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Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, cosa significa “portare l’equilibrio nella Forza”?

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ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER

Il prescelto, nella mitologia di Star Wars, deve portare equilibrio nella Forza. Anakin purtroppo viene sedotto dal Lato Oscuro e contribuisce all’ascesa dello stesso, Luke invece riesce a riportare l’equilibrio, sconfiggendo l’Imperatore e redimendo il padre. Rey, come Luke, porta l’equilibrio, mettendo a riposo (forse sconfiggendo per sempre l’Imperatore) il Lato Oscuro e ristabilendo l’ordine.

Alla fine, un Jedi non cede a nessuno dei suoi impulsi interni, né quelli positivi né quelli negativi, perché cerca l’equilibrio e quello tende a mantenere nell’universo. Ma cosa vuol dire esattamente? Che cosa si intende quando si dice che Rey ha riportato l’Equilibrio nella Forza?

In un’intervista a IndieWire, il co-sceneggiatore de L’Ascesa di Skywalker, Chris Terrio, è stato interrogato sull’equilibrio nella Forza dopo la sconfitta di Palpatine da parte di Rey. Secondo Terrio, si può dire che il lato oscuro della Forza fosse sul punto di sopraffare la luce, ma grazie a Rey, quell’equilibrio è stato ripristinato.

“L’equilibrio della Forza sempre, come ha detto George [Lucas], significa che l’oscurità e la luce co-esistono. Ci sono angoli nella galassia in cui esiste ancora l’oscurità, tranne che con l’ascesa di Palpatine e la trilogia originale, il buio era diventato troppo potente al punto tale da far quasi scomparire la luce. Quindi, conquistando questa vittoria contro il Primo Ordine e i resti dell’Impero e dei lealisti Sith, penso che l’equilibrio sia stato ripristinato, perché l’oscurità era arrivata ad un punto in cui era molto più potente della luce. Se Rey mette a segno questo colpo, non significa che tutto rimanga per sempre così, ma significa che almeno per questo momento, l’oscurità è stata trattenuta mentre la luce ha respinto la sua avanzata, mettendo in equilibrio le due entità”.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, leggi la recensione

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid e Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

A quiet place Parte II: il trailer del film con Emily Blunt

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A quiet place Parte II: il trailer del film con Emily Blunt

Ecco il primo trailer italiano di A Quiet Place 2, in arrivo la prossima primavera, in cui tornerà protagonista Emily Blunt.

John Krasinski, il regista, ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”

A Quiet Place 2 arriverà nelle sale il 15 maggio 2020. Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, Luke e Leia hanno mai parlato delle origini di Rey?

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ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER

Dopo che il mistero si è protratto per due film, in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker abbiamo finalmente appreso le vere origini di Rey. La ragazza, potente nella Forza, è una Palpatine, la nipote dell’Imperatore, abbandonata su Jakku dai genitori per nasconderla agli occhi del più malvagio dei cattivi della saga.

Nonostante per la ragazza sia una notizia sconvolgente, capiamo subito che sia Luke che Leia sapevano da subito chi fossero i suoi genitori e quale fosse quindi l’origine di Rey, tuttavia hanno deciso di addestrarla lo stesso per le vie della Forza, visto che, come dice Luke, entrambi hanno guardato al suo cuore e non alla sua linea di sangue.

Ma Luke e Leia, consapevoli entrambi che Rey fosse l’ultima speranza per i Jedi e per la Ribellione, hanno mai parlato tra loro di cosa fare con la giovane Palpatine?

In un’intervista con THR, c’era una domanda, rivolta allo sceneggiatore Chris Terrio, sul fatto che Luke e Leia avessero trovato il modo di discutere riguardo agli antenati di Rey dopo la Battaglia di Crait. Terrio rimane sul vago: “Questo devo lasciarlo all’immaginazione dello spettatore (…) Non penso che sarebbe sbagliato presumere che il fantasma di Forza di Luke abbia cercato sua sorella sensibile alla Forza, addestrata dai Jedi.”

Il fatto che Leia e Luke insegnino a Rey, sapendo che la ragazza è una parente di sangue della loro più temibile rivale, ha contribuito a far passare il messaggio che alcune virtù sono più potenti del sangue e della genìa. Quindi è facile immaginare una scena tra Luke e Leia in cui si discute della questione e, considerando le decisioni prese da Terrio e Abrams, è facile immaginare che questa scena possa essere stata anche nelle menti dei due. Sfortunatamente, anche se Abrams avesse voluto che questa scena venisse girata, la morte di Carrie Fisher lo ha reso impossibile (nonostante siano stati fatti miracoli con quel che avanzava delle riprese de Il Risveglio della Forza).

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, leggi la recensione

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid e Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Birds of Prey: gli stravaganti look di Harley Quinn celebrati dalle Funko Pop ufficiali

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Birds of Prey, il cinecomic DC che segnerà il ritorno della Harley Quinn di Margot Robbie sul grande schermo, arriverà al cinema il prossimo febbraio ed un nuovo trailer ufficiale del film di Cathy Yan dovrebbe arrivare online a breve.

Nell’attesa, la Funko ha diffuso online le immagini ufficiali della linea di POPs dedicata ai personaggi di Birds of Prey. I giocattoli ci mostrano i personaggi di Huntress, Black Canary e Roman Sionis, insieme a numerose versioni di Harley Quinn e dei suoi coloratissimi e stravaganti costumi. Nessuna figure dedicata a Renee Montoya o a Cassie Cain, ma è probabile che una nuova ondata di POPs verrà rilasciata più a ridosso dell’uscita in sala.

Di recente abbiamo appreso che il film sarà vietato ai minori! La Motion Picture Association of America ha classificato il film come “R-Rated”, vietato cioè ai minori di 17 anni non accompagnati. La motivazione è la seguente: “Forte dose di violenza e uso di linguaggio esplicito, incluso materiale sessuale e riferimenti alla droga.”

Potete vedere le immagini dei POPs dedicati a Birds of Prey di seguito:

LEGGI ANCHE – Birds of Prey: tutto quello che c’è da sapere sui fumetti

Birds of Prey, diretto da Cathy Yan, arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya) e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).

Ewan McGregor interpreta invece uno dei due principali villain del film, Maschera Nera, alter ego di Roman Sionis. Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham City.

Di seguito la nuova sinossi ufficiale:

Avete mai sentito la storia del poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra scelta che allearsi per abbattere Roman.

Fonte: ComicBookMovie

Obi-Wan Kenobi: nella serie vedremo i giovani Luke e Leia?

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Obi-Wan Kenobi: nella serie vedremo i giovani Luke e Leia?

Sta iniziando lentamente a prendere forma l’annunciata serie destinata a Disney+ che sarà dedicata a Obi-Wan Kenobi e che vedrà il ritorno di Ewan McGregor nei panni del celebre maestro Jedi della saga di Star Wars. Dopo la conferma che lo show sarà ambientato otto anni dopo gli eventi de La Vendetta dei Sith e undici anni prima degli eventi di Una Nuova Speranza, un nuovo rumor suggerisce che nella serie potrebbero apparire anche Luke e Leia Skywalker… da giovani!

Stando infatti a quanto riportato dal sito Backstage, la produzione sarebbe alla ricerca di due piccoli esordienti, un “giovane attore biondo, di età compresa tra gli 8 anni e gli 11 anni, con gli occhi azzurri” e una “giovane attrice bruna, di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni, con gli occhi marroni”.

Nonostante la fonte non menzioni esplicitamente che il casting faccia riferimento alla serie dedicata a Obi-Wan Kenobi, è impossibile non collegare le cose, dal momento che già di recente era emerso un rumor secondo il quale un giovane Luke Skywalker potrebbe apparire nella serie. La vera sorpresa è il probabile coinvolgimento di una giovane Leia, e potrebbe indicare che il Maestro Jedi farà visita ad Alderaan.

Il coinvolgimento del personaggio di Luke nella serie non dovrebbe sorprendere più di tanto i fan, dal momento che Obi-Wan si reca su Tatooine per proteggere il giovane sia da Palpatine che da Darth Vader. Quasi certa nello show anche la presenza di Lars Owen, nuovamente interpretato da Joel Edgerton: da questo punto di vista, la prospettiva di una giovane Leia nella serie è decisamente più eccitante, dal momento che non abbiamo mai avuto modo di vedere granché sulla vita del futuro Generale sul suo pianeta natale.

LEGGI ANCHE – Obi-Wan Kenobi: 5 cose che vorremmo vedere nella serie

Obi-Wan Kenobi sarà il terzo titolo di Star Wars ad approdare su Disney + (il cui lancio è previsto in Italia per il 31 marzo) dopo The Mandalorian, la serie prodotta da Jon Favreau, e un progetto ancora senza titolo descritto come un prequel di Rogue One del 2016 con protagonista Cassian Andor, l’ufficiale dell’Alleanza Ribelle interpretato da Diego Luna.

Vi ricordiamo che il personaggio è, ad oggi, l’unico personaggio della saga a comparire in tutti e sei i film “tradizionali” in diverse vesti. In Guerre Stellari è chiaramente il vecchio Ben Kenobi, mentre ne L’Impero colpisce ancora e ne Il Ritorno dello Jedi appare in forma di spirito, di Forza, a Luke, nei suoi momenti di difficoltà. In questo caso ha le sembianze di Alec Guinness.

Non tutti sanno che la voce di Obi-Wan si può ascoltare anche ne Il Risveglio della Forza, nel momento in cui Rey tocca per la prima volta la spada di Luke.

Fonte: ComicBookMovie

I 10 migliori esordienti dell’ultimo decennio

I 10 migliori esordienti dell’ultimo decennio

Anno nuovo, decade nuova! Mentre ci prepariamo ad una nuova entusiasmante decade cinematografica, è doveroso ricordare che negli ultimi 10 anni abbiamo assistito ad alcune memorabili interpretazioni da parte degli attori più amati di Hollywood e, soprattutto, alla nascita di alcuni giovani e meravigliosi talenti che si sono già imposti nell’immaginario collettivo.

In attesa di goderci la stagione cinematografica 2020, ripercorriamo insieme quali sono stati i 10 migliori esordienti che, nell’ultima decade, hanno catturato l’attenzione della critica e il favore del pubblico grazie alle loro performance.

Elsie Fisher

Elsie Fisher ha debuttato in Eighth Grade di Bo Burnham, purtroppo inedito in Italia. L’attrice statunitense aveva lavorato principalmente come doppiattrice prima di farsi conosce al pubblico americano per il ruolo dell’adolescente Kayla Day, colta nel passaggio tra la fine dell’ultimo anno di scuola media e l’inizio delle scuole superiori.

La Fisher è la star assoluta di questa commedia drammatica che ha debuttato al Sundance Film Festival nel 2018 e che ha conquistato la critica e il pubblico americano, soprattutto grazie alla performance della giovane protagonista, un nome di cui sentiremo ancora parlare nel decennio appena cominciato.

Maisie Williams e Sophie Turner

Fin dal lontano 2011, anno di debutto della popolarissima serie tv Game of Thrones, le sorelle Stark sono entrate di prepotenza nella vita e nei cuori della moderna cultura pop. Né la Williams né la Turner avevano mai recitato prima. I fan si sono appassionati ai loro personaggi: li hanno visti crescere, così come hanno visto crescere le loro interpreti, divenute oggi due artiste straordinarie.

Due giovani attrici che sembrano adattarsi bene a qualsiasi tipologia di ruolo, dai più docili ai più imponenti, e che sicuramente ci regaleranno tantissime nuove emozioni nell’arco dei prossimi dieci anni.

Finn Wolfhard

Il grande successo per Finn Wolfhard è arrivato quando è stato scelto per interpretare uno dei giovani protagonisti dell’amatissima serie Netflix Stranger Things, che ha fatto il suo debutto sulla piattaforma di streaming nel 2016. Da allora, il giovane attore canadese è apparso in tantissimi altri progetti, alcuni di successo (IT e IT – Capitolo Due), altri più ambiziosi ma accolti con minore entusiasmo (Il cardellino).

Nel 2020 lo vedremo nel thriller horror The Turning e nel nuovo capitolo della saga di Ghostbusters, Ghostbusters: Legacy. Senza dimenticare l’arrivo della quarta stagione di Stranger Things…

Millie Bobby Brown

Al pari della sua co-star Finn Wolfhard, anche Millie Bobby Brown ha raggiunto il successo planetario grazie all’interpretazione di Undici nell’acclamata serie Netflix Stranger Things. Nonostante l’incredibile talento del giovane cast di protagonisti, Millie Bobby Brown si è subito distinta per carisma e maturità.

Grazie al suo ruolo nel popolare show, è riuscita poi a fare il grande salto verso il mondo del cinema, proprio come accaduto a Wolfhard. Il suo primo grande blockbuster è stato Godzilla II: King of the Monsters con Vera Farmiga, Kyle Chandler e Charles Dance. Prossimamente la vedremo nei panni di Enola Holmes, in un film interamente dedicato alla sorella minore del ben più noto Sherlock.

Ansel Elgort

Dopo una piccola parte nel remake di Carrie del 2013, Ansel Elgort ha raggiunto la fama mondiale grazie al ruolo di Augustus Waters nell’adattamento di Colpa delle stelle, celebre romanzo young adult di John Green. Ha anche recitato nella saga di Divergent e ottenuto una candidatura ai Golden Globe per il suolo ruolo in Baby Driver di Edgar Wright.

Di recente ha vestito i panni del protagonista nell’adattamento de Il cardellino, romanzo premio Pulitzer di Donna Tartt. Prossimamente lo vedremo nell’attesissimo nuovo adattamento cinematografico del celeberrimo musical West Side Story ad opera del maestro Steven Spielberg.

Shailene Woodley

Shailene Woodley è apparsa al fianco di Ansel Elgort nella saga di Divergent e nell’adattamento di Colpa delle stelle. Tuttavia, l’attrice era già nota prima, grazie al ruolo della protagonista nella serie adolescenziale targata ABC La vita segreta di una teenager americana e a quello dela figlia di George Clooney nel bellissimo Paradiso amaro di Alexander Payne.

Negli ultimi anni è arrivata anche l’approvazione della critica grazie al ruolo nella serie HBO Big Little Lies, che ha visto la Woodley recitare al fianco di attrici del calibro di Reese Witherspoon, Nicole Kidman, Laura Dern e Meryl Streep.

Hailee Steinfeld

Appena quattordicenne e con un curriculum praticamente inesistente, Hailee Steinfeld recita al fianco di Jeff Bridges ne Il Grinta dei fratelli Coen, conquistando una nomination all’Oscar come migliore attrice non protagonista. Nell’ultimo decennio è apparsa in titoli quali Ender’s Game con Harrison Ford e Ben Kingsley, Pitch Perfect 2 e 3 con fianco di Anna Kendrick e la commedia drammatica 17 anni (e come uscirne vivi) insieme a Woody Harrelson.

Di recente è stata la protagonista di Bumblebee, spin-off della saga di Transformers, e della serie Dickinson su Apple TV+, in cui ha ha interpretato la celebre poetessa americana Emily Dickinson.

Zendaya 

zendaya

Da star di Disney Channel ad interprete acclamata in tutto il mondo, Zendaya è sicuramente una delle più interessanti scoperte cinematografiche dell’ultimo decennio. Raggiunge la fama mondiale grazie al ruolo di MJ in Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far from Home: nel mezzo l’avventura musicale The Greatest Showman al fianco di Hugh Jackman e Zac Efron, grazie alla quale ha dimostrato di essere anche una notevole cantante ed un’abile ballerina.

Lo scorso anno si è destreggiata con una prova sicuramente più intensa e misurata grazie al ruolo della protagonista nell’acclamata serie HBO Euphoria, già confermata per una seconda stagione in arrivo proprio quest’anno.

Tom Holland

Tom Holland si è fatto strada nel cuore del pubblico di tutto il mondo grazie all’incarnazione del nuovo Peter Parker nella saga Marvel/Sony dedicata a Spider-Man, in cui ha recitato al fianco di Zendaya. Holland ha esordito da piccolissimo, quando nel 2012 ha interpretato il figlio di Naomi Watts e Ewan McGregor nel drammatico The Impossible. Ha fatto la sua prima apparizione nei panni dell’Uomo Ragno nel 2016 in Captain America: Civil War, per poi prendere parte anche ad Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame

Prossimamente lo vedremo sfoderare le sue doti di doppiatore in Dolittle con Robert Downey Jr. e in Onward, il nuovo attesissimo film d’animazione della Disney/Pixar.

Timothée Chalamet

Chiudiamo la nostra rassegna con quella che è stata universalmente riconosciuta come la più grande giovane promessa dell’ultimo decennio. Timothée Chalamet recita in alcuni cortometraggi e serie tv prima di debuttare al cinema con Men, Women & Children di Jason Reitman e Interstellar di Christopher Nolan. Nel 2017 raggiunge il successo mondiale grazie al ruolo di Elio in Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, che gli regala una candidatura all’Oscar come miglior attore protagonista.

Nel corso della sua breve ma già folgorante carriera, è apparso in Lady Bird con Saoirse Ronan e in Beautiful Boy con Steve Carell. Di recente lo abbiamo visto nei panni di Enrico V nello storico Il re e anche nell’ultimo film di Woody Allen Un giorno di pioggia a New York, mentre a breve sarà nelle nostre sale con Piccole donne di Greta Gerwig.

Fonte: ScreenRant

New Mutants: il film che arriverà al cinema sarà la versione originale

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Il nuovo trailer ufficiale di New Mutants è in arrivo il prossimo lunedì: con enorme sorpresa da parte dei fan, il regista Josh Boone sembra essere particolarmente coinvolto nella promozione del film. Tutti ricorderanno la travagliata lavorazione della pellicola, con la 20th Century Fox che sembrava aver tagliato fuori Boone, dando vita ad una situazione molto simile a quanto accaduto con Fantastic 4 – I Fantastici Quattro di Josh Trank.

Lo studio avrebbe ordinato una serie di riprese aggiuntive di New Mutants che avrebbero cambiato in maniera significativa la visione di John Boone e introdotto nuovi personaggi, con Simon Kinberg (storico produttore del franchise di X-Men, già chiamato in causa per per “sistemare” Fantastic 4 di Trank) che si sarebbe occupato di rimettere mano all’intera operazione. Di recente, però, abbiamo appreso che il film è ufficialmente tornato in carreggiata e che è pronto a debuttare nelle sale americane il prossimo 3 aprile.

Al di là di ciò che sia accaduto o meno tra Josh Boone e la Fox, sembra che la Walt Disney e i Marvel Studios – in seguito all’accordo Disney/Fox – abbiano finalmente restituito il controllo creativo della pellicola al regista e sceneggiatore statunitense. Lo stesso Boone infatti, attraverso il suo account Instagram, ha confermato che la versione di New Mutants che arriverà al cinema ad aprile è quella inizialmente da lui pianificata. Ciò significa che le riprese aggiuntive non hanno mai avuto luogo o che alla fine non sono mai state utilizzate, anche se non è da escludere che la Marvel possa aver comunque apportato delle modifiche alla pellicola.

Su Instagram, alla domanda di un fan se il New Mutants che vedremo nelle sale sarà effettivamente il film originale che Boone aveva pensato, lo stesso regista ha dichiarato: “Non lo promuoverei se non lo fosse!”

LEGGI ANCHE – New Mutants: il film potrebbe far parte del Marvel Cinematic Universe

Nell’attesa di maggiori informazioni, vi ricordiamo che il film è diretto da Josh Boone, e ha nel cast Anya Taylor-Joy, Maisie Williams, Charlie Heaton, Alice Braga, Henry Zaga, Blu Hunt Jon Hamm.

La trama verterà intorno ad un gruppo di cinque giovani mutanti, i quali scoperte le loro incredibili capacità mentre si trovano confinati in una struttura segreta contro la loro volontà, cercheranno di combattere per sfuggire al luogo e alle colpe del loro passato, salvando sé stessi.

Fonte: ComicBookMovie

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, il mistero della “spada sbagliata”

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ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker ha chiuso la saga della famiglia in cui scorre potente la Forza. Rey, ultima Jedi, riporta l’equilibrio nella Forza e instaura una nuova genia di Skywalker, una genia per scelta ed elezione e non per sangue. Così facendo, fa sparire dall’universo anche il male supremo, Palpatine, di cui le porta il sangue ma al quale decide di rinunciare.

Alla fine del film, la giovane e potente jedi seppellisce su Tatooine le spade laser di Luke e Leia, dà loro riposo e costruisce per sé una nuova spada laser, gialla. Tuttavia, durante tutta la sua avventura, Rey ha usato la spada di Luke, di colore… blu! I più attenti avranno notato che nonostante si tratti della spada del Maestro Skywalker, che notoriamente è verde, nella terza trilogia essa appare sempre blu. O meglio, appare in tutto e per tutto essere la spada di Anakin, ma tutti dicono che è la vecchia spada di Luke.

Ne Il Risveglio della Forza, Rey trova l’oggetto e tutti dicono che è di Luke. Dopo molte peripezie e dopo aver affrontato per la prima volta, senza addestramento, Kylo Ren, la ragazza la riporta a Luke su Ahch-To. In Gli Ultimi Jedi, Rey si allena con la spada blu, che ci viene sempre detto essere di Luke, e alla fine del film, la spada viene addirittura spezzata in due ma ricompare intatta all’inizio del film successivo. In L’Ascesa di Skywalker, Rey combatte contro l’Imperatore con ben due spade laser, entrambe blu, una di Leia e l’altra, ancora, di Luke.

Facciamo un passo indietro. In Una Nuova Speranza, Obi Wan prende la spada laser di Anakin e la affida a Luke. Il giovane Skywalker la userà per il suo addestramento su Dagobah con Yoda, fino a L’Impero Colpisce Ancora. Lì, durante il famigerato scontro con Darth Vader, in cui gli viene rivelata la vera identità del temibile avversario, Luke perde la mano (con la spada di Anakin) che finisce persa nello spazio.

Ne Il Ritorno dello Jedi, vediamo invece Luke sfoderare una nuova spada verde. Sappiamo in realtà che il cambio di colore della spada laser “dei buoni” è stato dettato da esigenze tecniche. Nei primi due episodi, la spada veniva sguainata per lo più in ambienti chiusi e il blu risaltava bene con lo sfondo. In Episodio VI, Luke deve sfoderare l’arma jedi anche all’aperto, nella sequenza di battaglia contro gli sgherri di Jabba, e qui era necessario che la luce spezzasse il blu cielo dello sfondo. A questa esigenza tecnica, George Lucas collegò un dettaglio che arricchiva la mitologia jedi.

LEGGI ANCHEStar Wars: svelata la spada laser del giovane Ben Solo

Nel confronto verbale tra Darth Vader e Luke Skywalker, nel terzo atto de Il Ritorno dello Jedi, vediamo Vader soppesare e osservare da vicino la spada di Luke: l’impugnatura è differente, rispetto a quella usata in precedenza, e la lama è verde. I lord Sith gli dice che è stato bravo a costruirsi da solo una nuova spada, segno che il suo addestramento è compiuto ed è a tutti gli effetti un cavaliere Jedi.

La spada di Luke Cavaliere Jedi è quindi verde. Inoltre, in Star Wars: Gli Ultimi Jedi assistiamo al flashback in cui Luke fronteggia Ben Solo, intenzionato, per un solo istante, a porre fine alla vita del ragazzo. La sua spada è verde, identica a quella vista ne Il Ritorno dello Jedi. Allo stesso modo, nel flashback di L’Ascesa di Skywalker, quando vediamo Luke e Leia addestrarsi insieme, Luke impugna una spada verde, mentre Leia impugna una spada blu. Invece, in Gli Ultimi Jedi, quando la proiezione di Luke va su Crait per affrontare Kylo Ren, il Maestro Jedi impugna la spada blu.

Nell’ultimo atto di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, il fantasma di Forza di Luke affida a Rey entrambe le spade laser, quella “sua” (che però vediamo sempre blu) e quella di Leia (blu, come da flashback). La ragazza affronta l’Imperatore con due spade laser blu, che in teoria dovrebbero appartenere a Luke e Leia, ma che in pratica, stando al loro colore sono quelle di Anakin e di Leia.

Ancora, all’inizio di Episodio IX, i dialoghi tra Leia e Rey insistono proprio sull’appartenenza a Luke di quella spada, arma che per colora e forma dell’elsa è a tutti gli effetti la spada di Anakin!

All’inizio della trilogia sequel, quando scopriamo la spada custodita da Maz Kanata, lei ci dice (dice a Rey) che quella spada era di Luke, appartenuta a suo padre prima che a lui, e infatti nella sceneggiatura completa de Il Risveglio della Forza c’era una sequenza di apertura che prevedeva la mano mozzata di Luke intorno alla spada di Anakin, entrambe perse nello spazio.

Sembra dunque che alla base di questa faccenda ci sia una semplice incongruenza, ovvero, viene chiamata “la spada di Luke” quella che in realtà è la spada di Anakin, forse perché per un periodo, neanche troppo lungo, quella spada è stata posseduta e usata dal giovane Luke che l’ha perduta in Episodio V.

Chiaramente il discorso è molto più semplice di quello che sembra, ovvero: si tratta effettivamente della spada di Anakin, che però viene denominata “di Luke”. Tuttavia era importante fare ordine tra tutti i film e fare chiarezza su questo punto, nonostante rimanga il dubbio: che fine ha fatto la spada verde di Luke?

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, leggi la recensione

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid e Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

The Mandalorian 2: annunciata la seconda stagione

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The Mandalorian 2: annunciata la seconda stagione

Disney Plus ha confermato che The Mandalorian 2, la seconda stagione di The Mandalorian si farà. Dopo l’incredibile accoglienza avuta la Disney e Lucas Film annunciano la seconda stagione di The Mandalorian.

The Mandalorian 2, quando esce e dove vederla in streaming

La seconda stagione di The Mandalorian arriverà l’inverno del 2020 e sarà disponibile in streaming su Disney Plus. La seconda stagione è stata ordinata, per la messa in onda prevista per la fine del 2020. La serie ha ricevuto recensioni positive, con elogi per la sua scrittura, caratterizzazione, musica e immagini, mentre le critiche erano dirette al suo ritmo incoerente.

The Mandalorian, noto anche come The Mandalorian, è la serie tv americana presentata in anteprima su Disney + il 12 novembre 2019. Ambientata nell’universo di Star Wars , la serie si svolge cinque anni dopo gli eventi di Return of the Jedi e 25 anni prima degli eventi di The Force Awakens  e segue le gesta di uncacciatore di taglie Mandaloriano oltre i confini della Nuova Repubblica .

Jon Favreau è il creatore, lo sceneggiatore e lo showrunner, nonché produttore esecutivo, al fianco di Dave Filoni, Kathleen Kennedy e Colin Wilson . Lo spettacolo è interpretato da Pedro Pascal nel ruolo del protagonista.

La trama e il cast di The Mandalorian 2

In The Mandalorian 2 protagonisti sono Pedro Pascal come Din Djarin / The Mandalorian , un solitario pistolero e cacciatore di taglie, che a volte viene chiamato “Mando”, un termine generico usato per indicare tutti i mandaloriani. È un “trovatello” che fu salvato in giovane età dai Mandaloriani. Pascal ha descritto il suo personaggio come Clint Eastwood, con abilità di combattimento avanzate e di “discutibile carattere morale”. The Child (interpretato da vari burattinai ), un membro della stessa specie senza nome del Maestro Jedi Yoda che può anche esercitare la Forza. La specie invecchia molto lentamente e il Bambino è un bambino di 50 anni. Una taglia viene offerta per il suo ritorno dal Cliente. Viene trovato e protetto dal Mandalorian mentre viene preso di mira da altri cacciatori di taglie.

Nella prima stagione sono comparsi Carl Weathers nei panni di Greef Karga, ex magistrato e leader di una gilda di cacciatori di taglie che ingaggia il Mandalorian per tracciare una risorsa preziosa. Werner Herzog nel ruolo del Cliente, un uomo senza nome con guardie del corpo di Stormtrooper che organizza il Mandalorian per rintracciare un bene prezioso. Nick Nolte nei panni della voce di Kuiil, un contadino dell’umidità di Ugnaught che ha acquistato la sua libertà dopo essere stato schiavizzato dall’Impero. Taika Waititi come voce di IG-11, Gina Carano nel ruolo di Carasynthia “Cara” Dune, un ex soldato ribelle divenuto mercenario di Alderaan che ha combattuto nella guerra civile per l’ Alleanza Ribelle. Amy Sedaris nel ruolo di Peli Motto, un cantante agente di attracco alla baia e meccanico navale su Tatooine. Jake Cannavale nei panni di Toro Calican, un giovane cacciatore di taglie che cerca di unirsi alla Gilda catturando Fennec Shand. Assume The Mandalorian per aiutare.

Shang-Chi: il cast del film sarà composto al 98% da attori asiatici

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La recente ospitata di Kevin Feige alla New York Film Academy è stata un’occasione per il presidente dei Marvel Studios di parlare non soltanto del sequel di Doctor Strange ma anche dell’attesissimo Shang-Chi and The Legend of the Ten Rings, titolo appartenente alla Fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel che introdurrà al cinema il personaggio creato da Steve Englehart e Jim Starlin.

Parlando di Shang-Chi and The Legend of the Ten Rings, Kevin Feige ha spiegato che il 98% del cast del film sarà asiatico. Discutendo a proposito della scelta dei personaggi da mostrare all’interno del MCU, Feige ha dichiarato che la decisione finale dipende da vari fattori. Il boss della Marvel ha spiegato: “Per quanto riguarda Shang-Chi, volevamo fare quel film da tantissimo tempo. E volevamo che ci fosse un cast costituito al 98% da attori asiatici”. A quanto pare, il desiderio della Marvel di realizzare un film dedicato a Shang-Chi risale a tantissimi anni fa, quando lo studio non aveva ancora acquistato i diritti per la realizzazione del primo Iron Man

E a proposito di diversità ed inclusione, sulla scia dei successi di Black Panther e Captain Marvel, Kevin Feige ha aggiunto: “Vogliamo continuare a mostrare eroi dei fumetti che rappresentino l’intero mondo che va al cinema a vedere i nostri film. Il nostro intento è stato e sempre sarà questo”. Feige ha poi rivelato di essere entusiasta del successo di film come Black Panther e Captain Marvel, dal momento che titoli del genere “hanno ispirato altre major o studi cinematografici in tutto il mondo a fare lo stesso e a decidere di raccontare diversi tipi di storie.”

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L’uscita nelle sale di Shang-Chi and The Legend Of The Ten Rings è fissata al 12 febbraio 2021. Il personaggio ha esordito sui fumetti Marvel nel 1973 in quella che è considerata l’età del bronzo della produzione editoriale. L’eroe è un noto esperto di arti marziali e numerosi stili di combattimento oltre che futuro membro dei Vendicatori. All’inizio della sua storia era considerato il figlio di Fu Manchu, e non è chiaro se questa connessione verrà riadattata nei film o se è qualcosa che lo studio eviterà del tutto.

Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12 e The Glass Castle (prossimamente uscirà il suo ultimo lavoro Just Mercy, con Michael B. Jordan, Jamie Foxx, e Brie Larson) è stato scelto per dirigere il film che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Doom e Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung Chiu-wai nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Fonte: ScreenRant

Star Wars: svelata la spada laser del giovane Ben Solo

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Star Wars: svelata la spada laser del giovane Ben Solo

Matthew Savage, concept artist di Star Wars, ha svelato un disegno della vecchia spada laser jedi di Ben Solo, vista brevemente in Star Wars: Gli Ultimi Jedi. L’oggetto sembra essere stato ispirato dalla sua arma a forma di croce utilizzata poi da Kylo Ren.

Ne Gli Ultimi Jedi, abbiamo avuto la possibilità di vedere brevemente l’arma di Ben, in occasione del flashback in cui ci viene mostrato come Luke “tradisce” la fiducia del suo allievo. La scena mostra Luke che tende la mano su Ben addormentato, e sente il male che monta in lui, tutto quello che avrebbe compiuto di terribile, sguaina la sua spada e per un attimo pensa di mettere fine alla vita del nipote. Quell’attimo passa subito, ma non prima che Ben si svegli e lo veda, con l’arma pronta a colpire. Si tratta del momento decisivo in cui Ben abbraccia il Lato Oscuro della Forza.

Una volta assunta l’identità di Kylo Ren, Ben modifica la sua spada laser originale, trasformandola in quella che avrebbe usato per tutta la trilogia, aggiungendo la protezione incrociata per tenere conto del cristallo rosso con cui ha sostituito quello blu.

Il concept della spada di Ben ci mostra quanto questa sia diversa dalla spada di Kylo Ren. La prima è lucida, pulita, piena di speranza per il giovane apprendista Jedi, la seconda è nera, con i circuiti scoperti, a mostrare la storpiatura dello strumento del cavaliere.

Potete vedere di seguito il concept della spada laser di Ben Solo:

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, leggi la recensione

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid e Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Avengers: Endgame, lo schiocco di Iron Man ci augura buon anno

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Avengers: Endgame, lo schiocco di Iron Man ci augura buon anno

Un fan particolarmente sfegatato del MCU sembra aver trovato un modo particolarmente ingegnoso ma innegabilmente divertente per sfruttare al massimo l’epicità di una delle scene più significative di Avengers: Endgame e celebrare l’arrivo del 2020.

Il 2019 è stato un anno incredibile per i Marvel Studios, con l’uscita nelle sale di Avengers: Endgame che ha segnato il culmine della Saga dell’Infinito e dei primi 10 anni di storia dell’Universo Cinematografico Marvel. Nel film, sequel di Infinity War del 2018, abbiamo ritrovato gli eroi sopravvissuti allo schiocco della dita di Thanos che ha decimato metà della popolazione mondiale: è grazie ad Ant-Man, fuggito dal Regno Quantico, che i Vendicatori superstiti escogitano un piano per tornare indietro nel tempo e sconfiggere una volta per tutte il Titano Pazzo.

Il piano ha condotto ad un’incredibile battaglia che ha visto la discesa in campo di quasi tutti i personaggi del MCU, schierati gli uni al fianco degli altri per eliminare Thanos ed il suo esercito. Una sequenza senza precedenti che ha regalato ai fan una serie di momenti indimenticabili, come la celebre battuta di Falcon “On Your Left” prima che Captain America brandisca il martello di Thor o lo schieramento della A-Force al fianco di Captain Marvel. Tuttavia, il momento che i fan hanno amato di più è lo schiocco delle dita di Iron Man, epico momento che un fan della Marvel ha deciso di utilizzare in un video per celebrare l’arrivo del nuovo anno.

L’utente di YouTube The Sweaty Ace ha pubblicato un video che mostra un telefono cellulare pronto ad indicare le ore 00:00 di fronte ad uno schermo che proietta la memorabile scena in cui Robert Downey Jr. pronuncia la gloriosa battuta: “I Am Iron Man”: nel momento esatto in cui Tony Stark schiocca le dita, la telecamera inquadra un bellissimo spettacolo di fuochi d’artificio in quel di Sydney, in Australia.

Quando si dice: inaugurare l’anno… col botto! Potete ammirare il video di seguito:

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Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Film evento del decennio, è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man, riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd Brie Larson.

Fonte: ScreenRant

 

The Batman: un nuovo interessante costume per Robert Pattinson?

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The Batman: un nuovo interessante costume per Robert Pattinson?

Diverso tempo fa erano circolate in rete alcune voci che sostenevano che il costume che Robert Pattinson avrebbe sfoggiato nell’attesissimo The Batman sarebbe stato molto simile all’iconico costume blue e grigio ideato da Jim Lee. Adesso Kris Tapley, ex giornalista di Variety, ha rivelato attraverso un tweet – poi cancellato – che l’abito che l’ex star della saga di Twilight sfoggerà nel film di Matt Reeves in arrivo nel 2021 sarà molto diverso da ciò che i fan si aspettano.

Stando a quanto dichiarato da Tapley, il costume che Robert Pattinson indosserà in The Batman sarà ispirato ai disegni del fumettista statunitense Lee Bermejo, che durante la sua carriera ha lavorato diverse volte ai fumetti con protagonista il Crociato di Gotham. Si tratta di un tipo di look che, seppur non così ampiamente conosciuto come quello di Frank Miller o di Jim Lee, è da anni il preferito di molti fan: si tratta di un costume da mercenario, molto più resistente e robusto, probabilmente immaginato per una tipologia di Cavaliere Oscuro più tattica.

Ovviamente non esiste alcuna conferma ufficiale che il costume di Pattinson nel film sarà effettivamente ispirato ai disegni di Bermejo, quindi la notizia è da prendere assolutamente con le pinze.

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: Andy Serkis sarà Alfred e Colin Farrell sarebbe in trattative per interpretare Oswald Chesterfield aka Pinguino, Zoe Kravitz (la nuova Catwoman dell’universo DC), Jeffrey Wright (commissario Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista), infine John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Fonte: ComicBookMovie

Tolo Tolo box office da record, Checco Zalone batte se stesso

Tolo Tolo box office da record, Checco Zalone batte se stesso

Tutti ci aspettavamo un esordio stellare, ma Checco Zalone ha davvero sorpreso, persino se stesso, segnando un record per il primo giorno di programmazione del suo Tolo Tolo davvero incredibile.

Il film, al suo primo giorno di programmazione, ha incassato 8.680.232 euro, ben 2 milioni in più di Quo vado?, che era stato il suo più grande successo al box office, prima di questo suo esordio alla regia.

Il botteghino italiano ha ricevuto un vero e proprio shock, e anche se si tratta di una scalata attesa, sorprende comunque la quantità di persone che, nel primo giorno dell’anno, hanno scelto di andare in sala a vedere il film: 1.174.285 presenze.

Seguono, sul podio del box office di Capodanno, Jumanji: Next Level, che guadagna altri 681 mila euro, per un totale di quasi 8 milioni, e Pinocchio, che con altri 659 mila euro, si assesta intorno agli 11 milioni di incasso totale.

WandaVision: ecco quando debutterà su Disney+ la serie Marvel

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WandaVision: ecco quando debutterà su Disney+ la serie Marvel

Nonostante le riprese siano ancora in corso, Disney+, la piattaforma di streaming della Casa di Topolino che ha debuttato negli Stati Uniti lo scorso novembre, ha confermato che WandaVision, la serie Marvel che vedrà il ritorno di Elizabeth Olsen e Paul Bettany nei panni di Scarlet Witch e Visione, debutterà ufficialmente quest’anno e non nella primavera del 2021 come inizialmente annunciato.

Resta da capire se WandaVision sarà disponibile su Disney+ prima o dopo il debutto di The Falcon and the Winter Soldier, attualmente in fase di produzione e il cui lancio sulla piattaforma avverrà sempre nel 2020. Il cast della serie annovera anche Teyonah Parris nei panni di Monica Rambeau, Kat Dennings in quelli di Darcy Lewis, Randall Park che interpreterà Jimmy Woo e Kathryn Hahn.

Di recente avevamo appreso che il personaggio di Doctor Strange interpretato da Benedict Cumberbatch potrebbe apparire nella serie: WandaVision, infatti, sarà direttamente collegata al sequel Doctor Strange in the Multiverse of Madness che arriverà al cinema nel 2021 e nel quale apparirà anche Scarlet Witch; un’apparizione di Strange nell’episodio finale potrebbe collegare in maniera adeguata le due storie e preparare così il terreno per ciò che verrà poi raccontato sul grande schermo.

Di seguito un breve video promozionale che riassume tutti i film, le serie e i documentari che arriveranno su Disney+ nel 2020. Ricordiamo che il lancio della piattaforma in Italia avverà il 31 marzo di quest’anno:

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Wandavision sarà una sitcom classica con la grandezza e l’epica tipiche della Marvel, ha dichiarato uno dei registi Matt Shakman (Game of Thrones, The Boys), confermando le voci sul tono specifico dello show e l’ambientazione.

Non possiamo dire molto e in questo momento è praticamente tutto bloccato, ma sarà interessante esplorare la strana dinamica del rapporto tra l’eroina e l’androide. Visione non è umano ma forse è più umano di chiunque altro. Ha sempre cose sagge da dire e vede il mondo per quello che è, mentre Wanda è influenzata dai numerosi traumi subiti come la perdita di suo fratello e il fatto di essere un’orfana.” aveva raccontato il regista a variety. “Penso che tutto il team si stia concentrando su questa unione, frutto di un amore bizzarro, ma assolutamente giusto“.

Come rivelato da Charles Murphy nel nuovo episodio del suo podcast, la produzione dovrebbe partire il 4 novembre – e non a settembre – nei Pinewood Studios di Atlanta, la “casa” di quasi tutti i cinecomic Marvel. Nel report viene nominato anche il titolo di lavorazione dello show, “Big Red“.

Fonte: ComicBookMovie

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker vanifica il sacrificio di Luke in Episodio VIII

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ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker ha ristabilito alcuni equilibri della saga dopo che Gli Ultimi Jedi li aveva scombussolati, con il suo approccio anarchico. Che sia intenzionale o no, un certo numero di punti della trama di Episodio IX sembrano piccoli rimproveri ai punti più discussi del film precedente.

Invece di essere la figlia abbandonata di due ubriachi senza nome, Rey è la nipote dell’Imperatore Palpatine e l’ultima discendente di una linea di sangue potentissima. Dopo che Rose Tico è andata in missione a Canto Bight con Finn ed è stata istituita come il quarto membro del gruppo principale, è stata curiosamente relegata in secondo piano. Non è un segreto il ritratto di Luke ne Gli Ultimi Jedi è stato estremamente controverso e L’Ascesa di Skywalker fa marcia indietro su una serie di aspetti chiave del personaggio.

Considerando l’arco del personaggio di Luke ne Gli Ultimi Jedi, non sorprende che in questo film abbia un atteggiamento molto diverso durante la sua interazione con Rey. Ma ci sono altri elementi relativi a Luke che sono stati “corretti”. Ad esempio, non ha senso che l’ala X di Luke (distrutta dallo stesso al suo arrivo su Ahch-To) sia perfettamente funzionante, e anche l’introduzione della spada laser di Leia è strana. Ma uno dei retcon relativi a Luke più strani arriva all’inizio di L’Ascesa di Skywalker, un retcon che cambia completamente il significato del suo sacrificio su Crait.

Alla fine de Gli Ultimi Jedi, Luke si proietta su Crait (lo sforzo lo uccide) in modo da poter affrontare Kylo Ren, rallentarlo e dare alla Ribellione una possibilità di fuga. Questo è l’effetto immediato dell’azione di Luke, ma si suppone che il suo sacrificio abbia avuto un altro significato molto più grande del semplice salvataggio della piccola banda di ribelli rimasta a combattere contro il Primo Ordine.

Come mostrato nell’epilogo di Gli Ultimi Jedi (con il famigerato Ragazzo con la scopa), la notizia di cosa ha fatto Skywalker si diffonde rapidamente in tutta la galassia. I bambini si stanno raccontando con entusiasmo la storia di una leggenda che affrontava il Primo Ordine, rievocando gli eventi epici con giocattoli fatti a mano.

L’implicazione qui è che Luke aveva riacceso una scintilla di speranza nella lotta contro la tirannia, ispirando gli altri a raccogliere le armi e ad unirsi alla causa. Prima del suo nobile sacrificio, nessuno degli alleati della Resistenza avrebbe risposto al segnale di soccorso di Leia da Crait.

Dopo la morte di Luke, le persone guardano alle stelle con rinvigorita speranza, sapendo che andare contro il Primo Ordine non è una causa persa. Dopo le pesanti perdite di Gli Ultimi Jedi, la Resistenza è un gruppo sparuto di persone e ha bisogno di ogni aiuto possibile, l’ultimo sacrificio di Luke sembrava un punto di partenza naturale. Ma ciò non è accaduto.

Quando Poe Dameron si riconnette con Zorii Bliss su Kijimi in L’Ascesa di Skywalker, i due discutono delle difficoltà che la Resistenza sta affrontando durante il conflitto. Poe nota che durante la battaglia di Crait, la Resistenza ha lanciato una richiesta di aiuto, ma nessuno è venuto in loro soccorso. Nel suo colloquio con Zorii, Poe nota che le persone hanno paura di combattere il Primo Ordine, quindi la sua sparuta banda di ribelli rimane più piccola che mai, e cerca di fare il meglio che può con le risorse a disposizione.

Questo spiega perché Poe è così arrabbiato con Rey che decide di portare avanti l’addestramento Jedi, invece di essere in prima linea in battaglia. La Resistenza ha bisogno di tutte le mani possibili, specialmente di un combattente così capace e potente come Rey. Il fatto che la Resistenza sia così gravemente indebolita crea una giustapposizione irresistibile all’enorme flotta Sith dell’Ordine finale con una pletora di Star Destroyer, mettendo in chiaro quanto sia precaria la situazione per i Ribelli. Tuttavia questa situazione non è in linea con quanto avviene alla fine de Gli Ultimi Jedi.

Nessuno sta dicendo che la Resistenza avrebbe dovuto disporre di un esercito di dimensioni imperiali prima all’inizio dell’ultimo episodio. Sarebbe stata un’aspettativa non realistica. Tuttavia, è molto strano che nel salto di un anno tra VIII e IX, la Resistenza abbia fallito così tanto nel reclutamento. La sensazione generale è che la Resistenza sia più o meno lo stesso gruppo sopravvissuto a Gli Ultimi Jedi, con pochi nuovi personaggi.

Questo va contro il significato più ampio di ciò che il sacrificio di Luke rappresentava. Invece che la morte di Luke, L’Ascesa di Skywalker sostiene che sono stati gli sforzi (invisibili) di Lando Calrissian a radunare le persone alla causa della Resistenza. È stato emozionante vedere il Millennium Falcon guidare una flotta improvvisata di rinforzi per salvare la situazione all’ultimo minuto, ma solleva la domanda sul perché le azioni di Luke non abbiano avuto un impatto simile.

Questo non vuol dire che la morte di Luke alla fine sia stata vana; è stato in grado di salvare Leia e gli altri, in modo che potessero vivere per combattere un altro giorno. Ma quello che abbiamo visto in Episodio IX sembra davvero una vanificazione del sacrificio di Luke e del significato del suo ritorno per la libertà della galassia.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, leggi la recensione

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid e Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

I 20 film del decennio preferiti da Hollywood

I 20 film del decennio preferiti da Hollywood

La fine del 2019 è anche la fine di un decennio di grande cinema, che ha dato modo di riflettere sullo stato dell’industria attraverso la nascita di nuovi generi e la rielaborazione di altri già ben noti, dall’immortale “vecchia maniera” in cui si realizzavano i film un tempo alle nuove sperimentazioni tecnologiche e linguistiche.

Il tutto arricchito da vecchi maestri ancora in attività e nuove voci che promettono di scrivere pagine memorabili della settima arte negli anni a venire. Ecco quali sono i 20 film del decennio preferiti da Hollywood.

Il discorso del re

Il film Il discorso del re, diretto nel 2010 da Tom Hooper conquista la ventesima posizione della classifica, affermandosi come uno dei film più amati in quel di Hollywood. Interpretato dagli attori Colin Firth, Geoffrey Rush ed Helena Bonham Carter, il film ripercorre la storia del re Giorgio VI, costretto a combattere con i propri problemi di balbuzie in vista dell’annuncio dell’ingresso dell’Inghilterra nella Seconda Guerra Mondiale.

Presentatosi con ben 12 nomination ai premi Oscar, il film trionfò in quattro delle principali categorie, rispettivamente miglior sceneggiatura originale, miglior attore protagonista, miglior regista e miglior film.

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Chiamami col tuo nome

Luca Guadagnino dirige, nel 2017, Chiamami col tuo nome, che si afferma come uno dei più apprezzati dell’anno. Il film ottiene infatti numerosi riconoscimenti, tra cui quattro nomination ai premi Oscar, trionfando poi nella categoria miglior sceneggiatura non originale. Il film è interpretato dagli attori Timothée Chalamet, Armie Hammer e Michael Stuhlbarg.

Tratto dall’omonimo romanzo, il film è ambientato nel nord Italia del 1983 ed ha per protagonista Elio, un precoce 17enne, la cui raffinatezza e le doti intellettuali gli suggeriscono che è già un adulto a pieno titolo ma c’è ancora molto di innocente e prematuro in lui. Un giorno, Oliver, un affascinante studioso americano arriva come tirocinante estivo con il compito di aiutare il padre di Elio, un eminente professore. In mezzo a quello splendido ambiente soleggiato, Elio e Oliver scoprono l’inebriante bellezza del desiderio risvegliato nel corso di un’estate che cambierà per sempre le loro vite.

Chiamami col tuo nome gotham

C’era una volta a… Hollywood

Tra i più amati film del 2019 c’è C’era una volta a… Hollywood, il nuovo lungometraggio di Quentin Tarantino con un cast d’eccezione comprendente Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Damian Lewis, Dakota Fanning, Bruce Dern, Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Kurt Russell, Michael Madsen e Margaret Qualley.

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton, ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth. Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Nel pieno degli eventi, Rick scopre inoltre di avere un vicino di casa molto famoso: l’attrice Sharon Tate.

C'era una volta a... Hollywood

Wonder Woman

Tra i cinecomic che hanno contribuito al successo del genere troviamo Wonder Woman, diretto da Patty Jenkins e interpretato dall’attrice Gal Gadot. Il film si è rivelato un enorme successo di pubblico, nonché uno dei film targati DC più apprezzati dalla critica e dal pubblico. Tale successo ha fatto sì che la casa di produzione confermasse un sequel, atteso per il 2020.

Al centro della storia del film, vi è il racconto sulle origini dell’Amazzone più famosa dei fumetti e del cinema: Diana, alias Wonder Woman. Cresciuta su un’isola paradisiaca e addestrata dalla zia Antiope per diventare una guerriera invincibile, la sua vita cambia nel momento in cui incontra il Capitano Steve Trevor, un affascinante pilota americano, i cui racconti riguardo alle violenze della Grande Guerra convincono Diana a lasciare la sua terra, certa di poter porre fine al conflitto. Ella parte così alla volta del fronte, profondamente turbata poiché crede che la guerra che sta mietendo migliaia di vittime sia in realtà opera del Dio Ares, tornato in cerca di vendetta.

wonder woman

Hunger Games

Film del 2012, Hunger Games è il primo capitolo di una delle saghe fantasy di maggior successo del decennio. Con protagonista Jennifer Lawrence, il film, tratto dall’omonimo romanzo, racconta la storia di Katniss Everdeen e del Tributo Peeta Mellark che, dopo aver vinto la 74esima edizione degli Hunger Games, sono costretti a cambiare vita e abbandonare familiari e amici, per intraprendere il cosiddetto Tour della Vittoria..

Accolto positivamente dalla critica, questo è stato il film più visto della saga, che ha fatto registrare ottimi incassi e ha consacrato la carriera della sua protagonista. Tale successo ha poi permesso la realizzazione dei successivi capitoli della serie.

Hunger Games recensione

Bohemian Rapsody

La biografia sul celebre cantante Freddie Mercury era un progetto cullato a lungo da Hollywood, e dopo una lunga gestazione è infine stato realizzato con il film Bohemian Rapsody, diretto da Bryan Singer con Rami Malek nei panni del celebre frontman dei Queen. Il film segue la storia della band dalla sua formazione sino all’iconica esibizione al Live Aid.

Grande successo di critica e pubblico, il film ha ottenuto importanti riconoscimenti cinematografici, vincendo tra gli altri premi ben quattro Oscar, come miglior montaggio, miglior montaggio sonoro, miglior sonoro e miglior attore protagonista.

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Il diritto di contare

Il film Il diritto di contare, con protagoniste le attrici Taraji P. Henson, Octavia Spencer e Janelle Monae è tratto dal romanzo Hidden Figures, e racconta la storia vera della matematica, scienziata e fisica afroamericana Katherine Johnson, che collaborò con la NASA, sfidando razzismo e sessismo, tracciando le traiettorie per il Programma Mercury e la missione Apollo 11.

Il film ricevette importanti riconoscimenti all’interno dell’industria, venendo nominato ai premi Oscar per il miglior film, la miglior attrice non protagonista e la miglior sceneggiatura non originale.

Il Diritto di Contare

Mad Max: Fury Road

Tra i più acclamati film del decennio vi è Mad Max: Fury Road, diretto da George Miller con protagonisti Tom Hardy e Charlize Theron. La pellicola è il quarto capitolo della serie dedicata a Mad Max, nonché una rivisitazione dei precedenti capitoli. Il film ha ricevuto numerosi premi e candidature, venendo nominato a dieci Oscar e aggiudicandosene sei.

Ambientato in un futuro distopico e post apocalittico in cui benzina ed acqua sono risorse quasi esaurite, Max Rockatansky si trova ad unire le forze con la guerriera Furiosa per sfuggire ad Immortan Joe, leader di un culto, e al suo esercito.

mad max: fury road tom hardy

The Social Network

Indicato come uno dei migliori film del decennio, The Social Network è l’ennesima grande opera di David Fincher, che a partire dalla sceneggiatura di Aaron Sorkin dà vita ad una grande riflessione sulla piattaforma che ha cambiato il mondo della comunicazione.

Interpretato dagli attori Jesse Eisenberg, Andrew Garfield, Justin Timberlake e Armie Hammer, il film ripercorre la fondazione di Facebook e l’ascesa al potere mediale da parte di Mark Zuckerberg. Indicato come una vera e propria lezione di cinema, il film tratta in modo particolarmente intelligente l’avanzamento dei nuovi media che oggi sono parte imprescindibile della vita quotidiana.

The Social Network

Birdman

Diretto dal messicano Alejandro Gonzáles Iñarritu, il film Birdman si è affermato come uno dei più memorabili del decennio, girato con la tecnica del piano-sequenza e arricchito da interpretazioni divenute iconiche. Nominato a nove premi Oscar, il film trionfò poi come miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia.

Con gli attori Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Emma Stone e Naomi Watts, il film è una brillante riflessione sulla celebrità, i pregi e i demoni che alimenta in chi la vive e chi invece vorrebbe farne parte. All’interno del film, inoltre, si ritrovano numerose altre tematiche particolarmente attuali nel mondo dello spettacolo, e che impreziosiscono il già brillante film.

Le amiche della sposa

Tra le più popolari e apprezzate commedie del decennio vi è Le amiche della sposa, che ha consacrato il talento comico di Kristen Wiig e ha reso celebre l’attrice Melissa McCarthy, nominata all’Oscar proprio per il suo ruolo.

Al centro delle vicende del film vi è Annie, incaricata dalla sua miglior amica Lillian di fare da damigella d’onore al suo matrimonio. L’impresa si rivela tuttavia più ardua del previsto nel momento in cui Annie dovrà scontrarsi contro Helen, determinata a soffiarle il ruolo di damigella per conquistare le grazie della sposa.

Le amiche della sposa

Argo

Con Argo, Ben Affleck ha consacrato la propria carriera da regista. Il film ha infatti ricevuto ottimi apprezzamenti da parte della critica americana e internazionale, vincendo tre premi Oscar tra cui quello per il miglior film. Interpretato dallo stesso Affleck e dagli attori John Goodman, Alan Arkin e Bryan Cranston, il film è inoltre riconosciuto come uno dei più bei lungometraggi realizzati negli ultimi anni.

Basato sul romanzo Master of Disguise: My Secret Life in the CIA, di Tony Mendez, il film si concentra sull’operazione segreta congiunta tra Stati Uniti e Canada per liberare sei cittadini americana rifugiatisi nell’ambasciata canadese nel contesto della rivoluzione iraniana avvenuta a Teheran nel 1979.

Argo recensione film

Harry Potter e i doni della morte – Parte 1

Nei primi anni di questo decennio giunge al termine una delle saghe fantasy che hanno contribuito alla ridefinizione del genere. Harry Potter e i doni della morte – Parte 1 è infatti il primo dei due capitoli dedicati all’ultimo romanzo della celebre serie, e porta a conclusione le gesta del celebre mago Harry Potter.

Interpretato nuovamente dagli attori Daniel Redcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Ralph Fiennes, Michael Gambon, Alan Rickman e Helena Bonham Carter, il film ha ottenuto l’apprezzamento da parte dei fan di tutto il mondo, incantando nuovamente grandi e piccoli con lo scontro tra il bene e il male, ambientato nel magico mondo ideato dalla scrittrice J. K. Rowling.

Harry Potter e i Doni della Morte parte 2 film

A Star Is Born

Presentato con successo alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2018, il film A Star Is Born segna l’esordio alla regia per l’attore Bradley Cooper, che sceglie come protagonista la cantante Lady Gaga. Indicato come uno dei film più belli ed emozionanti dell’anno, questo è il remake nonché terzo rifacimento del musical È nata una stella, del 1937.

Al centro della storia vi sono Jackson Maine, musicista alcolizzato e in lento declino, ed Ally, che viene scoperta proprio da Jackson in un night club, dove si esibiva come cantante. Grazie all’aiuto di lui, la ragazza inizia ad ottenere una popolarità sempre maggiore, ma se la sua stella sembra brillare sempre di più, quella di Jackson al contrario finisce con lo spegnersi, incrinando inevitabilmente il loro rapporto.

A Star Is Born Bradley Cooper

La La Land

Il giovane regista Damien Chazelle ripensa il genere musical con l’apprezzato film La La Land, interpretato da Ryan Goslin ed Emma Stone. Il film è un tripudio ad un cinema e ad una musica oggi quasi caduti nel dimenticatoio, e che Chazelle riporta alla ribalta con il suo atipico musical, premiato con sei Oscar.

Protagonisti sono Mia e Sebastian, lei con aspirazioni nel mondo del cinema e lui in quello della musica. I due si completano e formano una coppia inseparabile, ma le loro carriere esigeranno un sacrificio inevitabile, che li porrà dinanzi a difficili scelte di coppia.

ryan gosling

Avengers: Endgame

Avengers: Endgame giunge a conclusione di un percorso intrapreso oltre dieci anni prima dai Marvel Studios, i quali hanno contribuito significativamente a ridefinire il concetto di cinema nell’ultimo decennio, dando vita ad un nuovo genere: il cinecomic. Il film raccoglie inoltre all’interno del proprio cast alcuni dei più celebri attori oggi presenti ad Hollywood:  Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, e Brie Larson.

Il film è ambientato dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War, con l’universo in rovina a causa del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Inception

Christopher Nolan è uno dei registi che più di altri ha rivoluzionato l’industria negli ultimi anni. Con i suoi film ha continuamente sfidato la nozione di Tempo, adattandola alle proprie necessità e dando vita a racconti avvincenti e cinematograficamente unici. Nominato a otto premi Oscar, tra cui miglior film, il film riportò vittorie per la miglior fotografia, il miglior sonoro, il miglior montaggio sonoro e i migliori effetti speciali.

Con Inception, interpretato da Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Ellen Page, Josep Gordon-Levitt, Michael Caine e Marion Cotillard, il regista ci porta a fare la conoscenza di Dom Cobb, il quale possiede una qualifica speciale: è in grado di inserirsi nei sogni altrui per prelevare i segreti nascosti nel più profondo del subconscio. Contattato da Saito, un potentissimo industriale giapponese, Cobb si troverà alle prese con la missione che potrebbe cambiargli la vita.

Inception finale

Black Panther

Black Panther è il film che ha consacrato i cinecomic, venendo nominato come miglior film ai premi Oscar e riportando le vittorie per la miglior scenografia, i migliori costumi e la miglior colonna sonora. Rivelatosi un successo planetario, il film ha inoltre incassato 700 milioni in USA e 1,3 miliardi in tutto il mondo, diventando il secondo film Marvel con il maggior incasso domestico di sempre.

In Black Panther, il protagonista, interpretato dall’attore Chadwick Boseman, deve affrontare un vecchio nemico che ha messo in discussione la sua leadership e minaccia la stabilità del Wakanda. Tra gli altri interpreti del film si annoverano Michael B. Jordan, Lupita Nyong’o, Danai Gurira, Daniel Kaluuya, Letitia Wright e Angela Bassett.

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12 anni schiavo

Con 12 anni schiavo, l’acclamato regista Steve McQueen si è consacrato al grande pubblico, realizzando un film tratto dall’omonima biografia di Solomon Northup, uomo di colore che nel 1841 viene privato della sua libertà e venduto come schiavo. Da qui ha inizio la sua massacrante vita nei campi, passando di padrone in padrone, continuamente esposto ai rischi che la schiavitù comporta.

Il film ha contribuito a consacrare la carriera dell’attore Chiwetel Ejiofor, che qui recita accanto agli attori Michael Fassbender, Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Brad Pitt e Lupita Nyong’o. Nominato ad otto premi Oscar, il film fu premiato per l’attrice non protagonista, la sceneggiatura non originale e come miglior film.

Chiwetel Ejiofor 12 Anni Schiavo

 

Scappa – Get Out

La prima posizione della classica spetta al film Scappa – Get Out, film diretto nel 2017 da Jordan Peele. Di genere horror, ma con sfumature satiriche, il film è un’angosciante e sinistra critica socio-politica riguardo al moderno liberalismo negli Stati Uniti d’America.

Protagonista del film è l’attore di colore Daniel Kaluuya, che nell’incontrare i genitori della sua ragazza bianca si troverà a dover fare i conti con comportamenti sempre più strani e inquietanti, scoprendo ben presto terribili segreti. Il film si è rivelato uno dei maggiori successi economici dell’anno, ricevendo inoltre il premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale a fronte di quattro nomination, tra cui quella per il miglior film.

Get Out

Fonte: THR

 

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, il finale rettifica Episodio III

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ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER

Lo sceneggiatore di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, Chris Terrio, rivela che la fine del film è destinata a correggere la separazione tra Luke e Leia in Star Wars: Episodio III – La Vendetta dei Sith. L’Ascesa di Skywalker chiude la saga, accantonando per sempre la linea degli Skywalker me mira anche a correggere ciò che in passato era stato fatto “male”, secondo lo sceneggiatore del film.

Dopo aver sconfitto i Sith e il Primo Ordine una volta per tutte, Rey (Daisy Ridley) visita il pianeta che ha dato il via a tutto: Tatooine. Ritorna nella vecchia fattoria dove è cresciuto Luke (Mark Hamill) e seppellisce le spade laser di sua e Leia (Carrie Fisher) nella sabbia. Pochi istanti dopo, un passante le chiede chi sia, e Rey risponde dicendo che è una Skywalker. Ciò segna uno sforzo consapevole da parte sua per allontanarsi dalla sua vera oscura eredità di Palpatine e riallineare se stessa con le persone che le hanno insegnato e si sono prese cura di lei.

In una conversazione con IndieWire, Terrio ha fatto luce sulle azioni di Rey su Tatooine e su ciò che avrebbero dovuto simboleggiare. Dopo aver insistito sul fatto che l’intenzione non era quella di suggerire a Rey di vivere su Tatooine, Terrio ha continuato spiegando che la decisione di Rey di seppellire le spade laser di Leia e Luke fianco a fianco era “solo porgere i miei rispetti e in qualche modo annullare il peccato originale alla fine dell’Episodio III, che vede la separazione dei gemelli”.

La Vendetta dei Sith termina con Luke e Leia separati da bambini per tenerli al sicuro da loro padre Anakin (Hayden Christensen) ormai completamente unito al lato oscuro come Darth Vader. Terrio ha aggiunto che dato che Alderan, il pianeta dove è cresciuta di Leia, è stato distrutto, avere la sua spada laser su Tatooine sarebbe un po’ come se Luke portasse la sorella a casa sua.

Terrio ha poi continuato a dire che il ritorno a Tatooine ha avuto due scopi: un modo per la trilogia sequel di rendere omaggio a George Lucas e a tutto ciò che ha creato, e un modo per Rey di far riposare Luke e Leia. Come spiega Terrio, “i suoi occhi si illuminano in Episodio 7, quando sente il nome Luke Skywalker, e quindi abbiamo pensato che fosse una fine appropriata, dal momento che è diventata parte dell’eredità degli Skywalker, deporre le spade laser lì, per metterli a riposare insieme.”

Un tocco sicuramente poetico, un omaggio ai due gemelli galattici che ci hanno accompagnati negli ultimi 42 anni, un gesto di tenerezza e di affetto da parte di flimmaker che si sono rivelati prima di tutto grandi fan della saga.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, leggi la recensione

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid e Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, spiegata l’assenza di due personaggi dal finale

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ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER

Lo sceneggiatore Chris Terrio ha affrontato direttamente la questione dell’omissione dei fantasmi di Forza di Ben Solo e di Anakin Skywalker nella scena finale di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker.

Anche la trilogia originale vedeva protagonisti, nel finale, i fantasmi di Forza. Dopo aver salvato la galassia, redento il padre e sconfitto l’Imperatore, Luke festeggia su Endor, insieme ai suoi alleati, alla sua famiglia. Di fronte a lui, in segno di omaggio, compaiono ad un certo punto i fantasmi di Forza di Obi-Wan, Anakin (Darth Vader) e Yoda, i Jedi che lo hanno influenzato.

Il finale de L’Ascesa di Skywalker termina in modo simile, ma con le dovute differenze: dopo aver sconfitto suo nonno, l’imperatore Palpatine, ed essere stata rianimato da un redento Ben Solo (Kylo Ren), Rey si reca nella fattoria dei Lars su Tatooine per seppellire le spade laser di Luke e Leia. Prima di considerarsi una Skywalker adottiva, Rey guarda nel deserto dove vede i fantasmi della Forza di Luke e Leia che le sorridono, anche in questo caso i Jedi che l’hanno influenzata.

Dato che la battaglia di Rey con l’Imperatore si conclude con il suo diventare l’incarnazione di tutti gli Jedi che sono venuti prima, molti fan si sono chiesti perché non le siano apparsi più fantasmi della Forza. Rendere omaggio ad alcune delle voci ascoltate su Exegol avrebbe avuto senso considerando che la storia è la fine di una saga.

Il fantasma della Forza di Anakin, per esempio, sarebbe stata una bella sorpresa! In un’intervista con THR, Chris Terrio, sceneggiatore del film, ha discusso di come lui e il regista J.J. Abrams hanno discusso all’infinito sul fatto che alla fine sarebbero comparsi solo i fantasmi di Luke e Leia.

“Vederli tutti alla fine sarebbe una bella cosa, ma abbiamo pensato che per Rey vedere i suoi due maestri, due Skywalker, fosse più forte. Rey è stata nella posizione unica di essere stata addestrata da due Skywalker, e questo si vede nel momento in cui lei distrugge l’Imperatore. In quel momento sono Luke Leia e lei che combattono, perché lei ha in mano le loro spade.”

Per cui, sarebbe certo stato bello vedere tutti gli Skywalker al completo alla fine del film, ma non era sensato per il viaggio della vera protagonista, Rey Skywalker (non per nascita e sangue ma per scelta).

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, leggi la recensione

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid e Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

MCU: Kevin Feige rivela chi è il supereroe più forte di tutti

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MCU: Kevin Feige rivela chi è il supereroe più forte di tutti

In un recente Q&A svoltosi alla presenza degli studenti della prestigiosa New York Film Academy, Kevin Feige ha dichiarato che Scarlet Witch è attualmente il personaggio più potente del MCU. Interpretato da Elizabeth Olsen, Scarlet Witch, alter ego di Wanda Maximoff, ha fatto il suo debutto nell’Universo Cinematografico Marvel con Avengers: Age of Ultron.

Wanda è la sorella di Pietro Maximoff/Quicksilver, interpretato da Aaron Taylor-Johnson, che però muore alla fine del film. Entrambi sono nati da un esperimento di Baron Strucker, che ha donato loro i poteri. Dopo gli eventi di Age of Ultron, Wanda Maximoff è diventata un membro degli Avengers ed è appara in Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Prossimamente vedremo il personaggio nell’attesissimo sequel di Doctor Strange, dal titolo Doctor Strange in the Multiverse of Madness

Scarlet Witch continuerà a giocare un ruolo fondamentale all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel. I Marvel Studios hanno infatti annunciato la serie WandaVision che debutterà in esclusiva su Disney+ nella primavera del 2021. Nella serie, la Olsen tornerà a vestire i panni di Wanda al fianco di Paul Bettany, che tornerà nei panni di Visione. Al momento non sappiamo in che modo farà ritorno il personaggio di Visione, dal momento che in Avengers: Infinity War lo stesso è morto in seguito allo schiocco delle dita di Thanos. Tra le altre serie Marvel che debutteranno su Disney+ figurano anche Hawkeye, Loki e The Falcon and the Winter Soldier, quest’ultima attualmente in fase di produzione.

In occasione del Q&A alla New York Film Academy, uno dei presenti all’evento ha chiesto a Kevin Feige quale fosse il supereroe più forte della Marvel. La risposta del presidente dei Marvel Studios è stata: “Se prendiamo Endgame, Wanda Maximoff stava per uccidere Thanos. Non ho mai visto Thanos così terrorizzato. Se non avesse sacrificato i suoi stessi alleati per depistarla, credo che Wanda ci sarebbe riuscita.”

Kevin Feige aveva già espresso il suo parere in merito alle potenzialità di Scarlet Witch in occasione dell’ultima edizione del San Diego Comic-Con, quando aveva dichiarato che Wanda avrebbe potuto sconfiggere Thanos in uno scontro diretto. Nel corso della sua storia all’interno del MCU, Scarlet Witch ha dimostrato di essere una supereroina formidabile, soprattutto nei suoi combattimenti contro Thanos in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, anche se non abbiamo ancora visto il personaggio utilizzare a pieno tutto il suo sconfinato potenziale. Ad oggi erano in molti a pensare che Captain Marvel fosse il supereroe più potente del MCU, ma stando alle parole di Feige qualcuno probabilmente dovrà iniziare a ricredersi…

Fonte: ScreenRant

Deadpool 3: Ryan Reynolds conferma che la Marvel è al lavoro sul film

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Da quando la Disney ha acquistato la 20th Century Fox, ci sono state diverse speculazioni in merito allo sviluppo di un potenziale terzo film dedicato a Deadpool da parte dei Marvel Studios. Nonostante i rumor piuttosto insistenti, non erano ancora mai arrivate conferme ufficiali a proposito dell’effettiva messa in cantiere del film, almeno fino ad oggi…

In occasione di una recente apparizione durante lo show di Kelly Ripa e Ryan Seacrest, è stato Ryan Reynolds in persona a confermare che il Mercenario Chiacchierone ha ufficialmente trovato una nuova casa alla Marvel e che “il team al completo” è al lavoro sul terzo film dedicato a Wade Wilson.

“Sì, ci stiamo lavorando proprio adesso, con tutto il team della Marvel”, ha spiegato Reynolds. “Siamo passati ai Marvel Studios adesso, il che significa prendere improvvisamente parte ad una grande partita di campionato. È qualcosa di folle. Ma sì, ci stiamo lavorando.”

Di seguito il video dell’intervista:

https://www.youtube.com/watch?v=ZIxWYuIb5ng&feature=emb_title

LEGGI ANCHE – Deadpool: la Marvel pensa a due modi per introdurlo nel MCU?

Deadpool è un personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La vera domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai minori? Deadpool 3 rappresenterà ufficialmente il primo film R-rated dei Marvel Studios?

Vi ricordiamo che a confermare l’ingresso di Deadpool nel MCU era stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della serie di film con Ryan Reynolds.

Fonte: ComicBookMovie

The Batman: le foto dal set in costruzione anticipano la scena di un funerale

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Sembra essere tutto pronto per le imminenti riprese di The Batman, l’attesissimo nuovo film DC dedicato al Crociato di Gotham che sarà diretto da Matt Reeves. Via Twitter sono spuntate online le primissime immagini dal set attualmente in fase di costruzione a Cardington, in Inghilterra.

Le prime immagini dal set di The Batman sono state scattate da un utente di Twitter e ci mostrano la costruzione di un’imponente cattedrale dove, probabilmente, sarà ambientata la scena di un funerale. Per la scena in questione, come apprendiamo dalle didascalie alle varie immagini, la produzione sarebbe alla ricerca di circa 500 comparse dai 18 ai 70 anni. Ovviamente non sappiamo quali saranno i personaggi coinvolti nella scena, ma secondo le prime speculazioni potrebbe trattarsi del funerale dei genitori di Bruce Wayne.

Potete vedere le immagini del set in costruzione di seguito:

 

LEGGI ANCHE – The Batman: il titolo di lavorazione anticipa dettagli della trama

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: Andy Serkis sarà Alfred e Colin Farrell sarebbe in trattative per interpretare Oswald Chesterfield aka Pinguino, Zoe Kravitz (la nuova Catwoman dell’universo DC), Jeffrey Wright (commissario Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista), infine John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Fonte: We Got This Covered

Netflix svela la lista dei titoli più visti dagli utenti nel 2019

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Murder Mystery, la commedia originale Netflix con protagonisti Adam Sandler e Jennifer Aniston, è ufficialmente il film più visto dagli utenti della piattaforma nel 2019. Il colosso dello streaming ha reso nota una lista dei titoli – tra film e serie tv – più visti dagli utenti durante l’anno giunto ormai a termine. Nonostante non sia stato particolarmente acclamato dalla critica, Murder Mystery ha ottenuto un ottimo successo in termini di visualizzazioni.

Il film, diretto da Kyle Newacheck, è stato distribuito su Netflix lo scorso 14 giugno e racconta la storia di un poliziotto di New York (interpretato da Adam Sandler) che porta finalmente la moglie (Jennifer Aniston) in Europa per una vacanza promessa da tempo. Un incontro casuale durante il volo si trasforma in un invito a partecipare ad un intimo rendez-vous familiare sul lussuoso yacht dell’attempato miliardario Malcolm Quince (Terence Stamp). Quando Quince viene assassinato, i due coniugi diventano i principali sospettati.

La lista ufficiale di Netflix relativa ai film e alla serie tv più visti del 2019 è basata su un numero di utenti che hanno guardato almeno due minuti di film e serie nei primi 28 giorni dalla release ufficiale: la lista include anche film non originali del servizio di streaming, come Gli Incredibili 2, o titoli che sono arrivati sulla piattaforma di recente, come l’attesissima The Witcher.

Potete vedere la lista completa dei titoli più visti su Netflix nel 2019 di seguito:

1. Murder Mystery

2. Stranger Things 3

3. 6 Underground

4. The Incredibles 2

5. The Irishman

6. The Witcher

7. Triple Frontier

8. Extremely Wicked, Shockingly Evil and Vile

9. The Umbrella Academy

10. The Highwaymen

Fonte: THR

Doctor Strange: il sequel introdurrà personaggi inattesi

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Doctor Strange: il sequel introdurrà personaggi inattesi

Giusto ieri vi abbiamo riportato le dichiarazioni di Kevin Feige in merito al tono che avrà Doctor Strange in the Multiverse of Madness, attesissimo sequel del cinecomic Marvel con Benedict Cumberbatch uscito ormai 5 anni fa. Ospite d’onore della New York Film Academy, il boss dei Marvel Studios ha spiegato che il nuovo film dedicato alle avventure dello Stregone Supremo non sarà necessariamente un “horror”, ma piuttosto “un grande film ambientato nel MCU con una serie di sequenze davvero spaventose.”

Adesso, sempre in occasione della medesima chiacchierata avvenuta nella prestigiosa accademia cinematografica americana, Feige ha anche anticipato che nel sequel di Doctor Strange verranno introdotti una serie di personaggi del MCU assolutamente inattesi.

“A volte scegli l’eroe del titolo, scegli il personaggio principale o il team principale che vuoi portare sullo schermo e molto spesso, proprio mentre sviluppo e realizzi il film, ti ritrovi a pensare: ‘Chi farà il suo debutto adesso?’, oppure: ‘Chi si adatterà a tutto ciò’?”, ha spiegato Kevin Feige.

“Nel prossimo Doctor Strange, ad esempio, ci saranno alcuni nuovi personaggio del MCU che faranno il loro debutto sul grande schermo e che non ti aspetti o non immagineresti mai di vedere. Abbiamo trovato un modo davvero incredibile per far funzionare la cosa, perché il nostro obiettivo è realizzare un particolare tipo di film e c’era questo personaggio che abbiamo sempre voluto utilizzare e che si incastrerà perfettamente con la storia.”

LEGGI ANCHE – Doctor Strange apparirà nella serie Disney+ WandaVision?

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. Le riprese dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton, Chiwetel Ejiofor e Rachel McAdams. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia arriverà al cinema il 7 maggio 2021.

Fonte: ComicBookMovie

Avengers: Endgame, Thanos e la sua armata pronti alla battaglia nei concept inediti

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La battaglia finale di Avengers: Endgame è uno dei momenti dell’intero MCU che probabilmente resteranno per sempre nel cuore dei fan, dal momento che i fratelli Russo sono stati in grado di regalare al pubblico uno spettacolo epico, incredibile da vedere. Uno dei momenti chiave della battaglia è ovviamente quello in cui Captain America, contuso e insanguinato, giace ai piedi di Thanos e del suo imponente esercito di alieni.

Nelle ultime ore, l’artista Ryan Meinerding ha diffuso attraverso il suo account Instagram alcuni concept art inediti realizzati proprio per Avengers: Endgame che ritraggono, oltre Captain America e Thanos insieme ai suoi “figli” sul campo di battaglia, anche Iron Man.

“Contro ogni previsione!”, ha scritto Meinerding su Instagram. “Cap in piedi pronto ad affrontare l’esercito di Thanos! Un’esperienza straordinaria lavorare a questo film per conto dei fratelli Russo e di Kevin Feige.”

Potete vedere i concept art di seguito:

LEGGI ANCHE – Avengers: Endgame, un look inedito per Captain Marvel nel nuovo concept

Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Film evento del decennio, è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man, riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd Brie Larson.

Fonte: ComicBookMovie

Uncharted: anche Travis Knight abbandona la regia del film con Tom Holland

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Sembra davvero non esserci pace per l’adattamento cinematografico di Uncharted ad opera della Sony Pictures. Dopo la dipartita dei precedenti registi associati al progetto, ossia Shawn Levy e Dan Trachtenberg, il progetto subisce un’ulteriore battuta d’arresto a causa di un altro importante allontanamento.

Come riportato da The Hollywood Reporter, infatti, Travis Knight (Bumblebee) – che solo lo scorso settembre era stato annunciato come nuovo regista del film – abbandonerà Uncharted a causa di un problema puramente organizzativo: a causa degli impegni di Tom Holland con le riprese del terzo Spider-Man fissate per la prossima estate, la produzione del film basato sul celebre videogioco Naughty Dog è stata ufficialmente posticipata; proprio per questo motivo, Knight sarebbe impossibilitato ad occuparsi ancora della regia.

A questo punto è altamente improbabile che Uncharted riesca ad essere pronto per il 18 dicembre 2020, data inizialmente fissata dalla Sony per la release del film. Tom Holland resta collegato al progetto nei panni di Nathan Drake, così come Mark Wahlberg in quelli di Sully Sullivan.

Non tutti sanno che, inizialmente, Mark Wahlberg avrebbe dovuto interpretare l’eroe del titolo anni fa quando David O. Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come una origin story. La sceneggiatura è stata firmata da Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins, e racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti conosciamo.

LEGGI ANCHE – Uncharted: il videogioco sarà soltanto un’ispirazione per il film

Vi ricordiamo che Uncharted sarà la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.

New Mutants: il regista annuncia quando vedremo il nuovo trailer

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New Mutants: il regista annuncia quando vedremo il nuovo trailer

La scorsa settimana avevamo appreso che a gennaio sarebbe arrivato il nuovo trailer ufficiale di New Mutants, il travagliatissimo cinecomic di Josh Boone dedicato ai Nuovi Mutanti, che nel corso della sua storia produttiva è stato soggetto a riprese aggiuntive e a numerosi slittamenti di release.

Adesso che il film è ufficialmente tornato in carreggiata, il regista Josh Boone ha annunciato attraverso il suo account Instagram che il nuovo trailer ufficiale di New Mutants arriverà online il prossimo 6 gennaio e che il film sarà il suo debutto nelle sale americane il prossimo 3 aprile.

Di recente, l’artista Bill Sienkiewicz – che ha lavorato col fumettista Chris Claremont al film – aveva spiegato che il tredicesimo episodio dell’X-Universe ha finalmente ricevuto l’approvazione dei Marvel Studios:

“Due giorni fa ho sentito Josh Boone, il regista. Mi ha mandato il nuovo trailer. Ci stanno lavorando già da un po’: è fenomenale! Ho avuto i brividi. Dopo l’accordo Disney/Fox, che non voglio chiamare fusione o altro… sembra che adesso il film abbia l’approvazione della Marvel. E sembra molto più una pellicola Marvel in base a ciò che stanno facendo, ma ci sono comunque tutti i suoi elementi horror. Ciò che ho visto è davvero stellare.” 

Di seguito il post condiviso da Boone via Instagram:

LEGGI ANCHE – New Mutants: il film potrebbe far parte del Marvel Cinematic Universe

Nell’attesa di maggiori informazioni, vi ricordiamo che il film è diretto da Josh Boone, e ha nel cast Anya Taylor-Joy, Maisie Williams, Charlie Heaton, Alice Braga, Henry Zaga, Blu Hunt Jon Hamm.

La trama verterà intorno ad un gruppo di cinque giovani mutanti, i quali scoperte le loro incredibili capacità mentre si trovano confinati in una struttura segreta contro la loro volontà, cercheranno di combattere per sfuggire al luogo e alle colpe del loro passato, salvando sé stessi.

Fonte: ComicBookMovie

Martin Lawrence: 10 cose che non sai sull’attore

Martin Lawrence: 10 cose che non sai sull’attore

Apprezzato attore comico, Martin Lawrence si è negli anni costruito una carriera partecipando a film di grande impatto, svelando buone doti attoriali in generi sempre diversi e talvolta opposti alla commedia. Nell’ultimo periodo la sua carriera sembrava essere stata oscurata, ma l’attore si è fatto trovare pronto nel momento in cui un vecchio e celebre ruolo del passato ha richiesto nuovamente la sua presenza. Lawrence è così prossimo ad una nuova incursione cinematografica, che potrà far riscoprire le sue abilità.

Ecco 10 cose che non sai su Martin Lawrence.

Martin Lawrence: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore ha esordito al cinema con il film Fa’ la cosa giusta (1989), per poi recitare nei film House Party (1990), House Party 2 (1991), Il principe delle donne (1992) e Bad Boys (1995), dove recita accanto all’attore Will Smith e ottiene una buona popolarità. Negli anni seguenti recita in La linea sottile tra odio e amore (1996), Life (1999), Da ladro a poliziotto (1999), Big Mama (2000) e Bad Boys II (2003). Tra gli ultimi film interpretati dall’attore si annoverano FBI: Operazione tata (2006), Svalvolati on the road (2007), In viaggio per il college (2008), Il funerale è servito (2010) e Big Mama – Tale padre, tale figlio (2011). Nel 2019 l’attore torna a recitare al cinema nei film The Beach Bum (2019) e Bad Boys for Life (2020), nuovo capitolo della trilogia comedy-action.

2. Ha recitato anche in televisione. L’attore intraprende la propria carriera recitando in televisione nella serie What’s Happening Now! (1987-1988). Successivamente recita nei film per la TV A Little Bit Strange (1989), Hammer, Slammer, & Slade (1990) e Private Times (1991). Ottiene poi grande popolarità recitando da protagonista nella serie Martin (1992-1997). Lawrence torna poi a recitare in televisione nel 2014 nella serie Partners.

3. Si è affermato come produttore. Nel corso degli anni l’attore ha svolto anche il ruolo di produttore, in particolare per progetti in cui era coinvolto anche come interprete. Tra questi si annoverano i film La linea sottile tra odio e amore, e Big Mama, FBI: Operazione tata, come anche le serie TV Martin, 1st Amendement Stand Up e Partners.

martin-lawrence-incidente

Martin Lawrence è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 6,3 milioni di persone. All’interno di questo Lawrence è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano inoltre immagini promozionali dei suoi progetti da interprete, o foto tratte dagli eventi mondani a cui l’attore prende parte.

Martin Lawrence: l’incidente avuto dall’attore

5. Ha avuto problemi di salute. Mentre si preparava per le riprese del film Big Mama, l’attore decise di fare una corsa per mantenersi in movimento. Sfortunatamente però, Lawrence scelse una calda giornata estiva, che lo gettò in uno stato di disidratazione tale da perdere i sensi e rimanere in coma per tre giorni. A salvarlo fu l’intervento tempestivo dei medici.

Martin Lawrence in Bad Boys

6. Ha improvvisato molte scene. Il regista Michael Bay si era dichiarato scontento della sceneggiatura del film, chiedendo perciò ai due attori protagonisti di improvvisare buona parte delle scene. Il successo del film venne così dalla grande chimica di coppia sfoggiata a riguardo tra Lawrence e Smith.

7. Non credeva si sarebbe realizzato un terzo film. Nel 2017 l’annunciato terzo capitolo della serie fu privato, da parte della casa di produzione, di una data ufficiale di rilascio. Questa notizia portò Lawrence a convincersi che il film non si sarebbe mai realizzato, anche per via dei numerosi altri impegni dell’attore Will Smith. Tuttavia, infine, il film ottenne una nuova data di distribuzione, e fu ufficialmente confermato dai due interpreti.

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Martin Lawrence in Big Mama

8. Il suo vestito è stato ripensato in seguito al suo incidente. Dopo aver superato l’incidente che lo gettò in alcuni giorni di coma, dovuto ad un eccessivo colpo di calore, si pensò di riadattare il pesante costume che l’attore avrebbe dovuto indossare in Big Mama. Questo fu infatti reso più leggero e traspirante, così da evitare a Lawrence eventuali nuovi problemi di salute.

Martin Lawrence: il suo 2019

9. È pronto a tornare al cinema. Nel 2019 l’attore ha annunciato il suo ritorno sul grande schermo con il film Bad Boys for life, che lo vede riunirsi accanto a Will Smith, riprendendo il ruolo del detective Marcus Burnett.

Martin Lawrence età e altezza

10. Martin Lawrence è nato a Francoforte sul Meno, in Germania, il 16 aprile 1965. L’attore è alto complessivamente 171 centimetri.

Fonte: IMDb

I 10 film peggiori del 2019

I 10 film peggiori del 2019

Quando un nuovo anno cinematografico si conclude, e arriva il momento di tirare le somme, ci si accorge che, in mezzo ai grandi film visti, capaci di emozionare e sorprendere, inevitabilmente ci sono anche diverse opere poco o per nulla riuscite. Le peggiori di queste sono state elencate dalla rivista «The Hollywood Reporter», che ha chiesto ai propri critici di indicare quelli che sono i peggiori film visti sul grande schermo nel corso del 2019.

Il risultato di questo sondaggio è stato piuttosto variegato, includendo film horror, d’animazione, cinecomic, in aggiunta ai classici remake, reboot o sequel privi di concreta inventiva. Non mancano inoltre film d’autore rivelatisi deludenti manifestazioni di personalità non più all’apice del proprio potenziale.

Di seguito, ecco i dieci peggiori film del 2019 secondo i critici del The Hollywood Reporter.

Artic Dogs

Film d’animazione diretto da Aaron Woodley, Artic Dogs è stato distribuito nei cinema statunitensi il 1 novembre 2019, rivelandosi un clamoroso flop con un incasso di soli 8 milioni di dollari a fronte di un budget di 50.

Il film, trai cui doppiatori si annoverano Jeremy Renner, James Franco, Michael Madsen, Omar Sy, Anjelica Huston e Alec Baldwin, è stato inoltre male accolto dalla critica, ottenendo sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes una percentuale del 14%.

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Cats

Nonostante sia stato diretto dal premio Oscar Tom Hooper, e vanti attori del calibro di Judi Dench, Ian McKellen, Jennifer Hudson, Idris Elba, e Rebel Wilson, nonché la cantante Taylor Swift, il film Cats è stato accolto con pareri particolarmente negativi da parte della critica.

Ispirato all’omonimo musical di Andrew Lloyd Webber, ha trovato nell’umanizzazione dei gatti protagonisti il suo elemento più criticato. Tali effetti speciali sono infatti stati definiti “disturbanti” e “eccessivi”, mai affascinanti. Secondo i critici del celebre magazine, il film è l’esempio perfetto di come non si dovrebbe fare una trasposizione di un testo preesistente al cinema.

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Dark Phoenix

L’ultimo film degli X-Men realizzato prima dell’acquisto della Fox da parte della Disney si è rivelato anche il più fallimentare della saga. Rallentato dai numerosi problemi legati alla sua produzione, il film che segna l’esordio alla regia per Simon Kinberg non ha poi trovato il favore della critica, indicando una dilagante mancanza di intrattenimento o di concreta drammaticità a quanto narrato.

Interpretato da James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Jessica Chastain e Sophie Turner, X-Men: Dark Phoenix ha mancato di soddisfare i fan, i quali sperano ora di rivedere gli amati mutanti all’interno dell’MCU, dove potrebbero essere gestiti con maggior cura.

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Domino

Una delle più scottanti delusioni dell’anno è quella legata a Domino, il nuovo film di Brian De Palma. L’autore, che nel corso della sua carriera ha dato vita ad opere memorabili, torna dietro la macchina da presa dopo diversi anni di silenzio. Il suo nuovo lungometraggio è stato tuttavia sfortunato sin dai primi giorni di produzione, trovandosi in più occasioni manomesso dai produttori e rimodellato senza il permesso del suo regista, che ha finito con il prendere le distanze dal progetto.

In questo suo nuovo thriller è possibile ritrovare le principali caratteristiche del suo cinema, dallo stile virtuoso agli intrecci narrativi ad effetto. Manca tuttavia, secondo i critici, un’organicità al tutto che possa rendere il film degno di far parte della filmografia del suo autore.

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The Fanatic

Tra i più deludenti risultati al botteghino dell’anno si annovera il film The Fanatic, interpretato dall’attore John Travolta. Accolto particolarmente male dai critici, che lo hanno da subito indicato come uno dei film peggiori dell’anno, il lungometraggio è la storia di un fanatico desideroso di incontrare la sua star cinematografica del cuore, a tal punto da diventare un vero e proprio stalker.

I critici del magazine ne hanno ampiamente criticato la mancanza di suspense, nonché la non convincente rappresentazione del tema dell’ossessione. Per molti, quella nel film, è inoltre la peggior interpretazione nella carriera di Travolta.

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The Haunting of Sharon Tate

Nell’anno che la vede interpretata al cinema da Margot Robbie in C’era una volta a… Hollywood, l’attrice Sharon Tate, tragicamente scomparsa cinquanta anni fa, è al centro anche del film The Haunting of Sharon Tate, horror diretto da Daniel Ferrands con Hillary Duff nel ruolo della celebre attrice.

Indicato come uno sterile film che non fa altro che riproporre i tragici eventi di Cielo Drive in chiave horror, il lungometraggio, inedito in Italia, è stato inoltre criticato per il non rendere affatto giustizia ad una storia tristemente vera.

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A Million Little Pieces

Basato sulla biografia di James Frey, pubblicata nel 2003, il film diretto da Sam Taylor-Johnson e interpretato dal marito Aaron Taylor-Johnson conquista un posto in classifica per il suo affermarsi come una nuova banale opera trattante i drammi della dipendenza da droghe.

Ciò che manca nel film, secondo i critici, è un vero e proprio coinvolgimento emotivo, che manca di verificarsi nel momento in cui il personaggio intraprende il proprio personale percorso di redenzione. Privo di una propria originalità, la pellicola non è così riuscita a replicare il successo di ben più noti film su tali temi.

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Rambo: Last Blood

Il nuovo film dedicato al leggendario personaggio di John Rambo, il nuovo film interpretato da Sylvester Stallone si è rivelato uno stanco sequel privo del mordente sfoggiato dai primi capitoli della serie. Le nuove avventure del reduce dal Vietnam, ambientate ora nell’attuale contesto sociale e politico degli Stati Uniti, lo vedono infatti fronteggiarsi contro un gruppo di pericolosi criminali messicani.

Ciò che più di ogni altra cosa in Rambo: Last Blood sembra aver turbato i critici, è la fragile sceneggiatura, che non accenna a volersi distaccare da facili stereotipi, percorrendo strade che hanno portato il personaggio ad un’evoluzione che poco aggiunge alla sua mitologia.

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Serenity

In molti si sono chiesti come sia possibile che dopo aver scritto e diretto un gioiello come Locke, il regista Steven Knight abbia dato vita ad uno film considerato tra i peggiori dell’anno: Serenity. Interpretato dagli attori Matthew McConaughey e Anne Hathaway, il film è un thriller incentrato sulla richiesta di una donna all’ex marito di aiutarla a liberarsi del suo nuovo violento compagno.

Nonostante le premesse, i critici ne hanno bocciato la messa in scena, giudicandola priva di fascino. In particolare sono state giudicate insufficienti le prove attoriali dei due protagonisti, apparentemente non a loro agio nei rispettivi ruoli.

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Trading Paint

Ancora un film con John Travolta nella classifica stilata dal magazine, stavolta con il film Trading Paint. Qui l’attore ricopre il ruolo di un ex pilota desideroso di tramandare il proprio mestiere al figlio.

La storia prometteva del potenziale, che però non sembra essere stato espresso al meglio in fase di scrittura. Secondo i critici, le motivazioni del personaggio e il suo contesto rimangono inesplorate, passando senza grande continuità da una scena all’altra, facendosi percepire il film più lungo di quanto in realtà non sia. Tutte queste motivazioni gli hanno fatto guadagnare un posto nella classifica dei peggiori film del 2019.

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Fonte: THR

Joker: cosa dovrebbe mostrare un eventuale sequel e cosa no

Joker: cosa dovrebbe mostrare un eventuale sequel e cosa no

Joker è stato uno dei migliori film del 2019, applaudito tanto dalla critica quanto dal pubblico. Con il suo tono così oscuro, crudo e realistico, ha mostrato ai fan un lato diverso del genere supereroistico, mentre l’incarnazione del Clown Principe del Crimine offerta da Joaquin Phoenix è stata tanto magistrale quanto spaventosa. Ecco perché i fan non vedono l’ora che la Warner Bros. annunci ufficialmente il sequel.

Per ingannare l’attesa, abbiamo raccolto di seguito 5 cose che vorremmo vedere in un eventuale sequel di Joker e 5 cose che invece ci auguriamo di non vedere. Un sequel può essere davvero difficile da realizzare, soprattutto quando si tratta di un film che ha ricevuto così tanti consensi come l’opera realizzata da Todd Phillips. In attesa di capire quali saranno i piani della Warner Bros. e della DC Films, ecco di seguito cosa bisognerebbe aspettarsi da un prosieguo della storia di Arthur Fleck e cosa no:

Cosa dovrebbe fare: approfondire la personalità di Arthur Fleck

Prima di assumere l’identità del Joker, il personaggio di Joaquin Phoenix è Arthur Fleck. L’intero film è raccontato attraverso il suo punto di vista, ma sembra che poco o nulla in realtà ci venga spiegato a proposito della sua storia. Sappiamo che è un amante della comicità, che adora Murray Franklin e che si prende cura di sua madre, ma non sappiamo davvero cosa gli piaccia e cosa non gli piaccia.

Da questo punto di vista, un sequel potrebbe fare ancora più luce sulla personalità di Arthur: potrebbero emergere lati del suo carattere ancora più inquietanti, così come potrebbero emergere lati decisamente meno conturbanti. Potremmo riuscire a capire cosa pensa di Gotham City e dei suoi abitanti…

Cosa non dovrebbe fare: sviscerare il mistero di Thomas Wayne

Per gran parte del film, Arthur Fleck è alla ricerca di risposte in merito al suo turbolento passato. Non sa per certo se sia il figlio di Thomas Wayne, e quindi il fratello di Bruce. E questo aspetto della trama è indubbiamente affascinante.

Il fatto che non si conosca la verità sulla storia famigliare di Arthur contribuisce alla sua discesa nella follia, a fare di lui il futuro Joker: a questo punto è il pubblico a dover trarre le sue conclusioni in merito al grado di parentela tra Arthur e Thomas. Se un sequel dovesse fornire eventuali risposte in merito, parte del mistero, dell’intrigo e dell’interesse che ruotano attorno al passato di Arthur andrebbero certamente perduti.

Cosa dovrebbe fare: mostrare i seguaci del Joker in azione

Alla fine del film, Arthur Fleck sembra aver raggiunto il proprio scopo. Ha ucciso Murray Franklin e il Joker sembra essere ufficialmente nato, con l’intera Gotham City che lo vede ormai come un eroe, cosa che alimenta ulteriormente la sua follia e il suo egocentrismo.

Sembra però che non tutti siano ancora disposti ad ascoltare Arthur. Aver ucciso qualcuno in diretta tv non fa di lui un essere così speciale, soprattutto in una città così allo sbando e corrotta come Gotham. Sarebbe dunque interessante vedere in un eventuale sequel come Arthur riuscirebbe a sfidare l’autorità e a convincere gli altri a seguire le sue nefandezze.

Cosa non dovrebbe fare: inserire Batman nella storia

Sono passati molti anni ormai da quando abbiamo visto un film in cui Joker e Batman appaiono l’uno di fianco all’altro: Suicide Squad non conta, dal momento che Il Cavaliere Oscuro appare nel film solo brevemente e l’interpretazione del Clown Principe del Crimine ad opera di Jared Lato ha lasciato davvero molto a desiderare. Ecco perché Todd Phillips potrebbe essere tentato all’idea di inserire in un eventuale sequel il personaggio del Crociato di Gotham contro lo stesso Joker.

Eppure, ciò non dovrebbe accadere. Si tratta di un espediente da riservare per un eventuale terzo film. Un sequel di Joker dovrebbe essere ambientato subito dopo il primo film, con Bruce Wayne ancora bambino. È innegabile che un nuovo faccia a faccia tra Joker e Batman farebbe la gioia di tutti i fan, ma gli eventuali ed enormi buchi che la cosa lascerebbe all’interno della narrazione non possono essere sottovalutati.

Cosa dovrebbe fare: mostrare il processo di Joker

Sfortunatamente, ne Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno del 2012 non abbiamo mai visto il Joker di Heath Ledger essere processato per i crimini commessi, e questo principalmente a causa della prematura scomparsa dell’attore. Se il sequel di Joker dovesse effettivamente essere ambientato subito dopo gli eventi del film uscito quest’anno, è probabile allora che la DC decida di mostrare ai fan il processo ai danni del Clown Principe del Crimine.

Si tratterebbe di qualcosa di molto fedele ai fumetti: Joker è sempre sotto processo, viene perennemente confinato ad Arkham, a Blackgate o in qualsiasi altro penitenziario, nonostante alla fine riesca sempre a scappare. Inoltre, un processo potrebbe mostrare cosa gli abitanti di Gotham pensano di Arthur dopo l’omicidio di Murray Franklin.

Cosa non dovrebbe fare: mantenere lo stesso tono

Tutti hanno amato il tono del primo film. È stato eccezionale vedere come una grande storia non necessiti per forza di effetti speciali o di grandi personaggi secondari, ma possa fondarsi unicamente sulla straordinaria recitazione dell’interprete principale e sui tormenti interiori del personaggio. Ecco perché Joker è probabilmente uno dei film di supereroi più oscuri che siano mai stati realizzati.

Un eventuale sequel che però riproporrebbe atteggiamenti, situazioni e dinamiche molto simili al primo film toglierebbe unicità allo stesso. Dare vita a qualcosa di nuovo e completamente diverso potrebbe essere una strada da percorrere molto saggia per Todd Phillips. In fin dei conti, i fumetti ci insegnano che lo stesso personaggio del Joker adora le cose sempre diverse e imprevedibili. Indubbiamente, cambiare il tono del film rappresenta un rischio… un rischio che forse vale la pena correre se si vuole puntare a replicare un successo pari a quello del primo film.

Cosa dovrebbe fare: introdurre un interesse amoroso

In Suicide Squad abbiamo visto per le prima volta le incarnazioni live action del Joker e di Harley Quinn entrare in azione fianco a fianco. Se da un lato il film non ha soddisfatto pienamente le aspettative dei fan, dall’altro è innegabile quanto l’interpretazione di Margot Robbie nei panni della Mattacchiona sia una delle cose più riuscite.

Un eventuale interesse amoroso rappresenta una prospettiva narrativa degna di particolare interesse se pensata in riferimento all’interpretazione di Joaquin Phoenix. Il personaggio di Sophie interpretato da Zazie Beetz potrebbe sicuramente funzionare in tal senso. Dalla sceneggiatura originale del film emersa online di recente sappiamo che Arthur non l’ha uccisa: se il personaggio dovesse tornare in un ipotetico sequel, sarà sicuramente importante scoprire qual è adesso l’opinione della ragazza in merito al suo “vicino di casa”…

Cosa non dovrebbe fare: lasciare lo spettatore con più domande che risposte

Il finale di Joker è brillante ma allo stesso tempo anche molto esasperante. Sta infatti allo spettatore decidere se tutto ciò che ha visto sullo schermo corrisponde a realtà o è soltanto frutto dell’immaginazione di Arthur Fleck. E ciò, da un punto di vista drammaturgico, non è necessariamente una cosa negativa.

Bisogna però anche ammettere che un finale del genere ha inevitabilmente comportato la nascita infinita di speculazioni, teorie, domande senza risposta che hanno mandato i fan in profonda crisi. Se il sequel di Joker dovesse davvero vedere la luce, ci auguriamo che la storia possa essere meno ambigua di quella del primo film…

Cosa dovrebbe fare: chiarire se Arthu Fleck è davvero il Joker

Nel film, Joaquin Phoenix crede di interpretare il Joker e non un’emulazione del “vero” Clown Principe del Crimine. Ciò è naturalmente plausibile, dal momento che risulta difficile immaginare che una determinata incarnazione del Joker possa basarsi su una figura già esistente.

Joker è unico nel suo genere: ecco perché molti fan sono andati su tutte le furie quando, dopo l’uscita del film, è iniziata ad impazzare sul web la teoria che Arthur fosse soltanto una figura d’ispirazione per colui che poi diventerà il “vero” Joker. Un sequel dovrebbe inevitabilmente fare chiarezza su questa questione: è davvero possibile che Mr. J. abbia avuto origine da qualcosa di diverso se non dalla follia stessa?

Cosa non dovrebbe fare: escludere totalmente il personaggio di Bruce dalla storia

Abbiamo già detto che uno scontro tra Joker e Batman in un eventuale sequel non è qualcosa di auspicabile. Il fatto che non sia ancora il momento di mostrare il Cavaliere Oscuro, non implica però che sia necessario celare anche Bruce Wayne.

Sarebbe interessante per lo spettatore vedere la reazione di Bruce alla morte dei suoi genitori, senza contare che sarebbe altrettanto interessante vedere come il giovane si inizia a trasformare in qualcosa di più, in qualcosa di unico e speciale. Non sarebbe giusto che un eventuale sequel di Joker non offra la possibilità di scoprire maggiori dettagli su ciò che Arthur Fleck è destinato a creare…

Fonte: ScreenRant

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