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Netflix: 10 titoli claustrofobici per combattere la reclusione

Forse è un genere che non metterà d’accordo tutti, ma è innegabile quanto i film horror forniscano – almeno a chi è in grado di apprezzarli – una sensazione di catarsi. Si tratta di un genere che concede allo spettatore la possibilità di esplorare e di confrontarsi con le sue paure e le sue ansie più profonde, nonostante troppo spesso goda di una “cattiva reputazione”.

Di seguito abbiamo pensato di raccogliere 10 film claustrofobici (perché magari basati sul tema dell’isolamento o perché ambientati all’interno di una singola location) che sono tranquillamente reperibili su Netflix e che, forse, potrebbero aiutarvi a trascorrere meglio queste giornate di reclusione forzata. Dopotutto, quale momento migliore per lasciarsi andare ad un buon film horror e magari riflettere con più attenzione e con i dovuti pesi e misure su quanto stiamo vivendo?

1Madre!

Chiudiamo con uno dei film più controversi degli ultimi anni, Madre! di Darren Aronofsky con Jennifer Lawrence. Destinato a far parlare di sé ancora negli anni a venire (come, del resto, fanno i veri grandi film!), il film racconta della vita privata di un poeta e di quella di sua moglie che va lentamente in pezzi quando una serie di ospiti sconosciuti – a turno – cominciano a fare loro visita e ad invadere la loro casa tranquilla e isolata. Un’opera controversa, disturbante e profondamente inquietante, ricca di riferimenti biblici e filosofici. Un viaggio allucinante e allucinato dal quale farsi travolgere dall’inizio alla fine.

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La Spada nella Roccia, da oggi disponibile su Disney+

la spada nella roccia

Lo scorso 24 marzo, al debutto di Disney+, moltissimi abbonati al servizio di streaming della Casa di Topolino avevano notato l’assenza di uno dei classici d’animazione più amati della produzione disneyana, La Spada nella Roccia.

Da oggi, per fortuna, quella lacuna del catalogo Disney+ è stata colmata e infatti potete godere del film in tutta la sua magica bellezza (qui).

Rispolverate la magia del classico con la bellissima introduzione del film:

La spada nella roccia: recensione

La spada nella roccia (The Sword in the Stone) è un film del 1963 diretto da Wolfgang Reitherman. È un film d’animazione prodotto dalla Walt Disney Productions e uscito negli Stati Uniti il giorno di Natale del 1963, distribuito dalla Buena Vista Distribution. 18° Classico Disney, fu l’ultimo ad uscire prima della morte di Walt Disney ed è stato anche l’ultimo ad essere prodotto tutto sotto la supervisione di quest’ultimo.

Nel 2015 arriva la prima notizia dell’entrata in produzione di un live action del film, mentre nel 2018 la Disney ha annunciato che Juan Carlos Fresnadillo avrebbe diretto il film.

 
 

Solo avrà un sequel? Lo sceneggiatore smentisce

han solo

Uscito nelle sale a maggio del 2018, Solo è stato il secondo spin-off della saga di Star Wars dopo Rogue One. Nonostante la travagliatissima produzione (con Phil Lord e Chris Miller che abbandonarono il progetto durante le riprese e vennero sostituiti in corsa da Ron Howard), all’epoca del suo debutto in sala il film venne accolto abbastanza positivamente dalla critica, nonostante siano in molti a ritenerlo uno dei film minori dell’intero franchise.

Purtroppo, il flop al box office del film ha costretto la Disney e la Lucasfilm a fare un passo indietro e a bloccare la produzione di eventuali altri spin-off, mettondo così la parole fine alla saga antologica di Guerre Stellari dopo appena due episodi. Eppure, nell’ultimo periodo, in seguito al debutto di Disney+, si sono susseguiti una serie di rumor a proposito di un possibile sequel di Solo destinato proprio alla piattaforma di streaming.

Sfortunatamente, ciò non accadrà mai. A confermarlo è stato Joe Kasdan, co-sceneggiatore del film, via Twitter. Un fan ha infatti chiesto al diretto interessato aggiornamenti su un eventuale Solo 2. Questa è stata la risposta di Kasdan:

“Credo che al momento nessuno stia perseguendo un sequel di Solo. A questo punto, sarebbe un progetto davvero difficile da vendere e il catalogo Disney+ è già pieno di tantissimi titoli legati a Star Wars… il mio lavoro sul personaggio è finito da un pezzo, ma sono contento che ci siano persone che vorrebbero ancora vederne su di lui.”

LEGGI ANCHE – Solo: A Star Wars Story: recensione del film di Ron Howard

Diretto da Ron Howard, Solo è interpretato da Alden Ehrenreich, Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover, Thandie Newton, Phoebe Waller-Bridge e Paul Bettany, insieme a Joonas Suotamo che torna a interpretare Chewbacca.

Solo porterà il pubblico a bordo del Millennium Falcon, in una nuova avventura incentrata sulla canaglia più amata della galassia lontana lontana. Attraverso una serie di audaci bravate nel profondo di un mondo criminale oscuro e pericoloso, Han Solo fa amicizia con il suo futuro possente copilota Chewbacca e incontra il famigerato giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che determinerà il futuro di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Scritto da Lawrence Kasdan & Jonathan Kasdan, il film è prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel, mentre Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e Christopher Miller sono i produttori esecutivi.

Fonte: ScreenRant

 
 

Corona Movie: il trailer del primo film sul COVID-19

Promette di essere solo il primo di una lunga serie di film sul COVID-19 e sulla situaizone senza precedenti che il mondo sta vivendo nelle ultime settimane. Ecco il trailer di Corona, il primo film sul coronavirus realizzato da Mostafa Keshvari, regista iraniano al suo secondo lungometraggio.

“L’idea mi è venuta un paio di mesi fa quando stavo leggendo una notizia di una turista cinese aggredita, ero in ascensore e ho pensato di ambientare la storia in un ascensore” ha dichiarato il regista che adesso si trova ad essere il primo arrivato di quella che sicuramente, da qui a diversi mesi, sarà un tema abbondantemente sfruttato da cinema e tv.

La storia è quella di un gruppo di sei persone, condomini, che si allarmano quando, in ascensore con loro, sale una ragazza cinese, recentemente trasferitasi nell’edificio. Il film è stato girato all’inizio della diffusione del virus, per cui si basa principalmente sui pregiudizi che all’inizio circolavano intorno alla trasmissione dello stesso.

La ragazza cinese è quindi vista come una minaccia. E così, come in ogni storia che si rispetti, la vicenda raccontata diventa specchio di un malessere della società, una cartina di tornasole della situazione in cui versa la civiltà.

Il regista commenta: “Il virus non discrimina nessuno, tutti possono essere infettati, non dunque perché noi esseri umani dovremmo discriminare altri esseri umani”.

Corona è ambientato interamente all’interno dell’ascensore ed è realizzato in un unico piano sequenza, una ripresa continuata, quasi una documentazione di tutto ciò che avviene in quello spazio ristretto, con la complicità di paura e razzismo.

Prodotto in Canada, il film è stato girato a Vancouver. Ovviamente, il regista non aveva previsto il lockdown mondiale e sperava solo di far circolare il suo lavoro nel circuito dei festival.

 
 

Justice League #SnyderCut: il trailer onesto si prende gioco del fandom

Justice League

Il celebre canale YouTube Screen Junkies ha realizzato un nuovo trailer onesto che si prende gioco di uno dei film più popolari che nessuno ha ancora avuto modo di vedere: la tanto chiacchierata #SnyderCut di Justice League, il cinecomic diretto da Zack Snyder nel 2017 e di cui – come rivelato dallo stesso regista negli ultimi mesi – esisterebbe una versione che ne rispecchia la sua visione originale.

In occasione del 1° aprile (giorno in cui cade la tradizione del famoso “pesce”), Screen Junkies ha creato un trailer onesto per la #SnyderCut di Justice League che – in sostanza – si prende gioco dei fan e di quanto alte siano le loro aspettative nei confronti di questo “film fantasma” che nessuno ha mai visto. Il trailer si prende gioco della Director’s Cut, presagendo che passerà alla storia come “il più grande film mai realizzato”.

Potete vedere l’esilarante trailer onesto di seguito:

LEGGI ANCHE – Justice League: la Director’s Cut è l’incubo di ogni regista

Nelle ultime settimane sono emersi ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata” di Justice League, con Zack Snyder che ha spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati da varie interferenze con lo studio:

“Partivamo con l’idea che una minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman v Superman […]

Sarebbe stata una lunga storia da raccontaresaremmo finiti in un futuro a distanza dove Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a Bruce…

Fonte: ScreenRant

 
 

Wonder Woman: uno spin-off sulle Amazzoni? Il cast è d’accordo

Wonder Woman

L’uscita di Wonder Woman 1984 è stata di recente posticipata da giugno ad agosto 2020 a causa della pandemia di Covid-19. In attesa di poter finalmente vedere sul grande schermo il sequel diretto ancora una volta da Patty Jenkins, arrivano delle interessanti dichiarazioni su un possibile spin-off dedicato alle Amazzoni da parte dell’attrice Connie Nielsen, che nel primo Wonder Woman aveva interpretato la regina Ippolita.

Intervista da ComingSoon.net, infatti, la Nielsen ha parlato di un potenziale spin-off del franchise dedicato alle Amazzoni, rivelando che non solo lei amerebbe l’idea, ma anche il resto del cast. Alla fine del 2019, in occasione del Comic Con Experience di San Paolo, in Brasile, la regista Patty Jenkins aveva rivelato che lei e la Warner Bros. stavano già pensando ad un possibile film interamente dedicato alle guerriere e alla mitologia di Themyscira. All’epoca la Jenkins disse che il progetto era “ancora tutto da sviluppare.”

Cosa ne pensate? A voi piacerebbe uno spin-off sulle Amazzoni?

LEGGI ANCHE – Wonder Woman 1984: la statua da collezione con la Golden Eagle!

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“ 

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L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

 
 

Edgar Wright annuncia un nuovo progetto cinematografico

edgar wright

Arriva da The Hollywood Reporter la notizia che Edgar Wright dirigerà l’adattamento cinematografico del romanzo Set My Heart to Five di Simon Stephenson. Al momento, però, non è chiaro come si collocherà il progetto all’interno della schedule del regista, già piena di diversi altri titoli in cantiere.

Il romanzo di Stephenson mescola satira, fantascienza, narrativa di formazione e distopia, un mix di generi che si rivelerà sicuramente congeniale allo stile di Wright, come già dimostrato grazie alla Trilogia del Cornetto e a Baby Driver. La storia è ambientata nel 2054 e segue le vicende di un androide di nome Jared, che lavora come dentista. Un giorno Jared scopre i film degli anni ’80 e ’90 e decide di intraprendere una missione speciale: convincere gli umani che a lui e agli altri androidi dovrebbe essere concessa la possibilità di provare dei sentimenti. La missione lo condurrà attraverso un viaggio lungo la costa occidentale degli Stati Uniti con l’obiettivo di incontrare il suo programmatore e scrivere la sceneggiatura di un film che sia in grado di cambiare il mondo.

Lo stesso Simon Stephenson sarà coinvolto nell’adattamento cinematografico in qualità di sceneggiatore. La Working Title si occuperà della produzione, mentre la distribuzione è stata affidata alla Focus Features, divisione della Universal Pictures.

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Per quanto riguarda Last Night in Soho, il nuovo film di Edgar Wright al quale il regista sta attualmente lavorando, la pellicola dovrebbe arrivare nelle sale americane il prossimo 8 ottobre (ma al momento l’attuale situazione relativa alla pandemia di Covid-19 potrebbe far slittare l’uscita).

Nel cast del film figurano Anya Taylor-Joy, Terence Stamp, Diana Rigg, Matt Smith e Thomasin McKenzie. Il regista britannico ha definito il film come un thriller che si ispira alle atmosfere di A Venezia… un dicembre rosso shocking (Don’t Look Now) di Nicolas Roeg e Repulsione di Roman Polanski.

Tra i prossimi progetti di Wright figura anche un documentario sulla rock band Sparks, di cui il regista ha già raccolto del materiale e filmato il concerto al O2 Forum Kentish Town di Londra a Maggio 2018.

 
 

Scarlett Johansson e il primo costume test per Vedova Nera

Scarlett Johansson tornerà a vestire i panni di Natasha Romanoff nel prossimo film dei Marvel Studios, l’attesissimo Black Widow che purtroppo è stato posticipato a data da destinarsi a causa della pandemia di Covid-19 (sarebbe dovuto arrivare nelle sale americane il 1 maggio).

Come sappiamo, l’attrice candidata all’Oscar per Storia di un matrimonio e JoJo Rabbit ha fatto il suo debutto nei panni dell’eroina in Iron Man 2 del 2010. Adesso, grazie a Christopher Marc di HNE, abbiamo la possibilità di dare uno sguardo al primissimo costume test della Johansson nei panni di Vedova Nera per il film di Jon Favreau.

Nell’immagine, il costume sembra essere praticamente identico a quello che abbiamo visto nel film, anche se forse è un tantino più aderente sulle spalle. La differenza più grande è rappresentata ovviamente dai capelli di Scarlett, poiché l’attrice nel film ha sfoggiato una parrucca riccia.

Potete vedere la foto di seguito:

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La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

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Carey Mulligan: 10 cose che non sai sull’attrice

Carey Mulligan film

L’attrice Carey Mulligan vanta una filmografia composta ancora da pochi titoli, ma questi sono tutti grandi successi di critica e di pubblico. Grazie alla sua collaborazione con autori e attori rinomati, la Mulligan ha così avuto modo di maturare e affermarsi, ottenendo numerosi riconoscimenti di prestigio e venendo indicata come una delle interpreti più promettenti della sua generazione. Ecco 10 cose che non sai di Carey Mulligan.

2Parte delle cose che non sai sull’attrice

Carey Mulligan Il grande Gatsby

Carey Mulligan in Il Grande Gatsby

5. Ha saputo di aver vinto il ruolo mentre era ad un party. Nel 2013 l’attrice aveva già ottenuto una grande visibilità, ma fu probabilmente il ruolo di Daisy nel film Il grande Gatsby a farla conoscere ad un pubblico più vasto. L’attrice fu informata dal regista Baz Luhrmann di aver ottenuto la parte mentre era ad un importante evento di gala. Per la gioia iniziò a piangere, facendo preoccupare le celebrità che le stavano intorno.

4. Non è soddisfatta della sua interpretazione. L’attrice ha ammesso di non essere una fan della propria recitazione per questo film. Affermò infatti di essersi sentita sopraffatta dall’imponenza del progetto, e per questo per gli anni successivi decise di dedicarsi solo a progetti di più piccola natura, dove fosse possibile concentrarsi maggiormente su quanto si svolgeva.

Carey Mulligan in Suffragette

3. Non si è lavata i capelli per settimane. Nel film Suffragette, la Mulligan interpreta una delle donne che nella Londra del 1912 diedero vita al movimento che richiedeva il diritto di voto per le donne. Per calarsi meglio nel personaggio, e rappresentare la malsana condizione delle donne dell’epoca, l’attrice decise di non lavarsi i capelli per diverse settimane, così come di non ricorrere ad alcun tipo di trucco, per rendere il suo personaggio più realistico.

2. Ha apprezzato la presenza di una sua co-protagonista. Nel film l’attrice recita accanto ad Helena Bonham Carter. Quest’ultima era solita dar vita a numerose situazioni comiche, molte delle quali spesso comportarono l’interruzione delle riprese. La Mulligan affermò che la presenza della Carter si rivelò fondamentale per spezzare il velo di serietà che si era instaurato durante il set.

Carey Mulligan: età e altezza

1. Carey Mulligan è nata a Londra, Inghilterra, il 28 maggio 1985. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

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Garrett Hedlund: 10 cose che non sai sull’attore

Garrett Hedlund film

Tra gli attori della sua generazione più interessanti a livello artistico, Garrett Hedlund ha negli anni accresciuto la propria fama partecipando a film mainstream e ad importanti opere d’autore. Si è così affermato come attore completo, capace di ricoprire ruoli ben diversi l’uno dall’altro. Negli ultimi anni ha poi consolidato il proprio talento costruendo una filmografia di tutto rispetto. Ecco 10 cose che non sai di Garrett Hedlund.

2Parte delle cose che non sai sull’attore

Garrett Hedlund Unbroken

Garrett Hedlund in Unbroken

5. Ha letto un prezioso diario per prepararsi al ruolo. Per interpretare il ruolo di John Fitzgerald, uno dei protagonisti del film Unbroken, tratto ad una storia vera, l’attore si è preparato leggendo articoli e libri a riguardo. In particolare, ha avuto modo di consultare il diario personale del vero Fitzgerald, dove egli annotava le proprie imprese e i propri pensieri. Per Hedlund questo è stato fonte di grande aiuto per l’immedesimazione nel personaggio.

4. Ha apprezzato molto il lavoro svolto dalla regista. Unbroken segna il ritorno alla regia per Angelina Jolie, con la quale l’attore ha dichiarato di aver lavorato bene come poche altre volte nella sua carriera. In particolare, è rimasto affascinato dalla grande disponibilità della Jolie ad accogliere suggerimenti e idee da parte degli attori, rendendo il set un posto decisamente accogliente.

Garrett Hedlund è Patroclo in Troy

3. È stato il suo primo ruolo da attore. Esattamente un mese dopo essersi trasferito a Los Angeles per inseguire il proprio desiderio di diventare un attore, Hedlund viene scelto per il ruolo di Patroclo nel film Troy. Per l’attore si è trattato di una grande occasione, poiché pur ricoprendo un personaggio secondario ha avuto modo di sfoggiare buone doti da interprete.

2. Ha messo su massa muscolare. Per ricoprire il ruolo del guerriero Patroclo, l’attore si è dovuto sottoporre ad un duro allenamento che lo ha portato a guadagnare ben 13 chili di muscoli. Ciò era strettamente necessario in un film che faceva della prestanza fisica uno dei suoi punti chiave.

Garrett Hedlund: età e altezza

1. Garrett Hedlund è nato a Roseau, in Minnesota, Stati Uniti, il 3 settembre 1984. L’attore è alto complessivamente 186 centimetri.

Fonte: IMDb

 

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Jurassic World: Dominion, Colin Trevorrow continua a lavorare al film

Jurassic World: Dominion

La produzione di Jurassic World: Dominion era partita ufficialmente lo scorso 25 febbraio, ma dopo poche settimane le riprese sono state sospese a causa dell’emergenza Coronavirus. Al momento non sappiamo quando il regista Colin Trevorrow e il cast torneranno sul set; sappiamo però che i lavori sul film non si sono interrotti.

Come mostrato proprio da Trevorrow attraverso il suo account Instagram, i lavori su Jurassic World: Dominion continuano: il regista, infatti, ha postato un’immagine che lo ritrae intento a lavorare sul materiale girato fino ad ora direttamente dalla sua abitazione. La pandemia di Covid-19 ha spinto anche l’industria cinematografica ad adottare – laddove possibile – delle misure precauzionali per cercare di arginare i contagi: proprio per questo, diversi registi e e tecnici dell’industria sono attualmente al lavoro sui propri progetti da remoto.

Potete vedere il post condiviso da Colin Trevorrow di seguito:

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Jurassic World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson Omar SyLaura Dern Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Alla regia torna Colin Trevorrow, che ha pubblicato il cortometraggio Battle at Big Rock, i cui eventi sono ambientati un anno dopo Jurassic World: Il Regno Distrutto mostrando i dinosauri che vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi ricordiamo che Jurassic World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno 2021.

Fonte: ScreenRant

 
 

Star Wars IX: Chris Terrio sulle varie riscritture della sceneggiatura

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker ha chiuso ufficialmente la Saga degli Skywalker iniziata nel lontano 1977 con Una Nuova Speranza, ma è anche il film che ha chiuso una trilogia tanto amata quanto discussa, che ha letteralmente diviso in due il fandom del popolare franchise.

Sappiamo quanto il film di J.J. Abrams abbia lasciato parecchie domande nello spettatore, domande che hanno trovato risposta grazie al romanzo basato sul film e pubblicato negli Stati Uniti lo scorso marzo. Di recente, grazie ad un articolo di Business Insider, è stato reso noto un estratto dal libro “The Art of Star Wars: The Rise of Skywalker” in cui il co-sceneggiatore del film Chris Terrio parla del processo di scrittura di Episodio IX, a sostegno di quanto la lavorazione del film sia stata travagliata.

Potete leggere la traduzione dell’estratto di seguito:

“Non ho mai riscritto un film così tante volte come L’Ascesa di Skywalker. Era come una marea. Ogni mattina avevamo una nuova sceneggiatura. Continuavamo ad impegnarci e impegnarci ancora, pensando ogni volta che non andasse abbastanza bene. Non andava mai abbastanza bene. Il team produttivo era così bravo che riusciva sempre ad adattarsi. Modificavamo sempre tutto in corso d’opera: provavamo nuove cose, alcune non andavano bene e altre erano alquanto ambiziose. Alcune cose lo erano davvero troppo. Altre cose erano troppo complicate e altre troppo semplici. Altre cose troppo nostalgiche, altre troppo innovative o troppo strane. Cercavamo di trovare il giusto equilibrio.”

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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

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Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

 
 

Venom 2: il primo trailer è in arrivo?

Venom 2

Nella giornata di ieri abbiamo appreso che la Sony Pictures – a causa dell’emergenza Covid-19 – ha deciso di apportare una serie di modifiche al calendario delle sue uscite cinematografiche. A slittare di un anno sono stati anche film come Morbius e Ghostbusters: Legacy, entrambi attesi nelle sale per il prossimo luglio.

Pare però che a non subire alcun tipo di stillamento – almeno per il momento – sia stato Venom 2, l’attesissimo sequel del film con Tom Hardy: sembra infatti che il cinecomic sia ancora legato alla sua release originale, fissata per il prossimo 2 ottobre. Ma non è tutto: come leggiamo su Deadline, pare che il primo trailer ufficiale sia in dirittura d’arrivo, e che potrebbe fare il suo debutto nei prossimi giorni.

Quanto aspettate Venom 2

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Come già annunciato dal finale del precedente capitolo, in Venom 2 assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man. Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Woody Harrelson (Zombieland: Doppio colpo) nei panni di Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham.

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Nel frattempo è stato ufficializzato anche il nome di Robert Richardson in qualità di direttore della fotografia. “Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà con la collaborazione tra Sony e Marvel.”

Vi ricordiamo che Tom Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.

 
 

Sky Cinema: dal 4 aprile, per un mese, due nuovi canali gratuiti

sky cinema

Proseguono le iniziative Sky per l’emergenza Covid-19. Per contrastare il diffondersi del Coronavirus siamo chiamati a stare ancora a casa, e Sky vuole continuare ad essere vicina ai suoi abbonati in questo momento di difficoltà.

Per questo dal 4 al 30 aprile Sky accenderà due nuovi canali Cinema per tutti gli abbonati satellite, fibra e digitale terrestre, senza costi aggiuntivi. Il canale Sky Cinema #IoRestoACasa 1 (numero 310 di Sky, numero 471 sul digitale terrestre) sarà dedicato all’entertainment per tutta la famiglia con i film più recenti, i grandi cult del passato e prime visioni tra cui Il giorno più bello del mondo di e con Alessandro Siani e Mio fratello rincorre i dinosauri con Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese. Sarà inoltre l’occasione per rivedere alcuni classici con l’indimenticabile Alberto Sordi, nell’anno del centenario della nascita, ma anche iconiche commedie come Se scappi, ti sposo con Julia Roberts e Richard Gere.
Sky Cinema #IoRestoACasa 2 (numero 311 di Sky, numero 473 sul digitale terrestre) è il canale dell’adrenalina e delle emozioni forti, che propone prime TV come Rambo – Last Blood, ovvero il ritorno di Sylvester Stallone con il suo indimenticabile personaggio, classici intramontabili come la Trilogia del dollaro di Sergio Leone e grandi film italiani come Il primo re di Matteo Rovere, Il traditore di Marco Bellocchio e Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti.
I due canali saranno disponibili anche sull’app Sky Go per guardarli su smartphone, tablet e PC, e un’ampia selezione dei loro contenuti sarà fruibile anche on demand.

Inoltre, per il mese di aprile, agli abbonati che hanno già tutti i pacchetti Sky saranno offerti, ogni settimana, alcuni film su Primafila. Dopo il grande successo de L’Immortale questa settimana i film disponibili saranno tre: Cena con delitto: Knives Out, Godzilla II King of The Monsters e, per i bambini, Il piccolo Yeti.

Rimarrà infine aperta per tutto il mese di aprile la visione senza costi aggiuntivi dei canali Sport e di quelli del pacchetto Famiglia per gli abbonati satellite e fibra che non hanno sottoscritto l’abbonamento ai due pacchetti.
Queste nuove iniziative si aggiungono a quelle già avviate da Sky per l’emergenza Covid-19 nelle scorse settimane tra cui l’apertura di una selezione delle produzioni di Sky Arte in streaming gratuito per tutti sul sito, con il meglio dei programmi sul patrimonio artistico e culturale italiano, e il lancio di una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi SKY#IoRestoACasa a sostegno della Protezione Civile per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario e strumenti di ventilazione. La donazione può essere effettuata direttamente sul Conto Corrente n. 66387 (IBAN IT84Z0306905020100000066387) aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato, intestato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione Civile, con la causale SKY IoRestoACasa Covid 19.

 
 

Harry Potter e il Principe Mezzosangue: 10 cose che il film cambia dal libro

Harry Potter e il principe mezzosangue

Harry Potter e il Principe Mezzosangue è il sesto film della serie e rappresenta anche l’ultimo anno che il protagonista passa a scuola. Dalle dichiarazioni di J.K. Rowling, sappiamo che alla fine della guerra, sia Harry che Ron non completeranno mai gli studi, mentre Hermione è l’unica che torna a Hogwarts per il suo sesto anno di scuola.

Durante il suo sesto anno a scuola, Harry si confronta con il misterioso principe Mezzosangue, che dà il titolo al film (e al libro). Ma in che modo la storia è stata portata sullo schermo? Come è stato adattato il film a partire dalle pagine della Rowling?

Ecco 10 dettagli di Harry Potter e il Principe Mezzosangue che il film cambia rispetto al libro.

1Il funerale di Silente

La Warner Bros ha deciso di non includere il funerale di Albus Silente nel montaggio finale del film Il Principe Mezzosangue, credendo che sarebbe andato contro il tono del film. Ma ci sarebbe piaciuto vederlo.

Sarebbe stato un momento toccante e un’opportunità per molti, tra spettatori, lettori e personaggi stessi di dire addio al preside di Hogwarts. Sarebbe stato anche un piccolo omaggio all’intera saga prima della fine, visto che nel libro, il funerale è affollatissimo di persone incontrate nel corso dell’intera saga e sarebbe stato un bel modo di fare una specie di re-cap prima degli ultimi capitoli.

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Tornare a vincere con Ben Affleck dal 23 Aprile in digitale

ritornare a vincere film 2020

Tornare a vincere, il film di Gavin O’Connor con protagonista il premio Oscar Ben Affleck, a partire dal 23 aprile sarà disponibile per l’acquisto e il noleggio in digitale (anche in 4K UHD) su Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV, e per il noleggio su Sky Primafila, Infinity e VVVVID.

Una volta Jack Cunningham (Ben Affleck) aveva una vita piena di promesse. Al liceo era un fenomeno della pallacanestro con in mano una borsa di studio universitaria, quando improvvisamente, per motivi sconosciuti, decise di allontanarsi dal mondo del basket, riunciando al proprio brillante futuro. Anni più tardi, Jack si trova ad un passo dalla rovina, scatenata da una perdita inenarrabile, annegando nell’alcolismo che gli era già costato un matrimonio e qualunque altra speranza di vita migliore.

Quando gli viene offerta la possibilità di allenare la squadra di pallacanestro del suo vecchio liceo, lontana dagli anni gloriosi di un tempo, accetta con riluttanza, sorprendendo soltanto lui stesso. Quando i ragazzi iniziano a comportarsi da squadra e conseguentemente a vincere, Jack crede di aver finalmente trovato una ragione per cui combattere i demoni che lo hanno portato vicino alla rovina. Ma basterà questo a riempire i suoi vuoti, a curare le profonde ferite del suo passato e a condurlo sulla strada della redenzione?

 
 

La casa di carta 4: la recensione della serie Netflix

La casa di carta stagione 4 recensione serie tv

Dopo averci introdotti nella Banca di Spagna, e averci lasciato con il fiato sospeso per mesi, Il professore e la sua ormai mitica squadra sono pronti a ripartire lì dove li avevamo lasciati. Arriva infatti dal 3 aprile su Netflix la quarta stagione de La casa di carta, l’ormai popolarissima serie spagnola. Più che di una quarta stagione è in realtà più corretto parlare di una quarta parte del racconto, pensato in sé come flusso unico e inseparabile. Si ritrovano infatti sin da subito tutte le caratteristiche che hanno reso particolarmente accattivante la storia dell’ingegnoso gruppo di criminali, dall’azione ai limiti del realistico sino alla costruzione di personaggi complessi, i cui rapporti l’uno con l’altro sono sempre in equilibrio precario. Ed è proprio su questo secondo aspetto che gli sceneggiatori puntano per i nuovi episodi.

La terza parte della serie si concludeva con evoluzioni impreviste nella rapina alla Banca di Spagna. Il gruppo sembra sfaldarsi dall’interno, mentre il Professore, (Alvaro Morte) ascolta impotente l’uccisione dell’amata Lisbona (Itziar Ituño). La situazione è critica come non mai, e più scorre il tempo più sembrano aumentare i problemi per la squadra di criminali vestiti di rosso. E quando tutto sembrava non poter andare peggio, ecco che proprio dall’interno della Banca in cui sono rinchiusi si genera il nemico più temibile che il gruppo abbia mai dovuto affrontare. Un nemico che renderà sempre più concreta la paura della morte.

La casa di carta 4: l’amore e la morte

Su questi due elementi si basa ora più che mai il racconto. Amore e morte, ed ogni personaggio ne farà esperienza in modi inaspettati. Il ritmo della serie sembra rallentare, come a sottolineare la situazione di tregua temporanea generatasi tra il gruppo capitanato dal Professore e la polizia. Una tregua che permette così di spostare l’attenzione sui personaggi, che costretti ad una convivenza forzata iniziano inevitabilmente a svelare le proprie personalità, compresi i desideri e le paure. Si ha la sensazione che tutti i rapporti costruiti sin dall’inizio della serie fossero pensati per arrivare a questo preciso punto, dove alcune cose cambieranno per sempre.

Le coppie composte da Tokyo (Úrsula Corberó) e Rio (Miguel Herrán), e da Denver (Jaime Lorente) e Stoccolma (Esther Acebo), arriveranno ora al loro momento di maggior crisi. Attraverso questo i personaggi si troveranno di fronte ad un’evoluzione necessaria, tanto per sé stessi quanto per la persona amata. Ma proprio perché colti nel pieno di questo processo risulteranno particolarmente vulnerabili, inclini anche all’errore più banale. Ciò che però i primi episodi della quarta parte mettono subito in chiaro è che anche il minimo errore può essere fatale.

Se dunque fino ad ora si era puntato sull’azione e sull’esplosività degli eventi, è giunto ora il momento di un maggior studio dell’introspezione dei personaggi. Questa attenzione nei loro confronti porta ad emergere il carattere da “telenovelas” che è sempre stato latente nella serie, e che trova ora il proprio momento di protagonismo. Lo si ritrova nel modo marcato in cui vengono trattate le relazioni dei personaggi, nei loro dialoghi composti di assoluti, nell’esasperazione di determinate emozioni e stati d’animo. Con un po’ di pazienza, questo aspetto risulterà tuttavia meno indigesto anche per coloro che difficilmente dialogano con tale genere.

La casa di carta

La casa di carta 4: la recensione

La strada intrapresa dagli sceneggiatori e dall’ideatore Álex Pina non esclude però la sana azione che è elemento imprescindibile della serie e del suo genere di riferimento, l’heist movie. Grazie all’introduzione di un nuovo personaggio, che diventa ben presto il villain del momento, si genereranno infatti sequenze altamente dinamiche ed esplosive, rese tali anche da un montaggio alternato che tramite flashback riporta indietro nel passato, mostrando tanto la costruzione del piano per la rapina quanto le origini di quello che è ora il nemico mortale del gruppo.

Si scatena così quella tensione che ha da sempre spinto nel voler continuare la visione, nell’impazienza di sapere cosa ancora succederà, come evolverà la situazione, come si comporteranno i personaggi. Ogni episodio termina infatti con un gancio molto forte al successivo, rendendo difficile rinunciare all’ormai noto binge watching. Questa formula, in realtà, potrebbe sul lungo periodo stancare o perdere la forza iniziale. Ecco perché concentrarsi ancor di più sui personaggi, portare il pubblico a nutrire ancor più empatia nei loro confronti, è un buon modo per generare l’impazienza di iniziare subito l’episodio seguente.

La casa di carta 4 tenta dunque di rinnovarsi rimanendo la stessa. Si pone in equilibrio tra l’azione e i personaggi, tra l’amore e la morte, riuscendo a regalare, almeno dagli episodi potuti vedere in anteprima (i primi 5 di 8), una nuova stagione degna delle precedenti. Diversa, certamente, dimostrando di saper aggiustare il tiro su quanto non aveva funzionato nella terza. La natura irrealistica di determinate situazioni può infatti talvolta compromettere la visione, ecco perché spostare l’attenzione sui personaggi è per ora una gradita soluzione.

 
 

Star Wars: Il Risveglio della Forza, 10 easter egg che non avevi notato

Star Wars il Risveglio della Forza

Quando la Disney ha acquistato la Lucasfilm per molti, molti miliardi di dollari nel 2012, era praticamente scritto che avremmo visto alcuni nuovi ingressi nel franchise di Star Wars. Una nuova trilogia era praticamente tutto ciò che i fan avrebbero potuto sperare, anche se alla fine non ha fatto altro che dividere il pensiero degli amanti della saga ambientata nella Galassia lontana, lontana…

Il Risveglio della Forza, diretto da J.J. Abrams, era pieno zeppo di fan service, e in molti lo hanno “accusato” di aver semplicemente “rimpastato” la struttura narrativa di Una Nuova Speranza. Al di là dei punti di vista di ognuno, ecco 10 easter egg presenti in Episodio VII di cui forse non eri a conoscenza:

1Il Wilhelm Scream

Oltre alla presenza e all’influenza dell’Imperatore Palpatine, c’è una cosa che collega tutti i film della saga di Star Wars: il Wilhelm Scream, un effetto sonoro cinematografico costituito da un acuto urlo di una persona che viene colpita o uccisa da qualcosa. L’effetto è apparso per la prima volta al cinema nel 1953, quando un personaggio chiamato Soldato Wilhelm ha urlato in L’indiana bianca. Ne Il Risveglio della Forza, può essere ascoltato all’inizio quando un Soldato del Primo Ordine viene ucciso da un laser proprio mentre Finn e Poe gli passano davanti. Sembra sempre un effetto leggermente fuori posto, ma non sarebbe Star Wars senza di esso…

Fonte: ScreenRant

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Michael Bay firma un accordo con Sony per film e serie tv originali

Michael Bay
Michael Bay sl set di Transfomers © Paramount

Michael Bay ha stretto un accordo con la Sony Pictures. Il regista di Armageddon, Pearl Harbor e della saga di Transformers ha accettato di produrre film e serie tv originali attraverso la sua società di produzione.

Il regista e la Sony Pictures hanno una lunga storia di collaborazione alle spalle, che risale al suo debutto dietro la macchina da presa con Bad Boys, trasformatosi in un franchise che ha dato vita a ben due sequel (l’ultimo, Bad Boys for Life, è uscito lo scorso febbraio). Una collaborazione pluridecennale che ha permesso a Bay di sottoscrivere un accordo pluriennale con la Sony attraverso la sua società di produzione, la Bay Films.

Michael Bay firma un accordo con Sony per film e serie tv originali

Michael Bay è reduce dal successo del film targato Netflix 6 Underground, uno dei titoli più visti dello scorso anno sulla popolare piattaforma di streaming. Il suo prossimo progetto cinematografico – per Sony Pictures, appunto – sarà un dramma dal titolo Black Five: Bay figurerà come regista, mentre Ehren Kruger (Top Gun: Maverick) è stato incaricato di firmare la sceneggiatura.

Benché per ora cast e trama non siano stati rivelati, una prima descrizione del film riporta che sarà ricco d’azione, il che è una costante nella filmografia di Bay. Lo stesso regista americano avrà anche il ruolo di produttore insieme al socio Erwin Stoff, con cui ha già collaborato per 13 Hours.

Fonte: ScreenRant

 
 

Iron Man 3: i piani originali per il personaggio di Rebecca Hall

iron man 3

Durante una recente intervista con Collider, Rebecca Hall è tornata a parlare di Iron Man 3, il terzo capitolo dedicato all’avventure dell’eroe del MCU con protagonista Robert Downey Jr., in cui l’attrice ha interpretato il ruolo di Maya Hansen, la scienziata inventrice di Extremis, un siero sperimentale rigenerante capace di guarire da lesioni invalidanti.

L’attrice ha rivelato che, in origine, i piani relativi al suo personaggio erano molto diversi: “Maya doveva essere una specie di… adesso non riesco a ricordare con esattezza. Nella prima sceneggiatura che ho letto, era nel film fino alla fine e, per farla breve, utilizzava quel siero speciale – o qualunque cosa fosse – e salvava la situazione compiendo questa sorta di atto di martirio. La visione che avevi di lei cambiava perché sì, era cattiva, ma alla fine capivi che cercava anche di diventare buona. Era una parte decisamente migliore di ciò che avete visto nella versione finale del film.”

LEGGI ANCHE – Iron Man 3: Rebecca Hall conferma che il ruolo del villain donna è stato tagliato

Iron Man 3 è un film del 2013 diretto da Shane Black, basato sull’omonimo personaggio dei fumetti Marvel Comics.

È il sequel di Iron Man 2 (2010) e il settimo film del Marvel Cinematic Universe. La sceneggiatura del film, scritta da Shane Black e Drew Pearce, è ispirata alla storia Extremis scritta da Warren Ellis. Il film è interpretato da Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Don Cheadle, Guy Pearce e Ben Kingsley.

Nel film Tony Stark deve combattere contro un disturbo post traumatico da stress causato dall’invasione dei Chitauri e al tempo stesso difendersi da un nuovo nemico, il Mandarino, che minaccia di distruggere la sua vita e gli Stati Uniti in generale.

È il primo film prodotto dai Marvel Studios a essere distribuito dopo il crossover del 2012 The Avengers e il primo della cosiddetta Fase Due del Marvel Cinematic Universe, che porta al film Avengers: Age of Ultron nel 2015.

 
 

Black Adam può battere la Justice League secondo Dwayne Johnson

Dwayne Johnson pensa che Black Adam potrebbe sconfiggere la Justice League. Sappiamo quanto il cinecomic DC sia un progetto al quale “The Rock” tiene particolarmente, e in una recente diretta su Instagram, l’attore – oltre ad aver rivelato che un sequel di Hobbs and Shaw è ufficialmente in sviluppo – ha anche dichiarato che l’antieroe che interpreterà può tranquillamente battere la Justice Leauge: “Che possibilità ha la Justice League contro un tipo arrabbiato come Black Adam? Nessuna!”, ha ammesso divertito l’attore.

Sempre nel corso della medesima diretta, Dwayne Johnson ha anche rivelato che le riprese del film potrebbe non partire più a luglio, e che potrebbero subire gli effetti dell’attuale pandemia di Covid-19, quindi essere rimandate. Queste le sue dichiarazioni in merito:

“Tra le altre cose, sono molto eccitato per Black Adam: mi sono allenato molto duramente per questo ruolo, davvero tanto. Avremmo dovuto iniziare le riprese in estate, a luglio, ma vedremo. Non sono del tutto sicuro che succederà, cioè se inizieremo davvero a girare a luglio. Tutto andrà nel modo in cui deve andare.”

LEGGI ANCHE – Black Adam cambierà la gerarchia del potere nell’Universo DC, parola di Dwayne Johnson

Black Adam, affidato alla regia di Jaume Collet-Serra (Run all night, The Shallows), arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021, con le riprese che partiranno a Luglio 2020, come confermato nei mesi scorsi dallo stesso Johnson. Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. E come annunciato nei mesi scorsi, i piani per portare al cinema uno standalone con Dwayne Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni Duemila.

“Questo progetto ha comportato dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black Adam.” aveva raccontato l’attore in un video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un anno e non potrei essere più eccitato all’idea“.

Fonte: ScreenRant, ScreenRant

 
 

Star Wars IX: ecco come Rey sapeva della Guarigione di Forza

Star Wars: L'Ascesa di Skywalker

Il romanzo basato su Star Wars: L’Ascesa di Skywalker continua a fornire ai fan dettagli che sono stati omessi dal film di J.J. Abrams e che hanno lasciato nello spettatore più domande che risposte. Di recente, grazie ad un report di ScreenRant, è stato spiegato come Rey era a conoscenza del potere curativo della Forza quando nessun altro Jedi, in passato, lo era mai stato.

Nel corso della trilogia sequel, i fan hanno assistito ad una serie di nuovi poteri della Forza, tra cui la possibilità di congelare un fulmine a mezz’aria, le famose connessioni di Rey e Kylo Ren, e le proiezioni astrali di Luke Skywalker attraverso la Galassia. Ne L’Ascesa di Skywalker, è stato ancora di più evidenziato come Rey e Kylo siano capaci di trasferire oggetti fisici tra loro proprio grazie alla Forza e alla loro connessione.

Nel capitolo finale della Saga degli Skywalker, però, abbiamo anche visto per la prima volta come la Forza nasconda in sé anche un potere curativo (nonostante ciò fosse stato mostrato in precedenza già in un episodio di The Mandalorian, prima che Episodio IX arrivasse nelle sale). Rey lo usa in due momenti distinti del film: per curare un serpente su Pasaana e, di nuovo, a seguito del duello con le spada laser con Kylo su Kef Bir.

Mentre questo potere ha ampliato ancora di più le sconfinate capacità della Forza, la sua introduzione cinematografica ha lasciato gli spettatori con più di una domanda: come ha imparato Rey a curare tramite la Forza? Perché la Guarigione di Forza non era presente in nessuno dei film precedenti? Per fortuna, il romanzo basato su L’Ascesa di Skywalker è in grado di fornirci una risposta esaustiva.

Nel romanzo, durante la scena in cui Rey cura il serpente, viene rivelato che ha letto di quel potere della Forza negli antichi testi Jedi che ha preso dal tempio di Ahch-To (sempre grazie a quei testi è anche riuscita a riparare il cristallo Kyber nella spada laser di Luke Skywalker).

Nel romanzo scritto da Rae Carson si legger: “Ma ciò richiederebbe una tecnica diversa, qualcosa che aveva imparato dai testi Jedi quando stava riparando il cristallo kyber di Luke. Questa volta, avrebbe dato.”

LEGGI ANCHE – Star Wars IX: il finale con i Fantasmi di Forza di Kylo e Anakin

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

CORRELATE: 

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

 
 

Jason Sudeikis: 10 cose che non sai sull’attore

Jason Sudeikis film

Volto popolare della televisione, ma anche del cinema, statunitense, l’attore Jason Sudeikis si è negli anni costruito una buona fama affermandosi come personalità poliedrica. Sudeikis spazia infatti dalla recitazione, al doppiaggio alla scrittura. Nella sua carriera si annoverano titoli campioni d’incasso e celebri commedie. Ecco 10 cose che non sai di Jason Sudeikis.

2Parte delle cose che non sai sull’attore

Jason Sudeikis The Mandalorian

Jason Sudeikis e Baby Yoda

5. Il suo cameo ha anche fatto infuriare il Web. Sempre all’interno della comparsata che l’attore compie all’interno dell’ottavo episodio, il suo personaggio finisce con il prendersela fisicamente con il piccolo Baby Yoda, personaggio amatissimo dai fan. Proprio tale violenza è stata al centro di ironici commenti di guerra nello stormtrooper reo di aver aggredito il piccolo alieno verde.

4. L’evento è stato aggiunto alla sua pagina Wikipedia. In seguito a tale aggressione, un anonimo utente ha aggiunto alla pagina Wikipedia dell’attore la seguente dicitura: “Nel 2019, Sudeikis ha ottenuto un ruolo di breve durata in The Mandalorian della Disney, come soldato Speeder Bike. Il suo personaggio ha rapidamente guadagnato l’infamia sui social media per aver colpito ripetutamente un personaggio preferito dai fan nell’ultimo episodio di la serie.” Quest’ultima affermazione è poi stata rimossa.

Jason Sudeikis e il Saturday Night Live

3. È celebre per le sue imitazioni. A partire dal 2005 l’attore è membro del cast del Saturday Night Live, popolarissimo show televisivo. Qui ha potuto costruire la propria carriera d’interprete dando vita ad apprezzate imitazioni di personaggi famosi, come Joe Biden, George W. Bush, Jon Bon Jovi, Simon Cowell e Ricky Gervays. Ha inoltre portato in scena personaggio come Il Diavolo, il giudice della Maine Justice e l’ufficiale Sikorsky.

Jason Sudeikis in Come ammazzare il capo 2

2. Aveva avuto un’idea per un crossover. Nella realizzazione del film Come ammazzare il capo 2, l’attore aveva ipotizzato di far incontrare i tre protagonisti con il trio di Una notte da leoni. Tale idea fu tuttavia scartata, temendo che questa avrebbe potuto distrarre inutilmente gli spettatori dalla storia su cui invece il film si concentrava.

Jason Sudeikis: età e altezza

1. Jason Sudeikis è nato a Fairfax, in Virginia, Stati Uniti, il 18 settembre 1975. L’attore è alto complessivamente 184 centimetri.

Fonte: IMDb

 

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Suicide Squad: David Ayer chiarisce un curioso dettaglio sul Joker

suicide squad

Una delle scene più sinistre (e probabilmente anche iconiche) di Suicide Squad con protagonista il Joker di Jared Leto, in realtà, nasconde un significato molto meno “dark” di quanto si possa credere. Questo è quello che ha rivelato il regista David Ayer, di recente, attraverso il suo account Twitter.

In Suicide Squad, c’è una scena in cui il Joker, steso sul pavimento, appare circondato da coltelli, pistole e altre tipologie di armi, che insieme formano una sorta di cerchio perfetto. I fan più attenti hanno notato che nella scena sono presenti anche delle tutine da neonato: così, hanno chiesto ad Ayer se la cosa possa in qualche modo significare che il Clown Principe del Crimine abbia ucciso dei bambini.

La risposta del regista è stata la seguente: “No, si tratta di qualcosa di molto più ‘innocente’. Harley voleva una famiglia normale con Joker, e vedeva anche dei figli nei suoi sogni. Ho pensato che probabilmente avrebbe assillato Mr. J in merito al fatto di avere dei bambini. Così è andato da Mr. Frost a fare compere di tutine. Il cerchio rappresenta il modo in cui lui vede Harley.”

Potete leggere la risposta originale di seguito:

LEGGI ANCHE – Suicide Squad: il costume alternativo di Harley Quinn

A proposito di Suicide Squad, David Ayer ha rivelato di recente che avrebbe potuto dirigere il sequel. Dopo aver espresso attraverso i social tutto il suo supporto e la sua ammirazione nei confronti di James Gunn, il regista ha rivelato a proposito di The Suicide Squad che gli sarebbe stata offerta la possibilità di dirigerlo: “Mi è stato offerto di farlo, ma ho preferito intraprendere un’altra strada”, ha spiegato Ayer.

Fonte: ScreenRant

 
 

Rocco Papaleo: 10 cose che non sai sull’attore

Rocco Papaleo film

Tra gli interpreti italiani, Rocco Papaleo è uno di quelli che meglio di altri sa unire la comicità con toccanti note di dramma. Particolarmente prolifico, l’attore ha dato vita negli ultimi anni a memorabili interpretazioni, affermandosi anche per la sua generosità nei confronti dei personaggi che ricopre. Ecco 10 cose che non sai di Rocco Papaleo.

2Parte delle cose che non sai sull’attore

Rocco Papaleo Pinocchio

Rocco Papaleo e Sanremo

5. Ha condotto il celebre festival. Nel 2012 l’attore viene chiamato a condurre il festival di Sanremo accanto al cantante Gianni Morandi. I due svelano da subito una grande chimica di coppia, dando vita ad alcuni siparietti divenuti particolarmente celebri e apprezzati. Papaleo si è infatti affermato come la vera star di quell’anno, conquistando con la sua simpatia ma anche con il suo talento attoriale.

Rocco Papaleo in Pinocchio

4. Ha interpretato un noto personaggio. Nel film Pinocchio del 2019 e diretto da Matteo Garrone, l’attore ricopre il ruolo del Gatto, che insieme alla Volpe forma la celebre coppia che porta il burattino protagonista sulla strada della perdizione. Per ricoprire tale ruolo, Papaleo si è sottoposto a diverse ore di trucco, necessarie a fargli acquisire le sembianze del personaggio.

3. Aveva partecipato al doppiaggio del film d’animazione. Ben prima di dar vita al Gatto nella versione live action del racconto di Collodi, Papaleo aveva partecipato in qualità di doppiatore al film d’animazione Pinocchio, diretto nel 2012 dal regista Enzo D’Alo. Qui egli dava voce al perfido Mangiafoco, personaggio ricco di sfaccettature, capace di essere tanto indulgente quanto minaccioso.

Rocco Papaleo a teatro

2. Ha dato vita ad un tour teatrale. Prima di girare l’omonimo film, Papaleo aveva portato in scena un tour di spettacoli teatrali intitolati Basilicata coast to coast. Con questo l’attore rende omaggio alla sua esperienza nel teatro-canzone, esibendosi insieme ad altri musicisti in uno show composto di pensieri sparsi, rime e parole che diventano musica, il tutto con un occhio alla Basilicata e alle sue tradizioni.

Rocco Papaleo: età e altezza

1. Rocco Papaleo è nato Lauria, in Basilicata, il 16 agosto 1958. L’attore è alto complessivamente 172 centimetri.

Fonte: IMDb

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Will Ferrell: 10 cose che non sai sull’attore

Will Ferrell film

Tra i più popolari e apprezzati comici statunitensi, Will Ferrell si è negli anni distinto per la sua capacità di costruire personaggi divenuti iconici, tanto per il loro look quanto per il carattere. Nei numerosi film campioni d’incassi a cui ha partecipato ha infatti sempre rubato la scena ai propri colleghi, dimostrando un carisma decisamente raro. Ecco 10 cose che non sai di Will Ferrell.

2Parte delle cose che non sai sull’attore

Will Ferrell Elf

Will Ferrell in Elf – Un elfo di nome Buddy

5. Ha avuto problemi con i dolciumi. Nel film è presente una scena che vede l’attore protagonista di un’abbuffata di dolci e caramelle. Questa dovette essere girata due volte, poiché la prima l’attore vomitò per la gran quantità di dolciumi ingurgitata. Sempre per via di ciò, per buona parte delle riprese l’attore soffrì di mal di testa come reazione agli zuccheri acquisiti.

4. Non era la prima scelta per il ruolo. Quando la sceneggiatura del film venne scritta, l’attore designato per ricoprire il ruolo dell’elfo Buddy era Jim Carrey. In seguito, tuttavia, questi rifiutò la parte. La produzione iniziò dunque a cercare un sostituto, scegliendo infine Ferrell, divenuto icona comica in seguito al successo di Zoolander.

3. Si è rifiutato di riprendere il ruolo. Nel 2013 iniziarono a circolare le voci circa un sequel del film. L’intenzione dei produttori era infatti di realizzare nuove avventure dell’elfo Buddy, dato il successo del primo film. Tuttavia il progetto si fermò in seguito al rifiuto di Ferrell. Nonostante gli fossero stati offerti 29 milioni di dollari, l’attore preferì non riprendere il ruolo, sentendo che realizzare un sequel poteva essere troppo rischioso e superfluo.

Will Ferrell e Chad Smith

2. Ha una forte somiglianza con il noto batterista. Per anni in rete sono state fornite prove della concreta somiglianza tra l’attore e il batterista del gruppo Red Hot Chili Peppers. A metterli a confronto una volta per tutte è stato il conduttore Jimmy Fallon, che nel suo show ha fatto incontrare i due, vestiti esattamente nello stesso modo. A quel punto si è resa evidente la reale somiglianza, ma anche le rispettive peculiarità.

Will Ferrell: età e altezza

1. Will Ferrell è nato a Irvine, California, Stati Uniti, il 16 luglio 1967. L’attore è alto complessivamente 191 centimetri.

Fonte: IMDb

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Hobbs and Shaw: Dwayne Johnson conferma il sequel

Fast & Furious - Hobbs & Shaw

Stando a quanto rivelato da Dwayne Johnson, sarebbe ufficialmente in sviluppo uno sequel di Hobbs and Shaw, primo spin-off del franchise di Fast and Furious con protagonisti “The Rock” e Jason Statham, uscito nelle sale lo scorso anno. Lo spin-off non ha ricevuto la stessa accoglienza riservata nel corso degli anni ai film della saga principale, ma ha comunque ottenuto discreti risultati al box office mondiale ed è stato apprezzato tanto dalla critica quanto dal pubblico.

Durante lo scorso weekend, Dwayne Johnson ha tenuto un Q&A su Instagram durante il quale ha confermato lo sviluppo di un sequel di Hobbs and Shaw: “Stiamo sviluppando il prossimo film adesso, il prossimo Hobbs and Shaw, e sono veramente eccitato all’idea”, ha dichiarato “The Rock”. L’attore ha poi specificato che attualmente lui ed il team dietro il film sono impegnati a capire quale direzione far prendere alla storia.

In passato, a proposito di un possibile sequel di Hobbs and Shaw, il produttore Hiram Garcia aveva dichiarato: “Ne stiamo parlando, perché siamo rimasti così contenti di come è andato al botteghino. Lo studio era davvero felice e ci sono state tante conversazioni riguardanti le future direzioni di trama per i personaggi. Ovviamente ora la priorità è Fast & Furious 9, che sta per uscire nelle sale, e sono sicuro che otterrà grandi numeri.”

Diretto da David Leitch (Deadpool 2) e scritto da Chris Morgan, il film ha visto protagonisti insieme a Johnson e Statham anche le new entry Vanessa Kirby e Idris Elba.

LEGGI ANCHE – Fast & Furious – Hobbs & Shaw: la recensione del film con Dwayne Johnson

Per quanto riguarda la saga principale di Fast and Furious, sappiamo che il nono capitolo, F9, che sarebbe dovuto arrivare nelle sale il prossimo mese, è stato ufficialmente rimandato al prossimo anno (precisamente ad aprile del 2021) a causa della pandemia di Covid-19.

In Fast and Furious 9 reciteranno i veterani del franchise Vin DieselCharlize TheronJohn CenaMichelle RodriguezJordana BrewsterLudacrisTyrese Gibson e Helen Mirren. Nel cast anche Michael Rooker e Cardi B.

La regia sarà firmata da Justin Lin, già regista di numerosi capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata all’aprile 2021 (inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare al cinema nel 2020).

Fonte: ScreenRant

 
 

Matthew Macfadyen: 10 cose che non sai sull’attore

Matthew Macfadyen

L’attore Matthew Macfadyen si è negli anni guadagnato una buona notorietà recitato in celebri film, spaziando nei generi ma dimostrando una predilezione per i lungometraggi in costume. È stato infatti interprete di alcune celebri trasposizioni di noti romanzi dell’Ottocento, con cui ha potuto distinguersi e ottenere riconoscimenti da parte di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Matthew Macfadyen.

2Parte delle cose che non sai sull’attore

Matthew Macfadyen mr Darcy

5. Ha avuto difficoltà con la nebbia presente sul set. L’attore ha rivelato di non essere dotato di un buona vista, ma che per le riprese dovette necessariamente recitare senza occhiali. A creargli problemi furono in particolare le riprese svoltesi la mattina presto, quando il set era circondato da nebbia. Affinché sapesse in che direzione doveva muoversi, l’attore seguiva il drappo rosso che il regista gli sventolava da dietro la macchina da presa.

4. Un momento speciale è nato durante i provini. Il quasi bacio durante la scena sotto la pioggia è stato un momento particolarmente intenso per Macfadyen. Questo è emerso per la prima volta durante il suo screentest con Keira Knightley, per via della loro chimica di coppia, e il regista decise di riproporlo all’interno del film.

3. Ci sono molti dettagli delle sue mani. Nel film sono presenti diverse inquadrature dedicate alle sole mani dell’attore. Si tratta di una volontà del regista, il quale voleva sottolineare come le belle mani di Macfadyen, e quindi di Mr. Darcy, fossero motivo di attrazione da parte delle sorelle Bennet nei suoi confronti.0

Matthew Macfadyen: il suo 2019

2. Ha recitato per il cinema e per la TV. Il 2019 è stato un anno impegnativo per l’attore, presente tanto sul grande quanto sul piccolo schermo. Sul primo è infatti apparso con il film The Assistant, dove ricopre il ruolo di un imprenditore, il quale sembra nascondere qualcosa di losco alla sua giovane assistente. Sul piccolo schermo è invece apparso nel ruolo di Tom in Succession, serie drammatica incentrata su una famiglia disfunzionale.

Matthew Macfadyen: età e altezza

1. Matthew Macfadyen è nato a Great Yarmouth, in Inghilterra, il 17 ottobre 1974. L’attore è alto complessivamente 191 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

 

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Morbius e Ghostbusters: Legacy, la Sony posticipa le date di uscita

morbius

La Sony Pictures ha ufficializzato di aver posticipato le date di uscita di alcuni dei suoi titoli che sarebbero dovuti arrivare nelle sale quest’anno. La decisione è stata presa a causa della pandemia di Covid-19 che, allo stato attuale, impedisce di prevedere quando la situazione a livello mondiale tornerà alla normalità.

Tra i titoli posticipati ci sono Morbius, il film dello Spider-Verse con protagonista il premio Oscar Jared Leto, e Ghostbusters: Legacy, il terzo capitolo della saga dedicata agli Acchiappafantasmi che sarà diretto da Jason Reitman. Come riportato da Variety, Morbius, inizialmente previsto per il prossimo 31 luglio, arriverà adesso nelle sale il 19 marzo 2021; Ghostbusters: Legacy, invece, inizialmente previsto per il prossimo 10 luglio, arriverà adesso nelle sale il 5 marzo 2021.

Tra gli altri film che sono stati posticipati figurano anche Peter Rabbit 2 – Un birbante in fuga (dal 7 agosto al 15 gennaio 2021) e – ancora una volta – Uncharted, il travagliatissimo adattamento live action dell’omonimo videogioco che avrà come protagonista Tom Holland (dal 5 marzo 2021 all’8 ottobre).

LEGGI ANCHE – Morbius: nuovo sguardo al Vampiro Vivente di Jared Leto

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius: il Vampiro Vivente. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Tyrese Gibbs, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

LEGGI ANCHE – Ghostbusters: Legacy sarà molto fedele alla saga originale

A più di trent’anni dall’uscita nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast originale, composto da Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver e Annie Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle saghe cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason Reitman, il film sarà nelle sale dall’estate 2020 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon e Paul Rudd.

Ghostbusters: Legacy, diretto da Jason Reitman e prodotto da Ivan Reitman, è il nuovo capitolo della saga originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters: Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.

 
 

Fenice Nera vs Captain Marvel: ecco chi vince lo scontro

Fenice Nera vs Captain Marvel

Due delle donne più potenti nella storia della Marvel sono il Captain Marvel e Fenice Nera. Sono entrambe donne con doti incredibili che utilizzano la loro energia al meglio delle loro capacità per sfruttare il potere sia offensivo che difensivo.

Mentre il Captain Marvel è un vero eroe e Fenice Nera spesso si muove in una zona grigia, c’è la possibilità che un giorno potremmo vederle, fianco a fianco o l’una contro l’altra, nel prossimo futuro del MCU. Nel caso in cui si verificasse reale la seconda ipotesi, chi potrebbe mai vincere uno scontro tra i due personaggi?

1Fenice Nera vs Captain Marvel: ecco chi vince lo scontro

Fenice Nera vs Captain Marvel

Entrambe le eroine sono state portate al cinema in momenti e con cura decisamente differente. Captain Marvel è arrivata in sala nel 2019, interpretata da Brie Larson, all’interno di un progetto cinematografico estremamente strutturato, in cui lei ha costituito un tassello fondamentale.

Fenice Nera è invece arrivata al cinema molto prima, con esiti differenti. La prima apparizione risale al 2003. Alla fine di X-Men 2, dopo il sacrificio di Jean Grey (già vista in X-Men del 2001), vediamo una sagoma di una fenice infuocata specchiarsi nelle acqua di un lago. In X-Men: Conflitto Finale, la Fenice Nera sorge e si schiera dalla parte dei cattivi. Tuttavia il film non è un grande successo, e il personaggio torna in scena sempre nel 2019, nel film X-Men: Dark Phoenix, che aveva lo scopo di fare ammenda rispetto a come era stato trattato il personaggio in precedenza, finendo per realizzare l’ennesimo disastro. Il film ha pagato lo scotto dell’acquisizione Disney Fox, ed è uscito pesantemente rimaneggiato.

Al netto delle loro apparizioni cinematografiche, i due personaggi sono sicuramente formidabili, tuttavia la vincitrice di un ipotetico scontro non può non essere che Fenice Nera, la creatura cosmica che abita il corpo di Jean Grey e che rappresenta pura furia distruttiva. Nonostante l’impegno di Captain Marvel, siamo sicuri che a scontro diretto, l’eroina si troverebbe a soccombere sotto l’incredibile potere telepatico e telecinetico di Fenice Nera.

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