Prime Video ha svelato i teaser
poster della quarta stagione di The
Boys con Billy Butcher e Homelander,
rispettivamente interpretati da Karl Urban e Antony Starr, che
hanno sorpreso il pubblico nell’esplosivo finale di stagione di
Gen
V. La serie di successo mondiale, nominata agli Emmy,
tornerà nel 2024 e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in
oltre 240 Paesi e territori nel mondo.
The
Boys
The
Boys offre una versione divertente e irriverente di ciò
che accade quando i supereroi – famosi come celebrity, influenti
come politici e venerati come dèi – abusano dei propri poteri
invece di usarli per fare del bene. Intenti a fermare i supereroi
corrotti sono i The Boys, un gruppo di vigilanti che porta avanti
un’impresa eroica per svelare la verità sui Seven e su Vought – la
società multimiliardaria che gestisce questi supereroi e che copre
tutti i loro sporchi segreti. È una lotta tra i “senza potere” e i
“potentissimi”.
Basato sul fumetto best-seller del
New York Times creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in
veste anche di executive producer, The
Boys è stato sviluppato dall’executive producer e
showrunner Eric Kripke. Tra gli altri executive producer si
annoverano anche Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H.
Moritz, Pavun Shetty, Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Ken F. Levin,
Jason Netter, Paul Grellong, David Reed, Meredith Glynn e Michaela
Starr. The Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures
Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises,
Original Film e Point Grey Pictures.
La Sony ha rilasciato il trailer di
Ghostbusters:
Minaccia glaciale, il sequel di Ghostbusters: Legacy,
che nel 2021 aveva riportato al cinema i Ghostbusters introducendo
però una nuova generazione di acchiappafantasmi. Questo nuovo,
quinto film del franchise, riporta ora le avventure in quel di New
York City, dopo il precedente film si svolgeva nelle campagne
dell’Oklahoma. Nel trailer di Minaccia glaciale (questo il
titolo ufficiale, dopo che quello provvisorio proponeva
Firehouse) un’idilliaca estate newyorkese diventa gelida
quando un misterioso “brivido di morte” si impossessa della
città.
Paul Rudd torna
alla guida del nuovo gruppo di acchiappafantasmi per combattere
questo gelido nemico. McKenna Grace, Finn
Wolfhard e Carrie Coon riprenderanno
i ruoli già interrpetati nel precedente film per questa nuova
avventura, insieme però a nuovi arrivati quali Kumail
Nanjiani, Patton
Oswalt, James
Acaster ed Emily Alyn
Lind. Ghostbusters:
Minaccia
glacialeè diretto
da Gil Kenan e si baserà su una
sceneggiatura che ha scritto insieme a Jason
Reitman. “È un onore assoluto prendere in mano lo
zaino protonico e passare dietro la macchina da presa per il
prossimo capitolo della saga“, ha detto Kenan in una
dichiarazione quando è stato annunciato come regista.
Come noto, il film doveva
inizialmente arrivare in sala il 20 dicembre 2023,
ma per via degli scioperi verificatisi negli ultimi mesi, con
quello degli attori che ancora è in corso, la Sony ha deciso di rimandare il
film, insieme ad altri suoi titoli quali Kraven
ilcacciatore e Spider-Man: Beyond the
Spider-Verse. Ora, Ghostbuster: Minaccia
glaciale è previsto in sala per il 29 marzo
2024, ovvero il fine settimana di Pasqua del prossimo
anno. Non resta dunque che attendere maggiori informazioni su
questo nuovo film, potendo intanto guardare il suo primo trailer
finalmente svelato.
Ghostbusters:
Frozen Empire, il trailer del film
In Ghostbusters:
Minaccia glaciale, la famiglia Spengler torna
dove tutto è iniziato, l’iconica caserma dei pompieri di New York,
e si unisce agli Acchiappafantasmi originali che hanno sviluppato
un laboratorio di ricerca top-secret per portare la lotta ai
fantasmi a un livello superiore. Quando la scoperta di un antico
artefatto scatenerà una forza malvagia, i vecchi e nuovi
Ghostbusters dovranno unire le forze per proteggere la loro casa e
salvare il mondo da una seconda era glaciale.
Jeremy Allen White
ha già alle spalle una carriera decennale, durante la quale si è in
particolare distinto grazie ad una celebre serie TV. Ora che questa
si è conclusa, però, la sua carriera sembra essere giunta ad una
nuova fase, particolarmente entusiasmante, con l’attore che si sta
già dividendo tra diversi progetti di grande rilievo. Alternandosi
tra cinema e televisione, White sta infatti dando prova di grande
versatilità, distinguendosi come un’interprete capace di dar vita
ad interpretazioni particolarmente intense e memorabili.
Ecco 10 cose che non sai su
Jeremy Allen White.
Jeremy Allen White: i suoi film e
le serie TV
1. È noto per alcune
celebri serie. La carriera dell’attore comincia grazie
alla sua partecipazione ad alcuni episodi di serie come
Conviction (2006), Law & Order – I due volti della
giustizia (2007-2008) e Law & Order – Unità vittime
speciali (2010). Il grande successo arriva però grazie alla
serie Shameless, dove dal 2011 al 2021 recita nel
ruolo di Phillip “Lip” Gallagher, recitando accanto ad attori come
William H. Macy, Emmy Rossum,
Cameron
Monaghan e Ethan Cutkosky.
Nel 2018 ha poi preso parte a quattro episodi della serie
Homecoming, mentre dal 2022 è il protagonista della serie
The Bear.
2. Ha recitato anche in
diversi film. Oltre che per il piccolo schermo, White ha
avuto modo in più occasioni di recitare anche per il cinema. Ciò è
avvenuto con i film Beautiful Ohio (2006), The Speed
of Life (2007), Afterschool (2008) e Twelve
(2010). Dopo questi primi lungometraggi, ha recitato in Comic
Movie (2013), Rob the Mob (2014), After
Everything (2018) e The Rental (2020). Nel 2023 torna al cinema
con ben tre film: Fingernails – Una diagnosi
d’amore, Fremont e The Iron Claw, dove recita accanto a
ZacEfron.
Jeremy Allen White in The
Bear
3.Ha
partecipato a dei corsi di cucina per prepararsi al ruolo.
Per prepararsi ad interpretare Carmy in The Bear, White ha
partecipato a dei corsi di cucina presso il The Institute of
Culinary Education, studiando poi le attività del
ristorante stellato Michelin Pasjoli, sotto la guida dello
chef Dave Beran. Ma il suo processo di
preparazione non si è fermato qui, poiché l’attore ha anche letto
molti libri di cucina e di Chef, come quello di Frankie
Spuntino. Infine, si è allenato molto nell’uso dei
coltelli. Così facendo, l’attore non ha mai avuto bisogno di
controfigure.
Jeremy Allen White e Ayo Edebiri in The Bear
4. Ha disegnato i tatuaggi
che il suo personaggio sfoggia. Per costruire il
personaggio di Carmy e la sua personalità, all’attore è stata data
libertà creativa sul design dei tatuaggi che egli sfoggia. White ha
dunque avuto modo di lavorarci insieme al tatuatore Ben Shield,
concependo uno per uno tutti i tatuaggi che gli si possono vedere
addosso nella serie e assegnando ad ognuno di loro un preciso
significato, senza che questa venga necessariamente svelato. Uno
dei più noti è tuttavia quello composto dalle cifre 773, ovvero il
prefisso di Chicago.
Jeremy Allen White in
Shameless
5. Aveva sostenuto il
provino per più ruoli. Per la
serie Shameless, Jeremy Allen White ha sostenuto le
audizioni sia per il ruolo di Lip che per quello del fratello
minore Ian Gallagher. Alla fine, è stato scelto per interpretare
Lip, un personaggio poi rivelatosi profondamente nelle sue corde e
che lo ha portato a vincere numerosi riconoscimenti. White,
tuttavia, ha raccontato che interpretare Lip per così tanto tempo –
undici stagioni – non è sempre stato semplice e gli ha fatto
mettere in dubbio di poter essere in grado di interpretare anche
ruoli diversi. Una volta terminata la serie, tuttavia, ha scoperto
che non era così trovando nuovi ruoli con cui distinguersi.
Jeremy Allen White e il suo fisico
per The Iron Claw
6. Ha messo su molta massa
muscolare per il ruolo. L’attore è noto anche per via di
un fisico particolarmente atletico e muscoloso, che avuto modo di
mostrare in più occasioni sia nei progetti a cui ha preso parte sia
con servizi fotografici vari. Per il film The Iron Claw,
dove interpreta il wrestler Kerry Von Erich, però, White si è
trovato a dover mettere su ulteriore massa muscolare, arrivando a
guadagnare circa 20 chili di muscoli, risultando dunque molto più
possente, come si può notare nel trailer del film. Per riuscire
in ciò, si è sottoposto ad una dieta particolarmente calorica
composta da waffle, burro di mandorle, hamburger di tacchino e
avocado.
Jeremy Allen White è su
Instagram
7. Ha un profilo sul social
network. L’attore è naturalmente presente sul social
network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 3.5
milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato
appena una novantina di post, la maggior parte dei quali relativi
alle sue attività come attore. Si possono infatti ritrovare diverse
immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto
promozionali dei suoi progetti. Non mancano però anche immagini
relative alla sua vita privata. Seguendolo si può dunque rimanere
aggiornati sulle sue attività.
Jeremy Allen White e Jessie Buckley in Fingernails – Una diagnosi
d’amore
Jeremy Allen White, sua moglie e i
figli
8. Ha due figlie.
Dall’ottobre 2019 al maggio 2023, l’attore è stato sposato con
l’attrice Addison Timlin, nota per il film
Fallen e la serie StartUp. La coppia ha poi avuto
due figlie: Ezer Billie White, nata il 20 ottobre
2018, e Dolores Wild White, nata il 12 dicembre
2020. Come anticipato, nel maggio del 2023 i due annunciano la
separazione e il divorzio, senza però specificare le cause di
questa rottura. Nell’estate del 2023, all’attore è poi stato
attribuito un flirt con Selena Gomez,
ad oggi ancora non confermato.
Jeremy Allen White: i suoi
tatuaggi
9. Ha diversi
tatuaggi. In TheBear il suo
personaggio è caratterizzato dalle braccia piene di tatuaggi, ma in
realtà l’attore ne ha solo 6. Questi sono un tatuaggio per la
figlia maggiore (un colibrì col nome Ezer), e uno dedicato al
rapporto con la moglie (un cuore con all’interno i loro nomignoli
Buddy & Bilie). In aggiunta, il tatuaggio più famoso che
ha è sicuramente quello visto in molte delle scene senza maglietta
in Shameless, ovvero un semplice triangolo di piccole
dimensioni sul petto, dedicato ai suoi amici, che risale a quando
White aveva solo diciassette anni.
Jeremy Allen White: età e altezza
dell’attore
10. Jeremy Allen White è
nato il 17 febbraio del
1991, Brooklyn, New York, StatiUniti. L’attore è
alto complessivamente 1.70 metri.
Sky rilascia oggi il
trailer ufficiale italino del quinto capitolo di Fargo,
la limited series vincitrice di Emmy, AFI, Peabody e TCA Award
creata per la televisione, scritta, diretta e prodotta
esecutivamente da Noah Hawley e prodotta da MGM Television, una
società Amazon, e FX Productions. Fargo sarà disponibile con il
nuovo attesissimo capitolo in esclusiva su Sky e in streaming
solo su
NOW dal 22 novembre, subito dopo il debutto negli
Stati Uniti. Il quinto capitolo di Fargo è interpretato da Juno Temple (Ted Lasso), Jon Hamm (Mad Men), Jennifer Jason
Leigh, David Rysdahl, Joe Keery, Lamorne Morris, Richa Moorjani,
Sam Spruell e Dave Foley.
L’ultimo capitolo di
Fargo è ambientato in Minnesota e North Dakota, nel 2019.
Dopo che una serie inaspettata di eventi ha messo “Dorothy ‘Dot’
Lyon” (Juno Temple) nei guai con le autorità, questa casalinga del
Midwest, apparentemente tipica, si ritrova improvvisamente
catapultata in una vita che pensava di essersi lasciata alle
spalle.
Lo sceriffo del North
Dakota “Roy Tillman” (Jon Hamm) è alla ricerca di Dot da molto
tempo. Allevatore, predicatore e costituzionalista, Roy crede
di essere la legge e quindi di essere al di sopra della
legge. Al suo fianco c’è il suo fedele ma inetto figlio,
“Gator” (Joe Keery), che cerca disperatamente di dimostrare il suo
valore al padre. Peccato che sia senza speranza. Così, quando
si tratta di dare la caccia a Dot, Roy arruola “Ole Munch” (Sam
Spruell), un oscuro vagabondo di origine misteriosa.
Con i suoi segreti più
profondi che iniziano a svelarsi, Dot tenta di proteggere la sua
famiglia dal suo passato, ma il suo affettuoso e ben intenzionato
marito “Wayne” (David Rysdahl) continua a correre da sua madre,
“Lorraine Lyon” (Jennifer Jason Leigh), per chiedere aiuto. CEO
della più grande agenzia di recupero crediti del paese, la “Regina
del debito” non è contenta della scelta di suo figlio e non
risparmia occasione per esprimere la sua disapprovazione verso
Dot. Tuttavia, quando l’insolito comportamento di Dot attira
l’attenzione del vice della polizia del Minnesota “Indira Olmstead”
(Richa Moorjani) e del vice del North Dakota “Witt Farr” (Lamorne
Morris), Lorraine nomina il suo consulente interno e consigliere
principale, “Danish Graves” (Dave Foley) per aiutare sua
nuora. Dopotutto, la famiglia è famiglia. Ma Dot ha un
talento inquietante per la sopravvivenza. E con le spalle al
muro, sta per dimostrare perché non si dovrebbe mai provocare una
madre Lyon.
Hawley è showrunner,
produttore esecutivo, sceneggiatore, regista (episodi 501 e 502) e
la sua società di produzione 26 Keys guida il team creativo
dell’ultimo nuovo capitolo. Warren Littlefield (The Handmaid’s Tale, The Old Man,
Dopesick), e la sua casa di produzione The Littlefield Company, è
anche produttore esecutivo insieme a Steve Stark (Vikings:
Valhalla, Mercoledì, The Consultant) di Toluca Pictures, Kim
Todd (The Handmaid’s Tale, Brave New World) e Joel & Ethan Coen.
Fargo è prodotto da MGM Television e FX Productions, con MGM
Television come studio principale. La serie è distribuita a livello
internazionale da Amazon MGM Studios Distribution.
Prime
Video ha svelato oggi le prime immagini di
Gigolò per caso, la nuova serie comedy in
sei episodi con uno straordinario cast corale capitanato da
Pietro Sermonti e Christian De Sica
con Ambra
Angiolini, Frank Matano, Asia Argento, Claudio Gregori (Greg),
Antonio Bannò, Francesco Bruni, Giorgia Arena con Marco Messeri,
Sandra Milo e Stefania Sandrelli. Special guest star
Gloria Guida,
Isabella Ferrari e Virginia Raffaele.
Gigolò per caso sarà disponibile dal
prossimo 21 dicembre in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel
mondo. Gigolò per caso è l’ultima novità per i clienti
Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci,
offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un
solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.
1 di 6
A seguito della malattia del padre
(De Sica), con cui ha sempre avuto un rapporto conflittuale,
Alfonso (Sermonti) scopre che il genitore gli ha sempre tenuto
nascosto il suo vero mestiere, quello di gigolò. In crisi con la
moglie (Angiolini) e in difficoltà economiche, Alfonso decide di
rivoluzionare la sua esistenza e seguire le orme paterne, scoprendo
una versione di sé del tutto inaspettata. Coprodotta da Amazon
Studios con Mattia Guerra, Stefano Massenzi, Andrea
Occhipinti per Lucky Red, Gigolò per caso è diretta da
Eros Puglielli, mentre Daniela Delle Foglie e Tommaso
Renzoni firmano soggetto e sceneggiatura.
Gigolò per caso si unirà a
migliaia di film e serie già presenti nel catalogo di Prime Video,
tra cui le produzioni italiane Original AMAZING – FABIO DE
LUIGI, Everybody Loves Diamonds, The Bad
Guy, Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca
Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di
conoscerti, The Ferragnez – La serie S1 e
S2, The Ferragnez: Sanremo special, All or Nothing:
Juventus, Anni da cane, Dinner Club S1 e
S2, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity
Hunted – Caccia all’uomo S1, S2 e S3, e
LOL: Chi ride è fuori S1, S2 e S3; le
serie pluripremiate The Marvelous Mrs. Maisel e
Lizzo’s Watch Out for the Big Girls, la serie satirica sui
supereroi The
Boys e grandi successi come Il Signore degli
Anelli: Gli Anelli del Potere, Citadel, Jack
Ryan di Tom Clancy, Un matrimonio esplosivo,
Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar,
A proposito dei Ricardo, La guerra di domani,
Reacher e Il principe cerca figlio,
oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e
territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle
migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League,
oltre che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27. Altri
titoli Original italiani già annunciati sono le serie
Antonia, No Activity – Niente da segnalare,
Sul più bello – La serie, gli show Karaoke Night –
Talenti Senza Vergogna, LOL Talent Show: Chi fa ridere è
dentro, i film Elf Me, lI migliore dei
mondi, Pensati Sexy,oltre ai rinnovi per nuove
stagioni di Monterossi – La serie,Prisma,
Sono Lillo e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo.
È stata inoltre annunciata la serie Citadel: Diana, il
capitolo italiano dell’universo Citadel.
Prima che gli scioperi dei sindacati
SAG-AFTRA e WGA bloccassero Hollywood e la
produzione de Il gladiatore
2, il regista Ridley Scott è
riuscito a girare 90 minuti del film. Ora, stando a quanto
riportato dal New Yorker, quelle scene girate
sono già state montate, in previsione di una ripartenza delle
riprese che avverrà non appena si concluderà lo sciopero degli
attori. Del montaggio del film si occupano Claire
Simpson (premio Oscar per Platoon) e Sam
Restivo. In questi 90 minuti, sarebbe compresa anche una
scena dove il protagonista combatte contro un branco di babbuini.
Scott, a quanto pare è rimasto “ossessionato da un video di
babbuini che attaccavano i turisti a Johannesburg“.
Scott, il cui nuovo film Napoleon con Joaquin Phoenix
arriverà dal 23 novembre al cinema, sembra stia dunque cercando di
impiegare al meglio questo tempo di stallo. Non è noto quanto il
film finito dovrebbe durare, ma con 90 minuti già montati si può
ipotizzare che il progetto non subirà poi un ritardo troppo ampio
rispetto alla sua data di uscita prevista. Sappiamo però che c’è
ancora poco meno di metà film da girare. Se il sindacato degli
attori dovesse raggiungere un accordo a breve, ci sarebbe ancora la
possibilità che il film riesca ad essere pronto per una
distribuzione in sala nel 2024.
Cosa sappiamo de
Il gladiatore 2?
Come ormai noto, un sequel di
Il gladiatore(attualmente noto solo
come Il gladiatore 2) è a tutti gli
effetti in lavorazione, con Ridley Scott
che torna alla regia del film che vedrà protagonista Paul Mescal nei
panni di Lucius, ma anche il ritorno di Connie
Nielsen nei panni di Lucilla e Djimon
Hounsou in quelli di Juba. Vi sono però anche gli ingressi
del premio Oscar Denzel
Washington, la star di The MandalorianPedro Pascal e
l’attore di Stranger ThingsJoseph
Quinn. Fred Hechinger ricopre invece il
ruolo dell’imperatore Gela, ottenuto dopo che Barry Keoghan
ha dovuto rinunciarvi per via di altri impegni. Fanno poi parte del
cast anche la star di Moon
Knight, May Calamawy e Derek
Jacobi, che riprenderà il ruolo di Gracchus dal primo
film.
Al momento non sono noti dettagli
sulla trama, ma è possibile immaginare che tra Lucius, il figlio
dell’amante di Massimo, Lucilla, e Geta possa generarsi uno scontro
al pari di quello tra Massimo e Commodo visto nel primo film. Non
resta dunque che attendere che le riprese di Il gladiatore 2 abbiano
inizio, così da poter ricevere maggiori dettagli a riguardo come
anche le prime foto in costume dei protagonisti. Ricordiamo che
Russell Crowe non
sembra essere coinvolto in alcun modo nel progetto,
specialmente alla luce del fatto che il suo Massimo moriva al
termine del primo film. Ad ora, questo sequel è atteso in sala per
il 2024.
Disney+
ha diffuso il trailer della commedia originale natalizia per
famiglie
Scivolando sulla Neve, che debutterà il 17
novembre in esclusiva sulla piattaforma streaming. Il film,
interpretato da Lil Rel Howery e Chris “Ludacris” Bridges, è una
storia esilarante e commovente di un assistente sociale del
dipartimento di polizia di Atlanta e del viaggio che compie durante
la Vigilia di Natale con la figlia che lo aiuta a ricordare la
gioia e la magia della stagione natalizia.
In
Scivolando sulla Neve Eddie Garrick (Chris
‘Ludacris’ Bridges) è un uomo di buon cuore che ha voltato le
spalle al Natale a causa di un’esperienza traumatica della sua
infanzia. Su richiesta di sua moglie, Allison Garrick (Teyonah
Parris), da cui è separato, Eddie porta sua figlia di 9 anni,
Charlotte (Madison Skye Validum), a lavorare con lui la Vigilia di
Natale e lì incontrano un misterioso uomo in un vestito rosso di
nome Nick (Lil Rel Howery). Eddie, che è un assistente sociale,
pensa che l’uomo non sia del tutto affidabile e abbia bisogno di
aiuto, ma quando scatena l’ira di un politico locale, Oscar Nuñez,
lui e sua figlia vengono coinvolti in un’avventura magica che
potrebbe riaccendere la sua fede nel Natale. Scivolando sulla
Neve, diretto da Tim Story e scritto da Scott Rosenberg, è
prodotto da John Jacobs e Will Packer, con Tim Story, Johanna Byer,
Ross Fanger e Zac Unterman come produttori esecutivi. Nel cast del
film figurano anche Mary Lynn Rajskub, Ravi V. Patel, Gina Brillon,
Kevin Connolly e Zulay Henao.
Mike White è pronto a
viaggiare verso la prossima destinazione di The White
Lotus, definendo la prossima terza stagione “più
lunga, più grande, più folle” in una recente intervista con EW.
“Sarà una ‘White Lotus’ di grandi
dimensioni”, ha detto White. “Sarà più lungo, più
grande, più folle. Non so cosa penserà la gente, ma sono super
emozionato, quindi almeno per il mio barometro, è una buona cosa…
Sono super entusiasta dei contenuti della stagione”.
Il creatore di The White
Lotus ha anche condiviso un aggiornamento sullo
sviluppo della terza stagione, che probabilmente non sarà pronta
fino al 2025 a causa sia dello sciopero degli scrittori che dello
sciopero SAG-AFTRA in corso, come aveva
precedentemente rivelato il presidente/CEO di HBO e Max
Casey Bloys.
“Sto seriamente finendo le
sceneggiature“, ha detto White. “Sto ancora
aspettando di poter lanciare il cast. Se lo sciopero del SAG
non si risolve presto, allora sì, dovremmo insistere ancora perché
lo show ha un nuovo cast ogni stagione, quindi ci sono molte parti
da interpretare… sono più che ansioso di andare avanti”.
Avevamo
già rivelato che la terza stagione svolgerà in Tailandia,
seguita dal ritorno di Natasha
Rothwellnei panni di Belinda dalla
prima stagione. La serie antologica di successo della HBO era nelle
prime fasi di preparazione per la terza stagione quando lo sciopero
degli scrittori ha costretto la nuova stagione a chiudere.
“La prima stagione mette in risalto il
denaro, e poi la seconda stagione è il sesso“, ha detto
White in una clip alla fine del finale della seconda
stagione. “Penso che la terza stagione potrebbe offrire uno
sguardo satirico e divertente alla morte, alla religione e alla
spiritualità orientale. Sembra che potrebbe essere un ricco
arazzo fare un altro round al White Lotus.
Patrick Dempsey è l’uomo più sexy del mondo nel
2023 secondo People.L’attore di “Ferrari”
e ex attore di “Grey’s
Anatomy” è stato rivelato come il vincitore di
quest’anno durante la trasmissione di martedì sera di
“Jimmy Kimmel Live”.
Prima di svelare che
Patrick Dempsey è l’uomo più sexy del mondo, l’attore
ha partecipato a una sessione di domande e risposte con il pubblico
mentre indossava un realistico filtro per il viso di una lucertola,
seguito da un filtro a forma di asino nel talk show notturno
americano.
“Sono felice che stia accadendo a
questo punto della mia vita“, ha detto
Patrick Dempsey a People nell’articolo
della pubblicazione rivelandolo come il vincitore di
quest’anno. “È bello avere questo riconoscimento, e
sicuramente il mio ego ottiene un piccolo aiuto, ma mi dà
l’occasione per usarlo per qualcosa di positivo.”
Alla domanda su come ha reagito per la
prima volta alla notizia,
Patrick Dempsey ha risposto con una risata: “Ero
completamente scioccato, e poi ho iniziato a ridere, tipo, questo è
uno scherzo, giusto? Sono sempre stata la damigella
d’onore!“
Pedro Pascal,
Timothée Chalamet, Usher,
Jamie Foxx, Lenny Kravitz e Eagles Jason
Kelce sono stati menzionatiall’inizio della giornata come “altri migliori uomini
sexy dell’anno” e sono tutti presenti nel numero dell’uomo più
sexy del mondo del 2023 della pubblicazione insieme al premiato
Patrick Dempsey.
La storia sull’uomo più sexy del mondo
è stato un evento annuale per la rivista People sin dall’inizio dal
premio nel 1985 con il vincitore inaugurale Mel Gibson all’età di 29 anni. Il vincitore
dell’anno scorso è stato Chris Evans, mentre altri vincitori recenti
sono stati
Paul Rudd,
Michael B. Jordan, John Legend e
Idris Elba.
L’episodio di martedì di “Jimmy
Kimmel Live” includeva un’esibizione musicale di Saint
Harison e un’intervista con i conduttori del podcast “Pod
Save America” Jon Favreau, Jon Lovett e Tommy
Vietor.
In vista del debutto di Rebel Moon
– Parte 1: Figlia del fuoco il 22 dicembre, Netflix annuncia che distribuirà per la prima volta
il nuovo film epico di fantascienza di Zack Snyder
in sale selezionate per una settimana.
Secondo Variety, il primo
episodio Rebel Moon
– Parte 1: Figlia del fuocosarà
proiettato in 70mm in quattro città tra cui Los Angeles (Egyptian
Theatre), New York City (Paris Theatre), Toronto (TIFF Bell
Lightbox) e Londra (Prince Charles Cinema), a partire dal 15
dicembre. 21. Netflix è il proprietario delle sale Egyptian Theatre
e Paris Theatre.
Sofia Boutella, Ed Skrein,
Cleopatra Coleman e Cary Elwes recitano nell’ultimo film
di Zack Snyder, incentrato su un’enigmatica giovane donna che vive
in una pacifica colonia alla periferia della galassia. Le è stato
affidato il compito di trovare guerrieri in grado di respingere
un’imminente invasione da parte di un despota tirannico.
Snyder ha recentemente affermato che
“Rebel
Moon” e il suo ultimo film, il film d’azione zombie di
Netflix “Army
of the Dead”, fanno parte dello stesso universo.
“‘L’Armata dei Morti’ ha una mitologia piuttosto vasta che non
è mai stata inserita nel film“, ha detto a Total
Film. “In realtà c’è un personaggio di ‘Rebel Moon’
nella serie animata ‘Army of the Dead’ che non abbiamo mai
realizzato.”
Cosa sappiamo su Rebel Moon –
Parte 1: Figlia del fuoco
Snyder originariamente concepì “Rebel
Moon” come un film di “Star
Wars” ispirato ai “Sette Samurai” che presentò a
Lucasfilm poco dopo che la Disney acquisì lo studio nel 2012 per
4,05 miliardi di dollari. Il regista voleva creare personaggi
originali e ha spinto per una sceneggiatura classificata come R,
che alla fine ha portato “Rebel
Moon” a diventare una proprietà propria al di fuori
del franchise di “Star
Wars“.
Il regista ha scritto il progetto come un
unico film, ma Netflix
era riluttante ad accettarlo perché la sceneggiatura contava 172
pagine. Con quella lunghezza, “Rebel
Moon” avrebbe avuto una durata di circa tre
ore. Le due parti hanno concordato di dividere il film in due
metà, con il secondo film
Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice in arrivo l’anno
prossimo.
Snyder sta anche lavorando su due tagli
separati di ciascun film “Rebel Moon”. Un taglio è un film che
“chiunque può apprezzare e guardare”, mentre l’altro sarà più
esplicito e rigorosamente per adulti. “Penso che per i
miei fan e per le persone pronte a fare un tuffo più profondo e più
difficile, sarà divertente“, ha detto Snyder a
Vanity Fair all’inizio di quest’anno. Successivamente
ha rivelato su Tudum di
Netflix che i tagli del regista includeranno quasi
60 minuti di filmati aggiuntivi.
“Il Director’s Cut si avvicina
a un’ora di contenuti extra, quindi penso che sia una versione
legittima dell’universo esteso“, ha detto
Snyder. “Puoi davvero vedere molto. È solo
più dipinto fino in fondo. Il [taglio] del regista è
un’immersione profonda, cosa che notoriamente ho fatto durante
tutta la mia carriera. Non so come sono finito nel mondo dei
Director’s Cut, ma quello che posso dire è che, per me, i
Director’s Cut sono sempre stati qualcosa per cui ho dovuto lottare
in passato e nessuno lo voleva. Era questo bambino bastardo
che cercavo sempre di mettere insieme perché sentivano che esisteva
una versione più profonda. E con Netflix abbiamo girato scene
solo per il Director’s Cut. Quindi, in questo senso,
è davvero una rivelazione perché dà quel secondo calcio al
barattolo per i grandi fan.
Il 2023 non è iniziato nel migliore
dei modi per Jeremy Renner,
l’Occhio di Falco dell’MCU, che proprio il primo
dell’anno, cercando di aiutare il nipote, è rimasto investito da uno spazzaneve di
grandi dimensioni, vicino a casa sua a Lake Tahoe. Renner è poi
stato ricoverato per un trauma toracico, lesioni ortopediche e
oltre 30 ossa rotte, tra cui ginocchio, tibia, clavicola, spalla,
entrambe le caviglie e otto costole. Fortunatamente, la
situazione dell’attore è poi progressivamente andata migliorando,
con una ripresa delle attività motorie tale da permettergli di
presenziare anche ad alcuni eventi pubblici.
Ora, a 10 mesi dall’incidente,
Renner ha fornito un ulteriore aggiornamento sulla sua salute
tramite il proprio profilo
Instagram. In un nuovo post, l’attore ha riflettuto sul suo
recupero e ha affermato di aver “esplorato OGNI tipo di terapia
dal 14 gennaio… tutti i giorni, innumerevoli ore di fisioterapia,
iniezioni di peptidi, flebo e spinte, cellule staminali ed esosomi,
terapia a luce rossa/IR, camera iperbarica a 2.0 atmosfere,
immersione a freddo, e la lista continua“. Proseguendo, Renner
ha però indicato quella che si è rivelata essere la terapia
migliore.
“La mia più grande terapia è
stata la mia mente e la volontà di essere qui e di impegnarmi per
recuperare e stare meglio…. Essere eccezionale… sento che è mio
dovere farlo. Non per sprecare la mia vita che è stata risparmiata,
ma per restituire qualcosa alla mia famiglia, ai miei amici e a
tutti voi che mi avete permesso di resistere. Vi ringrazio
tutti“. Sembra dunque che l’attore continui a stare sempre
meglio e i suoi fan non vedono l’ora di poterlo vedere di nuovo a
lavoro. Tra i primi progetti a cui Renner dovrebbe prendere parte,
non appena gli sarà possibile, c’è la terza stagione della serie
Mayor of Kingstown.
Ridley Scott non vuole sentire la gente lamentarsi
delle inesattezze storiche nel suo prossimo film, Napoleon,
con Joaquin Phoenix
nei panni di Napoleone e la candidata all’Oscar Vanessa Kirby nei panni dell’imperatrice
Joséphine.
Secondo il
New Yorker, il trailer del prossimo Napoleondi
Ridley Scottt ha indotto lo storico televisivo Dan
Snow a pubblicare un TikTok sottolineando diversi momenti che
percepiva come storicamente imprecisi. Per quanto riguarda una
scena raffigurante la Battaglia delle Piramidi, ad
esempio, Snow ha detto: “Napoleone non ha sparato alle
piramidi“.
Ridley Scott ha ora così risposto: “Fatti una
vita“.
Di cosa parla Napoleon?
“Napoleon è un’epopea d’azione
piena di spettacolo che racconta in dettaglio l’ascesa e la caduta
dell’iconico imperatore francese Napoleone Bonaparte,
interpretato dal premio Oscar Joaquin
Phoenix”, si legge nella sinossi ufficiale. “Sullo
sfondo straordinario di una cinematografia su larga scala
orchestrata dal leggendario regista
Ridley Scott, il film cattura l’inarrestabile viaggio
di Bonaparte verso il potere attraverso il prisma della sua
relazione mutevole e avvincente con il suo unico vero amore,
Josephine, mostrando le sue visionarie tattiche militari e
politiche contro alcune delle sequenze di battaglie pratiche più
dinamiche mai girate”.
Accanto a Phoenix, Napoleon
vede Vanessa Kirby
nei panni dell’imperatrice Joséphine, Tahar Rahim
nei panni di Paul Barras, Ben Miles nei panni di
Caulaincourt, Ludivine Sagnier nei panni di
Theresa Cabarrus, Matthew Needham nei panni di
Lucien Bonaparte, Youssef Kerkour nei panni del
maresciallo Davout, Phil Cornwell nei panni di
Sanson ‘The Bourreau, Edouard Philipponnat nei
panni dello zar Alessandro, Paul Rhys nei panni di
Talleyrand, John Hollingworth nei panni del
maresciallo Ney, Gavin Spokes nei panni di Moulins
e Mark Bonnar nei panni di Jean-Andoche Junot.
Ridley Scott dirige da una sceneggiatura di
David Scarpa. Il film è una produzione congiunta
tra la produzione di Apple Studios e Scott Free Productions.
Ridley Scott e
Joaquin Phoenix
producono insieme a Kevin Walsh e Mark Huffam
mentre Michael Pruss e Aidan Elliott sono i
produttori esecutivi.
A proposito di Ms.
Marvel, anche lei è nel
film! L’adorabile Kamala Khan,
una superfan di Captain
Marvel, appare accanto al suo
eroe – interpretato in modo accattivante come
sempre dalla deliziosa Iman
Vellani – insieme
a Teyonah Parris,
che riprende il suo ruolo apparso per la prima volta in
WandaVision nei panni
di Monica Rambeau, l’astronauta di SABREche è stata vista l’ultima volta mentre tentava di violare il
villaggio di Westview nella serie TV originale del MCU del
2021.
Mentre Guardiani
della Galassia Vol. 3è
stato uno straordinario successo critico ee economico,
il resto della produzione dell’anno dei Marvel Studios non sono stati all’alteza delle
aspettative sia di pubblico che di critica.Ant-Man and the Wasp:
Quantumaniaè stata una delusione di
critica e commerciale, mentre
Secret Invasion, lo spettacolo
sull’infiltrazione, i sotterfugi e lo spionaggio degli Skrull, è
stato generalmente considerato la cosa peggiore che i Marvel Studios abbiano mai
prodotto. The
Marvels considerato i numeri
messi a segno nelle prevendite sembra destinato ad essere
l’ennesimo passo falso, ma sarà davvero cosi? Vediamo di scoprirlo
con le prime reazioni arrivate in rete!
Il redattore
capo di Collider,Steve
Weintraub,afferma che The
Marvels “è fantastico” e
sebbene non sia uno dei migliori film Marvel che vale la pena vedere sul
grande schermo, e
Therese Lacsonla
pensa allo stesso modo, dicendo che è “il momento più divertente”
nei cinema per un film del MCU da un po’ di tempo a questa
parte.Ross
Bonaime lo definisce “breve, dolce e
dannatamente divertente”, mentre Carly
Lane grida numeri musicali e potere
femminile. D’altra parte, Nate
Richard ha trovato la storia un “enorme
pasticcio”, ma ha elogiato l’alchimia dei tre
protagonisti.
Disney ha
rilasciato una nuova clip del nuovo film
d’animazioneWish,
che mostra in anteprima una nuovissima canzone dell’attesissimo
film d’animazione in uscita.
L’anteprima dell’ultima
canzone proviene dalla canzone “I’m A Star“, una melodia
pop cantata da un gruppo di animali su quanto sia speciale il
mondo. La canzone è stata scritta da Julia Michaels e
Benjamin Rice ed è solo una delle tante canzoni originali
che debutteranno nel film in uscita Wish.
Cosa sappiamo su Wish?
Il film è il 62esimo film della
Disney Animated Canon . Wish è
una storia completamente nuova ambientata nel magico regno di
Rosas, dove Asha, un’ottimista con uno spirito acuto e una profonda
cura per la sua comunità, si rivolge al cielo in un momento di
bisogno ed esprime un desiderio,” recita la sinossi del
film. “La richiesta di Asha riceve risposta da una forza
cosmica, una piccola sfera di energia sconfinata,
Stella. Insieme, affronteranno il più formidabile dei nemici
per salvare la sua comunità e dimostrare che quando la volontà di
un essere umano coraggioso si connette con la magia delle stelle,
possono accadere cose meravigliose.
Oltre a Sorella Irene
(Taissa
Farmiga) che combatte ancora una volta
con un formidabile demone di nome Valak (Bonnie
Aarons), il
sequel di The
Nun ha visto anche il ritorno
di Jonas Bloquet nei panni
dell’affascinante e gentile Maurice “Frenchie”
Theriault. Tuttavia, alla fine di The
Nun 2, Frenchie ha incontrato il suo
destino crudele – e il regista aveva addirittura pianificato di
uccidere il personaggio prima del previsto.
“Sì. Questo è sempre
stato il piano. Voglio dire, penso che uscendo dal primo film,
la gente ama davvero Maurice. Voglio dire, Jonas è così
affascinante. È altrettanto affascinante nella vita
reale. Mentre veniva sviluppato, abbiamo discusso in quale
punto della sequenza temporale si adattava. Perché, voglio
dire, c’è stata anche una discussione iniziale sul fatto che forse
questo portasse direttamente all’esorcismo“, ha detto
Michael Chaves.
Il sequel ha ampliato la
storia di Frenchie inserendolo in una famiglia e
dandogli un ruolo paterno. Sebbene avessero esitato a dare al
personaggio un destino brutale, il regista ritiene che ciò potrebbe
contribuire a creare una sorta di “angoscia e
ansia”.
“Era qualcosa su cui
penso che tutti noi avessimo esitazioni. Amiamo così tanto
questo personaggio e il pubblico lo ha amato così tanto. Non
eravamo sicuri di volerlo uccidere. Ma sicuramente, penso di
costruire la tensione e metterlo con una famiglia e farlo
innamorare e semplicemente farlo diventare questa figura
paterna. . . Penso che tutto questo sia solo di
più. . . Costruisce solo angoscia e ansia. Puoi
semplicemente sentire il crepacuore arrivare”, ha
aggiunto.
Di cosa parla The Nun 2?
E’ un sequel del film horror
del 2018 The
Nun e parte di The
Conjuring Universe, The Nun
2, ambientato nella Francia del 1956, segue Sorella
Irene mentre deve ritrovarsi faccia a faccia con la suora demone
conosciuta come Valak. Insieme a
Farmiga, Aarons e Bloquet ci sono Storm Reid
nei panni di Debra, Anna Popplewell nei panni di
Marcella, Katelyn Rose Downey nei panni di Sophie,
Suzanne Bertish nei panni di Madame Laurent e
Natalia Safran nei panni di Sorella Chloe.
Apprendiamo oggi che Enola
Holmes 3 è in lavorazione. Dunque un terzo
film di Enola Holmes con Millie Bobby Brown è ufficialmente una
realtà.
A riverlarlo è stato Scott Stuber,
presidente di NetflixFilms che ha
confermato a Collider che Enola
Holmes 3 verrà realizzato e vedrà la protagonista Millie Bobby Brown riprendere il ruolo di
Enola Holmes.
“Sai, [Millie
Bobby Brown è] una grande star nostrana per noi“,
ha detto. “Voglio dire, ovviamente, Stranger
Things è stata enorme per noi, e vederla crescere come attrice.
Avremo con lei un film intitolato Damsel in primavera, di cui sono
davvero entusiasta, [di] Juan Carlos Fresnadillo. Quindi,
interpretando bene quel personaggio. L’IP Holmes è stranamente
elastico. Ovviamente, la Warner Bros. ha fatto un lavoro
incredibile con
Downey e
Jude Law, quindi l’idea di poter estendere quell’IP con lei è
entusiasmante. Quindi stiamo lavorando ancora una volta su una
sceneggiatura per cercare di ottenere questo risultato. Ma sì,
aspirazione. Mi piacerebbe farne un altro.”
Stuber non ha specificato se
qualcuno degli altri attori presenti nel cast dei primi due film,
incluso
Henry Cavill nei panni di Sherlock
Holmes, ritornerebbe per Enola Holmes 3
poiché la sceneggiatura è ancora in fase di scrittura.
Enola Holmes ha debuttato su Netflix nel
settembre 2020. Diretto da Harry Bradbeer con una sceneggiatura di
Jack Thorne, il film adatta
The Enola Holmes Mysteries di Nancy Springer e segue la
sorella minore di Sherlock, Enola, mentre cerca
di ritrovare la madre scomparsa. Nel film recitano anche
Sam Claflin,
Helena Bonham Carter e Louis
Partridge.
Nel novembre 2022, Millie Bobby Brown ha detto
a ScreenRant che era molto ansiosa di realizzare un terzo
film di Enola Holmes. “Mi piacerebbe far
parte di un altro”, ha detto. “Mi piacerebbe vederla occuparsi
di più casi, essere messa sotto pressione, messa in situazioni
folli, farla sentire di nuovo vulnerabile. Adoro vederla
tornare al lavoro. Non è stata ancora fissata una data di uscita
per Enola Holmes 3.
Sebbene si sia parlato molto
della
serie spin-off
di Game of
Thrones incentrata su Jon Snow sin dalla sua
rivelazione l’anno scorso, lo spettacolo non ha ancora avuto il via
libera. Questo orami sta diventando un dato di fatto, e alcuni
spettacoliprequel o sequel di Game of
Thronessi sono fermati molto spesso sulla
carta.
“Abbiamo sempre le
sceneggiature di Game of Thrones in fase di sviluppo“, ha
affermato Bloys. “Abbiamo dato il via libera a Dunk and
Egg in primavera… Non direi che ci sia qualcos’altro in quel mondo
che sia vicino al via libera o qualcosa del genere, ma lavoriamo
sempre su sceneggiature e idee diverse.”
Quali sono alcuni dei potenziali
spin-off di Game of Thrones?
A Knight of the Seven
Kingdoms: The Hedge Knight è basato sulla novella di
George RR MartinDunk and Egg. Il
racconto è incentrato su Ser Duncan the Tall (Dunk) e Aegon V
Targaryen (Egg), ambientato cento anni prima degli eventi della
serie principale. La serie dovrebbe durare sei episodi.
“Un secolo prima degli eventi
de Il Trono di
Spade, due improbabili eroi vagavano per Westeros… un giovane,
ingenuo ma coraggioso cavaliere, Ser Duncan l’Alto, e il suo
minuscolo scudiero, Egg“, recita la trama della
serie. “Ambientato in un’epoca in cui la stirpe dei
Targaryen detiene ancora il Trono di Spade e il ricordo dell’ultimo
drago non è ancora passato dalla memoria vivente, grandi destini,
potenti nemici e imprese pericolose attendono questi amici
improbabili e incomparabili.“
Il prequel sarà scritto e prodotto
esecutivamente da Martin e Ira Parker. Ulteriori produttori
esecutivi sono Ryan Condal e Vince Gerardis. Altri potenziali
spin-off di Game of Thrones sono in lavorazione alla HBO, tra cui
una serie incentrata su Jon
Snow con il ritorno di
Kit Harington.
A24 ha diffuso il primo trailer originale di
The Iron
Claw, l’atteso nuovo film biografico/drammatico basato
sulla storia vera dei fratelli fratelli Von Erich
e che vede protagonisti Jeremy Allen White,
Zac Efron, Harris Dickinson, Holt McCallany
Lily James e Maura Tierney.
Zac Efron, Jeremy Allen White e Harris Dickinson hanno
sviluppato il loro legame fraterno e i loro corpi muscolosi per
adattarsi ai leggendari fratelli Von Erich nel nuovo film
biografico A24 di Sean Durkin. “La vera storia degli
inseparabili fratelli Von Erich, che hanno fatto la storia nel
mondo molto competitivo del wrestling professionistico nei primi
anni ’80”, si legge nella sinossi ufficiale. “Attraverso
la tragedia e il trionfo, all’ombra del loro prepotente padre e
allenatore, i fratelli cercano un’immortalità straordinaria sul più
grande palcoscenico dello sport.”
Quel legame fraterno li aiuta bene
a recitare The
Iron Claw (in uscita il 22 dicembre),
l’attesissimo dramma A24 su una delle dinastie più iconiche del
wrestling. Il film si concentra su quattro dei sei fratelli
Von Erich – Kevin (Efron), David (Dickinson),
Kerry (White) e Mike (Stanley Simons) – che costruirono un impero
del wrestling negli anni ’70 e ’80, guidato dal loro prepotente
padre Fritz (Holt McCallanydi
Mindhunter). Ma anche quando raggiunsero la fama
internazionale, la famiglia ebbe difficoltà sia dentro che fuori
dal ring. Cinque dei fratelli Von Erich (tutti tranne Kevin)
morirono giovani, soccombendo a problemi di salute, tragici
incidenti o suicidio. Le morti consecutive hanno scatenato le
voci di una maledizione familiare, un ammonimento su come a volte
il successo può esigere un prezzo brutale.
Il regista Sean Durkin, che ha
anche scritto la sceneggiatura di The
Iron Claw, è un sedicente nerd del wrestling che
sognava da tempo di portare la storia di Von Erich sul grande
schermo. Il regista di The
Nest si è appassionato al wrestling da bambino
negli anni ’80 e ’90 in Inghilterra. Ogni volta che le star
americane facevano il viaggio attraverso l’oceano, pregava suo
padre di portarlo a un incontro. Fu mentre esaminava gli scaffali
di video di wrestling nel suo negozio di videonoleggio che incontrò
per la prima volta i Von Erich. Uno dei primi
ricordi di Durkin è guardare (e riguardare) Kevin
saltare dalla corda più alta con i suoi caratteristici piedi nudi
nel filmato di un vecchio incontro della National Wrestling
Alliance. In Italia The Iron
Claw non ha al momento una data di uscita.
La star di The BearJeremy Allen
White ha recentemente rivelato di aver avuto un incontro
con i Marvel Studios per parlare di un
progetto di un adattamenti del Marvel Cinematic Universe,
ma che ha finito per sabotare se stesso nell’incontro.
Parlando con GQ
in una recente intervista, Jeremy Allen White ha
parlato di come una volta ha avuto un incontro per un “film
Marvel“, ma ha avuto un
atteggiamento durante l’incontro, che secondo lui ha portato a
quello che è si è rivelato un incontro senza successo.
“Ho avuto un incontro per una
specie di film Marvel e avevo un certo
atteggiamento“, ha commentato Jeremy Allen
White. “Penso di aver interpretato tutto in modo
sbagliato“, ha detto White. “‘Dimmi perché dovrei
fare il tuo film’, loro dicevano, ‘F— tu,’ e io rispondevo,
‘Giusto.'” Jeremy Allen White si è anche
chiesto perché il mondo dei supereroi sia il punto di arrivo logico
per gli attori di alto profilo. “Sono confuso su come l’apice
della carriera di un attore sia finito in quel posto“, ha
detto Jeremy Allen White l’anno scorso secondo
GQ.
Ora, la sua posizione è un po’
diversa. “Hanno dei registi davvero bravi per fare quei film e
ovviamente hanno degli attori davvero bravi per fare quei
film“, ha detto l’attore, anche se non sembra pentirsi del suo
incontro. “L’ho interpretato nel modo in cui volevo
interpretarlo.”
L’attore ha anche affermato che
preferirebbe di gran lunga lavorare su un “dramma da 25 milioni
di dollari che penso che la maggior parte degli attori voglia
realizzare” piuttosto che recitare nell’ultimo blockbuster di
supereroi.
Jeremy Allen White sarà la
protagonista del prossimo film biografico sul wrestling di A24
Il prossimo film di Jeremy
Allen White, The Iron
Claw, che uscirà nei cinema degli Stati Uniti il 22
dicembre 2023. Diretto e scritto da Sean Durkin,
il film A24
racconta la storia dei fratelli Von Erich del wrestling
professionistico. Nel film figurano anche
Lily James,
Zac Efron, Harris Dickinson, Holt McCallany e
Maura Tierney.
“La vera storia degli
inseparabili fratelli Von Erich, che hanno fatto la storia nel
mondo molto competitivo del wrestling professionistico nei primi
anni ’80”, si legge nella sinossi ufficiale. “Attraverso
la tragedia e il trionfo, all’ombra del loro prepotente padre e
allenatore, i fratelli cercano un’immortalità straordinaria sul più
grande palcoscenico dello sport.”
The Bear, nel frattempo, è stato recentemente
rinnovato per la terza stagioneda
FX. La serie oltre all’attore vede la partecipazione
anche di Aye Edebiri, Ebon Moss-Bachrach, Lionel Boyce,
Liza Colón-Zayas, Abby Elliott e Matty Matheson. La terza
stagione di The Bear dovrebbe debuttare nel 2024.
Un sorprendente aggiornamento
riguardante il film reboot di Le Cronache di
Narnia, prodotto da Netflix e diretto da Greta Gerwig, è stato
appena diffuso. Basandosi sui popolari racconti di C.S.
Lewis, Netflix realizzerà come noto un riavvio della saga
fantasy, portata per l’ultima volta sul grande schermo con Le Cronache di Narnia: Il
viaggio del veliero. Ora, dopo che Netflix ha acquisito i
diritti sul franchise, sono state promesse nuove opere dedicate a
tale universo narrativo, tra cui due film che saranno appunto
diretti dalla regista di Barbie. Si ipotizzava
potesse volerci però del tempo prima di poter vedere il primo di
questi film, ma sembra che non ci vorrà poi molto.
Parlando con Collider, il responsabile di
Netflix Film Scott Stuber ha infatti rivelato a
sorpresa che la produzione del film di
LeCronache di
Narnia avrà inizio nel 2024. “Credo che la
gente sappia che stiamo cercando di mettere insieme il film di
Greta Gerwig, Le cronache di Narnia e di avere quel film.
Inizieremo a concretizzarlo il prossimo anno“, ha dichiarato
Stuber. Ad oggi ancora non si sa nulla del cast del film, ma è
possibile che con il risolversi dello sciopero degli attori inizino
ad emergere anche notizie a tal riguardo. Se davvero la produzione
del film dovesse svolgersi nel 2024, il film potrebbe idealmente
essere pronto per la fine del prossimo anno o per i primi del
2025.
Le Cronache di Narnia
arriva su Netflix
Nel 2018 Netflix aveva firmato un
accordo pluriennale con la The C.S. Lewis Company
per poter sviluppare film e serie televisive basati su tutti e
sette i romanzi di Narnia. “È meraviglioso sapere che
le persone di tutto il mondo non vedono l’ora di vedere di più su
Narnia e che i progressi nella tecnologia di produzione e
distribuzione ci hanno permesso di far riprendere vita alle
avventure di Narnia portandole tutto il mondo“, aveva
dichiarato Douglas Gresham, figliastro di Lewis.
Ad ora sono stati annunciati solo i due film affidati a Greta
Gerwig, ma gli accordi originali prevedono anche una serie televisiva,
quindi potrebbe esserci altro in serbo per il futuro.
In un comunicato stampa di
Nintendo, è stato annunciato che il colosso darà il via allo
sviluppo di un film live-action di The Legend of
Zelda che sarà diretto da Wes Ball,
meglio conosciuto per il suo lavoro alla regia della saga di
The Maze Runner.
Il film al momento semplicemente
intitolato The Legend of Zelda, sarà prodotto
dal co-creatore della serie, direttore e membro di Nintendo
Shigeru Miyamoto, nonché dal presidente di
Arad ProductionsInc., Avi Arad. Sarà
cofinanziato da Nintendo e Sony Pictures
Entertainment, con il comunicato stampa che sottolinea che
Nintendo sta finanziando oltre il 50%
dell’operazione mentre Sony si occupa della distribuzione
cinematografica mondiale. Il comunicato si conclude con la seguente
dichiarazione:
“Coinvolgendosi attivamente
nella produzione del film con l’obiettivo di far sorridere tutti
attraverso l’intrattenimento, Nintendo porterà avanti i propri
sforzi per produrre un intrattenimento unico e offrirlo a quante
più persone possibile.”
Qual è stato il gioco più recente
The Legend of Zelda ?
L’ultimo gioco di The Legend
of Zelda uscito è stato The Legend of Zelda:
Tears of the Kingdom, che ha debuttato sulla linea di
console Nintendo Switch il 12 maggio 2023. È il sequel diretto di
The Legend of Zelda: Breath of the Wild del 2017, che ha
portato l’iconico franchise Nintendo verso una nuova direzione.
Prime
Video ha svelato oggi il trailer ufficiale della
seconda stagione di Reachere ha annunciato che
l’adrenalinica serie tornerà il 15 dicembre in oltre 240 Paesi e
territori nel mondo, in esclusiva su Prime
Video.
Dopo l’entusiastica accoglienza
ottenuta dalla stagione di debutto, la posta in gioco si alza con
questa seconda stagione, con ancora più rischi e azione. Gli otto
episodi della nuova stagione saranno disponibili a cadenza
settimanale, con i primi tre in uscita il 15 dicembre e i
successivi ogni venerdì fino al 19 gennaio 2024.
Reacher ha conquistato un pubblico
globale delle dimensioni di Jack Reacher, diventando rapidamente
una delle cinque stagioni originali più viste a livello globale su
Prime Video al debutto. I fan del genere
possono godersi la prima stagione di
Reacher, oltre ad un’ampia scelta di
action crime thriller disponibili su Prime Video, come
Jack Ryan, Citadel, Shelter,
The Terminal List, The
Continental, Senza Rimorso
di Tom Clancy. Reacher è l’ultima novità per i
clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni
veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video,
con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.
Reacher 2 quando esce e dove
vederla in streaming
La seconda stagione di
Reacher in streaming uscirà con i primi tre in uscita il
15 dicembre e i successivi ogni venerdì fino al 19 gennaio 2024 in
esclusiva su Prime Video
La trama della seconda stagione di
Reacher
La seconda stagione di
Reacher inizia quando l’ex investigatore della
polizia militare Jack Reacher (Alan Ritchson) riceve un messaggio
in codice che lo informa che i membri della sua ex unità
dell’Esercito, l’Unità Speciale di Investigazione del 110° MP,
saranno misteriosamente e brutalmente uccisi uno ad uno. Strappato
dal suo vagabondare, Reacher si riunisce con tre dei suoi ex
commilitoni, diventati famiglia d’elezione, per investigare:
Frances Neagley (Maria Sten), Karla Dixon (Serinda Swan), contabile
forense per la quale Reacher ha da tempo un debole; e David
O’Donnell (Shaun Sipos), padre di famiglia dalla parlantina veloce
e dal coltello a serramanico. Insieme, iniziano a ricostruire il
puzzle di un mistero in cui la posta in gioco diventa sempre più
alta e che li porta a chiedersi chi li abbia traditi e chi sarà il
prossimo a morire. Utilizzando la sua inimitabile miscela di
intelligenza e forza, Reacher non si fermerà davanti a nulla per
scoprire la verità e proteggere i compagni della sua unità. Se c’è
una cosa che Reacher e la sua squadra sanno per certo è che non si
scherza con l’Unità Speciale di Investigazione. In questa stagione,
preparatevi a vedere Reacher e la sua Unità colpire duro.
Basato su Vendetta a freddo (Bad Luck and
Trouble), l’undicesimo romanzo della serie best-seller
mondiale di Lee Child, Reacher S2 vede Alan
Ritchson nel ruolo principale di Jack Reacher, con Maria Sten,
Serinda Swan e Shaun Sipos nei panni dei componenti dell’Unità
Speciale di Investigazione del 110° MP. Completano il cast
Ferdinand Kingsley nel ruolo di A.M., un mercenario che la
Sicurezza Interna definisce “fantasma”; Robert Patrick come Shane
Langston, capo della sicurezza di un appaltatore privato della
difesa con un passato discutibile; e Domenick Lombardozzi nel ruolo
del duro detective della polizia di New York Guy Russo.
La serie tv
Reacher
Reacher è prodotto da Amazon
Studios, Skydance Television e Paramount Television Studios. Basata
sui romanzi di Lee Child, qui anche nel ruolo di executive
producer, la serie è scritta per la televisione dallo sceneggiatore
nominato agli Emmy Nick Santora (Scorpion, Prison
Break), che ne è anche executive producer e
showrunner. Oltre a Santora e Child, anche Don Granger, Scott
Sullivan e Adam Higgs sono executive producer, con David
Ellison, Dana Goldberg e Matt Thunell per Skydance.
Iniziata nel 1979, la saga di
Alien è oggi una delle più
affascinanti narrazioni sullo scontro tra l’essere umano e gli
alieni. Il primo film è ancora oggi considerato uno dei più
importanti horror di fantascienza di sempre e il suo sequel
Aliens – Scontro finale
è uno dei migliori secondi capitoli mai arrivati al cinema. Nel
corso degli anni la serie sembra però aver perso il proprio
potenziale, fino all’arrivo però nel 2012 del prequel Prometheus. In questo
si introducevano nuovi elementi e tematiche, poi riprese anche da
sequel Alien: Covenant (qui la recensione), arrivato al
cinema nel 2017 con Ridley Scott nuovamente
alla regia.
Questi due nuovi capitoli hanno
ravvivato le attenzioni sulla saga, che si arricchiva ora anche di
tematiche esistenzialiste e profondamente legate al concetto di
creatore e creato. Nasce così un nuovo capitolo che aspira a
combinare il primo film con il precedente Prometheus, portando dunque avanti il
racconto sulla ricerca dell’origine dell’umanità, strettamente
legata agli aspetti più spaventosi del mondo extraterrestre.
Visiviamente sbalorditivo, tanto nei suoi effetti speciali quanto
nelle gloriose scenografie, Alien: Covenant è un titolo
particolarmente apprezzato su diversi fronti e che lascia aperte
molte porte per il futuro della saga.
Scott ha infatti dichiarato di
nutrire particolare interesse verso questi prequel e il loro
racconto, completando il quale ci si ricollegherà alla storia del
primo film. Per gli appassionati di Alien, dunque, non
solo Covenant è un capitolo imprescindibile, ma anche un
nuovo pezzo di un puzzle più grande. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al suo sequel. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Alien: Covenant, la trama del film
Dieci anni dopo la fallimentare
spedizione Prometheus, che avrebbe dovuto rintracciare gli alieni
precursori della vita sulla Terra, un nuovo equipaggio parte a
bordo dell’astronave Covenant per popolare il pianeta Origae-6. La
navicella viene però colpita e deviata da un’esplosione stellare e
l’androide Walter sveglia prontamente gli
astronauti sopravvissuti dallo stato di ibernazione. Incuriositi da
uno strano segnale radio proveniente da un pianeta vicino, il
comandante Christopher Oram e il suo gruppo
decidono di esplorarlo, allontanandosi dalla meta iniziale.
Qui scoprono un ambiente ospitale,
che quasi richiama quello terrestre, ma risvegliano
inconsapevolmente delle creature aliene: i Neomorfi. Mentre i
membri Hallet e Ledward vengono
uccisi insieme alla pilota e alla moglie del comandante, il resto
dell’equipaggio viene salvato da un misterioso uomo incappucciato
che li porta in una città vicina. Ma quando il comandante muore,
lascia l’astronauta Daniels e i suoi colleghi alle
prese con un’agghiacciante verità. L’identità di quel misterioso
uomo quanto di quel lugubre pianeta, veranno presto svelate.
Alien: Covenant, il cast del film
Del cast che compone il film, il
nome di maggior richiamo è certamente quello di Michael
Fassbender, che riprende qui il ruolo dell’androide
David, già visto in Prometheus. Egli però interpreta anche
un secondo personaggio, Walter, anch’egli un droide con le stesse
sembianze di David. Per dar vita ai due personaggi, l’attore si è
concentrato sull’evidenziare delle piccole differenze tra i due, al
di là dei differenti orientamenti di carattere. Se nel precedente
film la protagonista femminile era Noomi Rapace,
qui viene invece sostituita da Katherine
Waterston, attrice vista anche in Vizio di
forma e Animali fantastici e dove
trovarli. Per la capigliatura del personaggio, l’attrice
si è ispirata proprio ad un personaggio presente in quest’ultimo
titolo, quello di Credence.
Nel film vi è poi l’attore Billy Crudup
nel ruolo di Christoper Oram, nuovo capitano della Covenant dopo la
morte di Jacob Branson. Quest’ultimo ha il volto di James Franco,
che compare con un cameo. Vi sono poi Danny
McBride nel ruolo del pilota Tennessee e Demian
Bichir nei pannni del capo della sicurezza Lope.
Carmen Ejogo è Karine Orma, biologa della Covenant
mentre Amy Seimetz e Jussie
Smollet sono rispettivamente Faris e Ricks, copilota e
chirurgo della Covenant. All’inizio del film compare anche l’attore
Guy Pearce, che
riprende il ruolo di Peter Weyland, personaggio già visto in
Prometheus.
Il sequel di Alien:
Covenant, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Dopo aver realizzato
Prometheus, Scott dichiarò che ci sarebbero stati almeno
altri due o tre sequel prima di ricongiungersi agli eventi di
Alien. Con l’arrivo di Alien: Covenant in sala,
il regista ribadì che un nuovo capitolo era già in fase di
sviluppo. Questo avrebbe dovuto portare avanti quanto visto nel
precedente, riproponendo grossomodo gli stessi personaggi già
incontrati. In questo nuovo sequel, inoltre, il focus avrebbe
dovuto essere sugli androidi e sulla loro intelligenza artificiale,
senza dimenticare ovviamente anche gli Xenomorfi e gli Ingegneri,
sui quali si forniranno sempre più indizi. Di quel progetto, però,
non se ne è più fatto nulla ma un nuovo capitolo della saga
arriverà ora al cinema il 16 agosto2024.
Il titolo ufficiale, ad ora,
è Alien: Romulus questo sarà diretto
dal regista Fede Álvarez (La casa, Man in theDark) ed è stato descritto come un film sconnesso dagli
altri della serie, anche se dalle premesse a molti è sembrato quasi
poter essere una sorta di remake del titolo del 1979. La premessa
ad oggi fornita recita infatti: “Un gruppo di giovani in un
mondo lontano si trova a confrontarsi con la forma di vita più
terrificante dell’universo“. La star di Priscilla,
Cailee Spaeny, sarà la protagonista. A completare
il cast ci sono poi Isabela Merced, David
Jonsson, Archie Renaux e le giovani star
Spike Fearn e Alieen Wu.
In attesa di poter vedere tale
sequel, è possibile fruire di Alien:
Covenant grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google
Play, Apple TV, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di martedì 7 novembre
alle ore 21:20 sul canale Rai
4.
I film dedicati al mondo del
narcotraffico hanno molto spesso per protagonisti degli uomini,
tanto da aver reso questo un sottogenere fortemente maschile.
Eppure, fortunatamente, non mancano anche opere in cui tale
contesto è visto attraverso uno sguardo femminile. Un brillante
esempio di ciò è La Padrina – Parigi ha una nuova
regina, film del del 2020 diretto da
Jean-Paul Salomé (regista anche del recente
La verità secondo Maureen
K.), tratto dal romanzo La bugiarda di
Hannelore Cayre. Questo lungometraggio, che
attraversa generi come il thriller, il dramma e la commedia,
conduce dunque lo spettatore a confrontarsi con gradite novità.
storia vera
Grazie alla protagonista del film si
entra dunque in un contatto con un mondo noto a livello
d’immaginario ma sempre particolarmente pericoloso e forse anche
per questo seducente. Un mondo raccontato qui con grande dovizia di
particolari e fedeltà al reale. Interpretato dalla pluripremiata
attrice francese Isabelle Huppert, il film è
dunque una gradita sorpresa all’interno di un genere troppo spesso
caratterizzato da opere fin troppo simili tra loro. Non a caso, ha
poi vinto il Premio Jacques-Deray 2021 come Miglior film poliziesco
francese, proprio per il suo essersi distinto tra tanti.
Per gli appassionati di questo
genere, ma anche per chi è in cerca di una storia appassionante e
diversa dalle solite, La Padrina – Parigi ha una nuova
regina è dunque un titolo da non lasciarsi sfuggire. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori, ma anche le differenze con
il libro e la storia vera dietro il film.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming
contenenti il titolo nel proprio catalogo.
La trama e il cast di La
Padrina – Parigi ha una nuova regina
Patience
Portefeux è una traduttrice giudiziaria
arabo-francese. Nonostante il suo lavoro sia sottopagato e
sovraccarico, la donna svolge un ruolo importante nel commissariato
di polizia, perché addetta alla traduzione delle intercettazioni
telefoniche. Quando però viene incaricata dalla polizia antidroga
di entrare a far parte di un’indagine per scovare alcuni
spacciatori, Patience si rende conto di conoscere uno dei pusher: è
il figlio dell’infermiera, che si prende amorevolmente cura di sua
madre. Per coprirlo, la donna si addentrerà sempre più nel traffico
di droga, iniziando però sempre più a correre rischi molto
pericolosi.
Ad interpretare Patience Portefeux
vi è la celebre attrice francese Isabelle Huppert, la raccontato di essersi imbattuta nel
romanzo in quanto incuriosità dal suo successo. Durante la lettura,
ha poi sviluppato un forte interesse per la protagonista,
esprimendo il desiderio di interpretarla. Una volta che la cosa si
è concretizzata, l’attrice ha preso lezioni di arabo per diversi
mesi, in quanto la protagonista è solita parlarlo nel corso del
racconto. Accanto a Huppert, si ritrova l’attore Hippolyte
Girardot nel ruolo del capitano della squadra
antidroga Phillipe. Completano il cast Yasin
Houicha nel ruolo di Afid, Farida
Ouchani in quelli di Khadidja, madre di Afid, e
Liliane Rovère in quelli della madre di
Patience.
La Padrina – Parigi ha una
nuova regina: le differenze tra il libro e il film
Come anticipato, il film è tratto
dal romanzo La bugiarda (La Daronne in originale)
di Hannelore Cayre, che il regista ha deciso di
adattare per via della possibilità che esso presentava di
raccontare una donna che cerca di farsi largo in un contesto
prettamente maschile. Diviso tra thriller e commedia, il regista si
è inoltre impegnato a mantenere l’equilibrio tra questi due toni,
senza prediligere l’uno o l’altro e trovando così la giusta chiave
per il film. Ci sono però ovviamente delle differenze tra le due
opere, a partire dal passato della protagonista, il quale è
esplorato molto più approfonditamente nel libro. L’aggiunta di esso
nel film, secondo il regista, avrebbe complicato eccessivamente la
narrazione.
Un altra modifica la si ritrova nel
personaggio Philippe, interpretato dal noto attore francese
Hippolyte Girardot. Nel libro egli è una presenza
importante ma relegata spesso sullo sfondo nonché passiva nei
confronti degli eventi. Ciò è stato cambiato per il film, dove ha
invece un ruolo più ampio e attivo. Inoltre, secondo il regista,
mancavano anche alcuni elementi di pericolo. Per il film si è
dunque lavorato su tale elemento, sviluppando un duplice pericolo:
quello rappresentato dai fratelli Cherkaoui da un lato, e la
polizia durante un affare a Barbès dall’altro. Infine, Hupper ha
chiesto di aggiungere un po’ di zelo in più al suo personaggio,
così da caratterizzarlo ulteriormente.
La Padrina – Parigi ha una
nuova regina è una storia vera?
Per quanto riguarda il racconto alla
base del libro e del film, non si tratta di una storia vera. Non
del tutto, almeno. Il regista, parlando della scrittrice e delle
fonti del suo racconto, ha a tal proposito spiegato che “credo
di poter dire che la storia personale dei genitori di Patience sia
una visione romantizzata dei suoi stessi genitori. Ha inoltre
inventato il lato crime thriller della storia basandosi su ciò che
ha osservato come avvocato penalista, avendo difeso alcuni
spacciatori. Conosce le procedure, i dialoghi e così via. Questa è
un’altra cosa che mi è piaciuta del libro, l’accuratezza
nell’osservazione di questo mondo di grandi e piccoli spacciatori,
e anche di negozianti, alcuni dei quali immigrati cinesi, che sono
vittime della tratta o che sono stati picchiati dai
delinquenti.
Mi è piaciuto il modo in cui
Hannelore ha fatto parlare ognuno di loro con grande precisione.
Durante le udienze in tribunale, aveva notato come, per la comunità
nordafricana spesso erano gli stessi due o tre interpreti che si
occupavano di tutti i casi, compresi quelli di terrorismo. La cosa
fa anche un po’ paura: non c’erano controlli incrociati, nessuno
verificava la traduzione delle intercettazioni. Se qualcuno,
malintenzionato, avesse tradotto in modo errato per i propri fini,
nessuno se ne sarebbe accorto”. Non si tratta dunque di una
storia vera quella raccontata dall’autrice, la quale però nel
concepirla si è dunque basata su reali testimonianze e vicende di
cui, in quanto avvocato, è stata testimone diretta.
Il trailer di La Padrina –
Parigi ha una nuova regina e dove vedere il film in streaming
e in TV
È possibile fruire di La
Padrina – Parigi ha una nuova regina grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV
e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 7 novembre alle ore 21:20
sul canale Rai 4.
Nicolas Cage torna
a rispondere ai numerosi meme nati sul Web e basati sulla sua
decennale carriera di attore. Conosciuto per una combinazione di
film famosi come Via da Las Vegas (con cui ha vinto il
premio Oscar), City of Angels,Con Air, Face/Off – Due facce di un
assassino, Il ladro di orchidee o Ghost Rider (solo per
citarne alcuni), Cage ha davvero avuto una carriera molto varia,
passando da grandi blockbuster fino a progetti più di nicchia o,
come avviene da qualche anno a questa parte, tendenzialmente
stravaganti. Rientra in tale definizione anche il suo nuovo film da
protagonista, Dream
Scenario, commedia su un uomo che appare
improvvisamente nei sogni di milioni di persone.
Questo suo nuovo film, nelle sale
italiane da 16 novembre, sembra – tra le altre cose – riflettere
proprio sul fenomeno dei meme dedicati all’attore. Cage, dunque, è
tornato sull’argomento e in un intervista con il The Guardian ha affermato che:
“ho iniziato a recitare perché ero commosso dalle performance
cinematografiche più che da qualsiasi altra forma d’arte. Non sono
entrato nel cinema per diventare un meme. È una cosa nuova. Ci ho
fatto amicizia, ma mi ci sono dovuto adattare. Pensavo che forse
avrebbero invogliato qualcuno a tornare a guardare i miei film. Ma
non ho alcun controllo su di essi. La stessa cosa accade a Paul in
“Dream Scenario”: non ha alcun controllo su quel fenomeno
inspiegabile”.
Nicolas Cage risulta dunque
perfettamente consapevole del suo nuovo status, diventato sempre
più un fenomeno nel corso del tempo e per motivi su cui – appunto –
l’attore non ha nessun controllo. Proprio lo scorso anno Cage ha
recitato in Il talento di Mr C., un
racconto stravagante e romanzato basato sulla propria carriera. Già
con quel film, dunque, Cage ha mostrato la propria consapevolezza
di essere spesso oggetto di parodia. Ha quindi giocato su questo
aspetto prendendo in giro sé stesso. Ma, al di là dei meme, sono
davvero tanti i ruoli che provano il talento di Nicolas Cage come
interprete e la sua è una carriera tutta da riscoprire.
Quando l’adattamento del videogioco
horrorFive Nights at Freddy’s è
stato annunciato tempo fa, la notizia è riuscita subito a
incuriosire molti fan del videogame, i quali hanno aspettato in
trepidante attesa l’uscita nelle sale cinematografiche avvenuta lo
scorso 2 novembre. Basti pensare che al suo debutto nel 2014,
FNAF veniva considerato uno dei videogiochi più spaventosi
a cui si fosse mai giocato. Il film,
proprio come la sua controparte giocata, si svolge interamente nel
famoso e decadente Freddy Fazbear Pizza. Ed è proprio qui che sono
nascosti numerosi Easter Eggs da gustarsi a pieno,
che coglieranno in particolare i cultori della serie multimediale.
Ma scopriamo quali sono.
La reference a
Ghostface
Una reference
sottile, che con molta probabilità coglieranno di più i cultori
della saga di Scream, proviene dalla scena in cui c’è la resa dei
conti finale fra Mike, William Afton e la figlia
Vanessa. Sappiamo bene che Matthew Lillard,
colui che interpreta William Afton in Five Nights at
Freddy’s, è famoso in particolare per il suo ruolo di Shaggy
Rogers nei live-action di Scooby-Doo. Ma non solo: sì
perché l’attore ha dato corpo anche a Stu Macher di
Scream, uno dei killer originali di Ghostface. Dopo aver
pugnalato una vittima, questi afferra il coltello con una mano
guantata e ne toglie il sangue. Matthew Lillard ha deciso di
replicarlo proprio durante la scena sopra menzionata: mentre
indossa la tuta gialla da coniglio di Springtrap, Afton pulisce il
suo coltello come richiamo a uno dei suoi primi personaggi
horror.
Il look realistico del Freddy
Fazbear Pizza
Il Freddy Fazbear
Pizza è la chiave principale di Five Nights at
Freddy’s. Il ristorante è infatti il luogo dove si
svolge tutta l’azione, sia nel videogioco che nel film. Perciò era
estremamente importante che in entrambi i medium avesse un aspetto
impeccabile e gli fosse riservata una cura maniacale nella sua
realizzazione. Per chi è cultore del videogame, sa già cosa
aspettarsi quando entra nella pizzeria: saprà che sul palco
frontale ci sono Bonnie, Freddy e Chica, mentre Foxy ne ha uno
piccolo a lato nel quale si esibisce da solo, nascosto ancor prima
dietro una tenda viola coperta di stelle.
La
pellicola di Emma Tammi fa davvero un
buon lavoro a livello scenografico e dispone gli animatronics
esattamente come li vediamo in FNAF. Inoltre, l’atmosfera
anni Ottanta è molto realistica: troviamo la moquette colorata, le
decorazioni da festa, addirittura un banco premi colmo di peluche.
La cucina e il magazzino sono stati ricreati con grande
meticolosità e in maniera accurata. Da qualsiasi parte ci si giri,
i fan di FNAF sapranno di essere al Freddy Fazbear’s Pizza perché
niente è stato trascurato.
I disegni dei bambini appesi al
muro
In una delle scene
finali di Five Nights at Freddy’s, quando
Abby disegna la verità su William Afton, viene inquadrata la parete
del Freddy Fazbear Pizza, sulla quale sono affissi numerosi
disegni. Sono quelli dei bambini, che il giocatore conosce molto
bene poiché presenti in FNAF. Alcuni di questi
rappresentavano – nel gioco – simpatiche ricostruzioni dei piccoli
che giocano con gli animatronics, altri invece celavano degli
indizi legati alla storia, oltre ad essere inquietanti.
Anche nel film il
muro con i disegni è un punto centrale ai fini della trama e del
mistero che la caratterizza. Questo perché per i bambini i disegni
possono essere una modalità di espressione molto più facile, sicura
e completa rispetto alla parola. In fondo le immagini hanno il
potere di dire molto di più rispetto al linguaggio verbale. Lo
vediamo anche con la sorella di Mike, Abby, la quale disegna per
comunicare cose di cui non può parlare. Proprio come fanno i bimbi
protagonisti dei disegni al Freddy Fazbear Pizza. Senza quella
parete, ciò che aveva compiuto William Afton non si sarebbe
scoperto.
Il Golden Freddy
Uno degli
animatronics più sinistri e con un ruolo in primo piano in
FNAF è il Golden Freddy. Il pupazzo, nel videogioco, è
sempre stato avvolto dal mistero poiché le sue origini risultano
sconosciute. Esteticamente, il Golden Freddy assomiglia a Freddy ma
non ha gli occhi. Nel primo FNAF, poi, ha un cappello a
cilindro e un papillon nero. Questo animatronic compare e scompare
in fretta nel gioco, e la sua presenza all’interno è sempre stata
vista come un breve flash. Anche in Five Nights at
Freddy’s accade la medesima cosa: quando infatti gli
animatronics cercano di attirare Abby al ristorante, è Golden
Freddy a presentarsi a casa sua per riportarla nel locale. Una
volta raggiunto il Freddy Fazbear Pizza dopo un breve tragitto in
taxi (il tassista comparirà nella scena post-credits del film con
il divertente jumpscare), Abby si dirige verso l’ingresso ma quando
si volta verso Golden Freddy, lui non c’è più, come se non fosse
mai stato lì.
“It’s Me”
Rimanendo
sull’animatronic Golden Freddy, c’è qualcosa che appare spesso
nella serie di FNAF che viene collegata alla sua
apparizione. Si tratta di “It’s Me”, il cui significato è
ancora oggi molto discusso. C’è una teoria secondo la quale Golden
Freddy conosca la guardia di sicurezza che lavora al Freddy Fazbear
Pizza, e che dunque stia cercando di trasmettergli il messaggio
“It’s Me” per fargli capire che loro due si conoscono.
Proiettandola all’interno del film, questa potrebbe trovare una
concretezza, seppur non si abbia la conferma. Sappiamo che il
fratellino di Mike, Garret, è stato rapito proprio quando era
piccolo davanti ai suoi occhi, tanto che il ragazzo ne fa dei sogni
ricorrenti. Quando perciò compare “It’s Me” all’interno
del racconto, potrebbe essere collegato a Garret. Anzi, Golden
Freddy potrebbe proprio essere lui.
Balloon Boy
In FNAF
oltre a Chica, Foxy, Bonnie e Freddy, il player fa la conoscenza
anche di Balloon Boy, un animatronic che compare per la prima volta
in Five Nights at Freddy’s2. Lui annuncia il suo arrivo salutando ogni
volta che cerca di entrare nell’ufficio della sicurezza: se il
giocatore non riesce a tenerlo fuori, Balloon Boy non lo uccide, ma
rende inutilizzabile la sua torcia, elemento essenziale per poter
spaventare gli animatronics, in particolare Foxy, al quale la luce
dà fastidio. Balloon Boy appare anche nel film, ma per poco tempo,
e non è un animatronic a grandezza naturale, bensì una piccola
statuetta. È protagonista di simpatici jumpscare come ad esempio
quello dell’armadietto, quando Mike lo apre e si spaventa. Oppure
nella
scena post-credits, quando si siede sul sedile del passeggero
del taxi.
Il manifesto “Celebrate!”
In FNAF c’è
un’immagine fra le più riconoscibili del gioco: è il poster con
Bonnie, Freddy e Chica e sul quale è scritto “Celebrate!”.
La stampa si trova nell’area control, l’ufficio di sicurezza dove
il player controlla tutti i movimenti della pizzeria e degli
animatronics. Se poi si clicca sul naso di Freddy, questo inizia a
suonare. Lo stesso poster lo ritroviamo nel film di
Five Nights at Freddy’s, e oltre a essere
identico, è anche collocato nello stesso posto. In questo caso,
però, dopo un po’ Mike decide di toglierlo per sostituirlo con il
proprio poster che lo aiuta a sognare il rapimento del
fratello.
Camei degli Youtubers
All’inizio, quando
debuttò FNAF, il gioco ingranò la marcia grazie
soprattutto agli Youtubers famosi che si riprendevano mentre ci
giocavano. Non si può perciò fare a meno di riconoscere il fatto
che abbiano contribuito molto al successo iniziale di
Five Nights at Freddy’s: quando uscì,
furono quelli che arrivarono ad affermare che era il videogame più
spaventoso a cui avessero mai giocato. In Italia, ad esempio, parte
della fama di FNAF va attribuita allo Youtuber torinese
Favij, il quale ha fra l’altro presentato il film
in anteprima al Lucca Comics & Games 2023.
Negli Stati Uniti,
invece, quello più noto che ha giocato a FNAF è
Markiplier, arrivando persino a definirsi il re di Five
Nights at Freddy’s. Markiplier non ha però potuto
partecipare alla pellicola a causa di conflitti di programmazione,
ma altri sì. Come ad esempio CoryxKenshin, il
quale interpreta il tassista che porta Abby e Golden Freddy al
Freddy Fazbear Pizza. O ancora MatPat, Youtuber
che ha sviscerato la contorta storia del gioco, e che appare come
cameriere del ristorante in cui va la zia di Mike.
Le scarse apparizioni di Freddy
Fazbear
Pur essendo Freddy
l’animatronic principale di Five Nights at
Freddy’s, nel film di Emma Tammi il
pubblico lo vede meno rispetto agli altri suoi compagni. Per i
giocatori di FNAF questo però è più che normale. Nel gioco
originale, infatti, Freddy non esce di scena fino alla terza notte,
e anche quando lo fa i players possono vederlo solo nelle
telecamere di sicurezza, individuandolo attraverso il riflesso dei
suoi occhi, unica cosa che effettivamente si nota. Anche il film si
concentra maggiormente sugli animatronics più attivi quali Bonnie,
Chica e Foxy, quest’ultimo anche il più veloce.
I meccanismi di blocco a molla
Una delle
caratteristiche maggiori degli animatronics sono poi i meccanismi
di chiusura a molla, incorporati dentro i pupazzi, e che sono anche
parte integrante dell’universo FNAF. Questi dispositivi
sono stati progettati per consentire a un essere umano di entrare
in sicurezza nella tuta, ma non funzionano correttamente. Se
infatti i blocchi a molla scattano, possono schiacciare la persona
al suo interno, tanto che come vediamo nel film con William Afton
nella tuta di Springtrap, ne decretano la morte.
Il
DC Extended Universe è ormai diventato il DC
Universe, con James
Gunn che si sta occupando del reboot dell’universo,
dopo che l’oscuro Snyderverse ha introdotto molte
rivisitazioni controverse dei personaggi classici della DC.
Nonostante non abbiano sempre incontrato il favore del pubblico, ci
sono stati alcuni personaggi che Zack Snyder ha ritratto con assoluta
maestria nel suo DCEU e che analizziamo insieme a voi in questo
articolo, da Lois Lane a
Steppenwolf.
Lois Lane
L’interpretazione di
Amy Adams del personaggio di Lois
Lane potrebbe ricordare fisicamente Lana
Lang, ma è stata senz’altro la intraprendente giornalista
che i fan conoscevano dai fumetti: tenace e pronta a fare qualsiasi
cosa per una notizia, Lois Lane rintracciava Clark
Kent ed era determinata a scoprire la verità su di lui.
Questo l’ha resa una delle migliori incarnazioni di Lois Lane di
sempre, con molti fan che hanno elogiato le sue interazioni con
Superman, interpretato da Henry Cavill. In questa versione, Lois ha
instaurato un legame già forte in partenza senza affrontare la
questione della doppia identità di Clark Kent, il che ha reso la
sua relazione con Superman ancora più centrale durante lo sviluppo
dei suoi film. Era totalmente credibile il motivo per cui è
diventata una delle migliori collaboratrici di Perry
White, con doti investigative sempre più affinate nel
sequel Batman v Superman.
Il Generale Zod
Prima di “Man
of Steel“, il Generale Zod era
principalmente ricordato per la sua rappresentazione nei film di
Superman di Richard Donner. In
quei film, era un carismatico cattivo che si divertiva ad
arricciare i baffi, ma il DCEU ha rivoluzionato questo aspetto del
personaggio. L’interpretazione di Michael Shannon lo ha reinventato
e reso un avversario quasi empatico, che vuole preservare a tutti i
costi il suo popolo. In molti modi, questo Zod rappresentava
l’opposto oscuro di Jor-El: anche se
aveva avvertito il Consiglio Scientifico Kryptoniano
dell’imminente distruzione del pianeta Krypton,
viene respinto e imprigionato. Cresciuto fin dalla nascita con una
mentalità militare, questo Generale Zod è stato molto di più di un
dittatore caricaturale, rappresentato come un protettore di un
popolo in via di estinzione.
Martha Kent
Nei film di Superman
precedenti, Martha Kent era principalmente un
personaggio secondario. Ciò era dovuto alla rappresentazione del
personaggio nei fumetti pre-Crisi delle Terre Infinite, in cui
notoriamente moriva prima che Clark diventasse
adulto. Tuttavia, l’interpretazione di Diane Lane
di Martha è stata parte integrante della crescita
del figlio mentre cercava di diventare il protettore del mondo.
Questa versione di Martha è sempre stata affettuosa e gentile con
Clark, e ha sempre difeso il suo ruolo contro qualsiasi cosa che
potesse portarlo lontano da lei. Sembrava davvero una donna che
aveva cresciuto un giovane speciale e che ancora lottava per
vederlo realizzare il suo destino. Il suo incontro con il Clark
resuscitato nella
Justice League di Zack Snyder rappresenta il cuore del
personaggio, con un trattamento sincero e ragionato della dinamica
madre-figlio adottivo.
Perry White
Come altri personaggi di
Superman, Perry White è stato
trattato solo in parte nei film precedenti. L’Uomo d’Acciaio ha introdotto una versione
molto diversa e distintiva interpretata da Laurence
Fishburne: questa rappresentazione del capo di
Clark Kent e Lois Lane è stata
adeguatamente burbera, lontana dall’archetipo del capo duro e
insensibile. Perry White ha rappresentato perfettamente la figura
di capo della redazione del Daily Planet, un uomo che vedeva le
cose da diverse prospettive. Sebbene non fosse cinico, comprendeva
la realtà dietro la verità, ovvero la rivelazione dell’esistenza di
Superman. In momenti di difficoltà, si assicurava anche che i suoi
dipendenti fossero al sicuro.
Jor-El
Una delle scene più
emozionanti ne L’Uomo d’Acciaio di Zack
Snyder è stata quella in cui Superman ascolta suo padre
Jor-El e compie il suo primo volo. Interpretato da
Russell Crowe, Jor-El è un regale scienziato,
chiaramente al corrente di avvenimenti futuri che avrebbero
influenzato suo figlio. Questo gli ha conferito la stessa aura
leggendaria della versione di Marlon Brando in
“Superman: The Movie“, qualcosa che ha definito la
moralità di Superman. Jor-El era effettivamente molto simile a ciò
che molti si aspettavano che fosse, sia nella sua caratterizzazione
che nel modo in cui viveva sotto forma di ologramma. In realtà, era
più incoraggiante di Jonathan Kent, il padre umano
di Superman, per quanto riguarda il percorso di Clark come eroe,
mentre quest’ultimo era preoccupato per ciò che ciò potesse
significare. Pertanto, Jor-El è stato la rappresentazione più
tradizionale e fedele dei due.
Batman
Molti fan hanno avuto problemi con
l’interpretazione del Batman del DCEU, ritratto
come sanguinario e irragionevole in “Batman
v Superman: Dawn of Justice“. Il film ha preso elementi da Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno e li ha portati all’estremo,
consegnando al pubblico un film che è stato ampiamente criticato.
Tuttavia, ZackSnyder ha
riscattato il personaggio nella sua
versione definitiva di Justice
League.Nel film del DCEU, Batman si è
davvero riscattato per i suoi peccati precedenti e ha cercato di
collaborare con i metaumani. Allo stesso modo, il suo rancore
contro Superman è completamente scomparso, ed è
apparso come un uomo che aveva elaborato il suo trauma. Pertanto,
si è dimostrato sia un Batman più maturo che un Batman più gentile
e compassionevole, un ritratto che effettivamente rispecchiava il
personaggio e la sua complessiva bussola morale.
Cyborg
Nei fumetti del New
52, la decisione di far diventare Cyborg uno
dei fondatori della Justice League al posto di un membro
dei Teen Titans, nonché di sostituire il Marziano con Manhunter, è
stata ampiamente criticata. Questa scelta non ha funzionato molto
bene nemmeno nel film del DCEU Justice
League del 2017, ma
la versione di Zack Snyder ha trasformato Victor
Stone nel cuore emotivo del film. Il suo personaggio è
stato sviluppato in modo molto più approfondito, e Snyder ha
adattato in modo perfetto la sua rappresentazione post-Flashpoint
per il grande schermo. Nella versione di Cyborg di
quel film, il personaggio era molto più complesso e aveva un vero
arco narrativo: la sua rabbia sembrava più giustificata, così come
i suoi sviluppi successivi. Allo stesso modo, aveva un ruolo più
importante nella conclusione del film, il che lo ha fatto apparire
come una parte integrante del team.
Le Amazzoni
Nel film del DCEU Zack Snyder’s Justice League le
Amazzoni combattono contro l’invasore
Steppenwolf, che cerca di impossessarsi della
Scatola Madre in loro possesso. Alla fine, non riescono a
sconfiggerlo, ma non prima di aver opposto una forte resistenza.
Persino il Dio Supremo stesso ha commentato il coraggio della
regina del gruppo. Nonostante le probabilità schiaccianti, le
Amazzoni non si sono mai arrese e sono rimaste determinate a
impedire che mettesse in pericolo il mondo. Ciò nonostante, non
avevano nessuna connessione o legame con il Mondo degli Uomini al
di là di Wonder Woman. Questo dimostrava
certamente il coraggio e l’eroismo di queste valorose
guerriere.
Steppenwolf
Come molti elementi del
film, Steppenwolf è stato poco sviluppato nel film
Justice League: aveva motivazioni superficiali, e
quindi non è mai apparso come troppo minaccioso. Fortunatamente, la
durata più estesa della Zack Snyder’s Justice League ha permesso a
Steppenwolf di manifestarsi con molta più grinta e ferocia, oltre a
presentare motivazione più dettagliata. Nella versione di Snyder,
Steppenwolf è quasi un personaggio tragico e mira
semplicemente a riunirsi con i suoi Nuovi Dei.
DeSaad lo deride apertamente per i suoi fallimenti
passati, e anche quando sta per avere successo per conto di
Darkseid, viene ucciso. Il risultato è stato
quello di un cattivo che il DCEU ha reso decisamente migliore che
ha richiesto l’intera Justice League per essere
sconfitto, anche se alcuni spettatori hanno provato compassione per
lui.
Disney+ ha diffuso il primo trailer di
Shōgun,
l’attesissima serie evento globale di FX che
debutterà a febbraio 2024 sulla piattaforma streaming in Italia.
Shōgun,
adattamento originale del romanzo bestseller di James Clavell, è
stata co-creata per la televisione da Rachel Kondo e Justin
Marks.
La serie composta da 10 episodi è
ambientata in Giappone nell’anno 1600, all’alba di una guerra
civile che segnerà un secolo. Il produttore Hiroyuki Sanada
interpreta il ruolo di “Lord Yoshii Toranaga” che sta
lottando per la sua vita mentre i suoi nemici nel Consiglio dei
Reggenti si coalizzano contro di lui. Quando una misteriosa nave
europea viene ritrovata abbandonata in un vicino villaggio di
pescatori, il suo pilota inglese, “John Blackthorne”
(Cosmo Jarvis), arriva portando con sé segreti che potrebbero
aiutare Toranaga a ribaltare le sorti del potere e a distruggere la
temibile presenza dei nemici di Blackthorne, i preti gesuiti e i
mercanti portoghesi.
I destini di Toranaga e Blackthorne
diventano inestricabilmente legati alla loro interprete, “Toda
Mariko” (Anna Sawai), una misteriosa nobildonna cristiana, ultima
di una stirpe caduta in disgrazia. Mentre serve il suo signore in
questo scenario politico difficile, Mariko deve conciliare il suo
legame ritrovato con Blackthorne, il suo impegno verso la fede che
l’ha salvata e il suo dovere nei confronti del padre defunto.
La serie
Shōgun si avvale di un cast giapponese di
alto livello, senza precedenti per una produzione americana, tra
cui Tadanobu Asano nel ruolo di “Kashigi Yabushige”, un noto
traditore e stretto alleato di Toranaga; Hiroto Kanai nei panni di
“Kashigi Omi”, il giovane leader del villaggio di pescatori dove
viene trovata la nave di Blackthorne; Takehiro Hira nel ruolo di
“Ishido Kazunari”, un potente burocrate che è il principale rivale
di Toranaga; Moeka Hoshi in quello di “Usami Fuji”, una vedova che
deve trovare un nuovo scopo nel mezzo della guerra del suo signore;
Tokuma Nishioka nel ruolo di “Toda Hiromatsu”, il generale fidato e
il più caro amico di Toranaga; Shinnosuke Abe nei panni di “Toda
Hirokatsu” (“Buntaro”), il geloso marito di Mariko; Yuki Kura in
quelli di “Yoshii Nagakado”, lo sfacciato figlio di Toranaga che ha
un forte desiderio di mettersi in gioco; e Fumi Nikaido nel ruolo
di “Ochiba no Kata”, la venerata madre dell’erede che non si
fermerà davanti a nulla pur di porre fine a Toranaga e alla sua
minaccia al potere del figlio.
Shōgun è
stata creata per la televisione da Rachel Kondo e Justin Marks, con
Marks in veste di showrunner e produttore esecutivo. I produttori
esecutivi sono Michaela Clavell, Edward L. McDonnell, Michael De
Luca e Kondo. Hiroyuki Sanada è produttore. La serie è prodotta da
FX Productions.
Un efficace sistema di parental
control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di
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Apple
TV+ ha svelato oggi il trailer della terza stagione di
Slow
Horses, la serie di spionaggio di successo con
protagonista il Premio Oscar Gary Oldman. Adattata da “Real Tigers”, il
terzo romanzo della serie di spionaggio “Slough House” di Mick
Herron vincitrice del CWA Gold Dagger Award, la terza
stagione di “Slow Horses”, composta da sei episodi, farà il suo
debutto il29 novembre con i primi
due episodi, seguiti da un nuovo episodio settimanale ogni
mercoledì, fino al 27 dicembre.
Vincitore del premio come miglior serie drammatica in lingua
inglese ai C21 International Drama Awards 2022, Slow
Horses è un dramma di spionaggio dallo humor cupo e
segue una squadra di agenti dell’intelligence britannica che
prestano servizio in un dipartimento della discarica dell’MI5, noto
in modo non affettuoso come Slough House. Nella terza stagione, una
relazione romantica a Istanbul minaccia di svelare un segreto
sepolto dell’MI5 a Londra. Quando Jackson Lamb e la sua squadra
vengono trascinati nella lotta, si ritrovano coinvolti in una
cospirazione che minaccia il futuro non solo di Slough House, ma
dello stesso MI5.
Gary Oldman
interpreta Jackson Lamb, il brillante e irascibile leader delle
spie che finiscono a Slough House a causa di errori che hanno messo
fine alla loro carriera, poiché spesso si ritrovano a vagare tra il
fumo e gli specchi del mondo dello spionaggio. Accanto a lui, un
cast pluripremiato che include la candidata all’Oscar
Kristin Scott Thomas, il vincitore del BAFTA
Scotland Award Jack Lowden, Saskia Reeves, Rosalind
Eleazar, Christopher Chung, Freddie Fox, Chris Reilly, Samuel West,
Sofie Okonedo, Aimee-Ffion Edwards, Kadiff Kirwan e il
candidato all’Oscar Jonathan Pryce. A loro si
unisce Ṣọpẹ Dìrísù che nella terza stagione veste i panni di Sean
Donovan, l’ex capo della sicurezza dell’ambasciata britannica a
Istanbul, insieme a Katherine Waterston che interpreta Alison Dunn,
un’agente dell’MI5 che scopre un oscuro segreto nel cuore
dell’agenzia.
Slow
Horses è prodotta per Apple TV+ da See-Saw Films e
adattata per la televisione da Will Smith (“Veep – Vicepresidente
incompetente”). Jamie Laurenson, Hakan Kousetta, Iain Canning,
Emile Sherman, Douglas Urbanski, Gail Mutrux, Will Smith Jane
Robertson e Graham Yost sono i produttori esecutivi della serie. La
regia della terza stagione è affidata a Saul Metzstein.
Dalla sua prima messa in onda, Slow
Horses ha ricevuto nomination ai BAFTA Television
Award, tra cui la prima per Gary Oldman come miglior attore
protagonista, mentre il co-protagonista Jack Lowden ha ottenuto una
nomination come miglior attore non protagonista. La serie ha
ricevuto anche nomination ai BAFTA per il Miglior montaggio:
Fiction (Katie Weiland); Miglior musica originale: Fiction (Daniel
Pemberton e Mick Jagger); e Miglior sonoro: Fiction (Martin Jensen,
Joe Beal, Duncan Price, Craig Butters, Sarah Elias e Andrew
Sissons). Le prime due stagioni di “Slow Horses” sono disponibili
in streaming su Apple TV+. Oltre all’imminente terza stagione,
Apple TV+ ha già annunciato il rinnovo per la quarta stagione che
sarà adattata dal quarto romanzo, “Spook Street”.
Come riportato da Total Film, il regista
Zack Snyder ha parlato di una “vasta
mitologia” alla base del suo film Army of the Dead, la
quale però non è mai stata adeguatamente esplorata. Snyder ha però
affermato che c’era l’intenzione di farlo tramite una serie
animata, che però non è mai stata realizzata. Se lo fosse stata, ha
rivelato il regista, questa avrebbe inoltre stabilito un
collegamento tra Army of the Dead e il
suo nuovo film di fantascienzaRebel Moon (per il
quale è a sua volta prevista un’espansione del franchise).
Questa serie avrebbe infatti incluso alcuni personaggi del nuovo
film di Snyder, rivelando anche come sarebbe stato introdotto un
portale interdimensionale per spiegare l’apparente crossover.
“In realtà c’era alcuni
personaggi di Rebel Moon nella serie animata Army of the Dead che
non abbiamo mai fatto. – spiega Snyder – A un certo punto
della serie, attraversano un portale in un’altra dimensione e in
quell’altra dimensione incontrano dei personaggi. In Rebel Moon
sono in un bar e uno degli alieni è uno dei personaggi della serie
d’animazione. Quindi è sicuramente un universo condiviso“.
Dato che Snyder ha chiarito che Army of the Dead fa parte
dello stesso universo del suo nuovo film, è possibile che in
quest’ultimo ci saranno degli easter eggs o altri riferimenti al
film dedicato agli zombie.
Rebel Moon: tutto quello che c’è da sapere sul
film
Il nuovo progetto cinematografico di
Zack Snyder, Rebel Moon, sarà diviso in
due lungometraggi: Rebel Moon – Parte Uno: Figlia del
Fuoco e Parte Due: La
Sfregiatrice, che usciranno su Netflix a quattro mesi di distanza,
rispettivamente il 22 dicembre e il 19
aprile. I film seguiranno Kora (Sofia
Boutella), un leader caduto in disgrazia dell’esercito
dell’Imperium che riunisce una squadra di guerrieri per combattere
l’oppressione del Madre Mondo. Il cast dei film comprende anche
Charlie Hunnam,
Djimon Hounsou,
Doona Bae, Ray Fisher,
Cleopatra Coleman e Anthony
Hopkins.