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Batman: Michael Keaton “non capirà mai” perché le persone avessero problemi con il suo casting

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Quando Michael Keaton fu annunciato per la prima volta come Bruce Wayne in Batman alla fine degli anni ’80, la reazione dei fan dei fumetti dell’epoca non fu positiva. L’attore non aveva mai interpretato un personaggio che avesse qualcosa in comune con il Cavaliere Oscuro e si dice che circa 50.000 fanboy abbiano scritto alla Warner Bros. per protestare contro il casting, ritenendo che Keaton – reduce da Beetlejuice – Spiritello porcello non possedesse la giusta cupezza per interpretare Batman.

Il Batman del 1989 finì poi per essere un successo e Batman – Il ritorno fu accolto altrettanto bene quando seguì tre anni dopo, nel 1992. In effetti, Keaton è ancora considerato tra i migliori interpreti che hanno indossato mantello e maschera. Ieri Tim Burton ha ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame in occasione dell’uscita di Beetlejuice Beetlejuice questo fine settimana. Keaton era presente per introdurre il suo collaboratore di lunga data e ha riflettuto sulla sua esperienza con Batman.

Mi consegna una sceneggiatura e mi dice: ‘Dimmi cosa ne pensi’”, ha osservato Keaton. “Questo dopo Beetlejuice. Dopo quella performance. Dopo quel tipo di film. Dice allo studio: ‘Voglio quell’uomo’. Non capirò mai perché qualcuno se ne sia interessato”. “Il clamore… avresti pensato che ci stessero invadendo. È stato incredibile. La stampa era impazzita. Ma lui era al mio fianco. Il coraggio che ci è voluto per sostenere quella decisione sarà sempre apprezzato da me”.

Ha poi aggiunto: “Ciò che quel film ha generato… ci sono molte persone che fanno un sacco di soldi con i loro film di supereroi grazie alla sua scelta e alla sua visione di ciò che quei film potevano essere, perché ha cambiato tutto”. Questo fa eco ad altri recenti commenti di Keaton, che ha detto che Burton “merita un enorme credito” per aver cambiato i blockbuster di Hollywood con Batman. Ha poi sottolineato: “Non posso necessariamente dirlo, ma è molto probabile che non ci sarebbe un Universo Marvel o un Universo DC senza Tim Burton!”.

IDDU con Toni Servillo e Elio Germano in concorso a Venezia 81

IDDU con Toni Servillo e Elio Germano in concorso a Venezia 81

Sarà presentato stasera in concorso all’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di IDDU di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. Nel cast protagonisti Toni Servillo, Elio Germano, Daniela Marra, Barbora Bobulova, Giuseppe Tantillo, Fausto Russo Alesi, Antonia Truppo, Tommaso Ragno, Betti Pedrazzi, Filippo Luna, Rosario Palazzolo, Roberto De Francesco, Vincenzo Ferrera, Maurizio Marchetti, Gianluca Zaccaria, Lucio Patanè.

In merito al film i registi hanno commentato: “L’idea iniziale di questo film è nata dalla lettura dei numerosi pizzini ritrovati nel corso della lunga latitanza del capomafia Matteo Messina Denaro. Attraverso queste insolite lettere, il boss gestiva la sua vita in clandestinità e i suoi affari. I pizzini trascendevano però la funzione pratica di comunicazione criminale e lasciavano emergere aspetti della sua personalità e la natura del mondo tragico e ridicolo che intorno a lui volteggiava spericolatamente. Traendo libera ispirazione dai pizzini, Iddu racconta il carteggio fra Matteo, principe riluttante di un mondo insensato, e Catello, maschera grottesca di solare amoralità. Con Matteo e Catello ci immergiamo nel vuoto dentro il quale un popolo sguazza come fosse un gran mare baciato dal sole e dagli dei“.

La trama di IDDU

Sicilia, primi anni Duemila. Dopo alcuni anni in prigione per mafia, Catello, politico di lungo corso, ha perso tutto. Quando i Servizi segreti italiani gli chiedono aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo, ultimo grande latitante di mafia in circolazione, Catello coglie l’occasione per rimettersi in gioco. Uomo furbo dalle cento maschere, instancabile illusionista che trasforma verità in menzogna e menzogna in verità, Catello dà vita a un unico quanto improbabile scambio epistolare con il latitante, del cui vuoto emotivo cerca di approfittare. Un azzardo che con uno dei criminali più ricercati al mondo comporta un certo rischio…

Kaos: recensione della nuova serie di Charlie Covell

Kaos: recensione della nuova serie di Charlie Covell

Dopo The end of the f***ing world, lo  sceneggiatore inglese Charlie Covell sorprende nuovamente il pubblico con Kaos. La serie è un’originale rivisitazione di alcuni miti greci, ambientati in una realtà in cui il politeismo si è mantenuto radicato nei secoli. Diretta da Runyararo Mapfumo (regista di Sex Education), Kaos è al momento formata da una sola stagione di otto episodi, ognuno di circa 50 minuti. Nel cast ritroviamo figure già note nel panorama cinematografico internazionale: Jeff Goldblum (Jurassic Park, Indipendence Day) qui interpreta Zeus, il dispotico ed eccentrico re degli dei, al suo fianco Janet McTeer (The menu) è nel ruolo di Era, regina dell’Olimpo. Altri personaggi principali sono interpretati dal britannico David Thewlis (Remus Lupin nell’universo di Harry Potter), il quale qui è nei panni di Ade, e Stephen Dillane (Stannis Baratheon ne Il trono di spade), che qui interpreta Prometeo.

Kaos: la caduta dell’Olimpo

Una linea appare, l’ordine si azzera

la famiglia cade, il caos regna.

Zeus vive allegramente sul monte Olimpo, circondato da sfarzo, con una schiera di servitori raccatta palle e  venerato da tutti gli umani. Pur essendo l’essere più potente dell’universo, la sua sete di potere e la paura di perdere il proprio trono si annidano continuamente nella sua mente. Ad amplificare la sua paura è la profezia che prevede la sua distruzione. L’apparire di una linea, di una ruga sul suo volto, sarà per Zeus l’inizio della sua fine.

Diverse sono le figure cruciali che dovranno adempiere al proprio destino affinché il dispotico re degli dei incontri il suo: Euridice dovrà morire, Orfeo dovrà scendere nell’Ade per riportarla indietro e Caronte dovrà aiutarlo. Tutto dovrà avvenire come previsto, e Prometeo, la voce narrante della storia, si premurerà, dall’alto della montagna in cui è stato esiliato da Zeus, che tutto vada secondo i piani.

Nel frattempo sulla terra gli dei non  sono più venerati come una volta: durante l’Olimpia, giorno sacro dedicato agli dei, viene profanato a Creta il tempio sacro. Zeus trama una feroce repressione contro tutti gli umani e gli dei ribelli.

Kaos: il politeismo ai giorni nostri

La mitologia greca può sembrare qualcosa di indicibilmente lontano rispetto ai giorni nostri: Kaos riesce a riempire questo gap temporale immaginando una società attuale in cui, presumibilmente, il cristianesimo e le altre religioni non siano mai esistite, in cui Creta è una grande potenza. In questo modo viene attualizzata la realtà terrestre, pur mantenendo alcune delle tradizioni legate proprio al politeismo: pur trattandosi di una società tecnologica come la nostra, continuano a perpetrarsi riti violenti quali i sacrifici umani in nome degli dei e le lotte all’ultimo sangue.

Gli stessi dei vengono rappresentati in una chiave più attuale: Poseidone, dio dei mari, vive in un enorme yacht in mezzo al mare, gli dei comunicano tra loro con un telefono e perfino le moire sono rappresentate come giudici che permettono agli umani di scendere nell’Ade!

A rendere la serie ancora più attuale contribuiscono anche le musiche utilizzate: lo stesso primo episodio si apre con la narrazione di Prometeo, accompagnata in sottofondo da Money for nothing dei Dire Straits. Dioniso, il dio del piacere, viene presentato sulle note di Gimme! Gimme! Gimme! degli ABBA.

Inesattezze mitiche

Nel vedere una serie come Kaos bisogna chiaramente tenere a mente che si tratta di una serie, un mero prodotto cinematografico, nel quale gli eventi narrati nei miti sono fusi e romanzati. Di conseguenza, per coloro che hanno una buona conoscenza della mitologia greca, sarà facile riconoscere come le vicende non rispecchino a pieno i personaggi dei miti.

Prima di tutto, non sono presenti dei miti specifici sulla morte di Zeus: il dio è soggetto al fato, forza superiore perfino a lui, ma il tema non è approfondito nella mitologia. Di conseguenza, il presupposto base della serie, presentato anche ne trailer, è un elemento inventato. Inoltre, la relazione segreta tra Poseidone ed Era non è presente nella mitologia greca.

Ciononostante, in Kaos ci sono abbastanza elementi vicini ai miti originali da attirare il pubblico verso questa rivisitazione: ne sono esempi Prometeo sospeso su una rupe con un aquila che gli divora costantemente il fegato e Orfeo che riesce a riportare indietro dall’oltretomba la sua amata.

Zeus il dio tiranno

In Kaos il re degli dei viene rappresentato in maniera assolutamente eccentrica e, specialmente all’inizio, comica. Con l’avanzare della preoccupazione per la sua profezia e del disappunto per il comportamento blasfemo degli umani, lo si vede pian piano mostrare, episodio dopo episodio, tutta la sua ferocia. Quando Zeus inizia a vedere anche gli altri dei come una minaccia, la sua violenta repressione si scatena anche contro di loro, dando così  lui stesso inizio alla sua fine.

Kaos risulta essere un prodotto originale, capace di attirare il pubblico. Con un finale cliffhanger in questa prima stagione, non resta che attendere e sperare in una seconda parte della serie!

Joker: Folie à Deux, Lady Gaga e Joaquin Phoenix nelle foto sul red carpet di Venezia 81

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Si è tenuta questa sera l’anteprima di Joker: Folie à Deux, il sequel del film Joker in concorso all’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica diretto da Todd Phillips con Joaquin PhoenixLady Gaga, Brendan Gleeson, Zazie Beetz.

In merito al film il regista ha dichiarato: “Quando lavoravamo a Joker nel 2018 non avremmo mai immaginato che avrebbe toccato corde così profonde nel pubblico di tutto il mondo. Con Joaquin avevamo parlato di un sequel, ma mai seriamente, finché non abbiamo assistito alle reazioni che la storia di Arthur stava provocando. Sapevamo che per farne un seguito dovevamo superare noi stessi: volevamo creare qualcosa di folle e temerario come lo stesso Joker. Con Scott Silver abbiamo quindi scritto una sceneggiatura che approfondiva ulteriormente l’idea di identità. Chi è Arthur Fleck? E da dove viene la sua musica interiore?”

La trama di Joker: Folie à Deux

Joker: Folie à deux vede Arthur Fleck internato ad Arkham, in attesa di processo per i suoi crimini nelle vesti del Joker. Alle prese con la sua doppia identità Arthur non solo si imbatte nel vero amore, ma scopre anche la musica che ha sempre avuto dentro di sé.

Diva Futura: recensione del film di Giulia Louise Steigerwalt – Venezia 81

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Dopo l’esordio con Settembre, Giulia Louise Steigerwalt propone in Concorso all’81° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, il suo secondo film, Diva Futura, un biopic sulla vita di Riccardo Schicchi, che ha il volto di Pietro Castellitto.

Cosa racconta Diva Futura?

Italia, anni Ottanta-Novanta. Con la sua agenzia Diva Futura, Riccardo Schicchi rivoluziona la cultura di massa trasformando l’utopia hippy dell’amore libero in un nuovo fenomeno: il porno. Sotto la sua guida, “ragazze della porta accanto” come Ilona Staller, Moana Pozzi, Eva Henger e molte altre diventano all’improvviso dive di fama mondiale ed entrano nelle case degli italiani grazie al boom delle televisioni private e dei videoregistratori in VHS. L’espressione “pornostar”, coniata al tempo, segna l’inizio di una nuova era. L’impatto mediatico è talmente travolgente da sfociare nell’elezione al Parlamento di Ilona Staller, detta “Cicciolina”, nella nascita del Partito dell’Amore e nella candidatura di Moana Pozzi a sindaca di Roma. L’avventura di questa grande “famiglia” – dove esplodono gelosie, tormenti e contraddizioni i cui effetti generano una situazione fuori controllo nell’industria della pornografia – è raccontata attraverso lo sguardo di Debora, giovane segretaria dell’agenzia con un mutuo sulle spalle. Tutto questo è accaduto perché esisteva un desiderio tanto nascosto quanto grande: quello di tutti.

Una biografia affettuosa

Diva Futura racconta una storia che è collettiva e individuale. Se è vero che il punto di vista privilegiato/esterno è quello di Debora, una splendida Barbara Ronchi, è altrettanto vero che si tratta di un film biografico sulla visione di Riccardo Schicchi, che Castellitto mette in scena con grande dolcezza e ironia. Il personaggio che viene fuori dal ritratto di Giulia Louise Steigerwalt è delicato e tenero, di un uomo con una visione assolutamente controcorrente, l’unico che ha avuto la lucidità di affermare che “agli uomini piacciono le donne disinibite, purché non siano le loro compagne”.

Una mascolinità sana e femminista

Rappresentante sano di una mascolinità moderna e mai tossica, è comunque vittima delle sue gelosie e insicurezze in un mondo che cambia rapidamente intorno a lui e che trasforma il suo business in maniera imprevedibile. Il mondo del porno di Diva Futura è un mercato, una economia fiorente in cui le donne (le varie Staller, Henger e Pozzi sono co-protagoniste) sono veicolo di responsabilità economica ma sono sempre tutelate e “venerate”, come dice Castellitto/Schicchi, un modo di fare porno molto diverso da quello che poi verrà sdoganato dalla figura di Rocco Siffredi e che verrà anche influenzato dall’avanzare della tecnologia e dall’evoluzione della società. La vita di Schicchi non si conclude con una parabola ascendente, e questo Steigerwalt lo racconta con puntualità, peccato che poi il film stesso replica quella parabola, con una prima parte decisamente più interessante, ben scritta e divertente rispetto alla seconda.

Minecraft: il primo teaser trailer del film!

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Minecraft: il primo teaser trailer del film!

È passato molto tempo da quando è stato annunciato un film su Minecraft. Tuttavia, l’anno prossimo uscirà finalmente questo lungometraggio per la Warner Bros. e Legendary Pictures, il primo adattamento live-action per il grande schermo del videogioco più venduto di tutti i tempi. Di questo progetto è ora stato rilasciato il primo teaser trailer e il primo poster, dopo la fuga di notizie di quest’estate che ha permesso di dare un primo sguardo a diversi personaggi principali.

È chiaro che il film è stato realizzato pensando ai fan, quindi, se non avete mai giocato ai giochi di Minecraft, potreste rimanere a bocca aperta. Tutti sembrano divertirsi, tuttavia, e o il film ci sorprenderà o sarà un altro Borderlands. È difficile dirlo ora come ora. Intanto, con il primo trailer possiamo gettare un primo sguardo in particolare sull’estetica del film, che cerca di riprodurre quella morto particolare del videogioco, mentre a livello narrativo sembra ricalcare i recenti Jumanji: Benvenuti nella giungla e Jumanji: The Next Level.

Quello che sappiamo su Minecraft

Con un cast guidato da Jason Momoa (Aquaman e il Regno Perduto) e Jack Black (Super Mario Bros. – Il film), Minecraft è interpretato anche da Emma Myers (Mercoledì), Danielle Brooks (Peacemaker), Sebastian Eugene Hansen (Just Mercy) e Jennifer Coolidge (The White Lotus).

La sinossi recita: “Benvenuti nel mondo di Minecraft, dove la creatività non serve solo a creare oggetti, ma è essenziale per la sopravvivenza! Quattro disadattati – Garrett “The Garbage Man” Garrison (Momoa), Henry (Hansen), Natalie (Myers) e Dawn (Brooks) – si ritrovano a combattere con problemi ordinari quando vengono improvvisamente trascinati attraverso un misterioso portale nell’Overworld: un bizzarro paese delle meraviglie cubico che vive di immaginazione.

Per tornare a casa, dovranno dominare questo mondo (e proteggerlo anche da cose malvagie come i Piglins e gli Zombies) mentre si imbarcano in una ricerca magica con un inaspettato ed esperto artigiano, Steve (Black). Insieme, la loro avventura sfiderà tutti e cinque a essere coraggiosi e a riconnettersi con le qualità che rendono ciascuno di loro unico e creativo… le stesse abilità di cui hanno bisogno per prosperare nel mondo reale.

The Fantastic Four: First Steps, Ebon Moss-Bachrach avvistato sul set con la tuta MoCap

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Il mese scorso abbiamo visto per la prima volta La Cosa sul set di The Fantastic Four: First Steps. Uno stuntman è stato avvistato mentre indossava un vero e proprio costume del sempre amato Ben Grimm dagli occhi blu, il che ha portato a ipotizzare che l’eroe potesse essere una creazione principalmente pratica. In molti hanno sostenuto che questa Cosa fosse però usata come riferimento, ipotesi che sembrava probabile visti i commenti passati di Ebon Moss-Bachrach, che ha dichiarato di voler indossare una tuta in motion-capture come quella indossata da Mark Ruffalo nei film degli Avengers.

Ora, la star di The Bear è stata avvistata mentre si recava sul set a Londra, in Inghilterra, e sì, è proprio vestito con un costume MoCap. Questo dovrebbe fugare ogni timore che Moss-Bachrach sia presente solo per una performance vocale nel reboot dei Fantastici Quattro dei Marvel Studios. “In passato, credo che abbiano fatto un costume. Michael Chiklis indossava una tuta che a quanto pare era davvero scomoda, ma ormai… l’abbiamo superata”, ha spiegato l’attore durante la sua apparizione al Jimmy Kimmel Live all’inizio di quest’anno. “È una specie di cosplay, un po’ amatoriale, con la tecnologia che abbiamo”.

The Fantastic Four: First Steps – quello che c’è da sapere sul film

Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four: First Steps, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter Hauser, John MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film.

Io e Lulù: la storia vera che ha ispirato il film con Channing Tatum

Il cane è il migliore amico dell’uomo, ed è stato più volte protagonista anche al cinema di celebri film a lui dedicati. Da titoli per famiglie come Belle & Sebastien ai classici Disney come Lilli & vagabondo, dai film d’autore come L’isola dei cani a pellicole più drammatiche come Attraverso i miei occhi, sono numerosi i film che hanno dedicato agli amici a quattro zampe storie commoventi e ricche di emozioni, che non mancano mai di affascinare il grande pubblico. Uno degli ultimi titoli di questo filone è Io e Lulù (qui la recensione).

Il film segna l’esordio alla regia dell’attore Channing Tatum e del suo partner produttivo Reid Carolin. I due hanno infatti collaborato per l’intera trilogia di Magic Mike e poi anche per il film Sotto assedio – White House Down, La truffa dei Logan e 22 Jump Street. Insieme, hanno poi deciso di realizzare Io e Lulù, un film per Tatum fortemente voluto in quanto ispirato ad una sua vicenda personale. Nasce così un racconto ricco di emozioni, capace di far sorridere, stare in tensione e commuovere.

Un racconto on the road che porta i protagonisti a rivalutare ciò che sapevano della vita, condividendo così importanti lezioni di vita. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Io e Lulù. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera a cui si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Io e Lulù Channing Tatum

La trama e il cast di Io e Lulù

Il film racconta la storia del soldato Jackson Briggs, che si vede costretto a fare un viaggio lungo la costa del Pacifico per portare Lulù, il cane compagno di missioni belliche del sergente Nogales, al funerale di quest’ultimo, deceduto a causa di un incidente d’auto. Dopo diverse spedizioni in guerra il cane ha sviluppato un carattere per nulla facile e imprevedibile alle reazioni. Durante il viaggio che li porta alla celebrazione, il soldato e la cagna stringono un forte legame e Briggs finisce addirittura per affezionarsi a Lulu.

Ad interpretare il soldato Jackson Briggs vi è l’attore Channing Tatum, che come già riportato è anche il regista del film, ruolo che svolge qui per la prima volta. L’attrice Q’orianka Kilcher, nota per il film The New World – Il nuovo mondo, è qui interprete di Niki, ex compagna di Briggs. Completano il cast l’ex wreslter Kevin Nash nel ruolo del fattore Gus, Jane Adams in quelli di sua moglie Tamara ed Ethan Suplee in quelli di Noah, un ex Ranger dell’esercito.

Per quanto riguarda Lulù, sono tre i cani che l’hanno interpretata: Britta, Lana 5 e Zuza e, sebbene assomiglino a pastori tedeschi, sono in realtà dei Belgian Malinois, una razza adatta al lavoro militare. La produzione li ha presi da un canile di Amsterdam che addestra cani per questo fine. Quando la pandemia ha colpito e la produzione è stata interrotta per nove mesi, Channing Tatum e gli addestratori hanno avuto tutto il tempo di lavorare con ogni cane per prepararli al film. Il risultato è stato un’esperienza di forte legame che si è conclusa con la decisione di tre degli addestratori di adottare i cani con cui hanno lavorato.

Io e Lulù cane

La storia vera che ha ispirato il film

Come anticipato, Io e Lulù è ispirato a un vero viaggio in macchina che il regista e attore  Channing Tatum ha fatto con il suo cane morente, un pit-bull anch’esso di nome Lulù, dopo che le era stato diagnosticato un cancro nel 2018. Tatum ha raccontato a Yahoo!Quando ho fatto il mio ultimo viaggio in macchina con la mia cucciola, ho provato quella sensazione di “Non c’è niente che possa fare. Non c’è più niente da fare. Devi solo accettarlo ed essere grato per il tempo che hai avuto e sapere che non poteva essere per sempre. Io devo andare avanti e lei deve andare in un altro posto”.

Il cane di Tatum è poi deceduto il 19 dicembre 2018 e il film è dedicato alla sua memoria, come si può leggere nei titoli di coda. Il film è dunque un tributo a quel suo amato compagno di viaggio e celebra l’ultimo viaggio in auto da loro fatto insieme. Tatum ha poi descritto il processo di lavorazione del film come “catartico”, raccontando a Forbes che: “Mi ha dato un sacco di prospettiva su ciò che lei significava per me, su quale fosse il suo scopo in questa vita che abbiamo avuto insieme”.

Il trailer di Io e Lulù e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Io e Lulù grazie alla sua presenza su une delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nel catalogo di Infinity+. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 4 settembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Low Tide: dal cast alle location, tutte le curiosità sul film

Low Tide: dal cast alle location, tutte le curiosità sul film

Distribuito dalla celebre casa di produzione A24, il film Low Tide – scritto e diretto da – potrebbe non suonare famigliare ai più, considerando che non ha goduto di una distribuzione nelle sale italiane. Ecco perché il suo passaggio televisivo è ora da salutare con grande entusiasmo, perché permette agli spettatori appassionati di racconti di formazione di scoprire un piccolo gioiello di questo genere capace di affrontare numerose tematiche molto importanti in quanto assolutamente universali.

Uno dei temi principali del film Low Tide è infatti la moralità e le scelte personali. L’opera esplora come le circostanze difficili possano spingere i giovani a prendere decisioni sbagliate, mettendo in evidenza il conflitto tra ciò che è giusto e ciò che è più facile. Ma Low Tide è anche e soprattutto una storia di formazione in cui i personaggi si trovano a dover affrontare le conseguenze delle loro azioni e decidere chi vogliono diventare. Un coming of age in piena regola, dunque, dotato di tutte le caratteristiche di questo genere.

Per chi dunque ha continuamente fame di racconto di questo tipo, è questo un titolo da non perdere assolutamente. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Low Tide. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla descrizione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Low Tide cast

La trama e il cast di Low Tide

Il film ha per protagonisti un gruppo di adolescenti formato da Alan (Keean Johnson), suo fratello minore Peter (Jaeden Martell) e i loro amici Red (Alex Neustaedter) e Smitty (Daniel Zolghadri). Insieme, trascorrono le calde giornate svaligiando le case dei ricchi che si trovano lì per le vacanze. Sono piccoli furti che permettono loro di scorrazzare per il luna park e uscire con le ragazze.

Una notte, però, entrano in una vecchia casa isolata e lì, Alan e Peter trovano un sacco pieno di monete d’oro. I due fratelli non diranno nulla agli altri componenti del gruppo, tenendo il tesoro per sé. Red, il leader della banda, ha però dei sospetti ma nessuno sa che in realtà quel bottino nasconde un segreto e ben presto la polizia si metterà sulle loro tracce. Per loro, avrà così inizio un’avventura inaspettata.

Ad interpretarare Alan vi è Keean Johnson, noto per il ruolo principale di Adam Freeman nella serie d’azione e avventura horror Spooksville. Jaeden Martell – divenuto celebre per i ruoli nella commedia drammatica St. Vincent (2014) e nel film di fantascienza Midnight Special (2016) – interpreta qui Peter. Alex Neustaedter è Red, Daniel Zolghadri interpreta Smitty e Kristine Froseth interpreta Mary. L’attore Shea Whigham – recentemente visto in Mission: Impossible – Dead Reckoning ricopre invece il ruolo del Sergente Kent.

Low Tide Shea Whigham

Le location del film

Le riprese di Low Tide si sono svolte principalmente lungo la costa del New Jersey, in particolare nella zona di Highlands e Sandy Hook, il che contribuisce fortemente all’atmosfera del film. Le spiagge deserte, le case su palafitte e le aree boschive conferiscono un senso di isolamento e sospensione temporale che si riflette nelle vicende dei protagonisti. La casa abbandonata dove Alan trova il tesoro è una location centrale e ricorrente, così come il molo e i moli di attracco, visti spesso durante le fughe notturne. Questi luoghi diventano scenari simbolici di crescita, conflitto e trasformazione.

Il trailer di Low Tide e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di lunedì 7 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Twilight: la serie animata basata su “Midnight Sun” arriverà su Netflix

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Secondo quanto appreso da Variety, la serie animata basata sul romanzo Midnight Sun, della saga Twilight (qui la recensione del primo film) di Stephanie Meyer, è stata ufficialmente messa in sviluppo per Netflix. Il progetto era stato segnalato per la prima volta come in fase di sviluppo nell’aprile 2023 presso lo studio Lionsgate Television. Michael Burns, vicepresidente di Lionsgate, ha confermato nel marzo 2024 che si sarebbe trattato di una serie animata. Netflix sta ora sviluppando il progetto.

Di cosa parla Midnight Sun?

Midnight Sun è uscito originariamente nel 2020. Si tratta di una rivisitazione del primo libro di Twilight dal punto di vista di Edward Cullen anziché di Bella Swan. Sinead Daly sarà scrittrice e produttrice esecutiva della serie. Tra i crediti passati di Daly figurano “Tell Me Lies” per Hulu, “The Walking Dead: World Beyond” per AMC, “Raised by Wolves” per Max e “The Get Down” per Netflix.

Meyer è produttore esecutivo della serie insieme a Meghan Hibbett per Fickle Fish Films. Wyck Godfrey e Marty Bowen producono esecutivamente per Temple Hill Entertainment, che ha già prodotto i film di Twilight. Erik Feig e Samie Kim Falvey producono esecutivamente per Picturestart, mentre Emily Wissink di Picturestart supervisiona lo show per la società. La produzione è affidata a Lionsgate TV.

The Twilight Saga Eclipse differenze libro film
Kristen Stewart, Taylor Lautner e Robert Pattinson in The Twilight Saga: Eclipse. Foto di Kimberley French – © 2009 Summit Entertainment. All Rights Reserved.

Twilight tra libri e cinema

I romanzi della popolarissima serie di Twilight erano originariamente quattro: “Twilight”, “New Moon”, “Eclipse” e “Breaking Dawn”, pubblicati tra il 2005 e il 2008. Meyers ha anche pubblicato il libro “Life and Death: Twilight Reimagined” nel 2015, che prevede lo scambio di genere dei due personaggi principali, Bella ed Edward. Meyers ha poi pubblicato “Midnight Sun” nel 2020.

Il franchise cinematografico, noto collettivamente come “The Twilight Saga”, era composto da cinque film ed è stato distribuito tra il 2008 e il 2012. I cinque film hanno incassato complessivamente più di 3 miliardi di dollari al botteghino mondiale e hanno reso famosi membri del cast principale come Robert Pattinson, Kristen Stewart e Taylor Lautner.

La Marvel conferma il nome ufficiale della trilogia di Tom Holland Spider-Man nel MCU

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I Marvel Studios hanno confermato un titolo ufficiale per la prima trilogia di Tom Holland nel MCU nei panni di Peter Parker, alias Spider-Man. Tom Holland ha debuttato nel ruolo di Spider-Man in Captain America: Civil War, rilevando l’iconico ruolo da Tobey Maguire e Andrew Garfield, che hanno interpretato Peter Parker in vari film prodotti dalla Sony. Da allora, Holland è apparso in altri cinque progetti del MCU, tra cui Avengers: Infinity War, Avengers: Endgame e una trilogia solista dedicata al suo eroe adolescente. Ognuno dei film di Spider-Man dei Marvel Studios, tra cui Homecoming, Far From Home e No Way Home, ha esplorato temi simili e una chiara trama generale, che descrive la storia delle origini di Spider-Man nel MCU.

Il regista del franchise di Spider-Man, Jon Watts, ha affermato che i tre film in solitaria di Holland nel MCU hanno esplorato l’intera storia delle origini di Peter Parker come Spider-Man nel MCU, e questa trilogia ha ora un titolo ufficiale. Nel libro Spider-Man: No Way Home: The Art of the Movie, il responsabile dello sviluppo visivo dei Marvel Studios Ryan Meinerding ha suggerito che i film di Holland del 2017, 2019 e 2021 comprendono “la nostra trilogia della casa”. Questo si riferisce all’uso di “casa” in ciascuno dei film di Spider-Man del MCU e segna la prima volta che a una trilogia di film solisti del MCU, che ora sono sei, viene dato un nome ufficiale. Leggete la citazione completa di Meinerding qui sotto:

I film di Sam Raimi sull’Uomo Ragno con Tobey Maguire hanno rappresentato per molti versi l’ingresso nel cinema moderno dei supereroi, e sia Andrew Garfield, nei film di Amazing Spider-Man, sia Tom Holland, nella nostra trilogia “Home”, non hanno fatto altro che accrescere l’eredità dell’Uomo Ragno del grande schermo in due decenni.

Spider-Man è l’unica trilogia del MCU ad avere un nome ufficiale

È interessante notare che, sebbene il MCU abbia avuto un’ampia gamma di trilogie nel corso della sua corsa attuale, queste non hanno avuto titoli ufficiali diversi da quello dato alla trilogia cinematografica di Spider-Man, rendendo l’aggiunta ancora più degna di nota. Tuttavia, si tratta di una mossa sensata, poiché le trilogie cinematografiche del MCU, come quella di Iron Man o quella dei Guardiani della Galassia, seguono un ordine di denominazione più convenzionale, con la seconda e la terza uscita che aggiungono semplicemente un 2 o un 3 ai loro titoli, il che significa che non c’è bisogno di dare un nome alla trilogia nello stesso modo.

Anche nei casi in cui questo viene modificato, come nel caso dei film di Thor o della trilogia di Ant-Man, i titoli successivi non seguono una convenzione come la trilogia “Home”. Per questo motivo, sarebbe molto più difficile dare loro un’etichetta appropriata, e scegliere un nome per il gusto di farlo potrebbe creare maggiore confusione intorno a una serie specifica, soprattutto perché alcuni di essi iniziano ora a rilasciare i loro quarti film e a dare inizio a potenziali seconde trilogie, e questo potrebbe cambiare in futuro.

Questo potrebbe però cambiare in futuro, dato che il franchise sembra aver rinunciato a dare un titolo numerico a una trilogia, il che significa che stanno per nascere altre trilogie che potrebbero a loro volta seguire una tendenza di denominazione come quella della trilogia di Spider-Man. Con il sequel di Captain Marvel The Marvels che ha creato un po’ di confusione sul fatto che seguisse la serie originale, seguire una convenzione di denominazione come la trilogia “Home” potrebbe aiutare il MCU a rimanere coeso mentre continua ad espandersi.

Perché la prima trilogia di Spider-Man nel MCU si chiamerà trilogia “domestica

Il titolo “Home” per la trilogia cinematografica di Spider-Man nel MCU è un chiaro riferimento ai nomi “Home” condivisi in ciascuno dei rispettivi titoli, con Spider-Man: Homecoming, Spider-Man: Far From Home e Spider-Man: No Way Home che contengono la parola da qualche parte. A un livello più profondo, la trilogia “Home” è un titolo appropriato perché i tre film esplorano la crescita di Peter Parker e le fasi che attraversa mentre si evolve come eroe.

Spider-Man: Homecoming è un’etichetta appropriata da dare a un film che parla letteralmente del periodo di tempo che contiene il ritorno a casa di Peter al liceo. Tuttavia, funziona anche come allusione al ritorno di Spider-Man sul grande schermo e come riferimento alla giovane età dell’eroe rispetto alla maggior parte degli eroi del MCU sullo schermo, sottolineando quanto questo capitolo della sua vita sullo schermo sia un capitolo giovanile.

Far From Home ha anche un significato letterale e più profondo. Ovviamente, il film parla letteralmente del tempo trascorso da Peter lontano dagli Stati Uniti per una gita scolastica, ma anche del fatto che deve crescere senza le comodità a cui era abituato in precedenza, sia per quanto riguarda la familiarità della sua città natale, sia per quanto riguarda il sostegno su cui aveva potuto contare in precedenza da Iron Man.

Infine, No Way Home funziona sia a livello letterale – dato che Spider-Man ha a che fare con personaggi separati dal loro universo di origine – sia a livello più metaforico. Peter Parker conclude il film dopo aver salvato la situazione, ma solo dopo aver perso zia May e aver sacrificato le amicizie con le due persone a lui più vicine per garantire la loro sicurezza e felicità, lasciandolo un eroe indipendente che non può più tornare alla vita a cui si era abituato. Con tutto ciò, la trilogia “Home” è un’etichetta appropriata per questa parte della serie di film.

Quale sarà il futuro di Spider-Man nel MCU dopo la trilogia della casa?

La trilogia solista di Tom Holland, intitolata Trilogia della casa, conclude in modo ordinato la sua intera storia delle origini del MCU come Spider-Man, terminata con Spider-Man: No Way Home del 2021, che ha lasciato il mondo senza alcun ricordo di Peter Parker mentre si dirigeva verso le sue prossime avventure nel MCU. Nel novembre 2021 la produttrice Amy Pascal ha confermato che Holland sarebbe apparso in altri progetti del MCU, tra cui una nuova trilogia, e il capo dei Marvel Studios Kevin Feige ha confermato la notizia a dicembre, annunciando che Spider-Man 4 era in fase di sviluppo. Nel febbraio 2023 Feige ha rivelato che la storia di Spider-Man 4 era già pronta (via Entertainment Weekly), anche se i recenti scioperi della WGA e della SAG-AFTRA hanno interrotto la produzione del film in arrivo.

Mentre il futuro sembra luminoso per Spider-Man nel MCU – anche se nessuno ricorda il Peter Parker sotto la tuta dopo gli eventi di Spider-Man: No Way Home – la nuova denominazione della Trilogia delle Origini da parte dei Marvel Studios suggerisce che un aspetto delle sue storie cambierà. Dal momento che la storia delle origini di Parker è intitolata Trilogia della casa, è probabile che i progetti futuri abbandonino la “casa” dal titolo, adottando forse un nuovo tema che attraversa la seconda trilogia. Peter Parker forse non è più preoccupato dall’idea di “casa”, ma opera invece come eroe anonimo e di strada nel MCU, il che significa che Spider-Man avrà nuove priorità nel futuro del MCU.

Joaquin Phoenix rompe il silenzio dopo aver abbandonato il film di Todd Haynes

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Joaquin Phoenix ha finalmente parlato della sua decisione di abbandonare un film all’ultimo minuto, che ha provocato reazioni rabbiose da parte di Hollywood. Il film in questione, senza titolo, era stato ideato dal regista Todd Haynes e dallo sceneggiatore Jon Raymond per May December (2023) e avrebbe dovuto avere Joaquin Phoenix come protagonista. Tuttavia, l’attore ha abbandonato il progetto solo pochi giorni prima dell’inizio delle riprese a Guadalajara, in Messico, dopo aver avuto un “ripensamento” che ha fatto slittare il film, costato milioni di dollari. La decisione è stata accolta con indignazione sui social media e a Hollywood.

Durante la partecipazione all’evento stampa della Mostra del Cinema di Venezia per Joker: Folie à Deux, Joaquin Phoenix viene interrogato dal giornalista Ben Dalton di Screen International sul perché abbia deciso di abbandonare il film di Haynes. La risposta dell’attore è essenzialmente una non-risposta, in quanto rivela che spiegarsi in questo contesto non sarebbe corretto nei confronti delle altre parti coinvolte, che non sarebbero in grado di condividere i propri pensieri. Ecco il commento di Joaquin Phoenix (via IndieWire) qui sotto:

“Se lo facessi, condividerei solo la mia opinione dal mio punto di vista e gli altri creativi non sarebbero qui per dire la loro, e non mi sembra giusto. Non so come potrebbe essere utile. Non credo che lo farò”.

Cosa significa la dichiarazione di Joaquin Phoenix per la sua situazione a Hollywood

Joaquin Phoenix non solo era destinato a recitare nel film d’amore gay NC-17, ma lo stava anche sviluppando con Haynes. Il progetto, ancora senza titolo, prevedeva che Danny Ramirez recitasse accanto a Phoenix nel ruolo dell’amante del suo personaggio. La decisione di Phoenix di abbandonare il film è stata particolarmente controversa perché è arrivata a ridosso della data di inizio delle riprese. Come protagonista principale, il film aveva bisogno di Phoenix per avere successo, e la sua partenza ha lasciato tutti nei guai, compresa la troupe, che ora è senza lavoro.

Un rapporto successivo alla decisione di THR ha rivelato che la decisione dell’ultimo minuto di Phoenix potrebbe essere considerata una violazione del suo contratto scritto o verbale per la partecipazione al film, aprendolo ad azioni legali. Il rapporto afferma anche che c’è stata “un’enorme quantità di indignazione” da parte di coloro che lavorano a Hollywood per la decisione. Inoltre, il rapporto di THR suggerisce che questo è uno schema per Phoenix, che avrebbe minacciato di lasciare il film Napoleon di Ridley Scott se la sceneggiatura non fosse stata riscritta. È improbabile che l’ultimo commento di Phoenix serva a ricucire i rapporti, ma è probabilmente l’opzione più sicura vista la controversia che lo circonda.

La nostra opinione sull’attuale controversia di Phoenix

La situazione tra Phoenix e Haynes è ancora un argomento scottante al momento, ed è improbabile che qualsiasi spiegazione da parte di Phoenix possa risolvere la situazione. In realtà, la decisione di Phoenix di non dominare la narrazione con il proprio punto di vista è un’azione solida, ed è probabile che la risposta sia stata preparata in anticipo in previsione di una simile domanda. Non è chiaro cosa succederà al film di Haynes, ma per il momento sembra che non se ne faccia nulla. Ulteriori informazioni sulla controversia Phoenix emergeranno probabilmente dopo che la situazione si sarà ulteriormente stabilizzata.

Joker: Folie À Deux, il regista parla del potenziale trequel e dell’esplorazione di altri personaggi DC

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Joker: Folie À Deux è stato presentato oggi in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia (alcune reazioni sono state condivise, ma la critica è ancora sotto embargo), e i membri del cast principale Joaquin Phoenix e Lady Gaga, insieme al regista Todd Phillips, erano presenti per rispondere alle domande sul film in occasione di un panel successivo alla proiezione.

A Todd Phillips è stato chiesto se fosse interessato a dirigere un terzo film sul Joker, e lui ha risposto: “Hai visto il film?”. La risposta è stata accolta da una risata, mentre il regista ha continuato a sottolineare che la storia di Arthur/Joker è stata ormai raccontata.

Sebbene non si tratti di uno spoiler palese, i commenti di Phillips hanno comprensibilmente portato a speculazioni sul fatto che Arthur Fleck verrà ucciso alla fine di Folie À Deux. Gli spoiler non sono trapelati, ma le prime reazioni ai test-screening hanno fatto capire che il finale sarà sicuramente molto divisivo, e abbiamo anche sentito che questo film è significativamente più cupo del suo predecessore.

Todd Phillips ha poi aggiunto che, sebbene non sia necessariamente interessato a esplorare un altro personaggio in questo universo, la sua decisione dipenderà probabilmente dagli attori con cui avrà l’opportunità di lavorare.

A Phoenix è stato anche chiesto di parlare della sua drastica perdita di peso per interpretare il personaggio principale, e non pensa di sottoporre nuovamente il suo corpo a questo processo.

“Non parlerò dei dettagli della dieta, perché penso che nessuno voglia sentire queste cose. Ma questa volta mi è sembrato un po’ più complicato solo perché abbiamo fatto molte prove di danza, cosa che non ho fatto l’ultima volta”, ha detto Phoenix. “Quindi è stato un po’ più difficile, ma è sicuro. Ma hai ragione, ora ho 49 anni, probabilmente non dovrei rifarlo. Probabilmente questa è la volta buona per me”.

Date un’occhiata al videoclip qui sotto e fateci sapere cosa ne pensate nella sezione commenti.

Beetlejuice Beetlejuice ha una scena post-credits? Ecco la risposta senza spoiler!

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Ci sono voluti 36 anni (sì, 36, avete letto bene) ma il sequel di Beetlejuice, Beetlejuice Beetlejuice (la recensione), arriva finalmente nelle sale questo fine settimana. Tim Burton e Michael Keaton si riuniscono per questo film che, mentre scriviamo, ha un impressionante 81% su Rotten Tomatoes.

Le stime attuali indicano un’apertura di 100 – 110 milioni di dollari in 3 giorni in Nord America e un debutto meno impressionante di 35 – 45 milioni di dollari in 5 giorni all’estero, dove Beetlejuice non ha avuto lo stesso impatto culturale degli Stati Uniti.

Siamo sicuri che siete tutti curiosi di sapere cosa succederà al vecchio Betelgeuse, ma dovreste rimanere in attesa di qualcosa di più una volta che i titoli di coda inizieranno a scorrere? Forse un’anticipazione di Beetlejuice Beetlejuice Beetlejuice?

No, perché Beetlejuice Beetlejuice NON ha una scena post-credits. Una volta terminato il film, è tutto, e non c’è da sorprendersi visto che Burton è un regista della vecchia scuola che probabilmente non vede la necessità di aggiungere qualcosa di extra all’atteso sequel.

Recentemente, JoBlo ha chiesto a Burton se sarebbe disposto a fare un trequel. “Se seguisse il modello attuale, lo farei… Avrei più di cento anni… Anche se me lo dicessi, correrei nella direzione opposta. Questo è un caso in cui l’ho detto e basta, è una cosa che mi ha colpito… non lo so. Non ora, perché stiamo finendo questo, in pratica”.

Ha aggiunto: “Dopo [Dumbo] ho quasi smesso di fare film perché non sentivo tutta questa storia degli studios. Così sono andato a fare televisione, mercoledì, in Romania, solo per ripulirmi, per così dire, o per rienergizzarmi, o altro. Non avevo alcun desiderio di fare un sequel o altro. Volevo solo fare questo film. Quindi credo di aver ricalibrato il modo in cui affronterò le cose in futuro”.

Tutto quello che c’è da sapere su Beetlejuice Beetlejuice

Beetlejuice Beetlejuice vedrà Keaton tornare al suo ruolo iconico insieme alla candidata all’Oscar Winona Ryder (Stranger Things) nel ruolo di Lydia Deetz e alla due volte vincitrice dell’Emmy Catherine O’Hara (Schitt$ Creek) nel ruolo di Delia Deetz.

Tra i nuovi membri del cast figurano Justin Theroux (The Leftovers), Monica Bellucci (Spectre), Arthur Conti (House of the Dragon) al suo debutto nel lungometraggio, la candidata agli Emmy Jenna Ortega (Wednesday) nel ruolo della figlia di Lydia, Astrid, e il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Poor Things).

Burton dirige una sceneggiatura di Alfred Gough & Miles Millar (Wednesday), con una storia di Gough & Millar e Seth Grahame-Smith (The LEGO Batman Movie), basata sui personaggi creati da Michael McDowell & Larry Wilson.

Beetlejuice Beetlejuice arriverà nelle sale il 6 settembre 2024.

Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez, teaser trailer della serie Netflix

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Fratelli. Assassini. Vittime? Mostri? Il primo trailer di “Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez” è arrivato. Il secondo capitolo della serie MONSTERS, dai creatori di DAHMER, sarà disponibile solo su Netflix dal 19 settembre.

Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez

Dopo il grande successo di DAHMER, la serie antologica di Ryan Murphy e Ian Brennan torna con Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez, che racconta il caso realmente accaduto di due fratelli condannati nel 1996 per l’omicidio dei genitori José e Mary Louise “Kitty” Menendez.

Mentre l’accusa ritenne che il movente del crimine fosse l’eredità del patrimonio di famiglia, i due fratelli giustificarono il duplice omicidio sostenendo di aver subito numerosi abusi fisici, emotivi e sessuali da parte dei genitori durante l’infanzia. Ad oggi, Lyle ed Erik Menendez stanno scontando una condanna all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale e difendono ancora la loro tesi.

Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez si addentra nel caso storico che ha fatto il giro del mondo, ha aperto la strada al fascino moderno del pubblico per il true crime e, in cambio, chiede a quello stesso pubblico: chi sono i veri mostri?

Creatori & Produttori Esecutivi: Ryan Murphy, Ian Brennan

  • Produttori Esecutivi: Ryan Murphy, Ian Brennan, Alexis Martin Woodall, Eric Kovtun, Scott Robertson, David McMillan, Louise Shore, Carl Franklin, Javier Bardem
  • Regia: Ian Brennan, Max Winkler, Paris Barclay, Michael Uppendahl, Carl Franklin
  • Sceneggiatura: Ryan Murphy, David McMillan, Todd Kubrak, Ian Brennan, Reilly Smith
  • Cast: Javier Bardem (José Menendez), Chloë Sevigny (Mary Louise “Kitty” Menendez), Nicholas Alexander Chavez (Lyle Menendez), Cooper Koch (Erik Menendez), Nathan Lane (Dominick Dunne), Ari Graynor (Leslie Abramson)
  • Cast Aggiuntivo: Leslie Grossman (Judalon Smyth), Dallas Roberts (Dr. Jerome Oziel), Paul Adelstein (David Conn), Jason Butler Harner (Det. Les Zoeller), Enrique Murciano (Carlos Baralt), Michael Gladis (Tim Rutten), Drew Powell (Det. Tom Linehan), Charlie Hall (Craig Cignarelli), Gil Ozeri (Dr. William Vicary), Jeff Perry (Peter Hoffman), Tessa Auberjonois (Dr. Laurel Oziel), Tanner Stine (Perry Berman), Larry Clarke (Brian Andersen), Jade Pettyjohn (Jamie Pisarcik), Marlene Forte (Marta Cano)

The Quiet Son: recensione del film di Delphine e Muriel Coulin – Venezia 81

Essere genitori è un compito arduo, ancor più complesso quando si deve crescere un figlio in un contesto sociale e politico critico. Come si può evitare che un figlio compia errori? Fino a che punto un genitore può spingersi per proteggerlo dal pericolo? Qual è il limite? Delphine e Muriel Coulin affrontano queste domande quasi esistenziali in The Quiet Son, presentato in Concorso all’81esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Esplorando le dinamiche di una famiglia fratturata, le registe cercano di arrivare alle radici dell’incomunicabilità, un tema che Michelangelo Antonioni ha indagato bene, dimostrando come la mancanza di dialogo possa provocare danni irreparabili. Il film, che vede protagonista Vincent Lindon, sarà distribuito da I Wonder Pictures.

The Quiet Son, la trama

Pierre è un padre rimasto vedovo che si prende cura dei suoi figli vent’enni, Louis e Fus. Il primo, anche il più giovane, è un ragazzo tranquillo e studioso, e si sta preparando per trasferirsi alla Sorbonne a Parigi. Il secondo, invece, ha un temperamento più violento, e frequenta compagnie poco raccomandabili. Quando Pierre scopre come e con chi trascorre il tempo Fus, cerca in tutti i modi di dissuaderlo, scatenando l’ira del figlio che non accetta ragioni. Questi è infatti affascinato dalla violenza, e milita in gruppi estremisti di destra, l’esatto opposto dei valori del padre. Restare impassibili non è contemplato, ma ogni tentativo di Pierre per far riflettere il figlio, riportandolo sulla retta via, sembra invece un passo in più verso un epilogo tragico.

The Quiet Son

Fra dramma e politica

The Quiet Son è un dramma che intreccia tematiche familiari e politiche, offrendo molteplici chiavi di lettura. Al centro della narrazione ci sono i figli, i padri che devono assumere anche il ruolo di madri, e le incomprensioni che nascono da visioni del mondo divergenti. Fus è un giovane che rifiuta di ascoltare, convinto delle proprie idee, ma anche segnato dalla perdita della madre, un lutto che lo ha reso vulnerabile nonostante lui non ne sia pienamente consapevole. Pierre, suo padre, è amorevole ma eccessivamente protettivo, e non ha mai avuto il coraggio di affrontare apertamente questo dolore con il figlio. In un rapporto sempre più distante, i Coulin sfruttano l’occasione per introdurre una critica politica: le ideologie estreme, alimentate dal fanatismo, possono avere conseguenze devastanti, soprattutto su menti fragili come quella di Fus, che perde la propria identità.

Con una sceneggiatura densa e stratificata, le registe ci mostrano quanto sia difficile contrastare pensieri nocivi e razzisti che corrodono la società e le persone. The Quiet Son porta sullo schermo non solo il dolore provocato da una realtà crudele, ma anche la consapevolezza che, a volte, chi amiamo e abbiamo cresciuto può sfuggirci di mano, diventando irriconoscibile. Come si può perdonare un figlio che ha smarrito la via? Come si guarda negli occhi qualcuno che non ama il prossimo e ha perso ogni senso etico? È una tristezza infinita, un mondo che sembra privo di speranza. Vincent Lindon, nel ruolo del padre Pierre, offre una performance che fa vibrare le corde del cuore: i suoi occhi, pieni d’amore e di coraggio, riflettono la lotta contro un male invisibile ma tangibile. Una prova attoriale commovente, delicata ed essenziale, che merita un grande applauso.

Finalement, gratis al cinema: prenota il tuo invito!

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Finalement, gratis al cinema: prenota il tuo invito!

In occasione dell’uscita al cinema di Finalement, film scritto e diretto da Claude Lelouch, Cinefilos.it offre la possibilità ai suoi lettori di assistere gratuitamente alla proiezione del film.

Per prenotare il proprio invito, valido per due persone, basta consultare questo link che sarà attivo dal 5 settembre: anteprimefinalement.it.

Cerca la tua città!

La trama di Finalement

La storia di un potente avvocato la cui vita prende una svolta inaspettata dopo un problema di salute che gli impedirà di mentire e lo costringerà a parlare senza alcun filtro. Lino (interpretato da Kad Merad) intraprenderà un viaggio attraverso la Francia, da Parigi alla Normandia, al Mont St Michel, durante il quale incontrerà molta gente, ma soprattutto si innamorerà di una donna che suona il pianoforte e gli farà riscoprire la sua vera passione: suonare la tromba. Amore, destino, ed intrecci sentimentali in una commedia romantica divertente e intelligente che grazie anche ad una deliziosa colonna sonora farà riflettere sulle coincidenze e le opportunità che può riservare la vita.

Guarda il trailer di Finalement

BFI London Film Festival 2024: il programma completo

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BFI London Film Festival 2024: il programma completo

Anora di Sean Baker (Palma d’Oro al Festival di Cannes 2024), The Room Next Door di Pedro Almodovar e Nightbitch di Marielle Heller con Amy Adams sono tra i titoli annunciati nell’ambito del programma completo del 68° London Film Festival del British Film Institute (BFI). Dal 9 al 20 ottobre, il LFF presenterà dunque 40 anteprime mondiali (16 lungometraggi, 2 serie, 19 cortometraggi, 3 immersive), 12 anteprime internazionali (6 lungometraggi, 4 cortometraggi, 2 immersive) e 21 anteprime europee (17 lungometraggi, 1 serie, 3 cortometraggi).

Tra i titoli più interessanti del lancio odierno figurano anche l’ultimo film di Edward Berger, Conclave, e il tanto chiacchierato biopic su Donald Trump, The Apprentice di Ali Abbasi. Ma anche altri titoli molto attesi che arrivano dai festival autunnali come il biopic su Maria Callas di Pablo Larraín con Angelina Jolie e Hard Truths di Mike Leigh.

Nella sua quarta edizione, la sezione LFF Series ritorna e proietterà l’apprezzato adattamento del romanzo Disclaimer di Alfonso Cuarón con Cate Blanchett, la prima incursione di Thomas Vinterberg nella televisione con Families Like Ours e l’ultima serie A Thousand Blows del creatore di Peaky Blinders, Steven Knight con Stephen Graham.

Parlando della programmazione del suo secondo anno di presidenza, la direttrice del festival Kristy Matheson ha dichiarato: “Le idee cinematografiche si materializzano in molte forme, e quest’anno gli artisti ci hanno portato ad altezze vertiginose e a frugare nei nostri teneri ventri. Storie tormentate rimangono in superficie accanto a futuri ottimisti, tutti esplorati in modi unici e creativi. Con il cambio di stagione e l’autunno, invitiamo tutti a venire al BFI London Film Festival per scoprire e godere dell’intero spettro delle immagini in movimento”.

Il programma completo del LFF:

  • GALÀ DI APERTURA
    • Gala di apertura – BLITZ (regista e sceneggiatore Steve McQueen, Regno Unito)
    • Gala American Express – ELTON JOHN: NEVER TOO LATE (Registi R.J. Cutler, David Furnish, USA)
    • ANORA (Regista e sceneggiatore Sean Baker, USA)
    • THE APPRENTICE (Regista Ali Abbasi, Canada-Danimarca-Irlanda)
    • BIRD (Regista e sceneggiatore Andrea Arnold, Regno Unito)
    • CONCLAVE (Regista Edward Berger, Regno Unito-USA)
    • EMILIA PÉREZ (Regista e sceneggiatore Jacques Audiard, Francia)
    • Gala dei Patroni del BFI – HARD TRUTHS (Regista e sceneggiatore Mike Leigh, Regno Unito-Spagna)
    • Gala Cunard – JOY (Regista Ben Taylor, Regno Unito)
    • MARIA (Regista Pablo Larraín, Italia-Germania-USA)
    • NIGHTBITCH (Regista e sceneggiatrice Marielle Heller, USA)
    • Family Gala – THAT CHRISTMAS (Regista Simon Otto, Regno Unito)
    • THE ROOM NEXT DOOR (Regista e sceneggiatore Pedro Almodóvar, Spagna)
    • The Mayor of London’s Gala – WE LIVE IN TIME (Regista John Crowley, Regno Unito-Francia)
    • Gala di chiusura – PIECE BY PIECE (Regista Morgan Neville, USA)
  • PRESENTAZIONI SPECIALI
    • ALL WE IMAGINE AS LIGHT (Regista e sceneggiatore Payal Kapadia, Francia-India-Paesi Bassi-Lussemburgo)
    • Presentazione speciale Experimenta – THE BALLAD OF SUZANNE CÉSAIRE (Regista Madeleine Hunt-Ehrlich, USA)
    • Presentazione speciale documentario – DAHOMEY (regista e sceneggiatore Mati Diop, Francia-Senegal-Benin)
    • ENDURANCE (Registi Elizabeth Chai Vasarhelyi, Jimmy Chin, Natalie Hewit, Regno Unito-USA)
    • HARVEST (Regista Athina Rachel Tsangari, Regno Unito-Germania-Grecia-Francia-USA)
    • I’M STILL HERE (Regista Walter Salles, Brasile-Francia 2024)
    • Presentazione speciale BFI Flare – A NICE INDIAN BOY (Regista Roshan Sethi, USA-Canada)
    • NICKEL BOYS (Regista RaMell Ross, USA)
    • THE PIANO LESSON (Regista Malcolm Washington, USA)
    • QUEER (Regista Luca Guadagnino, Italia-USA)
    • A REAL PAIN (Regista e sceneggiatore Jesse Eisenberg, USA-Polonia)
    • THE SEED OF THE SACRED FIG (Regista-Sceneggiatore Mohammad Rasoulof, Iran-Germania-Francia)
    • Presentazione speciale Treasures – SILENT SHERLOCK (Registi Maurice Elvey, George Ridgwell, Regno Unito)
    • THE WILD ROBOT (Regista e sceneggiatore Chris Sanders, USA)
  • PREMI LFF
  • CONCORSO UFFICIALE
    • APRIL (Regista e sceneggiatore Dea Kulumbegashvili, Francia-Italia-Georgia)
    • BRING THEM DOWN (Regista e sceneggiatore Christopher Andrews, Irlanda-Regno Unito-Belgio)
    • THE EXTRAORDINARY MISS FLOWER (Registi Iain Forsyth, Jane Pollard, Regno Unito)
    • FOUR MOTHERS (Regista Darren Thornton, Irlanda-Regno Unito)
    • LIVING IN TWO WORLDS (Regista Mipo O, Giappone)
    • MEMOIR OF A SNAIL (Regista e sceneggiatore Adam Elliot, Australia)
    • ON BECOMING A GUINEA FOWL (Regista e sceneggiatore Rungano Nyoni, Zambia-Regno Unito-Irlanda)
    • THANK YOU FOR BANKING WITH US (Regista e sceneggiatrice Laila Abbas, Palestina-Germania)
    • UNDER THE VOLCANO (Regista Damian Kocur, Polonia)
    • VERMIGLIO (Regista e sceneggiatrice Maura Delpero, Italia-Francia-Belgio)
    • THE WOLVES ALWAYS COME AT NIGHT (Regista Gabrielle Brady, Australia-Mongolia-Germania)

 

  • CONCORSO LUNGOMETRAGGI
    • CROCODILE TEARS (Regista e sceneggiatore Tumpal Tampubolon, Indonesia-Francia-Singapore-Germania) Hanami (Regista Denise Fernandes, Svizzera-Portogallo-Capo Verde)
    • HAPPYEND (Regista-Sceneggiatore Neo Sora, Giappone-USA)
    • LAST SWIM (Regista Sasha Nathwani, Regno Unito)
    • MY ETERNAL SUMMER (Regista Sylvia Le Fanu, Danimarca)
    • OLIVIA & THE CLOUDS (Regista-Sceneggiatore Tomás Pichardo Espaillat, Repubblica Dominicana)
    • ON FALLING (Regista e sceneggiatrice Laura Carreira, Regno Unito-Portogallo)
    • SANTOSH (Regista e sceneggiatrice Sandhya Suri, Regno Unito-Francia-Germania)
    • SEPTEMBER SAYS (Regista e sceneggiatrice Ariane Labed, Irlanda-Regno Unito-Germania)
    • TO A LAND UNKNOWN (Regista Mahdi Fleifel, Regno Unito-Palestina-Francia-Grecia-Paesi Bassi-Germania-Qatar-Arabia Saudita)
    • WHO DO I BELONG TO (Regista e sceneggiatore Meryam Joobeur, Francia-Canada-Tunisia)
  • CONCORSO DOCUMENTARI
    • COLLECTIVE MONOLOGUE (Regista-Sceneggiatrice Jessica Sarah Rinland, Argentina-Regno Unito)
    • HOLLOWAY (Registi Sophie Compton, Daisy-May Hudson, Regno Unito)
    • KAMAY (Registi Ilyas Yourish, Shahrokh Bikaran, Afghanistan-Belgio-Francia-Germania)
    • MOTHER VERA (Registi Cécile Embleton, Alys Tomlinson, Regno Unito)
    • RISING UP AT NIGHT (Regista e sceneggiatore Nelson Makengo, Repubblica Democratica del Congo-Belgio-Germania-Burkina Faso-Qatar)
    • SEEKING MAVIS BEACON (Regista Jazmin Jones, USA)
    • THE SHADOW SCHOLARS (Regista Eloise King, Regno Unito)
    • WITCHES (Regista e sceneggiatrice Elizabeth Sankey, Regno Unito)

Daredevil: Born Again, un dirigente parla dell’azione “brutale” e dell'”orrore” della serietv

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Entertainment Weekly ha recentemente incontrato Brad Winderbaum, responsabile di Marvel Studios per lo streaming, la televisione e l’animazione, per parlare del lancio di Agatha All Along su Disney+ alla fine di questo mese. Parlando di come il MCU continui a sperimentare con i generi e i toni, il dirigente ha promesso ai fan che Daredevil: Born Again non si tira indietro quando si tratta di violenza.

“Vi dirò, alcune delle azioni più brutali che abbiamo mai portato sullo schermo sono in arrivo in Daredevil: Born Again”, ha detto Winderbaum, ‘che non è un horror, ma è molto potente e contiene un’azione a dir poco viscerale’. In seguito ha approfondito il tema del posto dell’horror nel MCU e ha parlato di Blade, confermando che il film è ancora in lavorazione (quando lo sarà resta da vedere, ovviamente).

“Penso che si tratti di una questione di intenzioni del regista”, ha sottolineato Winderbaum. “L’orrore sullo schermo di Agatha sarà diverso da quello di Marvel Zombies, sarà diverso da quello di Blade. È diverso dall’orrore sullo schermo di Moon Knight”. “Dipende molto dalla visione del regista, da quali spunti horror si traggono. E non si tratta di una caratteristica unica dell’horror. È unico per qualsiasi genere con cui stiamo giocando. Ovviamente, ci sono molti modi diversi per raccontare una storia”.

Cosa ha detto in merito a NOVA?

Ciò avviene dopo che Winderbaum, in un’intervista separata con ComicBook.com, ha condiviso un altro aggiornamento sulla situazione della serie televisiva Nova.

“Nova è in fase di sviluppo in questo momento. Lo stiamo facendo. Dirò che stiamo sviluppando più di quanto produciamo. Questo fa parte della nuova Marvel”, ha sottolineato, confermando che la realizzazione della serie è tutt’altro che una garanzia. “Ma dobbiamo parlarne perché alla Marvel tutto è sotto i riflettori e tutti sono super eccitati e noi amiamo Nova. E vogliamo fare le cose per bene”.

“È in fase di sviluppo. Abbiamo un po’ di cose in sviluppo e non andremo in uno show finché non saremo soddisfatti di un pilot. Siamo soddisfatti della bibbia. Quindi è in fase di sviluppo in questo momento”.

Winderbaum l’ha poi definita “un’incredibile opera d’insieme” con un “grande cast di personaggi”. Ha poi aggiunto: “Ha sfumature di [Star] Trek, ha sfumature di Battlestar [Galactica], ma ha anche la sensazione che, se si conoscono quei fumetti, si sa quanto possa diventare incandescente, diciamo, quel tipo di mondo alla Richard Rider, e certamente abbraccia tutto questo”.

Joker: Folie à Deux, da Venezia lo acclamano come “film dell’anno” o… “una grande delusione”

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La stragrande maggioranza dei critici non si è espressa perché sta rispettando un embargo; alcuni lo hanno ignorato o non hanno avuto bisogno di accettarlo, il che spiega perché abbiamo alcune prime opinioni sul sequel del Joker di Todd Phillips, Joker: Folie a Deux.

Prendi il Volo in streaming su NOW e in tv su SKY

Prendi il Volo in streaming su NOW e in tv su SKY

Arriva in prima TV su Sky il nuovo film d’animazione targato Illumination Prendi il Volo, in onda giovedì 5 settembre alle 21:00 su Sky Cinema Family, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Illumination, la casa di produzione dei Minions, vi invita a prendere il volo con la famiglia Mallard in un film d’animazione ricco di umorismo e buoni sentimenti.

Prodotto da Chris Meledandri, diretto da Benjamin Renner (Ernest & Celestine) e Guylo Homsy (Cattivissimo Me 2, Sing), con la sceneggiatura di Mike White, il film presenta nella versione italiana le voci di Francesco Scianna e Serena Rossi nei ruoli dei protagonisti, rispettivamente l’ansioso papà Mallard, Mack, e la coraggiosa e arguta matriarca dei Mallard, Pam.

La trama di Prendi il Volo

Dai creatori di Cattivissimo Me arriva una nuova commedia piena di avventura che parla di come superare le proprie paure e aprirsi al mondo e alle sue opportunità, con l’umorismo sovversivo, il cuore autentico e i personaggi indimenticabili tipici di Illumination. La famiglia Mallard intraprende un viaggio verso sud per l’inverno, in Giamaica, passando per New York, solo che i loro piani ben congegnati vanno a monte, portando a nuovi amici e orizzonti sconosciuti. Preparatevi a prendere il volo in una vacanza divertente e piumata come nessun’altra!

Lucca Comics & Games riapre la biglietteria: l’attesa è finita!

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Apre ufficialmente la vendita dei biglietti dell’edizione 2024 di Lucca Comics & Games, THE BUTTERFLY EFFECT: dalle 10:00 di oggi è possibile acquistare biglietti giornalieri e abbonamenti fino al raggiungimento di un massimo di 80.000 ingressi al giorno.

LA TUA AVVENTURA A LUCCA COMICS & GAMES INIZIA QUI!

I biglietti dell’edizione 2024 del festival e le relative indicazioni sono disponibili nella sezione dedicata del sito https://www.luccacomicsandgames.com/it/2024/biglietti/.

I biglietti in vendita sono:

biglietti Print@home – Stampa@casa (ovvero il biglietto/abbonamento arriva via e-mail ed è necessario ritirare il braccialetto presso i Welcome Desk);

biglietti eTicket (ossia il biglietto digitale da mostrare solo via smartphone che prevede comunque il ritiro del braccialetto ai Welcome Desk);

i Fanticket (disponibili solo da oggi, 4 settembre), cioè il tradizionale biglietto di cartoncino “da collezionare”: un biglietto giornaliero disponibile solo con l’acquisto contestuale del servizio “Salta il Welcome Desk”, che permette di ricevere a casa sia il Fanticket sia il braccialetto;

tutti gli abbonamenti (chi acquista gli abbonamenti da 3, 4 e 5 giorni riceverà direttamente a casa il biglietto e i relativi braccialetti, riducendo i tempi di attesa a Lucca).

La tipologia di consegna cambia sulla base del tipo di biglietto:

tramite corriere espresso (insieme al braccialetto): biglietti Fanticket giornalieri; abbonamenti da 3, 4 e 5 giorni; biglietti giornalieri e abbonamenti da 2 giorni con opzione “Salta il Welcome Desk”;

eTicket: sarà disponibile direttamente sullo smartphone;

Stampa@casa: il biglietto/abbonamento dovrà essere stampato direttamente dall’acquirente.

LE OPPORTUNITÀ UNICHE PER I 18ENNI E GLI INSEGNANTI: BONUS E CARTA DEL DOCENTE

Tutte le modalità di biglietti e abbonamenti potranno essere acquistati dal sito di TicketOne con Bonus Cultura o 18App e con Carta del Docente. Un’occasione importante di sfruttare al meglio queste iniziative promosse dal Ministero della Cultura e un’opportunità che valorizza la riconosciuta valenza culturale della manifestazione, in tutte le sue aree. Tutti i dettagli e le modalità sono disponibili sul sito dedicato (https://www.ticketone.it/campaign/app18 e https://www.ticketone.it/campaign/carta-docente/).

Queste opzioni sono valide soltanto fino al 13 ottobre 2024, per consentire le opportune verifiche ministeriali.

WELCOME DESK E BRACCIALETTI: LA TUA LUCCA EXPERIENCE STA PER INIZIARE

I Welcome Desk sono 6 e saranno visibili nella mappa che verrà pubblicata sul sito www.luccacomicsandgames.com nelle prossime settimane; saranno aperti dal 30 ottobre al 3 novembre dalle ore 7:00 alle ore 18:30.

Un’importante novità per supportare i visitatori e visitatrici del festival che saranno in città già dalla sera precedente il primo giorno di manifestazione: i 2 welcome desk situati sulle Mura di Lucca (baluardo San Regolo e baluardo Santa Croce) saranno aperti anche il 29 ottobre dalle 17:00 alle 19:00.

Chi acquisterà un abbonamento da due giorni o i biglietti singoli per più giornate senza usufruire del servizio “Salta il Welcome Desk”, potrà ritirare tutti i relativi braccialetti direttamente al primo passaggio presso i Welcome Desk, senza necessità di tornare i giorni successivi.

Per coloro che acquisteranno un abbonamento da 3, 4 o 5 giorni, la spedizione dei braccialetti a casa è inclusa, usufruendo così direttamente del servizio “Salta il Welcome Desk”.

Le spedizioni dei biglietti e abbonamenti con “Salta il Welcome Desk” inizieranno a partire dal 16 settembre: appena verrà fatta la spedizione, l’acquirente riceverà una mail con il track number del corriere. Ogni giornata sarà identificata da un braccialetto di uno specifico colore, necessario per entrare in tutte le aree a pagamento del festival.

INSIEME È MEGLIO: BIGLIETTI GRUPPI E COMITIVE

I gruppi e le comitive composte da almeno 20 persone possono accedere al sito dedicato comitive.luccacomicsandgames.com per l’acquisto a prezzo ridotto e l’invio con un’unica spedizione – effettuata al/alla responsabile del gruppo – di abbonamenti e biglietti giornalieri con i relativi braccialetti. Al raggiungimento delle 20 persone sarà fornito un biglietto omaggio (il 21esimo). In questo modo non sarà necessario presentarsi ai Welcome Desk per il ritiro dei braccialetti durante i giorni della manifestazione.

SENZA BARRIERE: I BIGLIETTI OMAGGIO PER LE PERSONE CON DISABILITÀ

Le persone con disabilità possono ricevere anticipatamente i biglietti omaggio (giornalieri), accedendo al sito senzabarriere.luccacomicsandgames.com. Nel sito – che è attivo dal 4 settembre alle ore 10:00 – dovrà essere inserita la documentazione richiesta che attesta l’invalidità e sarà possibile accedere a diverse opzioni:

omaggio giornaliero con Stampa@casa (Print@home), oppure omaggio giornaliero con Stampa@casa(Print@home) e acquisto di un ridotto per l’accompagnatore (queste scelte prevedono il ritiro del braccialetto presso i Welcome Desk durante i giorni del festival; i volontari presenti in loco saranno disponibili a fornire eventuale supporto per il ritiro di biglietti e braccialetti);

omaggio giornaliero con opzione “Salta il Welcome Desk”, oppure omaggio giornaliero con opzione “Salta il Welcome Desk” e acquisto di un ridotto per l’accompagnatore (queste scelte prevedono l’invio di biglietto/i e braccialetto/i direttamente a casa, pagando il prezzo della spedizione indicato sul sito).

Questa opportunità si aggiunge alla possibilità, durante i giorni del festival, di richiedere direttamente in loco – presso le biglietterie o la Croce Verde di Lucca – i biglietti giornalieri omaggio per le persone con disabilità e l’eventuale ridotto per chi accompagna. Questa opzione sarà sempre garantita anche qualora gli 80.000 biglietti giornalieri previsti fossero esauriti.

UN BENVENUTO AI PIÙ PICCOLI: INGRESSO GRATUITO BAMBINI UNDER 10

Come ogni anno si rinnova il nostro benvenuto ai più piccoli. I bambini nati dal 1° gennaio 2015 in poi entreranno gratuitamente, se accompagnati da almeno un adulto provvisto di biglietto/abbonamento e braccialetto.

OPZIONE BUS + BIGLIETTO: VIAGGIA SENZA PENSIERI

Per chi non vuole utilizzare l’auto anche se arriva da lontano, per chi non ha la patente o semplicemente per chi vuole arrivare direttamente dalla propria città a Lucca senza doversi preoccupare di nulla, torna anche nel 2024 l’imperdibile opzione Eventi in Bus, che prevede di poter acquistare il biglietto giornaliero abbinato al viaggio da/per Lucca. Questa opzione include anche l’invio del relativo braccialetto, senza necessità di passare dai Welcome Desk. L’acquisto di questo tipo di biglietto è disponibile nel sito ufficiale della manifestazione (TicketOne) e sul sito dedicato www.eventinbus.com/artisti/lucca-comics-games_296.html.

PARCHEGGI: ORGANIZZA LA TUA PERMANENZA IN CITTÀ

Nei prossimi giorni saranno attivati anche i servizi di prenotazione dei parcheggi gestiti dalla società Metro-Lucca Plus, con cui Lucca Comics & Games collabora, al link https://eventi.parcheggilucca.it.

LA GRANDE MUSICA DAL VIVO: I CONCERTI

L’Area Music offrirà un ricco programma sia pomeridiano sia serale, per tutti i cinque giorni: nel pomeriggio dalle 14.00 alle 19.00 si potrà accedere agli spettacoli con biglietto e braccialetto validi per quel giorno.

I concerti serali dalle 20.30 alle 21.30 saranno invece accessibili sempre con biglietto o abbonamento valido per quella giornata ma previa prenotazione tramite i canali ufficiali di Lucca Comics & Games. Non sono previsti biglietti aggiuntivi o integrativi. Tutte le modalità di prenotazione dei singoli eventi saranno indicate nelle prossime settimane sul sito di Lucca Comics & Games e sui canali dedicati.

GLI EVENTI SU PRENOTAZIONE E A NUMERO CHIUSO

Gli eventi su prenotazione (come incontri con autori, proiezioni speciali, laboratori, showcase, firmacopie organizzati dal festival, concerti…) verranno aggiunti periodicamente sul sito dell’edizione 2024 e sulla app, specificando la necessità di prenotarsi per partecipare. Della necessità di prenotarsi sarà data comunicazione anche tramite i canali social di Lucca Comics & Games. La prenotazione sarà possibile anche tramite la app ufficiale “LuccaCG24 Assistant” e solo per i possessori di biglietto o abbonamento Lucca Comics & Games 2024 validi.

Gli eventi e i firmacopie organizzati direttamente dagli editori nei loro spazi saranno gestiti direttamente dalle singole case editrici. 

IL DIVERTIMENTO PER TUTTI: LE AREE GRATUITE

Anche durante questa edizione alcune aree di Lucca Comics & Games saranno aperte a tutti, senza necessità di avere biglietto o braccialetto: un’occasione per iniziare a conoscere il festival, per scoprire tutte le zone della città, ampliando i propri interessi, per far vivere anche ai più piccoli la Lucca Experience.

Da non perdere i luoghi che maggiormente catalizzeranno la presenza di cosplayer e content creator: il Giardino degli Osservanti con il Community Village e le aree dedicate al Cosplay oltre alle zone dedicate ai gruppi come l’area 501° Italica Garrison e l’area della Umbrella Corporation.

Tra gli spazi più amati da bambini e ragazzi, il Family Palace: anche quest’anno il Real Collegio sarà aperto a chiunque voglia scoprire laboratori, mostre, incontri dedicati ai più piccoli (ma anche a genitori e insegnanti curiosi di scoprire novità editoriali e approfondire nuove opportunità formative).

E per gli amanti della Nona Arte, imperdibile la Self Area, dedicata alle autoproduzioni e al fumetto underground: la Chiesa dell’Agorà e il suo chiostro ospiteranno gli stand dei collettivi e degli artisti indipendenti, oltre a numerosi incontri per conoscere tutte le sfumature artistiche presenti al festival. La Chiesa dell’Agorà sarà anche sede di alcuni incontri aperti al pubblico e gratuiti per scoprire tutte le professionalità che fanno parte del mondo del fumetto.

Non sarà necessario il biglietto neanche per entrare in Area Pro, negli spazi in piazza San Romano, dove esordienti selezionati avranno la possibilità di presentare il proprio portfolio a case editrici, professionisti e professioniste, italiani e stranieri, attraverso opportunità di incontro One-To-One.

Chi è alla ricerca di pezzi rari e di tavole da collezione non potrà perdere la Golden Alley, il ricco padiglione San Romano che ospiterà gli stand di collezionisti, gallerie d’arte e gli spazi personali di alcuni artisti pronti a realizzare commission o a vendere le loro tavole originali.

Questa edizione di Lucca Comics & Games prevede anche una grandissima novità per il pubblico: tutte le mostre, incluse quelle a Palazzo Ducale, saranno a ingresso libero e gratuito (per motivi di gestione dei flussi potranno essere predisposte file dedicate a chi ha biglietto o abbonamento).

Resta naturalmente accessibile tutta la città, con la possibilità di godere della passeggiata sulle Mura urbane, ad eccezione dei padiglioni nei baluardi (il cui ingresso sarà vincolato al possesso di biglietto o abbonamento).

HELP DESK E APP “LUCCACG24 ASSISTANT”: TUTTE LE RISPOSTE IN UN CLIC

A partire da questa edizione è stato attivato un servizio di Help Desk dedicato a visitatori e visitatrici: tutte le principali domande legate a ingressi, biglietti, programma troveranno risposta nelle singole sezioni del sito https://luccacrea.zendesk.com/. E in caso di richieste specifiche è possibile compilare un form che sarà preso in carico da un operatore o un’operatrice, ricevendo una risposta in poche ore.

Anche quest’anno torna uno degli strumenti che hanno ottenuto il maggior gradimento dal pubblico del festival: nelle prossime settimana sarà disponibile in tutti gli store digitali la app “LuccaCG24 Assistant”, con aggiornamenti e funzionalità aggiuntive. Un pratico compagno di viaggio, utilizzabile anche offline, scaricato nel 2023 da migliaia di utenti e ottimizzato per permettere alla community di godere appieno della magia del festival e dei suoi innumerevoli eventi. Grazie alla app sarà possibile consultare la mappa interattiva, visionare l’intero programma sempre aggiornato e salvare il proprio itinerario personalizzato, prenotare gli appuntamenti più richiesti, ricevere notifiche push sugli incontri (incluse eventuali variazioni), ricevere informazioni in tempo reale su modifiche alla viabilità o legate all’ordine pubblico e alla sicurezza, creare gruppi con i propri amici.

Tutte le informazioni sulla app ufficiale e su come scaricarla sono disponibili al link https://luccacrea.zendesk.com/hc/it/sections/26825383279121-LA-APP.

LUCCA COMICS & GAMES CONQUISTA MILANO: LA MOSTRA AMANO CORPUS ANIMAE

A cavallo tra il 2024 e il 2025, Lucca Comics & Games uscirà letteralmente dalle mura urbane di Lucca e sbarcherà alla Fabbrica del Vapore di Milano con la mostra Amano Corpus Animae, dedicata a Yoshitaka Amano, già autore dei tre poster dell’edizione 2024 di Lucca Comics & Games.

Dal 4 settembre alle ore 10:00 sarà possibile acquistare online anche i biglietti della mostra prevista dal 13 novembre 2024 al 1° marzo 2025: Amano Corpus Animae. L’esposizione celebrerà i 50 anni di carriera del visionario Maestro e sarà la più grande e completa retrospettiva mai stata dedicata all’artista nipponico in Occidente. Più di 100 opere originali per raccontare la storia dell’animazione e dell’intrattenimento mondiale; le immagini epiche che hanno consacrato il “ragazzo di Shizuoka” nell’Olimpo degli Artisti contemporanei spazieranno da Tatsunoko a Final Fantasy, passando per Vogue.

Curata per Lucca Comics & Games da Fabio Viola, con progetto di allestimento e percorso dell’exhibition realizzati in collaborazione con POLI.design di Milano.

I biglietti disponibili online sul sito TicketOne saranno: interi giornalieri (prevedono la scelta del giorno preciso in cui si vuole visitare la mostra) oppure i biglietti Open, che consentono l’accesso in qualunque giornata di apertura della mostra. Tutti i biglietti scontati o gratuiti saranno disponibili in loco presentando le relative credenziali di accesso.

I primi biglietti sono stati già venduti le scorse settimane attraverso la piattaforma Kickstarter: centinaia di fan hanno infatti scelto di partecipare fin da subito a questo progetto e non perdere gli esclusivi biglietti speciali, i pacchetti e la straordinaria opportunità di visitare la mostra in una visita guidata con il Sensei (tutti disponibili solo per un periodo limitato).

 

Lanterns: Ewan McGregor e Matthew McConaughey sarebbero in lizza per interpretare Hal Jordan

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Dopo la recente notizia che Josh Brolin sarebbe stato preso in considerazione per il ruolo di Hal Jordan nella prossima serie HBO Lanterns, abbiamo ora notizie di altri due attori di primo piano che potrebbero essere in lizza per interpretare il leggendario eroe con l’anello. Secondo Jeff Sneider, sia Ewan McGregor che Matthew McConaughey sarebbero nel mirino dei DC Studios e verranno contattati per la parte nel caso in cui Brolin dovesse rifiutare.

Sneider afferma inoltre che la serie è “modellata su True Detective”. Come già riportato, i fan sembrano essere un po’ divisi sul fatto che Brolin (56 anni) possa vestire i panni di Jordan, soprattutto a causa dell’età della star di Dune. Ma McGregor e McConaughey sono solo leggermente più giovani, rispettivamente di 53 e 54 anni, quindi se tali indiscrezioni si rivelassero vere, la serie sembra chiaramente destinata a introdurre una versione più anziana di questo personaggio.

Cosa sappiamo di Lanterns?

La serie Lanterns segue due personaggi centrali dell’Universo DC: la nuova recluta John Stewart e il veterano Hal Jordan. La storia vede i nostri poliziotti intergalattici coinvolti in un oscuro mistero terrestre mentre indagano su un omicidio nel cuore dell’America, una premessa molto intrigante che promette una miscela di avventure cosmiche e lavoro investigativo concreto, e qualcosa di nettamente diverso dalla norma DC.

James Gunn e Peter Safran, Co-Presidenti e Co-CEO dei DC Studios, hanno dichiarato: “Siamo entusiasti di portare questo titolo fondamentale della DC alla HBO con Chris, Damon e Tom al timone. John Stewart e Hal Jordan sono due dei personaggi più avvincenti della DC e Lanterns li porta in vita in una storia poliziesca originale che è una parte fondamentale del DCU unificato che lanceremo la prossima estate con Superman”.

Il creatore di Lost e Watchmen, vincitore di un Emmy Award, Damon Lindelof, sta lavorando alla sceneggiatura dell’episodio pilota insieme allo showrunner di Ozark Chris Mundy e all’acclamato scrittore di fumetti Tom King. Si dice che anche Justin Britt-Gibson, Breannah Gibson e Vanessa Baden Kelly siano a bordo (anche se la notizia non è ancora stata confermata). La produzione di Lanterns dovrebbe iniziare nel primo trimestre del 2025 nel Regno Unito, il che potrebbe portare la serie a un’uscita nel 2026.

Agatha All Along: una clip offre un grande indizio sull’identità del personaggio di Joe Locke

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I Marvel Studios hanno pubblicato la prima clip di Agatha All Along che vede Agatha Harkness e il personaggio noto come “Teen” dare il benvenuto alla nuova Congrega della prima di percorrere insieme la Strada delle Streghe. Si tratta di un divertente assaggio di ciò che accadrà nella prossima serie TV Disney+ dei Marvel Studios, ma è il fatto che una “W” sia stata lasciata in sospeso accanto al personaggio senza nome di Joe Locke ad aver attirato l’attenzione dei fan.

La sua identità rimane un mistero e, in un recente teaser, il suo nome è stato oscurato da un misterioso simbolo “M” che si è formato sulla sua bocca. Lo stesso logo è poi apparso nelle immagini promozionali di Agatha All Along e crediamo che si riferisca a “Maximoff”, come Billy Maximoff/Wiccan. “La Strada è un luogo molto pericoloso, di vita o di morte, e non tutti sopravvivono”, ha recentemente dichiarato Locke a Screen Rant.

 “Penso che entrando in scena i personaggi non si rendano conto di cosa si stanno mettendo in gioco. È un viaggio davvero pericoloso, ma anche divertente. E Teen si diverte più degli altri”. Ha poi aggiunto: “All’inizio della serie, Teen è un fanboy che segue Agatha. Non ha alcun potere nella relazione e, man mano che la serie va avanti, le cose cambiano”. “Teen è un personaggio così misterioso. C’è così tanto da questo punto in cui viene introdotto. C’è un mistero in lui”, ha sottolineato l’attore.

C’è qualcosa da risolvere, il che, come attore, è una cosa fantastica da esplorare, avere cose che sono segrete per tutti gli altri, anche nei personaggi nella stanza. È divertente”. Bisognerà dunque attendere la serie per scoprire l’identità del personaggio di Locke e poter risolvere tutte le teorie a riguardo. Nel mentre, ecco di seguito la clip che offre questo dettaglio sulla sua possibile identità:

Quello che sappiamo su Agatha All Along

Agatha All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di WandaVision, tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor), Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David Payton (John Collins), David Lengel (Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon), Amos Glick (Dennis), Brian Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes (Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e Maria Dizzia.

Pochi dettagli ufficiali sono stati rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff (o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è “reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness – ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della donna che ha ucciso le loro madri. Agatha All Along debutterà su Disney+ il 19 settembre.

Smile 2: il primo trailer anticipa l’arrivo di nuovi orrori

Smile 2: il primo trailer anticipa l’arrivo di nuovi orrori

Sono stati pubblicati un nuovo trailer e un nuovo poster per Smile 2 e, se vi è piaciuto Smile, tutti gli indizi fanno pensare che si tratti di un degno successore del film horror. Oltre a suggerire che finalmente scopriremo di più sulla maledizione soprannaturale che ha perseguitato la Rose Cotter di Sosie Bacon nel primo episodio, vediamo qui la popstar Skye Riley di Naomi Scott adottare misure drastiche per sfuggirle. Se funziona… beh, potrebbe essere una svolta per il franchise.

Il primo Smile ha ottenuto l’80% su Rotten Tomatoes ed è stato ben accolto dai fan dell’horror; le aspettative per questo sequel sono alte e lo spostamento dei riflettori su un personaggio principale che è una celebrità promette di scuotere questa premessa in modo eccitante. Parker Finn torna a scrivere e dirigere il sequel, quindi non c’è motivo di credere che non sarà terrificante come il suo predecessore. All’inizio di quest’anno, la star di Smile 2, Lukas Gage ha rivelato che nel sequel è presente una scena così cruenta da averlo fatto vomitare quando le cineprese hanno smesso di girare.

È così terrificante. È stata la prima volta che sono stato su un set in cui ho avuto veramente paura, e mi è venuto davvero il voltastomaco in una sola ripresa”, ha raccontato l’attore. “Non pensavo che l’avrei fatto. Era così cruento e disgustoso… ho vomitato fuori campo”. “È davvero così spaventoso. Non sto nemmeno mentendo”, ha continuato Gage. “Non ho mai partecipato a qualcosa che mi ha davvero terrorizzato. La troupe è terrorizzata dalle riprese perché, non so, lo scrittore/regista Parker Finn lo è, conosce così bene questo genere”.

Di cosa parlerà Smile 2?

Rispetto al primo film, che si svolgeva in gran parte in una struttura psichiatrica, la storia di Smile 2 sembra essere un po’ più glamour e sfarzosa. Il sequel seguirà una pop star internazionale di nome Skye Riley mentre si prepara a dominare il mondo durante il suo imminente tour mondiale. Tuttavia, proprio come nell’originale Smile, Riley si ritrova presto ad affrontare una serie di fenomeni agghiaccianti che non riesce a spiegare. Mentre gli spaventi aumentano e lo stress di mantenere la sua immagine si fa sentire, Riley deve affrontare gli scheletri nel suo armadio prima di esporre al mondo qualcosa che non può cancellare.

Il ruolo di Skye Riley sarà interpretato dall’attrice Naomi Scott, nota per le sue precedenti iconiche interpretazioni in Charlie’s Angels 2019, nel remake di Aladdin della Disney e, naturalmente, nel film originale di Disney Channel Lemonade Mouth. Lukas Gage di White Lotus, Dylan Gelula di Dream Scenario, Raúl Castillodi Cassandro e Miles Gutierrez-Riley di The Wilds sono tutti confermati per apparire nel film, ma non sono ancora emersi dettagli sui singoli ruoli. Anche Kyle Gallner, che nel film originale Smile interpretava l’ex fidanzato di Rose, Joel, tornerà nel sequel e presumibilmente riprenderà il suo personaggio precedente.

Gli appassionati di horror ricorderanno che Joel ha visto Rose morire per mano della maledizione centrale di Smile, il che significa che ora ne ha contratto le terribili conseguenze. Joel infetterà la famosa Riley con il misterioso incantesimo di Smile, diffondendone potenzialmente gli effetti a milioni di persone? Non potremo esserne certi fino al 17 ottobre.

Mike Faist potrebbe interpretare Haymitch Abernathy in The Hunger Games: Sunrise On The Reaping

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A giugno, l’autrice Suzanne Collins ha annunciato che stava scrivendo un nuovo romanzo di Hunger Games, intitolato The Hunger Games: Sunrise On The Reaping. Il libro arriverà nelle librerie il 18 marzo 2025 e racconta una storia ambientata 40 anni dopo La ballata dell’usignolo e del serpente. Qualche ora dopo, è stato confermato che è in lavorazione anche un adattamento cinematografico e potrebbe essere stato rivelato l’attore che interpreterà il giovane Haymitch Abernathy (personaggio interpretato da Woody Harrelson nella trilogia originale): Mike Faist

Secondo Production Weekly, la star di Challengers, Mike Faist potrebbe infatti essere in lizza per guidare il cast di The Hunger Games: Sunrise On The Reaping. Ad oggi la cosa è da prendere come un rumor, ma la testata è nota per aver condiviso molte informazioni accurate sui casting in passato, per cui potrebbe esserci del vero in questa notizia. Faist, d’altronde, ha ricevuto ampi consensi per le sue interpretazioni sul palcoscenico, facendosi poi notare anche nei film West Side Story, The Bikeriders e Panic.

Quello che sappiamo su The Hunger Games: Sunrise On The Reaping

Ambientato durante il Secondo Quarto, il prequel esplorerà i Giochi a cui Haymitch ha partecipato. Questo lo colloca 24 anni prima degli eventi del film Hunger Games. Francis Lawrence, che ha diretto i precedenti film della saga, è in lizza per dirigere anche questo nuovo film. “Suzanne Collins è una narratrice magistrale e la nostra stella polare creativa”, ha invece dichiarato Adam Fogelson del Lionsgate Motion Picture Group.

Non potremmo essere più fortunati di essere guidati e affidati a una collaboratrice il cui talento e la cui immaginazione sono così costantemente brillanti. Sappiamo che i fan di Hunger Games di tutto il mondo saranno incantati dal punto in cui Suzanne ha concentrato questa prossima straordinaria storia”.

E ha aggiunto: “Il Secondo Quarto è leggendario e incombe sulla storia dei Giochi, anche ai tempi di Katniss Everdeen, un quarto di secolo dopo. Come i fan di tutto il mondo, attendiamo con ansia questo emozionante ritorno a Panem”. La Collins ha anche aggiunto: “Fin dall’inizio, la Lionsgate è stata una casa e un partner meraviglioso per il franchise di Hunger Games, e sono molto entusiasta di collaborare con Adam e il team mentre portiamo questa prossima storia nelle sale nel 2026”.

The Hunger Games: Sunrise On The Reaping arriverà nelle sale il 20 novembre 2026.

Lanterns: per la serie si parla di un John Stewart “molto più giovane”

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Ieri, due fonti distinte hanno riferito che a Josh Brolin (Avengers: Endgame, Deadpool 2) sarebbe stato contattato per il ruolo di Hal Jordan nella prossima serie HBO della DC Studios, Lanterns, e ora abbiamo un aggiornamento sulla fascia d’età degli attori presi in considerazione per interpretare John Stewart – oltre a un paio di star emergenti che potrebbero essere in lizza.

I fan sembrano essere piuttosto divisi sul fatto che Brolin (56 anni) possa vestire i panni di Jordan, ma sembra che lo studio stia cercando un attore “molto più giovane” per interpretare l’eroe con gli anelli meno esperto che prende sotto la sua ala. Secondo Jeff Sneider, si starebbe infatti cercando un attore più giovane di 30 anni (o almeno in grado di interpretare un giovane di 30 anni).

I fan hanno notato che lo scrittore di fumetti Tom King – che sta lavorando a Lanterns – ha iniziato a seguire sia Damson Idris (Snowfall) che Aaron Pierre (Rebel Ridge) sui social media, facendo ipotizzare che potrebbero essere in lizza per interpretare Stewart. Non c’è molto su cui basarsi, certo, ma si tratta di due giovani attori molto richiesti; quindi, non abbiamo problemi a credere che James Gunn e Peter Safran possano essere interessati ad accaparrarsi uno dei due per questo ruolo.

Cosa sappiamo di Lanterns?

La serie Lanterns segue due personaggi centrali dell’Universo DC: la nuova recluta John Stewart e il veterano Hal Jordan. La storia vede i nostri poliziotti intergalattici coinvolti in un oscuro mistero terrestre mentre indagano su un omicidio nel cuore dell’America, una premessa molto intrigante che promette una miscela di avventure cosmiche e lavoro investigativo concreto, e qualcosa di nettamente diverso dalla norma DC.

James Gunn e Peter Safran, Co-Presidenti e Co-CEO dei DC Studios, hanno dichiarato: “Siamo entusiasti di portare questo titolo fondamentale della DC alla HBO con Chris, Damon e Tom al timone. John Stewart e Hal Jordan sono due dei personaggi più avvincenti della DC e Lanterns li porta in vita in una storia poliziesca originale che è una parte fondamentale del DCU unificato che lanceremo la prossima estate con Superman”.

Il creatore di Lost e Watchmen, vincitore di un Emmy Award, Damon Lindelof, sta lavorando alla sceneggiatura dell’episodio pilota insieme allo showrunner di Ozark Chris Mundy e all’acclamato scrittore di fumetti Tom King. Si dice che anche Justin Britt-Gibson, Breannah Gibson e Vanessa Baden Kelly siano a bordo (anche se la notizia non è ancora stata confermata). La produzione di Lanterns dovrebbe iniziare nel primo trimestre del 2025 nel Regno Unito, il che potrebbe portare la serie a un’uscita nel 2026.

Nova: la serie Marvel è descritta come “un’opera corale”

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Nova: la serie Marvel è descritta come “un’opera corale”

La prima conferma che i Marvel Studios stavano progettando di introdurre Nova nel Marvel Cinematic Universe risale al 2022, e da allora ci sono state notizie contrastanti sulla destinazione del progetto. Ora, il responsabile dei Marvel Studios per lo streaming, la televisione e l’animazione, Brad Winderbaum, ha confermato che Nova si sta effettivamente dirigendo verso il piccolo schermo e ha condiviso alcuni intriganti aggiornamenti sui piani dello studio per l’eroe spaziale… o sarebbe meglio dire gli eroi?

Parlando al podcast di Phase Zero, Winderbaum ha descritto la serie Nova come un “incredibile opera corale con un grande cast di personaggi”, forse indicando che sia Richard Rider che Sam Alexander saranno presenti. Ha inoltre affermato che la serie avrà “sfumature” sia di Star Trek che di Battlestar Galactica. Winderbaum ha anche confermato che sono in arrivo altre presentazioni speciali, anche se non ha rivelato ulteriori dettagli.

I Nova Corps sono stati introdotti in Guardiani della Galassia, il che ha portato a speculazioni sul fatto che Rider avrebbe trovato la sua strada nel franchise di GOTGJames Gunn ha però mostrato scarso interesse per il personaggio, ma è probabile che la serie Nova derivi dalla decimazione della maggior parte dei Nova Corps da parte di Thanos nel periodo precedente ad Avengers: Infinity War.

Cosa sappiamo della serie Nova?

Ecco cosa ha detto Feige sull’introduzione di Nova nel MCU nel 2021: “Il tempo è relativo, giusto?”, ha detto il boss dei Marvel Studios. “Credo di aver parlato di Doctor Strange otto anni prima che uscisse quel film. Quindi, ‘potenziale immediato’ è relativo. Ma è chiaro che non ci stiamo tirando indietro di fronte alla fine cosmica della narrazione, proprio nel punto più delicato dei Nova Corps e di Nova stesso”.

Sam Alexander è apparso per la prima volta nel one-shot Marvel Point One nel novembre 2011, prima di diventare protagonista di una serie tutta sua a partire dal febbraio 2013. L’adolescente dell’Arizona ha ereditato l’elmo Nova dal padre scomparso e ha assunto ufficialmente il ruolo dopo essere stato addestrato da Gamora e Rocket Raccoon, membri dei Guardiani della Galassia.

Voci precedenti hanno affermato che Ryan Gosling potrebbe essere in lizza per il ruolo di protagonista (si ritiene che abbia discusso con Feige di un possibile ingresso nel MCU, ma una serie Disney+ potrebbe essere un po’ eccessiva), e abbiamo anche sentito che si sta cercando un “giovane protagonista”. Se la notizia fosse esatta, ciò suggerirebbe ulteriormente la presenza di Rider e Alexander.

Venom: The Last Dance, il teaser ci offre un primo sguardo a un nuovo simbionte

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Uno spot televisivo internazionale di Venom: The Last Dance è stato condiviso online e, sebbene sia composto per la maggior parte da filmati tratti dal primo trailer, presenta anche alcune nuove inquadrature, tra cui una rapida occhiata a quello che sembra essere un nuovo simbionte. È molto probabile che si tratti di Toxin, con cui si è fuso il detective corrotto Pat Mulligan (Stephen Graham) verso la fine di La furia di Carnage – ma alcuni ritengono che assomigli molto di più a Lasher.

Introdotto in Venom: Lethal Protector #4 negli anni ’90, Lasher fu creato quando dei semi furono estratti da Venom dalla Life Foundation. Una delle giovani creature si fuse con l’ufficiale delle forze di sicurezza Ramón Hernández per formare Lasher, che divenne uno dei “Simbionti Guardiani” della Fondazione. Sappiamo in goni caso che Toxin apparirà grazie ai sottotitoli del trailer, ma voci precedenti hanno affermato che anche altri simbionti saranno presenti nella storia.

Di seguito, ecco il teaser:

Tutto quello che sappiamo su Venom: The Last Dance

Venom: The Last Dance segue i successi al botteghino consecutivi di Venom: La furia di Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a livello globale) e Venom del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e scriverà il trequel.

Tom Hardy ha menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti appoggio.”

A parte il ritorno di Tom Hardy nei panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock nei titoli di coda di Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che include Morbius, Kraven Il Cacciatore e Madame Web, tra gli altri – potrebbe comparire in Venom: The Last Dance.

Agatha All Along: ecco quale posto la serie occupa nel MCU

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Agatha All Along: ecco quale posto la serie occupa nel MCU

Abbiamo visto Agatha Harkness per l’ultima volta in WandaVision e, con Teen (che si pensa sia Billy Maximoff) pronto a liberarla dall’incantesimo della Strega Scarlatta, ci aspettiamo che Agatha All Along riprenda da dove si era interrotto quello show. Parlando con IGN di come la serie Disney+ si inserisce nel più ampio MCU, lo sceneggiatore capo Jac Schaeffer ha confermato che si svolge principalmente nel proprio angolo di questo mondo condiviso, con un’attenzione particolare all’importanza di Westview in queste vicende magiche.

Con WandaVision e Agatha All Along, sono entrambi nel loro piccolo universo, e per me è legato a Westview”, ha spiegato lo showrunner. “Sono un fan di Buffy. L’idea che una città sia una sorta di vortice di energia soprannaturale è molto bella. In questo senso, volevamo che avessero le loro storie contenute”. “E, per quanto riguarda questa nuova serie, Agatha è un’anomalia, giusto? È un’outsider. Quindi non la vedo come un membro del MCU. Le trame ovviamente si intersecano, ma lei è qui a fare le sue cose”.

Certo, fa tutto parte dello stesso tipo di universo, quindi ci sono pietre di paragone, illusioni e cose del genere, ma Agatha è territoriale e questo è il suo show”, ha continuato Schaeffer. “Quindi, si tratta davvero di Agatha Harkness e delle persone che incontra”. Ciononostante, la produttrice esecutiva di Agatha All Along, Mary Livanos, si è affrettata a promettere che ci saranno molti collegamenti al MCU per ricompensare i fan di lunga data del franchise.

Direi, innanzitutto, che Agatha All Along è una storia incredibile di per sé”, ha dichiarato Livanos al sito. “È tutta incentrata su Agatha e noi impariamo a conoscerla meglio e credo che la gente amerà davvero il suo viaggio. Ma posso anche dire che ci sono ramificazioni per l’intero MCU”. “Tuttavia, abbiamo anche introdotto una serie completamente nuova di membri della congrega che sono nuovi nel MCU. Se non conoscete molto della Marvel, potete fare un salto e godervi questa storia completamente originale. Ma se siete fan di WandaVision e del MCU, vi dirò che in questa serie c’è molto di nuovo”.

In altre parole, i Marvel Studios vogliono che gli spettatori sappiano che, anche se non avranno bisogno di una conoscenza enciclopedica del MCU più ampio per godersi la serie, Agatha All Along espanderà il lato soprannaturale di questo mondo e probabilmente getterà le basi per storie future. Immaginiamo che Visione e tutto ciò che accadrà a Wanda (e ai suoi figli) saranno tra queste. Non resta allora che attendere l’arrivo della serie per scoprire cosa ha da offrire ai fan del franchise.

Quello che sappiamo su Agatha All Along

Agatha All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di WandaVision, tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor), Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David Payton (John Collins), David Lengel (Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon), Amos Glick (Dennis), Brian Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes (Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e Maria Dizzia.

Pochi dettagli ufficiali sono stati rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff (o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è “reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness – ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della donna che ha ucciso le loro madri. Agatha All Along debutterà su Disney+ il 18 settembre.