Liam Neeson ha svelato di essere ancora in
possesso della spada laser di Qui-Gon Jinn, il personaggio da lui
interpretato nella saga di Star Wars, durante una recente ospitata nello
show di James Corden. Uscito nel 1999,
La Minaccia Fantasma, il primo capitolo della trilogia
prequel, ha letteralmente diviso i fan, ma ha comunque
ottenuto un grande successo al botteghino, incassando poco più di 1
miliardo di dollari in tutto il mondo.
Ambientato decenni prima della
trilogia originale, La Minaccia Fantasma ha riportato in vita eroi già
noti come Obi-Wan Kenobi e Yoda e ha introdotto nuovi
guerrieri Jedi, tra cui il Qui-Gon Jinn di Neeson. Personaggio
centrale nel primo film della trilogia prequel, Qui-Gon non è
durato oltre
Episodio I, poiché è morto dopo un epico duello con le
spada laser contro il malvagio Darth Maul. Ora, a 20 anni di
distanza dall’uscita del film, Neeson ha espresso interesse a
tornare nei panni di Qui-Gon Jinn per l’attesissima serie dedicata
a Obi-Wan Kenobi, che debutterà prossimamente su
Disney+ e riporterà Ewan McGregor nei panni del vecchio e saggio
eremita, in una storia ambientata dopo gli eventi della trilogia
prequel.
Dato che Qui-Gon Jinn è morto, sarà
molto difficile – ma non improbabile – vederlo tornare per Obi-Wan
Kenobi: magari il personaggio potrebbe fare ritorno sotto forma di
un Fantasma di Forza; in questo caso, non avrà certamente bisogno
della sua spada laser. Ma se per qualche motivo il ritorno di
Qui-Gon richiedesse l’impiego di una spada laser, sappiate che
Neeson ha ancora la sua vecchia arma a portata di mano, come ha
rivelato proprio a James Corden durante l’ultima puntata del suo
Late Late Show. Nel video di seguito, Neeson mostra propria la
spada laser utilizzata durante le riprese de La Minaccia
Fantasma:
Nella clip, Liam Neeson ironizza sul fatto che la sua
spada laser è stato su Tatooine molte volte, lanciando una sorta di
frecciatina a Disney+ sul fatto che sarebbe disposto
a tornare sul pianeta e quindi a ricoprire di nuovo le vesti del
Maestro Jedi. La spada mostrata da Neeson è montata su una base di
legno con tanto di targa commemorativa: è interessante notare che
sulla targa è inciso “Star
Wars: The Beginning”, ossia il titolo provvisorio di
Episodio I, scelto da George Lucas prima del definitivo
La Minaccia Fantasma. Sempre nel video, Neeson scherza
anche sul grande pulsante rosso che si trova di lato alla spada e
che permette di attivarla, assicurando i fan che i Jedi, in realtà,
non usano la Forza per accendere le loro spade laser.
Arriva da
Deadline la notizia che Sanaa Lathan, Linda Emond e Jihae sono
stati scelti per ruoli ricorrenti in Succession 3, la prossima terza
stagione della serie drammatica vincitrice di un Emmy della HBO
Succession.
La stagione 3 è attualmente in produzione.
Lathan interpreterà Lisa Arthur, un
avvocato di New York di alto profilo ben collegato. Emond
interpreta Michelle-Anne Vanderhoven, un assistente senior della
Casa Bianca. Jihae è Berry Schneider, uno dei principali
consulenti di pubbliche relazioni.
Teso un’imboscata dal figlio
ribelle Kendall (Jeremy Strong) alla fine della seconda stagione,
Logan Roy (Brian Cox) inizia la terza stagione in una posizione
pericolosa. Lottando per assicurarsi alleanze familiari,
politiche e finanziarie, le tensioni aumentano mentre un’aspra
battaglia aziendale minaccia di trasformarsi in una guerra civile
familiare. Succession è
stato creato da Jesse Armstong, che è anche showrunner. È
produttore esecutivo della terza stagione con Adam McKay, Frank
Rich, Kevin Messick, Jane Tranter, Mark Mylod, Tony Roche, Scott
Ferguson, Jon Brown e Will Ferrell. Succession
ha vinto sette Emmy su 18 nomination per la sua seconda stagione,
tra cui Miglior serie drammatica, Attore protagonista in una serie
drammatica per Strong e Regia in una serie drammatica per Andrij
Parekh. Ha anche ricevuto i Golden Globe per la migliore serie
drammatica e attore protagonista per Cox.
Succession 3
Succession
3 è la terza
stagione della serie tv Succession
creata da Jesse Armstrong, per il canale
americano HBO.
La serie è incentrata sulla famiglia immaginaria di Roy, i
proprietari disfunzionali di un impero globale dei media e
dell’ospitalità che si battono per il controllo dell’azienda in
mezzo all’incertezza sulla salute del patriarca della famiglia,
Logan Roy.
In Succession 3
ritorneranno i protagonisti Marcia
Roy (stagione 1-in corso), interpretata
da Hiam Abbass, Greg
Hirsch (stagione 1-in corso), interpretato
da Nicholas Braun. Logan Roy (stagione 1-in
corso), interpretato da Brian Cox, Roman
Roy (stagione 1-in corso), interpretato da Kieran Culkin, Frank
Vernon (stagione 1-in corso), interpretato da Peter Friedman, Rava
Roy (stagione 1-in corso), interpretata da Natalie Gold, Tom
Wambsgans (stagione 1-in corso), interpretato da Matthew
Macfadyen. Connor Roy (stagione 1-in corso),
interpretato da Alan Ruck, Siobhan “Shiv” Roy (stagione 1-in
corso), interpretata da Sarah Snook, Kendall Roy (stagione 1-in
corso), interpretato da Jeremy Strong, Lawrence Yee (stagione 1-in
corso), interpretato da Rob Yang.
Il regista Doug
Liman ha specificato che la produzione di Edge of
Tomorrow 2 dipenderà dalla disponibilità di Tom Cruise ed Emily Blunt. L’originale Edge of Tomorrow non ha raggiunto i risultati sperati
al botteghino quando è stato rilasciato nel 2014. Tuttavia, il film
ha ottenuto il plauso della critica per le sue premesse creative e
le sequenze d’azione, conquistando maggior visibilità e consensi
grazie alla distribuzione in home video. Questa ritrovata
popolarità ha stimolato l’interesse per un sequel, ormai in
sviluppo da diversi anni, ma che purtroppo deve ancora
decollare.
Il team creativo di Edge of Tomorrow ha espresso interesse a
tornare per il sequel,
con Emily Blunt che proprio di recente ha elogiato
la sceneggiatura. Ciò che ha impedito al sequel di entrare
ufficialmente in produzione sono gli impegni di Cruise, Blunt e
Liman, che negli ultimi anni sono stati “incastrati” in tutta una
serie di altri progetti. Quindi, nonostante l’entusiasmo per
Edge
of Tomorrow 2, è proprio Doug Liman a non
essere del tutto sicuro che il nuovo film venga realizzato, e
questo a causa dei molteplici impegni delle due star
protagoniste.
Parlando con Collider
in occasione della promozione del suo nuovo film Locked
Down, Liman ha offerto una serie di aggiornamenti sullo
sviluppo di Edge of
Tomorrow 2, rivelando che Cruise e Blunt hanno
essenzialmente l’ultima parola sulla questione: “È una di
quelle situazioni per cui se, Tom, Emily ed io dicessimo: ‘Siamo
pronti a premere il grilletto su questa sceneggiatura’, è Tom
Cruise ed Emily Blunt fosser disponibili, il film verrebbe girato.
È più o meno così che funzionano le cose a Hollywood. Gli attori
sono i guardiani. Se riesci a convincere Tom ed Emily a impegnarsi
per il film, allora si farà.”
Nel corso della medesima
intervista, Liman ha anche rivelato nuovi dettagli in merito alla
storia. “Sono sempre stato interessato all’idea che un sequel
fosse più incentrato sui personaggi rispetto al primo film”,
ha detto Liman. “Perché non è così che si fanno normalmente le
cose. Questo è stato il mio approccio durante lo sviluppo del
sequel e anche perché Tom Cruise ed Emily Blunt sono due attori
fenomenali”. È un obiettivo ammirevole, ma comprensibilmente
difficile da raggiungere, soprattutto quando si lavora ad un genere
che prospera grazie ad una spettacolarità ampollosa. “A volte
capisco che il sequel deve solo avere più potenza di fuoco o più
esplosioni, ma nessun effetto visivo supererà quello che otterrai
da una scena fantastica eseguita da Tom Cruise ed Emily
Blunt.”
La trama di Edge of Tomorrow
In Edge
of Tomorrow, una razza aliena, i Mimics, ha
colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di esseri
umani. L’unico modo per resistere alla brutalità dell’offensiva
aliena è quello di unire le forze e tentare l’impossibile. Il
tenente Bill Cage, ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo
però in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso
giorno e lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente
delle forze speciali Rita Vrataski, cercheranno insieme di
annientare gli invasori e salvare la Terra.
Kevin Feige, il
presidente dei Marvel Studios, ha ufficialmente negato le
voci secondo cui un nuovo attore per il ruolo di Wolverine nel MCU sarebbe già stato scelto.
Wolverine è stato a lungo uno dei personaggi del mondo dei
supereroi più popolari di sempre, non solo grazie ai fumetti, ma
anche alla saga cinematografica dedicata agli
X-Men. Hugh Jackman, che ha debuttato nel
mondo del cinema proprio grazie all’iconico ruolo (era il 2000!), è
apparso in ben 11 film nei panni del mutante con gli artigli
d’adamantio.
Dopo l’uscita di Logan
– The Wolverine nel 2017, l’attore australiano ha
annunciato che non avrebbe più interpretato il personaggio. Poco
dopo, la Disney ha acquistato la 20th Century Fox, con Wolverine e
gli altri X-Men che sarebbero finalmente tornati nelle mani dei
Marvel Studios. Sebbene alcuni
degli amici e colleghi di Jackman – come Ryan Reynolds e il regista di Logan,James Mangold – abbiano gentilmente cercato di
convincere il Wolverine cinematografico a cambiare idea circa il
suo pensionamento, l’attore è rimasto fermo sulla sua decisione,
lasciando così intuire che la Marvel ingaggerà presto un nuovo
attore per la parte. Tuttavia, in un mondo in cui Andrew Garfield e Tobey
Maguire stanno per entrare ufficialmente a far parte
del MCU grazie all’attesissimo (e
misteriosissimo) Spider-Man 3, sembra che nulla possa essere
completamente escluso quando si tratta dell’universo condiviso,
neanche un possibile ritorno di Jackman nei panni di Wolverine…
Kevin Feige ha
parlato con
Collider in occasione della promozione della serie WandaVision (da oggi disponibile su Disney+). Al boss dei Marvel Studios è stato chiesto se
ci fosse un fondo di verità nelle molteplici voci circa i
potenziali attori in lizza per la parte di Wolverine. La sua risposta è stata semplice e
diretta: “No”, lasciando così intendere che nessuno è
stato ancora scelto in questo momento.
Wolverine: chi raccoglierà l’eredità di Hugh Jackman?
Nella stessa intervista, Feige ha
ammesso che
l’introduzione di mutanti nel MCU “è stata una discussione che
si è protratta a lungo” e che lui e il suo team hanno
“le idee abbastanza chiare su quale direzione vogliono
intraprendere”, ma a quanto pare quelle discussioni non si
sono ancora estese al recasting di uno dei personaggi più popolari
del mondo dei supereroi. Attori come
Taron Egerton,
Shia LaBeouf e Tom Hardy sono stati spesso indicati come
potenziali candidati per la versione MCU di Wolverine, ma se vogliamo
credere a Feige, pare che lo studio non abbia neanche iniziato a
discutere su chi potrebbe raccogliere l’eredità di Jackman.
Ben Affleck ha interpretato Bruce Wayne in
Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice
League, ma prima di impegnarsi dietro la macchina da
presa per dirigere il suo film dedicato all’Uomo Pipistrello, ha
deciso di abbandonare ufficialmente il ruolo. I film in cui ha
recitato sono stati presi d’assalto dalla critica, cosa che
probabilmente ha avuto un impatto non indifferente sulla vita
dell’attore, i cui lavori – soprattutto in cabina di regia – sono
sempre stati molto apprezzati.
Ora, Affleck ha parlato delle sue
difficoltà in un’intervista con
The Hollywood Reporter, spiegando in primo luogo la sua
decisione – che all’epoca scioccò parecchi – di interpretare il
Cavaliere Oscuro sul grande schermo. “Ho fatto Batman perché
volevo farlo per i miei figli”, rivela l’attore. “Volevo
fare qualcosa che mio figlio avrebbe apprezzato. Voglio dire, i
miei figli non hanno visto Argo.”
“Zack Snyder voleva adattare la
serie di graphic novel di Frank Miller. Aveva avuto delle idee
davvero incredibili. Sfortunatamente, ci sono molte ragioni per cui
le cose vanno come vanno nel mondo del cinema, e solo perché la tua
faccia è su un poster non significa che stai avendo voce in
capitolo su tutte queste cose. Soltanto in quel caso, forse,
sarebbero potute andare bene. Ho indossato il costume alla festa di
compleanno di mio figlio, il che mi ha ripagato di ogni momento di
sofferenza relativo a Justice League.”
Ben Affleck su Batman: “Ho
accettato per mio figlio”
Non è chiaro se Affleck si riferisca
alle riprese principali di Justice
League o alle riprese di aggiuntive sotto la direzione
di Joss Whedon. Tuttavia, l’attore ha spiegato
che i suoi problemi con l’alcol hanno avuto un forte impatto sulla
sua esperienza nel film.
“Ho iniziato a bere troppo
all’epoca di Justice League, ed è una cosa difficile da ammettere,
con cui confrontarsi e poi accettare. Sono sobrio da un bel po’ di
tempo e mi sento davvero bene, come forse non mi sono mai sentito
prima”, ha ammesso Affleck. “E il processo di guarigione
dall’alcolismo è stato davvero istruttivo. Penso che sia
un’esperienza importante anche per le persone che non bevono. Tutti
ti dicono: ‘Sii onesto. Ritrova la tua integrità. Assumiti le tue
responsabilità. Aiuta le altre persone’. Ci sono così tante buone
cose che ti insegnano durante tutto il processo. Mi ci è voluto un
po’ per capirlo. Ho commesso qualche errore, come la maggior parte
delle persone, ma oggi mi sento veramente bene.”
Ricordiamo che Ben Affleck tornerà a vestire i panni di
Batman nell’attesissima Snyder Cut di Justice
League, il taglio originale del cinecomic uscito nel
2017, così come inizialmente pensato da Zack Snyder. Il film arriverà sotto forma di
miniserie suddivisa in quattro parti su HBO Max entro la prima metà
del 2021. Inoltre, Affleck tornerà a vestire i panni del Crociato
Incappucciato nell’atteso The Flash di Andy Muschietti
al fianco Ezra Miller.
Apple Studios si è conquistata i diritti di
Kitbag, il prossimo film di Ridley
Scott (il suo progetto della vita), nonché ennesimo
tentativo di Hollywood di portare sul grande schermo la vita di
Napoleone. A riportare la notizia è
Variety.
Protagonista del film sarà Joaquin
Phoenix.
Kitbag si
concentrerà sulle origini di Napoleone e sul suo rapporto instabile
con sua moglie Giuseppina. Condusse campagne militari durante le
guerre rivoluzionarie francesi e fu imperatore della Francia dal
1804 al 1814, guidando il paese in una serie di battaglie prima di
essere sconfitto a Waterloo. Fu esiliato prima all’isola d’Elba e
poi nell’isola di Sant’Elena, dove morì nel 1821 all’età di 51
anni.
Il titolo del film deriva dal detto
“C’è la staffa di un generale nascosta
nella valigia di ogni soldato”, stando a quanto riporta
Deadline, che per primo ha dato la notizia.
Kitbag è nelle prime fasi di pianificazione e sarà
girato nei 20th Century Studios della Disney. Il progetto sarà
diretto e prodotto da Scott attraverso la sua società di produzione
Scott Free con Kevin Walsh produttore. Scott ha
contattato lo sceneggiatore David Scarpa per
scrivere la sceneggiatura. Scarpa e Scott hanno già collaborato al
thriller poliziesco del 2017 Tutti i soldi del mondo, reso
tristemente noto dalla cancellazione di Kevin
Spacey dal film, a seguito delle accuse di molestie.
Ridley Scott ha da poco completato
la produzione di The Last Duel, con Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer e
Ben Affleck, e inizierà la produzione in
Italia a marzo di Gucci, che vedrà Lady Gaga nei panni di Patrizia Reggiani al
fianco di Robert. De Niro, Al Pacino, Adam Driver
e Jared Leto.
Deadline riferisce che Chris Evans sarebbe in trattative con i
Marvel Studios per tornare a vestire i panni
di Steve Rogers/Captain America.
Si tratta di una notizia ancora
molto vaga, ma le fonti di Deadline specificano che non si
tratterà certo di un nuovo standalone, ma di una partecipazione
dell’attore e del personaggio ad altre storie, paragonabile alla
presenza di Tony Stark nel MCU nel post Iron
Man 3, in Spider-Man: homecoming e
Captain America: Civil
War.
Evans è un veterano dello Studio. Ha
esordito nel MCU nel 2011 con Captain
America: Il Primo Vendicatore, ha partecipato ad altri due
stand alone, a tutti e 4 i film collettivi degli Avengers, oltre ad
aver avuto anche dei cameo in Spider-Man:
Homecoming e in Thor the Dark World.
In Avengers: Endgame si era congedato
dal ruolo di Captain America, cedendo lo scudo a Sam Wilson/Falcon.
Ora però lo vedremo ancora in azione. L’anno scorso, durante una
puntata di Actors on Actors, con Scarlett Johansson, aveva
dichiarato che sarebbe stato aperto ad un ritorno nei panni di Cap,
ma che non era un imperativo, per lui.
WandaVision
si presenta come una vera e propria sit-com, con siparietti comici,
gag, risate del pubblico in studio (episodio 1), tutte
caratteristiche che abbiamo imparato ad amare grazie alle serie tv
dagli anni ‘50 ai ’90.
Nei primi tre episodi,
visti in anteprima, si strizza l’occhio a Vita da Strega,
a 8 Sotto un Tetto, e (perché no?) noi italiani possiamo
rivederci anche un po’ di Casa Vianello, con
Sandra Mondaini e Raimondo
Vianello alle prese con la vita di tutti i giorni.
È proprio questa la
caratteristica più bella della serie prodotta dal presidente dei
Marvel Studios, Kevin Feige,
ovvero la normalità con la quale Wanda e Visione cercano di vivere
la loro vita suburbana nonostante i loro superpoteri. Li troviamo
alle prese con il dover gestire una cena di rito con il capo di
lui, imparare a gestire una vicina molto invadente, adattarsi,
insomma, alla perfetta vita casalinga anni ’50.
Perché la serie inizia
proprio nei Fifties in bianco e nero per poi “prendere colore”
piano piano e avanzare nel Tempo. Ritroviamo
Elizabeth Olsen e Paul
Bettany nei panni della coppia Marvel più amata di sempre,
finalmente liberi di poter esplorare i loro personaggi e
caratterizzarli di sfumature comiche irresistibili, alle prese con
un bebè in arrivo mentre si rendono conto che ciò che li circonda
non è così innocente come credono.
In WandaVision vediamo
comparire Monica Rambeau adulta, figlia di Maria Rambeau
(Lashana Lynch), la migliore amica di Carol
Danvers (Brie Larson) vista bambina in
Captain Marvel. Per non parlare degli
innumerevoli Easter Egg, dettagli e riferimenti presenti in ogni
episodio.
Nella timeline del
MCU, la serie si svolge dopo gli
eventi di Avengers: Endgame, e si andrà a
congiungere con la storia che sarà raccontata in Doctor Strange in the
Multiverse of Madness, sequel di Doctor
Strange del 2016 e previsto al cinema per il 2022. Gli
eventi della serie avranno inoltre ripercussioni anche per quella
che sarà la Fase 4 del MCU.
Abbiamo incontrato i protagonisti in una conferenza stampa via
zoom, moderata proprio da un protagonista anni ’90, l’attore
Jaleel White, lo Steve Urkel di 8 Sotto un
Tetto.
Presenti:
Elizabeth Olsen, Paul
Bettany, Teyonah Parris (Monica
Rambeau), Kathryn Hahn (Agnes), il regista
Matt Shakman (Il Trono di
Spade, C’è Sempre il Sole a Philadelphia), Jac
Schaeffer (Head Writer / Executive Producer),
Kevin Feige (Executive Producer).
WandaVision:
parlano Elizabeth Olsen e Paul Bettany
Che esperienza
è stata girare il primo episodio della serie con il pubblico
presente in studio?
Elizabeth Olsen:“È stato snervante ma al tempo stesso adrenalinico, ed è stata
la prima cosa che abbiamo girato! Diciamo che all’inizio mi ha
confuso molto l’idea di non stare davvero facendo una performance
per il pubblico ma averlo li e al tempo stesso avere una telecamera
dove guardare! Quando abbiamo cambiato aspetto alla serie nel
secondo episodio aggiungendo la quarta parete ho tirato un sospiro
di sollievo”.
Il tuo personaggio
sembra essere sempre sopra le righe pur restando autentico e
contestualizzato. Come sei riuscito a mantenere i due
aspetti?
Paul Bettany:“In un primo momento la cosa mi ha preoccupato. Quando ho letto
la sceneggiatura la prima volta ho pensato che sarebbe stato
difficile. Poi ho capito che si evolve sempre, è sia Jarvis che
Ultron che Tony Stark, e fondamentalmente è molto molto ingenuo.
Per questa serie ho pensato di inserire un po’ di Dick Van Dyke e
un po’ di Hugh Laurie, piccole sfumature che accentuino il
personaggio. La parte migliore di Visione è quella che conta per
Wanda.”
Kathryn hai mai avuto
una vicina di casa così particolare come il tuo
personaggio?
Kathryn Hahn:“Potrei dire di no, ma in verità si! Ho avuto un vicino che
saltava fuori sempre senza preavviso e io fingevo sempre di essere
contenta di vederlo ma in realtà era sempre il momento
peggiore!”.
Teyonah sei approdata
nell’universo dell’MCU, ci dici qualcosa del tuo
personaggio?
Teyonah Parris:“Quella che avete conosciuto finora è una Monica piccola in
Captain Marvel, mentre in Wandavision la vediamo adulta, la serie ci dà
modo di scoprire chi è e cosa le è successo nel corso degli
anni.”
La rivedremo?
Teyonah Parris:“Certamente, la vedremo fare squadra con Carol Danvers, Captain
Marvel e Miss Marvel in Captain Marvel 2.”
Matt raccontaci come
avete realizzato l’idea della sit-com.
Matt Shakman:
“È stato da sempre il nostro obiettivo primario, scenografia,
costumi, il modo di girare, volevamo autenticità. Così abbiamo
guardato tantissimi vecchi episodi di show televisivi insieme agli
attori. La commedia nel corso degli anni è cambiata tantissimo,
come dichiarato da Elizabeth, farlo di fronte a un pubblico in
studio è come essere a teatro, rende tutto reale e apporta qualcosa
in più allo show stesso.”
Cosa dobbiamo
aspettarci da Wanda e Visione?
Jac Schaeffer:
“I fan li amano perché la loro storia racchiude più cose, è
tragica, ma al tempo stesso intima e dolce. Finora li abbiamo visti
solo a piccole dosi nell’MCU, in Wandavision approfondiamo
la relazione, aprendo la porta al pubblico della loro sfera
domestica.”
WandaVision
vi aspetta su Disney+ dal 15 gennaio con i primi due
episodi, mentre dal 22 gennaio sarà disponibile un episodio a
settimana.
Oggi Disney+
ha diffuso il trailer e le nuove immagini della commedia
avventurosa Flora & Ulisse che debutterà
il 19 febbraio 2021 in esclusiva sulla piattaforma streaming. Per
guardare il film abbonati a
Disney+
Flora & Ulisse è basato sul libro
vincitore della Newbery Medal che vede protagonista Flora, una
bambina di 10 anni grande appassionata di fumetti che si
autodefinisce cinica, i cui genitori si sono separati da poco. Dopo
aver salvato uno scoiattolo, a cui lei stessa ha dato il nome di
Ulisse, scoprirà ben presto, con grande stupore, che l’animale
possiede poteri unici da supereroe e insieme a lui finirà per
vivere una serie di esilaranti vicissitudini che cambieranno per
sempre la sua vita e il suo modo di vederla.
Flora & Ulisse è interpretato da Matilda
Lawler, Alyson Hannigan, Ben Schwartz, Anna Deavere Smith, Danny
Pudi, Benjamin Evans Ainsworth, Janeane Garofolo e Kate McCucci.
Diretto da Lena Khan, il film è prodotto da Gil Netter. Basato sul
romanzo “Flora e Ulisse. Le avventure illustrate” di Kate
DiCamillo, edito in Italia da Il Castoro, la sceneggiatura del film
è di Brad Copeland. Katterli Frauenfelder e James Powers sono i
produttori esecutivi.
Dopo il successo del Festival di Venezia 2020 dove il suo
protagonista, Pierfrancesco Favino, ha vinto la Coppa Volpi,
arriva in prima TV su Sky e NOW TV il film
“Padrenostro”
diretto da Claudio Noce, basato sulla storia
autobiografica del regista (anche sceneggiatore insieme ad Enrico
Audenino) che nel dicembre del 1976, all’età di due anni, visse in
prima persona l’incubo di un attentato terroristico ai danni del
padre magistrato. La prima tv del film andrà in onda sabato
16 gennaio, alle 21.15 su Sky Cinema Due (e alle 21.45 su
Sky Cinema Drama), disponibile anche on demand su
Sky e in streaming su NOW TV.
Nel film siamo sempre nel 1976, ma
il piccolo Valerio (Mattia Garaci) ha 10 anni e
una fervida immaginazione. La sua vita di bambino viene sconvolta
quando, insieme alla madre Gina (Barbara Ronchi),
assiste all’attentato ai danni di suo padre Alfonso
(Pierfrancesco Favino) da parte di un commando di
terroristi. Da quel momento, la paura e il senso di vulnerabilità
segnano drammaticamente i sentimenti di tutta la famiglia. Ma è
proprio in quei giorni difficili che Valerio conosce Christian
(Francesco Gheghi), un ragazzino poco più grande
di lui. Solitario, ribelle e sfrontato, sembra arrivato dal nulla.
Quell’incontro, in un’estate carica di scoperte, cambierà per
sempre le loro vite.
Claudio Noce ha
spiegato così il profondo significato personale, e non solo, che ha
per lui questo film: «Nel dicembre del 1976, quando mio padre
subì l’attentato, io avevo due anni, abbastanza per comprendere la
paura, troppo pochi per capire che quell’affanno avrebbe abitato
dentro di me per molto tempo. Non sono mai riuscito a dirglielo.
Durante tutte le fasi della lavorazione del film ho affrontato una
faticosa battaglia interiore. Ho lavorato su due piani distinti:
uno fortemente evocativo in forte relazione con la porzione
autobiografica della storia, l’altro più libero, emancipato dai
miei ricordi e più conforme alla favola dell’amicizia. I due piani
tuttavia sono comparati sullo stesso terreno di studio e di
indagine».
Padrenostro è prodotto da
Andrea Calbucci, Pierfrancesco Favino e Maurizio Piazza, una
produzione Lungta Film, PKO Cinema & Co., Tendercapital Productions
e Vision Distribution, In collaborazione con Sky e Amazon Prime Video, con il contributo di Regione
Calabria e Fondazione Calabria Film Commission.
Dopo essere stato presentato fuori
concorso alla 38esima edizione del TFF – Torino Film Festival,
approda sulle principali piattaforme TVOD Calibro
9, la nuova pellicola di Toni
D’Angelo, regista del film noir Falchi. Marco Bocci, Kseniya Rappoport, Michele Placido, Alessio Boni
e Barbara Bouchet sono i protagonisti di questa
storia, che si propone di tracciare un ponte ideale tra il
capolavoro di Fernando Di Leo, Milano Calibro 9 sulla
malavita organizzata di fine anni ’70, e il contesto criminale
della ’ndrangheta di oggi.
Calibro 9
è prodotto da Minerva Pictures con Rai
Cinema, in co-produzione con la belga
Gapbusters e sarà disponibile a partire dal
4 febbraio su Sky Primafila
Premiere, Apple TV, The Film
Club, Rakuten TV, Chili,
IoRestoInSala e Google Play.
Calibro 9, la trama
Milano, oggi. Fernando, il figlio
di Ugo Piazza, è un brillante penalista cresciuto da sua madre
Nelly con l’intento di farne un uomo diverso da suo padre. Ma se in
città scompaiono 100 milioni di euro con una truffa telematica, e
se il principale indiziato è proprio un cliente dell’avvocato
Fernando Piazza, quel cognome non può non avere un peso e portare
ad un naturale collegamento. Soprattutto se la società truffata è
solo una copertura e, chi c’è dietro, è una delle più potenti
organizzazioni criminali del pianeta: la ‘ndrangheta. Milano,
Calabria, Francoforte, Mosca e Anversa sono solo alcune caselle
dello scacchiere su cui Fernando è costretto a giocare la partita
per la propria vita… una partita da giocare a tutto campo,
impegnativa come il nemico che si trova a fronteggiare.
Il film è prodotto da SANTO
VERSACE eGIANLUCA CURTI, una produzione
MINERVA PICTURES con RAI
CINEMA
Verrà inaugurata il 27 Giugno al
Teatro Antico la 67ma edizione del Taormina Film Fest, fra i più
antichi e prestigiosi Festival del cinema a livello internazionale.
Prodotto e organizzato da Videobank Spa nell’ambito di un mandato
triennale – su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia e
con il patrocinio dell’Assessorato del Turismo dello Sport e dello
Spettacolo della Regione Sicilia, della Sicilia Film Commission,
del Comune di Taormina e del MIBACT – il Festival accenderà i
riflettori del Teatro Antico sul grande cinema dal 27 Giugno al 3
Luglio 2021.
In un anno particolarmente
significativo per il cinema mondiale, il Taormina Film Fest si
presenta con una Direzione Artistica rinnovata e, per la prima
volta, composta da tre note firme del giornalismo e della critica
cinematografica: Francesco Alò (Il Messaggero,
BadTaste.it), Alessandra De Luca (Avvenire,
Ciak) e Federico Pontiggia (La Rivista del
Cinematografo, Il Fatto Quotidiano, Movie Mag). Una squadra di
esperti già al lavoro con il Coordinatore Generale Gida
Salvino, autrice televisiva di lungo corso, per definire
la linea editoriale e il programma di questa 67ma edizione.
Al debutto di questa nuova sfida,
Videobank desidera ringraziare Leo Gullotta, il Direttore Artistico
che ha portato a termine il suo incarico alla guida della passata
edizione. E un grazie al Condirettore Francesco Calogero, per il
suo impegno in una difficile stagione per l’industria
cinematografica.
Nel 2021 si torna quindi al Teatro
Antico che, con i suoi 4.500 posti, si configura come uno dei
cinema all’aperto più grandi e certamente più affascinanti del
mondo, tempio delle arti e ideale luogo di incontro fra cinema e
glamour, cultura e spettacolo.
Lei è
unasupereroinadotata
del potere di manipolare e alterare la realtà; lui è un
“sintezoide”, metà uomo e metà robot, con dei poteri
straordinari, tra cui la capacità di volare e di modificare la
propria densità e passare attraverso le cose. SonoWandaeVisione, la più
incredibile coppia dell’UniversoMarvelnonché due dei più importanti
e amati Avengers, di cui è possibile scoprire nei volumi editi
daPaniniComicsle origini e le vicende più
appassionanti in occasione dell’arrivo diWandaVisionsuDisney+da domani,15 gennaio.
Non si può non
iniziare conVisioni del
Futuro, capolavoro diTomKingeGabrielHernandezWalta(premiato
col prestigiosopremio Eisner) in
versione completa.Visioneha un solo
desiderio:essere umano. E cosa
c’è di più umano del farsi una famiglia? E così, letteralmente,
Visione va in laboratorio e si costruisce una moglie e due figli,
tutti con la stessa ambizione… ma cosa succede quando il bisogno di
essere umani diventa un’ossessione?
Come
affermaKing(Mister
Miracle,Batman) nella
prefazione del volume,Visioni del
Futuro“è un incrocio fra
«Breaking Bad» e «Gli Incredibili»: una nuova, innovativa, serie
nella tradizione di «Occhio di Falco» e «Batgirl». È una serie
giocosa e con importanti conseguenze, che elettrizzerà i nostri
vecchi fan e ne attrarrà di nuovi, affrontando il grande tema
Marvel – «i super eroi siamo noi» –
rovesciandolo e giocandoci fino a quando tutti i lettori non
rimarranno col fiato sospeso, aspettando che cosa succederà dopo.
[…] Attraverso questo fumetto restituiremo a Visione, un
personaggio con quasi cinquant’anni di storia, il proprio legittimo
posto come top player del Marvel Universe, affermandolo come
eroe degno di avere una serie TV e un film”.
Per conoscere meglio
il mondo diVisionee diWanda, però, non
mancano altri titoli imperdibili. ComeWanda & Visione,
un volume che raccoglie alcune delle storie più iconiche con
protagonista questa “coppia insolita”, tanto fuori dal normale
quanto speciale.Wanda &
Visioneè
pensato per tutti coloro che vogliono scoprire la storia d’amore
più affascinante dell’Universo Marvel, avvicinarsi alle loro
storie e assistere ad alcuni dei momenti più importanti della loro
vita.
Chi invece vuole
rivivere il matrimonio tra il sintezoide e Wanda Maximoff davanti
agli Avengers riuniti troverà inVisione & Scarlet
Witchun
porto sicuro. Questo amore, seppur all’apparenza improbabile, è
cresciuto gradualmente nelle avventure a fumetti sfociando nel
matrimonio e in una vita coniugale poi durata molti anni. Visione e
Wanda, dopo il lieto evento, si presero anche del tempo per loro,
cercando con fatica di abbandonare la vita eroica negli Eroi più
potenti della Terra, alla ricerca di una tranquillità che in un
universo così avventuroso come quello Marvel ovviamente non poteva essere
concessa. È del 1982, sette anni dopo il loro matrimonio, la
miniserie dedicata a questa pausa e che costituisce il piatto forte
del volume. I testi sono diBillMantlo(Incredible Hulk)
eSteveEnglehart(Captain America), i
disegni diRickLeonardi(Spider-Man 2099)
eDonHeck, il
cocreatore diIron Man.
Infine, per chi
volesse approfondire il personaggio diWanda Maximoff,
c’èScarlet
Witch: La Strada delle Streghe. Per la prima volta in un
unico volume la serie scritta da James Robinson (Fantastic
Four) che ha ridefinito il personaggio di Wanda e il suo ruolo
nell’Universo Marvel. A rendere il tutto ancora
più straordinario, i disegni di un team di artisti di primissimo
piano tra cuiVanesa Del
Rey(Daredevil),SteveDillon(Punisher),JavierPulido(She-Hulk) eMargueriteSauvage(The
Life Of Captain Marvel), e le copertine originali
diDavidAja(Hawkeye).
Manca ormai pochissimo all’arrivo
di WandaVision
su Disney+. La serie vedrà il
ritorno di
Wanda Maximoff/Scarlet Witch, alle prese con la vita che ha
sempre sognato insieme al suo amato
Visione. Ma non tutto è come sembra… In attesa di scoprire cosa
ci riserverà l’attesissima serie che darà ufficialmente il via alla
Fase 4 del MCU, ecco i 10
migliori momenti della potente mutante interpretata da Elizabeth Olsen nell’universo condiviso:
Superare Tony Stark
Come la sua controparte dei
fumetti, anche nel MCU
Scarlet Witch è stata presentata come una cattiva.
Lavorando per il barone Von Strucker e alla disperata ricerca di
vendetta contro Tony Stark, Wanda manipolò la mente dell’Avenger e
gli fece avere una visione di ciò che sarebbe potuto accadere se
Thanos avesse invaso la Terra. È stato proprio ciò a spingere
Tony a creare Ultron e a scatenare una minaccia sul mondo che lo ha
quasi distrutto.
Ciò rende
Scarlet Witch uno dei cattivi più efficaci del
MCU, e
mentre sarebbe arrivata a rimpiangere le sue azioni, questo è stato
certamente un uso devastante e impressionante delle sue abilità di
alterazione della realtà, molto prima che imparasse a
padroneggiarle. Inoltre, ha offerto uno sguardo terrificante su ciò
che era in serbo per il pianeta.
Scarlet Witch nel Sconfiggere Proxima Midnight
Nel disperato tentativo di
proteggere Visione da
Thanos e dalle sue forze, Wanda entrò in azione a
Wakanda per salvare sia Vedova Nera che Okoye
dalla formidabile Proxima Midnight. Usando i suoi poteri per
distruggere le armi che l’esercito del Titano Pazzo aveva scatenato
sulla patria di Black Panther,
Scarlet Witch fece volare Proxima nel cielo, dove
fu prontamente fatta a pezzi.
L’Ordine Nero non è mai sembrato
eccessivamente minaccioso nel MCU, ma era comunque
uno dei gruppi più temibili che gli eroi più potenti della Terra
abbiano mai affrontato. Ciò rende questo incredibile spettacolo di
potere di Wanda ancora più memorabile e dimostra che può dare del
filo da torcere anche degli avversari più potenti.
Scarlet Witch e la morte di Quicksilver
A questo punto di
Avengers:
Age of Ultron, Wanda aveva già dimostrato di essere una
forza da non sottovalutare. Tuttavia, stava percependo la morte di
suo fratello, Pietro, che ha portato a un vero risveglio delle
abilità della
Scarlet Witch. Sopraffatta dal dolore, emise
un’enorme, terrificante esplosione di energia. L’esercito robotico
di Ultron non poteva competere con questo e finì per essere
completamente annientato.
Indipendentemente da ciò che i
Marvel Studios avevano pianificato per Wanda a
questo punto, la rivelazione che Wanda potrebbe non conoscere la
portata dei suoi poteri era intrigante per i fan e un segno di ciò
che potrebbe accadere in futuro. Se questo è ciò che
Scarlet Witch provoca quando è fuori controllo…
immaginate cosa potrebbe accadere quando, invece, padroneggia i
suoi poteri!
Finalmente felici, Scarlet Witch con Vision
Nonostante si trovino su
due lati opposti nel conflitto al centro di Captain
America: Civil War, Visione e
Scarlet Witch sono riusciti a ritrovarsi tra gli
eventi di quel film e Avengers:
Infinity War. Nascondendo la loro storia al resto dei
Vendicatori, hanno finalmente abbracciato il loro amore. Nel
frattempo, l’androide è stato in grado di diventare un po’ più
umano.
Ovviamente, la loro fuga scozzese
non è durata a lungo grazie all’intervento dell’Ordine Nero! Ciò ha
portato a un’altra dimostrazione dei poteri di Wanda mentre si
preparava ad entrare in azione per proteggere Visione. Queste scene
erano tutto ciò di cui avevamo davvero bisogno per capire quanto
fosse diventato forte il loro legame.
Difendere Occhio di Falco
Prima
di iniziare una storia d’amore con Visione, Wanda ha sviluppato
un’altra relazione molto importante nelMCU,
anche se era molto più simile ad una dinamica padre/figlia: è stato
infatti Occhio di Falco a convincere Wanda ad accettare di essere
un eroe e un membro dei Vendicatori.
Dopo averla spinta all’azione in
Avengers:
Age of Ultron, Occhio di Falco è venuto a salvare
Wanda dal New Avengers Facility in Captain
America: Civil War. Tuttavia, si è trovato
seriamente sopraffatto dalla potenza di Visione quando i due ex
alleati si sono trovati faccia a faccia. Usando i suoi poteri per
prendere il controllo della Gemma della Mente, e quindi di Visione,
Wanda ha completamente sopraffatto “l’uomo” per cui stava
sviluppando dei sentimenti in un’incredibile dimostrazione di
forza.
Scarlet Witch doma Hulk fuori controllo
Hulk è il Vendicatore più
forte di tutti e ci vuole un essere veramente potente per abbattere
il Gigante di Giaa. Anche se
Scarlet Witch non ha mai affrontato l’alter ego di
Bruce Banner, è stata in grado di usare i suoi poteri per mandarlo
completamente fuori controllo quando si sono incrociati in
Avengers:
Age of Ultron.
Completamente sconvolto e su tutte
le furie, Hulk attraversò il Sud Africa e finì per schierarsi con
l’armatura Hulkbuster di Iron Man in una battaglia brutale e
mozzafiato. Tutto questo era dovuto alle macchinazioni di
Scarlet Witch, e mentre i Marvel Studios sembrano essersi
spostati dalle sue apparenti capacità di controllo mentale,
potrebbero facilmente prenderle di nuovo in considerazione
WandaVision.
Scarlet Witch abbatte Iron Man
Le azioni di Iron Man in
Captain
America: Civil War erano decisamente discutibili, con la
sua decisione di bloccare essenzialmente
Scarlet Witch all’interno della New Avengers Facility
che è stato uno dei suoi più grandi errori. Quando l’Avenger
corazzato ha affrontato Wanda e Occhio di Falco sul campo di
battaglia, Wanda ha provato un assaggio di vendetta quando ha usato
i suoi poteri per abbattere un auto dopo l’altra sull’eroe.
Considerando il fatto che Iron Man
è molto più esperto di Wanda, il fatto che lei sia in grado di
superarlo in questo modo è davvero impressionante (finì quasi per
metterlo fuori combattimento del tutto).
La fine di Visione
Con
Thanos che si avvicinava e il tempo che stava per scadere,
Scarlet non ha avuto altra scelta che usare i suoi poteri per
distruggere la Gemma della Mente che dà vita a Visione. Per quanto
sia stato straziante per Wanda, non distruggere l’amore della sua
vita significherebbe che
Thanos potrebbe mettere in atto il suo piano per spazzare via
metà dell’universo.
Con ciò, Scarlet ha letteralmente
cancellato l’androide, che è stato fatto a pezzi davanti ai suoi
occhi. Alla fine,
Thanos avrebbe usato la Gemma del Tempo per ripristinare
Visione e ottenere comunque la Gemma della Mente. Ciò non toglie
assolutamente nulla però al grande momento di cui Scarlet è stata
protagonista…
Strappare il cuore di Ultron
Sopraffatta dal dolore,
Scarlet Witch ha messo gli occhi su Ultron, senza
preoccuparsi se sarebbe vissuta o morta. Strappando il cuore dal
corpo di Vibranio del cattivo, Wanda sembrò rivalersi sull’androide
che si era servito di lei e Quicksilver. Ovviamente, è stato in
grado di mettere comunque in atto il suo piano per inviare Sokovia
a schiantarsi sulla Terra, ed è stato allora che Visione è
intervenuto per salvare la sua futura amante.
Questo è stato un ottimo modo per
mettere
Scarlet Witch al centro della storia nel più ampio
MCU,
mostrando anche ciò di cui potrebbe essere capace quando viene
manipolata. Dopotutto, Ultron si era dimostrato quasi invincibile
fino a quel momento, ma con i suoi poteri l’Avenger è stata in
grado di porre (temporaneamente) fine a questo cattivo.
L’eroe più potente del MCU
Il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha
affermato che Wanda Maximoff è il supereroe più potente del
MCU, e questo momento in Avengers:
Endgame lo dimostra. Ritornata dalla morte,
Scarlet Witch mette immediatamente gli occhi sul
Titano Pazzo. In effetti, sembra che sarà Wanda a porre fine in
modo permanente al formidabile cattivo, ed è solo perché fa piovere
fuoco sugli Avengers – e sul suo esercito – che riesce a
scappare.
È affascinante pensare a cosa
sarebbe potuto accadere se Wanda non fosse stata interrotta, e
questa era una scena che enfatizzava davvero fino a che punto erano
arrivati i poteri di
Scarlet Witch.
John David Washington ha difeso la sua
relazione con Zendaya in Malcolm
& Marie, dopo le critiche nate in merito alla loro
differenza d’età. Zendaya, 24 anni, e Washington, 36, recitano
insieme nel nuovo film di Sam Levinson, creatore
della serie Euphoria, acquisito da Netflix lo scorso settembre per 30 milioni di
dollari. Girato durante la pandemia, il film è stato uno dei primi
ad essere interamente girato secondo i protocolli di sicurezza
implementati a causa del Coronavirus.
Netflix ha pubblicato di recente
il primo trailer ufficiale del film, che verrà distribuito a
partire dal prossimo 5 febbraio. Il film è stato girato interamente
in bianco e nero, in una sola location, e si svolge nell’arco di
una sola notte. I personaggi di Malcolm e Marie discutono della
loro relazione dopo che un evento sconosciuto innesca in loro una
serie di frustrazioni. Grazie al trailer, si è già parlato di
possibili nomination all’Oscar per la coppia, in particolare per
Zendaya, che lo scorso anno ha già ottenuto un Emmy grazie al suo
ruolo nella sopracitata Euphoria.
Tuttavia, ci sono stati alcuni
detrattori che hanno trovato un po’ sconcertante la differenza di
età di 12 anni tra Zendaya e John David Washington . Ora, la star di
Tenet ha
pubblicamente difeso la sua relazione professionale con Zendaya in
una nuova intervista con
Variety. Washington ha ammesso di non essere mai stato
preoccupato per la differenza di età durante le riprese, proprio
perché Zendaya è una donna adulta. Inoltre, ha affermato che tutto
avrà maggiore senso quando le persone vedranno il film,
sottolineando che ha imparato di più da Zendaya sul set di quanto
lei abbia imparato da lui.
“Non me ne preoccupavo, perché è
una donna. Le persone vedranno in questo film quanto sia donna. Ha
molta più esperienza di me nel settore. Io ci sono dentro solo da
sette anni. Lei è lì da più tempo, quindi ho imparato molto da lei.
Sono io il novellino, in questo caso. Mi sono appoggiato tantissimo
a lei durante le riprese.”
Di cosa parla Malcolm & Marie?
In Malcolm
& Marie, un regista (Washington) torna a casa
assieme alla fidanzata (Zendaya) dopo il trionfo dell’anteprima di
un suo film, sicuro dell’imminente successo finanziario e di
critica. La serata subisce però una svolta imprevista quando
iniziano a emergere alcune rivelazioni sulla coppia, che ne mettono
a dura prova la solidità dell’amore. Sam Levinson
dà vita a un film di un’originalità rara, un’ode alle straordinarie
storie d’amore hollywoodiane e un’espressione commovente della
fiducia nel futuro del settore cinematografico.
Spider-Man 3 riunirà più continuity legate ai
film del MCU, trasformandosi così
nell’occasione perfetta per introdurre il Deadpool di Ryan Reynolds nell’universo condiviso prima
dell’arrivo di Deadpool 3. Di recente è stato proprio Kevin
Feige a confermare che la terza avventura cinematografica del
Mercenario Chiacchierone non soltanto sarà vietata ai minori, ma
sarà anche ambientata nel MCU. Prima dell’acquisizione di Fox
da parte di Disney, Deadpool ha condiviso l’universo dei ben più
noti X-Men, ma ad oggi non è chiaro quando gli amatissimi mutanti
verranno ufficialmente introdotti nei film dei Marvel Studios.
Nonostante l’attuale divisione tra
l’universo di Deadpool e il MCU, le voci su Spider-Man 3 hanno dimostrato che i confini
tra le continuity potrebbero essere più sfocati di quanto
si pensasse in passato. Gli attori del franchise di Spider-Man di Sam Raimi e di The Amazing Spider-Man di Marc Webb dovrebbero tornare
nel film con Tom Holland, inclusi Tobey Maguire e Andrew
Garfield nei panni delle rispettive iterazioni dell’Uomo Ragno.
Inoltre, nel film ci sarà anche il Doctor Strange di Benedict Cumberbatch, che dovrebbe fungere da
nuove mentore di Peter Parker: ecco perché i fan hanno teorizzato
che il Multiverso apparirà per la prima volta proprio nel prossimo
film di Spider-Man. Ciò significa che una vasta gamma di personaggi
una volta ritenuti separati dal MCU potrebbe essere integrata
nell’attuale timeline.
Tra questi superumani dislocati
dalla continuità potrebbe esserci lo stesso Deadpool, trasportato
inconsapevolmente nell’Universo Cinematografico Marvel tramite viaggi
interdimensionali. Apparire fianco a fianco con lo Spider-Man di
Holland (o con uno qualsiasi degli altri Peter Parker
cinematografici) porterebbe l’iconica amicizia dei personaggi dai
fumetti sul grande schermo e fornirebbe un sacco di carburante per
il tipico e apprezzatissimo umorismo di Deadpool.
L’improbabile amicizia tra Spider-Man e Deadpool
Sebbene Spider-Man e Deadpool siano
per lo più conosciuti come amici nei fumetti (anche se la loro
relazione è piuttosto complessa), non devono iniziare in questo
modo nel MCU. Al loro primo incontro,
Deadpool potrebbe scambiare Spider-Man per un nemico, o persino
essere assunto da un cattivo per eliminarlo, portando a una scena
di inseguimento frenetica o una battaglia fatta di pistole e
ragnatele. Lo Spidey di Tom Holland è ad oggi
l’iterazione più comica del personaggio e un ipotetico testa a
testa fra i due sarebbe ugualmente ricco di azione e arguzia. Lo
scambio di frecciatine potrebbe anche essere ciò che fa sì che
Deadpool si avvicini all’ex bimbo-ragno, mettendo fine alla sua
ricerca e dando il via alla loro improbabile amicizia.
Oltre alle sue interazioni con
personaggi come Spider-Man, inserire Deadpool nel mezzo di un film
come Spider-Man 3 permetterebbe al personaggio di
sfoderare ancora di più le sua abilità comiche. Il film promette di
essere ricco di cameo: ecco perché le numerose apparizioni di
personaggi a sorpresa sarebbero dei facili bersagli per l’ironia
pungente di Wade Wilson. L’introduzione di Deadpool in Spider-Man 3 non solo fornirebbe molti momenti
divertenti per i vari personaggi, ma darebbe anche una spiegazione
logica al motivo per cui il film si svolgerà nel MCU senza troppi ritocchi alla
trama originale. Far sentire Wade Wilson come una sorta di “pesce
fuor d’acqua”, in cui deve adattarsi alle regole di un mondo
completamente diverso (essenzialmente, PG-13), sarebbe uno scenario
certamente divertente da esplorare.
Lo scorso anno abbiamo appreso
ufficialmente che Aldis Hodge, attore statunitense
noto per Straight
Outta Compton e L’uomo
invisibile, interpreterà Hawkman in Black
Adam, il cinecomic con Dwayne
Johnson che purtroppo non ha ancora una data di
uscita ufficiale (inizialmente sarebbe dovuto arrivare nelle sale
il 22 Dicembre 2021).
Hawkman è uno dei membri più iconici
della Justice Society of America (che verrà introdotta sul grande
schermo proprio grazie a Black
Adam) e Aldis Hodge sembra prendere il
ruolo molto sul serio. In una recente intervista con
Screen Rant, Hodge ha discusso della sua preparazione per
Black
Adam, senza condividere eventuali spoiler ma parlando
comunque delle sue ricerche in merito al personaggio. “Per
quanto riguarda le ricerche, ho letto veramente qualsiasi
cosa”, ha spiegato l’attore. “Ho letto tutte le graphic
novel, dalla JSA alle serie a fumetti di Hawkman. Mi ritrovo ad
apprezzare davvero chi e cosa rappresenta, so che cosa abbiamo in
serbo e come lo presenteremo. Sono davvero elettrizzato.”
Ricordiamo che oltre a Hakwman, in
Black
Adam appariranno anche i personaggi di Atom Smasher e
Cyclone, che saranno interpretati rispettivamente da Naoh
Centineo e Quintessa Swindell. Le riprese
del film dovrebbero ufficialmente partire in primavera.
Tutto quello che sappiamo su Black
Adam
Black
Adam, affidato alla regia di Jaume
Collet-Serra(Orphan, Paradise Beach – Dentro
l’incubo), arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021. Il
progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva
previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua
nemesi, Black
Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per
dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. E come annunciato nei mesi
scorsi, i piani per portare al cinema uno standalone
con Dwayne
Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film
dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi
anni duemila.
“Questo progetto ha comportato
dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due
origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e
la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato
a Black
Adam“, aveva raccontato l’attore in un
video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non
vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è
nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un
anno e non potrei essere più eccitato all’idea.”
Captain
Marvel 2 con Brie
Larson è attualmente programmato per arrivare
nelle sale cinematografiche il prossimo anno. Abbastanza di recente
abbiamo invece appreso che sarà Nia DaCosta,
regista dell’attesissimo Candyman
prodotto da Jordan Peele, a dirigere il sequel, diventando così la
prima donna di colore a dirigere un film dei Marvel Studios.
Ancora più di recente, la star del
franchise Brie Larson ha confermato di aver iniziato ad allenarsi
in vista dell’inizio delle riprese del film. A quanto pare,
l’attrice premio Oscar per Room è molto entusiasta alla
prospettiva di lavorare con DaCosta. In una recente intervista con
Lilly Singh, infatti, Larson ha elogiato il lavoro della
regista, rivelando di essersi sentita “ispirata” dalle sue
idee in merito al sequel.
“È incredibile. Sono davvero
entusiasta che sia stata annunciata e che possa parlarne. Nia è
fantastica e ha ottenuto il lavoro perché è la persona giusta per
questo film. È una delle cose che adoro di più di questo progetto.
Ci ha appena consegnato una presentazione incredibile e devo
confessare che le sue idee mi hanno davvero ispirato. Ha fiducia in
se stessa, e questo è molto importante perché non è mai facile
entrare a far parte di una cosa così enorme come l’universo
Marvel! È una vera leader che sa
che questo è il suo posto!”
I dettagli sulla trama di Captain
Marvel 2sono ancora top secret,
ma sappiamo che la giovane attrice Iman Vellani
farà il suo debutto nel sequel nei panni di Kamala Khan/Ms.
Marvel, mentre Teyonah
Parris riprenderà il ruolo di Monica Rambeau dopo il
debutto in WandaVision. DaCosta
dirigerà il film basandosi su una sceneggiatura di Megan McDonnell,
già autrice della serie Disney+ con
Elizabeth Olsen e
Paul Bettany.
Tutto ciò che sappiamo sul sequel
di Captain Marvel
Captain
Marvel 2, il sequel del cinecomic con
protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’attesa serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: a quanto
pare, i Marvel Studios sarebbero
interessati ad affidare la regia del nuovo film ad una sola regista
donna. Secondo la fonte, Boden e Fleck potrebbero essere comunque
coinvolti in una delle serie Marvel attualmente in sviluppo e
destinate a Disney+.
Nessun dettaglio sulla trama del
sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe
spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri.
Naturalmente, Brie
Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il
sequel diCaptain
Marvel arriverà l’11 novembre 2022.
Ray Fisher ha confermato che non interpreterà
Cyborg in The
Flash, poiché la Warner Bros. lo ha informato che lui
e il suo personaggio sono stati rimossi dal film. Il ruolo di
Victor Stone avrebbe dovuto essere un ruolo di rottura per Fisher,
quando Zack Snyder lo ha assunto per interpretare la
parte nel DCEU. Ha avuto un piccolo ruolo in Batman v Superman: Dawn of Justice e un ruolo ridotto
nel taglio cinematografico di Justice
League, che verrà “ripristinato” con l’arrivo della
Snyder Cut. In origine, nel futuro a lungo termine del
Cyborg di Fisher erano previsti anche un breve cameo in The
Flash e addirittura un film in solitaria.
Tuttavia, il futuro di Fisher nei
panni di Cyborg è stato una questione importante negli ultimi mesi
a causa della battaglia in corso tra l’attore e Warner Bros. e DC
Films. Fisher ha denunciato pubblicamente il comportamento non
professionale che molti hanno avuto durante la post-produzione di
Justice
League. Inizialmente si era concentrato sul regista
Joss Whedon e sui produttori Jon Berg e Geoff Johns.
Più di recente, Fisher ha rivolto la sua attenzione anche
all’attuale presidente della DC Films Walter Hamada, accusandolo di
aver concesso determinati atteggiamenti. Tutto questo è avvenuto
mentre Fisher era ancora in trattative per tornare come Cyborg in
The Flash di Andy Muschietti.
Questi piani sono ora ufficialmente
cambiati. Fisher ha pubblicato una lunga dichiarazione su
Twitter in merito alla continua lotta con WB e DC. Mentre
discute molti aspetti nel post, Fisher inizia confermando che non
sarà in The Flash. L’attore dice di aver
finalmente ricevuto la conferma ufficiale da WB e DC, e cioè che
lui e Cyborg sono stati taglaiti dal film. Dice di essere
“fortemente in disaccordo” con questa decisione, ma al
tempo stesso di non esserne sorpreso.
La decisione di WB di rimuovere
Fisher e Cyborg da The Flash non è scioccante, soprattutto
dopo i recenti avvenimenti. Fisher ha detto che non avrebbe mai più
lavorato a un film in cui sarebbe stato coinvolto Hamada. Tuttavia,
WB ha esteso il contratto di Hamada per rimanere a capo del DCEU.
Mentre Fisher sta cercando di far cadere Hamada, gli studi stanno
chiaramente sostenendo il leader del DCEU in questo momento.
Quindi, a meno che Hamada non venga licenziato in futuro, Fisher ha
probabilmente chiuso con il ruolo di Cyborg, non soltanto in
riferimento a The Flash. Soltanto il tempo dirà se le cose
cambieranno e se WB e DC decideranno di ingaggiare un nuovo attore
per continuare a usare il personaggio.
Tutto quello che c’è da sapere su The Flash
Ricordiamo che The
Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film
sarà diretto da Andy
Muschietti, regista di IT e IT
– Capitolo Due.Ezra
Miller tornerà a vestire i panni del Velocista
Scarlatto dopo un cameo in Batman
v Superman: Dawn of Justice e Justice
League. Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti
“Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy
Kubert.
Ai tempi in cui Zendaya è stata confermata nel cast di
Spider-Man: Homecoming, c’era molta segretezza su
quale personaggio avrebbe interpretato. Adesso, si scopre che anche
l’attrice è stata tenuta all’oscuro sul ruolo durante i provini. È
un momento decisamente fortunato per Zendaya. La sua
interpretazione di Rue nella serie Euphoria ha contribuito a rendere lo show uno
dei preferiti tra i fan e ha permesso all’attrice di conquistare un
Emmy come migliore attrice protagonista. Dal punto di vista
cinematografico, Zendaya ha ottenuto diversi ruoli importanti, come
Anne Wheeler di The
Greatest Showman e Chani di Dune. Prossimamente
la vedremo in Malcolm &
Marie, prossimo film Netflix al fianco di John David Washington, che è
stato girato in gran segreto durante la quarantena.
Prima che Zendaya assumesse uno di questi ruoli, ha
dovuto farsi un nome al di fuori di Disney Channel: l’occasione si
è presentata proprio grazie alla parte di Michelle Jones – o “MJ” –
nei film di Spider-Man collegati al MCU. Nonostante la sua apparizione
in
Spider-Man: Homecoming sia stata relativamente breve,
il suo personaggio – una giovane donna reclusa, eccentrica e
intelligente – è riuscito comunque a catturare l’attenzione dei
fan, anche grazie al mistero che aleggiava attorno all’identità del
suo personaggio, che di fatto viene rivelata soltanto nel finale (e
che non bisogna confondere con la ben più nota Mary Jane). Quando è
tornata in Spider-Man: Far
From Home, il pubblico ha avuto modo di vedere MJ
molto di più in scena, dal momento che è stata anche al centro di
una storia d’amore con Peter Parker (Tom
Holland).
Durante una speciale intervista
video con GQ,
Zendaya ha spiegato che, durante i provini per
Spider-Man: Homecoming, non sapeva effettivamente per
quale personaggio si stesse proponendo. L’attrice ha spiegato che
non le venne neanche detto che la sceneggiatura era in realtà
quella di un film di Spider-Man. Alla fine, sono stati i suoi
agenti a trovare qualche informazione in più per lei. “Non
avremmo dovuto sapere che le pagine della sceneggiatura che stavamo
leggendo erano per Spider-Man, ma ho scoperto che era per quel film
perché ho dei buoni agenti”, ha spiegato l’attrice. “Ma
non sapevo quale fosse il mio ruolo. Ho solo pensato che fosse ‘la
ragazza nel film di Spider-Man’. Non sapevo davvero quale
personaggio, o che tipo di personaggio, sarebbe stato. Subito prima
del provino hanno accennato ai personaggi che dovevamo leggere: MJ
era uno di loro e allora pensai che sarebbe stato
fantastico.”
La speranza è che i fan possano
vedere ancora più lati del personaggio di MJ – e delle abilità
recitative di Zendaya – nell’attesissimo Spider-Man 3 (ancora senza titolo).
L’ultima volta che il pubblico ha visto MJ e Peter, stavano
passeggiando insieme per New York quando Quentin Beck (Jake
Gyllenhaal) ha rivelato l’identità di Peter e lo ha
falsamente accusato di essere il responsabile dietro l’attacco a
Londra. Dal momento che si vocifera che il film possa ufficialmente
esplorare il Multiverso, Zendaya potrebbe avere la possibilità di
incontrare altri interessi amorosi di Spider-Man, come Gwen Stacy e
Mary Jane Watson, interpretate rispettivamente da Emma Stone e Kirsten Dunst.
Cosa sappiamo di Spider-Man 3?
Di Spider-Man
3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 –
si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella
secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga
dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il
personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce).
Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori
dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe
catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle
precedenti…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel
2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del
franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai
Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato
tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per
ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Anthony Mackie ha rivelato che in origine, per
il ruolo della versione anziana di Captain America in Avengers:
Endgame, i Marvel Studios avevano pensato di ingaggiare
un altro attore. In attesa dell’inizio della nuova attesissima Fase
4, soltanto due anni fa veniva distribuito nei cinema Endgame,
il capitolo finale della Saga dell’Infinito (a cui ha fatto
seguito, come una sorta di vero e proprio epilogo, Spider-Man:
Far From Home).
Endgame
è diventato il film con il maggior incasso di tutti i tempi ed è
subito entrato nel cuore dei fan grazie ad una serie di momenti
davvero memorabili. Inoltre, quel film ha segnato le ultime
apparizioni sul grande schermo degli amatissimi personaggi di Iron
Man (Robert
Downey Jr.) e Captain America (Chris
Evans). Proprio al finale del film è stato riservato
uno dei più sorprendenti colpi di scena dell’intera storia: dopo
aver rimesso a posto tutte le Gemme dell’Infinito, Steve Rogers
decide di tornare negli anni ’40 e di vivere finalmente la sua vita
insieme a Peggy Carter.
In una delle ultime scene del film,
uno Steve ormai invecchiato si concede un ultimo addio al suo amico
di lunga data Sam Wilson (Anthony
Mackie), a cui passa ufficialmente l’eredità di
Captain America attraverso il suo iconico scudo. Con l’aiuto di
protesi e con un po’ di CGI, è stato proprio Evans ad interpretare
la versione adulta di Captain America. Tuttavia, all’inizio i piani
erano leggermente diversi.
Anthony Mackie rivela che un altro
attore avrebbe dovuto interpretare Old Cap in Endgame
Ospite dello show di Jess Cagle per
discutere dell’attesissima serie The Falcon and the Winter Soldier (in arrivo a
marzo su Disney+), Mackie ha parlato brevemente
anche di Endgame
e ha rivelato un nuovo dettaglio sulla realizzazione del film:
all’inizio, i Marvel Studios avevano pensato di
ingaggiare un altro attore per interpretare il vecchio Cap.
“C’erano questi tre attori”, ha spiegato Mackie. “Ma
nessuno di loro andava bene. Nessuno di loro poteva davvero
sembrare Chris quando sarebbe invecchiato. È come George Clooney.
Avrà 95 anni e sarà ancora molto affascinante… capite cosa intendo?
Così hanno preso un team di truccatori e attraverso protesi e tutto
il resto lo hanno trasformato in un vecchio. E dal momento che
Chris è un attore bravissimo, ha funzionato alla grande. Anche
grazie alla sua voce. Ha fatto davvero un ottimo lavoro.”
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019. Nel cast del film Robert
Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Luciano Ligabue
non è solo uno dei principali cantautori della scena musicale
italiane, ma negli anni si è distinto anche come regista di alcuni
popolari film. Dopo l’esordio con Radiofreccia (1998),
seguito da Da zero a dieci (2002), il musicista emiliano
ha atteso ben 16 anni prima di tornare dietro la macchina da presa.
Nel 2018 ha così dato vita a Made in
Italy, ispirato al suo omonimo album uscito nel
2016 e composto da 14 brani legati fra loro. Si tratta infatti di
un concept album, al cui interno si racconta la storia di
Riko, quello che Ligabue considera un suo alter ego. Tale storia ha
poi preso vita con successo sul grande schermo.
Stando a quando dichiarato da
Ligabue, il film è una tormentata dichiarazione d’amore verso
l’Italia, un Paese qui raccontato attraverso gli occhi di un uomo
che all’improvviso si ritrova a vivere una vita precaria. Si tratta
dunque di un film ricco di sentimenti, dove ognuno non ha paura di
rivelare tanto i propri pregi quanto i difetti. Non un analisi
sociale, dunque, quanto piuttosto un riflettore puntato su
personaggi inquieti che non hanno tutte le possibilità che
vorrebbero e devono rimboccarsi le maniche per sopravvivere,
cercando di non perdere la speranza.
Tutti questi elementi non potevano
non generare un grosso interesse nei confronti di Made in
Italy, che si è così affermato come un buon successo al box
office. Il film è infatti arrivato a guadagnare un totale di circa
3 milioni di euro, vincendo poi anche numerosi premi di prestigio.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e alle sue location. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Made in Italy: la trama del
film
Protagonista del film è
Riko, un uomo di mezz’età cresciuto in una
cittadina emiliana. Dotato di grandi virtù e una comprovata
sfortuna, egli è incastrato in un lavoro che non ha scelto, quello
di operaio in un salumificio, e a malapena è in grado di mantenere
la casa di famiglia. Può contare però su un variegato gruppo di
amici, su una moglie che, tra alti e bassi, ama da sempre, e un
figlio ambizioso che frequenta l’università. Nonostante questo,
Riko è un uomo arrabbiato, pieno di risentimento verso una società
scandita da colpi di coda e false partenze. Quando le uniche
certezze che possiede si sgretolano davanti ai suoi occhi, all’uomo
non resta che reagire, prendere in mano il suo presente e
ricominciare, in un modo o nell’altro.
Made in Italy: il cast del
film
A distanza di vent’anni da
Radiofreccia, Ligabue ritrova l’attore Stefano
Accorsi, al quale affida il ruolo del protagonista
Riko. Dopo aver letto la sceneggiatura, l’attore si è dichiarato
entusiasta di poter interpretare un personaggio ricco di così tanti
valori. Per prepararsi a questo, si è grossomodo basato unicamente
sul copione fornitogli, dal quale trasparivano tutti gli elementi
di cui aveva bisogno. Nel ruolo di Sara, la moglie di Riko, si
ritrova invece l’attrice Kasia Smutniak,
una delle interpreti più apprezzate della sua generazione. Parlando
del suo personaggio, questa ha raccontato di averlo costruito
proprio a partire dalle canzoni di Ligabue, lasciandosi ispirare
dalla musica e dalle parole.
Ad interpretare uno dei migliori
amici di gioventù di Riko, Carnevale, vi è l’attore Fausto
Maria Sciarappa, noto in particolare per aver recitato
nella serie Romanzo criminale. Walter
Leonardi, invece, è Max, l’altro amico del protagonista.
Sono poi presenti Ettore Nicoletti nei panni di
Arturo Crotti, e Lorenzo Pedrotti in quelli di
Mattia. Il giovane attore Tobia De Angelis,
fratello di Matilda, e noto per aver
recitato nella serie Tutto può succedere, è invece Pietro.
Questi è il figlio di Riko, ragazzo ricco di speranze nonché il
primo della sua famiglia a frequentare l’Università.
Made in Italy: le location, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Per un film così tanto legato
all’Italia e ai suoi luoghi era indispensabili ritrovare delle
location che non solo raccontassero qualcosa in più dei personaggi,
ma anche del Paese. In prevalenza, Ligabue ha scelto naturalmente
di girare il grosso del film nella sua Reggio Emilia, e in
particolare nelle città di Correggio, Novellara, San Martino in
Rio, Scandiano e Gattatico. Ulteriori scene sono state girate anche
a Vigevano, in Piazza Ducale e nel castello. Le riprese si sono poi
concluse a Roma, tappa importante nella storia raccontata. Con
tutte queste località Ligabue è riuscito a raccontare una parte
variegata dell’Italia, dei suoi luoghi e delle sue tradizioni.
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Made in Italy
è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten Tv, Chili
Cinema, Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base
alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così questo a disposizione per un determinato limite
temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione in prima TV il
giorno mercoledì 13 gennaio alle ore
21:20 suCanale
5.
Per gli amanti del genere, i film
in costume hanno sempre sfoggiato un certo fascino, specialmente
nel momento in cui riescono a raccontare di sentimenti e vicende
quanto più originali possibili. Tra gli ultimi titoli di questo
filone vi è il film del 2017 La ragazza dei
tulipani, diretto da Justin
Chadwick, già autore di un altro noto film in costume come
L’altra donna del re. Guidato da una struggente passione,
il film conduce gli spettatori nei Paesi Bassi del XVII Secolo,
dove si svolge una storia d’amore qui rappresentata dai tulipani
del titolo. In pochi forse sano che è proprio questo splendido
fiore a simboleggiare il sentimento d’amore vero, il quale permea
qui sull’intera storia.
Il film non è però una storia
originale, bensì la trasposizione cinematografica del romanzo
Tulip Fever, scritto da Deborah Moggach
nel 1999. Divenuto da subito molto popolare, questo sarebbe dovuto
arrivare al cinema già nel 2004, con protagonisti gli attori
Jude Law e
Keira
Knightley. A causa di problemi legislativi, però, la
produzione venne sospesa, e fu solo nel 2014 che i lavori
ripresero, seppur con un differente cast. I guai però non finirono
qui, e anche ultimato il film vide rimandata continuamente la sua
data d’uscita. Questo fu dovuto anche a causa degli scandali che in
quel periodo colpirono il produttore Harvey
Weinstein, coinvolto nel progetto.
Tutto ciò portò il film ad uscire
in sordina, guadagnando appena 9 milioni di dollari a fronte di un
budget di 25. La ragazza dei tulipani meriterebbe però una
seconda possibilità, anche solo per il notevole cast di attori che
vi hanno preso parte. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La ragazza dei tulipani: la trama
del film
La storia si svolge nei Paesi Bassi
del XVII secolo. Sophia Sandvoort è una fanciulla
orfana cresciuta nel convento di Sant’Ursula. La badessa di questo
organizza per lei un matrimonio combinato con un ricco mercante
vedovo di mezz’età di nome Cornelis Sandvoort e
così la giovane si trova a lasciare il convento per iniziare una
nuova vita da moglie. Il matrimonio con Sandvoort prosegue, per
Sophia, tra alti e bassi, senza alcuno slancio passionale. Per di
più, Sophia non riesce a concepire. L’uomo desidera ardentemente
avere un erede, e quella che per lui è una mancanza della moglie
genera una continua tensione nel loro rapporto.
La vita di Sophia si trova
improvvisamente ad un bivio nel momento in cui suo marito decide di
farsi ritrarre insieme a lei da un giovane e talentuoso pittore.
Così la ragazza conosce Jan Van Loos, personalità
piena di passioni e fascino ma priva di una stabilità economica.
Nonostante ciò, tra lei e l’artista nasce da subito un forte
sentimento, che complicherà non poco la loro vita e di quelli che
gli stanno intorno, come Maria, domestica e amica
di Sophia. In un Olanda in preda al desiderio di possedere i
tulipani, sempre più presenti in commercio, i due giovani dovranno
così trovare il modo per far sbocciare il loro rispettivo
amore.
La ragazza dei tulipani: il cast
del film
Il cast di attori che compone
La ragazza dei tulipani è quantomai variegato,
comprendendo personalità particolarmente note del mondo del cinema,
tra cui anche diversi premi Oscar. Protagonista, nei panni di
Sophia Sandvoort, è l’attrice Alicia
Vikander, divenuta celebre grazie ai film Ex
Machina e The Danish Girl. Questa si preparò a
lungo per la parte, approfondendo il ruolo della donna nel contesto
storico in cui il film è ambientato. Nei panni del giovane artista
Jan Van Loos vi è invece Dane DeHaan,
noto per Chronicle e The Amazing Spider-Man 2 – Il potere
di Electro. Per rappresentare al meglio lo stretto legame che
unisce il suo personaggio con quello di Sophia, DeHaan ha
raccontato di aver trascorso diverso tempo in compagnia della
Vikander, sviluppando una convincente chimica di coppia.
Il severo Cornelis Sandvoort,
marito di Sophia, ha invece il volto del due volte premio Oscar
Christoph
Waltz. Anche questi si è preparato al ruolo studiando
gli usi e i costumi dei nobili del Seicento. Judi Dench
interpreta la badessa del convento di Sant’Ursula, mentre
Hollyday Grainger è Maria, la domestica di Sophia.
Altro volto noto è quello di Zach
Galifianakis, celebre per la trilogia di Una notte
da leoni, questi interpreta qui Gerrit, l’assistente di Jan
Van Loos. Infine, Cara Delevingne
è la commerciante di tulipani Annetjie, mentre Jack
O’Connell veste i panni del pescivendolo Willem Brok. Nei
panni di Mattheus, amico stretto di Jan, i produttori desideravano
avere il cantante Harry Styles. Questi tuttavia
non poté partecipare a causa di altri impegni, e al suo posto venne
scelto Matthew Morrison.
La ragazza dei tulipani: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. La ragazza dei
tulipani è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten
Tv, Chili Cinema, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base
alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così questo a disposizione per un determinato limite
temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione in prima TV il
giorno mercoledì 13 gennaio alle ore
21:20 sul canale Rai 2.
Sorella minore di Mary-Kate
e Ashley, Elizabeth Olsen è cresciuta un po’ nella loro
ombra. Ha cominciato a recitare all’età di cinque anni, per poi
mettere da parte la carriera d’attrice fino ai vent’anni. Ora, è
la Scarlet
Witch del Marvel Cinematic
Universe, e una delle attrici più seguite del
momento.
Cosa non sapete su Elizabeth
Olsen? Ecco dieci curiosità su di lei.
Elizabeth Olsen: film e
carriera
1. Elizabeth Olsen: i film e la
carriera. È nata in California nel 1989, ed è cresciuta
all’interno del mondo dello spettacolo, proprio a causa della fama
delle sorelle Mary-Kate e Ashley. Ma, a differenza di queste,
Elizabeth si tenne lontana dal mondo dello spettacolo per un bel
po’ di tempo, cominciando a lavorare alla propria carriera di
attrice solamente nel secondo decennio degli anni Duemila. E la sua
ascesa fu rapida: nel 2011 recitò in La fuga di Martha,
ruolo che le valse l’amore dei critici e numerosi premi. In
seguito, comparve in un film dopo l’altro, soprattutto in film
indipendenti, tra cui Silent House (2011), Peace, Love &
Misunderstanding (2011), Red Lights (2012), Liberal
Arts (2013), Giovani Ribelli – Kill Your Darlings (2013), Very
Good Girls (2013), In Secret (2013),
Old Boy (2013). Dal 2014, poi, per Elizabeth arrivò il
momento dei blockbuster: cominciando da una prima apparizione in
Captain America: The Winter Soldier, e poi
Godzilla (2014), Avengers: Age of Ultron (2015),
Captain America: Civil
War (2016), e Avengers: Infinity
War (2018). Nel frattempo, ha lavorato ad altri progetti
interessanti, tra cui I Saw the Light
(2015) Ingrid Goes West (2017), I segreti di Wind River (2017), e
Kodachrome (2017). Del 2018 è Avengers:
Infinity War, mentre nel 2019 arrivano Avengers:
Endgame, la serie Sorry for your loss e, il 15
gennaio 2021 debutta, il primo show Marvel/Disney+,
WandaVision,
in cui Elizabeth Olsen e
Paul Bettany interpretano i protagonisti già
visti nel MCU.
2. Elizabeth Olsen e i ruoli che
le sarebbe piaciuto interpretare. Durante un’intervista, a
Elizabeth è stato chiesto quale attore/attrice della storia del
cinema avrebbe voluto essere, e lei ha detto che le sarebbe
piaciuto essere Scarlett O’Hara in Via col Vento. “Non so se vorrei interpretarla, ma
Via col Vento è il mio film preferito. Lo guardo sempre.
L’ho visto ieri mattina” ha raccontato, “Quello che mi piace del
film — che è anche il motivo per cui amo il personaggio di Martha
(in La fuga di Martha) — è il fatto che, per tutto il film,
vuoi odiare Scarlett, ma allo stesso tempo vuoi che ce la faccia e
abbia successo, perché riesci a vedere il buono in lei”.
Elizabeth Olsen nuda sul grande
schermo: come Kate Winslet
3. Elizabeth Olsen nuda al
cinema: l’ispirazione è venuta da Kate Winslet. Per un’attrice,
non è particolarmente facile scegliere se fare una scena di nudo o
meno. Ma sembra che Elizabeth Olsen avesse le idee ben chiare a
riguardo, come ha raccontato durante un’intervista a proposito di
Avengers:
Age of Ultron. E sembra che il merito sia stato di
Kate Winslet: dopo averla vista recitare nuda in
Holy Smoke – Fuoco sacro, ha pensato “era così rassicurante
vedere la giovane Kate fare qualcosa di molto coraggioso, in tanti
sensi. E ho pensato tra me e me: ‘Ok, quindi non è che apparire
nuda o rischiare ti rovina la carriera”. A quanto pare, alcune
delle persone più vicine a lei, tra familiari e amici, erano un po’
preoccupati a riguardo. Ma a Elizabeth piace, e non si sente in
dovere di essere nuda, in contesti particolari: “Non mi vedrete mai
in uno scatto di bellezza, o in bikini su una spiaggia. Quello è un
personaggio che non interpreterò mai”.
4. Elizabeth si vergognava per il
fatto di voler fare l’attrice. Aveva addirittura dei piani di
riserva quando viveva a Los Angeles, dove tutti dicevano di essere
attori. Non solo, Elizabeth Olsen, per Mary-Kate e Ashley, era
restata un po’ nell’ombra. Le veniva sempre chiesto delle sorelle.
Ed era stata perseguitata, insieme a loro, dai paparazzi. E quindi,
per un bel po’, decise di non recitare. A proposito, ha raccontato:
“Mi vergognavo a dire di voler fare l’attrice. Quando avevo circa
14/15 anni, ero davvero brava a pallavolo, e pensavo ‘Beh, magari
riceverò una borsa di studio per l’Ivy League grazie alla
pallavolo’”.
Elizabeth Olsen, Mary Kate e
Ashley
5. Elizabeth Olsen è molto meno
ricca delle sorelle. Elizabeth Olsen, rispetto a Mary Kate e
Ashley, è molto meno ricca: a quanto pare, infatti, nel 2007 le
gemelle avevano un patrimonio di circa un centinaio di migliaia di
dollari. Elizabeth Olsen, invece, ha un patrimonio di circa sei
milioni: notevole, ma molto ridotto rispetto a quello delle
sorelle.
6. Elizabeth Olsen al fianco di
Mary-Kate durante uno scandalo. Non è stato facile, per
Elizabeth, scegliere se intraprendere la carriera d’attrice,
soprattutto a causa dei problemi della sorella con i paparazzi. Nel
2004, la sorella Mary-Kate andò in riabilitazione per superare i
problemi di disturbi alimentari: quando i media lo scoprirono, la
loro famiglia fu circondata dai paparazzi, e ogni sua mossa finì
sui tabloid. Elizabeth Olsen, perseguitata dai paparazzi di
Mary-Kate e Ashley, decise quindi, per un po’, di allontanarsi
dalla recitazione. A proposito, ha raccontato: “I media furono
violenti nei confronti delle mie sorelle, e io pensai davvero di
non voler far parte dell’industria del cinema. Quando compirono 18
anni, quello che stava succedendo nella sua vita (parlo di
Mary-Kate) era dappertutto. (…) Ci seguivano quando andavamo a fare
shopping, e loro quasi finirono coinvolte in incidenti d’auto a
causa dei paparazzi. (…) Io pensavo solo: ‘Che str***ate’.”
7. Elizabeth Olsen si è creata
una carriera da sola. Durante il liceo, Elizabeth Olsen decise
di usare un cognome diverso, per evitare trattamenti preferenziali.
Anche dopo la scuola, non utilizzò il successo delle sorelle per
farsi strada: frequentò la prestigiosa Tisch School of the Arts di
New York, e passò un semestre a Mosca, alla Moscow Art Theatre
School. Dopodiché, si guadagnò due ruoli di sostituti a Broadway.
Fu in seguito che fu scoperta: un agente entrò in contatto con lei,
senza curarsi del suo cognome, e fu ciò che la portò alla fama. A
quanto pare, l’unica occasione nella quale utilizza il proprio
cognome per ottenere qualcosa, è al ristorante Buco di New York,
uno dei suoi preferiti, quando proprio vuole un tavolo.
Elizabeth Olsen: il porno e le
donne
8. Cinquanta sfumature di grigio e l’opinione di Elizabeth
Olsen sul porno e le donne. Quando Elizabeth Olsen rifiutò il
ruolo di Anastasia Steele in Cinquanta Sfumature, ebbe
l’occasione di parlare del film e del romanzo, e di altri argomenti
più scottanti. Elizabeth Olsen, infatti, disse qualcosa sul porno e
sul romanzo in particolare: “Ha avuto un grandissimo impatto sulla
società. A quanto pare, le vendite di corde hanno subito
un’impennata, perché le donne che hanno letto il libro si stanno
interessando al bondage, che è fantastico. È un tale taboo, per le
donne, discutere la sessualità senza l’aiuto di
Cosmopolitan”.
Elizabeth Olsen e Tom
Hiddleston
9. Elizabeth Olsen e Tom
Hiddleston: sono stati insieme? Elizabeth Olsen e
Tom Hiddleston hanno recitato insieme in I Saw the
Light, e presto cominciarono a diffondersi pettegolezzi su una
potenziale relazione tre i due. Che qualcosa stesse succedendo
dietro le quinte? I due erano stati visti insieme a Londra, ma lei
decise di aprirsi con ET a riguardo: “Onestamente, questo
tipo di pettegolezzi, sono come ‘Bene, ecco un gruppo di
sconosciuti che dicono un sacco di cose sulle quali non sanno
niente”.
10. L’hobby di Elizabeth Olsen?
Cucinare. E mangiare. Ama fare dolci da forno, e condividerli
con la famiglia. Per il suo 23esimo compleanno, anziché organizzare
un party, decise di andare a fare scorta di nuove pentole e padelle
insieme alla madre. E la sera, si fece la propria torta di
compleanno da sé. Elizabeth ha una grandissima passione per il
cibo, e ne ha parlato in relazione al fatto che molte star di
Hollywood di tengono ben lontane dai dolci e seguono una dieta
ferrea: “Vedo alcune attrici e penso ‘È impossibile che mangino’.
Non io — mangiare buon cibo mi fa troppo felice”.
Elizabeth Olsen è fidanzata attualmente?
Elizabeth Olsen è stata fidanzata con Boyd Holbrook fino al
gennaio del 2015, quando i due hanno deciso di separarsi. Dal 2019
frequenta il musicista Robbie Arnett.
Come riportato da CBR,
la Lucasfilm ha diffuso una nuova timeline ufficiale di Star Wars, che da ora in avanti raccoglierà
tutti i progetti legati alla celebre saga fantascientifica, non
soltanto le trilogie, ma anche i film antologici e le serie tv. Ciò
significa che, da questo momento, non esisterà più il ben noto
trittico composto da “trilogia prequel”, “trilogia originale” e
“trilogia sequel”.
La nuova timeline è meno incentrata
sugli Skywalker, e si estende dall’era dell’Alta Repubblica
all’Ascesa del Primo Ordine. Le ere di mezzo sono state etichettate
come “Caduta dei Jedi”, “Dominio dell’Impero”, “Era della
Ribellione” e “Nuova Repubblica”. La ridefinizione della timeline
della saga arriva in seguito alla pubblicazione di un nuovo romanzo
tie-in, ossia “Star
Wars: The High Republic – Light of the Jedi”. Di seguito
un’immagine che meglio chiarisce la nuova distribuzione, con i
relativi film, spin-off e serie suddivisi in base alle relative
epoche:
Il futuro della saga di Star
Wars
Di recente è stato confermato
Rogue Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo
la conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto
da Patty Jenkins (regista
di Wonder
Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre
2021.
Oltre a Rogue Squadron, sappiamo che
a Rian
Johnson, regista de Gli Ultimi
Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia
basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su quel progetto non
si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In passato, anche ai
creatori di Game of Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il
progetto.
Manca ormai pochissimo all’arrivo di
WandaVision
su Disney+. Uno dei più grandi misteri
legato alla serie è sicuramente al modo in cui il personaggio di
Visione verrà riportato in vita (dal momento che è
ufficialmente morto alla fine di Avengers:
Infinity War). In attesa di scoprire cosa ci riserverà
l’attesissima serie che darà ufficialmente il via alla Fase 4 del
MCU,
ComicBookMovie ha raccolto i 10 migliori momenti dell’androide
sintezoide interpretato da Paul Bettany nell’universo condiviso:
Salvare Wanda
Sconvolta per la morte di
suo fratello Pietro, Wanda rintracciò Ultron e usò i suoi poteri
impressionanti per strappare il “cuore” dal petto robotico del
malvagio androide. Tuttavia, egli riuscì a trasferire la sua
coscienza in un drone che portò Sokovia a precipitare nella Terra
sottostante.
Scarlet Witch non aveva ancora
imparato a volare a questo punto, quindi è probabile che avrebbe
incontrato il suo creatore qui. Invece, Visione è entrato in azione
per portare Wanda in salvo. Lo sguardo che condividono è stato un
ottimo modo per stuzzicare la loro futura storia d’amore, e il
fatto che Visione si sia messo in pericolo per salvare Scarlet
Witch ha contribuito a creare una connessione e un legame tra di
loro.
Abbattere Corvus Glaive
Con Shuri che ha tentato di rimuovere la
Gemma della Mente da Visione per tenerlo in vita, Scarlet Witch non
ha avuto altra scelta che farsi strada sul campo di battaglia per
tenere a bada le forze di Thanos. Mentre ciò accadeva, Corvus
Glaive attaccò l’androide che, ancora ferito da quella precedente
battaglia in Scozia, fu quasi ucciso da questo membro dell’Ordine
Nero.
Capitan America è corso in aiuto, ma
proprio mentre anche lui si è trovato sopraffatto da questo
cattivo, Visione è tornato in azione per affondare la stessa arma
di Glaive attraverso il suo petto. Potrebbero anche essere stati
l’uno contro l’altro nel conflitto al centro di Captain
America: Civil War, ma Visione ha chiaramente apprezzato
ciò che Steve Rogers era disposto a fare per mantenerlo in
vita.
È vivo!
Visione doveva essere il
corpo definitivo per Ultron, ma quando i Vendicatori sono riusciti
a metterlo al sicuro, Tony Stark e Bruce Banner hanno deciso di
unire la Gemma della Mente e J.A.R.V.I.S. per creare un tipo
completamente nuovo di supereroe. Alcuni degli altri Vendicatori
obiettarono, ovviamente, ma è Thor che alla fine ha preso la
decisione finale.
Usando i suoi poteri per dare a
questo corpo A.I. la spinta di cui aveva bisogno per vivere, un
Visione “nudo” emerge dal suo bozzolo. Nonostante abbia
inizialmente attaccato Thor, l’androide percepisce la bellezza del
mondo mentre guarda lo skyline di New York City, trasformandosi in
un supereroe davanti agli occhi dei suoi futuri compagni di
squadra.
Compiere l’ultimo sacrificio
Essendo un vero eroe nel
profondo del suo cuore, Visione sapeva che avrebbe dovuto compiere
l’ultimo sacrificio quando sarebbe arrivato il momento.
Sfortunatamente, ciò è accaduto a Wakanda, quando Thanos e le sue
forze si sono avvicinate.
Determinato a impedire al Titano
Pazzo di mettere le mani sulla Gemma della Mente, Visione ha
implorato Wanda, la donna che ama, di distruggerlo. È stato
straziante per entrambi e davvero orribile vedere “Viz” farsi
saltare in aria. Dopotutto, erano passate solo poche ore da quando
lui e Wanda avevano finalmente trovato la felicità insieme. Vederlo
buttare via tutto ciò per fare ciò che era giusto, ha dimostrato
esattamente quanto fosse eroico.
Un grave errore
Visione potrà anche essere un androide, ma
anche lui non è immune da errori. Lottando per venire a patti con i
suoi sentimenti per Scarlet Witch, il membro del #TeamIronMan l’ha
confortata mentre tentava di eliminare Falcon (che era impegnato in
una battaglia a mezz’aria con War Machine). Sfortunatamente, l’eroe
ha mancato e invece ha finito per sparare al colonnello Rhodes dal
cielo.
Ciò lo ha lasciato con ferite
devastanti dalle quali non si è ancora ripreso, ed è solo grazie
all’intervento di Tony Stark se è ancora in grado di camminare.
Questa è stata una grande lezione per Visione e un qualcosa che
avremmo voluto fosse stato trattato in maniera un po’ più
approfondita nei film successivi.
Mai più J.A.R.V.I.S.
Una volta che i Vendicatori
si sono resi conto che Visione non era una minaccia per loro, è
seguita una conversazione difficile. Insistendo sul fatto che non
ha le stesse cattive intenzioni per il mondo di Ultron, questo
androide appena nato spiega che non è Ultron o J.A.R.V.I.S.
Invece, è qualcosa di completamente
nuovo, e anche se non è sicuro di cosa sia, sa che vuole fare ciò
che è giusto per proteggere il mondo. La calma e la misurata
interpretazione di Paul Bettany qui è stata davvero un’introduzione
perfetta per Visione, in un film che aveva già introdotto una serie
di nuovi personaggi, tra cui Wanda Maximoff.
Ancora un ultimo sacrificio
Avengers:
Infinity War non è stato certo un momento facile per il
povero vecchio Visione. Qualche istante dopo che l’amore della sua
vita lo aveva ridotto in mille pezzi, Thanos arrivò sulla scena e
usò la Gemma del Tempo per invertire ciò che aveva fatto.
Afferrando Visione appena resuscitato per la gola, il cattivo
strappò senza pietà la Gemma dell’Infinito dalla testa
dell’Avenger, lasciandogli un buco dove prima era posizionata la
gemma.
È stato un momento brutale.
Tuttavia, è stato anche uno di quelli che ha lasciato ai fan una
lunga lista di domande; potrebbe essere che Visione tornerà nella
sua forma grigia come nella serie a fumetti “West Coast Avengers”?
Non sappiamo ancora come tornerà in WandaVision,
ma questo è sicuramente uno dei momenti più memorabili dell’eroe
nel MCU.
Brandire il
Mjolnir
Durante la
battaglia finale di Avengers:
Age of Ultron, Visione si dimostra un vero alleato degli
eroi più potenti della Terra. Si era completamente guadagnato la
fiducia di Thor, e questo era evidente nella battaglia finale.
Mentre il Dio del Tuono distraeva Ultron, fu Visione che piombò in
picchiata per salvare la situazione, usando il Mjolnir per far
vacillare il suo creatore.
È stato un momento
che ha dimostrato che Visione era degno di sollevare il martello di
Thor, e non solo perché una macchina può sollevarlo (nonostante
quello che Steve Rogers e Tony Stark potrebbero pensare). È stato
un momento davvero fantastico e ha stabilito Visione come un
personaggio davvero tosto.
Distruggere Ultron
Nonostante sia stato sconfitto a Sokovia,
Ultron è riuscito a fuggire in uno dei corpi distrutti del suo
esercito robotico. Tuttavia, quello che non si aspettava era di
trovarsi faccia a faccia con Visione. Ciò che ne segue è una
discussione filosofica sulla loro umanità, con l’Avenger che
difende l’umanità nonostante i suoi difetti.
Visione chiaramente non vuole
uccidere suo “padre”, ma non ha scelta. Tuttavia, gli concede un
momento di silenzio prima di sferrare quel colpo fatale.
Ovviamente, il modo ambiguo in cui è stata girata questa scena
significa che non sappiamo davvero se Visione abbia ucciso Ultron,
il che lascia la porta aperta ad un possibile ritorno del
cattivo.
È degno!
Mentre i Vendicatori
litigavano se fidarsi o meno di Visione, l’androide li interruppe
passando al Dio del Tuono il suo martello (che ogni membro della
squadra aveva precedentemente tentato di sollevare nel tentativo di
dimostrarsi degno quanto Thor di brandirlo). In pochi secondi, il
team si rende conto che Visione è qualcuno di cui si possono
fidare, e il fatto che fosse degno di sollevare il Mjolnir
probabilmente è qualcosa di cui si parla troppo poco.
Questo ha sicuramente contribuito a
mettere Visione sulla mappa come un eroe legittimo nel MCU e ha giustificato il suo posto
negli Avengers. Altri momenti come questo in futuro non sarebbero
una brutta cosa, questo è certo.
Un video in 3D potrebbe essere la
chiave per capire finalmente cosa succede esattamente durante la
scena finale di Tenet,
uno dei film più complessi della recente storia del cinema.
Tenet è uscito nelle sale quest’estate, dopo una
serie di numerosi ritardi. Anche se molti spettatori sono rimasti
sbalorditi da ciò che Christopher Nolan è stato in grado di
realizzare tanto a livello narrativo quanto a livello visivo, molti
sono rimasti alquanto perplessi, soprattutto a causa della trama
complicata del film, che è di natura palindromica, si muove cioè in
avanti in un modo non lineare.
Ora che Tenet è
stato finalmente distribuito in streaming e in home video, i fan
hanno potuto rivedere) il film, nella speranza di poter analizzare
e capire meglio le molteplici complessità della sceneggiatura. Il
culmine di Tenet è rappresentato dalla cosiddetta “scena
del cancello” in cui il Protagonista (John
David Washington) e Ives (Aaron
Taylor-Johnson) tentano di impedire a uno dei
terroristi di Sator (Kenneth
Branagh) di armare l’algoritmo con una bomba.
Tuttavia, il pubblico si è chiesto come sia finito a terra il
cadavere della squadra blu, così come chi ha rimosso le rocce dopo
che l’esplosione del filo di viaggio ha bloccato il percorso
iniziale.
Un nuovo video diffuso su YouTube
potrebbe benissimo rappresentare un passo importante nella giusta
comprensione del significato del film. L’utente Welby
CoffeeSpill, infatti, ha ricreato minuziosamente la cosiddetta
“Gate Scene” con un software di rendering 3D nella speranza di
aiutare gli spettatori a sviscerare uno dei tanti misteri del film.
Con alcune visualizzazioni 3D di base (insieme a caratteri
codificati a colori), la ripartizione spera di rispondere alle
domande di Tenet con
i fatti, e non solo con le teorie.
Kevin Feige ha
affermato che, alla fine,
Avengers 5 si farà. Il presidente dei Marvel Studios è attualmente impegnato con il
ritorno del MCU grazie all’imminente debutto
dalla serie WandaVision,
che darà ufficialmente il via alla Fase 4; questo dopo una lunga
pausa prolungata (e non pianificata) dalla fine della Saga
dell’Infinito, a causa della pandemia di Coronavirus.
Nonostante i significativi
cambiamenti nella programmazione e i continui ritardi di
produzione, il lavoro non si è mai fermato per Feige ed il suo
team, che hanno continuato a sviluppare nuovi progetti che verranno
rilasciati nei prossimi anni. Prima della pandemia, i Marvel Studios avevano annunciato
la lista completa dei titoli della Fase 4 al San Diego Comic-Con
del 2019, sulla scia dell’uscita di Avengers:
Endgame e
Spider-Man: Far From Home. Sebbene includa una varietà
di progetti (storie con nuovi personaggi, sequel e serie tv
destinate a Disney+), in quella lista non si è mai
fatto riferimento ad un nuovo film dedicato ai Vendicatori. Anche
quando Feige ha annunciato ulteriori novità durante l’Investor Day
2020 della Disney, non c’è stata neanche l’ombra di
un’anticipazione su un possibile
Avengers 5.
Questo non dovrebbe essere motivo
di preoccupazione, tuttavia, poiché la mente del MCU ha confermato di recente che
Avengers 5 vedrà la luce prima o poi. Parlando
con
IGN in occasione della promozione di WandaVision,
ha spiegato che ci sarà davvero un altro film dei Vendicatori.
Tuttavia, non ha rivelato quando il film potrebbe debuttare.
“Penso di sì. Penso che accadrà a un certo punto”, ha
detto. Al di là della risposta enigmatica, è comunque più che
sufficiente per tranquillizzare coloro che erano preoccupati che
gli Eroi più potenti della Terra non si sarebbero riuniti mai
più.
Solo perché Feige non ha garantito
un appuntamento ufficiale per
Avengers 5, questo non significa che non sia
già stato inserito nei loro piani. I Marvel Studios sono noti per non
svelare mai le loro carte con largo anticipo, quindi è probabile
che non solo abbiano un lancio già pianificato per il film, ma
potrebbero persino avere un’idea (magari approssimativa) di come
sarà la storia. Questo è molto importante in termini di costruzione
di un franchise interconnesso, poiché i film e le serie tv in
arrivo avranno probabilmente molte connessioni narrative con il
prossimo grande crossover del MCU.
Il network americano The
CW dopo
le anticipazioni ha diffuso la prima clip di di
Riverdale 5×01, il primo episodio
dell’attesissima quinta stagione della serie Riverdale
creata da Roberto Aguirre-Sacasa.
https://youtu.be/YcsYe3dTyhA
Riverdale
5×01
Riverdale
5 è la quinta
stagione della serie tv Riverdale
sviluppata dal direttore creativo di Archie Comics, Roberto
Aguirre-Sacasa per il network americana The CW.
In Riverdale
5 protagonisti sono i personaggi Archibald
“Archie” Andrews (stagione 1-in corso), interpretato da K. J. Apa. Giovane studente di Riverdale che
cerca di seguire la sua passione musicale senza deludere il padre
allo stesso tempo. Elizabeth “Betty” Cooper (stagione 1-in corso),
interpretata da Lili Reinhart. Veronica Lodge (stagione
1-in corso), interpretata da Camila Mendes. Sofisticata e audace ragazza
appena trasferitasi da New York con la madre dopo che uno scandalo
finanziario ha travolto la sua famiglia. Jughead Jones (stagione
1-in corso), interpretato da Cole Sprouse. Migliore amico di Archie,
intelligente e che indossa sempre un cappello grigio. Hermione
Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Marisol
Nichols. Madre di Veronica, con la quale si è appena
trasferita in città dopo l’arresto del marito Hiram Lodge, al
centro di uno scandalo finanziario. Cheryl Blossom (stagione 1-in
corso), interpretata da Madelaine Petsch. Sorella
gemella di Jason, è una ragazza ricca e manipolatrice, tra le più
popolari della città. Josie McCoy (stagione 1-in corso),
interpretata da Ashleigh Murray. Una delle
studenti della città, nonché cantante del gruppo Josie and the
Pussycats. Figlia del sindaco. Alice Cooper (stagione 1-in corso),
interpretata da Mädchen Amick. Madre di Betty ed
editrice del giornale locale della città. Hiram Lodge (stagione
2-in corso), interpretato da Mark Consuelos.
La saga di Fast and Furious terminerà con un finale in
due parti che, a quanto pare, è stato ispirato da Avengers:
Endgame. Guidato da Vin Diesel, il franchise incentrato sulle
corse automobilistiche clandestine è iniziato nel 2001 ed è
cresciuto esponenzialmente nel corso degli anni. Quest’anno –
pandemia permettendo – dovrebbe arrivare nelle sale il nono film
dalla saga principale, che porterà a Fast & Furious 10 e 11,
il capitolo finale in due parti che chiuderà definitivamente la
saga. A quanto pare, questa decisione di dividere il finale in due
film separati è nata proprio grazie all’esperienza di Diesel nel
MCU.
Sebbene l’attore non sia mai apparso
fisicamente nei film dei Marvel Studios, da alcuni anni, precisamente
da quando Guardiani
della Galassia di James
Gunn è uscito nel 2014, presta la sua voce a Groot (uno dei
personaggi preferiti dai fan) e a tutte le sue variazioni. Da
allora, è apparso nel sequel del 2017, così come in Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgame, che rappresentano i film culminanti della Saga
dell’Infinito. Dato il botteghino e il successo di critica che
entrambi i film hanno riscosso, Diesel e il suo team hanno pensato
di poter fare la stessa cosa con i film di
Fast and Furious: da qui l’idea del doppio finale.
Parlando con
EW, l’attore e produttore del franchise targato Universal ha
affermato di aver sempre pianificato di concludere la saga di
Fast and Furious con il decimo film. Alla
fine, però, hanno cambiato idea e hanno deciso di aggiungere
un’altra puntata dopo aver assistito al grande successo di Avengers:
Endgame. La mossa dei Marvel Studios, infatti, li ha
convinti che dividere il finale in due ha senso, soprattutto se ci
sono così tante storie e così tante dinamiche da affrontare.
“È sempre stato quello di cui si
è discusso”, ha spiegato Vin Diesel. “Anche nel 2012, 2013… era
qualcosa di cui io e Paul Walker discutevamo, di chiudere la saga
con il decimo. Mi è sempre sembrato giusto. Essere parte del
franchise Marvel mi ha permesso di esplorare
la possibilità di finire con due film quando ci sono così tante
cose da raccontare. Era qualcosa di cui avevamo parlato, e che alla
fine è diventata reale. È stata semplicemente una corsa
meravigliosa. Abbiamo sempre immaginato che il numero 10 sarebbe
stato l’addio, la fine… ed è a questo che sta lavorando la nostra
storia.”
Tutto quello che c’è da sapere su
Fast and Furious 9
La regia sarà firmata
da Justin Lin, già regista di numerosi
capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata
all’aprile 2021(inizialmente il film sarebbe
dovuto arrivare al cinema nel 2020).
Ricordiamo che il decimo capitolo
della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il
capitolo numero 10 della saga concluderà definitivamente la serie
principale Fast
and Furious, a seguito degli eventi che vedremo nel
nono capitolo. Questa informazione ci fa pensare che alla fine del
franchise si sia pensato più a un dittico di chiusura che a due
film separati.