Il MCU sta andando incontro ad una
serie di importanti e significativi cambiamenti, dal momento che la
tanto agognata Fase 4 è ufficialmente iniziata con l’arrivo di
WandaVision su
Disney+. Sappiamo ormai da tempo che la
serie con protagonisti i personaggi di Wanda Maximoff e Visione
sarà collegata in modo particolare a due progetti futuri
dell’universo condiviso, due sequel, ossia Doctor
Strange in the Multiverse of Madness e Captain
Marvel 2.
Nel primo, diretto da Sam
Raimi, ritroveremo il personaggio di Wanda interpretato da
Elizabeth Olsen, mentre nel secondo, diretto
da Nia DaCosta, vedremo Teyonah Parris riprendere il ruolo di Monica
Rambeau. La domanda sorge dunque spontanea: sarà necessario per il
pubblico guardare WandaVision per
capire cosa accadrà nei sequel di Doctor
Strange e Captain
Marvel? A questo importante quesito ha risposto l’unica
autorità rilevante in materia, ossia Kevin Feige,
il presidente dei Marvel Studios.
In occasione di un intervento
durante il panel della Disney ai TCA (via
CinemaBlend), Feige è stato interrogato proprio sulla
questione, spiegando: “Beh, mi preoccupo sempre di tutto. Il
mio lavoro consiste in questo: preoccuparmi di tutto. Una cosa di
cui non mi preoccupo più è Teyonah Parris. Penso che sia sempre una
cosa buona. Cerchiamo di fare in modo che le storie si svolgano in
modo tale che se ci stai seguendo e hai visto cosa le ha precedute,
sarai immediatamente al passo. E, cosa più importante, se non lo
fai, potrai comunque gustartele.”
Poi ha aggiunto: “Ci sono state
molte conversazioni con Sam Raimi, Michael Waldron e l’intero team
di Doctor Strange sul fatto che questo film deve
funzionare per le persone che hanno visto WandaVision;
ma soprattutto, deve funzionare anche per le persone che non lo
hanno visto, che forse hanno visto Wanda l’ultima volta in Endgame
o in uno dei film precedenti. O per chi, forse, incontra questo
personaggio per la prima volta.”
In attesa di scoprire quale sarà il
futuro di Black Widow (se il film
arriverà in sala o uscirà direttamente su Disney+), veniamo a conoscenza di un
dettaglio molto curioso a proposito dell’atteso cinecomic: pare,
infatti, che i Marvel Studios non abbiamo personaggio a
Tom Holland di vedere il film.
In una recente intervista con
Screen Rant, l’interprete di Spider-Man nell’universo condiviso
ha rivelato che la Marvel non gli ha ancora permesso
di vedere il film, nonostante le sue numerose richieste.
“Abbiamo tormentato la Marvel per settimane per capire se
avessero organizzato una proiezione di Black Widow per noi, ma non l’hanno fatto”,
ha spiegato il giovane attore. “Se mi stanno ascoltando:
Marvel, risolvi la questione,
perché noi vogliamo vederlo!”
Negli anni, Tom Holland si è guadagnato la fama di colui
che ha spesso anticipato – durante le interviste – alcuni dettagli
chiave relativi ai film del MCU, nonostante la Marvel sia nota per la segretezza
che aleggia attorno ad ognuno dei suoi progetti. È chiaro, quindi,
che una personalità come Holland possa essere ritenuta
“pericolosa”, anche nei confronti di un film come Black Widow.
All’apparenza il film non sembra
avere molti legami con la Fase 4, ma sappiamo bene quanto la
Marvel sia brava a dissimulare
qualsiasi aspetto della sua intricata narrativa, quindi non è
escluso che anche il cinecomic su Vedova Nera possa gettare alcune
basi importanti per il futuro del MCU.
Quale sarà il futuro di Black Widow?
Inizialmente previsto per maggio
dello scorso anno, Black Widow è stato posticipato
più volte a causa della pandemia di Covid-19. Allo stato attuale,
la data di uscita del film è fissata per il prossimo 7 maggio, ma
non è ancora chiaro se il film con protagonista Scarlett
Johansson – che i fan attendono impazienti da
anni – riuscirà davvero ad uscire in sala.
Il film sarà diretto da Cate
Shortland ed esplorerà il passato di Natasha Romanoff,
essendo ambientato tra gli eventi di Captain
America: Civil War e Avengers: Infinity
War. Nel cast, oltre a Johansson, ci saranno
anche Florence
Pugh, David
Harbour e il premio Oscar Rachel Weisz. Si dice che il personaggio di
Pugh, Yelena Belova, raccoglierà l’eredità di Nat diventando la
nuova Vedova Nera del MCU: in effetti, è stata già
confermata la sua presenza in un altro futuro progetto del MCU, ossia la serie Hawkeye,
attualmente in produzione.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Arriva da
Deadline la notizia che Eric Lange e
Justin Kirk sono entrate a far parte del cast di
Perry Mason 2, l’annunciata seconda
stagione di Perry
Mason. Dopo essere tornato nella prima stagione di
Perry Mason. Eric Lange e Justin Kirk sono stati promossi a
regular della serie per la seconda stagione della serie
HBO.
Il detective Holcomb di Lange, che è apparso in sette degli otto
episodi della prima stagione, è una forza dominante come detective
della omicidi all’interno della polizia di Los Angeles, un maestro
dell’intimidazione con l’abilità di farsi strada senza riguardo per
la corretta procedura. Hamilton Berger di Kirk, visto in tre
episodi della prima stagione, è una famosa nemesi di Perry Mason.
Sebbene non sia ancora il procuratore distrettuale, Berger, un
avvocato emergente nell’ufficio del procuratore distrettuale, si
ritrova sorprendentemente coinvolto nel grande caso di Mason e un
improbabile amico dell’uomo che diventerà il suo più grande
nemico.
Perry Mason 2
Perry Mason
2 è la seconda stagione dell’annunciato reboot
Perry
Mason creata da Ron
Fitzgerald e Rolin Jones e
basata sul celebre personaggio di Perry Mason. La serie ambientata
a Los Angeles durante la Grande depressione, la città diventa
protagonista grazie ai Giochi della X Olimpiade, al boom di
Hollywood e al petrolio. Su questo sfondo, il caso di un bambino
rapito vede Perry Mason alla ricerca della verità.
Nella seconda stagione di Perry
Masonritornano i protagonisti
sono Matthew Rhys come Perry Mason,
Tatiana Maslany come suor Alice, John
Lithgow come Elias Birchard “E.B.”, Jonathan Chris Chalk
come Paul Drake, Shea Whigham come Pete Strickland
e Juliet Rylance come Della Street. La serie è
prodotta da
Robert Downey Jr., Susan Downey, Ron Fitzgerald, Rolin Jones,
Tim Van Patten, Matthew Rhys, Amanda Burrell, Joseph
Horacek
L’attrice Connie Nielsen ha aggiornato in merito allo
spin-off di Wonder
Woman incentrato sulle Amazzoni di Temyscira,
rivelando che sarà sia un prequel che un sequel del film originale
del 2017. Nella saga dedicata a Diana Prince, Nielsen ha il ruolo
della regina Ippolita, leader delle Amazzoni e madre dell’eroina
protagonista interpretata da Gal Gadot.
Nielsen è apparsa in ben tre film
del DCEU: oltre a Wonder
Woman del 2017, infatti, l’abbiamo vista anche in Justice
League e nel più recente
Wonder Woman 1984. È molto probabile che il personaggio
ritorni nello spin-off annunciato per la prima volta dalla regista
Patty Jenkins nel 2019. In realtà, il progetto è
ancora in fase di sviluppo, ma secondo la regista l’idea sarebbe
quella di metterlo in cantiere prima che Wonder Woman 3 entri ufficialmente in
produzione.
All’epoca Jenkins aveva confermato
che lei e Geoff Johns avevano già pronta una
storia, confermando che avrebbe avuto luogo tra gli eventi di
Wonder
Woman e quelli di Wonder Woman 1984. Ora, parlando con
Cinemablend, Nielsen ha dichiarato che lo spin-off sarà
ambientato dopo degli eventi del film originale e e prima degli
eventi di quel film. Tale dichiarazione amplia notevolmente la
portata della storia e apre ad ogni sorta di possibilità, inclusa
l’eventuale apparizione di Diana e di Antiope (Robin
Wright).
Nielsen ha parlato anche di una
possibile “origine”, anche se non è chiaro a quale personaggio si
stesse riferendo (se al suo o alle Amazzoni in generale).
“Tutto quello che posso dire è che sarà ambientato dopo gli
eventi di Wonder Woman, ma non solo. Ci saranno tantissime cose,
che sono legate a un tempo precedente. Si tratta di un racconto che
ha molti tratti in comune con la storia d’origine, ma ci sono anche
altre epoche coinvolte. Sarà molto eccitante.”
In The Handmaid’s Tale
4 ritorneranno June Osborne / Difred (stagione 1-in
corso), interpretata da
Elisabeth Moss, Serena Joy Waterford (stagione
1-in corso), interpretata da Yvonne Strahovski, Comandante
Fred Waterford (stagione 1-in corso), interpretato da
Joseph Fiennes, Emily / Diglen /
Disteven (stagione 1-in corso), interpretata da
Alexis Bledel, Janine / Diwarren / Didaniel
(stagione 1-in corso), interpretata da Madeline
Brewer, Lydia Clements / Zia Lydia (stagioni 1-in
corso), interpretata da Ann Dowd, Luke Bankole
(stagioni 1-in corso), interpretato da O. T.
Fagbenle, Custode Nick Blaine (stagioni 1-in corso),
interpretato da Max Minghella, Moira Strand
(stagioni 1-in corso), interpretata da Samira
Wiley, Rita (stagioni 2-in corso, ricorrente stagione 1),
interpretata da Amanda Brugel e Comandante Joseph
Lawrence (stagioni 3-in corso, ricorrente stagione 2), interpretato
da Bradley Whitford.
La serie racconta di In un futuro
non lontano, il tasso di fertilità umana è in calo a causa di
malattie e inquinamento. Dopo una guerra civile, il regime
teocratico totalitario di Gilead prende il comando nella zona un
tempo conosciuta come Stati Uniti d’America. La società è
organizzata da leader assetati di potere e divisa in nuove classi
sociali, in cui le donne sono brutalmente soggiogate e non possono
lavorare, leggere o maneggiare denaro.
The Falcon And The Winter Soldier è la
serie di prossima uscita nel quale
Anthony Mackie e Sebastian Stan riprenderanno i loro
ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter
Soldier (alias Bucky Barnes) che sarà diretta da Kari Skogland.
Vi ricordiamo che nel cast di
The Falcon And The Winter Soldier è previsto
anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico,
ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e
Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo. Per
quanto concerne la serie di The Falcon And The Winter Soldier, il lancio è
fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The
Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The
Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings,
The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i
sei episodi.
Probabile, visti gli esiti di
Avengers:
Endgame, che lo show si concentrerà sulla
dinamica del rapporto tra le due figure più vicine a Captain
America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per
garantire la sicurezza mondiale.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE
SPOILER SULL’EPISODIO 7 DI WANDAVISION
La scelta di Disney+ di distribuire con cadenza
settimanale gli episodi di WandaVision sta
stimolando la nascita di teorie e congetture legate alla storia e
al suo sviluppo. Chiaramente la rivelazione legata al personaggio
di Kathryn Hahn ha dato una svolta decisa e importante
alla serie, ma anche l’evoluzione del personaggio di Monica Rambeau
è un punto molto interessante del nuovo episodio. Di seguito ecco
sette teorie, più o meno fondate, che ci accompagneranno fino a
venerdì prossimo, quando arriverà l’ottavo e penultimo episodio di
WandaVision.
Dal momento che WandaVision
è l’inizio della Fase 4, è naturale chiedersi quali parti della
serie alimenteranno i film e gli show Disney + in arrivo. Sappiamo,
da report precedenti, che WandaVision
influenzerà direttamente gli eventi di Doctor Strange e il Multiverso della Follia, e
prima di quel film,
Spider-Man: No Way Home, che uscirà a Natale, come
annunciato ieri insieme al titolo ufficiale. Questi titoli
rappresentano una porta sul multiverso.
L’interruzione pubblicitaria di
WandaVision
di questa settimana è stata più strana del solito in quanto le
pubblicità precedenti, quando si pensava che Wanda fopsse la
principale artefice delle vicende, sembravano far trapelare
frammenti del subconscio di Wanda, esponendoci a momenti cruciali
della sua vita (Stark, HYDRA, ecc.), come se la sua psiche la
stesse sommergendo.
Come mai adesso lo spot era
Nexus? È forse lei stessa legata a Nexus?
Wanda, per quanto ne sappiamo, non ne ha mai sentito parlare, ma
sono fondamentali per mantenere l’equilibrio e l’ordine nel
multiverso. Inoltre questo concetto attraversa l’autorità di
variazione temporale, che sarà una parte importante della prossima
serie di Loki. Non sarà Wanda stessa una creatura Nexus?
Dopo un terzo viaggio
attraverso la barriera ESA, che aveva già cambiato radicalmente il
suo DNA, Monica ha dei superpoteri. Come un eroe nei fumetti,
persino un Avenger, con la capacità di controllare numerose forme
di energia, Monica è diventata Spectrum (uno dei tanti alias del
personaggio, nei fumetti, insieme a Photon, Pulsar e persino
Captain Marvel).
Quando Monica è tornata a Westview
questa settimana, cosa che ha fatto usando la sua grinta e
determinazione per salvare Wanda e i cittadini in sofferenza, i
suoi occhi si sono illuminati di blu e delle onde di energia ben
visibili hanno cominciato a espandersi dal suo corpo. Anche se
la sua origine differisce da quanto accade nei fumetti, le sue
capacità si manifestano comunque a seguito di un bombardamento di
“energie extra-dimensionali”.
Il coniglio di Agatha è Nicholas
Scratch
Nei fumetti, Agatha ha un
famiglio, un gatto nero di nome Ebony. Sembrerebbe che il coniglio
di Agnes, il señor Scratch, stia ricoprendo quel ruolo qui tranne
che nei fumetti, la maga ha un figlio, un subdolo stregone di nome
Nicholas Scratch. In diversi momenti, sia lui che Agatha
governavano una comunità di maghi chiamata New Salem, in
Colorado.
Questo dettaglio non è degno di
nota se non per menzionare che, in una trama successiva, Scratch
era il sindaco di una città chiamata Centreville, dove tutti gli
abitanti erano posseduti dai demoni. Quando Patsy Walker – alias
Hellcat (interpretato da Rachael Taylor in Jessica Jones di
Netflix) – lo scopre, lei e gli Avengers salvano la
città. Durante questo intervento, Hellcat scopre che Scratch non ha
servito Mephisto (che è stato un Big Bad fortemente teorizzato per
WandaVision),
ma ha servito Dormammu, che è stato il cattivo di Doctor Strange, il cui sequel sarà a sua volta
collegato a WandaVision.
Vi sta esplodendo la testa, vero?
Ed ecco… Chthon… ?
Chthon, un potente dio
antico nei fumetti Marvel, è una delle ipotesi
dell’identità di qualcuno che potrebbe essere addirittura dietro
alle macchinazioni di Agatha. Certo, il villain vero potrebbe
essere Agatha, o Mephisto, o Incubo, oppure Chthon, del quale
Agatha sarebbe una servitrice. Dopotutto, “Agnes” ha nominato più
volte il marito, Ralph, ma non lo abbiamo ancora visto!
Inoltre, in alcuni casi, Chthon,
che una volta è entrato in possesso di Scarlet Witch nei fumetti,
assomiglia un po’ a Quicksilver. E molti fan si stanno ancora
chiedendo cosa sia davvero successo con il “recast” di Pietro,
vista la scena dei titoli di coda in “Breaking the Fourth Wall”. È
qualcuno creato interamente da Agatha, un Pietro che lei ha
strappato dal multiverso, o è un personaggio nascosto?
Il falso Pietro è una talpa di
qualcun altro
Quando, alla fine
dell’episodio, assistiamo allo svelamento delle malefatte di
Agatha, veniamo messi a conoscenza di alcune delle cose che ha
manipolato in bella vista. Non solo con la messa in scena da sitcom
di Wanda, ma anche con i tranelli che sembravano rendere Vision
ancora più sospettoso (come lo strano momento alla siepe con Herb,
dove sembrava che volessero raccontare a Vision un segreto, e poi
la sua finta trance nella sua macchina alla periferia della città).
L’abbiamo vista usare la magia quando Pietro è sulla soglia di
Wanda, ma l’ha messo completamente lì o ha semplicemente sostituito
qualcun altro, qualcuno mandato da Hayward, con Pietro?
Avrebbe potuto essere solo un
inside joke a nostro vantaggio, ma questa settimana Agnes voleva
che Wanda controllasse un neo sulla schiena che non poteva vedere.
Potrebbe essere una battuta il cui senso si chiude lì, ma in
inglese, “talpa” e “neo” si dicono entrambi “mole”, e una talpa che
non puoi vedere sembra abbastanza indicativa. Il Pietro che si
presenta durante la scena a metà dei titoli di coda, accanto a
Monica mentre sta per entrare nella cantina di Agatha, ha un
aspetto un po’ diverso. Come se fosse stato de-Pietrizzato.
L’omaggio a Happy Endings nei
titoli di coda è un omaggio ai Russo
Lo sviluppo della serie che
ripercorre le decadi della sitcom ci ha portato questa settimana ad
assistere ad un WandaVision
in stile The Office e Modern Family. Tuttavia la grafica
dell’episodio sembra omaggiare altro, ovvero la serie comedy culto
Happy Endings. La serie non fa parte di quelle a dimensione
familiare, ma è probabile che sia stata messa in mezzo perché si
tratta di un omaggio ai fratelli Russo. Un omaggio quindi alla
famiglia Marvel Studios, visto che i Russo hanno
diretto (Winter Solider, Civil War, Infinity War, Endgame) e hanno
anche lavorato a serie come Community e Arrested Development.
Captain Marvel ha inavvertitamente
fatto ammalare Maria il cancro
La scorsa settimana abbiamo
ipotizzato il fatto che in Endgame i capelli di Carol Danvers sono
corti perché la donna se li era tagliati in segno di solidarietà
con Maria Rambeau, che aveva contratto il cancro e che sappiamo
essere morta di quella malattia.
Tuttavia abbiamo avuto un accenno
del fatto che Monica è arrabbiata con Carol, le due hanno litigato,
e potrebbe essere proprio perché la vicinanza di Carol ha messo
Maria in condizione di assorbire talmente tante radiazioni da farle
sviluppare la forma di cancro che l’ha uccisa. Per questo la figlia
ce l’ha con l’eroina.
Jimmy e Darcy hanno decisamente
colto il mood di Monica che trasuda “Non voglio parlare di lei”. E
qualunque cosa sia accaduta tra le due sarebbe dovuta accadere
prima di Blip. Monica è arrabbiata per qualcosa. Quindi l’idea che
sua madre, Maria, sia stata esposta a Carol e alle sue radiazioni
cosmiche potrebbe essere la ragione per cui Maria aveva il
cancro?
Ambientato in una splendida città
di mare della Riviera italiana, Luca
è la storia di un giovane ragazzo che vive un’esperienza di
crescita personale durante un’indimenticabile estate contornata da
gelati, pasta e infinite corse in scooter. Luca condivide queste
avventure con il suo nuovo migliore amico, ma tutto il divertimento
è minacciato da un segreto profondo: sono mostri marini di un altro
mondo situato appena sotto la superficie dell’acqua.
In attesa del trailer che arriverà
domani, ecco un adrenalinico teaser trailer di Army
of the Dead l’atteso zombie movie Netflix diretto da Zack Snyder. La pellicola
approderà su Netflix dal 21 maggio 2021.
Dopo un’invasione zombie
a Las Vegas una squadra di mercenari si prepara per il maggiore
azzardo di sempre: intrufolarsi nella zona sottoposta a quarantena
e mettere a segno la rapina più grande mai tentata.
Diretto da Zack
Snyder e basato sulla storia di Zack Snyder, il film è scritto da
Zack Snyder, Shay Hatten, Joby Harold e prodotto da Deborah Snyder,
Wesley Coller, Zack Snyder. Protagonisti del film sono Dave
Bautista, Ella Purnell, Omari Hardwick, Ana De La Reguera, Theo
Rossi, Matthias Schweighöfer, Nora Arnezeder, Hiroyuki Sanada, and
Garret Dillahunt, Tig Notaro, Raúl Castillo, Huma Qureshi, Samantha
Win, Richard Cetrone, Michael Cassidy.
Si svolgerà da lunedì 8 a
sabato 13 marzo (con una giornata di pre-apertura dedicata
al cinema italiano domenica 7 marzo) la 30° edizione del
NOIR IN FESTIVAL, la più conosciuta e amata
manifestazione dedicata al genere mystery in tutte le sue forme:
cinema, letteratura, televisione, new media. Per la prima volta
sarà accessibile unicamente online, ad accesso gratuito
sulla piattaforma MYmovies.it a questo link https://www.mymovies.it/ondemand/noir-in-festival/preview.php,
sui social network del festival (Facebook, Instagram, YouTube) e
sul sito ufficiale www.noirfest.com. Il suo cuore
rimarrà come nelle scorse edizioni a Milano e Como grazie alla
collaborazione di IULM – Università di Milano, delle librerie
Feltrinelli, degli Amici di Como. Ma in realtà sarà proprio sulla
Rete che si vedranno i film, si incontreranno i grandi
protagonisti, si svolgeranno gli incontri con registi e
scrittori.
“L’emergenza sanitaria che ci ha
portati a festeggiare il nostro compleanno lontano dalle date
tradizionali – diconoGiorgio Gosetti, Marina
Fabbri e Gianni Canova (delegato IULM)– ci priva
del contatto diretto col pubblico e con la sala, ma ci offre
modelli diversi d’incontro che intendiamo sperimentare con la
grande comunità degli appassionati, a partire dalla fantastica
giuria popolare delPremio Caligarirealizzato insieme agli studenti del campus di IULM”.
Il fil rouge di un’edizione
che prende volutamente il via nella giornata internazionale della
donna è certamente il prepotente affacciarsi del talento femminile
nel mondo del noir: autrici, personaggi, storie che cambiano
radicalmente il punto di vista e che hanno quest’anno un
riferimento nel centenario della nascita di Patricia
Highsmith. In quest’edizione è naturale quindi partire da
una riflessione sull’evoluzione del noir al femminile con alcune
scrittrici come Gabriella Genisi, Margherita Oggero, Grazia
Verasani, Rosa Teruzzi, Antonella Lattanzi, Francesca Serafini,
Nicoletta Vallorani.
Ma al Noir in Festival incontreremo
anche: il vincitore del Raymond Chandler Award
(l’irlandese John Banville); la
regista-rivelazione del decennio, Jennifer Kent
(The Nightingale); due maestri dell’eccesso visuale come
Kurosawa Kiyoshi e Brian Yuzna;
la regina del giallo scandinavo, Camilla Läckberg;
la “madre” di Pedra Delicado, Alicia
Giménez-Bartlett; tre campioni del noir italiano come
Roberto Costantini, Maurizio De Giovanni, Gianrico
Carofiglio e un outsider d’eccezione come Nicola
Lagioia; due protagonisti internazionali
(Charlotte Link e Anthony Horowitz). E nel gran
finale della serata dedicata ai premiati dell’anno, due autori che
hanno legato la loro storia al Noir in Festival, dal lungometraggio
d’esordio (Piano 17) fino a uno dei titoli più attesi
dell’anno (Diabolik): i Manetti Bros. Sei
i film internazionali in concorso tra cui la giuria (Carlo Degli
Esposti, Camilla Filippi, Gianluca Maria Tavarelli) assegnerà il
Black Panther Award al miglior film; sei anche i
film italiani del 2020 scelti per il Premio Caligari e giudicati
dalla giovane giuria di 90 studenti IULM e amanti del cinema,
guidata da Claudio Giovannesi; cinque gli eventi speciali fuori
concorso tra cui l’atteso Fulci Talks di
Antonietta De Lillo con una esplosiva “autobiografia uncut” del
maestro del cinema di genere, Lucio Fulci,
l’autore a cui il Noir in Festival dedica il suo omaggio con cinque
titoli diventati di culto.
A quanto pare, al premio Oscar
Charlize Theron piacerebbe dare un tocco di
femminilità al franchise di Die Hard. L’attrice ha recitato in un’ampia
varietà di ruoli nel corso della sua carriera, passando dai drammi
indipendenti ai titoli candidabili agli Oscar, ma è famosa
soprattutto per i suoi ruoli in pellicole d’azione come Mad Max: Fury
Roade Atomica
bionda. Più di recente, è stata protagonista di
The Old
Guard, disponibile su Netflix.
Tuttavia, c’è un franchise d’azione,
in particolare, che le interesserebbe aggiornare, ossia quello di
Die Hard, il cui primo capitolo è uscito nel 1988. Quel
film ha visto per la prima volta Bruce Willis nei panni di John McClane ed è
diventato un grandissimo successo al botteghino, venendo rivalutato
come uno dei migliori film d’azione di tutti i tempi nel corso
degli anni. Il primo film (noto in Italia col titolo Trappola
di cristallo) ha dato vita ad una longevo franchise composta
da altri quattro episodi (l’ultimo,
Die Hard – Un buon giorno per morire, è uscito nel
2013).
In una recente intervista con
Vanity Fair, a Charlize Theron è stata proprio chiesto della
sua volontà di esplorare il franchise di Die Hard e di realizzarne una versione lesbo,
in cui il suo eventuale personaggio si ritroverebbe a dover salvare
la moglie. In realtà, l’idea era venuta ad un fan su Twitter, con
la stessa attrice che si era ritrovata ad esprimere la sua
approvazione in merito all’eventuale progetto. “Sì. Voglio
dire, è un’ottima idea”, ha spiegato l’attrice alla celebre
rivista. “Ecco perché ho risposto su Twitter. Perché ho pensato
che fosse un’idea geniale. Ho pensato: ‘Questa persona ha bisogno
di iniziare a pensare ad un pitch. Questa è una grande idea’. E
quando hanno proposte due donne, ho pensato: ‘D’accordo, io ci
starei’.”
Cosa ne pensate? A voi piacerebbe
vedere una riavvio dello storico franchise con protagonista Theron?
Ricordiamo che prossimamente la vedremo in Fast
and Furious 9, attesissimo nuovo capitolo della
celebre saga con Vin Diesel, mentre di recente si è unita al cast
di L’accademia del bene e del male, nuovo film di
Paul Feig basato sull’omonimo romanzo fantasy di Soman
Chainani.
Il mistero centrale di WandaVision sta
per essere rivelato, dal momento che mancano soltanto due episodi
alla fine della serie Disney+. È implicito che tale mistero
avrà importanti conseguenze per il più ampio
MCU. D’altronde, lo stesso Paul Bettany, interprete di Visione, aveva
dichiarato che il finale della serie riformulerà l’intero universo
condiviso. Dunque, le conseguenze sembrano essere importanti.
Screen
Rant ha raccolto 10 modi in cui la serie potrebbe influenzare
la Fase 4 del
MCU:
Il Multiverso della pazzia
Il primo e più evidente
impatto che la serie avrà sul MCU si farà sentire nel film
Doctor
Strange in the Multiverse of Madness. Elizabeth Olsen, che
interpreta la potente Scarlet Witch, giocherà un ruolo chiave nel
sequel. Sembra, quindi, che anche lei avrà un ruolo
nell’introduzione del Multiverso nel MCU.
Date le sue capacità di alterare la
realtà nei fumetti e ora anche nell’universo cinematografico,
sembra probabile che Wanda sarà in qualche modo collegata al
Multiverso, se non addirittura responsabile…
Spider-Man 3
Molti
personaggi dei franchise cinematografici Marvel, non appartenenti al
MCU, potrebbero apparire nel sequel
di Doctor
Strange. Al tempo stesso, però, i fan sanno già che ciò
accadrà anche nel terzo film di Spider-Man collegato al MCU, con la conferma della presenza
dell’Electro di Jamie Foxx e del Doctor Octopus di Alfred
Molina.
La loro presenza
sarà il risultato delle azioni di Wanda? La sua manipolazione della
realtà in Westview alla fine porterà ad una rottura tra le
dimensioni, dando ai cattivi di Spider-Man la possibilità di
inserirsi al MCU?
Squadrone Supremo
WandaVision
potrebbe anche creare un altro potenziale franchise nel MCU. Alcuni dei vicini di Wanda e
Vision a Westview hanno parecchie storie interessanti nei fumetti.
I lettori di lunga data probabilmente hanno notato cenni allo
Squadrone Supremo tra i numerosi easter egg presenti nei primi due
episodi.
Phil Jones è il
marito di Arcanna, una potente strega nei fumetti, e nello show è
sposato con la misteriosa Dottie. Potrebbero essere membri del team
che nei fumetti che saltano da una dimensione
all’altra?
Mefisto
Lo show sembra che stia
costantemente anticipando l’arrivo di un altro importante
personaggio Marvel: il malvagio e diabolico
Mefisto. Una teoria prevede che il classico antagonista Marvel sia il vero cattivo dietro
WandaVision.
Diversi riferimenti
nascosti nella serie sembrano ricondurre al personaggio. Agnes, la
vicina di Wanda, porta a Wanda un coniglio per lo spettacolo di
magia chiamato Señor Scratchy, un gioco di parole su Mr. Scratch,
pseudonimo del diavolo. “Il diavolo è nei dettagli”, dice
Dottie alla festa in piscina, con Agnes che sostiene che non è
l’unico posto in cui si trova. La serie potrebbe dunque introdurre
Mefisto nel MCU?
Mighty Thor
Il
Multiverso giocherà un ruolo importante nella Fase 4 del MCU. Avrà un ruolo anche in
Thor:
Love And Thunder? Non è ancora chiaro se la versione di
Jane Foster che apparirà nel film sia la Jane precedentemente
stabilita nel MCU, o se provenga da una realtà
alternativa in cui è diventata Mighty Thor.
Molti dei cattivi
della Fase 4 in arrivo sembrano essere stati creati
inavvertitamente dagli eroi dell’Universo Marvel. Anche la Mighty Thor di
Jane Foster potrebbe essere una conseguenza delle azioni di
Wanda?
Kang il Conquistatore
Uno dei
cattivi della Fase 4 è Kang il Conquistatore. Questo classico
cattivo degli Avengers proveniente dal futuro farà il suo tanto
atteso debutto nel MCU in
Ant-Man And The Wasp: Quantumania.
Sebbene sia
assolutamente possibile che emerga dalle conseguenze del viaggio
nel tempo degli eroi più potenti della Terra in Avengers:
Endgame, è anche possibile che sia il risultato delle
azioni di Wanda Maximoff. Se Wanda in qualche modo ha modificato la
realtà, ciò potrebbe portare a problemi anche con il Regno
Quantico, il mezzo con cui probabilmente Kang manovrerà l’interno
del MCU.
Young Avengers
Una
versione giovane di Kang era un membro degli Young Avengers, una
squadra nei fumetti che includeva Thomas e William, i figli di
Wanda e Visione. Il MCU sembra stia andando proprio
verso l’introduzione degli Young Avengers, anche grazie
all’aggiunta di Kate Bishop nella serie Hawkeye e
ad una Cassie Lang adulta in
Ant-Man And The Wasp: Quantumania.
La storia di Thomas
e William è molto complicata, con la loro concezione che coinvolge
frammenti dell’anima di Mefisto. Wanda non lo sapeva quando li ha
creati, e questo fatto ha portato a un crollo con gravi conseguenze
per l’intero universo Marvel.
Spectrum
È probabile che una delle
maggiori conseguenze di WandaVision coinvolga Monica Rambeau. La figlia adulta
di Maria Rambeau del film Captain
Marvel del 2019 è uno dei co-protagonisti più importanti
nella nuova serie nonché un membro dello SWORD, l’organizzazione
che sua madre ha contribuito a creare.
Nei fumetti, Monica era una volta
Captain Marvel e successivamente ha assunto
l’identità di Spectrum. Ha enormi poteri sullo spettro
elettromagnetico, incluso diventare e manipolare i raggi X, le onde
radio e le onde televisive, che ovviamente giocano un ruolo
importante nella serie.
Hawkeye
Wanda
potrebbe avere un ruolo nella creazione degli Young Avengers dai
fumetti. Una di loro, Kate Bishop, apparirà nella prossima serie
Hawkeye
targata Disney+. Occhio di Falco è cambiato
molto dalla Fase 1 e potrebbe continuare a crescere grazie alla sua
connessione con Wanda.
I due condividono
un legame che risale alla sua introduzione in Avengers:
ge Of Ultron, ed è assolutamente probabile che Clint
Barton avrà un qualche tipo di ruolo nei risvolti finali di
WandaVision. E se fosse lui a riportarla
indietro, scatenando importanti conseguenze?
X-Men
Scarlet
Witch è stata collegata agli X-Men nei fumetti sin dall’inizio,
inizialmente come membro della Confraternita dei mutanti malvagi. È
anche responsabile di uno degli atti di violenza più orribili
contro di loro. In preda alla disperazione totale per la
consapevolezza che i suoi figli non erano reali, Wanda cadde in una
spirale di dolore che alla fine portò agli eventi di House of
M.
In questo fumetto,
Wanda ha cancellato dall’esistenza tutti i mutanti tranne poche
centinaia con una semplice frase: “Niente più mutanti”. I
mutanti non esistono ancora nel MCU. Potrebbe essere responsabile
per loro? Le sue azioni potrebbero portare non solo i personaggi
dei passati film di Spider-Man nel MCU, ma anche quelli dei film degli
X-Men?
Tom &
Jerry, il film diretto da Tim Story con i due iconici
rivali protagonisti in un’avventura inedita, arriva in Italia
in esclusiva digitale da giovedì 18 marzo,
disponibile per l’acquisto e il noleggio premium
su tutte le principali piattaforme digitali.
Nel film Tom &
Jerry, che sarà impreziosito da un cameo di
Paolo Bonolis e la partecipazione vocale di
Luca Laurenti, una delle rivalità più amate della
storia si riaccende quando Jerry si trasferisce nel miglior hotel
di New York alla vigilia del “matrimonio del secolo”, costringendo
il disperato organizzatore dell’evento ad assumere Tom per
sbarazzarsi di lui. La conseguente battaglia tra gatto e topo
minaccia di distruggere la sua carriera, il matrimonio e forse
l’hotel stesso. Ma presto, sorge un problema ancora più grande: uno
staff diabolicamente ambizioso che cospira contro tutti e tre. Una
miscela strabiliante di animazione classica e live action, la nuova
avventura di Tom e Jerry rappresenta un nuovo orizzonte per questi
personaggi iconici e li costringe a fare l’impensabile…lavorare
insieme per salvare la situazione.
Tom &
Jerry è interpretato da Chloë Grace Moretz (“Cattivi Vicini 2”, “La Famiglia
Addams”), Michael Peña, (“Cesar Chavez”, “American Hustle”,
“Ant-Man”), Colin Jost (“Single ma non troppo”,
“Saturday Night Live”), Rob Delaney (“Deadpool 2”,
“Fast & Furious: Hobbs & Shaw”), Pallavi Sharda
(“Lion”), Jordan Bolger (“Peaky Blinders”), Patsy
Ferran (“Darkest Hour”), Nicky Jam (“Nicky Jam: El
Ganador”), Bobby Cannavale (“The
Irishman”, “Ant-Man and the Wasp”), Lil Rel Howery (“Judas and
the Black Messiah”, “Angry Birds 2 – Nemici amici per sempre”), e
Ken Jeong (“Crazy & Rich”, “Una Notte da Leoni”, “Transformers
3”).
Il film è diretto da Tim Story (“I
Fantastici 4”, “Think Like a Man”, “Barbershop”) e prodotto da
Chris DeFaria (“The LEGO Movie 2 – Una nuova avventura”, “Ready Player One”, “Gravity”). Scritto da
Kevin Costello, basato sui personaggi creati da William Hanna e
Joseph Barbera. I produttori esecutivi sono Tim Story, Adam
Goodman, Steven Harding, Sam Register, Jesse Ehrman, ed Allison
Abbate. Il team creativo include il direttore della fotografia Alan
Stewart, lo scenografo James Hambidge, al montaggio Peter S.
Elliot, la costumista Alison McCosh. La musica è composta da
Christopher Lennertz. Warner Bros. Pictures e Warner Animation
Group presentano, un film di Tim Story, “Tom & Jerry”, distribuito
in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures.
A più di 20 anni di distanza da
quando Wesley Snipes ha interpretato l’iconico
cacciatore di vampiri, i Marvel Studios si preparano a riavviare il
franchise di Blade con
l’annunciato film ambientato nel MCU che avrà come protagonista il
due volte premio Oscar Mahershala Ali.
In una recente intervista con
ET in occasione della promozione de
Il principe cerca figlio, è stato proprio Snipes ad
esprimere tutta la sua solidarietà nei confronti della scelta della
star di Moonlight
e
Green Book. “Sono d’accordo al 1000%. Penso che sia
fantastico. Fai pure, amico”, ha dichiarato l’attore in merito
al casting di Ali.
Sempre nel corso della medesima
intervista, Snipes ha detto che sarebbe disposto a prendere parte
al film in un eventuale cameo: “Non si sa mai. Alle giuste
circostanze, sono aperto a mettermi in gioco con tutti. So che
molte persone associano ancora il mio nome a quel ruolo”.
L’attore ha poi intavolato una
riflessione su come la rappresentazione nei media dei supereroi sia
cresciuta nel corso degli anni, a partire proprio dal suo Blade del 1998. “L’ironia di tutta la faccenda è che
quando ho scelto di fare quel film, il primo Blade, la maggior
parte della rappresentazione di cui godevo in
Snipes ha parlato di come la
rappresentazione nei media dei supereroi sia cresciuta nel corso
degli anni, a partire dal suo ruolo in Blade. “L’ironia di
tutta la faccenda è che quando ho scelto di fare il film, il primo
Blade, la maggior parte della rappresentazione che avevo in quel
momento suggeriva che non avrei dovuto farlo. Erano assolutamente
contrari a farmi assumere il ruolo. Guarda ora come sono cambiate
le cose. Chi l’avrebbe mai immaginato? Tuttavia, c’è ancora molta
strada da fare.”
Cosa sappiamo su Blade?
È passato più di un anno da quando
Blade è stato annunciato ufficialmente,
tuttavia la Marvel non ha in alcun modo
affrettato lo sviluppo del reboot. Di recente è stato confermato
che i Marvel Studios hanno affidato
a Stacy Osei-Kuffour la sceneggiatura del
film. Osei-Kuffour ha lavorato come story editor e sceneggiatrice
per l’acclamata serie
Watchmendi HBO. Lo studio ha preso in considerazione
soltanto sceneggiatori di colore e, secondo quanto riferito, Ali è
stato direttamente coinvolto nel processo.
La produzione di Spider-Man:
No Way Home (il cui
titolo ufficiale è stato rivelato proprio ieri) è attualmente
in corso. Salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, questa sarà
l’ultimo volta che Tom
Holland si troverà a indossare l’iconico costume
del supereroe: il contratto dell’attore, infatti, scadrà subito
dopo l’uscita del film.
Sulla scia della storico accordo tra
Marvel e Sony nel 2015, Holland ha
fatto il suo debutto nei panni di Peter Parker in Captain America:
Civil War. Da allora, è apparso in un film del
MCU ogni anno, inclusi Avengers: Infinity
War e Avengers:
Endgame, e naturalmente i due standalone Spider-Man: Homecoming e Spider-Man:
Far From Home. Durante la sua storia sul grande
schermo, l’iterazione di Peter ad opera di Holland ne ha passate
davvero tante, inclusa la decimazione di Thanos e il successivo
ritorno alla vita. Ora, l’attore è pronto per la sua terza
avventura cinematografica in solitaria, che potrebbe
tranquillamente essere l’ultima.
Tom Holland è
attualmente impegnato con la promozione del suo ultimo film,
Cherry,
thriller drammatico diretto da Anthony e Joe Russo, e proprio in
una recente intervista con Collider ha rivelato che No Way
Home è, da contratto, l’ultimo film che dovrà girare nei
panni di Spider-Man. Tuttavia, il giovane interprete ha specificato
che, qualora Marvel e Sony gli chiedessero di
tornare, sarebbe estremamente felice di estendere il suo contratto
e indossare di nuovo i panni del simpatico arrampicamuri.
“Spider-Man 3 sarà il mio ultimo
film da contratto, ma ho sempre detto loro che se mi rivogliono
indietro sarò di nuovo lì in un baleno”, ha spiegato Tom
Holland. “Ho amato ogni minuto della mia
esperienza in questo fantastico mondo. Ha cambiato la mia vita in
meglio. Mi sento davvero fortunato ad essere arrivato dove sono
arrivato. Se mi rivogliono indietro io ci sarò. Se non lo faranno,
mi guarderà indietro e sarò comunque una persona molto, molto
felice, perché è stato comunque un viaggio fantastico.”
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Dovrebbe arrivare al
cinema a dicembre 2021.
Con L’ascesa di Skywalker che ha ufficialmente chiuso
la Saga degli Skywalker, in molti hanno cominciato a chiedersi
quale sabbe stato il futuro di
Star Wars sul grande schermo. Disney e Lucasfilm
sembrano attualmente concentrate sull’universo delle serie tv,
nonostante per dicembre del 2023 sia stato confermato l’arrivo di
un nuovo film, ossia
Rogue Squadron.
Nonostante la trilogia sequel sia
stata oggetto di numerose polemiche e di dibattiti anche accessi
tra i fan più accaniti, è indubbio che i personaggi di Rey, Finn e
Poe siano stati molto apprezzati. Purtroppo, però,
John Boyega e
Oscar Isaac hanno già specificato di non essere
interessati a riprendere i rispettivi ruoli. Per quanto riguarda,
invece, Daisy Ridley, l’attrice non è mai stata
categorica in un senso o nell’altro, lasciandosi sempre aperta una
porta per un eventuale ritorno.
Anche se è improbabile che rivedremo
il personaggio di Rey, si tratta comunque del ruolo che ha regalato
all’attrice britannica la fama mondiale, quindi non dovrebbe
sorprendere più di tanto se la stessa dovesse rendersi disponibile
ad indossare i panni dell’eroina ancora una volta. Tuttavia, in una
recente intervista con Empire (via
Game Spot), l’attrice ha parlato del suo potenziale futuro
nella saga, sottolineando che il franchise dovrebbe sfruttare la
grande portata della sua galassia sconfinata e raccontare altre
storie ambientate nell’universo.
“Sono sempre aperta a una
rivisitazione”, ha spiegato Daisy Ridley. “Ma la cosa bella è che si
tratta un meraviglioso universo, davvero enorme, con tantissime
storie che devono ancora essere raccontate. Penso che ci siano
molte cose interessanti da fare prima di qualsiasi potenziale
rivisitazione.”
Il futuro della saga di Star
Wars
Di recente è stato
confermato Rogue
Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la
conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto
da Patty Jenkins (regista
di Wonder
Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre
2021.
Oltre a Rogue
Squadron, sappiamo che a Rian
Johnson, regista de Gli
Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una
nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su
quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In
passato, anche ai creatori di Game of
Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il
progetto.
Arriva da Deadline
la notizia che l’attesa serie tv su Halo cambia
casa e passa da Showtime a Paramount+. Dunque il tortuoso destino
della serie sta subendo l’ennesima svolta della sua breve storia.
Il progetto basato sul famosissimo franchise di videogiochi Xbox
migrerà su Paramount+ e sarà disponibile esclusivamente sullo
streamer di ViacomCBS. L’annuncio sarà fatto durante il
ViacomCBS Streaming Event questo pomeriggio.
Nell’adattamento della serie
televisiva, interpretato da Pablo Schreiber, Halo si svolgerà
nell’universo che è nato per la prima volta nel 2001,
drammatizzando un epico conflitto del 26 ° secolo tra l’umanità e
una minaccia aliena nota come Covenant. Lo spettacolo
intreccia storie personali profondamente disegnate con azione,
avventura e una visione del futuro riccamente immaginata.
Halo,
la serie tv avrà come showrunner Kyle Killen,
mentre a dirigere i primi due episodi ci sarà Rupert
Wyatt, già regista dell’apprezzato Rise of
the Planet of the Apes, film rilancio il franchise sul
Pianeta delle Scimmie.
Prodotto da
SHOWTIME in associazione con Microsoft / 343
Industries, insieme a Amblin Television di
Steven Spielberg,
HALO inizierà la produzione all’inizio del 2019.
L’annuncio è stato fatto oggi da David Nevins,
Presidente e CEO di Showtime Networks Inc.
Halo
ha reinventato il modo dei videogiochi e si è trasformato in un
fenomeno di intrattenimento globale, avendo venduto oltre 77
milioni di copie in tutto il mondo e incassando oltre 5 miliardi di
dollari di vendite. Nel suo adattamento per SHOWTIME, HALO si
svolgerà nell’universo che è nato nel 2001, raccontanto un
conflitto epico del 26° secolo tra l’umanità e una minaccia aliena
nota come Patto. HALO racconterà storie personali profondamente
disegnate sullo sfondo di azione, avventura e una visione del
futuro ricca d’immaginazione.
Halo
sarà prodotto esecutivamente da Killen, Wyatt e Scott Pennington,
insieme a Justin Falvey e Darryl Frank per Amblin Television. La
serie sarà distribuita globalmente da CBS Studios
International.
I registi Anthony e Joe Russo si sono
presi una meritata pausa dal mondo dei supereroi dopo l’uscita di
Avengers:
Endgame e l’incredibile successo ottenuto da
quest’ultimo. Tuttavia, i due fratelli non hanno mai nascosto il
loro desiderio di tornare alla regia di un cinecomic. Ora, pare che
questa pausa sia destinata a terminare molto presto e che il duo
possa anche avere in cantiere un altro film tratto dai fumetti non
necessariamente legato all’universo Marvel.
Intervistato da
Erik Davis di Fandango, è stato proprio Anthony a confermare
che lui e Joe stanno sviluppando un misterioso nuovo progetto
legato al mondo dei supereroi. Non ha chiaramente rivelato alcun
dettaglio, ma ha comunque anticipato che ne sapremo di più in
“un futuro non troppo lontano”, aggiungendo che i fan
resteranno sorpresi da ciò su cui stanno lavorando.
È interessante notare che le
dichiarazioni di Anthony hanno fatto eco ad una precisa domanda di
Davis: “Quando tornerete al genere supereroistico e prenderete
in considerazione l’idea di fare un film DC?”. Naturalmente,
non possiamo sapere se le dichiarazioni di Anthony facciamo
effettivamente riferimento al fatto che il progetto in questione
sia stato commissionato loro proprio dalla DC, dal momento che la
sua risposta è anni luce dall’essere una conferma ufficiale.
Anthony e Joe Russo oltre il MCU
Anthony e Joe Russo hanno
parlato in più di un’occasione del loro amore per il personaggio di
Wolverine, quindi molti fan sperano che il tanto atteso reboot
cinematografico degli X-Men ambientato nel MCU sarà diretto proprio da loro.
Per ora non ci resta che affidarci alla nostra pazienza e attendere
eventuali aggiornamenti in merito.
Dopo l’uscita di Avengers:
Endgame, i fratelli Russo si sono dedicati alla regia di
Cherry,
adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 2018
scritto da Nico Walker, in cui sono tornati a dirigere Tom
Holland (lo Spider-Man del MCU). In precedenza, si sono
occupati di scrivere e produrre Tyler
Rake, adattamento
cinematografico della graphic novel “Ciudad” scritta
dagli stessi insieme a Ande Parks, che ha visto nei panni del
protagonista Chris Hemsworth (il Thor del MCU).
Quasi sicuramente, il titolo
No Way Home riflette lo status di Peter nel film, a
tutto gli effetti un fuggitivo dalla giustizia. Il precedente
Far From Home, infatti, si era concluso con la rivelazione
dell’identità segreta di Spider-Man al mondo intero, con Peter che
era stato anche incastrato non solo per l’omicidio di Mysterio ma
anche per una serie di attacchi terroristici in tutta Europa.
No
Way Home sarà chiaramente ambientato diversi mesi dopo la
fine del predecessore, considerando anche che le foto dal set hanno
anticipato un’ambientazione natalizia. Seguendo questa logica
temporale, Spider-Man è in fuga da mesi ormai, probabilmente un
ricercato a tutti gli effetti. Tuttavia, il titolo potrebbe
riferirsi anche ad altro…
La Marvel ha già confermato che
Spider-Man
3 si collegherà al sequel di
Doctor Strange e che
Benedict Cumberbatch apparirà nel film nei panni dello
Stregone Supremo in un ruolo di primo piano. Inoltre, sappiamo che
numerosi personaggi delle passate iterazioni cinematografiche
dell’Uomo Ragno dovrebbero fare ritorno nel film (ad oggi, quelle
confermate sono soltanto l’Electro di Jamie Foxx e il Doctor Octopus di Alfred Molina). La possibilità che
l’arrampicamuri si ritrovi a viaggiare attraverso il Multiverso si
fa sempre più concreta: dunque, il personaggio di Peter potrebbe
ritrovarsi a lottare per capire come tornare a casa.
Il titolo No Way
Home, dunque, potrebbe fare tranquillamente riferimento
non tanto alla realtà di ciò che Peter si troverà ad affrontare,
quanto piuttosto a ciò che il giovane teme di più: eventuali
cambiamenti drammatici nella sua vita potrebbero apparire
irreversibili e impedirgli, così, di tornare indietro, alla sua
realtà e alla sua vita. Inoltre, il titolo potrebbe anche
nascondere un velato riferimento a Kraven il Cacciatore, da tempo identificato
come il principale villain della storia: pur essendo questa una
mera speculazione (dal momento che non sappiamo ancora quale sarà
l’antagonista principale), Peter potrebbe essere in fuga proprio
dal celebre cattivo (forse da tempo sulle sue tracce), viaggiare
attraverso realtà alternative e incontrare passate iterazioni
dell’Uomo Ragno.
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Dovrebbe arrivare al
cinema a dicembre 2021.
La Paramount
Pictures si prepara a lanciare il suo servizio di
streaming. La voce circolava nell’aria da un po’ di tempo e adesso
è diventata ufficiale. Come apprendiamo grazie a Screen Rant, in occasione
dell’Investor Day di CBS, Jim Gianopulos, CEO della casa
cinematografica, ha confermato che Paramount+ – questo il nome della
piattaforma – debutterà il prossimo 4 marzo.
Gianopulos ha anche confermato che
tutti i titoli Paramount in uscita debutteranno sulla piattaforma
di streaming a un mese circa di distanza dall’uscita nelle sale,
precisamente tra i 30 e i 45 giorni. Tale discorso varrà anche per
gli attesissimi A
Quiet Place 2 e Mission
Impossible 7. Il primo arriverà nelle sale il 17
settembre 2021, quindi sarà disponibile sulla piattaforma già ad
ottobre; il secondo, invece, uscirà nelle sale il 4 novembre 2021,
e sarà disponibile sul servizio di streaming a Natale.
Si tratta di una novità assoluta per
quanto riguarda la disponibilità in streaming o VOD dei film appena
usciti in sala: in passato, infatti, veniva garantito un minimo di
90 giorni tra l’uscita in sala e la disponibilità in digitale. Tra
gli altri titoli che saranno disponibili sulla piattaforma a pochi
giorni dalla distribuzione nelle sale anche Top
Gun: Maverick. A differenza della Warner Bros. (la cui
scelta di distribuire i film in sala e in digitale riguarda
esclusivamente l’anno corrente), pare che questa strategia sarà
invece definitiva per la Paramount.
I titoli originali targati Paramount+
Nel frattempo sono stati annunciati
anche due progetti originali che verranno distribuiti
esclusivamente su Paramount+: si tratta del nuovo sequel di
Paranomal Activity, la celebre saga horror
lanciata nel 2007, che sarà diretto da Will Eubank
(Underwater) e sceneggiato da Christopher Landon (veterano
del franchise), e un prequel di Pet Sematary, l’omonimo romanzo di Stephen
King già portato sul grande schermo nel 2019 e nel 1989.
Durante i TCA, Kevin Feige ha aggiornato sul
futuro dei Marvel Studios, ma in particolare ha anche
chiarito qual è la posizione dello studio in merito ai prodotti per
più grandi e in particolare a Deadpool
3, PI ereditata dalla fusione della
Disney con la Fox.
Feige ha dichiarato: “Penso che
tutto ciò a cui stiamo lavorando è per bambini e adulti, per quello
che invece riguarda i prodotti solo per i grandi, oltre a Deadpool,
che si è già affermato come un certo tono e un certo rating, con
cui abbiamo già detto che non avremmo fatto confusione quando
abbiamo iniziato a lavorare su Deadpool – cosa che sta succedendo –
a parte questo, non abbiamo incontrato una storia o una trama o
un’avventura di un personaggio che non possa essere adatto ad un
pubblico indifferentemente di grandi e piccoli. Non ci siamo
trattenuti. Se mai lo dovessimo essere, potremmo prendere in
considerazione una conversazione in merito e farci spazio anche su
Star. Ma non è stato così. Abbiamo raccontato tutte le storie che
volevamo con il tono e il rating che abbiamo ora.”
Per quello che si sa fino a questo
momento, Deadpool 3 vedrà il ritorno di Ryan Reynolds
nei panni del protagonista. Doveva essere l’unico attore a superare
indenne il passaggio da Fox a Disney, ma sappiamo che la comparsa
di Evan Peters nei panni di Pietro Maximoff in WandaVison ha
mescolato le carte in tavola (anche se il personaggio probabilmente
non è esattamente Quicksilver!).
Ricordiamo che Deadpool 3 sarà scritto da nuovo duo di
sceneggiatrici, Wendy
Molyneux e Lizzie
Molyneux-Logelin, che andranno a sostituire gli storici
Rhett Reese e Paul
Wernick, che avevano firmato sia Deadpool che Deadpool
2 (quest’ultimo co-sceneggiato insieme a Reynolds).
Solitamente al cinema quando
qualcuno si introduce in un’abitazione altrui, ad essere in grave
pericolo è proprio quest’ultimo. Se ciò è vero per film come
Panic Room o Funny Games, non lo è però per
Man in theDark. Quest’ultimo, un thriller del
2016, va infatti a ribaltare tale dinamica, rendendo il padrone di
casa il personaggio più pericoloso e folle in circolazione. A
dirigere il film vi è Fede Álvarez, qui al suo
secondo lungometraggio dopo il remake de La casa. Prodotto da
Sam Raimi, il film si è affermato come uno dei
titoli più apprezzati del suo anno per il genere thriller,
ottenendo grande popolarità proprio per le sue novità narrative
come anche per la grande suspense offerta.
Reduce dalle critiche ricevute per
La casa, che a detta della critica si concentrava troppo
sul sangue e sullo shock, Álvarez decise di dar vita ad un film che
avesse invece nella tensione il suo elemento principale e
ricorrente. Il regista ha così rinunciato a qualsiasi elemento
soprannaturale, dedicandosi ad un puro home invasion dove
il terrore è dato esclusivamente da elementi realistici e
spaventosi proprio per questo. Tali idee sono poi state
particolarmente premiate tanto dalla critica quanto dal pubblico. A
fronte di un budget di 10 milioni di dollari, Man in the
Dark è infatti arrivato a guadagnarne circa 157 in tutto il
mondo.
Il film risulta ancor più
spaventoso e intrigante sapendo che il regista ha rielaborato la
trama a partire da alcune esperienze simili ascoltate durante la
sua infanzia in Uruguay, suo Paese natìo. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama, al cast di
attori e al suo atteso sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Man in the Dark: la trama del
film
Protagonista del film è
Rocky, giovane esasperata dalla sua vita a Detroit
e desiderosa di poter andare via quanto prima da qui. Per poterci
riuscire, inizia a mettere a segno una serie di furti, pagandosi
poi il viaggio con la refurtiva. Ad accompagnarla in tali crimini
vi sono Money e Alex, coetanei e
amici. I tre sembrano ora aver trovato la casa perfetta per il loro
prossimo colpo. All’interno di questa, infatti, vi abita
Norman Nordstrom, un vecchio marine cieco che ha
ereditato una grande somma di denaro in seguito alla morte
dell’amata figlia. Introdottisi nella casa, però, i tre giovani
capiranno ben presto a loro spese che l’anziano non è così innocuo
come poteva sembrare.
Grazie all’addestramento militare,
Norman ha infatti mantenuto una preparazione fisica straordinaria e
pur essendo cieco conosce alla perfezione ogni angolo della propria
abitazione. Avvertita l’intrusione dei tre, l’uomo inizierà una
folle ricerca dei tre giovani, con l’intenzione di ucciderli
brutalmente uno ad uno. Alla ricerca disperata di un nascondiglio,
i ragazzi si imbatteranno in segreti particolarmente orripilanti,
che gli permetteranno di avere un quadro più chiaro di chi è sulle
loro tracce. Quello che doveva essere il loro ultimo colpo si
trasforma così in un incubo senza fine, dal quale uscire vivi sarà
quanto mai arduo.
Man in the Dark: il cast del
film
Ad interpretare la giovane Rocky,
la scaltra e determinata protagonista del film, vi è l’attrice
Jane Levy. Già
affermatasi grazie al film La casa, questa ha
accettato con entusiasmo il nuovo ruolo, ritrovando in questo una
serie di paure e desideri particolarmente comprensibili. Ad
interpretare il timido Alex si ritrova inveceDylan
Minnette, attore affermatosi grazie al personaggio di
Clay Jensen nella serie Tredici. Daniel
Zovatto, attore visto in It
Follows e Fear the Walking Dead, ricopre
invece il ruolo di Money, ragazzo di Rocky e membro particolarmente
impulsivo e pericoloso del trio di rapinatori. L’attrice
ungherese Franciska Töröcsik, qui al suo
primo film statunitense, interpreta Cindy, altra sventurata preda
di Norman.
Ad interpretare il pericoloso
anziano non vedente vi è infine l’attore Stephan
Lang. Celebre per aver recitato in film come Nemico
Pubblico e Avatar, questi ebbe con Man in the
Dark l’occasione di dar vita ad un personaggio più
protagonista e controverso. Per dar vita allo psicopatico Norman,
questi ha indossato delle particolari lenti a contatto che hanno
ristretto il suo campo visivo, specialmente in presenza di luci
soffuse. Ciò gli ha permesso di risultare ancor più realistico nel
suo ritratto di un non vedente. L’attore, inoltre, pronuncia nel
film soltanto tredici battute, quasi tutte concentrate verso la
fine del film. La sua è dunque una performance per la grande
maggioranza del tempo incentrata esclusivamente sull’espressione
fisica.
Man in the Dark: il sequel, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Dato il grande successo del film,
si è da subito iniziato a parlare di un potenziale sequel. Raimi ha
in seguito descritto l’idea proposta da Alvarez come la migliore
possibile, e i lavori per realizzare questa iniziarono da subito. A
dirigere il film vi è però stavolta Rodo Sayagues,
già sceneggiatore del primo. Lang riprenderà invece il ruolo di
Norman in una storia che lo vede ora contrapposto ad un gruppo di
criminali desiderosi di rapire la ragazza con cui l’anziano
convive. Le riprese del film, inizialmente previste per l’aprile
del 2020, sono state ritardate a causa della pandemia di Covid-19 e
l’uscita in sala è così stata rimandata dalla fine del 2020
all’agosto del 2021.
In attesa di poter vedere il
sequel, è possibile fruire di Man in the Dark grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 24 febbraio alle ore
21:20 sul canale Rai 4.
Mettendosi in scia con WandaVision,
che chiuderà il prossimo 5 marzo, The Falcon And The Winter
Soldier arriverà su Disney+ a partire dal 19 marzo. Kevin
Feige ha però annunciato che la serie con Anthony
Mackie e Sebastian
Stan durerà soltanto sei ore, a quanto pare per
questioni di budget.
Ha detto Feige: “Anthony Mackie
e Sebastien Stan sono attori spettacolari che abbiamo sentito di
dover esplorare le loro storie e le loro storie passate e personali
nei loro panni come Sam Wilson e Bucky Barnes. Li abbiamo visti
fino ad ora nelle piccole interazioni che hanno avuto tra loro in
Winter Soldier e Civil War, come amici di un comune migliore amico,
Captain America. Pensavamo che avremmo avuto una dinamica
divertente, se mai avessimo avuto questa opportunità, avremmo
realizzato un intero show con loro due e Disney+ ci offre questa
opportunità.”
“Sei ore è ciò su cui siamo
arrivati in forma di modo migliore per raccontare la nostra storia.
Sei ore, che si tratti di sei episodi o nove episodi più brevi come
Wandavision. Le serie non sono economiche, quindi
il costo per episodio è molto alto per ottenere quel livello”,
ha aggiunto il boss della Marvel.
Feige ha anche spiegato che non è
ancora prevista una seconda stagione di WandaVision.
La Scarlet Witch di Elizabeth Olsen è destinata
direttamente al film Doctor Strange e il Multiverso della
Pazzia e c’è una forte probabilità che prima della fine
della stagione, Scarlet incontrerà il cattivo cattivo Mephisto, che
apparirà in Doctor Strange
2.
La Disney ha annunciato che
Star
Wars: The Bad Batch sarà distribuito su Disney+ a partire dal 4 maggio, data
significativa visto che è da sempre dedicata a Star
Wars (May the Fourth be With You).
La casa di produzione ha anche
annunciato che LOKI,
serie Marvel con Tom Hiddleston, sarà
distribuita su Disney+ a partire dall’11 giugno.
La trama di LOKI si
svolge dopo gli eventi di
Avengers: Endgame e seguirà le vicende del Loki che è
fuggito nel 2012 grazie al Tesseract. Come rivelato dall’attore
stesso, il Loki della linea temporale principale è stato ucciso da
Thanos in Avengers: Infinity
War, ma quando Iron Man, Capitan America e Ant-Man si recano
nel 2012 per recuperare il Tesseract, involontariamente fanno
fuggire il Loki che era appena stato sconfitto dagli Avengers.
Star Wars:
The Bad Batch è un sequel spin-off di Star
Wars: The Clone Wars e segue i cloni d’élite e
sperimentali di Bad Batch (introdotti per la prima volta in The
Clone Wars ) mentre trovano la loro strada in una galassia in
rapido cambiamento subito dopo la Guerra dei Cloni. I membri di Bad
Batch – una squadra unica di cloni che variano geneticamente dai
loro fratelli nell’esercito dei cloni – possiedono ciascuno
un’abilità singolare eccezionale, che li rende soldati
straordinariamente efficaci e un equipaggio formidabile. Nell’era
successiva alla Guerra dei Cloni, affronteranno audaci missioni
mercenarie mentre lottano per rimanere a galla e trovare un nuovo
scopo.
Si conferma la parola Home nel
titolo che questa volta indica una situazione molto diversa per il
giovane Uomo Ragno. Se l’Homecoming era il ballo
della scuola e indicava una situazione familiare e raccolta, il
Far From Home era la prima avventura di Spider-Man
(da solo) fuori da New York. Sembra che questa volta l’amichevole
supereroe di quartiere si debba spingere molto più lontano!
Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon
Watts e prodotto da Kevin Feige per i
Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Dovrebbe arrivare al
cinema a dicembre 2021.
Disponibile a partire
dal 24 febbraio su Sky Atlantic, in streaming su Noi Tv e su Sky Go
per gli abbonati e On Demand,
Your Honor segna il ritorno di Bryan Cranston alla serialità. La serie si
fregia della prestigiosa etichetta Showtime, e porta la firma di
chi di serie di alto livello se ne intende molto bene; si tratta
infatti di un adattamento dall’originale israeliano realizzato da
Peter Moffat (The Night Of) e prodotto da
Robert e Michelle King (The Good Wife/The Good
Fight).
La storia racconta di un
giudice, il “your honor” del titolo, Michael Desiato. L’uomo lavora
a New Orleans, dove vive insieme al figlio adolescente, Adam, dopo
aver perso la moglie. Nel giorno dell’anniversario della morte
della donna, il ragazzo decide di andare sull’uomo dell’incidente
che ha tolto la vita alla madre, per lasciare un mazzo di fiori.
Recatosi nel quartiere malfamato scenario della tragedia, il
ragazzo viene aggredito da un gruppetto di teppisti, si spaventa e
scappa in automobile. Purtroppo, nella fuga, si distrae e investe
un ragazzo che a sua volta perde la vita.
Confuso e terrorizzato
scappa a casa, e quando il giudice Desiato torna a casa, il ragazzo
confessa tutto. Integerrimo e integro, Michael decide di
accompagnare il figlio alla polizia, per costituirsi e tutelare il
ragazzo, mentre fa la cosa giusta. Tuttavia, alla stazione di
polizia scopre che il ragazzo che è morto nell’incidente causato da
Adam è il figlio di uno dei grandi boss della città. Questo
significa che qualora il ragazzo andasse in carcere per l’omicidio
colposo del suo coetaneo, sarebbe comunque morto, visto che i
tentacoli della malavita arrivano ovunque.
Comincia così una
vera e propria discesa all’inferno per il giovane Adam e per il
giudice Desiato, da sempre difensore della legalità, uomo retto e
ligio, che farà di tutto, tentando di aggirare il sistema, per
tenere il figlio lontano dai sospettati, mentre il padre della
vittima, il boss Jimmy Baxter, è ogni ora più vicino alla scoperta
della verità.
Your Honor è il palcoscenico di Bryan
Cranston
Your
Honor si colloca a metà tra la serie thriller e
drammatica, confezionata secondo una struttura procedurale classica
vista però dalla prospettiva opposta rispetto alla tradizione. Se
infatti in genere questo tipo di narrazione accompagna i buoni a
scoprire le malefatte dei cattivi, in questo caso sono i cattivi, o
per meglio dire i colpevoli, che tentando di precedere ogni mossa
di chi indaga, cercano di nascondere le proprie tracce. Per quanto
riguarda struttura e sviluppo, Your Honor è un
prodotto abbastanza classico, scritto con grande abilità su una
base narrativa molto solida. A dare ulteriore sostanza all’ottima
scrittura c’è ovviamente un cast in stato di grazia, guidato da
Bryan Cranston. L’amatissimo interprete di
Walter White si getta anima e corpo in questo personaggio, in cui
in maniera complessa e stratificata convivono l’uomo ligio e
integerrimo e il padre spaventato, disposto a tutto per tutelare
suo figlio. Lo sviluppo drammaturgia della serie si rispecchia in
un crescendo drammatico che Cranston riesce a mettere in scena
sempre con gusto ed equilibrio (la sua performance è nominata ai
Golden Globes 2021), coadiuvato dal giovane Hunter
Doohan e dal solido e bravissimo Michael
Stuhlbarg, nei panni di un inquietante ed efferato
antagonista.
Pur passando di mano
quattro volte (tra cui, per un episodio, anche in quelle di
Cranston), la regia dello show è alquanto omogenea, rispecchiando
più la visione d’insieme di Moffat che le velleità del singolo
regista e questo giova sicuramente alla storia, che senza una
sbavatura lascia tutti con il fiato sospeso, ed anche emotivamente
provati, fino alla fine.
Your
Honor offre dieci ore di ottima televisione, da gustare un
episodio per volta, in modo tale da permettere alle forti emozioni
evocate di stemperarsi nel corso di una settimana e di lasciar
decantare quanto visto, come fosse un bicchiere di buon vino, per
potersi gustare meglio tutta la bottiglia.
Diretto dal candidato all’Oscar
Enrico Casarosa (La Luna) e prodotto da
Andrea Warren (Lava, Cars 3), il nuovo
lungometraggio d’animazione Disney e Pixar Luca
arriverà quest’estate nelle sale italiane.
Ambientato in una splendida città di
mare della Riviera italiana, l’originale film d’animazione è la
storia di un giovane ragazzo che vive un’esperienza di crescita
personale durante un’indimenticabile estate contornata da gelati,
pasta e infinite corse in scooter. Luca condivide queste avventure
con il suo nuovo migliore amico, ma tutto il divertimento è
minacciato da un segreto profondo: sono mostri marini di un altro
mondo situato appena sotto la superficie dell’acqua.
Trailer ufficiale e le prime
immagini di Sulla
stessa onda, film originale Netflix in associazione con
Mediaset, prodotto da
Cinemaundici, disponibile su Netflix dal 25 marzo
2021.
Sulla
stessa onda è scritto e diretto da Massimiliano
Camaiti, al suo esordio come regista in un lungometraggio, e vede
come protagonisti principali Elvira Camarrone, Christian
Roberto, Donatella Finocchiaro, Corrado Invernizzi e Vincenzo
Amato. Il film è stato girato interamente in Sicilia, a
Palermo e San Vito Lo Capo, per 6 settimane di riprese.
Ispirata a un esperimento reale che ha
scioccato il mondo e all’omonimo e acclamato film tedesco, la serie
“L’onda” segue un gruppo di adolescenti ribelli. Sognando un futuro
migliore, creano una comunità che presto si trasforma in un
fenomeno di massa. Ma quella che all’inizio sembrava una ribellione
giocosa e idealistica nei confronti dell’ordine costituito prende
rapidamente una piega terrificante… “L’onda” diventa ben presto una
potenza inarrestabile.
TYGella giornata di ieri vi avevamo
riportato la
notizia secondo cui nella Snyder Cut di
Justice
League sarebbe presente il cameo di un supereroe
che non è stato ancora annunciato. La fonte dell’indiscrezione è
stata
Vanity Fair, che proprio di recente ha avuto la possibilità di
intervistare
Zack Snyder sulla scia degli impegni promozionali
del regista in vista dell’uscita del suo taglio del cinecomic.
Facciamo un passo indietro.
Nell’articolo pubblicato da
Vanity Fair si legge la seguente affermazione: “Snyder ha
girato nuovamente il finale con il cameo di un eroe che lascerà a
bocca aperta i fan più accaniti”. A quanto pare, però, sembra
che ci sia stato una sorta di misunderstanding e che
l’autore del pezzo possa aver sottovalutato quanto sulla
Snyder Cut di Justice
League sia stato rivelato nel corso degli ultimi
mesi (o, più semplicemente, non abbia voluto rivelare alcuno
spoiler a quei lettori che non sono particolarmente avvezzi al
mondo dei supereroi e a tutte le notizie che circolano sui progetti
a loro dedicati).
Naturalmente, dopo la rivelazione
di
Vanity Fair, il web si è letteralmente scatenato in merito
all’identità del presunto supereroe non ancora annunciato (per i
più si trattava di Lanterna Verde,
ma Ryan Reynolds ha subito smentito la cosa via
Twitter). Ora apprendiamo che questo cameo non è così
strabiliante come i più avevano immaginato, dal momento che si
tratterebbe, in realtà, di un personaggio che è già stato
annunciato.
Come riportato da
Gizmodo, infatti, il cameo in questione che dovrebbe far
impazzire i fan altri non sarebbe che… Martian
Manhunter! Il sito riporta: “Secondo la nostra fonte,
il cameo non è altro che quello di J’onn J’onzz,
altrimenti noto come Martian Manhunter”.Nessuna sorpresa, quindi, dal momento che il coinvolgimento
del marziano nella nuova versione era già stato anticipato più
volte dallo stesso Snyder.
Zack
Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il
18 marzo 2021 in esclusiva
digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google
Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft
Film & TV.
Dai film degli Avengers a quelli
degli X-Men, abbiamo visto molti cattivi dell’universo
Marvel con obiettivi
completamente diversi. Alcuni vogliono soltanto causare distruzione
e danneggiare quante più vite senza una ragione apparente; altri,
invece, hanno una visione distorta della realtà e vogliono davvero
fare la differenza, ma semplicemente non sanno come farlo. Alcuni
cattivi, come Nebula in Guardiani
della Galassia, sono semplicemente dei servitori che
eseguono gli ordini e desiderano una vita migliore. Quali sono,
dunque, i peggiori cattivi senza possibilità di redenzione e quali,
invece, potrebbero riscattarsi?
Riscattabile: Magneto
Magneto
potrebbe aver preso molte decisione estreme, ma non si può
nascondere il fatto che era il migliore amico di Charles Xavier e
una volta avevano obiettivi simili.
Magneto vuole che i
mutanti siano riconosciuti per quello che sono, piuttosto che
doversi mimetizzare e nascondersi nella società perché estremamente
potenti. In un certo senso, non ha torto, ma i suoi metodi sono
stati comunque severi. Se Magneto era nella squadra di Xavier
prima, è probabile che possa essere riscattato e unirsi di nuovo al
suo vecchio amico.
Troppo cattivo: Thanos
A differenza di molti altri
cattivi, Thanos voleva diventare l’essere più potente del mondo, ma
senza una ragione legittima. Ha genato il caos su ogni pianeta su
cui ha messo piede, strappato i bambini ai loro genitori e
distrutto interi pianeti.
Thanos è stato anche responsabile
dello schiocco che ha trasformato in polvere milioni di persone e
che ha separato molti dalle loro famiglie. Lo ha fatto per nessuna
ragione se non per causare distruzione, motivo per cui è chiaro che
Thanos non potrà mai diventare un eroe.
Riscattabile: Killmonger
Non è
difficile intuire perché Killmonger volesse prendere il trono di
Black Panther. Il padre di T’challa era responsabile della morte
del padre di Killmonger e quest’ultimo voleva quindi seguire le
orme di suo padre.
Inoltre, gli
obiettivi di Killmonger nel complesso non erano poi così malvagi,
considerando che aveva pianificato di condividere la tecnologia di
Wakanda con l’Africa e porre fine a tutta l’oppressione nel paese.
Le sue tecniche e la mancanza di cura per la vita umana sono ciò
che lo hanno ufficialmente etichettato come cattivo, ma se le cose
fossero state leggermente diverse avrebbe potuto essere un grande
eroe.
Troppo cattivo: Teschio Rosso
Teschio Rosso è stato uno
dei primi grandi cattivi di Captain America e tra tutti i presenti
in questa lista è probabilmente il personaggio meno probabile che
riesca a trovare una redenzione. Ha fatto del male a molte persone
innocenti e non solo, ed è stato anche un nazista.
Le sue alleanze con
i nazisti sono troppo profonde per considerare Teschio Rosso un
cattivo che possa essere salvato in qualche modo. Combatte per
tutte le cose più sbagliate nel mondo e anche se ha tentato di
cambiare, il suo legame con il razzismo è troppo forte perché possa
essere accettabile.
Riscattabile: Mysterio
Mysterio, più che essere
malvagio, è in realtà soltanto egocentrico e geloso. Ha messo
le persone in pericolo semplicemente per poter fingere di salvarle
ed essere considerato lui stesso un eroe.
La sua idea di manipolare il mondo
facendogli credere di essere incredibilmente potente ed eroico era
qualcosa legato più alla follia che alla malvagità. Considerando
che tutto ciò che voleva era diventare il nuovo Iron Man piuttosto
che conquistare il mondo o ferire le persone, è probabile che
Mysterio possa riscattarsi e possa alla fine trasformarsi in un
vero eroe.
Troppo cattivo: Ronan
Ronan l’Accusatore è noto
per molti dei suoi atti malvagi. Ha danneggiato molti rifugiati e
in particolare è stato responsabile della morte della famiglia di
Drax. In Guardiani
della Galassia, racconta senza cuore a Drax di come sua
moglie e i suoi figli urlavano mentre toglieva loro la vita.
Essendo uno dei servitori di Thanos,
Ronan era così malvagio da non essere nemmeno fedele al suo
padrone. Una volta scoperto il potere della Gemma, voleva tutto per
sé, cosa che in seguito portò alla sua stessa morte.
Riscattabile: Loki
Loki potrà anche essere il
Dio dell’Inganno, ma ha dimostrato di non essere così malvagio come
molti si aspettavano che fosse. Ci sono state molte volte in cui lo
abbiamo visto effettivamente salvare vite umane piuttosto che
prenderle, come in Thor:
Ragnarok. In The Avengers voleva conquistare il pianeta terra, ma a
differenza di molti altri cattivi, voleva semplicemente governare
invece di distruggere.
L’inclinazione di Loki a salvare
vite umane dalla cattura in Thor:
Ragnarok, risparmiando la vita di suo padre, e il forte
dolore che ha mostrato quando sua madre è stata uccisa, dimostrano
che non è il cattivo più malvagio della Marvel.
Troppo cattivo: Apocalisse
Essendo il
primo mutante mai nato, Apocalisse deteneva molto potere
nell’Universo Marvel. Avrebbe portato distruzione
in ogni luogo in cui fosse mai andato, con un solo obiettivo in
mente: provocare l’apocalisse del mondo.
Il suo nome è
abbastanza letterale, in quanto questo è in realtà ciò che
intendeva causare. Considerando che tutto ciò che vuole è
distruggere il pianeta, e con pochissime ragioni e cura della vita
su di esso, diremmo che Apocalisse è ben lungi dall’essere
redento.
Riscattabile: Hela
Hela voleva governare
Asgard, schiavizzare la sua gente e fare in modo che tutto ruotasse
intorno a lei. Non è così lontano da ciò che suo fratello Loki ha
tentato di fare con la Terra, nonostante abbia dimostrato di essere
abbastanza riscattabile nel tempo. Hela ha sicuramente dimostrato
di condividere lo stesso senso dell’umorismo e la stessa
predisposizione drammatica.
In aggiunta a ciò, nessuno può
negare che Hela abbia effettivamente diritto al trono asgardiano
per diritto di nascita. Era condannata agli inferi, nonostante
fosse la sorella maggiore. Il suo tentativo di essere la regina di
Asgard era effettivamente valido.
Troppo cattivo: Green Goblin
C’è una cosa a cui Green
Goblin non potrà mai porre rimedio, ed è la morte di Gwen Stacy. È
responsabile del tentativo costante di rovinare la vita di Peter
Parker e danneggiare le persone a lui più vicine, praticamente in
ogni adattamento.
Dal minacciare la vita dei bambini
su uno scuolabus nei primi film di
Spider-Man, a strappare effettivamente la vita della
fidanzata di Peter Parker, Green Goblin è un cattivo che si è
spinto troppo oltre così tante volte che è quasi impossibile
prevedere per lui un arco narrativo basato sulla redenzione.