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Supernova: intervista al regista Harry Macqueen

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Supernova: intervista al regista Harry Macqueen

Ecco la nostra intervista a Harry Macqueen, regista di Supernova, il film in arrivo in sala dal 16 settembre distribuito da Lucky Red, con protagonisti Colin Firth e Stanley Tucci.

Supernova, la trama

Sam e Tusker, partner da 20 anni, viaggiano attraverso l’Inghilterra a bordo del loro vecchio camper per far visita agli amici, rivedere i famigliari e ritrovare i luoghi del loro passato. Da quando due anni prima a Tusker è stato diagnosticato l’insorgere di una malattia, il tempo insieme è sempre più prezioso.

Diretto da Harry Macqueen con Colin Firth e Stanley Tucci, Supernova è un film sulla forza dell’amore che riesce a superare le avversità.

Il caso Minamata: trama, cast e la vera storia dietro al film con Johnny Depp

Ci sono uomini al mondo che, pur senza indossare maschere o disporre di superpoteri, riescono a compiere gesta capaci di avere una risonanza tale da poter salvare numerose vite umane. Si tratta di persone da sempre impegnate a combattere contro le ingiustizie e continuamente attente a smascherare il male perpetrato da altri. Uno di questi uomini è stato William Eugene Smith, fotografo documentarista la cui vita è raccontata nel film Il caso Minamata, diretto da Andrew Levitas, il quale si concentra sui suoi reportage fotografici realizzati nella città giapponese di Minamata, i quali hanno svelato al mondo gli effetti di una malattia letale.

Il film, basato sull’omonimo libro scritto dallo stesso Smith in collaborazione con Aileen Mioko Smith, ripercorre le vicende che hanno portato alla scoperta della malattia di Minamata. Si tratta di una sindrome neurologica causata da intossicazione acuta da mercurio, i cui sintomi includono atassia, parestesie e numerosi altri danni all’audio, alla vista e alle articolazioni. Presentato in anteprima al Festival di Berlino, il film è stato accolto in modo molto positivo dalla critica, che ne ha elogiato l’intensità drammatica e la fedeltà agli eventi reali.

Più volte rimandato a causa della pandemia di Covid-19, Il caso Minamata potrà essere finalmente visto anche in Italia, dimostrando una volta di più la capacità del cinema di ricordare eventi terribili nella speranza che non si verifichino più. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Il caso Minamata: la trama del film

La vicenda si apre a New York, nel 1971. Il celebre fotoreporter William Eugene Smith è ormai l’ombra di sé stesso. Alcolizzato, in polemica con il mondo dell’informazione e senza più alcun rapporto con i figli vive in solitudine e si rifiuta di lavorare. Il direttore della rivista Life Robert Hayes gli offre di recarsi nella città costiera giapponese di Minamata, devastata dall’avvelenamento da mercurio, risultato di decenni di inquinamento industriale da parte della Chisso Corporation. A pregarlo di recarsi lì, vi è anche la traduttrice giapponese Aileen, la quale desidera che il mondo sappia cosa sta accadendo.

Arrivato dunque sul luogo, Smith entra in contatto con la comunità di pescatori del villaggio e, armato della sua macchina fotografica, documenta i loro sforzi per convivere con la grave malattia, chiamata proprio “malattia di Minamata” e la loro appassionata campagna per ottenere un risarcimento da parte della Chisso, importante azienda chimica giapponese, e dal governo del Paese. Le immagini di Smith dal villaggio avvelenato danno al disastro una dimensione umana straziante e il suo incarico iniziale si trasforma in un’esperienza gli cambierà la vita.

Il caso Minamata: il cast del film

Ad interpretare il fotografo William Eugene Smith vi è il celebre attore Johnny Depp, il quale si è detto da subito attratto dalla parte, considerando Smith un vero eroe. Il suo coinvolgimento nel progetto è stato tale che ha deciso di ricoprire anche il ruolo di produttore. La sua intensa interpretazione è poi stata particolarmente lodata e indicata come una delle migliori della sua carriera. Accanto a lui, nel ruolo di Robert Hayes vi è l’attore Bill Nighy, mentre Aileen è interpretata dall’attrice giapponese Minami, qui al suo primo ruolo internazionale. Completano il cast Hiroyuki Sanada nel ruolo di Mitsuo Yamazaki, Jun Kunimura in quelli di Junichi Nojima e Katherine Jenkins nei panni di Millie.

Il caso Minamata storia vera

Il caso Minamata: la vera storia dietro il film

Come anticipato, quella di Il caso Minamata è una drammatica storia vera che ha per protagonista il fotoreporter William Eugene Smith. Egli, con la sua attività di fotografo fu determinante nello svelare al mondo la malattia di Minamata, la quale era stata già identificata per la prima volta nel 1956. Questa era il risultato dell’inquinamento da mercurio inorganico delle acque perpetrato da una fabbrica chimica di proprietà della Chisso Corporation. Man mano che le persone e gli animali consumavano pesci, crostacei e vegetali bagnati dalle acque, iniziarono a soffrire di avvelenamento da mercurio.

La Chisso Corporation inquinava in realtà tali acque già dal 1932 e continuò a farlo fino al 1968, quando il governo riconobbe la malattia di Minamata quale causa di avvelenamento. Naturalmente la Chisso era consapevole del fatto che i propri rifiuti stavano inquinando il territorio, causando evidenti problemi. È a questo punto che entra in gioco Smith, chiamato a documentare quanto stava accadendo nella città giapponese. Agli inizi degli anni Settanta, Smith era un uomo ormai preda dell’alcol e dell’autocommiserazione, ma la sua compagnia Aileen Mioko lo spinse ad accettare l’incarico.

Il compito di Smith fu però in più occasioni ostacolato, con la Chisso che commissionò anche alcuni attacchi fisici nei suoi confronti affinché la smettesse di documentare il tutto. Il fotografo però non si fece intimorire e continuò a scattare fotografie dei malati e dei luoghi dove questi vivevano. Una volta pubblicati, i suoi scatti contribuirono a portare l’attenzione globale su ciò che stava avvenendo, aiutando anche i locali a vincere le loro cause contro la Chisso. Le pulizie della zona iniziarono poi nel 1977, ma le acque non furono considerate salve sino al 1997. Ad oggi, oltre 2.265 hanno contratto la malattia, e 1.784 di queste sono decedute.

Il caso Minamata: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Il caso Minamata si potrà vedere in prima tv su Sky Cinema Uno venerdì 17 settembre alle 21.15, mentre sarà possibile vederlo anche in streaming su NOW e on demand. Grazie alla sezione Extra i clienti Sky da più di tre anni e con Sky Cinema, potranno vedere il film prima di tutti on demand nella suddetta sezione.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

West Side Story: trailer ufficiale dell’atteso film di Steven Spielberg

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Finalmente arriva il trailer ufficiale di West Side Story, l’adattamento cinematografico del musical diretto dal vincitore dell’Academy Award Steven Spielberg, arriverà il 16 dicembre nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Diretto dal vincitore dell’Academy Award Steven Spielberg, da una sceneggiatura del vincitore del Premio Pulitzer e del Tony Award Tony Kushner, West Side Story racconta la classica storia delle feroci rivalità e dei giovani amori nella New York del 1957. La rivisitazione dell’amato musical è interpretata da Ansel Elgort (Tony), Rachel Zegler (María), Ariana DeBose (Anita), David Alvarez (Bernardo), Mike Faist (Riff), Josh Andrés Rivera (Chino), Ana Isabelle (Rosalía), Corey Stoll (Tenente Schrank), Brian d’Arcy James (Agente Krupke) e Rita Moreno (nel ruolo di Valentina, proprietaria del negozio in cui lavora Tony). Moreno, una degli unici tre artisti ad aver vinto i premi Oscar, Emmy®, GRAMMY®, Tony e Peabody, è anche una dei produttori esecutivi del film.

La squadra creativa del film, che unisce il meglio di Broadway e Hollywood, include Tony Kushner, che è anche il produttore esecutivo; il vincitore del Tony Award Justin Peck, che ha ideato le coreografie del film; il celebre direttore d’orchestra della Los Angeles Philharmonic e vincitore del GRAMMY Award Gustavo Dudamel, che ha curato le registrazioni dell’iconica colonna sonora; il compositore e direttore d’orchestra candidato all’Academy Award David Newman (Anastasia), che ha composto la colonna sonora; la compositrice vincitrice del Tony Award Jeanine Tesori (Fun Home, Thoroughly Modern Millie), che ha supervisionato il cast per le parti cantate; e il music supervisor candidato al Grammy Matt Sullivan (La Bella e la Bestia, Chicago), produttore esecutivo delle musiche del film. Il film è prodotto da Spielberg, dalla produttrice candidata all’Academy Award® Kristie Macosko Krieger e dal produttore vincitore del Tony Award® Kevin McCollum. West Side Story è l’adattamento cinematografico dello spettacolo di Broadway originale del 1957, con libretto di Arthur Laurents, musiche di Leonard Bernstein, testi di Stephen Sondheim, e ideato, diretto e coreografato da Jerome Robbins.

Superintelligence, la commedia con Melissa McCarthy in Premiere su Infinity+

Superintelligence, la commedia diretta da Ben Falcone con protagonista Melissa McCarthy, sarà disponibile in Premiere su Infinity+ dal 17 al 23 settembre.

Superintelligence, la trama

La vita di Carol Peters è decisamente monotona, perciò quando il suo televisore, telefono e microonde iniziano a parlarle e a fare commenti sarcastici, crede di essere vittima di uno scherzo. Oppure di stare impazzendo. In realtà, la prima superintelligenza artificiale al mondo (doppiata nella versione originale da James Corden) ha scelto di osservare e studiare il tentativo di Carol di riavvicinarsi al suo ex (interpretato da Bobby Cannavale) per capire meglio la condizione umana.

Nell’arco di poco tempo, l’onnipotente entità prende possesso della sua vita… e comincia a escogitare piani sinistri per la conquista del mondo. Carol si ritrova così a essere l’ultima speranza per l’umanità, prima che questa intelligenza artificiale dalla personalità dirompente stacchi la spina al mondo intero.

Ready Player One: le Easter eggs più belle di tutto il film

Ready Player One: le Easter eggs più belle di tutto il film

Pochi film, nel passato recente, possono essere considerati un monumento alla cultura pop allo stesso modo di Ready Player One, film che già nel suo animo cartaceo prevede una serie di omaggi e riferimenti “Easter Eggs”, come si chiamano, che ne caratterizzano l’animo nostalgico. Ma come riconoscere tutti, ma proprio tutti i riferimenti e le citazioni? Sembra un’impresa impossibile, anche guardando e riguardando il film innumerevoli volte su Sky e in streaming su NOW, ma si può fare invece una classifica delle Easter Eggs più belle di tutto il film. Eccola di seguito.

Ready Player One è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

La Delorean

ready player one deloreanÈ davvero difficile farsi sfuggire questo riferimento, tanto è evidente nel film e celebre nella cultura popolare. Oltre a dare una sbirciatina al poster de I Predatori dell’Arca Perduta e a un T-Rex che potrebbe provenire o meno da Jurassic Park, Ritorno al futuro è una delle poche proprietà intellettuali autoreferenziali che Steven Spielberg ha permesso di utilizzare in Ready Player One.

Anche se sapevamo già che nel film ci sarebbe stato spazio per una Delorean, è davvero emozionante vederla in azione sul grande schermo come parte integrante del racconto nella sfida del primo cancello, e rivederla poi di nuovo per la battaglia finale. L’unica cosa che ci è stata negata è stato il raggiungimento di quei famosi 88 miglia all’ora, ma, lo sappiamo, in questa circostanza, l’auto non doveva fungere da macchina del tempo!

Chestburster

ChestbursterÈ stato un Chestburster direttamente da Alien a strappare il travestimento di Goro usato da Art3mis per accedere agli archivi di Halliday con un effetto sia comico che sorprendente. Il fatto che lei, subito dopo la scena apparentemente orrorifica abbia usato le fauci del mostriciattolo come fossero un burattino davanti a Parzival converte istantaneamente lo schifo del pubblico in sonore risate.

Più avanti nel film scorgiamo un altro riferimento all’Alien del 1979, il fucile di Ripley, che viene usato in una scena particolare, ma possiamo dire con certezza che questo utilizzo del Chestburster è stato molto efficace.

Mechagodzilla

ready player one MechagodzillaLa scena che vede protagonista Godzilla è stato un grande piacere per il pubblico che ha applaudito l’apparizione del mostrane iconico del cinema, ma ad una visione leggermente più attenta è chiaro che si tratta della versione meccanica del lucertolone, materializzatosi nella realtà virtuale nello schieramento di Sorrento.

Se pure questa constatazione può essere considerata una delusione, la scena spettacolare e l’utilizzo che l’enorme rettile fa della coda gigante è un momento di grande spettacolo. Il bestione meccanizzato è comparso per ila prima volta nel 1974, in Godzilla vs. Mechagodzilla.

Cubo di Rubik

Cubo di RubikL’iconico gioco degli anni ’80 ha creato un brivido alla sua prima apparizione, sensazione accentuata dal fatto che nel film si chiama Cubo di Zemeckis. La ragione del cambio di nome è stata resa evidente quando il prezioso manufatto è stato utilizzato da Parzival e Art3mis per salvarsi da una situazione molto delicata e pericolosa. L’oggetto è infatti in grado di far tornare indietro il tempo di 60 secondi.

L’idea era eccezionale, ma la verità è che il vero brivido è stato causato dall’ascolto, in sottofondo, del tema musicale di Ritorno al futuro (diretto da Robert Zemeckis). Certo, avesse portato il tempo indietro ancora un po’, ci avrebbe risparmiato la scena del ballo.

Chucky

ready player one ChuckyLa scena con protagonista Chucky è stata un vero colpo di genio. Usare la bambola assassina del film anni ’80 come un’arma dell’orda di Sorrento ha avuto un effetto esilarante, soprattutto perché, per quanto sia effettivamente un personaggio inquietante, il suo accanimento di fronte a combattenti così più grandi di lei risulta comico.

Sicuramente l’uso che si è fatto di Chucky è stato migliore del trattamento riservato ai suoi colleghi di “genere”, come Freddy Krueger che è stato disintegrato appena in scena. Chissà se il Blu-Ray riserva sorprese per Jason o Michael Myers!

RX-78-2 Gundam

ready player one RX-78-2 GundamSono davvero tantissimi i momenti di Ready Player One in cui lo spettatore può saltare dalla sedia per l’eccitazione, ma nessuno di questi può competere con il momento in cui Daito dice “Scelgo Gundam”, e davanti ai nostri occhi si materializza il celebre Mobile Suit Gundam del 1979.

Il fatto che Daito abbia mantenuto la calma e abbia aspettato pazientemente prima di unirsi alla lotta ha aiutato a costruire il climax per questa scena, che è davvero elettrizzante. Certo, è stata una vera e propria stoccata al cuore della nostra nostalgia anni ’80, ma il fatto che Spielberg abbia regalato ai suoi fan un Gundam che combatte contro un mechagodzilla, vuol dire davvero che il regista ama i suoi spettatori.

Madballs

ready player one MadballsSi tratta di uno di quegli Easter Eggs che non ti aspetti, il momento sorpresa reale, perché costruito su un oggetto anni ’80 che davvero sembrava dimenticato, e invece l’utilizzo di Dust Brain Madball mummificato come una piccola bomba a mano è stato un vero colpo di genio!

Non solo, la bomba/Madball ha ghignato prima di esplodere secernendo una melma disgustosa e corrosiva! Un “tocco di classe” che qualsiasi ragazzino avrebbe apprezzato e, per approccio nostalgico, hanno apprezzato tantissimo tutti quelli che a sette anni hanno davvero giocato con quelle palline disgustose!

Gigante di ferro

ready player one Gigante di ferroIl Gigante di Ferro ha un posto speciale nel cuore degli spettatori trai 30 e i 40 anni. Vedere l’enorme robot dentro l’officina di Aech utilizzato nel combattimento finale è stato super soddisfacente, ma anche chi non ha visto il bellissimo film di Brad Bird in cui il gigante è protagonista, il personaggio funziona ugualmente all’interno della battaglia.

Alcuni spettatori potrebbero obiettare che lo spirito anti-violenza del personaggio è stato sacrificato in nome dello spettacolo, ma la maggior parte del pubblico è sembrata concordare sul fatto che fosse semplicemente fantastico! La fine agrodolce del Gigante di Ferro è stata resa ancora migliore (se possibile) dal brillante cenno a un altro caposaldo della cultura pop, Terminator 2.

Atari

ready player one AtariIl gioco retrò è un appuntamento fisso nel libro, quindi è stato davvero bello vedere Atari “interpretare” un ruolo così fondamentale nel finale del film. A differenza di molti altri pezzi di nostalgia che appaiono solo sullo sfondo, l’uso prominente della classica console Atari con venature del legno, e il gioco Adventure in particolare, è stata una scelta che rappresenta quasi una lettera d’amore per Warren Robinett, che ci ha mostrato che giocare per vincere non è sempre la cosa più importante.

Potrebbe non essere così ricco di azione come alcuni dei riferimenti precedenti, ma è un amorevole riferimento a un punto fermo dell’infanzia di molti che ha generato un’industria da miliardi di dollari che continua ancora oggi.

The Shining

ready player one ShiningNon solo l’inclusione a sorpresa del film The Shining è stata uno shock completo per i fan del romanzo di Ready Player One, ma si tratta anche della sequenza migliore di tutto il film, proprio perché, e sembra strano dirlo, si tratta di un momento “originale” rispetto alla storia. Giocando con un mix di orrore e umorismo, guardare Aech, Parzival e il resto dei High Five navigare nel film pieno di ondate di sangue, gemelle raccapriccianti, cadaveri in decomposizione e un pazzo armato di ascia è stato il momento clou del film.

Abilmente abituato a risolvere il mistero di un creatore che odia la sua creazione (a Stephen King non è piaciuto il film di Stanley Kubrick), le scene di Shining ha scavato in profondità per far avanzare la trama, aggiungere una massiccia dose di divertimento e mostrare ancora una volta quanto Steven Spielberg sappia manovrare e plasmare la materia cinematografica nella migliore forma possibile. Il film è disponibile su Sky e in streaming su NOW, così da poterlo vedere e rivedere e scovare ogni volta dei riferimenti nuovi e delle citazioni che alle prime visioni non sono state notate.

Ready Player One è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

Christopher Nolan rompe con WB: il suo prossimo film distribuito da Universal

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Alla fine, è successo: la longeva partnership tra Christopher Nolan e la Warner Bros. si è ufficialmente conclusa dopo che la Universal Pictures ha ufficialmente acquistato i diritti per finanziare e distribuire il prossimo progetto cinematografico del regista britannico.

La notizia è stata data da Deadline, ma era già nell’aria in seguito ai dissapori venutisi a creare tra Nolan e lo studio responsabile della distribuzione di tutti i suoi film da Batman Begins del 2005, in merito alla strategia distributiva di Tenet, uscito nelle sale di tutto il mondo nel bel mezzo della pandemia, quando i cinema avevano da poco cominciato a riaprire e molte sale erano ancora chiuse.

Per quanto riguarda il film, che non ha ancora un titolo ufficiale, Nolan avrebbe deciso di dirigere una pellicola sulla creazione della prima bomba atomica durante la Seconda Guerra Mondiale. Nello specifico, il film ci focalizzerà sul coinvolgimento del fisico statunitense J. Robert Oppenheimer nella creazione della bomba.

Secondo le prime indiscrezioni pare che Cillian Murphy, attore feticcio di Nolan che il regista ha diretto in diversi suoi film (tra cui la trilogia de Il cavaliere oscuro e Inception), sarebbe già in trattative per un ruolo. La produzione del film, che sarà sceneggiato dallo stesso Nolan e prodotto da quest’ultimo insieme alla sua storica partner Emma Thomas, dovrebbe partire già nella prima metà del prossimo anno.

Il Signore degli Anelli: Elijah Wood sulla possibilità di una reunion per i 20 anni

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Elijah Wood, interprete di Frodo nella trilogia de Il Signore degli Anelli, ha detto che spera di riunirsi presto con i suoi compagni di cast per celebrare il 20° anniversario dell’uscita de La compagnia dell’anello, ma non è sicuro che ciò accadrà.

In una conversazione con Looper, Wood ha affermato che sarebbe persino difficile arrivare in Nuova Zelanda, a causa dell’attuale pandemia in corso. Tuttavia, l’attore ha detto che il cast è comunque intenzionato a riunirsi ad un certo punto, soprattutto perché in futuro ci saranno gli altri anniversari degli altri due capitoli della trilogia da festeggiare.

“Ne abbiamo parlato un sacco. Si parla molto di un raduno per il ventesimo anniversario, ma non so se è qualcosa che alla fine andrà a buon fine”, ha spiegato. “È difficile anche a causa del COVID. Non so nemmeno se potremmo arrivare in Nuova Zelanda. In effetti, sono quasi certi che non potremmo arrivare in Nuova Zelanda a meno che non ci venissero fatti dei permessi speciali, il che suppongo sia possibile, ma ora il paese è chiuso… Insomma, è un momento difficile. Quest’anno, in particolare, sarà un po’ difficile per tutta una serie di motivi, il che è un vero peccato, perché negli anni, soprattutto nell’ultimo anno, abbiamo parlato tanto di voler fare qualcosa. Suppongo che l’unico vantaggio sia che abbiamo almeno altri due anniversari da festeggiare. Almeno abbiamo quello.”

“Penso che ci sarà assolutamente una reunion, prima o poi”, ha aggiunto. “Vogliamo festeggiare tutti insieme e penso che vogliamo essere in grado di trovare uno spazio che funzioni per tutti. Ci sono molte persone a cui piacerebbe sedersi a un tavolo gigante e brindare alla nostra esperienza collettiva, ritrovandoci a condividere storie.”

Venom: La furia di Carnage si spingerà oltre i limiti imposti dal PG-13

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Nonostante alcuni film di supereroi classificati come R, quindi vietati ai minori, abbiamo riscontrato molto successo (come Deadpool e Joker, ad esempio), ce ne sono altri per cui le cose sono andate in maniera un tantino diversa.

The Suicide Squad, ad esempio, è stato accolto in maniera decisamente tiepida rispetta ai due titoli sopraelencati e, considerato che Venom è un personaggio amato dal pubblico di tutte le età, nessuno può incolpare la Sony Pictures per aver assegnato alle avventure di Eddie Brock ancora una volta un PG-13.

Comprensibilmente, ci sono tuttavia molti fan che vorrebbero vedere una versione più oscura del franchise con Tom Hardy, specialmente ora che Cletus Kasady sta per far sentire la sua presenza in Venom: La furia di Carnage.

Parlando con IGN, il regista Andy Serkis ha spiegato il suo approccio al sequel e in che modo ha cercato di spingersi oltre i confini imposti da un divieto ai minori di tredici anni. “Avremmo potuto rendere questo film vietato ai minori. Ma volevamo arrivare al pubblico più ampio possibile e in questo caso ci sono diverse regole da rispettare”, ha spiegato Serkis. “Tuttavia, penso che ci siamo comunque spinti al limite per quanto riguarda il pericolo, l’oscurità e la minaccia che rappresenta Carnage.”

“Solo perché non vedrete così tanto sangue o così tante teste che rotolano, non vuol dire che un certo tipo di atmosfera non venga evocata”, ha aggiunto. “Il suggerimento, lasciando che sia poi l’immaginazione del pubblico a fare il resto, può essere altrettanto potente. Penso che sia proprio quello che siamo riusciti a fare. Di certo non abbiamo voluto fuggire dall’oscurità. E state pur certi che la vera essenza di Carnage come personaggio non è stata affatto compromessa.”

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film uscirà in autunno al cinema.

Shang-Chi: 10 modi in cui ha impostato un eventuale sequel

Shang-Chi: 10 modi in cui ha impostato un eventuale sequel

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è arrivato nelle sale italiane lo scorso 1 settembre e, come da tradizione, il film che ha visto il debutto ufficiale dell’eroe eponimo nel MCU ha già impostato quello che potrebbe essere il suo stesso futuro all’interno dell’universo condiviso. Vediamo insieme in che modo il film di Destin Daniel Cretton ha già impostato un probabilissimo sequel.

Xialing prende il comando dei Dieci Anelli

Xialing ha dimostrato di essere uno dei personaggi più coraggiosi di Shang-Chi, andando contro suo padre e diventando una combattente a sé stante, quindi sarà interessante vedere quale sia la sua visione dei Dieci Anelli ora che ne ha ufficialmente preso il comando.

Il film ha volutamente lasciato le sue intenzioni ambigue, poiché si tratta della stessa fazione che Xialing aveva precedentemente affermato di voler vedere distrutta. Dal momento che non è mai stata in una posizione di potere prima di questo momento, il suo impatto sul più grande esercito del mondo potrebbe avere diverse conseguenze sul futuro del MCU o magari finire per avere un impatto positivo sugli altri personaggi.

Il passato di Wenwu

Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli castLa morte di Ying Li è stata il risultato degli errori commessi da Wenwu quando i nemici che si è creato nei suoi molti anni di conquiste sono tornati a perseguitarlo. Anche Shang-Chi è stato torturato dopo aver tolto la vita all’assassino di sua madre, il che significa che gli eventi della storia erano tutti legati alle azioni di Wenwu.

Ha senso che il sequel prenda una strada simile rivelando ulteriori nemici di Wenwu che ora prenderanno quasi sicuramente di mira Shang-Chi e Xialing. Wenwu ha affermato che il Mandarino non era l’unico titolo che gli era stato dato nella sua carriera da malvagio, il che lascia aperta la probabilità che il suo passato raggiunga molto preso i suoi figli.

I segreti dei Dieci Anelli

Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli curiosità

Il futuro di Shang-Chi nel MCU dipende in gran parte dai Dieci Anelli, dato che Wong, alla fine del film, sembrava proprio portare l’eroe eponimo e Katy al Sanctum. Nella prima scena post-credits, con Captain Marvel che rivela che i Dieci Anelli non sono di origine aliena e Wong che conferma che non sono mistici, è attualmente un mistero a cosa servano davvero le armi.

Questo sarà sicuramente approfondito in un eventuale sequel, in cui dovrebbero esserci anche trame aggiuntive dedicate allo sblocco di ulteriori capacità dei Dieci Anelli. L’uso che ne ha fatto Shang-Chi ha mostrato che i Dieci Anelli assumono un aspetto diverso da quello che avevano quando erano nelle mani di Wenwu e molto probabilmente, in un seguito, verrà mostrato cosa significa davvero attingere ai loro pieni poteri.

La relazione tra Shang-Chi e Katy

Il film ha mantenuto l’amicizia tra Shang-Chi e Katy come strettamente platonica, senza alcuna indicazione di una possibile connessione romantica. Tuttavia, questo è stato inizialmente fatto anche con alcune delle coppie precedenti del MCU, come Peter Parker e MJ, quindi c’è una possibilità concreta che la relazione di Shang-Chi e Katy possa sbocciare nel sequel.

A parte questo, il finale alludeva anche a loro che potrebbero dare vita ad una sorta di partnership con i supereroi più potenti della Terra, mentre raccontavano ai loro amici delle loro (dis)avventure. Non è noto come potrebbe funzionare, dal momento che Katy non ha poteri, ma sarà interessante vedere se formeranno una partnership ufficiale o se i due rimarranno nei “piani bassi”.

Wong e Abominio

In una svolta che la maggior parte dei fan non avrebbe mai potuto prevedere, Abominio è diventato un personaggio addirittura simpatico in Shang-Chi, quando viene rivelato che la sua lotta con Wong è stata messa in scena da entrambi. Tuttavia, non si sa dove si siano diretti dopo quella particolare scena.

È improbabile che la coppia ritorni in She-Hulk, Spider-Man: No Way Home o Doctor Strange in the Multiverse of Madness, poiché nessuna di quelle storie corrisponde a questa dinamica. Ecco perché un sequel di Shang-Chi servirebbe a spiegare come è nato questo duo e quali dovrebbero essere le loro intenzioni.

L’allenamento di Trevor a Ta Lo

Oltre ad essere forse il personaggio più divertente di Shang-Chi, Trevor Slattery ha anche fatto ammenda per essersi finto il Mandarino. Sebbene l’ultima volta lo abbiamo visto fingersi un cadavere durante la battaglia per evitare di combattere, è chiaro che alla fine è rimasto a Ta Lo.

Tutti coloro che risiedono nel villaggio sono trattati da pari a pari, il che dovrebbe portare Trevor ad essere abile quanto gli altri abitanti. Il sequel potrebbe riportare Trevor con un diverso livello di abilità e sarebbe altrettanto divertente vederlo essere davvero coraggioso questa volta.

Lo stato di Ta Lo

Il mistero di Ta Lo era associato al fatto che Dweller-in-Darkness era intrappolato lì. Ora che ciò è stato risolto, tocca ad un eventuale sequel mostrare come il villaggio sta affrontando la sconfitta del loro grande nemico.

Inoltre, il Grande Protettore dovrebbe ora essere l’unica creatura potente che i fan conoscono, nonostante anche il suo stato debba essere rivelato. Con Ta Lo che ha fatto fuori anche Wenwu, che era il loro nemico più longevo, le sue attività restano ambigue e resta da vedere come questo si legherà alla sconfitta di Dweller-in-Darkness.

Il legame di Shang-Chi con gli Avengers

Conoscendo il MCU, è probabile che Shang-Chi apparirà nel film di un altro supereroe prima di ottenere il suo sequel. Tuttavia, lo stesso scenario può essere applicato al contrario, con un altro Vendicatore che potrebbe apparire nel seguito di Shang-Chi.

Il sequel potrebbe vedere qualcuno come Nick Fury o un Vendicatore esperto in coppia con Shang-Chi, come parte della sua inclusione nella squadra di supereroi. Ciò sarà simile a quanto fatto con Hulk in Thor: Ragnarok, poiché alcuni dei Vendicatori sono stati usati su base individuale. Le apparizioni di Captain Marvel e Bruce Banner nella scena post-credits hanno implicato – anche se non necessariamente – che questi due potrebbero riapparire nel sequel.

Esplorare le altre città in formato tascabile

Ying Nan ha rivelato che c’erano molti altri posti a Ta Lo a cui era possibile accedere attraverso portali nascosti. Il villaggio non è il luogo più pericoloso del MCU, ma potrebbe benissimo esserlo se il sequel scegliesse di esplorare Ta Lo in modo più dettagliato.

La dichiarazione di Ying Nan non sarebbe stata pronunciata se non fosse stata un richiamo per qualcosa da esplorare in futuro. C’è molto potenziale nel mistero dietro Ta Lo, come le sue origini e la possibilità di più creature come il Grande Protettore.

Il segnale che stanno inviando i Dieci Anelli

Il più grande mistero del film è arrivato proprio alla fine, quando Wong, Bruce Banner e Captain Marvel si sono presentati per informare Shang-Chi che i Dieci Anelli stanno trasmettendo un segnale, con i fan che ora si chiedono che cosa questo significhi e, soprattutto, a chi faccia riferimento.

Sebbene sia molto probabile che questo punto della trama verrà sciolto prima, è altresì probabile che la scena verrà tenuta “in caldo” fino al momento del sequel. Qualunque cosa stiano richiamando i Dieci Anelli sarà sicuramente un punto di svolta e potrebbe benissimo essere il prossimo grande antagonista che Shang-Chi dovrà affrontare.

Chadwick Boseman: tutti i migliori ruoli dell’attore fino a City of Crime

È passato più di un anno dalla prematura morte di Chadwick Boseman, interprete di Black Panther, e nessuno sembra farsi una ragione della tragedia che ha colpito un uomo di soli 42 anni che rappresentava un simbolo importantissimo per tutto il mondo.

A un anno dalla sua dipartita, NOW mette a disposizione nella sua offerta City of Crime, l’ultima interpretazione in carne e ossa dell’attore e per ricordarlo, elenchiamo di seguito le sue migliori performance, che, in una carriera così breve, sono comunque state fondamentali per la storia del cinema e per la comunità black.

Iscriviti a soli 3 euro e guarda Chadwick Boseman in City of Crime, disponibile su NOW e anche on demand su Sky. 

City of Crime

City of CrimeL’ultima interpretazione di Chadwick Boseman è anche la migliore, nonostante, a posteriori, si sia detto che l’attore appariva dimagrito e stanco sul set, a causa della malattia che aveva tenuto nascosta a tutti. Queste considerazioni lasciano il tempo che trovano, perché se da una parte è innegabile che Boseman fosse leggermente dimagrito e non più prestante come in Black Panther, è anche vero che lo spessore emotivo e morale della sua interpretazione hanno raggiunto vette importanti, nonostante il film sia un crime movie puro, dove più che all’interpretazione si bada all’azione. Poliziotto incorruttibile e integerrimo, l’ultima incarnazione di Chadwick Boseman è visibile su Sky e in streaming su NOW, per rendere una volta di più omaggio ad un grande attore e a un’icona della comunità black in tutto il mondo.

42 – La vera storia di una leggenda americana

42 - La vera storia di una leggenda americanaIl film del 2013 racconta la storia vera di Jackie Robinson, il primo afroamericano a giocare nella Major League Baseball. Chadwick Boseman sceglieva i suoi progetti con un criterio preciso, e anche prima della notorietà planetaria con la Marvel, aveva sempre cercato di dare un peso alle sue scelte. L’intensità che riesce a trasmettere in questa prova è una cosa rara, e il suo carisma strabocca dallo schermo.

Get on Up – James Brown

Get on Up film 2014Da una storia sportiva ad una storia artistica, Boseman interpreta James Brown, il padrino del soul. Anche in questo caso, la strada che sceglie l’attore non è facile, dal momento che l’interpretazione classica di complica con l’elemento musicale che però dimostra di saper gestire molto bene. Il film del 2014 non ha forse avuto la vetrina che meritava, ma va ricordato anche solo per il talento musicale i Chadwick Boseman, talento che avrà modo di approfondire più avanti.

Black Panther

cinecomic black pantherNel 2016, in Captain America: Civil War, esordisce sul grande schermo T’Challa, Black Panther. Ritroveremo il personaggio nel suo film da solista, ma anche in Avengers: Infinity War e in Avengers: Endgame. Il personaggio di Chadwick Boseman ha cambiato la storia del cinema, la rappresentazione della comunità black nei grandi blockbuster, la percezione che i bambini di ogni colore possono avere di fronte ai supereroi del grande schermo. Non solo, il film è stato il primo cinecomic a guadagnarsi una nomination agli Oscar come miglior film, portando a casa i premi a costumi, trucco e colonna sonora. Ma soprattutto ha mostrato quanto il carisma di Chadwick, la sua eleganza e la sua regalità fossero effettivamente qualità che metteva al servizio dei personaggi, ma che caratterizzavano la sua persona.

Ma Rainey’s Black Bottom

Ma Rainey's Black BottomIl film con una strepitosa Viola Davis ha visto Chadwick Boseman a un passo dall’Oscar postumo per la migliore interpretazione maschile. Il premio è andato poi a Anthony Hopkins per The Father, ma questo non sminuisce di un soffio la performance del nostro. Il suo Levee, trombettista della band della star Ma Reiney, è un esempio di vitalità e grinta, ma anche rabbia e desiderio di rivalsa, di giustizia, per un mondo (quello degli anni ’20 non è troppo diverso da quello contemporaneo) che non lo valuta per quello che è. Boseman è trascinante e accorato, non hanno affatto sorpreso le nomination nel corso dell’ultima stagione dei premi.

Grey’s Anatomy 18×01: anticipazioni dall’episodio

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Grey’s Anatomy 18×01: anticipazioni dall’episodio

Il network americano della ABC ha diffuso le anticipazioni di Grey’s Anatomy 18×01, il primo episodio della diciottesima stagione di Grey’s Anatomy.

In Grey’s Anatomy 18×01 che si intitolerà “Here Comes The Sun” Mentre la città di Seattle si diverte alla Phoenix Fair che celebra la rinascita della città post-COVID, i medici di Grey Sloan curano un paziente che incontra illegalità fuochi d’artificio. Nel frattempo, Bailey ha gli occhi puntati sull’assunzione di nuovi medici, ma ha difficoltà a trovare opzioni praticabili. Owen e Teddy tentano di fare il passo successivo nel loro fidanzamento, e Meredith ha una sorprendente opportunità quando incontra un dinamico dottore del passato di sua madre nella premiere della stagione di “Grey’s Anatomy 18, che andrà in onda giovedì 30 settembre su ABC.

Guest star di Grey’s Anatomy 18×01 sono Kate Burton come Ellis Gray e Peter Gallagher come Dr. David Hamilton. Grey’s Anatomy 18 in streaming è disponibile su Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle di Grey’s Anatomy e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Grey’s Anatomy 18×01

La diciottesima stagione di Grey’s Anatomy debutterà il 30 settembre 2021.

In Grey’s Anatomy 18 ritorneranno i personaggi Meredith Grey (stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen Pompeo, Alexander “Alex” Michael Karev (stagioni 1-in corso), interpretato da Justin Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso), interpretata da Chandra Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso), interpretato da James Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso), interpretato da Kevin McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in corso, ricorrente 14), interpretata da Kim Raver, Jackson Avery (stagione 7-in corso, ricorrente 6), interpretato da Jesse Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in corso, ricorrente 9), interpretata da Camilla Luddington, Margaret “Maggie” Pierce (stagione 11-in corso, guest 10), interpretata da Kelly McCrearyGreg Germann come Tom Koracick, Benjamin Warren (stagioni 12-14, ricorrente 6-in corso, guest 7), interpretato da Jason George,  Andrew DeLuca (stagione 12-in corso, guest 11), interpretato da Giacomo Gianniotti Caterina Scorsone nei panni di Amelia Shepherd.

Grey’s Anatomy 18 è stato creato ed è prodotto da Shonda Rhimes (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”). Betsy Beers (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”), Mark Gordon (“Saving Private Ryan”), Krista Vernoff (“Shameless”), Debbie Allen, Zoanne Clack, Fred Einesman, Andy Reaser e Meg Marinis sono i produttori esecutivi. “Grey’s Anatomy” è prodotto da ABC Signature, che fa parte dei Disney Television Studios, insieme a 20th Television e Touchstone Television.

Il bambino nascosto, recensione del film di Roberto Andò

Il bambino nascosto, recensione del film di Roberto Andò

Roberto Andò torna a Venezia per il suo Il bambino nascosto, presentato fuori concorso alla 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Il regista viene da un’esperienza lunga quasi quanto la sua vita, che affonda le radici nel teatro, nella scrittura e, naturalmente, nella regia.

Già a metà degli anni 90 era iniziata la sua avventura con la Mostra al Lido di Venezia, dove aveva presentato  diversi documentari. Fino ad arrivare al 2018 quando porta Una storia senza nome, sempre fuori concorso. Nel corso di tutti quegli anni, si aggiudica una grande quantità di premi e candidature tra Nastri d’argento e David di Donatello. Un percorso professionale ricchissimo, dunque, quello di Andò, fatto anche di maestri e guide dai nomi altisonanti (da Leonardo Sciascia a Francesco Rosi, passando per Fellini e Harold Pinter), che contribuiscono alla sua formazione artistica, ai suoi interessi e allo stile che via via avrebbe raffinato nel tempo.

Il bambino nascosto, la storia

La storia de Il bambino nascosto è tratta da un suo stesso libro dal titolo omonimo, nel quale chiaramente ci sono tanti più dettagli di contorno rispetto al risultato finale scritto in sceneggiatura. Il film parla del professore Gabriele Santoro (Silvio Orlando) che insegna pianoforte al Conservatorio San Pietro a Majella e che un giorno, dentro casa propria, si trova un giovane sugli undici anni (Giuseppe Pirozzi) che riconosce essere il figlio di una coppia che vive nel suo palazzo (Imma Villa e Sasà Striano). Il tutto è ambientato a Napoli, in un quartiere popolare, in cui il maestro Santoro – così è come viene chiamato in zona – abita da diverso tempo, nonostante potrebbe permettersi di vivere in zone ben più ricche, ma al regista è proprio questo che vuole combinare.

La soddisfazione nel far confluire insieme mondi così tanto diversi è il flusso primario della corrente del film. Il desiderio di Andò è quello di mettere in scena due correnti dall’impeto opposto che si scontrano, ma che scatenano l’apertura verso la libertà, proprio quella che per vie legali non è ancora realizzabile a causa della mancanza di preparazione del nostro sistema giuridico.

Il bambino nascosto castIl piccolo e sfrontato Ciro, così si chiama il giovinetto che irrompe nella vita del professor Santoro, è dovuto fuggire dalla sua stessa famiglia a causa di una situazione non chiara, ma evidentemente molto grave, che ha combinato con un suo amichetto, e che ha scatenato le ire della Camorra.

Il bambino non ha protezione, se dovesse ritornare a casa sa che potrebbe essere ucciso, nonostante la sua sia ancora un’età in cui di morte e sparatorie non se ne dovrebbe capire nulla. Eppure tant’è. Il maestro è chiuso, intimidito, al limite dell’asociale. Ma forse è questa l’occasione che la sua personalità ripiegata in sé stava giusto aspettando per uscire all’aria aperta.

Un incontro tra due solitudini

Roberto Andò si appoggia completamente all’insolita coppia di attori nella strutturazione del progressivo sviluppo della storia. E sarebbe l’ideale in base a come l’idea originale è stata pensata, al modo in cui la trama viene tessuta su carta, nella scrittura del film. È evidente l’intento del regista-scrittore, così come dell’ausilio dello sceneggiatore Franco Marcoaldi: l’incontro dell’intellettuale un po’ burbero, reso legnoso dalla vita solitaria, si schiude davanti alla semplicità sfacciata e vitale del piccolo Ciro, finché l’uno salva l’altro.

Il problema è solo che la chimica e la sintonia interpretativa non sono così immediate e, tra l’altro, traspaiono da così tanti elementi che è praticamente impossibile recitarle, anche se parrebbe un paradosso.

Silvio Orlando e il giovane Giuseppe Pirozzi portano loro stessi e le loro reali fragilità davanti alla macchina da presa, e il gioco risulta efficace fintanto che è funzionale all’impaccio della prima parte del racconto. Ma quando si arriva al nocciolo della questione, la relazione vacilla e rimane la poca armonia. Per quanto sia innegabile la buona intenzione dell’autore.

Malignant, recensione del nuovo film di James Wan

Malignant, recensione del nuovo film di James Wan

Malignant, nelle sale dal 2 Settembre, segna il ritorno di James Wan al genere che lo ha reso celebre grazie al successo di Saw-L’enigmista nel 2004. Coi successivi Insidious e The Conjuring ha dato via a successi al botteghino, che hanno incontrato il favore del pubblico.  Il soggetto di Malignant è stato elaborato proprio da Wan e da Ingrid Bisu. Gli intenti di Wan con questa pellicola sono stati, tuttavia, disattesi e ben lontani dall’essere un omaggio di tutto punto al thriller-horror anni ’70-80.

Malignant si propone come un horror scioccante e viscerale

Malignant segue le vicende della sfortunata Madison (Annabelle Wallis), giovane donna incita, vessata e maltrattata continuamente dal marito. E’ proprio durante una lite col marito che “qualcosa” di misterioso interviene uccidendolo, dando via a una serie di eventi inconcepibili e misteriosi, cui Madison non sa dare una spiegazione. Entreranno in gioco anche due detective della polizia e la fidata sorella di Madison, per indagare su un inquietante mistero che ha a che fare con l’oscuro passato di Madison.

Malignant è il mio film più violento, quindi mi rendo conto che spiazzerò quelli che amano i miei film meno cruenti. Ma quello non era il film che volevo fare, ho già fatto quel tipo di horror, ho fatto The Conjuring, ho fatto Insidious, e non volevo ripetermi. Volevo fare qualcosa che non fosse solo un horror spaventoso, ma allo stesso tempo scioccante e viscerale. Infatti in questo film ho deciso di concentrami soprattutto sul come mostrarlo. Sento che molti lo troveranno eccessivo mentre altri lo accetteranno”, afferma il regista.

Effettivamente, le premesse per rendere Malignant un horror dallo sviluppo viscerale, rivisitato attraverso i compromessi della struttura classica ma totalmente aggiornato coi tempi, ci sono. L’azionalità tipica del regista è sfruttata adeguatamente tramite una regia rifinita e scelte di montaggio azzeccate, con tanto di sperimentazione dal punto di vista musicale, che unisce temi più classici a tracce rock, come Where is my mind?

Con Malignant Wan punta tutto su una regia piuttosto curata, con qualche guizzo ravvisabile, e che va ad abbracciare anche l’elemento sovrannaturale che lo ha reso proprio un celebre regista di genere. La pellicola tuttavia ambirebbe a sorprendere lo spettatore, tramite rivelazioni inaspettate e tuffi repentini nel sottogenere orrorifico, materico e scabroso delle narrazioni di suspense. La trama, unitamente a performance attoriali davvero deboli, non riescono a seguire l’elevazione della materia narrativa quanto dovrebbe bastare per rendere Malignant un prodotto riuscito e vincente nel panorama dell’horror contemporaneo.

Malignant

Malignant: tra intertestualità e narrazione piuttosto debole

Wan prende spunto dalle fonti più disparate, come Alexandre Bustillo e Julien Maury (A L’Interieur) e Dario Argento, sommandole senza soluzione di continuità al tema cardine della narrazione, ossia la maternità e la sorellanza che vanno a cozzare contro l’imprevedibilità e l’inevitabilità di un male in crescita, il quale non conosce confini né giurisdizione alcuna, bensì è guidato solo da istinti primordiali; incarnazione allegorica di una fiera dantesca, ostacolo inappuntabile di un viaggio infernale che fa perno sulla nocività dell’attaccamento fisico e si nutre di un antropomorfismo ancestrale sorprendente in punti chiave della narrazione.

Alcune sequenze prettamente azionistiche, in cui la carica malefica del villain di Malignant finisce per sconfinare nella caratterizzazione di un maligno fumettistico, quasi da cinecomic, rappresentano effettivamente al meglio le potenzialità del regista, che parte da omaggi di altissimo livello – La Metà Oscura di Romero, Il Vestito per uccidere di De Palma, passando per Murderock uccide a passo di danza e i film di Argento. L’intertestualità cede però in fretta il passo a una debolezza narrativa crescente, che vede nella rivelazione finale l’unico frammento ben riuscito di un soggetto povero.

L’estetica di Wan rimane pressochè immutata in Malignant, distreggiandosi tra eccessi e virtuosismi sovrabbondanti che, in questo specifico caso, poco hanno a che vedere con una struttura narrativa ansiogena, in cui predominano sottotesti ricchi di suspense. Indubbiamente Malignant riesce ad accaparrarsi più punti a favore rispetto alla maggioranza dei titoli mainstream, riuscendo ad assicurarsi il beneplacito dei fan del regista, anche grazie alla grande carica azionistica che contraddistingue diverse sequenze.

Malignant si appropria di stilemi narrativi che riprendono anche le cornici dell’horror fantastico, in particolare per quanto riguarda la costruzione di una villain reietto, prodotto di un contesto famigliare rigettato, ma in cui egli vuole disperatamente rientrare. Personaggi in bilico tra una realtà precaria e nebulosa e un inconscio raggirabile e mutevole fanno da padrone a un ritmo narrativo che non riesce a delineare un crescendo tensivo apprezzabile e, al posto di risultare sempre più sorprendente nella propria cupezza, finisce per configurarsi come una miscela di richiami horror, punteggiata da qualche schizzo di ironia piuttosto convenzionale.

Andrew Garfield pensa che Tom Holland sia lo Spider-Man perfetto

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Andrew Garfield pensa che Tom Holland sia lo Spider-Man perfetto

Andrew Garfield è apparso per la prima volta nei panni di Spider-Man in The Amazing Spider-Man, prima episodio del dittico che ha riavviato il celebre franchise dopo la serie di film guidata da Tobey Maguire. Sfortunatamente, a causa del flop del sequel, The Amazing Spider-Man 2, tutti i piani relativi a quella saga vennero ufficialmente cancellati.

Diversi anni dopo, un nuovo Spider-Man sarebbe apparso sul grande schermo, segnando finalmente l’introduzione del personaggio nel MCU: stiamo ovviamente parlando di Tom Holland, che ritroveremo nei panni del simpatico arrampicamuri nell’attesissimo Spider-Man: No Way Home, atteso nelle sale di tutto il mondo a dicembre.

Di recente Garfield è stato ospite dello show di Jimmy Fallon in occasione della promozione del suo ultimo film, The Eyes of Tammy Faye, e ovviamente, nel corso dell’intervistata, la conversazione si è spostata sulla sua presunta apparizione in No Way Home. Dopo aver smentito per l’ennesima volta quei rumor, Garfield ha parlato della sua ammirazione per l’iterazione dell’Uomo Ragno ad opera di Holland e di quanto si senta sollevato dal non essere più il “custode” dei segreti che aleggiano attorno al franchise.

“Penso che Tom Holland sia semplicemente il perfetto Peter Parker/Spider-Man, quindi sono semplicemente super entusiasta della cosa”, ha dichiarato l’attore. “Posso essere di nuovo un fan, che è quello che mi piace essere di più. Posso sedermi tra il pubblico, al cinema, e dire anche io la mia su cosa mi è piaciuto e cosa no. Finalmente anche io posso dire se il costume mi è piaciuto o no (ride).”

Tornando a parlare del suo ipotetico coinvolgimento in No Way Home, Andrew Garfield ha commentato la foto dal set emersa online nei mesi scorsi, in cui apparirebbe al fianco di Tobey Maguire. La foto è in seguito sparita dal web, e in merito alla questione l’attore si è semplicemente limitato a dire: “Ne ho sentito parlare e l’ho vista. Si tratta di un fotomontaggio.”

Chicago PD 9×01: anticipazioni dall’episodio

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Chicago PD 9×01: anticipazioni dall’episodio

Il network americano NBC dopo le foto ha diffuso le anticipazioni di Chicago PD 9×01, il primo episodio dell’annunciata nona stagione di Chicago PD.

In Chicago PD 9×01 che si intitolerà “Closure” quando un informatore del PD viene assassinato, la squadra interviene per rintracciare l’autore solo per apprendere una verità scioccante. Voight e Ruzek decidono di aiutare Burgess

Chicago PD 9×01

Chicago PD 9 è la nona stagione della serie tv Chicago PD creata da Dick Wolf e che fa parte del franchise televisivo basato su Chicago trasmesso dal network americano NBC.

In Chicago PD 9  ritorneranno i personaggi Henry “Hank” Voight (stagioni 1-in corso), interpretato da Jason Beghe è il capo dell’Unità Intelligence del Dipartimento di Polizia di Chicago. Voight è un poliziotto tosto che finisce sempre quello che comincia, anche se significa non rispettare le regole. La sua squadra lo rispetta, anche se è sospettato di essere corrotto. Il suo defunto padre era un agente di polizia, proprio come lui. È rimasto vedovo di sua moglie, Camille. Jay Halstead (stagioni 1-in corso), interpretato da Jesse Lee Soffer, è un membro dell’Intelligence, e partner del Detective Erin Lindsay, che in seguito diventerà la sua fidanzata. È stato un Ranger dell’Us Army. È uno dei pochi che occasionalmente si oppone a Voight, trovando i suoi metodi troppo discutibili, ma nonostante tutto tra i due vige un forte rispetto reciproco. Adam Ruzek (stagioni 1-in corso), interpretata da Patrick John Flueger, è il partner del Detective Alvin Olinsky. Voight chiese ad Alvin di assumere un agente dall’accademia, e lui scelse Adam vedendo in lui un grande potenziale.

Chicago Fire 10×01: anticipazioni dall’episodio

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Chicago Fire 10×01: anticipazioni dall’episodio

Il network americano NBC dopo le foto ha diffuso le anticipazioni di Chicago Fire 10×01, il primo episodio della decima stagione di Chicago Fire.

In Chicago Fire 10×01 che si intitolerà  “Mayday” Firehouse 51 si occupa delle conseguenze del salvataggio della barca capovolta. Gallo, Ritter e Violet discutono dei piani per un concerto secondario.

Chicago Fire 10×01

Chicago Fire 10 è la decima stagione di Chicago Fire, la serie creata da Michael Brandt e Derek Haas e prodotta da Dick Wolf per la NBC.

Nel cast di Chicago Fire 10 ritorneranno i personaggi Matthew Casey (stagione 1-in corso), interpretato da Jesse Spencer, Tenente del Camion 81.  Kelly Severide (stagione 1-in corso), interpretato da Taylor Kinney, tenente della Squadra di Soccorso 3. Ha vissuto insieme a Leslie Shay, sua migliore amica. È un “don Giovanni”. Gabriela Dawson (stagione 1-in corso), interpretata da Monica Raymund, paramedico nell’Ambulanza 61 e amica di Leslie Shay. Successivamente seguirà il corso per diventare vigile del fuoco.

Comandante Wallace Boden (stagione 1-in corso), interpretato da Eamonn Walker, è il Comandante della Caserma 51. Christopher Herrmann (stagione 1-in corso), interpretato da David Eigenberg, Vigile del fuoco del Camion 81. È sposato e ha 5 figli. Insieme a Dawson e Otis ha un locale, il Molly’s. Brian “Otis” Zvonecek (stagione 1-in corso), interpretato da Yuri Sardarov Vigile del fuoco del Camion 81. Ha avuto una relazione con la sorellastra di Kelly Severide. Joe Cruz (stagione 1-in corso), interpretato da Joe Minoso, Vigile del fuoco del Camion 81. È coinquilino di Otis e ha avuto una relazione con Sylvie Brett. Randy “Mouch” McHolland (stagione 1-in corso), interpretato da Christian Stolte, Vigile del fuoco del Camion 81. Si sposerà con il sergente Trudy Platt di Chicago P.D..

La Brea: teaser promo della nuova serie

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La Brea: teaser promo della nuova serie

Il network americano NBC ha diffuso il teaser promo di La Brea, l’annunciata nuova serie tv La Brea.

La Brea

La Brea è la nuova serie tv drammatica americana creata da David Appelbaum per il network americano NBC. Nella serie Quando un’enorme voragine si apre nel mezzo di Los Angeles e attira centinaia di persone ed edifici nelle sue profondità, coloro che vi cadono si ritrovano in una terra primordiale misteriosa e pericolosa, dove non hanno altra scelta che unirsi per sopravvivere. Lo spettacolo segue una famiglia, distrutta dagli eventi, che cerca di tornare insieme.

Protagonisti di La Brea sono Natalie Zea come Eve Harris, Eoin Macken come Gavin Harris, Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki come Izzy Harris e  Jack Martin come Josh Harris. Nel cast anche Natalie Zea come Eve Harris, Eoin Macken come Gavin Harris, Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki come Izzy Harris, Jack Martin come Josh Harris, Veronica St. Clair come Riley Velez, Rohan Mirchandaney come Scott, Lily Santiago come Veronica, Chloe De Los Santos come Lily, Jon Seda come Dr. Sam Velez e Angel Parker.

MCU: Frank Grillo spera di tornare nei panni di Crossbones

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MCU: Frank Grillo spera di tornare nei panni di Crossbones

Frank Grillo ha interpretato Brock Rumolow/Crossbones nel MCU, apparendo per la prima volta sul grande schermo in Captain America: The Winter Soldier nel ruolo di un agente doppiogiochista dell’Hydra. Successivamente, è apparso in Captain America: Civil War (dove è stato ucciso) e in Avengers: Endgame (lo vediamo apparire in una scena durante il viaggio nel tempo).

In una recente ospitata all’interno del podcast The Beard and The Bald, Grillo ha ammesso che gli piacerebbe tornare nei panni di Crossbones in un progetto futuro della Marvel. L’attore ritiene che Brock Rumolow sia un personaggio davvero interessante, che merita di essere esplorato ancora di più. Inoltre, all’attore piacerebbe interpretarlo di nuovo prima di diventare “troppo vecchio e ridicolo” per farlo ancora.

“Prima di tutto, lasciatemi dire che sono veramente grato per questo ruolo”, ha detto Grillo. “È una specie di testamento del potere della Marvel. Anche perché sono soltanto in due film. Due film di Captain America. Il pubblico tende ad associarmi a lui perché appaiono sempre al suo fianco. Ma alla Marvel non l’hanno mai concepito in quel modo. E mi piace che alla fine tengano sempre una porta aperta.”

“Impazzirei se dovessi ricevere una chiamata in cui mi viene detto: ‘Abbiamo scritto qualcosa di nuovo per Crossbones’. Mi piacerebbe interpretarlo di nuovo prima di essere troppo vecchio o ridicolo per farlo”, ha aggiunto. “Mi piacerebbe approfondire ancora di più il personaggio, perché penso che sia davvero interessante. E poi è davvero popolare tra i fan. Spero davvero che Kevin Feige, che è sempre molto attento a questo tipo di cose, trovi davvero un modo, in futuro, per riportarlo indietro.”

Agli occhi della maggior parte dei fan, la scena madre di Brock Rumolow/Crossbones è sicuramente quella presente in The Winter Soldier, quando il personaggio si ritrova a combattere contro Steve Rogers all’interno di un ascensore. Quella battaglia è stata rivisitata in Endgame, ma in quel caso Steve ha evitato il conflitto giurando fedeltà all’Hydra (per finta, naturalmente).

Marvel Zombi: un progetto live action è davvero in cantiere?

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Marvel Zombi: un progetto live action è davvero in cantiere?

Nonostante sia Robert Kirkman il responsabile della prima serie a fumetti Marvel Zombi insieme all’artista Sean Phillips, sono stati poi Mark Millar e Greg Land che hanno effettivamente introdotto gli eroi più potenti della Terra in versione “non-morta” nelle pagine di “Ultimate Fantastic Four”.

Ora, in una recente newsletter inviata ai fan, è stato proprio Millar ad aver suggerito che un progetto live-action di qualche tipo (un film, ma anche una serie tv) potrebbe essere in lavorazione dopo il debutto di quella versione alternativa degli eroi nel quinto episodio della serie animata What If… ?, disponibile su Disney+.

Nel condividere i suoi pensieri proprio in merito al debutto di Marvel Zombi nel MCU, Mark Millar ha dichiarato (via CBR): “Se le mie fonti sono corrette, potrebbe esserci una versione live action di Marvel Zombie in futuro. Ma ricordate: da me non avete sentito nulla.”

Ovviamente, le parole di Millar sono tutt’altro che una conferma ufficiale, ma considerato il suo trascorso con i personaggi e i contatti con il mondo di Hollywood, non c’è motivo di credere che non possa aver sentito parlare di eventuali piani dei Marvel Studios. Già in Doctor Strange in the Multiverse of Madness potremmo avere un assaggio “in carne ed ossa” di queste versioni alternative degli eroi, ma nulla esclude che, in futuro, possa esserci un film o una serie a loro interamente dedicati.

9-1-1 5: nuovo promo “Insanity”

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9-1-1 5: nuovo promo “Insanity”

Il network americano ABC ha diffuso l’inedito promo “Insanity” di 9-1-1 5, l’attesa quinta stagione di 9-1-1.

Dai creatori Ryan Murphy e Brad Falchuk (il franchise di “American Horror Story”, “Nip/Tuck”), il nuovo dramma procedurale 9-1-1 esplora le esperienze ad alta pressione di agenti di polizia, paramedici e vigili del fuoco che sono spinti nei più situazioni spaventose, scioccanti e al cardiopalma. Questi soccorritori devono cercare di bilanciare il salvataggio di coloro che sono più vulnerabili con la risoluzione dei problemi della propria vita. La serie provocatoria vede la partecipazione della candidata all’Oscar e all’Emmy Award Angela Bassett (“American Horror Story”, “Che c’entra l’amore”) e l’attore candidato all’Emmy Award e al Golden Globe Peter Krause (“The Catch”, “Six Feet Under “).

9-1-1 5

9-1-1 5 è la quinta stagione della serie 9-1-1 creata da Ryan Murphy e Tim Minear per il network americano FOX. Dai creatori Ryan Murphy e Brad Falchuk (il franchise di “American Horror Story”, “Nip / Tuck”), il nuovo dramma procedurale 9-1-1 esplora le esperienze ad alta pressione di agenti di polizia, paramedici e vigili del fuoco che sono spinti nel più situazioni spaventose, scioccanti e strazianti. Questi soccorritori devono cercare di bilanciare il salvataggio di coloro che sono più vulnerabili nel risolvere i problemi della propria vita.

In 9-1-1 5 protagonisti sono Athena Carter Nash, (stagione 1-in corso), interpretata da Angela Bassett, Robert “Bobby” Nash (stagione 1-in corso), interpretato da Peter KrauseEvan “Buck” Buckley (stagione 1-in corso), interpretato da Oliver StarkHenrietta “Hen” Wilson (stagione 1-in corso), interpretata da Aisha HindsHoward “Howie”/”Chimney” Han (stagione 1-in corso), interpretato da Kenneth Choi, Michael Grant (stagione 1-in corso), interpretato da Rockmond DunbarAbigail “Abby” Clark (stagione 1, guest star stagione 3), interpretata da Connie BrittonMadeline “Maddie” Buckley Kendall (stagione 2-in corso), interpretata da Jennifer Love Hewitt,  Edmundo “Eddie” Diaz (stagione 2-in corso), interpretato da Ryan GuzmanMay Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretata da Corinne MassiahHarry Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretato da Marcanthonee Jon Reis.

Venom incontrerà mai Spider-Man? Ecco la risposta di Andy Serkis

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Venom incontrerà mai Spider-Man? Ecco la risposta di Andy Serkis

La promozione di Venom: La furia di Carnage è ufficialmente iniziata e, in attesa dell’arrivo del film nelle sale italiane (previsto per il prossimo 14 ottobre), ecco che le varie interviste rilasciate dal cast si stanno rivelando – come spesso accade – un’ottima occasione per soddisfare la curiosità dei fan in merito al film e a tutta una serie di questioni ad esso collegate.

Tra queste, ovviamente, figura la possibilità che un giorno i personaggi di Venom e Spider-Man appaiano insieme in un film. Il Sony Spider-Man Universe (come di recente è stato ribattezzato) sta prendendo ormai sempre più piede, con l’arrivo del sequel di Venom, l’attesa spasmodica per Morbius e l’ufficializzazione del progetto dedicato a Kraven il Cacciatore. Tutti questi film sono dedicati ai più grandi nemici dell’Uomo Ragno, che di fatto però non ha ancora fatto la sua apparizione in nessuno di essi (o meglio, ancora non sappiamo quando e, soprattutto, se accadrà).

Parlando con IGN (via The Direct) proprio in occasione della promozione di Venom: La furia di Carnage, il regista Andy Serkis ha dato forse la risposta che tutti i fan stavano aspettando. Quando gli è stato chiesto, infatti, della possibilità di un crossover, quindi se Venom incontrerà mai Spider-Man un giorno, Serkis ha risposto che sicuramente accadrà.

“Questa domanda è sulla bocca di tutti. Tutti vogliono sapere se Venom incontrerà Spider-Man. Personalmente, non credo accadrà… Ovviamente sto scherzando, è chiaro che accadrà”, ha detto Andy Serkis. “Al tempo stesso, però, credo che ci sia ancora molto da esplorare. Tutto dipende da come si vorrà arrivare a quell’incontro. Se il pubblico vuole più storie di Venom soltanto per arrivare a Spider-Man, allora potrebbe perdersi, nel mezzo, tante altre fantastiche storie di altrettanti fantastici supercriminali. In un certo senso, affrettare le cose potrebbe anche precludere la possibilità che avvenga davvero.”

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film uscirà in autunno al cinema.

MCU: Tim Roth spiega perché ha deciso di tornare come Abominio

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MCU: Tim Roth spiega perché ha deciso di tornare come Abominio

In un certo senso, il film L’incredibile Hulk è considerato la “pecora nera” dell’intera filmografia del MCU. Tuttavia, è probabile che il ritorno del personaggio di Abominio, alla fine, spinga i fan a rivalutare quel titolo in maniera significativa.

Abominio è apparso brevemente in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, ma tornerà per un ruolo assai più consistente nell’attesa serie She-Hulk che debutterà nel 2022 su Disney+. Sappiamo che Tim Roth è tornato a doppiare il personaggio nel cinecomic di Destin Daniel Cretton e in una recente intervista con The Hollywood Reporter è stato proprio l’attore a spiegare cosa lo ha spinto ad accettare di rivivere l’esperienza di Abominio.

“Ho preso parte a L’incredibile Hulk, anni fa, solo perché pensavo che i miei figli ne sarebbero stati imbarazzati. L’ho fatto per loro e mi sono davvero divertito a realizzarlo”, ha spiegato. “Quindi, quando sono venuti da me e mi hanno detto: ‘Stiamo lavorando a She-Hulk. Vuoi tornare di nuovo nei panni di quel personaggio?’, ho subito  accettato. Dovrebbe essere divertente.”

“Allo stesso tempo, però, sono rimasto molto sorpreso, perché all’inizio è stato difficile”, ha aggiunto Roth, riferendosi probabilmente alla sua performance in motion-capture. “È stato solo quando Mark Ruffalo è arrivato per girare le sue scene nei panni di Bruce Banner che ho pensato: ‘Oh, è così che devi fare anche tu! Ci vuole senso dell’umorismo!'”

Le dichiarazioni di Roth sono alquanto interessanti, dal momento che nella prima scena post-credits di Shang-Chi abbiamo visto Bruce Banner nella sua forma umana e non più come Smart Hulk. Non c’è motivo per credere che Hulk non possa apparire di nuovo, e se c’è qualcosa che potrebbe realmente scatenare il ritorno del Gigante Verde in She-Hulk, potrebbe essere proprio il ritorno di Abominio.

The Good Doctor 5: trailer dalla quinta stagione

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The Good Doctor 5: trailer dalla quinta stagione

Dopo il promo il network americano ABC ha diffuso il trailer di The Good Doctor 5, l’attesa la prossima quinta stagione della serie medica della ABC The Good Doctor.

The Good Doctor 5

The Good Doctor 5 è la quinta stagione della serie tv The Good Doctor creata da David Shore per il network americano della ABC. La trama di The Good Doctor 5 non è stata ancora resa nota.

In The Good Doctor 5 protagonisti Freddie Highmore come Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas come Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez come Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann nel ruolo del Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee nel ruolo del Dr. Alex Park, Paige Spara nel ruolo di Lea Dilallo e Jasika Nicole nel ruolo del Dr. Carly Lever. La serie è di Sony Pictures Television e ABC Studios. David Shore è il produttore esecutivo e showrunner. Anche Daniel Dae Kim, Erin Gunn, David Kim e Sebastian Lee sono produttori esecutivi. Gli ABC Studios fanno parte dei Disney Television Studios, una collezione di studi composta da 20th Century Fox Television, ABC Studios e Fox 21 Television Studios.

Swan Song con Mahershala Ali, uscirà al cinema e in tutto il mondo su Apple TV+

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Apple Original Films ha annunciato oggi che l’attesissimo film dal cast stellare Swan Song uscirà nei cinema e in tutto il mondo su Apple TV+ venerdì 17 dicembre. Swan Song è interpretato dal due volte premio Oscar Mahershala Ali, che è anche produttore, dall’otto volte candidata all’Oscar Glenn Close e dalla candidata all’Oscar Naomie Harris. Accanto a loro recitano anche la vincitrice del Golden Globe Awkwafina e il candidato al Golden Globe Adam Beach.

Ambientato in un vicino futuro, il film è un viaggio potente ed emozionante raccontato attraverso gli occhi di Cameron (Mahershala Ali), marito e padre amorevole, a cui è stata diagnosticata una malattia terminale; quando il suo medico (Glenn Close) gli prospetta una soluzione alternativa al fine di proteggere la sua famiglia dalla sofferenza, si troverà davanti a un bivio. Mentre Cam è alle prese con la scelta di alterare o meno il destino della sua famiglia, impara molto più di quello che avrebbe mai potuto immaginare sulla vita e sull’amore. Swan Song esplora quanto lontano arriviamo a spingerci e quanto siamo disposti a sacrificare, per rendere la vita delle persone che amiamo più felice possibile.

Swan Song Glen Glose
Per gentile concessione di Apple

Swan Song è diretto dal regista premio Oscar Benjamin Cleary (“Stutterer”), che è anche autore della sceneggiatura originale, ed è prodotto da Anonymous Content e Concordia Studio. I produttori sono Adam Shulman (“In difesa di Jacob”) e Jacob Perlin (“The Amazing Johnathan Documentary”) per conto di Anonymous Content; Jonathan King (“La ragazza di Stillwater”, “Cattive acque”) per conto di Concordia Studio; Rebecca Bourke (“Wave”); Mahershala Ali e Mimi Valdés (“Il diritto di contare”) attraverso Know Wonder-

Swan Song si unisce alla rosa in espansione di Apple Original Films, tra cui il prossimo al debutto “Finch”, interpretato dal vincitore dell’Oscar Tom Hanks che segue il grande successo di “Greyhound”; l’attesissimo “Emancipation” del regista Antoine Fuqua e interpretato e prodotto dal candidato all’Oscar Will Smith; “Killers of the Flower Moon” di Martin Scorsese, con Leonardo DiCaprio e Robert De Niro; “The Tragedy of Macbeth” di Joel Coen, con Denzel Washington e Frances McDormand; “Sharper”, di Brian Gatewood e Alessandro Tanaka, interpretato e prodotto dalla vincitrice dell’Academy Award Julianne Moore; il prossimo adattamento per Young Adult “The Sky is Everywhere”, diretto da Josephine Decker e interpretato da Grace Kaufman, Cherry Jones e Jason Segel e molto altro ancora.

Tigers disponibile on demand dal 16 settembre

Tigers disponibile on demand dal 16 settembre

Ronnie Sandahl, sceneggiatore di “Borg McEnroe”, torna a raccontare il risvolto intimista e psicologico dello sport dirigendo TIGERS, disponibile on demand dal 16 settembre su Sky Primafila, Prime Video Store, Apple Tv, Chili Tv, Google Play, Infinity, Rakuten Tv, Timvision e liberamente ispirato alla storia dell’ex calciatore prodigio Martin Bengtsson. Il racconto di un’ossessione, ma anche della disciplina necessaria a raggiungere obiettivi, del coraggio e dell’onestà verso se stessi.

Nelle parole del regista, Tigers é una storia sulle tigri del mondo del calcio. Su uomini giovani e ammirati, rinchiusi in gabbie dorate, addomesticati fino a diventare marchi”. Ronnie Sandhal è sceneggiatore, regista e autore ed ha lavorato a una trilogia di film su sport e psicologia: oltre a “Tigers” ha scritto anche la sceneggiatura di “Borg McEnroe” (2017) e del prossimo dramma sulla ginnastica “Perfect”, diretto da Olivia Wilde.

Martin Bengtsson ha raccontato la sua vicenda nel libro “Nell’ombra di San Siro” (In The Shadow of San Siro), pubblicato nel 2007: la storia di come il sogno di una vita si è trasformato in un incubo e delle circostanze esterne e interne che, combinate, lo hanno portato alla depressione e al crollo mentale.

Nel cast del film, oltre ad Erik Enge nei panni di Bengtsson, anche Maurizio Lombardi (Pinocchio, 1994, The New Pope), Lino Musella (The Young Pope, Favolacce, Il Cattivo Poeta) e Gianluca Di Gennaro (Capri-Revolution, Gomorra – La Serie 2).

Tigers, a trama

Martin è uno dei talenti calcistici più promettenti che la Svezia abbia mai visto. A sedici anni, il sogno di una vita diventa realtà quando viene acquistato da uno dei club più prestigiosi d’Italia. Tuttavia quel sogno ha un prezzo molto alto in termini di sacrificio, dedizione, pressione e, soprattutto, solitudine. Martin inizia a chiedersi se questa sia davvero la vita che ha tanto desiderato. “Tigers” è una corsa sulle montagne russe della vita e della morte attraverso la moderna industria del calcio. Con una prospettiva unica sul mondo degli sport professionistici, Ronnie Sandahl racconta la vera storia del sedicenne prodigio del calcio Martin Bengtsson. Un dramma di formazione sull’ossessione ardente di un giovane in un mondo in cui tutto, e tutti, hanno un prezzo.

Il caso Minamata: in prima tv su Sky il film con Johnny Depp

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Il caso Minamata: in prima tv su Sky il film con Johnny Depp

Johnny Depp è il protagonista de Il caso Minamata in prima tv su Sky Cinema Uno venerdì 17 settembre alle 21.15, in streaming su NOW e disponibile on demand. Diretto da Andrew Levitas, il film racconta la storia vera del fotoreporter Eugene Smith che all’inizio degli anni 70 riuscì a documentare le conseguenze dell’avvelenamento da mercurio nel villaggio giapponese di Minamata, con uno dei reportage più riusciti della sua carriera e più famosi della storia del giornalismo. Nel cast, accanto a Johnny Depp, Hiroyuki Sanada, Jun Kunimura, Minami, Ryo Kase,Tadanobu Asano, Akiko Iwase e Bill Nighy.  

Il caso Minamata: quando esce e dove vederlo in streaming

Il caso Minamata in prima tv su Sky Cinema Uno venerdì 17 settembre alle 21.15, in streaming su NOW e disponibile on demand. E grazie a extra i clienti Sky da più di tre anni e con Sky Cinema, lo vedranno prima di tutti on demand nella sezione extra.

Il caso Minamata in prima tv su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

Il caso Minamata streamingIl caso Minamata, la trama

Il caso Minamata – New York, 1971. Il celebre fotoreporter W. Eugene Smith (Johnny Depp) è ormai l’ombra di se stesso. Alcolizzato, in polemica con il mondo dell’informazione e senza più alcun rapporto con i figli vive in solitudine e rifiuta di lavorare. Ma un incarico da parte del direttore della rivista Life Robert Hayes (Bill Nighy) lo porta nella città costiera giapponese di Minamata, devastata dall’avvelenamento da mercurio, risultato di decenni di inquinamento industriale da parte della Chisso Corporation, un’importante azienda chimica giapponese.  Lì Smith entra in contatto con la comunità di pescatori del villaggio e, armato della sua macchina fotografica, documenta i loro sforzi per convivere con la grave malattia causata dall’avvelenamento da mercurio, chiamata proprio “malattia di Minamata”, e la loro appassionata campagna per ottenere un risarcimento da parte della Chisso e dal governo giapponese. Le immagini di Smith dal villaggio avvelenato danno al disastro una dimensione umana straziante e il suo incarico iniziale si trasforma in un’esperienza gli cambierà la vita.

The Suicide Squad – Missione Suicida in streaming su tutte le principali piattaforme

Dallo sceneggiatore/regista James Gunn, arriva l’avventura d’azione di supereroi della Warner Bros. Pictures, The Suicide Squad – Missione Suicida, con lo schieramento dei delinquenti più degenerati della DC.

Benvenuti all’inferno, cioè a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità degli Stati Uniti, dove sono rinchiusi i peggiori supercriminali, che faranno di tutto per uscirne – anche unirsi alla super segreta e oscura Task Force X. Il motto del giorno è ‘O la va o la spacca’: si riuniscano una serie di truffatori, tra cui Bloodsport, Peacemaker, Capitan Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica più amata di tutti, Harley Quinn. Quindi si armino pesantemente e si lascino cadere (letteralmente) sulla remota isola di Corto Maltese, piena di nemici. Avventurandosi in una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia, la Squadra sarà coinvolta in una missione di ricerca e distruzione, sotto la guida sul territorio del colonnello Rick Flag… e le direttive degli esperti tecnologici del governo di Amanda Waller nelle orecchie, che seguono ogni loro movimento. E come sempre, ad ogni mossa falsa rischiano la morte (per mano dei loro avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller). A voler scommetterci, la vincita è a loro sfavore – controognuno di loro.

The Suicide Squad – Missione Suicida, recensione del film

The Suicide Squad – Missione Suicida è interpretato da Margot Robbie (“Birds of Prey”, “Bombshell – La Voce dello Scandalo”), Idris Elba (“Avengers: Infinity War”), John Cena (l’imminente serie HBO Max “Peacemaker”, “Bumblebee”), Joel Kinnaman (“Suicide Squad”), Jai Courtney (la franchise “Divergent”), Peter Capaldi (“World War Z”, “Doctor Who” della BBC), David Dastmalchian (l’imminente “Dune”, “Ant-Man and the Wasp”), Daniela Melchior (“Parque Mayer”), Michael Rooker (i film “Guardiani della Galassia”), Alice Braga (“Elysium”), Pete Davidson (“Il re di Staten Island”, “Saturday Night Live” in TV), Joaquín Cosio (“Spider-Man: Un nuovo universo”, “Narcos: Messico” in TV), Juan Diego Botto (“The Europeans”), Storm Reid (“L’uomo invisibile”, “Nelle pieghe del tempo”, “Euphoria”), Nathan Fillion (“Guardiani della Galassia”, “The Rookie” in TV), Steve Agee (“L’Angelo del male – Brightburn”, “Guardiani della Galassia Vol 2”), Sean Gunn (i film “Guardiani della Galassia”, e “Avengers”), Mayling Ng (“Wonder Woman”), Flula Borg (“Ralph spacca Internet”), Jennifer Holland (“L’Angelo del male – Brightburn”, l’imminente serie HBO Max “Peacemaker”) e Tinashe Kajese (le serie TV “Valor”, “The Inspectors”), con Sylvester Stallone (i franchise di “Rocky”, “Rambo” e “I Mercenari – The Expendables”) e Viola Davis (“Ma Rainey’s Black Bottom”, “Suicide Squad”).

Gunn (i film “Guardiani della Galassia”) ha diretto il film da una sua sceneggiatura, basata sui personaggi della DC. Il film è prodotto da Charles Roven e Peter Safran, mentre Zack Snyder, Deborah Snyder, Walter Hamada, Chantal Nong Vo, Nikolas Korda e Richard Suckle sono i produttori esecutivi.

La squadra creativa di Gunn include il direttore della fotografia Henry Braham (“Guardiani della Galassia Vol. 2”), la scenografa Beth Mickle (“Captain Marvel”), i montatori Fred Raskin (“Guardiani della Galassia Vol. 2”, “C’era una volta … a Hollywood”) e Christian Wagner (i film “Fast & Furious”), e la costumista nominata all’Oscar Judianna Makovsky (“Guardiani della Galassia Vol. 2”, “Avengers: Endgame”, “Harry Potter e la pietra filosofale”). Musiche di John Murphy (“Kick-Ass”).

Warner Bros. Pictures presenta una produzione Atlas Entertainment / Peter Safran, un film di James Gunn, The Suicide Squad – Missione Suicida. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

Mio Fratello, Mia Sorella: trailer del film Netflix con Alessandro Preziosi

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Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di Mio Fratello, Mia Sorella, il nuovo film originale Netflix italiano diretto da Roberto Capucci con protagonisti Alessandro Preziosi, Claudia Pandolfi, Ludovica Martino, Francesco Cavallo, Stella Egitto e Caterina Murino. Un film Netflix in associazione con MEDIASET prodotto da Lotus Production, una società di Leone Film Group. Disponibile su Netflix dall’8 ottobre 2021

Mio Fratello, Mia Sorella, la trama

Alla morte del padre, Tesla e suo fratello Nik si ritrovano, per un singolare patto successorio, a dover convivere per un anno sotto lo stesso tetto, pur non essendosi più visti da più di vent’anni. Nella casa vivono anche i figli di Tesla: Sebastiano, un violoncellista di grande talento affetto da schizofrenia ad alto funzionamento, al quale la donna ha dedicato la vita e un’ossessiva e soffocante protezione, e Carolina, con la quale invece ha un rapporto difficile e conflittuale. La convivenza difficile innescherà scontri e continui battibecchi tra Nik e Tesla, due fratelli agli antipodi, e la nascita di un inaspettato forte legame tra Nik e suo nipote Sebastiano. Col tempo tutti troveranno pian piano un equilibrio, fino a quando una serie di eventi porteranno i personaggi a dover fare i conti con le proprie paure e segreti, in un difficile viaggio verso il perdono e l’accettazione di sé stessi e dei loro legami affettivi e familiari.

Hawkeye: 10 domande che ci lascia il primo trailer ufficiale

Hawkeye: 10 domande che ci lascia il primo trailer ufficiale

Nella giornata di ieri è arrivato finalmente il primo trailer della serie Hawkeye. Sebbene fornisca molte informazioni sull’ambientazione dello show, che si svolge durante le festività natalizie a New York City, subito dopo gli eventi di Avengers: Endgame, ci sono ovviamente ancora molte domande senza una risposta. Scopriamo insieme le principali, grazie a Screen Rant.

Cosa ha fatto Clint nei panni di Ronin?

Sebbene sia stato stabilito (durante i fatti di Endgame) che il tempo trascorso da Occhio di Falco nei panni di Ronin lo ha visto eliminare diversi criminali che lo stesso riteneva indegni di vivere dopo che il Blip gli aveva portato via la sua famiglia, i dettagli della sua crociata sono ancora sconosciuti.

Anche se il trailer specifica al pubblico che essere Ronin ha creato molti nemici a Clint, resta da capire nel dettaglio come questi nemici si sono effettivamente creati, se perché Clint ha ucciso qualcuno di importante per loro, se a causa di un tradimento…

Quali sono le motivazioni di Kate?

Quando Kate incontra Clint per la prima volta, nel trailer, gli dice di essere una sua grande fan. Tuttavia, nonostante lo shock iniziale e la gioia nello scoprire che lavorerà al suo fianco, le motivazione del personaggio non sono ancora chiare.

Nel trailer vediamo la potenziale Young Avenger combattere mentre indossa la sua versione del costume di Ronin ed entra in contatto con alcuni personaggi sgradevoli che la scambiano per Clint. Tuttavia, non è chiaro se le sue azioni derivino semplicemente dal voler essere un eroe o se c’è qualcosa di più profondo a guidarla.

Chi ha creato le frecce truccate di Occhio di Falco?

Sebbene il trailer non sia particolarmente lungo, riesce a racchiudere comunque molti dettagli, incluso uno sguardo ad alcune delle fughe di Clint e Kate mentre usano le frecce truccate. Anche se questa non è la prima volta che il MCU mostra Clint con altri tipi di freccia, è chiaro che la serie espanderà notevolmente il suo arsenale.

La domanda principale che questo dettaglio provoca è, tuttavia, un’altra: chi sta fabbricando le frecce truccate? Tony Stark sarebbe stata una scelta ovvia. Tuttavia, dopo la sua morte, è probabile che Clint abbia trovato un altro fornitore geniale. O sono opera dello stesso Barton?

Dov’è Laura Barton?

La moglie di Clint, Laura, si è dimostrata una parte importante dell’arco narrativo del personaggio, sin dalla sua introduzione a sorpresa in Avengers: Age of Ultron, e la sua assenza nel trailer (al contrario, i suoi figli sono una presenza di spicco) non può certamente passare inosservata.

Sebbene nel trailer si veda Clint nella roulotte parlare al telefono con qualcuno, dicendo che dovrebbe essere a casa presto, la persona all’altra parte della linea potrebbe facilmente essere uno dei suoi figli. Questo solleva, dunque, una domanda: Laura è ancora in giro? Se è così, dato che – almeno apparentemente – i suoi figli sono a New York senza di lei, lei e Clint stanno ancora insieme?

Come verrà presentata Yelena Belova?

Dal momento che la sua presenza nella serie è stata confermata ancor prima dell’arrivo di Black Widow, nel trailer erano in molti ad aspettarsi uno sguardo a Yelena Belova, ma l’assassina deve ancora fare la sua comparsa. Tuttavia, con tutte quelle scene di combattimento, è chiaro che ci saranno molti modi dinamici attraverso cui potrebbe essere introdotta nella storia.

Dato che la fine di Black Widow ha visto Yelena assunta da Valentina Allegra de Fontaine per uccidere Clint, sarà interessante vedere se sta lavorando a fianco di qualcuno dei suoi nemici, oppure se è stata ostacolata proprio da loro.

Quanta verità c’è in Rogers: The Musical?

Forse uno dei momenti più comici del trailer è quando viene mostrato uno scorcio di una produzione di Broadway intitolata “Rogers: The Musical”, con varie inquadrature dello spettacolo che raffigurano, sul palco, un attore vestito da Cap supportato da versioni teatrali degli altri Vendicatori.

Con la risoluzione della trama di Steve in Endgame, ottenuta tramite un uso potenzialmente pericoloso del viaggio nel tempo, resta ancora da capire quanto il pubblico sia consapevole delle sue imprese finali. Il musical potrebbe fornire alcune informazioni sulla questione, mentre mostra l’eredità che Steve ha lasciato alle spalle… per quanto faceta possa essere una versione di quegli eventi. 

Il ruolo di Lucky nella serie

Nonostante appaia in un breve momento nel trailer, è quasi certo che Lucky avrà un ruolo nello show che potrebbe renderlo uno dei personaggi preferiti dei fan. Tuttavia, solo chi ha letto i fumetti sa quanto amore nutra Occhio di Falco nei confronti di Lucky, che ha adottato nel primo numero della serie a fumetti di Matt Fraction.

Il golden retriever ha successivamente scritto un numero memorabile della serie dal suo punto di vista. Le origini del cane nello show devono ancora essere rivelate, ma dovrebbero essere altrettanto memorabili.

Occhio di Falco sta ancora lavorando con i Vendicatori?

Dato che il MCU non ha ancora chiuso la storia di Clint Barton dopo gli eventi di Endgame, ci sono ancora alcune grandi domande logistiche su come vive ora, vale a dire se è ancora un membro dei Vendicatori.

Il trailer suggerisce che Clint ha rallentato un po’ con quelle attività, preferendo invece recuperare il tempo che aveva perso con la sua famiglia. Quando si verificheranno le tipiche catastrofi mondiali che sono la specialità degli Avengers, Barton avrà intenzione di indossare ancora una volta il suo costume?

In che modo il Blip ha influito su Kate?

Dal momento che la serie fungerà da introduzione per Kate nel MCU, c’è ancora molto da scoprire sul suo passato, incluso il modo in cui il Blip in tutto l’universo ha influenzato lei e la sua famiglia.

A mano a mano che il MCU progredisce, sempre più nuovi personaggi sono influenzati dalle azioni e dalle narrazioni dei film e delle serie precedenti, portando ad una narrazione ancora più integrata. Le esperienze passate di Kate saranno sicuramente usate come modo per avvicinarla al mondo di Occhio di Falco.

Quanti nemici dovranno affrontare gli arcieri?

Dato che la serie attinge evidentemente da alcuni dei migliori archi narrativi a fumetti di Occhio di Falco, c’è una vasta gamma di cattivi che la storia potrebbe scegliere di mettere contro Clint e Kate. Yelena è già confermato che sarà nello show, così come Swordsman, alias Jack Duquesne.

Il trailer mostra anche gruppi di nemici vestiti con tute da ginnastica in un cenno alla mafia introdotta nell’era Hawkeye di Fraction. Questi vari nemici e le loro motivazioni manterranno sicuramente gli eroi della serie sulle spine, con diverse sorprese che verranno svelate, quasi sicuramente, nel corso dei vari episodi. 

Batman Day 2021, Panini Comics lancia Batman: Il Mondo

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Batman Day 2021, Panini Comics lancia Batman: Il Mondo

In occasione del Batman Day 2021, Panini Comics porta in Italia, in contemporanea mondiale martedì 14 settembre Batman: Il Mondo, un volume antologico di 184 pagine frutto di un’ambiziosa iniziativa senza precedenti: per la prima volta nella storia, DC si è accordata con i licenziatari di tutto il mondo per la creazione di un volume che celebrasse la pervasività mondiale del Cavaliere Oscuro. Il risultato sono 14 storie, create in 14 paesi del mondo e rappresentative ognuna della cultura del paese che ha generato le tavole del racconto. Non solo: in ognuna delle storie Batman agisce nel paese in cui l’avventura viene ambientata.

Il volume viene inaugurato dal duo americano composto dallo scrittore Brian Azzarello e dal disegnatore Lee Bermejo (Batman: Dannato,Joker, Lex Luthor: Man of Steel, Batman/Deathblow), con la storia Città globale, in cui Batman riflette sul tempo trascorso a Gotham, a proteggere la città e i suoi abitanti da minacce di ogni sorta.

Al team Panini Comics Italia è stata affidata la creazione dell’avventura italiana, Ianus, realizzata da un quartetto d’assi d’eccezione: AlessandroBilotta (Mercurio Loi, Dylan Dog) ai testi, Nicola Mari (Dylan Dog) ai disegni, Giovanna Niro (Dylan Dog, Chrononauts) ai colori e AndreaAccardi (Chambara) al lettering. La storia vede il più grande detective del mondo per la prima volta a Roma, alle prese con un nuovo nemico. Ianus, è una straordinaria avventura che riesce a coniugare con successo l’essenza più oscura e notturna del personaggio di Batman con una sensibilità tutta italiana, e vede quattro maestri al top della forma.

Per apprezzare al meglio la storia, Ianus uscirà, in fumetteria e online, in un’Edizione Deluxe che prevede un’ampia sezione dedicata agli extrae un’esclusiva litografia firmata dagli autori. Un volume di prestigio perfetto per celebrare la prima avventura del Pipistrello ideata e realizzata completamente in Italia.

Per celebrare l’arrivo del Cavaliere Oscuro nella Città Eterna e osservare da vicino il processo di realizzazione di una delle storie che rimarranno nella tradizione del fumetto italiano, sarà possibile visitare l’esposizione di tavole del disegnatore Nicola Mari per Batman: Il Mondo – Ianus, a Roma presso la galleria CArt Gallery, in via del Gesù 61. L’esposizione sarà inaugurata proprio sabato 18 settembre, il Batman Day 2021, e per l’occasione saranno presenti gli autori per una sessione di firmacopie.

Il Batman Day è anche l’occasione perfetta per riscoprire e approfondire la propria conoscenza di Bruce Wayne con i diversi titoli proposti da Panini Comics, in uscita il 16 settembre, e adatti a tutti i gusti: Batman: Amore folle, dalle menti che hanno creato il capolavoro d’animazione Batman: The Animated Series, racconta le origini di Harley Quinn, mentre prova a conquistare Joker eliminando il Cavaliere Oscuro con dietro le quinte, decine di layout; Batman: Le Nuove Avventure – Stagione Uno raccoglie una serie di storie completamente inedite ambientate nel mondo della serie animata dell’Uomo Pipistrello, dai produttori di Batman: The Animated Series; Batman: Knightfall 1 è l’edizione omnibus di una delle saghe più importanti e amate del personaggio, che vede Bruce Wayne contro il criminale Bane. Infine, Il Grande Libro di Batman è l’antologia definitiva che raccoglie venti storie capolavoro per ripercorrere la storia di Batman dagli anni ‘30 ad oggi e contiene inoltre una serie di articoli per conoscere tutto quello che c’è da sapere sull’icona DC.

Anche quest’anno il Batman Day è pronto ad affascinare vecchi e nuovi lettori. Sarà impossibile non appassionarsi alle storie e avventure del detective più amato del mondo!