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Jacob Elordi: 10 cose che forse non sai sull’attore

Jacob Elordi: 10 cose che forse non sai sull’attore

Uno degli attori emergenti più popolari degli ultimi anni è senza ombra di dubbio Jacob Elordi. Affermatosi grazie ai film di The Kissing Booth e alla serie Euphoria, ha in breve conquistato le attenzioni di Hollywood. Oggi è particolarmente richiesto per progetti di varia natura, da film di genere ad opere d’autore. Così facendo Elordi sta confermando la propria versatilità come interprete, consolidando la propria personalità all’interno dell’industria cinematografica.

Ecco 10 cose che forse non sai su Jacob Elordi.

Jacob Elordi: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Dopo piccole partecipazioni a film come Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar (2017) e Swinging Safari (2017), ottiene buona popolarità grazie al film Netflix The Kissing Booth (2017), prendendo poi parte anche a The Kissing Booth 2 (2020) e The Kissing Booth 3 (2021). In seguito recita sempre più spesso in lungometraggi come 2 Hearts – Intreccio di destini (2020), Acque profonde (2022), con Ben Affleck, The Sweet East (2023), Priscilla (2023), di Sofia Coppola, e Saltburn (2023), con Barry Keoghan. Nel 2024 recita in Oh, Canada, con protagonista Richard Gere, e anche nel film On Swift Horses. Prossimamente reciterà nel Frankenstein di Guillermo del Toro.

 2. È tra i protagonisti di una nota serie TV. Ad oggi, per la televisione, Elordi ha recitato unicamente nella popolare serie HBO Euphoria, accanto ad attrici come Zendaya e Sydney Sweenie. Qui ricopre il ruolo di Nate Jacobs, presente in tutte e due le stagioni ad oggi distribuite, per un totale di sedici episodi. Il suo personaggio, tra i protagonisti maschili dello show, tornerà però certamente anche nella già annunciata terza stagione.

Jacob Elordi in Euphoria

3. Prova sentimenti contrastanti per il suo personaggio. In Euphoria Elordi interpreta Nate Jacobs, un personaggio tanto problematico quanto violento e minaccioso. Parlando di lui, Elordi lo ha definito un “terrorista emotivo” e ha affermato di provare sentimenti contrastanti nei suoi confronti, poiché da una parte lo detesta e vorrebbe picchiarlo, mentre dall’altra si mette nei suoi panni, comprende il suo dolore e prova dispiacere per ciò che gli capita nel corso della serie.

Jacob Elordi Euphoria
Jacob Elordi in Euphoria

4. Ha cercato di ripartire da zero con Nate. Dopo una prima stagione in cui Nate si affema come una sorta di villain, per la seconda stagione Elordi ha cercato di non farsi influenzare nel giudizio rispetto a quanto fino a quel momento compiuto da Nate. L’attore si è dunque approcciato ai nuovi episodi cercando di ripartire da zero, con l’obiettivo di indagare il dolore di Nate e come poter far emergere anche le sue fragilità umane. Pur rimanendo un personaggio controverso, nella seconda stagione Nate vive infatti dei momenti in cui lascia intravedere la propria umanità.

Jacob Elordi in Saltburn

5. Ha studiato un certo stile di vita per prepararsi al suo ruolo. La regista Emerald Fennell ha dichiarato che il punto centrale del personaggio di Felix è la sua crudeltà involontaria. Ha dunque scelto Jacob Elordi perché nella sua audizione ha rappresentato Felix come privo di consapevolezza, piuttosto che dotato del carisma intenzionale che altri attori avevano portato. Elordi ha poi dichiarato di aver trascorso un mese vivendo nel ricco quartiere di Chelsea a Londra prima dell’inizio delle riprese, per osservare da vicino lo stile di vita delle persone benestanti con un background privilegiato simile a quello del personaggio che interpreta nel film.

Jacob Elordi è Elvis Presley in Priscilla

6. Ha cercato il fanciullo dentro l’icona. Nel film diretto da Sofia Coppola, Priscilla, dedicato alla vita e alla relazione di Priscilla Presley con l’iconico Elvis, ad interpretare quest’ultimo è proprio Elordi. L’attore, chiamato dunque a confrontarsi con uno dei ruoli più importanti e impegnativi della sua carriera fino ad oggi, ha raccontato di essersi concentrato sul ricercare il fanciullo e dunque l’aspetto umano racchiuso all’interno della personalità “larger than life” di Elvis come celebrità, cercando dunque di umanizzarlo il più possibile.

Jacob Elordi Elvis Presley Priscilla
Jacob Elordi e Cailee Spaeny in una scena di Priscilla

Jacob Elordi in Pirati dei Caraibi

7. Ha lavorato come comparsa sul film Disney. La prima esperienza di Elordi sul set di un film di Hollywood è stata per Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar, a cui ha preso parte come comparsa. Si tratta dunque di un ruolo non accreditato, svolto quando l’attore aveva da poco deciso di intraprendere questa carriera. Ancora oggi i fan, riguardando il film, cercando di individuare il volto di Elordi nelle scene di massa presenti nella pellicola.

Jacob Elordi e le sue fidanzate, da Joey King a Zendaya

8. Ha avuto una relazione con una nota attrice. Sul set di The Kissing Booth, Elordi ha conosciuto l’attrice Joey King, protagonista femminile del film. Tra i due è scattata ben presto la scintilla e nel 2017 hanno reso nota la loro frequentazione. Questa è però durata all’incirca un anno, terminando poco prima delle riprese del sequel del film. I due, tuttavia, sono rimasti in buoni rapporti, continuando dunque a recitare insieme per i film successivi della serie. Successivamente avrebbe avuto una relazione sentimentale (non confermata) con l’attrice Zendaya, conosciuta sul set della serie Euphoria, mentre Dal 2020 al 2021 ha frequentato la modella Kaia Gerber.

Jacob Elordi e Olivia Jade

L’attore ha oggi una relazione con Olivia Jade, precisamente dal 2021, quando Elordi, ad appena un mese dalla fine della sua storia con Kaia Gerber, era stato visto in un locale di Los Angeles in compagnia di una ragazza misteriosa, poi rivelatasi la Jade. I due sono piuttosto riservati riguardo la loro relazione, ma nonostante alcuni periodi di pausa oggi sembrano essere tornati insieme.

Saltburn
Jacob Elordi in Saltburn

Jacob Elordi non è su Instagram

9. Non possiede un profilo sul social network. In passato l’attore possedeva un account su Instagram, ma da poco ha deciso di disattivarlo. Sebbene non siano chiare le motivazioni, Elordi ha in più occasioni dichiarato di non essere una grande fan dei social network, dove troppo spesso la vita privata si mescola con quella pubblica. Si possono tuttavia ritrovare alcune fan page grazie alle quali sarà possibile rimanere aggiornati sui suoi progetti.

L’età, l’altezza e il fisico di Jacob Elordi

10. Jacob Elordi è nato a Brisbane, Australia, il 26 giugno del 1997. L’attore è alto 1,96 metri. Data anche la sua altezza, Elordi possiede un fisico particolarmente possente, che non manca di curare attraverso continui allenamenti.

Jacob Elordi e il look con la barba

Oltre che per il suo fisico, recentemente Elordi sta facendo impazzire i suoi fan sfoggiando un nuovo look che lo vede portare una barba piuttosto lunga. Non è noto se questa gli sia stata richiesta per un film in lavorazione, ma di certo ha permesso all’attore di sfoggiare un altro lato di sé.

Fonti: IMDb, People

Underwater: la spiegazione del finale del film con Kristen Stewart

Underwater si è rivelato un ritorno alla forma dei film horror claustrofobici degli anni ’70 e ’80, con una creatura misteriosa che si aggira nelle oscurità degli abissi, ricordandoci quanto poco sappiamo di essi e quanto possano essere terreno fertile per racconti dell’orrore. Il regista William Eubanks realizza infatti un film horror che in molti aspetti ricorda Alien, e nel modo migliore possibile. Protagonista di questo film è Kristen Stewart, qui alla guida di un cast composto anche da Vincent Cassel e Jessica Henwick, i quali durante un’operazione sul fondale marino si ritrovano intrappolati nel loro laboratorio di ricerca e trivellazione petrolifera a causa di un terremoto.

La loro missione di sopravvivenza diventa ancora più pericolosa quando si rendono conto di non essere soli e che le loro trivellazioni petrolifere e gli sconvolgimenti dell’oceano hanno attirato l’attenzione di qualcosa di spaventoso. Le complicazioni del laboratorio e dell’equipaggiamento spingono l’equipaggio ad attraversare il fondo dell’oceano per tentare di raggiungere un’altra stazione vicina. Nel corso di quest’operazione, vengono però uccisi uno ad uno da misteriosa creatura. Le cose peggiorano quando si imbattono in un intero nido di queste letali creature marine umanoidi che sembrano obbedire a una bestia ancora più minacciosa.

Alla fine del film, rimangono vivi solo Price (Kristen Stewart), Haversham (Jessica Henwick) e Smith (John Gallagher Jr.) che raggiungono l’apparente sicurezza della stazione Roebuck. È proprio alla stazione Roebuck che Price si rende però conto che solo due delle capsule di salvataggio sono funzionanti. Convince dunque Smith e Haversham a prendere le capsule e a fuggire, mentre lei è costretta a prendere un’altra decisione molto difficile. Nel finale, inoltre, si arriva ad ottenere maggiori informazioni sulla creatura che dà loro la caccia. Rimasta nell’ombra per tutto il film, solo all’ultimo si mostra, svelandosi in tutto il suo orrore.

LEGGI ANCHE: Underwater: tutte le curiosità sul film sci-fi horror con Kristen Stewart

Underwater Kristen Stewart

Cosa succede al mostro?

Come riportato, Price si rende conto della gravità della sua situazione e capisce che è imperativo che almeno qualcuno sopravviva a questa spedizione e arrivi in superficie. Decide dunque di sacrificarsi nel tentativo di eliminare la misteriosa minaccia. Price vede però che, nonostante le capsule di salvataggio di Smith e Haversham si stiano affrettando a risalire in superficie, le numerose creature umanoidi sono alle loro calcagna e sembrano destinate a raggiungerli. Inoltre, il gigantesco mostro inizia ad attaccare la stazione Roebuck per rappresaglia. Price, a quel punto, ammette la sconfitta, ma tenta comunque di eliminare il più possibile questa minaccia.

Sovraccarica dunque i motori della stazione e aumenta i livelli di energia al massimo per far esplodere la Roebuck. Il piano di Price ha successo e l’esplosione spazza via il nido di creature e dà alle capsule di salvataggio il vantaggio necessario per fuggire. Sembra che l’esplosione porti via anche Price, ma il destino del mostro più grande non è del tutto chiaro. Si vede che viene travolto dall’esplosione di Roebuck e sembra che sia stato ucciso. Tuttavia, le prove suggeriscono che potrebbe non essere l’unico esemplare di questo tipo in circolazione.

Il vero significato del finale di Underwater

Smith e Haversham sopravvivono all’attacco e sembra che Price sia dunque stata in grado di eliminare i mostri, ma la notizia più importante che emerge dal finale del film è che la società di trivellazione, la Tian Industries, sembra essere pienamente consapevole di queste minacce sottomarine e potrebbe addirittura cercare intenzionalmente di farle emergere per poterle studiare. I titoli di coda del film sono pieni di ritagli di giornale che descrivono nei dettagli le conseguenze degli eventi e sottolineano come la Tian Industries sopprima le interviste di Smith e Haversham e cerchi di mantenere il silenzio sull’intero incidente.

Underwater film Kristen Stewart

Allo stesso tempo, questi articoli indicano che eventi simili potrebbero essere responsabili di un precedente incidente di trivellazione con le Tian Industries e che la società è ancora intenzionata a espandere il proprio lavoro di trivellazione nella Fossa delle Marianne. Tutto ciò indica che la missione in Underwater è solo un pezzo di un puzzle molto più grande che coinvolge una sinistra società che potrebbe essere addirittura al livello di un’entità della Weyland-Yutani (la compagnia antagonista di Alien). Da questo punto di vista il film sembra dunque andare a proporre un messaggio ecologista, contro l’attività di sfruttamento della terra perpetrata dall’uomo.

Il finale di Underwater prepara un sequel

La notizia che la Tian Industries ha legami con qualcosa di più nefasto e la conoscenza di questi mostri sottomarini dà l’impressione che questa non sia l’ultima volta che queste creature vengono avvistate sul fondo della Fossa delle Marianne. Le future missioni di trivellazione, che siano con Smith e Haversham o con qualcuno di nuovo, potrebbero rivelare nuove bestie per alimentare un sequel. C’è anche la possibilità che Smith e Haversham vogliano cercare Price, anche se sembra abbastanza chiaro che sia morta. Tuttavia, se Underwater dimostra qualcosa è che ci sono ancora molti misteri nascosti nell’oceano.

Al momento della sua uscita in sala, Underwater si è però affermato come un fiasco, con meno di 41 milioni di dollari guadagnati in tutto il mondo, ed è stato accolto da recensioni contrastanti da parte della critica. Nel corso degli ultimi quattro anni, però, il film è stato rivalutato dai fan del genere e di recente ha ottenuto un alto numero di spettatori in streaming. Nel febbraio del 2024, riguardo la possibilità di ulteriori sequel, Eubank ha affermato: “In quel film abbiamo costruito così tante cose che non si vedono e che sono così belle. […] Spero che un giorno ci riusciremo, perché quel mondo è davvero grande e divertente da esplorare“.

Underwater: dal cast al mostro, tutte le curiosità sul film sci-fi horror

È spaventoso quanto poco sappiamo di ciò che si trova negli Oceani e sui loro fondali. Si stima che il 95% di questi non sia ancora stato esplorato, lasciando dunque spazio a teorie e fantasie, ottimo carburante per racconti che permettano di andare alla scoperta di ciò che è ancora un mistero. Più delle tante storie che propongo le possibili meraviglie che il mondo sottomarino ha da offrire, sono quelle dedicate al terrore di questi luoghi e a ciò che possono nascondere a suscitare un certo fascino. Nel 2020, un nuovo film è arrivato al cinema proprio per proporre un simile scenario: Underwater.

Diretto da William Eubank, il film si inserisce in quel filone di opere che al mistero degli abissi legano fenomeni che vanno al di là dell’umana concezione. A partire da un classico del genere come 20.000 leghe sotto i mari (1954), fino a titoli come il capolavoro di James Cameron The Abyss (1989), passando per Deep Star Six (1989), Leviathan (1989) o Sfera (1998), con Dustin Hoffman, questo sottogenere che coniuga sci-fi e horror ha sempre goduto di buone attenzioni, anche nei suoi risultati più scadenti, in quanto offre mostruosità e suspence cercando di soddisfare quella curiosità propria di ogni essere umano. In particolare, però, Underwater prende fortemente ispirazione da Alien e Aliens – Scontro finale.

Tuttavia, pur vantando un cast di noti attori e una creatura tra le più complesse mai ideate, il film si è rivelato un flop in quanto ad incassi. Frenato in parte dall’insorgere della pandemia, è dunque finito con il passare piuttosto in sordina. Per gli amanti del genere, tuttavia, si tratta di un titolo da recuperare assolutamente. In questo articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al mostro del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

LEGGI ANCHE: Underwater: la spiegazione del finale del film con Kristen Stewart

Underwater film Kristen Stewart

La trama e il cast di Underwater

Ambientato nel 2050, il racconto si svolge presso un impianto di trivellazione situato sul fondo della fossa delle Marianne, la più profonda depressione oceanica conosciuta al mondo. Qui si trovano l’ingegnere meccanico Norah Price, il capitano Lucien, la biologa Emily, l’ingegnere Liam e i ricercatori Rodrigo e Paul, impegnati a cercare nuove risorse per il pianeta. Un improvviso terremoto distrugge però intere sezioni, rendendo l’impianto pericoloso. Il gruppo decide allora di camminare sul fondo dell’oceano per arrivare ad un’altra stazione vicina. Il terremoto, però, sembra aver risvegliato qualcosa di molto antico e spaventoso: una mostruosa creatura che si aggira intorno a loro ed è pronta ad attaccare.

Ad interpretare la protagonista Norah Price vi è l’attrice Kristen Stewart. Questa non aveva mai partecipato a un survival movie prima di quel momento e ha definito l’esperienza come piuttosto difficile, per via del freddo, della lunga lavorazione e dei costumi pesanti. Ogni tuta subacquea, infatti, pesava circa 64 chili. Inoltre, l’attrice ha ammesso di non essere un’ottima nuotatrice, così come il resto del cast, al di fuori di Vincent Cassel, più consapevole dei suoi colleghi di quello che li aspettava. L’attore francese è presente nel film nei panni del capitano Lucien. Recitano poi nel film Mamoudou Athie nei panni di Rodrigo, T. J. Miller in quelli di Paul, Jessica Henwick in quelli di Emily e John Gallagher Jr. in quelli di Liam.

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Chtulhu, il mostro di Underwater

Nel corso del film, naturalmente, grande importanza la acquista il mostro che minaccia i protagonisti. Originariamente, questo era stato descritto in sceneggiatura come un gigantesco behemoth, la leggendaria creatura biblica. Poiché al momento della produzione del film il tutto stava acquisendo un’atmosfera più mistica e vicina all’orrore cosmico descritto da H. P. Lovecraft nelle sue opere, il regista decise di sostituire la creatura con il mitico Cthulhu. Eubank ha poi confermato in un’intervista che il mostro marino visto nel film è, a tutti gli effetti, il Cthulhu di Lovecraft. Tale creatura non si mostra realmente se non nel finale, quando il terrore nei suoi confronti è al massimo.

Il Cthulhu di Underwater mantiene la maggior parte delle caratteristiche ormai diventate iconiche della creatura di Lovecraft. Questa è grande come una montagna, ha una parte superiore del corpo grottesca, vagamente umanoide (parte inferiore del corpo invisibile) e una testa con caratteristiche simili a un polpo. Ha un cranio allungato con quattro occhi, un mento coperto da una barba di tentacoli e una mascella che mostra molti strati di zanne e denti e una mascella inferiore che sembra divisa in due. Ha sporgenze intorno al suo corpo che assomigliano ad ali emaciate simili a ossa. Eubank ha inoltre affermato che tale creatura è più grande di Godzilla e di qualunque altro mostro mai apparso in un film.

Per quanto riguarda le origini di tale mostro, nel film queste non vengono ufficialmente chiarite, ma in alcune interviste il regista ha lasciato intendere che l’attività di scavare il fondale degli oceani per recuperare materie prime possa aver aperto un varco verso un sotto-mondo casa di queste mostruose creature, le quali da secoli vivono dunque sotto di noi. Da questo punto di vista il film sembra dunque andare a proporre un messaggio ecologista, contro l’attività di sfruttamento della terra perpetrata dall’uomo. Ma Underwater non indugia troppo su tale aspetto, concentrandosi sull’essere un film di fantascienza horror con il compito primario di intrattenere e spaventare lo spettatore.

Il trailer del film dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Underwater grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim Vision, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 18 gennaio alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb, WilliamEubank, BloodyDisgusting

Back In Action 2: il regista ha parlato delle possibilità di ottenere il via libera da Netflix

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Il regista di Back in Action (la nostra recensione) ha parlato della possibilità di un sequel. Il nuovo film di Netflix è una commedia d’azione diretta e co-scritta da Seth Gordon di Horrible Bosses che vede protagonisti Cameron Diaz e Jamie Foxx (al suo primo ruolo cinematografico dopo Annie del 2014) nei panni di Matt ed Emily, una coppia sposata le cui vite precedenti come spie della CIA trascinano loro e i loro figli in un’avventura ricca di azione. Il cast di Back in Action comprende anche Andrew Scott, Jamie Demetriou, Kyle Chandler e Glenn Close.

RadioTimes.com ha avuto l’opportunità di incontrare Seth Gordon per discutere del finale di Back in Action, che prevede che Emily e Matt vengano contattati da Baron (Scott) per un’altra missione, questa volta riguardante il padre di Emily. Gordon ha detto di avere “alcune idee” su cosa potrebbe comportare un eventuale sequel, che non è ancora stato ufficialmente autorizzato da Netflix. Ha anche rivelato di aver pensato a “chi potrebbe interpretare la parte” del padre di Emily. Leggete la sua dichiarazione completa qui sotto:

Oh sì, [ho] qualche idea su cosa potrebbe riguardare e su chi potrebbe interpretare la parte, ma, sai…

Cosa significa per Back in Action 2

Back in Action

In definitiva, resta da vedere se un sequel del film d’azione e commedia di Netflix riuscirà mai a decollare. Le recensioni di Back in Action gli hanno fatto guadagnare un misero 25% su Rotten Tomatoes, e al momento in cui scriviamo non ci sono ancora abbastanza recensioni degli utenti per determinare se il pubblico generale la pensa diversamente dai critici. È anche troppo presto per dire se il film debutterà nella classifica Top 10 di Netflix, che non sarà aggiornata prima di martedì. Tuttavia, se il film debutterà in una posizione elevata e manterrà una forte audience nelle prime settimane, potrebbe benissimo guadagnarsi un sequel.

Se ciò dovesse accadere, Gordon sarà pronto. Il fatto che Gordon abbia già pensato a chi potrebbe essere il protagonista di un sequel e a cosa potrebbe riguardare sembra indicare che è interessato a tornare come sceneggiatore, regista o entrambi. È anche possibile che sia Diaz che Foxx possano tornare, perché questa riflessione potrebbe essere stata stimolata dal fatto che le star hanno un contratto per apparire in un sequel se il film originale dovesse avere successo.

Cameron Diaz torna a recitare dopo 10 anni: il suo nuovo film Netflix dimostra che “ne valeva la pena”

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Dopo dieci anni di ritiro dalla recitazione, Cameron Diaz è tornata e più in forma che mai nel suo nuovo film d’azione su Netflix, Back in Action (la nostra recensione), per il quale vale sicuramente la pena di uscire dalla pensione. La carriera della Diaz è iniziata nel 1994, quando ha fatto il suo debutto cinematografico in The Mask, a soli 21 anni. Da lì, la Diaz ha continuato a ottenere ruoli sempre più importanti, passando da commedie romantiche come There’s Something About Mary a progetti più seri come Essere John Malkovich. Oggi la Diaz è ricordata anche per i suoi film in franchising come Charlie’s Angels e Shrek.

La Diaz vanta una carriera a dir poco impressionante, ed è per questo che molti sono rimasti delusi quando l’attrice ha deciso di abbandonare la sua professione. Dopo aver recitato in tre film consecutivi nel 2014 – The Other Woman, Sex Tape e Annie – la Diaz ha annunciato che si sarebbe ritirata dalla recitazione per concentrarsi sulla famiglia. La Diaz è sposata con il musicista Benji Madden dal 2015 e la coppia ha due figli. Sebbene la carriera della Diaz sembrasse al capolinea, a distanza di soli dieci anni l’attrice sta finalmente facendo il suo ritorno a Hollywood, a partire dal suo nuovo film su Netflix.

Back in Action è un grande ritorno per Cameron Diaz

Back in Action

Back in Action si sta già rivelando un solido ritorno per la Diaz. Il film segue due ex spie della CIA le cui identità segrete sono improvvisamente saltate, costringendole a rispolverare le loro vecchie abilità di spionaggio. A dire il vero, Back in Action non è un film fantastico e la Diaz è apparsa in film decisamente migliori. Tuttavia, ciò non sminuisce il fatto che questo sia un buon inizio per l’attrice. Indipendentemente dalla storia o dalla scrittura, la Diaz brilla in questo nuovo ruolo, facendo rivivere la magia che ha fatto innamorare il pubblico di lei.

Parte di ciò che rende Back in Action così divertente è il suo essere metaforico. Anche se la Diaz e il suo co-protagonista Jamie Foxx dovrebbero interpretare delle spie, c’è un senso di realtà nella situazione dei loro personaggi. Come i loro personaggi, sia la Diaz che Foxx sono stati notevolmente “fuori gioco”. Diaz si è ritirato per un decennio, mentre Foxx ha messo in pausa la sua carriera a causa di un ictus nel 2023. In questo modo, Back in Action non è solo una sciocca commedia d’azione, ma allude a una storia molto più profonda di persone che tornano a fare ciò che sanno fare meglio.

Back in Action potrebbe dare a Cameron Diaz un nuovo franchising

Back in Action film 2024

Un altro elemento eccitante di Back in Action è che potrebbe dare inizio a un nuovo franchise per la Diaz. La fine di Back in Action implica fortemente la possibilità di un sequel, e Diaz e Foxx potrebbero facilmente tornare per continuare le storie di Emily e Matt. Questa potrebbe essere la strada perfetta per la Diaz, e Back in Action ha creato almeno un altro lavoro per lei da perseguire nel prossimo futuro. Back in Action 2 potrebbe anche alzare la posta in gioco includendo altre star che hanno abbandonato il mondo della recitazione per un periodo di tempo significativo.

D’altra parte, Back in Action non ha necessariamente bisogno di un secondo film per rilanciare il ritorno della Diaz alla recitazione. Semmai, Back in Action è stato il punto di partenza da cui la Diaz può ricostruire la sua carriera. Al giorno d’oggi, innumerevoli attori che erano considerati superati sono tornati in modo eclatante sul grande schermo, come Demi Moore in The Substance o Pamela Anderson in The Last Showgirl. In questo modo, la migliore scommessa della Diaz potrebbe essere un film da Oscar che possa mettere in mostra le sue doti di attrice drammatica. Il talento della Diaz merita un progetto forte.

Cameron Diaz farà altri film?

A prescindere da ciò che il futuro può riservare o meno alla Diaz, ci sono alcuni progetti che l’attrice ha confermato di voler realizzare. Nel 2026, la Diaz riprenderà il suo ruolo di Principessa Fiona in Shrek 5. Ha anche un altro film attualmente in post-produzione, Outcome. Questo film, ricco di star, vede Keanu Reeves nei panni di Reef Hawk, un famoso attore che si è preso una pausa dallo schermo per costruirsi una nuova casa. Tuttavia, quando un video che lo ritrae mentre fa qualcosa di discutibile viene usato contro di lui, Reef deve confrontarsi con tutti coloro che ha fatto un torto a Hollywood.

Solo sulla base di questi due progetti, il ritorno di Diaz alla recitazione è valso sicuramente l’attesa. Dai momenti di svago di Back in Action al ritorno di un personaggio davvero iconico come Fiona, Diaz sta dando al pubblico esattamente quello che si aspettava. Anche Outcome sembra avere il potenziale per essere un progetto esilarante ed emozionante. Tutto sommato, Back in Action si spera sia solo l’inizio di un fantastico ritorno per Cameron Diaz.

FOTO DI COPERTINA: Cameron Diaz alla premiere di SHREK FOREVER al Tribeca Film Festival. Foto di: Kristin Callahan/Collezione Everett via Depositphotos.com

Back In Action, la spiegazione del finale: Emily e Matt continueranno a fare le spie?

Back in Action di Netflix è stato finalmente rilasciato: ecco cosa succede nel finale del film, spiegato. Back in Action (la nostra recensione) ha finalmente fatto uscire Cameron Diaz dalla pensione, con lei che recita accanto a Jamie Foxx nel suo primo film dopo Annie del 2014. Il film commedia originale di Netflix è opera del regista di Horrible Bosses e Identity Thief, Seth Gordon, e riprende lo stile comico del regista aggiungendovi molta azione. Il finale esplosivo di Back in Action vede molti cambiamenti per la Emily della Diaz e il Matt di Foxx: ecco un resoconto completo di tutto ciò che accade.

In Back in Action, Emily e Matt si sono ritirati dal loro lavoro di spie da 15 anni quando un incidente pubblico porta alla scoperta delle loro identità segrete. Ora che i nemici del loro passato li inseguono, Emily, Matt e i loro due figli devono darsi alla fuga nel tentativo di salvare la loro famiglia e scoprire chi sta cercando di ucciderli. Si scopre che questi criminali sono collegati all’ultimo caso di Emily e Matt di 15 anni fa, in cui erano stati traditi da un vecchio amico. Fortunatamente riescono a sconfiggere i cattivi e a tornare a casa, anche se Emily e Matt vengono accolti con la promessa di un’ultima missione.

Emily e Matt continueranno a fare le spie?

Back in action jamie foxx cameron diaz

Nel corso di Back in Action, l’Emily di Cameron Diaz sembra avere nostalgia dei tempi in cui lei e suo marito erano spie, spiegando che le mancano i giorni dello spionaggio e dei colpi di stato. Poco dopo, Emily e Matt sono costretti a tornare alle loro vecchie abitudini quando le loro identità vengono rivelate. Anche se ovviamente non amano che i loro figli siano in pericolo, Emily e Matt sembrano trarre un certo piacere dalla loro nuova avventura. Alla fine del film, la coppia torna in pensione, anche se gli viene offerta l’opportunità di un’altra missione.

Alla fine del film, Emily e Matt salgono in macchina e scoprono che Baron è già a bordo, seduto sul sedile posteriore. Baron spiega che non hanno ancora finito con Emily e Matt, perché hanno un problema: il corpo di Chuck non è stato recuperato. Il governo degli Stati Uniti ha quindi bisogno dell’aiuto di Emily e Matt per ritrovarlo e Baron chiede loro di reclutare un’altra spia: il padre di Emily. Sebbene la coppia sia titubante a ricongiungersi, sembra che non abbiano molta scelta, il che significa che Emily e Matt torneranno probabilmente sul campo di missione molto presto.

Perché Chuck tradisce Emily e Matt

Back In Action. Glenn Close as Ginny in Back In Action. Cr. John Wilson/Netflix © 2024.

Il grande colpo di scena di Back in Action è che il cattivo principale del film non è altro che il Chuck di Kyle Chandler, l’ex capo di Emily e Matt quando erano alla CIA. Come si scopre, Chuck ha preso una piega malvagia nei 15 anni trascorsi dal fiasco di Emily e Matt sull’aereo. Dopo aver scoperto che le loro identità sono state rivelate, Chuck individua le spie nel tentativo di rubare la chiave che Matt detiene da 15 anni. Ottenere la chiave e uccidere le spie non solo renderebbe Chuck incredibilmente ricco, ma gli permetterebbe anche di vendicarsi dopo che Emily e Matt gli hanno rovinato la vita.

Dopo aver rivelato di essere un cattivo, Chuck spiega che tutto è andato a rotoli dopo la scomparsa di Emily e Matt. La scomparsa delle spie e il fiasco sull’aereo hanno fatto sì che la colpa ricadesse su Chuck. Chuck racconta di aver perso il suo lavoro alla CIA, la sua pensione e il suo cane, il che lo ha portato a nutrire un profondo odio per Emily e Matt. Anche se vendicarsi delle spie non è la motivazione principale di Chuck, che preferisce i soldi, dice che ucciderle è un ulteriore vantaggio.

Cosa fa realmente la chiave di Balthazar Gor

Un altro cattivo di nome Balthazar Gor svolge un ruolo importante in Ritorno in azione, in quanto è il proprietario della chiave che funge da MacGuffin della storia. Sebbene si sappia che la chiave è incredibilmente preziosa, Ritorno all’azione non rivela la sua reale utilità fino alla fine del film. Durante la vendita all’asta della chiave, Chuck dice alla sua assistente di usarla e lei la collega e inizia a entrare in alcuni server della città. Questo rivela che la chiave permette apparentemente a chi la usa di controllare tutta l’elettricità di una data città, e lei spegne la corrente a Londra.

La chiave consente inoltre a Chuck di abbassare la barriera del Tamigi, con il rischio di inondare Londra. Il partecipante all’asta che la compra sembra volerla usare a Parigi, anche se non ne ha la possibilità prima della morte di Chuck. Non viene mostrata la portata dei poteri della chiave, ma in base a ciò che Back in Action rivela sull’oggetto, chiunque la possieda sarebbe una forza con cui fare i conti.

Il vero significato del finale di Back in Action

Back in Action

Sebbene il mondo di Back in Action sia pieno di armi, spionaggio e azione, il film parla in realtà di famiglia e fiducia. Nel corso del film, la mancanza di fiducia di Emily e Matt nei confronti dei loro figli è la causa di molti dei loro problemi, con i loro tentativi di far uscire la figlia dal club che fanno trapelare le loro identità in primo luogo. Nel tentativo di proteggere i loro figli, finiscono solo per metterli in pericolo. Emily e Matt devono allentare la presa sui loro figli, altrimenti rischiano di diventare come Emily e sua madre.

Fortunatamente, Emily e Matt imparano questa lezione alla fine di Back in Action. Durante la partita di calcio, Emily dice alla figlia che non deve più mentirle su ciò che sta facendo e che Emily è molto più favorevole. Si tratta di un grande cambiamento rispetto all’atteggiamento da genitore elicottero che Emily e Patt utilizzavano all’inizio del film, che evidenzia la crescita che hanno affrontato durante il loro percorso.

Come il finale di Back In Action prepara Back In Action 2

Non si è ancora parlato di un sequel di Back in Action, ma è stato annunciato un seguito. Tuttavia, Back in Action ne sta chiaramente preparando uno, con la scena finale del film che definisce la trama di Back in Action 2. La prossima storia seguirà le vicende di Emily e Matt, che hanno già avuto modo di conoscere la loro storia. La prossima storia seguirà Emily e Matt mentre lavorano con la CIA per ritrovare il corpo di Chuck. Questa volta, però, dovranno essere aiutati da un nuovo personaggio, il padre di Emily. I fan di Back in Action vorranno senza dubbio vedere questa nuova trama, che potrebbe essere realizzata se il film originale avrà successo.

Bruce Willis fa la sua prima apparizione in pubblico quasi 2 anni dopo il ritiro dalla recitazione

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Bruce Willis ha recentemente fatto la sua prima apparizione pubblica dopo aver abbandonato la recitazione a causa di una diagnosi di demenza frontotemporale all’inizio del 2022. Conosciuto soprattutto per i suoi celebri ruoli in film come Die Hard (1988), Pulp Fiction (1994) e Il sesto senso di M. Night Shyamalan (1999), Willis ha lasciato un’innegabile impronta su Hollywood con una carriera di oltre quattro decenni. Il suo ritiro è avvenuto dopo aver affrontato crescenti problemi di salute, culminati in una diagnosi di afasia, poi progredita in demenza frontotemporale (FTD).

Un video condiviso via Instagram dalla moglie di Willis, Emma Hemming Willis, lo mostra mentre parla, stringe la mano e scatta una foto con due dei primi soccorritori che si occupano degli incendi nella California meridionale. Sebbene Willis non sia rimasto esclusivamente lontano dagli occhi del pubblico dopo il suo ritiro, la maggior parte della sua pensione è stata trascorsa in privato con la sua famiglia. Guardate il video qui sotto:

Cosa significa questo per la presenza pubblica di Bruce Willis

 

 

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Un post condiviso da Emma Heming Willis (@emmahemingwillis)

L’interazione registrata di Willis con i primi soccorritori riflette la sua capacità di rimanere presente e attivo nonostante le sfide della demenza frontotemporale. Dopo il suo ritiro, le sue apparizioni in pubblico sono diventate rare e i suoi familiari hanno pubblicato qualche post sui social media. Tuttavia, questo nuovo filmato dimostra il suo costante impegno nel riconoscere coloro che servono la sua comunità.

Inoltre, gli incendi nel sud della California sono diventati un problema critico e i primi soccorritori sono stati in prima linea per proteggere i cittadini e le proprietà di Palisades e Altadena. L’apparizione di Willis in questo contesto richiama l’attenzione sui loro sforzi, allineandosi anche alla sua storia di ritratto di eroi simili sullo schermo, in particolare quello di John McClane nel franchise di Die Hard, che lo ha reso una star di successo.

Da quando al marito è stato diagnosticato, Willis ha costantemente condiviso aggiornamenti sulle sue condizioni, arrivando persino a usare la sua piattaforma per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla demenza frontotemporale. In precedenza, aveva utilizzato i social media durante la Settimana della FTD per parlare con i neurologi di tutto il mondo della malattia e degli sforzi compiuti per scoprire trattamenti e cure efficaci. La trasparenza della famiglia Willis sulla demenza frontotemporale ha portato alla luce la realtà della convivenza con questa patologia.

Outer Banks: la quinta stagione riceve un aggiornamento incerto, ma pieno di speranza, da John B. Star

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Un paio di mesi dopo la conferma della sua lavorazione, la star di Outer Banks Chase Stokes ha fornito un vago aggiornamento sullo sviluppo della quinta stagione. La serie drammatica di azione e avventura di Netflix ha debuttato sulla piattaforma di streaming nel 2020 ed è ambientata nella regione costiera della Carolina del Nord, dove un gruppo di amici è alla ricerca di leggendari tesori perduti. Creata da Josh e Jonas Pate e da Shannon Burke, Outer Banks vanta un cast corale e nel 2024 è stato confermato che la quinta stagione sarà quella conclusiva dello show, ma finora i dettagli sono stati pochi.

In un’intervista a ScreenRant per il suo prossimo dramma romantico Marked Men: Rule + Shaw, Stokes ha rivelato che, sebbene la quinta stagione di Outer Banks sia stata confermata come stagione finale dello show, le cose si stanno muovendo lentamente con lo sviluppo e Netflix ha mantenuto il massimo riserbo. Ha rivelato che gli sceneggiatori stanno lavorando duramente per trovare un finale che soddisfi la narrazione a lungo termine dello show e che dia ai personaggi il commiato che meritano. Scoprite i suoi commenti qui sotto:

Niente baccano nella giungla. A Netflix piace mantenere il massimo riserbo, quindi stiamo aspettando pazientemente. Penso che, ovviamente, vogliamo concludere questa storia nei modi in cui, si spera, anche il mondo vuole che la facciamo bene. Quindi, credo che gli sceneggiatori stiano lavorando diligentemente per capire come chiudere questo capitolo della TV e passare al successivo. Quindi, non c’è ancora nulla, ma sono sicuro che prima o poi lo faranno”.

Cosa significano questi commenti per la quinta stagione di Outer Banks

Outer Banks 4 - Parte 2 spiegazione finale
© Netflix

La quinta stagione di Outer Banks riprenderà dal controverso finale della quarta stagione, in cui JJ, il personaggio preferito dai fan, è stato ucciso dal suo padre biologico, Chandler Groff. È molto probabile che Groff abbia un ruolo importante nella quinta stagione, ma la quarta stagione ha accennato a un altro cattivo che potrebbe avere un ruolo importante nella stagione finale. Ci sono molti fili della trama che dovranno essere appianati e risolti nell’ultima stagione dello show, e non c’è dubbio che gli sceneggiatori stiano lavorando per trovare il modo migliore per concludere con successo la serie.

La stagione 4 parte 1 di Outer Banks si è rivelata un grande successo per Netflix, ed è probabile che anche la stagione 5 raggiunga il primo posto nella classifica delle serie televisive inglesi dello streamer quando finalmente arriverà. Ci sono molte serie televisive simili che potrebbero seguire la serie, ma non c’è dubbio che abbia avuto un grande impatto sullo streaming, oltre a ridefinire i drammi adolescenziali d’insieme. Non è chiaro il numero di episodi che comporranno la stagione finale, ma è molto probabile che possa essere divisa in due parti come la quarta stagione.

FOTO DI COPERTINA: Chase Stokes arriva alla première della terza stagione di ‘Outer Banks’ di Netflix. Foto di imagepressagency via Depositphotos.com

House Of The Dragon – stagione 3 riceve un aggiornamento da Rhys Ifans

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L’attore di House of the Dragon Otto Hightower, Rhys Ifans, offre un aggiornamento sulle riprese della terza stagione. La seconda stagione della serie fantasy epica è stata trasmessa per la prima volta nel giugno 2024 e ha ottenuto recensioni ampiamente positive da parte della critica, anche se ha registrato un leggero calo nell’accoglienza. Ciononostante, la seconda stagione è stata un successo di ascolti per HBO e Max, con il finale che ha registrato il più alto numero di spettatori in streaming per l’intero prequel di Game of Thrones. La HBO era comunque fiduciosa nel futuro della serie, e ha confermato la terza stagione di House of the Dragon prima della première della seconda stagione.

Parlando con ScreenRant del suo prossimo film Inheritance, Ifans offre un piccolo aggiornamento sulla terza stagione di House of the Dragon.

Rhys Ifans 2022
Rhys Ifans partecipa alla prima mondiale di “House Of The Dragon” nel 2022. Foto di imagepressagency via Depositphotos.com

Rivela di non conoscere ancora la data esatta, ma “c’è qualcosa che bolle in pentola”, e che si aspetta che le riprese inizino “presto quest’anno, mentre scherza sul fatto che i fan potranno vedere una nuova stagione tra “circa 25 anni”. Scoprite cosa ha detto qui sotto:

Non lo so. Non lo so, ma sento l’odore dello zolfo. [C’è qualcosa che bolle in pentola. Posso dire che le riprese inizieranno presto quest’anno, quindi sono sicuro che potrete vederlo tra circa 25 anni. [Ridacchia]

Cosa significa il commento di Ifans per la terza stagione di House Of The Dragon

House of The Dragon 2x07 recensione Emma D'Arcy

Lo showrunner e co-creatore del prequel di Game of Thrones Ryan Condal aveva precedentemente rivelato, nell’agosto del 2024, che la terza stagione di House of the Dragon era in fase di scrittura e che il piano era di entrare in produzione all’inizio del 2025. A gennaio, Condal ha condiviso un vago programma di riprese, fissando l’inizio della produzione al “primo trimestre del 2025” e la conclusione prevista per l’autunno dello stesso anno.

Il commento di Ifans indica che al momento non è ancora stato confermato l’inizio delle riprese, anche se siamo già a gennaio. L’aggiornamento vago dell’attore cambia anche la tempistica più concreta della terza stagione di House of the Dragon in “presto quest’anno”, lasciando intendere un potenziale piccolo ritardo all’orizzonte. La mancanza di un orario di inizio suggerisce anche che potrebbero essersi verificate sfide e ostacoli durante la pre-produzione.

Michael C. Hall anticipa il suo ritorno a Dexter in un nuovo video mentre iniziano le riprese della serie sequel Resurrection

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Dexter: Resurrection ha iniziato le riprese. Michael C. Hall ha interpretato il ruolo del protagonista – un serial killer morale che dà la caccia ai criminali sfuggiti alla giustizia – in Dexter di Showtime, andato in onda per otto stagioni tra il 2006 e il 2013. In seguito ha ripreso il ruolo nella serie sequel New Blood e come voce narrante della serie prequel Original Sin, con Patrick Gibson. L’imminente Dexter: Resurrection seguirà la storia del personaggio dopo New Blood. Sebbene la serie si concludesse con quella che sembrava essere la sua morte, il prologo di Original Sin rivelava che era sopravvissuto.

Sull’account ufficiale di Dexter su X è stato condiviso un video messaggio di Michael C. Hall che annuncia che venerdì 17 gennaio è stato il primo giorno ufficiale di produzione di Dexter: Resurrection. Non è chiaro se la stanza alle sue spalle, che assomiglia alla hall di un ospedale o a una stazione di polizia, faccia parte del set dello show o sia semplicemente un ufficio di produzione. La star ha dichiarato che “non vedo l’ora di fare un altro giro da brivido” e ha detto che gli spettatori dovrebbero “rimanere sintonizzati”. Vedi il post originale qui sotto:

 

Cosa significa questo per Dexter: Resurrection

Questo nuovo video non rivela alcun dettaglio sulla trama della prossima serie. Poiché New Blood ha portato il personaggio nella città fittizia di Iron Lake, New York, lontano dall’ambientazione di Miami dello show originale di Dexter, Resurrection potrebbe seguire l’esempio e portarlo in un’altra località completamente nuova. Tuttavia, sembra che tornerà almeno in un luogo familiare, dato che torneranno diversi personaggi della serie originale, tra cui Angel Batista (David Zayas), il padre di Dexter, Harry (James Remar), e il figlio di Dexter, Harrison (Jack Alcott).

In Dexter: Original Sin, il giovane Harry Morgan è interpretato da Christian Slater.

Se il set mostrato nel video è effettivamente un ospedale, sembra probabile che la serie inizierà almeno nello Stato di New York, dato che Dexter: Original Sin ha mostrato la vita del personaggio che scorre davanti ai suoi occhi mentre viene portato d’urgenza in ospedale. A prescindere da qualsiasi indizio offerto dal video, la conferma dell’inizio della produzione dimostra che la serie è in linea con l’uscita prevista per l’estate, dopo il finale della prima stagione di Original Sin, che uscirà su Paramount+ il 14 febbraio.

Outlander – Stagione 8: la relazione tra Jamie e Lord John raccontata dalla star Sam Heughan

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La star di Outlander, Sam Heughan, ha parlato della relazione tra Jamie e Lord John Grey nella stagione 8, rivelando cosa li attende negli ultimi episodi. La stagione 8 di Outlander inizierà dopo un finale di stagione scioccante, che ha lasciato intendere che la primogenita di Jamie (Heughan), che credeva nata morta nella seconda stagione, potesse essere in realtà la madre di Fanny (Florrie May Wilkinson). Tuttavia, nel mezzo di queste rivelazioni sul viaggio nel tempo, c’è stato un drammatico confronto tra lui e Lord John (David Berry), in disaccordo dopo che quest’ultimo ha sposato Claire (Caitríona Balfe) quando Jamie era creduto morto.

Parlando con What to Watch, Heughan ha parlato del rapporto conflittuale tra Jamie e Lord John nell’ottava stagione diOutlander , dopo il loro scontro nella settima stagione. L’attore ha spiegato come la loro complicata storia insieme abbia fatto nascere un’amicizia tra loro, anche se i sentimenti di Lord John sono più romantici. Tuttavia, ha anche detto che entrambi sono figure paterne per William (Charles Vandervaart), il che significa che, anche se ci vorrà del tempo, potrebbero dover riconciliare le loro differenze in futuro. Ecco cosa ha detto Heughan qui sotto:

Penso che li stia separando molto. Nell’ottava stagione dovranno lavorare molto per tornare ad essere amici. E chissà se ci riusciranno. Hanno così tanti trascorsi, è probabilmente una delle relazioni più interessanti, credo, al di fuori di Jamie e Claire, e adoro lavorare con David Berry. È un attore incredibile, così riflessivo, e dà una tale sfumatura al personaggio. Adoro questo rapporto perché hanno iniziato come nemici, come un prigioniero e il suo carceriere. Poi c’è l’amore che John Grey prova per Jamie e Jamie ama John come amico, e credo che anche questo abbia complicato le cose in qualche modo. Ma a questo punto, sono anche entrambi padri di William e lui ha certamente entrambe le loro qualità. Quindi c’è molto da risolvere per loro e penso che sì, potrebbe volerci molto tempo prima che tornino a giocare a scacchi.

Cosa significa la dichiarazione di Heughan per Jamie e Lord John in Outlander – Stagione 8

La più grande fonte di conflitto tra i due ex amici è il matrimonio di Lord John con Claire, fatto per metterla sotto protezione dopo la presunta morte del marito. Tuttavia, questa relazione è andata oltre il semplice matrimonio sulla carta, con la stagione 7, episodio 11 di Outlander che si conclude con gli sposi che vanno a letto insieme, fingendo di essere ciascuno con Jamie. Tuttavia, il ritorno di Jamie ha scatenato un conflitto tra i due, che è sfociato nel finale di stagione, ponendo le basi per le loro future interazioni nell’ottava stagione.

Dato che Jamie e Lord John si conoscono da molto tempo, non è chiaro se quest’ultimo segno sulla loro storia sarà permanente o temporaneo. Il cast di Outlander ha anche questioni urgenti da affrontare al di là delle loro relazioni personali, soprattutto se Faith è ancora viva. Tuttavia, dato che mancano solo 10 episodi alla conclusione definitiva della serie, una risoluzione tra le due amiche sembra una necessità. Che si tratti di un esito positivo o negativo, tuttavia, non sarà chiaro fino al ritorno della serie.

Yellowstone, in arrivo altri contenuti: MTV Entertainment lancia un nuovo podcast

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Se non siete soddisfatti della brusca fine di Yellowstone dopo cinque stagioni, MTV Entertainment, iHeart Podcasts e 101 Studios hanno pensato a voi. The Wrap ha rivelato che è in arrivo un nuovo podcast di Yellowstone, il cui primo episodio sarà trasmesso la prossima settimana, giovedì 23 gennaio. Il podcast di otto episodi si intitola Yellowstone Official Podcast e sarà condotto da Bobby Bones di iHeartMedia. Inoltre, lo show ha rivelato che Wendy Moniz sarà il primo ospite. La Moniz è nota per aver interpretato nello show il Governatore Lynelle Perry, un personaggio potente della politica del Montana e interesse amoroso di John Dutton (Kevin Costner). L’applicazione iHeartRadio e le altre principali piattaforme trasmetteranno il podcast.

Gli episodi saranno pubblicati settimanalmente e ciascuno di essi approfondirà vari aspetti dello show, compresi gli episodi chiave e alcuni retroscena. Il conduttore esplorerà tutto ciò che riguarda il cast, i personaggi, il paesaggio e la troupe che ha realizzato uno degli show più popolari degli ultimi dieci anni. “Sono stato un grande fan di Yellowstone fin dall’inizio. Sono entusiasta di partecipare e di lavorare con loro a un livello più profondo per dare un’idea agli altri fan della serie. Anche se probabilmente non indosserò un cappello da cowboy durante il podcast, sarà divertente”, ha detto Bones.

Cosa succederà nel mondo di Yellowstone?

La serie che ha dato il via a tutto si è conclusa il mese scorso, il 15 dicembre, dopo essere partita in sordina, essere diventata un successo e poi essere stata coinvolta in un dramma dietro le quinte. Tra la prima e la quinta stagione sono stati sviluppati diversi spin-off, di cui 1883 e 1923 sono gli esempi principali. La prima era una serie limitata, mentre la seconda tornerà per la seconda stagione. Yellowstone Official Podcast è solo uno dei numerosi progetti all’orizzonte. The Madison, 6666 [The Four Sixes], 1944 e una serie Beth/Rip senza titolo sono in varie fasi di sviluppo.

La seconda stagione di 1923 debutta domenica 23 febbraio su Paramount+. La stagione vede Spencer (Brandon Sklenar) impegnato in una corsa contro il tempo per tornare a casa negli Stati Uniti prima che ciò che la sua famiglia ha lavorato per generazioni gli venga portato via. Nel frattempo, sua zia Cara (Helen Mirren) cerca di tenere a bada gli invasori prima che Spencer arrivi. La sua sposa Alex (Julia Schlaepfer), con la quale è stato separato, intraprende un viaggio pericoloso per ricongiungersi a lui negli Stati Uniti.

Phoebe Dynevor “sta ancora aspettando la chiamata” per tornare in Bridgerton

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Le riprese della quarta stagione di Bridgerton sono attualmente in corso. La quarta stagione della serie di successo di Netflix dedicata all’epoca della Reggenza adatterà il terzo libro della serie Bridgerton di Julia Quinn: Un’offerta da un gentiluomo. Il libro è incentrato sul secondo fratello dei Bridgerton, Benedict, interpretato da Luke Thompson. Al fianco di Thompson, in questa stagione, c’è Yerin Ha nel ruolo di Sophie Baek, nella trama ispirata a Cenerentola. Mentre le riprese proseguono, sappiamo che la maggior parte del clan Bridgerton dovrebbe essere presente proprio accanto a Ha e Thompson, compreso Jonathan Bailey di Wicked nel ruolo del visconte Anthony Bridgerton. E cos’è un visconte senza la sua viscontessa? Simone Ashley tornerà nel ruolo della viscontessa Kate Sharma Bridgerton. C’è un importante membro della famiglia che è stato notevolmente assente dalla terza puntata dello show, ed è il Diamante della Stagione, Daphne Bridgerton, interpretata da Phoebe Dynevor. In un’intervista a The Direct, la Dyenvor ha dichiarato di essere “ancora in attesa di quella chiamata” per tornare nei panni della Duchessa di Hastings.

Dice: “Voglio dire, non mi hanno ancora chiamato. E credo che stiano girando la quarta stagione proprio adesso”. Le riprese della quarta stagione sono iniziate lo scorso autunno e, dopo circa quattro mesi e mezzo di riprese, è possibile che la Duchessa di Hastings non torni a Mayfair. Nel 2023 i fan hanno appreso con dolore che Dynevor non sarebbe tornato per la terza stagione, basata sul quarto libro: Romancing Mister Bridgerton. Sebbene il ruolo di Daphne nei libri diminuisca con il passare dei libri, la sua partenza non significa necessariamente che debba essere rispecchiata in una serie televisiva che si è già presa una serie di libertà creative nell’adattamento.

Daphne ha dato inizio a tutto e questo dovrebbe avere un peso sufficiente per il ritorno di Phoebe Dynevor

Phoebe Dynevor 2021
Phoebe Dynevor alla sesta edizione degli Annual InStyle Awards 2021. Foto di imagepressagency via Depositphotos.com

Nella prima stagione, basata sul libro che racconta la storia d’amore di Daphne: La Dynevor recitava accanto a Simon Basset, il Duca di Hastings, interpretato da Regé-Jean Page. Dopo la prima stagione, Page ha lasciato lo show, ma da allora ha dato la sua approvazione per il cambio di cast di Simon, in modo che il Duca e la Duchessa potessero rimanere una parte importante della storia come desideravano gli sceneggiatori di Shondaland. Anche se questo non è stato fatto, ci sono ancora molte opportunità (presumibilmente altre 4 stagioni se continueranno con lo schema libro-stagione) per riportare sia Daphne che Simon nella narrazione.

Con Anthony e Kate che stanno mettendo su famiglia e Daphne che ha almeno il secondo figlio, e Colin e Penelope con il loro figlio, ci sono molti momenti, forse con Violet Bridgerton (Ruth Gemmell) (che avrebbe bisogno di una serie prequel tutta sua), in cui i nipoti vengono coperti solo per essere salvati dai rispettivi genitori. Tutte e tre le stagioni di Bridgerton sono disponibili in streaming su Netflix.

Charlie Cox sulla seconda stagione di Daredevil: Rinascita, “Un regalo che continua a sorprendermi”

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Il lavoro del diavolo non è mai finito! Mentre Matt Murdock (Charlie Cox) e Kingpin (Vincent D’Onofrio) fanno il loro attesissimo ingresso nel MCU con Daredevil: Rinascita, la serie non si fa attendere per un altro capitolo. I Marvel Studios hanno recentemente pubblicato un nuovo trailer per la prossima serie che debutterà a marzo, ed è tutto ciò che i fan stavano aspettando. E ora i fan hanno un’altra buona notizia: Cox ha recentemente condiviso che la seconda stagione si sta già preparando per le riprese.

Durante una recente apparizione con la co-star Wilson Bethel, che interpreta Bullseye, al FAN EXPO di San Francisco, l’attore ha confermato che le riprese della prossima stagione della serie Daredevil inizieranno questa primavera, come riporta ComicBook. L’attore ha condiviso la sua eccitazione per la prossima serie: “Sono passati così tanti anni dall’ultima volta che abbiamo pubblicato un contenuto di Daredevil. Sono davvero entusiasta”, ha dichiarato Cox. Confermando ulteriormente,

Quando pubblicheremo [Born Again] il 4 marzo, saremo già impegnati nelle riprese della seconda stagione. Quindi è un regalo che continua a dare, davvero”.

Cosa aspettarsi da Daredevil: Rinascita

Daredevil: Rinascita

La risposta è semplice: sangue, molto sangue, e un’emozionante politica newyorkese, quando il diavolo di Hell’s Kitchen e il sindaco Fisk si scontreranno nella prossima serie. È un incontro che i fan aspettano da quando la terza stagione di Daredevil è stata cancellata senza tanti complimenti. Ma i fan non lo vedranno troppo presto, poiché Cox ha recentemente rivelato in una nuova intervista che la serie si è volutamente trattenuta dall’incontrare faccia a faccia i due personaggi, spiegando,

“Credo che si debba fare molta attenzione a quando e come si portano queste due persone nella stessa stanza, perché dobbiamo sentire che quando si incontrano è una forza inarrestabile che incontra un oggetto inamovibile. Deve sembrare che possa esplodere e che esploderà. Più ci fate incontrare senza conseguenze, meno quell’illusione può mantenersi”.

Daredevil: Rinascita ha subito una significativa revisione creativa, dai cambiamenti nella storia e nell’ambientazione all’aggiunta di personaggi preferiti dai fan, la serie si è allontanata molto dalle sue idee originali, e per bene. Oltre a Cox nel ruolo di Matt Murdock e D’Onofrio in quello di Kingpin, la serie riporterà volti noti come Elden Henson nel ruolo di Foggy Nelson, Deborah Ann Woll in quello di Karen Page, Jon Bernthal nel ruolo di Frank Castle e molti altri. Altri membri del cast confermati sono Margarita Levieva, Sandrine Holt e Lou Taylor Pucci.

Daredevil: Rinascita debutta il 4 marzo su Disney+. Nel frattempo, è possibile vedere in streaming le prime tre stagioni di Daredevil su Disney+.

Star Wars: Skeleton Crew, i co-creatori spiegano perché non finisce con un cliffhanger

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Il viaggio inaugurale di Star Wars: Skeleton Crew è giunto al termine: i principali punti della trama della serie si sono conclusi con l’ottavo e ultimo episodio, “The Real Good Guys”, questa settimana. In una serie in cui ogni episodio sembra finire con un cliffhanger, i creatori dello show volevano che la stagione raccontasse una storia completa. I co-creatori della serie Jon Watts e Christopher Ford ne hanno parlato in un’intervista conclusiva con di Collider.

Mentre il finale della Stagione 1 ha lasciato alcuni fili sciolti che la serie potrebbe riprendere in una puntata futura, Ford ha spiegato che la serie non è stata necessariamente progettata per terminare con una nota aperta, dicendo:

“Volevamo che avesse un finale e non fosse solo un altro cliffhanger, perché sapevamo che stavamo prendendo in giro la gente con tanti cliffhanger. Ci siamo ispirati a quei vecchi serial sui pirati, o anche a Flash Gordon, e ci siamo detti: “No, davvero, finiremo con un momento ‘Cosa?!’”. Ma sì, volevamo che i bambini tornassero a casa e che questa storia avesse un inizio, una parte centrale e una fine. Ma poi, se sei un super fan della galassia di Star Wars, hai tutte queste domande: “Cosa succede con tutti questi soldi? Cosa succede a Jod?”.

Naturalmente, questo non preclude la possibilità di realizzare una seconda stagione di Skeleton Crew, per la quale i co-creatori hanno suggerito di avere delle idee, qualora ottenessero il via libera per realizzarne altre.

Come finisce Star Wars: Skeleton Crew?

Star Wars: Skeleton Crew

Skeleton Crew, che si svolge nel periodo post-imperiale de I Mandaloriani, è incentrato su quattro adolescenti del placido pianeta suburbano di At Attin, fuggiti inavvertitamente dal loro mondo natale a bordo di una nave pirata sepolta da tempo, solo per rendersi conto che non c’era modo di ritrovare la strada di casa. Si alleano con Jod Na Nawood (Jude Law), un pirata e furfante con un passato misterioso e il controllo della Forza. Tuttavia, si è rivelato meno interessato a riportare i ragazzi a casa che a saccheggiare At Attin, che si è rivelato essere un mondo della Vecchia Repubblica da tempo perduto che ospitava una fortuna in valuta.

Jod ha disattivato il Supervisore (Stephen Fry), l’enorme cervello di droide che controllava il pianeta, lasciando il mondo automatizzato indifeso contro le depredazioni del suo equipaggio. Tuttavia, i ragazzi unirono le forze con i loro genitori e inviarono un segnale alla Nuova Repubblica, che sconfisse Jod e le sue forze. La serie si conclude con il destino finale di Jod che non è stato rivelato e con quello che potrebbe diventare At Attin ora che la galassia è a conoscenza della sua esistenza. Star Wars: Skeleton Crew è ora disponibile in streaming per intero su Disney+.

The Pitt: il nuovo medical drama di MAX ha ottenuto un enorme successo di critica e pubblico

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Noah Wyle sarà sempre conosciuto per il suo ruolo di John Carter in ER, il medical drama andato in onda dal 1994 al 2009 e attualmente in streaming sia su Max che su Hulu, ma ora è tornato a recitare in una nuova serie che sta sbancando le classifiche di streaming. Wyle interpreta il dottor Michael Robinavitch in The Pitt, l’ultimo medical drama originale di Max che ha debuttato con recensioni entusiastiche del 92% da parte della critica e del 91% da parte del pubblico su Rotten Tomatoes. La serie segue la vita quotidiana degli operatori sanitari di un ospedale di Pittsburgh che lottano per bilanciare la loro vita personale e professionale. Al suo debutto,The Pitt ha conquistato rapidamente il primo posto nella classifica delle 10 serie televisive più seguite di Max e, secondo TheWrap, lo show è tra le prime cinque serie più seguite nella storia della piattaforma.

Oltre a Noah Wyle, The Pitt è interpretato anche da Tracey Ifeachor nel ruolo della dottoressa Collins, Patrick Ball nel ruolo del dottor Frank Langdon e Katherine LaNasa nel ruolo di Dana Evans. R. Scott Gemmill ha scritto e creato The Pitt, mentre Valerie Chu, Elyssa Gershman, Joe Sachs e la star principale Wyle hanno ricevuto crediti di scrittura per il loro lavoro nello show. Gemmill ha già lavorato con Wyle come sceneggiatore di 33 episodi di ER e ha lavorato anche in altri famosi procedurali come Hawaii Five-0 e NCIS: Los Angeles. È famoso anche per il suo lavoro su JAG, la serie drammatica poliziesca/giudiziaria del 1995 con David Elliot James e Catherine Bell. Prima di recitare in The Pitt, Wyle ha recitato anche nel ruolo principale di Daniel Calder in The Red Line, la serie drammatica poliziesca andata in onda per una stagione nel 2019.

Silo – stagione 2, la spiegazione del finale e dei flashback: ecco come tutto si collega!

Il finale di Silo – stagione 2 risolve molte trame di fondo, ma solleva anche molte nuove domande e misteri grazie a un intrigante flashback. Dopo aver lottato per ritrovare la strada di casa e aver affrontato una sfida dopo l’altra, Juliette trova finalmente una svolta nel finale di Silo – stagione 2. Non solo riesce a mettere insieme la sua tuta di fortuna da pompiere, ma salva anche gli abitanti del suo silo tornando un attimo prima che escano.

Tuttavia, prima di concludere la serie con una nota positiva, la seconda stagione di Silo lascia gli spettatori senza sapere quale sarà il destino di Juliette e Bernard dopo che i due finiscono intrappolati nella camera di compensazione del Silo 18. Lo show accenna anche a un significativo cambiamento nella gerarchia del Silo 18, mostrando che l’Algoritmo sceglie Camille per un ruolo misterioso. Prima che inizino i titoli di coda, la stagione 2 dello show fantascientifico di Apple TV+ presenta anche un avvincente flashback che apre la strada alla storia delle origini dell’ambientazione post-apocalittica centrale nella stagione 3 di Silo.

La spiegazione del flashback nel finale della stagione 2 di Silo: Chi sono Helen e il deputato?

Silo - stagione 2 finale
Cortesia di © AppleTV+

Nella seconda stagione di Silo, Bernard rivela che i silos sono stati costruiti 352 anni fa. Ciò suggerisce che sono passati più di tre secoli da quando l’evento apocalittico ha costretto molti sopravvissuti umani a trovare rifugio nelle strutture sotterranee in questione. Per questo motivo, è lecito supporre che il flashback finale della seconda stagione di Silo, con l’incontro tra Helen e il deputato, si svolga oltre 300 anni prima degli eventi attuali della serie.

Mentre Helen si rivela essere una giornalista del Washington Post, che vuole saperne di più sul piano d’azione degli Stati Uniti dopo un presunto attacco da parte dell’Iran, il deputato (Donald Keene dai libri) si presenta come una persona che serve il popolo della Georgia XV. Inizialmente l’Onorevole crede di avere un appuntamento con Helen, ma la giornalista rende presto note le sue intenzioni chiedendogli il suo punto di vista sull’attacco con la “bomba sporca”. Il deputato sembra sapere qualcosa che lei non sa, ma sceglie di tacere e alla fine se ne va.

Sebbene la conversazione dei due personaggi del Silo non riveli cosa sia successo al mondo e perché siano stati costruiti i silo, molti dettagli sottili del flashback potrebbero servire come indizi cruciali. Ad esempio, prima che il deputato entri in un pub per incontrare Helen, una guardia gli controlla i livelli di radiazioni, lasciando intendere che gli Stati Uniti stanno affrontando una minaccia radiologica. Ha anche un opuscolo in mano con una tuta Hazmat e le parole “The New Normal” stampate sopra, suggerendo che è direttamente coinvolto nell’evento radiologico o che sta aiutando gli Stati Uniti a compiere una rappresaglia contro una nazione ostile.

Cos’è la “bomba sporca” di cui parlano Helen e il deputato

Silo - stagione 2
Cortesia di © AppleTV+

I dispositivi di dispersione radiologica, utilizzati per rilasciare deliberatamente materiale radioattivo per danneggiare le persone, sono definiti “bombe sporche”. Il fatto che Helen si chieda se l’evento “bomba sporca” sia mai accaduto suggerisce che, a parte i funzionari governativi come il deputato, la maggior parte delle persone non sa nulla della verità. Questo è simile a come funzionano le cose nei silos, dove i cittadini si aspettano semplicemente di seguire le regole senza mettere in discussione nulla.

Sebbene la guerra radiologica possa spiegare cosa sia successo al mondo prima che gli esseri umani si proteggessero con i silos, la conversazione di Helen con il deputato suggerisce che c’è qualcosa di più di quello che sembra. Entrambe le stagioni di Silo hanno stabilito che il mondo esterno non è sicuro per gli esseri umani, il che sembra confermare che i disastri radiologici causati dall’uomo hanno trasformato il mondo in una terra desolata. Tuttavia, è difficile non chiedersi se questo sia il quadro completo.

La spiegazione e il significato del distributore di caramelle Pez Duck

Silo - stagione 2
Cortesia di © AppleTV+

Dopo aver appreso le intenzioni di Helen, il deputato decide di andarsene. Tuttavia, prima di uscire, le lascia un distributore di caramelle Duck Pez, sostenendo di averlo comprato d’impulso in un negozio di souvenir. Poiché Helen ha studiato giornalismo all’Università dell’Oregon, dove la mascotte è “The Oregon Duck”, il regalo dell’Onorevole è un sottile cenno al suo passato. È un gesto dolce da parte di lui, ma ha un significato molto più importante per la storia generale dello show.

Nella stagione 1 di Silo, George Wilkins ha regalato lo stesso dispenser Pez a Juliette con un messaggio che descriveva ciò che aveva trovato nei livelli inferiori di Silo 18. Questo potrebbe significare che Helen era uno dei custodi della fiamma. Questo potrebbe significare che Helen era una delle antenate di Wilkins nel Silo 18 e che ha tramandato il dispenser come simbolo di ribellione all’autorità del silo. Potrebbe essere stata tra i primi Flamekeeper del Silo 18 che hanno messo in discussione il mondo in cui vivevano, proprio come lei mette in discussione il deputato nel flashback.

La procedura di salvaguardia spiegata: Come si può fermare

Nel finale dell’episodio 9 della seconda stagione di Silo, Lukas trova il tunnel sotto il Silo 18 dopo averlo letto nella lettera di Salvador Quinn. Non appena arriva all’ingresso del tunnel, una voce simile a quella di un’intelligenza artificiale, soprannominata “L’algoritmo” nei sottotitoli di Silo – stagione 2, lo avverte che, se rivelerà a qualcuno ciò che sta per apprendere, verrà attuato il dispositivo di salvaguardia. Nel finale, Solo ricorda improvvisamente la procedura di Salvaguardia prima che Juliette se ne vada, affermando che essa prevede il rilascio di veleno in un silo attraverso un tubo collegato a una fonte esterna.

Le dice anche che la procedura può essere interrotta bloccando il tubo prima che rilasci il veleno. Poiché Solo conferma che il tubo di salvaguardia si trova al livello 14 del suo silo, dovrebbe trovarsi nella stessa posizione nel silo 18. Nella terza stagione di Silo , Juliette cercherà probabilmente di trovare il tubo di salvaguardia e tenterà di bloccarlo prima che uccida gli abitanti del Silo 18.

Cosa dice Lukas a Bernard nel finale di Silo – stagione 2 (e perché fa decidere a Bernard di uscire)

Silo - stagione 2
Cortesia di © AppleTV+

Sebbene il finale di Silo – stagione 2 non riveli esplicitamente ciò che Lukas dice a Bernard, la lettera di Salvador Quinn fornisce alcune risposte. La lettera menziona che “il gioco è truccato” e implica che, anche se tutti i silo credono di essere i “prescelti”, nessun silo è al sicuro. I dettagli della lettera e della procedura di salvaguardia suggeriscono che l’algoritmo può distruggere qualsiasi silo in qualsiasi momento. Mentre i sopravvissuti e le figure di spicco dei silo sono sempre stati portati a credere di essere stati scelti per sostenere l’umanità, i fondatori non si sono mai preoccupati di loro.

Ecco le righe che Lukas decodifica dalla lettera di Salvador Quinn nella stagione 2 di Silo :

Se siete arrivati fin qui sapete già che il gioco è truccato.

Pensiamo di essere i prescelti, ma siamo solo uno dei tanti.

I fondatori non hanno costruito un solo silo.

Ne hanno costruiti cinquanta.

E hanno creato la salvaguardia…

Se non mi credete, andate in fondo al silo.

Trovate il tunnel! Lì avrete la conferma”.

Lukas viene a sapere che i fondatori non ci penserebbero due volte prima di terminare un intero silo usando la procedura di salvaguardia e sembra che lo dica a Bernard. Questo fa sì che Bernard metta in dubbio la sua conformità al sistema e alle regole che governano le sue azioni. Come Salvador Quinn e il giudice Meadows, Bernard perde il senso del suo ruolo di leader del Silo 18 quando capisce la verità e decide di uscire per poter vivere qualche momento di libertà dal sistema corrotto che ha promosso per tutto questo tempo.

Cosa succede a Juliette e Bernard nella camera d’equilibrio del Silo 18

Prima che Bernard possa uscire, Juliette (Rebecca Ferguson) entra nel Silo 18 e gli dà la speranza di poter ancora salvare la città sotterranea. Gli parla di come il Safeguard possa essere potenzialmente fermato, ma prima che i due personaggi possano finalmente vedersi negli occhi, si ritrovano all’interno della camera di compensazione del Silo 18. La camera di decontaminazione del Silo 18 non è ancora in funzione. Le fiamme di decontaminazione della camera di equilibrio inghiottono l’intera camera mentre Bernard e Juliette si calano per salvarsi. Il finale della stagione 2 diSilo non rivela il loro destino, ma poiché Juliette è il personaggio principale della serie, sopravviverà.

Nel finale di Silo – stagione 2, Juliette ha utilizzato una tuta da pompiere di fortuna proveniente da Silo 17, che potrebbe salvarla dall’incendio nella camera di equilibrio. Potrebbe anche salvare Bernard, visto il modo in cui sembra redimersi verso la fine.

Nei libri originali di Silo di Hugh Howey, Bernard tenta intenzionalmente di bruciarsi nella camera di equilibrio dopo aver scoperto la verità sulle motivazioni dei fondatori. Juliette crede che sia Lukas e cerca di salvarlo con una coperta di fuoco. Tuttavia, Bernard alla fine muore nella camera di equilibrio, mentre Juliette riporta gravi ustioni. La serie sembra andare in una direzione diversa, accennando a un potenziale team-up tra Bernard e Juliette nella terza stagione di Silo.

Perché l’algoritmo manda Robert e suo figlio fuori dalla camera blindata

Robert Sims si reca nel caveau di Silo 18 con sua moglie e suo figlio dopo che Lukas glielo ha chiesto. Con sua grande sorpresa, l’Algoritmo nel caveau chiede a lui e a suo figlio di andarsene e ordina solo a sua moglie, Camille, di restare. Questo suggerisce che l’Algoritmo ha tenuto d’occhio tutti i fili che Camille ha tirato da dietro le quinte per ottenere più potere politico nel silo. Riconosce che la fame di potere di Camille la renderebbe una grande figura di spicco nel sistema oppressivo del silo.

Il fatto che l’algoritmo sia in grado di valutare le motivazioni di Camille e di riconoscere il suo potenziale di leader suggerisce che si tratta di un’IA complessa o che è guidata da forze umane. Quest’ultima ipotesi avrebbe senso dal momento che ci sono 51 silos, uno dei quali è potenzialmente gestito da coloro che monitorano e controllano tutti gli altri silos.

Anche se Bernard finisce per essere vivo nella stagione 3 di Silo dopo l’incidente della camera d’equilibrio nel finale della stagione 2, non sosterrà la visione dei fondatori dopo aver appreso la verità. L’Algoritmo lo capisce, e questo spiega perché sceglie Camille come nuovo leader. A differenza di Robert, Camille sa come manipolare le situazioni a proprio vantaggio, il che la aiuterebbe a mantenere il controllo e l’ordine nel silo. Tuttavia, dopo il ritorno di Juliette nella terza stagione del Silo, Camille potrebbe trovarsi di fronte a una forte concorrenza, poiché la maggior parte dei cittadini vorrebbe Juliette come nuovo leader.

La spiegazione del vero piano del Meccanico e il sacrificio del dottor Pete Nichols

Knox si rende conto che Walker è l’informatore di Bernard nell’episodio 9 della seconda stagione di Silo. Tuttavia, invece di affrontarla, le fa visita nella sua officina e sostiene che il Meccanico sta progettando di usare la polvere da sparo rimasta per pianificare un attacco. Bernard osserva i due attraverso una telecamera a circuito chiuso nell’officina di Walker, credendo di sapere cosa sta facendo il Meccanico e cadendo nella trappola di Knox. Non si rende conto che Walker e Knox usano segretamente i gesti delle mani per comunicare tra loro.

Come conferma il finale della seconda stagione di Silo, Knox e i suoi hanno piazzato delle bombe finte nella stanza del generatore per organizzare una manovra contro Bernard. Sapevano che Bernard avrebbe mandato tutti gli incursori a fermare l’attacco alla sala del generatore, il che avrebbe dato loro l’opportunità di intrappolare tutti gli incursori nei livelli inferiori. Bernard e gli incursori cadono nel complotto dei Meccanici, credendo di eludere una grave minaccia. Tuttavia, viene presto rivelato che il Meccanico aveva pianificato di usare la polvere da sparo per far saltare le scale di un intero livello e impedire ai predoni di risalire.

Il piano dei Meccanici quasi fallisce quando il timer della loro bomba si stacca, impedendo loro di far saltare le scale. Tuttavia, il padre di Juliette, il dottor Pete Nichols, interviene e fa esplodere manualmente la bomba collegandone i circuiti. Il piano dei meccanici ha così successo, ma il dottor Nichols sacrifica la sua vita prima di poter rivedere sua figlia.

Perché gli abitanti del Silo 17 non sono morti dopo essere usciti?

Solo sostiene che suo padre abbia preso provvedimenti per rendere sicuro l’esterno prima che gli abitanti del Silo 17 uscissero. Dice anche che inizialmente gli abitanti del Silo 17 stavano bene quando sono usciti, prima che una folata di “polvere” li uccidesse. Sebbene la serie non abbia ancora rivelato come la polvere all’esterno abbia ucciso le persone, l’affermazione di Solo suggerisce che anche il mondo esterno non è quello che sembra. La gente è portata a credere che l’aria sia tossica, ma, secondo il ricordo di Solo, la “polvere” che ha ucciso le persone potrebbe essere più di un semplice pericolo naturale: potrebbe essere un elemento controllato.

Come il finale di Silo – stagione 2 ci prepara alla stagione 3

Sebbene Silo di Apple TV+ abbia introdotto molti cambiamenti importanti nei libri nelle sue prime due stagioni, rimane fedele all’essenza della storia originale di Hugh Howey. Il finale della seconda stagione diSilo è più o meno in linea con l’arco finale del primo libro, Wool, della trilogia originale di Silo. Ciò suggerisce che con le stagioni 3 e 4 confermate, lo show di Apple TV+ coprirà i due libri successivi: Shift e Dust. Hugh Howey ha pianificato una nuova trilogia di libri di Silo , che si concentrerà su Silo 40. Il secondo libro, Shift, si concentra principalmente su Silo.

Il secondo libro, Shift, è principalmente uno spin-off/prequel, che ripercorre le origini e lo scopo dei silos. Il finale della seconda stagione di Silo offre un assaggio della sua storia grazie alla presenza di personaggi come il deputato Donald Keene e Helen nel flashback finale. Questo apre la strada alla terza stagione, che presenterà una nuova serie di personaggi e storie che esploreranno la storia dei silo, mentre la linea temporale attuale dello show si concentrerà sui nuovi conflitti politici all’interno del silo 18.

Supergirl: Woman of Tomorrow, trovati gli attori che interpreteranno i genitori di Milly Alcock

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Preparatevi a conoscere i genitori in Supergirl: Woman of Tomorrow. David Krumholtz ed Emily Beecham interpreteranno i genitori della Ragazza d’Acciaio nel prossimo film, che sarà il secondo film del nuovo universo cinematografico DC Comics di James Gunn. La notizia proviene dalla newsletter Heat Vision di The Hollywood Reporter.

La newsletter non specifica se Krumholtz e Beecham interpreteranno i suoi genitori biologici, Zor-El e Alura della colonia kryptoniana Argo City, o se interpreteranno i suoi genitori adottivi umani, Jeremiah ed Eliza Danvers. Krumholtz, originario del Queens, New York, è noto soprattutto per il ruolo del sarcastico elfo Bernard, nella serie The Santa Clause, e ha recitato anche nelle serie televisive Numb3rs e The Deuce; recentemente ha interpretato il fisico Isaac Isidor Rabi nel film biografico di Christopher Nolan Oppenheimer. Beecham è un attore britannico noto a livello internazionale per il ruolo della Vedova nel dramma di arti marziali Into the Badlands della AMC; prossimamente sarà protagonista del dramma storico King and Conqueror della BBC/CBS e della serie 1899 di Netflix. Sia Krumholtz che Beecham hanno recitato nella satira hollywoodiana di Joel e Ethan Coen, Ave, Cesare, ma non hanno condiviso alcuna scena insieme.

Cosa sappiamo di Supergirl: Woman of Tomorrow?

Milly Alcock
Milly Alcock alla prima mondiale della HBO “House Of The Dragon” del 2022. Foto di imagepressagency via Depositphotos.com

Supergirl: Woman of Tomorrow è un adattamento dell’omonima miniserie in otto numeri di Tom King e Bilquis Evely, che vede l’eroina titolare impegnata in un’odissea nello spazio insieme a una giovane aliena, Ruthye, che vuole vendicare la morte della sua famiglia per mano del guerriero Krem delle Colline Gialle. Milly Alcock di House of the Dragon indosserà il costume rosso e blu della cugina di Superman, Kara Zor-El, mentre Eve Ridley (3 Body Problem) interpreterà Ruthye e Matthias Schoenaerts (The Old Guard) interpreterà Krem. A mettere i bastoni tra le ruote a tutta la faccenda c’è il cacciatore di taglie alieno Lobo, che sarà interpretato dall’ex star di Aquaman Jason Momoa. Il film sarà diretto da Craig Gillespie di I, Tonya, da una sceneggiatura dell’attore e scrittore Ana Nogueira. Le riprese del progetto sarebbero iniziate questa settimana a Londra, in Inghilterra.

Nel film Supergirl del 1984, Alura e Zor-El erano interpretati rispettivamente da Mia Farrow e Simon Ward; i genitori adottivi non erano inclusi nel film. Nella recente serie televisiva Supergirl, diretta da Melissa Benoist, Alura è stata interpretata da Laura Benanti e successivamente da Erica Durance (Lois Lane di Smallville), mentre Zor-El è stato interpretato da Robert Gant e successivamente da Jason Behr. Jeremiah ed Eliza Danvers sono stati interpretati da una coppia di attori che hanno familiarità con il franchise di Superman : l’originale Supergirl cinematografica Helen Slater e l’Uomo d’Acciaio di Lois and Clark: The New Adventures of Superman Dean Cain. Supergirl: Woman of Tomorrow uscirà il 26 giugno 2026.

Jacob Elordi è un prigioniero di guerra nella prima immagine di The Narrow Road to the Deep North

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Jacob Elordi tornerà sui nostri schermi quest’anno: l’attore ha in programma numerosi progetti. L’attore, che ha raggiunto il successo internazionale con The Kissing Booth di Netflix, negli ultimi anni ci ha regalato alcune affascinanti interpretazioni, come quella di Emerald Fennell in Saltburn e quella della leggenda della musica Elvis in Priscilla di Sofia Coppola. Il prossimo film che lo vedrà protagonista è la serie limitata sulla Seconda Guerra Mondiale di Justin Kurzel e Shaun Grant, intitolata The Narrow Road to the Deep North e basata sul bestseller dell’autore di Richard Flanagan.

IndieWire ha svelato il primo sguardo alla serie ed è straziante. L’immagine vede Elordi nei panni di Dorrigo Evan, che a quanto pare è un prigioniero di guerra. Ha un’aria sconsolata, circondato da altri prigionieri, ed evoca un senso di rimpianto e di dolore. La serie sarà presentata in anteprima mondiale alla Berlinale 2025.

Di cosa parla “The Narrow Road to the Deep North”?

Jacob Elordi in The Narrow Road to the Deep North

Nella serie in arrivo, Elordi interpreta il protagonista Dorrigo Evans, un chirurgo dell’esercito australiano, che viene imprigionato in un campo di prigionia. Mentre il romanzo di Flanagan attraversa diversi periodi della vita di Evans – dalla sua relazione da giovane con la moglie dello zio alle sue esperienze in guerra fino a un uomo anziano consumato dal rimpianto, resta da vedere come i produttori hanno trattato la serie in arrivo. Kurzel, che ha diretto la serie in cinque parti, ha dichiarato in un comunicato,

“È fantastico per me e Shaun collaborare con un attore di talento come Jacob. ‘The Narrow Road to the Deep North’ aveva bisogno di una potente presenza di primo piano, e sembra che questo giovane attore e questo libro straordinario si siano incontrati al momento giusto”.

Sebbene la maggior parte dei dettagli sia tenuta strettamente nascosta, il titolo ufficiale dà un’idea di ciò che accadrà. “Un celebre eroe della Seconda Guerra Mondiale è perseguitato dalle sue esperienze in un campo di prigionia giapponese e dai ricordi di una relazione avvenuta poco prima della guerra in questo adattamento del romanzo di Richard Flanagan vincitore del Booker Prize nel 2013”. Elordi è accompagnato, tra gli altri, da Odessa Young, Ciarán Hinds, Olivia DeJonge e Simon Baker nella serie limitata.

Elordi è impegnato nel prossimo anno con numerosi progetti come Frankenstein di Guillermo del Toro, un’altra collaborazione con la Fennell per l’adattamento di Cime tempestose, la prossima stagione di Euphoria, la serie più amata dai fan, The Dog Star con Riddley Scott e molti altri.

Patrick Dempsey: il suo ritorno in Scream 7 è ufficialmente morto

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Giovedì scorso, il fandom di Scream è stato colpito da una notizia particolarmente dura dopo che è stato rivelato che Joel McHale, ex membro di Community, avrebbe recitato Scream 7, il prossimo settimo film come marito di Neve Campbell, Sidney Prescott. Non è che ci sia un litigio segreto tra l’attore comico e il seguito del franchise horror, ma si tratta di una scelta di casting che colpisce nel profondo quelli di noi che erano certi che il marito di Sidney sarebbe stato il detective Mark Kincaid di Patrick Dempsey. Tuttavia, c’era ancora chi sperava che il detective Kincaid, introdotto per la prima volta in Scream 3 del 2000, sarebbe apparso nel prossimo film in un modo diverso. Oggi quel sogno si è spento, poiché Entertainment Weekly ha confermato che Dempsey non sarà in alcun modo coinvolto in Scream 7.

Sappiamo che non possiamo sempre ottenere ciò che vogliamo e cercheremo di accettare McHale come nostro nuovo Mark, ma sarà davvero difficile. Per chi avesse bisogno di un ripasso, il detective Mark Kincaid, interpretato da Dempsey, è entrato a far parte della famiglia nel film Scream 3, diretto da Wes Craven. Il personaggio aveva il compito di tenere Sidney al sicuro, con una tensione romantica che cresceva mentre davano la caccia al nuovo Ghostface. Anche se non lo vedremo sullo schermo in nessuno dei film successivi, il personaggio di “Mark” è stato menzionato sia nel quinto che nel sesto titolo, come marito di Sidney. Naturalmente, il fandom ha creduto che il “Mark” in questione fosse il detective Mark Kincaid, ma il team creativo dietro Scream 7 ha fatto il vecchio bait and switch con l’annuncio di ieri.

Per essere chiari, noi – come comunità di fan di Scream – non stavamo semplicemente facendo un fan-casting di Dempsey per il film in uscita, visto che l’attore stesso aveva ventilato un suo possibile ritorno lo scorso autunno. A ottobre, l’attore di Grey’s Anatomy è apparso al Today Show, rivelando di essere stato in effetti in trattative per Scream 7, condividendo:

“Sto aspettando il copione. C’è stata una conversazione a riguardo. Non ho ancora visto nulla. Quindi, vedremo cosa succederà”.

Chiaramente, le trattative non si sono concluse nel modo in cui tutti speravamo, e il sostituto di Dempsey è stato ufficialmente presentato ieri. Al momento non è chiaro come le discussioni si siano interrotte, portando la produzione a muoversi in una direzione diversa.

L’altra famiglia slasher di Patrick Dempsey

Patrick Dempsey
Patrick Dempsey sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Ok, ora che Scream è uscito, non ci resta che rimanere estremamente pazienti e vigili in attesa del ritorno di Dempsey nell’attesissimo Thanksgiving 2 di Eli Roth. Il film originale, uscito nelle sale nel 2023, è stato subito un successo di pubblico e un sequel è già in lavorazione. Il film ha permesso a Dempsey di calarsi in un ruolo completamente diverso da quello in cui siamo abituati a vederlo e gli ha dato anche la possibilità di usare l’accento del New England che era stato costretto a tenere nascosto per la maggior parte della sua carriera. Sebbene non siano stati annunciati la trama e il cast del sequel dello slasher, speriamo sicuramente che Dempsey torni a ripulire gli avanzi.

Captain America: Brave New World, Anthony Mackie indossa la tuta nella nuova anteprima

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Un nuovo sguardo a Captain America: Brave New World è stato pubblicato e i biglietti per il sequel sono ora disponibili per l’acquisto negli USA. L’attesissima storia ambientata nel Marvel Cinematic Universe debutterà il 12 febbraio. I Marvel Studios hanno condiviso un nuovo filmato del film, che mostra Sam Wilson (Anthony Mackie) alle prese con diverse sfide come nuovo Capitan America. Julius Onah ha diretto Captain America: Brave New World. Il regista è stato precedentemente coinvolto nello sviluppo di The Cloverfield Paradox e Luce. Il sequel permetterà a Onah di giocare nella sandbox del MCU, mentre il franchise si prepara a chiudere la saga del Multiverso nei prossimi due anni.

Captain America: Brave New World seguirà Sam Wilson dopo aver abbracciato il ruolo dell’eroe titolare durante gli eventi di The Falcon e The Winter Soldier. Steve Rogers (Chris Evans) è stato orgoglioso di dare il suo scudo a Sam in Avengers: Endgame. Ma con Rogers in pensione, Wilson deve affrontare l’ascesa del Presidente Thaddeus Ross (Harrison Ford). Il personaggio, precedentemente interpretato da William Hurt, non ha mai amato gli Avengers. Come leader degli Stati Uniti d’America, Ross avrà l’opportunità unica di usare la sua posizione per scopi egoistici.

La sceneggiatura di Captain America: Brave New World è stata scritta da Julius Onah, Peter Glanz e Matthew Orton. La sceneggiatura è basata su una storia di Rob Edwards, Malcom Spellman e Dalan Musson. Spellman ha lavorato con i Marvel Studios durante lo sviluppo di The Falcon e The Winter Soldier. Il suo coinvolgimento nel sequel teatrale potrebbe garantire una transizione graduale dalla serie televisiva ai personaggi coinvolti.

 

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreterà la cattiva Diamondback, mentre Giancarlo Esposito sarà Sidewinder. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America.

Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, i doppiatori del film non sono ancora stati contattati

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Il 17 dicembre  la Sony Pictures ha annunciato che Spider-Man: Beyond the Spider-Verse ha trovato i suoi registi in Bob Persichetti e Justin K. Thompson. Una notizia arrivata ben nove mesi dopo quella che doveva inizialmente essere la data d’uscita dell’atteso terzo film d’animazione dedicato a Miles Morales. Persichetti ha già fatto parte del team di regia di Spider-Man: Into the Spider-Verse e ha prodotto esecutivamente Spider-Man: Across the Spider-Verse. Thompson, invece, era un designer di produzione del primo film ed è entrato a far parte del team di regia del sequel insieme a Joaquim Dos Santos e Kemp Powers.

Il produttore esecutivo e sceneggiatore Chris Miller ha poi spiegato che il duo era legato al film fin dall’inizio, anche se l’annuncio tardivo ha fatto poco per tranquillizzare i fan preoccupati di quanto tempo ancora ci vorrà per portare questo terzo film nelle sale. Purtroppo, arriva ora un altro deludente aggiornamento da parte del doppiatore di Miles G. Morales, Jharrel Jerome, visto ora come protagonista di Inarrestabile (qui la recensione). Parlando con Decider, all’attore è stato chiesto se avesse iniziato la produzione del threequel e ha risposto: “No, mi piacerebbe. Non abbiamo ancora iniziato. Ci sono molte cose in fase di definizione, ma buone”.

I piani originali prevedevano l’uscita di Spider-Man: Beyond the Spider-Verse l’anno scorso, ma il film non ha ancora una data. Il 2025 è sicuramente fuori discussione e, in base a questo e ad altri aggiornamenti, anche il 2026 potrebbe non essere garantito. Gli scioperi hollywoodiani del 2023 hanno naturalmente rallentato il tutto, per cui ad ora sembra più probabile che il film possa essere pronto tra la seconda metà del 2026 e il 2027. Non resta dunque che attendere, sperando di avere aggiornamenti più favorevoli riguardo a questo progetto.

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Di cosa parla Spider-Man: Beyond the Spider-Verse?

Il film affronterà le conseguenze del finale cliffhanger di Spider-Man: Across the Spider-Verse, con Miles Morales (Shameik Moore) bloccato in un universo alternativo con una versione più cattiva di se stesso (Jharrel Jerome). “Ecco cosa posso promettere, e l’ho detto a proposito del secondo quando eravamo nel mezzo: Phil Lord, Chris Miller, tutti, i produttori di questo film, i registi che porteranno… Quello che hanno fatto nel primo è che tutti i registi sono diventati produttori esecutivi. Quindi continuano ad aggiungersi. Quello che posso promettere è che non si fermeranno finché non sarà eccellente”, ha confermato a ComicBook.com l’attore di Peter B. Parker, Jake Johnson.

 “E se questo significa che ci vuole un po’ più di tempo, se questo significa che è ancora più grande, se questo significa che è più lungo – non giocano secondo le regole di nessuno. Lavorano molto duramente. Come attori, siamo sempre scioccati quando ci chiamano per registrare l’ultimo film. Credo che sia stato un mese prima della proiezione, quando non riuscivamo a credere che stessimo ancora registrando. Quindi non hanno intenzione di mollare fino a quando non sarà grandioso e non ho altro che fiducia in loro. Ma per quanto riguarda la possibilità di svelare qualcosa [sulla storia], non posso farlo”.

Spider-Man: Beyond the Spider-Verse non ha al momento una data di uscita.

The Mandalorian & Grogu: il ruolo di Sigourney Weaver potrebbe essere stato svelato

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La tre volte candidata all’Oscar Sigourney Weaver è una vera e propria leggenda del genere fantascientifico, essendo apparsa in film del calibro di Ghostbusters, Avatar e nei primi quattro film di Alien, dove ha interpretato l’iconica Ellen Ripley. La Weaver ha anche interpretato il cattivo nella serie Netflix The Defenders, ma il suo periodo nel Marvel Cinematic Universe è durato poco quando il suo personaggio è stato prematuramente ucciso. I fan si sono dunque spesso chiesti se la Weaver avrebbe mai potuto fare un viaggio nella Galassia lontana, lontana ed ecco che qualche mese fa è stato riportato che era in trattative per un ruolo chiave in The Mandalorian & Grogu della Lucasfilm.

In una recente intervista con Deadline, la Weaver ha poi confermato di aver firmato per il film. “Avrò un ruolo in The Mandalorian & Grogu [che sarà diretto da Jon Favreau]. Ho incontrato Grogu per la prima volta l’altro giorno. Lo sto girando prima di andare a Londra per The Tempest alla fine dell’anno”. In quell’occasione, la Weaver non ha rivelato alcun dettaglio sul suo personaggio, ma Jeff Sneider di The Hot Mic sostiene di sapere chi interpreterà nel film. Secondo lui, la Weaver avrà un ruolo in realtà piuttosto secondario nel ruolo di un colonnello della Nuova Repubblica di nome Bishop.

Come ogni fan di Aliens – Scontro finale degno di nota saprà, questo è quasi certamente un cenno diretto all’androide sintetico di Lance Henriksen nel sequel di James Cameron. Altri rumor negli scorsi mesi avevano suggerito che la Weaver interpreterà un cattivo nel film, quindi forse questo Colonnello Bishop si rivelerà un traditore della causa. Sneider ha poi anche confermato le voci precedenti secondo cui Jon Favreau avrebbe diretto alcune scene d’azione a distanza per circa tre settimane dopo aver contratto la COVID l’anno scorso.

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Sigourney Weaver è Ellen Ripley in Aliens – Scontro finale.

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The Mandalorian & Grogu, tutto quello che sappiamo sul film

Jon Favreau sta producendo e dirigendo il film insieme alla presidente della Lucasfilm Kathleen KennedyDave Filoni, CCO della Lucasfilm ed ex direttore supervisore dell’amata serie animata Star Wars: The Clone Wars. “Ho amato raccontare storie ambientate nel ricco mondo creato da George Lucas”, ha detto in precedenza Favreau. “La prospettiva di portare il mandaloriano e il suo apprendista Grogu sul grande schermo è estremamente emozionante”.

La serie di tre stagioni The Mandalorian è stata generalmente ben accolta da fan e critici. Una quarta stagione è già in fase di sviluppo presso Lucasfilm, con l’obiettivo di riallacciarsi agli eventi di Ahsoka e di altri show Disney+ di Star Wars.

Si sa molto poco del film, incluso il suo posizionamento nella cronologia di The Mandalorian e chi altro dovrebbe recitare oltre a Pascal. Sappiamo che star di Alien Sigourney Weaver sarà nel film, anche se i dettagli sul suo personaggio sono ancora segreti, mentre Jeremy Allen White di The Bear è stato recentemente scritturato per interpretare il “buffo” Rotta the Hutt.

I dettagli sulla trama di The Mandalorian & Grogu sono stati difficili da ottenere, quindi il casting di Jeremy Allen White come figlio di Jabba fornisce il primo vero assaggio di ciò che potrebbe essere in serbo per il cacciatore di taglie titolare e il suo adorabile figlio adottivo.

La serie Disney+ The Mandalorian è ambientata negli anni successivi agli eventi di Star Wars: Il ritorno dello Jedi del 1983, in cui la Principessa Leia (Carrie Fisher) strangola a morte Jabba. La recente serie spin-off The Book of Boba Fett ha rivelato che l’assenza di Jabba ha lasciato un vuoto di potere tra i boss del crimine organizzato su Tatooine; due cugini di Jabba si giocano il suo territorio, ma vengono sconfitti da Boba Fett (Temuera Morrison), che prende il sopravvento. Sembra probabile che, con il figlio di Jabba in qualche modo coinvolto nel nuovo film, anche Boba Fett e il suo vice Fennec Shand (Ming-Na Wen) saranno coinvolti.

The Mandalorian & Grogu uscirà nelle sale il 22 maggio 2026.

Il vostro amichevole Spider-Man di quartiere vanterà un’uscita su Disney+ molto particolare

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Disney+ ha iniziato a promuovere la serie della Marvel Animation Il Vostro Amichevole Spider-Man di quartiere solo un mese prima del lancio (qui il trailer diffuso a dicembre) e ora – stando a quanto riportato da Comicbookmovie – il suo programma di uscita rappresenterà altrettanto un unicum. Il 29 gennaio ci sarà infatti una première di due episodi. La settimana successiva, il 5 febbraio, verranno rilasciati tre episodi nello stesso giorno. Lo stesso vale per il 12 febbraio, prima che la serie si concluda il 19 febbraio con gli ultimi due episodi.

In sostanza, i Marvel Animation hanno in programma di distribuire l’intera serie di 10 episodi in sole quattro settimane. Da un lato, questo sarà sicuramente accolto con favore dai fan che potranno godersi Il Vostro Amichevole Spider-Man di quartiere nell’arco di un solo mese piuttosto che in nove o dieci settimane. Dall’altro, potrebbe sembrare un modo per far concludere quanto prima l’esperienza legata a questa serie per farla subito dimenticare. Per ora si tratta solo di speculazioni, ma lo stesso approccio è stato adottato con Echo, una serie che è stata rilasciata sulla piattaforma nella sua interezza e di cui non si è poi più parlato.

Data l’importanza del supereroe protagonista, ci si augura naturalmente che non sia così, anche se va sottolineato che l’embargo sulle recensioni non cesserà fino alla prima della serie, che normalmente è un modo per impedire che giudizi negativi possa influenzare con largo anticipo i possibili spettatori. Ad ogni modo, le aspettative nei confronti della serie sono già piuttosto alte, dovendo anche andare a competere con titoli molto amati come Spider-Man: The Animated Series e The Spectacular Spider-Man. Resta da vedere come si confronterà con queste serie.

La trama e il cast vocale di Il Vostro Amichevole Spider-Man di quartiere

Il Vostro Amichevole Spider-Man di quartiere segue Peter Parker nel suo percorso per diventare un eroe, con un viaggio mai visto prima e uno stile che celebra le radici del personaggio nei fumetti. Nella versione originale, il ricco cast vocale comprende Hudson Thames, Colman Domingo, Eugene Byrd, Grace Song, Zeno Robinson, Hugh Dancy e Charlie Cox. Head writer è Jeff Trammell e Mel Zwyer è il supervising director. Brad Winderbaum, Kevin Feige, Louis D’Esposito, Dana Vasquez-Eberhardt e Trammell sono gli executive producer.

Le Cronache di Narnia: il film di Greta Gerwig per Netflix verrà distribuito al cinema

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Sembra che Greta Gerwig abbia sfruttato il suo potere di regista di Barbie per convincere Netflix a concederle l’ampia distribuzione nelle sale cinematografiche che desiderava per Le Cronache di Narnia, il suo adattamento della serie di libri fantasy di C.S. Lewis. Come riportato da Variety, dopo mesi di trattative, Imax ha annunciato che il film sarà distribuito esclusivamente sui suoi schermi in tutto il mondo per due settimane prima del debutto del film su Netflix. L’uscita è attualmente prevista per il 26 novembre del 2026. Il film debutterà dunque su Netflix a metà dicembre.

Il lancio in Imax è una rarità per lo streamer, che concede uscite limitate nelle sale cinematografiche solo in vista di possibili candidature durante la stagione dei premi, proprio come avvenuto per come Emilia Perez e Maria, ma preferisce soprattutto che i suoi film, in particolare quelli più ampiamente commerciali, debuttino direttamente sulla sua piattaforma. Ci sono state però delle eccezioni. Nel 2022, ad esempio, Netflix ha permesso a Glass Onion: A Knives Out Mystery di avere un’esclusiva di una settimana in più di 600 sale, la sua uscita in sala più ampia di sempre.

Altri operatori di streaming hanno adottato un approccio meno rigido alla distribuzione nelle sale, con Amazon e Apple che hanno fatto debuttare i film nei cinema e hanno permesso che venissero proiettati per settimane, o addirittura mesi, prima di apparire sui loro servizi di streaming. Questo ha fatto sì che Netflix non riuscisse ad accaparrarsi alcuni progetti che volevano essere proiettati prima nelle sale cinematografiche. Per soddisfare ora le forti richieste, sembra dunque che il colosso dello streaming permetterà ai fan della saga di poter vedere il nuovo adattamento di Le Cronache di Narnia sul grande schermo.

Cosa sappiamo dell’adattamento di Le Cronache di Narnia di Greta Gerwig

Nel 2018, Netflix ha annunciato che avrebbe sviluppato nuove serie e progetti cinematografici basati sulla serie Le cronache di Narnia di Lewis. Nel 2020 ha arruolato Greta Gerwig, che è stata candidata all’Oscar per la regia di Lady Bird e ha curato anche un acclamato adattamento di Piccole donne. La sua stella ha continuato a crescere negli anni successivi. Nel 2023, la Gerwig ha infatti diretto Barbie , che è stato il film di maggior incasso del 2023, guadagnando quasi 1,5 miliardi di dollari in tutto il mondo e diventando un fenomeno rosa acceso. Non resta ora che attendere che vengano diffuse maggiori notizie riguardo questo suo nuovo atteso progetto.

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Warcraft – L’inizio: dal cast al sequel, tutto quello che c’è da sapere sul film

Negli ultimi trent’anni l’industria videoludica ha raggiunto traguardi artistici estremamente importanti, influenzando spesso e volentieri le altre forme d’arte esistenti. In particolare, molti videogiochi di successo hanno poi trovato nuova vita anche al cinema, con film basati sulle loro storie e i loro personaggi. Così è stato anche per Warcraft: Orcs & Humans (anche noto come Warcraft I), il videogioco sviluppato dalla Blizzard Entertainment nel 1994. Questo titolo è infatti stato adattato per il cinema con il film intitolato Warcraft – L’inizio (qui la recensione), diretto nel 2016 da Duncan Jones, già regista di Source Code, un film con dinamiche da videogioco.

Da tempo circolava ad Hollywood l’intenzione di dar vita ad un adattamento di Warcraft, gioco fantasy incentrato sugli scontri tra umani, orchi e altre specie di creature. Adattare tale universo narrativo ha però richiesto molto tempo e in un primo momento ad occuparsi della regia doveva essere il celebre Sam Raimi. Con l’uscita dal progetto di questi e l’ingresso di Jones, il film venne ricostruito affinché ci fosse più equilibrio tra i personaggi umani e quelli appartenenti alla specie degli orchi. Per Jones, infatti, questi ultimi non potevano essere i soli cattivi, poiché la cosa avrebbe reso il film troppo banale.

Warcraft venne però poi poco apprezzato dalla critica e dai fan del gioco, che lamentarono in particolare troppe semplificazioni dell’universo raccontato dai videogiochi. Al di là di ciò, il film è però un buon blockbuster per chi è in cerca di una visione spensierata. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà utile approfondire alcune curiosità relative ad esso. Proseguendo nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai sequel inizialmente previsti. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Warcraft - L'inizio cast
Robert Kazinsky in Warcraft: L’inizio © 2015 – Universal Pictures

La trama di Warcraft – L’inizio

Il pacifico regno di Azeroth è sul piede di guerra e la sua civiltà è costretta ad affrontare una terribile stirpe di invasori: i guerrieri Orchi in fuga dalla loro terra agonizzante sono pronti, sotto la guida di Gul’dan, a colonizzarne un’altra. Quando il portale che collega i due mondi si apre, un esercito va incontro alla distruzione, mentre l’altro rischia l’estinzione. Da fronti opposti, un gruppo di eroi affronterà un conflitto che deciderà il destino delle loro famiglie, dei loro popoli e della loro terra. Anduin Lothar, comandante militare del regno di Azaroth, si troverà dunque a dover affrontare la guerra più pericolosa di tutta la sua vita.

Il cast e i personaggi del film

Protagonista del film è l’attore Travis Fimmel, che interpreta Anduin Lothar, carismatico cavaliere che ha sacrificato tutto per proteggere il suo regno. L’attore accettò con interesse il ruolo, che prevedeva il dover recitare attraverso la tecnologia della motion capture. Fimmel ha però dichiarato di non aver mai sentito parlare di Warcraft prima di essere scelto per il film. L’attore Ben Foster interpreta invece Mdivh, Guardiano di Tirisfal, un protettore misterioso dotato di un enorme potere magico. Dominic Cooper, invece, recita nel ruolo di re Llane Wrynn, sovrano del regno umano di Azeroth.

Sono poi presenti gli attori Toby Kebbell nei panni di Durotan, nobile capoclan dei Lupi Bianchi, e Daniel Wu in quelli di Gul’dan, sinistro stregone Orco guidato da un bramoso desiderio di potere. La candidata all’Oscar Ruth Negga è lady Taria Wrynn, regina di Azeroth e sorella di Anduina. Paula Patton, invece, interpreta Garona la Mezz’Orchessa, un’ibrida Orco/Draenei nonché collegamento tra l’Alleanza e l’Orda. Robert Kazinsky, infine, è Orgrim Martelfato, secondo in comando e amico di Durotan, un Orco dalla straordinaria astuzia e tatticamente brillante, Orgrim è anche un guerriero coraggioso, destinato a brandire il leggendario Martelfato.

Toby Kebbell in Warcraft L'inizio
Toby Kebbell in Warcraft L’inizio © 2015 – Universal Pictures

Il sequel di Warcraft – L’inizio

Con un finale aperto, Warcraft – L’inizio lascia altrettanto aperte le porte ad un sequel, per il quale Jones ha espresso interesse a tornare come regista. Nel giugno del 2018, Jones ha però twittato che le possibilità che Warcraft ottenga un sequel “non sembrano buone“, per via del fatto che il film non è riuscito a raggiungere il pareggio al botteghino ed è stato anche afflitto da recensioni negative. Nel settembre 2020, è stato riferito che Legendary stava sviluppando un nuovo film, ma da quel momento non sono più state diffuse notizie a riguardo, portando i più a ritenere che il progetto potrebbe essere stato abbandonato.

Sappiamo però che con un sequel Jones aveva previsto di esplorare ulteriormente il conflitto tra l’Orda e l’Alleanza, con l’Orda che avrà la meglio quando imparerà a forgiare le armature. Ha anche accennato agli archi narrativi di Khadgar e Lothar. La forza trainante dei sequel di Warcraft sarebbe poi stata l’ascesa dell’orco Go’el, figlio di Durotan. Nei giochi di Warcraft, Go’el si ribattezza “Thrall” e alla fine diventa il leader dell’Orda. Jones aveva infatti dichiarato dopo una proiezione di Warcraft nel 2017: “Per me l’idea nel corso dei tre film sarebbe che Thrall realizzi quella visione di Durotan per creare una nuova patria per gli Orchi”.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Warcraft – L’inizio grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 17 gennaio alle ore 21:20 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Running with the Devil – La legge del cartello: la spiegazione del finale del film

Negli ultimi anni l’attore Nicolas Cage ha partecipato ad alcuni film che gli hanno permesso di guadagnare nuova popolarità dopo un periodo ricco di opere poco riuscite. Titoli come USS Indianapolis, 211 – Rapina in corso e 2030 – Fuga per il futuro hanno infatti rappresentato il fondo della carriera del premio Oscar. Oltre a questi, un altro film molto poco apprezzato ma imperdibile per i fan di questo tipo a cui l’attore ha partecipato è Running with the Devil – La legge del cartello, scritto e diretto nel 2019 da Jason Cabell, qui al suo primo film come regista unico del progetto (nel 2016 aveva infatti co-diretto Smoke Filled Lungs).

Si tratta dunque di un film ambientato nel contesto del narcotraffico, nel quale si muovono personalità complesse che sfuggono alle definizioni di bene e male. Tra corruzione e illeciti, il confine tra questi due poli viene spesso e volentieri oltrepassato più volte nel corso del film, portando lo spettatore a doversi dunque confrontare con una realtà sfuggente e difficile da comprendere. Di certo, il film offre però un preciso svolgimento di tutti i personaggi coinvolti, offrendo inoltre numerosi colpi di scena ed elementi che non mancheranno di entusiasmare i fan di questo genere. 

Running with the Devil – La legge del cartello è dunque un titolo da non perdere, specialmente se si è affascinati da questi racconti ambientati in vere e proprie terre di nessuno, dove si decidono le sorti di intere comunità. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Nicolas Cage in Running with the Devil - La legge del cartello
Nicolas Cage in Running with the Devil – La legge del cartello

La trama di Running with the Devil – La legge del cartello

Il film è ambientato tra la Colombia e il confine tra Messico e Stati Uniti, sulla rotta di uno dei principali traffici di cocaina a livello mondiale. In questo contesto, Il Capo, boss di un potente cartello della droga, viene a sapere del sabotaggio delle sue spedizioni verso gli Stati Uniti e manda ad indagare due dei suoi uomini più fidati, Il Cuoco e L’Uomo. I due partono così per un viaggio a ritroso, seguendo la catena di approvvigionamento della droga per identificare la fonte del problema. Lungo la strada, però, si devono confrontare con la dura realtà di quel mondo, segnato dal tradimento, dall’avidità e da pericoli estremi.

Nello stesso tempo, due agenti della DEA, l’agenzia federale americana anti-droga, guidata dall’Agente Responsabile, sta conducendo un’operazione per smantellare il cartello della droga, mettendosi pertanto in rotta di collisione con i due malviventi. Uno scontro tra le due parti sarà presto inevitabile. Mentre dunque la rete si stringe intorno ai vari attori coinvolti nel traffico di droga, si dipana una storia di sopravvivenza, dove tutti cercano di proteggere i propri interessi. In un mondo in cui i confini tra il bene e il male sono spesso confusi, si scatena quindi una corsa contro il tempo, in cui tutti cercano di salvare il possibile prima dell’inevitabile resa dei conti. 

Il cast di attori

Nel film, nessun personaggio ci viene presentato con il suo vero nome, bensì con dei soprannomi che in un certo senso ne descrivono le qualità o l’attività svolta. Protagonista di Running with the Devil – La legge del cartello è dunque il già citato Nicolas Cage, nei panni di Il Cuoco, mentre Laurence Fishburne ricopre il ruolo di L’Uomo. I due sono qui tornati a condividere lo schermo a quasi 40 anni da Rusty il selvaggio (1983) e Cotton Club (1984), entrambi diretti dallo zio di Cage, Francis Ford Coppola. L’attrice Leslie Bibb – recentemente vista anche in La babysitter – Killer Queen –, invece, interpreta l’Agente Responsabile. 

Completano poi il cast gli attori Barry Pepper nei panni di Il Capo e Adam Goldberg in quelli di Lo Spione. Entrambi sono divenuti noto dopo aver recitato in Salvate il soldato Ryan. In Running with the Devil vi sono poi Clifton Collins Jr. (Westworld) nel ruolo di Il Contadino, Cole Hauser (Will Hunting – Genio ribelle) in quello di Il Boia e Peter Facinelli (Carlisle Cullen nella saga di Twilight) nel ruolo di Numero Uno. Infine, Natalia Reyes è La Donna e Marie Wagenman ricopre il ruolo di La Bambina.

Running with the Devil - La legge del cartello Nicolas Cage
Nicolas Cage in Running with the Devil – La legge del cartello

Il finale del film

Il film è tutto incentrato sulla cocaina, dal raccolto all’approvvigionamento fino alla diffusione tra le strade. Mentre le autorità cercano costantemente di interrompere il percorso, il cartello della droga si assicura che tutto vada secondo i propri piani. Entrambe le parti sono talmente investite in questo gioco del gatto e del topo che la domanda diventa prevalente: Dove finisce? Alla fine del film, vediamo che Il Cuoco uccide L’Uomo. Da qui, siamo sicuri che non ci saranno più morti per la nuova droga che L’Uomo ha creato. In questo modo, si risolve il problema delle uccisioni indesiderate di persone che acquistano droga.

Ma nel quadro generale, c’è qualcosa che si risolve? Certo, un pezzo dell’intero racconto si risolve proprio con la morte dell’Uomo. Ma il cartello è ancora attivo. E Il Cuoco ne è una parte importante. Quindi, su questa base, nulla viene realmente interrotto con l’uccisione dell’Uomo. Era solo una pedina in questo gioco e la sua morte non ha alcuna importanza. Ma nell’inquadratura finale del film, Il Cuoco viene a sua volta ucciso dall’“Agente incaricato”. Quindi, dal punto di vista delle figure autoritarie, si può dire che gli agenti della DEA sono riusciti a interrompere la pista della droga uccidendo uno dei principali gestori.

Quindi, in parole povere, la pista della droga finisce qui. Oppure no? Nella scena a metà dei titoli di coda, si vede di nuovo l’agricoltore che trasporta più volte sacchetti pieni di cocaina grezza. Da questa sola immagine, il regista afferma ci comunica che la pista della droga è ancora in corso, e forse non finirà mai. Quello di Running with the Devil – La legge del cartello è dunque un finale piuttosto cupo, che ci ricorda dell’ampiezza di questi giri criminali e della loro apparente capacità di riorganizzarsi con sempre nuove figure al loro vertice.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Running with the Devil – La legge del cartello grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 17 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Changeling: la storia vera dietro il film con Angelina Jolie

Changeling: la storia vera dietro il film con Angelina Jolie

L’instancabile Clint Eastwood ha nel 2008 consegnato al cinema e ad i suoi spettatori due tra i più apprezzati film della sua filmografia recente. Si tratta di Gran Torino e Changeling (qui la nostra recensione). Quest’ultimo, presentato in concorso al Festival di Cannes di quell’anno, è basato su una vicenda realmente accaduta nella Los Angeles del 1928, che ha per protagonista una madre a cui, dopo la scomparsa del figlio, ne viene riportato uno che lei riconoscere non essere il suo. Una storia che permette al regista di affrontare tematiche e questioni sempre attuali, con risvolti che danno ulteriormente prova delle grandi emozioni che Eastwood sa confezionare in modo mai furbo o scontato.

Autore della sceneggiatura è J. Michael Straczynski, che per anni si documentò circa gli eventi narrati nel film, arrivando infine a dar vita ad una storia che nessuno sembrava voler produrre. Fu l’interesse di Eastwood e del premio Oscar Ron Howard a consentirgli infine di trovare i finanziamenti necessari. Originariamente, inoltre, sarebbe dovuto essere proprio Howard a dirigere il film, ma essendo impegnato su altri set decise di lasciare tale ruolo a Eastwood. Noto per la sua celerità nel girare i film, questi terminò le riprese in soli 43 giorni, durante i quali si concentrò in particolare nel ricreare fedelmente la Los Angeles degli anni Trenta.

Al momento dell’arrivo in sala, il film venne accolto in maniera particolarmente positiva dalla critica, che elogiò in particolare la sceneggiatura e le interpretazioni dei protagonisti. Anche al box office il film si affermò come un buon successo, incassando a livello globale circa 113 milioni di dollari a fronte di un budget di 55. Di Changeling si è parlato a lungo nel corso della stagione, essendo poi divenuto anche uno dei principali protagonisti per la corsa ai premi cinematografici. Ancora oggi viene ricordato come un ottimo esempio della classicità di Eastwood, il quale riesce allo stesso tempo ad essere profondamente innovativo nelle sue scelte e nel modo di trattare i temi della storia.

Changeling cast
Angelina Jolie in Changeling

La trama di Changeling

Nella Los Angeles del 1928, Christine Collins è una madre nubile che vive insieme al figlio Walter, di nove anni. I due possiedono una vita modesta, con un appartamento in un quartiere popolare della periferia e il lavoro di lei come centralinista in una società telefonica. Per la donna questa tranquillità viene sconvolta nel momento in cui rientrando in casa dopo una giornata di lavoro non trova più l’amato figlio. Denunciata subito la scomparsa alla polizia, questa inizia a condurre delle indagini a riguardo. Dopo diversi mesi, però, nulla è stato scoperto circa le sorti del bambino, e l’opinione pubblica inizia ad accusare le forze dell’ordine di incompetenza. Christine, nel frattempo, non perde la speranza di poter riabbracciare un giorno suo figlio.

Ciò sembra finalmente divenire realtà nel momento in cui la polizia contatta la donna affermando di aver ritrovato Walter. Al momento della riconsegna alla madre, tramite un incontro pubblico a cui partecipa anche la stampa, Christine si rende però conto che il bambino che ha davanti non è il suo. Da qui ha per lei inizio una feroce battaglia tra prove e ricerche, con la quale tenta di dimostrare che quanto dice è vero, che il suo vero figlio è ancora lì fuori da qualche parte. Scontrandosi contro le autorità, la donna arriverà a comprendere come l’opinione pubblica possa essere facilmente manipolata, e come purtroppo non sia l’unica donna a denunciare un simile evento.

Il cast del film

Molto del successo del film si basa anche sull’interpretazione della sua protagonista. Diverse attrici si proposero per il ruolo, ma il regista insistette affinché fosse Angelina Jolie ad ottenere la parte. Secondo Eastwood, infatti, l’attrice possiede un volto che si sposa perfettamente con il canone dell’epoca in cui è ambientata la storia. La Jolie, tuttavia, era inizialmente riluttante ad accettare la parte, poiché essendo lei stessa madre avvertiva un certo turbamento nei confronti della storia narrata. La presenza di Eastwood la convinse infine ad accettare, nonostante dichiarerà poi di aver avuto molta difficoltà a relazionarsi con il personaggio. Per la sua struggente interpretazione, infine, la Jolie ottenne una nomination al premio Oscar come miglior attrice protagonista.

Accanto a lei, nel film, si ritrova l’attore Jeffrey Donovan nei panni del capitano di polizia J. J. Jones. Per l’importante ruolo del reverendo Gustav, invece, Eastwood richiese fortemente la partecipazione di John Malkovich. Il regista era convinto che questi avrebbe apportato nuove sfumature ad un personaggio per lui insolito. Nel ruolo dell’assassino Gordon Stewart Northcott vi è invece Jason Butler Harner, qui al suo primo ruolo cinematografico. Questi ottenne il ruolo dopo numerosi provini, durante i quali riuscì a dimostrare di poter dar vita ad una follia che non risultasse già vista sul grande schermo. Amy Ryan, divenuta celebre grazie a Gone Baby Gone, ha invece ricoperto il ruolo di Carol Dexter, ottenendo tale parte con un video provino.

Angelina Jolie in Changeling
Angelina Jolie in Changeling

La storia vera dietro al film Changeling

Prima di riportare in forma di sceneggiatura la storia raccontata nel film, Straczynski si imbatté nella storia di Christine Collins e del suo figlio scomparso già nel 1983, mentre lavorava come corrispondente per un telegiornale. Dopo numerose ricerche egli arrivò così ad ottenere una panoramica più ampia su un caso finito per anni nel dimenticatoio. La storia della Collins ha infatti inizio il 10 marzo del 1928, quando denuncia la scomparsa di suo figlio Walter. Come viene poi narrato anche nel film, la donna inizia una disperata ricerca che non sembra però portare a nessun risultato concreto. Dopo cinque mesi, la polizia consegna così alla donna un bambino che però lei non riconosce come Walter.

Per la sua insistenza nel chiedere che venga ritrovato il suo vero figlio, Christine si ritrova infine ricoverata in un ospedale psichiatrico, giudicata priva di salute mentale. Dopo dieci giorni, viene però liberata nel momento in cui il bambino consegnatole confessa di non essere il vero Walter. La Collins denuncia allora la polizia, ottenendo l’allontanamento del capitano. Nel frattempo, emerge la personalità di Gordon Northcott, immigrato canadese accusato di aver torturato e ucciso diversi bambini. La madre di Northcott, Sarah Louise Northcott, confessò alla fine del 1928 la sua partecipazione all’omicidio di Walter Collins, tra le vittime del figlio.

Tuttavia, al momento della sua impiccagione, avvenuta nel 1930, Gordon chiese di incontrare la Collins e a lei dichiarò di non avere nulla a che fare con suo figlio. La stessa Sarah Northcott ha poi tentato di revocare la sua confessione e ha fornito altre dichiarazioni frammentarie e incoerenti. Nel 1935 viene infine ritrovato David Clay, uno dei bambini rapiti. Questi racconta della sua fuga insieme ad altri bambini, tra cui vi sarebbe stato anche Walter. Le speranze di Christine si riaccendono, e la donna continuerà per anni a cercare il figlio. Tuttavia, nel 1964 la donna muore senza aver scoperto nulla e senza aver potuto riabbracciare il suo piccolo.

Changeling significato titolo
Angelina Jolie in Changeling

 

Il significato del titolo

Il titolo Changeling si deve all’omonima creatura fantastica tipica del folklore europeo. Di essa si narra che sia un essere molto simile alle fate e sia attratto dai bambini tanto da rapirli sostituendoli con i propri perché al contrario dei loro neonati (deformi e spesso malati) sono belli e sani. Secondo altre fonti invece li rapirebbero solo per “succhiarne” l’energia vitale o per nutrirsene. Il sostituto si può riconoscere perché è estremamente intelligente, molto più di un bambino umano normale, ma impacciato nei movimenti e con un comportamento molto diverso da quello umano. Lo sceneggiatore J. Michael Straczynski si è dunque basato su tale leggenda per dare il titolo al racconto.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi dovesse ancora vederlo, è possibile fruire di Changeling grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Prime Video e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 17 gennaio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Scissione – Stagione 2: la spiegazione del finale dell’episodio 1

Dopo le conseguenze dello scioccante finale della prima stagione, il finale dell’episodio 1 della stagione 2 di Scissione fornisce un indizio intrigante sul collegamento tra il lavoro di Mark alla MDR e la signora Casey. Come ricordiamo in questo recap, la stagione 1 è iniziata lentamente, ma ha costruito gradualmente la sua storia fino a un finale da brivido. Nei momenti finali, la stagione 1 dello show fantascientifico di Apple TV+ ha poi mostrato come gli interni siano riusciti a eseguire il protocollo Overtime Contingency per dare un’occhiata alla vita degli esterni.

Invece di esplorare appieno l’impatto delle azioni degli interni sul mondo esterno, l’episodio di apertura della seconda stagione di Scissione si limita però ad accennare al fatto che tutti loro sono stati celebrati come eroi per aver spifferato tutto a Lumon. L’episodio si concentra principalmente sul modo in cui Lumon sta cambiando il suo approccio nei confronti degli interni, dando loro più libertà e autonomia sul posto di lavoro. Tuttavia, un’analisi più approfondita di molti dettagli del finale di questo episodio della seconda stagione suggerisce che lo scopo di Lumon è più particolare di quanto sembri.

Cosa rivela il finale dell’episodio 2×01 di Scissione su Mark e Gemma/Casey

Nel finale dell’episodio 2×01 di Scissione, Mark e gli altri dipendenti della MDR ricominciano a lavorare. Non appena Mark ordina i numeri sul suo schermo in cestini, la puntata passa a un altro schermo del computer in cui compare Gemma con gli stessi cestini in basso. Anche la barra di avanzamento, con il nome del file “Cold Harbor”, mostra lo stesso numero su entrambi gli schermi. Questa breve scena lascia intendere che Mark potrebbe lavorare sul file di Gemma.

Dopo la prima stagione, molti spettatori hanno teorizzato che il dipartimento MDR potrebbe aiutare Lumon a perfezionare i chip della buonuscita classificando le emozioni umane nei quattro “temperamenti” di Kier Eagan: “Guai, divertimento, paura e cattiveria”. In parole povere, i lavoratori stanno eseguendo l’apprendimento automatico per garantire che i chip rendano gli esseri umani più malleabili o compiacenti. Mark sta lavorando specificamente sul file di Gemma perché la conosce meglio di chiunque altro. Se questo è vero, Gemma è stata rimandata nella sala prove nel finale della prima stagione di Scissione perché ha mostrato una parvenza di emozioni umane, rendendola un’impiegata non ideale.

Sarah Bock in Scissione
Sarah Bock in Scissione

Il significato di “Cold Harbor” sullo schermo di Mark

Anche se i dettagli e lo scopo di “Cold Harbor” saranno probabilmente rivelati più avanti nella seconda stagione di Scissione, Mark e Gemma stanno inconsapevolmente lavorando insieme per aiutare Lumon. Lo schermo nei momenti finali dell’episodio suggerisce anche che Mark sta lavorando alla 25esima iterazione di Gemma, suggerendo che l’ha perfezionata fin dall’inizio. Questo spiegherebbe perché Mark ha avuto il suo “colpo di fortuna da matricola” dopo essersi unito alla Lumon: stava sempre lavorando sul file di una persona familiare all’MDR.

Il significato di “Cold Harbor” rimane sconosciuto, ma potrebbe avere a che fare con la tecnologia criogenica. Dopo l’incidente, Gemma deve essere stata tenuta in uno stato di sospensione, forse in conservazione criogenica. Per questo motivo, non ha un’uscita e si ritiene che sia morta. Oppure, “Cold Harbor” potrebbe semplicemente significare che, attraverso il processo di perfezionamento, Lumon intende trasformarla in un individuo più “freddo”, incapace di provare emozioni umane complesse, ma in grado di servire come dipendente ideale.

Perché Irving decide di tornare alla MDR nel finale dell’episodio

L’episodio 2×01 di Scissione lascia inoltre intendere che l’interno di Helly potrebbe non essere tornato. Al contrario, l’esterno, Helena, potrebbe essere entrato volontariamente nell’ufficio per tenere d’occhio tutti gli altri dipendenti della Lumon. Anche se questo non è confermato, potrebbe spiegare perché si sia inventata di parlare con un giardiniere durante il suo periodo di lavoro straordinario. Mentre parla con Mark, fa anche notare che l’MDR non ha più telecamere.

La sua fiducia cieca in Lumon suggerisce quindi che non può essere lei l’interno, Helly. Irving è l’unico lavoratore dell’MDR a notare che qualcosa in lei sembra strano. Quando lei parla del tempo trascorso all’aperto, lui si chiede cosa ci facesse un giardiniere fuori casa sua di notte durante l’inverno. Sembra aver capito che Lumon non sta tramando nulla di buono e decide di rimanere per andare a fondo di quanto sta accadendo.

Tramell Tillman in Scissione
Tramell Tillman in Scissione

Milchick permette agli interni di andarsene a piacimento

Dopo gli eventi della stagione 1 di Scissione, Lumon sembra aver capito di poter sfruttare il cameratismo che i lavoratori dell’MDR hanno sviluppato. Sebbene la “Rivolta di Macrodat” abbia minacciato la privacy di Lumon, l’azienda capisce che può trarre vantaggio dal senso di lealtà e fiducia che si è creato tra i lavoratori dell’MDR. Se gli interni costruiscono la propria identità e la propria vita all’interno dell’ufficio Lumon, saranno meno costretti a comprendere la vita degli esterni. Questo, a sua volta, li renderebbe più facili da controllare e manipolare.

Pertanto, crea nuove regole che danno ai dipendenti un falso senso di libertà, facendo leva sui loro legami emotivi e sulla loro autonomia percepita. L’azienda sa anche che i lavoratori come Mark non se ne andranno tanto presto, perché hanno un motivo solido per restare all’interno. Inoltre, poiché gli interni iniziano a vedersi come individui separati dagli esterni, l’azienda sa che esiterebbero a “uccidersi” andandosene. Il permesso di andarsene è quindi solo un’illusione progettata per far sentire ai lavoratori che hanno il controllo sul loro destino.

Il consiglio di amministrazione accetta le condizioni di Mark

La “Rivolta di Marcodat” potrebbe aver danneggiato la reputazione di Lumon. Allo stesso tempo, però, potrebbe aver dato all’azienda un nuovo mezzo per controllare gli interni. Gli innies hanno sviluppato un senso di appartenenza e di unione tra loro dopo aver lavorato insieme durante il processo di Contingenza degli straordinari.

Quando Mark è tornato e si è rifiutato di lavorare con i nuovi dipendenti della MDR e ha chiesto al consiglio di amministrazione di far rientrare i suoi ex compagni di squadra, è probabile che il consiglio di amministrazione l’abbia interpretato come un’opportunità per tenerlo in riga e sotto controllo. Questa, tuttavia, è solo una teoria basata sugli sviluppi della storia fino ad ora. Le vere motivazioni del consiglio diventeranno probabilmente più chiare nei prossimi episodi.

Hans Zimmer sceglie una colonna sonora per Christopher Nolan come la sua composizione più innovativa dal punto di vista tecnico

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Hans Zimmer definisce Inception la sua colonna sonora più innovativa dal punto di vista tecnico. Diretto dal frequente collaboratore di Zimmer Christopher Nolan, Inception è uscito nel 2010 e ha guadagnato oltre 839 milioni di dollari in tutto il mondo. Il film, interpretato da Leonardo DiCaprio e da un cast corale, segue un gruppo di persone con la capacità di infiltrarsi nei sogni degli altri e di influenzarli. Ha ottenuto recensioni positive ed è stato candidato a otto premi Oscar, vincendone quattro.

In una recente intervista con Vulture, Zimmer ha riflettuto sul processo creativo che ha portato alla realizzazione della colonna sonora di Inception, spiegando come abbia manipolato il tessuto stesso del tempo attraverso la musica. Ha descritto Inception come un esempio perfetto di questa tecnica, in cui diversi elementi musicali a vari tempi si intersecavano in armonia, creando una colonna sonora che era parte integrante della narrazione tanto quanto le immagini. Zimmer ha anche parlato del suo lavoro per Interstellar di Nolan. Ecco i suoi commenti qui di seguito:

Inception perché sono riuscito a scardinare il tessuto del tempo. C’è un punto in cui stanno accadendo tre cose. È come se i treni si incrociassero, tutti a velocità diverse, ma poi si incontrano, si armonizzano l’uno con l’altro e poi tornano a fluttuare nei loro piccoli mondi. Interstellar è interessante anche perché abbiamo usato un organo a canne. Nessuno, a parte un film horror, ha usato un organo a canne.

Cosa significa questo per la colonna sonora di Inception

I commenti di Zimmer riflettono il ruolo crescente della musica nell’accentuare la manipolazione del tempo nel cinema moderno. In Inception, l’intreccio di elementi musicali a tempi diversi rispecchia la struttura composita della storia, in cui si intersecano realtà diverse. Questo approccio alla colonna sonora riecheggia il lavoro di Zimmer in altri film come Dunkirk e la trilogia del Cavaliere Oscuro, dove l’uso di ritmi che aumentano la tensione e di suoni non convenzionali amplifica l’urgenza. Il risultato di Inception è una colonna sonora che non solo accompagna le immagini, ma partecipa attivamente alla narrazione.

Inoltre, l’uso della manipolazione del tempo sia in Inception che in Interstellar dimostra l’abilità di Zimmer nell’utilizzare la musica come strumento narrativo. La colonna sonora di Inception, con i suoi ritmi e le sue armonie mutevoli, completa l’esplorazione del mondo dei sogni e della malleabilità del tempo. Allo stesso modo, l’inclusione dell’organo a canne in Interstellar contribuisce a trasmettere la vastità e la gravità dello spazio, aggiungendo un riverbero che collega i temi dell’amore, del sacrificio e della longevità della storia.

Inoltre, la disponibilità di Zimmer a sperimentare strumenti e tecniche non convenzionali definisce il suo approccio geniale alla colonna sonora dei film. In Interstellar, il raro uso dell’organo a canne nel contesto di un’epopea fantascientifica sfida la tradizionale partitura orchestrale, creando un suono distintivo che si distingue dalla musica cinematografica più convenzionale. Il suo spirito innovativo, visto non solo in Inception e Interstellar, ma in tutti e sette i film di Nolan per i quali ha composto le musiche, continua a influenzare l’evoluzione delle colonne sonore dei film.

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