Home Blog Pagina 393

Disquiet: la spiegazione del finale del film Netflix

Disquiet: la spiegazione del finale del film Netflix

Disquiet è il nuovo thriller dai toni soprannaturali di Netflix, diretto dal regista Michael Winnick (noto anche per La truffa perfetta e Shadow Puppets), nel quale uno spaesato Jonathan Rhys Meyers si ritrova incastrato in un ambiente che sembra ben diverso da ciò che dovrebbe essere. Prende così vita un racconto che esplora il concetto di realtà, di bene e male, di redenzione e di salvezza dell’anima, il tutto attraverso una serie di scelte di regia che permettono subito di capire che ci si trova dinanzi ad un film che si svelerà davvero solo una volta giunto al finale. Da qualche giorno tra i titoli più visti nel catalogo di Netflix, Disquiet sta infatti suscitando diverse domande riguardo la sua conclusione, a cui proveremo a dare qui risposta.

Come è finito Sam in ospedale?

Disquiet Jonathan Rhys Meyers Sam

Disquiet non perde tempo a presentare il protagonista della narrazione, Sam, uno stacanovista e promiscuo trentenne in difficoltà con la sua start-up tecnologica. Sam e sua moglie Sarah sono in attesa del loro primo figlio, e quest’ultima è ancora preoccupata per le passate tendenze di Sam a cedere alle tentazioni. Combattuto tra le sue responsabilità e il senso di colpa per le azioni passate, Sam è sempre più distratto e ciò culmina nel suo rimanere coinvolto in un grave incidente che quasi gli costa la vita. Sam viene dunque ricoverato d’urgenza in ospedale, sotto la sorveglianza della moglie.

Al risveglio, si ritrova però solo nel reparto di terapia intensiva che, insieme all’intero corridoio dell’ospedale, ha un aspetto piuttosto vuoto, buio e minaccioso. Qui Sam inizia ad avere alcune inquietanti visioni, come quella di un uomo anziano che lo aggredisce improvvisamente e di un’infermiera che appare e scompare dal nulla. Spaventato da quell’ambiente e da ciò che crede di vedere, Sam tenta di scappare ma non vi riesce.

Chi sono Monica e Carter? Perché sono rimasti bloccati all’interno dell’ospedale?

Disquiet film

Gli spettatori vengono a questo punto introdotti a due personaggi coinvolti in un destino simile a quello di Sam. Monica, che ha subito un intervento di impianto di protesi mammaria nello stesso ospedale, si sveglia e si ritrova circondata da tre pazienti donne maciullate che minacciano di aggredirla. Sentendo le sue grida di aiuto, Sam la soccorre e ben presto il duo scopre che un’altra sfortunata persona è bloccata all’interno dell’ospedale: Carter, vittima di un ingiustificato attaccato da un poliziotto razzista. Il trio escogita un piano per trovare un’uscita dall’ospedale e presto si precipita attraverso le scale dopo essere stato inseguito da alcuni pazienti.

Qui però Sam si separa dagli altri due sulle scale e viene tirato fuori da un inserviente dell’ospedale, che lo aggredisce. La dottoressa Lily lo salva in extremis e, mentre porta in salvo Sam privo di sensi, la accoglie un anziano paraplegico di nome Virgil; i due hanno un diverbio sul passato di Sam e sembra che nessuno dei due sia un comune essere umano come i personaggi incontrati finora, poiché dimostrano di possedere una conoscenza particolarmente approfondita della vita di Sam, che non dovrebbero però avere.

Cosa scopre Sam dell’ospedale?

Disquiet Sam

Dopo essersi risvegliato, Sam ricomincia a cercare un’uscita da solo e incontra il già citato poliziotto razzista Frank, che era a sua volta stato ferito durante il litigio con Carter, finendo in ospedale. Sentendo le ipotesi di Sam sul fuggire da quel luogo, Frank gli chiede di guardare fuori, cosa che fa, solo per accorgersi che un buio pesto circonda l’ospedale. Sam si chiede allora se il blackout sia dovuto a un hacker o a un attacco terroristico, il che potrebbe spiegare anche il problema di comunicazione. Qualche istante dopo, però, anche Frank scompare inspiegabilmente, lasciando di nuovo Sam da solo a perlustrare la zona.

Sam incontra poi nuovamente Virgil, che sembra avere una presenza gentile e rassicurante e, sebbene non sia in grado di rivelare la posizione del luogo, insiste sul fatto che raggiungere un terreno più alto potrebbe fornire loro alcune risposte. Lilith si unisce a loro poco dopo e il nuovo trio si dirige verso l’uscita quando un corpulento inserviente li attacca, rapendo apparentemente sia Virgil che Lilith. Durante questi eventi, Sam scorge anche una bambina sfigurata che gli chiede aiuto, ma che scompare all’improvviso, proprio come era apparsa all’inizio.

Quando Sam raggiunge l’atrio dell’ospedale, si riunisce con Monica e, pochi istanti dopo, con Lily, che apparentemente è sopravvissuta e ha ucciso anche l’inserviente. Il trio incontra Frank, che cerca a sua volta disperatamente di trovare una via d’uscita dall’ospedale, fallendo però in ogni tentativo. Carter, infine, torna dopo aver perlustrato a fondo l’ospedale e ipotizza che siano stati drogati e che quindi abbiano le allucinazioni, mentre Monica è dell’idea che in realtà non siano vivi. Dopo una serie di accese discussioni, Frank uccide Carter e costringe Lily a mostrargli un percorso per uscire. Mentre si affacciano all’ascensore per raggiungere il parcheggio del seminterrato, da dove Lily dichiara di essere entrata nell’ospedale, Frank viene rapito da un’entità invisibile.

La spiegazione del finale di Disquiet: Sam è fuggito dall’ospedale?

Disquiet Jonathan Rhys Meyers

Quando in Disquiet Sam, Lily e Monica raggiungono il seminterrato, Monica trova l’obitorio e vi entra con curiosità. Qui, i cadaveri delle persone decedute all’obitorio risorgono improvvisamente e gli spettatori apprendono finalmente che si tratta delle stesse persone morte durante gli eventi che hanno portato Sam, Carter, Monica e Frank al ricovero in ospedale. All’improvviso, Frank, dunque, torna e costringe il gruppo, sotto la minaccia di una pistola, a continuare il viaggio nel seminterrato e, dopo aver individuato il parcheggio dall’aspetto minaccioso, vi entra però da solo.

Un Carter violento e squilibrato riappare però dal nulla e si precipita ad attaccare Frank, per poi essere ucciso ancora una volta da lui. Frank viene però a questo punto trascinato all’interno del parcheggio da una forza sconosciuta e Monica subisce presto lo stesso destino. Si scopre che, in qualche modo, c’è proprio Lily dietro a tutto questo e, mentre si dirige verso la sua ultima vittima, Sam, Virgil appare all’interno dell’ascensore e porta via Sam con sé. Giunto nel reparto dei neonati, Sam ha una visione della moglie, che lo esorta a tornare a casa dalla sua famiglia.

Durante la loro conversazione, Sam scopre infine che quel luogo si trova su un piano metafisico, un limbo che esiste tra la vita e la morte. Insieme a lui, altri sono intrappolati nello stesso luogo e l’unico modo per uscirne è la propria determinazione e il proprio libero arbitrio. Lily e Virgil rappresentano dunque gli impulsi positivi e negativi che gli esseri umani provano nelle situazioni più disperate, e Sam viene anche a sapere che morire in questo regno significa reincarnarsi ancora e ancora in uno stato più squilibrato. Sam si rende dunque conto che la resurrezione di Carter, le entità precedenti e anche il vecchio che lo ha attaccato la prima volta sono i suoi stessi io futuri.

Mentre Sam e Virgil si dirigono verso il tetto, si imbattono nella bambina che Sam aveva avuto in precedenza e questa volta, seguendo il consiglio di Virgil, Sam la avvicina e le assicura che la aiuterà a fuggire. Ancora una volta, però, Sam viene attaccato dal suo vecchio sé davanti all’ascensore, che lo porta a rimanere intrappolato in un’altra visione da cui Virgil però lo salva. Imparata finalmente la lezione sul fatto che l’ascensore non è il modo migliore per avvicinarsi all’uscita, Sam decide di prendere le scale e si congeda da Virgil, che ha ancora Carter e altre anime da guidare fuori da questo limbo.

Cos’è davvero l’ospedale di Disquiet?

Disquiet Lily

Sulle scale, Sam riceve la visita di Lily, che cerca di tentarlo a prendere l’uscita del seminterrato, affermando che Monica e Frank hanno scelto quella strada. Gli spettatori possono dunque vedere nel mondo fisico che sono in realtà morti. Sam resiste alla tentazione e va sul tetto con la bambina. Una volta giunti lì, la bambina si risveglia nel mondo fisico, la moglie di Sam, Sarah, esorta il comatoso Sam a tornare a sua volta, professando i suoi sentimenti per lui. Sam cammina allora verso la luce e ritorna alla vita nel mondo fisico.

L’interpretazione più diretta di Disquiet si può dunque concentrare sui binari del bene e del male, oltre che sul mito biblico. L’influenza di Virgil e di Lily può essere vista come la presenza dei classici spiriti guida, con gli angeli buoni e cattivi che continuano a consigliare o a provocare gli sventurati presenti nel limbo. L’allusione più evidente è allora quella al mito biblico, in quanto Lillith è considerata l’entità demoniaca primordiale, il primo essere umano caduto in alcune versioni del mito cristiano, che ha ceduto alla tentazione e da allora ha attirato l’umanità verso la dannazione.

Virgil agisce invece come il poeta romano Virgilio, l’omonimo personaggio dell’Inferno dantesco, che guida Dante attraverso i nove gironi dell’inferno. L’uscita del seminterrato rappresenta quindi l’inferno, mentre il tetto rappresenta il paradiso, come suggerisce anche la combinazione di colori: nebbia rossa nel primo e luce intensa nel secondo. Non c’è da stupirsi che il facile accesso all’ascensore fosse costantemente ostacolato; nel cammino della rettitudine, a quanto pare, le scorciatoie non sono un’opzione. Tuttavia, alla fine di Disquiet non c’è la piena certezza che Sam si sia svegliato davvero nella vita reale. Ciò che vede potrebbe trattarsi di una visione fantastica che ha una volta morto e giunto in paradiso.

Masters of the Air: il nuovo trailer della serie prodotta da Steven Spielberg

0

Oggi Apple TV+ ha presentato il trailer dell’attesa dramedy sulla Seconda Guerra Mondiale, Masters of the Air. La serie dei produttori esecutivi di “Band of Brothers” e “The Pacific”, Steven Spielberg, Tom Hanks e Gary Goetzman, vanta un cast stellare guidato dal candidato all’Oscar® Austin Butler, Callum Turner, Anthony Boyle, Nate Mann, Rafferty Law, il candidato all’Oscar® Barry Keoghan, Josiah Cross, Branden Cook e Ncuti GatwaMasters of the Air farà il suo debutto su Apple TV+ il 26 gennaio 2024 con i primi due episodi, seguiti da un nuovo episodio ogni venerdì, fino al 15 marzo.

Basata sull’omonimo libro di Donald L. Miller e sceneggiato da John Orloff, Masters of the Air segue gli uomini del 100° Gruppo Bombardieri (il “Bloody Hundredth”) alle prese con pericolosi raid di bombardamento sulla Germania nazista in condizioni proibitive, dovute al gelo, alla mancanza di ossigeno e al terrore di un combattimento condotto a 25.000 piedi di altezza. La rappresentazione del prezzo psicologico ed emotivo pagato da questi giovani uomini che hanno contribuito a distruggere l’orrore del Terzo Reich di Hitler è al centro della storia di Masters of the Air. Alcuni furono abbattuti e catturati; altri furono feriti o uccisi. Altri ancora ebbero la fortuna di tornare a casa. Indipendentemente dal destino individuale, tutti hanno ricevuto un tributo.

Spaziando dai campi e villaggi bucolici del sud-est dell’Inghilterra, alle dure privazioni di un campo di prigionia tedesco e ritraendo un periodo unico e cruciale della storia mondiale, “Masters of the Air” è un vero e autentico successo cinematografico sia in termini di scala, che di portata.

Prodotta dagli Apple Studios, Masters of the Air è prodotta esecutivamente da Spielberg attraverso Amblin Television, e da Hanks e Goetzman per conto di Playtone. Darryl Frank e Justin Falvey della Amblin Television sono co-produttori esecutivi insieme a Steven Shareshian della Playtone. Oltre a scrivere, Orloff è co-produttore esecutivo. Anche Graham Yost è produttore esecutivo della serie. Anna Boden, Ryan Fleck, Cary Joji Fukunaga, Dee Rees e Tim Van Patten si alternano alla regia.

Obliterated – Una notte da panico: spiegazione del finale della serie Netflix

Dopo il grande successo ottenuto su Netflix, il cast e i creatori della serie Obliterated – Una notte da panico, Josh Heald, Jon Hurwitz e Hayden Schlossberg, hanno risposto a tutte le domande dei fan sul finale e hanno anticipato cosa potrebbe accadere in futuro, se una seconda stagione venisse confermata. Nella serie, un gruppo di bizzarri agenti governativi si rende conto che la bomba nucleare che avevano disattivato era un falso e che Las Vegas è ancora a rischio, dovendo dunque interrompere i loro festeggiamenti, schiarirsi le idee e darsi da fare ancora di più per disarmare l’arma che minaccia di cancellare la città del peccato (e tutti i festaioli al suo interno). Negli ultimi istanti prima che la bomba esploda, l’esperto di ordigni Hagerty (C. Thomas Howell) è entrato in un casinò su un cammello e ha salvato la situazione. Ma come siamo arrivati a ciò? E cosa significa questo per il futuro della squadra? Scopriamolo insieme!

La squadra ha disinnescato la bomba?

Sì, grazie alla magia del lavoro di squadra. Nel finale, Maya scopre che Anastasia (Alyson Gorske) – precedentemente nota come Lana, di cui parleremo tra poco – ha nascosto la vera bomba nucleare in una slot machine del Plaza Hotel. “Fin dall’inizio sapevamo di volere che la storia si svolgesse a Las Vegas e continuavamo a pensare che avrebbero girato per tutta la città e nel deserto per cercare di prendere la bomba. In fin dei conti, dove si trova?“, spiega il co-creatore Schlossberg. “Abbiamo pensato che metterla all’interno di una slot machine fosse il posto migliore“. Questa decisione porta alla gloriosa cavalcata al rallentatore di Hagerty verso la gloria. Dopo essere stato separato dalla squadra per la maggior parte della giornata, riesce a raggiungere il luogo dell’esplosione e si mette al lavoro, con l’aiuto delle sue cover preferite di Michael Bublé, eseguite dal vivo dalla sua nuova moglie (Lindsey Kraft). All’ultimo secondo, taglia il filo giusto e disarma la bomba nucleare una volta per tutte.

È l’ultima canzone che ci si aspetta da Hagerty“, racconta Hurwitz a Tudum in merito alla scelta della canzone. “Nei nostri primi piani, pensavamo di inserire nel corso della stagione l’esibizione di Bublé a Las Vegas e di farlo comparire nel finale, mentre nei nostri copioni iniziali, proprio alla fine, Bublé si presenta e canta dal vivo. Era in tournée mentre stavamo girando, quindi abbiamo apportato una modifica alla sceneggiatura che pensiamo sia risultata ancora migliore dal punto di vista del personaggio“.

Chi è Lana?

La festaiola di Las Vegas che la banda ha rimorchiato durante la missione non era la donna benintenzionata che fingeva di essere: Lana era in realtà Anastasia Koslov, la sorella presumibilmente morta del cattivo Ivan Koslov (Costa Ronin). “Al momento del casting, abbiamo scritto scene con la voce di Lana e scene con la voce di Anastasia“, spiega Hurwitz. “Alyson Gorske, fin dal suo primo provino, ci ha lasciato a bocca aperta. La sorpresa più grande per noi è stata che si trattava del suo primo ruolo da attrice importante a Hollywood. L’abbiamo richiamata un paio di volte solo per vedere che tipo di cose poteva fare. Si è presentata ogni giorno sul set e ha fatto faville, dovendo anche imparare i dialoghi in russo, a volte all’ultimo minuto. Era fondamentale trovare qualcuno che potesse interpretare entrambi i ruoli in modo convincente“.

Così, la Gorske ha fatto un provino interpretando alcune scene di Lana e altre di Anastasia, mostrandosi fin da subito entusiasta dell’opportunità di interpretare personaggi così contrastanti in Obliterated. “Lana è la tipica ragazza da festa, con abiti sexy e super attillati, che mette tutto in mostra“, dice Gorske. “Ma Anastasia ha un’energia da stronza cattiva! È stato così intrigante“.

Perché Trunk non è riuscito a mangiare neanche un boccone?

Trunk (Terrence Terrell) è un Navy SEAL altamente addestrato e molto in forma che ha bisogno di un rifornimento costante per mantenere il suo motore acceso. Ostacolato in ogni occasione nella sua ricerca di spuntini, la sua fame incessante diventa una fonte di suspense quasi pari alla bomba a orologeria letterale dello show. Spiega Schlossberg: “Veniamo dall’universo di Harold & Kumar, dove tutto ruota intorno alla voglia di mangiare, di ubriacarsi o di sballarsi, e si vuole assorbire tutto questo con il cibo. Così abbiamo fatto in modo che Trunk, all’inizio della serie, prendesse un mucchio di gommine all’erba e fosse ubriaco. Quindi sta morendo di fame. Nell’episodio 2 è affamato. E poi ha tutti questi momenti in cui sta quasi per riuscire a mangiare, e alla fine della serie ti chiedi: “Ancora? State ancora giocando questa carta?”. E lo facciamo. La cosa colpisce in continuazione, ma tutto porta a un risultato straordinario“.

Questo finale include una scena di lotta in cucina perfettamente coreografata che coinvolge una fontana di cioccolato. “La chiamo la scena di Braccio di Ferro“, racconta Terrell a Tudum. “Siamo andati a tutto gas con il cibo, e avevano preparato tanto cibo perché pensavano che avremmo dovuto girare le scene più volte. In realtà, ho fatto quasi tutto in una sola ripresa“.

Trunk sta davvero lasciando la squadra?

Nell’episodio 6, Trunk rivela di voler lasciare le forze armate per uno stile di vita più sfarzoso, ovvero diventare la guardia del corpo di Lady Gaga. Ma dopo gli epici picchi finali di Obliterated, Terrell non è così sicuro che il suo personaggio sia pronto a lasciare i suoi amici. “Ama troppo McKnight. Il legame con McKnight è superiore a tutto”, ha svelato Terrell. “Il fatto che Trunk offra a McKnight uno dei suoi hash brown è una prova della sua lealtà e del suo amore. “Il fatto che sia disposto a condividere il suo cibo dice tutto. Quindi, non andrà da nessuna parte“, ha aggiunto.

Ci sono degli Easter Egg di Cobra Kai?

Cobra-kai-netflixPer la maggior parte, Obliterated è pieno di azione, risvolti inaspettati nella trama e colpi di scena che non si verificherebbero mai in Cobra Kai. A questo proposito, Hurwitz ha commentato: “Ci piace fare Cobra Kai, ma le nostre radici sono nella commedia vietata ai minori. È stato divertente dare libero sfogo alla nostra creativià e dedicarci al tipo di commedia vietata ai minori che abbiamo sempre fatto, ma anche inserire l’azione di cui ci siamo innamorati durante la realizzazione di Cobra Kai. Tutto ciò che non facciamo in Cobra Kai è presente in Obliterated“.

Detto questo, “c’è un Easter Egg di Cobra Kai“, dice Heald. “Uno dei nostri series regular compare effettivamente nello show, ma è proprio questione di un secondo: se sbatti una volta le palpebre, te lo perdi”. Courtney Henggeler, che interpreta Amanda LaRusso, stava seguendo uno dei nostri registi. In futuro diventerà regista e ha avuto l’opportunità di essere sul set e di divertirsi con tutti noi. Alla fine ha partecipato al matrimonio di Hagerty ed era seduta accanto a Joe Piarulli, uno dei nostri sceneggiatori di Cobra Kai e Obliterated“. Inoltre, anche se non si vede sullo schermo, lo stuntman che ha gestito la caduta di Hagerty nudo su un tavolo di vetro ha anche interpretato un poliziotto in un episodio di Cobra Kai.

Ci sono Easter Egg di altri film action?

Come può dirvi chiunque creda (correttamente) che Die Hard sia un film di Natale, la risposta è sì. De’voreaux Sefas White, che in Die Hard interpreta Argyle, l’autista di limousine fan di Stevie Wonder, torna alle sue origini di autista sullo schermo nell’episodio 8 della serie. White interpreta Delray, l’autista di limousine di Hagerty. “Ci piacciono le easter egg che non sono esplosive e balzano all’occhio come segnali lampeggianti. Quando abbiamo saputo di avere una trama che coinvolgeva un autista di limousine, abbiamo semplicemente chiesto [di avere White]“, spiega il co-creatore Heald. “È stato così gentile da dire di sì… Eravamo entusiasti perché abbiamo potuto averlo con noi”. Il team ha sorpreso Howell con White come partner di scena. “Ho pensato: “Porca miseria!” Sono un grande fan di Die Hard. Adoro Bruce Willis“, racconta. “Ero il John McClane della situazione!“.

Ava e McKnight si mettono insieme?

La serie Netflix presenta agli spettatori due eroi diversi ma ugualmente forti: McKnight (Nick Zano) rappresenta un eroe d’azione in stile anni ’80, mentre Ava Winters (Shelley Hennig) è una moderna iterazione dell’archetipo. Dice Schlossberg: “Ci sarebbe un antagonismo naturale tra Ava, che rappresenta il lato di intelligence dell’operazione, e McKnight, che rappresenta i muscoli puri. È il tipo di personaggio selvaggio della vecchia scuola che arriva e salta da un edificio a un’auto. Ci piace l’idea che queste due persone, che si sono scontrate per tutta la missione, siano in realtà fatte l’una per l’altra“.

Spiega Heald: “Ci piace che McKnight abbia questa vulnerabilità fin dal primo episodio. Si è abituati a vedere l’eroe d’azione tipo Stallone o Schwarzenegger, ma non si vede come è sotto la superficie. In pratica ha una cotta. Tra Nick e Shelley è scattata subito la chimica. Sono entrambi attori molto forti e divertenti. Quindi, qualsiasi cosa gli abbiamo proposto, loro erano pronti e hanno dato il massimo. Siamo felici che ci sia stata una storia d’amore appagante per tutta la stagione“. Ma Zano e Hennig non sono sicuri del futuro della coppia. “Potrebbero volare troppo vicino al sole“, dice Zano. Nel frattempo, Hennig scherza: “Sarà una relazione… che non si spegnerà mai“.

Lana se ne è davvero andata?

La risposta è: assolutamente no. Nel finale, Ava chiede alla polizia metropolitana di Las Vegas di prelevare Anastasia e di metterla sotto custodia, e questa è l’ultima volta che vediamo la supercriminale di Obliterated. “È meglio che torni. Non ha ancora finito. Ha ancora molto lavoro da fare“, dice Gorske. “Non credo che Anastasia prenda bene le sconfitte… Ovunque vada, si inventerà qualcosa di geniale, più grosso e malvagio. Quindi attenzione!“. Anche Ava stessa incrocia le dita affinché Lana non esca dalla scacchiera di Obliterated. “Voglio che sia un problema per la squadra in futuro, perché amo Alyson“, dice la Hennig.

Ci sarà un’altra missione per il nostro team?

Assolutamente sì“, conferma Heald. “Guardiamo a ogni stagione successiva di Obliterated come a un grande sequel cinematografico. C’è Die Hard e tutto si conclude. Questo non significa che non ci sia un Die Hard 2, magari in una città diversa, con una diversa posta in gioco e suspense, ma con la stessa squadra che conosciamo e amiamo che deve tornare in azione e in circostanze non proprio ideali“. Anche Hennig ha le sue idee per il futuro della squadra. “Più dissolutezza, ma in un ambiente tropicale”, dice. “Più cammelli. E anche qualche canguro“.

Noir in Festival 2023: ecco i vincitori del Concorso Internazionale

0

La giuria per il concorso internazionale del Noir in Festival 2023, composta dal regista spagnolo Jaume Balagueró (Presidente), dal fondatore e co-direttore del FrightFest di Londra Paul McEvoy e dalla fondatrice e cantante de La Rappresentante di Lista, Veronica Lucchesi, ha attribuito all’unanimità due riconoscimenti ai film presentati in concorso nel corso della 33a edizione:

Black Panther Award 2023 a

FEMME – di Sam H. Freeman e Ng Choon Ping

con la seguente motivazione: “La giuria ha deciso di assegnare il Black Panther per il miglior film del Noir in Festival a Femme di Sam H. Freeman e Ng Choon Ping. Un’opera eccezionale, contemporanea e di vitale importanza, che esplora temi attuali come la questione di genere e le relazioni tossiche. È doveroso sottolineare la straordinaria interpretazione del protagonista, Nathan Stewart-Jarrett. Il film è intenso, teso, con una narrazione magistrale”.

Menzione speciale della giuria a

PARMI NOUS (ANIMALIA) – di Sofia Alaoui

con la seguente motivazione: “La giuria del Noir in Festival assegna inoltre una menzione speciale ad Animalia, un racconto di fantascienza emotivo e filosofico, opera superlativa di Sofia Alaoui, un meraviglioso talento emergente”.

La giuria popolare composta da 70 tra studenti IULM e appassionati di cinema, che per quattro giorni ha dibattuto sui sei film scelti da Giorgio Gosetti e Gianni Canova come rappresentanti del miglior cinema noir italiano del 2023, guidata dalla giuria di professionisti composta dal regista Brando De Sica (presidente), dal giornalista e direttore di festival Maurizio Di Rienzo e dalla giornalista Nicole Bianchi, ha per maggioranza di voti assegnato il

Premio Claudio Caligari per il miglior film noir italiano dell’anno (8a edizione), realizzato dal Noir in Festival in collaborazione con IULM e Cinecittà News, a

L’ULTIMA NOTTE DI AMORE – di Andrea Di Stefano

Il Noir in Festival ha deciso di assegnare il Premio Luca Svizzeretto – Independent Spirit Award, intitolato a un giornalista, amico e collaboratore del Festival scomparso nel 2016 dopo una coraggiosa battaglia con il morbo di Crohn, che dal 2017 incorona un personaggio anticonvenzionale del cinema italiano, a

TONY SPERANDEO

L’attore, tra i protagonisti di Garbage Man di Alfonso Bergamo, presentato in anteprima fuori concorso al Noir in Festival 2023, ha dichiarato: “Dopo più di 100 film e tante puntate di seriali per la TV, ricevere un premio è prima di tutto la conferma che sono vivo e che chi guarda capisce che in ogni ruolo metto la mia faccia e la mia personalità. In carriera ho fatto anche il “buono” ma mi si ricorda sempre come “il cattivo”. E ne sono contento perché è un ruolo più difficile, un personaggio a cui devi dare ogni volta un’anima, una ragione che lo faccia restare nella memoria dello spettatore”.

La Grande Abbuffata di Marco Ferreri torna al cinema in versione restaurata

0

Torna nei cinema per il suo 50º anniversario uno dei film più controversi di Marco Ferreri, La Grande Abbuffata, grottesco apologo sul declino dell’uomo moderno interpretato da Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Philippe Noiret, Michel Piccoli e Andréa Ferréol. Disperato, osceno e dissacrante, La Grande Abbuffata ha conservato in questi anni tutta la sua forza e la sua ferocia.

Il film ritrae quattro amici benestanti amanti del convivio (chiamati semplicemente con i nomi dei loro interpreti) che si riuniscono nella villa di Noiret. Nelle loro intenzioni c’è il tentativo di un “suicidio gastronomico”: i quattro infatti decidono di cucinare prelibatissime pietanze e mangiare senza mai smettere, fino a morire di indigestione. Durante l’infinito banchetto, ospitano tre prostitute ed una maestra elementare che quasi casualmente si unisce a questa disperata missione.

Tra dissolutezza e psicosi, aforismi e gag scatologiche, sesso e umiliazioni, quella di Ferreri e del suo cast a ruota libera è una favola scabrosa ed invernale, una “all you can eat quarantena” esasperata che guarda direttamente nell’abisso, in una apocalisse personale, fisiologica e sociale di tutti e senza tempo. Con il suo senso del macabro e una malinconia sporca quanto rasserenante, La Grande Abbuffata, commedia nera viscerale e sviscerante, è uno dei più grandi trionfi della mortificazione mai realizzati, capace di mettere in scena tutta l’insensatezza della condizione umana, tra decadenza e abbondanza. Semplice ma stratificato, crepuscolare e insieme goliardico, il compendio di genio e spudoratezza di Ferreri oggi brilla più che mai, tra esuberanze indigeste e indecenza sardonica, punto d’incontro irripetibile tra comicità alta e bassa (quando non orgogliosamente bassissima) eppur sempre ferace e puntuale.

Alla sua prima al 26º Festival di Cannes il film scatenò reazioni violente da parte del pubblico, con fischi e sputi verso il cast e il regista, che rispose alle provocazioni mandando baci alla folla inferocita. Nonostante lo scandalo, La Grande Abbuffata vinse il premio Fipresci della critica internazionale. Il lancio italiano del film fu segnato da un intenso dibattito infarcito di proteste, polemiche e condanne, culminando col sequestro del film da parte della procura di Catania e dal taglio di 40 metri di pellicola.

In uscita dall’11 dicembre nelle sale italiane distribuito da Cat People, La Grande Abbuffata viene presentato per la prima volta nei cinema italiani nella sua versione non censurata, che reintegra otto scene per un totale di cinque minuti che erano stati eliminati nel 1973 e riconsegna al film uno splendore visivo che era andato perduto.

Il restauro in 4K è stato realizzato da Cité Films e Fondazione Cineteca di Bologna, con il sostegno di CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata ed è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma dello scorso anno.

Il gattopardo di Luchino Visconti alla Cineteca Milano

0
Il gattopardo di Luchino Visconti alla Cineteca Milano

In occasione dei sessant’anni dalla realizzazione de Il gattopardo di Luchino Visconti, Cineteca Milano propone presso Cineteca Milano Arlecchino la versione restaurata da Cineteca di Bologna, Titanus, Pathé e Twentieth Century Fox – con il sostegno finanziario di Gucci e della The Film Foundation di Martin Scorsese – del capolavoro tratto dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il film, della durata di 205 minuti, sarà proposto con diverse proiezioni dal 10 dicembre al 7 gennaio.

In coda al film, inoltre, sarà proiettato il documentario I due gattopardi di Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice (2013, 13′). Il filmato ripercorre le complesse vicende che portarono alla realizzazione del capolavoro di Luchino Visconti a partire dalle traversie subite dal romanzo, uscito postumo dopo il rifiuto di due grandi editori. Parte sostanziale del documentario sono le scene inedite, ritrovate da Anile e Giannice, tagliate da Visconti dopo alcuni mesi di regolare distribuzione in sala e da allora dimenticate e mai più viste.

Non solo film, però. Nelle mattine di sabato 2, 9 e 16 dicembre, nel foyer del cinema Arlecchino sarà organizzato un corso di valzer di 90 minuti, per un numero ristretto di coppie, le cui modalità saranno specificate nei prossimi giorni.

UNA TRAMA AVVINCENTE

Regia: Luchino Visconti. Sceneggiatura: Luchino Visconti, Suso Cecchi d’Amico, Enrico Medioli, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, dal romanzo omonimo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Fotografia.: Giuseppe Rotunno. Montaggio.: Mario Serandrei. Musiche: Nino Rota. Interpreti.: Burt Lancaster, Alain Delon, Claudia Cardinale, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Serge Reggiani, Mario Girotti (Terence Hill). Italia/Francia, 1963, 205’.

Le vicende di una nobile famiglia siciliana durante il Risorgimento, nei pressi di Palermo. Mentre nel 1860 Garibaldi sbarca a Marsala, il Principe Fabrizio di Salina assiste rassegnato al declino dell’aristocrazia e all’annessione dell’isola e del suo feudo allo Stato Sabaudo. Nonostante gli sconvolgimenti in atto, il Principe, come di consueto, si reca con tutta la famiglia nella residenza estiva di Donnafugata dove si è insediato un nuovo sindaco, Calogero Sedera, un ricco borghese di umili origini, la cui figlia Angelica fa innamorare Tancredi, il nipote prediletto del Principe. Fabrizio ha sempre sperato di vederlo sposato con sua figlia, la principessina Concetta, ma suo malgrado favorisce il fidanzamento dei due giovani. Il Principe, troppo legato al vecchio mondo siciliano, rifiuta l’importante carica di senatore del nuovo Regno d’Italia, ed è sempre più tristemente consapevole della necessità di accettare il passaggio dai Borboni ai Savoia. L’unione tra la nuova borghesia e la decadente aristocratica è un fatto irrevocabile e ne avrà prova durante il grandioso ballo dove le due realtà festeggiano insieme la rivoluzione…

Il punto di vista di Martin Scorsese

«Cosa fai quando il mondo che ti circonda sta cambiando, quando hai la sensazione che tutto ciò che conosci e ami lascerà il posto a un nuovo ordine? Ti opponi? Lo accetti? E come lo accetti? Con risentimento? Con grazia? Forse con tutt’e due. Chi può lasciarsi alle spalle il mondo che lo ha formato, senza addolorarsi per il tempo che passa? Queste domande, queste sensazioni che sono alla base della condizione umana si ritrovano in ogni inquadratura de Il Gattopardo, il magnifico adattamento di Luchino Visconti del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa su un principe siciliano al tempo del Risorgimento, il quale si rende conto che il suo ruolo storico, e quello della sua intera classe sociale, è di ritirarsi nell’ombra», scrive Martin Scorsese, fondatore e presidente, The Film Foundation che si è occupata del restauro del film.

«Visconti – continua il grande regista – passò molti anni a tentare un adattamento di Proust per il grande schermo. In un certo senso ci riuscì con questo stupefacente arazzo cinematografico in cui ogni gesto, ogni parola, la disposizione di ogni oggetto in ciascuna stanza richiama in vita un mondo perduto. Il Gattopardo è un’epica del tempo, e la sua lentezza, che culmina in un maestoso crescendo nella lunga sequenza del gran ballo, è governata dai ritmi di vita dell’aristocrazia fondiaria siciliana, con i suoi costumi e abitudini, la sua coltivazione dell’agio e della riflessione, i suoi viaggi stagionali. È un’epica della storia, in cui assistiamo con i nostri occhi alle trame del cambiamento: sui campi di battaglia, nelle vie e nei salotti dove i notabili si riuniscono per decidere chi muoverà i fili del potere. È anche il ritratto di un uomo, il Principe di Salina, interpretato da Burt Lancaster. All’epoca della lavorazione del film ci fu chi mise in dubbio questa scelta di cast, ma dopo aver visto Il Gattopardo risulta impossibile immaginare qualcun altro nei panni del Principe. È un’interpretazione eccezionale, profondamente toccante. In definitiva, Il Gattopardo è un grande inno sinfonico alla Sicilia, al suo popolo, ai suoi profumi e al suo paesaggio, alla sua bellezza e alla sua violenza. Il film di Visconti è una delle più grandi esperienze visive della storia del cinema, e nel corso degli anni i restauri si sono rivelati estremamente difficili. Sono molto felice che la Film Foundation, con il sostegno finanziario di Gucci, abbia contribuito a rendere possibile questo straordinario restauro. Ci è stato così restituito uno dei nostri tesori più preziosi, in tutta la sua gloria».

LA PROGRAMMAZIONE
Domenica 10 dicembre ore 15.00
Giovedì 14 dicembre ore 17.00
Sabato 16 dicembre ore 15.00
Venerdì 22 dicembre ore 20.00
Martedì 26 dicembre ore 15.00
Venerdì 29 dicembre ore 17.00
Domenica 31 dicembre ore 20.00
Mercoledì 3 gennaio ore 20.00
Venerdì 5 gennaio ore 17.00
Domenica 7 gennaio ore 14.30

Aquaman e il Regno Perduto: Mera spunta molto brevemente in un nuovo spot

0

Due nuovi spot televisivi per Aquaman e il Regno Perduto sono stati condivisi online e uno di essi ci offre un breve nuovo sguardo ad Amber Heard nei panni di Mera. L’interesse amoroso di Arthur Curry ha avuto un ruolo di primo piano nel primo film, ma Heard ha precedentemente rivelato che la maggior parte delle sue scene per il sequel sono state rimosse, con solo due sequenze iniziali che sono state aggiunte al montaggio finale. Il regista James Wan afferma che dall’inizio della produzione, il ruolo di Mera sarebbe stato molto più piccolo rispetto al primo film, tuttavia è chiaro che il personaggio viene quasi completamente escluso dal marketing.

Qualunque sia il motivo per cui Heard viene esclusa dal marketing, abbiamo ora la possibilità di dare un’altra brevissima occhiata a Mera nel secondo promo. L’altro spot è più lungo e presenta un bel po’ di nuove immagini di Aquaman e Ocean Master che uniscono le forze per affrontare Black Manta.

https://twitter.com/DCFilmNews/status/1732118310118916134?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1732118310118916134%7Ctwgr%5Efe21902b374621a5bb7049ff2516c3fdff477c8d%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Faquaman%2Faquaman-and-the-lost-kingdom%2Faquaman-and-the-lost-kingdom-tv-spots-give-us-a-brief-new-look-at-amber-heard-as-mera-a208175

https://twitter.com/LeaveHeardAlone/status/1732085151058800763?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1732085151058800763%7Ctwgr%5Efe21902b374621a5bb7049ff2516c3fdff477c8d%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Faquaman%2Faquaman-and-the-lost-kingdom%2Faquaman-and-the-lost-kingdom-tv-spots-give-us-a-brief-new-look-at-amber-heard-as-mera-a208175

Aquaman e il Regno Perduto sarà il film conclusivo dell’era “DCEU” prima che il franchise venga riavviato. Jason Momoa molto probabilmente metterà da parte il tridente, ma si dice che sia in trattative per interpretare un personaggio completamente diverso nel DCU di James Gunn e Peter Safran, Lobo.

Non essendo riuscito a sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggere il Re di Atlantide una volta per tutte. Questa volta Black Manta è più formidabile che mai, poiché brandisce il potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza antica e malevola. Per sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al fratello imprigionato Orm, l’ex re di Atlantide, per stringere un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.

Dicembre al cinema e suoi primi film: il ritorno di Woody Allen

Dicembre al cinema e suoi primi film: il ritorno di Woody Allen

Dicembre al cinema sarà all’insegna dei titoli che tutti aspettiamo da mesi e il primo in ordine di uscita è Un colpo di fortuna – Coup de Chance di Woody Allen. Questa commedia drammatica non è solo il cinquantesimo film del regista newyorkese ma anche il suo primo lungometraggio in lingua francese. Dopo essere stato presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2023 finalmente è disponibile in tutte le sale italiane da questo mercoledi 6 dicembre.

Vediamo insieme le novità di Dicembre al cinema di questa prima settimana del mese

Il Male non Esiste

Dicembre al cinema, Il Male non Esiste (Evil Does Not Exist) film 2023Il primo titolo di questo dicembre al cinema è Il Male non Esiste del regista Ryusuke Hamaguchi è il film vincitore del Leone d’argento Gran Premio della Giuria alla Mostra di Venezia di quest’anno. Questo film ci trasporta in una comunità montana del Giappone rurale dove un progetto di Glamping, il campeggio glam e alla moda per persone ricche, minaccia di infrangere una fragile armonia con la natura. Quando due funzionari di Tokyo giungono al villaggio per tenere un incontro, diventa chiaro che il progetto avrà̀ un impatto negativo sulla rete idrica locale, e ciò̀ causa il malcontento generale. Le intenzioni contraddittorie dell’agenzia mettono in pericolo sia l’equilibrio ecologico dell’altopiano sia lo stile di vita degli abitanti.

Improvvisamente a Natale mi sposo

Improvvisamente a Natale mi sposo

Dopo Improvvisamente Natale, uscito l’anno scorso direttamente su Prime Video, sbarca sul grande schermo il suo sequel Improvvisamente a Natale mi sposo. In questo secondo film mancano pochi giorni a Natale e, come ogni anno, la famiglia di Lorenzo, ancora una volta Diego Abatantuono, si dirige verso il suo albergo per le vacanze natalizie. Lorenzo li ha avvisati che non possono mancare per niente al mondo, visto che ha un annuncio importante da fare, infatti annunciera che  si sposerà. La notizia lascia tutti senza parole ma la più sconvolta è Alberta, l’attrice Violante Placido, che non vuole proprio accettare la novità. Anzi, si convince che Serena, interpretata da Carol Alt, la promessa sposa dal passato misterioso, sia una sorta di cacciatrice di dote. Da qui ha inizio una girandola di situazioni esilaranti, tra scoperte e inattese rivelazioni, che porteranno a piccoli e grandi colpi di scena. Nel cast tornano anche Michele Foresta conosciuto da tutti come Mago Forrest e Nino Frassica nei panni di Don Michele.

Un colpo di fortuna – Coup de Chance

Coup de chance recensione filmUn colpo di fortuna – Coup de Chance parla dell’importante ruolo che il caso e la fortuna giocano nelle nostre vite un po’ come succedeva già in Match Point sempre di Allen. I protagonisti di quest film sono Fanny e Jean, una coppia di sposi ideale, infatti sono entrambi realizzati professionalmente nel lavoro, vivono in un meraviglioso appartamento in un quartiere esclusivo di Parigi e sembrano innamorati come la prima volta che si sono incontrati. Ma quando la giovane donna s’imbatte accidentalmente in Alain, un ex compagno di liceo, perde la testa e i due ex compagni di banco diventeranno sempre più intimi. Il marito sospettoso assume quindi un detective privato per capire cosa sta accadendo alla moglie. Il cast di questo film è composto da volti noti del cinema francese come  Valérie LemercierNiels Schneider, Lou de Laâge e Melvil Poupaud.

Prendi il volo

Prendi Il VoloIn questo Dicembre al cinema c’è anche spazio per Prendi il volo un nuovo film per tutta la famiglia. I protagonisti di questa fantastica storia sono la famiglia di germani reali Mallard che è intrappolata nella sua routine. Mentre papà Mack è felice di mantenere la sua famiglia al sicuro navigando all’infinito nel loro stagno del New England, mamma Pam è intenzionata a dare una scossa alla loro vita e mostrare ai loro figli, il figlio adolescente Dax e la papera Gwen, il mondo intero. Dopo che una famiglia di anatre migratorie si posa sul loro laghetto raccontando storie di luoghi lontani, Pam convince Mack a intraprendere un viaggio di famiglia, passando per New York City, fino alla Jamaica tropicale. Man mano che i Mallard si dirigono verso sud per l’inverno, i loro piani ben architettati vanno rapidamente in rovina. L’esperienza però li stimolerà a espandere i loro orizzonti e anche conoscere nuovi amici. In Italia Pam e Mack sono doppiati da Serena Rossi e l’attore Francesco Scianna, che per la prima volta si è cimentato con un film d’animazione.

The Eternal Memory

The Eternal MemoryL’ultimo film di questo Dicembre al cinema è The Eternal Memory il film documentario diretto da Maite Alberdi I protagonisti di questa storia vera sono l’attrice Paulina Urrutia e il giornalista e scrittore Augusto Góngora innamorati da oltre vent’anni. Paulina nei primi anni Duemila è stata anche Ministro del Consiglio Nazionale per la Cultura e le Arti in Cile invece  Augusto è stato un noto reporter e produttore. Con inchieste televisive e libri si sono occupati a lungo del passato più nero del Paese, la dittatura del generale Augusto Pinochet, imposta nel 1973 e durata per tutti gli anni Ottanta. Quando nel 2014 viene diagnosticata all’uomo la malattia di Alzheimer, Paulina assume il ruolo di sua caregiver, fino alla morte di Augusto, avvenuta il 19 maggio 2023.

Blade, Mahershala Ali condivide: “Torneremo al lavoro relativamente presto”

0

Sono passati più di quattro anni da quando i Marvel Studios hanno annunciato per la prima volta i piani per un riavvio di Blade con protagonista Mahershala Ali in occasione del Comic-Con di San Diego e da allora il progetto è stato afflitto da numerosi problemi di produzione.

Un recente articolo di Variety si riporta che i Marvel Studios hanno delle difficoltà a definire la storia di Blade (il che non è esattamente una grande rivelazione data la quantità di sceneggiatori e registi che sono stati associati al progetto nel corso di questi anni). È stato anche riportato che proprio a causa di questa incertezza sulla sceneggiatura, Mahershala Ali ha minacciato di abbandonare il progetto. Apparentemente, alcune delle prime bozze vedevano la nuova iterazione del Daywalker “relegata al terzo o quarto protagonista” nel suo film, e sebbene ciò sia stato contestato da uno sceneggiatore che ha lavorato su una bozza prima degli scioperi, è chiaro che questa produzione è tutt’altro che semplice.

Ora però sembra che le cose potrebbero aver cambiato direzione. Durante una nuova intervista con EW, Mahershala Ali ha condiviso un aggiornamento positivo sul progetto e l’attore sembra fiducioso che abbastanza presto tutto sarà pronto per le riprese: “Ci stiamo lavorando. Questo è il meglio che posso dirti. Sono davvero incoraggiato dalla direzione del progetto. Penso che torneremo su questo argomento relativamente presto.”

“Sono sinceramente incoraggiato per quanto riguarda la situazione e anche su chi è a bordo e chi sta aprendo la strada per quanto riguarda la scrittura della sceneggiatura, la regia e tutto il resto”, ha aggiunto. “Quindi questo è tutto ciò che posso dirti.”

La produzione è stata ulteriormente influenzata dagli scioperi di Hollywood e la Marvel ha rinviato il film al 14 novembre. Adesso Michael Green è incaricato di scrivere una nuova sceneggiatura mentre Yann Demange è ancora legato al progetto come regista, e ha precedentemente confermato che il film sarà effettivamente classificato come R.

Nel cast di Blade ci saranno anche Aaron Pierre, Delroy Lindo e Mia Goth. Il Blade di Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del film Eternals, quella in cui compare anche l’attore Kit Harington e la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in Blade. Con il periodo di riprese annunciato, è solo questione di tempo prima che inizio ad arrivare ulteriori notizie sul film, sia per quanto riguarda il cast sia per quanto riguarda il look del protagonista e dell’opera in sé.

Papà Scatenato con Robert De Niro in prima tv su SKY e NOW

0
Papà Scatenato con Robert De Niro in prima tv su SKY e NOW

Il leggendario Premio Oscar Robert De Niro e l’acclamato comico Sebastian Maniscalco sono i protagonisti della divertentissima commedia Papà Scatenato, in prima tv lunedì 11 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Comedy), in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Robert De Niro e Sebastian Maniscalco – che del film è anche co-sceneggiatore assieme ad Austen Earl – sono affiancati da un grande cast che comprende Leslie Bibb, Anders Holm, David Rasche e Kim Cattrall, tutti diretti da Laura Terruso. Il risultato è una storia esilarante e che scalda il cuore, fatta di un mix di differenze culturali e affetto familiare che regalerà grandi risate e farà apprezzare al pubblico le differenze tra tutti noi.

La trama di Papà Scatenato

Il film racconta la storia di Sebastian che viene incoraggiato dalla sua fidanzata a portare suo padre Salvo, immigrato e parrucchiere, a un fine settimana con la sua famiglia super-ricca ed estremamente eccentrica di lei. Il fine settimana si sviluppa in quello che può essere descritto solo come uno scontro culturale, lasciando Sebastian e Salvo a scoprire che il bello della famiglia è tutto ciò che riguarda la famiglia.

Brad Pitt doveva essere Cable in Deadpool 2

0
Brad Pitt doveva essere Cable in Deadpool 2

Anche se Brad Pitt compare brevemente in Deadpool 2 negli sfortunati pani di Vanisher, per anni si era detto che l’attore avrebbe dovuto interpretare Cable nel secondo film con il Mercenario Chiacchierone.

Come sappiamo, è stato Josh Brolin a dare corpo al personaggio, ma in un’intervista con ComicBook.com, il co-creatore di Deadpool, Rob Liefeld, ha confermato che le voci su Pitt erano vere. “So al 100% che era vero”, ha rivelato il fumettista. “Hanno fatto delle prove e David Leitch ha un rapporto molto speciale con Brad Pitt, visto che gli faceva da stunt. Quello che la gente non sa è che era lui era molto impegnato. Quindi, quando hanno capito che non sarebbero riusciti a trovare un punto d’incontro, sono andati verso altri attori.” E sono arrivati a Josh Brolin, che con i cinecomic ha grande familiarità, essendo stato anche il Thanos del MCU.

Brad Pitt e David Leitch hanno comunque trovato il modo di collaborare ancora in Bullet Train, uscito la scorsa estate.

Non è previsto che Cable appaia in Deadpool 3, anche se è facile prevedere che ci saranno delle citazioni a quello che è accaduto nel film del 2017, in particolare dopo che Wade Wilson ha rubato il suo dispositivo per viaggiare nel tempo. E infatti questo dovrebbe essere un punto chiave della trama nel prossimo film.

Chi c’è in Deadpool 3?

Deadpool 3 riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Echo: ci sono altri piani per Maya Lopez nel MCU?

0
Echo: ci sono altri piani per Maya Lopez nel MCU?

La serie TV Echo dei Marvel Studios sarà la prima serie TV del MCU ad essere rilasciata sotto il nuovo banner “Marvel Spotlight“, etichetta che produrrà film e serie sganciate dal grande racconto dell’universo condiviso, tuttavia stanno circolando delle voci che vorrebbero il personaggio di Maya Lopez coinvolto nel più vasto MCU.

Nonostante si dice che i programmi “Marvel Spotlight” siano in gran parte autonomi, sappiamo già che la storia di Maya Lopez getterà le basi per Daredevil: Born Again e altri programmi TV ambientati al “livello stradale”.

Ora, lo scooper @Cryptic4KQual ha condiviso nuove informazioni in merito a quello che racconterà la serie di 5 puntate in arrivo il 10 gennaio su Disney+. “Il passato riemerge quando Kingpin la trova e rivela che il cartello dei coltelli neri, la loro precedente affiliazione, li sta prendendo di mira. Nonostante la loro relazione attuale, Echo e Kingpin devono unirsi per sopravvivere.” Questo dovrebbe essere il progetto di racconto per Echo, quindi sembra che il personaggio di Vincent D’Onofrio lavorerà fianco a fianco con quello di Alaqua Cox, contrariamente a quanto si era pensato.

Tuttavia, non ci è difficile immaginare un Wilson Fisk che sfrutta questa sua posizione per trarre un vantaggio personale. Sappiamo che Echo acquisirà dei superpoteri nel corso di questa serie, ovviamente, ma per quanto riguarda ciò che succederà poi, sembra ora che la storia non sarà poi tanto autonoma rispetto all’universo condiviso…

“Nel finale di serie, Echo intraprende una nuova via, nei panni di investigatore privato a New York City”, afferma il leaker. “La scena conclusiva apre la strada alla fase successiva del suo viaggio, mentre Daredevil le si avvicina con un nuovo caso, passando senza soluzione di continuità alla narrazione di ‘Daredevil: Born Again.'”

Nel cast di Echo ci sono anche Chaske Spencer (Wild Indian, The English), Graham Greene (1883, Goliath), Tantoo Cardinal (Killers of the Flower Moon, Stumptown), Devery Jacobs (Reservation Dogs di FX, American Gods), Zahn McClarnon (Dark Winds,  Reservation Dogs di FX), Cody Lightning (Ehi, Viktor!, Quattro lenzuola al vento) e Vincent D’Onofrio (Occhio di falco, Il padrino di Harlem). La serie è diretta da Sydney Freeland (Navajo) e Catriona McKenzie (Gunaikurnai). Tutti e cinque gli episodi di Echo saranno presentati in anteprima su Disney+ il 10 gennaio.

Jonathan Majors, l’ex fidanzata in lacrime al processo: “Ero spaventata da lui”

0

L’ex fidanzata di Jonathan Majors ha testimoniato al processo martedì di fronte ai giurati di Manhattan rivelando che l’attore di “Creed III” l’ha colpita alla testa durante un alterco a marzo.

Grace Jabbari, 30 anni, è scoppiata più volte in lacrime mentre descriveva la loro relazione sul banco dei testimoni. Ha testimoniato che durante i loro due anni insieme, Jonathan Majors poteva diventare instabile e fuori controllo e le minacciava il suicidio dopo i litigi.

In una registrazione audio del settembre 2022 riprodotta durante il suo processo per aggressione domestica, si è descritto come un “grande uomo” e ha chiesto a Jabbari di comportarsi come Michelle Obama o Coretta Scott King, le mogli di Barack Obama e Martin Luther King Jr. “Io” Sono un grande uomo. Un grande uomo. Faccio grandi cose per la mia cultura e per il mondo“, ha detto Jonathan Majors nella registrazione. “La donna che mi sostiene deve essere una grande donna.”

La sua testimonianza dovrebbe continuare mercoledì. Jonathan Majors è stato arrestato il 25 marzo e deve affrontare tre accuse di aggressione, molestie aggravate e molestie. Si è dichiarato non colpevole e rischia fino a un anno di prigione se condannato.

Cosa è accaduto tra Jonathan Majors e Grace Jabbari? 

La notte dell’incidente, Jabbari ha testimoniato che lei e Jonathan Majors erano andati a cena e ad uno spettacolo teatrale a Brooklyn. Durante il viaggio di ritorno a Manhattan, seduti uno accanto all’altro nel retro di un’auto privata, Jabbari ha detto di aver notato un messaggio di testo sul suo telefono da un’altra donna che diceva: “Vorrei baciarti in questo momento“. Ha detto di aver preso il telefono dalle mani di Jonathan Majors per vedere chi aveva inviato il messaggio. Lei sostiene che Jonathan Majors le abbia “tirato” e “torto” il braccio per recuperare il dispositivo. Ha anche descritto di aver sentito “un duro colpo” sulla testa.

Dopo aver recuperato il telefono, Jonathan Majors ha ordinato al conducente di fermare l’auto. Majors è uscito dal veicolo e Jabbari ha detto di aver tentato di seguire l’attore. Alla giuria è stato mostrato un video di sorveglianza in cui Majors sembra spingere Jabbari all’interno dell’automobile.

Come ha testimoniato la Jabbari, Majors passò la notte in un hotel e lei andò in un bar di Manhattan con persone che aveva conosciuto quella sera perché “non voleva stare da sola“. Secondo l’accusa, il giorno successivo la Jabbari è stata portata in ospedale con “lievi ferite alla testa e al collo“. Gli avvocati difensori di Jonathan Majors hanno affermato che è stata Grace Jabbari ad aggredire Majors, e “non il contrario”.

La sera dell’incidente, la donna ha dichiarato che “il dolore [fisico] non era percepito. Ero consapevole del dolore nel mio corpo, ma non avevo registrato nulla. Sono una ballerina. Ho ballato con una costola rotta“.

Ha aggiunto: “Pensavo solo con il cuore all’infedeltà. Quella mattina stavamo parlando di quando ci saremmo sposati e dei nomi dei nostri [futuri] figli“. Mentre la Jabbari rilasciava la sua lunga testimonianza, Jonathan Majors, 34 anni, sedeva al tavolo della difesa presso il tribunale penale di New York. Portava con sé una Bibbia mentre entrava in aula con la sua attuale fidanzata Meagan Good, che ha assistito a tutti i giorni del processo.

Martedì scorso, la Jabbari ha raccontato gli alti e bassi della sua relazione di due anni con Jonathan Majors. Ha raccontato che l’ex coppia si è incontrata nell’agosto 2021 sul set londinese del film MarvelAnt-Man and the Wasp: Quantumania“, dove Majors aveva un ruolo chiave come attore e Jabbari lavorava come allenatore di movimento. Jabbari, ballerina professionista e residente nel Regno Unito, ha descritto le prime fasi della loro relazione come “incredibili“.

SAG-AFTRA: ratificato l’accordo con AMPTP, 78% dei voti favorevoli

0

I membri del SAG-AFTRA hanno votato per ratificare il loro contratto, ponendo ufficialmente fine alla più lunga battaglia sindacale nella storia di Hollywood. Il contratto è stato approvato con il 78% dei voti favorevoli. L’affluenza è stata del 38%. “Questo contratto è un’enorme vittoria per gli artisti che lavorano e segna l’alba di una nuova era per l’industria”, ha detto Fran Drescher, presidente del sindacato, in un messaggio ai membri.

SAG-AFTRA ha sospeso il suo sciopero di 118 giorni contro i principali studi cinematografici l’8 novembre, dopo aver raggiunto un accordo provvisorio. L’accordo doveva ancora essere ratificato per porre fine formalmente allo sciopero. Se i membri avessero votato contro la proposta, lo sciopero probabilmente sarebbe ripreso.

L’Alleanza dei produttori cinematografici e televisivi (AMPTP), che rappresenta gli studi cinematografici nelle trattative, ha rilasciato una dichiarazione in cui applaude il voto. “Le aziende associate all’AMPTP si congratulano con SAG-AFTRA per la ratifica del suo nuovo contratto, che rappresenta guadagni storici e tutele per gli artisti”, ha detto un portavoce dell’AMPTP. “Con questo voto, l’industria e i posti di lavoro che essa sostiene potranno ritornare in pieno vigore”.

L’accordo prevede un aumento del 7% delle tariffe minime nel primo anno del contratto e un bonus residuo di 40 milioni di dollari per gli attori che partecipano alle serie in streaming. L’accordo prevede inoltre la prima protezione contro l’uso dell’intelligenza artificiale per replicare prestazioni. Secondo l’accordo, gli attori devono acconsentire alla replica e l’uso previsto delle prestazioni dell’IA deve essere precisato in termini “ragionevolmente specifici”.

Tuttavia, in merito a questo punto dolente, non tutti i membri del SAG-AFTRA sono soddisfatti dell’accordo. Il contratto non vieta agli studi cinematografici di addestrare l’intelligenza artificiale sulle immagini degli attori per creare artisti “sintetici” che non somigliano ad alcun attore della vita reale. Il sindacato aveva cercato di darsi un diritto di veto su tale utilizzo, ma gli studi hanno rifiutato, accettando solo di avvisare il sindacato. L’accordo prevede inoltre che se un attore “sintetico” include un tratto facciale riconoscibile di un attore reale, quell’attore deve acconsentire a tale utilizzo.

Sembrano comunque interessanti le percentuali di voto e di affluenza, le prime sono decisamente a favore dell’accordo ma le seconde dimostrano una mancata volontà di partecipare a quello che era sembrato un momento di aggregazione totale, a tutti i livelli, degli aderenti al sindacato. Cosa che non si è poi verificata in occasione della ratifica.

Edge of Tomorrow 2: Emily Blunt spiega perché la sceneggiatura non funzionerebbe oggi

0

Si è parlato molto di Edge of Tomorrow 2, il potenziale sequel in sviluppo del film di successo del 2014 Edge of Tomorrow, che vedeva protagonisti Emily Blunt e Tom Cruise in quello che molti considerano uno dei migliori film di fantascienza, nonché di loop temporali degli ultimi anni. Ebbene oggi a parlare le possibile sequel è proprio uno degli interpreti del film originali Emily Blunt

L’attrice ha ammesso di sperare ancora in Edge of Tomorrow 2, ma ha anche suggerito che qualsiasi sceneggiatura esistente non sarebbe in grado di funzionare al giorno d’oggi. Parlando con Variety, Emily Blunt ha rivelato che lei e il regista Doug Liman parlano spesso di un sequel, e ha riconosciuto che Tom Cruise (che ha recitato nell’originale) vuole farlo. Tuttavia, l’attrice ha detto che ci sarebbero problemi di età con qualsiasi sceneggiatura.

Doug [Liman] e io ne parliamo continuamente. So che Tom vuole farlo, si spera, ad un certo punto“, ha detto Blunt. “Ma è il momento, ma sono anche passati 10 anni da quando l’abbiamo realizzato. C’era una sceneggiatura fantastica in lavorazione, ma penso che avrebbe funzionato solo se l’avessimo girata otto anni fa. Non sto dicendo che siamo così antichi, ma devi considerare che sono passati 10 anni.

Emily Blunt ha recentemente terminato le riprese del prossimo film d’azione “The Fall Guy”, la cui uscita è prevista per il 2024. Ha elogiato Ryan Gosling (il suo co-protagonista nel film) definendolo “spiritoso e intelligente come avresti mai potuto sognarlo”.

L’attrice britannica ha anche ammirato il regista di “Oppenheimer”, Christopher Nolan: “Il suo enorme intelletto e la sua direzione visionaria lo rendono un regista senza pari nel settore. Non riesco a immaginare l’esperienza cinematografica senza di lui”.

Edge of Tomorrow è stato un successo a sorpresa quando è uscito nel 2014

L’originale Edge of Tomorrow è uscito nel 2014 e vedeva protagonisti Tom Cruise e Emily Blunt. Il film è ambientato in un futuro in cui l’Europa è occupata da una razza aliena e segue il personaggio di Tom Cruise, che si ritrova bloccato in un loop temporale e ripete lo stesso giorno ancora e ancora.

Edge of Tomorrow è stato diretto da Liman, da una sceneggiatura scritta da Christopher McQuarrie, Jez Butterworth e John-Henry Butterworth. Il film è stato un successo per la Warner Bros., incassando oltre 370 milioni di dollari al botteghino globale.

Dune – Parte Due: Denis Villeneuve svela che sarà più un film d’azione

0

Dune ha presentato al mondo Paul Atreides e la sua missione di unire e salvare il popolo Fremen su Arrakis. Mentre il primo film era incentrato sull’esposizione, il regista Denis Villeneuve afferma oggi che Dune – Parte Due sarà più un semplice film d’azione.

Il primo film era più meditativo e contemplativo. Stavamo seguendo un giovane alla scoperta di un nuovo pianeta, di una nuova cultura“, ha detto Villeneuve alla rivista Total Film . “Il secondo film. . . è più un film d’azione rispetto alla prima parte. È più muscoloso

Una delle scene più interessanti del trailer di Dune – Parte Due è quando Paul cavalca uno dei giganteschi vermi della sabbia. Villeneuve ha ammesso come Dune – Parte Due sia stato girato con cineprese IMAX per catturare queste impressionanti sequenze d’azione.

È stata di gran lunga una delle scene tecnicamente più complesse che abbia mai girato in vita mia“, ha detto Villeneuve descrivendo la scena dell’ascesa del verme.

Cosa aspettarsi da Dune: seconda parte?

Questo film successivo esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta di prevenire un futuro terribile che solo lui può prevedere.”

Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.

Dune – Parte Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert. Dune: Parte Due  uscirà nei cinema il 1 marzo 2024!

Il secondo capitolo continuerà la storia di Dune – Parte Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre 402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165 milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.

Family Switch: la spiegazione del finale del film Netflix

Family Switch: la spiegazione del finale del film Netflix

In Family switch (qui la recensione) i Walker vivono uno scambio di corpi, il che rende il momento finale in cui tutto sembra ritornare al posto giusto anche più soddisfacente. Dopo che la famiglia incontra la cartomante Angelica, che comprende come tutti loro potrebbero comprendersi meglio ritrovandosi nei panni dell’altro, tutti e cinque i Walker (insieme al loro cane) si risvegliano in un corpo diverso dal loro. Angelica consiglia loro di riparare ciò che si era rotto: pensando che la donna si riferisca al telescopio rottosi durante lo scambio, inizia la lotta contro il tempo per i Walker per ripararlo prima che la congiunzione tra i pianeti svanisca.

Jess Walker e la sua figlia adolescente CC si ritrovano l’una nel corpo dell’altra e lo stesso accade a Bill ed al figlio Wyatt, mentre il più piccolo dei Walker, Miles, si ritrova nel corpo del loro cagnolino! Questo scambio avviene nel peggior giorno possibile, quando tutti si ritrovavano a vivere dei momenti cruciali per il loro futuro. Niente sembra andare per il verso giusto, ma i Walker riescono a risaldare il loro rapporto ed il telescopio per ritornare nei loro corpi giusto in tempo per Natale!

Family switch: come ritornano i Walker di nuovo nei loro corpi?

Da quando Angelica ha detto loro di aggiustare ciò che si era rotto, la famiglia ha dedotto che si trattasse del telescopio. Dopo aver finalmente ottenuto una nuova lente, i Walker ritornano all’osservatorio per posizionare l’ultimo indispensabile pezzo. Dopo che la nuova lente cade distruggendosi, viene ritrovata la lente originale, che era stata presa da Miles prima ancora dello scambio. Allora Miles, nel corpo di Pickles il cane, da la lente ai suoi genitori per ultimare il telescopio.

All’inizio il riposizionamento della lente non sembra avere alcun effetto sui Walker; alla fine dell’allineamento dei pianeti, non sono ritornati ognuno nel proprio corpo. Delusi ma determinati ad affrontare il problema insieme, la famiglia ritorna a casa. Si addormentano insieme sul divano, ricordandosi l’un l’altro che nonostante tutto, erano riusciti a ritrovare il loro equilibrio familiare. Ed infine, è questo che ha fatto la differenza. Al risveglio la lattina seguente Jess, Wyatt, CC, Miles, Bill e Pickles erano ritornati ognuno nel proprio corpo: non era il telescopio che dovevano aggiustare, ma la loro famiglia.

Spiegazione dello scambio di corpi in Family switch

Ogni pellicola che tratta lo scambio di corpi tra personaggi spiega il fenomeno in maniera differente. Nel caso di Family switch, sono vari i fattori che causano lo scambio. Quando tutti si ritrovano all’osservatorio, ognuno aveva le proprie preoccupazioni e stress: Jess era infastidita che la figlia si interessasse maggiormente del calcio che della sua istruzione, mentre per CC sua madre si preoccupava solo del suo lavoro e cercava di farla diventare come lei. Bill pensava che Wyatt stesse saltando gli anni più belli della sua vita volendo iniziare così giovane il college, mentre Wyatt cerca di far capire al padre che gli anni del liceo non sono così gloriosi per tutti.

La famiglia è così disconnessa che tutti loro sentono il bisogno di un cambio di prospettiva. Angelica lo ha compreso al primo sguardo ai Walker e li ha seguiti dentro l’osservatorio. Nel momento in cui lei scatta la foto, il flash e l’allineamento dei pianeti sembra dare inizio allo scambio di corpi: durante la notte la magia ha fatto il resto. La stessa Angelica, nel dire ai Walker di non aver mai detto loro di aggiustare il telescopio, fa comprendere come l’oggetto in sé non avesse importanza. I Walker dovevano aggiustare il loro rapporto, imparando a comprendersi l’un l’altro.

Angelica aveva dei poteri magici?

Angelica, interpretata dall’iconica attrice Rita Moreno (West Side Story), è rappresentata come una cartomante nel film, anche se Jess non crede nei suoi poteri e la accusa di truffare la gente, la donna sembra riconoscere subito i problemi della famiglia. Lei capisce come agire per sfruttare l’allineamento dei pianeti, facendo scattare la reazione con il flash del telefono. Inoltre, Angelica sapeva che nel momento in cui i Walker fossero tornati ad avere un buon rapporto familiare, sarebbero tornati nei loro corpi.

Sembra che la magia che ha permesso questo family switch abbia più a che fare con le relazioni tra i membri della famiglia più che con la stessa Angelica. Lei si è limitata a spingerli verso la giusta direzione. Angelica ha sfruttato il potere dei pianeti e dei legami familiari per guidare i Walker verso un rapporto più sano e felice.

Che cosa ha imparato ogni membro della famiglia durante lo scambio?

Il ritorno dei Walker nei loro corpi è dovuto principalmente alle lezioni imparate durante lo scambio. Tutti gli avvenimenti del film permettono ad ognuno dei membri di vedere le cose da una prospettiva differente, dal punto di vista del personaggio che comprendevano di meno. Nel caso di Jess, interpretata da Jennifer Garner, lei ha compreso che il suo modo di agire e di vedere le cose non è necessariamente il migliore per tutti. Mentre si trova nel corpo di CC, Jess si rende conto di come la figlia, nonostante i diversi obbiettivi, sia riuscita a migliorare la propria situazione scolastica, pur continuando ad impegnarsi molto nel calcio.

Dall’altra parte, CC invece ha compreso come per quanto la madre fosse stata rigida e critica nei suoi confronti, lei agiva solamente per il loro bene e faceva ogni giorno tanti sacrifici per la sua famiglia. CC viene a sapere come spesso la madre parlasse tanto dei suoi figli a lavoro, e di come avesse rifiutato negli anni delle promozioni per paura di non poter più conciliare bene la propria carriera con la famiglia. Questi sacrifici non potevano essere immediatamente notati da una figlia adolescente, ma una tale conoscenza ha permesso la creazione di un legame di mutuo rispetto tra le due.

Bill, il quale aveva vissuto gli anni del liceo nel migliore dei modi, non riusciva a capire perché Wyatt volesse saltarli per passare al college. Bill credeva che suo figlio non ci stesse provando abbastanza a vivere bene la sua adolescenza, anche nella socialità della scuola. Nel momento in cui si ritrova nei panni di Wyatt comprende come il liceo possa essere un’esperienza diversa per tutti.

Al contrario, Wyatt aveva problemi nell’apprezzare lo stile di vita spensierato del padre. Per via del naturale carisma di Bill, Wyatt supponeva che tutto nella sua vita, compresi i suoi sogni, si siano realizzati facilmente. Venendo a sapere che il padre aveva abbandonato la sua band poco prima che diventasse famosa (i Maroon “6”), Wyatt si rende conto di quanto uscire dalla propria comfort zone possa richiedere dei sacrifici. Alla fine, dopo essersi riconciliato con Bill, il figlio si esibisce nel corpo del padre affinché non perda nuovamente l’occasione di realizzare il suo sogno.

Il vero significato del finale di Family switch

Tante lezioni di vita possono emergere da Family Switch: ogni spettatore finirà per immedesimarsi maggiormente in uno dei personaggi e potrà quindi imparare qualcosa di differente dal film. Il regista del film, McG, afferma che il tema centrale della pellicola si può racchiudere nell’importanza del prima di essere compresi, bisogna comprendere gli altri (first to understand, then to be understood). In sconosciuti, amici o anche nei familiari si può insidiare l’idea di cerca di essere compresi e compatiti dagli altri, piuttosto che comprendere ed empatizzare il punto di vista altrui. Nonostante un reale scambio di corpi come nel film sia molto improbabile, immedesimarsi negli altri è sempre possibile.

La Zona d’interesse: A24 lancia un nuovo trailer del dramma storico di Jonathan Glazer

0

A24 ha rilasciato un nuovissimo trailer di La Zona d’interesse (The Zone of Interest) (recensione), il dramma storico di Jonathan Glazer, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il trailer continua a mettere in risalto la vita idilliaca di una famiglia nazista tedesca, che vive vicino al campo di concentramento di Auschwitz. Il contributo presenta anche alcune delle prime reazioni critiche del film. Il film debutterà negli USA in sale selezionate il 15 dicembre. In Italia la pellicola arriverà a fine Febbraio 2024. Di seguito, ecco il trailer di La Zona d’interesse qui sotto:

Cosa aspettarsi da La Zona d’interesse?

Il comandante di Auschwitz, Rudolf Höss, e sua moglie Hedwig, si sforzano di costruire una vita da sogno per la loro famiglia in una casa e un giardino vicino al campo“, si legge nella sinossi.

Basato sul romanzo di Martin Amis del 2014, La Zona d’interesse (The Zone of Interest) (recensione) è scritto e diretto da Jonathan Glazer che fa il suo ritorno alla regia dopo un decennio dalla regia di Under the Skin del 2013. Il film vede come protagonisti Christian Friedel nei panni del comandante più longevo del campo di Auschwitz Rudolf Höss, Sandra Hüller nei panni di Hedwig Höss, Johann Karthaus nei panni di Klaus Höss, Nele Ahrensmeier nei panni di Inge-Brigitt Höss, Lilli Falk nei panni di Heidetraut Höss e Medusa Knopf nei panni di Elfriede.

Feud: Capote vs. The Swans, svelata la data di uscita della nuova serie

0

FX ha finalmente annunciato la data di uscita di Feud: Capote vs. The Swans per il secondo capitolo della serie drammatica antologica creata Ryan Murphy. La miniserie di 8 episodi farà il suo debutto il 31 gennaio con i primi due episodi su FX. Tutti gli episodi, incluso Director’s Cut, saranno disponibili negli USA per lo streaming il giorno successivo su Hulu. In Italia Feud: Capote vs. The Swans dovrebbe debuttare su STAR, canale per adulti di Disney+

Iscriviti a Disney+ per guardare Feud: Capote vs. The Swans e le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Cosa aspettarsi da Feud: Capote vs the Swans?

Ambientato negli anni ’70, Feud: Capote vs. The Swans è basato sul libro bestseller di Laurence Leamer Capote’s Women: A True Story of Love, Betrayal, and a Swan Song for an Era. Ruota attorno al litigio tra Capote e le sei donne mondane che originariamente lo consideravano un amico. Nel cast Tom Hollander nel ruolo di Truman Capote, Naomi Watts nel ruolo di Barbara “Babe” Paley, Diane Lane nel ruolo di Slim Keith, Chloë Sevigny nel ruolo di CZ Guest, Calista Flockhart nel ruolo di Lee Radziwill, Demi Moore nel ruolo di Ann “Bang-Bang” Woodward, Molly Ringwald nel ruolo di Joanne Carson, Treat Williams nel ruolo di Bill Paley, Joe Mantello nel ruolo di Jack Dunphy e Russell Tovey nel ruolo di John O’Shea.

L’acclamato scrittore Truman Capote si circondò di un gruppo di donne d’élite della società – donne ricche e glamour che definirono un’epoca passata dell’alta società di New York – che soprannominò ‘i cigni.'” si legge nella sinossi. “Bello e distinto, il gruppo comprendeva la grande dame Barbara “Babe” Paley, Slim Keith, CZ Guest e Lee Radziwill. Incantato e affascinato da questi decani, Capote si ingraziò nelle loro vite, facendo amicizia con loro e diventando il loro confidente, solo per tradirli alla fine scrivendo un libro di fiction basato sulle loro vite, esponendo i loro segreti più intimi al grande pubblico. Quando un estratto del libro Answered Prayers, l’opera magnum progettata da Capote, fu pubblicato su Esquire, distrusse di fatto il suo rapporto con i suoi cigni, che finirono per bandirlo dall’alta società che tanto amava e lo mandò in una spirale di autodistruzione da cui alla fine non si sarebbe mai più ripreso.

Dopo il successo di critica di Feud: Bette e Joan del 2017, il dramma antologico ritorna finalmente con il suo secondo capitolo, ancora una volta ispirato a un altro famoso dramma della vita reale. La serie è prodotta da Watts, Ryan Murphy, Alexis Martin Woodall, Baitz, Gus Van Sant, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Eric Kovtun e Scott Robertson, con la regia di Van Sant, Max Winkler e Jennifer Lynch.

Freud (Freud’s Last Session): trailer del film con Anthony Hopkins

0

Sony Pictures Classics ha pubblicato il trailer ufficiale in lingua originale di Freud (Freud’s Last Session) per il suo prossimo film drammatico basato sulla vita di Sigmund Freud interpretato Anthony Hopkins e l’incontro con CS Lewis interpretato da Matthew Goode. Il video mostra questi due uomini che discutono sulla religione, in particolare sull’esistenza di Dio.

Freud (Freud’s Last Session) è stato presentato in anteprima mondiale all’AFI Fest del 2023. Arriverà in sale selezionate a New York e Los Angeles a dicembre, seguito da un’ampia distribuzione negli USA. In Italia debutterà nel 2024. 

Freud (Freud’s Last Session) è basato su una sceneggiatura scritta da Mark St. Germain, basata a sua volta sul libro di Armand Nicholi La questione di Dio. Insieme a Hopkins e Goode ci sono Live Lisa Fries, Jodi Balfour, Orla Brady, Stephen Campbell Moore, Rhys Mannion, David Shields, Pádraic Delaney, Tarek Bishara e altri. Il film è prodotto da Alan Greisman, Rick Nicita e Meg Thomson.

Alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, due delle più grandi menti del ventesimo secolo, CS Lewis e Sigmund Freud, convergono per la loro battaglia personale sull’esistenza di Dio”, si legge nella sinossi. “Il film intreccia le vite di Freud e Lewis, passato, presente e attraverso la fantasia, uscendo dai confini dello studio di Freud in un viaggio dinamico.”

Fondazione: Apple rinnova la serie per una terza stagione!

0
Fondazione: Apple rinnova la serie per una terza stagione!

Fondazione (Foundation) è stata rinnovata per una terza stagione su Apple TV+, confermando il ritorno del dramma di fantascienza adattato dalle opere acclamate di Isaac Asimov. La storia segue la saga millenaria della Fondazione, una banda di esiliati che scopre cosa è necessario per salvare l’Impero Galattico.

Siamo rimasti tutti incredibilmente colpiti dall’adattamento ambizioso, ricco di azione e fantasioso che David e il resto di questo talentuoso team creativo e cast hanno dato vita a questa serie di fantascienza premium fin dal primo giorno“, ha condiviso Matt Cherniss, capo della programmazione per Apple TV+, in un comunicato.

Cherniss ha continuato, sulle pagine di The Wrap : “Vedere Foundation diventare un successo così globale è stato più che entusiasmante con il pubblico di tutto il mondo che continua ad essere affascinato settimana dopo settimana da questo viaggio drammatico e avvincente per salvare l’umanità. Non vediamo l’ora che tutti possano sperimentare cosa c’è in serbo per i personaggi vecchi e nuovi nella terza stagione”.

Chi recita in Fondazione (Foundation)?

I membri del cast di Fondazione (Foundation) includono Jared Harris e Lee Pace, Lou Llobell e Leah Harvey, Laura Birn, Cassian Bilton e Terrence Mann.

Le aggiunte della seconda stagione sono state Isabella Laughland (Brother Constant), Kulvinder Ghir (Poly Verisof), Ella-Rae Smith (Queen Sareth of Cloud Dominion), Holt McCallany (Warden Jaegger Fount), Rachel House (Tellem Bond), Nimrat Kaur (Yanna Seldon ), Ben Daniels (Bel Riose) e Dimitri Leonidas (Hober Mallow).

Fondazione (Foundation) è prodotto per Apple da Skydance Television e guidato dallo showrunner e produttore esecutivo David S. Goyer, con Alex Graves, David Ellison, Dana Goldberg, Bill Bost, Robin Asimov e Marcy Ross anche come produttori esecutivi.

Più di un secolo dopo il finale della prima stagione, la tensione cresce in tutta la galassia”, si legge nella sinossi della seconda stagione. “Mentre i Cleon si scontrano, una regina vendicativa complotta per distruggere l’Impero dall’interno. Hari, Gaal e Salvor scoprono una colonia di Mentalic con abilità psioniche che minacciano di alterare la stessa Psicostoria. La Fondazione è entrata nella sua fase religiosa, promulgando la Chiesa di Seldon in tutto l’Outer Reach e incitando alla Seconda Crisi: la guerra con l’Impero.

Cillian Murphy e Margot Robbie su Barbenheimer: “È successo perché entrambi i film erano belli”

0

Cillian Murphy e Margot Robbie sono trai protagonisti di una delle puntate di Actors on Actors di Variety e in un frammento i due attori hanno affrontato e riflettuto su come Oppenheimer di Christopher NolanBarbie di Greta Gerwig si sono confrontati quando entrambi i film sono usciti negli Stati Uniti il ​​21 luglio 2023 dando inizio al fenomeno Barbenheimer.

È stato incredibile [l’hype intorno a Barbenheimer, ed è stato autogenerato, capisci cosa intendo?” Ha detto Cillian Murphy. “La gente continuava a chiedermi se i dipartimenti marketing degli studios comunicano tra loro“, ha aggiunto Margot Robbie. “Ero tipo, ‘No. Questo è il mondo che fa questo. Questa non fa parte della campagna di marketing. Sta succedendo e basta.”

Cillian Murphy ha continuato: “Penso che sia successo perché entrambi i film erano buoni. Questo è il punto. C’era una sorta di diversità offerta da entrambi i film. In effetti, quell’estate, c’era un’enorme varietà di cose nel cinema e, ad esempio, penso che fossero collegate in un modo che tu, io, gli studios o chiunque altro non avremmo mai potuto prevedere.

Quanto hanno avuto successo al botteghino Barbie e Oppenheimer?

Cillian Murphy ha interpretato J. Robert Oppenheimer nel film di Christopher Nolan, interpretato anche da Emily BluntRobert Downey JrMatt DamonFlorence Pugh, Benny Safdie, Michael Angarano, Josh Hartnett, Rami Malek, Kenneth Branagh. Oppenheimer ha incassato 953,2 milioni di dollari al botteghino mondiale con un budget di 100 milioni di dollari. 

Margot Robbie, nel frattempo, ha interpretato il personaggio principale di Barbie di Greta Gerwig, che ha scritto insieme a Noah Baumbach. Interpretato anche da Emma MackeyRyan GoslingWill Ferrell, America FerreraKate McKinnon, Michael Cera e Alexandra Shipp, Barbie ha incassato 1,422 miliardi di dollari al botteghino globale con un budget stimato di 128-145 milioni di dollari.

Sia Barbie che Oppenheimer sono attualmente disponibili per l’acquisto su piattaforme digitali come Amazon, AppleTV+ e altre. Sono entrambi disponibili anche per l’acquisto su supporto fisico.

Jack Ryan – L’iniziazione: trama, cast e sequel del film con Chris Pine

Jack Ryan, celebre personaggio protagonista dei romanzi di Tom Clancy, è tornato al cinema nel 2014 con il film Jack Ryan – L’iniziazione. Il film è un nuovo capitolo della saga spionistica iniziata nel 1990 con Caccia a Ottobre Rosso e proseguita fino al 2002 con Giochi di potere, Sotto il segno del pericolo e Al vertice della tensione. In questi il personaggio viene di volta in volta interpretato da celebri attori quali Alec Baldwin, Harrison Ford e Ben Affleck. Nel nuovo film, invece, a raccogliere la loro eredità è Chris Pine, divenuto particolarmente celebre grazie a Star Trek.

Il film è diretto dal candidato all’Oscar Kenneth Branagh (Assassinio sull’Orient Express), e si tratta della prima pellicola dedicata al personaggio ad essere basata su un sceneggiatura originale, firmata da David Koepp, e non tratta dai romanzi di Clancy. Tale novità è giustificata dal fatto che il film è pensato come un vero e proprio reboot, che esplora le origini del personaggio e la sua evoluzione come agente dei servizi segreti. Ciò ha così permesso di dar vita ad una storia nuova, come anche all’inserimento di nuovi personaggi.

Accolto con discretamente dalla critica, il film si rivelò poi un buon successo al box office. Qui riuscì infatti a guadagnare oltre 135 milioni di dollari a livello globale, a fronte di un budget di 60. Si affermò così come uno dei titoli dal maggior guadagno del suo anno, come anche il primo a superare il muro dei 100 milioni. Prima di vedere il film, può essere utile scoprire le diverse curiosità legate al titolo, da quelle relative la trama a quelle legate al cast. Infine, si vedrà anche dove è possibile recuperare il film in streaming per una visione casalinga.

Jack Ryan – L’iniziazione: la trama del film

Il film ha inizio con l’arruolamento nei marines di Jack Ryan, il quale decide di unirsi alle forze armate in seguito all’attentato dell’11 settembre 2001. In breve, egli diventa ufficiale con grado di sottotenente e si ritrova inviato in missione in Afghanistan. Grazie al suo valore, egli attira le attenzioni di un agente della CIA di nome William Thomas Harper, il quale decide di prendere Ryan a lavorare con sé. Passano 10 anni, e il giovane è ora una spia della CIA, il quale si occupa di tenere sotto controllo le transazioni finanziarie sospette. La sua tranquillità viene spezzata nel momento in cui scopre la sparizione di una grossa somma di denaro, la quale potrebbe rivelarsi un problema per l’intera economia americana.

Dietro a tale colpo sembrano nascondersi delle controverse organizzazioni russe. Ryan si ritrova così costretto ad un viaggio per Mosca, dove dovrà indagare su Viktor Cherevin, il principale gestore dei fondi scomparsi. La situazione per lui si complicherà però nel momento in cui nella città russa arriva anche la sua fidanzata Cathy, la quale sospetta di essere vittima di tradimento. Ryan si trova così a dover gestire anche la presenza di lei, cosa che può rivelarsi un grosso pericolo. Avendo scoperto di essere sotto osservazione, Cherevin è infatti pronto a tutto pur di portare a termine il proprio piano, e non si farà scrupoli nel minacciare tanto l’agente quanto il suo grande amore.

Jack Ryan cast

Jack Ryan – L’iniziazione: il cast del film

Per assicurarsi un buon successo di pubblico, i produttori decisero di affidarsi ad un cast di noti attori, e in particolare scelsero di dar vita ad un Jack Ryan particolarmente più giovane rispetto alle versioni precedentemente portate sul grande schermo. Il ruolo venne così affidato all’attore Chris Pine, divenuto celebre per aver recitato nel ruolo del capitano Kirk nel film Star Trek. Per il ruolo l’attore si è sottoposto a diverse settimane di allenamento, grazie alle quali ha avuto modo di acquisire una notevole forma fisica. Così facendo ha potuto prendere personalmente parte a molte delle spericolate acrobazie previste dal film. Per il ruolo di Cathy, fidanzata del protagonista, vennero considerate le attrici Felicity Jones, Evangeline Lilly e Jessica Biel, ma la scelta ricadde infine su Keira Knightley.

Ad interpretare l’agente CIA William Thomas Harper, invece, vi è il premio Oscar Kevin Costner. L’attore avrebbe potuto interpretare il ruolo di Jack Ryan nel film Caccia a Ottobre Rosso, ma rifiutò per dedicarsi a Balla coi Lupi. Nel prendere parte al nuovo film dedicato al personaggio, l’attore ha dichiarato di non aver letto nessuno dei libri di Clancy, ma di essersi basato unicamente sulla sceneggiatura. Altro ruolo fondamentale è quello del russo Viktor Cherevin, interpretato da Kenneth Branagh. Questi nella sua carriera ha interpretato personaggi di origine inglese, tedesca, australiana, svedese e americana, ma mai russa. L’attore non era convinto di voler ricoprire la parte, e accettò a condizione di poter svolgere anche il ruolo di regista del film.

Jack Ryan – L’iniziazione: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

La realizzazione di un nuovo film dedicato a Jack Ryan ha fatto immaginare che, dopo essersi fermata nel 2002, la saga fosse ufficialmente ripartita. Era dunque lecito aspettarsi altri sequel con protagonista il personaggio, ma nel 2014 stesso il protagonista Chris Pine affermò che per il momento non ve ne sarebbero stati. Stando a quanto da lui dichiarato, pur essendosi affermato come un buon successo il film non ha incassato a sufficienza da giustificare la realizzazione di sequel. L’attore si è poi detto rammaricato di ciò e che spera che in futuro potranno esservi altri film dedicati al personaggio, anche se con diversi interpreti.

Nell’attesa di sapere o meno se in futuro vi saranno altri film dedicati al personaggio, sarà possibile recuperare Jack Ryan – L’iniziazione grazie alla sua presenza su alcune delle piattaforme streaming oggi disponibili. Gli appassionati del film, o chi non l’ha ancora visto, potranno recuperarlo grazie a Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Paramount+, Now e Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per martedì 5 dicembre alle ore 21:25 sul canale Nove.

Fonte: IMDb

Planet of Apes – Il pianeta delle scimmie: tutto quello che c’è da sapere sul film

Una delle più celebri e longeve saghe di fantascienza è quella di Il pianeta delle scimmie, iniziata nel 1968 e che, pur con alcune pause tra un film e l’altro, prosegue ancora oggi. Tra la serie principale di film e i nuovi reboot realizzati negli ultimi anni, si colloca anche il controverso remake realizzato nel 2001 da Tim Burton, dal titolo Planet of Apes – Il pianeta delle scimmie, che riprende le dinamiche dell’originale riadattandolo alle moderne esigenze. Il coinvolgimento di Burton per un film di questa portata non è una novità, avendo il regista già lavorato ad un blockbuster come Batman, che anzi aveva contribuito a lanciare la sua carriera, ma il risultato in questo caso è stato meno felice.

Sono infatti noti gli scontri tra il regista e i produttori, i quali cercavano un prodotto capace di raggiungere un pubblico il più ampio possibile, mentre Burton intendeva rimanere fedele alla propria poetica. In molti sostengono che a vincere siano stati i produttori della Fox e che Planet of Apes – Il pianeta delle scimmie sia un film poco burtoniano. Si tratta però di un’affermazione vera solo in parte, poiché a un’analisi attenta il film presenta dinamiche e relazioni tra personaggi tipici del cinema del regista. Tra umani e scimmie si instaura infatti un rapporto tra outsider e razza dominante, attraverso cui il regista porta avanti anche tematiche a lui care.

Dalla figura dell’emarginato alla diversità e fino ai diritti degli animali, questi ed altri elementi si ritrovano in Planet of Apes – Il pianeta delle scimmie, un titolo dunque da riscoprire e rivalutare all’interno della filmografia di Burton. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, ma anche al sequel cancellato e al posto ricoperto da questo remake nella saga. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Planet of Apes - Il pianeta delle scimmie Mark Wahlberg
© 2001 – 20th Century Fox – All Rights Reserved

La trama e il cast di Planet of Apes – Il pianeta delle scimmie

Nell’anno 2029 l’astronauta Leo, operativo sulla base spaziale Oberon, che utilizza scimmie dopo averle addestrate a compiere missioni spaziali per fini esplorativi, si ritrova a dover intraprendere una missione di salvataggio dopo che Pericles, lo scimpanzé a cui è più legato, viene risucchiato in un vortice spazio temporale. Leo finisce però a sua volta risucchiato nel vortice, ritrovandosi catapultato nell’anno 5021 su un pianeta di nome Ashlar. Questo è abitato e governato da una civiltà organizzata di scimmie, specie dominante del luogo e le gerarchie fra essere umano e animale sono dunque capovolte: le scimmie sono parlanti ed evolute ed hanno ridotto gli esseri umani in schiavitù.

Leo viene catturato dall’esercito del generale Thade, una scimmia crudele, totalitaria e conservatrice che vuole annientare la razza umana. Al mercato, Leo viene venduto come schiavo prima ad un avido e inetto mercante di esseri umani di nome Limbo, poi ad Ari una giovane scimpanzé scienziata, che è anche un’attivista contro il maltrattamento degli esseri umani. Grazie a quest’ultima, Leo riesce però a riottenere la libertà, diventando una figura di spicco della resistenza umana. Il suo obiettivo rimane però quello di ritrovare Pericles e di tornare nell’anno da cui proviene. Per riuscire in ciò, però, uno scontro con il malvagio Thade sarà inevitabile.

Ad interpretare Leo si ritrova l’attore Mark Wahlberg, il quale accettò la parte senza neanche voler prima leggere la recensione, essendo desideroso di lavorare con Burton. Accanto a lui, nel ruolo dell’umana Daena vi è Estella Warren, mentre Kris Kristofferson  è suo padre Karubi. Ad interpretare il generale Thade, invece, vi è Tim Roth, il quale si sottopose ad ore ed ore di trucco per assumere l’aspetto dello scimpanzé. Ad averlo “fatto soffrire” di più, però, non è stato questo processo quanto il dover indossare il resto del costume, che Roth ha trovato piuttosto difficile da gestire per i movimenti.

Paul Giamatti interpreta invece la scimmia Limbo, che si occupa della vendita degli schiavi umani, mentre nel ruolo del gorilla colonnello Attar vi è invece Michael Clarke Duncan. Vi è poi l’attrice Helena Bonham Carter, interprete di Ari. Per lei si è trattata della prima collazione con Burton e proprio sul set di questo film è iniziata la sua storia d’amore con il regista. In Planet of Apes – Il pianeta delle scimmie vi è però anche Lisa Marie, compagna dell’epoca di Burton, nel ruolo della scimmia Nova. Il generale Krull è invece interpretato da Cary-Hiroyuki Tagawa, mentre Charlton Heston, protagonista della pellicola originale appare con un cameo nei panni di Zaius, padre di Thade.

Planet of Apes - Il pianeta delle scimmie Tim Roth
Tim Roth in Planet of Apes – Il pianeta delle scimmie © 2001 – 20th Century Fox – All Rights Reserved

I sequel di Planet of Apes – Il pianeta delle scimmie e come il film si colloca nella saga

Prima dell’uscita del film, la Fox aveva dichiarato che se Planet of Apes – Il pianeta delle scimmie si fosse rivelato un successo finanziario, sarebbe stato commissionato un sequel. Come noto, però, il progetto è stato caratterizzato da continui scontri tra il regista e la produzione, cosa che ha fatto giungere ad un risultato diverso da quello sperato, con Burton che si è sentito molto limitato nelle sue intenzioni originali. Quando gli è stato chiesto se sarebbe stato interessato a lavorare a un seguito, Tim Burton ha risposto: “Preferirei buttarmi dalla finestra“. Alla fine, l’incasso di 362 milioni di dollari, pur se buono, non è stato giudicato sufficiente per dar vita ad un sequel.

Ad oggi, dunque Planet of Apes – Il pianeta delle scimmie rimane l’unico remake ufficiale della saga. Questa si compone da 5 film della saga principale, ovvero Il pianeta delle scimmie (1968), L’altra faccia del pianeta delle scimmie (1970), Fuga dal pianeta delle scimmie (1971), 1999: Conquista della terra (1972) e Anno 2670 – Ultimo atto (1973). Sono poi state realizzate una serie televisiva dal titolo Il pianeta delle scimmie (1974) e una serie animata dal titolo Ritorno al pianeta delle scimmie (1975). Da quel momento fino al remake di Burton non è stato prodotto altro, mentre solo nel 2011 si è riacceso l’interesse sulla saga con una nuova serie di film reboot.

Questi sono L’alba del pianeta delle scimmie (2011), Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie (2014) e The War – Il pianeta delle scimmie (2017). In questi film si mostrano i motivi dietro l’evoluzione delle scimmie e la loro presa di potere sul genere umano. Con il terzo di questi film sembrava conclusa la serie reboot, ma nel 2024 è arrivato al cinema Il regno del pianeta delle scimmie, primo capitolo di una nuova trilogia, che continuerà dunque ad esplorare eventi successivi alla prima trilogia reboot.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Seven grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Tim Vision, Apple iTunes, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 19 novembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

RoboCop: trama, cast e sequel del film di fantascienza

RoboCop: trama, cast e sequel del film di fantascienza

Quando nel 1987 il regista Paul Verhoeven portò al cinema il film RoboCop, non poteva sapere che quello sarebbe stato l’inizio di uno dei più fortunati franchise di genere fantascientifico. Con due sequel, un remake e diverse serie televisive, quello del poliziotto cyborg è oggi uno dei personaggi più noti del cinema, entrato a far parte dell’immaginario culturale. Interpretato da Peter Weller nei primi film, RoboCop si affermò anche grazie alla satira e al cinismo presenti nella sua violenta storia.

L’idea per il primo film nacque nello sceneggiatore Edward Neumeier in seguito alla visione di un cartellone pubblicitario del film Blade Runner. Ispirato dalla trama della pellicola di Ridley Scott, decise di rielaborarne le tematiche per dar vita ad un poliziotto robotico che combatte il crimine in una città ricca di violenza. La sceneggiatura venne tuttavia rifiutata più volte, trovando infine il suo regista nell’olandese Verhoeven. Prima di vedere la luce, però, il progetto dovette affrontare diversi problemi, tra cui la concezione del costume del protagonista e diversi degli effetti speciali.

Superati anche questi ostacoli, RoboCop poté uscire in sala affermandosi come un grande successo di critica e pubblico. Da quel momento il personaggio assunse un influenza culturale sempre crescente, arrivando ancora ad oggi ad essere un’icona del cinema. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

RoboCop: la trama del film

La vicenda del primo film si svolge a Detroit, in un futuro distopico, dove pur di fermare la criminalità e la corruzione che dilagano in città, la multinazionale Omni Consumer Product finanzia il progetto per un poliziotto cyborg. L’esperimento può avere luogo nel momento in cui il poliziotto Alex Murphy rimane ucciso in seguito allo scontro con una banda criminale. Ricostruendo il corpo dell’uomo con protesi meccaniche e un avanzato sistema informatico, la multinazionale dà vita a RoboCop. Questi, grazie alle sue strabilianti doti, diventa ben presto il beniamino dalla popolazione locale.

Intento a combattere la criminalità, RoboCop finisce con l’imbattersi in uno degli assassini di Alex Murphy, decidendo quindi di indagare sull’uomo del quale possiede i ricordi. RoboCop inizia così a raccogliere informazioni sugli assassini del poliziotto e, seguendone le tracce, irrompe in una fabbrica dove ottiene finalmente giustizia. Qui, però, si trova a dover fare i conti con un importante scoperta, che porta alla luce il rapporto dei criminali con il capo della sicurezza della Omni Consumer Product.
RoboCop cast

RoboCop: il cast del film

Per trovare il giusto interprete del primo film della serie, la produzione valutò diverse opzioni. Il primo ad essere considerato fu l’attore Arnold Schwarzenegger, divenuto popolare grazie a Terminator. Venne tuttavia scartato poiché la sua presenza avrebbe reso più complesso il lavoro di realizzazione dell’armatura da cyborg. Dopo attente ricerche venne allora considerato Peter Weller, ancora poco noto all’epoca. L’attore fu da subito entusiasta del ruolo, ma incontrò numerosi problemi nella gestione del costume. Questo, infatti, costruito con parti di lattice e alluminio, ne limitava fortemente i movimenti. Inoltre, si rivelò estremamente caldo al suo interno, e richiese l’inserimento di un condizionatore per preservare la salute dell’interprete.

Accanto a lui, nei panni della poliziotta Anne Lewis vi è l’attrice Nancy Allen, la quale dovette tagliarsi notevolmente i capelli per il ruolo poiché il regista voleva desessualizzare il personaggio. Ronny Cox interpreta invece Richard Jones, vicepresidente della OCP e principale antagonista del film. Dala parte dei cattivi si ritrova anche Clarence Boddicker, criminale interpretato da Kurtwood Smith. Vi è poi il compianto attore Miguel Ferreer, noto in particolare per aver dato vita al ruolo dell’agente FBI Albert Rosenfield nella serie I segreti di Twin Peaks. L’attore interpreta qui Robert Morton, il dirigente della OCP che porta avanti il progetto RoboCop. Infine, Dan O’Herlihy è Il Vecchio, l’anziano e misterioso presidente della OCP.

RoboCop: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il grande successo del primo film, a tre anni di distanza da questo arrivò in sala un primo sequel, intitolato semplicemente RoboCop 2. Il personaggio è nuovamente interpretato, per l’ultima volta, da Weller. In questo primo seguito, il poliziotto cyborg si trova ora a scontrarsi contro un suo simile molto più potente. Nel 1993 è invece arrivato il terzo film, dove ad interpretare il protagonista è però un nuovo attore, che si trova coinvolto in una serie di scontri civili, per i quali avrà bisogno di alcune migliorie. Nel 2014 è invece uscito un remake del primo film, chiamato semplicemente RoboCop e interpretato da Joel Kinnaman. Si tratta però di un rifacimento molto meno violento e cupo dell’originale.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. RoboCop è infatti disponibile nel catalogo di Apple TV, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 5 dicembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Independent Spirit Awards 2024, tutte le nomination

0
Independent Spirit Awards 2024, tutte le nomination

Sono state annunciate le nomination agli Independent Spirit Awards 2024, i premi al cinema e alla tv indipendente americana che da qualche anno a questa parte si affacciano anche nel cinema main stream arrivando persino agli Oscar. Lo scorso anno, infatti, Everything Everywhere All At Once ha fatto incetta di premi in entrambe le categorie. Ecco di seguito i nominati di quest’anno che potrebbero arrivare anche al Dolby Theatre.

Tutte le nomination agli Independent Spirit Awards 2024

MIGLIOR FILM

American Fiction
Estranei
May December
Passages
Past Lives
We Grown Now

MIGLIOR REGIA

Andrew Haigh – Estranei
Todd Haynes – May December
William Oldroyd – Eileen
Celine Song – Past Lives
Ira Sachs – Passages

MIGLIOR INTERPRETAZIONE PROTAGONISTA

Jessica Chastain – Memory
Greta Lee – Past Lives
Trace Lysette – Monica
Natalie Portman – May December
Judy Reyes – Birth/Rebirth
Franz Rogowski – Passages
Andrew Scott – Estranei
Teyana Taylor – A Thousand and One
Jeffrey Wright – American Fiction
Teo Yoo – Past Lives

MIGLIOR INTERPRETAZIONE NON PROTAGONISTA

Erika Alexander – American Fiction
Sterling K. Brown – American Fiction
Noah Galvin – Theater Camp
Anne Hathaway – Eileen
Glenn Howerton – Blackberry
Marin Ireland – Birth/Rebirth
Charles Melton – May December
Da’vine Joy Randolph – The Holdovers – Lezioni di vita
Catalina Saavedra – Rotting in the Sun
Ben Whishaw – Passages

MIGLIOR INTERPRETAZIONE RIVELAZIONE

Marshawn Lynch – Bottoms
Atibon Nazaire – Mountains
Tia Nomore – Earth Mama
Dominic Sessa – The Holdovers – Lezioni di vita
Anaita Wali Zada – Fremont

MIGLIOR SCENEGGIATURA

American Fiction
Birth/Rebirth
Bottoms
Past Lives
The Holdovers – Lezioni di vita

MIGLIOR ESORDIO

All Dirt Roads Taste Of Salt
Chronicles Of A Wandering Saint
Earth Mama
A Thousand And One
Upon Entry

MIGLIOR SCENEGGIATURA D’ESORDIO

Chronicles Of A Wandering Saint
May December
The Starling Girl
Theater Camp
Upon Entry

MIGLIOR DOCUMENTARIO

Bye Bye Tiberias
Four Daughters
Going to Mars
Kokomo City
The Mother of All Lies

MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE

Anatomia di una caduta
Godland
Mami Wata
Totem – Il mio sole
La zona d’interesse

MIGLIOR FOTOGRAFIA

All Dirt Roads Taste Of Salt
Chronicles Of A Wandering Saint
The Holdovers – Lezioni di vita
Monica
We Grown Now
The Holdovers – Lezioni di vita

MIGLIOR MONTAGGIO

How To Blow Up A Pipeline
Rotting In The Sun
Theater Camp
Upon Entry
We Grown Now

ROBERT ALTMAN AWARD
Showing Up
Regia: Kelly Reichardt
Casting Director: Gayle Keller
Cast: André Benjamin, Hong Chau, Judd Hirsch, Heather Lawless, James Le Gros, John Magaro, Matt Malloy, Amanda Plummer, Maryann Plunkett, Denzel Rodriguez, Michelle Williams

SOMEONE TO WATCH

Joanna Arnow
Laura Moss
Monica Sorelle

PRODUCERS AWARD AL PRODUTTORE EMERGENTE

Rachael Fung
Graham Swon
Monique Walton

TRUER THAN FICTION AL REGISTA NON-FICTION EMERGENTE

Jesse Short Bull, Laura Tomaselli
Set Hernandez
Sierra Urich

Tutte le nomination agli Independent Spirit Awards 2024 (SERIE)

MIGLIOR NUOVA SERIE NON SCRIPTED O DOCUMENTARIO

Deadlocked: How America Shaped the Supreme Court
Dear Mama
Murder in Big Horn
Stolen Youth: Inside the Cult at Sarah Lawrence
Wrestlers

MIGLIOR NUOVA SERIE

Beef – Lo scontro
Dreaming Whilst Black
I’m a Virgo
Jury Duty
Slip

MIGLIOR INTERPRETAZIONE PROTAGONISTA IN UNA NUOVA SERIE

Emma Corrin – A Murder at the End of the World
Dominique Fishback – Sciame
Betty Gilpin – Mrs. Davis
Jharrel Jerome – I’m a Virgo
Zoe Lister-Jones – Slip
Bel Powley – A Small Light
Bella Ramsey – The Last of Us
Ramón Rodríguez – Will Trent
Ali Wong – Beef – Lo scontro
Steven Yeun – Beef – Lo scontro

MIGLIOR INTERPRETAZIONE NON PROTAGONISTA IN UNA NUOVA SERIE

Murray Bartlett – The Last of Us
Billie Eilish – Sciame
Jack Farthing – Rain Dogs
Nick Offerman – The Last of Us
Adina Porter – The Changeling
Lewis Pullman – Lezioni di chimica
Benny Safdie – The Curse
Luke Tennie – Shrinking
Olivia Washington – I’m a Virgo
Jessica Williams – Shrinking

MIGLIOR CAST

Jury Dute

Sexy Beast: le prime immagini della nuova serie Paramount+

0
Sexy Beast: le prime immagini della nuova serie Paramount+

Paramount+ ha confermato oggi che la serie drammatica originale britannica SEXY BEAST debutterà in esclusiva il 25 gennaio 2024 in Italia e in tutti i paesi in cui è disponibile il servizio. Paramount+, inoltre, ha pubblicato una selezione di foto in anteprima che mostrano per la prima volta le star della serie James McArdle, Emun Elliott, Tamsin Greig, Stephen Moyer e Sarah Greene.

La serie prequel esplora le origini della complicata relazione tra Gal e Don, che si ritrovano nella seducente follia del mondo criminale londinese durante i vivaci anni ’90, mentre la relazione nascente di Gal con DeeDee minaccia tutto il loro mondo.

James McArdle (Mare of Easttown, Angels in America) è Gal Dove, mentre Emun Elliott (The Rig, The Gold) è Don Logan: i due sono migliori amici e ladruncoli di provincia, che fanno la bella vita nella East London degli anni Novanta. Sarah Greene (Bad Sisters, Normal People) è Deedee Harrison, un’affascinante star del cinema per adulti le cui ambizioni di controllare il proprio destino personale e la sua storia d’amore con Gal Dove la mettono in pericolo. Stephen Moyer (Shots Fired, True Blood) è Teddy Bass, un infido nome in ascesa nel mondo della malavita, che seduce Gal e Don nella sua rete criminale, e Tamsin Greig (Episodes, Friday Night Dinner) è Cecilia, la sorella maggiore di Don, patologicamente controllante e temibile.

“Mi sento molto fortunata a far parte di questo mondo”, ha dichiarato la star della serie McArdle. “La storia originale lascia così tanto spazio a tutti noi per chiederci cosa sia successo all’interno dell’amicizia tra Gal e Don negli anni precedenti – non vedo l’ora che tutti possano ritrovare questi personaggi e scoprirlo”.

Il cast aggiuntivo comprende Eliza Bennett (Dynasty), Clea Martin (Hanna), Nicholas Nunn (The Victim), Peter Ferdinando (The Letter For The King), John Dagleish (The Third Day), Robbie Gee (Motherland), Paul Kaye (The Stranger), Lex Shrapnel (Infiniti), Cally Lawrence (Who Is Alice), David Kennedy (Hollyoaks), Julian Rhind-Tutt (Greenwing), Ralph Brown (Godfather of Harlem), Nitin Ganatra (EastEnders) e Alice Bailey Johnson (This Is Going to Hurt).

SEXY BEAST, le cui riprese si sono concluse a Liverpool all’inizio di quest’anno, è prodotto da AC Chapter One e Anonymous Content in associazione con PTIS, la divisione internazionale di Paramount Global. Michael Caleo, Nicole Clemens, Antony Smith, Michael Scheel, JC Acosta, Alastair Galbraith e David Caffrey sono i produttori esecutivi, insieme a David Scinto e Louis Mellis, gli sceneggiatori del film originale. La serie è distribuita da Paramount Global Content Distribution.

SEXY BEAST si aggiunge alla serie britannica in espansione che debutta su Paramount+ a livello internazionale, con altre serie, tra cui THE FLATSHARE, NO ESCAPE e THE BURNING GIRLS.

Bad Surgeon: le 11 rivelazioni più scioccanti della docuserie Netflix

La docuserie di Netflix Bad Surgeon: Love Under the Knife (il titolo italiano è invece Bad Surgeon: Il caso Paolo Macchiarini) offre rivelazioni scioccanti sul famoso chirurgo toracico Paolo Macchiarini e sulle sue procedure mediche sperimentali, condotte sui suoi pazienti in uno degli ospedali più prestigiosi del mondo, il Karolinska in Svezia. A titolo di esempio, l’Istituto Karolinska è il luogo in cui viene assegnato il Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina. Bad Surgeon racconta dunque l’ascesa e la successiva caduta del dottor Paolo Macchiarini e la frode nella ricerca che ha commesso e che lo ha poi portato alla condanna.

Il dottor Macchiarini e Benita Alexander avevano una relazione sentimentale

Benita Alexander era una giornalista della NBC che stava scrivendo un pezzo sulla procedura medica rigenerativa salvavita del dottor Macchiarini. In genere, i giornalisti non dovrebbero avere una relazione sentimentale con i loro soggetti di ricerca perché ciò influisce sulla loro obiettività. Il dottor Macchiarini e Benita hanno dunque avuto una relazione sentimentale che hanno dovuto tenere segreta al mondo. Come tutto ciò che il dottor Macchiarini ha fatto, la sua relazione con Benita è stata una mossa calcolata. Sapeva che un giorno, se la sua frode medica fosse stata scoperta dai media, avrebbe avuto Benita a coprirlo.

Il Dr. Macchiarini ha mentito sul fatto di avere clienti di alto profilo

Bad Surgeon dottor Macchiarini

Il dottor Macchiarini era un medico famoso e quindi, naturalmente, quando parlava di avere clienti di alto profilo come i Clinton, nessuno sollevava un sopracciglio. Da un punto di vista esterno, potrebbe sembrare ridicolo che le sue storie fossero reali, ma è essenziale ricordare che era un chirurgo molto apprezzato, quindi curare personalità mondiali non sembrava così inverosimile. Le sue bugie sono crollate quando ha detto alla sua fidanzata che il Papa avrebbe officiato il loro matrimonio. Il fascino del dottor Macchiarini e la sua capacità di farsi credere dalla gente gli saranno utili quando le sue pratiche mediche saranno messe sotto esame.

Il Dr. Macchiarini ha avuto più partner

Bad Surgeon relazioni Macchiarini

I pazienti del dottor Macchiarini stavano morendo a causa del suo intervento sperimentale alla trachea. Uno dei pazienti che morì dopo aver ricevuto la trachea di plastica era un giovane di nome Danilo. Quando il dottor Macchiarini operò Danilo, non rimase con lui in ospedale per vedere se avrebbe sviluppato qualche complicazione. Dopo che Danilo fu operato dal dottor Macchiarini, iniziò ad avere complicazioni post-operatorie che poi lo portarono alla morte. La madre di Danilo, Ana Bernardes, ha citato in giudizio l’ospedale per omicidio colposo e, poiché era stato il dottor Macchiarini a operarlo, anche lui è stato citato nella causa. Uno dei colpi di genio del dottor Macchiarini fu però quello di controllare la madre di Danilo dopo la sua morte. La chiamava continuamente e sembrava che ci tenesse davvero a lei. Alla fine, i due iniziarono una relazione molto simile a quella con Benita. Come Benita, la relazione con Ana aveva uno scopo. Dopo tutto, Ana stava facendo causa al suo ospedale per la morte del figlio.

Il dottor Macchiarini non ha seguito le procedure mediche corrette

Bad Surgeon test animali

Nella scienza che si occupa di salvare vite umane, esistono procedure scientifiche rigorose che devono essere seguite per evitare errori catastrofici. Prima che una nuova procedura medica venga sperimentata su un essere umano, deve essere utilizzata sugli animali per dimostrare che funziona e non ha effetti negativi. Il dottor Macchiarini, tuttavia, non ha condotto alcuno studio clinico sugli animali prima di utilizzare la sua trachea di plastica sugli esseri umani. I suoi pazienti fungevano sostanzialmente da cavie. Quando è stato messo di fronte alla mancanza di dati di sperimentazione clinica sugli animali, il Dr. Macchiarini non è sembrato preoccupato, probabilmente perché sapeva che l’Istituto Karolinska lo avrebbe protetto.

I colleghi del Dr. Macchiarini sono diventati informatori

Bad Surgeon colleghi Macchiarini

Quando il Dr. Macchiarini iniziò a condurre la sua chirurgia sperimentale, aveva il sostegno dei suoi colleghi perché credevano che la sua invenzione fosse rivoluzionaria. Come racconta Bad Surgeon, tutto cambiò quando i pazienti iniziarono a morire. All’inizio, i colleghi non credevano che il problema fosse la trachea di plastica inventata dal dottor Macchiarini. Cominciarono però a notare che i suoi pazienti sviluppavano complicazioni post-operatorie subito dopo l’intervento, quando non avrebbero dovuto. Dopo aver condotto delle ricerche, i suoi colleghi scoprirono che il problema era effettivamente la trachea di plastica e decisero quindi di segnalare in forma anonima le loro scoperte al Karolinska Institute.

Il Dr. Macchiarini sapeva che le sue trachee di plastica non funzionavano

Bad Surgeon docuserie Netflix

Il dottor Macchiarini venne ripreso per un documentario sul suo nuovo organo medico rivoluzionario che avrebbe potuto salvare milioni di vite. Una delle sue pazienti all’epoca era una donna di nome Julia Tuulik che aveva un buco nella trachea e voleva sottoporsi all’intervento per poter vivere una vita normale. Quando il documentario fu pubblicato, non c’era quasi nessun filmato del dottor Macchiarini prima che eseguisse l’intervento su Julia. Quando un giornalista iniziò a indagare sul Dr. Macchiarini, trovò un filmato che dimostrava che il Dr. Maccharini sapeva che la trachea che stava per inserire in Julia era difettosa, ma lo fece comunque.

Il dottor Macchiarini non ha prestato cure post-operatorie

Bad Surgeon pazienti

Normalmente, quando un paziente si sottopone a un intervento chirurgico estremamente rischioso, il suo medico dovrebbe essere disponibile dopo l’intervento per risolvere eventuali problemi che potrebbero sorgere. Il dottor Macchiarini era estremamente affascinante con i suoi pazienti prima dell’intervento, al punto da sembrare che li costringesse a dargli il consenso per operarli. Dopo l’intervento, però, spariva immediatamente, adducendo come motivo un’agenda fitta di impegni per cui non poteva essere presente quando invece avrebbe dovuto.

I responsabili dell’Istituto Kalorinska coprirono il dottor Macchiarini

Bad Surgeon Macchiarini

Nel 2022 fu pubblicato un articolo del New York Times sugli esperimenti falliti condotti dal dottor Macchiarini. All’epoca, pochissime persone sapevano che la maggior parte dei pazienti del dottor Macchiarini era morta dopo essersi sottoposta alla sua chirurgia sperimentale. L’articolo del New York Times metteva in dubbio la competenza delle persone che avevano assunto il dottore e gli avevano permesso di eseguire gli interventi sul loro territorio. Era ora che l’Istituto Karolinska confessasse e ammettesse di aver commesso un errore, un atto che avrebbe salvato vite innocenti. Invece di farlo, però, i dirigenti dell’Istituto Karolinska si schierarono al fianco del dottor Macchiarini nonostante fossero a conoscenza della verità.

Diversi pazienti operati dal dottor Macchiarini sono morti

Bad Surgeon Macchiarini pazienti

In totale, il dottor Macchiarini ha eseguito il suo intervento sperimentale su otto pazienti, sette dei quali sono morti. Al paziente sopravvissuto è stata rimossa la trachea di plastica, che incidentalmente gli ha salvato la vita. Il primo paziente operato dal dottor Macchiarini è morto però proprio a causa di complicazioni dovute alla trachea di plastica e anche una ragazza, Hannah, morì dopo aver ricevuto tale operazione. Un altro paziente era Chris Lyles, il quale aveva un’escrescenza nella trachea e ha partecipato all’intervento pensando che gli avrebbe salvato la vita, ma invece è morto poco dopo l’intervento. Una delle morti più tristi è stata però quella di una giovane donna di nome Yesim Cetir.

Il dottor Macchiarini ha commesso una frode nella ricerca

Bad Surgeon dati falsi

Come dimostra Bad Surgeon, il dottor Paolo Macchiarini ha mentito su molte cose nella sua vita personale, quindi non è così sconvolgente che abbia mentito anche nella sua vita professionale. La differenza è che, professionalmente, le sue bugie hanno causato la morte di persone innocenti. Il dottor Macchiariani sosteneva che la trachea di plastica da lui inventata aveva la capacità di generare cellule dopo essere stata inserita nel corpo. Tuttavia, la trachea di plastica era solo plastica. Non creava nuove cellule, anche se lui sosteneva il contrario. Anzi, la trachea di plastica finiva per marcire dopo essere stata inserita nel paziente, lasciandolo in preda a dolori atroci.

Il dottor Macchiarini è stato giudicato non colpevole per due dei tre capi d’imputazione

Bad Surgeon sospensione

Nonostante l’articolo pubblicato dal New York Times che dipingeva il dottor Macchiarini come un truffatore, l’Istituto Karolinska non lo ha licenziato fino alla pubblicazione del documentario. Il dottor Macchiarini era riuscito a eludere la legge per anni, ma ora è arrivato il momento di affrontare i suoi crimini. Come riportato da Bad Surgeon, il dottor Macchiarini è infatti stato accusato di tre capi d’accusa per aggressione aggravata. Secondo la legge svedese, le altre due accuse non erano illegali. È stato poi giudicato colpevole solo di uno di questi capi d’accusa, quello di aver causato danni fisici a Yesim Cetir. Il 21 giugno 2023 la sua pena è stata aumentata a due anni e sei mesi di reclusione dopo essere stato giudicato colpevole di violenza aggravata contro tre dei suoi pazienti dalla corte d’appello.

No Activity – Niente da segnalare, le prime immagini della nuova serie-comedy Prime Video

0

Prime Video ha svelato le prime immagini di No Activity – Niente da segnalare, la nuova esilarante serie-comedy Original italiana in sei episodi tutti da ridere, disponibile in esclusiva dal 18 gennaio 2024, che vedrà protagonisti Luca Zingaretti, Rocco Papaleo, Carla Signoris, Emanuela Fanelli, Fabio Balsamo e Alessandro Tiberi.

Completano il cast: Maccio Capatonda, Tommaso Ragno, Davide Calgaro, Edoardo Ferrario, Sara Lazzaro, Marcella Bella, Lorella Cuccarini, con Francesco Pannofino e con Diego Abatantuono.

Due criminali in attesa di un carico importante, due poliziotti in appostamento pronti a far scattare il blitz, due operatrici della centrale pronte a inviare i rinforzi. Ma il carico non arriva e tutti sono costretti ad un’attesa estenuante e a trovare un modo per ammazzare il tempo. Nel frattempo… “No Activity – Niente da segnalare”!

Diretta da Valerio Vestoso, scritta da Laura Grimaldi, Paolo Piccirillo, Stefano Di Santi e Pietro Seghetti, la serie è un adattamento del format australiano No Activity creato da Jungle Entertainment ed è prodotta da Amazon MGM Studios e Groenlandia (una società del Gruppo Banijay).

Noir in Festival 2023: i tre volti della giuria del concorso

0
Noir in Festival 2023: i tre volti della giuria del concorso

Tre percorsi artistici diversi per tre eccellenze che hanno saputo distinguersi, ognuna nel proprio ambito d’elezione. Sono i tre volti della giuria cinema per il concorso internazionale del Noir in Festival 2023, che nella serata di mercoledì 6 dicembre proclameranno alla Cineteca Milano Arlecchino il miglior film della 33a edizione del festival.

A presiedere il terzetto dei giurati un vero e proprio amante del genere come Jaume Balagueró, regista spagnolo noto al grande pubblico per le sue incursioni nel cinema horror con [Rec], presentato nel 2007 al festival di Venezia, e [Rec] ².

“Dopo questi giorni a Milano, sento che il Noir in Festival è casa mia. È decisamente un luogo dove rimarrei a vivere” – Jaume Balagueró

Grande conoscitore del noir in tutte le sue declinazioni è senz’altro Paul McEvoy, addetto ai lavori in ambito festivaliero in quanto fondatore e co-direttore del FrightFest di Londra, il più grande evento cinematografico di genere del Regno Unito, che l’anno prossimo festeggerà la sua 25a edizione.

“È stato un grande privilegio ricevere un invito nella giuria del meraviglioso Noir in Festival. Io e i miei compagni di viaggio abbiamo guardato una selezione di film eccezionali e molto diversi tra loro. La perfetta fusione che celebra il cinema e la letteratura nel segno del genere noir, rende il festival un bellissimo appuntamento in una città magica.”Paul McEvoy

Ma la vera sorpresa della giuria 2023 è un’outsider come Veronica Lucchesi, fondatrice e cantante de La Rappresentante di Lista, insieme a Dario Mangiaracina. Con quattro album in studio all’attivo e due album live con la band, diverse partecipazioni al Festival di Sanremo prima come ospite poi da concorrente, Veronica Lucchesi è una delle voci più rappresentative della nuova musica italiana. Il duo sta attualmente lavorando a nuova musica che potremo ascoltare presto. Oltre alla carriera musicale, Veronica Lucchesi ha mosso i primi passi in teatro e ha lavorato anche come attrice sia nella serie TV Il Cacciatore che nell’esordio alla regia di Margherita Vicario, Gloria, in uscita nel 2024.

“In questi giorni ho avuto la possibilità di far parte di qualcosa di speciale. È stata una full immersion in un mondo fatto di persone che danno anima e corpo a questo festival, sono una famiglia. Sono felice di aver respirato un amore così grande”Veronica Lucchesi

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità