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Sophie Turner è disposta a interpretare Boy George in un biopic

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Calato il sipario su Game of Thrones e il franchise di X-Men, Sophie Turner è pronta ad affrontare le sfide di una carriera sempre più in ascesa provando ad eguagliare quanto fatto finora con i personaggi di Sansa Stark e Jean Grey. E se il prossimo ruolo fosse stato già suggerito da una star della musica mondiale, la cui vita sarà presto tradotta sul grande schermo in un film?

Ospite del programma radiofonico australiano Nova’s Fitzy e Wippa, il frontman dei Culture Club Boy George ha infatti rivelato la sua profonda ammirazione per la star britannica spiegando che sarebbe perfetta per interpretare se stesso da giovane:

Ho ricevuto alcuni suggerimenti davvero interessanti, e tra questi il migliore era Sophie Turner. Le persone diranno che una donna non può interpretare me stesso, ma sapete cosa? Quando avevo diciassette anni, mi sarebbe piaciuto essere come lei“.

Tempestiva è arrivata la replica dell’attrice, che si è detta assolutamente disponibile. Qualche studio cinematografico o produttore avrà preso nota?

Vi ricordiamo che il progetto, annunciato lo scorso maggio, vedrà alla regia Sacha Gervasi (Hitchcock, November Criminals), che curerà anche la sceneggiatura, e proverà a sfruttare l’ondata positiva dei biopic musicali lanciata da Rocketman e Bohemian Rhapsody.

https://twitter.com/SophieT/status/1140653330613637120?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1140653330613637120&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fsophie-turner-boy-george-biopic%2F

Sophie Turner è ora nelle sale con X-Men: Dark Phoenix, apostrofato dal regista Simon Kinberg come l’inizio di un nuovo capitolo per la serie di film di X-Men.

Nel cast tornano James McAvoy, Sophie Turner, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult e Michael Fassbender. La new entry del cast è Jessica Chastain, nei panni di un aliena misteriosa che prenderà il controllo della Fenice.

“Lo vedo come un nuovo capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,  e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”

Fonte: Vogue

10 attori che sono “quasi” entrati nel MCU nella Fase 2

Oggi interpretare un supereroe Marvel è diventato un grande privilegio, oltre che un’immensa responsabilità nei confronti del pubblico (specialmente dei fan dei fumetti); tuttavia non tutti gli attori a cui è stata offerta la possibilità di farlo si sono comportati nella stessa maniera. Alcuni di loro hanno deciso di rifiutare per motivi professionali, altri per ragioni legate ai propri gusti o scelte di carriera. Ma quali sono i più celebri fra questi?

Ecco di seguito 10 attori che sono “quasi” entrati nel MCU nella Fase 2:

Joseph Gordon-Levitt (Star-Lord)

Joseph Gordon-LevittTutti abbiamo amato lo Star-Lord interpretato da Chris Pratt nei due Guardiani della Galassia e in Avengers: Infinity War, tuttavia l’attore non era la prima scelta dei Marvel Studios all’epoca dei casting ma Joseph Gordon-Levitt.

L’attore di The Dark Knight Rises avrebbe inizialmente mostrato un interessamento al ruolo, salvo poi rifiutare per gettarsi in un altro progetto, ovvero Sin City: A Dame to Kill ForOvviamente il pubblico lo ricorda nei panni di John Blake nel capitolo conclusivo della trilogia sul cavaliere oscuro di Christopher Nolan.

Nikolaj Coster-Waldau (Crossbones)

Nikolaj Coster-Waldau Il Trono di SpadePer il pubblico Nikolaj Coster-Waldau resterà per sempre il Jaime Lannister della serie Game of Thrones, ma sappiamo grazie a varie indiscrezioni che anni fa i Marvel Studios avevano considerato l’attore per il ruolo di Crossbones nel franchise di Captain America.

La battaglia ha visto trionfare Frank Grillo e gli altri nomi in lizza erano Josh Holloway e Kevin Durant.

Michael B. Jordan (Falcon)

Michael B. Jordan
Michael B. Jordan

Oggi Michael B. Jordan è uno degli attori più desiderati a Hollywood e ha preso parte a diversi blockbuster di successo come Creed o Black Panther. Ma prima di calarsi nei panni di Killmonger, e di diventare il volto della Torcia Umana nel reboot di Fantastici Quattro, aveva sostenuto il provino per il ruolo di Falcon in The Winter Soldier.

Jessica Chastain (Wasp)

Jessica Chastain
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Co-protagonista nel primo Ant-Man, Hope van Dyne ha avuto un ruolo d’eccezione al fianco di Scott Lang in Ant-Man and The Wasp interpretata ancora una volta da Evangeline Lilly.

Tuttavia al suo posto avrebbe potuto esserci nientemeno che Jessica Chastain, scritturata quando a dirigere il film c’era ancora Edgar Wright (ovvero nel 2013). L’attrice sembrava intenzionata a partecipare, ma l’addio del regista al progetto la spinse a rinunciare.

Alison Brie (Sharon Carter)

alison-brie-filmPrima di addentrarsi nel magico mondo Marvel, i fratelli Russo hanno lavorato in veste di registi e produttori della serie televisiva Community e come omaggio ai fan sono riusciti a portare molti degli attori nei loro film diretti per il MCU grazie ai cameo.

Ma a quanto pare Alison Brie avrebbe potuto interpretare molto più che una semplice comparsa: Sharon Carter, il personaggio presentato in The Winter Soldier e poi affidato a Emily VanCamp.

Alec Baldwin

Alec Baldwin Alec e William BaldwinAlec Baldwin è uno degli interpreti più versatili in circolazione, capace di passare facilmente dalla commedia al dramma. Ma qual è stato il suo rapporto con il MCU? Secondo diversi rumor sarebbe potuto diventare uno dei villain della Fase 2, forse Alexander Pierce in Captain America: The Winter Soldier, ma il casting non fu mai rivelato.

Mads Mikkelsen (Malekith)

mads mikkelsenMads Mikkelsen è uno degli attori più iconici della nuova Hollywood e sembra perfetto per interpretare qualsiasi villain. Come in Casino Royale, Hannibal e Doctor Strange, ma non tutti sanno che la star avrebbe potuto calarsi nei panni di un altro personaggio – sempre del MCU – in Thor: The Dark World.

Mikkelsen infatti è stato ad un passo dall’ottenere il ruolo di Malekith, il capo degli Elfi Oscuri, tuttavia la sovrapposizione di impegni e le riprese della serie Hannibal non hanno permesso che ciò accadesse.

Jordan Peele

usPrima di passare dietro la macchina da presa dirigendo acclamati horror come Get Out e Noi, Jordan Peele lavorava come attore comico a Hollywood e si era fatto notare grazie al suo spettacolo di sketch intitolato Key & Peele.

A quanto pare però, i Marvel Studios avrebbero voluto ingaggiare Peele per un ruolo mai rivelato di Ant-Man nella versione di Edgar Wright mai portata sul grande schermo. Probabilmente il personaggio avrebbe fatto parte della squadra di Scott Lang, ma non ne abbiamo la certezza.

Jason Momoa (Drax)

Jason Momoa
Jason Momoa in Game of Thrones – © HBO

Prima di scegliere Dave Bautista per il personaggio di Drax in Guardiani della Galassia, Jason Momoa era il nome in cima alla lista dei possibili attori.

Tuttavia Momoa decise di declinare l’offerta perché pensava che il ruolo fosse fin troppo simile ad altri interpretati di recente. Qualche anno dopo sarebbe diventato Aquaman per la DC Films.

Saoirse Ronan (Scarlet Witch)

saoirse ronanElizabeth Olsen non era esattamente ciò che i fan si aspettavano per il casting di Scarlet Witch, eppure l’attrice è riuscita a sorprendere tutti grazie alla sua intensa interpretazione. Ma la prima scelta di Joss Whedon per Avengers: Age of Ultron era Saoirse Ronan, l’irlandese all’epoca nota per Espiazione e Hanna.

A quanto pare sembrava interessata al ruolo, come testimoniano diverse interviste, anche se poi decise di declinare l’offerta per non impegnarsi in un franchise a lungo termine. Per lo stesso motivo rifiutò anche il ruolo di Jean Grey in X-Men: Apocalisse.

Correlato – 10 attori che sono “quasi” entrati nel MCU nella Fase 1

Fonte: Screenrant

MCU: i 10 personaggi maggiormente cambiati nel corso dei film

Negli ultimi undici anni di MCU abbiamo visto cambiare non soltanto l’aspetto dei costumi indossati dai supereroi, ma anche le loro personalità e il modo in cui hanno reagito alle varie esperienze della vita. Così facendo il Tony Stark del film del 2008 non è lo stesso ammirato sul finale di Avengers: Endgame, come il Thor shakespeariano del 2011 sembra ormai un ricordo lontano se paragonato alla versione depressa e sovrappeso del 2019.

Ma quali sono allora i personaggi ad aver subito i maggiori cambiamenti nel corso dell’universo cinematografico Marvel?

Captain America

Oggi è considerato uno dei Vendicatori più forti e carismatici, ma lo stesso si poteva affermare qualche anno fa? Captain America ha iniziato il suo viaggio nel MCU in sordina, faticando ad emergere nel gruppo ma riscattandosi nel corso dei vari film fino a Endgame, dove è riuscito a realizzare uno dei sogni dei fan: impugnare il Mjolnir diventando così l’eroe degno che tutti si aspettavano.

E che dire invece del viaggio intimo alla ricerca della propria identità? Steve Rogers ha ricostruito un’immagine di sé che forse non gli apparteneva, diventando la bandiera di un paese e la difesa migliore che la Terra potesse avere. Tutte imprese ripagate fortunatamente con quell’ultimo ballo stretto all’amore della sua vita Peggy Carter…

Frigga

Uno dei personaggi più trascurati del MCU si è rivelato fondamentale per la crescita personale di Thor: parliamo ovviamente della regina Frigga, che abbiamo incontrato per l’ultima volta nel ritorno al passato di Avengers: Endgame prima della sua morte.

La sovrana di Asgard è sempre stata tenera con il Dio del Tuono e con il suo fratello adottivo Loki, disposta a perdonargli tutti errori commessi tenendo a freno la rabbia di Odino, ma quanto fosse gentile, amorevole e positiva è un aspetto rimasto implicito fino ad oggi. Grazie al film invece il vero carattere di Frigga è venuto alla luce rivelando un personaggio meraviglioso sotto ogni punto di vista.

Howard Stark

Il MCU ci ha offerto due diverse versioni di Howard Stark, quella giovane interpretata da Dominic Cooper spiritosa e presuntuosa, e quella matura di John Slattery, più severa e rigida nei confronti di Tony. Ma è soltanto grazie ai viaggi nel tempo di Endgame che abbiamo compreso quanto profondo sia stato il rapporto tra i personaggi, anche se complicato, e che in fondo questa dinamica padre-figlio non è poi così diversa dalle realtà quotidiane.

Il bello è stato assistere a questo cambiamento sotto traccia nel corso degli anni attraverso il modo in cui Tony è diventato un uomo migliore, grazie agli insegnamenti di Howard e all’amore di Pepper Potts.

Vedova Nera

vedova nera

Vedova Nera ha raggiunto il culmine del suo arco narrativo in Avengers: Endgame, sacrificando se stessa per un bene comune; lei che aveva iniziato questo viaggio come spia riluttante all’interno di un team che è diventata la sua famiglia e che si è ritrovata a mettere gli altri davanti ai suoi stessi bisogni.

Nel MCU non poteva esserci conclusione migliore per l’eroina di Scarlett Johansson, passata dalle seconde linee ad una posizione di leader, proteggendo il mondo e guidando la nuova squadra formata da Rocket Racoon, War Machine, Okoye e Captain Marvel. Potrebbe pure essere morta, ma non verrà mai dimenticata…e noi non vediamo l’ora di ritrovarla nel film solista il prossimo anno!

Thanos

In Avengers: Infinity War ritroviamo finalmente Thanos dopo i vari accenni nei film precedenti e l’immagine proposta dai Marvel Studios è quella di una macchina da guerra spietata e determinata a realizzare il suo obiettivo.

In Endgame però abbiamo assistito alla crisi del Titano Pazzo, o meglio, alla sua decostruzione che l’ha privato dei suoi poteri e della sua sicurezza. Più scaltro e disperato che mai affronta i Vendicatori in un atto finale dai risvolti tragici: ecco allora che la natura assetata di sangue deve inchinarsi alla nobiltà d’animo di Tony Stark che schiocca le dita.

Cassie Lang

Sempre a proposito di salti temporali, uno dei personaggi che riusciamo a vedere in più versioni è Cassie Lang, la figlia sopravvissuta allo schiocco di Ant-Man che l’eroe incontra dopo esser tornato dal Regno Quantico.

L’avevamo lasciata piccolissima nel franchise e ora la ritroviamo adolescente, forse pronta ad assumere un ruolo da protagonista all’interno del MCU come membro dei Giovani Vendicatori…

Iron Man

iron robert downey jr.

Tra tutti i personaggi citati, Tony Stark è forse quello ad aver subito maggiori sconvolgimenti del suo carattere. Inizia il suo percorso in modo arrogante, sicuro di sé e carismatico, innegabilmente affascinante ma contraddittorio, ma vederlo crescere negli anni e diventare prima compagno, poi eroe e infine padre di Morgan è stata la più grande soddisfazione.

Tony ha letteralmente scelto di sacrificarsi per l’universo in Endgame, e per arrivare a quel gesto è passato attraverso varie prove di vita: dedicando più tempo a Pepper, istruendo sotto la sua ala Peter Parker e trasformandosi in un esempio per i colleghi Avengers.

Nebula

Nebula ha sempre avuto un carattere alquanto spigoloso, e la sua lealtà nei confronti di Thanos si è fatta strada nel corso del MCU come vera motivazione. Tuttavia gli sceneggiatori sono stati abili nel rendere questo personaggio aperto al cambiamento che nascondeva al suo interno un cuore molto più caldo e gentile di quanto pensavamo.

Prima fa pace con sua sorella Gamora e si unisce ai Guardiani della Galassia, poi contribuisce alla missione dei Vendicatori viaggiando nel tempo per recuperare le gemme dell’infinito; chiudendo in bellezza nella battaglia finale di Endgame in cui si schiera con tutte le eroine Marvel.

Hulk

Non poteva mancare in questa lista Bruce Banner, da sempre in lotta con il suo alter ego verde Hulk. Per due anni l’eroe ha dovuto convivere con l’incapacità di tornare nella forma umana, e l’incontro con Thanos all’inizio Avengers: Infinity War ha rappresentato un trauma così grande da non permettergli di trasformarsi nel gigante di giada.

Solo in Endgame abbiamo assistito alla combinazione perfetta: Smart Hulk. Tutta l’intelligenza di Banner mescolata sapientemente alla forza brutale del mostro. E chissà se il futuro non ci riserverà altre sorprese in merito…

Thor

avengers endgame
Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2019

Introdotto nel 2011 nel MCU grazie all’adattamento shakespeariano di Kenneth Branagh, Thor è uno dei pochi personaggi dell’universo Marvel ad aver subito un vero e proprio “riavvio”, ribaltando così l’impressione del pubblico e donando nuova linfa ad un arco narrativo che sembrava essersi piegato dopo The Dark World.

È stato infatti Ragnarok, e la mano di Taika Waititi, a mettere tutto in discussione, portando il Dio del Tuono verso il territorio della commedia poi calcato anche dagli sceneggiatori di Infinity War e Endgame.

Leggi anche – MCU: i 10 personaggi più “sprecati” del franchise

Fonte: Screenrant

Marvel Studios: confermato il panel alla San Diego Comic-Con

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A partire dal 10 luglio, Spider-Man: Far From Home chiuderà la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, e i Marvel Studios avranno davanti un’enorme spazio bianco da riempire con un nuovo progetto cinematografico a lunga scadenza, che possa almeno eguagliare in qualità e pianificazione gli ultimi undici anni (che poi sono anche i primi della sua produzione) di lavoro.

I piani futuri per il Marvel Cinematic Universe potrebbero presto essere svelati, visto che i Marvel Studios stanno pianificando di tornare al Comic-Con di San Diego, il prossimo luglio. Lo Studio ha infatti annunciato che dopo un anno di assenza tornerà a partecipare alla Convention con un panel nel padiglione H.

Negli anni passati, il capo dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha affermato che le decisioni di mancare alla convention erano giustificate dal fatto che lo studio non aveva abbastanza progetti o materiale da mostrare i fan.

Secondo Deadline, i Marvel Studios terranno un panel al SDCC 2019. Non ci sono per ora informazioni su chi sarà presente, quali tipi di annunci saranno fatti, o anche quando si svolgerà. Tuttavia, la storia di SDCC indica che la Marvel ottiene in genere il panel di primo piano nella giornata del sabato. Potrebbe essere questo il momento in cui Feige annuncia la Fase 4 del MCU, ancora sotto stretto riserbo.

Il panel MCU si svolgerà sulla scia di Spider-Man: Far from Home – l’ultimo film della Fase 3 – che uscirà all’inizio di luglio. Il tempismo sembra perfetto e la visione del film potrebbe essere fondamentale per gli annunci che verranno fatti. Plausibilmente, la Marvel potrebbe anche mostrare dei contenuti dal film su Vedova Nera, che è attualmente in fase di riprese.

Ghostbusters 3: il film sarà “profondamente” collegato al primo capitolo

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Dan Aykroyd torna a parlare di Ghostbusters 3 e lo fa in una breve intervista con Gamespot, rivelando qualche dettaglio sul terzo capitolo del franchise le cui riprese partiranno a breve e che vedrà alla regia Jason Reitman (figlio di Ivan, autore dei primi due film). L’attore, come confermato di recente, tornerà nei panni di Raymond “Ray” Stantz insieme a Bill Murray e Sigourney Weaver.

Jason è venuto da me con questa idea, ed era così buona da far capire a tutti che dovevano realizzarla subito. Inoltre il film sarà profondamente collegato al primo capitolo, meglio di ogni altra cosa” ha raccontato Aykroyd, che figura tra i produttori di Ghostbusters 3.

“Al tempo stesso è una storia molto diversa dai precedenti film. In questo vedremo una nuova generazione e una nuova direzione calda, sentita e, addirittura, abbastanza spaventosa quando affronta determinate tematiche“.

Vi ricordiamo che le riprese di Ghostbusters 3, che ha “Rust City” come titolo di lavorazione, inizieranno il 25 Giugno a Calgary e proseguiranno per circa 15 settimane. La produzione non ha diffuso ulteriori informazioni sulla pellicola, che come saprete sarà il sequel diretto dei due Ghostbusters diretti da Ivan Reitman senza nessun collegamento con il reboot al femminile di Paul Feig del 2016.

Ghostbusters 3: il primo teaser trailer è già qui!

Nei giorni scorsi Reitman aveva definito il progetto come “una lettera d’amore ai fan, che sinceramente, fino a qualche tempo, fa non credevo fosse possibile…d’altronde ero solo un ragazzo che girava pellicole indipendenti per il Sundance. E poi è arrivato questo personaggio, una ragazzina di dodici anni. Non sapevo chi fosse, o perché mi fosse saltata in testa, ma l’ho vista con un pacchetto di protoni e la storia ha cominciato a formarsi“.

La trama del film dovrebbe ruotare attorno alle vicende della giovane protagonista interpretata da Mckenna Grace, e della sua famiglia formata dalla madre (Carrie Coon) e dal fratello (Finn Wolfhard).

Abbiamo contattato tutti gli attori del cast originale, la troupe, insomma le persone che hanno contribuito a realizzare Ghostbusters, proprio per conservare lo spirito della saga.” ha spiegato il regista. “Non posso dirvi niente, tranne che sarà una storia nuova, con nuovi personaggi e una nuova location. Spero solo che i fan li amino quanto me, perché sono straordinari, e non vedo l’ora di presentarveli“.

Fonte: Gamespot

Spider-Man: Far From Home, Mysterio arruolato negli Avengers?

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È stato diffuso un nuovo spot tv di Spider-Man: Far From Home, in cui sembra chiaro che anche Mysterio si unirà… agli Avengers! Nello spot capiamo che Nick Fury ha bisogno di un nuovo team e si rivolge all’Uomo Ragno per portare a casa la vittoria e salvare il mondo.

Peter, dal canto suo, non si sente pronto per una responsabilità così grande, visto che fino a questo momento è stato “soltanto” un aiutante. Chiede a Fury se non possono intervenire Thor, Doctor Strange o Captain Marvel, ma alla fine è lui che viene prescelto per salvare la situazione.

Quello che stupisce, è che ad un certo punto, Spider-Man dà a Mysterio il benvenuto nei…. Vendicatori! C’è da aspettarsi sicuramente qualche colpo di scena, visto che questo genere di film è noto per nascondere per bene i dettagli salienti della trama, intanto ecco lo spot:

https://twitter.com/TomHollandChina/status/1140930216904122368?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1140930216904122368&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fspider-man-far-home-mysterio-avengers%2F

Spider-Man: Far From Home, gli indizi sulla Fase 4 nella possibile scena mid credits

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Alien Covenant: 10 cose che non sai sul film

Alien Covenant è il secondo capitolo della trilogia prequel di Alien, ennesimo lavoro portato avanti dall’ormai instancabile Ridley Scott. Questo film, che dovrebbe dare origine ad un ulteriore sequel, ha una grande impronta visiva, oltre che un indiscutibile cast stellare, confermando come non ci si riesca a stancare mai di una saga come quella di Alien. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Alien Covenant.

Alien Covenant film

alien covenant

1. Il film si svolge diversi anni prima di Alien. Questo lungometraggio si svolgerebbe in un percorso temporale che inizia il 5 dicembre del 2104 e che terminerebbe alcune settimane dopo, nell’anno 2105. In sostanza, si svolgerebbe ben diciassette anni prima di Alien (1979) che ha luogo nel 2122.

2. Personaggi creati su sembianze umane. Il disegno degli Xenomorfi era basato su quello di un’ecorca (scultura di una figura umana con la pelle rimossa per mostra le muscolatura), mentre i suoi movimento erano basati su quelli di una mantide religiosa e di un babbuino.

3. Ci sono molti riferimenti a Blade Runner. La prima inquadratura del film è sull’occhio aperto di David che guarda direttamente in camera, esattamente come le inquadrature iniziali di Blade Runner e Blade Runner 2049.

Alien Covenant streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere Alien: Covenant, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale come Chili, Google Play, Infinity, iTunes e Tim Vision.

Alien Covenant sequel

5. Non ci sono indicazioni su un possibile sequel in lavorazione. Fino all’uscita di Covenant, il regista aveva dichiarato di aver programmato un sequel, forse due. Tuttavia, non si è più sentita nessuna notizia a riguardo e pare che Alien: Awakening non abbia nessuna data di inizio produzione: ciò sarebbe dovuto al fatto che Covenant non avrebbe incassato quanto sperato.

Alien Covenant cast

alien covenant

6. Ezra Miller ha aiutato inconsapevolmente il film. L’acconciatura che Daniels (Katherine Waterson) ha fatto con questo film, è basata sulla parrucca indossata da Miller, suo co-protagonista in Animali fantastici e dove trovarli (2016). L’attore, infatti, ha contribuito a filmare il video delle audizioni della Waterston. Durante queste riprese ha notato la parrucca che indossava per il suo personaggio Credence, e gli ha chiesto se avrebbe potuto provarla, perché pensava che fosse cool. Ciò ha contribuito a fare in modo che l’attrice ottenesse il ruolo.

7. La pellicola ha segnato il ritorno di Guy Pearce. L’attore ha ripreso il ruolo di Peter Weyland nel prologo di apertura, segnando a prima apparizione di Pearce nella serie, interpretando il suo personaggio senza trucco per farlo sembrare più vecchio. L’attore era già stato scelto per Prometheus (2012) perché si cercava un attore che potesse interpretare Peter Weyland sia inversione anziana che in quella di mezza età. Alla fine, le scene con il personaggio giovane sono state tagliate e l’attore è apparso solo in quella della vecchiaia.

8. Ci sarebbe potuta essere Rebecca Ferguson. L’attrice era stata considerata per il ruolo di Daniels, ma ha rinunciato per realizzare Life, un altro film horror in tema Alien girato nello stesso anno.

Alien Covenant trama

9. Secondo episodio della trilogia prequel. Questo film è ambientato dieci anni dopo gli eventi narrati in Prometheus e racconta della missione di colonizzazione su larga scala del pianeta Origae-6 da parte dell’astronave Covenant. Qui si trovano duemila persone addormentate in maniera artificiale e su di loro veglia l’androide Walter.

10. Una missione pronta a deragliare. All’improvviso, l’esplosione di una stella fa sì che l’equipaggio, o quel che ne rimane, si trovi su un paradiso inesplorato, potenzialmente valido per ospitarli. Ma essi non potranno mai conoscere il pericolo che si nasconde dentro una carcasse di una nave aliena schiantata dove si trovano loro.

Fonte: IMDb

Ciak d’Oro 2019: assegnati i premi al cinema italiano

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È Paola Cortellesi, per la capacità di parlare al grande pubblico all’insegna della qualità, di utilizzare l’ironia pop per sottolineare i tic del nostro tempo, e per il coraggio di rimettersi in gioco tra grande e piccolo schermo, la vincitrice del SuperCiak d’Oro come protagonista del 2019.

I premi all’eccellenza del cinema italiano assegnati annualmente da Ciak, la rivista italiana del cinema, vengono assegnati stasera, per il terzo anno consecutivo, nel complesso monumentale della Link Campus University, ricco di storia, arte e cultura, ex residenza estiva di Papa Pio V e che oggi ospita un’università che fa dell’innovazione e della creatività i suoi tratti distintivi. A condurre la serata il giornalista Alessio Viola. Sarà anche l’occasione per presentare il nuovo direttore di Ciak, Flavio Natalia.

Dogman di Matteo Garrone conquista la giuria del pubblico e dei critici aggiudicandosi ben 6 Ciak d’Oro: Miglior Film, Miglior Attore non protagonista a Edoardo Pesce, Migliore sceneggiatura a Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, Ugo Chiti; Miglior Montaggio a Marco Spoletini e Miglior Scenografia a Dimitri Capuani. La redazione di Ciak ha assegnato inoltre a Marcello Fonte il Ciak d’Oro come Personaggio più Sorprendente dell’anno per la sua interpretazione.

Il Ciak d’Oro per la Miglior Regia va a Mario Martone per “Capri-Revolution” e il Ciak d’Oro per la Migliore Attrice alla intensissima Marianna Fontana.

Riceve il Ciak d’Oro come Miglior Attore Alessandro Borghi, protagonista del film Sulla mia Pelle, diretto da Alessio Cremonini. Al regista va il Ciak d’Oro per l’Opera Prima. Il Ciak d’Oro al Miglior Produttore va a Luigi e Oliva Musini di Cinemaundici e Andrea Occhipinti di Lucky Red per “Sulla mia Pelle”.
Il Ciak d’Oro come Miglior Attrice non protagonista va a Marina Confalone per “Il Vizio della speranza”. Due Ciak d’Oro vanno a Enzo Avitabile che si aggiudica, sempre per “Il Vizio della speranza”, la Miglior Colonna Sonora e la Miglior Canzone originale, conA Speranza.

Tre Ciak d’Oro vanno anche a “La Paranza dei bambini”: a Daniele Ciprì per la Miglior Fotografia, a Emanuele Cicconi, Maximiliano Angelieri ed Enrico Medri per il Miglior Suono in presa diretta e al giovane Francesco Di Napoli quello come Rivelazione dell’anno assegnato dalla redazione.

Il Ciak d’Oro Bello & Invisibile, destinato alle pellicole meritevoli di attenzione ma trascurate al botteghino, votato dalla giuria dei 100 critici e giornalisti, va a Costanza Quatriglio per “Sembra mio figlio”.

Torna per il settimo anno Ciak Alice Giovani, il Ciak d’Oro speciale nato dalla collaborazione tra il mensile Ciak e Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, che premia i film che si rivolgono ai ragazzi e raccontano il loro mondo. Quest’anno è assegnato a Manuel” di Dario Albertini. A “Suspiria il Ciak d’Oro per i Costumi a Giulia Piersanti e quello per il Miglior Manifesto. 

IL MECCANISMO DEI PREMI
I tre premi votati direttamente dal pubblico sono quelli al Miglior Film, Miglior Regista e Migliori Attori Protagonisti, senza vincoli di nomination, tra tutti i titoli italiani usciti in sala dal 1° maggio 2018 al 30 aprile 2019. I premi agli attori non protagonisti e alle categorie tecniche sono stati votati da una giuria di 100 giornalisti e critici di cinema, a partire dalle cinquine proposte dai giornalisti di Ciak.

I CIAK D’ORO DELLA REDAZIONE DI CIAK
Assegnati anche i Ciak d’Oro della redazione del mensile del cinema italiano: il Ciak d’Oro Classic alla carriera va a Nanni Moretti, che con il film documentario “Santiago, Italia” ha saputo illuminare una vicenda poco conosciuta della storia recente, civile e politica, del nostro Paese, tornando a frequentare il genere documentario 18 anni dopo “La cosa”.
Il Ciak d’Oro Colpo di Fulmine va a Valeria Golino per la regia di Euforia, in cui ha saputo mostrare il tramonto di ogni stereotipo sulla differenza di genere, raccontando magistralmente il rapporto, i sogni, le speranze infrante di due uomini, fratelli diversissimi e profondamente legati.

I Ciak d’Oro Rivelazione dell’Anno, per la categoria maschile e per quella femminile, vanno rispettivamente a Francesco di Napoli perLa Paranza dei Bambini” e ad Alice Pagani per Loro” e Baby”.

Il Ciak d’Oro Speciale Serial Movie, che premia la miglior serie tv dell’anno, e che allarga lo sguardo alla serialità d’autore, va a Saverio Costanzo per L’Amica Geniale”, adattamento televisivo dell’omonima serie letteraria di Elena Ferrante, premiato sia dal pubblico, sia dalla critica, sia dal mercato internazionale.

Il Ciak d’Oro Coppia dell’Anno sullo schermo va a Fabio De Luigi e Valentina Lodovini per 10 giorni senza mamma”.
Il Ciak d’Oro speciale per la Migliore Performance italiana della stagione Natalizia va a Amici come prima, di Medusa film diretto da Christian De Sica, mentre quello per la Miglior Performance italiana di sempre nella stagione Pasquale va a Ma cosa ci dice il cervello, di Vision Distribution, diretto da Riccardo Milani. 
Un Ciak d’Oro Speciale è riservato a Domenico Procacci per i 30 anni di attività di Fandango, che hanno contribuito a rendere migliore il cinema italiano.

Per il primo anno un Ciak d’Oro viene assegnato per un film straniero. Va a 20th Century Fox Italia per Bohemian Rhapsodhy”, premiata per il Miglior Lancio Italiano di un blockbuster internazionale.

I Ciak d’Oro 2019 sono realizzati con la partecipazione di Acqua Minerale San Benedetto, Ancorotti Cosmetics, Damilano Barolo, Fabbroni, K-way, Pasta Rummo, Rue des Mille, azienda orafa di gioielli prêt-à-porte, Unopiù, con il supporto come sponsor tecnico di Glitter Make up by Kost. Per brindare ai vincitori, l’iconico champagne Moët & Chandon Impérial en magnum, che festeggia il 150esimo anniversario dalla sua creazione.

PREMI CIAK D’ORO

Questi i Ciak d’Oro 2019 secondo i lettori di Ciak e la giuria di critici e giornalisti cinematografici. I lettori hanno votato per Miglior film, Miglior regia, Miglior attore e attrice protagonista. Le altre categorie sono state votate dalla giuria professionale. Assegnati anche i premi speciali della redazione.

CIAK D’ORO MIGLIOR FILM
DOGMAN – Matteo Garrone

CIAK D’ORO MIGLIOR REGIA
MARIO MARTONE – Capri-Revolution

CIAK D’ORO MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
ALESSANDRO BORGHI – Sulla mia Pelle

CIAK D’ORO MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
MARIANNA FONTANA – Capri-Revolution

CIAK D’ORO MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
EDOARDO PESCE – Dogman

CIAK D’ORO MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
MARINA CONFALONE – Il Vizio della Speranza

CIAK D’ORO PREMIO MIGLIORE OPERA PRIMA
SULLA MIA PELLE – Alessio Cremonini

CIAK D’ORO MIGLIORE SCENEGGIATURA
MATTEO GARRONE – MASSIMO GAUDIOSO – UGO CHITI – Dogman

CIAK D’ORO MIGLIORE FOTOGRAFIA
DANIELE CIPRI’ – La Paranza dei Bambini

CIAK D’ORO MIGLIOR MONTAGGIO
MARCO SPOLETINI – Dogman

CIAK D’ORO MIGLIORE SCENOGRAFIA
DIMITRI CAPUANI – Dogman

CIAK D’ORO MIGLIORI COSTUMI
GIULIA PIERSANTI – Suspiria

CIAK D’ORO MIGLIOR SONORO IN PRESA DIRETTA
EMANUELE CICCONI – MAXIMILIANO ANGELIERI – ENRICO MEDRI- La Paranza dei Bambini

CIAK D’ORO MIGLIORE COLONNA SONORA
ENZO AVITABILE – Il Vizio della Speranza

CIAK D’ORO MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
ENZO AVITABILE – A Speranza

CIAK D’ORO MIGLIOR PRODUTTORE
LUIGI E OLIVIA MUSINI (Cinemaundici) – ANDREA OCCHIPINTI (Lucky Red) – Sulla mia Pelle

CIAK D’ORO MIGLIOR MANIFESTO
SUSPIRIA

CIAK D’ORO BELLO&INVISIBILE
Sembra mio figlio – COSTANZA QUATRIGLIO

CIAK ALICE GIOVANI
Manuel – DARIO ALBERTINI

PREMI SPECIALI
SUPERCIAK D’ORO 2019
PAOLA CORTELLESI

CIAK D’ORO COLPO DI FULMINE
VALERIA GOLINO – Euforia

CIAK D’ORO CLASSIC
NANNI MORETTI

CIAK D’ORO RIVELAZIONE MASCHILE DELL’ANNO
FRANCESCO DI NAPOLI – La Paranza dei Bambini

CIAK D’ORO RIVELAZIONE FEMMINILE DELL’ANNO
ALICE PAGANI – Loro e Baby

CIAK D’ORO SPECIALE SERIAL MOVIE
SAVERIO COSTANZO – L’Amica Geniale

CIAK D’ORO MIGLIOR PERFORMANCE ITALIANA
DI SEMPRE NELLA STAGIONE PASQUALE

MA COSA CI DICE IL CERVELLO

CIAK D’ORO MIGLIOR PERFORMANCE ITALIANA
DELLA STAGIONE NATALIZIA

AMICI COME PRIMA

CIAK D’ORO COPPIA DELL’ANNO SULLO SCHERMO
FABIO DE LUIGI E VALENTINA LODOVINI – 10 giorni senza Mamma

CIAK D’ORO PERSONAGGIO PIU’ SORPRENDENTE DELL’ANNO
MARCELLO FONTE

CIAK D’ORO MIGLIOR LANCIO ITALIANO
DI UN BLOCKBUSTER INTERNAZIONALE

BOHEMIAN RHAPSODY

CIAK D’ORO SPECIALE “LA STORIA DEL CINEMA”
 DOMENICO PROCACCI PER I 30 ANNI DI FANDANGO

Downton Abbey: i character poster del film, upstairs e downstairs

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Sono stati diffusi i character poster di Downton Abbey, in cui vediamo tutti i protagonisti della serie che torneranno sul grande schermo, dal 20 settembre, per un’ultima emozionante puntata.

Guarda il trailer 

Questo sarà l’ultimo capitolo della “saga” familiare dei Crawley e del personale al loro servizio, esplorata già nell’omonima serie tv e ambientata nel suggestivo contesto della loro casa in stile edoardiano situata nella campagna inglese. Nel corso delle sei stagioni Downton Abbey ha ottenuto 3 Golden Globes, 15 Emmy, 69 candidature complessive agli Emmy, diventando il programma televisivo non-americano più nominato nella storia degli Emmy.

Tornano nel cast Downton Abbey Maggie Smith, Hugh Bonneville, Laura Carmichael, Michelle Dockery e Elizabeth McGovern più alcune new entry come Tuppance Middleton, Simon Jones e Imelda Staunton.

Scritto da Julian Fellow, il creatore dello show, Downton Abbey – Il Film è stato diretto da Michael Engler.

Downton Abbey: 10 cose che vorremmo vedere nel film

Toy Story 4, recensione del nuovo film Pixar

Rocky, Star Trek, Batman, sono tantissimi i franchise di successo che arrivati al quarto capitolo si sono dovuti arrendere alla povertà di idee e alla pochezza di realizzazione, ma contro questa tendenza si erge Toy Story 4, il nuovo film Pixar, dal 26 giugno in sala, che prova a ribaltare la tradizione.

Il compito è difficilissimo, visto che con Toy Story 3 – La Grande Fuga, nel 2010, lo Studio aveva realizzato un capolavoro di storia, testi e sottotesti, un’addio commovente e accorato a quei personaggi che avevano visto nascere la Pixar stessa e che con essa erano cresciuti e si erano perfezionati.

Nove anni fa, Andy aveva preso la decisione di regalare tutti i suoi giocattoli a Bonnie: lo sceriffo, lo space ranger, la cowgirl, il ronzino e tutti gli altri simpatici giocattoli sono passati così di mano, da un ragazzo pronto per l’età adulta e l’università, a una bambina di tre anni, con ancora davanti tanti anni di giochi e di avventure. Una nuova vita per Woody e i suoi, che con Bonnie tornano ad essere di proprietà di qualcuno, utili a un bambino come gioco, conforto e compagnia.

La storia di Toy Story 4 si concentra però su Woody, scivolano in secondo piano sia gli altri giocattoli che il legame d’amicizia con Buzz, e il centro drammatico della storia diventa il dilemma esistenzione di un giocattolo, abituato ad essere il preferito, sempre in prima linea per difendere e proteggere il proprio bambino, che però comincia ad essere messo da parte. Se infatti il cowboy è il gioco prediletto da Andy, con Bonnie non è più così, tanto che la bimba arriva a togliere la spilla da sceriffo dal suo gilet, per appuntarla su quello di Jessie. Un passaggio di consegne al quale Woody non è affatto pronto.

Toy Story 4 parte da questo assunto e si trasforma ben presto in un on the road in cui alla girandola di avvenimenti rocamboleschi si sovrappone un torrente di emozioni che travolge lo spettatore insieme ai giocattoli protagonisti. Ovviamente non mancano gli espedienti comici esilaranti, affidati ai nuovi personaggi, i segmenti ad alto tasso di adrenalina e quelli che omaggiano con raffinatezza il cinema di genere, dal noir all’horror, ma il centro assoluto del racconto è la presa di coscienza di Woody. La sua fedeltà totale nei confronti dei suoi bambini, prima Andy e poi Bonnie, lo ha reso completamente cieco ad ogni altra cosa e presto scoprirà che l’altra faccia di questo suo altruismo totalizzante, il sano egoismo di cui sembra incapace, potrebbe essere l’inizio di una nuova magica avventura.

Ad aprirgli gli occhi ci sarà Bo Peep, la pastorella del primo Toy Story che qui torna in versione aggiornata, indipendente, brillante, intraprendente, un giocattolo molto diverso da quello che conoscevamo.

La devozione di Woody viene messa in gioco quando il cowboy decide a tutti i costi di proteggere Forky, un nuovo “giocattolo” di Bonnie, la sua coperta di Linus per affrontare l’asilo e le prime novità legate alla crescita. Per questo, il nostro eroe si troverà in una serie di situazioni in cui non solo verrà testato il suo coraggio ma soprattutto la sua natura di amico fedele e devoto al suo bambino. Ma cosa accade quando il “lavoro” di una vita, d’improvviso, si rivela non più necessario?

Se in Toy Story 3 Andy ha detto addio ai suoi giochi, in Toy Story 4 sarà Woody a dire finalmente addio a Andy, al suo ruolo di leader, ai suoi amici, insomma sarà lui a “diventare grande”, perché se è vero che è immutabile nel tempo, le sue esperienze e le sue emozioni lo arricchiscono e lo rendono, per una volta, capace di scegliere per se stesso. Per ogni essere umano arriva il momento di scegliere tra se stessi e gli altri, tra il proprio futuro e il proprio passato. In Toy Story 4 sembra che lo stesso avvenga per i giocattoli.

Se la trilogia di Toy Story era il racconto, lo sviluppo e il compimento della parabola narrativa di Andy, dal punto di vista dei suoi giocattoli, Toy Story 4 trova lo spazio per un altro racconto avvincente con protagonista assoluto Woody. Probabilmente sarà difficile eguagliare la bellezza e la grandezza dei precedenti capitoli, ma il film diretto da Josh Cooley è sicuramente un ottimo quarto capitolo, con una storia forte, grandi momenti d’azione, risate garantite sia per i grandi che per i piccoli, e quel tocco di commozione che non permetterà a nessuno di uscire dalla sala con gli occhi asciutti.

Toy Story 4, il trailer

Robert Downey Jr. vuole Ironheart nel MCU

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Riri Williams è uno dei personaggi più controversi della storia recente della Marvel Comics, ora conosciuta come Ironheart, ma originariamente esordì nel ruolo di Iron Man nel 2014 tra l’amore e l’odio dei fan. E ora che i Marvel Studios sono sempre più aperti alla possibilità di dedicare spazio alle eroine – sfruttando la scia del successo di Captain Marvel al botteghino – Riri potrebbe essere l’erede perfetta di Tony Stark nel MCU dopo l’addio di Robert Downey Jr.

Della stessa idea sembra l’attore, intervenuto di recente al Gene Siskel Film Center e introdotto sul palco proprio dall’autrice dei fumetti di Ironheart, Eve Ewing, dichiarando pubblicamente che amerebbe vedere nell’universo cinematografico Marvel questa versione.

Creata da Brian Michael Bendis e Mike Deodato, Riri Williams è una ragazza prodigio che ha costruito la sua armatura, molto simile a quella di Iron Man, durante gli anni di college al MIT. Oltre ad incontrare personalmente Tony Stark, Riri riesce a progettare un’intelligenza artificiale modellata sulla coscienza del magnate Vendicatore che la aiuta a controllare la sua armatura.

Inutile dire che, come suggerisce Downey Jr., sarebbe fantastico avere un’eroina del genere nel MCU, anche in previsione del possibile arrivo nel franchise dei Giovani Vendicatori. Lo scorso gennaio un rumor aveva reso noto che i Marvel Studios avrebbero iniziato a progettare un film interamente dedicato agli Young Avengers con personaggi mai visti prima. Che sia lei la prima candidata?

https://twitter.com/eveewing/status/1140295866592497665

10 attori che sono “quasi” entrati nel MCU nella Fase 1

Oggi interpretare un supereroe Marvel è diventato un grande privilegio, oltre che un’immensa responsabilità nei confronti del pubblico (specialmente dei fan dei fumetti); tuttavia non tutti gli attori a cui è stata offerta la possibilità di farlo si sono comportati nella stessa maniera. Alcuni di loro hanno deciso di rifiutare per motivi professionali, altri per ragioni legate ai propri gusti o scelte di carriera. Ma quali sono i più celebri fra questi?

Ecco di seguito 10 attori che sono “quasi” entrati nel MCU nella Fase 1:

Stuart Townsend (Fandral)

Fandral è uno dei personaggi secondari del MCU ad aver subito un cambio di attore nel corso del franchise, ed inizialmente doveva essere interpretato dall’irlandese Stuart Townsend che poi abbandonò la parte a causa di divergenze creative.

L’attore si comportò nello stesso modo lasciando il ruolo di Aragorn ne Il Signore degli Anelli, sostituito lì da Viggo Mortensen e nella saga di Thor da Zachary Levi.

Sam Rockwell (Iron Man)

Dick Cheney

Sam Rockwell è uno di quegli attori capaci di passare da una piccola produzione indipendente al grande blockbuster con grande facilità, ma che tipo di carriera avrebbe avuto se nel 2008 fosse stato scelto come volto di Iron Man nel primo film del MCU?

Rockwell ha dichiarato che c’erano state delle conversazioni con il regista Jon Favreau e che alla fine non risultò nulla di concreto. Come saprete lo studio lo scelse successivamente per interpretare Justin Hammer in Iron Man 2.

John Krasinski (Captain America)

La scelta di Chris Evans per Capitan America suscitò non pochi dubbi nella fanbase della Marvel, dal momento che l’attore era stato coinvolto nel fallimentare Fantastici Quattro dei primi anni Duemila.

Per fortuna Evans mise a tacere questi sospetti interpretando il ruolo a meraviglia, ma prima di lui altri nomi erano stati considerati, tra cui John Krasinski. All’epoca l’attore era più noto per la sit-com The Office, e stava iniziando a costruire le basi di una solida carriera drammatica.

Emily Blunt (Vedova Nera)

emily blunt

Non tutti sanno che a Emily Blunt venne offerto il ruolo di Vedova Nera in Iron Man 2, e ogni cosa sembrava andare per il verso giusto ma la sovrapposizione di progetti spinsero l’attrice a fare un passo indietro costringendo i Marvel Studios a trovare un’altra candidata. Oggi il personaggio è interpretato da Scarlett Johansson.

Timothy Olyphant (Iron Man)

Mandatory Credit: Photo by Matt Baron/REX/Shutterstock (9474069cu)
Timothy Olyphant
‘Santa Clarita Diet’ TV show premiere, Arrivals, Los Angeles, USA – 22 Mar 2018

Timothy Olyphant si è fatto notare nelle serie Deadwood, Justified e recentemente in Santa Clarita Diet, ma al cinema avrebbe potuto mostrare le sua qualità grazie al ruolo di Iron Man per cui sostenne il provino.

A quanto pare questo accadde lo stesso giorno in cui i Marvel Studios stavano testando Robert Downey Jr.

Liam Hemsworth (Thor)

wolverine liam hemsworth

È già raro che dei fratelli riescano a sfondare a Hollywood, ma che succede quando entrambi competono per ottenere lo stesso ruolo in un film ambito? È successo in casa Hemsworth, con Chris e Liam in lizza per interpretare Thor nel MCU. Ovviamente il maggiore dei due ebbe la meglio, favorendo la propria ascesa nel mondo dello spettacolo.

Mel Gibson (Odino)

Mel Gibson Suicide Squad 2

Il premio Oscar Anthony Hopkins si è rivelata un’ottima scelta per portare sullo schermo il sovrano di Asgard Odino, eppure in fase di progettazione i Marvel Studios avevano considerato un attore molto diverso da Hopkins: parliamo di Mel Gibson, di cui il regista Kenneth Branagh era grande fan, che successivamente dichiarò di aver rifiutato il lavoro perché non gradiva i costumi “stravaganti” del personaggio.

Alexander Skarsgård (Thor)

Alexander Skarsgard 2017

Alexander Skarsgård ha costruito una solida carriera mescolando film ad alto budget e piccole pellicole indie grazie al carisma e alla prestanza fisica. Ma non tutti sanno che fu ad un passo dall’interpretare il Dio del Tuono.

A quanto pare l’attore aveva parlato con Kevin Feige e il regista Kenneth Branagh della parte realizzando perfino un costume. Suo padre Stellan invece ha vestito i panni di Erik Selvig nel franchise.

Mark Ruffalo (Hulk)

mark ruffalo

Tra i pochi casi di “re-casting” del MCU il più significativo è sicuramente quello del personaggio di Hulk, interpretato prima da Edward Norton nel film del 2009, e da The Avengers in poi da Mark Ruffalo.

È altrettanto interessante notare che Ruffalo era già in lizza per il ruolo, oltre che il favorito dello studio, ma le preferenze del regista Louis Leterrier hanno impedito che tutto ciò si realizzasse.

Dane Cook (Captain America)

Quando il nome di Dane Cook venne associato al personaggio di Capitan America per l’adattamento del MCU, i fan erano abbastanza fiduciosi sul casting, più di quanto lo fossero dopo l’annuncio di Chris Evans.

Tuttavia la notizia del suo provino sconvolse la comunità Marvel, che individuò presto in Evans l’uomo giusto per interpretare Steve Rogers sul grande schermo.

Leggi anche – MCU: 10 attori che abbiamo dimenticato

Men In Black: International, rivelati tutti i “drammi” della lavorazione

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In un nuovo report dettagliato l’Hollywood Reporter ha ripercorso ogni tappa della produzione travagliata di Men In Black: International, quarto capitolo del franchise che vede ora protagonisti Tessa Thompson e Chris Hemsworth e che purtroppo non sta performando come ci si aspettava al box office americano. Le ragioni sono quindi da individuare non tanto nella resa finale del film, quanto nelle fasi che hanno preceduto l’uscita e nelle problematiche insorte durante la progettazione.

Sembra infatti che l’uscita di scena del vicepresidente esecutivo della Sony, David Beaubaire, sia stata la scintilla dell’inizio della discussione tra il regista F. Gary Gray e il produttore Walter Parkes, un veterano della serie di Men In Black “pesantemente coinvolto nelle operazioni quotidiane del nuovo film“, come scritto nell’articolo. Una presenza ingombrante che avrebbe quindi provocato confusione e incertezza sul set.

Diverse fonti hanno invece rivelato all’Hollywood Reporter che lo studio non avrebbe mai ottenuto l’ok di star del calibro di Hemsworth e Thompson in assenza di una sceneggiatura di livello e che prima delle riprese, la storia originale era molto più acuta e moderna con riflessioni sul tema dell’immigrazione nel mondo reale. Apparentemente questo tono impegnato non si adattava bene alle esigenze di Parkes, che avrebbe commissionato ulteriori stesure prima e durante la lavorazione, tanto da spingere i due attori ad assumere degli sceneggiatori personali per stare al passo con tutti i cambiamenti.

Parkes ha avuto la meglio ed è perfino passato dietro la macchina da presa in più occasioni, scatenando la rabbia di Gary Gray (sempre più intenzionato ad abbandonare il progetto), convinto a restare solo grazie alle insistenze della Sony.

Per quanto riguarda l’influenza dello studio, il sito parla di un “padrone di casa assente”: la Sony avrebbe investito molto meno di 110 milioni di dollari di budget, tra spese di produzione e campagne marketing. Nel frattempo Gray ha assemblato il suo montaggio del film con la supervisione di Walter Parkes, e due versioni della pellicola sono state proiettate ai test screening con risultati fallimentari.

Men In Black: International, Chris Hemsworth in azione nel nuovo trailer

Vi ricordiamo che Men In Black: International vedrà tornare sul grande schermo gli agenti in nero che difendono e proteggono la Terra dalle razze aliene ostili, accogliendo e aiutando a integrarsi quelle invece amichevoli.

Hemsworth e Thompson hanno rimpiazzato Will Smith Tommy Lee Jones come protagonisti della storia, mentre nel film tornerà Emma Thompson nel ruolo del capo del MIB, Agente O. Questa presenza illustre indica che il film avrà connessione con il franchise originale, avvalorandone quindi la natura di spin-off e non di reboot, come era stato ipotizzato in precedenza.

“Gli Uomini in Nero hanno sempre protetto la Terra dalla feccia dell’universo. In questa nuova avventura, affrontano la più grande minaccia fino ad oggi: una talpa nell’organizzazione Men in Black. “

Men in Black: International, recensione del film 

Fonte: THR

MTV Movie Awards 2019: tutti i vincitori

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Sono stati annunciati i vincitori degli MTV Movie Awards 2019, i premi dedicati a cinema e spettacolo più pop e divertenti dell’anno.

Si tratta di un vero e proprio spettacolo (più che una cerimonia solita) di premiazione cinematografica presentata annualmente su MTV e che si avvale della collaborazione e della presentazioni di celebrità. Quest’anno è stata la volta di Zachary Levi, che si gode il discreto successo del suo Shazam!.

Ecco di seguito tutti i vincitori dell’edizione di quest’anno.

Miglior Film

Avengers: Endgame

Miglior performance comica

Dan Levy (David Rose) – “Schitt’s Creek”

Breakthrough Performance

Noah Centineo (Peter Kavinsky) – “To All the Boys I’ve Loved Before”

Miglior attore in uno show

Elisabeth Moss (June Osborne/Offred) – “The Handmaid’s Tale”

Miglior Documentario

“Surviving R. Kelly”

Miglior eroe

Robert Downey Jr. (Tony Stark/Iron Man) – “Avengers: Endgame

Miglior bacio

Noah Centineo & Lana Condor (Peter Kavinsky & Lara Jean) – “To All the Boys I’ve Loved Before”

Miglior attore in un film

Lady Gaga (Ally) – “A Star is Born

Miglior combattimento

Captain Marvel” – Captain Marvel vs. Minn-Erva

Miglior presentatore

Nick Cannon – “Wild ‘n Out”

Performance più spaventosa

Sandra Bullock (Malorie) – “Bird Box”

Reality Royalty

“Love & Hip Hop: Atlanta”

Most Meme-able Moment

“The Bachelor” – Colton Underwood jumps the fence

Miglior show

Game of Thrones

Miglior cattivo

Josh Brolin (Thanos) – “Avengers: Endgame”

Miglior eroe vero

Ruth Bader Ginsburg – “RBG”

Miglior momento musicale

“A Star Is Born” – “Shallow”

Fonte: Variety

Olivia Wilde e Jon Hamm nel cast del nuovo film di Clint Eastwood

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Come riportato in esclusiva da Variety, Olivia Wilde e Jon Hamm si uniranno a Paul Walter Hauser, Sam Rockwell e Kathy Bates nel cast del nuovo film di Clint Eastwood, dal titolo Richard Jewell e ispirato all’articolo scritto da Marie Brenner per Vanity Fair.

Il dramma ruota attorno a Jewell, una guardia di sicurezza la cui vita è stata sconvolta dopo che le forze dell’ordine hanno rivelato ad un giornalista che l’uomo era tra i possibili sospettati dell’attentato delle Olimpiadi di Atlanta nel 1996. La Wilde interpreterà la reporter Kathy Scruggs, che aveva seguito da vicino l’evento sportivo mentre Hamm si calerà nei panni di un agente dell’FBI che sta indagando sul caso.

Vi ricordiamo che inizialmente Jonah Hill e Leonardo DiCaprio erano stati associati al progetto, con la star premio oscar che avrebbe dovuto assumere il ruolo ora assegnato a Rockwell) e che ora figureranno soltanto come produttori. La sceneggiatura del film invece è stata firmata da Billy Ray (Captain Phillips, Hunger Games, State of Play).

Eastwood dirigerà e produrrà la pellicola con la sua compagnia Malpaso insieme a Tim Moore, Jessica Meier, Kevin Misher e Jennifer Davisson Killoran.

Fonte: Variety

Wonder Woman 1984: nuovi dettagli sulla trama e i misteriosi personaggi

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Come confermato dalla regista Patty Jenkins pochi giorni fa, la promozione di Wonder Woman 1984 non inizierà prima di dicembre, ma nuove indiscrezioni trapelate online sembrano confermare alcuni dettagli sulla trama e i misteriosi personaggi del sequel in arrivo nelle sale a Giugno 2020.

Per sapere di cosa si tratta, leggete qui sotto.

La nuova missione di Diana Prince

In Batman v Superman: Dawn of Justice la foto d’epoca di Diana Prince custodita da Bruce Wayne sfuggì dalle mani Lex Luthor che intendeva rivelare al mondo l’identità segreta di Wonder Woman, e quanto pare questo aspetto verrà affrontato nuovamente nel sequel. Ma in che modo?

Il film, ambientato negli anni Ottanta, vedrà l’amazzone lavorare come spia durante la Guerra Fredda, e la sua missione consisterà nel dare la caccia ad un’altra spia russa. Tuttavia le voci riportano che in Wonder Woman 1984, Diana è effettivamente conosciuta come un supereroe, teoria confermata dalle foto trapelate sul set in cui Gal Gadot correva per le strade di Washington DC in costume.

Questo significa che la trama di Batman v Superman è stata ufficialmente messa da parte, o meglio, eliminata dalla timeline del DCEU?

Cheetah

wonder woman 2

Altri aggiornamenti riguardano il villain annunciato del film, Cheetah, che è stata interpretata da Kristen Wiig, e secondo i rumors Barbara Minerva è una grande ammiratrice di Wonder Woman che ambisce a essere proprio come lei (e questo dettaglio conferma ancora l’ipotesi che Diana è un supereroe pubblicamente conosciuto).

Ad aiutarla in questa missione sarà Maxwell Lord, e mentre Barbara inizia il suo percorso da eroina, il lato feroce prenderà il sopravvento e presto diventerà sempre più difficile da controllare. Wonder Woman sarà allora l’unica, sulla Terra, capace di fermarla.

Maxwell Lord

Wonder Woman 1984

A proposito di Maxwell Lord,  l’uomo che aiuterà Barbara Minerva a trasformarsi in Cheetah, sembra che Patty Jenkins abbia apportato qualche cambiamento rispetto all’originale dei fumetti dove il personaggio poteva controllare le menti delle persone.

Il sito rivela che la versione di Pedro Pascal avrà la capacità di esaudire i desideri ad un prezzo. Sarà per questo motivo che Barbara perderà il controllo? Quali sono stati i punti dell’accordo con l’uomo?

Il ritorno di Steve Trevor

wonder woman 1984

Il ritorno in scena di Steve Trevor è uno degli argomenti più dibattuti del sequel, e diverse voci riportano che l’anima di un misterioso personaggio verrà trasferita nel corpo del grande amore di Diana Prince. Ciò dovrebbe aver dato a Chris Pine l’opportunità di interpretare una figura molto diversa…

Leggi anche – Wonder Woman 1984: ecco l’ispirazione del costume nel nuovo poster

Fonte: CBM

Escape Room dal 17 Luglio in home video

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Sei invitato a giocare per la tua stessa sopravvivenza in questo disturbante survival thriller, Escape Room, che sarà disponibile dal 17 luglio in Dvd, Blu-ray e Digital HD con Universal Pictures Home Entertainment Italia. Capace di catturare l’essenza adrenalinica delle popolari stanze in cui si devono risolvere alcuni indizi e misteri, il regista Adam Robitel (Insidious: The Last Key) costruisce ad arte un film che piega e lascia in sospeso la mente con un cast vario e di talento, con Taylor Russell (Lost in Space – Perduti nello spazio), Logan Miller (Tuo, Simon), Deborah Ann Woll (True Blood), Jay Ellis (Insecure), Tyler Labine (New Amsterdam) e Nik Dodani (Atypical), con la partecipazione di Yorick van Wageningen (Millennium – Uomini che odiano le donne).

Incentrato sulle vicende di sei sconosciuti che devono risolvere quesiti ideati con estrema malvagità e superare sfide al limite della sopravvivenza in ambienti rischiosi, con moltissimi colpi di scena inaspettati, l’edizione Dvd e Blu-ray di Escape Room contiene al suo interno un inizio ed un finale alternativi e totalmente inediti del film, sei scene eliminate e quattro featurette. Scoprite insieme al regista Adam Robitel e al cast come gli spazi ed il design a 360° del film si dimostrino dei veri e propri antagonisti in “Gioco, partita, incontro”. Successivamente, scoprite come Escape Room è stato costruito con effetti speciali pratici e nessuno schermo verde mentre il cast e la troupe vi portano con loro in “I sopravvissuti raccontati dal cast e dalla troupe”

Escape Room, la trama

Un invito intrigante riunisce sei sconosciuti che, inizialmente, credono di partecipare a una escape room altamente immersiva, ma poi si rendono conto di essere delle pedine in un sadico gioco di vita e di morte. Man mano che trovano indizi e risolvono enigmi, si muovono da uno scenario terrificante all’altro. Ma i giocatori scoprono presto che esporre i loro segreti più oscuri potrebbe essere la chiave per la sopravvivenza.

Escape Room è diretto da Adam Robitel e scritto da Bragi Schut e Maria Melnik, basato su una storia di Schut. Il produttore esecutivo del film è Rebecca Rivo ed è prodotto da Neal H. Moritz e Ori Marmur.

Escape Room CONTENUTI EXTRA DEI FORMATI DVD E BLU-RAY:

  • Inizio alternativo
  • Finale alternativo
  • Scene eliminate
  • Gioco, partita, incontro
  • Come sono nate le stanze
  • I sopravvissuti raccontati dal cast e dalla troupe
  • E molto altro!

Shang-Chi: trovati i primi attori per il film Marvel?

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La ricerca del perfetto protagonista di Shang-Chi è iniziata, e secondo quanto riportato dal sito That Hashtag Show i Marvel Studios avrebbero già compilato una short list di attori papabili. Tra questi figura Ludi Lin (visto in Power Rangers, Aquaman e Black Mirror), che si era detto interessato al ruolo diversi mesi fa prima di guadagnare maggiore visibilità grazie al cinecomic DC con Jason Momoa e alla quinta stagione della serie.

I lavori sull’adattamento dei fumetti sono iniziati ad ottobre del 2018 con l’ingaggio dello sceneggiatore David Callaham mentre a marzo è stato confermato Destin Cretton (autore di I’m not a hipster, Short Term 12 e The Glass Castle) in regia, mentre nelle ultime settimane si è diffusa la voce sulla presunta ricerca di due interpreti principali asiatici, e uno di questi dovrebbe interpretare un saggio e letale guerriero.

Altre fonti rivelano invece che l’inizio delle riprese è stato fissato a novembre 2019, così da permettere allo studio di distribuire il film nelle sale il 12 febbraio 2021 facendo coincidere la data con la ricorrenza del capodanno cinese. Una scelta di marketing alquanto azzeccata, trattandosi del primo supereroe asiatico della storia ad arrivare sullo schermo.

A queste notizie si aggiunge un ulteriore aggiornamento, ovvero che la Marvel starebbe discutendo con Donnie Yen (una star in Asia) per un ruolo non ancora specificato ma che, vista l’età dell’attore, potrebbe coincidere con la descrizione del personaggio citato sopra.

Vi ricordiamo che il fumetto originale è stato creato da Steve Englehart e Jim Starlin nel 1973, e come “Maestro del Kung-Fu” Shang-Chi si serve della sua straordinaria abilità nelle arti marziali per combattere il male e in particolare suo padre Zheng Zu. Si unirà perfino ai Vendicatori, ottenendo il potere di creare innumerevoli duplicati di se stesso.

Rogue One: A Star Wars Story..Chirrut Imwe (Donnie Yen)..Ph: Jonathan Olley..©Lucasfilm LFL 2016.

Shang-Chi: arriva al cinema il primo supereroe asiatico 

Fonte: That Hashtag Show

The Boys: terzo trailer ufficiale

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Guarda il  terzo  trailer  della serie Amazon Original The Boys è stato svelato oggi su Reddit da Garth Ennis, autore e co-creatore dell’originale saga a fumetti. La serie sovversiva sui supereroi debutterà in esclusiva su Amazon Prime Video in più di 200 paesi il 26 Luglio. The Boys sarà presentato in anteprima al Tribeca Film Festival il 29 Aprile.

The Boys offre una versione divertente e irriverente di ciò che potrebbe succedere se i supereroi, famosi come celebrity, influenti come politici e venerati come fossero dei, abusassero dei loro poteri al posto di usarli per fare del bene. La storia narra dei “senza-potere” contro i potentissimi, The Boys che si lanciano in un’eroica avventura per rivelare la verità sui The Seven e Vought – la società multi miliardaria a che fa capo a questi supereroi e che riesce a coprire tutti i loro sporchi segreti. The Boys sono Hughie (Jack Quaid, The Hunger Games), Billy Butcher (Karl Urban, Star Trek), Mother’s Milk (Laz Alonso, Detroit), Frenchie (Tomer Capon, Hostages), e The Female (Karen Fukuhara, Suicide Squad).  Simon Pegg (Mission: Impossible – Fallout) interpreter come guest star il padre di Hughie.

I Supes di “The Seven” sono A-TRAIN (Jessie T. Usher, Independence Day: Resurgence), HOMELANDER (Antony Starr, Banshee), STARLIGHT (Erin Moriarty, Captain Fantastic), QUEEN MAEVE (Dominique McElligott, House of Cards) , THE DEEP (Chace Crawford, Gossip Girl) e BLACK NOIR (Nathan Mitchell, Supernatural).

Insieme a Quaid, completano il gruppo BUTCHER (Karl Urban, Star Trek), LATTE DI MADRE (Laz Alonso, Detroit), FRENCHIE (Tomer Kapon, Ostaggi) e LA FEMMINA (Karen Fukuhara, Suicide Squad). Simon Pegg sarà una delle guest star. L’attrice nominata ad un premio Oscar Elisabeth Shue (Leaving Las Vegas) interpreta Madelyn Stillwell, la Senior Vice President del dipartimento di Hero Management della Vought.

Basato sul fumetto best-seller del New York Times creato da Garth Ennis e Darick Robertson, The Boys è stato sviluppato dallo showrunner Eric Kripke (Supernatural), di cui è anche autore, produttore esecutivo e regista dell’ultimo episodio. Al fianco di Kripke, ci sono produttori esecutivi Seth Rogen (Preacher) ed Evan Goldberg (Preacher), e James Weaver (Preacher) di Point Grey Pictures, Neal H. Moritz (Prison Break), Pavun Shetty (New Girl) e Ori Marmur (Preacher) di Original Film, come anche Ken Levin e Jason Netter. Ennis e Robertson sono anche co-produttori esecutivi. Il pilot è stato diretto da Dan Trachtenberg (10 Cloverfield Lane).

La serie originale di Amazon Prime Video in otto episodi è co-prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios con Point Grey Pictures, Kripke Enterprises e Original Film.

Hunger Games: in arrivo il romanzo prequel e un nuovo film

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Arriverà il 19 Maggio 2020 il romanzo prequel di Hunger Games firmato sempre dall’autrice della trilogia originale Suzanne Collins, e a confermarlo è l’Hollywood Reporter. Ambientato sessantaquattro anni prima degli eventi del primo capitolo, il libro seguirà le vicende di una ribellione fallita di Panem per esplorare “il concetto di stato di natura, chi siamo e ciò che percepiamo sia necessario per la nostra sopravvivenza“, ha spiegato la Collins.

[…] Dieci anni dopo la guerra, il periodo di ricostruzione comunemente chiamato Dark Days mentre Panem sta cercando di rimettersi in piedi, fornisce ai personaggi un terreno fertile per affrontare queste domande e definire così le loro opinioni sull’umanità“.

Il prequel avrà quindi luogo nel periodo precedente all’affermazione dell’eroina del franchise Katniss Everdeen, interpretata sul grande schermo da Jennifer Lawrence, ma non sono stati ancora chiariti i nomi dei nuovi personaggi e gli eventuali ritorni in scena di vecchie conoscenze della saga.

Suzanne è unica nel combinare brillante narrazione, superba costruzione del mondo, suspense mozzafiato e commento sulla società“, ha dichiarato il presidente della Scholastic Trade Publishing Ellie Berger. “Siamo assolutamente entusiasti – sia come lettori che in qualità di editori – di presentare ai fan devoti della serie e al nuovo pubblico una prospettiva completamente nuova su questo classico moderno.”

Dobbiamo aspettarci anche un adattamento cinematografico? A quanto pare mentre la Collins ultimerà il romanzo, lo studio potrebbe già essere al lavoro per portare in sala le prossime avventure distopiche degli eroi:

Come orgogliosa patria dei film di Hunger Games non vediamo l’ora che il prossimo libro di Suzanne venga pubblicato” ha confessato Joe Drake, presidente del gruppo Lionsgate Motion Picture Group. “Abbiamo parlato con lei durante il processo di scrittura e non vediamo l’ora di continuare a lavorare a stretto contatto per il film“.

Fonte: THR

La La Land: 10 cose che non sai sul film

La La Land è quel film che ha riportato il genere musical a grandi fasti, omaggiando i film che hanno fatto la storia del cinema e trasportando la struttura del genere ai giorni nostri, con un occhio al passato e uno al futuro. Questo film è stato ben accolto sia dal pubblico e dalla critica, sia grazie ad un talentuoso e lungimirante Damien Chazelle, sia grazie all’interpretazione della coppia Emma StoneRyan Gosling. Ecco, allora, dieci cose da sapere su La La Land.

La La Land film

la la land

1. Solo 30 minuti per girare la scena del tramonto su Hollywood. La crew del film ha avuto una finestra della durata di una sola mezz’ora (secondo Linus Sandgren, direttore della fotografia, esattamente tra le 7:20 e le 7:50 di sera) entro due giorni per girare la sequenza del crepuscolo a Hollywood Hills. Secondo Damien Chazelle, Emma Stone e Ryan Goslilng gestivano cinque riprese in due giorni, dove dopo ogni ripresa, sarebbero tornati al punto di partenza con gli assistenti che gli asciugavano il sudore prima di ricominciare a ballare. La quarta ripresa effettuata è la sequenza che si vede nel film.

2. La sequenza di apertura è stata girata con alte temperature. Basti pensare che per Another Day of Sun i ballerini hanno girato con circa 109 gradi F (ovvero circa 43 gradi centigradi) in solo due giorni. Ogni artista aveva due costumi di ricambio conservati nelle macchine, con cui si sono cambiati durante le riprese. Per massimizzare il tempo di ripresa, la coreografa Mandy Moore ha iniziato le prove a maggio 2015 nel parcheggio dietro gli uffici della produzione. La sequenza è stata mappata con auto modello in miniatura e post-it. Durante le riprese, per evitare di intralciare le inquadrature, Moore si era nascosta sotto una macchina in modo da poter dare indicazioni ai ballerini.

3. Hanno conosciuto la moglie di Gene Kelly. Prima di iniziare le riprese, Chazelle, Gosgling e Stone hanno fatto visita alla vedova dell’attore e ballerino, avendo la possibilità di ammirare molti dei cimeli dei suoi film, come la copia rilegata in cuoio di Cantando sotto la pioggia (1952).

La La Land Streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere La La Land, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, iTunes e Tim Vision.

La La Land Oscar

5. Ha ricevuto 14 nomination agli Oscar. Il film ha avuto un numero di candidature pari a Eva contro Eva (1950) e Titanic (1997), portando a casa le statuette nelle categorie Miglior regista, Miglior attrice protagonista, Miglior fotografia, Miglior scenografia, Migliore colonna sonora, Migliore canzone originale a City of Stars.

6. Aveva quasi vinto un altro premio. Il film riuscì quasi ad aggiudicarsi l’Oscar per il Miglior film, grazie ad una gaffe di Warren Beatty e Faye Dunaway che assegnarono il premio a La La Land, senza aver effettuato il cambio busta, quando in realtà il film vincitore era Moonlight.

La La Land cast

la la land

7. Ryan Goslilng ha imparato la musica a memoria. Secondo il compositore Justin Hurwitz, tutte le esibizioni per pianoforte nel film sono state registrate per la prima volta dal pianista Randy Kerber durante la pre-produzione. Gosling ha poi trascorso due ore al giorno, per sei giorni alla settimana, a prendere lezioni di pianoforte, imparando tutta la musica. Durante le riprese, l’attore è stato in grado di suonare tutte le sequenze viste nel film senza l’uso di mani altrui o di effetti in CGI.

8. Emma Stone ha cantato live con l’uso di un auricolare. L’attrice ha eseguito Audition (The Fools Who Dream) dal vivo. Il compositore Justin Hurwitz si trovava in un’altra stanza, suonando il pianoforte per farle da base. Il regista ha detto che ciò è stato fatto affinché l’attrice avesse un maggior controllo sulla scena.

9. Ci sarebbero dovuti essere altri attori nei ruoli dei protagonisti. In principio, per i ruoli di Mia e Sebastian erano stati considerati Miles Teller ed Emma Watson. In seguito, si preferì Ryan Goslilng, mentre la Watson si ritirò per interpretare Belle in La bella e la bestia (2017), spianando la strada ad Emma Stone.

La La Land frasi

10. Frasi iconiche per un film iconico. La La Land è un film destinato a rimanere nell’immaginario collettivo non solo visivamente, ma anche grazie alle sue indimentabili frasi. Ecco qualche esempio:

  • È questo il sogno! Ogni volta nuovo di zecca, ogni sera! Ed è molto esaltante! (Sebastian Wilder)
  • Resti aggrappato al passato, ma il jazz parla di futuro. (Keith)
  • Ti ho sentito suonare, ti volevo… (Mia Dolan)
  • “Non è strano che continuiamo a incontrarci?” “Forse vuol dire qualcosa.” “Non penso.” “Sì, in effetti.” (Mia Dolan e Sebastian Wilder)

Fonti: IMDb,

Matilde Gioli e Augusto e Toni Fornari parlano de La casa di Famiglia, intervista

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Sono stati Matilde Gioli insieme ad Augusto e Toni Fornari i protagonisti dell’Olbia Film Network. Nell’arena cinematografica di Piazza Dante hanno infatti  accompagnato la proiezione del film La casa di famiglia opera prima di Augusto Fornari che ha ricevuto da Matteo Pianezzi il premio come esordio cinematografico.

Ecco la nostra intervista all’attrice e ai registi:

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Arrivederci professore: trailer del film con Johnny Depp

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Notorious Pictures ha diffuso il trailer di Arrivederci professore, una storia poetica ed emozionante con Johnny Depp nel ruolo di un insegnante controcorrente che riscopre l’importanza della vita in ogni suo attimo.

Il film, diretto da Wayne Roberts, sarà dal 20 giugno al cinema grazie a Notorious Pictures. La rivoluzione personale di un uomo che sceglie di vivere come più gli piace e dedicare tutto sé stesso a ciò che ama davvero: la figlia, l’amicizia e la libertà di esprimere fino in fondo se stessi.

 

Carismatico, eclettico, unico, Johnny Depp torna sul grande schermo nel ruolo di un insegnante controcorrente che riscopre il valore della vita con Arrivederci professore, una storia poetica ed emozionante per la regia di Wayne Roberts. Distribuito da Notorious Pictures, il film sarà dal 20 giugno al cinema.

Protagonista di Arrivederci professore è Richard (Johnny Depp), un professore universitario che, quando scopre di avere un cancro e poco tempo ancora a disposizione, decide di sfruttarlo al meglio e di cogliere ogni occasione che incontra sulla sua strada. La vita di Richard, grigia e ripetitiva fino a quel momento, tra un rapporto complicato con la moglie e un lavoro poco appagante, si trasforma improvvisamente e si colora di leggerezza, entusiasmo, autenticità.

Il ritratto commovente e allo stesso tempo ironico di un professore fuori dagli schemi che impara ad amare la vita e trasmette questa lezione ai suoi studenti, incoraggiandoli a vivere a pieno e a non sprecare neanche un attimo. La rivoluzione personale di un uomo che sceglie di vivere come più gli piace e dedicare tutto sé stesso a ciò che ama davvero: la figlia, l’amicizia e la libertà di esprimere fino in fondo se stessi.

Il film, che vede nel cast anche Rosemarie DeWitt, Danny Huston, Zoey Deutch, Ron Livingston, Odessa Young, sarà presentato in anteprima anche al Filming Italy Sardegna Festival (13-16 giugno).

Arrivederci professore: trama

Quando Richard, professore universitario di mezz’età, scopre di avere un cancro allo stadio terminale, decide di rivoluzionare la sua vita e godersi a pieno il tempo che gli rimane. La sua complicata relazione sentimentale e la sua poco soddisfacente vita lavorativa subiscono così un cambiamento brusco e repentino. Inaspettatamente l’avvicinarsi della sua morte aiuterà chi gli sta vicino a ritrovare la gioia di vivere.

West Side Story: la prima foto ufficiale del film di Steven Spielberg

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È stata diffusa la prima immagine ufficiale di West Side Story, il nuovo film di Steven Spielberg remake del famoso musical premio Oscar. Ecco di seguito i protagonisti e le due gang che nel film si scontrano, sullo sfondo della storia d’amore tra Tony (Ansel Eglort) e Maria (Rachel Zegler).

Dopo aver svolto un lunghissimo processo di audizioni, che hanno coinvolto 30mila persone in tutto il mondo, Steven Spielberg ha trovato i suoi protagonisti per West Side Story. Dopo l’annuncio che la star di Baby Driver sarebbe stato il suo Tony, arriva adesso, in esclusiva per Deadline, la conferma che il regista ha trovato anche gli interpreti di Maria, Anita, Bernardo e Chino.

Spielberg ha scelto la diciassettenne esordiente Rachel Zegler, studentessa della New Jersey High School, per interpretare la protagonista, Maria. Con lei ci saranno Ariana DeBose, veterana di Broadway, nei panni di Anita, e David Alvarez in quelli di Bernardo. Josh Andrés Rivera, attore di teatro, sarà Chino.

Spielberg e il suo team si sono impegnati a trovare i migliori attori disponibili, cercando di rimanere fedeli alle etnie dei personaggi della storia originale. Nel dicembre 2018, Spielberg e Tony Kushner, che sta adattando West Side Story, si sono incontrati con professori e studenti presso l’Università di Porto Rico (Universidad de Puerto Rico – Río Piedras) per saperne di più sulle arti dello spettacolo sull’isola.

I nuovi membri del cast si uniscono a Rita Moreno, che ha vinto un Oscar per la sua interpretazione di Anita nel film del 1961, e che adesso interpreterà Valentina, una versione ripensata ed espansa del personaggio di Doc, il proprietario del negozio d’angolo in cui Tony lavora.

Nel cast, come già detto, anche Ansel Eglort, nei panni di Tony.

Alessandro Borghi ospite all’Olbia Film Network, l’intervista

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Bagno di folla ad Olbia per Alessandro Borghi. L’attore romano ha incontrato il pubblico sardo in Piazza Dante per la serata speciale a lui dedicata dall’Olbia Film Network durante la quale ha ricevuto un Premio Speciale per la sua carriera. Sul palco con lui e il direttore artistico del Festival Matteo Pianezzi anche l’assessore Sabrina Serra che lo ha ringraziato personalmente da parte del Comune per la sua presenza e la disponibilità con il pubblico.

Prima della proiezione del film “Sulla mia pelle”, fortemente voluta da Borghi, che ritiene il film di Cremonini “un film necessario” l’attore ha affermato: “una delle magie del cinema è poter riportare in vita una persona per un’ora e quaranta, e l’empatia che crea nel pubblico. Sono sicuro che dopo aver visto il film non potrete non pensare a Stefano Cucchi come ad un vostro figlio, o fratello o amico“.

Abbiamo incontrato Borghi a tu per tu, ed ecco cosa ci ha raccontato sulla sua carriera. sul successo di Sulla Mia Pelle e su come e perché sceglie dei ruoli piuttosto che altri.

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Imogen Poots protagonista del remake di Un Natale rosso sangue

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Imogen Poots sarà la protagonista del remake di Un Natale Rosso Sangue, film horror del 1974 diretto da Bob Clark e con protagonista la Margot Kidder di Superman.

La storia è ambientata in una sorority (un’associazione studentesca femminile) durante le vacanze di Natale, dove un gruppo di ragazze subisce le minacce telefoniche di uno sconosciuto che comincia, poi, ad ucciderle.

Dopo un primo remake nel 2006, arriva adesso Jason Blum che ci riprova, proponendo la stessa storia e scegliendo la Poots per il ruolo della protagonista, con Sophia Takal in veste di regista e co-sceneggiatrice.

La Takal è avvezza al genere horror, e oltre a Imogen Poots, dirigerà anche Aleyse ShannonBrittany O’GradyLily Donoghue e Caleb Eberhardt. Le riprese inizieranno presto visto che la data è già stata fissata: venerdì 13 dicembre.

Abbiamo visto Imogen Poots in Knight of Cups e Need for speed, ma anche nel frizzante Tutto può accadere a Broadway e in Non Buttiamoci Giù.

Pretty Woman: il finale originale era davvero drammatico!

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Julia Roberts ha partecipato con Patricia Arquette alla nuova stagione di Actors on Actors, l’interessante format di Variety che vede confrontarsi di volta in volta una coppia di attori famosi. La Roberts ha rivelato che l’originale finale di Pretty Woman, il suo primo grande successo, era molto drammatico, con Vivian da sola in un vicolo.

Il film ha fatto la fortuna di Julia Roberts e ha consacrato la sua alchimia con Richard Gere sul grande schermo, tanto che nel 1999 i due hanno recitato insieme in un’altra commedia romantica di Garry Marshall, Se scappi ti sposo, nel 1999.

Il lieto fine del film è diventato il paradigma di molte storie d’amore cinematografiche e non, ma pare che in sceneggiatura non fosse così romantico. La Roberts ha ricordato un finale diverso nella sceneggiatura originale.

Durante l’episodio di Actors on Actors, Patricia Arquette ha spiegato di aver ricevuto la sceneggiatura originale, rivelando che Pretty Woman era originariamente intitolata 3.000 e che “il finale era davvero pesante”. Sebbene Arquette non abbia specificato il ruolo per cui è stata considerata, il film sarebbe stato completamente diverso se fosse stata scelta. Anche Roberts ha detto di ricordare la sceneggiatura dal titolo 3.000, spiegando la fine originale: “Butta [Vivian] fuori dalla macchina, le butta i soldi addosso, e se ne va, lasciandola in qualche vicolo sporco”. Non specifica chi doveva buttare Vivian fuori dall’auto, ma se il soggetto è Edward, allora quel finale avrebbe reso il film qualcosa di completamente diverso rispetto a ciò che è stato.

La Roberts ha poi aggiunto che non avrebbe avuto problemi a recitare in un film che con un finale così crudo, solo che la compagnia che produceva all’inizio fallì subito dopo che lei era stata ingaggiata, così la sceneggiatura venne comprata da Disney e affidata a Garry Marshall, che la volle incontrare comunque e al timone del quale il film cambiò completamente rotta.

Giffoni Film Festival 2019: Evan Peters ospite il 23 luglio

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Il 23 luglio Evan Peters incontrerà centinaia di giffoners alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival. L’attore sarà premiato con il GIFFONI EXPERIENCE AWARD.

Il giovane attore americano è conosciuto per i suoi molteplici ruoli nella serie American Horror Story, in Pose e per il ruolo del mutante Quicksilver nel franchise X-Men, con i film X-Men – Days of a future past,  X-Men Apocalypse e  X-Men – Dark Phoenix, in cui ha recitato accanto a star del calibro di Hugh Jackman, Michael Fassbender e Jennifer Lawrence. Vedremo l’attore prossimamente nel film di Unjoo Moon I Am Woman.

Captain Marvel: Samuel L. Jackson ha improvvisato una delle sue scene più divertenti

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Samuel L. Jackson ha improvvisato una delle scene più esilaranti di Nick Fury in Captain Marvel, stando a quanto dichiarano i registi Anna Boden e Ryan Fleck. I fan del MCU sono stati trasportati in un viaggio nel passato con il film con protagonista Brie Larson.

Ambientato nel 1995, il film ha presentato al pubblico questo nuovo personaggio, ma ha anche mostrato un bel pezzo del passato di Fury, della sua scalata allo S.H.I.E.L.D. e di come è nata la Avengers Initiative. Questo passo indietro nel tempo ha dato la possibilità a Fury di ritrarre il personaggio in modo un po’ diverso rispetto al solito, visto che si trattava di un Nick molto più giovane e meno disincantato.

Il film ha dunque presentato al pubblico la prima protagonista del MCU, ma ha anche raccontato una parte della guerra tra i Kree e gli Skrull, nella rivalità tra Yon Rogg (Jude Law) e Talos (Ben Mendelsohn). Durante la missione di Carol Danvers per aiutare gli Skrulls ad allontanarsi dagli spietati Kree, Fury ha il suo primo contatto con le razze aliene.

Ad un certo punto del film, Fury assiste ad un’autopsia su uno Skrull. Nella scena, curioso del genere dell’essere, solleva il lenzuolo bianco che copriva il suo corpo per vedere esattamente come appariva questo alieno nudo. La sua reazione ha suscitato grande ilarità tra gli spettatori, e adesso scopriamo che la scena è stata improvvisata dall’attore.

A quanto pare, la scena non era nella sceneggiatura di Captain Marvel. Boden ha rivelato che l’attore ha fatto tutto da solo, improvvisando la scena e creando un siparietto tanto divertente da convincere gli autori a lasciare il momento nel film. “L’ha fatto e l’abbiamo tenuto perché pensavamo fosse piuttosto divertente”, aggiunge Fleck.

Captain Marvel: ecco tutte le scene eliminate

CORRELATI:

Captain Marvel è arrivato nelle nostre sale il 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: 7 cose che vorremmo vedere nel sequel

Toy Story 4 sarà il primo film Pixar, dal 1995, senza un cortometraggio

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Toy Story 4 sarà il primo film della Pixar dal 1995 a non includere un cortometraggio. Per anni, il pubblico si è abituato a vedere, prima dei film dello Studio, cortometraggi divertenti e anche di un certo spessore, spesso protagonisti dei premi di categoria durante le stagioni dei premi.

Cominciò tutto con A Bug’s Life nel 1998 e la tradizione è proseguita a lungo, fino ad oggi. Di recente, il toccante Bao è stato proiettato prima de Gli Incredibili 2 e ha vinto l’Oscar per il miglior cortometraggio d’animazione.

Tra pochi giorni, la Pixar tornerà al cinema con Toy Story 4, l’ultima puntata del loro franchise di punta. Per coincidenza, la quarta puntata ha qualcosa in comune con il film originale, oltre ai personaggi principali. Per la prima volta in quasi 25 anni, un film Pixar non sarà preceduto da un cortometraggio.

La Disney ha confermato la notizia a Slate. Non è stato fornito alcuna spiegazione dietro alla decisione, quindi sarà interessante vedere se qualcuno alla Pixar fornirà ulteriori dettagli in merito alla rottura dalla tradizione in un secondo momento.

Toy Story 4 è il nuovo, e forse ultimo, capitolo del franchise che ha dato inizio alla grande produzione della Pixar. Nel trailer vediamo Woody e Buzz alle prese con la loro nuova vita con Bonnie, ma incontriamo anche Forky, uno dei giocattoli più originali dell’intera saga.

Toy Story 4: presentati in anteprima 20 minuti. La descrizione delle scene

Nel 1995 Toy Story – Il Mondo dei Giocattoli rivoluzionò il cinema d’animazione come primo lungometraggio interamente realizzato con la computer grafica. Il film ottenne il più alto incasso di quell’anno e fu candidato a tre premi Oscar e due Golden Globe.  Quattro anni dopo, Toy Story 2 – Woody e Buzz Alla Riscossa vinse il Golden Globe come miglior film – commedia o musical, e un Grammy per la miglior canzone scritta per un lungometraggio, un prodotto televisivo o un altro media visivo (Randy Newman, “When She Loved Me”/ “Quando lei mi amava”). Uscito nel 2010, Toy Story 3 – La Grande Fuga ha vinto due Oscar come Miglior film d’animazione e per la Miglior canzone originale (Randy Newman, “We Belong Together”), oltre a un Golden Globe® e un BAFTA come Miglior film d’animazione, diventando inoltre il secondo lungometraggio Pixar a essere candidato all’Oscar come Miglior film.

“Come molti, anch’io pensavo che la storia si fosse conclusa con Toy Story 3 – La Grande Fuga”, afferma il regista Josh Cooley. “E in effetti in quel film si concludeva la storia di Woody con Andy. Ma, come accade nella vita di tutti i giorni, ogni fine è in realtà un nuovo inizio. La vita di Woody in una nuova cameretta con nuovi giocattoli e un nuovo bambino è qualcosa che non abbiamo mai visto prima. Ci siamo chiesti come sarebbe stato e da questa domanda ha cominciato a prendere vita una nuova storia che meritava di essere esplorata”.

Jonas Rivera, produttore di Toy Story 4, racconta il ritorno di Woody & Co