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Charlize Theron nel cast del prossimo film di Christopher Nolan

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Charlize Theron nel cast del prossimo film di Christopher Nolan

Charlize Theron si aggiunge al cast del prossimo film di Christopher Nolan della Universal. La premio Oscar va così ad unirsi a un ensemble di stelle che include Tom Holland, Matt Damon, Anne Hathaway, ZendayaLupita Nyong’o e Robert Pattinson. I dettagli sulla trama dell’attesissimo film sono ancora strettamente nascosti e le fonti hanno dichiarato a Variety che i titoli o le descrizioni del film pubblicati finora non sono corretti.

La Universal non ha al momento commentato la notizia del casting. Sappiamo però che per questo nuovo progetto dopo il film drammatico “Oppenheimer”, vincitore di diversi Oscar, lo studio e Nolan prevedono una data di inizio della produzione nella prima metà del 2025. La Universal ha poi fissato una data di uscita nelle sale cinematografiche per il 17 luglio 2026, con un lancio dedicato nelle sale Imax.

Charlize Theron torna a lavorare in un film Universal

Anche se il film segna la prima collaborazione tra Christopher Nolan Charlize Theron, quest’ultima ha una lunga storia con la Universal, dopo aver recitato nell’action-thriller Atomica Bionda (per l’etichetta specializzata Focus Features), nei film Biancaneve e il cacciatore, Un milione di modi per morire nel West e nel ruolo della villain Cipher in diversi episodi del franchise Fast and Furious, tra cui il recente Fast X del 2023.

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La furia dei titani: dal cast al sequel, tutto quello che c’è da sapere sul film

Dopo il buon successo di Scontro tra titani, film epico del 2010, la Warner Bros. decise di realizzare quanto prima un sequel diretto. Cavalcando l’onda dell’interesse per i film di genere epico e mitologico, è così arrivato in sala nel 2012 La furia dei titani (qui la recensione). Alla regia vi è Jonathan Liebesman, mentre nel cast si ritrovano alcuni degli attori presenti nel precedente capitolo insieme a diversi notevoli nuovi ingressi.

Se Scontro tra titani era il remake dell’omonimo film del 1981, La furia dei titani dovette fare affidamento su una storia originale, con personaggi ed elementi però derivati dalle opere precedenti. Dopo un lungo processo di scrittura si arrivò così a confezionare una storia ancor più epica, ricca di azione ed avventura. In particolare, il film è stato da subito girato tramite la tecnologia del 3D, e non successivamente riconvertito.

Al momento dell’uscita in sala, tuttavia, La furia dei titani non riuscì ad eguagliare il successo del precedente film. L’interesse vero tale tipologia di film sembrava già essersi in parte spento. Rivedere oggi il film può però favorire una sua riscoperta. Prima di lanciarsi in una nuova visione, però, può essere utile essere a conoscenza di alcune curiosità legate al titolo. Dalla trama al cast di attori e fino alle piattaforme che rendono disponibile il film in streaming, proseguendo nella lettura si potrà scoprire tutto ciò.

La furia dei titani trama
Sam Worthington e Rosamund Pike in La furia dei titani. Foto di Jay Maidment – © 2012 Warner Bros. Entertainment Inc. and Legendary Pictures Funding, LLC

La trama di La furia dei titani

Dieci anni dopo aver sconfitto il mostruoso Kraken, Perseo cerca di trascorrere una vita più tranquilla facendo il pescatore e allevando da solo il figlio di 10 anni, Helius. Mentre egli svolge tali attività sulla terrà, però, nei cieli e negli inferi scoppia un’agguerrita lotta per il potere tra Dei e Titani. Indeboliti pericolosamente dalla mancanza di devozione dell’umanità, gli Dei stanno perdendo il controllo dei Titani prigionieri e del loro feroce capo, Crono, padre dei fratelli Zeus, Ade e Poseidone.

Nel momento in cui Zeus viene tradito e confinato nell’Ade, ad essere minacciata è anche la terra stessa. È a quel punto Perseo non può più far finta di nulla. Con l’aiuto della regina guerriera Andromeda, di Argenor, il figlio semidio di Poseidone, e del Dio caduto in disgrazia Efesto, egli si addentrerà coraggiosamente nel pericolosissimo oltretomba per liberare il padre Zeus, rovesciare i Titani e salvare il genere umano.

Il cast del film

Per interpretare il ruolo dell’eroe Perseo, lo studios decise di assegnare nuovamente il ruolo all’attore Sam Worthington, il quale si sottopose ad un ulteriore allenamento volto ad implementare la sua muscolatura. La lavorazione del film fu comunque particolarmente intensa e complessa per lui, che dovette trovarsi a gestire il peso dell’armatura anche durante le sequenze più complesse e dinamiche del film. La sua interpretazione è però poi lodata anche più di quanto accaduto con il precedente film.

Accanto a lui, in La furia dei titani, si ritrovano poi una lunga serie di attori particolarmente noti del cinema statunitense. Il primo di questi è Liam Neeson, che riprende il ruolo di Zeus. Ralph Fiennes è invece nuovamente presente nei panni del dio Ade, ruolo per il quale si è preparato studiando i principali miti a cui questi è legando. Così facendo ha avuto modo di costruire il carattere del suo personaggio. L’attrice Alexa Davalos, che nel precedente film interpretava il ruolo della principessa Andromeda, viene qui sostituita da Rosamund Pike.

Pike si preparò al ruolo prendendo spunto da celebri condottieri del cinema, tra cui il protagonista di BraveheartDanny Huston riprende il personaggio del dio Poseidone, mentre Édgar Ramirez è il nuovo entrato nei panni del villain Ares. Bill Nighy, invece interpreta Efesto, alleato di Perseo. Completano il cast gli attori Toby Kebbell nel ruolo di Agenor e John Bell in quelli di Elio.

La furia dei titani cast
Liam Neeson e Sam Worthington in La furia dei titani. Foto di Warner Bros. Pictures – © 2012 Warner Bros. Entertainment Inc. and Legendary Pictures Funding, LLC

Ci sarà mai un sequel di La furia dei titani?

Nel corso della realizzazione di La furia dei titani, era stato già confermato un terzo capitolo di quella che sarebbe dunque divenuta a tutti gli effetti una trilogia. Il film avrebbe dovuto chiamarsi La vendetta dei titani, e le riprese sarebbero dovute iniziare poco dopo l’uscita del secondo film. Tuttavia, con un budget attestato intorno ai 150 milioni di dollari, il film arrivò ad incassarne circa 305 in tutto il mondo. Un risultato decisamente inferiore, che spinse lo studios di produzione a bloccare la lavorazione del già annunciato terzo capitolo, dal titolo La vendetta dei titani.

Nel 2013, infine, Worthington ha affermato che è altamente improbabile che tale film conclusivo della trilogia venga realizzato e ad oggi tale affermazione sembra essere ancora valida. Non sono stati rivelati dettagli sulla storia di La vendetta dei titani, ma dato che il film precedente terminava con la morte di Zeus e Perseo che consegnava la sua spada al figlio Heleus, ciò avrebbe potuto anticipare una collaborazione tra padre e figlio per il terzo film, in cui, come suggeriva il titolo, si sarebbe assistito ad una vendetta dei titani. La mancanza di idee valide, però, sembra aver spinto i produttori ad abbandonare l’idea, per cui non sapremo mai se quanto qui ipotizzato avrebbe trovato concretezza.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Gli appassionati del primo film possono fruire di questo sequel grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La furia dei titani è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Now, Tim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione lunedì 25 novembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Il diritto di opporsi: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

Uno dei più avvincenti film del 2019 è anche uno di quelli che più ha ricordato quanto il cinema possa essere lo strumento migliore per raccontare storie realmente accadute con tematiche dal valore universale. Il film in questione è Il diritto di opporsi, diretto da Destin Daniel Cretton (regista di drammi come Il castello di vetro ma anche del film Marvel Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli) e da lui anche sceneggiato insieme ad Andrew Lanham. Il film ripercorre una vera vicenda giudiziaria particolarmente importante, che dato ulteriore prova della fallacia del sistema giudiziario e del razzismo dilagante negli Stati Uniti.

Il racconto è basato sul libro Just Mercy (che è anche il titolo originale del film) scritto dall’avvocato Bryan Stevenson, il quale nelle pagine di esso ripercorre le proprie idee come uomo di legge e il caso più importante che abbia sostenuto nella sua carriera, quello in difesa di Walter McMillian. Si tratta di una vicenda svoltasi nei primi anni Novanta, che ha però un forte eco ancora oggi negli Stati Uniti e a livello internazionale. In un periodo in cui finalmente si dà sempre più voce a quanti fino ad ora non l’hanno avuta, Il diritto di opporsi mostra dunque l’importanza di lottare in nome della giustizia.

Accolto in modo positivo dalla critica e dal pubblico, il film è così diventato uno dei più importanti del suo anno, pur senza ottenere candidature a premi di particolare prestigio. Per quanti vogliono approfondire la storia raccontata, si tratta dunque di un titolo da recuperare. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

LEGGI ANCHE: La storia vera dietro il film Il diritto di opporsi

Michael B Jordan in Il diritto di opporsi
Michael B Jordan in Il diritto di opporsi © Warner Bros Pictures

La trama e il cast del film

Protagonista del film è il giovane avvocato Bryan Stevenson, il quale dopo essersi laureato ad Harvard, si dirige in Alabama con l’intento di difendere delle persone condannate ingiustamente, o che non avevano una rappresentanza adeguata, con il sostegno dell’attivista locale Eva Ansley. Uno dei suoi primi casi, nonché il più controverso, è quello di Walter McMillian, che nel 1987 era stato condannato a morte per l’omicidio di una ragazza di 18 anni, nonostante la preponderanza di prove che dimostrano la sua innocenza. Dedicandosi al caso, Bryan si ritroverà in un labirinto di manovre legali e politiche, di razzismo palese e sfacciato, dovendo dunque combattere contro un sistema corrotto.

Ad interpretare l’avvocato Bryan Stevenson vi è l’attore Michael B. Jordan, il quale per prepararsi al ruolo si è documentato quanto più possibile sulla vicenda e l’attività di Stevenson. L’attore ha inoltre fatto applicare per questo film la Inclusion Rider, consentendo dunque l’assunzione di un cast e una troupe comprendente anche le minoranze troppo spesso trascurate. Accanto a lui, nel ruolo dell’attivista Eva Ansley vi è la premio Oscar Brie Larson, il cui ruolo è stato ridotto per via degli impegni di lei sul set di Captain Marvel. Ad interpetare Walter McMillian vi è invece l’attore Jamie Foxx, candidato ai SAG Awards per la sua interpretazione. Tim Blake Nelson interpreta invece il criminale Ralph Myers.

Il diritto di opporsi storia vera
Michael B. Jordan e Jamie Foxx in Il diritto di opporsi © Warner Bros Pictures

 

Il finale del film

Nel finale del film, Stevenson appare nel programma 60 Minutes per raccogliere il sostegno dell’opinione pubblica a favore di McMillian e fa appello alla Corte Suprema dell’Alabama contro la decisione del tribunale. La Corte Suprema annulla la decisione della corte di circuito e concede a McMillian un nuovo processo. Stevenson cerca allora di far cadere completamente le accuse. Affronta Chapman a casa e cerca di convincerlo ad aderire a questa mozione, ma Chapman lo costringe ad andarsene. Il giorno della mozione, Stevenson si appella al giudice, che respinge le accuse e McMillian viene finalmente rilasciato dal carcere e si riunisce alla sua famiglia.

Nell’epilogo si legge che Stevenson e Ansley continuano la loro lotta per la giustizia. McMillian è rimasto amico di Stevenson fino alla sua morte naturale nel 2013. Un’indagine successiva all’omicidio di Morrison del 1986 ha poi confermato l’innocenza di McMillian. Le prove hanno suggerito la probabile responsabilità di un uomo bianco, ma il caso non è mai stato ufficialmente risolto. L’ex compagno di cella di McMillian, Anthony Ray Hinton, è rimasto nel braccio della morte per 28 anni. Stevenson si occupò della sua difesa e alla fine riuscì a far cadere tutte le accuse. Hinton è stato rilasciato nel 2015.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Il diritto di opporsi grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim Vision, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 25 novembre alle ore 21:00 su Iris.

Prospect: la spiegazione del finale del film con Pedro Pascal

Prospect: la spiegazione del finale del film con Pedro Pascal

Prospect è un thriller fantascientifico che ruota attorno a una ragazza adolescente e a suo padre che si recano su una luna straniera per raccogliere un tesoro, scoprendo però qualcosa di imprevisto. Diretto da Zeek Earl e Christopher Caldwell, il film è sicuramente un’opera unica nel suo genere e vede protagonisti Pedro Pascal, Sophie Thatcher e Jay Duplass. Tuttavia, una volta giunti al finale si potrebbe rimanere piuttosto disorientati, motivo per cui in questo articolo offriamo una spiegazione del suo significato.

La trama di Prospect

Damon (Jay Duplass) e sua figlia adolescente, Cee (Sophie Thatcher), non hanno un rapporto molto affettuoso. Bloccata nei confini della capsula spaziale, Cee cerca conforto nella musica e nella scrittura, mentre il padre si affida a sostanze aliene simili alle droghe. Cee vuole tornare a Kamrea, dove la famiglia viveva quando la madre era ancora viva. Ma la triste realtà è che ora deve abbracciare il loro stile di vita nomade. Un giorno, i due arrivano sulla superficie di una luna ricoperta di spore velenose dopo che la loro capsula di atterraggio ha subito un malfunzionamento tecnico che li ha portati fuori rotta. Poi, padre e figlia partono a piedi e vedono un sito di scavo abbandonato.

Dopo aver inciso una sostanza carnosa con eccellente precisione, Damon estrae una gemma preziosa. Cee vuole tornare al baccello, ma poiché Damon è stato ingaggiato per recuperare gemme ancora più grandi dalla favolosa terra chiamata Tana della Regina, vuole continuare il loro viaggio. Ma ecco che sul loro cammino incontrano due sconosciuti: Ezra (Pedro Pascal) e il suo silenzioso compagno, Oruf (Andre Royo). Dopo che un drammatico alterco tra il gruppo porterà a conseguenza impreviste, Cee si ritroverà costretta a doversela cavare in un mondo particolarmente ostile.

Jay Duplass e Sophie Thatcher in Prospect
Jay Duplass e Sophie Thatcher in Prospect

Come finisce il film?

In seguito allo scontro che si genera tra i quattro, solo Cee ed Ezra sopravvivono.  Cee si ritira nel suo lander malfunzionante, che non parte, e viene trovata da Ezra ore dopo. Quando Ezra cerca di entrare, Cee gli spara al braccio e lo fa prigioniero. Ezra propone a quel punto di seguire il piano iniziale di Damon e di aiutare i mercenari a salire sulla loro nave. Cee accetta con riluttanza e i due si dirigono verso il covo della regina. Il braccio di Ezra, però, si infetta a causa delle spore velenose della luna, spingendoli a chiedere aiuto agli abitanti del villaggio.

Gli abitanti del villaggio, tuttavia, propongono invece di scambiare le gemme con Cee. Mentre Ezra si informa sull’affare, Cee fugge, inseguita dagli abitanti del villaggio. Dopo aver vagato da sola, la bambina incontra nuovamente Ezra, la cui ferita è gravemente peggiorata. Lo aiuta ad amputare il braccio e insieme si dirigono verso un accampamento di mercenari vicino al covo della regina. Dopo essersi assicurati un passaggio sulla nave dei mercenari, tentano, fallendo più volte, di estrarre le gemme. Anche Cee ci prova, ma sfortunatamente senza risultati.

Quando la guardia si muove per segnalare il loro fallimento, Ezra lo uccide, scatenando un combattimento con i mercenari rimasti. Prima che Ezra possa sferrare il suo attacco al nemico, un mercenario alieno lo pugnala all’improvviso, ferendolo gravemente. Ezra riesce  comunque ad uccidere il nemico e dice a Cee di prendere la pistola e scappare. Lei va a prendere le provviste e torna da lui per prestargli assistenza medica. Insieme riescono a fuggire in orbita a bordo della nave dei mercenari, trovando così salvezza e potendo raggiungere territori probabilmente più pacifici.

Pedro Pascal in Prospect
Pedro Pascal in Prospect

La spiegazione del finale del film

La parola “prospettiva” del titolo indica la probabilità che qualcosa accada in futuro. Tuttavia, si riferisce anche alla ricerca di giacimenti minerari, e il titolo è un gioco di parole su entrambi i significati. Per prima cosa, diamo un’occhiata a Cee. Ha un rapporto teso con il padre, Damon, che finisce per morire durante la loro missione. Quindi, anche lei non avrà mai la possibilità di risolvere il loro problema. Molte scene del film evidenziano così la solitudine di Cee. C’è un libro, a cui è molto legata, che parla di un gruppo di amici che condividono momenti molto ordinari. Lo sta addirittura riscrivendo dopo aver perso la sua copia in precedenza.

Poi, c’è il fatto che Cee rimane con Ezra, anche se non si fida completamente di lui. Certo, è affascinante, ma dato che Damon è morto dopo un alterco con lui, Ezra non è esattamente la sua persona preferita. Tuttavia, con il procedere della narrazione, inizia lentamente a fidarsi di lui. Dà anche prova di maturità e forza eseguendo l’amputazione che gli occorre. Inoltre, nel momento culminante, sorride, presumibilmente perché è riuscita a salvarlo, anche se solo per un momento. Poi c’è Ezra. È un individuo mite e carismatico con un lato pericoloso.

Anche dopo che Cee gli ha sparato al braccio, non le porta rancore. Anzi, è sempre sinceramente gentile con lei. Sembra anche che la perdita dell’arto sia un prezzo accettabile da pagare per la compagnia dell’adolescente. Le chiede persino di lasciarlo indietro e di fuggire dalla luna velenosa finché ne ha la possibilità. Quando si incontrano per la prima volta i due personaggi, si ha l’impressione che la tensione tra loro continui a crescere. Ma con l’avanzare del film, ci si rende conto che il loro legame si sta invece rafforzando. Il film, dunque, riflette sulla prospettiva di trovare un amico vero, unica cosa che conta per i due protagonisti.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Prospect grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 25 novembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

The Boys: iniziate ufficialmente le riprese della stagione 5, rivelato il titolo del primo episodio

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I fan hanno ipotizzato che la quinta stagione di The Boys avrebbe iniziato le riprese questa settimana dopo che la star Laz Alonso ha condiviso sulla sua pagina Instagram una foto del cast che si riunisce per una cena, e lo showrunner Eric Kripke ha ora confermato che le telecamere stanno girando sull’ultima serie di episodi dello show di Prime Video. Kripke ha inoltre pubblicato sui social media la prima pagina del copione dell’episodio 1, rivelando il titolo: “Fifteen Inches of Sheer Dynamite”.

All’inizio di quest’anno, parlando con TV Guide dei suoi piani per la stagione finale, è stato chiesto a Kripke se ha già deciso chi sopravviverà e chi farà una fine senza dubbio disordinata. “Chiunque morirà nella quinta stagione se lo meriterà ampiamente. Abbiamo un certo senso di chi vive e di chi muore, ma non abbiamo ancora deciso tutto. Ma si può fare l’ultima stagione di uno show e uscire di scena alle proprie condizioni, quindi non tutti ce la faranno”.

Seguono potenziali spoiler.

Nei fumetti, praticamente tutti i personaggi principali, a parte Hughie e Starlight, muoiono, con Billy Butcher che alla fine diventa un vero e proprio cattivo e fa fuori la maggior parte della sua squadra. Tuttavia, la serie Prime Video non è mai stata un adattamento particolarmente fedele, quindi non possiamo pensare che Kripke sia così spietato. È vero che Butcher ha abbracciato il suo lato più oscuro nel finale della quarta stagione, ma se dovesse essere eliminato – e diremmo che sia lui che Homelander sono stati eliminati – ci sarà sicuramente un po’ di redenzione.

La trama della quarta stagione di The Boys

Nella quarta stagione, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il controllo di Patriota, che sta consolidando il suo potere. Billy Butcher, a cui restano solo pochi mesi di vita, ha perso sia il figlio di Becca sia il suo ruolo di leader dei The Boys. Il resto della squadra è stanco delle sue bugie. La posta in gioco sarà più alta del solito e loro dovranno trovare un modo per collaborare e salvare il mondo, prima che sia troppo tardi.

Il cast di The Boys vede protagonisti Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie, Claudia Doumit e Cameron Crovetti. Si uniranno per la quarta stagione anche Susan Heyward, Valorie Curry e Jeffrey Dean Morgan.

The Boys è basata sul fumetto certificato bestseller dal New York Times, creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di executive producer, e sviluppato dall’executive producer e showrunner Eric Kripke. The Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey Pictures. E’ disponibile su Prime Video.

The Fantastic Four: First Steps: Ralph Ineson condivide il regalo a tema Galactus ricevuto

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Le riprese di The Fantastic Four: First Steps termina le riprese questa settimana e sembra che il Galactus del MCU, Ralph Ineson, abbia terminato o sia prossimo a terminare le riprese del suo ruolo del Divoratore di Mondi. All’inizio di oggi, l’attore ha condiviso su X quello che sembrava essere il primo sguardo all’atteso reboot di Galactus. Tuttavia, dopo essersi reso conto che i fan si attaccano a tutto ciò che dice sul MCU, la star di Nosferatu ha subito condiviso un chiarimento.

Naturalmente, coloro che hanno visto il trailer trapelato al D23 Brazil avranno già visto Galactus e saranno consapevoli di quanto questa interpretazione del cattivo sia vicina ai fumetti (un sollievo dopo I Fantastici 4 e Silver Surfer del 2007). È difficile dire quando i Marvel Studios condivideranno uno sguardo ufficiale su The Fantastic Four: First Steps. Non è escluso che ci sia un teaser con, ad esempio, Mufasa: Il Re Leone, ma lo studio ha ancora Captain America: Brave New World e Thunderbolts* da promuovere prima di puntare tutto sulla prima famiglia Marvel.

Non sono uno che conosce l’intera storia della Marvel, ha ammesso Ineson in un’intervista dello scorso luglio. “Mio figlio è un esperto. Mi ha istruito negli ultimi due mesi. Ho letto la sceneggiatura e ho pensato: ‘È una figata pazzesca’”. “Sono solo felice di far parte di questo mondo assolutamente folle ed enorme. È Galactus”, ha poi aggiunto. “C’è molto di cui essere entusiasti”.

Tutto quello che c’è da sapere su The Fantastic Four: First Steps

Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four: First Steps, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter HauserJohn MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film.

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SUPERMAN: James Gunn parla di un reboot “piuttosto familiare”, mentre si diffondono altre indiscrezioni sui trailer

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Dopo aver trascorso quasi un decennio a lavorare con i Marvel Studios, il regista di Guardiani della Galassia James Gunn spera ora di replicare il successo del MCU come co-CEO dei DC Studios.

Tuttavia, il DCU non sarà una copia carbone della concorrenza; al contrario, Gunn sta adottando un approccio molto diverso per raccontare queste storie e, in un’intervista a MovieZine, ha lasciato intendere come il tono di Superman differisca dagli altri film e show televisivi.

Definendo l’attesissimo reboot dell’Uomo d’Acciaio “relativamente serio”, James Gunn ha poi confermato che è anche “abbastanza” adatto alle famiglie.

“Sarà tutto completamente diverso”, ha esordito. “Una delle cose che amo della DC Comics è che è sempre stata in grado di raccontare storie diverse in modi diversi. Hanno raccontato storie più orientate alla famiglia, storie più orientate agli adulti, storie cupe, storie leggere”.

“Penso che per noi, vogliamo solo raccontare un mucchio di storie diverse. Molte di queste storie diverse saranno nel DCU”.

“Abbiamo qualcosa di relativamente serio come Superman e poi qualcosa di relativamente comico come Peacemaker, tutti nello stesso universo”, ha continuato Gunn. “Qualcosa di molto adulto come Peacemaker [e] qualcosa di abbastanza familiare come Superman”.

“Penso che poter raccontare diversi tipi di storie sia un po’ quello che rende le cose divertenti. Una delle cose di cui mi sono un po’ stufato è che tutte le storie sono relativamente uguali. Sto cercando di uscirne. Noi della DC stiamo cercando di andare oltre”, ha concluso il regista.

Nonostante le numerose foto di scena e le poche immagini ufficiali, i fan della DC sono ansiosi di vedere il nuovo Clark Kent in azione quando verrà rilasciato il primo trailer di Superman. Ci sono state notizie contrastanti su quando e dove debutterà, e Grace Randolph sostiene che alcuni membri selezionati della stampa potranno vederlo lunedì 9 dicembre.

Se la notizia è corretta, immaginiamo che il contributo verrà pubblicato online nel corso della stessa settimana, in modo da poter essere proiettato nei cinema prima di film come Sonic the Hedgehog 3 e Mufasa: Il Re Leone.

Prima che vi entusiasmiate troppo, in rete si è diffusa la voce che il teaser di Superman sarà simile al primo sneak peek di Barbie (il che significa che potremmo non vedere molto del film stesso).

Noir in Festival: tutte le novità in programma perl la 34esima Edizione

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La 34ma edizione del Noir in Festival, diretto da Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, si svolgerà a Milano dal 2 al 7 dicembre con un incontro di pre-apertura, domenica 1 dicembre alla libreria Rizzoli Galleria, dedicato all’esordio da “giallista” di Maurizio Mannoni con “Quella notte a Saxa Rubra” (La nave di Teseo). “Questa scelta – dice Marina Fabbri – è in qualche modo un ideale manifesto della nostra annuale indagine sul genere: un famoso giornalista, un romanzo con il sapore della scoperta, uno scenario che ha a che fare con la televisione e i nuovi media, una trama ideale per una serie tv o, magari, un film nel solco del cinema civile che in Italia è sempre andato di pari passo con giallo e noir”.

Promosso dalla Direzione Generale Cinema e audiovisivo del MiC, realizzato in collaborazione con l’Università IULM, sotto il patrocinio del Comune di Milano e reso possibile grazie al sostegno di partner pubblici e privati come la Cineteca Italiana, la Casa del Manzoni, Cinecittà, la Libreria Rizzoli, La Milanesiana ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, il festival si sviluppa secondo le direttrici di cinema, letteratura, serialità, fumetto e new media coinvolgendo tutti i suoi luoghi elettivi a Milano.

Com’è ormai tradizione i festival si misurano partendo dai numeri e il Noir cerca una formula a «misura di spettatore» : 10 i film della selezione ufficiale di cui 8 in concorso per il Black Panther Award; 5 gli eventi speciali tra cui il prezioso restauro messo a disposizione da Cineteca Italiana di un classico sconosciuto come “Macadam”, ultima regia firmata nel 1946 da Jacques Feyder; 5 i titoli italiani in anteprima assoluta tra cui “Dedalus” di Gianluca Manzetti, i film di apertura e chiusura e due eventi speciali; 10 i paesi produttori dei film della selezione ufficiale e 5 le opere prime; infine sono 6 i titoli finalisti del Premio Claudio Caligari.

Sul fronte della letteratura invece gli appuntamenti alla libreria Rizzoli Galleria vedranno sette protagonisti tra cui, specialmente attesi: Maurizio De Giovanni con “Volver” il nuovo romanzo che esce tra pochi giorni per Einaudi, il singolare esordio di Carlo Calabrò“Meccanica di un addio”, pubblicato da Marsilio e la star del crime spagnolo Juan Gómez-Jurado (autore della fortunata serie Prime Video “Regina rossa”) con il best seller “Tutto torna”, appena uscito da Fazi. Agli autori ospiti alla Libreria Rizzoli si affiancano i «magnifici cinque» finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco per il miglior romanzo noir italiano dell’anno e il vincitore del Premio dei Lettori (in collaborazione con il Comune di Lignano Sabbiadoro), protagonisti della giornata inaugurale alla Casa del Manzoni il 2 dicembre.

Risplende di luce propria la vincitrice del Raymond Chandler Award, la grande scrittrice americana Joyce Carol Oates, premiata la sera del 5 dicembre al Teatro Franco Parenti (in collaborazione con La Milanesiana) e ospite, il giorno dopo, all’Università IULM. Nel primo appuntamento sarà Antonio Monda a dialogare con lei, a partire dal romanzo più recente, “Macellaio” edito in Italia da La nave di Teseo; nel secondo giorno sarà la rettrice dell’Università, professoressa Valentina Garavaglia a riceverla mentre saranno poi Fabio Vittorini e Anna Re a presentare l’incontro.

Tra gli ospiti di spicco di quest’edizione: il rapper Salmo; i membri della giuria per il cinema James Jones, Chiara Caselli, Fulvio Risuleo, Letizia Toni; Maurizio Mannoni, Félix Kysyl per “L’uomo nel bosco” di Alain Guiraudie, Gustav Moller (regista di “Sons”) Lin Jianjie (regista di “Brief History of a Family”), Asia Argento, Carlo Calabrò, Joyce Carol Oates, Maurizio De Giovanni, Fabrizio Ferracane, Matilde Gioli, Juan Gomez-Jurado, Antonio Monda, Daniele Orazi, Roberto Proia, Violetta Rocks, Gabriella Simoni, Pablo Trincia, Vanna Vinci

Tra le novità dell’anno i due incontri dedicati al linguaggio del podcast e al successo delle inchieste tra audio e video; la nuova fascia riservata ai linguaggi del fumetto con grandi matite a cominciare da Paolo Bacilieri che si misura con la Milano di Scerbanenco, la collaborazione con il festival triestino Shorts per il contest Shorts-Noir Comics Marathon e lo speciale omaggio “Alain Delon, non solo un Flic” realizzato in collaborazione con Institut Français – Milano.

«Ci piace pensare – osserva Giorgio Gosetti – che la prossima edizione del festival sia un territorio di scoperta emozionante e divertente come lo è stato per noi prepararlo. Grandi film come l’esordio di Steven Soderbergh nell’horror o l’adrenalinico “Zero”, black comedies all’inglese come “Fatti vedere” e serialità d’autore come “Gangs of Milano”, nuove voci del giallo italiano e grandi personaggi come il nostro Premio Chandler. Ecco il cocktail da sorseggiare in una Milano già addobbata per Natale, ma con le memorie inquietanti lasciate qua e là dalla penna inimitabile di Giorgio Scerbanenco e con la città notturna catturata dal tratto originale di Vanna Vinci, autrice della nostra immagine dell’anno”.

Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim, Dal 30 novembre al 6 gennaio una speciale area dedicata al Christmas World

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In occasione dell’uscita nelle sale de Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim – il nuovo lungometraggio d’animazione diretto da  Kenji Kamiyama, al cinema dal 1 gennaio 2025 – i visitatori del Christmas World avranno l’opportunità straordinaria di immergersi nell’epico mondo di una delle saghe cinematografiche più iconiche e amate della storia del cinema. La speciale area dedicata al film, consentirà al pubblico di immergersi nel mondo nato dalla penna di J.R.R. Tolkien e reso immortale dalla trilogia cinematografica de ‘Il Signore degli Anelli’, che torna in vita in questo nuovo film, ambientato 183 anni prima degli eventi della saga originale.

Christmas World – il villaggio di Natale più magico d’Italia – torna a Roma con una sorprendente edizione nella suggestiva location di Villa Borghese dal 30 novembre 2024 al 6 gennaio 2025.

Il lungometraggio d’animazione originale di New Line Cinema “Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim” riporta il pubblico alla scoperta dell’epico mondo portato in vita nella trilogia de “Il Signore degli Anelli”, basata sui celebri libri di J.R.R. Tolkien – il film è diretto del pluripremiato regista Kenji Kamiyama e sarà al cinema a partire dal 1 gennaio 2025 distribuito da Warner Bros. Pictures.

Tutto quello che c’è da sapere su Il Signore degli Anelli – La guerra dei Rohirrim

Al cinema dal 1 gennaio 2025 distribuito da Warner Bros. Pictures

Sinossi: Ambientato 183 anni prima degli eventi della trilogia originale, “Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim” racconta il destino della Casata di Helm Hammerhand, il leggendario re di Rohan. Un attacco a sorpresa da parte di Wulf, un astuto e spietato signore del Dunlending in cerca di vendetta per la morte di suo padre, costringe Helm e il suo popolo a organizzare un’audace ultima resistenza nell’antica roccaforte di Hornburg – una possente fortezza in seguito conosciuta come il Fosso di Helm. Trovandosi in una situazione sempre più disperata, Héra, la figlia di Helm, deve trovare il coraggio di guidare la resistenza contro un nemico mortale intenzionato alla loro totale distruzione.

Uonderbois: trailer della nuova serie, dal 6 Dicembre su Disney+

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Uonderbois: trailer della nuova serie, dal 6 Dicembre su Disney+

Disney+ ha diffuso il trailer di Uonderbois, la nuova serie originale italiana con la regia di Andrea De Sica e Giorgio Romano che debutterà il 6 dicembre in esclusiva sulla piattaforma streaming.

Geolier, fenomeno musicale tra i più eclatanti che l’Italia abbia visto negli ultimi anni, dopo l’uscita del suo nuovo progetto discografico “DIO LO SA – ATTO II” (Warner Music Italy), firma e interpreta i due brani inediti “FERRARI” (prod. ROOM9 e Dat Boi Dee) e “PARL’ CU MME” (prod. Dat Boi Dee), end credit song della serie.

Uonderbois è una serie in 6 episodi a cui fanno da cornice le leggende popolari di un posto unico al mondo: Napoli. Dalle bellezze di questa città è facile farsi rapire, ma a tutto ciò che di magico e misterioso si cela in questo luogo hanno accesso solo coloro che sanno vedere oltre le apparenze.

Uonderbois sono cinque ragazzi di dodici anni, accomunati dalla fervida fantasia di chi è nato e cresciuto tra le strade di Napoli, e dalla convinzione che in città si aggiri Uonderboi, il loro mito, un incrocio tra la leggendaria figura del Munaciello e un moderno Robin Hood.

I cinque inseparabili amici devono dirsi addio perché La Vecchia, proprietaria dei vasci in cui vivono, sta per vendere le loro case in cambio di una statuetta di Maradona. Quando la statuetta viene rubata proprio dal loro idolo, Tonino Uonderboi, il nuovo Munaciello di Napoli, inizia l’avventura dei Uonderbois alla ricerca di un misterioso tesoro nella Napoli sotterranea.

A guidarli in questo viaggio, è la conoscenza dei segreti più antichi della loro città ma anche la consapevolezza che dietro ogni leggenda si nasconda sempre un pizzico di verità. Perché è proprio su questo equilibrio tra realtà e magia che la città partenopea si regge da millenni.

La serie è interpretata da Serena Rossi, Massimiliano Caiazzo, Junior Rodriguez, Melissa Caturano, Catello Buonocore, Christian Chiummariello, Gennaro Filippone, Giordana Marengo, Giovanni Esposito, Ernesto Mahieux, Daniele Rienzo, Francesco Di Leva, Ivana Lotito e con la partecipazione straordinaria di Nino D’Angelo.

Per la regia di Andrea De Sica e Giorgio Romano, la serie è tratta da un soggetto originale di Barbara Petronio, che è anche Produttore Esecutivo, Gabriele Galli e Giorgio Romano, creata da Barbara Petronio e Gabriele Galli e scritta da Barbara Petronio, Gabriele Galli, Francesco Balletta, Rossella Di Campli, Veronica Galli. Uonderbois è prodotta da Raffaella e Andrea Leone per Lotus Production, una società di Leone Film Group.

Il Nibbio: trailer del film con Claudio Santamaria, a Marzo al cinema

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Nel ventesimo anniversario della scomparsa di Nicola Calipari, Alto Dirigente del SISMI che ha sacrificato la propria vita per salvare quella della giornalista de “il manifesto” Giuliana Sgrena, rapita in Iraq da una cellula terrorista, Notorious Pictures porterà a marzo al cinema Il Nibbio.

Diretto da Alessandro Tonda (The Shift, Suburraeterna, Summertime) il film è interpretato da Claudio Santamaria (David di Donatello per il film Lo Chiamavano Jeeg Robot) nel ruolo di Nicola Calipari, Sonia Bergamasco (Nastro d’Argento per La meglio gioventù) e Anna Ferzetti (Le Fate ignoranti, Call My Agent, 3/19, I peggiori giorni) rispettivamente nei panni di Giuliana Sgrena e di Rosa Calipari.

Da un soggetto di Davide Cosco, Sandro Petraglia e Lorenzo Bagnatori, sceneggiato da Sandro Petraglia (Bianca, Il portaborse, Il Ladro di Bambini, La meglio gioventù, L’ombra di Caravaggio, Suburra), Il Nibbio è stato girato per sette settimane a Roma e in Marocco.

La trama de Il nibbio

Il Nibbio racconta i ventotto giorni precedenti i tragici eventi del 4 marzo del 2005, quando Nicola Calipari, Alto Dirigente del SISMI, sacrificò la propria vita per salvare quella della giornalista de “il manifesto” Giuliana Sgrena, rapita in Iraq da una cellula terroristica. Calipari ha avuto un suo ruolo cruciale nelle operazioni in Iraq nei primi anni Duemila per salvaguardare la vita umana e mantenere la pace. Il suo omicidio è ancora irrisolto.

Il Nibbio è una coproduzione italo belga Notorious Pictures con Rai Cinema e Tarantula, in collaborazione con Netflix e Alkon Communications ed il supporto del fondo regionale Wallimages, con la speciale collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto dell’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (AISE), della Polizia di Stato, la Prefettura di Roma, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Ambasciata italiana in Marocco e con MedOr Leonardo Foundation come partner culturale.

Il film è sostenuto anche dal Centre Cinematographique Marocain e dall’ Ambasciata del Regno del Marocco in Italia.

Alba Rohrwacher: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Alba Rohrwacher: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Considerata tra le più talentuose attrici dell’attuale panorama cinematografico italiano, Alba Rohrwacher si è negli anni distinta per i suoi ruoli in celebri film, che le hanno permesso di ottenere una buona popolarità presso critica e pubblico. Nota per essere il volto di personaggi fragili, introversi ma con una propria autentica forza interiore, l’attrice ha negli anni conquistato importanti riconoscimenti, divenendo inoltre particolarmente richiesta tanto in Italia quanto all’estero.

Ecco 10 cose che forse non sai di Alba Rohrwacher.

I film di Alba Rohrwacher

I film da giovane di Alba Rohrwacher

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice compie il suo debutto cinematografico con il film L’amore ritrovato (2004), per poi recitare in Melissa P. (2005), Mio fratello è figlio unico (2007), Giorni e nuvole (2007), Caos calmo (2008) e Il papà di Giovanna (2008), con cui ottiene maggior fama. Successivamente prende parte ai film Io sono l’amore (2009), con Tilda Swinton, La solitudine dei numeri primi (2010), Sorelle Mai (2010), Bella addormentata (2012), Il comandante e la cicogna (2012), Le meraviglie (2014), Hungry Hearts (2014), Vergine giurata (2015), Il racconto dei racconti (2015) e Sangue del mio sangue (2015).

I film di Alba Rohrwacher oggi

Dal 2016 ottiene ulteriore popolarità grazia e Perfetti sconosciuti (2016), con gli attori Marco Giallini ed Edoardo Leo, seguito poi da I fantasmi d’Ismael (2017), The Place (2017), Lazzaro Felice (2018) e Troppa grazia (2018). Dal 2020 ha recitato in Magari (2020), Lacci (2020), Tre piani (2021), Il paradiso del pavone (2021), La figlia oscura (2021), Marcel! (2022), La chimera (2023), Hors-saison (2023), Mi fanno male i capelli (2023), Il sol dell’avvenire (2023), Te l’avevo detto (2024), Finalmente l’alba (2024) e Maria (2024).

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso degli anni la Rohrwacher si è distinta anche in televisione, da prima recitando nel film Il Pirata – Marco Pantani (2006), e successivamente nelle serie Maria Montessori – Una vita per i bambini (2007), In Treatment (2014), al fianco di Sergio Castellitto, e Il miracolo (2018), dove recita nel ruolo di Sandra Roversi. Dal 2018 è invece la voce narrante della serie L’amica geniale, in cui recita a tutti gli effetti a partire dalla quarta stagione, accanto a Fabrizio Gifuni.

 

La sorella di Alba Rohrwacher è una regista

3. È stata diretta da sua sorella. Alba ha una sorella, Alice Rohrwacher, nota regista di film di grande successo. Le due hanno lavorato insieme per i film Le meraviglie, Lazzaro Felice e La chimera, tutti e tre presentati al Festival di Cannes, dove hanno riscosso un buon successo. In breve le sorelle Rohrwacher si sono affermate con una delle parentele più influenti dell’attuale cinematografia italiana.

L’amica geniale - Storia della bambina perduta
Irene Maiorino e Alba Rohrwacher sono Lila e Lenù in L’amica geniale – Storia della bambina perduta – Foto Cortesia di HBO-Rai Fiction

Alba Rohrwacher in Perfetti sconosciuti

4. Ha recitato nel celebre film italiano. Nel 2016 Alba Rorhwacher prende parte al film Perfetti sconosciuti, dove interpreta Bianca, veterinaria che è da poco convolata a nozze con Cosimo, di professione tassista e interpretato da Edoardo Leo. I due desiderano fortemente avere un figlio, ma durante la cena a casa dei loro amici vengono alla luce segreti inconfessati che minano il loro rapporto. Rorhwacher e Leo hanno riflettuto, durante la promozione del film, su come la vicenda narrata nel film sia particolarmente universale.

Alba Rohrwacher in L’amica geniale

5. Ha preso parte alla nota serie. Per la serie L’amica geniale, tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante e co-produzione tra Italia e Stati Uniti, il regista Saverio Costanzo ha voluto che a ricoprire la voce narrante fosse proprio la compagna Rohrwacher, dando così vita ad una nuova collaborazione. L’attrice ha dunque fornito la propria voce per le prime tre stagioni, comparendo poi in scenaa come la versione adulta di Elena “Lenù” Grego a partire dalla quarta stagione.

6. Ha lavorato molto sul dialetto napoletano. Nata in Toscana, per interpretare Elena nella quarta stagione di L’amica geniale (ma a suo modo già anche prima come voce narrante), Rohrwacher ha dovuto esercitarsi molto con il dialetto napoletano. “È stato un lavoro molto grande, mi sono stati accanto dei coach, ho studiato io come una pazza nel rispetto assoluto di questa terra che mi ha accolta con grande amore. La stessa Margherita Mazzucco mi ha aiutato tantissimo, mi registrava le frasi”.

 

Alba Rohrwacher e Adam Driver

7. Ha recitato con il celebre attore statunitense. Nel film Hungry Hearts, la Rohrwacher, diretta dal compagno, ha recitato insieme all’attore Adam Driver. Il film è tratto dal romanzo Il bambino indaco, e presentato alla Mostra di Venezia ha visto trionfare i due attori nelle rispettive categorie attoriali. L’attrice ha inseguito affermato di essersi trovata in estrema sintonia con l’attore, dando vita ad una solida collaborazione.

Saverio Costanzo e Alba Rohrwacher
Saverio Costanzo e Alba Rohrwacher sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Alba Rohrwacher recita accanto ad Angelina Jolie in Maria

8. Ha avuto un ruolo nel film di Pablo Larraìn. Per alcuni ruoli secondari del suo Maria, film dedicato a Maria Callas, interpretata da Angelina Jolie, il regista cileno Pablo Larraìn si è affidato agli attori Pierfrancesco Favino e Alba Rohrwacher. Il primo interpreta Ferruccio Mezzadri, mentre Rohrwacher ricopre il ruolo di Bruna Lupoli, ovvero rispettivamente autista e cameriera personali della Callas, divenuti suoi confidenti stretti nei successi e nelle difficoltà.

Saverio Costanzo è il marito o il compagno di Alba Rorhwacher?

9. Ha una relazione con un noto regista. L’attrice è notoriamente legata, dal 2010, al regista Saverio Costanzo, che l’ha anche diretta in più di un’occasione. I due si sono conosciuti grazie al loro lavoro, e hanno intrapreso una relazione mantenuta negli anni particolarmente privata. La coppia non ama infatti rilasciare notizie su di sé, e rare sono anche le volte in cui vengono avvistati insieme. Ad oggi non risulta che i due siano sposati.

Alba Rohrwacher ha dei figli?

Ad oggi, l’attrice non possiede figli e non ha mai voluto rilasciare interviste a riguardo, perciò non è nota – giustamente – la sua idea a riguardo.

L’età e l’altezza di Alba Rohrwacher

10. Alba Rohrwacher è nata a Firenze, Italia, il 27 febbraio 1979. L’attrice è alta complessivamente 1,67 metri.

Fonte: IMDb

Sonic 3 – Il Film: trailer del terzo capitolo, al cinema dal 1 gennaio 2025

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Eagle Pictures e Paramount hanno diffuso il trailer ufficiale di Sonic 3 – Il Film, l’atteso terzo capitolo del franchise di successo basato su Sonic che debutterà al cinema dal 1 gennaio 2025.

Sonic fa il suo ritorno al cinema con l’avventura più emozionante di sempre. Sonic, Knuckles e Tails si ritrovano a dover fronteggiare un nuovo e formidabile nemico:  Shadow, un misterioso villain con poteri mai visti prima. Con le loro abilità messe alla prova in ogni modo, il Team Sonic deve cercare un’alleanza inaspettata per fermare Shadow e proteggere il pianeta.

Il regista Jeff Fowler torna insieme al cast all-star che comprende Jim Carrey, Ben Schwartz, James Marsden, Tika Sumpter, Idris Elba, Colleen O’Shaughnessey, Natasha Rothwell, Shemar Moore, Adam Pally, Lee Majdoub, i nuovi arrivati Alyla Browne e Krysten Ritter, mentre Keanu Reeves si unisce al franchise nel ruolo di Shadow the Hedgehog.

Prodotto da Neal H. Moritz, p.g.a., Toby Ascher, p.g.a.,Toru Nakahara, Hitoshi Okuno. Produttori esecutivi Haruki Satomi, Shuji Utsumi, Yukio Sugino, Jeff Fowler, Tommy Gormley, Tim Miller. Basato sul videogioco SEGA Storia di Pat Casey & Josh Miller Sceneggiatura di Pat Casey & Josh Miller e John Whittington Regia di Jeff Fowler.

The Strangers: Capitolo 1, guida al cast e ai personaggi della nuova trilogia, al cinema dal 28 Novembre

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The Strangers: Capitolo 1 vanta un cast che include molti volti noti del genere horror, oltre a star di show di successo e attori emergenti. Il film horror sulle invasioni domestiche è il seguito indipendente del successo indie del 2008 di Bryan Bertino, The Strangers, che in precedenza ha avuto un sequel in gran parte non collegato, sottotitolato Prey at Night, nel 2018. Diretto da Renny Harlin, The Strangers: Capitolo 1 è il primo di una prevista trilogia di film che si svolgeranno nell’arco di diversi giorni.

Gli unici personaggi ricorrenti del franchise che appariranno nel cast di The Strangers: Chapter 1 sono il trio di assassini mascherati del titolo. Gli assassini, noti come Man in the Mask, Pin-Up Girl e Dollface, sono stati interpretati da diversi interpreti in ogni film precedente. Probabilmente sarà così anche nel nuovo film e saranno circondati da un cast di personaggi completamente nuovo. Sebbene alcuni di questi personaggi sembrino destinati a rimanere nel corso dell’intera trilogia prevista, sembra probabile che non tutti sopravviveranno alla fine del primo capitolo.

Madelaine Petsch nel ruolo di Maya

Madelaine Petsch in The Strangers_Capitolo 1 (2024)
The Strangers: Capitolo 1

Attore: Madelaine Petsch è nata a Port Orchard, Washington, e ha avuto la sua grande occasione quando è stata scritturata come Cheryl Blossom nella serie di successo della CW Riverdale. Prima di assumere il ruolo di Cheryl Bloss nel reboot di Archie Comics e di diventare la protagonista del film reboot di Strangers, ha ricoperto numerosi altri ruoli in film e telefilm. È apparsa anche in vari altri media, tra cui una campagna pubblicitaria della Coca-Cola e un suo vlog su YouTube.

Personaggio: In The Strangers: Chapter 1, Madelaine Petsch interpreta Maya. Anche se al momento non si sa molto di Maya, il personaggio è nel bel mezzo di un trasferimento nel Pacifico nord-occidentale che viene interrotto quando la sua auto si rompe e si rintana in un Airbnb con il suo ragazzo, dove vengono minacciati dagli Estranei. Maya sarà la protagonista di tutti e tre i capitoli della nuova trilogia.

Froy Gutierrez come Ryan

Madelaine Petsch e Froy Gutierrez in The Strangers_ Capitolo 1 (2024)
Foto di John Armour © Lionsgate

Attore: Froy Gutierrez è nato a Highland Park, in Texas, ed è noto soprattutto per il ruolo di Nolan Holloway in Teen Wolf. Nolan è stato un personaggio ricorrente nella sesta stagione della serie drammatica soprannaturale. Gutierrez ha poi partecipato al cast principale della stagione 1 di Cruel Summer di Freeform, ma ha anche avuto ruoli in film importanti, tra cui Hocus Pocus 2.

Personaggio: In The Strangers: Capitolo 1, Froy Gutierrez interpreta Ryan. Ryan è il fidanzato di Maya, con cui affitta l’Airbnb in cui sono assediati dagli assassini mascherati. Al momento in cui scriviamo, non si sa molto altro su Ryan.

Gabriel Basso nel ruolo di Gregory

Gabriel Basso As Gregory

Attore: Gabriel Basso è nato a St. Louis, nel Missouri, e ha sfondato quando ha assunto il ruolo di Peter Sutherland nella serie d’azione di successo di Netflix L’agente di notte. Prima di allora, il suo ruolo più importante è stato quello di Adam Jamison in tutte e quattro le stagioni della serie drammatica di Showtime The Big C, accanto a Laura Linney, Oliver Platt e John Benjamin Hickey. Tuttavia, è apparso anche in diversi film, tra cui il candidato all’Oscar Hillbilly Elegy, in cui ha interpretato la versione più anziana di J. D. Vance, sulle cui memorie si basa il film.

Richard Brake nel ruolo dello sceriffo Rotter

Richard Brake Sceriffo Rotter

Attore: Richard Brake è nato a Ystrad Mynach, Glamorgan, Galles, e ha avuto il suo primo ruolo importante nel 2005 quando ha interpretato Joe Chill in Batman Begins di Christopher Nolan . Brake, consumato caratterista, ha interpretato ruoli in una grande varietà di generi, tra cui quello del Re della Notte nella serie fantasy di successo della HBO Game of Thrones. Ha anche un’ampia esperienza nel genere horror: il suo ruolo più recente è quello del sinistro Frank nel film Barbarian del 2022, in cui ha recitato con Georgina Campbell, Bill Skarsgård e Justin Long.

Personaggio: Richard Brake interpreta lo sceriffo Rotter in The Strangers: Capitolo 1. Rotter è presumibilmente lo sceriffo di Venus, Oregon, dove si svolge la maggior parte del film, ma al momento non sono ancora noti ulteriori dettagli sul personaggio.

Cast e personaggi di supporto in The Strangers: Capitolo 1

The Strangers: Capitolo 1
Foto di John Armour © Lionsgate
  • George Young nel ruolo di Howard – George Young, che interpreta Howard, è un attore britannico noto per aver interpretato Tad Fairchild in Innamorarsi del Natale e Kekoa Shaw in Malignant.
  • Ema Horvath nel ruolo di Shelly – Ema Horvath, che interpreta Shelly, è nota per aver interpretato Eärien in Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere.
  • Ella Bruccoleri nel ruolo di Jasmine – Ella Bruccoleri, che interpreta Jasmine, ha già interpretato Suor Frances in Call the Midwife e Alba in Polite Society.
  • Florian Clare nel ruolo di Chris Sampson – Florian Clare, che interpreta Chris Sampson, ha ricoperto ruoli vocali in videogiochi come The Division II e Synced.
  • Rebecka Johnston nel ruolo di Lucy – Rebecka Johnston, che interpreta Lucy, è un’attrice svedese nota soprattutto per aver interpretato Ulrika in Midsommar del 2019.
  • Ryan Bown nel ruolo di Jeff Morell – Ryan Bown, che interpreta l’inaffidabile agente immobiliare Jeff Morell, ha recitato nel ruolo di Nathan in sei episodi di Tutto quello che so sull’amore.
  • Milo Callaghan nel ruolo di Wayne – Milo Callaghan, che interpreta Wayne, è un attore televisivo emergente che reciterà accanto a David Tennant e Aidan Turner nel prossimo Rivals e il cui ruolo più longevo è stato finora quello di Henry Stafford in The Spanish Princess.
  • Janis Ahern nel ruolo di Carol – Janis Ahern, che interpreta Carol, ha avuto ruoli di supporto in grandi titoli come Guardiani della Galassia e Tom & Jerry.
  • Ben Cartwright nel ruolo di Rudy – Ben Cartwright, che interpreta Rudy, è noto soprattutto per progetti del Regno Unito come EastEnders, Coronation Street e Sherlock Holmes del 2009. 
  • Brooke Lena Johnson nel ruolo di Danica – Brooke Lena Johnson, che interpreta l’infermiera Danica, ha già avuto piccoli ruoli in You e South of Hell
  • Sara Freedland nel ruolo di Annie – Sara Freedland, che interpreta Annie, è al debutto nella recitazione dopo essere stata assistente al casting in Star Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker
  • Rafaella Biscayn nel ruolo di Eden – Rafaella Biscayn, che interpreta Eden, è in gran parte un’artista ADR di lingua francese che ha doppiato film tra cui il premio Oscar Bombshell
  • Pablo Sandstrom nel ruolo di Neil – Pablo Sandstrom, che interpreta Neil, è apparso in titoli come il film horror Guys at Parties Like It e la serie Model Boy del 2019. 
  • Rachel Shenton nel ruolo di Debbie – Rachel Shenton, che interpreta Debbie, la sorella di Maya, in The Strangers: Capitolo 1, è una consumata attrice televisiva i cui ruoli più longevi includono Lily Summers in Switched at Birth, Mitzeee Minniver in Hollyoaks e Helen Herriot in All Creatures Great and Small.

The Strangers: la storia vera dei crimini che hanno ispirato la nuova trilogia

Film horror del 2024, The Strangers: Capitolo 1 è ispirato a una storia vera, il che non fa che aumentare il senso di terrore del film. Sebbene il genere horror sia spesso associato a storie di mostri, fantasmi e altre creature soprannaturali, alcuni dei film horror più efficaci di tutti i tempi si basano su possibilità reali. La serie The Strangers, che ha avuto inizio nel 2008 e che continua con il prequel-meeting-reboot del 2024 The Strangers: Capitolo 1, sfrutta in meglio le sue origini reali, rendendo al contempo omaggio agli slasher degli anni ’80.

Nonostante le recensioni discordanti, il ritratto del film originale del 2008 di una sadica – e agghiacciante – invasione domestica non ha rivali. Bisognosa di una vacanza, una coppia (Tyler e Speedman) si avventura in una casa isolata, solo per essere terrorizzata da tre sconosciuti mascherati. Mentre la coppia lotta per sopravvivere contro gli implacabili assassini – Man in the Mask, Dollface e Pin-Up Girl – The Strangers fa leva sugli orrori della sua plausibile premessa. In effetti, più di uno straziante crimine reale costituisce la spina dorsale della narrazione di The Strangers, compresi diversi omicidi inquietanti.

La vera storia dietro a The Strangers: Capitolo 1, crimini reali che hanno ispirato il film

La storia vera del franchise si basa principalmente su tre eventi reali. La prima ispirazione è la serie di omicidi commessi dalla Manson Family nel 1969. Successivamente soprannominati “Helter Skelter”, gli omicidi furono organizzati da Charles Manson nel tentativo mal concepito di scatenare una guerra razziale che lo stesso leader della setta aveva previsto. In particolare, la brutale uccisione da parte della Manson Family dell’attrice Sharon Tate nella sua casa di Los Angeles è una chiara ispirazione per The Strangers, che vanta macabre pugnalate.

Una notte in cui i genitori del giovane Bertino non erano in casa, qualcuno bussò alla porta e chiese di qualcuno che non viveva lì.

La seconda ispirazione per la storia vera di The Strangers: Capitolo 1 è l’omicidio della baita Keddie del 1981, che vide l’uccisione di quattro persone in una piccola località turistica della California. Inquietante è il fatto che il movente di quegli omicidi sia ancora sconosciuto, dato che il dipartimento di polizia di Keddie non ha mai catturato il vero o i veri assassini. Ancora oggi, il caso rimane irrisolto. Le ovvie somiglianze con la premessa di The Strangers abbondano: i tre assalitori mascherati di The Strangers: Capitolo 1 si allontanano nel gelo del mattino dopo aver massacrato la coppia semplicemente “perché erano in casa”.

Il terzo e ultimo spunto di vita reale per The Strangers deriva dall’esperienza personale di Bertino. Una notte in cui i genitori del giovane Bertino non erano in casa, qualcuno bussò alla porta e chiese di qualcuno che non viveva lì. A differenza di quanto accade in The Strangers, però, gli aspiranti ladri bussavano alle porte per svaligiare le case vuote per la notte, invece di aggredire le persone all’interno delle loro abitazioni. Tuttavia, l’esperienza lasciò un segno indelebile in Bertino, che in seguito si trasformò nel terrificante ritratto della violenza casuale che i film di The Strangers descrive.

James Hoyt e Kristin McKay sono stati davvero uccisi?

Dato che la storia vera a cui si ispira The Strangers è una miscela di diversi omicidi reali, è lecito pensare che James Hoyt (Speedman) e Kristin McKay (Tyler) siano stati realmente vittime di un omicidio. In realtà, però, si tratta di personaggi inventati per il film. I due sono stati costruiti – nessuna coppia con questi nomi è stata uccisa nella vita reale, per quanto ne sappia lo sceneggiatore.

Tuttavia, le figure centrali del film fungono da tramite per gli omicidi reali che hanno ispirato The Strangers. Quindi, anche se James Hoyt e Kristin McKay non sono persone reali, sono dei procuratori di coloro che sono stati presi di mira in modo casuale per una violenza insensata.

Lo scenario realistico di The Strangers è ciò che lo rende così inquietante

I film horror non paranormali fanno leva sulle paure più radicate degli spettatori, il che rende ancora più inquietante quando un film terrificante si basa su eventi veri. La storia vera diThe Strangers non fa eccezione. La consapevolezza che eventi reali hanno ispirato il film lo rende particolarmente agghiacciante. In effetti, questo è il motivo per cui le proprietà dell’universo di The Conjuring sono così popolari: anche se uno spettatore non crede nei fantasmi, Ed e Lorraine Warren erano veri investigatori del paranormale. Ciò che funziona di The Strangers è che è incentrato su un atto di violenza insensato che sarebbe potuto accadere a chiunque.

The Strangers è intrigante perché espone gli spettatori a un’agghiacciante storia di “cosa sarebbe successo se”.

A differenza dei film slasher basati su personaggi più grandi della vita come Jason Voorhees, The Strangers racconta un’invasione domestica casuale e intenzionalmente brutale. Gli assassini terrorizzano psicologicamente e aggrediscono fisicamente la coppia che tengono prigioniera. La rivelazione che James e Kristin si trovavano semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato rende il terrore più palpabile. Le serie sui veri crimini sono diventate molto popolari perché permettono agli spettatori di affrontare le loro più grandi paure a distanza di sicurezza. Allo stesso modo, The Strangers è intrigante perché espone gli spettatori a un’agghiacciante storia “e se”.

Il sequel di The Strangers è altrettanto sconvolgente e realistico

Damian Maffei in The Strangers: Prey at Night (2018)
Foto di Brian Dogulas – © Aviron Pictures 2018

The Strangers: Prey At Night si basa sull’orrore di fondo della serie

Anche se la sua uscita non ha fatto scalpore come quella di The Strangers, il sequel del 2018, Prey At Night, è un gioiello horror sottovalutato che continua a basarsi sulla rappresentazione di orrori reali plausibili del film cult. Proprio come il suo predecessore, The Strangers 2 ha preso spunto da diverse ispirazioni reali.

Anche in questo caso, l’assassinio di Sharon Tate per mano dei seguaci di Charles Manson costituisce il materiale per la serie di film. Nel secondo capitolo, il trio di sconosciuti armati terrorizza una famiglia di quattro persone in vacanza in un parcheggio per roulotte. Ancora una volta, a volte uno spavento concreto è più efficace di uno soprannaturale.

Come The Strangers si è trasformato in un franchise horror

The Strangers: Capitolo 1
Foto di John Armour/Lionsgate/John Armour/Lionsgate – © 2023 Lionsgate

The Strangers: Capitolo 1 dà inizio a una nuova trilogia di film

L’ispirazione alla storia vera di The Strangers ha sicuramente contribuito al successo del primo film, permettendogli di diventare un blockbuster di successo. Oltre a generare il meno popolare The Strangers: Prey at Night, il primo film della serie horror ha dato il via a un franchise di prossima realizzazione. Il nuovo film, The Strangers: Capitolo 1, non è solo un prequel dei primi due film, ma il primo di una trilogia indipendente che si svolge nella stessa continuità dei film del 2008 e del 2018.

Sebbene i film siano stati concepiti come prequel, The Strangers: Capitolo 1 non ha aggiunto molto alla mitologia di questi film e non ha offerto alcun approfondimento sui misteriosi assassini. Il primo film della nuova trilogia ha dato l’impressione di essere un remake dell’originale, con alcune scene che rispecchiano direttamente il film del 2008. Tuttavia, è possibile che le prossime due puntate rivelino qualcosa di più: The Strangers: Capitolo 2 è previsto per la fine del 2024 e The Strangers: Capitolo 3 non è ancora stata annunciata.

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The Strangers è il più sconvolgente adattamento di una storia vera?

Esistono numerosi film horror basati su storie vere e, come The Strangers, molti di essi si prendono delle libertà con i fatti del caso reale. Tuttavia, anche se The Strangers ha solo una leggera somiglianza con alcuni casi di cronaca vera, è comunque più inquietante di altri film horror di questo tipo per il modo in cui tutto sembra plausibile, mettendo lo spettatore di fronte al fatto che, anche se potrebbe non essere successo come suggerisce il film, certamente avrebbe potuto.

Film dell’orrore come Amityville Horror e The Conjuring affermano di essere basati su storie vere, ma il fatto che trattino del soprannaturale permette al pubblico di sentirsi distante dai casi reali. Allo stesso modo, film come Il silenzio degli innocenti e Non aprite quella porta traggono ispirazione da serial killer realmente esistiti, come Ed Gein e Ted Bundy, ma i fatti sono talmente cambiati e i dettagli raccapriccianti che non sembrano reali.

Tuttavia, The Strangers sfrutta la paura molto reale della sensazione che qualcuno sia in casa e la realtà inquietante delle invasioni casalinghe casuali per spaventare il pubblico. Anche la mancanza di motivazioni per gli omicidi è inquietante, poiché suggerisce che le vittime non avrebbero potuto fare nulla per evitare tutto questo. Non hanno costruito una casa su un cimitero o aperto una scatola magica: erano semplicemente a casa. The Strangers non solo mette in testa al pubblico l’idea che un crimine come questo potrebbe benissimo accadere, ma anche che potrebbe accadere a loro.

Fabrizio Gifuni: 10 cose che forse non sai sull’attore

Fabrizio Gifuni: 10 cose che forse non sai sull’attore

Uno degli attori italiani più amati degli ultimi anni è senza dubbio Fabrizio Gifuni che molti ricorderanno per aver preso parte al film Il capitale umano di Paolo Virzì, ma la cui carriera di Gifuni va ben oltre quel singolo film. Tra lungometraggi d’autore, produzioni internazionali, importanti serie televisive e tanto teatro, Gifuni è infatti oggi uno dei più apprezzati interpreti del cinema italiano, capace di destregiarsi tra ruoli sempre diversi.

Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su Fabrizio Gifuni e la sua incredibile carriera tra cinema, teatro e televisione.

I film e i programmi TV di Fabrizio Gifuni

1. Nel 1993, infatti, esordisce al cinema con Giovanni Falcone. Successivamente recita in La Bruttina Stagionata (1996), Vite in Sospeso (1998), Così Ridevano (1998), La Carbonara (1999), Un Amore (1999), Qui non è il Paradiso (2000), L’Amore Probabilmente (2000), Il Partigiano Johnny (2000), L’Inverno (2001), Il Sole negli Occhi (2001) e Hannibal (2001). La carriera cinematografica di Gifuni continua poi con La meglio gioventì (2003), La Ragazza del Lago (2007), Il Dolce e l’Amaro (2007), Beket (2008), Galantuomini (2008), L’Amore Buio (2009), L’Uomo Nero (2009), Io Sono Con Te (2010), La Kryptonite nella Borsa (2011), Romanzo di Una strage (2011), La Leggenda di Kaspar Hauser (2012), Noi 4 (2014), Il Capitale Umano (2014), Fai Bei Sogni (2015), Dove non ho mai abitato (2017) e La belva (2020). Negli ultimi anni ha recitato in Lei mi parla ancora (2021), La scuola cattolica (2021), Esterno notte (2022), Mixed by Erry (2023), Rapito (2023) e Il tempo che ci vuole (2024).

2. Ha recitato in celebri serie televisive. Negli anni, il talento di Fabrizio Gifuni trova sfogo anche sul piccolo schermo. L’attore partecipa infatti a diversi progetti televisivi tra cui le miniserie tv Le cinque giornate di Milano (2004), De Gasperi, l’uomo della speranza (2005), L’ultima frontiera (2006), Paolo VI – Il Papa nella tempesta (2008), C’era una volta la città dei matti… (2010) e il film per la tv dal titolo Prima che la notte (2018). Ha poi recitato nella quarta stagione di Boris. Nel 2024 recita nel ruolo di Nino Sarratore in L’amica geniale, con Alba Rohrwacher.

Fabrizio Gifuni a teatro

3. È molto attivo a teatro. Gifuni non abbandona mai la sua prima passione: quella per il teatro. Negli anni, infatti, partecipa a diverse produzioni teatrali come il Macbeth di Giancarlo Sepe (1994), la Trilogia della Villeggiatura di Goldoni diretta da Massimo Castri (1995 al 1997) e l’Antigone di Sofocle diretta da Theodoros Terzopoulos (1995). Oltre al teatro classico, Fabrizio Gifuni negli anni ha anche sperimentato con opere decisamente più moderne e accessibili al grande pubblico. Tra queste ricordiamo Il Piccolo Principe in concerto diretto dallo stesso Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco, la Lehman Trilogy diretta da Luca Ronconi e Ragazzi di Vita, tratto dal romanzo di Pier Paolo Pasolini, diretto sempre da Gifuni.

L’Amica Geniale
Fabrizio Gifuni e Irene Maiorino sono Nino e Lila in L’Amica Geniale – Storia della Bambina Perduta

Fabrizio Gifuni è Nino Sarratore in L’amica geniale

4. Non conosceva né i libri né la serie. A partire dalla quarta ed ultima stagione di L’amica geniale, Gifuni compare nel ruolo di Nino Sarratore. Parlando di questo personaggio, l’attore ha dichiarato: “Non avevo idea del guaio in cui mi stavo andando a ficcare con Nino Sarratore. Ho avuto qualche dubbio iniziale sulla voglia di passare quasi un anno di riprese in compagnia di questo individuo. Nino è un catalizzatore di odio, difficile da sostenere, quindi la sfida è stata la caccia a dei brandelli di luce che potessero un minimo riabilitarlo ai miei occhi”.

Fabrizio Gifuni ha interpretato Aldo Moro in Esterno Notte

5. È affascinato da precisi aspetti di Moro. Parlando dell’aspetto che più lo colpito di Aldo Moro come uomo, Gifuni ha dichiarato: “Quello che mi ha commosso è la profonda solitudine a cui Moro fu costretto. Intorno a lui si era creata una cortina terribile che lui stesso definì un irridente silenzio. Aldo Moro è costretto ad aprire la sua mente a riflessioni, suggestioni in una sorta di ripensamento della sua vicenda”.

6. Lo ha interpretato e studiato più volte. L’interesse per Aldo Moro di Gifuni nasce però ben prima del suo lavoro in Esterno notte. Se nel 2012 lo interpreta in Romanzo di una strage, risale invece al 2018 “Con il vostro irridente silenzio, studio sulle lettere dalla prigionia e sul Memoriale di Aldo Moro”, di cui cura poi anche la regia e la drammaturgia, portando dunque a teatro questo testo dallo stesso 2018 al 2022.

7. Per la sua interpretazione ha vinto importanti premi. Grazie alla sua interpretazione di Aldo Moro in Esterno notte, Gifuni vince tutti i principali riconoscimenti della stagione fra cui il David di Donatello e il Nastro d’Argento Grandi Serie come miglior attore protagonista, ma anche il Premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista al Bari International Film Festival.

Esterno Notte Fabrizio Gifuni

La madre e il padre di Fabrizio Gifuni

8. Ha origini metà pugliesi e metà siciliane. Fabrizio Gifuni è figlio di Gaetano Gifuni, segretario generale della Presidenza della Repubblica sotto i settennati di Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi. Per parte di padre, nato a Lucera, Fabrizio ha dunque origini pugliesi, mentre grazie a sua madre può vantare origini siciliane.

La moglie Sonia Bergamasco e le figlie di Fabrizio Gifuni

9. È molto riservato. Della vita privata di Fabrizio Gifuni si conoscono pochi dettagli, essendo l’attore una persona molto riservata. Sappiamo tuttavia che dal 2000 è sposato con l’attrice Sonia Bergamasco – con la quale ha recitato nel film La meglio gioventù e la miniserie televisiva De Gasperi, l’uomo della speranza – dalla quale ha avuto due figlie, Valeria nata nel 2004 e Maria nata nel 2006.

L’età e l’altezza di Fabrizio Gifuni

10. Fabrizio Gifuni è nato il 16 luglio del 1966 a Roma. L’attore è alto complessivamente 1,83 metri.

Fonte: IMDB

Dune: Prophecy, episodio 2, spiegazione del finale

Dune: Prophecy, episodio 2, spiegazione del finale

L’episodio 2 di Dune: Prophecy vede Desmond Hart opporsi all’uso della Voce da parte di Valya Harkonnen, oltre ad altri momenti scioccanti che potrebbero richiedere una spiegazione. La serie prequel della HBO è ambientata 10.000 anni prima dei film sulla linea temporale di Dune, esaminando le prime fasi della Sorellanza Bene Gesserit mentre sale alla ribalta nell’Imperium. L’episodio 1 ha dato vita a diverse fazioni e al personaggio originale di Desmond Hart, che è ancora il più grande punto interrogativo della prima stagione dello show. La première ha visto Hart uccidere miracolosamente Pruwet Richese e la Reverenda Madre Kasha, mentre l’episodio 2 lo vede affrontare le conseguenze delle sue azioni.

Emily Watson guida Dune: Prophecy (la nostra recensione)   nel ruolo della Madre Superiora Valya Harkonnen, che conclude l’episodio cercando di uccidere Desmond Hart nello stesso modo in cui ha ucciso la Reverenda Madre Dorotea, usando la Voce per farla pugnalare al collo. Desmond Hart riesce a resistere al suo comando. L’Imperatore Javicco Corrino fa usare a Desmond Hart i suoi poteri sul Duca Ferdinando Richese, ma alla fine decide di risparmiarlo. Su Wallach IX, Tula Harkonnen fa in modo che Sorella Lila cerchi di comunicare con la Madre Superiora Raquella attraverso la sua memoria genetica; sebbene questo sblocchi informazioni pertinenti, Lila muore nel processo.

Come Desmond Hart resiste alla voce in Dune: La profezia – Episodio 2

In Dune: Prophecy, a Desmond Hart sono stati mostrati poteri misteriosi che non esistono nei libri, quindi la natura esatta delle sue abilità è difficile da valutare. Ha il potere di bruciare qualcuno dalle sue viscere, che può avviare e fermare per capriccio, e sostiene di essere stato inghiottito da un verme di sabbia su Arrakis, che l’imperatore Javicco ha visto nel filmato alla fine del primo episodio. All’interno di quel luogo, potrebbe aver acquisito i poteri dall’Acqua della Vita, dalla spezia o da qualche altro fenomeno sconosciuto.

In Dune è possibile resistere alla Voce, poiché la mente può essere addestrata a ignorarne l’effetto. Duncan Idaho si allena con Paul nei libri per costruire un’immunità ad essa. Tuttavia, l’episodio 1 ha mostrato che, in questo momento, la Voce è un nuovo sviluppo, quindi non avrebbe molto senso se Desmond Hart avesse già acquisito questa abilità . Probabilmente è dovuto a qualsiasi potere mistico che possiede, che dovrebbe essere ulteriormente esplorato nel corso della stagione con un contesto più ampio per la sua backstory.

Spiegata la memoria genetica di Lila e la connessione con l’Acqua della Vita di Dune

L’episodio 2 di Dune:Prophecy rivela che Lila è una discendente della Madre Superiora Raquella e della Reverenda Madre Dorotea, cresciuta da Tula Harkonnen. Tula spera di ottenere da Raquella maggiori informazioni sulla sua profezia della resa dei conti. Così, Tula mente a Lila su ciò che è accaduto a Dorotea, sapendo che è stata uccisa da Valya, ma le mette in testa l’idea che potrebbe essere in grado di vedere sua madre se entrasse nella sua memoria genetica. Questo avviene attraverso un processo che coinvolge l’Acqua della Vita, che i fan dovrebbero ricordare da Dune: Parte seconda.

Lila non è abbastanza addestrata per convertire il veleno che le consentirebbe di sopravvivere

Per diventare una Madre Reverenda in Dune, le Sorelle devono bere l’Acqua della Vita, che garantisce loro l’accesso alla memoria genetica. Questo permette loro di vedere i ricordi delle loro antenate, ma il processo le costringe a subire un grande dolore chiamato Agonia. In Dune: Prophecy, Lila non è abbastanza addestrata per convertire il veleno che le permetterebbe di sopravvivere, e alla fine muore per questa decisione, ma non prima di aver rivelato alcune informazioni affascinanti.

Il vero significato della profezia della Madre Superiora Raquella

Quando si trova all’interno della sua memoria genetica, Lila incrocia sia Raquella che Dorotea. Per prima cosa, Raquella condivide ulteriori informazioni sulla profezia, che si possono leggere qui di seguito. Le parole descrivono un soldato rinato dalla spezia e descritto come pieno di cicatrici, quasi identico a Desmond Hart, il che potrebbe implicare che sia la spezia a dargli il potere. È importante notare che la rinascita è fondamentale anche per Paul Atreides che diventa il Kwisatz Haderach, se la “resa dei conti” si riferisce alla guerra santa di Paul.

Dorotea è la prossima persona che Lila vede e rivela che è stata Valya Harkonnen a ucciderla. Si impossessa del corpo di Lila per dire a Tula che “le sta togliendo la speranza” in cambio della sua vita, poi uccide Lila costringendola a ingerire il veleno. Tula avrà anche usato Lila, ma dimostra un amore sincero nei suoi confronti e la sua morte dovrebbe causare problemi tra le Sorelle, soprattutto a Jen.

Keiran Atreides e la ribellione spiegati

Keiran Atreides è stato piuttosto discreto nel primo episodio di Dune: Prophecy, ma il secondo rivela qualcosa di più sul suo ruolo nella serie. Fa parte di una ribellione che lavora attivamente contro la Casa Corrino e le Grandi Case perché la ricchezza derivante dal flusso di spezie va a beneficio solo della nobiltà dell’Imperium. Keiran crede nella sua causa, ma ora è combattuto a causa del suo affetto per la principessa Ynez. La sua lealtà alla ribellione potrebbe vacillare nel corso della stagione, il che potrebbe essere un problema per lui quando Valya Harkonnen scoprirà che è una spia.

Cosa significa la decisione dell’imperatore Javicco Corrino per Dune: Prophecy – Stagione 1

Una delle scene finali di Dune: Prophecy, episodio 2, vede Javicco Corrino affrontare il Duca Ferdinando Richese nella sala del trono. Piuttosto che subire insulti come tante altre volte, ordina a Desmond Hart di usare la sua abilità di tortura sul Duca, facendolo cadere a terra sofferente. All’inizio dell’episodio, Natalya cerca di convincere Javicco a usare Desmond Hart invece di imprigionarlo, e Javicco ascolta. Mostra ancora pietà per Richese, invece di farlo uccidere, ma fa abbastanza danni per dimostrare la sua forza.

È importante notare che ascoltare Desmond Hart significa che Javicco si schiera contro Valya Harkonnen e la Sorellanza. Ha ascoltato Desmond, che sostiene che la Sorellanza ha indebolito l’Imperatore orchestrando gli eventi dall’ombra. È da vedere se ci si può fidare di Desmond, poiché non è chiaro se sarà lui a causare o impedire la distruzione prevista da Raquella. Il resto di Dune: Prophecy mostrerà Javicco alle prese con questa scelta, in un modo o nell’altro.

La spezia di Dune: che cos’è e perché tutti la vogliono?

La spezia di Dune: che cos’è e perché tutti la vogliono?

Non sono molte le imprese cinematografiche che si sono rivelate erculee come l’adattamento dell’acclamato romanzo di Frank Herbert, Dune. Ci sono voluti solo trentasette anni, ma finalmente è stato rappresentato in un modo che racchiude l’essenza del libro. Diretto da Denis Villeneuve, il film del 2021 ha dato agli spettatori uno sguardo su una galassia complessa costruita su concetti e ideologie sconvolgenti, e ora Dune: Parte Due conclude la serie di film di Villeneuve (per ora). Il successo di critica non toglie che ci sia ancora molto da scoprire e da capire nel vasto universo di Herbert. Per coloro che hanno letto i libri, non c’è molto che possa sfuggire loro di mano, poiché un’ampia esposizione ha contestualizzato il tutto. Tuttavia, il film solleva alcune domande lungo il percorso, e una di queste è la più importante: Che cos’è la spezia?

Perché tutti vogliono questa spezia?

Una cosa è subito evidente: questa sostanza è molto importante e ancora più rara in tutta la galassia. Questo concetto è ribadito e confermato dalle parole del Barone Harkonnen (Stellan Skarsgård): “Chi controlla la Spezia, controlla l’universo”. Tutti i “cosa” e i “perché” che circondano la spezia sono numerosi, quindi iniziamo con l’affermare che la spezia è in qualche modo un nome di strada. La sostanza psichedelica in sé è più formalmente chiamata spice melange. Si trova esclusivamente sul pianeta desertico di Arrakis ed è preziosa per una miriade di motivi, uno dei quali è che è vitale per i viaggi nello spazio.

L’assenza di computer nell’universo immaginario di Herbert significa che hanno dovuto escogitare altri mezzi per spostarsi nella distesa dello spazio. Per questo motivo, si sono affidati alle proprietà di apertura mentale della spezia per dare ai loro navigatori una sorta di spinta per piegare lo spazio, il che ci porta al punto successivo. Quando viene inalata o ingerita, la sostanza spesso apre il terzo occhio, innescando imprese di livello geniale e abilità psichiche. Se si aggiunge il fatto che la spezia ha proprietà che prolungano la vita, ecco che si ottiene una sostanza che praticamente trasforma gli esseri umani in versioni superman di se stessi. Già solo per questo motivo, ispira fortemente alcuni a sballarsi con le proprie scorte.

La spezia è molto limitata in Dune

Per sottolineare quanto sia preziosa, vale la pena ricordare che la spezia si trova solo sul pianeta Arrakis. Non si tratta di una fuga idealistica. Il pianeta è considerato altamente pericoloso, soprattutto se si tiene conto del clima tutt’altro che favorevole e dei vermi sandwich di dimensioni gigantesche che sono fondamentali per la produzione della spezia. Oltre a essere disponibile solo su un pianeta trappola mortale, per gli stranieri l’estrazione e i rapporti con i Fremen– gli abitanti di Arrakis – costano una piccola fortuna e sono un processo tanto impegnativo quanto vitale. Mentre il resto della galassia considera il possesso della spezia un segno di grande ricchezza, i Fremen la considerano una sostanza sacra. La mescolano al cibo e alle bevande, creano tessuti e forgiano persino armi con essa. Non c’è quindi da stupirsi che probabilmente abbiano problemi con il modo in cui il resto della galassia la baratta. Il tasso di cambio è molto alto: la spezia può essere scambiata con ville e persino pianeti.

Dune: Prophecy, episodio 2 Recap: Valya Harkonnen incontra il suo partner

Gli eventi della prima stagione di Dune: Prophecy (la nostra recensione) si ripercuotono ancora nell’episodio di questa settimana, “Two Wolves”. La morte simultanea e identica della Reverenda Madre Kasha (Jihae) e di Pruwet Richese (Charlie Hodson-Prior), a mezza galassia di distanza l’una dall’altra, ha scosso i piani della Sorellanza e della Madre Superiora Valya Harkonnen (Emily Watson), mettendo a nudo fragilità che hanno fatto di tutto per nascondere. In Salusa Secundus, l’imperatore Javicco Corrino (Mark Strong) e l’imperatrice Natalya (Jodhi May) sembrano trovare la soluzione ai loro problemi quando il misterioso soldato Desmond Hart (Travis Fimmel) ammette casualmente di aver commesso questi omicidi – anche se nessuno sembra capire come o perché.

Un accolito deve fare una scelta impossibile in Dune: Prophecy, episodio 2

La morte inaspettata di Kasha fa parlare di sé nella Scuola Madre. Gli accoliti sono particolarmente scossi e la Reverenda Madre Tula Harkonnen (Olivia Williams) apprende dall’autopsia che a uccidere Kasha è stato uno squilibrio acuto del suo corpo, la cui origine è però ancora un mistero. Per cercare di correggere la rotta, Valya decide di andare a Salusa Secundus, lasciando a Tula il compito di dirigere la scuola e con una missione a malincuore: convincere la giovane Suor Lila (Chloe Lea), pronipote della Madre Superiora Raquella Berto-Anirul (Cathy Tyson), a sottoporsi all’Agonia, un rituale doloroso e forse mortale che attiva la sua memoria genetica e le permette di parlare con Raquella, per capire se questa è “la bruciante verità” di cui ha parlato prima di morire.

Lila è devota e obbediente, capisce perché la Sorellanza le ha tenuto nascosto il suo retaggio ma è ancora diffidente nei confronti del rituale. Si confronta con le sue compagne accolite, con Sorella Jen (Faoileann Cunningham) che sostiene che alla Sorellanza non importa nulla di lei e Sorella Emeline (Aoife Hinds), che proviene da una stirpe di martiri della Guerra delle Macchine, che sostiene che sacrificare la propria vita per uno scopo più grande è un onore. Tula, che ha un rapporto speciale con Lila, informa la donna più giovane che sua madre è morta durante il parto e che Lila potrebbe essere in grado di parlare anche con lei durante l’Agonia. Alla fine, però, spetta a Lila la scelta di accettare o rifiutare.

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Il rituale in sé è diverso dall’Agonia a cui si sottopone Paul Atreides (Timothée Chalamet) in Dune: Parte Due. La spezia non è ancora disponibile per la Sorellanza, quindi usano un altro componente: il veleno di Rossak. Tula lo versa sugli occhi di Lila e guida la ragazza attraverso i passaggi, dicendole di seguire la voce di Tula e di concentrarsi su chi deve vedere, altrimenti i morti non la lasceranno tornare. La scena sembra un film dell’orrore: tra buio e luci in un palazzo in rovina, Lila deve affrontare un’orda di antenati morti finché non trova Raquella. Tula cerca di parlare con Raquella, che le dice: “La chiave della resa dei conti è una persona nata due volte: una volta nel sangue, una volta nella spezia. Un revenant pieno di cicatrici. Un’arma nata dalla guerra su un sentiero troppo breve”.

Desiderosa di vedere sua madre, Lila non parte e viene posseduta dalla memoria genetica di un’altra persona, Madre Dorotea (Camilla Beeput), che la giovane Valya (Jessica Barden) ha ucciso decenni prima. Si scopre che Lila è anche la nipote di Dorotea. Furiosa, Dorotea riconosce in Tula la sorella di Valya. Dice a Lila che sua madre non c’è e che le sorelle Harkonnen le hanno mentito. Infine, Dorotea deride Tula, dicendo che le hanno rubato il futuro e che lei avrebbe rubato la loro speranza. Lila cade poi morta, tra l’orrore di Tula e degli accoliti che la stanno osservando.

L’imperatore Javicco si avvicina a Desmond Hart in Dune: Prophecy, episodio 2

La morte di Pruwet Richese sta facendo scalpore anche nella capitale dell’Imperium, Salusa Secundus. Il duca Ferdinando Richese (Brendan Cowell) è furioso per le affermazioni secondo cui a uccidere Pruwet potrebbe essere stato un robot giocattolo, sospettando che la morte del figlio sia opera della casa reale per destabilizzare il casato Richese e rivendicare la sua flotta. Nel frattempo, l’Imperatore Javicco parla con Desmond Hart, che confessa di aver ucciso Pruwet in apparente accordo con i desideri dell’Imperatore. Javicco nega di aver mai dato un ordine del genere, ma Hart risponde che ha fatto ciò che ha fatto per Javicco e che può farlo di nuovo. Conflitto, Javicco arresta Hart e lo fa gettare in una delle celle di sospensione del palazzo.

In seguito, parlando con l’imperatrice Natalya, Javicco le dice che Hart è sopravvissuto all’attacco di un sandworm su Arrakis – che lei chiama Shai-Hulud, rivelando di credere nella sacralità di questi esseri giganteschi. Natalya convince Javicco a non giustiziare Hart, che può ancora aiutarli. Purtroppo, il figlio bastardo di Javicco, Constantine (Josh Heuston), ha incautamente detto alla sua amante, la figlia del Duca Richese, Lady Shannon (Tessa Bonham Jones), che Pruwet è stato ucciso da Hart. L’accesa udienza tra Corrinos e Richese viene interrotta dall’arrivo a corte di Valya. La Madre Superiora non ha detto alla casa reale che stava arrivando, cercando di scoprire di proposito come stanno realmente le cose a palazzo. In poco tempo disarma sia il Duca Ferdinando che l’Imperatore Javicco e capisce che Javicco mente quando dice che non c’è nessuno in custodia sospettato dell’omicidio di Pruwet. Quando il Duca Richese se ne va, Valya dice a Javicco e Natalya che Kasha è morta esattamente come Pruwet, ma a mezza galassia di distanza, e chiede di interrogare Desmond Hart.

L’interrogatorio va malissimo. Hart confessa di aver ucciso sia Pruwet che Kasha, ma afferma anche che Shai-Hulud gli ha donato un occhio in grado di vedere ciò che la gente comune non può vedere, compresa una scia di sangue dietro ogni passo di Valya. Con Javicco e Natalya che osservano e partecipano apertamente all’interrogatorio, Valya fa notare che Hart crede in quello che dice, ma che sta comunque mentendo. Hart replica, sostenendo che le intenzioni della Sorellanza sono quelle di manipolare l’Imperium e che quello che ha fatto è stato semplicemente un atto di giustizia. Chiaramente influenzato dalle parole di Hart, Javicco dice di avere molto da considerare e pone fine all’interrogatorio, nonostante le proteste di Valya e ricordando all’Imperatore che Hart ha confessato un omicidio e un tradimento.

Sotto il naso dei nobili, il maestro di spada dell’Imperatore, Keiran Atreides (Chris Mason), ha costruito una pianta completa del palazzo reale. Si scopre che fa parte della ribellione che ha attaccato il reggimento di Desmond Hart su Arrakis e che ora sta organizzando una rivolta su Salusa Secundus. Il piano non è ancora chiaro, ma prevede l’infiltrazione nel palazzo. Keiran fornisce la planimetria a Horace (Sam Spruell), che guida la cellula, e alla spia Fremen Mikaela (Shalom Brune-Franklin), e viene a sapere che il momento di agire si avvicina rapidamente, con un ultimo tassello ancora da completare. Più tardi, scopriamo che Mikaela è anche un membro della Sorellanza quando si incontra segretamente con Valya, che è a conoscenza dell’attacco al reggimento di Hart su Arrakis. Tuttavia, con la Casa Corrino che sta sfuggendo alla presa della Sorellanza a favore di Hart, Valya ritiene che sia giunto il momento di sacrificare questa cellula per riconquistare la loro fiducia. Mikaela inizialmente resiste, ma poi dice a Valya di consegnare Keiran all’Imperatore. Valya, che nutre un perenne rancore nei confronti della Casa Atreides, è immediatamente interessata.

Il confronto con Desmond Hart costringe Valya a rivalutare la situazione in ‘Dune: Prophecy’, episodio 2

Nel cuore della notte, l’imperatrice Natalya libera Desmond Hart dalle celle di sospensione. Gli chiede se è un profeta e lui risponde che non lo sa. In passato ne avrebbe riso, ma ora ci sono cose bellissime e terribili che può fare dopo essere stato inghiottito da Shai-Hulud. Natalya dice poi che il Duca Richese ha deciso di richiamare la sua flotta e di impadronirsi di Arrakis, quindi lei e l’Imperatore hanno deciso di consegnarlo al Duca. Nell’udienza successiva, Hart brucia il Duca esattamente come ha fatto con Pruwet e Kasha, fermandosi solo al comando dell’Imperatore.

Quando Valya torna a Palazzo Reale dopo l’incontro con Suor Mikaela, è sorpresa di incontrare Desmond Hart nell’ufficio dell’Imperatore Javicco. Stava per raccontare all’Imperatore della ribellione, ma Hart la informa che i suoi servizi non sono più richiesti e che i suoi privilegi sono stati revocati. Egli afferma ancora una volta di volere il meglio per l’Imperium, il che significa eliminare la Sorellanza. Istintivamente, Valya usa la Voce per dire ad Hart di tagliarsi la gola, ma lui riesce sorprendentemente a resistere. Hart conclude l’incontro dicendo che ora capisce che la paura più grande di Valya non è che nessuno la senta, ma che la sentano e se ne freghino.

L’episodio precedente aveva già lasciato intendere che Desmond Hart è più di quanto lasci intendere, e ora “Two Wolves” lo rende l’aggiunta più interessante alla storia di Dune degli ultimi anni. Il personaggio è una creazione originale per Dune: Prophecy, e ciò che attira di lui, oltre alla recitazione squilibrata di Travis Fimmel, è che Hart è riuscito a far sentire fuori dal suo elemento un personaggio straordinario come Valya Harkonnen. Come dice all’Imperatrice Natalya, è in grado di fare cose grandi e terribili, e c’è un accenno al fatto che questo potere deriva dalla spezia a cui è stato probabilmente esposto quando è stato inghiottito da Shai-Hulud su Arrakis. Tuttavia, nemmeno Paul Atreides è mai stato in grado di fare le cose che fa Hart. Anche la frase di Madre Raquella mentre possiede il corpo di Lila sembra implicare che Hart sia la chiave della resa dei conti che si sta avvicinando, ma come, esattamente, resta da vedere.

Clayface: secondo alcune voci il film di Mike Flanagan sta andando avanti presso i DC Studios

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L’anno scorso, un’agenzia di stampa ha riferito che il regista di The Haunting of Hill House e Doctor Sleep, Mike Flanagan, aveva proposto ai responsabili dei DC Studios, James Gunn e Peter Safran, di realizzare un film su Clayface , e ora si dice che il progetto stia andando avanti.

Secondo Daniel Richtman, Flanagan ha completato la sceneggiatura e le riprese sono previste per la prossima primavera. Flanagan ha dichiarato in passato di voler partecipare a un progetto su Clayface, descrivendo il suo ipotetico film come un “horror/thriller/tragedia a sé stante”. I dettagli della trama sono ancora un mistero, ma a quanto si sa, l’idea di Flanagan reimmagina il personaggio come un bravo ragazzo.

Anche il Cavaliere Apocalittico di Next Point News (fonte rivelatasi attendibile) ha dato il suo contributo con quanto segue.

Non sappiamo se il film su Clayface farà parte del DCU o del Bat-Verse/Epic Crime Saga di Matt Reeves, ma abbiamo sentito che il cattivo potrebbe comparire anche in The Batman – Parte II.

Non abbiamo idea di come un personaggio come Clayface possa entrare a far parte dell’interpretazione relativamente terra-terra del mondo del Cavaliere Oscuro di Reeves, ma supponiamo che le sue abilità di mutaforma verrebbero abbandonate e Basil Karlo (se questa è la versione del personaggio che verrà scelta) verrebbe significativamente reimmaginato.

È interessante notare che Alan Tudyk ha recentemente rivelato che doppierà Clayface nella serie animata Creature Commandos di James Gunn.

Per quanto riguarda The Batman Part II, THR ha recentemente indicato che il film potrebbe subire un altro ritardo, ma per ora le riprese dovrebbero iniziare l’anno prossimo. Vale la pena notare che il co-sceneggiatore Mattson Tomlin ha recentemente dichiarato che le riprese inizieranno nel 2025 e i suoi commenti suggeriscono che il sequel varrà la pena di aspettare.

“Si girerà l’anno prossimo. Ci stiamo preparando, e dirò che l’asticella non potrebbe essere più alta ”, ha detto Tomlin a ScreenRant.

“È il sequel del primo ”, ha continuato. “Ma anche Matt [Reeves] è come nessun altro. Nei cinque anni in cui ho lavorato con lui così da vicino, ho cercato di assorbire da lui quanto più umanamente possibile, e sono così grato per il tempo che riesco a trascorrere con lui, perché è un vero artista che opera in un mondo in cui a volte l’arte non riesce a fiorire, e sta cercando di fare qualcosa che conta davvero. Quindi, poter partecipare a questo viaggio e far parte di questo processo è davvero incredibile e straordinario. Sono entusiasta del film”.

I dettagli della trama non sono ancora stati resi noti, ma si prevede che tutti i personaggi del primo film (che sono sopravvissuti) torneranno, insieme ad alcuni personaggi di The Penguin. Si dice anche che potrebbero essere introdotti sia il Dr. Tommy Elliot/Hush che Dick Grayson/Robin.

Nosferatu: l’agghiacciante prima clip del remake di Robert Eggers

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Negli USA i biglietti per l’attesissimo remake horror di Robert Eggers, Nosferatu, saranno messi in vendita domani (e forse avremo anche un trailer finale), e Focus Features ha ora rilasciato una prima inquietante clip del film.

Sebbene duri poco meno di 30 secondi, questo sneak peek ci dà un’idea dello strisciante senso di terrore che gli spettatori possono aspettarsi di provare quando si siederanno a guardare il film questo Natale.

La clip mostra una disperata Ellen Sutter (Lily-Rose Depp) che implora il suo Angelo Custode di venire a proteggerla dalle forze del male che sono entrate nella sua vita. Purtroppo, le preghiere di Ellen vengono esaudite da una mano scheletrica che la afferra per la gola. Guardate la clip al link sottostante, insieme a un nuovo poster IMAX.

Tutto quello che sappiamo su Nosferatu

Nosferatu è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo memorabile un ex marinaio irascibile in The Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del regista, The Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il fratello di Skarsgård, Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una massa grassa impressionante e addominali formidabilmente cesellati.

Nosferatu è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar, nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche rifatto nel 1979 da Werner Herzog come Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore Klaus Kinski. Nosferatu arriverà al cinema a partire dal 1 gennaio.

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Agatha All Along: concept art rivela un design alternativo per il ruolo di Aubrey Plaza in “Rio Vidal”

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L’artista Daniel Selon ha condiviso su Instagram alcuni dei suoi concept art per la Rio Vidal di Aubrey Plaza con l’abito indossato durante la lotta con Agatha Harkness (Kathryn Hahn) verso la fine della prima serie di Agatha All Along dei Marvel Studios.

Questo design non è lontano un milione di miglia dal costume che è arrivato sullo schermo, ma ci sono alcune sottili differenze, con il cappuccio tirato indietro per mostrare più capelli di Rio e la fascia leggermente più alta sul petto. L’aspetto finale rivela anche una maggiore quantità di costole del personaggio.

“Questo look doveva mantenere misteriosa l’identità di Rio e mostrarla come una forza formidabile (e anche sexy e potente) ”, scrive Selon. “Dovevamo credere che ciò che indossa potesse esistere nel mondo reale contemporaneo, ma anche accennare a un potere ultraterreno. Mi sono rivolta alla mia collaboratrice @imogeneann_art per realizzare questo progetto. Sapevamo che doveva avere un cappuccio di qualche tipo, rivelare un po’ le costole e includere il simbolo dell’infinito, come fanno tutti i suoi costumi. Doveva anche essere adatto agli stunt per il lavoro con i cavi che sarebbe stato necessario nelle coreografie di combattimento. Adoro il modo in cui questo costume si è rivelato e come ha aggiunto intensità alla nostra Madame parzialmente occultata in questa scena super carica. Penso che la sua entrata al rallentatore con questo costume sia davvero emozionante”.

“Questo costume è un esempio di come io dipinga qualcosa che vorrei indossare… se fossi una strega assassina ”, aggiunge Imogene Chayes. Ci sono sottili cenni alla sua successiva rivelazione come Strega Verde e, infine, alla Morte”. Daniel aveva parlato in precedenza di mettere in evidenza le sue costole come un dettaglio costante di tutti i suoi look, cosa che abbiamo fatto qui con i ritagli laterali”.

Guardate l’artwork qui sotto, insieme a quello che sembra essere il design finale di “Ghost Agatha”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Daniel Selon (@danielselon)

La nostra intervista alla showrunner di Agatha All Along

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Biancaneve: il trailer è trapelato online in HD e il film sembra decisamente migliore del previsto

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Biancaneve è diventato il remake live-action più controverso della Disney. In parte ciò è dovuto ai commenti della protagonista Rachel Zegler e in parte a quelle che alcuni ritengono essere modifiche “sregolate” della storia.

Si dice che i piani originali prevedessero l’abbandono dei Sette Nani al posto di un gruppo eterogeneo di Banditi. Sebbene quest’ultimo gruppo sia ancora previsto per Biancaneve, durante le riprese sono state apportate ampie modifiche per rendere questa versione più in linea con il classico animato del 1937.

Se questo nuovo trailer è indicativo, Biancaneve ha ora maggiori possibilità di mantenere i fan dalla sua parte, poiché sembra più simile a ciò che ci aspettiamo da queste rivisitazioni in live-action (anche se con qualche tocco di modernità).

Sebbene questo sneak peek sia in full HD, non è ancora stato rilasciato “ufficialmente” dalla Disney. Al contrario, Disney Ucraina ha apparentemente preso la palla al balzo e ha pubblicato l’anteprima in un luogo accessibile ai fan impazienti. Perché lo studio non abbia ancora rilasciato la versione ufficiale è difficile da dire, soprattutto se per giorni sono circolate sui social media fughe di notizie di varia qualità.

In ogni caso, la Zegler è perfetta nei panni dell’iconica principessa Disney; per quanto riguarda l’interpretazione della Regina Cattiva da parte di Gal Gadot, star di Wonder Woman, c’è chi sui social media ha già criticato quella che ritiene una performance legnosa da parte dell’attore.

Forse non resterà online a lungo, ma potete vedere il trailer di Biancaneve – senza watermark – nel player qui sotto.

https://youtu.be/TuwFk3HTUoo

Tutto quello che sappiamo su Biancaneve

Biancaneve è diretto da Marc Webb, regista di The Amazing Spider-Man, da una sceneggiatura della regista di Barbie, Greta Gerwig e della drammaturga Erin Cressida Wilson. Il film dovrebbe ampliare la storia del classico d’animazione del 1937. Il film conterrà nuove canzoni di Benj Pasek e Justin Paul (La La Land e The Greatest Showman) e vedrà anche la star di Wonder Woman, Gal Gadot nel ruolo della Regina Cattiva. Gli attori per la maggior parte dei sette “nani” non sono stati annunciati, ma sappiamo che Martin Klebba, che ha partecipato a tutti i film dei Pirati dei Caraibi, interpreterà Brontolo.

È stato inoltre confermato che il film includerà una versione più giovane di Biancaneve, il che suggerisce che avremo una sorta di scene di flashback che approfondiranno le origini del personaggio principale.

L’uscita di Biancaneve nelle sale è prevista per il 21 marzo 2025.

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The Fantastic Four: First Steps, le nuove foto dal set mostrano meglio Reed Richards

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Mentre continuano le riprese di The Fantastic Four: First Steps in Spagna (le riprese dovrebbero terminare nel fine settimana o all’inizio della prossima settimana), sono state pubblicate altre foto dal set, che ci permettono di vedere meglio  Pedro Pascal nei panni di Reed Richards, alias Mister Fantastic.

Sebbene l’attore de Il Gladiatore II e The Last of Us indossi ancora una felpa nera con cappuccio per nascondere la parte superiore del costume, sono visibili i pantaloni blu e gli stivali bianchi, oltre alle caratteristiche striature grigie ai lati della testa che sono diventate un punto fermo del personaggio nei fumetti.

Guardate le foto al link qui sotto.

Il primo trailer de The Fantastic Four: First Steps non è ancora stato rilasciato ufficialmente, ma in rete circolano alcune versioni trapelate da vari eventi come il SDCC e il D23.

Tutto quello che c’è da sapere su The Fantastic Four: First Steps

Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four: First Steps, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter HauserJohn MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film.

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L’Amica Geniale – Storia della Bambina Perduta episodi 5 e 6: recensione

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Gli episodi 5 e 6 della quarta stagione de L’Amica Geniale adattamento della tetralogia di Elena Ferrante – si immergono nel cuore del tumultuoso intreccio tra maternità, amicizia e amore, facendo emergere nuove dinamiche emotive e conflitti irrisolti. La complessità delle relazioni tra i personaggi raggiunge vette drammatiche, con una narrazione che intreccia sapientemente momenti di tensione, fragilità e consapevolezza, concentrandosi maggiormente sui fatti che vediamo accadere più che sulla loro elaborazione.

La Frattura

Il quinto episodio, intitolato La Frattura, si concentra proprio sulla separazione, la spaccatura che si viene a creare, sempre più profonda, tra i personaggi principali, riflessa sia nei legami personali sia nel tessuto sociale che li circonda. La storia si apre con Lenuccia, che riscopre sia la maternità con l’ultima arrivata, Immacolata, avuta da Nino, che il rione, con tutti i suoi personaggi/manifesto: la donna incontra di nuovo Michele Solara, nell’ufficio di Lila, e lo trova notevolmente cambiato: è la pallida ombra di sé stesso mentre si confronta con Lila, determinata e sovrana della situazione, decisa nel suo disprezzo verso un uomo che un tempo rappresentava il potere e il controllo, ma che ora è fragile e sconfitto. Il terremoto che ha devastato Napoli fa da sfondo a un’umanità altrettanto spezzata, traumatizzata ma anche affaticata dalla vita stessa.

Parallelamente, il rapporto tra Elena e Nino si sgretola progressivamente. Nino, sempre più ingombrante nella vita di Elena, si dimostra un uomo egocentrico e inaffidabile, incapace di essere presente nei momenti cruciali. Quando Elena si reca in ospedale per partorire da sola, la sua solitudine è straziante: un momento che dovrebbe essere di gioia si trasforma in una riflessione amara sulla fragilità delle sue scelte sentimentali. Il giorno seguente, Nino si presenta in ospedale e proclama un’affermazione che sembra riecheggiare più un bisogno egoistico che un’autentica dichiarazione d’amore: “Io non ce la faccio a stare senza di te”. La domanda si insinua: Nino è davvero l’uomo che Elena merita, o è solo una proiezione del desiderio di appagare una idealizzazione che nasce dalla prima giovinezza?

Alba Rohrwacher è Elena in L’Amica Geniale – Storia della Bambina Perduta

Dopo la nascita della piccola Immacolata, che Elena sceglie di chiamare così come segno riconciliatorio verso la madre malata, l’anziana donna e Lila vanno a far visita alla neo-mamma a Via Petrarca, nella casa con le finestre sul mare. Ma, quando la signora si sente male e viene trasportata in ospedale, Lenù dimostra tutta la sua insicurezza nei confronti del compagno: mentre la madre è in pericolo di vita e lei è costretta a rimanere a casa con la neonata, Lila e Nino corrono in ospedale con la signora, ma per Lenù il pensiero fisso è la loro vicinanza, il loro tornare in contatto, la paura che tra loro possa nascere di nuovo qualcosa. Questo atteggiamento ostile e sospettoso non viene replicato da Lila, che di contro esternando il suo disprezzo per Nino, resta accanto alla madre di Elena come fosse la sua.

L’episodio de L’Amica Geniale si chiude lasciando una sensazione di disagio. Elena, sempre più esasperata, appare fastidiosa, quasi distante dalla profondità emotiva che la caratterizzava. Un effetto forse voluto, che sottolinea il suo stato di crisi e un momento in cui si avvicinano decisioni importanti da prendere.

L’imbroglio

Il sesto episodio, L’imbroglio, esplora ulteriormente la relazione tra Lila e Elena, mettendo in luce due concezioni opposte di maternità e di identità personale. Il parto di Lila, violento, arrabbiato, quasi contro natura evidenzia quanto le due donne abbiano un temperamento differente, anche rispetto a questi lati dell’essere donna: Lenù è sempre accogliente, mentre Lila è sfidante, costantemente in lotta. La nascita della bambina di Lila avviene in un clima di tensione e fatica, specchio delle sue resistenze emotive e fisiche. L’esperienza di Elena, che aveva partorito in solitudine, è di tutt’altra natura. Due racconti diversi di maternità, segnati dalle rispettive fragilità e dai legami che le due donne intrecciano con chi le circonda.

La puntata si concentra su altri tre avvenimenti molto importanti che vedono come filo conduttore Elena: il primo è la confessione di Alfonso. L’uomo che sta cercando di fare i conti con la sua identità di genere si confessa a Lenù raccontandole in che modo l’aiuto di Lila è stato determinante per accettarsi, l’amica lo ha incoraggiato a esplorare e deformare la propria immagine.

Intanto la madre di Elena peggiora e, nel suo ultimo atto di lucidità, chiede ai figli di fare la cosa giusta: Peppe e Gianni devono lavorare per Lila e abbandonare le attività criminali con i Solara, mentre Marcello deve sposare Elisa. Per quello che riguarda Elena, lei ha sempre fatto le cose a suo modo, lo farà anche adesso: sul letto di morte, Lenù riceve il riconoscimento di indipendenza che ha sempre cercato da sua madre.

Ma la morte di sua madre porta la donna in un nuovo territorio, in cui si sente ancora una volta intrappolata tra il peso delle responsabilità familiari e l’incompiutezza della sua vita. Una situazione di impasse che verrà sbloccata solo grazie all’intervento di Nino che, involontariamente, si rivela alla fine per quello che è anche agli occhi di Elena, che era l’unica a non vedere la sua infima caratura umana. La scoperta di un suo tradimento – l’ennesimo, scopriremo – consente a Elena di trovare la forza e la lucidità di allontanarlo e solo dopo scopre da Lila che l’uomo non aveva mai smesso di cercare la sua vecchia amante. La scelta degli showrunner di raccontare in questi termini l’allontanamento di Elena e Nino si allontana dal racconto originale eppure conferisce alla storia una forza in più, una chiarezza e una inequivocabili che i libri di Elena Ferrante non sempre tengono in considerazione.

L’Amica Geniale: un dittico di eventi e temi

Questo nuovo dittico di L’Amica Geniale – Storia della Bambina Perduta si addentra nei momenti più dolorosi e complessi della serie: il senso di smarrimento, il peso delle scelte sbagliate, la maternità come croce e delizia, la perdita e il lutto. E sembra che il costante balletto che l’adattamento fa tra ciò che accade nel romanzo e ciò che invece viene reinventato e modificato per la serie riesca ad acquisire autorità e credibilità man mano che gli eventi ci appaiono chiari e privi delle ombre e dei non detti che Ferrante adora disseminare.

La frattura e l’imbroglio non sono solo eventi specifici, ma temi ricorrenti che definiscono la traiettoria di questa stagione, conducendo gli spettatori verso un finale che si preannuncia doloroso e catartico. Il legame tra Lila ed Lenù, fatto di gelosie, rancori, ma anche di un amore profondo e indistruttibile, rimane il vero cuore pulsante della storia, un’amicizia che resiste nonostante tutto e che è destinata ancora una volta a evolversi.

The Strangers: Capitolo 1, trailer del film al cinema dal 28 novembre

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Vertice 360 distribuirà in Italia The Strangers: Capitolo 1, la prima parte della trilogia horror pronta a sconvolgere gli spettatori dal 28 Novembre e interpretata da Madelaine Petsch, l’attrice statunitense reduce dal successo del teen drama Riverdale, e da Froy Gutierrez (Cruel Summer, Teen Wolf).

Intenso, terrificante da mozzare il fiato, The Strangers: Capitolo 1 è diretto da Renny Harlin (Nightmare 4 – Il non risveglio, 58 minuti per morire – Die Harder, Cliffhanger, L’esorcista – La genesi, The Covenant, Il passo del diavolo) che torna al genere horror con questa saga ispirata al film omonimo del 2008 di Bryan Bertino.

In questo primo capitolo una giovane coppia, dopo un inaspettato guasto all’auto, è costretta a trascorrere la notte in un cottage isolato situato in una città inquietante. La loro permanenza viene sconvolta dall’arrivo di tre sconosciuti che li terrorizzano agendo senza pietà.

  • Cast Madelaine Petsch, Froy Gutierrez
  • Regia di Renny Harlin
  • Prodotto da Courtney Solomon, Mark Canton, Christopher Milburn,
  • Gary Raskin, Alastair Burlingham, Charlie Dombek
  • Sceneggiatura di Alan R. Cohen & Alan Freedland
    Basato su The Strangers scritto da Bryan Bertino

Alex Cross, la spiegazione del finale: come l’esplosivo epilogo prepara la seconda stagione?

Giovedì sono stati trasmessi tutti gli otto episodi di Alex Cross di Prime Video, con un finale esplosivo che ha chiuso i due casi paralleli della serie. Mentre Alex Cross (Aldis Hodge) è ancora in lutto per la perdita della moglie Maria, viene coinvolto nel caso per impedire al serial killer Fanboy di fare la sua prossima vittima. Inoltre, deve fare i conti con il potenziale pericolo che la sua famiglia sta affrontando a causa di uno stalker implacabile che si introduce in casa loro e li terrorizza. Tutte queste storie giungono al culmine nell’episodio 8 (la nostra recensione), dopo che Alex e i suoi colleghi poliziotti hanno messo dietro le sbarre l’assassino di Fanboy, mentre Alex Cross scopre la scioccante verità sull’assassino di Maria e su chi sta perseguitando la sua famiglia.

Chi è il Fanboy e perché ha ucciso le sue vittime?

Aldis Hodge e Ryan Eggold in Cross (2024)
Foto di Keri Anderson/Keri Anderson/Prime Video – © Amazon MGM Studios

All’inizio della stagione, Alex inizia a sospettare che il ricco uomo d’affari Ed Ramsey (Ryan Eggold) sia il serial killer responsabile dei rapimenti e degli omicidi che avvengono a Washington. Dopo la scoperta di un album di omicidi che ritraeva serial killer prolifici della storia affiancati da vittime a loro somiglianti, Alex e i suoi colleghi poliziotti gli affibbiano il nome di Fanboy a causa della sua ossessione per questi serial killer, desiderosi di avere la loro fama e notorietà. Fanboy considera il suo lavoro come arte e ha chiaramente un po’ il complesso di Dio quando si tratta delle sue vittime. Fortunatamente, il suo ultimo omicidio viene sventato da Cross e Ramsey viene arrestato.

In una classica prova di forza di Alex Cross, il detective scava nel passato di Ramsey e scopre che la sua motivazione principale deriva dalla disperata ricerca di attenzioni da parte della madre dopo la morte della sorella. La sua fame di attenzioni si è trasformata in un’ossessione violenta che lo ha spinto a rapire 12 persone, a trasformarle per farle assomigliare a famosi serial killer e a fotografarle come capolavoro artistico. Riesce però a ucciderne solo 11, dopo che Shannon (Eloise Mumford) viene salvata.

Anche se il suo piano non va come sperava, Ramsey è comunque contento che il mondo lo conosca e che riceva la fama che ha sempre desiderato. Tuttavia, Cross e i suoi colleghi hanno in mente un altro piano. Cross gli dice che intendono cancellare la sua eredità bruciando il suo prezioso album e accusandolo solo dell’omicidio di Emir e del rapimento di Shannon. Ramsey osserva inorridito mentre Sampson (Isaiah Mustafa) brucia il libro attraverso una trasmissione video in diretta, un momento particolarmente soddisfacente, dato che il Ramsey di Eggold è un cattivo molto odioso.

Perché Maria è stata uccisa e chi è il responsabile?

Dopo aver trovato un vestito familiare appeso a un albero vicino alla tomba di Maria, Alex si rituffa in un vecchio caso che coinvolge una giovane donna di nome Deirdre Nolan (Jessica Clement). Riconosce il vestito da quello che indossava durante un processo per omicidio in cui era accusata di aver ucciso un uomo innocente con una mazza da baseball. Alex ha testimoniato in qualità di esperto e ha dichiarato di ritenerla inadatta a rientrare nella società, anche se non aveva precedenti penali. Cross riteneva che il trauma subito da bambina rendesse plausibile un simile scatto e il giudice prese sul serio il suo avvertimento. Dierdre fu condannata all’ergastolo, ma poco dopo si suicidò dietro le sbarre.

Cross ora capisce che la persona che perseguita la sua famiglia è in qualche modo collegata a Deirdre. Quando indaga più a fondo, Alex scopre che un uomo di nome Peter (Ryan Allen) ha fatto visita a Deirdre in prigione. Scopre poi che sia Peter che Dierdre avevano una “madre di strada” che li aveva presi sotto la sua ala. Con sgomento, Cross scopre che è stata la signorina Nancy (Karen Robinson), la fidata insegnante di pianoforte di suo figlio, a portare i suoi figli in una baita isolata per sicurezza. Si scopre che Nancy e Peter sono i mandanti dell’omicidio di Maria e hanno preso di mira Alex e la sua famiglia perché lo ritengono responsabile della morte di Deirdre.

Quando Alex raggiunge la baita, espone Miss Nancy a Peter prima che possa accadere qualcosa ai suoi figli. Rivela di sapere che Peter è il vero responsabile dell’omicidio per cui Dierdre è stata messa in prigione, e che è stata un’idea di Miss Nancy quella di farle prendere la colpa, considerando che la legge sarebbe stata più clemente con lei, essendo una donna bianca con la fedina penale pulita. Peter è inorridito da questa notizia e si rifiuta di fare del male ai figli di Alex. Sopraffatta dal senso di colpa e dal dolore, Miss Nancy si dà fuoco, ponendo fine a qualsiasi pericolo immediato per Cross e la sua famiglia. In definitiva, questa chiusura aiuta Cross a cercare una terapia e ad aprirsi finalmente con la moglie.

Come la scena post-credits prepara le cose per la seconda stagione di Alex Cross

Aldis Hodge e Isaiah Mustafa in Cross (2024)
Foto di Keri Anderson/Keri Anderson/Prime Video – © Amazon MGM Studios

In una scena post-credits dopo il finale, Kayla Craig (Alona Tal), confidente di Cross e agente dell’FBI, incontra Bobby Trey (Johnny Ray Gill), l’ex poliziotto che aiutava Ramsey nei suoi omicidi. Kayla gli offre l’immunità se si costituirà e fornirà maggiori informazioni sulle vittime di Ramsey. Poi, gli offre del denaro se è disposto a parlare del “marcio” che Ramsey aveva su molte persone potenti e ricche di Washington.

Anche se non si sa quali siano le vere intenzioni di Kayla, questo crea un potenziale nuovo caso per Cross nella seconda stagione di Alex Cross. Il fatto che la serie si svolga a Washington DC, che è piena di persone potenti, ma ha anche un sottobosco di corruzione, aiuta. Questa scena dimostra anche che gli sceneggiatori vogliono mantenere Trey, e per una buona ragione, poiché aggiunge un intero livello di caos e costituisce un cattivo molto intrigante.

Con i casi risolti e alcune potenziali storyline in arrivo, la seconda stagione di Cross è destinata a portare lo stesso livello di azione, mistero e intrigo. Sebbene non sia stata annunciata una data ufficiale per la première della prossima stagione, la produzione si è già conclusa la scorsa estate. Si spera che il pubblico non debba aspettare troppo a lungo per la prossima puntata di Aldis Hodge che spacca i culi e va a fondo nei panni di Alex Cross.

La prima stagione di Alex Cross è disponibile in streaming su Prime Video.

Dorothy sarà in Wicked – parte 2?

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Dorothy sarà in Wicked – parte 2?

Wicked amplia la storia del Mago di Oz e, dopo aver visto Dorothy brevemente nel film, ecco cosa si sa sulla presenza della nativa del Kansas in Wicked: Parte Due. L’adattamento cinematografico in due parti del musical di successo di Broadway si concentra su Elphaba (Cythnia Erivo) e Glinda (Ariana Grande) invece che sulla protagonista originale del Mago di Oz, Dorothy Gale. Mettendo al centro la Strega Malvagia dell’Ovest e Glinda la Strega Buona, la giovane ragazza precedentemente interpretata da Judy Garland nel film del 1939 viene vista solo brevemente prima di Wicked 2.

La storia di Wicked 2 manterrà al centro la relazione tra Elphaba e Glinda, ma nel sequel ci saranno più crossover con Il mago di Oz. Mentre Wicked (la recensione) è diviso in due film, con la prima parte che precede l’arrivo di Dorothy a Oz, lei è molto presente mentre il conflitto a cui sono legate Elphaba e Glinda continua a crescere. Questo include il suo ruolo nel destino finale di Elphaba e nella conclusione di Wicked 2. Guardando al Mago di Oz e alla versione di Broadway di Wicked, sembrerebbe che Dorothy sarà presente in Wicked 2, ed ecco cosa è stato confermato.

Dorothy non è confermata in Wicked 2

Judy Garland in Il mago di Oz (1939)
© 1939 Warner Home Video. All rights reserved.

Wicked prevede una potenziale apparizione di Dorothy nel sequel

Ufficialmente non è stata confermata la presenza di Dorothy in Wicked 2. Non è stato annunciato un suo ruolo nel film sequel, ma questo non esclude del tutto la possibilità di una sua apparizione. Sulla base del musical, Dorothy non avrebbe dovuto essere presente in Wicked, ma ha un breve cameo nella sequenza di apertura che porta a “No One Mourns The Wicked”. Poiché quel momento si svolge durante quello che dovrebbe essere il finale di Wicked 2, è possibile che Dorothy appaia nel sequel.

Allo stato attuale, la maggior parte dei membri del cast di Wicked è confermata per il sequel. Elphaba e Glinda rimarranno i personaggi principali, mentre Fiyero (Jonathan Bailey), il Mago (Jeff Goldblum) e Madame Morrible (Michelle Yeoh) ricopriranno ruoli importanti. Anche Boq (Ethan Slater), Nessarose (Marissa Bode) e il Dottor Dillamond (Peter Dinklage) dovrebbero avere un ruolo importante nel sequel. Se Dorothy sarà presente in Wicked 2, si inserirà nelle trame principali esistenti.

Chi interpreta Dorothy in Wicked?

Wicked - Parte 2

Un’attrice non è ancora stata confermata ufficialmente

In vista della possibile apparizione di Dorothy in Wicked 2, non è ancora stata confermata un’attrice che la interpreti in una delle due parti dell’adattamento musicale. Nessuna attrice è accreditata come interprete di Dorothy nei titoli di coda di Wicked, nonostante sia stata vista per un solo momento e altre immagini di lei siano state incluse nel marketing del film. Questo potrebbe significare che la singola inquadratura di Dorothy che cammina sulla strada di mattoni gialli con il Leone Codardo, lo Spaventapasseri, Toto e l’Uomo di Latta è stata realizzata in CGI. Il film potrebbe anche aver utilizzato uno sconosciuto o una comparsa per interpretare Dorothy per alcune riprese.

Il fatto che Wicked non abbia scelto pubblicamente un’attrice per interpretare Dorothy è in linea con il musical. Dorothy non è una parte importante della storia della produzione teatrale, in quanto appare solo come una sagoma quando la Strega Malvagia dell’Ovest viene colpita dall’acqua. Forse inWicked non c’era bisogno di un’attrice per interpretare Dorothy, ma qualcuno potrebbe essere stato scritturato per il ruolo una volta che la produzione si è spostata sulla realizzazione di Wicked 2. Se questo è il caso, il sequel di Wicked può confermare quale attrice interpreta Dorothy e se faceva parte del primo film.

Come Dorothy può apparire in Wicked 2 sulla base del musical

Wicked: Parte Uno

Dorothy dovrebbe avere un piccolo ruolo in Wicked 2

Il ruolo di Dorothy nel musical Wicked è direttamente legato al finale del Mago di Oz e alla paletta d’acqua con cui colpisce la Strega Cattiva dell’Ovest. Considerando quanto il primo film sia rimasto fedele alla produzione di Broadway e al romanzo originale, anche il sequel dovrebbe allinearsi strettamente al materiale di partenza. Questo dovrebbe significare un ruolo minore per Dorothy in Wicked 2, quando il film giungerà alla conclusione della storia di Elphaba e Glinda. Questo sarebbe in linea con il musical, anche se l’adattamento cinematografico potrebbe elevare leggermente il suo ruolo e mostrarla al di là di una silhouette.

È possibile che la Universal abbia già mostrato alcuni pezzi del ruolo di Dorothy in Wicked 2. Nei trailer di Wicked c’erano alcune inquadrature di Dorothy e dei suoi amici che incontravano il Mago, che non sono state incluse nel montaggio finale del film. Queste scene potrebbero provenire da Wicked 2 e indicare come la contadina del Kansas entrerà nel sequel. Se così fosse, allora Wicked: Part Due potrebbe includere un ruolo significativamente più importante per Dorothy rispetto al primo film. Il pubblico non deve comunque aspettarsi che Dorothy sia un personaggio principale.

Wicked, la spiegazione del finale: easter eggs, cammei, differenze con il musical di Broadway e altro ancora

Wicked Parte Uno (la nostra recensione) esce ora nelle sale, portando l’amato musical di Broadway sul grande schermo. Cynthia Erivo e Ariana Grande vestono i panni delle improbabili amiche Elphaba e Glinda, affiancate da Jeff Goldblum, Michelle Yeoh e Jonathan Bailey. Il prequel del Mago di Oz (che racconta metà della storia del musical e del romanzo di Gregory Maguire), segue le due streghe mentre si incontrano alla Shiz University e mettono involontariamente in moto gli eventi che culminano con un secchio d’acqua nel film del 1939…

Se avete già visto il musical al cinema e avete domande su come si concluderanno le vicende di Elphaba, Glinda e compagni, abbiamo qui tutto quello che dovete sapere, dagli easter eggs a quando la seconda parte di Wicked arriverà sui nostri schermi. Attenzione, però: ci sono importanti spoiler su Wicked!

Il finale della prima parte di Wicked spiegato

Wicked
Wicked il film – Cortesia di Universal Pictures

Il viaggio di Elphaba e Glinda a Oz prende una svolta quando si trovano faccia a faccia con il Mago. Elphaba gli racconta il suo desiderio di liberare gli animali di Oz e lui le risponde che lo farà se lei riuscirà a dimostrare quanto vale. Il Mago dice a Elphaba che una delle sue guardie scimmiesche osserva sempre gli uccelli dalle finestre del palazzo e, insieme a Madame Morrible, le fa dare un’occhiata alla Grimmeria, un libro di incantesimi che solo chi ha grandi doti magiche può leggere. Morrible la rassicura che non c’è problema se riesce a leggere solo poche parole, ma Elphaba legge facilmente un intero incantesimo. Di conseguenza, alla scimmia (e al resto delle guardie) spuntano ali piumate in una lenta e dolorosa trasformazione. Indignata per ciò che le è stato fatto fare, Elphaba si rende conto che il Mago non ha poteri propri e mantiene il controllo di Oz attraverso la creazione di un nemico comune per unire il popolo: gli animali. Elphaba si rifiuta di collaborare con lui e fugge dalle sue stanze con la Grimmeria al seguito, mentre Morrible chiama le guardie a prenderla.

Glinda segue Elphaba attraverso il palazzo e finiscono in una torre. Trovano una mongolfiera e cercano di dirottarla, ma le guardie sventano il loro piano. I due salgono più in alto nella torre, in una mansarda, e sbarrano la porta con una scopa. Nel frattempo, Morrible diffonde in tutta Oz l’annuncio che Elphaba è una strega malvagia e non ci si deve fidare di lei, e Glinda cerca di convincerla a tornare indietro e a scusarsi con il Mago e Morrible. Elphaba rifiuta e le dice che deve fare ciò che è giusto. Cerca di usare su di sé l’incantesimo Grimmerie che ha dato le ali alle scimmie volanti, senza successo, ma mentre le guardie del Mago irrompono nella torre, un manico di scopa inizia a levitare. Mentre canta “Sfidando la gravità”, Elphaba saluta Glinda e monta sulla scopa per fuggire. Le guardie raggiungono Glinda e cercano di trattenerla, ma Morrible le fa rilasciare. Mentre Elphaba attraversa la finestra, inizia a precipitare verso il suolo, ma poi vede se stessa come una bambina e la raggiunge. Quando i due si uniscono per mano, Elphaba inizia a librarsi in volo e si dirige verso l’ignoto.

Che fine ha fatto il dottor Dillamond?

Gli animali a Oz sono oppressi e discriminati e il dottor Dillamond, la capra, è l’unico professore animale rimasto alla Shiz University. Durante una delle sue lezioni, scopre che qualcuno ha vandalizzato lo schermo del suo proiettore con la scritta “Gli animali vanno visti e non ascoltati”. Dopo essersi imbattuta in un incontro tra lui e altri animali, Elphaba scopre che c’è una cospirazione per impedire agli animali di parlare e che molti stanno fuggendo da Oz prima che le cose peggiorino ulteriormente. Durante la lezione successiva, Dillamond viene allontanato dall’università e sostituito con un nuovo professore umano, poiché agli animali è stato vietato di insegnare. Il nuovo professore ha un cucciolo di leone in gabbia e dice alla classe che queste gabbie sono nuovi marchingegni progettati per tenere gli animali sotto controllo.

Qual è il piano del Mago e di Madame Morrible?

Per mantenere il potere a Oz, il Mago e Morrible hanno istigato una campagna di odio contro gli animali. “Il modo per riunire la gente è darle un nemico davvero buono”, dice a Elphaba, e animali come il dottor Dillamond servono proprio a questo. Tuttavia, quando Elphaba sfida il Mago e si mette a fare ciò che è giusto, l’attenzione si sposta su di lei e i due si propongono di fare di lei il nemico comune di Oz: la Strega Malvagia dell’Ovest.

I camei di Wicked  – Parte 1 spiegati

  • Idina Menzel e Kristin Chenoweth: Quando Elphaba e Glinda arrivano nella Città di Smeraldo, assistono a uno spettacolo di strada che recita l’origine del libro di incantesimi Grimmerie. I Saggi sono interpretati nientemeno che da Idina Menzel e Kristin Chenoweth, gli attori che hanno interpretato i ruoli di Elphaba e Glinda nella versione musical di Broadway di Wicked.
  • Stephen Schwartz: Quando Elphaba e Glinda arrivano al palazzo del Mago nella Città di Smeraldo, una guardia annuncia che “il Mago vi riceverà ora”. La guardia è interpretata dal compositore di Broadway e del cinema Stephen Schwartz, che ha scritto le musiche e i testi della versione teatrale di Wicked.
Wicked
L to R: Cynthia Erivo is Elphaba and Ariana Grande is Glinda in WICKED, directed by Jon M. Chu
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Gli easter eggs di Wicked Parte 1 spiegate

  • Le scarpette d’argento di Nessarose: Il primo giorno della sorella di Elphaba, Nessarose, all’Università di Shiz, il padre le regala le pantofole d’argento della madre. Le scarpe ornate hanno tacchi a forma di tornado e motivi arcobaleno, riferimenti al tornado che porta Dorothy dal Kansas a Oz nel Mago di Oz e alla canzone “Over the Rainbow”.
  • Pantofole di rubino: Mentre canta “Popular”, Glinda dà a Elphaba un paio di scarpette di rubino per aiutarla a rinnovarsi. Naturalmente, le scarpette di rubino che Dorothy indossa nel Mago di Oz sono una delle immagini più iconiche del film del 1939.
  • Il vero nome del Mago: mentre Elphaba e Glinda cercano di sfuggire alle guardie del Mago nella torre del palazzo, gli spettatori più attenti potrebbero aver intravisto un poster sul muro con il nome di “Oscar Diggs”. Questo è il vero nome del Mago.
  • La signora Gulch: Gli spettatori più attenti avranno sentito che la signora Gulch, ovvero la versione “reale” della Strega Cattiva dell’Ovest in Kansas, viene nominata quando Elphaba e Glinda arrivano alla Shiz University.
  • La mongolfiera: il Mago arriva a Oz con la mongolfiera che Elphaba e Glinda cercano di dirottare, e in seguito cerca anche di riportare Dorothy a casa con essa, anche se non funziona.

In cosa si differenzia Wicked dal musical?

La prima parte di Wicked è un adattamento abbastanza fedele del primo atto del musical di Broadway, ma ci sono alcuni piccoli cambiamenti. Per cominciare, il flashback dell’infanzia di Elphaba all’inizio del film non è presente nel musical. Inoltre, nella versione del musical di “Defying Gravity”, Elphaba non cade prima di volare e lei e Glinda non cercano di dirottare la mongolfiera del Mago. Anche altre scene sono leggermente allungate: “Popular” e “Dancing Through Life” durano un po’ di più rispetto alle loro controparti musicali, mentre Elphaba si unisce a “Something Bad” nel musical ma sta origliando nel film.

Quando uscirà la seconda parte di Wicked?

Come avrete capito, Wicked Parte Uno è solo metà della storia. Basata sul primo atto del musical teatrale, la seconda parte della storia sarà raccontata in Wicked Parte Due, che arriverà sul grande schermo il 21 novembre 2025.

L’Imperatrice: la spiegazione del finale della seconda stagione

L’Imperatrice: la spiegazione del finale della seconda stagione

Da poco su Netflix, la seconda stagione di L’Imperatrice non delude. La serie, come noto, è incentrata sulla vita dell’imperatrice Elisabetta d’Austria, che si era guadagnata la reputazione di essere in anticipo sui tempi. Elisabetta si rifiutava di aderire alle norme sociali e cercava sempre di vivere in modo più libero. Nella seconda stagione, si scontra con il suo dovere di dover generare un erede al trono. Elisabetta ha però sempre creduto di poter fare di più di quello che ci si aspettava da lei.

La gente comune la adorava e lei proponeva sempre idee per garantire il loro benessere. Il marito, però, era combattuto tra l’amore e le aspettative della società e spesso prendeva decisioni che Elisabetta non condivideva. Questa stagione si concentra poi sulla ribellione del Lombardo-Veneto che alla fine sfociò in una guerra e su tutte le decisioni sbagliate che portarono all’escalation. Andiamo dunque alla scoperta del finale di questa seconda stagione e di cosa aspettarsi da un’ipotetica terza stagione.

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Franz sopravviverà sul campo di battaglia?

Nel finale della seconda stagione di L’Imperatrice, Franz ha annunciato che si unirà ai suoi uomini sul campo di battaglia. Dopo essere stato sconfitto nella battaglia di Magenta, Franz ha creduto che fosse suo dovere stare al fianco del suo popolo. Ha sempre pensato che tutti intorno a lui lo considerassero debole a causa della sua preferenza per la pace rispetto alla guerra, e ora che migliaia di suoi soldati erano stati uccisi o feriti, sa che è il momento giusto per mostrare la sua forza e diventare l’ancora di cui i suoi sudditi hanno bisogno.

Philip Froissant in L'Imperatrice
Philip Froissant in L’Imperatrice. Courtesy of Netflix

Sua madre non si fida però della sua decisione. Non lo ritiene un combattente come Napoleone III e teme che venga sconfitto o, peggio, ucciso. Quando Francesco scopre che Napoleone sostienen la ribellione, capisce che il suo impero non ha alcuna possibilità, ma è stato lui a dichiarare guerra e non può tirarsi indietro solo perché non ha un’idea precisa di chi sta affrontando. Secondo la storia, Francesco non morì in guerra, ma l’Austria fu comunque sconfitta. L’esercito piemontese-sardo e quello francese vinsero e con la firma dell’Armistizio di Villafranca si concluse la Seconda guerra d’indipendenza italiana.

La morte della figlia continua poi a turbare Francesco mentalmente, seguita dall’improvvisa scomparsa del figlio e poi della moglie. Nella serie, Francesco viene ritratto come una persona che non avrebbe mai voluto diventare imperatore, se avesse potuto scegliere. Spesso si sentiva sopraffatto dal numero di decisioni che doveva prendere, e a volte tutto ciò che desiderava era una vita ordinaria: essere un marito devoto e un padre amorevole. Ma riesce a malapena a godersi i piccoli momenti di gioia con la sua famiglia, perché guidare un impero richiede attenzione e dedizione costanti.

Sente anche l’urgenza di allontanarsi dall’ombra della madre e di prendere le proprie decisioni come imperatore. Francesco è per lo più in uno stato di conflitto, a volte con la madre, a volte con la moglie e spesso con sé stesso e i suoi desideri. Elisabetta lo aiuta a sentirsi vivo, ma allo stesso tempo lei è uno spirito troppo libero per chi non può invece permettersi di abbandonare le proprie responsabilità.

Philip Froissant e Devrim Lignau in L'Imperatrice
Philip Froissant e Devrim Lignau in L’Imperatrice. Courtesy of Netflix

Dove si sono recati Massimiliano e Carlotta?

Nel finale della seconda stagione di L’Imperatrice, Massimiliano e Carlotta vengono visti lasciare il palazzo prima dell’inizio della guerra. Massimiliano sperava che Francesco gli offrisse un ruolo significativo dopo che il fratello aveva deciso di perdonarlo. Pur essendo stato nominato per breve tempo viceré del Lombardo-Veneto, Francesco non si fida però di lui. Massimiliano è un liberale e credeva che solo migliorando le condizioni di vita della zona l’impero si potesse riconquistare la fiducia della popolazione locale.

Aveva ragione: in parte aveva funzionato, ma ci voleva tempo e il capo dell’esercito, il generale Gyulai, era fermamente convinto che la strada giusta da seguire fosse quella di punire e costringere la popolazione a obbedire all’imperatore. Massimiliano sperava che il fratello si schierasse dalla sua parte, ma purtroppo Francesco lascia che il capo militare prenda ogni decisione. Francesco, sconvolto dalla morte di Sofia, non era infatti lucido. Accettò semplicemente ciò che diceva il suo consiglio senza cercare di capire i piani di Massimiliano.

Quando la guerra stava per iniziare, Francesco rimuove Massimiliano dalla carica di viceré. Riteneva che il gesto simbolico avrebbe significato l’ammissione da parte dell’imperatore di non aver saputo gestire la situazione nel Lombardo-Veneto. Ma Massimiliano non si rassegna alla sua decisione. Cerca di essere presente per la sua famiglia, sperando che Francesco un giorno si renda conto del suo valore. Quando Francesco dichiara che raggiungerà i suoi uomini sul campo di battaglia, Massimiliano si offre di provvedere a qualsiasi emergenza a Vienna. Ma Francesco dice chiaramente che si aspetta che Elisabetta o Sofia si occupino di tutto e che, al momento giusto, suo figlio prenda il posto dell’imperatore.

Massimiliano capisce che non sarà mai preso sul serio e che avrebbe dovuto sempre nascondersi dietro l’ombra del fratello. Decide quindi di partire con Carlotta, che era d’accordo con la sua decisione. In base alla storia, possiamo supporre che Massimiliano e Carlotta si trasferiranno in Messico. Sappiamo che lo attende una fine tragica, ma allo stesso tempo sarà interessante vedere la sua lotta nel tentativo di trovare un equilibrio tra le sue idee liberali e i conservatori messicani che rappresentava all’epoca.

L'Imperatrice stagione 3
Devrim Lignau in L’Imperatrice. Courtesy of Netflix

Cosa aspettarsi dalla terza stagione?

Il finale della seconda stagione di L’Imperatrice lascia intendere che potremmo assistere allo sviluppo della storia d’amore tra Ava e Alexander Von Bach. Dopo aver finto di essere la contessa Von Apafi per tutte le prime due stagioni, Von Bach ha finalmente scoperto il suo segreto, o almeno una parte di esso. Dopo aver scoperto che era incinta quando le ha ordinato di lasciare il palazzo reale, il barone si è pentito della sua decisione ed è determinato a ritrovarla. Se li attende un lieto fine o se Von Bach vivrà sempre con il rimpianto è qualcosa che speriamo di scoprire nella prossima stagione.

Nella seconda stagione, poi, il figlio minore di Sophie, Ludwig, ha mostrato affetto per un giovane barone, ma la madre lo ha colto sul fatto e lo punisce, ma Ludwig non riusce a cambiare la sua identità. Nella terza stagione, possiamo aspettarci di assistere allo scontro tra lui e sua madre, quando deciderà di essere più disinvolto riguardo a chi vuole essere. Infine, il declino della salute mentale di Elisabetta sarà sicuramente al centro della scena nella terza stagione. Era nota per il suo stile di vita spensierato e possiamo aspettarci che si liberi dalle catene della vita domestica e viaggi in lungo e in largo come faceva un tempo.

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