Il pagamento di un milione che
Amber Heard ha
effettuato a Johnny Depp,
come previsto dall’accordo sulla causa per diffamazione, è stato
devoluto dall’attore a vari enti di beneficenza. Secondo fonti
vicine a TMZ, il denaro – che è stato
pagato tramite l’assicurazione di Heard dopo che l’attrice e Depp
hanno accettato di risolvere così il loro caso – sarà suddiviso in
cinque diversi pagamenti da 200.000 dollari destinati a vari enti
di beneficenza. Gli enti di beneficenza in questione sono
Make-A-Film Foundation, The Painted
Turtle, Red Feather, Tetiaroa
Society e Amazonia Fund Alliance.
La mossa chiude così ufficialmente
il libro della causa per diffamazione tra l’ormai ex coppia. Il
processo, che si è svolto da aprile a giugno 2022, si è infatti
concluso con un verdetto che ha dichiarato sia Heard che Depp
responsabili di varie forme di diffamazione. Entrambi gli attori
hanno poi presentato ricorso contro i rispettivi verdetti, ma hanno
poi deciso di risolvere in altro modo, ritirando i loro appelli.
Una decisione che la Heard ha definito “molto difficile”
che “non è un atto di concessione“, come da lei affermato
in una dichiarazione del dicembre 2022 su Instagram.
Come noto, nel 2016, durante le
prime fasi della loro procedura di divorzio, la Heard aveva
affermato che Depp ha abusato di lei fisicamente, il che si sarebbe
trasformato in due cause legali separate. Più tardi nel 2018, in
seguito alla pubblicazione di un articolo sul quotidiano britannico
The Sun che definiva Depp un “picchiatore di mogli“, Depp
ha citato in giudizio News Group Newspapers Ltd per diffamazione
nel 2020, ma un giudice dell’Alta Corte si è pronunciato contro
Depp, sostenendo che le prove di Heard di l’abuso era
“sostanzialmente vero”.
Dopo la causa del 2020, si è svolto
un processo negli Stati Uniti, con Depp che ha presentato una
denuncia per diffamazione contro la Heard a seguito di un
editoriale dell’attrice pubblicato su The Washignton Post. Quella
causa si è conclusa con un verdetto che ha stabilito che i
riferimenti di Heard a “violenza sessuale” e “abuso
domestico” erano falsi e hanno portato al suddetto accordo,
ora devoluto in beneficenza.
L’attrice Scarlett
Johansson ha fornito un aggiornamento sul progetto
legato al Marvel Cinematic Universe
di cui sarà produttrice. La Johansson – che ha interpretato Natasha
Romanoff/Black Widow nel MCU per oltre dieci anni, ovvero
dal 2010 con Iron Man 2 e fino a Black Widow del 2021 –
aveva in precedenza annunciato che avrebbe prodotto un progetto dei
Marvel Studios, non correlato però al
personaggio da lei fino ad oggi interpretato. Durante la conferenza
stampa per il suo nuovo film, Asteroid
City, diretto da Wes
Anderson, la Johansson ha raccontato a ComicBook.com dello stato del
progetto.
“È ancora in programma“, ha
detto l’attrice. “È ancora in programma, ma non attualmente
perché non sta accadendo nulla in questo momento. Siamo tutti in un
certo senso in questo stato di attesa mentre aspettiamo la
risoluzione dello sciopero degli sceneggiatori e potenzialmente il
nostro stesso sciopero della gilda, e così via“. La Johansson
fa riferimento allo sciopero WGA in corso e alla possibilità
incombente di uno sciopero della Screen Actors Guild come ragioni
per cui il progetto non sta attualmente andando avanti. “Subito
prima dello sciopero, eravamo nel bel mezzo dello sviluppo, e ora
tutto è a fuoco lento“, ha aggiunto.
Nessuna informazione dunque per
quanto riguarda la tipologia di progetto o i personaggi Marvel che saranno coinvolti. La
Johansson lascia dunque nel completo mistero tale suo nuovo lavoro
con i Marvel Studios, anticipando
unicamente che è ancora previsto per il prossimo futuro. Con i
recenti cambi nelle date di uscita dei prossimi film Marvel, è comprensibile che ci sia
ancora grande incertezza riguardo il futuro del franchise, di cui
molti film ancora non sono stati annunciati. Uno di questi potrebbe
essere proprio quello che avrà Scarlett Johansson come produttrice.
Netflix e DreamWorks
Animation hanno annunciato ufficialmente la loro
ultima collaborazione sotto forma di un nuovissimo film
d’animazione intitolato Orion
and the Dark, che proviene dal premio
Oscar Charlie Kaufman. Il fantasy di
formazione sarà disponibile per lo streaming nel 2024,
con Jacob Tremblay e Paul Walter
Hauser che firmeranno per prestare le loro voci ai
rispettivi personaggi di Orion e Dark nella versione originale.
Inoltre, lo streamer ha anche rivelato le prime foto del film in
uscita, offrendo ai fan un assaggio del duo titolare.
1 di 3
La trama del film
Orion assomiglia molto al tuo
bambino medio delle elementari: timido, senza pretese, che nutre
una cotta segreta. Ma sotto il suo aspetto apparentemente normale,
Orion è una palla di ansia adolescenziale, completamente consumata
da paure irrazionali di api, cani, oceano, onde del cellulare,
clown assassini e persino caduta da una scogliera. Ma di tutte le
sue paure, la cosa di cui ha più paura è ciò che affronta ogni
notte: il buio. Quindi, quando l’incarnazione letterale della sua
peggiore paura fa visita, Dark porta Orion in giro per il mondo
sulle montagne russe per dimostrare che non c’è nulla di cui aver
paura durante la notte. Man mano che l’improbabile coppia si
avvicina, Orion deve decidere se può imparare ad accettare
l’ignoto, smettere di lasciare che la paura controlli la sua vita e
abbracciare finalmente la gioia di vivere.
Orion
and the Dark, è diretto da Sean Charmatz (Trolls World
Tour) da una sceneggiatura scritta dallo sceneggiatore di
Eternal Sunshine of the Spotless Mind
Charlie Kaufman. Quest’ultimo ha già lavorato con Netflix per il
suo film da regista I’m Thinking of Ending Things
nel 2020. La storia è basata sul romanzo di Emma Yarlett.
Il video mostra Fury e Hill che
giocano a scacchi mentre discutono della prossima grande minaccia
che stanno per affrontare. Hill mette in dubbio le capacità di
Fury di gestire il loro problema poiché non è mai stato lo stesso
dopo il Blip. Guarda il video di Secret Invasion di seguito:
Nella nuova serie Marvel Studios Secret
Invasion, ambientata nel presente MCU, Nick Fury viene a conoscenza
di un’invasione clandestina della Terra da parte di una fazione di
Skrull mutaforma. Fury si unisce ai suoi alleati, tra cui Everett
Ross, Maria Hill e lo Skrull Talos, che si è costruito una vita
sulla Terra. Insieme corrono contro il tempo per sventare
l’imminente invasione Skrull e salvare l’umanità.
FX ha rivelato le prime foto
ufficiali di A Murder At The End of the
World, il giallo in arrivo con protagonisti la vincitrice
del Golden Globe Emma Corrin e
Harris Dickinson. Il dramma limitato negli
USA sarà disponibile per lo streaming ad agosto su Hulu. In Italia
arriverà su Star, canale per adulti di
Disney+.
Le foto offrono agli spettatori un
assaggio del personaggio di Corrin Darby Hart, un
detective dilettante che viene coinvolto in una situazione di
mistero di omicidio dopo essere stato invitato in una località
remota da un miliardario.
“Una serie misteriosa con un
nuovo tipo di detective al timone: un investigatore dilettante
della Gen Z e un hacker esperto di tecnologia di
nome Darby Hart“, si legge nel logline. “Darby e
altri otto ospiti sono invitati da un solitario miliardario a
partecipare a un ritiro in un luogo remoto e
abbagliante. Quando uno degli altri ospiti viene trovato
morto, Darby deve usare tutte le sue abilità per dimostrare che si
è trattato di un omicidio contro una marea di interessi
contrastanti prima che l’assassino tolga un’altra vita”.
A Murder At The End of The
World è stato creato e diretto da Brit Marling e Zal
Batmanglij, con Marling anche co-protagonista della
serie. Insieme a Corin ci sono Harris Dickinson,
Clive Owen,
Alice Braga, Joan Chen, Raúl Esparza, Jermaine Fowler, Ryan J.
Haddad, Pegah Ferydoni, Javed Khan, Louis Cancelmi, Edoardo
Ballerini, Britian Seibert, Christopher Gurr, Kellan Tetlow, Daniel
Olson, e Neal Huff.
Nelle ultime ore, la Disney ha
annunciato diverse modifiche al suo calendario delle prossime
uscite al cinema e vari franchise, inclusi i franchise Avatar e Marvel Cinematic Universe, hanno
subito ritardi significativi, mentre ad alcuni film, ad esempio
quelli di Star Wars, sono state
finalmente date le date di uscita. In mezzo a questi scossoni,
anche il prossimo film di Alien ha
ufficialmente ricevuto una data di uscita, fissata
al 16 agosto2024.
Secondo Collider, infatti, è questa la data a
partire dalla quale si potrà vedere il nuovo film della saga
di Alien dei 20th Century Studios al cinema, ma
nell’annuncio non sono stati rivelati ulteriori dettagli sul film.
Il regista uruguaiano Fede Álvarez è al timone del
progetto, con la star di Pacific Rim: Uprising e Sette
sconosciuti a El RoyaleCailee Spaeny come
protagonista. A completare il cast ci sono Isabela
Merced, David Jonsson, Archie
Renaux e le giovani star Spike Fearn e
Alieen Wu. Álvarez e il partner creativo di lunga
data Rodo Sayagues hanno anche scritto la
sceneggiatura.
A produrre il film c’è naturalmente
anche la Scott Free, la società del regista originale di
Alien, Ridley Scott,
che è produttore esecutivo. Con il titolo provvisorio Alien:
Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo
all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del
film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le
quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una
stazione spaziale. La presenza del facehugger lascia immaginare che
il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato
le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.
L’esperienza di Álvarez con i film
La casa e Man in
the Dark potrebbe però anche suggerire che lo
sceneggiatore-regista riporterà il franchise alle sue origini, con
un thriller dove il cast è braccato dagli alieni all’interno dei
confini della stazione spaziale. Con l’imminente film di Alien che
ha finalmente ricevuto una data di uscita, il pubblico può ora
aspettarsi che vengano nei prossimi mesi rivelati ulteriori
dettagli sulla trama.
Un imminente sciopero degli
attori potrebbe devastare le campagne di marketing per diverse
uscite cinematografiche importanti a Hollywood –
tra cui Oppenheimer di
Christopher Nolan, Barbie di
Greta
Gerwige il rilancio del franchise
Tartarughe Ninja: Caos Mutante – costringendo gli
studi a cambiare i loro piani per ottenere in anticipo rispetto
alla scadenza del 30 giugno per un nuovo contratto
SAG-AFRTRA.
Se quella continuasse ad
andare e venire senza un nuovo accordo in atto, i membri del
sindacato (che includono tutte le star del cinema che puoi
immaginare) potrebbero partecipare ai picchetti.Ciò
significa che non saranno disponibili né disposti a promuovere i
loro ultimi film. Già, lo sciopero della
Writers Guild of America ha causato mal di testa
promozionali per programmi TV e streaming che cercano di lanciare
campagne Emmy. Ha anche creato dilemmi per i
pubblicisti che sperano di conquistare la stampa per i clienti
degli scrittori con film che escono nelle sale o debuttano a Cannes
o Tribeca.
Le prime conseguenze a Hollywood si
sono già registrare con Paramount e Nickelodeon che ha
spostato la sua conferenza stampa
Tartarughe Ninja: Caos Mutante da luglio a giugno
nella speranza di anticipare qualsiasi potenziale sciopero. L’altra
importante uscita della Paramount, “Mission:
Impossible – Dead Reckoning Part 1“, che uscirà il 12 luglio,
non sarà influenzata dallo sciopero degli attori. Lo studio sta
lanciando il film per la stampa internazionale dal 18 al 19 giugno,
il che significa che la maggior parte delle sue interviste saranno
state già fatte se i colloqui con SAG-AFTRA falliranno.
Mentre tutti i principali
studios si stanno stringendo a riccio sulla prospettiva, il nuovo
epico ensemble di
Christopher NolanOppenheimer
tiene duro con le date del junket confermate del 7-8 luglio a New
York.Questo accadrà dopo la scadenza del 30 giugno e
potrebbe essere influenzato da un’eventuale rottura.
La
Casa dei Fantasmi (Haunted Mansion), il
giocattolo estivo dei Walt Disney Studios basato sulla sua
attrazione nel parco, ospiterà un junket per la stampa globale poco
prima della scadenza – che si terrà dal 29 al 30 giugno a New
Orleans, dove il film è ambientato ed è stato girato.Owen Wilson, Rosario Dawson, Jamie Lee Curtis,
LaKeith Stanfield e Jared Leto sono tutti protagonisti del
progetto, che uscirà il 28 luglio.
Il ciclo di vita di una campagna di
marketing di un film può variare, ma nel caso della maggior parte
dei film estivi l’hype può iniziare già due anni prima dell’uscita,
dicono le fonti: pensiamo ai poster di prima visione e ai trailer
del teaser. Da quattro a sei mesi circa prima del weekend di
apertura, gli studi si impegneranno a programmare grosse
pubblicazioni per storie di copertina, come ha fatto recentemente
la Warner Bros. per Ryan Gosling (GQ Style) e Margot Robbie (Vogue) a sostegno di
“Barbie“. Anche quel film sarà lanciato il 7-8
luglio, esponendolo ad un potenziale sciopero. Secondo alcune fonti
di Variety alcune interviste sono in fase di completamento prima
della scadenza dello sciopero per un successivo lancio.
I fan diJokerche stanno teorizzando sugli aspetti musicali annunciati sul
film sequel Joker 2, che si intitolerà
Joker:
Folie à Deux e che vedrà protagonista nuovamente
Joaquin Phoenix hanno finalmente qualche
conferma, grazie alla starZazie Beetzche intervista da Variety ha
ammesso che il film sarà un Musical.
“Penso che le persone saranno
sorprese. Non credo che sarà quello che si aspettano, visto
che sarà musicale“, ha detto la Beetz, che riprenderà il ruolo
di Sophie Dumond per “Joker:
Folie à Deux.Tutti noi ci esprimiamo
musicalmente e balliamo nelle nostre vite quotidiane. Penso
che funzionerà davvero bene.Todd Phillips torna dietro la macchina da
presa per il sequel di “Joker”, che si dice sarà in gran parte
ambientato in Arkham Asylum.
Insieme a Joaquin Phoenix e Zazie Beetz in Joker:
Folie à Deux c’èLady Gaga, che interpreta Harley
Quinn.“È super calorosa e gentile“, ha detto
Beetz della sua nuova co-protagonista. “Mi sono sentito
davvero il benvenuto con lei sul set. Stava facendo il suo
lavoro sul personaggio e cose del genere, ma è una persona molto
radicata. Lei è solo Stefani.
Il cast di
supportodi Joker: Folie à Deux include
Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry
Lawtey.La Warner Bros. distribuirà Joker:
Folie à Deux nelle sale il 4 ottobre 2024.
Joker: Folie à Deux, il film
Joker:
Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix mentre riprende il suo ruolo
vincitore dell’Oscar come il cattivo DC JOKER. Il sequel presenterà
anche il ritorno di Sophie di
Zazie Beetz insieme ai nuovi arrivati
Brendan
Gleeson,
Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel
cast c’è Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I
dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo
che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham
Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”.
Rumors recenti inoltre hanno anche suggerito che la
versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di
quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge
interamente dal suo punto di vista.
Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia
di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1
miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il
maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da
numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden
Globe, sia per il miglior attore che per il miglior suono
originale.
Alla premiere di martedì a New York
diAsteroid City di Wes Anderson, il
cast di star ha avuto molto da dire sullosciopero
degli sceneggiatoriin corso ad Hollywood.Scarlett Johansson,
Adrien Brody,
Bryan Cranston e Rupert Friend hanno rivelato come si
sentono davvero riguardo allo scontro tra la Writers Guild of
America e l’Alliance of Motion Pictures and Television Producers
mentre camminavano sul tappeto all’Alice Tully Hall del Lincoln
Center.
“Qualunque cosa accada andando
avanti cambierà per sempre il modo in cui vengono determinate le
entrate“, ha detto Johansson
a Variety . “È
una cosa che doveva accadere da molto tempo, di cui abbiamo parlato
a lungo, e alla fine ha raggiunto questo punto di rottura. È
importante per tutti noi creativi unirci e sostenere questo enorme
cambiamento in modo da poter passare dall’altra parte, cosa che
faremo”.
La WGA ha indetto lo sciopero il 1°
maggio dopo che la gilda non è riuscita a raggiungere un accordo
con l’AMPTP. SAG-AFTRA ha avviato i negoziati con i principali
studi il 7 giugno. Un potenziale sciopero degli attori potrebbe
avere il potenziale per devastare le campagne di marketing per
diverse uscite cinematografiche importanti, tra cui
Oppenheimer di
Christopher Nolan, Barbie di
Greta
Gerwig e il rilancio del franchise “Teenage
Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem. SAG-AFTRA sta entrando in
trattative alla ricerca di regolamenti sull’intelligenza
artificiale, una migliore formula residua di streaming e lr
restrizioni sulle audizioni autoregistrate, tra le altre cose. Il
contratto della gilda scade il 30 giugno.
Asteroid
City si svolge in un’immaginaria città americana nel
deserto nel 1955. Sinossi: L’itinerario di una convention di
giovani astronomi e cadetti spaziali (organizzata per riunire
studenti e genitori di tutto il paese per una competizione
accademica e di affiatamento) viene spettacolarmente sconvolto da
eventi che cambiano il mondo.
Da sempre tra le città
cinematografiche per eccellenza, Venezia è stata nel 2010 vera e
propria protagonista di un acclamato film di carattere
internazionale. Si tratta di The Tourist
(qui la recensione), la cui
popolarità è però data non solo dalle splendide location della
città Veneta, ma anche dall’inedita coppia di protagonisti qui
presente. Si tratta di Johnny Depp e Angelina Jolie, interpreti di personaggi
coinvolti in un complesso intrigo internazionale, tra grandi
passioni e imprevedibili pericoli. A dirigere il film vi è il
regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck,
già premio Oscar per il celebre Le vite degli altri.
Il film in questione è un
adattamento del titolo francese del 2005 Anthony Zimmer.
Prima di prendere vita, questo remake ha però dovuto attraversare
un lungo processo di preparazione. Numerosi sono infatti stati gli
attori e i registi scelti e poi tiratisi indietro, tra cui Tom Cruise, Sam
Worthington,Charlize Theron, e Alfonso
Cuaron. Quando finalmente le riprese poterono avere
inizio, queste dovettero svolgersi con particolare fretta. Depp,
infatti, di lì a poco avrebbe dovuto iniziare le riprese di
Pirati dei Caraibi – Oltre i
confini del mare. Per questo, in soli 11 mesi The
Tourist venne girato e completato, rientrando così nei tempi
previsti.
Ricco di suspence e colpi di scena,
come anche da alcuni meravigliosi ambienti della città di Venezia,
il film è ancora oggi un vero piacere per gli occhi. Già al momento
della sua distribuzione in sala si affermò come un buon successo,
arrivando ad un incasso di circa 278 milioni a fronte di un budget
di 100. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alle
sue location. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
The Tourist: la trama del
film
Il film narra la storia di un ignaro
turista americano, Frank Tupelo, il quale, per
riprendersi da recenti delusioni amorose, decide di concedersi un
tranquillo viaggio in Italia, e in particolare nella bella Venezia.
Sarà proprio durante il suo soggiorno nella nostra bella penisola
che il protagonista farà un incontro apparentemente occasionale con
una donna tanto misteriosa quanto affascinante, di nome
Elise Clifton-Ward. La donna, sfruttando la
propria irresistibile sensualità, lo attirerà suo malgrado nel
mezzo di un intrigo internazionale di cui il povero Frank diverrà
inconsapevole e involontario protagonista. Ben presto, egli si
troverà infatti a doversi relazionare con il truffatore
Alexander Pearce, uomo di cui sembra non sapere
nulla.
The Tourist: il cast del
film
Alla disperata ricerca di un attore
protagonista, dopo il rifiuto di Cruise e Worthington, i produttori
trovarono questo in Johnny Depp.
Una volta letta la sceneggiatura, questi decise di accettare la
parte avendo un periodo di tempo libero prima delle riprese di un
nuovo film. Nonostante il poco tempo a disposizione, l’attore si
dedicò profondamente a dar vita al suo personaggio, cimentandosi in
diverse situazioni. Una di queste sarebbe dovuta essere una
bollente scena di sesso con Angelina Jolie,
ma la scena fu rimossa in seguito all’insistenza della moglie di
Depp, Vanessa Paradis. Dal canto suo, la Jolie interpreta invece il
ruolo di Elise Clifton-Ward. L’attrice ha in seguito ammesso di
aver accettato di recitare nel film solo per poter spendere un po’
di tempo a Venezia. Entrambi gli attori sono in seguito stati
candidati al Golden Globe per le loro interpretazioni.
Nel film sono poi presenti altri
noti nomi del cinema internazionale come Paul Bettany,
nei panni dell’ispettore John Acheson, e Timothy
Dalton, in quelli dell’ispettore Capo
Jones. Rufus Sewell è
invece il volto del misterioso personaggio noto come L’inglese.
L’attore Steven Berkoff, noto in particolare per
il suo ruolo da villain in Octopussy – Operazione piovra,
è qui presente nei panni del pericoloso gangster Reginald Shaw, che
darà la caccia ai due protagonisti. Sono inoltre presenti diversi
celebri attori italiani in ruolo di contorno, come
Christian De Sica nei panni del colonnello
Lombardi, e Alessio Boni in quelli del sergente
Cerato. Raoul Bova è
invece il Conte Filippo Gaggia, e Neri Marcorè il
direttore dell’Hotel Danieli. Nino Frassica,
invece, è presente nelle vesti di un carabiniere.
Le location di The Tourist, il trailer e dove vedere
il film in streaming e in TV
Girato tra le città di Parigi e
Venezia, The Tourist si è avvalso di alcuni dei più bei
angoli di queste per l’ambientazione delle sue scene. In
particolare, nella città italiana, si possono ritrovare la
Stazione di Venezia Stante Lucia, presente nella
scena dell’arrivo dei due protagonisti. Gli interni degli alberghi
visitati dai due sono invece quelli del Palazzo Pisani
Moretta, l’Hotel Danieli e il
Palazzo Querini Benzon. Una delle principali
sequenze d’azione si svolge invece nel celebre Mercato
della Frutta e Pescheria, mentre l’inseguimento in acqua
avviene nei pressi della Chiesa della Madonna
dell’Orto. La celebre sequenza del ballo, invece, si
svolge nella Scuola Grande di Santa Maria della
Misericordia, mentre è a Piazza San Marco
che Frank fuma la sua prima vera sigaretta. Diverse sono ovviamente
le scene ambientate anche tra i canali della città, come il
Canal Grande.
In mancanza di un sequel, è però
possibile fruire di The Tourist grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten Tv,Chili Cinema,
Google Play, Apple iTunes, e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 13 giugno alle ore 21:10
sul canale Rai Movie.
Una delle dinamiche più ricorrenti
nel cinema di genere fantascientifico è senza dubbio l’invasione
aliena. Si tratta di un evento temuto da sempre, che grazie ai
principali media del Novecento ha potuto ingigantire la sua
portata. Se è storica la lettura che nel 1938 Orson
Welles fece di La guerra dei mondi,
scatenando il panico in parte della popolazione statunitense,
innumerevoli sono i film che da quel momento hanno trattato
l’argomento, da L’invasione degli
ultracorpi fino ai più recenti Independence Day e
Signs. Un altro titolo,
meno noto, di questo filone è World
Invasion, diretto nel 2011 da Jonathan
Liebesman.
Scritto da Chris
Bertolini, questo film si ispira agli incidenti della
battaglia di Los Angeles (il titolo originale del lungometraggio è
infatti Battle: Los Angeles). Questa si svolse nella notte
tra il 24 e il 25 febbraio del 1942, quando venne lanciato un
allarme per un presunto attacco aereo convenzionalmente addebitato
all’Impero giapponese. Tale evento, poi declassificato dal governo
ad un falso allarme, generò numerose teorie, tra cui quella che
vede come artefice dell’attacco un ufo. Proprio da qui è partito
Bertolini per raccontare una storia ambientata ai nostri giorni ma
profondamente ispirata a quella leggenda.
Allo stesso tempo, World
Invasion si configura anche come un vero e proprio film di
guerra, ispirato a titoli come Black Hawk Down e
Salvate il soldato Ryan. Così facendo si è puntato ad
avere uno scontro quanto più realistico possibile tra l’essere
umano e la razza di alieni invasori. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
World Invasion: la trama del film
La vicenda narrata ha inizio
nell’agosto del 2011, quando cominciano a scagliarsi sulla Terra
degli strani meteoriti. Quanti si recano a verificarne la natura
scoprono che si tratta in realtà di navicelle con all’interno
extraterrestri. Così, vista la gravità della situazione,
intervengono immediatamente i marines di Camp Pendleton,
preoccupandosi di far evacuare le persone prima di dare il via ai
bombardamenti. Il sergente Michael Nantz, veterano
che ha perso la sua squadra durante la guerra in Iraq, è uno dei
soldati in azione. Fortemente voluto dai suoi superiori, nonostante
l’età pensionabile, egli è ora chiamato contro la sua volontà a
guidare il plotone della Compagnia Echo.
Nel corso della missione a loro si
aggiunge anche una squadra della Guardia Nazionale e una sergente
dell’Air Force, Elena Santos. Giunti a
destinazione, sono pronti a prelevare gli esseri umani da una
stazione di polizia. L’elicottero destinato a recuperarli viene
però abbattuto da un’astronave aliena, la quale lascia dunque
intendere che l’invasione vera e propria deve ancora iniziare. Per
loro fortuna, i soldati rintracciano un extraterrestre ferito,
prevelandolo nel tentativo di scoprirne il punto debole. Dovranno
però riuscire in ciò prima che sia troppo tardi e l’invasione abbia
realmente inizio.
World Invasion: il cast
del film
Ad interpretare il protagonista,
Michael Nantz, vi è l’attore Aaron Eckhart,
celebre per aver interpretato Harvey Dent nel film Il cavaliere
oscuro. Entusiasta del progetto di World Invasion,
egli ha in seguito affermato che di tutti i film a cui ha
partecipato, questo è stato il più divertente da realizzare, ma
anche il più complesso. Durante una scena, ad esempio, egli finì
con il rompersi un braccio. Nonostante tale infortunio, egli riuscì
a curare temporaneamente la cosa così da non perdere neanche un
giorno di riprese. Accanto a lui, si ritrovano poi gli attori
Ramon Rodriguez nel ruolo del tenente William
Martinez, Ne-Yo in quelli del caporale Kevin
Harris e Cory Hardrict in quelli del caporale
Lockett.
L’attrice Michelle
Rodriguez è invece il sergente Elena Santos. Il suo
personaggi è in realtà stato aggiunto soltanto un mese prima delle
riprese, in seguito ad alcune riscritture della sceneggiatura. Come
tutti gli altri membri del cast, anche lei dovette sottoporsi ad
alcune settimane di allenamento intensivo da militare. Ciò le
permise di sviluppare un fisico particolarmente muscoloso, per
quanto l’attrice abbia in più occasioni affermato di aver odiato le
prove di corsa. Completano poi il cast altri noti attori quali
Michael Peña
nei panni di Joe Rincon e Lucas Till in
quelli del caporale Grayston. Joey King, attrice
nota per la trilogia di The Kissing Booth, è invece
presente nel ruolo di Kirsten.
Il sequel di World
Invasion, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Dato il buon successo di pubblico, i
produttori si sono da subito dichiarati interessati all’idea di dar
vita ad un sequel di World Invasion, proprio come avvenuto
per Independence Day e il suo seguito. Lo stesso Eckhart,
protagonista del film, ha espresso il proprio interesse a ritornare
per un eventuale nuovo capitolo, mentre nel 2012 il regista
Liebesman ha annunciato che i lavori per la scrittura di una nuova
sceneggiatura erano iniziati. Da quel momento, tuttavia, non sono
state rilasciate ulteriori notizie. A distanza di un decennio è
dunque ipotizzabile che i progetti per il sequel siano stati
abbandonati.
È possibile fruire di
World Invasion grazie alla sua presenza
su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 13 giugno alle ore 21:20
sul canale Rai 4.
Tra le saghe cinematografiche più
acclamate degli ultimi anni vi è senza ombra di dubbio quella di
Transformers, basata sugli omonimi
giocattoli e serie animate della Hasbro e Takara Tomy degli anni
’80. Con cinque film, questa ha ad oggi superato i 4 miliardi di
incasso a livello mondiale. Il primo lungometraggio, uscito nel
2007 ha così dato inizio a questa epica narrazione che vede
contrapposta la specie umana ai robotici alieni capaci di
trasformarsi e adattarsi ad ogni situazione, i quali non hanno però
tutti intenzioni ostili. Dopo due sequel nel 2009 e nel 2011, nel
2014 è stato realizzato Transformers 4 – L’era
dell’estinzione (qui la recensione), diretto
ancora una volta da Michael Bay.
Questo quarto capitolo, in realtà,
rappresenta una specie di reboot all’interno della saga. Conclusasi
la prima trilogia, i produttori hanno infatti preferito dar vita a
nuovi personaggi e nuove vicende. Il cast di umani è dunque
totalmente nuovo rispetto ai precedenti film e ognuno dei
Transformers qui presenti è stato ridisegnato con tanto di nuova
forma veicolare. Transformers 4, inoltre, introduce anche
i Dinobot, robot facenti parte degli Autobot ma con in più la
capacità di assumere sembianze di dinosauri. Per la massiccia
presenza di effetti speciali, questo nuovo capitolo vanta un costo
produttivo pari a 210 milioni di dollari.
Pur se accolto malamente dalla
critica, il film si è affermato come uno dei maggiori successi
della saga. Transformers 4 ha infatti guadagnato
complessivamente oltre 1,1 miliardi di dollari. Una cifra che ha
naturalmente spinto a continuare la saga. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama, al cast di
attori e al suo sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Transformers 4 – L’era
dell’estinzione: la trama del film
Sono trascorsi cinque anni dalla
epocale “battaglia di Chicago”, che ha visto scontrarsi le due
fazioni aliene Autobot e
Decepticon. In seguito a tale evento, che ha
provocato numerose vittime tra gli umani e ha distrutto gran parte
della città, il mondo ha cambiato opinione sui Transformer, non più
i benvenuti sulla Terra. Nell’ambito dell’operazione Cemetery
Wind, la CIA ha sviluppato nuove e potenti tecnologie e si è
messa sulle tracce dei robot rimasti sul pianeta con l’obiettivo di
ucciderli tutti. Ironicamente, ad aiutare in ciò l’agenzia
governativa vi è lo spietato Lockdown, un
transformers cacciatore di taglie che punta alla testa di
Optimus Prime.
Del leader degli Autobot non sembra
però esservi alcuna traccia. Dopo lo scontro di Chicago egli sembra
essersi ritirato per sempre in un luogo sconosciuto. A trovarlo, in
modo del tutto casuale, è Cade Yeager, un
inventore squattrinato in cerca di qualcosa con cui far girare la
sua fortuna. Risvegliato il potente Transformers, la CIA non ci
mette molto ad individuarlo, facendo partire una vera e propria
caccia nei suoi confronti. Apprendendo cosa è capitato ai suoi
fratelli, Optimus Prime giura però a sua volta una dura vendetta.
Ciò che né lui, né Cade, né l’agenzia governativa possono sapere,
però, è che un nuovo nemico è pronto ad emergere dall’oscurità.
Transformers 4 – L’era
dell’estinzione: il cast del film
Come anticipato, il cast di attori
presenti nel film è, a partire da questo film, del tutto nuovo. Nel
ruolo di Cade Yeager vi è Mark Wahlberg,
il quale ha accettato il ruolo anche per far contenti i suoi figli,
grandi fan dei Transformers. Per l’occasione, l’attore si è
sottoposto ad un allenamento fisico intensivo che lo ha portato a
poter eseguire circa il 90% di tutti gli stunt previsti per la sua
parte. L’attore, inoltre, ha portato nel personaggio molta della
sua esperienza come padre, così da far risaltare la sua componente
umana ed emotiva. Accanto a lui, nel film, si ritrova poi
Nicola Peltz, nel ruolo di Tessa Yeager, la figlia
di Cade. Jack Reynor, visto anche in
Macbeth e Il segreto, è Shane Dyson, il fidanzato
di Tessa. T. J. Miller interpreta invece
Lucas Flannery, socio di Cade.
L’attore Kelsey
Grammer, meglio noto per il personaggio del dottor Frasier
Crane nelle sitcom Cin Cin e Frasier, interpreta
qui lo spietato capo dell’operazione Cemetery Wind. Altro
attore noto presente nel film è Stanley Tucci,
noto per il ruolo di Caesar Flickerman nella saga di Hunger
Games, e qui nei panni di Joshua Joyce, ricco imprenditore a
capo di una ditta che costruisce Transformers, mentre
Sophia Myles è Darcy Tyrill, una geologa amica di
Joshua A dar voce ai Transformers, invece, si ritrova ancora una
volta Peter Cullen per Optimus Prime, mentre
Frank Welker, da sempre doppiatore di Megatron, è
qui Galvatron, il quale è una reincarnazione del primo. Sono poi
presenti John Goodman
come voce di Hound e Ken Watanabe per Drift.
Il sequel di Transformers 4 – L’era dell’estizione, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Questo nuovo capitolo della saga non
era stato concepito come quello conclusivo, ma per il finale si è
preferito non lasciare troppe questioni in sospeso. Ciò avrebbe
permesso, in caso di mancato successo, di poterlo considerare come
l’ultimo capitolo. Dato l’incasso poi ottenuto, si è dato vita nel
2017 a Transformers – L’ultimo
cavaliere, con Bay e Wahlberg ancora presenti come regista
e protagonista. Questo quinto capitolo, tuttavia, fu
particcolarmente deludente da un punto di vista degli incassi e
pose un brusco freno alla saga. La Paramount Pictures ha in seguito
affermato che al momento non è previsto un nuovo sequel, preferendo
concentrarsi su alcuni spin-off. Il primo di questi, Bumblebee, è uscito nel
2018.
È possibile fruire di
Transformes 4 – L’era dell’estinzione
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple
TV, Paramount+, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 13 giugno alle ore 21:00
sul canale 20 Mediaset.
Due nuovissimi film di
Star
Wars usciranno entrambi nel 2026! Nuove data di
uscita sono state annunciate grazie a un aggiornamento della
Disney. Questo è un importante sviluppo del franchise, non solo
perché si ritarda il prossimo film di Star Wars, ma anche
perché si preannuncia il rilascio di ben due film in un anno.
L’aggiornamento arriva dal The Hollywood Reporter, che conferma che
un film di Star Wars arriverà al cinema il 22
maggio 2026, mentre il successivo arriverà il 18
dicembre 2026. Il terzo film, invece, è ancora previsto
per il 17 dicembre 2027, ma non è confermato quale
dei tre film precedentemente annunciati è assegnato a ciascuna data
di uscita.
Star Wars: quello che
sappiamo sui prossimi film della saga
Ad oggi sono infatti tre i film
annunciati come certi per il futuro della saga: quello diretto da
JamesMangold, quello diretto da
Dave Filoni e quello diretto dalla regista
Sharmeen Obaid-Chinoy, che sarà ambientato
quindici anni dopo gli eventi di L’ascesa di Skywalker,
avendo come protagonista la Rey di Daisy Ridley
intenta a gestire una propria scuola di Jedi, nel tentativo di
stabilire un Nuovo Ordine Jedi. Il produttore esecutivo di
The Mandalorian,Dave
Filoni, dirigerà invece una storia ambientata nella
timeline della Nuova Republica e che servirà come culmine dei vari
show Disney+. Mentre il
progetto del regista James Mangold (Logan,
Indiana Jones e il
Quadrante del Destino) sembra racconterà la storia del
primo Jedi che abbia mai esercitato la Forza.
Come anticipato, non è noto
l’abbinamento tra i tre progetti e le date annunciate, ma con due
film in arrivo già nel 2026 è lecito aspettarsi sempre più dettagli
nel giro dei prossimi mesi. Ulteriori notizie a riguardo potrebbero
in realtà già essere rilasciate dalla Disney e dalla Lucasfilm nel
giro delle prossime ore o dei prossimi giorni. In ogni caso, è
sempre più evidente che i fan possono prepararsi a compiere nuovi
viaggi nella galassia lontana lontana, grazie a tre progetti sulla
carta molto interessanti e con i quali si potrà entrare in contatto
con nuove e inedite storie.
La Disney sta rivoluzionando il suo
calendario di uscita, aggiungendo un nuovo film di Star Wars
e un adattamento live-action di Moana al programma
e
ritardando di un anno i prossimi tre film di “Avatar”.
Ovviamente cambia anche la Marvel Studios che, con un effetto
domino, stravolge tutta la lista dei titoli in uscita.
Il primo a cambiare collocazione è Deadpool
3 che è passato dall’8 novembre 2024 al 3 maggio
2024; Captain America: Brave New World si
sposterà dal 3 maggio 2024 al 26 luglio 2024, il che a sua volta
ritarderà Thunderbolts
al 20 dicembre 2024, Blade al
14 febbraio 2025 e “Fantastic Four” al
2 maggio 2025. “Avengers:
The Kang Dynasty” viene posticipato di un anno intero, dal 2
maggio 2025 al 1 maggio 2026. Sta prendendo il posto di “Avengers:
Secret Wars“, che sta saltando dal 1 maggio 2026 al 7 maggio
2027.
Ovviamente i ritardi di produzione
sono parte del motivo alla base della revisione totale del piano di
rilascio di tutti i film della Major. La Disney ha recentemente
sospeso le riprese di “Blade”
e “Thunderbolts“,
il che ha portato a un effetto a catena sul resto delle produzioni
e delle uscite del Marvel Cinematic
Universe.
Deadpool 3: quello che
sappiamo sul film
Sebbene i dettagli ufficiali della
storia di Deadpool
3 non siano infatti ancora stati rivelati, si presume
che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i
Marvel
Studios di unire la serie di film di Deadpool
– l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta
all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che
i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò
preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo,
consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine di tornare e
potenzialmente viaggiare nell’universo principale dell’MCU.
In attesa di ulteriori conferme,
sappiamo che Shawn Levy dirigerà Deadpool 3, mentre
Rhett Reese e Paul Wernick, che
hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone,
scriveranno la sceneggiatura basandosi sui fumetti creati da
Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa
del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti
da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy
Molyneux. Il presidente dei Marvel Studios,
Kevin Feige, aveva precedentemente assicurato ai
fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i primi due
film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con tale
classificazione matura. Deadpool 3 uscirà il
8 novembre 2024.
Il film, oltre a presentare
naturalmente Ryan Reynolds
di nuovo nei panni di Deadpool, vanterà anche il tanto atteso
team-up tra l’irriverente protagonista e Wolverine, con Hugh Jackman che uscirà dal suo pensionamento
da supereroe per riprendere il suo ruolo iconico degli X-Men. Anche Emma Corrin e
Matthew Macfadyen si sono uniti al cast in ruoli ancora
non del tutto resi noti, anche se la Corrin dovrebbe interpretare
uno dei villain del film. La pellicola sarà il primo film della
serie di film di Deadpool ad essere distribuito dopo l’acquisizione
da parte della Disney della 20th Century Fox.
Dopo l’enorme successo di Avatar: La via
dell’acqua, il produttore Jon
Landau ha ora condiviso tramite Twitter una nuova immagine del
dietro le quinte di Avatar 3, rivelando però
che il film e i suoi due sequel, Avatar
4e Avatar 5,
sono stati tutti posticipati. Dopo il primo sequel diretto dal
regista James Cameron,
è come noto stato confermato che la saga della famiglia Sully
continuerà con altri tre film, il primo dei quali doveva uscire nel
dicembre del 2024.I due successivi capitoli, il
quarto e il quinto, sarebbero invece rispettivamente arrivati nel
2026 e nel 2028. Le cose, però, sono cambiate.
Ora, tuttavia, un nuovo rapporto di
THR rivela che i film sono stati tutti posticipati, con
Avatar
3 che ora dovrebbe arrivare nei cinema a dicembre
2025. Avatar 4 è invece ora previsto per
dicembre 2029, mentre Avatar
5 arriverà nel dicembre 2031. Non
sono state fornite ulteriori informazioni a riguardo, ma è lecito
pensare che la post-produzione del terzo film stia richiedendo più
tempo del previsto e che, come recentemente affermato
dall’attrice Sigourney Weaver, potrebbero
essere necessarie anche delle riprese aggiuntive.
Così facendo, anche i tempi per i
successivi due film si allungano, considerando anche il
perfezionismo tecnico che Cameron sta ricercando per questa saga.
Decisamente una notizia che non farà felici i fan, costretti ora ad
aspettare molto di più prima di poter assistere ai nuovi capitoli
dell’epico racconto di fantascienza. Allo stesso tempo, è lecito
immaginare che questo tempo in più permetterà al regista di
inserire nei prossimi film ulteriori novità tecniche che potrebbero
rendere i tre lungometraggi ancor più entusiasmanti, proponendo
dunque nuove esperienze cinematografiche di altissimo livello.
Avatar 3, quello che
sappiamo sul prossimo film della saga
Con l’uscita in sala di Avatar – La via
dell’acqua, lo scorso dicembre, la saga cinematografica
ideata da James Cameron e
ambientata sul pianeta Pandora ha ripreso il via, con anche altri
tre capitoli annunciati e in arrivo nei prossimi anni. Il primo di
questi sarà Avatar 3, ancora senza titolo
ufficiale, che come noto introdurrà importanti novità, a partire
dal primo popolo Na’Vi caratterizzato come “cattivo”, ovvero il
Popolo della
Cenere. Sappiamo ancora pochissimo di questo e dei
personaggi che lo comporranno, ma sembra che non si tratterà
dell’unica nuova cultura che il film introdurrà nella saga.
Oltre al Popolo della Cenere ci sarà
infatti almeno anche un altro popolo introdotto in Avatar
3, anche se al momento quest’ultimo rimane del tutto
sconosciuto. Come sappiamo, il terzo film della saga è già stato in
buona parte girato, dunque potrebbe essere solo questione di tempo
prima di scoprire qualche dettaglio in più a riguardo e soprattutto
sapere se i popoli saranno effettivamente solo due o anche di più e
se staranno dalla parte dei buoni o dei cattivi. Protagonisti
saranno però naturalmente gli attori Sam Worthington, Zoe
Saldana,
Kate Winslet,
Sigourney Weaver, Edie Falco, Stephen Lang, Joel David Moore,
Jemaine Clement, Matt Gerald e CCH
Pounder.
Si svolgerà dal 21 al
25 giugno 2023 la terza edizione
del Bardolino Film Festival – Immagini, suoni e parole
sull’acqua, manifestazione dedicata al cinema e
all’intrattenimento di qualità in una delle più rinomate località
sulle rive del lago di Garda. Il festival, organizzato e sostenuto
dal Comune di Bardolino e dalla Fondazione Bardolino Top con la
direzione artistica di Franco Dassisti, dopo i grandi successi
delle prime due edizioni anche per il 2023 si conferma un
appuntamento ricco di contenuti unici in una location dal fascino
senza pari.
La formula vincente del festival
riconferma i due concorsi rispettivamente dedicati a cortometraggi
(BFF Short) e documentari (BFF Doc), impreziositi da cinque serate
di grande cinema con le BFF Nights accompagnate da ospiti di
rilievo del panorama cinematografico italiano nella splendida
cornice del Parco di Villa Carrara Bottagisio sul lungo lago, ma
anche presentazioni di libri e incontri che esploreranno il tema di
questa edizione: “In viaggio… sulla strada e
nell’anima”. Si esploreranno percorsi narrativi tramite i
film e gli incontri con gli autori per riflettere su una tematica
come quella del viaggio, intesa non solo nel senso più classico del
viaggio on the road, ma cercando anche significati e letture più
profonde come il viaggio nell’anima o la scoperta del sé.
Fiore all’occhiello della
manifestazione sono le serate di BFF Nights, arricchite dalla
presenza di ospiti di rilievo del panorama cinematografico italiano
che saranno premiati con i riconoscimenti speciali del festival.
Dalla commedia al cinema d’autore, il programma delle BFF Nights
porterà a Bardolino tanti protagonisti dalle carriere e
sfaccettature diverse, per un mosaico quanto più variegato e
interessante del nostro cinema.
Dopo un ultimo anno di grande
cinema, sarà a Bardolino Michele Placido, regista
e attore tra i più illustri del nostro cinema che riceverà
il Premio BFF Cineasta dell’anno per una
stagione costellata di successi tra cui la sua straordinaria
interpretazione in Orlando di Daniele Vicari
oltre all’ultima regia del suggestivo L’ombra di
Caravaggio. A rappresentare uno dei generi più amati del
cinema italiano sarà a Bardolino Rocco
Papaleoche ritirerà il Premio BFF
Comedian per il suo ultimo Scordato,
raffinata commedia blues che lo vede anche protagonista al fianco
di Giorgia. Nell’ambito delle BFF Nights sarà inoltre assegnato il
Premio Ciak d’Oro – Colpo di fulmine per
l’interpretazione assegnato dal mensile di cinema Ciak (media
partner della manifestazione) agli attori del film Le mie
ragazze di carta di Luca Lucini, in sala dal 13 luglio
per Adler Entertainment. A ritirare il premio sarà presente
l’attore Andrea Pennacchi.
Saranno due le protagoniste
femminili delle soirée, tra cui Paola
Sini premiata a Bardolino con il Premio
BFF Shooting Star per la sua folgorante
interpretazione in La terra delle donne, di cui è
anche sceneggiatrice e produttrice. La rivelazione dell’anno, cui
sarà assegnato il Premio BFF Scintilla, è
invece Selene Caramazzache
presenterà Spaccaossa di Vincenzo Pirrotta di cui è
protagonista.
Ma il parterre di ospiti prosegue. A
presiedere la giuria del concorso cortometraggi sarà
Claudia Gerini, regina indiscussa della nostra
commedia e attrice tra le più amate del nostro paese, cui il
festival dedicherà un omaggio con la proiezione del suo esordio
alla regia Tapirulàn. Claudia Gerini inoltre
presenterà il suo esordio letterario Se chiudo gli occhi.
Vita, amori e passioni di una pragmatica sognatrice. Ad
affiancarla nella giuria del concorso corti
saranno Cosimo Calamini, scrittore e
sceneggiatore per cinema, serie tv e documentari (tra i suoi
lavori Per niente al mondo, Sei nell’anima, I delitti del
Bar Lume), e Carlo Griseri, giornalista
e critico cinematografico nonché direttore artistico del festival
Seeyousound International Music Film Festival di Torino.
Presidente della giuria di BFF Doc
sarà invece Daniele Vicari, regista di
numerosi lungometraggi (tra gli altri Velocità
massima, Diaz e Orlando con Michele Placido
che sarà proiettato nella serata di chiusura), documentari (Il
mio paese, La nave dolce) ma anche serie tv
(L’alligatore). A giudicare i film del concorso
documentari saranno anche Francesca Sofia
Allegra, montatrice che ha recentemente firmato due
docu-serie di successo
come SanPa e Veleno oltre al
recente Le Mura di Bergamo di Stefano Savona, e
il giornalista e critico cinematografico Giovanni
Bogani.
I titoli dei due concorsi,
selezionati tra le numerose opere candidate, offrono un
interessante percorso che riesce a scandagliare tutte le anime del
tema di questa edizione. Gli 11 film di BFF Doc
propongono una riflessione sul viaggio a 360° gradi: da quello in
luoghi da riscoprire e far sopravvivere, come nel caso
di Will You Look at me della
cinese Shuli Huang o di Prato
Bello di Paolo Vinati, ambientato in un piccolo
paesino del bresciano in cui le tradizioni cercano un equilibrio
tra passato e futuro. Viaggi interiori alla (ri)scoperta di sé
stessi come nell’assurdo caso giudiziario di Peso
morto, opera di Francesco Del Grosso che rievoca
l’errore giudiziario che ha portato Angelo Massaro, innocente, a
scontare 21 anni di carcere. Si parla di viaggi personali anche
nell’opera di Matteo Balsamo Nei giardini della
mente, che racconta di un’associazione per la salute
mentale sul lago di Como. Ma anche ironiche storie sulla difficoltà
di trovare una propria strada nella vita come nella società. É il
caso del Davide Crudetti e del
suo Comunisti in cui il
regista, nato nel 1991 quando il comunismo era giunto alla fine,
scava nella sua identità e nella fine dell’ideologia. Spazio anche
ai temi sociali, come nel
mockumentary MILVA di Nico
Campogna, un viaggio nel futuro nella Taranto del 2036 in cui
l’ILVA è diventata una fabbrica di canapa indiana e del suo passato
industriale resta solo un museo, o il
toccante Malafede che ci porta
nella comunità LGBT campana dei femminielli. E poi
ancora storie di personaggi come in Neighbour
Abdi di Douwe Dijkstra, in cui il protagonista
ripercorre alcuni episodi della sua vita, fra guerra e
criminalità, Ci sarà una
volta di Paolo Geremei in cui quattro donne si
raccontano attraverso le loro origini, cultura e abitudini,
o Guardiano del farodi Lorenzo
Ferrò, storia di impiegato il cui compito è quello di trovare
lampioni non funzionanti nella città di Roma. Non manca il
viaggio inteso come scoperta del paesaggio come
in Transcendence in cui Michelle
Smith racconta il percorso di recupero attraverso la pratica
dell’arrampicata di Adrien Costa, ex ciclista professionista,
amputato della gamba destra dopo un incidente in montagna.
La selezione di BFF Short è un vero
e proprio viaggio attraverso 13 paesi con 28 film che raccontano
società e culture. Tra i titoli in programma arriva al BFF arriva
il vincitore dell’Oscar al Miglior Cortometraggio Live Action,
An Irish Goodbye, e accanto ai tanti titoli internazionali
anche una ricca selezione made in Italy che vanta alcune delle
interpreti più interessanti del nostro cinema tra cui Aurora
Giovinazzo (Nostos), Barbara Ronchi (La neve coprirà
tutte le cose), Daphne Scoccia (Letizia), Anna
Ferzetti (Me & You), Valentina Bellé (Miranda’s
Mind), Claudia Potenza (SeMe).
Bardolino Film Festival da sempre,
proseguendo nella tradizione di “Parole sull’acqua”, pone l’accento
anche sulla cultura con la sezione dedicata agli incontri letterari
BFF Books, che quest’anno proporrà quattordici appuntamenti con gli
autori.
Il poster di questa edizione nasce
dalla collaborazione tra BFF e Accademia di Belle Arti Statale di
Verona, frutto di un workshop che ha coinvolto studenti dell’ultimo
anno del Biennio magistrale in Italian Strategic Design. Il
manifesto di BFF 2023, firmato dalla studentessa Lucrezia
Picariello, è stato selezionato tra le 19 locandine proposte dagli
studenti del corso, che saranno tutte esposte in una mostra
visitabile per il periodo della manifestazione.
Bardolino Film Festival sottolinea
il suo rapporto il territorio attraverso la scuola con una nuova
iniziativa che vede coinvolta la scuola media secondaria
Falcone-Borsellino di Bardolino. Un gruppo di giovani studenti ha
infatti seguito un percorso formativo di cinematografia per
produrre un cortometraggio che sarà proiettato al BFF.
Apple TV+
ha svelato il trailer della seconda stagione di Fondazione,
l’epica saga dello showrunner David S. Goyer,
basata sulla pluripremiata serie di romanzi omonimi di Isaac
Asimov, e con un cast internazionale guidato dagli attori nominati
agli Emmy Jared Harris e Lee Pace, insieme alle stelle nascenti
Lou Llobell e Leah Harvey. La seconda stagione in
10 episodi di “Fondazione” debutterà in tutto il mondo con il primo
episodio venerdì 14 luglio su Apple TV+, seguito da nuovi
episodi settimanali ogni venerdì fino al 15 settembre La serie
Apple Original è prodotta per Apple TV+ da Skydance
Television.
Nella seconda stagione, ambientata oltre un secolo dopo il finale
della prima stagione, la tensione è alle stelle in tutta la
galassia. Mentre i Cleon si dissolvono, una regina vendicativa
complotta per distruggere l’Impero dall’interno. Hari, Gaal e
Salvor scoprono una colonia di Mentalici con abilità psioniche che
minacciano di alterare la psicostoria stessa. La Fondazione
è entrata nella sua fase religiosa, promulgando la Chiesa di Seldon
in tutto l’Outer Reach e incitando la Seconda Crisi: la guerra con
l’Impero. Il monumentale adattamento di Fondazione
racconta le storie di quattro individui che trascendono lo spazio e
il tempo mentre superano crisi mortali, mutevoli lealtà e
complicate relazioni che alla fine determineranno il destino
dell’umanità.
Nel cast ritroviamo
Laura Birn, Cassian Bilton e Terrence Mann,
oltre a nuovi personaggi tra cui Isabella Laughland (Brother
Constant), Kulvinder Ghir (Poly Verisof), Ella-Rae Smith (Queen
Sareth di Cloud Dominion), Holt McCallany (Direttore Jaegger
Fount), Rachel House (Tellem Bond), Nimrat Kaur (Yanna Seldon), Ben
Daniels (Bel Riose) e Dimitri Leonidas (Hober Mallow).Fondazione
è prodotta per Apple da Skydance Television e guidata dallo
showrunner e produttore esecutivo David S. Goyer, con Alex Graves,
David Ellison, Dana Goldberg, Bill Bost, Robin Asimov e Marcy Ross
anch’essi produttori esecutivi.
Anche se ad alcuni può sembrare una
cosa banale, parecchi fan sono ancora molto affezionati alle
mutande di Superman! Il dibattito sul fatto se l’Uomo d’Acciaio debba/non debba indossare i
suoi classici calzoncini rossi all’esterno del suo costume iconico
riaffiora sempre ogni volta che è in lavorazione un nuovo film
live-action, e i fan sono curiosi di sapere quale direzione
prenderà James
Gunn per la prossima iterazione sul grande schermo del
leggendario eroe in Superman:
Legacy.
Gunn ha twittato un’immagine delle
varie interpretazioni del personaggio che abbiamo visto nel corso
degli anni in occasione del #SupermanDay, e quando gli è stato
chiesto delle mutande, ha risposto con quanto segue:
“Sono indeciso. Stiamo
realizzando un’incredibile quantità di concept art ora con entrambe
le versioni e utilizzeremo la versione che sembra migliore. Per me,
gli aspetti più importanti del personaggio vanno oltre le mutande!
#SupermanDay”
Christopher Reeve
ha indossato le mutande nei film di Richard Donner
e Brandon Routh ha seguito l’esempio in
Superman Returns. Quindi, nel 2011, la DC Comics
ha lanciato il “New 52” e ha introdotto una nuova interpretazione
dell’Uomo di domani il cui costume era senza le mutande rosse
esterne.
Henry Cavill ha poi abbandonato le mutande per Man of Steel nel
2013 e la maggior parte dei fan sembrava abbastanza contenta del
cambiamento, ma c’è ancora chi vorrebbe vedere il leggendario eroe
tornare al suo aspetto originale. E voi cosa ne pensate?
Superman:
Legacy non sarà un’altra storia sulle origini, ma
il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un
“giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già
incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni
eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che
l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting è
attualmente in corso, con la speranza che venga fatto un annuncio
ufficiale al Comic-Con di San Diego di quest’anno.
Superman:
Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025
Secondo quanto riferito, Gunn ha
consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello
sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la
produzione non subirà alcun impatto in futuro. “Superman:
Legacy è il vero fondamento della nostra visione creativa per
l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della
tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori
di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto
il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista
DCU. “Non vedo
l’ora di presentarti la nostra versione di Superman che
il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film
d’animazione e giochi”.
Uno dei film più amati della Pixar
sta per avere un breve seguito sotto forma di un cortometraggio che
sarà proiettato insieme al prossimo film dello studio, Elemental.
Carl’s Date, basato su Up del
2009, vedrà Carl (doppiato da Ed Asner) e Dug
(Bob Peterson) tornare per affrontare la loro più
grande sfida: preparare Carl per il suo primo appuntamento dalla
morte della sua defunta moglie Ellie.
Ellie ha avuto un ruolo
significativo nel film del 2009; nonostante la sua morte avvenga
nell’introduzione del film prima degli eventi principali della
storia, la sua presenza può essere percepita per tutto il film
mentre Carl continua a lottare con il dolore per la perdita della
moglie. La sequenza di apertura di Up, che
documenta la relazione della coppia, rimane una delle scene più
ricordate e più tristi del film, introducendo temi di amore e
dolore che vengono affrontati all’interno del film. Con Carl che
stabilisce una nuova famiglia con il cane parlante Dug e il boy
scout Russell (Jordan Nagai) alla fine del film,
Carl’s Date vedrà il vedovo scontroso ma amabile
continuare a scoprire le possibilità della vita.
Gli spettatori raggiungeranno
Carl mentre accetta con riluttanza di uscire con un’amica, ma è
vero che non ha idea di come funzionino gli appuntamenti di questi
tempi. Dug interviene per calmare i nervosismi pre-appuntamento di
Carl e offre alcuni consigli collaudati per fare amicizia, peccato
sia un cane.
Oltre al nostro amato Mercenario
Chiacchierone, Deadpool
3 vedrà sullo schermo diversi volti noti del
franchise tornare ad aiutare o ostacolare il protagonista. Tuttavia
sembra che Domino non sarà tra questi.
Zazie Beetz ha
precedentemente lasciato intendere che avrebbe potuto riprendere il
suo ruolo di mutante perennemente fortunata, e girava voce che
fosse in trattative per tornare poco dopo aver appreso che il
Wolverine di Hugh Jackman si sarebbe unito a Wade
Wilson (Ryan Reynolds)
per il suo debutto nel MCU. Tuttavia, la star di
Atlanta ha ora dichiarato chiaramente che non
apparirà nel trequel.
Durante un’intervista, Decider ha
chiesto a Zazie Beetz cosa pensasse del recente
report secondo cui Reynolds non sarebbe stato in grado di
improvvisare alcun dialogo durante le riprese del film, a causa
dello sciopero WGA in corso. “Beh, in realtà non sono in
Deadpool 3, quindi non so cosa stiano facendo
[sull’improvvisazione]. Presumo che probabilmente si stiano
prendendo una pausa. […] Sono entusiasta di vederlo“, ha
risposto Beetz.
Deadpool 3: quello che sappiamo sul film
Sebbene i dettagli ufficiali della
storia di Deadpool
3 non siano infatti ancora stati rivelati, si presume
che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i
Marvel
Studios di unire la serie di film di Deadpool
– l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta
all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che
i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò
preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo,
consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine di tornare e
potenzialmente viaggiare nell’universo principale dell’MCU.
In attesa di ulteriori conferme,
sappiamo che Shawn Levy dirigerà Deadpool 3, mentre
Rhett Reese e Paul Wernick, che
hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone,
scriveranno la sceneggiatura basandosi sui fumetti creati da
Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa
del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti
da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy
Molyneux. Il presidente dei Marvel Studios,
Kevin Feige, aveva precedentemente assicurato ai
fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i primi due
film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con tale
classificazione matura. Deadpool 3 uscirà il
8 novembre 2024.
Il film, oltre a presentare
naturalmente Ryan Reynolds
di nuovo nei panni di Deadpool, vanterà anche il tanto atteso
team-up tra l’irriverente protagonista e Wolverine, con Hugh Jackman che uscirà dal suo pensionamento
da supereroe per riprendere il suo ruolo iconico degli X-Men. Anche Emma Corrin e
Matthew Macfadyen si sono uniti al cast in ruoli ancora
non del tutto resi noti, anche se la Corrin dovrebbe interpretare
uno dei villain del film. La pellicola sarà il primo film della
serie di film di Deadpool ad essere distribuito dopo l’acquisizione
da parte della Disney della 20th Century Fox.
Black
Panther: Wakanda Forever ha visto Shuri ereditare il
ruolo di nuova Pantera Nera del MCU dopo la morte di suo fratello,
ma il film è finito in un modo che implicava una sospensione per il
personaggio, un destino non troppo chiaro di quello che sarebbe
stata la sua rappresentazione nel MCU.
A differenza di T’Challa e di sua
madre, la regina Ramonda, Shuri non ha alcun interesse a salire al
trono e sembra aver abdicato a favore di M’Baku. Ciò potrebbe
lasciare la porta aperta alla possibilità che Black Panther possa
diventare un Vendicatore a tempo pieno, anche se sembra che
Letitia Wright stia ancora aspettando notizie sul
suo futuro.
Parlando con ComicBook.com, all’attrice è
stato chiesto se ha ricevuto notizie dai Marvel Studios su cosa accadrà al suo
personaggio. “No, non ho ricevuto notizie”, ha ammesso
prima di aggiungere, rivolta al giornalista “lo saprò non
appena lo saprai anche tu.”
In una conversazione separata con
Inverse, Wright ha affermato di essere stata in pausa da quando è
stato distribuito l’emozionante sequel di Black
Panther, ma ha condiviso un’idea unica su come potrebbe
proseguire la storia di Shuri nei film futuri. “In realtà non
muore mai, il che è davvero interessante. Ha questi incredibili
superpoteri folli ed è un’enciclopedia di informazioni. È un griot
volte mille”.
Wright si riferisce alla trama del
fumetto “A Nation Under Our Feet” di Ta-Nehisi Coates. In
questo, l’eroe è preservato in una stasi chiamata “morte vivente”
dopo una battaglia con Namor il Submariner, ma la sua anima
trascende a Djalia, il Piano della Memoria Wakandiana. Lì incontra
spiriti chiamati “griot” che hanno il compito di preservare la
storia della sua nazione e, quando finalmente ritorna nel suo
corpo, a Shuri sono stati concessi una nuova serie di poteri che
rendono l’eroe forse ancora più potente di T’Challa.
Mentre quella sarebbe una trama
certamente strana da affrontare in Black Panther
3, esplorare meglio il lato mistico di Wakanda non sarebbe
una brutta idea. Certo, data l’attuale situazione che lo studio si
trova ad affrontare con Tenoch Huerta, sembra complicato per Marvel fare progetti che possano
coinvolgere anche Namor nella storia del Wakanda.
Los Angeles, New York, Toronto,
Sydney, Seoul, Città del Messico, Londra e Berlino sono le otto
tappe del BarbieWorld Tour, annunciato da Margot Robbie e
Ryan Gosling in
occasione dell’uscita del film diretto da Greta
Gerwig.
Mentre cresce la curiosità intorno a
questo insolito progetto e si prosegue con la narrazione della
rivalità tra Barbie
e Oppenheimer di Christopher
Nolan, il fan della bambola Mattel di tutto il mondo ( o
quasi) possono cominciare a prenotare il loro posto in prima fila
per il film e per avere la possibilità di incontrarne gli
interpreti.
Dalla sceneggiatrice/regista
candidata all’Oscar Greta
Gerwig (“Piccole donne”, “Lady Bird”) arriva
Barbie
con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie
(“Bombshell – La voce dello scandalo”, “Tonya”) e Ryan Gosling (“La
La Land”, “Half Nelson”) nei panni di Barbie
e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (“End
of Watch – Tolleranza zero”, i film “Dragon Trainer”),
Kate
McKinnon (“Bombshell – La voce dello scandalo”,
“Yesterday”), Michael Cera (“Scott Pilgrim vs. the
World”, “Juno”), Ariana Greenblatt (“Avengers: Infinity War”, “65 – Fuga
dalla Terra”), Issa Rae (“The Photograph – Gli
scatti di mia madre”, “Insecure”), Rhea Perlman
(“Nei miei sogni”, “Matilda 6 Mitica”) e Will Ferrell (i
film “Anchorman”, “Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva
contare fino a uno”).
Fanno parte del cast del film anche
Ana Cruz Kayne (“Piccole donne”), Emma
Mackey (“Emily”, la serie TV “Sex Education”),
Hari Nef (“Assassination Nation”, “Transparent”),
Alexandra Shipp (i film “X-Men” ),
Kingsley Ben-Adir (“Quella notte a Miami”, “Peaky
Blinders”), Simu Liu (“Shang-Chi e la leggenda
dei dieci anelli”), Ncuti Gatwa (“Sex
Education”), Scott Evans (la serie TV “Grace e
Frankie”), Jamie Demetriou (“Crudelia”),
Connor Swindells (“Sex Education”, “Emma.”),
Sharon Rooney (“Dumbo”, “Jerk”), Nicola Coughlan
(“Bridgerton”, “Derry Girls” ), Ritu
Arya (“The Umbrella Academy”), e il
premio Oscar Helen
Mirren (“The Queen – La Regina”).
Barbie
è diretto da Greta
Gerwig che ha curato la sceneggiatura del film
insieme al candidato all’Oscar Noah Baumbach
(“Storia di un matrimonio”, “Il calamaro e la balena”). Basato su
‘Barbie’ di Mattel. I produttori del film sono il
candidato all’Oscar, David Heyman (“Storia di un
matrimonio”, “Gravity”), Margot Robbie, Tom Ackerley e
Robbie Brenner, mentre Michael Sharp, Josey
McNamara, Ynon Kreiz, Courtenay Valenti, Toby Emmerich e Cate
Adams sono i produttori esecutivi.
Mentre si avvicina sempre di più
l’uscita di Indiana Jones e il
Quadrante del Destino, Lucasfilm offre ai fan del
professore archeologo un nuovo sguardo all’interno del film che
arriverà al cinema il 28 giugno. Nella clip in questione, il
Professor Jones è alle prese con un marchingegno antico del quale
svela il funzionamento, insieme a Helena (Phoebe
Waller-Bridge).
Insieme a
Harrison Ford, il cast di Indiana Jones e il
Quadrante del Destino include
Phoebe Waller-Bridge (Fleabag),
Antonio Banderas (Dolor y gloria),
John Rhys-Davies (I predatori dell’arca
perduta), Toby Jones (Jurassic World – Il
regno distrutto), Boyd Holbrook (Logan –
The Wolverine), Ethann Isidore
(Mortale) e
Mads Mikkelsen (Animali Fantastici – I segreti di
Silente). Il film vedrà Indy intento a scoprire un artefatto
che può apparentemente riavvolgere e manipolare il tempo,
particolarmente ambito da un ex nazista ora scienziato presso la
Nasa, dove si sta intanto progettando lo sbarco sulla luna.
Diretto da James
Mangold (Le Mans ‘66 – La grande
sfida, Logan – The Wolverine) e con una
sceneggiatura scritta da Jez Butterworth &
John-Henry Butterworth e David
Koepp e James Mangold, basata sui
personaggi creati da George Lucas e Philip
Kaufman, il film è prodotto da Kathleen
Kennedy, Frank Marshall e Simon
Emanuel, mentre Steven Spielberg e George
Lucas sono i produttori esecutivi. La colonna sonora è
composta ancora una volta da John Williams, che ha
firmato le musiche di ogni avventura di Indiana
Jones a partire dall’originale I predatori
dell’arca perduta nel 1981.
Si terrà giovedì 15 giugno dalle
ore 10 alle ore 14 al cinema Intrastevere di Roma la presentazione
dei risultati del lavoro svolto dalla Rete degli
Spettatori nell’ambito del Piano nazionale di
educazione all’immagine promosso dal Ministero della Cultura e
dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. La giornata sarà
soprattutto l’occasione di un incontro e dibattito
tra tutti coloro che hanno a cuore il cinema e l’audiovisivo come
linguaggi della cultura e come arte.
Il progetto della Rete degli
Spettatori – realizzato sia nelle aule di 9 scuole sul territorio
italiano che con una formazione on-line per i docenti – nasce
dall’esigenza di creare alfabetizzazione e pensiero critico intorno
al linguaggio cinematografico e audiovisivo, per consentire agli
studenti di familiarizzarsi con i processi produttivi e creativi
che sottendono le opere audiovisive.
La presentazione di brevi video
realizzati con gli studenti farà da cornice al
dibattito previsto tra tutti i partecipanti sul
senso, le pratiche e le strategie per le attività culturali di
base, anche a fronte dei nuovi scenari che si aprono con
l’esplosione dell’intelligenza artificiale.
Commenta Valerio
Jalongo, regista e docente a capo della Rete degli
Spettatori: “Il cinema e l’audiovisivo sono ormai veicoli
primari per esperienze culturali, etiche ed estetiche senza le
quali non si hanno strumenti per partecipare alla complessità delle
nostre comunità democratiche: per questo è fondamentale che la
scuola riconosca i giovani come spettatori-creatori di questo
linguaggio. Ma c’è un altro terreno comune tra cinema e
scuola: classi e sale cinematografiche, infatti rappresentano spazi
reali per una condivisione aperta che può bilanciare quegli spazi
virtuali dove la condivisione e il confronto sono assenti o
controllati da ignoti algoritmi”.
La Rete degli
Spettatori
Nel 2011 nasce la Rete degli
Spettatori con l’obiettivo di valorizzare i migliori autori e le
loro opere attraverso la promozione, il supporto e la creazione di
nuovi canali e nuove modalità distributive, coniugandoli con il
sostegno alle sale e con attività di introduzione al linguaggio e
alla conoscenza del cinema nelle scuole e non. Nel suo percorso la
Rete ha provato a leggere la contemporaneità, tentando di
analizzare le tendenze per poter proporre iniziative attuali.
Undici anni di attività, in cui la Rete è stata presente nei
cinema, nelle scuole, sui social e sulle piattaforme.
La Rete degli Spettatori si
prefigge, da più di dieci anni, di dare visibilità a film
solitamente esclusi dalle grandi distribuzioni e dalle piattaforme,
valorizzando la qualità e la differenziazione delle opere, dando
spazio ad artisti indipendenti e ai giovani.
15 giugno ore 10,00 –
14,00 al cinema INTRASTEVERE
Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema, gratis, After
Work, in nuovo documentario di Erik
Gandini, presentato al Biografilm Festival di quest’anno.
Il film arriverà il 15 giugno al cinema, distribuito da Fandango.
Ecco le città in cui sarà possibile
partecipare alle anteprime:
ROMA
CINEMA QUATTRO FONTANE
Venerdì 16 giugno – 10 biglietti
Sabato 17 giugno – 10 biglietti
Domenica 18 giugno – 10 biglietti
CINEMA GREENWICH
Giovedì 15 giugno – 10 biglietti
Venerdì 16 giugno – 10 biglietti
Sabato 17 giugno – 10 biglietti
Domenica 18 giugno – 10 biglietti
CINEMA LUX
Giovedì 15 giugno – 10 biglietti
Venerdì 16 giugno – 10 biglietti
Sabato 17 giugno – 10 biglietti
Domenica 18 giugno – 10 biglietti
TORINO
CINEMA NAZIONALE
Giovedì 15 giugno – 10 biglietti
Venerdì 16 giugno – 10 biglietti
Sabato 17 giugno – 10 biglietti
Domenica 18 giugno – 10 biglietti
BOLOGNA
CINEMA RIALTO
Giovedì 15 giugno – 10 biglietti
Venerdì 16 giugno – 10 biglietti
Sabato 17 giugno – 10 biglietti
Domenica 18 giugno – 10 biglietti
MILANO
ANTEO PALAZZO DEL CINEMA
Giovedì 15 giugno – 10 biglietti
Venerdì 16 giugno – 10 biglietti
Sabato 17 giugno – 10 biglietti
Domenica 18 giugno – 10 biglietti
I biglietti saranno validi per qualsiasi spettacolo dal 15 al 18
giugno e potranno essere richiesti, fino ad esaurimento, inviando
una email a[email protected]
in cui andranno specificati
il giorno
in cui si intende utilizzare i biglietti e un
secondo giorno alternativo
nel caso per il giorno prescelto non ci sia più disponibilità di
posto.
NB: riceveranno risposta solo
gli assegnatari dei biglietti.
Gli orari delle proiezioni andranno consultati direttamente sui
siti dei cinema.È di fondamentale importanza che nell’email venga evidenziato
che si sta chiedendo l’invito via CINEFILOS.
I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei
cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un
documento di identità.
Prime Video ha
annunciato oggi la quarta stagione e il cast del reality
thriller Original italiano, Celebrity Hunted– Caccia all’uomo,
che vedrà darsi alla fuga e cercare di non farsi catturare da un
team di “cacciatori” otto personaggi di spicco del panorama
italiano: l’attore Raoul Bova in coppia con la moglie, l’attrice
Rocío Muñoz Morales, la modella e star
televisiva Belen Rodriguez in coppia con la
sorella, la modella e influencer Cecilia
Rodriguez, il rapper Guè e il cantante
Ernia, i comici Herbert Ballerina
e Brenda Lodigiani.
Dopo il successo delle prime tre
stagioni, l’edizione di quest’anno tornerà a regalare al pubblico
di Prime Video momenti di spettacolo carichi di
suspense e adrenalina, con un pizzico di comicità.
Celebrity Hunted – Caccia all’uomo è un
reality thriller che vede un gruppo di celebrità darsi
alla fuga in lungo e in largo per l’Italia, nel tentativo di
mantenere l’anonimato e preservare la loro libertà per due
settimane, con limitate risorse economiche. A dar loro la caccia
saranno alcuni tra i più noti analisti e investigatori
professionisti, esperti di cyber security, profiler e human
tracker. I ‘cacciatori’ potranno utilizzare qualsiasi
mezzo legale per rintracciare le celebrità come ad esempio,
tracciamenti telefonici, telecamere di video sorveglianza, sistemi
di riconoscimento delle targhe e libero accesso alle informazioni
utili per la “caccia”.
Ezra Miller ha fatto la
sua prima apparizione pubblica dopo quasi due anni sul red carpet
della premiere di The
Flash a Los Angeles. L’attore ha parlato
apertamente delle accuse di cattiva condotta mosse contro di loro e
di vari problemi legali, rivolgendosi ai fan presenti
all’evento.
Miller, che non è binario e usa
they e them come pronomi, ha ringraziato il CEO
della Warner Bros. Discovery David Zaslav, i capi
del Warner Bros. Film Group Michael De Luca e
Pam Abdy e i custodi dei DC Studios
James
Gunn e Peter Safran per “la
grazia, il discernimento e la cura nel contesto della mia vita. E
nel portare a compimento questo momento.”
A seguito di una serie di incidenti
crescenti, Ezra Miller è stato
accusato di furto con scasso nel Vermont nel 2022 dopo che la
polizia aveva indagato sul loro coinvolgimento in una rapina in una
residenza privata. I loro guai sono iniziati nel 2020 dopo che è
emerso un video che ritraeva Miller mentre sembrava soffocare una
donna fuori da un bar in Islanda. Non sono state presentate accuse.
L’attore è stato anche arrestato due volte alle Hawaii, una volta
per condotta disordinata e molestie. Miller non ha contestato una
singola accusa di condotta disordinata e ha pagato una multa di $
500. L’accusa di molestie è stata respinta.
Miller ha ricevuto un benvenuto da
rockstar alla premiere di The
Flash, presentato dal loro regista Andy
Muschietti. “Ti amo, maestro”, ha detto
Miller al regista. “Penso che tu sia fantastico e penso che il
tuo lavoro sia monumentale.”
Lo studio ha annunciato in anticipo
che la premiere di Los Angeles sarebbe stata l’unico impegno di
Miller legato alla promozione del film. Hanno camminato sul tappeto
rosso e non hanno rilasciato dichiarazioni o interviste davanti a
telecamere e stampa. Il co-protagonista di The
Flash di Miller, Ben Affleck, accompagnato da Jennifer
Lopez, si è presentato all’evento, così come Jessica Chastain, che ha lavorato con
Muschietti per It – Capitolo Secondo.
TheFlash, quello che sappiamo sul film
The Flash uscirà
al cinema il 15 giugno 2023 distribuito
da Warner Bros Italia. In esso i mondi si
incontreranno quando Barry userà i suoi superpoteri per viaggiare
indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il
tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il
futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale
Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a
cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire
dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un
kryptoniano imprigionato. In definitiva, per salvare il mondo in
cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per
Barry è ‘correre per la sua vita’. Ma questo estremo sacrificio
sarà sufficiente per resettare l’universo?
Fanno parte del cast di
The
Flash l’attore Ezra Miller nei panni
del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da
JusticeLeague, ma anche l’astro nascente
Sasha Calle nel ruolo
di Supergirl,
Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”),
in quelli del Generale Zod, Ron Livingston
(“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”),
Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también –
Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack
Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”),
Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo
d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”,
“Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30
anni.
Per rimanere
aggiornato su tutte le ultime novità, i film in uscita e le
curiosità sul mondo del cinema, ISCRIVITI alla nostra
newsletter.
Cosa faremo quando non dovremo più
lavorare? Erik
Gandini dopo Videocracy porta al cinema il suo ultimo
documentario dove mostra le varie sfaccettature dell’etica del
lavoro a 360° con dimostrazioni di diretti interessanti provenienti
da Kuwait, Italia, Corea del Sud, America. Il
fil rouge che accomuna questi stati e i protagonisti è
ovviamente il lavoro, nonché centro della nostra società. Lo
sguardo di Gandini però cerca di superare il
concetto stesso di lavoro, in tutte le sue innumerevoli forme, e di
arrivare al fulcro della questione.
Alcuni lavori, soprattutto quelli
manuali, potrebbero scomparire nei prossimi quindici anni per
essere sostituiti dall’automazione e dall’intelligenza artificiale.
Dato che la nostra società si fonda sul lavoro, After
Work si chiede cosa sarà delle nostre vite qualora un
giorno non dovessimo più lavorare. Il documentario sarà presentato
in anteprima italiana l’11 giugno al Biografilm e in sala dal 15
giugno con Fandango.
After Work, la trama
Un dibattito aberrante e complesso
quello sull’etica del lavoro portato da After Work di Erik Gandini.
Lo stesso regista, intimamente, si è più volte interrogato sulla
genesi di questo lavoro che ha avuto origine da una riflessione
personale: il terrore di non vivere a pieno la vita. Ma torniamo
indietro al 1980, quando il frontman dei Talking
Heads, David Byrne, balla come un forsennato al ritmo di
Once In a Lifetime. Contenuto nell’album Remain In Light,
nel pezzo – il cui videoclip è esposto al MoMa – Byrne si pone
diverse domande esistenziali causa di una crisi di mezza età
incombente: “E potresti ritrovarti a vivere in una capanna che
ti dà riparo// e potresti ritrovarti nell’altra parte del mondo// e
potresti ritrovarti dietro il volante di una enorme automobile//e
potresti ritrovarti in una bella casa, con una bella moglie//e
potresti chiedere a te stesso: “beh, come sono arrivato a tutto
questo?“.
In modi diversi
Gandini in After Work porta
questa riflessione sul logorio causato da una società dominata dal
lavoro, come addirittura alcolizzata. Lo fa con il manager
americano che insegna il “sogno americano” quando nel 2018
i lavoratori americano hanno lasciato andare 768 milioni di giorni
di ferie non utilizzati. “Sono così occupato, non immagini
neanche quanto”, un mantra nella mente di quell’uomo che si
agita, muove le mani a tempo di Once In a Lifetime. Se,
nel 1980, David Byrne riuscì a riassumere la contemporaneità
dell’epoca in modo frenetico e spazzato, Gandini con il suo
approccio puramente esistenziale mira a lasciare lo spettatore
volutamente in modo provocatorio.
Il lavoro salva l’anima
L’etica del lavoro in After
Work, qualcosa che in passato era considerata una
benedizione: solo se lavori avrai la salvezza dell’anima. Questo
insegnamento lo ha fatto proprio la Corea del Sud che a oggi
possiede un’etica del lavoro “unica”, non in positivo. Lo
stato è passato dalla povertà assoluta allo sviluppo informatico.
Ma cosa significa tutto questo per i lavoratori? Significa lavorare
dalle 7 alle 23, come raccontano i protagonisti, e con questo
rinunciare ad avere una vita oltre il lavoro. Questa etica del
lavoro ha causato un rischio per la salute e un calo delle nascite,
“e potresti chiedere a te stesso: “beh, come sono arrivato a
tutto questo?“, sentiamo cantare David Byrne in sottofondo
ancora una volta.
Se il lavoro salva l’anima, in
Italia viene raccontato il contrario. Il non-lavoro, l’assenza di
occupazione che passa dall’iper-ricchezza dell’ereditiera che per
tutta la vita non ha lavorato a quello di una buona parte di
popolazione denominata NEET, Neither in Employment,
Education or Training. Grosso modo il ritratto che viene fatto
dell’Italia in After Work è complesso e
interessante: come un testimone che si passa da generazione in
generazione fino ad arrivare ai più giovani che ricoprono la fascia
di NEET, cioè persone che non sono occupate in alcun modo
in nessuna attività. Sono dei piccoli ereditieri, che per tutta la
vita hanno visto i genitori non fare nulla e che continueranno su
questa scia, sena interrompere la linea di successione. Nel
frattempo, nella nostra testa risuona ancora Once In a Lifetime del
Talking Heads: “È tutto uguale a come è sempre
stato…”.
Il lavoro del futuro
Una frase ricca di tutti i
significati di cui After Work si fa carico. Che
cos’è il lavoro del futuro? Sarà un lavoro divenuto schiavo delle
macchine e che non rende più schiave le persone? Non c’è una
risposta all’interno del documentario né tanto meno un giudizio. È
quello che sta cercando di ipotizzare il Kuwait, parte del
documentario che lo stesso Gandini afferma essere stata la più
complessa da analizzare. Quella del Kuwait è una situazione che
vista con occhi diverse potrebbe apparire paradossale. L’impiego
pubblico comporta solo privilegi: gli impiegati vanno in ufficio,
possono arrivare con tre ore di ritardo, guardano film e serie
durante l’orario di lavoro, eppure però non sono felici. La
mancanza di mansioni e di un notevole esubero di personale si
ripercuote sulla produttività e sulla condizione dei singoli
impiegati a cui non manca nulla, anzi i loro lavori sono ben
retribuiti.
Il ritmo di Once In a
Lifetime si fa sempre più psichedelico prima di raggiugere
l’apice della sua riflessione: “e potresti chiederti://come ne
verrò fuori? //e potresti chiederti://dov’è quell’enorme
automobile? //e potresti dire a te stesso://questa non è la mia
bella casa! //e potresti dire a te stesso://questa non è la mia
bella moglie!”. Invece, Erik Gandini conclude
il suo After Work lasciandoci pensierosi sulla
sedia della sala in assoluto silenzio.
Autore di celebri film come The
Young Victoria, Dallas Buyers Club e delle serie Big Little Lies e Sharp
Objects, il regista canadese Jean-Marc Vallée
ha nel 2015 portato quello che, ad ora, è il suo ultimo
lungometraggio per il cinema. Si tratta di Demolition – Amare e
vivere, incentrato sulla necessità di decostruire
e far ripartire da zero la propria vita in seguito ad una profonda
crisi. Ancora una volta dunque l’interiorità dei personaggi torna a
farla padrone nel cinema del regista, capace come pochi di dar voce
a figure tanto comuni quanto speciali. Tra morte e rinascita, tra
dolore e gioia, si snoda dunque un film di rara sensibilità.
Nato a partire da una sceneggiatura
originale di Bryan Sipe, il film va così a toccare
una serie di temi universali, comuni in ogni essere umano. Girato
prevalentemente a New York, Demolition – Amare e
vivere si è avvalso di un cast di grandi attori, ognuno di
loro pronto a dar vita alle tante emozioni e sofferenze dei
personaggi protagonisti. Nonostante tali premesse, il film è
passato particolarmente in sordina rispetto agli altri titoli del
regista. A fronte di un budget di un budget di 10 milioni di
dollari è arrivato ad incassarne solo 4 a livello
internazionale.
Si tratta allora di un film che, pur
con i suoi difetti, merita di essere riscoperto poiché in grado di
parlare in modo genuino di tematiche estremamente importanti. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Demolition – Amare e
vivere: la trama del film
Il film racconta la storia di
Davis Mitchell, un banchiere di successo di New
York e campione di investimenti a Waal Street, che non riesce a
superare la tragica morte della moglie. La donna è morta in un
incidente d’auto e, nonostante Davis provi in ogni modo a cercare
di accettare l’accaduto, il lutto continua a creare una voragine
dentro di lui. Quando deve scrivere un reclamo a una società di
distributori automatici, Davis si ritrova a inviare al servizio
clienti dell’azienda una serie di lettere, nelle quali riflette sul
suo matrimonio fallimentare e arriva a fare delle confessioni molto
personali.
Le missive di Davis attirano
l’attenzione di Karen, responsabile del servizio
clienti, che instaura un forte legame con il vedovo. A partire da
qui nasce presto una frequentazione tra di loro. Davis si aggrappa
a Karen e a suo figlio, facendone le sue ancore di salvezza, e
inizia a ricostruire la sua vita, demolendo letteralmente tutto ciò
che apparteneva alla sua precedente relazione. Sarà proprio durante
lo smantellamento della sua vecchia casa che l’uomo scoprirà un
segreto, che sua moglie gli ha tenuto nascosto e che lo porterà a
nuove riflessioni sul suo matrimonio e sui suoi sentimenti.
Demolition – Amare e
vivere: il cast del film
Per interpretare il ruolo del
protagonista il regista ha scelto l’attore Jake
Gyllenhaal, celebre per film come Donnie Darko, I segreti di
Brokeback Mountain e Nightcrawler. Indicato come
uno degli interpreti migliori della sua generazione, questi ha
raccontato di aver riscontrato diverse difficoltà nell’assumere i
panni di David Mitchell. In particolare, Gyllenhaal ha dovuto
lavorare in sottrazione, nascondendo le emozioni che il
protagonista reprime e dando vita ad un forte sentimento di apatia.
Proprio seguendo questo ha poi costruito il carattere del
personaggio e il suo stare al mondo. L’attore si è poi sottoposto a
scene richiedenti una buona forza fisica, come quelle in cui era
chiamato a distruggere la propria casa. Attività per la quale si è
completamente lasciato andare al puro divertimento.
Accanto a lui, nei panni di Karen,
vi è invece l’attrice Naomi Watts,
nota per film come 21 grammi, King Kong e The Impossible.
Informata del progetto, la Watts decise di leggere quanto prima la
sceneggiatura del film, rendendo poi noto il suo interesse per il
personaggio e per la possibilità di lavorare con Vallée. L’attrice
Heather Lind è Julia Eastwood, la defunta moglie
di David, mentre Polly Draper è la sorella Margot.
Vi è poi il premio Oscar Chris Cooper, noto per il
film Il ladro di orchidee, che interpreta qui Phil
Eastwood, padre di Julia e Margot. Il giovane Judah
Lewis, infine, è presente nei panni del figlio di Karen,
Chris. Questi è poi divenuto ulteriormente celebre grazie ai film
La babysitter e Qualcuno salvi il Natale.
Demolition – Amare e
vivere: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di
Demolition – Amare e vivere grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema,Google Play,
Apple TV, Rai Play e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
12 giugno alle ore 21:15 sul canale
Cielo.
Ci sono storie che spingono i propri
personaggi – e di conseguenza anche gli spettatori – a rivalutare
la propria vita e il modo in cui la si porta avanti. Molto spesso
ciò avviene in conseguenza ad eventi particolarmente forti da un
punto di vista emotivo, tanto nel bene quanto nel male. Un
affascinante esempio di ciò è In fondo al
cuore, il dramma diretto nel 1999 dal regista
Ulu Grosbard. In esso si racconta infatti di un
rapimento, ma non è questo il cuore del film, bensì il processo che
i personaggi saranno chiamati a compiere per poter riprendere il
controllo delle proprie vite. Distante da ciò che ci si
aspetterebbe da un racconto con queste premesse, il film si
concentra dunque sul mondo interiore dei personaggi.
Prende così forma una toccante
storia dove la madre protagonista si afferma come una protagonista
tanto dotata di fragilità quanto di forza d’animo. Apprezzato
proprio per le interpretazioni che lo arricchiscono, In fondo
al cuore è stato uno dei film più popolari del suo anno e
ancora oggi a distanza di tempo si dimostra essere un’opera capace
di comunicare sincere emozioni e riflessioni ai propri spettatori.
Prima di intraprendere una sua visione, però, ecco quello che c’è
da sapere sulla sua trama, sul cast di
attori e sulla genesi e il
significato del film. In ultimo, si indicherà
anche dove poterlo comodamente vedere in streaming.
La trama e il cast di In fondo al cuore
Protagonista del film è Beth
Cappadora, felicemente sposata e madre di tre figli, che
decide di recarsi con tutta la prole nella vicina Chicago per
partecipare ad una delle consuete feste di ritrovo degli ex
compagni di liceo. In un momento di distrazione, tuttavia,
Ben, il figlio più piccolo tre anni, scompare. A
niente servono le ricerche subito predisposte dalla polizia: di lui
nessuna traccia. Beth torna a casa, ma la vita, ormai, non può più
essere la stessa, oppressa da un crescente senso di colpa. Nove
anni dopo, tuttavia, si imbatte in un bambino che dice di chiamarsi
Sam ma nel quale Beth crede di riconoscere il
figlio scomparso. Avrà così nuovamente inizio la sua ricerca della
verità, per scoprire cosa è realmente accaduto.
Ad interpretare Beth Cappadora vi è
l’attrice Michelle
Pfeiffer, ampiamente elogiata per la sua struggente
interpretazione. Il marito di lei, Pat, è invece interpretato
dall’attore Treat Williams, recentemente visto
nella serie Chesapeake Shores. Per il ruolo di Ben, invece,
Michael McElroy per quando il personaggio ha 3
anni e Ryan Merriman per quando ne ha 12.
Cory Buck è invece Vincent, il figlio maggiore,
all’età di 7 anni, mentre all’età di 16 è interpretato da
Jonathan Jackson. Alexa Vega è
invece Kerry, l’ultima dei tre figli. John Kapelos
interpreta George, padre adottivo di Sam/Ben. Infine, Whoopy Goldberg
interpreta la detective Candace Bliss, un ruolo per cui si era
inizialmente pensato ad Oprah Winfrey.
Tratto dall’omonimo libro, In
fondo al cuore è una storia vera?
L’idea di affidare il ruolo della
detective Candace Bliss alla celebre Oprah Winfrey
era motiva dal fatto che proprio quest’ultima aveva selezionato
The Deep End of the Ocean come primo libro per il suo
Oprah’s Book Club nel 1996. Proprio a seguito di quello
speciale televisivo, durante il quale la conduttrice ha dialogato
con la scrittrice Jacquelyne Mitchard, il romanzo
ha ottenuto una grandissima popolarità, cosa che ha portato alla
realizzazione dell’adattamento cinematografico interpretato dalla
Pfeiffer. Quella raccontata dalla Mitchard non è però una storia
direttamente basata su un preciso evento reale, per quanto di casi
simili ne siano stati registrati molti nel corso del tempo.
L’interesse primario della
scrittrice era quello di costruire una storia incentrata sul tema
dell’emancipazione delle donne. Beth, infatti, si risveglia dalla
sua depressione durata nove anni per discutere con Pat su come
affrontare la doppia identità etnica e familiare di Ben. Una volta
che Beth trova Ben, trova anche la propria forza interiore e
discute con Pat sui termini a cui Ben deve obbedire per integrarsi
nella famiglia. Pat vuole però che Ben abbandoni quello che pensava
fosse il suo nome, l’identità etnica e suo padre, mentre Beth vuole
che suo figlio sia felice e sente che costringere Ben ad
abbandonare gli ultimi nove anni della sua vita lo allontanerà da
loro sia fisicamente che emotivamente.
Vincent vede invece la presenza di
Ben come un simbolo della propria colpa per aver permesso il
rapimento del fratello minore, nonché un simbolo della rabbia che
ha accumulato negli ultimi nove anni vivendo con genitori troppo
presi dal loro dolore. Sua sorella minore sembra la più equilibrata
dei bambini, ma questo perché era troppo giovane per ricordare Ben.
Nel corso della storia, dunque, Beth si trova ad uscire dal proprio
stato e a dover lottare per riprendere il proprio posto all’interno
del nucleo famigliare, facendo sentire la propria voce sulle scelte
più cruciali che come famiglia saranno costretti a dover prendere.
Da questo punto di vista, dunque, il focus è interamente rivolto al
percorso compiuto da Beth.
In fondo al cuore, il finale alternativo
Del film era inizialmente stato
girato un finale diverso, che però è stato accolto malamente dal
pubblico di prova, che lo ha ritenuto troppo cupo e ambiguo. In
esso, infatti, molti conflitti rimangono irrisolti: Pat ha ancora
problemi ad amare i suoi figli e le ferite emotive tra Ben e
Vincent sono tutt’altro che rimarginate e richideranno anni prima
di potersi rimarginare. Nonostante questo fosse il finale originale
del libro, per non parlare del finale preferito dalla protagonista
Michelle Pfeiffer, lo studio di produzione, la Columbia Pictures,
ha dunque optato per un lieto fine più convenzionale. Ampie
riscritture e nuove riprese dovute a tale necessità hanno causato
il ritardo del film dall’uscita prevista per l’autunno 1998 alla
primavera del 1999.
Il trailer di In fondo al
cuore e come vedere il film in streaming su Netflix
È possibile fruire di In
fondo al cuore unicamente grazie alla sua presenza
nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 1°
posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in
Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un
abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni
possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale
comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso
a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.