La Universal non ha al momento
commentato la notizia del casting. Sappiamo però che per questo
nuovo progetto dopo il film drammatico “Oppenheimer”, vincitore di diversi Oscar, lo
studio e Nolan prevedono una data di inizio della produzione nella
prima metà del 2025. La Universal ha poi fissato una data di uscita
nelle sale cinematografiche per il 17 luglio 2026,
con un lancio dedicato nelle sale Imax.
Charlize Theron torna a lavorare in un film Universal
Dopo il buon successo di Scontro tra titani, film epico del 2010, la Warner
Bros. decise di realizzare quanto prima un sequel diretto.
Cavalcando l’onda dell’interesse per i film di genere epico e
mitologico, è così arrivato in sala nel 2012 La furia dei
titani (qui la recensione). Alla regia
vi è Jonathan
Liebesman, mentre nel cast si ritrovano alcuni degli
attori presenti nel precedente capitolo insieme a diversi notevoli
nuovi ingressi.
Se Scontro tra titani era il remake dell’omonimo film del
1981, La furia dei titani dovette fare affidamento
su una storia originale, con personaggi ed elementi però derivati
dalle opere precedenti. Dopo un lungo processo di scrittura si
arrivò così a confezionare una storia ancor più epica, ricca di
azione ed avventura. In particolare, il film è stato da subito
girato tramite la tecnologia del 3D, e non successivamente
riconvertito.
Al momento dell’uscita in sala,
tuttavia, La furia dei titani non riuscì ad
eguagliare il successo del precedente film. L’interesse vero tale
tipologia di film sembrava già essersi in parte spento. Rivedere
oggi il film può però favorire una sua riscoperta. Prima di
lanciarsi in una nuova visione, però, può essere utile essere a
conoscenza di alcune curiosità legate al titolo. Dalla
trama al cast di attori e fino
alle piattaforme che rendono disponibile il film
in streaming, proseguendo nella lettura si potrà scoprire tutto
ciò.
Dieci anni dopo aver sconfitto il
mostruoso Kraken, Perseo cerca di trascorrere una
vita più tranquilla facendo il pescatore e allevando da solo il
figlio di 10 anni, Helius. Mentre egli svolge tali
attività sulla terrà, però, nei cieli e negli inferi scoppia
un’agguerrita lotta per il potere tra Dei e Titani. Indeboliti
pericolosamente dalla mancanza di devozione dell’umanità, gli Dei
stanno perdendo il controllo dei Titani prigionieri e del loro
feroce capo, Crono, padre dei fratelli
Zeus, Ade e
Poseidone.
Nel momento in cui Zeus viene
tradito e confinato nell’Ade, ad essere minacciata è anche la terra
stessa. È a quel punto Perseo non può più far finta di nulla. Con
l’aiuto della regina guerriera Andromeda, di
Argenor, il figlio semidio di Poseidone, e del Dio
caduto in disgrazia Efesto, egli si addentrerà
coraggiosamente nel pericolosissimo oltretomba per liberare il
padre Zeus, rovesciare i Titani e salvare il genere umano.
Il cast del film
Per interpretare il ruolo dell’eroe
Perseo, lo studios decise di assegnare nuovamente il ruolo
all’attore Sam
Worthington, il quale si sottopose ad un ulteriore
allenamento volto ad implementare la sua muscolatura. La
lavorazione del film fu comunque particolarmente intensa e
complessa per lui, che dovette trovarsi a gestire il peso
dell’armatura anche durante le sequenze più complesse e dinamiche
del film. La sua interpretazione è però poi lodata anche più di
quanto accaduto con il precedente film.
Accanto a lui, in La
furia dei titani, si ritrovano poi una lunga serie di
attori particolarmente noti del cinema statunitense. Il primo di
questi è Liam Neeson,
che riprende il ruolo di Zeus. Ralph
Fiennes è invece nuovamente presente nei panni del dio
Ade, ruolo per il quale si è preparato studiando i principali miti
a cui questi è legando. Così facendo ha avuto modo di costruire il
carattere del suo personaggio. L’attrice AlexaDavalos, che nel precedente film interpretava
il ruolo della principessa Andromeda, viene qui sostituita da
RosamundPike.
Pike si preparò al ruolo prendendo
spunto da celebri condottieri del cinema, tra cui il protagonista
di Braveheart. Danny
Huston riprende il personaggio del dio Poseidone,
mentre Édgar
Ramirezè il nuovo entrato nei panni del villain
Ares. Bill
Nighy, invece interpreta Efesto, alleato di Perseo.
Completano il cast gli attori Toby Kebbell nel
ruolo di Agenor e John Bell in quelli di Elio.
Nel corso della realizzazione di
La furia dei titani, era stato già confermato un
terzo capitolo di quella che sarebbe dunque divenuta a tutti gli
effetti una trilogia. Il film avrebbe dovuto chiamarsi La
vendetta dei titani, e le riprese sarebbero dovute
iniziare poco dopo l’uscita del secondo film. Tuttavia, con un
budget attestato intorno ai 150 milioni di dollari, il film arrivò
ad incassarne circa 305 in tutto il mondo. Un risultato decisamente
inferiore, che spinse lo studios di produzione a bloccare la
lavorazione del già annunciato terzo capitolo, dal titolo
La vendetta dei titani.
Nel 2013, infine, Worthington ha
affermato che è altamente improbabile che tale film conclusivo
della trilogia venga realizzato e ad oggi tale affermazione sembra
essere ancora valida. Non sono stati rivelati dettagli sulla storia
di La vendetta dei titani, ma dato che il film
precedente terminava con la morte di Zeus e Perseo che consegnava
la sua spada al figlio Heleus, ciò avrebbe potuto anticipare una
collaborazione tra padre e figlio per il terzo film, in cui, come
suggeriva il titolo, si sarebbe assistito ad una vendetta dei
titani. La mancanza di idee valide, però, sembra aver spinto i
produttori ad abbandonare l’idea, per cui non sapremo mai se quanto
qui ipotizzato avrebbe trovato concretezza.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
Gli appassionati del primo film
possono fruire di questo sequel grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
La furia dei titani è infatti disponibile nei
cataloghi di Apple TV, Now, Tim Vision e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film verrà inoltre trasmesso in televisione lunedì
25novembre alle ore
21:20 sul canale Italia 1.
Uno dei più avvincenti film del 2019
è anche uno di quelli che più ha ricordato quanto il cinema possa
essere lo strumento migliore per raccontare storie realmente
accadute con tematiche dal valore universale. Il film in questione
è Il diritto di opporsi, diretto da Destin Daniel Cretton
(regista di drammi come Il castello di vetro ma
anche del film MarvelShang-Chi e la Leggenda dei
Dieci Anelli) e da lui anche sceneggiato insieme ad
Andrew Lanham. Il film ripercorre una vera vicenda
giudiziaria particolarmente importante, che dato ulteriore
prova della fallacia del sistema giudiziario e del razzismo
dilagante negli Stati Uniti.
Il racconto è basato sul libro
Just Mercy (che è anche il titolo originale del
film) scritto dall’avvocato Bryan Stevenson, il
quale nelle pagine di esso ripercorre le proprie idee come uomo di
legge e il caso più importante che abbia sostenuto nella sua
carriera, quello in difesa di Walter McMillian. Si
tratta di una vicenda svoltasi nei primi anni Novanta, che ha però
un forte eco ancora oggi negli Stati Uniti e a livello
internazionale. In un periodo in cui finalmente si dà sempre più
voce a quanti fino ad ora non l’hanno avuta, Il diritto di
opporsi mostra dunque l’importanza di lottare in nome
della giustizia.
Accolto in modo positivo dalla
critica e dal pubblico, il film è così diventato uno dei più
importanti del suo anno, pur senza ottenere candidature a premi di
particolare prestigio. Per quanti vogliono approfondire la storia
raccontata, si tratta dunque di un titolo da recuperare. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla storia
vera. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Protagonista del film è il giovane
avvocato Bryan Stevenson, il quale dopo essersi
laureato ad Harvard, si dirige in Alabama con l’intento di
difendere delle persone condannate ingiustamente, o che non avevano
una rappresentanza adeguata, con il sostegno dell’attivista locale
Eva Ansley. Uno dei suoi primi casi, nonché il più
controverso, è quello di Walter McMillian, che nel
1987 era stato condannato a morte per l’omicidio di una ragazza di
18 anni, nonostante la preponderanza di prove che dimostrano la sua
innocenza. Dedicandosi al caso, Bryan si ritroverà in un labirinto
di manovre legali e politiche, di razzismo palese e sfacciato,
dovendo dunque combattere contro un sistema corrotto.
Ad interpretare l’avvocato Bryan
Stevenson vi è l’attore Michael B.
Jordan, il quale per prepararsi al ruolo si è
documentato quanto più possibile sulla vicenda e l’attività di
Stevenson. L’attore ha inoltre fatto applicare per questo film la
Inclusion Rider, consentendo dunque l’assunzione di un
cast e una troupe comprendente anche le minoranze troppo spesso
trascurate. Accanto a lui, nel ruolo dell’attivista Eva Ansley vi è
la premio Oscar Brie Larson, il
cui ruolo è stato ridotto per via degli impegni di lei sul set di
Captain Marvel. Ad interpetare Walter
McMillian vi è invece l’attore Jamie Foxx,
candidato ai SAG Awards per la sua interpretazione. Tim
Blake Nelson interpreta invece il criminale Ralph
Myers.
Nel finale del film, Stevenson
appare nel programma 60 Minutes per raccogliere il
sostegno dell’opinione pubblica a favore di McMillian e fa appello
alla Corte Suprema dell’Alabama contro la decisione del tribunale.
La Corte Suprema annulla la decisione della corte di circuito e
concede a McMillian un nuovo processo. Stevenson cerca allora di
far cadere completamente le accuse. Affronta Chapman a casa e cerca
di convincerlo ad aderire a questa mozione, ma Chapman lo costringe
ad andarsene. Il giorno della mozione, Stevenson si appella al
giudice, che respinge le accuse e McMillian viene finalmente
rilasciato dal carcere e si riunisce alla sua famiglia.
Nell’epilogo si legge che Stevenson
e Ansley continuano la loro lotta per la giustizia. McMillian è
rimasto amico di Stevenson fino alla sua morte naturale nel 2013.
Un’indagine successiva all’omicidio di Morrison del 1986 ha poi
confermato l’innocenza di McMillian. Le prove hanno suggerito la
probabile responsabilità di un uomo bianco, ma il caso non è mai
stato ufficialmente risolto. L’ex compagno di cella di McMillian,
Anthony Ray Hinton, è rimasto nel braccio della morte per 28 anni.
Stevenson si occupò della sua difesa e alla fine riuscì a far
cadere tutte le accuse. Hinton è stato rilasciato nel 2015.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di Il
diritto di opporsi grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes,
Tim Vision, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
25 novembre alle ore 21:00 su
Iris.
Prospect è un
thriller
fantascientifico che ruota attorno a una ragazza adolescente e
a suo padre che si recano su una luna straniera per raccogliere un
tesoro, scoprendo però qualcosa di imprevisto. Diretto da Zeek Earl e
Christopher Caldwell, il film è sicuramente
un’opera unica nel suo genere e vede protagonisti Pedro Pascal, Sophie Thatcher
e Jay Duplass. Tuttavia, una volta giunti al
finale si potrebbe rimanere piuttosto disorientati, motivo per cui
in questo articolo offriamo una spiegazione del suo
significato.
La trama di
Prospect
Damon (Jay
Duplass) e sua figlia adolescente, Cee
(Sophie Thatcher), non hanno un rapporto molto
affettuoso. Bloccata nei confini della capsula spaziale, Cee cerca
conforto nella musica e nella scrittura, mentre il padre si affida
a sostanze aliene simili alle droghe. Cee vuole tornare a Kamrea,
dove la famiglia viveva quando la madre era ancora viva. Ma la
triste realtà è che ora deve abbracciare il loro stile di vita
nomade. Un giorno, i due arrivano sulla superficie di una luna
ricoperta di spore velenose dopo che la loro capsula di atterraggio
ha subito un malfunzionamento tecnico che li ha portati fuori
rotta. Poi, padre e figlia partono a piedi e vedono un sito di
scavo abbandonato.
Dopo aver inciso una sostanza
carnosa con eccellente precisione, Damon estrae una gemma preziosa.
Cee vuole tornare al baccello, ma poiché Damon è stato ingaggiato
per recuperare gemme ancora più grandi dalla favolosa terra
chiamata Tana della Regina, vuole continuare il loro viaggio. Ma
ecco che sul loro cammino incontrano due sconosciuti:
Ezra (Pedro
Pascal) e il suo silenzioso compagno,
Oruf (Andre Royo). Dopo che un
drammatico alterco tra il gruppo porterà a conseguenza impreviste,
Cee si ritroverà costretta a doversela cavare in un mondo
particolarmente ostile.
Jay Duplass e Sophie Thatcher in Prospect
Come finisce il film?
In seguito allo scontro che si
genera tra i quattro, solo Cee ed Ezra sopravvivono. Cee si
ritira nel suo lander malfunzionante, che non parte, e viene
trovata da Ezra ore dopo. Quando Ezra cerca di entrare, Cee gli
spara al braccio e lo fa prigioniero. Ezra propone a quel punto di
seguire il piano iniziale di Damon e di aiutare i mercenari a
salire sulla loro nave. Cee accetta con riluttanza e i due si
dirigono verso il covo della regina. Il braccio di Ezra, però, si
infetta a causa delle spore velenose della luna, spingendoli a
chiedere aiuto agli abitanti del villaggio.
Gli abitanti del villaggio,
tuttavia, propongono invece di scambiare le gemme con Cee. Mentre
Ezra si informa sull’affare, Cee fugge, inseguita dagli abitanti
del villaggio. Dopo aver vagato da sola, la bambina incontra
nuovamente Ezra, la cui ferita è gravemente peggiorata. Lo aiuta ad
amputare il braccio e insieme si dirigono verso un accampamento di
mercenari vicino al covo della regina. Dopo essersi assicurati un
passaggio sulla nave dei mercenari, tentano, fallendo più volte, di
estrarre le gemme. Anche Cee ci prova, ma sfortunatamente senza
risultati.
Quando la guardia si muove per
segnalare il loro fallimento, Ezra lo uccide, scatenando un
combattimento con i mercenari rimasti. Prima che Ezra possa
sferrare il suo attacco al nemico, un mercenario alieno lo pugnala
all’improvviso, ferendolo gravemente. Ezra riesce comunque ad
uccidere il nemico e dice a Cee di prendere la pistola e scappare.
Lei va a prendere le provviste e torna da lui per prestargli
assistenza medica. Insieme riescono a fuggire in orbita a bordo
della nave dei mercenari, trovando così salvezza e potendo
raggiungere territori probabilmente più pacifici.
Pedro Pascal in Prospect
La spiegazione del finale del
film
La parola “prospettiva” del titolo
indica la probabilità che qualcosa accada in futuro. Tuttavia, si
riferisce anche alla ricerca di giacimenti minerari, e il titolo è
un gioco di parole su entrambi i significati. Per prima cosa, diamo
un’occhiata a Cee. Ha un rapporto teso con il padre, Damon, che
finisce per morire durante la loro missione. Quindi, anche lei non
avrà mai la possibilità di risolvere il loro problema. Molte scene
del film evidenziano così la solitudine di Cee. C’è un libro, a cui
è molto legata, che parla di un gruppo di amici che condividono
momenti molto ordinari. Lo sta addirittura riscrivendo dopo aver
perso la sua copia in precedenza.
Poi, c’è il fatto che Cee rimane con
Ezra, anche se non si fida completamente di lui. Certo, è
affascinante, ma dato che Damon è morto dopo un alterco con lui,
Ezra non è esattamente la sua persona preferita. Tuttavia, con il
procedere della narrazione, inizia lentamente a fidarsi di lui. Dà
anche prova di maturità e forza eseguendo l’amputazione che gli
occorre. Inoltre, nel momento culminante, sorride, presumibilmente
perché è riuscita a salvarlo, anche se solo per un momento. Poi c’è
Ezra. È un individuo mite e carismatico con un lato pericoloso.
Anche dopo che Cee gli ha sparato al
braccio, non le porta rancore. Anzi, è sempre sinceramente gentile
con lei. Sembra anche che la perdita dell’arto sia un prezzo
accettabile da pagare per la compagnia dell’adolescente. Le chiede
persino di lasciarlo indietro e di fuggire dalla luna velenosa
finché ne ha la possibilità. Quando si incontrano per la prima
volta i due personaggi, si ha l’impressione che la tensione tra
loro continui a crescere. Ma con l’avanzare del film, ci si rende
conto che il loro legame si sta invece rafforzando. Il film,
dunque, riflette sulla prospettiva di trovare un amico vero, unica
cosa che conta per i due protagonisti.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di
Prospect grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 25
novembre alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
I fan hanno ipotizzato che la quinta
stagione diThe
Boys avrebbe iniziato le riprese questa settimana dopo
che la star Laz Alonso ha condiviso sulla sua
pagina Instagram una foto del cast che si riunisce per una cena, e
lo showrunner Eric Kripke ha ora confermato che le
telecamere stanno girando sull’ultima serie di episodi dello show
di Prime Video. Kripke ha inoltre pubblicato sui
social media la prima pagina del copione dell’episodio 1, rivelando
il titolo: “Fifteen Inches of Sheer Dynamite”.
All’inizio di quest’anno, parlando
con TV Guide dei suoi piani per la stagione finale, è stato chiesto
a Kripke se ha già deciso chi sopravviverà e chi farà una fine
senza dubbio disordinata. “Chiunque morirà nella quinta
stagione se lo meriterà ampiamente. Abbiamo un certo senso di chi
vive e di chi muore, ma non abbiamo ancora deciso tutto. Ma si può
fare l’ultima stagione di uno show e uscire di scena alle proprie
condizioni, quindi non tutti ce la faranno”.
Seguono potenziali
spoiler.
Nei fumetti, praticamente tutti i
personaggi principali, a parte Hughie e Starlight, muoiono, con
Billy Butcher che alla fine diventa un vero e proprio cattivo e fa
fuori la maggior parte della sua squadra. Tuttavia, la serie Prime
Video non è mai stata un adattamento particolarmente fedele, quindi
non possiamo pensare che Kripke sia così spietato. È vero che
Butcher ha abbracciato il suo lato più oscuro nel finale della
quarta stagione, ma se dovesse essere eliminato – e diremmo che sia
lui che Homelander sono stati eliminati – ci sarà sicuramente un
po’ di redenzione.
Nella quarta
stagione, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria
Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il controllo
di Patriota, che sta consolidando il suo potere. Billy Butcher, a
cui restano solo pochi mesi di vita, ha perso sia il figlio di
Becca sia il suo ruolo di leader dei The
Boys. Il resto della squadra è stanco delle sue bugie.
La posta in gioco sarà più alta del solito e loro dovranno trovare
un modo per collaborare e salvare il mondo, prima che sia troppo
tardi.
The
Boys è basata sul fumetto certificato bestseller dal
New York Times, creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in
veste anche di executive producer, e sviluppato dall’executive
producer e showrunner Eric Kripke. The
Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures
Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises,
Original Film e Point Grey Pictures. E’ disponibile su Prime Video.
Le riprese di The Fantastic
Four: First Steps termina le riprese questa settimana
e sembra che il Galactus del MCU, Ralph Ineson,
abbia terminato o sia prossimo a terminare le riprese del suo ruolo
del Divoratore di Mondi. All’inizio di oggi, l’attore ha condiviso
su X quello che sembrava essere il primo sguardo all’atteso reboot
di Galactus. Tuttavia, dopo essersi reso conto che i fan si
attaccano a tutto ciò che dice sul MCU, la star di Nosferatu ha subito
condiviso un chiarimento.
“Non sono uno che conosce
l’intera storia della Marvel”, ha ammesso Ineson in
un’intervista dello scorso luglio. “Mio figlio è un esperto. Mi
ha istruito negli ultimi due mesi. Ho letto la sceneggiatura e ho
pensato: ‘È una figata pazzesca’”. “Sono solo felice di
far parte di questo mondo assolutamente folle ed enorme. È
Galactus”, ha poi aggiunto. “C’è molto di cui essere
entusiasti”.
Il film è atteso al cinema
il 25 luglio 2025. Come al solito con
la Marvel, i dettagli
della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti,
i Fantastici Quattro sono astronauti che
vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi
cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il
suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la
fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per
diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il
fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà
la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene
completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi
arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super
forza.
Fanno parte del cast anche
Julia Garner, Paul
Walter Hauser, John
Malkovich, Natasha
Lyonne e Ralph
Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato
da Kevin
Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in
degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di
Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro
protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che
conosciamo. Franklyn e Valeria
Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel
film.
Tuttavia, il DCU non sarà una copia carbone della concorrenza;
al contrario, Gunn sta adottando un approccio molto diverso per
raccontare queste storie e, in un’intervista a MovieZine, ha
lasciato intendere come il tono di Superman
differisca dagli altri film e show televisivi.
Definendo l’attesissimo reboot dell’Uomo d’Acciaio
“relativamente serio”, James Gunn ha poi confermato che è anche “abbastanza”
adatto alle famiglie.
“Sarà tutto completamente diverso”, ha esordito. “Una delle cose
che amo della DC Comics è che è sempre stata in grado di raccontare
storie diverse in modi diversi. Hanno raccontato storie più
orientate alla famiglia, storie più orientate agli adulti, storie
cupe, storie leggere”.
“Penso che per noi, vogliamo solo raccontare un mucchio di
storie diverse. Molte di queste storie diverse saranno nel DCU”.
“Abbiamo qualcosa di relativamente serio come Superman e poi
qualcosa di relativamente comico come Peacemaker, tutti nello stesso universo”, ha
continuato Gunn. “Qualcosa di molto adulto come Peacemaker [e]
qualcosa di abbastanza familiare come Superman”.
“Penso che poter raccontare diversi tipi di storie sia un po’
quello che rende le cose divertenti. Una delle cose di cui mi sono
un po’ stufato è che tutte le storie sono relativamente uguali. Sto
cercando di uscirne. Noi della DC stiamo cercando di andare oltre”,
ha concluso il regista.
Nonostante le numerose foto di scena e le poche immagini
ufficiali, i fan della DC sono ansiosi di vedere il nuovo Clark
Kent in azione quando verrà rilasciato il primo trailer di
Superman. Ci sono state notizie contrastanti su quando e dove
debutterà, e Grace Randolph sostiene che alcuni membri selezionati
della stampa potranno vederlo lunedì 9 dicembre.
Se la notizia è corretta, immaginiamo che il contributo verrà
pubblicato online nel corso della stessa settimana, in modo da
poter essere proiettato nei cinema prima di film come Sonic the
Hedgehog 3 e Mufasa: Il Re Leone.
Prima che vi entusiasmiate troppo, in rete si è diffusa la voce
che il teaser di Superman sarà simile al primo sneak peek di
Barbie (il che significa che potremmo non vedere molto
del film stesso).
La 34ma edizione del Noir
in Festival, diretto da Giorgio Gosetti e Marina Fabbri,
si svolgerà a Milano dal 2 al 7 dicembre con un incontro di
pre-apertura, domenica 1 dicembre alla libreria Rizzoli
Galleria, dedicato all’esordio da “giallista” di
Maurizio Mannoni con “Quella notte a Saxa Rubra”
(La nave di Teseo). “Questa scelta – dice Marina Fabbri – è in
qualche modo un ideale manifesto della nostra annuale indagine sul
genere: un famoso giornalista, un romanzo con il sapore della
scoperta, uno scenario che ha a che fare con la televisione e i
nuovi media, una trama ideale per una serie tv o, magari, un film
nel solco del cinema civile che in Italia è sempre andato di pari
passo con giallo e noir”.
Promosso dalla Direzione Generale
Cinema e audiovisivo del MiC, realizzato in collaborazione con
l’Università IULM, sotto il patrocinio del Comune di Milano e reso
possibile grazie al sostegno di partner pubblici e privati come la
Cineteca Italiana, la Casa del Manzoni, Cinecittà, la Libreria
Rizzoli, La Milanesiana ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, il
festival si sviluppa secondo le direttrici di cinema, letteratura,
serialità, fumetto e new media coinvolgendo tutti i suoi luoghi
elettivi a Milano.
Com’è ormai tradizione i festival
si misurano partendo dai numeri e il Noir cerca una formula a
«misura di spettatore» : 10 i film della selezione
ufficiale di cui 8 in concorso per il Black Panther Award;
5 gli eventi speciali tra cui il prezioso restauro
messo a disposizione da Cineteca Italiana di un classico
sconosciuto come “Macadam”, ultima regia firmata nel 1946 da
Jacques Feyder; 5 i titoli italiani in anteprima
assoluta tra cui “Dedalus” di Gianluca Manzetti, i film di
apertura e chiusura e due eventi speciali; 10 i paesi
produttori dei film della selezione ufficiale e 5
le opere prime; infine sono 6 i titoli finalisti
del Premio Claudio Caligari.
Sul fronte della letteratura invece
gli appuntamenti alla libreria Rizzoli Galleria vedranno sette
protagonisti tra cui, specialmente attesi: Maurizio De
Giovanni con “Volver” il nuovo romanzo che esce tra pochi
giorni per Einaudi, il singolare esordio di Carlo
Calabrò“Meccanica di un addio”, pubblicato da Marsilio e
la star del crime spagnolo Juan Gómez-Jurado
(autore della fortunata serie Prime Video “Regina rossa”) con il best seller
“Tutto torna”, appena uscito da Fazi. Agli autori ospiti alla
Libreria Rizzoli si affiancano i «magnifici cinque»
finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco per il
miglior romanzo noir italiano dell’anno e il vincitore del Premio
dei Lettori (in collaborazione con il Comune di Lignano
Sabbiadoro), protagonisti della giornata inaugurale alla Casa del
Manzoni il 2 dicembre.
Risplende di luce propria la
vincitrice del Raymond Chandler Award, la grande
scrittrice americana Joyce Carol Oates, premiata
la sera del 5 dicembre al Teatro Franco Parenti (in collaborazione
con La Milanesiana) e ospite, il giorno dopo, all’Università IULM.
Nel primo appuntamento sarà Antonio Monda a dialogare con lei, a
partire dal romanzo più recente, “Macellaio” edito in Italia da La
nave di Teseo; nel secondo giorno sarà la rettrice dell’Università,
professoressa Valentina Garavaglia a riceverla mentre saranno poi
Fabio Vittorini e Anna Re a presentare l’incontro.
Tra gli ospiti di spicco di
quest’edizione: il rapper Salmo; i membri della giuria per il
cinema James Jones, Chiara Caselli, Fulvio Risuleo, Letizia
Toni; Maurizio Mannoni, Félix Kysyl per “L’uomo nel bosco”
di Alain Guiraudie, Gustav Moller (regista di
“Sons”) Lin Jianjie (regista di “Brief History of a Family”),
Asia Argento, Carlo Calabrò, Joyce Carol Oates, Maurizio De
Giovanni, Fabrizio Ferracane, Matilde Gioli, Juan Gomez-Jurado,
Antonio Monda, Daniele Orazi, Roberto Proia, Violetta Rocks,
Gabriella Simoni, Pablo Trincia, Vanna Vinci…
Tra le novità dell’anno i due
incontri dedicati al linguaggio del podcast e al successo delle
inchieste tra audio e video; la nuova fascia riservata ai linguaggi
del fumetto con grandi matite a cominciare da Paolo Bacilieri che
si misura con la Milano di Scerbanenco, la collaborazione con il
festival triestino Shorts per il contest
Shorts-Noir Comics Marathon e lo speciale omaggio “Alain
Delon, non solo un Flic” realizzato in collaborazione con
Institut Français – Milano.
«Ci piace pensare – osserva Giorgio
Gosetti – che la prossima edizione del festival sia un territorio
di scoperta emozionante e divertente come lo è stato per noi
prepararlo. Grandi film come l’esordio di Steven Soderbergh
nell’horror o l’adrenalinico “Zero”, black comedies all’inglese
come “Fatti vedere” e serialità d’autore come “Gangs of Milano”,
nuove voci del giallo italiano e grandi personaggi come il nostro
Premio Chandler. Ecco il cocktail da sorseggiare in una Milano già
addobbata per Natale, ma con le memorie inquietanti lasciate qua e
là dalla penna inimitabile di Giorgio Scerbanenco e con la città
notturna catturata dal tratto originale di Vanna Vinci, autrice
della nostra immagine dell’anno”.
In occasione
dell’uscita nelle sale de Il Signore degli Anelli: La
Guerra dei Rohirrim – il nuovo lungometraggio
d’animazione diretto da Kenji Kamiyama, al cinema dal 1
gennaio 2025 – i visitatori del Christmas World avranno
l’opportunità straordinaria di immergersi nell’epico mondo di una
delle saghe cinematografiche più iconiche e amate della storia del
cinema. La speciale area dedicata al film, consentirà al pubblico
di immergersi nel mondo nato dalla penna di J.R.R. Tolkien e reso
immortale dalla trilogia cinematografica de ‘Il Signore degli
Anelli’, che torna in vita in questo nuovo film, ambientato 183
anni prima degli eventi della saga originale.
Christmas World –
il villaggio di Natale più magico d’Italia – torna a Roma con una
sorprendente edizione nella suggestiva location di Villa Borghese
dal 30 novembre 2024 al 6 gennaio 2025.
Il lungometraggio
d’animazione originale di New Line Cinema “Il
Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim”
riporta il pubblico alla scoperta dell’epico mondo portato in vita
nella trilogia de “Il Signore degli Anelli”, basata sui celebri
libri di J.R.R. Tolkien – il film è diretto del pluripremiato
regista Kenji Kamiyama e sarà al cinema a partire dal 1 gennaio
2025 distribuito da Warner Bros. Pictures.
Tutto quello che
c’è da sapere su Il Signore degli Anelli – La guerra dei
Rohirrim
Al cinema dal 1
gennaio 2025 distribuito da Warner Bros. Pictures
Sinossi:
Ambientato 183 anni prima degli eventi della trilogia originale,
“Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim” racconta il
destino della Casata di Helm Hammerhand, il leggendario re di
Rohan. Un attacco a sorpresa da parte di Wulf, un astuto e spietato
signore del Dunlending in cerca di vendetta per la morte di suo
padre, costringe Helm e il suo popolo a organizzare un’audace
ultima resistenza nell’antica roccaforte di Hornburg – una possente
fortezza in seguito conosciuta come il Fosso di Helm. Trovandosi in
una situazione sempre più disperata, Héra, la figlia di Helm, deve
trovare il coraggio di guidare la resistenza contro un nemico
mortale intenzionato alla loro totale distruzione.
Disney+ ha diffuso il trailer di
Uonderbois, la nuova serie originale
italiana con la regia di Andrea De Sica e Giorgio Romano che
debutterà il 6 dicembre in esclusiva sulla piattaforma
streaming.
Geolier, fenomeno musicale tra i più eclatanti
che l’Italia abbia visto negli ultimi anni, dopo l’uscita del
suo nuovo progetto discografico “DIO LO SA – ATTO II” (Warner Music
Italy), firma e interpreta i due brani inediti “FERRARI” (prod.
ROOM9 e Dat Boi Dee) e “PARL’ CU MME” (prod. Dat Boi Dee), end
credit song della serie.
Uonderbois è una serie in 6 episodi
a cui fanno da cornice le leggende popolari di un posto unico al
mondo: Napoli. Dalle bellezze di questa città
è facile farsi rapire, ma a tutto ciò che di magico e misterioso si
cela in questo luogo hanno accesso solo coloro che sanno vedere
oltre le apparenze.
I Uonderbois sono cinque ragazzi di
dodici anni, accomunati dalla fervida
fantasia di chi è nato e cresciuto tra le strade di
Napoli, e dalla convinzione che in città si aggiri Uonderboi, il
loro mito, un incrocio tra la leggendaria figura del Munaciello e
un moderno Robin Hood.
I cinque inseparabili amici devono
dirsi addio perché La Vecchia, proprietaria dei vasci in cui
vivono, sta per vendere le loro case in cambio di una statuetta di
Maradona. Quando la statuetta viene rubata proprio dal loro idolo,
Tonino Uonderboi, il nuovo Munaciello di Napoli, inizia l’avventura
dei Uonderbois alla ricerca di un misterioso tesoro nella
Napoli sotterranea.
A guidarli in questo viaggio, è la conoscenza dei segreti più
antichi della loro città ma anche la consapevolezza che dietro ogni
leggenda si nasconda sempre un pizzico di verità. Perché è proprio
su questo equilibrio tra realtà e magia che la città partenopea si
regge da millenni.
La serie è interpretata da Serena
Rossi, Massimiliano Caiazzo, Junior Rodriguez, Melissa Caturano,
Catello Buonocore, Christian Chiummariello, Gennaro Filippone,
Giordana Marengo, Giovanni Esposito, Ernesto Mahieux, Daniele
Rienzo, Francesco Di Leva, Ivana Lotito e con la partecipazione
straordinaria di Nino D’Angelo.
Per la regia di Andrea De Sica e
Giorgio Romano, la serie è tratta da un soggetto originale di
Barbara Petronio, che è anche Produttore Esecutivo, Gabriele Galli
e Giorgio Romano, creata da Barbara Petronio e Gabriele Galli e
scritta da Barbara Petronio, Gabriele Galli, Francesco Balletta,
Rossella Di Campli, Veronica Galli. Uonderbois è prodotta
da Raffaella e Andrea Leone per Lotus Production, una società di
Leone Film Group.
Nel ventesimo anniversario
della scomparsa di Nicola Calipari, Alto Dirigente del
SISMI che ha sacrificato la propria vita per salvare quella della
giornalista de “il manifesto” Giuliana Sgrena,
rapita in Iraq da una cellula terrorista, Notorious Pictures
porterà a marzo al cinema Il
Nibbio.
Diretto da Alessandro
Tonda (The Shift, Suburraeterna, Summertime) il
film è interpretato da Claudio Santamaria (David di Donatello
per il film Lo Chiamavano Jeeg Robot) nel ruolo di
Nicola Calipari, Sonia Bergamasco (Nastro
d’Argento per La meglio gioventù) e Anna
Ferzetti (Le Fate ignoranti, Call My Agent, 3/19, I
peggiori giorni) rispettivamente nei panni di Giuliana
Sgrena e di Rosa Calipari.
Da un soggetto di Davide Cosco,
Sandro Petraglia e Lorenzo Bagnatori, sceneggiato da Sandro
Petraglia (Bianca, Il portaborse, Il Ladro di Bambini,
La meglio gioventù, L’ombra di Caravaggio, Suburra), Il
Nibbio è stato girato per sette settimane a Roma e in
Marocco.
La trama de Il nibbio
Il Nibbio racconta i
ventotto giorni precedenti i tragici eventi del 4 marzo del 2005,
quando Nicola Calipari, Alto Dirigente del SISMI, sacrificò la
propria vita per salvare quella della giornalista de “il manifesto”
Giuliana Sgrena, rapita in Iraq da una cellula terroristica.
Calipari ha avuto un suo ruolo cruciale nelle operazioni in Iraq
nei primi anni Duemila per salvaguardare la vita umana e mantenere
la pace. Il suo omicidio è ancora irrisolto.
Il Nibbio è una
coproduzione italo belga Notorious Pictures con Rai Cinema e
Tarantula, in collaborazione con Netflix e Alkon Communications ed il supporto del
fondo regionale Wallimages, con la speciale collaborazione della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto dell’Agenzia
Informazioni e Sicurezza Esterna (AISE), della Polizia di Stato, la
Prefettura di Roma, Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale Ambasciata italiana in
Marocco e con MedOr Leonardo Foundation come partner culturale.
Il film è sostenuto anche dal
Centre Cinematographique Marocain e dall’ Ambasciata del Regno del
Marocco in Italia.
Considerata tra le più talentuose
attrici dell’attuale panorama cinematografico italiano,
Alba Rohrwacher si è negli anni distinta per i
suoi ruoli in celebri film, che le hanno permesso di ottenere una
buona popolarità presso critica e pubblico. Nota per essere il
volto di personaggi fragili, introversi ma con una propria
autentica forza interiore, l’attrice ha negli anni conquistato
importanti riconoscimenti, divenendo inoltre particolarmente
richiesta tanto in Italia quanto all’estero.
Ecco 10 cose che forse non
sai di Alba Rohrwacher.
I film di Alba Rohrwacher
I film da giovane di Alba Rohrwacher
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice compie il suo debutto
cinematografico con il film L’amore ritrovato (2004), per
poi recitare in Melissa P. (2005), Mio fratello è
figlio unico (2007), Giorni e nuvole (2007), Caos
calmo (2008) e Il papà di Giovanna (2008), con cui
ottiene maggior fama. Successivamente prende parte ai film Io
sono l’amore (2009), con Tilda
Swinton, La solitudine dei
numeri primi (2010), Sorelle Mai (2010),
Bella
addormentata (2012), Il comandante e la
cicogna (2012), Le
meraviglie (2014), Hungry
Hearts (2014), Vergine
giurata (2015), Il racconto dei
racconti (2015) e Sangue del mio sangue
(2015).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso degli anni la Rohrwacher
si è distinta anche in televisione, da prima recitando nel film
Il Pirata – Marco Pantani (2006), e successivamente nelle
serie Maria Montessori – Una vita per i bambini (2007),
In Treatment (2014), al fianco di Sergio
Castellitto, e Il miracolo (2018), dove
recita nel ruolo di Sandra Roversi. Dal 2018 è invece la voce
narrante della serie
L’amica geniale, in cui recita a tutti gli effetti a
partire dalla
quarta stagione, accanto a Fabrizio Gifuni.
La sorella di Alba Rohrwacher è una
regista
3. È stata diretta da sua
sorella. Alba ha una sorella, Alice
Rohrwacher, nota regista di film di grande successo. Le
due hanno lavorato insieme per i film Le meraviglie,Lazzaro
Felice e La
chimera, tutti e tre presentati al Festival
di Cannes, dove hanno riscosso un buon successo. In breve le
sorelle Rohrwacher si sono affermate con una delle parentele più
influenti dell’attuale cinematografia italiana.
Irene Maiorino e Alba Rohrwacher sono Lila e Lenù in L’amica
geniale – Storia della bambina perduta – Foto Cortesia di HBO-Rai
Fiction
Alba Rohrwacher in Perfetti sconosciuti
4. Ha recitato nel celebre
film italiano. Nel 2016 Alba Rorhwacher prende parte al
film Perfetti
sconosciuti, dove interpreta Bianca, veterinaria che è da
poco convolata a nozze con Cosimo, di professione tassista e
interpretato da Edoardo Leo.
I due desiderano fortemente avere un figlio, ma durante la cena a
casa dei loro amici vengono alla luce segreti inconfessati che
minano il loro rapporto. Rorhwacher e Leo hanno riflettuto, durante
la promozione del film, su come la vicenda narrata nel film sia
particolarmente universale.
Alba Rohrwacher in L’amica
geniale
5. Ha preso parte alla nota
serie. Per la serie
L’amica geniale, tratta dall’omonimo romanzo di Elena
Ferrante e co-produzione tra Italia e Stati Uniti, il regista
Saverio Costanzo ha voluto che a ricoprire la voce
narrante fosse proprio la compagna Rohrwacher, dando così vita ad
una nuova collaborazione. L’attrice ha dunque fornito la propria
voce per le prime tre stagioni, comparendo poi in scenaa come la
versione adulta di Elena “Lenù” Grego a partire dalla quarta
stagione.
6. Ha lavorato molto sul
dialetto napoletano. Nata in Toscana, per interpretare
Elena nella quarta stagione di L’amica geniale (ma a suo
modo già anche prima come voce narrante), Rohrwacher ha dovuto
esercitarsi molto con il dialetto napoletano. “È stato un
lavoro molto grande, mi sono stati accanto dei coach, ho studiato
io come una pazza nel rispetto assoluto di questa terra che mi ha
accolta con grande amore. La stessa Margherita Mazzucco mi ha
aiutato tantissimo, mi registrava le frasi”.
Alba Rohrwacher e Adam Driver
7. Ha recitato con il
celebre attore statunitense. Nel film Hungry Hearts, la Rohrwacher, diretta dal compagno, ha
recitato insieme all’attore Adam Driver.
Il film è tratto dal romanzo Il bambino indaco, e
presentato alla Mostra di Venezia ha visto trionfare i due attori
nelle rispettive categorie attoriali. L’attrice ha inseguito
affermato di essersi trovata in estrema sintonia con l’attore,
dando vita ad una solida collaborazione.
Alba Rohrwacher recita accanto ad
Angelina Jolie in Maria
8. Ha avuto un ruolo nel
film di Pablo Larraìn. Per alcuni ruoli secondari del suo
Maria, film
dedicato a Maria Callas, interpretata da Angelina Jolie, il regista cileno
Pablo Larraìn si è affidato agli attori Pierfrancesco Favino e Alba
Rohrwacher. Il primo interpreta Ferruccio Mezzadri, mentre
Rohrwacher ricopre il ruolo di Bruna Lupoli, ovvero rispettivamente
autista e cameriera personali della Callas, divenuti suoi
confidenti stretti nei successi e nelle difficoltà.
Saverio Costanzo è il marito o il
compagno di Alba Rorhwacher?
9. Ha una relazione con un
noto regista. L’attrice è notoriamente legata, dal 2010,
al regista Saverio Costanzo, che l’ha anche
diretta in più di un’occasione. I due si sono conosciuti grazie al
loro lavoro, e hanno intrapreso una relazione mantenuta negli anni
particolarmente privata. La coppia non ama infatti rilasciare
notizie su di sé, e rare sono anche le volte in cui vengono
avvistati insieme. Ad oggi non risulta che i due siano sposati.
Alba Rohrwacher ha dei figli?
Ad oggi, l’attrice non possiede
figli e non ha mai voluto rilasciare interviste a riguardo, perciò
non è nota – giustamente – la sua idea a riguardo.
L’età e l’altezza di Alba
Rohrwacher
10. Alba Rohrwacher è nata a
Firenze,Italia, il 27 febbraio 1979.
L’attrice è alta complessivamente 1,67 metri.
Eagle Pictures e
Paramount hanno diffuso il trailer ufficiale di Sonic 3 – Il Film,
l’atteso terzo capitolo del franchise di successo basato su Sonic
che debutterà al cinema dal 1 gennaio 2025.
Sonic fa il suo
ritorno al cinema con l’avventura più emozionante di sempre. Sonic,
Knuckles e Tails si ritrovano a dover fronteggiare un nuovo e
formidabile nemico: Shadow, un misterioso villain con poteri
mai visti prima. Con le loro abilità messe alla prova in ogni modo,
il Team Sonic deve cercare un’alleanza inaspettata per fermare
Shadow e proteggere il pianeta.
Il regista Jeff Fowler torna
insieme al cast all-star che comprende
Jim Carrey, Ben Schwartz,
James Marsden, Tika Sumpter,
Idris Elba, Colleen O’Shaughnessey, Natasha Rothwell, Shemar
Moore, Adam Pally, Lee Majdoub, i nuovi arrivati
Alyla Browne e Krysten Ritter, mentre Keanu Reeves si unisce al franchise nel ruolo
di Shadow the Hedgehog.
Prodotto da Neal
H. Moritz, p.g.a., Toby Ascher, p.g.a.,Toru Nakahara, Hitoshi
Okuno. Produttori esecutivi Haruki Satomi, Shuji
Utsumi, Yukio Sugino, Jeff Fowler, Tommy Gormley, Tim Miller.
Basato sul videogioco SEGAStoria
di Pat Casey & Josh Miller Sceneggiatura
di Pat Casey & Josh Miller e John Whittington
Regia di Jeff Fowler.
The Strangers: Capitolo 1 vanta un cast che
include molti volti noti del genere horror, oltre a star di show di
successo e attori emergenti. Il film horror sulle invasioni
domestiche è il seguito indipendente del successo indie del 2008 di
Bryan Bertino, The Strangers, che in precedenza ha
avuto un sequel in gran parte non collegato, sottotitolato Prey
at Night, nel 2018. Diretto da Renny Harlin, The
Strangers: Capitolo 1 è il primo di una prevista
trilogia di film che si svolgeranno nell’arco di diversi
giorni.
Gli unici personaggi ricorrenti del
franchise che appariranno nel cast di The
Strangers:Chapter 1 sono il trio di
assassini mascherati del titolo. Gli assassini, noti come Man in
the Mask, Pin-Up Girl e Dollface, sono stati interpretati da
diversi interpreti in ogni film precedente. Probabilmente sarà così
anche nel nuovo film e saranno circondati da un cast di
personaggi completamente nuovo. Sebbene alcuni di questi
personaggi sembrino destinati a rimanere nel corso dell’intera
trilogia prevista, sembra probabile che non tutti sopravviveranno
alla fine del primo capitolo.
Madelaine Petsch nel ruolo di
Maya
The Strangers: Capitolo 1
Attore:
Madelaine Petsch è nata a Port Orchard, Washington, e ha avuto
la sua grande occasione quando è stata scritturata come
Cheryl Blossom nella serie di successo della CWRiverdale.
Prima di assumere il ruolo di Cheryl Bloss nel reboot di Archie
Comics e di diventare la protagonista
del film reboot di Strangers, ha ricoperto numerosi
altri ruoli in film e telefilm. È apparsa anche in vari altri
media, tra cui una campagna pubblicitaria della Coca-Cola e un suo
vlog su YouTube.
Personaggio: In
The Strangers:Chapter 1, Madelaine Petsch
interpreta Maya. Anche se al momento non si sa molto di Maya, il
personaggio è nel bel mezzo di un trasferimento nel
Pacifico nord-occidentale che viene interrotto quando la
sua auto si rompe e si rintana in un Airbnb con il suo ragazzo,
dove vengono minacciati dagli Estranei. Maya sarà la protagonista
di tutti e tre i capitoli della nuova trilogia.
Attore: Froy
Gutierrez è nato a Highland Park, in Texas, ed è noto soprattutto
per il ruolo di Nolan Holloway inTeen
Wolf. Nolan è stato un personaggio ricorrente
nella sesta stagione della serie drammatica soprannaturale.
Gutierrez ha poi partecipato al cast principale della stagione 1 di
Cruel Summer di Freeform, ma ha anche avuto ruoli in film
importanti, tra cui Hocus Pocus
2.
Personaggio: In
The Strangers:Capitolo 1, Froy Gutierrez
interpreta Ryan. Ryan è il fidanzato di Maya, con
cui affitta l’Airbnb in cui sono assediati dagli assassini
mascherati. Al momento in cui scriviamo, non si sa molto altro su
Ryan.
Gabriel Basso nel ruolo di
Gregory
Attore: Gabriel
Basso è nato a St. Louis, nel Missouri, e ha sfondato quando ha
assunto il ruolo di Peter Sutherland nella serie d’azione
di successo di NetflixL’agente di
notte. Prima di allora, il suo ruolo più importante è
stato quello di Adam Jamison in tutte e quattro le stagioni della
serie drammatica di Showtime The Big C, accanto a Laura
Linney, Oliver Platt e John Benjamin Hickey. Tuttavia, è apparso
anche in diversi film, tra cui il candidato all’Oscar Hillbilly
Elegy, in cui ha interpretato la versione più anziana di J. D.
Vance, sulle cui memorie si basa il film.
Richard Brake nel ruolo dello
sceriffo Rotter
Attore:Richard Brake è nato a Ystrad Mynach, Glamorgan,
Galles, e ha avuto il suo primo ruolo importante nel 2005 quando ha
interpretato Joe Chill inBatman Beginsdi
Christopher Nolan . Brake, consumato caratterista, ha
interpretato ruoli in una grande varietà di generi, tra cui quello
del Re della Notte nella serie fantasy di successo della HBO
Game of Thrones. Ha anche un’ampia esperienza nel genere
horror: il suo ruolo più recente è quello del sinistro Frank nel
film Barbarian del 2022, in cui ha recitato con Georgina
Campbell, Bill Skarsgård e Justin Long.
Personaggio:
Richard Brake interpreta lo sceriffo Rotter in The
Strangers:Capitolo 1. Rotter è
presumibilmente lo sceriffo di Venus, Oregon, dove
si svolge la maggior parte del film, ma al momento non sono ancora
noti ulteriori dettagli sul personaggio.
Cast e personaggi di supporto in
The Strangers:Capitolo 1
George Young nel ruolo di
Howard – George Young, che interpreta Howard, è un attore
britannico noto per aver interpretato Tad Fairchild in
Innamorarsi del Natale e Kekoa Shaw in
Malignant.
Ema Horvath nel ruolo di
Shelly – Ema Horvath, che interpreta Shelly, è nota per
aver interpretato Eärien in Il Signore degli Anelli:Gli anelli del potere.
Ella Bruccoleri nel ruolo
di Jasmine – Ella Bruccoleri, che interpreta Jasmine, ha
già interpretato Suor Frances in Call the Midwife e Alba
in Polite Society.
Florian Clare nel ruolo di
Chris Sampson – Florian Clare, che interpreta Chris
Sampson, ha ricoperto ruoli vocali in videogiochi come The
Division II e Synced.
Rebecka Johnston nel ruolo
di Lucy – Rebecka Johnston, che interpreta Lucy, è
un’attrice svedese nota soprattutto per aver interpretato Ulrika in
Midsommar del 2019.
Ryan Bown nel ruolo di
Jeff Morell – Ryan Bown, che interpreta l’inaffidabile
agente immobiliare Jeff Morell, ha recitato nel ruolo di Nathan in
sei episodi di Tutto quello che so sull’amore.
Milo Callaghan nel ruolo
di Wayne – Milo Callaghan, che interpreta Wayne, è un
attore televisivo emergente che reciterà accanto a David Tennant e
Aidan Turner nel prossimo Rivals e il cui ruolo più
longevo è stato finora quello di Henry Stafford in The Spanish
Princess.
Janis Ahern nel ruolo di
Carol – Janis Ahern, che interpreta Carol, ha avuto ruoli
di supporto in grandi titoli come Guardiani della Galassia e
Tom & Jerry.
Ben Cartwright nel ruolo di Rudy – Ben
Cartwright, che interpreta Rudy, è noto soprattutto per progetti
del Regno Unito come EastEnders, Coronation
Street e Sherlock Holmes del 2009.
Brooke Lena Johnson nel ruolo di Danica –
Brooke Lena Johnson, che interpreta l’infermiera Danica, ha già
avuto piccoli ruoli in You e South of
Hell.
Sara Freedland nel ruolo di Annie – Sara
Freedland, che interpreta Annie, è al debutto nella recitazione
dopo essere stata assistente al casting in Star
Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker.
Rafaella Biscayn nel ruolo di Eden – Rafaella
Biscayn, che interpreta Eden, è in gran parte un’artista ADR di
lingua francese che ha doppiato film tra cui il premio Oscar
Bombshell.
Pablo Sandstrom nel ruolo di Neil – Pablo
Sandstrom, che interpreta Neil, è apparso in titoli come il film
horror Guys at Parties Like It e la serie Model
Boy del 2019.
Rachel Shenton nel ruolo di
Debbie – Rachel Shenton, che interpreta Debbie, la sorella
di Maya, in The Strangers:Capitolo 1, è una consumata attrice
televisiva i cui ruoli più longevi includono Lily Summers in
Switched at Birth, Mitzeee Minniver in Hollyoaks
e Helen Herriot in All Creatures Great and Small.
Film horror del 2024,
The Strangers: Capitolo 1 è ispirato a
una storia vera, il che non fa che aumentare il senso di terrore
del film. Sebbene il genere horror sia spesso associato a storie di
mostri, fantasmi e altre creature soprannaturali, alcuni
dei film horror più efficaci di tutti i tempi si basano su
possibilità reali. La serie The
Strangers, che ha avuto inizio nel 2008 e che
continua con il
prequel-meeting-reboot del 2024The Strangers:
Capitolo 1, sfrutta in meglio le sue origini reali,
rendendo al contempo omaggio agli slasher degli anni ’80.
Nonostante le recensioni
discordanti, il ritratto del film originale del 2008 di una sadica
– e agghiacciante – invasione domestica non ha rivali. Bisognosa di
una vacanza, una coppia (Tyler e Speedman) si avventura in una casa
isolata, solo per essere terrorizzata da tre sconosciuti
mascherati. Mentre la coppia lotta per sopravvivere contro gli
implacabili assassini – Man in the Mask, Dollface e Pin-Up Girl –
The Strangersfa leva sugli
orrori della sua plausibile premessa. In effetti, più di
uno straziante crimine reale costituisce la spina dorsale della
narrazione di The Strangers, compresi
diversi omicidi inquietanti.
La vera storia dietro a
The Strangers: Capitolo 1, crimini
reali che hanno ispirato il film
La storia vera del franchise si
basa principalmente su tre eventi reali. La prima
ispirazione è la serie di omicidi commessi dalla Manson Family nel
1969. Successivamente soprannominati “Helter Skelter”, gli
omicidi furono organizzati da Charles Manson nel tentativo mal
concepito di scatenare una guerra razziale che lo stesso leader
della setta aveva previsto. In particolare, la brutale uccisione da
parte della Manson Family dell’attrice Sharon Tate nella sua casa
di Los Angeles è una chiara ispirazione per The
Strangers, che vanta macabre pugnalate.
Una notte in cui i genitori
del giovane Bertino non erano in casa, qualcuno bussò alla porta e
chiese di qualcuno che non viveva lì.
La seconda ispirazione per la
storia vera di The Strangers: Capitolo
1 è l’omicidio della baita Keddie del 1981, che
vide l’uccisione di quattro persone in una piccola località
turistica della California. Inquietante è il fatto che il movente
di quegli omicidi sia ancora sconosciuto, dato che il
dipartimento di polizia di Keddie non ha mai catturato il vero o i
veri assassini. Ancora oggi, il caso rimane irrisolto. Le
ovvie somiglianze con la premessa di The Strangers
abbondano: i tre assalitori mascherati di The
Strangers: Capitolo 1 si allontanano nel gelo
del mattino dopo aver massacrato la coppia semplicemente
“perché erano in casa”.
Il terzo e ultimo spunto di vita
reale per The Strangers deriva dall’esperienza personale di
Bertino. Una notte in cui i genitori del giovane Bertino non erano
in casa, qualcuno bussò alla porta e chiese di qualcuno che non
viveva lì. A differenza di quanto accade in The Strangers,
però, gli aspiranti ladri bussavano alle porte per svaligiare le
case vuote per la notte, invece di aggredire le persone all’interno
delle loro abitazioni. Tuttavia, l’esperienza lasciò un
segno indelebile in Bertino, che in seguito si trasformò nel
terrificante ritratto dellaviolenzacasualeche i film diThe Strangersdescrive.
James Hoyt e Kristin McKay sono
stati davvero uccisi?
Dato che la storia vera a cui si
ispira The Strangers è una miscela di diversi omicidi
reali, è lecito pensare che James Hoyt (Speedman) e Kristin McKay
(Tyler) siano stati realmente vittime di un omicidio. In realtà,
però, si tratta di personaggi inventati per il film. I due sono
stati costruiti – nessuna coppia con questi nomi è stata uccisa
nella vita reale, per quanto ne sappia lo sceneggiatore.
Tuttavia, le figure centrali del
film fungono da tramite per gli omicidi reali che hanno ispirato
The Strangers. Quindi, anche se James Hoyt e
Kristin McKay non sono persone reali, sono dei procuratori di
coloro che sono stati presi di mira in modo casuale per una
violenza insensata.
Lo scenario realistico di The
Strangers è ciò che lo rende così inquietante
I film horror non paranormali fanno
leva sulle paure più radicate degli spettatori, il che rende ancora
più inquietante quando un film terrificante si basa su eventi veri.
La storia vera diThe Strangers non fa eccezione. La
consapevolezza che eventi reali hanno ispirato il film lo rende
particolarmente agghiacciante. In effetti, questo è il motivo per
cui le proprietà dell’universo di
The Conjuring sono così popolari: anche se uno spettatore
non crede nei fantasmi, Ed e Lorraine Warren erano veri
investigatori del paranormale. Ciò che funziona diThe Strangersè che è incentrato
su un atto di violenza insensato che sarebbe potuto accadere a
chiunque.
The Strangers è
intrigante perché espone gli spettatori a un’agghiacciante storia
di “cosa sarebbe successo se”.
A differenza dei film slasher
basati su personaggi più grandi della vita come Jason Voorhees,
The Strangers racconta un’invasione domestica casuale e
intenzionalmente brutale. Gli assassini terrorizzano
psicologicamente e aggrediscono fisicamente la coppia che tengono
prigioniera. La rivelazione che James e Kristin si trovavano
semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato rende il
terrore più palpabile. Le serie sui veri crimini sono
diventate molto popolari perché permettono agli spettatori di
affrontare le loro più grandi paure a distanza di
sicurezza. Allo stesso modo, The Strangers è intrigante
perché espone gli spettatori a un’agghiacciante storia “e se”.
Il sequel di The Strangers è
altrettanto sconvolgente e realistico
The Strangers:Prey At
Night si basa sull’orrore di fondo della serie
Anche se la sua uscita non ha fatto
scalpore come quella di The Strangers, il sequel del 2018,
Prey At Night, è un gioiello horror sottovalutato che
continua a basarsi sulla rappresentazione di orrori reali
plausibili del film cult. Proprio come il suo predecessore, The
Strangers 2 ha preso spunto da diverse ispirazioni reali.
Anche in questo caso, l’assassinio
di Sharon Tate per mano dei seguaci di Charles Manson costituisce
il materiale per la serie di film. Nel secondo capitolo, il
trio di sconosciuti armati terrorizza una famiglia di quattro
persone in vacanza in un parcheggio per roulotte. Ancora
una volta, a volte uno spavento concreto è più efficace di uno
soprannaturale.
Come The Strangers si è
trasformato in un franchise horror
The Strangers:Capitolo
1 dà inizio a una nuova trilogia di film
L’ispirazione alla storia vera di
The Strangers ha sicuramente contribuito al successo del
primo film, permettendogli di diventare un blockbuster di successo.
Oltre a generare il meno popolare The Strangers:Prey
at Night, il primo film della serie horror ha dato il via a un
franchise di prossima realizzazione. Il nuovo
film,
The Strangers:Capitolo
1, non è solo un prequeldei primi due film, ma il primo di una trilogia
indipendente che si svolge nella stessa continuità dei
film del 2008 e del 2018.
Sebbene i film siano stati
concepiti come prequel, The Strangers:Capitolo 1
non ha aggiunto molto alla mitologia di questi film e non ha
offerto alcun approfondimento sui misteriosi assassini. Il primo
film della nuova trilogia ha dato l’impressione di essere un remake
dell’originale, con alcune scene che rispecchiano direttamente il
film del 2008. Tuttavia, è possibile che le prossime due puntate
rivelino qualcosa di più: The Strangers:Capitolo
2 è previsto per la fine del 2024 e The Strangers:
Capitolo 3 non è ancora stata annunciata.
https://www.youtube.com/watch?v=GcKHLF0URDw
The Strangers è il più
sconvolgente adattamento di una storia vera?
Esistono numerosi film horror
basati su storie vere e, come The Strangers, molti di essi
si prendono delle libertà con i fatti del caso reale. Tuttavia,
anche se The Strangers ha solo una leggera somiglianza con
alcuni casi di cronaca vera, è comunque più inquietante di altri
film horror di questo tipo per il modo in cui tutto sembra
plausibile, mettendo lo spettatore di fronte al fatto che, anche se
potrebbe non essere successo come suggerisce il film, certamente
avrebbe potuto.
Film dell’orrore come Amityville Horror e The Conjuring affermano di essere basati su storie
vere, ma il fatto che trattino del soprannaturale permette al
pubblico di sentirsi distante dai casi reali. Allo stesso modo,
film come Il silenzio degli innocenti e Non aprite quella porta traggono ispirazione da serial
killer realmente esistiti, come Ed Gein e Ted Bundy, ma i fatti
sono talmente cambiati e i dettagli raccapriccianti che non
sembrano reali.
Tuttavia, The Strangers
sfrutta la paura molto reale della sensazione che qualcuno sia in
casa e la realtà inquietante delle invasioni casalinghe casuali per
spaventare il pubblico. Anche la mancanza di motivazioni
per gli omicidi è inquietante, poiché suggerisce che le vittime non
avrebbero potuto fare nulla per evitare tutto questo. Non
hanno costruito una casa su un cimitero o aperto una scatola
magica: erano semplicemente a casa. The
Strangers non solo mette in testa al pubblico l’idea
che un crimine come questo potrebbe benissimo accadere, ma anche
che potrebbe accadere a loro.
Uno degli attori italiani più amati
degli ultimi anni è senza dubbio Fabrizio Gifuni
che molti ricorderanno per aver preso parte al film Il
capitale umano di Paolo Virzì, ma la cui
carriera di Gifuni va ben oltre quel singolo film. Tra
lungometraggi d’autore, produzioni internazionali, importanti serie
televisive e tanto teatro, Gifuni è infatti oggi uno dei più
apprezzati interpreti del cinema italiano, capace di destregiarsi
tra ruoli sempre diversi.
Scopriamo insieme tutto quello che
c’è da sapere su Fabrizio Gifuni e la sua
incredibile carriera tra cinema, teatro e televisione.
I film e i programmi TV di Fabrizio
Gifuni
1. Nel 1993,
infatti, esordisce al cinema con Giovanni
Falcone. Successivamente recita in La Bruttina
Stagionata (1996), Vite in Sospeso (1998), Così
Ridevano (1998), La Carbonara (1999), Un
Amore (1999), Qui non è il Paradiso (2000),
L’Amore Probabilmente (2000), Il Partigiano
Johnny (2000), L’Inverno (2001), Il Sole negli
Occhi (2001) e Hannibal (2001). La carriera
cinematografica di Gifuni continua poi con La meglio
gioventì (2003), La Ragazza del Lago (2007), Il
Dolce e l’Amaro (2007), Beket (2008),
Galantuomini (2008), L’Amore Buio (2009),
L’Uomo Nero (2009), Io Sono Con Te (2010),
La Kryptonite nella
Borsa (2011), Romanzo di Una
strage (2011), La Leggenda di Kaspar Hauser
(2012), Noi 4 (2014), Il Capitale
Umano (2014), Fai Bei Sogni
(2015), Dove non ho mai abitato (2017) e La belva
(2020). Negli ultimi anni ha recitato in
Lei mi parla ancora (2021), La
scuola cattolica (2021), Esterno notte (2022), Mixed by
Erry (2023), Rapito
(2023) e Il tempo che ci vuole (2024).
2. Ha recitato in celebri
serie televisive. Negli anni, il talento di Fabrizio
Gifuni trova sfogo anche sul piccolo schermo. L’attore partecipa
infatti a diversi progetti televisivi tra cui le miniserie tv
Le cinque giornate di Milano (2004), De Gasperi,
l’uomo della speranza (2005), L’ultima frontiera
(2006), Paolo VI – Il Papa nella tempesta (2008),
C’era una volta la città dei matti… (2010) e il film per
la tv dal titolo Prima che la notte (2018). Ha poi
recitato nella quarta stagione di
Boris. Nel 2024 recita nel ruolo di Nino Sarratore in
L’amica geniale, con Alba Rohrwacher.
Fabrizio Gifuni a teatro
3. È molto attivo a
teatro. Gifuni non abbandona mai la sua prima passione:
quella per il teatro. Negli anni, infatti, partecipa a diverse
produzioni teatrali come il Macbeth di Giancarlo
Sepe (1994), la Trilogia della Villeggiatura di
Goldoni diretta da Massimo Castri (1995 al 1997) e
l’Antigone di Sofocle diretta da Theodoros
Terzopoulos (1995). Oltre al teatro classico, Fabrizio
Gifuni negli anni ha anche sperimentato con opere decisamente più
moderne e accessibili al grande pubblico. Tra queste ricordiamo
Il Piccolo Principe in concerto diretto dallo stesso
Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco, la Lehman Trilogy
diretta da Luca Ronconi e Ragazzi di
Vita, tratto dal romanzo di Pier Paolo
Pasolini, diretto sempre da Gifuni.
Fabrizio Gifuni e Irene Maiorino sono Nino e Lila in L’Amica
Geniale – Storia della Bambina Perduta
Fabrizio Gifuni è Nino Sarratore in
L’amica geniale
4. Non conosceva né i libri
né la serie. A partire dalla quarta ed ultima stagione di
L’amica geniale, Gifuni compare nel ruolo di Nino
Sarratore. Parlando di questo personaggio, l’attore ha dichiarato:
“Non avevo idea del guaio in cui mi stavo andando a ficcare con
Nino Sarratore. Ho avuto qualche dubbio iniziale sulla voglia di
passare quasi un anno di riprese in compagnia di questo individuo.
Nino è un catalizzatore di odio, difficile da sostenere, quindi la
sfida è stata la caccia a dei brandelli di luce che potessero un
minimo riabilitarlo ai miei occhi”.
Fabrizio Gifuni ha interpretato Aldo Moro in Esterno
Notte
5. È affascinato da precisi
aspetti di Moro. Parlando dell’aspetto che più lo colpito
di Aldo Moro come uomo, Gifuni ha dichiarato: “Quello che mi ha
commosso è la profonda solitudine a cui Moro fu costretto. Intorno
a lui si era creata una cortina terribile che lui stesso definì un
irridente silenzio. Aldo Moro è costretto ad aprire la sua mente a
riflessioni, suggestioni in una sorta di ripensamento della sua
vicenda”.
6. Lo ha interpretato e
studiato più volte. L’interesse per Aldo Moro di Gifuni
nasce però ben prima del suo lavoro in Esterno notte. Se
nel 2012 lo interpreta in Romanzo di una strage, risale
invece al 2018 “Con il vostro irridente silenzio, studio sulle
lettere dalla prigionia e sul Memoriale di Aldo Moro”, di cui
cura poi anche la regia e la drammaturgia, portando dunque a teatro
questo testo dallo stesso 2018 al 2022.
7. Per la sua
interpretazione ha vinto importanti premi. Grazie alla sua
interpretazione di Aldo Moro in Esterno notte, Gifuni
vince tutti i principali riconoscimenti della stagione fra cui il
David di Donatello e il Nastro d’Argento Grandi Serie come miglior
attore protagonista, ma anche il Premio Vittorio Gassman per il
miglior attore protagonista al Bari International Film
Festival.
La madre e il padre di Fabrizio Gifuni
8. Ha origini metà pugliesi
e metà siciliane. Fabrizio Gifuni è figlio di
Gaetano Gifuni, segretario generale della
Presidenza della Repubblica sotto i settennati di Oscar
Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi.
Per parte di padre, nato a Lucera, Fabrizio ha dunque origini
pugliesi, mentre grazie a sua madre può vantare origini
siciliane.
La moglie Sonia Bergamasco e le figlie di Fabrizio Gifuni
9. È molto
riservato. Della vita privata di Fabrizio
Gifuni si conoscono pochi dettagli, essendo l’attore una
persona molto riservata. Sappiamo tuttavia che dal 2000 è sposato
con l’attrice Sonia Bergamasco – con la quale ha
recitato nel film La meglio gioventù e la miniserie
televisiva De Gasperi, l’uomo della speranza – dalla quale
ha avuto due figlie, Valeria nata nel 2004 e
Maria nata nel 2006.
L’età e l’altezza di Fabrizio Gifuni
10. Fabrizio Gifuni è nato
il 16 luglio del 1966 a
Roma.L’attore è alto complessivamente 1,83
metri.
L’episodio 2 di Dune: Prophecy vede
Desmond Hart opporsi all’uso della Voce da parte di Valya
Harkonnen, oltre ad altri momenti scioccanti che potrebbero
richiedere una spiegazione. La serie prequel della HBO è ambientata
10.000 anni prima dei film sulla
linea temporale di Dune, esaminando le prime fasi
della Sorellanza Bene Gesserit mentre sale alla ribalta
nell’Imperium. L’episodio 1 ha dato vita a diverse fazioni e al
personaggio originale di Desmond Hart, che è ancora il più grande
punto interrogativo della prima stagione dello show. La
première ha visto Hart uccidere miracolosamente Pruwet
Richese e la Reverenda Madre Kasha, mentre l’episodio 2 lo
vede affrontare le conseguenze delle sue azioni.
Emily Watson guida Dune:Prophecy (la
nostra recensione) nel ruolo della Madre
Superiora Valya Harkonnen, che conclude l’episodio cercando
di uccidere Desmond Hart nello stesso modo in cui ha ucciso la
Reverenda Madre Dorotea, usando la Voce per farla
pugnalare al collo. Desmond Hart riesce a resistere al suo comando.
L’Imperatore Javicco Corrino fa usare a Desmond Hart i suoi poteri
sul Duca Ferdinando Richese, ma alla fine decide di risparmiarlo.
Su Wallach IX, Tula Harkonnen fa in modo che Sorella Lila cerchi di
comunicare con la Madre Superiora Raquella attraverso la sua
memoria genetica; sebbene questo sblocchi informazioni pertinenti,
Lila muore nel processo.
Come Desmond Hart resiste alla
voce in Dune:La profezia – Episodio 2
In Dune: Prophecy,
a Desmond Hart sono stati mostrati poteri misteriosi che non
esistono nei libri, quindi la natura esatta delle sue
abilità è difficile da valutare. Ha il potere di bruciare
qualcuno dalle sue viscere, che può avviare e fermare per
capriccio, e sostiene di essere stato inghiottito da un verme di
sabbia su Arrakis, che l’imperatore Javicco ha visto nel filmato
alla fine del primo episodio. All’interno di quel luogo, potrebbe
aver acquisito i poteri dall’Acqua della Vita, dalla
spezia o da qualche altro fenomeno sconosciuto.
In Dune è
possibile resistere alla Voce, poiché la mente può essere
addestrata a ignorarne l’effetto. Duncan Idaho si allena con Paul
nei libri per costruire un’immunità ad essa. Tuttavia, l’episodio
1 ha mostrato che, in questo momento, la Voce è un
nuovo sviluppo, quindi non avrebbe molto senso se Desmond Hart
avesse già acquisito questa abilità .
Probabilmente è dovuto a qualsiasi potere mistico che possiede, che
dovrebbe essere ulteriormente esplorato nel corso della stagione
con un contesto più ampio per la sua backstory.
Spiegata la memoria genetica di
Lila e la connessione con l’Acqua della Vita di Dune
L’episodio 2 di Dune:Prophecy
rivela che Lila è una discendente della Madre Superiora Raquella e
della Reverenda Madre Dorotea, cresciuta da Tula Harkonnen. Tula
spera di ottenere da Raquella maggiori informazioni sulla sua
profezia della resa dei conti. Così, Tula mente a Lila su ciò che è
accaduto a Dorotea, sapendo che è stata uccisa da Valya, ma
le mette in testa l’idea che potrebbe essere in grado di
vedere sua madre se entrasse nella sua memoria genetica.
Questo avviene attraverso un processo che coinvolge l’Acqua della
Vita, che i fan dovrebbero ricordare da Dune:Parte
seconda.
Lila non è abbastanza
addestrata per convertire il veleno che le consentirebbe di
sopravvivere
Per diventare una Madre Reverenda
in Dune, le Sorelle devono bere l’Acqua della Vita, che
garantisce loro l’accesso alla memoria genetica. Questo
permette loro di vedere i ricordi delle loro
antenate, ma il processo le costringe a subire un grande
dolore chiamato Agonia. In Dune:Prophecy, Lila
non è abbastanza addestrata per convertire il veleno che le
permetterebbe di sopravvivere, e alla fine muore per questa
decisione, ma non prima di aver rivelato alcune informazioni
affascinanti.
Il vero significato della
profezia della Madre Superiora Raquella
Quando si trova all’interno della
sua memoria genetica, Lila incrocia sia Raquella che Dorotea. Per
prima cosa, Raquella condivide ulteriori informazioni sulla
profezia, che si possono leggere qui di seguito. Le parole
descrivono un soldato rinato dalla spezia e descritto come pieno di
cicatrici, quasi identico a Desmond Hart, il che potrebbe
implicare che sia la spezia a dargli il potere. È importante notare
che la rinascita è fondamentale anche per Paul Atreides che diventa
il Kwisatz Haderach, se la “resa dei conti” si riferisce alla
guerra santa di Paul.
Dorotea è la prossima persona che
Lila vede e rivela che è stata Valya Harkonnen a ucciderla. Si
impossessa del corpo di Lila per dire a Tula che “le sta togliendo
la speranza” in cambio della sua vita, poi uccide Lila
costringendola a ingerire il veleno. Tula avrà anche usato Lila, ma
dimostra un amore sincero nei suoi confronti e la sua morte
dovrebbe causare problemi tra le Sorelle, soprattutto a Jen.
Keiran Atreides e la ribellione
spiegati
Keiran Atreides è stato piuttosto
discreto nel primo episodio di Dune:Prophecy, ma
il secondo rivela qualcosa di più sul suo ruolo nella serie. Fa
parte di una ribellione che lavora attivamente contro la Casa
Corrino e le Grandi Case perché la ricchezza derivante dal flusso
di spezie va a beneficio solo della nobiltà dell’Imperium. Keiran
crede nella sua causa, ma ora è combattuto a causa del suo
affetto per la principessa Ynez. La sua lealtà alla
ribellione potrebbe vacillare nel corso della stagione, il che
potrebbe essere un problema per lui quando Valya Harkonnen scoprirà
che è una spia.
Cosa significa la decisione
dell’imperatore Javicco Corrino per Dune:Prophecy –
Stagione 1
Una delle scene finali di
Dune:Prophecy, episodio 2, vede Javicco Corrino
affrontare il Duca Ferdinando Richese nella sala del trono.
Piuttosto che subire insulti come tante altre volte, ordina a
Desmond Hart di usare la sua abilità di tortura sul Duca, facendolo
cadere a terra sofferente. All’inizio dell’episodio, Natalya cerca
di convincere Javicco a usare Desmond Hart invece di imprigionarlo,
e Javicco ascolta. Mostra ancora pietà per Richese, invece di farlo
uccidere, ma fa abbastanza danni per dimostrare la sua
forza.
È importante notare che ascoltare
Desmond Hart significa che Javicco si schiera contro Valya
Harkonnen e la Sorellanza. Ha ascoltato Desmond, che sostiene che
la Sorellanza ha indebolito l’Imperatore orchestrando gli eventi
dall’ombra. È da vedere se ci si può fidare di
Desmond, poiché non è chiaro se sarà lui a causare o
impedire la distruzione prevista da Raquella. Il resto di
Dune:Prophecy mostrerà Javicco alle prese
con questa scelta, in un modo o nell’altro.
Non sono molte le imprese
cinematografiche che si sono rivelate erculee come l’adattamento
dell’acclamato romanzo di Frank Herbert, Dune.
Ci sono voluti solo trentasette anni, ma finalmente è stato
rappresentato in un modo che racchiude l’essenza del libro. Diretto
da Denis Villeneuve, il film del 2021 ha dato agli
spettatori uno sguardo su una galassia complessa costruita su
concetti e ideologie sconvolgenti, e ora Dune:Parte Due conclude la serie di
film di Villeneuve (per ora). Il successo di critica non
toglie che ci sia ancora molto da scoprire e da capire nel vasto
universo di Herbert. Per coloro che hanno letto i libri, non c’è
molto che possa sfuggire loro di mano, poiché un’ampia esposizione
ha contestualizzato il tutto. Tuttavia, il film solleva alcune
domande lungo il percorso, e una di queste è la più importante:
Che cos’è la spezia?
Perché tutti vogliono questa
spezia?
Una cosa è subito evidente: questa
sostanza è molto importante e ancora più rara in tutta la galassia.
Questo concetto è ribadito e confermato dalle parole del Barone
Harkonnen (Stellan
Skarsgård): “Chi controlla la Spezia,
controlla l’universo”. Tutti i “cosa” e i “perché” che
circondano la spezia sono numerosi, quindi iniziamo con l’affermare
che la spezia è in qualche modo un nome di strada. La sostanza
psichedelica in sé è più formalmente chiamata spice melange. Si
trova esclusivamente sul pianeta desertico di Arrakis ed è preziosa
per una miriade di motivi, uno dei quali è che è vitale per i
viaggi nello spazio.
L’assenza di computernell’universo immaginario di Herbert significa che hanno
dovuto escogitare altri mezzi per spostarsi nella distesa dello
spazio. Per questo motivo, si sono affidati alle proprietà
di apertura mentale della spezia per dare ai loro navigatori una
sorta di spinta per piegare lo spazio, il che ci porta al punto
successivo. Quando viene inalata o ingerita, la sostanza spesso
apre il terzo occhio, innescando imprese di livello geniale e
abilità psichiche. Se si aggiunge il fatto che la spezia ha
proprietà che prolungano la vita, ecco che si ottiene una sostanza
che praticamente trasforma gli esseri umani in versioni superman di
se stessi. Già solo per questo motivo, ispira fortemente alcuni a
sballarsi con le proprie scorte.
La spezia è molto limitata in
Dune
Per sottolineare quanto sia
preziosa, vale la pena ricordare che la spezia si trova
solo sul pianeta Arrakis. Non si tratta di una fuga
idealistica. Il pianeta è considerato altamente pericoloso,
soprattutto se si tiene conto del clima tutt’altro che
favorevole e dei vermi sandwich di dimensioni gigantesche che
sono fondamentali per la produzione della spezia. Oltre a essere
disponibile solo su un pianeta trappola mortale, per gli stranieri
l’estrazione e i rapporti con i Fremen– gli abitanti di
Arrakis – costano una piccola fortuna e sono un processo tanto
impegnativo quanto vitale. Mentre il resto della galassia considera
il possesso della spezia un segno di grande ricchezza, i Fremen la
considerano una sostanza sacra. La mescolano al cibo e alle
bevande, creano tessuti e forgiano persino armi con essa. Non c’è
quindi da stupirsi che probabilmente abbiano problemi con il modo
in cui il resto della galassia la baratta. Il tasso di cambio è
molto alto: la spezia può essere scambiata con ville e persino
pianeti.
Gli eventi della prima stagione di
Dune:Prophecy (la
nostra recensione) si ripercuotono ancora
nell’episodio di questa settimana, “Two Wolves”. La morte
simultanea e identica della Reverenda Madre Kasha
(Jihae) e di Pruwet Richese (Charlie
Hodson-Prior), a mezza galassia di distanza l’una
dall’altra, ha scosso i piani della Sorellanza e della Madre
Superiora Valya Harkonnen (Emily
Watson), mettendo a nudo fragilità che hanno fatto di
tutto per nascondere. In Salusa Secundus, l’imperatore Javicco
Corrino (Mark
Strong) e l’imperatrice Natalya (Jodhi
May) sembrano trovare la soluzione ai loro problemi quando
il misterioso soldato Desmond Hart (Travis
Fimmel) ammette casualmente di aver commesso
questi omicidi – anche se nessuno sembra capire come o perché.
Un accolito deve fare una scelta
impossibile in Dune:Prophecy, episodio 2
La morte inaspettata di Kasha fa
parlare di sé nella Scuola Madre. Gli accoliti sono particolarmente
scossi e la Reverenda Madre Tula Harkonnen (Olivia
Williams) apprende dall’autopsia che a uccidere Kasha
è stato uno squilibrio acuto del suo corpo, la cui origine è però
ancora un mistero. Per cercare di correggere la rotta,
Valya decide di andare a Salusa Secundus, lasciando a Tula
il compito di dirigere la scuola e con una missione a
malincuore: convincere la giovane Suor Lila (Chloe
Lea), pronipote della Madre Superiora Raquella
Berto-Anirul (Cathy Tyson), a sottoporsi
all’Agonia, un rituale doloroso e forse mortale che attiva la sua
memoria genetica e le permette di parlare con Raquella, per capire
se questa è “la bruciante verità” di cui ha parlato prima di
morire.
Lila è devota e obbediente, capisce
perché la Sorellanza le ha tenuto nascosto il suo retaggio ma è
ancora diffidente nei confronti del rituale. Si confronta con le
sue compagne accolite, con Sorella Jen (Faoileann
Cunningham) che sostiene che alla Sorellanza non importa
nulla di lei e Sorella Emeline (Aoife Hinds), che
proviene da una stirpe di martiri della Guerra delle
Macchine, che sostiene che sacrificare la propria vita per uno
scopo più grande è un onore. Tula, che ha un rapporto speciale con
Lila, informa la donna più giovane che sua madre è morta durante il
parto e che Lila potrebbe essere in grado di parlare anche con lei
durante l’Agonia. Alla fine, però, spetta a Lila la scelta
di accettare o rifiutare.
Il rituale in sé è diverso
dall’Agonia a cui si sottopone Paul Atreides (Timothée
Chalamet) in Dune:Parte Due. La spezia non è
ancora disponibile per la Sorellanza, quindi usano un altro
componente: il veleno di Rossak. Tula lo versa sugli occhi di Lila
e guida la ragazza attraverso i passaggi, dicendole di seguire la
voce di Tula e di concentrarsi su chi deve vedere, altrimenti i
morti non la lasceranno tornare. La scena sembra un film
dell’orrore: tra buio e luci in un palazzo in rovina, Lila deve
affrontare un’orda di antenati morti finché non trova Raquella.
Tula cerca di parlare con Raquella, che le dice: “La chiave
della resa dei conti è una persona nata due volte: una volta nel
sangue,una volta
nella spezia. Un revenant pieno
di cicatrici. Un’arma nata dalla guerra su un sentiero troppo
breve”.
Desiderosa di vedere sua madre, Lila
non parte e viene posseduta dalla memoria genetica di
un’altra persona, Madre Dorotea (Camilla Beeput),
che la giovane Valya (Jessica Barden) ha
ucciso decenni prima. Si scopre che Lila è anche la nipote
di Dorotea. Furiosa, Dorotea riconosce in Tula la sorella
di Valya. Dice a Lila che sua madre non c’è e che le sorelle
Harkonnen le hanno mentito. Infine, Dorotea deride Tula, dicendo
che le hanno rubato il futuro e che lei avrebbe rubato la loro
speranza. Lila cade poi morta, tra l’orrore di Tula e degli
accoliti che la stanno osservando.
L’imperatore Javicco si avvicina
a Desmond Hart in Dune:Prophecy, episodio 2
La morte di Pruwet Richese sta
facendo scalpore anche nella capitale dell’Imperium, Salusa
Secundus. Il duca Ferdinando Richese (Brendan
Cowell) è furioso per le affermazioni secondo cui a
uccidere Pruwet potrebbe essere stato un robot giocattolo,
sospettando che la morte del figlio sia opera della casa
reale per destabilizzare il casato Richese e rivendicare la sua
flotta. Nel frattempo, l’Imperatore Javicco parla con
Desmond Hart, che confessa di aver ucciso Pruwet in
apparente accordo con i desideri dell’Imperatore. Javicco nega di
aver mai dato un ordine del genere, ma Hart risponde che ha fatto
ciò che ha fatto per Javicco e che può farlo di nuovo. Conflitto,
Javicco arresta Hart e lo fa gettare in una delle celle di
sospensione del palazzo.
In seguito, parlando con
l’imperatrice Natalya, Javicco le dice che Hart è sopravvissuto
all’attacco di un sandworm su Arrakis – che lei chiama Shai-Hulud,
rivelando di credere nella sacralità di questi esseri giganteschi.
Natalya convince Javicco a non giustiziare Hart,
che può ancora aiutarli. Purtroppo, il figlio bastardo di
Javicco, Constantine (Josh Heuston), ha
incautamente detto alla sua amante, la figlia del Duca Richese,
Lady Shannon (Tessa Bonham Jones), che Pruwet è
stato ucciso da Hart. L’accesa udienza tra Corrinos e Richese viene
interrotta dall’arrivo a corte di Valya. La Madre Superiora non ha
detto alla casa reale che stava arrivando, cercando di scoprire di
proposito come stanno realmente le cose a palazzo. In poco tempo
disarma sia il Duca Ferdinando che l’Imperatore Javicco e capisce
che Javicco mente quando dice che non c’è nessuno in custodia
sospettato dell’omicidio di Pruwet. Quando il Duca Richese se ne
va, Valya dice a Javicco e Natalya che Kasha è morta esattamente
come Pruwet, ma a mezza galassia di distanza, e chiede di
interrogare Desmond Hart.
L’interrogatorio va malissimo. Hart
confessa di aver ucciso sia Pruwet che Kasha, ma afferma anche che
Shai-Huludgli ha donato un occhio
in grado di vedere ciò che la gente comune non può vedere,
compresa una scia di sangue dietro ogni passo di Valya. Con Javicco
e Natalya che osservano e partecipano apertamente
all’interrogatorio, Valya fa notare che Hart crede in quello che
dice, ma che sta comunque mentendo. Hart replica, sostenendo che le
intenzioni della Sorellanza sono quelle di manipolare l’Imperium e
che quello che ha fatto è stato semplicemente un atto di giustizia.
Chiaramente influenzato dalle parole di Hart, Javicco dice di avere
molto da considerare e pone fine all’interrogatorio, nonostante le
proteste di Valya e ricordando all’Imperatore che Hart ha
confessato un omicidio e un tradimento.
Sotto il naso dei nobili, il maestro
di spada dell’Imperatore, Keiran Atreides (Chris
Mason), ha costruito una pianta completa del palazzo
reale. Si scopre che fa parte della ribellione che ha
attaccato il reggimento di Desmond Hart su Arrakis e che
ora sta organizzando una rivolta su Salusa Secundus. Il piano non è
ancora chiaro, ma prevede l’infiltrazione nel palazzo. Keiran
fornisce la planimetria a Horace (Sam Spruell),
che guida la cellula, e alla spia Fremen Mikaela
(Shalom Brune-Franklin), e viene a sapere che il
momento di agire si avvicina rapidamente, con un ultimo tassello
ancora da completare. Più tardi, scopriamo che Mikaela è anche un
membro della Sorellanza quando si incontra segretamente con Valya,
che è a conoscenza dell’attacco al reggimento di Hart su Arrakis.
Tuttavia, con la Casa Corrino che sta sfuggendo alla presa della
Sorellanza a favore di Hart, Valya ritiene che sia giunto
il momento di sacrificare questa cellula per riconquistare
la loro fiducia. Mikaela inizialmente resiste, ma poi dice a Valya
di consegnare Keiran all’Imperatore. Valya, che nutre un perenne
rancore nei confronti della Casa Atreides, è immediatamente
interessata.
Il confronto con Desmond Hart
costringe Valya a rivalutare la situazione in ‘Dune:Prophecy’, episodio 2
Nel cuore della notte, l’imperatrice
Natalya libera Desmond Hart dalle celle di sospensione. Gli chiede
se è un profeta e lui risponde che non lo sa. In passato ne avrebbe
riso, ma ora ci sono cose bellissime e terribili che può fare dopo
essere stato inghiottito da Shai-Hulud. Natalya dice poi che
il Duca Richese ha deciso di richiamare la sua flotta e di
impadronirsi di Arrakis, quindi lei e l’Imperatore hanno deciso di
consegnarlo al Duca. Nell’udienza successiva, Hart brucia
il Duca esattamente come ha fatto con Pruwet e Kasha,
fermandosi solo al comando dell’Imperatore.
Quando Valya torna a Palazzo Reale
dopo l’incontro con Suor Mikaela, è sorpresa di incontrare Desmond
Hart nell’ufficio dell’Imperatore Javicco. Stava per raccontare
all’Imperatore della ribellione, ma Hart la informa che i suoi
servizi non sono più richiesti e che i suoi privilegi sono stati
revocati. Egli afferma ancora una volta di volere il meglio per
l’Imperium, il che significa eliminare la Sorellanza.
Istintivamente, Valyausa la
Voceper dire ad Hart di tagliarsi la gola, ma
lui riesce sorprendentemente a resistere. Hart conclude
l’incontro dicendo che ora capisce che la paura più grande di Valya
non è che nessuno la senta, ma che la sentano e se ne freghino.
L’episodio precedente aveva già
lasciato intendere che Desmond Hart è più di quanto lasci
intendere, e ora “Two Wolves” lo rende l’aggiunta più
interessante alla storia diDunedegli ultimi
anni. Il personaggio è una creazione originale per
Dune:Prophecy, e ciò che attira di lui, oltre
alla recitazione squilibrata di Travis Fimmel, è che Hart è
riuscito a far sentire fuori dal suo elemento un personaggio
straordinario come Valya Harkonnen. Come dice all’Imperatrice
Natalya, è in grado di fare cose grandi e terribili, e c’è un
accenno al fatto che questo potere deriva dalla spezia a cui è
stato probabilmente esposto quando è stato inghiottito da
Shai-Hulud su Arrakis. Tuttavia, nemmeno Paul Atreides è mai stato
in grado di fare le cose che fa Hart. Anche la frase di Madre
Raquella mentre possiede il corpo di Lila sembra implicare che Hart
sia la chiave della resa dei conti che si sta avvicinando, ma come,
esattamente, resta da vedere.
L’anno scorso, un’agenzia di stampa
ha riferito che il regista di The Haunting of Hill House e Doctor
Sleep, Mike Flanagan, aveva proposto ai
responsabili dei DC Studios, James
Gunn e Peter Safran, di realizzare un film su
Clayface , e ora si dice che il progetto
stia andando avanti.
Secondo Daniel Richtman, Flanagan
ha completato la sceneggiatura e le riprese sono previste per la
prossima primavera. Flanagan ha dichiarato in passato di voler
partecipare a un progetto su Clayface, descrivendo il suo ipotetico
film come un “horror/thriller/tragedia a sé stante”. I dettagli
della trama sono ancora un mistero, ma a quanto si sa, l’idea di
Flanagan reimmagina il personaggio come un bravo ragazzo.
Anche il Cavaliere Apocalittico di
Next Point News (fonte rivelatasi attendibile) ha dato il suo
contributo con quanto segue.
To be clear, Flanagan only wrote Clayface.
He will not direct due to his Exorcist film which has conflicting
dates https://t.co/NtGBGwHMsk
Non sappiamo se il film su Clayface
farà parte del DCU o del Bat-Verse/Epic Crime Saga di Matt
Reeves, ma abbiamo sentito che il cattivo potrebbe comparire anche
in The Batman
– Parte II.
Non abbiamo idea di come un
personaggio come Clayface possa entrare a far parte
dell’interpretazione relativamente terra-terra del mondo del
Cavaliere Oscuro di Reeves, ma supponiamo che le sue abilità di
mutaforma verrebbero abbandonate e Basil Karlo (se questa è la
versione del personaggio che verrà scelta) verrebbe
significativamente reimmaginato.
Per quanto riguarda The
Batman Part II, THR ha recentemente indicato che il film
potrebbe subire un altro ritardo, ma per ora le riprese dovrebbero
iniziare l’anno prossimo. Vale la pena notare che il
co-sceneggiatore Mattson Tomlin ha recentemente dichiarato che le
riprese inizieranno nel 2025 e i suoi commenti suggeriscono che il
sequel varrà la pena di aspettare.
“Si girerà l’anno
prossimo.Ci stiamo preparando, e dirò che
l’asticella non potrebbe essere più alta ”, ha detto
Tomlin a ScreenRant.
“È il sequel del
primo ”, ha continuato. “Ma anche Matt [Reeves] è
come nessun altro.Nei cinque anni in cui ho
lavorato con lui così da vicino, ho cercato di assorbire da lui
quanto più umanamente possibile, e sono così grato per il tempo che
riesco a trascorrere con lui, perché è un vero artista che opera in
un mondo in cui a volte l’arte non riesce a fiorire, e sta cercando
di fare qualcosa che conta davvero.Quindi, poter
partecipare a questo viaggio e far parte di questo processo è
davvero incredibile e straordinario.Sono
entusiasta del film”.
I dettagli della trama non sono
ancora stati resi noti, ma si prevede che tutti i personaggi del
primo film (che sono sopravvissuti) torneranno, insieme ad alcuni
personaggi di The
Penguin. Si dice anche che potrebbero essere
introdotti sia il Dr. Tommy Elliot/Hush che Dick Grayson/Robin.
Negli USA i biglietti per
l’attesissimo remake horror di Robert Eggers, Nosferatu,
saranno messi in vendita domani (e forse avremo anche un trailer
finale), e Focus Features ha ora rilasciato una prima inquietante
clip del film.
Sebbene duri poco meno di 30
secondi, questo sneak peek ci dà un’idea dello strisciante senso di
terrore che gli spettatori possono aspettarsi di provare quando si
siederanno a guardare il film questo Natale.
La clip mostra una disperata Ellen
Sutter (Lily-Rose
Depp) che implora il suo Angelo Custode di venire a
proteggerla dalle forze del male che sono entrate nella sua vita.
Purtroppo, le preghiere di Ellen vengono esaudite da una mano
scheletrica che la afferra per la gola. Guardate la clip al link
sottostante, insieme a un nuovo poster IMAX.
Nosferatu
è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da
clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché
da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre
Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo
memorabile un ex marinaio irascibile in The
Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del
regista, The
Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il
fratello di Skarsgård,
Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una
massa grassa impressionante e addominali formidabilmente
cesellati.
Nosferatu
è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da
F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha
ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del
vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar,
nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per
interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un
assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche
rifatto nel 1979 da Werner Herzog come
Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore
Klaus Kinski. Nosferatu
arriverà al cinema a partire dal 1gennaio.
Questo design non è lontano un
milione di miglia dal costume che è arrivato sullo schermo, ma ci
sono alcune sottili differenze, con il cappuccio tirato indietro
per mostrare più capelli di Rio e la fascia leggermente più alta
sul petto. L’aspetto finale rivela anche una maggiore quantità di
costole del personaggio.
“Questo look doveva
mantenere misteriosa l’identità di Rio e mostrarla come una forza
formidabile (e anche sexy e potente) ”, scrive Selon.
“Dovevamo credere che ciò che indossa potesse esistere nel
mondo reale contemporaneo, ma anche accennare a un potere
ultraterreno.Mi sono rivolta alla mia
collaboratrice @imogeneann_art per realizzare questo
progetto.Sapevamo che doveva avere un cappuccio
di qualche tipo, rivelare un po’ le costole e includere il simbolo
dell’infinito, come fanno tutti i suoi costumi.Doveva anche essere adatto agli stunt per il lavoro con i
cavi che sarebbe stato necessario nelle coreografie di
combattimento.Adoro il modo in cui questo costume
si è rivelato e come ha aggiunto intensità alla nostra Madame
parzialmente occultata in questa scena super carica.Penso che la sua entrata al rallentatore con questo costume
sia davvero emozionante”.
“Questo costume è un
esempio di come io dipinga qualcosa che vorrei indossare… se fossi
una strega assassina ”, aggiunge Imogene Chayes.
Ci sono sottili cenni alla sua successiva rivelazione come
Strega Verde e, infine, alla Morte”.Daniel aveva
parlato in precedenza di mettere in evidenza le sue costole come un
dettaglio costante di tutti i suoi look, cosa che abbiamo fatto qui
con i ritagli laterali”.
Guardate l’artwork qui sotto,
insieme a quello che sembra essere il design finale di “Ghost
Agatha”.
Biancaneve
è diventato il remake live-action più controverso della Disney. In
parte ciò è dovuto ai commenti della protagonista Rachel
Zegler e in parte a quelle che alcuni ritengono essere
modifiche “sregolate” della storia.
Si dice che i piani originali
prevedessero l’abbandono dei Sette Nani al posto di un gruppo
eterogeneo di Banditi. Sebbene quest’ultimo gruppo sia ancora
previsto per Biancaneve, durante le riprese sono state
apportate ampie modifiche per rendere questa versione più in linea
con il classico animato del 1937.
Se questo nuovo trailer è
indicativo, Biancaneve ha ora maggiori possibilità di
mantenere i fan dalla sua parte, poiché sembra più simile a ciò che
ci aspettiamo da queste rivisitazioni in live-action (anche se con
qualche tocco di modernità).
Sebbene questo sneak peek sia in
full HD, non è ancora stato rilasciato “ufficialmente” dalla
Disney. Al contrario, Disney Ucraina ha apparentemente preso la
palla al balzo e ha pubblicato l’anteprima in un luogo accessibile
ai fan impazienti. Perché lo studio non abbia ancora rilasciato la
versione ufficiale è difficile da dire, soprattutto se per giorni
sono circolate sui social media fughe di notizie di varia
qualità.
In ogni caso, la Zegler è perfetta
nei panni dell’iconica principessa Disney; per quanto riguarda
l’interpretazione della Regina Cattiva da parte di
Gal Gadot, star di Wonder Woman, c’è chi sui social
media ha già criticato quella che ritiene una performance legnosa
da parte dell’attore.
Forse non resterà online a lungo,
ma potete vedere il trailer di Biancaneve – senza
watermark – nel player qui sotto.
https://youtu.be/TuwFk3HTUoo
Tutto quello che sappiamo su
Biancaneve
Biancaneve
è diretto da Marc Webb, regista di The Amazing Spider-Man, da una sceneggiatura
della regista di Barbie,
Greta
Gerwig e della drammaturga Erin Cressida
Wilson. Il film dovrebbe ampliare la storia del classico
d’animazione del 1937. Il film conterrà nuove canzoni di
Benj Pasek e Justin Paul (La La Land e The
Greatest Showman) e vedrà anche la star di
Wonder
Woman,
Gal Gadot nel ruolo della Regina Cattiva. Gli
attori per la maggior parte dei sette “nani” non sono stati
annunciati, ma sappiamo che Martin Klebba, che ha partecipato a
tutti i film dei Pirati dei
Caraibi, interpreterà Brontolo.
È stato inoltre confermato che il
film includerà una versione più giovane di Biancaneve, il che
suggerisce che avremo una sorta di scene di flashback che
approfondiranno le origini del personaggio principale.
L’uscita di Biancaneve nelle
sale è prevista per il 21 marzo 2025.
Mentre continuano le riprese di
The Fantastic
Four: First Steps in Spagna (le riprese
dovrebbero terminare nel fine settimana o all’inizio della prossima
settimana), sono state pubblicate altre foto dal set, che ci
permettono di vedere meglio Pedro
Pascal nei panni di Reed Richards, alias Mister
Fantastic.
Sebbene l’attore de Il
Gladiatore II e The Last of Us indossi ancora
una felpa nera con cappuccio per nascondere la parte superiore del
costume, sono visibili i pantaloni blu e gli stivali bianchi, oltre
alle caratteristiche striature grigie ai lati della testa che sono
diventate un punto fermo del personaggio nei fumetti.
Il film è atteso al cinema
il 25 luglio 2025. Come al solito con
la Marvel, i dettagli
della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti,
i Fantastici Quattro sono astronauti che
vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi
cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il
suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la
fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per
diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il
fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà
la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene
completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi
arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super
forza.
Fanno parte del cast anche
Julia Garner, Paul
Walter Hauser, John
Malkovich, Natasha
Lyonne e Ralph
Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato
da Kevin
Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in
degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di
Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro
protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che
conosciamo. Franklyn e Valeria
Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel
film.
Gli episodi 5 e 6 della
quarta stagione de L’Amica Geniale –
adattamento della tetralogia di Elena Ferrante
– si immergono nel cuore del tumultuoso intreccio tra maternità,
amicizia e amore, facendo emergere nuove dinamiche emotive e
conflitti irrisolti. La complessità delle relazioni tra i
personaggi raggiunge vette drammatiche, con una narrazione che
intreccia sapientemente momenti di tensione, fragilità e
consapevolezza, concentrandosi maggiormente sui fatti che vediamo
accadere più che sulla loro elaborazione.
La Frattura
Il quinto episodio,
intitolato La Frattura, si concentra proprio sulla
separazione, la spaccatura che si viene a creare, sempre più
profonda, tra i personaggi principali, riflessa sia nei legami
personali sia nel tessuto sociale che li circonda. La storia si
apre con Lenuccia, che riscopre sia la maternità con l’ultima
arrivata, Immacolata, avuta da Nino, che il rione, con tutti i suoi
personaggi/manifesto: la donna incontra di nuovo Michele Solara,
nell’ufficio di Lila, e lo trova notevolmente cambiato: è la
pallida ombra di sé stesso mentre si confronta con Lila,
determinata e sovrana della situazione, decisa nel suo disprezzo
verso un uomo che un tempo rappresentava il potere e il controllo,
ma che ora è fragile e sconfitto. Il terremoto che ha devastato
Napoli fa da sfondo a un’umanità altrettanto spezzata,
traumatizzata ma anche affaticata dalla vita stessa.
Parallelamente, il
rapporto tra Elena e Nino si sgretola
progressivamente. Nino, sempre più ingombrante nella vita di Elena,
si dimostra un uomo egocentrico e inaffidabile, incapace di essere
presente nei momenti cruciali. Quando Elena si reca in ospedale per
partorire da sola, la sua solitudine è straziante: un momento che
dovrebbe essere di gioia si trasforma in una riflessione amara
sulla fragilità delle sue scelte sentimentali. Il giorno seguente,
Nino si presenta in ospedale e proclama un’affermazione che sembra
riecheggiare più un bisogno egoistico che un’autentica
dichiarazione d’amore: “Io non ce la faccio a stare senza di
te”. La domanda si insinua: Nino è davvero l’uomo che Elena
merita, o è solo una proiezione del desiderio di appagare una
idealizzazione che nasce dalla prima giovinezza?
Alba Rohrwacher è Elena in L’Amica Geniale – Storia della Bambina
Perduta
Dopo la nascita della
piccola Immacolata, che Elena sceglie di chiamare così come segno
riconciliatorio verso la madre malata, l’anziana donna e Lila vanno
a far visita alla neo-mamma a Via Petrarca, nella casa con le
finestre sul mare. Ma, quando la signora si sente male e viene
trasportata in ospedale, Lenù dimostra tutta la sua insicurezza nei
confronti del compagno: mentre la madre è in pericolo di vita e lei
è costretta a rimanere a casa con la neonata, Lila e Nino corrono
in ospedale con la signora, ma per Lenù il pensiero fisso è
la loro vicinanza, il loro tornare in contatto, la paura
che tra loro possa nascere di nuovo qualcosa. Questo atteggiamento
ostile e sospettoso non viene replicato da Lila, che di contro
esternando il suo disprezzo per Nino, resta accanto alla madre di
Elena come fosse la sua.
L’episodio de
L’Amica Geniale si chiude lasciando una sensazione
di disagio. Elena, sempre più esasperata, appare fastidiosa, quasi
distante dalla profondità emotiva che la caratterizzava. Un effetto
forse voluto, che sottolinea il suo stato di crisi e un momento in
cui si avvicinano decisioni importanti da prendere.
L’imbroglio
Il sesto episodio,
L’imbroglio, esplora ulteriormente la relazione tra Lila e
Elena, mettendo in luce due concezioni opposte di maternità e di
identità personale. Il parto di Lila, violento, arrabbiato, quasi
contro natura evidenzia quanto le due donne abbiano un temperamento
differente, anche rispetto a questi lati dell’essere donna: Lenù è
sempre accogliente, mentre Lila è sfidante, costantemente in lotta.
La nascita della bambina di Lila avviene in un clima di tensione e
fatica, specchio delle sue resistenze emotive e fisiche.
L’esperienza di Elena, che aveva partorito in solitudine, è di
tutt’altra natura. Due racconti diversi di maternità, segnati dalle
rispettive fragilità e dai legami che le due donne intrecciano con
chi le circonda.
La puntata si concentra
su altri tre avvenimenti molto importanti che vedono come filo
conduttore Elena: il primo è la confessione di Alfonso. L’uomo che
sta cercando di fare i conti con la sua identità di genere si
confessa a Lenù raccontandole in che modo l’aiuto di Lila è stato
determinante per accettarsi, l’amica lo ha incoraggiato a esplorare
e deformare la propria immagine.
Intanto la madre di Elena
peggiora e, nel suo ultimo atto di lucidità, chiede ai figli di
fare la cosa giusta: Peppe e Gianni devono lavorare per Lila e
abbandonare le attività criminali con i Solara, mentre Marcello
deve sposare Elisa. Per quello che riguarda Elena, lei ha sempre
fatto le cose a suo modo, lo farà anche adesso: sul letto di morte,
Lenù riceve il riconoscimento di indipendenza che ha sempre cercato
da sua madre.
Ma la morte di sua madre
porta la donna in un nuovo territorio, in cui si sente ancora una
volta intrappolata tra il peso delle responsabilità familiari e
l’incompiutezza della sua vita. Una situazione di impasse
che verrà sbloccata solo grazie all’intervento di Nino che,
involontariamente, si rivela alla fine per quello che è anche agli
occhi di Elena, che era l’unica a non vedere la sua infima caratura
umana. La scoperta di un suo tradimento – l’ennesimo, scopriremo –
consente a Elena di trovare la forza e la lucidità di allontanarlo
e solo dopo scopre da Lila che l’uomo non aveva mai smesso di
cercare la sua vecchia amante. La scelta degli showrunner di
raccontare in questi termini l’allontanamento di Elena e Nino si
allontana dal racconto originale eppure conferisce alla storia una
forza in più, una chiarezza e una inequivocabili che i libri di
Elena Ferrante non sempre tengono in considerazione.
L’Amica Geniale: un
dittico di eventi e temi
Questo nuovo dittico di
L’Amica Geniale – Storia della Bambina Perduta si
addentra nei momenti più dolorosi e complessi della serie: il senso
di smarrimento, il peso delle scelte sbagliate, la maternità come
croce e delizia, la perdita e il lutto. E sembra che il costante
balletto che l’adattamento fa tra ciò che accade nel romanzo e ciò
che invece viene reinventato e modificato per la serie riesca ad
acquisire autorità e credibilità man mano che gli eventi ci
appaiono chiari e privi delle ombre e dei non detti che Ferrante
adora disseminare.
La frattura e
l’imbroglio non sono solo eventi specifici, ma temi
ricorrenti che definiscono la traiettoria di questa stagione,
conducendo gli spettatori verso un finale che si preannuncia
doloroso e catartico. Il legame tra Lila ed Lenù,
fatto di gelosie, rancori, ma anche di un amore profondo e
indistruttibile, rimane il vero cuore pulsante della storia,
un’amicizia che resiste nonostante tutto e che è destinata ancora
una volta a evolversi.
Vertice 360
distribuirà in Italia The Strangers: Capitolo 1,
la prima parte della trilogia horror pronta a sconvolgere gli
spettatori dal 28 Novembre e interpretata da Madelaine Petsch, l’attrice statunitense
reduce dal successo del teen drama Riverdale,
e da Froy Gutierrez (Cruel
Summer, Teen Wolf).
Intenso, terrificante da mozzare il
fiato, The Strangers: Capitolo 1 è diretto da
Renny Harlin (Nightmare 4 – Il non
risveglio, 58 minuti per morire – Die Harder,
Cliffhanger, L’esorcista – La genesi, The
Covenant, Il passo del diavolo) che torna al genere
horror con questa saga ispirata al film omonimo del 2008 di Bryan
Bertino.
In questo primo capitolo una
giovane coppia, dopo un inaspettato guasto all’auto, è costretta a
trascorrere la notte in un cottage isolato situato in una città
inquietante. La loro permanenza viene sconvolta dall’arrivo di tre
sconosciuti che li terrorizzano agendo senza pietà.
Cast Madelaine Petsch, Froy Gutierrez
Regia di Renny Harlin
Prodotto da Courtney Solomon, Mark Canton,
Christopher Milburn,
Gary Raskin, Alastair Burlingham, Charlie Dombek
Sceneggiatura di Alan R. Cohen & Alan
Freedland Basato su The Strangers scritto da Bryan
Bertino
Giovedì sono stati trasmessi
tutti gli otto episodi di Alex
Cross di Prime
Video, con un finale esplosivo che ha chiuso i due
casi paralleli della serie. Mentre Alex Cross (Aldis
Hodge) è ancora in lutto per la perdita della moglie
Maria, viene coinvolto nel caso per impedire al serial killer
Fanboy di fare la sua prossima vittima. Inoltre, deve fare i conti
con il potenziale pericolo che la sua famiglia sta affrontando a
causa di uno stalker implacabile che si introduce in casa loro e li
terrorizza. Tutte queste storie giungono al culmine
nell’episodio 8 (la
nostra recensione), dopo che Alex e i suoi colleghi
poliziotti hanno messo dietro le sbarre l’assassino di Fanboy,
mentre Alex Cross scopre la scioccante verità
sull’assassino di Maria e su chi sta perseguitando la
sua famiglia.
Chi è il Fanboy e perché ha
ucciso le sue vittime?
All’inizio della stagione, Alex
inizia a sospettare che il ricco uomo d’affari Ed Ramsey (Ryan
Eggold) sia il serial killer responsabile dei
rapimenti e degli omicidi che avvengono a Washington. Dopo la
scoperta di un album di omicidi che ritraeva serial killer
prolifici della storia affiancati da vittime a loro somiglianti,
Alex e i suoi colleghi poliziotti gli affibbiano il nome
di Fanboy a causa della sua ossessione per questi
serial killer, desiderosi di avere la loro fama e notorietà. Fanboy
considera il suo lavoro come arte e ha chiaramente un po’ il
complesso di Dio quando si tratta delle sue vittime.
Fortunatamente, il suo ultimo omicidio viene sventato da Cross e
Ramsey viene arrestato.
In una
classica prova di forza di Alex Cross, il detective scava
nel passato di Ramsey e scopre che la sua motivazione principale
deriva dalla disperata ricerca di attenzioni da parte della madre
dopo la morte della sorella. La sua fame di attenzioni si è
trasformata in un’ossessione violenta che lo ha spinto a rapire 12
persone, a trasformarle per farle assomigliare a famosi
serial killer e a fotografarle come capolavoro artistico.
Riesce però a ucciderne solo 11, dopo che Shannon
(Eloise Mumford) viene salvata.
Anche se il suo piano non va come
sperava, Ramsey è comunque contento che il mondo lo conosca e che
riceva la fama che ha sempre desiderato. Tuttavia, Cross e
i suoi colleghi hanno in mente un altro piano. Cross gli
dice che intendono cancellare la sua eredità bruciando il suo
prezioso album e accusandolo solo dell’omicidio di Emir e del
rapimento di Shannon. Ramsey osserva inorridito mentre Sampson
(Isaiah Mustafa) brucia il libro attraverso
una trasmissione video in diretta, un momento particolarmente
soddisfacente, dato che il Ramsey di Eggold è un cattivo molto
odioso.
Perché Maria è stata uccisa e
chi è il responsabile?
Dopo aver trovato un vestito
familiare appeso a un albero vicino alla tomba di Maria, Alex si
rituffa in un vecchio caso che coinvolge una giovane donna di
nome Deirdre Nolan (Jessica Clement).
Riconosce il vestito da quello che indossava durante un processo
per omicidio in cui era accusata di aver ucciso un uomo innocente
con una mazza da baseball. Alex ha testimoniato in qualità
di esperto e ha dichiarato di ritenerla inadatta a rientrare nella
società, anche se non aveva precedenti penali. Cross
riteneva che il trauma subito da bambina rendesse plausibile un
simile scatto e il giudice prese sul serio il suo avvertimento.
Dierdre fu condannata all’ergastolo, ma poco dopo si suicidò dietro
le sbarre.
Cross ora capisce che la persona
che perseguita la sua famiglia è in qualche modo collegata a
Deirdre. Quando indaga più a fondo, Alex scopre che un uomo di nome
Peter (Ryan Allen) ha fatto visita a
Deirdre in prigione. Scopre poi che sia Peter che Dierdre avevano
una “madre di strada” che li aveva presi sotto la sua ala. Con
sgomento, Cross scopre che è stata la signorina Nancy
(Karen Robinson), la fidata insegnante di
pianoforte di suo figlio, a portare i suoi figli in una baita
isolata per sicurezza. Si scopre che Nancy e Peter sono i
mandanti dell’omicidio di Maria e hanno preso di mira Alex
e la sua famiglia perché lo ritengono responsabile della morte di
Deirdre.
Quando Alex raggiunge la baita,
espone Miss Nancy a Peter prima che possa accadere qualcosa ai
suoi figli. Rivela di sapere che Peter è il vero responsabile
dell’omicidio per cui Dierdre è stata messa in prigione, e che è
stata un’idea di Miss Nancy quella di farle prendere la colpa,
considerando che la legge sarebbe stata più clemente con lei,
essendo una donna bianca con la fedina penale pulita. Peter è
inorridito da questa notizia e si rifiuta di fare del male ai figli
di Alex. Sopraffatta dal senso di colpa e dal dolore, Miss Nancy si
dà fuoco, ponendo fine a qualsiasi pericolo immediato per Cross e
la sua famiglia. In definitiva, questa chiusura aiuta Cross
a cercare una terapia e ad aprirsi finalmente con la
moglie.
Come la scena post-credits
prepara le cose per la seconda stagione di Alex Cross
In una scena post-credits dopo il
finale, Kayla Craig (Alona Tal), confidente
di Cross e agente dell’FBI,
incontra Bobby Trey (Johnny Ray Gill), l’ex
poliziotto che aiutava Ramsey nei suoi omicidi. Kayla gli offre
l’immunità se si costituirà e fornirà maggiori informazioni sulle
vittime di Ramsey. Poi, gli offre del denaro se è disposto
a parlare del “marcio” che Ramsey aveva su molte persone
potenti e ricche di Washington.
Anche se non si sa quali siano le
vere intenzioni di Kayla, questo crea unpotenziale nuovo caso per Cross nella seconda stagione
di Alex Cross. Il fatto che la serie si svolga a
Washington DC, che è piena di persone potenti, ma ha anche un
sottobosco di corruzione, aiuta. Questa scena dimostra anche che
gli sceneggiatori vogliono mantenere Trey, e per una buona ragione,
poiché aggiunge un intero livello di caos e costituisce un cattivo
molto intrigante.
Con i casi risolti e alcune
potenziali storyline in arrivo, la seconda stagione di
Cross è destinata a portare lo stesso livello di azione,
mistero e intrigo. Sebbene non sia stata annunciata una data
ufficiale per la première della prossima stagione, la produzione
si è già conclusa la scorsa estate. Si spera che il pubblico
non debba aspettare troppo a lungo per la prossima puntata di Aldis
Hodge che spacca i culi e va a fondo nei panni di Alex Cross.
La prima stagione di Alex
Crossè disponibile in streaming su Prime
Video.
Wicked
amplia la storia del Mago di Oz e, dopo aver visto Dorothy
brevemente nel film, ecco cosa si sa sulla presenza della nativa
del Kansas in Wicked:Parte Due. L’adattamento
cinematografico in due parti del musical di successo di Broadway si
concentra su Elphaba (Cythnia Erivo) e Glinda (Ariana Grande)
invece che sulla protagonista originale del Mago di Oz,
Dorothy Gale. Mettendo al centro la Strega Malvagia dell’Ovest e
Glinda la Strega Buona, la giovane ragazza precedentemente
interpretata da Judy Garland nel film del 1939 viene vista
solo brevemente prima di Wicked 2.
La storia di Wicked 2
manterrà al centro la relazione tra Elphaba e Glinda, ma nel sequel
ci saranno più crossover con Il mago di Oz. Mentre
Wicked (la
recensione) è diviso in due film, con la prima parte che
precede l’arrivo di Dorothy a Oz, lei è molto presente mentre il
conflitto a cui sono legate Elphaba e Glinda continua a crescere.
Questo include il suo ruolo nel
destino finale di Elphaba e nella conclusione di Wicked
2. Guardando al Mago di Oz e alla versione di
Broadway di Wicked, sembrerebbe che Dorothy sarà presente
in Wicked 2, ed ecco cosa è stato confermato.
Wicked prevede una potenziale
apparizione di Dorothy nel sequel
Ufficialmente non è stata confermata
la presenza di Dorothy in Wicked 2. Non è stato annunciato
un suo ruolo nel film sequel, ma questo non esclude del tutto la
possibilità di una sua apparizione. Sulla base del musical, Dorothy
non avrebbe dovuto essere presente in Wicked, ma ha un
breve cameo nella sequenza di apertura che porta a “No One Mourns
The Wicked”. Poiché quel momento si svolge durante quello che
dovrebbe essere il finale di Wicked 2, è possibile che
Dorothy appaia nel sequel.
Allo stato attuale, la maggior parte
dei membri del cast di Wicked è confermata per il sequel.
Elphaba e Glinda rimarranno i personaggi principali, mentre Fiyero
(Jonathan Bailey), il Mago (Jeff Goldblum) e Madame Morrible
(Michelle Yeoh) ricopriranno ruoli importanti. Anche Boq (Ethan
Slater), Nessarose (Marissa Bode) e il Dottor Dillamond (Peter
Dinklage) dovrebbero avere un ruolo importante nel sequel. Se
Dorothy sarà presente in Wicked 2, si inserirà nelle trame
principali esistenti.
Chi interpreta Dorothy in
Wicked?
Un’attrice non è ancora stata
confermata ufficialmente
In vista della possibile apparizione
di Dorothy in Wicked 2, non è ancora
stata confermata un’attrice che la interpreti in una delle due
parti dell’adattamento musicale. Nessuna attrice è
accreditata come interprete di Dorothy nei titoli di coda
diWicked, nonostante sia stata
vista per un solo momento e altre immagini di lei siano state
incluse nel marketing del film. Questo potrebbe significare che la
singola inquadratura di Dorothy che cammina sulla strada di mattoni
gialli con il Leone Codardo, lo Spaventapasseri, Toto e l’Uomo di
Latta è stata realizzata in CGI. Il film potrebbe anche aver
utilizzato uno sconosciuto o una comparsa per interpretare Dorothy
per alcune riprese.
Il fatto che Wicked non
abbia scelto pubblicamente un’attrice per interpretare Dorothy è in
linea con il musical. Dorothy non è una parte importante della
storia della produzione teatrale, in quanto appare solo come una
sagoma quando la Strega Malvagia dell’Ovest viene colpita
dall’acqua. Forse
inWickednon c’era
bisogno di un’attrice per interpretare Dorothy, ma
qualcuno potrebbe essere stato scritturato per il ruolo una volta
che la produzione si è spostata sulla realizzazione di Wicked
2. Se questo è il caso, il sequel di Wicked può
confermare quale attrice interpreta Dorothy e se faceva parte del
primo film.
Come Dorothy può apparire in
Wicked 2 sulla base del musical
Dorothy dovrebbe avere un
piccolo ruolo in Wicked 2
Il ruolo di Dorothy nel musical
Wicked è direttamente legato al finale del Mago di
Oz e alla paletta d’acqua con cui colpisce la Strega Cattiva
dell’Ovest. Considerando quanto il primo film sia rimasto fedele
alla produzione di Broadway e al romanzo originale, anche
il sequel dovrebbe allinearsi strettamente al materiale di
partenza. Questo dovrebbe significare un ruolo minore per
Dorothy in Wicked 2, quando il film giungerà alla
conclusione della storia di Elphaba e Glinda. Questo sarebbe in
linea con il musical, anche se l’adattamento cinematografico
potrebbe elevare leggermente il suo ruolo e mostrarla al di là di
una silhouette.
È possibile che la Universal abbia
già mostrato alcuni pezzi del ruolo di Dorothy in Wicked
2. Nei trailer diWickedc’erano alcune
inquadrature di Dorothy e dei suoi amici che incontravano il Mago,
che non sono state incluse nel montaggio finale del film.
Queste scene potrebbero provenire da Wicked 2 e indicare
come la contadina del Kansas entrerà nel sequel. Se così fosse,
allora Wicked:Part
Due potrebbe includere un ruolo significativamente
più importante per Dorothy rispetto al primo film. Il pubblico non
deve comunque aspettarsi che Dorothy sia un personaggio
principale.
Wicked Parte Uno
(la nostra
recensione) esce ora nelle sale, portando l’amato musical di
Broadway sul grande schermo. Cynthia Erivo e Ariana
Grande vestono i panni delle improbabili amiche Elphaba e
Glinda, affiancate da
Jeff Goldblum,
Michelle Yeoh e
Jonathan Bailey. Il prequel del Mago di Oz (che
racconta metà della storia del musical e del romanzo di Gregory
Maguire), segue le due streghe mentre si incontrano alla Shiz
University e mettono involontariamente in moto gli eventi che
culminano con un secchio d’acqua nel film del 1939…
Se avete già visto il musical al
cinema e avete domande su come si concluderanno le vicende di
Elphaba, Glinda e compagni, abbiamo qui tutto quello che dovete
sapere, dagli easter eggs a quando la seconda parte di Wicked
arriverà sui nostri schermi. Attenzione, però: ci sono
importanti spoiler su Wicked!
Il finale della prima parte di
Wicked spiegato
Wicked il film – Cortesia di Universal Pictures
Il viaggio di Elphaba e Glinda a Oz
prende una svolta quando si trovano faccia a faccia con il Mago.
Elphaba gli racconta il suo desiderio di liberare gli animali di Oz
e lui le risponde che lo farà se lei riuscirà a dimostrare quanto
vale. Il Mago dice a Elphaba che una delle sue guardie scimmiesche
osserva sempre gli uccelli dalle finestre del palazzo e, insieme a
Madame Morrible, le fa dare un’occhiata alla Grimmeria, un libro di
incantesimi che solo chi ha grandi doti magiche può leggere.
Morrible la rassicura che non c’è problema se riesce a leggere solo
poche parole, ma Elphaba legge facilmente un intero incantesimo. Di
conseguenza, alla scimmia (e al resto delle guardie) spuntano ali
piumate in una lenta e dolorosa trasformazione. Indignata per ciò
che le è stato fatto fare, Elphaba si rende conto che il Mago non
ha poteri propri e mantiene il controllo di Oz attraverso la
creazione di un nemico comune per unire il popolo: gli animali.
Elphaba si rifiuta di collaborare con lui e fugge dalle sue stanze
con la Grimmeria al seguito, mentre Morrible chiama le guardie a
prenderla.
Glinda segue Elphaba attraverso il
palazzo e finiscono in una torre. Trovano una mongolfiera e cercano
di dirottarla, ma le guardie sventano il loro piano. I due salgono
più in alto nella torre, in una mansarda, e sbarrano la porta con
una scopa. Nel frattempo, Morrible diffonde in tutta Oz l’annuncio
che Elphaba è una strega malvagia e non ci si deve fidare di lei, e
Glinda cerca di convincerla a tornare indietro e a scusarsi con il
Mago e Morrible. Elphaba rifiuta e le dice che deve fare ciò che è
giusto. Cerca di usare su di sé l’incantesimo Grimmerie che ha dato
le ali alle scimmie volanti, senza successo, ma mentre le guardie
del Mago irrompono nella torre, un manico di scopa inizia a
levitare. Mentre canta “Sfidando la gravità”, Elphaba saluta Glinda
e monta sulla scopa per fuggire. Le guardie raggiungono Glinda e
cercano di trattenerla, ma Morrible le fa rilasciare. Mentre
Elphaba attraversa la finestra, inizia a precipitare verso il
suolo, ma poi vede se stessa come una bambina e la raggiunge.
Quando i due si uniscono per mano, Elphaba inizia a librarsi in
volo e si dirige verso l’ignoto.
Che fine ha fatto il dottor
Dillamond?
Gli animali a Oz sono oppressi e
discriminati e il dottor Dillamond, la capra, è l’unico professore
animale rimasto alla Shiz University. Durante una delle sue
lezioni, scopre che qualcuno ha vandalizzato lo schermo del suo
proiettore con la scritta “Gli animali vanno visti e non
ascoltati”. Dopo essersi imbattuta in un incontro tra lui e altri
animali, Elphaba scopre che c’è una cospirazione per impedire agli
animali di parlare e che molti stanno fuggendo da Oz prima che le
cose peggiorino ulteriormente. Durante la lezione successiva,
Dillamond viene allontanato dall’università e sostituito con un
nuovo professore umano, poiché agli animali è stato vietato di
insegnare. Il nuovo professore ha un cucciolo di leone in gabbia e
dice alla classe che queste gabbie sono nuovi marchingegni
progettati per tenere gli animali sotto controllo.
Qual è il piano del Mago e di
Madame Morrible?
Per mantenere il potere a Oz, il
Mago e Morrible hanno istigato una campagna di odio contro gli
animali. “Il modo per riunire la gente è darle un nemico davvero
buono”, dice a Elphaba, e animali come il dottor Dillamond servono
proprio a questo. Tuttavia, quando Elphaba sfida il Mago e si mette
a fare ciò che è giusto, l’attenzione si sposta su di lei e i due
si propongono di fare di lei il nemico comune di Oz: la Strega
Malvagia dell’Ovest.
I camei di Wicked – Parte
1 spiegati
Idina Menzel e Kristin Chenoweth:
Quando Elphaba e Glinda arrivano nella Città di Smeraldo, assistono
a uno spettacolo di strada che recita l’origine del libro di
incantesimi Grimmerie. I Saggi sono interpretati nientemeno che da
Idina Menzel e Kristin Chenoweth, gli attori che hanno interpretato
i ruoli di Elphaba e Glinda nella versione musical di Broadway di
Wicked.
Stephen Schwartz: Quando Elphaba e
Glinda arrivano al palazzo del Mago nella Città di Smeraldo, una
guardia annuncia che “il Mago vi riceverà ora”. La guardia è
interpretata dal compositore di Broadway e del cinema Stephen
Schwartz, che ha scritto le musiche e i testi della versione
teatrale di Wicked.
Le scarpette d’argento di Nessarose: Il
primo giorno della sorella di Elphaba, Nessarose, all’Università di
Shiz, il padre le regala le pantofole d’argento della madre. Le
scarpe ornate hanno tacchi a forma di tornado e motivi arcobaleno,
riferimenti al tornado che porta Dorothy dal Kansas a Oz nel Mago
di Oz e alla canzone “Over the Rainbow”.
Pantofole di rubino: Mentre canta
“Popular”, Glinda dà a Elphaba un paio di scarpette di rubino per
aiutarla a rinnovarsi. Naturalmente, le scarpette di rubino che
Dorothy indossa nel Mago di Oz sono una delle immagini più iconiche
del film del 1939.
Il vero nome del Mago: mentre Elphaba e
Glinda cercano di sfuggire alle guardie del Mago nella torre del
palazzo, gli spettatori più attenti potrebbero aver intravisto un
poster sul muro con il nome di “Oscar Diggs”. Questo è il vero nome
del Mago.
La signora Gulch: Gli spettatori più
attenti avranno sentito che la signora Gulch, ovvero la versione
“reale” della Strega Cattiva dell’Ovest in Kansas, viene nominata
quando Elphaba e Glinda arrivano alla Shiz University.
La mongolfiera: il Mago arriva a Oz con
la mongolfiera che Elphaba e Glinda cercano di dirottare, e in
seguito cerca anche di riportare Dorothy a casa con essa, anche se
non funziona.
In cosa si differenzia Wicked
dal musical?
La prima parte di Wicked è un
adattamento abbastanza fedele del primo atto del musical di
Broadway, ma ci sono alcuni piccoli cambiamenti. Per cominciare, il
flashback dell’infanzia di Elphaba all’inizio del film non è
presente nel musical. Inoltre, nella versione del musical di
“Defying Gravity”, Elphaba non cade prima di volare e lei e Glinda
non cercano di dirottare la mongolfiera del Mago. Anche altre scene
sono leggermente allungate: “Popular” e “Dancing Through Life”
durano un po’ di più rispetto alle loro controparti musicali,
mentre Elphaba si unisce a “Something Bad” nel musical ma sta
origliando nel film.
Quando uscirà la seconda parte
di Wicked?
Come avrete capito, Wicked
Parte Uno è solo metà della storia. Basata sul primo atto
del musical teatrale, la seconda parte della storia sarà raccontata
in Wicked
Parte Due, che arriverà sul grande schermo il 21
novembre 2025.
Da poco su Netflix,
la seconda stagione di L’Imperatrice non delude.
La serie, come noto, è incentrata sulla vita dell’imperatrice
Elisabetta d’Austria, che si era guadagnata la
reputazione di essere in anticipo sui tempi. Elisabetta si
rifiutava di aderire alle norme sociali e cercava sempre di vivere
in modo più libero. Nella seconda stagione, si scontra con il suo
dovere di dover generare un erede al trono. Elisabetta ha però
sempre creduto di poter fare di più di quello che ci si aspettava
da lei.
La gente comune la adorava e lei
proponeva sempre idee per garantire il loro benessere. Il marito,
però, era combattuto tra l’amore e le aspettative della società e
spesso prendeva decisioni che Elisabetta non condivideva. Questa
stagione si concentra poi sulla ribellione del Lombardo-Veneto che
alla fine sfociò in una guerra e su tutte le decisioni sbagliate
che portarono all’escalation. Andiamo dunque alla scoperta del
finale di questa seconda stagione e di cosa aspettarsi da
un’ipotetica terza stagione.
Nel finale della seconda stagione di
L’Imperatrice, Franz ha annunciato che si unirà ai
suoi uomini sul campo di battaglia. Dopo essere stato sconfitto
nella battaglia di Magenta, Franz ha creduto che fosse suo dovere
stare al fianco del suo popolo. Ha sempre pensato che tutti intorno
a lui lo considerassero debole a causa della sua preferenza per la
pace rispetto alla guerra, e ora che migliaia di suoi soldati erano
stati uccisi o feriti, sa che è il momento giusto per mostrare la
sua forza e diventare l’ancora di cui i suoi sudditi hanno
bisogno.
Philip Froissant in L’Imperatrice. Courtesy of Netflix
Sua madre non si fida però della sua
decisione. Non lo ritiene un combattente come Napoleone III e teme
che venga sconfitto o, peggio, ucciso. Quando Francesco scopre che
Napoleone sostienen la ribellione, capisce che il suo impero non ha
alcuna possibilità, ma è stato lui a dichiarare guerra e non può
tirarsi indietro solo perché non ha un’idea precisa di chi sta
affrontando. Secondo la storia, Francesco non morì in guerra, ma
l’Austria fu comunque sconfitta. L’esercito piemontese-sardo e
quello francese vinsero e con la firma dell’Armistizio di
Villafranca si concluse la Seconda guerra d’indipendenza
italiana.
La morte della figlia continua poi a
turbare Francesco mentalmente, seguita dall’improvvisa scomparsa
del figlio e poi della moglie. Nella serie, Francesco viene
ritratto come una persona che non avrebbe mai voluto diventare
imperatore, se avesse potuto scegliere. Spesso si sentiva
sopraffatto dal numero di decisioni che doveva prendere, e a volte
tutto ciò che desiderava era una vita ordinaria: essere un marito
devoto e un padre amorevole. Ma riesce a malapena a godersi i
piccoli momenti di gioia con la sua famiglia, perché guidare un
impero richiede attenzione e dedizione costanti.
Sente anche l’urgenza di
allontanarsi dall’ombra della madre e di prendere le proprie
decisioni come imperatore. Francesco è per lo più in uno stato di
conflitto, a volte con la madre, a volte con la moglie e spesso con
sé stesso e i suoi desideri. Elisabetta lo aiuta a sentirsi vivo,
ma allo stesso tempo lei è uno spirito troppo libero per chi non
può invece permettersi di abbandonare le proprie
responsabilità.
Philip Froissant e Devrim Lignau in L’Imperatrice. Courtesy of
Netflix
Dove si sono recati Massimiliano e
Carlotta?
Nel finale della seconda stagione di
L’Imperatrice, Massimiliano e Carlotta vengono
visti lasciare il palazzo prima dell’inizio della guerra.
Massimiliano sperava che Francesco gli offrisse un ruolo
significativo dopo che il fratello aveva deciso di perdonarlo. Pur
essendo stato nominato per breve tempo viceré del Lombardo-Veneto,
Francesco non si fida però di lui. Massimiliano è un liberale e
credeva che solo migliorando le condizioni di vita della zona
l’impero si potesse riconquistare la fiducia della popolazione
locale.
Aveva ragione: in parte aveva
funzionato, ma ci voleva tempo e il capo dell’esercito, il generale
Gyulai, era fermamente convinto che la strada giusta da seguire
fosse quella di punire e costringere la popolazione a obbedire
all’imperatore. Massimiliano sperava che il fratello si schierasse
dalla sua parte, ma purtroppo Francesco lascia che il capo militare
prenda ogni decisione. Francesco, sconvolto dalla morte di Sofia,
non era infatti lucido. Accettò semplicemente ciò che diceva il suo
consiglio senza cercare di capire i piani di Massimiliano.
Quando la guerra stava per iniziare,
Francesco rimuove Massimiliano dalla carica di viceré. Riteneva che
il gesto simbolico avrebbe significato l’ammissione da parte
dell’imperatore di non aver saputo gestire la situazione nel
Lombardo-Veneto. Ma Massimiliano non si rassegna alla sua
decisione. Cerca di essere presente per la sua famiglia, sperando
che Francesco un giorno si renda conto del suo valore. Quando
Francesco dichiara che raggiungerà i suoi uomini sul campo di
battaglia, Massimiliano si offre di provvedere a qualsiasi
emergenza a Vienna. Ma Francesco dice chiaramente che si aspetta
che Elisabetta o Sofia si occupino di tutto e che, al momento
giusto, suo figlio prenda il posto dell’imperatore.
Massimiliano capisce che non sarà
mai preso sul serio e che avrebbe dovuto sempre nascondersi dietro
l’ombra del fratello. Decide quindi di partire con Carlotta, che
era d’accordo con la sua decisione. In base alla storia, possiamo
supporre che Massimiliano e Carlotta si trasferiranno in Messico.
Sappiamo che lo attende una fine tragica, ma allo stesso tempo sarà
interessante vedere la sua lotta nel tentativo di trovare un
equilibrio tra le sue idee liberali e i conservatori messicani che
rappresentava all’epoca.
Devrim Lignau in L’Imperatrice. Courtesy of Netflix
Cosa aspettarsi dalla terza
stagione?
Il finale della seconda stagione di
L’Imperatrice lascia intendere che potremmo
assistere allo sviluppo della storia d’amore tra Ava e Alexander
Von Bach. Dopo aver finto di essere la contessa Von Apafi per tutte
le prime due stagioni, Von Bach ha finalmente scoperto il suo
segreto, o almeno una parte di esso. Dopo aver scoperto che era
incinta quando le ha ordinato di lasciare il palazzo reale, il
barone si è pentito della sua decisione ed è determinato a
ritrovarla. Se li attende un lieto fine o se Von Bach vivrà sempre
con il rimpianto è qualcosa che speriamo di scoprire nella prossima
stagione.
Nella seconda stagione, poi, il
figlio minore di Sophie, Ludwig, ha mostrato affetto per un giovane
barone, ma la madre lo ha colto sul fatto e lo punisce, ma Ludwig
non riusce a cambiare la sua identità. Nella terza stagione,
possiamo aspettarci di assistere allo scontro tra lui e sua madre,
quando deciderà di essere più disinvolto riguardo a chi vuole
essere. Infine, il declino della salute mentale di Elisabetta sarà
sicuramente al centro della scena nella terza stagione. Era nota
per il suo stile di vita spensierato e possiamo aspettarci che si
liberi dalle catene della vita domestica e viaggi in lungo e in
largo come faceva un tempo.