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George Clooney è in trattative per un ruolo nel MCU?

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George Clooney è in trattative per un ruolo nel MCU?

George Clooney, star di Batman e Robin, ha fatto una breve apparizione nel ruolo di Bruce Wayne in The Flash, ma l’attore ha chiarito che si è trattato di un “one and done” e che non ha alcun interesse a riprendere il ruolo.

Sebbene alcuni fan siano stati felici di rivedere George Clooney nei panni dell’iconico eroe della DC Comics, la scena – così come il film stesso – si è rivelata molto controversa, e in generale si è pensato che l’attore fosse stato riportato in scena per poco più di una rapida gag visiva.

A parte questo cameo, l’attore candidato all’Oscar ha evitato i film sui supereroi dopo il tanto criticato Batman di Joel Schumacher, ma ha già detto che non escluderebbe necessariamente di interpretare un altro personaggio dei fumetti se la sceneggiatura fosse di qualità.

Ora, lo scoop MTTSH sostiene che George Clooneyy è in trattativa con i Marvel Studios per un ruolo non rivelato.

George Clooney ha 63 anni e, anche se non li dimostra e potrebbe cavarsela con un ruolo più giovane, questo restringe almeno in parte i personaggi per i quali potrebbe essere in lizza. Al momento, la teoria più diffusa sembra essere quella di una variante multiversale di Nick Fury, che potrebbe sicuramente essere introdotta in Avengers: Secret Wars.

Si ipotizza anche che potrebbe interpretare il Dottor Destino nei Fantastici Quattro. Se Clooney è in trattative per un ruolo nel MCU, quale personaggio vorreste vedergli interpretare?

Dove abbiamo visto di recente George Clooney?

Diretto da Andy Muschietti, The Flash vede Barry Allen viaggiare nel tempo per cambiare gli eventi del passato. Ma quando il suo tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il Generale Zod è tornato, minacciando l’annientamento, e non ci sono Super Eroi che possano aiutarlo. A meno che Barry non riesca a far uscire dalla pensione un Batman molto diverso e a salvare un kryptoniano imprigionato… anche se non quello che sta cercando.

In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza di Barry è correre per la sua vita. Ma il sacrificio finale sarà sufficiente a resettare l’universo?”.

The Flash è prodotto da Barbara Muschietti e Michael Disco, con una sceneggiatura di Christina Hodson e una storia di John Francis Daley & Jonathan Goldstein e Joby Harold, basata sui personaggi della DC. Warner Bros. Pictures presenta una produzione Double Dream/a Disco Factory di un film di Andy Muschietti.

Inside Out 2 è il primo film dell’anno a superare il miliardo di dollari al box office mondiale

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Alla vigilia di luglio, un film del 2024 si è finalmente unito al club del miliardo. Inside Out 2 della Disney/Pixar ha aperto alla grande quando è arrivato nelle sale il 14 giugno e nelle ultime due settimane si è comportato costantemente bene. Ora, il sequel animato acclamato dalla critica è diventato ufficialmente il primo film del 2024 a superare il traguardo di 1 miliardo di dollari al box office globale.

Dopo 19 giorni di uscita, Inside Out 2 ha incassato 469,3 milioni di dollari in Nord America e 545,5 milioni di dollari a livello internazionale, per un totale mondiale di 1,015 miliardi di dollari. Il film è diventato uno degli 11 film d’animazione della storia a superare questo traguardo (otto dei quali sono titoli Disney) ed è il più veloce a farlo.

Questi numeri sono molto incoraggianti per le sale cinematografiche, poiché questo livello di mega-blockbuster è diventato una rarità dopo la pandemia. È anche una buona notizia per la Pixar, visto che negli ultimi anni l’amato studio ha faticato al botteghino e che film come Turning Red, Soul e Luca sono stati inviati direttamente al servizio di streaming Disney+.

Il regista diInside Out e capo della Pixar, Pete Docter, ha sottolineato in precedenza che la strategia dell’era COVID ha “addestrato” il pubblico a guardare i film a casa, il che spiega, secondo lui, la scarsa performance (almeno in termini comparativi) di Lightyear del 2022 e Elemental del 2023. Le date di debutto del film in digitale e in streaming non sono ancora state annunciate.

A nome dei proprietari di sale cinematografiche di tutto il Paese e di tutto il mondo, vogliamo congratularci con Inside Out 2 della Disney per aver incassato un miliardo di dollari più velocemente di qualsiasi altro film d’animazione della storia”, ha dichiarato Michael O’Leary, presidente e amministratore delegato della National Association of Theatre Owners. “Lo straordinario successo globale del film dimostra ancora una volta che il pubblico di tutto il mondo risponde ai film avvincenti e divertenti e che vuole goderseli sul grande schermo”.

Disney – Pixar Inside Out 2 torna nella mente dell’adolescente Riley proprio mentre il quartier generale viene improvvisamente demolito per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove emozioni! Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che da tempo gestiscono un’operazione di successo, non sanno come comportarsi quando arriva Ansia. E sembra che non sia sola.

Maya Hawke presta la voce ad Ansia, mentre Amy Poehler è la voce di Gioia. Il cast vocale comprende anche Lewis Black, Phyllis Smith, Tony Hale e Liza Lapira. Diretto da Kelsey Mann e prodotto da Mark Nielsen.

Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba Il Castello Dell’ Infinito arriverà al cinema

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Mentre va in onda oggi l’episodio finale dell’arco Hashira Training di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba, Crunchyroll, la casa per eccellenza degli anime in tutto il mondo, ha annunciato di aver acquisito l’attesissimo Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba Il Castello Dell’ Infinito, che arriverà in esclusiva nelle sale cinematografiche di tutto il mondo come un’epica trilogia di film.

I tre film saranno distribuiti da Crunchyroll e Sony Pictures Entertainment in tutto il mondo, esclusi alcuni territori asiatici selezionati tra cui il Giappone. Non c’è ancora una data ufficiale di uscita. L’evento cinematografico in tre parti rappresenta l’arco finale e il culmine della popolarissima e pluripremiata serie anime shonen.

Demon Slayer è stato un franchise fenomenale e noi di Crunchyroll siamo felici di averne fatto parte fin dall’inizio“, ha dichiarato Rahul Purini, Presidente di Crunchyroll. “Crunchyroll è entusiasta di poter portare questa trilogia di film ai fan, sul grande schermo, e promette di essere uno degli eventi culturali pop veramente epici del nostro tempo quando arriverà nelle sale“.

Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba è basato sulla serie manga di Koyoharu Gotoge pubblicata sotto SHUEISHA’s JUMP COMICS, che consta di 23 volumi e oltre 150 milioni di copie in pubblicazione. Il franchise ha conquistato l’ammirazione di milioni di fan in tutto il mondo dal suo debutto nel 2018. La storia inizia quando Tanjiro Kamado, un ragazzo la cui famiglia è stata uccisa da un demone, si unisce al Demon Slayer Corps per far tornare umana la sorella minore Nezuko dopo che questa è stata trasformata in un demone.

Army of One: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

Army of One: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

Quello del revenge movie è da sempre un filone di film particolarmente popolari e acclamati, dove il protagonista di turno intraprende una spedizione punitiva nei confronti di quanti hanno ucciso o rapito dei suoi cari. Da prima genere prettamente pensato per un pubblico maschile, negli ultimi anni, fortunatamente, sono stati realizzati sempre più film dove ad andare in cerca di vendetta è un personaggio femminile. Da Il buio nell’anima a Colombiana, da Peppermint – L’angelo della vendetta fino al recente Army of One.

Diretto da Stephen Durham, regista qui alle prese con un genere diverso dopo essersi occupato prevalentemente di horror, Army of One è un intenso thriller che fa della sua solitaria protagonista una personalità dotata della forza e delle capacità di un intero esercito, come recita il titolo. Realizzato nel 2020, il film non ha però ottenuto un’adeguata distribuzione, anche per via della pandemia di Covid-19, cosa che lo ha portato a passare piuttosto in sordina.

Ed ecco perché il suo passaggio televisivo è l’occasione per gli appassionati di questo genere per scoprire questo solido thriller d’azione ricco di colpi di scena e sequenze di grande impatto. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Army of One. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Army of One cast

 La trama di Army of One

Protagonista del film è Brenner, un’agente delle forze speciali, che insieme a suo marito Dillon parte per un’escursione nei boschi per staccare dal lavoro. Durante le loro esplorazioni si intrufolano in una baita e scoprono per caso un deposito illegale di armi e droghe. I due, capendo la gravità della situazione, tentano di fuggire. Il loro tentativo è però vano perché i trafficanti, capitanati dallo spietato Butch, li vedono, li inseguono e riescono a catturarli.

I criminali non si accontentano di una semplice cattura ma dopo aver torturato la coppia, uccidono Dillon e pensano di aver ucciso anche Brenner che invece sopravvive alle violenze inflitte. La donna, riuscita a liberarsi, è ora intenzionata a vendicare il marito. Rabbia e dolore uniti alla sua preparazione militare le daranno la forza e la determinazione di un intero esercito, che la aiuterà in questa caccia al nemico.

Il cast del film e le location dove è stato girato il film

Ad interpretare la protagonista, Brenner, vi è l’attrice Ellen Hollman, nota per aver recitato anche nella serie Spartacus e nei film Love and Monsters e Matrix: Resurrections. Accanto a lei, nel ruolo del marito Dillon, vi è invece l’attore Matt Passmore, visto nelle serie Satisfaction The Glades. L’attrice Kendra Carelli interpreta invece Emily, mentre Alan Moore è il detective Frank Shelton, uno dei pochi uomini di cui Brenner può fidarsi.

Gary Kasper interpreta Buth, mentre Stephen Dunlevy è Hank, uno dei mercenari. L’attore, nella vita reale, è il marito di Ellen Hollman. Infine, l’attrice Geraldine Singer, recentemente vista nei film Scappa – Get Out, Nessuno ti salverà e Lisa Frankenstein, interpreta Mama, potente criminale in cui si imbatterà Brenner. Per quanto riguarda le location dove si sono svolte le riprese, invece, i luoghi prescelti si possono ritrovare in Alabama e in Georgia.

Army of One location

Come finisce il film? Ecco la descrizione del finale

Nel corso del film Brenner scopre che Butch fa capo ad una donna di nome Mama, che possiede quasi tutta la città e gestisce tutti gli affari di droga che in essa avvengono. Pertanto, detiene il potere maggiore all’interno di questi confini. Seguendo le tracce dei suoi uomini e uccidendoli uno dopo l’altro, Brenner arriva finalmente a una casa di proprietà di Mama, dove affronta Butch e lo uccide.

Brenner viene a quel punto inseguita dagli scagnozzi di Mama all’interno della foresta. Durante l’inseguimento, Brenner fa la conoscenza di Emily, che eraa tenuta prigioniera da Mama ed è incinta del figlio di Butch. Brenner le promette che, qualunque cosa accada, si assicurerà che Emily e il nascituro restino al sicuro. Tuttavia, decide di usare la ragazza come esca per attirare allo scoperto Mama.

Quando però la criminale trova Emily, si genera una situazione di stallo, con Mama che tiene la ragazza bloccata con un coltello alla gola. In un momento di distrazione di Brenner, Mama uccide senza pietà Emily, che esala l’ultimo respiro tra le mani di Brenner. Quest’ultima, disperata per non essere riuscita a mantenere la sua promessa, giura ulteriormente vendetta nei confronti della criminale, ormai rimasta a corto di scagnozzi.

Poco dopo, Mama passare il tempo fuori casa mentre uno dei suoi ragazzi sta per darle del tè. Proprio in quel momento, Mama riceve un messaggio con scritto “giorno del giudizio” sul suo telefono e sente un colpo di pistola. Pochi istanti dopo, un proiettile le buca la fronte, lasciandola morta sulla sedia. Naturalmente è Brenner ad aver sparato da lontano, che può così considerare conclusa la sua vendetta, pur dovendo vivere con il rimorso per non essere riuscita a salvare suo marito ed Emily.

Il trailer di Army of One e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Army of One grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play, Apple TVNow e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 29 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Will Hunting – Genio ribelle: dal cast al monologo, tutte le curiosità sul film

Ci sono film in grado di insegnare molto ai propri spettatori. Ci sono film per imparare ad amare, film per nutrire l’indignazione e ci sono film che invece insegnano a guarire dalle ferite che la vita provoca. Pochi titoli riescono in quest’ultimo intento come Will Hunting – Genio ribelle, opera del 1997 diretta Gus Van Sant e con protagonista Matt Damon. All’interno di questa, scritta dallo stesso Damon insieme all’amico Ben Affleck, si propone infatti la storia di un ragazzo problematico, emarginato da quanto lo circonda e con un disperato bisogno di lasciar andare ogni barriera protettiva per poter amare ed essere amato veramente.

Il percorso del protagonista si presenta dunque come una serie di importanti lezioni di vita, che smontano pezzo dopo pezzo l’inutile corazza che egli si era formato da solo. Will Hunting – Genio ribelle non è solo un film che racconta ciò in modo estremamente sincero e genuino, con una bontà rara, ma è anche uno dei migliori film degli anni Novanta, che ha contribuito a forgiare un modo alternativo di fare cinema. Ideato originariamente come thriller, l’interesse dei due sceneggiatori si è poi infatti asciugato verso una trattazione più complessa dell’animo umano, dei rapporti e di quanto questi siano delicati.

Will Hunting – Genio ribelle fu un successo straordinario, premiato con due Oscar (tra cui quello per la miglior sceneggiatura originale). A distanza di oltre vent’anni è ancora un titolo in grado di insegnare qualcosa di più ad ogni nuova visione. Questo perché è possibile, di volta in volta, porsi dal punto di vista di un diverso personaggio, imparando quanto c’è da sapere sull’amore, il rimpianto, l’amicizia, il dolore e l’importanza delle piccole cose. Sono molte le curiosità legate al film e proseguendo qui nella lettura si potrà scoprire tutto ciò che occorre sapere.

Will Hunting - Genio ribelle storia vera
Matt Damon in Will Hunting – Genio ribelle. © 1997 Miramax Pictures- all rights reserved

La trama di Will Hunting – Genio ribelle

La vicenda del film si svolge nella città di Boston. Il ventenne Will Hunting vive in un quartiere di periferia e come questo anche lui si trova ai margini di un mondo nel quale non si riconosce. Le sue giornate sono composte da lavori precari e uscite insieme agli amici Chuckie, Morgan e Billy. Quelli con loro sono gli unici momenti davvero felici per il giovane, altrimenti insicuro sul proprio futuro e tormentato dal proprio violento passato. È proprio durante una serata con gli amici che incontra la dolce Skylar, studentessa di Harvard di cui si innamora, venendo ricambiato. Mentre vive questo grande sconvolgimento sentimentale, però, Will va incontro ad una serie di eventi che cambieranno per sempre la sua vita.

Lavorando come lava pavimenti nel dipartimento di matematica della prestigiosa università MIT, egli risolve quasi per caso un complicatissimo problema di matematica presente su una lavagna. Così facendo viene notato dal professor Gerald Lambeau, il quale riconosce in Will un vero genio. Convincere il ragazzo, estremamente schivo, a riconoscere la sua capacità e farne qualcosa di grande sarà però un compito arduo. Per riuscirci, Lambeau si rivolgerà ad un suo vecchio amico, lo psicologo Sean Maguire, il quale è reduce dal lutto della moglie. Costretto ad una serie di sedute con questi, Will imparerà lentamente a lasciarsi andare, apprendendo molto e insegnando altrettanto al malinconico Maguire.

 

Will Hunting – Genio ribelle è basato su una storia vera?

Di base, la risposta a questa domanda è no, Will Hunting – Genio ribelle non è basato su una storia vera. Giustamente, però, Damon ha iniziato a concepire il racconto ispirandosi a cose che gli erano proprie e che conosceva avendole vissute in prima persona o per sentito dire. Inserì dunque molte delle sue esperienze da studente nel racconto del protagonista, tra cui il suo rapporto con la fidanzata dell’epoca. Una celebre scena del film ispirata ad un evento realmente accaduto è però quella in cui Will risolve il complicato problema sulla lavagna del college. Damon ha raccontato che suo fratello fece una cosa simile a suo tempo, fornendo non una soluzione corretta al problema ma una falsa soluzione così articolata da sembrare vera.

Al di là di ciò, però, vi è una leggenda urbana che ha a sua volta ispirato tale scena. Questa ha per protagonista il matematico George Dantzig, il quale nel 1939, quando ancora era a Berkeley come studente, arrivò in ritardo di pochi minuti ad una lezione del professor Jerzy Neyman. Questi aveva nel frattempo già scritto alla lavagna quattro esempi di problemi di statistica irrisolti. Presumendo che fossero compiti per casa, Dantzig se ne annotò due e pochi giorni più tardi produsse una completa soluzione per entrambi. Sei settimane dopo, Dantzig ricevette una visita dal Neyman, che aveva rielaborato una delle soluzioni di Dantzig perché fosse pubblicata su una rivista di matematica. Dantzig scoprì così dell’effettiva importanza di quanto risolto.

Will Hunting - Genio ribelle cast
Matt Damon e Minnie Driver in Will Hunting – Genio ribelle. © 1997 Miramax Pictures- all rights reserved

Il cast del film

Come annunciato in apertura, ad interpretare il protagonista Will Hunting vi è l’attore Matt Damon. All’epoca ancora poco conosciuto, questi dovette imporsi non poco per poter recitare in tale ruolo. L’essere l’autore della sceneggiatura, però, gli diede maggior autorità riguardo a tale scelta. Alla fine ottenne quanto desiderato, arrivando anche ad ottenere una nomination all’Oscar per la sua interpretazione. Nei panni dei suoi amici vi sono invece Ben Affleck nei panni di Chuckie, Casey Affleck in quelli di Morgan e Cole Hauser per Billy. Ad interpretare Skylar, invece, è l’attrice Minnie Driver, qui al suo primo ruolo importante, per il quale fu poi nominata all’Oscar come miglior attrice non protagonista.

Uno dei ruoli più celebri e amati del film è quello dello psicologo Sean Maguire. Ad interpretarlo vi è il grande Robin Williams, che per la sua interpretazione vinse il premio Oscar come miglior attore non protagonista. Williams rimase da subito affascinato dalla sceneggiatura, e contribuì in modo significativo ad aggiungere determinate battute. Le sue improvvisazioni sono ricordate come tra le più memorabili del film. Nel ruolo del professor Gerald Lambeau vi è invece il noto attore svedese Stellan Skarsgård. L’attore allo stesso modo accettò con grande entusiasmo di partecipare, rivelandosi la scelta più giusta per dar vita al freddo ma non infallibile professore di matematica.

 

Il monologo di Robin Willams e le frasi più belle del film

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film, come anche il celebre monologo recitato da Robin Williams, considerato tra i più belli mai scritti. Attraverso di essi si potrà comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti.

“Se ti chiedessi sull’arte probabilmente mi citeresti tutti i libri di arte mai scritti… Michelangelo. Sai tante cose su di lui: le sue opere, le aspirazioni politiche, lui e il Papa, le sue tendenze sessuali, tutto quanto vero? Ma scommetto che non sai dirmi che odore c’è nella Cappella Sistina. Non sei mai stato lì con la testa rivolta verso quel bellissimo soffitto… Mai visto. Se ti chiedessi sulle donne, probabilmente mi faresti un compendio sulle tue preferenze, potrai perfino aver scopato qualche volta… ma non sai dirmi che cosa si prova a risvegliarsi accanto a una donna e sentirsi veramente felici. Sei uno tosto.

E se ti chiedessi sulla guerra probabilmente mi getteresti Shakespeare in faccia eh? “Ancora una volta sulla breccia, cari amici!”… ma non ne hai mai sfiorata una. Non hai mai tenuto in grembo la testa del tuo migliore amico vedendolo esalare l’ultimo respiro mentre con lo sguardo chiede aiuto. Se ti chiedessi sull’amore probabilmente mi diresti un sonetto. Ma guardando una donna non sei mai stato del tutto vulnerabile… non ne conosci una che ti risollevi con gli occhi, sentendo che Dio ha mandato un angelo sulla terra solo per te, per salvarti dagli abissi dell’Inferno. Non sai cosa si prova ad essere il suo angelo, avere tanto amore per lei, vicino a lei per sempre, in ogni circostanza, incluso il cancro.

Will Hunting - Genio ribelle frasi
Robin Williams e Stellan Skarsgård in Will Hunting – Genio ribelle. Foto di Miramax Films – © 1997 Miramax Pictures- all rights reserved

Non sai cosa si prova a dormire su una sedia d’ospedale per due mesi tenendole la mano, perché i dottori vedano nei tuoi occhi che il termine “orario delle visite” non si applica a te. Non sai cos’è la vera perdita, perché questa si verifica solo quando ami una cosa più di quanto ami te stesso: dubito che tu abbia mai osato amare qualcuno a tal punto. Io ti guardo, e non vedo un uomo intelligente, sicuro di sé, vedo un bulletto che si caga sotto dalla paura. Ma sei un genio, Will, chi lo nega questo.

Nessuno può comprendere ciò che hai nel profondo. Ma tu hai la pretesa di sapere tutto di me perché hai visto un mio dipinto e hai fatto a pezzi la mia vita del cazzo. Sei orfano giusto? Credi che io riesca a inquadrare quanto sia stata difficile la tua vita, cosa provi, chi sei, perché ho letto Oliver Twist? Basta questo ad incasellarti? Personalmente, me ne stra-frego di tutto questo, perché, sai una cosa, non c’è niente che possa imparare da te che non legga in qualche libro del cazzo. A meno che tu non voglia parlare di te. Di chi sei. Allora la cosa mi affascina. Ci sto. Ma tu non vuoi farlo… vero, campione? Sei terrorizzato da quello che diresti. … A te la mossa, capo.”

Di seguito, invece, alcune delle più belle frasi del film:

  • La libertà, se l’ha dimenticato, è il diritto dell’anima di respirare, e se essa non può farlo le leggi sono cinte troppo strette. Senza libertà l’uomo è una sincope. (Will Hunting)
  • Avrai dei momenti difficili, ma ti faranno apprezzare le cose belle alle quali non prestavi attenzione. (Sean Maguire)
  • Spesso vorrei non averti mai conosciuto, perché potrei dormire la notte. E non dovrei vivere con la consapevolezza che c’è qualcuno come te in giro… e non dovrei vederti gettare tutto al vento. (Gerald Lambeau)
  • Personalmente, me ne strafrego di tutto questo, perché, sai una cosa, non c’è niente che possa imparare da te che non legga in qualche libro del cazzo. A meno che tu non voglia parlare di te. Di chi sei. Allora la cosa mi affascina. Ci sto. Ma tu non vuoi farlo… vero, campione? Sei terrorizzato da quello che diresti. … A te la mossa, capo. (Sean Maguire)

Il trailer di Will Hunting – Genio ribelle e dove vedere il film in streaming

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Will Hunting – Genio ribelle è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Prime Video e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 29 giugno alle ore 21:15 sul canale TwentySeven.

La seconda chance: tutto quello che c’è da sapere sul film

La seconda chance: tutto quello che c’è da sapere sul film

Negli ultimi anni sono diversi i film italiani che hanno affrontato il tema della genitorialità, affidandosi il più delle volte alla commedia ma senza rinunciare talvolta anche ad elementi fantasy. Titoli come 10 giorni senza mamma o Tre di troppo sono solo due esempi, ma ad essi si può ora accostare anche La seconda chance, il nuovo film di Umberto Riccioni Carteni, già regista anche di Diverso da chi?, Divorzio a Las Vegas e Quasi orfano.

La seconda chance – dice il regista Umberto Carteni – affronta la tematica genitori-figli con leggerezza, ma trattando in modo sincero le dinamiche che si creano all’interno di un nucleo famigliare. Il film vuole divertire, ma senza tradire l’autenticità dei personaggi, le loro inquietudini, le distanze che si creano tra i genitori e i figli. È così che il racconto ci porta a riflettere su quanto noi genitori non conosciamo le vite dei nostri ragazzi: spesso troppo presi dalle nostre vite, rivolgiamo a loro uno sguardo superficiale e disattento”.

In mezzo alla sua leggerezza, La seconda chance mira dunque anche a sollevare riflessioni quanto mai importanti che, tra risate ed emozioni, permettono di interrogarsi sui propri rapporti famigliari e su quanto davvero conosciamo le persone a cui siamo legati. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La seconda chance cast

La trama di La seconda chance

Protagonisti del film sono Max e Anna Mancini, una coppia insieme da ben venticinque anni e con due figli gemelli adolescenti, Tina e Nico. I due ragazzi hanno però caratteri opposti: Tina è una giovane ribelle, poco dedita allo studio, mentre suo fratello Nico, invece, è un ragazzo tranquillo e solitario, con una gran passione per i videogames. Anche per via di queste differenze, da sempre tra Max e Anna e i ragazzi ci sono tensioni. L’apice di questa costante battaglia tra genitori e figli viene però toccato il giorno del diciottesimo compleanno dei gemelli, quando Max e Anna concedono loro di organizzare una festa a casa, che degenererà totalmente.

È a quel punto che i due genitori si renderanno conto di non sapere nulla dei loro figli e si chiedono se non abbiano sbagliato qualcosa nella loro educazione, ricordando con nostalgia quel tempo in cui Tina e Nico non erano altro che due adorabili bambini bisognosi di protezione. Quando la disastrosa serata di compleanno giunge a termine, viene allora data a Max e Anna una seconda chance per far chiarezza nel rapporto con Tina e Marco e provare, se mai possibile, a non ripetere gli stessi errori ma anzi a recuperare quel rapporto sempre più incrinato.

La seconda chance trama

 

Il cast di La seconda chance

Ad interpretare Max vi è l’attore Max Giusti, noto per la sua attività televisiva ma anche per aver recitato nei film Ladri si nasce, Famosi in 7 giorni e Appena un minuto. Giusti è però anche noto per essere il doppiatore italiano di Gru nella trilogia animata di Cattivissimo me. Accanto a lui, nel ruolo della moglie Anna vi è l’attrice Gabriella Pession, recentemente vista nella serie La porta rossa nel ruolo di Anna Meyer, ma anche nel film Una commedia pericolosa. Vittoria Gallione e Fabio Bizzarro sono invece gli interpreti di Tina e Nico. L’attore Maurizio Mattioli interpreta invece nonno Fausto.

Il trailer di La seconda chance e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di sabato 29 giugno alle ore 21:10 sul canale Rai Movie. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

My Lady Jane: la storia vera dietro la serie Prime Video

My Lady Jane: la storia vera dietro la serie Prime Video

My Lady Jane, una nuova serie arrivata su Prime Video, è l’ultima di una tendenza in costante crescita nella fiction televisiva storica. Si tratta di prendere una figura storica di un certo rilievo, come Dick Turpin o Caterina la Grande, e di raccontare o ampliare in modo narrativo la storia della loro vita attraverso la lente di una commedia anacronistica. Alcune hanno avuto un successo strepitoso, come The Great e Our Flag Means Death, altre, come Dickinson e The Completely Made-Up Adventures of Dick Turpin, non hanno avuto la notorietà che forse meritavano. Sebbene l’idea non sia nuova, è innegabilmente in voga da un paio d’anni.

L’obiettivo di questi spettacoli non è mai stato quello di fornire al pubblico una narrazione accurata degli eventi, pur esponendo alcuni fatti, dai più elementari ai più sorprendenti. La priorità è quella di intrattenere il pubblico e magari interessarlo alla storia vera, ma in alcuni casi, come in My Lady Jane, le persone potrebbero rimanere un po’ deluse dalla verità. My Lady Jane è una narrazione fittizia, in un universo alternativo, delle prove e delle tribolazioni di Lady Jane Grey.

La pronipote di Enrico VII, che vinse la Guerra delle Rose per rivendicare il trono d’Inghilterra, e pronipote di Enrico VIII, e soprattutto regina d’Inghilterra per poco più di una settimana. La Regina dei nove giorni è una di quelle tragedie storiche poco conosciute che non vengono annoverate nell’elenco dei monarchi inglesi che gli scolari britannici devono ricordare. Inutile dire che la versione libera e armata di pugnale che vedremo in My Lady Jane è molto lontana da quella che è stata nella storia, ma nonostante la sua brevità, c’è una storia affascinante su quei nove giorni e oltre.

Chi era la vera Lady Jane Grey?

Emily Bader My Lady Jane
Foto di Jonathan Prime/Prime Video – © Jonathan Prime

Legata direttamente alla famiglia reale, Lady Jane Grey visse una vita di immensi privilegi. Come per molti personaggi storici, la sua data di nascita esatta è stata contestata da molti storici, ma l’anno di nascita è generalmente accettato come 1537.

Secondo Lady Jane Grey: A Tudor Mystery di Eric Ives, la ragazza fu cresciuta con l’amore per l’apprendimento, imparando diverse lingue e venendo istruita in materie come la filosofia classica. Visse la vita di molte ragazze nobili, con tutti i fronzoli e il tempo libero che una ragazza può chiedere, muovendosi nella vita di corte nella speranza di sposarsi bene.

My Lady Jane storia vera

Essendo imparentata con il re, l’idea della successione non la preoccupava. Dopo tutto, c’era già un figlio ed erede pronto a prendere la corona, Edoardo VI, e poi c’era la questione delle sue due sorellastre, Maria ed Elisabetta, le cui pretese al trono erano state ripristinate con il Terzo Atto di Successione del 1544. Per Jane, quindi, tutto filò liscio come l’olio. Sposò Lord Guildford Dudley nel 1533 e tutto ciò che dovevano fare era sedersi e guardare il loro primo cugino Edoardo guidare l’Inghilterra verso il futuro.

Il destino e l’ironia avevano altri piani. Dopo i molteplici matrimoni e i tentativi di Enrico di creare un erede maschio, Edoardo VI morì all’età di 15 anni dopo un regno disastroso ed estremamente breve come re. Sul letto di morte, ridisegnò le regole di successione, non volendo che il regno protestante dei Tudor finisse con la sorellastra cattolica. Nelle sue “disposizioni per la successione”, fece passare sia Elisabetta che Maria e, senza eredi maschi protestanti a cui dare la corona, Lady Jane Grey divenne regina d’Inghilterra il 10 luglio 1553.

Il regno, la morte e l’aldilà di Lady Jane Grey

My Lady Jane
Foto di Jonathan Prime/Prime Video – © Jonathan Prime

La Grey aveva sedici anni quando le capitò questa opportunità e, nonostante l’aspettativa di vita fosse di soli 42 anni, non era qualcosa a cui Jane si era preparata per tutta la vita. Chi invece si stava preparando alla monarchia era Maria Tudor, che fu piuttosto infelice nell’apprendere che la posizione che le spettava era stata strappata da sotto i suoi piedi. Mentre Jane attendeva con ansia l’incoronazione, Maria iniziava ad accumulare un esercito di seguaci.

Secondo gli storici Wilbur Kitchener Jordan e Geoffrey Elton, i seguaci di Maria erano un misto di coloro che volevano schiacciare il protestantesimo con una regina cattolica romana e di coloro che credevano sinceramente che Maria fosse l’erede legittimo rispetto a Jane, indipendentemente dalle differenze religiose. Dopo tutto, era la prima figlia di Enrico da Caterina d’Aragona, aveva il voto del popolo e l’appoggio piuttosto improvviso del Consiglio privato d’Inghilterra.

Emily Bader e Edward Bluemel in My Lady Jane
Foto di Jonathan Prime/Prime Video – © Jonathan Prime

Ci vollero solo nove giorni, mentre Grey aspettava ansiosamente nella Torre di Londra, perché Maria la deponesse il 19 luglio 1553. In un attimo, prima che si potessero definire i dettagli della sua improvvisa ascesa, il regno della regina Jane era finito. Nonostante la sanguinosa eredità che avrebbe lasciato, Maria era riluttante a giustiziare la prima cugina e suo marito.

Dopo tutto, i due si erano messi sulla sua strada senza alcuna colpa, salendo al trono per un caso fortuito grazie alle macchinazioni di John Dudley, duca di Northumberland. Per questo motivo, dopo l’incidente, furono effettivamente agli arresti domiciliari per diversi mesi. Tuttavia, sebbene Jane non avesse fatto nulla di male, poiché la ribellione di Wyatt era iniziata in risposta al suo governo, Maria vide la sua presenza come una minaccia eccessiva. Lei e il marito furono decapitati il 12 febbraio 1554. Jane Grey aveva 17 anni.

My Lady Jane
Foto di Jonathan Prime/Prime Video – © Jonathan Prime

La sua vita è stata breve, ma la vita e la morte di Lady Jane Grey sono state oggetto di molte rappresentazioni artistiche, come quella dipinta da Paul Delaroche nel 1833. Questa giovane donna viene quasi delicatamente condotta al patibolo mentre la sua ancella sviene sullo sfondo. Mark Twain la utilizzò anche come personaggio secondario ne Il principe e il povero, e la sua tragica storia è stata portata sullo schermo molte volte. È stata interpretata da Helena Bonham Carter nel film Lady Jane del 1986 e da Bella Ramsey nella breve serie Becoming Elizabeth del 2022 .L’eredità di Lady Jane Grey è stata contestata per secoli.

Fu una martire protestante? Un’usurpatrice che tramava? L’idea contemporanea di lei è stata ordinatamente inserita nel club delle giovani e tragiche monarche, portate via da questo mondo senza alcuna colpa. Spogliate di gran parte della loro capacità di agire a causa del loro sesso, vengono portate con sé per il viaggio, impotenti a fermare le azioni di uomini potenti che hanno condannato così tanti. Sebbene alcuni esempi di quest’idea culturale siano difficili da comprendere, l’epoca dei Tudor è piena di figure femminili tragiche per le quali oggi si prova profonda simpatia. Lady Jane Grey è innegabilmente una di queste.

A Family Affair: Zac Efron non avrebbe mai pensato di vedere queste scene sullo schermo

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In A Family Affair, proprio come lo Zac Efron che conosciamo e amiamo, l’attore interpreta una bella star del cinema, ma i paragoni si fermano qui. A differenza di Efron, che abbiamo recentemente celebrato per essere stato un leader stimolante sul set di The Iron Claw, il suo personaggio, Chris Cole, è un po’ una spina nel fianco per la sua assistente, Zara, interpretata dalla co-protagonista Joey King. Insieme, il loro ritratto di questa classica dinamica industriale è talmente azzeccato che è chiaro che i due si sono trovati bene sul set, facendo rimbalzare le loro performance l’uno sull’altro. In effetti, potreste rimanere sorpresi di quanto i loro botta e risposta fossero in realtà improvvisazioni sul posto e di quanto poco si aspettassero di arrivare al montaggio finale.

Il film è una commedia romantica che racconta di Zara, l’assistente di una star che sogna di diventare una produttrice di Hollywood. Questo sogno è l’unica ragione per cui è rimasta sotto il controllo della star d’azione Chris Cole per così tanto tempo e, dopo un’esplosione di ridicolo di troppo, Zara finalmente si oppone a Chris e si licenzia. Sfortunatamente per lei, non sarà così facile prendere le distanze da questa relazione quando si imbatterà accidentalmente in Chris che ha una relazione sentimentale con sua madre, interpretata dall'”eterea e adorabile” Nicole Kidman.

Prima dell’uscita del film su NetflixCollider ha avuto la possibilità di incontrare Efron e King per parlare della loro esperienza di lavoro con il regista Richard Lagravenese e Nicole Kidman. Per Zac Efron, il film ha rappresentato l’opportunità di riunirsi con un’ex compagna, avendo recitato al fianco della Kidman in The Paperboy del 2012, mentre per la King si è trattato di incontrare e lavorare al fianco di un eroe. I due parlano anche dei veri eroi non celebrati sui set cinematografici, della condivisione delle scene e della sfida divertente di improvvisare insieme.

Zac Efron e Joey King elogiano gli eroi non celebrati di Hollywood

A Family Affair film netflix

È difficile scegliere. Dovrò dire che si tratta di un gruppo di persone. Abbiamo i nostri parrucchieri e truccatori, le varie troupe che lavorano sotto di noi, i nostri cameraman, i reparti audio e i nostri registi. Persone che stanno dietro le quinte. Hanno tutti bisogno di un po’ di amore.

Sono presenti in tutto il film, ma in particolare in molte scene con Joey. Ci siamo divertiti molto e quando Richard ci ha incoraggiato a lasciar respirare e a far sì che fosse reale. Quelle sono sempre le riprese migliori. Sono sempre i momenti migliori, secondo me. Abbiamo avuto anche molti momenti davvero divertenti e onesti quando stavamo migliorando, e sono stati davvero belli. Mi guardo indietro e non ricordo come siamo arrivati a questo punto, ma poi abbiamo iniziato a cantare. [Ride]

Walker 4, la spiegazione del finale: come finisce la storia di Cordell?

Dopo quattro stagioni su The CW, la rivisitazione di Walker, Texas Ranger, intitolata semplicemente Walker, ha ufficialmente concluso la sua corsa televisiva. Nonostante la cancellazione da parte del network a metà della quarta e ultima stagione, il dramma poliziesco neo-western è riuscito ad atterrare con grazia nel suo ultimo episodio, “See You Someday”, andato in onda il 26 giugno 2024. La star della serie, Jared Padalecki, è stato con la rete fin dalla sua nascita nel 2005 (quando recitava in Supernatural), e quest’ora segna la fine del suo mandato. Fortunatamente, Walker se n’è andato con una nota positiva e, dopo una stagione notevolmente buia, è tutto ciò che potevamo chiedere al drama di Austin. Ecco come si è conclusa la serie originale di The CW.

“See You Sometime” ha chiuso “Walker” con un cuore autentico

È stato detto che, per essere un procedurale sui Texas Rangers, Walker è davvero incentrato sulla famiglia, e questo non è mai stato così vero come nel finale della quarta stagione, “See You Sometime”. L’intero episodio è incentrato sul diploma di Auggie (Kale Culley) e funge da conclusione della serie iniziata nel 2021. Tutte le trame si concludono qui. Cordell Walker (Padalecki) e Geri Broussard (Odette Annable) sono solidi come sempre, Stella (Violet Brinson) e Auggie hanno un futuro radioso davanti a loro, Bonham (Mitch Pileggi) e Abeline (Molly Hagan) sono arrivati a vedersi di comune accordo sul loro pensionamento e Liam (Keegan Allen) è stato avviato a una nuova posizione dal Governatore del Texas (il che ci sembra molto Yellowstone). Dire che alla fine la famiglia Walker si è salvata potrebbe essere un eufemismo, dato che lo show lascia questi personaggi vivi e vegeti per perseguire i loro prossimi passi.

Scritto dalla creatrice della serie Anna Fricke e dalla scrittrice di lunga data Blythe Ann Johnson (con il ritorno di Steve Robin alla regia), “See You Sometime” è il modo migliore in cuiWalker avrebbe potuto concludersi con un preavviso così breve. In modo impressionante, il sentito addio sembra più un finale di serie che un finale di stagione, nonostante sia stato scritto (e probabilmente girato) prima che la CW annunciasse che lo show non sarebbe tornato per la quinta stagione.

Il modo in cui la famiglia Walker è in grado di perseverare in qualsiasi situazione è una vera e propria testimonianza dell’amore che nutrono l’uno per l’altra, e questo episodio lo rende più evidente di altri. Chiamatelo sdolcinato o forse eccessivamente drammatico, ma il modo in cui Walker chiude la stagione è autentico per lo show stesso, che è sempre stato un po’ soap. Potrebbe esserci sempre qualcosa di diverso all’orizzonte per questa famiglia di Austin, ma qualunque tempesta arrivi, la supereranno insieme. Come culmine di tutti e 69 gli episodi, “See You Sometime” raggiunge tutti gli obiettivi emotivi che possiamo sperare di raggiungere.

Cordell Walker finalmente fa i conti con i suoi errori

Walker

Forse lo sviluppo più importante della quarta e ultima stagione di Walker è la necessaria crescita del personaggio principale della serie. Per anni, Cordell Walker è andato in giro con il fiato sul collo dopo la morte della moglie Emily (Genevieve Padalecki), ma dopo la sua esperienza di pre-morte – e le visioni di Emily e dell’Hoyt Rawlins diMatt Barr qualche episodio prima – ha finalmente riconosciuto i suoi schemi autodistruttivi per quello che sono. Troppo spesso Walker si è dato alla macchia, ha bruciato le tappe e ha messo in secondo piano la sua famiglia e i suoi amici per il bene della sua carriera di Texas Ranger. Ma dopo essere stato rapito, aver perso i più grandi traguardi dei suoi figli e aver inavvertitamente causato la morte del detective David Luna (Justin Johnson Cortez), il nostro eroe capisce finalmente che deve cambiare radicalmente.

Le parole costano poco e Walker lo sa bene. Non importa quante volte abbia detto che sarebbe stato migliore o che sarebbe cambiato negli ultimi quattro anni, è sempre ricaduto nel suo comportamento ossessivo e unilaterale. Ma questa volta, dopo che le sue azioni hanno causato gravi danni alle persone a cui tiene di più, Walker si è impegnato a prendersi il tempo necessario per risolvere i suoi problemi e cambiare – ed era ora. Non solo compie passi concreti per scusarsi con Auggie, Stella, Geri e Cassie (Ashley Reyes) per il suo comportamento irregolare (che vanno tutti in modo diverso, a dimostrazione del fatto che il perdono è un processo, non solo un’azione una tantum), ma inizia a compiere passi concreti per impegnarsi di più nell’essere un padre, un partner e un amico migliore. Lasua decisione di prendere un congedo dai Texas Rangers può essere scioccante, ma è necessaria. Se Walker vuole cambiare davvero, deve farlo lontano dal lavoro, e lo sa.

La conclusione della serie (intenzionale o meno) con Cordell Walker che se ne va in macchina senza il suo distintivo non fa che dimostrare quanta strada abbia fatto. Tra il periodo sotto copertura come Duke e il rapimento all’inizio della terza stagione, Walker ne ha passate tante nel corso degli anni. Ogni stagione sembra che ne esca con un bagaglio ancora più grande. Ma con la presenza di Geri a tenerlo a bada, ha dimostrato che il trauma più recente non lo inghiottirà come quelli precedenti. Al contrario, dimostra che è vero il vecchio adagio: “Ciò che non ti uccide ti rende più forte”, e questo è il modo perfetto per descrivere ciò che i personaggi passano in questo show. Walker ha finalmente imparato a dare tregua al suo protagonista, trasformandolo in un eroe per cui vale davvero la pena fare il tifo, nonostante i suoi difetti. La strada per arrivare a questo punto è stata lunga, ma “See You Sometime” promette che, anche se Walker sta per finire, questo è solo l’inizio della nuova vita di Cordell.

Il finale di ‘Walker’ inaugura una nuova era per i Walker e i Texas Ranger

walker cordell geri truck finale

Anche il resto della famiglia Walker viene lasciato in buona forma. Abbiamo accennato a come Bonham e Abeline hanno gestito i loro bisticci coniugali, e Auggie e Stella (entrambi beatamente ignari di ciò che li aspetta) hanno superato più di altri problemi, ma c’è un nuovo Walker all’orizzonte. Sembra probabile che Geri diventerà presto una Walker a tutti gli effetti. Dopo aver fatto parlare della storia d’amore tra Walker e Geri per la maggior parte della puntata, Cordell stuzzica il pubblico con la consapevolezza di voler chiedere a Geri di sposarlo durante il loro viaggio estivo. Questa è una svolta importante per Walker. Dimostra che (anche se lei sarà sempre con lui), ha superato il lutto della moglie, sperando di essere un uomo nuovo che possa rendere Geri felice come non mai. Naturalmente, gli Estranei non sono gli unici personaggi per cui la serie fa il tifo…

Nell’episodio finale, il Capitano Larry James (Toby Bell) è stato lieto di offrire a Cassie Perez l’ambita posizione di tenente a cui ambiva da quasi tutta la stagione. Dopo un anno difficile e la tragedia dell’omicidio di David Luna, è una vittoria di cui Cassie aveva disperatamente bisogno. Non solo merita questa promozione (è incredibilmente qualificata), ma questa è la strada che James voleva far seguire all’ultima partner di Walker, Micki Ramirez (Lindsey Morgan), quando ha iniziato a lavorare in polizia. Per molti versi, Cassie è riuscita a succedere a Micki sotto tutti i punti di vista, andando oltre le intenzioni originarie degli sceneggiatori di Walker. Forse condivide alcuni tratti con Micki, ma nel corso degli anni Cassie è riuscita ad affermarsi e a dimostrare di essere la più adatta a questo lavoro. Sebbene non sia il finale perfetto per Cassielei e Walker stanno ancora affrontando i loro problemi dopo la morte di Luna – è il meglio che la serie potesse fare con un preavviso così breve.

D’altra parte, Trey Barnett (Jeff Pierre) ha preso bene la notizia che gli è stata negata la promozione, con la promessa da parte del Capitano James che ci arriverà in futuro. Grazie alla promozione di Cass, Trey è il nuovo partner di Walker, diventando così il quarto ad assumere questo ruolo dopo James, Micki e Cassie. Si spera che il suo incarico duri un po’ di più. Per un personaggio che era stato originariamente introdotto come interesse amoroso di Micki e mentore di Auggie e Stella, Trey ha dimostrato più volte aWalker di essere il personaggio con il maggior potenziale creativo. Forse non è ancora diventato tenente, ma non dubitiamo che un giorno lo diventerà. E come ignorare i brevi accenni alla chimica di fondo tra Trey e Cassie? Il loro legame è stato accennato anche nella scorsa stagione e, anche se il finale della serie non lo mette in pratica, Walker ci lascia con la speranza che un giorno questi due possano essere più che semplici amici.

“See You Sometime” dimostra che “Walker” non aveva bisogno di continuare (ma avremmo voluto che lo facesse)

walker cordell party finale

Ma il modo in cui Walker termina è il vero punto di forza. Dopo tutto quello che ha passato con lo Sciacallo, Walker invita i suoi figli a fare un ultimo viaggio in famiglia, con Geri al seguito. Mentre “See You Sometime” si conclude, vediamo il clan Walker partire per la loro prossima avventura dopo il congedo autoimposto (e prolungato) di Walker dai Rangers. C’è voluto un po’ di tempo, ma i quattro si sentono finalmente un’unità familiare e, con la promessa che Walker chiederà a Geri di sposarlo, presto lo saranno. Mentre escono dalla città, passano davanti ai nuovi vicini in subaffitto sul terreno dei Davidson, con la star di Dawson’s Creek James Van Der Beek che si rivela essere il nuovo inquilino vestito di bianco. Sebbene Walker si concluda con un leggero cliffhanger, che lascia presagire altri misteriosi (e cultistici) avvenimenti in futuro, il vero cuore di questo finale di serie improvvisato è sapere che Walker, Geri e i suoi figli staranno tutti bene.

La verità è che il finale di Walker è immensamente soddisfacente. Non solo ogni arco emotivo principale viene completato, ma la storia di tutti si conclude con una punta di speranza, ricordandoci che la loro storia non è finita, anche se la serie sta per terminare. Walker era una serie che si vantava di bilanciare intricati misteri texani con il dramma di una grande famiglia, e un episodio come questo sembra il modo migliore per celebrare un ideale così elevato. “See You Sometime” conclude l’intera narrazione di Walker e, sebbene sia facile desiderare altre avventure con questi personaggi (soprattutto sulla scia di quel teaser finale), si sente come un finale definitivo da solo.

Megalopolis: un impero crolla nel nuovo trailer del film con Adam Driver

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Megalopolis, il progetto di passione di Francis Ford Coppola, si presenta come un vero e proprio enigma. Il leggendario regista ha sviluppato il film per decenni e l’ha realizzato a costo personale, senza il coinvolgimento di alcuno studio. Guidato da Adam Driver nei panni dell’architetto futuristico Ceaser, il film si presenta come un fantastico viaggio nella memoria, ambientato in una New York distopica, e un nuovo teaser ce lo fa scoprire meglio.

Il nuovo contributo video pubblicata da Screen Rant vede una New York distopica che crolla, con statue che si schiantano, bombe che cadono e i suoi abitanti che ne sono testimoni. Ma non è tutto: vediamo scorci della ricchezza e della stravaganza che la città ha da offrire, mentre il teaser stabilisce il tema “crea il tuo futuro”. Il teaser sembra un sogno di febbre con tutte le immagini mescolate, ma vi lascerà con una sensazione inquietante. Di certo, i fan non vedono l’ora di vedere cosa ha preparato Coppola con questo film.

Megalopolis affronta il tema del genio umano e della natura

Megalopolis

Megalopolis segue Ceaser (Adam Driver), un architetto di New York che vuole ricostruire la città come un’utopia dopo un disastro devastante. Tuttavia, per riuscire nell’impresa, deve passare attraverso il sindaco della città Frank Cicero (Giancarlo Esposito), di cui è innamorato della figlia. La storia ha una struttura lineare, ma sono i temi del film a catturare l’attenzione del pubblico con tutte le potenti immagini che Coppola ha creato. Il regista ha precedentemente rivelato che il tema del film ruota attorno all’amore e alla lealtà,

Megalopolis ha fatto eco a questi sentimenti, in cui l’amore è stato espresso in una complessità quasi cristallina, il nostro pianeta in pericolo e la nostra famiglia umana quasi in un atto di suicidio, fino a diventare un film molto ottimista che ha fiducia nell’essere umano per possedere il genio di guarire qualsiasi problema messo davanti a noi“.

Il film non ha solo il genio di Coppola e anni di ricerche alle spalle, ma anche un ensemble altrettanto impressionante sullo schermo, che comprende Nathalie Emmanuel nel ruolo di Julia Cicero, Aubrey Plaza nel ruolo di Wow Platinum, Shia LaBeouf nel ruolo di Clodio Pulcher, Jon Voight nel ruolo di Hamilton Crassus III e Laurence Fishburne nel ruolo di Fundi Romaine, che è anche la voce narrante del film. Completano il cast Talia Shire nel ruolo di Constance, Jason Schwartzman nel ruolo di Jason, Kathryn Hunter nel ruolo di Teresa, Grace VanderWaal nel ruolo di Vesta, Chloe Fineman, James Remar, D. B. Sweeney, Dustin Hoffman e molti altri.

Megalopolis sarà proiettato nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti e del Canada il 27 settembre.

Duplicity, spiegazione del finale del film con Julia Roberts

Duplicity, spiegazione del finale del film con Julia Roberts

È impressionante dire che un film che abbiamo capito a malapena ci ha intrattenuto e tenuto sul filo del rasoio per 125 minuti, ma questa è la realtà di Duplicity (la recensione). Non capita spesso di uscire da un film dicendo “Non ho idea di cosa sia appena successo, ma mi è piaciuto!“. Il film, pur essendo contorto e invischiato nelle sue stesse bugie e inganni, si rivela uno dei film più divertenti che abbiamo visto.

Cosa succede in Duplicity?

Duplicity film
Ex-CIA officer Claire Stenwick (JULIA ROBERTS) and former MI6 agent Ray Koval (CLIVE OWEN) are spies-turned-corporate operatives in the midst of a clandestine love affair in the caper Duplicity, from writer/director Tony Gilroy.

Clive Owen e Julia Roberts interpretano i ruoli di Ray e Claire, due spie aziendali che lavorano per società concorrenti. Il loro primo incontro, che avviene a Dubai, consiste nel fatto che Claire droga e ruba a Ray come incarico del suo consulente. Questo atto dà il tono alle personalità fredde e diffidenti di entrambi i personaggi, che si evolvono nel conflitto principale tra le due forze per tutto il film.

Qualche anno dopo, Claire e Ray si rincontrano, si innamorano e progettano di unire le forze per una truffa che li porterà a guadagnare milioni per il loro obiettivo finale: vivere per sempre felici e contenti con uno stile di vita sfarzoso oltre ogni immaginazione. Attraverso bugie, furti e molte azioni che lasciano il pubblico a chiedersi se stiano ancora lavorando insieme, Claire e Ray lavorano per avvicinarsi sempre di più al jackpot, ovvero un brevetto multimilionario per un’idea rivoluzionaria in arrivo. Il trucco, però, è arrivare al brevetto prima di tutti gli altri.

Comporre a fatica il puzzle di Duplicity

Duplicity cast

La ricerca della ricchezza li porta in tutte le zone del mondo, tra cui Dubai, Roma, Miami e le Bahamas. I personaggi di alta classe si sposano perfettamente con le splendide ambientazioni del film. L’ambientazione da sola avrebbe potuto intrattenermi per tutto il film (oltre al sorriso affascinante e al corpo perfettamente abbronzato di Clive Owen).

Il pubblico, invece di limitarsi a guardare il film, è costretto a comporre il puzzle, suddiviso in flashback e spezzoni del presente. Non ho potuto fare a meno di pensare che il regista Tony Gilroy cercasse di proposito di confondere il pubblico solo perché il genere di film richiede solitamente questo tipo di linea narrativa. Se ogni spezzone fosse stato in ordine cronologico, non solo sarei riuscito a respirare durante il film, ma non avrei nemmeno lasciato il pubblico a grattarsi la testa e a chiedersi dove fossero finiti tutti i pezzi mancanti del puzzle.

Cosa succede nel finale del film?

Oltre alla confusa cronologia, c’è un pezzo di puzzle che sembrava spiccare come un pollice dolente. Il brevetto multimilionario, che Claire e Ray cercano di scoprire per tutto il film, sembra essere un espediente per prendere in giro sia il popolo americano che le aziende nel loro complesso. Ray pensa di avere il biglietto vincente quando scopre che la pizza surgelata è un’industria da miliardi di dollari, ma Claire scopre il loro vero biglietto d’oro: una cura per la calvizie. Entrambe queste industrie non sembrano adattarsi all’arguzia e alla raffinatezza del film. Si potrebbe pensare che il biglietto d’oro sia qualcosa di più intelligente o che cambia la vita, come una cura per il cancro o una fonte di energia alternativa, non un prodotto alimentare surgelato o uno shampoo da banco.

Nel complesso, l’intelligenza aziendale abbinata alla scintilla romantica si è rivelata piuttosto piacevole, creando due distinti parallelismi. Sia che si tratti di una storia d’amore o di una guerra tra addetti ai lavori e aziende, “Duplicity” non mancherà di divertire il pubblico.

Red Dragon: spiegazione del finale del prequel de Il silenzio degli innocenti

Il finale del prequel di Hannibal Lecter Red Dragon conduce direttamente a Il silenzio degli innocenti, creando uno strano buco nella trama. Gli spettatori hanno dovuto aspettare un decennio prima che Anthony Hopkins tornasse al suo ruolo premiato con l’Oscar in Hannibal del 2001, ma i produttori non avevano intenzione di aspettare altri dieci anni per il prossimo film. Hanno deciso di realizzare un secondo adattamento del primo romanzo di Hannibal, Red Dragon, anche se, vista la riluttanza di Anthony Hopkins a tornare, altri attori come Jude Law sono stati presi in considerazione come possibili sostituti del giovane Lecter.

Alla fine Anthony Hopkins ha firmato per Red Dragon, che ha segnato la sua ultima apparizione nel ruolo. Un problema di Red Dragon è che è ambientato negli anni ’80 e Hopkins interpreta essenzialmente una versione di Hannibal che dovrebbe essere più giovane di 20 anni rispetto a quella vista nel film Hannibal di Ridley Scott. Naturalmente, senza il de-invecchiamento digitale, il trucco non può fare molto per coprire il fatto che sembra più vecchio di quanto non fosse nel film Il silenzio degli innocenti. È comunque molto divertente nel ruolo, il che rende questo difetto più facile da ignorare. Detto questo, il finale di Red Dragon rivela un altro problema legato alla linea temporale.

Il finale di Red Dragon introduce Clarice Starling troppo presto

Red Dragon film
Foto di Glen Wilson – © 2002 – Universal Studios – All rights reserved.

Il film Red Dragon si chiude con l’agente dell’FBI Will Graham, interpretato da Edward Norton, che sopravvive per un pelo a una sparatoria con il serial killer La fatina dei denti (Ralph Fiennes). Il finale salta leggermente in avanti, fino a Hannibal nella sua cella, che scrive una lettera a Will per augurargli ogni bene – ma con alcune sfumature acide. Gli ultimi istanti vedono il direttore del manicomio Chilton (Anthony Heald) informare Hannibal che una giovane donna dell’FBI vuole incontrarlo. Questo, ovviamente, fa pensare all’incontro tra Lecter e la Clarice Starling di Jodie Foster ne Il silenzio degli innocenti. Tuttavia, nella linea temporale di Red Dragon , questo ha poco senso.

La maggior parte di Red Dragon si svolge nel 1986, mentre Il silenzio degli innocenti è ambientato nel 1990. Il finale del prequel non indica quanto tempo dopo l’attacco di Will si svolga il film, ma è implicito che si tratti al massimo di qualche mese. Il fatto che Clarice faccia visita ad Hannibal così presto dopo il caso della fatina dei denti non funziona in questo caso, e sembra che i registi abbiano semplicemente falsato la tempistica per aggiungere una simpatica strizzatina d’occhio al pubblico.

Come il finale di Red Dragon può avere senso con Il silenzio degli innocenti

Ci sono alcuni modi in cui il finale di Red Dragon può ancora allinearsi con il teaser de Il silenzio degli innocenti. O Hannibal ha deciso improvvisamente di scrivere una lettera a Will quattro anni dopo il suo attacco, oppure ha pensato al suo vecchio nemico in quel momento e ha immaginato Will sulla sua barca con la sua famiglia. Forse la scena in cui Will legge – e poi scarta – la lettera è avvenuta anni prima della scena conclusiva, a significare quanto si sia allontanato da Hannibal. Red Dragon ha altri difetti oltre a questo buco nella trama temporale, ma è uno dei più evidenti.

SUPERMAN: 6 enormi rivelazioni e spoiler dalle ultime foto sul set del DCU

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La produzione di Superman in Cleveland è proseguita questa settimana e le rivelazioni si sono susseguite a ritmo serrato. Ci rendiamo conto che è difficile tenere il passo, soprattutto perché le rivelazioni sono state di entità minore, come un primo sguardo allo staff del Daily Planet o un’immagine del cattivo misterioso del film!

Per questo motivo, abbiamo passato al setaccio tutte le foto e i filmati – la maggior parte dei quali sono stati presentati qui, ma alcuni sono passati inosservati anche a noi – per offrirvi un’altra carrellata di rivelazioni e spoiler dal set.

Dallo scontro tra l’Uomo del Domani di David Corenswet e alcuni nemici inaspettati ai piani di James Gunn per creare un vero e proprio DCU collegato, c’è molto da approfondire.

Superman vs. The U.S. Government

Superman vs. The U.S. Government

L’Uomo d’Acciaio ha chiarito che il governo degli Stati Uniti aveva qualche riserva sul fatto che a una persona potente come Superman fosse permesso di agire senza controllo, ma è vero lo stesso in questo reboot?

Sebbene l’eroe sia stato avvistato mentre entrava nel municipio di Metropolis, non possiamo immaginare che abbia fatto qualcosa di così grave da giustificare l’arresto da parte dei militari. Tuttavia, abbiamo visto l’eroe costretto a terra e ammanettato, e ci deve essere una buona ragione per questo.

Amanda Waller potrebbe aver esagerato o, ancora più probabilmente, Superman è stato incastrato. Forse da un clone compiacente che ha causato il caos nella sua città indossando un costume simile? Ci arriveremo più tardi…

Il nuovo look di Clark Kent

Superman vs. The U.S. Government

In realtà, l’idea che Clark Kent nasconda il fatto di essere Superman con un paio di occhiali è ridicola. D’altra parte, nessuno riconosce Batman solo perché ha un cappuccio!

Lo stesso si può dire in definitiva per qualsiasi supereroe, anche se agli studi DC va il merito di aver trovato un modo per risolvere la questione. Oltre ai suoi fidati occhiali, il Clark di Corenswet avrà una chioma di capelli ricci che lo fa apparire senza pretese e ben lontano dall’affascinante Uomo del Domani.

L’attore non può nascondere la sua altezza, ma in base ai filmati che abbiamo visto (che si possono trovare anche al link qui), Corenswet sta cambiando la sua posizione e il suo atteggiamento per apparire del tutto irrilevante nei panni del reporter del Daily Planet.

Una Cat Grant davvero accurata come il fumetto

 

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Mikaela Hoover è splendida, quindi non siamo esattamente scioccati dal fatto che Gunn l’abbia scelta come giornalista di gossip del Daily Planet.

Cat Grant è stata ritratta in molti modi diversi nel corso degli anni, a volte come una figura tragica, altre come una civettuola che lascia il povero Clark a bocca aperta. Per Superman, almeno in apparenza, sembra che si tratti della seconda ipotesi.

Non c’è dubbio che Clark avrà una cotta per Lois Lane in questo film (se siano una coppia è ancora da vedere). Tuttavia, l’aggiunta di Cat al mix potrebbe conferire un po’ di umorismo alla redazione del Planet.

Il cameo di Creature Commandos

Creature Commandos serie tv

Fin dall’inizio, James Gunn ha dichiarato che il DCU sarà collegato a tutte le forme di media. Questo si estende al di là dei film e della televisione, ai progetti di animazione e ai videogiochi, con un personaggio presente in tutto il franchise fin dai suoi primi giorni.

La star di Captain America: The Winter Soldier Frank Grillo interpreterà Rick Flag Sr. in Creature Commandos prima di passare alla seconda stagione di Peacemaker, dove prenderà di mira Christopher Smith per vendicare la morte del figlio. In Superman, sarà affiancato da The Engineer (un membro di The Authority) e da un misterioso cattivo mascherato quando, insieme ai militari, arresteranno l’eroe.

Sappiamo che Flag Sr. lavora per Amanda Waller perché i Creature Commandos sono tutto ciò che le è stato permesso di riunire dopo che le sue azioni passate sono state rivelate in Peacemaker. Ad ogni modo, sembra che l’A.R.G.U.S. sarà coinvolta in questa vicenda.

Lex Luthor danneggiato in battaglia

Lex Luthor danneggiato in battaglia

Non abbiamo ancora visto il Lex Luthor di Nicholas Hoult nella sua interezza, ma questi scatti imperdibili rivelano che il cattivo di Superman ha visto un po’ d’azione, perché ci sono dei piccoli tagli dall’aspetto sgradevole sulla sua testa.

Anche la fronte e il mento sanguinano, il che suggerisce che Lex è stato coinvolto in un incidente piuttosto grave. Sarebbe facile saltare alla conclusione che si tratta di uno scontro con Superman, anche se con tanta distruzione nelle strade di Metropolis, le possibilità sono infinite.

Se dovessimo formulare una teoria, è possibile che Lex si sia trovato dalla parte sbagliata di un alterco con una delle sue creazioni.

Ultraman!

Ultraman!

Il più grande spoiler di questa settimana è stato l’arrivo sul set di un enorme e massiccio cattivo che sembra essere l’Ultraman del DCU. Le voci sulla sua apparizione si rincorrono da mesi, anche se James Gunn sembra avere piani unici per il sosia multiversale di Superman.

Si suppone che sia un clone creato da Lex Luthor in Superman e, date le sue dimensioni, qualcosa ci dice che il villain è riuscito a creare qualcosa che è più “ultra” che “super”.

Tuttavia, come abbiamo teorizzato in precedenza, è molto probabile che Ultraman sia un’amalgama di quattro diversi cattivi della DC Comics. James Gunninsiste sul fatto che Lex è il cattivo principale di Superman, ma il personaggio principale ha bisogno di qualcuno da combattere e crediamo che sia proprio qui che entra in gioco questo tizio.

Supacell: recensione della nuova serie Netflix

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Supacell: recensione della nuova serie Netflix

I prodotti cinematografici sui supereroi sembrano attirare sempre il pubblico. Dopo decenni di film e serie Marvel e DC , lo spettatore viene attratto dall’idea di avere un dono, un superpotere. Supacell però rappresenta un nuovo tipo di supereroi. Scritta, diretta e ideata da Rapman, la serie presenta un gruppo di mutanti, accomunati dall’essere di colore e dall’avere delle particolari abilità. Supacell è al momento formata da una sola stagione da sei episodi, ognuno di circa 50 minuti. Il cast è formato da figure già note nel panorama cinematografico: l’attore Tosin Cole (Bob Marley: one love, Doctor Who) qui interpreta Michael, mentre Calvin Demba (Kingsman: il cerchio d’oro, Last Christmas) è nel ruolo di Rodney.

Supacell: i mutanti del sud di Londra

Michael, Andre, Sabrina, Taser e Rodney vivono delle vite apparentemente normali: ognuno di loro affronta i propri demoni quotidiani, dalla mancanza di denaro, fino ai demoni passati e ad un imminente matrimonio. Tutto però sembra lentamente cambiare: in maniera quasi inconsapevole, tutti loro reagiscono a situazioni di difficoltà o di stress emotivo usando dei loro poteri.

Andre scopre di essere dotato di una super forza colpendo per rabbia uno sportello automatico, Sabrina spinge indietro il suo ex traditore con la telecinesi e Rodney, per cercare di prendere un autobus, si ritrova ad aver corso fino a Edimburgo con la sua super velocità. Ma il potere cruciale per la squadra è quello di Michael: gli spostamenti spazio-temporali. E’ così che Michael riesce a viaggiare nel futuro, per scoprire che la sua amata Dionne morirà a distanza di pochi mesi dal suo presente e, per impedirlo, dovrà allearsi con gli altri mutanti.

Ma gli incappucciati sono alla loro ricerca, per portarli nello strano centro mostrato allo spettatore dai primi attimi del primo episodio. Non è chiaro, però di cosa si tratti: i mutanti vengono usati per ricerche o qui vengono repressi i loro poteri?

Supacell – Immagine dal set

I supereroi nella realtà

Il primo elemento che risalta in Supacell è la rappresentazione dei personaggi come persone totalmente normali. In molte pellicole dei supereroi, specialmente dell’universo Marvel, si tende ad individualizzare gli eroi, estraniandoli talvolta dalla realtà quotidiana. A differenza di Tony Stark, Peter Parker o Steve Rogers, questi mutanti vivono i problemi della vita “comune”: Andre ha problemi economici e non riesce a trovare un lavoro per via dei suoi precedenti penali, Sabrina spera di ottenere una promozione come infermiera senior, Rodney viene respinto dalla sua famiglia e cerca di guadagnare il necessario facendo lo spacciatore.

Inoltre, in Supacell i personaggi sembrano provenire da sfondi sociali ben diversi tra loro. Questo si nota già confrontando la realtà di rivalità tra gang che vive Taser e la tranquilla e agiata vita di città di Michael.

Un finale aperto

Questa prima stagione di Supacell lascia molte questioni in sospeso. I primi sei episodi sembrano essere stati più una sorta di preparazione per sviluppi successivi: restano aperte tutte le domande sul centro in cui vengono portati i mutanti, mostrato brevemente qui nel primo e negli ultimi episodi. Di conseguenza non si ha un effettivo scontro tra i cinque supereroi e gli “scienziati cattivi”, in particolare non si è arrivato al momento futuro che vede Michael nel primo episodio.

Tutto lascia presumere che l’obiettivo della prima stagione fosse principalmente presentare i  personaggi e gettare le basi per un possibile proseguimento. Nonostante ciò, Netflix non si è ancora propriamente sbilanciata a riguardo, ne sulla possibilità di una seconda stagione ne, naturalmente, sulle tempistiche di produzione e distribuzione.

Ana Blumenkron/Netflix

Supacell: una storia avvincente

Altro fattore interessante nella serie è l’attenzione alle inquadrature, specialmente nei primi episodi. I cinque mutanti originariamente non si conoscono, l’unica cosa che sembra accomunarli oltre il potere sembra la zona in cui vivono, il Sud di Londra, e, per alcuni, il criminale Crazy. E’ proprio nel covo di Crazy che tutti loro, meno Michael, si incontreranno. Prima di questo, però, si tende a rappresentare una sorta di forza che li attrae l’un l’altro facendoli spesso ritrovare fianco a fianco, quasi per caso. Michael incontra Rodney dal primo episodio, quando quest’ultimo gli offre della marjuana, mentre Michael e Andre vengono inquadrati in un ristorante seduti in due tavoli separati, schiena contro schiena.

Nonostante la parziale staticità della trama, dovuta a tanti nodi della storia lasciati incompiuti e irrisolti, Supacell mantiene salda l’attenzione del pubblico con l’alternarsi della quotidianità dei personaggi e diverse scene d’azione, prima tra la gang di Taser e le organizzazioni rivali, e poi contro gli incappucciati.

5 motivi per cui dovete dare una possibilità a THE ACOLYTE se siete fan di STAR WARS

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The Acolyte ha fatto parlare di sé per settimane, anche se la maggior parte di esse ha riguardato il possibile bombardamento di recensioni e i cosiddetti errori di continuità che in qualche modo mancano di rispetto al più ampio franchise di Star Wars.

In poche parole, c’è un sacco di rumore in giro che ha messo in ombra quella che si preannuncia come una delle migliori storie raccontate dalla Lucasfilm, di proprietà della Disney. Anche se le prossime settimane saranno cruciali per consolidare l’eredità della serie, ci sono molti motivi per cui dovreste dare una possibilità a The Acolyte.

In questo articolo, ci occupiamo di capire perché The Acolyte è un appuntamento imperdibile per i fan di Star Wars, analizzando ciò che fa bene e perché molte delle lamentele che avete sentito non sono necessariamente valide. Vi avvertiamo che seguiranno alcuni spoiler.

Espande la storia di Star Wars esistente in modo importante

The Acolyte - episodio 5

È diventato difficile scrollarsi di dosso la sensazione che la serie sarebbe stata largamente irrilevante per il più ampio franchise di Star Wars. Invece, è stato vero il contrario. Anche se non sappiamo ancora quanto lo Straniero sia importante per la stirpe dei Sith, è molto probabile che sia il fondatore dei Cavalieri di Ren e, oltre a questo, stiamo vedendo come la Forza possa essere esercitata da più di un Jedi.

Questo potrebbe essere cruciale per ciò che accadrà a Peridea nella seconda stagione di Ahsoka. Altrettanto importante è il fatto che The Acolyte spiega molto di ciò che abbiamo visto nella trilogia prequel. Anche a nord di cento anni prima de La minaccia fantasma, vediamo un Ordine Jedi desideroso di evitare scandali e desideroso di impedire a chiunque altro di usare la Forza. Non c’è quindi da stupirsi che l’Imperatore Palpatine sia riuscito a eliminarli così facilmente ne La vendetta dei Sith e questa serie fornisce un contesto vitale anche senza un personaggio importante come Darth Plagueis al centro della scena.

Una novità anche per Star Wars

Dafne Keen in The Acolyte 2024
Dafne Keen in The Acolyte. Foto di Christian Black/Christian Black / Lucasfilm Ltd. – © 2024 Lucasfilm Ltd. & TM. All Rights Reserved.

La trilogia dei sequel di Star Wars è stata giustamente criticata per aver giocato troppo sul sicuro. Il Risveglio della Forza è stato un rifacimento di Una nuova speranza e la Resistenza che combatte il Primo Ordine è stata solo l’Alleanza Ribelle contro l’Impero.

L’ascesa di Skywalker ha persino riportato in vita l’Imperatore Palpatine! Altri film e spettacoli televisivi di Star Wars distribuiti dalla Disney si sono attenuti al periodo successivo al Ritorno dello Jedi o a spazi familiari come gli anni tra Episodio III ed Episodio IV. The Acolyte, al contrario, osa fare qualcosa di nuovo esplorando un’epoca che non è mai stata mostrata prima sullo schermo.

È un cambio di ritmo rinfrescante che ha introdotto nuovi personaggi (senza nomi familiari), pianeti e armi. Se volete qualcosa di nuovo da questo franchise, allora The Acolyte fa sicuramente al caso vostro.

Non è così brutto come le “recensioni” vorrebbero far credere

The Acolyte è stato bombardato dalle recensioni? La questione è ancora dibattuta, ma non si può negare che un numero insolitamente elevato di recensioni negative abbia colpito siti web come IMDb e Rotten Tomatoes.

Ci sono molti fan con lamentele legittime. Poi ci sono i prolifici YouTubers che si guadagnano da vivere dicendo a una certa sottosezione di “fan” quello che vogliono sentirsi dire. A ciò si aggiungono le persone che vedono una serie senza un protagonista maschio bianco e gridano immediatamente “woke”, facendo della loro missione di vita quella di denunciare i media tradizionali per aver osato presentare persone che non sono come loro (abitanti del seminterrato).

Molte delle lamentele non hanno senso. The Acolyte non ha infranto il canone; ha a malapena contraddetto l’Universo Espanso, un’ondata di narrazione che non significava nulla per George Lucas (odiava Mara Jade, gente) e che è stata eliminata anni fa.

Forse la lamentela più degna di nota è la “cattiva” scrittura, come se il franchise di Star Wars fosse mai stato qualcosa di più di un’insulsa e sciocca fantascienza. È vero che The Acolyte non è l’opera più forte della Lucasfilm, ma è molto più avanti de The Book of Boba Fett, per esempio.

L’azione è di prim’ordine in The Acolyte

The Acolyte

Ahsoka è stata criticata per la mancanza di battaglie con la spada laser e di coreografie di combattimento, un giudizio severo su quelle che secondo noi erano scene d’azione piuttosto solide. Tuttavia, se per voi queste ultime erano carenti, The Acolyte è in grado di compensarle.

Fin dalla prima battaglia tra Mae e il Maestro Indara, questa serie Disney+ ha dato il meglio di sé fin dall’inizio. Alcuni possono piangere e lamentarsi per il fuoco nello spazio (perché non l’abbiamo mai visto prima in Star Wars), ma stanno trascurando alcune delle migliori scene di combattimento del franchise.

Il quinto episodio di questa settimana ha offerto forse il più grande duello di spade laser dai tempi dei prequel, con il Maestro/Lo Straniero che ha decimato i Jedi che hanno osato affrontarlo. Ha persino fatto uso di Cortosis, un materiale che annulla le spade laser estratto dall’Universo Espanso che Headland presumibilmente odia tanto. A tre episodi dalla fine, speriamo che il meglio debba ancora venire su questo fronte.

Il miglior cattivo dopo Darth Vader?

The Acolyte

Beh, non proprio, ma il Maestro/Lo Straniero è ancora uno dei cattivi più convincenti con cui abbiamo trascorso del tempo nell’era Disney di Star Wars.

Misterioso, imponente e, soprattutto, formidabile, non è un’imitazione di Darth Vader (scusa, Kylo Ren) e non sembra carne da macello per gli eroi de The Acolyte. Se finirà per diventare qualcuno di importante per il franchise più ampio è da discutere, ma a noi piace passare del tempo con lui.

Il passaggio di Manny Jacinto dall’imbranato Qimir a “Darth Teeth” è stato uno spasso da vedere e questo è un personaggio che non vediamo l’ora di rivedere. È un peccato che non ci siano piani per esplorare il suo passato, anche se siamo sicuri che i romanzi e i fumetti potranno essere utilizzati per colmare eventuali lacune.

Star Wars è un franchise che è sempre stato definito dai suoi cattivi e questa serie ne ha uno molto buono. Nelle prossime settimane, potrebbe diventare un grande cattivo…

Godzilla x Kong 3 ha una data di uscita ufficiale

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Godzilla x Kong 3 ha una data di uscita ufficiale

Per concludere la settimana, Warner Bros. e Legendary hanno datato un paio di prossime uscite: un film evento di Denis Villeneuve, ancora senza titolo, e il prossimo capitolo della serie MonsterVerse, ovvero Godzilla x Kong 3.

Gli studios hanno datato Godzilla x Kong 3, il prossimo capitolo della saga in corso nel MonsterVerse, per il 26 marzo 2027. Al momento non sono disponibili ulteriori dettagli, ma Grant Sputore (Io sono madre; Castaway) si occuperà della regia, utilizzando una sceneggiatura di David Callaham (Spider-Man: Across the Spider-Verse; Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), che ha precedentemente contribuito a Godzilla (2014).

Il film evento senza titolo di Denis Villeneuve è stato datato per il 18 dicembre 2026. Mentre in precedenza si pensava che Villeneuve stesse sviluppando per Legendary un film drammatico basato sul libro di saggistica Nuclear War: A Scenario , sia The Hollywood Reporter che Deadline ritengono che abbia cambiato marcia tornando alle dune sabbiose di Arrakis e che la data di dicembre sia in realtà riservata a Dune – Parte 3 (titolo provvisorio Dune: Messiah), che sarà il suo prossimo film.

Tuttavia, prima di poter annunciare formalmente il film e la sua data di uscita, Villeneuve dovrà bloccare la sceneggiatura, che, a quanto si sa, è quasi terminata, visto che di recente ha fornito al compositore Hans Zimmer una copia su cui lavorare.

Dopodiché lo studio dovrà assicurarsi le date per il cast estremamente impegnato del film, che comprende le star Timothée Chalamet (Chiamami col tuo nome; Piccole donne), Zendaya (Euphoria; Spider-Man: No Way Home), Rebecca Ferguson (Mission: Impossible – Fallout; The Greatest Showman), Florence Pugh (Piccole donne; Midsommar) e Josh Brolin (Avengers: Endgame; Sicario).

Sia Dune: Parte 2 e Godzilla x Kong: Un nuovo impero sono stati grandi successi per la Warner Bros. e Legendary quest’anno: i due film sono attualmente il secondo e il terzo maggior incasso dell’anno a livello globale. Dune 2 ha incassato oltre 711,8 milioni di dollari in tutto il mondo a fronte di un budget di produzione stimato in 190 milioni di dollari, mentre Godzilla x Kong ha raccolto 569,9 milioni di dollari in tutto il mondo a fronte di un budget di produzione di 150 milioni di dollari.

In prospettiva, Dune 3 dovrebbe uscire nel 2026 in concomitanza con Star Wars: New Jedi Order della Disney/Lucasfilm, che secondo quanto riferito riporterà Daisy Ridley nei panni di Rey Skywalker e lancerà una nuova era di film in una galassia molto, molto lontana.

Spider-Man 4: dettagli sul ruolo di Kingpin e sul villain misterioso di VENOM: THE LAST DANCE

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Per quanto ne sappiamo, i Marvel Studios non hanno ancora trovato un regista per Spider-Man 4. Sembra sempre più improbabile che il film esca l’anno prossimo e, anche se Kevin Feige si sta dirigendo nella Hall H, un aggiornamento a San Diego è dubbio perché Sony Pictures controlla il franchise.

Continuano a susseguirsi voci contrastanti su ciò che vedremo nel film: negli ultimi mesi si è parlato di Black Cat, Scorpion, Venom e persino di Kingpin. Alex Perez del Cosmic Circus è intervenuto con un aggiornamento sul futuro dell’Uomo Ragno, promettendo che “Spider-Man sarà un personaggio molto importante per le prossime storie”, compresi i prossimi film sugli Avengers.

Lo scooper ha poi affermato che il Kingpin del MCU “odia [Spider-Man e Daredevil] in egual misura” e ha confermato la presenza fisica del sindaco Wilson Fisk nel film. Ricordiamo che in precedenza era stato riferito che Spidey e l’Uomo senza Paura avrebbero fatto squadra per combattere il villain che cerca di spazzare via il vigilantismo.

Il rapporto aggiunge poi che, per quanto riguarda il futuro di Miles Morales nel MCU, ci sono “piani per il suo inserimento nella trama del MCU in live action, ma molto in là nel tempo, quindi ci vorrà un po’ di tempo”.

Perez non fa menzione del fatto che Peter Parker indosserà la tuta aliena e nelle ultime settimane ci sono state molte speculazioni in merito, grazie a uno strano momento, apparentemente di rottura del canone, nel trailer di Venom: The Last Dance.

Interrogato su quel film, ha confermato che il threequel includerà un’apparizione o una menzione di Knull, Dio dei Simbionti, e ha sottolineato che Rhys Ifans interpreterà un nuovo personaggio, non una variante di Curt Connors.

Cosa sappiamo su Spider-Man 4? 

Spider-Man

Oltre a Tom Holland, Zendaya dovrebbe riprendere il suo ruolo di MJ in Spider-Man 4. Si dice che Sydney Sweeney interpreterà Black Cat, mentre è stato ampiamente riportato – ma non confermato – che Charlie Cox, Vincent D’Onofrio e Paul Rudd appariranno come Daredevil, The Kingpin e Ant-Man.

Per quanto riguarda chi potrebbe dirigere Spider-Man 4, sono molti i nomi che circolano in rete. Tra questi, Justin Lin (Fast & Furious), Drew Goddard (The Cabin in the Woods) e, più recentemente, Adil El Arbi e Bilall Fallah di Ms. Marvel e Adam Wingard, regista di Godzilla x Kong: The New Empire.

Per quanto riguarda i dettagli sulla trama, questi sono pochi; l’ultima indiscrezione emersa suggerisce che il piano prevede di mettere Spidey contro gli scagnozzi di Kingpin, tra cui Shocker e lo Scorpione. Sembra che quest’ultimo acquisirà il simbionte Venom introdotto in Spider-Man: No Way Home, per poi far indossare a Peter Parker la tuta aliena nei prossimi film degli Avengers.

Spider-Man 4 non ha ancora una data di uscita confermata.

Avengers 5: rivelati i dettagli della trama insieme a una lista di eroi che dovrebbero apparire – SPOILERS

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Ci aspettiamo/speriamo che i Marvel Studios chiariscano i loro piani per il franchise degli Avengers e su Avengers 5 al Comic-Con di San Diego del mese prossimo, ma alcuni primi dettagli sono stati messi online oggi per gentile concessione di The Cosmic Circus.

Secondo Alex Perez, l’idea è che Avengers 5 segua uno schema simile a quello di Infinity War, con diverse squadre divise che combattono contro diversi cattivi prima di riunirsi per affrontare una minaccia molto più grande, come hanno fatto in Endgame.

Il sito è riuscito anche a stilare una lista di personaggi che, sulla base di diversi mesi di colloqui con fonti interne, vedremo al centro della scena nel prossimo film dei Vendicatori:

  • Capitan America (Sam Wilson)
  • Falcon (Joaquin Torres)
  • Wong
  • Capitan Marvel
  • Monica Rambeau
  • Shang-Chi
  • Katy
  • Pantera Nera
  • Ironheart
  • Lei-Hulk
  • Hulk
  • Thor
  • Valchiria
  • L’Uomo Ragno
  • Daredevil
  • Doctor Strange
  • Clea
  • America Chavez
  • Ms. Marvel
  • Stature (Cassie Lang)
  • Kate Bishop
  • Clint Barton
  • Ant-Man e Wasp

Ci sono alcune sorprese, tra cui la Wasp, visto che Evangeline Lilly si è recentemente ritirata dalla recitazione. Inoltre, il sito afferma che sia Scott Lang che Hope Van Dyne sono “motivi centrali di questa storia”, il che suggerisce che quest’ultima dovrà essere reinserita nel cast o che il suo ruolo sarà affidato a un altro personaggio.

Tra gli altri dettagli, si prevede che la TVA sarà una parte importante di Avengers 5, con varianti dei personaggi preferiti dai fan e nuovi volti che dovrebbero apparire. Si parla anche di una serie di progetti ambientati in un “Battleworld” simile a quello visto nel fumetto Secret Wars del 2015.

Yggdrasil, il Multiverso a forma di albero creato da Loki, è descritto come la Pietra dell’Infinito della Saga del Multiverso: chi lo controlla può prendere il controllo del Multiverso e piegarlo alla propria volontà.

“In questo momento, Loki ne ha il controllo e sta semplicemente mantenendo il Multiverso in pace e prevenendo le incursioni nel miglior modo possibile per garantire che ogni universo possa esistere in stabile armonia”, spiega lo scooper. “Come tutti gli altri, [Loki] nasce, vive e alla fine muore. E cosa pensate che succederà allora?”.

Infine, viene ribadito che nei prossimi film dei Vendicatori appariranno il Capitano Carter e Kahhori di What If…?.

C’è molto da spiegare e molti indizi sulla direzione che questa storia potrebbe prendere. I piani della saga multiverso dei Marvel Studios potrebbero diventare più chiari nella Hall H il mese prossimo; purtroppo, ci aspettiamo ulteriori ritardi nelle date di uscita per dare spazio ai prossimi progetti, ora che lo studio sta optando di nuovo per un approccio basato sulla qualità piuttosto che sulla quantità.

SUPERMAN: un nuovo easter egg collega Mister Terrific a [SPOILER]… e a una certa squadra di supereroi!

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Le foto del set di Superman sono arrivate in fretta e furia questa settimana e, se siamo fortunati, un’altra serie arriverà nel corso della giornata. La giornata di ieri, però, è stata tutta dedicata a Mister Terrific, con il geniale supereroe di Edi Gathegi che sembra interagire con Krypto prima di essere colpito da un laser al piede.

Ora, a un’analisi più attenta, vediamo che Mister Terrific sfoggia il logo Lordtech sul petto. Sappiamo che appartiene all’azienda di Maxwell Lord perché è stato precedentemente avvistato nella vetrina di un negozio di Metropolis.

Perché è importante? Non solo suggerisce che Mister Terrific lavora per Lord in questa fase della sua carriera di supereroe, ma potrebbe anche confermare le precedenti indiscrezioni sul ruolo della Justice League International in Superman.

Nei fumetti, Lord è stato presentato come un uomo d’affari che ha fondato la sua squadra di supereroi, la JLI. Ha finanziato l’operazione, ma segretamente non ha fatto nulla di buono e ha persino inscenato la prima missione della squadra per ottenere il riconoscimento pubblico.

Sean Gunn interpreta il Maxwell Lord del DCU e sembra ormai sicuro che eroi come Mister Terrific, Hawkgirl, Lanterna Verde e Metamorpho facciano capo direttamente a lui. Se è così, quanto volete scommettere che stanno cercando di reclutare Superman in questo film?

Comunque sia, è chiaro che James Gunn ha grandi progetti per il DCU e intende iniziare a gettare le basi di questo mondo condiviso il prima possibile. Il regista è un grande fan di Keith Giffen e J. M. DeMatteis, quindi il loro lavoro ha influenzato questo franchise.

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Black Panther: le indiscrezioni sui piani dell’eroe rivelano che Shuri passerà il testimone a [SPOILER]

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Prima che l’attore Chadwick Boseman venisse a mancare nel 2020, il progetto prevedeva che fosse protagonista di un sequel di Black Panther nel ruolo di T’Challa.

Pochi dettagli sono stati rivelati, anche se sappiamo che l’idea era che si scontrasse con Namor e conoscesse il figlio di cui aveva appena scoperto l’esistenza dopo essere scomparso durante il Blip. I Marvel Studios hanno deciso di non ricantare il ruolo e di far morire T’Challa fuori dallo schermo, mentre una riluttante Shuri ereditava il mantello di “Pantera Nera“.

Mentre Letitia Wright dovrebbe riprendere il ruolo nei prossimi progetti del MCU, sembra che stia solo tenendo in caldo il vestito per il prossimo Black Panther.

Secondo Alex Perez di The Cosmic Circus, “Shuri si sta ancora prendendo del tempo per se stessa, poiché non è minimamente interessata a diventare regina del Wakanda. Sta ancora mantenendo il mantello di Black Panther, MA, ho sentito dire che alla fine passerà il mantello all’unico vero successore del trono di Wakanda, il giovane principe T’Challa, figlio di Re T’Challa“.

Mi risulta che lei, insieme a Okoye e Nakia, stia crescendo questo bambino in modo che alla fine possa assumere il mantello e diventare il prossimo sovrano del Wakanda e di Black Panther“.

Questo sviluppo era atteso dopo Black Panther: Wakanda Forever, ma sarà interessante capire come i Marvel Studios gestiranno la transizione. Il vociferato soft reboot del MCU consentirebbe al nuovo T’Challa di essere invecchiato; altrimenti, dovremo aspettare in tempo reale e potenzialmente avremo un Black Panther adolescente.

Per quel che vale, Perez aggiunge: “La storia che hanno pianificato con suo figlio è assolutamente adorabile, e francamente mi piacerebbe vederla svolgersi come hanno pianificato“. Alla Wright è stato chiesto di recente del suo futuro nel MCU e, pur facendo finta di niente, ha confermato che tornerà presto nel ruolo.

Se è, uh, diciamo, diciamo solo…”. La Wright ha iniziato, scegliendo chiaramente le parole con attenzione. “Mi piacerebbe continuare con Shuri. È uno dei miei personaggi preferiti, una tale benedizione, onestamente, non scherzo. Le sono così grata“. “Ci sono molte cose in arrivo”, ha poi stuzzicato, riferendosi probabilmente ad Avengers 5 (secondo The Hollywood Reporter, i Marvel Studios non hanno ancora dato ufficialmente il via libera a Black Panther 3).

Agatha All Along rivela ancora le “streghe senza congrega” del villain e il ritorno di un personaggio di WANDAVISION

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Come previsto, alla fine WandaVision ha rivelato che si trattava di Agatha All Along. La Scarlet Witch ha però messo fine alle sue macchinazioni, lasciando la cattiva intrappolata nel suo personaggio di Agnes a Westview.

Agatha tornerà in qualche modo a settembre, con il titolo appropriato Agatha All Along, su Disney+ e, secondo il capo sceneggiatore Jac Schaeffer (WandaVision), sarà affiancata da “un gruppo eterogeneo e misto di streghe”.

Tra queste, Lilia di Patti LuPone, Jennifer di Sasheer Zamata, Sharon di Debra Jo Rupp e Alice di Ali Ahn. Non siamo sicuri che si tratti di un errore di battitura da parte di Empire, ma sembra che la signora Hart di Jo Rupp abbia qualcosa di più di quanto sembri!

“Quello che hanno in comune è che sono streghe senza congrega”, aggiunge Schaeffer. “Le streghe sono definite dall’inganno, dal tradimento, dalla malvagità e dall’egoismo. Cosa fai quando hai un gruppo di streghe che [dimostrano] queste nozioni e hai bisogno che lavorino insieme?”.

Dove WandaVision giocava con la forma delle classiche sitcom televisive, qui giochiamo molto con i presupposti delle streghe”, continua. “Ad esempio, quali sono le immagini stenografiche delle streghe? Non volevamo certo una strega cattiva e monodimensionale. Ci saranno momenti in cui vedremo il vero cuore di Agatha”.

È stata inoltre rilasciata una nuova foto di Agatha All Along che mostra i nuovi alleati della protagonista.

Quello che sappiamo su Agatha All Along

Agatha All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di WandaVision, tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor), Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David Payton (John Collins), David Lengel (Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon), Amos Glick (Dennis), Brian Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes (Evanora Harkness).

Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e Maria Dizzia.

Pochi dettagli ufficiali sono stati rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff (o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è “reincarnato” in Billy Kaplan.

Diversi scoop hanno affermato che la storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness – ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della donna che ha ucciso le loro madri. Agatha All Along debutta su Disney+ il 18 settembre.

Jeremy Renner dice che il legame che condivide con le star di AVENGERS “non è solo per Instagram; noi odiamo quella m****”.

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Jeremy Renner si è ripreso completamente dal grave incidente avvenuto il giorno di Capodanno vicino alla sua casa nel Nevada settentrionale, che ha quasi messo fine alla sua vita lo scorso anno. L’attore è tornato di recente al lavoro, girando le scene della terza stagione del crime drama Mayor of Kingstown – ma lo rivedremo prima o poi nel MCU nei panni di Clint Barton?

Jeremy Renner ha recentemente dichiarato di essere “pronto” a tornare, ma sembra che ci voglia la storia giusta per convincerlo a riprendere in mano l’arco e le frecce di Occhio di Falco.

Forse se passa abbastanza tempo, giusto? Penso che a questo punto sia già passato, ma anche qual è lo scopo della narrazione [e] della storia?“, ha detto al podcast Happy Sad Confused. “Questi sono personaggi amati. Abbiamo trascorso 23 film insieme, essenzialmente come collettivo. Qual è il motivo? Qual è la storia? Dovete farne altri dopo questo? Come si fa a risolvere la questione?“.

Quando ci si sentirà mai come: ‘Ognuno ha il suo fiocco, nessuno è morto, è una sensazione fantastica! Cosa succede qui?”, ha continuato. “Ho dei sentimenti al riguardo. Penso che tutti lo facciano. Penso che i ragazzi che sono morti abbiano dei sentimenti al riguardo“.

Parlando dei suoi co-protagonisti degli Avengers, Jeremy Renner ha chiarito che nella vita reale sono tutti molto legati e che il loro rapporto non è stato costruito per promuovere i loro film.

Oh, cazzo, sì, è una cosa vera, non è solo per Instagram. Noi odiamo quella merda“, dice a Men’s Health. “No, abbiamo una chat di famiglia e l’abbiamo avuta per molto tempo. Quando lavori con le persone, guarda, abbiamo vissuto tutti insieme un’esperienza culturalmente significativa. Ci sono divorzi, matrimoni e bambini; sono successe molte cose in questi 12 anni. Nei film sembra di essere a una festa in costume, con oggetti di scena ridicoli e cose ridicole, ma è anche bello perché siamo tutti connessi. C’è una fratellanza o una sorellanza o come diavolo volete chiamarla. Io lo chiamo semplicemente amore. Amo ognuna di loro. Preferirei andare in prigione con Downey piuttosto che fare qualcosa di straordinario da sola. Preferisco fare un incidente d’auto con Evans“.

Altri attori del MCU hanno condiviso sentimenti simili e, nonostante la morte di Iron Man (Robert Downey Jr.) e Vedova Nera (Scarlett Johansson), molti fan sono ansiosi di vedere gli eroi più potenti della Terra riunirsi ancora una volta sul grande schermo.

Se ciò accadrà, sarà probabilmente in Avengers: Secret Wars, ma Kevin Feige ha già fatto eco alle preoccupazioni di Jeremy Renner, secondo cui riunire la squadra solo per il gusto di farlo risulterebbe forzato, quindi non ci resta che aspettare e vedere.

SEAL Team 7: David Boreanaz è tornato nell’epico trailer del finale di serie

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Paramount+ ha appena rilasciato il trailer ufficiale e la data della première dell’attesissima settima e ultima stagione della serie drammatica militare SEAL Team. I fan possono segnare il calendario per domenica 11 agosto, quando la nuova stagione debutterà in esclusiva su Paramount+.

I primi due episodi saranno disponibili in streaming al momento del lancio, mentre i nuovi episodi seguiranno ogni domenica. La stagione debutterà l’11 agosto anche in Canada e il giorno successivo in Australia. SEAL Team è interpretato da David Boreanaz nel ruolo di Jason Hayes, il rispettato e intenso leader della squadra Bravo. Il resto del cast comprende Neil Brown Jr., A.J. Buckley, Toni Trucks, Raffi Barsoumian e Beau Knapp.

Nell’ultima stagione, Hayes (David Boreanaz) è alle prese con le duplici esigenze della sua vita da guerriero e delle sue responsabilità di padre single. Ray Perry (Brown Jr.), il suo fedele comandante in seconda, si trova ad affrontare l’incombente domanda se può lasciare il campo di battaglia con l’avvicinarsi della pensione. Sonny Quinn (Buckley), noto per la sua feroce dedizione, deve trovare un modo per adattarsi mentre le mutevoli priorità di Jason e Ray spostano le responsabilità su altri membri della squadra. I nuovi membri della squadra, Omar Hamza (Barsoumian) e Drew Franklin (Knapp), trovano conforto nel loro lavoro, usandolo per allontanarsi dai traumi del passato, mentre il tenente Lisa Davis (Trucks) svolge un ruolo cruciale nel guidare la squadra attraverso una nuova era di guerra contro alcune minacce globali immensamente qualificate.

Perché “SEAL Team” è così popolare?

SEAL Team non si tira indietro nel mostrare quanto sia dura la squadra Bravo. Questi ragazzi vengono strappati alle loro famiglie in un batter d’occhio per affrontare alcuni dei luoghi più pericolosi del pianeta. Anche quando le probabilità sono altissime contro di loro, la loro implacabile dedizione alla missione mette in evidenza gli epici sacrifici che compiono per mantenere i loro cari al sicuro a casa, il che rappresenta una parte importante della popolarità dello show.

La serie SEAL Team è prodotta da CBS Studios e si avvale della collaborazione di Spencer Hudnut, Christopher Chulack, Sarah Timberman, Carl Beverly e Mark Owen. Boreanaz è anche produttore esecutivo e ha diretto alcuni episodi della serie. La stagione finale è stata girata a Los Angeles e in Colombia, con il supporto della Colombia Film Commission di Proimágenes Colombia.

Mentre SEAL Team si prepara a chiudere il suo capitolo finale, tutte le sei stagioni precedenti sono disponibili in streaming esclusivamente su Paramount+. La prima stagione finale è prevista per l’11 agosto. Guardate il trailer qui sopra.

Robert Pattinson tornerà nei panni di BATMAN per la serie The Penguin

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The Penguin, l’imminente spin-off di Max incentrato sul personaggio di Colin Farrell che interpreta il classico cattivo della DC Comics Oswald Cobblepot, si svolgerà subito dopo gli eventi di The Batman di Matt Reeves, concentrandosi su “Oz” mentre cerca di affermarsi come nuovo boss del crimine di Gotham City.

Quando la serie è stata annunciata per la prima volta, ci è stato detto che un’apparizione di Batman in persona era improbabile, ma voci precedenti hanno indicato che Robert Pattinson potrebbe apparire nei panni di Bruce Wayne.

Nell’ultimo episodio di The Hot Mic, Jeff Sneider ha affermato che Pattinson apparirà davvero, nel ruolo di Batman! Non abbiamo idea del ruolo sostanziale che avrà il Cavaliere Oscuro, ma non saremmo sorpresi se apparisse solo in un singolo episodio. Tuttavia, i fan saranno senza dubbio contenti di sapere che il Crociato incappucciato avrà anche solo un piccolo ruolo in questa serie, e coinvolgere Pattinson è stata una mossa intelligente da parte della Warner Bros.

Una storia incentrata sul Pinguino potrebbe funzionare anche senza il Pipistrello, ma ha senso che il protettore di Gotham faccia un salto almeno una volta per tenere d’occhio Oz e impostare la loro dinamica per The Batman – Parte II. Potremmo vedere altri personaggi come l’Enigmista (Paul Dano) o Catwoman (Zoë Kravitz)?

Max ha recentemente rilasciato un trailer completo per The Penguin, che potete vedere qui sotto:

Cosa sappiamo su The Penguin?

The Penguin è interpretato anche da Cristin Milioti (Sofia Falcone), Rhenzy Feliz (Victor Aguilar), Michael Kelly (Johnny Viti), Shohreh Aghdashloo (Nadia Maroni), Deirdre O’Connell (Francis Cobb), Clancy Brown (Salvatore Maroni), James Madio (Milos Grapa), Scott Cohen (Luca Falcone), Michael Zegen (Alberto Falcone), Carmen Ejogo (Eve Karlo) e Theo Rossi (Dott. Julian Rush).

La serie drammatica in otto episodi dei DC Studios continua la saga epica del crimine di The Batman, iniziata dal regista Matt Reeves con il film campione d’incassi The Batman della Warner Bros. Pictures, ed è incentrata sul personaggio interpretato da Farrell nel film.

La serie è prodotta esecutivamente da Matt Reeves, Dylan Clark, Colin Farrell, Lauren LeFranc, che scrive e funge da showrunner, Craig Zobel, che dirige i primi tre episodi, e Bill Carraro. Basata sui personaggi creati per la DC da Bob Kane e Bill Finger, la serie è prodotta dalla 6th & Idaho Productions di Reeves e dalla Dylan Clark Productions in associazione con la Warner Bros. Television, dove Reeves e la 6th & Idaho hanno un accordo globale. Daniel Pipski è anche produttore esecutivo. The Penguin debutterà a settembre su SKY e sul servizio di streaming NOW.

Deadpool & Wolverine: nuove foto di Emma Corrin nei panni di Cassandra Nova

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Dopo lo spot televisivo rivelatore di ieri, sono state condivise online alcune nuove foto di Deadpool & Wolverine dei Marvel Studios, che ci danno un’altra occhiata a Wade Wilson (Ryan Reynolds) insieme a Peter (Rob Delaney) e a Emma Corrin nei panni della cattiva di turno, Cassandra Nova.

Le origini di Nova nei fumetti sono un po’ più complicate rispetto alla sua semplice presentazione come gemella cattiva di Charles Xavier. Mentre erano insieme nel grembo materno, Xavier “riconobbe la sua presenza malvagia” e uccise la sorella, provocandone la morte. Tuttavia, lo spirito di Cassandra è sopravvissuto ed è diventato un “mummudrai“, un’entità che risiede nel Piano Astrale.

Anche se Nova potrebbe mantenere queste caratteristiche nel film Deadpool & Wolverine, è molto probabile che la sua origine venga semplificata e che faccia il suo debutto come variante femminile multiversale del Professor X. Una cosa è certa dopo aver visto alcuni scorci di Cassandra nei trailer: Sarà un avversario molto potente con cui il Mercenario con la bocca e Logan dovranno confrontarsi.

La classificazione ottenuta da Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine

La MPAA ha recentemente assegnato al film una classificazione ufficiale R per: “Violenza forte e sanguinosa, linguaggio spinto, gore e riferimenti sessuali”.

I Marvel Studios presentano il loro errore più significativo fino ad oggi – Deadpool & Wolverine“, si legge nella nuova sinossi. “Uno svogliato Wade Wilson si affanna nella vita civile. I suoi giorni come mercenario moralmente flessibile, Deadpool, sono alle spalle. Quando il suo mondo natale si trova di fronte a una minaccia esistenziale, Wade deve indossare di nuovo i panni di un riluttante ancora più riluttante… riluttante? Più riluttante? Deve convincere un riluttante Wolverine a… Cazzo! Le sinossi sono così f*ttutamente stupide“.

Oltre a Ryan Reynolds e Hugh Jackman nei ruoli principali, Deadpool & Wolverine vedranno il ritorno di Morena Baccarin (Vanessa), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter), Brianna Hildebrand (Negasonic Teenage Warhead) e Shioli Kutsuna (Yukio) nei rispettivi personaggi, A loro si aggiungeranno le new entry del franchise Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), che interpreteranno un agente televisivo e la controparte malvagia di Charles Xavier, Cassandra Nova.

Denis Villeneuve: il suo prossimo film sarà distribuito nel 2026 dalla Warner Bros.

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Il prossimo film di Denis Villeneuve ha appena ricevuto una data d’uscita ufficiale, anche se non si sa ancora quale sarà il progetto in questione. Come riportato da THR, Warner Bros. ha infati annunciato che il nuovo “film evento” del regista arriverà nelle sale il 18 dicembre 2026 e che proviene dalla Legendary Entertainment, casa dei suoi film su Dune. In precedenza Villeneuve aveva dichiarato che Dune – Parte Tre non sarebbe stato il suo prossimo lungometraggio, in quanto aveva detto di volersi prendere una pausa dal suo viaggio su Arrakis.

Nei mesi scorsi era infatti stato riportato che il regista era in trattative per dirigere un film basato su un saggio dedicato alla guerra nucleare. Tuttavia, nuove fonti dicono che Villeneuve potrebbe aver cambiato idea e che potrebbe tornare a concentrarsi su Dune, portando dunque a compimento la sua trilogia prima di dedicarsi ad altri progetti. Se davvero potrebbe essere Dune – Parte Tre ad uscire nel dicembre del 2026, i lavori sul film potrebbero non essere troppo lontani dall’iniziare.

Già nei mesi scorsi d’altronde era stato riportato che Denis Villeneuve era al lavoro sulla sceneggiatura. Villeneuve aveva anche detto che ogni potenziale ritardo nell’intraprendere la produzione di un un terzo film basato sul romanzo di Hebert del 1969, Dune: Messiah, sarebbe “per assicurarmi di avere la sceneggiatura giusta“. Non resta a questo punto che attendere maggiori informazioni per scoprire se davvero questo prossimo progetto sarà il tanto atteso ultimo capitolo della trilogia di Dune o un lavoro del tutto estraneo alla saga.

Dune 2021 film
Timothée Chalamet e Rebecca Ferguson in una scena di Dune

Denis Villeneuve regista di Dune – Parte Due

Questo film successivo esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta di prevenire un futuro terribile che solo lui può prevedere.”

Nel film vediamo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.

Dune – Parte Due è diretto da Denis Villeneuve da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert ed è uscito nei cinema il 28 Febbraio 2024. Il secondo capitolo continua la storia di Dune – Parte Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre 402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165 milioni di dollari.

Tutti gli approfondimenti su Dune – Parte Due:

A Family Affair: recensione del film su Netflix con Nicole Kidman e Zac Efron

Zac Efron, nel corso della sua ricca carriera, ha dimostrato di essere un attore in gamba, versatile. Le commedie sono sempre state il suo punto di forza, anche se Ted Bundy – L’ultimo criminale, ma ancor più il recente The Warrior: The Iron Claw, hanno rivelato le sue grandi capacità drammatiche. Ma è il genere – per definizione – disimpegnato la sua carta vincente. Ne è un esempio A Family Affair, nuova comedy targata Netflix diretta da Richard LaGravenese.

Sebbene non raggiunga i livelli di Ho cercato il tuo nome o Segui il tuo cuore, e neanche i più esilaranti Quel momento imbarazzante e Cattivi vicini, questa comeddia, arrivata per riempire l’estate della piattaforma dalla N rossa, si inserisce bene in un catalogo che punta più sul puro intrattenimento che sull’originalità. Una linea narrativa e produttiva che oramai il colosso streaming ha sposato, e che abbraccia un vasto bacino di spettatori che vogliono semplicemente spendere all’incirca un paio d’ore all’insegna del relax. Scritto da Carrie Solomon, A Family Affair vanta un cast d’avvero d’eccezione: oltre il già citato Zac Efron, c’è la diva Nicole Kidman e la talentuosa Joey King.

A Family Affair, la trama

Chris e Zoe sono una coppia di lavoro molto particolare. Lui, attore famoso paranoico e puntiglioso, lei sua assistente personale, determinata ma aggressiva. La ragazza ha deciso di essere la sua “galoppina” – come definisce se stessa – perché Chris le ha promesso che in futuro potrà prendere le redini della sua casa di produzione, posto a cui lei ambisce da sempre. Tuttavia, i suoi modi di fare sono alquanto snervanti e a Zoe il suo carattere non fa impazzire. Resiste solo per necessità. Le cose si complicano quando, tornata un giorno a casa, scopre sua madre Brooke a letto proprio con il suo capo. Una sorpresa alquanto inaspettata, che metterà la figlia contro il suo unico genitore. È una relazione che non può tollerare: Zoe sa come è Chris con le donne, e non vuole che lui la faccia soffrire.

A Family Affair film netflix

Questioni di famiglia

Proprio per quanto scritto all’inizio di questa recensione, A Family Affair è un prodotto che, come il resto dei suoi “fratelli”, va guardato senza troppe pretese. Se si cerca qualcosa di diverso, che si allontani dalle classiche commedie romantiche dal tocco ironico, il film non sarà pronto a soddisfare queste esigenze. Fruendolo, sembra essere la versione più convincente dell’adattamento del romanzo The Idea of You, uscito a maggio su Prime Video. L’incidente scatenante è preossochè simile, ma se quest’ultimo portava con sé una eccessiva leziosità, la pellicola di LaGravenese per fortuna riesce a essere più equilibrata e perciò anche più reale e godibile.

Scoprire che la propria madre ha una relazione con una persona più giovane, e in tal caso con il proprio capo e divo del cinema apparentemente inaffidabile, non dovrebbe essere facile per nessuno. Ecco perché il personaggio di Joey King è quello che funziona meglio nel restituire la frustrazione e la preoccupazione di una figlia che per il genitore vuole solo il meglio. Per quanto si setti su un tono esclusivamente sentimentale, è in grado di affrontare specifiche dinamiche familiari (e amorose) con più sincerità e attendibilità. Ciò non significa che non sia a tratti mieloso, o che non presenti delle imperfezioni. Come per esempio alcuni passaggi narrativi, nei quali i dialoghi non sono pienamente convincenti, e sarebbe stato preferibile fare affidamento solo sulle immagini. Inoltre, non tutto il cast principale sembra essere a suo agio nel proprio ruolo.

Un cast divertito, ma non sempre all’altezza

È Joey King con la sua Zoe a prendersi la maggior parte della scena. Il suo personaggio è il più interessante, e anche quello meglio recitato. La giovane attrice lavora bene sulle espressioni del viso e sulla forza delle emozioni (irruente) del suo personaggio, rendendola la più autentica. Zac Efron, invece, è abile nel prendersi in giro e nel rappresentare le contraddizioni comiche del suo personaggio, Chris, imparanoiato, insicuro e fragile.

La delusione è per Nicole Kidman, la quale non è sciolta nei panni della sua Brooke, forse per la poca chimica con il suo partner Efron. Si nota che fa una certa fatica a essere fluida, a lasciarsi andare. Non si abbandona totalmente al personaggio, e questo la rende meno credibile rispetto ai suoi colleghi. Nonostante qualche difficoltà da parte di Kidman e alcune lacune di sceneggiatura, A Family Affair adempie comunque al suo compito e si fa guardare, anche se destinato a essere presto dimenticato come molte altre commedie simili. Ma va bene così.

La vita di Adele: dal cast alle scene d’amore, tutte le curiosità sul film

Dal momento della sua presentazione al Festival di Cannes ad oggi, il film francese La vita di Adele (qui la recensione) non ha mai veramente smesso di far parlare di sé. Considerato uno dei più struggenti film d’amore e di formazione dell’ultimo decennio, il lungometraggio diretto da Abdellatif Kechiche è divenuto estremamente popolare per molteplici motivi, dalle grandi interpretazioni delle due protagoniste alle loro bollenti scene di sesso, e fino al suo ritratto incantato della gioventù.

Il film è un libero adattamento della graphic novel Il blu è un colore caldo, realizzato dalla fumettista Julie Maroh nel 2010. La pellicola finisce in realtà per rielaborare la storia dell’amore tra due giovani, aggiungendovi una serie di dettagli ed elementi inediti. Le principali differenze si possono ritrovare nella caratterizzazione della protagonista, ma rispetto al testo letterario, il film prevede in particolare la lunga serie di esplicite scene di sesso a cui si accennava, che esaltano la morbosità della relazione amorosa.

Tali scene sono state ovviamente motivo di grande scandalo, e la stessa Maroh dichiarò di non averle particolarmente apprezzate. Spaccando in due l’opinione della critica e del pubblico, il film arrivò a vincere il prestigioso premio del Festival di Cannes, la Palma d’Oro. Fu un’assegnazione unica nel suo genere, poiché la giuria decise di assegnare il premio tanto al regista quanto alle due straordinarie interpreti che diedero vita agli indimenticabili personaggi protagoniste: Adèle Exarchopoulos Léa Seydoux.

La vita di Adele trama

La trama di La vita di Adele

Protagonista del film è Adele, giovane liceale francese alle prese con la vita di tutti i giorni. Tra scuola e casa, la ragazza sembra continuamente cercare il proprio posto nel mondo. Seguire le regole della società non sembra però fare al caso suo, e anche il tentativo di una storia d’amore con un suo compagno di scuola naufragherà inesorabilmente. Le sue già fragili certezze si spezzano definitivamente nel momento in cui per strada incrocia Emma, una ragazza dai capelli blu e dallo stile androgino, che subito suscita un suo forte interesse.

Lentamente le due si avvicinano molto l’una all’altra, finendo per innamorarsi perdutamente. Per Adele quello è però un mondo sconosciuto, dal quale si sente attratta e spaventata allo stesso modo. La ragazza infatti teme il giudizio dei genitori, dei compagni di scuola, e inizia a sentirsi giudicata come mai prima d’ora. L’amore per Emma però è troppo forte, e diventa via via sempre più morboso e passionale. Con il passare degli anni, però, le due si ritrovano a dover fare i conti con percorsi di vita che non sempre coincidono.

La vita di Adele Adèle Exarchopoulos Léa Seydoux

 

Il cast del film

Nei ruoli di Adele ed Emma si ritrovano le attrici Adèle ExarchopoulosLéa Seydoux. La prima delle due era poco più che esordiente all’epoca del film, avendo recitato soltanto in qualche film poco noto. Convocata per un provino per il ruolo principale, l’attrice raccontò in seguito di aver dovuto sostenere una dura selezione prima di ottenere la parte. Nel corso di due mesi incontrò più volte il regista, dimostrando le sue capacità di improvvisazione. Dopo lunghe conversazioni con Kechiche, questi si convinse infine che l’interprete di origini greche era la persona giusta per il ruolo.

A togliergli ogni dubbio a riguardo fu però il momento in cui la vide mangiare ad un ristorante dove si trovavano. Il modo in cui lei mangiava era proprio come il regista aveva immaginato il personaggio. La Seydoux, invece, aveva ottenuto la parte di Emma già ben dieci mesi prima dell’inizio delle riprese. Anche lei aveva avuto modo di incontrare in più occasioni il regista. Ciò che più di ogni altra cosa convinse Kechiche fu il modo in cui Seydoux parlava della società e delle sue problematiche.

Per potersi calare ulteriormente nei panni di Emma, l’attrice decise di prendere lezioni di pittura e scultura, attività praticate dal personaggio, come anche dedicarsi a numerose letture sulla filosofia. In aggiunta a ciò, lavorò anche da un punto di vista fisico per costruire la mascolinità di Emma. Seguì dunque un allenamento per acquisire massa muscolare, e guardò film di Marlon Brando e James Dean per studiare i loro atteggiamenti e la loro postura.

La vita di Adele scene amore

Le scene d’amore e sesso di La vita di Adele

Come anticipato, del film sono note e apprezzate diverse scene di grande impatto visivo e poetico. Nessuna è però più celebre delle lunghe sequenze in cui le due protagoniste si cimentano in conturbanti scene di sesso. Proprio queste sono state al centro di numerosi dibattiti e polemiche, alle quali hanno preso parte anche le due stesse protagoniste. Entrambe hanno infatti in più occasioni lamentato di essersi spesso sentite costrette a girare tali scene, e che le condizioni sul set non erano particolarmente favorevoli.

Kechiche, infatti, era solito girare con 3 o 4 camere da presa, e ciò poneva le due attrici in uno stato di grande pressione. Le riprese di tali scene, inoltre, sembrano essersi protratte per diverse ore al giorno per più giorni, rendendo particolarmente snervante il set. A tali accuse il regista non ha mancato di rispondere, negando le voci secondo cui sarebbe stato eccessivamente severo. Egli, in sua difesa, affermò di aver semplicemente ricercato il realismo, sempre però con il consenso delle due interpreti. Queste hanno comunque affermato che molto di quanto si è detto riguardo alle scene di sesso è stato ingigantito dalla stampa.

Le due, infatti, non hanno dovuto praticare veri e propri atti sessuali, né erano realmente nude. Per loro furono realizzate delle protesi da applicare sui genitali, e che consentisse dunque di non essere esposte da questo punto di vista. Tali scene, inoltre, venivano perfettamente studiate e coreografate. Ciò non ha comunque impedito alle due attrici di provare forte imbarazzo, superato grazie al profondo legame di amicizia instauratosi tra di loro nel corso delle riprese.

Il trailer di La vita di Adele e dove vedere il film in streaming e in TV

La vita di Adele è presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Apple TV, Google Play e Now. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre in programma in televisione per venerdì 28 giugno alle ore 21:15 sul canale Cielo.

The Visit, la spiegazione del finale: chi sono in realtà i due nonni?

Negli anni il regista  ci ha abituato a film carichi di tensione, sempre al limite tra la realtà e la fantasia. Opere come Il sesto senso, Unbreakable – Il predestinato, Signs, Old o il recente Bussano alla porta sono esemplari a riguardo, presentando atrmosfere suggestive e inquietanti e dimostrando tutta la maestria del regista nel rendere questo il punto di forza dei suoi lavori. Un altro dei suoi lavori più apprezzati è The Visit (qui la recensione), da lui diretto nel 2015.

Per realizzare questo film, Shyamalan ha raccontato di averlo autoprodotto utilizzando il compenso ottenuto per il film di fantascienza After Earth (2013). Secondo le sue stesse parole, si è trattato di “un tentativo di riprendere il controllo artistico” dopo che i suoi film più recenti gli sono stati sottratti in fase di post-produzione. Shyamalan ha poi rivelato di aver preparato tre diverse versioni del film: una “pura commedia“, un’altra “puro horror” e un’ultima “a metà strada“, ma alla fine è stata quella “puro horror” a prevalere.

Per gli appassionati del cinema del regista, si tratta dunque di un film da non perdere, ricordato in particolare come il lungometraggio che ha risollevato le sorti di Shyamalan dopo un periodo di insuccessi. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a The Visit. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Visit trama
Deanna Dunagan e Olivia DeJonge in The Visit. © 2015 – Universal Pictures

La trama e il cast di The Visit

Il film racconta di Loretta, una donna separata con due figli, Becca e Tyler, che da oltre quindici anni ha interrotto qualsiasi tipo di rapporto con i suoi genitori, Claire e Mitchell accusati di non aver mai accettato la sua storia col marito. Un giorno, però, la donna decide di far conoscere ai suoi figli i nonni e così li manda a casa loro in Pennsylvania per una settimana. Inizialmente i due si trovano bene con la coppia di anziani, ma quando una serie di loro strani comportamenti iniziano a manifestarsi sempre più frequentemente, una serie di spaventosi sospetti si insinueranno nei due ragazzi.

Ad interpretare Becca e Tyler vi sono gli attori Olivia DeJonge e Ex Oxenbould. Mentre lei è qui al suo primo ruolo cinematografico ed è poi stata vista in Elvis, Oxenbould era già noto per essere stato il protagonista di Una fantastica e incredibile giornata da dimenticare. Nel ruolo della matre Loretta vi è l’attrice Kathryn Hahn, ora celebre per il ruolo di Agatha Harkness in WandaVision. Benjamin Kanes, invece, è Corin, padre di Becca e Tayler. Gli attori Deanna Dunagan e Peter McRobbie interpretano invece i due nonni.

La spiegazione del finale del film

Per tutto il film, Becca e Tyler sono dunque incerti sul comportamento dei loro nonni, che peggiora con il progredire della storia. È evidente che qualcosa non quadra nella coppia di anziani e il celebre twist di Shyamalan arriva infine quando Loretta vede finalmente le due persone che sostengono di essere i suoi genitori e dice a Becca e Tyler via Skype che non sono i loro amati Nana e Pop Pop, ma due perfetti sconosciuti che hanno assunto la loro identità.

Loretta chiama dunque immediatamente la polizia, ma ci vorranno ore prima che i soccorsi arrivino alla fattoria isolata. Becca e Tyler, dunque, dovranno continuare a stare al gioco di questi pericolosi impostori. Becca riesce poi a fuggire nel seminterrato per scoprire i cadaveri di due anziani assassinati, che si rivelano essere i veri nonni. Si scopre così che i due impostori sono pazienti psichiatrici evasi dal vicino ospedale e hanno ucciso i veri nonni per appropriarsi delle loro vite.

The Visit cast
Kathryn Hahn, Ed Oxenbould e Olivia DeJonge in The Visit. © 2015 – Universal Pictures

Non è chiaro se i due evasi avrebbero rappresentato una minaccia per i ragazzi se non avessero messo il naso in giro, ma nel momento in cui si rendeno conto che la loro copertura è saltata, passano alle maniere forti con Becca e Tyler. Becca, però, riesce ad afferrare un frammento di vetro dallo specchio rotto e pugnala Nana più volte all’intestino, correndo poi ad aiutare Tyler. Ma è il ragazzo a vincere la propria paura, ad atterrare l’anziano e a sbattergli più volte la porta del frigo sulla testa.

Finalmente Loretta e la polizia arrivano e i ragazzi corrono freneticamente fuori di casa. Nella scena finale, Loretta racconta nel documentario della figlia i momenti traumatici della sua fuga da casa. 15 anni prima degli eventi di The Visit, prima che nascesse Becca, Loretta aveva litigato con i genitori per la decisione di sposare il suo insegnante. Il litigio portò Loretta e i suoi genitori ad arrivare alle mani, e lei se ne andò di casa quella notte, senza mai rispondere ai loro tentativi e alle loro suppliche di riavvicinarsi.

È la scena più emozionante del film, perché Loretta prova un enorme senso di colpa per non aver mai potuto dire che le dispiaceva per il rapporto teso tra lei e i suoi genitori o per non aver mai porgere loro le sue scuse per i torti commessi. Così, The Visit si rivela essere non solo un film che affronta la terrificante degradazione del corpo nel tempo, incarnata da Nana e Pop Pop, ma anche di perdono e riconciliazione, in quanto dimostra che covare un dolore profondo senza mai esternarlo può alla fine portare a un esito negativo.

Il film si conclude poi con il documentario di Becca che prende infine forma e quando le viene data la possibilità di inserire nel filmato anche il padre con cui ha pochi rapporti, Becca sceglie di farlo. Questa scelta dimostra che Becca è maturata in modo significativo e ha capito che il perdono è la strada migliore. Loretta non è mai riuscita a perdonare i suoi genitori e questo le ha tolto la possibilità di riconciliarsi. Inserendo il padre nel documentario, Becca ha invece lasciato la porta aperta per questa possibilità.

Il trailer di The Visit e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Visit grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TVGoogle Play e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 28 giugno alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Dark Matter, spiegazione del finale: Di quale mondo parallelo si tratta?

Sebbene il finale della stagione 1 di Dark Matter (serie Apple TV+) porti a una chiusura completa di molte trame di fondo, fa anche spazio per un’altra stagione lasciando intenzionalmente gli spettatori con diversi intriganti cliffhanger. Dopo aver ripercorso i viaggi multiversali di Jason per tutta la durata e aver introdotto molte versioni alternative di lui nell’episodio 8, l’episodio 9 di Dark Matter (la nostra recensione) mette in evidenza come il Jason “Giove” si ricongiunge con la sua famiglia mentre cerca di proteggerla dalle sue controparti alternative. Nel frattempo, una versione sfregiata di Jason1 tortura Jason2, ricordandogli il disastro che ha creato.

Nonostante le numerose sfide affrontate negli episodi 8 e 9 di Dark Matter Jason “Jupiter” riesce a proteggere la sua famiglia. Si rende anche conto che deve fuggire con loro in un altro mondo parallelo per assicurarsi che possano vivere il resto della loro vita in pace. Con questo, la stagione 1 di Dark Matter giunge al termine, rivelando poco sul destino degli altri Jason e sul mondo in cui Daniela, “Jupiter” Jason e Charlie finiranno. Senza svelare troppo, si lascia intendere che l’arco narrativo di Ryan1, Amanda, Blaire e Dawn è più ampio di quanto sembri.

In quale mondo parallelo si recano Jason, Charlie e Amanda nel finale di Dark Matter

Dark Matter

Il finale della stagione 1 di Dark Matter mantiene un’aria di ambiguità riguardo all’universo in cui i tre personaggi finiscono dopo aver lasciato il loro mondo originale. Ciò suggerisce che Jason li abbia portati in un mondo familiare già visitato in precedenza o che abbia manifestato un mondo completamente nuovo per tenere la sua famiglia al sicuro dagli altri Jason. Poiché quasi tutti i mondi incontrati in precedenza durante i suoi viaggi multiversali erano post-apocalittici e pericolosi per gli esseri umani, è probabile che abbia scelto il mondo utopico in cui ha lasciato Amanda.

Se questo è vero, prima o poi incontrerà Amanda e Ryan1. Jason potrebbe anche aver manifestato un mondo simile al suo per garantire che Daniela e Charlie possano adattarsi facilmente. Tuttavia, deve anche essersi assicurato che non esistano versioni alternative di tutti e tre nel nuovo mondo in cui sono approdati, perché questo potrebbe creare molte complicazioni e mettere potenzialmente in pericolo la sua famiglia. Indipendentemente da dove Jason, Daniela e Charlie finiranno negli episodi della stagione 1 di Dark Matter, alla fine incontreranno altre varianti malvagie di Jason che vorranno riavere Daniela e Charlie.

Va notato che Charlie apre la porta del nuovo universo nella scena culminante, suggerendo a Jason di lasciargli decidere in quale mondo parallelo andare. Questo impedirebbe agli altri Jason di rintracciarli e permetterebbe loro di vivere in un mondo che Jason non ha mai esplorato in precedenza. Tuttavia, sembra improbabile che sia stato Charlie a manifestare il nuovo mondo perché, come si è visto negli episodi precedenti, ci vuole molto allenamento per padroneggiare l’abilità di trovare una realtà sicura attraverso la Scatola.

Spiegato l’incontro tra Ryan1 e Amanda nel finale di Dark Matter

finale di Dark Matter

Prima dello scorrere dei titoli di coda, la stagione 1 di Dark Matter presenta una sequenza in cui Ryan1 prepara la droga centrale del suo mondo e successivamente incontra Amanda. Nella breve scena in cui incrocia Amanda, lei gli chiede se si conoscono. Lui risponde che, anche se non si conoscono, la stava cercando. Dato che Jason2 non ha parlato di Amanda a Ryan1 durante la loro breve interazione nell’universo originale di Jason1, sembra strano che Ryan1 sappia di lei.

L’inquadratura finale di Ryan1 e Amanda in Dark Matter sembra confermare che i due faranno squadra in una potenziale stagione successiva.

La scena suggerisce persino che Ryan1 sa in qualche modo che Amanda, come lui, è originaria di un altro mondo, cosa che probabilmente verrà spiegata nella seconda stagione. Tuttavia, poiché Ryan1 inizia a creare altra droga nel finale della stagione 1 di Dark Matter è probabile che abbia intenzione di tornare alla Scatola ed esplorare altri mondi. Si rende conto dei rischi associati e probabilmente vuole che Amanda lo guidi sul funzionamento della Scatola. L’inquadratura finale di Ryan1 e Amanda in Dark Matter sembra confermare che i due faranno squadra in una potenziale stagione successiva.

Perché gli altri Jason hanno lasciato andare Daniela e Charlie

Nel finale della stagione 1 di Dark Matter, Jason lotta per proteggere Daniela e Charlie mentre molte altre varianti di lui tentano di attaccarlo. Le cose si complicano ulteriormente quando Daniela prende il portatile di Jason, apre la bacheca degli altri Jason e li informa che ha scelto di rimanere con il Jason con cui sta attualmente. Mentre molti Jason non prendono bene questa notizia e si mettono a fare la guerra al Jason scelto da “Giove”, molti altri si rendono conto che non tutti possono avere Daniela e Charlie.

Per questo motivo, invece di lottare l’uno contro l’altro, capiscono che devono dare priorità alla felicità di Daniela e Charlie, invece di essere guidati dall’egoistica ricerca di riunirsi alla loro famiglia. Di conseguenza, i Jason, che sono convinti di lasciare andare Daniela, si presentano vicino alla Scatola per dare l’ultimo saluto. Alcuni Jason riconsiderano la loro decisione, ma un Jason conduce il prescelto, Daniela e Charlie al sicuro. Dato che solo pochi Jason accettano che Daniela starebbe meglio senza di loro, probabilmente ci sono molti altri Jason malvagi che continueranno a cercarla.

Perché Jason2 aiuta Jason1, Daniela e Charlie

Dark Metter Joel Edgerton

Jason2 si rende conto di dove ha sbagliato

Dopo essere stato il cattivo principale per tutta la durata della stagione 1 di Dark Matter, Jason2 cambia idea. Incontra una versione più insensibile di Jason1, che gli fa capire come l’invenzione della Scatola sia stato il più grande errore della sua vita. Come rivelerà in seguito la sua nota vocale per Daniela, è stato talmente consumato dalla ricerca di una vita che non ha mai avuto e di rimediare ai suoi rimpianti, da ignorare completamente come le sue decisioni avrebbero influenzato le vite di Daniela, Charlie e di tutte le altre versioni alternative di se stesso. Capisce che Daniela non sarà mai felice con lui perché non è mai stata la sua Daniela.

Per trovare una parvenza di redenzione nell’arco finale dell’episodio 9 di Dark Matter, salva i “prescelti” Jason, Daniela e Charlie da altri Jason violenti e li aiuta a partire. Dà loro un’auto e lascia anche diverse fiale di droga per loro, rendendosi conto che dovranno trasferirsi in un altro mondo parallelo per trovare la pace. Nel finale della stagione 1 di Dark Matter, Jason 2 capisce anche quanto Amanda lo amasse, cosa che probabilmente lo spingerà a tornare nella scatola e a riprendersela prima che sia troppo tardi.

Cosa significa il finale di Dark Matter per Leighton, Dawn e Blaire?

Cosa significa il finale di Dark Matter per Leighton, Dawn e Blaire_

Nella sequenza conclusiva, la stagione 1 di Dark Matter mostra anche Dawn (presumibilmente dall’universo di Jason2), Leighton (dall’universo di Jason1) e Blaire (dall’universo di Jason2). Mentre Dawn guarda la Scatola e sembra pensare di usarla, Blaire si prepara finalmente a tornare alla Scatola dopo averla temuta a lungo. Nel frattempo, Leighton sembra divertirsi come un matto mentre viaggia da un mondo parallelo all’altro alla ricerca della migliore realtà alternativa. Nei libri originali di Blake Crouch, tutti e tre i personaggi hanno a malapena un significato.

Mettendo in evidenza come anche loro saranno parte integrante della narrazione generale, Dark Matter crea un’intrigante espansione narrativa del suo materiale di partenza. Poiché Leighton e Blaire sono alla ricerca della realtà perfetta, potrebbero finire nello stesso mondo utopico di Ryan1 e Amanda. Per vendicarsi di Jason1, Dawn potrebbe diventare il futuro cattivo di Dark Matter dopo aver usato la Scatola per trovarlo nel suo mondo. Tuttavia, poiché imparare a usare la Scatola richiede pazienza e pratica, sarebbe interessante vedere tutti i mondi che incontrerà prima di raggiungere il mondo desiderato.

Spiegato l’entanglement quantistico nel finale della materia oscura

Dato che l’episodio 9 di Dark Matter si intitola “Entanglement”, vale la pena di discutere il suo significato nella fisica quantistica e di come lo show fantascientifico di Apple TV+ si allinei con la sua esplorazione dei mondi paralleli. In fisica quantistica, l’entanglement è un fenomeno in cui due o più particelle sono collegate in modo tale che le proprietà di una particella possono influenzare istantaneamente quelle delle altre. Dark Matter lo descrive mostrando come tutti i Jason pensino allo stesso modo. Quando il “prescelto” Jason accede per la prima volta alla chat di Jason, riceve diversi messaggi simili da molti Jason.

L'”entanglement” aiuta anche molti Jason a capire che devono lasciare che siano Daniela e Charlie a decidere con quale Jason vogliono stare.

In seguito chiede a Charlie e Daniela di decidere dove andare dopo, perché ogni altro Jason è legato a lui e penserebbe esattamente come lui. Verso l’arco finale dell’episodio, molti Jason si presentano vicino alla Scatola perché sono mentalmente legati l’uno all’altro e pensano esattamente come il Jason “prescelto”. Il “legame” aiuta anche molti Jason a capire che devono lasciare che siano Daniela e Charlie a decidere con quale Jason vogliono stare.

Come la stagione 1 di Dark Matter prepara la stagione 2?
Il finale della stagione 1 di Dark Matter apre perfettamente la strada a ulteriori avventure multiversali

Non rivelando in quale mondo si stabiliscono Jason, Daniela e Charlie, la stagione 1 di Dark Matter lascia gli spettatori con un importante cliffhanger che rende difficile non chiedersi se i tre personaggi abbiano completamente scampato il pericolo dei malvagi Jason alternativi. La sequenza conclusiva pone anche le basi per il ritorno di Ryan1, Amanda, Blaire e Leighton nella seconda stagione, aprendo le porte a ulteriori avventure multiversali dalle loro prospettive individuali. Dato che la prima stagione di Dark Matter si concentra principalmente su Jason, Daniela e Amanda, sarebbe interessante vedere come la seconda stagione accoglierà e bilancerà le narrazioni degli altri personaggi.

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