Home Blog Pagina 1025

David di Donatello: a Franca Valeri il David Speciale 2020

0
David di Donatello: a Franca Valeri il David Speciale 2020

Franca Valeri riceverà il David Speciale 2020 nel corso della 65a edizione dei Premi David di Donatello. Lo annuncia Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, in accordo con il Consiglio Direttivo composto da Francesco Rutelli, Carlo Fontana, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Edoardo De Angelis, Domenico Dinoia, Giancarlo Leone, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Francesco Ranieri Martinotti. Il riconoscimento sarà assegnato venerdì 8 maggio nell’ambito della premiazione in diretta alle ore 21.25 su RAI 1 condotta da Carlo Conti.

“Franca Valeri è un’icona dello spettacolo e della cultura italiana, tra radio e cinema, teatro e tv, finora mai candidata o premiata al David – spiega Piera Detassis, che aggiunge – Eppure, con un lampo unico di creatività, è stata proprio lei ad aver letteralmente rivoluzionato la comicità e l’immagine femminile dal secondo dopoguerra con l’invenzione di personaggi simbolo come La Signorina Snob, la sora Cecioni, Cesira la manicure. L’ironia scorrettissima, il tratto rapido, il soprassalto linguistico e surreale sono i suoi strumenti per raccontare le tante identità femminili in mutazione. Autrice di diversi libri, tra questi ‘Il diario della signorina Snob’, ‘Le donne’ e il più recente ‘Il secolo della noia’, vera protagonista e mai solo caratterista, come talvolta descritta dalle biografie, è stata anche sceneggiatrice di alcuni grandi film come Il segno di Venere, Parigi o cara, Leoni al sole. Ha debuttato con Alberto Lattuada e Federico Fellini e lavorato con alcuni dei maggiori registi italiani, tra questi Mario Monicelli, Dino Risi, Steno, Vittorio Caprioli e Luciano Salce, spesso in coppia con Alberto Sordi, interpretando una rosa di personaggi memorabili, fra cui spiccano la Cesira de Il Segno di Venere, Poppy in Totò a colori, la signora De Ritis in Un eroe dei nostri tempi, Lady Eva in Piccola posta e, sopra ogni altro, Elvira la protagonista de Il vedovo che distilla l’immortale battuta “cretinetti”. Alla sua visionaria intelligenza, patrimonio del nostro paese, siamo felici di assegnare il David Speciale del 65° anniversario. Grazie Signora Valeri”.
 
Premi David di Donatello 2020, ha votato oltre il 90% dei giurati
Lunedì 27 aprile alle ore 24 si è concluso il secondo turno di votazione per l’assegnazione dei Premi David di Donatello 2020 facendo registrare un dato importante: ha infatti espresso il suo giudizio oltre il 90% dei giurati, un record di partecipazione.

James Mangold nella bufera per “colpa” della Justice League #SnyderCut

0

Come riportato da CBM, nelle ultime ore James Mangold, regista di Logan e dell’annunciato Indiana Jones 5, è finito nell’occhio del ciclone per una battuta ai danni della #SnyderCut di Justice League che non è affatto piaciuta al fandom del cinecomic di Zack Snyder.

Nei giorni scorsi, via Twitter, James Mangold aveva esortato i fan della #SnyderCut a prendersi “una pausa” dalla loro campagna social a sostegno della release della versione del cinecomic mai arrivata sul grande schermo. Tirando in ballo il film Norma Rae del 1979 di Martin Ritt con protagonista Sally Field, Mangold aveva scritto: “Prendetevi 10 minuti di pausa dalla vostra fissa per la #SnyderCut e guardate qualcosa in cui gli abiti non sono in fibra di vetro o in fibra di carbonio”. 

LEGGI ANCHE – James Mangold presenta Le Mans ’66: “Solo il cinema può fotografare i pensieri”

Il giorno dopo il tweet “incriminato”, James Mangold ha rivelato di aver trovato il suo profilo letteralmente invaso dai furiosi commenti del fandom del cinecomic DC che, a quanto pare, non avevano affatto gradito il suo precedente post.

Il regista è stato quindi costretto ad intervenire e a chiarire la sua posizione ed il suo commento: in una serie di tweet, infatti, James Mangold ha ribadito che la sua era semplicemente una battuta; nonostante non conosca personalmente Zack Snyder, ha spiegato di dubitare che lo stesso si alzi ogni mattina pensando alla sua versione di Justice League, come invece sembrano fare molti fan del suo cinema. Mangold ha poi chiuso la sua “spiegazione”, dichiarando di essere molto più interessato a cosa Snyder realizzerà in futuro.

LEGGI ANCHE – Justice League #SnyderCut: il trailer onesto si prende gioco del fandom

Nelle ultime settimane sono emersi ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata” di Justice League, con Zack Snyder che ha spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati da varie interferenze con lo studio:

“Partivamo con l’idea che una minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman v Superman […]

Sarebbe stata una lunga storia da raccontaresaremmo finiti in un futuro a distanza dove Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a Bruce…

Tyler Rake: Netflix ufficializza il sequel

0
Tyler Rake: Netflix ufficializza il sequel

In brevissimo tempo Tyler Rake, il nuovo action con protagonista Chris Hemsworth, è diventato uno dei titoli più visti su Netflix. Sulla scia dell’incredibile successo del film diretto da Sam Hargrave, il colosso dello streaming ha già deciso di sviluppare un sequel.

La notizia è stata riportata da Deadline (via Screen Rant), secondo cui Joe Russo – co-regista di Avengers: Endgame e co-produttore di Tyler Rake insieme ad Anthony Russo – avrebbe già chiuso un accordo per occuparsi della sceneggiatura del sequel. Lo stesso Joe ha confermato la cosa in un comunicato ufficiale: “Al momento non siamo ancora concentrati su come la storia possa andare avanti, o magari indietro nel tempo. C’è questo grandissimo finale aperto che lascia lo spettatore con tanti punti interrogativi.”

Sam Hargrave non ha ancora firmato per dirigere il sequel, così come Chris Hemsworth, che ha firmato un contratto per un solo film. La fonte riporta che Netflix vorrebbe coinvolgere nuovamente sia il regista che la celebre star del MCU.

LEGGI ANCHE – Tyler Rake: recensione del film con Chris Hemsworth

In attesa di nuovi dettagli, ricordiamo che Tyler Rake racconta la storia di un mercenario che opera nel mercato nero e che non ha nulla da perdere quando viene ingaggiato per salvare il figlio rapito di un boss del crimine internazionale. Ma nel torbido mondo dei trafficanti di armi e di droga, questa missione, che da pericolosissima diventa pressoché impossibile, cambierà per sempre la vita di Rake e del ragazzo.

Star Wars: Rian Johnson entusiasta per il film di Taika Waititi

0

Nella giornata di ieri, proprio in occasione dello Star Wars Day, è stato annunciato che Taika Waititi, regista di Thor: Ragnarok e JoJo Rabbit, dirigerà e co-sceneggerà un nuovo film della saga di Star Wars. Il nuovo film sarà esterno alla saga degli Skywalker, conclusasi ufficialmente lo scorso dicembre con l’uscita nelle sale di tutto de L’Ascesa di Skywalker di J.J. Abrams.

In seguito all’annuncio del coinvolgimento di Taika Waititi nel franchise di Guerre Stellari, il regista Rian Johnson, che ha diretto Star Wars: Gli Ultimi Jedi (probabilmente il film più “controverso” della trilogia sequel), ha espresso via Twitter tutto il suo entusiasmo in merito all’ingaggio dell’amico e collega, dichiarando:

“Non ho idea di che tipo di Star Wars partoriranno le menti di Taika, Krysty e Leslye. Anche se provassi ad indovinare, mi sbaglierei. E questa è la cosa più eccitante che io possa immaginare.”

Krysty Wilson-Cairns è la sceneggiatrice che si occuperà di scrivere il nuovo film di Star Wars insieme a Taika Waititi. A Leslye Headland, invece, è stato affidato il compito di lavorare ad una nuova serie ambientata nell’universo di Guerre Stellari e destinata al servizio di streaming Disney+: quest’ultimo progetto è stato ufficializzato dalla Lucasfilm sempre nella giornata di ieri.

Taika Waititi ha conquistato il mondo con il suo Thor: Ragnarok, ma ha poi trovato il vero successo con JoJo Rabbit, satira contro il nazismo che gli ha regalato un premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale.

Dopo la conclusione della saga degli Skywalker lo scorso dicembre, con l’uscita in sala di L’Ascesa di Skywalker, saga continua nelle sue declinazioni fumettistiche e con le serie tv, tra cui The Mandalorian che, dopo una stagione di grande successo conclusasi il 2 maggio, è stata rinnovata per un secondo ciclo.

Tom Cruise si prepara a girare un film nello spazio

0
Tom Cruise si prepara a girare un film nello spazio

Tom Cruise collaborerà con l’imprenditore ed inventore sudafricano Elon Musk e con la NASA alla realizzazione di un nuovo film d’azione che sarà ambientato nello spazio. La notizia è stata riportata in esclusiva da Deadline (via Screen Rant): secondo la fonte, il progetto rappresenterà il primo lungometraggio di finzione girato interamente nello spazio.

Al momento non si conoscono ulteriori dettagli sull’ambizioso progetto: non sappiamo chi sarà lo studio che si occuperà di finanziare e distribuire la pellicola, né chi si occuperà di scrivere la sceneggiatura e di dirigere il film. Un progetto, dunque, ancora in una fase embrionale, che al momento vede Cruise impegnato con l’azienda aerospaziale SpaceX (fondata nel 2012 da Musk) e con la NASA per cercare di capire in che modo poter realizzare il film e, soprattutto, permettere all’attore di poter realizzare i suoi stunt.

Nell’ultimo decennio, Tom Cruise si è imposto come una delle più grandi star a livello mondiale del cinema d’azione. La natura adrenalinica dell’attore e il suo desiderio di sfidare costantemente i limiti, lo hanno spinto ogni volta a realizzare da solo i propri stunt, anche quelli più pericolosi, come accaduto più volte sul set dei vari film della saga di Mission Impossible, nonostante i vari incidenti che comunque non hanno mai fermato lo spirito indomito dell’attore.

LEGGI ANCHE – Tom Cruise e Dwayne Johnson non vedono l’ora di lavorare insieme

In attesa di nuovi dettagli su questo interessantissimo progetto, ricordiamo che appena sarà possibile tornare sui set cinematografici, Cruise riprenderà la produzione di Mission Impossible 7 8, i due nuovi capitoli della saga che saranno diretti entrambi da Christopher McQuarrie, già regista di Rogue Nation e Fallout

I due film verranno girati in contemporanea e faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022. Nel cast tornerà, oltre a Cruise, anche Rebecca Ferguson. Tra le new entry figurano Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Nicholas Hoult (X-Men, Mad Max: Fury Road).

Star Wars IX: un amore perduto nella backstory di Babu Frik

0
Star Wars IX: un amore perduto nella backstory di Babu Frik

Tra i personaggi di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker che hanno letteralmente rubato il cuore del fandom per simpatia e tenerezza, figura senza dubbio Babu Frik, il fabbro del mercato nero di Kijimi. In una recente intervista rilasciata a Vanity Fair in occasione dello “Star Wars Day”, Shirley Henderson, voce originale del personaggio, ha rivelato nuovi dettagli sulla creatura.

Parlando del lavoro con J.J. Abrams sul set del film, la Henderson ha spiegato che Babu Frik aveva tutta una backstory che nel film non è stata raccontata, e che nel passato del personaggio c’è stata anche una tragica storia d’amore… o almeno, questo è quello che ha sempre pensato l’attrice e che, probabilmente, l’ha aiutata ad entrare meglio nei panni del personaggio:

Babu ha vissuto una vita al di là del film”, ha spiegato Shirley Henderson. “Da qualche parte, là fuori, c’è il suo amore perduto. A volte pensa a lei quando si siede nel suo laboratorio e si abbandona ai suoi pensieri. Questo è quello che ho sempre pensato.”

A proposito della Henderson, forse non tutti che si tratta dell’attrice scozzese che ha interpretato il personaggio di Mirtilla Malcontenta nei due film della saga di Harry PotterLa camera dei segreti e Il calice di fuoco.

LEGGI ANCHE – Star Wars IX: Steven Spielberg artefice del destino di Babu Frik?

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Demolition Man: Stallone al lavoro sul sequel

0
Demolition Man: Stallone al lavoro sul sequel

A Sylvester Stallone piacciono sicuramente i franchising. La star dei Rocky, Rambo e Expendables – e il regista di Staying Alive, sequel de La febbre del sabato sera – ha rivelato che ha in programma di fare un sequel del film d’azione del 1993 Demolition Man.

“Ci stiamo lavorando proprio ora con Warner Brothers – ha detto Stallone in un video che ha pubblicato su Instagram nel fine settimana – Sembra fantastico, aspettiamo di vedere quello che ne verrà fuori.”

Stallone ha recitato in Demolition Man nei panni di un poliziotto criogenicamente congelato negli anni ’90 ma poi svegliato nel 2032 per affrontare un criminale del 20° secolo, interpretato da Wesley Snipes. Nel film recitano anche Sandra Bullock e Nigel Hawthorne.

Il film è recentemente riemerso nei trend di Google quando, a inizio pandemia, sembrava che la carta igienica fosse diventata un bene di prima necessità, rarissimo nei supermercati. Nel film infatti, le persone del futuro usano tre conchigliette, il cui uso non viene mai spiegato bene nella storia, al posto della carta.

Fonte: EW

Star Wars: Taika Waititi dirigerà un nuovo film del franchise

0
Star Wars: Taika Waititi dirigerà un nuovo film del franchise

In occasione dello Star Wars Day, arriva la notizia ufficiale che Taika Waititi, sceneggiatore premio Oscar per Jojo Rabbit, dirigerà e co-sceneggerà (insieme a Krysty Wilson-Cairns) un nuovo film del franchise di Star Wars, che sarà esterno alla Saga degli Skywalker attualmente conclusa.

Nella stessa sede è stato annunciato che Leslye Headland, vincitrice di un Emmy Award, produrrà, scriverà e sarà showrunner di una nuova serie tv, ambientata nell’universo di Star Wars, e in produzione per Disney+.

Taika Waititi ha conquistato il mondo con il suo Thor: Ragnarok, ma ha poi trovato il vero successo con Jojo Rabbit, satira contro il nazismo che gli ha regalato un premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale.

Dopo la conclusione della Saga degli Skywalker lo scorso dicembre, con l’uscita in sala di L’ascesa di Skywalker, saga continua nelle sue declinazioni fumettistiche e con le serie tv, tra cui The Mandalorian che, dopo una stagione di grande successo conclusasi il 2 maggio, è stata rinnovata per un secondo ciclo.

Twilight, Stephenie Meyer annuncia Midnight Sun, dalla parte di Edward

0

Stephenie Mayer, autrice di Twilight, ha annunciato ufficialmente che il 4 agosto uscirà Midnight Sun, il suo atteso e tanto chiacchierato quinto libro della saga di Twilight, appunto, ma che non porta avanti la storia di Bella e Edward, ma che la racconta dal punto di vista dell’affascinante vampiro.

Si è parlato per molto tempo del libro trai fan di Twilight, soprattutto perché la prospettiva di Edwad Cullen sulla sua storia con Bella sembra molto misteriosa, un elemento di grande interesse per i fan della saga e anche di curiosità per chi, pur non essendo fan, ha amato i film e vorrebbe saperne di più sulle avventure dell’umana e del vampiro innamorati.

“Sono molto eccitata, infine, di annunciare l’uscita di Midnight Sun il 4 agosto. Questo è un periodo folle e non sapevo se questo potesse essere il momento giusto per farlo uscire, ma alcuni di voi hanno aspettato per così tanto tempo! Non mi sembrava giusto farvi aspettare ancora, scusate il pessimo tempismo. Spero che questo libro possa essere una distrazione dal mondo reale”. Quanto dichiarato da Meye a Good Morning America, proprio questa mattina.

Da un punto di vista cinematografico, l’idea di una versione di Twilight raccontata attraverso gli occhi di Edward potrebbe essere interessante, tuttavia ricordiamo che Robert Pattinson e Kristen Stewart, protagonisti della saga, hanno nel frattempo strutturato le loro carriere quasi completamente lontano dai blockbuster, per cui sarà interessante vedere se si tenterà, almeno, di riaverli a bordo per un eventuale nuovo film.

Fonte: JJ

Il Signore degli Anelli: Le Due Torri, le differenze tra libro e film

Come rilevato già per La Compagnia dell’Anello, anche l’adattamento de Il Signore degli Anelli: Le Due Torri presenta diverse differenze rispetto al libro di partenza, e in questo caso le differenze sono ancora più profonde, perché se la prima parte della trilogia di Tolkien è strutturata seguendo il viaggio della Compagnia, nella seconda parte la Compagnia si divide e quindi si dividono anche i racconti.

Inizio e film

Come già anticipato nel pezzo che spiegava le differenze tra libro e film ne La Compagnia dell’Anello, Le due Torri ha un inizio ed una fine che non corrispondono alla suddivisione dei libri di Tolkien. Le Due Torri (libro) comincia con la morte e il funerale di Boromir, e con Frodo e Sam alle prese con Gollum; finisce con l’esercito di Theoden che arriva a Isengard allagata, dopo la battaglia al fosso di Helm, e con il racconto di Merry e Pipino dell’attacco degli Ent alla fortezza di Saruman. Intanto, sempre nel finale del libro, Frodo e Sam sono stati separati: Frodo è prigioniero di Shelob e Sam, con Anello e Pungolo, è solo e disperato ai margini di Mordor.

Il film ci presenta un finale meno sospeso: abbiamo Aragorn, Legolas, Gimli e Gandalf, con l’esercito di Theoden, sopravvissuti vittoriosi alla battaglia al fosso di Helm, che guardano all’orizzonte mentre le fiamme del Monte Fato divampano; Pipino e Merry sono con gli Ent a Isengard allagata: Sam e Frodo sono appena stati lasciati liberi da Faramir e su di loro incombe la minaccia di Gollum che bisbiglia qualcosa di misterioso su una certa “lei”, riferendosi ovviamente al suo intento di portare gli hobbit tra le grinfie di Shelob.

La struttura narrativa

Come accennato, Le Due Torri film cambia radicalmente la struttura narrativa del romanzo. Tolkien dedica la prima parte del libro ad Aragorn, Legoals, Gimbli e Gandalf, alle loro vicende, relegando al finale e attraverso un lungo racconto le vicende che hanno coinvolto Merry e Pipino durante l’attacco a Isengard. La seconda parte del libro, invece, è dedicata a Sam, Frodo e Gollum e alla loro avventura nelle terre dell’Est.

Per Peter Jackson era più funzionale, ovviamente, portare avanti parallelamente i due racconti, in modo tale che lo spettatore non perdesse di vista per troppo tempo nessuno dei tre gruppi. Per Tolkien, invece, si è rivelato più comodo o funzionale raccontare la storia a blocchi.

Eomer

???????????

Delle new entry che incontriamo ne Le Due Torri, il personaggio di Eomer è senza dubbio uno dei più affascinanti, perché, nelle intenzioni di Tolkien, si tratta della summa delle virtù guerriere, una sorta di Achille medievale che nella lotta e nella battaglia trova la sua gioia. Nel film, Eomer viene bandito all’inizio della storia per ordine di Vermilinguo, che avvelena la mente di re Theoden. Dopo il bando, lo incontriamo nelle terre del Mark, insieme ai suoi uomini. Prima attacca gli Uruk-Hai che tengono prigionieri Merry e Pipino (che scappano dentro Fangorn), poi incontrano Aragorn, Gimli e Legolas, verso i quali nutre diffidenza. Nonostante questo decide di lasciarli andare dando loro due cavalli, solo dopo si rinsalderà la loro amicizia.

Nel libro, invece, Eomer non viene affatto bandito ed è a capo di un esercito che protegge le terre esterne di Rohan. Inoltre, importante è la differenza del suo incontro con Aragorn e gli altri. Come sappiamo, nei libri Aragorn parte da Gran Burrone con Anduril al suo fianco, la spada che lo identifica come erede di Isildur, la cui presenza, durante l’incontro con Eomer, cambia subito l’ordine delle cose. Il figlio di Rohan riconosce in Aragorn il suo Re e lo spinge a schierarsi subito dalla sua parte.

Gandalf il bianco

Sia nel libro che nel film c’è un po’ di mistero legato alla figura di Gandalf il Bianco (Ian McKellen), prima che egli stesso si palesi come lo stesso Gandalf, più o meno, che è partito da Gran Burrone con la compagnia. Prima di tutto, il prologo del film ci mostra la lotta con il Balrog, che invece nei libri viene raccontata da Gandalf stesso. In secondo luogo, il suo personaggio non si incontra mai con Merry e Pipino a Fangorn, ma solo con il terzetto di cacciatori.

Nel libro, Aragorn e gli altri si fermano una notte ai margini della foresta di Fangorn, lì vengono osservati da una presenza misteriosa che li spinge ad addentrarsi nella foresta. Solo dopo un breve inseguimento, la figura misteriosa si rivela essere Gandalf il Bianco, che si unisce a loro e li accompagna a Edoras.

Eowyn

Insieme a Eomer, ne Il Signore degli Anelli: Le Due Torri incontriamo per la prima volta Eowyn, uno dei tre personaggi femminili “parlanti” della storia tokieniana. Come accaduto per Arwen, anche il personaggio di Eowyn viene leggermente apliato e strutturato. Nel film la incontriamo al capezzale del cugino morente, ai piedi del trono del re impotente, e negli sguardi lascivi di Vermilinguo. Inoltre la vediamo confrontarsi subito con Aragorn e i nuovi arrivati e la vediamo guidare il popolo di Edoras al sicuro nelle miniere del fosse di Helm.

La sua conversazione con Aragorn, inoltre, funge da ponte per far comparire di nuovo Arwen. Si forma qui un accenno di un goffo triangolo amoroso in cui Eowyn chiede ad Aragorn della sua bella (La donna che ti ha regalato quel gioiello). Questo ci porta indietro, nelle memorie di Aragorn e nella decisione molto combattuta di Arwen di abbandonarlo per seguire gli Elfi ai Porti Grigi (cosa che verrà poi rettificata nel terzo film).

Nel libro, il ruolo di Eowyn è relegato a quello di custode di Edoras, mentre il re va in battaglia. La donna non è presente al fosso di Helm e non prende quasi mai la parola. Sappiamo poi che il suo personaggio avrà più spazio nel terzo libro (e film).

La decisione di Theoden

L’arrivo di Gandalf e i suoi a Edoras “sveglia” il re. Tuttavia, il personaggio è leggermente diverso tra film e libro, e anche le sue decisioni variano leggermente. Nel romanzo, il Theoden di nuovo in possesso della sua mente, ordina gli Eorlingas di scendere in campo contro Saruman; durante la marcia verso Isengard, una vedetta li informa che l’esercito dello stregone è troppo grande per essere affrontato in campo aperto, così Theoden ripiega sul fosso di Helm.

Nel film, sappiamo che Theoden è impaurito, quasi pavido, e prende subito la decisione di ritirarsi al fosso di Helm, con la popolazione ed Eowyn a proteggerla e incoraggiarla. L’imboscata dei mannari, nel film, “serve” in qualche modo ad allontanare Aragorn dal gruppo e a farlo diventare l’ambasciatore della potenza dell’esercito di Saruman.

La battaglia al fosso di Helm

La macrosequenza del fosso di Helm è molto fedele al romanzo, salvo due differenze importanti. La prima riguarda la presenza degli elfi, che nel romanzo sono assenti, mentre nel film fanno la loro comparsa direttamente da Gran Burrone e Lothlorien.

Altro elemento di differenza è Gandalf. Nel film, lo stregone lascia l’esercito prima che si metta in marcia verso il fosso, alla ricerca di Eomer esiliato con il suo esercito. Nel libro, Gandalf si separa dagli altri solo quando si decide per ritirarsi al fosso, e compare in battaglia insieme a Erkenbrand, un altro guerriero del Mark, e al suo esercito. Questi personaggi sono stati eliminati dal film.

Merry e Pipino

Il viaggio di Merry e Pipino ne Il Signore degli Anelli: Le Due Torri è molto avventuroso e li vedrà cambiare profondamente. Nel libro, i due hobbit scappano nella foresta di Fangorn, seminano gli orchi e incontrano Barbalbero, restano con lui e con Sveltolampo, assistono all’Entaconsulta e marciano con gli Ent alla volta di Isengard. Alla fine della battaglia del fosso di Helm, Aragorn, Gimli, Legolas e Gandalf, che con l’esercito di Theoden, sono arrivati ai piedi di Orthanc, li ritrovano a Isengard e qui i due hobbit raccontano la loro avventura.

Nel film, Barbalbero aiuta i due hobbit a sfuggire all’orco e dubita della loro natura, credendoli piccoli orchi. Inoltre, sono proprio Merry e Pipino che, “come sassolini che generano una valanga”, convincono gli Ent a scendere in battaglia. La loro riunione con gli altri membri della Compagnia è rinviata alla prima parte de Il Ritorno del Re.

Frodo, Sam e Gollum

A parte la grande differenza legata alla scena della tana di Shelob, nel film presente ne Il Ritorno del Re e nel libro invece ultimo capitolo de Le Due Torri, il percorso di Sam e Frodo, con la guida di Gollum, è più o meno fedele al romanzo.

Le paludi morte, l’incontro con i Nazgul con le ali, il cancello nero, la scoperta di un’altra via. Fa eccezione l’incontro con Faramir, il cui personaggio è molto diverso tra libro e film.

Faramir

Fratello minore di Boromir, Faramir è uno degli uomini più nobili della trilogia di Tolkien, secondo forse solo ad Aragorn. Nel romanzo, lo incontriamo nell’Ithilien, dove pattuglia il confine di Gondor per conto del sovrintendente, suo padre, Denethor. Quando incontra Frodo e Sam, capisce immediatamente la natura della loro missione e il loro scopo, li assiste, li protegge, li ospita e li mette in guardia contro Gollum, che di lì a poco li avrebbe condotti nella tana di Shelob, infatti.

Nel film, invece, il personaggio è molto più simile al defunto fratello Boromir. Cattura gli hobbit, scopre qual è la loro missione e scopre l’Anello, li tiene prigionieri e li porta a Osgiliath, verso Gondor, per offrire l’Unico a suo padre. Ma l’attacco dei Nazgul alla cittadina sul fiume fa capire a Faramir che la scelta giusta, che forse gli costerà la vita per le leggi della città, è quella di lasciare libero Frodo e permettergli di proseguire il suo cammino. In una scena tagliata dalla versione cinematografica e presente nella extended version, Faramir minaccia Gollum, avendo intuito le sue cattive intenzioni. Non servirà.

Come per Aragorn, anche Faramir è stato reso più complesso e articolato nei film, rispetto al fulgido esempio di rettitudine che vediamo sulle pagine del romanzo.

Star Wars IX: 10 villain che avrebbero funzionato meglio di Palpatine

Star Wars: L’ascesa di Skywalker, il capitolo conclusivo della saga degli Skywalker, è da oggi 4 maggio disponibile su Disney+, proprio in occasione dello “Star Wars Day“. Sappiamo che il film è stato accolto in maniera contrastante tanto dal pubblico quanto dalla critica, anche per la scelta da parte di J.J. Abrams e della produzione di riportare “in vita” Palpatine, che di fatto si è scoperto essere il principale villain della trilogia sequel.

Di seguito abbiamo raccolto altri 10 grandi antagonisti che forse avrebbe potuto funzionare meglio dell’Imperatore nella storia de L’Ascesa di Skywalker e, a livello narrativo più generale, nella trilogia che ha chiuso ufficialmente la saga degli Skywalker iniziata nel lontano 1977:

Un personaggio inedito

Un personaggio ineditoOgni episodio di Star Wars ha sempre aggiunto dei personaggi inediti all’interno della storia, contraltari dei ben più noti eroi che hanno sempre avuto la funzione di mantenere costante tanto l’interesse quanto l’attenzione del pubblico. Ne è un esempio lampante il generale Grievous che abbiamo visto ne L’Ascesa di Skywalker

Forse il capitolo finale della saga degli Skywalker non aveva davvero bisogno di riportare sullo schermo una vecchia minaccia (seppur amatissima dal fandom); probabilmente la storia avrebbe avuto bisogno di un personaggio totalmente originale che avrebbe costretto Rey e Kylo Ren a fare squadra, al pari di quanto fatto contro l’Imperatore nel terzo atto di Episodio IX

I Cavalieri di Ren

I Cavalieri di RenNonostante siano presenti nella trilogia sequel, è innegabile quanto all’interno della storia i Cavalieri di Ren siano stati relegati ad un ruolo sostanzialmente marginale; un gruppo di scagnozzi di cui nessuno ha veramente memoria, un ordine di combattenti che ha fatto da spalla a Kylo in alcuni scontri e nulla più, e che alla fine è anche stato tradito dal proprio capo.

Tuttavia, i Cavalieri avrebbero potuto rappresentare una vera minaccia, portando avanti l’eredità di Darth Vader, magari con un membro dell’organizzazione sconosciuto fino ad ora che si ergeva a nuovo leader.

Darth Maul

Darth MaulLa presenza di Darth Maul è più volte riaffiorata all’interno della saga. Dalla sua introduzione originale nella trilogia prequel, il personaggio è sempre riuscito a trovare un modo per sopravvivere, che fosse attraverso la Forza o grazie all’impiego di tecnologie esterne (come, ad esempio, un paio di gambe robotiche).

Dal momento che Episodio IX è riuscito a portare indietro l’Imperatore, è facile ipotizzare che anche un ritorno di Maul sarebbe stato auspicabile. Forse, avrebbe potuto imbarcarsi in una missione per cercare di ripristinare il Codice Sith, come Kylo Ren non avrebbe mai saputo fare…

Captain Phasma

Captain PhasmaNe Gli Ultimi Jedi sembrava che Captain Phasma fosse andata incontro alla morte, ma la storia della saga ci insegna che i cattivi trovano sempre un modo per sopravvivere. C’erano diversi modi in cui la saga avrebbe potuto giustificare il personaggio come leader naturale del Primo Ordine.

Forse Captain Phasma è stata fin troppo trascurata e il suo potenziale narrativo non sfruttato a dovere: forse avrebbe potuto prendere il controllo della Galassia e dare vita ad un arco narrativo interessante, certamente non privo di ostacoli per i nostri eroi.

Generale Hux

Generale HuxI primi due film della trilogia sequel di Star Wars ci hanno presentato il Generale Hux come un giovane e spietato ufficiale: ne Gli Ultimi Jedi sembrava addirittura essere pronto ad assumere il comando del Primo Ordine e ad opporsi a Kylo Ren. Sarebbe stato sicuramente affascinante vedere come il personaggio avrebbe organizzato la sua scalata al potere.

Darth Bane

Darth BaneDarth Bane è uno dei Signori dei Sith più importanti del canone Star Wars. È l’unico sopravvissuto alla guerra tra Jedi e Sith. Inoltre, è il creatore della “Regola dei Due”. Il suo coinvolgimento nella trilogia sequel sarebbe forse risultato anticonvenzionale, ma è innegabile – vista la storia millenaria del personaggio – quanto la sua presenza avrebbe potuto conferire alla storia dei toni ancora più oscuri ed una narrazione probabilmente più articolata.

Kylo Ren

Kylo RenNe Gli Ultimi Jedi sembrava che Kylo Ren avesse  scelto di seguire l’oscurità, abbandonando definitivamente la luce. Proprio per questo, ne L’Ascesa di Skywalker sarebbe potuto diventare un grandissimo antagonista, mosso dall’intento di riformare la Galassia ed attribuirle una nuova forma, basata sull’odio e sulla crudeltà. Parallelamente, se alla fine Ben non si fosse convertito al Lato Chiaro della Forza, avremmo forse potuto scoprire qualcosa in più anche in merito a Dark Rey, la versione oscura dell’eroina protagonista.

Snoke

Snoke

Supponendo per un attimo che Kylo non avesse mai voltato le spalle al suo mentore ne Gli Ultimi Jedi, eliminandolo definitivamente, Snoke sarebbe potuto essere un grandissimo antagonista ne L’Ascesa di Skywalker.

Almeno, sfrutture un personaggio nuovo, già esistente, senza scomodarne uno cardine della saga (Palpatine), non avrebbe rovinato – almeno in parte – ciò che l’Imperatore ha rappresentato nella trilogia originale per Han, Leia e Luke.

Luke

Luke

Riportare Palpatine indietro è stata probabilmente la mossa più azzardata de L’Ascesa di Skywalker. Se era proprio necessario introdurre nel film la questione dei “cloni”, allora forse sarebbe stato meglio servirsi del personaggio di Luuke, clone di Luke Skywalker. I fan ricordano il personaggio come una delle cose più bizzarre che il canone abbia mai concepito: eppure, almeno da un punto di vista cinematografico, avrebbe certamente rappresentato una novità, un personaggio che sul grande schermo non si era mai visto.

Darth Plagueis

Darth PlagueisDarth Plagueis è stato un Signore Oscuro dei Sith, dscendente della stirpe di Darth Bane. La sua leggenda venne utilizzata da Sidious per indirizzare Anakin Skywalker verso il Lato Oscuro della Forza. Plagueis venne ucciso dall’Imperatore, ma essendo un grande esperto di immortalità, probabilmente non sarebbe stato difficile convincere i fan che in qualche modo era riuscito a sopravvivere al suo nefasto destino.

Fonte: ScreenRant

Ant-Man: rivelato l’interlocutore misterioso di Falcon

0
Ant-Man: rivelato l’interlocutore misterioso di Falcon

Una delle scene più divertenti dell’Ant-Man di Peyton Reed del 2016 e senza dubbio quella in cui Scott Lang tenta, con successo, di introdursi nella Avengers Facility. Ad aspettarlo trova Sam Wilson/Falcon, che viene messo KO dal piccolo supereroe che entra nel suo zaino da volo e lo neutralizza.

La scena è divertente per il tono, ma anche perché inserisce Ant-Man, a tutti gli effetti, nel MCU, facendolo incontrare per la prima volta con un altro Avenger. Alla fine della sequenza, Falcon precipita al suolo e comunica con qualcuno, spiegando che “è molto importante che Cap non sappia mai questa cosa” e cioè che è stato messo in difficoltà da questo nuovo piccoletto. Ma con chi parla Falcon?

La risposta arriva direttamente da Peyton Reed, che ha risposto a questa particolare domanda su Twitter. A quanto pare, Sam sta comunicando con Natasha, chiedendole di tacere di questa sua “brutta figura” con Captain America.

Ecco la scena a cui si fa riferimento (il momento interessato è al minuto 3:22):

Ant-Man e Falcon si sono poi trovati a combattere fianco a fianco in Civil War, dalla parte di Cap (e opposti a Natasha), e poi, ovviamente, si sono ritrovati nello stesso enorme schieramento contro Thanos, in Avengers: Endgame.

Mentre rivedremo le gesta di Falcon al fianco di Soldato d’Inverno nella loro serie su Disney+, è probabile che Ant-Man farà di nuovo la sua comparsa al cinema nel terzo capitolo della sua trilogia dedicata.

The New Mutants: il Limbo e Smiley Men nelle foto inedite

0
The New Mutants: il Limbo e Smiley Men nelle foto inedite

La rivista Cinefex, che si occupa di effetti visivi digitali per il cinema, ha diffuso alcune nuove immagini da The New Mutants, il film “maledetto” di Josh Boone, prodotto dalla Fox e poi passato di mano a Disney, in seguito alla fusione delle due aziende e dell’acquisizione della prima da parte della seconda.

La rivista specializzata ha diffuso delle immagini inedite dal film, che ci mostrano un cattivo e anche il Limbo! Cinefex #170 (via ComicBook.com) ha pubblicato due bellissime eppure inquietanti immagini di Smiley Men, l’essere mostruoso che avevamo intravisto nel trailer, mentre dall’ombra minacciava i nostri eroi. Secondo la rivista, la creatura sarà legata in qualche modo a Magik e al suo passato, oltre ad essere creata dalle abilità di Dani Moonstar, che è capace di rendere concrete le peggiori paure di una persona.

Le altre immagini mostrano Magik (Anya Taylor Joy) alle prese con un portale che sembra essere quello del Limbo, fonte del suo potere di teletrasportarsi. Inoltre, abbiamo anche la possibilità di dare uno sguardo a quello che sarà Demon Bear, villain già anticipato nel film:

LEGGI ANCHE – The New Mutants sarà il film più breve dell’universo X-Men

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.

Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie WilliamsAnya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry Zaga.

ll film è prodotto da Simon KinbergKaren Rosenfelt Lauren Shuler Donner, mentre Stan Lee Michele Imperato Stabile sono i produttori esecutivi.

What We Do In The Shadows 2×05: promo e trama

0
What We Do In The Shadows 2×05: promo e trama

Il canale americano FX ha diffuso promo e trama di What We Do In The Shadows 2×05, il quinto episodio della seconda stagione di What We Do In The Shadows.

In What We Do In The Shadows 2×05 che si intitolerà “Colin’s” Colin Robinson viene promosso al lavoro e il suo nuovo potere minaccia l’equilibrio del potere nella casa dei vampiri. Scritto da Shana Gohd; diretto da Jemaine Clement.

What We Do In The Shadows 2×05

What We Do In The Shadows 2 è l’annunciata seconda stagione della serie comica creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

Nella seconda stagione di What We Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

Avengers: Endgame, il vero senso della riconciliazione tra Tony e Steve

0

Anthony e Joe Russo hanno preso parte ad un watch party su Instagram per celebrare un anno dall’uscita nelle sale di Avengers: Endgame. All’evento social ha partecipato anche Robert Downey Jr., intervenuto in diretta per salutare i fan: il destino ha voluto che l’apparizione dell’iconico Tony Stark coincidesse con la scena della riconciliazione tra Iron Man e Captain America.

L’attore ne ha dunque approfittato per svelare il significato profondo di quella scena che ha visto protagonisti i due più grandi supereroi del MCU, tenuti separati fin dalla rottura avvenuta in Captain America: Civil War (i due, infatti, non si incontrano neanche in Infinity War, dal momento che la loro riconciliazione avviene soltanto in Endgame). Ecco le sue dichiarazioni in merito:

“Tutto ruotava attorno al fatto che lui mi perdonasse per non averlo perdonato, così da poter iniziare a prepararci a chissà cosa… forse per gettare la spugna e fare ciò che andava fatto. Non si trattava soltanto di seppellire l’ascia di guerra, ma di metterci una croce sopra definitivamente. È stata una scena complessa.”

Nel MCU, Tony e Cap hanno affrontato le conseguenze dello schiocco delle dita di Thanos in modi totalmente differenti: il primo ha abbandonato gli Avengers e si è ritirato a vita privata insieme a Pepper Potts e a sua figlia; il secondo, invece, ha continuato a far parte dei Vendicatori. Quando i due si incontrano brevemente la prima volta dopo la sconfitta inferta dal Titano Pazzo, Tony è ancora troppo scosso emotivamente, soprattutto dalla perdita di Peter Parker. Il confronto tra i due personaggi avverrà soltanto in seguito, sancendo uno dei momenti più significativi di Endgame. 

LEGGI ANCHE – Avengers: Endgame avrebbe dovuto mostrare il funerale di Nat

Ricordiamo che Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Endgame ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico, stabilendo numerosi record al botteghino, diventando il maggior incasso nella storia del cinema, e venendo candidato a svariati premi cinematografici, tra i quali l’Oscar ai migliori effetti speciali.

Avengers: Endgame, Smart Hulk nel Regno dell’Anima, in una scena tagliata

0

Dopo lo snap di Thanos, il titano finisce nel Regno dell’Anima, e si confronta con ciò che ha sacrificato per raggiungere la sua impresa, tanto che si trova a parlare anche con la versione bambina di Gamora. Ma cosa accade, in Avengers: Endgame, quando è Smart Hulk a schioccare le dita?

Salman artwork ha immaginato cosa sarebbe potuto succedere alla versione “addomesticata” di Hulk, dopo il suo snap. L’art che vedete di seguito, infatti, mostra Hulk che si confronta con Bruce Banner (Mark Ruffalo), e sembra che la scena non sia stata solo frutto della fantasia dell’artista, ma che sia la rappresentazione di una scena tagliata dal film, che però era presente in sceneggiatura.

Gli autori dello script, Christopher Markus e Stephen McFeely, hanno rivelato che c’erano due diverse sequenze ambientate nel Mondo dell’Anima prese in considerazione per Smart Hulk. Uno era dedicato al suo rapporto “intimo” con Natasha Romanoff (Scarlett Johansson), ma questa scena non è stata mai neanche girata. L’altra presentava una conversazione tra Hulk e Banner, le due parti di Bruce che per quasi tutto il MCU lo hanno lacerato, e che per Endgame, invece, hanno coesistito pacificamente.

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Star Wars Day: nuovi avatar a tema su Disney+

0
Star Wars Day: nuovi avatar a tema su Disney+

Continua su Disney+ l’omaggio allo Star Wars Day. Gli utenti di Disney+ avranno a disposizione 7 nuovi avatar per personalizzare i propri profili. I nuovi avatar sono tutti ispirati a Star Wars e includono i seguenti personaggi:

• Darth Maul
• Jabba the Hutt
• Bo Katan
• D-O
• Capitano Rex
• Porg
• Clone Trooper della 332esima compagnia

L’arrivo degli inediti avatar si aggiunge alla speciale personalizzazione della piattaforma iniziata lo scorso venerdì 1° maggio. Gli artwork nella parte superiore della schermata iniziale di Disney+ si sono arricchiti con la concept art di Star Wars realizzata dal leggendario Ralph McQuarrie nel 1975, che raffigura i droidi nel deserto. Una volta immersi nella pagina dedicata al brand di Star Wars, i fan possono inoltre trovare un adattamento dei personaggi raffigurati nel murale commemorativo realizzato da Jason Palmer e altri celebri artisti in occasione della Star Wars Celebration 2019. L’aggiunta di concept art si concluderà il 4 maggio (May the Fourth): le locandine di ogni film e serie verranno sostituite con le concept art originali per tutti i titoli dell’universo Star Wars.

Inoltre, su Disney+ i fan potranno celebrare lo Star Wars Day attingendo ad un ampio catalogo di film e programmi dedicati a Star Wars. Domani, lunedì 4 maggio, arriveranno sulla piattaforma streaming la premiere della docuserie di 8 episodi Disney Gallery: The Mandalorian e il finale della pluripremiata serie animata Star Wars: The Clone Wars. A questi contenuti originali si unirà Star Wars: L’Ascesa di Skywalker che completerà la saga degli Skywalker presente su Disney+, per la prima volta tutta in un unico posto. La line-up del 4 maggio è stata anticipata dall’episodio finale della prima stagione di The Mandalorian, disponibile sulla piattaforma dallo scorso venerdì 1° maggio, in Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Austria e Svizzera.

John Wick 4: la Lionsgate annuncia la nuova data di uscita

0
John Wick 4: la Lionsgate annuncia la nuova data di uscita

A causa della pandemia di Covid-19, anche la Lionsgate ha dovuto apportare una serie di modifiche al calendario dei suoi prossimi film in uscita. Attraverso un post condiviso via Twitter, infatti, la compagnia di intrattenimento statunitense ha annunciato le nuove release di alcuni attesissimi titoli, tra cui l’annunciato John Wick 4 e il sequel di Come ti ammazzo il bodyguard.

Per quanto riguarda la commedia action con protagonisti  Ryan Reynolds e Samuel L. Jackson, il seguito arriverà al cinema il 20 agosto 2021 (inizialmente era previsto per il 20 agosto di quest’anno). Il titolo originale ufficiale sarà The Hitman’s Wife’s Bodyguard e vedrà nel cast anche Salma Hayek. La pellicola sarà diretta ancora una volta da Patrick Hughes, già regista del primo film.

A proposito di John Wick 4, invece, il quarto capitolo della saga action di successo con protagonista Keanu Reeves, il film è stato posticipato dal 21 marzo 2021 al 27 maggio 2022. Il nuovo episodio della saga, quindi, non uscirà più in contemporanea con Matrix 4, altro atteso ritorno di Reeves in uno dei franchise più celebri della sua carriera (la data di uscita del film è fissata per il 21 marzo 2021, ma è quasi certo che verrà posticipata).

Tra gli altri titoli che sono stati posticipati dalla Lionsgate, figurano anche Spiral – L’eredità di Saw, nuovo capitolo della celebre saga horror che passa dal 15 maggio 2020 al 21 maggio 2021, e Antebellum, horror di Gerard Bush e Christopher Renz con protagonista Janelle Monáe, che dallo scorso 24 aprile 2020 è stato posticipato al prossimo 21 agosto.

Hercules: Josh Gad rifiuta il ruolo di Filottete per “colpa” di Danny DeVito

0

La scorsa settimana è arrivata l’ufficializzazione del live action di Hercules, il classico d’animazione del 1997, diretto da Ron Clements e John Musker. Il remake vedrà Anthony e Joe Russo, registi di  Avengers: Endgame, impegnati in qualità di produttori, mentre Dave Callaham (Wonder Woman 1984) firmerà la sceneggiatura.

Al momento non sappiamo né chi dirigerà il film né gli attori che saranno chiamati ad interpretare gli iconici personaggi del classico originale, ma pare che i fan vogliano a tutti i costi Josh Gad (doppiatore di Olaf nella versione originale di Frozen, nonché interprete di Le Tont nel live action de La bella e la bestia) nei panni di Filottete, il satiro che addestra gli eroi della mitologia greca.

Gad ha appreso del fantacasting e via Twitter ha già espresso la sua volontà di non essere interessato ad interpretare il personaggio nell’adattamento live action, dal momento che dal suo punto di vista c’è soltanto un attore che può interpretare il burbero satiro dal cuore d’oro: quest’attore è naturalmente Danny DeVito, doppiatore del personaggio nella versione originale del classico animato.

Il film, a differenza del più recente Lilli e il Vagabondo, non sarà destinato a Disney+, ma arriverà sul grande schermo e sarà prodotto anche da Jeffery Silver (Il re leone, Tron: Legacy) Karen Gilchrist (Il re leone, The Mandalorian). Come già accaduto per La Bella e la Bestia, Aladdin e per l’attesissimo La sirenetta, anche la colonna sonora del live action di Hercules sarà composta da brani già presenti nel classico originale e da nuove canzoni.

Hercules è il primo film di animazione Disney basato sulla mitologia greca e racconta le avventure di Eracle, che viene però chiamato con il suo nome latino Hercules, concentrandosi principalmente non tanto sulle famose dodici fatiche quanto sulla meno nota Gigantomachia.

Ricordiamo tra i prossimi live action Disney in cantiere, figurano Cruella con Emma StonePinocchio di Robert Zemeckis, ma anche Biancaneve e i sette nani, Bambi e La spada nella roccia

G.I. Joe: un nuovo film del franchise dopo Snake Eyes

0

Arriva da The Hollywood Reporter (via ScreenRant) la notizia che la Paramount e la Hasbro sono in trattative con gli sceneggiatori Joe Shrapnel e Anna Waterhousee per la stesura dello script di un nuovo film della saga di G.I. Joe. Il film in questione non sarà un sequel dell’atteso Snake Eyes che dovrebbe arrivare il prossimo ottobre nelle sale americane, ma un’espansione dell’universo che poterà gli spettatori a scoprire ancora più in profondità la squadra speciale anti-terrorismo.

Per quanto riguarda Snake Eyes, il film basato sul personaggio presente nei fumetti avrà come protagonista Henry Golding (Crazy & Rich, Last Christmas) e dovrebbe raccontare le origini del personaggio. La data di uscita nelle sale americane è fissata per il prossimo 23 ottobre, salvo cambiamenti dell’ultimo minuto causa pandemia di Covi-19. Robert Schwentke (RED) dirigerà su una sceneggiatura firmata da Evan Spiliotopoulos (La bella e la bestia).

Il personaggio Snake Eyes è un membro chiave del team G.I. Joe, un abile combattente e maestro di armi con un passato tragico. È apparso in entrambi i precedenti film sui G.I. Joe, G.I. Joe: La nascita dei Cobra del 2009 e il G.I. Joe: La vendetta del 2013. Nessuno dei due film è stato accolto molto bene dalla critica, anche se al botteghino hanno avuto buoni risultati. Poco dopo l’uscita del secondo, è stato annunciato anche un terzo film, che però non è mai stato realizzato a causa di problemi di schedule degli attori.

LEGGI ANCHE – Snake Eyes: terminate le riprese dello spin-off di G.I. Joe

Snake Eyes è stato interpretato negli ultimi due film dall’attore e artista marziale Ray Park. Poiché lo spin-off è destinato a essere un importante ripartenza per il franchise, il personaggio è stato assegnato a Golding, attore che sta cominciando ad essere sempre più presente sul grande e piccolo schermo.

Snake Eyes ruoterà intorno alla nascita del protagonista che cerca di diventare un membro del Clan Arashikage, team che ha lavorato come agenzia di serial killer per generazioni usando l’inganno per guadagnarsi da vivere.

Wonder Woman 1984: ecco perché ci saranno due villain

0
Wonder Woman 1984: ecco perché ci saranno due villain

Dopo aver parlato dei motivi che spingeranno Barbara Ann Minerva a trasformarsi nella villain Cheetah in Wonder Woman 1984, la regista Patty Jenkins è tornata a parlare del personaggio interpretato da Kristen Wiig nell’atteso sequel, rivelando che all’inizio Cheetah doveva essere l’unica villain del film.

In una recente intervista con Total Film (via ComicBookMovie), la Jenkins ha rivelato che Cheetah doveva essere inizialmente il principale antagonista della storia; in seguito, però, si è resa necessaria l’introduzione del personaggio di Maxwell Lord interpretato da Pedro Pascal: per far sì che il film funzionasse, c’era bisogno che anche Lord avesse un ruolo chiave. Ecco le dichiarazioni della regista in merito:

“Mentre lavoravamo alla sceneggiatura, ci siamo accorti che la storia richiedeva la presenza di entrambi i personaggi. Non avevo mai pensato che avrei avuto bisogno di entrambi. Cheetah era il cattivo su cui ci eravamo concentrati, ma poi è arrivato anche Max Lord, che all’interno dei fumetti di Wonder Woman ha avuto quasi sempre un’utilità narrativa meccanica.”

In Wonder Woman 1984 i personaggi di Minerva e di Lord dovrebbero essere in qualche modo collegati. Al momento non sappiamo quale sarà la vera natura della loro relazione, ma un’immagine nello specifico sembra aver anticipato che Minerva potrebbe nutrire dei sentimenti nei confronti del potente uomo d’affari, sentimenti che non sembrerebbero essere ricambiati.

LEGGI ANCHE –  Wonder Woman 1984: svelato il rating del film

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“ 

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

The Flash: si pensa al recasting di Irish West?

0
The Flash: si pensa al recasting di Irish West?

In attesa di scoprire se sarà davvero Ezra Miller a vestire i panni di Barry Allen nell’atteso standalone dedicato a The Flash (il coinvolgimento dell’attore sarebbe a rischio dopo alcune sconcertanti immagini che lo hanno visto protagonista), sembra che un altro personaggio all’interno del film potrebbe subire un recasting.

Un nuovo report di The Illuminerdi, infatti, suggerisce che la Warner Bros. starebbe considerando l’idea dei ingaggiare una nuova attrice per Irish West, l’interesse amoroso di Barry, personaggio interpretato da Kiersey Clemons in Justice League di Zack Snyder, ma tagliato dalla versione cinematografica del film.

Secondo la fonte, la Warner sarebbe alla ricerca di una nuova attrice, tra i 21 e i 25 anni, per il ruolo di Iris, descritta come una reporter del Central Citizen intelligente e coraggiosa, a tratti esagerata ma dotata di una grandissima energia capace di contagiare le persone che la circondano. Sempre la fonte descrive il personaggio come un misto tra la Carrie Bradshaw della popolare serie tv Sex and the City e la celebre giornalista britannica Christiane Amanpour.

Al momento non è chiaro se la major è intenzionata ad ingaggiare un’attrice afro-americana per la parte, sulla scia di quanto fatto con Candice Patton per la serie tv The Flash targata The CW. La fonte specifica, inoltre, che il personaggio avrà un ruolo di supporto nella storia.

LEGGI ANCHE – The Flash: Andy Muschietti adatterà una versione “diversa” di Flashpoint

The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Christina Hodson è attualmente in trattative per scrivere una nuova versione del film, dopo i suoi lavori in pellicole come Bumblebee Birds of Prey, quest’ultimo dedicato prevalentemente alla figura di Harley Quinn, interpretata nuovamente da Margot Robbie.

L’attore Ezra Miller ha più volte ribadito che il film è assolutamente confermato e certo, e con la conferma di Andy Muschietti alla regia sembrerebbe essere tutto pronto per un imminente inizio della produzione.

The Flash avrà nuovamente Miller nel ruolo del protagonista, Barry Allen, mentre sembra confermato anche Billy Crudup nel ruolo di Herny Allen.

Karine Vanasse: 10 cose che non sai sull’attrice

Karine Vanasse: 10 cose che non sai sull’attrice

Il nome di Karine Vanasse potrà forse essere poco noto ai più, ma negli ultimi anni l’attrice canadese si è distinta per la sua partecipazione ad alcune opere di rilievo, in particolare all’interno dei confini nazionali. Ha poi raggiunto una più ampia celebrità grazie ai suoi ruoli televisivi, che le hanno permesso di dar prova della sua versatilità. Ecco 10 cose che non sai di Karine Vanasse.

Parte delle cose che non sai di Karine Vanasse

Karine Vanasse Pan Am

Karine Vanasse: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema nel 1999 con la pellicola canadese Emporte-moi, per poi ottenere ruoli anche in Du pic au coeur (2001) e Séraphin: un homme et son péché (2002), grazie al quale ottiene maggior notorietà. Nel 2004 è nel cast del film Gioco di donna, accanto alle attrici Charlize Theron e Penélope Cruz. Ottiene poi un ruolo da protagonista nel film Polytechnique, del regista Denis Villeneuve, per poi recitare in Obiettivo mortale (2011) e Midnight in Paris (2011), con Owen Wilson. Negli anni successivi recita poi in ruoli di rilievo in Switch (2011), French Immersion (2011), In solitario (2013), con Guillaume Canet, e X-Men – Giorni di un futuro passato (2014), dove ha un cameo. Negli ultimi ha poi recitato in Buddha’s Little Finger (2015) e Malek (2019).

9. È celebre per i suoi ruoli televisivi. Negli anni l’attrice ha costruito buona parte della sua fama grazie alla sua partecipazione ad alcune note serie televisive. Dopo essere comparsa sugli schermi canadesi con 2 frères (1999-2001), recita anche in October 1970 (2006), nel film Maria Antonietta (2006), dove è la sovrana del titolo, e Pan Am (2011-2012), dove diventa celebre con il ruolo di Colette Valois. Nella serie recita accanto all’attrice Margot Robbie. Ottiene poi ulteriore popolarità grazie a Revenge (2013-2015), nel ruolo di Margaux LeMarchal, Blue Moon (2016-2018) e Cardinal (2017-in corso).

8. È anche produttrice. La Vanasse negli anni ha dimostrato un interesse verso l’ambito produttivo, arrivando a ricoprire il ruolo di produttrice per alcuni dei film in cui ha recitato. In particolare, ha ottenuto ampi riconoscimenti per aver prodotto il film Polytechnique, divenuto particolarmente popolare per via della storia ispirata al massacro avvenuto nella scuola che dà il titolo alla pellicola. In seguito, ha prodotto anche la commedia canadese Paul à Québec, di cui è anche interprete.

Karine Vanasse è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 207 mila persone. All’interno di questo, è solita condividere fotografie di natura artistica, ma anche diversi momenti di svago quotidiano. Non mancano infine curiosità dai set frequentati e immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Karine Vanasse e Hughes Harvey

6. È molto riservata sulla propria vita privata. Della vita sentimentale dell’attrice si sa molto poco. L’attrice non è solita condividere sui propri social immagini legate al proprio privato. Un’eccezione è stata fatta nell’aprile del 2018, quando ha annunciato tramite Instagram di aver dato alla luce il primo figlio insieme al compagno Hughes Harvey, di cui non si hanno notizie. Viene poi rivelato, nel dicembre del 2019, che la coppia si è ufficialmente separata.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Karine Vanasse Cardinal

Karine Vanasse in Revenge

5. È entrata a far parte del cast ufficiale. L’attrice ha interpretato per la prima volta il personaggio di Margaux LeMarchal in Revenge a partire dalla terza stagione, dove appariva però in modo non continuativo. Dalla quarta stagione, tuttavia, è entrata a far parte del cast ufficiale, e il suo è diventato uno dei personaggi principali intorno a cui si snodano le vicende.

4. Era fan della serie. Pur essendo entrata a far parte di Revenge soltanto dalla terza stagione, l’attrice ha raccontato di esserne stata una fan sin dall’inizio. Ciò le ha permesso di essere a conoscenza da subito delle varie linee narrative verificatesi nel tempo, così da potersi orientare una volta entrata a farne parte.

Karine Vanasse in Pan Am

3. Si è preparata a lungo per il ruolo. Nella serie incentrata sulle vicende di alcuni piloti e assistenti di volo della compagnia aerea Pan Am, durante gli anni ’60, l’attrice ha ricoperto il ruolo di Colette Valois, hostess francese. Per prepararsi al ruolo, l’attrice ha raccontato di aver condotto numerose ricerche, sia per quanto riguarda le movenze adeguate, sia per il modo di parlare e agire in quell’epoca.

Karine Vanasse in Cardinal

2.  È rimasta entusiasta dal cambiamento del suo personaggio. Arrivata alla quarta e ultima stagione di Cardinal, dove interpreta il detective Lise Delorme, l’attrice ha raccontato di essere rimasta particolarmente contenta dalle trasformazioni che hanno caratterizzato il suo personaggio, passando dall’essere una persona cinica al vedere più sfumature nel mondo e nelle persone che la circondano.

Karine Vanasse: età e altezza

1. Karine Vanasse è nata a Drummondville, in Québec, Canada, il 24 novembre 1983. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Billy Campbell: 10 cose che non sai sull’attore

Billy Campbell: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Billy Campbell naviga da anni, con grande naturalezza, tra cinema e televisione. Ma è sul piccolo schermo che ha trovato quelli che sono i ruoli che lo hanno reso più celebre. Protagonista di affermate serie televisive, Campbell ha negli anni conquistato una sempre maggiore popolarità, ottenendo un ampio numero di spettatori a lui fedeli. Ecco 10 cose che non sai di Billy Campbell.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Billy Campbell Instagram

Billy Campbell: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attore ha esordito al cinema con pellicole come Bandiera a scacchi (1990) e Le avventure di Rocketeer (1991). Ottiene però ulteriore notorietà grazie al ruolo del texano Quincey P. Morris in Dracula di Bram Stoker (1992), con Gary Oldman. Successivamente, ha ricoperto ruoli di rilievo nei film Gettysburg (1993), La notte che non c’incontrammo (1993), Via dall’incubo (2002), con Jennifer Lopez, Gods and Generals (2003), Ghost Town (2008), con Ricky Gervais, Copperhead (2013) e Missione suicida (2014).

9. È celebre per i suoi ruoli televisivi. Campbell esordisce sul piccolo schermo nel 1984, recitando in alcune puntate della soap opera Dynasty. Successivamente si distingue per i suoi ruoli in Crime Story (1986-1988), Tales of the City (1993) e Ancora una volta (1999-2002), dove ha ricoperto il ruolo di Rick Sammler. Negli anni seguenti si fa apprezzare in titoli come The O.C. (2005), The 4400 (2004-2007), Shark – Giustizia a tutti i costi (2007-2008) e The Killing (2011-2014), con Joel Kinnaman. È diventato poi ulteriormente celebre per il ruolo del dottor Alan Farragut in Helix (2014-2015) e per quello del protagonista John Cardinal in Cardinal (2017-2020).

8. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Ad aver portato particolare prestigio all’attore, è stato il suo ruolo nella serie Ancora una volta, per la quale è stato nominato al Golden Globe come miglior attore protagonista in una serie drammatica. Per lo stesso ruolo ha invece vinto un People’s Choice Awards nel 2000. Campbell è stato poi nominato agli International Emmy Awards come miglior attore per la serie Cardinal.

Billy Campbell non è su Instagram

7. Non possiede un account personale. In diverse interviste l’attore si è dichiarato diffidente nei confronti di social network come Instagram, non apprezzando il loro funzionamento né l’esposizione mediatica che essi portano con sé. Per tali motivi, Campbell non possiede un proprio profilo, preferendo mantenere un velo di riservatezza sulla propria vita privata.

Billy Campbell: moglie e figli

6. È sposato. Dopo aver frequentato l’attrice Jennifer Connelly dal 1991 al 1996, l’attore ha deciso di mantenere una netta distinzione tra la propria vita lavorativa e quella sentimentale, evitando di diffondere notizie riguardanti quest’ultima. Attualmente, l’attore è sposato una donna norvegese, con la quale ha avuto un figlio. Queste sono tuttavia le uniche notizie note riguardanti la vita privata dell’attore.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Billy Campbell Cardinal

Billy Campbell in Cardinal

5. Inizialmente aveva rifiutato il ruolo. Quando all’attore fu proposto il ruolo da protagonista in Cardinal, questi ne rimase affascinato, ma si trovò costretto a rifiutare per motivi famigliari. I produttori, tuttavia, non si arresero e tornarono a proporgli nuovamente il ruolo. Dopo aver letto la sceneggiatura, Campbell ne parlò anche con sua moglie, la quale lo convinse ad accettare.

4. Lo considera il miglior ruolo della sua vita. Nel corso di alcune interviste l’attore ha dichiarato di considerare quello del detective John Cardinal il ruolo migliore che si sia mai trovato a ricoprire. Questo gli ha permesso non solo di tornare ad essere protagonista di un prodotto di successo, ma anche di potersi misurare con una personalità estremamente complessa e ricca di sfumature.

3. È d’accordo sulla conclusione della serie. La quarta stagione di Cardinal sarà anche l’ultima, e benché questo possa essere fonte di dispiacere per i fan, l’attore ha dichiarato di essere d’accordo con la decisione di non prolungare ulteriormente le cose. Le quattro stagioni hanno infatti coperto tutti e sei i libri da cui sono tratte, e per Campbell proseguire inventando nuove storie potrebbe rivelarsi un terreno troppo pericoloso.

Billy Campbell in The O.C.

2. Ha compreso la serie solo anni dopo. Nel 2005 l’attore compare nel quindicesimo episodio della seconda stagione della serie The O.C., ricoprendo il ruolo di Carter Buckley. Essendo stato un personaggio minore, presente in soli otto episodi, Campbell si è dichiarato sorpreso che in molti si ricordi di lui per tale parte. Lo stesso attore ha poi affermato di non aver da subito compreso il potenziale della serie, ma di averlo fatto soltanto diversi anni dopo la sua conclusione.

Billy Campbell: età e altezza

1. Billy Campbell è nato a Charlottesville, in Virginia, Stati Uniti, il 7 luglio 1959. L’attore è alto complessivamente 192 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Annabelle Wallis: 10 cose che non sai sull’attrice

Annabelle Wallis: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Annabelle Wallis passa con naturalezza dal cinema alla televisione, e per entrambi ha ricoperto ruoli di rilievo in film di grande successo. Negli anni ha spaziato tra i generi, affermando così la propria versatilità, particolarmente lodata da critica e pubblico. Ad oggi, la Wallis continua a partecipare a titoli di prim’ordine, affermando sempre di più il proprio status nell’industria hollywoodiana. Ecco 10 cose che non sai di Annabelle Wallis.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Annabelle Wallis Peaky Blinders

Annabelle Wallis: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti film per il cinema. Tra i primi ruoli di rilievo ricoperti dall’attrice si annoverano quello nel film Nessuna verità (2008), con Leonardo DiCaprio, in X-Men – L’inizio (2011), con Michael Fassbender, e W.E. – Edward e Wallis (2011). Nel 2014 viene scelta come protagonista dell’horror Annabelle, mentre negli anni successivi recita in Grimsby – Attenti a quell’altro (2016), con Sacha Baron Cohen, Mine (2016), King Arthur – Il potere della spada (2017), con Charlie Hunnam, La mummia (2017), con Tom Cruise, e Prendimi! (2018), con Jon Hamm.

9. È nota per i suoi ruoli televisivi. Sul piccolo schermo l’attrice si distingue per la sua interpretazione di Jane Seymour nella serie I Tudors (2009-2010), per poi recitare anche in The Lost Future (2010) e Pan Am (2011), con Margot Robbie. La consacrazione definitiva arriva però grazie a Peaky Blinders (2013-2019), dove ricopre il ruolo di Grace Shelby recitando accanto all’attore Cillian Murphy. Nel 2019 è poi tra i protagonisti della mini-serie The Loudest Voice, con Russell Crowe.

Annabelle Wallis è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 554 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago quotidiano, da sola o in compagnia di amici. Non mancano poi anche curiosità, immagini tratte da eventi di gala o foto promozionali dei suoi progetti da interprete.

Annabelle Wallis: chi è il suo fidanzato

7. Ha avuto una relazione con un noto musicista. Nel 2015 l’attrice conosce Chris Martin, noto per essere il frontman della band Coldplay. I due hanno iniziato a frequentarsi poco dopo essersi incontrati la prima volta, e subito diverse fotografie hanno confermato la loro relazione. I due, molto riservati, hanno raramente rilasciato annunci pubblici, e tra questi vi è stato quello relativo alla loro separazione, nel 2017.

6. Ha un nuovo compagno. A partire dal 2018 l’attrice ha una relazione con l’attore Chris Pine, noto per i suoi ruoli in Star Trek e Wonder Woman. Pine ha reso pubblico il loro coinvolgimento sentimentale soltanto nel 2019, dichiarandosi particolarmente protettivo nei confronti della donna amata. Al momento non esistono infatti foto ufficiali della coppia.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Annabelle Wallis La mummia

Annabelle Wallis in Peaky Blinders

5. È stata attratta dall’ambientazione. Uno dei motivi principali per cui l’attrice ha accettato di partecipare alla serie è stato il fatto che fosse ambientato in un mondo criminale, raffigurato alla vecchia maniera dei gangster movie. La possibilità di recitare in questo contesto era per l’attrice irresistibile, poiché è sempre più raro oggi poter partecipare a progetti di tale genere.

Annabelle Wallis in La Mummia

4. Ha eseguito da sé una complessa scena. All’interno del film La mummia, reboot del celebre classico dell’horror, l’attrice è coinvolta in una scena a zero gravità all’interno di un aereo in procinto di precipitare. Pur essendo ricostruita in studio, la scena si è rivelata particolarmente complessa, dando la nausea a molti dei presenti. A non soffrire affatto è però stata l’attrice, che si è dichiarata entusiasta di aver potuto eseguire personalmente tale scena.

3. Tom Cruise l’ha voluta nel film. A richiedere che l’attrice venisse sottoposta ad un provino per il film fu proprio il protagonista Tom Cruise. Questi è infatti un grande fan della serie Peaky Blinders, e dopo aver visto la Wallis recitare lì ritenne che fosse perfetta per il ruolo di Jenny Halsey.

Annabelle Wallis in I Tudors

2. Ha sostituito un’altra attrice. La Wallis compare nella serie I Tudors a partire dalla terza stagione, interpretando Jane Seymour, moglie di Enrico VIII Tudor. Il personaggio era in realtà già comparso nelle stagioni precedenti, ma ad interpretarlo era l’attrice Anita Briem. Questa, tuttavia, rinunciò al ruolo, e per sostituirla venne scelta proprio la Wallis.

Annabelle Wallis: età e altezza

1. Annabelle Wallis è nata a Oxford, Inghilterra, il 5 settembre 1984. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Tornare di Cristina Comencini in uscita sulle piattaforme

Tornare di Cristina Comencini in uscita sulle piattaforme
I produttori Lionello Cerri e Cristiana Mainardi per Lumière & Co. e la regista Cristina Comencini con Rai Cinema e Vision Distribution annunciano il lancio del film sulle piattaforme Sky Primafila Premiere, Timvision, Chili,  Google Play, Infinity, CG Digital, Rakuten TV.
Tornare di Cristina Comencini con Giovanna Mezzogiorno, Vincenzo Amato e Beatrice Grannò, inizialmente previsto al cinema per lo scorso 12 marzo, è disponibile da oggi, lunedì 4 maggio, direttamente on demand, una scelta dettata dalla volontà di continuare ad incontrare il pubblico, nonostante le restrizioni imposte in questo periodo, che hanno richiesto la chiusura temporanea delle sale.
Il film può essere acquistato su Sky Primafila Premiere, Timvision, Chili, Google Play, Infinity, CG Digital, Rakuten TV. TORNARE è una produzione Lumière & Co. con Rai Cinema. Prodotto da Lionello Cerri e Cristiana Mainardi il film è interamente ambientato a Napoli: “Napoli è ricordata, deformata, angosciante e bellissima, luogo anche della mia memoria giovanile” – come ha dichiarato Cristina Comencini.
La regista ha così commentato: “Tornare è l’indagine di una donna, Alice, su quello che è accaduto prima della fuga dalla sua città, Napoli. E’ anche un thriller dell’inconscio e un film sul tempo, che non esiste come siamo abituati a pensarlo: basta uno spazio straordinario, una casa sugli scogli, un luogo fermo e sempre in movimento come il mare che la scuote, e gli eventi passati sembrano di nuovo tutti lì presenti. Tornare è forse il film più libero che ho fatto ed è stata una bellissima esperienza di lavoro in comune con i produttori, le scrittrici, i collaboratori artistici. Non sappiamo quando riapriranno le sale cinematografiche, speriamo prima possibile, ma sono felice di fare vedere questo mio ultimo film alle persone che sono a casa e a cui il cinema manca. A me manca moltissimo.”

Tornare: la trama

Napoli, anni Novanta. Alice (Giovanna Mezzogiorno), 40 anni, rientra dall’America dopo una lunga assenza. È morto il padre. Alice si ferma nella casa di famiglia, disabitata: con la sorella (Barbara Ronchi) hanno deciso di venderla, e occorre svuotarla degli oggetti di una vita, di tante vite. Ma, inaspettatamente, Alice scopre che la casa è abitata da una ragazza giovane e bellissima (Beatrice Grannò). Con lei inizia un dialogo intenso, come sembra promettente anche il legame che si crea con Marc (Vincenzo Amato), un uomo affascinante e gentile incontrato alla commemorazione del padre. Per Alice si schiude un mondo nuovo, intrigante e pericoloso, che apre squarci sul suo passato e sulla sua esistenza.

Ant-Man: uno dei villain potrebbe tornare in futuro

0
Ant-Man: uno dei villain potrebbe tornare in futuro

Attraverso il suo account Twitter, il regista Peyton Reed ha risposto ad alcune domande dei fan relative ad Ant-Man e al futuro del personaggio all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel, in riferimento ovviamente all’annunciato Ant-Man 3. Tra i dettagli che sono stati rivelati, figura anche la possibilità di un ritorno dell’attore Walton Goggins.

Quest’ultimo, infatti, ha interpretato il ruolo di Sonny Burch, un “criminale di basso livello”, in Ant-Man and the Wasp; in effetti, ci sono diverse cose a proposito del personaggio – ossessionato dal profitto che può generare la ricerca di Hank Pym – che non sono state chiarite nel sequel: ad oggi, i fan non conoscono l’identità del misterioso “acquirente” per conto del quale agiva il commerciante del mercato nero.

Adesso, il regista Peyton Reed sembra aver anticipato che, prima o poi, rivedremo Burch nel MCU: Reed, infatti, non ha confermato che lo rivedremo ufficialmente in Ant-Man 3, ma alla domanda di un fan: “Spero che Walton Goggins faccia ritorno nel MCU. C’è una qualche possibilità?”, il regista ha risposto: “C’è sempre una possibilità.”

Interrogato invece sul primo film, Peyton Reed ha rivelato un dettaglio decisamente curioso che riguarda una delle scene più divertenti: Falcon che combatte contro Ant-Man quando questi prova ad entrare nel quartier generale dei Vendicatori. Dopo essere stato battuto da Scott Lang, Sam Wilson parla con qualcuno attraverso la sua ricetrasmittente, ironizzando sul fatto che Captain America non debba mai venire a sapere quanto accaduto. Ebbene, Reed ha rivelato che il vendicatore a cui si rivolge Falcon è in realtà Vedova Nera!

LEGGI ANCHE – Ant-Man 3: Michael Peña sulle riprese e sul ritorno di Luis

Per quanto riguarda Ant-Man 3, il film non ha ancora una data di uscita ufficiale. La sceneggiatura porterà la firma di Jeff Loveness, lo sceneggiatore della serie del blocco Adult Swim, Rick e Morty, che affiancherà Paul Rudd nella stesura del copione.

Il solista di Joe Wright e la musica come liberazione

Il solista di Joe Wright e la musica come liberazione

Joe Wright non è solo il regista di Orgoglio e pregiudizio, Espiazione, o L’ora più buia. Non è solo maestro dell’estetica, ammaliato lui stesso dalla fascinazione dei film in costume e della ricostruzione d’epoca, come riesce ad ammaliare lo spettatore. Anche se questa sembra essere la sua cifra, ed è certo quella che gli ha dato fama internazionale, portando la sua musa Keira Knightley alla consacrazione e Gary Oldman al meritato Oscar proprio con il magistrale L’ora più buia, Wright sa anche tuffarsi nella contemporaneità e sa farlo con la stessa grazia. È ciò che accade quando, nel 2009, traspone sullo schermo il libro del giornalista americano Steve Lopez, che racconta il suo incontro e l’amicizia con Nathaniel Ayers, senzatetto e suonatore di violoncello nei bassifondi di Los Angeles. Non un romanzo ottocentesco, dunque, ma neppure un testo di finzione contemporaneo, bensì una storia vera, che lo porta a lasciare la sua Inghilterra per l’America e ad esplorare anche artisticamente territori nuovi. Così nasce Il solista.

Ne Il solista (The Soloist) Steve Lopez (Robert Downey Jr.) scrive per il Los Angeles Times, ma da tempo non ha una buona storia da raccontare. È separato dalla moglie Mary (Catherine Keener), che è anche il suo editore, e gli rimprovera di non essere capace di assumersi le proprie responsabilità. In più, un incidente in bicicletta gli ha temporaneamente sfigurato la faccia. L’incontro con Nathaniel Ayers (Jamie Foxx), un senzatetto affetto da schizofrenia che suona il violino con due sole corde ed ha un talento unico, adora Beethoven e da ragazzo ha frequentato la Juiliard, cambierà la vita di entrambi. Lopez scoprirà di aver trovato molto di più di una buona storia, entrerà in contatto con un mondo per lui nuovo e cercherà di aiutare Ayers. Sperimenterà quanto sia difficile farlo nel modo giusto, senza cedere alla tentazione di sentirsi un salvatore. Nathaniel tornerà a suonare con uno strumento integro e potrà dedicarsi pienamente alla sua passione per la musica, scoprendo anche una nuova vita che, in cambio di qualche limitazione alla libertà, offre alcuni innegabili vantaggi. Entrambi conosceranno il valore dell’amicizia e della condivisione.

La regia di Joe Wright

Il regista riesce con un sapiente uso delle inquadrature e dei colori a rendere il concetto della musica come qualcosa che unisce ed è profondamente liberatorio. In una delle sequenze più coinvolgenti del film, le note della musica di Beethoven sono viste da Nathaniel come un insieme di colori, le immagini esemplificano perfettamente come la musica dia colore al suo mondo. Nel cinema di Wright l’aspetto visivo è sorprendentemente evocativo. Qui rende bene quest’idea di superamento dei confini, di libertà e anche di pace data dalla musica. In ciò è coadiuvato dalla fotografia di Seamus McGarvey, dalle musiche di Dario Marianelli, Oscar nel 2007 per Espiazione e dal montaggio di Paul Tothill. Grazie al lavoro del regista britannico, la musica diventa l’emblema dell’anelito alla libertà che percorre tutto il film, assieme al riferimento ricorrente al volo degli uccelli. A Nathaniel non si può negare né l’esperienza della musica, né quella vita povera, ma libera da costrizioni che ha scelto di vivere.

Le note, però, fanno uscire anche Steve dai limiti angusti della propria realtà, mostrandogli che c’è molto altro al di fuori di essa e creando una reale comunione tra i due protagonisti – si veda la scena del sottopasso, in cui Ayers torna dopo molti anni a suonare il violoncello.

Il solista non è solo musica come liberazione e riconciliazione con il mondo. Il regista allarga lo sguardo a un discorso sul disagio mentale, col quale Ayers è in continua lotta e che lo ha relegato ai margini della società. Il tema diventa così anche sociale e politico, un discorso sugli ultimi, i senzatetto delle grandi metropoli occidentali. Ed è questo un focus importante del film: la condizione degli ultimi. La musica è il grimaldello per entrare in contatto emotivo profondo con questo mondo, per aprire una finestra su di esso. È quello che succede a Steve Lopez e per suo tramite, agli spettatori. I senzatetto sono l’altra faccia di Los Angeles, città del cinema. Wright cerca e trova l’autenticità soffermandosi sui volti e sui racconti di vita di veri senzatetto scelti per interpretare sé stessi nel film. Coloro che non sono mai sotto i riflettori nella città delle stelle.

L’abilità del regista sta anche nel saper rinunciare ad ogni forma di falso buonismo in favore di uno sguardo disincantato. Lopez si avvicina ad Ayers con uno scopo puramente utilitaristico e per buona parte del film è anche infastidito dai suoi modi e dalle sue eccentricità, dai risvolti difficilmente gestibili della sua malattia. È un giornalista che punta al successo sul lavoro, non un filantropo che vuole fare del bene. Solo in un secondo momento la relazione si trasforma in una vera amicizia.

Il solista Robert Downey Jr

Jamie Foxx e Robert Downey Jr. protagonisti de Il solista

La bravura dei due protagonisti è innegabile e ben si accompagna all’ampio respiro visivo del film. Jamie Foxx, che aveva ottenuto l’Oscar e il Golden Globe nel 2004 per la sua interpretazione di Ray Charles in Ray di Taylor Hackford,  interpreta Nathaniel Ayers con convincente trasporto, toccando vette di lirismo. L’attore è anche un buon pianista e per l’occasione ha preso lezioni di violoncello.

Robert Downey Jr mostra tutto il suo talento nell’interpretare personaggi in crisi che attingono a tutte le loro risorse per uscirne, vestendo ottimamente i panni del giornalista che riscopre il valore del proprio mestiere e torna in contatto con la parte migliore di sé grazie all’incontro con Ayers.

 Il solista secondo Wright e i suoi protagonisti

 Sono le stesse parole di Joe Wright  a chiarire in un’intervista la sua idea del film e il suo sentirsi, da britannico, un outsider rispetto ad una storia così “americana”: “Mi sono sempre interessato di salute mentale e del potenziale che ha il cinema di esprimere realtà soggettive anche molto estreme, ma non ero sicuro di avere l’autorità per fare un film che riguardasse così intrinsecamente l’esperienza americana”.  “Steve Lopez mi ha portato a conoscere i senzatetto e lì [al Lamp, un rifugio per persone affette da malattia mentale ndr. ] ho realizzato che questo era un film sugli outsider e che, essendo io stesso un outsider, potevo dare qualcosa al film”.

Sull’esperienza con gli homeless di Los Angeles e sul loro impiego come attori nel film il regista ha così commentato: “Ho trascorso molto tempo con la comunità dei senzatetto”.Ho incontrato persone davvero fantastiche e mi sono innamorato di tutti loro. Ero affascinato da loro e ho potuto impiegarli come attori”. “E’ stato molto importante che venissero a fare il film con noi”.

Jamie Foxx ha definito una vera sfida quella di interpretare un personaggio complesso come Nathaniel Ayers: “E’ stata un vera sfida, mi ha messo a dura prova. Questo accade soprattutto quando hai a che fare con questioni che riguardano la mente”. “Quando riesco a catturare un personaggio […], se riesco a  scomparire nel personaggio, allora sono bravo […]. Penso sia ciò per cui sono fatto: trovare questi personaggi ed essere completamente onesto nell’interpretarli”.Questo film è un punto di svolta per me. È molto intenso”.

Ecco il punto di vista di Robert Downey Jr. sull’ambientazione americana del film: “Penso che l’America abbia a che fare con il meglio e il peggio di tutto. […] Ecco perché è il posto giusto per raccontare una storia”.

Frasi significative de Il solista

  • Steve Lopez alle prese con la difficile relazione con Ayers: “E se quindici giorni di medicine, una finestra di quindici giorni su quella che potrebbe essere la sua vita, gli cambiasse la vita, la salvasse?”.
  • David: “Se tradisci quell’amicizia, distruggi l’unica cosa che ha a questo mondo”.
  • Steve Lopez:“Io non voglio essere la sua unica cosa”.
  • Due momenti che chiariscono l’anelito costante alla libertà di Ayers.
  • Nathaniel Ayers: “Questo posto è molto bello, perché suoni e i piccioni applaudono volando via. […] Mi basta alzare gli occhi e so dove sto: sono a Los Angeles, Los Angeles, California”.
  • “Los Angeles significa: angeli. Non puoi negare le ali agli angeli”.
  • Steve Lopez e l’insegnamento più importante di Nathaniel Ayers: “La sua fiducia nella forza della sua arte mi ha insegnato la dignità di essere fedeli a ciò in cui si crede, a non rinunciarvi mai. E soprattutto a credere, senza il minimo dubbio, che ci permetterà di sopravvivere”.

Spider-Man in quarantena, i video virali di Tom Jauncey

0
Spider-Man in quarantena, i video virali di Tom Jauncey

Un video divenuto virale immagina in modo creativo quale potrebbe essere la routine di Spider-Man nelle attuali condizioni di isolamento causate dalla pandemia di coronavirus. In risposta allo scoppio di COVID-19, i paesi di tutto il mondo hanno implementato diverse politiche di blocco, chiudendo la maggior parte delle imprese e incoraggiando i cittadini a lasciare le proprie case solo per cose essenziali.

Queste misure hanno effettivamente fermato tutto, compresa l’industria cinematografica, con i cinema chiusi e le produzioni sospese. Di conseguenza, praticamente tutti i film in arrivo hanno ritardato le loro date di uscita, tra cui anche i film legati allo Spider-Verse.

Morbius, ambientato nello Spider-Verse SONY, è stato spostato a marzo 2021. Anche Venom 2: Let There Be Carnage è stato spostato, da ottobre 2020 a giugno 2021. Entrambi  gli altri due progetti su Spider-Man, entrambi senza titolo, sono stati sospesi, sia quello in live action con Tom Holland, che quello in animazione, sequel di Into the Spider-Verse.

Chiaramente, si dovrà aspettare un po’ di tempo prima che qualsiasi avventura di Spider-Man venga vista sul grande schermo. Nel qual caso, nel frattempo, potrebbe valere la pena dare un’occhiata a questi nuovi cortometraggi creati da un fan speciale che ricreano un giorno della vita di Spider-Man in quarantena.

La serie di video si chiama Quarantine Spider-Man ed è stata realizzata da Tom Jauncey, un fotografo e regista di viaggi che (secondo il suo profilo Instagram) è stato “morso da un ragno durante la quarantena” e ora “qualcosa gli sta accadendo qualcosa di strano”. È certamente qualcosa di strano ma è anche piuttosto bello.

I cortometraggi offrono uno scorcio di come potrebbe essere la vita di Spider-Man se fosse rimasto bloccato in casa per cinque settimane. Il primo video include anche alcuni omaggi a Into the Spider-Verse, con questo Spider-Man che condivide il metodo di coping di Peter B. Parker per piangere sotto la doccia e una colonna sonora di “Sunflower” di Post Malone. Jauncey ha incluso questi pochi video di Quarantine Spider-Man (sotto) sul suo Instagram, ma la maggior parte sarà resa disponibile sul suo TikTok.

Fonte: Tom Jauncey

Transformers: la Paramount opziona giugno 2022 per un nuovo film

0
Transformers: la Paramount opziona giugno 2022 per un nuovo film

La Paramount ha fissato una data di uscita nel giugno 2022 per il suo nuovo film del franchise di Transformers. Attualmente, Paramount ha due diversi film del marchio in fase di sviluppo ed è poco chiaro quale dei due sia stato posizionato a giugno 2022.

Può darsi che la Paramount debba ancora decidere quale progetto passerà per primo alla produzione e, nel frattempo, vuole assicurarsi una data imminente per qualunque film scelga di sviluppare. Recentemente, le date di uscita sono cambiate in risposta alla pandemia di COVID-19, ed è probabilmente nel miglior interesse di Paramount rivendicare quella data ancora prima di decidere quale film dei due in sviluppo far uscire prima.

A seguito della disastrosa performance di Transformers: The Last Knight e il moderato successo di Bumblebee, Paramount ha rivalutato il futuro della serie. Ciò ha comportato lo sviluppo di due diversi modi di realizzare film sui Transformers. Secondo quanto riferito, uno dei due film sarà il seguito di Bumblebee del 2018, mentre l’altro è uno spin-off basato sulla serie Transformers, Beast Wars. James Vanderbilt (Zodiac, Murder Mystery) sta scrivendo il presunto film di Beast Wars, e Joby Harold (King Arthur: Legend of the Sword, Army of the Dead) sta lavorando alla sceneggiatura ambientata nell’universo di Bumblebee.

Secondo quanto riferisce Deadline (via Screenrant), la data scelta da Paramount è il 24 giugno 2022. Non è stato rivelato nient’altro oltre la data, quindi non si sa quale dei film di Transformers uscirà in quella data. Tuttavia, la notizia suggerisce una solida fiducia nel franchise e la volontà di continuare a lavorare per svilupparlo.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità