Home Blog Pagina 411

The Boys: teaser poster della quarta stagione con Butcher e Homelander

0

Prime Video ha svelato i teaser poster della quarta stagione di The Boys con Billy Butcher e Homelander, rispettivamente interpretati da Karl Urban e Antony Starr, che hanno sorpreso il pubblico nell’esplosivo finale di stagione di Gen V. La serie di successo mondiale, nominata agli Emmy, tornerà nel 2024 e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

The Boys

The Boys offre una versione divertente e irriverente di ciò che accade quando i supereroi – famosi come celebrity, influenti come politici e venerati come dèi – abusano dei propri poteri invece di usarli per fare del bene. Intenti a fermare i supereroi corrotti sono i The Boys, un gruppo di vigilanti che porta avanti un’impresa eroica per svelare la verità sui Seven e su Vought – la società multimiliardaria che gestisce questi supereroi e che copre tutti i loro sporchi segreti. È una lotta tra i “senza potere” e i “potentissimi”.

Basato sul fumetto best-seller del New York Times creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di executive producer, The Boys è stato sviluppato dall’executive producer e showrunner Eric Kripke. Tra gli altri executive producer si annoverano anche Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Pavun Shetty, Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Ken F. Levin, Jason Netter, Paul Grellong, David Reed, Meredith Glynn e Michaela Starr. The Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey Pictures.

Ghostbusters: Minaccia glaciale, ecco il primo trailer del film!

0
Ghostbusters: Minaccia glaciale, ecco il primo trailer del film!

La Sony ha rilasciato il trailer di Ghostbusters: Minaccia glaciale, il sequel di Ghostbusters: Legacy, che nel 2021 aveva riportato al cinema i Ghostbusters introducendo però una nuova generazione di acchiappafantasmi. Questo nuovo, quinto film del franchise, riporta ora le avventure in quel di New York City, dopo il precedente film si svolgeva nelle campagne dell’Oklahoma. Nel trailer di Minaccia glaciale (questo il titolo ufficiale, dopo che quello provvisorio proponeva Firehouse) un’idilliaca estate newyorkese diventa gelida quando un misterioso “brivido di morte” si impossessa della città.

Paul Rudd torna alla guida del nuovo gruppo di acchiappafantasmi per combattere questo gelido nemico. McKenna GraceFinn Wolfhard e Carrie Coon riprenderanno i ruoli già interrpetati nel precedente film per questa nuova avventura, insieme però a nuovi arrivati quali Kumail NanjianiPatton OswaltJames Acaster ed Emily Alyn LindGhostbusters: Minaccia glaciale è diretto da Gil Kenan e si baserà su una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jason Reitman. “È un onore assoluto prendere in mano lo zaino protonico e passare dietro la macchina da presa per il prossimo capitolo della saga“, ha detto Kenan in una dichiarazione quando è stato annunciato come regista.

Come noto, il film doveva inizialmente arrivare in sala il 20 dicembre 2023, ma per via degli scioperi verificatisi negli ultimi mesi, con quello degli attori che ancora è in corso, la Sony ha deciso di rimandare il film, insieme ad altri suoi titoli quali Kraven ilcacciatore e Spider-Man: Beyond the Spider-Verse. Ora, Ghostbuster: Minaccia glaciale è previsto in sala per il 29 marzo 2024, ovvero il fine settimana di Pasqua del prossimo anno. Non resta dunque che attendere maggiori informazioni su questo nuovo film, potendo intanto guardare il suo primo trailer finalmente svelato.

Ghostbusters: Frozen Empire, il trailer del film

In Ghostbusters: Minaccia glaciale, la famiglia Spengler torna dove tutto è iniziato, l’iconica caserma dei pompieri di New York, e si unisce agli Acchiappafantasmi originali che hanno sviluppato un laboratorio di ricerca top-secret per portare la lotta ai fantasmi a un livello superiore. Quando la scoperta di un antico artefatto scatenerà una forza malvagia, i vecchi e nuovi Ghostbusters dovranno unire le forze per proteggere la loro casa e salvare il mondo da una seconda era glaciale.

 

Jeremy Allen White: 10 cose che non sai sull’attore

Jeremy Allen White: 10 cose che non sai sull’attore

Jeremy Allen White ha già alle spalle una carriera decennale, durante la quale si è in particolare distinto grazie ad una celebre serie TV. Ora che questa si è conclusa, però, la sua carriera sembra essere giunta ad una nuova fase, particolarmente entusiasmante, con l’attore che si sta già dividendo tra diversi progetti di grande rilievo. Alternandosi tra cinema e televisione, White sta infatti dando prova di grande versatilità, distinguendosi come un’interprete capace di dar vita ad interpretazioni particolarmente intense e memorabili.

Ecco 10 cose che non sai su Jeremy Allen White.

Jeremy Allen White: i suoi film e le serie TV

1. È noto per alcune celebri serie. La carriera dell’attore comincia grazie alla sua partecipazione ad alcuni episodi di serie come Conviction (2006), Law & Order – I due volti della giustizia (2007-2008) e Law & Order – Unità vittime speciali (2010). Il grande successo arriva però grazie alla serie Shameless, dove dal 2011 al 2021 recita nel ruolo di Phillip “Lip” Gallagher, recitando accanto ad attori come William H. Macy, Emmy Rossum, Cameron Monaghan e Ethan Cutkosky. Nel 2018 ha poi preso parte a quattro episodi della serie Homecoming, mentre dal 2022 è il protagonista della serie The Bear.

2. Ha recitato anche in diversi film. Oltre che per il piccolo schermo, White ha avuto modo in più occasioni di recitare anche per il cinema. Ciò è avvenuto con i film Beautiful Ohio (2006), The Speed of Life (2007), Afterschool (2008) e Twelve (2010). Dopo questi primi lungometraggi, ha recitato in Comic Movie (2013), Rob the Mob (2014), After Everything (2018) e The Rental (2020). Nel 2023 torna al cinema con ben tre film: Fingernails – Una diagnosi d’amore, Fremont e The Iron Claw, dove recita accanto a Zac Efron.

Jeremy Allen White in The Bear

3. Ha partecipato a dei corsi di cucina per prepararsi al ruolo. Per prepararsi ad interpretare Carmy in The Bear, White ha partecipato a dei corsi di cucina presso il The Institute of Culinary Education, studiando poi le attività del ristorante stellato Michelin Pasjoli, sotto la guida dello chef Dave Beran. Ma il suo processo di preparazione non si è fermato qui, poiché l’attore ha anche letto molti libri di cucina e di Chef, come quello di Frankie Spuntino. Infine, si è allenato molto nell’uso dei coltelli. Così facendo, l’attore non ha mai avuto bisogno di controfigure.

The Bear stagione 2 recensione
Jeremy Allen White e Ayo Edebiri in The Bear

4. Ha disegnato i tatuaggi che il suo personaggio sfoggia. Per costruire il personaggio di Carmy e la sua personalità, all’attore è stata data libertà creativa sul design dei tatuaggi che egli sfoggia. White ha dunque avuto modo di lavorarci insieme al tatuatore Ben Shield, concependo uno per uno tutti i tatuaggi che gli si possono vedere addosso nella serie e assegnando ad ognuno di loro un preciso significato, senza che questa venga necessariamente svelato. Uno dei più noti è tuttavia quello composto dalle cifre 773, ovvero il prefisso di Chicago.

Jeremy Allen White in Shameless

5. Aveva sostenuto il provino per più ruoli. Per la serie Shameless, Jeremy Allen White ha sostenuto le audizioni sia per il ruolo di Lip che per quello del fratello minore Ian Gallagher. Alla fine, è stato scelto per interpretare Lip, un personaggio poi rivelatosi profondamente nelle sue corde e che lo ha portato a vincere numerosi riconoscimenti. White, tuttavia, ha raccontato che interpretare Lip per così tanto tempo – undici stagioni – non è sempre stato semplice e gli ha fatto mettere in dubbio di poter essere in grado di interpretare anche ruoli diversi. Una volta terminata la serie, tuttavia, ha scoperto che non era così trovando nuovi ruoli con cui distinguersi.

Jeremy Allen White e il suo fisico per The Iron Claw

6. Ha messo su molta massa muscolare per il ruolo. L’attore è noto anche per via di un fisico particolarmente atletico e muscoloso, che avuto modo di mostrare in più occasioni sia nei progetti a cui ha preso parte sia con servizi fotografici vari. Per il film The Iron Claw, dove interpreta il wrestler Kerry Von Erich, però, White si è trovato a dover mettere su ulteriore massa muscolare, arrivando a guadagnare circa 20 chili di muscoli, risultando dunque molto più possente, come si può notare nel trailer del film. Per riuscire in ciò, si è sottoposto ad una dieta particolarmente calorica composta da waffle, burro di mandorle, hamburger di tacchino e avocado.

Jeremy Allen White è su Instagram

7. Ha un profilo sul social network. L’attore è naturalmente presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 3.5 milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato appena una novantina di post, la maggior parte dei quali relativi alle sue attività come attore. Si possono infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti. Non mancano però anche immagini relative alla sua vita privata. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Fingernails - Una diagnosi d'amore Recensione
Jeremy Allen White e Jessie Buckley in Fingernails – Una diagnosi d’amore

Jeremy Allen White, sua moglie e i figli

8. Ha due figlie. Dall’ottobre 2019 al maggio 2023, l’attore è stato sposato con l’attrice Addison Timlin, nota per il film Fallen e la serie StartUp. La coppia ha poi avuto due figlie: Ezer Billie White, nata il 20 ottobre 2018, e Dolores Wild White, nata il 12 dicembre 2020. Come anticipato, nel maggio del 2023 i due annunciano la separazione e il divorzio, senza però specificare le cause di questa rottura. Nell’estate del 2023, all’attore è poi stato attribuito un flirt con Selena Gomez, ad oggi ancora non confermato.

Jeremy Allen White: i suoi tatuaggi

9. Ha diversi tatuaggi. In The Bear il suo personaggio è caratterizzato dalle braccia piene di tatuaggi, ma in realtà l’attore ne ha solo 6. Questi sono un tatuaggio per la figlia maggiore (un colibrì col nome Ezer), e uno dedicato al rapporto con la moglie (un cuore con all’interno i loro nomignoli Buddy & Bilie). In aggiunta, il tatuaggio più famoso che ha è sicuramente quello visto in molte delle scene senza maglietta in Shameless, ovvero un semplice triangolo di piccole dimensioni sul petto, dedicato ai suoi amici, che risale a quando White aveva solo diciassette anni.

Jeremy Allen White: età e altezza dell’attore

10. Jeremy Allen White è nato il 17 febbraio del 1991, Brooklyn, New York, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1.70 metri.

Fonti: IMDb, Instagram, HuffPost

Fargo: trailer della quinta stagione in arrivo su SKY

0
Fargo: trailer della quinta stagione in arrivo su SKY

Sky rilascia oggi il trailer ufficiale italino del quinto capitolo di Fargo, la limited series vincitrice di Emmy, AFI, Peabody e TCA Award creata per la televisione, scritta, diretta e prodotta esecutivamente da Noah Hawley e prodotta da MGM Television, una società Amazon, e FX Productions. Fargo sarà disponibile con il nuovo attesissimo capitolo  in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 22 novembre, subito dopo il debutto negli Stati Uniti. Il quinto capitolo di Fargo è interpretato da Juno Temple (Ted Lasso), Jon Hamm (Mad Men), Jennifer Jason Leigh, David Rysdahl, Joe Keery, Lamorne Morris, Richa Moorjani, Sam Spruell e Dave Foley.

L’ultimo capitolo di Fargo è ambientato in Minnesota e North Dakota, nel 2019.  Dopo che una serie inaspettata di eventi ha messo “Dorothy ‘Dot’ Lyon” (Juno Temple) nei guai con le autorità, questa casalinga del Midwest, apparentemente tipica, si ritrova improvvisamente catapultata in una vita che pensava di essersi lasciata alle spalle.

Lo sceriffo del North Dakota “Roy Tillman” (Jon Hamm) è alla ricerca di Dot da molto tempo.  Allevatore, predicatore e costituzionalista, Roy crede di essere  la legge e quindi di essere al di sopra della legge.  Al suo fianco c’è il suo fedele ma inetto figlio, “Gator” (Joe Keery), che cerca disperatamente di dimostrare il suo valore al padre. Peccato che sia senza speranza.  Così, quando si tratta di dare la caccia a Dot, Roy arruola “Ole Munch” (Sam Spruell), un oscuro vagabondo di origine misteriosa.

Con i suoi segreti più profondi che iniziano a svelarsi, Dot tenta di proteggere la sua famiglia dal suo passato, ma il suo affettuoso e ben intenzionato marito “Wayne” (David Rysdahl) continua a correre da sua madre, “Lorraine Lyon” (Jennifer Jason Leigh), per chiedere aiuto. CEO della più grande agenzia di recupero crediti del paese, la “Regina del debito” non è contenta della scelta di suo figlio e non risparmia occasione per esprimere la sua disapprovazione verso Dot.  Tuttavia, quando l’insolito comportamento di Dot attira l’attenzione del vice della polizia del Minnesota “Indira Olmstead” (Richa Moorjani) e del vice del North Dakota “Witt Farr” (Lamorne Morris), Lorraine nomina il suo consulente interno e consigliere principale, “Danish Graves” (Dave Foley) per aiutare sua nuora.  Dopotutto, la famiglia è famiglia.  Ma Dot ha un talento inquietante per la sopravvivenza.  E con le spalle al muro, sta per dimostrare perché non si dovrebbe mai provocare una madre Lyon.

Hawley è showrunner, produttore esecutivo, sceneggiatore, regista (episodi 501 e 502) e la sua società di produzione 26 Keys guida il team creativo dell’ultimo nuovo capitolo. Warren Littlefield (The Handmaid’s Tale, The Old Man, Dopesick), e la sua casa di produzione The Littlefield Company, è anche produttore esecutivo insieme a Steve Stark (Vikings: Valhalla, Mercoledì, The Consultant)  di Toluca Pictures, Kim Todd (The Handmaid’s Tale, Brave New World) e Joel & Ethan Coen. Fargo è prodotto da MGM Television e FX Productions, con MGM Television come studio principale. La serie è distribuita a livello internazionale da Amazon MGM Studios Distribution.

Gigolò per caso: prime foto della serie comedy con Pietro Sermonti e Christian De Sica

0

Prime Video ha svelato oggi le prime immagini di Gigolò per caso, la nuova serie comedy in sei episodi con uno straordinario cast corale capitanato da Pietro Sermonti e Christian De Sica con Ambra Angiolini, Frank Matano, Asia Argento, Claudio Gregori (Greg), Antonio Bannò, Francesco Bruni, Giorgia Arena con Marco Messeri, Sandra Milo e Stefania Sandrelli. Special guest star Gloria Guida, Isabella Ferrari e Virginia Raffaele. Gigolò per caso sarà disponibile dal prossimo 21 dicembre in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. Gigolò per caso è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

A seguito della malattia del padre (De Sica), con cui ha sempre avuto un rapporto conflittuale, Alfonso (Sermonti) scopre che il genitore gli ha sempre tenuto nascosto il suo vero mestiere, quello di gigolò. In crisi con la moglie (Angiolini) e in difficoltà economiche, Alfonso decide di rivoluzionare la sua esistenza e seguire le orme paterne, scoprendo una versione di sé del tutto inaspettata. Coprodotta da Amazon Studios con Mattia Guerra, Stefano Massenzi, Andrea Occhipinti per Lucky Red, Gigolò per caso è diretta da Eros Puglielli, mentre Daniela Delle Foglie e Tommaso Renzoni firmano soggetto e sceneggiatura.

Gigolò per caso si unirà a migliaia di film e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original AMAZING – FABIO DE LUIGI, Everybody Loves Diamonds, The Bad Guy, Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie S1 e S2, The Ferragnez: Sanremo special, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club S1 e S2, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo S1, S2 e S3, e LOL: Chi ride è fuori S1, S2 e S3; le serie pluripremiate The Marvelous Mrs. Maisel e Lizzo’s Watch Out for the Big Girls, la serie satirica sui supereroi The Boys e grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Citadel, Jack Ryan di Tom Clancy, Un matrimonio esplosivo, Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo, La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca figlio, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27. Altri titoli Original italiani già annunciati sono le serie Antonia, No Activity – Niente da segnalare, Sul più bello – La serie, gli show Karaoke Night – Talenti Senza Vergogna, LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro, i film Elf MelI migliore dei mondi, Pensati Sexy,oltre ai rinnovi per nuove stagioni di Monterossi – La serie, Prisma, Sono Lillo e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo. È stata inoltre annunciata la serie Citadel: Diana, il capitolo italiano dell’universo Citadel.

Il gladiatore 2: 90 minuti del film sono già stati montati

0
Il gladiatore 2: 90 minuti del film sono già stati montati

Prima che gli scioperi dei sindacati SAG-AFTRA e WGA bloccassero Hollywood e la produzione de Il gladiatore 2, il regista Ridley Scott è riuscito a girare 90 minuti del film. Ora, stando a quanto riportato dal New Yorker, quelle scene girate sono già state montate, in previsione di una ripartenza delle riprese che avverrà non appena si concluderà lo sciopero degli attori. Del montaggio del film si occupano Claire Simpson (premio Oscar per Platoon) e Sam Restivo. In questi 90 minuti, sarebbe compresa anche una scena dove il protagonista combatte contro un branco di babbuini. Scott, a quanto pare è rimasto “ossessionato da un video di babbuini che attaccavano i turisti a Johannesburg“.

Scott, il cui nuovo film Napoleon con Joaquin Phoenix arriverà dal 23 novembre al cinema, sembra stia dunque cercando di impiegare al meglio questo tempo di stallo. Non è noto quanto il film finito dovrebbe durare, ma con 90 minuti già montati si può ipotizzare che il progetto non subirà poi un ritardo troppo ampio rispetto alla sua data di uscita prevista. Sappiamo però che c’è ancora poco meno di metà film da girare. Se il sindacato degli attori dovesse raggiungere un accordo a breve, ci sarebbe ancora la possibilità che il film riesca ad essere pronto per una distribuzione in sala nel 2024.

Cosa sappiamo de Il gladiatore 2?

Come ormai noto, un sequel di Il gladiatore (attualmente noto solo come Il gladiatore 2) è a tutti gli effetti in lavorazione, con Ridley Scott che torna alla regia del film che vedrà protagonista Paul Mescal nei panni di Lucius, ma anche il ritorno di Connie Nielsen nei panni di Lucilla e Djimon Hounsou in quelli di Juba. Vi sono però anche gli ingressi del premio Oscar Denzel Washington, la star di The Mandalorian Pedro Pascal e l’attore di Stranger Things Joseph Quinn. Fred Hechinger ricopre invece il ruolo dell’imperatore Gela, ottenuto dopo che Barry Keoghan ha dovuto rinunciarvi per via di altri impegni. Fanno poi parte del cast anche la star di Moon Knight, May Calamawy e Derek Jacobi, che riprenderà il ruolo di Gracchus dal primo film.

Al momento non sono noti dettagli sulla trama, ma è possibile immaginare che tra Lucius, il figlio dell’amante di Massimo, Lucilla, e Geta possa generarsi uno scontro al pari di quello tra Massimo e Commodo visto nel primo film. Non resta dunque che attendere che le riprese di Il gladiatore 2 abbiano inizio, così da poter ricevere maggiori dettagli a riguardo come anche le prime foto in costume dei protagonisti. Ricordiamo che Russell Crowe non sembra essere coinvolto in alcun modo nel progetto, specialmente alla luce del fatto che il suo Massimo moriva al termine del primo film. Ad ora, questo sequel è atteso in sala per il 2024.

Scivolando sulla Neve: trailer della commedia natalizia in arrivo su Disney+

0

Disney+ ha diffuso il trailer della commedia originale natalizia per famiglie Scivolando sulla Neve, che debutterà il 17 novembre in esclusiva sulla piattaforma streaming. Il film, interpretato da Lil Rel Howery e Chris “Ludacris” Bridges, è una storia esilarante e commovente di un assistente sociale del dipartimento di polizia di Atlanta e del viaggio che compie durante la Vigilia di Natale con la figlia che lo aiuta a ricordare la gioia e la magia della stagione natalizia.

Iscriviti a Disney+ per guardare Scivolando sulla Neve  e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

In Scivolando sulla Neve Eddie Garrick (Chris ‘Ludacris’ Bridges) è un uomo di buon cuore che ha voltato le spalle al Natale a causa di un’esperienza traumatica della sua infanzia. Su richiesta di sua moglie, Allison Garrick (Teyonah Parris), da cui è separato, Eddie porta sua figlia di 9 anni, Charlotte (Madison Skye Validum), a lavorare con lui la Vigilia di Natale e lì incontrano un misterioso uomo in un vestito rosso di nome Nick (Lil Rel Howery). Eddie, che è un assistente sociale, pensa che l’uomo non sia del tutto affidabile e abbia bisogno di aiuto, ma quando scatena l’ira di un politico locale, Oscar Nuñez, lui e sua figlia vengono coinvolti in un’avventura magica che potrebbe riaccendere la sua fede nel Natale. Scivolando sulla Neve, diretto da Tim Story e scritto da Scott Rosenberg, è prodotto da John Jacobs e Will Packer, con Tim Story, Johanna Byer, Ross Fanger e Zac Unterman come produttori esecutivi. Nel cast del film figurano anche Mary Lynn Rajskub, Ravi V. Patel, Gina Brillon, Kevin Connolly e Zulay Henao.

The White Lotus: la terza stagione sarà “…più lunga, più grande e più folle”

0

Mike White è pronto a viaggiare verso la prossima destinazione di The White Lotus, definendo la prossima terza stagione “più lunga, più grande, più folle” in una recente intervista con EW.

Sarà una ‘White Lotus’ di grandi dimensioni”, ha detto White. “Sarà più lungo, più grande, più folle. Non so cosa penserà la gente, ma sono super emozionato, quindi almeno per il mio barometro, è una buona cosa… Sono super entusiasta dei contenuti della stagione”.

Il creatore di The White Lotus ha anche condiviso un aggiornamento sullo sviluppo della terza stagione, che probabilmente non sarà pronta fino al 2025 a causa sia dello sciopero degli scrittori che dello sciopero SAG-AFTRA in corso, come aveva precedentemente rivelato il presidente/CEO di HBO e Max Casey Bloys.

Sto seriamente finendo le sceneggiature“, ha detto White. “Sto ancora aspettando di poter lanciare il cast. Se lo sciopero del SAG non si risolve presto, allora sì, dovremmo insistere ancora perché lo show ha un nuovo cast ogni stagione, quindi ci sono molte parti da interpretare… sono più che ansioso di andare avanti”.

Avevamo già rivelato che la terza stagione svolgerà in Tailandia, seguita dal ritorno di Natasha Rothwell nei panni di Belinda dalla prima stagione. La serie antologica di successo della HBO era nelle prime fasi di preparazione per la terza stagione quando lo sciopero degli scrittori ha costretto la nuova stagione a chiudere.

La prima stagione mette in risalto il denaro, e poi la seconda stagione è il sesso“, ha detto White in una clip  alla fine del finale della seconda stagione. “Penso che la terza stagione potrebbe offrire uno sguardo satirico e divertente alla morte, alla religione e alla spiritualità orientale. Sembra che potrebbe essere un ricco arazzo fare un altro round al White Lotus.

Patrick Dempsey nominato uomo più sexy del mondo nel 2023 da People

0

Patrick Dempsey è l’uomo più sexy del mondo nel 2023 secondo People. L’attore di “Ferrari” e ex attore di “Grey’s Anatomy” è stato rivelato come il vincitore di quest’anno durante la trasmissione di martedì sera di “Jimmy Kimmel Live”.

Prima di svelare che Patrick Dempsey è l’uomo più sexy del mondo, l’attore ha partecipato a una sessione di domande e risposte con il pubblico mentre indossava un realistico filtro per il viso di una lucertola, seguito da un filtro a forma di asino nel talk show notturno americano.

Sono felice che stia accadendo a questo punto della mia vita“, ha detto Patrick Dempsey People  nell’articolo della pubblicazione rivelandolo come il vincitore di quest’anno. “È bello avere questo riconoscimento, e sicuramente il mio ego ottiene un piccolo aiuto, ma mi dà l’occasione per usarlo per qualcosa di positivo.”

Alla domanda su come ha reagito per la prima volta alla notizia, Patrick Dempsey ha risposto con una risata: “Ero completamente scioccato, e poi ho iniziato a ridere, tipo, questo è uno scherzo, giusto? Sono sempre stata la damigella d’onore!

Patrick Dempsey
Patrick Dempsey sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Pedro Pascal, Timothée Chalamet, Usher, Jamie Foxx, Lenny Kravitz e Eagles Jason Kelce sono stati menzionati all’inizio della giornata come “altri migliori uomini sexy dell’anno” e sono tutti presenti nel numero dell’uomo più sexy del mondo del 2023 della pubblicazione insieme al premiato Patrick Dempsey.

La storia sull’uomo più sexy del mondo è stato un evento annuale per la rivista People sin dall’inizio dal premio nel 1985 con il vincitore inaugurale Mel Gibson all’età di 29 anni. Il vincitore dell’anno scorso è stato Chris Evans, mentre altri vincitori recenti sono stati Paul Rudd, Michael B. Jordan, John Legend e Idris Elba.

L’episodio di martedì di “Jimmy Kimmel Live” includeva un’esibizione musicale di Saint Harison e un’intervista con i conduttori del podcast “Pod Save America” ​​Jon Favreau, Jon Lovett e Tommy Vietor.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco di Zack Snyder uscirà al cinema in 70mm

0

In vista del debutto di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco il 22 dicembre, Netflix annuncia che distribuirà per la prima volta il nuovo film epico di fantascienza di Zack Snyder in sale selezionate per una settimana.

Secondo Variety, il primo episodio Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco sarà proiettato in 70mm in quattro città tra cui Los Angeles (Egyptian Theatre), New York City (Paris Theatre), Toronto (TIFF Bell Lightbox) e Londra (Prince Charles Cinema), a partire dal 15 dicembre. 21. Netflix è il proprietario delle sale Egyptian Theatre e Paris Theatre.

Sofia Boutella, Ed Skrein, Cleopatra Coleman e Cary Elwes recitano nell’ultimo film di Zack Snyder, incentrato su un’enigmatica giovane donna che vive in una pacifica colonia alla periferia della galassia. Le è stato affidato il compito di trovare guerrieri in grado di respingere un’imminente invasione da parte di un despota tirannico.

Snyder ha recentemente affermato che “Rebel Moon” e il suo ultimo film, il film d’azione zombie di Netflix “Army of the Dead”, fanno parte dello stesso universo. “‘L’Armata dei Morti’ ha una mitologia piuttosto vasta che non è mai stata inserita nel film“, ha detto a Total Film. “In realtà c’è un personaggio di ‘Rebel Moon’ nella serie animata ‘Army of the Dead’ che non abbiamo mai realizzato.”

Cosa sappiamo su Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco

Snyder originariamente concepì “Rebel Moon” come un film di “Star Wars” ispirato ai “Sette Samurai” che presentò a Lucasfilm poco dopo che la Disney acquisì lo studio nel 2012 per 4,05 miliardi di dollari. Il regista voleva creare personaggi originali e ha spinto per una sceneggiatura classificata come R, che alla fine ha portato “Rebel Moon” a diventare una proprietà propria al di fuori del franchise di “Star Wars“.

Il regista ha scritto il progetto come un unico film, ma Netflix era riluttante ad accettarlo perché la sceneggiatura contava 172 pagine. Con quella lunghezza, “Rebel Moon” avrebbe avuto una durata di circa tre ore. Le due parti hanno concordato di dividere il film in due metà, con il secondo film Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice in arrivo l’anno prossimo.

Snyder sta anche lavorando su due tagli separati di ciascun film “Rebel Moon”. Un taglio è un film che “chiunque può apprezzare e guardare”, mentre l’altro sarà più esplicito e rigorosamente per adulti. “Penso che per i miei fan e per le persone pronte a fare un tuffo più profondo e più difficile, sarà divertente“, ha detto Snyder a Vanity Fair all’inizio di quest’anno. Successivamente ha rivelato su Tudum di Netflix  che i tagli del regista includeranno quasi 60 minuti di filmati aggiuntivi.

Il Director’s Cut si avvicina a un’ora di contenuti extra, quindi penso che sia una versione legittima dell’universo esteso“, ha detto Snyder. “Puoi davvero vedere molto. È solo più dipinto fino in fondo. Il [taglio] del regista è un’immersione profonda, cosa che notoriamente ho fatto durante tutta la mia carriera. Non so come sono finito nel mondo dei Director’s Cut, ma quello che posso dire è che, per me, i Director’s Cut sono sempre stati qualcosa per cui ho dovuto lottare in passato e nessuno lo voleva. Era questo bambino bastardo che cercavo sempre di mettere insieme perché sentivano che esisteva una versione più profonda. E con Netflix abbiamo girato scene solo per il Director’s Cut. Quindi, in questo senso, è davvero una rivelazione perché dà quel secondo calcio al barattolo per i grandi fan.

Il secondo film “Rebel Moon”, intitolato Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice arriverà il 19 aprile 2024.

Jeremy Renner fornisce aggiornamenti sulla sua salute 10 mesi dopo l’incidente

0

Il 2023 non è iniziato nel migliore dei modi per Jeremy Renner, l’Occhio di Falco dell’MCU, che proprio il primo dell’anno, cercando di aiutare il nipote, è rimasto investito da uno spazzaneve di grandi dimensioni, vicino a casa sua a Lake Tahoe. Renner è poi stato ricoverato per un trauma toracico, lesioni ortopediche e oltre 30 ossa rotte, tra cui ginocchio, tibia, clavicola, spalla, entrambe le caviglie e otto costole. Fortunatamente, la situazione dell’attore è poi progressivamente andata migliorando, con una ripresa delle attività motorie tale da permettergli di presenziare anche ad alcuni eventi pubblici.

Ora, a 10 mesi dall’incidente, Renner ha fornito un ulteriore aggiornamento sulla sua salute tramite il proprio profilo Instagram. In un nuovo post, l’attore ha riflettuto sul suo recupero e ha affermato di aver “esplorato OGNI tipo di terapia dal 14 gennaio… tutti i giorni, innumerevoli ore di fisioterapia, iniezioni di peptidi, flebo e spinte, cellule staminali ed esosomi, terapia a luce rossa/IR, camera iperbarica a 2.0 atmosfere, immersione a freddo, e la lista continua“. Proseguendo, Renner ha però indicato quella che si è rivelata essere la terapia migliore.

La mia più grande terapia è stata la mia mente e la volontà di essere qui e di impegnarmi per recuperare e stare meglio…. Essere eccezionale… sento che è mio dovere farlo. Non per sprecare la mia vita che è stata risparmiata, ma per restituire qualcosa alla mia famiglia, ai miei amici e a tutti voi che mi avete permesso di resistere. Vi ringrazio tutti“. Sembra dunque che l’attore continui a stare sempre meglio e i suoi fan non vedono l’ora di poterlo vedere di nuovo a lavoro. Tra i primi progetti a cui Renner dovrebbe prendere parte, non appena gli sarà possibile, c’è la terza stagione della serie Mayor of Kingstown.

Napoleon: Ridley Scott ha una risposta esilarante per chi segnala inesattezze storiche

0

Ridley Scott non vuole sentire la gente lamentarsi delle inesattezze storiche nel suo prossimo film, Napoleon, con Joaquin Phoenix nei panni di Napoleone e la candidata all’Oscar Vanessa Kirby nei panni dell’imperatrice Joséphine.

Secondo il New Yorker, il trailer del prossimo Napoleon di Ridley Scottt ha indotto lo storico televisivo Dan Snow a pubblicare un TikTok sottolineando diversi momenti che percepiva come storicamente imprecisi. Per quanto riguarda una scena raffigurante la Battaglia delle Piramidi, ad esempio, Snow ha detto: “Napoleone non ha sparato alle piramidi“. Ridley Scott ha ora così risposto: “Fatti una vita“.

Di cosa parla Napoleon?

Napoleon è un’epopea d’azione piena di spettacolo che racconta in dettaglio l’ascesa e la caduta dell’iconico imperatore francese Napoleone Bonaparte, interpretato dal premio Oscar Joaquin Phoenix”, si legge nella sinossi ufficiale. “Sullo sfondo straordinario di una cinematografia su larga scala orchestrata dal leggendario regista Ridley Scott, il film cattura l’inarrestabile viaggio di Bonaparte verso il potere attraverso il prisma della sua relazione mutevole e avvincente con il suo unico vero amore, Josephine, mostrando le sue visionarie tattiche militari e politiche contro alcune delle sequenze di battaglie pratiche più dinamiche mai girate”.

Accanto a Phoenix, Napoleon vede Vanessa Kirby nei panni dell’imperatrice Joséphine, Tahar Rahim nei panni di Paul Barras, Ben Miles nei panni di Caulaincourt, Ludivine Sagnier nei panni di Theresa Cabarrus, Matthew Needham nei panni di Lucien Bonaparte, Youssef Kerkour nei panni del maresciallo Davout, Phil Cornwell nei panni di Sanson ‘The Bourreau, Edouard Philipponnat nei panni dello zar Alessandro, Paul Rhys nei panni di Talleyrand, John Hollingworth nei panni del maresciallo Ney, Gavin Spokes nei panni di Moulins e Mark Bonnar nei panni di Jean-Andoche Junot.

Ridley Scott dirige da una sceneggiatura di David Scarpa. Il film è una produzione congiunta tra la produzione di Apple Studios e Scott Free Productions. Ridley Scott e Joaquin Phoenix producono insieme a Kevin Walsh e Mark Huffam mentre Michael Pruss e Aidan Elliott sono i produttori esecutivi.

The Marvels: le prime reazioni dagli USA lo definiscono “molto divertente, dolce e sorprendente”

0

In un periodo tempestoso per il Marvel Cinematic Universe, alcuni degli eroi più potenti della Terra tornano sul grande schermo in The Marvels, guidati dalla vendicatrice Carol Danvers (Brie Larson) che riprende il ruolo per la prima volta da Avengers: Endgam e la scena post credits di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli. O Ms. Marvel , se includiamo le serie TV.

A proposito di Ms. Marvelanche lei è nel film! L’adorabile Kamala Khan, una superfan di Captain Marvel, appare accanto al suo eroe – interpretato in modo accattivante come sempre dalla deliziosa Iman Vellani – insieme a Teyonah Parris, che riprende il suo ruolo apparso per la prima volta in WandaVision nei panni di Monica Rambeau, l’astronauta di SABRE che è stata vista l’ultima volta mentre tentava di violare il villaggio di Westview nella serie TV originale del MCU del 2021. 

Mentre Guardiani della Galassia Vol. 3 è stato uno straordinario successo critico ee economico, il resto della produzione dell’anno dei Marvel Studios non sono stati all’alteza delle aspettative sia di pubblico che di critica. Ant-Man and the Wasp: Quantumania è stata una delusione di critica e commerciale, mentre Secret Invasion, lo spettacolo sull’infiltrazione, i sotterfugi e lo spionaggio degli Skrull, è stato generalmente considerato la cosa peggiore che i Marvel Studios abbiano mai prodotto. The Marvels considerato i numeri messi a segno nelle prevendite sembra destinato ad essere l’ennesimo passo falso, ma sarà davvero cosi? Vediamo di scoprirlo con le prime reazioni arrivate in rete! 

Il redattore capo di Collider, Steve Weintraub, afferma che The Marvels “è fantastico” e sebbene non sia uno dei migliori film Marvel che vale la pena vedere sul grande schermo, e Therese Lacson la pensa allo stesso modo, dicendo che è “il momento più divertente” nei cinema per un film del MCU da un po’ di tempo a questa parte. Ross Bonaime lo definisce “breve, dolce e dannatamente divertente”, mentre Carly Lane grida numeri musicali e potere femminile. D’altra parte, Nate Richard ha trovato la storia un “enorme pasticcio”, ma ha elogiato l’alchimia dei tre protagonisti.

Wish: una clip svela la nuova canzone per il prossimo film d’animazione Disney

0

Disney ha rilasciato una nuova clip del nuovo film d’animazione Wish, che mostra in anteprima una nuovissima canzone dell’attesissimo film d’animazione in uscita.

L’anteprima dell’ultima canzone proviene dalla canzone “I’m A Star“, una melodia pop cantata da un gruppo di animali su quanto sia speciale il mondo. La canzone è stata scritta da Julia Michaels e Benjamin Rice ed è solo una delle tante canzoni originali che debutteranno nel film in uscita Wish.

Cosa sappiamo su Wish?

Il film è il 62esimo film della Disney Animated Canon . Wish è una storia completamente nuova ambientata nel magico regno di Rosas, dove Asha, un’ottimista con uno spirito acuto e una profonda cura per la sua comunità, si rivolge al cielo in un momento di bisogno ed esprime un desiderio,” recita la sinossi del film. “La richiesta di Asha riceve risposta da una forza cosmica, una piccola sfera di energia sconfinata, Stella. Insieme, affronteranno il più formidabile dei nemici per salvare la sua comunità e dimostrare che quando la volontà di un essere umano coraggioso si connette con la magia delle stelle, possono accadere cose meravigliose.

Wish è diretto dal regista premio Oscar Chris Buck (Frozen – Il regno di ghiaccioFrozen 2 – Il Segreto di Arendelle) e Fawn Veerasunthorn (Raya e l’ultimo drago), e prodotto da Peter Del Vecho (Frozen – Il regno di ghiaccioFrozen 2 – Il Segreto di Arendelle) e Juan Pablo Reyes Lancaster Jones (Encanto). Jennifer Lee (Frozen – Il regno di ghiaccioFrozen 2 – Il Segreto di Arendelle) è la produttrice esecutiva, oltre che sceneggiatrice del progetto insieme a Allison Moore (Notte stellataManhunt). Le canzoni originali sono firmate dalla cantautrice nominata ai Grammy Julia Michaels e dal produttore/autore/musicista vincitore del Grammy Benjamin Rice, mentre la colonna sonora è composta da Dave Metzger.

The Nun 2, il regista parla del destino di uno dei personaggi: “Questo è sempre stato il piano””

0

Oltre a Sorella Irene (Taissa Farmiga) che combatte ancora una volta con un formidabile demone di nome Valak (Bonnie Aarons), il sequel di The Nun ha visto anche il ritorno di Jonas Bloquet nei panni dell’affascinante e gentile Maurice “Frenchie” Theriault. Tuttavia, alla fine di The Nun 2, Frenchie ha incontrato il suo destino crudele – e il regista aveva addirittura pianificato di uccidere il personaggio prima del previsto.

Parlando con /Film, il regista di The Nun 2 Michael Chaves – il regista di The Conjuring: Per ordine del diavolo  e La Llorona – Le lacrime del male – ha spiegato che far innamorare il pubblico di Frenchie è sempre stato il loro piano.

Sì. Questo è sempre stato il piano. Voglio dire, penso che uscendo dal primo film, la gente ama davvero Maurice. Voglio dire, Jonas è così affascinante. È altrettanto affascinante nella vita reale. Mentre veniva sviluppato, abbiamo discusso in quale punto della sequenza temporale si adattava. Perché, voglio dire, c’è stata anche una discussione iniziale sul fatto che forse questo portasse direttamente all’esorcismo“, ha detto Michael Chaves

Il sequel ha ampliato la storia di Frenchie inserendolo in una famiglia e dandogli un ruolo paterno. Sebbene avessero esitato a dare al personaggio un destino brutale, il regista ritiene che ciò potrebbe contribuire a creare una sorta di “angoscia e ansia”.

Era qualcosa su cui penso che tutti noi avessimo esitazioni. Amiamo così tanto questo personaggio e il pubblico lo ha amato così tanto. Non eravamo sicuri di volerlo uccidere. Ma sicuramente, penso di costruire la tensione e metterlo con una famiglia e farlo innamorare e semplicemente farlo diventare questa figura paterna. . . Penso che tutto questo sia solo di più. . . Costruisce solo angoscia e ansia. Puoi semplicemente sentire il crepacuore arrivare”, ha aggiunto. 

Di cosa parla The Nun 2?

E’ un sequel del film horror del 2018 The Nun e parte di The Conjuring Universe, The Nun 2, ambientato nella Francia del 1956, segue Sorella Irene mentre deve ritrovarsi faccia a faccia con la suora demone conosciuta come Valak. Insieme a Farmiga, Aarons e Bloquet ci sono Storm Reid nei panni di Debra, Anna Popplewell nei panni di Marcella, Katelyn Rose Downey nei panni di Sophie, Suzanne Bertish nei panni di Madame Laurent e Natalia Safran nei panni di Sorella Chloe.

Enola Holmes 3 è in lavorazione con Millie Bobby Brown

0
Enola Holmes 3 è in lavorazione con Millie Bobby Brown

Apprendiamo oggi che Enola Holmes 3 è in lavorazione. Dunque un terzo film di Enola Holmes con Millie Bobby Brown è ufficialmente una realtà.

A riverlarlo è stato Scott Stuber, presidente di Netflix Films che ha confermato a Collider che Enola Holmes 3 verrà realizzato e vedrà la protagonista Millie Bobby Brown riprendere il ruolo di Enola Holmes.

Sai, [Millie Bobby Brown è] una grande star nostrana per noi“, ha detto. “Voglio dire, ovviamente, Stranger Things è stata enorme per noi, e vederla crescere come attrice. Avremo con lei un film intitolato Damsel in primavera, di cui sono davvero entusiasta, [di] Juan Carlos Fresnadillo. Quindi, interpretando bene quel personaggio. L’IP Holmes è stranamente elastico. Ovviamente, la Warner Bros. ha fatto un lavoro incredibile con Downey e Jude Law, quindi l’idea di poter estendere quell’IP con lei è entusiasmante. Quindi stiamo lavorando ancora una volta su una sceneggiatura per cercare di ottenere questo risultato. Ma sì, aspirazione. Mi piacerebbe farne un altro.”

Stuber non ha specificato se qualcuno degli altri attori presenti nel cast dei primi due film, incluso Henry Cavill nei panni di Sherlock Holmes, ritornerebbe per Enola Holmes 3 poiché la sceneggiatura è ancora in fase di scrittura.

Millie Bobby Brown e il franchise di Enola Holmes di Netflix

Enola Holmes ha debuttato su Netflix nel settembre 2020. Diretto da Harry Bradbeer con una sceneggiatura di Jack Thorne, il film adatta The Enola Holmes Mysteries di Nancy Springer e segue la sorella minore di Sherlock, Enola, mentre cerca di ritrovare la madre scomparsa. Nel film recitano anche Sam Claflin, Helena Bonham Carter e Louis Partridge.

Un sequel, Enola Holmes 2, è uscito nel novembre 2022. Millie Bobby Brown, Henry Cavill Louis Partridge e Helena Bonham Carter sono tornati tutti per riprendere i rispettivi ruoli, mentre il film ha introdotto anche il Dottor Watson interpretato da Himesh Patel.

Nel novembre 2022, Millie Bobby Brown ha detto a ScreenRant che era molto ansiosa di realizzare un terzo film di Enola Holmes. “Mi piacerebbe far parte di un altro”, ha detto. “Mi piacerebbe vederla occuparsi di più casi, essere messa sotto pressione, messa in situazioni folli, farla sentire di nuovo vulnerabile. Adoro vederla tornare al lavoro. Non è stata ancora fissata una data di uscita per Enola Holmes 3.

Jon Snow: lo spin-off di Game of Thrones non ha ottenuto il via libera

0

Sebbene si sia parlato molto della serie spin-off di Game of Thrones incentrata su Jon Snow sin dalla sua rivelazione l’anno scorso, lo spettacolo non ha ancora avuto il via libera. Questo orami sta diventando un dato di fatto, e alcuni spettacoli prequel o sequel di Game of Thrones si sono fermati molto spesso sulla carta. 

In un’intervista con TVLine , il CEO di HBO Casey Bloys ha spiegato che, sebbene ci siano sempre molte sceneggiature su potenziali nuovi show su Il Trono di Spade (Game of Thrones) su cui si sta lavorando, molti non hanno ancora avuto il via libera. Al di fuori della serie in corso House of the Dragon, l’unica ad avere il via libera in questo momento è la serie Dunk and Egg Seven Kingdoms: The Hedge Knight.

Abbiamo sempre le sceneggiature di Game of Thrones in fase di sviluppo“, ha affermato Bloys. “Abbiamo dato il via libera a Dunk and Egg in primavera… Non direi che ci sia qualcos’altro in quel mondo che sia vicino al via libera o qualcosa del genere, ma lavoriamo sempre su sceneggiature e idee diverse.”

Quali sono alcuni dei potenziali spin-off di Game of Thrones?

Ci sono parecchi spin-off di Il Trono di Spade (Game of Thrones) su cui si sta lavorando e prendendo in considerazione, come è stato rivelato all’inizio di quest’anno. Questi includono una serie incentrata su Aegon I Targaryen, una serie prequel basata sulla trilogia di romanzi Dunk e Egg e lo spin-off precedentemente menzionato su Jon Snow di Kit Harington.

Cosa aspettarsi nella serie The Hedge Knight?

A Knight of the Seven Kingdoms: The Hedge Knight è basato sulla novella di George RR Martin Dunk and Egg. Il racconto è incentrato su Ser Duncan the Tall (Dunk) e Aegon V Targaryen (Egg), ambientato cento anni prima degli eventi della serie principale. La serie dovrebbe durare sei episodi.

Un secolo prima degli eventi de Il Trono di Spade, due improbabili eroi vagavano per Westeros… un giovane, ingenuo ma coraggioso cavaliere, Ser Duncan l’Alto, e il suo minuscolo scudiero, Egg“, recita la trama della serie. “Ambientato in un’epoca in cui la stirpe dei Targaryen detiene ancora il Trono di Spade e il ricordo dell’ultimo drago non è ancora passato dalla memoria vivente, grandi destini, potenti nemici e imprese pericolose attendono questi amici improbabili e incomparabili.

Il prequel sarà scritto e prodotto esecutivamente da Martin e Ira Parker. Ulteriori produttori esecutivi sono Ryan Condal e Vince Gerardis. Altri potenziali spin-off di Game of Thrones sono in lavorazione alla HBO, tra cui una serie incentrata su Jon Snow con il ritorno di Kit Harington.

Zach Efron nel primo trailer del nuovo film A24 The Iron Claw

0
Zach Efron nel primo trailer del nuovo film A24 The Iron Claw

A24 ha diffuso il primo trailer originale di The Iron Claw, l’atteso nuovo film biografico/drammatico basato sulla storia vera dei fratelli fratelli Von Erich e che vede protagonisti Jeremy Allen White, Zac Efron, Harris Dickinson, Holt McCallany Lily James e Maura Tierney.

Zac Efron, Jeremy Allen White e Harris Dickinson hanno sviluppato il loro legame fraterno e i loro corpi muscolosi per adattarsi ai leggendari fratelli Von Erich nel nuovo film biografico A24 di Sean Durkin. “La vera storia degli inseparabili fratelli Von Erich, che hanno fatto la storia nel mondo molto competitivo del wrestling professionistico nei primi anni ’80”, si legge nella sinossi ufficiale. “Attraverso la tragedia e il trionfo, all’ombra del loro prepotente padre e allenatore, i fratelli cercano un’immortalità straordinaria sul più grande palcoscenico dello sport.”

Quel legame fraterno li aiuta bene a recitare The Iron Claw (in uscita il 22 dicembre), l’attesissimo dramma A24 su una delle dinastie più iconiche del wrestling. Il film si concentra su quattro dei sei fratelli Von Erich – Kevin (Efron), David (Dickinson), Kerry (White) e Mike (Stanley Simons) – che costruirono un impero del wrestling negli anni ’70 e ’80, guidato dal loro prepotente padre Fritz (Holt McCallany di Mindhunter). Ma anche quando raggiunsero la fama internazionale, la famiglia ebbe difficoltà sia dentro che fuori dal ring. Cinque dei fratelli Von Erich (tutti tranne Kevin) morirono giovani, soccombendo a problemi di salute, tragici incidenti o suicidio. Le morti consecutive hanno scatenato le voci di una maledizione familiare, un ammonimento su come a volte il successo può esigere un prezzo brutale.

Il regista Sean Durkin, che ha anche scritto la sceneggiatura di The Iron Claw, è un sedicente nerd del wrestling che sognava da tempo di portare la storia di Von Erich sul grande schermo. Il regista di The Nest si è appassionato al wrestling da bambino negli anni ’80 e ’90 in Inghilterra. Ogni volta che le star americane facevano il viaggio attraverso l’oceano, pregava suo padre di portarlo a un incontro. Fu mentre esaminava gli scaffali di video di wrestling nel suo negozio di videonoleggio che incontrò per la prima volta i Von Erich. Uno dei primi ricordi di Durkin è guardare (e riguardare) Kevin saltare dalla corda più alta con i suoi caratteristici piedi nudi nel filmato di un vecchio incontro della National Wrestling Alliance. In Italia The Iron Claw non ha al momento una data di uscita.

Jeremy Allen White rivela di aver incontrato la Marvel ma qualcosa è andato storto

0

La star di The Bear Jeremy Allen White ha recentemente rivelato di aver avuto un incontro con i Marvel Studios per parlare di un progetto di un adattamenti del Marvel Cinematic Universe, ma che ha finito per sabotare se stesso nell’incontro.

Parlando con GQ in una recente intervista, Jeremy Allen White ha parlato di come una volta ha avuto un incontro per un “film Marvel“, ma ha avuto un atteggiamento durante l’incontro, che secondo lui ha portato a quello che è si è rivelato un incontro senza successo.

Ho avuto un incontro per una specie di film Marvel e avevo un certo atteggiamento“, ha commentato Jeremy Allen White. “Penso di aver interpretato tutto in modo sbagliato“, ha detto White. “‘Dimmi perché dovrei fare il tuo film’, loro dicevano, ‘F— tu,’ e io rispondevo, ‘Giusto.'” Jeremy Allen White si è anche chiesto perché il mondo dei supereroi sia il punto di arrivo logico per gli attori di alto profilo. “Sono confuso su come l’apice della carriera di un attore sia finito in quel posto“, ha detto Jeremy Allen White l’anno scorso secondo GQ.

Ora, la sua posizione è un po’ diversa. “Hanno dei registi davvero bravi per fare quei film e ovviamente hanno degli attori davvero bravi per fare quei film“, ha detto l’attore, anche se non sembra pentirsi del suo incontro. “L’ho interpretato nel modo in cui volevo interpretarlo.”

L’attore ha anche affermato che preferirebbe di gran lunga lavorare su un “dramma da 25 milioni di dollari che penso che la maggior parte degli attori voglia realizzare” piuttosto che recitare nell’ultimo blockbuster di supereroi.

Jeremy Allen White sarà la protagonista del prossimo film biografico sul wrestling di A24

Il prossimo film di Jeremy Allen White, The Iron Claw, che uscirà nei cinema degli Stati Uniti il ​​22 dicembre 2023. Diretto e scritto da Sean Durkin, il film A24 racconta la storia dei fratelli Von Erich del wrestling professionistico. Nel film figurano anche Lily James, Zac Efron, Harris Dickinson, Holt McCallany e Maura Tierney.

La vera storia degli inseparabili fratelli Von Erich, che hanno fatto la storia nel mondo molto competitivo del wrestling professionistico nei primi anni ’80”, si legge nella sinossi ufficiale. “Attraverso la tragedia e il trionfo, all’ombra del loro prepotente padre e allenatore, i fratelli cercano un’immortalità straordinaria sul più grande palcoscenico dello sport.”

The Bear, nel frattempo, è stato recentemente rinnovato per la terza stagione da FX. La serie oltre all’attore vede la  partecipazione anche di Aye Edebiri, Ebon Moss-Bachrach, Lionel Boyce, Liza Colón-Zayas, Abby Elliott e Matty Matheson. La terza stagione di The Bear dovrebbe debuttare nel 2024.

Le Cronache di Narnia: le riprese del film di Greta Gerwig inizieranno nel 2024

0

Un sorprendente aggiornamento riguardante il film reboot di Le Cronache di Narniaprodotto da Netflix e diretto da Greta Gerwig, è stato appena diffuso. Basandosi sui popolari racconti di C.S. Lewis, Netflix realizzerà come noto un riavvio della saga fantasy, portata per l’ultima volta sul grande schermo con Le Cronache di Narnia: Il viaggio del veliero. Ora, dopo che Netflix ha acquisito i diritti sul franchise, sono state promesse nuove opere dedicate a tale universo narrativo, tra cui due film che saranno appunto diretti dalla regista di Barbie. Si ipotizzava potesse volerci però del tempo prima di poter vedere il primo di questi film, ma sembra che non ci vorrà poi molto.

Parlando con Collider, il responsabile di Netflix Film Scott Stuber ha infatti rivelato a sorpresa  che la produzione del film di Le Cronache di Narnia avrà inizio nel 2024. “Credo che la gente sappia che stiamo cercando di mettere insieme il film di Greta Gerwig, Le cronache di Narnia e di avere quel film. Inizieremo a concretizzarlo il prossimo anno“, ha dichiarato Stuber. Ad oggi ancora non si sa nulla del cast del film, ma è possibile che con il risolversi dello sciopero degli attori inizino ad emergere anche notizie a tal riguardo. Se davvero la produzione del film dovesse svolgersi nel 2024, il film potrebbe idealmente essere pronto per la fine del prossimo anno o per i primi del 2025.

Le Cronache di Narnia arriva su Netflix

Nel 2018 Netflix aveva firmato un accordo pluriennale con la The C.S. Lewis Company per poter sviluppare film e serie televisive basati su tutti e sette i romanzi di Narnia. “È meraviglioso sapere che le persone di tutto il mondo non vedono l’ora di vedere di più su Narnia e che i progressi nella tecnologia di produzione e distribuzione ci hanno permesso di far riprendere vita alle avventure di Narnia portandole tutto il mondo“, aveva dichiarato Douglas Gresham, figliastro di Lewis. Ad ora sono stati annunciati solo i due film affidati a Greta Gerwig, ma gli accordi originali prevedono anche una serie televisiva, quindi potrebbe esserci altro in serbo per il futuro.

Nintendo annuncia il film live-action di The Legend of Zelda

0
Nintendo annuncia il film live-action di The Legend of Zelda

Dopo il successo del film The Super Mario Bros della Illumination quest’anno, Nintendo ha rivelato che intende avviare lo sviluppo di un film live-action su The Legend of Zelda.

In un comunicato stampa di Nintendo, è stato annunciato che il colosso darà il via allo sviluppo di un film live-action di The Legend of Zelda che sarà diretto da Wes Ball, meglio conosciuto per il suo lavoro alla regia della saga di The Maze Runner.

Il film al momento semplicemente intitolato The Legend of Zelda, sarà prodotto dal co-creatore della serie, direttore e membro di Nintendo Shigeru Miyamoto, nonché dal presidente di Arad Productions Inc.Avi Arad. Sarà cofinanziato da Nintendo e Sony Pictures Entertainment, con il comunicato stampa che sottolinea che Nintendo sta finanziando oltre il 50% dell’operazione mentre Sony si occupa della distribuzione cinematografica mondiale. Il comunicato si conclude con la seguente dichiarazione:

Coinvolgendosi attivamente nella produzione del film con l’obiettivo di far sorridere tutti attraverso l’intrattenimento, Nintendo porterà avanti i propri sforzi per produrre un intrattenimento unico e offrirlo a quante più persone possibile.”

Qual è stato il gioco più recente The Legend of Zelda ?

L’ultimo gioco di The Legend of Zelda uscito è stato The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, che ha debuttato sulla linea di console Nintendo Switch il 12 maggio 2023. È il sequel diretto di The Legend of Zelda: Breath of the Wild del 2017, che ha portato l’iconico franchise Nintendo verso una nuova direzione.

Reacher: trailer della seconda stagione in arrivo su Prime Video

0
Reacher: trailer della seconda stagione in arrivo su Prime Video

Prime Video ha svelato oggi il trailer ufficiale della seconda stagione di Reacher e ha annunciato che l’adrenalinica serie tornerà il 15 dicembre in oltre 240 Paesi e territori nel mondo, in esclusiva su Prime Video.

Dopo l’entusiastica accoglienza ottenuta dalla stagione di debutto, la posta in gioco si alza con questa seconda stagione, con ancora più rischi e azione. Gli otto episodi della nuova stagione saranno disponibili a cadenza settimanale, con i primi tre in uscita il 15 dicembre e i successivi ogni venerdì fino al 19 gennaio 2024. Reacher ha conquistato un pubblico globale delle dimensioni di Jack Reacher, diventando rapidamente una delle cinque stagioni originali più viste a livello globale su Prime Video al debutto. I fan del genere possono godersi la prima stagione di Reacher, oltre ad un’ampia scelta di action crime thriller disponibili su Prime Video, come Jack Ryan, Citadel, Shelter, The Terminal List, The Continental, Senza Rimorso di Tom Clancy. Reacher è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

Reacher 2 quando esce e dove vederla in streaming

La seconda stagione di Reacher in streaming uscirà con i primi tre in uscita il 15 dicembre e i successivi ogni venerdì fino al 19 gennaio 2024 in esclusiva su Prime Video

La trama della seconda stagione di Reacher

La seconda stagione di Reacher inizia quando l’ex investigatore della polizia militare Jack Reacher (Alan Ritchson) riceve un messaggio in codice che lo informa che i membri della sua ex unità dell’Esercito, l’Unità Speciale di Investigazione del 110° MP, saranno misteriosamente e brutalmente uccisi uno ad uno. Strappato dal suo vagabondare, Reacher si riunisce con tre dei suoi ex commilitoni, diventati famiglia d’elezione, per investigare: Frances Neagley (Maria Sten), Karla Dixon (Serinda Swan), contabile forense per la quale Reacher ha da tempo un debole; e David O’Donnell (Shaun Sipos), padre di famiglia dalla parlantina veloce e dal coltello a serramanico. Insieme, iniziano a ricostruire il puzzle di un mistero in cui la posta in gioco diventa sempre più alta e che li porta a chiedersi chi li abbia traditi e chi sarà il prossimo a morire. Utilizzando la sua inimitabile miscela di intelligenza e forza, Reacher non si fermerà davanti a nulla per scoprire la verità e proteggere i compagni della sua unità. Se c’è una cosa che Reacher e la sua squadra sanno per certo è che non si scherza con l’Unità Speciale di Investigazione. In questa stagione, preparatevi a vedere Reacher e la sua Unità colpire duro.

Basato su Vendetta a freddo (Bad Luck and Trouble), l’undicesimo romanzo della serie best-seller mondiale di Lee Child, Reacher S2 vede Alan Ritchson nel ruolo principale di Jack Reacher, con Maria Sten, Serinda Swan e Shaun Sipos nei panni dei componenti dell’Unità Speciale di Investigazione del 110° MP. Completano il cast Ferdinand Kingsley nel ruolo di A.M., un mercenario che la Sicurezza Interna definisce “fantasma”; Robert Patrick come Shane Langston, capo della sicurezza di un appaltatore privato della difesa con un passato discutibile; e Domenick Lombardozzi nel ruolo del duro detective della polizia di New York Guy Russo.

La serie tv Reacher

Reacher è prodotto da Amazon Studios, Skydance Television e Paramount Television Studios. Basata sui romanzi di Lee Child, qui anche nel ruolo di executive producer, la serie è scritta per la televisione dallo sceneggiatore nominato agli Emmy Nick Santora (ScorpionPrison Break), che ne è anche executive producer e showrunner. Oltre a Santora e Child, anche Don Granger, Scott Sullivan e Adam Higgs sono executive producer, con David Ellison, Dana Goldberg e Matt Thunell per Skydance.

Alien: Covenant, trama, cast e curiosità sul film di Ridley Scott

Iniziata nel 1979, la saga di Alien è oggi una delle più affascinanti narrazioni sullo scontro tra l’essere umano e gli alieni. Il primo film è ancora oggi considerato uno dei più importanti horror di fantascienza di sempre e il suo sequel Aliens – Scontro finale è uno dei migliori secondi capitoli mai arrivati al cinema. Nel corso degli anni la serie sembra però aver perso il proprio potenziale, fino all’arrivo però nel 2012 del prequel Prometheus. In questo si introducevano nuovi elementi e tematiche, poi riprese anche da sequel Alien: Covenant (qui la recensione), arrivato al cinema nel 2017 con Ridley Scott nuovamente alla regia.

Questi due nuovi capitoli hanno ravvivato le attenzioni sulla saga, che si arricchiva ora anche di tematiche esistenzialiste e profondamente legate al concetto di creatore e creato. Nasce così un nuovo capitolo che aspira a combinare il primo film con il precedente Prometheus, portando dunque avanti il racconto sulla ricerca dell’origine dell’umanità, strettamente legata agli aspetti più spaventosi del mondo extraterrestre. Visiviamente sbalorditivo, tanto nei suoi effetti speciali quanto nelle gloriose scenografie, Alien: Covenant è un titolo particolarmente apprezzato su diversi fronti e che lascia aperte molte porte per il futuro della saga.

Scott ha infatti dichiarato di nutrire particolare interesse verso questi prequel e il loro racconto, completando il quale ci si ricollegherà alla storia del primo film. Per gli appassionati di Alien, dunque, non solo Covenant è un capitolo imprescindibile, ma anche un nuovo pezzo di un puzzle più grande. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Alien: Covenant, la trama del film

Dieci anni dopo la fallimentare spedizione Prometheus, che avrebbe dovuto rintracciare gli alieni precursori della vita sulla Terra, un nuovo equipaggio parte a bordo dell’astronave Covenant per popolare il pianeta Origae-6. La navicella viene però colpita e deviata da un’esplosione stellare e l’androide Walter sveglia prontamente gli astronauti sopravvissuti dallo stato di ibernazione. Incuriositi da uno strano segnale radio proveniente da un pianeta vicino, il comandante Christopher Oram e il suo gruppo decidono di esplorarlo, allontanandosi dalla meta iniziale.

Qui scoprono un ambiente ospitale, che quasi richiama quello terrestre, ma risvegliano inconsapevolmente delle creature aliene: i Neomorfi. Mentre i membri Hallet e Ledward vengono uccisi insieme alla pilota e alla moglie del comandante, il resto dell’equipaggio viene salvato da un misterioso uomo incappucciato che li porta in una città vicina. Ma quando il comandante muore, lascia l’astronauta Daniels e i suoi colleghi alle prese con un’agghiacciante verità. L’identità di quel misterioso uomo quanto di quel lugubre pianeta, veranno presto svelate.

Alien Covenant cast

Alien: Covenant, il cast del film

Del cast che compone il film, il nome di maggior richiamo è certamente quello di Michael Fassbender, che riprende qui il ruolo dell’androide David, già visto in Prometheus. Egli però interpreta anche un secondo personaggio, Walter, anch’egli un droide con le stesse sembianze di David. Per dar vita ai due personaggi, l’attore si è concentrato sull’evidenziare delle piccole differenze tra i due, al di là dei differenti orientamenti di carattere. Se nel precedente film la protagonista femminile era Noomi Rapace, qui viene invece sostituita da Katherine Waterston, attrice vista anche in Vizio di forma e Animali fantastici e dove trovarli. Per la capigliatura del personaggio, l’attrice si è ispirata proprio ad un personaggio presente in quest’ultimo titolo, quello di Credence.

Nel film vi è poi l’attore Billy Crudup nel ruolo di Christoper Oram, nuovo capitano della Covenant dopo la morte di Jacob Branson. Quest’ultimo ha il volto di James Franco, che compare con un cameo. Vi sono poi Danny McBride nel ruolo del pilota Tennessee e Demian Bichir nei pannni del capo della sicurezza Lope. Carmen Ejogo è Karine Orma, biologa della Covenant mentre Amy Seimetz e Jussie Smollet sono rispettivamente Faris e Ricks, copilota e chirurgo della Covenant. All’inizio del film compare anche l’attore Guy Pearce, che riprende il ruolo di Peter Weyland, personaggio già visto in Prometheus.

Il sequel di Alien: Covenant, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dopo aver realizzato Prometheus, Scott dichiarò che ci sarebbero stati almeno altri due o tre sequel prima di ricongiungersi agli eventi di Alien. Con l’arrivo di Alien: Covenant in sala, il regista ribadì che un nuovo capitolo era già in fase di sviluppo. Questo avrebbe dovuto portare avanti quanto visto nel precedente, riproponendo grossomodo gli stessi personaggi già incontrati. In questo nuovo sequel, inoltre, il focus avrebbe dovuto essere sugli androidi e sulla loro intelligenza artificiale, senza dimenticare ovviamente anche gli Xenomorfi e gli Ingegneri, sui quali si forniranno sempre più indizi. Di quel progetto, però, non se ne è più fatto nulla ma un nuovo capitolo della saga arriverà ora al cinema il 16 agosto 2024.

Il titolo ufficiale, ad ora, è Alien: Romulus questo sarà diretto dal regista Fede Álvarez (La casa, Man in the Dark) ed è stato descritto come un film sconnesso dagli altri della serie, anche se dalle premesse a molti è sembrato quasi poter essere una sorta di remake del titolo del 1979. La premessa ad oggi fornita recita infatti: “Un gruppo di giovani in un mondo lontano si trova a confrontarsi con la forma di vita più terrificante dell’universo“. La star di Priscilla, Cailee Spaeny, sarà la protagonista. A completare il cast ci sono poi Isabela Merced, David Jonsson, Archie Renaux e le giovani star Spike Fearn e Alieen Wu.

In attesa di poter vedere tale sequel, è possibile fruire di Alien: Covenant grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 7 novembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

La Padrina – Parigi ha una nuova regina: tutte le curiosità sul film

I film dedicati al mondo del narcotraffico hanno molto spesso per protagonisti degli uomini, tanto da aver reso questo un sottogenere fortemente maschile. Eppure, fortunatamente, non mancano anche opere in cui tale contesto è visto attraverso uno sguardo femminile. Un brillante esempio di ciò è La Padrina – Parigi ha una nuova regina, film del del 2020 diretto da Jean-Paul Salomé (regista anche del recente La verità secondo Maureen K.), tratto dal romanzo La bugiarda di Hannelore Cayre. Questo lungometraggio, che attraversa generi come il thriller, il dramma e la commedia, conduce dunque lo spettatore a confrontarsi con gradite novità. storia vera

Grazie alla protagonista del film si entra dunque in un contatto con un mondo noto a livello d’immaginario ma sempre particolarmente pericoloso e forse anche per questo seducente. Un mondo raccontato qui con grande dovizia di particolari e fedeltà al reale. Interpretato dalla pluripremiata attrice francese Isabelle Huppert, il film è dunque una gradita sorpresa all’interno di un genere troppo spesso caratterizzato da opere fin troppo simili tra loro. Non a caso, ha poi vinto il Premio Jacques-Deray 2021 come Miglior film poliziesco francese, proprio per il suo essersi distinto tra tanti.

Per gli appassionati di questo genere, ma anche per chi è in cerca di una storia appassionante e diversa dalle solite, La Padrina – Parigi ha una nuova regina è dunque un titolo da non lasciarsi sfuggire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, ma anche le differenze con il libro e la storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

La trama e il cast di La Padrina – Parigi ha una nuova regina

Patience Portefeux è una traduttrice giudiziaria arabo-francese. Nonostante il suo lavoro sia sottopagato e sovraccarico, la donna svolge un ruolo importante nel commissariato di polizia, perché addetta alla traduzione delle intercettazioni telefoniche. Quando però viene incaricata dalla polizia antidroga di entrare a far parte di un’indagine per scovare alcuni spacciatori, Patience si rende conto di conoscere uno dei pusher: è il figlio dell’infermiera, che si prende amorevolmente cura di sua madre. Per coprirlo, la donna si addentrerà sempre più nel traffico di droga, iniziando però sempre più a correre rischi molto pericolosi.

Ad interpretare Patience Portefeux vi è la celebre attrice francese Isabelle Huppert, la raccontato di essersi imbattuta nel romanzo in quanto incuriosità dal suo successo. Durante la lettura, ha poi sviluppato un forte interesse per la protagonista, esprimendo il desiderio di interpretarla. Una volta che la cosa si è concretizzata, l’attrice ha preso lezioni di arabo per diversi mesi, in quanto la protagonista è solita parlarlo nel corso del racconto. Accanto a Huppert, si ritrova l’attore Hippolyte Girardot nel ruolo del capitano della squadra antidroga Phillipe. Completano il cast Yasin Houicha nel ruolo di Afid, Farida Ouchani in quelli di Khadidja, madre di Afid, e Liliane Rovère in quelli della madre di Patience.

La Padrina - Parigi ha una nuova regina Hippolyte Girardot

La Padrina – Parigi ha una nuova regina: le differenze tra il libro e il film

Come anticipato, il film è tratto dal romanzo La bugiarda (La Daronne in originale) di Hannelore Cayre, che il regista ha deciso di adattare per via della possibilità che esso presentava di raccontare una donna che cerca di farsi largo in un contesto prettamente maschile. Diviso tra thriller e commedia, il regista si è inoltre impegnato a mantenere l’equilibrio tra questi due toni, senza prediligere l’uno o l’altro e trovando così la giusta chiave per il film. Ci sono però ovviamente delle differenze tra le due opere, a partire dal passato della protagonista, il quale è esplorato molto più approfonditamente nel libro. L’aggiunta di esso nel film, secondo il regista, avrebbe complicato eccessivamente la narrazione.

Un altra modifica la si ritrova nel personaggio Philippe, interpretato dal noto attore francese Hippolyte Girardot. Nel libro egli è una presenza importante ma relegata spesso sullo sfondo nonché passiva nei confronti degli eventi. Ciò è stato cambiato per il film, dove ha invece un ruolo più ampio e attivo. Inoltre, secondo il regista, mancavano anche alcuni elementi di pericolo. Per il film si è dunque lavorato su tale elemento, sviluppando un duplice pericolo: quello rappresentato dai fratelli Cherkaoui da un lato, e la polizia durante un affare a Barbès dall’altro. Infine, Hupper ha chiesto di aggiungere un po’ di zelo in più al suo personaggio, così da caratterizzarlo ulteriormente.

La Padrina - Parigi ha una nuova regina storia vera

La Padrina – Parigi ha una nuova regina è una storia vera?

Per quanto riguarda il racconto alla base del libro e del film, non si tratta di una storia vera. Non del tutto, almeno. Il regista, parlando della scrittrice e delle fonti del suo racconto, ha a tal proposito spiegato che “credo di poter dire che la storia personale dei genitori di Patience sia una visione romantizzata dei suoi stessi genitori. Ha inoltre inventato il lato crime thriller della storia basandosi su ciò che ha osservato come avvocato penalista, avendo difeso alcuni spacciatori. Conosce le procedure, i dialoghi e così via. Questa è un’altra cosa che mi è piaciuta del libro, l’accuratezza nell’osservazione di questo mondo di grandi e piccoli spacciatori, e anche di negozianti, alcuni dei quali immigrati cinesi, che sono vittime della tratta o che sono stati picchiati dai delinquenti.

Mi è piaciuto il modo in cui Hannelore ha fatto parlare ognuno di loro con grande precisione. Durante le udienze in tribunale, aveva notato come, per la comunità nordafricana spesso erano gli stessi due o tre interpreti che si occupavano di tutti i casi, compresi quelli di terrorismo. La cosa fa anche un po’ paura: non c’erano controlli incrociati, nessuno verificava la traduzione delle intercettazioni. Se qualcuno, malintenzionato, avesse tradotto in modo errato per i propri fini, nessuno se ne sarebbe accorto”. Non si tratta dunque di una storia vera quella raccontata dall’autrice, la quale però nel concepirla si è dunque basata su reali testimonianze e vicende di cui, in quanto avvocato, è stata testimone diretta.

Il trailer di La Padrina – Parigi ha una nuova regina e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La Padrina – Parigi ha una nuova regina grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 7 novembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: Le Pacte

Nicolas Cage risponde al popolo del Web: “Non ho iniziato a fare cinema per diventare un meme”

0

Nicolas Cage torna a rispondere ai numerosi meme nati sul Web e basati sulla sua decennale carriera di attore. Conosciuto per una combinazione di film famosi come Via da Las Vegas (con cui ha vinto il premio Oscar), City of Angels, Con Air, Face/Off – Due facce di un assassino, Il ladro di orchidee o Ghost Rider (solo per citarne alcuni), Cage ha davvero avuto una carriera molto varia, passando da grandi blockbuster fino a progetti più di nicchia o, come avviene da qualche anno a questa parte, tendenzialmente stravaganti. Rientra in tale definizione anche il suo nuovo film da protagonista, Dream Scenario, commedia su un uomo che appare improvvisamente nei sogni di milioni di persone.

Questo suo nuovo film, nelle sale italiane da 16 novembre, sembra – tra le altre cose – riflettere proprio sul fenomeno dei meme dedicati all’attore. Cage, dunque, è tornato sull’argomento e in un intervista con il The Guardian ha affermato che: “ho iniziato a recitare perché ero commosso dalle performance cinematografiche più che da qualsiasi altra forma d’arte. Non sono entrato nel cinema per diventare un meme. È una cosa nuova. Ci ho fatto amicizia, ma mi ci sono dovuto adattare. Pensavo che forse avrebbero invogliato qualcuno a tornare a guardare i miei film. Ma non ho alcun controllo su di essi. La stessa cosa accade a Paul in “Dream Scenario”: non ha alcun controllo su quel fenomeno inspiegabile”.

Nicolas Cage risulta dunque perfettamente consapevole del suo nuovo status, diventato sempre più un fenomeno nel corso del tempo e per motivi su cui – appunto – l’attore non ha nessun controllo. Proprio lo scorso anno Cage ha recitato in Il talento di Mr C., un racconto stravagante e romanzato basato sulla propria carriera. Già con quel film, dunque, Cage ha mostrato la propria consapevolezza di essere spesso oggetto di parodia. Ha quindi giocato su questo aspetto prendendo in giro sé stesso. Ma, al di là dei meme, sono davvero tanti i ruoli che provano il talento di Nicolas Cage come interprete e la sua è una carriera tutta da riscoprire.

Five Nights at Freddy’s: tutti gli Easter Eggs presenti nel film horror

Quando l’adattamento del videogioco horror Five Nights at Freddy’s è stato annunciato tempo fa, la notizia è riuscita subito a incuriosire molti fan del videogame, i quali hanno aspettato in trepidante attesa l’uscita nelle sale cinematografiche avvenuta lo scorso 2 novembre. Basti pensare che al suo debutto nel 2014, FNAF veniva considerato uno dei videogiochi più spaventosi a cui si fosse mai giocato. Il film, proprio come la sua controparte giocata, si svolge interamente nel famoso e decadente Freddy Fazbear Pizza. Ed è proprio qui che sono nascosti numerosi Easter Eggs da gustarsi a pieno, che coglieranno in particolare i cultori della serie multimediale. Ma scopriamo quali sono.

La reference a Ghostface

Five Nights at Freddy's

Una reference sottile, che con molta probabilità coglieranno di più i cultori della saga di Scream, proviene dalla scena in cui c’è la resa dei conti finale fra Mike, William Afton e la figlia Vanessa. Sappiamo bene che Matthew Lillard, colui che interpreta William Afton in Five Nights at Freddy’s, è famoso in particolare per il suo ruolo di Shaggy Rogers nei live-action di Scooby-Doo. Ma non solo: sì perché l’attore ha dato corpo anche a Stu Macher di Scream, uno dei killer originali di Ghostface. Dopo aver pugnalato una vittima, questi afferra il coltello con una mano guantata e ne toglie il sangue. Matthew Lillard ha deciso di replicarlo proprio durante la scena sopra menzionata: mentre indossa la tuta gialla da coniglio di Springtrap, Afton pulisce il suo coltello come richiamo a uno dei suoi primi personaggi horror.

Il look realistico del Freddy Fazbear Pizza

novembre in sala Five Nights at Freddy's

Il Freddy Fazbear Pizza è la chiave principale di Five Nights at Freddy’s. Il ristorante è infatti il luogo dove si svolge tutta l’azione, sia nel videogioco che nel film. Perciò era estremamente importante che in entrambi i medium avesse un aspetto impeccabile e gli fosse riservata una cura maniacale nella sua realizzazione. Per chi è cultore del videogame, sa già cosa aspettarsi quando entra nella pizzeria: saprà che sul palco frontale ci sono Bonnie, Freddy e Chica, mentre Foxy ne ha uno piccolo a lato nel quale si esibisce da solo, nascosto ancor prima dietro una tenda viola coperta di stelle.

La pellicola di Emma Tammi fa davvero un buon lavoro a livello scenografico e dispone gli animatronics esattamente come li vediamo in FNAF. Inoltre, l’atmosfera anni Ottanta è molto realistica: troviamo la moquette colorata, le decorazioni da festa, addirittura un banco premi colmo di peluche. La cucina e il magazzino sono stati ricreati con grande meticolosità e in maniera accurata. Da qualsiasi parte ci si giri, i fan di FNAF sapranno di essere al Freddy Fazbear’s Pizza perché niente è stato trascurato.

I disegni dei bambini appesi al muro

Five Nights at Freddy's animatronics

In una delle scene finali di Five Nights at Freddy’s, quando Abby disegna la verità su William Afton, viene inquadrata la parete del Freddy Fazbear Pizza, sulla quale sono affissi numerosi disegni. Sono quelli dei bambini, che il giocatore conosce molto bene poiché presenti in FNAF. Alcuni di questi rappresentavano – nel gioco – simpatiche ricostruzioni dei piccoli che giocano con gli animatronics, altri invece celavano degli indizi legati alla storia, oltre ad essere inquietanti.

Anche nel film il muro con i disegni è un punto centrale ai fini della trama e del mistero che la caratterizza. Questo perché per i bambini i disegni possono essere una modalità di espressione molto più facile, sicura e completa rispetto alla parola. In fondo le immagini hanno il potere di dire molto di più rispetto al linguaggio verbale. Lo vediamo anche con la sorella di Mike, Abby, la quale disegna per comunicare cose di cui non può parlare. Proprio come fanno i bimbi protagonisti dei disegni al Freddy Fazbear Pizza. Senza quella parete, ciò che aveva compiuto William Afton non si sarebbe scoperto.

Il Golden Freddy

Five Nights at Freddy's Golden Freddy

Uno degli animatronics più sinistri e con un ruolo in primo piano in FNAF è il Golden Freddy. Il pupazzo, nel videogioco, è sempre stato avvolto dal mistero poiché le sue origini risultano sconosciute. Esteticamente, il Golden Freddy assomiglia a Freddy ma non ha gli occhi. Nel primo FNAF, poi, ha un cappello a cilindro e un papillon nero. Questo animatronic compare e scompare in fretta nel gioco, e la sua presenza all’interno è sempre stata vista come un breve flash. Anche in Five Nights at Freddy’s accade la medesima cosa: quando infatti gli animatronics cercano di attirare Abby al ristorante, è Golden Freddy a presentarsi a casa sua per riportarla nel locale. Una volta raggiunto il Freddy Fazbear Pizza dopo un breve tragitto in taxi (il tassista comparirà nella scena post-credits del film con il divertente jumpscare), Abby si dirige verso l’ingresso ma quando si volta verso Golden Freddy, lui non c’è più, come se non fosse mai stato lì.

“It’s Me”

Five Nights at Freddy's

Rimanendo sull’animatronic Golden Freddy, c’è qualcosa che appare spesso nella serie di FNAF che viene collegata alla sua apparizione. Si tratta di “It’s Me”, il cui significato è ancora oggi molto discusso. C’è una teoria secondo la quale Golden Freddy conosca la guardia di sicurezza che lavora al Freddy Fazbear Pizza, e che dunque stia cercando di trasmettergli il messaggio “It’s Me” per fargli capire che loro due si conoscono. Proiettandola all’interno del film, questa potrebbe trovare una concretezza, seppur non si abbia la conferma. Sappiamo che il fratellino di Mike, Garret, è stato rapito proprio quando era piccolo davanti ai suoi occhi, tanto che il ragazzo ne fa dei sogni ricorrenti. Quando perciò compare “It’s Me” all’interno del racconto, potrebbe essere collegato a Garret. Anzi, Golden Freddy potrebbe proprio essere lui.

Balloon Boy

Five Nights at Freddy's Balloon Boy

In FNAF oltre a Chica, Foxy, Bonnie e Freddy, il player fa la conoscenza anche di Balloon Boy, un animatronic che compare per la prima volta in Five Nights at Freddy’s 2. Lui annuncia il suo arrivo salutando ogni volta che cerca di entrare nell’ufficio della sicurezza: se il giocatore non riesce a tenerlo fuori, Balloon Boy non lo uccide, ma rende inutilizzabile la sua torcia, elemento essenziale per poter spaventare gli animatronics, in particolare Foxy, al quale la luce dà fastidio. Balloon Boy appare anche nel film, ma per poco tempo, e non è un animatronic a grandezza naturale, bensì una piccola statuetta. È protagonista di simpatici jumpscare come ad esempio quello dell’armadietto, quando Mike lo apre e si spaventa. Oppure nella scena post-credits, quando si siede sul sedile del passeggero del taxi.

Il manifesto “Celebrate!”

Five Nights at Freddy's

In FNAF c’è un’immagine fra le più riconoscibili del gioco: è il poster con Bonnie, Freddy e Chica e sul quale è scritto “Celebrate!”. La stampa si trova nell’area control, l’ufficio di sicurezza dove il player controlla tutti i movimenti della pizzeria e degli animatronics. Se poi si clicca sul naso di Freddy, questo inizia a suonare. Lo stesso poster lo ritroviamo nel film di Five Nights at Freddy’s, e oltre a essere identico, è anche collocato nello stesso posto. In questo caso, però, dopo un po’ Mike decide di toglierlo per sostituirlo con il proprio poster che lo aiuta a sognare il rapimento del fratello.

Camei degli Youtubers

Five Nights At Freddy's

All’inizio, quando debuttò FNAF, il gioco ingranò la marcia grazie soprattutto agli Youtubers famosi che si riprendevano mentre ci giocavano. Non si può perciò fare a meno di riconoscere il fatto che abbiano contribuito molto al successo iniziale di Five Nights at Freddy’s: quando uscì, furono quelli che arrivarono ad affermare che era il videogame più spaventoso a cui avessero mai giocato. In Italia, ad esempio, parte della fama di FNAF va attribuita allo Youtuber torinese Favij, il quale ha fra l’altro presentato il film in anteprima al Lucca Comics & Games 2023.

Negli Stati Uniti, invece, quello più noto che ha giocato a FNAF è Markiplier, arrivando persino a definirsi il re di Five Nights at Freddy’s. Markiplier non ha però potuto partecipare alla pellicola a causa di conflitti di programmazione, ma altri sì. Come ad esempio CoryxKenshin, il quale interpreta il tassista che porta Abby e Golden Freddy al Freddy Fazbear Pizza. O ancora MatPat, Youtuber che ha sviscerato la contorta storia del gioco, e che appare come cameriere del ristorante in cui va la zia di Mike.

Le scarse apparizioni di Freddy Fazbear

Five Nights at Freddy's film

Pur essendo Freddy l’animatronic principale di Five Nights at Freddy’s, nel film di Emma Tammi il pubblico lo vede meno rispetto agli altri suoi compagni. Per i giocatori di FNAF questo però è più che normale. Nel gioco originale, infatti, Freddy non esce di scena fino alla terza notte, e anche quando lo fa i players possono vederlo solo nelle telecamere di sicurezza, individuandolo attraverso il riflesso dei suoi occhi, unica cosa che effettivamente si nota. Anche il film si concentra maggiormente sugli animatronics più attivi quali Bonnie, Chica e Foxy, quest’ultimo anche il più veloce.

I meccanismi di blocco a molla

Five Nights at Freddy's scena

Una delle caratteristiche maggiori degli animatronics sono poi i meccanismi di chiusura a molla, incorporati dentro i pupazzi, e che sono anche parte integrante dell’universo FNAF. Questi dispositivi sono stati progettati per consentire a un essere umano di entrare in sicurezza nella tuta, ma non funzionano correttamente. Se infatti i blocchi a molla scattano, possono schiacciare la persona al suo interno, tanto che come vediamo nel film con William Afton nella tuta di Springtrap, ne decretano la morte.

DCEU: 10 personaggi ritratti con maestria da Zack Snyder

DCEU: 10 personaggi ritratti con maestria da Zack Snyder

Il DC Extended Universe è ormai diventato il DC Universe, con James Gunn che si sta occupando del reboot dell’universo, dopo che l’oscuro Snyderverse ha introdotto molte rivisitazioni controverse dei personaggi classici della DC. Nonostante non abbiano sempre incontrato il favore del pubblico, ci sono stati alcuni personaggi che Zack Snyder ha ritratto con assoluta maestria nel suo DCEU e che analizziamo insieme a voi in questo articolo, da Lois Lane a Steppenwolf.

Lois Lane

Lois-Lane-in-Justice-LeagueL’interpretazione di Amy Adams del personaggio di Lois Lane potrebbe ricordare fisicamente Lana Lang, ma è stata senz’altro la intraprendente giornalista che i fan conoscevano dai fumetti: tenace e pronta a fare qualsiasi cosa per una notizia, Lois Lane rintracciava Clark Kent ed era determinata a scoprire la verità su di lui. Questo l’ha resa una delle migliori incarnazioni di Lois Lane di sempre, con molti fan che hanno elogiato le sue interazioni con Superman, interpretato da Henry Cavill. In questa versione, Lois ha instaurato un legame già forte in partenza senza affrontare la questione della doppia identità di Clark Kent, il che ha reso la sua relazione con Superman ancora più centrale durante lo sviluppo dei suoi film. Era totalmente credibile il motivo per cui è diventata una delle migliori collaboratrici di Perry White, con doti investigative sempre più affinate nel sequel Batman v Superman.

Il Generale Zod

Michael Shannon Generale ZodPrima di “Man of Steel“, il Generale Zod era principalmente ricordato per la sua rappresentazione nei film di Superman di Richard Donner. In quei film, era un carismatico cattivo che si divertiva ad arricciare i baffi, ma il DCEU ha rivoluzionato questo aspetto del personaggio. L’interpretazione di Michael Shannon lo ha reinventato e reso un avversario quasi empatico, che vuole preservare a tutti i costi il suo popolo. In molti modi, questo Zod rappresentava l’opposto oscuro di Jor-El: anche se aveva avvertito il Consiglio Scientifico Kryptoniano dell’imminente distruzione del pianeta Krypton, viene respinto e imprigionato. Cresciuto fin dalla nascita con una mentalità militare, questo Generale Zod è stato molto di più di un dittatore caricaturale, rappresentato come un protettore di un popolo in via di estinzione.

Martha Kent

diane lane, film zack snyderNei film di Superman precedenti, Martha Kent era principalmente un personaggio secondario. Ciò era dovuto alla rappresentazione del personaggio nei fumetti pre-Crisi delle Terre Infinite, in cui notoriamente moriva prima che Clark diventasse adulto. Tuttavia, l’interpretazione di Diane Lane di Martha è stata parte integrante della crescita del figlio mentre cercava di diventare il protettore del mondo. Questa versione di Martha è sempre stata affettuosa e gentile con Clark, e ha sempre difeso il suo ruolo contro qualsiasi cosa che potesse portarlo lontano da lei. Sembrava davvero una donna che aveva cresciuto un giovane speciale e che ancora lottava per vederlo realizzare il suo destino. Il suo incontro con il Clark resuscitato nella Justice League di Zack Snyder rappresenta il cuore del personaggio, con un trattamento sincero e ragionato della dinamica madre-figlio adottivo.

Perry White

Justice LeagueCome altri personaggi di Superman, Perry White è stato trattato solo in parte nei film precedenti. L’Uomo d’Acciaio ha introdotto una versione molto diversa e distintiva interpretata da Laurence Fishburne: questa rappresentazione del capo di Clark Kent e Lois Lane è stata adeguatamente burbera, lontana dall’archetipo del capo duro e insensibile. Perry White ha rappresentato perfettamente la figura di capo della redazione del Daily Planet, un uomo che vedeva le cose da diverse prospettive. Sebbene non fosse cinico, comprendeva la realtà dietro la verità, ovvero la rivelazione dell’esistenza di Superman. In momenti di difficoltà, si assicurava anche che i suoi dipendenti fossero al sicuro.

Jor-El

L'Uomo d'AcciaioUna delle scene più emozionanti ne L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder è stata quella in cui Superman ascolta suo padre Jor-El e compie il suo primo volo. Interpretato da Russell Crowe, Jor-El è un regale scienziato, chiaramente al corrente di avvenimenti futuri che avrebbero influenzato suo figlio. Questo gli ha conferito la stessa aura leggendaria della versione di Marlon Brando in “Superman: The Movie“, qualcosa che ha definito la moralità di Superman. Jor-El era effettivamente molto simile a ciò che molti si aspettavano che fosse, sia nella sua caratterizzazione che nel modo in cui viveva sotto forma di ologramma. In realtà, era più incoraggiante di Jonathan Kent, il padre umano di Superman, per quanto riguarda il percorso di Clark come eroe, mentre quest’ultimo era preoccupato per ciò che ciò potesse significare. Pertanto, Jor-El è stato la rappresentazione più tradizionale e fedele dei due.

Batman

batman dc

Molti fan hanno avuto problemi con l’interpretazione del Batman del DCEU, ritratto come sanguinario e irragionevole in “Batman v Superman: Dawn of Justice“. Il film ha preso elementi da Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno e li ha portati all’estremo, consegnando al pubblico un film che è stato ampiamente criticato. Tuttavia, Zack Snyder ha riscattato il personaggio nella sua versione definitiva di Justice League. Nel film del DCEU, Batman si è davvero riscattato per i suoi peccati precedenti e ha cercato di collaborare con i metaumani. Allo stesso modo, il suo rancore contro Superman è completamente scomparso, ed è apparso come un uomo che aveva elaborato il suo trauma. Pertanto, si è dimostrato sia un Batman più maturo che un Batman più gentile e compassionevole, un ritratto che effettivamente rispecchiava il personaggio e la sua complessiva bussola morale.

Cyborg

Cyborg film Zack SnyderNei fumetti del New 52, la decisione di far diventare Cyborg uno dei fondatori della Justice League al posto di un membro dei Teen Titans, nonché di sostituire il Marziano con Manhunter, è stata ampiamente criticata. Questa scelta non ha funzionato molto bene nemmeno nel film del DCEU Justice League del 2017, ma la versione di Zack Snyder ha trasformato Victor Stone nel cuore emotivo del film. Il suo personaggio è stato sviluppato in modo molto più approfondito, e Snyder ha adattato in modo perfetto la sua rappresentazione post-Flashpoint per il grande schermo. Nella versione di Cyborg di quel film, il personaggio era molto più complesso e aveva un vero arco narrativo: la sua rabbia sembrava più giustificata, così come i suoi sviluppi successivi. Allo stesso modo, aveva un ruolo più importante nella conclusione del film, il che lo ha fatto apparire come una parte integrante del team.

Le Amazzoni

Nel film del DCEU Zack Snyder’s Justice League le Amazzoni combattono contro l’invasore Steppenwolf, che cerca di impossessarsi della Scatola Madre in loro possesso. Alla fine, non riescono a sconfiggerlo, ma non prima di aver opposto una forte resistenza. Persino il Dio Supremo stesso ha commentato il coraggio della regina del gruppo. Nonostante le probabilità schiaccianti, le Amazzoni non si sono mai arrese e sono rimaste determinate a impedire che mettesse in pericolo il mondo. Ciò nonostante, non avevano nessuna connessione o legame con il Mondo degli Uomini al di là di Wonder Woman. Questo dimostrava certamente il coraggio e l’eroismo di queste valorose guerriere.

Steppenwolf

Steppenwolf Zack SnyderCome molti elementi del film, Steppenwolf è stato poco sviluppato nel film Justice League: aveva motivazioni superficiali, e quindi non è mai apparso come troppo minaccioso. Fortunatamente, la durata più estesa della Zack Snyder’s Justice League ha permesso a Steppenwolf di manifestarsi con molta più grinta e ferocia, oltre a presentare motivazione più dettagliata. Nella versione di Snyder, Steppenwolf è quasi un personaggio tragico e mira semplicemente a riunirsi con i suoi Nuovi Dei. DeSaad lo deride apertamente per i suoi fallimenti passati, e anche quando sta per avere successo per conto di Darkseid, viene ucciso. Il risultato è stato quello di un cattivo che il DCEU ha reso decisamente migliore che ha richiesto l’intera Justice League per essere sconfitto, anche se alcuni spettatori hanno provato compassione per lui.

Disney+ ha diffuso il primo trailer dell’epica serie Shōgun

0
Disney+ ha diffuso il primo trailer dell’epica serie Shōgun

Disney+ ha diffuso il primo trailer di Shōgun, l’attesissima serie evento globale di FX che debutterà a febbraio 2024 sulla piattaforma streaming in Italia. Shōgun, adattamento originale del romanzo bestseller di James Clavell, è stata co-creata per la televisione da Rachel Kondo e Justin Marks.

La serie composta da 10 episodi è ambientata in Giappone nell’anno 1600, all’alba di una guerra civile che segnerà un secolo. Il produttore Hiroyuki Sanada interpreta il ruolo di “Lord Yoshii Toranaga” che sta lottando per la sua vita mentre i suoi nemici nel Consiglio dei Reggenti si coalizzano contro di lui. Quando una misteriosa nave europea viene ritrovata abbandonata in un vicino villaggio di pescatori, il suo pilota inglese, “John Blackthorne” (Cosmo Jarvis), arriva portando con sé segreti che potrebbero aiutare Toranaga a ribaltare le sorti del potere e a distruggere la temibile presenza dei nemici di Blackthorne, i preti gesuiti e i mercanti portoghesi.

I destini di Toranaga e Blackthorne diventano inestricabilmente legati alla loro interprete, “Toda Mariko” (Anna Sawai), una misteriosa nobildonna cristiana, ultima di una stirpe caduta in disgrazia. Mentre serve il suo signore in questo scenario politico difficile, Mariko deve conciliare il suo legame ritrovato con Blackthorne, il suo impegno verso la fede che l’ha salvata e il suo dovere nei confronti del padre defunto.

La serie Shōgun si avvale di un cast giapponese di alto livello, senza precedenti per una produzione americana, tra cui Tadanobu Asano nel ruolo di “Kashigi Yabushige”, un noto traditore e stretto alleato di Toranaga; Hiroto Kanai nei panni di “Kashigi Omi”, il giovane leader del villaggio di pescatori dove viene trovata la nave di Blackthorne; Takehiro Hira nel ruolo di “Ishido Kazunari”, un potente burocrate che è il principale rivale di Toranaga; Moeka Hoshi in quello di “Usami Fuji”, una vedova che deve trovare un nuovo scopo nel mezzo della guerra del suo signore; Tokuma Nishioka nel ruolo di “Toda Hiromatsu”, il generale fidato e il più caro amico di Toranaga; Shinnosuke Abe nei panni di “Toda Hirokatsu” (“Buntaro”), il geloso marito di Mariko; Yuki Kura in quelli di “Yoshii Nagakado”, lo sfacciato figlio di Toranaga che ha un forte desiderio di mettersi in gioco; e Fumi Nikaido nel ruolo di “Ochiba no Kata”, la venerata madre dell’erede che non si fermerà davanti a nulla pur di porre fine a Toranaga e alla sua minaccia al potere del figlio.

Shōgun è stata creata per la televisione da Rachel Kondo e Justin Marks, con Marks in veste di showrunner e produttore esecutivo. I produttori esecutivi sono Michaela Clavell, Edward L. McDonnell, Michael De Luca e Kondo. Hiroyuki Sanada è produttore. La serie è prodotta da FX Productions.

Un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire massima tranquillità ai genitori.

Slow Horses: trailer della terza stagione con Gary Oldman

0
Slow Horses: trailer della terza stagione con Gary Oldman

Apple TV+ ha svelato oggi il trailer della terza stagione di Slow Horses, la serie di spionaggio di successo con protagonista il Premio Oscar Gary Oldman. Adattata da “Real Tigers”, il terzo romanzo della serie di spionaggio “Slough House” di Mick Herron vincitrice del CWA Gold Dagger Award, la terza stagione di “Slow Horses”, composta da sei episodi, farà il suo debutto il 29 novembre con i primi due episodi, seguiti da un nuovo episodio settimanale ogni mercoledì, fino al 27 dicembre.

Vincitore del premio come miglior serie drammatica in lingua inglese ai C21 International Drama Awards 2022, Slow Horses è un dramma di spionaggio dallo humor cupo e segue una squadra di agenti dell’intelligence britannica che prestano servizio in un dipartimento della discarica dell’MI5, noto in modo non affettuoso come Slough House. Nella terza stagione, una relazione romantica a Istanbul minaccia di svelare un segreto sepolto dell’MI5 a Londra. Quando Jackson Lamb e la sua squadra vengono trascinati nella lotta, si ritrovano coinvolti in una cospirazione che minaccia il futuro non solo di Slough House, ma dello stesso MI5.

Gary Oldman interpreta Jackson Lamb, il brillante e irascibile leader delle spie che finiscono a Slough House a causa di errori che hanno messo fine alla loro carriera, poiché spesso si ritrovano a vagare tra il fumo e gli specchi del mondo dello spionaggio. Accanto a lui, un cast pluripremiato che include la candidata all’Oscar Kristin Scott Thomas, il vincitore del BAFTA Scotland Award Jack Lowden, Saskia Reeves, Rosalind Eleazar, Christopher Chung, Freddie Fox, Chris Reilly, Samuel West, Sofie Okonedo, Aimee-Ffion Edwards, Kadiff Kirwan e il candidato all’Oscar Jonathan Pryce. A loro si unisce Ṣọpẹ Dìrísù che nella terza stagione veste i panni di Sean Donovan, l’ex capo della sicurezza dell’ambasciata britannica a Istanbul, insieme a Katherine Waterston che interpreta Alison Dunn, un’agente dell’MI5 che scopre un oscuro segreto nel cuore dell’agenzia.

Slow Horses è prodotta per Apple TV+ da See-Saw Films e adattata per la televisione da Will Smith (“Veep – Vicepresidente incompetente”). Jamie Laurenson, Hakan Kousetta, Iain Canning, Emile Sherman, Douglas Urbanski, Gail Mutrux, Will Smith Jane Robertson e Graham Yost sono i produttori esecutivi della serie. La regia della terza stagione è affidata a Saul Metzstein.

Dalla sua prima messa in onda, Slow Horses ha ricevuto nomination ai BAFTA Television Award, tra cui la prima per Gary Oldman come miglior attore protagonista, mentre il co-protagonista Jack Lowden ha ottenuto una nomination come miglior attore non protagonista. La serie ha ricevuto anche nomination ai BAFTA per il Miglior montaggio: Fiction (Katie Weiland); Miglior musica originale: Fiction (Daniel Pemberton e Mick Jagger); e Miglior sonoro: Fiction (Martin Jensen, Joe Beal, Duncan Price, Craig Butters, Sarah Elias e Andrew Sissons). Le prime due stagioni di “Slow Horses” sono disponibili in streaming su Apple TV+. Oltre all’imminente terza stagione, Apple TV+ ha già annunciato il rinnovo per la quarta stagione che sarà adattata dal quarto romanzo, “Spook Street”.

Rebel Moon: Zack Snyder svela come il film si collega a Army of the Dead

0

Come riportato da Total Film, il regista Zack Snyder ha parlato di una “vasta mitologia” alla base del suo film Army of the Dead, la quale però non è mai stata adeguatamente esplorata. Snyder ha però affermato che c’era l’intenzione di farlo tramite una serie animata, che però non è mai stata realizzata. Se lo fosse stata, ha rivelato il regista, questa avrebbe inoltre stabilito un collegamento tra Army of the Dead e il suo nuovo film di fantascienza Rebel Moon (per il quale è a sua volta prevista un’espansione del franchise). Questa serie avrebbe infatti incluso alcuni personaggi del nuovo film di Snyder, rivelando anche come sarebbe stato introdotto un portale interdimensionale per spiegare l’apparente crossover.

In realtà c’era alcuni personaggi di Rebel Moon nella serie animata Army of the Dead che non abbiamo mai fatto. – spiega Snyder – A un certo punto della serie, attraversano un portale in un’altra dimensione e in quell’altra dimensione incontrano dei personaggi. In Rebel Moon sono in un bar e uno degli alieni è uno dei personaggi della serie d’animazione. Quindi è sicuramente un universo condiviso“. Dato che Snyder ha chiarito che Army of the Dead fa parte dello stesso universo del suo nuovo film, è possibile che in quest’ultimo ci saranno degli easter eggs o altri riferimenti al film dedicato agli zombie.

Rebel Moon: tutto quello che c’è da sapere sul film

Il nuovo progetto cinematografico di Zack Snyder, Rebel Moon, sarà diviso in due lungometraggi: Rebel Moon – Parte Uno: Figlia del Fuoco e Parte Due: La Sfregiatrice, che usciranno su Netflix a quattro mesi di distanza, rispettivamente il 22 dicembre e il 19 aprile. I film seguiranno Kora (Sofia Boutella), un leader caduto in disgrazia dell’esercito dell’Imperium che riunisce una squadra di guerrieri per combattere l’oppressione del Madre Mondo. Il cast dei film comprende anche Charlie Hunnam, Djimon Hounsou, Doona Bae, Ray Fisher, Cleopatra Coleman e Anthony Hopkins.

Rebel Moon: il teaser trailer ufficiale

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità