La mancata vittoria dell’Oscar da parte di Chadwick Boseman ha generato parecchio malcontento tra i fan dell’attore scomparso tragicamente lo scorso anno. Molti, infatti, vedevano nell’ambito riconoscimento un modo attraverso cui l’Academy avrebbe potuto rendere omaggio alla star di Black Panther, che nel corso degli anni è riuscito ad imporsi come una delle personalità più influenti di Hollywood.
Ora, a commentare la sconfitta dell’attore durante la notte delle stelle è stato Michael B. Jordan, che con Boseman aveva recitato proprio nel cinecomic diretto da Ryan Coogler. Come sappiamo, l’Oscar al migliore attore protagonista, quest’anno, è andato a Anthony Hopkins per la sua interpretazione in The Father – Nulla è come sembra. Anche i familiari di Boseman sono intervenuti a sostegno della vittoria del celebre attore britannico in seguito alle numerose polemiche, e ora anche l’interprete di Killmonger ha voluto dire la sua, sottolineando in un’intervista con THR in occasione della promozione del film Senza rimorso che non ci sono premi che possano essere paragonati all’eredità lasciata da Chadwick.
“La cosa più onesta che mi sento di dire in merito alla questione è che non esiste alcun premio che possa convalidare la sua eredità. Non c’è vittoria che possa essere paragonata al modo in cui ha influenzato la vita delle persone attorno a lui. Le uniche cose alle quali dobbiamo guardare sono quelle che possiamo controllare, quindi i grandi doni che ci ha lasciato… non solo i suoi film e quello che ha fatto, ma anche ciò che ha rappresentato e che continuerà sempre a rappresentare come essere umano. Era semplicemente il più grande che il mondo potesse meritarsi.”
Nel corso di un’altra intervista con SXM, invece, Michael B. Jordan ha parlato della possibilità di un ritorno di Killmonger in Black Panther 2. Nonostante il personaggio sia morto alla fine del primo film, molti fan si chiedono se non possa fare ritorno in qualche modo. “Mai dire mai, anche se non posso prevedere il futuro”, ha dichiarato l’attore. “Tutto quello che so è che stanno scrivendo una sceneggiatura che sarà una sorta di riflesso di tutte le tragiche circostanze che abbiamo dovuto affrontare lo scorso anno.”
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Black Panther 2 arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.
Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.




Loki non aveva pianificato di far bandire Thor da Asgard quando lasciò entrare i Giganti di Ghiaccio, poiché la sua intenzione era semplicemente quella di presentare Thor come un debole successore di Odino. Il “Padre del Tutto” alla fine bandì il suo primogenito sulla Terra, ponendo Loki come suo successore.
Col senno di poi, è più che probabile che Loki avrebbe potuto superare il suo disprezzo per Odino se quest’ultimo non fosse caduto nel “Sonno di Odino”. A causa di ciò, Loki non fu in grado di ascoltare appieno la versione della storia del “Padre del Tutto” in merito alla sua adozione e finì per giungere alle sue conclusioni, e cioè che Odino non lo amasse davvero.
Loki è andato fuori controllo durante il suo piano per dimostrare a Odino che aveva deciso di commettere un genocidio contro Jotunheim. Questo lo mise in conflitto con Thor, con il risultato che entrambi i fratelli si trovavano precariamente ai margini del ponte Bifrost.
Lo stato del Tesseract è una delle domande più longeve a cui la serie
Sebbene i dettagli completi siano ancora scarsi, ciò che si sa finora della serie 
Nel MCU, l’unico modo in cui la serie

La prima volta che i Guardiani si riuniscono come squadra è quando sono tutti rinchiusi nel Kyln e decidono di scappare in modo da poter portare Orb nell’Ovunque e dividersi la ricompensa.
Ciò che inizialmente unisce i Guardiani è l’enorme ricompensa che condivideranno dopo aver venduto la Gemma del Potere. Tuttavia, diventano davvero una squadra quando Quill li galvanizza per aiutare a salvare Xandar dall’ira di Ronan l’Accusatore.
Durante la battaglia finale del primo film dei Guardiani della Galassia, gli eroi riescono a infiltrarsi nella nave di Ronan e ad abbatterla. Groot inizia a far crescere i suoi rami per dare ai suoi nuovi amici un bozzolo che li proteggerà dall’impatto dello schianto.
Quando la nave di Ronan si schianta su Xandar e il cattivo Kree si prepara a usare la Gemma del Potere per distruggere l’intero pianeta, Quill lo distrae con alcuni passi di danza sulle note di “O-o-h Child” dei Five Stairsteps.
Quando Rocket sta per lasciare il pianeta di Ego mentre Quill si trova ancora laggiù, dà a Yondu l’unica tuta spaziale e, senza dire una parola, capisce il sacrificio che sta per compiere.
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C’erano una serie di grandi team-up nell’ambizioso evento crossover Avengers: Infinity War, ma il più allettante è stato quello di Thor che aspettava di unirsi ai Guardiani della Galassia.

