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Un set chiamato Italia: il podcast di cineturismo a cura di Simone Bracci

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L’ultima stagione di Rocco Schiavone, ambientata in Val d’Aosta, nonostante la neve, è stata girata d’estate. Ad Arezzo i gestori dei negozi riconoscono ancora il piccolo protagonista de La vita è bella. Finché c’è prosecco c’è speranza è un progetto che nasce per raccontare il territorio vinicolo del Veneto e in Petra la terza protagonista è indubbiamente Genova. Roma è una città che si adatta a qualsiasi genere e Rimini…è la California d’Italia!

Queste e tante altre sono le curiosità che emergono in “Un set chiamato Italia”, rubrica podcast per Intesa OnAir in cui il produttore Simone Bracci racconta di volta in volta insieme a professionisti del settore dove e come sono stati girati alcuni successi del piccolo e grande schermo, facendo dei luoghi più belli d’Italia il loro set cinematografico. Dare importanza al nostro territorio: una mission per la quale Bracci lavora fin dalle sue prime produzioni, sottolineando sempre come sia necessario valorizzare ambiente, economia e infrastrutture, sia attraverso lo sguardo della camera che come formazione professionale.

Simone Bracci 2022Con la Mad Rocket Entertainment ha realizzato in co-produzione. In the trap e Shortcut per la regia di Alessio Liguori, due lungometraggi di respiro internazionale, ma interamente realizzati in Italia. Da esperto del settore, ma soprattutto da appassionato, nel 2017 ha pubblicato un saggio dedicato alla settima arte “La poetica del male” edito da Aracne.

Attualmente sta lavorando allo sviluppo di un lungometraggio e una docu-serie, in collaborazione con la società LSPG sempre legata al territorio italiano e a breve sarà online la seconda stagione di “Un set chiamato Italia”. I podcast sono disponibili sui canali di Intesa Sanpaolo e sulle principali piattaforme streaming, tra cui Google Podcast – Spotify – Apple Podcast.Mettetevi comodi e indossate le cuffie: pronti a partire insieme per questo nuovo viaggio?

10 annate memorabili per la storia del cinecomic

10 annate memorabili per la storia del cinecomic

I film di supereroi esistono dal secolo scorso, ma solo negli ultimi due decenni questo genere è esploso. I film a fumetti si sono trasformati da storie di nicchia per nerd a blockbuster globali che battono ogni record e guadagnano ampio consenso. Esistono però anni specifici che spiccano per la produzione di lungometraggi tratti dalla carta stampata. Ad esempio, il 2022 si sta dimostrando una grande annata, soprattutto dopo The BatmanDoctor Strange nel Multiverso della Follia. L’asticella punta in alto anche per le prossime uscite: Thor – Love and Thunder e Black Adam sono ormai all’orizzonte.

Guardando al passato, si possono trovare altre grandi annate per i film a fumetti: mega-produzioni, cross-over, remake. Vediamo quali anni hanno sfornato i lungometraggi migliori.

2002

Spider-Man 2002Il 2002 è probabilmente il primo grande anno per i film a fumetti. In quell’anno sono usciti grandi titoli come Blade II di Guillermo del Toro, ancora oggi considerato un classico del genere, ma soprattutto Spider-Man di Sam Raimi.

La tecnologia innovativa e la regia hanno dato vita all’iconica creazione di Stan Lee e Steve Ditko in un modo precedentemente inimmaginabile. Se Men in Black II è stato un punto basso raggiunto nel 2002, Road to Perdition, film sempre basato su un fumetto, ha compensato il colpo.

2013

man of steel 2013 film a fumettiIl 2013 ha segnato il genere dei film a fumetti. Tra titoli trash come Kick-Ass 2, Cani sciolti e R.I.P.D., spiccano Thor: The Dark World e Man of Steel. Questi due titoli hanno svolto un ruolo essenziale rispettivamente all’interno dell’MCU e della DC: il primo era così brutto che ha permesso di creare lo spazio necessario a Taika Waititi per reinventare totalmente il Dio del Tuono, mentre il secondo ha dato vita al DC SnyderVerse.

Sempre nel 2013, Iron Man 3 ha chiarito che la Marvel Studios stava abbracciando la commedia. Infine, non va dimenticato il film di supereroi Wolverine.

2011

capitan-america-2011Un altro anno importante per i film a fumetti  è stato il 2011. L’ampliamento massiccio dell’MCU ha mostrato che non solo Iron Man poteva riscontrare successo sul grande schermo. Film come Capitan America: Il Primo VendicatoreThor hanno conquistato gli amanti dei fumetti in tutto il mondo. Nessuno prima di allora avrebbe mai immaginato Steve Rogers in live-action, ma Chris Evans ha brandito con successo lo scudo e ha dimostrato di essere all’altezza del ruolo.

Inoltre, X-Men: First Class ha riavviato con successo la saga: le decisioni di casting fatte da Matthew Vaughn sono state impeccabili. Un insuccesso dell’anno è stato invece il film Lanterna Verde.

2017

Thor Ragnarok film a fumettiDal 2017 la qualità dei film a fumetti è decisamente migliorata. Sul lato Marvel, Guardiani della Galassia Vol. 2 ci ha regalato il tenero personaggio di Baby Groot, mentre con Spider-man: Homecoming, il regista Jon Watts ha dato il via ad una nuova trilogia su Peter Parker. Quest’utlimo film è il seguito perfetto di Captain America: Civil War e dimostra che la rappresentazione di Spidey creata da Watts è all’altezza di quella di un regista come Sam Raimi.

Sempre all’interno dell’MCU, Taika Waititi, ha sfornato nel 2017 il film Thor: RagnarokDalla parte della DC, Wonder Woman ha piacevolmente sorpreso lo spettatore, a differenza di Justice League

2014

DOFP Film a fumettiIl 2014 è stato un anno controverso per i film di supereroi. Oltre a Sin City – Una donna per cui uccidere, 300: L’alba di un impero e Robocop, anche The Amazing Spider-Man 2 si è dimostrato un flop. Tuttavia, Snowpiercer è stato un successo clamoroso.

Altri film a fumetti memorabili del 2014 sono stati Guardiani della Galassia, Capitan America: The Winter Soldier e X-Men: Giorni di un futuro passato – probabilmente il miglior film degli X-Men mai realizzato. Anche l’avventura animata Big Hero 6 – tratta liberamente dalla serie della Marvel Comics – merita una menzione.

2008

Iron-Man 2008Il 2008 ha sfornato pochi film a fumetti, ma alcuni sono veramente delle gemme.  Il Cavaliere Oscuro ha rappresentato un punto di svolta per il genere. Anche grazie alla performance di Heath Ledger come Joker, questo titolo ha insegnato al pubblico a prendere sul serio i supereroi.

Punisher: Zona di guerra è una via di mezzo, mentre Iron Man e L’incredibile Hulk sono stati i capitoli di apertura di quell’immenso Marvel Cinematic Universe che oggi conosciamo. Come anni prima era accaduto con Spider-Man, nel 2011 gli effetti visivi di Iron Man erano a dir poco rivoluzionari. Anche Hellboy II di Guillermo del Toro è stato un lungometraggio abbastanza buono: ci sono fan che stanno ancora attendendo una terza parte.

2016

Batman v superman film a fumettiIl 2016 è stato un anno che ha diviso i fan, ma che comunque merita di essere ricordato come uno dei migliori per il genere. Batman v Superman: Dawn of Justice e Suicide Squad non sono piaciuti a tutti, ma quanto è stato bello vedere il Cavaliere Oscuro e l’Uomo d’Acciaio prendersi a colpi sul grande schermo? Lo stesso si può dire per la Task Force X. Anche se la qualità di questi due film è discutibile, essi hanno comunque i loro punti positivi.

È un peccato che X-Men: Apocalypse abbia fallito, ma la competizione di quell’anno era alta, considerando il rilascio da parte dell’MCU di titoli come Captain America: Civil War e Doctor Strange. In ogni caso, è stata la Fox a rubare la scena nel 2016 con Deadpool: Ryan Reynolds ha avuto la possibilità di interpretare la versione di Wade Wilson che voleva (e che si è dimostrata un successo).

2012

Avengers 2012Il 2012 è stato un grande anno per i film a fumetti, per alcuni forse è il più importante. Spider-Man è tornato sul grande schermo in The Amazing Spider-Man e, con Il cavaliere oscuro – Il ritorno,Christopher Nolan ha fatto quello che nessuno aveva osato prima: ha concluso la storia di BatmanThe Avengers è stato il punto di discussione più grande dell’anno, ma alla fine ha funzionato. Infine, Ghost Rider: Spirito di vendetta è stato un flop, ma comunque ancora oggi tutti parliamo di Dredd

2019

Joker film a fumettiIl 2019 è stato l’ultimo anno normale a livello di uscite cinematografiche, prima che la pandemia causasse tutti quei fastidiosi ritardi che ancora adesso stiamo accusando. Grazie a Dio, le gemme di quell’anno sono uscite puntuali e senza problemi. Avengers: Endgame è stata la conclusione perfetta e mozzafiato delle prime Fasi dell’MCU, oltre a diventare il film di maggior incasso di sempre. Capitan Marvel è stato divertente, ma Spider-Man: Far From Home è stato spettacolare.

Sempre nel 2019, Shazam! ha mostrato un lato più allegro del DCEU. Ma il vero capolavoro dell’anno è stato il cupo film Joker, lungometraggio che si è guadagnato il plauso della critica e notevoli premi. Non dimentichiamo infine Dark Phoenix, il film a fumetti che ha messo fine anche all’era Fox degli X-Men.

2018

Avengers infinity warIl 2018 è stato un anno di successi e insuccessi, ma merita comunque il primo posto. Il finale di Avengers: Infinity War ha lasciato tutti senza parole. Ant-Man and The Wasp è stato divertente. Ma Black Panther rimane probabilmente il miglior titolo mai uscito dai Marvel Studios. È difficile svincolare il film dalla tragica morte di Chadwick Boseman, ma Black Panther è uno spettacolo che va oltre lo schermo.

Memorabili film a fumetti di quell’anno sono anche il sequel Deadpool 2 e Aquaman, quest’ultimo decisamente superiore alle aspettative. Un altro lungometraggio speciale del 2018 è l’avventura animata Spider-Man: Into the Spider-Verse.

Taormina Film Fest 2022, in anteprima mondiale Italia 1982, una storia azzurra

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La notte del Taormina Film Fest si tinge di azzurro per accogliere i campioni del mondo di Italia 1982, una storia azzurra che verrà presentato il 29 giugno al Teatro Antico. Ad accompagnare il documentario saliranno sul palco Fulvio Collovati, Beppe Dossena, Franco Selvaggi e Marco Tardelli, fra i mitici artefici di quel miracolo sportivo che furono i campionati del mondo del 1982 in Spagna, magnifico e inaspettato suggello di un periodo difficile per la storia d’Italia e per la nazionale guidata da Enzo Bearzot. In un Paese oppresso dall’incubo del terrorismo e della crisi economica, la parabola azzurra rovescia trionfalmente una prima fase critica in cui il grande Paolo Rossi, bomber designato, non aveva trovato la strada del gol e il gruppo era investito da polemiche e perplessità. È qui che ha inizio il documentario: nel momento in cui ogni speranza sembra perduta e una bufera mediatica si abbatte sugli azzurri.

Il documentario si snoda tra interviste ai protagonisti e immagini d’epoca inedite e rarissime di Giuseppe Mantovani che ritraggono gli Azzurri a Puerta Del Sol in una veste insolita e molto intima. Un racconto costruito grazie alle immagini del fotografo Cesare Galimberti (archivio La Presse) che includevano anche molti scatti di Daniele Massaro, autorizzato da Bearzot a scattare foto, del tutto inconsuete, degli Azzurri a bordo campo. E poi il calcio giocato, con i “rushes” degli archivi FIFA che restituiscono le azioni e il campo in tutta la loro verità e immediatezza, e uno sguardo sulla storia privata dei giocatori – gli allenamenti, le partite, le polemiche, il tempo libero, ma anche le inquietudini e i loro pensieri più segreti – in contrappunto alla storia del Paese, guidato da Sandro Pertini, un partigiano come Presidente e ineguagliabile punto di riferimento.

In quel momento la squadra è lo specchio dell’Italia. E quella vittoria, trionfale e inaspettata, restituisce al paese l’orgoglio, il senso di appartenenza, una gioia che sembrava perduta. È una vittoria di tutti quella che risuona nell’urlo di Tardelli dopo il gol capolavoro del 2-0 contro la Germania, dopo quello segnato da Pablito. In quell’urlo liberatorio, divenuto iconico, c’è tutta la passione e la voglia di riscatto di un gruppo e di un popolo capace di compattarsi nei momenti più difficili, la consapevolezza di avere archiviato mesi complicati e l’euforia di chi sa di aver inciso una firma indelebile nella storia.

“Siamo molto orgogliosi di portare Italia 1982, una storia azzurra al cinema nei giorni del quarantesimo anniversario, per celebrare quei momenti indimenticabili della Nazionale Azzurra che restano impressi nella memoria collettiva del nostro Paese”, ha dichiarato Massimiliano Orfei, AD Vision Distribution che sarà a Taormina con la produttrice Simona ErcolaniCeo & Founder Stand by me che ribadisce: “Tutti ricordiamo l’esplosione di gioia dopo la vittoria dei Mondiali dell’82, ma pochi conservano la memoria di tutto ciò che è accaduto prima. Le polemiche, la sofferenza e la tenacia che hanno portato gli azzurri e Enzo Bearzot ad alzare la coppa, scuotendo l’intero Paese. Grazie a una rigorosa e vastissima ricerca di materiali di repertorio, che ha permesso di recuperare immagini mai viste, questo documentario è un racconto inedito di un’impresa epica che ha segnato un’epoca. E non c’è scenario migliore del Teatro Antico di Taormina per raccontare questa storia”.

Sarà a Taormina anche la regista Coralla Ciccolini, che ha così espresso la sua soddisfazione: “Vedere Italia 1982 al festival di Taormina è davvero un privilegio: il Teatro Antico è una cornice perfetta per un film che racconta l’epica dello sport attraverso la lente della memoria. Di questo sono orgogliosa e grata”.

“È questa la magia del cinema, poter festeggiare ancora, a quarant’anni di distanza, il Mondiale che ha fatto gli italiani, con i suoi protagonisti sul palco del Teatro Antico. E nell’anno in cui, purtroppo, non lo giochiamo, Italia 1982, una storia azzurra vuole essere ritorno al futuro” – dichiarano i direttori del Festival Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia.

Italia 1982, una storia azzurra è prodotto da Simona Ercolani con la regia di Coralla Ciccolini e la direzione artistica di Beppe Tufarulo. Una produzione Stand By Me e Vision Distribution in collaborazione con Sky. Il film sarà in sala come evento cinematografico dall’11 luglio distribuito da Vision Distribution.

La 68ma edizione del Taormina Film Fest aprirà il 26 Giugno con la proiezione de Il Padrino in versione restaurata, in occasione del cinquantesimo anniversario, alla presenza del regista Francis Ford Coppola. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 2 luglio nell’incantevole scenario del Teatro Antico.

Paura e desiderio, il primo film di Kubrick venne visto a Venezia nel 1952

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Fear and Desire (Paura e desiderio), il primo lungometraggio diretto da Stanley Kubrick, venne proiettato per la prima volta al pubblico in occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia del 1952, diretta da Antonio Petrucci. La proiezione del film, intitolato all’epoca Shape of Fear, avvenne il 18 agosto 1952 al Palazzo del Cinema del Lido, alle 10 del mattino, nella sezione denominata Festival del film scientifico e del documentario d’arte.

La singolare vicenda è stata per la prima volta interamente ricostruita attraverso lettere e documenti dall’Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC) della Biennale di Venezia. Ciò è avvenuto nell’ambito delle ricerche collegate alla pubblicazione del volume storico La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nuova opera del prof. Gian Piero Brunetta, frutto della collaborazione fra la Biennale e l’editore Marsilio. Il volume verrà presentato sabato 9 luglio a Venezia, alla Biblioteca dell’Archivio Storico (Giardini della Biennale), in occasione del convegno e della giornata dedicati alla celebrazione dei 90 anni della Mostra del Cinema.

Quando sottopone alla Mostra di Venezia il suo primo lungometraggio Shape of Fear (nel 1953 rinominato Fear and Desire), Stanley Kubrick ha 23 anni, anche se è già un fotografo affermato. Dal carteggio con il direttore della Mostra, Antonio Petrucci, emerge tutta la sua straordinaria personalità e l’autocoscienza delle proprie doti di regista. L’importanza della ricostruzione della vicenda – oltre ad attestare il rilievo dei documenti conservati all’ASAC per ulteriori ricerche, e a riempire un tassello non ancora definito della biografia artistica di Kubrick – sta proprio nell’individuare già nella gestione di questo suo primo film il genio di uno dei massimi maestri della storia del cinema.

Tutto nasce da una lettera del 15 luglio del 1952 inviata dal distributore newyorkese Joseph Burstyn – che all’epoca importava negli Stati Uniti cinema europeo di qualità – al direttore della Mostra Antonio Petrucci: “Caro dott. Petrucci, un anno fa, quando eravamo insieme a Roma, mi hai chiesto di tenerti informato se io vedessi o sentissi di qualche buon film indipendente originale. Bene, ne ho visto uno! Il titolo del film è Shape of Fear, realizzato da un giovane di 23 anni che si chiama Stanley Kubrick. A mio avviso è uno dei più bei film che ho visto negli ultimi anni, potrebbe suscitare grandi discussioni e potrebbe essere la grande sorpresa del tuo festival”.

Petrucci decide però, “per lunghezza e caratteristiche”, di non accogliere Shape of Fear (1 ora e 2 min.) nella selezione principale della Mostra (“big Festival competition”), come scrive lui stesso a Kubrick in un telegramma del 7 agosto 1952, e lo fa proiettare nella sezione denominata Festival del film scientifico e del documentario d’arte, in una data (il 18 agosto) antecedente al periodo di svolgimento della Mostra principale (20 agosto – 12 settembre). E’ per questo che la presenza del film non risulta dal catalogo della Mostra di quell’edizione.

Stanley Kubrick a sua volta scrive ad Antonio Petrucci un paio di lettere, la prima il 21 luglio in cui afferma che non è ancora terminata la postproduzione del film, e nel caso esso venga selezionato, si ripromette di mandare i titoli di testa completi in modo che basti semplicemente incollarli. Nella seconda lettera del 26 agosto, Kubrick scrive al direttore della Mostra: “Le sarei grato di sapere quale sia stata la ‘reazione‘ al mio film Shape of Fear. Poi, il fatto di cui mi ha informato, ovvero che ‘caratteristiche e lunghezza’ del film hanno impedito di farlo inserire della selezione principale, mi hanno lasciato molto nel dubbio su cosa esattamente lei abbia in mente. E poiché non ho più sentito più nulla di quell’ ’invito speciale in concorso’ di cui lei aveva parlato quando accettò il film, può ben capire lo stato di confusione in cui ora io mi trovo”.

Benché proiettato al di fuori della selezione principale, il primo film di Kubrick arricchisce l’elenco dei grandi maestri del cinema che nei decenni hanno debuttato al Lido di Venezia. Ma incrementa anche la qualità dell’edizione 1952 della Mostra, quando si festeggiava il ventennale della manifestazione e Petrucci intendeva farne un’edizione memorabile. Al concorso parteciparono 16 nazioni con 30 film di cui 13 in prima visione mondiale. Il vincitore dell’edizione fu Jeux interdits (Giochi proibiti) di René Clement (poi premio Oscar come miglior film straniero) premiato «per aver saputo elevare a singolare purezza lirica ed eccezionale forza espressiva l’innocenza infantile nella tragedia e nella desolazione della guerra», come disse la motivazione della giuria. Gli altri premi furono assegnati a Europa ’51 di Roberto Rossellini, The Quiet Man (Un uomo tranquillo) di John Ford e Saikaku Ichidai Onna (La vita di O-Haru donna galante) di Kenji Mizoguchi. Parteciparon
o inoltre Lo sceicco bianco di Federico Fellini e Summer Interlude (Un’estate d’amore) di Ingmar Bergman. La giuria, presieduta dal critico Mario Gromo, era ancora costituita da personalità italiane e comprendeva anche il poeta Giuseppe Ungaretti.

Quest’opera prima di Kubrick, scritta dal futuro Premio Pulitzer Howard Sackler, vale anche in quanto anticipatrice di quelle tematiche poi sviluppate dal regista in Orizzonti di gloria e Full Metal Jacket. Si tratta di un apologo sull’insensatezza della guerra, una guerra astratta, immaginaria, tra due nazioni volutamente non identificate. Quattro militari sopravvissuti all’abbattimento del loro aereo si ritrovano in territorio nemico. Sopraffatti dal panico, perdono la testa e innescano una serie di violenze insensate, compresa la cattura di una ragazza trovatasi sulla loro strada. Gli interpreti (Steve Coit, Frank Silvera e Virginia Leith) provenivano quasi tutti dal teatro, tranne il futuro regista Paul Mazursky, allora studente al college.

A montaggio finito, Kubrick aveva noleggiato una piccola sala a New York per le visioni in anteprima e per la distribuzione si era affidato proprio a Joseph Burstyn, che in città aveva fatto arrivare i maggiori capolavori del neorealismo italiano. Fu lui a scegliere il titolo definitivo (Fear and Desire) del film, che avrebbe dovuto intitolarsi The Trap (La trappola) prima di Shape of Fear (La forma della paura). Le altalenanti sorti del film vengono ben documentate da Richard Koszarski nel recente volume Keep ‘em in the East. Kazan, Kubrick and the Postwar New York Film Renaissance (Columbia University Press, 2021). Kubrick cercherà di toglierlo dalla circolazione, insoddisfatto dagli esiti commerciali e dagli attacchi della critica americana. In Italia il film arriva solo nel 1989 grazie a «Fuori orario» su Rai3 in copia deteriorata. Esce nel 2013 in sala e in DVD (Paura e desiderio, Raro Video, 68’, versione doppiata in italiano), nella versione restaurata in HD dalla Libr
ary of Congress di Washington.

La questione della presenza del primo film di Kubrick a Venezia è emersa nella recente monografia di James Fenwyck Stanley Kubrick Produces (Rutgers University Press, 2021) basata sui documenti conservati agli Stanley Kubrick Archives presso il London College of Communication. Si ringrazia Lorenzo Codelli.

Superman: Annette O’Toole ricorda la prima volta in cui ha visto Christopher Reeve con il costume

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Annette O’Toole è apparsa sullo schermo al fianco di Christopher Reeve in Superman III e il suo primo incontro sul set con l’Uomo d’Acciaio continua ancora oggi a causarle una risposta emotiva. Reeve ha assunto per la prima volta il suo ruolo più importante in Superman del 1978. Considerato il primo film di supereroi ad alto budget, è stato un tale successo che ha generato tre sequel diretti, influenzando il futuro del genere.

O’Toole ha interpretato Lana Lang, il nuovo interesse amoroso di Superman. Prima del suo arrivo, Superman era fortemente coinvolto con Lois Lane. Tuttavia, l’attrice che ha interpretato Lois, Margot Kidder, avrebbe avuto una disputa con i produttori che l’ha portata a essere esclusa dalla sceneggiatura di Superman 3. Queste circostanze hanno permesso a O’Toole di essere scelta per il ruolo che avrebbe avuto un impatto importante per tutta la sua carriera, tanto che in anni successivi, è stata scelta per interpretare Martha Kent in Smalville.

In una recente intervista con Inside of You, Annette O’Toole ha raccontato che quando sono iniziate le riprese di Superman 3, lei e Reeve hanno girato solo scene condivise come Clark Kent e Lana. Sebbene avesse visto Reeve interpretare Superman sullo schermo, si era abituata ad associare personalmente l’attore a Clark durante le riprese. Passarono settimane prima che finalmente vedesse Reeve indossare l’iconico costume rosso e blu.

“Quindi, la prima volta che sono andata sul set non l’ho visto perché avevano una stanza separata per lui quando interpretava Superman perché aveva molti trucchi e una parrucca e quel tipo di cose che doveva mettere su… L’avevo visto sullo schermo nei panni di Superman, ma non l’avevo [visto di persona]. Quindi, camminavo sul set che era davvero buio. Sento questa voce dire: “Ciao, Annette”. Guardo alla mia destra ed era come guardare una montagna. Non sto scherzando, ho iniziato a balbettare e mi sono venuti i brividi. C’era Superman. Era in tutto e per tutto e, parlandone ora, mi vengono i brividi a pensarci. È stato fantastico… è stata la prima volta che mi sono sentita davvero come se non sapessi chi fosse. Non era Chris Reeve. Stava parlando in un modo diverso e aveva un tipo di energia completamente diversa in lui.”

El Nido dal 20 Giugno sulle migliori piattaforme digitali

El Nido dal 20 Giugno sulle migliori piattaforme digitali

El Nido, opera prima di Mattia Temponi è una coproduzione italo-argentina, ed è prodotto da Alba Produzioni per l’Italia, 3C Films Group per l’Argentina. Il film sarà disponibile dal 20 giugno (distribuito da Minerva Pictures) sulle migliori piattaforme digitali: SKY PRIMAFILA, CHILI, RAKUTEN, GOOGLE PLAY, AMAZON, APPLE TV.

El Nido è un horror psicologico, che utilizza un genere popolare per mostrarci le distorsioni del nostro mondo. Una riflessione attorno alla nostra contemporaneità e a certe alienazioni dei rapporti umani. Il film, interpretato da Luciano Cáceres (Gato Negro) e Blu Yoshimi (Piuma), è un racconto a più livelli, ricco di colpi di scena, climax e tensioni, sullo sfondo un mondo di finzione immersivo e credibile dove prendono vita personaggi tridimensionali.

El Nido, la trama

Dentro un “EL NIDO”, un rifugio moderno e accogliente, due sconosciuti si incontrano…SARA (Blu Yoshimi): una ragazza problematica e di buona famiglia. IVAN (Luciano Cáceres): un uomo all’apparenza anonimo e innocuo, ma che nasconde un passato oscuro. Sono al sicuro e protetti dal mondo esterno, però la ragazza è stata infettata e si sta lentamente trasformando in un mostro. Ma invece di ucciderla, IVAN decide che proverà a curare SARA. Così comincia la loro discesa in una spirale di manipolazione e inganni.

Blade: le riprese del reboot al via il 4 luglio

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Blade: le riprese del reboot al via il 4 luglio

L’iconico Blade potrebbe tornare sullo schermo prima del previsto, poiché le riprese del film del Marvel Cinematic Universe inizieranno a luglio. Wesley Snipes ha portato per la prima volta sullo schermo il cacciatore di vampiri con la trilogia di film della fine degli anni ’90, che ha ottenuto recensioni contrastanti da parte della critica. Nonostante le recensioni, la trilogia di Blade è stata un successo al botteghino, contribuendo a stabilire il successo della Marvel sul grande schermo.

Mahershala Ali, che in precedenza ha debuttato nel MCU con Luke Cage nella parte dell’antagonista secondario Cottonmouth, assumerà il ruolo di Blade per il riavvio del film, come annunciato al San Diego Comic-Con del 2019. Poco dopo, i Marvel Studios hanno incaricato Stacy Amma Osei-Kuffour di Watchmen di scrivere la sceneggiatura, rendendola la prima donna di colore a scrivere un film Marvel, e hanno affidato la regia a Bassam Tariq di Mogul Mowgli.

Quasi tre anni dopo che il progetto è entrato in fase di sviluppo, un nuovo elenco nella lista di produzione della Film & Television Industry Alliance indica che le riprese del reboot di Blade inizieranno a luglio. Secondo quanto riferito, il film inizierà la produzione il 4 luglio, con Atlanta, Georgia e New Orleans, Los Angeles, elencate come location per le riprese.

Blade: il consiglio che Wesley Snipes ha dato a Mahershala Ali

Bassam Tariq (Mogul Mowgli) si occuperà della regia di Blade. Sarà il quarto regista di colore a dirigere un film per i Marvel Studios, dopo Ryan Googler (Black PantherBlack Panther: Wakanda Forever), Nia DaCosta (The Marvels) e Chloé Zhao (Eternals). Negli ultimi anni, Feige sta puntando a un Universo Cinematografico Marvel sempre più inclusivo, aumentando la diversità non solo davanti, ma anche dietro la macchina da presa.

Le riprese del reboot di Blade dovrebbero partire il prossimo anno. Al momento non è ancora stata fissata una data di uscita ufficiale. I Marvel Studios hanno affidato a Stacy Osei-Kuffour la sceneggiatura del film. Osei-Kuffour ha lavorato come story editor e sceneggiatrice per l’acclamata serie Watchmen di HBO. Lo studio ha preso in considerazione soltanto sceneggiatori di colore; secondo quanto riferito, Mahershala Ali è stato direttamente coinvolto nel processo. Nel cast sono stati confermati Mahershala Ali e Delroy Lindo.

Nope: i motion poster del film di Jordan Peele

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Nope: i motion poster del film di Jordan Peele

L’account Twitter ufficiale di No (Nope), il nuovo film di Jordan Peele, ha diffuso i nuovi motion poster dell’atteso film horror, dal regista di Scappa – Get Out e poi con Noi.

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Il vincitore del premio Oscar Jordan Peele ha sconvolto e ridefinito l’horror moderno con Scappa – Get Out e poi con Noi. Ora sta per introdurci in un nuovo incubo, un’esperienza horror epica: Nope.

Nope: trailer del nuovo film horror di Jordan Peele

Nope riunisce Peele con il premio Oscar Daniel Kaluuya (Scappa – Get Out, Judas and the Black Messiah), a cui si uniscono Keke Palmer (Le ragazze di Wall Street, Alice) e il candidato all’Oscar Steven Yeun (Minari, Okja) come residenti in una solitaria gola di nell’entroterra della California che testimoniano una scoperta inquietante e agghiacciante.

Il cast di Nope include anche Michael Wincott (Hitchcock, Westworld) e Brandon Perea (The OA, American Insurrection). Il film è scritto e diretto da Jordan Peele ed è prodotto da Ian Cooper (noi, Candyman) e Jordan Peele per Monkeypaw Productions. Il film sarà distribuito da Universal Pictures in tutto il mondo.

Wendell & Wild: clip dell’horror comedy in stop-motion prodotto da Jordan Peele

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Arriva dall’evento virtuale Geeked di Netflix una nuova occhiata al film in stop-motion di Henry Selick Wendell & Wild. Il film, descritto come un’opera tra il terrificante e il tenero, segue le vicende di due intriganti fratelli demoni, Wendell e Wild (Keegan-Michael Key e Jordan Peele), che abbandonano gli Inferi per la Terra dei vivi.

In Wendell & Wild  i due fratelli diavoli Wendell (Keegan-Michael Key) e Wild (Peele) reclutano la tredicenne Kat Elliot carica di sensi di colpa perché li aiuti a raggiungere il mondo dei vivi. Ma ciò che Kat chiede in cambio li proietta in un’avventura comica e bizzarra senza pari, un fantasy animato che sfida le leggi della vita e della morte, il tutto raccontato tramite l’arte della stop-motion.

Wendell & Wild è diretto da Henry Selick, il suo primo film da quando ha diretto Coraline nel 2009. Selick ha co-scritto la sceneggiatura, che si basa su un libro inedito di Selick e Clay McLeod Chapman, insieme a Jordan Peele, che è anche produttore attraverso la sua Monkeypaw Productoins. Wendell & Wild debutterà su Netflix questo ottobre.  

Sam Neill: “Lady Diana si spaventò a morte alla prima di Jurassic Park”

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Sam Neill ricorda con affetto di aver partecipato alla premiere di Jurassic Park con la principessa Diana. Neill ha interpretato il ruolo del dottor Alan Grant nell’originale Jurassic Park, uscito nel 1993 e diretto da Steven Spielberg. Neill è poi tornato per Jurassic Park III. Da allora si è astenuto da un ritorno nella serie fino a Jurassic World – Il dominio, nei cinema adesso, dove il dottor Alan Grant fa la sua comparsa.

Jurassic World – Il dominio: la recensione dell’ultimo film della saga

Durante la promozione di questo ultimo film, Neill rivela di aver assistito alla premiere di Jurassic Park insieme a un’icona ancora più grande: la principessa Diana. Neill ha avuto l’opportunità di sedersi accanto alla principessa quando ha assistito alla premiere del film a Londra. A quel punto, Sam Neill aveva già visto il film “tre o quattro volte”, quindi poteva facilmente dividere la sua attenzione tra il film e la reazione scioccata dei reali britannici accanto a lui.

“Devo averlo visto una mezza dozzina di volte quando siamo andati in giro per il mondo per la prima volta, e mi è piaciuto stare seduto in sala e monitorare come le persone stavano reagendo. […] Quando siamo andati a Londra, ero seduto accanto alla principessa Diana, e lei sembrava spaventatissima. È stato divertente. L’avevo visto tre o quattro volte a quel punto. Quindi potevo guardare sia lo schermo che lei, per vedere come stava reagendo, e a volte aveva le mani davanti agli occhi. Voglio dire, lo ha adorato davvero”.

Dopotutto Jurassic Park ha davvero fatto la storia e un0icona moderna e vivace come Lady Diana non poteva non apprezzare la bellezza di un’opera così avvenieristica ed emozionante.

Jurassic World – Il dominio, il film

In Jurassic World – Il dominio vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Il Dominio si svolge quattro anni dopo la distruzione di Isla Nublar. I dinosauri ora vivono e cacciano insieme agli umani in tutto il mondo. Questo equilibrio fragile rimodellerà il futuro e determinerà, una volta per tutte, se gli esseri umani rimarranno i predatori dominanti su un pianeta che ora condividono con le creature più temibili della storia. Jurassic World – Il dominio arriverà in sala il 2 giugno 2022.

Pennywise: The Story of IT, il trailer del documentario dedicato alla miniserie anni ’90

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Il trailer ufficiale di Pennywise: The Story of IT offre uno sguardo intimo dietro le quinte della miniserie classica di culto che ha reso il clown assassino un punto fermo del genere horror. Cinedigm ha acquisito il documentario dedicato alla miniserie fissando la distribuzione per questa estate negli USA. Il progetto è incentrato sulla serie TV in due parti del 1990 che ha adattato il terrificante libro del 1986 di Stephen King con lo stesso titolo. Con filmati d’archivio e contenuti inediti, Pennywise: The Story of IT studierà da vicino gli elementi che hanno contribuito a creare l’audace adattamento e come il ritratto di Pennywise il Clown interpretato da Tim Curry abbia elevato la produzione.

In attesa dell’uscita del documentario il 26 luglio 2022, Cinedigm ha condiviso un trailer che dà un assaggio di ciò che si vedrà nel film. Alcuni intervistati includono membri del cast originale Richard Thomas, Seth Green, Emily Perkins e lo stesso Curry, insieme al regista Tommy Lee Wallace e allo sceneggiatore Lawrence D. Cohen. Alcuni argomenti includono l’insistenza di Curry sul fatto che non fosse l’attore giusto per il ruolo, il comportamento scorretto del cast sul set e la lotta ai confini del progetto con la censura televisiva.

Ricordiamo che nel 2017 e nel 2019 sono arrivati al cinema la parte 1 e 2 del nuovo adattamento del romanzo di Stephen King, dirette da Andy Muschietti, con Bill Skarsgård nei panni di Pennywise il Clown.

Chris Hemsworth manipola la mente nella prima clip ufficiale di Spiderhead

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Netflix ha rilasciato la prima clip ufficiale del loro thriller psicologico fantascientifico Spiderhead, offrendo un’anteprima di Steve Abnesti (personaggio interpretato da Chris Hemsworth) mentre uno dei suoi metodi di trattamento sul personaggio interpretato da Miles Teller fino a che le cose prendono una svolta inaspettata…Il film è basato sull’acclamato racconto di George Saunders pubblicato dal The New Yorker Fuga da Spiderhead.

Il regista di Top Gun: Maverick, Joseph Kosinski dirige un cast  capitanato dalla star di Thor: Love and Thunder Chris Hemsworth, che interpreterà un brillante visionario di nome Steve Abnesti. Nelle sue prigioni, i detenuti firmano per indossare dispositivi attaccati chirurgicamente che somministrano dosaggi di farmaci che alterano la mente in cambio di sentenze commutate. Insieme a Chris Hemsworth nel cast troviamo Miles Teller (Top Gun: Maverick; I Fantastici Quattro) Jurnee Smollett (Birds of Prey;  Lovecraft Country). Questi personaggi  formeranno una connessione speciale e metteranno in moto gli eventi del film mentre i loschi esperimenti di Abnesti iniziano a spingere i limiti del libero arbitrio.

La trama ufficiale di Spiderhead

In un penitenziario all’avanguardia diretto dal geniale visionario Steve Abnesti (Chris Hemsworth) dove non ci sono sbarre, celle o divise arancioni, ai detenuti viene impiantato chirurgicamente un dispositivo che somministra farmaci che alterano la mente in cambio di una sentenza ridotta. Nel carcere chiamato Aracnotesta, i detenuti volontari sono liberi di esprimere la propria personalità. Ma a volte sono addirittura una versione migliore di se stessi. Vuoi che il tuo umore migliori? Esiste un farmaco per quello. Non ti vengono le parole? C’è un farmaco anche per quello. Tuttavia quando i due soggetti Jeff (Miles Teller) e Lizzy (Jurnee Smollett) instaurano un legame, il loro percorso di riscossa prende una piega complessa quando gli esperimenti di Abnesti iniziano a varcare il limite del libero arbitrio. Tratto da un racconto breve del New Yorker di George Saunders, Spiderhead è un thriller psicologico carico di umorismo dark e unico nel suo genere diretto da Joseph Kosinski (TRON: LegacyTop Gun: Maverick) e sceneggiato da Rhett Reese e Paul Wernick (Deadpool, Zombieland).

Superman: gli ultimi aggiornamenti sul progetto dedicato al Black Man of Steel

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Stando a quello che comunica Variety, sono emersi nuovi aggiornamenti sull’imminente riavvio del film di Superman della Warner Bros. al momento in lavorazione.

Negli ultimi anni, ci sono state molte ristrutturazioni alla DC Films e alla Warner Bros., poiché lo studio fatica ancora a costruire un universo cinematografico interconnesso. Tuttavia, negli ultimi anni, la Warner Bros. ha anche iniziato a sfruttare la strada di avere universi paralleli per i diversi personaggi, percorso che si è rivelato di successo, a giudicare dall’esito di Joker e The Batman. Poiché il futuro del Superman di Henry Cavill rimane nel limbo, lo studio cerca ora di lavorare a un reboot per un Black Man of Steel.

Leggi anche – Warner Bros “frustrata” dalla mancanza di proposte per film DC da parte di J.J. Abrams

Dopo il completamento della fusione tra Warner Bros. e Discovery, la nuova versione dello studio sta valutando come comportarsi con le loro proprietà DC, incluso Superman. Ci sono stati pochi aggiornamenti sul progetto Black Superman, ma Variety ha fornito nuovi dettagli sul riavvio della DC. Secondo quanto si vocifera, la Warner Bros. Discovery non ha ancora finalizzato alcun piano concreto per il riavvio di Superman, nonostante esista una sceneggiatura dell’autore Ta-Nehisi Coates.

Il nuovo film di Superman è stato annunciato per la prima volta nel febbraio 2021, con il produttore esecutivo J.J. Abrams a bordo. Sebbene Abrams non lo dirigerà, lo sceneggiatore e autore Coates è stato scelto per scrivere una sceneggiatura per il riavvio incentrato su Black Superman. Dopo l’annuncio iniziale, non ci sono stati aggiornamenti, salvo la consegna della bozza di sceneggiatura alla Warner Bros. Sappiamo però che il riavvio seguirà un Black Clark Kent e si svolgerà durante il 20° secolo.

Tom Holland ha spoilerato No Way Home alla protagonista di Ms. Marvel

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La protagonista di Ms. Marvel Iman Vellani rivela che Tom Holland le ha spoilerato Spider-Man: No Way Home durante il loro primo incontro.

Conosciuta per le sue meticolose trame intrecciate, l’attuale fase dell’MCU è stata finora in fase di creazione di una varietà di punti di vista differenti. Forse uno dei film più importanti nello stabilire l’obiettivo della Fase 4 è stato Spider-Man: No Way Home, che ha avuto un enorme successo al botteghino dopo aver introdotto il concetto di multiverso. Dopo mesi di intense speculazioni da parte dei fan, il segreto peggio custodito di Hollywood è stato svelato e il film ha deliziato il pubblico con il ritorno degli Spider-Man precedenti, Andrew Garfield e Tobey Maguire.

In una recente intervista con Elite Daily, Vellani ha rivelato che Holland le ha fatto visita sul set mentre stava girando Ms. Marvel ad Atlanta poiché anche lui era impegnato nelle riprese di Spider-Man: No Way Home lì. Tuttavia, durante il loro primo incontro, Tom, da noto spoileratore seriale, non è riuscito a mantenere il segreto del suo film, “rovinando” a Iman parte di Ho Way Home:

“Ero mezza vestita, letteralmente un reggiseno e pantaloncini da motociclista, ero tipo, ‘Oh mio Dio. Sono mezza nuda in questo momento.’ Tom però è stato molto carino. Diceva: “Di cosa parla il tuo show?” Io rispondevo: “Di cosa tratta Spider-Man?”. E così mi ha mostrato una sua foto con Tobey Maguire! Capisco che siamo entrambi nella Marvel, ma non avevo bisogno di sapere quel dettaglio prima che accadesse!”

La nuova arrivata Iman Vellani ha ottenuto il ruolo della protagonista dopo un’ampia ricerca da parte dei Marvel Studios. È affiancata dal volto fresco Saagar Shaikh nei panni del fratello maggiore Aamir, Mohan Kapur (la serie Disney Plus Hotstar “Crime Next Door”) e Zenobia Shroff (“The Big Sick”) nei panni dei suoi genitori Muneeba e Yusuf, Matt Lintz (“The Walking Dead”) nei panni del suo migliore amico Bruno e Aramis Knight (“Into the Badlands”) nei panni del vigilante noto come Red Dagger.

Con il sottofondo di “Blinding Lights” di The Weeknd, il trailer inizia con Kamala nell’ufficio del consulente di orientamento del liceo, mentre sullo schermo compaiono scarabocchi di fumetti, cuori e corna da diavolo. Kamala è etichettata come la tipica nerd dei supereroi che sogna ad occhi aperti, ma a un certo punto ottiene strani poteri cosmici, come la capacità di lanciare esplosioni di energia e creare trampolini luminosi per camminare nell’aria. Più avanti nel trailer, ottiene un costume rosso e blu fedele ai fumetti e lancia alcuni pugni cosmici con un pugno gigante e luminoso.

Bisha K. Ali (Quattro matrimoni e un funerale di Hulu) è produttore esecutivo e sceneggiatore capo, e la prima stagione di sei episodi è stata diretta da Sharmeen Obaid-Chinoy (il regista premio Oscar dei cortometraggi documentari “Saving Face” e “A Girl in the River: The Price of Forgiveness”), Meera Menon (“For All Mankind”), e Adil El Arbi e Bilall Fallah (“Bad Boys for Live”).

La Marvel ha inizialmente annunciato Ms. Marvel sarebbe stato presentato in anteprima alla fine del 2021, ma dopo che la pandemia ha inondato il calendario con altri nove film e serie nel Marvel Cinematic Universe, lo studio ha spostato la serie nell’estate del 2022. Ciò pone anche la serie più vicina a The Marvels, il film sequel di Captain Marvel, che vedrà Vellani al fianco di Carol Danvers di Brie Larson e Monica Rambeau di Teyonah Parris (da “WandaVision“).

The Gray Man: clip ufficiale, Ryan Gosling affronta Chris Evans!

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The Gray Man: clip ufficiale, Ryan Gosling affronta Chris Evans!

Netflix ha condiviso la prima clip ufficiale di The Gray Man, l’attesissimo thriller d’azione diretto da Anthony e Joe Russo (Avengers: Infinity War;  Avengers: Endgame), che ci svela esattamente quello che ci aspettavamo dal film, una resa dei conti tra Ryan Gosling (Blade Runner 2049Drive) che affronta Chris Evans (Captain America; Avengers: Endgame).

Il film The Gray Man, che è un adattamento dell’omonimo romanzo di Mark Greaney del 2009, segue l’ex agente della CIA Court Gentry (Ryan Gosling), detto anche Sierra Six. Preso da un penitenziario federale e assoldato dall’ex supervisore Donald Fitzroy (Billy Bob Thornton), Gentry era un tempo un sicario a pagamento esperto e approvato dall’agenzia. Adesso però le cose sono cambiate e Six diventa l’obiettivo di una caccia internazionale lanciata da Lloyd Hansen (Chris Evans), un ex collega della CIA che farà l’impossibile per eliminarlo. Per sua fortuna l’agente Dani Miranda (Ana de Armas) è dalla sua parte.

Ryan Gosling interpreta l’Uomo grigio, mentre Chris Evans è l’antagonista psicopatico in questo thriller prodotto da Netflix/AGBO, diretto da Anthony e Joe Russo e interpretato da Ana de Armas, Regé-Jean Page, Billy Bob Thornton, Jessica Henwick, Dhanush, Wagner Moura e Alfre Woodard. Tratto dal romanzo “Tre giorni per un delitto” di Mark Greaney, il film è sceneggiato da Joe Russo, Christopher Markus e Stephen McFeely. La produzione è affidata a Joe Roth, Jeffery Kirschenbaum, Anthony Russo, Joe Russo, Chris Castaldi e Mike Larocca, mentre la produzione esecutiva è di Patrick Newall, Jake Aust, Todd Makurath, Palak Patel e Geoffrey Haley. The Grey Man uscirà nelle sale il 15 luglio e sarà disponibile in streaming esclusivamente su Netflix il 22 luglio.

Black Adam: primo poster, oggi arriva il trailer!

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Black Adam: primo poster, oggi arriva il trailer!

La star di Black Adam, Dwayne Johnson, ha anticipato che il trailer arriverà oggi  e ora ha pubblicato il primo poster cinematografico per il prossimo film DC Comics. Il poster ci offre uno sguardo Man in Black interpretato da Dwayne Johnson, ma dovremo aspettare ancora per vedere i membri della Justice Society, Hawkman (Aldis Hodge), Doctor Fate (Pierce Brosnan), Cyclone (Quintessa Swindell) e Atom Smasher (Noah Centineo) in azione.

Black Adam poster USALe riprese si sono svolte nelle ultime settimane e Dwayne Johnson ha anche confermato che la produzione si è finalmente conclusa con un Tweet.

Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Rebel Moon: svelato un affascinante design per gli alieni

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Rebel Moon: svelato un affascinante design per gli alieni

In occasione della Geeked Week di Netflix, Zack Snyder ha condiviso un video da un makeup test per Rebel Moon, girato con il suo telefono, in cui si può ammirare un affascinante design per delle creature aliene che vedremo nel film. Ecco il breve video:

https://twitter.com/ZackSnyder/status/1534213690211201024?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1534213690211201024%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Frebel-moon-movie-aliens-design-zack-snyder-video%2F

Rebel Moon, il film

Rebel Moon ruota attorno a una piccola colonia ai margini di una galassia sul punto di essere sopraffatta da un tiranno di nome Belisario e dai suoi eserciti. Nella speranza di salvare la loro galassia, le persone di questa colonia inviano giovani donne su altri pianeti per trovare chi le assisterà. Snyder ha co-scritto la storia di Rebel Moon, insieme a Shay Hatten e Kurt Johnstad. Sofia Boutella è stata la prima a unirsi al cast nei panni della giovane guerriera inviata dalla piccola colonia per ottenere l’aiuto degli altri.

Rebel Moon sarà il nuovo film originale Netflix diretto da Zack Snyder e avrà protagonisti Sofia Boutella, Charlie Hunnam, Djimon Hounsou, Doona Bae e Ray Fisher, Jena Malone, Staz Nair, E. Duffy, Charlotte Maggi, Ed Skrein e Sky Yang.

Thor: Love and Thunder, un nuovo spot con Christian Bale

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Thor: Love and Thunder, un nuovo spot con Christian Bale

Ecco un nuovo spot tv di Thor: Love and Thunder in cui possiamo ascoltare un dialogo di Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale) oltre a vedere alcune scene inedite di Jane Foster (Natalie Portman) nei panni di Mighty Thor.

Tra le battute recitate da Bale si possono ascoltare due frasi, in particolare: “Il mondo senza dei sarà migliore” e “Non sei come gli altri. Tu hai qualcosa per cui combattere”. Ecco di seguito il video!

https://twitter.com/lovethundernews/status/1534196186441293826?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1534196186441293826%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fthor-love-thunder-trailer-christian-bale-gorr-dialogue%2F

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Prey: primo trailer dell’annunciato prequel di Predator!

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Prey: primo trailer dell’annunciato prequel di Predator!

La piattaforma Hulu e 20th Century Studios hanno rilasciato il trailer ufficiale di Prey di Dan Trachtenberg, l’annunciato prequel in arrivo ambientato 300 anni prima degli eventi del film cult Predator con Arnold Schwarzenegger. Amber Midthunder (LegionThe Ice Road) è il protagonista del cast, composto quasi interamente da talenti Native First Nation. Il cast di supporto vede il debutto dell’esordiente Dakota Beavers, Stormee Kipp ( Sooyii ), Michelle Thrush (The Journey Home) e Julian Black Antelope (Tribal), con Dane DiLiegroAmerican Horror Stories ) che interpreta Predator.

Prey, l’action-thriller targato 20th Century Studios e diretto da Dan Trachtenberg (The Boys, 10 Cloverfield Lane). Il nuovo capitolo del franchise di Predator debutterà il 5 agosto 2022 in esclusiva sulle piattaforme direct-to-consumer di Disney: come Hulu Original negli Stati Uniti, come Star+ Original in America Latina e come Disney+ Original sotto il brand Star in tutti gli altri territori.

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Prey è diretto da Dan Trachtenberg, scritto da Patrick Aison (Jack Ryan, Treadstone) e prodotto da John Davis (Jungle Cruise, The Predator), Jhane Myers (Monsters of God) e Marty Ewing (It – Capitolo due), con Lawrence Gordon (Watchmen), Ben Rosenblatt (Snowpiercer), James E. Thomas, John C. Thomas e Marc Toberoff (Fantasy Island) come produttori esecutivi.

I filmmaker si sono impegnati a creare un film che fornisse un ritratto accurato dei Comanche e garantisse un livello di autenticità che fosse fedele alle popolazioni indigene. Per questo, il film si avvale di una produttrice (Myers) nativa Comanche e di un cast composto quasi interamente da attori nativi e della Prima Nazione, tra cui Amber Midthunder (The Ice Road, Roswell, New Mexico), l’esordiente Dakota Beavers, Stormee Kipp (Sooyii), Michelle Thrush (The Journey Home) e Julian Black Antelope (Tribal). Il film è interpretato anche da Dane DiLiegro (American Horror Stories) nei panni di Predator.

Prey, la trama ufficiale

Ambientato 300 anni fa nella Nazione Comanche, Prey è la storia di una giovane donna di nome Naru, guerriera feroce ed estremamente abile. Cresciuta all’ombra di alcuni dei più leggendari cacciatori che si aggirano per le Grandi Pianure, Naru intende proteggere la sua gente quando un pericolo minaccia il suo accampamento. La preda che insegue, e che infine affronta, si rivela essere un predatore alieno altamente evoluto con un arsenale tecnologicamente avanzato: ne nasce una feroce e terrificante resa dei conti tra i due avversari.

Joker: il sequel è ufficialmente in sviluppo!

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Joker: il sequel è ufficialmente in sviluppo!

Come molti di voi avranno avuto modo di apprendere dai nostri precedenti articoli pubblicati, c’è un nuovo fermento in seno alla Warner Bros dopo la fusione con Discovery. Ebbene, uno dei titolo di maggior successo recente è stato il Joker di Todd Philipps ed è in sostanza dal 2019, ovvero anno di uscita, che sul film si susseguono voci su un possibile sequel. Ora finalmente per la gioia dei fan queste voci hanno trovato riscontro, dato che è il regista in persona oggi ha confermato ufficialmente che un sequel sul film è in lavorazione.

Todd Philipps (come capita orami di frequente per questo genere di annuncio) si è rivolto a Instagram per condividere una prima occhiata alla copertina della sceneggiatura del sequel di Joker, scritta da lui e Scott Silver, che attualmente è intitolata “Folie à Deux”. Tradotto liberamente come “follia per due”, questa condizione è definita come un disturbo mentale identico o simile che colpisce due o più individui, di solito i membri di una famiglia stretta. Phillips ha anche pubblicato una foto della star Joaquin Phoenix che legge la sceneggiatura, il che suggerirebbe ovviamente che il vincitore dell’Oscar è a bordo per riprendere il ruolo di Arthur Fleck.

 

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Un post condiviso da Todd Phillips (@toddphillips)

Non abbiamo ancora idea di cosa aspettarci da un sequel del film che probabilmente manterrà la sua autonomia all’interno dell’Universo DC al cinema, ma quel titolo Folie à Deux dovrebbe sicuramente suscitare molto interesse. Già si ipotizza che Harley Quinn possa essere coinvolta, ma non possiamo averne certezza – almeno, non una versione tradizionale del personaggio.

Si spera che Phillips condivida presto qualche dettaglio in più in futuro ma per ora non possiamo fare altro che aspettare ulteriori sviluppi.

Tutto il mio folle amore: trama, cast e finale del film di Gabriele Salvatores

Dopo la parentesi fantasy di Il ragazzo invisibile e Il ragazzo invisibile – Seconda generazione, il regista premio Oscar Gabriele Salvatores è tornato al cinema con un film incentrato sull’umanità dei personaggi, sui legami tra di loro e sulle passioni che rendono vivi nonostante tutto. Si tratta di Tutto il mio folle amore, uscito in sala nel 2019 e liberamente ispirato al romanzo Se ti abbraccio non aver paura, di Fulvio Ervas. In particolare, al centro di questo racconto, vi è uno struggente rapporto tra padre e figlio, su ciò che l’uno può insegnare all’altro e su come ci si possa ancora sorprendere della vita.

La storia narrata nel romanzo è quella vera di Franco e Andrea Antonello, di un padre che decide di partire con il figlio autistico per un viaggio in moto, permettendo al ragazzo di aprirsi e scoprire l’affetto e l’amore. Tutto il mio folle amore è inoltre anche un film sulla diversità, sul suo essere complicata ma necessaria da comprendere. Salvatores dà dunque vita ad un racconto on the road per portare i suoi personaggi e lo spettatore a confrontarsi con realtà e sentimenti nuovi. Il titolo del film, infine, è un riferimento al brano Cosa sono le nuvole, scritto da Pier Paolo Pasolini e interpretato da Domenico Modugno. 

Apprezzato da critica e pubblico, è uno dei più belli film recenti realizzati da Salvatores, da sempre maestro nel raccontare i piccoli ma grandi sentimenti presenti in ognuno di noi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al finale del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Tutto il mio folle amore: la trama del film

Protagonista del film è il giovane Vincent Manzato, ragazzo affetto da autismo cresciuto in un mondo tutto suo mentre la madre Elena e il compagno Mario, che lo ha adottato, cercano di aiutarlo ad aprirsi alla realtà. Il vero padre di Vincent è Willy, chiamato il Modugno della Dalmazia. Sempre in giro tra concerti e serate interminabili, egli trova infine il coraggio di andare a conoscere quel figlio mai incontrato, apprendendo con un’iniziale difficoltà della sua diversità. Pur venendo cacciato in malo modo da Elena, Willy non immagina che quel piccolo gesto di responsabilità è solo l’inizio di una grande avventura.

Affascinato da quel padre misterioso, Vincent decide infatti di scappare e nascondersi nel pick-up di Willy. Da qui ha per i due inizio un viaggio lungo le strade dei Balcani che li porterà a conoscersi e scoprirsi a vincenda, in modo imprevedibili e assolutamente istintivi. Spaventati da quello che potrebbe succedere al ragazzo, anche Elena e Mario si mettono in viaggio, all’ inseguimento del figlio nel tentativo di riportarlo a casa. Con le tre persone più importanti per lui intente a stargli vicino, Vincent imparerà a scoprire nuove emozioni, aprendosi ed esternando tutta la sua vitalità.

Tutto il mio folle amore: il cast del film

Ad interpretare il giovane Vincent, protagonista del film, vi è Giulio Pranno, qui al suo debutto cinematografico. Classe 1998 egli ha esordito da giovane come attore teatrale, per poi presentarsi ai provini per Tutto il mio folle amore, ottenendo la parte desiderata. Accanto a lui, nel ruolo della madre Elena vi è l’attrice Valeria Golino, mentre Diego Abatantuono, storico collaboratore di Salvatores, è Mario il compagno di lei. Claudio Santamaria, in ultimo, è Willy, il vero padre di Vincent. Un ruolo per cui l’attore si è preparato sia a livello canoro sia attraverso la ricerca di piccole sfumature di umanità con cui arricchire il suo personaggio.

Tutto il mio folle amore finale

Tutto il mio folle amore: il finale e le differenze con il libro

Sul finale del film, dopo il lungo viaggio compiuto da Willy e Vincent, padre e figlio non sono ancora riusciti a recuperare tutto il tempo perso, ma hanno intrapreso un percorso di riconciliazione che permetterà loro di riavvicinarsi e scoprirsi sempre di più. Al momento di tornare a casa, anche Elena comprende molte cose di sé, lasciando probabilmente interdetto lo spettatore. La donna, infatti, fino a quel momento piuttosto rigida nei confronti della tutela del figlio, decide di lasciarsi andare, comprendendo che forse per avvicinarsi davvero a Vincent e riprendere in mano la sua vita deve seguire l’insegnamento di Willy. Dopo il viaggio con il padre, dunque, il ragazzo sembra intraprendere uno con la madre verso mete da scoprire.

Per quanto riguarda il rapporto con il romanzo di Ervas, Se ti abbraccio non aver paura, Salvatores prende questo solo come spunto di partenza, costruendo poi una storia pressoché originale. Nel libro, infatti, il ragazzo autistico si chiama Andrea e suo padre non è mai stato assente dalla sua vita. A differenza di Willy, questo ha sempre vissuto con lui, aiutandolo in tutte le terapie possibili per farlo stare meglio. Come nel film, però, per cercare di conoscersi meglio padre e figlio intraprenderanno un lungo viaggio in moto in giro per gli Stati Uniti e l’America del Sud, attraverso confinini, territori diversi e riscoprendosi come umani.

Tutto il mio folle amore: la colonna sonora, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per quanto riguarda la colonna sonora, nel film sono presenti numerose canzoni dell’amato cantautore Domenico Modugno. Il personaggio di Willy, che viene chiamato il Modugno della Dalmazia, si esibisce infatti spesso in suoi brani. Si possono dunque ascoltare Tu si’ na cosa grande, Nel blu dipinto di blu, Resta cu’mme e Cosa sono le nuvole, il brano dove è contenuta la frase che dà il titolo al film. Gli ulteriori brani presenti nella colonna sonora sono invece stati composti da Mauro Pagani, celebre polistrumentista noto per essere stato il flautista, violinista e cantante della Premiata Forneria Marconi. Egli aveva già curato precedenti colonne sonore dei film di Salvatores.

È possibile fruire di Tutto il mio folle amore grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Netflix, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 7 giugno alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Il mostro dei mari, il trailer del nuovo film d’animazione Netflix

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Netflix ha appena rilasciato trailer e poster de Il mostro dei mari, il nuovo film d’animazione con la regia del premio Oscar Chris Williams, in arrivo solo su Netflix da venerdì 8 luglio in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

La versione italiana del film sarà impreziosita al doppiaggio da Diego Abatantuono, che presta la voce al Capitano Crow, Claudio Santamaria, che interpreta il coraggioso cacciatore di mostri Jacob Holland, e Giulia Stabile, ballerina e vincitrice della ventesima edizione di Amici di Maria De Filippi, con un cameo vocale nei panni della giovane Vedetta dell’Inevitabile, la più famosa nave da caccia.

In un’epoca in cui creature terrificanti solcano i mari, i cacciatori di mostri sono considerati veri e propri eroi. E il grande Jacob Holland è di certo il più osannato. Ma quando la giovane Maisie Brumble s’imbarca clandestinamente sulla sua nave leggendaria, l’uomo trova a sorpresa un’alleata. Insieme intraprendono un viaggio epico in acque inesplorate ed entrano nella storia.

Con la regia del premio Oscar Chris Williams (Oceania, Big Hero 6, Bolt: un eroe a quattro zampe), “Il mostro dei mari” conduce lo spettatore ai confini del mondo, dove ha inizio la vera avventura.

Bullet Train: nuovo spettacolare trailer con Brad Pitt

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Bullet Train: nuovo spettacolare trailer con Brad Pitt

Guarda il nuovo spettacolare trailer Bullet Train, il thriller d’azione folle e divertente del regista di Deadpool 2, David Leitch. Brad Pitt è il protagonista di un film corale con un gruppo di assassini diversi tra loro, tutti con obiettivi collegati ma contrastanti, sullo sfondo di una corsa senza sosta attraverso il Giappone moderno. DAL 25 AGOSTO #SOLOALCINEMA con Brad PittSandra BullockZazie BeetzMichael ShannonAaron Taylor-Johnson

Bullet Train, tratto dal romanzo “best seller” di Kōtarō Isaka I sette killer dello Shinkansen, è un film prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia, dal 25 agosto solo al cinema.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà il 22 giugno su Disney+

Disney+ ha annunciato che il film Marvel Studios Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà il 22 giugno in esclusiva sulla piattaforma streaming.  Nel film Marvel Studios Doctor Strange nel Multiverso della Follia, l’Universo Cinematografico Marvel espande i confini del Multiverso ai massimi livelli. Un viaggio nell’ignoto con Doctor Strange che, con l’aiuto di mistici alleati sia vecchi che nuovi, attraversa pericolose e sconvolgenti realtà alternative del Multiverso per affrontare un nuovo misterioso avversario.

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Doctor Strange nel Multiverso della Follia è interpretato da Benedict Cumberbatch, Elizabeth Olsen, Chiwetel Ejiofor, Benedict Wong, Xochitl Gomez, con Michael Stühlbarg e Rachel McAdams. Il film è diretto da Sam Raimi e prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Eric Hauserman Carroll, Scott Derrickson e Jamie Christopher sono i produttori esecutivi. La sceneggiatura è stata scritta da Michael Waldron. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane dal 4 maggio 2022.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Tatiana Maslany: 10 cose che non sai sull’attrice

Tatiana Maslany: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Tatiana Maslany vanta già una carriera di tutto rispetto, con ruoli in film e serie TV di prestigio. Con il suo talento ha saputo stupire in più occasioni, arrivando anche a vincere diversi importanti riconoscimenti all’interno dell’industria hollywoodiana. Ora che è stata scelta come protagonista di una nuova attesa serie della Marvel, la Maslany ha l’occasione di farsi conoscere anche da un pubblico più ampio, raggiungendo così nuove vette di successo.

Ecco 10 cose che non sai di Tatiana Maslany.

Tatiana Maslany: i suoi film e le serie TV

1. È nota grazie ad alcune serie televisive. I primi ruoli televisivi per la Maslany arrivano grazie alle serie Incedible Story Studio (1998-2000) e 20030 CE (2002-2003). Ha poi recitato in Renegadepress.com (2004-2007), Would Be Kings (2008), Instant Star (2008), Heartland (2008-2010), The Nativity (2010), Being Erica (2009-2011), Mondo senza fine (2012) e Captain Canuck (2013-2014). Dal 2013 al 2017 recita da protagonista nella serie Orphan Black, ottenendo un grande successo. Nel 2020 ha poi interpretato Alice McKeegan nella serie Perry Mason, mentre nel 2022 recita accanto a Mark Ruffalo nella serie Marvel She-Hulk.

2. Ha recitato in alcuni noti film per il cinema. La Maslany ha debuttato sul grande schermo con il film Licantropia Apocalypse (2004), per poi recitare nei film Le cronache dei morti viventi (2007), La promessa dell’assassino (2007), Flash of Genius (2008), Hardwired – Nemico invisibile (2009), Violet & Daisy (2011),  La memoria del cuore (2012), Woman in Gold (2015), Stronger – Io sono più forte (2017), con Jake Gyllenhaal, e Destroyer (2018).

3. È anche produttrice. Oltre ad aver ricoperto il lavoro di attrice, la Maslany si è occupata anche della produzione per diversi dei progetti in cui ha recitato. Ha infatti prodotto trenta episodi della serie Orphan Black, per poi produrre anche il cortometraggio Touch e il film Pink Wall. È stata poi produttrice esecutiva del podcast Orphan Black: The Next Chapter.

Tatiana Maslany She-Hulk

Tatiana Maslany in She-Hulk

4. Si è allenata a lungo per il ruolo. La Maslany è stata scelta per interpretare Jennifer Walters, alias She-Hulk, nell’omonima serie TV della Marvel disponibile su Disney+. Per prepararsi al ruolo, l’attrice ha raccontato di essersi sottoposta ad un lungo addestramento fisico, implementando così la propria massa muscolare e acquisendo la resistenza fisica necessaria a poter interpretare anche le scene più complesse.

5. Non era stata la prima scelta per il ruolo. Prima che venisse confermata la Maslany come protagonista di She-Hulk, i produttori avevano preso in considerazione le attrici Gillian Jacobs, Betty Gilpin, Zoe Chao e Alison Brie per il ruolo. La Brie, in particolare, era stata considerata il tipo di attrice ideale per il personaggio durante il processo di casting. Alla fine, tuttavia, i produttori rimasero maggiormente colpiti dalla Maslany, offrendole il ruolo.

Tatiana Maslany è su Instagram

6. Ha un account sul celebre social. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo seguito da 483 mila persone. La Maslany, tuttavia, non ha reso pubblico questo suo account e dunque per poter vedere i suoi post è necessario mandare una richiesta per poter essere accettati come followers. Ad oggi il profilo conta oltre cinquecento post, segno che l’attrice è molto attiva sul social e non manca di condividere dettagli sulla sua vita lavorativa e privata.

Tatiana Maslany Orphan Black

Tatiana Maslany in Orphan Black

7. È la protagonista della serie. Dal 2013 al 2017 l’attrice ha ottenuto grande popolarità grazie alla serie Orphan Black, dove ha interpretato Sarah Manning, una ragazza orfana che assume l’identità di una donna suicida identica a lei, scoprendo in seguito di essere uno di molti cloni in circolazione. Per dar vita alle tante versioni della protagonista, l’attrice ha immaginato delle storie per ognuna di esse, associandovi anche delle canzoni e dei balli che ne esprimessero il carattere.

8. Ha cercato di non confondere i personaggi. Tatiana Maslany ha raccontato in un’intervista di aver avuto una squadra di continuità che le impediva di confondere i personaggi. Ad esempio, se stava girando una scena in cui erano presenti sia Alison che Sarah e lei stava interpretando Alison, se la sceneggiatura prevedva di alzare gli occhi al cielo, la sua squadra si assicurava che l’attrice facesse un roteare gli occhi alla “Alison” e non alla “Sarah”.

Tatiana Maslany ha vinto un Emmy

9. Ha vinto il prestigioso riconoscimento. Dopo essere stata candidata nel 2015 come miglior attrice protagonista in una serie drammatica per Orphan Black, la Maslany ha vinto il premio nel 2016, consacrandosi così agli occhi di Hollywood e stabilendo un importante primato. La Maslany è infatti la prima attrice canadase a trionfare in quella categoria del premio Emmy.

Tatiana Maslany: età e altezza dell’attrice

10. Tatiana Maslany è nata il 22 settembre del 1985 a Regina, in Canada. L’attrice è alta complessivamente 1,63 metri.

Fonte: IMDb

Eggshell di Ryan William Harris vince il Premio Marta Marzotto

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Eggshell di Ryan William Harris vince il Premio Marta Marzotto

Si conclude giovedì 9 giugno alla Casa del Cinema la prima edizione del Premio Marta Marzotto riservato ai cortometraggi di giovani cineasti. Ideato e promosso da Diamante Marzotto, il Premio è stato concepito per celebrare una donna che ha profuso impegno, passione e generosità nella scoperta e nella valorizzazione dei giovani talenti.

Una scelta difficile per la qualità e la quantità delle opere pervenute dall’Italia e dall’estero che sono state visionate dalla giuria del Premio composta da Laura Delli Colli, Presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, Andrea Purgatori giornalista, sceneggiatore e saggista e dal regista, sceneggiatore e produttore Marco Risi.

Tre sono i cortometraggi che verranno premiati, selezionati dalla giuria che ha operato una valutazione sulla base dello storytelling, del valore civile, dello stile narrativo, dell’originalità ma anche del coraggio e della capacità di raccontare storie emozionanti.

Il podio all’intenso e drammatico Eggshell di Ryan William Harris (Sayonara Film), un racconto appassionante che affronta la delicata tematica del bullismo e rivela l’attenzione al sociale, una delle linee guida del premio.

La vita di Joey è un alternarsi tra il fantastico mondo infantile e la difficile realtà della periferia irlandese. Dopo essersi creato un guscio alimentato dalla fantasia per proteggersi dalle problematiche familiari, Joey è costretto ad affrontare prematuramente il transito verso l’età adulta.

Al secondo posto Illusione di Lorenzo Quagliozzi (Sayonara Film), che svela sogni e speranze di una concertista greca di origini italiane che negli anni ’50 incrocia a Trieste l’amore della sua vita. Con lui si trasferisce negli Stati Uniti, dove andrà incontro ad un inaspettato destino.

Tra i riconoscimenti assegnati, c’è infine una menzione speciale per Notte Romana – Storia d’amore e di coltello di Valerio Ferrara, prodotto dal centro Sperimentale di Cinematografia, già vincitore Premio/Menzione FEDIC Miglior Corto, premio collaterale e ufficiale della 78° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Una storia d’amore impossibile tra un ragazzo borghese e una ragazza dell’estrema periferia, una passione nata d’estate e finita bruscamente in una calda notte d’inverno. Il giovane regista ha recentemente trionfato al Festival di Cannes con Il Barbiere Complottistaprimo premio nella sezione La Cinef riservata a studenti di cinema – una selezione di 16 film scelti fra 1.528 candidati provenienti da 378 scuole di cinema nel mondo.

I tre registi, che testimoniano una notevole sensibilità nel perseguire percorsi artistici personali, riceveranno dalla Presidente Diamante Marzotto un premio in denaro del valore di € 3.000, 2.000 e 1.000 dal primo al terzo classificato, e una creazione artistica di Gambaro & Tagliapietra, la raffinata azienda di Murano nota a livello internazionale per la produzione di oggettistica in vetro artistico, da piccoli e grandi capolavori a veri e propri manufatti da collezione.

Christoph Waltz sarà Billy Wilder nel film Billy Wilder & Me

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Christoph Waltz sarà Billy Wilder nel film Billy Wilder & Me

L’attore premio Oscar Christoph Waltz interpreterà Billy Wilder nel film Billy Wilder & Me. Il film è l’adattamento dal libro di Jonathan Coe Mr. Wilder & Me, che utilizza un mix di personaggi reali e di fantasia. Ambientata nell’estate del 1977, la storia ruota attorno a una donna che inizia a lavorare per Wilder e il suo sceneggiatore Iz Diamond su un’isola greca durante le riprese di Fedora. Quando segue Wilder in Germania per continuare le riprese, si ritrova insieme a lui in un viaggio memorabile nel cuore della sua storia familiare.

Deadline riporta che la star di Django Unchained e Bastardi senza gloria, Waltz, assumerà il ruolo principale in Billy Wilder & Me. Stephen Frears dirigerà il film, mentre Christopher Hampton ha scritto la sceneggiatura. Le riprese si svolgeranno in Grecia, a Monaco e a Parigi. Al momento, non ci sono informazioni sul resto del cast.

Wilder è spesso considerato uno dei registi più dotati e versatili del cinema classico di Hollywood. La sua filmografia vanta una splendida serie di titoli, inclusi film come L’appartamento, A qualcuno piace caldo e Viale del Tramonto, che continuano a influenzare gli aspiranti registi ancora oggi. Il casting del suo connazionale Waltz potrebbe rivelarsi una scelta ispirata.

Cip e Ciop Agenti Speciali: Jar Jar Binks in una scena eliminata

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Cip e Ciop Agenti Speciali: Jar Jar Binks in una scena eliminata

Simeon Wilkins, art department di Cip e Ciop Agenti Speciali, ha condiviso lo storyboard animato di una scena eliminata del film Disney+. Ambientata durante la sequenza dell’inseguimento al Fan Expo, la sxcena vede protagonista Jar Jar Binks. Eccola di seguito:

Cip e Ciop Agenti Speciali, recensione del film originale Disney+

Il film è diretto da Akiva Schaffer (Saturday Night Live), scritto da Dan Gregor e Doug Mand (Crazy Ex-Girlfriend) ed è prodotto da Todd Lieberman (Wonder) e David Hoberman (La Bella e la Bestia), mentre Alexander Young (Extinction) e Tom Peitzman sono gli executive producer.

In Cip e Ciop Agenti Speciali, Cip e Ciop vivono tra i cartoni animati e gli umani nella Los Angeles dei giorni nostri, ma le loro vite ora sono molto diverse. Sono passati decenni da quando la loro serie televisiva di successo è stata cancellata, e Cip (doppiato nella versione italiana da Raoul Bova) ha ceduto a una vita di ordinaria quotidianità di periferia come assicuratore. Ciop (doppiato nella versione italiana da Giampaolo Morelli), nel frattempo, ha subito un intervento di chirurgia CGI e lavora nel circuito delle convention nostalgiche, alla disperata ricerca di rivivere i suoi giorni di gloria. Quando un ex membro del cast scompare misteriosamente, Cip e Ciop devono ricucire la loro amicizia spezzata e vestire nuovamente i panni di Agenti Speciali per salvare la vita del loro amico.

La “Chip ‘n Dale: Rescue Rangers Original Soundtrack”, con le musiche del compositore Brian Tyler, sarà rilasciata il 20 maggio da Walt Disney Records.

Batman Forever, finalmente il costumista commenta i capezzoli sul costume

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Jose Fernandez, il designer dietro la tuta di Val Kilmer in Batman Forever, spiega finalmente la presenza dei famigerati capezzoli sul costume. Batman Forever è stato presentato in anteprima nel 1995 come terzo capitolo della serie di film Warner Bros. dedicati a Batman, dopo i due film di Tim Burton. La terza puntata ha visto Joel Schumacher sostituire Burton come regista della serie e Val Kilmer indossare il cappuccio come Crociato Incappucciato al posto di Michael Keaton.

Batman Forever ha preso una direzione diversa rispetto ai due film precedenti della serie. A livello di tono, il film ha avuto un approccio più leggero e ha eliminato l’atmosfera gotica dalla visione di Gotham di Burton preferendo un mondo più colorato ispirato alla serie televisiva degli anni ’60. Tuttavia, anche con importanti cambiamenti tonali e visivi, le aggiunte più memorabili alla serie sono stati i capezzoli scolpiti sulla Batsuit di Kilmer.

Alcuni hanno ridicolizzato la scelta mentre alcuni li hanno criticati come osceni. L’aggiunta di capezzoli al costume di Batman è stata una così grande controversia all’epoca che persino il creatore di Batman Bob Kane si era opposto a loro, ma sono riapparsi ancora più pronunciati in Batman & Robin sul costume di George Clooney.

Per molti anni, Schumacher si è assunto la responsabilità dei capezzoli, ma ha attribuito a Jose Fernandez il merito di averli originariamente aggiunti al design. Ora, in un’intervista con MEL, Fernandez ha finalmente spiegato l’inclusione dei capezzoli sulla tuta di Kilmer.

“Con l’abito di Val Kilmer in Batman Forever, i capezzoli erano una di quelle cose che ho aggiunto. Non era un feticcio per me, era più influenzato dall’armatura romana, come quelle dei centurioni. E, nei fumetti, i personaggi sembravano sempre come se fossero nudi con sopra della vernice spray – era tutta una questione di anatomia, e mi piace spingere su questo aspetto. Non so esattamente dove fosse la mia testa a quei tempi, ma è quello che ricordo. E così, ho aggiunto i capezzoli. Non avevo idea che ci sarebbero state tutte queste chiacchiere intorno.”

Maria Bakalova si unisce al cast di Guardiani della Galassia Vol. 3

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Guardiani della Galassia Vol. 3 ha aggiunto al suo cast Maria Bakalova, attrice che ha esordito al cinema al fianco di Sacha Baron Cohen in Borat 2, arrivando a una meritata nomination agli Oscar con la sua performance.

Il tanto atteso trequel di James Gunn è in sviluppo dal 2017, anche se il lavoro sul film è stato brevemente interrotto quando la Disney ha licenziato Gunn per una serie di tweet problematici. Il ritorno di Gunn è stato rivelato pubblicamente nel 2019, tuttavia, è stato solo quando ha finito di lavorare sulle sue avventure DC, il film The Suicide Squad e la sua serie spin-off, Peacemaker, che il lavoro su Guardiani della Galassia Vol. 3 è ripreso. Il nuovo film è attualmente atteso per maggio 2023, con tutti i protagonisti del franchise di ritorno.

Come con qualsiasi nuova puntata di una serie, Guardiani della Galassia Vol. 3 introdurrà anche una manciata di personaggi nuovi. In particolare, Will Poulter segnerà il suo debutto in franchising nei panni di Adam Warlock, che viene inviato dai Sovereign per distruggere i Guardiani. Un’altra novità nel cast è Chukwudi Iwuji, vista in Peacemaker, e Daniela Melchior (The Suicide Squad), che ha un piccolo ruolo nel film

Ora, stando a quanto riportato da Deadline, l’attrice Maria Bakalova si è unita al cast di Guardiani della Galassia Vol. 3. Non si conosce ancora il suo ruolo o l’entità della sua parte, ma è sicuramente un’aggiunta interessante al cast già molto nutrito.

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Daniela Melchior, Will Poulter, Maria Bakalova e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

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