosa. Forse proprio in questo momento si infrange il patto con lo spettatore che era stato impostato all’inizio del film, rendere Marla invincibile, assolutamente imbattibile di fronte a chiunque e a qualunque situazione, anche fosse un pericolo mortale, fa di un “cattivo ordinario” un supervillain che sembra forse fuori luogo in un film di impianto realistico. O forse bisogna semplicemente lasciarsi guidare dagli  eventi, per quanto assurdi possano sembrare.

Accanto a Pike, nel film fanno bella mostra di sé anche Peter Dinklage, in un ruolo che non sveleremo per non rovinare la visione ma che comunque offre una ulteriore nuova sfumatura al suo ventaglio di performance, Dianne Wiest che nei limiti del personaggio che le viene affidato, mostra una raffinatezza interpretativa rara, e Eiza Gonzales che purtroppo paga il prezzo di essere, nel film, socia e amante di Marla, la quale con la sua personalità strabordante la mette in un angolo. 

Costumi e location raccontano i personaggi

I Care a Lot è un film confezionato con molto gusto, dalla scelta delle location, ai costumi, alle acconciature e il trucco applicato a tutti i protagonisti, ovviamente Rosamund Pike su tutti, e il risultato è chiaramente leggibile in ogni scena dal momento che i costumi stessi raccontano molto dei personaggi dando allo spettatore una bussola per orientarsi all’interno della storia.

Cambiando pelle, genere, esito e sterzando bruscamente anche nel finale a sorpresa, con una conclusione karmica, I Care a Lot è un ibrido che sa destare interesse, scatenando incredulità e ilarità nello spettatore, riuscendo a catturarne l’attenzione fino alla fine.

Fino All’Ultimo Indizio in esclusiva digitale dal 5 Marzo

Fino All’Ultimo Indizio in esclusiva digitale dal 5 Marzo

Fino All’Ultimo Indizio, il thriller con protagonisti i premi Oscar Denzel Washington (“Training Day”, “Glory”), Rami Malek (“Bohemian Rhapsody”) e Jared Leto, che per la sua interpretazione nel film ha ricevuto la nomination ai Golden Globe come “Miglior attore non protagonista”, arriva in Italia in esclusiva digitale da venerdì 5 marzo, disponibile per l’acquisto e il noleggio premium su tutte le principali piattaforme digitali. John Lee Hancock (“The Blind Side”, “Saving Mr. Banks”, “The Founder”) dirige il film da una sua sceneggiatura originale.

In Fino All’Ultimo Indizio il Vice Sceriffo della Kern County, Joe “Deke” Deacon (Washington) viene mandato a Los Angeles per quello che doveva essere un veloce incarico di raccolta di prove. Al contrario, si trova coinvolto nella caccia al killer che sta terrorizzando la città. A guidare l’indagine, il Sergente Jim Baxter (Malek) che, colpito dall’istinto di Deke, richiede il suo aiuto non ufficiale. Ma mentre danno la caccia al killer, Baxter ignora che l’indagine sta riportando a galla alcune situazioni vissute in passato da Deke, svelando segreti scomodi che potrebbero mettere a repentaglio molto più che il suo caso. Il cast principale include anche Natalie Morales (“Battle of the Sexes”), Terry Kinney (“Mile 22”, “Billions” per la TV), Chris Bauer (“Sully”, “The Deuce”per la TV), Joris Jarsky ( “Bad Blood”per la TV), Isabel Arraiza ( “Pearson”per la TV) e Michael Hyatt (“Crazy Ex-Girlfriend”).

Fino All’Ultimo Indizio è prodotto dal premio Oscar ed Emmy, Mark Johnson (“Breaking Bad”, “Rain Man”) e Hancock, con Mike Drake e Kevin McCormick come produttori esecutivi. Dietro la cinepresa, Hancock ha chiamato a lavorare con lui alcuni dei suoi collaboratori di lungo corso, tra cui il direttore della fotografia candidato all’Oscar, John Schwartzman (“Seabiscuit”, “The Founder”, “Saving Mr. Banks”), lo scenografo candidato all’ Oscar, Michael Corenblith (“Apollo 13”, “The Founder”, “The Blind Side”), il montatore Robert Frazen (“The Founder”) e il costumista Daniel Orlandi (“The Founder”, “The Blind Side”). Le musiche sono del compositore più volte candidato all’Oscar®, Thomas Newman (“1917”, “Bridge of Spies”, “Saving Mr. Banks”). Warner Bros. Pictures presenta una produzione Gran Via, Fino All’Ultimo Indizio, che sarà distribuita in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures.

Gangster: oltre 30 film in arrivo su SKY

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Gangster: oltre 30 film in arrivo su SKY

È uno dei generi cinematografici più longevi e floridi, nella classica contrapposizione tra il bene e il male che ha dato vita ad alcune delle storie più appassionati del cinema. E da sabato 20 a domenica 28 febbraio Sky Cinema celebra i gangster movies con Sky Cinema Collection – Gangster, un canale interamente dedicato al genere con oltre 30 film, tra cui alcuni grandi cult e una prima visione da non perdere. I titoli sono disponibili anche on demand su Sky e in streaming su NOW TV nella collezione dedicata.

In evidenza, sabato 20 febbraio alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Collection Gangster la prima visione del film Capone con Tom Hardy che veste i panni del noto gangster, nel biopic con Linda Cardellini, Kyle MacLachlan e Matt Dillon. La pellicola racconta gli ultimi anni di Al Capone quando, a soli 47 anni, dopo aver trascorso 10 anni in prigione, inizia a soffrire di demenza e alterna la follia al senso di colpa per i crimini commessi. E con extra, il programma fedeltà di Sky, il film “Capone” è già disponibile per i clienti Sky da più di 3 anni, on demand nella sezione extra.

Tra gli altri film in programmazione si segnalano alcune pietre miliari del genere: il capolavoro di Brian De Palma The Untouchables – Gli Intoccabili”, dove anche qui troviamo Al Capone, interpretato da Robert De Niro, che si scontra con la giustizia, rappresentata da Kevin Costner e Sean Connery, che per questo ruolo ottenne Oscar e Golden Globe; il gangster-movie di Brian De Palma e sceneggiato da Oliver Stone Scarface, in cui Al Pacino è un rifugiato cubano che scala i vertici della malavita e del narcotraffico; il gioiello di Martin Scorsese, miglior regia a Venezia, Quei Bravi Ragazzi” sullo spietato mondo della mafia newyorkese e interpretato da Robert De Niro, Ray Liotta e Joe Pesci, premiato con l’Oscar; e il capolavoro di Sergio Leone C’era Una Volta In America, in versione estesa e restaurata, in cui sulle note di Ennio Morricone si racconta l’ascesa e il declino di due gangster, Robert De Niro e James Woods, divisi dall’amore per la stessa donna.

Non mancano autori come Robert Rodriguez e il suo C’era Una Volta In Messico con Antonio Banderas, Johnny Depp e Salma Hayek, e Quentin Tarantino e il suo film-simbolo “Pulp Fiction, premiato con Oscar, Golden Globe e Palma d’oro a Cannes e interpretato da un cast stellare capitanato da John Travolta, Uma Thurman, Samuel L. Jackson e Bruce Willis. Infine segnaliamo: il film di Ridley Scott “American Gangster” sulla vera storia del potente trafficante di eroina Frank Lucas, interpretato da Denzel Washington, a cui dà la caccia il detective interpretato da Russell Crowe; l’action carcerario La Fratellanza con Nikolaj Coster-Waldau (Il trono di spade) che, finito in carcere, entra a far parte di un clan a cui appartengono i detenuti più violenti; e la pellicola sceneggiata da Nick Cave Lawless con Tom Hardy, Jessica Chastain e Shia LaBeouf nell’America del Proibizionismo.

Le indagini di Lolita Lobosco ospite del Noir in Festival XXX

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Le indagini di Lolita Lobosco ospite del Noir in Festival XXX

Lunedì 8 marzo, nella giornata inaugurale della XXX edizione del Noir in Festival (in programma fino al 13 marzo), il festival rende omaggio al personaggio iconico creato dalla penna di Gabriella Genisi, Lolita Lobosco

La commissaria, interpretata da Luisa Ranieri, sarà la protagonista  della serie tv Le indagini di Lolita Lobosco in prima visione in 4 serate su Rai 1 dal 21 febbraio.

Nel segno della giornata internazionale della donna il Noir in Festival dedicherà alla serie uno speciale focus, che aprirà gli incontri del festival, in cui interverranno l’autrice dei romanzi Gabriella Genisi, il regista Luca Miniero e le interpreti.

L’appuntamento è per lunedì 8 marzo alle ore 11.00 sui canali social del Noir in Festival.

Crudelia: il primo trailer del film con Emma Stone

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Crudelia: il primo trailer del film con Emma Stone

Ecco il primo trailer di Crudelia, il live action Disney con protagonista Emma Stone, che racconta le origini del personaggio che ne La carica dei 101 è la villain a caccia di pelli morbide di animali.

Crudelia che vede alla regia Craig Gillespie, vede nel cast anche Emma Thompson, Paul Walter Hauser e Joel Fry, e arriverà al cinema negli USA il 28 maggio 2021.

La carica dei cento e uno (One Hundred and One Dalmatians) è un film del 1961 diretto da Wolfgang Reitherman, Hamilton Luske e Clyde Geronimi. È un film d’animazione prodotto da Walt Disney e basato sul romanzo I cento e un dalmata di Dodie Smith. È il 17º Classico Disney, e uscì negli Stati Uniti il 25 gennaio 1961, distribuito dalla Buena Vista Distribution. Fu il primo film animato con la tecnica xerografica che permetteva di risparmiare notevolmente sull’inchiostrazione e che sarà poi molto utilizzata fino all’avvento della colorazione digitale.

Per la prima volta un cattivo, in questo caso la celeberrima Crudelia De Mon, ottiene così tanto successo da eclissare in parte i personaggi protagonisti. Tutt’oggi, dopo più di cinquant’anni dalla prima uscita, la maggior parte del pubblico si ricorda del film soprattutto per la figura della perfida stilista che per i cani dalmata. Il film ebbe un remake live-action, del 1996, con Glenn Close nei panni di Crudelia. Questo della Disney con Emma Stone è dunque il secondo live action della storia e si inserisce nel filone ben noto che vede la Casa di Topolino riproporre i suoi classici d’animazione in versione dal vero.

Guarda la versione originale del trailer di Crudelia

MCU: 10 scioccanti ritorni visti nell’universo condiviso

MCU: 10 scioccanti ritorni visti nell’universo condiviso

Considerato anche quanto accaduto di recente in WandaVision, sembra che quello attuale sia il momento perfetto per altri scioccanti ritorni all’interno del MCU. In effetti, i film dell’universo condiviso sono sempre stati caratterizzati dai ritorni di personaggi che si credevano essere usciti di scena in maniera definitiva. Ma quali sono stati i 10 ritorni più scioccanti nella storia dell’Universo Cinematografico Marvel? Scopriamolo di seguito grazie a Screen Rant:

Thaddeus Ross

Thaddeus Ross era l’arcinemico di Hulk/Bruce Banner nella versione MCU originale del personaggio apparsa ne L’incredibile Hulk. Grazie al cambio di casting del protagonista, L’incredibile Hulk è una parte spesso ignorata della continuity.

Ecco perché il ritorno di Thunderbolt Ross nel MCU ha colto molti di sorpresa. Ross è apparso un paio di volte nell’universo condiviso e tornerà ancora una volta nel prossimo attesissimo Black Widow, senza considerare altre potenziali apparizioni future.

Emil Blonsky

Emil Blonsky ha preso la terribile decisione di condurre esperimenti su se stesso, trasformandosi così in Abominio. Un altro personaggio de L’incredibile Hulk: oltre ad alcune brevi menzioni sulla sua prigionia, il personaggio è stato totalmente abbandonato.

Con She-Hulk entrato finalmente in fase di sviluppo, i fan hanno iniziato a chiedersi quali trame dei fumetti potrebbe adattare la serie. I Marvel Studios hanno un piano chiaro che vedrà il ritorno di Blonsky, con Tim Roth che riprenderà effettivamente il ruolo. L’annuncio segna uno dei ritorni più sorprendenti nella storia del franchise.

Darcy Lewis

Darcy Lewis ha sempre ottenuto risposte contrastanti da parte dei fan. È apparsa in precedenza al fianco di Thor in ben due film nel MCU, ma da allora non è stata più vista. La geniale scienziata è stato comunque fantastica, soprattutto in merito all’apporto comico. Tuttavia, nonostante la crescita del successo del franchise del Dio del Tuono, sembrava che non ci fosse più spazio per lei.

WandaVision ha visto Darcy fare il suo grande ritorno e i fan si sono nuovamente innamorati dell’esilarante personaggio. Ha già una grande chimica con Jimmy Woo e il suo posto nel futuro del MCU potrebbe effettivamente essere sigillato grazie a questa performance.

Jane Foster

Parlando sempre del franchise di Thor, anche l’interesse amoroso del Dio del Tuono, Jane Foster, non si vede da un bel po’. A causa di alcuni problemi contrattuali con i Marvel Studios, oltre al fatto che non era soddisfatta del suo ruolo nel franchise, Natalie Portman si è allontanata dal MCU.

Tuttavia, è stata una grande sorpresa per i fan quando Jane Foster è tornata brevemente durante il viaggio nel tempo al centro di Avengers: Endgame. Ma la vera notizia è Foster tornerà come Mighty Thor nell’attesissimo Thor: Love and Thunder: maneggerà il Mjolnir, proprio come nei fumetti!

Teschio Rosso

Teschio Rosso è stato il primo vero avversario di Captain America prima di essere apparentemente ucciso dal Tessaract. Hugo Weaving non ha mai nascosto le sue lamentele verso i Marvel Studios, ponendo fine – almeno apparentemente – alla corsa del Teschio Rosso nei film.

Tuttavia, si è scoperto che il Tessaract ha effettivamente trasportato Teschio Rosso nello spazio. Il personaggio da allora ha fatto due apparizioni, con un attore diverso nel ruolo. I fan erano entusiasti del fatto che Cap e Skull potessero affrontarsi ancora una volta.

Agente Coulson

L’agente Coulson è stato ucciso così tante volte che è davvero difficile tenere una traccia della sua storia. Il personaggio si è evoluto notevolmente nel corso degli anni, sia nei film del MCU che negli show televisivi. Tuttavia, ogni volta che sembra che abbia finalmente incontrato il suo creatore, torna più forte che mai.

Coulson è ora un Life Model Decoy, una sorta di androide che ha ancora la personalità dell’originale Coulson. Potrebbe essere possibile che finalmente arrivi un momento, magari in futuro, in cui i Vendicatori potranno vedere che Coulson è ancora vivo; un grande shock per loro, proprio come per il pubblico dell’epoca.

Visione

visione avengers 4 Avengers: Infinity WarVisione è stato brutalmente assassinato da Thanos, che voleva recuperare la Gemma dell’Infinito posta sulla sua fronte. Nessun viaggio nel tempo ha potuto impedire che ciò accadesse, ma Scarlet Witch ha in qualche modo trovato un modo per riportarlo in vita.

In WandaVision, i fan sono rimasti scioccati nel vedere di nuovo Visione in giro, nonostante la sua morte. A mano a mano che gli eventi della serie si susseguono, è chiaro che, come nei fumetti, Visione potrebbe non essere stato veramente rianimato, ma forse è una versione fittizia di ciò che era in realtà.

Quicksilver

Anche Quicksilver ha incontrato un tragico destino nel MCU. Abbattuto da Ultron, i fan avevano ipotizzato che potesse fare una sorta di apparizione in WandaVision, anche se nessuno si aspettava chi ci sarebbe stato effettivamente dietro il ruolo.

Evan Peters è tornato come Pietro, ma non nella versione dei Marvel Studios, ma come il Quicksilver dei film FOX, anche se questa versione del fratello di Wanda potrebbe non essere esattamente quello che sembra. Il suo ritorno in un nuovo universo ha sicuramente scioccato il pubblico.

Monica Rambeau

Monica Rambeau è stata descritta in Captain Marvel come la figlia della migliore amica di Carol Danvers. I fan non si aspettavano che il personaggio fosse invecchiato così velocemente, apparendo ancora una volta nel MCU come parte dello S.W.O.R.D. in WandaVision.

Anche se il personaggio deve ancora esibire nessuno dei poteri che mostra nei fumetti, è comunque una grande aggiunta vedere Rambeau riportata indietro in qualche modo. Probabilmente avrà un ruolo nel futuro del franchise di Captain Marvel e diventerà più un regular all’interno del MCU.

I sopravvissuti allo Snap

La fine di Avengers: Infinity War ha visto Thanos spazzare via metà della vita nell’universo. Questo ha creato uno dei più grandi ostacoli nella storia del cinema e il pubblico non era a conoscenza di come tanti personaggi famosi sarebbero tornati.

La memorabile scena del portale in Avengers: Endgame ha dato ai fan il momento che stavano aspettando. L’enorme ritorno di alcuni di questi eroi iconici che in precedenza erano stati spazzati via dall’universo ha generato enormi entusiasmi nei cinema di tutto il mondo.

The Batman: ecco perché è il film DC che James Gunn attende di più

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James Gunn aveva precedentemente affermato che The Batman è il film DC che attende di più, e ora il regista e sceneggiatore ha confermato che le sue speranze derivano dalla fiducia che ripone nel talento di  Matt Reeves.

Gunn è meglio conosciuto per aver scritto e diretto i film dedicati ai Guardiani della Galassia, uno dei franchise sicuramente più amati all’interno del più vasto MCU. Avendo confermato di aver un talento innato nel raccontare storie di supereroi originali e avvincenti, Gunn è stato scelto dalla Warner Bros. e dalla DC Films per dirigere The Suicide Squad, una sorta di sequel/reboot del cinecomic di David Ayer uscito nel 2016.

In risposta alle domande di alcuni fan su Twitter, James Gunn ha dichiarato di essere davvero eccitato per l’arrivo di The Batman a causa del grande rispetto che nutre nei confronti di Matt Reeves, che oltre ad aver diretto il film, figura anche in qualità di produttore.

Riferendosi a una sua precedente dichiarazione che aveva fatto tramite Instagram e in cui aveva definito The Batman “il film DC in uscita che attende di più”, un fan ha chiesto a Gunn di motivare la sua scelta e lo stesso ha risposto definendo Reeves “uno dei pochi registi la cui abilità artistica può essere vista in ogni film che ha diretto”, spiegando inoltre che “la sua voce personale e la sua umanità non sono mai state soffocate da pressioni commerciali o aziendali.”

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Fino All’Ultimo Indizio, dal 5 marzo in digitale. ecco il trailer

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Fino All’Ultimo Indizio, il thriller con protagonisti i premi Oscar Denzel Washington (“Training Day”, “Glory”), Rami Malek (“Bohemian Rhapsody”) e Jared Leto, che per la sua interpretazione nel film ha ricevuto la nomination ai Golden Globe come “Miglior attore non protagonista”, arriva in Italia in esclusiva digitale da venerdì 5 marzo, disponibile per l’acquisto e il noleggio premium su tutte le principali piattaforme digitali. John Lee Hancock (“The Blind Side”, “Saving Mr. Banks”, “The Founder”) dirige il film da una sua sceneggiatura originale.

In Fino All’Ultimo Indizio il Vice Sceriffo della Kern County, Joe “Deke” Deacon (Washington) viene mandato a Los Angeles per quello che doveva essere un veloce incarico di raccolta di prove. Al contrario, si trova coinvolto nella caccia al killer che sta terrorizzando la città. A guidare l’indagine, il Sergente Jim Baxter (Malek) che, colpito dall’istinto di Deke, richiede il suo aiuto non ufficiale. Ma mentre danno la caccia al killer, Baxter ignora che l’indagine sta riportando a galla alcune situazioni vissute in passato da Deke, svelando segreti scomodi che potrebbero mettere a repentaglio molto più che il suo caso. Il cast principale include anche Natalie Morales (“Battle of the Sexes”), Terry Kinney (“Mile 22”, “Billions” per la TV), Chris Bauer (“Sully”, “The Deuce”per la TV), Joris Jarsky ( “Bad Blood”per la TV), Isabel Arraiza ( “Pearson”per la TV) e Michael Hyatt (“Crazy Ex-Girlfriend”).

Fino All’Ultimo Indizio è prodotto dal premio Oscar ed Emmy, Mark Johnson (“Breaking Bad”, “Rain Man”) e Hancock, con Mike Drake e Kevin McCormick come produttori esecutivi. Dietro la cinepresa, Hancock ha chiamato a lavorare con lui alcuni dei suoi collaboratori di lungo corso, tra cui il direttore della fotografia candidato all’Oscar, John Schwartzman (“Seabiscuit”, “The Founder”, “Saving Mr. Banks”), lo scenografo candidato all’ Oscar, Michael Corenblith (“Apollo 13”, “The Founder”, “The Blind Side”), il montatore Robert Frazen (“The Founder”) e il costumista Daniel Orlandi (“The Founder”, “The Blind Side”). Le musiche sono del compositore più volte candidato all’Oscar®, Thomas Newman (“1917”, “Bridge of Spies”, “Saving Mr. Banks”). Warner Bros. Pictures presenta una produzione Gran Via, Fino All’Ultimo Indizio, che sarà distribuita in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures.

Justice League Snyder Cut: WB voleva distribuire il taglio “incompleto”

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Pare che inizialmente la Warner Bros. avesse suggerito a Zack Snyder di pubblicare una versione incompleta del suo taglio di Justice League. Snyder era pronto a realizzare il progetto dei suoi sogni quando il film è entrato in produzione anni fa, ma quando ha dovuto abbandonarlo nel bel mezzo delle riprese, le cose hanno preso una piega diversa.

La Warner Bros. ha ingaggiato Joss Whedon per completare il film, il quale ha apportato numerose modifiche ai piani originali di Snyder. Di conseguenza, la versione cinematografica di Justice League era ben lontana da ciò che i fan si aspettavano. Una campagna per la release del taglio di Snyder è presto emersa online e, come molti sapranno ormai, alla fine ha convinto la Warner Bros. ad acconsentire alla distribuzione della versione originale del cinecomic.

Ora, la famigerata Snyder Cut di Justice League si trova a poco più di un mese dalla sua uscita su HBO Max. Mentre Snyder completava il suo taglio della durata di ben 4 ore, ha fornito ai fan numerose anticipazioni su cosa aspettarsi, condividendo immagini e filmati inediti. La scorsa domenica è uscito il nuovo trailer della Snyder Cut, che include alcune delle nuove scene girate durante le riprese aggiuntive dello scorso autunno. I reshoot sono stati necessari per completare il film e aggiungere il personaggio del Joker di Jared Leto, che in breve tempo è diventato uno dei più grandi punti di discussione attorno al progetto. Tuttavia, c’è stato un momento in cui eventuali riprese aggiuntive non erano state per nulla prese in considerazione.

I piani iniziali della WB per la Snyder Cut di Justice League

In una nuova intervista con il podcast LightCast, la produttrice di Justice League, Deborah Snyder, ha parlato delle prime discussioni con la Warner Bros. in merito a questa versione speciale. Quando lo studio ha contattato Snyder per la prima volta in merito al debutto del suo taglio del film, gli aveva suggerito di distribuirlo com’era allora: incompleto! La produttrice ha spiegato: “Quando si sono rivolto a noi, abbiamo dovuto farci un’idea di cosa fosse, perché in origine lo studio ci aveva detto: ‘Puoi semplicemente far uscire il taglio così com’è’. Ovviamente, Snyder si è opposto alla cosa. “Per Zack non era contemplabile”, ha continuato Deborah. “Era come un miscuglio. Se doveva farlo, lo avrebbe fatto soltanto nel modo giusto.”

Parlando nello specifico delle difficoltà riscontrate nel completamento della Snyder Cut, la produttrice ha poi aggiunto: “Il problema è stato capire i costi reali per gli effetti visivi. Abbiamo fatto tutto da soli, in modo da poter mettere insieme una presentazione da mostrare allo studio. Gran parte di quella presentazione è stata realizzata basandosi sul sopporto dei fan e su ciò che la distribuzione di quel taglio avrebbe rappresentato per loro.”

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

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