Le riprese di The
Batman, il nuovo cinecomic DC dedicato al
Crociato di Gotham, stanno ufficialmente per partire. Via Twitter, infatti,
l’attore Jeffrey Wright, che nel film avrà il
ruolo del Commissario Jim Gordon, ha lasciato intendere di essere
pronto a raggiungere il set del film. Parallelamente all’annuncio
dell’attore, sono emerse online anche quelle che sembrerebbero
essere le prime immagini dal set.
Un’utente di Twitter ha infatti postato online una
serie di foto dal set di The Batman
allestito a Londra in cui è possibile vedere, oltre alle macchine
della polizia di Gotham, anche un furgone del programma Gotham
Action New e un camioncino dell’azienda Gotham Water & Power. Le
riprese non sono ancora in corso, ma il messaggio di Wright
lanciato via Twitter e gli scatti emersi online lasciano intendere
che manca davvero poco al primo ciak del film di Matt
Reeves.
Il cast di The
Batman è formato da molti volti
noti: Andy Serkis sarà Alfred
e Colin Farrell sarebbe in trattative
per interpretare Oswald Chesterfield aka Pinguino, Zoe
Kravitz (la nuova Catwoman dell’universo
DC), Jeffrey Wright (commissario Jim
Gordon) e Paul Dano (Enigmista),
infine John Turturro sarà il boss
Carmine Falcone. Nel cast anche Peter
Sarsgaard ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of Justice,
Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita
nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The Batman esplorerà un caso di
detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone
iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà
scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere
il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali
di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues
Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale
fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché
sono tutti sospettati“.
In occasione dell’annunale Tea
Party dei BAFTA, Variety ha avuto
l’occasione di scambiare due battute con Taika Waititi, tra i protagonisti della
stagione dei premi grazie al suo acclamato JoJo
Rabbit. Durante la breve intervista, il regista e
sceneggiatore ha preannunciato che la pre-produzione
dell’attesissimo Thor: Love and Thunder
inizierà il prossimo aprile a Sydney, in Australia: le riprese
partiranno ufficialmente ad agosto.
Durante l’intervista, Taika Waititi ha parlato anche dell’attuale
situazione in Australia e degli incendi che stanno devastando il
paese: il regista, naturalmente molto toccato dalla situazione –
“È il caos totale”, ha dichiarato -, non sa se i recenti
avvenimenti avranno ripercussioni sulla produzione del film.
Chris Hemsworth
tornerà nei panni del Dio del Tuono nel quarto capitolo della saga
dedicata a Thor, film che segnerà il suo nono film
all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel. Nel cast torneranno anche
Tessa Thompson nei panni di Valchiria,
Natalie Portman in quelli di Jane Foster e lo
stesso Taika Waititi che interpreterà ancora una
volta Korg.
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto
capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir
stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie
Portman, come confermato sabato durante il panel dei
Marvel Studios al Comic-Con.
Taika
Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios
dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame.
L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto The Mighty
Thor, descritto da Waititi come “la perfetta
combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con
la prima Thor femmina dell’universo”.
L’uscita nelle sale è fissata
invece al 5 novembre 2021.
Il primo red carpet super glamour
della stagione si apre con scollature colori e strutture
asimmetriche, in occasione dei Golden Globes 2020.
Ecco di seguito tutti gli ospiti, protagonisti nominati e
presentatori, della 77 edizione del premio assegnato dalla
Hollywood Foreign Press Association.
Per vedere tutte le foto clicca qui
Gli
Eterni, insieme a Black Widow e a
Shang-Chi, sono i prossimi appuntamenti
del Marvel Cinematic
Universe. Tuttavia sembra che il pubblico sia un
po’ tiepido rispetto ai nuovi progetti di Kevin Feige, forse perché
l’amore per i Vendicatori fa rimpiangere le loro storie che non
vedremo più, o forse perché si pensa che il futuro del MCU non sia altrettanto
organizzato.
Per rincuorare chi pensa che il
futuro del MCU non sia organizzato al
millesimo, come precedentemente accaduto, ecco una testimonianza da
Thor: Ragnarok che toglierà i
dubbi anche ai più scettici. Su reddit, uno spettatore con l’occhio
di falco (è proprio il caso di dirlo), ha notato nei film di
Taika Waititi un riferimento a Gli Eterni, una
easter egg.
Durante una scena ambientata su
Sakaar, mentre è in scena Valchiria, è possibile vedere sullo
sfondo un’astronave con un design quasi identico a quello di una
realizzata da Jack Kirby in una run del fumetto.
Ecco di seguito:
Non dovrebbe sorprenderci troppo,
dunque, se si trattasse di qualcosa di pianificato dall’inizio da
Feige e compagni.
Gli Eterni,
diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast
Angelina Jolie (Thena), Richard
Madden (Ikaris), Kit Harington (Black
Knight) Kumail Nanjiani (Kingo),
Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak),
Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan
(Sersi) e Don Lee (Gilgamesh).
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia
d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e
Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Succession 3 è la terza stagione della
serie tv Succession
creata da Jesse Armstrong, per il canale americano
HBO. La serie è
incentrata sulla famiglia immaginaria di Roy, i proprietari
disfunzionali di un impero globale dei media e dell’ospitalità che
si battono per il controllo dell’azienda in mezzo all’incertezza
sulla salute del patriarca della famiglia, Logan Roy.
Succession 3: uscita e dove vederlo in
streaming
In Italia Succession 3 sarà trasmessa da
Sky Atlantic da ottobre 2021. Contestualmente
Successionin streaming è arrivata su
Now.
Succession 3: trama e
cast
Succession 3 vede
Logan in una posizione pericolosa, cercando di assicurarsi alleanze
familiari, politiche e finanziarie dopo essere stato teso
un’imboscata dal figlio ribelle Kendall. Dopo la decisione
impulsiva di Kendall di esporre lo scandalo tentacolare
dell’azienda, la famiglia è lasciata a contemplare il proprio
futuro. Le tensioni aumentano mentre un’aspra battaglia
aziendale minaccia di trasformarsi in una guerra civile familiare,
con la famiglia Roy che affronta l’incombente domanda su chi
prenderà il controllo in un mondo post-Logan.
La terza stagione di Succession
include Brian Cox, Jeremy Strong, Sarah Snook, Kieran
Culkin, Alan Ruck, Nicholas Braun, Matthew Macfadyen, Peter
Friedman, J. Smith-Cameron, Dagmara Dominczyk, Justine Lupe, David
Rasche, Fisher Stevens, Hiam Abbass, Arian Moayed, Harriet Walter,
James Cromwell, Natalie Gold, Juliana Canfield, Annabelle Dexter-Jones, Zoë Winters e Jeannie
Berlin. Il cast aggiuntivo include
Alexander Skarsgård, Sanaa Lathan, Linda Emond, Jihae,
Adrien Brody, Hope Davis e Dasha Nekrasova.
Succession
segue la famiglia Roy, proprietaria del conglomerato mediatico
Waystar Royco. Il patriarca di famiglia, Logan Roy, ha subito un
declino della salute. I suoi quattro figli – il figlio maggiore
Connor rimosso, il kendall affamato di potere, l’irriverente romano
e Siobhan politicamente esperto – tutti con vari gradi di
connessione con l’azienda, iniziano a prepararsi per un futuro
senza il padre e ognuno inizia a lottare per importanza all’interno
dell’azienda.
In Succession 3
ritornano i protagonisti Marcia Roy (stagione 1-in
corso), interpretata da Hiam Abbass, Greg
Hirsch (stagione 1-in corso), interpretato da
Nicholas Braun. Logan Roy (stagione 1-in corso),
interpretato da Brian Cox, Roman Roy (stagione
1-in corso), interpretato da Kieran Culkin, Frank Vernon (stagione
1-in corso), interpretato da Peter Friedman, Rava Roy (stagione
1-in corso), interpretata da Natalie Gold, Tom Wambsgans (stagione
1-in corso), interpretato da Matthew Macfadyen. Connor Roy (stagione
1-in corso), interpretato da Alan Ruck, Siobhan “Shiv” Roy
(stagione 1-in corso), interpretata da Sarah Snook, Kendall Roy
(stagione 1-in corso), interpretato da Jeremy Strong, Lawrence Yee
(stagione 1-in corso), interpretato da Rob Yang.
Nella notte tra domenica 5 e lunedì
6 gennaio, l’assegnazione dei Golden Globes 2020
aprirà ufficialmente al stagione dei premi e darà qualche
indicazione su come si muoveranno le varie associazioni che
assegnano riconoscimenti al cinema (e alla tv, in questo caso).
Ci sono naturalmente dei titoli e
degli attori favoriti, ma ci sono anche alcune sorprese, prime
volte e scommesse che potrebbero essere vinte se la
Hollywood Foreign Press Association riuscisse a
prendersi dei rischi, come premiare la prima volta nominata
Jennifer Lopez al posto della favorita
Laura Dern (forse più meritevole) nella categoria
Migliore attrice non protagonista, oppure assegnare un
riconoscimento ad Adam Driver invece che a
Joaquin Phoenix (che ha praticamente tutti i premi
in tasca da qui all’Oscar) per la categoria Migliore attore
Drammatico.
Ma se così non fosse, e se invece la
HFPA si manterrà su binari “sicuri”, senza deragliare e senza
regalare sorprese, ecco le previsioni di vittoria per i
Golden Globes 2020.
MIGLIOR COLONNA SONORA
Alexandre Desplat, Piccole donne (Runner-up: Hildur Guðnadóttir,
Joker)
MIGLIOR CANZONE
Spirit, Il re leone (Runner-up: Into the
Unknown, Frozen II)
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Toy Story 4 (Runner-up: Dragon Trainer – Il mondo nascosto)
MIGLIOR FILM STRANIERO
Parasite (Runner-up: Dolor y gloria)
MIGLIOR SCENEGGIATURA
Noah Baumbach, Storia di un matrimonio (Runner-up: Bong Joon-ho,
Han Jin-won, Parasite)
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Laura Dern, Storia di un matrimonio (Runner-up: Jennifer
Lopez, Le ragazze di Wall Street)
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Joe Pesci, The
Irishman (Runner-up: Brad Pitt, C’era una volta a…
Hollywood)
MIGLIOR ATTRICE COMMEDY/MUSICAL
Awkwafina, The Farewell (Runner-up: Beanie Feldstein, La
rivincita delle sfigate)
MIGLIOR ATTORE COMMEDY/MUSICAL
Taron Egerton, Rocketman (Runner-up: Eddie Murphy, Dolemite Is
My Name)
Il 2019 verrà ricordato anche come
uno degli anni dove la televisione ha continuato ad affermare il
proprio dominio, con numerose serie TV che hanno alzato nuovamente
il livello e il prestigio del mezzo. Tra i tanti successi,
tuttavia, vi sono anche alcuni prodotti che non sono riusciti a
trovare il favore della critica e del pubblico.
Tra questi vi sono serie d’autore e
revival di celebri personaggi televisivi del passato, da
reinterpretazioni di miti dell’horror a serie di genere distopico o
catastrofico. Storie che avevano il potenziale per affermarsi, ma
che sono invece state etichettate come alcune delle peggiori serie
televisive dell’anno. Ecco quali sono le 10 peggiori serie
TV del 2019.
Almost Family
Basata su di un
fittizio scandalo verificatosi in una clinica per la fertilità, la
serie Almost Family segue le vicende di
alcune persone che improvvisamente scoprono di avere fratelli o
sorelle di cui non sapevano nulla. Riunitisi, questi cercano delle
risposte ai problemi che hanno caratterizzato le loro vite.
Prodotta dalla Fox, la serie è
stata criticata per il suo profondo disequilibrio narrativo, che dà
origine ad un tono altalenante e mai unitario. La seria ha in
realtà manifestato problemi sin dalla sua produzione, con alcune
riprese effettuate successivamente per sopperire ad alcune mancanze
non meglio definite. In generale, nonostante la buona premessa
narrativa, la serie non sembra aver trovato la chiave giusta per
attrarre gli spettatori.
Catch 22
Adattamento televisivo
del romanzo Comma 22, la serie Catch-22 ha
potuto avvalersi di celebri nomi quali
George Clooney,
Hugh Laurie, Giancarlo Giannini, Christopher Abbott e
Kyle Chandler. Clooney ha inoltre firmato la regia
di alcuni episodi.
Nonostante alcune importanti
nomination ai Golden Globe e ai Critics Choice Awards, la serie è
stata da molti definita deludente, mancando di replicare l’umorismo
proprio del romanzo. La serie ha inoltre pagato il suo relativo
insuccesso per via dell’esistenza di un film tratto dallo stesso
romanzo e diretto dal celebre regista Mike
Nichols. Tale opera cinematografica del 1970 è infatti
considerata un vero capolavoro, difficile da replicare.
Chambers
Serie di genere
paranormale, Chambers è stata distribuita
su Netflix nel giugno del 2019. Incentrata su di una
donna sopravvissuta ad un infarto, la serie segue la protagonista
nel suo indagare sul mistero del cuore che le è stato
trapiantato.
Accolta malamente dalla critica,
che ha sottolineato la mancanza di un amalgama tra i toni horror,
paranormali e drammatici, la serie è stata cancellata dopo solo una
stagione, affermandosi come uno dei prodotti più deludenti
dell’anno.
The Politician
Ideata e prodotta da
Ryan Murphy, autorità in campo televisivo, la
serie The Politician ha segnato il suo
debutto su Netflix. Distribuita nel settembre del 2019, e con un
cast di attori quali Ben Platt, Zoey Deutch, Jessica
Lange e GwynethPaltrow,
la storia è incentrata su di uno studente di una scuola superiore,
che aspira a diventare presidente degli Stati Uniti. Per
intraprendere la sua carriera politica, inizierà con il candidarsi
come presidente del consiglio studentesco.
La serie ha ricevuto diverse
critiche positive per la sua satira politica e per il suo finale,
ma la gran parte della serie è stata giudicata priva di mordente e
non all’altezza dei lavori a cui Murphy aveva abituato il suo
pubblico.
The I-Land
Altra serie Netflix,
The I-Land è stata distribuita sulla
piattaforma a partire dal settembre del 2019, raccontando di dieci
persone che si svegliano su di un’isola deserta senza alcun ricordo
di chi sono o di come sono arrivati lì. Per sopravvivere dovranno
così scoprire cosa è accaduto e cosa potrebbe accadere.
La serie è stata ampiamente critica
per il suo somigliare in modo eccessivo alla ben più nota
Lost (2004-2010), risultandone tuttavia una versione
inferiore per qualità estetica e narrativa. Lo stesso mistero
attorno a cui si basa la storia è stato giudicato inconcludente e
privo di un fascino, cosa che non le ha permesso di incontrare il
favore del pubblico.
In the Dark
Incentrato su una donna non vedente
impegnata a risolvere il mistero di un suo amico scomparso, la
serie TV In the Dark è stata rilasciata
dal canale The CW nell’aprile del 2019. Il responso della critica è
stato discordante, tra chi ne loda le interpretazioni e chi invece
ne critica duramente la non omogeneità.
Secondo alcuni critici, infatti, la
serie presenta immotivatamente molteplici toni, atmosfere e stili
narrativi. Poco apprezzata è stata inoltre la linea narrativa
legata all’investigazione della protagonista, giudicata priva di
mordente e trattata con poca serietà.
NOS4A2
Basata sull’omonimo romanzo di
Joe Hill, figlio di Stephen King,
la serie NOS4A2 è stata trasmessa dall’emittente
AMC nel giugno del 2019, divenendo disponibile anche su Amazon Prime Video. La trama si incentra su una
giovane artista che scopre di avere un’abilità soprannaturale per
rintracciare l’apparentemente immortale Charlie Manx. Questi è
infatti un temuto vampiro, e per sconfiggerlo la donna dovrà
ricorrere a tutto il suo potenziale.
Apprezzata dagli amanti
dell’horror, la serie non ha tuttavia riscontrato un particolare
apprezzamento da parte della critica, che l’accusa di non aver
gestito adeguatamente le molteplici linee narrative presenti, dando
vita ad un prodotto spesso confusionario e poco centrato su quello
che avrebbe dovuto essere il focus, ovvero lo scontro con il
temibile vampiro.
The Rook
La serie TV The
Rook, tratta dal romanzo di Daniel O’Malley, è una
spy story prodotta dall’emittente Starz. Al momento del suo
debutto, la serie si è trovata a confrontarsi con una serie di
pareri negativi, tra cui l’accusa di aver completamente stravolto
la materia narrativa di partenza.
La critica ha infatti sottolineato
come la serie sia una totale reinterpretazione del romanzo di
O’Malley, finendo con l’essere una storia caotica e priva di
un’unica direzione comune. Poco apprezzato, inoltre, è stato il
tono, giudicato troppo farsesco per gli eventi narrati.
Survivor
Fa parte di questa classica anche
l’ultima stagione del reality Survivor,
dove un gruppo di persone si ritrovano su di un’isola sperduta e
dovranno collaborare per procacciarsi cibo, acqua e quanto possa
servirgli per sopravvivere.
La stagione del 2019 è stata
giudicata tra le peggiori dello show per via di diversi problemi
legati al comportamento dei partecipanti e alla gestione dei
produttori. Poco apprezzata è stata inoltre la gestione del
vincitore. Rinnovata per una nuova edizione, la critica si augura
che questa possa essere gestita con più cura circa la sua
organizzazione.
Veronica Mars
Il 2019 è anche l’anno in cui è
andata in onda la quarta stagione della serie TV
Veronica Mars, con protagonista
l’immancabile Kristen
Bell nel ruolo della liceale che si diletta come
investigatrice privata. A metà tra il teen drama, la commedia e il
giallo, la serie è stata nel corso degli anni particolarmente
apprezzata dai fan, divenendo estremamente popolare.
La nuova stagione, tuttavia,
arrivata a più di dieci anni dalla precedente, ha particolarmente
deluso le aspettative. La nuova linea narrativa è stata giudicata
poco attraente e poco convincente, e nessuno dei nuovi personaggi
introdotti sembra aver guadagnato la simpatia di critica o
pubblico. Il motivo di un tale ritorno televisivo sembrerebbe
dettato così unicamente dalla nostalgia, elemento che però non è
risultato sufficiente per il successo della stagione.
Leonardo DiCaprio, Brad
Pitt e Jennifer Lopez sono gli ultimi tre
nomi che sono stati aggiunti alla lunga
lista di presentatori dei Golden Globes 2020,
che si avvicenderanno sul palco durante lo show condotto da
Ricky Gervais, domenica 5 gennaio, per
l’edizione numero 77 del premio assegnato dalla Hollywood
Foreign Press Association.
La lista di artisti che presenterà
i vincitori include: Tim Allen, Jennifer Aniston, Ana De
Armas, Christian Bale, Antonio Banderas, Jason Bateman, Cate
Blanchett, Matt Bomer, Pierce Brosnan, Glenn Close, Daniel Craig,
Ted Danson, Ansel Elgort, Chris Evans, Dakota Fanning, Will
Ferrell, Lauren Graham, Tiffany Haddish, Kit Harington, Salma
Hayek, Scarlett Johansson, Elton John, Nick
Jonas, Harvey Keitel, Zoe Kravitz, Rami Malek, Kate McKinnon, Helen
Mirren, Jason Momoa, Gwyneth Paltrow, Amy Poehler, DaVine Joy
Randolph, Margot Robbie, Paul Rudd, Wesley Snipes, Octavia Spencer,
Bernie Taupin, Charlize Theron, Sofia Vergara, Kerry Washington,
Naomi Watts, Rachel Weisz e Reese
Witherspoon.
DiCaprio e Pitt sono entrambi
nominati per i loro ruoli in C’Era una volta a Hollywood, il primo
nella categoria miglior attore comedy/musical e il secondo nella
categoria migliore non protagonista. Jennifer
Lopez, che ha guadagnato la sua prima nomination in
carriera al premio, concorre nella categoria Migliore attrice
protagonista per Le ragazze di Wall
Street.
La cerimonia sarà presentata da
Ricky Gervasi e sarà trasmessa in live dalla NBC
alle 8 p.m. (ET). In Italia la cerimonia sarà visibile nellanotte
tra domenica 5 e lunedì 6 gennaio, dalle 00:55 alle 05.30, Sky
Atlantic (canale 110 di Sky) e Sky TG24 (solo sui canali 100 e 500
di Sky).
L’American Society of
Cinematographers ha annunciato le nomination per la 34°
edizione degli ASC Awards 2020.
Roger Deakins ha ricevuto la sua 16°
nomination dall’ASC per il suo lavoro su 1917. Deakins ha già vinto
quattro ASC Awards per il suo lavoro in Le Ali della Libertà,
L’uomo che non c’era, Skyfall e Blade Runner 2049. Robert
Richardson, invece, ha ricevuto la sua undicesima nomination per
C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino. Phedon
Papamichael (Le Mans ’66) e Rodrigo Prieto (The
Irishman) hanno entrambi ottenuto la terza nomination dalla
società.
Lawrence Sher, direttore della
fotografia di Joker, è stato candidato per la prima volta.
Jarin Blaschke (The Lighthouse),
Natasha Braier (Honey Boy) e Jasper Wolf (Monos) saranno premiati
con il premio Spotlight. Questo premio è stato introdotto dalla
società nel 2014 per i film che potrebbero non ricevere un’uscita
cinematografica.
Elenco completo dei nominati ai ASC
Awards 2020
Uscita cinematografica
Roger Deakins, ASC, BSC per
“1917”
Phedon Papamichael, ASC, GSC per “Le Mans ’66”
Rodrigo Prieto, ASC, AMC per “The Irishman”
Robert Richardson, ASC per “C’era una volta a Hollywood”
Lawrence Sher, ASC per “Joker”
Premio Spotlight
Jarin Blaschke per “Il faro”
Natasha Braier, ASC, ADF per “Honey Boy”
Jasper Wolf, NSC per “Monos”
Documentario
Fejmi Daut e Samir Ljuma – Honeyland
Nicholas de Pencier – Anthropocene: The Human Epoch
Evangelia Kranioti – Obscuro Barroco
Episodio di una serie per la
televisione non commerciale
David Luther – Das Boot, “Gegen die Zeit” (episodio 6) (Sky)
M. David Mullen, ASC – The Marvelous Mrs. Maisel, “Simone”
(Amazon)
Chris Seager, BSC – Carnival Row, “Grieve No More” (Amazon)
Brendan Steacy, CSC – Titans, “Dick Grayson” (DC
Universe)
Colin Watkinson, ASC, BSC – The Handmaid’s Tale, “Night” (Hulu)
Episodio di una serie per la
televisione commerciale
Dana Gonzales, ASC – Legion, “Chapter 20” (FX)
C. Kim Miles, CSC, MySC – Progetto Blue Book, “The Flatwoods
Monster” (Storia)
Film, miniserie o progetti pilota
per la televisione
John Conroy, ISC – The Terror: Infamy, “A Sparrow in a Swallow’s
Nest” (AMC)
P.J. Dillon, ISC – The Rook, “Chapter 1” (Starz)
Chris Manley, ASC – Doom Patrol, pilota (DC
Universe)
Martin Ruhe, ASC – Catch-22, “Episode 5” (Hulu)
Craig Wrobleski, CSC – The Twilight
Zone, “Blurryman” (CBS All Access)
La 34° cerimonia degli ASC Awards
2020 si svolgerà sabato 25 gennaio.
La notte tra domenica 5 e
lunedì 6 gennaio, dalle 00:55 alle 05.30, Sky Atlantic
(canale 110 di Sky) e Sky TG24 (solo sui canali
100 e 500 di Sky) trasmetteranno in esclusiva per l’Italia l’attesa
cerimonia di premiazione della 77° edizione dei Golden
Globe Awards presentata da
Ricky Gervais.
“La lunga notte dei Golden
Globe” sarà commentata in diretta negli studi di Sky TG24
dalle giornaliste Denise Negri e Federica
Pirchio con il vicedirettore di Vanity Fair Italia
Malcom Pagani e i volti di Sky Atlantic e Sky
Cinema Federico Chiarini e Barbara
Tarricone. Durante lo speciale collegamenti dal red
carpet, numerosi contributi video e approfondimenti allo
SkyWall.
Per le serie tv incetta di
nomination per moltissime fra le serie e le miniserie più amate
firmate Sky Original e in onda su Sky, tutte disponibili su Sky Box
Sets e in streaming su NOW TV. Si parte da Chernobyl(Sky/HBO), la miniserie creata e scritta da Craig Mazin in
corsa con ben quattro nomination come Miglior miniserie o film per
la tv, che vede Jared Harris in lizza come miglior attore per la
sua incredibile interpretazione del protagonista Valerij Alekseevič
Legasov, mentre Stellan Skarsgård ed Emily Watson sono
rispettivamente candidati come Miglior Attore e Attrice non
protagonista in una serie, in una miniserie o film per la tv. A
battersi per lo stesso riconoscimento come Miglior miniserie o film
per la tv, un’altra produzione Sky Original, Catch-22,
che guadagna anche un’altra nomination grazie al talento di Chris
Abbott, candidato come Miglior attore in una miniserie o film per
la tv. Mentre la straordinaria bravura di Helen Mirren le vale una
nomination come Miglior attrice per Caterina la Grande,
altra apprezzata produzione Sky/HBO.
Pioggia di nomination anche per le
amatissime produzioni HBO, anche queste disponibili per intero on
demand su Sky Box Sets e in streaming su NOW TV: Big
Little Lies, in lizza anche con le attrici
premio Oscar Meryl Streep e Nicole Kidman; e Succession
che con la precedente si contende il titolo di Miglior serie
drammatica. Non poteva mancare, inoltre, la candidatura di Kit Harington come Miglior attore in una serie
drammatica per Il Trono di
Spade, al pari di Brian Cox per Succession.
Russell Crowe, inoltre, è in corsa
come Miglior attore in una miniserie o film per la tv per la sua
incredibile trasformazione in Roger Ailes, il chairman di Fox News
raccontato dalla serie tv targata SHOWTIME The Loudest
Voice.
GOLDEN GLOBE AWARDS, LA
NOTTE TRA DOMENICA 5 E LUNEDÌ 6 GENNAIO, IN DIRETTA DALLE 00.55
ALLE 05.30 SU SKY ATLANTIC (CANALE 110 DI SKY) E SKY TG24 (SOLO SUI
CANALI 100 E 500 DI SKY)
La CBC ha diffuso il nuovo teaser
promo di Star
Trek: Picard, la nuova serie tv sci-fi in arrivo
quest’anno.
Patrick Stewart, attraverso
il suo account Instagram, ha
diffuso i trailer di Star
Trek: Picard la nuova serie su Jean-Luc Picard
che arriverà in oltre 200 paesi e territori, al di fuori degli
Stati Uniti e del Canada.
https://youtu.be/g5QWufvdy1s
In base all’accordo pluriennale con
CBS, ogni episodio sarà disponibile su
Amazon Prime Video entro 24 ore dall’anteprima
americana. L’annuncio congiunto è stato presentato oggi da CBS
Studios International e Amazon Prime Video.
La nuova serie Star
Trek: Picard vede Sir Patrick Stewart
riprendere il ruolo del venerabile Jean-Luc
Picard, che ha interpretato per sette stagioni in “Star
Trek: Next Generation”. La serie seguirà questo personaggio iconico
nel prossimo capitolo della sua vita.
Negli Stati Uniti, la serie sarà
disponibile esclusivamente su CBS All Access, il servizio di
abbonamento diretto al consumatore di CBS, disponibile su tutte le
principali piattaforme digitali, incluso Amazon Channels e Fire
TV.
Star Trek: Picard, il cast
Accanto a Stewart, il cast della
serie vede anche la presenza di Alison Pill (The Newsroom), Harry
Treadaway (Penny Dreadful), Isa Briones (American Crime Story:
Versace), Santiago Cabrera (Salvezza), Evan Evagora (nuovo
arrivato), e Michelle Hurd (Blindspot). La serie sarà prodotta da
CBS Television Studios in associazione con Secret Hideout e
Roddenberry Entertainment. Alex Kurtzman, Michael Chabon, Akiva
Goldsman, James Duff, Patrick Stewart, Heather Kadin, Rod
Roddenberry e Trevor Roth saranno i produttori esecutivi e Aaron
Baiers (Secret Hideout) sarà il co-produttore esecutivo e Kirsten
Beyer sarà il produttore supervisore.
Succession 2 è la seconda stagione della
serie tv Succession
creata da Jesse Armstrong, per il canale americano
HBO. La serie è
incentrata sulla famiglia immaginaria di Roy, i proprietari
disfunzionali di un impero globale dei media e dell’ospitalità che
si battono per il controllo dell’azienda in mezzo all’incertezza
sulla salute del patriarca della famiglia, Logan Roy.
Succession 2: quando esce e dove vederla in
streaming
In Italia Succession
2 è trasmessa su Sky Atlantic dal 30
ottobre 2019. Contestualmente Successionin
streaming è arrivata su Now TV.
Succession 2: la trama e cast
La successione segue la famiglia
Roy, proprietaria del conglomerato mediatico Waystar Royco. Il
patriarca di famiglia, Logan Roy, ha subito un declino della
salute. I suoi quattro figli – il figlio maggiore Connor rimosso,
il kendall affamato di potere, l’irriverente romano e Siobhan
politicamente esperto – tutti con vari gradi di connessione con
l’azienda, iniziano a prepararsi per un futuro senza il padre e
ognuno inizia a lottare per importanza all’interno
dell’azienda.
In Succession 2
protagonisti Marcia Roy (stagione 1-in corso),
interpretata da Hiam Abbass, Greg
Hirsch (stagione 1-in corso), interpretato da
Nicholas Braun. Logan Roy (stagione 1-in corso),
interpretato da Brian Cox, Roman Roy (stagione
1-in corso), interpretato da Kieran Culkin, Frank Vernon (stagione
1-in corso), interpretato da Peter Friedman, Rava Roy (stagione
1-in corso), interpretata da Natalie Gold, Tom Wambsgans (stagione
1-in corso), interpretato da Matthew Macfadyen. Connor Roy (stagione
1-in corso), interpretato da Alan Ruck, Siobhan “Shiv” Roy
(stagione 1-in corso), interpretata da Sarah Snook, Kendall Roy
(stagione 1-in corso), interpretato da Jeremy Strong, Lawrence Yee
(stagione 1-in corso), interpretato da Rob Yang.
Alla fine dello scorso mese vi
avevamo riportato che, secondo un recente rumor, Daniel
Radcliffe, noto al grande pubblico per aver
interpretato Harry Potter
nell’omonima saga cinematografica di successo, sarebbe stato
considerato per il ruolo di Marc Spector nella serie MarvelMoon
Knight in arrivo prossimamente su Disney+.
Adesso, un nuovo report emerso
online grazie al sito Showbiz Cheat
Sheet (via ComicBookMovie),
suggerisce che un altro attore sarebbe stato considerato dai
Marvel Studios per la parte: si tratta di un
attore che la Disney ha già reclutato nella sua scuderia, dal
momento che stiamo parlando di Pedro Pascal,
protagonista di The
Mandalorian, la serie ambientata nell’universo di
Star
Wars.
Sul sito si legge: “Secondo
numerose fonti interne, il Mandaloriano in persona, Pedro Pascal,
sarebbe uno degli attori che la Marvel starebbe considerando per il
ruolo di Moon Knight nell’omonima serie destinata a Disney+. Non ci sono ancora trattative
in corso e l’eventuale casting di Pascal dipenderà anche dalla
disponibilità dell’attore e dai suoi impegni con la seconda
stagione di The Mandalorian. L’attore sarebbe in lista,
ma non è stato ancora selezionato ufficialmente.”
Qualche settimana fa era stato Geeks
WorldWide a suggerire che i Marvel Studios fossero in cerca di
un attore “alla Zac
Efron” per il ruolo di Moon
Knight, preferibilmente di origini israeliane. Non
era la prima volta che il nome di Efron veniva avvicinato ad una
produzione Marvel, essendo stato anche in
lizza per interpretare Ikaris in Gli
Eterni (la scelta è poi ricaduta
su Richard Madden), senza contare che la star
di High School
Musical e Baywatch rientrava
perfettamente nelle caratteristiche descritte (ha origini
ebraiche).
Per quanto riguarda le sue origini
nei fumetti, Marc Spector diventa un mercenario per conto
di Raoul Bushman in Egitto, e si unisce ad un gruppo formato dal
dottor Peter Alraune e da sua figlia Marlene. Durante quella
spedizione, nella quale viene ritrovata la statua del dio egiziano
Khonshu, Bushman uccide il dr. Alraune e Spector viene lasciato in
fin di vita nel deserto. Qui viene raccolto dagli egiziani e
portato al cospetto della statua del Dio che gli appare in sogno
chiedendogli di diventare il suo missionario sulla Terra.
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker ha fatto il suo debutto nelle sale già
da due settimane, e nonostante tutte le controversie che hanno
accompagnato Gli Ultimi Jedi,
il film si è rivelato un successo al box office. Nonostante le
critiche al film di J.J. Abrams siano state
discordanti, i fan non vedevano l’ora di vedere la conclusione
della saga degli Skywalker, un arco narrativo che dopo più di 40
anni ha finalmente trovato la sua conclusione (per alcuni degna,
per altri no).
Inevitabilmente, quando si tratta di
un blockbuster dalla portata enorme come può essere un nuovo film
della saga di Star Wars, nei mesi e nelle settimane che
hanno anticipato l’arrivo del film al cinema i rumor sulla trama e
sui personaggi si sono letteralmente sprecati. Scopriamo insieme
quali sono state le 10 “indiscrezioni” su L’Ascesa di
Skywalker che si sono rivelate false…
Rey era una diretta discendente degli Skywalker
Ne Gli Ultimi Jedi è stato
rivelato che Rey era figlia di “nessuno”, mentre ne L’Ascesa di
Skywalker abbiamo scoperto che la giovane eroina è in realtà
imparentata con Palpatine. Prima dell’uscita del film di J.J.
Abrams nelle sale, però, un rumor insistente sosteneva che Rey
fosse una diretta discendente degli Skywalker, concepita da Luke
negli anni successivi agli eventi narrati ne Il Ritorno dello
Jedi. Ad ogni modo, la parentela di Rey non sembra avere una
reale importanza, dal momento che alla fine di Episodio IX
la ragazza diventa comunque una Skywalker.
Kylo Ren avrebbe indossato il
costume di Darth Vader
Prima dell’uscita de L’Ascesa di
Skywalker, diversi rumor hanno suggerito che Ben avesse dovuto
indossare l’iconica armatura di suo nonno, soprattutto dopo aver
preso in qualche modo il suo posto in seguito agli eventi de Il
Risveglio della Forza.
Alla fine non è accaduto,
probabilmente perché la cosa non avrebbe avuto molto senso:
l’armatura, insieme al corpo di Vader, ha infatti preso fuoco su
Endor alla fine de ll Ritorno dello Jedi, quindi si
sarebbe sciolta e carbonizzata proprio come accaduto
all’elmetto.
Chewbacca, Lando, C3-Po e R2-D2
sarebbero dovuti morire
Molto prima dell’uscita nelle sale
de L’Ascesa di Skywalker, era stato rivelato che
esistevano tre diverse versioni del film e che la Disney non aveva
ancora scelto quale sarebbe stata quella definitiva. Non sappiamo
se la cosa sia vera oppure no, ma a quanto pare in una di queste
versioni ci sarebbe stata una scena in cui dovevano morire
Chewbacca, Lando Calrissian, C3-PO e R2-D2, tutti a bordo del
Millennium Falcon. Fortunatamente, le cose sono andate
diversamente…
Matt Smith avrebbe dovuto
interpretare un giovane Palpatine
Si vociferava che l’ex star della
serie Doctor WhoMatt Smith avesse
ottenuto una parte ne L’Ascesa di Skywalker. Il rumor
iniziò a circolare molto prima della release del primo trailer
ufficiale. In seguito, quando venne annunciato il ritorno di
Palpatine come antagonista principale di Episodio IX,
molti fan hanno iniziato a credere che Smith avrebbe interpretato
una versione più giovane del Signore Oscuro dei Sith.
Ochi sarebbe dovuto apparire nel
film
Ochi è un nuovo personaggio che
viene presentato ai fan soltanto attraverso una sequenza flashback.
Si tratta di un vecchio Assassino Sith che Palpatine ha assunto per
uccidere i genitori di Rey e consegnargli la bambina. La sua nave è
presente nel film, ma i suoi resti si trovano in una grotta su
Pasana.
In origine, comunque, Ochi non
doveva essere morto, ma doveva apparire nel film: secondo i rumor,
avrebbe confessato di persona le sue azioni a Rey, ma alla fine la
Disney ha optato per rievocarlo solo attraverso un flashback.
Snoke sarebbe dovuto tornare
Il Leader Supremo Snoke è morto ne
Gli Ultimi Jedi: nel film di Rian Johnson viene eliminato
brutalmente da Kylo Ren durante uno scontro sul suo Star Destroyer.
Eppure, durante l’ospitata di Andy Serkis ad una convention la
scorsa estate, alcune dichiarazioni dell’attore avevano fatto
sorgere nei fan il dubbio che il personaggio potesse essere ancora
vivo. Ovviamente le cose sono andate in maniera diversa, dal
momento che ne L’Ascesa di Skywalker abbiamo appreso che è
stato Palpatine a manipolare Snoke per tutto il tempo e abbiamo
visto solo un clone dell’ex Leader Supremo.
Anakin avrebbe convertito Ben, non Han Solo
A lungo si è parlato di un possibile
ritorno di Hayden Christensen nei panni di Anakin Skywalker in
Episodio IX. L’attore è stato coinvolto nel film soltanto
in qualità di doppiatore, ma all’inizio alcuni rumor sostenevano
che sarebbe stato lui a riportare Kylo Ren al Lato Chiaro della
Forza.
La cosa avrebbe avuto senso: dopo
tutto, Anakin è chi in realtà Kylo ha cercato di emulare per tanto
tempo, cercando di riuscire dove suo nonno aveva fallito. Alla
fine, però, la Disney ha deciso di riportare in scena Han Solo – e quindi Harrison Ford –
per l’ultima volta.
Palpatine avrebbe lottato contro
Ben e Rey con la spada laser
Il ritorno di Palpatine ne L’Ascesa
di Skywalker è sempre stato uno dei più grandi misteri legati al
film. Per gran parte di Episodio IX lo vediamo tramare
nell’ombra, con Kylo Ren che opera in suo nome. Alla fine, quando
si ritrova a dover affrontare sia Ben Solo che Rey, lo vediamo
usare contro di loro un Lampo di Forza.
Inizialmente, si diceva che i tre si
sarebbero scontrati a suon di spade laser, cosa che non dovrebbe
sorprendere più di tanto dal momento che il Signore Oscuro aveva
già utilizzato l’arma caratteristica dei Jedi ne La Vendetta
dei Sith. Si è anche vociferato che, ad un certo punto, Kylo
avrebbe usato la sua spada crociata: abbiamo quindi perso la
possibilità di vedere uno scontro con due spade laser di colore
rosso!
I Fantasmi di Forza sarebbe apparsi
durante la battaglia finale
Già nel 1983 George Lucas aveva
intenzione di inserire i Fantasmi di Forza di Obi-Wan Kenobi e Yoda nella resa finale di
Luke Skywalker contro Darth Vader e Palpatine. Una cosa simile
sarebbe dovuta accadere anche ne L‘Ascesa di Skywalker,
con incluso il Fantasma di Forza di Anakin Skywalker.
Kylo Ren non doveva morire
Il destino di Kylo Ren sarebbe
dovuto essere molto diverso, o almeno questo è quello che si
vociferava all’inizio. In Episodio IX, Ben Solo si
sacrifica trasmettendo la sua forza vitale in Rey, morta per lo
sforzo di frenare l’attacco di Palpatine.
Secondo le prime indiscrezioni, Kylo
avrebbe dovuto viaggiare con Rey fino a fare ritorno su Tatooine.
Sicuramente, tra tutte le cose accadute ne L’Ascesa di
Skywalker, la morte di Ben Solo è una di quelle con le quali
difficilmente i fan riusciranno a fare i conti.
Hot Toys ha svelato tutti i dettagli
delle nuove action figure in scala 1/6 dedicate ad
Avengers: Endgame, il
cinecomic di Anthony e Joe Russo
campione d’incassi, uscito nelle nostre sale ad aprile dello scorso
anno.
Le figure sono dedicate ai
personaggi di Thanos, il temibile Titano Pazzo
interpretato sul grande schermo da Josh Brolin, e
di Captain America, con l’eroe interpretato al
cinema da Chris Evans che sfoggia la sua armatura
nella celebre versione del 2012: la figure del supereroe a stelle e
strisce riprende, infatti, la scena ambientata a New York, durante
l’attacco di Loki e dei Chitauri.
Potete vedere le immagini delle action figure di seguito:
Ricordiamo
che Avengers: Endgame è il film
di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei
Marvel Studios, che con l’avventura diretta
da Anthony e Joe
Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e
11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza
pari.
Film evento del decennio, è riuscito
in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso
narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man, riunendo sul grande
schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno
premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima
alla classifica Avatar di James
Cameron.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris
Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict
Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman,
Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian
Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh
Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon
Favreau, Paul Rudd e Brie
Larson.
È stato reso chiaro fin dall’inizio
che Jared Leto non avrebbe ripreso il ruolo del
Joker interpretato in Suicide Squad nell’attesissimo
Birds of Prey con Margot
Robbie. Eppure, quando il personaggio è
stato avvistato sul set, in molti hanno cominciato a sperare
che l’attore premio Oscar potesse aver girato un cameo per il
film.
Adesso Margot
Robbie, che tornerà a vestire i panni di Harley
Quinn, ha confermato definitivamente che Leto non apparirà
nei panni del Clown Principe del Crimine nel film diretto da
Cathy Yan. In una recente intervista con Variety, la celebre
attrice candidata all’Oscar ha confermato che “l’incarnazione
del personaggio di Leto non apparirà nel film, neanche in un
cameo”. L’attrice ha avuto anche modo di commentare
l’interpretazione di Joaquin
Phoenix dell’iconico villain DC (“Ha fatto un
lavoro fenomenale”), specificando però che Birds
of Prey sarà un film molto diverso dal cinecomic di
Todd
Phillips, nonostante con lo stesso condivida il
divieto ai minori.
“Credo che Joker sia un film
molto più radicato”, ha spiegato la Robbie. “Il nostro è
molto differente. È molto più amplificato”.
Le parole di Margot
Robbie confermano non solo che il Joker avvistato sul set
di Birds of Prey non era Jared
Leto, ma anche che quelle scene sono state tagliate dal
film: è palese, dunque, che l’attore premio Oscar ha
definitivamente chiuso con il ruolo.
Non dovremmo comunque sentire la
mancanza di Mr. J. in Birds of Prey, dal
momento che la pellicola regalerà ai fan altri due villain di tutto
rispetto: Roman Sionis/Maschera Nera (Ewan
McGregor) e Victor Zsasz (Chris Messina).
Di seguito potete ammirare una nuova bellissima immagine ufficiale
del film in cui Harley Quinn appare al fianco dei due temibili
personaggi:
Birds of
Prey, diretto
da CathyYan, arriverà
nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast
anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee
Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black
Canary), Rosie Perez (Renee Montoya)
e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan McGregor interpreta invece uno dei
due principali villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
Di seguito la nuova sinossi ufficiale:
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.“
Cassian ANDOR muore
alla fine dello spin-off Rogue One: A Star
Wars Story: ecco perché l’annunciata serie
Disney+ dedicata al personaggio
interpretato da Diego Luna nell’universo di
Guerre Stellari dovrà essere ambientata necessariamente
prima degli eventi narrati nel film di Gareth
Edwards del 2016.
Adesso, nuovi dettagli sulla trama
della serie dedicata a Cassian Andor arrivano da un recente casting call, il
quale sembrerebbe confermare che la serie racconterà una storia di
origini: presumibilmente, quindi, lo show sarà incentrato
sull’infanzia del futuro ufficiale ribelle.
Il casting call in questione rivela
che la Lucasfilm sarebbe alla ricerca di tre bambini per i ruoli di
due personaggi ancora sconosciuti: Mundo e
Cinta; nello specifico, per il personaggio di
Mundo si cercano due bambini per interpretare il medesimo in età
differenti, e sono già in molti a sostenere che dietro questo nome
potrebbe celarsi proprio un giovane Cassian.
Di seguito la descrizione del casting call:
Mundo è un ragazzino di tredici
anni, ispanico. Il giovane ha una folta chioma castana e occhi
grandi, appassionati. Deve essere in grado di mostrare una vasta
gamma di emozioni, dalla calam alla rabbia incontrollabile;
Mundo è un bambino di nove anni,
ispanico. Un bambino selvaggio e senza regole con una folta chioma
castana e occhi grandi, appassionati. Deve essere in grado di
mostrare una vasta gamma di emozioni, dalla calam alla rabbia
incontrollabile;
Cinta è una bambina tra i 5 e i 7
anni, ispanica. Cinta ha una folta chioma castana e occhi grandi.
Una bambina selvaggia e senza regole, anche lei in grado di gestire
una vasta gamma di emozioni, dalla calma alla rabbia
incontrollabile.
Al momento i dettagli generali
sulla serie dedicata a Cassian ANDOR sono
piuttosto scarsi. Sappiamo che Tony Gilroy –
sceneggiatore di Rogue One e regista non
accreditato delle riprese aggiuntive del film – è stato incaricato
di scrivere lo script del pilot e di dirigere alcuni episodi della
serie destinata al servizio di streaming Disney+.
Stephen Schiff
(The Americans) figurerà in qualità di showrunner. Le riprese della
serie dovrebbero partire il prossimo giugno, mentre il debutto
sulla piattaforma di streaming dovrebbe avvenire nel 2021.
È cosa ormai nota che Martin Scorsese non sia un grande fan dei
cinecomic, e nonostante Emma Tillinger Koskoff
(storica partner produttiva del regista in pellicole quali
The Wolf of Wall Street, Silence
e il più recente The Irishman)
sia stata coinvolta nella produzione del più grande cinecomic della
passata stagione cinematografia, ossia
Joker, sembra che Scorsese non abbia
particolare interesse nel vedere il film.
Joker di
Todd Phillips contiene numerosi riferimenti alla
filmografia di Martin Scorsese (soprattutto a titoli come
Taxi Driver e Re per una notte) e si appresta a
diventare uno dei grandi protagonisti della stagione dei premi.
Eppure il leggendario regista – che un tempo avrebbe dovuto
produrre il film – non sembra così ansioso di vederlo. In una
recente intervista con il New York Times,
infatti, è stato lo stesso Scorsese a dichiarare: “Ho visto
soltanto alcune clip del film. Conosco Joker, perciò mi chiedo:
‘Perché dovrei guardarlo?’. Va bene così.”
Già in passato Martin Scorsese aveva avuto modo di
parlare di Joker e dei motivi che lo avevano
spinto a svincolarsi dal progetto in qualità di produttore. Vi
riportiamo di seguito le dichiarazioni dell’epoca, perché aiutano a
comprendere meglio il vero significato di quanto espresso di
recente dal regista in merito alla sua volontà di guardare il film:
“Conosco molto bene il film. Conosco molto bene il regista Todd
Phillips. La mia produttrice Emma Tillinger Koskoff, l’ha prodotto.
Ci ho pensato molto negli ultimi quattro anni e ho deciso che non
avevo tempo per farlo. Non sono stato coinvolto per motivi
personali, ma conosco molto bene la sceneggiatura. Ha una vera
energia e Joaquin… beh, ha fatto un lavoro straordinario.”
Joker
diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin Phoenix, Zazie
Beetz, Frances
Conroy, Brett
Cullen, Dante
Pereira-Olson, Douglas
Hodge e Josh Pais ed è
arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019.
Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio
nei Batman di Tim
Burton, nella trilogia del Cavaliero
Oscuro di Christopher
Nolan e in Suicide
Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e
racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione
nel criminale che tutti conosciamo.
Da sempre solo in mezzo alla folla,
Arthur Fleck (Joaquin
Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda
su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre
che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in
un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in
definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata
dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.
L’attrice ha parlato non solo della
riduzione del suo ruolo – appare in scena “soltanto” per 76 secondi
– ma anche delle difficoltà riscontrate nel girare le scene che
prevedevano il coinvolgimento del personaggio di Leia
Organa e della partecipazione di Rose alla battaglia
finale su Exegol.
A proposito del suo ruolo nel film e
delle scene con Carrie Fisher, l’attrice ha
spiegato: “La cosa difficile è stato recitare basandosi su
delle riprese già esistenti. Invece di avere un attore di fronte a
te e reagire a quello che diceva, ti ritrovavi nel bel mezzo delle
riprese a guardare come l’attore recitava quella battuta per poi
provare ad immaginare una reazione. È stata un’esperienza molto
diversa per me, quindi mi ci è voluto un po’ per abituarmi.
Probabilmente abbiamo girato più volte le scene con Carrie che
quelle senza di lei. Una cosa è sedersi, guardare quelle riprese e
provare ad immaginare una possibile reazione, ma spesso si trattava
di scene di gruppo in cui c’erano tante cose da considerare. Si è
trattato di lavorare su momenti specifici che già erano stati
girati, quindi è stato un processo più lungo. Penso che tutte le
riprese aggiuntive fossero destinate proprio a quei momenti: tutto
doveva essere perfetto dato che Carrie Fisher non era fisicamente
con noi.”
Parlando invece della battaglia
finale su Exegol, a quanto pare il personaggio di Rose doveva avere
un ruolo più grande al suo interno: “Probabilmente è stato il
più grande set al quale abbia mai preso parte. È stato incredibile
vedere ciò che il team degli stunt è riuscito a fare. Era davvero
folle correre lungo questa piattaforma: so che si vede soltanto per
un secondo nel film, ma abbiamo girato quella scena tantissime
volte. Mi ricordo che avevo sempre dei lividi sulle ginocchia il
giorno dopo perché correvamo, cadevamo e poi dovevamo girare altre
scene. E credo che non siano neanche finite nel film! Era una sorta
di caos organizzato con gli Stormtrooper che volavano, la gente a
cavallo… una roba folle!”
LEGGI
ANCHE – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker,la recensione
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una
volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione
dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende
e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie
Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris
Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i
produttori esecutivi.
Il regista Anthony
Russo ha interpretato un uomo gay (il primo che si sia mai
visto all’interno del MCU) in Avengers: Endgame; in seguito
il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige ha
confermato che nell’attesissimo Gli
Eterni ci sarà un supereroe apertamente gay. Insomma,
i Marvel Studios sembrano
avere le idee molto chiare in materia di diversità ed inclusione: è
palese quanto attraverso i film dell’Universo Cinematografico si
voglia dare spazio – a ragione – al racconto di vari tipi di storie
e alla rappresentazione dei personaggi più sfaccettati.
In una recente intervista,
Kevin Feige ha confermato che un personaggio
LGBTQ apparirà nel MCU molto presto: “Sì,
assolutamente”, ha detto Feige. “Sì, apparirà molto presto. In un
film che stiamo girando proprio adesso”. L’unico film Marvel attualmente in fase di
produzione è Gli Eterni, ma nulla esclude
che le parole di Feige possano riferirsi a Thor: Love
and Thunder, dove potrebbe essere introdotta una
donna transgender, forse l’interesse amoroso di
Valchiaria, il personaggio interpretato da
Tessa Thompson.
Gli
Eterni, diretto da Chloe
Zhao, vedrà nel cast Angelina
Jolie (Thena), Richard
Madden (Ikaris), Kit
Harington (Black Knight), Kumail
Nanjiani (Kingo), Lauren
Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma
Hayek (Ajak), Lia
McHugh (Sprite), Gemma
Chan (Sersi) e Don
Lee (Gilgamesh).
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU
STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER
Il prescelto, nella mitologia di
Star
Wars, deve portare equilibrio nella Forza. Anakin
purtroppo viene sedotto dal Lato Oscuro e contribuisce all’ascesa
dello stesso, Luke invece riesce a riportare l’equilibrio,
sconfiggendo l’Imperatore e redimendo il padre. Rey, come Luke,
porta l’equilibrio, mettendo a riposo (forse sconfiggendo per
sempre l’Imperatore) il Lato Oscuro e ristabilendo l’ordine.
Alla fine, un Jedi non cede a
nessuno dei suoi impulsi interni, né quelli positivi né quelli
negativi, perché cerca l’equilibrio e quello tende a mantenere
nell’universo. Ma cosa vuol dire esattamente? Che cosa si intende
quando si dice che Rey ha riportato l’Equilibrio nella Forza?
In un’intervista a IndieWire, il
co-sceneggiatore de L’Ascesa di
Skywalker,Chris Terrio, è stato
interrogato sull’equilibrio nella Forza dopo la sconfitta di
Palpatine da parte di Rey. Secondo Terrio, si può dire che il lato
oscuro della Forza fosse sul punto di sopraffare la luce, ma grazie
a Rey, quell’equilibrio è stato ripristinato.
“L’equilibrio della Forza
sempre, come ha detto George [Lucas], significa che l’oscurità e la
luce co-esistono. Ci sono angoli nella galassia in cui esiste
ancora l’oscurità, tranne che con l’ascesa di Palpatine e la
trilogia originale, il buio era diventato troppo potente al punto
tale da far quasi scomparire la luce. Quindi, conquistando questa
vittoria contro il Primo Ordine e i resti dell’Impero e dei
lealisti Sith, penso che l’equilibrio sia stato ripristinato,
perché l’oscurità era arrivata ad un punto in cui era molto più
potente della luce. Se Rey mette a segno questo colpo, non
significa che tutto rimanga per sempre così, ma significa che
almeno per questo momento, l’oscurità è stata trattenuta mentre la
luce ha respinto la sua avanzata, mettendo in equilibrio le due
entità”.
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le
forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una
galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa
di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica
saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo
la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film comprende
Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J.
Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason
McGatlin sono i produttori esecutivi.
Ecco il primo trailer italiano di
A
Quiet Place 2, in arrivo la prossima primavera, in cui
tornerà protagonista Emily Blunt.
John Krasinski, il
regista, ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche
del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio
personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di
sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio
personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece
diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a
questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho
amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la
sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse
quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”
A
Quiet Place 2 arriverà nelle sale il 15 maggio
2020. Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio
di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere
vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni.
Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa
la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono
determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre
tentano disperatamente di contrattaccare.
ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU
STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER
Dopo che il mistero si è protratto
per due film, in Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker abbiamo finalmente appreso le vere
origini di Rey. La ragazza, potente nella Forza, è una Palpatine,
la nipote dell’Imperatore, abbandonata su Jakku dai genitori per
nasconderla agli occhi del più malvagio dei cattivi della saga.
Nonostante per la ragazza sia una
notizia sconvolgente, capiamo subito che sia Luke che Leia sapevano
da subito chi fossero i suoi genitori e quale fosse quindi
l’origine di Rey, tuttavia hanno deciso di addestrarla lo stesso
per le vie della Forza, visto che, come dice Luke, entrambi hanno
guardato al suo cuore e non alla sua linea di sangue.
Ma Luke e Leia, consapevoli entrambi
che Rey fosse l’ultima speranza per i Jedi e per la Ribellione,
hanno mai parlato tra loro di cosa fare con la giovane
Palpatine?
In un’intervista con THR, c’era una
domanda, rivolta allo sceneggiatore Chris Terrio,
sul fatto che Luke e Leia avessero trovato il modo di discutere
riguardo agli antenati di Rey dopo la Battaglia di Crait. Terrio
rimane sul vago: “Questo devo lasciarlo all’immaginazione dello
spettatore (…) Non penso che sarebbe sbagliato presumere che il
fantasma di Forza di Luke abbia cercato sua sorella sensibile alla
Forza, addestrata dai Jedi.”
Il fatto che Leia e Luke insegnino a
Rey, sapendo che la ragazza è una parente di sangue della loro più
temibile rivale, ha contribuito a far passare il messaggio che
alcune virtù sono più potenti del sangue e della genìa. Quindi è
facile immaginare una scena tra Luke e Leia in cui si discute della
questione e, considerando le decisioni prese da Terrio e Abrams, è
facile immaginare che questa scena possa essere stata anche nelle
menti dei due. Sfortunatamente, anche se Abrams avesse voluto che
questa scena venisse girata, la morte di Carrie
Fisher lo ha reso impossibile (nonostante siano stati
fatti miracoli con quel che avanzava delle riprese de Il Risveglio
della Forza).
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le
forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una
galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa
di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica
saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo
la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film comprende
Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J.
Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason
McGatlin sono i produttori esecutivi.
Birds of
Prey, il cinecomic DC che segnerà il ritorno della
Harley Quinn di Margot Robbie sul
grande schermo, arriverà al cinema il prossimo febbraio ed un nuovo
trailer ufficiale del film di Cathy Yan dovrebbe arrivare online a
breve.
Nell’attesa, la Funko ha diffuso
online le immagini ufficiali della linea di POPs dedicata ai
personaggi di Birds of Prey. I giocattoli
ci mostrano i personaggi di Huntress, Black Canary
e Roman Sionis, insieme a numerose versioni di
Harley Quinn e dei suoi coloratissimi e stravaganti costumi.
Nessuna figure dedicata a Renee Montoya o a
Cassie Cain, ma è probabile che una nuova ondata
di POPs verrà rilasciata più a ridosso dell’uscita in sala.
Di recente abbiamo appreso che il
film sarà vietato ai minori! La
Motion Picture Association of America ha classificato il film come
“R-Rated”, vietato cioè ai minori di 17 anni non accompagnati. La
motivazione è la seguente: “Forte dose di violenza e uso di
linguaggio esplicito, incluso materiale sessuale e riferimenti alla
droga.”
Potete vedere le immagini dei POPs dedicati a Birds
of Prey di seguito:
Birds of
Prey, diretto
da CathyYan, arriverà
nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast
anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee
Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black
Canary), Rosie Perez (Renee Montoya)
e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan McGregor interpreta invece uno dei
due principali villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
Di seguito la nuova sinossi ufficiale:
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.“
Sta iniziando lentamente a prendere
forma l’annunciata serie destinata a Disney+ che sarà dedicata a Obi-Wan
Kenobi e che vedrà il ritorno di Ewan
McGregor nei panni del celebre maestro Jedi della saga di
Star
Wars. Dopo la conferma che lo show sarà
ambientato otto anni dopo gli eventi de La Vendetta dei
Sith e undici anni prima degli eventi di Una Nuova
Speranza, un nuovo rumor suggerisce che nella serie potrebbero
apparire anche Luke e Leia
Skywalker… da giovani!
Stando infatti a quanto riportato
dal sito Backstage, la
produzione sarebbe alla ricerca di due piccoli esordienti, un
“giovane attore biondo, di età compresa tra gli 8 anni e gli 11
anni, con gli occhi azzurri” e una “giovane attrice bruna,
di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni, con gli occhi
marroni”.
Nonostante la fonte non menzioni
esplicitamente che il casting faccia riferimento alla serie
dedicata a Obi-Wan
Kenobi, è impossibile non collegare le cose, dal
momento che già di recente era emerso un rumor secondo il quale
un giovane Luke Skywalker
potrebbe apparire nella serie. La vera sorpresa è il probabile
coinvolgimento di una giovane Leia, e potrebbe indicare che il
Maestro Jedi farà visita ad Alderaan.
Il coinvolgimento del personaggio
di Luke nella serie non dovrebbe sorprendere più di tanto i fan,
dal momento che Obi-Wan si reca su Tatooine per proteggere il
giovane sia da Palpatine che da Darth Vader. Quasi certa nello show
anche la presenza di Lars Owen, nuovamente
interpretato da Joel Edgerton: da questo punto di
vista, la prospettiva di una giovane Leia nella serie è decisamente
più eccitante, dal momento che non abbiamo mai avuto modo di vedere
granché sulla vita del futuro Generale sul suo pianeta natale.
Obi-Wan
Kenobi sarà il terzo titolo di Star Wars ad approdare
su Disney + (il cui lancio è previsto in Italia per il 31 marzo)
dopo The Mandalorian, la serie
prodotta da Jon Favreau, e un progetto ancora senza titolo
descritto come un prequel di Rogue One del
2016 con protagonista Cassian Andor,
l’ufficiale dell’Alleanza Ribelle interpretato
da Diego Luna.
Vi ricordiamo che il personaggio è,
ad oggi, l’unico personaggio della saga a comparire in tutti e sei
i film “tradizionali” in diverse vesti. In Guerre
Stellari è chiaramente il vecchio Ben Kenobi, mentre
ne L’Impero colpisce ancora e ne Il
Ritorno dello Jedi appare in forma di spirito, di Forza,
a Luke, nei suoi momenti di difficoltà. In questo caso ha le
sembianze di Alec Guinness.
Non tutti sanno che la voce di
Obi-Wan si può ascoltare anche ne Il Risveglio della
Forza, nel momento in cui Rey tocca per la prima volta la
spada di Luke.
Anno nuovo, decade nuova! Mentre ci
prepariamo ad una nuova entusiasmante decade cinematografica, è
doveroso ricordare che negli ultimi 10 anni abbiamo assistito ad
alcune memorabili interpretazioni da parte degli attori più amati
di Hollywood e, soprattutto, alla nascita di alcuni giovani e
meravigliosi talenti che si sono già imposti nell’immaginario
collettivo.
In attesa di goderci la stagione
cinematografica 2020, ripercorriamo insieme quali sono stati i
10 migliori esordienti che, nell’ultima decade,
hanno catturato l’attenzione della critica e il favore del pubblico
grazie alle loro performance.
Elsie Fisher
Elsie Fisher ha debuttato in
Eighth Grade di Bo Burnham, purtroppo inedito in Italia.
L’attrice statunitense aveva lavorato principalmente come
doppiattrice prima di farsi conosce al pubblico americano per il
ruolo dell’adolescente Kayla Day, colta nel passaggio tra la fine
dell’ultimo anno di scuola media e l’inizio delle scuole
superiori.
La Fisher è la star assoluta di
questa commedia drammatica che ha debuttato al Sundance Film
Festival nel 2018 e che ha conquistato la critica e il pubblico
americano, soprattutto grazie alla performance della giovane
protagonista, un nome di cui sentiremo ancora parlare nel decennio
appena cominciato.
Maisie Williams e Sophie Turner
Fin dal lontano 2011, anno di
debutto della popolarissima serie tv Game of Thrones,
le sorelle Stark sono entrate di prepotenza nella vita e nei cuori
della moderna cultura pop. Né la Williams né la Turner
avevano mai recitato prima. I fan si sono appassionati ai loro
personaggi: li hanno visti crescere, così come hanno visto crescere
le loro interpreti, divenute oggi due artiste straordinarie.
Due giovani attrici che sembrano
adattarsi bene a qualsiasi tipologia di ruolo, dai più docili ai
più imponenti, e che sicuramente ci regaleranno tantissime nuove
emozioni nell’arco dei prossimi dieci anni.
Finn Wolfhard
Il grande successo per Finn Wolfhard
è arrivato quando è stato scelto per interpretare uno dei giovani
protagonisti dell’amatissima serie NetflixStranger Things, che ha fatto il suo
debutto sulla piattaforma di streaming nel 2016. Da allora, il
giovane attore canadese è apparso in tantissimi altri progetti,
alcuni di successo (IT e
IT – Capitolo
Due), altri più ambiziosi ma accolti con minore entusiasmo
(Il cardellino).
Nel 2020 lo vedremo nel thriller
horror The Turning e nel nuovo capitolo della saga di
Ghostbusters, Ghostbusters:
Legacy. Senza dimenticare l’arrivo della quarta stagione di
Stranger Things…
Millie Bobby Brown
Al pari della sua co-star Finn
Wolfhard, anche Millie Bobby Brown ha raggiunto il successo
planetario grazie all’interpretazione di Undici nell’acclamata
serie Netflix Stranger Things.
Nonostante l’incredibile talento del giovane cast di protagonisti,
Millie Bobby Brown si è subito distinta per carisma e maturità.
Grazie al suo ruolo nel popolare
show, è riuscita poi a fare il grande salto verso il mondo del
cinema, proprio come accaduto a Wolfhard. Il suo primo grande
blockbuster è stato Godzilla II: King of
the Monsters con Vera Farmiga, Kyle Chandler e Charles
Dance. Prossimamente la vedremo nei panni di Enola Holmes, in un
film interamente dedicato alla sorella minore del ben più noto
Sherlock.
Ansel Elgort
Dopo una piccola parte nel remake di
Carrie del 2013, Ansel Elgort ha raggiunto la fama
mondiale grazie al ruolo di Augustus Waters nell’adattamento di
Colpa delle stelle, celebre romanzo young adult
di John Green. Ha anche recitato nella saga di Divergent e
ottenuto una candidatura ai Golden Globe per il suolo ruolo in
Baby Driver
di Edgar Wright.
Di recente ha vestito i panni del
protagonista nell’adattamento de Il cardellino, romanzo
premio Pulitzer di Donna Tartt. Prossimamente lo vedremo
nell’attesissimo nuovo adattamento cinematografico del celeberrimo
musical West Side
Story ad opera del maestro Steven Spielberg.
Shailene Woodley
Shailene Woodley è apparsa al fianco
di Ansel Elgort nella saga di Divergent e nell’adattamento
di Colpa delle stelle. Tuttavia, l’attrice era già nota
prima, grazie al ruolo della protagonista nella serie
adolescenziale targata ABC La vita segreta di una teenager
americana e a quello dela figlia di George Clooney nel
bellissimo Paradiso amaro di Alexander Payne.
Negli ultimi anni è arrivata anche
l’approvazione della critica grazie al ruolo nella serie HBO
Big Little Lies, che ha visto la Woodley recitare al
fianco di attrici del calibro di Reese Witherspoon, Nicole Kidman,
Laura Dern e Meryl Streep.
Hailee Steinfeld
Appena quattordicenne e con un
curriculum praticamente inesistente, Hailee Steinfeld
recita al fianco di Jeff Bridges ne Il Grinta dei fratelli
Coen, conquistando una nomination all’Oscar come migliore attrice
non protagonista. Nell’ultimo decennio è apparsa in titoli
quali Ender’s Game con Harrison Ford e Ben Kingsley,
Pitch Perfect 2 e 3 con fianco di Anna Kendrick e
la commedia drammatica 17 anni (e come
uscirne vivi) insieme a Woody Harrelson.
Di recente è stata la protagonista
di Bumblebee,
spin-off della saga di Transformers, e della serie
Dickinson su Apple
TV+, in cui ha ha interpretato la celebre poetessa americana
Emily Dickinson.
Zendaya
Da star di Disney Channel ad
interprete acclamata in tutto il mondo, Zendaya è sicuramente una
delle più interessanti scoperte cinematografiche dell’ultimo
decennio. Raggiunge la fama mondiale grazie al ruolo di MJ in
Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far from
Home: nel mezzo l’avventura musicale The Greatest
Showman al fianco di Hugh Jackman e Zac Efron, grazie alla
quale ha dimostrato di essere anche una notevole cantante ed
un’abile ballerina.
Lo scorso anno si è destreggiata con
una prova sicuramente più intensa e misurata grazie al ruolo della
protagonista nell’acclamata serie HBO Euphoria, già confermata per una seconda
stagione in arrivo proprio quest’anno.
Tom Holland
Tom Holland si è fatto strada nel
cuore del pubblico di tutto il mondo grazie all’incarnazione del
nuovo Peter Parker nella saga Marvel/Sony dedicata a Spider-Man,
in cui ha recitato al fianco di Zendaya. Holland ha esordito da
piccolissimo, quando nel 2012 ha interpretato il figlio di Naomi
Watts e Ewan McGregor nel drammatico The Impossible. Ha
fatto la sua prima apparizione nei panni dell’Uomo Ragno nel 2016
in Captain America: Civil War,
per poi prendere parte anche adAvengers: Infinity
War e Avengers:
Endgame.
Prossimamente lo vedremo sfoderare
le sue doti di doppiatore in Dolittle con Robert Downey
Jr. e in Onward, il nuovo attesissimo film d’animazione
della Disney/Pixar.
Timothée Chalamet
Chiudiamo la nostra rassegna con
quella che è stata universalmente riconosciuta come la più grande
giovane promessa dell’ultimo decennio. Timothée Chalamet recita in
alcuni cortometraggi e serie tv prima di debuttare al cinema con
Men, Women & Children di Jason Reitman e Interstellar di Christopher Nolan. Nel 2017
raggiunge il successo mondiale grazie al ruolo di Elio in Chiamami col tuo
nome di Luca Guadagnino, che gli regala una candidatura
all’Oscar come miglior attore protagonista.
Nel corso della sua breve ma già
folgorante carriera, è apparso in Lady Bird con Saoirse
Ronan e in Beautiful Boy con Steve Carell. Di recente lo
abbiamo visto nei panni di Enrico V nello storico Il re e
anche nell’ultimo film di Woody Allen Un giorno di pioggia a
New York, mentre a breve sarà nelle nostre sale con
Piccole donne di Greta Gerwig.
Il nuovo trailer ufficiale di
New Mutants è in arrivo il prossimo
lunedì: con enorme sorpresa da parte dei fan, il regista
Josh Boone sembra essere particolarmente coinvolto
nella promozione del film. Tutti ricorderanno la travagliata
lavorazione della pellicola, con la 20th Century Fox che sembrava
aver tagliato fuori Boone, dando vita ad una situazione molto
simile a quanto accaduto con Fantastic 4 – I
Fantastici Quattro di Josh Trank.
Lo studio avrebbe ordinato una serie
di riprese aggiuntive di New Mutants che
avrebbero cambiato in maniera significativa la visione di
John Boone e introdotto nuovi personaggi, con
Simon Kinberg (storico produttore del franchise di
X-Men, già chiamato in causa per per “sistemare”
Fantastic 4 di Trank) che si sarebbe occupato di rimettere
mano all’intera operazione. Di recente, però, abbiamo appreso che
il film è ufficialmente tornato in carreggiata e che è pronto a
debuttare nelle sale americane il prossimo 3 aprile.
Al di là di ciò che sia accaduto o
meno tra Josh Boone e la Fox, sembra che la Walt
Disney e i Marvel Studios – in seguito all’accordo
Disney/Fox – abbiano finalmente restituito il controllo creativo
della pellicola al regista e sceneggiatore statunitense. Lo stesso
Boone infatti, attraverso il suo account Instagram, ha confermato che la
versione di New Mutants che arriverà al
cinema ad aprile è quella inizialmente da lui pianificata. Ciò
significa che le riprese aggiuntive non hanno mai avuto luogo o che
alla fine non sono mai state utilizzate, anche se non è da
escludere che la Marvel possa aver comunque
apportato delle modifiche alla pellicola.
Su Instagram, alla domanda di un fan
se il New Mutants che vedremo nelle sale sarà
effettivamente il film originale che Boone aveva pensato, lo stesso
regista ha dichiarato: “Non lo promuoverei se non lo
fosse!”
Nell’attesa di maggiori
informazioni, vi ricordiamo che il film è diretto
da Josh Boone, e ha nel
cast Anya Taylor-Joy, Maisie Williams, Charlie Heaton,
Alice Braga, Henry Zaga, Blu Hunt e Jon
Hamm.
La trama verterà intorno ad un
gruppo di cinque giovani mutanti, i quali scoperte le loro
incredibili capacità mentre si trovano confinati in una struttura
segreta contro la loro volontà, cercheranno di combattere per
sfuggire al luogo e alle colpe del loro passato, salvando sé
stessi.
ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU
STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER
Star Wars: L’Ascesa
di Skywalker ha chiuso la saga della famiglia in
cui scorre potente la Forza. Rey, ultima Jedi, riporta l’equilibrio
nella Forza e instaura una nuova genia di Skywalker, una genia per
scelta ed elezione e non per sangue. Così facendo, fa sparire
dall’universo anche il male supremo, Palpatine, di cui le porta il
sangue ma al quale decide di rinunciare.
Alla fine del film, la giovane e
potente jedi seppellisce su Tatooine le spade laser di Luke e Leia,
dà loro riposo e costruisce per sé una nuova spada laser, gialla.
Tuttavia, durante tutta la sua avventura, Rey ha usato la spada di
Luke, di colore… blu! I più attenti avranno notato che nonostante
si tratti della spada del Maestro Skywalker, che notoriamente è
verde, nella terza trilogia essa appare sempre blu. O meglio,
appare in tutto e per tutto essere la spada di Anakin, ma tutti
dicono che è la vecchia spada di Luke.
Ne Il Risveglio
della Forza, Rey trova l’oggetto e tutti dicono
che è di Luke. Dopo molte peripezie e dopo aver affrontato per la
prima volta, senza addestramento, Kylo Ren, la ragazza la riporta a
Luke su Ahch-To. In Gli Ultimi
Jedi, Rey si allena con la spada blu, che ci
viene sempre detto essere di Luke, e alla fine del film, la spada
viene addirittura spezzata in due ma ricompare intatta all’inizio
del film successivo. In L’Ascesa di
Skywalker, Rey combatte contro l’Imperatore con ben
due spade laser, entrambe blu, una di Leia e l’altra, ancora, di
Luke.
Facciamo un passo indietro. In
Una Nuova Speranza, Obi Wan prende la
spada laser di Anakin e la affida a Luke. Il giovane Skywalker la
userà per il suo addestramento su Dagobah con Yoda, fino a
L’Impero Colpisce Ancora. Lì, durante il
famigerato scontro con Darth Vader, in cui gli viene rivelata la
vera identità del temibile avversario, Luke perde la mano (con la
spada di Anakin) che finisce persa nello spazio.
Ne Il Ritorno dello
Jedi, vediamo invece Luke sfoderare una nuova spada
verde. Sappiamo in realtà che il cambio di colore della spada laser
“dei buoni” è stato dettato da esigenze tecniche. Nei primi due
episodi, la spada veniva sguainata per lo più in ambienti chiusi e
il blu risaltava bene con lo sfondo. In Episodio
VI, Luke deve sfoderare l’arma jedi anche all’aperto,
nella sequenza di battaglia contro gli sgherri di Jabba, e qui era
necessario che la luce spezzasse il blu cielo dello sfondo. A
questa esigenza tecnica, George Lucas collegò un
dettaglio che arricchiva la mitologia jedi.
Nel confronto verbale tra Darth
Vader e Luke Skywalker, nel terzo atto de Il Ritorno
dello Jedi, vediamo Vader soppesare e osservare da
vicino la spada di Luke: l’impugnatura è differente, rispetto a
quella usata in precedenza, e la lama è verde. I lord Sith gli dice
che è stato bravo a costruirsi da solo una nuova spada, segno che
il suo addestramento è compiuto ed è a tutti gli effetti un
cavaliere Jedi.
La spada di Luke Cavaliere Jedi è
quindi verde. Inoltre, in Star Wars: Gli Ultimi
Jedi assistiamo al flashback in cui Luke
fronteggia Ben Solo, intenzionato, per un solo istante, a porre
fine alla vita del ragazzo. La sua spada è verde, identica a quella
vista ne Il Ritorno dello Jedi. Allo
stesso modo, nel flashback di L’Ascesa di
Skywalker, quando vediamo Luke e Leia addestrarsi
insieme, Luke impugna una spada verde, mentre Leia impugna una
spada blu. Invece, in Gli Ultimi Jedi,
quando la proiezione di Luke va su Crait per affrontare Kylo Ren,
il Maestro Jedi impugna la spada blu.
Nell’ultimo atto di
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, il fantasma di Forza di Luke affida a
Rey entrambe le spade laser, quella “sua” (che però vediamo sempre
blu) e quella di Leia (blu, come da flashback). La ragazza affronta
l’Imperatore con due spade laser blu, che in teoria dovrebbero
appartenere a Luke e Leia, ma che in pratica, stando al loro colore
sono quelle di Anakin e di Leia.
Ancora, all’inizio di
Episodio IX, i dialoghi tra Leia e Rey
insistono proprio sull’appartenenza a Luke di quella spada, arma
che per colora e forma dell’elsa è a tutti gli effetti la spada di
Anakin!
All’inizio della trilogia sequel,
quando scopriamo la spada custodita da Maz Kanata, lei ci dice
(dice a Rey) che quella spada era di Luke, appartenuta a suo padre
prima che a lui, e infatti nella sceneggiatura completa de
Il Risveglio della Forza c’era una
sequenza di apertura che prevedeva la mano mozzata di Luke intorno
alla spada di Anakin, entrambe perse nello spazio.
Sembra dunque che alla base di
questa faccenda ci sia una semplice incongruenza, ovvero, viene
chiamata “la spada di Luke” quella che in realtà è la spada di
Anakin, forse perché per un periodo, neanche troppo lungo, quella
spada è stata posseduta e usata dal giovane Luke che l’ha perduta
in Episodio V.
Chiaramente il discorso è molto più
semplice di quello che sembra, ovvero: si tratta effettivamente
della spada di Anakin, che però viene denominata “di Luke”.
Tuttavia era importante fare ordine tra tutti i film e fare
chiarezza su questo punto, nonostante rimanga il dubbio:
che fine ha fatto la spada verde di Luke?
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le
forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una
galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa
di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica
saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo
la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film comprende
Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J.
Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason
McGatlin sono i produttori esecutivi.
Disney Plus ha
confermato che The Mandalorian 2, la seconda
stagione di The
Mandalorian si farà. Dopo l’incredibile accoglienza
avuta la Disney e Lucas Film
annunciano la seconda stagione di The Mandalorian.
The Mandalorian 2, quando esce e
dove vederla in streaming
La seconda stagione di
The
Mandalorian arriverà l’inverno del 2020 e sarà
disponibile in streaming su Disney
Plus. La seconda stagione è stata ordinata, per la
messa in onda prevista per la fine del 2020. La serie ha ricevuto
recensioni positive, con elogi per la sua scrittura,
caratterizzazione, musica e immagini, mentre le critiche erano
dirette al suo ritmo incoerente.
The
Mandalorian, noto anche come The
Mandalorian, è la serie tv americana
presentata in anteprima su Disney + il 12 novembre 2019.
Ambientata nell’universo diStar
Wars , la serie si svolge cinque anni dopo gli eventi
di Return of the Jedi e 25 anni prima degli eventi
di The Force Awakens e segue le gesta di uncacciatore di
taglie Mandaloriano oltre i confini della Nuova
Repubblica .
Jon Favreau è
il creatore, lo sceneggiatore e lo showrunner,
nonché produttore esecutivo, al fianco
diDave Filoni, Kathleen
Kennedy e Colin Wilson . Lo spettacolo
è interpretato da Pedro
Pascalnel ruolo del
protagonista.
La trama e il cast di The
Mandalorian 2
In The Mandalorian
2 protagonisti sono Pedro Pascal
come Din Djarin / The Mandalorian , un solitario
pistolero e cacciatore di taglie, che a volte viene chiamato
“Mando”, un termine generico usato per indicare tutti i
mandaloriani. È un “trovatello” che fu salvato in giovane età
dai Mandaloriani. Pascal ha descritto il suo personaggio
come Clint Eastwood, con abilità di
combattimento avanzate e di “discutibile carattere
morale”. The Child (interpretato da vari
burattinai ), un membro della stessa specie senza nome del Maestro
Jedi Yoda che può anche esercitare la Forza. La specie invecchia
molto lentamente e il Bambino è un bambino di 50 anni. Una taglia
viene offerta per il suo ritorno dal Cliente. Viene trovato e
protetto dal Mandalorian mentre viene preso di mira da altri
cacciatori di taglie.
Nella prima stagione sono comparsi
Carl Weathers nei panni di Greef Karga, ex magistrato e leader di
una gilda di cacciatori di taglie che ingaggia il Mandalorian per
tracciare una risorsa preziosa. Werner Herzog nel ruolo del
Cliente, un uomo senza nome con guardie del corpo di Stormtrooper
che organizza il Mandalorian per rintracciare un bene prezioso.
Nick Nolte nei panni della voce di Kuiil, un contadino dell’umidità
di Ugnaught che ha acquistato la sua libertà dopo essere stato
schiavizzato dall’Impero. Taika Waititi come voce di IG-11, Gina
Carano nel ruolo di Carasynthia “Cara” Dune,
un ex soldato ribelle divenuto mercenario di Alderaan che ha
combattuto nella guerra civile per l’ Alleanza Ribelle. Amy Sedaris
nel ruolo di Peli Motto, un cantante agente di attracco alla baia e
meccanico navale su Tatooine. Jake Cannavale nei panni di Toro
Calican, un giovane cacciatore di taglie che cerca di unirsi alla
Gilda catturando Fennec Shand. Assume The Mandalorian per
aiutare.