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Paul Thomas Anderson difende i Cinecomics: “Dovremmo esserne felici!”

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Mentre molto registi famosi nel recente passato hanno dimostrato insofferenza verso i Cinecomics Marvel e DC, ad onor del vero soprattutto per i film della Marvel, oggi uno di questo, l’acclamato Paul Thomas Anderson ha invece rivelato di essere estremamente contento dell’uscita di Spider-Man: No Way Home. Le sue dichiarazioni che, sorprendono, anche per l’onestà intellettuale arrivano dal The New Yorker e ipotizzano l’importanza che il film possa avere per far tornare le persone al cinema! Infatti ci sentiamo di concordare con il regista che seppur un’autore che rivolge le sue opere ad una nicchia di pubblico, comprende la necessità di avere quel tipo di film, sottolineando tutti gli addetti ai lavori dovrebbero essere contenti che un blockbuster come Spider-Man: No Way Home possa debuttare in sala. Di seguito le sue parole:

Quando sento l’arrivo di questi film mi si scalda il cuore all’idea che posso dirti che sono più felice che mai di lavorare in questo settore. Ho il mio piccolo angolo del cortile e collaboro con persone che ammiro, come quelle della MGM. Sono incredibilmente felice. Ma ovviamente parlo solo per me perché non credo ci sarà davvero mai fine a quelle discussioni pessimistiche su quello che accadrà all’industria. Discussione complicata ancora di più dall’avvento dello dello streaming e della sovrabbondanza di film coi supereroi, ma sono discorsi che non prendo troppo seriamente. C’è questa preoccupazione verso questa tipologia di pellicole. A me piacciono. Ed è una posizione popolare quella di chi afferma che siano loro ad aver rovinato il cinema e robe del genere. Ma per me non è così. Cioè dai, guardate a tutto il nervosismo che c’è sul riportare le persone al cinema. Ma lo sai cosa riporterà davvero la gente in sala? Spider-Man. E dovremmo esserne felici.

Che dire, non potremmo che essere più d’accordo con il regista di film enormi come Il Petroliere, Magnolia, The master e l’imminente Licorice Pizza

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Zack Snyder condivide un nuovo sguardo su Jared Leto nei panni del Joker

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Ci sono state molte discussioni su Joker online nelle ultime settimane dopo che le voci secondo cui l’ attore di Eternals Barry Keoghan sarebbe stato scelto come l’iconico cattivo in The Batman di Matt Reeves e oggi Zack Snyder sembra aver colto l’occasione per condividere un nuovo guarda di Jared Leto nei panni del Clown principe del crimine apparso nella sua Zack Snyder’s Justice League. La star dell’imminente House of Gucci ha interpretato il cattivo squilibrato in Suicide Squad di David Ayer, prima di riprendere il ruolo per una breve, ma memorabile apparizione nell’epilogo di Zack Snyder’s Justice League. Resta da vedere se vedremo mai di nuovo Leto nei panni del Joker, ma con la Warner Bros. che sembra allontanarsi dall’era “Snyderverse” del DCEU, probabilmente non lo rivedremo mai dunque gustiamoci questa nuova foto che trovate di seguito! 

A proposito di Mr. Joker, ci sono state alcune speculazioni sul fatto che il personaggio sia stato preso in giro nel trailer internazionale di The Batman della scorsa notte . In uno scatto, le foto di Bruce Wayne e della sua famiglia con gli occhi sbiancati possono essere viste nel nascondiglio dell’Enigmista, e alcuni sono convinti che la figura sorridente in agguato sullo sfondo dovrebbe essere il Joker.

joker jared letoIl prossimo film su The Batman!

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Nicolas Cage è “Nick Cage” nel divertente trailer di The Unbearable Weight of Massive Talent

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E’ stato diffuso finalmente il divertente trailer di The Unbearable Weight of Massive Talent, l’annunciata commedia d’azione che vedrà Nicolas Cage interpretare uno dei suo ruoli più divertenti: “Nick Cage“. La Lionsgate ha finalmente rilasciato un trailer per l’imminente commedia d’azione, che vedrà il vincitore dell’Academy Award interpretare una versione iper-romanzata di se stesso. Parlando con Entertainment Weekly l’attore ha speigato che “[Nick Cage] è una versione inventata di Nicolas Cage. Il personaggio si sente insoddisfatto e lotta con il rifiuto che può capitare così spesso nella piccola città che è Hollywood. Non sono io. Mi sento abbastanza bene riguardo alle cose“.

Nella pellicola Nicolas Cage interpreterà due ruoli “Nick” e “Nicky”, che è una versione più giovane dell’attore e frutto della sua stessa immaginazione. “Ha i capelli lunghi e allampanati; è solo costantemente in giro con Nick riguardo alle sue scelte di carriera. Non ero troppo entusiasta all’idea di interpretare me stesso, ma quando Tom mi ha inviato questa sceneggiatura, Nicky mi ha ricordato un po’ Buddy Love di Jerry Lewis. ne Il professore matto. Ho sempre ammirato quello che ha fatto con quel film. Per me, Nicky ruba la scenaOltre a Cage, il cast includerà Pedro Pascal (The Mandalorian; Game of Thrones), Neil Patrick Harris (The Matrix Resurrections; Harold & Kumar), Sharon Horgan (Catastrophe ; Together), l’esordiente Lily Sheen e Tiffany Haddish (Bad Trip).

Spider-Man: No Way Home, Tom Holland rivela quanto è stato ispirato da Tobey Maguire e Andrew Garfield

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Mentre cresce l’attesa per il debutto di Spider-Man: No Way Home nelle sale italiane oggi arriva un’interessante intervista rilasciata dal protagonista Tom Holland che ha parlato delle sue ispirazioni al personaggio ammettendo di essersi ispirato alle performance del passato date da interpreti del calibro di Tobey Maguire e Andrew Garfield. Come molti di voi ormai sapranno negli ultimi mesi si sono ricorse diverse voci che danno per certo la presenza di ben tre Peter Parker nel film e in attesa di scoprirlo, gustiamoci questa rivelazione di Tom che ammette di essersi ispirato molto al lavoro di questi due attori del passato che hanno rappresentato il personaggio al cinema:

“Oh, assolutamente. Assolutamente sì” risponde con entusiasmo Tom Holland alla domanda se si fosse ispirato a Tobey Maguire e Andrew Garfield. “Penso che prima di iniziare a girare Spider-Man: No Way Home, prima del primo giorno, avevo riguardato tutti i loro film. Penso di averlo fatto per tutti i miei film di Spider-Man. I loro film sono così fantastici e così ricchi di dettagli che, sai, mi sono perso in passato, quindi torno indietro e li guardo e rubo piccole cose qua e là che amo. Ho sicuramente rivisitato i loro film”. È bello sapere che l’attore non solo ha studiato il lavoro di Tobey Maguire e gli Spider-Men di Andrew Garfield per questo film, ma anche le sue precedenti apparizioni nel MCU. Ci sarà sicuramente qualche ispirazione da ricercare quando rivedremo le sue interpretazioni, specialmente con Peter che affronta cattivi familiari come Green Goblin, Electro, Doctor Octopus e The Lizard. 

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Noir in Festival: Les oiseaux ivres conquista il Black Panther 2021

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Alla fine le Giurie hanno espresso il loro verdetto. Quella del Concorso Internazionale, composta da Raúl Arévalo, Silvia D’Amico e Jerzy Oskar Stuhr ha attribuito il Black Panther 2021 per il miglior film al canadese Les oiseaux ivres di Ivan Grbovic, con la seguente motivazione:

Les Oiseaux Ivres è un viaggio di speranza e libertà. Un noir che arriva a contraddire il genere lasciando un messaggio positivo mentre si nutre di poesia, metafore e tecniche di altri mondi narrativi. Un film sul cammino di un uomo raccontato attraverso la fotografia della cruda realtà e le suggestioni del mistero. Un’opera intrigante e universale.”

Marlena vive in Messico ed è la giovane moglie di un uomo molto ricco e potente. Willy è il suo amante. Temendo il peggio, i due fuggono e prendono direzioni diverse con la speranza di ritrovarsi in un luogo più sicuro. Willy pensa che Marlena si nasconda a Montreal, così prende la via del Quebec dove viene assunto come contadino stagionale alla fattoria Bécotte. Mentre tra i lavoratori stranieri nascono delle amicizie, crescono i dissidi tra i componenti della famiglia Bécotte. Oltretutto, senza volerlo, Willy suscita un forte desiderio in Julie, la moglie del proprietario. La situazione avrà delle serie conseguenze.

Inoltre la Giuria ha deciso di segnalare con una Menzione specialeDe uskyldige – The Innocents di Eskil Vogt, con la seguente motivazione:

“Per la capacità di offrire allo spettatore un punto di vista nuovo: quello intimo, spontaneo e autentico degli innocenti. Un riconoscimento alla capacità di stimolare le sensazionali interpretazioni dei suoi attori-bambini.”

Il film segue quattro bambini che diventano amici durante le vacanze estive. Fuori dalla vista degli adulti, scoprono di avere poteri nascosti. Mentre esplorano le loro nuove abilità nelle foreste e nei parchi, il loro gioco innocente prende una piega oscura e cominciano ad accadere cose strane.

Parallelamente il Premio Caligari per il miglior film noir italiano dell’anno è stato assegnato a La terra dei figli di Claudio Cupellini, il film più votato dalla Giuria del Premio, composta da 80 tra studenti IULM e appassionati di cinema affiancati da Maurizio Di RienzoAlessandro Gamma e Anna Maria Pasetti. Sul podio salgono anche Isabella Sandri con Un confine incerto e Rohan Roan Johnson con State a casa.

La fine della civiltà è arrivata. Non sappiamo come. Un padre e suo figlio, un ragazzino di quattordici anni, sono tra i pochi superstiti: la loro esistenza, su una palafitta in riva a un lago, è ridotta a lotta per la sopravvivenza. Non c’è più società, ogni incontro con gli altri uomini è pericoloso. In questo mondo regredito, il padre affida a un quaderno i propri pensieri, ma quelle parole per suo figlio sono segni indecifrabili. Alla morte del padre, il ragazzo decide di intraprendere un viaggio verso l’ignoto alla ricerca di qualcuno che possa svelargli il senso di quelle pagine misteriose. Solo così potrà forse scoprire i veri sentimenti del padre e un passato che non conosce.

È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino da oggi su Netflix

È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino da oggi su Netflix

È stata la mano di Dio, il nuovo film del regista e sceneggiatore premio Oscar Paolo Sorrentino, sarà disponibile da domani, mercoledì 15 dicembre, su Netflix in Italia e in tutti i 190 paesi nei quali è disponibile il servizio. È stata la mano di Dio ha vinto il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria e il Premio Marcello Mastroianni (a Filippo Scotti, come migliore attore emergente) alla 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ed è il film scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar.

Il film è candidato come Miglior Film in Lingua Straniera ai Critics Choice Awards e ai Golden Globes, come Miglior Film Internazionale agli IPA Satellite Awards, ed è presente nelle liste dei migliori film dell’anno di diverse testate internazionali. Filippo Scotti è nella lista di Variety, 10 Actors to Watch for 2021 e Daria D’Antonio è nella lista di Variety, 10 Cinematographers to Watch for 2021.

È stata la mano di Dio

Dal regista e sceneggiatore Premio Oscar Paolo Sorrentino (Il Divo, La grande bellezza, The Young Pope) la storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Una vicenda costellata da gioie inattese, come l’arrivo della leggenda del calcio Diego Maradona, e una tragedia altrettanto inattesa. Ma il destino trama dietro le quinte e gioia e tragedia s’intrecciano, indicando la strada per il futuro di Fabietto. Sorrentino torna nella sua città natale per raccontare la sua storia più personale, un racconto di destino e famiglia, sport e cinema, amore e perdita.

Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

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Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

“Da un grande potere, derivano grandi responsabilità”. È questo quello che ci hanno insegnato i fumetti di Spider-Man ed è questo che anche il cinema ci ha sempre provato a raccontare: un supereroe con i superproblemi, un ragazzo apparentemente normale, che sceglie sempre di fare ciò che è giusto, anche a discapito di quello che il suo cuore vorrebbe.

Cosa racconta Spider-Man: No Way Home?

È questo che racconta Spider-Man: No Way Home, l’avventura del Peter Parker di Tom Holland che diventa grande, che lascia le superiori per affacciarsi al mondo degli adulti e che questa volta deve affrontare una minaccia davvero grande, completamente da solo. O meglio, non da solo, visto che quello che ha in più questo Spider-Man rispetto a quelli che lo hanno preceduto è una coppia di amici in gamba, che nonostante non abbiano superpoteri, hanno coraggio da vendere, una bella dose di faccia tosta e soprattutto un totale, puro e travolgente amore verso il nostro amichevole supereroe di quartiere.

C’è anche un Avengers senior ad affiancare Peter/Spidey, il Doctor Strange di Benedict Cumberbatch, ma non si tratta certo di un mentore come lo era Tony Stark. E così, di fronte ad un pericolo che minaccia di distruggere l’intero multiverso e di far collassare su se stesse tutte le esistenze, Peter Parker si troverà di fronte alla battaglia che cambierà per sempre la sua vita.

Tom Holland completa la sua trilogia

Terzo film da solista di Tom Holland nei panni dell’arrampicamuri, Spider-Man: No Way Home è la perfetta conclusione di una trilogia che ha visto Peter Parker crescere sempre di più, come uomo e come eroe. Certo, nel mezzo ci sono state un paio di avventure con gli Avengers e 5 anni di blip, ma è chiaro che il gioco di parole dei tre titoli dei film SONY/Marvel, Homecoming, Far From Home e No Way Home, alludevano proprio a questa parabola completa, questo arco narrativo che comincia a scuola, si espande con la prima volta del nostro eroe lontano da New York e si conclude, come un volteggio trai grattacieli della città, tra una ragnatela a l’altra.

Un trio carismatico

Ovviamente torna Tom Holland, alla sua performance più difficile come Peter Parker, perché se da un lato Spider-Man diverte di più rispetto al suo alter ego un po’ imbranato ed è molto aiutato dalla computer grafica nella realizzazione delle sue acrobazie sempre più impegnative e spettacolari, il ragazzo Peter è il vero cuore del personaggio: niente maschera, niente VFX, solo un giovane interprete che si conferma, questa volta più che mai, capace di emozionare e di emozionarsi, forte anche della grande alchimia con i bravissimi comprimari, Jacob Batalon/Ned e Zendaya/MJ. 

Una regia ispirata e spettacolare

Alla ricchezza di questi personaggi che abbiamo visto crescere, sia nei loro panni di personaggi che in quelli di attori, si unisce una regia, ancora di Jon Watts, particolarmente ispirata nel mettere in scena le scene acrobatiche, elemento fondamentale per questo genere di film che, ne siamo certi, trascinerà al cinema frotte di fan, di appassionati, o anche solo di curiosi. Perché, non neghiamolo, intorno a questo film si è creata un’aspettativa enorme, un hype senza precedenti, per quello che si sa, per quello che non si sa, per quello che si spera accadrà, per quello che il film rappresenta per molti.

Ma anche perché in fondo Spider-Man è davvero l’eroe preferito di sempre, quello che chiunque può essere, perché, come diceva il disegno animato di Stan Lee in Spider-Man: Un Nuovo Universo, “alla fine il costume entra sempre” (“It always fits, eventually”), qualunque sia il colore, l’età, il sesso di chi vuole essere l’Uomo Ragno.

Una sceneggiatura bilanciata

Chris McKenna e Erik Sommers firmano una storia equilibrata, in cui tutti i personaggi (che sono tanti) trovano il loro spazio, il loro momento per splendere, la loro ragione di essere in quel posto in quel momento. Lo fanno con grande rispetto per ciò che è venuto prima nella storia dell’Uomo Ragno al cinema, ma senza mai dimenticare che lo Spidey di Tom Holland è un personaggio che non si è mai visto prima.

Il “bimbo ragno” diventa uomo sotto gli occhi dei suoi spettatori, grazie ad una scrittura leggera ma mai superficiale, capace, in più di un momento, di toccare corde profonde, senza quasi nessuna sbavatura e traghettare la storia verso un finale dove tutto va al posto giusto. Spider-Man: No Way Home è un’esperienza esaltante.

Spider-Man: No Way Home cambia le carte in tavola

Cosa riserva al personaggio il mondo del cinema non è certo, tra sequel, crossover, reboot e remake sempre dietro l’angolo, quello che però si può dire con certezza, è che questo Spider-Man: No Way Home  ha cambiato le carte in tavola e ha portato al cinema uno spettacolo che nessuno immaginava e in pochi speravano di poter vedere, ma in cui una sola persona ha creduto, Kevin Feige ovviamente.

Spider-Man: No Way Home rappresenta il cambiamento, è proprio vero che non c’è strada del ritorno a casa e che ora Peter è diventato grande, che ha preso la sua prima vera decisione da Spider-Man e ha abbracciato a pieno le sue responsabilità. 

Diabolik, recensione del film dei Manetti Bros

Diabolik, recensione del film dei Manetti Bros

Dal 16 Dicembre, Diabolik esce in tutte le sale italiane. Luca Marinelli e Miriam Leone sono i protagonisti del nuovo film dei fratelli Manetti. Il criminale dei fumetti di Angela e Luciana Giussani passa al grande schermo in un’affascinante trasposizione cinematografica: una storia di furti e passione nel lussuoso mondo degli anni Sessanta.

L’arresto di Diabolik

Il film si ispira ad un episodio specifico della raccolta di fumetti Diabolik: L’arresto di Diabolik, terzo albo della prima serie del fumetto. Il centro delle vicende è l’incontro tra il più temuto criminale di Clareville ed Eva Kant.

Un misterioso rapinatore dall’identità segreta fa tremare l’alta società americana. Eva Kant, in visita dal Sud Africa, viene subito messa in allerta: possiede il Diamante Rosa, gioiello che potrebbe fare gola al ladro. Bella, ricca, vedova ed esotica, la donna cade nella trappola instaurata da Diabolik, ma da vittima diventa presto complice, non solo delle trame criminali, ma anche in amore. I piani dei due vengono però subito ostacolati: l’ispettore Ginko trova il covo di Diabolik e riesce ad arrestare l’uomo che si nasconde sotto la tuta nera. Che cosa ne sarà dell’oscuro ladro?

Diabolik, dalla carta allo schermo

Non è la prima volta che viene fatta una trasposizione cinematografica del fumetto: nel 1968 Mario Bava porta sullo schermo il suo Diabolik. Un film stimatissimo negli anni Sessanta e a seguire, visto come simbolo della cultura pop. I Manetti ritentano l’impresa, dopo più di cinquant’anni e in un contesto del tutto diverso.

Il fumetto di Angela e Luciana Giussani è ancora conosciutissimo in Italia: la tuta nera di Diabolik, gli occhi verdi di Eva Kant, la Citroen DS bianca di Ginko sono immagini impresse nella mente di grandi e piccoli appassionati dei fumetti sui criminali e sugli eroi tenebrosi.

L’abilità con cui Marco e Antonio Manetti ricreano l’universo del fumetto è indiscutibile. La precisione nella ricostruzione dei disegni originari e dei mitici anni Sessanta in cui la storia è ambientata affascinano ogni lettore, anche occasionale, di Diabolik. L’attenzione ai dettagli è essenziale quando si ha a che fare con un personaggio già iconico e apprezzato da fan incalliti. I Manetti mettono la loro impronta ma non ambiscono a stravolgere o a modernizzare Clareville e i suoi abitanti. E, a dirla tutta, va bene così.

Una recitazione trattenuta

I Manetti Bros. scelgono un’impronta ben definita per la recitazione. I dialoghi risultano molto costruiti, del tutto privi di spontaneità. Ad arricchire la teatralità, si aggiungono i sospiri, gli sguardi nel vuoto, i volti estremamente impostati. Una recitazione ”molto italiana”, direbbe Stanis La Rochelle di Boris. Una scelta sicuramente legata al mondo della fiction e della televisione pubblica caro ai registi.

Va aggiunto però che questo tipo di recitazione è a suo modo fumettistica. In Diabolik c’è una fedele ripresa dei dialoghi del fumetto: bidimensionali, fatti di frasi veloci ed enfatiche, senza troppi giri di parole o approfondimenti psicologici. Vista in questi termini, la scelta di una sceneggiatura quasi da soap opera o da film hollywoodiano anni Cinquanta, acquisisce senso.

Il cast di Diabolik

I nomi che ritroviamo nel cast di Diabolik sono rappresentativi del cinema italiano del nostro tempo. Accanto a loro però, tutti gli altri personaggi sono figure abbastanza anonime.

Valerio Mastrandrea (Fai bei sogni) è l’ispettore Ginko: un uomo logorato dalla caccia al criminale, potente ma mai abbastanza. Serena Rossi veste i panni di Elisabeth. La compagna di Walter Dorian, è lo stereotipo della donna anni Sessanta, ricca, diveggiante e un po’ svampita. Stereotipati – e divertenti nei loro tratti forzati – sono anche i personaggi di Claudia Gerini, ricca ereditiera e Alessandro Roja nei panni di Caron.

Il protagonista (Diabolik alias Walter Dorian) è interpretato da Luca Marinelli (La solitudine dei numeri primi, Lo chiamavano Jeeg Robot, Martin Eden). Figura spettrale, entità tenebrosa e affascinante, il Diabolik di Marinelli funziona per sottrazione: il personaggio si esprime al massimo grado quando è nell’ombra o quando è nei panni (e nella pelle) di qualcun altro. A Marinelli, in fin dei conti, sono riservate poche battute, ma l’attore dà molta forza al suo personaggio lavorando con il suo sguardo potente e con il corpo.

Eva Kant è la vera protagonista?

La vera protagonista del film è Lady Eva Kant. Il fascino del personaggio dei fumetti è reso in modo incredibile da Miriam Leone (Marilyn ha gli occhi neri). La figura sinuosa negli abiti aderenti, il collo lunghissimo enfatizzato dai biondi capelli raccolti, gli occhi smeraldo luminosi come i diamanti di cui Eva si ricopre: tutta l’essenza della femme fatale che ha fatto sognare  gli amanti di Diabolik viene conservata e amplificata dalle immagini a colori sullo schermo.

Nel mondo patinato dei ricchi, Eva spicca: non solo per la sua bellezza. È una donna sola e indipendente, non ha nessuna ambizione a fare la brava mogliettina di un uomo importante. Vuole il brivido. Per questo, è affascinata da Diabolik prima ancora di conoscerlo. Eva è il personaggio che più viene indagato nel film. Vediamo il suo cambiamento, il suo passaggio al lato oscuro, le varie sfaccettature della sua identità.

In Diabolik quindi, i veri protagonisti sono Eva Kant e la travolgente storia d’amore tra lei e il criminale. La passione è sicuramente arricchita da una buona dose di inseguimenti e colpi di scena polizieschi, che però restano in secondo piano rispetto alle vicende sentimentali.

Chi ha incastrato Babbo Natale?: la recensione del film di Alessandro Siani

Come da tradizione, ogni Natale cinematografico italiano ha il suo Babbo di riferimento. Se l’anno scorso il celebre personaggio era stato interpretato da Diego Abatantuono in 10 giorni con Babbo Natale, quest’anno tocca a Christian De Sica ricoprire tali vesti. L’occasione è il nuovo film di Alessandro Siani dal titolo Chi ha incastrato Babbo Natale?, in arrivo in sala a partire dal 16 dicembre. Qui al suo quinto lavoro come regista, dopo titoli di buon successo come Si accettano miracoli e Il giorno più bello del mondo, Siani continua dunque a lavorare sulla favola, arricchendola di immancabili elementi della tradizione napoletana, i quali emergono naturalmente a partire dalla sua verve comica.

In questo suo nuovo lungometraggio, infatti, Siani interpreta Genny Catalano, definito il “re dei pacchi”, dove i pacchi non sono però quelli da consegnare bensì le fregature che egli è solito rifilare. Proprio in virtù di questo suo discutibile talento, egli viene assoldato dall’elfo Romeo affinché metta i bastoni tra le ruote proprio a Babbo Natale. Romeo, infatti, ha stretto un’alleanza segreta con la Wonderfast, una società privata che commercializza e consegna ogni cosa in poche ore. L’obiettivo è quello di neutralizzare il vecchio Babbo, il quale involontariamente farebbe una concorrenza sleale alla società. L’arrivo di Genny nella fabbrica di giocattoli in Lapponia sarà dunque l’inizio di un’imprevedibile catena di eventi comici.

Alessandro Siani e la sua fiaba di Natale

Se già il precedente film da regista e interprete di Siani, Il giorno più bello del mondo, dialogava apertamente con il fantasy, tra magia e folklore napoletano, con Chi ha incastrato Babbo Natale? egli entra apertamente nel campo della fiaba per grandi e piccini. Grazie a questo genere egli ha non solo modo di dar vita ad un racconto (scritto insieme a Gianluca Ansanelli e Tito Bufalini) attraverso cui esplorare la magia del Natale, ma anche portare in scena una serie di riflessioni sul nostro contemporaneo. Con la Wonderfast, il richiamo è ovviamente al colosso Amazon, strumento grazie a cui ormai il concetto di regalo e consegna è profondamente cambiato.

Allo stesso tempo, quello del film è un Babbo Natale in evidente difficoltà nel soddisfare la sempre crescente richiesta di regali tecnologici. Tutto sembra dunque puntare a raccontare un panorama nuovo, veloce, che trova fin troppe corrispondenze nella nostra realtà. Si tratta di riflessioni certamente non originali ma già affrontate altrove e in altre modalità. Coniugarle al mondo di Babbo Natale permette però di donare al tutto un sapore più nostalgico, di quando i regali erano opera di artigianato e stimolavano davvero la creatività e la fantasia, di quando l’attesa della consegna era a suo modo un momento altrettanto magico.

In ultimo, si riconosce al film anche la volontà di parlare di quanto oggi le differenze sociali portino certi i regali di Natale ad essere un’esclusiva soltanto di alcuni bambini. Tale argomento, qui incarnato dal piccolo scugnizzo Checco (interpretato da Martin Francisco Montero Baez) porta fin dentro il mondo della criminalità, lì dove sembra possibile ottenere anche ciò che non si potrebbe. Si tratta di un argomento particolarmente delicato, che nel finale del film non trova probabilmente il suo pieno compimento.

Chi ha incastrato Babbo Natale Alessandro Siani

Chi ha incastrato Babbo Natale?: la recensione del film

Questi sono dunque gli aspetti più interessanti del film, il quale cerca di lasciare un insegnamento a riguardo strappando qualche risata. Il tutto viene infatti condito da una serie continua di gag ed eventi comici, i quali però finiscono piano piano con lo svelare il principale problema del film, ovvero l’assenza di una storia all’altezza delle premesse. Il talento da mattatore di Siani e il carisma di De Sica non bastano infatti a dar valore ad una vicenda fin troppo semplice, che si risolve in modo poco significativo. Le tematiche messe in gioco e poc’anzi descritte finiscono così con il passare in secondo piano.

Una serie di implausibilità e forzature narrative portano dunque il film a richiedere una sospensione della credulità maggiore, che non sempre potrà però essere accordata. Sulla carta, tra scenografie, colori ed effetti speciali, Chi ha incastrato Babbo Natale? si affermerà certamente come un valido film natalizio italiano. Innegabile però che, date le riflessioni che si volevano suscitare, sarebbe stato necessario rinunciare a certi eccessi “da favola”, per calarsi un po’ di più nel reale. Un equilibrio certamente difficile da raggiungere, ma che è quello che fa la differenza.

Troppo Cattivi: trailer del nuovo film d’animazione

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Troppo Cattivi: trailer del nuovo film d’animazione

Nessuno ha mai fallito così tanto nel cercare di essere buono come i Troppo Cattivi. Nella nuova commedia d’azione della DreamWorks Animation, basata sulla serie di libri più venduti del New York Times, una banda criminale di animali sta per tentare la sua truffa più impegnativa: diventare cittadini modello. Nel cast italiano del film anche Paola Michelini che dà la voce alla Governatrice Foxington. Basato sulla serie di libri di successo di Aaron Blabey, Troppo Cattivi è diretto da Pierre Perifel (animatore di Kung Fu Panda), al suo debutto alla regia. Il film è prodotto da Damon Ross (produttore di Trolls, The Boss Baby, coproduttore di Nacho Libre) e Rebecca Huntley (produttore associato di The Boss Baby). I produttori esecutivi sono Aaron Blabey, Etan Cohen e Patrick Hughes.

Non ci sono mai stati cinque amici così noti come i Troppo Cattivi – l’affascinante borseggiatore Mister Wolf (Andrea Perroni), Mister Snake lo scassinatore che le ha viste tutte (Edoardo Ferrario), il gelido maestro del travestimento Mister Shark (Francesco De Carlo), il “muscoloso” Mister Piranha (Valerio Lundini) e l’hacker esperta dalla lingua tagliente Miss Tarantula (Margherita Vicario), alias “Web”. Ma quando, dopo anni di innumerevoli rapine ed essendo i criminali più ricercati al mondo, la banda viene finalmente catturata, Mister Wolf decide di fare un patto (che non ha intenzione di mantenere) per salvarli tutti dalla prigione: i Troppo Cattivi diventeranno buoni. Sotto la guida del loro mentore, il professor Marmalade (Saverio Raimondo), un arrogante (ma adorabile!) porcellino d’india, i Troppo Cattivi fingeranno davanti al mondo di essersi trasformati in buoni. Lungo la strada però, Mister Wolf inizia a capire che fare del bene per davvero può dargli ciò che ha sempre segretamente desiderato: l’accettazione. Così quando in città arriva un nuovo cattivo, riuscirà Mister Wolf a convincere gli altri membri della banda a diventare… Buoni?

Si chiude nel segno di Diabolik la 31ma edizione del Noir in Festival

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Si chiude nel segno di Diabolik la 31ma edizione del Noir in Festival, che per la giornata di mercoledì 15 dicembre regala al pubblico due imperdibili appuntamenti dedicati al re del terrore. Marco e Antonio Manetti, registi del nuovo, attesissimo Diabolik, saranno protagonisti alle ore 15.00, nell’Auditorium di IULM 6, di un imperdibile incontro dedicato al personaggio iconico creato dalle sorelle Giussani, in cui dialogheranno insieme a Chiara Tagliaferri, autrice del podcast Les diaboliques. L’anteprima del film dei Manetti bros., in sala per 01 Distribution dal 16 dicembre, sarà invece l’evento di chiusura del Noir 2021, grazie al sostegno di Mompracem, Rai Cinema e 01 Distribution in collaborazione con Astorina. Durante la serata i Manetti bros. e i protagonisti presenteranno il film in sala e saluteranno il pubblico del festival.

L’incontro sarà preceduto dall’annuncio dei vincitori del Premio Caligari e del Black Panther Award 2021, che saranno poi festeggiati in sala nel corso della serata di chiusura. Ospite della giornata sarà anche un autore che ha molto spesso collaborato con ai Manetti bros. ovvero Carlo Lucarelli, che presenterà il suo ultimo romanzo Léon edito da Einaudi (ore 18.00, Rizzoli Galleria). Infine Gabriele Acerbo e Roberto Pisoni presenteranno il volume Kill baby kill! Il cinema di Mario Bava (Bietti), moderati da Piera Detassis (ore 11.30, IULM – Sala dei 146).

Yellowjackets 1×06: promo e trama dall’episodio

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Yellowjackets 1×06: promo e trama dall’episodio

Il canale americano Showtime ha diffuso il promo e la trama  di Yellowjackets 1×06, il sesto episodio di Yellowjackets, l’annunciata nuova serie tv generazionale creata e prodotta da Ashley Lyle e Bart Nickerson per Showtime.

In Yellowjackets 1×06 che si intitolerà “Saints” Gli Yellowjackets si intrecciano con gli uccelli e le api, navigando nell’amore, nella lussuria e nella chirurgia fai-da-te. Nel presente: ricatti, coniglietti e una gelida riunione. Misty si prepara per un ospite a sorpresa.

Yellowjackets 1×06

Yellowjackets racconta la storia di una squadra di calciatrici di talento liceale che diventano le sopravvissute a un incidente aereo nel deserto dell’Ontario. La serie racconta la loro discesa da una squadra complicata ma fiorente a clan in guerra e cannibali, mentre tiene traccia delle vite che hanno tentato di ricostruire quasi 25 anni dopo.

Nel cast di Yellowjackets protagonisti sono Sophie Nélisse nei panni di un’adolescente Shauna Sheridan – Melanie Lynskey interpreta una Shauna adulta. Jasmin Savoy Brown da adolescente Taissa – Tawny Cypress interpreta una Taissa adulta Sophie Thatcher come Natalie adolescente – Juliette Lewis interpreta una Natalie adulta. Sammi Hanratty come Misty adolescente  Christina Ricci interpreta una Misty adulta. Ella Purnell come Jackie, Steven Krueger come Ben Scott,  Amy Okuda come Cat Wheeler e Warren Kole da adulto Jeff Sadecki.

Mark Ruffalo: 10 cose che non sai sull’attore

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Mark Ruffalo: 10 cose che non sai sull’attore

Mark Ruffalo è uno di quegli attori che il mondo del cinema dovrebbe tenersi ben stretto. Carismatico, talentuoso e profondo, Ruffalo è una persona molto umile, che non vive per l’ambizione, ma fa il suo lavoro perchè ne è innamorato perso. La sua è una gavetta lunga più di 25 anni, fatta di alti e bassi grazie ai quali Ruffalo è riuscito ad inseguire il suo sogno senza demordere e farsi fermare dagli eventi della vita.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Mark Ruffalo.

Mark Ruffalo: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in noti film. Nel 1994 Ruffalo debutta al cinema con Mirror, Mirror 2: Raven Dance. In seguito, recita in I ribelli (1994), The Dentist (1996), Safe Men (1998), Studio 54 (1998) e Cavalcando col diavolo (1999). All’inizio del nuovo millennio, l’attore partecipa a Il castello (2001), In the Cut (2003), Se mi lasci ti cancello (2004), 30 anni in 1 secondo (2004), Se solo fosse vero (2005), Tutti gli uomini del re (2006), Zodiac (2007) e The Brothers Bloom (2008). Nel 2010 recita in I ragazzi stanno bene, in Notte folle a Manhattan Shutter Island. Nel 2012 assume il ruolo di Hulk in The Avengers. In seguito ha recitato in Now See Me – I maghi del crimine (2013), Tutto può cambiare (2013), Teneramente Folle (2014), Foxcatcher (2014), Il caso Spotlight (2015), Thor: Ragnarok (2017), Avengers: Infinity War (2018), Avengers: Endgame (2019) e Cattive acque (2019).

2. Mark Ruffalo è anche sceneggiatore, regista e produttore. Nel corso della sua carriera, Mark Ruffalo ha sperimentato diversi ambiti del cinema, riuscendo a dare vita anche a dei suoi progetti: l’attore, infatti, è anche sceneggiatore, regista e produttore. Dopo aver sceneggiato il film The Destiny of Marty Fine nel 1996, Ruffalo si è buttato nella produzione, producendo I giochi dei grandi (2004), Teneramente Folle, il film tv The Normal Heart (2014), il documentario Dear President Obama (2016) e i film Anything (2017) e Cattive acque. Inoltre, Ruffalo ha esordito alla regia nel 2010 con Sympathy for Delicious, film da lui prodotto. Ha inoltre prodotto la pluripremiata miniserie I Know This Much Is True, di cui è anche protagonista.

mark ruffalo

Mark Ruffalo è Hulk

 

3. Ha sostituito Edward Norton per interpretare Hulk. Nel 2008, venne realizzato L’incredibile Hulk diretto da Louis Leterrier, che ha visto Edward Norton nei panni del protagonista. Durante la programmazione dei successivi film Marvel, tra cui Avengers, la Marvel dichiarò che Norton non avrebbe ripreso il personaggio e che questo sarebbe stato interpretato da Mark Ruffalo, un attore che avrebbe abbracciato con creatività e passione il ruolo. I motivi di tale scelta non sono chiari tuttora, ma pare che Norton volesse una sceneggiatura diversa e che il personaggio non gli si cucisse addosso. In ogni caso, Hulk ha concesso a Ruffalo di farsi conoscere maggiormente in tutto il mondo, dando vita ad un personaggio carismatico e in continua lotta con se stesso.

4. Secondo Mark Ruffalo anche Hulk vive con le sue paure. A vederlo non si direbbe: alto, grosso, possente e costantemente arrabbiato. Eppure, anche Hulk ha le sue paure. A parlarne è stato lo stesso Ruffalo che ha rivelato come sia sempre esistito un conflitto tra Hulk e Bruce Banner, iniziato dal primo Avengers e portato completamente alla ribalta in Age of Ultron. Tutto l’argomento è nato da una discussione avuta con Joss Whedon e alla fine si è arrivati ad una sola risposta: la paura più grande Hulk non è altri che Bruce Banner.

Mark Ruffalo: la moglie e i figli

5. È sposato da molti anni. Mark Ruffalo fa parte di uno di quegli attori sposati da moltissimi anni: l’attore, infatti, si è sposato nel 2000 con la ex attrice Sunrise Coigney, conosciuta due anni prima. Sebbene sembra che all’inizio lei non volesse frequentarlo seriamente, alla fine ha capitolato. In ogni caso, i due sono molto riservati e cercano di mantenere la loro vita il più privata possibile.

6. È padre di tre figli. Mark Ruffalo è un padre molto affettuoso ed orgoglioso: l’attore, infatti, ha avuto tre figli avuti dalla moglie Sunrise Coigney. Nel 2001, Ruffalo è diventato padre per la prima volta di Keen, seguito da Bella, nata nel 2005, e dalla piccola Odette, nata nel 2007.

Mark Ruffalo Hulk

Mark Ruffalo ha avuto un tumore

7. Mark Ruffalo ha avuto un tumore al cervello. All’inizio del Duemila, a Mark Ruffalo venne diagnosticato un tumore benigno al cervello che comportò una paralisi parziale del viso. Per fortuna, dopo l’operazione tutto si è risolto ma la paralisi è rimasta sul suo volto per un bel po’ di tempo. Nonostante lo spavento, tutto questo è stato un punto di svolta per Ruffalo, che gli ha consentito di focalizzarsi al meglio su quello che è più importante grazie al sostegno della moglie, dei figli e della sua famiglia. Grazie alla riabilitazione è riuscito a tornare a recitare al meglio.

8. Mark Ruffalo ha avuto paura di morire. Ricevere la notizia di avere un tumore al cervello è decisamente demotivante e la paura di poter morire si fa sentire sempre di più. Anche Mark Ruffalo non ne è stato immune: all’inizio, quando ha scoperto della malattia, si è tenuto la notizia per sé e non ha voluto rivelarla alla moglie che era in procinto di dare alla luce il loro primo figlio. La paura di morire era talmente tanta che Ruffalo si mise a girare anche un video affinché un giorno suo figlio avrebbe potuto conoscere il padre.

Mark Ruffalo oggi

9. Mark Ruffalo ha molti progetti tra le mani. Mark Ruffalo è sempre stato un attore molto impegnato, che ha sempre lavorato sodo per dare vita ai suoi sogni. Così, ad oggi, l’attore ha molti progetti all’attivo. Ha da poco terminato le riprese del film sci-fi The Adam Project, dove recita accanto a Ryan ReynoldsJennifer Garner Zoe Saldana. Reciterà poi nel prossimo film di Yorgos Lanthimos, intitolato Poor Things, mentre è noto che riprenderà il ruolo di Bruce Banner/Hulk per la serie She-Hulk.

Mark Ruffalo ha origini italiane

10. Ha origini italiane da parte del padre. Mark Ruffalo nasce nel Wisconsin, da Marie Rose Hebert di professione parrucchiera e Frank Lawrence Ruffalo, pittore edile. Ha due sorelle, Tania e Nicole, e un fratello, Scott, tristemente morto nel dicembre 2008. Da parte del padre, Ruffalo vanta origini italiane, più precisamente calabresi: il nonno Frank era infatti originario di Girifalco, in provincia di Catanzaro. La madre, invece, è di origini italo-franco-canadesi.

Fonti: IMDb, biography, screenrant

Riverdale 6: featurette “100th Episode – How Well Do You Know Your Castmates?”

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Il network americano The CW ha diffuso la featurette “100th Episode – How Well Do You Know Your Castmates?” di Riverdale 6, la sesta stagione di Riverdale.

Riverdale 6

Riverdale 6 è la sesta stagione della serie tv Riverdale sviluppata dal direttore creativo di Archie Comics, Roberto Aguirre-Sacasa per il network americana The CW.

In Riverdale 6 ritorneranno i protagonisti Archibald “Archie” Andrews (stagione 1-in corso), interpretato da K. J. Apa.  Elizabeth “Betty” Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Lili Reinhart. Veronica Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Camila MendesJughead Jones (stagione 1-in corso), interpretato da Cole SprouseHermione Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Marisol Nichols.  Cheryl Blossom (stagione 1-in corso), interpretata da Madelaine PetschJosie McCoy (stagione 1-in corso), interpretata da Ashleigh MurrayAlice Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Mädchen AmickFrederick “Fred” Andrews (stagione 1-in corso), interpretato da Luke PerryHiram Lodge (stagione 2-in corso), interpretato da Mark Consuelos. Kevin Keller (stagioni 2-in corso, ricorrente stagione 1), interpretato da Casey CottF.P. Jones (stagioni 2-5, ricorrente stagione 1), interpretato da Skeet UlrichReggie Mantle (stagioni 3-in corso, ricorrente stagioni 1-2), interpretato da Ross Butler (stagione 1) e da Charles Melton (stagioni 2-in corso) e Toni Topaz (stagioni 3-in corso, ricorrente stagione 2), interpretata da Vanessa Morgan.

Spider-Man: No Way Home, 10 cose da ricordare prima di vedere il film

I fan stanno aspettando con impazienza Spider-Man: No Way Home, contando i minuti che ci separano all’uscita del film. Come sappiamo, il film svilupperà il concetto ambizioso del multiverso, con i villain con cui Spider-Man si è dovuto scontrare in precedenza che arriveranno da universi alternativi per scatenare il caos. Ma, naturalmente, la storyline del multiverso è solo l’inizio.

C’è molto da tenere a mente per questo vero e proprio evento cinematografico e molti fan hanno ricominciato da mesi il rewatch di tutti gli adattamenti di Spider-Man sul grande schermo, per rinfrescare ogni dettaglio in vista del 15 dicembre. In caso non aveste tempo di rivisitare i film precedenti, ecco 10 cose fondamentali da sapere prima di approcciarsi alla visione di No Way Home.

L’identità di Spider-Man è stata rivelata

No Way HomeLa scena post-credit di Far From Home ha rivelato che non solo che J.K. Simmons avrebbe ripreso il suo ruolo di J. Jonah Jameson, ma che Peter Parker era anche stato incastrato per la morte di Mysterio. Ma il peggio non è finito qui: Jameson ha rivelato pubblicamente che, dietro alla maschera di Spider-Man si cela Peter Parker, il che ha irrimediabilmente esposto la sua identità segreta.

No Way Home partirà proprio da questo presupposto e vedremo le conseguenze che Peter subirà a causa di ciò; inoltre, questo motiverà Peter a cercare inevitabilmente l’aiuto del Doctor Strange e a spianare la strada allo sprigionarsi del multiverso.

Peter Parker e MJ sono una coppia

no way homeUn’altra cosa cruciale da ricordare da Far From Home è che Peter e MJ ora sono una coppia: nonostante la rivelazione della sua identità di Spider-Man, sembra che la loro storia d’amore sia fiorita.

Come si vede nei trailer, il suo amore per MJ serve anche come incentivo per ristabilire la sua identità segreta; tuttavia, un tema comune a tutti i film di Spider-Man è che i cari di Peter, specialmente gli interessi amorosi, sono irrimediabilmente esposti a pericoli, a causa della sua identità come Spider-Man. Come Mary Jane e Gwen Stacy, la vita di MJ sarà in pericolo, e i trailer di No Way Home rivelano quanto alta è la posta in gioco in questo attesissimo film.

Il multiverso è già in azione

no way homeNo Way Home affronterà principalmente la storyline del multiverso e, grazie a sottili accenni nei precedenti progetti del MCU, siamo riusciti a individuare qualche ulteriore dettaglio. WandaVision ha evidenziato gli aspetti delle realtà alternative e gli incredibili poteri di Wanda, mentre Loki ha approfondito la spiegazione del multiverso, dando avvio alle fasi di ramificazioni della linea temporale.

Pertanto, No Way Home mostrerà prima di tutto gli effetti del multiverso: non dimentichiamoci che tutti questi progetti stanno ponendo le basi poi per la narrazione di Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia nel 2022. Il multiverso sarà un punto cruciale della trama, e Wanda Maximoff apparirà nel film, il che è solo un assaggio di ciò a cui assisteremo.

Negli universi originali, alcuni villain sono morti

no way homeIn No Way Home, vedremo schierati ben cinque villain di Peter Parker provenienti da universi differenti; tuttavia, la fine che gli è stata riservata negli universi originali, solleva intriganti speculazioni sul loro arco narrativo, dato che tre dei cinque cattivi sono morti nei loro film.

Green Goblin, Doc Ock ed Electro sono morti nei film precedenti, quindi è davvero sorprendente che questi tre personaggi (interpretati dagli stessi attori) siano vivi nei trailer di  No Way Home. Sandman (fuggito liberamente) e Lizard (finito in prigione) sono sopravvissuti, ma c’è la possibilità che anche il loro arco narrativo sia diverso dai film originali.

Peter Parker e Doctor Strange si sono incontrati per la prima volta in Avengers: Infinity War

no way homePeter Parker e Doctor Strange sono entrambi newyorkesi, eppure si sono incontrati per la prima volta in circostanze terribili a causa della diabolica minaccia di Thanos in Avengers: Infinity War. Peter lo ha salvato dopo essere stato rapito da Ebony Maw, e hanno fatto squadra per combattere Thanos su Titano; entrambi i personaggi sono stati poi vittime dello Snap.

Nei trailer, sembra che la loro collaborazione si sia evoluta in maniera più serena, ma ciò potrebbe durare poco, con lo scatenarsi del multiverso… La loro amicizia sta già iniziando col piede sbagliato a causa della loro disputa sul come affrontare i villain intrusi, che si sono palesati da universi differenti e sono determinati ad uccidere Spider-Man.

Doctor Strange è lo Stregone Supremo e, ironicamente, un pacifista

no way homeI fan dovrebbero ormai essere riusciti a tracciare una mappa delle caratteristiche principali di Doctor Strange, soprattutto nei riguardi delle sue capacità come Stregone Supremo. Non si può negare che sia uno dei personaggi più potenti del MCU grazie alla sua conoscenza delle arti mistiche; ha inoltre anche avuto una delle scene di combattimento più epiche in assoluto contro Thanos.

Un’altra informazione significativa è che è un pacifista: ciò in realtà ha senso, perché ha dedicato tutta la sua vita come neurochirurgo a salvare le persone. Anche se ha ucciso qualcuno in Doctor Strange, alla fine ha preso una decisione diversa quando ha incontrato Dormammu e ha negoziato un accordo pacifico, invece di cercare di ucciderlo. La sua ideologia pacifista è apparsa più che mai ironica nei trailer di No Way Home: sembra irremovibile sul fatto che l’unico modo per risolvere la situazione sia quello di uccidere i cattivi, portando ad una disputa con Peter, il quale crede sia ingiustificato.

Zia May del MCU è l’unica versione che conosce l’identità di Spider-Man

Molti fan non avevano previsto che zia May avrebbe accidentalmente appreso l’identità di Peter come Spider-Man: una cosa del genere, infatti, non si è mai verificata prima in nessuna versione precedente. Far From Home ha rivelato che non solo ha accettato l’identità di Peter come Spider-Man, ma lo ha anche incoraggiato a usare i suoi poteri per fare del bene.

Anche se Spider-Man: Into The Spider-Verse presenta una relazione simile tra una versione di Peter Parker e zia May, ciò non ha collegamenti con il MCU. Infatti, tra le tre versioni di zia May, sembra che la zia May del MCU sia più attiva nelle imprese di Spider-Man. Il secondo trailer accenna all’attività di zia May, il che suggerisce che costituirà nuovamente un grande aiuto per suo nipote.

I fuggitivi Venom e Eddie Brock sono coinvolti nel multiverso

No Way Home, come ben sappiamo, sembra avere connessioni con la trilogia di Spider-Man di Sam Raimi e The Amazing Spider-Man con Andrew Garfield, ma non è finita qui: qualche mese fa, Venom: La furia di Carnage è uscito nelle sale e ha rivelato qualcosa di sconcertante nella scena post-credit.

Mentre Venom racconta a Brock della conoscenza dei simbionti di altri universi, una luce accecante li trasporta dalla loro stanza d’albergo in quella di un’altra realtà, dove vedono J. Jonah Jameson rivelare l’identità di Spider-Man come Peter Parker in televisione; anche se non sappiamo con certezza se la scena in questione avrà un impatto decisivo in No Way Home, sarebbe molto strano se non ci fosse almeno qualche collegamento interessante.

Il Peter Parker di Tom Holland non ha ucciso nessun villain

Fino a questo punto, il Peter Parker di Tom Holland detiene il record di non-uccisioni: non ha infatti ucciso nessun villain con cui si è scontrato, al di fuori dell’uccisione istantanea per disperazione durante la battaglia finale in Endgame.

Ha salvato la vita a Vulture in Homecoming, mentre Quentin Beck è morto per le sue ferite mortali quando i bot gli hanno sparato. Questo dimostra quanto sia forte in lui l’idea che uccidere è sbagliato, anche se si tratta dei nemici più efferati. Nel secondo trailer, sembra riflettere sul piano del Doctor Strange di uccidere i supercriminali, che Peter trova moralmente sbagliato e cerca di fermarlo. Tuttavia, anche la sua regola del “non uccidere” potrebbe ritorcersi contro di lui in No Way Home.

Tre Peter Parker, ma quello del MCU è il più peculiare

In 20 anni, i fan hanno conosciuto tre differenti interpretazioni di Spider-Man: ciascuna ha vissuto storie ed esperienze simili, tra cui l’origine dei loro poteri, che scaturiscono dal morso di un ragno e l’infausto evento della morte dello zio Ben. Eppure, i loro archi narrativi non potrebbero essere più diversi, specialmente per quanto riguarda il Peter Parker di Tom Holland.

A differenza di Tobey Maguire e Andrew Garfield, lo Spider-Man di Holland è l’unico che è diventato un Vendicatore. Inoltre, quasi tutti i suoi abiti recenti sono stati creati usando la tecnologia Stark, e lui è l’unico che è morto. Queste differenze sono intriganti poiché il Peter di Holland interagirà con i super cattivi di Spider-Man di universi alternativi e vorremo vedere come se la caverà! Molti fan hanno poi ipotizzato che Maguire e Garfield riprenderanno i loro ruoli di Spider-Men, benché Garfield abbia costantemente negato di essere nel film; tra pochi giorni, scopriremo finalmente la verità!

Come funziona l’accordo SONY/Marvel per lo sfruttamento dei personaggi?

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Tom Rothman di Sony ha confermato che Spider-Man di Tom Holland tornerà per un altro crossover MCU. Spider-Man di Holland fa parte del Marvel Cinematic Universe sin dalla sua introduzione in Captain America: Civil War. La presenza del personaggio nel MCU è stata a lungo subordinata a una delicata collaborazione tra Marvel Studios e Sony per condividerlo tra i film corali prodotti dalla Marvel e i film solisti prodotti dalla Sony. Con l’attuale trilogia di Spider-Man con protagonista Tom Holland che si conclude, alcuni fan si chiedono esattamente cosa potrebbe riservare il futuro dell’attore nel MCU.

Sono state rivelate alcune nuove informazioni sul futuro di Spider-Man nel MCU. Parlando con il podcast Phase Zero alla premiere di Spider-Man: No Way Home a Los Angeles, Tom Rothman di Sony Pictures ha spiegato che, sulla base dell’attuale partnership tra Sony e Marvel, c’è ancora almeno un crossover MCU che porterebbe Holland nell’orbita di gli altri personaggi Marvel. Rothman ha detto:

“Ne prestiamo uno a loro, poi loro ne prestano uno a noi, ed è così che Benedict è in questo film, quindi abbiamo un altro prestito da restituire.” Quindi possiamo aspettarci un altro Tom Holland in un crossover Marvel, anche se non sappiamo quando.

Spider-Man: No Way Home, il trailer ufficiale

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Dune in DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD E Steelbook 4K Ultra HD

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Dune in DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD E Steelbook 4K Ultra HD

Dopo aver incassato più di 350 milioni di dollari al boxoffice internazionale, Dune, il film acclamato dalla critica, è disponibile in DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD E Steelbook 4K Ultra HD. Diretto dal candidato all’Oscar Denis Villeneuve con protagonista Timothée Chalamet, il film di Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures, adattamento per il grande schermo dell’omonimo best seller di Frank Herbert, è stato presentato Fuori Concorso venerdì 3 settembre, in prima mondiale, alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Dune in 4K UHD e Blu-ray conterrà più di un’ora di esclusivi contenuti speciali con tante curiosità sulla realizzazione del film.

Dune, un’epica avventura ricca di emozioni, racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e talentuoso, nato con un grande destino che va ben oltre la sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e alla sua gente. Mentre forze maligne si fronteggiano in un conflitto per assicurarsi il controllo esclusivo della più preziosa risorsa esistente sul pianeta – una materia prima capace di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità – solo coloro che vinceranno le proprie paure riusciranno a sopravvivere.

Nel cast il candidato all’Oscar Timothée Chalamet (“Call Me by Your Name”, “Piccole Donne”), Rebecca Ferguson (“Stephen King’s Doctor Sleep”, “Mission: Impossible – Fallout”), Oscar Isaac (i film di “Star Wars”), il candidato all’Oscar  Josh Brolin (“Milk”, “Avengers: Infinity War”), Stellan Skarsgård (“Chernobyl” di HBO, “Avengers: Age of Ultron”), Dave Bautista (la serie di film di “Guardiani della Galassia”, “Avengers: Endgame”), Zendaya (“Spider-Man: Homecoming”, “Euphoria” di HBO), Chen Chang (“Mr. Long”, “Crouching Tiger, Hidden Dragon”), David Dastmalchian (“Blade Runner 2049”, “The Dark Knight”), Sharon Duncan-Brewster (“Rogue One: A Star Wars Story”, “Sex Education”), con la candidata all’Oscar Charlotte Rampling (“45 Years”, “Assassin’s Creed”), con Jason Momoa (“Aquaman”, “Il Trono di Spade” di HBO) e il premio Oscar®Javier Bardem (“No Country for Old Men”, “Skyfall”).

Villeneuve (“Arrival”, “Blade Runner 2049”) dirige “Dune” da una sceneggiatura da lui scritta insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sull’omonimo romanzo di Frank Herbert. Villeneuve è anche produttore del film insieme a Mary Parent, Cale Boyter e Joe Caracciolo Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

Dietro la macchina da presa, Villeneuve ritrova la scenografa due volte candidata all’Oscar® Patrice Vermette (“Arrival”, “Sicario”, “The Young Victoria”), il montatore due volte candidato all’Oscar® Joe Walker (“Blade Runner 2049”, “Arrival”, “12 Anni Schiavo”), il due volte premio Oscar® supervisore agli effetti visivi Paul Lambert (“First Man”, “Blade Runner 2049”) e il premio Oscar® per gli effetti speciali Gerd Nefzer (“Blade Runner 2049”).

Villeneuve collabora per la prima volta con il direttore della fotografia candidato all’Oscar® Greig Fraser (“Lion”, “Zero Dark Thirty”, “Rogue One: A Star Wars Story”); la costumista tre volte candidata all’Oscar® Jacqueline West (“The Revenant”, “Il Curioso Caso di Benjamin Button”, “Quills – La penna dello scandalo”), il secondo costumista Bob Morgan e il coordinator delle controfigure Tom Struthers (la trilogia de “Il Cavaliere Oscuro”, “Inception”). Il compositore premio Oscar® Hans Zimmer (“Blade Runner 2049”, “Inception”, “Il Gladiatore”, “Il Re Leone”) ha realizzato la colonna sonora.

Dune è inoltre già disponibile per l’acquisto e il noleggio in digitale su Apple Tv app, Amazon Prime Video, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, Microsoft Film & TV e a noleggio su Sky Primafila e Mediaset Infinity.

Brie Larson: 10 cose che non sai sull’attrice

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Brie Larson: 10 cose che non sai sull’attrice

Brie Larson è una di quelle attrici che continuerà a fare storia nel mondo del cinema. L’attrice americana ha sempre lavorato sodo, con molti sacrifici, per arrivare dove si trova ora, forte del suo carisma e del suo talento.

Brie Larson ha fatto innamorare il pubblico con la sua bellezza acqua e sapone e con una bravura nella recitazione genuina, dando vita a ruoli di donne forte ed indipendenti, che non devono chiedere scusa a nessuno per come sono.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Brie Larson.

Brie Larson: i suoi film

1. Ha recitato in noti film. La carriera cinematografica di Brie Larson è iniziata ben presto, quando lei era ancora bambina: il primo film in cui appare, infatti, è Special Delivery (1999). In seguito, la Larson lavora in 30 anni in 1 secondo (2004), Sleepover (2004), Hoot (2006), House Broken – Una casa sottosopra (2009) e Lo stravagante mondo di Greenberg (2010). Dal 2010, Brie Larson comincia a guadagnare ruoli di maggior rilievo, prendendo parte a film come Scott Pilgrim vs. the World (2010), 21 Jump Street (2012), The Spectacular Now (2012), Don Jon (2013), Short Term 12 (2013), The Gambler (2014) e Un disastro di ragazza (2015). Nel 2015 conquista il mondo con la sua interpretazione in Room, per poi recitare in Free Fire (2016), Kong: Skull Island (2017) e Il castello di vetro (2017). Tra gli ultimi film, vi sono Captain Marvel (2019), Avengers: Endgame (2019), Unicorn Store (2019) e Il diritto di opporsi (2019).

2. Ha lavorato anche in televisione. Nonostante sia la carriera cinematografica quella in cui Brie Larson ha più investito, in realtà il suo debutto nel mondo della recitazione è avvenuto nel piccolo schermo. L’attrice americana, infatti, è apparsa in diverse puntate al The Tonight Show with Jay Leno nel 1998, per poi apparire in alcuni episodi di diverse serie tv come Il tocco di un angelo (1999), Popular (1999), Raising Dad (2001-2002), Hope & Faith (2003), Ghost Whisperer (2008), United States of Tara (2009-2011), The League (2011) e Community (2013-2014).

brie larson

Brie Larson è Captain Marvel

3. Si è fatta consigliare da Chris Evans. Dare vita ad un personaggio come quello di Captain Marvel non è cosa facile e, per realizzarlo, Brie Larson si è sottoposta ad un allenamento psicologico, oltre che fisico, facendosi consigliare anche da chi, sotto questo aspetto, ci è già passato. Non ha caso, Chris Evans a consigliato a Brie di concentrarsi sul personaggio senza badare a ciò che la circonda, facendo sì che la popolarità e la fama siano tutte cose bizzarre che accadono a qualcun altro.

4. Aveva inizialmente rifiutato il ruolo di Captain Marvel. Per Brie Larson il ruolo di Captain Marvel è molto importante perché non chiede scusa per quello che è, vive nelle sue imperfezioni e fa ammenda per i suoi errori. Tuttavia, in principio, la Larson aveva rifiutato il ruolo, per il semplice fatto di non immaginarsi nei panni di un supereroe, preferendo ruoli piccoli che le permettano di scomparire all’interno dei personaggi. Alla fine, l’attrice si è lasciata conquistare dalla descrizione e dalle sfaccettature del suo personaggio nella sceneggiatura.

Brie Larson ha vinto un Oscar

5. Ha contattato Jennifer Lawrence dopo aver vinto l’Oscar. Gli Oscar del 2016 sono stati dominati dalla vittoria assoluta di Brie Larson che si è guadagnata la statuetta come Miglior Attrice Protagonista per la sua interpretazione in Room. Tuttavia, dopo la vittoria, l’attrice ha ammesso di essersi sentita vulnerabile e di non sapere come reagire in merito alle alte aspettative. Così, ha deciso di chiamare l’amica Jennifer Lawrence, che aveva vinto l’Oscar tre anni prima, che l’ha tranquillizzata ammettendo di non pensare a quelle cose che, ma di immaginare di aver ricevuto un semplice dottorato, una certificazione.

Brie Larson in Scott Pilgrim vs. The World

6. Ha voluto essere nel film per lavorare con Edgar Wright. Brie Larson voleva essere nel film Scott Pilgrim vs. The World perché era una grande fan del regista Edgar Wright. Non aveva letto nessuno dei fumetti dedicati a Scott Pilgrim, ma aveva visto un disegno di Envy Adams, il personaggio per il quale si propose e che poi ottenne, rimanendone affascinata. Larson ha deciso di guardare gli Adult Video Awards per trarre ispirazione per questo. La maggior parte delle star femminili mostrate, però, si comportavano in modo molto vanitoso, quindi Larson ha basato la sua voce e il linguaggio del corpo sui modelli.

brie larson

Brie Larson in Room

7. Brie Larson ha emozionato il mondo con Room. Nel marzo del 2016 anche l’Italia ha potuto andare al cinema a vedere Room, film che racconta la storia di Ma, una ragazza rapita in giovane età da un maniaco e segregata in un bunker per anni, e di Jack, figlio di Ma avuto da una delle tante violenze del suo sequestratore. Entrambi vivono nel bunker e Ma cerca di creare un mondo di fantasia per il suo bambino che continua a crescere e a fare domande circa il mondo esterno. Per poter interpretare Ma, Brie Larson ha parlato con alcune vittime di molestie e con associazioni che le aiutano, cercando di entrare nella psicologia di un personaggio forte e molto sfaccettato.

8. Brie Larson ha un legame personale con Room. La vita da reclusi che Ma e Jack sono costretti a vivere a Brie Larson ha ricordato di quando da piccola viveva in un monolocale con sua sorella e sua madre. Infatti, per assecondare la sua vocazione di attrice, la madre di Brie (con le due figlie) decise di trasferirsi da Sacramento a Los Angeles, vivendo in un monolocale con un letto ribaltabile, con un guardaroba striminzito e mangiando surgelati e fagioli.

Brie Larson è su Instagram

9. Ha un profilo Instagram ufficiale. Come moltit altri suoi colleghi, anche Brie Larson ha un dato vita ad un account Instagram ufficiale, seguito da 6,8 milioni di persone. Sulla sua bacheca, molto variegata e piena di post molto ironici che la vedono spesso protagonista, sono presenti anche molti video che la ritraggono durante i duri allenamenti svolti per poter interpretare Captain Marvel. Ma, se alla fine dell’allenamento ci sono le ciambelline, allora va tutto bene.

Brie Larson è fidanzata

10. È nuovamente fidanzata. Dopo circa sei anni di relazione con Alex Greenwald, cantante dei Phantom Planet, lui e Brie Larson hanno rotto il fidanzamento. I due si erano fidanzati ufficialmente verso la metà del 2016, dopo tre anni di frequentazione, e le nozze sembravano imminenti. Non sono chiari i motivi della rottura e questo non sorprende: i due, infatti, sono molto riservati circa la loro vita privata. Dal 2019, invece, l’attrice ha una relazione con l’attore Elijah Allan-Blitz.

Fonti: IMDb, biography

Kingsman 3: a settembre 2022 le riprese del terzo capitolo

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Kingsman 3: a settembre 2022 le riprese del terzo capitolo

Le riprese di Kingsman 3 dovrebbero iniziare nel settembre 2022, secondo il regista del film. Basato sul fumetto di Mark Millar, il franchise cinematografico di Kingsman è iniziato nel 2015 con Kingsman: The Secret Service ed è stato seguito da Kingsman: The Golden Circle del 2017, con entrambi i film che sono diventati successi al botteghino. L’ultimo film del franchise è un prequel intitolato The King’s Man – Le origini, che uscirà da noi a gennaio, dopo essere stato ritardato di due anni a causa della pandemia.

Kingsman 3 chiuderà il viaggio di Eggsy

In una recente intervista con Comicbook.com, Matthew Vaughn, che ha diretto tutti i film di Kingsman, ha confermato che la produzione di Kingsman 3 inizierà nel settembre 2022. Vaughn ha confermato che il film concluderà la storia di Eggsy, rendendolo la parte finale di una trilogia di film, senza contare il prequel in arrivo. Tuttavia non è stata ancora fissata nessuna data d’uscita né ci sono conferme sul cast coinvolto.

A guardare la schedule della 20th Century Pictures, però, si nota che c’è un film senza titolo in uscita il 15 settembre 2023. Kingsman: The Golden Circle è stato rilasciato nello stesso fine settimana di settembre 2017 e sia Kingsman: The Secret Service che The King’s Man – Le origini aveva originariamente pianificato una data di uscita per settembre, quindi è probabile che lo studio miri a quella data di uscita per il prossimo terzo capitolo.

King’s Man – Le origini, l’incontro con i protagonisti

The Unforgivable: recensione del film con Sandra Bullock

The Unforgivable: recensione del film con Sandra Bullock

Esiste davvero la possibilità di una nuova vita per un pregiudicato? The Unforgivable sembra porre questa domanda allo spettatore, portando sullo schermo la storia struggente di un’assassina che tenta di ritrovare i suoi affetti una volta uscita di prigione. Il film di Nora Fingscheidt è un validissimo adattamento della serie inglese Unforgiven, soprattutto grazie alla protagonista Sandra Bullock. Vediamo il perché.

Due sorelle e un omicidio

Ruth Slater (Sandra Bullock) è in carcere da vent’anni, metà della sua vita. È accusata di aver sparato ad un poliziotto mentre una squadra tentava di sfrattare lei e la sorellina Katy dalla proprietà del padre defunto. Per buona condotta, Ruth viene liberata e cerca di rimettersi in carreggiata: trova lavoro, anzi due lavori. Non riesce però a darsi pace: vuole riabbracciare la sorella, desiderio che le ha dato la forza di resistere tutti quegli anni prigione. Katherine ora vive in una nuova famiglia, suona il pianoforte ed è ignara del suo passato: conserva solo qualche immagine confusa. Grazie a John (Vincent D’onofrio) un avvocato dal cuore buono, Ruth affronta pregiudizi e spettri passati nel tentativo di ritrovare l’unico straccio di famiglia che le è rimasto. La pena da scontare, anche dopo il carcere, sembra essere ancora lunga per Ruth

Le relazioni famigliari al centro della storia

Famiglie distorte, assenti, mozzate, stravolte, surrogate. C’è ogni possibile sfumatura dei rapporti famigliari in The Unforgivable. Genitori morti in vari modi, figli sofferenti e traumatizzati. Ma anche fratelli che vivono fianco a fianco e sorelle separate forzatamente. La potenza del lungometraggio è tutta racchiusa nelle emozioni che viaggiano attraverso le relazioni parentali.

Emozioni forti che in The Unforgivable scaturiscono da un evento tragico, vissuto da entrambi i fratelli. La morte del poliziotto cambia la vita non solo a Katy e Ruth, ma anche ai figli del poliziotto ucciso: i ragazzi, una volta adulti, portano dentro un dolore incolmabile, una rabbia che si trasforma in voglia di vendetta e rivincita. In The Unforgivable è mostrato il circolo vizioso della sofferenza: ogni accadimento luttuoso genera nuovo dolore a nuove persone, in una spirale che arriva a risucchiare tutti i personaggi del film.

Sandra Bullock: potente e glaciale

Ruth è una donna segnata profondamente dalle tragedie che si sono susseguite nella sua vita: la morte dei genitori, l’assassinio, la perdita della sorella, il carcere. Fin dalle prime immagini, il volto di Sandra Bullock ci comunica il tormento interiore, la sofferenza del personaggio. Lo sguardo perso, annebbiato, il viso che pare impassibile a tutto. E in questa immensa freddezza, le poche espressioni marcate risultano potentissime e dense d’emozione.

Con fare stoico, Ruth si è arresa al suo destino, ma non si lascia demotivare. Nonostante tutto, ha ancora degli obiettivi da realizzare: riprendere il lavoro che l’appassionava da giovane, ritrovare Katy. Sandra marcia imperterrita, letteralmente: cammina tantissimo in The Unforgivable, proprio a rendere l’idea della resilienza del personaggio.

I buoni in The Unforgivable

Per il punto di vista adottato, in The Unforgivable non esiste un vero e proprio personaggio cattivo: abbiamo invece tanti anti-eroi. L’anti-eroe è quel character che, per quanto moralmente scorretto, è presentato in modo da sembrare umano, dotato di emozioni e di sensibilità.

Il discorso vale in primis per Ruth. Non si riesce a non compatirla, anche se siamo consapevoli del fatto che sia un’assassina. Come lo spettatore, anche gli altri personaggi del film sono combattuti. Inizialmente, o non appena vengono a sapere della sua condotta, la disprezzano. Ma conoscendola a poco a poco ne colgono il lato umano e la sofferenza. La lotta per ripulire l’identità, per essere perdonata non è solo della protagonista: anche il pubblico e i personaggi sono combattuti a livello morale. Ruth è buona o cattiva?

Perché The Unforgivable merita di essere visto

Un film ricco, carico di emozioni, che affronta il tema della scarcerazione in chiave originale. The Unforgivable merita anche per i colpi di scena e la cura con cui le immagini sono state costruite, in un ottimo mix di inquadrature ampie e composite e primissimi piani.

The Unforgivable è disponibile in streaming sulla piattaforma Netflix.

Spider-Man: No Way Home, il cast chiede: “No spoiler!”

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Spider-Man: No Way Home, il cast chiede: “No spoiler!”

Sono ormai diversi anni che le grandi produzioni molto attese dai fan coinvolgono gli attori protagonisti per appelli al “No Spoiler”, e Spider-Man: No Way Home si è unito al coro. Tutto è cominciato con Thanos, che chiedeva ai fan di non spoilerare prima Infinity War e poi Endgame, e a lui si sono uniti molti altri film, e ora tocca allo Spider-Man 3 di Tom Holland.

Ecco di seguito il video che Holland, Zendaya e Jacob Batalon hanno registrato per chiedere ai fan di non spoilerare il film!

Spider-Man: No Way Home, il trailer ufficiale

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Moonfall: guarda i primi 5 minuti del disaster movie di Roland Emmerich

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È stato diffuso il video dei primi 5 minuti di Moonfall, il nuovo disaster movie di Roland Emmerich, regista di 2012, Independence Day e The Day After Tomorrow. Moonfall, che nel cast conta Halle Berry, Patrick Wilson, John BradleyMichael Peña, Charlie Plummer, Kelly Yu, Donald Sutherland è un’esclusiva per l’Italia Italian International Film – Gruppo Lucisano in collaborazione con Rai Cinema e uscirà in Italia il 3 febbraio 2022 distribuito da 01 Distribution.

Ecco il video di seguito:

Spider-Man: No Way Home, prime reazioni entusiaste dagli USA

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Spider-Man: No Way Home, prime reazioni entusiaste dagli USA

Si è tenuta ieri la premiere statunitense di Spider-Man: No Way Home e le prime reazioni della stampa al nuovo film Marvel/Sony sono a dir poco travolgenti. Tra chi dichiara che non c’è mai stato un film di Spider-Man così travolgente e chi invece tira un sospiro di sollievo perché l’Uomo Ragno ha finalmente avuto un threequel degno, sembra proprio che Kevin Feige, Amy Pascal e tutta la squadra realizzativa del film abbiano fatto un ottimo lavoro.

Senza aggiungere ulteriori commenti che potrebbero dare troppe indicazioni su ciò che accade nel film, rimandiamo il nostro commento a questa sera, mentre da domani, 15 dicembre, Spider-Man: No Way Home arriverà nei cinema di tutta Italia!

Spider-Man: No Way Home, il trailer ufficiale

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Critics Choice Awards 2022: tutte le nomination

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Critics Choice Awards 2022: tutte le nomination

Dopo le nomination ai Golden Globes 2022, anche la Critics Choice Association ha annunciato le candidature ai Critics Choice Awards 2022. Ecco di seguito i nominati per i premi assegnati dalla critica statunitense al meglio del cinema degli ultimi 12 mesi.

BEST PICTURE
Belfast
CODA
Don’t Look Up
Dune
King Richard
Licorice Pizza
Nightmare Alley
The Power of the Dog
tick, tick…Boom!
West Side Story

BEST ACTOR
Nicolas Cage – Pig
Benedict Cumberbatch – The Power of the Dog
Peter Dinklage – Cyrano
Andrew Garfield – tick, tick…Boom!
Will Smith – King Richard
Denzel Washington – The Tragedy of Macbeth

Jessica Chastain – The Eyes of Tammy Faye
Olivia Colman – The Lost Daughter
Lady Gaga – House of Gucci
Alana Haim – Licorice Pizza
Nicole Kidman – Being the Ricardos
Kristen Stewart – Spencer

BEST SUPPORTING ACTOR
Jamie Dornan – Belfast
Ciarán Hinds – Belfast
Troy Kotsur – CODA
Jared Leto – House of Gucci
J.K. Simmons – Being the Ricardos
Kodi Smit-McPhee – The Power of the Dog

BEST SUPPORTING ACTRESS
Caitríona Balfe – Belfast
Ariana DeBose – West Side Story
Ann Dowd – Mass
Kirsten Dunst – The Power of the Dog
Aunjanue Ellis – King Richard
Rita Moreno – West Side Story

BEST YOUNG ACTOR/ACTRESS
Jude Hill – Belfast
Cooper Hoffman – Licorice Pizza
Emilia Jones – CODA
Woody Norman – C’mon C’mon
Saniyya Sidney – King Richard
Rachel Zegler – West Side Story

BEST ACTING ENSEMBLE
Belfast
Don’t Look Up
The Harder They Fall
Licorice Pizza
The Power of the Dog
West Side Story

BEST DIRECTOR
Paul Thomas Anderson – Licorice Pizza
Kenneth Branagh – Belfast
Jane Campion – The Power of the Dog
Guillermo del Toro – Nightmare Alley
Steven Spielberg – West Side Story
Denis Villeneuve – Dune

BEST ORIGINAL SCREENPLAY
Paul Thomas Anderson – Licorice Pizza
Zach Baylin – King Richard
Kenneth Branagh – Belfast
Adam McKay, David Sirota – Don’t Look Up
Aaron Sorkin – Being the Ricardos

BEST ADAPTED SCREENPLAY
Jane Campion – The Power of the Dog
Maggie Gyllenhaal – The Lost Daughter
Siân Heder – CODA
Tony Kushner – West Side Story
Jon Spaihts, Denis Villeneuve, Eric Roth – Dune

BEST CINEMATOGRAPHY
Bruno Delbonnel – The Tragedy of Macbeth
Greig Fraser – Dune
Janusz Kaminski – West Side Story
Dan Laustsen – Nightmare Alley
Ari Wegner – The Power of the Dog
Haris Zambarloukos – Belfast

BEST PRODUCTION DESIGN
Jim Clay, Claire Nia Richards – Belfast
Tamara Deverell, Shane Vieau – Nightmare Alley
Adam Stockhausen, Rena DeAngelo – The French Dispatch
Adam Stockhausen, Rena DeAngelo – West Side Story
Patrice Vermette, Zsuzsanna Sipos – Dune

BEST EDITING
Sarah Broshar and Michael Kahn – West Side Story
Úna Ní Dhonghaíle – Belfast
Andy Jurgensen – Licorice Pizza
Peter Sciberras – The Power of the Dog
Joe Walker – Dune

BEST COSTUME DESIGN
Jenny Beavan – Cruella
Luis Sequeira – Nightmare Alley
Paul Tazewell – West Side Story
Jacqueline West, Robert Morgan – Dune
Janty Yates – House of Gucci

BEST HAIR AND MAKEUP
Cruella
Dune
The Eyes of Tammy Faye
House of Gucci
Nightmare Alley

BEST VISUAL EFFECTS
Dune
The Matrix Resurrections
Nightmare Alley
No Time to Die
Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings

BEST COMEDY
Barb & Star Go to Vista Del Mar
Don’t Look Up
Free Guy
The French Dispatch
Licorice Pizza

BEST ANIMATED FEATURE
Encanto
Flee
Luca
The Mitchells vs the Machines
Raya and the Last Dragon

BEST FOREIGN LANGUAGE FILM
A Hero
Drive My Car
Flee
The Hand of God
The Worst Person in the World

BEST SONG
Be Alive – King Richard
Dos Oruguitas – Encanto
Guns Go Bang – The Harder They Fall
Just Look Up – Don’t Look Up
No Time to Die – No Time to Die

BEST SCORE
Nicholas Britell – Don’t Look Up
Jonny Greenwood – The Power of the Dog
Jonny Greenwood – Spencer
Nathan Johnson – Nightmare Alley
Hans Zimmer – Dune

Miami Vice: trama, cast e curiosità sul film

Miami Vice: trama, cast e curiosità sul film

Maestro di film d’azione e thriller come Manhunter – Frammenti di un omicidio, Heat – La sfida e Collateral, Michael Mann ha nel 2006 portato sul grande schermo la trasposizione in forma di lungometraggio di una delle più celebri serie TV degli anni Ottanta. Si tratta di Miami Vice, basato sul titolo omonimo e interpretato dagli attori Colin Farrell e Jamie Foxx. Mann, che era stato produttore esecutivo della serie e conosce dunque molto bene quell’universo narrativo, rivisita qui temi e argomenti per dar vita ad una nuova epopea del crime.

Come Collateral, anche per Miami Vice il regista impresse sul film una serie di nuove sperimentazioni consentite dal digitale. Egli limitò infatti l’utilizzo della pellicola alle scene dove è presente grande movimento e quelle ambientate sott’acqua. Le riprese furono poi tutt’altro che semplici, con Mann che si spinse a girare in luoghi pericolosi e con condizioni climatiche spesso sfavorevoli. Tensioni e conflitti tra il cast e i membri della troupe fecero infine di Miami Vice un titolo che si presentava da subito come particolarmente problematico.

Con un budget di 135 milioni di dollari, inoltre, questo andò incontro ad un risultato economico non del tutto soddisfacente, incassando globalmente circa 164 milioni. Con il tempo, tuttavia, il film è stato rivalutato ed è oggi considerato un cult e uno dei più interessanti del regista. Prima di intraprenderne una visione, però, sarà certamente utile approfondire alcune curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla colonna sonora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Miami Vice: la trama del film

Protagonisti del film sono Sonny Crockett e Ricardo Tubbs, due abilissimi agenti della polizia di Miami i quali vengono scelti per infiltrarsi all’interno di una pericolosissima organizzazione sudamericana che si occupa di trasportare ingenti quantitativi di droga all’interno del territorio degli Stati Uniti. A controllare questo traffico vi sono Arcangel de Jesus Montoya e la sua Isabella, un’affascinante e seducente donna di origini cubano-cinesi, con la quale Crocket inizia una relazione pericolosa. Le cose si complicano ulteriormente per i due agenti a causa di José Yero, il braccio destro di Montoya che, non convinto della reale identità degli agenti, progetta un piano per smascherarli. Prima che ciò avvenga, i due dovranno incastrare una volta per tutte il potente criminale.

Miami Vice: il cast del film

Ad interpretare Crockett e Tubbs vi sono rispettivamente gli attori Colin Farrell e Jamie Foxx. In preparazione ai loro personaggi, Mann li ha fatti entrambi addestrare con veri agenti delle forze dell’ordine che lavorano sotto copertura. I due attori hanno così avuto modo di seguire gli agenti in vere operazioni di questo tipo, imparando moltissimo sul modo in cui casi di questo tipo si svolgono. Gestire i due attori però non fu facile. Foxx aveva da poco vinto l’Oscar per Ray e questo lo spinse a fare richieste come una paga maggiore e ulteriori trattamenti di lusso. Farrell, invece, non fu d’accordo con alcune delle scelte stilistiche di Mann, finendo con il non apprezzare il risultato finale.

Ad interpertare l’affascinante Isabella vi è l’attrice Gong Li, nota anche per film come Lanterne rosse, Addio mia concubina e Memorie di una geisha. Arcangel de Jesus Montoya è invece interpretato da Luis Tosar, mentre José Yero ha il volto di John Ortiz. A ricoprire il ruolo della detective Trudy Joplin vi è la candidata all’Oscar Naomie Harris, la quale dovette girare tutte le sue scene durante i weekend poiché impegnata anche sul set di Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma. Justin Theroux è il detective Larry Zito, mentre completano il cast gli attori Ciaran Hinds nei panni dell’agente FBI James Fujima, Barry Shabaka Henley in quelli del tenente Martin Castillo e Elizabeth Rodriguez in quelli di Gina Calabrese.

Miami Vice colonna sonora

Miami Vice: la colonna sonora del film

Come quasi tutti i film di Mann e come il precedente Collateral, anche Miami Vice contiene una vasta gamma di canzoni di varia matrice. Per la realizzazione della colonna sonora di questo film, però, è bene notare come Mann decise di prendere apertamente le distanze da quella utilizzata per la serie televisiva. Il compositore di quella, Jan Hammer, non venne ad esempio contattato per collaborare a questo film. Si ritrovano dunque brani come In The Air Tonight, il pezzo musicale che apre l’album discografico del film, il quale è una rivisitazione di un pezzo di Phil Collins da parte dei Nonpoint, una band nu metal di Miami. Vi si trovano poi anche due canzoni di Moby, una dalle tonalità techno (Anthem) e l’altra dalle tonalità malinconiche (One Of These Mornings);

Gli addetti alla colonna sonora sono John Murphy, King Britt e Klaus Badelt, i quali hanno poi incluso anche artisti come i Felix da Housecat con il remix di un pezzo di Nina Simone (Sinnerman), gli scozzesi Mogwai con due canzoni rock strumentali e i Goldfrapp con la sensuale canzone Strict Machine. Infine i ritmi latini delle canzoni di Emilio Estefan e di Manzanita.Il brano che apre il film e che accompagna i trailer, Numb/Encore dei Linkin Park assieme al rapper Jay-Z, non è incluso invece fra le 17 tracce della colonna sonora. Stessa cosa accade per Wide Awake e Shape of Things to Come degli Audioslave, nonostante siano poi presenti nel film.

Miami Vice: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Miami Vice grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 13 dicembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 

MCU: le 20 migliori citazioni dei protagonisti

MCU: le 20 migliori citazioni dei protagonisti

I film e le serie tv del MCU hanno regalato innumerevoli citazioni memorabili da parte dei suoi personaggi iconici che hanno accompagnato i fan dal 2008.

Alcune di queste, sono state cruciali per definire l’arco dei personaggi, altre a trasmettere un messaggio profondo, altre ancora sono talmente tanto divertenti che sono diventate indimenticabili: vediamo assieme quali sono le 20 migliori in assoluto!

“Cos’è il dolore se non l’amore che persiste?”

civil war visioneLa frase di Visione sul dolore è la citazione più memorabile in WandaVision ed è già diventata una delle più memorabili dell’intero MCU. Non solo queste parole catturano sinteticamente l’essenza dell’intera trama di WandaVision, ma offrono anche un punto di vista preciso sul senso del dolore.

Mostra il dolore come un segno di forza, un modo per l’amore di perseverare oltre la morte e che può permettere di amare ancora di più dopo una dolorosa perdita. Anche se il fratello di Wanda, Pietro, e il Visione che amava sono morti, il suo amore per loro persevererà sempre.

“Ti amo 3000”

Tony Stark ha salvato l’universo, ma il messaggio che ha lasciato in caso di morte dimostra che pensava sempre alla sua famiglia. Riprendendo la citazione della figlia, Tony esplicita quanto l’abbia amata e che, anche se è scomparso, il suo amore nei confronti della piccola non svanirà mai.

È il messaggio più semplice, ma più dolce e potente che Tony potesse lasciare. Questa citazione è arrivata anche ad incapsulare come i fan del MCU si sentono nei confronti di Tony Stark, poiché è impossibile misurare adeguatamente il profondo amore e apprezzamento che hanno sempre avuto per il personaggio.

“Tu non sarai mai un dio”

La migliore citazione di Loki nel MCU arriva proprio prima di essere ucciso da Thanos: Loki sa per esperienza personale che c’è un prezzo più che salato da pagare per essersi spinti troppo in là in nome di un senso distorto della giustizia. Mentre Thanos si sente fiducioso e sicuro di sé riguardo al suo piano per riportare l’equilibrio nell’universo, Loki riconosce l’arroganza del Titano Pazzo.

Prima di esalare l’ultimo respiro, Loki rimarca il fatto che Thanos non è un dio e mai lo sarà, il che si rivela essere vero, poiché è proprio il comportamento divino di Thanos ad essere la sua rovina.

“Asgard non è un luogo. Non lo è mai stato. Potrebbe essere qui. Asgard è dove si trova il nostro popolo”

Le sagge parole di Odino a Thor sono essenzialmente una versione aggiornata della celebre citazione “Casa è dove si trova il cuore”: cerca di far capire a Thor che ciò che Asgard è lo definisce il suo popolo e non la sua posizione nell’universo.

Questo aiuta Thor a capire che può salvare la sua casa e il suo popolo da Hela, anche se questo significa distruggere ciò che ha rappresentato Asgard, ovvero la sua casa da quando è nato. Ma anche se il luogo fisico viene distrutto, Asgard continua a vivere attraverso la sua gente.

“Ti avrà anche generato magari, ma non era tuo padre!”

I film di Guardiani della Galassia sono fortemente incentrati sull’importanza fondatrice della famiglia: uno dei migliori momenti che lo dimostra è nel sequel, quando diventa chiaro che Yondu è stato più una figura paterna per Peter Quill di quanto lo sia mai stato Ego.

Ego sarà anche il padre biologico di Peter, ma Yondu è quello che ha cresciuto Peter, era sempre lì per lui e lo ha plasmato rendendolo l’uomo che è diventato. Ciò lo rende una vera e propria figura paterna per Peter, il che è ulteriormente consolidato quando Yondu sacrifica la sua vita in modo che Peter possa vivere.

“Stiamo affrontando un esercito di robot… e io ho un arco e delle frecce. Nulla di tutto questo ha senso”

Molto prima della sua serie tv da solista su Disney+, avevamo già imparato a conoscere bene il paradosso associato ad Occhio di Falco: non aveva superpoteri, ma continuava a trovarsi in situazioni in cui tutti gli altri li avevano. Questo è ciò che rende la sua battuta in Avengers: Age Of Ultron così perfetta.

Clint Barton ha sempre riconosciuto la stravaganza di quanto gli stava accadendo, ma è sempre sceso in campo – proprio come tutti gli altri eroi.

“A qualunque costo…”

Captain America è sempre riuscito a ispirare i Vendicatori, anche tramite le sue parole, così come fa in Avengers: Endgame.

Steve Rogers ha ricordato alla sua squadra più e più volte che avrebbero fatto “tutto il necessario” per riportare indietro chi era stato spazzato via dallo Snap di Thanos…”a qualunque costo“; questo è diventato il mantra dei Vendicatori, parte di ciò che ha reso la posta in gioco del film così alta: ogni singolo eroe era disposto a perdere la vita per salvare tutti gli altri.

“Se non sei niente senza questa tuta allora non dovresti averla”

Tony Stark è diventato il mentore di Peter Parker quando questi si è unito al MCU, ma il loro rapporto non è stato affatto rose e fiori: Peter voleva fortemente dimostrare di essere un eroe valido come il resto dei Vendicatori, nel corso di Spider-Man: Homecoming, il che l’ha visto spesso scontrarsi con Tony.

Anche se era stato dotato da Tony di una tuta tecnologicamente avanzata, Peter ha dovuto capire prima di tutto chi era senza di essa: ha dimostrato, proprio come Tony, che tutta la tecnologia del mondo non fa un eroe, ma le scelte che si prendono.

“Non ho niente da dimostrarti”

Come primo film da solista nel MCU, sembrava che Captain Marvel avesse molto da dimostrare al pubblico e tutta la potenza dell’eroina è stata incanalata nello scontro finale con Yon-Rogg.

YonRogg ha cercato di spingere “Vers” a combattere contro di lui senza i suoi poteri, cercando di dimostrare quanto potesse valere all’agente Kree che aveva presumibilmente investito così tanto tempo e risorse in lei. Dopo il suo tradimento e il modo in cui le ha impedito di essere se stessa, Carol Danvers ha finalmente capito di essere libera di abbracciare pienamente i suoi poteri.

“Non è sola”

Quando i Vendicatori affrontano le forze di Thanos a Wakanda, assistiamo a una battaglia sconcertante, in cui i nostri eroi e i loro alleati in di Wakanda vengono rapidamente sopraffatti. Quando Scarlet Witch si unisce alla battaglia, viene derisa da Proxima Midnight sul fatto che morirà da sola in battaglia, il che ha portato a una delle citazioni più memorabili di Black Widow.

È un piccolo, ma significativo momento, in quanto, prima che si unisse alla squadra, Natasha era l’unica vendicatrice donna. Ha preso Wanda sotto la sua ala, e le due hanno unito le forze con Okoye in battaglia per respingere Thanos. Il loro piccolo team-up sarebbe stato ripreso più tardi – senza Natasha – in Endgame con molte più donne e uno sguardo a come il MCU era cambiato in un decennio.

“Posso farlo tutto il giorno”

Questa battuta va di diritto nella categoria “citazione che definisce il personaggio”: non vi è infatti frase di Capitan America più memorabile per descrivere Steve Rogers. Dall’essere brutalmente picchiato da ragazzino debole nei vicoli, ad affrontare robot e alieni come eroe nazionale, il suo modo di affrontare i problemi è sempre rimasto lo stesso. È sempre disposto a rischiare la vita per un bene superiore e sa che nulla è più importante che salvare le vite degli altri.

In altre parole, non importa quanto disfatto, malconcio o stanco sia Capitan America: sarà sempre pronto a combattere fino alla fine. Dopo aver ripetuto la stessa citazione in tre film a tre diversi avversari, Steve Rogers ha reso abbastanza chiara l’idea che possa “fare questo tutto il giorno”.

“Questo è il mio segreto, Cap; sono sempre arrabbiato”

The Avengers è stato pieno di momenti folli e sbalorditivi, ma probabilmente la migliore entrata in scena nel film è stata quella di Bruce Banner all’ultimo minuto che, con una virata di 180 gradi si è trasformato in Hulk, scagliando un pugno direttamente in faccia all’alieno gigante. In una manciata di secondi, Banner è passato da scienziato nervoso e nerd a inarrestabile, tostissimo Vendicatore.

È una delle uniche volte in cui è riuscito a rimanere assolutamente calmo in tutto il MCU. La citazione serve anche come parte cruciale dell’arco di Hulk: affermando che “è sempre arrabbiato” prima di trasformarsi nel gigante verde, rivela che Bruce Banner ha ora il controllo totale su Hulk.

“Wakanda per sempre!”

Dopo il successo inaspettatamente clamoroso di Black Panther, “Wakanda forever” è diventato l’ultima aggiunta al dizionario americano, un inno ripetuto ovunque: fan, celebrità e atleti di livello mondiale hanno diffuso la Black Panther-mania con i loro tentativi di replicare il saluto wakandiano a braccia incrociate.

Questo grido di guerra/saluto è diventato lo slogan non ufficiale del film ed è stato apprezzato così tanto che il sequel di Black Panther sarà proprio intitolato Wakanda Forever.

“Io sono Iron Man”

Queste quattro parole sono state artefici della creazione del Marvel Cinematic Universe come i fan lo conoscono ora; fino all’avvento di Iron Man, i supereroi hanno sempre avuto una caratteristica necessaria: avevano bisogno di identità segrete. Peter Parker ha lottato con la sua identità in tre film, Batman si è sempre battuto per non lasciare mai trapelare il suo vero io e la famiglia Parr della Pixar è stata sempre molto attenta a tenere segreti i suoi poteri.

Al contrario, Tony Stark non arriva mai a sperimentare nessuno di questi problemi e decide semplicemente di rivelare al mondo intero la sua vera identità sulla televisione nazionale. È stata una fine perfetta per un film innovativo e la maniera ideale per mostrare sia la natura egocentrica e violenta di Stark che la sua personalità benevola ed eroica.

“Abbiamo un Hulk”

Iron Man dichiarò per la prima volta il possesso di un Hulk da parte dei Vendicatori per intimidire Loki, la più grande minaccia della Terra, durante la battaglia di New York. Bruce Banner riuscì poi a palesarsi da New York, a Sokovia, a un altro pianeta e infine a un’astronave asgardiana accompagnato da un ormai eroico Loki. Il Dio dell’inganno ha poi ripetuto la medesima citazione per intimidire Thanos, la più grande minaccia dell’universo.

Quella che all’inizio era solo una frase divertente e buttata lì, è diventata qualcosa di molto più significativo: ha sancito il viaggio di Loki da cattivo imbroglione a eroe non riconosciuto. Come bonus aggiuntivo, ha anche introdotto i fan alla prima scena di lotta epica di Infinity War: un Hulk contro Thanos, che purtroppo finisce in una sconfitta imbarazzante per il gigante verde.

“C’era un’idea…”

C’era un’idea, Stark lo sa, chiamata Iniziativa Avengers. L’idea era di riunire un gruppo di persone notevoli, vedere se potevano diventare qualcosa di più. Capire se potevano lavorare insieme quando avevamo bisogno di loro per combattere le battaglie che non abbiamo mai potuto fare“.

Questo monologo iconico era l’ultimo passo di Nick Fury per riuscire a rendere realtà l’iniziativa degli Avengers attentamente pianificata, a cui aveva lavorato da quando aveva invaso la casa di Tony Stark nella sua prima apparizione. Anni dopo, il primo trailer di Infinity War inizia con lo stesso discorso, che non è solo motivazionale: questi sono i Vendicatori. Un gruppo di persone straordinarie, che hanno lavorato insieme per diventare qualcosa di più e per combattere le battaglie che nessun altro poteva. È esattamente quello che sono riusciti a fare nei primi due film degli Avengers e ciò che hanno trascurato in Civil War, che poi è letteralmente costato loro metà dell’universo.

“Noi siamo Groot!”

Per un estraneo al MCU, questa citazione non ha assolutamente senso: tuttavia, per i fan della Marvel, si collega ad un momento unico nella sua commovente rarità. Per un personaggio che è capace di pronunciare solo le parole “‘Io’ e ‘sono’ e ‘Groot’, esclusivamente in questo ordine”, come dice Rocket, sentirlo aggiungere una nuova parola al suo vocabolario limitato è incredibile: ascoltare il pronome “io” essere sostituito dal collettivo “noi” ci ha commosso enormemente.

Sentirlo dire “noi siamo Groot” come ultimo saluto mentre sacrifica la sua vita per salvare i suoi compagni Guardiani è… straziante. E sì, secondo James Gunn, regista di Guardiani della Galassia, Groot è davvero morto e il bambino/adolescente Groot che i fan hanno visto da Guardiani della Galassia Vol. 2 sarebbe suo figlio.

“Se non riusciremo a proteggere la Terra stai pur certo che la vendicheremo!”

Questa famosa citazione potrebbe essere stata ignorata all’epoca come una semplice battuta da parte di Tony Stark per intimidire Loki in The Avengers. Tuttavia, era praticamente impossibile che qualcosa di così significativo non fosse legato a un ipotetico film futuro: infatti, anni dopo, Infinity War e Endgame hanno dato a questa frase un significato completamente nuovo.

Sorprendentemente, i fan hanno visto di rado i Vendicatori… vendicarsi propriamente. Hanno vendicato la “morte” di Phil Coulson nel loro primo film, che in realtà non è da tenere in considerazione a causa degli eventi di Agents of S.H.I.E.L.D.

“Dormammu, sono venuto a patteggiare”

Questa lista è piena di citazioni, cruciali per un personaggio o per l’intero MCU, ma questa battuta di Doctor Strange è totalmente a sè stante: l’unico motivo per cui viene menzionata è che è diventata una delle battute più citate nel MCU. E lo è diventata nel giro di pochi minuti, quando Doctor Strange ha intrappolato il sovrano della Dimensione Oscura in un loop temporale scandito da un’onda infinita di parole ripetute.

Ma questa citazione è in realtà più che uno scherzo fastidioso: questa insolita, ma intelligente tattica ha portato ad un atto finale totalmente innovativo in un film Marvel che non è incentrato su una scena di combattimento.

“Avresti dovuto mirare alla testa”

Molti considerano Thanos come il più grande cattivo del MCU: uno dei fattori che contribuiscono a ciò sono sicuramente i suoi monologhi memorabili, primo fra tutti quello iniziale di Infinity War, grazie al quale il Titano Pazzo si afferma come il nemico definitivo. “Temilo. Scappa da lui. Il destino arriva lo stesso. E ora, è qui. O dovrei dire, sono io” dice, mentre mostra la Pietra del Potere sul suo guanto.

Anche prima di Infinity War, Thanos ci ha fatto venire i brividi nella scena post-credits di Age Of Ultron, dove indossa per la prima volta il Guanto dell’Infinito e dichiara minacciosamente: “Bene, lo farò da solo”. Durante Infinity War, ci sono innumerevoli altri esempi di battute sia minacciose che toccanti, ma una sola citazione combina queste due in modo indimenticabile, ovvero la frase con cui Thanos spazza via metà dell’universo. “Avresti dovuto puntare alla testa“.

Spider-Man: Across the Spider-Verse, le varianti che potrebbero apparire nel film

Il primo trailer di Spider-Man: Across the Spider-Verse (Part One) ha rivelato che i protagonisti di Spider-Man: Un nuovo universo, Miles Morales e Spider-Gwen, dovranno affrontare Spider-Man 2099. Molto probabilmente, avranno anche a che fare con molte altre varianti di Spider-Man provenienti da tutto il multiverso, comprese molte delle migliori versioni di Spider-Man della Marvel Comics.

Il multiverso è diventato una parte sostanziale della storia di Spider-Man, facendo convergere non solo le realtà di Miles Morales e Gwen Stacy ma presentandoci anche nuovi personaggi: su questa scia, dopo l’uscita del First Look di Across the Spider-Verse, i fan si stanno chiedendo quali altri personaggi dei fumetti di Spidey potrebbero essere introdotti in questo secondo capitolo.

Spider-Man Zombie

Dato che la realtà alternativa dei fumetti Marvel Zombies sta ottenendo la propria serie animata su Disney+, è molto probabile che anche la versione zombie di Spider-Man appaia nel nuovo film. Questa variante di Peter Parker, infettata dal temuto virus zombie, potrebbe fungere da cattivo in una nuova storyline, dato che è in realtà una delle versioni più potenti dell’Uomo Ragno.

Spider-Man Zombie non solo è diventato effettivamente immortale grazie al virus, ma ha anche ottenuto il Potere Cosmico quando lui e altri zombie hanno attaccato Galactus: ciò lo rende potenzialmente un nemico affascinante e terrificante nel multiverso.

Silk

È facile immaginare che Silk apparirà ad un certo punto in Across the Spider-Verse (Parte Uno) oppure nel secondo capitolo, che uscirà nel 2023. Cindy Moon non proviene da una realtà alternativa, ma è originaria della Terra-616: è una studentessa che è stata morsa dallo stesso ragno di Peter e si configura quindi come una versione alternativa, femminile, dell’iconico personaggio.

Silk potrebbe aggiungersi al film d’animazione, provenendo da un universo differente da quello di Miles, ma sicuramente manterrebbe i suoi poteri unici, che includono la capacità di generare ragnatele di tessuto organico, diverse dalla varietà meccanica di Peter.

Spider-Man U.K.

Spider-Man U.K. è anche il Capitain Britain del suo universo, il che lo rende ideale per un’ipotetica apparizione in Across the Spider-Verse: in quanto membro del Captain Britain Corps, questa versione di Spider-Man ha il compito di difendere il multiverso dalle minacce del Magistrato Omniversale, Saturnyne.

William Braddock potrebbe plausibilmente apparire anche in altre circostanze: il capitano Carter è effettivamente il capitano britannico del MCU, oltre che guardiano del multiverso. Spider-Man U.K. potrebbe quindi potenzialmente apparire nella stagione 2 di What If…?

Lady Spider

across the spider-verseLady Spider è una delle migliori versioni alternative di Spider-Woman nei fumetti e sarebbe molto divertente includerla in Across the Spider-Verse: l’eroina proviene dalla realtà alternativa a tema steampunk di Terra-803. Il suo costume unico, che presenta bizzarre zampe di ragno alimentate a vapore, sarebbe reso perfettamente dal punto di vista grafico.

Nella sua realtà combatte i Sinistri Sei in stile steampunk e si è incrociata con molte altre varianti di Spider-Man e Spider-Woman nei fumetti, il che dovrebbe identificarla come una candidata ideale per un’apparizione nel film.

L’Uomo Ragno Superiore

Una delle migliori versioni di Doctor Octopus è apparsa nel primo film Into The Spider-Verse del 2018, ovvero Olivia Octavius, con cui i nostri eroi si devono scontrare. Un’altra grande versione dai fumetti che potrebbe apparire è lo Spider-Man Superiore, che in realtà non è altro che Otto Octavius nel corpo di Peter Parker.

Un Octavius morente ha scambiato la sua coscienza con quella di Parker, ottenendo la giovinezza e il potere dell’Uomo Ragno per un periodo di tempo e apparentemente condannando Peter Parker alla morte nel corpo malandato di Otto.

Spider-Hulk

across the spider-verseCi sono state un paio di versioni di “Spider-Hulk” nella Marvel Comics: entrambe sarebbero ottime aggiunte al prossimo film, per combinare l’ agilità dell’Uomo Ragno e la forza bruta di Hulk. Spider-Hulk è apparso per la prima volta in Web of Spider-Man #70 negli anni ’90, quando l’Uomo Ragno ha ottenuto i poteri di Hulk.

La seconda versione è apparsa nel fumetto del 2020 Immortal Hulk: Great Power, che in questo caso ha dato a Bruce Banner i poteri dell’Uomo Ragno; entrambe le iterazioni del personaggio sarebbero molto divertenti nel film.

“May Day” Parker

across the spider-verseMay “May Day” Parker è la figlia di Peter Parker e Mary Jane Watson in Terra-982, la casa dell’universo MC2: è un grandioso ed estremamente divertente personaggio, che avrebbe senso apparisse in Across the Spider-Verse.

May Parker sviluppa i suoi poteri da adolescente e prende il posto del padre dopo che questi è stato gravemente ferito in una battaglia. Ha anche già avuto a che fare con le altri varianti dell‘Uomo Ragno nei fumetti, il che rende probabile che lo farà anche nella versione animata.

Capitan Universo

La variante Captain Universe dell’Uomo Ragno è uno degli esseri cosmici più potenti dell‘Universo Marvel, il che lo rende un personaggio da dover assolutamente far debuttare nel MCU; oltretutto, ci sono un paio di versioni di Captain Universe, tra cui scegliere.

Peter Parker ottiene i poteri di Capitan Universo in maniera fortuita, alla fine del crossover degli anni ’90 Acts of Vengence. Durante il crossover Spider-Geddon che ha riunito molteplici varianti dell’Uomo Ragno molti anni dopo, anche Miles Morales è stato dotato della forza cosmica.

Ben Reilly

across the spider-verseUna delle versioni più significative di Spider-Man nei fumetti è il clone di Peter Parker, Ben Reilly. Reilly è emerso dal “Clone Sage“, un enorme crossover degli anni ’90 che all’epoca fu percepito in maniera controversa dai fan, proprio per l’ aver sostituito Peter con il personaggio di Ben. Da allora, tuttavia, Ben è diventato un membro benvoluto della famiglia allargata dell’Uomo Ragno.

Si potrebbe introdurre Ben Reilly in Across the Spider-Verse semplicemente rendendolo un’altra variante di Spider-Man, senza dover per forza entrare nelle complessità del “Clone Sage”, la cui storyline ha poi incorporato diversi cloni differenti.

Supaidāman

Supaidāman è la versione dell’Uomo Ragno della serie giapponese live-action del 1978 sull’eroe titolare. La serie era composta da 41 episodi e la sua fama si è estesa ben oltre il Giappone, rendendo questa versione una scelta perfetta da esplorare nel multiverso.

Nonostante abbia un costume che è più o meno lo stesso di quello del fumetto, Supaidāman ha delle differenze nella backstory e nei poteri che lo distinguono. Infatti, Takuya Yamashiro ottiene i suoi poteri da un alieno dopo che un’astronave si schianta vicino a casa sua.

Live! Corsa contro il tempo: trama e cast del film con Aaron Eckhart

Sempre più negli ultimi decenni cinema e televisione si sono scambiati i rispettivi canoni influenzandosi sempre più. La possibilità della TV di avere trasmissioni in diretta è in particolare una delle possibilità che la settima arte ha cercato di inglobare all’interno dei propri meccanismi tecnici o narrativi. Ciò che accade in diretta, infatti, conferisce una certa imprevedibilità al tutto, che favorisce la presa sugli spettatori. Da questo principio nasce così Live! Corsa contro il tempo, che unisce tale potenzialità ad una storia di genere thriller crime. Questo è stato diretto nel 2019 da Steven C. Miller, già affermatosi come regista di First Kill e Escape Plan 2.

Esperto di questo genere, Miller si è affidato ad una serie di noti attori del cinema e della televisione per dar vita a questo suo ultimo progetto. Girato in tempi brevissimi, Live! Corsa contro il tempo si è dimostrato un buon prodotto del suo genere, con tutte le principali caratteristiche del suo genere di riferimento. Ad avvalorare il tutto vi è però l’occhio instancabile delle telecamere, che riprendono ogni cosa vissuta dal protagonista dando l’impressione di sta vedendo qualcosa che accade in diretta davanti a noi. Accolto da una discreta accoglienza di critica e pubblico, il film è in realtà inedito in Italia.

Questo non ha infatti mai conosciuto il buio della sala cinematografica, passando direttamente su alcune delle principali piattaforme streaming. Si tratta però di un titolo particolarmente interessante per gli appassionati del genere, che merita di essere riscoperto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Live! Corsa contro il tempo: la trama del film

Protagonista del film è Frank Penny, un solitario ed impulsivo poliziotto di Birmingham, in Alabama. Dopo aver commesso un grave errore durante una passata missione di lavoro, che ha compromesso la sua intera carriera, si trova oggi rassegnato e senza ambizioni in attesa di una nuova chance per potersi riscattare. L’occasione gli si presenta quando la figlia di 11 anni del commissario della polizia, Volk, viene rapita e tenuta nascosta in un posto segreto della città. Penny ha a disposizione solo 80 minuti per mettere insieme tutti gli indizi e trovare la ragazza prima che sia troppo tardi.

Per riuscire nella missione il poliziotto farà a modo suo sfidando gli ordini del capo arrabbiato e preoccupato per la sua bambina. Durante le indagini, inoltre, Penny avrà a che fare con Ava Brooks, una giovane vlogger ambiziosa che armata di telecamera riprenderà l’intera caccia al killer trasmettendola in diretta streaming sui social, con l’intenzione di rivelare la verità sull’attività della polizia. Con la pressione di ogni sua mossa sotto gli sguardi di tutti, Penny si trova a dover dar vita ad una vera e propria corsa contro il tempo per salvare la bambina e riacquistare la propria credibilità come poliziotto.

Live! Corsa contro il tempo cast

Live! Corsa contro il tempo: il cast del film

Ad interpretare l’agente Frank Penny vi è l’attore Aaron Eckhart, celebre per film come Thank You For Smoking, Il cavaliere oscuro, Qualcosa di speciale e Sully. Non nuovo ad opere di genere d’azione, l’attore si è preparato a questo attraverso un addestramento fisico che gli permettesse di dar vita anche alle sequenze più complesse. Inoltre, Eckhart ha avuto modo anche di imparare a maneggiare alcune delle armi più comuni tra gli agenti di polizia, al fine di risultare più realistico nella sua interpretazione. Accanto a lui, nei panni della vlogger Ava Brooks vi è invece l’attrice Courtney Eaton. Modella australiana, questa è già apparsa al cinema con i film Mad Max: Fury Road e Gods of Egypt.

Giancarlo Esposito, celebre per essere stato Gus Fring in Breaking Bad e Moff Gideon in The Mandalorian, interpreta qui Volk, capitano di polizia la cui figlia è stata misteriosamente rapita. Anche l’attore ha avuto modo di prepararsi al ruolo in modo speciale, incontrando diversi capi di polizia e apprendendo da loro le varie procedure che si è soliti seguire in casi di rapimento. L’attrice Dina Meyer, celebre per le serie Beverly Hills 90210 e Birds of Prey, è qui presenti nei panni di Ruth Carter. Ben McKenzie è invece Dean Keller. L’attore è meglio noto per aver interpretato Ryan Atwood nella serie The O.C. e il giovane James Gordon in Gotham. L’attrice Jessica Lu, infine, è Clover.

Live! Corsa contro il tempo: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Live! Corsa contro il tempo è infatti disponibile nei cataloghi di Amazon Prime Video e Infinity. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 13 dicembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

https://www.youtube.com/watch?v=tJXWVJBSRQw

Fonte: IMDb

Chloë Grace Moretz: 10 cose che non sai sull’attrice

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Chloë Grace Moretz: 10 cose che non sai sull’attrice

Chloë Grace Moretz è una di quelle attrici da tenere d’occhio per il prossimo futuro. La giovane attrice americana ha già dimostrato più e più volte, nei suoi quindici anni e più di carriera, di avere un talento innato per la recitazione. Il suo viso dolce e sempre solare, insieme alle sue capacità, ha saputo conquistare tante diverse fasce del pubblico di tutto il mondo che si affezionato a lei e l’ha vista crescere.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Chloë Grace Moretz.

Chloë Grace Moretz: i suoi film

1. Chloë Grace Moretz: i film e la carriera. L’attrice ha debuttato al cinema con Heart of the Beholder (2005), per poi ottenere maggior popolarità nello stesso anno con Amityville Horror. In seguito ha recitato in FBI: Operazione tata (2006), Zombies – La vendetta degli innocenti (2006), The Eye (2008) e (500) giorni insieme (2009). Comincerà a diventare famosa dal 2010 grazie ai film Kick-Ass e Diario di una schiappa, Hugo Cabret (2011), Dark Shadows (2012), Kick-Ass 2 (2013) e Lo sguardo di Satana – Carrie (2013). Negli ultimi anni ha recitto in Resta anche domani (2014), Sils Maria (2014), The Equalizer – Il vendicatore (2014), La quinta onda (2016), Cattivi vicini 2 (2016), La diseducazione di Cameron Post (2018), Suspiria (2018), Greta (2018) e Tom & Jerry (2021).

2. Chloë Grace Moretz è anche doppiatrice. Nel corso della sua carriera, Chloë Grace Moretz ha vestito anche i panni della doppiatrice. L’attrice, infatti, ha lavorato al doppiaggio delle serie A scuola con l’imperatore (2006), I miei amici Tigro e Pooh (2007-2009) e American Dad! (2014), e dei film animati Bolt – Un eroe a quattro zampe (2008), La storia della principessa splendente (2014), La famiglia Addams (2019), nei panni di Mercoledì, Scarpette rosse e i sette nani (2019) e La famiglia Addams 2 (2021). Ha inoltre partecipato al doppiaggio dei videgiochi Kick-Ass: The Game (2010) e Dishonored (2012).

Chloë Grace Moretz

Chloë Grace Moretz: età, altezza e fisico dell’attrice

3. Chloë Grace Moretz è piccoletta. Nonostante sembri molto slanciata, Chloë Grace Moretz in realtà è piccoletta: l’attrice, infatti, è alta 163 centimetri. tuttavia, la sua è una statura che può essere considerata media e la Moretz non ha avuto nessun tipo di problema per questo, riuscendo a dare vita a tutti i suoi personaggi serenamente. Nata il 10 febbraio del 1997, la Moretz ha oggi 24 anni.

4. Chloë Grace Moretz è stata vittima di body shaming. Quello del body shaming sembra un tunnel senza uscita e sembra proprio che questi attacchi ignoranti e sessisti non abbiano fine. Anche Chloë Grace Moretz ha ricevuto degli attacchi per la sua forma fisica, avvenuti quando aveva 15 anni e si trovava sul set di un film. L’attrice, infatti, fu attaccata dal suo collega che vestiva i panni del suo ragazzo sul grande schermo e che riuscì a farla piangere. Più grande di lei di circa 7-8 anni, l’attore si permise di criticarla per il suo peso, dicendole che non sarebbe mai uscito con lei nella vita reale perché troppo grossa.

Chloë Grace Moretz Instagram

5. Chloë Grace Moretz ha un profilo Instagram molto seguito. Come la maggior parte dei suoi colleghi, anche Chloë Grace Moretz si è lasciata affascinare dal social Instagram, tanto da dare vita ad un proprio account ufficiale, seguito da qualcosa come 19,5 milioni di persone. L’attrice è molto attiva sul social e sulla sua bacheca vengono postate prevalentemente foto che ritraggono protagonista di campagne pubblicitarie o progetti cinematografici in via di sviluppo, ma anche di progetti umanitari e sociali. Poche le foto in cui la si vede durante momenti di vita quotidiana con la famiglia o gli amici.

6. Chloë Grace Moretz ha dichiarato il suo amore per Brooklyn Beckham su Instagram. Durante i cinque anni di frequentazione (con una lunga pausa di riflessione nel mezzo), Chloë Grace Moretz non si è trattenuta dal pubblicare scatti che la ritraevano con la sua dolce metà di allora, Brooklyn Beckham. Sono molte le foto, tuttora presenti, che la vedevano sorridente accanto a quello che oggi è il suo ex, proprio come i comuni mortali. Tuttavia, quando i due non si sono più frequentati, la Moretz aveva mandato qualche messaggio subliminale, pubblicando nelle storie la citazione di Be Careful, canzone Cardi B, che parla di tradimento e di un avvertimento per chi pratica una ferita al suo cuore.

Chloë Grace Moretz: chi è il suo fidanzato

7. Chloë Grace Moretz è stata fidanzata con Brooklyn Beckham. Circa sei anni fa, Chloë Grace Moretz e Brooklyn Beckham avevano iniziato a frequentarsi come amici, ma qualcosa, negli anni, è cambiato. I due, infatti, sono usciti allo scoperto nel 2016. Nonostante il periodo di riflessione iniziato nell’ottobre dello stesso anno e durato fino all’autunno dell’anno dopo (pare per colpa della distanza), i due sono rimasti insieme fino all’aprile del 2018. Non è chiaro cosa sia successo (si vocifera che il giovane Beckham l’abbia tradita), ma i due si sono detti addio e pare che abbiano preso strade diverse sin da subito.

Chloe Grace Moretz Carrie

Chloë Grace Moretz in Lo sguardo di Satana – Carrie

8. Ha potuto lavorare solo poche ore al giorno. Nel film del 2013 Lo sguardo di satana – Carrie, nuovo adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King, la Moretz ha interpretato proprio il ruolo della protagonista Carrie, ragazza dotata di poteri telecinetici. Poiché al momento delle riprese era minorenne, le era permesso lavorare soltanto per otto ore al giorno. Molte delle scene in cui il personaggio è presente  sono state girate utilizzando una controfigura.

9. Ha costruito la propria versione del personaggio. Questo in cui la Moretz ha recitato è il quarto adattamento per il cinema del romanzo di King. In preparazione al provino per la parte, la giovane attrice ha dichiarato di non aver guardato nessuna delle precedenti versioni cinematografiche, al fine di non esserne influenzata. Anche dopo aver ottenuto la parte, la Moretz non ha voluto guardare quei film, evitando così di esserne influenzata e avere più possibilità di dar vita alla propria versione del personaggio.

Chloë Grace Moretz e Kate Harrison

10. Chloë Grace Moretz frequenta una modella. Da quando Chloë Grace Moretz  e Brooklyn Beckham si sono detti addio nella primavera del 2018, entrambi si sono rifatti una vita sentimentale. Se lui è avvistato prima mentre baciava Lexi Wood, una modella di Playboy, e poi mentre frequenta la modella Hana Cross, lei (dopo una chiacchierata frequentazione con Dylan O’Brian) pare stia frequentando la modella Kate Harrison. Le solite voci di corridoio affermano anche che le due già convivano in una casa a Los Angeles.

Fonti: IMDb, thefamouspeople, elle

Servant 3: trailer della nuova stagione

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Servant 3: trailer della nuova stagione

Apple TV+ ha diffuso il trailer di Servant 3, l’attesa terza stagione di Servant, la serie di successo creata e prodotta da M. Night Shyamalan. La nuova stagione di 10 episodi debutterà con il lancio del primo il 21 gennaio 2022 su AppleTV+, seguito da un nuovo episodio settimanale, ogni venerdì.

Tre mesi dopo aver lasciato la casa dei Turner, nella seconda stagione, ora le cose sembrano tornate al loro posto. Dorothy e Sean stravedono per Jericho, Julian ha una nuova fidanzata e Leanne è tornata a casa. Sotto la minaccia incombente del culto e con visitatori sospettosi appostati in un parco nelle vicinanze, Leanne fa tutto il possibile per sentirsi al sicuro, portando ancora più scompiglio nella famiglia Turner. Nel momento in cui Sean inizia a confidare nel potere di Leanne, Dorothy si sente sempre più minacciata e preoccupata per la sicurezza di Jericho. Mentre i Turner lottano per mantenere integra la loro famiglia, devono fare i conti con il prezzo del ritorno di Jericho. Meglio fare attenzione a ciò che si desidera.

https://youtu.be/q2RpsLfhEr4

Il cast della terza stagione di Servant include Lauren Ambrose, Toby Kebbell, Nell Tiger Free e Rupert Grint, a cui si aggiunge Sunita Mani (“Spirited”, “Mr. Robot”, “GLOW”).

Producono la serie con Shyamalan anche Jason Blumenthal, Todd Black, Steve Tisch, Ashwin Rajan e Taylor Latham. I registi di questa stagione sono M. Night Shyamalan, Ishana Night Shyamalan, Carlo Mirabella-Davis, Dylan Holmes, Celine Held & Logan George, Kitty Green e Veronika Franz & Severin Fiala; tra gli autori troviamo Ryan Scott, Ishana Night Shyamalan, Alyssa Clark, Laura Marks, Henry Chaisson, Amy Louise Johnson e Kara Lee Corthon. “Servant” è una produzione di Blinding Edge e Escape Artists. La serie è stata creata dal produttore esecutivo e scrittore nominato dalla British Academy of Film and Television Arts Tony Basgallop.

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