Trai
doppiatori italiani del nuovo Space Jam:
New Legends, c’è anche Fedez. Da
appassionato d’animazione e di basket, ecco cosa ha raccontato
della sua esperienza con il doppiaggio del film Warner Bros, al
cinema dal 23 settembre.
Space Jam:
New Legends, diretto da Malcolm D.
Lee, è un frenetico mix di due mondi, che svela fino a che
punto possano arrivare alcuni genitori per creare un legame con i
propri figli. Quando LeBron James e il suo giovane
figlio Dom vengono intrappolati in uno spazio digitale da una
malvagia Intelligenza Artificiale, LeBron farà di tutto per tornare
a casa sani e salvi guidando Bugs Bunny, Lola Bunny e l’intera
banda dei notoriamente indisciplinati Looney Tunes verso la
vittoria, sul campo di gioco, contro i campioni digitalizzati
dell’Intelligenza Artificiale: una super potente squadra di basket
piena di professionisti all stars mai vista prima.
Tunes contro Goons nella sfida con
la posta in gioco più alta della sua vita, che ridefinirà il legame
tra LeBron e suo figlio, mettendo in luce il potere di essere se
stessi. Pronti all’azione, i Tunes sovvertono le convenzioni,
sovraccaricando i loro talenti unici e sorprendendo anche “King”
James con il loro modo di giocare. Nel cast anche Don
Cheadle, Khris Davis, Sonequa Martin-Green, Cedric Joe, Jeff
Bergman e Zendaya.
Blade
è pronto a fare il suo debutto nel Marvel Cinematic Universe, e una
delle menti creative che portò il personaggio sul grande schermo
nel lontano 1998 è assolutamente eccitata all’idea. Stiamo
ovviamente parlando di David S. Goyer, il celebre autore di fumetti
che proprio grazie alla trilogia sul Diurno prodotta dalla fine
degli anni ’90 acquisì una certa fama come sceneggiatore per il
cinema.
Durante un’intervista esclusiva con
CBR,
Goyer ha rivelato di essere “elettrizzato” dal fatto che
Blade tornerà
nei cinema attraverso un’incarnazione che sarà molto diversa da
quella rappresentata nei film da lui scritti. “Adoro Blade. Non
potrei essere più eccitato all’idea che stia per arrivare sul
grande schermo un’altra versione del personaggio”, ha
spiegato. “Mahershala Ali è di certo uno degli attori più
incredibili che lavorano oggi. Sarò uno dei primi a comprare il
biglietto per andarlo a vedere al cinema.”
“Se sei un fan dei fumetti, sai
che ci sono state diverse iterazioni di Batman… quella degli anni
’40, degli anni ’50. Quella di Denny O’Neil e Neil Adams, quella di
Frank Miller… Sono tutte versioni che vivono nella memoria
collettiva e sono davvero contento che, finalmente, arrivi un altro
Blade sul grande schermo”, ha concluso.
Cosa sappiamo sul reboot di
Blade?
Bassam Tariq
(Mogul Mowgli) si occuperà della regia di Blade.
Sarà il quarto regista di colore a dirigere un film per i Marvel
Studios, dopo Ryan Googler (Black
Panther, Black Panther:
Wakanda Forever), Nia
DaCosta (The
Marvels) e Chloé Zhao (Eternals).
Negli ultimi anni, Feige sta puntando a un Universo Cinematografico
Marvel sempre più inclusivo, aumentando la diversità non solo
davanti, ma anche dietro la macchina da presa.
Le riprese del reboot
di Blade dovrebbero
partire il prossimo anno. Al momento non è ancora stata fissata una
data di uscita ufficiale. I Marvel Studios hanno affidato
a Stacy Osei-Kuffour la sceneggiatura
del film. Osei-Kuffour ha lavorato come story editor e
sceneggiatrice per l’acclamata serie Watchmendi
HBO. Lo studio ha preso in considerazione soltanto sceneggiatori di
colore; secondo quanto riferito, Mahershala
Ali è stato direttamente coinvolto nel
processo.
Dopo essere tornato a sorpresa nei
panni di Batman in
Zack Snyder’s Justice League, Ben Affleck tornerà a vestire i panni del
Crociato di Gotham nell’attesissimo The
Flash. Abbiamo sempre saputo che l’apparente addio
dell’attore all’iconico vigilante lo avrebbe coinvolto in un ruolo
minore nel film di
Andy Muschietti, ma ora sembra proprio che non
dovremmo aspettarci più di un semplice cameo.
Secondo quanto riportato dallo
scooper
KC Walsh (via
CBM), Affleck ha trascorso poco più di una settimana sul set
del cinecomic DC. Probabilmente, nessuno si aspettava che il Batman
di Affleck avrebbe seguito il Velocista Scarlatto attraverso il
Multiverso: se la portata del coinvolgimento dell’attore dovesse
essere confermata, a quanto pare nel film assisteremo soltanto allo
scambio di poche battute tra i due personaggi.
Tuttavia, non dovrebbe sorprendere
più di tanto che il ruolo di Ben Affleck in The
Flash, alla fine, si riduca ad una fugace apparizione,
dal momento che l’attore non ha mai nascosto quanto sia stato
difficile portare il personaggio sullo schermo e quanto sia forte,
ormai, il desiderio di voltare pagina. Inoltre, non bisogna
dimenticare che fin da quando è stato annunciato il ritorno nel
film anche dell’iterazione dell’eroe da parte di Michael Keaton, si è sempre parlato di quella
versione di Batman come di quella “permanente” del DCEU.
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Kiersey Clemons tornerà nei
panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack
Snyder’s Justice League (il personaggio era stato
tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche
l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il
labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la
madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha
Calle(Febbre d’amore) che interpreterà
Supergirl.
Non ci sarà
invece Billy Crudup, che aveva interpretato
Henry Allen (il padre di Barry) in Justice
League: l’attore verrà sostituito nella parte
da Ron Livingston. Il film dovrebbe essere
ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da
Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.
Nella giornata di ieri, la Warner
Bros. ha finalmente svelato il
titolo ufficiale di Animali Fantastici 3, il terzo
attesissimo capitolo della saga prequel di Harry Potter, ossia Animali
Fantastici: I segreti di Silente. Ma a quali segreti
fa riferimento questo titolo così evocativo e misterioso?
La saga di Animali
Fantastici, nonostante sia composta da appena due capitoli, ci
ha già abituati ad una serie di colpi di scena alquanto importanti,
come ad esempio nel primo episodio, Animali Fantastici e dove trovarli, quando
abbiamo scoperto, nel finale, che il vero cattivo della storia era
il mago oscuro Gellert Grindelwald, parte della leggendaria
tradizione di Harry Potter, la cui storia nella saga principale,
tuttavia, era stata appena accennata (nello specifico ne I Doni
della Morte).
Ancora, nel sequel Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald è
stato rivelato che il potente mago Credence, un Obscurus dai poteri
fuori controllo, era in realtà Aurelius Silente, il fratello minore
di Albus mai menzionato in passato. Ovviamente, ciò ha sollevato
tutta una serie di domande in merito alla figura e alla storia di
Silente, soprattutto perché, nel sequel, Credence è stato sotto
l’influenza di Gellert Grindelwald, destinato a prendere d’assalto
l’Europa e, alla fine, ad essere sconfitto da Albus in uno dei
duelli magici più famosi della storia. Al momento non è ancora
chiaro come Credence si inserisca nel canone, ma J.K. Rowling ha già promesso che molte delle
domande lasciate da I crimini di Grindelwald troveranno una risposta
nell’attesissimo threequel.
Ne I Doni della Morte, è
stato stabilito che la storia di Albus con Grindelwald rappresenta
il suo segreto più profondo ed oscuro. Nel romanzo, Harry ha
appreso che Albus era affascinato dal carismatico Grindelwald
quando erano giovani e che la sua infatuazione aveva portato ad una
tragedia familiare. Questo, insieme al fatto che aveva stretto un
Patto Magico con lui (come si dice nel secondo film), era il motivo
per cui Albus era così riluttante ad affrontare Grindelwald durante
la sua ascesa al potere: lo amava ancora e non era sicuro di essere
abbastanza forte emotivamente da poterlo battere. È possibile che
Newt Scamander e i suoi amici scopriranno questa verità ne I
segreti di Silente, permettendo al franchise di Harry Potter di smettere di “evitare” l’omosessualità
di Albus.
Animali Fantastici: I segreti
di Silente, un titolo che può tranne in inganno?
Tuttavia, il titolo potrebbe
facilmente trarre in inganno, ed essere legato maggiormente alla
figura di Credence, e non a quella di Silente in senso stretto.
Gran parte del passato del personaggio, infatti, rimane ancora un
mistero dopo le rivelazioni di Grindewald nel secondo capitolo: la
madre e il padre di Credence sono davvero Kendra e Percival Silente
o, in realtà, è un fratellastro? Perché la sua esistenza è stata
cancellata dalla storia? E, soprattutto, in che modo la notizia che
ha un fratello di cui non ha mai saputo nulla influenzerà Albus
Silente?
Proprio come accade con i libri, è
probabile che anche il titolo ufficiale di Animali
Fantastici 3 funzioni su più livelli. Se è così, questo
potrebbe essere il film che svelerà finalmente tutta la segretezza
che circonda la famiglia e il passato di Silente. Ciò
giustificherebbe sicuramente il suo posto nella tradizione di
Harry Potter, anche se è un peccato che il focus di
questi prequel si stia allontanando sempre più da Newt Scamander e
dai suoi amici, su cui avrebbero dovuto concentrarsi in
origine.
In occasione di una recente
apparizione al San Sebastian Film Festival, Johnny Depp si è scagliato pubblicamente con
la cancel culture, problema che,
nei riguardi della sua carriera, ha come gettato una vera e propria
macchia sulla sua vita professionale.
Depp è stato uno degli attori più
richiesti e pagati di Hollywood per tantissimi anni, grazie ad una
valanga di ruoli iconici che lo hanno fatto amare dal pubblico di
tutto il mondo. Tuttavia, a causa di alcune vicissitudini personali
assai turbolente, l’immagine pubblica dell’attore ne ha fortemente
risentito, e così anche la sua carriera e la possibilità di
recitare in determinati progetti (si pensi al caso Animali Fantastici, dove l’attore è stato
sostituito dal collega Mads Mikkelsen nel ruolo di Gellert
Grindelwald).
Proprio in occasione del San
Sebastian Film Festival, dove è stato insignito del Premio Donostia
alla carriera (scelta che, ovviamente, è stata accompagnata dalle
solite polemiche), Johnny Depp ha avuto modo di riflettere sul
fenomeno della cancel culture, che ha
definito – via
Deadline – come una “corsa sfrenata verso il giudizio,
basata su ciò che in sostanza è aria inquinata.”
L’attore ha poi aggiunto: “È
talmente fuori controllo che mi permetto di dire che nessuno è al
sicuro ormai. Nessuno di voi, nessuno al di fuori di quella porta.
Nessuno è al sicuro. Basta una frase e addio: vi ritrovate senza
terra sotto i piedi. Non è successo solo a me, ma a tantissime
persone. È successo sia agli uomini sia alle donne. Purtroppo ad un
certo punto si inizia a credere che sia normale o che sia colpa
loro… Quando non lo è.”
“Non importa se un giudizio, di
per sé, si è preso qualche licenza artistica”, ha concluso
l’attore. “Quando c’è un’ingiustizia, che sia contro di te o
contro qualcuno che ami, o qualcuno in cui credi… Alzatevi in
piedi, non restate seduti a guardare. Perché hanno bisogno di
voi.”
Johnny Depp a Roma, ospite di Alice nella Città
Ricordiamo che ad ottobre Johnny Depp sarà a Roma, ospite di Alice nella Città, la sezione autonoma e
parallela della Festa del Cinema, per presentare Puffins,
la web-serie animata prodotta da Iervolino & Lady
Bacardi Entertainment e spin-off del film
d’animazione Arctic – Un’avventura glaciale.
Di recente, l’attrice Karen Gillan ha rivelato che dopo aver
letto la sceneggiatura di Guardiani
della Galassia Vol. 3 è scoppiata a piangere.
Adesso, grazie ad alcune dichiarazioni dell’attore Seth Green,
possiamo avere un’idea più chiara del motivo che, probabilmente, ha
spinto l’interprete di Nebula ad emozionarsi così tanto.
Seth Green, noto al grande pubblico
per il ruolo di Oz nella serie tv Buffy l’Ammazzavampiri,
è anche un talentuoso doppiatore (sua, ad esempio, è la voce di
Chris Griffin nella versione originale de I Griffin) e di
recente è tornato a doppiare l’iconico personaggio di Howard il Papero nella serie dei Marvel StudiosWhat If… ?, dopo avergli già prestato la voce
nei due “volumi” di Guardiani della Galassia.
Durante una recente intervista con
ComicBoook, Green non ha né confermato né smentito il suo
coinvolgimento nel Vol.
3, ma ha rivelato un dettaglio alquanto interessante a
proposito della trama. “Non so se Howard ne faccia parte, non
ne ho sentito parlare. L‘unica cosa che so è che è la
storia delle ragazze, è la storia delle sorelle, che è la storia di
Gamora e Nebula. Quindi non so se è un prequel, o se sarà
ambientato nella nuova linea temporale post-Endgame. Onestamente,
non ne so nulla.”
Il regista James Gunn ha già lasciato intendere che
Gamora sarà una parte importante del terzo film, ma a questo punto
pare che il suo rapporto con Nebula sarà il vero cuore pulsante
della storia. La Gamora originale è stata sacrificata da Thanos in Avengers:
Infinity War e la versione che verrà reintrodotta nel
Vol.
3 è quella proveniente dal passato (precisamente dal
2014).
Stewart sembrava irremovibile sul
fatto che Logan
– The Wolverine rappresentasse la fine dell’arco narrativo
della sua iterazione del Professor X, ma da allora sono iniziate a
circolare delle voci in merito ad un possibile coinvolgimento del
personaggio in Doctor
Strange in the Multiverse of
Madness (probabilmente per contrastare la potenza
di Scarlet Witch).
Cosa potrebbe significare la
presenza del celebre attore nel sequel per l’ingresso dei mutanti
nel MCU è ovviamente un’altra questione, ma nelle ultime ore una
presunta immagine pre-vis del film (che potete vedere cliccando
qui) sembrerebbe aver confermato che nel film di Sam Raimi potrebbe esserci anche il Charles
Xavier di Stewart.
Per chi non lo sapesse, i pre-vis,
la cosiddetta
tecnica di previsualizzazione, consente di creare un finto film
e capire ad esempio, prima di girarla, l’evoluzione di una
determinata scena. Ammesso che l’immagine leaked di Stewart sia
reale, non possiamo sapere se quello se sarà effettivamente il look
che l’attore sfoggerà per il suo ritorno nei panni dell’iconico
personaggio o se magari verrà ringiovanito attraverso la tecnica
del de-aging.
Non è la prima volta, comunque, che
si parla del possibile coinvolgimento in Doctor
Strange in the Multiverse of
Madnessdi un personaggio
appartenente al Fox-Verse: alla fine di agosto, infatti,
lo scooper Daniel Richtman aveva dichiarato: “Nel sequel di
Doctor Strange, Wanda combatterà contro un personaggio del
Fox-Verse (non mi è permesso rivelare chi è). Potrebbe essere un
combattimento decisamente superiore.”
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America
Chavez).
Doctor Strange in the Multiverse
of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.
Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo
anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe
apparire in un cameo anche Bruce
Campbell, attore feticcio di Sam
Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in
merito.
L’account
Instagram della saga di Animali Fantastici ha diffuso
pochi minuti fa il titolo ufficiale di Animali Fantastici
3. Il film, in originale si chiamerà Fantastic
Beasts: The Secrets of Dumbledore, che in italiano sarà
Animali Fantastici: I Segreti di Silente. Ecco il
video annuncio del titolo del film che arriverà in sala distribuito
da Warner Bros il 15 aprile 2022.
Il titolo si mette perfettamente in
scia con quello che dovrebbe essere il naturale svolgimento dei
fatti alla luce dell’eccitante anche se discusso cliffangher con
cui si è chiuso I Crimini di Grindelwald.
Quello che sappiamo di
Animali Fantastici: I Segreti di Silente
Amazon Prime Video ha svelato oggi il poster
ufficiale e il trailer del drama romantico young-adult
Amazon Exclusive After
3, con Josephine Langford e Hero Fiennes Tiffin,
disponibile su Prime Video in Italia dal 29 ottobre.
In After 3 ritroviamo da
Tessa alle prese con un nuovo, entusiasmante capitolo della sua
vita, ma mentre si prepara a trasferirsi a Seattle per il lavoro
dei suoi sogni, la gelosia e il comportamento imprevedibile di
Hardin raggiungono il culmine e minacciano di porre fine alla loro
intensa relazione. La situazione si complica ancora di più quando
il padre di Tessa torna e vengono alla luce rivelazioni scioccanti
sulla famiglia di Hardin. Alla fine, Tessa e Hardin dovranno
decidere se varrà la pena lottare per il loro amore o se sarà
giunto il momento di separarsi.
After 3 vede
protagonisti Josephine Langford e Hero Fiennes Tiffin alla guida di
un cast corale che comprende Louise Lombard, Rob Estes, Arielle
Kebbel, Chance Perdomo, Frances Turner, Kiana Madeira, Carter
Jenkins, Mira Sorvino, Stephen Moyer, Angela Sari, Atanas Srebrev e
Anton Kottas. Il film è diretto da Castille Landon e prodotto da
Jennifer Gibgot (17 Again, Step Up), Brian Pitt, Aron Levitz di
Wattpad, Nicolas Chartier e Jonathan Deckter di Voltage Pictures,
Mark Canton (Den of Thieves, 300) di CalMaple e Courtney Solomon
(Cake, An American Haunting). Executive producers sono Andrew Panay
e Eric Lehrman.
After 3 si unirà alle
migliaia di serie e film già presenti nel catalogo di Prime Video,
tra cui le produzioni italiane Amazon
Original Dinner Club,
FERRO, Celebrity Hunted – Caccia
all’uomo S1 e S2, e LOL: Chi ride è fuori;
le serie pluripremiate Fleabag e The
Marvelous Mrs. Maisel e i grandi successi
come Jack Ryan, The Boys, Borat – Seguito di film cinema,
Il principe cerca figlio, Senza Rimorso, Good
Omens e Carnival Row, oltre a
contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori
nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori
partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre
che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22.
Altre serie Amazon Original italiane già annunciate e in produzione
sono Vita da Carlo, All or Nothing:
Juventus, Bang Bang Baby, TheBad Guy,
Everybody Loves Diamonds e Prisma.
I clienti Prime potranno vedere After 3 tramite l’app
Prime Video disponibile per Smart TV, dispositivi mobili, Fire TV,
Fire TV stick, Fire tablet, Apple TV, console di gioco, Chromecast
e Vodafone TV. Grazie all’app i clienti potranno scricare gli
episodi sui loro dispositivi mobili per la visione offline senza
costi aggiuntivi all’abbonamento Prime dal costo di €36/anno. I
nuovi clienti possono registrarsi ad Amazon Prime e ottenere un
periodo di prova gratuito su amazon.it/prime.
Il regista giapponese
RyusukeHamaguchi con il suo Drive my
car, in uscita il 23 settembre, distribuito da Tucker Film,
accompagna lo spettatore in un viaggio a bordo di una Saab rossa,
che è anche viaggio interiore, utile ai protagonisti a scoprire
aspetti di sé fino ad allora ignorati e a risolvere conflitti
interiori.
Hamaguchi è un
regista molto amato dalle giurie dei festival internazionali e con
il suo precedente lavoro, Il gioco del destino e della fantasia, si è
aggiudicato l’Orso d’Argento al Festival diBerlino. Drive my car, tratto dall’omonimo
racconto diMurakami, inserito
nella raccolta Uomini senza donne, è stato premiato a
Cannes2021 per la Migliore
sceneggiatura.
La trama diDrive my car
Kafuku, Hidetoshi
Nishijima, è un regista e attore teatrale, sua moglie Oto,
Reika Kirishima, una sceneggiatrice per la tv. I due si
amano e tra loro c’è una buona intesa. Lei inventa spesso storie
fantastiche dopo l’amore. Quando Kafuku, rientrato a casa prima del
previsto, scopre che Oto lo tradisce con un giovane attore, non ha
il coraggio di parlargliene. Dopo la morte improvvisa di lei, però,
Kafuku resta solo e rimpiange di non averle parlato. Chiamato a
dirigere uno spettacolo ad Hiroshima, Zio Vanja di Cechov,
il suo cavallo di battaglia – ha interpretato spesso il
protagonista – gli viene affidata come autista una ragazza ventenne
silenziosa e assai discreta, Misaki, TokoMiura.
Durante i viaggi nella Saab 900 turbo cui Kafuku tiene tanto, i due
iniziano a conoscersi e si instaura un rapporto profondo, nutrito
dalle reciproche solitudini. Intanto Kafuku ha scelto gli attori
per il suo spettacolo e ha affidato il ruolo di Vanja proprio
all’ex amante della moglie. Mentre Cechov spinge tutti a guardarsi
dentro e confrontarsi, il protagonista cerca di elaborare il suo
dolore e percorrere nuove strade, anche grazie alla presenza di
Misaki, che apre a nuovi punti di vista.
La sceneggiatura
diDrive my car
E’ stata la capacità del
regista e sceneggiatore Hamaguchi nel costruire storie,
caratteristica anche di uno dei personaggi di Drive my
car, a conquistare Cannes. Storie nella storia, narrazioni
nella narrazione, letteratura e teatro nel cinema. Il film, scritto
a quattro mani dal regista con Takamasa Oe , trae
ispirazione dal racconto di Murakami contenuto nella
raccolta Uomini senza donne, mescolandovi altri spunti
provenienti dallo scrittore nipponico. A ciò si aggiunge, ed è
prtagonista, il teatro di Cechov, con Zio Vanja, e
non si rinuncia ad un accenno al Beckett di Aspettando
Godot. Il regista innesca così un gioco di rispecchiamenti tra
Kafuku e Vanja, ma anche tra gli altri attori, interpreti della
piece, e i rispettivi personaggi, tra il viaggio in macchina che
porta Kafuku e Misaki a condividere uno spazio in cui si aprono
l’un l’altro e il viaggio metaforico della compagnia di attori che
condividono il palco, il luogo delle prove, dando qualcosa di sé
stessi agli altri.
Questa materia densissima
di riferimenti letterari e teatrali è usata dal regista per
affrontare la solitudine, la morte, la perdita, la disabilità, ma
anche la passività, la tendenza a nascondere, la paura e
l’incapacità di aprirsi.
La recensione diDrive my car
Drive my
car non è un film per tutti. I suoi 179 minuti richiedono
uno spettatore avvezzo a un andamento lento, non frenetico e che
sappia prescindere dai colpi di scena a ogni piè sospinto, che
piuttosto, sappia appassionarsi a viaggi interiori e silenzi
significativi.
La storia è divisa
nitidamente in quattro fasi – vita di Kafuku con la moglie fino
alla sua morte, preparazione e messa in scena di Zio Vanja,
viaggio di Kafuku e Misaki sui luoghi del passato, attualità.
Questi cambi di scenario con passaggi di tempo, oltre che segnare
le tappe emotive del percorso del protagonista, hanno l’obiettivo
di tenere viva l’attenzione dello spettatore lungo un film
eminentemente di parola, figlio di Murakami e Cechov.
Ciò nonostante,
l’incedere del film è e resta lento. Il testo finisce spesso per
dominare sull’azione davanti alla macchina da presa, raffreddando
le emozioni che arrivano allo spettatore. Vi sono, certo, momenti
intensi ed emotivamente coinvolgenti, e sono soprattutto quelli dei
silenzi, dove acquista importanza il primo piano che coglie le
emozioni o l’inquadratura dell’elemento emblematico: snodi stradali
come gli snodi dell’esistenza; due mani vicine, che compiono lo
stesso gesto. Restano però momenti, sparsi all’interno di un
racconto dove è pur sempre il testo a veicolare riflessioni e
concetti, ma anche emozioni, che sarebbero potute arrivare in
maniera molto più naturale, spontanea e fruibile, se svincolate da
esso. In particolare, la parte dedicata alla preparzione e alla
messa in scena di Zio Vanja, che descrive minuziosamente
tutto il processo, dalla selezione del cast, fino alla sera della
prima, appare davvero troppo ampia. Ragione ne è, si potrebbe dire,
il meccanismo di rispecchiamento di Kafuku nel personaggio di
Vanja, il che è evidente. Tuttavia, sembra che il regista abbia
difficoltà a staccarsi dalle proprie matrici d’ispirazione, il che
invece, avrebbe dato al film una maggiore agilità, rendendolo anche
più coinvolgente.
Il cast offre buone
prove, soprattutto Nishijima e Miura. Non è facile
interpretare la solitudine introversa che li contraddistingue, la
loro passività di fronte alla vita, lasciando trasparire però la
voglia e la speranza di cambiare. Tuttavia, l’interpretazione,
soprattutto quella del protagonista, soffre del fatto che non debba
valicare quasi mai i rigidi confini letterari e teatrali,
restandone in certi frangenti, appesantita.
Con Drive my
car, in sala dal 23 settembre, Hamaguchi lancia però
un messaggio di speranza nel futuro. Ogni ferita, anche la più
dura, è sanabile, ma non da soli. Occorre aprirsi all’altro,
abbandonare le proprie sicurezze e accettare di far entrare l’altro
nel proprio mondo, dandogliene le chiavi. Proprio come fa Kafuku
con Misaki, affidandole quelle della sua Saab 900 turbo rossa. Solo
attraverso lo scambio con l’altro si possono capire i propri
errori, far proprie prospettive nuove e pensare di cambiare, in
meglio, la propria vita.
Dopo “Respect” – la canzone
più bella di tutti i tempi secondo la rivista americana Rolling
Stones – è sicuramente “Think” l’altro brano più amato e ascoltato
della regina del soul Aretha Franklin, protagonista
di RESPECTal
cinema dal 30 settembre distribuito da Eagle Pictures.
Non tutti sanno che la celebre
cantante, interpretata dall’incredibile Jennifer Hudson, era un’attivista impegnata
nella difesa della giustizia sociale, dell’uguaglianza e dei
diritti delle donne. Per questo “Think” è anche un monito, un inno
alla consapevolezza con la volontà in alcuni casi di smuovere le
coscienze per attivare cambiamenti sociali che potessero finalmente
dare il giusto valore e considerazione alla comunità nera. “Ho
ritenuto – ha confessato la regista di RESPECT, Liesl
Tommy – che fosse essenziale includere tutto ciò, perché
quando parli della Regina del Soul, quando parli della sua
spiritualità, la sua politica e la sua fede… erano come le mie. La
sua chiesa era una chiesa attivista per i diritti civili. Suo padre
è stato il mentore di Martin Luther King. Una cosa che lei e io
avevamo in comune – ha aggiunto – è che siamo cresciute ascoltando
le persone che parlano di lotta per la libertà, per se stesse e
per le generazioni future. Mi sono davvero connessa a queste cose
perché abbiamo avuto esperienze simili. Segnano la tua vita per
sempre”.
Respect, la trama
RESPECT
racconta la straordinaria storia di una delle donne più incredibili
di tutti i tempi: dall’infanzia – quando cantava nel coro gospel
della chiesa di suo padre – fino alla celebrità
internazionale. Respect è la storia vera
del viaggio di Aretha Franklin per trovare la sua voce, nel mezzo
del turbolento panorama sociale e politico dell’America degli anni
’60.Diretto dalla sudafricana Liesl Tommy,
già regista di diverse serie tv di
successo, Respect è inoltre interpretato dal
Premio Oscar Forest
Whitaker (L’ultimo Re di Scozia), il
comico Marlon Wayans (Scary Movie,
Ghost Movie), l’attore e cantante Tituss
Burgess (Unbreakable Kimmy Schmidt), la
pluripremiata ai Tony Award Audra
McDonald (La Bella e la Bestia) e l’icona
della musica R&B Mary J. Blige. Il film
arriverà nelle sale italiane il 30 settembre distribuito
da Eagle Pictures.
Esce al cinema il 21 ottobre
Petite Maman, il nuovo attesissimo film di
Céline Sciamma dopo il successo di Ritratto
della giovane in fiamme. Distribuito da Teodora
Film e MUBI,
il film sarà presentato in anteprima alla XIX edizione di Alice
nella Città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema
di Roma dedicata alle nuove generazioni che quest’anno si svolgerà
in due location d’eccezione: l’Auditorium Parco della Musica
e l’Auditorium della Conciliazione.
Da sempre attenta al mondo dei giovanissimi e al tema
dell’identità femminile, Sciamma torna con Petite Maman alle
atmosfere di Tomboy, uno dei suoi film più amati,
dimostrando ancora una volta una sensibilità fuori dal comune. Il
film ha per protagonista Nelly, una bambina di otto anni che dopo
la morte della nonna passa qualche giorno nella casa di campagna
dove è cresciuta la madre, Marion. Girovagando nel bosco, si
imbatte per caso in un’altra bambina che sta costruendo una capanna
di legno e con cui nasce un rapporto speciale: la nuova amica si
chiama proprio Marion…
Grazie a una storia che molti critici hanno accostato alla
fantasia di Miyazaki, Petite Maman sa conquistare gli
spettatori con una riflessione commossa sulla memoria, l’amicizia e
la famiglia. Il film, che rappresenta la prima collaborazione tra
Teodora e MUBI, sarà in streaming in esclusiva su MUBI nel
2022.
Adler Entertainment
distribuirà a partire dal 30 settembre un nuovo capitolo del
fortunato thriller sottomarino 47 METRI del 2017. In questo nuovo
shark-movie intitolato 47 METRI: GREAT WHITE,
e che segna il debutto alla regia di
Martin Wilson su sceneggiatura di Michael Boughen,
una spensierata vacanza si trasforma in incubo quando cinque
passeggeri di un idrovolante rimangono arenati a chilometri di
distanza dalla costa. Dovranno vedersela con le scorte di cibo che
stanno finendo e con i terribili squali che li aspettano sotto la
superficie dell’acqua.
Nel cast troviamo Katrina Bowden
(Piranha 3DD, 30 Rock), Aaron Jakubenko (Tidelands), Kimie
Tsukakoshi (Riptide); Tim Kano (Neighbours) e Tekohe Tuhaka (Love
and Monsters, The Dead Lands), mentre Neal Kingston (Nerve),
Michael Robertson (The Reef) e Pam Collis (Black Water: Abyss)
hanno prodotto il film.
Dagli stessi produttori di The
Reef, un nuovo film ispirato da fatti realmente accaduti.
47 METRI: GREAT WHITE arriverà al cinema dal 30
settembre.
Benvenuti a
Space Jam! Il campione NBA e
icona globale LeBron James vive un’epica
avventura a fianco dell’intramontabile Bugs Bunny, nel film evento
di animazione/live-action Space Jam: New
Legends, diretto da Malcolm D. Lee,
con un team di filmakers innovativi come Ryan
Coogler e Maverick Carter. Il film arriva
al cinema da giovedì 23 settembre distribuito da
Warner Bros. Pictures, diretto da Malcolm D.
Lee e con LeBron James e Don
Cheadle. Le
voci italiane sono di Fedez, Carlton Myers, Gianluca
Gazzoli, Cecilia Zandalasini e Flavio Tranquillo.
Space Jam: New Legends,
la trama
Sinossi:
Quest’avventura di trasformazione è un frenetico mix di due
mondi, che svela fino a che punto possano arrivare alcuni genitori
per creare un legame con i propri figli. Quando LeBron e il suo
giovane figlio Dom vengono intrappolati in uno spazio digitale da
una malvagia Intelligenza Artificiale, LeBron farà di tutto per
tornare a casa sani e salvi guidando Bugs, Lola Bunny e l’intera
banda dei notoriamente indisciplinati Looney Tunes verso la
vittoria, sul campo di gioco, contro i campioni digitalizzati
dell’Intelligenza Artificiale: una super potente squadra di
basket piena di professionisti all stars mai vista
prima. Tunes contro Goons nella sfida con la posta in gioco
più alta della sua vita, che ridefinirà il legame tra LeBron e suo
figlio, mettendo in luce il potere di essere se stessi. Pronti
all’azione, i Tunes sovvertono le convenzioni, sovraccaricando i
loro talenti unici e sorprendendo anche “King” James con il loro
modo di giocare.
Quest’avventura di trasformazione
è un frenetico mix di due mondi, che svela fino a che punto
possano arrivare alcuni genitori per creare un legame con i propri
figli. Quando LeBron e il suo giovane figlio Dom vengono
intrappolati in uno spazio digitale da una malvagia Intelligenza
Artificiale, LeBron farà di tutto per tornare a casa sani e salvi
guidando Bugs, Lola Bunny e l’intera banda dei notoriamente
indisciplinati Looney Tunes verso la vittoria, sul campo di gioco,
contro i campioni digitalizzati dell’Intelligenza
Artificiale: una super potente squadra di basket piena di
professionisti all stars mai vista prima. Tunes contro Goons
nella sfida con la posta in gioco più alta della sua vita, che
ridefinirà il legame tra LeBron e suo figlio, mettendo in luce il
potere di essere se stessi. Pronti all’azione, i Tunes sovvertono
le convenzioni, sovraccaricando i loro talenti unici e sorprendendo
anche “King” James con il loro modo di giocare.
James è protagonista accanto al
candidato all’Oscar® Don Cheadle (i film di “Avengers”, “Hotel
Rwanda”), Khris Davis (“Judas and the Black Messiah”, “Atlanta” per
la TV), Sonequa Martin-Green (“The Walking Dead” per la TV, “Star
Trek: Discovery”), l’esordiente Cedric Joe, Jeff Bergman (“Looney
Tunes Cartoons”), Eric Bauza (“Looney Tunes Cartoons”) e Zendaya (l’imminente “Dune”,
“Malcolm & Marie”).
Lee (“Girls Trip”, “Night School”)
dirige da una sceneggiatura di Juel Taylor & Tony Rettenmaier &
Keenan Coogler & Terence Nance e Jesse Gordon e Celeste Ballard,
storia di Juel Taylor & Tony Rettenmaier & Keenan Coogler & Terence
Nance. Basato su “Space Jam”, scritto da Leo Benvenuti & Steve
Rudnick e Timothy Harris & Herschel Weingrod. Il film è prodotto da
Ryan Coogler, LeBron James, Maverick Carter e Duncan Henderson, i
produttori esecutivi sono Sev Ohanian, Zinzi Coogler, Allison
Abbate, Jesse Ehrman, Jamal Henderson, Spencer Beighley, Justin
Lin, Terence Nance e Ivan Reitman.
Il team creativo dietro la cinepresa
include il direttore della fotografia Salvatore Totino
(“Spider-Man: Homecoming”), il produttore animazioni Troy
Nethercott (“Wonder Park”), gli scenografi Kevin Ishioka (“The
Mule”), Akin McKenzie ( “When They See Us” per Netflix) e Clint Wallace (l’imminente “Eternals”), il montatore Bob Ducsay (“Godzilla: King
of the Monsters”, “Star
Wars Episode VIII – The Last Jedi”) e la costumista Melissa
Bruning (“Rampage”, “War for the Planet of the Apes”). Le musiche
sono di Kris Bowers (“Greenbook”, “Bridgerton” per Netflix).
Warner Bros. Pictures presenta una
produzione Proximity/The SpringHill Company Production, un film di
Malcolm D. Lee, “Space Jam: New Legends”. Il film sarà distribuito
in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures e arriverà in Italia al
cinema dal 23 settembre.
Venerdì 12 novembre, The Walt Disney
Company presenterà il Disney+ Day, una celebrazione
mondiale che coinvolgerà tutte le divisioni della Company.
Agli abbonati di Disney+ verranno offerti nuovi
contenuti diffusi attraverso i brand iconici della piattaforma,
Disney, Pixar, Marvel, Star
Wars, National Geographic, e Star, presente nei mercati
internazionali, insieme a una speciale presentazione per i fan
dedicata a Disney+ con anticipazioni dei
titoli in arrivo. Inoltre, dal 12 novembre Disney+ si espanderà in nuovi mercati
dell’Asia e del Pacifico, raggiungendo nuovi spettatori in tutto il
mondo.
Per celebrare il secondo
anniversario di Disney+, la Company offrirà
agli abbonati speciali promozioni ed esperienze. I Disney
Parks and Resorts di tutto il mondo e Disney Cruise
Line stenderanno il tappeto blu per i fan di Disney+ con alcune sorprese
e attività, tra cui opportunità per scattare fotografie,
incontri con i personaggi e molto altro; su shopDisney.com ci saranno offerte speciali e i
popolari show televisivi e le serie più famose si uniranno alle
celebrazioni.
“Il primo Disney+ Day sarà una grande
celebrazione dei nostri abbonati che
coinvolgerà tutta la Company”, ha dichiarato Bob
Chapek, Chief Executive Officer, The Walt Disney Company.
“Questa giornata specialeè espressione
della nostra missione di intrattenere, informare e
ispirare i fan e le famiglie di tutto il mondo attraverso il potere
di una narrazione unica, e diventerà un evento annuale che
espanderemo in tutti i nostri business mondiali”.
I contenuti Disney, Pixar,
Marvel, Star Wars e National Geographic che debutteranno in
occasione del Disney+ Day
Disney+ Day includerà anteprime di
contenuti di tutti i brand principali del servizio, tra cui:
L’amato film Disney d’avventura per tutta la famiglia Jungle Cruise, disponibile per tutti
gli abbonati
Il nuovo film originale Disney+Mamma, Ho Perso
L’Aereo, una rivisitazione del celebre franchise
delle feste
Una nuovissima serie originale di corti targati Walt Disney
Animation Studios, I Racconti di Olaf che
vede l’amatissimo pupazzo di neve di Frozen raccontare
numerose storie dei classici Disney come solo lui sa fare
Un corto animato targato Pixar dal titolo Ciao
Alberto, che vede protagonisti i personaggi del film
d’animazione di successo dell’estate, Luca.
Il nuovo corto originale de I Simpson che rende
omaggio ai brand di Disney+
I primi cinque episodi della seconda stagione de Il
mondo secondo Jeff Goldblum di National
Geographic
Uno speciale che celebra le origini e l’eredità di Boba Fett,
il leggendario cacciatore di taglie di Star Wars
Uno speciale che celebra l’Universo Cinematografico Marvel su
Disney+ con un emozionante sguardo al
futuro
Dopesick, una serie originale
interpretata da Michael Keaton, che arriverà nei mercati
internazionali all’interno dell’offerta di contenuti di
intrattenimento generale di Star
Gli abbonati della piattaforma
streaming potranno godere del Disney+ Day, la prima celebrazione
dedicata ai fan di Disney+, che comprenderà novità,
anticipazioni, nuovi trailer, clip esclusive e messaggi speciali
dai creatori e le star di Disney+.
Disney+ Day – Il lancio di
Disney+ in Corea del Sud, Taiwan e Hong Kong
In occasione del Disney+ Day, la piattaforma
streaming farà il suo debutto in Corea del Sud e Taiwan il 12
novembre e ad Hong Kong il 16 novembre, portando gli iconici
personaggi e le storie Disney nelle case di nuovi spettatori di
tutto il mondo.
Altri emozionanti contenuti in
anteprima, offerte per i consumatori e novità saranno annunciati
prima del Disney+ Day.
Sappiamo ormai molte cose di
Gomorra 5, la stagione conclusiva di quella che è
stata la serie italiana di maggior successo degli ultimi anni,
venduta all’estero e acclamata dalla critica ma anche dal pubblico,
che ha dimostrato di apprezzarla moltissimo. Anche se non
conosciamo la data esatta di messa in onda, sappiamo che la
vedremo a novembre su Sky e in streaming su NOW,
sappiamo che sarà, come detto, la stagione conclusiva e sappiamo
che partirà esattamente da dove avevamo lasciato i fatti alla fine
della quarta stagione, con Patrizia (Cristina dell’Anna) morta per
mano di Genny (Salvatore
Esposito) e quest’ultimo in latitanza, chiuso in un bunker. Ma
quali saranno invece i volti che rivedremo nella serie? Quali i
ritorni certi, quali quelli probabili? Ecco chi tornerà e chi
potrebbe tornare in Gomorra 5.
Gomorra 5 è in arrivo suNOWe anche on demand su Sky.Iscriviti a soli 3
europer il primo mese e guarda
il film e molto altro.
Chi potrebbe tornare in
Gomorra 5?
Occupiamoci prima di
tutti quei personaggi che, non essendo morti ammazzati, potrebbero
ricomparire in questa quinta e ultima stagione, da novembre su Sky
e in streaming su NOW. Il
magistrato Walter Ruggieri, interpretato da Gennaro Maresca, che ha
avuto legami con Genny e con Patrizia, potrebbe ricomparire, dato
il suo peso nella quarta stagione, ma anche Elia Capaccio ‘o
Diplomato, dal momento che è l’ultimo rimasto della sua famiglia e
sappiamo che in Gomorra la famiglia è una cosa seria. I tre
fratelli Levante, sopravvissuti alla carneficina a opera degli
uomini di Genny sono certamente trai candidati più probabili a
tornare in scena, in particolare Grazia, che vive solo per
intercessione di Gennaro in persona. ‘U Maestrale è un personaggio
appena introdotto, a fine quarto ciclo, tornerà quindi
probabilmente per continuare a stare al fianco di Gennaro nella
latitanza, così come Michele Casillo, che è un esponente politico
legato Savastano e soprattutto Fernando, braccio destro del boss
latitante. Trai possibili ritorni anche Tiziana Palumbo, che è a
capo del consorzio dell’aeroporto.
Azzurra Avitabile
L’abbiamo conosciuta
nella seconda stagione, una donna risoluta e carismatica, che non
sparisce certo al fianco di questo ragazzone di cui si innamora e
che sposa. Azzurra è la moglie di Genny, è al suo fianco, ed è
anche la madre del piccolo Pietro. Azzurra e Pietro sono i punti
fermi del boss, per loro Gennaro ha provato a tirarsi fuori dal
giro, ma sempre per loro rientra e tenta di mettere le cose in
ordine, a sua spese, consegnandosi alla latitanza. Il ruolo di
Azzurra in questa quinta stagione sarà delicatissimo, sarà una lady
sicuramente all’altezza degli affari del marito, ma dovrà anche
affrontare la solitudine che comporta essere la moglie di un
latitante. Ivana Lotito che la interpreta darà di certo grande
soddisfazione.
Enzo Villa
Degli noto come Sangue
Blu (Arturo Muselli), che è arrivato nella terza stagione e ha da
subito raccolto la simpatia del pubblico, Enzo tornerà nella quinta
stagione e sarà assetato di vendetta, molto probabilmente. Alla
fine dell’ultima stagione, o Diplomato aveva provveduto a eliminare
Maria, la fidanzata di Sangue Blu, e a fronte di un’immediata e
cieca sofferenza, dobbiamo immaginare che l’uomo che un tempo ha
preteso per sé il dominio dei Quartieri Spagnoli, non lascerà
impunito un torto così grave e che quindi o Diplomato dovrà
guardarsi le spalle.
Genny Savastano
È il volto della serie,
ha partecipato a tutte le stagioni ed è l’erede di Don Pietro
Savastano, con il quale tutto è cominciato. Viene da un cammino
lunghissimo, Genny (Salvatore Esposito), da quando era soltanto un
ragazzino viziato che la madre, donna Imma, chiamava “Genny bello”,
incapace di fare del male, incapace, agli occhi del padre, di
raccogliere il suo testimone. Ebbene, dopo un tentativo, per amore
della sua Azzurra, di ripulirsi e allontanarsi dalla vita mafiosa,
Genny torna in pista più agguerrito che mai, e rimette le cose a
posto, ristabilisce la gerarchia, e ora, da un bunker sotterraneo
dove comincia la sua vera e propria latitanza, ha riacquistato quel
posto che il padre voleva per lui. Adesso ne è certo, Don Pietro
sarebbe fiero di lui. Ma cosa succederà in Gomorra 5
quando tornerà a confrontarsi con un suo vecchio amico/nemico?
Ciro Di Marzio
È il ritorno più atteso e
più anticipato, l’Immortale (Marco
D’Amore) torna a Napoli, dopo la parentesi nordeuropea, come
abbiamo visto nel film a lui dedicato, e lo fa con delle idee non
ancora rese manifeste. Alla fine de L’Immortale, film che ha
segnato l’esordio alla regia di Marco D’amore, che lo interpreta
dalla stagione 1, abbiamo visto gli sguardi di Ciro e Genny
incrociarsi: una sfida? Una promessa? Dopotutto Ciro era stato
creduto morto perché si era sacrificato per salvare la vita a
Genny, era “morto” al posto suo. Ma l’essere sopravvissuto rende il
suo sacrificio meno importante? “Quando un amico ti tradisce è
sempre un amico, Cirù?” Sentiamo la voce di Genny nel primo trailer
che rimette tutto in discussione, e a quel punto si capisce che la
sfida finale di Gomorra sarà quella giocata tra Gennaro e Ciro,
così come era iniziata. E noi potremo assistere a questa battaglia
all’ultimo sangue su Sky e in streaming su NOW.
Guillermo del Toro è meglio conosciuto per
aver diretto numerosi film di successo, tra cui Hellboy, Il
labirinto del fauno, Pacific Rim e La forma dell’acqua –
The Shape of Water. Considerato il suo l’amore per i mostri,
la passione per gli effetti pratici e una spiccata qualità
estetica, ad oggi Del Toro è uno dei registi più talentuosi e
riconoscibili.
In risposta a un fan su
Twitter che ha chiesto a molti registi quante sceneggiature
hanno scritto che non sono mai state diventate dei veri film,
Guillermo del Toro stima di avere circa 20
sceneggiature finite che non sono mai decollate, per un motivo o
per l’altro. Considerando che una sceneggiatura, in media, impiega
dai 6 ai 10 mesi per essere completata, in base alle sue stime, Del
Toro ha trascorso circa 16 anni a scrivere sceneggiature che non
sono mai state realizzate.
“Stando ai miei calcoli, ho
scritto qualcosa come 33 sceneggiature. 2, 3 sono state portate sul
grande schermo da altri, 11 da me (Pinocchio è in fase di
lavorazione). Quindi, abbiamo circa 20 sceneggiature che non sono
diventate film. Per ognuna ci sono voluti dai 6 ai 10 mesi di
lavoro, ergo circa 16 anni andati. Tutta esperienza e miglioramento
delle abilità.”
Il prossimo film di Guillermo del Toro, l’attesissimo Nightmare Alley, basato sul romanzo omonimo di
William Lindsay Gresham, arriverà nelle sale americane a Natale. Il
cast del film annovera Bradley Cooper, Cate Blanchett, Toni Collette, Willem Dafoe,
Richard Jenkins, Rooney Mara, Ron Perlman e David Strathairn.
Tra i prossimi progetti del regista
figura anche l’attesissimo nuovo adattamento della favola di
Pinocchio, che verrà realizzato in stop motion
e che arriverà su Netflix. Il cast vocale annovera Ewan McGregor,
Tilda Swinton, Christoph Waltz, Cate Blanchett
e John Turturro.
Alice nella Città annuncia i
primi due titoli di concorso alla XIX edizione e i due acclamati
autori che li presenteranno in anteprima al pubblico di Roma: il
visionario maestro dell’animazione giapponese Mamoru Hosoda
con il suo nuovo atteso anime dal titolo “Belle” e la
pluripremiata regista francese Céline Sciamma con
“Petite
Maman” saranno ospiti della sezione autonoma e parallela
della Festa del Cinema di Roma, dedicata agli esordi, al
talento e alle nuove generazioni diretta da Fabia Bettini e
Gianluca Giannelli, in programma dal 14 al 24 ottobre
2021 in due location d’eccezione: l’Auditorium Parco della
Musica e, da quest’anno per tutta la durata della
manifestazione, anche l’Auditorium della Conciliazione.
Tra i più importanti sceneggiatori e
registi del cinema di animazione a livello mondiale, già
candidato all’Oscar nel 2019 per il film “Mirai”, Mamoru
Hosoda torna ad Alice nella Città a sei anni da “The Boy and
the Beast” e dopo aver conquistato il botteghino giapponese: in
sole due settimane “Belle” ha superato il box-office di “Mirai” ed
è ad oggi il secondo film in assoluto per incassi del 2021.
“Belle”, che uscirà al cinema
distribuito da Koch Media in collaborazione con I Wonder Pictures,
è ambientato in un fantastico mondo virtuale. Suzu, una liceale di
17 anni, vive nelle campagne della Prefettura di Kochi con il
padre, dopo aver perso la madre in giovane età. La prematura
perdita ha fatto chiudere Suzu in sé stessa e l’ha allontanata dal
padre e dalla cosa che più amava fare: cantare. Dopo aver capito
che scrivere musica è il suo unico scopo nella vita, Suzu entra in
[U], un mondo virtuale con cinque miliardi di membri online, dove
diventa Belle, avatar di fama mondiale per la sua voce
straordinaria. Il suo incontro con un drago misterioso la porta a
intraprendere un viaggio ricco di avventure, sfide e amore, alla
ricerca della sua vera natura.
Il regista giapponese, oltre ad
annunciare l’uscita di “Belle” nelle sale italiane, sarà a Roma
anche per festeggiare i 10 anni dello Studio Chizu con una
masterclass aperta al pubblico e agli appassionati di anime
che avranno la rara opportunità di interagire con il maestro.
Applaudito all’ultimo Festival di
Berlino e distribuito in Italia da Teodora Film e MUBI,
“Petite Maman” è il nuovo attesissimo film di Céline
Sciamma, dopo il successo internazionale di “Ritratto della giovane
in fiamme”. Da sempre attenta al mondo dei giovanissimi e al tema
dell’identità femminile, Sciamma torna alle atmosfere di “Tomboy”,
uno dei suoi film più amati, dimostrando ancora una volta una
sensibilità fuori dal comune, con una riflessione commossa sulla
memoria, l’amicizia e la famiglia.
“Petite Maman” ha per
protagonista Nelly, una bambina di otto anni che dopo la morte
della nonna passa qualche giorno nella casa di campagna dove è
cresciuta la madre, Marion. Girovagando nel bosco, si imbatte per
caso in un’altra bambina che sta costruendo una capanna di legno e
con cui nasce un rapporto speciale: la nuova amica si chiama
proprio Marion.
Dopo l’anteprima ad Alice nella
Città il film uscirà nei cinema il 21 ottobre e nel 2022 sarà in
streaming in esclusiva su MUBI.
Con l’intera Saga dell’Infinito e
l’avvio della Fase 4 che include ora anche le serie destinate a
Disney+, il Marvel Cinematic Universe
può vantare un ensemble di personaggi davvero ampio e
diversificato. Di conseguenza, molti di loro, quasi sempre,
sfoggiano un’arma caratteristica che li aiuta a distinguersi dagli
altri. Che vengano brandite da eroi o da cattivi, le tante armi del
MCU sono uniche come lo sono gli stessi personaggi, ma quali sono
le migliori?
Le pistole elementali
Per distinguersi dalla
quantità apparentemente infinita di fuorilegge intergalattici, è
necessario munirsi di un’arma unica. Peter Quill/Star-Lord
brandisce un doppio blaster con due canne nella parte superiore e
inferiore; uno spara colpi di plasma, mentre l’altro emette colpi
elettrici. Quill può innescarne uno alla volta, o entrambi
contemporaneamente, per un attacco ancora più potente.
Questi piccoli blaster fanno molto
di più che eliminare pirati e Sakaaran senza nome. Tramite essi,
Star-Lord può infliggere danni a potenti nemici, incluso suo padre
Ego il Pianeta Vivente e persino Thanos durante la battaglia su Titano.
I pugnali asgardiani
Sebbene Loki si sia
dimostrato capace con lo Scettro in The Avengers, il suo
vero talento risiede nei doppi pugnali realizzati in acciaio
asgardiano. Mescolano il classico design nordico con l’elsa, mentre
la lama mostra un design più avanzato e alieno, che si adatta alla
versione di Asgard del MCU.
In Thor: Ragnarok, Avengers: Infinity War e nelala
serie Loki, i pugnali si adattano a uno dei migliori stili
di combattimento degli antieroi del MCU, permettendogli di
affrontare attacchi rapidi ma precisi che possono porre fine a un
avversario altrettanto rapidamente, come un colpo di martello di
suo fratello.
La tuta alare
Sam Wilson/Falcon (il nuovo
Capitan America) ha avuto diverse varianti della sua tuta alare, ma
quasi tutte funzionano allo stesso modo. Ovviamente, le tute gli
permettono di volare come Falcon ma anche di avvolgersi usando le
ali, fornendo uno scudo antiproiettile o un ariete.
La tuta alare di Sam include anche
accessori come fondine per mitragliatrici, un head-up display
avanzato negli occhialini e droni remoti noti come Redwings. Con
queste tute alari, Falcon è stato in grado di combattere individui
potenti tra cui il Soldato d’Inverno, i Flag Smashers e U.S.
Agent.
L’armatura di Iron Man
È difficile scegliere un
solo costume di Iron Man, considerando quanti ce ne sono, anche se
tutti servono essenzialmente allo stesso scopo. Dai repulsori nei
palmi, i lanciamissili, innumerevoli altri gadget e funzioni, è
fondamentalmente un’arma di distruzione di massa… con la sola
differenza che si indossa!
Per Tony Stark, forse, è tutto
tranne che un’arma, ma in senso letterale, Iron Man è davvero
un’arma, come dimostrato quando i modelli successivi sono stati in
grado di abbattere Asgardiani, potenti robot, Capitan America e
persino prelevare sangue da Thanos.
Il Mjolnir
Mescolando la forgiatura
avanzata con la magia di Odino, il Mjolnir è diventata l’arma che
ha definito Thor per secoli il Dio del Tuono. Mjolnir non è la
fonte del potere di Thor, ma lo aiuta a incanalarlo per evocare
fulmini, volare e scatenare attacchi devastanti.
Tuttavia, il Mjolnir non è esclusivo
di Thor: chiunque ne sia degno può impugnarlo, come successo anche
ad altri nel MCU. Visione ha impugnato il martello per combattere
Ultron, mentre in uno dei momenti più famosi del MCU abbiamo visto
Captain America sollevare e padroneggiare il potere di Mjolnir in
Avengers: Endgame.
La freccia Yaka
Yondu Udonta si è sempre
dimostrato un membro coraggioso dei Guardiani della Galassia,
soprattutto quando ha controllato la sua freccia tecnologicamente
avanzata con i suoi fischi. Ha ucciso un gruppo di Sakaaran in
pochi secondi, ma questo è niente in confronto a quando è passato a
un prototipo di pinna che gli ha permesso di rendere la sua
freccia Yaka ancora più forte.
Yondu
è stato in grado di eliminare un’intera legione di Ravagers, con la
freccia Yaka che si anche è unita ai Guardiani nella battaglia
contro Ego il Pianeta Vivente. La Freccia Yaka ha trasformato Yondu
da eccentrico pirata ad eccezionale Guardiano e vero
eroe.
La tuta di Black Panther
Grazie ai poteri conferiti
dall’erba a forma di cuore, la tuta di Black Panther è un’arma
quasi indistruttibile. Tutto, dal tessuto agli artigli felini e
all’elmo, è sintetizzato dal vibranio, permettendo così di
assorbire qualsiasi attacco con facilità.
Black Panther può tagliare qualsiasi
materiale con i suoi artigli e scalare qualsiasi muro. La seconda
tuta di T’Challa non solo assorbe il danno degli attacchi, ma lo
ridistribuisce in carica di energia cinetica per una potente
esplosione o danni extra nei suoi attacchi.
Il Guanto dell’Infinito
Quando Tempo, Spazio, Realtà, Potere, Mente e
Anima sono tutti combinati insieme nel Guanto dell’Infinito, si
crea l’arma più potente dell’universo. Anche con solo due Gemme
dell’Infinito, il Guanto è stato sufficiente per devastare interi
pianeti.
Il
controllo su quegli aspetti essenziali dell’universo ha reso Thanos
il più grande cattivo visto finora nel MCU. C’era un altro Guanto
dell’Infinito creato da Tony Stark, che ha contribuito a riportare
metà dell’universo spazzato via dallo schiocco di
Thanos.
Lo scudo di vibranio
Realizzato con lo stesso
metallo vibranio della tuta di Black Panther, lo scudo arrotondato
di Captain America è un punto fermo iconico dell’eroe. Come
qualsiasi scudo, può bloccare qualsiasi attacco, ma a differenza
degli altri scudi metallici, il vibranio assorbe le vibrazioni,
cosa che porta i proiettili a cadono invece di rimbalzare.
Ovviamente, l’attacco più famoso di
Capa con lo scudo è lanciarlo come fosse un frisbee per attaccare i
nemici o tagliare gli oggetti. Lo scudo di Cap disobbedisce
costantemente alle leggi della fisica tornando sempre da lui, ma
questo si aggiunge al fascino e al motivo per cui i fan amano così
tanto quest’arma.
Lo Stormbreaker
Come può la Marvel superare
il Mjolnir? La risposta è stata la massiccia combinazione
ascia/martello nota come Stormbreaker, con un’elsa realizzata con
il legno indurito del braccio di Groot. L’ingresso di Thor nella
battaglia di Wakanda in Avengers: Infinity War, armato di
Stormbreaker, è diventato uno dei momenti più celebri dell’intero
MCU.
Lo Stormbreaker ha permesso a Thor
di diventare un vero Dio del Tuono piuttosto che un essere
extraterrestre con abilità divine. Lo Stormbreaker è stato in grado
di penetrare e infilzare Thanos come un coltello che intaglia il
burro e ha anche distrutto le navi e le forze Chitauri con estrema
facilità.
In
Grey’s Anatomy 18 ritorneranno i personaggi
Meredith Grey (stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen
Pompeo, Alexander “Alex” Michael Karev (stagioni 1-in
corso), interpretato da Justin
Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso),
interpretata da Chandra
Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso),
interpretato da James
Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso),
interpretato da Kevin
McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in corso,
ricorrente 14), interpretata da Kim
Raver, Jackson Avery (stagione 7-in corso,
ricorrente 6), interpretato da Jesse
Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in
corso, ricorrente 9), interpretata da Camilla
Luddington, Margaret “Maggie” Pierce (stagione 11-in
corso, guest 10), interpretata da Kelly
McCreary, Greg
Germann come Tom Koracick, Benjamin Warren
(stagioni 12-14, ricorrente 6-in corso, guest 7), interpretato
da Jason George, Andrew DeLuca
(stagione 12-in corso, guest 11), interpretato da Giacomo
Gianniotti e Caterina
Scorsone nei panni di Amelia Shepherd.
Grey’s Anatomy 18 è stato creato ed è prodotto da
Shonda Rhimes (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station
19”). Betsy Beers (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”,
“Station 19”), Mark Gordon (“Saving Private Ryan”), Krista Vernoff
(“Shameless”), Debbie Allen, Zoanne Clack, Fred Einesman, Andy
Reaser e Meg Marinis sono i produttori esecutivi. “Grey’s Anatomy”
è prodotto da ABC Signature, che fa parte dei Disney Television
Studios, insieme a 20th Television e Touchstone Television.
Il canale americano
FX ha diffuso il promo e la trama di What
We Do In The Shadows 3×05, il quinto episodio della terza
stagione di What We
Do In The Shadows.
In What We Do In The Shadows 3×05
che si intitolerà “The Chamber of Judgement” giustizia è
servita, sia per via vampirica che in tribunale per le controversie
di modesta entità . Scritto da William
Meny; Regia di Kyle Newacheck.
What We Do In The Shadows 3×05
What We Do In The Shadows
3 è l’annunciata terza stagione della serie comica
What We
Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per
il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement
e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten
Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per
centinaia di anni.
Nella terza stagione di
What We
Do In The Shadowsritorneranno i
protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the
Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un
soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni
di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da
Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel
ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo.
Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare
“paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di
Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.
Nei ruoli ricorrenti troviamo
Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico
vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero
governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di
Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i
banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di
Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja,
Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in
ciascuna delle sue vite.
Arriva da
Deadline la notizia di tanti ingressi nel cast di Big Sky 2,
l’attesa seconda stagione della serie Star Original in arrivo su
Disney+. ABC darà il benvenuto a Vinny
Chhibber (Animal Kingdom, The Red Line), Romy Rosemont (Beyond, A
Million Little Things), Patrick Gallagher (Joe Pickett, Ai confini
della realtà) e altri nella
seconda stagione della serie tv Big
Sky. Ryan O’Nan (Fargo, Ray Donovan), Michael
Malarkey (The Vampire Diaries, The Oath) e David Meunier (Helstrom,
Justified) reciteranno anche al fianco dei protagonisti di ritorno
Kylie Bunbury e Katheryn Winnic.
Chhibber interpreterà Jab, un estraneo che ha gli
occhi puntati su Helena dopo che una squadra locale di
spacciatori ha minacciato di rompere i legami con la sua famiglia
come loro fornitore.
Rosemont apparirà come Agatha, che gestisce un
ranch di riabilitazione di animali nel Montana rurale.
Gallagherritorna nei panni dello sceriffo Tubb, un volto
onorevole della “vecchia guardia” che ha costruito una seria
carriera nelle forze dell’ordine nel Montana.
O’Nan interpreta Donno, una guardia del corpo
legata a una famigerata famiglia criminale. Sebbene sia un
minaccioso assassino di poche parole, è anche il subalterno
sottomesso del suo capo, spesso rimproverato.
Malarkey affronta il vice Harvey, un poliziotto
pomposo e sicuro di sé che, nonostante predichi il rispetto per la
legge, vende la sua lealtà al miglior offerente.
Meunier è Dietrich, il capo di una squadra locale
di spacciatori di droga che entrerà in guerra con i loro fornitori
quando una grossa spedizione che hanno pagato non si presenta
mai.
Big Sky 2 è la
seconda stagione della serie tv Big
Sky creata da David E. Kelley
per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner
della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, “Big
Sky” è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew
Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth
Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th
Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC
Signature e Touchstone Television. Big Sky in
streaming è disponibile su Star, il nuovo
canale per adulti di Disney+.
Quando i detective privati Cassie Dewell e Jenny Hoyt si
riuniscono per indagare su un incidente d’auto fuori Helena, nel
Montana, scoprono presto che il caso potrebbe non essere così
semplice come sembra. Mentre svelano il mistero dell’incidente, i
loro mondi si scontreranno con una banda di adolescenti ignari, un
volto civettuolo del passato di Jenny e un feroce outsider deciso a
trovare risposte. Basato sulla serie di libri di CJ Box e
interpretato da Kylie Bunbury e Katheryn Winnick, “Big Sky” va in
onda il GIOVEDI (10:01-11:00 EDT) su ABC.
La serie racconta
degli investigatori privati Cassie Dewell e Cody Hoyt
uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny
Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un
camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono
che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono
correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra
donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti
Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt,
Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell,
Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman,
Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane,
Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan,
Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan,
Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy,
Valerie Mahaffey come Helen Pergman con
John Carroll Lynch come Rick Legarski e
Ryan Phillippe come Cody Hoyt.
In una recente intervista con
Screen Rant, Tom Hardy ha sottolineato ancora una volta
(come
già fatto in precedenza dal regista
Andy Serkis) che Venom: La
furia di Carnage sarà una storia d’amore…
Ovviamente non in senso tradizionale, dal momento che il film
adotta un approccio più assurdo e disfunzionale al legame tra Eddie
Brock e il simbionte alieno.
“È al 100% una storia
d’amore”, ha spiegato Hardy. “Ovviamente non è quello che
vi aspettate. È piuttosto la rappresentazione di un amore
disfunzionale. È anche una storia di amicizia. C’è un pizzico di
buddy movie. C’è un po’ de La strana coppia, Quando la moglie è in
vacanza. C’è un po’ di Thelma & Louise, Assasssini nati, Una vita
al massimo.”
“Ma ci sono anche altre coppie
che si intrecciano con Eddie e Venom”, ha aggiunto. “Il
nostro obiettivo è stato esplorare tutte queste diverse relazioni
da angolazioni differenti. Volevamo ottenere di più da questi
personaggi che amiamo alla follia e, al tempo stesso, dai nuovi
personaggi che avremmo introdotto. Volevamo riflettere in maniera
comparativa sulle coppie e sull’amore. È stato
divertente.”
Quello che sappiamo su Venom: La
furia di Carnage
Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel
ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi.
In Venom: La
furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il
simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più
celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody
Harrelson.
Nel cast del sequel
anche Michelle
Williams(Fosse/Verdon) nei panni
di Anne Weying, Naomie
Harris(No Time to Die) nei panni
di Shriek e l’attore inglese Stephen
Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film
uscirà in autunno al cinema.
Dave Callaham, lo
sceneggiatore di
Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, ha rivelato
di aver scritto due differenti versioni di una scena che spiegava
l’origine dei Dieci Anelli. “C’erano scene girate per il film
che suggerivano un’origine”, ha detto Callaham a
Inverse. “C’erano scene girate in seguito che suggerivano
un’origine diversa. Non sapevamo quale volevamo usare.”
Lo sceneggiatore ha poi aggiunto
che, alla fine, hanno deciso di lasciare i dettagli sull’origine
degli anelli fuori dal film, come un sorta di segreto del Marvel Cinematic Universe che
potrebbe essere risolto in un secondo momento. “Abbiamo scelto
intenzionalmente di non mostrare la loro origine”, ha
continuato Callaham. “Ci siamo resi conto, nelle due ore di
film, che non faceva alcuna differenza da dove provenissero. Non è
quella la storia che stavamo raccontando. Però, è sicuramente una
domanda interessante di cui ci piacerebbe parlare in futuro. O
forse lo farà qualcun altro.”
Nonostante il retroscena dei Dieci
Anelli rimanga vago nel film, i fan dei fumetti sanno che
arrivarono per la prima volta sulla Terra come reliquie aliene
lasciate in un’astronave. Nei fumetti di Shang-Chi, i Dieci Anelli
sono raffigurati come dei veri anelli (e non come dei bracciali),
ognuno con una forma e un colore diverso. Ogni anello ha un potere
specifico, tra cui la proiezione del fuoco, il controllo
dell’oscurità o la riorganizzazione della materia.
Come sono stati
scelti i colori degli Anelli in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci
Anelli
Di recente, il supervisore agli
effetti visivi Christopher Townsend aveva parlato
della correlazione tra i personaggi e il colore dell’energia
sprigionata dai Dieci Anelli. “Trovare i colori giusti per
Shang-Chi e Wenwu, quando usano rispettivamente gli anelli, è stato
alquanto complicato”, aveva spiegato Townsend.
“Alla fine abbiamo optato per
dei colori oro per Shang-Chi e per una specie di blu violaceo per
Wenwu.Questo perché, fondamentalmente, Wenwu non è un
vero cattivo, ma un personaggio ricco di sfumature, carico di
rabbia, e la caratterizzazione degli anelli doveva essere
un’estensione della sua personalità tormentata. Al contrario,
quando è Shang-Chi ad usare gli anelli, è come se attorno a lui
s’intravedesse una sorta di aura di bontà. Il suo potere trasmette
serenità e gentilezza, in netto contrasto con quello di suo padre,
che tende invece a mettere in risalto il suo animo spigoloso e
aggressivo.”
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di NetflixKim’s Convenience. Insieme a
lui, nel cast, figureranno anche Tony
Leung nei panni del Mandarino,
e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un
“leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà
il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che
si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la
sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è
l’ipnosi.
Charlie Cox ha interpretato Matt Murdock nella
serie Daredevil disponibile su Netflix, composta da tre stagioni e ambientata nel
MCU. Di recente, sono iniziate a
circolare numerose voci in merito al possibile coinvolgimento
dell’attore in Spider-Man:
No Way Home, ma al momento nulla è stato confermato
(al contrario, i vari rumor sono stati per lo più smentiti).
Parlando con
Forbes, Charlie Cox ha parlato di un eventuale
ritorno nel MCU, dicendo di non volersi sbilanciare troppo per non
mettere a rischio un possibile futuro del suo personaggio
nell’universo condiviso. “Non so cosa accadrà. Davvero, non lo
so”, ha dichiarato l’attore britannico. “Semmai ci fosse
la possibilità di ritornare in futuro, non voglio dire qualcosa che
potrebbe compromettere quella possibilità.”
“Forse ai piani alti della
Marvel sentono tutto e, chissà, forse quello che dici influenza le
loro scelte. Non lo so, non ne ho idea”, ha aggiunto Cox.
“Ad ogni modo, adoro vedere quanto i fan siano appassionati e
il fatto che molti di loro abbiano fatto sentire la loro voce
online, chiedendo un mio ritorno, mi ha davvero commosso.
Ribadisco, forse in futuro potrebbe accadere. Chi può dirlo?
Sarebbe fantastico. Vedremo.”
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e
da Amy Pascal per la Pascal Production.
Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.
ViacomCBS Networks
International (VCNI), divisione di ViacomCBS Inc. (NASDAQ:
VIAC, VIACA), annuncia l’arrivo di Pluto TV in Italia dal
28 ottobre. Con più di 52 milioni di utenti attivi
in 25 paesi attraverso 3 continenti, il servizio leader di
televisione in streaming esprime un nuovo concetto di fruizione
lineare adattato all’universo digitale.
Primo servizio digitale FAST (Free
Ad-Supported Television), Pluto TV diventerà complementare a
Paramount+, la piattaforma premium che arriverà in
Italia nel 2022.
“ViacomCBS sta rapidamente
espandendo la propria impronta globale nel settore streaming
offrendo al pubblico una vasta library di contenuti di qualità
attraverso le piattaforme gratuite e a pagamento”, ha
dichiarato Jaime Ondarza, EVP & General Manager South
Europe & Mena Hub ViacomCBS. “Con Pluto TV, e
presto anche Paramount+, il nostro eco-sistema diversificato
trasformerà il mercato italiano dello streaming.”
Caratterizzato da semplicità di
accesso, totalmente gratuito e senza necessità di registrazione, il
servizio offre un’esperienza innovativa di vivere la tv. Con
40 canali lineari esclusivi e migliaia di ore di
contenuti al lancio, Pluto TV sarà accessibile via browser
all’indirizzo www.pluto.tv, attraverso la App per Android e
iOS, e su tutte le principali Smart TV, come Samsung Tizen, LG
Smart TV, Amazon Fire TV, Android TV e Chromecast, mentre una
selezione di canali Pluto TV sarà anche presente su Samsung TV
Plus.
Sky Media sarà il partner
per la raccolta pubblicitaria di Pluto TV in Italia.
“Siamo felici di ampliare la
nostra partnership con ViacomCBS, mettendo a disposizione
di Pluto TV il nostro bouquet di soluzioni pubblicitarie
innovative. Questo rafforza ulteriormente il portafoglio di
Sky Media nell’ambito delle piattaforme digitali, oltre che in
termini di audience e di contenuti” –
commenta Evelyn Rothblum, Executive
Vice President Advertising, Partnerships and
Distribution di Sky in Italia e
Germania.
“Siamo lieti di rafforzare la
lunga collaborazione con Sky Italia avendo Sky Media al nostro
fianco per la raccolta pubblicitaria. Questo lancio renderà
disponibile al pubblico italiano una solida offerta, e
contemporaneamente permetterà a ViacomCBS di segnare un’importante
crescita nel comparto dello streaming e della distribuzione dei
contenuti, in linea con le strategie globali” ha continuato
Jaime Ondarza, EVP & General Manager South Europe & Mena
Hub ViacomCBS.
Grazie ad un’evoluzione dell’idea
stessa di televisione, Pluto TV offrirà al lancio in Italia 40
canali tematici e lineari in esclusiva che copriranno generi
diversi, tra cui cinema, serie tv,
reality, contenuti per bambini,
lifestyle, crime e comedy. Oltre ad una
vasta scelta garantita dall’ampia libreria ViacomCBS, la
piattaforma offrirà contenuti diversificati provenienti da editori
e partner terzi, tra cui Paramount, Lionsgate, Minerva, KidsMe,
Banijay Rights, Cineflix Rights. Altri partner verranno annunciati
in seguito.
Tra i canali lineari in esclusiva
presenti al lancio ci saranno Pluto TV Azione, Pluto
TV Cinema Italiano, Pluto TV Drama e Pluto TV
Real Life. Ci sarà, inoltre, un’offerta di canali per bambini
così come canali dedicati al genere comedy, al gaming e agli sport
estremi. L’offerta di Pluto TV continuerà ad arricchirsi
regolarmente, col lancio di nuovi canali ogni mese.
Pluto TV si è rapidamente espanso a
livello globale ed è oggi disponibile in Europa, USA e America
Latina, dove il servizio ha riscosso grande successo. Pluto TV ha
raggiunto, infatti, i 100 canali in 17 paesi di lingua spagnola
dell’America Latina e i 50 canali in Brasile.
La pandemia di Coronavirus ha
letteralmente stravolto l’industria cinematografica (e non solo).
Di fronte alla chiusura dei cinema di tutto il mondo, le
piattaforme di streaming hanno cominciato a prendere sempre più
piede e a diventare il mezzo di fruizione preferito, un po’ per
necessità, un po’ per la paura di ritornare in sala.
Di conseguenza, la maggior parte
degli studi cinematografici ha dovuto piegarsi a queste nuove
esigenze del quotidiano, servendosi dello streaming come
alternativa per la distribuzione di titoli selezionati. In questo
scenario, anche la Disney ha dovuto cedere alle
terribili conseguenze del Covid-19, optando per una distribuzione
congiunta di alcuni dei film del suo catalogo, che di fatto sono
arrivati in contemporanea nelle sale e su Disney+.
In tal senso, uno degli esempi più
eclatanti è sicuramente Black Widow, balzato
all’attenzione non solo per aver sancito il ritorno ufficiale del
MCU sul grande schermo, ma anche
per la recente causa intentata da Scarlett
Johansson ai danni della Disney, per una presunta
violazione del contratto a causa, proprio, dell’uscita in streaming
del film. Allo stato attuale, pare che la multinazionale
statunitense si stia muovendo per cercare di evitare un vero e
proprio processo.
Al di là di come si risolverà
l’intera vicenda, se lo streaming continuerà a essere una priorità,
è chiaro che la Disney ha bisogno di rivedere i termini
contrattuali che legano le star alle sue produzioni, cosa di cui
sembra essere assolutamente consapevole Bob
Chapek, CEO dello studio. Come riportato da
Deadline, infatti, durante una recente conferenza, Chapek ha
reso noto che la Disney modificherà i contratti con gli attori in
futuro.
“La Disney ha avuto una lunga
storia di accordi molto simbiotici e cooperativi con i talent e
continueremo a farlo”, ha spiegato il CEO. “Certamente, il
mondo sta cambiando e proprio per questo gli accordi con le nostre
star, in futuro, dovranno riflettere questa nuova realtà.”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Daniel Craig interpreterà James
Bond per l’ultima volta nell’attesissimo No Time
to Die, il 25esimo capitolo della saga dedicata a 007
che, dopo innumerevoli rinvii a causa della pandemia di Covid-19,
arriverà finalmente nelle sale italiane il prossimo 30
settembre.
Ovviamente, l’identità dell’attore
che raccoglierà l’eredità di Craig in qualità di nuovo agente
segreto è diventato uno degli argomenti più discussi degli ultimi
mesi, soprattutto da quando è emersa la possibilità che l’iconico
personaggio possa essere interpretato da una donna.
In una recente intervista con
Radio Times, quando gli è stato chiesto se fosse a favore di
una versione più diversificata di Bond, Daniel Craig ha avuto finalmente la
possibilità di esprimere la sua opinione, spiegando che dal suo
punto di vista gli sceneggiatori dovrebbero impegnarsi a creare
nuovi ruoli femminili altrettanto interessanti.
“La risposta è molto semplice…
Dovrebbero esserci semplicemente ruoli migliori per le donne e, in
generale, per gli attori di colore”, ha dichiarato l’attore.
“Perché una donna dovrebbe interpretare James Bond quando
dovrebbe esserci un ruolo altrettanto buono, alla 007, ma pensato
per una donna?”
In No Time
to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica
dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere
viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio
amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Mentre il nono capitolo è appena approdato al cinema,
con il suo carico di adrenalina, motori rombanti e azione
mozzafiato, il già annunciato Fast
and Furious 10 sarà l’inizio della fine della saga con
protagonista Dominic Toretto. Certo, i fan saranno contrariati alla
notizia che anche questa avventura cinematografica si avvii alla
conclusione, ma, come ha dichiarato lo stesso
Vin Diesel, “Ogni storia merita il suo finale”. E quale sarà
quello di
F&F? Di seguito vi proponiamo informazioni, congetture e
deduzioni, tutto quello che già sappiamo e che ci aspettiamo dalla
conclusione del
franchise che è completamente disponibile (salvo il nono
capitolo ancora in sala) su Sky e in streaming suNOW.
Attenzione, l’articolo contiene degli spoiler da
Fast and Furious 9!
La Fast and Furious è disponibile suNOWe anche on demand su Sky.Iscriviti a soli
3 europer il primo mese e guarda
il film e molto altro.
Fast and Furious 10: regia, data
d’uscita, i due capitoli
Nell’ottobre 2020 è stato
annunciato che Justin Lin era stato confermato
alla regia e che dirigerà lui gli ultimi due film della serie, il
capitolo 10 e 11, che sarebbero poi la Parte 1 e la Parte 2 della
stessa storia. Le riprese cominceranno a gennaio 2022, mentre per
quello che riguarda la data d’uscita, si dovrà aspettare il 7
aprile 2023 (per la prima parte) salvo ritardi e posticipi.
Ricordiamo infatti che F9 sarebbe dovuto uscire molto prima, e il
capitolo 10 era stato annunciato per il 2 aprile 2021. Naturalmente
le cose sono andate diversamente e solo nell’estate 2021 abbiamo
finalmente visto al cinema il nono film.
Sia
Vin Diesel che
Tyrese Gibson, che torneranno nel finale di saga, hanno
confermato che i due film saranno a tutti gli effetti due parti
della stessa storia e saranno girati back-to-back, ovvero
contemporaneamente. Commentando la divisione in due, Diesel ha
dichiarato: “C’è così tanto terreno da percorrere. Ci sono così
tanti posti e così tante località nel mondo che dobbiamo
visitare”. Per quanto riguarda invece l’uscita di Fast and
Furious 11, non si hanno ancora notizie in merito, ma è plausibile
un’uscita nella primavera 2024 (salvo ritardi).
Fast and Furious 10, il cast
Non sarebbe un degno finale
di saga se non fosse in programma anche una mega reunion di tutti,
ma proprio tutti i volti, amici o nemici, che nel corso di tutti
questi anni hanno arricchito il franchise. Aspettiamoci quindi di
vedere molti personaggi noti, soprattutto alla luce del fatto che
il capitolo 9 si è concluso senza vittime e con il ritorno, a
sorpresa, di Han (Sung Kang). Con lui, e naturalmente
Vin Diesel/Dom, aspettiamoci anche Michelle Rodriguez nei panni
di Letty, Tyrese Gibson nei panni di Roman, Ludacris nei panni di
Tej,
Jordana Brewster nei panni di Mia e
Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey.
E questo per quello che riguarda il
cast principale, mentre siamo sicuri che ci sarà molto spazio anche
per le comparsate e i cameo di altri personaggi, come Lucas Black
come Sean Boswell, Bow Wow come Twinkie, Jason Tobin come Earl Hu e
Shea Whigham nei panni dell’agente Stasiak. Ma potrebbero esserci
anche
Kurt Russell come Mr. Nobody, anche se la sua sorte è incerta
alla fine del 9,
Gal Gadot come Gisele, per la quale potrebbero giocarsi
un’altra “morte finta”,
Jason Statham come Deckard Shaw, la mitica
Helen Mirren come Magdalene ‘Queenie’ Shaw,
Charlize Theron come Cypher e l’ultimo arrivato
John Cena nei panni di Jakob Toretto. Il personaggio di Cypher,
in particolare, ha esordito nell’episodio 8 (disponibile su
NOW) ed ha
portato un vero e proprio plot twist al franchise arrivando persino
a incrinare l’inossidabile Toretto, che immaginiamo essere passato
al “lato oscuro”.
Per quanto riguarda invece Dwayne
Johnson, l’attore aveva dichiarato conclusa la sua avventura
con il franchise di
Fast & Furious, per questo non possiamo essere certi se si
troverà o meno l’accordo per far tornare l’agente Hobbs.
Fast and Furious 10, il ritorno di
O’Conner?
Resta invece aperto il
punto interrogativo di Brian O’Conner. Cuore dei primi due film,
entrambi reperibili su NOW in
streaming, il personaggio interpretato da
Paul Walker ha dovuto lasciare la serie, a seguito
della tragica e prematura dipartita del suo interprete. Il finale
dell’episodio 7, in cui Dom e Brian prendono strade diverse è
davvero toccante, e il film, disponibile anch’esso su
NOW come
tutto il franchise, dall’episodio 1 all’episodio 8, è forse uno dei
migliori in assoluto di tutta la saga.
Il finale di Fast 9 però ci ricorda
che nell’universo della serie, O’Conner è ancora vivo e questo
poterebbe voler dire che, anche se per una breve scena, coadiuvati
dalla CGI e soprattutto dal sostegno e dal permesso della famiglia
di
Paul Walker, il personaggio potrebbe tornare in
qualche forma.
Lo stesso Justin Lin ha dichiarato:
”Ovviamente Paul e anche Brian sono una parte così importante,
il cuore e l’anima grazie ai quali siamo in grado di andare avanti,
e quindi è qualcosa che mi sta a cuore e a cui penso ogni
giorno”. Lasciando chiaramente intendere che è una cosa a cui
la produzione pensa concretamente. Inoltre Jordana Brewster, che
interpreta Mia, sorella di Dom e moglie di Brian, ha anche
dichiarato che sarebbe suo desiderio che Meadow, figlia di Walker,
facesse un’apparizione nella serie.
Fast and Furious 10, la trama:
cosa possiamo aspettarci dal finale di Fast & Furious?
Tutto sembra concluso
abbastanza bene alla fine di Fast &
Furious 9, quindi non c’è molto che possiamo immaginare
rispetto a ciò che accadrà nel doppio finale di saga. Ci sono,
ovviamente, un paio di ganci, di situazioni misteriose che potremmo
vedere nei film, ad esempio se Mr Nobody è ancora vivo, oppure cosa
farà Jakob adesso. Ma in entrambi i casi si tratta di sotto-trame
che al massimo arricchiscono la storia principale.
L’unico vero indizio che abbiamo lo
possiamo rintracciare nella scena post credits che vede Han far
visita a Shaw che, comprensibilmente, dimostra grande sorpresa nel
vederlo. Dal momento che Shaw ha inavvertitamente aiutato Han a
tenere al sicuro il Progetto Aries, lascerà correre su ciò che li
ha messi l’uno contro l’altro in passato? Il ritorno a sorpresa di
Han potrebbe portare Shaw a diventare di nuovo il cattivo?
Quello che sembra certo, è che il
finale in due parti vedrà probabilmente Dom e la sua famiglia
intenti ad affrontare un’altra missione per salvare il mondo,
mentre si confrontano anche con un pericolo che metterà a
repentaglio le loro stesse vite.
Potremmo assistere ai ritorni più
inaspettati, come quello del padre di Dom o quello di Gisele di
Gal Gadot. Dopo che la saga è arrivata nello spazio, non si può
certo escludere nulla, nemmeno che vedremo finalmente il
personaggio di Queenie baciare Dom!
Nel frattempo, tutta la
saga di Fast and Furious è disponibile su Sky e in streaming su
NOW, per un
recap doveroso e per mantenere caldi i motori!
I personaggi di
Thor e Loki hanno fatto il loro
debutto nel MCU in Thor del 2011 di
Kenneth Branagh. Da allora, sono apparsi insieme in quasi tutti i
successivi film dedicati al Dio del Tuono, così come in tre dei
blockbuster dedicati agli Avengers.
In qualità di fratelli che si vedono
anche come rivali, la dinamica tra Thor e Loki è sempre stata una
delle più controverse all’interno del franchise, ma anche una delle
più divertenti. Col tempo, il rapporto tra i due è decisamente
cambiato: il Dio dell’Inganno è persino stato in grado di mettere
da parte le sue rimostranze, sacrificandosi nel tentativo di
salvare suo fratello in Avengers:
Infiniy War.
In un nuovo video promozionale
realizzato per
Disney (via
Screen Rant), Tom Hiddleston ha spiegato perché Loki amava
prendere in giro suo fratello Thor. “Penso che Loki abbia
sempre avuto maggiore libertà e meno responsabilità, proprio perché
non era l’erede al trono”, ha spiegato l’attore. “Proprio
per questo si è concesso la libertà di prendersi gioco del viaggio
di Thor per diventare il nuovo re di Asgard, cosa che, alla fine,
neanche lui voleva.”
La storia di Loki proseguirà nel
MCU, ma al di fuori della Sacra Linea Temporale. Nel frattempo,
dopo che il Dio del Tuono è sopravvissuto agli eventi della Saga
dell’Infinito, il suo arco narrativo continuerà in Thor: Love
and Thunder di Taika Waititi. Ciò significa che i
principi asgardiani dovranno andare avanti nel franchise
separatamente, almeno per ora. Tuttavia, considerato il Multiverso,
c’è sempre la possibilità che i loro percorsi si uniscano di nuovo,
in un modo o nell’altro.