Come
spesso accade nell’universo Marvel, i dettagli sul
ruolo di
Emilia Clarke nell’attesa serie Secret
Invasion non sono stati rivelati da quando si è
unita al cast, ma oggi potremmo finalmente sapere quale personaggio
interpreterà l’attrice de Il Trono di Spade nella prossima
serie Disney+.
Ci sono
state molte speculazioni sul fatto che
Emilia Clarke fosse stata scelta per il ruolo di
Abigail Brand, ma alcuni recenti video dal set apparentemente
hanno chiarito che il suo personaggio misterioso lavorerà con gli
invasori Skrull e, sicuramente, si dice che l’ex Regina dei
Draghi interpretare la principessa
Veranke.
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altro
Nei
fumetti, Veranke era un membro dei Dard’van, una setta
profondamente religiosa della società Skrull che profetizzava la
fine dell’Impero Skrull. Dopo essere stata esiliata come
zelota dall’allora sovrano Dorrek VII, alla fine prese il suo posto
come Imperatrice Skrull e orchestrò l’Invasione Segreta. Se questo
è accurato e lo spettacolo si attiene al materiale originale, c’è
la possibilità che la Clarke si spacci per Jessica Drew, alias
Spider-Woman, sulla Terra.
I
dettagli della trama sono ancora nascosti, ma sappiamo che lo
spettacolo seguirà la premessa di base del fumetto concentrandosi
su “un’infiltrazione di Skrull sulla Terra” (senza grandi
sorprese). Nel cast di Secret
Invasion includerà anche Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury,
Cobie Smulders nei panni di Maria Hill,
Ben Mendelsohn nei panni di Talos e
Olivia Colman in un ruolo sconosciuto.
La serie sarà presentata in
anteprima su Disney+ e vede la
partecipazione anche di Ben Mendelsohn, che riprende il ruolo di
Skrull Talos,
Olivia Colman,
Emilia Clarke, Kingsley Ben-Adir, Christopher McDonald e
Killian Scott.
La serie di eventi comici crossover
mette in mostra una fazione di Skrull mutaforma che si sono
infiltrati sulla Terra per anni. La Smulders ha ripreso il ruolo in
diverse foto Marvel tra cui Spider-Man: Far From Home, Captain America: Civil War e
tutti i film degli Avengers. Di recente ha ricevuto ottime
recensioni per la sua interpretazione di Ann Coulter in American
Crime Story: Impeachment.
Il canale americano HBO ha diffuso un
contributo video di The Gilded Age 1×09, il nono episodio
di The
Gilded Age, il period drama.
The Gilded Age 1×09
Creata, scritta e prodotta da
Fellowes, The
Gilded Age è ambientata nel 1882, e racconta la
storia della giovane Marian Brook (Louisa Jacobson), figlia orfana
di un generale del sud che si trasferisce nella casa delle sue zie
rigidamente convenzionali a New York City. Accompagnata dalla
misteriosa Peggy Scott (Denée Benton), una donna afroamericana che
si maschera da cameriera, Marian viene catturata dalle vite
abbaglianti dei suoi vicini incredibilmente ricchi, guidata da uno
spietato magnate della ferrovia e dalla sua ambiziosa moglie in
lotta per l’accettazione da parte del Astor e Vanderbilt set.
Nel cast oltre a Jeanne
Tripplehorn confermati ci sono Christine Baranski,
Cynthia Nixon, Amanda Peet, Morgan Spector, Taissa Farmiga, Blake
Ritson e Simon Jones.
A produrre ci sono anche Gareth
Neame e il regista Michael Engler. Fellowes, Neame, Engler e David
Crockett sono i produttori esecutivi, mentre Engler dirigerà alcuni
episodi.
La notte degli
Oscar si avvicina: domenica 27 marzo si svolgerà l’attesa
premiazione. Quest’anno, i registi candidati sono nomi importanti:
Ryūsuke Hamaguchi (Drive my car), Kenneth
Branagh (Belfast), Paul Thomas
Anderson (Licorice
Pizza), Jane Campion (Il potere del
cane) e Steven Spielberg (West Side
Story). Per alcuni di loro non è la prima volta.
Ma chi sono i registi che, nel XXI
Secolo, hanno ricevuto il numero più alto di
candidature agli Oscar? Ci sono tanti autori
che hanno fatto tripletta e, solo uno che è riuscito a concorrere
per ben otto volte. Vediamoli tutti.
Paul Thomas Anderson – 3
nomination agli Oscar
Nel 2007, Paul
Thomas Anderson è stato nominato agli
Oscar come Miglior regista con il film Il
petroliere. Dieci anni dopo, la nomination è arrivata per il
dramma Il filo nascosto e quest’anno è il turno di
Licorice Pizza. Se si sommano le cinque candidature per la
Miglior sceneggiatura e le tre per la categoria Miglior film,
Anderson arriva ad un totale di 11 nomination da
parte dell’Academy. Purtroppo, fino ad ora il
regista non ha ottenuto l’ambita statuetta.
Anderson è noto
principalmente per i suoi drammi psicologici. Oltre ai film per cui
è stato nominato alla regia, ha anche ricevuto l’attenzione degli
Oscar per Boogie Nights – L’altra
Hollywood, Magnolia e Vizio di forma. Per
Reddit Anderson è uno dei migliori registi di
tutti i tempi.
David Fincher – 3 nomination come
Miglior regista
Il curioso caso di Benjamin
Button (2008), The Social Network (2010) e
Mank (2020): David Fincher è stato
candidato come Miglior regista per ben tre volte e ha concorso con
film diventati presto iconici. A queste nomination, se ne
aggiungono altre 7, ricevute dai suoi film per le varie categorie
degli Oscar.
Dall’opera prima Alien 3
fino ad oggi, Fincher è diventato un regista noto
per film come Se7en, Fight Club e
Zodiac. I suoi lungometraggi piacciono alla critica e al
grande pubblico: 10 lavori su 11 hanno ottime valutazioni su
Rotten Tomatoes.
David O. Russell – 3 volte
candidato agli Oscar
Quattro degli ultimi cinque
film di Russell sono stati nominati per gli
Oscar. È stato candidato come Miglior regista nel
2011 per The Fighter, nel 2010 per Il lato
positivo – Silver Linings Playbook e nel 2013
con American Hustle – L’apparenza
inganna. David O. Russell ha anche
in elenco due nomination per la sceneggiatura.
Il regista ha inoltre diretto sette
persone nominate agli Oscar, tre dei quali
vincitori: Christian Bale e Melissa
Leo per The Fighter e Jennifer
Lawrence ha ottenuto la statuetta per Silver
Linings Playbook.
Alexander Payne –
3 nomination come Miglior regista
Alexander Payne ha diretto
sette lungometraggi candidati agli Oscar. È stato
nominato come Miglior regista per Sideways – In viaggio con
Jack del 2004, Paradiso amaro del 2011 e
Nebraska del 2013. Ha inoltre concorso una volta nella
categoria Miglior film e tre volte per la sceneggiatura,
vincendo due statuette.
Con l’opera prima La storia di
Ruth, donna americana, Alexander Payne si è
spianato la strada per i film successivi Election (1999) e
A proposito di Schmidt (2002), riuscendo a mantenere
sempre il suo stile e il suo humor nero degli anni Novanta anche
nei film più recenti.
Stephen Daldry – 3 volte candidato
agli Oscar
Tutti conoscono Stephen
Daldry per BillyElliot, film che tra
l’altro gli ha portato una candidatura agli Oscar
nel 2000. Ma non è l’unica nomination:
Daldry ha concorso come Miglior regista anche
con The Hours nel 2002 e con The Reader – A voce
alta nel 2008. In aggiunta, Daldry ha
vinto tre Tony Awards.
Il regista ha diretto in tutto sei
lungometraggi nominati agli Oscar:
con Nicole
Kidman ha vinto per il suo The Hours e
con Kate Winslet per The Reader – A voce
alta. Daldry ha anche diretto un adattamento teatrale del suo
film Billy Elliot.
Steven Spielberg – 8 nomination, 3
nel XXI Secolo
È uno dei registi più
amati e più famosi di tutti i tempi: Steven
Spielberg è stato nominato come Miglior Regista per ben
otto volte. Nel 1978 ha concorso con Incontri ravvicinati del
terzo tipo, nel 1982 con I predatori dell’arca
perduta e nel 1983 con E.T. l’extra-terrestre.
Negli anni Novanta, Spielberg ha vinto due
Oscar come miglior regista: 1994 con Shinder’s
list e nel 1999 con Salvate il soldato Ryan.
Nel XXI Secolo sono arrivate altre tre candidature: nel 2006 con
Munich, nel 2013 con Lincoln e
infine quest’anno con West Side Story.
Spielberg ha dei
numeri da capogiro: è stato nominato per 19 Academy
Awards, 11 volte per il miglior film. Ha girato 14
film nominati agli Oscar. Ha diretto le
prestazioni da Oscar come quella di
Daniel Day-Lewis in Lincoln o quella
di Ariana DeBose, concorrente quest’anno per il
premio di Miglior attrice non protagonista.
Clint Eastwood – 3 volte
nominato agli Oscar
Clint Eastwood è stato nominato per 11
Oscar. Le tre nomination come Miglior regista
risalgono a prima del 2000 e sono state per i
film Unforgiven (1992), Mystic
River (2003), Million Dollar Baby (2004) e Lettere da Iwo
Jima (2006). Ha vinto due volte, per Million Dollar
Baby e precedentemente per Unforgiven. Per
gli stessi due lungometraggi, Eastwood ha anche
vinto il premio Miglior film.
Ha diretto 14 film nominati agli
Oscar e cinque vincitori di Oscar
(Gene Hackman in Unforgiven, Sean Penn e Tim Robbins in
Mystic River, Hilary Swank e
Morgan Freeman in Million Dollar
Baby.
Alejandro González Iñárritu – 3
nomination per la Miglior regia
Alejandro González
Iñárritu è stato nominato tre volte: per Babel
del 2006, per Birdman del 2014 e per The Revenant – Redivivodel 2015.
Ha vinto come Miglior regista per gli ultimi due.
Con Birdman, ha anche vinto nella categoria Miglior
film e Miglior sceneggiatura originale. Nel 2018 ha anche ricevuto
un OscarSpecial Achievement
Award per Carne y Arena.
Iñárritu ha diretto dieci film
nominati agli Oscar e ha vinto
con Leonardo
DiCaprio per The Revenant. Il suo nuovo
lungometraggio, Bardo, se uscirà nel 2022, sarà il primo
film di Iñárritu nell’arco di sette
anni.
Ang Lee – 3 volte candidato agli
Oscar
Ang Lee è stato
nominato agli Oscar nel 2000 con La tigre e il
dragone e ha vinto il premio Miglior regia nel 2005
con I segreti diBrokeback Mountain e nel
2012 per Vita di Pi. Lee è stato
nominato per un totale di otto Oscar, vincendone
tre. Ha inoltre diretto cinque lungometraggi nominati agli come
Miglior film.
Martin Scorsese – 6 nomination in
vent’anni
Martin Scorsese è il secondo regista con il
maggior numero di nomination agli Oscar: con nove
candidature, si piazza dopo Billy Wilder. Sei
delle nomination di Scorsese sono avvenute in
questo secolo. Le candidature sono state per Gangs of New
York del 2002, The Aviator del 2004, The
Departed del 2006, Hugo Cabret del 2011, The Wolf of Wall Street del 2013
e The
Irishman del 2019. Scorsese ha vinto il
premio conThe
Departed.
È stato nominato per 14
Oscar totali. Scorsese ha
diretto 24 spettacoli nominati dall’Academy e cinque attori da
statuetta d’oro: Ellen Burstyn in Alice
non abita più qui, Robert DeNiro in Toro
scatenato, Paul Newman in Il colore dei
soldi, Joe Pesci in Goodfellas, e
Cate Blanchett in The Aviator.
Ogni film dell’MCU è
in primo luogo definibile un film di supereroi, o
cinecomic, ma questo termine ha un’accezione estremamente
ampia e variegata, ingloba molti più significati oltre alla
definizione base del personaggio principale che si serve dei propri
superpoteri per fare del bene. Questo è sempre stato il punto di
partenza della Marvel
per sviluppare storyline complesse nei suoi film, che andassero ad
inglobare anche altri generi cinematografici.
Kevin Feige della
Marvel
è sempre stato famoso per l’esplorazione di diversi generi e
sottogeneri nei suoi film di supereroi; ad esempio, Guardiani della Galassia è considerabile
un’epopea spaziale, Spider-Man: Homecoming una commedia
adolescenziale alla John Hughes mentre Captain America: The Winter Soldier evoca i
thriller politici dell’era Watergate.
Ant-Man – Film sulle rapine
Peyton Reed strappa
un sacco di risate con le sue buffonate connesse alla capacità di
rimpicciolimento umano che possiede, alla “Tesoro,
mi si sono ristretti i ragazzi“, ma
Ant-Man ma è soprattutto un film di
rapina: Scott Lang è un
ladro esperto che viene reclutato da Hank Pym per
introdursi nel suo vecchio laboratorio e rubare la tecnologia di
Yellowjacket dal suo più accanito rivale in
affari.
Dopo che Age of Ultron ha fatto precipitare dal cielo
una città dell’Europa orientale, Sokovia, è stato
rinfrescante per Ant-Man esplorare un conflitto su
piccola scala (scusate il gioco di parole) con una posta in gioco
personale.
Guardiani della Galassia – Epopea
spaziale
Guardiani
della Galassia di James
Gunn ha sancito un vero e proprio momento di svolta
per il MCU:
con un cast di personaggi apparentemente oscuri, una voce singolare
al timone e nessuna connessione con i Vendicatori, Guardiani della Galassia aveva l’oneroso
compito di dimostrare l’unicità e il valore dell’MCU.
Naturalmente, la scommessa è stata
vinta e Guardiani della Galassia è diventato uno
dei più grandi successi al botteghino della Marvel. Oltre ad essere
una classica epopea spaziale, che esplora il lato
cosmico dell’ MCU,
il film è anche una commedia dark e un jukebox musical (o,
tecnicamente, un Walkman musical).
Black Widow – Thriller di
spionaggio
Ai fan della Marvel piace prendere
scherzosamente in giro i Vendicatori senza poteri
o abilità potenti, ma le storyline dei loro film sono spesso
avvincenti e dal ritmo serrato. Ne sono un esempio la serie tv
Hawkeye, che ci ha mostrato Occhio di
Falco come eroe natalizio in stile Die Hard e Black Widow, che si presenta pressoché come
una versione Marvel di un film del
franchise Bourne, con protagonista Matt
Damon.
Anche se il film raggiunge il suo
climax in una sequenza di battaglia dall’impianto piuttosto
standard, con parti della fortezza volante che precipitano dal
cielo, Black Widow è – per la maggior parte –
un avvincente thriller di spionaggio con sequenze
spettacolari, come l’inseguimento in moto e l’evasione programmata
dalla prigione.
Doctor Strange – Realismo
magico
Il “realismo
magico” è un po’ più difficile da definire come genere
rispetto a quelli basati sulle emozioni come l’azione, l’horror e
la commedia; esso descrive essenzialmente storie ambientate in un
mondo in cui la magia è comunemente accettata come una qualcosa di
reale.
Stephen Strange, un
cinico chirurgo di New York, inizialmente stenta a credere alle
promesse dei poteri magici dell’Antico, che
introduce Strange al mondo della magia e delle dimensioni
alternative. Nonostante la diffidenza di Strange, egli si renderà
poi conto della verità delle parole dell’antico, che gli farà
vivere un’esperienza extra-corpoea, nonché scoprire i segreti della
manipolazione del tempo.
Shang-Chi e la leggenda dei dieci
anelli – Film di arti marziali
Con la formula di un padre cattivo e
una grandiosa battaglia finale, Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è
stato criticato per aver seguito un po’ troppo da vicino la
familiare “ricetta” delle origini Marvel.
La verità è che il film ha esplorato una nuova cornice di genere
per l’universo MCU,
ossia i film di arti marziali.
Le scene di lotta nel film non
deludono affatto, con alcune delle coreografie di combattimento più
viscerali e coinvolgenti del franchise che abbiamo mai visto. A
cavallo del secondo atto, poi, Shang-Chi è
coinvolto in un torneo clandestino di arti marziali in pieno stile
I 3 dell’Operazione Drago, film con protagonista
il mitico Bruce Lee. Sequenze come la battaglia
sull’autobus evocano inoltre le frenetiche commedie d’azione di
Jackie Chan, in cui grandiosi stunt si servono di
elementi tipici dello slapstick per combinare
risate e brividi.
Thor – High Fantasy
La storia di un erede al trono
viziato, ritenuto indegno del proprio destino dal suo “estraneo”
padre, il re, ha sfumature pseudo-shakespeariane.
Quindi, non è stato difficile per i Marvel Studios ingaggiare
Kenneth Branagh – l’artista di riferimento di
Hollywood per adattamenti accessibili delle opere di Shakespeare
(e, come si evince dall’apparizione di un fumetto su Thor nel suo
gioiello autobiografico Belfast, un fan di Thor da sempre) – per
introdurre il Dio del Tuono di Chris Hemsworth nel MCU.
Il secondo atto di Thor è definibile come una commedia che vede
l’eroe titolare come “un pesce fuor d’acqua”, dal momento che il
guerriero asgardiano deve capire come adattarsi alla vita tra gli
umani sulla Terra, mentre le sequenze ambientate ad Asgard sono
puro high fantasy.
Eternals – un vero e proprio
sci-fi
Con un ensemble sovrabbondante, una
narrazione in gran parte priva di azione e una quantità enorme di
informazioni che lo spettatore deve assimilare, Eternals è stato uno dei film dell’MCU
più controversi dell’ultimo anno.
Ogni film del MCU
presenta elementi di fantascienza, ma Eternals è forse il primo vero e
proprio racconto sci-fi dell’universo che, con il suo
racconto di antiche specie aliene che condizionano i principali
eventi della Terra, riscrive l’intera storia dell’umanità.
Spider-Man: Homecoming –
Teen-movie
Jon Watts ha
differenziato il tono di Spider-Man: Homecoming dai precedenti film di
Spidey, evocando i classici della commedia liceale
degli anni ’80 tipica del regista John Hughes.
Infatti, possiamo dire che Watts si appoggia su ciò che rende Peter
Parker un tipo diverso di supereroe: la sua ingenuità
adolescenziale.
C’è tanta pressione nell’invitare
una ragazza al ballo di fine anno quanto nel fermare un trafficante
d’armi intergalattico. Inoltre, si può notare il film Una
pazza giornata di vacanza in riproduzione su una TV
durante la sequenza dell’omaggio alla corsa combina-guai di Spidey
attraverso giardini e cortili!
Captain America: The Winter Soldier
– Thriller politico
I Russo hanno
omaggiato i thriller cospirativi dell’era Watergate come I
tre giorni del Condor con il clamoroso colpo di scena
riservato allo S.H.I.E.L.D., che è in realtà rivelato essere una
copertura dell’Hydra in Captain America: The Winter Soldier.
L’assassino a cui viene fatto il lavaggio del cervello è inoltre un
cenno a Va’ e uccidi di John
Frankenheimer.
Il film presenta persino
Robert Redford, uno dei capisaldi attoriali del
genere spionistico, nei panni del cattivo Alexander
Pierce. Redford di solito è il protagonista che viene
preso di mira da un governo corrotto, ma in The Winter
Soldier è il burocrate disonesto che assiste da lontano
agli eventi distruttivi del sequel di Cap.
Doctor Strange In The Multiverse Of
Madness – “Cosmic Horror”
Quando Doctor
Strange nel Multiverso della Follia è stato annunciato
per la prima volta, è stato presentato come il primo film horror
del MCU.
I trailer del film promettono un’opera
lovecraftiana deliziosamente surreale, che si tuffa a
capofitto in terrificanti realtà alternative.
Gli universi paralleli presenti ne
Il Multiverso della Follia includono uno con una
versione malvagia del Doctor Strange, uno con i Vendicatori
scomparsi che prendono vita e uno con una società
segreta guidata dal Professor X, e si spera
che questa sia solo la punta dell’iceberg di un film che avrà molto
da svelare.
Ogni appassionato di videogiochi
avrà desiderato almeno una volta di potersi confrontare nella vita
reale con livelli, ostacoli e boss da sconfiggere proprio come nei
titoli più amati del settore videoludico. Nel film del 2015
Pixels questa è proprio la possibilità
data ad un gruppo di improbabili eroi, chiamati a salvare il mondo
da un’invasione attuata da alcuni dei più celebri personaggi di
videogiochi classici. Titoli come Space Invaders,
Pac-Man, Tetris e Arkanoid prendono qui vita sfoggiando
tutta la loro pericolosità. A dirigere il film vi è Chris
Columbus, noto per film di grande successo come Mamma,
ho perso l’aereo, Mrs. Doubtfire e Harry Potter e la pietra
filosofale.
L’idea per tale stravagante progetto
nasce dall’omonimo cortometraggio francese del 2010 di
Patrick Jean, dove viene mostrata una New York
invasa dai grandi classici dei videogiochi. Grazie al successo
internazionale di questo esperimento, gli studios cinematografici
statunitensi si interessassero da subito a realizzarne una versione
estesa. I diritti vennero infine acquisiti dalla Columbia Pictures.
Per realizzare la pellicola, i produttori si sono avvalsi della
collaborazione di alcune delle maggiori compagnie di videogame, tra
cui Atari, Konami, Bandai Namco Holdings e Nintendo. Così facendo
ha potuto prendere vita uno dei titoli più divertenti e
appassionanti per gli amanti del genere.
Nonostante sia stato stroncato dalla
critica, il film si è affermato al box office come un buon
successo. Pixels ha infatti incassato globalmente circa
237 milioni di dollari a fronte di un budget stimato di 88. Prima
di lanciarsi in una nuova visione del film, sarà certamente utile
approfondire alcuni dei principali dettagli relativi alla trama e
al cast. Proseguendo qui nella lettura si potrà scoprire tutto ciò,
come anche le principali piattaforme streaming contenti il film
all’interno del loro catalogo. Questo garantirà la possibilità di
poter godere di una comoda visione casalinga.
Pixels: la trama del
film
Negli anni ’80 Sam
Brenner, Will Cooper, Ludlow
Lamonsoff e Eddie “The Fire Blaster”
Plant erano ragazzi che, nelle sale giochi, salvavano il
mondo, migliaia di volte, a 25 centesimi a partita. Ormai
cresciuti, questi hanno preso strade profondamente diverse. Cooper
è infatti diventato presidente degli Stati Uniti, mentre Sam è
rimasto un nerd senza speranza. Questi, tuttavia, si ritrova
improvvisamente convocato proprio alla Casa Bianca, dove viene
messo a conoscenza di un’inquietante notizia. Un gruppo di alieni
ha infatti ricevuto la capsula del tempo inviata decenni prima
proprio dai quattro giovani amici. Il problema è che tali esseri
hanno mal interpretato i messaggi contenuti in essa, scambiandoli
per dichiarazioni di guerra.
Per questo motivo, decidono di
attaccare la Terra usando i videogiochi come modelli per i loro
assalti. Sam si troverà così a dover salvare il mondo dalla
distruzione perpetuata da esseri come Pac-Man, Donkey Kong, Galaga,
Centipede e Space Invaders. Egli ha così finalmente la possibilità
di dimostrare che tutti gli anni spesi a giocare ai videogiochi non
sono stati gettati invano, ma che gli hanno invece permesso di
acquisire conoscenze ad altri ignote. Ogni trucco e strategia usate
per vincere possono ora rivelarsi decisive nella guerra per la
salvaguardia dell’umanità. Nella missione non sarà però da solo. Ad
aiutarlo vi saranno infatti lo stesso Cooper, i loro ex amici
Ludlow e Eddie, e l’affascinante Violet von
Patten.
Pixels: il cast del
film
Per interpretare i principali
personaggi del film, il regista decise di ingaggiare una serie di
attori comici, i quali avrebbero potuto apportare ulteriore fascino
all’intero film. Nel ruolo del protagonista Sam Brenner si ritrova
così Adam Sandler,
divenuto celebre di recente per l’acclamato Diamanti grezzi. Per
Pixels egli si è trovato a lavorare con nuovi attori e un
nuovo regista, uscendo così dalla sua tipica comfort zone. In
preparazione al ruolo, ha inoltre passato diverso tempo a studiare
i vari videogiochi previsti dal film, approfondendone particolarità
e strategie. Accanto a lui si ritrova poi Kevin
James, l’unico attore con il quale Sandler vantasse già
delle precedenti collaborazioni. Questo interpreta il presidente
William Cooper, nonché migliore amico di Sam.
L’attrice Michelle
Monaghan dà invece vita a Violet van Patten, interesse
amoroso del protagonista. Il ruolo era originariamente stato
offerto a Jennifer Aniston, la quale però si
dichiarò non interessata. Josh Gad è l’interprete
di Ludlow, mentre Peter Dinklage,
noto per il ruolo di Tyrion nella serie Il Trono di
Spade, è Eddie “Fireblaster”. Nel film sono poi presenti
anche due noti interpreti come Brian Cox nei panni
dell’ammiraglio Porter, e Sean Bean in
quelli del caporale Hill. Quest’ultimo, stanco di interpretare
personaggi che finiscono con il morire, dichiarò di aver accettato
la parte a condizione che il suo personaggio rimanesse in vita alla
fine del film. L’attrice Ashley Benson è invece la
guerriera Lady Lisa. Per tale ruolo, la Benson si è sottoposta ad
un lungo addestramento nelle arti marziali.
Pixels: il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Pixels grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes,
Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, basterà sottoscrivere
un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un
determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì
23 marzo alle ore 21:25 sul canale
Nove.
Secondo MovieWeb, il regista
Matt Reeves ha descritto il suo nuovo film
The Batman come “probabilmente la versione
più terrificante di Batman che abbiate mai visto“. Questa è
un’affermazione audace, ma potrebbe essere vera, dal momento che il
film è impostato come un macabro thriller
psicologico che richiama capisaldi del genere, tra cui
Saw o Se7en, e non mancano svariati jump scares
genuinamente spaventosi (in particolare quelli che coinvolgono le
trappole mortali in stile Jigsaw
dell’Enigmista).
Ma, ad eccezione dei film super
camp di Adam West e Joel
Schumacher, ogni precedente pellicola su Batman ha
incorporato stilemi ed elementi tipici dei film dell’orrore e non
dobbiamo dimenticare che, prima ancora di Reeves,
sia Tim Burton che Zack Snyder si
sono inizialmente fatti un nome nel genere horror.
Il trucco della matita del Joker di
Heath Ledger
Il momento in cui ci rendiamo conto
del terrore implacabile della performance di
Heath Ledger è quando il suo principe
pagliaccio del crimine si imbuca a una riunione sotterranea di
tutti i boss delle gang della città e propone un piano comune per
“uccidere Batman”.
Ad un certo punto dice che eseguirà
un “trucco magico” facendo scomparire una matita;
mentre cerca di eseguire il trucco, uno dei boss ordina ad uno
scagnozzo di attaccare il Joker, che pensa gli
stia solo facendo perdere del tempo. Ma la reazione del Joker non
tarda ad arrivare: afferra la testa dello scagnozzo e gli conficca
con violenza la matita trafiggendogli l’occhio e il cervello e
uccidendolo all’istante.
Il culto dell’Enigmista compare in
Batman (2022)
Cosa c’è di peggio di un assassino
con un passamontagna invernale che terrorizza Gotham? Un intero
esercito di sue identiche copie. Nell’atto finale
di The Batman, le autobombe
dell’Enigmista devastano il lungomare e allagano
Gotham, attirando una folla di sopravvissuti nel Gotham Square
Garden – dove un esercito spaventosamente realistico di sicari
politici mascherati li aspetta per farli fuori con fucili da
cecchino.
La cosa più terrificante del
regno del terrore che esercitano queste armate
dell’Enigmista è l’inquietante realizzazione da
parte di Batman di aver, a suo modo, ispirato anch’egli questi
assassini col suo operato, quando uno di questi afferma:
“Io sono Vendetta“.
La tossina della paura dello
Spaventapasseri in Batman Begins
Lo Spaventapasseri
interpretato da Cillian Murphy è all’altezza del suo
superpotere di incutere paura nelle persone, dato che ha continuato
a terrorizzare gli spettatori per tutta la visione di
Batman Begins. Questa versione live-action del
personaggio indossa un sacco di iuta logoro, con incisi due buchi
per gli occhi e, grazie alla sua tossina della
paura, può evocare le peggiori paure di chi la
respira.
Egli si serve di questo mostruoso
gas proprio per mantenere la gente di Gotham in un costante stato
di panico ma, quando Batman usa la tossina della
paura contro lo stesso Spaventapasseri, il villain
“assaggia” finalmente il suo stesso artefatto, e deve affrontare la
visione terrificante di un demone pipistrello.
Il Joker e i suoi scagnozzi
attaccano la galleria d’arte in Batman (1989)
Sotto la direzione di Tim
Burton, uno dei maestri del surrealismo gotico, Jack Nicholson ha interpretato il
Joker come un perfetto cattivo
dell’orrore. Questo Joker condivide la stessa risata
maniacale e l’oscuro senso dell’umorismo di Jack
Torrance, l’antieroe di Nicholson afflitto dal blocco
dello scrittore in Shining.
In una delle sequenze più spaventose
del film, i clienti di una galleria d’arte sono presi alla
sprovvista dall’attacco di una street gang terrificante:
sono Joker e i suoi scagnozzi che dissacrano l’arte, terrorizzano
gli ospiti e spaventano il pubblico a più non posso.
La sequenza “Knightmare” in Batman
V Superman
Mentre il Bruce Wayne di Robert Pattinson soffre
d’insonnia e dorme ancora meno di Travis Bickle di
Taxi Driver (e ottiene molto più successo
nella sua crociata da vigilante), il Bruce di Ben Affleck dormiva parecchio, per
permettere a Zack Snyder di svuotare una
“scatola dei misteri” in stile J.J.
Abrams nelle sequenze dei suoi sogni.
La sequenza onirica più snervante
dello SnyderVerse è stata soprannominata
“Knightmare“, in cui Batman sogna
di essere in una terra desolata post-apocalittica, di combattere i
Parademoni e di essere terrorizzato da un malvagio
Superman.
I raccapriccianti omicidi
dell’Enigmista in The Batman (2022)
Prima che il pubblico venga
introdotto al Crociato Incappucciato di Robert Pattinson, The Batman inizia con una sequenza in cui
l’Enigmista, dopo aver trovato una finestra aperta
nella casa del sindaco corrotto di Gotham, si intrufola e si
apposta nella penombra dietro alle sue spalle, mentre questi sta
effettuando una chiamata, lamentandosi dei risultati di alcuni
sondaggi.
Dopo essere rimasto nascosto per un
po’ dietro il sindaco, respirando pesantemente, l’Enigmista
finalmente attacca: gli archi penetranti prendono il controllo
della colonna sonora mentre l’Enigmista grida e sfonda il cranio
del sindaco; questo stabilisce il livello di
crudeltà che definisce ogni successivo omicidio
dell’Enigmista nel film.
Il video della tortura ne Il
Cavaliere Oscuro
I video home-made degli omicidi
compiuti dall’Enigmista, che il villain rilascia
ai notiziari di Gotham in The
Batman, ricordano la stessa tipologia di filmati che
il Joker de Il Cavaliere Oscuro era solito
realizzare.
Ne Il cavaliere oscuro, il Joker
diffonde video di se stesso che tortura Bat-men
dilettanti, per far vivere la gente di Gotham nel terrore. Questi
video evocano perfettamente il tema che rende Il cavaliere oscuro
un noir post 11 settembre così toccante: la paura del
terrorismo.
Max Shreck spinge Selina Kyle fuori
dalla finestra in Batman Returns
Dopo che il primo film di Burton ha rivoluzionato il
genere dei cinecomics con rinnovate sfumature umoristiche e
cupe allo stesso tempo, alcuni critici hanno ritenuto che Batman Returns abbia spinto il tema
dell’oscurità un po’ troppo lontano. Infatti, nel sequel sono
numerose le sequenze definibili “dell’orrore”, come quella in cui
Max Schreck spinge una terrorizzata Selina
Kyle fuori da una finestra.
Interpretato da Christopher
Walken, Schreck è un magnate degli affari
senza scrupoli; Selina è invece una sua
dipendente, che lui affronta con rabbia e spinge brutalmente fuori
da una finestra. E’ questo momento scioccante a costituire la base
della origin story della Catwoman
di Michelle Pfeiffer.
Le trappole mortali stile Jigsaw in
The Batman (2022)
Il classico thriller a cui The Batman di Matt
Reeves è più comunemente paragonato è
Se7en, ma alcune delle complesse trappole mortali
dell’Enigmista richiamano anche il modo di agire
del killer “Jigsaw” del franchise cinematografico
Saw .
Dal labirinto di ratti affamati che
l’Enigmista ha attaccato al commissario di polizia, al collare
bomba che ha legato intorno al collo di Gil
Colson, molte delle complicate armi mortali usate
dall’Enigmista sembrano essere state prelevate direttamente da un
film di Saw.
La trasformazione del Joker in
Batman (1989)
Dopo che il Joker
cade in una vasca di sostanze chimiche durante una retata della
polizia e ne esce con la pelle bianca, le labbra rosse e i capelli
verdi, viene portato di corsa in un ambulatorio sotterraneo per
farsi ricostruire il volto con qualsiasi cosa il medico della mafia
riesca a recuperare.
Quando le bende vengono rimosse, il
Joker chiede di vedere uno specchio, poi ride follemente
del proprio riflesso; Burton costruisce
magistralmente la tensione in questa scena mantenendo la telecamera
fissa dietro il Joker, nascondendo così il suo volto.
La A24
Films ha diffuso il primo trailer originale di
Men,
l’annunciato nuovo film del regista di Ex-Machina Alex
Garland. La pellicola che dovrebbe debuttare nelle sale
americano il 20 Maggio 2022 vede protagonista con la candidata
all’Oscar Jessie Buckley,Rory
Kinnear e Papa Essiedu.
Men
parla di una giovane donna va in vacanza da sola nella campagna
inglese dopo la morte dell’ex marito.
Curiosità
Il 6 gennaio 2021 è stato annunciato
che Alex Garland scriverà e dirigerà un film per A24 , con Jessie
Buckley e Rory Kinnear in trattative per recitare. Per quanto
riguarda il casting aggiuntivo, il Sunday Times ha riferito che
Paapa Essiedu stava provando con Jessie Buckley e Rory Kinnear. Le
riprese principali sono iniziate il 19 marzo 2021 e si sarebbero
dovute concludere il 19 maggio 2021 nel Regno Unito. Il 22 maggio
2021, il direttore della fotografia Rob Hardy ha annunciato su
Instagram che le riprese erano terminate
Durante un’intervista con SFX
Magazine (tramite
Games Radar), il regista di Moon
KnightMohamed Diab ha discusso di
come la serie Marvel utilizzi la mitologia
dell’antico Egitto, criticando nel frattempo Wonder Woman 1984 della DC per la sua infelice
rappresentazione dell’Egitto, che ha definito una “disgrazia”. In
effetti, il ritratto non autentico dell’Egitto da parte di
Hollywood è stata una parte importante del discorso di Diab durante
la creazione della serie Marvel, Moon
Knight.
Nel mio discorso, c’era una
parte importante sull’Egitto e su quanto inautentico sia stato
rappresentato nel corso della storia di Hollywood. È sempre
esotico, lo chiamiamo orientalismo. Ci disumanizza. Siamo sempre
nudi, siamo sempre sexy, siamo sempre cattivi, siamo sempre sopra
le righe.
Non vedi mai il Cairo. Si vede
sempre che si tratta della Giordania, del Marocco, a volte della
Spagna, per rappresentare il Cairo. Questo ci fa davvero
arrabbiare. Ricordo di aver visto Wonder Woman 1984 e c’era una
grande sequenza in Egitto ed è stata un disastro per noi. C’era uno
sceicco, per noi non ha alcun senso. L’Egitto sembrava un paese del
medioevo. Sembrava il deserto.
In una recente featurette che ha
accompagnato l’uscita digitale di Spider-Man:
No Way Home (come riportato da Insider), Tobey Maguire ha ammesso di essere stato
“spazzato via” da Tom
Holland durante le riprese del film.
Stando ha quanto dichiara l’attore,
durante le riprese della sua prima scena con Holland, Maguire è
rimasto sbalordito da “quanto fosse bravo nella scena“.
Maguire ha anche descritto il giovane Holland come un attore
generoso e vulnerabile. Vedi la sua citazione completa di
seguito:
“Subito, la prima scena che
abbiamo girato insieme, sono rimasto sbalordito da quanto fosse
bravo nella scena e da quanto fosse generoso e
vulnerabile”.
La trasformazione del
Dottor Michael Morbius è comparsa a Roma, in Piazza Cavour, e a
Milano in Via Dante presso il Castello Sforzesco in un’affissione
3D in digital animation on air sui maxi led Urban Vision.
L’installazione accompagna
l’uscita cinematografica di Morbius.
Il nuovo film, diretto da Daniel Espinosa con Jared Leto, solo al cinema dal 31 marzo è
prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros.
Entertainment Italia. Fanno parte del cast anche Matt Smith, Adria
Arjona, Jared Harris, Al Madrigal e Tyrese Gibson.
Sinossi: Uno dei personaggi più enigmatici e tormentati della
Marvel, l’antieroe Michael Morbius,
arriva sul grande schermo interpretato dall’attore Premio Oscar®
Jared Leto. Infetto da una rara e pericolosa malattia del sangue,
determinato a salvare chiunque sia destinato a subire la sua stessa
sorte, il Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che
inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio
potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.
Morbius, la trama
Uno dei personaggi più enigmatici e
tormentati della Marvel, l’antieroe
Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato
dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e
pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia
destinato a subire la sua stessa sorte, il
Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che
inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio
potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.
Jared Leto è il protagonista dello
spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione
alla Sony, Morbius.
Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico
che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un
siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le
qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.
Matt Smith, Tyrese
Gibson, Adria Arjona e Jared
Harris completano il cast del film, che uscirà nelle
sale italiane il 31 marzo 2022. La Arjona interpreterà Martine
Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei
fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di
sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una
strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della
tradizione.
Si è conclusa ieri, martedì 22
marzo, con una speciale serata di premiazione, la seconda edizione
di MAX3MIN, festival dedicato a cortometraggi
di breve durata di massimo 3 minuti. MAX3MIN ha consolidato la sua
immagine di festival worlwide offrendo 10 giorni di programmazione
gratuita in streaming, con un palinsesto di 100 titoli provenienti
da tutto il mondo, accompagnata dagli appuntamenti in presenza a
Milano con le maratone corti al Cinema Ariosto e le proiezioni per
un massimo di 3 spettatori nel nuovissimo Santa Fe Cinema.
La seconda edizione ha visto un
incremento del pubblico che ha seguito i film sulla
piattaforma www.max3min.com, con una
media di oltre 3000 spettatori al giorno nella sala virtuale
del festival, cui si è aggiunto quello che ha affollato gli
appuntamenti live a Milano. Il pubblico online, proveniente da
tutto il mondo, ha registrato una principale concentrazione in
Italia, Corea del Sud, Messico, Usa, Israele, Argentina, Gran
Bretagna, Grecia, Germania, Perù.
Durante la serata di premiazione,
trasmessa sulla piattaforma del festival a partire dalle ore 21.00
come un vero e proprio AWARDING FILM contenente gli interventi dei
giurati e i corti vincitori, sono stati annunciati i premi della
seconda edizione di MAX3MIN.
La giuria internazionale composta da Jacopo
Quadri (regista e montatore), Carla
Vulpiani (distributrice e
programmer), Camilla
Fawape (musicista), Edo
Brenes (illustratore) e Michael
Heindl (artista e filmmaker, nonché vincitore della
prima edizione di MAX3MIN 2021), ha decretato la Top Ten dei
migliori titoli della Selezione Ufficiale:
1. Automedic di David
Kamau Waronja, Kenya, 2020, 3’
2. Palastik di Asghar Besharati, Islamic Republic of
Iran, 2020, 3’
3. Kellys di Javier Fesser, Spain, 2021, 2’
4. S[QUARE)D di Helena Gudkova, Ukraine, 2021, 3’
5. A Body (Un Corpo) di Milena Tipaldo, Italy, 2021,
2’10”
6. Useless Machines di Kialy Tihngang, United Kingdom,
2021, 2’10”
7. The Monads (Le Monadi) di Stefano Virgilio Cipressi,
Italy, 2022, 2’
8. The Pulse of the Spirit di Eicke Bettinga, Germany,
2020, 1’49”
9. Dollar or Egyptian Pound? di Nadim Suleiman – Egitto/Polonia
10. Another One for Daddy (Még egyet apuka kedvéért) by
Eszter Kajlik, Hungary, 2021, 2’32”
Il Premio per il
Miglior Film, del valore di 3.000 euro, è stato assegnato
a Automedic di David Kamau
Waronja con la seguente motivazione: “Per la descrizione dinamica e incalzante di una storia che si
dimostra contemporanea quanto inaspettata, e con una maestria e
controllo dei codici esemplare, considerata la semplicità dei mezzi
produttivi, e per la capacità di restare molto impresso nella
memoria, Automedic è il vincitore. Rappresenta una sorprendente
boccata d’aria fresca nel panorama del cortometraggio contemporaneo
e mostra come, nella nostra epoca digitale, ci siamo scordati come
distinguere tra ciò che è rilevante da ciò che non lo è e la
soddisfazione superficiale dai problemi esistenziali.”
Per NEXT GEN, la nuova sezione del
festival dedicata agli studenti cui concorrevano tutti i film
realizzati proprio da studenti, i curatori del programma del Lago
Film Festival (Mirta Ursula Gariboldi, Morena Faverin, Alessandro
Del Re) hanno assegnato il MAX3MIN NEXT GEN AWARD, costituito
da un premio tecnico ovvero una Camera Panasonic Lumix
DMC-G80MEG-K, a Good Resolutions di Sara
Priorelli:“Un lavoro audace e piacevolmente spontaneo, Good
Resolution di Sara Priorelli esplora in modo esemplare la forma
breve tratteggiando in soli 2 minuti e 38 secondi desideri e
debolezze umane con uno stile amabilmente grezzo e colori vividi e
urlanti”
Nella serata di chiusura, sono stati
assegnati inoltre il Premio del
Pubblico a S[QUARE)D di
Helena Gudkova.La redazione di RollingStone, media partner del
festival, ha inoltre assegnato una Menzione
Speciale a Best Foreigners
Forever di Daniela Cruz, “per la
scelta ironica e coraggiosa del musical nel raccontare le emozioni
che tutti abbiamo vissuto in questi due anni di pandemia. E
l’abbattimento della quarta parete, con l’operatore che diventa a
tutti gli effetti protagonista della storia, è una scelta
intelligente, capace di sfruttare al massimo i pochi mezzi a
disposizione”.
Oggi Netflix rilascia le prime immagini di
Stranger Things 4, l’attesissima
quarta stagione di Stranger
Things, che sarà disponibile in due parti in uscita
nel 2022 (volume 1: 27 maggio; volume 2: 1° luglio).
Sono passati sei mesi
dalla battaglia di Starcourt, che ha portato terrore e distruzione
a Hawkins. Mentre affrontano le conseguenze di quanto successo i
nostri amici si separano per la prima volta, e le difficoltà del
liceo non facilitano le cose. In questo periodo particolarmente
vulnerabile arriva una nuova e orribile minaccia soprannaturale
assieme a un mistero cruento che, una volta risolto, potrebbe
mettere fine agli orrori del Sottosopra.
Dal suo debutto nel 2016,
il fenomeno globale di Stranger
Things ha ottenuto oltre 65 riconoscimenti e 175
candidature a premi tra cui Emmy, Golden Globe, Grammy, SAG, DGA,
PGA, WGA, BAFTA, un Peabody Award, AFI Program of the Year,
People’s Choice Awards, MTV Movie & TV Awards, Teen Choice Awards e
molti altri. Lo show candidato per tre volte come Miglior serie
drammatica agli Emmy è uno dei titoli più guardati su Netflix: la
terza stagione ha totalizzato 582 milioni di ore di visione,
classificandosi al secondo posto nella Top 10 delle serie in lingua
inglese, mentre la seconda stagione si trova al decimo posto con
427 milioni di ore di visione. La serie Stranger Things è stata
ideata dai Duffer Brothers ed è prodotta da Monkey Massacre
Productions e 21 Laps Entertainment. I Duffer Brothers sono i
produttori esecutivi, affiancati da Shawn Levy e Dan Cohen di 21
Laps Entertainment, e Iain Paterson.
Al via a Roma le riprese, in
contemporanea, di due nuovi film targati Minerva
Pictures in collaborazione con
ILBE: Kid
Santa e Billie’s Magic
Word. Le due pellicole, che saranno girate in “live
action”, tecnica che unisce attori reali e personaggi animati,
saranno interpretate dalle due star hollywoodiane Alec e William
Baldwin che, a parte il documentario My Promise to
P.J. firmato dal fratello Daniel, si ritrovano per la prima
volta a condividere un set. Poco più di due settimane di riprese
romane, in cui la capitale farà da sfondo a tutte le scene action
dei due film. Entrambi, seppur in modo diverso, si inseriscono nel
genere di film dedicati alla famiglia e alla programmazione
natalizia. Dietro la macchina da presa, Francesco
Cinquemani, che torna a dirigere Alec Baldwin
dopo Andròn: The Black Labyrinth. Nel cast
anche Elva Trill, che sarà protagonista al
cinema a giugno con Jurassic World Dominion, nuovo
capitolo della celebre saga di Jurassic Park.
Alex Wolff si
unisce a Oppenheimer di
Christopher Nolan, in un cast di stelle che
include Cillian Murphy nel ruolo del protagonista,
Robert Downey Jr. nel ruolo del Commissario
statunitense per l’energia atomica Lewis Strauss e
la star di Black WidowFlorence Pugh nel ruolo della psichiatra
americano Jean Tatlock.
A completare l’impressionante
formazione c’è
Matt Damon nel ruolo del direttore del Manhattan
Project Leslie Groves Jr., Emily Blunt nel ruolo della moglie di Robert
Oppenheimer, Kitty Oppenheimer, Benny
Safdie nel ruolo del fisico teorico del “padre della bomba
all’idrogeno” Edward Teller e Josh Hartnett nei panni del fisico vincitore
del premio Nobel Ernest Lawrence. Altri membri del cast in ruoli
non specificati includono Rami Malek di No Time to
Die, Matthew Modine, Alden
Ehrenreich, Jason Clarke, James
D’Arcy e Kenneth Branagh.
L’uscita del film è prevista per il
21 luglio 2023. Uno slot che Nolan ha occupato in passato con
Dunkirk e Il Cavaliere Oscuro il Ritorno con un
enorme successo. La capacità virtuosistica di Nolan di realizzare
“film evento” assicura che non manchi mai l’interesse dei più
grandi attori di Hollywood, quindi Hartnett sicuramente non sarà
l’ultimo annuncio del casting di Oppenheimer.
Oppenheimer, il
film
Universal distribuirà Oppenheimer
nelle sale in tutto il mondo e distribuirà il film in Nord America.
Christopher Nolan produrrà anche insieme a
Emma Thomas e Charles Roven di Atlas
Entertainment. Il film si baserà sul libro vincitore del
Premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert
Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Nel cast
Cillian Murphy, Emily Blunt, Rami Malek, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett,Jason Clarke, Alex
Wolff, Josh Peck e
Matt Damon.
Le immagini dei casting di Mad Max: Fury Road appena condivise da Kyle
Buchanan, rivelano le foto/provino di Gal Gadot e
Zoë Kravitz alle loro audizioni per il film. Diretto
da George Miller, autore anche di tutti i
precedenti film di Mad Max, Fury Road è stato un riavvio del
franchise, interpretato da Charlize Theron nei panni di Furiosa e
Tom Hardy nei panni di Max Rockatansky. Il
film d’azione del 2015 era interpretato anche da
Nicholas Hoult,
Rosie Huntington-Whiteley, Riley Keough,
Zoë Kravitz e Hugh Keays-Byrne. Il
film ha avuto un enorme successo di critica e pubblico, nonostante
sia stato funestato da molteplici ritardi di produzione e
controversie sul set.
Mentre Mel Gibson
doveva tornare a essere Max, il ruolo di Furiosa è stato
corteggiato a lungo da molte attrici, tra cui Angelina
Jolie, Jessica Chastain, Gugu Mbatha-Raw, Ruth Negga e
Gal Gadot, che hanno quasi ottenuto la
parte.
Nel suo nuovo libro Blood, Sweat
& Chrome: The While & True Story of Mad Max: Fury Road,
Kyle Buchanan ha rivelato che l’audizione di Gadot
per Furiosa è stata incredibile (secondo la direttrice del casting
di Miller, Ronna Kress), ma che la sua età era un
problema durante il casting contro le mogli di Immorten Joe.
In una nuova serie di tweet per
promuovere il suo libro, Buchanan ha condiviso la foto
dell’audizione di Gadot a Londra nel 2009, così come quella di
Kravitz, che ha ottenuto il ruolo di Toast The Knowing nel
film. Buchanan nota che Kravitz ha fatto il test al fianco di
Jeremy Renner, che era in lizza per il ruolo di
Max, che alla fine è andato a Tom Hardy.
My book "Blood, Sweat & Chrome: The Wild &
True Story of Mad Max: Fury Road" has been out for a month! Let's
celebrate that with some never-before-seen casting photos. Here's
Gal Gadot from her London audition to play Furiosa. (And she almost
got the role.) pic.twitter.com/eApdG5HeQG
In un’esclusiva di
Screen Rant, Jared Leto, che dal 31 marzo arriverà sugli
schermi italiani con Morbius,
condivide la sua eccitazione per il futuro del personaggio. Date le
connessioni con l’Universo di Spider-Man della Sony, l’attore
afferma che gli sembra naturale che il suo personaggio si incontri
con il Venom di Tom Hardy, ma esprime anche una preferenza precisa
su un altro personaggio molto amato del MCU.
“Oltre a Iron Man di Robert
Downey, ci sono così tante persone che sarebbero fantastiche. Ma,
ovviamente, Venom avrebbe molto senso. Sarebbe
divertente.”
Morbius, la trama
Uno dei personaggi più enigmatici e
tormentati della Marvel, l’antieroe
Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato
dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e
pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia
destinato a subire la sua stessa sorte, il
Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che
inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio
potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.
Jared Leto è il protagonista dello
spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione
alla Sony, Morbius.
Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico
che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un
siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le
qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.
Matt Smith, Tyrese
Gibson, Adria Arjona e Jared
Harris completano il cast del film, che uscirà nelle
sale italiane il 31 marzo 2022. La Arjona interpreterà Martine
Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei
fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di
sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una
strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della
tradizione.
L‘A24
Films ha diffuso l’annuncio ufficiale del trailer di
Men,
l’annunciato nuovo film del regista di Ex-Machina Alex
Garland. La pellicola che dovrebbe debuttare nelle sale
americano il 20 Maggio 2022 vede protagonista con la candidata
all’Oscar Jessie Buckley,Rory
Kinnear e Papa Essiedu.
Men
parla di una giovane donna va in vacanza da sola nella campagna
inglese dopo la morte dell’ex marito.
Curiosità
Il 6 gennaio 2021 è stato annunciato che Alex Garland scriverà e
dirigerà un film per A24 , con Jessie Buckley e Rory Kinnear in
trattative per recitare. Per quanto riguarda il casting
aggiuntivo, il Sunday Times ha riferito che Paapa Essiedu stava
provando con Jessie Buckley e Rory Kinnear. Le riprese principali
sono iniziate il 19 marzo 2021 e si sarebbero dovute concludere il
19 maggio 2021 nel Regno Unito. Il 22 maggio 2021, il direttore
della fotografia Rob Hardy ha annunciato su Instagram che le
riprese erano terminate
Con un videomessaggio esclusivo per
l’Italia, Ellen Pompeo (Meredith Grey) e
Stefania Spampinato (Carina DeLuca) ricordano ai
fan che da oggi, mercoledì 23 marzo, tornano su Disney+ i nuovi episodi della
diciottesima stagione di Grey’s Anatomy e
della quinta
stagione di Station 19.
Le due serie ripartono dopo una pausa, entrambe con il nono
episodio delle rispettive stagioni, dove le storie degli amati
protagonisti si incrociano ancora una volta in un doppio
episodio crossover: “Partiti dal nulla”, il nono episodio
della quinta stagione di Station 19, e “Non è il momento
di morire”, la seconda parte del crossover nonché nono episodio
della diciottesima stagione di Grey’s Anatomy. Le serie
proseguiranno poi con un nuovo episodio a settimana.
Vincitrice del Golden Globe
Award nel 2007 per la migliore serie drammatica e nominata per
diversi Emmy , tra cui Miglior Serie Drama, Grey’s Anatomy
è considerata una delle serie televisive più popolari del nostro
tempo. Il medical drama, giunto alla sua diciottesima
stagione, segue Meredith Grey e il team di medici del Grey Sloan
Memorial che si trovano ad affrontare quotidianamente decisioni di
vita o di morte. I protagonisti cercano conforto l’uno nell’altro
e, a volte, più di una semplice amicizia. Insieme scoprono che
nella medicina e nelle relazioni non tutto può essere bianco o
nero.
Grey’s Anatomy è interpretata da Ellen Pompeo (Meredith
Grey), Chandra Wilson (Miranda Bailey), James Pickens Jr. (Richard
Webber), Kevin McKidd (Owen Hunt), Kim Raver (Teddy Altman),
Camilla Luddington (Jo Wilson), Caterina Scorsone (Amelia
Shepherd), Kelly McCreary (Maggie Pierce), Chris Carmack (Atticus
“Link” Lincoln), Jake Borelli (Levi Schmitt), Richard Flood (Cormac
Hayes) e Anthony Hill (Winston Ndugu). Shonda Rhimes
(Scandal, Le regole del delitto perfetto,
Station 19) è la creatrice ed executive producer della
serie. Betsy Beers (Scandal, Le regole del delitto
perfetto, Station 19), Mark Gordon (Salvate il
soldato Ryan) Krista Vernoff (Shameless) Debbie Allen, Zoanne Clack e Meg
Marinis sono gli executive producer. Grey’s Anatomy è
prodotta da ABC Signature, parte dei Disney Television Studios.
Praticamente cresciuta nella
Stazione 19 di Seattle, Andy Herrera è una vigilessa del fuoco
sicura di sé ed è anche la figlia di Pruitt Herrera, il formidabile
capo della caserma. Il capitano Pruitt è stato l’ispirazione
principale di Andy per diventare un pompiere ed è un mentore sia
per lei che per Jack Gibson, il tenente della stazione. Jack è
impavido come Andy, ma quando i due sono insieme, volano scintille
e gli opposti si attraggono.
Station 19 è interpretata da Jaina Lee Ortiz (Andy
Herrera), Jason George (Ben Warren), Grey Damon (Jack Gibson),
Barrett Doss (Victoria Hughes), Alberto Frezza (Ryan Tanner), Jay
Hayden (Travis Montgomery), Okieriete Onaodowan (Dean Miller),
Danielle Savre (Maya Bishop) e Miguel Sandoval (Captain Pruitt
Herrera). La serie drama è prodotta ABC Studios. Stacy McKee
(Grey’s Anatomy) è showrunner ed executive
producer, insieme a Shonda Rhimes e Betsy Beers. Paris Barclay
(Pitch e Sons of Anarchy) è il producing director
ed executive producer della serie.
Dopo essere stato annunciato dal
molto tempo come il protagonista di Megalopolis,
il vincitore del Golden Globe
Oscar Isaac (Ex
Machina, Moon
Knight) sarebbe uscito dal cast dell’atteso prossimo film
drammatico epico di Francis Ford Coppola, a
rivelarlo è stato il sito Showbiz 411. La fonte rileva che
la ricerca del casting per un nuovo attore protagonista è
attualmente in corso, con Coppola che prevede di iniziare la sua
produzione questo settembre a New York.
L’anno scorso, il regista premio
Oscar ha rivelato che stava ingaggiando un cast stellare che
includeva Forest Whitaker, Cate Blanchett, Jon Voight,
Zendaya, Michelle Pfeiffer, Jessica Lange e James
Caan per il suo prossimo
progetto.Tuttavia, non è ancora chiaro se
tutte le trattative sono poi andate a buon fine o meno.
Francis Ford Coppola ha anche confermato che sta
spendendo i propri soldi in modo che il progetto dei suoi sogni
possa raggiungere il budget target di oltre $ 100 milioni di
dollari.
Megalopolis
è il progetto della vita per Francis Ford Coppola
su cui lavora sin dagli anni ’80. Ambientato nell’America moderna,
è incentrato sulle conseguenze di un disastro devastante, in cui un
architetto vuole ricostruire New York City come un’utopia. Il
regista 82enne ha confermato che la storia esplorerà temi attuali,
ma conterrà anche influenze epiche romane.
“Il concetto del film è un’epopea
romana, nel tradizionale modo di Cecile B. DeMille
o Ben-Hur , ma raccontata come una
controparte moderna incentrata sull’America”, ha spiegato
Coppola. “È basato su The
Catiline Conspiracy, che ci viene dall’antica
Roma. Questo è stato un famoso duello tra una patrizia,
Catilina, e quella parte sarà interpretata da Oscar Isaac, e il
famoso Cicerone, che sarà Forest Whitaker. Ora è il sindaco
assediato di New York, durante una crisi finanziaria, simile a
quella affrontata dal sindaco Dinkins. Questa storia si svolge in
una nuova Roma, un’epopea romana ambientata in tempi moderni.
L’epoca di ambientazione non ha un anno specifico nella New York
moderna, è un’impressione della New York moderna, che io chiamo
Nuova Roma”.
In occasione dell’uscita in home
video di Spider-Man:
No Way Home la Sony Pictures ha
diffuso un’interessante clip dai contenuti speciali che ci svela un
Easter Eggs forse qualcuno di noi disattento non ha colto.
Il video, che potete vedere
qui sotto, ci riporta a Hogwarts, dove il Newt di Eddie
Redmayne, il Jacob
Kowalski di Dan
Fogler, il Theseus di
Callum Turner e la Professoressa Eulalie Hicks di
Jessica Williams sono stati riuniti da Silente
nella Stanza delle Necessità. Animali
fantastici – I segreti di Silente debutterà al cinema
in Italia il 13 Aprile 2022.
Animali
fantastici – I segreti di Silente della Warner Bros.
Pictures è la nuova avventura del Wizarding World creato da
J.K. Rowling. Animali
fantastici – I segreti di Silente presenta un cast
guidato dal premio Oscar
Eddie Redmayne (“La teoria del tutto”), il due volte
candidato all’Oscar Jude Law (“Ritorno a Cold Mountain”, “Il
talento di Mr. Ripley”), con Ezra Miller, Dan Fogler,
Alison Sudol, Callum Turner,
Jessica Williams,
Katherine WaterstoneMads Mikkelsen.David Yates
ha diretto Animali fantastici – I segreti di
Silente, un film scritto da J.K. Rowling
e Steve Kloves, basato su una sceneggiatura di
J.K. Rowling. I produttori del film sono
David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves, Lionel
Wigram e Tim Lewis, mentre Neil
Blair, Danny Cohen, Josh
Berger, Courtenay Valenti e
Michael Sharp sono i produttori esecutivi.
In Animali
fantastici – I segreti di Silente Il professor Albus
Silente (Jude Law) sa che il potente mago oscuro Gellert
Grindelwald (Mads Mikkelsen) è intenzionato a prendere il controllo
del mondo magico. Non essendo in grado di fermarlo da solo, Silente
affida al magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne) il compito di
guidare un’intrepida squadra di maghi, streghe e un coraggioso
Babbano pasticcere in una pericolosa missione, dove incontrano
vecchie e nuove creature e si scontrano con la crescente legione di
seguaci di Grindelwald. Con una posta in gioco così alta, quanto a
lungo Silente potrà restare in disparte?
Il team creativo che ha lavorato
dietro le quinte include il direttore della fotografia George
Richmond (“Rocketman”, “Kingsman: Il cerchio d’oro”), lo scenografo
vincitore di tre Oscar® Stuart Craig (“Il paziente inglese”, “Le
relazioni pericolose”, “Gandhi”, i film di “Harry Potter” e
“Animali fantastici”) e lo scenografo Neil Lamont (“Solo: A Star Wars Story”, “Rogue One: A Star Wars Story”),
la costumista vincitrice di quattro Oscar® Colleen Atwood
(“Chicago”, “Memorie di una geisha”, “Alice in Wonderland”,
“Animali fantastici e dove
trovarli”) e il montatore che da tempo collabora con Yates,
Mark Day (“Animali
fantastici: i crimini di Grindelwald”, gli ultimi quattro film
di “Harry Potter”). La musica è del nove volte candidato all’Oscar®
James Newton Howard (“Notizie dal mondo”, “Animali fantastici: i
crimini di Grindelwald”, “Defiance – I giorni del coraggio”,
“Michael Clayton”, i film di “Hunger Games”).
La Warner Bros. Pictures presenta
una produzione Heyday Films, un film di David Yates,
Animali fantastici – I segreti di Silente. Il film
sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, e
l’uscita nelle sale italiane è prevista per il 13 Aprile
2022.
Lightyear
– La vera storia di Buzz, il lungometraggio
originale Disney e Pixar che segue il leggendario Space Ranger in
un’avventura intergalattica, arriverà il 15 giugno nelle sale
italiane. La nuova avventura d’azione racconta le origini di Buzz
Lightyear, l’eroe che ha ispirato il giocattolo di Toy
Story.
Lightyear
– La vera storia di Buzz è diretto da Angus
MacLane, regista vincitore dell’Annie Award e animatore veterano di
Pixar che ha co-diretto Alla
Ricerca di Dory del 2016, ed è prodotto da Galyn Susman
(il corto Toy Story: Tutto un altro mondo).
Il premiato compositore Michael Giacchino, che ha firmato le
musiche di The Batman e Spider-Man: No Way Home, comporrà la colonna sonora di
Lightyear – La vera storia di Buzz. Giacchino ha un
rapporto di lunga data con Pixar: ha vinto un Oscar, un Golden
Globe e un GRAMMY per la colonna sonora originale di Up.
Inoltre, la sua filmografia Pixar include, tra gli altri, Gli
Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi,
Ratatouille, Cars 2, Inside Out,
Coco e Gli Incredibili 2.
Adam Berg debutta
alla regia con un film
Netflix apocalittico che però parla della realtà
attuale (virus e guerra) e del suo paese (la Svezia). Granchio
Nero è il racconto crudo di un conflitto combattuto da
soldati improvvisati: uomini e donne strappati alla propria vita e
resi guerrieri per ordini inopponibili. Il punto di vista è quello
di una madre (Noomi Rapace) e le parole d’ordine a
cui la donna risponde sono speranza e resilienza.
La trama di Granchio Nero
Edh (Noomi
Rapace) e la figlia sono in giro in macchina nella propria
città svedese. Tutto sembra normale. Improvvisamente, spari e rombi
di aerei invadono i loro spazi: le due vivono in un pese in guerra.
La bambina viene rapita dai soldati.
Stacco. Lo scenario è ora
chiaramente bellico: Edh si trova su un treno insieme ad
altre persone armate. Viene fatta scendere: è stata chiamata dal
governo per svolgere una missione tanto insolita quanto
disperata, l’operazione Granchio Nero. Insieme ad altri
soldati, Edh deve portare in salvo una serie di capsule
preziose per il paese e necessarie per vincere la guerra. La
difficoltà della missione è nel percorso che devono compiere i
soldati: devono attraversare un territorio completamente
ghiacciato, pattinando per migliaia di chilometri lungo il confine
con il nemico. Nell’instabilità generale della situazione – la
guerra, il ghiaccio, la disperazione, l’unica cosa che dà forza a
Edh è la speranza di riabbracciare la figlia.
La Svezia: fredda, grigia,
desolata
Ciò che fa da sfondo a
Granchio Nero è la Svezia. Nel film, i luoghi
freddi, innevati, ghiacciati e bui si uniscono allo scenario
bellico, post-apocalittico e desolato. Vestiti sgualciti, armi,
divise militari, morti per strada, vagabondi, profughi. Ghiaccio,
neve, boschi scuri. Tutto è terribilmente grigio e sgualcito.
Il film possiede le tipiche tinte
desaturate dei film nord-europei. In questo caso, i colori non solo
esprimono uno stile registico, ma si abbinano anche bene al tema
trattato nel film. Luoghi, temi e colori a tratti paragonabili a
quelli di Dunkirk
di Christopher
Nolan.
Raccontare la guerra nel
2022, guardando al futuro e parlando di donne
Al centro di Granchio
Nero – del film come della missione – c’è
Edh. Adam Berg racconta di una madre,
privata della figlia e della sua femminilità e costretta a
combattere per una causa in cui nemmeno crede. L’attrice è Noomi Rapace, volto già visto in film come
Sherlock Holmes – Gioco di Ombre,Prometheus di Ridley Scotte Passion di
Brian De Palma. I tratti e le espressioni
dell’interprete sono essenziali per rendere il suo personaggio
quella figura materna indurita dal conflitto: Edh
vuole soltanto riabbracciare la figlia, ma per poterlo fare deve
agire in modo tutt’altro che materno.
La forza del lungometraggio risiede
anche nel tentativo di attualizzare il tema della guerra: per
quanto possa sembrare un film fantascientifico e post-apocalittico,
Granchio Nero mostra una plausibile risposta ad
una domanda altrettanto plausibile: cosa succederebbe se, oggi,
scoppiasse una guerra in Europa?
Un film terribilmente attuale
Granchio Nero,
visto oggi, spaventa. Il tema bellico in un paese,
la Svezia, agli occhi di tutti visto come pacifico e benestante è
attualissimo e si aggiunge all’altra grande preoccupazione del
nostro tempo: un virus distruttivo. In questo
caso, il virus
è visto come un’arma, uno strumento estremamente potente per
vincere la guerra. Il film riflette su temi moralmente non
indifferenti e pone domande sostanziose allo spettatore: è peggio
un conflitto combattuto corpo a corpo o una pandemia? Un virus può
avere lo stesso effetto di un’arma atomica?
Il discorso al centro del film è
forte: quali scenari può assumere una guerra oggi, dopo Hiroshima e
Nagasaki, dopo Wuhan, dopo (o durante?) una pandemia globale? Il
regista Adam Berg coglie ed esprime una
preoccupazione vivamente sentita dalla società occidentale, che
vive nel benessere ma che si sente sul filo del rasoio. Le
premesse fantascientifiche, i luoghi post-apocalittici e la
disumanità di Granchio Nero sfondano lo schermo e
arrivano dritti allo stomaco dello spettatore, oggi forse
particolarmente sensibile ai temi trattati dal regista.
Il 2021 è stato un anno molto
insolito per i film Marvel, tuttavia sappiamo che i prossimi
mesi saranno pieni di sorprese e di aspettative e che non
mancheranno, quest’anno, importanti Film Marvel 2022.
Dopo qualche esperimento per
qualcuno rischioso, come Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli e
alcuni passi decisamente “sicuri” come invece è stato Spider-Man: No Way Home, ci aspetta un anno
interessante di film che, come ormai sappiamo, raccolgono le
conseguenze di quello che è accaduto fino a questo momento nel
MCU. Ma
cosa aspettarsi dai Film Marvel 2022?
Quali supereroi Marvel torneranno
al cinema?
Trai più attesi Film
Marvel 2022, c’è
sicuramente il ritorno di Doctor Strange, che dopo aver combinato
qualche pasticcio in No Way Home, ci accompagna nel Multiverso della Follia, e non sarà solo, visto che
con lui ci sarà anche Wanda, reduce dall’impresa di Westview,
insieme a qualche altro personaggio che magari non ci aspettiamo di
vedere.
Non solo, Thor, Black
Panther, Spider-Man animato sono coloro che torneranno sul
grande schermo e che ingrossano le fila dei Film Marvel 2022, e tra questi ci
saranno anche dei volti nuovissimi, come quello di Jared Leto, che ha prestato le sue fattezze a
Morbius,
il vampiro vivente, e che esordirà sul grande schermo a marzo, una
vera e propria novità, trai Film Marvel 2022.
Tutti i film Marvel in uscita al
cinema e su piattaforma nel 2022
Morbius
È dal 10 luglio 2020 che
aspettiamo l’uscita di Morbius ma la Sony continua a
posticipare l’arrivo in sala del film. In ogni caso, sembra che il
2022 sia l’anno giusto per la pellicola di Daniel
Espinosa. Finalmente scopriremo come queso film
Marvel della Sony si
collega agli altri e se attribuisce valore all’MCU.
Morbius
vede Jared Leto nel ruolo di Michael
Morbius, un biochimico affetto da una rara malattia del sangue
che, nel tentativo di
curarsi, si infetta inavvertitamente. Il protagonista acquisisce
così una sorta di vampirismo che gli garantisce abilità
sovrumane.
Nel film, il Dottor
Strange di Benedict Cumberbatch chiede
l’aiuto a Wong (Benedict Wong) e
Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) per correggere
l’errore che è stato commesso durante No Way Home e
chiudere definitivamente la porta del Multiverso.
Sembra che Doctor Strange nel
Multiverso della Folliaporterà la magia
dell’Universo Cinematografico Marvel ad un livello
completamente nuovo: basta vedere l’incredibile trailer del film o
le scene post-credit di No Way Home.
Thor: Love and Thunder
Taika
Waititi torna a dirigere un film per l’Universo
Cinematografico Marvel. Dopo Thor: Ragnarok del 2017, nel 2022 il
regista porta in sala il sequel, Thor: Love and Thunder.
L’entusiasmo per la quarta
pellicola della saga di Thor è alto e arriva anche da
parte del cast. Tra gli attori ci sarà ancora Chris
Hemsworth come Dio del Tuono eTessa Thompson come
Valchiria, già amati dai fan di Thor: Ragnarok.
Torna ancheNatalie Portman:
non si vedeva l’attrice nel mondo Marvel dal 2013.
Portman riprende il suo ruolo di Jane
Foster.
Spider-Man: Across the
Spider-Verse (Part One)
Sony e
Warner Bros. presentano un nuovo film della saga
dell’Uomo Ragno, Spider-Man: Across the Spider-Verse
(Part One). Dopo Spider-Man – Un nuovo universo, premiato agli
Oscar come Miglior film d’animazione, Miles
Morales torna come protagonista per un nuovo capitolo sul
Ragnoverso.
L’avventura vedrà l’amichevole supereroe di
quartiere attraverserare il Multiverso per unire le forze con
Gwen Stacy e un nuovo team di Spider-People e
affrontare un criminale più potente di qualsiasi altro fino ad ora
incontrato.
Spider-Man: Across the Spider-Verse è un
capitolo così maestoso che è stato diviso in due film.La prima parte arriverà a fine 2022,
mentre la seconda seguirà nel 2023. Finora i membri confermati del
cast sono Shameik Moore che torna a doppiare
Miles Morales, Hailee Steinfeld come
Gwen Stacy, e, sorprendentemente – Oscar
Isaac che sarà la voce di Spider-Man
2099!
Black Panther: Wakanda
Forever
È stata una produzione
complicata quella di Black Panther: Wakanda
Forever. Non solo per i problemi tecnici, ma anche per
la pandemia e per il terribile colpo dato dalla prematura scomparsa
di Chadwick Boseman. Finalmente però, sembra che
il film sia giunto al termine e sia pronto ad uscire nelle sale per
il 2022.
Il
produttore esecutivo Nate Moore ha chiarito che
T’Challa non sarà visto nell’Universo MCU 616, scelta che omaggia e
rispetta l’ultima, grande e amata performance di Chadwick
Boseman come Re del Wakanda.
A
chi andrà il mantello della Pantera Nera, resta per ora un
mistero.Forse anche per
questo motivo, il film Marvel è in cima alla
Top Ten Fandango dei film più attesi del 2022.
Halo,
l’attesissima serie originale Paramount+, in Italia sarà disponibile da
domani, 24 marzo in streaming su NOW e on
demand su Sky (in versione originale
sottotitolata), mentre lunedì 28 marzo parte su Sky
Atlantic la messa in onda della versione in italiano.
Ambientata nell’universo narrativo
creato per la prima volta nel 2001 con il lancio del primo “Halo”
per Xbox, la serie mette in scena un epico conflitto del 26° secolo
tra l’umanità e una minaccia aliena nota come Covenant.
La serie vede come protagonisti
Pablo Schreiber (“American Gods”) nel ruolo del
super soldato Master Chief; Natascha McElhone
(“Californication”, “Hotel Portofino”, “Designated Survivor”) nei
panni della dottoressa Halsey, brillante, tormentata e
imperscrutabile creatrice dei super soldati Spartan; e Jen Taylor
(serie di videogiochi “Halo”, RWBY) nei panni di Cortana, l’IA più
avanzata nella storia umana e potenzialmente la chiave per la
sopravvivenza della razza umana.
Nel cast anche Bokeem Woodbine
(“Fargo”), Shabana Azmi (“Fire”), Natasha Culzac (“The
Witcher”), Olive Grey (“Half Moon Investigations”), Yerin Ha
(“Reef Break”), Bentley Kalu (“Avengers: Age of Ultron”), Kate
Kennedy (“Catastrophe”), Charlie Murphy (“Peaky Blinders”) e Danny
Sapani (“Penny Dreadful”). Si uniscono al cast nei panni di
personaggi originali della serie anche Ryan McParland (“6Degrees”),
Burn Gorman (“The Expanse”) e Fiona O’Shaughnessy (“Nina
Forever”).
Halo è
uno dei videogiochi più di successo di sempre ed è diventato un
fenomeno di intrattenimento globale, con all’attivo più di 82
milioni di copie vendute in tutto il mondo e più di 6 miliardi di
dollari di fatturato complessivo.
La serie è stata già rinnovata per
una seconda stagione prima ancora del debutto della prima.
Halo è
prodotta da SHOWTIME® in associazione con 343 Industries, assieme
alla Amblin Television di Steven Spielberg. Produttore esecutivo è
Steven Kane, assieme a Steven Spielberg, Darryl Frank e Justin
Falvey per Amblin Television in collaborazione con 343 Industries,
il regista Otto Bathurst e Toby Leslie per One Big Picture, e Kyle
Killen e Scott Pennington per Chapter Eleven. Kiki Wolfkill, Frank
O’Connor e Bonnie Ross sono i produttori esecutivi lato 343
Industries. La distribuzione internazionale della serie è affidata
a Paramount Global Distribution Group.
Non è detto che un
cattivo non sappia ragionare: spesso nei
film d’avventura e di
supereroi, un nemico subdolo e geniale è ciò che rende il
conflitto avvincente. Ci sono cattivi che hanno come unica forza la
malvagità, mentre altri piacciono perché possiedono un movente
valido agli occhi dello spettatore. C’è chi ha buone intenzioni, ma
usa i mezzi sbagliati per soddisfarle e c’è chi ha un progetto
sensato ma agisce in modo perverso. Ecco la lista dei film in cui
il cattivo è comprensibile e, in una certa misura,
ha delle motivazioni valide per comportarsi in modo spregevole.
The Batman: l’Enigmista è
totalmente un cattivo?
Come’è stato rivelato da The Batman, molti dei cattivi più subdoli del film sono gli
scarti della società imperfetta di Gotham City.
L’Enigmista rappresenta l’inizio di una rivolta contro
questi difetti, anche se i suoi metodi omicida e distruttivi non
sono propriamente la giusta direzione per il cambiamento.
Sembra che l’Enigmista
abbia capito che il problema a Gotham non sono i super
criminali, ma i funzionari eletti che gestiscono la
città. Speriamo che questa sfumatura continuerà ad essere
esplorato nei sequel di TheBatman e
Joker.
Blade Runner
Parliamo ora del famosissimo film
noir e fantascientifico Blade
Runner. Il lungometraggio di Ridley Scott
ha tra le varie figure Roy Batty un replicante che,
come tutti, dovrebbe lavorare come schiavo nelle colonie
extramondo. Batty sembra però voler vivere tra gli
umani ed esplorare la propria coscienza. Per questo motivo, fugge
sulla terra.
Roy
Batty è un personaggio cattivo ma,
in una certa misura, comprensibile. Il suo desiderio è più che
lecito. Sfortunatamente, per raggiungere il suo scopo il replicante
uccide diverse persone sul suo cammino e costringe Deckard
a ritirarsi dalla sua carica.
Gone Baby Gone: Morgan Freeman è il
poliziotto cattivo
Gone Baby Gone è un
lungometraggio di Ben Affleck esplora le aree ombrose della vita
cittadina ed è incentrato sul rapimento di un bambino. Nel film,
Jack Doyle (Morgan
Freeman) è la rappresentazione perfetta del
cattivo moralmente accettabile: è lui, capo
della polizia, che progetta il rapimento del piccolo. Per
Doyle, l’azione è necessaria per salvare il bambino da una
famiglia altamente problematica e per offrirgli una vita
migliore.
Il film gioca molto sulla moralità e
sul ruolo dei cattivi. Come lo spettatore, anche i personaggi di
Gone Baby Gone faticano a decidere se l’azione del
poliziotto sia giusta o sbagliata.
Inside Man
Inside Man è un fantastico film che parla di
rapine. Inoltre, nel lungometraggio il regista Spike
Lee include anche alcuni riferimenti ai suoi temi più
cari: la lotta di classe e le questioni razziali. Il criminale
Dalton Russell, interpretato incredibilmente dal
carismatico Clive Owen, è pronto a rubare tutto
ciò che può al ricco Arthur Case, interpretato da
Christopher Plummer.
La vera rivelazione nel film è che
Case è un nazista che, grazie alla sua ricchezza e potere,
ha vissuto in pace per molti anni. In tutto ciò, Russell
finisce per giocare inavvertitamente un ruolo cruciale nella
consegna alla polizia di Case. In questo caso, il cattivo
”ladro” diventa un personaggio positivo rispetto al cattivo
”nazista”.
Fight Club – Brad Pitt è un cattivo
a metà
Fight Club è un film cult anche grazie alla figura di
Tyler Duren, personaggio magistralmente interpretato da
Brad Pitt. Tyler è un antieroe
incredibilmente avvincente, è solo una parte inconscia del
personaggio di Edward Norton, ma rappresenta tutto il
desiderio di cambiare lo status quo.
Anche se i suoi metodi per spingere
al cambiamento sono distruttivi e non accettabili, Durden
ha delle buone idee. Inoltre, è incredibilmente combattuto: ha una
visione e un progetto positivi, ma rimane schiacciato e soffocato
dal male.
Batman Begins
Che si tratti di Batman Begins di Nolan, di
Arrow o delle pagine dei fumetti, Ra’s Ghul è un
cattivo con un obiettivo molto chiaro: vuole
purificare il mondo dal male utilizzando un metodo estremo,
l’esecuzione. Come anche l’Enigmista, Ra’s agisce
perché si rende conto di quanto Gotham sia diventata
terribile e, mantenendo un punto di vista esteriore, cerca di fare
a pezzi la città.
Il movente di
Ra’s potrebbe renderlo un eroe, ma il piano di
uccidere milioni di persone innocenti lo rende invece un
cattivo. L’eroe rimane Batman, che
ha il compito di fermare la sua azione scellerata.
Avengers: Infinity War
Tra i fan della Marvel, c’è chi fa il tifo
per Thanos. Il Titano Pazzo è spinto per alcuni
da validissime motivazioni: vuole rendere l’universo un posto
migliore perché crede che sia sovrappopolato. Per raggiungere il
suo scopo, Thanos decide di far fuori metà della
popolazione.
Quello appena descritto è uno dei
pochi cattivi che riesce, almeno in parte, a
realizzare i propri intenti. Con Avengers – Infinity War,
i fan stati in grado di vedere la conseguenza delle azioni di
Thanos: devastando la popolazione sulla terra, il
titano ha confermato di essere un cattivo.
A Few Good Men
Codice d’onore è un
capolavoro apprezzatissimo dal pubblico e dalla critica. Nel film
vediamo Jack Nicholson che mette in scena uno dei suoi
migliori personaggi: il colonnello Nathan Jessep.
Jessep è un cattivo perché
– come spiega lui stesso nell’iconico monologo – si trova costretto
a fare scelte difficili. Proprio per questo motivo,
Nicholson veste i panni di un cattivo estremamente
comprensibile e compatibile anche agli occhi dello spettatore più
pacifista.
Watchmen
In Watchmen,
Ozymandias è l’uomo più intelligente del mondo e sa che la
guerra sta arrivando. Inoltre, crede che l’unico modo per
prevenirla sia rivoltare tutti contro quello che sembra essere un
nemico comune: il Dottor Manhattan.
Il piano di Ozy causa però
la morte di moltissime persone: è un crimine irredimibile, ma
sembra essere l’unico modo per impedire la guerra nucleare. È
accettabile uccidere milioni di vite per salvarne miliardi?
Ozymandias è un cattivo e pensa di
sì, ma gli eroi della storia non sono d’accordo.
Una pazza giornata di vacanza
Una pazza giornata di
vacanza è un film degli anni Ottanta ma per la trama resta un
classico potente ancora oggi. Nel film, il preside
Rooney vuole solo che i suoi studenti vadano a scuola, il
suo problema più grande è che Ferris sta saltando la
lezione.
Ed Rooney è uno dei cattivi
più leggeri di questa lista, ed è molto più caricaturale di altri.
In ogni caso, per il contesto in cui è
inserito, Rooney si conferma un personaggio cattivo,
seppur mosso da ottime intenzioni.
Lo snap di Thanos ha sterminato metà della
vita dell’universo, riducendo anche drasticamente
il numero di supereroi che proteggevano la Terra. Anche se gli eroi
sopravvissuti sono riusciti alla fine a sistemare le cose, hanno
dovuto pagare un prezzo terribile. Sia Vedova Nera
che Iron Man si sono sacrificati per sconfiggere
Thanos, mentre Steve Rogers ha deciso di
rivendicare una vita dal sapore alla “e vissero per sempre felici e
contenti” viaggiando indietro nel tempo per stare con la sua amata
Peggy Carter. Altri sembrano essersi
nascosti, tra cui Wanda Maximoff
diventata Scarlet Witch, mentre non ci sono state
notizie riguardo alla versione bianca di Visione.
Thor ha lasciato la Terra con i Guardiani della Galassia, e
anche Captain Marvel sembra essere tornata
tra le stelle.
I titoli di punta della Fase
4 come The Falcon and the Winter Soldier e
Hawkeye mostrano che alcuni eroi stanno ancora
lavorando per combattere il crimine e la malvagità, ma viene da
chiedersi chi ancora possa essere effettivamente
considerato Vendicatore. Ecco quindi tutti i
supereroi confermati della Fase 4 del MCU
che stanno ancora operando sulla Terra dopo Avengers: Endgame – dimostrando quanto sia
vulnerabile il pianeta in questo momento.
Chi sono i Vendicatori
rimasti?
La Terra non è affatto
indifesa se una minaccia come Thanos
dovesse arrivare senza preavviso; tuttavia, i supereroi che sono
ancora in attività non hanno la stessa capacità di reazione che
contraddistingueva i Vendicatori al loro apice,
poiché gli eroi rimasti hanno al momento altri precisi
interessi: risolvere i loro conflitti interiori e
ripulire il mondo dal crimine e i villain che lo abitano.
Per esempio, Sam Wilson e Bucky Barnes sono ora amici intimi dopo aver
sconfitto i Flag-Smashers, mentre
Okoye e i Wakandiani stanno per
affrontare alcune difficoltà a causa dell’assenza di
T’Challa. Ant-Man e Wasp
affronteranno presto uno dei più grandi cattivi del MCU,
Kang il Conquistatore, e Doctor Strange sarà più che occupato a
proteggere la realtà da Spider-Man e
Scarlet Witch. Allo stesso tempo,
Wong sta divenendo l’equivalente di Nick
Fury nella Fase 4, radunando nuovi eroi
per le future battaglie. E sulla stessa linea, i Vendicatori
originali come Hulk, Occhio di
Falco e War Machine sono ora i mentori di
una nuova generazione di Vendicatori. Infine, Nick
Fury ha tecnicamente lasciato il pianeta, ma la sua
influenza sulla Terra può ancora essere percepita mentre si occupa
degli Skrull.
Ant-Man
Scott Lang è stato
il motivo diretto per cui il Blip si è
interrotto definitivamente, dal momento in cui è fuggito dal Regno
Quantico e ha ideato il piano di viaggio nel tempo dei Vendicatori.
Non è chiaro se il mondo sappia effettivamente che il viaggio nel
tempo è stato utilizzato alla fine del Blip: certamente i
Vendicatori hanno finto che Capitan America
morisse piuttosto che far sapere al pubblico che ha viaggiato
indietro nel tempo. Il contributo di Ant-Man,
dunque, potrebbe non essere esposto e raccontato nei particolari;
tuttavia, è ragionevole supporre che abbia continuato la sua
carriera di supereroe a casa, a San Francisco, dove si starà
divertendo anche a passare del tempo di qualità con sua figlia, ora
più grande, Cassie Lang.
Black Panther
Senza dubbio il
Wakanda ha sofferto terribilmente l’assenza di
Black Panther, anche perché le loro scorte di erbe
a forma di cuore erano state distrutte da
Killmonger. Il primo episodio di The
Falcon & The Winter Soldier ha rivelato che i confini
nazionali sono crollati durante il Blip, ed è probabile che anche
la nazione precedentemente isolazionista di Wakanda sia stata
profondamente colpita da ciò. Anche se l’attore di
Black Panther
Chadwick Boseman è tristemente scomparso e la
Marvel ha già confermato
che non riprenderanno il ruolo di T’Challa, non si
sa ancora come verrà spiegata la sua assenza in Black Panther:
Wakanda Forever e il suo personaggio potrebbe
benissimo essere inserito comunque nel MCU, ma non sullo schermo.
Per ora, si potrebbe dire che T’Challa è attivo
fino a quando in Black Panther: Wakanda
Forever descriveranno con esattezza cosa
gli sia successo. Nel futuro sequel, sua sorella
Shuri è una delle candidate a diventare la
protettrice sia del Wakanda che della Terra.
Doctor Strange
Potrebbe non essere ancora lo
Stregone Supremo, ma Stephen Strange è sicuramente tornato ai suoi
doveri insieme ai Maestri delle Arti Mistiche. Ciò significa che
probabilmente sta ancora una volta proteggendo il Sanctum Sanctorum
di New York, collaborando con i suoi colleghi stregoni per
difendere il mondo dalle minacce
extradimensionali. Sfortunatamente, il
loro lavoro è stato reso molto più difficile dopo Avengers: Endgame, perché la distruzione della
Pietra del Tempo significa che Doctor Strange ha perso la sua più
grande arma (almeno temporaneamente). Doctor
Strange è forse il supereroe più attivo nella Fase
4, che ha dovuto aiutare Peter Parker nel
gestire il conflitto multiversale da lui
causato, durante Spider-Man: No Way Home e
proteggendo il multiverso da minacce come il Barone
Mordo, America Chavez e Scarlet
Witch in Doctor Strange nel Multiverso della
Follia.
Wong
Se c’erano dubbi sul ruolo di
Wong tra i Vendicatori prima della Fase 4,
Shang-Chi e la Leggenda
dei Dieci Anelli ha confermato che il Maestro delle
Arti Mistiche è uno dei membri
fondamentali degli Eroi più forti della Terra, in
seguito agli eventi della Saga dell’Infinito. Wong
è stato in contatto con l’Abominio,
Capitan Marvel e Bruce
Banner, e ha accolto Shang-Chi e
Katy nei Vendicatori subito dopo la loro prima
avventura da supereroi. E’ divenuto letteralmente il
tassello fondamentale del gruppo di Vendicatori nel
momento in cui ne hanno avuto più bisogno, e sicuramente avrà un
ruolo importante quando i Vendicatori dovranno riunirsi
ufficialmente per la prima volta dopo Avengers: Endgame.
Falcon / Captain America
Sam Wilson è stato bollato come
fuorilegge quando si è schierato con
Steve Rogers durante gli eventi di Captain America: Civil War, ma è stato poi
graziato a seguito al suo coinvolgimento nella battaglia finale
contro Thanos in Avengers: Endgame. Falcon tornò immediatamente
in servizio attivo nella United States Air Force,
viaggiando per il mondo in missioni segrete volte a neutralizzare
gruppi terroristici e cercare di riportare un po’ di stabilità nel
mondo post-Blip. Anche se a malincuore, Falcon si
riunì con Bucky Barnes per affrontare i
Flag-Smashers e John Walker con
l’improbabile aiuto del Barone Zemo e
Sharon Carter aka il Power
Broker. I suoi sforzi furono ben ricompensati, in quanto
divenne ufficialmente il successivo Capitan
America, con tanto di scudo di Steve
Rogers e una tuta all’avanguardia realizzata dai
Wakandiani.
Hawkeye
Clint Barton si è
ritirato ancora una volta dalla vita da supereroe per trascorrere
del tempo con la sua famiglia ma, come egli più di ogni altro
Vendicatore sa, la pace non dovrebbe mai essere inclusa
nei propri piani. La serie
HawkeyeDisney+ nel
2021 ha introdotto il personaggio di Kate Bishop di cui Clint, in maniera del tutto
improvvisata, ne è diventato mentore. Il loro inaspettato sodalizio
in
Hawkeye ha chiamato a sé anche nuove minacce, tra
cui Echo, Yelena Belova,
lo Spadaccino, e nientemeno che
Kingpin stesso, ovvero tutti coloro che dovrebbero
fare future apparizioni nel MCU. Con l’avanzare
dell’età ed essendo ormai diventato sordo da un orecchio,
Clint Barton continuerà a cercare di raggiungere
un pensionamento definitivo con i suoi cari, forse in modo
permanente ora che Kate Bishop vorrà cercare di ricalcare le sue
orme.
Nick Fury
Nick Fury non è stato veramente attivo da dopo
la caduta dello SHIELD in Captain America: The Winter Soldier. Tuttavia,
ha tenuto traccia dei Vendicatori nel corso degli anni, e si è
unito allo SWORD qualche tempo prima degli eventi di Spider-Man: No Way Home. Samuel L.
Jackson riprenderà il suo ruolo di padre fondatore dei
Vendicatori nella serie Disney+Secret Invasion, dove dovrebbe
proteggere la Terra in segreto; anche il braccio destro di
Fury, la Maria Hill di
Cobie Smulders, farà ritorno nella serie.
The Hulk
Riuscendo a fondere le sue due
identità nella versione Smart Hulk dopo aver trascorso
diciotto mesi in un laboratorio Gamma durante il Blip, lo status
quo di Hulk, alias Bruce Banner,
è cambiato notevolmente. Hulk è diventato il supereroe più
importante della Terra durante quel periodo di cinque anni, come si
può vedere da una scena eliminata di Avengers: Endgame, e si è beato della sua
ritrovata celebrità. Sfortunatamente, Hulk ha subito un grave
infortunio quando ha usato il Guanto dell’Infinito per ripristinare
metà della vita nell’universo, e lo sbalzo di potenza ha distrutto
il suo braccio destro. La scena post-credits di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli ha
rivelato che Bruce Banner è tornato alla sua forma
completamente umana, ma il mistero di come ci sia riuscito non
troverà risposta fino all’uscita di She-Hulk,
in cui vedremo Banner come mentore di
Jennifer Walters, prossima supereroina con poteri
gamma del MCU.
Spider-Man
La partecipazione di
Spider-Man nella battaglia finale di Avengers: Endgame sembrava essere decisiva per
la sua reputazione, ma purtroppo l’Uomo Ragno è stato manipolato
dalle illusioni di Mysterio in Spider-Man: Far From Home e poi incolpato di
una serie di attacchi terroristici in Europa, con la sua identità
pubblica rivelata per gentile concessione di J. Jonah
Jameson. Il desiderio di Spidey di disfare tutto questo è
ciò che ha portato ai cataclismatici eventi del multiverso di
Spider-Man: No Way Home, in cui Peter
Parker ha affrontato i suoi più grandi nemici da universi
alternativi e alla fine ha dovuto sacrificare la vita come la
conosceva.
Ora che vive da solo e nessuno
conosce la sua vera identità, Spider-Man è sul punto di affrontare
un viaggio da eroe senza precedenti nel MCU.
Happy Hogan ha confermato di conoscere ancora Spider-Man anche
senza conoscere Peter Parker, quindi i poteri di Doctor Strange
chiaramente non hanno cancellato il suo status di supereroe attivo.
È anche possibile che Peter Parker possa diventare più indipendente
come supereroe e forse entrare in contatto con cattivi di proprietà
di Sony come Venom e Morbius.
War Machine
War Machine
potrebbe essere il Vendicatore più potente della Terra, avendo
ricevuto un sostanziale aggiornamento durante il Blip. La sua
armatura Iron Patriot è potenzialmente più
avanzata di qualsiasi armatura di Iron Man che
Tony Stark abbia mai progettato, e la Marvel ha lasciato intendere che ha
avuto inoltre accesso alla tecnologia aliena per gentile
concessione dei Guardiani della Galassia.
Secondo la Marvel, la macchina da guerra
post-Blip è progettata per affrontare letteralmente gli eserciti e
diversi concept art ci mostrano alcuni dettagli che potrebbe
presentare, come razzi aggiuntivi o simil-armi energetiche
incorporate. Inoltre, dati i colori patriottici di
Rhodey, tutto questo è probabilmente ancora sotto
l’egida dell’esercito americano. Nella Fase 4, Rhodey sarà la star
di Armor Wars, dove potrebbe combattere diversi
emulatori di Iron Man e forse fare da mentore a
Riri Williams alias
Ironheart.
Wasp
Hope Van Dyne era
in fuga per aver violato gli Accordi di Sokovia prima di essere
cancellata dall’esistenza, e non è chiaro se le sarà stata concessa
la stessa grazia di cui hanno goduto altri che si sono uniti alla
battaglia contro Thanos. La famiglia Pym non era ricercata per una
diretta violazione degli Accordi di Sokovia, ma
piuttosto perché aveva messo a disposizione di Scott
Lang dei miglioramenti tecnologici illegali; il padre di
Hope, Hank, potrebbe non essere stato disposto a scendere a patti
anche con l’offerta di una tregua. Anche se Hope dovesse ancora
essere una fuorilegge, è sicuro che continuerà a vestire i panni di
Wasp per Ant-Man and the Wasp: Quantumania.
Winter Soldier
A Bucky Barnes è stata concessa la grazia per la
sua partecipazione alla battaglia finale di Avengers: Endgame, ma The Falcon and the Winter Soldier ha
rivelato che ci sono delle condizioni che deve impegnarsi a
rispettare, inclusa una regolare osservazione psicologica, dato che
il Soldato d’Inverno sta ancora lottando per
essere redento dopo tutti i suoi misfatti. Fortunatamente per lui,
Sam Wilson è lì per sostenerlo; non si sa se
Bucky Barnes avrà un nuovo soprannome che
corrisponda al titolo di Capitan America di
Sam Wilson, ma sicuramente si unirà alla battaglia
se i Vendicatori ne avranno bisogno.
Okoye
Okoye ha
apparentemente assunto le redini degli affari internazionali del
Wakanda. Ha guidato la missione per recuperare il Barone
Zemo dopo che Sam Wilson e Bucky
Barnes lo hanno fatto evadere di prigione in
The Falcon and the Winter
Soldier, portandolo alla Zattera. Con la scomparsa di
T’Challa, ci si aspetta che Okoye
abbia un ruolo ancora più importante che guidare la Dora Milaje; si
pensa che potrebbe assumere il mantello di Black
Panther in Black
Panther: Wakanda Forever e ci si aspetta anche che sia
la protagonista del prossimo show Disney+ incentrato sul
Wakanda. E considerando che è stata al fianco di
Capitan Marvel, War
Machine, Rocket Raccoon e
Nebula tra gli eventi di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, il suo ruolo di stratega
nei Vendicatori non è destinato a scomparire.
Chi sono i prossimi Vendicatori,
dopo Endgame?
Oltre al possibile ritorno dei
restanti Vendicatori originali, una futura formazione dei Vendicatori per la Fase
5 potrebbe includere molti nuovi volti: personaggi
indipendenti come Shang-Chi, She-Hulk, Moon Knight, Monica Rambeau,
Sersi, e Jane Foster sono infatti
probabili candidati per una prossima iterazione degli eroi
della Terra. Inoltre, la giovane generazione del MCU,
tra cui Kate Bishop, America Chavez, Kamala
Khan, Elijah Bradley, Cassie
Lang, Kid Loki e Tommy e
Billy Maximoff, dovrebbe dare vita alla squadra
dei
GiovaniVendicatori.Yelena
Belova, Abominio e il Barone
Zemo sono invece in lizza per il team dei Thunderbolts o dei Dark
Avengers. I Vendicatori della Costa Ovest
potrebbero essere fondati da Occhio di Falco e Visione
(nella sua versione bianca), mentre Doctor Strange, Blade e
Moon
Knight potrebbero dedicare le loro risorse alla
formazione dei Figli della Mezzanotte. Tutto
questo per dire che ciascuna di queste formazioni
potrebbe riunirsi ed assumere il titolo di
Vendicatori ogni volta che un cattivo simile a
Thanos è pronto a minacciare la Terra.
Il MCU potrebbe avere più squadre
di Vendicatori dopo la Fase 4
Poiché ci sono così tanti possibili
schieramenti di eroi nel MCU,
è abbastanza certo che la Fase 4 e 5 ci mostrerà
più squadre di Vendicatori
contemporaneamente, anche se non tutte saranno
necessariamente valide. La squadra sostitutiva dei
Vendicatori Oscuri di Val è lungi dall’essere
completa, ma l’MCU
sembra propendere per essa o per i Thunderbolts come “nuova formazione dei
Vendicatori”. Allo stesso modo, il potenziale per un team di
Giovani Vendicatori con tutti i suddetti eroi
sembra troppo buono per lasciarselo scappare, così come
l’opportunità di avere a disposizione un team in stile
Nuovi Vendicatori. Anche se i Nuovi
Vendicatori dei fumetti Marvel hanno una formazione in
costante mutamento, la traiettoria che la Fase 4 ha preso finora
potrebbe effettivamente prestarsi bene a questo modello di squadra.
Aggiunto al fatto che i Defenders di Netflix e persino gli X-Men
potrebbero unirsi presto al MCU,
un team-up dei Nuovi Vendicatori sembra quasi
inevitabile. Oltre a ciò che la Marvel sta già costruendo riguardo
ai Giovani Vendicatori e ai
Vendicatori Oscuri, la Fase 5 del MCU
potrebbe vantare un numero significativo di nuovi team che
andrebbero a “sostituire” i Vendicatori originali.
Un team Marvel di Avengers tutto al
femminile
Ultimo ma assolutamente non meno
importante, c’è anche il potenziale per un team di
Avengers tutto al femminile da formare nella Fase 5 del MCU, forse la
A-Force dei fumetti Marvel che è stata in qualche modo
introdotta in Endgame. Data la presunta importanza di
Captain Marvel nel plasmare il
futuro del MCU, si potrebbe far largo
una lunga lista di eroine in grado di impostare la rotta per
una squadra di Vendicatori tutta al
femminile: Captain Marvel, Monica Rambeau, Shuri,
Okoye, Mighty Thor di Jane Foster, Lady Sif, Valchiria, She-Hulk,
Yelena Belova, Gamora, Nebula, Sersi, e Wasp, solo per
nominarne alcune. Data questa impressionante gamma di straordinarie
eroine che il MCU potrebbe includere,
una squadra femminile di Vendicatori è quasi un requisito
imprescindibile per la Fase 5.
Netflix ha annunciato oggi The Umbrella Academy 3,
l’attesa nuova terza stagione della serie di
successo The
Umbrella Academy. Il cast pronto a riprendere i loro
ruoli include
Ellen Page, Tom Hopper, David Castaneda, Emmy
Raver-Lampman, Robert Sheehan, Aidan Gallagher, Justin H. Min, Ritu
Arya e Colm Feore. Steve Blackman (Fargo, Altered Carbon)
tornerà come showrunner e produttore esecutivo.
I produttori esecutivi della terza
stagione insieme a Blackman includono Jeff F. King (EPID), Mike
Richardson (EP), Keith Goldberg (EP), Jesse McKeown (EP), Gerard
way (Co-EP) e Gabriel Bå (Co-EP). L’ordine della terza stagione
include 10 episodi di un’ora e sarà prodotto da IJCP, una divisione
di Universal Studio Group, per Netflix. La produzione inizierà a
febbraio a Toronto, in Canada. La seconda stagione di The
Umbrella Academyche ha conquistato pubblico e critica
è stata presentata in anteprima il 31 luglio 2020.
The Umbrella Academy 3:
quando esce e dove vederla in streaming
The Umbrella Academy 3 in
streaming uscirà il 22 Giugno 2022 su Netflix.
The Umbrella Academy 3:
trama e cast
Dopo aver evitato la catastrofe nel
1963, l’Umbrella Academy torna a casa nel presente con la
convinzione di aver sventato l’apocalisse iniziale e di aver
risolto il problema della linea temporale una volta per tutte. Ma
dopo festeggiamenti di breve durata, il gruppo si rende conto che
le cose non sono per niente come le aveva lasciate. Entra in scena
la Sparrow Academy. Geniali, eleganti e affettuosi
come degli iceberg, gli Sparrow affrontano immediatamente gli
Umbrella in un violento scontro che finisce per essere la
preoccupazione minore. Tra sfide, perdite, sorprese e un’entità
distruttiva non identificata che scatena il caos nell’universo
(situazione che potrebbero aver provocato loro stessi), ora
dovranno riuscire a convincere la nuova e forse migliore famiglia
del padre ad aiutarli a risolvere il problema causato dai nuovi
arrivati. Ce la faranno a tornare alle loro vite pre-apocalittiche?
O forse questo mondo rivelerà qualcosa di più di un semplice
intoppo nella linea temporale?
Netflix ha annunciato i primi nomi
del cast di The Umbrella Academy 3 che sono Justin Cornwell, Britne
Oldford, Genesis Rodriguez, Cazzie David e Jake Epstein che si
uniscono al cast.
JUSTIN CORNWELL (Jingle Jangle: A
Christmas Journey, I Am the Night) interpreterà MARCUS, Sparrow #
1. Un affascinante, cesellato, colosso. Onesto, virtuoso ed
esigente, Marcus tiene unita la famiglia. Grazioso ma letale,
calcolato ma compassionevole, è tanto intelligente quanto forte.
Marcus è disciplinato, razionale e in controllo. Trasuda fiducia e
leadership senza mai dover alzare la voce.
JUSTIN H. MIN (Dopo Yang, The
Umbrella Academy) interpreterà BEN, Sparrow # 2. Questo non è
il dolce Ben che conosciamo e amiamo. Questo Ben è un tattico
machiavellico, avvolto in un bel corpo da ragazzo con un calamaro
interno rimbombante. Malvagio, pragmatico e iper-vigile: Ben è
determinato a ottenere il suo status di leader a tutti i
costi.
BRITNE OLDFORD (The Path, Hunters)
interpreterà FEI, Sparrow # 3. Fei vede il mondo in un modo
speciale. Si presenta come un misantropo che preferirebbe
essere solo piuttosto che passare anche un secondo con te. Ma
a dire la verità, Fei vorrebbe avere un’amica. Il più delle
volte, Fei è la persona più intelligente nella stanza e disposta a
risolvere le cose. Ma se la incontri non c’è modo di voltarsi
indietro perché Fei non si fermerà finché il lavoro non sarà
finito.
JAKE EPSTEIN (Designated Survivor,
Suits) interpreterà ALPHONSO, Sparrow # 4. Anni di lotta al
crimine hanno lasciato sul suo viso e sul suo corpo innumerevoli
ricordi visivi delle sue battaglie. Per compensare, Alphonso è
armato di un senso dell’umorismo caustico e pungente. L’unica
cosa che gli piace di più che picchiare verbalmente chiunque sia
abbastanza sciocco da prenderlo in faccia, è una buona pizza e una
confezione da sei di birra.
GENESIS RODRIGUEZ (The Fugitive,
Big Hero 6) interpreterà SLOANE, Sparrow # 5. Una romantica e
sognatrice che sente una chiamata cosmica superiore, lasciandola
desiderosa di vedere il mondo e vivere una vita oltre la sua
educazione. Ma gli obblighi verso la sua famiglia tengono
Sloane legata all’Accademia, così come la sua paura di oltrepassare
il confine familiare. Ma Sloane ha dei piani … e un giorno
potrebbe essere abbastanza coraggiosa da metterli in pratica.
CAZZIE DAVID (86 anni, autrice
best-seller del New York Times di “No One Asked for This”)
interpreterà JAYME, Sparrow # 6. Jayme è un solitario nascosto
sotto una felpa con cappuccio. Non dice molto perché non
deve. Jayme ha un ringhio da paura. Dai un’occhiata e
attraverserai la strada per evitare ciò che
segue. Intelligente e affilata come un coltello, trascorre la
maggior parte del suo tempo con Alphonso, il suo unico amico.
EXISTENTIAL DREAD INDUCING
PSYKRONIUM CUBE (Newcomer) interpreterà CHRISTOPHER, Sparrow #
7. Christopher è un cubo telecinetico di origine
sconosciuta. Può trasformare la stanza in un gelido freddo e
indurre una paura paralizzante. Agisce come l’oracolo
consultato dai Passeri che fornisce consigli incredibili e funge da
mediatore familiare. Affidabile, leale ed è trattato dai
Passeri come qualsiasi altro fratello, Christopher è una forza da
non sottovalutare.
In The Umbrella
Academy 3 protagonisti sono Vanya Hargreeves / Violino
Bianco / Numero Sette (stagioni 1-in corso), interpretata
da Ellen
Page, Luther Hargreeves / Numero Uno / Spaceboy
(stagioni 1-in corso), interpretato da Tom
Hopper, Diego Hargreeves / Kraken / Numero Due (stagioni
1-in corso), interpretato da David Castañeda,
Allison Hargreeves / Voce / Numero Tre (stagioni 1-in corso),
interpretata da Emmy Raver-Lampman, Klaus
Hargreeves / Medium / Numero Quattro (stagioni 1-in corso),
interpretato da Robert Sheehan, Numero Cinque
/ Il ragazzo (stagioni 1-in corso), interpretato
da Aidan Gallagher, Cha-Cha (stagioni 1-in
corso), interpretata da Mary J. Blige, Hazel (stagioni 1-in corso),
interpretato da Cameron Britton, Leonard
Peabody / Harold Jenkins (stagione 1), interpretato da John Magaro,
Pogo (stagioni 1-in corso), interpretato da Adam
Godley, Reginald Hargreeves / Il Monocolo (stagioni 1-in
corso), interpretato da Colm Feore e Ben
Hargreeves / The Horror / Numero Sei (stagioni 2-in corso,
ricorrente stagione 1), interpretato da Justin H.
Min.
Jaden Smith è uno
di quegli artisti completi, in grado di saper fruttare le sue
abilità di attore, cantante e ballerino senza risultare mai
insoddisfacente. L’artista, infatti, ha iniziato la sua carriera di
attore quando era ancora un bambino, passando dalla recitazione al
canto e riuscendo a sfondare e fare successo anche in quel
campo.
Ecco, allora dieci cose da
sapere su jaden Smith.
Jaden Smith: i suoi film
1. I film e la
carriera. L’attore e cantante ha iniziato ha lavorare nel
mondo della recitazione al fianco di suo padre Will Smith grazie a
La ricerca della
felicità (2006). In seguito, ha continuato a partecipare
come attori in diversi film, come Ultimatum alla Terra
(2008), con Keanu Reeves,
The Karate Kid –La leggenda continua (2010), After Earth (2013),
Stìkate Kitchen (2018) e Life in a Year
(2019).
2. Ha lavorato in diverse
serie TV. Nel corso della sua carriera attoriale, Smith ha
partecipato anche a diverse serie tv. Infatti, ha debuttato nel
mondo della recitazione con All of Us (2003-2006), per poi
apparire in Zack & Cody al Grand Hotel (2008) e The
Get Down (2016-2017). Inoltre ha preso parte anche nel film tv
Brothers in Atlanta (2016).
3. È anche doppiatore e
produttore. Nel corso della sua carriera, il giovane
attore e cantante ha svolto diverse attività, come il doppiatore e
il produttore. Infatti, ha prestato la propria voce per la serie
NetflixNeo Yokio (2017-2018). In quanto
produttore, invece, ha partecipato (in qualità di produttore
esecutivo) alla realizzazione del documentario The Father
Complex (2019).
Jaden Smith è su Instagram
4. Ha un profilo molto
seguito. L’attore ha un account personale che è seguito da
qualcosa come 18,4 milioni di persone. Sulla sua bacheca sono molte
le foto che lo ritraggono protagonista dei suoi progetti
lavorativi, tra recitazione e canto. Al di fuori dell’ambito dello
spettacolo, Smith pubblica spesso anche immagini relative alla sua
quotidianità, con momenti di svago in compagnia di amici o
colleghi. Seguendolo si può dunque rimanere sempre aggiornati sulle
sue attività.
Jaden Smith: la sua fidanzata
5. La sua ex ha ispirato
molte sue canzoni. Dal 2015 al 2017 Smith è stato legato
a Sarah Snyder. Come noto, la ragazza è stata
fonte di ispirazione per diverse delle canzoni presenti nell’album
di debutto come cantante di Smith, Syre. I due,
tuttavia, si sono poi lasciati e secondo alcune voci la rottura è
stata causata da reciproci tradimenti. Nel 2018, Smith ha poi
dichiarato di essere bisessuale e di avere una relazione con il
rapper Tyler, the
Creator. Quest’ultimo, tuttavia, negato la
relazione e ancora oggi non è chiaro se Smith scherzasse o
meno.
Jaden Smith in Karate
Kid
6. Si è allenato
molto. Per interpretare Dre Parker, protagonista del nuovo
film di Karate Kid, dove divide la scena con il celebre
Jackie Chan, l’attore si è dovuto sottoporre a tre
mesi di duri allenamenti affinché potesse realizzare da sé le scene
d’azione presenti nel film. Egli, in particolare, si è naturalmente
addestrato nelle arti marziali, raggiungendo un buon livello di
conoscenza ed applicazione di queste. Lo stesso Chan, esperto
maestro di arti marziali, si è detto impressionato dalla capacità
di apprendimento del giovane Smith.
Jaden Smith in After
Earth
7. È la seconda volta che
lavora con il padre. Nel film fantascientifico After
Earth, Smith collabora per la seconda volta con suo padre
Will Smith, i
quali interpretando anche in questo caso i ruoli di padre e figlio.
Come noto, la prima volta in cui si è verificato ciò è stata per il
film La ricerca della felicità (2006), film in cui
interpretavano, infatti, un padre e un figlio.
Jaden Smith: oggi è un
cantante
8. Ha iniziato con Justin
Bieber. Dopo una promettente carriera di attore, nel 2010
Jaden ha cominciato a lanciarsi nel mondo della musica, affiancando
Justin Bieber per Never Say Never. Se nel
2012 ha pubblicato il suo primo mixtape, nel 2016 ha pubblicato il
suo primo album, Syre. Successivamente ha pubblicato
diversi brani singoli e, nel 2018, ha annunciato che avrebbe aperto
diversi concerti, come quelli di J. Cole. Nel 2019
ha pubblicato il suo secondo album, Erys, mentre nel 2020
ha rilasciato il singolo Cabin Fever a cui fa seguito il
mixtape CTV3: Cool Tape Vol.3.
9. Suo padre è stata una sua
influenza. Il giovane attore e cantante ha ammesso che tra
gli artisti che lo hanno influenzato stilisticamente in ambito
musicale, oltre a Kurt Cobain e Kayne
West, c’è anche suo padre: egli, infatti, aveva iniziato
la propria carriera proprio con la musica, finendo poi per lavorare
nel mondo della recitazione. In alcuni brani rap del giovane Smith
si possono infatti ritrovare sonorità che ricordano quelle di
alcuni dei brani del padre.
Jaden Smith: età e altezza
10. Jaden Smith è nato l’8
luglio del 1998 a Malibu, in California. La sua altezza
complessiva corrisponde a 170 centimetri.
Reduce dall’esperienza di 6
Underground, un blockbuster pensato per gli schermi
ridotti di Netflix, l’esplosivo
regista Michael Bay torna al
cinema con un nuovo progetto che sin dalla sua idea di base si
presenta a lui congeniale. Si tratta di
Ambulance,
thriller d’azione
nonché remake dell’omonimo lungometraggio danese del 2005. Bay
raccoglie la storia alla base di questo per rielaborarla in un film
fortemente calato nell’immaginario culturale statunitense e
all’interno dei canoni del genere di cui è tra i più maggiori
esponenti (nel bene o nel male). Prende così vita un nuovo
adrenalinico ed esplosivo capitolo del cinema di Bay, il quale però
anche stavolta pecca nel voler spingere troppo in là il film.
Tutto parte dal suo protagonista di
turno, ovvero Will Sharp (Yahya
Abdul-Mateen II), reduce di guerra il quale nel momento
del bisogno si vede abbandonato dal Paese per cui ha rischiato la
vita. Bisognoso di denaro, egli è costretto a rivolgersi al
fratello Danny (JakeGyllenhaal), il quale vanta una lunga carriera
da rapinatore. Se vuole i soldi di cui ha bisogno, Will dovrà
dargli una mano a compiere un ultimo colpo. Le cose, naturalmente,
si metteranno da subito male e per i due Sharp l’unica via di fuga
è un’ambulanza presente sul luogo del crimine. All’interno di
questa, però, si trovano l’infermiera Cam Thompson
(Eiza González)
ed un poliziotto ferito. Ognuno di loro ha le ore contate, ma prima
dovranno riuscire a seminare le forze dell’ordine alle loro
calcagna.
L’ambulanza come luogo del conflitto
Come accennato, con
Ambulance Bay sembra voler andare a smentire una delle
critiche che più frequentemente vengono rivolte ai suoi film:
sceneggiature e personaggi inconsistenti. Difficile dare torto a
queste affermazioni e lo stesso Bay non ha mai nascosto di dedicare
tutto sé stesso all’azione, agli effetti speciali e ad esplosioni
il più strabilianti possibile.
Con Ambulance egli sembra però interessato anche
ad affrontare alcuni aspetti sociali sempre attuali negli Stati
Uniti. Il reduce di guerra abbandonato e deluso dal suo stesso
Paese è ormai grossomodo un archetipo già più volte affrontato e
che fa anche qui capolino, in realtà giusto per fornire al
protagonista una serie di motivazioni utili allo svolgersi della
vicenda.
Questo sembra il massimo che Bay e
lo sceneggiatore Chris Fedak possono fare per
rendere il personaggio di Will il meno piatto possibile. Una volta
che il meccanismo e l’ambulanza in questione sono entrati in moto,
si passa infatti all’azione pura e cruda. D’altronde, sarebbe
sbagliato chiedere qualcosa di troppo diverso a Bay rispetto a ciò
per cui egli è noto ed ha passione. È però anche vero che nel
momento in cui ha inizio l’inseguimento e con esso l’azione, il
regista si lascia ad andare ad alcuni eccessi e digressioni che
rischiano di spezzare tanto l’interesse quanto la tensione. In
molteplici occasioni Bay fa ad esempio assumere alla sua macchina
da presa l’occhio che può avere un drone, facendogli dunque
compiere acrobazie e movimenti fin troppo vertiginosi.
Se per certi punti di vista può
essere una trovata interessante, più facilmente diventano questi
momenti di distrazione, che allontanano dal cuore del racconto.
Tutto ciò che conta avviene infatti proprio dentro l’ambulanza, con
buona pace delle scene esterne ad essa. In quanto spazio limitato,
il mezzo costringe i protagonisti a confrontarsi tra di loro,
facendo emergere il tema della fratellanza tra i due protagonisti,
il quale seppur non dotato di chissà che profondità di sguardo, si
rivela un espediente interessante ai fini del racconto. L’interno
dell’ambulanza, allo stesso tempo, permette di generare quella
certa claustrofobia che arricchisce la tensione ricercata da
Bay.
Ambulance: la recensione del film
Era tuttavia difficile immaginare un
film unicamente ambientato all’interno di questo mezzo, ma le
numerose digressioni esterne portano senza dubbio in più occasioni
tanto ad uno smorzarsi della tensione quanto ad un eccessivo
dilatarsi dell’azione. L’errore più grande, probabilmente, è l’aver
puntato su di un’eccessiva quantità di eventi, che hanno portato il
film a durare circa due ore e un quarto, senza però che si
avvertano sostanziali cambiamenti all’interno del racconto.
L’inseguimento occupa la stragrande maggioranza della durata del
film ed è una dinamica che inevitabilmente finisce per diventare
ripetitiva se non addirittura stancante, dove neanche un montatore
esperto come Pietro Scalia può fare molto.
Certo, le interpretazioni dei due
protagonisti sono di ottimo livello e fanno il loro all’interno del
film, ma sono comunque parte di un tutto fin troppo ricco di
eccessi. Volendo sorvolare sulle innumerevoli illogicità di
sceneggiatura, il principale difetto di Ambulance è senza
dubbio il suo abbandonarsi ad una serie di lungaggini che
disperdono tutto il potenziale di base. Fosse durato
considerevolmente di meno, è molto probabile che ne avrebbe
guadagnato tanto in adrenalina quanto in atmosfera. Un’occasione
totalmente sprecata dunque? Nonostante quanto fin qui elencato, se
visto senza grandi pretese Ambulance può comunque essere
un prodotto godibile, buono per chi ha voglia di staccare per un
po’ la spina.