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Matteo Garrone trionfa al Fashion Film Festival Milano con “Le Mythe Dior”

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Questi i premi assegnati per le categorie in concorso valutati da una giuria presieduta da Tim Yip

Tim Yip, Regista, Art director e costumista, vincitore di un premio Oscar per le scenografie de “La Tigre e il Dragone” e composta da  Lachlan Watson, giovane attore americano non-binary, attivista LGBTQI+, tra i protagonisti della serie TV Sabrina; Marcelo Burlon, stilista, creatore del brand “County of Milan”; Anna Dello Russo, fashion icon, giornalista, influencer; Milovan Farronato, artista, curatore ed editore; Javier Goyeneche, fondatore del marchio sostenibile Ecoalf; Margherita Missoni, fashion designer; Paolo Roversi, fotografo; Elizabeth Von Guttman, fondatrice di System Magazine; Tamu McPherson, fotografa, influencer.

MIGLIOR FASHION FILM: Le Mythe Dior di Matteo Garrone per Christian Dior Couture. 

MIGLIOR MONTAGGIO: Silent Madness di Jordan Hemingway per Mowalola 

MIGLIOR DOCUMENTARIO: Pelo Lacio di Diane Russo per Love Want Magazine 

MIGLIORE COLONNA SONORA: Wata di Ronan Mckenzie e Joy Yamusangie per Gucci x Garage Magazine 

MIGLIOR STYLING: Gucci X SSENSE di Matt Lambert per Gucci 

MIGLIOR FOTOGRAFIA: Comfort Zone di Jordan Blady 

MIGLIOR FASHION FILM SPERIMENTALE: Stories from a Twelfth-Floor Hotel Room di Zheqiang ZHANG per PSEUDONYM 

MIGLIORE REGIA ESORDIENTE: Wata di Ronan Mckenzie e Joy Yamusangie per Gucci x Garage Magazine 

MIGLIORE FASHION DESIGNER/BRAND: M92 19 con BRAINWASH di Paolo Forchetti 

MIGLIOR FASHION FILM ESORDIENTE ITALIANO: Embodiment di Ced Pakusevskiy per Barbara Bologna 

MIGLIOR FASHION FILM ESORDIENTE: Wata di Ronan Mckenzie e Joy Yamusangie per Gucci x Garage Magazine 

MIGLIORE REGIA: Jess Kohl con Drag Syndrome per British Vogue 

MIGLIOR FASHION FILM ITALIANO: The life and times of Mannequeen town di Vincenzo Schioppa per Aspesi 

MIGLIOR  “GREEN” FASHION FILM: Preservation of Hezhen Fish Skin Tradition Through Fashion Higher Education di Zhongjin Zhang per FISHSKINLAB 

MIGLIOR DESIGNER/BRAND ITALIANO: Barbara Bologna con Embodiment di Ced Pakusevskiy 

Matteo Garrone per Dior, ecco il cortometraggio

“Le difficoltà del periodo che stiamo vivendo ci hanno portato a dover organizzare l’edizione 2021 di Fashion Film Festival Milano con un format interamente digitale, per quanto sembri singolare, è stata per noi una irripetibile occasione di rimetterci in gioco e di sperimentarci con la resilienza. Il risultato? Abbiamo reso democratico un Festival di grande prestigio ma che, come la moda, che è il territorio culturale di riferimento, talvolta è rimasto vittima di un certo elitarismo stereotipato. Anche grazie a noi, quest’anno, la moda è ritornata a parlare con il tessuto sociale. E lo ha fatto attraverso i Fashion Film e – pertanto – con un linguaggio diverso, coinvolgente e dotato di piena dignità artistica. Come dimostra il capolavoro di Matteo Garrone. Un maestro del cinema, apparentemente distante dal linguaggio del fashion-system, e che invece ne ha saputo interpretare magistralmente la grammatica”, ha commentato Constanza Etro, Creatrice e Direttrice del Festival.  

 “Voglio ringraziare la giuria del Fashion Film Festival Milano per aver dato al film questo premio così importante che condivido con tutte le persone che hanno collaborato alla realizzazione del film e ovviamente con Dior e Maria Grazia Chiuri che mi ha lasciato una grande libertà espressiva che mi ha consentito di poter fare un racconto cinematografico seppur al servizio di una collezione di alta moda”, prosegue Matteo Garrone 

“Vorrei ringraziare la giuria del Fashion Film Festival Milano per aver premiato il film di Matteo Garrone: Il mito di Dior. Un particolare ringraziamento a Matteo per aver collaborato con me a questo progetto per la Maison”, conclude Maria Grazie Chiuri, Direttrice Artistica della Maison Dior.

Il premio concepito da Fornasetti per il Fashion Film Festival Milano di quest’anno è una creazione digitale. Un contributo immateriale che diviene un concreto supporto a un’iniziativa che mostra la capacità di ribaltare i limiti creando valore e rafforzando inclusività e connessioni all’interno di un network sempre più multiculturale. A tal proposito, Barnaba Fornasetti, alla guida dell’omonimo design studio, ha commentato: 

“C’è uno spirito che anima da sempre il Fashion Film Festival Milano, riassunto in quel “the big helps the small” che condivido appieno – afferma Barnaba Fornasetti. “Parlo di quell’incontro e di quella mescolanza, che quest’iniziativa offre e sostiene, tra nuovi virgulti creativi e grandi istituzioni, tra nuovo e consolidato, tra vecchie e nuove generazioni. In una rottura del solito, e di quelle barriere che siamo soliti non valicare, che favorisce scintille di autentica creatività e innovazione, a beneficio di tutti. L’ edizione di quest’anno, che sarà completamente fruibile in digitale e in modo gratuito, non farà che potenziare questo aspetto e questo necessario incrocio di sguardi”.

Locked Down, il trailer del film con Anne Hathaway e Chiwetel Ejiofor

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Ecco il trailer di Locked Down. Appena decidono di separarsi, Linda e Paxton (Chiwetel Ejiofor) scoprono che sono costretti invece a rimanere in casa a causa del lockdown. La co-abitazione si rivela una bella sfida, ma alimentato dalla poesia e da tanto vino, li avvicinerà di nuovo in una maniera sorprendente.

Locked Down è il film del 2021 diretto da Doug Liman con Anne HathawayChiwetel EjioforBen KingsleyBen Stiller, Lucy Boynton, Jazmyn Simon, Mindy Kaling, Stephen Merchant, Dulé Hill, Mark Gatiss, Bobby Schofield.

Captain America: 10 ruoli che potrebbe giocare nel futuro del MCU

Sappiamo che Chris Evans tornerà nei panni di Captain America in uno (o più) dei progetti futuri del MCU. In attesa che i Marvel Studios confermino ufficialmente il ritorno dell’attore nelle vesti dell’iconico personaggio che gli ha regalato la fama mondiale, ComicBookMovie ha stilato una lista di 10 possibili ruoli che Steve Rogers potrebbe ricoprire nel futuro dell’universo condiviso. Scopriamoli insieme…

Mentore di Sam Wilson

Steve Rogers è sopravvissuto agli eventi di Avengers: Endgame e non c’è davvero alcun motivo per presumere che non possa agire nel MCU da vecchio. Quanto sarebbe interessato Chris Evans ad assumere un ruolo del genere è un’altra questione, ma sappiamo grazie ai fumetti che è un qualcosa che potrebbe tranquillamente funzionare.

Come mentore di Sam Wilson, Steve può essere una cassa di risonanza per il nuovo Capitan America, aiutandolo a indirizzarsi nella giusta direzione mentre brandisce lo scudo e cerca di essere all’altezza dell’eredità del suo amico. Tuttavia, non è solo all’ex Falcon a cui questo vecchio Steve potrebbe dare una mano; sappiamo che gli Young Avengers si riuniranno nel MCU, quindi cosa succederebbe se l’ex Vendicatore li aiutasse a indirizzarsi nella giusta direzione? Indipendentemente da ciò, ci aspettiamo sicuramente di vedere Steve in The Falcon and the Winter Soldier!

Direttore dello SWORD

Anche se potrebbe non essere in grado di arrivare alle mani, c’è ancora molto di buono che Steve Rogers può fare nel MCU. Quando il Siero del supersoldato è stato rimosso dal suo corpo nei fumetti, Steve era invecchiato, ma ha preso in carico lo S.H.I.E.L.D. È del tutto possibile che vorrà godersi la pensione, ovviamente, ma se ora è vedovo, forse sarebbe aperto a farsi carico di un’organizzazione come S.W.O.R.D.?

Potrebbe essere una buona scelta per l’eroe, ed è un ottimo modo per mantenere il personaggio nell’universo condiviso. È un po’ triste pensare a Cap che appende lo scudo e si ritira, ma è eccitante immaginare il bene che potrebbe fare. Dopo aver viaggiato nel passato, è possibile che abbia persino impostato lo S.W.O.R.D. con Peggy, per assicurarsi che ci fosse un sostituto dello S.H.I.E.L.D. in attesa dietro le quinte di proteggere il mondo.

La rinascita di Captain America

Siamo decisamente ansiosi di vedere cosa farà Sam Wilson nei panni di Captain America, ma non possiamo fare a meno di sperare che un giorno Steve Rogers torni a brandire lo scudo. L’eroe declassato che torna in azione dopo che Sam viene messo in disparte sarebbe un momento davvero epico, specialmente se la minaccia per il MCU fosse abbastanza grande.

Vedremo cosa accadrà in futuro, ma siamo sicuri che Chris Evans sarebbe aperto a questa idea. Negli ultimi anni, sia Bucky che Falcon sono diventati Captain America, ma lo scudo finisce sempre per tornare a Steve. Dopo che Sam avrà il suo arco narrativo appropriato, potrebbe succedere anche nel MCU.

Arma X

Wolverine e gli X-Men stanno arrivando nel MCU e, sebbene non sappiamo esattamente quando e come il tutto avverrà, esplorare la storia di Logan potrebbe portare Chris Evans a  tornare di nuovo nei panni di Cap. Nei fumetti, il programma Siero del super soldato e Arma X sono in qualche modo collegati e Steve Rogers ha effettivamente combattuto al fianco di James Howlett durante la seconda guerra mondiale.

Un flashback che mostra i due eroi che si incrociano avrebbe dato a Wolverine il suo arco nel MCU e ci avrebbe dato un’altra possibilità di vedere com’era stato per Captain America combattere per il suo paese durante la guerra. Le speculazioni indicano che Madripoor verrà introdotta in  , e sappiamo che Wolverine è molto legato a quell’isola. Forse è in questa serie che impareremo per la prima volta qualcosa di più su Arma X?

Viaggio nel tempo

In un’intervista con ComicBookMovie, i fratelli Russo avevano parlato della possibilità di esplorare il viaggio nel tempo di Captain America che lo aveva portato a rimettere ciascuna delle Gemme dell’Infinito al suo posto. Joe Russo aveva spiegato: “Sarebbe una bella storia da raccontare, senza dubbio. Non so se ha davvero bisogno di essere raccontata, ma sarebbe una grande storia da raccontare, e ci piacerebbe raccontarla, ma penso che ci siano altre storie su cui concentrarsi adesso”.

Si tratta di una storia che i fan vogliono vedere e che ha tutte le caratteristiche per diventare una grande serie targata Disney+. Speriamo che quest’ipotesi diventi un giorno realtà, poiché è sicuramente una storia che vale la pena raccontare…

Secret Empire

Una delle trame più controverse della Marvel ha svelato che Captain America era segretamente fedele all’HYDRA. Con il passare dei mesi, il suo status di malvagio è stato cementato attraverso una serie di azioni violente e scioccanti che hanno visto Steve Rogers fare tutto il necessario per portare il mondo sotto il dominio dell’organizzazione.

“Secret Empire” avrebbe rivelato che il Cubo Cosmico aveva creato questo secondo, malvagio Cap, con il vero Steve Rogers che in seguito tornò per abbattere il suo malvagio doppelgänger. Sarebbe sicuramente necessario apportare alcune modifiche alla trama, ma ha innegabilmente del potenziale per il grande schermo se gestita nel modo giusto. Ad esempio, agli eroi più potenti della Terra potrebbe sembrare che Cap sia tornato, ma in realtà si tratterebbe della versione malvagia, qualcosa di cui soltanto il pubblico potrebbe essere a conoscenza. Bisogna ammettere che sarebbe divertente vedere Evans interpretare un cattivo!

Il Multiverso

Ovviamente, una spiegazione per l’arrivo di un Capitan America fedele all’HYDRA è il Multiverso. Tutti i segnali indicano che i Marvel Studios lo renderanno un punto focale della Fase 4, e alla fine potrebbe essere usato per dare a Chris Evans un’altra possibilità di interpretare Captain America.

Sarebbe un po’ noioso per il personaggio non subire alcuni cambiamenti. Tuttavia, i Marvel Studios potrebbero divertirsi con quello che potrebbero fare con l’attore mentre brandisce ancora una volta lo scudo. Il Multiverso apre le porte a possibilità illimitate ed Evans potrebbe interpretare qualsiasi cosa, da Ultimate Captain America alle versioni Marvel Zombies e Cap Wolf del personaggio.

Captain America & Bucky

Captain America: Il primo vendicatore ha dovuto racchiudere un sacco di storia, e questo significava che non potevamo passare molto tempo con Steve Rogers, Bucky e gli Howling Commandos. Una miniserie Disney+ potrebbe rimediare a ciò in qualche modo, seguendo gli eroi mentre si imbarcano in una missione che in qualche modo gioca con altre storie raccontate nel MCU.

Come accennato, un team-up con Wolverine è una forte possibilità, che potrebbe introdurci alla versione di quest’universo di Arma X. Ci sono molti cattivi di Captain America che devono ancora debuttare sul grande schermo, quindi forse Steve e Bucky potrebbero confrontarsi con personaggi del calibro di Hate-Monger o con la Serpent Society.

Dopo il lieto fine…

Alla fine di Avengers: Endgame, Steve Rogers ha preso la decisione di rimanere nel passato e (finalmente) ottenere il suo lieto fine con Peggy Carter. La domanda è: cosa è successo dopo? È difficile immaginare che sia rimasto in disparte e non abbia salvato nessuna vita. Se non altro, bisogna credere che l’eroe abbia salvato alcune vite e si sia trovato inavvertitamente a fare qualcosa per aiutare a mantenere il mondo al sicuro dall’ombra!

Inserire Steve nei momenti chiave della storia potrebbe essere un vero spasso, e i Marvel Studios renderebbero felici molti fan mostrando loro cosa è successo in seguito per questa amata coppia del MCU.

Secret War

I Fratelli Russo hanno chiarito che “Secret War” è una storia che li riporterebbe nel MCU e, come abbiamo già spiegato, ci sono molti modi in cui Capitan America potrebbe essere incluso. In effetti, se i Marvel Studios trovassero un modo per incorporare il viaggio nel tempo (per gentile concessione del variegato set di poteri di Arcano), Cap e qualsiasi altro eroe potrebbero essere eliminati dalla linea temporale per quest’incredibile battaglia.

Sarebbe davvero bello vedere lo Steve Rogers della seconda guerra mondiale combattere al fianco di Wolverine, dei Fantastici Quattro e di altri amici che non riconosce come Falcon! Questo ha perfettamente senso e potrebbe essere l’uso perfetto di Chris Evans nel MCU in futuro.

MCU: ecco perché il Blip non sarà il focus della Fase 4

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MCU: ecco perché il Blip non sarà il focus della Fase 4

The Avengers di Joss Whedon presentava l’ormai celebre battaglia di New York, a cui si è fatto poi sempre riferimento in tutti i successivi film del MCU, da Captain America: The Winter Soldier a Iron Man 3, fino ad arrivare a Spider-Man: Homecoming. Considerato il grosso impatto dell’attacco di Loki sulla più ampia narrativa dell’universo condiviso, la cosa ha avuto una sua ragion d’essere, nonostante alcuni progetti della Marvel Television – come Agents of S.H.I.E.L.D. o Daredevil – abbiano fin troppo insistito sulla portata dell’evento, a tratti in maniera ridondante.

Il Blip – che si riferisce al ritorno di tutti coloro che Thanos aveva spazzato via in Avengers: Infinity War (evento che, al contrario, viene identificato come lo Snap) – è stata ovviamente una questione ancora più grande per il MCU, ma di recente il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha ammesso in un’intervista con Variety che anche prima di COVID-19, era alquanto diffidente riguardo all’inserire l’evento (e di conseguenza a parlarne) nei film e nelle serie tv che avrebbero costituito la Fase 4.

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“Mentre stavamo sviluppando e lavorando su tutte queste cose, forse due anni fa, ho iniziato a pensare che il Blip – l’evento di Thanos che ha cambiato radicalmente tutto tra Infinity War ed Endgame, che ha regalato quest’esperienza globale, universale e galattica alle persone – ci era già stato estremamente utile. Ora dovevamo solo guardare avanti e esplorare posti nuovi “, ha spiegato Feige.

“Ero diffidente sul fatto che diventasse come La Battaglia di New York, che era il terzo atto del primo Avengers e che finì per essere nominato come tipologia di grande evento costantemente, talvolta anche superiore ad altri. Volevo essere cauto su quest’aspetto e non ripetere la stessa cosa con il Blip.”, ha concluso Feige.

L’impatto del Blip sul futuro del MCU

Se da un lato sappiamo con certezza che serie come The Falcon and the Winter Soldier faranno riferimento al Blip, dall’altro abbiamo già avuto la prova che film come Spider-Man: Far From Home hanno affrontato le conseguenze dell’attacco di Thanos nella misura necessaria. Feige ha anche ribadito di volere che qualsiasi futuro riferimento all’attacco di Thanos “abbia un maggiore significato alle spalle.”

Fantastici Quattro: ecco il più grande rimpianto di Kevin Feige

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Fantastici Quattro: ecco il più grande rimpianto di Kevin Feige

Durante l’Investor Day di Disney del mese scorso, i Marvel Studios hanno confermato che il regista della trilogia di Spider-Man targata Marvel/Sony, Jon Watts, prenderà il timone del prossimo reboot dei Fantastici Quattro. Il motivo per cui non abbiamo mai visto la prima grande famiglia della Marvel all’interno del MCU è perché in passato Fox deteneva i diritti sui personaggi: dopo l’acquisizione dello studio da parte di Disney, i Fab 4 hanno finalmente avuto la possibilità di essere introdotti nell’Universo Cinematografico Marvel.

Ovviamente, la natura di questo universo condiviso significa che non vedremo mai i Fantastici Quattro incrociarsi con certi personaggi. Proprio come non vedremo mai sul grande schermo la storia d’amore tra Daredevil e Black Widow, il genio di Reed Richards/Mister Fantastic non avrà mai l’opportunità di abbinare il suo ingegno con quello di Tony Stark/Iron Man.

Durante una recente intervista con Cinema Blend, al presidente dei Marvel Studios Kevin Feige è stato chiesto se ha qualche rimpianto in merito all’impossibilità di raccontare una storia in cui Mister Fantastic e Iron Man avrebbero potuto fare squadra. “Sì,” ha ammesso Feige. “Voglio dire, come hanno sempre fatto i fumetti, erediti la continuit, che è il momento in cui stai per raccontare una nuova storia. Ed è lì che siamo (nel MCU), quindi sì”. Tuttavia, Feige ha riconosciuto che “passo più tempo a pensare di essere entusiasta di vedere le cose che triste di non vederne altre.” 

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Il film dei Fantastici Quattro ambientato nel MCU è stato ufficialmente annunciato durante lo scorso Investor Day 2020 di Disney. Al momento i dettagli sul film sono scarsi: sappiamo soltanto che la pellicola sarà diretta da Jon Watts, regista di Spider-Man: HomecomingSpider-Man: Far From Home e di Spider-Man 3, attualmente in fase di produzione.

The Suicide Squad: James Gunn fa appello alla pazienza dei fan

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The Suicide Squad: James Gunn fa appello alla pazienza dei fan

Pandemia e riapertura delle sale premettendo, l’attesissimo The Suicide Squad arriverà nelle sale americane e in contemporanea su HBO Max il prossimo 6 agosto. Il film di James Gunn rappresenta il secondo tentativo di Warner Bros. e DC Films di portare il famoso team di antieroi sul grande schermo.

The Suicide Squad è stato descritto come una sorta di sequel/reboot e non di sequel diretto del film del 2016 ad opera di David Ayer, poiché Gunn ha cercato di spingere le cose in una direzione completamente diversa. Tuttavia, una manciata di personaggi già apparsi nel Suicide Squad di Ayer torneranno per la nuova iterazione (inclusa l’amatissima Harley Quinn di Margot Robbie).

Nonostante la sinossi ufficiale di The Suicide Squad non sia ancora stata rivelata, nel corso dei mesi abbiamo avuto modo di intuire, grazie ai vari materiali promozionali, quale sarà – almeno in parte – la storia, al centro della quale ci dovrebbe essere due diversi team (qui per approfondire). Ciò che però i fan non vedo l’ora di vedere è il primo trailer ufficiale del film, ma ad oggi non sappiamo quando potrebbe arrivare online.

Tuttavia, nelle ultime ore James Gunn è intervenuto via Twitter non soltanto per confermare che i lavori di post-produzione sul film sono quasi terminati, ma anche per fare appello alla pazienza dei fan: il regista è consapevole della voglia del pubblico di scoprire ancora più dettagli sul film, e ha spiegato di essere al lavoro su qualcosa di veramente speciale. Ciononostante, ha esortato i fan ad avere pazienza: tutto arriverà a tempo debito…

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Blade Runner 2049: Jared Leto tornerebbe nei panni di Niander Wallace

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Jared Leto vorrebbe rivisitare l’universo di Blade Runner 2049 e riprendere il suo ruolo di Niander Wallace. Wallace è stato il CEO e fondatore della Wallace Corporation, il produttore di replicanti dominante nell’anno 2049. Wallace è un genio nel film che, attraverso la sua ricerca genetica, ha contribuito a risolvere una crisi alimentare globale. Proprio per questo, Wallace è stato in grado di revocare il divieto di produzione di replicanti e di rilevare la Tyrell Corporation, il produttore di replicanti nel primo film.

Blade Runner 2049 è stato distribuito nel 2017, ottenendo il plauso della critica. Tuttavia, proprio come il suo predecessore all’epoca della sua uscita in sala, non è riuscito a raccogliere molto interesse tra il pubblico. Diretto da Denis Villeneuve, a causa del suo enorme budget e dei costi sostenuti per il marketing, il film è stato in gran parte visto come un fallimento. Non ci sono state notizie su un eventuale threequel, nonostante Villeneuve abbia espresso interesse a tornare ad occuparsi del franchise.

Lo stesso Jared Leto ha ora espresso interesse a tornare nell’universo di Blade Runner. In un’intervista con Jake’s Takes, Leto ha spiegato che si dedica sempre anima e corpo alla comprensione psicologica dei suoi personaggi per cercare di dare vita alla migliore performance possibile: ecco perché, spesso, gli capita di “perdersi” nei personaggi che interpreta e di sentire spesso la loro mancanza. L’attore premio Oscar ha poi spiegato di amare particolarmente il personaggio di Niander Wallace e che vorrebbe avere la possibilità di interpretarlo di nuovo.

“Con ogni personaggio che interpreto – e questo non so se accade perché lavoro così intensamente e tendo a scavare molto in profondità e ci metto un sacco di tempo ed energia -, succede che quando ho finito di interpretarli, quando ho finito di interpretare quei ruoli, mi mancano sempre un po’. E dopo che trascorri così tanto tempo a lavorare su un determinato personaggio, sarebbe bello avere la possibilità di tornare indietro ed esplorarlo ancora una volta. Come ad esempio Niander Wallace in Blade Runner. Mi piacerebbe interpretare di nuovo quella parte in un prequel o qualcosa del genere.”

Tutto quello che sappiamo su Blade Runner 2049

Nel cast di Blade Runner 2049 figurano Ryan Gosling, Harrison Ford, Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie JamesHiam Abbass e Jared Leto.

La sceneggiatura del sequel è affidata a Hampton Francher e Michael Green e segue la storia originale scritta da Francher e David Peoples basata sul romanzo di Philip K. Dick Il Cacciatore di Androidi.

Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso Ridley Scott sarà produttore esecutivo della pellicola così come Bill Carraro.

Space Sweepers: trailer del film originale Netflix

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Space Sweepers: trailer del film originale Netflix

Netflix ha diffuso il teaser trailer di Space Sweepers, la space-story diretta da Sung-hee Jo con protagonisti Song Joong-Ki , Kim Tae-ri , Seon-kyu Jin. e in uscita il 05 Febbraio 2021.

Ambientato nel 2092, in Space Sweepers l’astronave Victory è una delle tante che vivono di recupero di detriti spaziali. Equipaggio con un geniale pilota spaziale Tae-ho (Song Joong-ki), un misterioso ex pirata spaziale Capitano Jang (Kim Tae-ri), un ingegnere di astronave Tiger Park (Jin Sun-kyu) e un robot militare riprogrammato Bubs ( Yoo Hai-jin), Spaceship Victory supera tutti gli altri spazzini spaziali. Dopo aver afferrato con successo una navetta spaziale precipitata nell’ultimo inseguimento sui detriti, l’equipaggio di Victory trova all’interno una bambina di 7 anni. Si rendono conto che è il robot umanoide voluto dalle Guardie Spaziali UTS e decidono di chiedere il riscatto in cambio.

Russell Crowe zittisce un ragazzo che ha criticato Master and Commander

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Il film del 2003 con Russell Crowe e diretto da Peter Weirs, Master and Commander: Sfida ai confini del mare, è diventato un argomento di tendenza su Twitter domenica scorsa, dopo che la sua star ha risposto a un ragazzo che aveva criticato il film sul social.

“Molte persone si sono lamentate della mancanza di sonno durante la pandemia. Posso consigliare Master And Commander con protagonista Russell Crowe, di solito accattivante e che attira l’attenzione – ha scritto un utente di Twitter accanto a una foto di Crowe nel film – Non ho mai superato i dieci minuti. Prego. E grazie Russell.”

L’utente ha anche taggato Crowe nel post, forse per assicurarsi che l’attore lo vedesse, ma certo non si aspettava che l’attore decidesse di impiegare parte del suo tempo per rispondergli a tono, è il caso di dirlo:

“Questo è il problema con i bambini di questi tempi. Nessun focus – ha risposto Crowe – Il film di Peter Weirs è brillante. Un racconto epico, rigoroso, attento ai dettagli, di fedeltà all’Impero e al servizio, indipendentemente dal costo. Incredibile fotografia di Russell Boyd e una maestosa colonna sonora. Sicuramente un film per adulti”.

Master and Commander: Sfida ai confini del mare conquistò, all’epoca dell’uscita, un grandissimo favore di critica e venne nominato per ben 10 Oscar alla 76° edizione degli Academy Awards. Ha vinto per la migliore fotografia e il miglior montaggio del suono.

Fonte: Variety

Justice League Snyder Cut: nessuna scena post-credits, in arrivo il nuovo trailer

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Dopo la conferma che la Snyder Cut di Justice League sarà a tutti gli effetti un film di quattro ore e non una miniserie divisa in quattro parti, arrivano nuove indiscrezioni sul taglio del cinecomic uscito nel 2017 ad opera di Zack Snyder, che finalmente avrà l’occasione di far vedere ai suoi fan il progetto iniziale, il film così com’era stato concepito fin dall’inizio.

Attraverso il suo account Vero (via CB), il regista ha confermato che il suo taglio di Justice League non conterrà scene post-credits, a conferma del fatto che, dopo l’uscita del suo taglio, il regista non ha altri progetti in cantiere con Warner Bros. e DC Films (come aveva anticipato già qualche settimana fa). Inoltre, sempre attraverso Vero (via CB), Snyder ha annunciato che un nuovo trailer della Snyder Cut (insieme al primo poster ufficiale) verrà distribuito a breve. Naturalmente, insieme al trailer e al poster verrà anche annunciata la data di uscita ufficiale su HBO Max, che dovrebbe comunque essere nel mese di marzo.

Snyder ha spiegato che si sta avvicinando sempre più alla fine dei lavori sul suo taglio del cinecomic, dopo mesi e mesi di duro lavoro. Non è un segreto che Justice League ha avuto una produzione molto travagliata. Snyder aveva appena terminato le riprese principali del film quando ha dovuto abbandonare il progetto a causa di un lutto familiare. Durante le riprese aggiuntive, Snyder è stato sostituito da Joss Whedon, che ha riscritto parti significative della sceneggiatura e alterato notevolmente la visione originale della storia da parte del collega.

Parademoni vs Atlantidei nella Snyder Cut di Justice League

Tra i numerosi momenti che non sono mai finiti nel taglio cinematografico, anche una massiccia sequenze di lotta tra i Parademoni e gli Atlantidei. Dopo che il film venne affidato a Whedon, la Warner Bros. riteneva quella particolare battaglia troppo oscura, e così decise di eliminarla dal montaggio finale. Ora che Snyder ha finalmente ripreso il pieno controllo creativo sul progetto, avrà finalmente la possibilità di inserire nel suo taglio anche quella scena, come anticipato da un nuovo scatto condiviso dal regista (sempre su Vero), che mostra proprio i lavori su quella particolare sequenza.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Venezia 78: addio a Sconfini, arriva Orizzonti Extra

Venezia 78: addio a Sconfini, arriva Orizzonti Extra

La Mostra del Cinema di Venezia sta modificando le sue sezioni mentre si prepara per la sua prossima 78a edizione a settembre.

Dopo aver annunciato che il regista di Parasite, Bong Joon-Ho, presiederà la giuria principale, lunedì si sono aperte le iscrizioni per la partecipazione del film ai concorsi del Lido ed è stato annunciato che la sezione Sconfini è stata chiusa, in favore di una nuova sezione, ampliamento di Orizzonti, che si chiamerà Orizzonti Extra.

Orizzonti Extra sarà un’estensione della sezione Orizonti, che si concentra sulle nuove tendenze del cinema mondiale, ma sarà “meno vincolata dagli standard di lunghezza e formato”, afferma il comunicato di Venezia. L’unico parametro da rispettare sarà la durata, almeno 60 minuti. I premi saranno decisi da una giuria di membri del pubblico “secondo i criteri e le procedure da annunciare”.

Lunedì Venezia ha anche annunciato il suo comitato di selezione, che rimane invariato. Per il processo di selezione Barbera si avvale della collaborazione dei seguenti esperti: Paolo Bertolin (Asia), Giulia D’Agnolo Vallan (USA), Bruno Fornara, Mauro Gervasini, Oscar Iarussi, Elena Pollacchi, Angela Prudenzi, Emanuele Rauco e Marina Sanna.

Gli altri esperti del festival, in varie forme, sono: Gianluca Arnone, Violeta Bava, Angela Bosetto, Francesco Giai Via, Federico Gironi, Peter Shepotinnik, Alessandra Speciale e Carla Vulpiani.

Per la sezione Venice VR Expanded, gli esperti incaricati sono Michel Reilhac e Liz Rosenthal, mentre quelli che sovrintendono alla Biennale College Cinema sono Savina Neirotti e Jane Williams. Il coordinatore del programma per l’industria, dal titolo Venice Production Bridge, è Pascal Diot.

La 78a edizione di Venezia si svolgerà dall’1 all’11 settembre 2021.

All American 3×01: clip dall’episodio

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All American 3×01: clip dall’episodio

Il network americano The CW dopo le anticipazioni ha diffuso una clip di All American 3×01, la season premiere dell’attesa terza stagione della serie creata da April Blair.

https://youtu.be/bvs0uwz5yiE

All American 3×01

All American 3 è la terza stagione della  serie tv All American ideata da April Blair per il network americano The CW ed è ispirata dalla vita dell’ex giocatore di football americano Spencer Paysinger.

In All American 3 protagonisti sono Spencer James, interpretato da Daniel Ezra, Billy Baker, interpretato da Taye Diggs, Olivia Baker, interpretata da Samantha Logan, Tiana “Coop” Cooper, interpretata da Bre-Z, Leila Faisal, interpretata da Greta Onieogou, Laura Fine-Baker, interpretata da Monet Mazur, Jordan Baker, interpretato da Michael Evans Behling, Asher, interpretato da Cody Christian, Grace James, interpretata da Karimah Westbrook e Dillon James, interpretato da Jalyn Hall.

In All American quando un giocatore di football delle scuole superiori della South L.A. viene reclutato per giocare alla Beverly Hills High, le vittorie, le perdite e le lotte di due famiglie di mondi molto diversi, iniziano a scontrarsi.

Ghostbusters: Legacy, Ivan Reitman ha pianto dopo aver visto il film

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Ghostbusters: Legacy, l’atteso terzo capitolo ufficiale della saga di Ghostbusters, ha fatto piangere il regista dei due film originali, Ivan Reitman. Il nuovo film vedrà il ritorno degli attori originali, tra cui Bill Murray, Dan Ackroyd, Ernie Hudson e Sigourney Weaver, al fianco delle new entry Mckenna Grace e Finn Wolfhard. Il film sarà diretto da Jason Reitman, figlio di Ivan, e arriverà nelle sale il prossimo 11 giugno.

I piani iniziali per Ghostbusters: Legacy sono iniziati diversi anni fa sotto forma di Ghostbusters 3, un sequel diretto dei due film originali che non è mai decollato a causa dei numerosi ostacoli alla produzione. Invece, un reboot al femminile di Ghostbusters è stato distribuito nel 2016 con un ensemble di attrici comiche stellari, ossia Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon e Leslie Jones. Il film del 2016 ha dovuto affrontare numerose sfide, incluse una serie di campagne di boicottaggio online, guidate da antifemministe, che si sono scontrate contro l’accoglienza generalmente positiva che la critica aveva riservato alla pellicola.

Ora, il franchise tornerà direttamente alle origini proprio grazie a Ghostbusters: Legacy, che pare abbia già un grandissimo fan: Ivan Reitman, il regista dei primi due film della serie. Jason Reitman – figlio di Ivan e regista di Legacy – ha recentemente parlato con Empire del film e dell’esperienza di far vedere il prodotto finito a suo padre. “Mio padre non è uscito molto di casa a causa del Covid. Ma ha fatto un test, ha indossato una mascherina e si è recato nel parcheggio della Sony per guardare il film insieme ai dipendenti dello studio. Dopo la visione, ha pianto e ha detto: ‘Sono così orgoglioso di essere tuo padre’. È stato uno dei momenti più belli della mia vita”. Di seguito una nuova immagine ufficiale del film:

A più di trent’anni dall’uscita nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast originale, composto da Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver e Annie Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle saghe cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason Reitman, il film sarà nelle sale dall’estate 2020 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon e Paul Rudd.

Ghostbusters: Legacy, diretto da Jason Reitman e prodotto da Ivan Reitman, è il nuovo capitolo della saga originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters: Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.

Avengers: Endgame avrebbe dovuto anticipare WandaVision

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Avengers: Endgame avrebbe dovuto anticipare WandaVision

Avengers: Endgame avrebbe dovuto includere una scena post-credits che anticipava WandaVision. La serie che ha debuttato su Disney+ lo scorso 15 gennaio e che ha ufficialmente inaugurato la Fase 4 del MCU (in cui si alterneranno progetti destinati sia al grande che al piccolo schermo), ha visto il ritorno di Elizabeth Olsen e Paul Bettany nei panni dei rispettivi personaggi interpretati nell’universo condiviso, ossia Wanda Maximoff/Scarlet Witch e Visione.

WandaVision è sicuramente il prodotto più singolare mai partorito dai Marvel Studios fino ad oggi; in base a ciò che è stato rivelato dai due primi episodi usciti lo scorso venerdì, la serie sembra avere poco o nulla a che fare con il franchise che abbiamo conosciuto e amato negli ultimi 10 anni. La serie è ispirata alle sit-com più celebri degli anni ’50 e ’60, nonostante i primi due episodi abbiamo già palesato alcuni riferimenti ad una narrativa più ampia e decisamente oscura. Detto questo, se le cose fossero andate come volevano i Marvel Studios in origine, Avengers: Endgame avrebbe impostato WandaVision in maniera assolutamente esplicita attraverso una scena post-credits.

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Parlando con IMDb, Paul Bettany ha rivelato che ci sarebbe stata una scena che avrebbe incluso Visione in Avengers: Endgame. Ma alla fine, la mente dietro il MCU, ossia Kevin Feige, ha deciso di scartare l’idea, cosa di cui l’attore è rimasto alquanto sgomento. Ecco perché: “Ad un certo punto sarei dovuto comparire. Mi avrebbero trovato in una specie di sacco per cadaveri. Kevin mi aveva parlato di questa cosa, ma alla fine ha cambiato idea. Ci sono rimasto un po’ male, perché volevo davvero quella partecipazioni agli utili (ride).”

Avengers: Endgame e la chiusura di un “cerchio”

Dal momento che Visione è stato ucciso da Thanos in Avengers: Infinity War, alla fine non è tornato in vita e non è apparso in Endgame. Il personaggio è stato citato in maniera velata da Scarlet Witch, che ovviamente nutriva rancore contro il Titano Pazzo per quello che aveva fatto al suo amante. Col senno di poi, è stato meglio che i Marvel Studios abbiano scartato l’idea. Per quanto emozionante potesse essere una scena post-credits del genere, avrebbe tolto l’idea che il film stava effettivamente segnando la fine di un’era. Invece, Avengers: Endgame ha scelto di rinunciare alle tradizionali scene dopo i titoli di coda del MCU, chiudendosi in maniera simbolica con i rumori di Tony Stark che crea il suo primo costume di Iron Man, scelta decisamente più appropriata.

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019. Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris EvansMark RuffaloChris Hemsworth e Scarlett Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War, l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

2001: Odissea nello Spazio, ecco la canzone inedita scritta per il film

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Stanley Kubrick aveva chiesto ad Alex North, compositore specializzato nella composizione di colonne sonore per il cinema, di realizzare una musica adatta a sostituire la musica classica che aveva scelto di appoggiare momentaneamente sulle immagini di 2001: Odissea nello Spazio, il suo capolavoro fantascientifico del 1968.

Sappiamo però che il lavoro di North non venne usato da Kubrick, che scartò non solo la sua colonna sonora, ma anche una canzone originale composta appositamente per il film, un brano che è oggi disponibile su Youtube.

Il titolo della canzone è 2001: A Garden of Personal Mirrors ed è stata scritta da Mike Kaplan, storico ufficio stampa di Kubrick e interpretata da Naomi Gardner. Ecco di seguito il brano.

Fonte: Comingsoon.it

Star: cosa vedere sul nuovo canale Disney+

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Star: cosa vedere sul nuovo canale Disney+

Il 23 febbraio Star diventerà il sesto brand a essere incluso all’interno di Disney+, andando ad aggiungersi ai già presenti Marvel, Pixar, Star Wars, National Geographic e Disney. Star promette ancora già serie tv, film e prodotto Plus Originals.

Star diventerà la casa dell’intrattenimento generale, raddoppierà la quantità di contenuti da guardare su Disney+, tra cui Disney Television Studios (20th Television e ABC SIgnatue), FX Prudictions, e 20th Century Studios.

Tra le novità in arrivo sul canale le serie Big Sky e Love, Victor entrare Star Originals disponibili al lancio. Di seguito ecco un primo sguardo al alcuni dei titolo Star, tra le centinaia ancora da annunciate che saranno disponibili dal 23 febbraio.

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Big Sky: dal 23 febbraio

Dal visionario narratore David E: Kelley (Big Little Lies – Piccole grandi bugie) arriva Big Sky, una serie thriller che segue i detective privati Cassie Dewel e Cody Hooyt che uniscono le loro forze con l’Ex Poliziotta, Jenny Hoyt, moglie di Cody da cui si è separato, per cercare due sorelle rapite da un camionista su una remota autostra del Montana. Ma quando scoprono che non si tratta delle uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per trovare queste donne prima che sia troppo tardi.

Love, Victor

Ambientata nel mondo del film rivoluzionario del 2018 Tuo, Simon, la serie seguo Victor, un nuovo studente della Creekwood Hight school, nel suo viaggio alla scoperta di se stesso, mentre affronta delle difficoltà in famiglia, si adatta a una nuoova città ed esplora il proprio orientamento sessuale. Quando tutto sembra troppo, si mette in contatto con Simon perché lo aiuti ad affrontare gli alti e bassi del Liceo.

24 – Kiefer Sutherland è il protagonista di questa innovativa serie Tv: un’intera stagione si svolge in un giorno, con ognuno dei 24 episodi che ricoprono un’ora, raccontati in tempo reale.

Lost

Lost – I misteri si infittiscono quando i 48 sopravvissuti del volo Oceanic Air 815 si trovano bloccati su un’isola non identificata con poche speranze di essere salvati.

Desperate Housewives – I segreti di Wisteria Lane

Desperate Housewives – I segreti di Wisteria Lane – Dopo essersi tolta la vita nella sua casa perfetta, Mary Alice continua a guardare dall’alto i suoi amici e la sua famiglia. Ora, dall’oltretomba, ci porta nelle loro vite e in quelle dei suoi vicini: Susan è una donna divorziata e una madre single che farebbe di tutto per amore; Lynette è un’ex donna in carriera che è passata dalla sala riunioni all’essere una madre annoiata e maniacale di quattro figli ingestibili; Bree Van De Kamp è come Martha Stewart sotto steroidi, con una famiglia sull’orlo dell’ammutinamento; Gabrielle Solis è un’ex modella che ha un marito ricco e una grande casa, quindi che cosa ci fa con il giardiniere diciassettenne? E le conquiste della pluridivorziata Edie Britt hanno fatto spettegolare tutti. Mary Alice vede più ora di quanto non abbia mai visto da viva e ha intenzione di condividere i segreti che si nascondono dietro ogni porta di questo sobborgo americano apparentemente perfetto.

I griffin

Appuntamento con I Griffin – Peter, il padre sovrappeso e goffo che dice sempre quello che gli passa per la testa. Lois, la madre amorevole che non riesce a capire perché il figlio continui a cercare di ucciderla. La loro figlia Meg, la regina dei drammi adolescenziali che è costantemente messa in imbarazzo dalla sua famiglia. Chris, il tredicenne muscoloso che non farebbe male a una mosca, a meno che non atterri sul suo hot dog. Stewie, il bebè pericoloso incline al dominio del mondo. E Brian, il cane sarcastico con un’arguzia secca come i martini che beve. Le avventure animate di questa famiglia scandalosa vi faranno ridere a crepapelle. – I Griffin continua a intrattenere il suo pubblico di fan irriducibili con un umorismo pungente, parodie di grande effetto, animazioni spettacolari, con musiche originali eseguite da un’orchestra. Dal suo debutto nel 1999, la serie ha raggiunto lo status di cult tra i fan, e la sua stella emergente, un bambino parlante, è diventata uno dei più grandi personaggi televisivi di tutti i tempi. I Griffin ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui una nomination agli Emmy Award come Miglior Serie Comedy, la seconda serie animata nella storia della televisione ad aver ricevuto questo premio.

How i met your mother

 How I Met Your Mother è una serie comedy che racconta la storia di Ted (Josh Radnor) e di come si sia innamorato. Tutto è iniziato quando il migliore amico di Ted, Marshall (Jason Segel), ha sganciato la bomba che avrebbe fatto la proposta di matrimonio alla sua storica fidanzata e ora moglie, Lily (Alyson Hannigan), una maestra d’asilo. In quel momento, Ted ha capito che avrebbe fatto meglio a darsi una mossa se anche lui avesse voluto trovare il vero amore. Ad aiutarlo nella sua ricerca c’è Barney (Neil Patrick Harris), un amico con infinite, a volte scandalose opinioni, con un debole per i completi e un metodo infallibile per conquistare le donne. Quando Ted ha incontrato Robin (Cobie Smulders) è stato amore a prima vista, ma quando le cose non hanno funzionato, Ted ha capito che il destino avrebbe avuto qualcos’altro in serbo per lui. La serie è raccontata attraverso flashback dal futuro.

Prison Break

Michael Scofield (Wentworth Miller) è un uomo disperato in una situazione disperata. Suo fratello, Lincoln Burrows (Dominic Purcell), è nel braccio della morte per un assassinio che Michael è convinto che Lincoln non abbia commesso. Senza altre opzioni e con il tempo che scorre, Michael rapina una banca per farsi incarcerare insieme al fratello nel penitenziario di Stato di Fox River. Prison Break unisce la speranza di Le Ali della Libertà, il cameratismo di L’altra sporca ultima meta e la tensione e la messa in scena di La Grande Fuga. Questa intrigante serie rivela nuovi pezzi del puzzle ad ogni episodio, mentre Michael porta avanti il suo audace piano per ideare la grande evasione e risolvere l’ampia cospirazione su scala nazionale che ha portato lì suo fratello.

X-Files

L’anticonformista agente dell’FBI, Fox Mulder (David Duchovny), si assume la responsabilità di indagare su un gruppo di casi irrisolti, noti come “X-Files”, che a suo avviso riguardano fenomeni paranormali. Per tenere sotto controllo il suo lavoro – e nella speranza di smentire le sue teorie – l’FBI decide di affiancargli Dana Scully (Gillian Anderson), una giovane agente scettica, laureata in medicina e con una forte propensione per la scienza. Mentre la coppia lavora per risolvere questi casi inspiegabili, la forte fede di Mulder nelle forze dell’ignoto continua a sfidare la mente razionale di Scully. Caso dopo caso, il loro rapporto si fa sempre più complesso, crescendo lentamente in un inebriante mix tra competitività professionale, battute argute e un’attrazione reciproca che viene alimentata dall’intensità delle loro missioni e dalla vicinanza a cui il lavoro li costringe.

Atlanta

Atlanta ruota intorno a Earnest “Earn” Marks (Donald Glover), un giovane solitario che torna nella sua città natale di Atlanta, in Georgia, dopo aver lasciato Princeton. Al suo arrivo, scopre che suo cugino Alfred è diventato il nuovo rapper più sexy di Atlanta. La serie segue i cugini nel loro percorso attraverso la scena rap di Atlanta, dove i loro punti di vista opposti sull’arte, gli affari, il successo e la razza renderanno la loro avventura tutt’altro che facile. Seppur smarrito, Earn è estremamente intelligente e attento. Proprio come un millennial disilluso, lotta per trovare la sua vocazione e sente che il gioco della vita è impostato in modo che non possa mai vincere. Earn si rende conto che l’improvvisa popolarità di Alfred su YouTube ha il potenziale per diventare un’opportunità che può cambiare la vita di entrambi – se solo riuscisse ad avere la meglio sull’atteggiamento di suo cugino, “prima agisci, poi pensa”, e ad abituarsi a Darius, l’assistente probabilmente sensitivo (ma decisamente strano) e dipendente dalle droghe. Come manager di Alfred, Earn potrebbe finalmente trovare qualcosa per cui valga la pena impegnare le proprie energie.

Black-ish

Come tutti i genitori, Andre “Dre” (Anthony Anderson) e Rainbow (Tracee Ellis Ross) Johnson vogliono dare il meglio ai propri figli. Ma l’infanzia di questi bambini si sta rivelando molto diversa dalla loro. E ora si rendono conto di almeno due cose: c’è un prezzo da pagare per aver dato ai figli più di quanto loro abbiano mai avuto e questi genitori amorevoli sono totalmente impreparati alle conseguenze. “Pops” (Laurence Fishburne), il padre di Dre, coglie ogni oc

John Wick 4: Keanu Reeves tornerà sul set entro quest’anno?

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John Wick 4: Keanu Reeves tornerà sul set entro quest’anno?

Ian McShane, che interpreta il nemico di John Wick nell’omonimo franchise, ha lasciato intendere che John Wick 4 potrebbe entrare in produzione quest’anno. Il primo John Wick con Keanu Reeves è uscito nel 2014 e ha contribuito a generare due sequel di altrettanto successo. Il primo film ha incassato 86 milioni di dollari in tutto il mondo, con un budget di produzione di “soli” 20 milioni di dollari: ogni successivo appuntamento della saga ha avuto un successo ancora maggiore del precedente.

Si diceva che l’ultimo film della serie, John Wick 3 – Parabellum, rappresentaasse la fine della trilogia di John Wick. Quel film terminava con un’intensa lotta per proteggere The Continental, in cui il manager Winston, interpretato da McShane, sparava a John Wick. Tuttavia, gli ultimi momenti del film rivelano che Wick in realtà non è morto: è stato portato al Bowery King, dove gli viene offerta un’opportunità di vendetta, spianando così la strada a John Wick 4.

Purtroppo, anche il quarto capitolo è stato colpito dalla conseguenze disastrose della pandemia di Covid-19: il film doveva originariamente uscire al cienma 21 maggio 2021, ma il coinvolgimento di Reeves sia in John Wick 4 che in Matrix 4, insieme ai ritardi nella produzione, ha creato non poche difficoltà circa una possibile data di uscita condivisa per entrambi i titoli. John Wick 4 è ora previsto per il 27 maggio 2022.

Dopo un anno di ritardi e di poche informazioni relative al nuovo capitolo del franchise, Ian McShane ha rivelato a Collider che la Lionsgate potrebbe decidere di mandare in produzione John Wick 4 entro il 2021. “Keanu [Reeves] e io ci siamo scambiati gli auguri di Capodanno e ci siamo detti: ‘Spero di vederti quest’anno’. So che la sceneggiatura è pronta e so che sperano di farlo quest’anno. So che hanno annunciato che avrebbero fatto [John Wick 4] e [John Wick 5] insieme, ma chi lo sa! Gli studi annunciano ogni sorta di cose. Senza dubbio, a un certo punto di quest’anno, faremo John Wick 4.”

John Wick 4 e 5 verranno ancora girati back-to-back?

Ad agosto dello scorso anno la Lionsgate annunciò che John Wick 5 sarebbe stato girato back-to-back con John Wick 4. Al momento non sappiamo se quei piani verranno mantenuti oppure no. All’epoca John Feltheimer, CEO della compagnia, aveva spiegato che lo studio puntava a far partire le riprese di entrambi i film nei primi mesi del 2021: “Siamo impegnati a preparare le sceneggiature per le prossime due puntate del nostro franchise d’azione John Wick, con John Wick 4 in programma nei cinema per il weekend del Memorial Day 2022. Speriamo di girare entrambi, John Wick 4 e 5, back-to-back quando Keanu sarà disponibile all’inizio del prossimo anno.”

MCU, teoria: Chris Evans tornerà come il Captain America dell’HYDRA?

Il potenziale ritorno di Chris Evans nel MCU avvenire nei panni del Captain America dell’Hydra, e non del supereroe a stelle e strisce a cui i fan sono stati abituati. Evans è apparso in ben nove film dell’universo condiviso nel corso di soli otto anni, e dovrebbe toranre anche in What If…?, serie animata che vedrà gli attori del MCU tornare a doppiare i loro iconici personaggi. Tuttavia, sembra che il mandato di Evans nell’universo condiviso non sia ancora finito…

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Un’altra linea temporale

Prima dell’uscita di Avengers: Endgame, Evans aveva dichiarato espressamente che il suo tempo come Capitan America era finito; aveva in programma di appendere al chiodo il suo scudo e di consegnarlo – cinematograficamente parlando – a Falcon, affinché il suo amico di lunga data diventasse il nuovo Captain America. Tuttavia, proprio di recente è stato riferito che Evans è in trattative per riprendere il ruolo in uno dei prossimi progetti del MCU, anche se non si tratterà di un ipotetico Captain America 4. Al contrario, potrebbe assumere un ruolo simile a quello che Robert Downey Jr. Man ha mantenuto con il suo Tony Stark dopo Iron Man 3, apparendo in altri film sia in ruoli da co-protagonista che in ruoli minori, come ad esempio Captain America: Civil War e Spider-Man: Homecoming.

Questa è decisamente una scelta intrigante per il Captain America di Evans, soprattutto in base all’ultimo volta che il pubblico ha visto Steve Rogers sullo schermo: era anziano e non era proprio in grado di affrontare un’altra minaccia come Thanos. Tuttavia, il fatto che Steve Rogers non sia più al suo apice non significa che Evans non possa tornare come nei panni di Captain America così come lo ricordano i fan: alcune modifiche potrebbero infatti essere apportate per accogliere un Capitan America diverso, proveniente da un’altra linea temporale, forse proprio il famigerato Captain America dell’Hydra che ha causato così tante polemiche nel 2016.

La storia del Captain America dell’Hydra

Nella serie a fumetti limitata “Secret Empire”, lo SHIELD ha utilizzato i frammenti del Cubo Cosmico per alterare la realtà: alla fine, quei frammenti si sono fusi in una bambina di nome Kobik. Non molto più tardi, Kobik richiese un clone di Teschio Rosso, perché questi, una volta, aveva tenuto il Cubo Cosmico tra le mani e quindi credeva che potesse aiutarla a diventare un essere unico. Teschio Rosso ha colto l’opportunità per indottrinarla alla maniera dell’Hydra. Grazie a lui, le azioni di Kobik hanno continuamente spinto in avanti i piani dell’Hydra, portando infine alla creazione di un nuovo Captain America, conosciuto anche come Hydra Supreme.

Sotto l’influenza di Teschio Rosso, lo SHIELD creò una città chiamata Pleasant Hill e la riempì di supercriminali riformati. Tuttavia, ebbe vita breve, perché poco dopo ebbe luogo un’enorme scontro, con Steve Rogers – già vecchio a quel punto – che tentò di convincere Kobik a usare i suoi poteri per porre fine alla battaglia. Rogers venne però attaccato da Crossbones e quasi ucciso; Kobik colse quindi l’opportunità per mettere in atto il piano di Teschio Rosso: ripristinò la giovinezza di Steve Rogers, trasformandolo però in un nuovo Captain America, fedele all’Hydra e ai suoi valori.

Questa svolta ha portato all’evento crossover “Secret Empire”, in cui Captain America stava lavorando per stabilire il dominio di Hydra nel mondo. Nella storia, l’Hydra aveva conquistato efficacemente gli Stati Uniti e assunto i supereroi che una volta avevano seguito Cap. Succedono molte cose in quell’arco narrativo, che si conclude con la rivelazione che Hydra Supreme è appunto un “doppio” del vero Steve Rogers. Tuttavia, Bucky Barnes è stato in grado di togliere Kobik dall’influenza di Teschio Rosso e far emergere il vero Captain America, ponendo così fine al regno di Hydra e anche a Hydra Supreme. In seguito, il vero Steve Rogers aveva bisogno di ripristinare la sua eredità, perché era stata rovinata dal falso Captain America.

La Fase 4 ha già spianato la strada a Hydra Supreme?

È improbabile che i Marvel Studios adattino perfettamente la trama di “Secret Empire”, dal momento che molte altre cose dovrebbe accadere nel MCU affinché ciò sia possibile. Ma proprio grazie a ciò che lo studio ha fatto con Captain America: Civil War (che non era una trasposizione fedelissima della storia a fumetti), il MCU potrebbe utilizzare Hydra Supreme in qualche altro modo grazie a ciò che è stato già impostato per la Fase 4. Sebbene Steve Rogers si sia ritirato dagli Avengers e la maggior parte dei supereroi originali se ne siano andati, la Fase 4 del MCU è ancora in gran parte interessata alla sua eredità; dopo tutto, diversi personaggi e cattivi legati a Captain America figurano al centro di film e serie dei primi anni della Fase 4, in particolare grazie allo show The Falcon and the Winter Soldier. E vari elementi delle storie di “Secret Empire” e di Hydra Supreme possono essere intravisti nella Fase 4, in base a ciò che è già stato rivelato al pubblico.

Una parte fondamentale dell’origine di Hydra Supreme è che Steve Rogers è vecchio e non si comporta come Capitan America; questo è quello che è successo alla fine di Avengers: Endgame, quando Evans si è presentato come il vecchio Steve Rogers. Inoltre, il personaggio che ha raccolto l’eredità di Steve Rogers come Capitan America era Falcon. Il trailer della serie Loki ha mostrato una New York City distrutta, che molti fan credono sia un riferimento al Dio dell’Inganno che abita una realtà in cui i Vendicatori hanno perso la battaglia di New York. Ma cosa succederebbe se, invece di essere un riferimento alla battaglia del 2012, fosse una realtà in cui Hydra Supreme esiste e ha vinto in una diversa battaglia di New York? Dopotutto, anche i Chitauri erano responsabili dell’attacco alla Terra in “Secret Empire”. Inoltre, il MCU sta ora sperimentando realtà tascabili e manipolabili come Pleasant Hill con WandaVision. Prese singolarmente, tutte queste cose potrebbero sembrare irrilevanti, ma insieme potrebbero in realtà aver già spianato la strada ad un nuovo grande evento crossover.

Come Hydra Supreme può funzionare nel MCU

La Saga dell’Infinito ha concluso la trama principale di questo particolare universo con la sconfitta di Thanos, ma ci sono infiniti universi là fuori nel Multiverso – e questa è l’apertura di cui la Marvel ha bisogno per esplorare un personaggio come Hydra Supreme. Usare lo Steve Rogers di questo universo rischia di rovinare il suo finale in Avengers: Endgame, ma strappare un altro vecchio Steve Rogers da una timeline alternativa e usare i personaggi (e le differenze) di quell’universo per stabilire Hydra Supreme potrebbe essere piuttosto facile. La migliore linea d’azione sarebbe quella di prendere la città di New York in Loki e usarla come punto di partenza per l’universo di Hydra Supreme. Questo potrebbe essere ulteriormente elaborato in Doctor Strange in the Multiverse of Madness – in cui sappiamo già che verrà esplorato il Multiverso – e o in Thor: Love and Thunder, che può basarsi sulla nuova avventura di Loki. Quel film potrebbe connettersi anche al Multiverso, considerando che presenta il ritorno di Jane Foster, ma questa volta nei panni di Mighty Thor.

L’inclusione del Barone Zemo in The Falcon and the Winter Soldier potrebbe aiutare a stabilirlo, poiché era un membro chiave dell’Esercito del Male in “Secret Empire”, lavorando al fianco di Hydra Supreme. La formazione dell’Esercito del Male potrebbe essere il prossimo domino a cadere, seguendo il vecchio Steve Rogers, Falcon che assume il mantello di Capitan America e Scarlet Witch che sperimenta una realtà alternativa. La Marvel non avrebbe nemmeno bisogno di adattare “Secret Empire” nella sua interezza, ma potrebbe essere usato per mostrare al pubblico le conseguenze dell’apertura del Multiverso, come una sorta di vaso di Pandora: personaggi e mondi possono scontrarsi con i personaggi e con il mondo con cui i fan del MCU hanno già familiarità. Considerato tutto ciò, Hydra Supreme potrebbe essere solo la punta dell’iceberg…

Baghdad Central: la nuova serie in arrivo su Sky

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Baghdad Central: la nuova serie in arrivo su Sky

Debutta il 18 gennaio su Sky e NOW TV Baghdad Central, un avvincente thriller prodotto da Euston Films – parte di Fremantle – e ambientato nella capitale irachena del 2003, mentre la città si trova al centro degli sforzi della coalizione per mettere in sicurezza la regione, dominata dal caos, dal crimine e dalla paranoia che seguirono l’occupazione da parte delle forze americane. La deposizione del regime di Saddam Hussein e il conseguente scioglimento dell’esercito e della polizia iracheni avevano creato infatti un pericoloso vuoto di potere.

Firmata da Stephen Butchard, già dietro il successo di House Of Saddam e The Last Kindgom, lBaghdad Central in sei episodi, è la già apprezzatissima trasposizione televisiva del romanzo omonimo del 2014 di Elliott Colla: “un drama emozionante” secondo il Guardian, mentre per il Wall Street Journal è “impossibile interromperne la visione”.

Baghdad Central: quando esce e dove vederla in streaming

Baghdad Central uscirà il 18 gennaio alle 21.15, ogni lunedì su Sky Atlantic e in streaming su NOW TV

Baghdad Central trama e castBaghdad Central: la trama e il cast

Al centro della storia raccontata in Baghdad Central l’ex ispettore Muhsin al Khafaji (interpretato da Waleed Zuaite). L’uomo ha perso praticamente tutto, e combatte quotidianamente per mantenere al sicuro se stesso e la sua secondogenita Mrouj (July Namir), gravemente malata. Quando scopre che sua figlia maggiore, Sawsan (Leem Lubany), è scomparsa, Khafaji sarà costretto a intraprendere una disperata ricerca per trovarla.

A causa di un errore riguardante la sua identità Khafaji viene arrestato e torturato dagli americani perché sospettato di essere membro delle milizie. Lo aiuterà l’incontro con un ex ufficiale di polizia britannico, Frank Temple – interpretato da Bertie Carvel (Les Misérables) – che lo recluta per lavorare con lui nella Green Zone.

Nei panni del capitano della polizia militare americana John Parodi Corey Stoll (House of Cards, Billions). Completano il cast Clara Koury (Homeland), nei panni della professoressa Zubeida Rashid e Neil Maskell (Utopia) nel ruolo di Douglas Evans.

Liam Neeson dichiara di voler smettere con il genere action

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Liam Neeson dichiara di voler smettere con il genere action

Liam Neeson ha dichiarato che non reciterà più in film action. La carriera dell’attore candidato all’Oscar ha visto una vera e propria rinascita dopo Taken del 2008, che ha spianato la strada a Neeson per recitare in numerosi film d’azione. Da allora, è diventato noto per aver interpretato numerose varianti dell’eroe duro che persegue la giustizia con ogni mezzo necessario.

Esempi recenti della spavalderia tipica del genere portata da Neeson sul grande schermo includono Non-Stop del 2014, Un uomo tranquillo del 2019 e The Marksman, uscito nelle sale americane lo scorso 15 gennaio. Di recente, un altro film di Neeson è diventato inaspettatamente un enorme successo sui servizi di streaming dall’inizio della pandemia. Il film in questione è Unknown – Senza identità del 2011, in cui Neeson interpreta un professore di botanica la cui identità è stata rubata, che ora è diventato il film più visto su Netflix. Tuttavia, l’attore nordirlandese ha segnalato che i suoi giorni da star del cinema potrebbero avere le ore contate.

In un’intervista con ET, Liam Neeson ha detto che questo sarà l’ultimo anno in cui si impegnerà a recitare in film action. L’attore ha citato l’età come motivo principale del suo pensionamento. “Ho 68 anni e mezzo. 69 quest’anno. Ce ne sono un altro paio che farò quest’anno – si spera, COVID permettendo. Ce ne sono un paio in cantiere e poi credo proprio che smetterò”, ha dichiarato. L’attore ha poi specificato di essere arrivato a questa durante le riprese del suo prossimo film, Blacklight. “Adoro picchiare ragazzi della metà dei miei anni, ma non ho più la resistenza per star al passo con loro. Spesso ho la sensazione che mi manchi il fiato dopo aver girato una scena.”

Questa notizia non dovrebbe essere un grande shock per nessuno, dal momento che Neeson in precedenza aveva già detto a ET di non aver intenzione di recitare nuovamente in un film di supereroi. All’epoca aveva dichiarato: “Non ho alcun desiderio di andare in palestra per tre ore ogni giorno per pomparmi e spremermi dentro una tuta in velcro con un mantello”. Tuttavia, di recente Neeson ha espresso interesse a riprendere il suo ruolo di Qui-Gon Jinn nella serie Disney+ dedicata a Obi-Wan Kenobi, attualmente in fase di pre-produzione.

Jared Leto elogia Zack Snyder: “È un folle. Lo adoro!”

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Jared Leto elogia Zack Snyder: “È un folle. Lo adoro!”

Una delle più grandi sorprese in merito alle riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League è stata la decisione di Zack Snyder di riportare sullo schermo Jared Leto nei panni del Joker, personaggio interpretato dall’attore premio Oscar in Suicide Squad. Nonostante la maggior parte dei fan si aspettasse un flashback sul coinvolgimento del Joker nella morte di Robin, sembra invece che l’attore interpreterà una versione “inedita” del Clown Principe del Crimine, in azione nel futuro stabilito dal “Knightmare” e creato, quindi, dopo che Superman viene “soggiogato” dall’equazione anti-vita di Darkseid.

Sarà sicuramente una scena molto interessante da vedere, ma ancor più interessante sarà vedere Jared Leto recitare senza che la Warner Bros. possa in qualche modo andare ad inficiare sulla sua interpretazione (come accaduto, ad esempio, con Suicide Squad). Indipendentemente da ciò, durante una recente intervista con Jake’s Takes, Leto ha condiviso i suoi pensieri su Zack Snyder, pensieri che evidenziano quanto l’attore abbia apprezzato l’esperienza di lavorare con il regista.

“È un guerriero. È un pazzo. Lo amo davvero”, ha detto con entusiasmo l’attore premio Oscar che vedremo prossimamente in Fino all’ultimo indizio. “Con ogni personaggio che interpreto – e questo non so se accade perché lavoro così intensamente e tendo a scavare molto in profondità e ci metto un sacco di tempo ed energia -, succede che quando ho finito di interpretarli, quando ho finito di interpretare quei ruoli, mi mancano sempre un po’.”

Jared Leto si è riappacificato con il suo Joker?

Jared Leto è noto per essere parecchio selettivo riguardo ai progetti in cui decide di recitare, quindi sentirlo elogiare Zack Snyder in questo modo è davvero impressionante. Dopo aver riferito di essere rimasto deluso per il modo in cui sono state tagliate le sue scene da Suicide Squad – e anche per la scelta della Warner Bros. di fare un film su Joker senza di lui -, sembra che il regista di Justice League possa aver contribuito a riaccendere il suo interesse nei confronti dell’Arlecchino dell’Odio. In quante scene comparirà effettivamente il Joker nel taglio di Snyder resta chiaramente da vedere, ma vederlo condividere lo schermo con il Batman di Ben Affleck sarà probabilmente sufficiente per soddisfare molti fan.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

MCU: la più grande eredità di Iron Man è stata totalmente ignorata?

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Nonostante il focus principale di Avengers: Endgame sia stato il sacrificio di Iron Man per salvare il mondo, un aspetto importante dell’eredità che l’eroe si lascia dietro nell’MCU è stato quasi del tutto trascurato. La morte di Iron Man è stata un momento alquanto inaspettato nel blockbuster che ha chiuso – almeno idealmente – la Fase 3, poiché fino a questo momento nessuno sapeva realmente (al di là di speculazioni e congetture) quale sarebbe stato la decisione dei Marvel Studios in merito al futuro di alcuni dei personaggi più amati dell’universo condiviso.

Ad oggi, è diventato sempre più chiaro il fatto che gran parte della Fase 4 si concentrerà sull’eredità lasciata da Tony Stark, come già fatto in Spider-Man: Far From Home con il dono postumo degli occhiali EDITH per Peter Parker da parte di Iron Man. Tra il dolore di Peter Parker per la perdita del suo mentore, il riconoscimento da parte della serie Armor Wars del potere dei costumi di Tony e l’introduzione di Ironheart – eroe che si ispira alla carriera di Tony – nell’omonima serie, ci sarà sicuramente ancora molto che verrà dedicato al personaggio che ha sempre rappresentato il cuore del MCU.

Tutti questi momenti sono chiaramente importanti, ma il rapido passaggio dalla morte di Iron Man in Avengers: Endgame alle avventure narrate in Spider-Man: Far From Home (con la conseguente rivelazione dell’identità segreta di Peter Parker al mondo intero) sembra aver in qualche modo distratto i più da una figura assai importante che Tony si è lasciato alle spalle: Morgan Stark, sua figlia. Il genio non è un tratto ereditario, quindi non è garantito che Morgan sarà intelligente come suo padre, ma dato che Tony e Pepper hanno chiaramente trascorso molto tempo con Morgan, senza dubbio si sono impegnati molto per insegnarle più così possibili, il che potrebbe facilmente tradursi in una passione per l’apprendimento da parte della ragazzina. Pepper è anche una delle poche persone abili nell’usare un costume Iron Man, quindi se Morgan fosse realmente interessata, sua madre sarebbe in grado di insegnarle le basi fino a farla diventare anche più abile di lei.

È comprensibile il motivo per cui questo dettaglio sia sfuggito a molti fan e – almeno apparentemente – anche all’attuale trama del MCU. Morgan è letteralmente una bambina in Endgame e, ovviamente, non è ancora stata posta dai Marvel Studios la giusta enfasi sul fatto che un giorno possa diventare un eroe o un geniale scienziato, poiché una situazione del genere è potenzialmente lontana decenni. Allo stesso modo, è giusto non voler concentrarsi su di lei in questo momento, poiché vedere un bambino in lutto imparare a vivere senza il padre che l’amava è forse un po’ più doloroso che vedere Spider-Man fare i conti con il dolore per la perdita di un mentore (essendo quest’ultimo un concetto anche più familiare nel mondo del cinema).

Iron Man e la duplice eredità nel MCU

Quando si tratta dell’eredità di Iron Man, vale la pena tenere a mente che questa eredità è duplice: da una parte esiste l’eredità del supereroe Marvel e dall’altra quella di un padre, di un mentore, di un marito e anche di un caro amico. Ignorare l’elemento umano della vita di Tony Stark significa rifiutare l’evoluzione narrativa che il personaggio ha sperimentato durante il suo tempo nel MCU: forse, la cosa più importante che Tony abbia mai mostrato di aver imparato è proprio come prendersi cura delle persone e come lasciare che le persone si prendano cura di lui. Considerando ciò, vedere Morgan crescere potrebbe essere il regalo più grande che il franchise potrebbe fare a coloro che sono ancora sconvolti per la morte del personaggio, poiché Morgan rappresenterebbe una testimonianza di questa lunga eredità cinematografica da entrambi i lati.

Nova: Kevin Feige conferma che ci saranno due versioni nel MCU

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Nova: Kevin Feige conferma che ci saranno due versioni nel MCU

Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, anticipa che due versioni di Nova saranno presenti nel MCU. Da quando l’universo condiviso ha iniziato a esplorare le meraviglie del cosmo grazie a Guardiani della Galassia, c’è stato molto interesse da parte dei fan nel vedere Nova. L’identità originale del personaggio – almeno quella più nota – è quella di Richard Rider: si tratta di uno dei più grandi eroi cosmici della Marvel. Tuttavia, i fumetti hanno recentemente introdotto una versione più giovane di Nova, un adolescente latino di nome Sam Alexander.

In passato, Feige aveva più volte affermato che Nova ha il “potenziale immediato” per entrare a far parte del MCU. Allo stato attuale, i Marvel Studios hanno annunciato 25 film e serie tv che comporranno la Fase 4. Tuttavia, non ci sono ancora piani confermati per l’introduzione di Nova. Il MCU aveva già contribuito a gettare le basi per il debutto di Richard Rider dopo la profanazione dei Nova Corps e di Xandar per mano di Thanos prima di Avengers: Infinity War. Nonostante sia un personaggio dall’eredità alquanto longeva, i fan della Marvel continuano a chiedersi quale versione tra Rider e Alexander apparirà effettivamente nel MCU.

Ora, in occasione della promozione della serie tv WandaVision, a Kevin Feige è stato chiesto proprio del futuro di Nova nell’Universo Cinematografico Marvel. ComicBook ha infatti chiesto a Feige se sarà Richard Rider o Sam Alexander il Nova ufficialmente del MCU. Dalla risposta del boss della Marvel, è apparso chiaro che entrambe le versioni, quindi sia Richard Rider che Sam Alexander, faranno il loro debutto nell’universo cinematografico condiviso. Per quanto riguarda, invece, quando una delle due versioni debutterà, Feige è stato decisamente più vago:

“Il tempismo è relativo, giusto? Penso di aver parlato di Doctor Strange otto anni prima che uscisse quel film. Quindi, quel ‘potenziale immediato’ è relativo. Chiaramente, non ci stiamo allontanando dalla fine cosmica della narrazione proprio nel punto debole dei Nova Corps e dello stesso Nova.”

Due versioni di Nova nel MCU: quando debutteranno?

Resta da capire se le due iterazioni del personaggio si uniranno al MCU già a partire dalla Fase 4. Rider potrebbe essere un personaggio introdotto in un’altra proprietà cosmica, come Guardiani della Galassia Vol. 3. Molto probabilmente arriverà prima nel MCU, proprio come ha fatto nei fumetti, poiché i Marvel Studios devono spiegare il potere e le responsabilità di Nova.

Con una storia di origini che può essere collegata agli eventi del 2018 nel MCU, il fatto che siano trascorsi almeno cinque o sei anni nella timeline dà già alla Marvel la capacità di rendere Rider un eroe più esperto in un certo senso. In questo modo, potrebbero presentare Alexander in un futuro non troppo lontano. Non sarebbe neanche così sorprendente se il debutto di Rider nei panni di Nova arrivasse sul grande schermo, mentre la storia di Sam iniziasse su Disney+ con un progetto in stile Young Avengers.

Justice League Snyder Cut sarà un film di 4 ore, la conferma di Zack Snyder

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È stato Zack Snyder in persona a confermare che il suo taglio di Justice League verrà distribuito su HBO Max sotto forma di film e non di miniserie, a differenza di quanto si era speculato in precedenza. Il cinecomic del 2017 è stato uno dei più travagliati della storia recente, a causa principalmente del fatto che Snyder ha dovuto abbandonare la produzione a causa di un lutto familiare.

Durante le riprese aggiuntive, Snyder è stato sostituito da Joss Whedon, che ha riscritto parti significative della sceneggiatura e alterato notevolmente la visione originale della storia da parte del collega. Nonostante, alla fine, sia stato accreditato come regista del film, la versione cinematografica di Justice League non ha nulla a che vedere con l’idea originale del film concepita da Snyder, tant’è che per lungo tempo i fan del regista si sono chiesti come sarebbe stato il film se Snyder avesse avuto la possibilità di portarlo a termine.

Ad un certo punto, i fan hanno fatto sentire la loro voce e hanno chiesto attraverso una campagna social che la versione originale di Justice League ad opera di Zack Snyder venisse ufficialmente distribuita. Inaspettatamente, la Warner Bros. ha deciso di ascoltare le “preghiere” dei fan, annunciando nel maggio 2020 che la Snyder Cut di Justice League sarebbe stato distribuita su HBO Max nel 2021.

Justice League Snyder Cut: un film lungo 4 ore!

In occasione del DC FanDome del 2020, venne poi annunciato che la Snyder Cut sarebbe stata distribuita sotto forma di miniserie in quattro parti, ognuna della durata di circa un’ora. A quanto pare, però, le cose non stanno più in questi termini. È stato infatti Zack Snyder in persona a confermare, in risposta alla domanda di un fan su Vero, che la Snyder Cut verrà distribuita come un film: sarà quindi un lungometraggio lungo ben 4 ore, e non una miniserie suddivisa in quattro parti.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Riverdale 5×01: seconda clip dalla season premiere

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Riverdale 5×01: seconda clip dalla season premiere

Il network americano The CW dopo la prima clip  ha diffuso una nuova clip di di Riverdale 5×01, il primo episodio dell’attesissima quinta stagione della serie Riverdale creata da Roberto Aguirre-Sacasa.

https://youtu.be/rJMOufgJDW4

Riverdale 5×01

Riverdale 5 è la quinta stagione della serie tv Riverdale sviluppata dal direttore creativo di Archie Comics, Roberto Aguirre-Sacasa per il network americana The CW.

In Riverdale 5 protagonisti sono i personaggi Archibald “Archie” Andrews (stagione 1-in corso), interpretato da K. J. Apa. Giovane studente di Riverdale che cerca di seguire la sua passione musicale senza deludere il padre allo stesso tempo. Elizabeth “Betty” Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Lili Reinhart.  Veronica Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Camila Mendes. Sofisticata e audace ragazza appena trasferitasi da New York con la madre dopo che uno scandalo finanziario ha travolto la sua famiglia. Jughead Jones (stagione 1-in corso), interpretato da Cole Sprouse. Migliore amico di Archie, intelligente e che indossa sempre un cappello grigio. Hermione Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Marisol Nichols. Madre di Veronica, con la quale si è appena trasferita in città dopo l’arresto del marito Hiram Lodge, al centro di uno scandalo finanziario. Cheryl Blossom (stagione 1-in corso), interpretata da Madelaine Petsch. Sorella gemella di Jason, è una ragazza ricca e manipolatrice, tra le più popolari della città. Josie McCoy (stagione 1-in corso), interpretata da Ashleigh Murray. Una delle studenti della città, nonché cantante del gruppo Josie and the Pussycats. Figlia del sindaco. Alice Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Mädchen Amick. Madre di Betty ed editrice del giornale locale della città. Hiram Lodge (stagione 2-in corso), interpretato da Mark Consuelos.

Thor: Love and Thunder, Matt Damon apparirà nel film? L’attore avvistato in Australia

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Secondo quanto riferito, Matt Damon è arrivato in Australia per prendere parte alle riprese di Thor: Love and Thunder. Le riprese del cinecomic dovrebbero iniziare questo mese i numerosi ritardi causati dalla pandemia di Coronavirus. Nelle ultime settimane, diversi attori sono arrivati ​​nel Paese in vista dell’inizio della produzione, tra cui Tessa Thompson, Chris Pratt, Dave Bautista, Karen Gillan e Sean Gunn (solo per citarne alcuni).

Quando il progetto è stato annunciato al San Diego Comic-Con 2019, solo tre attori erano stati confermati per Thor: Love and Thunder: Chris Hemsworth, Tessa Thompson e Natalie Portman, che riprenderanno rispettivamente i ruoli di Thor, Valchiaria e Jane Foster. Tuttavia, con i numerosi ritardi della produzione, sono emerse altre indiscrezioni sul film, in particolare per quanto riguarda il cast. Durante il recente Investor Day della Disney, Kevin Feige ha confermato che Gorr il Macellatore di Dei sarà il cattivo principale della storia e che sarà interpretato dal premio Oscar Christian Bale. A quanto pare, c’è anche un altro prestigioso nome che reciterà nel film e che in passato ha già fatto parte del franchise.

Come riportato dal notiziario locale News.com.au, Matt Damon è atterrato in Australia per iniziare a girare Thor: Love and Thunder. È arrivato con il resto della sua famiglia a Sydney tramite un jet privato e si trova adesso in una struttura privata dove dovrebbero rimanere in quarantena per alcuni giorni, come richiesto dalle leggi del paese per cercare di arginare la diffusione del Coronavirus. La fonte specifica che il suo ruolo è ancora sconosciuto, ma vale la pena ricordare che l’attore era apparso in un breve cameo in Thor: Ragnarok nei panni di un attore che interpretava Loki in uno spettacolo dove venivano messi in scena gli eventi di The Dark World.

Considerata l’attuale situazione mondiale, sembra alquanto strano che Damon sia stato coinvolto nel film soltanto per un breve cameo, proprio come avvenuto in Ragnarok. Anche se al momento il suo ruolo resta avvolto nel mistero, è probabile che Taika Waititi abbia riservato all’attore una parte decisamente più ampia nel nuovo film, forse un nuovo personaggio, chissà. È anche probabile che l’arrivo di Damon in Australia non abbia nulla a che vedere con Love and Thunder. Non ci resta che attendere maggiori dettagli.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

The Stand: la recensione degli episodi 3 e 4

The Stand: la recensione degli episodi 3 e 4

Con il suo romanzo L’ombra dello scorpione, lo scrittore Stephen King ha magnificamente raccontato la natura umana, e la violenza insita in essa, collocando tale tematica nel pieno della diffusione di un virus estremamente letale. Un contesto da cui nessuno sembra uscire migliore, ma in cui Bene e Male continuano nonostante tutto ad essere valori ben distinguibili. Dopo un prima trasposizione televisiva, avvenuta nel 1994, il romanzo torna ora in televisione con The Stand, miniserie in 9 episodi ideata da Josh Boone e Benjamin Cavell. Disponibile dal 3 gennaio con cadenza settimanale sulla piattaforma Starz Play, questa aspira ad essere uno dei titoli televisivi che più segneranno l’attuale periodo storico, similmente caratterizzato dalla presenza di un pericoloso virus.

Sono fin troppe le somiglianze che legano la trama della miniserie alla situazione mondiale attuale. A partire dall’errore umano, dal quale si scatena una vera e propria fine del mondo. Un morbo, noto come Captain Trips, sfugge infatti ad un laboratorio segreto, seminando in breve morte e terrore. Il 99% della popolazione non sopravvive all’apocalittica epidemia, e per i pochi immuni si manifesta un’ulteriore guerra da combattere. Due fazioni saranno infatti presto destinate a scontrarsi tra loro. A formarle vi è chi ha deciso di seguire il Bene, rappresentato dall’anziana Mother Abagail (Whoopi Goldberg), e chi invece si affida al Male, incarnato dal signore delle tenebre Randall Flagg (Alexander Skarsgård).

È pericoloso giocare con il Tempo

Dopo aver visto i primi due episodi di The Stand (qui la recensione), i successivi due, rispettivamente Blank PageThe House of the Dead, portano avanti l’introduzione dei vari protagonisti e le minacce incombenti da Las Vegas. Nella città del peccato, infatti, prende sempre più vita l’esercito formato da Randall Flagg, pronto a scatenare una guerra. Sono dunque molte le cose da narrare, e come già intuito dalla visione dei primi episodi il tempo a disposizione non sembra essere sufficiente. Giunti al quarto episodio vi sono ancora personaggi da introdurre, che dunque finiscono inevitabilmente per non ottenere lo spazio che meriterebbero. Ogni episodio, della durata di circa un’ora, si divide dunque tra l’introduzione di questi e i preparativi che porteranno allo scontro finale.

Queste due diverse narrazioni, quasi sempre divise anche da una distanza temporale, vengono qui intrecciate con un montaggio che non aiuta però nella loro distinzione. Non risulta affatto immediato capire quando ci si trovi nel passato e quando nel presente. I continui salti temporali portano inoltre a perdere molto del fascino degli eventi e del carisma dei personaggi. Un esempio concreto è quello relativo a Nick Andros (Harry Zaga). Personaggio a dir poco fondamentale nella storia, questo viene inizialmente introdotto senza alcuna presentazione su chi egli sia e da dove venga. Elementi che arrivano solo molto dopo, risultando decisamente fuori tempo. Tutto ciò porta inevitabilmente ad un calo dell’attenzione.

The Stand Stephen King

L’attesa del finale

Ancora una volta il limite più incisivo nella miniserie sembra essere la sua ambizione di voler raccontare tanto, o forse tutto, del romanzo, utilizzando uno spazio temporale non adeguato. In un epoca dove le serie hanno preso il sopravvento, e ricevono lodi per lo spazio dedicato alla costruzione dei personaggi e degli eventi, The Stand sembra remare in senso contrario. Viene spontaneo pensare che molteplici stagioni avrebbero potuto dar vita ad una storia con un respiro più ampio, una scrittura più precisa e una messa in scena più avvincente. È bene tener presente che una narrazione che non procede in senso cronologico può essere estremamente interessante, e Quentin Tarantino ce lo ha dimostrato più volte, ma per questa miniserie in particolare sembra il mezzo meno idoneo ad una buona riuscita, che infatti non si verifica.

Data dunque la grande confusione narrativa che The Stand presenta, c’è però una cosa che riesce a sviluppare in modo interessante: l’attesa per il finale. Come è noto, quello scritto da King per il suo romanzo non ha mai realmente soddisfatto i lettori. Per la miniserie, dunque, è stato già annunciata una conclusione totalmente differente, sceneggiata proprio dal celebre re del brivido. Con la tanta carne al fuoco che ogni episodio aggiunge alla storia, anche in mezzo al disordine si sviluppa un certo desiderio di sapere come tutto andrà a finire. Lo scontro ultimo tra Bene e Male ha un suo inevitabile fascino, che sembra poter vincere anche le difficoltà che la miniserie pone nella visione. La speranza è dunque che, terminate le introduzioni, la storia possa infine concentrarsi unicamente su tale attesa battaglia.

Moon Knight: Ethan Hawke sarà il villain

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Moon Knight: Ethan Hawke sarà il villain

Arriva da Variety la notizia che Moon Knight è stato assunto dai Marvel Studios per interpretare il villain in Moon Knight, la nuova serie Disney+ che vedrà protagonista Oscar Isaac nei panni di Marc Spector.

La Marvel non ha ancora commentato la notizia, ma sappiamo che non è stato semplice per lo Studio convincere l’attore quattro volte nominato agli Oscar.

Moon Knight racconta la storia di Marc Spector, un soldato d’elite e mercenario che decide di combattere il crimine e decide di diventare il rappresentante umano di Khonshy, il dio egizio della luna.

Mortal Kombat: first look del film diretto da Simon McQuoid

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Mortal Kombat: first look del film diretto da Simon McQuoid

Entertainment Weekly ha diffuso le prime immagini ufficiali di Mortal Kombat, il nuovo adattamento dall’omonimo videogioco picchia duro che è stato diretto dal premiato regista australiano Simon McQuoid, al suo debutto nel cinema, e prodotto da James Wan (i film di “The Conjuring”, “Aquaman”), Todd Garner (“Into the Storm”, “Tag”), McQuoid e E. Bennett Walsh (“Men in Black: International”, “The Amazing Spider-Man 2”). Ecco di seguito le nuove immagini:

Tutto quello che sappiamo sul nuovo Mortal Kombat

Mortal Kombat è il nuovo adattamento cinematografico dell’omonima serie di videogiochi esplosa agli inizi degli anni ’90, che sarà distribuito dalla Warner Bros. e prodotto da James Wan, creatore della saga horror The Conjuring e regista di Aquaman.

Joe Taslim (The Raid) sarà Sub-Zero, Ludi Lin vestirà i panni di Liu Kang, Jessica McNamee (The Meg) sarà Sonya Blade, Josh Lawson vestirà i panni di Kano, mentre Tadanobu Asano (Thor: Ragnarok) interpreterà Raiden. Ancora, Mehcad Brooks sarà il Maggiore Jackson Bridges “Jax”, Max Huang sarà Kung Lao, Sisi Stringer interpreterà Mileena, mentre Chin Han e Hiroyuki Sanada saranno rispettivamente Shang Tsung e Scorpion. Infine, Lewis Tan è stato accreditato nel film in un ruolo che non è stato ufficializzato. Nel film ci saranno anche i personaggi di Sektor, Cyrax, Kabal e Nightwolf.

Mortal Kombat arriverà nei cinema e su HBO Max il 16 aprile 2021. James Wan produrrà il film con la sua etichetta Atomic Monster, mentre il regista di pubblicità Simon McQuoid farà il suo debutto alla regia di un lungometraggio. Todd Garner produrrà insieme a Larry Kasanoff, E. Bennett Walsh, Michael Clear e Sean Robins.

Scuola di sopravvivenza: Missione safari, il nuovo film interattivo Netflix

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Scuola di sopravvivenza: Missione safari, il nuovo film interattivo Netflix per tutta la famiglia con protagonista Bear Grylls e diretto da Ben Simms, che debutterà in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo il 16 febbraio.

Animali selvaggi, insetti e altezze folli: Bear Grylls è tornato con un’epica avventura, questa volta sarà proprio il pubblico ad aiutarlo a portare a termine ogni missione.

La trama di Scuola di sopravvivenza: Missione safari

Dopo un improvviso blackout in una riserva safari, Bear Grylls viene chiamato e ha bisogno di aiuto. La situazione è grave: un leone fuggito viene avvistato in un villaggio vicino, un babbuino è scappato e si sta dirigendo verso le scogliere e la corrente deve essere ripristinata prima che altri animali riescano a fuggire.

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