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Made in Italy: trama, cast e location del film di Luciano Ligabue

Luciano Ligabue non è solo uno dei principali cantautori della scena musicale italiane, ma negli anni si è distinto anche come regista di alcuni popolari film. Dopo l’esordio con Radiofreccia (1998), seguito da Da zero a dieci (2002), il musicista emiliano ha atteso ben 16 anni prima di tornare dietro la macchina da presa. Nel 2018 ha così dato vita a Made in Italy, ispirato al suo omonimo album uscito nel 2016 e composto da 14 brani legati fra loro. Si tratta infatti di un concept album, al cui interno si racconta la storia di Riko, quello che Ligabue considera un suo alter ego. Tale storia ha poi preso vita con successo sul grande schermo.

Stando a quando dichiarato da Ligabue, il film è una tormentata dichiarazione d’amore verso l’Italia, un Paese qui raccontato attraverso gli occhi di un uomo che all’improvviso si ritrova a vivere una vita precaria. Si tratta dunque di un film ricco di sentimenti, dove ognuno non ha paura di rivelare tanto i propri pregi quanto i difetti. Non un analisi sociale, dunque, quanto piuttosto un riflettore puntato su personaggi inquieti che non hanno tutte le possibilità che vorrebbero e devono rimboccarsi le maniche per sopravvivere, cercando di non perdere la speranza.

Tutti questi elementi non potevano non generare un grosso interesse nei confronti di Made in Italy, che si è così affermato come un buon successo al box office. Il film è infatti arrivato a guadagnare un totale di circa 3 milioni di euro, vincendo poi anche numerosi premi di prestigio. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle sue location. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Made in Italy: la trama del film

Protagonista del film è Riko, un uomo di mezz’età cresciuto in una cittadina emiliana. Dotato di grandi virtù e una comprovata sfortuna, egli è incastrato in un lavoro che non ha scelto, quello di operaio in un salumificio, e a malapena è in grado di mantenere la casa di famiglia. Può contare però su un variegato gruppo di amici, su una moglie che, tra alti e bassi, ama da sempre, e un figlio ambizioso che frequenta l’università. Nonostante questo, Riko è un uomo arrabbiato, pieno di risentimento verso una società scandita da colpi di coda e false partenze. Quando le uniche certezze che possiede si sgretolano davanti ai suoi occhi, all’uomo non resta che reagire, prendere in mano il suo presente e ricominciare, in un modo o nell’altro.

Made in Italy cast

Made in Italy: il cast del film

A distanza di vent’anni da Radiofreccia, Ligabue ritrova l’attore Stefano Accorsi, al quale affida il ruolo del protagonista Riko. Dopo aver letto la sceneggiatura, l’attore si è dichiarato entusiasta di poter interpretare un personaggio ricco di così tanti valori. Per prepararsi a questo, si è grossomodo basato unicamente sul copione fornitogli, dal quale trasparivano tutti gli elementi di cui aveva bisogno. Nel ruolo di Sara, la moglie di Riko, si ritrova invece l’attrice Kasia Smutniak, una delle interpreti più apprezzate della sua generazione. Parlando del suo personaggio, questa ha raccontato di averlo costruito proprio a partire dalle canzoni di Ligabue, lasciandosi ispirare dalla musica e dalle parole.

Ad interpretare uno dei migliori amici di gioventù di Riko, Carnevale, vi è l’attore Fausto Maria Sciarappa, noto in particolare per aver recitato nella serie Romanzo criminale. Walter Leonardi, invece, è Max, l’altro amico del protagonista. Sono poi presenti Ettore Nicoletti nei panni di Arturo Crotti, e Lorenzo Pedrotti in quelli di Mattia. Il giovane attore Tobia De Angelis, fratello di Matilda, e noto per aver recitato nella serie Tutto può succedere, è invece Pietro. Questi è il figlio di Riko, ragazzo ricco di speranze nonché il primo della sua famiglia a frequentare l’Università.

Made in Italy: le location, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per un film così tanto legato all’Italia e ai suoi luoghi era indispensabili ritrovare delle location che non solo raccontassero qualcosa in più dei personaggi, ma anche del Paese. In prevalenza, Ligabue ha scelto naturalmente di girare il grosso del film nella sua Reggio Emilia, e in particolare nelle città di Correggio, Novellara, San Martino in Rio, Scandiano e Gattatico. Ulteriori scene sono state girate anche a Vigevano, in Piazza Ducale e nel castello. Le riprese si sono poi concluse a Roma, tappa importante nella storia raccontata. Con tutte queste località Ligabue è riuscito a raccontare una parte variegata dell’Italia, dei suoi luoghi e delle sue tradizioni.

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Made in Italy è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten Tv, Chili Cinema, Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così questo a disposizione per un determinato limite temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione in prima TV il giorno mercoledì 13 gennaio alle ore 21:20 su Canale 5.

Fonte: IMDb

La ragazza dei tulipani: libro, trama e cast del film con Alicia Vikander

Per gli amanti del genere, i film in costume hanno sempre sfoggiato un certo fascino, specialmente nel momento in cui riescono a raccontare di sentimenti e vicende quanto più originali possibili. Tra gli ultimi titoli di questo filone vi è il film del 2017 La ragazza dei tulipani, diretto da Justin Chadwick, già autore di un altro noto film in costume come L’altra donna del re. Guidato da una struggente passione, il film conduce gli spettatori nei Paesi Bassi del XVII Secolo, dove si svolge una storia d’amore qui rappresentata dai tulipani del titolo. In pochi forse sano che è proprio questo splendido fiore a simboleggiare il sentimento d’amore vero, il quale permea qui sull’intera storia.

Il film non è però una storia originale, bensì la trasposizione cinematografica del romanzo Tulip Fever, scritto da Deborah Moggach nel 1999. Divenuto da subito molto popolare, questo sarebbe dovuto arrivare al cinema già nel 2004, con protagonisti gli attori Jude Law e Keira Knightley. A causa di problemi legislativi, però, la produzione venne sospesa, e fu solo nel 2014 che i lavori ripresero, seppur con un differente cast. I guai però non finirono qui, e anche ultimato il film vide rimandata continuamente la sua data d’uscita. Questo fu dovuto anche a causa degli scandali che in quel periodo colpirono il produttore Harvey Weinstein, coinvolto nel progetto.

Tutto ciò portò il film ad uscire in sordina, guadagnando appena 9 milioni di dollari a fronte di un budget di 25. La ragazza dei tulipani meriterebbe però una seconda possibilità, anche solo per il notevole cast di attori che vi hanno preso parte. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La ragazza dei tulipani: la trama del film

La storia si svolge nei Paesi Bassi del XVII secolo. Sophia Sandvoort è una fanciulla orfana cresciuta nel convento di Sant’Ursula. La badessa di questo organizza per lei un matrimonio combinato con un ricco mercante vedovo di mezz’età di nome Cornelis Sandvoort e così la giovane si trova a lasciare il convento per iniziare una nuova vita da moglie. Il matrimonio con Sandvoort prosegue, per Sophia, tra alti e bassi, senza alcuno slancio passionale. Per di più, Sophia non riesce a concepire. L’uomo desidera ardentemente avere un erede, e quella che per lui è una mancanza della moglie genera una continua tensione nel loro rapporto.

La vita di Sophia si trova improvvisamente ad un bivio nel momento in cui suo marito decide di farsi ritrarre insieme a lei da un giovane e talentuoso pittore. Così la ragazza conosce Jan Van Loos, personalità piena di passioni e fascino ma priva di una stabilità economica. Nonostante ciò, tra lei e l’artista nasce da subito un forte sentimento, che complicherà non poco la loro vita e di quelli che gli stanno intorno, come Maria, domestica e amica di Sophia. In un Olanda in preda al desiderio di possedere i tulipani, sempre più presenti in commercio, i due giovani dovranno così trovare il modo per far sbocciare il loro rispettivo amore.

La ragazza dei tulipani cast

La ragazza dei tulipani: il cast del film

Il cast di attori che compone La ragazza dei tulipani è quantomai variegato, comprendendo personalità particolarmente note del mondo del cinema, tra cui anche diversi premi Oscar. Protagonista, nei panni di Sophia Sandvoort, è l’attrice Alicia Vikander, divenuta celebre grazie ai film Ex Machina e The Danish Girl. Questa si preparò a lungo per la parte, approfondendo il ruolo della donna nel contesto storico in cui il film è ambientato. Nei panni del giovane artista Jan Van Loos vi è invece Dane DeHaan, noto per Chronicle e The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro. Per rappresentare al meglio lo stretto legame che unisce il suo personaggio con quello di Sophia, DeHaan ha raccontato di aver trascorso diverso tempo in compagnia della Vikander, sviluppando una convincente chimica di coppia.

Il severo Cornelis Sandvoort, marito di Sophia, ha invece il volto del due volte premio Oscar Christoph Waltz. Anche questi si è preparato al ruolo studiando gli usi e i costumi dei nobili del Seicento. Judi Dench interpreta la badessa del convento di Sant’Ursula, mentre Hollyday Grainger è Maria, la domestica di Sophia. Altro volto noto è quello di Zach Galifianakis, celebre per la trilogia di Una notte da leoni, questi interpreta qui Gerrit, l’assistente di Jan Van Loos. Infine, Cara Delevingne è la commerciante di tulipani Annetjie, mentre Jack O’Connell veste i panni del pescivendolo Willem Brok. Nei panni di Mattheus, amico stretto di Jan, i produttori desideravano avere il cantante Harry Styles. Questi tuttavia non poté partecipare a causa di altri impegni, e al suo posto venne scelto Matthew Morrison.

La ragazza dei tulipani: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La ragazza dei tulipani è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten Tv, Chili Cinema, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così questo a disposizione per un determinato limite temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione in prima TV il giorno mercoledì 13 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb

Elizabeth Olsen: 10 cose che non sai sull’attrice

Elizabeth Olsen: 10 cose che non sai sull’attrice

Sorella minore di Mary-Kate e Ashley, Elizabeth Olsen è cresciuta un po’ nella loro ombra. Ha cominciato a recitare all’età di cinque anni, per poi mettere da parte la carriera d’attrice fino ai vent’anni. Ora, è la Scarlet Witch del Marvel Cinematic Universe, e una delle attrici più seguite del momento.

Cosa non sapete su Elizabeth Olsen? Ecco dieci curiosità su di lei.

Elizabeth Olsen: film e carriera

elizabeth olsen

1. Elizabeth Olsen: i film e la carriera. È nata in California nel 1989, ed è cresciuta all’interno del mondo dello spettacolo, proprio a causa della fama delle sorelle Mary-Kate e Ashley. Ma, a differenza di queste, Elizabeth si tenne lontana dal mondo dello spettacolo per un bel po’ di tempo, cominciando a lavorare alla propria carriera di attrice solamente nel secondo decennio degli anni Duemila. E la sua ascesa fu rapida: nel 2011 recitò in La fuga di Martha, ruolo che le valse l’amore dei critici e numerosi premi. In seguito, comparve in un film dopo l’altro, soprattutto in film indipendenti, tra cui Silent House (2011), Peace, Love & Misunderstanding (2011), Red Lights (2012), Liberal Arts (2013), Giovani Ribelli – Kill Your Darlings (2013), Very Good Girls (2013), In Secret (2013), Old Boy (2013). Dal 2014, poi, per Elizabeth arrivò il momento dei blockbuster: cominciando da una prima apparizione in Captain America: The Winter Soldier, e poi Godzilla (2014), Avengers: Age of Ultron (2015), Captain America: Civil War (2016), e Avengers: Infinity War (2018). Nel frattempo, ha lavorato ad altri progetti interessanti, tra cui I Saw the Light (2015) Ingrid Goes West (2017), I segreti di Wind River (2017), e Kodachrome (2017). Del 2018 è Avengers: Infinity War, mentre nel 2019 arrivano Avengers: Endgame, la serie Sorry for your loss e, il 15 gennaio 2021 debutta, il primo show Marvel/Disney+, WandaVision, in cui Elizabeth Olsen e Paul Bettany interpretano i protagonisti già visti nel MCU.

L’attrice riprenderà inoltre i panni del personaggio, Wanda Maximoff / Scarlet Witch, nel sequel di Doctor Strange, Doctor Strange in the Multiverse of Madness, in uscita il 25 marzo 2022

2. Elizabeth Olsen e i ruoli che le sarebbe piaciuto interpretare. Durante un’intervista, a Elizabeth è stato chiesto quale attore/attrice della storia del cinema avrebbe voluto essere, e lei ha detto che le sarebbe piaciuto essere Scarlett O’Hara in Via col Vento. “Non so se vorrei interpretarla, ma Via col Vento è il mio film preferito. Lo guardo sempre. L’ho visto ieri mattina” ha raccontato, “Quello che mi piace del film — che è anche il motivo per cui amo il personaggio di Martha (in La fuga di Martha) — è il fatto che, per tutto il film, vuoi odiare Scarlett, ma allo stesso tempo vuoi che ce la faccia e abbia successo, perché riesci a vedere il buono in lei”.

Elizabeth Olsen nuda sul grande schermo: come Kate Winslet

3. Elizabeth Olsen nuda al cinema: l’ispirazione è venuta da Kate Winslet. Per un’attrice, non è particolarmente facile scegliere se fare una scena di nudo o meno. Ma sembra che Elizabeth Olsen avesse le idee ben chiare a riguardo, come ha raccontato durante un’intervista a proposito di Avengers: Age of Ultron. E sembra che il merito sia stato di Kate Winslet: dopo averla vista recitare nuda in Holy Smoke – Fuoco sacro, ha pensato “era così rassicurante vedere la giovane Kate fare qualcosa di molto coraggioso, in tanti sensi. E ho pensato tra me e me: ‘Ok, quindi non è che apparire nuda o rischiare ti rovina la carriera”. A quanto pare, alcune delle persone più vicine a lei, tra familiari e amici, erano un po’ preoccupati a riguardo. Ma a Elizabeth piace, e non si sente in dovere di essere nuda, in contesti particolari: “Non mi vedrete mai in uno scatto di bellezza, o in bikini su una spiaggia. Quello è un personaggio che non interpreterò mai”.

4. Elizabeth si vergognava per il fatto di voler fare l’attrice. Aveva addirittura dei piani di riserva quando viveva a Los Angeles, dove tutti dicevano di essere attori. Non solo, Elizabeth Olsen, per Mary-Kate e Ashley, era restata un po’ nell’ombra. Le veniva sempre chiesto delle sorelle. Ed era stata perseguitata, insieme a loro, dai paparazzi. E quindi, per un bel po’, decise di non recitare. A proposito, ha raccontato: “Mi vergognavo a dire di voler fare l’attrice. Quando avevo circa 14/15 anni, ero davvero brava a pallavolo, e pensavo ‘Beh, magari riceverò una borsa di studio per l’Ivy League grazie alla pallavolo’”.

Elizabeth Olsen, Mary Kate e Ashley

5. Elizabeth Olsen è molto meno ricca delle sorelle. Elizabeth Olsen, rispetto a Mary Kate e Ashley, è molto meno ricca: a quanto pare, infatti, nel 2007 le gemelle avevano un patrimonio di circa un centinaio di migliaia di dollari. Elizabeth Olsen, invece, ha un patrimonio di circa sei milioni: notevole, ma molto ridotto rispetto a quello delle sorelle.

6. Elizabeth Olsen al fianco di Mary-Kate durante uno scandalo. Non è stato facile, per Elizabeth, scegliere se intraprendere la carriera d’attrice, soprattutto a causa dei problemi della sorella con i paparazzi. Nel 2004, la sorella Mary-Kate andò in riabilitazione per superare i problemi di disturbi alimentari: quando i media lo scoprirono, la loro famiglia fu circondata dai paparazzi, e ogni sua mossa finì sui tabloid. Elizabeth Olsen, perseguitata dai paparazzi di Mary-Kate e Ashley, decise quindi, per un po’, di allontanarsi dalla recitazione. A proposito, ha raccontato: “I media furono violenti nei confronti delle mie sorelle, e io pensai davvero di non voler far parte dell’industria del cinema. Quando compirono 18 anni, quello che stava succedendo nella sua vita (parlo di Mary-Kate) era dappertutto. (…) Ci seguivano quando andavamo a fare shopping, e loro quasi finirono coinvolte in incidenti d’auto a causa dei paparazzi. (…) Io pensavo solo: ‘Che str***ate’.”

7. Elizabeth Olsen si è creata una carriera da sola. Durante il liceo, Elizabeth Olsen decise di usare un cognome diverso, per evitare trattamenti preferenziali. Anche dopo la scuola, non utilizzò il successo delle sorelle per farsi strada: frequentò la prestigiosa Tisch School of the Arts di New York, e passò un semestre a Mosca, alla Moscow Art Theatre School. Dopodiché, si guadagnò due ruoli di sostituti a Broadway. Fu in seguito che fu scoperta: un agente entrò in contatto con lei, senza curarsi del suo cognome, e fu ciò che la portò alla fama. A quanto pare, l’unica occasione nella quale utilizza il proprio cognome per ottenere qualcosa, è al ristorante Buco di New York, uno dei suoi preferiti, quando proprio vuole un tavolo.

Elizabeth Olsen: il porno e le donne

8. Cinquanta sfumature di grigio e l’opinione di Elizabeth Olsen sul porno e le donne. Quando Elizabeth Olsen rifiutò il ruolo di Anastasia Steele in Cinquanta Sfumature, ebbe l’occasione di parlare del film e del romanzo, e di altri argomenti più scottanti. Elizabeth Olsen, infatti, disse qualcosa sul porno e sul romanzo in particolare: “Ha avuto un grandissimo impatto sulla società. A quanto pare, le vendite di corde hanno subito un’impennata, perché le donne che hanno letto il libro si stanno interessando al bondage, che è fantastico. È un tale taboo, per le donne, discutere la sessualità senza l’aiuto di Cosmopolitan”.

Elizabeth Olsen e Tom Hiddleston

9. Elizabeth Olsen e Tom Hiddleston: sono stati insieme? Elizabeth Olsen e Tom Hiddleston hanno recitato insieme in I Saw the Light, e presto cominciarono a diffondersi pettegolezzi su una potenziale relazione tre i due. Che qualcosa stesse succedendo dietro le quinte? I due erano stati visti insieme a Londra, ma lei decise di aprirsi con ET a riguardo: “Onestamente, questo tipo di pettegolezzi, sono come ‘Bene, ecco un gruppo di sconosciuti che dicono un sacco di cose sulle quali non sanno niente”.

10. L’hobby di Elizabeth Olsen? Cucinare. E mangiare. Ama fare dolci da forno, e condividerli con la famiglia. Per il suo 23esimo compleanno, anziché organizzare un party, decise di andare a fare scorta di nuove pentole e padelle insieme alla madre. E la sera, si fece la propria torta di compleanno da sé. Elizabeth ha una grandissima passione per il cibo, e ne ha parlato in relazione al fatto che molte star di Hollywood di tengono ben lontane dai dolci e seguono una dieta ferrea: “Vedo alcune attrici e penso ‘È impossibile che mangino’. Non io — mangiare buon cibo mi fa troppo felice”.

Elizabeth Olsen è fidanzata attualmente?

Elizabeth Olsen è stata fidanzata con Boyd Holbrook fino al gennaio del 2015, quando i due hanno deciso di separarsi. Dal 2019 frequenta il musicista Robbie Arnett.

Fonti: IDMb, Refinery29, Cosmopolitan, ET Online, The Richest, Biography, Babygaga

Star Wars: ecco la nuova timeline che rinomina tutti i progetti legati alla saga

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Come riportato da CBR, la Lucasfilm ha diffuso una nuova timeline ufficiale di Star Wars, che da ora in avanti raccoglierà tutti i progetti legati alla celebre saga fantascientifica, non soltanto le trilogie, ma anche i film antologici e le serie tv. Ciò significa che, da questo momento, non esisterà più il ben noto trittico composto da “trilogia prequel”, “trilogia originale” e “trilogia sequel”.

La nuova timeline è meno incentrata sugli Skywalker, e si estende dall’era dell’Alta Repubblica all’Ascesa del Primo Ordine. Le ere di mezzo sono state etichettate come “Caduta dei Jedi”, “Dominio dell’Impero”, “Era della Ribellione” e “Nuova Repubblica”. La ridefinizione della timeline della saga arriva in seguito alla pubblicazione di un nuovo romanzo tie-in, ossia “Star Wars: The High Republic – Light of the Jedi”. Di seguito un’immagine che meglio chiarisce la nuova distribuzione, con i relativi film, spin-off e serie suddivisi in base alle relative epoche:

Il futuro della saga di Star Wars

Di recente è stato confermato Rogue Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto da Patty Jenkins (regista di Wonder Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre 2021.

Oltre a Rogue Squadron, sappiamo che a Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In passato, anche ai creatori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss, era stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela: sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.

In sviluppo c’è anche un misterioso film che sarà prodotto da Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, e che sarà scritto da Michael Waldron, sceneggiatore di Doctor Strange in the Multiverse of Madness

Visione: i suoi 10 migliori momenti nel MCU

Visione: i suoi 10 migliori momenti nel MCU

Manca ormai pochissimo all’arrivo di WandaVision su Disney+. Uno dei più grandi misteri legato alla serie è sicuramente al modo in cui il personaggio di Visione verrà riportato in vita (dal momento che è ufficialmente morto alla fine di Avengers: Infinity War). In attesa di scoprire cosa ci riserverà l’attesissima serie che darà ufficialmente il via alla Fase 4 del MCU, ComicBookMovie ha raccolto i 10 migliori momenti dell’androide sintezoide interpretato da Paul Bettany nell’universo condiviso:

Salvare Wanda

Sconvolta per la morte di suo fratello Pietro, Wanda rintracciò Ultron e usò i suoi poteri impressionanti per strappare il “cuore” dal petto robotico del malvagio androide. Tuttavia, egli riuscì a trasferire la sua coscienza in un drone che portò Sokovia a precipitare nella Terra sottostante.

Scarlet Witch non aveva ancora imparato a volare a questo punto, quindi è probabile che avrebbe incontrato il suo creatore qui. Invece, Visione è entrato in azione per portare Wanda in salvo. Lo sguardo che condividono è stato un ottimo modo per stuzzicare la loro futura storia d’amore, e il fatto che Visione si sia messo in pericolo per salvare Scarlet Witch ha contribuito a creare una connessione e un legame tra di loro.

Abbattere Corvus Glaive

Con Shuri che ha tentato di rimuovere la Gemma della Mente da Visione per tenerlo in vita, Scarlet Witch non ha avuto altra scelta che farsi strada sul campo di battaglia per tenere a bada le forze di Thanos. Mentre ciò accadeva, Corvus Glaive attaccò l’androide che, ancora ferito da quella precedente battaglia in Scozia, fu quasi ucciso da questo membro dell’Ordine Nero.

Capitan America è corso in aiuto, ma proprio mentre anche lui si è trovato sopraffatto da questo cattivo, Visione è tornato in azione per affondare la stessa arma di Glaive attraverso il suo petto. Potrebbero anche essere stati l’uno contro l’altro nel conflitto al centro di Captain America: Civil War, ma Visione ha chiaramente apprezzato ciò che Steve Rogers era disposto a fare per mantenerlo in vita.

È vivo!

Visione doveva essere il corpo definitivo per Ultron, ma quando i Vendicatori sono riusciti a metterlo al sicuro, Tony Stark e Bruce Banner hanno deciso di unire la Gemma della Mente e J.A.R.V.I.S. per creare un tipo completamente nuovo di supereroe. Alcuni degli altri Vendicatori obiettarono, ovviamente, ma è Thor che alla fine ha preso la decisione finale.

Usando i suoi poteri per dare a questo corpo A.I. la spinta di cui aveva bisogno per vivere, un Visione “nudo” emerge dal suo bozzolo. Nonostante abbia inizialmente attaccato Thor, l’androide percepisce la bellezza del mondo mentre guarda lo skyline di New York City, trasformandosi in un supereroe davanti agli occhi dei suoi futuri compagni di squadra.

Compiere l’ultimo sacrificio

Essendo un vero eroe nel profondo del suo cuore, Visione sapeva che avrebbe dovuto compiere l’ultimo sacrificio quando sarebbe arrivato il momento. Sfortunatamente, ciò è accaduto a Wakanda, quando Thanos e le sue forze si sono avvicinate.

Determinato a impedire al Titano Pazzo di mettere le mani sulla Gemma della Mente, Visione ha implorato Wanda, la donna che ama, di distruggerlo. È stato straziante per entrambi e davvero orribile vedere “Viz” farsi saltare in aria. Dopotutto, erano passate solo poche ore da quando lui e Wanda avevano finalmente trovato la felicità insieme. Vederlo buttare via tutto ciò per fare ciò che era giusto, ha dimostrato esattamente quanto fosse eroico.

Un grave errore

Visione potrà anche essere un androide, ma anche lui non è immune da errori. Lottando per venire a patti con i suoi sentimenti per Scarlet Witch, il membro del #TeamIronMan l’ha confortata mentre tentava di eliminare Falcon (che era impegnato in una battaglia a mezz’aria con War Machine). Sfortunatamente, l’eroe ha mancato e invece ha finito per sparare al colonnello Rhodes dal cielo.

Ciò lo ha lasciato con ferite devastanti dalle quali non si è ancora ripreso, ed è solo grazie all’intervento di Tony Stark se è ancora in grado di camminare. Questa è stata una grande lezione per Visione e un qualcosa che avremmo voluto fosse stato trattato in maniera un po’ più approfondita nei film successivi.

Mai più J.A.R.V.I.S.

Una volta che i Vendicatori si sono resi conto che Visione non era una minaccia per loro, è seguita una conversazione difficile. Insistendo sul fatto che non ha le stesse cattive intenzioni per il mondo di Ultron, questo androide appena nato spiega che non è Ultron o J.A.R.V.I.S.

Invece, è qualcosa di completamente nuovo, e anche se non è sicuro di cosa sia, sa che vuole fare ciò che è giusto per proteggere il mondo. La calma e la misurata interpretazione di Paul Bettany qui è stata davvero un’introduzione perfetta per Visione, in un film che aveva già introdotto una serie di nuovi personaggi, tra cui Wanda Maximoff.

Ancora un ultimo sacrificio

Avengers: Infinity War non è stato certo un momento facile per il povero vecchio Visione. Qualche istante dopo che l’amore della sua vita lo aveva ridotto in mille pezzi, Thanos arrivò sulla scena e usò la Gemma del Tempo per invertire ciò che aveva fatto. Afferrando Visione appena resuscitato per la gola, il cattivo strappò senza pietà la Gemma dell’Infinito dalla testa dell’Avenger, lasciandogli un buco dove prima era posizionata la gemma.

È stato un momento brutale. Tuttavia, è stato anche uno di quelli che ha lasciato ai fan una lunga lista di domande; potrebbe essere che Visione tornerà nella sua forma grigia come nella serie a fumetti “West Coast Avengers”? Non sappiamo ancora come tornerà in WandaVision, ma questo è sicuramente uno dei momenti più memorabili dell’eroe nel MCU.

Brandire il Mjolnir

Durante la battaglia finale di Avengers: Age of Ultron, Visione si dimostra un vero alleato degli eroi più potenti della Terra. Si era completamente guadagnato la fiducia di Thor, e questo era evidente nella battaglia finale. Mentre il Dio del Tuono distraeva Ultron, fu Visione che piombò in picchiata per salvare la situazione, usando il Mjolnir per far vacillare il suo creatore.

È stato un momento che ha dimostrato che Visione era degno di sollevare il martello di Thor, e non solo perché una macchina può sollevarlo (nonostante quello che Steve Rogers e Tony Stark potrebbero pensare). È stato un momento davvero fantastico e ha stabilito Visione come un personaggio davvero tosto.

Distruggere Ultron

Nonostante sia stato sconfitto a Sokovia, Ultron è riuscito a fuggire in uno dei corpi distrutti del suo esercito robotico. Tuttavia, quello che non si aspettava era di trovarsi faccia a faccia con Visione. Ciò che ne segue è una discussione filosofica sulla loro umanità, con l’Avenger che difende l’umanità nonostante i suoi difetti.

Visione chiaramente non vuole uccidere suo “padre”, ma non ha scelta. Tuttavia, gli concede un momento di silenzio prima di sferrare quel colpo fatale. Ovviamente, il modo ambiguo in cui è stata girata questa scena significa che non sappiamo davvero se Visione abbia ucciso Ultron, il che lascia la porta aperta ad un possibile ritorno del cattivo.

È degno!

Mentre i Vendicatori litigavano se fidarsi o meno di Visione, l’androide li interruppe passando al Dio del Tuono il suo martello (che ogni membro della squadra aveva precedentemente tentato di sollevare nel tentativo di dimostrarsi degno quanto Thor di brandirlo). In pochi secondi, il team si rende conto che Visione è qualcuno di cui si possono fidare, e il fatto che fosse degno di sollevare il Mjolnir probabilmente è qualcosa di cui si parla troppo poco.

Questo ha sicuramente contribuito a mettere Visione sulla mappa come un eroe legittimo nel MCU e ha giustificato il suo posto negli Avengers. Altri momenti come questo in futuro non sarebbero una brutta cosa, questo è certo.

Tenet: un video 3D fornisce una spiegazione all’intricato finale del film

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Un video in 3D potrebbe essere la chiave per capire finalmente cosa succede esattamente durante la scena finale di Tenet, uno dei film più complessi della recente storia del cinema. Tenet è uscito nelle sale quest’estate, dopo una serie di numerosi ritardi. Anche se molti spettatori sono rimasti sbalorditi da ciò che Christopher Nolan è stato in grado di realizzare tanto a livello narrativo quanto a livello visivo, molti sono rimasti alquanto perplessi, soprattutto a causa della trama complicata del film, che è di natura palindromica, si muove cioè in avanti in un modo non lineare.

Ora che Tenet è stato finalmente distribuito in streaming e in home video, i fan hanno potuto rivedere) il film, nella speranza di poter analizzare e capire meglio le molteplici complessità della sceneggiatura. Il culmine di Tenet è rappresentato dalla cosiddetta “scena del cancello” in cui il Protagonista (John David Washington) e Ives (Aaron Taylor-Johnson) tentano di impedire a uno dei terroristi di Sator (Kenneth Branagh) di armare l’algoritmo con una bomba. Tuttavia, il pubblico si è chiesto come sia finito a terra il cadavere della squadra blu, così come chi ha rimosso le rocce dopo che l’esplosione del filo di viaggio ha bloccato il percorso iniziale.

Tenet: cinque curiosità che devi assolutamente sapere sul film di Christopher Nolan

Un nuovo video diffuso su YouTube potrebbe benissimo rappresentare un passo importante nella giusta comprensione del significato del film. L’utente Welby CoffeeSpill, infatti, ha ricreato minuziosamente la cosiddetta “Gate Scene” con un software di rendering 3D nella speranza di aiutare gli spettatori a sviscerare uno dei tanti misteri del film. Con alcune visualizzazioni 3D di base (insieme a caratteri codificati a colori), la ripartizione spera di rispondere alle domande di Tenet con i fatti, e non solo con le teorie.

Avengers 5, Kevin Fege promette: “Prima o poi accadrà”

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Avengers 5, Kevin Fege promette: “Prima o poi accadrà”

Kevin Feige ha affermato che, alla fine, Avengers 5 si farà. Il presidente dei Marvel Studios è attualmente impegnato con il ritorno del MCU grazie all’imminente debutto dalla serie WandaVision, che darà ufficialmente il via alla Fase 4; questo dopo una lunga pausa prolungata (e non pianificata) dalla fine della Saga dell’Infinito, a causa della pandemia di Coronavirus.

Nonostante i significativi cambiamenti nella programmazione e i continui ritardi di produzione, il lavoro non si è mai fermato per Feige ed il suo team, che hanno continuato a sviluppare nuovi progetti che verranno rilasciati nei prossimi anni. Prima della pandemia, i Marvel Studios avevano annunciato la lista completa dei titoli della Fase 4 al San Diego Comic-Con del 2019, sulla scia dell’uscita di Avengers: Endgame e Spider-Man: Far From Home. Sebbene includa una varietà di progetti (storie con nuovi personaggi, sequel e serie tv destinate a Disney+), in quella lista non si è mai fatto riferimento ad un nuovo film dedicato ai Vendicatori. Anche quando Feige ha annunciato ulteriori novità durante l’Investor Day 2020 della Disney, non c’è stata neanche l’ombra di un’anticipazione su un possibile Avengers 5.

Questo non dovrebbe essere motivo di preoccupazione, tuttavia, poiché la mente del MCU ha confermato di recente che Avengers 5 vedrà la luce prima o poi. Parlando con IGN in occasione della promozione di WandaVision, ha spiegato che ci sarà davvero un altro film dei Vendicatori. Tuttavia, non ha rivelato quando il film potrebbe debuttare. “Penso di sì. Penso che accadrà a un certo punto”, ha detto. Al di là della risposta enigmatica, è comunque più che sufficiente per tranquillizzare coloro che erano preoccupati che gli Eroi più potenti della Terra non si sarebbero riuniti mai più.

Solo perché Feige non ha garantito un appuntamento ufficiale per Avengers 5, questo non significa che non sia già stato inserito nei loro piani. I Marvel Studios sono noti per non svelare mai le loro carte con largo anticipo, quindi è probabile che non solo abbiano un lancio già pianificato per il film, ma potrebbero persino avere un’idea (magari approssimativa) di come sarà la storia. Questo è molto importante in termini di costruzione di un franchise interconnesso, poiché i film e le serie tv in arrivo avranno probabilmente molte connessioni narrative con il prossimo grande  crossover del MCU.

Riverdale 5×01: prima clip dalla season premiere

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Riverdale 5×01: prima clip dalla season premiere

Il network americano The CW dopo le anticipazioni  ha diffuso la prima clip di di Riverdale 5×01, il primo episodio dell’attesissima quinta stagione della serie Riverdale creata da Roberto Aguirre-Sacasa.

https://youtu.be/YcsYe3dTyhA

Riverdale 5×01

Riverdale 5 è la quinta stagione della serie tv Riverdale sviluppata dal direttore creativo di Archie Comics, Roberto Aguirre-Sacasa per il network americana The CW.

In Riverdale 5 protagonisti sono i personaggi Archibald “Archie” Andrews (stagione 1-in corso), interpretato da K. J. Apa. Giovane studente di Riverdale che cerca di seguire la sua passione musicale senza deludere il padre allo stesso tempo. Elizabeth “Betty” Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Lili Reinhart.  Veronica Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Camila Mendes. Sofisticata e audace ragazza appena trasferitasi da New York con la madre dopo che uno scandalo finanziario ha travolto la sua famiglia. Jughead Jones (stagione 1-in corso), interpretato da Cole Sprouse. Migliore amico di Archie, intelligente e che indossa sempre un cappello grigio. Hermione Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Marisol Nichols. Madre di Veronica, con la quale si è appena trasferita in città dopo l’arresto del marito Hiram Lodge, al centro di uno scandalo finanziario. Cheryl Blossom (stagione 1-in corso), interpretata da Madelaine Petsch. Sorella gemella di Jason, è una ragazza ricca e manipolatrice, tra le più popolari della città. Josie McCoy (stagione 1-in corso), interpretata da Ashleigh Murray. Una delle studenti della città, nonché cantante del gruppo Josie and the Pussycats. Figlia del sindaco. Alice Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Mädchen Amick. Madre di Betty ed editrice del giornale locale della città. Hiram Lodge (stagione 2-in corso), interpretato da Mark Consuelos.

Fast and Furious: il doppio finale della saga ispirato a Avengers: Endgame

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La saga di Fast and Furious terminerà con un finale in due parti che, a quanto pare, è stato ispirato da Avengers: Endgame. Guidato da Vin Diesel, il franchise incentrato sulle corse automobilistiche clandestine è iniziato nel 2001 ed è cresciuto esponenzialmente nel corso degli anni. Quest’anno – pandemia permettendo – dovrebbe arrivare nelle sale il nono film dalla saga principale, che porterà a Fast & Furious 10 e 11, il capitolo finale in due parti che chiuderà definitivamente la saga. A quanto pare, questa decisione di dividere il finale in due film separati è nata proprio grazie all’esperienza di Diesel nel MCU.

Sebbene l’attore non sia mai apparso fisicamente nei film dei Marvel Studios, da alcuni anni, precisamente da quando Guardiani della Galassia di James Gunn è uscito nel 2014, presta la sua voce a Groot (uno dei personaggi preferiti dai fan) e a tutte le sue variazioni. Da allora, è apparso nel sequel del 2017, così come in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, che rappresentano i film culminanti della Saga dell’Infinito. Dato il botteghino e il successo di critica che entrambi i film hanno riscosso, Diesel e il suo team hanno pensato di poter fare la stessa cosa con i film di Fast and Furious: da qui l’idea del doppio finale.

Parlando con EW, l’attore e produttore del franchise targato Universal ha affermato di aver sempre pianificato di concludere la saga di Fast and Furious con il decimo film. Alla fine, però, hanno cambiato idea e hanno deciso di aggiungere un’altra puntata dopo aver assistito al grande successo di Avengers: Endgame. La mossa dei Marvel Studios, infatti, li ha convinti che dividere il finale in due ha senso, soprattutto se ci sono così tante storie e così tante dinamiche da affrontare.

“È sempre stato quello di cui si è discusso”, ha spiegato Vin Diesel. “Anche nel 2012, 2013… era qualcosa di cui io e Paul Walker discutevamo, di chiudere la saga con il decimo. Mi è sempre sembrato giusto. Essere parte del franchise Marvel mi ha permesso di esplorare la possibilità di finire con due film quando ci sono così tante cose da raccontare. Era qualcosa di cui avevamo parlato, e che alla fine è diventata reale. È stata semplicemente una corsa meravigliosa. Abbiamo sempre immaginato che il numero 10 sarebbe stato l’addio, la fine… ed è a questo che sta lavorando la nostra storia.”

Tutto quello che c’è da sapere su Fast and Furious 9

In Fast and Furious 9 reciteranno i veterani del franchise Vin DieselCharlize TheronJohn CenaMichelle RodriguezJordana BrewsterLudacrisTyrese Gibson e Helen Mirren. Nel cast anche Michael Rooker e Cardi B.

La regia sarà firmata da Justin Lin, già regista di numerosi capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata all’aprile 2021 (inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare al cinema nel 2020).

Ricordiamo che il decimo capitolo della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il capitolo numero 10 della saga concluderà definitivamente la serie principale Fast and Furious, a seguito degli eventi che vedremo nel nono capitolo. Questa informazione ci fa pensare che alla fine del franchise si sia pensato più a un dittico di chiusura che a due film separati.

M. Night Shyamalan commenta la nuova strategia distributiva della WB

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Il regista M. Night Shyamalan ha parlato della nuova strategia distributiva della Warner Bros. per il 2021, etichettandola come una decisione ridicola. Shyamalan è noto a livello mondiale per aver diretto nel 1999 The Sixth Sense – Il sesto senso, che lo ha reso uno dei registi di thriller più apprezzati di sempre. Tuttavia, da quel grande successo la sua produzione è stata parecchio altalenante, spaziando da film molto apprezzati come Unbreakable e Split, ad altri che invece sono stati parecchio criticati, come Lady in the Water, After Earth e anche il più recente Glass. Tuttavia, grazie al piccolo schermo, è riuscito a riconquistare la fiducia del pubblico grazie alla fortunata serie horror Servant, distribuita da Apple TV+ (la seconda stagione debutterà il prossimo venerdì).

Servant ha già ricevuto il via libera per una terza stagione e nel frattempo Shyamalan è impegnato con la post-produzione del suo nuovo film, Old, adattamento di una graphic novel francese. La sua prossima fatica verrà distributia da Universal (che si era già occupata della release di tutti gli ultimi film del regista): una cosa positiva, dal momento che Shyamalan non sembra apprezzare particolarmente la nuova strategia distributiva messa in atto dalla Warner. Bros. Alla fine del 2020, la major ha annunciato che tutti i film previsti per l’anno corrente, inclusi attesissimi blockbuster come The Suicide Squad, Dune e Matrix 4, sarebbero stati distribuiti in contemporanea sia nelle sale che su HBO Max (nello specifico, la release sulla piattaforma di streaming avverrà senza costi aggiuntivi; il film sarà disponibile per un mese). Proprio di recente, Shyamalan si è unito al coro dei registi che si sono scagliati contro tale scelta.

Parlando con Fandom in occasione della promozione della stagione di Servant, a M. Night Shyamalan è stato chiesto di esprimere un giudizio sul piano di WB. Il regista lo ha definito “ridicolo”, soprattutto perché i registi non sono stati minimamente chiamati in causa. Ha aggiunto di sentirsi molto dispiaciuto per i registi coinvolti, specificando anche che non crede che questa strategia sia la risposta più giusta. Il regista ha anche spiegato che, al di là di quanto tempo ci vorrà per tornare in sala in totale sicurezza, l’esperienza cinematografica tornerà nelle nostre vite; c’è quindi un modo per i cinema di prosperare insieme allo streaming, senza per forza dover “cannibalizzare l’uno per l’altro”.

“Potete solo immaginare quale sia la mia reazione a tutto questo”, ha spiegato Shymalan. “È una scelta che non condivido affatto. Soprattutto perché i registi non sono stati coinvolti nella cosa. È ridicolo. Naturalmente, è tutto guidato dall’azienda… Mi dispiace per tutti i miei colleghi che l’hanno scoperto e che ora devono fare i conti con questa cosa. Non è la risposta più giusta. Non è certamente la risposta e spero vivamente che presto torneremo tutti al cinema. Tre mesi, quattro mesi, cinque mesi… al di là di quanto tempo ci vorrà. E spero che entrambi i metodi di fruizione possono coesistere. Spero che ci sia un intrattenimento di qualità destinato alle nostre case e un intrattenimento di qualità destinato al grande schermo. Non c’è bisogno di cannibalizzare l’uno per l’altro.” 

Doctor Strange 2: per Elizabeth Olsen è una progressione naturale di WandaVision

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Elizabeth Olsen è attualmente impegnata con la promozione di WandaVision, l’attesissima prima serie ambientata nel MCU in cui tornerà nei panni di Scarlet Witch e che debutterà su Disney+ questo venerdì. Naturalmente, le numerose interviste che l’attrice sta rilasciando in questi giorni si stanno rivelando una ghiotta occasione per parlare anche di un altro progetto Marvel strettamente collegato a WandaVision, ossia Doctor Strange in the Multiverse of Madness, l’atteso sequel di Doctor Strange in cui rivedremo ancora una volta Olsen nei panni di Wanda Maximoff.

Parlando con Good Morning America, Elizabeth Olsen ha definito Doctor Strange 2 una naturale una naturale di WandaVision. “Non c’è mai molto di cui possiamo parlare quando si tratta della Marvel, ma credo che WandaVision sia una naturale progressione di ciò che accade in Doctor Strange 2”, ha spiegato Olsen. “Penso che Kevin Feige stia facendo un lavoro davvero incredibile intrecciando il formato televisivo con i film, in modo che  si possano raccontare storie più interessanti andando avanti”.

Uno degli aspetti più eccitanti di Doctor Strange 2, oltre al coinvolgimento di Scarlet Witch nella storia, è ovviamente anche quello del regista Sam Raimi, dal momento che i primi due capitoli della trilogia di Spider-Man da lui diretta sono ancora oggi molto apprezzati dai fan dei fumetti. Parlando invece con Collider, Elizabeth Olsen ha avuto modo di commentare proprio l’esperienza di lavorare con Raimi, esperienza che l’attrice pare stia apprezzando in maniera particolare.

“Amo Sam Raimi”, ha dichiarato Olsen. “È una persona adorabile e mi piace molto il modo in cui giochiamo insieme. Ci permette di scoprire tante cose nuove l’uno dell’altro. È una grande energia vivente ed è un regista molto specifico. Adora giocare con la macchina da presa. È davvero divertente lavorare con lui”.

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in EndgameDoctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.

Justice League Snyder Cut: durante i reshoot anche la famosa scena di Martin Manhunter

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L’attore Harry Lennix ha confermato di essere stato coinvolto nelle riprese della Snyder Cut di Justice League per filmare una scena con protagonista Martian Manhunter. Sono passati più di tre anni da quando Justice League è stato distribuito nei cinema, ma il film che il pubblico ha visto non era quello che Zack Snyder intendeva realizzare. Mancano ormai pochi mesi all’arrivo della Snyder Cut su HBO Max (il debutto dovrebbe avvenire a marzo). La versione del cinecomic ad opera di Snyder verrà rilasciata sotto forma di mini serie divisa in quattro episodi. Di recente il regista ha affermato che circa l’80% del film non è mai stato visto da nessuno.

Prima dell’annuncio ufficiale del suo taglio, Snyder aveva rivelato molte informazioni sulla sua versione. Uno dei momenti che ha entusiasmato di più i fan è arrivato con la conferma del coinvolgimento di Martian Manhunter. Attraverso la Snyder Cut, pare che il regista voglia confermare la teoria dei fan secondo cui il generale Swanwick, visto ne L’uomo d’acciaio e in Batman v Superman, è in realtà il membro intergalattico mutaforma della Justice League. Tuttavia, Harry Lennix non ha mai avuto la possibilità di girare la sua scena prima dell’uscita di Snyder dal progetto, avvenuta nel maggio 2017.

In una nuova intervista con Collider, a Lennix è stato chiesto se avesse filmato qualche scena durante le brevi riprese aggiuntive del taglio di Zack Snyder alla fine del 2020. L’attore ha confermato che lui e Zack hanno finalmente avuto la possibilità di realizzare la scena. Ha detto di aver filmato la sua scena davanti a uno schermo verde, insieme a Snyder e ad una piccola troupe. Ha anche spiegato che non aveva idea che questa rivelazione sarebbe arrivata prima della realizzazione di Justice League.

La conferma che Lennix abbia filmato la scena di Martian Manhunter per Justice League non è certo una sorpresa. Snyder ha ripetutamente anticipato il coinvolgimento del personaggio nel suo taglio, anche dopo che l’accordo con HBO Max è stato finalizzato. Inoltre, ha ripetutamente condiviso dei piccolo sguardi al look di Martian Manhunter, anche se non è stato mostrato ancora nulla di definitivo. Coloro che hanno seguito da vicino tutte le vicissitudini della Snyder Cut, sanno già come Martian Manhunter entrerà a far parte di Justice League; adesso, sanno per certo che il personaggio apparirà.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

La famiglia omicidi: trama, cast e curiosità sul film con Rowan Atkinson

Le commedie di produzione britannica sono spesso le più divertenti e appassionanti in circolazione al cinema, specialmente se cariche di quel black humor tipico degli inglesi. Un brillante esempio del nuovo millennio è La famiglia omicidi, diretto nel 2005 da Niall Johnson. Al centro di questo vi è una bizzarra famiglia, di cui uno dei membri è un incallito serial killer a fin di bene. Si generano così una serie imprevedibile di eventi, sempre più assurdi e comici, tra i quali si sviluppa però anche una toccante riflessione sul nucleo famigliare e sui sacrifici necessari per tenerlo unito.

Scritto dallo stesso Johnson in collaborazione con Richard Russo, il film si è avvalso di un cast di grandi attori britannici, vero punto di forza e di fascino del titolo. A loro è infatti spettato il compito di dar vita a personaggi bislacchi e stravaganti, ognuno con i propri vizi e virtù. Girato nel piccolo villaggio di St. Michael Penkivel in Cornovaglia, il film si è in seguito affermato come un buon successo di critica e pubblico. A fronte di un budget particolarmente ridotto, attestato a meno di un milione di dollari, La famiglia omicidi è arrivato a guadagnarne circa 18 in tutto il mondo.

Ancora oggi risulta essere il film giusto per una spensierata serata sul divano, con un film che garantisce divertimento e diversi momenti più emozionanti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle frasi più belle pronunciate dai personaggi. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La famiglia omicidi: la trama del film

La vicenda si svolge nel piccolo villaggio di Little Wallop, dove il parroco anglicano Walter Goodfellow si trova a doversi relazione con i problemi che sempre più intercorrono nella sua famiglia. La moglie Gloria è terribilmente stressata e insoddisfatta, tanto da avere una relazione extraconiugale con l’insegnante di golf; la figlia adolescente Holly soffre invece di instabilità emotiva, passando da un fidanzato ad un altro; infine, il piccolo Petey è vittima di bullismo da parte dei suoi compagni a scuola. Ogni sua possibile occasione di dedicarsi alla famiglia sono impedite dal ruolo di parroco, che lo obbliga a gestire problemi di varia natura.

La soluzione ai loro problemi si presenterà però in modo del tutto inaspettato. Una giovane anziana, che dice di chiamarsi Grazia, arriva da loro proponendosi come governante. Walter e Gloria decidono così di assumerla, ignari del fatto che quella donna era stata chiusa per quarant’anni in un manicomio criminale per aver ucciso il marito e l’amante di lui. Ben presto, una serie di misteriose scomparse iniziano a verificarsi nel paese, ma nessuno riesce a ritrovare i corpi di questi. Più Gloria conosce meglio Grazia, però, più capirà che la donna ha molto più a che fare con questi di quanto sembri. Mantenere il segreto sarà dunque indispensabile.

La famiglia omicidi cast

La famiglia omicidi: il cast del film

Grande protagonista del film, nel ruolo di Grazia Hawkins, è la due volte premio Oscar Maggie Smith. Ricordata negli ultimi anni per aver interpretato il personaggio di Minerva McGranitt nella saga di Harry Potter, l’attrice raccontò di aver preso parte con grande piacere a La famiglia omicidi, che le dava modo di vestire i panni di un’anziana molto particolare e fuori dagli schemi. Accanto a lei, nei panni del reverendo Walter Goodfellow si ritrova un altro dei più celebri interpreti della commedia britannica: Rowan Atkinson. Famoso in particolare per aver dato vita ai personaggi di Mr. Bean e Johnny English, l’attore si misura qui con un ruolo più pacato e ricco di sfumature umane, che lo rendono divertente ma anche emotivamente affascinante.

Kristin Scott Thomas, una delle maggiori interpreti britanniche della sua generazione, è invece presente nei panni di Gloria Goodfellow, la moglie del reverendo. Con La famiglia omicidi l’attrice ha avuto modo di tornare a recitare in una commedia a distanza di anni dall’ultima volta, mettendosi nuovamente in gioco con tale genere e ottenendo importanti lodi per la sua interpretazione. Nel ruolo dei due figli, Petey e Holly, si ritrovano invece Toby Parkes e Tamsin Egerton. Qui al suo primo film, quest’ultima si è poi resa ulteriormente nota anche grazie a film come St. Trinian’s e Scrivimi ancora. Liz Smith, tra i volti più noti della televisione e de cinema britannici ha invece dato vita alla buffa signora Parker. Nel ruolo di Lance, lo stravagante insegnante di golf, vi è l’attore Patrick Swayze. Questo fu uno dei suoi ultimi film prima della sua scomparsa, avvenuta nel 2009.

La famiglia omicidi: le frasi più belle, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere tale film grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La famiglia omicidi è infatti disponibile nel catalogo di Chili Cinema. Per vederlo, basterà semplicemente iscriversi, in modo del tutto gratuito alla piattaforma e noleggiare il film. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione un determinato limite temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno martedì 12 gennaio alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • “Non può andare in giro ad uccidere le persone solo perché non le approva!” – “Sai, è questo quello che mi dicevano sempre i medici. Era l’unico punto sul quale non siamo mai andati d’accordo.” (Gloria e Grazia)
  • Che differenza c’è tra pregare in una chiesa e pregare in un casinò? In un casinò lo fai sul serio. (Walter)
  • Vediamo se ho capito bene: mio figlio ha fatto fuori i suoi nemici, mio marito è diventato un comico e quella ninfomane di mia figlia ha scoperto l’arte culinaria… Che sta succedendo? (Gloria)
  • Gli uomini sono stati la rovina delle donne vogliose da quando esistono le donne vogliose. Per questo devi stare attenta a che razza di uomini porti a casa, cara. I belli e dannati saranno pure attraenti alla tua età, ma poi finisci come loro, devi credermi, Holly. (Grazia)

Fonte: IMDb

Netflix: un film a settimana per il 2021, il trailer

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Netflix: un film a settimana per il 2021, il trailer

Le prime immagini di Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence nella commedia di Adam McKay, Don’t Look Up, sono arrivate grazie al trailer Netflix che mostra i film che la piattaforma in streaming proporrà ai suoi abbonati nel corso del 2021. Un film nuovo ogni settimana.

Trai titoli più attesi, oltre al nuovo di Adam McKay, ci sono Army of the Dead di Zack Snyder, Bruised di Halle Berry, Escape from the Spiderhead con Chris Hemsworth e Sweet Girl con Jason Momoa. Dato che trai protagonisti della prossima stagione dei premi ci saranno sicuramente Da 5 Bloods di Spike Lee, Mank di David Fincher e Il processo ai Chicago 7 di Aaron Sorkin, tutti e tre film Netflix, è plausibile che anche in questo reel ci saranno dei film che riusciranno a lasciare il segno nell’anno cinematografico.

A introdurre il reel, ci sono Dwayne Johnson, Gal Gadot e Ryan Reynolds che pubblicizzano la loro spy comedy Red Notice, che senza dubbio sarà una delle maggiori attrattive di Netflix nel 2021.

Don’t Look Up: Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence nelle prime foto

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In occasione della presentazione del prossimo anno cinematografico di Netflix, abbiamo avuto la possibilità di vedere le prime immagini di Don’t Look Up, il nuovo atteso film di Adam McKay che vede protagonisti Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence, entrambi con un look insolito. Eccole di seguito:

Pieces of a woman, recensione del film con Vanessa Kirby

Pieces of a woman, recensione del film con Vanessa Kirby

Il regista ungherese Kornel Mundruczo, amato dai festival europei, diverse volte in concorso a Cannes, vinse nel 2014 nella sezione Un certain regard con Withe god – Sinfonia per Hagen, mentre l’ultima partecipazione risale al 2017 con Una luna chiamata Europa.

Nel 2020 è tornato dietro la macchina da presa con il suo primo film in lingua inglese, che vede  Martin Scorsese nel team produttivo. In coppia con la compagna Kata Weber, che firma la sceneggiatura, Mundruczo ha dato vita a Pieces of a woman, progetto ambizioso e riuscito, che esplora la maternità e il suo momento più delicato, la nascita, facendola coesistere con quanto di più lontano da essa vi possa essere, la morte, e ponendo la protagonista, un’ottima Vanessa Kirby, di fronte all’elaborazione di una tragedia devastante. Sbarcato a Venezia lo scorso anno, il film è valso proprio all’attrice britannica, nota per la sua partecipazione alla serie tv The Crown, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile e chissà che non possa aspirare a un premio dell’Academy.  

Pieces of a woman, la trama

Martha, Vanessa Kirby, e Sean, Shia LaBeouf, sono una coppia di Boston in attesa della loro prima figlia. Martha ha scelto il parto in casa e quando inizia il travaglio, Sean chiama l’ostetrica che segue la coppia, Barbara. Questa però non può recarsi sul posto e manda la sua collega Eva, Molly Parker. Martha e Sean sono inizialmente perplessi, ma poi si lasciano convincere dai modi pacati e rassicuranti della donna. Purtroppo, nonostante l’esperienza di Eva, qualcosa va storto, il feto va in sofferenza e la bambina muore pochi minuti dopo la nascita. Di fronte a questa tragedia, Martha e Sean reagiscono in modo diverso e iniziano ad allontanarsi. La madre di Martha, Elizabeth, Ellen Burstyn, poi, vorrebbe che la figlia facesse causa all’ostetrica, giudicandola colpevole dell’accaduto, e pensa che questo sia il modo ideale per affrontare la questione e poter lasciarsi poi tutto alle spalle. Martha però, vuole trovare il suo modo per elaborare questo lutto. 

Un film intenso e duro, che non cede al melò e apre le porte alla speranza 

Kornel Mundruczo parte bene, dimostrando di padroneggiare la macchina da presa con la sequenza iniziale del parto, lunga e dal forte impatto, che colpisce e avvince, tiene lo spettatore incollato allo schermo per scoprire cosa succede, cosa va storto. È adrenalinica, fa entrare lo spettatore nel vivo di un momento così delicato e potente al tempo stesso, che spesso al cinema viene stereotipato. Qui è raccontato con autenticità, senza tacerne il dolore e la forza, grazie alla bravura di Kirby, intensa ma mai eccessiva, alla capacità sua e di LaBeouf di rendere l’intesa della coppia, alla capacità del regista di mostrare il comportamento e il punto di vista di ogni attore della vicenda senza giudicare, ma cercando di comprenderne le ragioni, di portare all’immedesimazione, con la volontà di non edulcorare. Caratteristiche che si ritroveranno in tutto il film. Merito infine anche del montaggio di David Jancso. 

pieces of a woman recensionePoi arriva il dolore, che si spalanca dopo la tragedia della morte della piccola. Questo non è trattato dal regista con uno stile melodrammatico. Martha è una donna dura, forte, che non si vuole far vincere dalla sofferenza, non vuole mostrare le lacrime, la disperazione. In qualche modo però, il dolore trova una sua strada per emergere, e allora sono scoppi d’ira, nervi a fior di pelle di una donna provata, ma che non vuole mollare. Il regista mostra due modi di affrontare la cosa, strade diverse che portano Martha e Sean a separarsi.

Mostra anche una terza via, quella del processo, perseguita strenuamente da Elizabeth, rendendo bene il rapporto conflittuale di Martha con una madre autoritaria, le sue conseguenze sulle scelte della figlia e la voglia di questa di dimostrare a sé stessa e ad Elizabeth il proprio valore, ma anche emanciparsi e trovare un proprio modo di elaborare questo trauma. Alla fine sarà una strada più emotiva e meno razionale, più istintiva, fatta di sensazioni e odori, quella che traghetterà Martha fuori dal buio. Nel cast anche Iliza Shlesingher nel ruolo di Anita, sorella di Martha, Benny Safdie, che interpreta il compagno di Anita, Chris, e Sarah Snook, Suzanne, l’avvocato che segue la causa. 

Il paesaggio è metafora del mondo interiore dei protagonisti. La veduta panoramica da un ponte si ripete e scandisce i vari momenti della vicenda. Tutto è grigio e plumbeo, fino a quando, finalmente, compaiono i colori e il sole. La fotografia è curata da Benjamin Loeb. 

Il simbolico finale di Pieces of a woman

La sequenza finale, su cui scorrono i titoli di coda, è  poi l’esatto contraltare dell’inizio. Dominano la quiete e la serenità della natura, con un elemento chiave, che non sveliamo, a fare da protagonista, simbolo proprio dell’elaborazione, che non significa oblio, ma trasformazione di un dolore profondo in qualcosa che diventa un punto di partenza per ricominciare. È dunque un messaggio di speranza, di fiducia nel futuro e di ripartenza quello che il regista vuol dare e che ben si concilia con i tempi difficili che stiamo vivendo.

Pieces of a woman, dove vederlo in streaming

Prodotto da Little Lamb e Bron Studios con Proton Cinema e Creative Wealth Media, Pieces of a woman è disponibile in streaming su Netflix dal 7 gennaio. 

MCU, Fase 4: 10 new entry che potrebbero giocare un ruolo chiave

MCU, Fase 4: 10 new entry che potrebbero giocare un ruolo chiave

Ci sono state molte grandi aggiunte al casting per la Fase 4 del MCU, ma alcune sono state trascurate e hanno invece la possibilità di cambiare per sempre questo mondo condiviso. Ecco chi sono le 10 aggiunte all’Universo Cinematografico Marvel dal potenziale enorme secondo ComicBookMovie:

Xochitl Gomez – America Chavez (Doctor Strange 2)

Xochitl Gomez recita dal 2016, ma al di fuori de Il club delle babysitter, è improbabile che qualcuno si ricordi di lei. I Marvel Studios vedono chiaramente qualcosa di speciale nell’attrice, dal momento che è stata scelta per interpretare il membro degli Young Avengers, America Chavez, in Doctor Strange in the Multiverse of Madness. L’eroe ha il potere di attraversare le dimensioni, quindi è probabile che sarà proprio per questo motivo che incontrerà lo Stregone Supremo. Da lì, quasi sicuramente la vedremo riunirsi come parte di quella squadra di supereroi.

Gomez avrà probabilmente un brillante futuro nel MCU, come qualcuno che potrebbe portare a storie maggiormente ambientate in dimensioni alternative. Anche Chavez è una potenza assoluta: ecco perché non è sicuramente un personaggio – o un’attrice – che dovrebbe essere trascurati in futuro. 

Florian Munteanu – Razor Fist (Shang-Chi)

Shang-Chi and the Legend of the Ten RingsFlorian Munteanu è un pugile professionista nella categoria pesi massimi che ha fatto il suo debutto nel mondo della recitazione con Creed II. Tuttavia, di gran lunga il suo ruolo più importante promette di essere quello in Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings. Nel film, interpreterà il ruolo del classico cattivo dei fumetti Razor Fist. Come suggerisce il nome, il cattivo ha delle lame al posto delle mani e le ha usate efficacemente nel corso degli anni contro personaggi del calibro di Capitan America, Wolverine e, ovviamente, Shang-Chi.

Ora, è possibile che questa versione sarà coinvolta solo nel torneo di combattimento in cui Shang-Chi compete per vincere i Dieci Anelli per il Mandarino. Tuttavia, sarebbe un enorme spreco. Come Crossbones prima di lui, Razor Fist ha il potenziale per essere una presenza ricorrente nel MCU e potrebbe mirare a un numero qualsiasi di eroi nel corso degli anni.

Ray Winstone – Dreykov (Black Widow)

black widowRay Winstone è stato aggiunto al cast di Black Widow qualche tempo fa, ma sicuramente non ha ricevuto l’attenzione che merita. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che è una star più grande nel Regno Unito rispetto agli Stati Uniti, ma ignorare Dreykov, l’uomo dietro la Stanza Rossa, sarebbe un grave errore.

Non ci sono molti indizi a cui possiamo rivolgerci nei fumetti per avere un’idea di cosa aspettarci, ma ci sono tutte le possibilità che Dreykov abbia legami con altre operazioni governative clandestine. Il suo gruppo ha chiaramente imparato il lavaggio del cervello, quindi forse avrà anche legami con Weapon X? In ogni caso, i Marvel Studios hanno tenuto nascosto Dreykov, e ci deve essere una ragione per tale scelta…

Dominique Thorne – Ironheart (Ironheart)

Sono arrivate così tante grandi notizie dall’Investor Day di Disney il mese scorso, che molti fan hanno finito per perdere completamente la notizia che Dominique Thorne sembra destinata a interpretare Ironheart nel MCU. Ad oggi l’abbiamo vista soltanto in Se la strada potesse parlare, ma si tratta di un’altra new entry a cui i Marvel Studios puntano per inaugurare una nuova ondata di storie in questo mondo condiviso.

Iron Man è morto alla fine di Avengers: Endgame, e mentre War Machine assumerà un ruolo da protagonista nella serie di Armor Wars in arrivo su Disney +, ci aspettiamo di vedere anche Ironheart. Fondamentalmente, sarà il nuovo Iron Man del MCU e, data la popolarità di quel personaggio, tutti gli occhi saranno puntati su Thorne per vedere se potrà riempire il vuoto lasciato dal Tony Stark di Robert Downey Jr.

Alaqua Cox – Echo (Hawkeye)

hawkeyeAlaqua Cox è un altra new entry, un volto essenzialmente sconosciuto. Ancora una volta, sembra probabile che i Marvel Studios abbiano grandi progetti per un personaggio come Echo e, data l’età di Cox, è probabile che questa versione si unirà agli Young Avengers.

Come il personaggio che interpreta, Cox è sorda e questo aggiungerà una rappresentazione necessaria al MCU. L’attrice nativa americana potrebbe e dovrebbe essere una parte importante delle future storie del MCU, ed è giusto che debutti in Hawkeye, soprattutto considerando il tempo che Maya Lopez ha trascorso nei panni di Ronin. Aggiungete il fatto che Echo una volta è stata un’assassina per conto di Kingpin… ed ecco che si presentano un sacco di possibilità su dove i Marvel Studios potrebbero portarla nei prossimi anni.

Iman Vellani – Ms. Marvel (Captain Marvel 2)

ms. marvelIman Vellani è un’altra attrice emergente che raggiungerà sicuramente la notorietà grazie ai due progetti Marvel Studios a cui è legata: Ms. Marvel e Captain Marvel 2. Anche se non vediamo l’ora di vedere che tipo di impatto avrà Kamala Khan sulla serie Disney+, è il sequel ad incuriosire maggiormente.

Kamala potrebbe diventare una parte fondamentale del MCU dopo la serie. Inoltre, se resterà un’Inumana (in caso contrario, i Marvel Studios si stanno prendendo alcune grandi libertà rispetto al materiale originale), allora è probabile che li vedremo in qualche modo prendere in considerazione ciò che avverrà dopo per Carol Danvers. Vellani sembra destinato ad essere un talento da tenere sott’occhio e Ms. Marvel è certamente un personaggio che può fare un’enorme differenza nel più grande dei franchise.

Kathryn Newton – Cassie Lang (Ant-Man 3)

Ant-Man and the Wasp: QuantummaniaEmma Fuhrmann ha interpretato Cassie Lang in Avengers: Endgame, ma con il personaggio impostato per assumere un ruolo molto più ampio nel MCU, i Marvel Studios volevano chiaramente qualcuno di più esperto. Newton ha una lunga lista di credits impressionanti a suo nome, tra cui Supernatural, Big Little Lies e Detective Pikachu. È tutt’altro che sconosciuta, ma è comunque qualcuno che non andrebbe assolutamente ignorare mentre ci dirigiamo verso la Fase 4.

Per chi non lo sapesse, Cassie quasi certamente assumerà l’identità Stature (o Stinger), e da lì ci aspettiamo sicuramente che si unisca agli Young Avengers. Col tempo, c’è una forte possibilità che Cassie diventi il ​​principale supereroe mutaforma del MCU.

Tenoch Huerta – ? (Black Panther 2)

cinema-genere-black-pantherÈ difficile parlare di questo personaggio, soprattutto perché non sappiamo chi effettivamente interpreterà Tenoch Huerta in Black Panther 2. Tuttavia, è stato riferito che la star di Narcos: Mexico sarà il cattivo principale, e secondo le speculazioni più in voga online  potrebbe essere Namor il Submariner.

Indipendentemente se sarà o meno così, è emozionante immaginare cosa porterà l’attore nel MCU. Non è esattamente un nome di grido, ma l’attore messicano ha avuto un grande successo in America Latina e Spagna. Oltre ad aggiungere un po’ di diversità al MCU, è anche particolarmente talentuoso, almeno in base a quanto visto nella serie Netflix. Quindi, indipendentemente da chi interpreta nel sequel, c’è da considerarsi entusiasti.

Tony Dalton – Jack Duquesne (Hawkeye)

hawkeyeUn altro attore che si è fatto un nome in America Latina: Better Call Saul che ha portato Tony Dalton all’attenzione della maggior parte delle persone. Nei panni del sinistro Lalo Salamanca, ha dimostrato di essere una presenza terrificante e sinistra nella serie e uno degli attori più talentuosi che lavorano oggi. Aggiungerlo al MCU è stata una mossa geniale da parte di Kevin Feige, soprattutto nei panni del carismatico Jack Duquesne.

Conosciuto dai fan dei fumetti come Swordsman, ha iniziato la sua carriera come artista circense dove ha aiutato ad addestrare un giovane Occhio di Falco. Alla fine si separarono e Jack divenne un mercenario. Avrebbe poi visto l’errore dei suoi modi e si sarebbe unito agli Avengers. Non vediamo l’ora di vedere come si svolgerà la sua storia nel MCU, ma speriamo che questo personaggio rimarrà in giro per un lungo periodo.

 Kumail Nanjiani – Kingo (Eternals)

gli eterniCi sono molti grandi attori in Gli Eterni, molti dei quali stanno ottenendo le loro grandi occasioni con il film dei Marvel Studios. Abbiamo comunque buone ragioni per decidere di puntare i riflettori su Kumail Nanjiani. Ha avuto ruoli degni di nota in prodotti come The Twilight Zone, Stuber e The Lovebirds, ma dopo essere cresciuto abbastanza da interpretare Kingo, potremmo essere davvero lui la prossima grande star d’azione di Hollywood.

Il personaggio suona anche come un vero ladro di scene, dato che il suo Eterno è diventato una famosa star di Bollywood che ama le luci della ribalta. Potrebbero esserci grandi cose all’orizzonte sia per Nanjiani che per Kingo, quindi bisogna tenerli d’occhio entrambi!

Tenet in Blu-Ray dal 13 gennaio. Ecco le uscite Warner Bros

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Tenet in Blu-Ray dal 13 gennaio. Ecco le uscite Warner Bros

Tenet, l’imperdibile evento cinematografico, è pronto a sbarcare in Italia in DVD, Blu-Ray, 4K UHD e STEELBOOK 4K UHD dal 13 gennaio. Scritto, diretto e prodotto dall’acclamato regista Christopher Nolan (“Inception”, “Dunkirk”), “Tenet” è uscito a livello globale nell’agosto 2020 incassando ad oggi 350 milioni di dollari. “Tenet” in 4K UHD e in Blu-ray conterrà diversi contenuti speciali, tra cui lo speciale ‘Looking at the World in a New Way: The Making of Tenet’, con l’esplorazione della durata di un’ora sullo sviluppo e la produzione del film, raccontata dal cast e dalla troupe.

Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista (John David Washington) è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. MaInversione.

Tenet” presenta un cast internazionale capitanato da John David Washington (“BlacKkKlansman,” la serie TV “Ballers”) nel ruolo del Protagonista. Il film è interpretato anche da Robert Pattinson (i film di “Twilight”, “The Lighthouse”, “The Batman”), Elizabeth Debicki (“Guardiani della Galassia Vol. 2”, “Il grande Gatsby”), Dimple Kapadia (“Angrezi Medium”), Martin Donovan (“Ant-Man”, “Fahrenheit 451”), Fiona Dourif (“Il culto di Chucky”), Yuri Kolokolnikov (“Come ti ammazzo il bodyguard”), Himesh Patel (“Yesterday”), Clémence Poésy (“Harry Potter e i Doni della Morte”), Aaron Taylor-Johnson (“Avengers: Age of Ultron”), con Michael Caine (“Inception”, “Le regole della casa del sidro”, “Il cavaliere oscuro”) e Kenneth Branagh (“Dunkirk”, “Assassinio sull’Orient Express”). Il film è prodotto da Emma Thomas e Nolan. Thomas Hayslip è il produttore esecutivo.

Il team creativo di Nolan che ha lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland, il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson e il supervisore degli effetti speciali Scott Fisher. La colonna sonora è opera del compositore da Ludwig Göransson.

Tenet” è inoltre già disponibile per l’acquisto in digitale su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV, e per il noleggio su Infinity e Sky Primafila.

Non è finita qui, sempre dal 13 gennaio arriva in DVD e Blu-Ray anche “Le Streghe”, il film di Robert Zemekis, tratto dall’amato racconto di Roald Dahl, con Anne Hathaway, Octavia Spencere Stanley Tucci.

LE STREGHE

Dal 13 gennaio in DVD e Blu-Ray

Le streghe“, il film fantasy diretto dal regista premio Oscar Robert Zemeckis (“Forrest Gump”, “Ritorno al futuro”) e tratto dall’amato racconto di Roald Dahl, arriva in Italia in DVD e Blu-Ray dal 13 gennaio. “Le Streghe” in Blu-ray conterrà diversi contenuti speciali tra cui le scene eliminate e diverse featurette.

Il film, presentato in anteprima alla 18° edizione di “Alice nella Città”, è interpretato dalle attrici premi Oscar Anne Hathaway (“Les Misérables”, “Il Diavolo veste Prada”, “Ocean’s 8”) e Octavia Spencer (“The Help”, “La forma dell’acqua – The Shape of Water”), dal candidato all’Oscar Stanley Tucci (i film di “Hunger Games”, “Amabili resti”), con Kristin Chenoweth (le serie TV “Glee” e “BoJack Horseman”) e il pluripremiato comico leggendario Chris Rock. Fa parte del cast anche l’esordiente Jahzir Kadeem Bruno (“Atlanta” in TV), al fianco di Codie-Lei Eastick (“Holmes & Watson”).

Rivisitando per un pubblico moderno l’amato racconto di Roald Dahl, edito in Italia da Salani editore nella prestigiosa collana Gl’Istrici, la visione innovativa de “Le streghe” di Zemeckis, narra la storia commovente e ricca di humor nero di un giovane orfano (Bruno) che, alla fine del 1967, va a vivere con la sua adorata nonna (Spencer) a Demopolis, una cittadina rurale dell’Alabama. Il ragazzo e sua nonna si imbattono in alcune streghe apparentemente glamour ma completamente diaboliche, così la nonna saggiamente decide di portare il nostro giovane eroe in una sfarzosa località balneare. Purtroppo arrivano esattamente nello stesso momento in cui la Strega Suprema (Hathaway) ha riunito la sua congrega di fattucchiere di tutto il mondo -sotto copertura- per portare a termine i suoi piani malefici.

Con un libro venduto ogni 2,5 secondi per un totale di oltre 300 milioni di copie vendute, tradotto in 41 diverse lingue nel mondo, il racconto di Roald Dahl rimane uno dei testi di riferimento per i ragazzi di tutte le generazioni.

La sceneggiatura, basata sul libro di Roald Dahl, è di Robert Zemeckis e Kenya Barris (la serie TV “black-ish“, “Shaft”) e il premio Oscar Guillermo del Toro (“La forma dell’acqua – The Shape of Water”). Il film è prodotto dallo stesso Zemeckis, al fianco di Jack Rapke, del Toro, Alfonso Cuaron e Luke Kelly; mentre la produzione esecutiva è di Jacqueline Levine, Marianne Jenkins, Michael Siegel, Gideon Simeloff e Cate Adams.

La squadra creativa di Zemeckis che ha lavorato dietro le quinte, include un elenco di suoi frequenti collaboratori, tra cui il direttore della fotografia nominato all’Oscar Don Burgess (“Forrest Gump”), lo scenografo Gary Freeman, i montatori Jeremiah O’Driscoll e Ryan Chan, la costumista candidata all’Oscar Joanna Johnston (“Allied: Un’ombra nascosta”, “Lincoln”) e il compositore nominato all’Oscar Alan Silvestri (“Polar Express”, “Forrest Gump”).

“Le Streghe”, che vede tra i produttori anche Guillermo del Toro e Alfonso Cuaron, è inoltre giàdisponibile per l’acquisto in digitale su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, Timvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV, e anche per il noleggio su Sky Primafila e Infinity.

L’Ultimo Paradiso: trailer del film di Rocco Ricciardulli con Riccardo Scamarcio

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Netflix ha diffuso il trailer di L’Ultimo Paradiso, il film originale Netflix diretto da Rocco Ricciardulli con protagonista Riccardo Scamarcio. Scritto da Rocco Ricciardulli  e Riccardo Scamarcio il film è prodotto da LEBOWSKI e SILVER PRODUCTIONS. Nel cast anche Gaia Bermani Amaral, Antonio Gerardi e Valentina Cervi. Il film è stato girato a Gravina, Bari e Trieste, per sette settimane di riprese.

L’Ultimo Paradiso, la trama

Siamo nel 1958 in un piccolo paese del sud Italia. Ciccio (Riccardo Scamarcio) è un contadino di 40 anni. È sposato con Lucia (Valentina Cervi) e hanno un figlio di 7 anni. Ciccio sogna di cambiare le cose e lotta con i suoi compaesani contro chi da sempre sfrutta i più deboli. È segretamente innamorato di Bianca (Gaia Bermani Amaral), la figlia di Cumpà Schettino (Antonio Gerardi), un perfido e temuto proprietario terriero che da anni sfrutta i  contadini. Ciccio vorrebbe fuggire insieme a lei ma, non appena Cumpà Schettino verrà a conoscenza della loro relazione, una serie di eventi inizierà a sconvolgere la vita di tutti e niente sarà più come prima.

L’Ultimo Paradiso film originale Netflix prodotto da Lebowski e Silver Productions, disponibile su Netflix dal 5 febbraio.

CAST TECNICO
Regia e soggetto
SceneggiaturaDirettore della fotografia
Scenografia
Costumi
Suono in presa diretta
MontaggioTrucco
Acconciature
CastingMusiche originaliProduttore esecutivo
Prodotto da
ROCCO RICCIARDULLI
ROCCO RICCIARDULLI e RICCARDO SCAMARCIO
GIAN FILIPPO CORTICELLI
ISABELLA ANGELINI
GRAZIA ERMELINDA MATERIA
BRANDO MOSCA
LEONARDO ALBERTO MOSCHETTA
MAURIZIO SILVI
ALDO SIGNORETTI
FRANCESCO VEDOVATI
VITTORIA LOSAVIO
FEDERICO FERRANDINA
PASQUALE RICCIARDULLI
ROCCO RICCIARDULLI
IVO MICIONI
RICCARDO SCAMARCIO
CAST ARTISTICO
Ciccio
Bianca
Cumpà Schettino
Lucia
Ninetta
Don Luigi
Maria
Cosimo Schettino
Rocchino
Mariella
Vincenzo
RICCARDO SCAMARCIO
GAIA BERMANI AMARAL
ANTONIO GERARDI
VALENTINA CERVI
ANNA MARIA DE LUCA
MIMMO MIGNEMI
FEDERICA TORCHETTI
DONATO DEMITA
MATTEO SCALTRITO
NICOLETTA CARBONARA
ERMINIO TRUNGELLITO

Spider-Man 3: Kevin Feige commenta i rumor su Maguire e Garfield

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Spider-Man 3: Kevin Feige commenta i rumor su Maguire e Garfield

Il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha commentato le voci circa il ritorno di Tobey Maguire e Andrew Garfield in Spider-Man 3. La trilogia di Spider-Man di Sam Raimi interpretata da Maguire ha contribuito a inaugurare, quasi due decenni fa, un’era di adattamenti dei fumetti per il grande schermo. Le differenze creative tra Raimi e lo studio hanno impedito un quarto film, spingendo Sony a riavviare il franchise nel 2012 con Garfield. Dopo il flop di The Amazing Spider-Man 2 di Marc Webb, Sony ha chiuso un accordo con i Marvel Studios per portare Spider-Man nel MCU attraverso l’iterazione di Tom Holland.

Quentin Beck/Mysterio ha anticipato l’esistenza del Multiverso in Spider-Man: Far From Home del 2019. L’idea di universi paralleli ha permeato anche Doctor Strange e Avengers: Endgame; quest’ultimo ha introdotto il viaggio nel tempo e la creazione di più linee temporali. Sulla scia di Far From Home, molti progetti della Fase 4 come WandaVision, Loki, Doctor Strange in the Multiverse of Madness e il threequel ancora senza titolo di Spider-Man sono pronti ad esplorare ulteriormente questo aspetto. Proprio Spider-Man 3 presenterà Doctor Strange (Benedict Cumberbatch), così come due attori dei precedenti franchise di Sony: Jamie Foxx è stato confermato come Electro (The Amazing Spider-Man 2) e Alfred Molina come Otto Octavius ​​(Spider-Man 2). Altri report indicano il ritorno nel film di altri membri dei precedenti franchise, come gli eroi di Garfield e Maguire.

In una recente intervista con ComicBook, Feige ha affrontato le crescenti speculazioni sul prossimo film di Spider-Man. In maniera simile a quanto hanno detto Sony e altre parti coinvolte, Feige non ha confermato né smentito le recenti voci sui presunti casting. Piuttosto, ha detto semplicemente che parte di ciò che ha letto online potrebbe essere vero. “Ho letto alcune cose”, ha spiegato. “Non sono sicuro di aver letto tutto quello che hanno scritto. La cosa divertente delle speculazioni online quando si tratta delle nostre cose è che a volte non potrebbero essere più fuori luogo, mentre altre risultano essere sorprendentemente vicine alla verità. E questo è accaduto soprattutto negli ultimi anni. Ma dire fin da ora cosa c’è di vero e cosa no  toglierebbe tutto il divertimento.”

Cosa sappiamo di Spider-Man 3?

Di Spider-Man 3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce). Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle precedenti…

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

X-Men nel MCU: le discussioni “sono durate a lungo” ma sono ancora “in corso”

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Uno dei momenti clou dell’Investor Day 2020 di Disney dello scorso dicembre è stato sicuramente l’annuncio del reboot dei Fantastici Quattro, che sarà diretto da Jon Watts, regista di Spider-Man: Homecoming, Spider-Man: Far From Home e dell’atteso Spider-Man 3 (ancora senza un titolo ufficiale!). Tuttavia, nessun riferimento al futuro degli X-Men è stato fatto in occasione di quell’evento.

I Marvel Studios hanno riacquistato i diritti sui celebri mutanti quando la Disney si è fusa con la Fox, ma dopo gli insuccessi tanto di critica quanto di pubblico di Dark Phoenix e The New Mutants, Kevin Feige ed il suo team stanno chiaramente prendendosi tutto il tempo necessario per rivedere questi personaggi. Tuttavia, durante una recente intervista con Screen Rant, il presidente dei Marvel Studios ha voluto rassicurare i fan, spiegando di non aver dimenticato gli X-Men.

“Sapete quanto amo gli X-Men”, ha detto il boss della Marvel. “Ho già detto più volte che è da lì che ho iniziato. Non posso dire nulla prima di annuncio ufficiale, ma potete star tranquilli: le discussioni sono state lunghe ma sono attualmente in corso.”

È un aggiornamento vago, ma decisamente positivo! È probabile che i semi per l’eventuale debutto degli X-Men verranno piantati durante la Fase 4. Sempre di recente, Feige aveva commentato la possibilità che possa essere proprio l’attesissima WandaVision a servire come trampolino di lancio per l’ingresso dei mutanti nell’universo condiviso, ma anche in quel caso la risposta del produttore statunitense era stata piuttosto ambigua.

MCU: il viaggio di Visione consiste nell’imparare a essere “umano”

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Paul Bettany ha dichiarato che l’intero viaggio di Visione nel MCU riguarda un solo grande obiettivo: imparare ad essere un umano. Bettany ha fatto parte del MCU sin dall’inizio, quando ha doppiato JARVIS in Iron Man del 2008. La voce di Bettany è apparsa spesso in vari progetti durante le Fasi 1 e 2, ma è stato grazie ad Avengers: Age of Ultron del 2015 che è stato messo in atto il cambiamento più grande per l’attore: quando il sistema operativo di JARVIS è stato trasferito nel corpo sintetico creato da Ultron, Bettany è ufficialmente diventato Visione, uno dei personaggi più strani e affascinanti del franchise.

Finora Visione è apparso in tre film del MCU, ma è sempre rimasto un personaggio di supporto all’interno dell’universo più ampio. Tuttavia, questa settimana lo vedremo finalmente entrare nel territorio destinato agli eroi di primo piano, quando WandaVision farà finalmente il suo debutto su Disney+. La serie vedrà Visione e Wanda (Elizabeth Olsen) ambientarsi in un’idilliaca vita suburbana, anche se non tutto è come sembra. A rendere le cose ancora più complicate è il fatto che Visione è ufficialmente morto per mano di Thanos in Avengers: Infinity War. Il modo in cui il personaggio tornerà in vita è uno dei più grandi misteri della serie.

Screen Rant ha avuto l’opportunità di parlare con Paul Bettany proprio di WandaVision, con l’attore che si è soffermato proprio sul viaggio in continua evoluzione di Visione all’interno del MCU. Alla domanda su cosa potrebbe volere Visione nella sua vita oltre a Wanda, Bettany ha sottolineato come, in definitiva, lo sviluppo del personaggio sia stato incentrato sull’imparare ad essere un umano.

“Ero davvero preoccupato all’idea di mantenere intatta l’idea di chi fosse davvero Visione, ma poi ho capito che, in realtà, Visione era in parte Ultron… in parte Jarvis… in parte Tony Stark. È sempre diventato qualcosa e ad ogni nuovo step c’era sempre un’aggiunta. È cresciuto: lo abbiamo visto nascere. È ingenuo, ma anche onnipotente. Con il passare del tempo, di film in film, diventa sempre più umano. Alla fine, questo è il centro del suo interesse: l’umanità. L’ironia è che diventa una specie di super-umano. Alla fine, Visione è semplicemente una brava persona, una persona molto gentile. E poi è veramente innamorato di Wanda…”

Il futuro di Visione e Wanda nel MCU

L’ultima volta che il pubblico ha visto Visione in Infinity War, di tanto in tanto il personaggio ha assunto dei caratteri tipicamente umani, in modo che lui e Wanda potessero vivere dei momenti tranquilli insieme. La sensazione era che volesse che quell’aspetto fosse reale, specialmente quando si trattava del suo potenziale futuro con Wanda. Sembra che questo desiderio/conflitto interiore continuerà a svolgere un ruolo importante in WandaVision, il che avrebbe ovviamente senso. Visione e Wanda vivranno finalmente la vita dei loro sogni, ma quando l’androide scoprirà la verità sulla sua mortalità, probabilmente si sentirà in conflitto in merito alla sua esistenza.

Kevin Feige paragona l’impatto di Thanos sulla Fase 4 del MCU alla pandemia

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Il direttore creativo dei Marvel Studios Kevin Feige ha paragonato il Blip di Thanos alla pandemia di Coronavirus, affermando che l’esperienza condivisa nella vita reale aggiunge maggiore gravità al disastro immaginario raccontato nel MCU. In Avengers: Infinity War, il signore della guerra intergalattico usa il potere finale concesso dal Guanto dell’Infinito per cancellare metà della popolazione dell’universo con uno schiocco delle dita.

Dopo aver assistito alla distruzione del suo pianeta natale Titan a causa della sovrappopolazione, Thanos credeva che stesse effettivamente salvando l’universo. Avengers: Endgame vede i supereroi annullare il massacro di Thanos in un evento successivamente chiamato Blip, mentre tutti quelli che erano scomparsi sono tornati in vita. La pandemia di Coronavirus è stata una catastrofe su scala globale, con oltre 89 milioni di casi confermati e quasi 2 milioni di morti, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità.

Dai vari lockdown alla divisione politica su come affrontare il virus, la vita umana del singolo quanto le relazioni sociali ne hanno risentito pesantemente. Molte industrie sono rimaste paralizzate, al pari di quella dell’intrattenimento. Per tutto il 2020 non ci sono state nuove uscite legate al MCU, dal momento che l’intero calendario è stato ripristinato proprio in seguito allo scoppio della pandemia. Di recente, Feige ha dichiarato che se la pandemia avesse colpito prima, nel 2018 o nel 2019, quando si stava per arrivare alla conclusione della Saga dell’Infinito con Endgame, sarebbe stato molto peggio per il franchise.

Il Blip e le ripercussioni sul futuro del MCU

Parlando con Variety, Feige ha discusso in merito alle implicazioni creative della pandemia sul MCU. Feige ha ricordato per la prima volta la battaglia di New York, che costituisce il terzo atto di The Avengers ed è stato indicato come un evento catastrofico nell’universo. Sentiva che il trauma globale del Blip poteva seguire i medesimi binari, ma era diffidente nel ripetere lo stesso tema. Inizialmente erano pronti a lasciarselo alle spalle ed esplorare nuovi temi, ma Feige ha affermato che i parallelismi con il trauma globale della pandemia nella vita reale hanno aggiunto nuovo peso al Blip.

“Lo scorzo marzo, quando siamo entrati per la prima volta in contatto con questa pandemia globale, è come se avessimo sperimento il Blip. È un’esperienza universale, che ha colpito ogni essere umano sulla faccia della Terra. Ora c’è un parallelismo diretto tra ciò che i personaggi del MCU hanno incontrato e ciò che tutti noi nel mondo reale abbiamo vissuto. Come vedrete, in molti dei nostri prossimi progetti ci saranno ancora più parallelismi. I personaggi si ritroveranno a parlare delle conseguenze del Blip… come se stessero parlando della pandemia di Covid nel mondo reale.”

Ben Affleck dirige l’adattamento di Keeper of the Lost Cities

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Ben Affleck continua a ricostruire pezzo dopo pezzo la sua carriera. Al momento, l’attore, regista, sceneggiatore e produttore due volte premio Oscar ha trovato un nuovo progetto che potrebbe coinvolgerlo in qualità di regista.

Si tratta di un nuovo progetto per la Disney, un film live-action basato sulla serie di libri bestseller Keeper of the Lost Cities di Shannon Messenger. Nel romanzo bestseller, una ragazza con poteri telepatici deve capire perché lei è la chiave del suo mondo nuovo di zecca prima che la persona sbagliata trovi la risposta, prima di lei. Quando Sophie, 12 anni, scopre finalmente da dove proviene la sua abilità telepatica segreta, scopre in realtà di non essere umana ma di provenire da un altro mondo che esiste fianco a fianco con il nostro.

La serie di romanzi sta vedendo un’impennata netta del suo successo e sembra una property interessante per la Disney da portare al cinema. Per quanto riguarda Ben Affleck, lo abbiamo visto lo scorso anno in Tornare a Vincere, film che lo ha visto tornare in sella, in veste di attore, e che gli è valso numerose recensioni positive e un buon successo di pubblico.

Gotham Awards 2020, tutti i vincitori

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Gotham Awards 2020, tutti i vincitori

Sono stati assegnati i Gotham Awards 2020, in un panorama cinematografico degli ultimi 12 mesi pesantemente modificato dalla pandemia, e che ha attinto a piene mani dai prodotti che sono arrivati direttamente sulle piattaforme di streaming, saltando l’uscita in sala.

I Gotham Independent Film Awards sono premi cinematografici statunitensi destinati al cinema indipendente, assegnati annualmente a partire dal 1991. Presentati dall’organizzazione non a scopo di lucro Independent Filmmaker Project (IFP), i premi erano originariamente destinati solo ai film prodotti negli Stati Uniti nord-orientali, in particolare nello stato di New York, per poi ampliarsi nel corso degli anni a tutti gli Stati Uniti.

Best Feature

  • Nomadland” – Chloé Zhao, director; Frances McDormand, Peter Spears, Mollye Asher, Dan Janvey, Chloé Zhao, producers (Searchlight Pictures)

Best Documentary

  • “A Thousand Cuts” – Ramona S. Diaz, director; Ramona S. Diaz, Leah Marino, Julie Goldman, Christopher Clements, Carolyn Hepburn, producers (PBS Distribution | FRONTLINE )

a parimerito con

  • Time” – Garrett Bradley, director; Lauren Domino, Kellen Quinn, Garrett Bradley, producers (Amazon Studios)

Best International Feature

  • “Identifying Features” – Fernanda Valadez, director; Astrid Rondero, producer (Kino Lorber)

Bingham Ray Breakthrough Director Award

Best Screenplay

  • “The Forty-Year-Old Version” – Radha Blank (Netflix)
  • “Fourteen” – Dan Sallitt (Grasshopper Film)

Best Actor

Best Actress

  • Nicole Beharie, “Miss Juneteenth” (Vertical Entertainment)

Breakthrough Actor

Breakthrough Series – Long Format (over 40 minutes)

  • “Watchmen” – Damon Lindelof, Creator for Television; Tom Spezialy, Nicole Kassell, Stephen Williams, Joseph E. Iberti, executive producers (HBO) – WINNER

Breakthrough Series – Short Format (under 40 minutes)

  • “I May Destroy You” – Michaela Coel, creator; Michaela Coel, Phil Clarke, Roberto Troni, executive producers (HBO)

Audience Award

  • “Nomadland” – Chloé Zhao, director; Frances McDormand, Peter Spears, Mollye Asher, Dan Janvey, Chloé Zhao, producers (Searchlight Pictures)

Black Panther 2 esplorerà il mondo e la mitologia di Wakanda

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Black Panther 2 esplorerà il mondo e la mitologia di Wakanda

Secondo quanto rivelato da Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, Black Panther 2 si concentrerà sul mondo di Wakanda. L’imminente sequel del cinecomic uscito nel 2018 entrerà ufficialmente in produzione quest’estate, mentre la data di uscita è stata fissata per l’8 luglio 2022. Il primo film è diventato uno titoli di maggior successo del MCU, con oltre 1,3 miliardi di dollari incassati al botteghino (nonché il film con il maggior incasso mai realizzato da un cineasta di colore).

Il supereroe del titolo è stato portato in vita per la prima volta in Captain America: Civil War del 2016, prima che il suo film da solista si concentrasse sulla sua ascesa a re di Wakanda, paese altamente avanzato ma anche nascosto. Anche se il regista Ryan Coogler e la maggior parte del cast originale torneranno per il sequel, la tragica scomparsa di Chadwick Boseman ha purtroppo sancito la fine delle avventure del personaggio di T’Challa sul grande schermo.

Kevin Feige aveva già confermato in passato che Pantera Nera non sarebbe stato interpretato da nessun altro attore, proprio per mantenere intatta l’eredità di Boseman. Tuttavia, sono in molti a credere che il mantello dell’eroe possa ufficialmente passare nelle mani della sorella minore di T’Challa, la geniale Shuri, interpretata da Letitia Wright. Al momento, però, non si conoscono i dettagli sulla trama del sequel.

In una recente intervista con Deadline, Feige ha parlato del futuro del franchise di Black Panther dopo la morte di Boseman. Pur confermando che il personaggio non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI, Feige ha rivelato che il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

“Gran parte dei fumetti e quel primo film è il mondo di Wakanda. Wakanda è un luogo da esplorare ulteriormente con personaggi e diverse sottoculture. Questo è sempre stato, anche inizialmente, l’obiettivo principale della storia successiva. Non avremo un Chadwick in CG e non sottoporremo T’Challa ad un recasting. Ryan Coogler sta lavorando molto duramente in questo momento sulla sceneggiatura con tutto il rispetto, l’amore e il genio che ha, il che ci dà grande conforto, quindi si è sempre trattato di promuovere la mitologia e l’ispirazione di Wakanda. C’è anche il compito di onorare e rispettare gli apprendimenti e gli insegnamenti in corso che Chad ci ha lasciato.”

Il villain principale di Black Panther 2

A proposito di Black Panther 2, di recente è stato annunciato che l’attore Tenoch Huerta sarebbe in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale. Huerta è noto per il ruolo di Rafale Caro Quintero nella serie Narcos: Mexico; il prossimo anno sarà tra i protagonisti di The Forever Purge, quinto e ultimo capitolo del celebre franchise horror/distopico. Al momento i dettagli sul personaggio che l’attore interpreterà nel sequel di Black Panther non sono stati svelati.

Nicole Kidman e Javier Bardem in trattative per il nuovo film di Aaron Sorkin

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Nicole Kidman e Javier Bardem sono in trattative per interpretare l’iconica coppia di Hollywood, formata da Lucille Ball e Desi Arnaz, nel film Being the Ricardos, che sarà scritto e diretto da Aaron Sorkin. 

Il film si svolgerà durante una settimana di produzione sul set di “I Love Lucy”, a partire da un tavolo di lettura del lunedì fino alle riprese con il pubblico di venerdì. Ball e Arnaz dovranno affrontare sfide che potrebbero porre fine alla loro carriera e al loro matrimonio.

Sorkin ha naturalmente firmato la sceneggiatura, che già dal primo abbozzo di trama indica il classico approccio dello sceneggiatore che si concentra su periodi circoscritti delle biografie che racconta al cinema, per poi spaziare su tutta la vita dei suoi soggetti e restituirne un ritratto sempre interessante. Le date di produzione del film sono ancora in sospeso, dati i ritardi attribuibili al Covid-19.

Kidman ha recentemente recitato nella serie drammatica della HBO The Undoing, al fianco di Hugh Grant. È stata anche protagonista del musical Netflix di Ryan Murphy The Prom. Quest’anno reciterà in Nine Little Strangers di Hulu e in The Northman di Robert Eggers.

Bardem è invece trai protagonisti di Dune, di Denis Villeneuve, uno dei titoli più attesi del 2020 e che non abbiamo ancora visto a causa della Pandemia. Trai futuri impegni di Bardem, anche il live action de La Sirenetta di Disney, in cui interpreterà il Re Tritone.

Sorkin è invece uno dei possibili protagonisti della prossima insolita stagione dei premi con il suo Il Processo ai Chicago 7, uscito su Netflix alla fine del 2020. Considerato il migliore sceneggiatore vivente, Sorkin ha firmato nel corso della sua carriera degli script entrati nella storia del cinema: The Social Network, Moneyball – L’Arte di Vincere, Codice d’Onore. Ha esordito alla regia nel 2017 con Molly’s Game.

Morbius: il film con Jared Leto posticipato di ben 7 mesi

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Morbius: il film con Jared Leto posticipato di ben 7 mesi

Sony Pictures ha deciso di posticipare ancora una volta l’uscita nelle sale di Morbius, l’atteso cinecomic che avrà come protagonista Jared Leto. Dopo il riavvio delle avventure di Spider-Man come parte integrante del MCU, Sony ha deciso di realizzare il proprio universo condiviso, spinta anche dall’enorme successo ottenuto al botteghino da Venom

Uno dei tanti progetti a cui Sony sta attualmente lavorando è proprio Morbius, che vedrà Leto nei panni del celebre vampiro vivente della Marvel. La produzione del film è ufficialmente terminata nel 2019 e, inizialmente, l’uscita nelle sale era prevista per l’estate 2020. Soltanto pochi mesi dopo il lancio del primo trailer, Sony ha dovuto rivedere totalmente i suoi piani, dal momento che la pandemia di Coronavirus ha portato alla chiusura dei cinema. Proprio per questo, la casa di distribuzione e produzione è stata costretta a posticipare il film al 2021.

La nuova data di uscita di Morbius era stata fissata per la prima metà del 2021. Sfortunatamente, nonostante l’arrivo dei primi vaccini, i casi di Covid-19 continuano ad aumentare in tutto il mondo e la speranza che le sale cinematografiche riaprano prima del previsto è una possibilità ancora troppo remota. Ecco perché, a circa due mesi dall’arrivo, Morbius è stato nuovamente posticipato.

Come riportato da Screen Rant, Sony ha annunciato ufficialmente che Morbius non uscirà più il 19 marzo 2021. Lo studio ha deciso di ritardare di ben sette mesi la prossima avventura dei personaggi Marvel al centro dello Spider-Verse. La nuova data di uscita di Morbius è stata ora fissata per il prossimo 8 ottobre. Se questa nuova data resterà valida, il film uscirà nelle sale 15 mesi dopo rispetto alla data di uscita originale.

Tutto quello che sappiamo su Morbius

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Matt SmithTyrese Gibson, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Deadpool 3 sarà vietato ai minori e sarà collegato al MCU

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Deadpool 3 sarà vietato ai minori e sarà collegato al MCU

Adesso è ufficiale: Deadpool 3 sarà vietato ai minori e farà ufficialmente parte del MCU. Il terzo dell’irriverente franchise con protagonista l’attore Ryan Reynolds è atteso dai fan ormai da parecchio tempo. Nonostante il budget ridotto, il primo film ha raccolto enormi consensi e il sequel ha ricevuto la medesima reazione entusiasta. All’inizio, il franchise è stato considerato come parte della continuity dei film degli X-Men sotto l’egida di Fox, narrativamente separati rispetto ai film del MCU di proprietà di Disney.

Tuttavia, quando Disney ha acquisito Fox all’inizio del 2019, il futuro dei film degli X-Men e di Deadpool in particolare è diventato sempre meno chiaro. La Marvel si trova in questo momento a decidere se tenere separate le due continuity o trovare un modo per unirle da un punto di vista narrativo. Quando Disney ha rivelato i piani della Marvel lo scorso dicembre in occasione dell’Investor Day, Deadpool 3 non è stato menzionato in alcun modo, cosa che ha spinto molto fan a credere che i film degli X-Men non sarebbero più stati collegati al MCU. Tuttavia, ora sappiamo finalmente che non sarà così.

In una nuova intervista con Collider, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha confermato che Deadpool 3 farà effettivamente parte del MCU e che il personaggio del Mercenario Chiacchierone esisterà insieme agli Avengers. Tuttavia, questo non significa che il franchise dovrà essere “rimodellato” per un pubblico più giovane: Feige ha anche confermato che Deadpool 3 sarà ancora una volta rivolto ad un pubblico adulto, mantenendo il suo tradizionale rating R. Ad ogni modo, le riprese di Deadpool 3 non inizieranno prima del 2022.

Ricordiamo che Deadpool 3 sarà scritto da nuovo duo di sceneggiatrici, Wendy Molyneux e Lizzie Molyneux-Logelin, che andranno a sostituire gli storici Rhett Reese e Paul Wernick, che avevano firmato sia Deadpool che Deadpool 2 (quest’ultimo co-sceneggiato insieme a Reynolds).

Darren Aronofsky sceglie Brendan Fraser per il suo nuovo film, The Whale

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Darren Aronofsky dirigerà Brendan Fraser in The Whale, film che adatterà la pièce teatrale di Samuel D. Hunter, su un “recluso morbosamente obeso” scrive Variety. La A24 ha acquistato i diritti del film la cui storia è già stata acclamata dalla critica al debutto a Off-Broadway nel 2012, quando vinse sia il Drama Desk che il Lucille Lortel Award per migliore opera teatrale.

La storia è quella di Charlie, un uomo di mezza età di oltre 270 chili che cerca di riconnettersi con la figlia di 17 anni. I due si erano allontanati dopo che Charlie aveva abbandonato la famiglia per stare con il suo amante gay. Alla morte dell’uomo, Charlie ha trasformato il suo dolore in appetito compulsivo.

Aronofsky ha firmato diversi successi in carriera, tra cui si ricordano in particolare Black Swan e Requiem for a Dream, tuttavia Mother!, il suo film più recente, è stato male accolto dal pubblico che ne ha sancito l’insuccesso economico, ma anche la critica è stata divisiva e poco clemente nei suoi confronti.

L’argomento che tratterà The Whale è avvicinabile a quanto Aronofsky ha raccontato in The Wrestler, del 2008, con Mickey Rourke. I due progetti hanno in comune anche il fatto che i protagonisti, Fraser e Rourke, dopo un inizio di carriera promettente, hanno poi passato anni nell’oscurità dell’anonimato. Per Mickey Rourke, il film con Aronofsky fu quello “del ritorno”, chissà che non accada lo stesso a Fraser!

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