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Henry Cavill ribadisce: “Il mantello di Superman è ancora nell’armadio”

henry cavill

Sappiamo che la Warner Bros. introdurrà il personaggio di Supergirl nell’attesissimo The Flash di Andy Muschietti, mentre un film scritto da Ta-Nehisi Coates e prodotto da J.J. Abrams si focalizzerà su uno dei due Superman neri dell’universo a fumetti (molto probabilmente Calvin Ellis). Parallelamente, Michael B. Jordan sta sviluppando una serie tv per HBO Max incentrata su Vlad Zod (l’altro Superman Nero della DC Comis).

Per quanto riguarda il Superman originale del DC Extended Universe, invece, non esistono ancora notizie certe. In una recente intervista con The Hollywood Reporter, Henry Cavill ha così commentato la notizia di un film incentrato su un Superman nero: “È eccitante. Superman non è definito dal colore della pelle, è molto di più. Superman è un ideale. Superman è un essere straordinario che vive nei nostri cuori.”

“Perché non avere più Supermen in corsa? Joaquin Phoenix ha fatto un meraviglioso film su Joker… Cosa succederebbe se non fosse legato al resto del franchise? Ci sono più trame nei fumetti di Superman che avvengono nello stesso momento”. Da ciò si evince che Cavill non crede che un film su un Superman nero rappresenti la fine della sua iterazione di Kal-El: l’attore ha infatti dichiarato che “c’è ancora molto da raccontare, per me, in veste di Superman.”

“Mi piacerebbe davvero avere la possibilità di tornare. L’uccisione di Zod ha dato al personaggio una ragione per non uccidere mai più. Superman che cade a terra e urla… Non credo che in origine fosse nella sceneggiatura, ma voleva mostrare il dolore che provava”, ha aggiunto l’attore riferendosi alle scene finali de L’uomo d’acciaio. “Ho effettuato riprese molto più intense rispetto a quelle che hanno poi scelto; stavo per scoppiare a piangere. Superman ha appena ucciso l’ultimo membro rimasto della sua specie. Questa è la scelta che ha fatto in quel momento, e non lo farà mai più”.

“C’è un’opportunità di crescita dopo un momento simile”, ha aggiunto. “Si potrebbe esplorare la psiche di Superman come essere profondo, apparentemente invulnerabile, simile a un dio, ma con sentimenti reali al suo interno. Come dico sempre: ‘Il mantello è ancora nel mio armadio.'”

 
 

Eternals, sequel: gli sceneggiatori sulla possibilità di introdurre Galactus

10 personaggi: Galactus fantastici quattro

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUL FINALE DI ETERNALS!

10 personaggi: GalactusIn base agli eventi raccontati in Eternals, ci sono state molto speculazioni sul fatto che un potenziale sequel potrebbe introdurre un personaggio dei fumetti che i fan sperano da tempo di vedere nel MCU, ossia Galactus, il Divoratore di Mondi.

Un secondo film non è ancora stato annunciato in via ufficiale, ma a quanto pare gli sceneggiatori Ryan e Kaz Firpo sarebbero ben disposti a tornare al lavoro per un eventuale sequel. Alla fine di Eternals [SEGUONO SPOILER…], Sersi sfrutta il potere dell’Uni-Mente per uccidere il Celestiale Tiamut e salvare l’intero pianeta. Tuttavia, i Celestiali intervengono e rapiscono Sersi, Kingo e Phastos.

Galactus potrebbe non essere un Celestiale, ma l’antico Divoratore di Mondi simile a un dio potrebbe comunque essere inserito in un eventuale sequel. “Galactus è un personaggio straordinario, un autentico cattivo”, ha detto Kaz a The Direct quando gli è stato chiesto della possibilità di esplorare il personaggio. “Ovviamente, stiamo preparando il terreno per scontri intergalattici, cosmici e megalitici, specialmente quando uccidi un dio dello spazio e poi questo dio dello spazio arriva, ti rapisce e progetta di giudicare la Terra. Penso che una porta sia chiaramente aperta per tutti quei cattivi divoratori di mondi”.

Ryan ha poi valutato alcuni modi in cui Galactus potrebbe essere inserito in una nuova eventuale storia: “Si sta parlando tanto delle scene post-credit… su chi abbiamo presentato o stiamo presentando, su dove stiamo andando… Galactus è una di quelle figure iconiche dell’Universo Marvel che saremo di certo entusiasti di vedere al cinema. Ma a volte, anche se lasci aperta una porta, non sai davvero cosa potrebbe accadere in un sequel. Forse sei troppo impegnato a salvare un Celestiale da Galactus che finisci per incorrere nella sua ira… tutto è possibile.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

 
 

One Piece: la nuova serie live action Netflix

one piece

ONE PIECE è l’annunciata serie Originale Netflix basata sull’omonimo manga e serie animata giapponese One Piece che arriverà nel 2022.

One Piece: quando esce e dove vederla in streaming

One Piece in streaming sarà disponibile nel corso del 2022 su Netflix.

One Piece: trama e cast

La trama ufficiale non è stata ancora rivelata. Sappiamo si baserà One su Piece (stilizzato in maiuscolo)  un manga giapponese scritto e disegnato da Eiichiro Oda. E ‘stato serializzato in Shueisha ‘s shonen manga rivista Weekly Shonen Jump dal luglio 1997, con i suoi singoli capitoli compilati in 100 tankōbon volumi di settembre 2021. La storia segue le avventure di Monkey D. Rufy , un ragazzo il cui corpo ha acquisito le proprietà della gomma dopo aver mangiato involontariamente un frutto del diavolo. Con la sua ciurma di pirati, chiamata Pirati di Cappello di Paglia, Rufy esplora la Grand Line alla ricerca dell’ultimo tesoro del mondo conosciuto come “One Piece” per diventare il prossimo Re dei Pirati.

In One Piece protagonisti saranno Iñaki Godoy nei panni di Monkey D. Rufy. Nel cast anche Mackenyu (Ruroni Kenshin: Final Chapter), Emily Rudd (Fear Street), Jacob Romero Gibson (All Rise) e Taz Skylar (Boiling Point) nei panni degli amati pirati a bordo della Thousand Sunny. Mackenyu interpreterà Rornoa Zoro, Rudd interpreterà Nami, Gibson interpreterà Usopp e Skylar interpreterà Sanji.

 
 

Grey’s Anatomy 18: Greg Tarzan Davis nel cast

Grey's Anatomy 18 stagione

Arriva da Deadline la notizia che l’attore Greg Tarzan Davis è entrato a far parte del cast di di Grey’s Anatomy 18, la diciottesima stagione di Grey’s Anatomy disponibile su Disney+.

Davis interpreterà Jordan Wright, residente in Minnesota. È un giovane dottore affascinante e sicuro di sé che è sempre pronto per una sfida, il che lo rende il residente preferito del dottor Marsh (Scott Speedman). Jordan incontra Meredith (Ellen Pompeo) su un caso in cui è stata intentata. Il personaggio di Davis sarà introdotto nell’episodio del 9 dicembre.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle di Grey’s Anatomy e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Grey’s Anatomy 18

La diciottesima stagione di Grey’s Anatomy debutterà il 30 settembre 2021. In Grey’s Anatomy 18 ritorneranno i personaggi Meredith Grey (stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen Pompeo, Alexander “Alex” Michael Karev (stagioni 1-in corso), interpretato da Justin Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso), interpretata da Chandra Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso), interpretato da James Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso), interpretato da Kevin McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in corso, ricorrente 14), interpretata da Kim Raver, Jackson Avery (stagione 7-in corso, ricorrente 6), interpretato da Jesse Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in corso, ricorrente 9), interpretata da Camilla Luddington, Margaret “Maggie” Pierce (stagione 11-in corso, guest 10), interpretata da Kelly McCrearyGreg Germann come Tom Koracick, Benjamin Warren (stagioni 12-14, ricorrente 6-in corso, guest 7), interpretato da Jason George,  Andrew DeLuca (stagione 12-in corso, guest 11), interpretato da Giacomo Gianniotti Caterina Scorsone nei panni di Amelia Shepherd.

Grey’s Anatomy 18 è stato creato ed è prodotto da Shonda Rhimes (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”). Betsy Beers (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”), Mark Gordon (“Saving Private Ryan”), Krista Vernoff (“Shameless”), Debbie Allen, Zoanne Clack, Fred Einesman, Andy Reaser e Meg Marinis sono i produttori esecutivi. “Grey’s Anatomy” è prodotto da ABC Signature, che fa parte dei Disney Television Studios, insieme a 20th Television e Touchstone Television.

 
 

Belfast: il nuovo trailer del film di Kenneth Branagh

Universal Pictures ha diffuso il nuovo trailer ufficiale di Belfast, il nuovo film diretto da Kenneth Branagh con protagonisti Caitriona Balfe, Judi Dench, Jamie Dornan, Ciaran Hinds e Jude Hill.

Nell’estate del 1969 Buddy, un bambino di nove anni, sa esattamente chi è e da dove viene. È figlio della classe operaia di North Belfast, felice, amato e al sicuro. Il mondo di Buddy è una vita vissuta in strada divertendosi, nel cuore di una comunità unita e solidale.

E’ qui che vive la sua famiglia numerosa, nella stessa strada, e dove è impossibile perdersi perché a Belfast si conoscono tutti, o almeno così sembra. Nel tempo libero Buddy si immerge nell’ombra di un cinema o davanti alla televisione, a guardare i film e la TV americana per lasciarsi trasportare nel mondo dei sogni.

Ma mentre gli anni ’60 volgono al termine, e l’uomo muove i primi passi sulla Luna, gli ultimi giorni di agosto trasformano i sogni d’infanzia di Buddy in un incubo. Il latente malcontento sociale esplode improvvisamente, e si intensifica con grande rapidità. Prima un attacco mascherato, poi una rivolta e infine un conflitto in tutta la città, con la religione che alimenta le fiamme. Cattolici e protestanti, amorevoli vicini solo un istante prima, diventano nemici mortali.

Buddy deve dare un senso al caos e all’isteria, e a questo nuovo panorama di lockdown, popolato da eroi e cattivi, una volta intravisto solo sullo schermo del cinema, ma che ora minaccia di capovolgere tutto ciò che conosce e ama, proprio mentre dietro casa si svolge uno scontro epico.

Sua madre fatica a farcela, e suo padre lavora in Inghilterra cercando di guadagnare abbastanza soldi per sostenere la famiglia. Regna la legge vigilante, le vite degli innocenti sono minacciate. Buddy sa cosa aspettarsi dai suoi eroi – ha passato ore davanti a western come Mezzogiorno di fuoco e L’uomo che uccise Liberty Valance – ma suo padre può essere veramente l’eroe di cui ha bisogno? Sua madre sacrificherà il suo passato per proteggere il futuro della sua famiglia? Come possono essere messi al sicuro i suoi tanto amati nonni? E come può continuare ad amare la ragazza dei suoi sogni?

Le risposte si trovano nel viaggio avvincente, divertente, toccante e straziante di Buddy attraverso le rivolte, la violenza, la gioia e la disperazione dei rapporti familiari e l’agonia del primo amore; il tutto accompagnato da danze, musica e risate che solo gli irlandesi possono raccogliere quando il mondo si capovolge.

Perché cos’altro può fare Buddy? Questo è il suo unico mondo. Questa è Belfast.

 
 

Eternals: 5 importanti anticipazioni per la Fase 4

eternals

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU ETERNALS

I Marvel Studios hanno sempre gettato un occhio al futuro, quindi non è esattamente una novità affermare che Eternals pone già le basi per future storyline del futuro MCU. Alcune si svolgeranno sicuramente in un eventuale sequel (ammesso che ne avremo uno), mentre altre sembrano destinate ad avere un impatto su diversi franchise del grande e del piccolo schermo.

Con questo in mente, ComicBookMovie.com si immerge profondamente in ciò che esattamente Eternals stabilisce nel futuro del Marvel Cinematic Universe, non solo per quanto riguarda la Fase 4, ma anche oltre, mentre si procede verso la Fase 5.

1Il futuro incerto di Sprite

Sprite Eternals

Con tutta l’eccitazione che circonda il modo in cui le cose finiscono in Eternals, molte persone stanno trascurando l’importanza di Sprite. Dopo essersi schierata con Ikaris, alla fine viene trasformata in un’umana da Sersi. Questo significa che ora invecchierà e morirà, e supponiamo che abbia anche perso i suoi poteri.

E’ possibile che abbia mantenuto le sue abilità, ma come ultima Eterna rimasta sulla Terra, ci sono molte domande che circondano ciò che verrà dopo per lei. Andrà alle scuole superiori o al college e si incrocerà con qualcuno come Ms. Marvel o Peter Parker, o potrebbe unirsi al Cavaliere Nero nella sua apparente ricerca di trovare la donna che ama?

Entrambe le possibilità sono entusiasmanti da considerare, e siamo sicuri che questa non è stata l’ultima volta in cui vedremo la talentuosa Lia McHugh.

Come notato, Sprite è l’unico legame rimasto con i Celestiali e gli Eterni, quindi la sua storia potrebbe essere fondamentale in qualsiasi serie di franchise che in qualche modo si occupano delle conseguenze della (parziale) comparsa di Tiamut.

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Marlon Brando: 10 cose che non sai sull’attore

Marlon Brando

Marlon Brando è uno degli attori che ha fatto la storia del cinema. Conosciuto per il suo carattere ribelle, grande difensore dei nativi americani, Brando ha dato vita a ruoli cinematografici indimenticabili, sia in gioventù che in vecchiaia. Ancora oggi è uno degli attori più intensi che si siano mai visti sul grande schermo o sul palcoscenico.

Ecco dieci cose che, forse, non sapevate di Marlon Brando.

Marlon Brando: film

1. Ha recitato in capolavori del cinema. Brando debutta sul grande schermo in Il mio corpo di appartiene (1950), per poi recitare in Un tram che si chiama Desiderio (1951), Viva Zapata! (1952), Giulio Cesare (1953), Il selvaggio (1953) e Fronte del porto (1954), con cui si consacra. Successivamente reciterà in celebri film come Bulli e pupe (1955), Pelle di serpente (1960), Gli ammutinati del Bounty (1962) e La contessa di Hong Kong (1967). Dopo un periodo di stallo, torna poi alla ribalta grazie a film come Il padrino (1972), con Al Pacino, Ultimo tango a Parigi (1972), Superman (1978), e Apocalypse Now (1979). Tra i suoi ultimi film si annoverano Don Juan De Marco – Maestro d’amore (1995), Il coraggioso (1997), di Johnny Depp, e The Score (2001), con Robert De Niro.

2. Ha diretto anche un suo film. Oltre ad essere uno dei più importanti attori di sempre, Brando decise in un’occasione di cimentarsi anche con la regia. Nel 1961, infatti, debutto dietro la macchina da presa con I due volti della vendetta, il cui titolo originale è One-Eyed Jack. Si tratta di un western che vede Brando anche come principale protagonista, il quale era anche il detentore dei diritti del romanzo dal quale il film è tratto, The Authentic Death of Hendry Jones di Charles Neider. Originariamente, secondo alcune fonti, alla regia doveva esserci uno tra Stanley Kubrick e Sam Peckinpah, ma non essendo soddisfatto di loro Brando decise di dirigerlo egli stesso.

3. Ha vinto due Oscar. Naturalmente Brando è anche uno degli attori più premiati della storia. Egli vanta infatti ben 6 Golden Globe e tre Bafta Awards a fronte di diverse altre nomination ricevute ai due premi. In particolare, però, Brando è stato nominato per ben 8 volte al premio Oscar, vincendolo in due occasioni per i film Fronte del porto e Il padrino. Gli altri film per cui ha ricevuto una nomination sono Un tram che si chiama Desiderio, Viva Zapata!, Giulio Cesare, Sayonara, Ultimo Tango a Parigi e Un’arida stagione bianca.

marlon brando

Marlon Brando: Il Padrino

4. Fu fortemente voluto dal regista. Nel 1972 Brando venne scelto per interpretare Vito Corleone in Il Padrino di Francis Ford Coppola. Egli venne scelto su volere di Coppola stesso, ma la Paramount Pictures però aveva molti timori a riguardo, in quanto la carriera di Brando all’epoca era in forte declino e l’attore era noto per il suo comportamento imprevedibile e ingestibile. Per acconsentire alla sua assunzione, lo studios decise di fargli firmare un contratto dove l’attore si impegnava a garantire una buona condotta dentro e fuori dal set, evitando ogni possibile eccesso.

5. Ideò personalmente la caratterizzazione del suo personaggio. Per risultare convincente al provino, Brando si truccò per apparire più anziano. Diede inoltre al suo personaggio un aspetto da bulldog, mettendo del cotone in bocca per appesantire le guance. Lo stratagemma impressionò così tanto Coppola da fargli decide di lasciare questa caratterizzazione anche nel film. Venne dunque realizzata una speciale dentiera che permetteva all’attore di ottenere lo stesso effetto sulle guance. Ancora oggi è il tratto più distintivo del Don Vito Corleone di Brando.

Marlon Brando in Apocalipse Now

6. Richiese che le sue scene fossero girate in penombra. Un altro dei ruoli più iconici nella carriera di Brando è quello di Walter E. Kurtz in Apocalypse Now. Come noto, però, egli diede non pochi problemi sul set del film. Quando si presentò per la prima volta, infatti, tutti si accorsero della quantità di peso acquisita dall’attore e per nascondere ciò Brando richiese che le sue scene venissero girate in penombra, al fine di nascondere il suo fisico. Molte scene vennero tuttavia eliminate proprio per via del suo peso eccessivo. Brando, inoltre, improvvisò la gran parte delle sue battute, tra cui il celebre monologo pronunciato dal suo personaggio.

Marlon Brando e Michael Jackson

7. Marlon Brando era molto amico di Michael Jackson. I due si conobbero in quanto il figlio di Brando, Miko, divenne una delle guardie del corpo del re del pop, e diventarono molto amici. Brando prese parte anche al videoclip di You Rock My World, brano di Michael Jackson del 2001; il realtà il videoclip è un vero e proprio cortometraggio. Oltre a varie storie presunte, come quella che rivela che Jackson abbia chiesto a Brando di donargli il suo sperma e che, quindi, Brando sia il padre biologico di Prince Jackson, c’è una vera e propria leggenda metropolitana che li riguarda. Pare che il giorno dopo l’attacco dell’11 settembre 2001, Jackson, Brando ed Elizabeth Taylor siano fuggiti insieme da New York a bordo di una macchina affittata, arrivando fino in Ohio.

Marlon Brando: i suoi figli

8. Ha avuto numerosi figli. Nel corso della sua vita l’attore sembra aver avuto ben undici figli, di cui tre adottati. Dal primo matrimonio del 1957 con l’attrice Anna Kashfi ha avuto il figlio Christian Devi (1958). Nel 1960 Brando si risposò con l’attrice messicana Movita Castaneda, da cui ebbe due figli: Miko Castaneda (1961) e Rebecca Brando Kotlizky (1966). Nel 1962 Brando convolò a terze nozze con l’attrice polinesiana Tarita Teriipia, con la quale ebbe due figli: Simon Tehotu e Tarita Cheyenne (1970). Dalla relazione con la sua cameriera Christina Maria Ruiz, Brando ebbe poi tre figli: Ninna Priscilla (1989), Myles Jonathan (1992) e Timothy Gahan (1994). L’attore ebbe infine altri quattro figli da donne sconosciute: Stephen (1967), Michael (1967), Dylan (1968) e Angelique. Adottò poi Petra Brando-Corval, Maimiti (1977) e Raiatua (1982).

9. Il suo primo figlio è stato coinvolto in un terribile evento. Come noto, nel 1990 il primo figlio di Brando, Christian Devi, il quale ebbe un’infanzia tutt’altro che tranquilla, divenne tristemente noto nel 1990 per aver ucciso con un colpo di pistola Dag Drollet, il fidanzato della sorellastra Cheyenne. L’omicidio, secondo alcune ricostruzioni, fu premeditato in seguito alla scoperta di alcuni abusi fisici perpretrati da Dag su Cheyenne. In tribunale Christian cercò di difendersi, ma la sua versione non resse. Anche Marlon Brando fu coinvolto nel processo, tenendo un discorso di circa un’ora a sua difesa. Il figlio dell’attore, infine, fu condannato a 10 anni di prigione, scontandone però solo 5.

Marlon Brando: età e altezza dell’attore

10. Marlon Brando è nato il 3 aprile del 1924 a Omaha, nel Nebraska, ed è deceduto il 1° luglio del 2004 all’età di 80 anni. L’attore era alto complessivamente 1.75 metri.

Fonti: IMDb, biography

 
 

Natalie Dormer: dieci cose che non sai sull’attrice

Natalie Dormer è un’attrice inglese conosciuta per i suoi ruoli ne Il trono di Spade e negli ultimi due capitoli della saga di Hunger Games. Tra teatro, cinema e serie televisive, la vita di Natalie è molto impegnata. Ma ci sono tante cose che non si sanno di lei.

Ecco dieci cose che, forse, non sapevate di Natalie Dormer.

Natalie Dormer: film e carriera

1. Natalie Dormer ha debuttato al cinema con Casanova. Nel 2005 Natalie debutta sul grande schermo con il film Casanova di Lasse Hallstrom. Da quel momento inizia ad ottenere ruoli in lungometraggi come Un colpo perfetto (2007), Captain America – Il primo vendicatore (2011), W.E. – Edward e Wallis (2011), Rush (2013) e The Counselor – Il procuratore (2013). Ottiene grande popolarità grazie ai film Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1 (2014) e Parte 2 (2015). Nel 2016 è protagonista dell’horror Jukai – La foresta dei suicidi, mentre in seguito recita in In Darkness – Nell’oscurità (2018), Paziente zero (2018) e Il professore e il pazzo (2019), con Mel Gibson e Sean Penn.

2. È nota per alcune serie televisive. Parallelamente al cinema, la Dormer non ha mancato di recitare anche per la televisione, ottenendo una prima popolarità grazie a serie come I Tudors (2007-2010), Silk (2011) e The Fades (2011). Dal 2012 al 2016 ha invece recitato nel ruolo di Margaery Tyrell nella serie Il Trono di Spade, consolidando la propria fama. Oltre a quella serie ha poi recitato in Elementary (2013-2015) e Picnic at Hanging Rock (2018). Nel 2020 entra a far parte del cast della serie spin-off Penny Dreadful: City of Angels, in onda su Showtime. Ha inoltre doppiato Onica nella serie Dark Crystal: la resistenza (2019).

Natalie Dormer in Hunger Games

3. Ha avuto un ruolo di rilievo negli ultimi due film della saga. Nel 2014 l’attrice ha partecipato alle riprese di Hunger Games: il canto della rivolta – Parte 1 calandosi nei panni di Cressida, la regista della troupe televisiva che ha il compito di realizzare degli spot di propaganda, detti pass pro, che hanno per protagonista Katniss. Come il resto della troupe, anche Cressida viene da Capitol City e si è unita ai ribelli. Natalie ha poi ripreso lo stesso ruolo anche per il capitolo successivo Hunger Games: il canto della rivolta – Parte 2.

4. Si è rasata i capelli per il ruolo. Natalie Dormer si è rasata metà dei capelli quando ha interpretato il ruolo di Cressida. Nel libro, infatti, il personaggio aveva tutta la testa rasata e coperta di tatuaggi di edera. È stata un’idea di Natalie Dormer quella di avere solo la metà (il lato sinistro) della sua testa rasata per essere coperta con (finti) tatuaggi di edera. Durante le pause dal set ha indossato una parrucca per nascondere la cosa.

Natalie Dormer in Captain America

5. Ha avuto un ruolo nel film Marvel. Forse in pochi l’hanno notata, ma l’attrice ha avuto un piccolo ruolo nel film della Marvel Captain America: Il primo Vendicatore. Interpreta qui la soldatessa Lorraine, la quale si fa notare per il suo tentativo di sedurre Steve Rogers. All’epoca la Dormer era ancora poco nota come attrice e per questo è passata inosservata. Soltanto una volta divenuta celebre i fan si sono divertiti a riscoprirla in questo ruolo, uno dei suoi primi per il grande schermo.

Natalie Dormer Captain America

Natalie Dormer non è su Instagram

6. Natalie Dormer non ha nessuna pagina social. Natalie Dormer ha in più occasioni confermato di non apprezzare molto i social e di non possedere quindi profili personali su Facebook, Twitter o Instagram. L’attrice preferisce infatti tenere la propria vita privata lontana da questi strumenti, evitando così un’eccessiva esposizione mediatica. Su tali social, tuttavia, si possono ritrovare alcune fan page a lei dedicate, grazie alle quali è possibile rimanere aggiornati sui suoi progetti lavorativi.

Natalie Dormer e Samantha Dormer

7. Ha una sorella. Figlia di Claire Richards e Gary Dormer, l’attrice presenta origini in parte norvegesi e in parte gallesi. Come noto ai suoi fan, inoltre, possiede ha un fratello di nome Mark e una sorella più piccola di sette anni di nome Samantha. Quest’ultima è divenuta molto popolare presso i fan dell’attrice, che cercano sempre di scoprire di più su di lei. Di Samantha in realtà non si sa molto. Sembra infatti non avere nessun legame con il mondo dello spettacolo, anche se in alcune occasioni ha presenziato alle premier dei progetti da attrice della sorella.

Natalie Dormer e le scene di nudo

8. Natalie Dormer è conosciuta per le tante scene di nudo effettuate tra film e serie tv. La Dormer ha sempre asserito non sentirsi mai a disagio con questo tipo di scene ma, anzi di apprezzarle molto in quanto il sesso fa parte della vita e se un film o una serie rappresenta la vita di una persona, qualsiasi essa sia, è normale rappresentare anche il sesso. A riguardo l’attrice si è anche trovata a difendere il film In Darkness, dove è protagonista di alcune scene di sesso e nudo insieme a Emily Ratajkowski, spiegando di come questo sia tutt’altro che gratuito ma funzionale alla storia.

Natalie Dormer: chi è il suo fidanzato

9. Ha avuto una lunga relazione con un regista. Dal 2011 al 2018 l’attrice è stata fidanzata con lo sceneggiatore e regista irlandese Anthony Byrne. I due si sono incontrati per la prima volta nel 2007, mentre Natalia stava girando a Dublino I Tudor. Byrne ha poi diretto la Dormer in diversi progetti, tra cui In Darkness, film che i due hanno anche scritto insieme. Attualmente, invece, l’attrice ha confermato di essere legata all’attore David Oakes, noto per le serie I Borgia e Victoria.

Natalie Dormer: età e altezza dell’attrice

10. Natalie Dormer è nata l’11 febbraio del 1982 a Reading, nella contea inglese del Berkishire, in Inghilterra. L’attrice è alta complessivamente 1.67 metri.

Fonti: IMDb

 
 

EFA 2021: tutte le nomination, tre candidature per E’ stata la mano di Dio

EFA 2021

Sono state annunciate le nomination agli European Film Awards (EFA 2021), i premi che vengono assegnati dalla European Film Academy per il 34° anno. L’Italia fa bella mostra di sé con Paolo Sorrentino e E’ stata la mano di Dio, con tre nomination, ma la concorrenza è agguerrita, tra The Father e Titane, che hanno avuto un glorioso percorso nella season awards.

Ecco le nomination agli EFA 2021

FILM EUROPEO 2021

QUO VADIS, AIDA?
THE FATHER
È STATA LA MANO DI DIO
TITANE

COMMEDIA EUROPEA 2021

NINJABADA
THE MORNING AFTER
THE PEOPLE UPSTAIRS

DOCUMENTARIO EUROPEO 2021

BABI YAR. CONTEXT
FLEE
MR BACHMANN AND HIS CLASS
TAMING THE GARDEN
IL PIÙ BEL RAGAZZO DEL MONDO

FILM D’ANIMAZIONE EUROPEO 2021

EVEN MICE BELONG IN HEAVEN
FLEE
THE APE STAR
WHERE IS ANNE FRANK
WOLFWALKERS – IL POPOLO DEI LUPI

REGISTA EUROPEO 2021
Julia Ducornau per TITANE
Radu Jude per BAD LUCK BANGING OR LOONY PORN
Paolo Sorrentino per E’ STATA LA MANO DI DIO
Jasmila Žbanić per QUO VADIS, AIDA?
Florian Zeller per THE FATHER

ATTRICE EUROPEA 2021
Jasna Đuričić in QUO VADIS, AIDA?
Seidi Haarla in SCOMPARTIMENTO NO. 6
Carey Mulligan in UNA DONNA PROMETTENTE
Renate Reinsve in LA PEGGIOR PERSONA DEL MONDO
Agathe Rousselle in TITANE

ATTORE EUROPEO 2021
Yuriy Borisov in SCOMPARTIMENTO NO. 6
Anthony Hopkins in THE FATHER
Vincent Lindon in TITANE
Tahar Rahim in THE MAURITANIAN
Franz Rogowski in GREAT FREEDOM

SCENEGGIATORE EUROPEO 2021
Radu Jude per BAD LUCK BANGING OR LOONY PORN
Paolo Sorrentino per È STATA LA MANO DI DIO
Joachim Trier E Eskil Vogt per LA PEGGIOR PERSONA DEL MONDO
Jasmila Žbanić per QUO VADIS, AIDA?
Florian Zeller e Christopher Hampton per THE FATHER

 
 

The French Dispatch: recensione del nuovo film di Wes Anderson

The French Dispatch recensione

Con The French Dispatch, Wes Anderson torna sul grande schermo e mette in scena un universo tanto affascinante quanto complesso. Il film è la trasposizione di tre articoli usciti sul giornale immaginario The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun, in occasione della morte del direttore del settimanale. Un racconto denso, frenetico e corale che unisce Francia e Stati Uniti dalle ambientazioni ai dialoghi, dalla storia al cast, nel mondo magico che solo Anderson riesce a creare.

The French Dispatch: la trama

Creato da Arthur Howitzer Jr., The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun è un supplemento domenicale del quotidiano della città di Liberty in Kansas. Il giornale è ”un fattuale reportage settimanale sui temi di politica mondiale, le arti, nobili e meno, e varie storie su ciò che è di umano interesse’‘. Raduna i migliori giornalisti del tempo: Berensen, Krementz, Wright. La particolarità del French Dispatch è la sua sede: un giornale americano con redazione a Ennui-sur-Blasé, paese immaginario della Francia.

In occasione della morte di Howitzer Jr., gli eccentrici redattori del settimanale decidono di scrivere un numero contenente le migliori storie mai raccontate da The French Dispatch. Lo spettatore si trova quindi ad assistere alla narrazione per immagini dell’ultimo numero del French Dispatch contenente il necrologio, la storia delle origini del giornale e tre articoli di successo. Il primo è un reportage su un artista chiuso in carcere e psicopatico (Il capolavoro Concreto). Il secondo segue i moti studenteschi nella Francia del ’68 (Revisioni a un manifesto). Il terzo è l’indagine sul rapimento del figlio di un commissario di polizia (La Sala da Pranzo Privata del Commissario di Polizia). Tre vicende strampalate rappresentate ironicamente.

Una lettera d’amore nei confronti dei giornalisti

Wes Anderson ha dichiarato che The French Dispatch vuole essere “una lettera d’amore nei confronti dei giornalisti, ambientata nella sede di una rivista statunitense in una città francese del XX Secolo“. Il regista è riuscito nel suo intento: giornalismo, Stati Uniti, Francia e 1900 sono perfettamente racchiusi nelle particolarissime immagini del film.

In The French Dispatch si respira aria francese: Ennui-sur-Blasé è una cittadina europea un po’ stereotipata in cui personaggi eccentrici stridono tra loro. L’ambientazione favolistica ha portato a scegliere come sede delle riprese la cittadina francese Angoulême. Qui, un cast numeroso e internazionale si è riunito per prendere parte alla produzione: tra gli altri, Benicio del Toro (Traffic), Frances McDormand (Nomadland), Timothée Chalamet (Dune), Jeffrey Wright, Adrien Brody, Tilda Swinton, Owen Wilson, Léa Seydoux, Bill Murray, Willem Dafoe, Saoirse Ronan. I grandi interpreti hanno dato carattere ai protagonisti del racconto corale, riuscendo ad unire l’umorismo di fondo del film alla profondità di ciascun personaggio, dalla giornalista spietata ma con il cuore poetico (Frances McDormand), all’artista squilibrato e romantico (Benicio del Toro).

The French Dispatch: un racconto multimediale

L’elogio al giornalismo è evidente e ricalcato sotto ogni aspetto: le immagini di apertura, mostranti il viaggio delle notizie dalla macchina da scrivere fino all’edicola, sono solo l’inizio di un viaggio tra giornali e giornalisti. Wes Anderson sceglie il bianco e nero per trasformare in immagini i tre articoli del French Dispatch. La scelta del B&W, insieme al ritmo frenetico dei dialoghi delle tre storie, fatto di subordinate e termini aulici, crea una distinzione tra la storia generale, mantenuta a colori, e i singoli racconti.

Gli elementi all’interno del film sono molteplici: varie lingue, storie, colori, ma anche più linguaggi. Non mancano i cartelli ad aprire le tre storie, scene animate che riprendono i fumetti all’interno del giornale, testi che si mescolano alle immagini. The French Dispatch stimola continuamente lo spettatore ma forse richiede un’attenzione quasi impossibile. Non può bastare una sola visione per cogliere tutti i dettagli delle inquadrature e dei campi lunghi ma iper-definiti. I nomi dei numerosissimi personaggi, presenti sulla scena anche per pochi istanti, come anche i dialoghi frenetici, aggiungono colore al film ma creano inevitabilmente confusione.

Perché vedere The French Dispatch

The French Dispatch uscirà nelle sale italiane giovedì 11 Novembre 2021. L’eleganza, la cura e la precisione di ogni dettagli rendono il film uno degli imperdibili da vedere questo mese. Anderson è riuscito ancora una volta ad unire follia, sogno e umorismo in una pellicola variopinta e stratificata. Un film da vedere e rivedere, un vero e proprio percorso tra i mezzi d’espressione più potenti del XX Secolo: il cinema e la carta stampata.

 
 

Marvel e DC: le 10 migliori amicizie tra villain nei fumetti

I villain dei fumetti hanno l’abitudine di non andare d’accordo con nessuno: molti di loro, infatti, ce l’hanno a morte con l’intero universo. Tuttavia, c’è un numero sorprendente di supercriminali – sia nell’universo Marvel che in quello DC – che possono tranquillamente definirsi tra loro “migliori amici”. Quali sono le amicizie più pericolose che gli antagonisti dei fumetti hanno instaurato nel corso della storia? Scopriamolo insieme…

1Harley Quinn e Poison Ivy

Harley Quinn e Poison Ivy entrano ed escono dai loro panni di supercriminali nei fumetti e sempre più in altri media, ma una costante è la loro profonda amicizia. Ha sempre avuto un qualcosa di romantico, che è stato poi sottolineato sia fumetti che nella serie animata di HBO Max, ma in fondo queste due cattive sono migliori amiche.

Si completano a vicenda molto bene, con la socievole Harley che fa emergere il vero spirito nella misantropa Ivy, che è stata determinante nell’aiutare Harley a vedere il valore in se stessa e diventare una persona più sana.

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Torino 39: tutti i titoli del concorso

torino 39

Torna il Festival di Torino per l’edizione 39 in presenza. Dopo lo scorso anno in cui il COVID-19 ci ha tenuti lontani dalla splendida città della Mole, una nuova edizione in presenza è stata annunciata e di seguito trovate tutti i titoli del concorso di Torino 39:

Torino 39: i film del concorso

ALONERS di Hong Seong-eun (Corea del Sud, 2021, DCP, 91′) Jina, giovane impiegata modello, lavora in un call-centre per conto di una società bancaria. Due episodi sconvolgono l’equilibrio delle sue giornate: il vicino di casa viene ritrovato morto dopo una settimana e la madre muore lasciando un dubbio testamento. Jina utilizza la camera che era stata installata a casa della madre per osservare le giornate del padre rimasto solo in casa.

BETWEEN TWO DAWNS di Selman Nacar (Turchia / Romania / Francia / Spagna, 2021, DCO, 91’) Kadir conduce felicemente una fabbrica tessile con il resto della famiglia. Quando un operaio si ustiona le cose per lui cambieranno senza quasi accorgersene. Un film che affronta con estrema sobrietà temi importanti come la sicurezza sul lavoro e la fiducia. Tutto è focalizzato sull’incidente, le sue conseguenze, lo sgretolarsi delle certezze di Kadir, in un lungo accerchiamento dello sguardo.

LE BRUIT DES MOTEURS / THE NOISE OF ENGINES di Philippe Grégoire (Canada, 2021, DCP, 79′) Un istruttore di tiro presso una scuola di agenti doganali, dopo un incontro passionale con una studentessa, viene sospeso dal lavoro. Si trasferisce dalla madre in un paesino di provincia. Per uno strano gioco del destino, la piccola comunità viene sconvolta dalla produzione di disegni erotici ad opera di un presunto maniaco sessuale, e l’istruttore finisce nella lista degli indagati.

LA CHICA NUEVA / THE NEW GIRL di Micaela Gonzalo (Argentina, 2021, DCP, 80′) Jimena, senza soldi e dimora, attraversa l’Argentina per ricongiungersi al fratellastro in Rio Grande. Decisa a dare una svolta alla sua vita, trova un lavoro in una fabbrica e con questo una comunità a cui appartenere.

CLARA SOLA di Nathalie Álvarez Mesén (Svezia/Costa Rica/Belgio/Germania, 2021, DCP, 108′) In un remoto villaggio della Costa Rica Clara, sofferente per dolori a ossa e muscoli, viene usata dalla madre superstiziosa come guaritrice in raduni religiosi. Le è stata cucita addosso una camicia di forza della quale dovrà sbarazzarsi. Un film di dolore muto e furioso, oppressione e liberazione.

THE DAY IS OVER di Rui Qi (Cina, 2021, DCP, 103′) In un villaggio rurale della Cina, tra le case povere e la scuola, quattro giovani ragazzine formano un gruppetto inseparabile: insieme vagabondano per i campi e le strade, nella natura verdeggiante e rigogliosa tra i fiumi e i boschi, mentre affrontano i drammi del loro quotidiano. Un’opera prima di struggente bellezza e semplicità.

FEATHERS di Omar El Zohairy (Francia/Egitto/Olanda/Grecia, 2021, DCP, 112′) Una donna totalmente asservita ai suoi doveri di moglie e madre affronta un cambiamento radicale
dopo che, alla festa di compleanno del figlio, un prestigiatore trasforma suo marito in un pollo. Costretta ad assumere il ruolo di capofamiglia e nonostante gli sforzi per ripristinare la situazione, la donna comincia ad assaporare il gusto nuovo della libertà. Le conseguenze saranno eclatanti. Il film sarà distribuito in Italia da Wanted.

GROSSE FREIHEIT / GREAT FREEDOM di Sebastian Meise (Austria / Germania, 2021, DCP, 117′) Dall’immediato secondo dopoguerra alla fine degli anni ’60, Hans Hoffman viene ripetutamente condannato per omosessualità. Trascorrono, così, vent’anni, fatti di silenzi, sguardi, dolore e speranza, dove i gesti si ripetono tragicamente sempre uguali. Quasi un melodramma sull’ostinata ricerca di libertà e amore.

UNE JEUNE FILLE QUI VA BIEN / A RADIANT GIRL di Sandrine Kiberlain (Francia, 2021, DCP, 98′) – Anteprima Internazionale Parigi, 1942. Irène, giovane ebrea francese, studia recitazione e vive con la famiglia. Sogna un futuro in teatro, ma tutto cambia con l’inizio della persecuzione degli ebrei. L’attrice Sandrine Kiberlain esordisce come regista trattando un tema storico con assoluta modernità di sguardo che colpisce al cuore.

IL MUTO DI GALLURA di Matteo Fresi (Italia, 2021, DCP, 103′) Quasi un western ambientato tra i monti e i boschi della Gallura, dove, tra il 1849 e il 1856 si consumò
una feroce faida tra le famiglie Mamia, Pileri e Vasa che causò decine di morti. Tra gli artefici c’era Bastiano Tansu, detto il Muto, divenuto protagonista di una leggenda ancora, in parte, avvolta nel mistero. Il film sarà distribuito da Fandango.

EL PLANETA di Amalia Ulman (USA, 2021, DCP, 79′) Leonor torna a Gijon per stare con la madre dopo la morte del padre. L’opera prima della regista e attrice, in bianconero, è ambientata negli anni recenti della crisi economica e, con i toni della commedia stralunata e malinconica e di un umorismo amaro, descrive la deriva sociale e esistenziale di due donne.

LA TRAVERSÉE / THE CROSSING di Florence Miailhe (Francia/Repubblica Ceca/Germania, 2021, DCP, 84′) Allontanati bruscamente dai genitori, due fratellini affrontano un drammatico viaggio per scappare dalle persecuzioni perpetrate nel loro paese d’origine, nell’Est Europa. Una raffinata opera di cinema d’animazione che usa tecniche originali per un racconto sullo sforzo senza fine di chi emigra per trovare una vita migliore.

 
 

Eternals: Sam Wilson doveva apparire in una scena post-credit

the falcon and the winter soldier
Falcon/Sam Wilson (Anthony Mackie) in Marvel Studios' THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER exclusively on Disney+. Photo by Chuck Zlotnick. ©Marvel Studios 2021. All Rights Reserved.

In una recente intervista con Screen Rant, gli sceneggiatori di Eternals, Matthew K. e Ryan Firpo, hanno rivelato alcune delle loro idee scartate per le scene post-credit del film. Secondo gli sceneggiatori, le prime versioni del film includevano un’apparizione di Sam Wilson alla fine del film, appunto in una delle scene post-credit.

Tuttavia, gli sceneggiatori hanno poi accantonato l’idea, capendo che forse non era ancora il momento di far incontrare gli Eterni con i Vendicatori sul grande schermo. “C’era una versione in cui Sam Wilson doveva presentarsi proprio alla fine del film, in una delle scene post-credit, ma penso che fosse qualcosa che… Vedremo questi universi scontrarsi, ma ci vorrà ancora un po’ prima che accada davvero”, hanno raccontato.

“Inoltre, in termini di timeline, abbiamo appena perso Tony, abbiamo appena perso Cap, Natasha se n’è andata, Hulk sta attualmente lavorando su se stesso, forse per cercare di essere più umano che intelligente… Penso che tutti i Vendicatori fossero semplicemente troppo occupati”, hanno aggiunto. “Penso che il nostro film abbia luogo più o meno in concomitanza con quello che accade in The Falcon and the Winter Soldier, o giù di lì… Quindi sono tutti impegnati al momento. Ma sono certo che prima o poi si inizierà a capire che sono state gettate le basi per qualcosa in grande stile che accadrà molto presto.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

 
 

Il Natale della discordia: trailer del film di natale di AppleTV+

AppleTV+ ha diffuso il trailer del film Apple Original di natale Il Natale della discordia che debutterà sulla piattaforma il 26 novembre. Il film è diretto da Becky Read con produttori Julia Nottingham e Lisa Gomer-Howes e Chris Smith nel ruolo di produttore esecutivo.

Il Natale della discordia segue le vicende di un quartiere dell’Idaho del Nord sconvolto dall’ossessione di un uomo per il Natale che lo porta a voler trasmettere l’allegria a tutti, attraverso il più grande evento natalizio comunitario che l’America abbia mai visto. Il piano dell’avvocato amante del Natale Jeremy Morris subisce un intoppo quando l’associazione dei proprietari di casa del vicinato lo informa che l’evento viola le regole del quartiere. La polemica per l’organizzazione dei festeggiamenti deflagra in modo irreversibile, mandando le cose fuori controllo; con l’escalation della situazione, il film pone la domanda: chi vince quando diritti e interessi diversi si scontrano? La regista Becky Read mette insieme le varie prospettive in questo bizzarro racconto di Natale sulle libertà, con un messaggio sulle differenze e la tolleranza.

 
 

Green Filming Award: TorinoFilmLab e Trentino Film Commission per una produzione sostenibile

Si rinnova anche quest’anno la collaborazione tra TorinoFilmLab, laboratorio internazionale di formazione, sviluppo e coproduzione di lungometraggi e serie TV promosso dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, e Trentino Film Commission.

Frutto di questa sinergia è Green Filming Award, un premio con l’obiettivo di incoraggiare la produzione sostenibile, promuovendo e applicando il disciplinare internazionale Green Film all’interno del programma TFL FeatureLab.

Green Film è il sistema di certificazione ideato nel 2017 da Trentino Film Commissione e adottato dall’ Associazione Italian Film Commissions, composta da 20 Film Commission diffuse su tutto il territorio italiano, come strumento di riferimento per incentivare la sostenibilità ambientale nel cinema. Si basa su alcuni semplici criteri di sostenibilità ambientale, universalmente riconosciuti, a partire dai quali sono state sviluppate delle azioni concrete che i produttori possono mettere in atto durante le riprese per ridurre l’impatto del loro lavoro sull’ambiente.

Questa collaborazione prevede che durante l’ultimo workshop del programma annuale FeatureLab, che si terrà il 30 novembre, un rappresentante di Trentino Film Commission incontrerà i 10 progettipartecipanti al programma FeatureLab per illustrare le caratteristiche del disciplinare Green Film, studiare caso per caso le opportunità che l’applicazione di tale protocollo può offrire ai team e le modalità per produrre con maggiore rispetto per l’ambiente. Al termine del forum di coproduzione Meeting Event, una giuria internazionale assegnerà i Production Awards a 4 progetti selezionati di FeatureLab.

I progetti vincitori avranno la possibilità di scegliere se applicare il protocollo Green Film: qualora decidessero di farlo, riceveranno un contributo di 2.000 euro da parte del TFL per coprire parte delle eventuali spese extra. Inoltre Trentino Film Commission offrirà una consulenza per redigere un piano di sostenibilità e coprirà i costi del green manager fino ad un massimo di 2.000 euro.

 
 

Suicide Squad: David Ayer svela il look che voleva per Incubus

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In Suicide Squad di David Ayer, la Task Force X si ritrova ad affrontare Incantatrice e suo fratello Incubus, due identità malvagie che hanno preso il controllo della fittizia Midway City e trasformato gli uomini in mostri, con l’obiettivo di spazzare via l’intera umanità.

Ad un certo punto del film, Incantatrice evoca Incubus, un essere interdimensionale con poteri divini, per farsi aiutare nella sua impresa. Incubus ha un aspetto molto più appariscente nel film, rispetto alla controparte fumettistica, ma a quanto pare Ayer aveva in mente un design ancora più spettacolare e audace che, alla fine, è stato scartato per la versione cinematografica (che sappiamo essere molto diversa dal film che il regista aveva in mente).

Attraverso il suo account Twitter, infatti, David Ayer ha condiviso un concept di quello che doveva essere il design iniziale di Incubus, il look che Ayer avrebbe voluto per il personaggio, ma che alla fine è stato modificato. L’emoji che ha accompagnato la didascalia (una faccina triste), indica chiaramente che al regista non è è stato permesso di concretizzare la sua idea. In base al concept, Ayer aveva immaginato Incubus come racchiuso all’interno di un’armatura d’argento che doveva quasi suggerire l’idea di un “uomo in fiamme”.

Clicca qui per vedere il post originale

David Ayer su Suicide Squad: “Non ho mai raccontato la mia versione della storia e non lo farò mai”

David Ayer ha rivelato tantissimi dettagli a proposito della sua versione di Suicide Squad negli corso degli ultimi anni. Tuttavia, ha rilasciato la sua dichiarazione più audace in merito lo scorso luglio.

“Ci ho messo la mia vita in Suicide Squad”, aveva scritto il regista su Twitter. “Ho fatto qualcosa di straordinario. Il mio taglio è un viaggio tanto intricato quanto emotivo, che racconta di alcune persone cattive sulle quali viene gettata m***a e che alla fine vengono scartate (tema che mi tocca nel profondo). Il taglio dello studio non è assolutamente il mio film. Leggetelo di nuovo. Il mio taglio non è la Director’s Cut di 10 settimane: è un montaggio completamente maturo, opera di Lee Smith, basato sull’incredibile lavoro di John Gilroy…

…È tutta la brillante colonna sonora di Steven Price, senza una sola canzone radiofonica nell’intero filmPresenta archi narrativi tradizionali, interpretazioni straordinarie, una solida risoluzione del terzo atto. Poche persone l’hanno vista. Non ho mai raccontato la mia versione della storia e non lo farò mai. Appartengo alla vecchia scuola, da questo punto di vista. Quindi ho tenuto la bocca chiusa e ho incassato tutto lo tsunami di critiche personali, a volte scioccanti. Non parlerò più pubblicamente della questione.”

 
 

Yara, recensione del film Netflix sull’omicidio di Brembate di Sopra

yara recensione

La realtà, sincera e fredda, è la protagonista del film Yara di Marco Tullio Giordana, un racconto quasi documentaristico della vicenda realmente accaduta a Yara Gambirasio, tredicenne scomparsa nel 2010 e ritrovata morta. Con un’attenta ricostruzione del processo di indagine e delle sue sfaccettature, il regista riporta i fatti da un nuovo punto di vista. Il risultato è un lungometraggio profondo ma lontano dai sentimentalismi esasperati e dal gossip mediatico.

La vera storia di Yara

Yara Gambirasio (Chiara Bono) era una ragazzina di tredici anni. Abitava a Brembate di Sopra nel bergamasco. Era una ginnasta, si allenava in un centro sportivo a 700 metri da casa. Anche il 26 novembre 2010 era andata in palestra a piedi, come era solita fare. Attesa a casa per le 18:30, Yara non ha mai più fatto ritorno.

La famiglia lancia l’allarme e le indagini partono tempestivamente, vedendo coinvolti nella ricerca carabinieri, polizia, RIS e innumerevoli volontari. Dopo tre mesi di nulla, il corpo di Yara viene ritrovato il 26 febbraio 2011 in un campo di Chignolo d’Isola, una località a 10 km di distanza da Brembate. Dai resti, si comprende che l’aggressore ha ferito Yara più volte. Ha tentando di abusare di lei, per poi lasciarla morire nel campo. Con il rinvenimento del corpo, le indagini possono proseguire: le tracce di DNA sugli indumenti di Yara sono l’elemento chiave per identificare Ignoto 1, ossia l’assassino. Grazie all’inarrestabile pubblico ministero Letizia Ruggeri, interpretata abilmente da Isabella Ragonese, l’indagine prosegue con test del DNA a tappeto su tutta la popolazione della zona, fino all’identificazione dell’aggressore: nel 2014 Giuseppe Bossetti viene arrestato e processato.

Discrezione e delicatezza conducono il film Yara

La vicenda di Yara è stata raccontata infinite volte dai media. I giornali, i telegiornali e i programmi televisivi hanno detto la loro sulla ragazzina, sulla famiglia e sui sospettati. Spesso a sproposito e troppo frettolosamente. Marco Tullio Giordana ha voluto invece dare il giusto rispetto alle persone coinvolte nella terribile storia, creando un racconto onesto, che segue i momenti cruciali delle indagini, includendo i successi e gli insuccessi delle forze dell’ordine, la buona e cattiva gestione delle tempistiche, le pressioni eccessive dei media sulla famiglia. Il regista inserisce così la sua visione critica sulla vicenda, ma senza compromettere la storia con eccessive coloriture del tutto non necessarie.

L’emozione contenuta dei personaggi

Le emozioni non mancano nel film. La famiglia soffre, primi tra tutti i genitori di Yara, interpretati eccellentemente da Sandra Toffolatti Mario Pirello. Isabella Ragonese, nei panni della PM Letizia Ruggeri, è vista mentre cerca di districarsi tra superiori poco fiduciosi, apprensioni materne, doveri morali e leggi vincolanti. Anche l’opinione pubblica e i concittadini sono mostrati nel loro turbamento per la scomparsa di Yara, ma non vi è nulla di eccessivo, forzato o strappalacrime. Con questo tipo di racconto, privo di crudezza estrema o di tecnicismi giuridici e medici, lo spettatore può seguire le vicende dall’inizio alla fine con la giusta dose di coinvolgimento e lucidità.

Un racconto femminile, al quadrato

Letizia Ruggeri è forse la vera protagonista del film: capo delle indagini, racconta allo spettatore passo per passo i momenti cruciali della ricerca. È lei che traina l’intera squadra d’indagine: nello sconforto generale, la Ruggeri non molla. La voce potente di Isabella Ragonese, dalle chiamate ai genitori di Yara all’arringa durante il processo, è una costante nel film. Ma non è l’unica: le parole di Yara ritornano costantemente nel lungometraggio. Con numerosi voice-over che accompagnano le immagini, vengono riprese le frasi che la ragazza scriveva nel suo diario, lette e rilette dalla Ruggeri durante le indagini per cercare di trarne anche un minimo indizio. La voce delicata e spensierata di Chiara Bono inserisce nelle fasi dell’indagine sull’assassinio la leggerezza della ragazzina, creando un efficace effetto stridente.

Non manca quindi l’attenzione alla dimensione femminile. Nella sua totalità, Yara è un film che vuole evidenziare criticandoli i giochi di forza che alcune donne si trovano a vivere. Può trattarsi di forza fisica, come l’aggressione subita da Yara, o di potere, come le pressioni contro cui lotta la PM, in un lavoro ancora intriso di cultura misogina.

Yara è disponibile su Netflix

Yara è disponibile dal 5 novembre 2021 in streaming sulla piattaforma Netflix. Grazie alla ricostruzione attenta del vero, il docu-film riesce a prendere parola su una storia brutale, raccontando perfettamente l’orrore inserito, se non nascosto, nell’ordinario.

 
 

Eternals: Chloé Zhao è stata ispirata da L’uomo d’acciaio di Snyder

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In Eternals, il personaggio di Superman viene menzionato quando il figlio di Phastos (Brian Tyree Henry) incontra Ikaris (Richard Madden) e lo scambia per il “grande boy scout blu”. Si tratta di un piccolo, ma divertente, riferimento all’iconico eroe che stabilisce che i personaggi DC esistono nel Marvel Cinematic Universe (almeno come personaggi di fantasia!).

Durante un’intervista con il sito francese Cinema.jeuxactu.com, alla regista Chloé Zhao è stato chiesto se Ikaris potesse essere stato l’ispirazione per la creazione di Superman all’interno del MCU, e la stessa ha rivelato che l’interpretazione del personaggio da parte di Henry Cavill, che abbiamo visto per la prima volta ne L’uomo d’acciaio, ha avuto una grande influenza sul film.

“Superman è l’Übermensch, l’uomo definitivo, il superuomo, un concetto che esiste in tutte le culture”, ha spiegato la regista. “Di tutte le moderne interpretazioni di Superman, è quella di Zack Snyder con L’uomo d’acciaio ad avermi ispirato di più, perché Zack si è avvicinato a questo mito in modo autentico e molto reale. Ricordo di aver pensato che fosse Superman di Terrence Malick, quando ho visto il trailer la prima volta. Quel film ha avuto un forte impatto su di me. Ikaris è, ovviamente, la nostra interpretazione di Superman.”

È interessante che Zhao menzioni L’uomo d’acciaio, dal momento che molti hanno già fatto paragoni tra Eternals e il film di Snyder. Entrambi, infatti, hanno suscitato reazioni negative (o comunque miste) da parte della critica, anche se L’uomo d’acciaio è considerato da molti fan un capolavoro incompreso. Chissà… forse anche l’ultima avventura della Fase 4 del MCU, in futuro, verrà considerata tale.

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

 
 

Il Signore degli Anelli: come sarebbe un recasting tutto al femminile?

Il Signore degli Anelli - Le Due Torri film

La trilogia del Signore degli Anelli di Peter Jackson è nota per le sue battaglie epiche e la portata gigantesca che ne ha consacrato la fama, ma un altro importante aspetto anche ha elevato questi film grandiosi è il cast: infatti, grazie ad un ensemble di attori di talento, gli amati e iconici personaggi della Terra di Mezzo hanno preso vita.

Tuttavia, a parte alcuni personaggi femminili chiave come Galadriel ed Eowyn, il cast della trilogia si componeva per lo più di attori maschi. Sarebbe quindi interessante considerare come il film e i suoi personaggi potrebbero essere rappresentati diversamente, se fosse un cast di attrici femminili ad assumere i ruoli principali.

1Aragorn: Danai Gurira

Danai Guirira signore degli anelli

Aragorn (Viggo Mortensen) è forse il personaggio più popolare del Signore degli Anelli e il suo viaggio è centrale nel mondo di questa storia. È un guerriero abile e impavido che non esita a lanciarsi in battaglia. È anche qualcuno che può diventare un leader quando necessario.

Danai Gurira ha interpretato una serie di eroine ispiratrici come Michonne in The Walking Dead e Okoye nel MCU. È una guerriera molto convincente, ma è anche qualcuno che le persone sono disposte a sostenere e seguire in battaglia.

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Star Wars: Rogue Squadron, il film di Patty Jenkins è in sospeso

Star Wars: Rogue Squadron

In occasione dell’Investor Day dello scorso anno, Lucasfilm ha annunciato che Patty Jenkins, la regista di Wonder Woman, avrebbe diretto Rogue Squadron, nuovo film della saga di Star Wars.

Ora, come svelato da The Hollywood Reporter, nonostante l’annuncio in pompa magna durante l’evento Disney (con tanto di teaser annoucement), pare che il film sia stato messo ufficialmente in stand-by a causa degli impegni della regista, che di fatto renderebbero impossibile l’inizio della produzione del film per il 2022 (come inizialmente programmato).

Secondo la fonte, la speranza è che Jenkins possa tornare a lavorare al film quando sarà nuovamente disponibile. La fonte non specifica nel dettaglio quali sarebbero gli altri impegni della regista, ma è probabile che si tratti non solo di Wonder Woman 3 (in base al contratto stipulato con Warner Bros., il progetto ha la priorità su qualsiasi altro impegno della regista), ma anche dell’annunciato film su Cleopatra in cantiere per conto di Paramount.

A questo punto, è molto probabile che Disney e Lucasfilm decidano di concentrarsi maggiormente su altri progetti legati alla saga di Star Wars, come il film che sarà scritto e diretto da Taika Watiti e quello che, invece, sarà prodotto da Kevin Feige, il presidente dei Marvel Studios.

A gennaio di quest’anno, Patty Jenkins aveva rivelato di aver quasi concluso il trattamento del film, spiegando: “Stiamo finendo il trattamento principale, che è già piuttosto grande. È un processo che terminerà quando saremo abbastanza vicini a ciò che poi arriverà sullo schermo. Ci stiamo lavorando da un po’. Sta procedendo tutto alla grande. Sono super entusiasta.”

Quello che sappiamo su Star Wars: Rogue Squadron

Star Wars: Rogue Squadron, che doveva arrivare nelle sale americane a dicembre 2023, sarà basato sul videogioco originale sviluppato da Factor 5 e LucasArts e pubblicato per Nintendo 64 e per PC il 7 dicembre 1998. Fu uno dei primi giochi per Nintendo a far uso dell’Expansion Pak, che permette la visualizzazione di grafica maggiormente dettagliata durante la sessione di gioco. Due seguiti sono stati in seguito sviluppati per il Nintendo Gamecube: Star Wars: Rogue Squadron II: Rogue Leader Star Wars: Rogue Squadron III: Rebel Strike.

 
 

Eternals: cresce l’interesse per la lingua dei segni grazie a Makkari

eternals makkari

Eternals ha messo a segno una serie di primati per quanto riguarda il MCU, dalla prima scena di sesso in assoluto del franchise, al debutto del primo supereroe sordo della Marvel, ossia Makkari.

Interpretata dall’attrice non udente Lauren Ridloff, Makkari – che nei fumetti originali è un uomo – comunica con il linguaggio dei segni e possiede una vasta gamma di superpoteri che vanno dalla velocità alla forza, fino ai riflessi sovrumani. L’attrice era già nota al grande pubblico per il ruolo di Connie in The Walking Dead, personaggio introdotto a partire dalla nona stagione dello show.

Secondo un nuovo studio condotto da Preply (via The Independent), l’introduzione di Makkari come primo supereroe sordo del MCU ha portato ad un aumento del numero di persone interessate all’apprendimento della lingua dei segni. Lo studio cita un aumento nell’ultimo anno del 250% delle ricerche relative a “imparare la lingua dei segni per principianti”: il tutto avrebbe avuto inizio proprio con l’avvio della campagna di marketing del film di Chloé Zhao.

Sebbene lo studio non includa informazioni su quante persone abbiano effettivamente iniziato a imparare la lingua dei segni, è comunque la testimonianza che il film e il personaggio di Ridloff hanno contribuito direttamente a un aumento significativo del numero di persone interessate.

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

 
 

MCU: l’interprete di Kang ha accettato senza conoscere il futuro del personaggio

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Jonathan Majors sembra destinato a diventare un attore di spicco nel Marvel Cinematic Universe grazie al ruolo di Kang il Conquistatore, variante di Colui che rimane che incontreremo per la prima volta in Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

Al momento non sappiamo molto a proposito del film, ma è probabile che Loki si ritroverà poi ad affrontare proprio Kang nella seconda stagione della serie dedicata al Dio dell’Inganno (ricordiamo che il personaggio di Colui che rimane ha debuttato proprio nella prima stagione dello show targato Disney+).

È chiaro che i piani in atto per il personaggio siano a dir poco enormi, dal momento che Kang possiede – almeno sulla carta – il potenziale per diventare il prossimo Thanos del MCU. Tuttavia, a quanto pare Majors ha accettato la parte senza conoscere quale sarebbe stato il futuro del suo personaggio.

Parlando con Collider in occasione della promozione del film The Harder They Fall, l’attore ha spiegato: “Sapevo tutto ciò che sapevano gli altri, se hai capito cosa voglio dire… e in realtà è ancora così. Sapevo quale fosse il ruolo e da dove saremmo partiti. Questo è il punto dove siamo arrivati. È stato abbastanza per me per cercare di capire chi fosse questo personaggio.”

“Ho cercato di esaminare la rilevanza che Kang ha nel MCU, ma in realtà ho accettato il ruolo nello stesso modo in cui ho accettato qualsiasi altro film che ho fatto”, ha aggiunto. “Qual è la responsabilità di questo personaggio? Il mondo può andare avanti senza di lui? Il racconto può andare avanti senza di lui? Se può, allora per me va bene. E se non può, allora è qualcosa che mi interessa affrontare. È bello prendersi certe responsabilità.”

In attesa di saperne di più in merito al suo ruolo all’interno del film, ricordiamo che in Ant-Man and the Wasp: Quantumania torneranno Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer, mentre la new entry Kathryn Newton interpreterà Cassie Lang. Il film arriverà nelle sale americane il 28 luglio 2023. 

 
 

Spider-Man: No Way Home riunirà “tre generazioni” secondo Tom Holland

Nonostante si parli ormai da tempo della presenza di Tobey Maguire e Andrew Garfield in Spider-Man: No Way Home – che proprio di recente pare sia stata confermata da alcune immagini leaked del film -, i Marvel Studios non hanno ancora confermato in via ufficiale la presenza delle due precedenti iterazioni dell’Uomo Ragno nell’attesissimo cinecomic.

In tutto questo, sappiamo quanto Tom Holland non sia particolarmente abile nel tenere nascosti i segreti più rivelanti in merito alla trama dei progetti a cui prende parte, e proprio durante una recente intervista con Total Film potrebbe aver suggerito che effettivamente in No Way Home il suo Peter Parker si troverà faccia a faccia con le passate incarnazione cinematografiche dell’iconico personaggio.

Il motivo? Nel corso dell’intervista Holland ha parlato del terzo Spider-Man ambientato nel MCU come di un film in cui si riuniranno “tre generazioni”, in riferimento proprio ai precedenti franchise che hanno raccontato le gesta del supereroe. Ma a chi si stava riferendo quando ha parlato di “tre generazioni”? All’inizio l’attore ha detto: “È stato interessante avere di nuovo quei ragazzi a bordo, perché a modo loro hanno già un’idea molto chiara di Spider-Man”. Dopo una breve pausa, però, ha subito aggiunto: “Sto parlando di Alfred Molina e Jamie Foxx. È stato interessante assistere al ritorno di Alfred e a vedere come si è adattato a questo nuovo film, ad un nuovo regista e al fatto che ora sono io Spider-Man.”

A questo punto, data l’ambiguità della prima parte della risposta, è stato chiesto esplicitamente al giovane attore se Maguire e Garfield saranno nel film, ma lo stesso ha continuato a negare la cosa: “La gente non mi crede quando dico che non torneranno. Ma prima o poi dovranno farlo. Significa molto per me. La prima volta che vedrete Doc Ock e il resto dei personaggi tornare in scena sarà veramente eccitante. È un momento davvero importante nella storia del cinema. Sono tre generazioni che si incontrano.”

Spider-Man: No Way Home, quello che sappiamo

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 16 dicembre 2021.

 
 

I Viaggiatori: al via le riprese del nuovo film Sky Original italiano

I Viaggiatori film 2022

Sky annuncia le riprese de I Viaggiatori, il nuovo film Sky Original, prodotto da Groenlandia. Diretto da Ludovico Di Martino (Skam Italia 3, La Belva) e scritto da Ludovico Di Martino e Gabriele Scarfone, I Viaggiatori è un film d’avventura che vede come protagonisti un gruppo di ragazzi che, grazie a una macchina del tempo, viaggeranno fino al 1939, nella Roma fascista di Benito Mussolini.

Nel cast di I Viaggiatori accanto a Matteo Schiavone nel ruolo di Max, Fabio Bizzarro (I cavalieri di Castelcorvo) nei panni di Flebo, Andreagaia Wlderk, in quelli di Greta, Francesca Alice Antonini (Gomorra)  in quelli di Lena, Gianmarco Saurino (Maschile singolare) nel ruolo di Beo e Federico Tocci (Sulla mia Pelle, La Squadra, Speravo de Morì prima) nel ruolo di Vulcano, troviamo Fabrizio Gifuni (Lei Mi Parla Ancora, Il Capitale Umano) nel ruolo di Luzio e Vanessa Scalera (Romulus, Bella Addormentata) nei panni della Dottoressa Sestrieri. 

I Viaggiatori, la trama

Un gruppo di amici, alla ricerca del fratello scomparso di uno di loro, attiva per sbaglio un misterioso macchinario che li catapulta nella Roma del 1939, tra guardie fasciste e leggi razziali. Un viaggio nel tempo nella città eterna sull’orlo di un nuovo conflitto mondiale.

Il regista, Ludovico di Martino ha dichiarato: “I viaggiatori è sicuramente il racconto più appassionante, personale e complesso al quale io mi sia approcciato finora. Ringrazio di cuore Sky e Groenlandia per avermi concesso la fiducia necessaria a realizzare questo film al massimo delle sue potenzialità”. 

Nils Hartmann, Senior Director Sky Original Productions ha dichiarato: “Con I Viaggiatori ci caliamo in un’avventura fantastica, un viaggio attraverso il tempo, in cui i protagonisti vengono catapultati in un’epoca su cui ancora oggi, più che mai, dobbiamo riflettere, per come ha segnato la storia del nostro Paese. Firma questa nuova produzione originale Sky, suo terzo lungometraggio, un regista giovane e vulcanico, Ludovico Di Martino, che dirige un cast altrettanto giovane e promettente, perché continuiamo a credere che investire sulla creatività e sui nuovi talenti sia la strada giusta da battere, sempre. Con questo film sperimentiamo inoltre un genere cinematografico, quello dei viaggi nel tempo, poco battuto in Italia. Che qui non resta un’avventura fine a se stessa né punta ad un target di (soli) teenager, ma anzi mostra tutta l’ambizione e il potenziale di una storia capace di unire e appassionare genitori e figli”.

Matteo Rovere, CEO di Groenlandia, ha dichiarato: “Siamo davvero orgogliosi di questo progetto, un racconto di avventura ma anche una storia emotiva, di grande partecipazione, che parla di amicizia adolescenziale e fratellanza. Un viaggio nel tempo spettacolare e rocambolesco capace di tornare a una pagina buia del nostro passato, sperando che questo possa aiutare a sensibilizzare le nuove generazioni e a nutrire la loro memoria. Il percorso di Groenlandia continua nell’esplorazione di vari generi e con I Viaggiatori vuole tentare la via dell’intrattenimento alternando fantasia e racconto del passato, in un esperimento inedito nel nostro panorama. Ludovico di Martino è un regista di grande talento che sosteniamo fin dagli esordi e con il quale siamo davvero felici di tornare a lavorare insieme a Sky, partner e alleato con cui ci sentiamo profondamente in sintonia”.

 
 

Ghostbusters II: trama, cast e curiosità sul film

Ghostbusters II film

Con l’imminente uscita in sala del nuovo capitolo Ghostbusters: Legacy, è bene rispolverare quelli che sono i primi due film della serie, da cui si è originato un fenomeno culturale ancora oggi vivo e senza eguali. Diretto da Ivan Reitman, Ghostbusters – Acchiappantasmi, uscito nel 1984, è stato un campione di incassi capace di incantare grandi e piccoli con la sua fusione di generi diversi. Nel 1989, poi, è arrivato al cinema Ghostbusters II, diretto nuovamente da Reitman e con il medesimo cast di attori del primo film tornato ad interpretare gli amati acchiappafantasmi.

Comprendendo al suo interno elementi tali che lo portano ad essere non solo una commedia, ma anche un brillante racconto che va dalla fantascienza all’orrore e al sentimentale, Ghostbusters II ha così cercato di replicare lo straordinario successo del titolo precedente. Tale obiettivo fu però mancato, con la maggior parte della critica che non ha mancato di sottolineare l’eccessiva somiglianza tra i due film, con questo secondo però privo di quell’umorismo cinico e di quelle sequenze fantastiche che contraddistinguevano il precedente. Anche per quanto riguarda il box office il risultato fu poi di molto minore.

In generale, Ghostbusters II è a lungo stato considerato come un sequel non degno del successo ottenuto dal primo film. Negli anni il titolo è però stato parzialmente rivalutato, con i fan della serie oggi pronti a valutarlo come uno scult con scene e situazioni a loro modo iconiche. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Ghostbusters II: la trama del film

Sono trascorsi 5 anni da quando gli Acchiappafantasmi hanno liberato la città di New York dalla malvagia divinità sumera Gozer. Da allora non si sono più verificati fenomeni paranormali e i componenti del gruppo si sono tutti divisi: Peter Venkman conduce un programma televisivo sul mondo del paranormale; Egon Spengler è un ricercatore presso The Institute for Advanced Theoretical Research; Ray Stantz ha aperto un negozio specializzato nell’occulto e Winston Zeddemore, new entry del team, è un animatore per feste di bambini. I quattro, in realtà, sentono molto la mancanza delle loro avventure e non desidererebbero altro che poterne vivere ancora.

Ciò sarà possibile nel momento in cui uno strano fenomeno coinvolge Dana Barret, la vecchia fiamma di Peter, e il suo bambino. Convocati i quattro acchiappafantasmi, questi si riuniscono per tentare di capire quale sia il legame tra il figlio di Dana e una misteriosa melma rosa rilevata nelle fogne della città. Indagando sull’entità della cosa, il gruppo si ritroverà a doversi confrontare con una presenza maligna proveniente dal passato, il cui potere sembra inarrestabile. A complicare la situazione vi è il giudizio popolare, che vede gli acchiappafantasmi come una minaccia per la tranquillità della città.

Ghostbusters II cast

Ghostbusters II: il cast, Vigo e il quadro del film

Ad interpretare i quattro acchiappafantasmi protagonisti vi è nuovamente il gruppo di attori divenuti celebri grazie alla popolare programma Saturday Night Live. Bill Murray è di nuovo Peter Venkman, mentre Raymond Stanz è interpretato Dan Aykroyd e Egon Spengler da Harold Ramis. Ernie Hudson è invece presente nei panni di Winston Zeddemore. Ancora oggi i quattro si dicono insoddisfatti del risultato finale, giudicando eccessiva la presenza degli effetti speciali. Secondo Murray, inoltre, loro avevano accettato di partecipare sulla base di una sceneggiatura che non è poi stata utilizzata, trovandosi dunque a dover dar vita ad una storia totalmente differente.

Nel film tornano anche gli attori Sigourney Weaver nei panni di Dana Barrett, Rick Moranis come Louis Tully e Annie Potts nel ruolo di Janine Melnitz. L’attore Peter MacNicol, invece, interpreta Janosz Poha, ruolo che lo ha reso celebre. Ad interpretare il villain del film, Vigo il Carpatico, ispirato a Vlad III e Grigor Rasputin, vi è invece l’attore tedesco Wilhelm von Homburg. Tutte le sue battute, tuttavia, furono doppiate all’ultimo da Max von Sydow, il quale non è però accreditato per tale ruolo. Quando alla premier del film von Homburg scoprì tale cambiamento, abbandonò infuriato l’evento. Per la maggior parte del film, inoltre, egli appare unicamente sotto forma di quadro. Quest’ultimo, in realtà, non era un dipinto bensì una fotografia.

Ghostbusters II: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dopo lo scarso successo di questo film, i quattro protagonisti hanno affermato che non si sarebbero dichiarati disponibili a tornare in un terzo capitolo. I piani per riportare gli acchiappafantasmi sul grande schermo vennero dunque abbandonati. A lungo i fan hanno però atteso un terzo film, ma nel 2016, invece, si diede vita ad un reboot al femminile della saga. Intitolato semplicemente Ghostbusters, questo si affermò come un forte insuccesso, deludendo i fan che invece volevano un vero terzo film con gli attori dei primi due. Le richieste sono infine state accolte con la realizzazione di Ghostbusters: Legacy, dove gli originali protagonisti tramanderanno ciò che sanno ad una nuova generazione di acchiappafantasmi.

In attesa di vedere questo nuovo sequel, è possibile fruire di Ghostbusters II grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 9 novembre alle ore 21:10 sul canale Paramount Channel.

https://www.youtube.com/watch?v=QdEJiHWtid0

Fonte: IMDb

 
 

Dexter: New Blood dal 10 novembre ritorna la serie cult con Micheal C. Hall

Dexter: New Blood

Lìanatomopatologo della scientifica nonché serial killer più amato d’America torna con una speciale miniserie in dieci episodi. Arriva il 10 novembre in prima visione su Sky Atlantic e in streaming su NOW con un episodio a settimana, a distanza di 9 anni dal finale di serie del 2013, Dexter: New Blood, che riporta sul piccolo schermo Micheal C. Hall, amatissimo protagonista della serie madre ancora nei panni di Dexter Morgan. Il serial killer nel frattempo si è costruito una nuova identità, ma non ha perso il vizio di uccidere altri assassini rimasti a piede libero: nuovi omicidi nella sua nuova comunità, infatti, risveglieranno in lui le vecchie, sanguinarie abitudini.

Micheal C. Hall torna accompagnato da Clyde Philipps, storico showrunner delle prime stagioni di Dexter e vincitore di Emmy e Golden Globe. Grande ritorno anche per Jennifer Carpenter, che torna a vestire i panni di Debra Morgan, sorella del protagonista. New-entry nel cast Clancy Brown (The Mandalorian), Alano Miller (Sylvie’s Love), Johnny Sequoyah (Believe) e Jack Alcott (The Good Lod Bird).

Dexter: New Blood, la trama

Sono passati 10 anni dal finale dell’ottava stagione. Dopo un periodo di isolamento nell’Oregon, Dexter (Michael C. Hall) ha assunto una nuova identità e si è rifatto una vita. Per gli abitanti della cittadina di Iron Lake (Upstate New York) non è altri che Jim Lindsay, un pacifico e affabile dipendente del Fred’s Fish Game, e nessuno – neanche la sua nuova compagna, Angela Bishop (Julia Jones), a capo della polizia locale – è a conoscenza dei suoi trascorsi e del Passeggero Oscuro, che comunque farà sempre parte di lui, volente o nolente… Tutto sembra andare per il meglio (per quanto possibile), ma certe pulsioni sono dure da tenere a bada, dunque è tempo di tornare in azione. Sempre secondo il “Codice di Harry” però. Dopo una serie di inquietanti incidenti, le attenzioni di Dexter ricadono a un certo punto su Kurt Caldwell (Clancy Brown), un uomo assai conosciuto e stimato, l’incarnazione del sogno e dei valori americani. Peccato che nasconda un terribile segreto… proprio come lui: nuovo serial killer in vista? Sembrerebbe proprio di sì. Che la caccia abbia inizio, ma bisognerà fare molta attenzione, per non destare i sospetti delle forze dell’ordine. Come se ciò non bastasse, Mr. Morgan dovrà affrontare alcuni fantasmi del passato che avranno un forte impatto su di lui: due decisamente immaginari, sua sorella Debra (Jennifer Carpenter) e il Trinity Killer (John Lithgow), un altro assolutamente reale, suo figlio Harrison (Jack Alcott), ormai adolescente. Dexter rivede se stesso in lui: e se il Passeggero Oscuro avesse scelto un nuovo compagno di viaggio?

Personaggi: di Dexter: New Blood

Dexter Morgan (Michael C. Hall): è il protagonista della serie, un inarrestabile serial killer, che sfrutta i suoi impulsi per cercare e uccidere altri serial killer, grazie al “Codice di Harry”, inventato da suo padre adottivo Harry Morgan. Dexter infatti è un omicida perfettamente inserito nella società, con un lavoro e una famiglia, e nella serie originale, andata in onda dal 2006 al 2013, lavora come analista delle tracce ematiche per la polizia di Miami. Nel finale dell’ottava e ultima stagione (finale di serie) dopo aver detto addio all’amata sorella Debra, sfruttando l’Uragano Laura, Dexter finge un incidente in mare, ma solo per sparire dalla circolazione. Lo ritroviamo prima dell’Oregon in versione taglialegna, e poi, nella cittadina di Iron Lake, nella zona nota come Upstate NewYork. Ha un figlio, Harrison, che 10 anni prima è fuggito in Argentina con la sua ex compagna Hannah, anche lei un’efferata serial killer.

Debra Morgan (Jennifer Carpenter): è la sorellastra di Dexter, morta nella stagione finale della serie cult. Debra è sempre stata un punto di riferimento per il protagonista. Anche da morta sarà la sua guida, la sua voce interiore e la sua coscienza.

Harrison Morgan (Jack Alcott): è  il figlio di Dexter, avuto con la moglie Rita. Sono passati 10 anni dalla fuga in Argentina e Harrison è già un adolescente quando torna nella vita del padre. I due sono più simili di quanto ci si aspetta: riuscirà Dexter a guidare suo figlio, così come Harry fece con lui?

Kurt Caldwell (Clancy Brown): è il villain contro il quale si scontrerà Dexter. Persona influente nella comunità di Iron Lake, è conosciuto e rispettato da tutti. Incarnazione del sogno americano: è passato dall’essere un autista di camion ad essere proprietario di numerosi autocarri e di un’intera azienda di trasporti. Influente e generoso è pericoloso contrariarlo o ferire le persone a cui tiene.

Angela Bishop (Julia Jones): è la prima donna nativa americana a capo della polizia di Iron Lake. Ha una figlia adolescente di nome Audrey. È, nella nuova serie, la compagna di Dexter.

Arthur Mitchell/Trinity Killer (John Lithgow): è il serial killer che Dexter ha affrontato nella quarta stagione. È l’uomo che ha ucciso Rita. È a causa delle sue azioni se Harrison, figlio di Dexter,  ancora piccolissimo, si è ritrovato da solo in una pozza del sangue della madre… proprio come successo a Dexter a suo tempo…

Logan (Alano Miller): è il sergente del dipartimento di polizia di Iron Lake

Audrey (Johnny Sequoyah): è la figlia adolescente di Angela Bishop dal carattere molto forte.

Fred Jr: (Michael Cyril Creighton): è l’affabile proprietario del posto dove lavora Dexter. Nato e cresciuto a Iron Lake e sposato con Brian, è il pastore di una piccola congregazione locale. Tutti lo riconoscono in città.

Teddy Reed (David Magidoff): new-entry del corpo di polizia di Iron Lake, gran lavoratore, dal carattere affabile e intimidito dalla sua nuova capa Angela Bishop.

Molly Park (James Chung): è l’autrice di un podcast true crime di Los Angeles.

 
 

Spider-Man: No Way Home, nuove foto rubate mostrano noti personaggi?

Spider-Man: No Way Home

Dopo il poster ufficiale che ha acceso i fan di  Spider-Man: No Way Home,  un nuovo terremoto è scoppiato dopo che un noto giornalista ha pubblicato in rete alcune foto “rubate” del film e prontamente rimosse. Le immagino sono state diffuse sull’account twitter di giornalista John Campea con tanto di richiesta ai follower se credessero fossero solo dei Fotomontaggi? Ovviamente le foto hanno iniziato a circolare con insistenza fino ad arrivare anche in Italia. Le trovate di seguito e trai protagonisti ci sono diversi personaggi importanti, ora la domanda che ci poniamo anche noi è la seguente, saranno foto vere? o dei fotomontaggi fatti bene?

 


 

Questo foto nel particolare ricorda molto una scena descritta proprio da Tom Holland, noto per la sua “bocca larga”. Ecco le sue parole rilasciate in un’intervista: “La scena vede quattro persone sedute a un tavolo che parlano di cosa significhi essere un supereroe, è stata pazzesca. L’altro giorno io e mio fratello abbiamo rivisto la scena e siamo rimasti a bocca aperta.”

L’altra foto invece riguarda un rumors abbastanza noto ma se lo scatto fosse vero confermerebbe una volta per tutte la presenza nel film di Tobey Maguire e Andrew Garfield. Ovviamente non abbiamo nessuna conferma che gli scatti siano originale ma sognare non guasta!

 

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, le teorie dei fan su un misterioso personaggio

 

Spider-Man: No Way Home, quello che sappiamo

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 16 dicembre 2021.

 
 

Robert Redford: 10 cose che non sai sull’attore

Robert Redford film

Robert Redford è da decenni uno dei nomi di punta dell’industria hollywoodiana, nonché tra i più noti e apprezzati interpreti della sua generazione. Egli vanta la partecipazione ad alcuni tra i più celebri titoli della storia del cinema, e in più occasioni ha avuto modo di distinguersi anche dietro la macchina da presa, attività che gli ha fruttato prestigiosi riconoscimenti.

Ecco 10 cose che non sai di Robert Redford.

Robert Redford: i suoi film

1. È uno dei grandi interpreti della storia del cinema. Redford debutta al cinema facendosi notare in film come Caccia di guerra (1962), Lo strano mondo di Daisy Clover (1965), Questa ragazza è di tutti (1966) e A piedi nudi nel parco (1967). Grande popolarità arriva grazie a Butch Cassidy (1969), e dal quel momento l’attore partecipa a pellicole come Corvo rosso non avrà il mio scalpo (1972), Come eravamo (1973), La stangata (1973), Il grande Gatsby (1974), I tre giorni del Condor (1975), Tutti gli uomini del presidente (1976), Il cavaliere elettrico (1979), La mia africa (1985), con Meryl Streep, L’uomo che sussurava ai cavalli (1998), Leoni per agnelli (2007), All Is Lost (2013), Captain America: The Winter Soldier (2014), con Chris Evans, Truth – Il prezzo della verità (2015), con Cate BlanchettIl drago invisibile (2016), La scoperta (2017), con Jason Segel, Le nostre anime di notte (2017), con Jane Fonda, e Old Man & the Gun (2018), con Casey Affleck.

2. È un acclamato regista. A partire dagli anni Ottanta, Redford ha più volte ricoperto il ruolo di regista, attività nella quale ha ottenuto altrettanti numerosi riconoscimenti. Il suo primo film diretto è Gente comune (1980), e tra gli altri titoli vi sono Milagro (1988), In mezzo scorre il fiume (1992), Quiz Show (1994), L’uomo che sussurrava ai cavalli (1998), La leggenda di Bagger Vance (2000), con Will Smith, Leoni per agnelli (2007), con Andrew Garfield, The Conspirator (2010) e La regola del silenzio (2012), con Shia LaBeouf.

3. È stato premiato agli Oscar. Nonostante la sua lunga e gloriosa carriera da interprete, Redford vanta una sola nomination come miglior attore, risalente al 1974 per il film La stangata. Nel 1981, invece, vince il prestigioso premio come miglior regista per Gente comune. Viene nuovamente nominato nel 1995 come miglior regia e miglior film per Quiz Show, senza però riportare vittorie. Nel 2002 gli viene invece assegnato l’Oscar alla carriera.

Robert Redford moglie

Robert Redford: moglie e figli

4. È stato sposato. Ben prima di diventare un celebre attore, nel 1958 l’attore sposa Lola Van Wagenen, con la quale avrà poi tre figli, nati rispettivamente nel 1960, nel 1962 e nel 1970. Nel 1985, tuttavia, la coppia annuncia il divorzio. Essendo stati sposati in un periodo in cui era ancora possibile mantenere una certa discrezione, Redford e la moglie sono sempre riusciti a mantenere una forte riservatezza circa la loro vita sentimentale.

5. Si è sposato di nuovo. Nel 2009 l’attore annuncia le seconde nozze con l’artista tedesca Sibylle Szaggars, con la quale aveva una relazione dal 1996. I due si sono sposati nella città di Hamburg, in Germania, alla presenza di un numero ristretto di invitati.

Robert Redford e Jane Fonda

6. È particolarmente legato alla celebre attrice. Nel 2017 alla Mostra di Venezia l’attore ha ricevuto il Leone d’Oro alla Carriera insieme all’attrice Jane Fonda, alla quale è legato da decenni da profonda amicizia. Per l’occasione, i due hanno ripercorso insieme la loro carriera, e la Fonda ha raccontato di essere stata innamorata di Redford i primi tempi in cui si conobbero, e che avrebbe desiderato poter girare molte più scene di sesso con lui.

7. Hanno recitato insieme in due film. Il primo film a riunire i due attori fu A piedi nudi nel parco, del 1967. Per anni hanno dichiarato di voler recitare una seconda volta insieme, ma l’occasione è arrivata solo nel 2017 grazie al film Le nostre anime di notte, presentato proprio alla Mostra del Cinema. Secondo i due attori, tra i due film vi sono diversi elementi in comune, a partire dalla coppia romantica, giovane nella prima pellicola e anziana nella seconda.

Robert Redford Jane Fonda

Robert Redford e Brad Pitt

8. Ha recitato con il noto attore. Nel 2001 l’attore è protagonista del film Spy Game, dove recita a stretto contatto con Brad Pitt. Il film ruota intorno alle vicende di Nathan Muir, interpretato da Redford, il quale è un agente della CIA ormai ritiratosi. A richiamarlo al suo dovere è però Tom Bishop, suo protetto ora finito in una prigione cinese per via di una missione andata male. In un crescendo di tensione, Muir dovrà salvare il collega, dimostrando a sé stesso di non essere troppo vecchio per questo lavoro.

Robert Redford oggi si è ritirato

9. Ha annunciato il ritiro dalle scene. Nell’agosto del 2018 l’attore ha annunciato che aveva da poco concluso le riprese di quelli che considerava gli ultimi film della sua carriera, e che per tanto era pronto a ritirarsi. Il primo di questi due è Le nostre anime di notte, mentre il secondo è Old Man & the Gun, il quale si è rivelato essere una vera e propria celebrazione alla gloriosa carriera di Redford. Da quel momento l’attore ha affermato di dedicarsi ad altre attività, tra cui la gestione del Sundance Institute, fondato nel 1981, a cui è legato il prestigioso Sundance Film Festival.

Robert Redford: età e altezza

10. Robert Redford è nato a Santa Monica, California, Stati Uniti, il 18 agosto 1936. L’attore è alto complessivamente 1.79 metri.

Fonte: IMDb

 
 

Andrew Garfield: 10 cose che non sai sull’attore

Tra i più talentuosi interpreti della sua generazione, Andrew Garfield ha negli anni dimostrato di non essere di passaggio nel panorama cinematografico. A partecipando a noti film d’autore, come anche a grandi blockbuster, l’attore si è affermato per la sua versatilità, arrivando ad ottenere alcuni dei maggiori riconoscimenti dell’industria hollywoodiana.

Ecco 10 cose che non sai di Andrew Garfield.

Andrew Garfield: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema con il film Leoni per agnelli (2007), dove ricopre un ruolo di rilievo, per poi farsi notare in Boy A (2007), L’altra donna del re (2008), Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo (2009) e Non lasciarmi (2010), dove recita accanto a Keira Knightley. Si mette ulteriormente alla prova con il film The Social Network (2010), dove recita accanto a Jesse Eisenberg, e grazie al quale acquista maggior notorietà. Veste poi i panni di Spider-Man per i film The Amazing Spider-Man (2012) e The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro (2014), dove condivide la scena con Emma Stone. Dopo aver recitato in 99 Homes (2015), si consacra definitivamente grazie ai film Silence (2016) e La battaglia di Hacksaw Ridge (2016), di Mel Gibson. Negli ultimi anni ha invece recitato in Ogni tuo respiro (2017), Under the Silver Lake (2018), Mainstream (2020), Gli occhi di Tammy Faye (2021) e Tick… Tick… Boom! (2021).

2. È il protagonista di un noto cortometraggio. Nel 2010, durante il periodo dei suoi grandi successi cinematografici, l’attore partecipa nel ruolo del protagonista al cortometraggio I’m Here, del regista Spike Jonze. Il corto, che sarà la basa di partenza per il successivo Her, narra le vicende di Sheldon e Francesca, due robot che vivono un’insolita e movimentata storia d’amore in una Los Angeles fantascientifica. Particolarmente apprezzata, l’opera racconta in modo semplice ma coinvolgente quanto si può essere disposti a sacrificarsi per amore.

3. Ha ricevuto una nomination all’Oscar. Nel 2017 l’attore riceve la sua prima nomination come miglior attore protagonista ai prestigiosi Premi Oscar. Candidato per il ruolo di Desmond Doss nel film La battaglia di Hacksaw Ridge, l’attore non riporterà la vittoria, andata a Casey Affleck per Manchester by the sea, ma gli permetterà di consacrarsi definitivamente e di aprire una nuova e ricca fase della sua carriera.

Andrew Garfield Spider-Man

Andrew Garfield e Emma Stone

4. Ha avuto una relazione con la nota attrice. Conosciutisi sul set di The Amazing Spider-Man, Garfield e la premio Oscar Emma Stone hanno rivelato nel 2011 di essere una coppia, diventando in breve una delle più chiacchierate del panorama hollywoodiano. I due non hanno però mai spettacolarizzato la propria relazione, evitando di attirare troppa attenzione mediatica. Allo stesso modo, quando nel 2015 decidono di lasciarsi lo fanno senza clamore, mantenendo la cosa il più riservata possibile.

5. Sono rimasti grandi amici. Nonostante la rottura, i due attori non hanno mai negato di provare ancora molto affetto l’uno per l’altra. Garfield si è infatti dichiarato il più grande fan dell’attrice, e nel momento in cui lei vinse l’Oscar per La La Land, egli fu il primo ad alzarsi per applaudirla, mostrando così concretamente il rispetto e l’affetto che ancora scorre tra loro.

Andrew Garfield è Spider-Man

6. Ha pianto quando ha indossato la prima volta il costume. Interpretare un supereroe al cinema è il sogno di molti attori, interpretare un supereroe amato come Spider-Man è un privilegio raro. Non sorprende dunque che al momento della prima prova del celebre costume l’attore si sia messo a piangere per l’emozione. Questo è un dettaglio che Garfield ricorda con piacere, e che svela la sua devozione al personaggio.

7. Ha studiato il movimento dei ragni. Per prepararsi al ruolo, l’attore ha guardato molti documentari dedicati agli aracnidi per studiarne i movimenti e farli suoi il più possibile. Durante le riprese molti membri della troupe rimasero impressionati dal suo lavoro a riguardo, arrivando ad affermare che molto più che il costume a fare di lui Spider-Man era il modo in cui si muoveva.

Andrew Garfield Silence

Andrew Garfield in Spider-Man: No Way Home?

8. Ha negato il suo coinvolgimento nel film. Una delle più grandi domande relativa al nuovo film dedicato a Spider-Man, con Tom Holland protagonista, è quella relativa alla presenza o meno degli Spider-Man di Tobey Maguire e Garfield. Ad oggi la produzione si è guardata bene dal non confermare o smentire alcuna voce a riguardo. Se è noto che i villain dei precedenti film dedicati al personaggio saranno nel film, non è dunque peò noto se vi saranno o meno anche le altre versioni del supereroe. Garfield, in particolare, ha affermato che le domande sul suo coinvolgimento sono per lui all’ordine del giorno, e ogni volta ha negato la sua presenza nel film. Secondo molti, però, il suo è solo un modo per preservare quella che potrebbe essere una grande sorpresa.

Andrew Garfield non è su Instagram

9. Non possiede un account sul social. Garfield si è sempre dimostrato molto attento a tenere la propria vita privata lontano dai riflettori della celebrità. Ad oggi sono infatti molte poche le notizie su di lui al di fuori dell’ambito lavorativo e a tale mancanza di informazioni contribuisce anche la non esistenza di account social ufficiali dell’attore. Garfield, infatti, ha confermato di non essere iscritto su nessuna piattaforma di questo tipo, neanche su Instagram, proprio per evitare l’invadenza altrui. Sono però presenti alcune fanpage dedicate all’attore, grazie alle quali si potrà rimanere informati sulle sue attività.

Andrew Garfield: età e altezza

10. Andrew Garfield è nato a Los Angeles, California, Stati Uniti, il 20 agosto 1983. L’attore è alto complessivamente 1.79 metri.

Fonte: IMDb

 
 

Leonardo DiCaprio protagonista del film sul massacro di Jonestown

Leonardo DiCaprio – The Revenant

Leonardo DiCaprio interpreterà Jim Jones, il leader della setta che guidò il massacro di Jonestown. Jones era una personalità eccentrica che negli anni ’70 fondò il Peoples Temple, un’organizzazione religiosa cristiana che usò per il proprio attivismo politico, costringendo oltre 900 persone a commettere suicidio di massa nel suo insediamento di Jonestown in Guyana il 18 novembre 1978. Il massacro di Jonestown è stato oggetto di numerosi progetti cinematografici, televisivi e documentari, nonché di un catalogo di libri e musica, che hanno conferito al terribile incidente un fascino culturale.

DiCaprio ha recentemente recitato in C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino e lo vedremo in Don’t Look Up, una commedia Netflix del regista Adam McKay, il prossimo mese. L’attore vincitore dell’Oscar ha recentemente terminato il film diretto da Martin Scorsese Killers of the Flower Moon ed è destinato a recitare in un adattamento di The Black Hand di Stephen Talty. Si dice che Leonardo DiCaprio reciterà anche nel film biografico su Roosevelt, sempre diretto da Scorsese, nel prossimo anno.

Oggi, Deadline ha annunciato che l’attore è in trattative finali per recitare in e produrre un film biografico su Jones, basato su una sceneggiatura di Scott Rosenberg (Venom). Leonardo DiCaprio dovrebbe interpretare Jones, che rientrerebbe molto bene all’interno della galleria di ritratti di personaggi particolari che ha interpretato nel corso della sua carriera fino a oggi.

Non ci sono ancora dettagli su chi potrebbe dirigere il film, né ci sono notizie in termini di come la storia verrà affrontata, ma è probabile che maggiori informazioni emergeranno nelle prossime settimane.